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30/04/2007 Campionato 33a Giornata: Girone C - serie d news

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VI SERIE D<br />

SEDICESIMA DI RITORNO<br />

SPERANZE<br />

E DELUSIONI<br />

Apre Visentin e Peron agguanta il pareggio. Gli ospiti reggono per un’ora, poi una splendida doppietta del centravanti e un gol di Petris chiudono il derby<br />

Super-Restiotto, Rivignano sbriciolato a Tamai<br />

Le furie rosse non hanno pietà dei nerazzurri<br />

alla disperata ricerca di punti per non retrocedere<br />

TAMAI.Il Tamai sbriciola ilRivignano con quattroperle, fra<br />

lequali spicca la doppietta di Restiotto, mentre gli altri gol sono<br />

targatiPetriseVisintin,miglioreincampoeautoreancheditre<br />

assist vincenti. Il Rivignano ha tenuto botta per un’ora, fino al<br />

momentaneopari,poisièscioltoalsecondovantaggiotamaiota.<br />

Al comunale di Tamai va in scena un derby che oppone diverse<br />

motivazioni: le furie rosse impegnate nel tentativo disperato di<br />

tenere acceso il lumicino dei play-off, fiammella ormai in via di<br />

Sugli sviluppi del tiro della bandierina,<br />

il destraccio da fuori di Petris che giunge<br />

lemme nei pressi della linea della rete<br />

esterna.Al12’Gonanopescain profondità<br />

Benetton, sul cui traversone è puntuale<br />

l’intervento di Biasinutto.<br />

Dopounafasedistanca,tral’altroabbastanza<br />

lunga, al 26’ una prepotente sgroppata<br />

di Benetton, l’ennesima, consente a<br />

VisentindisuperareBiasinuttoconuntocco<br />

di punta che prende in contropiede<br />

l’estremoudinese,ungestotecnico davvero<br />

da bomber consumato. Immediato tentativo<br />

di replica del Rivignano targato Roviglio,<br />

che scarica davvero male oltre la<br />

recinzione una punizione da posizione<br />

piuttostovantaggiosa. Al31’unasassatadi<br />

Petris sfiorata di striscio da Visentin è arpionata<br />

con destrezza da Biasinutto. Dal<br />

possibileraddoppiosolounattimoconcretizzail<br />

pari firmato Peron, davvero scaltro<br />

a non anticipare i centrali difensivi e a<br />

schiacciare di testa sul palo opposto un<br />

delizioso cross di Visalli. Minuto 36: ennesima<br />

pennellata di Benetton per il volo di<br />

Visentin fuori misura. Una forte respinta<br />

diZaghettofavoriscelareazionediLenarduzzi<br />

al 38’, per<br />

la verità piutto-<br />

Quattro perle<br />

affondano<br />

gli ospiti<br />

che cercavano<br />

di bissare<br />

la vittoria con l’Union<br />

sto telefonata,<br />

sui guantoni del<br />

portiere di casa.<br />

Al 42’ Rizzioli in<br />

percussionesolitaria<br />

tenta l’assistperRestiotto<br />

contrato provvidenzialmente<br />

dal salvataggi di<br />

Collinassi.<br />

La ripresa si<br />

apre con Restiotto al primo tentativo di<br />

conclusione rimpallata in angolo. Sul seguente<br />

corner Petris imbecca Tonon, sulla<br />

cui girata fulminea Biasinutto d’istinto<br />

tiene a galla il Rivignano: siamo al 4’. Al<br />

14’eccellentetriangolazionePetris-Visentin-Restiotto,<br />

con l’attaccante a depositareinreteuncomodopalloneservitoglidall’esternoa<br />

sinistra: tuttomolto spettacolare.Sullealidell’entusiasmoVisentinchiede<br />

il triangolo a Petris: stratosferico nel<br />

percorrere palla al piede parecchi metri<br />

prima di indirizzare nell’angolino il gol<br />

del tris al 20’.<br />

Correil25’allorchéBenettonchiamala<br />

bordata a Petris ben oltre la barra trasversale.<br />

Al 29’ si riaffacciano dalle parti di<br />

Zaghetto i nerazzurri con Peron, sfortunato<br />

nell’incappare nel miracolo del portiere<br />

tamaiota. Tre giri di lancette più tardi<br />

Gonano traccia il corridoio a Visentin sul<br />

quale si salva con gli arti inferiori Biasinutto.<br />

Con ampi spazi a sua disposizione<br />

in contropiede Visentin cavalca solitario<br />

prima di appoggiare a Restiotto la palla<br />

del poker: l’attaccante non si fa pregare<br />

per la personale doppietta.<br />

Luca Posteraro<br />

SANVITESE<br />

SAMBONIFACESE<br />

0<br />

2<br />

SANVITESE Piccolo 5 5<br />

Marzin 6 Maiero 6 (1’ st<br />

Francescato 6) Perenzin 5<br />

Leonarduzzi 6 Giordano 5<br />

(14’ st Nonis 5 5) Nadare<br />

vic 5 5 Marta 5 Rossi 5<br />

Cecco 5 5 (23’ st Smarra 6)<br />

Fantin 5 Allenatore Marta<br />

SAMBONIFACESE Milan 6<br />

Ruffini 6 (25’ st Bregolin 6)<br />

Paolo Sarzi 6 Claudio Sarzi<br />

6 (1 ’ st Riccardi 6) Pimaz<br />

zoni 6 Fattori 6 Meda 6 5<br />

( ’ st Lavagnoli 6 5) Confet<br />

ti 6 Arma 6 5 Donzella 6<br />

Caobelli 6 5 Allenatore Ot<br />

toni<br />

ARBITRO Barbeno di Bre<br />

scia 6<br />

MARCATORIAl 5’ Arma; nel<br />

la ripresa al 13’ autorete di<br />

Leonarduzzi<br />

spegnimento, e il Rivignano, rinvigorito dal successo preziosissimo<br />

di mercoledì con il Quinto, alle prese con una rincorsa<br />

drammatica per evitarela retrocessione diretta e partecipareai<br />

play-out. Pronti via. Dal 5’ Monti guadagna il fondocampo pennellando<br />

laddove il neo-acquisto tamaiota Talazzo, seppure in<br />

affanno, spazza via la minaccia. Non si fa attendere la risposta<br />

delle furie rosse, con Benetton, sul quale è provvidenziale il<br />

salvataggio in angolo di Pontisso al 9’.<br />

TAMAI. Era altissima la posta<br />

in palio al Comunale di Tamai,<br />

soprattutto per il Rivignano, in<br />

cerca di punti pesantissimi per<br />

poter sventare l’incubo retrocessione<br />

e alimentare ancora speranzeplay-outcontrolefurierosse<br />

assolutamente salve con la<br />

speranzellaremotadirestareancora<br />

in corsa per l’ultimo turno<br />

per giocarsi i play-off.<br />

Alterminedell’avvincentematch,chiusoconlagoleadatamaiota,<br />

il tecnico delle furie rosse, Ermanno<br />

Tomei, esalta a pieni voti<br />

la prova dei suoi: «Sapevamo<br />

che dovevamo chiudere gli spazi<br />

e ripartire in contropiede sfruttando<br />

le nostre punte e così abbiamo<br />

fatto. Visentin è stato magnificoconilgoleitreassistdecisivi.<br />

Lo stesso Restiotto, nel secondo<br />

tempo, ha realizzato una<br />

doppietta. Un applauso doverosoatutti,datocheoggi,comeulti<br />

LO SPOGLIATOIO<br />

Flaborea: «Ci giocheremo<br />

la salvezza fino all’ultimo respiro»<br />

mamente ci succede, eravamo<br />

largamente rimaneggiati: abbiamo<br />

sopperito alle assenze alla<br />

grande. Buona anche la prova<br />

delnuovoacquistobrasilianoTalazzo».Ovviamentedelusodalrisultato,<br />

ma non della prestazione, il<br />

mister del Rivignano, Agostino<br />

Flaborea: «Fino al 2-1 – dice il<br />

tecnico nerazzurro – siamo rimasti<br />

in partita, poi non abbiamo tenuto<br />

fisicamente pagando dazio<br />

allagaradispendiosadimercoledì.<br />

Inoltre, eravamo ridotti ai minimi<br />

termini, non avendo di fatto<br />

alternative in panchina. Peccato,<br />

ma non posso rimproverare<br />

assolutamente nulla alla mia<br />

squadra;oraperdomenicagetteremoilcuoreoltrel’ostacolo,giocandoci<br />

fino in fondo le ultime<br />

possibilità che ci restano, consideratiirisultatichesisonomaterializzati<br />

quest’oggi». (l.p.)<br />

Un bel palleggio aereo del tamaiota Benetton (foto Missinato)<br />

Il tamaiota Rizzioli si destreggia tra i<br />

nerazzurri Valusso e Varutti, Un alto, uno<br />

stacco di testa di Monti e lo stesso Varutti<br />

alle prese con due avversari<br />

(foto Missinato)<br />

TAMAI<br />

RIVIGNANO<br />

4<br />

1<br />

TAMAI Zaghetto Talazzo Ervi<br />

gi Gonano Tonon (dal2 ’ del<br />

la ripresa Orlando) Perissinot<br />

to 6 Benetton 6 5 (dal 40’ del<br />

la ripresa Rosada) Petris<br />

(dal 3 ’ della ripresa Pedol)<br />

Restiotto Rizzioli 6 5 Visen<br />

tin Allenatore Tomei<br />

RIVIGNANO Biasinutto 6 Va<br />

lusso 6 Visalli 5 5 Trangoni<br />

5 5 (3 ’ st Piccoli) Pontisso<br />

5 5 Collinassi 5 5 Varutti 5 5<br />

Lenarduzzi 6 Peron 6 Rovi<br />

glio 5 5 (25’ st Fredholm 6)<br />

Monti 5 5 Allenatore Flabo<br />

rea<br />

ARBITRO Benassi di Bologna<br />

6<br />

MARCATORI Al 26’ Visentin<br />

32’ Peron; nella ripresa al 14’<br />

Restiotto al 20’ Petris e al 3 ’<br />

Restiotto<br />

NOTE Spettatori: <strong>30</strong>0 circa<br />

con una larga rappresentanza<br />

di tifosi del Rivignano<br />

I biancorossi perdono in casa con la forte Sambonifacese una partita molto importante. Nel loro futuro adesso ci sono i play-out<br />

Sanvitese irriconoscibile: allarme rosso<br />

Il sanvitese Nonis<br />

SAN VITO AL TAGLIAMEN-<br />

TO. Vedendo la partita di ieri contro<br />

la Sambonifacese al Comunale<br />

diviaProdolone,verrebbedachiedersi<br />

se davvero la Sanvitese ha<br />

intenzione di provare a evitare la<br />

retrocessione in eccellenza. I tifosi<br />

si auguravano di ammirare una<br />

squadradeterminataavenderecara<br />

la palle, a lottare col coltello fra<br />

i denti per cercare di strappare<br />

una vittoria che sarebbe stata importantissima;<br />

invece i biancorossi<br />

sono scesi in campo molli, sembrando<br />

ormai rassegnati all’ennesima<br />

sconfitta. E così, dopo appena<br />

5’, si sono già ritrovati sotto di<br />

un gol. Ma ciò che più dispiace è<br />

stato constatare l’assoluta mancanza<br />

di reazione, specie da parte<br />

dei giocatori più esperti e rappresentativi.Unannofa,diquestitempi,<br />

Sanvitese e Sambonifacese si<br />

sfidavano in quella che era la finale<br />

play-off del girone C. Quest’anno<br />

ai play-off ci saranno di sicuro i<br />

ragazzi di mister Ottoni, mentre i<br />

biancorossi potranno solo augurarsi<br />

di partecipare ai play-out.<br />

Marta sceglie Marzin per sostituireindifesalosqualificatoMattiuzzo,mentreilgiovaneCecco(classe<br />

1990) viene schierato a centrocampoalpostodiNonis.Inattacco<br />

si presenta ancora una volta il tridente<br />

formato da Nadarevic, FantineRossi,giocatoriche,seingiornata,potrebberorisolverelapartita<br />

da soli, ma che, se in giornata<br />

non sono, avendo loro poca propensione<br />

(o voglia?) a essere i primi<br />

a disturbare i portatori di palla<br />

avversari, rischiano di diventare<br />

un lusso difficile da sopportare<br />

per i compagni.<br />

Doposoli5’,comedetto,gliospitipassanoinvantaggio.Conladifesa<br />

della Sanvitese completamente<br />

schierata, Confetti avanza e verticalizza<br />

al centro dell’area per il liberissimo<br />

Arma, che ha tutto il<br />

tempo di controllare, prendere la<br />

mira e infilare Piccolo all’incrocio<br />

con una pregevole conclusione<br />

d’esterno destro.<br />

Al gol dei veronesi non fa seguitonessunareazionedeipadronidicasa,cherischiano,invece,dicapitolare<br />

per la seconda volta in chiusuraditempo:Confettismarcasulla<br />

sinistra Caobelli, che di prima<br />

intenzione mette in mezzo per Meda.<br />

Conclusione al volo di tacco<br />

che si stampa sul palo lungo, con<br />

Piccolo immobile ad osservare.<br />

Nella ripresa la prima azione<br />

degna di nota è quella che al 13’<br />

portaalraddoppiodellaSambonifacese:<br />

la Sanvitese perde palla a<br />

metà campo, azione di rimessa di<br />

Lavagnoliche,entratoinarea,dalla<br />

destra effettua un tiro cross sul<br />

quale, nel tentativo di anticipare<br />

Arma, interviene Leonarduzzi<br />

mettendo alle spalle del proprio<br />

portiere.Duea zeroe risultatoche<br />

non cambierà più.<br />

Carlo Candido<br />

TAMAI<br />

ZAGHETTO 6.5. Incolpevole sul gol<br />

di Peron, pasticcia e per poco<br />

non regala il raddoppio a<br />

Lenarduzzi, miracoloso sulla<br />

capocciata di Peron che<br />

potrebbe riaprire il match.<br />

TALAZZO 6 All’esordio con più luci<br />

che ombre, anche se con<br />

Perissinotto dimentica Peron in<br />

occasione del gol del Rivignano.<br />

ERVIGI 6 Arcigno terzino destro<br />

pratico ed essenziale.<br />

GONANO 7 In incessante moto<br />

perpetuo sul fronte destro<br />

tamaiota. Canta e porta la croce.<br />

TONON 6.5. Chiude bene la fascia a<br />

Varutti e per un soffio non beffa<br />

il prodigioso Biasinutto e con<br />

una volée dà spazio a Orlando<br />

nel finale.<br />

PERISSINOTTO 6 Si scorda di Peron<br />

in occasione del pari del<br />

Rivignano, per il resto fa buona<br />

guardia.<br />

BENETTON 6.5 Piazza subito un paio<br />

di accelerazioni devastanti,<br />

promuove il vantaggio di<br />

Visentin, sempre prezioso<br />

supporto lungo l’out mancino.<br />

PETRIS 6 Si becca un destraccio in<br />

avvio, poi impegna Biasinutto su<br />

un piazzato, promuove la<br />

splendida trama del 2-1<br />

firmando da campione il tris.<br />

RESTIOTTO 7 Non pervenuto nella<br />

prima frazione, entra in partita<br />

nella ripresa con il secondo<br />

vantaggio locale dando maggiori<br />

segnali di vitalità e realizzando<br />

pure la quarta rete finale.<br />

RIZZIOLI 6.5 Sparacchia un esterno<br />

piazzato spesso in avvio del<br />

gioco ma poco lucido.<br />

VISENTIN 8 Una rete da bomber di<br />

razza, regala a restiotto il<br />

raddoppio e il poker e a Petris il<br />

tris.<br />

ORLANDO 6 Sostituisce Tonon<br />

continuando nei compiti con la<br />

consueta maestria ed<br />

esperienza.<br />

PEDOL sv Subentra a Petris a pochi<br />

spiccioli dal termine.<br />

ROSADA sv Pochi attimi anche per<br />

lui.<br />

LA SITUAZIONE<br />

Mezzocorona 67<br />

Sambonifacese 57<br />

Itala San Marco 53<br />

V.Vecomp 53<br />

Jesolo 51<br />

Union Quinto 51<br />

Tamai 47<br />

Montebelluna 45<br />

Sacilese 45<br />

Belluno 44<br />

Eurocalcio Cassola 43<br />

Montecchio 43<br />

Trento 39<br />

Sanvitese 35<br />

Bolzano 34<br />

Pordenone 34<br />

Rivignano 32<br />

Porfido Albiano 22<br />

Visentin si merita un 8<br />

Monti troppo evanescente<br />

RIVIGNANO<br />

Messaggerodellunedi<br />

<strong>30</strong> APRILE 200<br />

BIASINUTTO 6 Appare sorpreso sul<br />

gol di Visentin e recupera con<br />

una prodezza su Tonon. È<br />

incolpevole sugli altri tre gol,<br />

poi si salva d’istinto su Visentin.<br />

VALUSSO 6 Da quelle parti il Tamai<br />

non sfonda quasi mai. Prova<br />

diligente.<br />

VISALLI 5.5 È lui a recapitare<br />

l’assist in occasione della rete<br />

aerea di Peron, però su quel<br />

fronte il Tamai spesso sfonda.<br />

TRANGONI 5.5. Gravita nella zona di<br />

Rizzioli, che soffre in talune<br />

circostanze.<br />

PONTISSO 5.5 Vulnerabile come<br />

Collinassi in occasioni delle reti<br />

tamaiote.<br />

COLLINASSI 5.5 La prima<br />

conclusione, peraltro maldestra,<br />

porta la sua firma, non<br />

impeccabile nei centri del<br />

Tamai.<br />

VARUTTI 5.5. Né carne né pesce,<br />

purtroppo non incide né a<br />

destra né a sinistra.<br />

LENARDUZZI 6 Non sfrutta un<br />

pasticcio di Zaghetto. Nella zona<br />

di Petris lo soffre parecchio.<br />

PERON 6 Rapace d’area nel<br />

depositare con un’inzuccata in<br />

fondo al sacco il pallone messo<br />

al centro da Visalli. Poi Zaghetto<br />

gli nega la personale doppietta,<br />

sempre su una sua inzuccata.<br />

ROVIGLIO 5.5 Spara<br />

maldestramente un piazzato<br />

intorno alla mezz’ora del primo<br />

tempo. Più ombre che luci,<br />

giustamente avvicendato da<br />

Flaborea nel corso della<br />

ripresa.<br />

MONTI 5.5 Il suo avvio è vivace, poi<br />

si spegne toppo presto. Una<br />

prova assolutamente<br />

evanescente.<br />

FREDHOLM 6 Rileva lo spento<br />

Roviglio a 20 muniti dal<br />

termine: una prova senza<br />

infamia e senza lode.<br />

PICCOLI sv Qualche battuta pure<br />

per lui.


