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Diego Pulliero<br />
Le origini della Camera del lavoro<br />
di Padova<br />
1915 - 1924<br />
CGIL<br />
Padova
I documenti esposti in questo percorso provengono<br />
dall'Archivio di Stato di Padova, dall'Archivio centrale dello Stato, dalla Biblioteca civica di Padova,<br />
dalla Biblioteca universitaria di Padova e dall'Archivio del Comune di Padova.<br />
Tutte le autorizzazioni per questo utilizzo sono state richieste e concesse<br />
con lettere di cui si riportano gli estremi:<br />
Archivio di Stato di Padova: aut. prot. n. 826/X.1 del 16/2/2002 e n. 4662, cl. 28.13.07/1-2 del 16/9/2006<br />
Archivio centrale dello Stato: aut. prot. n. 1345/X 1 C del 9/4/2002<br />
Biblioteca civica: aut. prot. n. 456/a m del 14/2/2002 e prot. n. 2223181 del 25/8/2006<br />
Biblioteca universitaria: aut. prot. n. 3717 del 21/9/2006<br />
Archivio del Comune di Padova, aut. nr. 1 del 28/11/2006, prot. 0315358<br />
I materiali dell'Archivio di Stato di Padova, dell'Archivio centrale dello Stato e della Biblioteca universitaria<br />
sono stati utilizzati su gentile concessione del Ministero per i Beni e le Attività culturali.<br />
La fotoriproduzione dei documenti provenienti dall'Archivio di Stato di Padova<br />
sono state eseguite dalla Sezione di fotoriproduzione dello stesso Archivio.<br />
I materiali della Biblioteca civica di Padova e dell'Archivio comunale di Padova sono stati utilizzati<br />
su gentile concessione dell'Assessorato ai Musei, Politiche culturali e Spettacolo del Comune di Padova.<br />
È vietata la riproduzione con qualsiasi mezzo dei materiali esposti.
La Camera del lavoro di Padova ha raggiunto nel 2003 i centodieci anni dalla sua fondazione,<br />
avvenuta nel 1893 ad opera di pochi volonterosi. Si trattava allora di una struttura<br />
fragile, ben presto spazzata via con un provvedimento adottato dal prefetto. Del<br />
1894 è infatti il decreto di scioglimento, motivato con l'accusa di fomentare la lotta di<br />
classe. Effettivamente nel giro di breve tempo la Camera del lavoro aveva assunto un<br />
indirizzo ben più combattivo di quello presente nelle intenzioni degli iniziali promotori.<br />
Se questi puntavano sostanzialmente alla gestione del collocamento della manodopera<br />
per arginare la dilagante disoccupazione, la linea che poi prevalse portò invece l'organizzazione<br />
su posizioni più vicine a quelle dei socialisti, avviando anche la costituzione<br />
di leghe di resistenza.<br />
La denuncia di trentanove aderenti e il successivo processo - celebrato nel 1895 - si chiusero<br />
con l'assoluzione dei sindacalisti. Occorsero tuttavia alcuni anni per arrivare ad una<br />
nuova e definitiva fondazione; essa risale infatti al 1900 e nell'ottobre di quello stesso<br />
anno si giunse all'inaugurazione della sede. Segretario fu il socialista Ferruccio Maran.<br />
Seguì quindi un lungo periodo in cui la Camera del lavoro padovana tentò di consolidarsi,<br />
di radicarsi nel capoluogo e nel territorio circostante. E' evidente in questa fase lo<br />
sforzo di conservare un'immagine pubblica rassicurante e moderata. Fa testo in tal senso<br />
il notevole impegno profuso dai responsabili camerali per migliorare la situazione morale<br />
e culturale - oltre che economica - del proletariato. Di qui l'avvio di scuole legate alla<br />
Camera del lavoro e la collaborazione fornita in occasione di numerose iniziative anche<br />
esterne.<br />
Accanto a questo aumentò l'attività rivendicativa, condotta non di rado col ricorso allo<br />
