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il Vescovo ruggero tra noi - La voce Misena

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Icone dI orIgIne greca<br />

russa-rumena<br />

ARTICOLI SACRI<br />

a SenIgALLIA<br />

via Andrea Costa 31<br />

tel 071.60597<br />

Editoriale<br />

n. 16<br />

Settimanale della Diocesi di Senigallia - giovedì 5 maggio 2011 - € 1<br />

Icone dI orIgIne greca<br />

russa-rumena<br />

ARTICOLI SACRI<br />

a SenIgALLIA<br />

via Andrea Costa 31<br />

tel 071.60597<br />

Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona - Taxe Perçue - Tassa riscossa ufficio PT di Senigallia -<br />

Un pianeta<br />

Confesso che ho sbirciato in<br />

tv anche io quello che accadeva,<br />

venerdì scorso, nella<br />

Londra regale e festante. Lo<br />

scorso anno, con un piccolo<br />

gruppo ecumenico, ho fatto<br />

visita alla chiesa anglicana<br />

d’Ingh<strong>il</strong>terra e in quell’occasione<br />

è stata molto interessante<br />

la visita all’Abbazia<br />

di Westminster, centro della<br />

vita religiosa e civ<strong>il</strong>e inglese.<br />

Mi è piaciuto rivedere in tv<br />

quei luoghi e pare che oltre<br />

me, più di un m<strong>il</strong>iardo di<br />

persone siano state at<strong>tra</strong>tte<br />

dallo sfav<strong>il</strong>lante matrimonio<br />

dei giovani reali. Evidentemente,<br />

ogni tanto, abbiamo<br />

bisogno di favoleggiare un<br />

po’, anche se la risonanza<br />

mediatica mi è parsa molto<br />

esagerata. Il giorno dopo,<br />

al<strong>tra</strong> piazza, altri colori, tutt’al<strong>tra</strong><br />

storia: centinaia di<br />

migliaia di persone a Roma<br />

per pregare accanto a papa<br />

Giovanni Paolo II, Beato.<br />

<strong>La</strong> santità di questo gigante<br />

della fede, come ha detto<br />

Benedetto XVI, aleggiava<br />

fin dal giorno dei suoi funerali<br />

ed <strong>il</strong> suo appassionato<br />

amore per <strong>il</strong> Signore e per<br />

l’umanità continuerà a sostenere<br />

le vite di tantissimi<br />

fedeli. Non si era ancora<br />

spenta l’eco romana che<br />

un’al<strong>tra</strong> notizia, nel cuore<br />

della notte, ha fatto <strong>tra</strong>salire<br />

<strong>il</strong> mondo intero: Bin <strong>La</strong>den è<br />

stato ucciso in un blitz delle<br />

squadre speciali americane<br />

in Pakistan. E giù, come è<br />

naturale che sia, con analisi,<br />

approfondimenti, previsioni<br />

geopolitiche. Tre giorni, tre<br />

notizie molto diverse l’una<br />

dall’al<strong>tra</strong>, che hanno occupato<br />

ogni spazio di comunicazione.<br />

Tutto questo mi ha<br />

fatto pensare non solo alla<br />

pressocché <strong>il</strong>limitata potenza<br />

dei media, ma a quanto<br />

alcuni fatti ci facciano percepire,<br />

nel bene e nel male,<br />

famiglia planetaria, una<br />

grande famglia umana. Ci<br />

sono momenti della storia, a<br />

volte frivoli, altre molto più<br />

significativi, in cui le distanze<br />

si accorciano, siamo at<strong>tra</strong>tti<br />

(o dis<strong>tra</strong>tti) dalle stesse<br />

cose, sentiamo di vivere per<br />

davvero in un unico pianeta.<br />

Gesualdo Purziani<br />

Le reti quasi vuote<br />

L ’attuale momento della pesca nazionale è caratterizzato<br />

da una scarsità di risorse in mare<br />

e da un aumento forsennato del prezzo del carburante.<br />

E’ in questa tenaglia che le imprese di<br />

pesca rischiano di essere stritolate e costrette<br />

ad interrompere la loro attività. A fronte di tali<br />

aspetti negativi non si regis<strong>tra</strong> una decisa presa<br />

di posizione delle Istituzioni che possa prevedere<br />

misure a sostegno del settore ed una chiara e decisa<br />

iniziativa in tema di tutela della risorsa ittica.<br />

Per troppi anni si è intervenuti esclusivamente<br />

con un arresto temporaneo della pesca nel mese<br />

di agosto, che si è rivelato insufficiente a garantire<br />

una buona riproduzione della specie ed una<br />

onesta attività di cattura”.<br />

Inizia così <strong>il</strong> documento firmato dalle quattro più<br />

importanti organizzazioni di categoria marchigiane<br />

(Lega Pesca, Federcoopesca Marche, Feder<br />

Pesca Marche, Agci Pesca Marche) che chiede<br />

a gran <strong>voce</strong> un’immediata azione da parte delle<br />

istituzioni per scongiurare la morte di questo<br />

importante settore dell’economia marchigiana.<br />

“Cogliendo la disponib<strong>il</strong>ità dell’assessorato regionale<br />

alla pesca - continuano - le scriventi associazioni<br />

di categoria hanno redatto <strong>il</strong> presente<br />

documento che vuol divenire la base per un<br />

Piano di Gestione della Regione Marche (...). Le<br />

seguenti azioni che debbono divenire <strong>il</strong> Piano<br />

di gestione delle Marche, per essere attuate, necessitano<br />

di un impegno finanziario di 1.500.000<br />

di euro per ogni annualità a favore delle imprese<br />

di pesca e del sistema”. Tra le tante proposte,<br />

in evidenza la richiesta di “un periodo di fermo<br />

<strong>il</strong> <strong>Vescovo</strong> <strong>ruggero</strong> <strong>tra</strong> <strong>noi</strong><br />

E ’ un bel priv<strong>il</strong>egio <strong>il</strong> poter avere per<br />

qualche giorno <strong>tra</strong> <strong>noi</strong> padre Ruggero<br />

Franceschini, vescovo di Ismir (Smirne), la<br />

vivace e moderna città turca che in molti<br />

abbiamo conosciuto due anni fa durante <strong>il</strong><br />

pellegrinaggio diocesano sulle orme di San<br />

Paolo. Lì vicino c’è Efeso, luogo di grande<br />

fascino storico e religioso, con la casa dove<br />

hanno vissuto l’apostolo Giovanni e Maria.<br />

E a Smirne vive una piccola comunità<br />

cattolica, inserita nella più ampia, ma numericamente<br />

debole, chiesa turca. Padre<br />

Ruggero vive quotidianamente la sfida e la<br />

bellezza dell’essere pastore in un luogo peculirare,<br />

sospeso <strong>tra</strong> desiderio di modernità<br />

e chiusure antiche. Tutto, dalle sue parti,<br />

parla delle prime vivaci comunità cristia-<br />

biologico di 30/60 giorni per tutte le imbarcazioni<br />

ab<strong>il</strong>itate alla pesca a s<strong>tra</strong>scico e volante, da<br />

attuarsi nel periodo giugno-settembre di ciascun<br />

anno dal2011 al 2014”.<br />

<strong>La</strong> crisi interessa oggi sia <strong>il</strong> settore del pesce<br />

bianco che quello azzurro. Se <strong>il</strong> primo ha visto<br />

un calo produttivo e dei prezzi, <strong>il</strong> secondo stenta<br />

addirittura a trovare spazio sul mercato. Una<br />

situazione tanto più grave se si considera che le<br />

Marche sono la terza regione italiana per produzione<br />

di pesce (25m<strong>il</strong>a tonnellate, quasi l’11<br />

per cento del totale nazionale) e per ricavi, con<br />

115 m<strong>il</strong>ioni di euro (<strong>il</strong> 10 per cento del fatturato<br />

tricolore complessivo). Secondo ImprescaPesca<br />

Coldiretti, le imbarcazioni impegnate oggi<br />

nelle Marche sono 885, mentre la top-ten delle<br />

produzioni è guidata dalle vongole (7.256 tonnellate),<br />

seguite da acciughe, naselli, pannocchie,<br />

triglie, seppie, sardine, lumachini, totani, murici.<br />

Discreta anche la produzione di cozze. Quelle<br />

che hanno fatturati significativi sono ancora le<br />

vongole (20.250.000 euro), davanti a pannocchie,<br />

scampi (<strong>il</strong> prodotto comunque più caro), sogliola,<br />

nasello, seppie, acciughe, triglie, lumachini, rana<br />

pescatrice.<br />

Dal 2000, secondo quanto si legge nel dossier<br />

“Fish Dependence Day” presentato da Nef (New<br />

Economics Foundation) e Ocean2012, la differenza<br />

<strong>tra</strong> la ricchezza dei mari e <strong>il</strong> prelievo è diventata<br />

sempre maggiore e <strong>il</strong> deficit alimentare<br />

in Italia è cresciuto senza sosta.<br />

“Il risultato - per Coldiretti ImpresaPesca - è che,<br />

secondo <strong>il</strong> rapporto, <strong>il</strong> 54% dei 46 stock ittici del<br />

ne (Efeso, Tarso, Antiochia sull’Oronte, la<br />

Cappadocia...); tanta la fatica di muoversi<br />

in un ambiente a dir poco delicato, perennemente<br />

alla ricerca dell’equ<strong>il</strong>ibrio possib<strong>il</strong>e<br />

<strong>tra</strong> presenza e discrezione, testimonianza<br />

e cautela pastorale. Padre Ruggero, francescano,<br />

è stato invitato dal <strong>Vescovo</strong> Orlandoni,<br />

(che guidò <strong>il</strong> pellegrinaggio) anche<br />

perché nel tempo i contatti sono stati mantenuti<br />

grazie alla presenza per molti mesi<br />

all’anno di Anna Guerri, di Morro d’Alba,<br />

nella casa vescov<strong>il</strong>e di Smirne. Anna dedica<br />

volontariamente un po’ della sua vita alle<br />

esigenze di questa comunità. E un po’ della<br />

chiesa senigalliese, grazie a lei, vive in Turchia.<br />

Ora è padre Ruggero a farci visita.<br />

L.M.<br />

foto di Luca Ceccacci - 60019.it<br />

Mediterraneo esaminati è sovra sfruttato, tanto<br />

che le catture sono diminuite. E, visto che gli italiani<br />

consumano la stessa quantità di pesce del<br />

1999, c’è bisogno di importare <strong>il</strong> 37 per cento in<br />

più di prodotto estero”.<br />

Dal 30 apr<strong>il</strong>e, secondo <strong>il</strong> “Fish dependance day”<br />

è finita dunque l’autosufficienza alimentare per <strong>il</strong><br />

pesce (in Spagna <strong>il</strong> pesce autoctono si esaurirà l’8<br />

maggio; in Portogallo <strong>il</strong> 26 apr<strong>il</strong>e; in Francia <strong>il</strong> 13<br />

giugno; in Germania <strong>il</strong> 27 apr<strong>il</strong>e; nel Regno Unito<br />

<strong>il</strong> 16 luglio), mentre a livello comunitario la data<br />

indicata è quella del 2 luglio.<br />

“Lo sforzo messo in atto negli ultimi 20 anni dai<br />

sistemi a <strong>tra</strong>ino ha superato la capacità di tenuta<br />

dell’ecosistema ed è ora di ripensare politiche<br />

e regole a partire dal centro e nord Adriatico -<br />

spiega Tonino Giardini, presidente di Coldiretti<br />

ImpresaPesca -. Serve un provvedimento d’urgenza<br />

per fermare la pesca dal 1° giugno al 30<br />

settembre che preveda la tutela della ristretta fascia<br />

costiera fino a 6 miglia, abbinato a un blocco<br />

delle attività delle imprese di pesca, almeno in<br />

Adriatico, per 30 o 60 giorni in base alla disponib<strong>il</strong>ità<br />

economica”.<br />

“Solo richiamandoci a un senso etico della pesca<br />

- conclude Giardini - potremo essere ascoltati e<br />

la nos<strong>tra</strong> attività condivisa e sostenuta dal cittadino<br />

e dal consumatore, e questo potrà avvenire,<br />

come è avvenuto in agricoltura, sposando politiche<br />

che tutti comprendono, che non siano vocate<br />

solo al profitto, in barba ad una corretta gestione<br />

del mare”.<br />

a cura di <strong>La</strong>ura Mandolini<br />

in questo numero<br />

Karol Wojtyla è Beato pagg. 8 - 9<br />

Le suore a Montale: dedizione e vivacità pag. 6


2<br />

5 maggio 2011<br />

attualità<br />

dal 4 maggio fisioterapisti ed infermieri in azione<br />

Più di una farmacia<br />

Non solo farmaci, ma anche alcune specifiche prestazioni sanitarie. Dal 4 maggio<br />

anche fisioterapisti e infermieri po<strong>tra</strong>nno svolgere servizi nelle farmacie,<br />

così come stab<strong>il</strong>ito da un decreto del ministero della Salute del 16 dicembre 2010<br />

che, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n° 90 del 14 apr<strong>il</strong>e 2011, entrerà appunto in<br />

vigore fra alcuni giorni. Con le nuove disposizioni, dunque, i farmacisti po<strong>tra</strong>nno<br />

organizzare alcune attività aggiuntive erogate da fisioterapisti e infermieri, e coordinarne<br />

<strong>il</strong> lavoro anche per interventi a domic<strong>il</strong>io. Ma senza che tutto ciò comporti<br />

costi aggiuntivi per la finanza pubblica, specifica <strong>il</strong> decreto.<br />

In particolare in farmacia si potrà andare per avere supporto di un infermiere in<br />

caso di auto-test, per effettuare medicazioni e “cicli inattivi in<strong>tra</strong>muscolo” – si<br />

legge sul sito del governo - accedere ad “attività concernenti l’educazione sanitaria<br />

e la partecipazione a programmi di consulting, anche personalizzato”. Le farmacie<br />

po<strong>tra</strong>nno anche organizzare “iniziative finalizzate a favorire l’aderenza dei malati<br />

alle terapie”. Inoltre, sempre gli infermieri, po<strong>tra</strong>nno svolgere sia in farmacia che<br />

a domic<strong>il</strong>io le prestazioni prescritte dal medico di base o dal pedia<strong>tra</strong>, sempre fra<br />

quelle effettuab<strong>il</strong>i autonomamente dal paziente. E ancora, sempre a domic<strong>il</strong>io, gli<br />

infermieri po<strong>tra</strong>nno partecipare ad iniziative per garantire l’uso corretto e appropriato<br />

dei medicinali.<br />

Per quanto riguarda invece i fisioterapisti, su prescrizione medica po<strong>tra</strong>nno<br />

stab<strong>il</strong>ire percorsi di prevenzione e riab<strong>il</strong>itazione, oltre che attività terapeutica<br />

per la “rieducazione funzionale delle disab<strong>il</strong>ità motorie, psicomotorie e cognitive<br />

e viscerali ut<strong>il</strong>izzando terapie manuali, massoterapiche ed occupazionali”, e<br />

infine po<strong>tra</strong>nno valutare gli effetti della terapia rispetto agli obbiettivi di recupero<br />

funzionale. Il decreto specifica inoltre che fisioterapisti ed infermieri devono<br />

essere in possesso di titolo ab<strong>il</strong>itante ed essere iscritti ai relativi albi professionali,<br />

mentre spetta al farmacista accertarsi del possesso dei requisiti da parte dei<br />

professionisti che coordinerà all’interno della farmacia, “avvalendosi, se necessario,<br />

degli ordini provinciali dei medici, dei collegi provinciali degli infermieri e<br />

delle associazioni più rappresentative dei fisioterapisti, così come individuate dal<br />

ministero della Salute”.<br />

Gina Pavone<br />

<strong>La</strong> Caritas sul ‘reato di immigrazione clandestina’<br />

Gli stati europei costruiscano una piattaforma<br />

comune sulla quale andare a ripensare le stesse<br />

leggi nazionali in tema di immigrazione, anche la stessa<br />

Bossi-Fini, e riformularle caratterizzandole anche per la<br />

singolarità di ogni stato”. È quanto ha affermato questo<br />

pomeriggio Vittorio Nozza, direttore della Caritas nazionale<br />

a margine dell’incontro sugli interventi anticrisi<br />

messi in campo dalle diocesi italiane commentando la<br />

bocciatura da parte della Corte di Giustizia dell’Unione<br />

europea del reato di clandestinità e i nuovi sbarchi.<br />

“Serve una base comune e che le leggi esistenti in ogni<br />

singolo stato siano poi riformulate alla luce di questa<br />

sentenza”. Dalla Caritas, aggiunge Nozza, c’è stata subito<br />

la massima disponib<strong>il</strong>ità attivando oltre alle Caritas di<br />

<strong>La</strong>mpedusa e sic<strong>il</strong>iane, anche circa 3m<strong>il</strong>a posti destinati<br />

all’accoglienza su tutto <strong>il</strong> territorio nazionale per rispondere<br />

all’emergenza sbarchi degli ultimi mesi, ma Nozza ci<br />

tiene a ribadire che l’impegno della Caritas e delle diocesi<br />

è “la c<strong>il</strong>iegina sulla torta”. “<strong>La</strong> nos<strong>tra</strong> disponib<strong>il</strong>ità c’è,<br />

ma vogliamo che sia un’aggiunta sull’esistente messo in<br />

campo dalle istituzioni”.<br />

L’istat monitora le difficoltà a tirare avanti in italia<br />

Le fatiche fam<strong>il</strong>iari<br />

Ancora una volta le famiglie italiane<br />

risultano in uno stato di sofferenza. I<br />

della Gran Bretagna e <strong>il</strong> 2,8 della Germania.<br />

Nel rapporto si sottolinea come<br />

nuclei fam<strong>il</strong>iari percepiscono un declino a subire le conseguenze maggiori della<br />

della loro condizione economica e non si scarsa attenzione della politica siano i<br />

riscon<strong>tra</strong>no politiche adeguate.<br />

più deboli: i bambini che nascono appar-<br />

Ci si chiede: fin quando le famiglie potengono spesso a famiglie monoreddito,<br />

<strong>tra</strong>nno continuare a essere una risorsa più povere delle altre; inoltre le mamme<br />

per <strong>il</strong> nostro tessuto sociale? <strong>La</strong> pressio- di frequente sono costrette a rinunciare<br />

ne subita è indicata da due r<strong>il</strong>evazioni, al lavoro perché in Italia ancora non at-<br />

rese pubbliche nel giro di pochi giorni. tecchisce un’idea adeguata di flessib<strong>il</strong>i-<br />

Da una parte l’Istat mos<strong>tra</strong> lo scoraggiatà. Come si può notare è un cane che si<br />

mento dei nuclei fam<strong>il</strong>iari nei confronti morde la coda.<br />

della propria situazione economica. I Il sistema di welfare italiano spesso tes-<br />

consumatori, dice un’indagine periodise le lodi delle nostre famiglie capaci di<br />

ca, esprimono giudizi negativi rispetto assistere gli anziani soli non autosuffi-<br />

alla situazione attuale e la loro fiducia cienti, capaci di ammortizzare gli effetti<br />

scende ancora più rapidamente quando della precarietà giovan<strong>il</strong>e mantenendo<br />

guardano al futuro: <strong>il</strong> saldo <strong>tra</strong> quelli che le spese dei propri figli che continuano<br />

rispondono in modo positivo e quelli che ad avere collaborazioni senza progetto,<br />

rispondono in modo negativo rispetto sovvenzionando le giovani coppie che al-<br />

alla propria situazione economica infattrimenti non riuscirebbero mai a dare un<br />

ti scende da – 43 a – 44 e la flessione è anticipo per acquistarsi una casa, oppu-<br />

ancora più ampia per le prospettive fure garantendo per loro nel con<strong>tra</strong>rre un<br />

ture (da –13 a –17), senza contare che <strong>il</strong> mutuo. Le stesse famiglie che poi aiuta-<br />

saldo delle risposte sulle opportunità di no i genitori ad accudire i figli, dato che<br />

risparmiare nei prossimi 12 mesi scende la scuola non ha gli stessi orari degli altri<br />

da –50 a –59.<br />

posti lavorativi.<br />

In sintesi l’Istituto di ricerca ribadisce le Gli ultimi dati sembrano r<strong>il</strong>evare una<br />

difficoltà per le famiglie di tirare avanti stanchezza, perché mancano un orien-<br />

la carretta in una situazione di crisi che tamento per <strong>il</strong> futuro e un sostegno nel<br />

non accenna a terminare, ma ciò che ri- presente. Viene <strong>il</strong> dubbio, però, che le<br />

sulta più grave è la visione pessimistica politiche per la famiglia, più che la logica<br />

per <strong>il</strong> futuro. Dall’al<strong>tra</strong> parte uno studio della sussidiarietà, seguano la logica del-<br />

dell’Ocse r<strong>il</strong>eva l’irrisorio investimento la deresponsab<strong>il</strong>izzazione. E purtroppo<br />

pubblico che l’Italia dedica alla fami- pare che ad un certo punto anche la faglia:<br />

nel nostro Paese è appena l’1,4% miglia inizi a sentire stanchezza.<br />

del P<strong>il</strong>, contro <strong>il</strong> 3,7 della Francia, <strong>il</strong> 3,6<br />

Andrea Casavecchia<br />

Bin <strong>La</strong>den è morto: quaLche idea<br />

<strong>La</strong> battaglia<br />

e la guerra<br />

<strong>il</strong> risultato più importante nella lotta al terrorismo. <strong>La</strong><br />

È battaglia non è finita, rimaniamo vig<strong>il</strong>i. <strong>La</strong> nos<strong>tra</strong> guerra<br />

non è contro l’islam”. Con queste parole <strong>il</strong> presidente americano<br />

Barack Obama ha annunciato alle prime ore di lunedì<br />

mattina l’uccisione del terrorista islamico Osama Bin <strong>La</strong>den.<br />

<strong>La</strong> morte è avvenuta durante un blitz, di 14 navy seals, nella<br />

città di Abbotabad, a circa 50 ch<strong>il</strong>ometri da Islamabad dove<br />

<strong>il</strong> leader di Al Qaeda si era rifugiato. Con lui sarebbero morti<br />

altri membri della sua famiglia. Appena saputa la notizia,<br />

migliaia di persone a Washington, New York e in altre città<br />

hanno festeggiato la morte di quello che gli americani consideravano<br />

<strong>il</strong> loro “peggior nemico”. Sui media campeggiano<br />

le foto del terrorista ucciso mentre i Capi di Stato di tutto <strong>il</strong><br />

mondo esprimono le loro congratulazioni. Da parte sua padre<br />

Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana,<br />

ha affermato che “Osama Bin <strong>La</strong>den ha avuto la gravissima<br />

responsab<strong>il</strong>ità di diffondere divisione e odio fra i popoli e<br />

di strumentalizzare le religioni a questo fine. Di fronte alla<br />

morte di un uomo, un cristiano non si rallegra mai, ma riflette<br />

sulle gravi responsab<strong>il</strong>ità di ognuno davanti a Dio e<br />

agli uomini, e spera e si impegna perché ogni evento non sia<br />

occasione per una crescita ulteriore dell’odio, ma della pace”.<br />

Sulla morte dello sceicco del terrore, abbiamo chiesto un<br />

parere a Riccardo Redaelli, direttore del “Middle East<br />

program” del <strong>La</strong>ndau Network-Centro Volta.<br />

Con l’uccisione di Osama Bin <strong>La</strong>den si chiude una caccia<br />

all’uomo iniziata l’11 settembre 2001, giorno dell’attacco<br />

alle Torri Gemelle. Che significato assume questa morte?<br />

È una morte dai molti significati: innanzitutto che siamo davanti<br />

ad una promessa mantenuta dagli Usa, quella di<br />

punire la mente degli attentati dell’11 settembre.<br />

In secondo luogo questo blitz dimos<strong>tra</strong> che la<br />

potenza statunitense, per quanto percepita<br />

come in declino, meno forte rispetto al passato,<br />

ha ancora un braccio lungo che sa<br />

colpire, che ha i mezzi umani, tecnologici<br />

ed economici, oltre che la pazienza, per<br />

dare una caccia all’uomo durata dieci<br />

anni e costata cifre esorbitanti.<br />

Cosa cambia ora per Al Qaeda?<br />

A livello operativo per Al Qaeda non<br />

moltissimo. L’organizzazione terroristica<br />

era cambiata molto rispetto a<br />

quando Bin <strong>La</strong>den la guidava in prima<br />

persona. Osama, infatti, aveva dei tempi<br />

di comunicazione lentissimi, perché<br />

non usava cellulari e tecnologie sim<strong>il</strong>i.<br />

Questa morte è, invece, un duro colpo che<br />

avrà un impatto notevolissimo sotto l’aspetto<br />

mediatico in quanto Al Qaeda è un gruppo che<br />

ha sempre puntato sul ritorno mediatico, con attentati<br />

spettacolari che hanno avuto effetti enormi sui<br />

media. Da questo punto di vista è una sconfitta molto seria.<br />

Come si riorganizzerà?<br />

Al Qaeda si è già riorganizzata dall’operazione “Enduring<br />

freedom” in Afghanistan diventando quasi un brand, un<br />

marchio, con un nucleo originale, ma con una ramificazione<br />

di cellule che vi si rifanno senza essere veramente coordinate.<br />

Penserei più ad un fattore imitativo: ci sono cellule nel<br />

Maghreb come anche in Europa che hanno solo un richiamo<br />

all’ideologia.<br />

Il blitz, nel cuore della città di Abbotabad in un compound<br />

fortificato, evidenzia forti complicità pakistane…<br />

Questa complicità colpisce più l’opinione pubblica che non<br />

gli esperti e le amminis<strong>tra</strong>zioni americane che sanno perfettamente<br />

che <strong>il</strong> Pakistan è stato contagiato da Al Qaeda. Del<br />

resto con <strong>il</strong> sostegno e l’appoggio Usa <strong>tra</strong> la fine degli anni<br />