Messaggerodellunedi<br />

Venerus contende la sfera a un avversario<br />

L’arrivo di Canzian non dà la scossa: anche stavolta un errore a 10’ dalla fine regala agli avversari i tre punti. Poi il Montebelluna arrotonda in pieno recupero.<br />

Pordenone in picchiata verso i play-out<br />

Il cambio di allenatore non è servito a niente:<br />

ottava sconfitta in dieci gare per i ramarri<br />

PORDENONE. Non ci sono più parole per descrivere l’infinita<br />

picchiata del Pordenone nel baratro dei play-out. Una<br />

sconfittache, in virtù deirisultati delleavversarie dirette, non<br />

cambia nella sostanza la classifica, ma comunque mantiene<br />

ancora vivo il pericolo dellaretrocessione diretta. Una sconfitta,<br />

l’ottava nelle ultime dieci gare (di cui le ultime quattro<br />

senzagolsegnati), scaturitacome lagranparte delleprecedenti.<br />

Dopo una condotta di gara tutto sommato discreta, l’errore,<br />

Canzian, smessi i panni di direttore<br />

tecnico per vestire quelli di allenatore,<br />

cercava di stimolare la propria<br />

squadraoperandounliftingnelloscacchiere.<br />

Con due esterni di ruolo a sinistra,<br />

Rubert terzino che copriva Battistonala,lapressionesullafasciapareva<br />

efficace. Novità anche in mezzo al<br />

campoconunasortadi rombochenon<br />

si dimostrava capace di contenere il<br />

tonico centrocampo veneto. Cursio,<br />

davantialladifesa,nonrendevasecondo<br />

il proprio potenziale e l’esordiente<br />

Tragante, per lunghi tratti, un pesce<br />

fuor d’acqua. Discreto per dinamicità<br />

il terminale d’attacco Muiesan, ma<br />

troppo egoista nella sua ostinazione a<br />

voler essere risolutore a scapito del<br />

positivo Battiston.<br />

Nella ripresa, Canzian, probabilmente<br />

consapevole di aver definitivamente<br />

perso il centrocampo, cambia<br />

nuovamente le carte togliendo gli insufficientiTraganteeCursioperFranzineFabbrocentravantivicinoaMuiesan.Ladifesaospite,perquantogiovanissima,<br />

non arretra di un metro, rischiando<br />

poco o nulla e approfittando<br />

della puntuale disattenzione neroverde<br />

per colpire e conquistare quei tre<br />

punti necessari alla matematica salvezza.<br />

La cronaca. Al 9’ gran botta da venti<br />

metri di Nardi, ma Sandrigo è pronto<br />

e si salva alzando la palla sopra la traversa.<br />

Subito dopo, cross dalla destra<br />

di Zavarise in area per la testa di Tessaro,<br />

la cui conclusione termina di pocoaltasopralatraversa.Al16’ilPordenone<br />

va vicino al gol: Muiesandifende<br />

palla al limite, per poi appoggiarla all’accorrente<br />

Rubert, il cui destro fa la<br />

barba al palo alla destra di Conte. Al<br />

24’ missile al volo di Rubert, ma Conte<br />

si supera e salva in angolo. Al 29’ assolo<br />

di Muiesan sulla sinistra che lo porta<br />

a concludere di destro sull’esterno<br />

della rete. Al 33’ traversone dalla destra<br />

di Masiero per la testa di Cvetkovic,maSandrigosidistendebeneedeviaincorner.Al27’occasioneperFabbro<br />

dal limite dell’area piccola, però<br />

un difensore ospite lo anticipa proprio<br />

al momento della conclusione.<br />

Ha dell’incredibile il gol veneto al<br />

38’: Zanello, nel difendere la palla al<br />

limite in attesa dell’arrivo del portiere,<br />

non si accorge dell’inserimento di<br />

Mason che gli ruba palla e batte Sandrigo.<br />

Nuovamente pericoloso il Montebelluna<br />

al 43’ con un colpo di testa di<br />

Cvetkovic. Sotto choc, la difesa neroverde<br />

al 46’ si fa infilare da Garbini<br />

che approfitta di una palla filtrante al<br />

limite dell’area piccola dove Rubert e<br />

Zanello non intervengono e per lui diventa<br />

un gioco battere Sandrigo.<br />

Francesco Averna<br />

A2: battuto l’Oristano<br />

ora si può sognare<br />

il sorpasso che porta in A<br />

CHIASIELLIS.Lascalatacontinua.<br />

La marcia del Chiasiellis<br />

è ormai inarrestabile. Con il successodimisuraaidannidell’Oristano<br />

le friulane centrano la settima<br />

vittoria consecutiva: un record<br />

per la formazione rossoblù,<br />

che guadagna un’altra posizione<br />

inclassificaaffiancandoilRomagna<br />

al secondo posto, con una sola<br />

lunghezza di ritardo dal Trento,<br />

nuova capolista del girone. A<br />

180’ dal termine del campionato<br />

tutto può quindi ancora accadere.<br />

E le ragazze di Silvano Grigolo<br />

intendono giocare tutte le carte<br />

per cercare di coronare una<br />

spettacolare rimonta con un sorpasso<br />

al fotofinish. Un sorpasso<br />

che potrebbe valere la <strong>serie</strong> A!<br />

Ieri le friulane si sono trovate<br />

di fronte un Oristano deciso a<br />

vendere cara la pelle, con le due<br />

ex nazionali Sodini e Colasuon-<br />

PORDENONE.ClimadavverosurrealeneglispogliatoidellostadioBottecchia<br />

nel dopo gara. Euforia del<br />

clan del Montebelluna, che con la vittoria<br />

sul Pordenone conquista la matematicasalvezza.Nonstanellapelle<br />

Gianfranco Fonti, tecnico dei veneti,<br />

che, tra i gavettoni d’acqua de suoi,<br />

commenta:«Èstataunagrandesofferenza,<br />

come lo è stata per l’intera stagione.<br />

Tuttavia, con l’impegno e l’applicazione,<br />

i ragazzi hanno meritato<br />

questa salvezza. Per quanto riguarda<br />

il match, siamo partiti molto bene,<br />

ma poi il Pordenone ha risposto colpo<br />

su colpo. Tuttavia, abbiamo avuto<br />

lapazienzadiaspettareeallaloroprima<br />

disattenzione abbiamo colpito».<br />

Se a Montebelluna suonano “L’inno<br />

alla gioia”, sul fronte neroverde<br />

manca solamente la “Messa da requiem”.<br />

A rompere il silenzio il nuovo<br />

tecnico Claudio Canzian, il cui<br />

esordio non è stato oggettivamente<br />

no da sole in avanti pronte a colpirein<br />

contropiede e il resto della<br />

squadra impegnata a difendere.<br />

Per trovare la via del gol il<br />

Chiasiellis ha dovuto aspettare<br />

un’invenzione balistica di Malesevic<br />

nella ripresa: un gran tiro<br />

dai25metrichehasorpresoSpissu<br />

e lanciato il Chiasiellis al secondo<br />

posto.<br />

BELLUNO -P. ALBIANO 2-1<br />

BELLUNO (4-4-2) Fantin 6; Moroni 6 Bal<br />

lardin 6 Cremasco 6 Nogar 6 5; Tardi<br />

vo 6 5 Costa 5 5 (20 st Zoldan 6) Gran<br />

de 5 5 Bez 5 5 (41 st Sitran sv); Solagna<br />

6 5 Trinchieri 6 5 Allenatore Pasa<br />

PORFIDO ALBIANO (4-4-2) Ferrari 6; Pe<br />

ruzzi 5 5 (2 st Bertolucci sv) D Andretta<br />

5 5 Barbacovi 6 Sega 6; Celia 5 5 Man<br />

zatti 6 Michelon 6 (3 st Zanotelli sv)<br />

Sceffer 6; Benini 6 Dragovic 5 5 (32 st<br />

Lentini sv) Allenatore Manfioletti 6<br />

ARBITRO Minelli di Varese 6<br />

MARCATORI Al 1 Trinchieri al 40 Sega<br />

su rigore; nella ripresa al 21 autorete di<br />

Manzatti<br />

puntualeefatale,stavoltacapitatoa10’minutidallafine.L’esoneroin<br />

settimana di mister Tortolo non ha evidentementeprodotto<br />

gli effetti sperati: un esonero, a due giornate dalla fine<br />

deltorneo,cheèsembratounafolliacalcistica,marappresentava<br />

l’ultima e disperata carta che la società poteva giocare nel<br />

tentativo di innescare un processo psicologico positivo nella<br />

mente dei ragazzi. Una scossa il cui effetto si è manifestato dal<br />

15’finoallafinedelprimotempoperpoiscemarenellaripresa.<br />

Il tecnico: condannati a vincere<br />

domenica sul campo del Porfido<br />

UNION QUINTO<br />

SACILESE<br />

LO SPOGLIATOIO<br />

4<br />

1<br />

UNION QUINTO Marcato sv<br />

Michieletto 6 5 Pivetta 6 Pa<br />

gliarin 6 5 Antonio Zanardo<br />

5 5 Lazzari Lorenzetto 6<br />

(dal 3 ’ della ripresa Rossi<br />

sv) Niero Bandiera 5 5 Pa<br />

olo Zanardo (dal 34’ della<br />

ripresa De Silvestro sv) Bac<br />

chin (dal 24’ della ripresa<br />

Stefanet 6) Allenatore Pisa<br />

ni<br />

SACILESE Calligaro 4 Zanet<br />

te 4 Da Dalt 6 (dal 45’ della<br />

ripresa Alessandro Cristofoli<br />

sv) Moretti 6 Faloppa 5 Vec<br />

chiato 5 5 Buriola 6 5 (dal<br />

16’ della ripresa Reartes 6)<br />

Favero 5 5 Tormen 6 Fabio<br />

Cristofoli 6 5 Llullaku 6 (dal<br />

34’ della ripresa Capalbo sv)<br />

Allenatore Borgato<br />

ARBITRO De Miro di Milano 5<br />

MARCATORI Al 24’ Fabio Cri<br />

stofoli al 26’ Paolo Zanardo;<br />

nella ripresa al 13’ e al 33’<br />

Paolo Zanardo al 32’ Niero<br />

dei migliori: «Dopo il primo quarto<br />

d’ora di paura, abbiamo preso coraggio<br />

e la squadra ha dato ciò che potevadare.<br />

Nella ripresa abbiamo preso<br />

il gol forse nel momento in cui non lo<br />

meritavamo». Commentando la classificasostanzialmenteinvariata,Canzian<br />

prosegue: «Comunque dovremo<br />

andare a vincere col Porfido domenica<br />

prossima. Un eventuale pareggio<br />

oggi non avrebbe risolto nulla, ma sarebbe<br />

valso come sostegno psicologico».<br />

Più fatalistail portiereMoro, ieria<br />

riposo a favore di Sandrigo: «Proprio<br />

non gira, non riusciamo a gestire le<br />

importanti situazioni durante il match».<br />

E sullo scossone che doveva dare<br />

il cambio alla guida tecnica commenta:«Ilcambiodiallenatoredoveva<br />

avere un riscontro sull’inconscio<br />

di noi giocatori e forse a tratti lo ha<br />

avuto. Purtroppo, gli errori si sono<br />

manifestati ugualmente. (f.a.)<br />

Rifila quattro reti ai liventini e va ai play-off. Biancorossi in vantaggio, poi si fanno travolgere<br />

L’Union brinda a spese della Sacilese<br />

QUINTODITREVISO.Ilcontoallarovesciapuòpartire:solounagiornata,l’ultima<br />

di campionato, separa l’Union Quinto dai<br />

play-off. I ragazzi di Alberto Pisani hanno<br />

consolidato il quinto posto con una perentoria<br />

goleada ai danni della Sacilese, che<br />

pure era passata in vantaggio al 24’ con Fabio<br />

Cristofoli, vantaggio durato appena 2’:<br />

poi ci ha pensato Paolo Zanardo, con una<br />

splendida tripletta, a capovolgere la situazione.<br />

È proprio Paolo Zanardo a provarci per<br />

primo,conuntirodafuoriareadeviatodallaschienadiundifensore(9’).IlQuintomanovra<br />

con più continuità, ma al 20’ sono gli<br />

ospiti a rendersi pericolosi: cross dalla trequartidi<br />

DaDalt, BuriolasfuggeaPivettae<br />

calciaalvolo:iltiroèribattutodallaprovvidenziale<br />

chiusura di Pagliarin. Sia nella<br />

fase offensiva sia in quella di ripiegamento,<br />

il Quinto si affida alla stazza fisica di<br />

Lazzari, che prevale regolarmente in ogni<br />

A 180’ dalla<br />

fine del<br />

campionato,<br />

Lavia e<br />

compagne<br />

sono seconde:<br />

ora tutto può<br />

succedere<br />

Ma anche prima le occasioni<br />

noneranomancate.Al2’ Degrassi<br />

si è trovata una palla d’oro, ma<br />

ha calciato debolmente da pochi<br />

passi. Poi l’Oristano ha registrato<br />

la difesa e per il Chiasiellis è<br />

stato più difficile trovare varchi.<br />

Primadel riposoci hanno provato<br />

Miani con una bella incursione<br />

dalla destra e poi Bortolus<br />

con un colpo di testa, ma la difesa<br />

sarda ha retto bene. Ad inizio<br />

ripresa Grigolo azzecca la mossa<br />

vincente:dentroMalesevicefuori<br />

Berardo. Pochi minuti più tardi<br />

arriva il gol.<br />

A quel punto l’Oristano prova<br />

ad avanzare il proprio baricentro,<br />

ma è ancora il Chiasiellis a<br />

sfiorare il gol, sempre con Lavia,<br />

che prima colpisce il palo esterno<br />

con il portiere avversario fuori<br />

causa e poi scheggia la traversa<br />

legittimando il successo.<br />

Cristian Rigo<br />

SERIE D<br />

<strong>30</strong> APRILE 200 VII<br />

JESOLO-TRENTINO 3-1<br />

JESOLO (4-4-2) T Visentin 6 5; Giacomazzi<br />

6 5 Scomparin 6 Artusi 6 5 Salviato 6; Santil<br />

lo 6 5 (43 st Niero sv) Salvi 6 5 Taverna 6 5<br />

Baiana ; Dimatera (2 st Bertagno sv) Gam<br />

bino 6 5 (45 st Luppi sv) Allenatore Groppel<br />

lo 6 5<br />

TRENTINO (4-3-3) Sellan 5 5; Agosti 5 5 Masi<br />

ni 6 Volani 5 5 Rossi 6 (1 st Tessaro sv);<br />

Pontalti 5 5 (33 st Blasco sv) Zuccon 5 Vita<br />

gliano 6 5; Vettoretto 5 5 (25 st Torresani sv)<br />

Carbone 5 Mariotti 6 Allenatore Gaburro 5 5<br />

ARBITRO Menicatti di Lecco 5<br />

MARCATORI Al 14 Baiana al 46 Dimatera;<br />

nella ripresa al 21’ Vitagliano e al 3 Gambino<br />

Il neroverde Rubert si fa superare da un giocatore evento (Foto Missinato)<br />

duello aereo. Anche al 22’, quando svetta<br />

su una punizione di Bacchin insaccando a<br />

afil di traversa: il signor De Miro, però, annulla<br />

inspiegabilmente, per un presunto<br />

fallo ai danni di un avversario.<br />

Al 24’ la Sacilese passa: cross dalla destra<br />

di Buriola, Antonio Zanardo si fa cogliere<br />

fuori posizione e Cristofoli irrompe<br />

in area indisturbato, infilando di testa l’incolpevole<br />

Marcato. La reazione del Quinto<br />

è tanto decisa quanto immediata: Michieletto<br />

sradica un pallone dai piedi di Llullaku<br />

e serve in profondità Paolo Zanardo,<br />

che supera in velocità Da Dalt e Zanette e<br />

batte Calligaro da distanza ravvicinata. Al<br />

32’,Zanettesaltaavuotosuuncrossdasinistra<br />

di Bacchin: Bandiera ne approfitta<br />

per colpire di testa, la palla scavalca Calligaro,<br />

ma è respinta sulla linea da Buriola.<br />

Sugli sviluppi del corner, è di nuovo Bacchin<br />

a mettere in mezzo: Bandiera disturba<br />

(regolarmente) l’uscita di Calligaro, la<br />

CHIASIELLIS 1<br />

ATLETICO ORISTANO0<br />

CHIASIELLIS Magnani<br />

Urbani Giovannini Daz<br />

zan Miani Gressani Ber<br />

tossi Berardo (Malese<br />

vic) Maglio Degrassi La<br />

via Allenatore Silvano Gri<br />

golo<br />

ATLETICO ORISTANO<br />

Spissu Casu Glino Cro<br />

gu Atzori Serra Marras<br />

Colasuonno Masia<br />

Ogno Sodini Allenatore<br />

Alberto Paratore<br />

MARCATRICE Nella ripre<br />

sa al 1 ’ Malesevic<br />

NOTE Ammonita: Crogu<br />

Spettatori: un centinaio<br />

MONTECCHIO M. - CASSOLA 0-1<br />

MONTECCHIO M.(4-4-2) Posocco 6; Val<br />

larsa 6 Vanzo 6 Tresso 6 (41 st L Fortu<br />

nato sv) Carraro 6 5; Laguda 6 5 Cor 6<br />

Cegalin 6 Sarrapochiello 6 (14 st Fossa<br />

lovara 6); Roverato 6 5 Gallo 6 Allenatore<br />

Clementi 6<br />

EUROCALCIO CASSOLA (4-4-2) Urban<br />

6 5; Scalco 6 5 (33 st Tagliapietra sv)<br />

Stradiotto 6 5 Peruzzo 6 Bianchini 6; Bel<br />

lan 6 Carlotto 6 (26 st Bianchin 6) Mestri<br />

ner 6 Zane 6; Simonato 6 5 Ciscato 6<br />

Allenatore Cunico 6 5<br />

ARBITRO Gozzi di Voghera 6 5<br />

MARCATORE Al Scalco<br />

C A L C I O F E M M I N I L E<br />

pallaschizza verso aNieroche gira prontamente:<br />

2-1.<br />

Nella ripresa è la Sacilese a partire meglio:<br />

al 7’ Cristofoli calcia a lato da posizione<br />

defilata; al 10’ Moretti ci prova con un<br />

destrodafuoriarea.Apuniregliospitièun<br />

clamoroso pasticcio difensivo: lancio senza<br />

pretese di Bacchin, Calligaro e Zanette<br />

indugianoefinisconoperscontrarsi,lapalla<br />

sfugge dalle mani dell’estremo difensore<br />

e per Paolo Zanardo è un gioco da ragazzidepositareinrete(13’).LaSacileseprova<br />

a reagire: al 23’ Tormen raccoglie una respinta<br />

di Marcato su tirocross di Llullaku e<br />

calcia sopra la traversa; al 27’ una punizioneagirarediFaverosfiorailpalo.Maal33’<br />

PaoloZanardo completailsuo showpersonaleconungolcapolavoro:ricevepallasulla<br />

trequarti, semina la difesa avversaria<br />

con un paio di abili finte e piazza la palla<br />

nell’angolino alla sinistra di Calligaro.<br />

Alessandro Macci<br />

Inarrestabile Chiasiellis<br />

SERIE B<br />

EXTO<br />

RIVIGNANO<br />

0<br />

1<br />

EXTO SCLEDUM Dal Santo<br />

Fongaro Spolverato Cim<br />

mieri Tisato Dal Pr Cerato<br />

Frizzo Fioretto Baldan Pre<br />

to (dal 10’ della ripresa Dall’O<br />

sto) Allenatore Deganello<br />

TENELO CLUB RIVIGNANO<br />

Guarnieri Zanello Monta<br />

gner Schincariol Raffaelli<br />

Fantino E Sette Bottacin<br />

Zandon Sbrugnera Po<br />

drecca. Allenatore Di Giu<br />

sto<br />

ARBITRO Sastellino di Trevi<br />

so<br />

MARCATRICE Nella ripresa<br />

al 13’ autorete di Fongaro<br />

VIRTUS V. - BOLZANO 2-0<br />

VIRTUSVECOMPVERONA(4-4-2) Battaz<br />

za ; Romeo 6 G De Rossi 6 Pizzini 6 5<br />

Scardina (3 st F De Rossi sv); Angelico<br />

6 5 Pavan 6 Bortignon 6 Goncalves<br />

(3 st Gironi 6); Lallo 6 5 E Dal Corso 6<br />

(23 st D Dal Corso 6) Allenatore Fresco<br />

BOLZANO (4-4-2) Paoletti 5; Dalla Bona 6<br />

Armah 6 Gardero 6 Marassutti 6 5; Fran<br />

zoso 6 Soldani 6 ( st Capisani 6) Padd<br />

6 ( st Amofah 6) Capkina 6; Brustolin 6 5<br />

Roman del Prete 6 Allenatore Gazzetta 6<br />

ARBITR: Bergamaschi di Milano 6 5<br />

MARCATORI Al 40 G De Rossi; nella ripre<br />

sa al 23 Angelico<br />

PORDENONE<br />

MONTEBELLUNA<br />

La regina “vendica”<br />

il ko dell’andata<br />

MEZZOCORONA Quel che<br />

è fatto è reso. La capolista<br />

Mezzocorona, già in C2 da<br />

due settimane, si toglie l’ultimo<br />

sassolino dalla scarpa<br />

e rifila tre reti all’Itala San<br />

Marco, che all’andata aveva<br />

superato i rotaliani con<br />

l’identico punteggio. La<br />

squadra di Zoratti ha pagato<br />

a carissimo prezzo il ritmo<br />

imposto nella prima frazione<br />

dai padroni di casa<br />

che volevano “vendicare”<br />

la sconfitta di dicembre.<br />

Partono subito forti i locali,<br />

che all’8’ si rendono pericolosi<br />

con un tiro- cross dalla<br />

destra di Di Benedetto, abilissimo<br />

a liberarsi con un<br />

palleggio di Racca, sul quale<br />

il centravanti di casa Simoni<br />

è in ritardo. La situazione<br />

si ripete al 13’, con Panizza<br />

che in diagonale sfiora<br />

il palo e Simoni non c’arriva<br />

in scivolata. È il preludio<br />

al gol, che giunge al 19’.<br />

Schema su calcio d’angolo<br />

con Di Benedetto che finta<br />

il passaggio all’accorrente<br />

Gioia e serve all’indietro<br />

Pelizzari: il suo cross raggiunge<br />

Simoni che incorna<br />

alla perfezione. Passano 4’<br />

e il “Mezzo” potrebbe chiudere<br />

il match. Gioia serve<br />

Simoni al limite dell’area<br />

dopo un incerto intervento<br />

di Arcaba. Il centravanti rotaliano<br />

controlla e calcia<br />

una gran botta sulla quale<br />

Striatto si supera. Al 27’ Panizza<br />

ubriaca Arcaba in<br />

area, ma il centrale dell’Itala<br />

riesce a recuperare in<br />

scivolata e sventa la minaccia.<br />

Tre minuti dopo Gioia<br />

ci prova dai 20’ metri con il<br />

sinistro, ma Striatto blocca<br />

senza difficoltà. Al 32’ si vede<br />

finalmente l’Itala con<br />

un bel diagonale di Marino,<br />

sul quale l’esordiente<br />

Scali è attento. Neto Pereira<br />

prova a inventare qualcosa<br />

per gli isontini, ma si<br />

becca due “randellate”<br />

(ammoniti Berardo e Toccoli)<br />

e gira al largo dall’area<br />

di casa. Il raddoppio<br />

è nell’aria e arriva al 46’<br />

con Di Benedetto che imbecca<br />

Panizza in area, il<br />

quale si presenta a tu per<br />

tu con Striatto e lo infila in<br />

uscita.<br />

Il gran caldo la fa da padrone<br />

nella ripresa, Al 3’ Neto<br />

ci prova, ma Toccoli in scivolata<br />

devia la conclusione<br />

a botta sicura del brasiliano.<br />

Passano 11’ e l’Itala protesta:<br />

Marino arriva a tu<br />

per tu con Scali, lo salta e<br />

cade dopo un contatto con<br />

il portiere di casa. Il rigore<br />

sarebbe sacrosanto e potrebbe<br />

riaprire il match,<br />

ma l’arbitro sorvola tra l’incredulità<br />

di tutti. Non succede<br />

più nulla sino al 32’,<br />

quando Neto innesca Ghirardo<br />

che ci prova in diagonale,<br />

ma la sfera si perde<br />

sul fondo; 8’ dopo il numero<br />

10 ospitedeve lasciare il<br />

campo, dopo aver subito un<br />

brutto (e inutile) fallo da<br />

parte di Allegrini. A 4’ dal<br />

termine il Mezzocorona<br />

piazza il tris grazie ad una<br />

perla di Baido, che riceve<br />

palla sulla trequarti sinistra,<br />

salta tre avversari e infila<br />

Striatto in uscita.<br />

La <strong>serie</strong> C incorona il Trasaghis dei primati<br />

Secondo posto per un ottimo San Gottardo<br />

0<br />

2<br />

PORDENONE Sandrigo 6<br />

Rumiel 6 Rubert 6 Cursio<br />

5 5 (dal 2’ della ripresa Fab<br />

bro 5 5) Campaner 6 Za<br />

nello 5 De Nardi 5 5 Vene<br />

rus 5 5 Muiesan 6 (dal 33’<br />

della ripresa Giordani sv)<br />

Tragante5 (dal 2’ della ripre<br />

sa Franzin 5 5) Battiston 6<br />

Allenatore Canzian<br />

MONTEBELLUNA Conte<br />

6 5 Masiero 6 Furlanetto<br />

6 5 Formentin 6 Nicoletti<br />

6 5 Garbini 6 Sagrillo 6<br />

(dal 16’ della ripresa Mason<br />

6) Tessaro 6 5 (dal 20’ della<br />

ripresa Bellio sv) Cvetkovic<br />

6 Nardi 6 5 Zavarise 6 Allenatore<br />

Fonti<br />

ARBITRO Grazioli di Lodi 6<br />

MARCATORI Nella ripresa<br />

al 3 ’ Mason al 46’ Garbini<br />

TRIESTE. Il Trasaghis chiude con<br />

l’ennesimo botto vincente: il venticinquesimo<br />

in ventisei uscite. Nell’ultima<br />

giornatadicampionatodellaCfemminile(ovveroilrecuperodellaterzadiritorno,rinviata<br />

