TEST DURATA 108 - Dimsport

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5 o turno ore 13,20 - 13,40 Il quinto turno in pista è stato il più “lento”: praticamente statico! I venti minuti sono stati interamente dedicati ai controlli di rito, principalmente sull’impianto frenante, e all’inversione dei pneumatici sugli assi. Citroen C1 Handling a gas costante e parzializzato (6) Nella percorrenza della Esse Bagnata, in cui solitamente proviamo il cambio di direzione a gas costante, vista la deriva nell’inserimento e la ridotta cavalleria disponibile è più redditizio guidare “sporco”, molto sporco. Il problema è il quadruplo cambio di direzione che, senza amplificare i trasferimenti di carico, Inserimento dopo la staccata su curva veloce (7) Per cercare di fare il tempo proviamo un po’ di tutto ma la guida sporca sembra pagare di più. La Curva Mare, di norma, si affronta frenando e inserendo, ma la decelerazione in questo caso è blanda perché non si arriva abbastanza velocemente. Preferiamo rallentare coi freni per “caricare” un po’ meglio le ruote anteriori, ma possiamo inserire anche senza frenare perché l’esagerata Peugeot 107 Toyota Aygo rallenta eccessivamente la vettura. Chiudere un istante il gas per far girare la coda può essere d’aiuto, l’importante è non perdere velocità; dunque si usa tanto sterzo ma per poco tempo, solo per cambiare rotta…Il taglio dei cordoli è d’obbligo, per usare meno possibile il volante in uscita, perché solo quando le ruote sono dritte garantiscono la trazione. deriva rallenta l’auto ristabilendo la velocità di percorrenza. Il primo metodo sembra più efficace, perché si può accelerare prima. I pneumatici hanno parecchia deriva però non mollano mai, in perfetta sintonia con queste vetture che si “muovono tanto” ma non fanno brutti scherzi: si comportano sempre in modo prevedibile e ben gestibile. ELABORARE 108 RADIO BOX 5 o turno Dopo il 4° turno, i nostri tester riferiscono la comune sensazione di una deriva dell’avantreno che si fa progressivamente più marcata. Ad un esame visivo le coperture anteriori risultano piuttosto provate dal continuo assalto dei cordoli e dalle innumerevoli svolte di cui è disseminato l’autodromo; le posteriori al contrario sembrano decisamente più fresche. Così decidiamo di utilizzare i 20 minuti di questo turno per procedere all’inversione dei pneumatici e, già che ci siamo, anche per verificare il consumo dei freni. Questi ultimi risultano usurati per circa il 40%, indipendentemente dalla vettura considerata, mentre i dischi si rivelano esenti da indesiderati stress termici. In effetti le caratteristiche del circuito non sono tali da impensierire questo comparto della vettura: non ci sono infatti staccate particolarmente violente. Leggermente diverso il discorso riguardo ai pneumatici. Appare evidente, infatti, come le coperture della C1 risultino maggiormente usurate, specie sulla spalla dell’anteriore destro, dove numerosi tasselli del battistrada sono stati letteralmente strappati via. Meno “torturato” il corrispondente pneumatico della Aygo e ancor più omogenea l’usura sulla 107 che probabilmente si avvantaggia della maggiore rigidità telaistica dovuta alle tre sole porte. I pneumatici posteriori invece sono in perfette condizioni su tutte le tre auto e, da questo momento in poi, saranno “ospitate” all’avantreno. On the Road 101
102 TEST DI DURATA CITROËN C1 - PEUGEOT 107 - TOYOTA AYGO 6 o turno ore 13,40 - 14,00 Le tre gemelline nella percorrenza della Curva Mare: un appoggio lunghissimo dove le Yokohama non hanno mai mollato pur manifestando un’evidente deriva con la complicità di un assetto non sportivo. Per sviluppare una buona velocità in rettifilo è indispensabile percorrere questa svolta in terza marcia, cercando di accelerare prima possibile e lasciando scorrere la vettura verso l’esterno della curva, per poi tagliare la Variante Lampo in pieno. Claudio Galiena su Citroen C1 Finalmente riesco a salire su quella che, dalle chiacchiere ai box, sembra essere la più veloce! L’inversione dei pneumatici sembra aver ridato vita alle vetture che ora possono contare su gomme fresche all’avantreno e usurate al retrotreno; ciò consente una guida più divertente e redditizia. In questa nuova configurazione perciò inizio a spingere ed effettivamente la C1 va come un treno! Regolare e prestante sembra non fare meno caso alle temperature torride che stanno mettendo alla prova anche noi tester “belli intutati” nell’abitacolo. La Citroën esce dalle esse come un “fulmine” rispetto alle sorelle e allunga alla grande. L’assetto non presenta grandi differenze e la frenata è ottima come sulle altre. Vantando quindi un cospicuo vantaggio prestazionale rispetto alle gemelle non può che essere la più veloce, e così