strumento dello sciopero, anche sulla spinta degli elementi più estremisti che, pur<br />
essendo l'organizzazione a lungo diretta dai moderati, non mancarono mai di far sentire<br />
la loro presenza e che finirono col prevalere alla vigilia della prima guerra mondiale.<br />
Nel 1906, con la fondazione della Confederazione generale del lavoro, la Camera del<br />
lavoro di Padova entrò a far parte dell'organizzazione, ospitandone nel 1911 il terzo<br />
congresso nazionale.<br />
L' inizio della guerra segnò poi la chiusura temporanea dell'attività del sindacato che<br />
riaprì i battenti una volta concluse le ostilità, contando tra le sue file numerosi caduti;<br />
tra essi Fermo Marzetto, il segretario in carica dal 1908 al 1913, morto a causa di una<br />
malattia contratta durante il servizio militare.<br />
PRESENTAZIONE
Gli eventi del dopoguerra, dalla riapertura alla definitiva chiusura dell'organizzazione,<br />
risentono in modo evidente della situazione che si era andata creando a livello nazionale:<br />
dal biennio rosso alla nascita del Partito comunista, dagli scontri coi fascisti - che<br />
incendiarono la stessa Camera del lavoro nel 1921 e poi nel 1922 - alle violenze continuamente<br />
perpetrate ai danni delle strutture e degli uomini del sindacato, fino alla cessazione<br />
dell'attività ufficiale con l'avvento del regime fascista.<br />
Tutti i passaggi fin qui sommariamente descritti sono documentati in questo percorso<br />
che, pur nella sua brevità, vuole fornire una testimonianza per immagini di quanto<br />
avvenne in quegli anni cruciali per la nascita del sindacato padovano. I visitatori potranno<br />
pertanto seguire alcune di queste fasi attraverso le riproduzioni di documenti e foto<br />
scelti tra i più significativi dell'epoca con l'intento di dare un'idea del clima del tempo.<br />
Va infine sottolineata la volontà da parte della Camera del lavoro di recuperare la<br />
memoria della propria identità, delle proprie radici, anche, e soprattutto, in presenza<br />
dei grandi mutamenti oggi in atto. Nasce infatti qui l'esigenza di avviare un'iniziativa<br />
come questa che si propone di avvicinare i visitatori alla realtà di quegli anni e, in primo<br />
luogo, di quegli uomini che più di un secolo fa ebbero il coraggio e il merito di iniziare<br />
la lunga battaglia per la difesa dei diritti dei lavoratori.<br />
la CGIL di Padova
1. Rapporto di un ispettore al<br />
prefetto di Padova (20 marzo<br />
1893). L'agente riferisce di una<br />
riunione tenuta nella sede della<br />
Società cooperativa delle arti<br />
costruttrici per fondare la<br />
Camera del lavoro di Padova.<br />
Tra i promotori compaiono<br />
l'avvocato Alessandro Marin e<br />
l'ingegner Riccardo Paderni.<br />
Essendo esiguo il numero degli<br />
intervenuti, si decide di rinviare<br />
di due mesi l'atto costitutivo,<br />
provvedendo nel frattempo ad<br />
effettuare l'opera di propaganda<br />
necessaria per far conoscere<br />
l'organizzazione. La direzione<br />
delle iniziative viene affidata ad<br />
una commissione esecutiva<br />
composta da sette membri.<br />
2. Volantino di propaganda<br />
della Camera del lavoro di<br />
Padova, datato 28 marzo 1893.<br />
Seguendo il modello delle<br />
bourses du travail francesi, si<br />
dichiara apertamente che lo<br />
scopo principale<br />
dell'organizzazione è quello del<br />
collocamento della manodopera.<br />
Viene inoltre sottolineato che<br />
l'ente è di tipo benefico e senza<br />
indirizzo politico.<br />
