Scarica la pubblicazione - Centro Studi Ettore Luccini
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Giustizia è -quasi- fatta<br />
Nel necrologio per Sabatucci,<br />
pubblicato su “Il Gazzettino di<br />
Venezia” del 20 dicembre<br />
1944, i compagni di “Franco”<br />
avevano giurato di vendicarlo.<br />
Per i partigiani, e specialmente<br />
per i GAP, ogni promessa è<br />
debito. E infatti nei mesi<br />
successivi al<strong>la</strong> Liberazione i<br />
responsabili del tradimento e<br />
dell’uccisione di “Cirillo”<br />
furono tutti individuati e<br />
processati con esiti diversi.<br />
Mario Carità fu ucciso il 18 maggio 1945 vicino a Siusi, nel<strong>la</strong> Val<br />
Gardena, mentre provava a nascondersi, probabilmente diretto, come tanti<br />
altri nazisti e fascisti, in Austria. Il comandante del<strong>la</strong> banda di criminali e<br />
assassini che aveva terrorizzato Firenze e Padova venne trovato insieme<br />
all’amante Emilia Chianti e, dopo una breve sparatoria, fu colpito a morte da<br />
militari americani.<br />
Antonio Corradeschi, di anni 27, Mario Chiarotto, di anni 27, e<br />
Ferdinando Falugiani, di anni 30, arrestati nei giorni successivi al<strong>la</strong><br />
liberazione, furono processati dal<strong>la</strong> Corte d’Assise Straordinaria di Padova e<br />
riconosciuti colpevoli di numerosi delitti. In partico<strong>la</strong>re i tre individui<br />
furono accusati di “avere col<strong>la</strong>borato in concorso tra di loro con il tedesco<br />
invasore prestando ad esso aiuto ed assistenza e favorendo i disegni politici<br />
e militari, con il procedere al sequestro di patrioti e capi partigiani<br />
consegnandoli al nemico per <strong>la</strong> deportazione in Germania e seviziandoli ed<br />
ostaco<strong>la</strong>ndo con le loro persecuzioni i moti cospiratori per <strong>la</strong> liberazione<br />
del<strong>la</strong> Patria”; e inoltre “di omicidio aggravato per avere in Padova il 19.12<br />
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