’80 e l’inizio degli anni ’90, <strong>il</strong> Pakistan ha creato i talebani. I<br />

temib<strong>il</strong>i e potenti servizi segreti pakistani (Isi), questa è una<br />

cosa ben nota, non solo hanno responsab<strong>il</strong>ità ma sono connessi<br />

strettamente col radicalismo islamico. In Pakistan c’è<br />

un forte dualismo che vede da una parte un Governo civ<strong>il</strong>e,<br />

corrotto e inefficiente, molto poco all’altezza del problema,<br />

e dall’al<strong>tra</strong> le Forze armate che si sono ritirate dalla gestione<br />

del potere ma che non ammettono interferenze e che sanno<br />

che più di tanto non possono agire in quanto hanno al loro<br />

interno una forte componente islamista.<br />

Come pensa reagirà adesso <strong>il</strong> mondo musulmano? Ai<br />

suoi occhi Bin <strong>La</strong>den è un martire o un criminale?<br />

Va detto che Bin <strong>La</strong>den e Al Qaeda hanno perso parte di<br />

quell’appeal che avevano 10 anni fa. Il declino dell’islamismo<br />

radicale violento, cioè del terrorismo jihadista, è evidente in<br />

tutto <strong>il</strong> mondo musulmano. Molto spesso nel mondo arabo<br />

chi appoggia gli oppositori degli Usa lo fa non tanto perché<br />

sostiene Al Qaeda, quanto perché odia gli americani. In<br />

molti Paesi arabi moderati la morte di Bin <strong>La</strong>den è una buona<br />

notizia anche se ora bisogna temere qualche ritorsione e<br />

vendetta con cui cercheranno di rispondere.<br />

Perché Osama non è stato catturato vivo?<br />

Bisogna vedere se l’uccisione sia stata voluta o se piuttosto<br />

sia stata una conseguenza del blitz. Se la morte dovesse rivelarsi<br />

un’esecuzione non sarebbe una prova di forza ma di<br />

debolezza. <strong>La</strong> cattura, da vivo, avrebbe avuto un altro impatto.<br />

Ma forse gli Usa hanno scelto la soluzione più veloce, e<br />

meno prolungata diffic<strong>il</strong>e da gestire nel tempo successivo.<br />

Asteriski<br />

* IL PAPA: Wojtyla<br />

una roccia”. Oltre un m<strong>il</strong>ione<br />

e mezzo di persone<br />

da ogni parte del mondo,<br />

domenica 1 maggio, per la<br />

beatificazione di Giovanni<br />

Paolo II (servizio in altre<br />

pagine). Wojtyla è stato<br />

una roccia come Cristo lo<br />

ha voluto”, ha detto – fra<br />

l’altro – Benedetto XVI. Alcuni<br />

numeri dei mass-media:<br />

1.300 televisioni; 250<br />

radio; 700 le testate giornalistiche<br />

presenti; 230 i<br />

fotografi accreditati. Ma i<br />

due “nazionali”: “Corriere<br />

della Sera” e “Repubblica”<br />

non hanno neppure un<br />

titolino, in prima pagina,<br />

del 3 maggio 2011!<br />

* MONDO: libertà di stampa.<br />

“Negli ultimi anni è<br />

diminuito <strong>il</strong> numero di<br />

giornalisti uccisi in zone di<br />

guerra, mentre sta diventando<br />

sempre più diffic<strong>il</strong>e<br />

individuare i responsab<strong>il</strong>i<br />

delle uccisioni di giornalisti<br />

perpe<strong>tra</strong>te da bande<br />

criminali, gruppi armati,<br />

organizzazioni religiose<br />

o agenti statali”. Lo afferma<br />

Jean-François Julliard,<br />

segretario generale di Reporters<br />

sans Frontières.<br />

Oggi, per <strong>il</strong> decimo anno<br />

consecutivo, l’organizzazione<br />

presenta <strong>il</strong> rapporto<br />

2011 “Predatori della libertà<br />

di stampa”, e segnala<br />

che nel 2010 sono stati 57<br />

i giornalisti uccisi a causa<br />

del loro lavoro contro i 76<br />

del 2009. “Gli operatori dei<br />

media vengono assassinati<br />

soprattutto da criminali e<br />

<strong>tra</strong>fficanti di vario genere”,<br />

aggiunge <strong>il</strong> segretario.<br />

* SPAGNA eolico. Una città<br />

di 400.000 abitanti<br />

sarà “energizzata” con un<br />

impianto eolico inaugurato<br />

da Zapatero. Se non<br />

vogliamo fare la fine del<br />

Giappone, le vie naturali<br />

rimangono le vie più sicure<br />

per l’umanità; anche se<br />

alcuni ambientalisti sono<br />

fondamentalisti; ma, spesso,<br />

non si sa a quale fonte<br />

energetica agganciarsi.<br />

* BIN LADEN: come Robespierre.<br />

Robespierre è<br />

stato <strong>il</strong> terrorista della rivoluzione<br />

francese (1789).<br />

Ha instaurato <strong>il</strong> terrore con<br />

esecuzioni di massa alla<br />

ghigliottina; infine è stato<br />

ghigliottinato lui stesso.<br />

E’ successo così anche per<br />

Bin <strong>La</strong>den, terrorista per<br />

10 anni (2001-2011), ucciso<br />

come lui uccideva gli altri.<br />

Ha ragione la Bibbia: “Ha<br />

scavato la fossa per gli altri,<br />

ma dentro c’è cascato<br />

lui”!<br />

* MARCHE: blu. Confermate<br />

le Bandiere Blu in 16 località<br />

marchigiane, da Gabicce<br />

a San Benedetto: Gabicce<br />

mare, Pesaro, Fano, Mondolfo-Marotta,<br />

Senigallia,<br />

Portonovo, Sirolo, Numana,<br />

Porto Recanati, Porto<br />

Potenza Picena, Civitanova<br />

Marche, Porto Sant’Elpidio,<br />

Porto San Giorgio, Cupra<br />

Marittima, Grottammare,<br />

San Benedetto. Senigallia è<br />

alla 15 a bandiera.<br />

* OSTRA E RIPE: insieme.<br />

Sarà istituito un servizio<br />

di polizia rurale fra i due<br />

Comuni con l’obiettivo di<br />

governare <strong>il</strong> territorio, <strong>tra</strong>ttare<br />

<strong>il</strong> suolo con opportune<br />

arature, regimentare le<br />

acque, controllare i diserbanti.<br />

Giuseppe Cionchi


AMBIENTE Nella provincia di Ancona più differenziata<br />

Meno rifiuti<br />

Nella provincia di Ancona cala la produzione<br />

dei rifiuti pro capite , dai 575<br />

ch<strong>il</strong>ogrammi del 2007 ai 505 del 2010 , e<br />

raddoppia la raccolta differenziata, dal 22<br />

al 45 per cento . Il risultato è una drastica<br />

diminuzione dei conferimenti in discarica<br />

che passano da 210 m<strong>il</strong>a a 153 tonnellate.<br />

È quanto emerso nel corso dell’ultima<br />

Conferenza delle autonomie locali, in cui<br />

la presidente della Provincia di Ancona<br />

Patrizia Casagrande e l’assessore all’Ambiente<br />

Marcello Mariani hanno presentato<br />

ai Comuni lo stato di attuazione del<br />

ciclo dei rifiuti. Dati che lasciano ben<br />

sperare per <strong>il</strong> raggiungimento degli obiettivi<br />

di legge che fissano al 65 per cento la<br />

soglia minima della raccolta differenziata<br />

entro <strong>il</strong> 31 dicembre 2012.<br />

In un territorio che da anni dà prova di<br />

virtuosità nelle realtà comunali più piccole,<br />

incoraggianti appaiono i risultati conseguiti<br />

da città come Ancona (50,72%),<br />

Senigallia (58,40%) e Jesi (51,21%) . In<br />

generale, nel 2010, sono state recuperate<br />

oltre 6 m<strong>il</strong>a tonnellate di plastica, 26<br />

m<strong>il</strong>a di carta e cartone, più di 41 m<strong>il</strong>a di<br />

rifiuti organici . Grazie al riciclo di queste<br />

materie si sono avuti effetti positivi per<br />

l’economia e minori emissioni di CO2 per<br />

oltre 75 m<strong>il</strong>a tonnellate, equivalenti a 107<br />

m<strong>il</strong>a alberi . Buona la performance per<br />

ciò che riguarda i costi gestionali pro capite<br />

che si attestano sulla cifra dei 76 euro<br />

annui contro i 130 della media nazionale .<br />

“Siamo soddisfatti - afferma la presidente<br />

Patrizia Casagrande - ma non abbassiamo<br />

la guardia. <strong>La</strong> pianificazione provinciale<br />

sta dando risultati importanti anche gra-<br />

zie a progetti e campagne di sensib<strong>il</strong>izzazione<br />

mirate come quella degli eco-pannolini<br />

e del compostaggio domestico. In<br />

questi anni, <strong>il</strong> nostro territorio è cresciuto<br />

molto sotto l’aspetto della cultura ambientale<br />

e si sono moltiplicate pratiche di<br />

sostenib<strong>il</strong>ità come <strong>il</strong> riciclo, <strong>il</strong> risparmio<br />

energetico e l’oculata gestione dei beni<br />

comuni. Segno che quando l’amminis<strong>tra</strong>zione<br />

fornisce strumenti e certezze, i cittadini<br />

rispondono positivamente a politiche<br />

che, spesso, richiedono cambiamenti<br />

begli st<strong>il</strong>i di vita e consumo”.<br />

Se <strong>il</strong> potenziamento della raccolta differenziata<br />

at<strong>tra</strong>verso l’estensione del “porta<br />

a porta” resta l’impegno per raggiungere<br />

l’obiettivo “rifiuti zero” , l’attenzione si<br />

sposta ora verso <strong>il</strong> potenziamento dell’impiantistica<br />

per ciò che riguarda <strong>il</strong><br />

recupero. “<strong>La</strong> parole d’ordine - afferma<br />

l’assessore Mariani - deve essere più recupero<br />

meno rifiuti in discarica. Ciò è<br />

possib<strong>il</strong>e con la diffusione della raccolta<br />

differenziata spinta e con la realizzazione<br />

della necessaria impiantistica”. Oggi, nel<br />

territorio, è presente un unico impianto<br />

di <strong>tra</strong>ttamento della frazione umida<br />

a Corinaldo. “I consorzi Cir33 e Conero<br />

Ambiente - continua Mariani - dovranno<br />

realizzare entro <strong>il</strong> 31 dicembre<br />

2013, data in cui scadrà la proroga per <strong>il</strong><br />

conferimento in discarica dei rifiuti non<br />

<strong>tra</strong>ttati, l’impiantistica per <strong>il</strong> <strong>tra</strong>ttamento<br />

della frazione secca e implementare quella<br />

della frazione umida anche at<strong>tra</strong>verso<br />

<strong>il</strong> recupero del metano, oggi disperso in<br />

atmosfera, e la produzione di energia”. S.M.<br />

L’8 maggio è la “Festa dei piccoli comuni”<br />

Partono dalla Provincia di Macerata i festeggiamenti per l’VIII edizione di Voler Bene all’Italia, la festa dei<br />

piccoli comuni che sarà celebrata l’8 maggio. Una grande giornata corale promossa da Legambiente in collaborazione<br />

con Enel Green Power e realizzata sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, per valorizzare<br />

e celebrare le risorse dei nostri borghi, le loro <strong>tra</strong>dizioni, i tesori e i talenti nascosti, insieme alla loro<br />

capacità d’innovazione e di sv<strong>il</strong>uppo. Nelle Marche la giornata nazionale della PiccolaGrandeItalia è sostenuta da<br />

un vasto comitato promotore che vede la partecipazione di Upi, Anci, Uncem, Protezione Civ<strong>il</strong>e-Regione Marche<br />

e Coldiretti, a cui quest’anno si è unito per la prima volta l’Unpli (Unione Nazionale delle Pro Loco Italiane)<br />

Marche, con <strong>il</strong> patrocinio e contributo della Regione Marche, Giunta e Consiglio, della Camera di Commercio di<br />

Macerata e Fondazione Ca.Ri.Ma e con <strong>il</strong> patrocinio di Symbola Fondazione per le Qualità Italiane. Protagonisti<br />

della festa sono i Piccoli Comuni delle eccellenze, quelli che si distinguono per la gestione del territorio, la tutela<br />

della biodiversità, le fonti rinnovab<strong>il</strong>i e la gestione dei rifiuti. Sono infatti i Piccoli Comuni che formano una preziosa<br />

rete dove si intrecciano e vengono valorizzati i prodotti tipici, le <strong>tra</strong>dizioni, l’artigianato artistico, l’innovazione<br />

tecnologica e la soft economy, ma dove si investe anche in politiche di tutela del paesaggio e del patrimonio<br />

culturale, nonché nella promozione del turismo responsab<strong>il</strong>e.<br />

<strong>La</strong> presa di posizione dell’Avis provinciale di Ancona<br />

A Camerano, la festa dei lavoratori<br />

Maggio Acli<br />

Si è tenuto anche quest’anno<br />

in località Aspio<br />

di Camerano <strong>il</strong> <strong>tra</strong>dizionale<br />

Primo Maggio delle Acli<br />

marchigiane. Nell’intervento<br />

che ha aperto la giornata,<br />

alla presenza di centinaia di<br />

aclisti, <strong>il</strong> presidente regionale<br />

delle Acli, Marco Moroni,<br />

ha affrontato vari temi.<br />

Ha iniziato sottolineando la<br />

novità delle manifestazioni<br />

promosse non molti giorni<br />

fa da migliaia di giovani in<br />

numerose piazze d’Italia con<br />

lo slogan “Il nostro tempo è<br />

adesso: la vita non aspetta”.<br />

<strong>La</strong> disoccupazione giovan<strong>il</strong>e,<br />

insieme con la questione<br />

educativa sulla quale giustamente<br />

stanno insistendo<br />

i Vescovi, è una delle grandi<br />

emergenze dell’Italia di oggi.<br />

“Un Paese che non offre un<br />

futuro ai giovani - ha detto<br />

Moroni - è un Paese che<br />

non ha futuro”. <strong>La</strong> situazione<br />

economica del nostro<br />

Paese resta grave. I dati periodicamente<br />

resti noti dall’Istat<br />

dimos<strong>tra</strong>no che nella<br />

società italiana oggi vi sono<br />

larghe fasce di popolazione<br />

che fanno fatica a vivere in<br />

modo dignitoso. “I costi della<br />

crisi, dalla quale ancora<br />

non siamo usciti - ha detto<br />

Moroni - vengono pagati<br />

soprattutto dai lavoratori<br />

dipendenti, dalle famiglie<br />

monoreddito, dagli immigrati<br />

e dai giovani”. Molte<br />

famiglie si sono impoverite:<br />

lo dimos<strong>tra</strong> <strong>il</strong> fatto che negli<br />

ultimi anni i risparmi delle<br />

famiglie sono crollati. Infine,<br />

i consumi anche nel 2011<br />

continuano a non riprendersi:<br />

è un segno evidente delel<br />

difficoltà di tante famiglie.<br />

Che questa situazione sia<br />

profondamente ingiusta e<br />

quindi inaccettab<strong>il</strong>e lo ha<br />

detto con chiarezza <strong>il</strong> Papa<br />

in un discorso pronunciato<br />

in occasione del trentennale<br />

della visita di Paolo VI alle<br />

Acciaierie di Terni. Moroni<br />

ha chiuso <strong>il</strong> suo intervento<br />

con un accenno al Congresso<br />

Eucaristico Nazionale e<br />

invitando gli aclisti a riflettere<br />

sulle relazioni fra l’eucarestia<br />

e la vita quotidiana.<br />

Al termine della mattinata<br />

è stato assegnato <strong>il</strong> Premio<br />

Cultura della solidarietà<br />

“Bruno Regini”, quest’anno<br />

attribuito a Roberto Zazzetti,<br />

che, dopo essere stato vittima<br />

di un incidente s<strong>tra</strong>dale,<br />

ha dedicato tutta la sua vita<br />

ai paraplegici ed ai portatori<br />

di handicap, diventandone <strong>il</strong><br />

rappresentante anche in importanti<br />

sede istituzionali.<br />

Nuovo Consiglio di amminis<strong>tra</strong>zione<br />

Carenze di personale Vertici dell’Asa<br />

L ’Avis provinciale di Ancona interviene mandato di esplorare nuove s<strong>tra</strong>de, sino ad<br />

sulla carenza di personale sanitario in arrivare alla raccolta associativa al fine di L ’Assemblea dei soci<br />

aderenti alla Società<br />

per la sua preziosa attività<br />

che ha dato all’A.S.A., sia<br />

diversi centri <strong>tra</strong>sfusionali in cui si raccol- tamponare o sopperire le problematiche “Azienda Servizi Ambien- nel periodo in cui ha ricogono<br />

le donazioni di sangue e sull’ “incom- r<strong>il</strong>evate, in attesa che la politica sanitaria tali s.r.l.” (A.S.A. s.r.l.) si perto la carica di A.D. che<br />

piuta autonomia strutturale” del Diparti- risolva <strong>il</strong> problema. Il tutto, mantenendo è riunita presso la Sala in quello di presidente delmento<br />

di medicina <strong>tra</strong>sfusionale chiedendo, inalterata la convinzione che <strong>il</strong> modello da Cons<strong>il</strong>iare “A. Ciani” del la Società. Ha augurato ai<br />

con forza, alla politica regionale di risolvere priv<strong>il</strong>egiare sia quello attuale, che prevede Comune di Corinaldo, per nuovi eletti un buon lavo-<br />

la situazione in tempi rapidi e certi.<br />

la separazione e specializzazione dei ruo- <strong>il</strong> rinnovo del Consiglio di ro, con la certezza che sa-<br />

“Constatando che <strong>il</strong> problema della carenza li, con <strong>il</strong> compito di raccolta assegnato alla Amminis<strong>tra</strong>zione giunto pranno condurre la Socie-<br />

di personale sanitario, esploso negli ultimi struttura dei centri <strong>tra</strong>sfusionali e <strong>il</strong> ruo- alla scadenza del termità verso nuovi e rinnovati<br />

mesi nella nos<strong>tra</strong> provincia – denuncia <strong>il</strong> lo di promozione all’Avis”. <strong>La</strong> posizione è ne, ai sensi dell’art. 2383 <strong>tra</strong>guardi, consapevole che<br />

presidente dell’Avis provinciale di Ancona emersa nel corso dell’assemblea dei delegati del codice civ<strong>il</strong>e. Alla pre- ciò comporterà benefici<br />

Fabrizio Discepoli - ha messo in crisi di- delle 39 Avis comunali, in rappresentanza sidenza è stato nomina- economici e soprattutto<br />

versi centri <strong>tra</strong>sfusionali, che a tutt’oggi ri- dei 16.790 donatori della provincia di Anto Em<strong>il</strong>io Pierantognetti ambientali alle popolaschiano<br />

la chiusura o <strong>il</strong> non accreditamento cona, riunitasi <strong>il</strong> 27 marzo scorso ad Arce- (foto) consigliere uscente zioni degli undici Comuni<br />

europeo che andrà fatto entro l’anno 2012, via. In quella sede erano presenti anche i nonché già Vicesindaco soci.<br />

e ritenendo che l’incompiuta autonomia Consiglieri regionali Giancarli e <strong>La</strong>tini ed <strong>il</strong> nel 1° mandato Scattolini.<br />

Ilario Taus<br />

strutturale del Dipartimento da parte della Consigliere provinciale Balducci, che han- Pierantognetti suben<strong>tra</strong> a<br />

politica regionale, sia un sicuro limite per no riconosciuto <strong>il</strong> valore delle Avis ed han- Tonino Dominici, che ha<br />

approcciare nel modo più efficiente ed effino raccolto le problematiche evidenziate. lasciato l’incarico per imcace<br />

possib<strong>il</strong>e tale problematica: chiediamo Con l’occasione sono stati messi in luce, pegni professionali. Il vice<br />

urgentemente e risolutamente di completa- dall’altro lato, anche i risultati positivi ot- presidente è Roberto Nore<br />

<strong>il</strong> suddetto iter”. <strong>La</strong> mancanza di persotenuti con l’avvento del Dipartimento, recerino, delegato del Conale<br />

medico e paramedico addetto alla raclativamente al miglioramento della qualità mune di Senigallia, <strong>il</strong> terzo<br />

colta, in alcuni casi, provoca <strong>il</strong> rinvio delle del sangue raccolto ed al raggiungimento consigliere è <strong>il</strong> corinaldese<br />

sedute di prelievo o la formazione di liste di dell’autosufficienza regionale: oltre 100.000 Bernardo Biagini. Il sin-<br />

attesa dei donatori, e ciò rischia di minare i infatti, le donazioni nel 2010, delle quali daco Scattolini ha comu-<br />

buoni risultati raggiunti sul numero di do- 35.987 nella provincia di Ancona, con un nicato le nuove nomine al<br />

nazioni nel 2010.<br />

sostanziale risparmio economico per la col- Consiglio comunale, nella<br />

“Qualora l’attuale situazione non abbia solulettività marchigiana, derivante dalle siner- seduta del 28 apr<strong>il</strong>e c.m.<br />

zione positiva in tempi rapidi e certi - congie tecniche operative e associative attivate. ed ha ringraziato <strong>il</strong> presitinua<br />

Discepoli - l’Avis provinciale ha avuto<br />

Monica Cerioni dente uscente Dominici<br />

5 maggio 2011 3<br />

enti locali<br />

Block Notes<br />

Fiere Marche<br />

Si chiama “Fiere delle<br />

Marche spa” <strong>il</strong> nuovo sistema<br />

fieristico regionale<br />

diffuso. Confermati i tre<br />

principali appuntamenti<br />

regionali, ma sono in fase<br />

di studio progetti per fiere<br />

legate alle produzioni<br />

dei distretti marchigiani.<br />

Non erano mancate, nei<br />

mesi scorsi, le polemiche<br />

sul destino della Fiera di<br />

Ancona sul riordino del<br />

sistema fieristico regionale.<br />

Riorganizzazione che<br />

ora diventa una realtà<br />

di fatto con la nascita di<br />

“Fiere delle Marche spa”,<br />

un sistema diffuso (ma<br />

soggetto economico unico)<br />

che punterà a valorizzare<br />

le produzioni del territorio.<br />

Dando così <strong>il</strong> via,<br />

secondo <strong>il</strong> governatore<br />

delle Marche Gian Mario<br />

Spacca, ad una “nuova f<strong>il</strong>osofia”.<br />

“<strong>La</strong> Regione non<br />

deve farsi imprenditrice,<br />

ma sostenere la creatività<br />

degli imprenditori del<br />

territorio”. Ecco perché,<br />

prosegue Spacca, “<strong>il</strong> legame<br />

<strong>tra</strong> distretti e produzioni<br />

viene valorizzato<br />

con questo nuovo sistema<br />

fieristico. Non più legato<br />

ai padiglioni, ma ai bisogni<br />

delle comunità produttive<br />

ed al marketing<br />

rivolto ai mercati esteri<br />

ed interni”.<br />

<strong>La</strong> vera novità è però la<br />

privatizzazione del sistema<br />

fieristico regionale,<br />

costituito con un capitale<br />

sociale di partenza di 1<br />

m<strong>il</strong>ione di euro e ut<strong>il</strong>izzando<br />

come “veicolo” la<br />

Fiera di Pesaro, che è al<br />

momento socio di maggioranza<br />

con 450m<strong>il</strong>a<br />

euro, mentre <strong>il</strong> socio<br />

privato è al momento<br />

presente con <strong>il</strong> 40% delle<br />

quote. <strong>La</strong> privatizzazione,<br />

secondo Spacca, “rien<strong>tra</strong><br />

in una logica di semplificazione<br />

che porterà la<br />

Regione ad avere un ruolo<br />

di sostegno e monitoraggio”.<br />

Il partner privato<br />

sarà la Alfad di Mario<br />

Formica, marchigiano (è<br />

nato a Piobbico) ma da<br />

anni operante a livello<br />

nazionale ed internazionale,<br />

occupandosi di servizi<br />

fieristici integrati ed<br />

allestimenti.<br />

“Sarà una privatizzazione<br />

vera – sostiene Formica –<br />

perché dal 2013 potremo<br />

diventare socio di maggioranza<br />

di Fiere delle<br />

Marche con <strong>il</strong> 51% di capitale<br />

sociale, mentre per <strong>il</strong><br />

2014 potremmo arrivare<br />

al 70%”. L’inizio delle attività<br />

del sistema fieristico<br />

diffuso delle Marche<br />

è previsto nel 2012, e<br />

verranno mantenute le<br />

tre principali esposizioni<br />

(Salone del Mob<strong>il</strong>e a<br />

Pesaro, Fiera della Pesca<br />

ad Ancona e Fiera F<strong>il</strong>iera<br />

della Calzatura a Civitanova).<br />

Ma sono in fase di<br />

studio progetti legati alle<br />

vocazioni industriali dei<br />

distretti del territorio. Ed<strong>il</strong>izia,<br />

energie rinnovab<strong>il</strong>i,<br />

ceramiche artistiche, argenteria,<br />

pelletteria, nautica.<br />

“<strong>La</strong> nuova fiera diffusa<br />

dovrà dare risposte<br />

al territorio, e per questo<br />

auspico la partecipazione<br />

delle cinque Camere di<br />

Commercio delle Marche,<br />

in un’ottica di collaborazione<br />

reciproca”.