il4 febbraio pergli incidenti<br />

di Catania), le carniche battono il Tre<br />

Stelle per 4-1. Primo tempo chiuso sull’1-1,<br />

poi il gol del 2-1 delle vincitrici (e il<br />

Tre Stelle protesta per la mancata concessionediunarimessalaterale)fadisunire<br />

le sconfitte e la capolista può allungaregrazieaBroilieMacuglia(giàautrice<br />

dei primi due gol). Il Tre Stelle va a<br />

segno con un rigore di Visentin.<br />

Al secondo posto arriva il San Gottardo,capacedifornireun’altrabuonaprestazione<br />

contro i comunque volitivi Fortissimi.VinceilSanGottardoper5-2graziea<br />

una tripletta di Bredariol e alle reti<br />

di Lovat e Pila. Sull’altro versante c’è la<br />

doppiettadiSioyiliPugnetti.TerzoilPasiano,<br />

che sgambetta la Pro Farra per<br />

4-2alterminediunapartitabellaepriva<br />

di tatticismi. Le pordenonesi beneficia-<br />

MEZZOCORONA<br />

ITALA S. MARCO<br />

ITALA AL TAPPETO<br />

La Virtus Vecomp<br />

affianca Gradisca<br />

sulla terza poltrona<br />

Quarto posto<br />

per lo Jesolo<br />

Il Cassola batte<br />

il Montecchio<br />

e lo agguanta<br />

3<br />

0<br />

MEZZOCORONA Scali 6 5<br />

Ceravolo 6 Toccoli (dal ’<br />

della ripresa Lordi 6) Gioia<br />

6 5 Berardo 6 Pelizzari 6 5<br />

Pancheri 6 5 Allegrini 5 5 Si<br />

moni Di Benedetto 6 5 (dal<br />

24’ delal ripresa Mele sv) Pa<br />

nizza 6 5 (dal 16’ della ripresa<br />

Baido ) Allenatore Rastelli<br />

ITALA SAN MARCO Striatto<br />

Cantarutti 5 5 (dal 3 ’ della<br />

ripresa Cencig) Racca 5 Ghi<br />

rardo 6 Visentin 5 5 Arcaba<br />

5 Pizzutti 6 (dal 15’ della ri<br />

presa Coacci sv) Carli 5 Ma<br />

rino 5 5 Neto Pereira (dal<br />

34’ della ripresa Zanuttig sv)<br />

Moras 6 Allenatore Zoratti<br />

ARBITRO Dal Cin di Coneglia<br />

no 4 5<br />

MARCATORI Al 15’ Simoni al<br />

46’ Panizza; nella ripresa al<br />

41’ Baido<br />

no della doppietta di De Val e delle zampate<br />

di Zanetti e Armellin, mentre le<br />

isontine annotano i due centri di Lovat.<br />

IlFaedis, che dàspazio alle giovani, piegailSant’AndreaSanVitoper3-0:realizzazioni<br />

di Colle, De Sabbata e Vidale. Il<br />

Gemona riesce a bloccare sull’1-1 la<br />

pimpante Royal Cordovado: vantaggio<br />

pedemontano ad opera di Andena (a<br />

bersaglio su rigore) e replica ospite di<br />

Brussolo. L’Udine chiude in bellezza ritrovandolavittoriadopounlungodigiunopropriodopoaveresoneratol’allenatoreSalotti:sconfigge3-1ilRoianoGrettaBarcola<br />

con gol di Rizzi,Lena e Simonetti,mentre<br />

larete dellabandiera triestina<br />

è della Gregori. Il Porcia, infine, è<br />

piùmotivatoe haragione del Montebello<br />

Don Bosco per 4-2. La prima frazione<br />

si chiude sull’1-1, annotando le reti della<br />

purliliese Piccoli e della giuliana Caporali.<br />

Poi le vincitrici si affidano alla<br />

brava Polzot (doppietta) e a Lena per<br />

spuntarla. Nerazzurre ancora a bersaglio,<br />

invece, con Nordio. (m.l.)


IV LUNEDI’<br />

<strong>30</strong> aprile <strong>2007</strong><br />

SERIE D<br />

ULTIMI VERDETTI<br />

DEL SALI-SCENDI<br />

«Nini» Pisani<br />

festeggia<br />

la bella<br />

vittoria<br />

A destra<br />

un’azione<br />

quintina<br />

e mister<br />

Fonti<br />

del Monte<br />

Gli ospiti in vantaggio per primi, poi Paolo Zanardo si scatena e realizza una bella tripletta<br />

Union Quinto verso i playoff<br />

Vittoria tosta con la Sacilese, anche due gol annullati<br />

QUINTO. Il conto alla rovescia può partire: solo una giornata,<br />

l’ultima di campionato, separa l’Union Quinto dai<br />

play off. I ragazzi di Alberto Pisani hanno consolidato il<br />

quinto posto con una perentoria goleada ai danni della Sacilese,<br />

che pure era passata in vantaggio al 24’ con Fabio<br />

Cristofoli lasciando di stucco i quintini. Il vantaggio ospite<br />

è durato appena 2’: poi ci ha pensato Paolo Zanardo,<br />

con una splendida tripletta, a capovolgere la situazione.<br />

E’ proprio Paolo Zanardo a provarci per primo, con un tiro<br />

da fuori area deviato dalla schiena di un difensore avversario<br />

(9’).<br />

Il Quinto manovra con più<br />

continuità, ma al 20’ sono gli<br />

ospiti a rendersi pericolosi:<br />

cross dalla trequarti di Da<br />

Dalt, Buriola sfugge a Pivetta<br />

e calcia al volo, ma il tiro è ribattuto<br />

dalla provvidenziale<br />

chiusura di Pagliarin.<br />

Sia nella fase offensiva che<br />

in quella di ripiegamento, il<br />

Quinto si affida alla stazza fisica<br />

di Lazzari, che prevale regolarmente<br />

in ogni duello aereo.<br />

Anche al 22’, quando svetta<br />

su una punizione battuta da<br />

Bacchin e insacca<br />

a afil<br />

di traversa:<br />

il signor De<br />

Miro, però,<br />

annulla inspiegabilmente,<br />

per<br />

un presunto<br />

fallo ai danni<br />

di un avversario.<br />

Forse<br />

lo ha vist.<br />

Forse solo<br />

lui. E al 24’ è la<br />

Sacilese a<br />

passare:<br />

cross dalla<br />

destra di Buriola,Antonio<br />

Zanardo<br />

si fa cogliere<br />

fuori posizione<br />

e Cristofoli irrompe in<br />

area indisturbato, infilando<br />

l’incolpevole Marcato con un<br />

preciso colpo di testa.<br />

La reazione del Quinto è<br />

tanto decisa quanto immediata:<br />

Michieletto sradica un pallone<br />

dai piedi di Llullaku e<br />

serve in profondità Paolo Zanardo,<br />

che supera in velocità<br />

Da Dalt e Zanette e batte Calligaro<br />

da distanza ravvicinata.<br />

Il Quinto prende possesso del<br />

centrocampo, con Lazzari e<br />

Niero che «soffocano» il raggio<br />

d’azione di Moretti e Favero,<br />

e preme sull’acceleratore.<br />

Al 32’, Zanette salta a vuoto<br />

su un cross da sinistra di Bacchin:<br />

Bandiera ne approfitta<br />

per colpire di testa, la palla<br />

scavalca Calligaro ma viene<br />

respinta sulla linea da Buriola.<br />

Sugli sviluppi del corner, è<br />

di nuovo Bacchin a mettere<br />

in mezzo: Bandiera disturba<br />

(regolarmente) l’uscita di Cal-<br />

ligaro, la palla schizza verso<br />

a Niero che gira prontamente<br />

a rete: 2-1.<br />

Nel finale del primo tempo,<br />

l’Union Quinto gestisce il vantaggio,<br />

e va vicino al tris al<br />

42’, con una staffilata di Lorenzetto<br />

da fuori area che<br />

sfiora il palo alla sinsitra di<br />

Calligaro.<br />

Nella ripresa è la Sacilese a<br />

partire meglio: al 7’ Cristofoli<br />

calcia a lato da posizione defilata,<br />

al 10’ Moretti ci prova<br />

con un destro da fuori area<br />

deviato in corner da Lazzari e<br />

ci riprova 1’<br />

dopo, senza<br />

migliro fortuna.<br />

A punire<br />

gli ospiti è<br />

un clamoroso<br />

pasticcio<br />

difensivo:<br />

lancio senza<br />

pretese di<br />

Bacchin, Calligaro<br />

e Zanetteindugiano,<br />

non s’intendono<br />

e finiscono<br />

per<br />

scontrarsi, la<br />

palla sfugge<br />

dalle mani<br />

dell’estremo<br />

difensore e<br />

per Paolo Za-<br />

Il goleador Zanardo<br />

nardo è un<br />

gioco da ragazzi<br />

depositare in rete (13’).<br />

La Sacilese prova a reagire:<br />

al 23’ Tormen raccoglie una<br />

respinta di Marcato su tirocross<br />

di Llulluka e calcia sopra<br />

la traversa, al 27’ una punizione<br />

a girare di Favero<br />

sfiora il palo.<br />

Ma al 33’, Paolo Zanardo<br />

completa il suo show personale<br />

con un gol capolavoro: l’attaccante<br />

riceve palla sulla trequarti,<br />

semina la difesa avversaria<br />

con un paio di abili<br />

finte e piazza la palla nell’angolino<br />

alla sinistra di Calligaro.<br />

C’è solo il tempo per un altro<br />

gol annullato a Niero, reo<br />

secondo De Miro di essersi appoggiato<br />

sulle spalle di Faloppa,<br />

e per gli applausi convinti<br />

del pubblico di casa. La festa<br />

vera e propria è riniviata di<br />

sette giorni, Trentino permettendo.<br />

Intanto l’obiettivo resta<br />

vicino<br />

(Alessandro Macciò)<br />

Mason uomo del Monte<br />

La salvezza è cosa fatta<br />

PORDENONE. Il Montebelluna arriva<br />

sul campo del Pordenone, mette a<br />

segno un micidiale uno-due autografato<br />

Damiano Mason (da ieri si può ben<br />

dire che l’uomo del Monte è lui. E ha<br />

detto sì) e torna da due passi da casa<br />

con la pancia piena.<br />

Il 2-0 di ieri in favore degli uomini<br />

di Fonti è un risultato che mette la parola<br />

fine alla lotta per non cadere nelle<br />

zone meno nobili e più pericolose<br />

della classifica. Il Montebelluna, infatti,<br />

è matematicamente salvo.<br />

Damiano Mason, partito in panca,<br />

si tramuta in eroe, capace di mettere<br />

a tacere sul nascere la reazione del<br />

Pordenone con due gol pesanti come<br />

macigni in 10’, quelli finali, quelli senza<br />

prova d’appello.<br />

E’ entrato al 18’ della ripresa e ha<br />

fatto la differenza. Grande prova anche<br />

da parte del tecnico Fonti, che ha<br />

preso in mano la squadra alla sesta di<br />

andata perchè le cose si stavano mettendo<br />

non proprio bene (diciamo così).<br />

Un esordio da autentico incubo contro<br />

la Sanvitese che, proprio con il<br />

Montebelluna, ha messo a segno una<br />

cinquina con una sola replica. Da allora<br />

la squadra è cresciuta moltissimo,<br />

fino a raggiungere il tanto agognato<br />

traguardo.<br />

Decisamente diversa l’atmosfera in<br />

casa del Pordenone, costretto a fare i<br />

conti con una sconfitta in casa che<br />

avrebbe potuto pesare di più. Mal comune<br />

mezzo gaudio, si dice in questi<br />

casi, dal momento che nemmeno le altre<br />

pericolanti hanno fatto passi in<br />

avanti. Si deciderà tutto negli ultimi<br />

90 minuti.<br />

In partenza di match qualcosa di diverso<br />

si vede nella disposizione tattica<br />

dei neroverdi. I centrali fanno finalmente<br />

i centrali, gli esterni fanno<br />

gli esterni.<br />

Canzian inizia con il solo Muiesan<br />

davanti. Classico 4-4-2, invece, quello<br />

di Gianfranco Fonti, che affida al tandem<br />

Zavarise-Cvetkovic il compito di<br />

orchestrare le azioni offensive degli<br />

ospiti.<br />

Brivido subito per il popolo neroverde.<br />

Sul cross di Nardi uscita sbagliata<br />

di Sandrigo. Dal panico nasce il primo<br />

contropiede pordenonese, con<br />

Muiesan che va a colpire la traversa<br />

ma in posizione di fuorigioco. Non vale.<br />

Il Montebelluna reagisce e mette a<br />

segno diverse azioni pericolose. Al 10’<br />

Nardi costringe Sandrigo alla deviazione<br />

volante in angolo. Solo un minuto<br />

dopo Tessaro, di testa su cross di<br />

Zavarise, centra la traversa. Al 13’ è<br />

Zavarise a chiamare in causa l’estremo<br />

di casa che non si fa sorprendere.<br />

Damiano Mason, determinante<br />

Il Pordenone? Si fa vivo al 16’: da<br />

Muiesan a Rubert che sfiora il palo alla<br />

destra di Conte. Al 23’ ci prova ancora<br />

Rubert am Conte devia in angolo.<br />

Dalla parte opposta, al 33’, un<br />

cross di Tessari finisce sulla testa di<br />

Cvektovic, ma Sandrigo vola a deviare<br />

sul fondo.<br />

Il match va avanti con frequenti capovolgimenti<br />

di fronte, mentre la svolta<br />

in favore degli ospiti arriva al 38’<br />

del secondo tempo: il neoentrato Mason<br />

ruba il tempo a Zanello e va deciso<br />

a infilare Sandrigo in uscita.<br />

Crolla il mondo addosso ai ramarri,<br />

che ormai pensavano di sfangarla. Il<br />

Montebelluna potrebbe raddoppiare<br />

subito con Zavarise che ubriaca la difesa<br />

di casa, ma il suo tiro è deviato<br />

ancora da Sandrigo.<br />

Non c’è reazione fra i neroverdi e<br />

così in pieno recupero i biancocelesti<br />

vanno a siglare il 2-0. Bello il lancio di<br />

Zavarise per lo scatenato Mason che<br />

batte ancora Sandrigo, dando il via alla<br />

festa del Montebelluna e perpetuando<br />

l’incubo dei neroverdi sull’orlo del<br />

baratro.<br />

UNION QUINTO<br />

SACILESE<br />

la tribuna<br />

UNION QUINTO: Marcato, Michieletto, Pivetta,<br />

Pagliarin, A. Zanardo, Lazzari, Lorenzetto (37’<br />

st Rossi), Niero, Bandiera, P. Zanardo (34’ st<br />

De Silvestro), Bacchin (24’ st Stefanet).<br />

All.: Pisani.<br />

SACILESE: Calligaro, Zanette, Da Dalt (45’ st<br />

A. Cristofoli), Moretti, Faloppa, Vecchiato, Buriola<br />

(16’ st Reartes), Favero, Tormen, F. Cristofoli,<br />

Llullaku (34’ st Capalbo).<br />

All. Borgato.<br />

ARBITRO: De Miro di Milano.<br />

RETI: 24’ pt F. Cristofoli, 26’ pt, 13’ st, 33’ st P.<br />

Zanardo, 32’ pt Niero.<br />

NOTE: ammoniti: Lazzari, P. Zanardo, Da Dalt,<br />

Moretti. Calci d’angolo: 4-3. Recuperi: 2’ e 3’.<br />

PORDENONE<br />

MONTEBELLUNA<br />

PORDENONE: Sandrigo; Rumiel, Campaner,<br />

Zanello, Rubert; Cursio (3’ st Fabbro); De Nardi,<br />

Venerus, Tragante (3’ st Franzin), Battiston;<br />

Muiesan (34’ st Giordani). In panchina: Moro,<br />

Sist, Tonasso. Allenatore: Canzian.<br />

MONTEBELLUNA: Conte; Masiero, Garbini,<br />

Formentin, Furlanetto; Sagrillo (18’ st Mason),<br />

Nicoletti, Tessaro (21’ st Bellio), Nardi; Zavarise,<br />

Cvetkovic. In panchina: Cavarzan, Simeoni,<br />

Marginato, Villotta e Schiavon. Allenatore:<br />

Fonti.<br />

ARBITRO: Grazioli di Lodi.<br />

RETI: 38’ e 48’ st Mason.<br />

NOTE: spettatori <strong>30</strong>0 circa. Ammoniti: Tragante,<br />

Rumiel e Nardi. Angoli: 3-9.<br />

QUINTO/PISANI<br />

«Paolo sbloccato»<br />

QUINTO. Dopo la sconfitta col Rivignano,<br />

Alberto Pisani può tornare a sorridere:<br />

«Abbiamo giocato con lo spirito giusto - afferma<br />

il tecnico del Quinto - C’è stata determinazione<br />

su ogni palla, non ci siamo disuniti<br />

sul gol, abbiamo anche segnato su uno<br />

schema provato in allenamento». Grande<br />

protagonista del match è stato Paolo Zanardo:<br />

«Ha fatto cinque gare sottotono - commenta<br />

Pisani - oggi dopo il gol si è sbloccato.<br />

E’ un giocatore estroso, da mettere in<br />

campo comunque. Sono contento anche<br />

per l’esordio di Rossi, classe’91». Nonostante<br />

il risultato, non manca qualche recriminazione:<br />

«I gol di Lazzari e Niero erano regolari<br />

- spiega Pisani - Quest’anno ce ne<br />

hanno annullati tanti, ma oggi passa tutto<br />

in secondo piano». Dal canto suo, Borgato<br />

accetta la sconfitta serenamente: «Abbiamo<br />

fatto una buona gara - dichiara l’allenatore<br />

della Sacilese - eravamo andati anche<br />

in vantaggio, poi il loro uno-due ci ha tagliato<br />

le gambe. Nel primo tempo abbiamo<br />

contenuto il Quinto, bastava essere più lucidi:<br />

nella ripresa abbiamo dovuto concedergli<br />

ampi spazi. Ora pensiamo a chiudere<br />

bene il campionato». (a.m.)<br />

MONTE/FONTI<br />

«Visto Damiano?»<br />

PORDENONE. Il Montebelluna conquista<br />

la matematica certezza di restare in<br />

«D». Nello spogliatoio l’acqua scorre, c’é<br />

tempo e voglia per una doccia, mister Fonti<br />

compreso, che non sta nella pelle. Damiano<br />

Mason, l’eroe della giornata, inizialmente<br />

lasciato in panchina, non ha pace, Tutti<br />

lo cercano e lo abbracciano. I suoi sigilli<br />

valgono oro. Mossa calcolata al millimetro,<br />

a sentire il raggiante Fonti: «Lo sapevo<br />

- commenta il mister - Lo sapevo che i gol<br />

salvezza sarebbero arrivati proprio da Damiano.<br />

Gliel’avevo pure detto in anticipo».<br />

Poi il mister gocciolante riavvolge il film<br />

della sua avventura sulla panca: «Un esordio<br />

durissimo - ricorda - contro la Sanvitese,<br />

contro la quale siamo usciti con le ossa<br />

rotte. Un 5-1 che ci é servito. Da allora abbiamo<br />

lavorato bene insieme. I ragazzi sono<br />

stati splendidi. Hanno voluto questo traguardo<br />

con impegno e voglia di soffrire».<br />

«La vittoria contro il Pordenone? - continua<br />

- Credo sia meritatissima contro una<br />

squadra che ha replicato colpo su colpo».<br />

4<br />

1<br />

0<br />

2


Lunedì <strong>30</strong> Aprile <strong>2007</strong><br />

A Jesolo il Trento affonda nei playout<br />

Col ko la salvezza diretta è sfumata Gli spareggi per evitare l'Eccellenza<br />

di LUCIO GERLIN<br />

JESOLO (VENEZIA) - A Jesolo fa caldo e le sdraio brulicano sulle spiagge, ma la sua personalissima vendetta Willy<br />

