il Vescovo ruggero tra noi - La voce Misena
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Icone dI orIgIne greca<br />
russa-rumena<br />
ARTICOLI SACRI<br />
a SenIgALLIA<br />
via Andrea Costa 31<br />
tel 071.60597<br />
Editoriale<br />
n. 16<br />
Settimanale della Diocesi di Senigallia - giovedì 5 maggio 2011 - € 1<br />
Icone dI orIgIne greca<br />
russa-rumena<br />
ARTICOLI SACRI<br />
a SenIgALLIA<br />
via Andrea Costa 31<br />
tel 071.60597<br />
Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona - Taxe Perçue - Tassa riscossa ufficio PT di Senigallia -<br />
Un pianeta<br />
Confesso che ho sbirciato in<br />
tv anche io quello che accadeva,<br />
venerdì scorso, nella<br />
Londra regale e festante. Lo<br />
scorso anno, con un piccolo<br />
gruppo ecumenico, ho fatto<br />
visita alla chiesa anglicana<br />
d’Ingh<strong>il</strong>terra e in quell’occasione<br />
è stata molto interessante<br />
la visita all’Abbazia<br />
di Westminster, centro della<br />
vita religiosa e civ<strong>il</strong>e inglese.<br />
Mi è piaciuto rivedere in tv<br />
quei luoghi e pare che oltre<br />
me, più di un m<strong>il</strong>iardo di<br />
persone siano state at<strong>tra</strong>tte<br />
dallo sfav<strong>il</strong>lante matrimonio<br />
dei giovani reali. Evidentemente,<br />
ogni tanto, abbiamo<br />
bisogno di favoleggiare un<br />
po’, anche se la risonanza<br />
mediatica mi è parsa molto<br />
esagerata. Il giorno dopo,<br />
al<strong>tra</strong> piazza, altri colori, tutt’al<strong>tra</strong><br />
storia: centinaia di<br />
migliaia di persone a Roma<br />
per pregare accanto a papa<br />
Giovanni Paolo II, Beato.<br />
<strong>La</strong> santità di questo gigante<br />
della fede, come ha detto<br />
Benedetto XVI, aleggiava<br />
fin dal giorno dei suoi funerali<br />
ed <strong>il</strong> suo appassionato<br />
amore per <strong>il</strong> Signore e per<br />
l’umanità continuerà a sostenere<br />
le vite di tantissimi<br />
fedeli. Non si era ancora<br />
spenta l’eco romana che<br />
un’al<strong>tra</strong> notizia, nel cuore<br />
della notte, ha fatto <strong>tra</strong>salire<br />
<strong>il</strong> mondo intero: Bin <strong>La</strong>den è<br />
stato ucciso in un blitz delle<br />
squadre speciali americane<br />
in Pakistan. E giù, come è<br />
naturale che sia, con analisi,<br />
approfondimenti, previsioni<br />
geopolitiche. Tre giorni, tre<br />
notizie molto diverse l’una<br />
dall’al<strong>tra</strong>, che hanno occupato<br />
ogni spazio di comunicazione.<br />
Tutto questo mi ha<br />
fatto pensare non solo alla<br />
pressocché <strong>il</strong>limitata potenza<br />
dei media, ma a quanto<br />
alcuni fatti ci facciano percepire,<br />
nel bene e nel male,<br />
famiglia planetaria, una<br />
grande famglia umana. Ci<br />
sono momenti della storia, a<br />
volte frivoli, altre molto più<br />
significativi, in cui le distanze<br />
si accorciano, siamo at<strong>tra</strong>tti<br />
(o dis<strong>tra</strong>tti) dalle stesse<br />
cose, sentiamo di vivere per<br />
davvero in un unico pianeta.<br />
Gesualdo Purziani<br />
Le reti quasi vuote<br />
L ’attuale momento della pesca nazionale è caratterizzato<br />
da una scarsità di risorse in mare<br />
e da un aumento forsennato del prezzo del carburante.<br />
E’ in questa tenaglia che le imprese di<br />
pesca rischiano di essere stritolate e costrette<br />
ad interrompere la loro attività. A fronte di tali<br />
aspetti negativi non si regis<strong>tra</strong> una decisa presa<br />
di posizione delle Istituzioni che possa prevedere<br />
misure a sostegno del settore ed una chiara e decisa<br />
iniziativa in tema di tutela della risorsa ittica.<br />
Per troppi anni si è intervenuti esclusivamente<br />
con un arresto temporaneo della pesca nel mese<br />
di agosto, che si è rivelato insufficiente a garantire<br />
una buona riproduzione della specie ed una<br />
onesta attività di cattura”.<br />
Inizia così <strong>il</strong> documento firmato dalle quattro più<br />
importanti organizzazioni di categoria marchigiane<br />
(Lega Pesca, Federcoopesca Marche, Feder<br />
Pesca Marche, Agci Pesca Marche) che chiede<br />
a gran <strong>voce</strong> un’immediata azione da parte delle<br />
istituzioni per scongiurare la morte di questo<br />
importante settore dell’economia marchigiana.<br />
“Cogliendo la disponib<strong>il</strong>ità dell’assessorato regionale<br />
alla pesca - continuano - le scriventi associazioni<br />
di categoria hanno redatto <strong>il</strong> presente<br />
documento che vuol divenire la base per un<br />
Piano di Gestione della Regione Marche (...). Le<br />
seguenti azioni che debbono divenire <strong>il</strong> Piano<br />
di gestione delle Marche, per essere attuate, necessitano<br />
di un impegno finanziario di 1.500.000<br />
di euro per ogni annualità a favore delle imprese<br />
di pesca e del sistema”. Tra le tante proposte,<br />
in evidenza la richiesta di “un periodo di fermo<br />
<strong>il</strong> <strong>Vescovo</strong> <strong>ruggero</strong> <strong>tra</strong> <strong>noi</strong><br />
E ’ un bel priv<strong>il</strong>egio <strong>il</strong> poter avere per<br />
qualche giorno <strong>tra</strong> <strong>noi</strong> padre Ruggero<br />
Franceschini, vescovo di Ismir (Smirne), la<br />
vivace e moderna città turca che in molti<br />
abbiamo conosciuto due anni fa durante <strong>il</strong><br />
pellegrinaggio diocesano sulle orme di San<br />
Paolo. Lì vicino c’è Efeso, luogo di grande<br />
fascino storico e religioso, con la casa dove<br />
hanno vissuto l’apostolo Giovanni e Maria.<br />
E a Smirne vive una piccola comunità<br />
cattolica, inserita nella più ampia, ma numericamente<br />
debole, chiesa turca. Padre<br />
Ruggero vive quotidianamente la sfida e la<br />
bellezza dell’essere pastore in un luogo peculirare,<br />
sospeso <strong>tra</strong> desiderio di modernità<br />
e chiusure antiche. Tutto, dalle sue parti,<br />
parla delle prime vivaci comunità cristia-<br />
biologico di 30/60 giorni per tutte le imbarcazioni<br />
ab<strong>il</strong>itate alla pesca a s<strong>tra</strong>scico e volante, da<br />
attuarsi nel periodo giugno-settembre di ciascun<br />
anno dal2011 al 2014”.<br />
<strong>La</strong> crisi interessa oggi sia <strong>il</strong> settore del pesce<br />
bianco che quello azzurro. Se <strong>il</strong> primo ha visto<br />
un calo produttivo e dei prezzi, <strong>il</strong> secondo stenta<br />
addirittura a trovare spazio sul mercato. Una<br />
situazione tanto più grave se si considera che le<br />
Marche sono la terza regione italiana per produzione<br />
di pesce (25m<strong>il</strong>a tonnellate, quasi l’11<br />
per cento del totale nazionale) e per ricavi, con<br />
115 m<strong>il</strong>ioni di euro (<strong>il</strong> 10 per cento del fatturato<br />
tricolore complessivo). Secondo ImprescaPesca<br />
Coldiretti, le imbarcazioni impegnate oggi<br />
nelle Marche sono 885, mentre la top-ten delle<br />
produzioni è guidata dalle vongole (7.256 tonnellate),<br />
seguite da acciughe, naselli, pannocchie,<br />
triglie, seppie, sardine, lumachini, totani, murici.<br />
Discreta anche la produzione di cozze. Quelle<br />
che hanno fatturati significativi sono ancora le<br />
vongole (20.250.000 euro), davanti a pannocchie,<br />
scampi (<strong>il</strong> prodotto comunque più caro), sogliola,<br />
nasello, seppie, acciughe, triglie, lumachini, rana<br />
pescatrice.<br />
Dal 2000, secondo quanto si legge nel dossier<br />
“Fish Dependence Day” presentato da Nef (New<br />
Economics Foundation) e Ocean2012, la differenza<br />
<strong>tra</strong> la ricchezza dei mari e <strong>il</strong> prelievo è diventata<br />
sempre maggiore e <strong>il</strong> deficit alimentare<br />
in Italia è cresciuto senza sosta.<br />
“Il risultato - per Coldiretti ImpresaPesca - è che,<br />
secondo <strong>il</strong> rapporto, <strong>il</strong> 54% dei 46 stock ittici del<br />
ne (Efeso, Tarso, Antiochia sull’Oronte, la<br />
Cappadocia...); tanta la fatica di muoversi<br />
in un ambiente a dir poco delicato, perennemente<br />
alla ricerca dell’equ<strong>il</strong>ibrio possib<strong>il</strong>e<br />
<strong>tra</strong> presenza e discrezione, testimonianza<br />
e cautela pastorale. Padre Ruggero, francescano,<br />
è stato invitato dal <strong>Vescovo</strong> Orlandoni,<br />
(che guidò <strong>il</strong> pellegrinaggio) anche<br />
perché nel tempo i contatti sono stati mantenuti<br />
grazie alla presenza per molti mesi<br />
all’anno di Anna Guerri, di Morro d’Alba,<br />
nella casa vescov<strong>il</strong>e di Smirne. Anna dedica<br />
volontariamente un po’ della sua vita alle<br />
esigenze di questa comunità. E un po’ della<br />
chiesa senigalliese, grazie a lei, vive in Turchia.<br />
Ora è padre Ruggero a farci visita.<br />
L.M.<br />
foto di Luca Ceccacci - 60019.it<br />
Mediterraneo esaminati è sovra sfruttato, tanto<br />
che le catture sono diminuite. E, visto che gli italiani<br />
consumano la stessa quantità di pesce del<br />
1999, c’è bisogno di importare <strong>il</strong> 37 per cento in<br />
più di prodotto estero”.<br />
Dal 30 apr<strong>il</strong>e, secondo <strong>il</strong> “Fish dependance day”<br />
è finita dunque l’autosufficienza alimentare per <strong>il</strong><br />
pesce (in Spagna <strong>il</strong> pesce autoctono si esaurirà l’8<br />
maggio; in Portogallo <strong>il</strong> 26 apr<strong>il</strong>e; in Francia <strong>il</strong> 13<br />
giugno; in Germania <strong>il</strong> 27 apr<strong>il</strong>e; nel Regno Unito<br />
<strong>il</strong> 16 luglio), mentre a livello comunitario la data<br />
indicata è quella del 2 luglio.<br />
“Lo sforzo messo in atto negli ultimi 20 anni dai<br />
sistemi a <strong>tra</strong>ino ha superato la capacità di tenuta<br />
dell’ecosistema ed è ora di ripensare politiche<br />
e regole a partire dal centro e nord Adriatico -<br />
spiega Tonino Giardini, presidente di Coldiretti<br />
ImpresaPesca -. Serve un provvedimento d’urgenza<br />
per fermare la pesca dal 1° giugno al 30<br />
settembre che preveda la tutela della ristretta fascia<br />
costiera fino a 6 miglia, abbinato a un blocco<br />
delle attività delle imprese di pesca, almeno in<br />
Adriatico, per 30 o 60 giorni in base alla disponib<strong>il</strong>ità<br />
economica”.<br />
“Solo richiamandoci a un senso etico della pesca<br />
- conclude Giardini - potremo essere ascoltati e<br />
la nos<strong>tra</strong> attività condivisa e sostenuta dal cittadino<br />
e dal consumatore, e questo potrà avvenire,<br />
come è avvenuto in agricoltura, sposando politiche<br />
che tutti comprendono, che non siano vocate<br />
solo al profitto, in barba ad una corretta gestione<br />
del mare”.<br />
a cura di <strong>La</strong>ura Mandolini<br />
in questo numero<br />
Karol Wojtyla è Beato pagg. 8 - 9<br />
Le suore a Montale: dedizione e vivacità pag. 6
2<br />
5 maggio 2011<br />
attualità<br />
dal 4 maggio fisioterapisti ed infermieri in azione<br />
Più di una farmacia<br />
Non solo farmaci, ma anche alcune specifiche prestazioni sanitarie. Dal 4 maggio<br />
anche fisioterapisti e infermieri po<strong>tra</strong>nno svolgere servizi nelle farmacie,<br />
così come stab<strong>il</strong>ito da un decreto del ministero della Salute del 16 dicembre 2010<br />
che, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n° 90 del 14 apr<strong>il</strong>e 2011, entrerà appunto in<br />
vigore fra alcuni giorni. Con le nuove disposizioni, dunque, i farmacisti po<strong>tra</strong>nno<br />
organizzare alcune attività aggiuntive erogate da fisioterapisti e infermieri, e coordinarne<br />
<strong>il</strong> lavoro anche per interventi a domic<strong>il</strong>io. Ma senza che tutto ciò comporti<br />
costi aggiuntivi per la finanza pubblica, specifica <strong>il</strong> decreto.<br />
In particolare in farmacia si potrà andare per avere supporto di un infermiere in<br />
caso di auto-test, per effettuare medicazioni e “cicli inattivi in<strong>tra</strong>muscolo” – si<br />
legge sul sito del governo - accedere ad “attività concernenti l’educazione sanitaria<br />
e la partecipazione a programmi di consulting, anche personalizzato”. Le farmacie<br />
po<strong>tra</strong>nno anche organizzare “iniziative finalizzate a favorire l’aderenza dei malati<br />
alle terapie”. Inoltre, sempre gli infermieri, po<strong>tra</strong>nno svolgere sia in farmacia che<br />
a domic<strong>il</strong>io le prestazioni prescritte dal medico di base o dal pedia<strong>tra</strong>, sempre fra<br />
quelle effettuab<strong>il</strong>i autonomamente dal paziente. E ancora, sempre a domic<strong>il</strong>io, gli<br />
infermieri po<strong>tra</strong>nno partecipare ad iniziative per garantire l’uso corretto e appropriato<br />
dei medicinali.<br />
Per quanto riguarda invece i fisioterapisti, su prescrizione medica po<strong>tra</strong>nno<br />
stab<strong>il</strong>ire percorsi di prevenzione e riab<strong>il</strong>itazione, oltre che attività terapeutica<br />
per la “rieducazione funzionale delle disab<strong>il</strong>ità motorie, psicomotorie e cognitive<br />
e viscerali ut<strong>il</strong>izzando terapie manuali, massoterapiche ed occupazionali”, e<br />
infine po<strong>tra</strong>nno valutare gli effetti della terapia rispetto agli obbiettivi di recupero<br />
funzionale. Il decreto specifica inoltre che fisioterapisti ed infermieri devono<br />
essere in possesso di titolo ab<strong>il</strong>itante ed essere iscritti ai relativi albi professionali,<br />
mentre spetta al farmacista accertarsi del possesso dei requisiti da parte dei<br />
professionisti che coordinerà all’interno della farmacia, “avvalendosi, se necessario,<br />
degli ordini provinciali dei medici, dei collegi provinciali degli infermieri e<br />
delle associazioni più rappresentative dei fisioterapisti, così come individuate dal<br />
ministero della Salute”.<br />
Gina Pavone<br />
<strong>La</strong> Caritas sul ‘reato di immigrazione clandestina’<br />
Gli stati europei costruiscano una piattaforma<br />
comune sulla quale andare a ripensare le stesse<br />
leggi nazionali in tema di immigrazione, anche la stessa<br />
Bossi-Fini, e riformularle caratterizzandole anche per la<br />
singolarità di ogni stato”. È quanto ha affermato questo<br />
pomeriggio Vittorio Nozza, direttore della Caritas nazionale<br />
a margine dell’incontro sugli interventi anticrisi<br />
messi in campo dalle diocesi italiane commentando la<br />
bocciatura da parte della Corte di Giustizia dell’Unione<br />
europea del reato di clandestinità e i nuovi sbarchi.<br />
“Serve una base comune e che le leggi esistenti in ogni<br />
singolo stato siano poi riformulate alla luce di questa<br />
sentenza”. Dalla Caritas, aggiunge Nozza, c’è stata subito<br />
la massima disponib<strong>il</strong>ità attivando oltre alle Caritas di<br />
<strong>La</strong>mpedusa e sic<strong>il</strong>iane, anche circa 3m<strong>il</strong>a posti destinati<br />
all’accoglienza su tutto <strong>il</strong> territorio nazionale per rispondere<br />
all’emergenza sbarchi degli ultimi mesi, ma Nozza ci<br />
tiene a ribadire che l’impegno della Caritas e delle diocesi<br />
è “la c<strong>il</strong>iegina sulla torta”. “<strong>La</strong> nos<strong>tra</strong> disponib<strong>il</strong>ità c’è,<br />
ma vogliamo che sia un’aggiunta sull’esistente messo in<br />
campo dalle istituzioni”.<br />
L’istat monitora le difficoltà a tirare avanti in italia<br />
Le fatiche fam<strong>il</strong>iari<br />
Ancora una volta le famiglie italiane<br />
risultano in uno stato di sofferenza. I<br />
della Gran Bretagna e <strong>il</strong> 2,8 della Germania.<br />
Nel rapporto si sottolinea come<br />
nuclei fam<strong>il</strong>iari percepiscono un declino a subire le conseguenze maggiori della<br />
della loro condizione economica e non si scarsa attenzione della politica siano i<br />
riscon<strong>tra</strong>no politiche adeguate.<br />
più deboli: i bambini che nascono appar-<br />
Ci si chiede: fin quando le famiglie potengono spesso a famiglie monoreddito,<br />
<strong>tra</strong>nno continuare a essere una risorsa più povere delle altre; inoltre le mamme<br />
per <strong>il</strong> nostro tessuto sociale? <strong>La</strong> pressio- di frequente sono costrette a rinunciare<br />
ne subita è indicata da due r<strong>il</strong>evazioni, al lavoro perché in Italia ancora non at-<br />
rese pubbliche nel giro di pochi giorni. tecchisce un’idea adeguata di flessib<strong>il</strong>i-<br />
Da una parte l’Istat mos<strong>tra</strong> lo scoraggiatà. Come si può notare è un cane che si<br />
mento dei nuclei fam<strong>il</strong>iari nei confronti morde la coda.<br />
della propria situazione economica. I Il sistema di welfare italiano spesso tes-<br />
consumatori, dice un’indagine periodise le lodi delle nostre famiglie capaci di<br />
ca, esprimono giudizi negativi rispetto assistere gli anziani soli non autosuffi-<br />
alla situazione attuale e la loro fiducia cienti, capaci di ammortizzare gli effetti<br />
scende ancora più rapidamente quando della precarietà giovan<strong>il</strong>e mantenendo<br />
guardano al futuro: <strong>il</strong> saldo <strong>tra</strong> quelli che le spese dei propri figli che continuano<br />
rispondono in modo positivo e quelli che ad avere collaborazioni senza progetto,<br />
rispondono in modo negativo rispetto sovvenzionando le giovani coppie che al-<br />
alla propria situazione economica infattrimenti non riuscirebbero mai a dare un<br />
ti scende da – 43 a – 44 e la flessione è anticipo per acquistarsi una casa, oppu-<br />
ancora più ampia per le prospettive fure garantendo per loro nel con<strong>tra</strong>rre un<br />
ture (da –13 a –17), senza contare che <strong>il</strong> mutuo. Le stesse famiglie che poi aiuta-<br />
saldo delle risposte sulle opportunità di no i genitori ad accudire i figli, dato che<br />
risparmiare nei prossimi 12 mesi scende la scuola non ha gli stessi orari degli altri<br />
da –50 a –59.<br />
posti lavorativi.<br />
In sintesi l’Istituto di ricerca ribadisce le Gli ultimi dati sembrano r<strong>il</strong>evare una<br />
difficoltà per le famiglie di tirare avanti stanchezza, perché mancano un orien-<br />
la carretta in una situazione di crisi che tamento per <strong>il</strong> futuro e un sostegno nel<br />
non accenna a terminare, ma ciò che ri- presente. Viene <strong>il</strong> dubbio, però, che le<br />
sulta più grave è la visione pessimistica politiche per la famiglia, più che la logica<br />
per <strong>il</strong> futuro. Dall’al<strong>tra</strong> parte uno studio della sussidiarietà, seguano la logica del-<br />
dell’Ocse r<strong>il</strong>eva l’irrisorio investimento la deresponsab<strong>il</strong>izzazione. E purtroppo<br />
pubblico che l’Italia dedica alla fami- pare che ad un certo punto anche la faglia:<br />
nel nostro Paese è appena l’1,4% miglia inizi a sentire stanchezza.<br />
del P<strong>il</strong>, contro <strong>il</strong> 3,7 della Francia, <strong>il</strong> 3,6<br />
Andrea Casavecchia<br />
Bin <strong>La</strong>den è morto: quaLche idea<br />
<strong>La</strong> battaglia<br />
e la guerra<br />
<strong>il</strong> risultato più importante nella lotta al terrorismo. <strong>La</strong><br />
È battaglia non è finita, rimaniamo vig<strong>il</strong>i. <strong>La</strong> nos<strong>tra</strong> guerra<br />
non è contro l’islam”. Con queste parole <strong>il</strong> presidente americano<br />
Barack Obama ha annunciato alle prime ore di lunedì<br />
mattina l’uccisione del terrorista islamico Osama Bin <strong>La</strong>den.<br />
<strong>La</strong> morte è avvenuta durante un blitz, di 14 navy seals, nella<br />
città di Abbotabad, a circa 50 ch<strong>il</strong>ometri da Islamabad dove<br />
<strong>il</strong> leader di Al Qaeda si era rifugiato. Con lui sarebbero morti<br />
altri membri della sua famiglia. Appena saputa la notizia,<br />
migliaia di persone a Washington, New York e in altre città<br />
hanno festeggiato la morte di quello che gli americani consideravano<br />
<strong>il</strong> loro “peggior nemico”. Sui media campeggiano<br />
le foto del terrorista ucciso mentre i Capi di Stato di tutto <strong>il</strong><br />
mondo esprimono le loro congratulazioni. Da parte sua padre<br />
Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana,<br />
ha affermato che “Osama Bin <strong>La</strong>den ha avuto la gravissima<br />
responsab<strong>il</strong>ità di diffondere divisione e odio fra i popoli e<br />
di strumentalizzare le religioni a questo fine. Di fronte alla<br />
morte di un uomo, un cristiano non si rallegra mai, ma riflette<br />
sulle gravi responsab<strong>il</strong>ità di ognuno davanti a Dio e<br />
agli uomini, e spera e si impegna perché ogni evento non sia<br />
occasione per una crescita ulteriore dell’odio, ma della pace”.<br />
Sulla morte dello sceicco del terrore, abbiamo chiesto un<br />
parere a Riccardo Redaelli, direttore del “Middle East<br />
program” del <strong>La</strong>ndau Network-Centro Volta.<br />
Con l’uccisione di Osama Bin <strong>La</strong>den si chiude una caccia<br />
all’uomo iniziata l’11 settembre 2001, giorno dell’attacco<br />
alle Torri Gemelle. Che significato assume questa morte?<br />
È una morte dai molti significati: innanzitutto che siamo davanti<br />
ad una promessa mantenuta dagli Usa, quella di<br />
punire la mente degli attentati dell’11 settembre.<br />
In secondo luogo questo blitz dimos<strong>tra</strong> che la<br />
potenza statunitense, per quanto percepita<br />
come in declino, meno forte rispetto al passato,<br />
ha ancora un braccio lungo che sa<br />
colpire, che ha i mezzi umani, tecnologici<br />
ed economici, oltre che la pazienza, per<br />
dare una caccia all’uomo durata dieci<br />
anni e costata cifre esorbitanti.<br />
Cosa cambia ora per Al Qaeda?<br />
A livello operativo per Al Qaeda non<br />
moltissimo. L’organizzazione terroristica<br />
era cambiata molto rispetto a<br />
quando Bin <strong>La</strong>den la guidava in prima<br />
persona. Osama, infatti, aveva dei tempi<br />
di comunicazione lentissimi, perché<br />
non usava cellulari e tecnologie sim<strong>il</strong>i.<br />
Questa morte è, invece, un duro colpo che<br />
avrà un impatto notevolissimo sotto l’aspetto<br />
mediatico in quanto Al Qaeda è un gruppo che<br />
ha sempre puntato sul ritorno mediatico, con attentati<br />
spettacolari che hanno avuto effetti enormi sui<br />
media. Da questo punto di vista è una sconfitta molto seria.<br />
Come si riorganizzerà?<br />
Al Qaeda si è già riorganizzata dall’operazione “Enduring<br />
freedom” in Afghanistan diventando quasi un brand, un<br />
marchio, con un nucleo originale, ma con una ramificazione<br />
di cellule che vi si rifanno senza essere veramente coordinate.<br />
Penserei più ad un fattore imitativo: ci sono cellule nel<br />
Maghreb come anche in Europa che hanno solo un richiamo<br />
all’ideologia.<br />