anch’io vado alla ricerca del tempone che alla fine arriva. Il migliore della giornata… va bene, ora posso anche rallentare! Percorrenza a velocita’ costante (8) Vista l’abbondante deriva, la leggerezza del veicolo e la scarsa potenza a disposizione, il tratto da percorrere a velocità costante è ridotto quasi a zero: accelerare prima possibile, lasciando scivolare la vettura verso il cordolo esterno, è l’unica strategia da seguire. ELABORARE 108 Lorenzo Baroni su Peugeot 107 Salgo sulla 107 dopo le modifiche effettuate all’elettronica e consapevole che, fra le tre vetture, è l’unica a viaggiare quasi interamente con il gasolio della pompa. Tutto ciò le impediva di svettare nei tempi sul giro, ma al contempo risultava la più leggera del lotto e quella che meno allargava dalla traiettoria ideale nelle fasi centrali della curva. Questa sua carenza di accelerazione, con la quale ho dovuto fare i conti nella mia terza sessione di prove, mi ha consentito di affinare al meglio il mio processo di interpretazione della pista. Inizialmente ero in coda al gruppo preceduto da Galiena sulla C1 e Plini su Toyota. Quest’ultimo, però, in piena crisi di motore mi lascia strada sul rettilineo dove non ho difficoltà a superarlo. Percorro quindi alcuni giri a stretto contatto con la veloce C1 guidata dal buon Claudio Galiena, e in questo frangente ho dovuto dar sfogo a tutti i trucchetti possibili per ottimizzare il tempo sul giro della Peugeot: dal tagliare molto su alcuni cordoli al togliere il gas al centro della prima esse, per poi restare più stretto nella seconda e uscire leggermente più veloce nel rettilineo successivo. Insomma ho preferito alzare il gas e perdere un decimo in questo punto per poi guadagnare 5-6 decimi nel tratto successivo e così, giocando d’astuzia, sono riuscito a tenermi vicino alla più prestante C1. E’ un po’ come studiare l’algebra cinese, commentava Piero Plini quando parlavamo del tipo di guida necessario per andare forte con queste auto. Io da buon motociclista preferisco assimilare la guida a quella di una 125 da GP dotata di pochi cavalli, ma comunque capace di tempi fantastici anche sulle piste più veloci. Piero Plini sulla Toyota Aygo 1.4 D 5p Inizialmente la Toyota si stava comportando bene, meglio della 107, alla quale sono stati asportati elettronicamente diversi cavalli, e appena meno prestante della C1, guidata da Galiena che stavo seguendo. L’inversione dei pneumatici sugli assi ha reso l’auto più reattiva, e lo scivolamento della coda ha contribuito a velocizzare i primi istanti nei cambi di direzione. A circa metà turno le prestazioni sono calate di colpo per via del caldo, più di quanto era avvenuto nel primo turno con la 107. Ho visto la C1 andare via e, dopo neppure un giro, la Peugeot mi ha sorpassato in meno di mezzo rettifilo, in piena accelerazione di quarta. Dai box mi fanno comunque cenno di proseguire, manca poco al termine della prova e non vale la pena fermarsi per un’ulteriore sosta. Io e l’Aygo ci facciamo coraggio e tagliamo comunque il traguardo delle due ore. Traiettoria e trazione in uscita di curva (9) La curva Mare può essere percorsa solo in terza e si può passare al rapporto superiore sia prima che subito dopo la Variante Lampo (ovviamente affrontata in pieno!). Il buon senso suggeriva di anticipare la manovra, perché oltre i 3.500 g/m è preferibile cambiare per sfruttare un motore più pronto. RADIO BOX 6 o turno Siamo alle fasi conclusive: le vetture rientrano in pista alle 13,40 in punto per effettuare lo stint finale. Il cronometro ci racconta come i nostri piloti cerchino una nuova confidenza con la vettura dotata di pneumatici praticamente nuovi all’anteriore e decisamente usurati al retrotreno. La più pimpante risulta ancora la C1 che a metà turno “stampa” un ottimo 1’25”40, che sarà il tempo più veloce registrato nel test. In crescente difficoltà la Toyota, che specie verso la fine, manifesta un evidente calo di potenza, probabilmente dovuto alla minore ventilazione del vano motore che porta la temperatura dell’aria aspirata a valori stellari. Sul finale viene raggiunta e superata dalla meno potente (almeno sulla carta) 107 che, dopo l’intervento sulla centralina, ha manifestato un’omogeneità di funzionamento invidiabile. La bandiera a scacchi viene data alle 14,00 ossia allo scoccare delle due ore. A fine prova i contachilometri segnano 6052, 6082 e 2314, rispettivamente su C1, 107 e Aygo per un totale di 134 Km percorsi dalla piccola Citroën e 132 Km percorsi da Peugeot e Toyota, a causa dei suddetti pit stop forzati.
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Page 13: 100 TEST DI DURATA CITROËN C1 - PE
Page 17 and 18: 104 TEST DI DURATA TOYOTA AYGO POTE

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