Baiana la serve fredda. A poco più di un anno dalla sua turbolenta dipartita da Trento, il folletto abbronzantissimo dei<br />

veneziani segna un gol e realizza un paio di assist che contano, tanto per sbarrare la strada della salvezza ai nostri.<br />

Basta il bilancio del fantasista per dare un'idea della negatività dell'ultima trasferta gialloblù della stagione:<br />

aggiungiamo, a scapito di equivoci, che «quello» che un anno fa veniva accusato dai tifosi gialloblù di camminare in<br />

campo fa un figurone anche sul piano atletico al cospetto di avversari fisicamente al capolinea. In rosso anche il<br />

bilancio del cuore, perché non bastano venti minuti di orgoglio per cancellare un primo tempo da scomunica:<br />

senz'anima, piegati più dal destino che dall'avversario e con una difesa al minimo storico, gli aquilotti hanno sciupato<br />

anzitempo le speranze di salvezza e, complice i risultati delle altre (tutti positivi!) giocheranno domenica la più inutile<br />

delle partite con l'Union. Tutto a mare, visto il posto, e salvezza appesa agli spareggi per i quali serve tanto recupero,<br />

mentale e fisico; per non fallire l'ultimo degli obiettivi stagionali dopo, nell'ordine: campionato, play-off e salvezza<br />

senza code. E non fare peggio di un anno fa quando almeno i playout si erano evitati. Li ritroviamo invece a quattro<br />

anni dalla stagione del Trento-prima-del-rilancio, quello della gestione Chini-Miani-Capuzzo: quelli però si giocavano in<br />

C2. Il turn over riporta Pontalti tra gli undici (Sacchi è squalificato) e torna il doppio tridente con Mariotti e Vettoretto<br />

ai fianchi di Carbone in attacco; Guerra è fuori per infortunio (come Fanna), Sessolo risparmiato per tempi migliori,<br />

dovessero esserci. Bastano <strong>30</strong> secondi per capire che pomeriggio sarà: nell'indifferenza della difesa aquilotta dialogo<br />

tra Gambino e Baiana con sponda per Dimatera che strozza il destro. Al 12' prime tracce di Trento con Zuccon che<br />

tenta il pallonetto a beffare Visentin, ma la palla muore sopra la rete. Illusioni, perché non serve un quarto d'ora<br />

perché si consumi la più temuta legge dell'ex: al 13' Willy Baiana, ex aquilotto talmente inviso alla tifoseria gialloblù da<br />

lasciare il Briamasco a campionato in corso, confeziona un preziosissimo ricamo con Dimatera e conclude in porta dopo<br />

aver saltato in allegria la difesa. Scherzi del destino, o segni del destino? Al 10' l'arbitro sorvola su un chiaro<br />

strattonamento di Rossi su Gambino. Al 20' prova Vettoretto a dare la scossa con un'azione personale che gli frutta<br />

due dribbling e un destro rasoterra sul quale Visentin si salva faticando; come Sellan a terra sulla punizione di<br />

Gambino al 22' e, subito dopo, in uscita sul centravanti. Lo Jesolo controlla senza sudare, il Trento manovra allo stesso<br />

ritmo delle ultime gare e quindi le emozioni latitano: ci si accontenta di un gol annullato a Zuccon che al 29' aggancia<br />

alla perfezione il lancio da lontano di Vitagliano, ma si trova oltre Artusi e Scomparin; poi Carbone prova due volte il<br />

tradizionale stacco di testa: la prima devia in modo elementare per Visentin; poi fiuta, ma sfiora appena, la sfera<br />

invitante che scivola via sul primo palo. Con un'inerzia così da sfruttare, arriva inevitabile il raddoppio dello Jesolo:<br />

Baiana inventa per Gambino che si defila e sceglie l'assist al bacio per Dimatera: in acrobazia il mini bomber infila da<br />

due passi di esterno sinistro. Ripresa con i buoi già scappati e il Trento tutto avanti: al 9' Carbone può riaprire la<br />

partita di testa (assist di Zuccon) e Agosti da due passi non coglie l'indecisione di Visentin; poi entra Tessaro e<br />

Gaburro si prende altri rischi. Difesa a tre e due angoli da circolino rosso: sul primo un miracolo di Visentin neutralizza<br />

la deviazione sottomisura di Masini; sul successivo Vitagliano trova tempo e deviazione vincente per riaprire la partita.<br />

Entra anche Blasco di punta (sic!) e questo è troppo: così dopo che Agosti si vede negato il pari da Visentin, Gambino<br />

chiude i conti sul filo del fuorigioco (ci rimettono un'espulsione per proteste Volani e Pontalti) con un diagonale. Fine<br />

delle trasmissioni, pensiamo ai play-out.<br />

Le pagelle – Trento<br />

SELLAN 6 Per una volta niente super lavoro, ma super passivo. Un saggio quando diceva, mercoledì, che<br />

(parafrasiamo) la situazione del Trento era… compromessa. AGOSTI 5,5 Ha un problema ad un piede e con una scarpa<br />

e una ciabatta non solo l'eleganza va a farsi friggere. Baiana lo scherza quando vuole e rimedia mezzo voto in più<br />

perché nella ripresa sfiora il pari due volte. VOLANI 5,5 Due gol centrali che non permettono assoluzioni alla difesa di<br />

mezzo; nel finale il nervosismo è tanto, le espulsioni in campionato cominciano ad essere troppe. MASINI 5,5 Non è<br />

solo colpa di Volani se i veneziani navigano facile sul 2-0 in mezza partita. Di testa vicinissimo al gol nella ripresa, ma<br />

stavolta non basta. ROSSI 6 E' quello che corre più di tutti nel primo tempo; non si capisce perché esca lui per<br />

TESSARO (18' s.t., 6) dalla cui verve comunque parte la reazione d'orgoglio che dimezza il gap. Neo sulla rete di<br />

Gambino che chiude i conti, ma non è un terzino. PONTALTI 5 Stagione nerissima che potrebbe chiudersi con<br />

un'espulsione dalla panchina e le pedate ai cartelloni pubblicitari del "Picchi". Difficile dimenticarla. Come sarà difficile<br />

dimenticare BLASCO (33' s.t., s.v.) di punta nel finale. ZUCCON 5,5 Solita minestra: alla fine si lamenta del<br />

guardalinee; se si crede ancora che i problemi siano quelli degli altri sarà dura anche nei play-out. VITAGLIANO 6,5<br />

Combatte come sa, segna come sa; ma gli altri lo sanno? MARIOTTI 5 Se c'è in campo si vede pochissimo; il continuo<br />

cambio di posizione però può aver creato confusione anche a noi. CARBONE 5,5 Adesso non possiamo pretendere che<br />

risolva sempre lui, ma anche ieri Giorgio sa di aver gettato alle ortiche un gol fatto. Capiamo però che le gambe non<br />

spingono come una volta e saremmo ingenerosi e superficiali a sintonizzarci sul motivetto "Se non si segna, si perde)<br />

VETTORETTO 6 Buon primo tempo, rutta corsa e ritmo; cala col tempo e lascia per TORRESANI (25' s.t., s.v.) che si<br />

eclissa nel marasma finale.


Negli spogliatoi. Trento<br />

Lunedì <strong>30</strong> Aprile <strong>2007</strong><br />

JESOLO (VE) - Marco Gaburro è visibilmente accaldato e non deve essere solo per il clima da spiaggia che<br />

si respira in laguna. «La gente può pensare quello che vuole, ma io credo che stavolta la squadra abbia<br />

dato il massimo. In qualche partita si è usciti pensando che si sarebbe potuto fare di più, ma stavolta<br />

no». Il risultato è nettamente negativo. «Ma se non viene dato il gol del 3-1 in netto fuorigioco (al 39'<br />

della ripresa, ndr) la partita si pareggiava. Siccome lo stesso guardalinee è quello che ha fermato Zuccon<br />

nel primo tempo (rete annullata, ndr), io pensavo che… invece è andato sino in fondo nel suo operato».<br />

Nessuna polemica nell'applauso a fine gara agli ultras che contestavano? «Io ho sempre fatto lo stesso<br />

saluto ai tifosi dall'inizio del campionato e uno che prende il pullman e viene a Jesolo a vedere la partita<br />

va sempre applaudito. Io come allenatore applaudo, il tifoso fa quello che vuole, è nella sua facoltà».<br />

Adesso play-out; deluso? «Dare un giudizio su una stagione basandosi sull'ultima giornata è sbagliato:<br />

questa squadra ha fatto un ottimo campionato da quando sono arrivato io e anche in società sanno che la<br />

tredicesima posizione finale è importantissima: ad ottobre forse nemmeno ci speravano». Le facce di Di<br />

Benedetto, Salviato e Dusi sembrano però parlare un'altra lingua. «Tutti sanno che questo è un risultato<br />

importante. Non lo dimostrano? Possono dire quello che vogliono, ma dentro di loro sanno che è così».<br />

Willy Baiana , colto con le mani nel sacco, lo ammette: «Normale, quando vieni trattato male un po' di<br />

rispetto lo vuoi sempre. Si è presentata l'occasione stavolta e noi stavamo bene non avevamo l'acqua alla<br />

gol mentre il Trento aveva presisone dovendo fare punti per forza. Alla fine il riusultato è giusto. Il<br />

Trento? All'inizio un po' di tensione e di pressione addosso l'avevano, si sono mossi meglio nella ripresa:<br />

hanno dato il tutto per tutto e del resto stavano perdendo». La perla di saggezza della domenica va al<br />

direttore Alessandro Dusi : «Non avrei mai pensato che questa squadra non riuscisse nemmeno ad<br />

arrivare all'ultima giornata a giocarsi la salvezza». Non era e non è l'unico ad aver questa opinione.<br />

Urgono riflessioni approfondite in merito. L. G.<br />

Ospiti fuori<br />

L'estate è già scoppiata e il lido di Jesolo è già invaso da turisti e bagnanti; ma all'Armando Picchi ci si<br />

accorge subito che l'ospitalità sta da un'altra parte. Niente accrediti per i parenti dei giocatori del Trento e<br />

allora rimedia il presidente aquilotto Di Benedetto che provvede, di tasca propria, ad acquistare i tagliandi<br />

dalla società lagunare. Qualsiasi successiva domanda sulla possibile accondiscendenza dei veneziani - che<br />

poco hanno da chiedere al campionato - nei confronti dei nostri cadono automaticamente. Comunque<br />

basta un minuto per capire come finirà.<br />

Ultima chance<br />

È quella concessa dai play-out ai quali i nostri accedono come prima della griglia. Già in Eccellenza<br />

l'Albiano, rimangono in corsa per un posto al sole (si fa per dire) Rivignano (32 punti, domenica a<br />

Mezzocorona), Bolzano (34, in casa con lo Jesolo), Pordenone (34, ad Albiano) e Sanvitese (35, a<br />

Cassola). Un terno all'otto imbroccare risultati e classifica finale; di conseguenza l'avversario del Trento<br />

agli spareggi. Gaburro dice che non cambierà nulla ("Vinceranno tutte") e ci toccherebbe il Pordenone. Ma<br />

l'allenatore aquilotto ha già sbagliato le previsioni per i match di ieri. Noi diciamo: meglio capitasse la<br />

Sanvitese.


Lunedì <strong>30</strong> Aprile <strong>2007</strong><br />

mezzocorona 3 itala san marco 0<br />

RETI: 15' p.t. Simoni, 46' p.t. Panizza, 41' s.t. Baido. MEZZOCORONA (4-1-2-3): Scali 7; Ceravolo 6,5, Berardo 7,<br />

Toccoli 7 (9' s.t. Lordi 6,5), Pelizzari 6,5; Allegrini 7; Pancheri 7, Gioia 6,5; Di Benedetto 6,5 (24' s.t. Mele 6,5),<br />

Simoni 7, Panizza 7 (17' s.t. Baido 8). A disposizione: Osti, Parrella, Squadrani e Maffei. All. Rastelli 7. ITALA S.MARCO<br />

(4-2-1-3): Striatto 7; Cantarutti 5,5 (39' s.t. Cencig s.v.), Visentin 6, Arcaba 6,5, Racca 5,5; Ghirardo 6, Carli 6;<br />

Moras 6; Pizzutti 5,5 (14' s.t. Coacci 6), Neto Pereira 6,5, Marino 6. A disposizione: Zanier, Bagon, Bernecich e Peroni.<br />

All. Zoratti 6. ARBITRO: Dal Cin di Conegliano 5 NOTE: 400 spettatori circa. Angoli 4-4. Espulso Baido al 42' s.t. per<br />

doppia ammonizione. Ammoniti Berardo, Toccoli ed Allegrini (M). In tribuna i giocatori dell'Aquila Basket Bitumcalor e<br />

di alcune formazioni pulcini del Torneo Rigotti.<br />

Il Mezzocorona si vendica dell'Itala<br />

Restituito il 3 a 0 dell'andata Per Baido una rete spettacolo<br />

di CRISTIANO CARACRISTI<br />

MEZZOCORONA - Smaltite le «tossine» festaiole la capolista Mezzocorona torna a mettere il vestito buono del<br />

campionato e schianta sul proprio campo la resistenza dell'Itala S.Marco, vendicando con lo stesso punteggio la<br />

sconfitta patita all'antivigilia di Natale nel girone d'andata. La compagine trentina, pur schierando una formazione<br />

giovanissima (tre '88 e due '87 nell'undici titolare) ha giocato una gara d'alto ritmo sin dall'inizio lasciando poco spazio<br />

alle temute punte avversarie con una cura particolare riservata al pericoloso Neto Pereira che comunque alla fine, farà<br />

ammonire tre avversari per i falli subiti. Mezzocorona lucido sin dai primi minuti con due incursioni da destra che<br />

creano qualche problema alla difesa di Zoratti con Simoni in leggero ritardo sugli assist di Di Benedetto e Panizza. Al<br />

terzo tentativo però arriva il gol. Azione da calcio d'angolo con Pelizzari che riceve palla e mette in mezzo, Simoni<br />

svetta di testa e infila Striatto sul palo alla sinistra del portiere. Passano quattro minuti e Simoni sfiora il raddoppio, su<br />

cross di Gioia da sinistra controlla in area e spara, ma Striatto mette in angolo. Panizza (27') viene chiuso in extremis<br />

da Arcaba dopo un numero d'alta scuola, poi Striatto blocca una conclusione di Gioia proprio alla mezzora. Il primo<br />

affondo dell'Itala arriva al 32' con un diagonale da destra rasoterra di Marino che il giovane Scali blocca tuffandosi<br />

sulla propria destra. Il Mezzocorona protesta per un rigore non concesso a Simoni al 43' (trattenuta visibile di<br />

Visentin), ma poco dopo, proprio prima del riposo, raddoppia con Panizza che, pescato da Di Benedetto, scatta sulla<br />

destra e supera Striatto in uscita con un tocco morbido. Nella ripresa prova a farsi vedere di più l'Itala e al 3' Neto<br />

Pereira, ben lanciato da Moras, trova il piede di Toccoli a deviare in angolo la sua conclusione in corsa. Al 14' Marino<br />

«buca» la difesa di casa, Scali in uscita sembra metterlo a terra, ma per l'arbitro il primo tocco del portiere è stato sul<br />

pallone e non fischia il rigore. La partita sente il caldo e fino al 31' non succede più nulla, quando Neto Pereira pesca,<br />

con tanto di tunnel a Ceravolo, Ghirardo sulla destra, ma il traversone di quest'ultimo non trova compagni pronti. Dopo<br />

un colpo di testa sul fondo di Simoni ed una rovesciata di Marino a lato sale in cattedra Raffaele Baido con un gol<br />

superlativo. Scatta appena dopo la metà campo e salta in velocità due avversari, dribbling in area su un altro dell'Itala<br />

e colpo sul primo palo in anticipo sull'uscita del portiere. La sua immensa gioia lo porta a levarsi la maglia ed il<br />

conseguente giallo è il secondo tanto da portarlo all'espulsione. Un «rosso» che viene comunque salutato dalla<br />

«standing ovation» del pubblico di casa. Il Mezzocorona cerca il poker nei minuti finali e porta ancora due pericoli alla<br />

porta dell'ormai demotivata avversaria. Al 43' Lordi pesca Allegrini in mezzo all'area, ma la conclusione al volo del<br />

centrocampista esce di un niente sul fondo alla destra di Striatto. Ci prova poi Mele con un drop al volo che Striatto<br />

leva dalla porta con un balzo straordinario. Ora la compagine di Rastelli attende l'ultima gara di campionato, domenica<br />

contro il pericolante Rivignano, prima di concentrarsi sulla poule scudetto.<br />

Le interviste / Mister Rastelli soddisfatto pensa alle finali scudetto<br />

«Ci aspetta una vetrina importante»<br />

MEZZOCORONA - Il ritorno alla vittoria riporta un sorriso più ampio nei giocatori del Mezzocorona dopo le due sconfitte<br />

filate arrivate a cavallo delle feste promozione. Il successo contro l'Itala S.Marco restituisce il volto più bello della<br />

dominatrice del campionato. Claudio Rastelli, tecnico gialloverde si esprime così a fine gara: «Le due gare precedenti<br />

le abbiamo perse, ma credo che non meritavamo di perderle. Oggi, a differenza degli incontri di mercoledì e domenica<br />

scorsa, ci è andato tutto bene. È vero, abbiamo fatto una grande partita ma noi continuiamo a fare i fatti sul campo,<br />

lasciando agli altri le parole». Domenica Rivignano, poi si penserà alla poule scudetto. «Ci aspetta una vetrina -<br />

specifica il mister gialloverde - importante e che potrà darci ulteriori soddisfazioni. Affronteremo queste partite con la<br />

stessa intensità con cui abbiamo affrontato l'intero campionato cercando di trarre il massimo contro squadre che<br />

comunque hanno vinto anche loro i propri gironi». Raffaele Baido protagonista di un gol spettacolare, alla Messi:<br />

«Andrei piano con i paragoni - risponde - sono contento comunque di aver fatto un gol per incorniciare davanti ai<br />

nostri tifosi una stagione spettacolare per la squadra ed anche per me. Domenica sarò squalificato, così recupererò le<br />

forze per le finali scudetto». Gli altri bomber di giornata. Il solandro Davide Panizza raggiunge quota dieci: «Dedico<br />

questa rete - annuncia - alla mia fidanzata Elisa ed ai miei genitori che sono anche i miei primi tifosi. Meritano queste<br />

soddisfazioni». Dalla Val di Sole a Fiera di Primiero con Mattia Simoni che ha raggiunto quota nove: «Panizza ha<br />

allungato il passo dopo che l'avevo raggiunto, ma sono contentissimo per lui perché se lo merita. Magari la doppia cifra<br />

la raggiungerò domenica prossima. Diciamo che è l'ultimo obiettivo personale». Chiude Stefano Scali (nella foto) pochi<br />

minuti l'anno scorso con il Cologna, tutta la gara ieri. «Devo ringraziare la squadra - afferma - perché mi hanno aiutato<br />

molto ed abbiamo fatto una partita bellissima. Smaltita l'emozione in campo sono riuscito a dare quello che volevo<br />

dare. L'uscita su Marino? Io ho toccato prima la palla e poi l'avversario, quindi ha visto bene l'arbitro». C.C.