Le origini della Camera del lavoro di Padova 1915-1924 5
3. Circolare della<br />
Camera del lavoro<br />
di Padova, datata<br />
16 aprile 1893.<br />
Il documento<br />
ribadisce l'indirizzo<br />
moderato del<br />
sindacato. Il timbro<br />
della Commissione<br />
esecutiva posto in<br />
basso a sinistra<br />
attesta inoltre che<br />
si è ancora nella<br />
fase della<br />
propaganda per la<br />
costituzione<br />
dell'organizzazione.<br />
4. Invito della<br />
commissione<br />
esecutiva della<br />
Camera del lavoro<br />
per una pubblica<br />
adunanza da tenersi<br />
il 25 giugno 1893<br />
nella sede di ponte<br />
del Carmine n. 4485.<br />
La sede era stata<br />
concessa dal Comune<br />
di Padova e rimarrà<br />
all'organizzazione,<br />
salvo brevi intervalli,<br />
fino al 1922. L'invito<br />
reca la firma di<br />
Riccardo Paderni che<br />
sarà il primo<br />
presidente del<br />
sindacato padovano<br />
5. Rapporto di un<br />
ispettore al prefetto<br />
di Padova (12<br />
settembre 1893). Si<br />
segnala una<br />
riunione della<br />
Camera del lavoro<br />
cittadina nei locali<br />
della caserma del<br />
Carmine.<br />
L'intervento di uno<br />
dei presenti che<br />
chiede con<br />
veemenza una<br />
maggiore incisività<br />
nell'operato<br />
dell'organizzazione<br />
e la reazione decisa<br />
di Paderni<br />
evidenziano lo<br />
scontro in atto tra<br />
la linea moderata -<br />
portata avanti dallo<br />
stesso Paderni - e la<br />
linea più<br />
intransigente di<br />
altri aderenti.<br />
6 Le origini della Camera del lavoro di Padova 1915-1924
6. Rapporto di un<br />
ispettore al prefetto<br />
di Padova (27<br />
dicembre 1893). Il<br />
documento segnala<br />
i primi passi della<br />
Camera del lavoro<br />
ormai costituita. Si<br />
tratta di interventi<br />
di mediazione tra<br />
operai e datori di<br />
lavoro o di<br />
iniziative per il<br />
collocamento. Si<br />
conferma quindi<br />
l'indirizzo moderato<br />
dell'organizzazione,<br />
della quale fanno<br />
tuttavia parte<br />
anche persone che<br />
si collocano su<br />
posizioni più<br />
avanzate.<br />
7. Nota biografica<br />
sul professor Ugolino<br />
Ugolini. Nato a<br />
Macerata nel 1856,<br />
Ugolini è insegnante<br />
di scienze naturali<br />
presso l'Istituto<br />
tecnico di Padova.<br />
Uomo integerrimo,<br />
diventa presidente<br />
della Camera del<br />
lavoro probabilmente<br />
nel corso della prima<br />
metà del 1894,<br />
succedendo<br />
all'ingegner Paderni.<br />
Il suo arrivo coincide<br />
con l'adozione da<br />
parte<br />
dell'organizzazione di<br />
una linea molto più<br />
avanzata rispetto a<br />
quella tenuta in<br />
precedenza. Per tale<br />
motivo il prefetto ne<br />
caldeggia<br />
ripetutamente il<br />
trasferimento, fino ad<br />
ottenerlo<br />
nell'autunno di<br />
quello stesso anno.<br />
Ugolini è anche tra i<br />
denunciati<br />
all'autorità<br />
giudiziaria<br />
dell'ottobre 1894;<br />
verrà poi assolto,<br />
come tutti gli altri, al<br />
processo celebrato<br />
nel 1895.<br />
Le origini della Camera del lavoro di Padova 1915-1924 7
8. Decreto di scioglimento della Camera del lavoro (23<br />
ottobre 1894). Il prefetto G. Daniele motiva questo atto<br />
con la costituzione di leghe di resistenza che modificano<br />
sostanzialmente l'iniziale indirizzo moderato<br />
dell'organizzazione. La Camera del lavoro viene infatti<br />
accusata di "fomentare la lotta di classe", andando quindi<br />