4<br />

5 maggio 2011<br />

Senigallia<br />

<strong>La</strong> proposta di Confartigianato per l’area Sacelit<br />

la ‘torre’ della città<br />

R<strong>il</strong>ancio del turismo e valorizzazione<br />

del centro storico.<br />

Sono queste le priorità<br />

individuate da Confartigianato.<br />

L’associazione, prima in Provincia<br />

e in Regione per numero di<br />

soci iscritti, dà <strong>voce</strong> alle esigenze<br />

e alle istanze degli artigiani<br />

e delle micro e piccole attività<br />

produttive del distretto e ritiene<br />

che le priorità indicate dal<br />

Sindaco siano tutte da “inserire<br />

in agenda” in quanto capaci di<br />

contribuire concretamente allo<br />

sv<strong>il</strong>uppo della città e del territorio.<br />

‘Confartigianato - dice<br />

<strong>il</strong> segretario Giacomo Cicconi<br />

Massi - da tempo afferma che<br />

un canale efficace alla fine della<br />

crescita di Senigallia e del suo<br />

distretto passa per <strong>il</strong> potenziamento<br />

dell’offerta turistica e annota<br />

con favore quanto proprio<br />

verso questa direzione siano indirizzati<br />

molti dei progetti proposti<br />

dal Sindaco Mangialardi e<br />

condivisi dalla Confartigianato:<br />

dalla riconferma di eventi<br />

che da anni attirano visitatori<br />

alcuni dei quali organizzati da<br />

Confartigianato, allo studio di<br />

nuove aree a destinazione turistica,<br />

come <strong>il</strong> nuovo quartiere<br />

residenziale che sorgerà presso<br />

l’area dismessa della ex-Sacelit’.<br />

Confartigianato a tal proposito<br />

propone alla Amminis<strong>tra</strong>zione<br />

Comunale di valorizzare la ciminiera<br />

che svetta sulle ceneri<br />

della ex-Sacelit <strong>tra</strong>sformandola<br />

in una torre panoramica, alta<br />

quaranta metri. Ogni città ha<br />

un simbolo, Senigallia ha già la<br />

Rotonda e la Rocca Roveresca,<br />

ma la torre potrebbe aggiunger-<br />

Notizie della settimaNa<br />

Succede a Senigallia<br />

* Raffica di furti <strong>tra</strong> sabato e domenica scorsi,<br />

quando <strong>il</strong> colpo più grosso è avvenuto nell’enoteca<br />

Barzetti in via Ars<strong>il</strong>li, in pieno centro storico.<br />

Non è chiaro se l’intrusione nell’enoteca sia avvenuta<br />

sabato o domenica notte. Il titolare si è infatti<br />

accorto solo al momento di riaprire l’attività,<br />

dopo la chiusura di sabato pomeriggio. I ladri<br />

sono passati forzando una porta che dà sul retro<br />

della bottega e si sono impossessati di alcolici per<br />

un valore di circa 3.000 euro.<br />

* Bandiera Blu d’Europa aggiudicata. Per <strong>il</strong><br />

15° anno consecutivo la spiaggia di velluto è<br />

stata annoverata <strong>tra</strong> le migliori del vecchio<br />

continente. E’ arrivato l’invito al sindaco, per<br />

presentarsi martedì 10 maggio a Roma a ritirare<br />

l’ambito vess<strong>il</strong>lo. “E’ grande la soddisfazione<br />

– commenta Maurizio Mangialardi -, c’erano tutte<br />

le condizioni perché questo riconoscimento ci<br />

venisse riconfermato anche quest’anno”.<br />

* Il blocco del <strong>tra</strong>ffico si è concluso con 2 solo<br />

multe, 25 giornate di smog ma un mese di<br />

apr<strong>il</strong>e senza sforamenti. Disciplinati quindi gli<br />

automob<strong>il</strong>isti, <strong>tra</strong>nne due che hanno dovuto pagare<br />

155 euro per aver circolato con veicoli inibiti<br />

al <strong>tra</strong>nsito. Il divieto di circolare ha interessato<br />

55 giornate, monitorate at<strong>tra</strong>verso 42 servizi di<br />

controllo da parte della polizia municipale che ha<br />

fermato 296 veicoli.<br />

* L’Associazione ricreativa culturale e sociale<br />

‘Cesano Per’ a.s.d. ringrazia tutti coloro che<br />

hanno partecipato sabato pomeriggio 30 apr<strong>il</strong>e<br />

all’inaugurazione dell’area giochi dell’oratorio<br />

di Cesano. Nonostante <strong>il</strong> maltempo, grazie<br />

alle famiglie intervenute e ai tanti bambini che<br />

hanno affollato l’oratorio, si è <strong>tra</strong>scorso un pomeriggio<br />

di festa, inaugurando <strong>il</strong> nuovo spazio del<br />

giardino della Chiesa dedicato ai giochi.<br />

* “<strong>La</strong> Direzione della Zona Territoriale n. 4<br />

comunica l’assunzione a tempo indeterminato,<br />

con decorrenza 2 maggio 2011, della D.ssa<br />

S<strong>il</strong>via R<strong>il</strong>li, vincitrice di apposito concorso pubblico<br />

espletato nella Zona Territoriale senigalliese.<br />

<strong>La</strong> D.ssa R<strong>il</strong>li opera nel prof<strong>il</strong>o professionale<br />

di “Dirigente Medico di Malattie Metaboliche e<br />

Diabetologia” e si occupa, ambulatorialmente,<br />

anche di Endocrinologia. Era questo un impegno<br />

assunto dall’attuale Direzione fin dal suo insediamento;<br />

due gli obiettivi raggiunti: un qualificato<br />

supporto alla Diabetologia e la soluzione di varie<br />

problematiche di natura endocrinologica”.<br />

si a questa rassegna di immagini<br />

e assurgere a ulteriore segno<br />

della città. Dalla sua sommità<br />

si potrebbero ammirare tutte<br />

le bellezze, dal mare ai borghi<br />

dell’entroterra che circondano<br />

Senigallia. Una visione altrimenti<br />

preclusa, eppure di sicuro<br />

impatto su un potenziale<br />

visitatore. <strong>La</strong> visita alla Torre<br />

andrebbe inserita nel percorso<br />

turistico cittadino e offrirebbe,<br />

oltre a una impagab<strong>il</strong>e panorama,<br />

anche un momento di riflessione<br />

e memoria sul passato<br />

di Senigallia, sull’operosità che<br />

da sempre con<strong>tra</strong>ddistingue<br />

questo territorio, che del lavoro<br />

delle mani ha fatto tesoro e<br />

sv<strong>il</strong>uppo. Così come potrebbero<br />

essere valorizzati anche i<br />

reperti archeologici che piano<br />

piano stanno emergendo all’interno<br />

di alcuni cantieri della<br />

città.<br />

Paola Mengarelli<br />

a deNti stretti<br />

Vongole<br />

Raccolta fondi per defibr<strong>il</strong>latori<br />

Ore per la vita<br />

Una nuova operazione di con<strong>tra</strong>sto<br />

alla pesca abusiva è stata<br />

messa in atto nella mattina<br />

di venerdì 22 apr<strong>il</strong>e scorso dalla<br />

Guardia Costiera di Ancona e<br />

dai dipartimenti decen<strong>tra</strong>ti, <strong>tra</strong><br />

cui Senigallia. All’alba è scattata<br />

l’operazione, disposta dalla<br />

Capitaneria di porto di Ancona:<br />

a seguito di appostamenti e<br />

mirate verifiche, condotte anche<br />

nei giorni scorsi, è stata colta<br />

in flagrante una vongolara che<br />

nelle acque di Senigallia si era<br />

accaparrata più pescato del<br />

massimo giornaliero consentito.<br />

Dopo la constatazione dell’infrazione,<br />

è stata comminata la<br />

sanzione amminis<strong>tra</strong>tiva pari a<br />

2.000 euro di multa e <strong>il</strong> sequestro<br />

di 60 sacchi di vongole per<br />

un totale di circa 600 Kg. I molluschi<br />

sono poi stati rigettati in<br />

mare in quanto ancora vivi.<br />

E non è tutto. Nuovi controlli<br />

nelle acque di Senigallia contro<br />

la pesca abusiva e ancora<br />

sequestri di pescato. Nella<br />

mattinata di lunedì 2 maggio,<br />

la Guardia Costiera ha seques<strong>tra</strong>to<br />

ad un moto peschereccio<br />

presso <strong>il</strong> porto di Senigallia una<br />

quantità pari a 2 quintali di<br />

vongole.Continua dunque l’attività<br />

di controllo da parte dei<br />

m<strong>il</strong>itari della Guardia Costiera<br />

del Compartimento Marittimo<br />

di Ancona sulle quantità<br />

dipescato giornalieri che i motopescherecci<br />

riportano sulla<br />

terra ferma: in base alle norme,<br />

infatti, la quantità consentita<br />

è di 600 ch<strong>il</strong>ogrammi. Essendo<br />

ancora vive, le vongole confiscate<br />

sono state rigettate in mare,<br />

mentre a carico del Comandante<br />

dell’unità è stato sollevata<br />

una sanzione di 2000 euro.<br />

un arresto cardiaco si può sopravvivere.<br />

A A un soccorso in ritardo no.”<br />

Con questo slogan di immediata percezione<br />

l’Associazione onlus “Trenta ore per la vita”<br />

ha lanciato una campagna di sensib<strong>il</strong>izzazione<br />

diretta a promuovere una raccolta fondi<br />

per consentire l’acquisto e la donazione di<br />

uno o più defibr<strong>il</strong>latori in favore di scuole e<br />

impianti pubblici. L’iniziativa intende infatti<br />

sostenere <strong>il</strong> progetto “Otto minuti per la vita”,<br />

presentato dalla Croce Rossa Italiana con<br />

l’obiettivo appunto di incrementare la disponib<strong>il</strong>ità<br />

di attrezzature mediche salvavita, in<br />

particolare nelle scuole statali e nelle strutture<br />

sportive pubbliche. Più concretamente, si<br />

parla di defibr<strong>il</strong>latori ut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>i da personale<br />

non medico, ma anche di kit di primo intervento<br />

per la rianimazione.<br />

Il nome del progetto richiama <strong>il</strong> concetto<br />

per cui è assolutamente cruciale che <strong>il</strong> primo<br />

soccorso di rianimazione a persone colpite<br />

da arresto cardiaco venga prestato sul<br />

posto entro otto minuti, in attesa dell’arrivo<br />

dell’ambulanza. Proprio <strong>il</strong> rispetto di questo<br />

tempo può garantire all’infartuato la sopravvivenza.<br />

Il gazebo destinato a informare la cittadinanza<br />

e a favorire la raccolta fondi a Senigallia<br />

sarà collocato nella parte iniziale di corso<br />

II Giugno, di fronte alla piazzetta Doria, sia<br />

giovedì 5 che venerdì 6 maggio, sia al mattino<br />

(dalle ore 9,30 alle 12,30) che <strong>il</strong> pomeriggio<br />

(dalle ore 15,30 alle 19,30). Qui opererà<br />

anche personale del Comitato locale della<br />

Croce Rossa Italiana, che offrirà dimos<strong>tra</strong>zioni<br />

sul posto e soprattutto si è offerta di<br />

preparare adeguatamente in futuro <strong>il</strong> personale<br />

delle strutture che saranno beneficiarie<br />

delle donazioni, at<strong>tra</strong>verso corsi di formazione<br />

interamente gratuiti sulle manovre<br />

da compiere in caso di arresto cardiaco e su<br />

come eseguire una corretta defibr<strong>il</strong>lazione su<br />

adulti e bambini.<br />

M.B.<br />

a cura di Giuseppe Nicoli<br />

D<strong>il</strong>l’ al monc’ in piazza<br />

• In piazza Garibaldi, ed in altre vie dove<br />

c’è l’asfalto, ogni tanto si effettuano lavori<br />

di “tamponatura delle buche” con breccino<br />

e bitume. <strong>La</strong>vori che però lasciano <strong>il</strong> tempo<br />

che trovano perché, appunto, non sono definitivi.<br />

Occorrerebbe, specialmente in piazza<br />

Garibaldi, che è molto “battuta” e dove ogni<br />

giovedì c’è <strong>il</strong> mercato, provvedere ad una<br />

radicale nuova asfaltatura in modo che duri<br />

nel tempo.<br />

• Anche quest’anno, dal 1 al 4 maggio, c’è<br />

stato <strong>il</strong> consueto appuntamento con “Via<br />

Carducci in fiore”, organizzato dal Comune<br />

e dall’Expò Marche con la collaborazione<br />

della Confcommercio. <strong>La</strong> via è stata abbellita<br />

da addobbi di ogni genere, con esposizione<br />

di creazioni floreali. Ci sono state anche<br />

diverse iniziative sia gastronomiche che di<br />

spettacolo. A Porta <strong>La</strong>mbertina sono stati<br />

esposti anche alcuni lavori degli alunni della<br />

scuola primaria “Puccini”.<br />

Le Rodini ed una bella gita ad Arcevia<br />

tempo libero colorato<br />

Cosa c’è di più armonioso<br />

del verde della natura<br />

che si tocca all’orizzonte<br />

coll’azzurro del cielo..?<br />

Cosa c’è di più suggestivo<br />

di distendersi su un prato<br />

verde e perdere lo sguardo<br />

nell’immensità della<br />

natura circostante..?<br />

Cosa c’è di più gratificante<br />

di sentire i ringraziamenti<br />

in arabo, urdo o bangladeshi<br />

per essere lì in quel<br />

posto mai visitato prima..?<br />

Una giornata felice,<br />

diversa, in montagna, con<br />

i bambini e le mamme<br />

del Centro interculturale<br />

Le Rondini. 52 persone<br />

in partenza per Arcevia:<br />

zaino in spalla e pranzo al<br />

sacco, ognuno con le proprie<br />

ricchezze culinarie,<br />

che allo schiudersi dei coperchi,<br />

lasciano uscire intensi<br />

profumi di spezie. È<br />

così, incuriositi l’uno dell’altro,<br />

che si da inizio allo<br />

scambio di cibi e sapori…<br />

Dopo pranzo, una mamma<br />

suona <strong>il</strong> djembè, che<br />

ormai portiamo sempre<br />

con <strong>noi</strong>, un’ al<strong>tra</strong> batte le<br />

mani, un’al<strong>tra</strong> ancora segue<br />

<strong>il</strong> ritmo con la testa, e<br />

qualcuna timidamente si<br />

lascia andare nella danza.<br />

E cosa c’è di più tenero di<br />

veder passeggiare grandi<br />

e piccoli, insieme, mano<br />

nella mano lungo un’impervia<br />

salita..? E cosa c’è<br />

di più sorprendente di<br />

osservare ragazzi adolescenti<br />

con fiori in mano,<br />

Alla Rotonda un convegno regionale<br />

Sport e turismo<br />

Un argomento suggestivo<br />

in un ambiente<br />

affascinante, affidato a relatori<br />

di indubbio carisma<br />

e competenza. L’abbinamento<br />

<strong>tra</strong> “Sport e turismo”<br />

è sempre più attuale<br />

e imprescindib<strong>il</strong>e per valorizzare<br />

le risorse locali,<br />

offrire nuove possib<strong>il</strong>ità di<br />

sv<strong>il</strong>uppo e r<strong>il</strong>anciare l’economia<br />

in una congiuntura<br />

che risente ancora dei<br />

morsi della crisi ma a cui<br />

serve slancio per ripartire.<br />

Il turismo sportivo è<br />

argomento che si pone in<br />

maniera <strong>tra</strong>sversale, abbracciando<br />

vari ambiti e<br />

proponendosi come un<br />

prodotto nuovo e fresco,<br />

dalle grandi potenzialità:<br />

mettersi in posa per farsi<br />

fotografare..?<br />

E cosa c’è di più divertente<br />

di giocare con le proprie<br />

mamme, attente a che <strong>il</strong><br />

vento non scompigli i loro<br />

veli, a pallavolo..? Una<br />

giornata felice, conclusasi<br />

con un po’ di vento fresco<br />

che avrà portato ad ognuno<br />

spunti di riflessione<br />

sulla ricchezza dello stare<br />

insieme, e a <strong>noi</strong> che ogni<br />

volta proviamo stupore<br />

se quelle mamme desiderano<br />

quello che amiamo<br />

anche <strong>noi</strong>, la voglia di<br />

continuare a lavorare per<br />

<strong>il</strong> bene di ognuno.<br />

In questo periodo al Centro<br />

vogliamo dar spazio<br />

anche a loro, le mamme,<br />

vogliamo coinvolgerle di<br />

più nelle nostre attività,<br />

metterci in gioco assieme<br />

a loro, insegnargli l’italiano,<br />

scambiarci ricette<br />

di cucina, imparare <strong>noi</strong><br />

a suonare i djembè e a<br />

muoverci a ritmo coi loro<br />

passi. In questo periodo<br />

sentiamo l’urgenza di promuovere<br />

<strong>il</strong> superamento<br />

delle paure, dei pregiudizi<br />

e delle indifferenze… e<br />

vorremmo coinvolgere in<br />

questo più persone possib<strong>il</strong>i:<br />

ci troviamo tutti i<br />

lun-mar-gio-ven dalle ore<br />

15 alle 19 in p.zza Garibaldi,<br />

3 a Senigallia. Tel.<br />

340.3186057.<br />

Anna Del Moro<br />

<strong>La</strong>ura Gaggiottini<br />

ecco perché <strong>il</strong> Coni Marche,<br />

la Regione Marche,<br />

<strong>il</strong> Comune di Senigallia,<br />

la Provincia di Ancona e<br />

l’Istituto di Credito sportivo<br />

ne hanno condiviso<br />

l’importanza, organizzando<br />

un momento di approfondimento<br />

e confronto a<br />

360 gradi. Venerdì 6 maggio,<br />

la Rotonda sul mare<br />

di Senigallia ospita una<br />

convention dal sottotitolo<br />

“idee e opportunità per la<br />

promozione del territorio”<br />

muovendo dall’ovvia<br />

ma forte considerazione<br />

che “sport e turismo” aggreghino<br />

i benefici dell’attività<br />

motoria e i fattori<br />

culturali combinandoli a<br />

viaggi e soggiorni”.<br />

• Saranno in totale otto le strutture pubbliche<br />

a disposizione degli utenti che verranno<br />

collocate sulle spiagge libere per <strong>il</strong> ricovero<br />

notturno di ombrelloni ed altre attrezzature,<br />

come previsto dal nuovo Piano degli aren<strong>il</strong>i.<br />

Sei saranno collocate sulla spiaggia di ponente<br />

e due invece all’altezza di Marzocca.<br />

Le strutture saranno in materiale leggero e<br />

comunque saranno rimosse a fine stagione.<br />

<strong>La</strong> loro funzione sarà di rimessaggio delle<br />

attrezzature dei fruitori delle spiagge libere,<br />

che po<strong>tra</strong>nno riporle lì per riprenderle <strong>il</strong><br />

giorno dopo. Questo farà certamente piacere<br />

ai tanti pendolari che negli anni passati<br />

dovevano “piantare” giornalmente l’ombrellone<br />

od altro e quando andavano via toglierlo<br />

per poi riposizionarlo <strong>il</strong> giorno dopo o nei<br />

giorni successivi. Ciò era faticoso, specialmente<br />

per gli anziani e per chi aveva i bambini<br />

piccoli, in quanto già “appensantiti” da<br />

tante altre cose ut<strong>il</strong>i in spiaggia.


