ARISTOTELE: POETICA (testo completo) - Fuoco Sacro
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passato autori bravi nei singoli aspetti, si pretende che un solo poeta la vinca su<br />
ciascuno dei predecessori nel proprio pregio rispettivo.<br />
È anche giusto giudicare una tragedia diversa o eguale ad un’altra per<br />
nient’altro che per il racconto, e cioè quando siano gli stessi il nodo e lo<br />
scioglimento. Molti sanno costruire bene il nodo [10] ma male lo scioglimento,<br />
mentre in realtà ambedue le doti dovrebbero combinarsi assieme.<br />
Bisognerebbe anche ricordarsi di quel che è stato detto più volte e di non fare di<br />
una composizione epica una tragedia – e chiamo composizione epica quella a<br />
racconto multiplo – come ad esempio se si volesse fare un unico racconto<br />
dell’intera Iliade: giacché in questa, a motivo della sua lunghezza, le parti<br />
possono ottenere la grandezza conveniente, mentre nei [15] drammi il risultato<br />
delude l’aspettativa. La prova ne è il fatto che quanti hanno composto una<br />
Distruziorte di Ilio per intero e non spezzandola in parti come Euripide, o una<br />
Niobe e non come ha fatto Eschilo, o sono caduti o hanno avuto un cattivo esito<br />
nelle gare, dacché anche Agatone cadde per questo solo difetto.<br />
Ma nelle peripezie e nelle [20] azioni semplici i poeti ottengono l’effetto voluto<br />
mediante l’uso del sorprendente, giacché questo è l’elemento tragico e capace<br />
di destare umana simpatia. E questo accade quando un uomo intelligente ma<br />
malvagio venga ingannato, come Sisifo, o uno valoroso ma ingiusto soccomba;<br />
e un caso simile è anche verosimile, perché, come dice Aga-tone, è del tutto<br />
verosimile che accadano [25] anche casi contrari al verosimile.<br />
Anche il coro poi occorre considerarlo come uno degli attori e bisogna che sia<br />
una parte integrante del tutto e che intervenga nell’azione, non come in<br />
Euripide ma come in Sofocle. Nei poeti posteriori le parti cantate appartengono<br />
al racconto non più che ad un’altra tragedia, e così cantano una specie di<br />
intermezzo, avendo per primo iniziato [30] a far così Agatone. Eppure qual è la<br />
differenza tra il cantare intermezzi e l’adattare da una tragedia ad un’altra una<br />
parlata o un intero episodio?<br />
19. Il pensiero e l’elocuzione<br />
Degli altri elementi essenziali si è parlato ma resta da dire dell’elocuzione e del<br />
pensiero. Le questioni concernenti il pensiero debbono trovare il loro posto nei<br />
[35] libri della Retorica, giacché si tratta di una materia che è piuttosto propria<br />
di quella ricerca. Rientra poi nella trattazione del pensiero tutto quanto deve<br />
essere procurato dal discorso. Ne sono parti il dimostrare, il confutare, il