Lunedì <strong>30</strong> Aprile <strong>2007</strong><br />

VECOMP 2 BOLZANO 0<br />

RETI: 40' p.t G. De Rossi, 23' s.t. Angelico. VIRTUSVECOMP: Battazza, Romeo, Giulio De Rossi, Pizzini, Scardina (38'<br />

s.t. Fransceco De Rossi), Angelico, Pavan, Bortignon, Caiga, Dimas (39' s.t. Gironi), Lallo, Eliseo Dal Corso (23' s.t.<br />

Daniele Dal Corso). Allenatore: Fresco. BOLZANO: Paoletti, Dalla Bona, Armah, Garbero, Morassutti, Franzoso, Soldani<br />

(7' s.t. Capisani), Tadè (7' s.t.Amofah), Kaptina, Brustolin, Roman Del Prete. All.: Gazzetta. ARBITRO: Lorenzo<br />

Bergamaschi di Milano.<br />

Il Bolzano resta sull'orlo del precipizio<br />

A Verona sconfitta pesante per la classifica Ultimi 90 minuti per evitare la retrocessione<br />

di FABIO SOLE<br />

VERONA - Al Bolzano non riesce l'impresa di dare continuità alla vittoria sul Pordenone e di allontanare definitivamente<br />

l'incubo della retrocessione diretta. I bianco-rossi cadono in casa della Virtus Vecomp, per via delle reti di Giulio De<br />

Rossi ed Angelico, e dovranno attendere l'ultima giornata di campionato per avere la certezza di disputare i play-out. I<br />

risultati delle dirette concorrenti consentono comunque agli uomini di Ennio Gazzetta di conservare il margine di due<br />

punti di vantaggio sulla penultima posizione attualmente occupata dal Rivignano. La cronaca. Tra i bolzanini assente lo<br />

squalificato Maniero, il compito di incidere in avanti è affidato a Kaptina e Roman Del Prete. I padroni di casa, orfani<br />

del giovane Pia, schierano, invece, un classico e lineare 4-4-2. Parte forte la Virtus che al 7' sfiora il vantaggio con<br />

Dimas la cui conclusione da posizione favorevole si spegne di poco al lato. La replica del Bolzano è affidata a Kaptina<br />

che dai sedici metri calcia di un soffio sopra la traversa della porta difesa da Battazza. Dopo queste due fiammate<br />

iniziali, la gara cala leggermente d'intensità per avere una nuova impennata di ritmo nel finale. Il brasiliano Dimas è<br />

l'uomo più intraprendente tra le fila veronesi e crea non pochi problemi alla retroguardia bolzanina. Al 32' supera in<br />

dribbling quattro uomini ma poi conclude debolmente. Due minuti più tardi libera al tiro Sorrentino che, davanti a<br />

Paoletti, spreca mandando al lato. La pressione dei locali si concretizza al 40' quando su calcio d'angolo battuto dal<br />

solito Dimas, Giulio De Rossi insacca di testa all'altezza del secondo palo perfezionando la traiettoria disegnata dal<br />

compagno che probabilmente sarebbe stata comunque vincente. Si va al riposo col Bolzano sotto di un gol. Ad inizio<br />

ripresa Gazzetta inserisce Capisani e Amofah, per Soldani e Tadè, per dare maggiore velocità alla manovra. I biancorossi<br />

appaiono più intraprendenti ed al 10' reclamano un calcio di rigore per un tocco di mano di Pizzini che l'arbitro<br />

giudica involontario. La Virtus Vecomp è, però, molto più pericolosa rispetto a Franzoso e soci. E' il tiro da fuori la<br />

soluzione più gettonata dagli uomini di Fresco per creare problemi ai bianco-rossi. Al 12' la potente conclusione di<br />

Dimas non inquadra lo specchio della porta e si perde sul fondo. Due giri di lancette e ci prova Dal Corso ma anche in<br />

questa circostanza la mira risulta imprecisa. Al 17' ci vuole un grande intervento di Paoletti, che chiude lo specchio a<br />

Eliseo Dal Corso, per evitare il raddoppio. L'estremo difensore bolzanino, però, nulla può sei minuti dopo quando<br />

ancora su azione d'angolo Angelico svetta di testa ed insacca il 2 a 0. Il doppio svantaggio taglia le gambe al Bolzano<br />

che pure, a tratti, aveva dato l'impressione di poter rimettere in parità le sorti dell'incontro. La squadra di Gazzetta,<br />

tuttavia, non vuole arrendersi e tenta di riaprire il match. A cavallo della mezzora un doppio intervento di Battezzi,<br />

prima su un tiro di Morasutti, poi su un tentativo ravvicinato di Roman Del Prete, nega ai bianco-rossi il meritato gol<br />

della bandiera. Nel finale ancora due occasioni, una per parte. Al 32' Dimas prova a sorprendere Paoletti con un calcio<br />

di punizione a giro ma la palla si spegne di poco sopra la traversa. Al 38' è, invece, Capisani, sempre su calcio di<br />

punizione, a sfiorare il palo alla destra di Battazza. Il risultato, però, non cambia ed il Bolzano incassa la quindicesima<br />

sconfitta in campionato.<br />

Gazzetta amareggiato<br />

VERONA - È un Ennio Gazzetta amareggiato per il risultato finale quello che commenta la sconfitta del<br />

Bolzano in casa della Virtus Vecomp. Il tecnico bianco-rosso dice: «Sapevamo che era una partita difficile,<br />

siamo andati in svantaggio allo scadere del primo tempo, poi ad inizio ripresa ci è stato negato un rigore<br />

che poteva cambiare l'andamento dell'incontro ed infine abbiamo subito il raddoppio nuovamente su<br />

azione d'angolo». Il trainer bolzanino non fa drammi per la sconfitta ma vuole maggiore concentrazione<br />

sulle palle inattive: «Accettiamo il risultato, anche considerando quelli delle nostre dirette concorrenti, ma<br />

non possiamo commettere certe ingenuità sui calci piazzati». Per ciò che concerne il prossimo impegno,<br />

contro lo Jesolo, Gazzetta dice: «Sarà una gara difficilissima nella quale noi dobbiamo sfruttare il fattore<br />

campo per mantenere il vantaggio che abbiamo sul penultimo posto».


Manfioletti non riesce ad aiutare il Trento<br />

Lunedì <strong>30</strong> Aprile <strong>2007</strong><br />

Albiano, ko numero ventitre Il Belluno trova la salvezza<br />

BELLUNO - Il Porfido Albiano incassa a Belluno la ventitreesima sconfitta in campionato. La squadra di<br />

Stefano Manfioletti, già matematicamente retrocessa in Eccellenza, è stata battuta di misura dai padroni<br />

di casa le cui ambizioni di salvezza diretta hanno avuto la meglio sulla determinazione dei rossoneri<br />

intenti a chiudere nel migliore dei modi questa stagione. Il risultato finale è sostanzialmente giusto e<br />

rispecchia quanto fatto vedere in campo dalle due squadre. L'Albiano ha profuso tanto impegno ma, per<br />

lunghi tratti di gara, ha dovuto subire l'iniziativa dei locali che, grazie alla rete di Trinchieri al quarto d'ora<br />

e l'autogol di Manzatti a metà ripresa, hanno conquistato l'intera posta in palio. Vano il momentaneo pari<br />

dei rossoneri siglato da Sega su calcio di rigore nel finale del primo tempo. La cronaca. Manfioletti deve<br />

rinunciare agli squalificati Dellasega e Scelta e schiera i suoi col 4-4-2 affidando a Sceffer e Dragovic il<br />

compito di pungere in attacco. Lo sgusciante Solagna è un'autentica spina nel fianco per la retroguardia<br />

rossonera ed al 9' è bravo Ferrari in uscita bassa a fermare la sua incursione. La pressione dei padroni di<br />

casa è costante e si concretizza al 15'. Insistita azione in attacco da parte degli uomini di Pasa: il<br />

diagonale di Tardivo colpisce il palo e ritorna in campo, la sfera è raccolta da Moroni il cui pregevole cross<br />

dalla destra è sfruttato abilmente da Trinchieri per battere Ferrari con un preciso colpo di testa. Il Porfido<br />

Albiano al 22' ci prova Sceffer dalla distanza ma la palla si spegne sul fondo. Il Porfido Albiano, superato il<br />

momento di sbandamento, ritorna in partita e comincia ad avanzare il proprio baricentro e al 40' riescono<br />

a rimettere in parità le sorti dell'incontro. Costa commette fallo su Michelon ed il direttore di gara concede<br />

il calcio di rigore che Sega trasforma spiazzando Fantin. Al 21' della ripresa una sfortunata autorete<br />

costringe nuovamente in svantaggio l'Albiano. Calcio di punizione dalla trequarti battuto da Grande, Bez<br />

spizza di testa, sulla traiettoria del pallone si trova Manzatti che in maniera fortuita spiazza il proprio<br />

portiere per il 2 a 1 del Belluno. BELLUNO - P.ALBIANO 2-1 RETI: 15' p.t. Trinchieri, 40' p.t. Sega (rig),<br />

21' s.t. Manzatti (aut) BELLUNO: Fantin, Moroni, Ballardin, Tardivo Cremasco, Nogarè, Cosat (19' s.t.<br />

Zoldan), Grande, Trinchieri, Bez (39' s.t. Sitran), Solagna . A disp: Corcetto, Brustolon, De Mattia,<br />

D'Incà, Andrillo. All. Pasa PORFIDO ALBIANO: Ferrari, Peruzzi (26' s.t. Bertolucci), D'Andretta, Barbacovi,<br />

Celia, Sega, Michelon (37' s.t. Zonotelli), Manzatti, Sceffer, Benini, Dragovic (<strong>30</strong>' s.t. Lentini). A disp:<br />

Postal, Casagranda, Coppi. All. Manfioletti ARBITRO: Minelli di Varese NOTE: Ammoniti: Tardivo,<br />

Dragovic. Angoli 6 a 0 per il Belluno. Spett. <strong>30</strong>0 circa.


Bis di Arma: la Sambo resta seconda<br />

Lunedì <strong>30</strong> Aprile <strong>2007</strong><br />

Sanvitese dominata dai rossoblù e piazza d’onore garantita con un turno d’anticipo<br />

San Vito al Tagliamento. Un secco 2-0 alla Sanvitese e un secondo posto in classifica ormai intoccabile: la<br />

Sambonifacese sbanca San Vito al Tagliamento e può finalmente rilassarsi e festeggiare il prestigioso traguardo<br />

raggiunto ovvero quella piazza d’onore che nessuno le può più insidiare.<br />

Un secondo posto, il miglior piazzamento della Sambonifacese in quattro anni di Serie D, che arriva con una giornata<br />

di anticipo, giusto coronamento di una stagione a dir poco esaltante grazie alla bella scalata riuscita a mister Claudio<br />

Ottoni e dei suoi ragazzi.<br />

Perché i rossoblù sono stati capaci di raddrizzare una stagione che fino a qualche mese fa sembrava davvero<br />

indirizzata su una pessima china.<br />

Un grosso applauso va dunque ai protagonisti del campo, dal primo all’ultimo, di questa squadra, capace tra l’altro di<br />

centrare l’obiettivo dei play-off per il secondo anno consecutivo.<br />

Un piazzamento centrato come detto con una giornata di anticipo grazie alla secca vittoria contro una Sanvitese<br />

ingolfata in piena zona play-out.<br />

La vittor ia di ieri è arrivata grazie alla doppietta di Arma, spietato nel finalizzare la manovra di una Sambo apparsa<br />

nettamente superiore. Una gara che per quasi tutti i novanta minuti di gioco ha visto i rossoblù dominare grazie a una<br />

difesa attenta, praticamente impenetrabile, un centrocampo dinamico nel costruire il gioco e un attacco pronto ad<br />

affondare nel momento propizio.<br />

Sei minuti di gioco e la Sambonifacese passa alla prima occasione. Donzella addomestica un buon pallone al limite<br />

dell’area di rigore della Sanvitese, tocco dentro per Arma e botta secca con palla che trafigge Piccolo sotto l’incrocio<br />

dei pali. Gli ospiti ci riprovano al 38’ con la conclusione dalla distanza di Meda: Piccolo deve solo controllare la palla<br />

uscire a fondo campo. Nel finale dei primi quarantacinque minuti la Sambonifacese va ancora vicina al raddoppio<br />

quando Confetti pesca bene sulla fascia sinistra Paolo Sarzi il cui cross al centro trova Meda pronto alla deviazione di<br />

tacco: la palla però si stampa sul palo.<br />

Si va nella ripresa ma la musica non cambia.<br />

La Sambonifacese continua ad imperversare, anche divertendosi, mentre la Sanvitese è costretta a subire. Al 12’ però<br />

sono proprio i padroni di casa ad affacciarsi dalle parti di Milan con una conclusione da fuori di Francescato bloccata<br />

peraltro senza troppe difficoltà dal portie re rossoblù.<br />

Capovolgimento di fronte e la Sambonifacese raddoppia. Pimazzoni lancia sulla destra Lavagnoli, arriva al limite e<br />

crossa basso a centro area: è un assist perfetto per Arma, che infila comodo la sfera in fondo al sacco.<br />

Al 17’ arriva la pronta risposta della Sanvitese con Rossi il cui tiro rasoterra è deviato in corner da Milan. Al 26’ la<br />

Sambonifacese ha la possibilità di mettere a segno la terza rete. Calcio dalla bandierina di Confetti per Arma che però<br />

di testa non inquadra lo specchio della porta. Così come al 33’, quando Caobelli libera Donzella alla conclusione deviata<br />

in corner dalla retroguardia friulana.<br />

Lorenzo Morandini<br />

-SPOGLIATOI<br />

Ottoni: «Una vittoria<br />

ottenuta con facilità»<br />

San Vito al Tagliamento. A gara dirigenti e atleti della Sambonifacese si lasciano andare ai meritati festeggiamenti.<br />

Il secondo posto è ormai intoccabile così come l’accesso ai play-off.<br />

«Siamo contenti», commenta mister Claudio Ottoni, «e penso che la Sambonifacese questo secondo posto se lo sia<br />

meritato. Anche con la Sanvitese tutti i ragazzi si sono sacrificati e questo traguardo è arrivato solo grazie al loro<br />

merito. Il merito di un gruppo davvero eccezionale che io mi ritengo davvero orgoglioso di allenare. Per ora», continua<br />

l’allenatore rossoblù, «pensiamo a goderci questo bel momento. Domenica giocheremo con il Belluno l’ultima di<br />

campionato e poi ci dedicheremo completamente ai play off».<br />

La Sambonifacese con la Sanvitese ha dominato per quasi tutti i novanta di gioco...<br />

«Abbiamo tenuto in pugno la partita con una certa facilità, controllando molto bene il gioco e i nostri avversari.<br />

Abbiamo rischiato gran poco, abbiamo fatto due gol e ne potevamo fare anche altri. Abbiamo giocato con tranquillità,<br />

come è giusto che sia, perché il calcio è anche questo».<br />

Insomma, più contenti di così davvero non potreste essere...<br />

«Come detto prima siamo felici e contenti, abbiamo portato a casa il secondo posto in classifica migliorando così la<br />

posizione degli anni passati. Il nostro obiettivo iniziale era la salvezza, poi c’è stata la svolta e la scalata che ci ha<br />

portato fino a questo punto».<br />

Per quanto riguarda i play-off inizierete già a fare qualche conto?<br />

«Quelle dei play-off sono tutte partite difficili, non ne vedo una più facile o una più difficile, anche perché troveremo<br />

tutte squadre attrezzate per il salto di categoria». (l.mor.)


Lunedì <strong>30</strong> Aprile <strong>2007</strong><br />

La Virtus non sbaglia e vede i play off<br />

Dimas e Angelico stendono il Bolzano: lo storico traguardo è a portata di mano<br />

Verona. La Virtus vince e convince contro il Bolzano. Finisce due a zero per i rossoblù di Gigi Fresco e il passo in<br />

avanti verso i play-off, a una sola giornata dal termine del campionato, risulta quasi decisivo. La matematica in effetti<br />

non è ancora dalla parte dei veronesi, ma il successo permette di agganciare,momentaneamente, al terzo posto, l’Itala<br />

San Marco. Determinante sarà, per la Virtus, la trasferta di Montebelluna di domenica prossima, anche se i tre punti<br />

ottenuti con il Bolzano ed il buon gioco messo in mostra fanno ben sperare e depongono a favore dei rossoblù di Borgo<br />

Venezia.<br />

Basterà infatti un pareggio agli uomini di Fresco per avere la garanzia di un traguardo storico per la Virtus, dopo un<br />

sola stagione di permanenza in Serie D.<br />

Già l’inizio, con il Bolzano, è quello giusto, con un piglio che promette bene.<br />

Al 7’ Dimas si impossessa della sfera e l’opportunità sarebbe ottima ma il bersaglio è però fallito.<br />

Due minuti dopo è il Bolzano a procurarsi, forse, la possibilità più ghio tta di tutta la partita per impensierire Battazza:<br />

la conclusione di Capkina finisce di poco alta sulla traversa. Ma è sempre la Virtus a imporre il proprio gioco. E al 24’<br />

Lallo, da ottima posizione, manda fuori dopo una splendida triangolazione con Dimas ed Eliseo Dal Corso.<br />

Al 29’ un colpo di testa di Roman Del Prete non impensierisce Battazza.<br />

Al 32’ show del brasiliano della Virtus che supera in slalom ben tre avversari ma a tu per tu con il portiere colpisce<br />

debolmente permettendo a Paoletti la facile parata.<br />

La Virtus continua a fare le prove generali per il meritato vantaggio.<br />

La palla per Scardina, smarcato in area da Dimas, al 34’, sembra finalmente quella giusta ma la conclusione del<br />

centrocampista lo è un po’ meno e la sfera sfila sul fondo.<br />

Questione di saper pazientare perché al 40’ la Virtus passa: Dimas batte magistralmente un calcio d’angolo e la palla<br />

finisce direttamente la sua corsa alle spalle di un sorpreso Paoletti.<br />

Nella ripresa, pur con un Bolzano che deve accelerare per ottenere almeno un pareggio, si vede soprattutto la Virtus.<br />

Dimas, all’11’ tenta un pallonetto ai danni di Paoletti dai trentacinque metri ma la palla è alta sulla traversa. Poi ancora<br />

Eliseo Dal Corso e Bortignon, rispettivamente al 12’ e al 13’, insidiano il portiere altoatesino. Al 17’ l’azione<br />

personale è ancora di Eliseo Dal Corso, smarcato in area da Dimas: il tiro del centrocampista è deviato in<br />

angolo da Paoletti.<br />

Ancora Virtus al 22’ quando Bortignon supera tutti in area di rigore e sulla sua battuta l’estremo ospite<br />

devia nuovamente in angolo. Un minuto dopo la Virtus perviene comunque al raddoppio: Dimas batte<br />

l’angolo e di testa svetta Angelico che manda all’incrocio.<br />

La reazione del Bolzano si infrange contro il «muro» di Battazza: doppia deviazione in angolo su<br />

conclusioni di Morassutti e Roman Del Prete.<br />

Al 29’ è ancora l’attaccante biancorosso a tentare la via del gol ma Battazza devia bellamente in calcio<br />

d’angolo.<br />

Si finisce con una conclusione di Romeo al 31’ (a lato) e con una punizione di Dimas di poco sopra<br />

l’incrocio dei pali.<br />

La Virtus archivia il successo e si appresta a festeggiare, ma solo domenica prossima, il raggiungimento<br />

dei play off.<br />

Flavio Pasetto<br />

-SPOGLIATOI<br />

Fresco: «Tre punti<br />

fondamentali»<br />

Verona. Gigi Fresco è felice: «Ci avviciniamo», dice, «alla possibilità di diputare i play-off ai quali teniamo<br />

particolarmente. Con il Bolzano è stata una vittoria meritata. Spiace che la sconfitta crei particolari problemi al Bolzano<br />

ma il calcio è questo. Volevamo vincere ad ogni costo e ora ci giocheremo tutto a Montebelluna, anche se questa terza<br />

posizione che ora vantiamo alle spalle di un’altra veronese, la Sambonifacese, ci rende già molto soddisfatti. La<br />

matematica non ci permette ancora di festeggiare, ma credo che questo sia stato un passo fondamentale verso il<br />

traguardo».<br />

Daniele Dal Corso, entrato al 23’ della ripresa a sostituire il fratello Eliseo, commenta così la conquista dei tre punti:<br />

«Decisivi? Al momento lo sono», risponde il giocatore. «Vedremo se domenica prossima, a Montebelluna, la nostra<br />

partecipazione ai play-off potrà essere confermata. Credo che il successo con il Bolzano sia stato meritato ed anche<br />

l’eventuale partecipazione alla fase supplettiva del campionato è un qualcosa che abbiamo cercato con insistenza<br />

87;.<br />

Come commenti la tua entrata in campo, al posto di tuo fratello?<br />

«È stata una scelta tattica del mister. Sono entrato per un ruolo diverso dal suo. In questo campionato mi è capitato<br />

spesso di dover modificare il ruolo in campo. Da prima punta, nel finale di questo torneo, ho occupato di più il ruolo di<br />

difensore. Non è stato facile cambiare mentalità in fretta, ma ho apprezzato questa opportunità di realizzarmi anche<br />

come prima punta».<br />

Insomma sei soddisfatto della tua stagione?<br />

«Non mi posso lamentare di quello che è stato il mio campionato e credo che sia andato oltre ogni attesa anche quello<br />

della Virtus. Riuscire,comunque vada a finire, ad arrivare tra le prime del torneo, è sicuramente un successo per tutti».<br />

(f.pas.)