6<br />

5 maggio 2011<br />

chiesa<br />

Appunti<br />

di vita ecclesiale<br />

Al Portone di Senigallia, incontri sugli st<strong>il</strong>i di vita<br />

Venerdì 6 maggio: “Come cristiani di fronte all’acqua cosa<br />

dice la Bibbia. Salvatore Frigerio, monaco di Monte Giove,<br />

ore 21.00 presso i locali della parrocchia del Portone. Domenica<br />

15 maggio: “Come cittadini di fronte all’acqua, <strong>il</strong> referendum”,<br />

Daniele Mori referente di Senigallia “comitati per<br />

l’acqua pubblica”, ore 21.00 presso i locali della parrocchia<br />

del Portone.<br />

Vescovi al santuario di Santa Maria Goretti<br />

Nei mesi passati abbiamo incon<strong>tra</strong>to <strong>il</strong> <strong>Vescovo</strong> di Biella,<br />

Mons. Mana, che ha accompagnato un folto gruppo di suoi<br />

diocesani per “celebrare” davanti alla reliquia della Martire<br />

e presentare i suoi messaggi sempre più attuali. Nei giorni<br />

scorsi, Mons.Gerardo Rocconi - <strong>Vescovo</strong> di Jesi e corinaldese<br />

- ha accompagnato ancora una volta trenta comunicandi<br />

di S.Maria Nuova e genitori per un incontro spirituale con<br />

S.Messa. Il <strong>Vescovo</strong>, con <strong>il</strong> suo <strong>tra</strong>dizionale entusiasmo, ha<br />

presentato ai suoi diocesani gli insegnamenti della sua concittadina<br />

Martire e speciale patrona dei comunicandi e cresimandi.<br />

Con <strong>il</strong> <strong>Vescovo</strong> era presente – come ogni anno – <strong>il</strong><br />

parroco don Francesco Sabbatini. <strong>La</strong> serata non poteva finire<br />

che con una visita alla “Casa natale” di Marietta. Nei giorni<br />

scorsi, .Mons.Giovanni Tonucci, Arcivescovo di Loreto, ha<br />

presieduto <strong>il</strong> “Convegno dei Minis<strong>tra</strong>nti” delle diverse parrocchie<br />

della sua Diocesi, organizzato da don Andrea e padre<br />

Lorenzo. <strong>La</strong> Messa solenne del <strong>Vescovo</strong>, con le sue appropriate<br />

parole sui messaggi della nos<strong>tra</strong> Martire, è stata preceduta<br />

da un incontro formativo agli 80 ragazzi/e. Il pranzo si<br />

è consumato in un ristorante del centro e poi, come sempre,<br />

c’è stata la visita alla Casa natale. Nei prossimi giorni sono<br />

attesi dei ragazzi da Recanati, <strong>il</strong> Raduno “Movimento Fides e<br />

Vita”, dei gruppi da Torino, Corridonia e Agrate Brianza.<br />

don Franco Morico - rettore<br />

I vescovi marchigiani ai giovani<br />

L’appuntamento con la Giornata mondiale della Gioventù del<br />

prossimo agosto a Madrid, in Spagna, si avvicina. Per questo<br />

la pastorale giovan<strong>il</strong>e di Senigallia promuove alcuni incontri<br />

per preparare al meglio i partecipanti e per creare amicizia<br />

nel gruppo che si recherà in Spagna. Il prossimo appuntamento<br />

si terrà a Loreto, sabato 14 maggio 2011, dove alle<br />

21.00 i vescovi marchigiani consegneranno <strong>il</strong> loro mandato<br />

ai giovani in vista di questo importante appuntamento.<br />

Raccolta indumenti usati<br />

<strong>La</strong> Caritas raccoglie da anni vestiti usati, che, una volta ster<strong>il</strong>izzati,<br />

vengono messi a disposizione di quanti ne hanno<br />

necessità. A gestire questo servizio, detto “l’armadio degli<br />

abiti usati”, sono circa 30 volontari, che raccolgono, selezionano<br />

e distribuiscono i capi. Chi vuole accedere al servizio<br />

per prendere capi di abbigliamento può rivolgersi al Centro<br />

tutte le mattine dal lunedì al sabato (dalle 10 alle 12) e i pomeriggi<br />

di martedì e venerdì (dalle 17 alle 19). Ma non tutti<br />

i vestiti possono essere riut<strong>il</strong>izzati: fra i tanti ci sono anche<br />

s<strong>tra</strong>cci, abiti rotti che la Caritas è costretta a smaltire in discarica<br />

con costi elevatissimi, fac<strong>il</strong>mente eliminab<strong>il</strong>i se tutti<br />

coloro che decidono di donarli ai poveri facessero una prima<br />

cernita e portassero al Centro di Solidarietà solo indumenti<br />

in buono stato.<br />

diocesi Le Suore Francescane a Montale di Arcevia<br />

secoli di dedizione<br />

Era una giornata grigia, nebbiosa,<br />

fredda. E stavo uscendo, quando<br />

vidi due persone vestite di nero,<br />

infreddolite, che mi guardavano...<br />

Allora mi avvicinai e ci salutammo.<br />

Mi dissero che venivano da Roma,<br />

che erano le suore e che <strong>il</strong> parroco<br />

le aveva mandate a cercarmi.”<br />

<strong>La</strong> ‘maes<strong>tra</strong>’ Fulvia (giovanissima<br />

novantenne e frizzante icona della<br />

ridente località arceviese) rivive<br />

l’inizio dell’avventura spirituale<br />

ed etica di quelle sorelle, inviate in<br />

‘avanscoperta’ nei primi anni Sessanta<br />

a Montale, armate solo di fede<br />

coerente e di spirito francescano.<br />

Il loro pionierismo si sarebbe presto<br />

<strong>tra</strong>dotto in irrinunciab<strong>il</strong>e istituzione<br />

cittadina (“...certo che di sacrifici ne<br />

hanno fatti tanti!”) at<strong>tra</strong>verso le tappe<br />

di un’affinità progressivamente<br />

elettiva (“.... a poco a poco, tutta la<br />

polazione si diede da fare per procurare<br />

loro tutto ciò che non avevano<br />

e che era necessario.”<br />

Il “Ricordo della signora Fulvia” (insegnante<br />

mai andata in pensione...)<br />

costituisce la migliore recensione<br />

della Mos<strong>tra</strong> “Le Suore Francescane<br />

Missionarie del Sacro Cuore nel<br />

mondo”.<br />

In cifre, 150 anni vitali in chiave<br />

cattolica (dal greco ‘katholikòs’: universale).<br />

Ovvero “Il coraggio di una<br />

storia...che anima <strong>il</strong> presente”.<br />

A Montale di Arcevia, <strong>il</strong> tutto può<br />

essere sintetizzato nella foto che vi<br />

proponiamo: un’attualità vivida in<br />

cui l’umanità e la solidarietà sono<br />

intergenerazionali, nel segno del-<br />

Un nuovo importante tassello si inserisce<br />

nel recupero del patrimonio<br />

artistico senigalliese. <strong>La</strong> Diocesi<br />

di Senigallia ha infatti terminato <strong>il</strong> restauro<br />

manutentivo delle grandi porte<br />

lignee conservate nella Pinacoteca<br />

Diocesana, in Piazza Garibaldi. “Come<br />

è noto – spiega <strong>il</strong> delegato diocesano<br />

per i beni culturali don Domenico Pasquini<br />

– <strong>il</strong> museo diocesano trova sede<br />

all’interno dell’appartamento settecentesco<br />

al piano nob<strong>il</strong>e dell’Episcopio, un<br />

tempo dimora del Cardinale <strong>Vescovo</strong><br />

di Senigallia. Si <strong>tra</strong>tta di grandi ambienti,<br />

alcuni affrescati, e dove grandi<br />

porte lignee scandiscono l’avanzare<br />

delle sale”. L’inesorab<strong>il</strong>e <strong>tra</strong>scorrere<br />

del tempo, aveva dunque reso urgente<br />

l’amore e della donazione. <strong>La</strong> rassegna<br />

mette pienamente a fuoco quella<br />

Chiesa spesso “senza <strong>voce</strong>” o con<br />

<strong>voce</strong> fioca, la quale è all’opposto la<br />

Chiesa migliore, che è ‘persona vicino<br />

alla persona’, nella buona e nella<br />

cattiva sorte.<br />

A Montale, la Chiesa delle Suore<br />

Francescane opera dal 1965. Le<br />

prime furono suor Norberta e suor<br />

Venanzia. Dal 1977, ecco suor Anna<br />

Luisa, allora Madre Superiora oggi<br />

responsab<strong>il</strong>e della Scuola dell’Infanzia<br />

“Ferruccio Pasquini” (che ha <strong>il</strong><br />

nome del benemerito, <strong>il</strong> cui lascito<br />

vale sempre moltissimo per la comunità).<br />

Scolpiti nella memoria montalese<br />

rimangono i nomi di suor Lorenza<br />

(vulcanica e forte di quella simpatia<br />

formativa che solo dall’Altissimo<br />

poteva provenire), suor Massimina,<br />

suor Stefania, suor Cristina e, nel<br />

presente, suor Rosa<br />

Assunta (effervescente<br />

insegnante,<br />

solida, computerizzata<br />

e talmente polivalente<br />

dal dare <strong>il</strong><br />

passo ai tempi).<br />

Ogni artistico oggetto<br />

ed ogni peculiarità<br />

artigianale<br />

della mos<strong>tra</strong> rinviano<br />

al vissuto (ed<br />

al vivente) di Montale:<br />

dalla copripiside<br />

alla tenda, dal<br />

conopeo al sott<strong>il</strong>e<br />

ricamo dipinto,<br />

provvedere al restauro di queste porte,<br />

comprese le cornici e gli imbotti,<br />

in più punti assalite da insetti x<strong>il</strong>ofagi.<br />

“L’intervento in questione – puntualizza<br />

<strong>il</strong> Prof. Michele Papi titolare del<br />

laboratorio di restauro che ha condotto<br />

l’intervento, sotto la direzione della<br />

Soprintendenza di Urbino – ci ha visto<br />

operare con la rimozione delle impurità<br />

presenti sulle superfici. Si è quindi<br />

proceduto, <strong>tra</strong> l’altro, al consolidamento<br />

delle parti staticamente non coese, e<br />

quindi ad una accurata disinfestazione<br />

mediante imbibizione del supporto ed<br />

alla scrupolosa applicazione di idonei<br />

prodotti all’interno dei singoli fori dei<br />

tarli. L’intera superficie, al termine, è<br />

stata <strong>tra</strong>ttata con cere naturali”. Un<br />

dagli album fotografici alle dediche,<br />

dai disegni ai ringraziamenti (“...una<br />

vita passata ‘gratuitamente’ ad annunciare<br />

la parola e a concretizzare<br />

l’amore...”).<br />

Chi fortemente si è speso per gli<br />

altri non può essere dimenticato<br />

(un nome per tutti: Zelio Cinti). I<br />

momenti della vita sociale, specialmente<br />

quelli educativamente bas<strong>il</strong>ari,<br />

sono squisitamente incorniciati:<br />

<strong>il</strong> Coro, l’Oratorio, <strong>il</strong> Carnevale, <strong>il</strong><br />

Teatro, <strong>il</strong> Presepio...<br />

<strong>La</strong> coscienza (morale ed intellettiva)<br />

ed <strong>il</strong> senso di responsab<strong>il</strong>ità costituiscono<br />

la struttura portante. Ma non<br />

è <strong>il</strong> grigio della seriosità a imperare.<br />

Al<strong>tra</strong> è la ‘Chiave del Paradiso’:<br />

“Trova <strong>il</strong> tempo per pensare. Trova<br />

<strong>il</strong> tempo per ridere. E’ la fonte del<br />

potere. E’ <strong>il</strong> più grande potere della<br />

Terra!”<br />

Umberto Martinelli<br />

diocesi Un giorno da fornai alla scuola d’infanzia ‘Ada Bianchi’<br />

Bambini con le mani in pasta<br />

bambini della Scuola d’infanzia pari-<br />

I taria “Ada Bianchi” per una giorno si<br />

sono <strong>tra</strong>sformati in bravi “fornaretti” e<br />

hanno così imparato a fare <strong>il</strong> pane. E<br />

<strong>il</strong> prodotto del loro lavoro, a fine giornata,<br />

lo hanno anche mangiato. Una<br />

mattinata <strong>tra</strong> farina, acqua, lievito e<br />

mattarelli, sapientemente costruita da<br />

suor Mariaugusta e da tutte le maestre<br />

dell’Istituto di via Verdi. Grazie<br />

alla collaborazione dell’Istituto alberghiero<br />

“Panzini” e in<br />

particolare del prof.<br />

Samuele Servadio<br />

e, soprattutto, dello<br />

sponsor “Pasta della<br />

Pesa” è stata una<br />

giornata davvero<br />

speciale per i piccoli<br />

allievi della materna.<br />

I bambini (mezzani e<br />

grandi) hanno prima<br />

ascoltato e poi osservato<br />

con la massima<br />

attenzione tutto<br />

quanto avveniva<br />

davanti a loro occhi:<br />

farina, acqua, sale e<br />

anche un pizzico di zucchero, che da<br />

elementi singoli diventano una massa<br />

colorata e profumata (“come la pancia<br />

del mio babbo” ha sottolineato un<br />

bambino). E poi <strong>il</strong> grande stupore nel<br />

diocesi Restaurati gli storici portoni d’ingresso del palazzo vescov<strong>il</strong>e<br />

<strong>La</strong> Pinacoteca ancor più bella<br />

passaggio successivo, quando si crea<br />

la forma del pane e poi ancora <strong>il</strong> miracolo<br />

del pane e delle piadine fragranti<br />

che escono dal forno della loro scuola.<br />

Dopo la parte teorica e d’osservazione<br />

è iniziata la parte più esaltante<br />

della mattinata: i bambini muniti di<br />

grembiulino, cappello, piano di lavoro<br />

e mattarello hanno iniziato a lavorare<br />

gli ingredienti sempre sotto la guida<br />

del prof.Servadio, che li ha aiutati a<br />

creare la “fontana” con la farina da cui<br />

poi nasce l’impasto. Così ogni piccolo<br />

ha potuto, <strong>tra</strong> nuvole di farina e pezzi<br />

d’impasto fuori controllo, creare la<br />

sua piadina. Insomma un’al<strong>tra</strong> giornata<br />

davvero speciale per i bambini della<br />

“Ada Biachi”’, ancora frutto dell’infinito<br />

amore e della grande professionalità<br />

nei confronti del mondo dell’infanzia<br />

da parte di suor Mariaugusta, delle<br />

sue consorelle e di tutto <strong>il</strong> corpo insegnante.<br />

(foto di Andrea Ferreri)<br />

intervento urgente, reso possib<strong>il</strong>e dal<br />

contributo apportato dalla Fondazione<br />

Cassa di Risparmio di Jesi. “Non solo<br />

<strong>il</strong> prezioso contenuto della Pinacoteca,<br />

ma le stesse sale, arredi ed elementi<br />

mob<strong>il</strong>i presenti, costituiscono un insieme<br />

importante del percorso storico artistico<br />

offerto ai visitatori, e per <strong>il</strong> quale<br />

da anni come Diocesi, grazie anche all’apporto<br />

di mecenati pubblici e privati,<br />

stiamo lavorando”.<br />

<strong>La</strong> Pinacoteca Diocesana è aperta <strong>il</strong> sabato<br />

e la domenica con orario 9-12 e<br />

16 – 19 sempre ad ingresso gratuito.<br />

Per informazioni è possib<strong>il</strong>e telefonare<br />

al numero 071 60498/65758 oppure visitare<br />

<strong>il</strong> sito www.diocesisenigallia.it<br />

A.B.


Senigallia Sta per partire <strong>il</strong> corso base promosso dall’Iner Marche<br />

incontri sulla sessualità<br />

L ’Istituto per l’Educazione alla Sessualità ed alla Fert<strong>il</strong>ità Iner-Marche di<br />

Senigallia organizza <strong>il</strong> 19° corso base. L’impegno gratuito degli insegnanti<br />

non si limita solo all’insegnamento di una metodica ma anche a promuovere<br />

una cultura della sessualità umana vista nella sua interezza e nella sua bellezza.<br />

Scopo del corso è quello di insegnare a donne e a coppie a saper riconoscere i<br />

propri tempi di fert<strong>il</strong>ità e di ster<strong>il</strong>ità lungo <strong>il</strong> corso del ciclo femmin<strong>il</strong>e. At<strong>tra</strong>verso<br />

l’osservazione dei segni che <strong>il</strong> corpo della donna naturalmente mos<strong>tra</strong><br />

(muco cervicale, temperatura basale e collo dell’utero, insieme ad altri sintomi<br />

minori) e la corretta applicazione di specifiche regole, la donna sa con esattezza<br />

in quale fase del ciclo si trova. Durante questi incontri i partecipanti<br />

impareranno a capire la differenza <strong>tra</strong> mestruazioni e perdite ematiche, a riconoscere<br />

<strong>il</strong> momento dell’ovulazione, a capire quando inizia la fase post-ovulatoria,<br />

a comprendere perché i cicli non sono sempre di uguale durata, a saper<br />

prevedere con esattezza l’arrivo della mestruazione successiva, a sapere<br />

quando considerarsi potenzialmente in gravidanza e tanti altri aspetti della<br />

sessualità in materia di prevenzione e igiene. Al termine del corso la donna<br />

ha sufficienti elementi per iniziare la propria auto-osservazione e continuare<br />

con una breve consulenza personalizzata con l’insegnante di riferimento per<br />

verificare la correttezza di quanto sta facendo. Da come si può capire, viene<br />

offerta una possib<strong>il</strong>ità importante ed unica (<strong>il</strong> centro di Senigallia è l’unico per<br />

le Marche) che sicuramente accresce la consapevolezza di quello che la donna<br />

vive. Inoltre verranno affrontate tematiche riguardanti la sessualità di coppia:<br />

si cercherà di capire qual è <strong>il</strong> significato della sessualità umana e dell’atto coitale,<br />

quale letture di tipo umanistico e f<strong>il</strong>osofico si possono fare.<br />

Si toccherà <strong>il</strong> tema della relazione <strong>tra</strong> sessualità e procreazione responsab<strong>il</strong>e,<br />

agganciato al grande valore dell’autoconoscenza. Si comprenderà quale ricaduta<br />

ha, sulla vita di coppia, l’ut<strong>il</strong>izzo della metodica Roetzer, analizzandone<br />

gli aspetti pratici e sessuologici. Verranno affrontati gli aspetti etici e antropologici,<br />

anche alla luce del Magistero della Chiesa, cercando di sgomberare<br />

<strong>il</strong> campo da tanti malintesi che spesso prestano <strong>il</strong> fianco a tante critiche ingiustificate.<br />

Data di inizio del corso è <strong>il</strong> 6 maggio 2011 per cinque venerdì consecutivi,<br />

e si svolgerà presso la Casa della Gioventù di Senigallia, in Via Testaferrata<br />

13, con inizio alle ore 21.15. Per partecipare al corso, che è gratuito (sarà<br />

richiesto un piccolo rimborso spese ), è necessario iscriversi telefonando al<br />

Consultorio UCIPEM: 071.64860. Il corso è organizzato in collaborazione con<br />

<strong>il</strong> Consultorio UCIPEM e con <strong>il</strong> patrocinio dell’Azienda Sanitaria U.R. 4 delle<br />

Marche, avvalendosi dell’intervento di una ostetrica del Consultorio ASUR.<br />

Andrea Ippoliti e Elisabetta Olivi<br />

Sabato 7 maggio 2011, ore 17<br />

Incontro conclusivo<br />

della Scuola di formazione<br />

socio - politica<br />

Sabato prossimo 7 maggio, alle 17, presso la Casa della Giovengù di Senigallia<br />

si concluderà <strong>il</strong> nostro cammino, iniziato nel 2009, della “Scuola<br />

di formazione all’impegno sociale e politico”: tanti incontri, proposte, provocazioni,<br />

idee e progetti soprattutto a misura di giovani Alcuni progetti<br />

sono partiti, molti sono, come naturale, nei buoni propositi ma credo ci sia<br />

la volontà in tutti di rendere concreti questi progetti nel prossimo periodo.<br />

<strong>La</strong> chiusura di questa bella esperienza è affidata a due relatori di eccezione,<br />

l’assessore regionale Marco Lucchetti ed <strong>il</strong> sindaco di Ascoli Piceno, Guido<br />

Castelli. Ascolteremo come loro stanno facendo politica e ci faremo aiutare<br />

ad individuare cosa possiamo fare <strong>noi</strong> nella nos<strong>tra</strong> realtà. L’incontro è aperto<br />

a tutti.<br />

Mario Vichi<br />

Domenica 8 masggio 2011<br />

Giornata<br />

per l’Università Cattolica<br />

Nel cuore della realtà”. L’Istituto Giuseppe<br />

Toniolo di studi superiori ha scelto questa<br />

espressione del fondatore, padre Agostino<br />

Gemelli, come motto della 87a Giornata per<br />

l’Università Cattolica che si terrà domenica<br />

prossima, 8 maggio 2011, in tutte le diocesi<br />

italiane. Questa espressione – spiega <strong>il</strong> rettore<br />

della Cattolica, Lorenzo Ornaghi, nel suo<br />

messaggio per la Giornata – “indica chiaramente<br />

la volontà di fare grata memoria del<br />

nostro passato e, nel contempo, di affrontare<br />

con rinnovato coraggio le prossime sfide nel<br />

campo dell’educazione e della ricerca scientifica,<br />

a cui risponderemo con sempre maggior<br />

determinazione in forza della vicinanza nella<br />

preghiera e dei gesti di concreta amicizia che<br />

i fedeli delle diocesi italiane anche quest’anno<br />

non ci faranno mancare”. Quello di quest’anno,<br />

ricorda Ornaghi, è “un anno davvero<br />

speciale” perché “l’Italia festeggia i 150 anni<br />

dell’Unità e, per una significativa coincidenza,<br />

l’Università Cattolica del Sacro Cuore celebra<br />

i 90 dalla sua fondazione”. “<strong>La</strong> prossima domenica<br />

8 maggio – continua <strong>il</strong> rettore - l’Università<br />

ancora una volta potrà dare testimonianza<br />

di quanto sia profondamente en<strong>tra</strong>ta<br />

nel cuore della realtà nazionale, alle soglie del<br />

suo primo secolo di vita”. “Ai giovani, soprattutto<br />

vogliamo dedicare <strong>il</strong> nostro impegno<br />

e la nos<strong>tra</strong> attenzione: è sulle generazioni di<br />

domani, infatti, che occorre scommettere<br />

senza esitazioni, aiutandone la formazione<br />

integrale sia professionale sia umana in vista<br />

di un modello di sv<strong>il</strong>uppo realmente a favore<br />

della persona e della vita”.<br />

A.S.<br />

5 maggio 2011 7<br />

chiesa<br />

in agenda<br />

LA SETTIMANA DEL VESCOVO<br />

Giovedì 5 maggio<br />

Ore 9.30: Aggiornamento del Clero in Seminario<br />

Ore 16.00: Incontro con cresimandi di Mondolfo<br />

Ore 18.30: Incontro pellegrinaggio a Fatima (Porto)<br />

Sabato 7 maggio<br />

Ore 9.30: Riunione regionale Pastorale sociale a Loreto<br />

Ore 17.00: S.Cresima a San Martino<br />

Ore 19.00: S.Cresima a Stacciola<br />

Domenica 8 maggio<br />

Ore 9.30: S.Cresima a Mondolfo<br />

Ore 11.00: S.Cresima a Castelleone<br />

Ore 16.30: S.Messa a S.Medardo (Arcevia) per la Polizia<br />

Lunedì 9 maggio<br />

Ore 10.00: Riunione della C.E.M. ad Ancona<br />

Giovedì 12 maggio<br />

Ore 9.45: Riunione Sacerdoti giovani<br />

Venerdì 13 maggio<br />

Ore 9.00: S.Messa in onore del Beato Pio IX<br />

Ore 20.30: Incontro Opera Pia M.F. a Cesano<br />

Sabato 14 maggio<br />

Ore 17,30: S.Cresima Parrocchia della Pace<br />

Ore 21,15: Veglia vocazionale e GMG a Loreto<br />

Domenica 15 maggio<br />

Ore 9.30: S.Cresima a F<strong>il</strong>etto<br />

Ore 11.00: S.Cresima a Serra de’ Conti<br />

Ore 16.30: Inaugurazione Casa di Riposo di Ripe<br />

Ore 18.00: Cenacolo mariano alla Madonna della Rosa<br />

Cristiani e disagio psichico<br />

“Del disagio psichico si parla poco, fatte salve le promesse<br />

elettorali”: lo scrive in una nota diffusa oggi <strong>il</strong> presidente<br />

dell’associazione “Cristiani per Servire”, Franco Previte. “Il<br />

processo di superamento degli ex-ospedali psichiatrici<br />

normali o giudiziari unito al problema dei malati mentali<br />

sul territorio per la carenza di pianificazione della salute<br />

mentale, - scrive - sono ‘situazioni’ ormai considerate da<br />

tutti i Governi e per taluni irreversib<strong>il</strong>i sul piano formale<br />

e sostanziale, per altri molto gravi sul piano pratico per<br />

le conseguenze derivanti”. Secondo Previte, “<strong>il</strong> diritto di<br />

assistenza sanitaria ai cittadini italiani sancito dalla Costituzione<br />

(art.32) dimos<strong>tra</strong> ancora una volta, la mancata<br />

valutazione delle necessità del cittadino ed anche del disagio<br />

sociale costituito dalla patologia psichica”. Previte<br />

richiama recenti pronunciamenti del card. Dionigi Tettamanzi,<br />

arcivescovo di M<strong>il</strong>ano, a proposito della tutela dei<br />

“diritti dei deboli”, e definisce quelli dei malati psichici i<br />

“diritti degli ultimi fra gli ultimi”. <strong>La</strong> nota si conclude ponendo<br />

la domanda su “quanto tempo devono aspettare<br />

questi ‘malati’, le loro famiglie e l’opinione pubblica per<br />

ottenere quei provvedimenti legislativi necessari”, ricordando<br />

che esistono ancora tanti piccoli manicomi, comunità<br />

terapeutiche o cliniche private, ospedali giudiziari, al<br />

cui interno la precarietà è una caratteristica persistente.<br />

Sull’antica via <strong>La</strong>uretana<br />

Da Camerino a Belforte del Chienti una decina di pellegrini,<br />

dal 25 apr<strong>il</strong>e, hanno in<strong>tra</strong>preso <strong>il</strong> Pellegrinaggio Assisi–Loreto<br />

con l’intento di recuperare, valorizzare e riattivare<br />

l’antica “Via <strong>La</strong>uretana”. A guidarli ci sono don Paolo<br />

Giulietti, vicario generale dell’arcidiocesi di Perugia, e don<br />

Giampaolo Grieco, vice-direttore del Centro giovan<strong>il</strong>e Giovanni<br />

Paolo II di Loreto. Il percorso completo del pellegrinaggio<br />

è di circa 150 ch<strong>il</strong>ometri ed è terminato <strong>il</strong> 2 maggio<br />

con l’arrivo alla Santa Casa di Loreto. Il 1° maggio <strong>il</strong> gruppetto<br />

si è fermato al Centro Giovanni Paolo II per assistere,<br />

in diretta, alla beatificazione di papa Wojtyla at<strong>tra</strong>verso un<br />

maxischermo. “Promuovere <strong>il</strong> recupero dell’antica Via <strong>La</strong>uretana<br />

- ha affermato mons. Giovanni Tonucci, arcivescovo<br />

di Loreto - significa cen<strong>tra</strong>re l’attenzione su di un <strong>tra</strong>tto<br />

fondamentale della storia cristiana del nostro Paese. Roma,<br />

Assisi e Loreto sono le tappe principali di questo antico itinerario<br />

spirituale che offrono al pellegrino la luce della testimonianza<br />

e dell’insegnamento di San Pietro, San Francesco<br />

e della Vergine Maria”. I pellegrini sono stati accolti, nel<br />

monastero della santa Cam<strong>il</strong>la Battista da Varano, da mons.<br />

Francesco Brugnaro, arcivescovo di Camerino-San Severino,<br />

mentre sabato scorso, arrivati a Macerata, sono stati accolti<br />

dal vescovo della diocesi, mons. Claudio Giuliodori.<br />

In vista del pellegrinaggio Macerata - Loreto<br />

A poco più di un mese dall’evento fervono i preparativi per<br />

<strong>il</strong> XXXIII Pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto, che si terrà<br />

sabato 11 giugno, a partire dalle ore 20.30, presso lo Stadio<br />

“Helvia Recina” di Macerata. Sarà. Mons. Jean-Louis Bruguès,<br />

Segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica,<br />

a celebrare la Santa Messa che inizierà <strong>il</strong> gesto, una<br />

volta che avrà fatto <strong>il</strong> suo ingresso la fiaccola della pace,<br />

benedetta come gli altri anni in piazza S. Pietro da Papa<br />

Benedetto XVI, e che toccherà quest’anno <strong>il</strong> versante umbro,<br />

dopo <strong>il</strong> passaggio per due anni in Abruzzo a L’Aqu<strong>il</strong>a<br />

per solidarietà alle popolazioni terremotate. Una presenza<br />

importante quella dell’Arcivescovo francese Bruguès, che<br />

riconferma la proposta educativa di un pellegrinaggio che<br />

sfida l’umanità di ciascuno.