Il blitz, nel cuore della città di Abbotabad in un compound<br />
fortificato, evidenzia forti complicità pakistane…<br />
Questa complicità colpisce più l’opinione pubblica che non<br />
gli esperti e le amminis<strong>tra</strong>zioni americane che sanno perfettamente<br />
che <strong>il</strong> Pakistan è stato contagiato da Al Qaeda. Del<br />
resto con <strong>il</strong> sostegno e l’appoggio Usa <strong>tra</strong> la fine degli anni<br />
’80 e l’inizio degli anni ’90, <strong>il</strong> Pakistan ha creato i talebani. I<br />
temib<strong>il</strong>i e potenti servizi segreti pakistani (Isi), questa è una<br />
cosa ben nota, non solo hanno responsab<strong>il</strong>ità ma sono connessi<br />
strettamente col radicalismo islamico. In Pakistan c’è<br />
un forte dualismo che vede da una parte un Governo civ<strong>il</strong>e,<br />
corrotto e inefficiente, molto poco all’altezza del problema,<br />
e dall’al<strong>tra</strong> le Forze armate che si sono ritirate dalla gestione<br />
del potere ma che non ammettono interferenze e che sanno<br />
che più di tanto non possono agire in quanto hanno al loro<br />
interno una forte componente islamista.<br />
Come pensa reagirà adesso <strong>il</strong> mondo musulmano? Ai<br />
suoi occhi Bin <strong>La</strong>den è un martire o un criminale?<br />
Va detto che Bin <strong>La</strong>den e Al Qaeda hanno perso parte di<br />
quell’appeal che avevano 10 anni fa. Il declino dell’islamismo<br />
radicale violento, cioè del terrorismo jihadista, è evidente in<br />
tutto <strong>il</strong> mondo musulmano. Molto spesso nel mondo arabo<br />
chi appoggia gli oppositori degli Usa lo fa non tanto perché<br />
sostiene Al Qaeda, quanto perché odia gli americani. In<br />
molti Paesi arabi moderati la morte di Bin <strong>La</strong>den è una buona<br />
notizia anche se ora bisogna temere qualche ritorsione e<br />
vendetta con cui cercheranno di rispondere.<br />
Perché Osama non è stato catturato vivo?<br />
Bisogna vedere se l’uccisione sia stata voluta o se piuttosto<br />
sia stata una conseguenza del blitz. Se la morte dovesse rivelarsi<br />
un’esecuzione non sarebbe una prova di forza ma di<br />
debolezza. <strong>La</strong> cattura, da vivo, avrebbe avuto un altro impatto.<br />
Ma forse gli Usa hanno scelto la soluzione più veloce, e<br />
meno prolungata diffic<strong>il</strong>e da gestire nel tempo successivo.<br />
Asteriski<br />
* IL PAPA: Wojtyla<br />
una roccia”. Oltre un m<strong>il</strong>ione<br />
e mezzo di persone<br />
da ogni parte del mondo,<br />
domenica 1 maggio, per la<br />
beatificazione di Giovanni<br />
Paolo II (servizio in altre<br />
pagine). Wojtyla è stato<br />
una roccia come Cristo lo<br />
ha voluto”, ha detto – fra<br />
l’altro – Benedetto XVI. Alcuni<br />
numeri dei mass-media:<br />
1.300 televisioni; 250<br />
radio; 700 le testate giornalistiche<br />
presenti; 230 i<br />
fotografi accreditati. Ma i<br />
due “nazionali”: “Corriere<br />
della Sera” e “Repubblica”<br />
non hanno neppure un<br />
titolino, in prima pagina,<br />
del 3 maggio 2011!<br />
* MONDO: libertà di stampa.<br />
“Negli ultimi anni è<br />
diminuito <strong>il</strong> numero di<br />
giornalisti uccisi in zone di<br />
guerra, mentre sta diventando<br />
sempre più diffic<strong>il</strong>e<br />
individuare i responsab<strong>il</strong>i<br />
delle uccisioni di giornalisti<br />
perpe<strong>tra</strong>te da bande<br />
criminali, gruppi armati,<br />
organizzazioni religiose<br />
o agenti statali”. Lo afferma<br />
Jean-François Julliard,<br />
segretario generale di Reporters<br />
sans Frontières.<br />
Oggi, per <strong>il</strong> decimo anno<br />
consecutivo, l’organizzazione<br />
presenta <strong>il</strong> rapporto<br />
2011 “Predatori della libertà<br />
di stampa”, e segnala<br />
che nel 2010 sono stati 57<br />
i giornalisti uccisi a causa<br />
del loro lavoro contro i 76<br />
del 2009. “Gli operatori dei<br />
media vengono assassinati<br />
soprattutto da criminali e<br />
<strong>tra</strong>fficanti di vario genere”,<br />
aggiunge <strong>il</strong> segretario.<br />
* SPAGNA eolico. Una città<br />
di 400.000 abitanti<br />
sarà “energizzata” con un<br />
impianto eolico inaugurato<br />
da Zapatero. Se non<br />
vogliamo fare la fine del<br />
Giappone, le vie naturali<br />
rimangono le vie più sicure<br />
per l’umanità; anche se<br />
alcuni ambientalisti sono<br />
fondamentalisti; ma, spesso,<br />
non si sa a quale fonte<br />
energetica agganciarsi.<br />
* BIN LADEN: come Robespierre.<br />
Robespierre è<br />
stato <strong>il</strong> terrorista della rivoluzione<br />
francese (1789).<br />
Ha instaurato <strong>il</strong> terrore con<br />
esecuzioni di massa alla<br />
ghigliottina; infine è stato<br />
ghigliottinato lui stesso.<br />
E’ successo così anche per<br />
Bin <strong>La</strong>den, terrorista per<br />
10 anni (2001-2011), ucciso<br />
come lui uccideva gli altri.<br />
Ha ragione la Bibbia: “Ha<br />
scavato la fossa per gli altri,<br />
ma dentro c’è cascato<br />
lui”!<br />
* MARCHE: blu. Confermate<br />
le Bandiere Blu in 16 località<br />
marchigiane, da Gabicce<br />
a San Benedetto: Gabicce<br />
mare, Pesaro, Fano, Mondolfo-Marotta,<br />
Senigallia,<br />
Portonovo, Sirolo, Numana,<br />
Porto Recanati, Porto<br />
Potenza Picena, Civitanova<br />
Marche, Porto Sant’Elpidio,<br />
Porto San Giorgio, Cupra<br />
Marittima, Grottammare,<br />
San Benedetto. Senigallia è<br />
alla 15 a bandiera.<br />
* OSTRA E RIPE: insieme.<br />
Sarà istituito un servizio<br />
di polizia rurale fra i due<br />
Comuni con l’obiettivo di<br />
governare <strong>il</strong> territorio, <strong>tra</strong>ttare<br />
<strong>il</strong> suolo con opportune<br />
arature, regimentare le<br />
acque, controllare i diserbanti.<br />
Giuseppe Cionchi
AMBIENTE Nella provincia di Ancona più differenziata<br />
Meno rifiuti<br />
Nella provincia di Ancona cala la produzione<br />
dei rifiuti pro capite , dai 575<br />
ch<strong>il</strong>ogrammi del 2007 ai 505 del 2010 , e<br />
raddoppia la raccolta differenziata, dal 22<br />
al 45 per cento . Il risultato è una drastica<br />
diminuzione dei conferimenti in discarica<br />
che passano da 210 m<strong>il</strong>a a 153 tonnellate.<br />
È quanto emerso nel corso dell’ultima<br />
Conferenza delle autonomie locali, in cui<br />
la presidente della Provincia di Ancona<br />
Patrizia Casagrande e l’assessore all’Ambiente<br />
Marcello Mariani hanno presentato<br />
ai Comuni lo stato di attuazione del<br />
ciclo dei rifiuti. Dati che lasciano ben<br />
sperare per <strong>il</strong> raggiungimento degli obiettivi<br />
di legge che fissano al 65 per cento la<br />
soglia minima della raccolta differenziata<br />
entro <strong>il</strong> 31 dicembre 2012.<br />
In un territorio che da anni dà prova di<br />
virtuosità nelle realtà comunali più piccole,<br />
incoraggianti appaiono i risultati conseguiti<br />
da città come Ancona (50,72%),<br />
Senigallia (58,40%) e Jesi (51,21%) . In<br />
generale, nel 2010, sono state recuperate<br />
oltre 6 m<strong>il</strong>a tonnellate di plastica, 26<br />
m<strong>il</strong>a di carta e cartone, più di 41 m<strong>il</strong>a di<br />
rifiuti organici . Grazie al riciclo di queste<br />
materie si sono avuti effetti positivi per<br />
l’economia e minori emissioni di CO2 per<br />
oltre 75 m<strong>il</strong>a tonnellate, equivalenti a 107<br />
m<strong>il</strong>a alberi . Buona la performance per<br />
ciò che riguarda i costi gestionali pro capite<br />
che si attestano sulla cifra dei 76 euro<br />
annui contro i 130 della media nazionale .<br />
“Siamo soddisfatti - afferma la presidente<br />
Patrizia Casagrande - ma non abbassiamo<br />
la guardia. <strong>La</strong> pianificazione provinciale<br />
sta dando risultati importanti anche gra-<br />
zie a progetti e campagne di sensib<strong>il</strong>izzazione<br />
mirate come quella degli eco-pannolini<br />
e del compostaggio domestico. In<br />
questi anni, <strong>il</strong> nostro territorio è cresciuto<br />
molto sotto l’aspetto della cultura ambientale<br />
e si sono moltiplicate pratiche di<br />
sostenib<strong>il</strong>ità come <strong>il</strong> riciclo, <strong>il</strong> risparmio<br />
energetico e l’oculata gestione dei beni<br />
comuni. Segno che quando l’amminis<strong>tra</strong>zione<br />
fornisce strumenti e certezze, i cittadini<br />
rispondono positivamente a politiche<br />
che, spesso, richiedono cambiamenti<br />
begli st<strong>il</strong>i di vita e consumo”.<br />
Se <strong>il</strong> potenziamento della raccolta differenziata<br />
at<strong>tra</strong>verso l’estensione del “porta<br />
a porta” resta l’impegno per raggiungere<br />
l’obiettivo “rifiuti zero” , l’attenzione si<br />
sposta ora verso <strong>il</strong> potenziamento dell’impiantistica<br />
per ciò che riguarda <strong>il</strong><br />
recupero. “<strong>La</strong> parole d’ordine - afferma<br />
l’assessore Mariani - deve essere più recupero<br />
meno rifiuti in discarica. Ciò è<br />
possib<strong>il</strong>e con la diffusione della raccolta<br />
differenziata spinta e con la realizzazione<br />
della necessaria impiantistica”. Oggi, nel<br />
territorio, è presente un unico impianto<br />
di <strong>tra</strong>ttamento della frazione umida<br />
a Corinaldo. “I consorzi Cir33 e Conero<br />
Ambiente - continua Mariani - dovranno<br />
realizzare entro <strong>il</strong> 31 dicembre<br />
2013, data in cui scadrà la proroga per <strong>il</strong><br />
conferimento in discarica dei rifiuti non<br />
<strong>tra</strong>ttati, l’impiantistica per <strong>il</strong> <strong>tra</strong>ttamento<br />
della frazione secca e implementare quella<br />
della frazione umida anche at<strong>tra</strong>verso<br />
<strong>il</strong> recupero del metano, oggi disperso in<br />
atmosfera, e la produzione di energia”. S.M.<br />
L’8 maggio è la “Festa dei piccoli comuni”<br />
Partono dalla Provincia di Macerata i festeggiamenti per l’VIII edizione di Voler Bene all’Italia, la festa dei<br />
piccoli comuni che sarà celebrata l’8 maggio. Una grande giornata corale promossa da Legambiente in collaborazione<br />
con Enel Green Power e realizzata sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, per valorizzare<br />
e celebrare le risorse dei nostri borghi, le loro <strong>tra</strong>dizioni, i tesori e i talenti nascosti, insieme alla loro<br />
capacità d’innovazione e di sv<strong>il</strong>uppo. Nelle Marche la giornata nazionale della PiccolaGrandeItalia è sostenuta da<br />
un vasto comitato promotore che vede la partecipazione di Upi, Anci, Uncem, Protezione Civ<strong>il</strong>e-Regione Marche<br />
e Coldiretti, a cui quest’anno si è unito per la prima volta l’Unpli (Unione Nazionale delle Pro Loco Italiane)<br />
Marche, con <strong>il</strong> patrocinio e contributo della Regione Marche, Giunta e Consiglio, della Camera di Commercio di<br />
Macerata e Fondazione Ca.Ri.Ma e con <strong>il</strong> patrocinio di Symbola Fondazione per le Qualità Italiane. Protagonisti<br />
della festa sono i Piccoli Comuni delle eccellenze, quelli che si distinguono per la gestione del territorio, la tutela<br />
della biodiversità, le fonti rinnovab<strong>il</strong>i e la gestione dei rifiuti. Sono infatti i Piccoli Comuni che formano una preziosa<br />
rete dove si intrecciano e vengono valorizzati i prodotti tipici, le <strong>tra</strong>dizioni, l’artigianato artistico, l’innovazione<br />
tecnologica e la soft economy, ma dove si investe anche in politiche di tutela del paesaggio e del patrimonio<br />
culturale, nonché nella promozione del turismo responsab<strong>il</strong>e.<br />
<strong>La</strong> presa di posizione dell’Avis provinciale di Ancona<br />
A Camerano, la festa dei lavoratori<br />
Maggio Acli<br />
Si è tenuto anche quest’anno<br />
in località Aspio<br />
di Camerano <strong>il</strong> <strong>tra</strong>dizionale<br />
Primo Maggio delle Acli<br />
marchigiane. Nell’intervento<br />
che ha aperto la giornata,<br />
alla presenza di centinaia di<br />
aclisti, <strong>il</strong> presidente regionale<br />
delle Acli, Marco Moroni,<br />
ha affrontato vari temi.<br />
Ha iniziato sottolineando la<br />
novità delle manifestazioni<br />
promosse non molti giorni<br />
fa da migliaia di giovani in<br />
numerose piazze d’Italia con<br />
lo slogan “Il nostro tempo è<br />
adesso: la vita non aspetta”.<br />
<strong>La</strong> disoccupazione giovan<strong>il</strong>e,<br />
insieme con la questione<br />
educativa sulla quale giustamente<br />
stanno insistendo<br />
i Vescovi, è una delle grandi<br />
emergenze dell’Italia di oggi.<br />
“Un Paese che non offre un<br />
futuro ai giovani - ha detto<br />
Moroni - è un Paese che<br />
non ha futuro”. <strong>La</strong> situazione<br />
economica del nostro<br />
Paese resta grave. I dati periodicamente<br />
resti noti dall’Istat<br />
dimos<strong>tra</strong>no che nella<br />
società italiana oggi vi sono<br />
larghe fasce di popolazione<br />
che fanno fatica a vivere in<br />
modo dignitoso. “I costi della<br />
crisi, dalla quale ancora<br />
non siamo usciti - ha detto<br />
Moroni - vengono pagati<br />
soprattutto dai lavoratori<br />
dipendenti, dalle famiglie<br />
monoreddito, dagli immigrati<br />
e dai giovani”. Molte<br />
famiglie si sono impoverite:<br />
lo dimos<strong>tra</strong> <strong>il</strong> fatto che negli<br />
ultimi anni i risparmi delle<br />
famiglie sono crollati. Infine,<br />
i consumi anche nel 2011<br />
continuano a non riprendersi:<br />
è un segno evidente delel<br />
difficoltà di tante famiglie.<br />
Che questa situazione sia<br />
profondamente ingiusta e<br />
quindi inaccettab<strong>il</strong>e lo ha<br />
detto con chiarezza <strong>il</strong> Papa<br />
in un discorso pronunciato<br />
in occasione del trentennale<br />
della visita di Paolo VI alle<br />
Acciaierie di Terni. Moroni<br />
ha chiuso <strong>il</strong> suo intervento<br />
con un accenno al Congresso<br />
Eucaristico Nazionale e<br />
invitando gli aclisti a riflettere<br />
sulle relazioni fra l’eucarestia<br />
e la vita quotidiana.<br />
Al termine della mattinata<br />
è stato assegnato <strong>il</strong> Premio<br />
Cultura della solidarietà<br />
“Bruno Regini”, quest’anno<br />
attribuito a Roberto Zazzetti,<br />
che, dopo essere stato vittima<br />
di un incidente s<strong>tra</strong>dale,<br />
ha dedicato tutta la sua vita<br />
ai paraplegici ed ai portatori<br />
di handicap, diventandone <strong>il</strong><br />
rappresentante anche in importanti<br />
sede istituzionali.<br />
Nuovo Consiglio di amminis<strong>tra</strong>zione<br />
Carenze di personale Vertici dell’Asa<br />
L ’Avis provinciale di Ancona interviene mandato di esplorare nuove s<strong>tra</strong>de, sino ad<br />
sulla carenza di personale sanitario in arrivare alla raccolta associativa al fine di L ’Assemblea dei soci<br />
aderenti alla Società<br />
per la sua preziosa attività<br />
che ha dato all’A.S.A., sia<br />
diversi centri <strong>tra</strong>sfusionali in cui si raccol- tamponare o sopperire le problematiche “Azienda Servizi Ambien- nel periodo in cui ha ricogono<br />
le donazioni di sangue e sull’ “incom- r<strong>il</strong>evate, in attesa che la politica sanitaria tali s.r.l.” (A.S.A. s.r.l.) si perto la carica di A.D. che<br />
piuta autonomia strutturale” del Diparti- risolva <strong>il</strong> problema. Il tutto, mantenendo è riunita presso la Sala in quello di presidente delmento<br />
di medicina <strong>tra</strong>sfusionale chiedendo, inalterata la convinzione che <strong>il</strong> modello da Cons<strong>il</strong>iare “A. Ciani” del la Società. Ha augurato ai<br />
con forza, alla politica regionale di risolvere priv<strong>il</strong>egiare sia quello attuale, che prevede Comune di Corinaldo, per nuovi eletti un buon lavo-<br />
la situazione in tempi rapidi e certi.<br />
la separazione e specializzazione dei ruo- <strong>il</strong> rinnovo del Consiglio di ro, con la certezza che sa-<br />
“Constatando che <strong>il</strong> problema della carenza li, con <strong>il</strong> compito di raccolta assegnato alla Amminis<strong>tra</strong>zione giunto pranno condurre la Socie-<br />
di personale sanitario, esploso negli ultimi struttura dei centri <strong>tra</strong>sfusionali e <strong>il</strong> ruo- alla scadenza del termità verso nuovi e rinnovati<br />
mesi nella nos<strong>tra</strong> provincia – denuncia <strong>il</strong> lo di promozione all’Avis”. <strong>La</strong> posizione è ne, ai sensi dell’art. 2383 <strong>tra</strong>guardi, consapevole che<br />
presidente dell’Avis provinciale di Ancona emersa nel corso dell’assemblea dei delegati del codice civ<strong>il</strong>e. Alla pre- ciò comporterà benefici<br />
Fabrizio Discepoli - ha messo in crisi di- delle 39 Avis comunali, in rappresentanza sidenza è stato nomina- economici e soprattutto<br />
versi centri <strong>tra</strong>sfusionali, che a tutt’oggi ri- dei 16.790 donatori della provincia di Anto Em<strong>il</strong>io Pierantognetti ambientali alle popolaschiano<br />
la chiusura o <strong>il</strong> non accreditamento cona, riunitasi <strong>il</strong> 27 marzo scorso ad Arce- (foto) consigliere uscente zioni degli undici Comuni<br />
europeo che andrà fatto entro l’anno 2012, via. In quella sede erano presenti anche i nonché già Vicesindaco soci.<br />
e ritenendo che l’incompiuta autonomia Consiglieri regionali Giancarli e <strong>La</strong>tini ed <strong>il</strong> nel 1° mandato Scattolini.<br />
Ilario Taus<br />
strutturale del Dipartimento da parte della Consigliere provinciale Balducci, che han- Pierantognetti suben<strong>tra</strong> a<br />
politica regionale, sia un sicuro limite per no riconosciuto <strong>il</strong> valore delle Avis ed han- Tonino Dominici, che ha<br />
approcciare nel modo più efficiente ed effino raccolto le problematiche evidenziate. lasciato l’incarico per imcace<br />
possib<strong>il</strong>e tale problematica: chiediamo Con l’occasione sono stati messi in luce, pegni professionali. Il vice<br />
urgentemente e risolutamente di completa- dall’altro lato, anche i risultati positivi ot- presidente è Roberto Nore<br />
<strong>il</strong> suddetto iter”. <strong>La</strong> mancanza di persotenuti con l’avvento del Dipartimento, recerino, delegato del Conale<br />
medico e paramedico addetto alla raclativamente al miglioramento della qualità mune di Senigallia, <strong>il</strong> terzo<br />
colta, in alcuni casi, provoca <strong>il</strong> rinvio delle del sangue raccolto ed al raggiungimento consigliere è <strong>il</strong> corinaldese<br />
sedute di prelievo o la formazione di liste di dell’autosufficienza regionale: oltre 100.000 Bernardo Biagini. Il sin-<br />
attesa dei donatori, e ciò rischia di minare i infatti, le donazioni nel 2010, delle quali daco Scattolini ha comu-<br />
buoni risultati raggiunti sul numero di do- 35.987 nella provincia di Ancona, con un nicato le nuove nomine al<br />
nazioni nel 2010.<br />
sostanziale risparmio economico per la col- Consiglio comunale, nella<br />
“Qualora l’attuale situazione non abbia solulettività marchigiana, derivante dalle siner- seduta del 28 apr<strong>il</strong>e c.m.<br />
zione positiva in tempi rapidi e certi - congie tecniche operative e associative attivate. ed ha ringraziato <strong>il</strong> presitinua<br />
Discepoli - l’Avis provinciale ha avuto<br />
Monica Cerioni dente uscente Dominici<br />
5 maggio 2011 3<br />
enti locali<br />
Block Notes<br />
Fiere Marche<br />
Si chiama “Fiere delle<br />
Marche spa” <strong>il</strong> nuovo sistema<br />
fieristico regionale<br />
diffuso. Confermati i tre<br />
principali appuntamenti<br />
regionali, ma sono in fase<br />
di studio progetti per fiere<br />
legate alle produzioni<br />
dei distretti marchigiani.<br />
Non erano mancate, nei<br />
mesi scorsi, le polemiche<br />
sul destino della Fiera di<br />
Ancona sul riordino del<br />
sistema fieristico regionale.<br />
Riorganizzazione che<br />
ora diventa una realtà<br />
di fatto con la nascita di<br />
“Fiere delle Marche spa”,<br />
un sistema diffuso (ma<br />
soggetto economico unico)<br />
che punterà a valorizzare<br />
le produzioni del territorio.<br />
Dando così <strong>il</strong> via,<br />
secondo <strong>il</strong> governatore<br />
delle Marche Gian Mario<br />
Spacca, ad una “nuova f<strong>il</strong>osofia”.<br />
“<strong>La</strong> Regione non<br />
deve farsi imprenditrice,<br />
ma sostenere la creatività<br />
degli imprenditori del<br />
territorio”. Ecco perché,<br />
prosegue Spacca, “<strong>il</strong> legame<br />
<strong>tra</strong> distretti e produzioni<br />
viene valorizzato<br />
con questo nuovo sistema<br />
fieristico. Non più legato<br />
ai padiglioni, ma ai bisogni<br />
delle comunità produttive<br />
ed al marketing<br />
rivolto ai mercati esteri<br />
ed interni”.<br />
<strong>La</strong> vera novità è però la<br />
privatizzazione del sistema<br />
fieristico regionale,<br />
costituito con un capitale<br />
sociale di partenza di 1<br />
m<strong>il</strong>ione di euro e ut<strong>il</strong>izzando<br />
come “veicolo” la<br />
Fiera di Pesaro, che è al<br />
momento socio di maggioranza<br />
con 450m<strong>il</strong>a<br />
euro, mentre <strong>il</strong> socio<br />
privato è al momento<br />
presente con <strong>il</strong> 40% delle<br />
quote. <strong>La</strong> privatizzazione,<br />
secondo Spacca, “rien<strong>tra</strong><br />
in una logica di semplificazione<br />
che porterà la<br />
Regione ad avere un ruolo<br />
di sostegno e monitoraggio”.<br />
Il partner privato<br />
sarà la Alfad di Mario<br />
Formica, marchigiano (è<br />
nato a Piobbico) ma da<br />
anni operante a livello<br />
nazionale ed internazionale,<br />
occupandosi di servizi<br />
fieristici integrati ed<br />
allestimenti.<br />
“Sarà una privatizzazione<br />
vera – sostiene Formica –<br />
perché dal 2013 potremo<br />
diventare socio di maggioranza<br />
di Fiere delle<br />
Marche con <strong>il</strong> 51% di capitale<br />
sociale, mentre per <strong>il</strong><br />
2014 potremmo arrivare<br />
al 70%”. L’inizio delle attività<br />
del sistema fieristico<br />
diffuso delle Marche<br />
è previsto nel 2012, e<br />
verranno mantenute le<br />
tre principali esposizioni<br />
(Salone del Mob<strong>il</strong>e a<br />
Pesaro, Fiera della Pesca<br />
ad Ancona e Fiera F<strong>il</strong>iera<br />
della Calzatura a Civitanova).<br />
Ma sono in fase di<br />
studio progetti legati alle<br />
vocazioni industriali dei<br />
distretti del territorio. Ed<strong>il</strong>izia,<br />
energie rinnovab<strong>il</strong>i,<br />
ceramiche artistiche, argenteria,<br />
pelletteria, nautica.<br />
“<strong>La</strong> nuova fiera diffusa<br />
dovrà dare risposte<br />
al territorio, e per questo<br />
auspico la partecipazione<br />
delle cinque Camere di<br />
Commercio delle Marche,<br />
in un’ottica di collaborazione<br />
reciproca”.