Lunedì <strong>30</strong> Aprile <strong>2007</strong><br />

Derby, due biglietti per il party<br />

Vince l’Eurocalcio ma si salva anche il Montecchio. Decide un gol a freddo di Scalco<br />

Montecchio M.0<br />

Eurocalcio1<br />

MONTECCHIO MAGGIORE (4-3-3): Posocco; Vallarsa, Carraro, Laguda, Vanzo; Tresso (41' st Luca Fortunato),<br />

Roverato, Cegalin; Corà, Sarrapochiello (14' st Fossalovara), Gallo. All.: Clementi.<br />

EUROCALCIO CASSOLA (4-4-2): Urban; Bellan, Bianchini, Peruzzo, Stradiotto; Ciscato, Mestriner, Simonato,<br />

Carlotto (26' st Bianchini); Zane, Scalco (33' st Tagliapietra). All.: Cunico.<br />

Arbitro: Gozzi di Voghera.<br />

Reti. Primo tempo: 7' Scalco (E).<br />

Note. <strong>Giornata</strong> soleggiata e molto calda, terreno in buone condizioni; spettatori: 350 circa; ammoniti: al 22' pt<br />

Mestriner (E), al 19' st Tresso (M); calci d'angolo: 6-2 (2-1) per il Montecchio; recupero: 1' e 4'.<br />

di Andrea Scanavin<br />

Montecchio Maggiore. Il derby si decide… a Jesolo. Eurocalcio e Montecchio al 90’ festeggiano la salvezza, grazie al<br />

3-1 con cui i lagunari superano il Trentino. E poco importa che un rinato Cassola abbia espugnato il Cosaro con una<br />

strepitosa rete di Scal co. Poco importa anche che il Montecchio avrebbe meritato molto di più: le due vicentine<br />

restano in <strong>serie</strong> D e questo vale ben oltre.<br />

Il Montecchio, rimaneggiato, deve rinunciare a Noro, Ferrari, Dei Rossi e Fracasso. Clementi però non si copre,<br />

mandando ugualmente in campo il tridente, con Corà e Gallo a supportare Sarrapochiello. Dentro anche l'ottimo Tresso<br />

al posto di Fortunato: l'89 biancorosso alla fine sarà uno dei migliori. Cunico, invece, perde durante il riscaldamento<br />

Zenere e Gazzola. E così il tecnico cassolese manda in campo Carlotto e il ventenne Scalco: quest'ultimo suonerà il suo<br />

personalissimo violino per festeggiare il gol che ha deciso l'atteso derby vicentino.<br />

Pronti via e l'Eurocalcio è in vantaggio. La squadra di Cunico costruisce un'azione spettacolare, che si sviluppa sulla<br />

corsia di sinistra con la strepitosa galoppata di Stradiotto, che supera Vallarsa in velocità e mette in mezzo un<br />

rasoterra centrale che Zane devia di prima intenzione all'indietro per l'accorrente Scalco, che incrocia ottimamente<br />

nell'angolino con un preciso destro (7'). Posocco è battuto e il Cassola si porta sull'1-0. Il Montecchio fatica a reagire:<br />

Gallo (dodici centri stagionali) è tra i più attivi dei castellani e al 17' ci prova dalla grande distanza - circa 25 metri - su<br />

calcio piazzato, ma il suo interno destro 2; troppo centrale e Urban blocca senza particolari problemi. A cavallo della<br />

mezz’ora di gioco l'undici di Clementi ravviva la sua manovra, soprattutto sfruttando le fasce laterali con Vanzo e<br />

Cegalin a sinistra e con Corà e Tresso a destra, mentre l'Eurocalcio patisce un'avvio forse troppo arrembante. Al 32'<br />

sugli scudi ancora Gallo, che - lanciato da Roverato - batte sulla corsa Bellan e accentrandosi salta anche Bianchini per<br />

poi concludere verso Urban di collo pieno, ma la palla è sul fondo. Ancora Montecchio al 39' con il bolide da fuori di<br />

Tresso, che però non trova la porta dal limite dell'area.Nella ripresa l'Eurocalcio Cassola inizia come aveva concluso la<br />

prima parte di gara: tanta fisicità, molta frenesia e troppi lanci lunghi. Il Montecchio, da parte sua, sembra più<br />

concentrato e tranquillo, anche se rimane comunque attendista e sembra voler cercare di sfruttare le imprecisioni degli<br />

avversari. Al 13' però Posocco e Carraro la combinano grossa rischiando la frittata: su una rimessa dal fondo il portiere<br />

castellano serve il centrale che, pressato da Scalco, tocca male all'indietro, Posocco scivola, Scalco arriva sul pallone<br />

ma mette clamorosamente fuori (13'). Dall'altra parte Clementi prova la carta Fossalovara per l'appannato<br />

Sarrapochiello. L'ex centravanti delle giovanili del Padova si procura subito un buon calcio piazzat o, sul quale Roverato<br />

pesca la testa di Corà a centro area, ma il numero sette castellano colpisce troppo debolmente da ottima posizione<br />

(16'). Anche il Montecchio però inizia ad accusare la stanchezza e il gran caldo si fa sentire. Cadono a terra in pochi<br />

minuti prima Carraro, dolorante alla caviglia destra, e poi Laguda, in preda ai crampi. La palla gol per il Montecchio,<br />

colossale, arriva al 37', quando Gallo salta un paio di avversari sulla sinistra e centra sul secondo palo per Corà che,<br />

tutto solo, stoppa e tira troppo lentamente facendosi recuperare da Stradiotto sulla linea. Azione fotocopia, forse se<br />

possibile ancora più clamorosa, allo scadere, con Gallo che dalla sinistra trova ancora Corà smarcato sulla destra<br />

all'interno dell'area di rigore, ma il rasoterra del centrocampista biancorosso trova solamente la rete esterna della<br />

porta difesa da Urban.<br />

Tam tam tra Montecchio e Jesolo, poi è festa<br />

Salvezza... via radio<br />

Baiana offre la cena<br />

Montecchio Maggiore. (and. sca.) Al termine del derby è festa grande per le due formazioni vicentine. Quando<br />

l'arbitro fischia la fine tutti - pubblico, giocatori in campo e quelli in panchina - sanno della clamorosa e inaspettata<br />

sconfitta del Trentino a Jesolo. Un risultato che, alla vigilia, pareva impossibile. «Sapevamo già che se la sarebbero<br />

giocata - rivela Claudio Clementi - qualcuno dice addirittura che Baiana (attaccante lagunare, ndr) in settimana avesse<br />

messo in palio una cena con tutta la squadra pur di puntare alla vittoria contro il Trento».La radiolina è sempre accesa<br />

durante tutti i 90’ del derby, sintonizzata sulle frequenze di un'emittente che dà i risultati della <strong>serie</strong> D. Al 45’ lo<br />

speaker del Cosaro, Paolo Caretta, dà l'ufficialità: «Al termine del primo tempo Jesolo-Trento 1-0». In campo si vede<br />

già qualcuno esultare con i pugni al cielo. Allo scadere i lagunari, però, hanno raddoppiato con Dimatera e così Caretta<br />

è costretto alla, piacevole, rettifica. È tripudio.Inizia la ripresa e il T rento dopo venti minuti dimezza lo svantaggio. Ha<br />

segnato Vitagliano: i musi in tribuna si allungano e le gambe dei giocatori in campo tremano. «Quando ho visto Dei<br />

Rossi (ex Jesolo) che rispondeva al telefonino - dirà Gio Noro negli spogliatoi - pensavo al 2-2… invece era il 3-1». È<br />

salvezza. E per Montecchio e Cassola è festa.


Lunedì <strong>30</strong> Aprile <strong>2007</strong><br />

La trattativa è bene avviata. Cunico ringrazia la moglie e le due figlie: «Non è facile vivere per cinque giorni su<br />

sette col papà lontano da casa»<br />

Clementi a un passo dalla conferma<br />

Montecchio Maggiore. (and. sca.) Claudio Clementi in sella al Montecchio anche nella prossima stagione. Della<br />

notizia, ventilata ma mai ufficializzata, se ne parla già al 90’. Nemmeno il tempo di festeggiare la salvezza e dallo<br />

spogliatoio castellano, oltre all'acqua che scorre a… secchiate, trapela anche e soprattutto questa voce.<br />

«Dobbiamo ancora approfondire l'argomento», dice da una parte l'allenatore del Montecchio. Gli risponde il ds Massimo<br />

Sigismondi: «Dai Caio, che siamo già d'accordo su tutto». Metterà poi l'ultimo tassello sul mosaico biancorosso il<br />

patron Romano Aleardi, che prima d'andarsene - con la consueta ironia - dirà: «Vogliamo che Clementi rimanga».<br />

Insomma, le due parti si dovranno ancora incontrare per definire i dettagli, ma a quanto pare la trattativa è già stata<br />

fatta. E come dar torto alla dirigenza castellana: i tempi andavano accorciati e così è stato fatto.<br />

«Siamo salvi - puntualiz za subito un Clementi a petto nudo e completamente fradicio - ed è questo ciò che conta oggi,<br />

ma la sconfitta contro l'Eurocalcio non è meritata. Anche in questa partita abbiamo dimostrato tutto il carattere e lo<br />

spirito di gruppo che ci ha accompagnato quest'anno. Malgrado le molte assenze, ci siamo fatti forza e abbiamo<br />

giocato ancora una volta la nostra partita. Purtroppo non siamo riusciti a raddrizzarla malgrado le buone opportunità<br />

create, ma le notizie che arrivavano da Jesolo erano per noi ugualmente confortanti». Clementi poi si butta<br />

giustamente ad analizzare la stagione. «Tante squadre si sarebbero squagliate se avessero passato ciò che abbiamo<br />

passato noi. Raramente quest'anno mi sono trovato con tutta la rosa a disposizione, ma grazie alla compattezza di un<br />

gruppo stupendo siamo riusciti a venirne fuori. È una bella risposta per tutti quelli che quest'estate ci davano già per<br />

spacciati ed è anche una grande soddisfazione personale». Un nome su tutti: Alberto Gallo, autore di dodici reti.<br />

«L'abbiamo detto mille volte - conferma Clementi - Gallo è un giocatore che in questa categoria fa la differenza. E da<br />

quando se n'è convinto anche lui non c'è stata più storia. Ha iniziato a giocare come sa e ci ha dato una grossa mano a<br />

raggiungere la salvezza».<br />

Enrico Cunico dall'altra parte fa eco al suo collega. «Questa è la vittoria di tutti - dichiara l'allenatore dell'Eurocalcio,<br />

anche lui completamente bagnato - della società, della squadra, delle persone che mi aiutano e dei tifosi. Tante volte<br />

quest'anno siamo stati costretti a rincorrere, condizionati da mille infortuni. Spesso ci siamo trovati a fare allenamento<br />

anche in dodici o tredici. Insomma, non è stata certo una stagione facile e questa salvezza è un grande obiettivo<br />

centrato». Cunico ha anche una dedica particolare: «Questa salvezza la vorrei dedicare alla mia famiglia, a mia moglie<br />

Giada e alle mie due figlie, perché non è facile vivere per cinque giorni su sette con il papà lontano da casa». Per<br />

Cunico, al contrario di Clementi, non si parla ancora di riconferma, anche se tutto fa pensare che il presidente Stelio<br />

Carletto gli rinnoverà la fiducia. «Sinceramente non c'è stato nemmeno il tempo di affrontare questo discorso - spiega<br />

l'ex centrale del Montecchio ai tempi della promozione in <strong>serie</strong> D - non so che programmi abbia la società e non so<br />

nemmeno cosa vogliano fare i giocatori. Adesso che il campionato è praticamente finito ne discuteremo con la<br />

massima serenità». Per quanto riguarda il match anche il tecnico del Cassola - se pur non esplicitamente - avrebbe<br />

considerato più giusto un pareggio: &# 171;Abbiamo attaccato forte il Montecchio fin dal primo minuto - dice Cunico -<br />

e siamo riusciti, come volevamo, a far gol subito. Poi, è subentrata molta paura e non siamo più stati in grado di<br />

sviluppare il nostro gioco. Il Montecchio poteva pareggiare con le due ottime opportunità di Corà nel finale, mentre noi<br />

pensavamo a difenderci con ordine, con un orecchio alla gara di Jesolo. Ci è andata bene».


Pordenone – Montebelluna 0 - 2<br />

NOSTRO SERVIZIO<br />

Lunedì <strong>30</strong> Aprile <strong>2007</strong><br />

Montebelluna salvo! Il team di Fonti raccoglie al Bottecchia i punti necessari per festeggiare in anticipo la permanenza in Lega.<br />

Vittoria firmata da Mason, autore di una doppietta, che l'ex tecnico del Portogruaro pesca dalla panca al 18' della ripresa.<br />

Commosso e bagnato dai gavettoni dei suoi, il mister biancoceleste - che aveva preso in mano la squadra alla sesta d'andata<br />

con un solo punto e con un esordio da incubo (1-5 contro la Sanvitese). Da allora la squadra è cresciuta moltissimo e la festa<br />

improvvisata davanti agli spogliatoi del Bottecchia più che meritata. Decisamente diversa l'atmosfera qualche metro più in là.<br />

Sulla panca neroverde è cambiato il tecnico (Canzian al posto di Tortolo). Non cambia però il risultato e il ramarro incassa<br />

l'ottava sconfitta nelle ultime dieci gare. Per fortuna nemmeno le altre pericolanti fanno passi avanti. Si deciderà tutto negli<br />

ultimi 90' che Cursio e soci giocheranno ad Albiano.<br />

Qualcosa di diverso si vede nella disposizione tattica dei neroverdi. I centrali fanno finalmente i centrali, gli esterni fanno gli<br />

esterni. Canzian inizia con il solo Muiesan davanti. Classico 4-4-2 invece quello di Gianfranco Fonti. Brivido subito per il popolo<br />

neroverde. Sul cross di Nardi uscita stile Dida di Sandrigo. Dal panico nasce il primo contropiede pordenonese con Muiesan che<br />

va a colpire la traversa, ma in posizione di fuorigioco. E' un ramarro diverso in volontà e applicazione. Sono però degli ospiti le<br />

azioni più pericolose. Al 10' Nardi costringe Sandrigo alla deviazione volante in angolo. Solo 1' dopo Tessaro di testa (cross di<br />

Zavarise) centra il legno trasversale. Al 13' è Zavarise a chiamare in causa l'estremo di casa che non si fa sorprendere. Si fa<br />

vivo in area avversaria il Pordenone. Da Muiesan a Rubert (16') che sfiora il legno alla destra di Conte. Prova ancora Rubert al<br />

23'. Conte devia in angolo. E' un buon momento per i padroni di casa. Muiesan (29') colpisce bene. Conte respinge come può.<br />

Dalla parte opposta (33') cross di Tessari per la testa di Cvektovic. Vola a deviare sul fondo Sandrigo. Arrivano notizie positive<br />

da Tamai (le "furie rosse" in vantaggio sul Rivignano) e Canzian tenta il colpaccio inserendo Fabbro in supporto a Muiesan. Il<br />

neoentrato si fa vedere subito e favorisce una conclusione alta del compagno di reparto (61'). Monte in gol al 73' con<br />

Furlanetto, ma Grazioli annulla per fuorigioco. Si continua con frequenti rovesciamenti di fronte. Occasionissima per Fabbro al<br />

75'. Il tiro è deviato in angolo da un difensore. Ancora Fabbro all'82'. Para Conte. Un minuto dopo la svolta. Mason ruba il<br />

tempo a Zanello e va deciso a infilare Sandrigo in uscita. Crolla il mondo addosso ai ramarri. Il Monte potrebbe raddoppiare<br />

subito con Zavarise che ubriaca la difesa di casa. Il suo tiro però è deviato ancora da Sandrigo. Non c'è reazione fra i<br />

neroverdi. In pieno recupero (93') allora i biancocelesti vanno a siglare il 2- 0. Bello il lancio di Zavarise per lo scatenato<br />

Mason che batte ancora Sandrigo dando il via alla fiesta biancoceleste.<br />

Dario Perosa<br />

Montebelluna esulta e Mason è l'eroe della<br />

festa salvezza<br />

Pordenone<br />

La distanza fra gioia e preoccupazione è di cinque metri. La lunghezza del corridoio fra lo spogliatoio del Montebelluna e quello<br />

del Pordenone. Da una parte Nardi e compagni stanno rovesciando secchi d'acqua sulla testa di Fonti. Saltellano e cantano.<br />

Hanno appena chiuso la pratica salvezza rifilando due gol ai neroverdi. L'eroe è Mason che il tecnico biancoceleste ha lasciato<br />

inizialmene in panca per mandarlo in campo poi al 63' per matare la bestia neroverde.<br />

«Lo sapevo - afferma raggiante Fonti -, lo sapevo che i gol della salvezza sarebbero arrivati da Damiano. Glielo avevo detto».<br />

Fonti ha accettato il Monte alla sesta di andata, quando i biancocelesti avevano un solo punto in classifica. «Dura - si fa quasi<br />

serio al ricordo -, durissima. L'esordio poi a San Vito fu da incubo (1-5, ndr). Da allora abbiamo lavorato bene insieme. I<br />

ragazzi sono stati splendidi. Hanno voluto questa salvezza con tutte le loro forze. Credo sia meritatissima. Il Pordenone? Oggi<br />

ha lottato con determinazione, rispondendo colpo su colpo. In bocca al lupo!». Claudio Canzian si aspettava qualcosa di più e<br />

lo si legge sul suo volto: «Abbiamo iniziato male - afferma -, troppo timorosi. Poi ci siamo messi a posto e abbiamo cominciato<br />

a giocare. Forse avremmo anche meritato il vantaggio. Nella ripresa abbiamo commesso i soliti errori». Ora bisogna andare ad<br />

Albiano a conquistare negli ultimi 90' della stagione regolare l'accesso ai play-out. «Sì, anche in caso di pareggio non sarebbe<br />

cambiato nulla». Per fortuna il Tamai ha battuto il Rivignano (4-1) che resta a meno due. Un ringraziamento a Tomei? E dire<br />

che il dt neroverde aveva detto di non conoscerlo. «Tomei? Non ho detto di non conoscerlo. Ci mancherebbe. Non gli ho mai<br />

parlato di persona. Solo al telefono. Un grazie di cuore. Non avevamo dubbi sulla <strong>serie</strong>tà delle furie».<br />

Dario Perosa


GLI SPOGLIATOI DI SERIE D<br />

Lunedì <strong>30</strong> Aprile <strong>2007</strong><br />

Il pordenonese Canzian sorride: «Dico grazie<br />

ai rossi del Tamai»<br />

Pordenone<br />

La distanza fra gioia e preoccupazione è di 5 metri. La lunghezza del corridoio fra lo spogliatoio del Montebelluna e quello del<br />

Pordenone. Da una parte Nardi e compagni stanno rovesciando secchi d'acqua sulla testa di Fonti. Saltellano e cantano. Hanno<br />

appena chiuso la pratica salvezza rifilando due gol ai neroverdi. L'eroe è Mason, che il tecnico biancoceleste ha lasciato<br />

inizialmene in panca per mandarlo in campo poi al 63' per matare la bestia neroverde.<br />

«Lo sapevo - afferma raggiante Fonti -, lo sapevo che i gol della salvezza sarebbero arrivati da Damiano. Glielo avevo detto».<br />

Fonti ha accettato il Monte alla sesta d'andata, quando i biancocelesti avevano un solo punto in classifica. «Dura - si fa quasi<br />

serio al ricordo -, durissima. L'esordio a San Vito fu da incubo (1-5,ndr). Da allora abbiamo lavorato bene insieme. I ragazzi<br />

sono stati splendidi. Hanno voluto questa salvezza con tutte le loro forze. Credo sia meritatissima. Il Pordenone? Oggi ha<br />

lottato con determinazione, rispondendo colpo su colpo. In bocca al lupo!». Claudio Canzian si aspettava qualcosa di più e lo si<br />

legge sul suo volto. «Abbiamo iniziato male - afferma -, troppo timorosi. Poi ci siamo messi a posto e abbiamo cominciato a<br />

giocare. Forse avremmo anche meritato il vantaggio. Nella ripresa abbiamo commesso i soliti errori». Ora bisogna andare ad<br />

Albiano a conquistarsi, negli ultimi 90' della stagione regolare, l'accesso ai playout. «Sì - segnala -, anche in caso di pareggio<br />

non sarebbe cambiato nulla». Per fortuna il Tamai ha battuto il Rivignano (4-1), che resta a meno due. Un ringraziamento a<br />

Tomei? E dire che il dt neroverde aveva detto di non conoscerlo. «Tomei? Non ho detto di non conoscerlo - replica Canzian -.<br />

Ci mancherebbe. Non gli ho mai parlato di persona. Solo al telefono. Un grazie di cuore ai rossi: non avevamo dubbi sulla<br />

<strong>serie</strong>tà delle furie».<br />

Dario Perosa<br />

Friulane e trentine le più invischiate nella lotta<br />

per non retrocedere<br />

ASPETTANDO I PLAYOUT. La formula dei playout è stata introdotta nel 2002/03: senza dubbio ha dato maggiore incertezza e<br />

pure più credibilità all'andamento della fine campionato. Il primo anno la quota-limite per i playout furono i 38 punti del Tamai<br />