5 maggio 2011<br />

<strong>il</strong> paginone<br />

Giovanni Paolo II è stato proclamato<br />

Beato domenica 1° maggio 2011<br />

Una festa della fede, della pace e della speranza, riscaldata<br />

dal sole di Roma dopo <strong>il</strong> plumbeo cielo della vig<strong>il</strong>ia.<br />

Gioiosa come al tempo dell’esistenza terrena di Karol<br />

Wojtyla. Senza quel velo di tristezza che negli ultimi<br />

anni attanagliava chi si trovava a passare in piazza San<br />

Pietro. Stavolta però la sua immagine non era più sulla<br />

loggia cen<strong>tra</strong>le della bas<strong>il</strong>ica ma sopra, nell’arazzo che<br />

compete a chi sta ormai al cospetto di Dio.<br />

Quel cielo azzurro è apparso quasi un miracolo, una sfida<br />

alle angosce che ogni giorno attanagliano <strong>il</strong> cuore. Una<br />

carezza di Dio di fronte alle <strong>tra</strong>gedie del mondo: ad una<br />

pace che si nutre di bombardamenti che non distinguono<br />

<strong>tra</strong> vittime e carnefici, o al groviglio perverso di catastrofi<br />

naturali o per mano dell’uomo che in una sequela ininterrotta<br />

provocano sofferenza e morte.<br />

Giovanni Paolo II beato. Un’isola di pace testimoniata<br />

da oltre un m<strong>il</strong>ione di uomini e donne cristiani, un messaggio<br />

rivolto ai fedeli ma offerto anche a tutti gli uomini<br />

di buona volontà, <strong>il</strong> testamento più autentico del nuovo<br />

beato. Dove <strong>il</strong> sorriso rassicurante della sua immagine,<br />

lo sguardo che proiettato lontano, è apparso per contagio<br />

sui volti dell’immensa folla, ha sconfitto l’angoscia,<br />

ha rievocato in un istante quel grido a non aver paura, a<br />

confidare sull’aiuto e sulla misericordia di Dio.<br />

Si può ora affermare che proprio mentre Giovanni Paolo<br />

II saliva sull’altare, discendeva di nuovo nel mondo, per<br />

la perseveranza e la determinazione del suo successore e<br />

amico, Benedetto XVI. Ne hanno avuto certezza i fedeli<br />

presenti – e tutti gli altri che con <strong>il</strong> cuore hanno seguito<br />

la cerimonia – i quali hanno affrontato da paesi lontani<br />

grandi disagi per dire “io c’ero!”. Tutti convocati oltre che<br />

dall’affetto per <strong>il</strong> Pontefice scomparso dal bisogno di rivivere<br />

l’essenza del suo magistero, di ricongiungersi a lui<br />

almeno con <strong>il</strong> cuore.<br />

Uomini e donne che l’avevano incon<strong>tra</strong>to sulle vie del<br />

mondo, o che avevano incrociato <strong>il</strong> suo sguardo, o che<br />

si erano semplicemente innamorati delle sue parole, dei<br />

suoi gesti, della sua grande umanità. È stato spesso ripetuto<br />

che la Chiesa non crea dei santi, ma ne svela la virtù<br />

che è già esistente. Ebbene, Karol Wojtyla vivente, comunicava<br />

agli altri la sua santità, la spargeva a piene mani<br />

intorno a lui. E i suoi interlocutori ne venivano <strong>tra</strong>volti.<br />

Sapeva, oltre la politica, la tv, Facebook, le mode del<br />

momento, oltre l’annacquamento o la perdita dei valori,<br />

tornare all’essenza dell’annuncio. E far riaffiorare <strong>il</strong> soffio<br />

divino che è in ogni essere umano, <strong>tra</strong>smetterlo proprio<br />

a mondo di oggi, rievangelizzando, come ha ripetuto Benedetto<br />

XVI, la cultura, la società, ognuno di <strong>noi</strong>. Un “gigante<br />

della fede”.<br />

Quella sua visione della vita e del destino dell’umanità,<br />

quell’affidarsi, quell’aprirsi a Cristo per non aver più paura<br />

nel nostro cammino quotidiano, era stampato nei volti<br />

dell’immensa folla, ed è promessa che non svanirà fac<strong>il</strong>mente.<br />

<strong>La</strong> beatificazione (e forse presto la canonizzazione)<br />

fa tornare nella storia, non archivia <strong>il</strong> magistero di<br />

Giovanni Paolo II. Ne è promessa fedele <strong>il</strong> suo successore,<br />

Benedetto XVI: dopo m<strong>il</strong>le anni un Pontefice che eleva<br />

sugli altari colui che l’ha preceduto sul trono di Pietro e<br />

che, non a caso, ha voluto presiedere la cerimonia indossando<br />

i paramenti che erano stati di papa Wojtyla.<br />

Ha commosso la commozione di Benedetto XVI, come<br />

la conferma, ripetuta e sottolineata, dell’amicizia che ha<br />

legato la sua vita a Giovanni Paolo II. Il carico che pesa<br />

sulle sue spalle non è certo scemato, semmai accresciuto.<br />

I pericoli che minacciano l’umanità e la stessa Chiesa non<br />

sono affatto diminuiti, forse più insidiosi. Nel deserto<br />

provocato dal peccato, e contro <strong>il</strong> pessimismo, che giudica<br />

<strong>il</strong> male inevitab<strong>il</strong>e, si era levata la <strong>voce</strong> del Papa che<br />

non aveva paura, perché egli personalmente, con l’intensità<br />

della propria fede, l’aveva vinta. Contro gli stessi mostri<br />

<strong>il</strong> popolo di Dio sa di poter contare su chi, dopo di lui,<br />

ne ha raccolto l’eredità.<br />

S<strong>il</strong>vano Spaccatrosi<br />

Beato te<br />

Domenica 1° maggio 2011: <strong>il</strong><br />

drappo che copre l’arazzo con<br />

<strong>il</strong> ri<strong>tra</strong>tto del Beato Giovanni Paolo<br />

II scende dopo che Benedetto XVI<br />

ha pronunciato la formula di beatificazione<br />

e sulla facciata della bas<strong>il</strong>ica<br />

di San Pietro appare l’immagine del<br />

volto di papa Wojtyla.<br />

Torna alla mente un suo pensiero<br />

colto dal discorso ai vescovi delle<br />

Marche e dell’Umbria in occasione<br />

della visita “ad limina apostolorum”<br />

<strong>il</strong> 5 dicembre 1981.<br />

I santi, aveva detto, “sono delle fotografie<br />

riuscite: immagini i cui netti<br />

contorni coincidono con le intenzioni<br />

divine su di loro. E proprio qui sta<br />

la lezione”.<br />

Una “fotografia riuscita” ora è in<br />

piazza San Pietro: racchiude e comunica<br />

<strong>il</strong> significato più alto e <strong>il</strong> messaggio<br />

più bello di un volto che ha sempre<br />

richiamato e ancor oggi richiama<br />

<strong>il</strong> Volto. È una luce a metterli in comunicazione.<br />

Una luce, aveva ricordato Giovanni<br />

Paolo II nell’omelia dell’Epifania<br />

2001, soffermandosi sul “mysterium<br />

lunae” – immagine cara alla teologia<br />

patristica – che non nasce dal volto<br />

dell’uomo ma è <strong>il</strong> riflettersi dello<br />

splendore di Dio nella storia at<strong>tra</strong>verso<br />

l’uomo.<br />

Ma quale lezione viene dalle “fotografie<br />

riuscite” <strong>tra</strong> le quali è da oggi<br />

anche quella di papa Wojtyla?<br />

Come cogliere la coincidenza <strong>tra</strong> i<br />

contorni delle immagini e le intenzioni<br />

divine?<br />

È lo stesso Giovanni Paolo II a rispondere<br />

quando, sempre ai vescovi<br />

marchigiani e umbri, ricordava che<br />

questo “ideale è raggiungib<strong>il</strong>e solo<br />

coltivando un rapporto di comunione,<br />

intimo e stab<strong>il</strong>e, con <strong>il</strong> Signore. E<br />

ciò è possib<strong>il</strong>e riconoscendo <strong>il</strong> primato<br />

dello spirituale, dell’interiorità,<br />

accogliendo in concreto e nel vissuto<br />

quotidiano la parola di Cristo”.<br />

È l’invito a non lasciarsi prendere<br />

Sulla soglia della speranza<br />

Il passaggio da un secolo all’altro è sempre passaggio epocale,<br />

apre una nuova dimensione nella storia, propone dinamiche<br />

inedite, giovani volti si affacciano e raccolgono <strong>il</strong> testimone per<br />

portare avanti l’umanità: verso dove? Verso chi?<br />

Una constatazione che deve <strong>tra</strong>sformarsi nell’assunzione esplicita<br />

di una responsab<strong>il</strong>ità storica e umana, perché altrimenti risulta<br />

solo passaggio convenzionale, obbligato.<br />

“Stare sulla soglia della speranza” ci ha insegnato <strong>il</strong> neo Beato<br />

Giovanni Paolo II e ci ha pure consegnato un “come” che può<br />

<strong>tra</strong>dursi in vita quotidiana, essere assim<strong>il</strong>ato passo dopo passo.<br />

Papa Benedetto, nel suo dire piano e incisivo, invita “all’indicativo”,<br />

cioè ad assumere quel vigore che emanava dalla testimonianza<br />

dell’uomo polacco Karol Wojtyla che visse i tempi<br />

oscuri della II guerra mondiale, della persecuzione nazista e <strong>il</strong><br />

crogiolo del marxismo e, forse proprio per questa sofferta esperienza,<br />

non si smarriva in analisi trite e inut<strong>il</strong>i ma puntava diritto<br />

al “dove” della sorgente: Gesù Cristo, nos<strong>tra</strong> speranza. Solo<br />

guardando a Lui si può “vivere nella storia con uno spirito di<br />

‘avvento’” e, allora, fiorisce: “Pienezza dell’uomo e compimento<br />

delle sue attese di giustizia e di pace”.<br />

dalle dis<strong>tra</strong>zioni e dalle apparenze<br />

perché grande é <strong>il</strong> rischio di smarrire<br />

“la sola cosa” di cui anche l’uomo del<br />

nostro tempo ha bisogno.<br />

Quella “sola cosa” è la felicità che nasce<br />

dall’incontro con la Verità.<br />

Da qui l’appello al “duc in altum” perché<br />

alla Verità non si arriva percorrendo<br />

le scorciatoie della mediocrità<br />

ma seguendo i sentieri che danno<br />

“una misura alta” alla vita.<br />

Una misura che Karol Wojtyla ha testimoniato<br />

fin da ragazzo, giorno per<br />

giorno.<br />

Così quel “santo subito” – dice con rispetto<br />

Joaquín Navarro-Valls – chiesto<br />

con affetto e gratitudine, appare<br />

quasi una richiesta un po’ tardiva<br />

perché Karol Wojtyla è stato “santo<br />

sempre”. Da questo “sempre” ritorna<br />

l’invito anche nel s<strong>il</strong>enzio del ri<strong>tra</strong>tto<br />

sulla facciata della bas<strong>il</strong>ica vaticana:<br />

“Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate<br />

le porte a Cristo!”.<br />

Paolo Bustaffa<br />

Chi sta sulla soglia può gettare uno sguardo al passato, coglie <strong>il</strong><br />

presente ma già si sente proiettato nel futuro, Giovanni Paolo<br />

II visse questa triplice dimensione: raccolse tutta l’eredità della<br />

Chiesa, <strong>il</strong> grande lavoro dello Spirito con <strong>il</strong> Vaticano II ma gettò,<br />

simultaneamente, le basi di un futuro, di un tempo in cui rimanere<br />

protesi in attesa, in ascolto. Posture tipiche e ineludib<strong>il</strong>i del<br />

cristiano ma, soprattutto, di ogni prete, orante, sollecitato e dolente<br />

per i gravi problemi che affliggono l’umanità, e che non li<br />

sfugga da struzzo, ma sia disposto a “diventare un tutt’uno con<br />

quel Gesù, che quotidianamente riceve e offre nell’Eucaristia”.<br />

È la fede, quindi, <strong>il</strong> perno che consente e fonda lo stare sulla<br />

soglia, quell’adesione profonda che sa e vuole pronunciare un<br />

“Amen” al Padre nell’“Amen” che è Gesù Cristo, sempre all’indicativo<br />

e non all’esortativo: “Così è!”.<br />

“Amen” pronunciato non come una qualsiasi parola di circostanza<br />

o di convenienza, ma un “Amen” che gioca tutta la persona<br />

e tutta la vita, in qualsiasi circostanza, con qualsiasi umore<br />

e in qualsiasi affanno che colpisca la nos<strong>tra</strong> umanità: catastrofi<br />

naturali, dissensi politici, guerre sempre ingiuste, poteri economici<br />

occulti e palesi che rovinano nazioni e persone. È inut<strong>il</strong>e<br />

Il ritorno<br />

di un volto<br />

<strong>La</strong> cerimonia di beatificazione di Giovanni Paolo II domenica 1° maggio<br />

in piazza San Pietro è stata raccontata soprattutto at<strong>tra</strong>verso le immagini.<br />

Così era avvenuto anche per le sue esequie, venerdì 8 apr<strong>il</strong>e 2005, e per i<br />

gesti più significativi del suo intero pontificato, sempre ripresi da centinaia<br />

di telecamere e macchine fotografiche per essere r<strong>il</strong>anciati in tutto <strong>il</strong> mondo.<br />

Ma a dare inizio all’evento e a sancirne i passaggi solenni sono state le parole.<br />

“Beatissimo Padre, <strong>il</strong> Vicario Generale di Vos<strong>tra</strong> Santità per la Diocesi di<br />

Roma domanda um<strong>il</strong>mente alla Santità Vos<strong>tra</strong> di voler iscrivere nel numero<br />

dei Beati <strong>il</strong> Venerab<strong>il</strong>e Servo di Dio Giovanni Paolo II, Papa”. Così <strong>il</strong> cardinale<br />

Agostino Vallini ha dato <strong>il</strong> via al rito, aprendo la cerimonia con la richiesta<br />

ufficiale di beatificazione. Alle 10.37 Benedetto XVI ha pronunciato la formula<br />

tanto attesa dal m<strong>il</strong>ione e mezzo di persone in piazza e dai fedeli di<br />

tutto <strong>il</strong> mondo: “Noi, accogliendo <strong>il</strong> desiderio del Nostro Fratello Agostino<br />

Cardinale Vallini, Nostro Vicario Generale per la Diocesi di Roma, di molti<br />

altri Fratelli nell’Episcopato e di molti fedeli, dopo aver avuto <strong>il</strong> parere della<br />

Congregazione delle Cause dei Santi, con la Nos<strong>tra</strong> Autorità Apostolica concediamo<br />

che <strong>il</strong> Venerab<strong>il</strong>e Servo di Dio Giovanni Paolo II, Papa, d’ora in poi<br />

sia chiamato Beato e che si possa celebrare la sua festa nei luoghi e secondo<br />

le regole stab<strong>il</strong>ite dal diritto, ogni anno <strong>il</strong> 22 ottobre. Nel nome del Padre e<br />

del Figlio e dello Spirito Santo”.<br />

Oltre alle parole, le moltissime immagini: la folla prima in attesa e poi in festa,<br />

i primi piani sui volti commossi, assorti in preghiera, gioiosi, l’alternanza<br />

fra i totali e i dettagli di un avvenimento mediatico in grande st<strong>il</strong>e. Come tutti<br />

gli eventi, soltanto chi l’ha vissuto in diretta televisiva ha potuto immergersi<br />

– seppure a distanza – nel clima e nell’atmosfera che avvolgevano la piazza.<br />

Le cronache immediatamente successive hanno potuto soltanto fissare alcuni<br />

<strong>tra</strong> i momenti salienti della celebrazione.<br />

In internet per tutta la giornata di domenica si sono susseguiti i “flash” e gli<br />

aggiornamenti che raccontavano progressivamente lo svolgimento della cerimonia,<br />

accompagnati dalle foto istantanee immediatamente riversate in rete.<br />

E così anche chi non si è potuto trovare di fronte a uno schermo televisivo<br />

ma ha dovuto accontentarsi di quello di un computer o di un iPad ha avuto<br />

pane per i suoi occhi. <strong>La</strong> televisione è stata <strong>il</strong> mezzo protagonista con la lunga<br />

diretta di domenica mattina, preceduta da quella di sabato 30 apr<strong>il</strong>e per<br />

la veglia. Successivamente, i primi a riprendere ampi s<strong>tra</strong>lci dell’evento sono<br />

stati, naturalmente, i telegiornali e i notiziari radiofonici, mentre i quotidiani<br />

online hanno pian piano <strong>tra</strong>sformato gli aggiornamenti in cronache compiute.<br />

Complice la mancata uscita delle edizioni cartacee lunedì 2 maggio, in conseguenza<br />

della Festa del lavoro, per quasi 48 ore sono state proprio le testate<br />

telematiche a fungere da punto di riferimento per chi cercava un resoconto<br />

dell’accaduto. Quelli che fino alla vig<strong>il</strong>ia erano stati gli spazi dedicati a servizi<br />

speciali, approfondimenti e dossier in vista della beatificazione si sono<br />

arricchiti delle cronache relative al momento clou e, soprattutto, di crescenti<br />

documentazioni fotografiche.<br />

Come sempre avviene in questi casi – basti pensare al matrimonio fra W<strong>il</strong>liam<br />

e Kate di venerdì 29 apr<strong>il</strong>e, di tutt’altro tenore – a caldo le gallerie fotografiche<br />

sull’evento e sui suoi protagonisti sono state le più cliccate, insieme<br />

ai link che mos<strong>tra</strong>vano f<strong>il</strong>mati girati durante la celebrazione. Di vario genere<br />

i soggetti ripresi, dai gesti di Benedetto XVI alla bara di Giovanni Paolo<br />

II, dalla folta schiera dei cardinali alla folla assiepata dovunque, dall’ampolla<br />

con <strong>il</strong> sangue di Giovanni Paolo II agli applausi, dai sorrisi alle lacrime, dagli<br />

applausi ai malori, dalle autorità alle pose curiose di volti noti e meno noti,<br />

dalla suora miracolata al lumino acceso sul balcone dell’Angelus. Poi, progressivamente,<br />

hanno riconquistato spazio anche le cronache, gli approfondimenti<br />

e le notazioni sulle tante curiosità che abitualmente accompagnano<br />

un evento mediatico.<br />

Ma tutto questo dispiegamento di mezzi non ha inficiato la profonda solennità<br />

del momento, accompagnata dalla gioia del popolo dei fedeli che, sia in<br />

piazza sia a distanza, ha ripreso a scandire l’incitazione che fin dalla morte<br />

di papa Wojtyla è diventata slogan: “Santo subito”. Con la beatificazione un<br />

altro passo è stato compiuto e un’al<strong>tra</strong> pagina storica è stata scritta, anche<br />

at<strong>tra</strong>verso i media, nella vicenda di questo s<strong>tra</strong>ordinario Pontefice, grande<br />

comunicatore e grandissimo uomo.<br />

ricorrere a narcotici o a stordimenti mediatici che facciano vivere<br />

qualche ora fiabesca, la realtà è un’al<strong>tra</strong>, dolorosamente<br />

un’al<strong>tra</strong>.Giovanni Paolo II l’ha proclamata con <strong>il</strong> suo semplicissimo<br />

stemma, non aristocratico, di sangue blu e perciò caduco<br />

ma simbolo di un legame eterno e forte: “Nell’icona biblica di<br />

Cristo sulla croce con accanto Maria, sua madre”, che fu per lui<br />

<strong>il</strong> prisma con cui guardare lo scorrere del tempo e <strong>il</strong> divenire<br />

della storia.<br />

<strong>La</strong> sapienza teologica di papa Benedetto ha colto come questa<br />

scoperta giovan<strong>il</strong>e del giovane polacco, sia diventata <strong>il</strong> tessuto<br />

connettivo della sua vita sacerdotale, della sua vigoria, della sua<br />

accettazione nella dissoluzione che ha corroso le sue giornate di<br />

malato, torcendolo ma non piegandolo nella sua oblatività e nel<br />

suo “humour”.<br />

Maria, prisma biblico ed esistenziale, è per <strong>noi</strong>, all’indicativo, <strong>il</strong><br />

modello, <strong>il</strong> “come” vivere senza cedimenti, perché seppe pronunciare<br />

<strong>il</strong> suo “Amen” alla volontà del Padre. “Amen” di cristallina<br />

fede come Maria è (non... sia) per <strong>noi</strong> <strong>il</strong> dono del Beato.<br />

Cristiana Dobner – carmelitana scalza<br />

Marco Deriu<br />

Voci di pellegrini<br />

Centinaia di migliaia di pellegrini hanno affollato<br />

fin dalla notte del 30 apr<strong>il</strong>e scorso<br />

piazza San Pietro e via della Conc<strong>il</strong>iazione per<br />

assistere alla beatificazione di Giovanni Paolo<br />

II. Tante le lingue parlate, ancora di più i Paesi<br />

di provenienza: oltre all’Italia, sono giunti da<br />

Polonia (ovunque si giri lo sguardo, gli stendardi<br />

biancorossi stanno sventolando), Spagna,<br />

Francia, Stati Uniti, Libano, Albania, Iraq,<br />

Ucraina, Messico, solo per citare alcune delle<br />

tante bandiere presenti in piazza. Comune <strong>il</strong><br />

desiderio di rendere omaggio a un Papa che a<br />

ciascuno – giovane e meno giovane – ha lasciato<br />

un segno profondo.<br />

Una presenza “doverosa”. Sono madre e<br />

figlia Marie-Anne e Constance Pikus,<br />

sono venute dalla Polonia (anzi, precisano,<br />

sono una famiglia “franco-polacca”) e hanno<br />

rispettivamente 53 e 14 anni. “Giovanni Paolo<br />

II è parte della mia vita”, ha raccontato Marie-Anne<br />

ricordando come <strong>il</strong> suo pontificato<br />

l’abbia accompagnata dalla giovinezza fino alla<br />

maturità. Perciò essere a Roma per la sua beatificazione<br />

è “una risposta doverosa” pensando<br />

a “quanto egli fece per me e per l’intera Chiesa”.<br />

Le fa eco la figlia Constance per sottolineare<br />

come lei abbia conosciuto papa Wojtyla nel<br />

2000, “alla Giornata mondiale della gioventù<br />

a Tor Vergata” (Roma). Lei, ha spiegato, aveva,<br />

“solo tre anni”, ma ricorda ugualmente “quell’incontro”.<br />

E del pontefice beato ciò che lei ricorda<br />

soprattutto è “la capacità di viaggiare e<br />

andare incontro alle persone”. “Riconoscenza”<br />

per un Papa che “abbiamo amato quando era<br />

vivo e, nei pochi anni in cui l’abbiamo conosciuto,<br />

ci ha dato molto” è venuta dalle giovani<br />

messicane Lourdes Molina e Regina Castiglia<br />

Ponce, che proprio ieri sera, al Circo Massimo,<br />

assieme agli altri pellegrini arrivati dal Messico<br />

hanno gridato la gioia e la fede del loro<br />

popolo quando è stato annunciato <strong>il</strong> collega-<br />

5 maggio 2011<br />

<strong>il</strong> paginone<br />

mento con <strong>il</strong> santuario di Santa Maria di Guadalupe.<br />

Vicino ai giovani e al popolo. “Papa Wojtyla<br />

aveva i giovani al centro dei suoi pensieri<br />

e della sua azione pastorale: per <strong>noi</strong> era, ed è<br />

ancora, un riferimento, che ci esorta ad andare<br />

avanti e non avere paura”, ha detto Marie<br />

Therese Afeko, della Repubblica Democratica<br />

del Congo. E G<strong>il</strong>das Daquin Sangou,<br />

originario della Repubblica Cen<strong>tra</strong>fricana, ha<br />

ancora ben viva nella memoria la visita apostolica<br />

di Giovanni Paolo II nel suo Paese, <strong>il</strong><br />

suo “non aver paura di toccare la realtà con<br />

mano”. Il suo viaggiare, secondo <strong>il</strong> cen<strong>tra</strong>fricano,<br />

era una “testimonianza pastorale itinerante,<br />

e per questo viva”: egli “andava incontro a<br />

ciascuno, non aveva paura di baciare la terra<br />

che visitava, prendere in braccio i bambini anche<br />

se sporchi e malconci, toccare con mano<br />

la sofferenza della gente” e così dava quella testimonianza,<br />

come vicario di Cristo, “che Dio<br />

pensa anche a <strong>noi</strong>”.<br />

L ’invito all’impegno. Tra i volontari, riconoscib<strong>il</strong>i<br />

dalla pettorina gialla, un gruppo di<br />

studenti e giovani lavoratori calabresi che<br />

proprio pochi mesi fa hanno dato vita a una<br />

scuola di formazione all’impegno sociopolitico<br />

a Vibo Valentia intitolata al beato e che<br />

come motto ha “Spalancate le porte a Cristo”.<br />

“All’origine del nostro impegno – ha spiegato<br />

Francesco Saverio Profiti, presidente del consiglio<br />

direttivo della scuola – vi è la Giornata<br />

mondiale della gioventù del 2000, quando<br />

Giovanni Paolo II ha parlato dei giovani come<br />

fuoco, speranza, futuro. Da lì abbiamo colto<br />

un invito all’impegno che ci ha portato a spenderci<br />

concretamente nell’ambito associativo<br />

e formativo”. Fino alla presenza “attiva” e “di<br />

servizio” al momento in cui Giovanni Paolo II<br />

viene proclamato beato.