contro le leggi vigenti e lo stesso Codice penale.<br />
9. Elenco dei denunciati all'autorità giudiziaria nel corso del 1894.<br />
Si tratta di persone appartenenti alla Camera del lavoro e alla Lega socialista padovana,<br />
organizzazioni sciolte nell'ottobre di quell'anno. I 39 denunciati vengono giudicati a dicembre<br />
in tribunale e, nel gennaio del 1895, in pretura. In entrambi i casi la sentenza è assolutoria<br />
"per inesistenza del reato".<br />
8 Le origini della Camera del lavoro di Padova 1915-1924
10. Numero unico pubblicato dalle società aderenti alla Camera del lavoro di Padova<br />
in occasione della sua inaugurazione avvenuta nell'ottobre del 1900. Dopo lo<br />
scioglimento e i processi del 1894-95, l'organizzazione era infatti stata ricostruita,<br />
nonostante l'allontanamento del professor Ugolini. Il nuovo segretario è Ferruccio<br />
Maran, di indirizzo socialista riformista.<br />
11. Scheda con foto segnaletica di<br />
Ferruccio Maran. Nato a Padova<br />
nel 1877, Maran si può considerare<br />
come una figura-guida per la<br />
Camera del lavoro di Padova in<br />
tutto il periodo giolittiano. La sua<br />
influenza comincia a declinare con<br />
l'ascesa della corrente rivoluzionaria<br />
alla guida del Psi, avvenuta dopo il<br />
1912. Di indirizzo socialista<br />
riformista, Maran sarà segretario<br />
della Camera del lavoro di Padova<br />
dal marzo del 1900 al dicembre del<br />
1905 e dal marzo del 1907<br />
all'inizio del 1908. Tra il 1904 e il<br />
1906 gestisce anche il settimanale<br />
socialista locale L'Eco dei lavoratori.<br />
Lasciata la carica di segretario<br />
camerale nel 1908, diverrà<br />
dirigente di tre cooperative, pur<br />
conservando la sua influenza<br />
all'interno del sindacato padovano.<br />
Al suo posto verrà nominato Fermo<br />
Marzetto.<br />
12. Relazione della Commissione<br />
esecutiva della rinata Camera del<br />
lavoro (1900) e quadro delle sezioni<br />
costituite o in via di formazione con<br />
il numero degli iscritti di ciascuna.<br />
L'indirizzo assunto<br />
dall'organizzazione è<br />
dichiaratamente moderato; si legge<br />
infatti nella stessa relazione: "(…)<br />
l'opera della Camera del Lavoro<br />
s'allarga a beneficio non di una<br />
ristretta cerchia o sola classe di<br />
cittadini, ma dell'intera società<br />
(…). La Camera del Lavoro è la<br />
casa paterna dei lavoratori, perché<br />
in essa trovano appoggio gratuito<br />
nei bisogni molteplici della vita; è<br />
l'alveo della loro moralità e coltura<br />
(…) è palestra dei sentimenti sani<br />
(…)".<br />
Le origini della Camera del lavoro di Padova 1915-1924 9
13.Volantino di<br />
propaganda per la<br />
costituzione di una<br />
biblioteca presso la<br />
Camera del lavoro.<br />
L'obiettivo di<br />
elevare il livello<br />
culturale delle<br />
masse veniva<br />
considerato come<br />
una delle priorità;<br />
per tale motivo la<br />
Camera del lavoro<br />
organizzò corsi di<br />
alfabetizzazione,<br />
corsi professionali,<br />
conferenze e istituì<br />
una propria<br />
biblioteca con<br />
annesso gabinetto<br />
di lettura.<br />
Collaborò inoltre<br />
con altri enti, come<br />
l'Università<br />
popolare e<br />
L'Umanitaria,<br />
società sorta per la<br />
tutela degli<br />
emigranti.<br />
14. Prima pagina de La<br />
Camera del Lavoro,<br />
bollettino ufficiale<br />
dell'organizzazione<br />
padovana, che fu<br />
pubblicato per un breve<br />
periodo all'inizio del<br />
secolo. In questo<br />
numero viene citato il<br />