(poi retrocesso assieme al Montecchio, entrambi in seguito ripescati); nel torneo 2003/<strong>04</strong> ecco i 40 punti del Conegliano (giù<br />

Bolzano e Sanvitese, pure loro poi riammesse in D), mentre nel 20<strong>04</strong>/05 si salì ai 42 punti del Santa Lucia (alla fine dei<br />

playout, retrocessione per San Polo e Union Vigontina che aveva chiuso a 40 punti). Lo scorso anno, pur col girone a 20<br />

squadre, sempre a 42 punti si issarono Rivignano e Montecchio che poi eliminarono Montebelluna (ripescato) e Vallagarina.<br />

Dopo i risultati di ieri il discorso-punti ha perso interesse visto che in qualche modo le cose si sono molto chiarite, fermo<br />

restando ancora chi dovrà fare compagnia al Porfido Albiano nella retrocessione diretta. A posto tutte le formazioni venete<br />

(non così nel girone D, con le padovane Este e Piovese ben dentro alla mischia), c'è da dire che sia il Trentino-Alto Adige che il<br />

Friuli-Venezia Giulia rischiano grosso: entrambe potrebbero in effetti trovarsi, a seconda dei risultati, con una perdita secca di<br />

tre squadre. Particolarmente in salita, vedendo i risultati delle ultime domeniche, appare il percorso di Pordenone (pure col<br />

cambio dell'allenatore a due giornate dalla fine) e Sanvitese, la squadra che più delle altre (forse assieme al Trentino, che nel<br />

ritorno ha comunque tenuto un buon passo) non certo s'aspettava di ritrovarsi in una tale situazione. Nel caso di San Vito si<br />

può proprio dire che la famosa scossa per il cambio dell'allenatore ha funzionato al contrario dato che da quando è stato<br />

sostituito Zanin, lì da loro hanno messo assieme appena quattro punti in dieci turni di campionato (e un punto negli ultimi<br />

sette, così come il Pordenone). Ieri con la Sambonifacese è arrivata dunque un'altra sconfitta e così l'ha vista dalla tribuna<br />

Gianluca Correzzola, "bomber" della Sambo (17 gol il suo bottino con due rigori: è record personale, superati così i 16 buttati<br />

dentro la scorsa stagione con l'Este, anche lì con 2 rigori), fermato da una brutta botta nella gara di due turni fa a<br />

Mezzocorona: "Li ho visti proprio male, poteva essere per loro l'ultima possibilità, dovevano giocarsela alla morte ma erano<br />

spenti, nemmeno un tiro in porta. E' vero che noi in questo periodo stiamo proprio bene, ma la sensazione che mi hanno dato<br />

è stata quella di essere, con la testa, già retrocessi. E' vero, è la mia miglior stagione come realizzatore e magari se le avessi<br />

potute giocare tutte potevo anche pensare di vincere la classifica dei cannonieri. La scorsa estate avevo cominciato il ritiro con<br />

la Sangiovannese in C1; eravamo in tanti, non ci ho creduto molto, ho seguito l'istinto e dopo 10 giorni ho preferito tornare a<br />

casa. L'anno prossimo? Non so, qualche proposta l'ho avuta, mi piacerebbe almeno provare una volta la C2".


Montecchio Maggiore – E.Cassola 0 - 1<br />

NOSTRO SERVIZIO<br />

Lunedì <strong>30</strong> Aprile <strong>2007</strong><br />

Il Cassola fa bottino pieno al "Gino Cosaro" m,a al triplice fischio di chiusura festeggiano entrambe le squadre per la salvezza<br />

conquistata con un turno d'anticipo sulla fine del campionato.<br />

Partita condizionata dal caldo e dalla tensione per l'importanza della posta in palio. Lo spettacolo non poteva che essere<br />

mediocre, soprattutto in seguito alle confortanti notizie che giungevano da Jesolo. A parte il lampo iniziale degli ospiti, andato<br />

a bersaglio con Scalco, la gara s'è vivacizzata solo nella parte conclusiva della ripresa quando la compagine castellana ha<br />

provato a cogliere il pareggio. La cronaca. Partenza lanciata del Cassola che sblocca il risultato al 7' quando Stradiotto scende<br />

sulla sinistra e crossa al centro per Zane, sponda all'indietro del centravanti per l'accorrente Scalco che ha tutto il tempo di<br />

mirare ed infilare Posocco con un preciso piatto destro. Il Montecchio stenta a trovare profondità, gli ospiti badano soprattutto<br />

a non scoprirsi e la gara scade subito di tono. Al 23' Gallo in contropiede non si accorge che Urban è fuori dai pali e l'azione<br />

sfuma.Ripresa. Al 7' lungo traversone di Roverato per Sarrapochiello che perde l'equilibrio e non ne approfitta. La gara si<br />

trascina. A rompere la monotonia un pasticcio tra Posocco e Carraro al 13', con il portiere che scivola sul retropassaggio, tenta<br />

di approfittarne Scalco che però spara sull'esterno della rete. Al 18' punizione calibrata di Roverato, Corà salta indisturbato ma<br />

incorna tra le braccia di Urban.In campo il ritmo rimane sempre basso, anche perché i giocatori risentono delle fatiche delle<br />

ultime settimane e più d'uno accusa crampi. Poi il Montecchio ha un sussulto d'orgoglio e prova a riequilibrare il risultato. I<br />

padroni di casa costruiscono la prima opportunità per pareggiare al 38': traversone rasoterra in area di Gallo dalla sinistra per<br />

Corà che ha la specchio della porta a disposizione ma tarda un frazione di troppo nel controllo e Urban ha il tempo di piazzarsi<br />

e respingere la conclusione. L'opportunità si ripete al 43' ancora con Gallo che serve l'esterno che però questa volta manca la<br />

porta spedendo sull'esterno della rete.<br />

Giorgio Zordan<br />

SERIE D. GLI SPOGLIATOI<br />

Cunico: «L'Eurocalcio ha meritato ampiamente<br />

la salvezza»<br />

Spogliatoi trasformati in parco acquatico. Gavettoni per tutti a conclusione del derby che ha sancito la salvezza anticipata sia<br />

per il Montecchio che per l'Eurocassola, con giocatori e staff tecnici che si rincorrono anche nel piazzale esterno. La gioia è<br />

grande su entrambi i fronti anche se è il clan ospite ad essere più rumoroso: del resto alla vigilia del match erano Mestriner e<br />

compagni quelli che rischiavano di più. Poi a mettere tutti d'accordo è arrivato il risultato di Jesolo, con il Trento a completare<br />

il lotto delle formazioni costrette alla coda dei play-out, e quindi via alla doppia festa.<br />

«Non pensavo - ha dichiarato l'allenatore Enrico Cunico - che avremmo potuto festeggiare con una giornata di anticipo. Ora ci<br />

godiamo questo strameritato traguardo. La squadra è stata magnifica, al pari della società che mi ha permesso di lavorare in<br />

tranquillità anche quando le cose non giravano per il verso giusto e qualcuno aveva cominciato ad avanzare dei dubbi sul mio<br />

operato. Un grazie dunque al presidente Stelio Carletto, al direttore sportivo Marcello Bizzotto, allo staff tecnico che mi ha<br />

accompagnato in quest'avventura, ed ovviamente ai ragazzi che hanno confermato di essere un gruppo coeso e motivato».<br />

Una stagione tribolata, quella dell'Eurocalcio... «Quando ho potuto lavorare con l'intero organico non ci sono stati problemi. Ma<br />

per un paio di mesi ci siamo ritrovati ad allenarci in 12-13, e la classifica ne ha risentito. Quando però ormai ci davano per<br />

spacciati negli ultimi due mesi abbiamo compiuto una rimonta strepitosa. Il prossimo anno? Adesso che abbiamo conquistato<br />

la salvezza si potrà affrontare il discorso. Intanto dedico questo successo a mia moglie Giada e alle mie figlie Noemi e Alice che<br />

quest'anno hanno potuto vedermi due volte a settimana». Missione compiuta anche sul fronte Montecchio dove nonostante la<br />

sconfitta si festeggia ugualmente. «Una sconfitta immeritata - attacca Claudio Clementi - ma che non diminuisce la gioia per<br />

aver tagliato il traguardo che ci eravamo prefissati. Ai miei giocatori dico bravi: sono stati eccezionali, hanno formato un<br />

gruppo compatto che ha saputo reagire ad ogni avversità, e quest'anno ne abbiamo dovute affrontare parecchie. Un esempio:<br />

prima della sosta di Pasqua, quando si stava preparando la volata finale, eravamo al gran completo. In due giorni ho perso la<br />

coppia centrale. Ma anche prima le cose, tra squalifiche e infortuni, non sono andate diversamente. Posso dire che quest'anno<br />

solo in un paio di occasioni ho potuto contare sulla rosa al completo, poi è stato un variare di ruoli per tappare i buchi. Il<br />

momento in cui ho capito che ci saremmo salvati? A Tamai: eravamo reduci da tre sconfitte consecutive, siamo rimasti in<br />

inferiorità numerica ma siamo riusciti ugualmente a pareggiare. È stata una grande prova di carattere. Il prossimo anno? Ne<br />

discuterò nei prossimi giorni con il presidente Romano Aleardi»<br />

. Giorgio Zordan


Tamai – Rivignano 4 - 1<br />

NOSTRO SERVIZIO<br />

Lunedì <strong>30</strong> Aprile <strong>2007</strong><br />

Compie il suo dovere il Tamai, rispettando l'ultimo impegno in casa, senza guardare in faccia le necessità di classifica del<br />

Rivignano. Il piacere è girato alle provinciali che rischiano grosso (Pordenone e Sanvitese), senza dimenticare che ai nerazzurri<br />

di Flaborea i play out non sono ancora preclusi.<br />

Leonardo Tolazzo, brasiliano classe 1984, è il volto nuovo che Tomei schiera sin dall'inizio a far coppia centrale con<br />

Perissinotto. Trangoni, Lenarduzzi e Monti sono i tre nomi noti che Zaghetto vede per primi presentarsi alla conclusione,<br />

rimediando solo un paio di corner. Il Tamai ingrana all'8' quando Tonon e Benetton costruiscono un affondo per Restiotto:<br />

rimedia Pontisso in angolo. Partita aperta, la palla passa da una metà campo all'altra e il Tamai decide di dare un'accelerata. Si<br />

crea una palla doro a a destra (26'), sul servizio in centro la difesa ospite è poco efficace. Dai piedi di Visentin scocca il tiro che<br />

Biasinutto solo attenua, ma non evita il gol. Il Rivignano è scosso e risponde. Peron di testa 5' dopo vola come un angelo che<br />

si tuffa su cross di Visalli a destra e deposita in rete l'illusoria nuova situazione di parità. Il caldo invita a bere spesso, gli<br />

spogliatoi nell'intervallo non attenuano la temperatura dell'incontro. Biasinutto già al 4' della ripresa è costretto ad intervenire<br />

sul tiro ravvicinato di Tonon, su assist di Petris. Prima del quarto d'ora Petris e Visentin si intendono brillantemente, riuscendo<br />

a costruire un'occasione per Restiotto. Il portiere del Rivignano è superarato con un tocco morbido dal limite dell'area piccola,<br />

dopo il pregevole scambio dei colleghi a sinistra. Tamai non cala il ritmo, il ricordo della manata di gol a Gradisca brucia<br />

ancora. Petris e Visentin si producono in un'altra triangolazione (20') e il giovane centrocampista può arrotondare con la difesa<br />

udinese sciolta. Lenarduzzi e soci cercano fortuna in avanti. E' bravo Zaghetto al 29' a respingere il colpo di testa di Peron<br />

(adombrato con il passare dei minuti), dopo un cross di Varutti. Biasinutto interviene invece di piede su Visentin, trascorsa la<br />

mezzora. Con il Rivignano in avanti, si aprono le praterie per il contropiede dei padroni di casa. Visentin scende velocemente a<br />

sinistra, palla in mezzo per l'accorrente Restiotto: di prima, potente e preciso a fil di palo, cala il poker. Per il Rivignano non c'è<br />

più scampo, può solo confidare nell'ultimo incontro per evitare la retrocessione diretta.Nell'ultima d campionato, domenica<br />

prossima, Tamai impegnato a Sacile, Rivignano di scena sul terreno amico contro la capolista Mezzocorona.<br />

Roberto Vicenzotto<br />

Mezzocorona – Itala S.M. 3 – 0<br />

NOSTRO SERVIZIO<br />

Smaltite le "tossine" festaiole la capolista Mezzocorona torna a mettere il vestito buono e schianta sul proprio campo la<br />

resistenza dell'Itala S.Marco, vendicando con lo stesso punteggio la sconfitta patita all'antivigilia di Natale nel girone d'andata.<br />

La compagine trentina, pur schierando una formazione giovanissima (tre '88 e due '87 nell'undici titolare) ha giocato una gara<br />

d'alto ritmo sin dall'inizio lasciando poco spazio alle temute punte avversarie con una cura particolare riservata al pericoloso<br />

Neto Pereira che comunque alla fine, farà ammonire tre avversari per i falli subiti. Mezzocorona lucido sin dai primi minuti con<br />

due incursioni da destra che creano problemi alla difesa di Zoratti: al 3. tentativo arriva il gol. Azione da calcio d'angolo con<br />

Pelizzari che riceve palla e mette in mezzo, Simoni svetta di testa ed infila Striatto sul palo alla sinistra del portiere giuliano.<br />

Passano quattro minuti e Simoni sfiora il raddoppio, su cross di Gioia da sinistra controlla in area e spara, ma Striatto mette in<br />

angolo. Panizza (27') viene chiuso in extremis da Arcaba dopo un numero d'alta scuola, poi Striatto blocca una conclusione di<br />

Gioia proprio alla mezzora. Il primo affondo dell'Itala arriva al 32' con un diagonale da destra rasoterra di Marino che il giovane<br />

Scali blocca tuffandosi sulla propria destra. Il Mezzocorona protesta per un rigore non concesso a Simoni al 43', ma poco dopo,<br />

proprio prima del riposo, raddoppia con Panizza che, pescato da Di Benedetto, scatta sulla destra e supera Striatto in uscita<br />

con un tocco morbido. Nella ripresa prova a farsi vedere di più l'Itala S.Marco ed al 3' Neto Pereira, ben lanciato da Moras,<br />

trova il piede di Toccoli a deviare in angolo la sua conclusione in corsa. Al 14' Marino trova il varco giusto per bucare la difesa<br />

di casa, Scali in uscita sembra metterlo a terra, ma per l'arbitro il primo tocco del portiere è stato sul pallone e non fischia il<br />

rigore. La partita sente il caldo e fino al 31' non succede più nulla, quando Neto Pereira pesca, con tanto di tunnel a Ceravolo,<br />

Ghirardo sulla destra, ma il traversone di quest'ultimo non trova compagni pronti. Dopo un colpo di testa sul fondo di Simoni<br />

ed una rovesciata di Marino a lato sale in cattedra Raffaele Baido con un gol superlativo. Scatta appena dopo la meta campo e<br />

salta in velocità due avversari, dribbling in area su un altro dell'Itala e colpo sul primo palo in anticipo sull'uscita del portiere.<br />

La sua immensa gioia lo porta a levarsi la maglia ed il conseguente giallo è il secondo tanto da portarlo all'espulsione.<br />

Un'espulsione che viene comunque salutata da una "standing ovation" del pubblico di casa.<br />

Il Mezzocorona cerca addirittura il poker nei minuti finali e porta ancora due pericoli alla porta dell'ormai demotivata<br />

avversaria. Al 43' Lordi pesca Allegrini in mezzo all'area, ma la conclusione al volo del centrocampista esce di un niente sul<br />

fondo alla destra di Striatto. Ci prova poi Mele con un drop al volo che Striatto leva dalla porta con un balzo straordinario.<br />

Cristiano Caracristi


U.Quinto – Sacilese 4 - 1<br />

NOSTRO SERVIZIO<br />

Lunedì <strong>30</strong> Aprile <strong>2007</strong><br />

L'Union Quinto supera meritatamente la Sacilese e continua il testa a testa con lo Jesolo per aggiudicarsi l'ultimo posto dei<br />

playoff. Ai trevigiani basterà vincere domenica prossima a Trento oppure ottenere lo stesso risultato dei veneziani per<br />

sopravanzarli grazie agli scontri diretti.<br />

Il primo quarto d'ora della partita scivola via senza grosse occasioni da rete con le due squadre attente a non finire subito la<br />

benzina visto il gran caldo. La prima inisidia del match arriva da parte della Sacilese. Al 20' un lungo traversone dalla sinistra<br />

di Da Dalt trova in area Buriola che viene però chiuso dalla difesa al momento della battuta a rete. Al 21' l'Union Quinto passa<br />

in vantaggio ma il direttore di gara annulla fra lo stupore generale. Su una punizione di Bacchin, Lazzari sfrutta la sua altezza<br />

(196 centimetri) per anticipare tutti ed incornare in rete. Dalla tribuna non si scorge nessun contatto sospetto ma il signor De<br />

Miro vede un fallo del centrocampista di casa e annulla fra le proteste dei tifosi locali. Al 24' è invece la Sacilese a passare in<br />

vantaggio e questa volta il gol è valido. Buriola crossa dalla destra a centroarea dove Cristofoli si trova troppo solo e non ha<br />

difficoltà ad insaccare con un colpo di testa ravvicinato sul quale Marcato nulla può. La reazione dell'Union Quinto è veemente<br />

e rabbiosa e in pochi minuti riesce a ribaltare il risultato. Al 26' Michieletto lancia lungo sulla fascia destra per Paolo Zanardo<br />

che salta il marcatore diretto e supera Calligaro con un sinistro rasoterra che si infila sul primo palo. Al 32' i rossoblù sfiorano il<br />

raddoppio che arriverà comunque dopo pochi secondi. Bacchin crossa dalla destra per Bandiera che incorna di testa superando<br />

Calligaro ma non Buriola che salva sulla linea di porta spedendo in angolo. Poco male perchè sul corner susseguente calciato<br />

dal mancino Bacchin ne scaturisce una mischia risolta dal tap-in di capitan Niero. Al 42' Union Quinto vicino al tris con una<br />

gran botta di sinistro di Lorenzetto che sibila ad un soffio dal palo.<br />

In avvio di ripresa la Sacilese si spinge timidamente in attacco alla ricerca del pareggio anche se non riesce mai a farsi<br />

pericolosa dalle parti di Marcato. I padroni di casa invece al primo affondo del secondo round vanno a segno e chiudono i conti.<br />

Al 13' su un lungo spiovente di Bacchin dalla sinistra Calligaro esce dai pali in presa alta ma si scontra con Zanette perdendo la<br />

palla: Paolo Zanardo si avventa come un avvoltoio e insacca comodamente nella porta sguarnita. Al 23' gli ospiti provano a<br />

riaprire la partita con un incursione in area di Llullaku che viene sventata dalla tempestiva uscita di Marcato. Al 33' lo<br />

scatenato Paolo Zanardo decide di mettere i titoli di coda sulla partita calando la tripletta personale. Il puntero rossoblù usa i<br />

difensori friulani come i paletti di uno slalom e dal limite supera Calligaro con un gran destro sul secondo palo che gli vale il gol<br />

numero 16 in campionato. Al 41' ci sarebbe anche il quinto gol di Niero di testa ma anche questa marcatura viene annullata<br />

per presunto fallo. Negli ultimi minuti c'è spazio anche per l'esordio della giovane mezzapunta rossoblù Marco Rossi (classe<br />

'91) di cui si dice un gran bene.<br />

Alberto Duprè<br />

Quinto più forte dell'arbitro: «Annullati due gol<br />

validi»<br />

QuintoDopo la netta vittoria per 4 a 1 contro la Sacilese ci sono solo volti sereni nello staff dell'Union Quinto. L'allenatore<br />

rossoblù Alberto "Nini" Pisani questa volta non ha avuto bisogno di strigliare i suoi giocatori che hanno eseguito a memoria il<br />

copione.<br />

Può essere solo soddisfatto della partita dell'Union Quinto, avete dominato la partita. «Sì, devo fare i complimenti alla squadra.<br />

Siamo scesi in campo con lo spirito giusto e abbiamo fatto tutta la partita a buon livello. Questa volta non ci siamo disuniti<br />

dopo aver subìto il gol reagendo bene. Ci eravamo allenati anche questa mattina provando qualche schema». Lo Jesolo però<br />

non molla e ora per essere sicuri dei playoff dovete andare a vincere a Trento, è fiducioso? «Se giochiamo così sì, ora ci<br />

riposiamo per due giorni e mercoledì riprendiamo gli allenamenti. La squadra fisicamente sta molto bene e corre fino alla fine,<br />

questo è anche un buon segnale per gli eventuali playoff». Contro la Sacilese Paolo Zanardo ha fatto la differenza. «Sì, dopo<br />

aver giocato 5 gare non buone Paolo ha fatto la differenza anche se prima del pareggio stava faticando. Poi, una volta<br />

sbloccato ha disputato una grande partita». Nel finale ha fatto esordire anche Marco Rossi del '91. «Si, sono contento anche di<br />

questo, c'erano le condizioni giuste e così l'ho messo in campo. È una bella promessa». Quando si vince gli errori arbitrali<br />

passano in secondo piano, però anche stavolta se ne sono viste di tutti i colori. «In effetti ci sono stati annullati due gol validi<br />

di Lazzari e di Niero. Purtroppo quando Lazzari salta in area gli avversari non sanno come fermarlo e provano a buttarsi a terra<br />

sperando nel fallo. Anche il gol di Niero era valido perchè è saltato alle spalle dell'avversario senza commettere alcun fallo.<br />