4<br />
5 maggio 2011<br />
Senigallia<br />
<strong>La</strong> proposta di Confartigianato per l’area Sacelit<br />
la ‘torre’ della città<br />
R<strong>il</strong>ancio del turismo e valorizzazione<br />
del centro storico.<br />
Sono queste le priorità<br />
individuate da Confartigianato.<br />
L’associazione, prima in Provincia<br />
e in Regione per numero di<br />
soci iscritti, dà <strong>voce</strong> alle esigenze<br />
e alle istanze degli artigiani<br />
e delle micro e piccole attività<br />
produttive del distretto e ritiene<br />
che le priorità indicate dal<br />
Sindaco siano tutte da “inserire<br />
in agenda” in quanto capaci di<br />
contribuire concretamente allo<br />
sv<strong>il</strong>uppo della città e del territorio.<br />
‘Confartigianato - dice<br />
<strong>il</strong> segretario Giacomo Cicconi<br />
Massi - da tempo afferma che<br />
un canale efficace alla fine della<br />
crescita di Senigallia e del suo<br />
distretto passa per <strong>il</strong> potenziamento<br />
dell’offerta turistica e annota<br />
con favore quanto proprio<br />
verso questa direzione siano indirizzati<br />
molti dei progetti proposti<br />
dal Sindaco Mangialardi e<br />
condivisi dalla Confartigianato:<br />
dalla riconferma di eventi<br />
che da anni attirano visitatori<br />
alcuni dei quali organizzati da<br />
Confartigianato, allo studio di<br />
nuove aree a destinazione turistica,<br />
come <strong>il</strong> nuovo quartiere<br />
residenziale che sorgerà presso<br />
l’area dismessa della ex-Sacelit’.<br />
Confartigianato a tal proposito<br />
propone alla Amminis<strong>tra</strong>zione<br />
Comunale di valorizzare la ciminiera<br />
che svetta sulle ceneri<br />
della ex-Sacelit <strong>tra</strong>sformandola<br />
in una torre panoramica, alta<br />
quaranta metri. Ogni città ha<br />
un simbolo, Senigallia ha già la<br />
Rotonda e la Rocca Roveresca,<br />
ma la torre potrebbe aggiunger-<br />
Notizie della settimaNa<br />
Succede a Senigallia<br />
* Raffica di furti <strong>tra</strong> sabato e domenica scorsi,<br />
quando <strong>il</strong> colpo più grosso è avvenuto nell’enoteca<br />
Barzetti in via Ars<strong>il</strong>li, in pieno centro storico.<br />
Non è chiaro se l’intrusione nell’enoteca sia avvenuta<br />
sabato o domenica notte. Il titolare si è infatti<br />
accorto solo al momento di riaprire l’attività,<br />
dopo la chiusura di sabato pomeriggio. I ladri<br />
sono passati forzando una porta che dà sul retro<br />
della bottega e si sono impossessati di alcolici per<br />
un valore di circa 3.000 euro.<br />
* Bandiera Blu d’Europa aggiudicata. Per <strong>il</strong><br />
15° anno consecutivo la spiaggia di velluto è<br />
stata annoverata <strong>tra</strong> le migliori del vecchio<br />
continente. E’ arrivato l’invito al sindaco, per<br />
presentarsi martedì 10 maggio a Roma a ritirare<br />
l’ambito vess<strong>il</strong>lo. “E’ grande la soddisfazione<br />
– commenta Maurizio Mangialardi -, c’erano tutte<br />
le condizioni perché questo riconoscimento ci<br />
venisse riconfermato anche quest’anno”.<br />
* Il blocco del <strong>tra</strong>ffico si è concluso con 2 solo<br />
multe, 25 giornate di smog ma un mese di<br />
apr<strong>il</strong>e senza sforamenti. Disciplinati quindi gli<br />
automob<strong>il</strong>isti, <strong>tra</strong>nne due che hanno dovuto pagare<br />
155 euro per aver circolato con veicoli inibiti<br />
al <strong>tra</strong>nsito. Il divieto di circolare ha interessato<br />
55 giornate, monitorate at<strong>tra</strong>verso 42 servizi di<br />
controllo da parte della polizia municipale che ha<br />
fermato 296 veicoli.<br />
* L’Associazione ricreativa culturale e sociale<br />
‘Cesano Per’ a.s.d. ringrazia tutti coloro che<br />
hanno partecipato sabato pomeriggio 30 apr<strong>il</strong>e<br />
all’inaugurazione dell’area giochi dell’oratorio<br />
di Cesano. Nonostante <strong>il</strong> maltempo, grazie<br />
alle famiglie intervenute e ai tanti bambini che<br />
hanno affollato l’oratorio, si è <strong>tra</strong>scorso un pomeriggio<br />
di festa, inaugurando <strong>il</strong> nuovo spazio del<br />
giardino della Chiesa dedicato ai giochi.<br />
* “<strong>La</strong> Direzione della Zona Territoriale n. 4<br />
comunica l’assunzione a tempo indeterminato,<br />
con decorrenza 2 maggio 2011, della D.ssa<br />
S<strong>il</strong>via R<strong>il</strong>li, vincitrice di apposito concorso pubblico<br />
espletato nella Zona Territoriale senigalliese.<br />
<strong>La</strong> D.ssa R<strong>il</strong>li opera nel prof<strong>il</strong>o professionale<br />
di “Dirigente Medico di Malattie Metaboliche e<br />
Diabetologia” e si occupa, ambulatorialmente,<br />
anche di Endocrinologia. Era questo un impegno<br />
assunto dall’attuale Direzione fin dal suo insediamento;<br />
due gli obiettivi raggiunti: un qualificato<br />
supporto alla Diabetologia e la soluzione di varie<br />
problematiche di natura endocrinologica”.<br />
si a questa rassegna di immagini<br />
e assurgere a ulteriore segno<br />
della città. Dalla sua sommità<br />
si potrebbero ammirare tutte<br />
le bellezze, dal mare ai borghi<br />
dell’entroterra che circondano<br />
Senigallia. Una visione altrimenti<br />
preclusa, eppure di sicuro<br />
impatto su un potenziale<br />
visitatore. <strong>La</strong> visita alla Torre<br />
andrebbe inserita nel percorso<br />
turistico cittadino e offrirebbe,<br />
oltre a una impagab<strong>il</strong>e panorama,<br />
anche un momento di riflessione<br />
e memoria sul passato<br />
di Senigallia, sull’operosità che<br />
da sempre con<strong>tra</strong>ddistingue<br />
questo territorio, che del lavoro<br />
delle mani ha fatto tesoro e<br />
sv<strong>il</strong>uppo. Così come potrebbero<br />
essere valorizzati anche i<br />
reperti archeologici che piano<br />
piano stanno emergendo all’interno<br />
di alcuni cantieri della<br />
città.<br />
Paola Mengarelli<br />
a deNti stretti<br />
Vongole<br />
Raccolta fondi per defibr<strong>il</strong>latori<br />
Ore per la vita<br />
Una nuova operazione di con<strong>tra</strong>sto<br />
alla pesca abusiva è stata<br />
messa in atto nella mattina<br />
di venerdì 22 apr<strong>il</strong>e scorso dalla<br />
Guardia Costiera di Ancona e<br />
dai dipartimenti decen<strong>tra</strong>ti, <strong>tra</strong><br />
cui Senigallia. All’alba è scattata<br />
l’operazione, disposta dalla<br />
Capitaneria di porto di Ancona:<br />
a seguito di appostamenti e<br />
mirate verifiche, condotte anche<br />
nei giorni scorsi, è stata colta<br />
in flagrante una vongolara che<br />
nelle acque di Senigallia si era<br />
accaparrata più pescato del<br />
massimo giornaliero consentito.<br />
Dopo la constatazione dell’infrazione,<br />
è stata comminata la<br />
sanzione amminis<strong>tra</strong>tiva pari a<br />
2.000 euro di multa e <strong>il</strong> sequestro<br />
di 60 sacchi di vongole per<br />
un totale di circa 600 Kg. I molluschi<br />
sono poi stati rigettati in<br />
mare in quanto ancora vivi.<br />
E non è tutto. Nuovi controlli<br />
nelle acque di Senigallia contro<br />
la pesca abusiva e ancora<br />
sequestri di pescato. Nella<br />
mattinata di lunedì 2 maggio,<br />
la Guardia Costiera ha seques<strong>tra</strong>to<br />
ad un moto peschereccio<br />
presso <strong>il</strong> porto di Senigallia una<br />
quantità pari a 2 quintali di<br />
vongole.Continua dunque l’attività<br />
di controllo da parte dei<br />
m<strong>il</strong>itari della Guardia Costiera<br />
del Compartimento Marittimo<br />
di Ancona sulle quantità<br />
dipescato giornalieri che i motopescherecci<br />
riportano sulla<br />
terra ferma: in base alle norme,<br />
infatti, la quantità consentita<br />
è di 600 ch<strong>il</strong>ogrammi. Essendo<br />
ancora vive, le vongole confiscate<br />
sono state rigettate in mare,<br />
mentre a carico del Comandante<br />
dell’unità è stato sollevata<br />
una sanzione di 2000 euro.<br />
un arresto cardiaco si può sopravvivere.<br />
A A un soccorso in ritardo no.”<br />
Con questo slogan di immediata percezione<br />
l’Associazione onlus “Trenta ore per la vita”<br />
ha lanciato una campagna di sensib<strong>il</strong>izzazione<br />
diretta a promuovere una raccolta fondi<br />
per consentire l’acquisto e la donazione di<br />
uno o più defibr<strong>il</strong>latori in favore di scuole e<br />
impianti pubblici. L’iniziativa intende infatti<br />
sostenere <strong>il</strong> progetto “Otto minuti per la vita”,<br />
presentato dalla Croce Rossa Italiana con<br />
l’obiettivo appunto di incrementare la disponib<strong>il</strong>ità<br />
di attrezzature mediche salvavita, in<br />
particolare nelle scuole statali e nelle strutture<br />
sportive pubbliche. Più concretamente, si<br />
parla di defibr<strong>il</strong>latori ut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>i da personale<br />
non medico, ma anche di kit di primo intervento<br />
per la rianimazione.<br />
Il nome del progetto richiama <strong>il</strong> concetto<br />
per cui è assolutamente cruciale che <strong>il</strong> primo<br />
soccorso di rianimazione a persone colpite<br />
da arresto cardiaco venga prestato sul<br />
posto entro otto minuti, in attesa dell’arrivo<br />
dell’ambulanza. Proprio <strong>il</strong> rispetto di questo<br />
tempo può garantire all’infartuato la sopravvivenza.<br />
Il gazebo destinato a informare la cittadinanza<br />
e a favorire la raccolta fondi a Senigallia<br />
sarà collocato nella parte iniziale di corso<br />
II Giugno, di fronte alla piazzetta Doria, sia<br />
giovedì 5 che venerdì 6 maggio, sia al mattino<br />
(dalle ore 9,30 alle 12,30) che <strong>il</strong> pomeriggio<br />
(dalle ore 15,30 alle 19,30). Qui opererà<br />
anche personale del Comitato locale della<br />
Croce Rossa Italiana, che offrirà dimos<strong>tra</strong>zioni<br />
sul posto e soprattutto si è offerta di<br />
preparare adeguatamente in futuro <strong>il</strong> personale<br />
delle strutture che saranno beneficiarie<br />
delle donazioni, at<strong>tra</strong>verso corsi di formazione<br />
interamente gratuiti sulle manovre<br />
da compiere in caso di arresto cardiaco e su<br />
come eseguire una corretta defibr<strong>il</strong>lazione su<br />
adulti e bambini.<br />
M.B.<br />
a cura di Giuseppe Nicoli<br />
D<strong>il</strong>l’ al monc’ in piazza<br />
• In piazza Garibaldi, ed in altre vie dove<br />
c’è l’asfalto, ogni tanto si effettuano lavori<br />
di “tamponatura delle buche” con breccino<br />
e bitume. <strong>La</strong>vori che però lasciano <strong>il</strong> tempo<br />
che trovano perché, appunto, non sono definitivi.<br />
Occorrerebbe, specialmente in piazza<br />
Garibaldi, che è molto “battuta” e dove ogni<br />
giovedì c’è <strong>il</strong> mercato, provvedere ad una<br />
radicale nuova asfaltatura in modo che duri<br />
nel tempo.<br />
• Anche quest’anno, dal 1 al 4 maggio, c’è<br />
stato <strong>il</strong> consueto appuntamento con “Via<br />
Carducci in fiore”, organizzato dal Comune<br />
e dall’Expò Marche con la collaborazione<br />
della Confcommercio. <strong>La</strong> via è stata abbellita<br />
da addobbi di ogni genere, con esposizione<br />
di creazioni floreali. Ci sono state anche<br />
diverse iniziative sia gastronomiche che di<br />
spettacolo. A Porta <strong>La</strong>mbertina sono stati<br />
esposti anche alcuni lavori degli alunni della<br />
scuola primaria “Puccini”.<br />
Le Rodini ed una bella gita ad Arcevia<br />
tempo libero colorato<br />
Cosa c’è di più armonioso<br />
del verde della natura<br />
che si tocca all’orizzonte<br />
coll’azzurro del cielo..?<br />
Cosa c’è di più suggestivo<br />
di distendersi su un prato<br />
verde e perdere lo sguardo<br />
nell’immensità della<br />
natura circostante..?<br />
Cosa c’è di più gratificante<br />
di sentire i ringraziamenti<br />
in arabo, urdo o bangladeshi<br />
per essere lì in quel<br />
posto mai visitato prima..?<br />
Una giornata felice,<br />
diversa, in montagna, con<br />
i bambini e le mamme<br />
del Centro interculturale<br />
Le Rondini. 52 persone<br />
in partenza per Arcevia:<br />
zaino in spalla e pranzo al<br />
sacco, ognuno con le proprie<br />
ricchezze culinarie,<br />
che allo schiudersi dei coperchi,<br />
lasciano uscire intensi<br />
profumi di spezie. È<br />
così, incuriositi l’uno dell’altro,<br />
che si da inizio allo<br />
scambio di cibi e sapori…<br />
Dopo pranzo, una mamma<br />
suona <strong>il</strong> djembè, che<br />
ormai portiamo sempre<br />
con <strong>noi</strong>, un’ al<strong>tra</strong> batte le<br />
mani, un’al<strong>tra</strong> ancora segue<br />
<strong>il</strong> ritmo con la testa, e<br />
qualcuna timidamente si<br />
lascia andare nella danza.<br />
E cosa c’è di più tenero di<br />
veder passeggiare grandi<br />
e piccoli, insieme, mano<br />
nella mano lungo un’impervia<br />
salita..? E cosa c’è<br />
di più sorprendente di<br />
osservare ragazzi adolescenti<br />
con fiori in mano,<br />
Alla Rotonda un convegno regionale<br />
Sport e turismo<br />
Un argomento suggestivo<br />
in un ambiente<br />
affascinante, affidato a relatori<br />
di indubbio carisma<br />
e competenza. L’abbinamento<br />
<strong>tra</strong> “Sport e turismo”<br />
è sempre più attuale<br />
e imprescindib<strong>il</strong>e per valorizzare<br />
le risorse locali,<br />
offrire nuove possib<strong>il</strong>ità di<br />
sv<strong>il</strong>uppo e r<strong>il</strong>anciare l’economia<br />
in una congiuntura<br />
che risente ancora dei<br />
morsi della crisi ma a cui<br />
serve slancio per ripartire.<br />
Il turismo sportivo è<br />
argomento che si pone in<br />
maniera <strong>tra</strong>sversale, abbracciando<br />
vari ambiti e<br />
proponendosi come un<br />
prodotto nuovo e fresco,<br />
dalle grandi potenzialità:<br />
mettersi in posa per farsi<br />
fotografare..?<br />
E cosa c’è di più divertente<br />
di giocare con le proprie<br />
mamme, attente a che <strong>il</strong><br />
vento non scompigli i loro<br />
veli, a pallavolo..? Una<br />
giornata felice, conclusasi<br />
con un po’ di vento fresco<br />
che avrà portato ad ognuno<br />
spunti di riflessione<br />
sulla ricchezza dello stare<br />
insieme, e a <strong>noi</strong> che ogni<br />
volta proviamo stupore<br />
se quelle mamme desiderano<br />
quello che amiamo<br />
anche <strong>noi</strong>, la voglia di<br />
continuare a lavorare per<br />
<strong>il</strong> bene di ognuno.<br />
In questo periodo al Centro<br />
vogliamo dar spazio<br />
anche a loro, le mamme,<br />
vogliamo coinvolgerle di<br />
più nelle nostre attività,<br />
metterci in gioco assieme<br />
a loro, insegnargli l’italiano,<br />
scambiarci ricette<br />
di cucina, imparare <strong>noi</strong><br />
a suonare i djembè e a<br />
muoverci a ritmo coi loro<br />
passi. In questo periodo<br />
sentiamo l’urgenza di promuovere<br />
<strong>il</strong> superamento<br />
delle paure, dei pregiudizi<br />
e delle indifferenze… e<br />
vorremmo coinvolgere in<br />
questo più persone possib<strong>il</strong>i:<br />
ci troviamo tutti i<br />
lun-mar-gio-ven dalle ore<br />
15 alle 19 in p.zza Garibaldi,<br />
3 a Senigallia. Tel.<br />
340.3186057.<br />
Anna Del Moro<br />
<strong>La</strong>ura Gaggiottini<br />
ecco perché <strong>il</strong> Coni Marche,<br />
la Regione Marche,<br />
<strong>il</strong> Comune di Senigallia,<br />
la Provincia di Ancona e<br />
l’Istituto di Credito sportivo<br />
ne hanno condiviso<br />
l’importanza, organizzando<br />
un momento di approfondimento<br />
e confronto a<br />
360 gradi. Venerdì 6 maggio,<br />
la Rotonda sul mare<br />
di Senigallia ospita una<br />
convention dal sottotitolo<br />
“idee e opportunità per la<br />
promozione del territorio”<br />
muovendo dall’ovvia<br />
ma forte considerazione<br />
che “sport e turismo” aggreghino<br />
i benefici dell’attività<br />
motoria e i fattori<br />
culturali combinandoli a<br />
viaggi e soggiorni”.<br />
• Saranno in totale otto le strutture pubbliche<br />
a disposizione degli utenti che verranno<br />
collocate sulle spiagge libere per <strong>il</strong> ricovero<br />
notturno di ombrelloni ed altre attrezzature,<br />
come previsto dal nuovo Piano degli aren<strong>il</strong>i.<br />
Sei saranno collocate sulla spiaggia di ponente<br />
e due invece all’altezza di Marzocca.<br />
Le strutture saranno in materiale leggero e<br />
comunque saranno rimosse a fine stagione.<br />
<strong>La</strong> loro funzione sarà di rimessaggio delle<br />
attrezzature dei fruitori delle spiagge libere,<br />
che po<strong>tra</strong>nno riporle lì per riprenderle <strong>il</strong><br />
giorno dopo. Questo farà certamente piacere<br />
ai tanti pendolari che negli anni passati<br />
dovevano “piantare” giornalmente l’ombrellone<br />
od altro e quando andavano via toglierlo<br />
per poi riposizionarlo <strong>il</strong> giorno dopo o nei<br />
giorni successivi. Ciò era faticoso, specialmente<br />
per gli anziani e per chi aveva i bambini<br />
piccoli, in quanto già “appensantiti” da<br />
tante altre cose ut<strong>il</strong>i in spiaggia.