10<br />

5 maggio 2011<br />

territorio<br />

Ad Os<strong>tra</strong> Vetere una tappa del Premio Montessori<br />

I bambini e ‘Favolando’<br />

Sabato 16 maggio 2011 farà tappa a<br />

Os<strong>tra</strong> Vetere Favolando, Concorso<br />

itinerante per bambini Premio Montessori,<br />

giunto alla sua 10a edizione<br />

Di giorno, 300-400 bambini arriveranno<br />

da 400 scuole materne, elementari<br />

e medie di tutta Italia per assistere alla<br />

premiazione che quest’anno si terrà ad<br />

Os<strong>tra</strong> Vetere. Favolando è uno dei progetti<br />

montessoriani dedicati all’infanzia.<br />

Il dottor Lucio Lombardi, Direttore della<br />

Fondazione Chiaravalle Montessori ce ne<br />

racconta la genesi: “Ci siamo accorti che <strong>il</strong><br />

bambino è sempre destinatario di una letteratura<br />

fatta da adulti: Aiutami a fare da<br />

solo è una famosa frase di Maria Montessori<br />

che caratterizza <strong>il</strong> suo metodo. Così<br />

abbiamo voluto affermare che i bambini<br />

devono essere produttori e consumatori<br />

delle loro cose”.<br />

Il concorso si chiama “Favolando” perché<br />

raccoglie favole scritte dai bambini, pub-<br />

blicate e raccolte in libri distribuiti nelle<br />

scuole in modo che i bambini siano invitati<br />

a leggere le loro e le storie degli altri. E’<br />

<strong>il</strong> famoso “avvio alla lettura”, un concetto<br />

un pò rodariano.<br />

Un’ulteriore iniziativa che contribuisce<br />

alla divulgazione del messaggio montessoriano<br />

nel mondo che continua a riscuotere<br />

grande successo. In calce al testo del bando<br />

del concorso di legge:” Tale percorso si<br />

attuerà con la collaborazione e <strong>il</strong> patrocinio<br />

della Regione Marche, della Provincia<br />

di Ancona, dei Comuni e degli Enti<br />

preposti alla formazione di una coscienza<br />

civ<strong>il</strong>e e democratica, di scambio culturale,<br />

per un’educazione alla pace.” Al<strong>tra</strong> area di<br />

forte intervento del Centro Studi Maria<br />

Montessori è la formazione. Entro maggio<br />

partiranno i corsi di durata annuale per le<br />

scuola primaria e per la scuola dell’infanzia<br />

(scuola materna). Le iscrizioni sono<br />

ancora aperte.<br />

Giulia Falaschi<br />

<strong>La</strong> Fondazione ‘Montessori’ di Chiaravalle<br />

Senza dubbi più nota all’estero che “in patria”, la Fondazione proviene dal “Centro<br />

Studi Maria Montessori” che insiste sulla casa natale della Montessori acquistata<br />

nel 1998 dall’amminis<strong>tra</strong>zione comunale di Chiaravalle, dal 2000 la fece diventare un<br />

centro di studio e approfondimento. Nasce formalmente nel 2007, quando l’amminis<strong>tra</strong>zione<br />

comunale decide di in<strong>tra</strong>prendere questa nuova s<strong>tra</strong>da di partecipazione<br />

alla fondazione regis<strong>tra</strong>ndo lo statuto. <strong>La</strong> Fondazione Montessori si muove in 4 macroaree,<br />

ci <strong>il</strong>lus<strong>tra</strong> <strong>il</strong> dottor Lucio Lombardi, direttore della stessa. <strong>La</strong> prima è la formazione:<br />

a Chiaravalle vi sono corsi per iniziazione didattica, per as<strong>il</strong>o nido- scuola<br />

dell’infanzia e scuola primaria. Si offrono inoltre corsi annuali per tecnico-educatore<br />

a minori diversamente ab<strong>il</strong>i. Dopo un anno, viene r<strong>il</strong>asciato un diploma di qualifica,<br />

riconosciuto su tutto <strong>il</strong> territorio nazionale. Per conseguirlo è sufficiente avere un diploma<br />

di scuola media superiore. L’università di Macerata ha attivato a Chiaravalle<br />

due master, da dirigente scolastico e da coordinatore di istituto per la disab<strong>il</strong>ità. Docenti<br />

da vari atenei come Macerata, Perugia, Urbino, Bologna vengono ad insegnare<br />

mentre studenti per <strong>il</strong> loro periodo di stage o tirocinio. <strong>La</strong> seconda area d’intervento<br />

concerne la gestione della casa natale. Ogni anno si accolgono circa 40 scuole e numerosi<br />

visitatori. Volutamente la casa natale non è stata immaginata come un museo,<br />

ma come un centro dinamico di studio, approfondimento e divulgazione. Il terzo settore<br />

è la produzione di materiale montessoriano, gadget e testi. Infine, soggetti dotati<br />

di peso specifico all’interno del sistema pedagogico-educativo nazionale, offrono<br />

supporto in modo gratuito a studenti che scrivono tesi di laurea sulla Montessori, o<br />

chiunque volesse accostarsi a lei. (g.f)<br />

Corinaldo: un libro per i 100 anni della Bcc locale<br />

Storia di terra marchigiana<br />

Una pie<strong>tra</strong> m<strong>il</strong>iare per Corinaldo, la sua<br />

storia, <strong>il</strong> suo territorio. Non può essere<br />

considerata diversamente l’opera “Corinaldo,<br />

storia di una Terra marchigiana”, presentata<br />

ufficialmente lo scorso 15 apr<strong>il</strong>e presso <strong>il</strong><br />

Teatro Comunale “Goldoni” di Corinaldo.<br />

Un’opera davvero imponente, come si può<br />

fac<strong>il</strong>mente evincere anche dai “freddi” numeri<br />

che la con<strong>tra</strong>ddistinguono: quattro volumi<br />

(“Età Medievale”, “Età Moderna”, “Età<br />

Contemporanea”, “Territorio, cultura, vita<br />

cittadina”) per un totale di 2240 pagine<br />

scritte – in cinque anni di lavoro – da venti<br />

diversi autori, sotto <strong>il</strong> coordinamento di uno<br />

storico appassionato: <strong>il</strong> professor Fabio Ciceroni,<br />

che del progetto finalmente andato<br />

alle stampe è stato anche <strong>il</strong> primo ideatore.<br />

Un progetto che vede la luce grazie al fondamentale<br />

contributo della Banca di Credito<br />

Cooperativo di Corinaldo che, nell’anno del<br />

centenario della sua fondazione, ha accolto<br />

con favore l’invito a sostenere una iniziativa<br />

così importante. “Per celebrare <strong>il</strong> nostro<br />

centenario – spiega <strong>il</strong> Presidente della Bcc<br />

corinaldese Felice Saccinto – abbiamo organizzato<br />

iniziative che spaziano in vari<br />

campi: dalla cultura al sociale, dallo sport a<br />

momenti ricreativi. Volevamo però lasciare<br />

un segno tangib<strong>il</strong>e e duraturo, del quale possano<br />

beneficiare anche coloro che verranno<br />

dopo di <strong>noi</strong>: in questo senso, l’opera curata<br />

dal professor Ciceroni risponde appieno a<br />

questa aspettativa.”<br />

“Dopo 370 anni da quella fondamentale<br />

del Cimarelli – sostiene lo stesso Ciceroni<br />

– Corinaldo ha finalmente la sua Storia,<br />

concepita e condotta con le metodologie del<br />

ventunesimo secolo. Un servizio culturale di<br />

conoscenza reso alla città, al suo territorio<br />

vallivo e, quanto meno, a tutte le Marche.”<br />

Un momento importante per tutta la comunità,<br />

dunque, testimoniato anche dalla<br />

prevista presenza alla cerimonia di presentazione<br />

di tante autorità ed <strong>il</strong>lustri ospiti:<br />

rappresentanti istituzionali di Provincia e<br />

Regione, <strong>il</strong> <strong>Vescovo</strong> di Senigallia Mons. Giuseppe<br />

Orlandoni, nonché una significativa<br />

alta rappresentanza del mondo bancario, at-<br />

testata dal Direttore della F<strong>il</strong>iale di Ancona<br />

della Banca d’Italia Cosimo Centrone e da<br />

Alessandro Azzi, Presidente nazionale della<br />

Federcasse, che con la sua presenza intende<br />

sottolineare <strong>il</strong> pieno apprezzamento di tutto<br />

<strong>il</strong> movimento del credito cooperativo per <strong>il</strong><br />

ruolo e la crescita assunti dalla Bcc di Corinaldo<br />

nei suoi cento anni di vita.<br />

I saluti iniziali sono stati portati dal Sindaco<br />

di Corinaldo, Livio Scattolini. “Da parte mia<br />

– sottolinea lo stesso Sindaco – non può che<br />

giungere un plauso, unito a sentimenti di<br />

riconoscenza a nome della Comunità tutta<br />

di Corinaldo, verso la Bcc che nel celebrare<br />

cento anni di vita approfitta per omaggiare <strong>il</strong><br />

territorio nel quale è nata, cresciuta e sv<strong>il</strong>uppata<br />

di un’opera letteraria e documentaria<br />

che rimarrà mirabolante memoria perenne<br />

per tutti <strong>noi</strong> e le nostre future generazioni.”<br />

Dopo i saluti iniziali, si è tenuta la presentazione<br />

generale dell’opera da parte del suo<br />

coordinatore Fabio Ciceroni, cui sono seguiti<br />

brevi e puntuali interventi dei curatori<br />

di ciascun volume: Virginio V<strong>il</strong>lani per l’età<br />

medievale, Carlo Vernelli per l’età moderna,<br />

Marco Severini per l’età contemporanea e<br />

lo stesso Ciceroni per <strong>il</strong> volume dedicato a<br />

territorio, cultura e vita cittadina. Nel corso<br />

dell’anno si terranno altri incontri tematici<br />

di presentazione e approfondimento rivolti<br />

ai contenuti dei singoli volumi, i cui autori<br />

saranno comunque presenti anche alla cerimonia<br />

di presentazione di venerdì 15 apr<strong>il</strong>e.<br />

Lo stesso appuntamento ha dato inoltre<br />

l’occasione per mos<strong>tra</strong>re al pubblico presente<br />

la riproduzione del Bronzetto etrusco di<br />

Corinaldo. Si <strong>tra</strong>tta del più antico reperto<br />

di valore artistico – viene datato con precisione<br />

<strong>tra</strong> <strong>il</strong> 500 ed <strong>il</strong> 480 a.C. – emerso nel<br />

comprensorio di Corinaldo, in seguito ad<br />

un ritrovamento casuale avvenuto nel 1922.<br />

Il manufatto originale è conservato oggi<br />

presso <strong>il</strong> Museo Archeologico Nazionale di<br />

Ancona, mentre la riproduzione – commissionata<br />

dalla Bcc di Corinaldo e realizzata<br />

dal maestro orafo Goffredo Luzietti – è stata<br />

presentata per la prima volta nell’occasione.<br />

Fabio Girolimetti<br />

Inaugurato nel centro collinare un parco di 515 Kw: <strong>il</strong> comune è più ecologico<br />

Ad Os<strong>tra</strong> Vetere un fotovoltaico comunale<br />

Siamo riusciti a raggiungere un <strong>tra</strong>guardo importante e “Esprimo tutto <strong>il</strong> mio apprezzamento nei confronti del Sin-<br />

significativo, inaugurando <strong>il</strong> primo impianto fotovoltaico daco e della Giunta di Os<strong>tra</strong> Vetere – ha scritto l’On. Angenici,<br />

consulenti, ditte e istituzioni private, tutti dediti a seguire<br />

l’iter del progetto e l’esecuzione delle opere. L’impianto<br />

di proprietà comunale. In questo modo, abbiamo consolidal<strong>il</strong>li – perché at<strong>tra</strong>verso <strong>il</strong> loro impegno dimos<strong>tra</strong>to nell’ade- fotovoltaico si estende su un’area di 5000 mq e la sua potento<br />

<strong>il</strong> nostro impegno per una politica energetica e climatica sione al Patto dei Sindaci per l’energia stanno contribuendo za è di 515 Kw. “<strong>La</strong> nos<strong>tra</strong> iniziativa – ha detto ancora <strong>il</strong> Sin-<br />

europea sottoscritto a Bruxelles con <strong>il</strong> Patto dei Sindaci per attivamente al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi che daco Bello – può considerarsi, senza ombra di dubbio, una<br />

l’energia sostenib<strong>il</strong>e. Per la città di Os<strong>tra</strong> Vetere si apre una l’Unione europea si è posta per <strong>il</strong> 2020 sia in termini di ridu- buona pratica di livello europeo, e fa di questo Comune una<br />

nuova frontiera che l’Amminis<strong>tra</strong>zione comunale ha deciso zione delle emissioni di gas serra che in termini di maggiore città all’avanguardia ed ecosostenib<strong>il</strong>e. Con <strong>il</strong> nuovo ciclo di<br />

di at<strong>tra</strong>versare con l’attuazione di buone pratiche per l’eco- efficienza energetica e di ut<strong>il</strong>izzo di fonti non rinnovab<strong>il</strong>i e gestione dei rifiuti e la realizzazione del nuovo Centro Amsostenib<strong>il</strong>ità<br />

dell’ambiente e per l’ut<strong>il</strong>izzo di fonti energeti- non inquinanti.” Altrettanto incisivo l’intervento dell’Assesbiente, con l’attuazione di una serie di misure finalizzate a<br />

che alternative.”<br />

sore alle Infrastrutture Luigi Viventi, che ha definito “<strong>il</strong> Co- contenere <strong>il</strong> consumo di energia, <strong>il</strong> nostro impianto fotovol-<br />

A parlare è <strong>il</strong> Sindaco di Os<strong>tra</strong> Vetere e consigliere provinmune di Os<strong>tra</strong> Vetere un esempio pubblico da seguire neltaico rappresenta un valore aggiunto alla sostenib<strong>il</strong>ità degli<br />

ciale, Massimo Bello, subito dopo <strong>il</strong> taglio del nastro inaul’amminis<strong>tra</strong>zione della cosa pubblica e nel raggiungimento obiettivi fissati nella s<strong>tra</strong>tegia Europa 2020. Il nostro obietgurale<br />

del primo impianto fotovoltaico di proprietà comu- di <strong>tra</strong>guardi importanti come quello di realizzare strutture tivo è quello di rendere la nos<strong>tra</strong> realtà locale un esempio di<br />

nale, che di fatto apre una nuova era per <strong>il</strong> piccolo Comune per ut<strong>il</strong>izzare energie rinnovab<strong>il</strong>i e alternative, su cui anche efficienza energetica e di ut<strong>il</strong>izzo di energia rinnovab<strong>il</strong>e. Stia-<br />

marchigiano da tempo impegnato in una politica ambientale la Regione Marche ha investito risorse e programmi.” L’Asmo lavorando anche ad un altro impianto per la produzione<br />

ed energetica innovativa e da esempio per la Valle del Misa sessore provinciale Marcello Mariani ha invece definito e scambio sul posto di energia rinnovab<strong>il</strong>e per destinarla ad<br />

e del Nevola. Sabato scorso c’erano proprio tutti: gli Asses- “Os<strong>tra</strong> Vetere un importante valore aggiunto alla produzio- alcuni edifici pubblici, <strong>tra</strong> cui le scuole.”<br />

sori Carlo Casagrande, Mariangela Truffellini e Giordano ne di energia pulita nel territorio provinciale con i suoi 72<br />

A.M:<br />

Rotatori; i Consiglieri Rolando Rossi, Adriano Giambattisti- impianti a produzione solare, <strong>tra</strong> cui quello di proprietà coni,<br />

Sandro Baldassarri e Sest<strong>il</strong>io Segoni; i vertici della Banca munale.” Il Consigliere Regionale Giovanni Zinni ha sotto-<br />

delle Marche e della BCC; le imprese che hanno partecipato lineato, inoltre, “la forza e la determinazione di un piccolo<br />

ai lavori e tutti i consulenti, progettisti ed operati che hanno Comune nel sostenere una politica innovativa e lungimiran-<br />

realizzato <strong>il</strong> progetto, la Società della Montenovo Servizi srl te, che rappresenta un punto di riferimento per l’intero terri-<br />

con la Presidente Carla Coppa, la Pro Loco e tanti cittadini torio marchigiano.” Dal 31 marzo scorso produce già energia<br />

intervenuti all’evento. A certificare l’iniziativa del Comune pulita e sostenib<strong>il</strong>e.<br />

di Os<strong>tra</strong> Vetere, c’erano <strong>il</strong> Governo regionale con l’Assesso- L’investimento è stato di 2.280.000 di euro interamente fire<br />

Luigi Viventi, quello provinciale con l’Assessore Marcelnanziato dal Conto Energia GSE. Un’opera che rappresenta<br />

lo Mariani, <strong>il</strong> Consigliere regionale Giovanni Zinni e <strong>il</strong> Vice <strong>il</strong> secondo impianto fotovoltaico di proprietà comunale nelle<br />

Presidente del Parlamento Europeo On. Roberta Angel<strong>il</strong>li, di Marche. <strong>La</strong> realizzazione dell’impianto fotovoltaico è stato<br />

cui è stato letto un messaggio indirizzato al Sindaco Bello. un lavoro di squadra, che ha coinvolto Amminis<strong>tra</strong>tori, tec


A Mondolfo una ricerca degli studenti<br />

Ragazzi e Unità d’Italia<br />

Un libro frutto di appassionata ricerca<br />

da parte degli studenti dell’Istituto<br />

Comprensivo Statale “Enrico Fermi” di<br />

Mondolfo è quello che verrà presentato<br />

sabato mattina 7 maggio a Mondolfo<br />

presso <strong>il</strong> Complesso Monumentale di<br />

S.Agostino. “150° Anniversario dell’Unità<br />

d’Italia – Le Marche nel processo di<br />

unificazione. Mondolfo, Pio IX e altri<br />

personaggi locali del Risorgimento”. “Il<br />

lavoro di ricerca – spiega la professoressa<br />

Gigliola Santini coordinatrice del progetto<br />

che ha coinvolto gli alunni della 3^ B<br />

della scuola media secondaria di primo<br />

grado – ha visto gli alunni individuare<br />

una serie di personaggi mondolfesi o comunque<br />

legati al territorio di Mondolfo,<br />

ricostruendo le loro vicende personali e<br />

l’apporto che diedero al risorgimento nazionale,<br />

anche in base al ruolo rivestito”.<br />

Durante l’anno scolastico, la scolaresca<br />

ha condotto un paziente lavoro, sia presso<br />

le biblioteche del territorio, che presso<br />

varie famiglie di Mondolfo e Marotta,<br />

depositarie di cimeli legati ai propri antenati.<br />

“I ragazzi – ha ripreso la Professoressa<br />

Santini – hanno ricercato nelle<br />

biblioteche del territorio varie informazioni<br />

sui principali avvenimenti occorsi<br />

nel risorgimento nel nostro Comune; da<br />

qui hanno pure appresso i primi nomi<br />

Corinaldo: <strong>il</strong> 25 apr<strong>il</strong>e ed una borsa di studio<br />

Un premio ricordando Ciani<br />

Festeggiata in forma solenne la ricorrenza<br />

del 25 apr<strong>il</strong>e. Dopo la deposizione<br />

di corone al Cippo del S.Ten. Alfonso<br />

Casati, al Sacrario e al Monumento<br />

ai Caduti, presso la Sala Cons<strong>il</strong>iare del<br />

Palazzo Municipale si è svolta la cerimonia<br />

per l’assegnazione della Borsa di<br />

Studio Arnaldo Ciani agli studenti della<br />

Scuola Media di Corinaldo. Il sindaco<br />

Livio Scattolini e <strong>il</strong> dott. Settimio Ciani<br />

sono intervenuti prima della lettura del<br />

tema vincitore e di quello segnalato. Il<br />

dott. Paolo Pirani, ha quindi provveduto<br />

a fare leggere alla studentessa Chiara<br />

Carbonari; vincitrice della borsa di studio<br />

Arnaldo Ciani 2010-2011 e al secondo<br />

classificato <strong>il</strong> tema dal titolo: “L’Unità<br />

d’Italia fu perseguita e conseguita – ha<br />

detto <strong>il</strong> Capo dello Stato nella pubblicazione<br />

‘Per l’Unità d’Italia: Verso <strong>il</strong> 150°<br />

anniversario della fondazione dello Stato<br />

nazionale’ – at<strong>tra</strong>verso la confluenza<br />

di diverse visioni, s<strong>tra</strong>tegie e tattiche, la<br />

combinazione di <strong>tra</strong>me diplomatiche,<br />

iniziative politiche e azioni m<strong>il</strong>itari, l’intreccio<br />

di componenti moderate e componenti<br />

democratico rivoluzionarie. Fu<br />

davvero una combinazione prodigiosa,<br />

che risultò vincente perché più forte delle<br />

tensioni anche aspre che at<strong>tra</strong>versarono”<br />

Partendo dall’affermazione del Presiden-<br />

di personaggi locali che, seppure con diversi<br />

ruoli, parteciparono al Risorgimento.<br />

Non sono mancante neppure visite<br />

d’istruzione, come al Museo Pio IX di<br />

Senigallia”. Nel libro, stampato grazie ad<br />

un contributo della Protecno Mondolfo<br />

e del Comune, si legge così di Papa Pio<br />

IX, che ragazzo era solito recarsi a Mondolfo<br />

per giocare al pallone col bracciale<br />

o che, bambino, fu salvato proprio da un<br />

contadino mondolfese mentre rischiava<br />

di annegare; si legge poi dell’ufficiale<br />

Assuero Bernacchia, che prese parte alle<br />

guerre d’Indipendenza, o di Gaetano<br />

Alegi, garibaldino, la cui camicia rossa è<br />

conservata nel Museo Comunale a Mondolfo.<br />

“<strong>La</strong> presentazione in programma<br />

alle ore 11 ed aperta a tutta la cittadinanza<br />

– ha ripreso l’insegnante – vedrà oltre<br />

agli interventi del Preside Vito Antonio<br />

<strong>La</strong>urino e dell’Assessore alla Pubblica<br />

Istruzione <strong>La</strong>ura Servadio, gli stessi alunni<br />

presentare direttamente i vari capitoli<br />

e le diverse sezione in cui è articolato <strong>il</strong><br />

volume, dando così un resoconto diretto<br />

e vivace del lavoro da loro condotto, indubbiamente<br />

base per ulteriori ed importanti<br />

approfondimenti”. Per informazioni:<br />

www.istitutocomprensivofermi.it .<br />

Alessandro Berluti<br />

“Aloe, pianta amica”: un incontro a Chiaravalle<br />

Dopo <strong>il</strong> successo riscosso a Stacciola, <strong>il</strong> piccolo borgo in Comune di San Costanzo<br />

a due passi da Mondolfo, si replica ora a Chiaravalle <strong>il</strong> corso “Aloe: pianta amica”.<br />