Congresso delle camere<br />
del lavoro che si tenne a<br />
Reggio Emilia<br />
nell'ottobre del 1901, al<br />
quale la Camera del<br />
lavoro di Padova fu<br />
presente inviando<br />
Ferruccio Maran come<br />
proprio rappresentante.<br />
15. Programma per<br />
la festa del Primo<br />
maggio 1903. Da<br />
notare che uno<br />
specifico spazio<br />
viene riservato alle<br />
scuole operaie con<br />
la distribuzione di<br />
premi agli allievi<br />
più meritevoli,<br />
un'iniziativa che<br />
sarà costante nel<br />
corso del tempo.<br />
16. Manifesto-circolare<br />
per la promozione di<br />
riforme e iniziative<br />
favorevoli alla scuola<br />
popolare (giugno<br />
1903). L'ampia<br />
presenza nel comitato<br />
promotore di<br />
personalità del mondo<br />
scolastico, della cultura<br />
e della politica accanto<br />
ad esponenti di spicco<br />
della Camera del lavoro<br />
e a maestri aderenti<br />
all'organizzazione è<br />
testimonianza<br />
dell'impegno profuso<br />
per la diffusione<br />
dell'alfabetizzazione e la<br />
crescita culturale delle<br />
classi popolari.<br />
10 Le origini della Camera del lavoro di Padova 1915-1924
17. Foto ricordo per il Primo maggio 1905. In alto, sotto la bandiera posta nel mezzo, si nota il<br />
futuro segretario della Camera del lavoro Fermo Marzetto; accanto a lui, sotto il suo avambraccio,<br />
a capo scoperto, c'è il segretario in carica, Ferruccio Maran.<br />
18. Volantino del giugno 1905 per il sostegno delle<br />
popolazioni venete colpite dalle inondazioni che in<br />
quell'anno devastarono le campagne. Accanto al richiamo<br />
alla solidarietà compaiono un appello all'equità nella<br />
distribuzione degli aiuti e la sottolineatura della necessità<br />
di porre in atto lavori pubblici che risolvano alla radice il<br />
problema, regolando il flusso delle acque.<br />
19. Relazione morale e finanziaria della<br />
commissione esecutiva per gli anni 1904-05 e<br />
1905-06. Datato 1907, questo documento<br />
illustra l'insieme delle attività attuate dalla<br />
Camera del lavoro. Un risalto considerevole<br />
viene dato alle iniziative poste in atto in campo<br />
culturale, come i corsi di alfabetizzazione, i corsi<br />
di istruzione professionale, le conferenze e la<br />
biblioteca. Compaiono poi notizie sulla<br />
propaganda e sulle vertenze condotte in quel<br />
periodo, alcune delle quali dettero origine a<br />
scioperi dall'esito non sempre positivo. Seguono<br />
poi la parte finanziaria ed il quadro delle sezioni<br />
e degli iscritti; quest'ultimo viene qui riportato,<br />
evidenziando l'evoluzione dell'organizzazione.<br />
Le origini della Camera del lavoro di Padova 1915-1924 11
20. Manifesto per un comizio di Angiolo Cabrini sulla vertenza riguardante i<br />
fornai. La controversia tra proprietari e lavoranti dei forni era iniziata nel<br />
giugno del 1907 quando da parte dei dipendenti giunsero richieste che<br />
miravano in primo luogo all'abolizione del lavoro notturno. Dopo un primo<br />
accordo favorevole alle maestranze, ottenuto anche grazie alla mediazione<br />
dell'amministrazione comunale, i datori di lavoro riaprirono la questione<br />
nell'autunno di quell'anno, giungendo ad una parziale serrata che non li portò<br />
comunque a raggiungere gli esiti da loro sperati.<br />
21. Concordato tra capi d'arte e lavoranti falegnami. L'accordo, siglato il<br />
28 agosto 1907 con la mediazione del sindaco e del prefetto, prevedeva un<br />
miglioramento delle retribuzioni dei dipendenti e delle condizioni di lavoro<br />