6<br />
5 maggio 2011<br />
chiesa<br />
Appunti<br />
di vita ecclesiale<br />
Al Portone di Senigallia, incontri sugli st<strong>il</strong>i di vita<br />
Venerdì 6 maggio: “Come cristiani di fronte all’acqua cosa<br />
dice la Bibbia. Salvatore Frigerio, monaco di Monte Giove,<br />
ore 21.00 presso i locali della parrocchia del Portone. Domenica<br />
15 maggio: “Come cittadini di fronte all’acqua, <strong>il</strong> referendum”,<br />
Daniele Mori referente di Senigallia “comitati per<br />
l’acqua pubblica”, ore 21.00 presso i locali della parrocchia<br />
del Portone.<br />
Vescovi al santuario di Santa Maria Goretti<br />
Nei mesi passati abbiamo incon<strong>tra</strong>to <strong>il</strong> <strong>Vescovo</strong> di Biella,<br />
Mons. Mana, che ha accompagnato un folto gruppo di suoi<br />
diocesani per “celebrare” davanti alla reliquia della Martire<br />
e presentare i suoi messaggi sempre più attuali. Nei giorni<br />
scorsi, Mons.Gerardo Rocconi - <strong>Vescovo</strong> di Jesi e corinaldese<br />
- ha accompagnato ancora una volta trenta comunicandi<br />
di S.Maria Nuova e genitori per un incontro spirituale con<br />
S.Messa. Il <strong>Vescovo</strong>, con <strong>il</strong> suo <strong>tra</strong>dizionale entusiasmo, ha<br />
presentato ai suoi diocesani gli insegnamenti della sua concittadina<br />
Martire e speciale patrona dei comunicandi e cresimandi.<br />
Con <strong>il</strong> <strong>Vescovo</strong> era presente – come ogni anno – <strong>il</strong><br />
parroco don Francesco Sabbatini. <strong>La</strong> serata non poteva finire<br />
che con una visita alla “Casa natale” di Marietta. Nei giorni<br />
scorsi, .Mons.Giovanni Tonucci, Arcivescovo di Loreto, ha<br />
presieduto <strong>il</strong> “Convegno dei Minis<strong>tra</strong>nti” delle diverse parrocchie<br />
della sua Diocesi, organizzato da don Andrea e padre<br />
Lorenzo. <strong>La</strong> Messa solenne del <strong>Vescovo</strong>, con le sue appropriate<br />
parole sui messaggi della nos<strong>tra</strong> Martire, è stata preceduta<br />
da un incontro formativo agli 80 ragazzi/e. Il pranzo si<br />
è consumato in un ristorante del centro e poi, come sempre,<br />
c’è stata la visita alla Casa natale. Nei prossimi giorni sono<br />
attesi dei ragazzi da Recanati, <strong>il</strong> Raduno “Movimento Fides e<br />
Vita”, dei gruppi da Torino, Corridonia e Agrate Brianza.<br />
don Franco Morico - rettore<br />
I vescovi marchigiani ai giovani<br />
L’appuntamento con la Giornata mondiale della Gioventù del<br />
prossimo agosto a Madrid, in Spagna, si avvicina. Per questo<br />
la pastorale giovan<strong>il</strong>e di Senigallia promuove alcuni incontri<br />
per preparare al meglio i partecipanti e per creare amicizia<br />
nel gruppo che si recherà in Spagna. Il prossimo appuntamento<br />
si terrà a Loreto, sabato 14 maggio 2011, dove alle<br />
21.00 i vescovi marchigiani consegneranno <strong>il</strong> loro mandato<br />
ai giovani in vista di questo importante appuntamento.<br />
Raccolta indumenti usati<br />
<strong>La</strong> Caritas raccoglie da anni vestiti usati, che, una volta ster<strong>il</strong>izzati,<br />
vengono messi a disposizione di quanti ne hanno<br />
necessità. A gestire questo servizio, detto “l’armadio degli<br />
abiti usati”, sono circa 30 volontari, che raccolgono, selezionano<br />
e distribuiscono i capi. Chi vuole accedere al servizio<br />
per prendere capi di abbigliamento può rivolgersi al Centro<br />
tutte le mattine dal lunedì al sabato (dalle 10 alle 12) e i pomeriggi<br />
di martedì e venerdì (dalle 17 alle 19). Ma non tutti<br />
i vestiti possono essere riut<strong>il</strong>izzati: fra i tanti ci sono anche<br />
s<strong>tra</strong>cci, abiti rotti che la Caritas è costretta a smaltire in discarica<br />
con costi elevatissimi, fac<strong>il</strong>mente eliminab<strong>il</strong>i se tutti<br />
coloro che decidono di donarli ai poveri facessero una prima<br />
cernita e portassero al Centro di Solidarietà solo indumenti<br />
in buono stato.<br />
diocesi Le Suore Francescane a Montale di Arcevia<br />
secoli di dedizione<br />
Era una giornata grigia, nebbiosa,<br />
fredda. E stavo uscendo, quando<br />
vidi due persone vestite di nero,<br />
infreddolite, che mi guardavano...<br />
Allora mi avvicinai e ci salutammo.<br />
Mi dissero che venivano da Roma,<br />
che erano le suore e che <strong>il</strong> parroco<br />
le aveva mandate a cercarmi.”<br />
<strong>La</strong> ‘maes<strong>tra</strong>’ Fulvia (giovanissima<br />
novantenne e frizzante icona della<br />
ridente località arceviese) rivive<br />
l’inizio dell’avventura spirituale<br />
ed etica di quelle sorelle, inviate in<br />
‘avanscoperta’ nei primi anni Sessanta<br />
a Montale, armate solo di fede<br />
coerente e di spirito francescano.<br />
Il loro pionierismo si sarebbe presto<br />
<strong>tra</strong>dotto in irrinunciab<strong>il</strong>e istituzione<br />
cittadina (“...certo che di sacrifici ne<br />
hanno fatti tanti!”) at<strong>tra</strong>verso le tappe<br />
di un’affinità progressivamente<br />
elettiva (“.... a poco a poco, tutta la<br />
polazione si diede da fare per procurare<br />
loro tutto ciò che non avevano<br />
e che era necessario.”<br />
Il “Ricordo della signora Fulvia” (insegnante<br />
mai andata in pensione...)<br />
costituisce la migliore recensione<br />
della Mos<strong>tra</strong> “Le Suore Francescane<br />
Missionarie del Sacro Cuore nel<br />
mondo”.<br />
In cifre, 150 anni vitali in chiave<br />
cattolica (dal greco ‘katholikòs’: universale).<br />
Ovvero “Il coraggio di una<br />
storia...che anima <strong>il</strong> presente”.<br />
A Montale di Arcevia, <strong>il</strong> tutto può<br />
essere sintetizzato nella foto che vi<br />
proponiamo: un’attualità vivida in<br />
cui l’umanità e la solidarietà sono<br />
intergenerazionali, nel segno del-<br />
Un nuovo importante tassello si inserisce<br />
nel recupero del patrimonio<br />
artistico senigalliese. <strong>La</strong> Diocesi<br />
di Senigallia ha infatti terminato <strong>il</strong> restauro<br />
manutentivo delle grandi porte<br />
lignee conservate nella Pinacoteca<br />
Diocesana, in Piazza Garibaldi. “Come<br />
è noto – spiega <strong>il</strong> delegato diocesano<br />
per i beni culturali don Domenico Pasquini<br />
– <strong>il</strong> museo diocesano trova sede<br />
all’interno dell’appartamento settecentesco<br />
al piano nob<strong>il</strong>e dell’Episcopio, un<br />
tempo dimora del Cardinale <strong>Vescovo</strong><br />
di Senigallia. Si <strong>tra</strong>tta di grandi ambienti,<br />
alcuni affrescati, e dove grandi<br />
porte lignee scandiscono l’avanzare<br />
delle sale”. L’inesorab<strong>il</strong>e <strong>tra</strong>scorrere<br />
del tempo, aveva dunque reso urgente<br />
l’amore e della donazione. <strong>La</strong> rassegna<br />
mette pienamente a fuoco quella<br />
Chiesa spesso “senza <strong>voce</strong>” o con<br />
<strong>voce</strong> fioca, la quale è all’opposto la<br />
Chiesa migliore, che è ‘persona vicino<br />
alla persona’, nella buona e nella<br />
cattiva sorte.<br />
A Montale, la Chiesa delle Suore<br />
Francescane opera dal 1965. Le<br />
prime furono suor Norberta e suor<br />
Venanzia. Dal 1977, ecco suor Anna<br />
Luisa, allora Madre Superiora oggi<br />
responsab<strong>il</strong>e della Scuola dell’Infanzia<br />
“Ferruccio Pasquini” (che ha <strong>il</strong><br />
nome del benemerito, <strong>il</strong> cui lascito<br />
vale sempre moltissimo per la comunità).<br />
Scolpiti nella memoria montalese<br />
rimangono i nomi di suor Lorenza<br />
(vulcanica e forte di quella simpatia<br />
formativa che solo dall’Altissimo<br />
poteva provenire), suor Massimina,<br />
suor Stefania, suor Cristina e, nel<br />
presente, suor Rosa<br />
Assunta (effervescente<br />
insegnante,<br />
solida, computerizzata<br />
e talmente polivalente<br />
dal dare <strong>il</strong><br />
passo ai tempi).<br />
Ogni artistico oggetto<br />
ed ogni peculiarità<br />
artigianale<br />
della mos<strong>tra</strong> rinviano<br />
al vissuto (ed<br />
al vivente) di Montale:<br />
dalla copripiside<br />
alla tenda, dal<br />
conopeo al sott<strong>il</strong>e<br />
ricamo dipinto,<br />
provvedere al restauro di queste porte,<br />
comprese le cornici e gli imbotti,<br />
in più punti assalite da insetti x<strong>il</strong>ofagi.<br />
“L’intervento in questione – puntualizza<br />
<strong>il</strong> Prof. Michele Papi titolare del<br />
laboratorio di restauro che ha condotto<br />
l’intervento, sotto la direzione della<br />
Soprintendenza di Urbino – ci ha visto<br />
operare con la rimozione delle impurità<br />
presenti sulle superfici. Si è quindi<br />
proceduto, <strong>tra</strong> l’altro, al consolidamento<br />
delle parti staticamente non coese, e<br />
quindi ad una accurata disinfestazione<br />
mediante imbibizione del supporto ed<br />
alla scrupolosa applicazione di idonei<br />
prodotti all’interno dei singoli fori dei<br />
tarli. L’intera superficie, al termine, è<br />
stata <strong>tra</strong>ttata con cere naturali”. Un<br />
dagli album fotografici alle dediche,<br />
dai disegni ai ringraziamenti (“...una<br />
vita passata ‘gratuitamente’ ad annunciare<br />
la parola e a concretizzare<br />
l’amore...”).<br />
Chi fortemente si è speso per gli<br />
altri non può essere dimenticato<br />
(un nome per tutti: Zelio Cinti). I<br />
momenti della vita sociale, specialmente<br />
quelli educativamente bas<strong>il</strong>ari,<br />
sono squisitamente incorniciati:<br />
<strong>il</strong> Coro, l’Oratorio, <strong>il</strong> Carnevale, <strong>il</strong><br />
Teatro, <strong>il</strong> Presepio...<br />
<strong>La</strong> coscienza (morale ed intellettiva)<br />
ed <strong>il</strong> senso di responsab<strong>il</strong>ità costituiscono<br />
la struttura portante. Ma non<br />
è <strong>il</strong> grigio della seriosità a imperare.<br />
Al<strong>tra</strong> è la ‘Chiave del Paradiso’:<br />
“Trova <strong>il</strong> tempo per pensare. Trova<br />
<strong>il</strong> tempo per ridere. E’ la fonte del<br />
potere. E’ <strong>il</strong> più grande potere della<br />
Terra!”<br />
Umberto Martinelli<br />
diocesi Un giorno da fornai alla scuola d’infanzia ‘Ada Bianchi’<br />
Bambini con le mani in pasta<br />
bambini della Scuola d’infanzia pari-<br />
I taria “Ada Bianchi” per una giorno si<br />
sono <strong>tra</strong>sformati in bravi “fornaretti” e<br />
hanno così imparato a fare <strong>il</strong> pane. E<br />
<strong>il</strong> prodotto del loro lavoro, a fine giornata,<br />
lo hanno anche mangiato. Una<br />
mattinata <strong>tra</strong> farina, acqua, lievito e<br />
mattarelli, sapientemente costruita da<br />
suor Mariaugusta e da tutte le maestre<br />
dell’Istituto di via Verdi. Grazie<br />
alla collaborazione dell’Istituto alberghiero<br />
“Panzini” e in<br />
particolare del prof.<br />
Samuele Servadio<br />
e, soprattutto, dello<br />
sponsor “Pasta della<br />
Pesa” è stata una<br />
giornata davvero<br />
speciale per i piccoli<br />
allievi della materna.<br />
I bambini (mezzani e<br />
grandi) hanno prima<br />
ascoltato e poi osservato<br />
con la massima<br />
attenzione tutto<br />
quanto avveniva<br />
davanti a loro occhi:<br />
farina, acqua, sale e<br />
anche un pizzico di zucchero, che da<br />
elementi singoli diventano una massa<br />
colorata e profumata (“come la pancia<br />
del mio babbo” ha sottolineato un<br />
bambino). E poi <strong>il</strong> grande stupore nel<br />
diocesi Restaurati gli storici portoni d’ingresso del palazzo vescov<strong>il</strong>e<br />
<strong>La</strong> Pinacoteca ancor più bella<br />
passaggio successivo, quando si crea<br />
la forma del pane e poi ancora <strong>il</strong> miracolo<br />
del pane e delle piadine fragranti<br />
che escono dal forno della loro scuola.<br />
Dopo la parte teorica e d’osservazione<br />
è iniziata la parte più esaltante<br />
della mattinata: i bambini muniti di<br />
grembiulino, cappello, piano di lavoro<br />
e mattarello hanno iniziato a lavorare<br />
gli ingredienti sempre sotto la guida<br />
del prof.Servadio, che li ha aiutati a<br />
creare la “fontana” con la farina da cui<br />
poi nasce l’impasto. Così ogni piccolo<br />
ha potuto, <strong>tra</strong> nuvole di farina e pezzi<br />
d’impasto fuori controllo, creare la<br />
sua piadina. Insomma un’al<strong>tra</strong> giornata<br />
davvero speciale per i bambini della<br />
“Ada Biachi”’, ancora frutto dell’infinito<br />
amore e della grande professionalità<br />
nei confronti del mondo dell’infanzia<br />
da parte di suor Mariaugusta, delle<br />
sue consorelle e di tutto <strong>il</strong> corpo insegnante.<br />
(foto di Andrea Ferreri)<br />
intervento urgente, reso possib<strong>il</strong>e dal<br />
contributo apportato dalla Fondazione<br />
Cassa di Risparmio di Jesi. “Non solo<br />
<strong>il</strong> prezioso contenuto della Pinacoteca,<br />
ma le stesse sale, arredi ed elementi<br />
mob<strong>il</strong>i presenti, costituiscono un insieme<br />
importante del percorso storico artistico<br />
offerto ai visitatori, e per <strong>il</strong> quale<br />
da anni come Diocesi, grazie anche all’apporto<br />
di mecenati pubblici e privati,<br />
stiamo lavorando”.<br />
<strong>La</strong> Pinacoteca Diocesana è aperta <strong>il</strong> sabato<br />
e la domenica con orario 9-12 e<br />
16 – 19 sempre ad ingresso gratuito.<br />
Per informazioni è possib<strong>il</strong>e telefonare<br />
al numero 071 60498/65758 oppure visitare<br />
<strong>il</strong> sito www.diocesisenigallia.it<br />
A.B.
Senigallia Sta per partire <strong>il</strong> corso base promosso dall’Iner Marche<br />
incontri sulla sessualità<br />
L ’Istituto per l’Educazione alla Sessualità ed alla Fert<strong>il</strong>ità Iner-Marche di<br />
Senigallia organizza <strong>il</strong> 19° corso base. L’impegno gratuito degli insegnanti<br />
non si limita solo all’insegnamento di una metodica ma anche a promuovere<br />
una cultura della sessualità umana vista nella sua interezza e nella sua bellezza.<br />
Scopo del corso è quello di insegnare a donne e a coppie a saper riconoscere i<br />
propri tempi di fert<strong>il</strong>ità e di ster<strong>il</strong>ità lungo <strong>il</strong> corso del ciclo femmin<strong>il</strong>e. At<strong>tra</strong>verso<br />
l’osservazione dei segni che <strong>il</strong> corpo della donna naturalmente mos<strong>tra</strong><br />
(muco cervicale, temperatura basale e collo dell’utero, insieme ad altri sintomi<br />
minori) e la corretta applicazione di specifiche regole, la donna sa con esattezza<br />
in quale fase del ciclo si trova. Durante questi incontri i partecipanti<br />
impareranno a capire la differenza <strong>tra</strong> mestruazioni e perdite ematiche, a riconoscere<br />
<strong>il</strong> momento dell’ovulazione, a capire quando inizia la fase post-ovulatoria,<br />
a comprendere perché i cicli non sono sempre di uguale durata, a saper<br />
prevedere con esattezza l’arrivo della mestruazione successiva, a sapere<br />
quando considerarsi potenzialmente in gravidanza e tanti altri aspetti della<br />
sessualità in materia di prevenzione e igiene. Al termine del corso la donna<br />
ha sufficienti elementi per iniziare la propria auto-osservazione e continuare<br />
con una breve consulenza personalizzata con l’insegnante di riferimento per<br />
verificare la correttezza di quanto sta facendo. Da come si può capire, viene<br />
offerta una possib<strong>il</strong>ità importante ed unica (<strong>il</strong> centro di Senigallia è l’unico per<br />
le Marche) che sicuramente accresce la consapevolezza di quello che la donna<br />
vive. Inoltre verranno affrontate tematiche riguardanti la sessualità di coppia:<br />
si cercherà di capire qual è <strong>il</strong> significato della sessualità umana e dell’atto coitale,<br />
quale letture di tipo umanistico e f<strong>il</strong>osofico si possono fare.<br />
Si toccherà <strong>il</strong> tema della relazione <strong>tra</strong> sessualità e procreazione responsab<strong>il</strong>e,<br />
agganciato al grande valore dell’autoconoscenza. Si comprenderà quale ricaduta<br />
ha, sulla vita di coppia, l’ut<strong>il</strong>izzo della metodica Roetzer, analizzandone<br />
gli aspetti pratici e sessuologici. Verranno affrontati gli aspetti etici e antropologici,<br />
anche alla luce del Magistero della Chiesa, cercando di sgomberare<br />
<strong>il</strong> campo da tanti malintesi che spesso prestano <strong>il</strong> fianco a tante critiche ingiustificate.<br />
Data di inizio del corso è <strong>il</strong> 6 maggio 2011 per cinque venerdì consecutivi,<br />
e si svolgerà presso la Casa della Gioventù di Senigallia, in Via Testaferrata<br />
13, con inizio alle ore 21.15. Per partecipare al corso, che è gratuito (sarà<br />
richiesto un piccolo rimborso spese ), è necessario iscriversi telefonando al<br />
Consultorio UCIPEM: 071.64860. Il corso è organizzato in collaborazione con<br />
<strong>il</strong> Consultorio UCIPEM e con <strong>il</strong> patrocinio dell’Azienda Sanitaria U.R. 4 delle<br />
Marche, avvalendosi dell’intervento di una ostetrica del Consultorio ASUR.<br />
Andrea Ippoliti e Elisabetta Olivi<br />
Sabato 7 maggio 2011, ore 17<br />
Incontro conclusivo<br />
della Scuola di formazione<br />
socio - politica<br />
Sabato prossimo 7 maggio, alle 17, presso la Casa della Giovengù di Senigallia<br />
si concluderà <strong>il</strong> nostro cammino, iniziato nel 2009, della “Scuola<br />
di formazione all’impegno sociale e politico”: tanti incontri, proposte, provocazioni,<br />
idee e progetti soprattutto a misura di giovani Alcuni progetti<br />
sono partiti, molti sono, come naturale, nei buoni propositi ma credo ci sia<br />
la volontà in tutti di rendere concreti questi progetti nel prossimo periodo.<br />
<strong>La</strong> chiusura di questa bella esperienza è affidata a due relatori di eccezione,<br />
l’assessore regionale Marco Lucchetti ed <strong>il</strong> sindaco di Ascoli Piceno, Guido<br />
Castelli. Ascolteremo come loro stanno facendo politica e ci faremo aiutare<br />
ad individuare cosa possiamo fare <strong>noi</strong> nella nos<strong>tra</strong> realtà. L’incontro è aperto<br />
a tutti.<br />
Mario Vichi<br />
Domenica 8 masggio 2011<br />
Giornata<br />
per l’Università Cattolica<br />
Nel cuore della realtà”. L’Istituto Giuseppe<br />
Toniolo di studi superiori ha scelto questa<br />
espressione del fondatore, padre Agostino<br />
Gemelli, come motto della 87a Giornata per<br />
l’Università Cattolica che si terrà domenica<br />
prossima, 8 maggio 2011, in tutte le diocesi<br />
italiane. Questa espressione – spiega <strong>il</strong> rettore<br />
della Cattolica, Lorenzo Ornaghi, nel suo<br />
messaggio per la Giornata – “indica chiaramente<br />
la volontà di fare grata memoria del<br />
nostro passato e, nel contempo, di affrontare<br />
con rinnovato coraggio le prossime sfide nel<br />
campo dell’educazione e della ricerca scientifica,<br />
a cui risponderemo con sempre maggior<br />
determinazione in forza della vicinanza nella<br />
preghiera e dei gesti di concreta amicizia che<br />
i fedeli delle diocesi italiane anche quest’anno<br />
non ci faranno mancare”. Quello di quest’anno,<br />
ricorda Ornaghi, è “un anno davvero<br />
speciale” perché “l’Italia festeggia i 150 anni<br />
dell’Unità e, per una significativa coincidenza,<br />
l’Università Cattolica del Sacro Cuore celebra<br />
i 90 dalla sua fondazione”. “<strong>La</strong> prossima domenica<br />
8 maggio – continua <strong>il</strong> rettore - l’Università<br />
ancora una volta potrà dare testimonianza<br />
di quanto sia profondamente en<strong>tra</strong>ta<br />
nel cuore della realtà nazionale, alle soglie del<br />
suo primo secolo di vita”. “Ai giovani, soprattutto<br />
vogliamo dedicare <strong>il</strong> nostro impegno<br />
e la nos<strong>tra</strong> attenzione: è sulle generazioni di<br />
domani, infatti, che occorre scommettere<br />
senza esitazioni, aiutandone la formazione<br />
integrale sia professionale sia umana in vista<br />
di un modello di sv<strong>il</strong>uppo realmente a favore<br />
della persona e della vita”.<br />
A.S.<br />
5 maggio 2011 7<br />
chiesa<br />
in agenda<br />
LA SETTIMANA DEL VESCOVO<br />
Giovedì 5 maggio<br />
Ore 9.30: Aggiornamento del Clero in Seminario<br />
Ore 16.00: Incontro con cresimandi di Mondolfo<br />
Ore 18.30: Incontro pellegrinaggio a Fatima (Porto)<br />
Sabato 7 maggio<br />
Ore 9.30: Riunione regionale Pastorale sociale a Loreto<br />
Ore 17.00: S.Cresima a San Martino<br />
Ore 19.00: S.Cresima a Stacciola<br />
Domenica 8 maggio<br />
Ore 9.30: S.Cresima a Mondolfo<br />
Ore 11.00: S.Cresima a Castelleone<br />
Ore 16.30: S.Messa a S.Medardo (Arcevia) per la Polizia<br />
Lunedì 9 maggio<br />
Ore 10.00: Riunione della C.E.M. ad Ancona<br />
Giovedì 12 maggio<br />
Ore 9.45: Riunione Sacerdoti giovani<br />
Venerdì 13 maggio<br />
Ore 9.00: S.Messa in onore del Beato Pio IX<br />
Ore 20.30: Incontro Opera Pia M.F. a Cesano<br />
Sabato 14 maggio<br />
Ore 17,30: S.Cresima Parrocchia della Pace<br />
Ore 21,15: Veglia vocazionale e GMG a Loreto<br />
Domenica 15 maggio<br />
Ore 9.30: S.Cresima a F<strong>il</strong>etto<br />
Ore 11.00: S.Cresima a Serra de’ Conti<br />
Ore 16.30: Inaugurazione Casa di Riposo di Ripe<br />
Ore 18.00: Cenacolo mariano alla Madonna della Rosa<br />
Cristiani e disagio psichico<br />
“Del disagio psichico si parla poco, fatte salve le promesse<br />
elettorali”: lo scrive in una nota diffusa oggi <strong>il</strong> presidente<br />
dell’associazione “Cristiani per Servire”, Franco Previte. “Il<br />
processo di superamento degli ex-ospedali psichiatrici<br />
normali o giudiziari unito al problema dei malati mentali<br />
sul territorio per la carenza di pianificazione della salute<br />
mentale, - scrive - sono ‘situazioni’ ormai considerate da<br />
tutti i Governi e per taluni irreversib<strong>il</strong>i sul piano formale<br />
e sostanziale, per altri molto gravi sul piano pratico per<br />
le conseguenze derivanti”. Secondo Previte, “<strong>il</strong> diritto di<br />
assistenza sanitaria ai cittadini italiani sancito dalla Costituzione<br />
(art.32) dimos<strong>tra</strong> ancora una volta, la mancata<br />
valutazione delle necessità del cittadino ed anche del disagio<br />
sociale costituito dalla patologia psichica”. Previte<br />
richiama recenti pronunciamenti del card. Dionigi Tettamanzi,<br />
arcivescovo di M<strong>il</strong>ano, a proposito della tutela dei<br />
“diritti dei deboli”, e definisce quelli dei malati psichici i<br />
“diritti degli ultimi fra gli ultimi”. <strong>La</strong> nota si conclude ponendo<br />
la domanda su “quanto tempo devono aspettare<br />
questi ‘malati’, le loro famiglie e l’opinione pubblica per<br />
ottenere quei provvedimenti legislativi necessari”, ricordando<br />
che esistono ancora tanti piccoli manicomi, comunità<br />
terapeutiche o cliniche private, ospedali giudiziari, al<br />
cui interno la precarietà è una caratteristica persistente.<br />
Sull’antica via <strong>La</strong>uretana<br />
Da Camerino a Belforte del Chienti una decina di pellegrini,<br />
dal 25 apr<strong>il</strong>e, hanno in<strong>tra</strong>preso <strong>il</strong> Pellegrinaggio Assisi–Loreto<br />
con l’intento di recuperare, valorizzare e riattivare<br />
l’antica “Via <strong>La</strong>uretana”. A guidarli ci sono don Paolo<br />
Giulietti, vicario generale dell’arcidiocesi di Perugia, e don<br />
Giampaolo Grieco, vice-direttore del Centro giovan<strong>il</strong>e Giovanni<br />
Paolo II di Loreto. Il percorso completo del pellegrinaggio<br />
è di circa 150 ch<strong>il</strong>ometri ed è terminato <strong>il</strong> 2 maggio<br />
con l’arrivo alla Santa Casa di Loreto. Il 1° maggio <strong>il</strong> gruppetto<br />
si è fermato al Centro Giovanni Paolo II per assistere,<br />
in diretta, alla beatificazione di papa Wojtyla at<strong>tra</strong>verso un<br />
maxischermo. “Promuovere <strong>il</strong> recupero dell’antica Via <strong>La</strong>uretana<br />
- ha affermato mons. Giovanni Tonucci, arcivescovo<br />
di Loreto - significa cen<strong>tra</strong>re l’attenzione su di un <strong>tra</strong>tto<br />
fondamentale della storia cristiana del nostro Paese. Roma,<br />
Assisi e Loreto sono le tappe principali di questo antico itinerario<br />
spirituale che offrono al pellegrino la luce della testimonianza<br />
e dell’insegnamento di San Pietro, San Francesco<br />
e della Vergine Maria”. I pellegrini sono stati accolti, nel<br />
monastero della santa Cam<strong>il</strong>la Battista da Varano, da mons.<br />
Francesco Brugnaro, arcivescovo di Camerino-San Severino,<br />
mentre sabato scorso, arrivati a Macerata, sono stati accolti<br />
dal vescovo della diocesi, mons. Claudio Giuliodori.<br />
In vista del pellegrinaggio Macerata - Loreto<br />
A poco più di un mese dall’evento fervono i preparativi per<br />
<strong>il</strong> XXXIII Pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto, che si terrà<br />
sabato 11 giugno, a partire dalle ore 20.30, presso lo Stadio<br />
“Helvia Recina” di Macerata. Sarà. Mons. Jean-Louis Bruguès,<br />
Segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica,<br />
a celebrare la Santa Messa che inizierà <strong>il</strong> gesto, una<br />
volta che avrà fatto <strong>il</strong> suo ingresso la fiaccola della pace,<br />
benedetta come gli altri anni in piazza S. Pietro da Papa<br />
Benedetto XVI, e che toccherà quest’anno <strong>il</strong> versante umbro,<br />
dopo <strong>il</strong> passaggio per due anni in Abruzzo a L’Aqu<strong>il</strong>a<br />
per solidarietà alle popolazioni terremotate. Una presenza<br />
importante quella dell’Arcivescovo francese Bruguès, che<br />
riconferma la proposta educativa di un pellegrinaggio che<br />
sfida l’umanità di ciascuno.