A tenerlo, presso le due sedi, la professoressa Vanda Sanchioni, docente presso<br />

l’ICS “E.Fermi” di Mondolfo che, dal 10 maggio, darà avvio alle quattro lezioni(ore<br />

17,30-19,. “Impareremo a conoscere questa pianta, come coltivarla, quali sono le sue<br />

importanti e fondamentali proprietà favorevoli al benessere della persona”. <strong>La</strong> sede<br />

del corso sarà la fattoria didattica “<strong>La</strong> casa sull’albero bio”: per informazioni ed iscrizioni,<br />

tel. 071/9199792.<br />

A.B.<br />

te Napoletano, descrivi a grandi linee la<br />

fase conclusiva del lungo percorso del<br />

Risorgimento italiano, culminata <strong>il</strong> 17<br />

marzo 1861 con la proclamazione dello<br />

Stato unitario. Analizza le cause e le conseguenze<br />

di questo significativo momento<br />

della nos<strong>tra</strong> storia nazionale. <strong>La</strong> motivazione<br />

del tema premiato: “Perché, al di<br />

là di una semplice ancorché e importante<br />

elencazione di date e avvenimenti, l’allieva<br />

ha mos<strong>tra</strong>to di saper esprimere una<br />

personale rielaborazione dell’argomento<br />

<strong>tra</strong>ttato, con l’impegnativo<br />

riferimento alle giovani generazioni<br />

quali certezza di<br />

un futuro migliore, ciò che<br />

assume se possib<strong>il</strong>e ancor<br />

più significativo in questo<br />

anno celebrativo dell’Unità<br />

d’Italia” A Chiara Carbonari<br />

, (3ª B) è stato assegnata<br />

la Borsa di Studio “Arnaldo<br />

Ciani” per l’anno scolastico<br />

2010/2011 di Euro 250,00.<br />

Fra i partecipanti al premio<br />

è stato segnalato l’elaborato<br />

dell’alunno Alessandro Fratini<br />

(3ª B). <strong>La</strong> motivazione “<br />

Per l’intelligente analisi del<br />

periodo storico oggetto del componimento,<br />

analisi nella quale, con particolare<br />

sensib<strong>il</strong>ità, inserisce un riferimento<br />

alla questione femmin<strong>il</strong>e, alla figura della<br />

donna, quale elemento fondamentale per<br />

l’articolato cammino storico – sociale<br />

che ha condotto all’indipendenza e unità<br />

del nostro paese”. Gli altri partecipanti<br />

sono: Melissa Anderlini, Giada Dalla<br />

Fiora, Federico Polenta e Federico Zingaretti,<br />

Lorenzo Antonietti, Alessandro<br />

Regni, Agnese Saltarelli, Giulia Coppari,<br />

Gaia Catalani, Gerta Sterniqi, Valentina<br />

<strong>La</strong>ttanzio della (3ª A). Giada Gabbianelli,<br />

Mirco Valentini, Giovanni Giacomelli,<br />

Tomas Rocchetti, Chiara Regni, S<strong>il</strong>via<br />

Tarsi e Luca Mazzanti della (3ª B).<br />

IlarioTaus<br />

Ambulanza a rischio<br />

In seguito dell’approvazione delle linee<br />

di indirizzo per l’attuazione del Patto<br />

per la Salute 2010/2012 e della Legge<br />

di stab<strong>il</strong>ità 2011 in materia sanitaria,<br />

l’Asur ha redatto la Delibera n°240 del<br />

28/03/2011 che s<strong>tra</strong>volge <strong>il</strong> <strong>tra</strong>sporto di<br />

emergenza nel Distretto Nord della Zona<br />

Territoriale 7 di Ancona. Questa delibera<br />

prevede la riduzione delle postazioni di<br />

standby di Montemarciano e Agugliano<br />

rendendole, presumib<strong>il</strong>mente, complementari<br />

l’una con l’al<strong>tra</strong>. Ciò significa<br />

che l’attuale ambulanza di emergenza<br />

presente all’Avis di Montemarciano, in<br />

maniera continuativa da più di trent’anni,<br />

subirà un dimezzamento del servizio:<br />

ciò presupponendo la sua operatività per<br />

sole dodici ore al giorno o in determinati<br />

giorni o periodi dell’anno. Nell’anno<br />

2010 l’ambulanza d’emergenza dell’Avis<br />

di Montemarciano ha effettuato 1042<br />

servizi di emergenza di cui circa 350 in<br />

orario notturno. Tutti servizi svolti perlopiù<br />

nel territorio montemarcianese e<br />

nei comuni limitrofi, compresa Senigallia,<br />

dove nel periodo estivo anche l’Avis interviene,<br />

su invio del 118, a supporto delle<br />

ambulanze già presenti sul territorio.<br />

Assistenza domic<strong>il</strong>iare<br />

Il Comune di Barbara informa che<br />

presso i propri uffici è disponib<strong>il</strong>e la<br />

modulistica per accedere ai contributi<br />

che la Regione Marche concede per l’assistenza<br />

domic<strong>il</strong>iare indiretta a disab<strong>il</strong>i<br />

uscito <strong>il</strong> bel volume di Renzo Fiorani su<br />

È “L’orologio della torre pubblica a Ripe”. Il<br />

libro offre uno spaccato della vita cittadina<br />

ripese lungo quattro secoli. Tante le notizie<br />

riportate alla luce nel documentatissimo<br />

lavoro: dal primo impianto della macchina<br />

a pesi all’attuale orologio elettronico; dalla<br />

costruzione della prima torre ai crolli del<br />

Settecento e Ottocento, dai danni del terremoto<br />

del 1930 alla “incamiciatura” della<br />

vecchia torre danneggiata dalle cannonate<br />

durante <strong>il</strong> passaggio del fronte nella seconda<br />

guerra mondiale; dalla realizzazione del<br />

primo palazzo comunale sopra la porta di<br />

accesso al castello nei primi anni del Seicento<br />

all’attuale sede comunale realizzata<br />

negli anni ‘40 del secolo scorso; dal primo<br />

moderatore dell’orologio,<br />

mastro Torquato,<br />

all’ultimo incaricato<br />

Rambaldo Righini, passando<br />

per la “chiassata”<br />

con tanto di coltello in<br />

mano alla metà del Seicento<br />

di uno dei moderatori<br />

spalleggiato dal<br />

fratello monaco per la<br />

mancata conferma nell’incarico;<br />

dalle vicende<br />

delle relative campane<br />

alla requisizione della<br />

campana suonata<br />

a martello durante la<br />

sollevazione di Ripe<br />

contro i napoleonici,<br />

dal “dono” della cam-<br />

5 maggio 2011 11<br />

territorio<br />

in situazione di particolare gravità, di<br />

età compresa <strong>tra</strong> i 3 e 65 anni. L’intervento<br />

è rivolto unicamente ai portatori<br />

di handicap in situazione di gravità riconosciuti<br />

dalla Commissione Sanitaria di<br />

cui all’art. 4 della L. 104/1992, nei quali<br />

la stessa abbia valutato la presenza dello<br />

stato di handicap di particolare gravità;<br />

per poter usufruire dei contributi<br />

è quindi necessario produrre la certificazione<br />

della valutazione dell’handicap,<br />

che viene attestata dall’apposita Commissione<br />

di cui sopra. Per ottenere la<br />

certificazione, i disab<strong>il</strong>i o le loro famiglie<br />

devono presentare entro <strong>il</strong> 10 maggio<br />

2011 apposita domanda al Presidente<br />

della Commissione Sanitaria Provinciale.<br />

Frattula ha fatto centro<br />

Un libro di Renzo Fiorani e la singolare storia della torre<br />

L’orologio della torre di Ripe<br />

C ome<br />

era nelle attese, l’edizione di<br />

quest’anno è stata un gran successo.<br />

A Frattula in Festa (25 apr<strong>il</strong>e 2011)<br />

c’è stata tanta gente e moltissimi giovani<br />

interessati agli acquisti delle eccellenze<br />

enogastronomiche tipiche locali. Quest’anno<br />

si è riscon<strong>tra</strong>to inoltre la presenza<br />

di molti turisti in v<strong>il</strong>leggiatura nelle<br />

località vicine (diversi s<strong>tra</strong>nieri), operatori<br />

della ricettività alberghiera e giornalisti<br />

di riviste specializzate alla ricerca<br />

delle specificità, delle nicchie locali da<br />

promuovere anche all’estero. Un b<strong>il</strong>ancio<br />

positivo insomma, ha dichiarato <strong>il</strong> Presidente<br />

dell’Associazione Marco Giardini,<br />

ottenuto con <strong>il</strong> minimo degli investimenti<br />

- per note ragioni di crisi economica<br />

- che r<strong>il</strong>ancia <strong>il</strong> tipo di manifestazione<br />

anche per <strong>il</strong> prossimo anno.<br />

Barbara, ‘Voler bene all’Italia’, festa dei piccoli comuni<br />

Un’edizione all’insegna della <strong>tra</strong>dizione<br />

e del 150° anniversario dell’Unità<br />

d’Italia. A Barbara domenica 8 maggio<br />

‘Voler bene all’Italia - Festa dei piccoli Comuni’,<br />

promossa dal Comune, dalla Pro<br />

loco e dal centro sociale-culturale ‘Santa<br />

Barbara’, si articolerà a mò di passeggiata<br />

fra le vie cittadine, la storia e le usanze<br />

pesane. L’appuntamento è alle ore 10 in<br />

piazza Garibaldi, per raggiungere a piedi<br />

la colonia Capotondi, fuori dal centro abitato.<br />

Nella sua s<strong>il</strong>enziosa e verde cornice<br />

è previsto <strong>il</strong> pranzo, a base di penne tricolori,<br />

carne alla brace, affettati vari, fave<br />

e dolci. Dalle ore 14 alle 17 ad attendere<br />

curiosi e turisti ci sarà ‘Arte e mestieri di<br />

ieri.Magia e segreti dei lavori <strong>tra</strong>dizionali’,<br />

arricchita da una mos<strong>tra</strong> fotografica.<br />

Sono infatti previste una visita guidata<br />

all’esposizione degli strumenti ut<strong>il</strong>izzati<br />

per gli antichi mestieri, in particolare alla<br />

ricca collezione privata dedicata all’agricoltura<br />

dai fratelli Capotondi, ed un‘ec-<br />

cezionale dimos<strong>tra</strong>zione dal vivo dell’arte<br />

del ceramista e della f<strong>il</strong>atrice. Nel centro<br />

storico prosegue invece la mos<strong>tra</strong> dedicata<br />

al Risorgimento. Oltre ad ampliare<br />

l’abituale orario d’apertura ( dalle 9,30<br />

alle 12,30 dalle 16,30 alle 19,30) , domenica<br />

8 maggio la mos<strong>tra</strong> ‘Marchigiani<br />

nel Risorgimento. Documenti e cimeli<br />

dal 1808 al 1945’, ospitata nelle pregevoli<br />

sale di palazzo Mattei e che <strong>tra</strong> l’altro<br />

offre l’opportunità di visionare la documentazione<br />

matricolare dei garibaldini<br />

di molti comuni marchigiani, farà da<br />

cornice all’interessante esposizione ‘Libri<br />

ed immagini del Risorgimento marchigiano’.<br />

Un buon motivo in più per visitare la<br />

rassegna curata dal prof. Ettore Baldetti<br />

e i gioielli storico-artistici di Barbara: dai<br />

monumenti tardo-medievali (<strong>il</strong> castello)<br />

a quelli sei-settecenteschi (l’antico borgo,<br />

la chiesa di Santa Barbara e la chiesa abbaziale,<br />

progettata dal Ciarafoni).<br />

Leonardo Pasqualini<br />

pana al duce nel 1942 alle sottoscrizioni per<br />

acquistarne una nuova subito dopo la fine<br />

della guerra; dal suono delle “tre Ave Maria”<br />

alla controversia <strong>tra</strong> l’incaricato comunale e<br />

<strong>il</strong> sagrestano della chiesa di San Pellegrino<br />

per la “cerca del grano” in ricompensa del<br />

suono delle campane durante i temporali;<br />

dalla costruzione all’interno del castello<br />

della chiesa di San Michele Arcangelo,<br />

dono del conte Giacomo della Genga, ai<br />

crolli e ricostruzioni delle mura cittadine,<br />

<strong>il</strong> tutto con un ricco apparato fotografico in<br />

gran parte a colori. L’opera inizia con un interessante<br />

capitolo dedicato alla storia della<br />

cronometria: dai primi strumenti che sfruttavano<br />

la luce del sole o l’acqua contenuta<br />

in un recipiente, agli svegliarini monastici;<br />

dall’orologio meccanico vero<br />

e proprio a quello atomico o<br />

molecolare; dalle ore canoniche<br />

a quelle temporali e infine<br />

alle medie, dalle ore italiane a<br />

quelle francesi o oltremontane;<br />

dalle mostre ruotanti a quelle<br />

fisse, da quelle antiorarie a<br />

quelle orarie, dalle mostre di<br />

ventiquattro ai mezzi orologi<br />

di dodici e a quelli di sei o alla<br />

romana. L’uscita della preziosa<br />

ricerca coincide con la festa di<br />

san Pellegrino patrono di Ripe.<br />

Il libro è in vendita presso la<br />

libreria-edicola Barchiesi di<br />

Os<strong>tra</strong>.<br />

R.F.


12<br />

8 maggio 2011<br />

Cultura<br />

sale della comunità L’Acec ha lanciato un’iniziativa cinematografica dedicata al tema dell’educazione<br />

<strong>il</strong> grande cinema che fa crescere<br />

Si va dal f<strong>il</strong>m sull’ald<strong>il</strong>à di Clint Eastwood<br />

Hereafter a Una sconfinata giovinezza<br />

di Pupi Avati, passando per titoli spiazzanti<br />

come <strong>La</strong> pecora nera di Ascanio Celestini.<br />

Questi solo alcuni dei 55 f<strong>il</strong>m di qualità<br />

che faranno parte della rassegna nazionale<br />

Il tempo delle scelte - <strong>La</strong> sfida educativa.<br />

Dal primo apr<strong>il</strong>e al 15 giugno prossimo<br />

coinvolgerà 51 sale della comunità in tutta<br />

Italia, molte delle quali digitalizzate, con<br />

un cartellone di f<strong>il</strong>m importanti, spettacoli<br />

tea<strong>tra</strong>li, concerti e tavole rotonde intorno<br />

al tema della formazione educativa come<br />

percorso culturale per la crescita interiore<br />

dell’individuo.<br />

Per <strong>il</strong> settimo anno, Acec (Associazione<br />

Cattolica esercenti Cinema), in collaborazione<br />

con <strong>il</strong> Progetto culturale della Cei<br />

e <strong>il</strong> Ministero per i beni e le Attività culturali,<br />

si impegna ad offrire spunti di riflessione<br />

at<strong>tra</strong>verso l’in<strong>tra</strong>ttenimento culturale.<br />

“L’educazione è una delle grandi emergenze<br />

del nostro Paese – spiega <strong>il</strong> segretario generale<br />

dell’Acec Francesco Giraldo –. Non<br />

è solo un problema di istruzione o di avviamento<br />

al lavoro, è in crisi la capacità di<br />

una generazione di adulti di educare i propri<br />

figli”. Dunque, perché non unire diverse<br />

generazioni davanti al grande schermo<br />

at<strong>tra</strong>verso f<strong>il</strong>m di grande richiamo? Nel<br />

Archeologia in città<br />

Maggio si preannuncia ricco di novità<br />

e “scoperte” per gli appassionati di<br />

reperti provenienti dal sottosuolo senigalliese.<br />

Il protocollo siglato <strong>tra</strong> <strong>il</strong> Comune e<br />

l’Università di Bologna (che si occupa anche<br />

delle ricognizioni archeologiche nei<br />

lavori che interessano <strong>il</strong> territorio comunale)<br />

ha organizzato una serie di iniziative<br />

pubbliche per promuovere l’archeologia<br />

ancora nascosta della città. Un mese<br />

in cui saranno annunciati anche recenti<br />

studi che interessano i giardini Catalani,<br />

oggetti di un intervento di restauro.<br />

Dal 2 al 5 maggio gli studenti senigalliesi<br />

sono stati impegnati nella manutenzione<br />

e monitoraggio dell’area archeologica <strong>La</strong><br />

Fenice e del Parco di Suasa e contemporaneamente<br />

sarà istituito un premio di<br />

studio per la migliore ricerca archeologica<br />

sull’antica città di Senigallia. Dal 9<br />

al 13 appuntamento con la scoperta dei<br />

resti archeologici nascosti nelle cantine<br />

del centro storico senigalliese che i privati<br />

metteranno a disposizione per visite<br />

guidate. Dal 16 al 20 maggio invece<br />

lungo corso II Giugno e nelle principali<br />

piazze del centro i tecnici dell’Università<br />

effettueranno delle ricerche georadar per<br />

scoprire cosa si nasconde nel sottosuolo.<br />

Tra ottobre e novembre infine prenderà<br />

<strong>il</strong> via un ciclo di conferenze dedicate all’urbanistica<br />

antica mentre <strong>il</strong> Comune<br />

sta predisponendo una pagina dedicata<br />

all’archeologia nella home page del sito<br />

istituzionale.<br />

Torna la ‘Madonna di Senigallia’<br />

Dal 18 giugno al 10 luglio la città di Senigallia tornerà ad<br />

ospitare la “Madonna di Senigallia” di Piero Della Francesca:<br />

un evento culturale di particolare significato organizzato dal<br />

Comune in collaborazione con la Soprintendenza di Urbino.<br />

Questo capolavoro, che molti considerano un simbolo<br />

e testimonial della s<strong>tra</strong>ordinaria ricchezza del patrimonio<br />

artistico legato alla nos<strong>tra</strong> città, sarà esposto nei locali della<br />

Rocca Roveresca di Senigallia insieme alle foto del restauro<br />

dell’opera recentemente eseguito dall’Istituto Cen<strong>tra</strong>le per<br />

<strong>il</strong> Restauro e Conservazione di Roma. Questa mos<strong>tra</strong>, che<br />

riporta <strong>il</strong> dipinto a Senigallia, città dove soggiornò per motli<br />

secoli nella Chiesa di Santa Maria Delle Grazie, sarà anche <strong>il</strong><br />

miglior modo per concludere le celebrazioni per i 150 anni<br />

dell’Unità d’Italia, nella consapevolezza che proprio l’arte e<br />

la cultura del bello, rappresentati in modo così mirab<strong>il</strong>e nel<br />

capolavoro di Piero della Francesca, costituiscono valori fondanti<br />

della comunità nazionale.<br />

Via Carducci in fiore<br />

E’ tornato l’appuntamento con “Via Carducci in fiore”, evento<br />

organizzato dal Comune di Senigallia in collaborazione<br />

con Expo Marche. Addobbi floreali di ogni genere, shopping<br />

verde, artigianato, giardinaggio, ortaggi e tutte le novità legate<br />

al mondo del verde caratterizzano la mos<strong>tra</strong>-mercato in<br />

cartellone proposto dall’Acec, infatti, troviamo<br />

<strong>il</strong> plurivincitore di Oscar Il discorso<br />

del re di Tom Hooper, <strong>il</strong> fantasioso Alice<br />

in Wonderland di Tim Burton, American<br />

life di Sam Mendes, B<strong>il</strong>ly Elliot di Stephen<br />

Daldry, e gli italiani Caterina va in città di<br />

Paolo Virzì e Mio fratello è figlio unico di<br />

Daniele Luchetti.<br />

“Sono circa m<strong>il</strong>le le sale della comunità<br />

sparse in tutta Italia – spiega Giraldo –, più<br />

del 54% si trova in comuni con meno di<br />

diecim<strong>il</strong>a abitanti e sono quindi fortemente<br />

legate al territorio e alle famiglie, se<br />

contiamo che <strong>il</strong> loro target va dai 35 ai 45<br />

anni”. Insomma, dei veri e propri centri di<br />

aggregazione dove c’è ancora spazio per <strong>il</strong><br />

cinema come proposta culturale. “In alcune<br />

città sono rimaste come uniche sale<br />

d’essai – aggiunge <strong>il</strong> segretario dell’Acec –.<br />

Anzi, molte case distributrici le contattano<br />

per proporre i f<strong>il</strong>m di qualità schiacciati dai<br />

blockbuster”. Dunque, le sale selezionate<br />

at<strong>tra</strong>verso un bando di concorso, faranno<br />

parte di questa rassegna dedicata al “tempo<br />

delle scelte” e po<strong>tra</strong>nno attingere dai titoli<br />

cinematografici indicati dagli organizzatori<br />

sul tema. Ad ogni sala spetterà poi <strong>il</strong> compito<br />

di organizzare dibattiti con personaggi<br />

della cultura e dello spettacolo, di coinvolgere<br />

le scuole e i cittadini, certi di fare parte<br />

arte A Senigallia una mos<strong>tra</strong> di Sanna<br />

Sistema, arte d’etichetta<br />

Sabato 30 apr<strong>il</strong>e 2011,<br />

alle ore 17, presso lo<br />

spazio “Expo Ex” dei giardini<br />

Palazzesi (Rocca roveresca)<br />

di Senigallia, è<br />

stata inaugurata la mos<strong>tra</strong><br />

personale di Michele Sanna.<br />

Promossa da Comune<br />

di Senigallia e da Centro<br />

sociale Molinello 2, l’esposizione<br />

di pittura rimarrà<br />

aperta tutti i giorni fino<br />

all’8 maggio, con orario 10-<br />

12 e 16:30-20:30.<br />

di un’iniziativa a livello nazionale. Ma come<br />

sono stati scelti dall’Acec i f<strong>il</strong>m da proporre?<br />

“<strong>La</strong> scelta è stata fatta su f<strong>il</strong>m che mettessero<br />

in discussione la società – aggiunge<br />

Giraldo –. Alcuni titoli sono spiazzanti? È<br />

lo sguardo cattolico che deve essere spiazzante,<br />

se no si corre <strong>il</strong> rischio dell’autoreferenzialità.<br />

<strong>La</strong> difficoltà non è dare risposte,<br />

ma porre delle domande che facciano sorgere<br />

dei dubbi. Il pubblico, sia credente che<br />

non credente, apprezza perché in questa<br />

iniziativa trova un luogo dove riesce a parlare<br />

di fede at<strong>tra</strong>verso un linguaggio attuale”.<br />

Quindi <strong>il</strong> cinema di oggi, fra un kolossal<br />

e un cinepanettone, sa ancora parlare alle<br />

coscienze? “Certamente, anzi, <strong>il</strong> cinema italiano,<br />

coi suoi alti e bassi, ha una capacità<br />

innata di raccontare <strong>il</strong> sociale. A volte con<br />

esiti s<strong>tra</strong>ordinari. Per esempio, fra quelli<br />

da <strong>noi</strong> scelti, L’uomo che verrà di Giorgio<br />

Diritti e Il figlio più piccolo di Pupi Avati”.<br />

Quali sono i f<strong>il</strong>m da non perdere in questa<br />

rassegna? “Il discorso del re che è una chiara<br />

educazione alla responsab<strong>il</strong>ità e <strong>La</strong> donna<br />

che canta - Incendies di Denis V<strong>il</strong>leneuve,<br />

storia di una madre che ha costruito la<br />

sua vita diffic<strong>il</strong>e sul perdono e l’onore. Due<br />

grandi esempi di cinema con l’anima”.<br />

Nella mos<strong>tra</strong> di Michele<br />

Sanna <strong>il</strong> motivo proposto è<br />

sempre presente e ripetuto<br />

in ogni quadro, sino a divenire<br />

a <strong>tra</strong>tti ossessivo. <strong>La</strong><br />

rete è <strong>il</strong> leit-motiv di tutta<br />

la personale, un marchio,<br />

un’etichetta. Il modulo,<br />

perfettamente riconoscib<strong>il</strong>e,<br />

non è null’altro<br />

che la rete di plastica<br />

arancione che vediamo<br />

nei cantieri ed<strong>il</strong>i o ai lati<br />

delle s<strong>tra</strong>de: la rete involontariamente<br />

circonda<br />

<strong>il</strong> nostro quotidiano.<br />

<strong>La</strong> ripetizione di questo<br />

segno è lì a rappresentare<br />

denuncia e parallelismo<br />

con tutto quello<br />

che viene proposto dal<br />

sistema società.<br />

<strong>La</strong> rete diventa quindi<br />

etichetta di uguaglianza,<br />

identità, corrispondenza,<br />

omologazione circa tutto<br />

ciò che ci è attorno.<br />

Pose e condizioni globalizzate<br />

quasi ad imporre un<br />

modus vivendi del mercato<br />

dell’apparire, come se farne<br />

parte ci renda più credib<strong>il</strong>i,<br />

veri. Un nuovo recinto. M.B.<br />

programma dal primo al 4 maggio lungo via Carducci. Coinvolte<br />

numerose associazioni culturali e le scuole nella realizzazioni<br />

dei laboratori presso porta <strong>La</strong>mbertina, nell’area dei<br />

giardini della chiesa del Porto i Cavalieri dell’Alto Volo e gli<br />

Arcieri Città di Pesaro hanno proposto spettacoli di falconeria<br />

e attività didattica con rapaci e lezioni di tiro con l’arco.<br />

Cir33 ha presentato <strong>il</strong> progetto “L’organico di casa tua per <strong>il</strong><br />

concime di casa tua”.<br />

Quello che le donne dicono<br />

Lunedì 2 maggio si sè svolta presso la Mediateca comunale<br />

(piazza Manni) una seduta aperta della Commissione speciale<br />

delle donne elette nel Consiglio e per le Pari Opportunità<br />

<strong>tra</strong> uomo e donna della Provincia di Ancona. L’appuntamento<br />