complessive.<br />
22. Scheda di segnalazione di Fermo Marzetto. Nato a Vicenza nel 1876, Marzetto appartenne al nutrito gruppo di quei tipografi che contribuirono in modo<br />
significativo alle sorti del movimento sindacale padovano. Nell'aprile del 1908 divenne segretario della Camera del lavoro di Padova, succedendo a Ferruccio<br />
Maran. Legato come quest'ultimo alla linea riformista, Marzetto rassegnò le dimissioni nel corso del 1913, dopo l'avvento della corrente rivoluzionaria alla<br />
direzione del Psi avvenuto col Congresso nazionale di Reggio Emilia nel 1912. Richiamato sotto le armi nel 1916, Marzetto morirà poi nell'ottobre del 1918 a<br />
causa di una bronchite polmonare contratta durante la ferma.<br />
12 Le origini della Camera del lavoro di Padova 1915-1924
23. L'Eco dei<br />
lavoratori del Primo<br />
maggio 1909.<br />
Il settimanale<br />
socialista padovano<br />
conferma la sua<br />
vicinanza alla<br />
Camera del lavoro<br />
pubblicando in<br />
prima pagina<br />
l'appello della<br />
Commissione<br />
esecutiva e il<br />
programma della<br />
festa che<br />
comprende l'ormai<br />
consueta<br />
premiazione dei<br />
migliori allievi dei<br />
corsi istituiti<br />
dall'organizzazione.<br />
24. Foto ricordo dello sciopero dei muratori e dei manovali padovani (luglio 1909). Gli<br />
scioperanti sono ritratti nel cortile e nel porticato della sede della Camera del lavoro,<br />
posta in via del Carmine.<br />
27. Biglietto d'invito del sindaco e della giunta municipale di Padova per<br />
il ricevimento dato dal Comune in occasione del III Congresso nazionale<br />
della Confederazione generale del lavoro svoltosi a Padova dal 24 al 28<br />
maggio 1911. Il ricevimento ebbe luogo nella sede prestigiosa della Sala<br />
della Ragione.<br />
25. L'Eco dei lavoratori del Primo maggio<br />
1910. All'ordine del giorno del settimanale<br />
legato alla Camera del lavoro è, per la festa di<br />
quell'anno, il tema del suffragio universale.<br />
26. L'Eco dei lavoratori, 3 dicembre 1910. Il settimanale socialista padovano, coadiuvato dalla Camera del<br />
lavoro, s'impegna per un allargamento della base dei votanti, invitando i lavoratori ad iscriversi alle liste<br />
elettorali per il tramite dell'organizzazione sindacale. Da notare che tra i requisiti previsti per l'esercizio del<br />
diritto di voto vi è la dimostrazione di saper leggere e scrivere, cosa alla quale ci si poteva preparare<br />
frequentando i corsi attivati dalla Camera del lavoro.<br />
Le origini della Camera del lavoro di Padova 1915-1924 13
28. La Confederazione del lavoro, bollettino ufficiale della Confederazione generale del<br />
lavoro, del 13 maggio 1911. Il foglio è dedicato al III Congresso nazionale della Cgdl,. Il<br />
congresso ebbe tre temi centrali nel dibattito: a) il riordinamento della Confederazione e<br />
la riforma allo statuto (relatori L. D'Aragona ed E. Reina); b) la cooperazione di classe<br />
rispetto al movimento di resistenza e nella gestione delle cooperative; c) la legislazione<br />
sociale, con particolare riferimento ai progetti di legge per le pensioni di invalidità e<br />
vecchiaia (relatori A. Cabrini e P. Chiesa). Al padovano Ferruccio Maran fu affidato il<br />
compito di presentare il rendiconto finanziario del triennio 1908-1910.<br />
29. Lettera della Prefettura di<br />
Padova al Ministero dell'Interno (9<br />
giugno 1911). La missiva riguarda il<br />
terzo Congresso nazionale della<br />
Confederazione generale del lavoro<br />