5 maggio 2011<br />
<strong>il</strong> paginone<br />
Giovanni Paolo II è stato proclamato<br />
Beato domenica 1° maggio 2011<br />
Una festa della fede, della pace e della speranza, riscaldata<br />
dal sole di Roma dopo <strong>il</strong> plumbeo cielo della vig<strong>il</strong>ia.<br />
Gioiosa come al tempo dell’esistenza terrena di Karol<br />
Wojtyla. Senza quel velo di tristezza che negli ultimi<br />
anni attanagliava chi si trovava a passare in piazza San<br />
Pietro. Stavolta però la sua immagine non era più sulla<br />
loggia cen<strong>tra</strong>le della bas<strong>il</strong>ica ma sopra, nell’arazzo che<br />
compete a chi sta ormai al cospetto di Dio.<br />
Quel cielo azzurro è apparso quasi un miracolo, una sfida<br />
alle angosce che ogni giorno attanagliano <strong>il</strong> cuore. Una<br />
carezza di Dio di fronte alle <strong>tra</strong>gedie del mondo: ad una<br />
pace che si nutre di bombardamenti che non distinguono<br />
<strong>tra</strong> vittime e carnefici, o al groviglio perverso di catastrofi<br />
naturali o per mano dell’uomo che in una sequela ininterrotta<br />
provocano sofferenza e morte.<br />
Giovanni Paolo II beato. Un’isola di pace testimoniata<br />
da oltre un m<strong>il</strong>ione di uomini e donne cristiani, un messaggio<br />
rivolto ai fedeli ma offerto anche a tutti gli uomini<br />
di buona volontà, <strong>il</strong> testamento più autentico del nuovo<br />
beato. Dove <strong>il</strong> sorriso rassicurante della sua immagine,<br />
lo sguardo che proiettato lontano, è apparso per contagio<br />
sui volti dell’immensa folla, ha sconfitto l’angoscia,<br />
ha rievocato in un istante quel grido a non aver paura, a<br />
confidare sull’aiuto e sulla misericordia di Dio.<br />
Si può ora affermare che proprio mentre Giovanni Paolo<br />
II saliva sull’altare, discendeva di nuovo nel mondo, per<br />
la perseveranza e la determinazione del suo successore e<br />
amico, Benedetto XVI. Ne hanno avuto certezza i fedeli<br />
presenti – e tutti gli altri che con <strong>il</strong> cuore hanno seguito<br />
la cerimonia – i quali hanno affrontato da paesi lontani<br />
grandi disagi per dire “io c’ero!”. Tutti convocati oltre che<br />
dall’affetto per <strong>il</strong> Pontefice scomparso dal bisogno di rivivere<br />
l’essenza del suo magistero, di ricongiungersi a lui<br />
almeno con <strong>il</strong> cuore.<br />
Uomini e donne che l’avevano incon<strong>tra</strong>to sulle vie del<br />
mondo, o che avevano incrociato <strong>il</strong> suo sguardo, o che<br />
si erano semplicemente innamorati delle sue parole, dei<br />
suoi gesti, della sua grande umanità. È stato spesso ripetuto<br />
che la Chiesa non crea dei santi, ma ne svela la virtù<br />
che è già esistente. Ebbene, Karol Wojtyla vivente, comunicava<br />
agli altri la sua santità, la spargeva a piene mani<br />
intorno a lui. E i suoi interlocutori ne venivano <strong>tra</strong>volti.<br />
Sapeva, oltre la politica, la tv, Facebook, le mode del<br />
momento, oltre l’annacquamento o la perdita dei valori,<br />
tornare all’essenza dell’annuncio. E far riaffiorare <strong>il</strong> soffio<br />
divino che è in ogni essere umano, <strong>tra</strong>smetterlo proprio<br />
a mondo di oggi, rievangelizzando, come ha ripetuto Benedetto<br />
XVI, la cultura, la società, ognuno di <strong>noi</strong>. Un “gigante<br />
della fede”.<br />
Quella sua visione della vita e del destino dell’umanità,<br />
quell’affidarsi, quell’aprirsi a Cristo per non aver più paura<br />
nel nostro cammino quotidiano, era stampato nei volti<br />
dell’immensa folla, ed è promessa che non svanirà fac<strong>il</strong>mente.<br />
<strong>La</strong> beatificazione (e forse presto la canonizzazione)<br />
fa tornare nella storia, non archivia <strong>il</strong> magistero di<br />
Giovanni Paolo II. Ne è promessa fedele <strong>il</strong> suo successore,<br />
Benedetto XVI: dopo m<strong>il</strong>le anni un Pontefice che eleva<br />
sugli altari colui che l’ha preceduto sul trono di Pietro e<br />
che, non a caso, ha voluto presiedere la cerimonia indossando<br />
i paramenti che erano stati di papa Wojtyla.<br />
Ha commosso la commozione di Benedetto XVI, come<br />
la conferma, ripetuta e sottolineata, dell’amicizia che ha<br />
legato la sua vita a Giovanni Paolo II. Il carico che pesa<br />
sulle sue spalle non è certo scemato, semmai accresciuto.<br />
I pericoli che minacciano l’umanità e la stessa Chiesa non<br />
sono affatto diminuiti, forse più insidiosi. Nel deserto<br />
provocato dal peccato, e contro <strong>il</strong> pessimismo, che giudica<br />
<strong>il</strong> male inevitab<strong>il</strong>e, si era levata la <strong>voce</strong> del Papa che<br />
non aveva paura, perché egli personalmente, con l’intensità<br />
della propria fede, l’aveva vinta. Contro gli stessi mostri<br />
<strong>il</strong> popolo di Dio sa di poter contare su chi, dopo di lui,<br />
ne ha raccolto l’eredità.<br />
S<strong>il</strong>vano Spaccatrosi<br />
Beato te<br />
Domenica 1° maggio 2011: <strong>il</strong><br />
drappo che copre l’arazzo con<br />
<strong>il</strong> ri<strong>tra</strong>tto del Beato Giovanni Paolo<br />
II scende dopo che Benedetto XVI<br />
ha pronunciato la formula di beatificazione<br />
e sulla facciata della bas<strong>il</strong>ica<br />
di San Pietro appare l’immagine del<br />
volto di papa Wojtyla.<br />
Torna alla mente un suo pensiero<br />
colto dal discorso ai vescovi delle<br />
Marche e dell’Umbria in occasione<br />
della visita “ad limina apostolorum”<br />
<strong>il</strong> 5 dicembre 1981.<br />
I santi, aveva detto, “sono delle fotografie<br />
riuscite: immagini i cui netti<br />
contorni coincidono con le intenzioni<br />
divine su di loro. E proprio qui sta<br />
la lezione”.<br />
Una “fotografia riuscita” ora è in<br />
piazza San Pietro: racchiude e comunica<br />
<strong>il</strong> significato più alto e <strong>il</strong> messaggio<br />
più bello di un volto che ha sempre<br />
richiamato e ancor oggi richiama<br />
<strong>il</strong> Volto. È una luce a metterli in comunicazione.<br />
Una luce, aveva ricordato Giovanni<br />
Paolo II nell’omelia dell’Epifania<br />
2001, soffermandosi sul “mysterium<br />
lunae” – immagine cara alla teologia<br />
patristica – che non nasce dal volto<br />
dell’uomo ma è <strong>il</strong> riflettersi dello<br />
splendore di Dio nella storia at<strong>tra</strong>verso<br />
l’uomo.<br />
Ma quale lezione viene dalle “fotografie<br />
riuscite” <strong>tra</strong> le quali è da oggi<br />
anche quella di papa Wojtyla?<br />
Come cogliere la coincidenza <strong>tra</strong> i<br />
contorni delle immagini e le intenzioni<br />
divine?<br />
È lo stesso Giovanni Paolo II a rispondere<br />
quando, sempre ai vescovi<br />
marchigiani e umbri, ricordava che<br />
questo “ideale è raggiungib<strong>il</strong>e solo<br />
coltivando un rapporto di comunione,<br />
intimo e stab<strong>il</strong>e, con <strong>il</strong> Signore. E<br />
ciò è possib<strong>il</strong>e riconoscendo <strong>il</strong> primato<br />
dello spirituale, dell’interiorità,<br />
accogliendo in concreto e nel vissuto<br />
quotidiano la parola di Cristo”.<br />
È l’invito a non lasciarsi prendere<br />
Sulla soglia della speranza<br />
Il passaggio da un secolo all’altro è sempre passaggio epocale,<br />
apre una nuova dimensione nella storia, propone dinamiche<br />
inedite, giovani volti si affacciano e raccolgono <strong>il</strong> testimone per<br />
portare avanti l’umanità: verso dove? Verso chi?<br />
Una constatazione che deve <strong>tra</strong>sformarsi nell’assunzione esplicita<br />
di una responsab<strong>il</strong>ità storica e umana, perché altrimenti risulta<br />
solo passaggio convenzionale, obbligato.<br />
“Stare sulla soglia della speranza” ci ha insegnato <strong>il</strong> neo Beato<br />
Giovanni Paolo II e ci ha pure consegnato un “come” che può<br />
<strong>tra</strong>dursi in vita quotidiana, essere assim<strong>il</strong>ato passo dopo passo.<br />
Papa Benedetto, nel suo dire piano e incisivo, invita “all’indicativo”,<br />
cioè ad assumere quel vigore che emanava dalla testimonianza<br />
dell’uomo polacco Karol Wojtyla che visse i tempi<br />
oscuri della II guerra mondiale, della persecuzione nazista e <strong>il</strong><br />
crogiolo del marxismo e, forse proprio per questa sofferta esperienza,<br />
non si smarriva in analisi trite e inut<strong>il</strong>i ma puntava diritto<br />
al “dove” della sorgente: Gesù Cristo, nos<strong>tra</strong> speranza. Solo<br />
guardando a Lui si può “vivere nella storia con uno spirito di<br />
‘avvento’” e, allora, fiorisce: “Pienezza dell’uomo e compimento<br />
delle sue attese di giustizia e di pace”.<br />
dalle dis<strong>tra</strong>zioni e dalle apparenze<br />
perché grande é <strong>il</strong> rischio di smarrire<br />
“la sola cosa” di cui anche l’uomo del<br />
nostro tempo ha bisogno.<br />
Quella “sola cosa” è la felicità che nasce<br />
dall’incontro con la Verità.<br />
Da qui l’appello al “duc in altum” perché<br />
alla Verità non si arriva percorrendo<br />
le scorciatoie della mediocrità<br />
ma seguendo i sentieri che danno<br />
“una misura alta” alla vita.<br />
Una misura che Karol Wojtyla ha testimoniato<br />
fin da ragazzo, giorno per<br />
giorno.<br />
Così quel “santo subito” – dice con rispetto<br />
Joaquín Navarro-Valls – chiesto<br />
con affetto e gratitudine, appare<br />
quasi una richiesta un po’ tardiva<br />
perché Karol Wojtyla è stato “santo<br />
sempre”. Da questo “sempre” ritorna<br />
l’invito anche nel s<strong>il</strong>enzio del ri<strong>tra</strong>tto<br />
sulla facciata della bas<strong>il</strong>ica vaticana:<br />
“Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate<br />
le porte a Cristo!”.<br />
Paolo Bustaffa<br />
Chi sta sulla soglia può gettare uno sguardo al passato, coglie <strong>il</strong><br />
presente ma già si sente proiettato nel futuro, Giovanni Paolo<br />
II visse questa triplice dimensione: raccolse tutta l’eredità della<br />
Chiesa, <strong>il</strong> grande lavoro dello Spirito con <strong>il</strong> Vaticano II ma gettò,<br />
simultaneamente, le basi di un futuro, di un tempo in cui rimanere<br />
protesi in attesa, in ascolto. Posture tipiche e ineludib<strong>il</strong>i del<br />
cristiano ma, soprattutto, di ogni prete, orante, sollecitato e dolente<br />
per i gravi problemi che affliggono l’umanità, e che non li<br />
sfugga da struzzo, ma sia disposto a “diventare un tutt’uno con<br />
quel Gesù, che quotidianamente riceve e offre nell’Eucaristia”.<br />
È la fede, quindi, <strong>il</strong> perno che consente e fonda lo stare sulla<br />
soglia, quell’adesione profonda che sa e vuole pronunciare un<br />
“Amen” al Padre nell’“Amen” che è Gesù Cristo, sempre all’indicativo<br />
e non all’esortativo: “Così è!”.<br />
“Amen” pronunciato non come una qualsiasi parola di circostanza<br />
o di convenienza, ma un “Amen” che gioca tutta la persona<br />
e tutta la vita, in qualsiasi circostanza, con qualsiasi umore<br />
e in qualsiasi affanno che colpisca la nos<strong>tra</strong> umanità: catastrofi<br />
naturali, dissensi politici, guerre sempre ingiuste, poteri economici<br />
occulti e palesi che rovinano nazioni e persone. È inut<strong>il</strong>e<br />
Il ritorno<br />
di un volto<br />
<strong>La</strong> cerimonia di beatificazione di Giovanni Paolo II domenica 1° maggio<br />
in piazza San Pietro è stata raccontata soprattutto at<strong>tra</strong>verso le immagini.<br />
Così era avvenuto anche per le sue esequie, venerdì 8 apr<strong>il</strong>e 2005, e per i<br />
gesti più significativi del suo intero pontificato, sempre ripresi da centinaia<br />
di telecamere e macchine fotografiche per essere r<strong>il</strong>anciati in tutto <strong>il</strong> mondo.<br />
Ma a dare inizio all’evento e a sancirne i passaggi solenni sono state le parole.<br />
“Beatissimo Padre, <strong>il</strong> Vicario Generale di Vos<strong>tra</strong> Santità per la Diocesi di<br />
Roma domanda um<strong>il</strong>mente alla Santità Vos<strong>tra</strong> di voler iscrivere nel numero<br />
dei Beati <strong>il</strong> Venerab<strong>il</strong>e Servo di Dio Giovanni Paolo II, Papa”. Così <strong>il</strong> cardinale<br />
Agostino Vallini ha dato <strong>il</strong> via al rito, aprendo la cerimonia con la richiesta<br />
ufficiale di beatificazione. Alle 10.37 Benedetto XVI ha pronunciato la formula<br />
tanto attesa dal m<strong>il</strong>ione e mezzo di persone in piazza e dai fedeli di<br />
tutto <strong>il</strong> mondo: “Noi, accogliendo <strong>il</strong> desiderio del Nostro Fratello Agostino<br />
Cardinale Vallini, Nostro Vicario Generale per la Diocesi di Roma, di molti<br />
altri Fratelli nell’Episcopato e di molti fedeli, dopo aver avuto <strong>il</strong> parere della<br />
Congregazione delle Cause dei Santi, con la Nos<strong>tra</strong> Autorità Apostolica concediamo<br />
che <strong>il</strong> Venerab<strong>il</strong>e Servo di Dio Giovanni Paolo II, Papa, d’ora in poi<br />
sia chiamato Beato e che si possa celebrare la sua festa nei luoghi e secondo<br />
le regole stab<strong>il</strong>ite dal diritto, ogni anno <strong>il</strong> 22 ottobre. Nel nome del Padre e<br />
del Figlio e dello Spirito Santo”.<br />
Oltre alle parole, le moltissime immagini: la folla prima in attesa e poi in festa,<br />
i primi piani sui volti commossi, assorti in preghiera, gioiosi, l’alternanza<br />
fra i totali e i dettagli di un avvenimento mediatico in grande st<strong>il</strong>e. Come tutti<br />
gli eventi, soltanto chi l’ha vissuto in diretta televisiva ha potuto immergersi<br />
– seppure a distanza – nel clima e nell’atmosfera che avvolgevano la piazza.<br />
Le cronache immediatamente successive hanno potuto soltanto fissare alcuni<br />
<strong>tra</strong> i momenti salienti della celebrazione.<br />
In internet per tutta la giornata di domenica si sono susseguiti i “flash” e gli<br />
aggiornamenti che raccontavano progressivamente lo svolgimento della cerimonia,<br />
accompagnati dalle foto istantanee immediatamente riversate in rete.<br />
E così anche chi non si è potuto trovare di fronte a uno schermo televisivo<br />
ma ha dovuto accontentarsi di quello di un computer o di un iPad ha avuto<br />
pane per i suoi occhi. <strong>La</strong> televisione è stata <strong>il</strong> mezzo protagonista con la lunga<br />
diretta di domenica mattina, preceduta da quella di sabato 30 apr<strong>il</strong>e per<br />
la veglia. Successivamente, i primi a riprendere ampi s<strong>tra</strong>lci dell’evento sono<br />
stati, naturalmente, i telegiornali e i notiziari radiofonici, mentre i quotidiani<br />
online hanno pian piano <strong>tra</strong>sformato gli aggiornamenti in cronache compiute.<br />
Complice la mancata uscita delle edizioni cartacee lunedì 2 maggio, in conseguenza<br />
della Festa del lavoro, per quasi 48 ore sono state proprio le testate<br />
telematiche a fungere da punto di riferimento per chi cercava un resoconto<br />
dell’accaduto. Quelli che fino alla vig<strong>il</strong>ia erano stati gli spazi dedicati a servizi<br />
speciali, approfondimenti e dossier in vista della beatificazione si sono<br />
arricchiti delle cronache relative al momento clou e, soprattutto, di crescenti<br />
documentazioni fotografiche.<br />
Come sempre avviene in questi casi – basti pensare al matrimonio fra W<strong>il</strong>liam<br />
e Kate di venerdì 29 apr<strong>il</strong>e, di tutt’altro tenore – a caldo le gallerie fotografiche<br />
sull’evento e sui suoi protagonisti sono state le più cliccate, insieme<br />
ai link che mos<strong>tra</strong>vano f<strong>il</strong>mati girati durante la celebrazione. Di vario genere<br />
i soggetti ripresi, dai gesti di Benedetto XVI alla bara di Giovanni Paolo<br />
II, dalla folta schiera dei cardinali alla folla assiepata dovunque, dall’ampolla<br />
con <strong>il</strong> sangue di Giovanni Paolo II agli applausi, dai sorrisi alle lacrime, dagli<br />
applausi ai malori, dalle autorità alle pose curiose di volti noti e meno noti,<br />
dalla suora miracolata al lumino acceso sul balcone dell’Angelus. Poi, progressivamente,<br />
hanno riconquistato spazio anche le cronache, gli approfondimenti<br />
e le notazioni sulle tante curiosità che abitualmente accompagnano<br />
un evento mediatico.<br />
Ma tutto questo dispiegamento di mezzi non ha inficiato la profonda solennità<br />
del momento, accompagnata dalla gioia del popolo dei fedeli che, sia in<br />
piazza sia a distanza, ha ripreso a scandire l’incitazione che fin dalla morte<br />
di papa Wojtyla è diventata slogan: “Santo subito”. Con la beatificazione un<br />
altro passo è stato compiuto e un’al<strong>tra</strong> pagina storica è stata scritta, anche<br />
at<strong>tra</strong>verso i media, nella vicenda di questo s<strong>tra</strong>ordinario Pontefice, grande<br />
comunicatore e grandissimo uomo.<br />
ricorrere a narcotici o a stordimenti mediatici che facciano vivere<br />
qualche ora fiabesca, la realtà è un’al<strong>tra</strong>, dolorosamente<br />
un’al<strong>tra</strong>.Giovanni Paolo II l’ha proclamata con <strong>il</strong> suo semplicissimo<br />
stemma, non aristocratico, di sangue blu e perciò caduco<br />
ma simbolo di un legame eterno e forte: “Nell’icona biblica di<br />
Cristo sulla croce con accanto Maria, sua madre”, che fu per lui<br />
<strong>il</strong> prisma con cui guardare lo scorrere del tempo e <strong>il</strong> divenire<br />
della storia.<br />
<strong>La</strong> sapienza teologica di papa Benedetto ha colto come questa<br />
scoperta giovan<strong>il</strong>e del giovane polacco, sia diventata <strong>il</strong> tessuto<br />
connettivo della sua vita sacerdotale, della sua vigoria, della sua<br />
accettazione nella dissoluzione che ha corroso le sue giornate di<br />
malato, torcendolo ma non piegandolo nella sua oblatività e nel<br />
suo “humour”.<br />
Maria, prisma biblico ed esistenziale, è per <strong>noi</strong>, all’indicativo, <strong>il</strong><br />
modello, <strong>il</strong> “come” vivere senza cedimenti, perché seppe pronunciare<br />
<strong>il</strong> suo “Amen” alla volontà del Padre. “Amen” di cristallina<br />
fede come Maria è (non... sia) per <strong>noi</strong> <strong>il</strong> dono del Beato.<br />
Cristiana Dobner – carmelitana scalza<br />
Marco Deriu<br />
Voci di pellegrini<br />
Centinaia di migliaia di pellegrini hanno affollato<br />
fin dalla notte del 30 apr<strong>il</strong>e scorso<br />
piazza San Pietro e via della Conc<strong>il</strong>iazione per<br />
assistere alla beatificazione di Giovanni Paolo<br />
II. Tante le lingue parlate, ancora di più i Paesi<br />
di provenienza: oltre all’Italia, sono giunti da<br />
Polonia (ovunque si giri lo sguardo, gli stendardi<br />
biancorossi stanno sventolando), Spagna,<br />
Francia, Stati Uniti, Libano, Albania, Iraq,<br />
Ucraina, Messico, solo per citare alcune delle<br />
tante bandiere presenti in piazza. Comune <strong>il</strong><br />
desiderio di rendere omaggio a un Papa che a<br />
ciascuno – giovane e meno giovane – ha lasciato<br />
un segno profondo.<br />
Una presenza “doverosa”. Sono madre e<br />
figlia Marie-Anne e Constance Pikus,<br />
sono venute dalla Polonia (anzi, precisano,<br />
sono una famiglia “franco-polacca”) e hanno<br />
rispettivamente 53 e 14 anni. “Giovanni Paolo<br />
II è parte della mia vita”, ha raccontato Marie-Anne<br />
ricordando come <strong>il</strong> suo pontificato<br />
l’abbia accompagnata dalla giovinezza fino alla<br />
maturità. Perciò essere a Roma per la sua beatificazione<br />
è “una risposta doverosa” pensando<br />
a “quanto egli fece per me e per l’intera Chiesa”.<br />
Le fa eco la figlia Constance per sottolineare<br />
come lei abbia conosciuto papa Wojtyla nel<br />
2000, “alla Giornata mondiale della gioventù<br />
a Tor Vergata” (Roma). Lei, ha spiegato, aveva,<br />
“solo tre anni”, ma ricorda ugualmente “quell’incontro”.<br />
E del pontefice beato ciò che lei ricorda<br />
soprattutto è “la capacità di viaggiare e<br />
andare incontro alle persone”. “Riconoscenza”<br />
per un Papa che “abbiamo amato quando era<br />
vivo e, nei pochi anni in cui l’abbiamo conosciuto,<br />
ci ha dato molto” è venuta dalle giovani<br />
messicane Lourdes Molina e Regina Castiglia<br />
Ponce, che proprio ieri sera, al Circo Massimo,<br />
assieme agli altri pellegrini arrivati dal Messico<br />
hanno gridato la gioia e la fede del loro<br />
popolo quando è stato annunciato <strong>il</strong> collega-<br />
5 maggio 2011<br />
<strong>il</strong> paginone<br />
mento con <strong>il</strong> santuario di Santa Maria di Guadalupe.<br />
Vicino ai giovani e al popolo. “Papa Wojtyla<br />
aveva i giovani al centro dei suoi pensieri<br />
e della sua azione pastorale: per <strong>noi</strong> era, ed è<br />
ancora, un riferimento, che ci esorta ad andare<br />
avanti e non avere paura”, ha detto Marie<br />
Therese Afeko, della Repubblica Democratica<br />
del Congo. E G<strong>il</strong>das Daquin Sangou,<br />
originario della Repubblica Cen<strong>tra</strong>fricana, ha<br />
ancora ben viva nella memoria la visita apostolica<br />
di Giovanni Paolo II nel suo Paese, <strong>il</strong><br />
suo “non aver paura di toccare la realtà con<br />
mano”. Il suo viaggiare, secondo <strong>il</strong> cen<strong>tra</strong>fricano,<br />
era una “testimonianza pastorale itinerante,<br />
e per questo viva”: egli “andava incontro a<br />
ciascuno, non aveva paura di baciare la terra<br />
che visitava, prendere in braccio i bambini anche<br />
se sporchi e malconci, toccare con mano<br />
la sofferenza della gente” e così dava quella testimonianza,<br />
come vicario di Cristo, “che Dio<br />
pensa anche a <strong>noi</strong>”.<br />
L ’invito all’impegno. Tra i volontari, riconoscib<strong>il</strong>i<br />
dalla pettorina gialla, un gruppo di<br />
studenti e giovani lavoratori calabresi che<br />
proprio pochi mesi fa hanno dato vita a una<br />
scuola di formazione all’impegno sociopolitico<br />
a Vibo Valentia intitolata al beato e che<br />
come motto ha “Spalancate le porte a Cristo”.<br />
“All’origine del nostro impegno – ha spiegato<br />
Francesco Saverio Profiti, presidente del consiglio<br />
direttivo della scuola – vi è la Giornata<br />
mondiale della gioventù del 2000, quando<br />
Giovanni Paolo II ha parlato dei giovani come<br />
fuoco, speranza, futuro. Da lì abbiamo colto<br />
un invito all’impegno che ci ha portato a spenderci<br />
concretamente nell’ambito associativo<br />
e formativo”. Fino alla presenza “attiva” e “di<br />
servizio” al momento in cui Giovanni Paolo II<br />
viene proclamato beato.