è stato programmato con <strong>il</strong> titolo “Quello che<br />

le donne dicono” e rien<strong>tra</strong> nel programma di sedute che la<br />

Commissione promuove dall’inizio dello scorso anno per conoscere<br />

la realtà femmin<strong>il</strong>e e portare la sua <strong>voce</strong> nelle istituzioni.<br />

Obiettivo prioritario della Commissione provinciale<br />

per <strong>il</strong> 2011 è quello di lavorare per prevenire e con<strong>tra</strong>stare la<br />

violenza nei confronti delle donne, con particolare attenzione<br />

al fenomeno dello stalking, e promuovere l’analisi di genere<br />

delle politiche provinciali. Alla seduta aperta di lunedì<br />

ha preso parte <strong>tra</strong> gli altri di: Margherita Carlini, componente<br />

della Commissione, che ha parlato di violenza alle donne<br />

Angela Calvini - Avvenire<br />

senigallia Una mos<strong>tra</strong> proposta dalla Cri<br />

Le mine antiuomo<br />

CRImine-le mine antiuomo”<br />

è <strong>il</strong> titolo della<br />

mos<strong>tra</strong> curata dal Comitato<br />

Locale di Senigallia della<br />

Croce Rossa Italiana nell’ambito<br />

delle prerogative<br />

istituzionali dell’Associazione<br />

che dedica da sempre<br />

una particolare attenzione<br />

al Diritto Internazionale<br />

Umanitario. <strong>La</strong> mos<strong>tra</strong>,<br />

inaugurata sabato 30 apr<strong>il</strong>e<br />

all’ex Ostello in Via Marchetti<br />

73 nelle sale al piano<br />

terra di Palazzo del Duca,<br />

resterà aperta fino a domenica<br />

8 maggio negli orari<br />

9.00-12.30 e 16.00-19.30.<br />

Il materiale, per un totale<br />

di oltre 60 ordigni inattivi,<br />

sarà fornito dal<br />

Museo della<br />

Guerra di Rovereto.Saranno<br />

esposte anche<br />

alcune foto<br />

del reporter di<br />

guerra Giorgio<br />

Pegoli scattate<br />

nei principali<br />

teatri di guerra<br />

degli ultimi<br />

decenni che testimoniano<br />

del<br />

dramma delle<br />

popolazioni colpite dagli<br />

effetti delle mine antiuomo.<br />

<strong>La</strong> mos<strong>tra</strong>, che riveste<br />

un carattere di assoluta<br />

originalità ed innovazione<br />

ed è stata pensata principalmente<br />

per i giovani, è<br />

patrocinata dal Comune di<br />

Senigallia, dalla Provincia<br />

di Ancona e dalla Regione<br />

Marche<br />

Molto si è parlato negli anni<br />

passati del problema mine e<br />

anche se ultimamente sembra<br />

passato in secondo piano,<br />

le mine continuano ad<br />

essere costruite e a seminare<br />

morte e mut<strong>il</strong>azione. <strong>La</strong><br />

mos<strong>tra</strong>, in occasione dell’8<br />

maggio giornata mondiale<br />

della Croce Rossa<br />

e della Mezzaluna<br />

Rossa, ha<br />

come obiettivo<br />

ricordare agli<br />

adulti che <strong>il</strong> problema<br />

mine è<br />

ancora tremendamente<br />

reale e<br />

rappresentarlo<br />

ai giovani che<br />

forse non lo<br />

conoscono adeguatamente.<br />

M.P.<br />

e stalking; Valeria Bochi, componente della Commissione,<br />

che avanzerà una proposta riguardo al progetto per le donne<br />

migranti; Maurizio Mangialardi, Sindaco di Senigallia; Paola<br />

Curzi, Assessore comunale alle Pari Opportunità; Sara Tontini,<br />

Presidente del Consiglio delle Donne; Anna Salvucci,<br />

Presidente della Commissione.<br />

Bicincittà in centro e festa per tutti<br />

Domenica 8 maggio Senigallia è la città della bici: Bicincittà,<br />

bimbinbici e giornata del naso rosso. Ritrovo ed iscrizioni<br />

dalle ore 9 presso <strong>il</strong> Foro Annonario. Quota d’iscrizione: €<br />

4,00 con maglietta ricordo e ristoro. Partenza alle ore 10 con<br />

<strong>il</strong> seguente percorso: Foro Annonario Senigallia – via Per<strong>il</strong>li<br />

– Sottopasso – via Bovio – Lungomare Marconi – Piazzale<br />

Libertà - Lungomare Alighieri – via Dalmazia – via Rovereto<br />

– Viale dei Pini – via Capanna – via Garibaldi – Piazza Vittoria<br />

– viale Matteotti .- <strong>La</strong>rgo Puccini – Piazza Saffi – Corso<br />

II Giugno – Ponte II Giugno – via XX Settembre – via Gorizia<br />

– via Piave - via Pasubio – via Boccherini – via Scarlatti<br />

– via Paisiello – via Monteverdi – via Piave - via Montenero –<br />

Ponte Cavallotti - Portici Ercolani – Foro Annonario. Arrivo<br />

alle ore 11 circa. All’arrivo merenda per tutti. Il ricavato sarà<br />

ut<strong>il</strong>izzato per l’acquisto di materiale da donare alle scuole di<br />

Senigallia. <strong>La</strong> manifestazione proseguirà per tutto <strong>il</strong> giorno<br />

presso <strong>il</strong> Foro Annonario.


senigallia


14<br />

5 maggio 2011<br />

sport<br />

vigor


LA<br />

PAROLA<br />

DI DIO<br />

At 2,14.22-33<br />

Salmo 15<br />

1Pt 1,17-21<br />

Lc 24,13-35<br />

di Paolo Curtaz<br />

indirizzare a: <strong>La</strong> Voce <strong>Misena</strong><br />

Piazza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia<br />

fax 071.7914132<br />

e-ma<strong>il</strong>: redazione@<strong>voce</strong>misena.it<br />

<strong>La</strong> droga continua ad uccidere<br />

Dopo la morte per overdose di Aldo<br />

Valentini Pallotto, <strong>il</strong> giovane di vent’anni<br />

morto tre giorni fa in una discoteca<br />

toscana, anche i social network cominciano<br />

a prendere coscienza della pericolosità<br />

della droga: “Spero che adesso<br />

la gente capisca che per divertirsi in<br />

discoteca non è necessario esagerare.<br />

Da lassù grida a tutti che la droga uccide”.<br />

Queste le frasi comparse sul web a<br />

poche ore dalla scomparsa del ragazzo.<br />

Il Dipartimento Politiche Antidroga,<br />

in una nota evidenzia che <strong>il</strong> “tam tam”<br />

circolato sui social network dopo questa<br />

<strong>tra</strong>gica morte, avvenuta per un mix<br />

letale di ecstasy e oppiacei, testimonia<br />

8 MAGGIO 2010 III domenica di Pasqua<br />

Noi speravamo...<br />

Gesù è risorto, amici, ve ne siete accorti?<br />

Alcuni sì, lo so. Si sono preparati<br />

con cura, è un momento positivo della<br />

loro vita, hanno pregato insieme, hanno<br />

atteso con pazienza, sono andati a tutte le<br />

celebrazioni della settimana santa, hanno<br />

percepito quasi fisicamente lo splendore<br />

del risorto. Alcuni in parte, lo sento.<br />

Come dei nuovi Tommaso, si sono scon<strong>tra</strong>ti<br />

col volto arcigno della Chiesa, hanno<br />

inciampato nella propria e nell’altrui<br />

incoerenza, hanno dovuto ingoiare un<br />

amaro calice di dolore prima di incon<strong>tra</strong>re<br />

Gesù che li ha invitati a rifugiarsi nelle<br />

sue piaghe sanguinanti.<br />

Altri no, per niente. Vicissitudini della vita,<br />

dis<strong>il</strong>lusioni, dolore, hanno impedito loro<br />

di esplodere. Gesù è risorto, bene, viva.<br />

Ma la cosa non li coinvolge, non li riguarda.<br />

Molti fratelli e sorelle guardano alla<br />

resurrezione da lontano, come Pietro. O<br />

come i fratelli di Emmaus. Benvenuti sulla<br />

s<strong>tra</strong>da che ci allontana da Gerusalemme,<br />

amici. I due discepoli si allontanano dalla<br />

città che uccide i profeti. Durante la passeggiata<br />

si parla, ovvio.<br />

Meglio, ci si lamenta, ci si lava i panni a<br />

vicenda. <strong>La</strong> tristezza è palpab<strong>il</strong>e, la delusione<br />

e l’amarezza sono profonde, insostenib<strong>il</strong>i,<br />

terrib<strong>il</strong>i. C’è un crescendo nel<br />

parlare: dallo sfogo lamentoso, at<strong>tra</strong>verso<br />

l’approfondimento, fino al dibattito acceso,<br />

alla vera e propria discussione con Dio.<br />

Con Dio, poi, è un disastro. Lui, di fronte<br />

all’idiozia e al vuoto assordante, tace (cfr<br />

Lc 22,4-12). Dio ama la discussione, vuole<br />

che ci lasciamo coinvolgere nella riflessione,<br />

ci chiede di indagare. Dio. rispettoso e<br />

discreto, ci considera capaci di conoscere,<br />

ci chiede di essere audaci nell’interrogarci.<br />

Alla faccia del cristianesimo per beoti.<br />

Due discepoli se ne vanno da Gerusalemme,<br />

cuore della fede e dell’evento della<br />

fede. Sono, ovviamente, turbati, confusi,<br />

ripiegati sulle loro emozioni e sul loro dolore.<br />

Il problema non è l’assenza di Gesù,<br />

ma la vista interiore fioca dei due discepoli.<br />

Vista fioca, alle soglie della cecità,<br />

perché tutta ripiegata su se stessa, e sul<br />

proprio dolore. Parola tagliente è quella di<br />

Luca, quasi insostenib<strong>il</strong>e: <strong>il</strong> problema non<br />

è l’assenza di Dio, ma la nos<strong>tra</strong> incapacità<br />

V<strong>il</strong>le dove abita la storia<br />

V<strong>il</strong>la Albani, insieme a V<strong>il</strong>la Adele e a V<strong>il</strong>la Sarsina, rappresenta<br />

una delle tre maggiori v<strong>il</strong>le di grande interesse<br />

architettonico ad Anzio. Oggi nella v<strong>il</strong>la ha sede un centro<br />

analisi ed un distaccamento Asur per visite specialistiche.<br />

Costruita dal card.Albani e terminata nel 1726, depredata<br />

da Napoleone per 294 vari pezzi, finalmena cura di Giuseppe<br />

Cionchi<br />

arrivati in redazione<br />

che “dopo <strong>il</strong> <strong>tra</strong>gico evento, alcuni giovani<br />

stanno finalmente recuperando la<br />

lucidità e <strong>il</strong> coraggio di dire che un certo<br />

modello di comportamento è sbagliato”,<br />

lanciando dei messaggi chiari<br />

contro <strong>il</strong> consumo di droga e lo “sballo”.<br />

Per l’ennesima volta, <strong>il</strong> Dipartimento<br />

“sconsiglia fortemente l`assunzione di<br />

qualsiasi tipo di queste sostanze, sia<br />

per la tossicità acuta che per i pericolosi<br />

effetti negativi imprevisti ed imprevedib<strong>il</strong>i<br />

che possono procurare sui<br />

consumatori con gravi danni alla salute<br />

anche a causa dell’effetto sinergico, che<br />

deriva dal mix di sostanze e che possono<br />

condurre alla morte, come purtroppo<br />

nel caso del giovane toscano”.<br />

Giacomo Lenci, Senigallia<br />

nel riconoscerlo, la nos<strong>tra</strong> miopia. Tutti<br />

concen<strong>tra</strong>ti su <strong>noi</strong> stessi, sui nostri problemi,<br />

non siamo in grado di riconoscerlo<br />

mentre cammina accanto a <strong>noi</strong>.<br />

Cammina accanto a <strong>noi</strong>: anche Dio accetta<br />

di cambiare, di adeguarsi; abbandona<br />

la rassicurante eternità, la perfetta autosufficienza,<br />

l’immob<strong>il</strong>ità beata e si sporca<br />

le mani, cammina, si mette in viaggio. Un<br />

viaggio lunghissimo: dall’eternità alla finitudine,<br />

dall’essere Dio al diventare uomo,<br />

dalla perfezione assoluta all’incarnazione.<br />

Per amore. Dio non è un masso granitico,<br />

immob<strong>il</strong>e e compatto, ma soffre, cambia<br />

idea, decide. Ama, e l’amore, sempre, è<br />

in movimento. E l’amore, sempre, chiede<br />

sofferenza. Gesù attacca bottone, come<br />

abbiamo visto. Una domanda impertinente,<br />

quasi urtante: “Come mai questa<br />

faccia?” I due sono quasi offesi: ma come,<br />

non si vede a sufficienza quanto soffrono?<br />

Non si nota <strong>il</strong> loro dolore da lontano? Chi<br />

è questo foresto che non rispetta <strong>il</strong> loro<br />

dramma? Gesù sorride e chiede: “Che<br />

cosa è successo?” Incredib<strong>il</strong>e Dio.<br />

Stanno parlando della sua morte, stanno<br />

parlando della sua tortura, del suo dolore,<br />

delle sue carni fatte a brandelli, della<br />

violenza assurda e scomposta che ha dovuto<br />

subire... e lui, niente, nulla, neppure<br />

se lo ricorda. Imparassimo da Dio a<br />

dimenticare <strong>il</strong> dolore! A questo punto,<br />

Cleopa pronuncia la frase più triste dell’intero<br />

Vangelo: “Noi speravamo...” Cioè:<br />

che idioti, ci abbiamo creduto. Lì, proprio<br />

lì in fondo, alla soglia dell’annientamento,<br />

Dio ti ascolta e ti aspetta, cammina con te.<br />

Sotto di te, in fondo al pozzo, ti aspetta:<br />

è stato così ultimo, dice <strong>il</strong> grande Charles<br />

de Foucauld, che nessuno, mai, gli potrà<br />

rubare <strong>il</strong> posto. “Sciocchi e tardi di cuore!”<br />

L’insulto – inatteso – arriva dal viandante<br />

disinformato che, almeno fino a quel<br />

momento, era parso educato e dabbene.<br />

Cleopa e compagno tacciono, stupiti, si<br />

girano a guardarlo. Si scalda <strong>il</strong> cuore ai<br />

tiepidi discepoli. Poi <strong>il</strong> tepore divampa, e<br />

diventa fuoco incontenib<strong>il</strong>e.<br />

È successa a molti, questa cosa. <strong>La</strong> Parola<br />

si insinua e inquieta, ci apre e ci sguscia,<br />

ci obbliga a verità.Il Signore si ferma, per<br />

restare con loro. E con <strong>noi</strong>.<br />

Le bombe fuori segno<br />

Per carità, non è mia intenzione difendere<br />

<strong>il</strong> colonnello Gheddafi, ci mancherebbe.<br />

Ho appreso comunque con<br />

grande tristezza la notizia della morte<br />

del figlio e dei suoi piccoli nipoti durante<br />

un bombardamento della Nato<br />

su Tripoli, con lo scopo ormai palese di<br />

far fuori <strong>il</strong> rais. Come spesso è accaduto<br />

nella storia, <strong>il</strong> bersaglio di azioni mirate<br />

spesso è mancato. E a farne le spese<br />

sono vite innocenti, le prime vittime<br />

di regimi spietati, di calcoli sbagliati. di<br />

alleanze scritte e poi <strong>tra</strong>dite, di accordi<br />

suggeriti soltanto da interessi precisi.<br />

L’uso delle armi è sempre una sconfitta.<br />

L.A.<br />

RUBRICA DI STORIA E CULTURA DEDICATA AL BEATO SENIGALLIESE GIOVANNI MARIA MASTAI<br />

5 maggio 2011 15<br />

penultima<br />

IN BREVE<br />

MONTERADO<br />

Sta riprendendo <strong>il</strong> servizio dei chierichetti nella<br />

nos<strong>tra</strong> parrocchia. Probab<strong>il</strong>mente è <strong>il</strong> frutto della<br />

partecipazione alla Messa della Famiglia delle ore 11<br />

che – iniziata qualche mese fa – con la presenza attiva<br />

dei ragazzi e delle ragazze delle prime classi elementari,<br />

fa notare un aumento delle presenze di circa <strong>il</strong> 20%.<br />

Infatti, se precedentemente, le presenze a tale Messa si<br />

attestavano su circa 80 persone, attualmente, e in varie<br />

domeniche, le statistiche ci dicono che si è sfondata la<br />

quota di oltre 100 persone. In effetti, i partecipanti in<br />

tenera età hanno la caratteristica di ‘attirare’ alla Messa<br />

sia i genitori che i nonni : se non altro, per la curiosità di<br />

ascoltare <strong>il</strong> proprio figlio o nipote al microfono. Il segreto<br />

dell’aumento sta proprio qui. Il sabato sera, le catechiste<br />

–specie Alessia, Chiara, Valeria, Stefania, Mar<strong>il</strong>ena…- in<br />

sintonia con <strong>il</strong> pievano, preparano dei foglietti con frasi<br />

molto semplici da leggere, all’inizio della celebrazione, o<br />

al “Confesso”, oppure alla preghiera dei fedeli, oppure li<br />

preparano per altri gesti che coinvolgono i fanciulli stessi.<br />

Ad, esempio, <strong>il</strong> giorno dopo Pasqua, i ragazzi/e presenti –<br />

foglio in mano – hanno letto queste frasi molto semplici,<br />

ma molto importanti per loro e per tutti: 1. Pasqua è :<br />

Gesù risorge; 2. Pasqua è: Gesù vince la morte; 3. Pasqua<br />

è: Gesù vince Satana... Ovviamente i minis<strong>tra</strong>nti hanno<br />

bisogno di essere guidati… dall’inizio alla fine. Allora<br />

intervengono sia Fabrizio che <strong>La</strong>mberto i quali con la loro<br />

attenzione, con la loro pazienza, con <strong>il</strong> loro sorriso sanno<br />

superare i momenti di crisi e raggiungere quell’equ<strong>il</strong>ibrio<br />

che non è sempre fac<strong>il</strong>e mantenere sull’altare, specie con<br />

quelli della prima classe elementare.<br />

BENVENUTA, VIOLA!<br />

Al nostro abbonato e attivo collaboratore della Parrocchia<br />

del Duomo, Nello Casavecchia, <strong>il</strong> 28 apr<strong>il</strong>e è nata un’al<strong>tra</strong><br />

nipote: è arrivata Viola, che è venuta a far compagnia<br />

alla sorella Linda per la felicità dei genitori Angelo e S<strong>il</strong>via.<br />

Anche la nos<strong>tra</strong> Redazione condivide la loro gioia.<br />

IN RICORDO DI DANIELE PETRELLA<br />

Il Sabato Santo è tornato alla Casa del Padre <strong>il</strong> nostro<br />

fedele abbonato Daniele Petrella, Ministro dell’Eucarestia,<br />

persona stimata e disponib<strong>il</strong>e verso tutti, Maresciallo<br />

della Polizia di Stato. Alle figlie Iolanda e Giuseppina e<br />

ai parenti tutti la redazione di Voce <strong>Misena</strong> porge sentite<br />

condoglianze.<br />

CAMPIONATO TIRO CON L’ARCO<br />

Si è concluso <strong>il</strong> 9° Campionato Italiano a Squadre di<br />

Società di tiro con l’arco disputato nella splendida cornice<br />

del Foro Annonario di Senigallia. Alla gara organizzata<br />

dagli Arcieri ASSTA Senigallia, realizzata grazie al<br />

patrocinio del Comune di Senigallia e al contributo della<br />

Provincia di Ancona e della Regione Marche, si sono<br />

sfidate sulla distanza di 25 metri le migliori 30 squadre<br />

(16 masch<strong>il</strong>i e 14 femmin<strong>il</strong>i) italiane. Il regolamento<br />

prevedeva che le compagini fossero composte da 3 arcieri<br />

titolari e 3 riserve, uno per ogni divisione (arco olimpico,<br />

arco compound e arco nudo), che si erano qualificate<br />

ai play-off, secondo una ranking list formulata sulla<br />

base dei risultati conseguiti da tre arcieri appartenenti<br />

alla medesima Società che hanno partecipato a gare<br />

di calendario federale nel periodo 01 apr<strong>il</strong>e 2010 – 31<br />

marzo 2011.<br />

Settimanale della<br />

Diocesi di Senigallia<br />

Tel. 071 64578 - Fax 071 7914132<br />

P.zza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia (An)<br />

www.<strong>voce</strong>misena.it<br />

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Direttore editoriale: Gesualdo Purziani<br />

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Redazione: <strong>La</strong>ura Mandolini, Tullio Piersantelli, Rosaria Cenerelli,<br />

Giancarlo Mazzotti. Collaboratori: Alessandro Berluti, Fabrizio<br />

Chiappetti, Roberto Ferretti, Luca Giancarli, Anna Gobbetti, Elvio Grossi,<br />

Simone Mandolini, Leonardo Marcheselli, Vittorio Mencucci, Giuseppe<br />

Nicoli, Leonardo Pasqualini, Stefania Sbriscia, Giorgio S<strong>il</strong>vestri, Luciano<br />

Sole, Federica Spinozzi, Ilario Taus, Raoul Mancinelli, Umberto Martinelli.<br />

Tecnici: Speranza Brocchini, Daniele Guidarelli, Anna Maria Roberti,<br />

Mariannina Puerini.<br />

Stampa: Galeati Industrie Grafiche S.p.A. - Imola (www.galeati.it)<br />

Abbonamento annuo ordinario: € 35 da versare conto corrente n.<br />

5240857 intestato: Fondazione Gabbiano Piazza Garibaldi 3 - Senigallia<br />

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settimanali cattolici e all’Uspi, Unione stampa periodica italiana.<br />

Autorizzazione del Tribunale di Ancona del 18/11/1952, n. 2266.<br />

<strong>La</strong> testata “<strong>La</strong> Voce <strong>Misena</strong>” fruisce dei contributi statali diretti di cui alla<br />

Legge 7 agosto 1990, n. 250.

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