Pazienza, ormai siamo abituati...».<br />

Alberto Duprè


Belluno<br />

NOSTRA REDAZIONE<br />

Lunedì <strong>30</strong> Aprile <strong>2007</strong><br />

(m. fe.) La vittoria sul Porfido Albiano mette definitivamente al sicuro al Belluno. Un girone di ritorno a ritmo C2 (27 punti su<br />

36 negli ultimi 12 incontri) ha ridefinito il valore della squadra di Pasa che ha anche lanciato giovani di buon futuro (Solagna,<br />

22 anni, e Nogarè, diciottenne). I gialloblù quindi evitano i playout e affronteranno tranquilli la trasferta di San Bonifacio. La<br />

società vive invece una fase di transizione, per il ritorno di un gruppo di soci pilotato dall'ex presidente Tomasella: il nuovo<br />

numero uno dovrebbe essere Paolo Polzotto, imprenditore alpagoto di soli 31 anni.<br />

Inizio un po' troppo rilassato dei padroni di casa. Ci vogliono quasi 20' per vedere qualcosa di interessante. È il 19' infatti<br />

quando Tardivo, ben servito in un inserimento centrale, calcia a colpo sicuro mandando però la palla sul palo. Sugli sviluppi<br />

dell'azione, il cross di Solagna sorprende i centrali trentini e per Trinchieri è un giochetto la deviazione di testa che gli vale la<br />

sedicesima rete stagionale. Il Belluno potrebbe raddoppiare 8' dopo, se Bez non sprecasse un altro servizio perfetto di<br />

Solagna. Il primo allarme, nell'area del Belluno, suona al 35': disimpegno «leggero» di Ballardin, Dragovic spara sul fondo.<br />

Altri 3' e il 2-0 sfuma ancora: è il turno di Trinchieri - smarcato da un lancio millimetrico di 40 metri di Cremasco - impreciso a<br />

tu per tu con Ferrari. Puntuale, l'Albiano punisce i bellunesi. Costa stende Sceffer in area, Sega trasforma il rigore spiazzando<br />

Fantin. 1-1 al 40'. Anche la ripresa è confusa e il Belluno sembra spazientirsi presto, nell'affannosa ricerca del gol della<br />

salvezza. Solagna continua a seminare scompiglio palla al piede, sulla sinistra. Per tornare in vantaggio serve però una giocata<br />

a sorpresa. E magari fortunata. 21': punizione dalla trequarti sinistra di Grande, tocco di testa di Bez, poi quello di Manzatti,<br />

involontario, nella propria porta. Il Porfido Albiano, già retrocesso da mercoledì scorso, non abbassa la combattività e cerca il<br />

pareggio fino al termine. Nessuno sconto, quindi. Come è giusto che sia. E all'ultimo minuto, un contatto nell'area di casa fa<br />

pensare perfino al rigore. Il Belluno però ha già sofferto troppo quest'anno e l'incerto arbitro Minelli risparmia al pubblico un<br />

altro motivo di arrabbiatura.<br />

CALCIO Serie D Andres e Martin sono stati i trascinatori anche nel successo per 2-1 sul Porfido<br />

Albiano che garantisce la salvezza senza playout<br />

Grande&Trinchieri, festa argentina al Belluno<br />

E il presidente uscente Balzan si toglie l’ultimo sassolino: «Il momento più brutto?<br />

Gli insulti dei tifosi dopo la sconfitta con il Trentino»<br />

Sorride l'Argentina gialloblu. Se la ride Trinchieri, alla faccia di chi non ci credeva, e se la ride pure Grande, arrivato nel<br />

momento della rinascita, ma non per questo meno protagonista degli altri. Anzi. «Adesso posso dirvi la famosa frase che mi<br />

disse Padrin alla vigilia di quel famoso Belluno-Bassano - racconta a fine gara Grande - a cui ho continuato a pensare fino a<br />

oggi: "I grandi giocatori possono anche sbagliare dieci partite, ma quella che conta no". Le mie partite con Sanvitese, in cui mi<br />

sono divertito moltissimo, e pure questa, in cui mi sono messo tatticamente a disposizione del gruppo, penso lo confermino».<br />

Salvezza di tutti, salvezza per tutti. «Abbiamo raggiunto l'obiettivo con 90' di anticipo. Adesso festa. Con il Porfido è stata<br />

dura, loro non hanno mai mollato e noi abbiamo giocato con un orecchio in panchina, per sapere il risultato di Jesolo. Ci sono<br />

state gare migliori insomma, ma l'unica cosa che contava era vincere. Ora che lo abbiamo fatto c'è tutto quel che serve per<br />

ripartire da zero il prossimo anno. Anzi, non da zero, da Andres Grande. Perché questo Belluno è la mia casa». Samba e<br />

sassolini anche per Martin Trinchieri, mister 16 gol. «Bastava sentirli parlare in campo per capire che questi ce la stavano<br />

mettendo tutta. Sono stati davvero tosti, ci hanno messo l'anima, ma finalmente possiamo dire che siamo salvi». Non resta<br />

che arrivare a quota <strong>30</strong> gol in due anni. «Sarebbe bellissimo e senza dubbio ci proverò. Già aver superato il record della<br />

passata stagione comunque (13 golndr) è una grossissima soddisfazione. Sono a quota 16, sono felicissimo e se penso a<br />

questa salvezza penso alla squadra, al gruppo, al mister, a tutti quelli che ci sono stati vicini e pure a quelli che qualche mese<br />

fa hanno parlato forse troppo». Di sassolini, questo è certo, ne avrebbe qualcuno anche Giorgio Balzan, ma in questo giorno<br />

levarseli servirebbe a poco. Quel che è stato è stato. «Sono felice, felicissimo. Per il gruppo e per uno staff tecnico eccezionale<br />

che ha dimostrato tutto il suo valore. Ne ero certo che sarebbe andata a finire così. Bastava vederlo al lavoro e conoscerlo per<br />

cuore e valori per non avere dubbi». Non a caso adesso anche chi nel momento nero avrebbe voluto la testa di Pasa, riconosce<br />

i meriti a chi lo ha salvato dalla ghigliottina. «Io altro non ho fatto che essere coerente, anche in quei momenti. In due anni ho<br />

fatto i salti mortali e il bilancio, oggi, è senza dubbio con il segno più. I sassolini li lascio a qualcun'altro, a me non interessano.<br />

Il mio messaggio, a sei giorni dalla chiusura della mia presidenza, vuole essere solamente un grande grazie a tutti coloro i<br />

quali hanno permesso al Belluno di vivere: dagli sponsor ai magazzinieri, dagli autisti ai tanti volontari, dallo staff a Roberto<br />

Padrin per finire con questo gruppo di giocatori che prima ancora di calciatori hanno dimostrato di essere uomini». Un motivo<br />

di rammarico ci sarà... «Il momento più buio della stagione è stato vedere quelle quattro cinque persone aggrappate alla rete<br />

che al termine della sconfitta con il Trentino inveivano contro squadra e mister. Era appena mancato il papà di Seba<br />

(Solagnandr). Quelle persone, in quel momento, hanno dimostrato di non avere un minimo di intelligenza e cuore. È stato<br />

l'episodio più brutto e triste della stagione. Ecco, questa vuole essere la mia ultima dedica: a Seba e alla sua famiglia. Questa<br />

salvezza è anche loro».<br />

Alessandro De Bon


Lunedì <strong>30</strong> Aprile <strong>2007</strong><br />

IL PROTAGONISTA: SOLAGNA SEMPRE AL TOP<br />

«Il rigore è stato inventato»<br />

Volendo volare, la sua stagione potrebbe assomigliare a quella di un certo Materazzi di una certa Inter: partito in ombra, o<br />

meglio in panca, con l'andare del tempo Solagna è diventato prima titolare inamovibile, poi vera anima e volto di questo<br />

Belluno, conquistando ben cinque premi Procaffè per il migliore in campo. La coppa insomma soggiornerà a casa Solagna.<br />

«Siamo salvi - esordisce Seba - Finalmente. Oggi è stata dura, abbiamo sentito la pressione e il nervosismo per una gara che<br />

dovevamo vincere. E loro, va detto, hanno menato. Sapevamo di avere qualcosa in più di loro, oltre ai punti in classifica, ma<br />

avremmo dovuto chiudere prima la partita quando ne abbiamo avuto le occasioni». «Il loro rigore comunque - continua Seba -<br />

mi è sembrato abbastanza inventato. Costa ha messo la gamba per mantenere la posizione e quell'altro è caduto. In<br />

compenso un po' di fortuna l'abbiamo avuta sul nostro secondo gol: io non l'ho nemmeno sfiorata, ha fatto tutto Manzatti».<br />

L’ORGOGLIO DI CAPITAN TARDIVO<br />

«Dedicato alla città e a Bonan»<br />

Prima di qualsiasi altro questa salvezza è tutta nostra». Così disse il capitano. «Perché anche nel momento in cui tutti ci<br />

davano per spacciati, noi abbiamo continuato a crederci. E alla fine ce l'abbiamo fatta, tirandoci fuori da quella situazione con<br />

le nostre mani. Ce la siamo meritata questa salvezza, su questo non c'è alcun dubbio». Finalmente, domenica prossima il<br />

Belluno potrà giocarsi una partita con il cuore in pace. E Tardivo dovrà sedersi in tribuna per squalifica. «L'ultima di<br />

campionato sarà la prima senza ansie. Niente figuracce, ma adesso possiamo davvero pensare finalmente soltanto alla festa. È<br />

finita, è stata durissima, ma è finita. Anche oggi nessuno ci ha regalato nulla, l'Albiano ha giustamente dato tutto, speravo<br />

solo non ci mettessero pure il piede... Ma poco importa. Adesso godiamoci questo traguardo. Lo dovevamo alla società, che<br />

forse meriterebbe anche di più di una <strong>serie</strong> D, adesso dovranno decidere loro cosa fare. Del futuro si vedrà, oggi voglio solo<br />

dedicare questo traguardo al gruppo, a Bonan e alla città».


Jesolo – Trentino 3 - 1<br />

NOSTRO SERVIZIO<br />

Lunedì <strong>30</strong> Aprile <strong>2007</strong><br />

Baiana, Dimatera e Gambino: il tris è servito, il Città di Jesolo, caduto goffamente in quel di Fontanafredda contro la Sacilese è<br />

già un ricordo, perchè i nerazzurri dinanzi ad un Trento con l'acqua alla gola per evitare i playout, doveva vincere per<br />

continuare a credere ad un posto ai playoff e ce la fa. Ma non basta, il Quinto ha "stravinto" contro la stessa (?) Sacilese che<br />

ha mandato al tappeto i balneari pochi giorni fa e quindi tutto va rimandato a domenica prossima, quando però il calendario<br />

proporrà delle sfide che difficilmente Virtus (a Montebelluna, già salvo), Quinto (a Trento) e Itala (col già salvo Montecchio)<br />

falliranno. Un bel primo tempo, nemmeno senza troppi sforzi, è bastato allo Jesolo per andare sul 2-0 e gestire meglio la<br />

ripresa, con la vittoria messa al sicuro poi dal 3-1 di Gaetano Gambino, a segno al "Picchi" dopo un'eternità (ottavo centro in<br />

campionato). Il Trento? L'ex trainer portogruarese Gaburro ha messo in campo l'undici che poteva schierare, la sua squadra ha<br />

lottato e ci ha provato, ma non è bastato: uscita tra insulti e fischi degli ultras, la squadra gialloblu, visti gli altri risultati, è<br />

condannata agli spareggi playout già con una giornata d'anticipo, per le vittorie concomitanti delle varie Eurocalcio, Belluno e<br />

Montebelluna. Formazioni: Jesolo senza Sadocco (infortunato), davanti torna la coppia Dimatera-Gambino; il Trento senza i<br />

vari Sacchi (squalficato), Guerra, Fanna, e pure il goleador Sessolo (infortunati). Pronti, via, e lo Jesolo parte a razzo: 1',<br />

Baiana per Dimatera, spalle alla porta, sponda per Gambino, ma tiro di destro strozzato e palla sul fondo; 12' ci prova Zuccon<br />

per il Trento da fuori area, destro alto. Al 14' padroni di casa avanti: gran dialogo nello stretto fra Baiana e Dimatera, palla di<br />

nuovo al capitano nerazzurro che, solo dinanzi a Sellan, chiude in diagonale di destro e firma il gol numero nove in stagione.<br />

Difesa trentina un po' sorpresa e statica nell'occasione: per i tifosi ospiti un gol dal sapore ancora più amaro. Al 20' contatto<br />

tra Rossi e Gambino, che cade in area a pochi passi dall'arbitro, che lascia correre. Al 22' Vettoretto si fa vedere nell'unica<br />

incursione degna di nota del primo tempo, destro in diagonale ma Visentin risponde in due tempi; al <strong>30</strong>' e al 34' doppia<br />

occasione in fotocopia per Carbone, prima su cross di Mariotti, poi di Rossi, ma il centravanti ex Bolzano prima colpisce debole,<br />

poi arriva in decisivo ritardo sulla palla. Lo Jesolo gestisce palla con calma e quando può, spinge: al 46', sul gong, arriva il 2-0.<br />

Gran palla lavorata da Gambino sulla sinistra e cross al bacio per Dimatera, che aggancia col sinistro la palla e la deposita in<br />

rete da pochi passi: sesto centro in 12 gare per il brevilineo attaccante pugliese. Nella ripresa il Trento va d'orgoglio: 9',<br />

salvataggio sulla linea di Gambino su tocco di Carbone; 20', gran parata di Visentin su testa di Masini da corner; sul seguente<br />

angolo Vitagliano salta prima di tutti sul primo palo e segna il gol della speranza. Ma al 39' lo Jesolo chiude: gran palla di<br />

Santillo a Gambino (posizione dubbia), destro sotto la traversa, 3-1 e tutti a casa. Trento ai playout, Jesolo con poche<br />

speranze playoff.<br />

Federico Biondo<br />

QUI JESOLO<br />

Groppello contento: «Cercheremo di fare il<br />

nostro dovere fino in fondo»<br />

Altri 90' per provarci domenica prossima a Bolzano (squadra ancora in bilico tra retrocessione o playout): lo Jesolo, tuttavia,<br />

forse non si strapperà i capelli se non dovessero arrivare i playoff. Comunque vada, è stato un girone di ritorno dagli ottimi<br />

risultati, l'ultimo il 3-1 che ha condannato il malcapitato Trento alla coda playout. Qualcuno già lo definisce il "trio delle<br />

meraviglie", quel che è certo è che se dovessero rimanere Baiana, Gambino e Dimatera (rispettivamente nove, otto e sei gol)<br />

di sicuro il prossimo anno ci si potrebbe divertire. Prima spazio a mister Groppello, che non sorride quasi mai ma che, sotto<br />

sotto, sa che la sua squadra ha fatto bene reagendo al ko con la Sacilese. «Non avevo dubbi che lo Jesolo facesse questo tipo<br />

di prestazione - afferma il tecnico di casa - poi sono arrivati anche tre bei gol e quindi direi che è andata bene. Il Quinto ha<br />

vinto, pazienza, noi cercheremo di fare fino in fondo il nostro dovere, cercando di vincere a Bolzano e poi vedere cosa faranno<br />

le altre». Dopo il gol dell'ex di Albanese di mercoledì, ieri il Quinto ha avvicinato i playoff con una super tripletta di un altro ex<br />

jesolano, Paolo Zanardo, altro aspetto che lascia l'amaro in bocca nell'ambiente nerazzurro ad una giornata dalla fine. Escono<br />

due protagonisti, prima Gaetano Gambino, che finalmente ha riscoperto la gioia di esultare nello stadio di casa. «Finalmente -<br />

sorride il gigante di Gorizia - ci tenevo a segnare. Abbiamo fatto bene contro un avversario che aveva l'obbligo di vincere. Il<br />

mio futuro? Qui mi sono trovato bene, anche se ci sono stati dei momenti duri, ma se ci saranno le condizioni per continuare<br />

posso restare. Questo gruppo, con pochi ritocchi, può secondo me fare molto bene». Poi arriva Willy Baiana, suo il gol che ha<br />

rotto l'equilibrio e zittito gli ex tifosi trentini che non lo amano e chissà come mai. «Una vittoria importante ma che ancora non<br />

ci basta purtroppo - evidenzia il capitano - adesso proviamo a vincere l'ultima e poi si vede. Stiamo chiudendo a testa alta una<br />

stagione un po' burrascosa, avevamo solo forse bisogno di tranquillità e di motivazioni. Se resto? È presto per parlarne, ma di<br />

certo ci sono i presupposti per rimanere un altro anno». Insomma, se il trio rimane, ne vedremo delle belle. Dall'altra parte,<br />

mente già proiettata ai playout: per Gaburro, dopo quelli dell'anno scorso col Portogruaro, ancora spareggi. «Domenica avrò<br />

modo di far rifiatare qualcuno visto che comunque il sestultimo posto non ce lo toglie nessuno - afferma - per il resto non ho<br />

nulla da rimproverare ai ragazzi per la prestazione».Federico Biondo


Sanvitese – Sambonifacese 0 - 2<br />

NOSTRO SERVIZIO<br />

Lunedì <strong>30</strong> Aprile <strong>2007</strong><br />

E' ormai rassegnazione quella della Sanvitese: play out inevitabili e preoccupazione altissima. Non serve neppure una<br />

scaramantica divisa gialloblù (a discapito dei colori sociali biancorossi) a risollevare i locali, apparsi veramente ai minimi. Vero,<br />

molto è dipeso dall'avversario, una Sambonifacese già certa del secondo posto, che a San Vito ha dato una dimostrazione di<br />

superiorità tecnico-tattica assoluta. La squadra di Ottoni ha sciorinato una zona perfetta, con le due linee a 4 (difesa e<br />

mediana) distanti non più di 20 metri: in pratica un muro invalicabile in difesa, a cui si aggiungeva una capacità di fraseggio<br />

palla a terra nelle ripartenze, degna di categorie superiori.<br />

Che il match prenda una connotazione chiara lo si capisce subito: Arma anticipa sempre l'avversario diretto e al 5' viene<br />

addirittura lasciato libero in posizione centrale un passo dentro l'area. La gran classe del centravanti trasforma l'opportunità in<br />

un controllo sinistro-destro, con conclusione d'esterno a girare all'incrocio, lasciando Piccolo immobile. A questo punto ci si<br />

attenderebbe almeno un match tutto-cuore della Sanvitese, che solo in caso di vittoria (e di concomitanti risultati positivi da<br />

altri campi), avrebbe potuto sperare di riagganciare la zona della salvezza diretta. Marta e compagni arrancano però in lunghi<br />

lanci a sfiancare Rossi, e quando provano l'attacco manovrato non riescono mai a sfondare nella perfetta doppia linea veneta.<br />

Un sussulto al 20' quando Nadarevic in tuffo di testa non inquadra la porta sguarnita. L'esterno mancino si evita i rimbrotti dei<br />

compagni solamente perché l'azione era risultata viziata da una precedente carica di Fantin sul portiere. Il resto della frazione<br />

è gran fraseggio veronese, con Arma che con le sue movenze feline dà sempre l'impressione di giocare al gatto col topo.<br />

Comunque non ci sono grosse emozioni sino al 44', quando una grande azione Sarzi-Caobelli innesca Meda che, spalle alla<br />

porta, inventa una conclusione di tacco che lascia Piccolo basito, ma interrompe la sua corsa sul palo opposto. Applausi!<br />

Nella ripresa Francescato, da poco entrato, cerca la botta al volo (11') su corta respinta della difesa ospite, ma la traiettoria è<br />

centrale e Milan blocca sicuro. Al 12' nuova folata veronese in ala mancina, stavolta con il neoentrato Lavagnini, cross teso<br />

sottoporta e Leonarduzzi per anticipare Arma tocca di punta nella propria porta lo 0-2. L'unico vero sussulto sanvitese passa<br />

dai piedi del solito Rossi, che salta con un gran palleggio l'avversario (17') e spara sul primo palo, trovando però l'ottima<br />

risposta del portiere sambonifacese. La collezione d'angoli sanvitese non produce alcun effetto. La Sambo controlla senza<br />

patemi, lanciando anche Caobelli (32') in una pregevole azione personale con assist d'incontro a Donzelli, il cui tiro viene<br />

deviato. Le due ultime stoccate di Marta a cavallo del recupero (una centrale, l'altra alle stelle) danno la conferma della<br />

frustrazione. Certo è che in 15 giorni i ragazzi del presidente Nosella dovranno cambiare mentalità, altrimenti la post season<br />

potrebbe diventare infausta.<br />

Andrea Canzian

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