10<br />
5 maggio 2011<br />
territorio<br />
Ad Os<strong>tra</strong> Vetere una tappa del Premio Montessori<br />
I bambini e ‘Favolando’<br />
Sabato 16 maggio 2011 farà tappa a<br />
Os<strong>tra</strong> Vetere Favolando, Concorso<br />
itinerante per bambini Premio Montessori,<br />
giunto alla sua 10a edizione<br />
Di giorno, 300-400 bambini arriveranno<br />
da 400 scuole materne, elementari<br />
e medie di tutta Italia per assistere alla<br />
premiazione che quest’anno si terrà ad<br />
Os<strong>tra</strong> Vetere. Favolando è uno dei progetti<br />
montessoriani dedicati all’infanzia.<br />
Il dottor Lucio Lombardi, Direttore della<br />
Fondazione Chiaravalle Montessori ce ne<br />
racconta la genesi: “Ci siamo accorti che <strong>il</strong><br />
bambino è sempre destinatario di una letteratura<br />
fatta da adulti: Aiutami a fare da<br />
solo è una famosa frase di Maria Montessori<br />
che caratterizza <strong>il</strong> suo metodo. Così<br />
abbiamo voluto affermare che i bambini<br />
devono essere produttori e consumatori<br />
delle loro cose”.<br />
Il concorso si chiama “Favolando” perché<br />
raccoglie favole scritte dai bambini, pub-<br />
blicate e raccolte in libri distribuiti nelle<br />
scuole in modo che i bambini siano invitati<br />
a leggere le loro e le storie degli altri. E’<br />
<strong>il</strong> famoso “avvio alla lettura”, un concetto<br />
un pò rodariano.<br />
Un’ulteriore iniziativa che contribuisce<br />
alla divulgazione del messaggio montessoriano<br />
nel mondo che continua a riscuotere<br />
grande successo. In calce al testo del bando<br />
del concorso di legge:” Tale percorso si<br />
attuerà con la collaborazione e <strong>il</strong> patrocinio<br />
della Regione Marche, della Provincia<br />
di Ancona, dei Comuni e degli Enti<br />
preposti alla formazione di una coscienza<br />
civ<strong>il</strong>e e democratica, di scambio culturale,<br />
per un’educazione alla pace.” Al<strong>tra</strong> area di<br />
forte intervento del Centro Studi Maria<br />
Montessori è la formazione. Entro maggio<br />
partiranno i corsi di durata annuale per le<br />
scuola primaria e per la scuola dell’infanzia<br />
(scuola materna). Le iscrizioni sono<br />
ancora aperte.<br />
Giulia Falaschi<br />
<strong>La</strong> Fondazione ‘Montessori’ di Chiaravalle<br />
Senza dubbi più nota all’estero che “in patria”, la Fondazione proviene dal “Centro<br />
Studi Maria Montessori” che insiste sulla casa natale della Montessori acquistata<br />
nel 1998 dall’amminis<strong>tra</strong>zione comunale di Chiaravalle, dal 2000 la fece diventare un<br />
centro di studio e approfondimento. Nasce formalmente nel 2007, quando l’amminis<strong>tra</strong>zione<br />
comunale decide di in<strong>tra</strong>prendere questa nuova s<strong>tra</strong>da di partecipazione<br />
alla fondazione regis<strong>tra</strong>ndo lo statuto. <strong>La</strong> Fondazione Montessori si muove in 4 macroaree,<br />
ci <strong>il</strong>lus<strong>tra</strong> <strong>il</strong> dottor Lucio Lombardi, direttore della stessa. <strong>La</strong> prima è la formazione:<br />
a Chiaravalle vi sono corsi per iniziazione didattica, per as<strong>il</strong>o nido- scuola<br />
dell’infanzia e scuola primaria. Si offrono inoltre corsi annuali per tecnico-educatore<br />
a minori diversamente ab<strong>il</strong>i. Dopo un anno, viene r<strong>il</strong>asciato un diploma di qualifica,<br />
riconosciuto su tutto <strong>il</strong> territorio nazionale. Per conseguirlo è sufficiente avere un diploma<br />
di scuola media superiore. L’università di Macerata ha attivato a Chiaravalle<br />
due master, da dirigente scolastico e da coordinatore di istituto per la disab<strong>il</strong>ità. Docenti<br />
da vari atenei come Macerata, Perugia, Urbino, Bologna vengono ad insegnare<br />
mentre studenti per <strong>il</strong> loro periodo di stage o tirocinio. <strong>La</strong> seconda area d’intervento<br />
concerne la gestione della casa natale. Ogni anno si accolgono circa 40 scuole e numerosi<br />
visitatori. Volutamente la casa natale non è stata immaginata come un museo,<br />
ma come un centro dinamico di studio, approfondimento e divulgazione. Il terzo settore<br />
è la produzione di materiale montessoriano, gadget e testi. Infine, soggetti dotati<br />
di peso specifico all’interno del sistema pedagogico-educativo nazionale, offrono<br />
supporto in modo gratuito a studenti che scrivono tesi di laurea sulla Montessori, o<br />
chiunque volesse accostarsi a lei. (g.f)<br />
Corinaldo: un libro per i 100 anni della Bcc locale<br />
Storia di terra marchigiana<br />
Una pie<strong>tra</strong> m<strong>il</strong>iare per Corinaldo, la sua<br />
storia, <strong>il</strong> suo territorio. Non può essere<br />
considerata diversamente l’opera “Corinaldo,<br />
storia di una Terra marchigiana”, presentata<br />
ufficialmente lo scorso 15 apr<strong>il</strong>e presso <strong>il</strong><br />
Teatro Comunale “Goldoni” di Corinaldo.<br />
Un’opera davvero imponente, come si può<br />
fac<strong>il</strong>mente evincere anche dai “freddi” numeri<br />
che la con<strong>tra</strong>ddistinguono: quattro volumi<br />
(“Età Medievale”, “Età Moderna”, “Età<br />
Contemporanea”, “Territorio, cultura, vita<br />
cittadina”) per un totale di 2240 pagine<br />
scritte – in cinque anni di lavoro – da venti<br />
diversi autori, sotto <strong>il</strong> coordinamento di uno<br />
storico appassionato: <strong>il</strong> professor Fabio Ciceroni,<br />
che del progetto finalmente andato<br />
alle stampe è stato anche <strong>il</strong> primo ideatore.<br />
Un progetto che vede la luce grazie al fondamentale<br />
contributo della Banca di Credito<br />
Cooperativo di Corinaldo che, nell’anno del<br />
centenario della sua fondazione, ha accolto<br />
con favore l’invito a sostenere una iniziativa<br />
così importante. “Per celebrare <strong>il</strong> nostro<br />
centenario – spiega <strong>il</strong> Presidente della Bcc<br />
corinaldese Felice Saccinto – abbiamo organizzato<br />
iniziative che spaziano in vari<br />
campi: dalla cultura al sociale, dallo sport a<br />
momenti ricreativi. Volevamo però lasciare<br />
un segno tangib<strong>il</strong>e e duraturo, del quale possano<br />
beneficiare anche coloro che verranno<br />
dopo di <strong>noi</strong>: in questo senso, l’opera curata<br />
dal professor Ciceroni risponde appieno a<br />
questa aspettativa.”<br />
“Dopo 370 anni da quella fondamentale<br />
del Cimarelli – sostiene lo stesso Ciceroni<br />
– Corinaldo ha finalmente la sua Storia,<br />
concepita e condotta con le metodologie del<br />
ventunesimo secolo. Un servizio culturale di<br />
conoscenza reso alla città, al suo territorio<br />
vallivo e, quanto meno, a tutte le Marche.”<br />
Un momento importante per tutta la comunità,<br />
dunque, testimoniato anche dalla<br />
prevista presenza alla cerimonia di presentazione<br />
di tante autorità ed <strong>il</strong>lustri ospiti:<br />
rappresentanti istituzionali di Provincia e<br />
Regione, <strong>il</strong> <strong>Vescovo</strong> di Senigallia Mons. Giuseppe<br />
Orlandoni, nonché una significativa<br />
alta rappresentanza del mondo bancario, at-<br />
testata dal Direttore della F<strong>il</strong>iale di Ancona<br />
della Banca d’Italia Cosimo Centrone e da<br />
Alessandro Azzi, Presidente nazionale della<br />
Federcasse, che con la sua presenza intende<br />
sottolineare <strong>il</strong> pieno apprezzamento di tutto<br />
<strong>il</strong> movimento del credito cooperativo per <strong>il</strong><br />
ruolo e la crescita assunti dalla Bcc di Corinaldo<br />
nei suoi cento anni di vita.<br />
I saluti iniziali sono stati portati dal Sindaco<br />
di Corinaldo, Livio Scattolini. “Da parte mia<br />
– sottolinea lo stesso Sindaco – non può che<br />
giungere un plauso, unito a sentimenti di<br />
riconoscenza a nome della Comunità tutta<br />
di Corinaldo, verso la Bcc che nel celebrare<br />
cento anni di vita approfitta per omaggiare <strong>il</strong><br />
territorio nel quale è nata, cresciuta e sv<strong>il</strong>uppata<br />
di un’opera letteraria e documentaria<br />
che rimarrà mirabolante memoria perenne<br />
per tutti <strong>noi</strong> e le nostre future generazioni.”<br />
Dopo i saluti iniziali, si è tenuta la presentazione<br />
generale dell’opera da parte del suo<br />
coordinatore Fabio Ciceroni, cui sono seguiti<br />
brevi e puntuali interventi dei curatori<br />
di ciascun volume: Virginio V<strong>il</strong>lani per l’età<br />
medievale, Carlo Vernelli per l’età moderna,<br />
Marco Severini per l’età contemporanea e<br />
lo stesso Ciceroni per <strong>il</strong> volume dedicato a<br />
territorio, cultura e vita cittadina. Nel corso<br />
dell’anno si terranno altri incontri tematici<br />
di presentazione e approfondimento rivolti<br />
ai contenuti dei singoli volumi, i cui autori<br />
saranno comunque presenti anche alla cerimonia<br />
di presentazione di venerdì 15 apr<strong>il</strong>e.<br />
Lo stesso appuntamento ha dato inoltre<br />
l’occasione per mos<strong>tra</strong>re al pubblico presente<br />
la riproduzione del Bronzetto etrusco di<br />
Corinaldo. Si <strong>tra</strong>tta del più antico reperto<br />
di valore artistico – viene datato con precisione<br />
<strong>tra</strong> <strong>il</strong> 500 ed <strong>il</strong> 480 a.C. – emerso nel<br />
comprensorio di Corinaldo, in seguito ad<br />
un ritrovamento casuale avvenuto nel 1922.<br />
Il manufatto originale è conservato oggi<br />
presso <strong>il</strong> Museo Archeologico Nazionale di<br />
Ancona, mentre la riproduzione – commissionata<br />
dalla Bcc di Corinaldo e realizzata<br />
dal maestro orafo Goffredo Luzietti – è stata<br />
presentata per la prima volta nell’occasione.<br />
Fabio Girolimetti<br />
Inaugurato nel centro collinare un parco di 515 Kw: <strong>il</strong> comune è più ecologico<br />
Ad Os<strong>tra</strong> Vetere un fotovoltaico comunale<br />
Siamo riusciti a raggiungere un <strong>tra</strong>guardo importante e “Esprimo tutto <strong>il</strong> mio apprezzamento nei confronti del Sin-<br />
significativo, inaugurando <strong>il</strong> primo impianto fotovoltaico daco e della Giunta di Os<strong>tra</strong> Vetere – ha scritto l’On. Angenici,<br />
consulenti, ditte e istituzioni private, tutti dediti a seguire<br />
l’iter del progetto e l’esecuzione delle opere. L’impianto<br />
di proprietà comunale. In questo modo, abbiamo consolidal<strong>il</strong>li – perché at<strong>tra</strong>verso <strong>il</strong> loro impegno dimos<strong>tra</strong>to nell’ade- fotovoltaico si estende su un’area di 5000 mq e la sua potento<br />
<strong>il</strong> nostro impegno per una politica energetica e climatica sione al Patto dei Sindaci per l’energia stanno contribuendo za è di 515 Kw. “<strong>La</strong> nos<strong>tra</strong> iniziativa – ha detto ancora <strong>il</strong> Sin-<br />
europea sottoscritto a Bruxelles con <strong>il</strong> Patto dei Sindaci per attivamente al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi che daco Bello – può considerarsi, senza ombra di dubbio, una<br />
l’energia sostenib<strong>il</strong>e. Per la città di Os<strong>tra</strong> Vetere si apre una l’Unione europea si è posta per <strong>il</strong> 2020 sia in termini di ridu- buona pratica di livello europeo, e fa di questo Comune una<br />
nuova frontiera che l’Amminis<strong>tra</strong>zione comunale ha deciso zione delle emissioni di gas serra che in termini di maggiore città all’avanguardia ed ecosostenib<strong>il</strong>e. Con <strong>il</strong> nuovo ciclo di<br />
di at<strong>tra</strong>versare con l’attuazione di buone pratiche per l’eco- efficienza energetica e di ut<strong>il</strong>izzo di fonti non rinnovab<strong>il</strong>i e gestione dei rifiuti e la realizzazione del nuovo Centro Amsostenib<strong>il</strong>ità<br />
dell’ambiente e per l’ut<strong>il</strong>izzo di fonti energeti- non inquinanti.” Altrettanto incisivo l’intervento dell’Assesbiente, con l’attuazione di una serie di misure finalizzate a<br />
che alternative.”<br />
sore alle Infrastrutture Luigi Viventi, che ha definito “<strong>il</strong> Co- contenere <strong>il</strong> consumo di energia, <strong>il</strong> nostro impianto fotovol-<br />
A parlare è <strong>il</strong> Sindaco di Os<strong>tra</strong> Vetere e consigliere provinmune di Os<strong>tra</strong> Vetere un esempio pubblico da seguire neltaico rappresenta un valore aggiunto alla sostenib<strong>il</strong>ità degli<br />
ciale, Massimo Bello, subito dopo <strong>il</strong> taglio del nastro inaul’amminis<strong>tra</strong>zione della cosa pubblica e nel raggiungimento obiettivi fissati nella s<strong>tra</strong>tegia Europa 2020. Il nostro obietgurale<br />
del primo impianto fotovoltaico di proprietà comu- di <strong>tra</strong>guardi importanti come quello di realizzare strutture tivo è quello di rendere la nos<strong>tra</strong> realtà locale un esempio di<br />
nale, che di fatto apre una nuova era per <strong>il</strong> piccolo Comune per ut<strong>il</strong>izzare energie rinnovab<strong>il</strong>i e alternative, su cui anche efficienza energetica e di ut<strong>il</strong>izzo di energia rinnovab<strong>il</strong>e. Stia-<br />
marchigiano da tempo impegnato in una politica ambientale la Regione Marche ha investito risorse e programmi.” L’Asmo lavorando anche ad un altro impianto per la produzione<br />
ed energetica innovativa e da esempio per la Valle del Misa sessore provinciale Marcello Mariani ha invece definito e scambio sul posto di energia rinnovab<strong>il</strong>e per destinarla ad<br />
e del Nevola. Sabato scorso c’erano proprio tutti: gli Asses- “Os<strong>tra</strong> Vetere un importante valore aggiunto alla produzio- alcuni edifici pubblici, <strong>tra</strong> cui le scuole.”<br />
sori Carlo Casagrande, Mariangela Truffellini e Giordano ne di energia pulita nel territorio provinciale con i suoi 72<br />
A.M:<br />
Rotatori; i Consiglieri Rolando Rossi, Adriano Giambattisti- impianti a produzione solare, <strong>tra</strong> cui quello di proprietà coni,<br />
Sandro Baldassarri e Sest<strong>il</strong>io Segoni; i vertici della Banca munale.” Il Consigliere Regionale Giovanni Zinni ha sotto-<br />
delle Marche e della BCC; le imprese che hanno partecipato lineato, inoltre, “la forza e la determinazione di un piccolo<br />
ai lavori e tutti i consulenti, progettisti ed operati che hanno Comune nel sostenere una politica innovativa e lungimiran-<br />
realizzato <strong>il</strong> progetto, la Società della Montenovo Servizi srl te, che rappresenta un punto di riferimento per l’intero terri-<br />
con la Presidente Carla Coppa, la Pro Loco e tanti cittadini torio marchigiano.” Dal 31 marzo scorso produce già energia<br />
intervenuti all’evento. A certificare l’iniziativa del Comune pulita e sostenib<strong>il</strong>e.<br />
di Os<strong>tra</strong> Vetere, c’erano <strong>il</strong> Governo regionale con l’Assesso- L’investimento è stato di 2.280.000 di euro interamente fire<br />
Luigi Viventi, quello provinciale con l’Assessore Marcelnanziato dal Conto Energia GSE. Un’opera che rappresenta<br />
lo Mariani, <strong>il</strong> Consigliere regionale Giovanni Zinni e <strong>il</strong> Vice <strong>il</strong> secondo impianto fotovoltaico di proprietà comunale nelle<br />
Presidente del Parlamento Europeo On. Roberta Angel<strong>il</strong>li, di Marche. <strong>La</strong> realizzazione dell’impianto fotovoltaico è stato<br />
cui è stato letto un messaggio indirizzato al Sindaco Bello. un lavoro di squadra, che ha coinvolto Amminis<strong>tra</strong>tori, tec
A Mondolfo una ricerca degli studenti<br />
Ragazzi e Unità d’Italia<br />
Un libro frutto di appassionata ricerca<br />
da parte degli studenti dell’Istituto<br />
Comprensivo Statale “Enrico Fermi” di<br />
Mondolfo è quello che verrà presentato<br />
sabato mattina 7 maggio a Mondolfo<br />
presso <strong>il</strong> Complesso Monumentale di<br />
S.Agostino. “150° Anniversario dell’Unità<br />
d’Italia – Le Marche nel processo di<br />
unificazione. Mondolfo, Pio IX e altri<br />
personaggi locali del Risorgimento”. “Il<br />
lavoro di ricerca – spiega la professoressa<br />
Gigliola Santini coordinatrice del progetto<br />
che ha coinvolto gli alunni della 3^ B<br />
della scuola media secondaria di primo<br />
grado – ha visto gli alunni individuare<br />
una serie di personaggi mondolfesi o comunque<br />
legati al territorio di Mondolfo,<br />
ricostruendo le loro vicende personali e<br />
l’apporto che diedero al risorgimento nazionale,<br />
anche in base al ruolo rivestito”.<br />
Durante l’anno scolastico, la scolaresca<br />
ha condotto un paziente lavoro, sia presso<br />
le biblioteche del territorio, che presso<br />
varie famiglie di Mondolfo e Marotta,<br />
depositarie di cimeli legati ai propri antenati.<br />
“I ragazzi – ha ripreso la Professoressa<br />
Santini – hanno ricercato nelle<br />
biblioteche del territorio varie informazioni<br />
sui principali avvenimenti occorsi<br />
nel risorgimento nel nostro Comune; da<br />
qui hanno pure appresso i primi nomi<br />
Corinaldo: <strong>il</strong> 25 apr<strong>il</strong>e ed una borsa di studio<br />
Un premio ricordando Ciani<br />
Festeggiata in forma solenne la ricorrenza<br />
del 25 apr<strong>il</strong>e. Dopo la deposizione<br />
di corone al Cippo del S.Ten. Alfonso<br />
Casati, al Sacrario e al Monumento<br />
ai Caduti, presso la Sala Cons<strong>il</strong>iare del<br />
Palazzo Municipale si è svolta la cerimonia<br />
per l’assegnazione della Borsa di<br />
Studio Arnaldo Ciani agli studenti della<br />
Scuola Media di Corinaldo. Il sindaco<br />
Livio Scattolini e <strong>il</strong> dott. Settimio Ciani<br />
sono intervenuti prima della lettura del<br />
tema vincitore e di quello segnalato. Il<br />
dott. Paolo Pirani, ha quindi provveduto<br />
a fare leggere alla studentessa Chiara<br />
Carbonari; vincitrice della borsa di studio<br />
Arnaldo Ciani 2010-2011 e al secondo<br />
classificato <strong>il</strong> tema dal titolo: “L’Unità<br />
d’Italia fu perseguita e conseguita – ha<br />
detto <strong>il</strong> Capo dello Stato nella pubblicazione<br />
‘Per l’Unità d’Italia: Verso <strong>il</strong> 150°<br />
anniversario della fondazione dello Stato<br />
nazionale’ – at<strong>tra</strong>verso la confluenza<br />
di diverse visioni, s<strong>tra</strong>tegie e tattiche, la<br />
combinazione di <strong>tra</strong>me diplomatiche,<br />
iniziative politiche e azioni m<strong>il</strong>itari, l’intreccio<br />
di componenti moderate e componenti<br />
democratico rivoluzionarie. Fu<br />
davvero una combinazione prodigiosa,<br />
che risultò vincente perché più forte delle<br />
tensioni anche aspre che at<strong>tra</strong>versarono”<br />
Partendo dall’affermazione del Presiden-<br />
di personaggi locali che, seppure con diversi<br />
ruoli, parteciparono al Risorgimento.<br />
Non sono mancante neppure visite<br />
d’istruzione, come al Museo Pio IX di<br />
Senigallia”. Nel libro, stampato grazie ad<br />
un contributo della Protecno Mondolfo<br />
e del Comune, si legge così di Papa Pio<br />
IX, che ragazzo era solito recarsi a Mondolfo<br />
per giocare al pallone col bracciale<br />
o che, bambino, fu salvato proprio da un<br />
contadino mondolfese mentre rischiava<br />
di annegare; si legge poi dell’ufficiale<br />
Assuero Bernacchia, che prese parte alle<br />
guerre d’Indipendenza, o di Gaetano<br />
Alegi, garibaldino, la cui camicia rossa è<br />
conservata nel Museo Comunale a Mondolfo.<br />
“<strong>La</strong> presentazione in programma<br />
alle ore 11 ed aperta a tutta la cittadinanza<br />
– ha ripreso l’insegnante – vedrà oltre<br />
agli interventi del Preside Vito Antonio<br />
<strong>La</strong>urino e dell’Assessore alla Pubblica<br />
Istruzione <strong>La</strong>ura Servadio, gli stessi alunni<br />
presentare direttamente i vari capitoli<br />
e le diverse sezione in cui è articolato <strong>il</strong><br />
volume, dando così un resoconto diretto<br />
e vivace del lavoro da loro condotto, indubbiamente<br />
base per ulteriori ed importanti<br />
approfondimenti”. Per informazioni:<br />
www.istitutocomprensivofermi.it .<br />
Alessandro Berluti<br />
“Aloe, pianta amica”: un incontro a Chiaravalle<br />
Dopo <strong>il</strong> successo riscosso a Stacciola, <strong>il</strong> piccolo borgo in Comune di San Costanzo<br />
a due passi da Mondolfo, si replica ora a Chiaravalle <strong>il</strong> corso “Aloe: pianta amica”.<br />
A tenerlo, presso le due sedi, la professoressa Vanda Sanchioni, docente presso<br />
l’ICS “E.Fermi” di Mondolfo che, dal 10 maggio, darà avvio alle quattro lezioni(ore<br />
17,30-19,. “Impareremo a conoscere questa pianta, come coltivarla, quali sono le sue<br />
importanti e fondamentali proprietà favorevoli al benessere della persona”. <strong>La</strong> sede<br />
del corso sarà la fattoria didattica “<strong>La</strong> casa sull’albero bio”: per informazioni ed iscrizioni,<br />
tel. 071/9199792.<br />
A.B.<br />
te Napoletano, descrivi a grandi linee la<br />
fase conclusiva del lungo percorso del<br />
Risorgimento italiano, culminata <strong>il</strong> 17<br />
marzo 1861 con la proclamazione dello<br />
Stato unitario. Analizza le cause e le conseguenze<br />
di questo significativo momento<br />
della nos<strong>tra</strong> storia nazionale. <strong>La</strong> motivazione<br />
del tema premiato: “Perché, al di<br />
là di una semplice ancorché e importante<br />
elencazione di date e avvenimenti, l’allieva<br />
ha mos<strong>tra</strong>to di saper esprimere una<br />
personale rielaborazione dell’argomento<br />
<strong>tra</strong>ttato, con l’impegnativo<br />
riferimento alle giovani generazioni<br />
quali certezza di<br />
un futuro migliore, ciò che<br />
assume se possib<strong>il</strong>e ancor<br />
più significativo in questo<br />
anno celebrativo dell’Unità<br />
d’Italia” A Chiara Carbonari<br />
, (3ª B) è stato assegnata<br />
la Borsa di Studio “Arnaldo<br />
Ciani” per l’anno scolastico<br />
2010/2011 di Euro 250,00.<br />
Fra i partecipanti al premio<br />
è stato segnalato l’elaborato<br />
dell’alunno Alessandro Fratini<br />
(3ª B). <strong>La</strong> motivazione “<br />
Per l’intelligente analisi del<br />
periodo storico oggetto del componimento,<br />
analisi nella quale, con particolare<br />
sensib<strong>il</strong>ità, inserisce un riferimento<br />
alla questione femmin<strong>il</strong>e, alla figura della<br />
donna, quale elemento fondamentale per<br />
l’articolato cammino storico – sociale<br />
che ha condotto all’indipendenza e unità<br />
del nostro paese”. Gli altri partecipanti<br />
sono: Melissa Anderlini, Giada Dalla<br />
Fiora, Federico Polenta e Federico Zingaretti,<br />
Lorenzo Antonietti, Alessandro<br />
Regni, Agnese Saltarelli, Giulia Coppari,<br />
Gaia Catalani, Gerta Sterniqi, Valentina<br />
<strong>La</strong>ttanzio della (3ª A). Giada Gabbianelli,<br />
Mirco Valentini, Giovanni Giacomelli,<br />
Tomas Rocchetti, Chiara Regni, S<strong>il</strong>via<br />
Tarsi e Luca Mazzanti della (3ª B).<br />
IlarioTaus<br />
Ambulanza a rischio<br />
In seguito dell’approvazione delle linee<br />
di indirizzo per l’attuazione del Patto<br />
per la Salute 2010/2012 e della Legge<br />
di stab<strong>il</strong>ità 2011 in materia sanitaria,<br />
l’Asur ha redatto la Delibera n°240 del<br />
28/03/2011 che s<strong>tra</strong>volge <strong>il</strong> <strong>tra</strong>sporto di<br />
emergenza nel Distretto Nord della Zona<br />
Territoriale 7 di Ancona. Questa delibera<br />
prevede la riduzione delle postazioni di<br />
standby di Montemarciano e Agugliano<br />
rendendole, presumib<strong>il</strong>mente, complementari<br />
l’una con l’al<strong>tra</strong>. Ciò significa<br />
che l’attuale ambulanza di emergenza<br />
presente all’Avis di Montemarciano, in<br />
maniera continuativa da più di trent’anni,<br />
subirà un dimezzamento del servizio:<br />
ciò presupponendo la sua operatività per<br />
sole dodici ore al giorno o in determinati<br />
giorni o periodi dell’anno. Nell’anno<br />
2010 l’ambulanza d’emergenza dell’Avis<br />
di Montemarciano ha effettuato 1042<br />
servizi di emergenza di cui circa 350 in<br />
orario notturno. Tutti servizi svolti perlopiù<br />
nel territorio montemarcianese e<br />
nei comuni limitrofi, compresa Senigallia,<br />
dove nel periodo estivo anche l’Avis interviene,<br />
su invio del 118, a supporto delle<br />
ambulanze già presenti sul territorio.<br />
Assistenza domic<strong>il</strong>iare<br />
Il Comune di Barbara informa che<br />
presso i propri uffici è disponib<strong>il</strong>e la<br />
modulistica per accedere ai contributi<br />
che la Regione Marche concede per l’assistenza<br />
domic<strong>il</strong>iare indiretta a disab<strong>il</strong>i<br />
uscito <strong>il</strong> bel volume di Renzo Fiorani su<br />
È “L’orologio della torre pubblica a Ripe”. Il<br />
libro offre uno spaccato della vita cittadina<br />
ripese lungo quattro secoli. Tante le notizie<br />
riportate alla luce nel documentatissimo<br />
lavoro: dal primo impianto della macchina<br />
a pesi all’attuale orologio elettronico; dalla<br />
costruzione della prima torre ai crolli del<br />
Settecento e Ottocento, dai danni del terremoto<br />
del 1930 alla “incamiciatura” della<br />
vecchia torre danneggiata dalle cannonate<br />
durante <strong>il</strong> passaggio del fronte nella seconda<br />
guerra mondiale; dalla realizzazione del<br />
primo palazzo comunale sopra la porta di<br />
accesso al castello nei primi anni del Seicento<br />
all’attuale sede comunale realizzata<br />
negli anni ‘40 del secolo scorso; dal primo<br />
moderatore dell’orologio,<br />
mastro Torquato,<br />
all’ultimo incaricato<br />
Rambaldo Righini, passando<br />
per la “chiassata”<br />
con tanto di coltello in<br />
mano alla metà del Seicento<br />
di uno dei moderatori<br />
spalleggiato dal<br />
fratello monaco per la<br />
mancata conferma nell’incarico;<br />
dalle vicende<br />
delle relative campane<br />
alla requisizione della<br />
campana suonata<br />
a martello durante la<br />
sollevazione di Ripe<br />
contro i napoleonici,<br />
dal “dono” della cam-<br />
5 maggio 2011 11<br />
territorio<br />
in situazione di particolare gravità, di<br />
età compresa <strong>tra</strong> i 3 e 65 anni. L’intervento<br />
è rivolto unicamente ai portatori<br />
di handicap in situazione di gravità riconosciuti<br />
dalla Commissione Sanitaria di<br />
cui all’art. 4 della L. 104/1992, nei quali<br />
la stessa abbia valutato la presenza dello<br />
stato di handicap di particolare gravità;<br />
per poter usufruire dei contributi<br />
è quindi necessario produrre la certificazione<br />
della valutazione dell’handicap,<br />
che viene attestata dall’apposita Commissione<br />
di cui sopra. Per ottenere la<br />
certificazione, i disab<strong>il</strong>i o le loro famiglie<br />
devono presentare entro <strong>il</strong> 10 maggio<br />
2011 apposita domanda al Presidente<br />
della Commissione Sanitaria Provinciale.<br />
Frattula ha fatto centro<br />
Un libro di Renzo Fiorani e la singolare storia della torre<br />
L’orologio della torre di Ripe<br />
C ome<br />
era nelle attese, l’edizione di<br />
quest’anno è stata un gran successo.<br />
A Frattula in Festa (25 apr<strong>il</strong>e 2011)<br />
c’è stata tanta gente e moltissimi giovani<br />
interessati agli acquisti delle eccellenze<br />
enogastronomiche tipiche locali. Quest’anno<br />
si è riscon<strong>tra</strong>to inoltre la presenza<br />
di molti turisti in v<strong>il</strong>leggiatura nelle<br />
località vicine (diversi s<strong>tra</strong>nieri), operatori<br />
della ricettività alberghiera e giornalisti<br />
di riviste specializzate alla ricerca<br />
delle specificità, delle nicchie locali da<br />
promuovere anche all’estero. Un b<strong>il</strong>ancio<br />
positivo insomma, ha dichiarato <strong>il</strong> Presidente<br />
dell’Associazione Marco Giardini,<br />
ottenuto con <strong>il</strong> minimo degli investimenti<br />
- per note ragioni di crisi economica<br />
- che r<strong>il</strong>ancia <strong>il</strong> tipo di manifestazione<br />
anche per <strong>il</strong> prossimo anno.<br />
Barbara, ‘Voler bene all’Italia’, festa dei piccoli comuni<br />
Un’edizione all’insegna della <strong>tra</strong>dizione<br />
e del 150° anniversario dell’Unità<br />
d’Italia. A Barbara domenica 8 maggio<br />
‘Voler bene all’Italia - Festa dei piccoli Comuni’,<br />
promossa dal Comune, dalla Pro<br />
loco e dal centro sociale-culturale ‘Santa<br />
Barbara’, si articolerà a mò di passeggiata<br />
fra le vie cittadine, la storia e le usanze<br />
pesane. L’appuntamento è alle ore 10 in<br />
piazza Garibaldi, per raggiungere a piedi<br />
la colonia Capotondi, fuori dal centro abitato.<br />
Nella sua s<strong>il</strong>enziosa e verde cornice<br />
è previsto <strong>il</strong> pranzo, a base di penne tricolori,<br />
carne alla brace, affettati vari, fave<br />
e dolci. Dalle ore 14 alle 17 ad attendere<br />
curiosi e turisti ci sarà ‘Arte e mestieri di<br />
ieri.Magia e segreti dei lavori <strong>tra</strong>dizionali’,<br />
arricchita da una mos<strong>tra</strong> fotografica.<br />
Sono infatti previste una visita guidata<br />
all’esposizione degli strumenti ut<strong>il</strong>izzati<br />
per gli antichi mestieri, in particolare alla<br />
ricca collezione privata dedicata all’agricoltura<br />
dai fratelli Capotondi, ed un‘ec-<br />
cezionale dimos<strong>tra</strong>zione dal vivo dell’arte<br />
del ceramista e della f<strong>il</strong>atrice. Nel centro<br />
storico prosegue invece la mos<strong>tra</strong> dedicata<br />
al Risorgimento. Oltre ad ampliare<br />
l’abituale orario d’apertura ( dalle 9,30<br />
alle 12,30 dalle 16,30 alle 19,30) , domenica<br />
8 maggio la mos<strong>tra</strong> ‘Marchigiani<br />
nel Risorgimento. Documenti e cimeli<br />
dal 1808 al 1945’, ospitata nelle pregevoli<br />
sale di palazzo Mattei e che <strong>tra</strong> l’altro<br />
offre l’opportunità di visionare la documentazione<br />
matricolare dei garibaldini<br />
di molti comuni marchigiani, farà da<br />
cornice all’interessante esposizione ‘Libri<br />
ed immagini del Risorgimento marchigiano’.<br />
Un buon motivo in più per visitare la<br />
rassegna curata dal prof. Ettore Baldetti<br />
e i gioielli storico-artistici di Barbara: dai<br />
monumenti tardo-medievali (<strong>il</strong> castello)<br />
a quelli sei-settecenteschi (l’antico borgo,<br />
la chiesa di Santa Barbara e la chiesa abbaziale,<br />
progettata dal Ciarafoni).<br />
Leonardo Pasqualini<br />
pana al duce nel 1942 alle sottoscrizioni per<br />
acquistarne una nuova subito dopo la fine<br />
della guerra; dal suono delle “tre Ave Maria”<br />
alla controversia <strong>tra</strong> l’incaricato comunale e<br />
<strong>il</strong> sagrestano della chiesa di San Pellegrino<br />
per la “cerca del grano” in ricompensa del<br />
suono delle campane durante i temporali;<br />
dalla costruzione all’interno del castello<br />
della chiesa di San Michele Arcangelo,<br />
dono del conte Giacomo della Genga, ai<br />
crolli e ricostruzioni delle mura cittadine,<br />
<strong>il</strong> tutto con un ricco apparato fotografico in<br />
gran parte a colori. L’opera inizia con un interessante<br />
capitolo dedicato alla storia della<br />
cronometria: dai primi strumenti che sfruttavano<br />
la luce del sole o l’acqua contenuta<br />
in un recipiente, agli svegliarini monastici;<br />
dall’orologio meccanico vero<br />
e proprio a quello atomico o<br />
molecolare; dalle ore canoniche<br />
a quelle temporali e infine<br />
alle medie, dalle ore italiane a<br />
quelle francesi o oltremontane;<br />
dalle mostre ruotanti a quelle<br />
fisse, da quelle antiorarie a<br />
quelle orarie, dalle mostre di<br />
ventiquattro ai mezzi orologi<br />
di dodici e a quelli di sei o alla<br />
romana. L’uscita della preziosa<br />
ricerca coincide con la festa di<br />
san Pellegrino patrono di Ripe.<br />
Il libro è in vendita presso la<br />
libreria-edicola Barchiesi di<br />
Os<strong>tra</strong>.<br />
R.F.
12<br />
8 maggio 2011<br />
Cultura<br />
sale della comunità L’Acec ha lanciato un’iniziativa cinematografica dedicata al tema dell’educazione<br />
<strong>il</strong> grande cinema che fa crescere<br />
Si va dal f<strong>il</strong>m sull’ald<strong>il</strong>à di Clint Eastwood<br />
Hereafter a Una sconfinata giovinezza<br />
di Pupi Avati, passando per titoli spiazzanti<br />
come <strong>La</strong> pecora nera di Ascanio Celestini.<br />
Questi solo alcuni dei 55 f<strong>il</strong>m di qualità<br />
che faranno parte della rassegna nazionale<br />
Il tempo delle scelte - <strong>La</strong> sfida educativa.<br />
Dal primo apr<strong>il</strong>e al 15 giugno prossimo<br />
coinvolgerà 51 sale della comunità in tutta<br />
Italia, molte delle quali digitalizzate, con<br />
un cartellone di f<strong>il</strong>m importanti, spettacoli<br />
tea<strong>tra</strong>li, concerti e tavole rotonde intorno<br />
al tema della formazione educativa come<br />
percorso culturale per la crescita interiore<br />
dell’individuo.<br />
Per <strong>il</strong> settimo anno, Acec (Associazione<br />
Cattolica esercenti Cinema), in collaborazione<br />
con <strong>il</strong> Progetto culturale della Cei<br />
e <strong>il</strong> Ministero per i beni e le Attività culturali,<br />
si impegna ad offrire spunti di riflessione<br />
at<strong>tra</strong>verso l’in<strong>tra</strong>ttenimento culturale.<br />
“L’educazione è una delle grandi emergenze<br />
del nostro Paese – spiega <strong>il</strong> segretario generale<br />
dell’Acec Francesco Giraldo –. Non<br />
è solo un problema di istruzione o di avviamento<br />
al lavoro, è in crisi la capacità di<br />
una generazione di adulti di educare i propri<br />
figli”. Dunque, perché non unire diverse<br />
generazioni davanti al grande schermo<br />
at<strong>tra</strong>verso f<strong>il</strong>m di grande richiamo? Nel<br />
Archeologia in città<br />
Maggio si preannuncia ricco di novità<br />
e “scoperte” per gli appassionati di<br />
reperti provenienti dal sottosuolo senigalliese.<br />
Il protocollo siglato <strong>tra</strong> <strong>il</strong> Comune e<br />
l’Università di Bologna (che si occupa anche<br />
delle ricognizioni archeologiche nei<br />
lavori che interessano <strong>il</strong> territorio comunale)<br />
ha organizzato una serie di iniziative<br />
pubbliche per promuovere l’archeologia<br />
ancora nascosta della città. Un mese<br />
in cui saranno annunciati anche recenti<br />
studi che interessano i giardini Catalani,<br />
oggetti di un intervento di restauro.<br />
Dal 2 al 5 maggio gli studenti senigalliesi<br />
sono stati impegnati nella manutenzione<br />
e monitoraggio dell’area archeologica <strong>La</strong><br />
Fenice e del Parco di Suasa e contemporaneamente<br />
sarà istituito un premio di<br />
studio per la migliore ricerca archeologica<br />
sull’antica città di Senigallia. Dal 9<br />
al 13 appuntamento con la scoperta dei<br />
resti archeologici nascosti nelle cantine<br />
del centro storico senigalliese che i privati<br />
metteranno a disposizione per visite<br />
guidate. Dal 16 al 20 maggio invece<br />
lungo corso II Giugno e nelle principali<br />
piazze del centro i tecnici dell’Università<br />
effettueranno delle ricerche georadar per<br />
scoprire cosa si nasconde nel sottosuolo.<br />
Tra ottobre e novembre infine prenderà<br />
<strong>il</strong> via un ciclo di conferenze dedicate all’urbanistica<br />
antica mentre <strong>il</strong> Comune<br />
sta predisponendo una pagina dedicata<br />
all’archeologia nella home page del sito<br />
istituzionale.<br />
Torna la ‘Madonna di Senigallia’<br />
Dal 18 giugno al 10 luglio la città di Senigallia tornerà ad<br />
ospitare la “Madonna di Senigallia” di Piero Della Francesca:<br />
un evento culturale di particolare significato organizzato dal<br />
Comune in collaborazione con la Soprintendenza di Urbino.<br />
Questo capolavoro, che molti considerano un simbolo<br />
e testimonial della s<strong>tra</strong>ordinaria ricchezza del patrimonio<br />
artistico legato alla nos<strong>tra</strong> città, sarà esposto nei locali della<br />
Rocca Roveresca di Senigallia insieme alle foto del restauro<br />
dell’opera recentemente eseguito dall’Istituto Cen<strong>tra</strong>le per<br />
<strong>il</strong> Restauro e Conservazione di Roma. Questa mos<strong>tra</strong>, che<br />
riporta <strong>il</strong> dipinto a Senigallia, città dove soggiornò per motli<br />
secoli nella Chiesa di Santa Maria Delle Grazie, sarà anche <strong>il</strong><br />
miglior modo per concludere le celebrazioni per i 150 anni<br />
dell’Unità d’Italia, nella consapevolezza che proprio l’arte e<br />
la cultura del bello, rappresentati in modo così mirab<strong>il</strong>e nel<br />
capolavoro di Piero della Francesca, costituiscono valori fondanti<br />
della comunità nazionale.<br />
Via Carducci in fiore<br />
E’ tornato l’appuntamento con “Via Carducci in fiore”, evento<br />
organizzato dal Comune di Senigallia in collaborazione<br />
con Expo Marche. Addobbi floreali di ogni genere, shopping<br />
verde, artigianato, giardinaggio, ortaggi e tutte le novità legate<br />
al mondo del verde caratterizzano la mos<strong>tra</strong>-mercato in<br />
cartellone proposto dall’Acec, infatti, troviamo<br />
<strong>il</strong> plurivincitore di Oscar Il discorso<br />
del re di Tom Hooper, <strong>il</strong> fantasioso Alice<br />
in Wonderland di Tim Burton, American<br />
life di Sam Mendes, B<strong>il</strong>ly Elliot di Stephen<br />
Daldry, e gli italiani Caterina va in città di<br />
Paolo Virzì e Mio fratello è figlio unico di<br />
Daniele Luchetti.<br />
“Sono circa m<strong>il</strong>le le sale della comunità<br />
sparse in tutta Italia – spiega Giraldo –, più<br />
del 54% si trova in comuni con meno di<br />
diecim<strong>il</strong>a abitanti e sono quindi fortemente<br />
legate al territorio e alle famiglie, se<br />
contiamo che <strong>il</strong> loro target va dai 35 ai 45<br />
anni”. Insomma, dei veri e propri centri di<br />
aggregazione dove c’è ancora spazio per <strong>il</strong><br />
cinema come proposta culturale. “In alcune<br />
città sono rimaste come uniche sale<br />
d’essai – aggiunge <strong>il</strong> segretario dell’Acec –.<br />
Anzi, molte case distributrici le contattano<br />
per proporre i f<strong>il</strong>m di qualità schiacciati dai<br />
blockbuster”. Dunque, le sale selezionate<br />
at<strong>tra</strong>verso un bando di concorso, faranno<br />
parte di questa rassegna dedicata al “tempo<br />
delle scelte” e po<strong>tra</strong>nno attingere dai titoli<br />
cinematografici indicati dagli organizzatori<br />
sul tema. Ad ogni sala spetterà poi <strong>il</strong> compito<br />
di organizzare dibattiti con personaggi<br />
della cultura e dello spettacolo, di coinvolgere<br />
le scuole e i cittadini, certi di fare parte<br />
arte A Senigallia una mos<strong>tra</strong> di Sanna<br />
Sistema, arte d’etichetta<br />
Sabato 30 apr<strong>il</strong>e 2011,<br />
alle ore 17, presso lo<br />
spazio “Expo Ex” dei giardini<br />
Palazzesi (Rocca roveresca)<br />
di Senigallia, è<br />
stata inaugurata la mos<strong>tra</strong><br />
personale di Michele Sanna.<br />
Promossa da Comune<br />
di Senigallia e da Centro<br />
sociale Molinello 2, l’esposizione<br />
di pittura rimarrà<br />
aperta tutti i giorni fino<br />
all’8 maggio, con orario 10-<br />
12 e 16:30-20:30.<br />
di un’iniziativa a livello nazionale. Ma come<br />
sono stati scelti dall’Acec i f<strong>il</strong>m da proporre?<br />
“<strong>La</strong> scelta è stata fatta su f<strong>il</strong>m che mettessero<br />
in discussione la società – aggiunge<br />
Giraldo –. Alcuni titoli sono spiazzanti? È<br />
lo sguardo cattolico che deve essere spiazzante,<br />
se no si corre <strong>il</strong> rischio dell’autoreferenzialità.<br />
<strong>La</strong> difficoltà non è dare risposte,<br />
ma porre delle domande che facciano sorgere<br />
dei dubbi. Il pubblico, sia credente che<br />
non credente, apprezza perché in questa<br />
iniziativa trova un luogo dove riesce a parlare<br />
di fede at<strong>tra</strong>verso un linguaggio attuale”.<br />
Quindi <strong>il</strong> cinema di oggi, fra un kolossal<br />
e un cinepanettone, sa ancora parlare alle<br />
coscienze? “Certamente, anzi, <strong>il</strong> cinema italiano,<br />
coi suoi alti e bassi, ha una capacità<br />
innata di raccontare <strong>il</strong> sociale. A volte con<br />
esiti s<strong>tra</strong>ordinari. Per esempio, fra quelli<br />
da <strong>noi</strong> scelti, L’uomo che verrà di Giorgio<br />
Diritti e Il figlio più piccolo di Pupi Avati”.<br />
Quali sono i f<strong>il</strong>m da non perdere in questa<br />
rassegna? “Il discorso del re che è una chiara<br />
educazione alla responsab<strong>il</strong>ità e <strong>La</strong> donna<br />
che canta - Incendies di Denis V<strong>il</strong>leneuve,<br />
storia di una madre che ha costruito la<br />
sua vita diffic<strong>il</strong>e sul perdono e l’onore. Due<br />
grandi esempi di cinema con l’anima”.<br />
Nella mos<strong>tra</strong> di Michele<br />
Sanna <strong>il</strong> motivo proposto è<br />
sempre presente e ripetuto<br />
in ogni quadro, sino a divenire<br />
a <strong>tra</strong>tti ossessivo. <strong>La</strong><br />
rete è <strong>il</strong> leit-motiv di tutta<br />
la personale, un marchio,<br />
un’etichetta. Il modulo,<br />
perfettamente riconoscib<strong>il</strong>e,<br />
non è null’altro<br />
che la rete di plastica<br />
arancione che vediamo<br />
nei cantieri ed<strong>il</strong>i o ai lati<br />
delle s<strong>tra</strong>de: la rete involontariamente<br />
circonda<br />
<strong>il</strong> nostro quotidiano.<br />
<strong>La</strong> ripetizione di questo<br />
segno è lì a rappresentare<br />
denuncia e parallelismo<br />
con tutto quello<br />
che viene proposto dal<br />
sistema società.<br />
<strong>La</strong> rete diventa quindi<br />
etichetta di uguaglianza,<br />
identità, corrispondenza,<br />
omologazione circa tutto<br />
ciò che ci è attorno.<br />
Pose e condizioni globalizzate<br />
quasi ad imporre un<br />
modus vivendi del mercato<br />
dell’apparire, come se farne<br />
parte ci renda più credib<strong>il</strong>i,<br />
veri. Un nuovo recinto. M.B.<br />
programma dal primo al 4 maggio lungo via Carducci. Coinvolte<br />
numerose associazioni culturali e le scuole nella realizzazioni<br />
dei laboratori presso porta <strong>La</strong>mbertina, nell’area dei<br />
giardini della chiesa del Porto i Cavalieri dell’Alto Volo e gli<br />
Arcieri Città di Pesaro hanno proposto spettacoli di falconeria<br />
e attività didattica con rapaci e lezioni di tiro con l’arco.<br />
Cir33 ha presentato <strong>il</strong> progetto “L’organico di casa tua per <strong>il</strong><br />
concime di casa tua”.<br />
Quello che le donne dicono<br />
Lunedì 2 maggio si sè svolta presso la Mediateca comunale<br />
(piazza Manni) una seduta aperta della Commissione speciale<br />
delle donne elette nel Consiglio e per le Pari Opportunità<br />
<strong>tra</strong> uomo e donna della Provincia di Ancona. L’appuntamento<br />
è stato programmato con <strong>il</strong> titolo “Quello che<br />
le donne dicono” e rien<strong>tra</strong> nel programma di sedute che la<br />
Commissione promuove dall’inizio dello scorso anno per conoscere<br />
la realtà femmin<strong>il</strong>e e portare la sua <strong>voce</strong> nelle istituzioni.<br />
Obiettivo prioritario della Commissione provinciale<br />
per <strong>il</strong> 2011 è quello di lavorare per prevenire e con<strong>tra</strong>stare la<br />
violenza nei confronti delle donne, con particolare attenzione<br />
al fenomeno dello stalking, e promuovere l’analisi di genere<br />
delle politiche provinciali. Alla seduta aperta di lunedì<br />
ha preso parte <strong>tra</strong> gli altri di: Margherita Carlini, componente<br />
della Commissione, che ha parlato di violenza alle donne<br />
Angela Calvini - Avvenire<br />
senigallia Una mos<strong>tra</strong> proposta dalla Cri<br />
Le mine antiuomo<br />
CRImine-le mine antiuomo”<br />
è <strong>il</strong> titolo della<br />
mos<strong>tra</strong> curata dal Comitato<br />
Locale di Senigallia della<br />
Croce Rossa Italiana nell’ambito<br />
delle prerogative<br />
istituzionali dell’Associazione<br />
che dedica da sempre<br />
una particolare attenzione<br />
al Diritto Internazionale<br />
Umanitario. <strong>La</strong> mos<strong>tra</strong>,<br />
inaugurata sabato 30 apr<strong>il</strong>e<br />
all’ex Ostello in Via Marchetti<br />
73 nelle sale al piano<br />
terra di Palazzo del Duca,<br />
resterà aperta fino a domenica<br />
8 maggio negli orari<br />
9.00-12.30 e 16.00-19.30.<br />
Il materiale, per un totale<br />
di oltre 60 ordigni inattivi,<br />
sarà fornito dal<br />
Museo della<br />
Guerra di Rovereto.Saranno<br />
esposte anche<br />
alcune foto<br />
del reporter di<br />
guerra Giorgio<br />
Pegoli scattate<br />
nei principali<br />
teatri di guerra<br />
degli ultimi<br />
decenni che testimoniano<br />
del<br />
dramma delle<br />
popolazioni colpite dagli<br />
effetti delle mine antiuomo.<br />
<strong>La</strong> mos<strong>tra</strong>, che riveste<br />
un carattere di assoluta<br />
originalità ed innovazione<br />
ed è stata pensata principalmente<br />
per i giovani, è<br />
patrocinata dal Comune di<br />
Senigallia, dalla Provincia<br />
di Ancona e dalla Regione<br />
Marche<br />
Molto si è parlato negli anni<br />
passati del problema mine e<br />
anche se ultimamente sembra<br />
passato in secondo piano,<br />
le mine continuano ad<br />
essere costruite e a seminare<br />
morte e mut<strong>il</strong>azione. <strong>La</strong><br />
mos<strong>tra</strong>, in occasione dell’8<br />
maggio giornata mondiale<br />
della Croce Rossa<br />
e della Mezzaluna<br />
Rossa, ha<br />
come obiettivo<br />
ricordare agli<br />
adulti che <strong>il</strong> problema<br />
mine è<br />
ancora tremendamente<br />
reale e<br />
rappresentarlo<br />
ai giovani che<br />
forse non lo<br />
conoscono adeguatamente.<br />
M.P.<br />
e stalking; Valeria Bochi, componente della Commissione,<br />
che avanzerà una proposta riguardo al progetto per le donne<br />
migranti; Maurizio Mangialardi, Sindaco di Senigallia; Paola<br />
Curzi, Assessore comunale alle Pari Opportunità; Sara Tontini,<br />
Presidente del Consiglio delle Donne; Anna Salvucci,<br />
Presidente della Commissione.<br />
Bicincittà in centro e festa per tutti<br />
Domenica 8 maggio Senigallia è la città della bici: Bicincittà,<br />
bimbinbici e giornata del naso rosso. Ritrovo ed iscrizioni<br />
dalle ore 9 presso <strong>il</strong> Foro Annonario. Quota d’iscrizione: €<br />
4,00 con maglietta ricordo e ristoro. Partenza alle ore 10 con<br />
<strong>il</strong> seguente percorso: Foro Annonario Senigallia – via Per<strong>il</strong>li<br />
– Sottopasso – via Bovio – Lungomare Marconi – Piazzale<br />
Libertà - Lungomare Alighieri – via Dalmazia – via Rovereto<br />
– Viale dei Pini – via Capanna – via Garibaldi – Piazza Vittoria<br />
– viale Matteotti .- <strong>La</strong>rgo Puccini – Piazza Saffi – Corso<br />
II Giugno – Ponte II Giugno – via XX Settembre – via Gorizia<br />
– via Piave - via Pasubio – via Boccherini – via Scarlatti<br />
– via Paisiello – via Monteverdi – via Piave - via Montenero –<br />
Ponte Cavallotti - Portici Ercolani – Foro Annonario. Arrivo<br />
alle ore 11 circa. All’arrivo merenda per tutti. Il ricavato sarà<br />
ut<strong>il</strong>izzato per l’acquisto di materiale da donare alle scuole di<br />
Senigallia. <strong>La</strong> manifestazione proseguirà per tutto <strong>il</strong> giorno<br />
presso <strong>il</strong> Foro Annonario.
senigallia
14<br />
5 maggio 2011<br />
sport<br />
vigor
LA<br />
PAROLA<br />
DI DIO<br />
At 2,14.22-33<br />
Salmo 15<br />
1Pt 1,17-21<br />
Lc 24,13-35<br />
di Paolo Curtaz<br />
indirizzare a: <strong>La</strong> Voce <strong>Misena</strong><br />
Piazza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia<br />
fax 071.7914132<br />
e-ma<strong>il</strong>: redazione@<strong>voce</strong>misena.it<br />
<strong>La</strong> droga continua ad uccidere<br />
Dopo la morte per overdose di Aldo<br />
Valentini Pallotto, <strong>il</strong> giovane di vent’anni<br />
morto tre giorni fa in una discoteca<br />
toscana, anche i social network cominciano<br />
a prendere coscienza della pericolosità<br />
della droga: “Spero che adesso<br />
la gente capisca che per divertirsi in<br />
discoteca non è necessario esagerare.<br />
Da lassù grida a tutti che la droga uccide”.<br />
Queste le frasi comparse sul web a<br />
poche ore dalla scomparsa del ragazzo.<br />
Il Dipartimento Politiche Antidroga,<br />
in una nota evidenzia che <strong>il</strong> “tam tam”<br />
circolato sui social network dopo questa<br />
<strong>tra</strong>gica morte, avvenuta per un mix<br />
letale di ecstasy e oppiacei, testimonia<br />
8 MAGGIO 2010 III domenica di Pasqua<br />
Noi speravamo...<br />
Gesù è risorto, amici, ve ne siete accorti?<br />
Alcuni sì, lo so. Si sono preparati<br />
con cura, è un momento positivo della<br />
loro vita, hanno pregato insieme, hanno<br />
atteso con pazienza, sono andati a tutte le<br />
celebrazioni della settimana santa, hanno<br />
percepito quasi fisicamente lo splendore<br />
del risorto. Alcuni in parte, lo sento.<br />
Come dei nuovi Tommaso, si sono scon<strong>tra</strong>ti<br />
col volto arcigno della Chiesa, hanno<br />
inciampato nella propria e nell’altrui<br />
incoerenza, hanno dovuto ingoiare un<br />
amaro calice di dolore prima di incon<strong>tra</strong>re<br />
Gesù che li ha invitati a rifugiarsi nelle<br />
sue piaghe sanguinanti.<br />
Altri no, per niente. Vicissitudini della vita,<br />
dis<strong>il</strong>lusioni, dolore, hanno impedito loro<br />
di esplodere. Gesù è risorto, bene, viva.<br />
Ma la cosa non li coinvolge, non li riguarda.<br />
Molti fratelli e sorelle guardano alla<br />
resurrezione da lontano, come Pietro. O<br />
come i fratelli di Emmaus. Benvenuti sulla<br />
s<strong>tra</strong>da che ci allontana da Gerusalemme,<br />
amici. I due discepoli si allontanano dalla<br />
città che uccide i profeti. Durante la passeggiata<br />
si parla, ovvio.<br />
Meglio, ci si lamenta, ci si lava i panni a<br />
vicenda. <strong>La</strong> tristezza è palpab<strong>il</strong>e, la delusione<br />
e l’amarezza sono profonde, insostenib<strong>il</strong>i,<br />
terrib<strong>il</strong>i. C’è un crescendo nel<br />
parlare: dallo sfogo lamentoso, at<strong>tra</strong>verso<br />
l’approfondimento, fino al dibattito acceso,<br />
alla vera e propria discussione con Dio.<br />
Con Dio, poi, è un disastro. Lui, di fronte<br />
all’idiozia e al vuoto assordante, tace (cfr<br />
Lc 22,4-12). Dio ama la discussione, vuole<br />
che ci lasciamo coinvolgere nella riflessione,<br />
ci chiede di indagare. Dio. rispettoso e<br />
discreto, ci considera capaci di conoscere,<br />
ci chiede di essere audaci nell’interrogarci.<br />
Alla faccia del cristianesimo per beoti.<br />
Due discepoli se ne vanno da Gerusalemme,<br />
cuore della fede e dell’evento della<br />
fede. Sono, ovviamente, turbati, confusi,<br />
ripiegati sulle loro emozioni e sul loro dolore.<br />
Il problema non è l’assenza di Gesù,<br />
ma la vista interiore fioca dei due discepoli.<br />
Vista fioca, alle soglie della cecità,<br />
perché tutta ripiegata su se stessa, e sul<br />
proprio dolore. Parola tagliente è quella di<br />
Luca, quasi insostenib<strong>il</strong>e: <strong>il</strong> problema non<br />
è l’assenza di Dio, ma la nos<strong>tra</strong> incapacità<br />
V<strong>il</strong>le dove abita la storia<br />
V<strong>il</strong>la Albani, insieme a V<strong>il</strong>la Adele e a V<strong>il</strong>la Sarsina, rappresenta<br />
una delle tre maggiori v<strong>il</strong>le di grande interesse<br />
architettonico ad Anzio. Oggi nella v<strong>il</strong>la ha sede un centro<br />
analisi ed un distaccamento Asur per visite specialistiche.<br />
Costruita dal card.Albani e terminata nel 1726, depredata<br />
da Napoleone per 294 vari pezzi, finalmena cura di Giuseppe<br />
Cionchi<br />
arrivati in redazione<br />
che “dopo <strong>il</strong> <strong>tra</strong>gico evento, alcuni giovani<br />
stanno finalmente recuperando la<br />
lucidità e <strong>il</strong> coraggio di dire che un certo<br />
modello di comportamento è sbagliato”,<br />
lanciando dei messaggi chiari<br />
contro <strong>il</strong> consumo di droga e lo “sballo”.<br />
Per l’ennesima volta, <strong>il</strong> Dipartimento<br />
“sconsiglia fortemente l`assunzione di<br />
qualsiasi tipo di queste sostanze, sia<br />
per la tossicità acuta che per i pericolosi<br />
effetti negativi imprevisti ed imprevedib<strong>il</strong>i<br />
che possono procurare sui<br />
consumatori con gravi danni alla salute<br />
anche a causa dell’effetto sinergico, che<br />
deriva dal mix di sostanze e che possono<br />
condurre alla morte, come purtroppo<br />
nel caso del giovane toscano”.<br />
Giacomo Lenci, Senigallia<br />
nel riconoscerlo, la nos<strong>tra</strong> miopia. Tutti<br />
concen<strong>tra</strong>ti su <strong>noi</strong> stessi, sui nostri problemi,<br />
non siamo in grado di riconoscerlo<br />
mentre cammina accanto a <strong>noi</strong>.<br />
Cammina accanto a <strong>noi</strong>: anche Dio accetta<br />
di cambiare, di adeguarsi; abbandona<br />
la rassicurante eternità, la perfetta autosufficienza,<br />
l’immob<strong>il</strong>ità beata e si sporca<br />
le mani, cammina, si mette in viaggio. Un<br />
viaggio lunghissimo: dall’eternità alla finitudine,<br />
dall’essere Dio al diventare uomo,<br />
dalla perfezione assoluta all’incarnazione.<br />
Per amore. Dio non è un masso granitico,<br />
immob<strong>il</strong>e e compatto, ma soffre, cambia<br />
idea, decide. Ama, e l’amore, sempre, è<br />
in movimento. E l’amore, sempre, chiede<br />
sofferenza. Gesù attacca bottone, come<br />
abbiamo visto. Una domanda impertinente,<br />
quasi urtante: “Come mai questa<br />
faccia?” I due sono quasi offesi: ma come,<br />
non si vede a sufficienza quanto soffrono?<br />
Non si nota <strong>il</strong> loro dolore da lontano? Chi<br />
è questo foresto che non rispetta <strong>il</strong> loro<br />
dramma? Gesù sorride e chiede: “Che<br />
cosa è successo?” Incredib<strong>il</strong>e Dio.<br />
Stanno parlando della sua morte, stanno<br />
parlando della sua tortura, del suo dolore,<br />
delle sue carni fatte a brandelli, della<br />
violenza assurda e scomposta che ha dovuto<br />
subire... e lui, niente, nulla, neppure<br />
se lo ricorda. Imparassimo da Dio a<br />
dimenticare <strong>il</strong> dolore! A questo punto,<br />
Cleopa pronuncia la frase più triste dell’intero<br />
Vangelo: “Noi speravamo...” Cioè:<br />
che idioti, ci abbiamo creduto. Lì, proprio<br />
lì in fondo, alla soglia dell’annientamento,<br />
Dio ti ascolta e ti aspetta, cammina con te.<br />
Sotto di te, in fondo al pozzo, ti aspetta:<br />
è stato così ultimo, dice <strong>il</strong> grande Charles<br />
de Foucauld, che nessuno, mai, gli potrà<br />
rubare <strong>il</strong> posto. “Sciocchi e tardi di cuore!”<br />
L’insulto – inatteso – arriva dal viandante<br />
disinformato che, almeno fino a quel<br />
momento, era parso educato e dabbene.<br />
Cleopa e compagno tacciono, stupiti, si<br />
girano a guardarlo. Si scalda <strong>il</strong> cuore ai<br />
tiepidi discepoli. Poi <strong>il</strong> tepore divampa, e<br />
diventa fuoco incontenib<strong>il</strong>e.<br />
È successa a molti, questa cosa. <strong>La</strong> Parola<br />
si insinua e inquieta, ci apre e ci sguscia,<br />
ci obbliga a verità.Il Signore si ferma, per<br />
restare con loro. E con <strong>noi</strong>.<br />
Le bombe fuori segno<br />
Per carità, non è mia intenzione difendere<br />
<strong>il</strong> colonnello Gheddafi, ci mancherebbe.<br />
Ho appreso comunque con<br />
grande tristezza la notizia della morte<br />
del figlio e dei suoi piccoli nipoti durante<br />
un bombardamento della Nato<br />
su Tripoli, con lo scopo ormai palese di<br />
far fuori <strong>il</strong> rais. Come spesso è accaduto<br />
nella storia, <strong>il</strong> bersaglio di azioni mirate<br />
spesso è mancato. E a farne le spese<br />
sono vite innocenti, le prime vittime<br />
di regimi spietati, di calcoli sbagliati. di<br />
alleanze scritte e poi <strong>tra</strong>dite, di accordi<br />
suggeriti soltanto da interessi precisi.<br />
L’uso delle armi è sempre una sconfitta.<br />
L.A.<br />
RUBRICA DI STORIA E CULTURA DEDICATA AL BEATO SENIGALLIESE GIOVANNI MARIA MASTAI<br />
5 maggio 2011 15<br />
penultima<br />
IN BREVE<br />
MONTERADO<br />
Sta riprendendo <strong>il</strong> servizio dei chierichetti nella<br />
nos<strong>tra</strong> parrocchia. Probab<strong>il</strong>mente è <strong>il</strong> frutto della<br />
partecipazione alla Messa della Famiglia delle ore 11<br />
che – iniziata qualche mese fa – con la presenza attiva<br />
dei ragazzi e delle ragazze delle prime classi elementari,<br />
fa notare un aumento delle presenze di circa <strong>il</strong> 20%.<br />
Infatti, se precedentemente, le presenze a tale Messa si<br />
attestavano su circa 80 persone, attualmente, e in varie<br />
domeniche, le statistiche ci dicono che si è sfondata la<br />
quota di oltre 100 persone. In effetti, i partecipanti in<br />
tenera età hanno la caratteristica di ‘attirare’ alla Messa<br />
sia i genitori che i nonni : se non altro, per la curiosità di<br />
ascoltare <strong>il</strong> proprio figlio o nipote al microfono. Il segreto<br />
dell’aumento sta proprio qui. Il sabato sera, le catechiste<br />
–specie Alessia, Chiara, Valeria, Stefania, Mar<strong>il</strong>ena…- in<br />
sintonia con <strong>il</strong> pievano, preparano dei foglietti con frasi<br />
molto semplici da leggere, all’inizio della celebrazione, o<br />
al “Confesso”, oppure alla preghiera dei fedeli, oppure li<br />
preparano per altri gesti che coinvolgono i fanciulli stessi.<br />
Ad, esempio, <strong>il</strong> giorno dopo Pasqua, i ragazzi/e presenti –<br />
foglio in mano – hanno letto queste frasi molto semplici,<br />
ma molto importanti per loro e per tutti: 1. Pasqua è :<br />
Gesù risorge; 2. Pasqua è: Gesù vince la morte; 3. Pasqua<br />
è: Gesù vince Satana... Ovviamente i minis<strong>tra</strong>nti hanno<br />
bisogno di essere guidati… dall’inizio alla fine. Allora<br />
intervengono sia Fabrizio che <strong>La</strong>mberto i quali con la loro<br />
attenzione, con la loro pazienza, con <strong>il</strong> loro sorriso sanno<br />
superare i momenti di crisi e raggiungere quell’equ<strong>il</strong>ibrio<br />
che non è sempre fac<strong>il</strong>e mantenere sull’altare, specie con<br />
quelli della prima classe elementare.<br />
BENVENUTA, VIOLA!<br />
Al nostro abbonato e attivo collaboratore della Parrocchia<br />
del Duomo, Nello Casavecchia, <strong>il</strong> 28 apr<strong>il</strong>e è nata un’al<strong>tra</strong><br />
nipote: è arrivata Viola, che è venuta a far compagnia<br />
alla sorella Linda per la felicità dei genitori Angelo e S<strong>il</strong>via.<br />
Anche la nos<strong>tra</strong> Redazione condivide la loro gioia.<br />
IN RICORDO DI DANIELE PETRELLA<br />
Il Sabato Santo è tornato alla Casa del Padre <strong>il</strong> nostro<br />
fedele abbonato Daniele Petrella, Ministro dell’Eucarestia,<br />
persona stimata e disponib<strong>il</strong>e verso tutti, Maresciallo<br />
della Polizia di Stato. Alle figlie Iolanda e Giuseppina e<br />
ai parenti tutti la redazione di Voce <strong>Misena</strong> porge sentite<br />
condoglianze.<br />
CAMPIONATO TIRO CON L’ARCO<br />
Si è concluso <strong>il</strong> 9° Campionato Italiano a Squadre di<br />
Società di tiro con l’arco disputato nella splendida cornice<br />
del Foro Annonario di Senigallia. Alla gara organizzata<br />
dagli Arcieri ASSTA Senigallia, realizzata grazie al<br />
patrocinio del Comune di Senigallia e al contributo della<br />
Provincia di Ancona e della Regione Marche, si sono<br />
sfidate sulla distanza di 25 metri le migliori 30 squadre<br />
(16 masch<strong>il</strong>i e 14 femmin<strong>il</strong>i) italiane. Il regolamento<br />
prevedeva che le compagini fossero composte da 3 arcieri<br />
titolari e 3 riserve, uno per ogni divisione (arco olimpico,<br />
arco compound e arco nudo), che si erano qualificate<br />
ai play-off, secondo una ranking list formulata sulla<br />
base dei risultati conseguiti da tre arcieri appartenenti<br />
alla medesima Società che hanno partecipato a gare<br />
di calendario federale nel periodo 01 apr<strong>il</strong>e 2010 – 31<br />
marzo 2011.<br />
Settimanale della<br />
Diocesi di Senigallia<br />
Tel. 071 64578 - Fax 071 7914132<br />
P.zza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia (An)<br />
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Giancarlo Mazzotti. Collaboratori: Alessandro Berluti, Fabrizio<br />
Chiappetti, Roberto Ferretti, Luca Giancarli, Anna Gobbetti, Elvio Grossi,<br />
Simone Mandolini, Leonardo Marcheselli, Vittorio Mencucci, Giuseppe<br />
Nicoli, Leonardo Pasqualini, Stefania Sbriscia, Giorgio S<strong>il</strong>vestri, Luciano<br />
Sole, Federica Spinozzi, Ilario Taus, Raoul Mancinelli, Umberto Martinelli.<br />
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