svoltosi a Padova, al Teatro<br />
Garibaldi. Il Congresso fu<br />
caratterizzato da uno scontro vivace<br />
tra la dirigenza, d'indirizzo<br />
riformista, e le altre correnti<br />
composte da repubblicani, socialisti<br />
intransigenti e sindacalisti<br />
rivoluzionari. Prevalse la linea<br />
riformista, ma le opposizioni interne<br />
dimostrarono comunque di disporre<br />
di un peso non trascurabile<br />
all'interno della Confederazione.<br />
Consistente fu la presenza dei<br />
sindacalisti padovani - in primo<br />
luogo Maran e Marzetto - nei<br />
diversi momenti dell'attività del<br />
Congresso.<br />
14 Le origini della Camera del lavoro di Padova 1915-1924
30. Lettera di Rinaldo Rigola che, a nome del consiglio<br />
direttivo della Confederazione generale del lavoro,<br />
ringrazia il sindaco di Padova per l'ospitalità ricevuta in<br />
occasione del III Congresso nazionale dell'organizzazione.<br />
31. Rapporti della Prefettura di Padova al<br />
Ministero dell'Interno (1914). Nel primo<br />
(18 febbraio) il prefetto comunica l'esito del<br />
Congresso provinciale socialista,<br />
nell'ambito del quale fu designata la nuova<br />
Commissione esecutiva della Camera del<br />
lavoro. Nel secondo (2 maggio) si<br />
sottolinea il cambio di rotta in atto<br />
nell'organizzazione, ormai approdata a<br />
posizioni intransigenti.<br />
32. Scheda di segnalazione di Luigi Boscardin. Nato a Padova nel<br />
1874, Boscardin appartiene al gruppo dei tipografi attivi in seno<br />
alla Camera del lavoro padovana. Fu più volte membro della<br />
Commissione esecutiva, divenendo anche segretario camerale nel<br />
1914, in un momento di particolare travaglio; mantenne poi<br />
l'incarico fino a guerra inoltrata. Dopo il periodo bellico, nel 1923,<br />
viene segnalato per la sua opera di propaganda a favore della<br />
corrente massimalista. Ancora nel 1928 viene considerato un<br />
"accanito antifascista", tanto che la sua tipografia di via Belle Parti<br />
fu devastata per rappresaglia.<br />
Le origini della Camera del lavoro di Padova 1915-1924 15
33. Rapporto del prefetto al Ministero<br />
dell'Interno (aprile 1915). Il prefetto sottolinea<br />
l'attiva opera di Luigi Boscardin<br />
nell'organizzazione di leghe di miglioramento e<br />
resistenza tra i lavoratori agricoli del<br />
Montagnanese.<br />
34. Rapporto del prefetto al Ministero dell'Interno datato giugno 1915. Con l'ingresso dell'Italia in<br />
guerra, la Camera del lavoro s'impegna sempre più nei compiti dell'assistenza civile per attenuare i<br />
disagi della popolazione. In campo socialista - anche a livello locale - si verifica l'allontanamento degli<br />
interventisti. A Padova L'Eco dei lavoratori chiude i battenti, lanciando un ultimo appello contro la<br />
guerra. Il rapporto del prefetto evidenzia la progressiva riduzione delle attività delle sezioni della<br />
Camera del lavoro.<br />
35. Rapporto del prefetto al Ministero<br />
dell'Interno (22 maggio 1919). Il prefetto<br />
comunica che la Camera del lavoro ha ripreso la<br />
sua attività. La direzione è affidata ad una<br />
commissione esecutiva provvisoria all'interno<br />
della quale si trovano il tipografo Alessandro<br />
Candido e il panettiere Giovanni Argentin, due<br />
uomini di spicco dell'organizzazione. Alla prima<br />
riunione del consiglio generale delle leghe<br />
tenuta dopo la guerra Candido, in veste di<br />
segretario, presenta una relazione sull'attività<br />
svolta fino a quel momento. In realtà anche<br />
durante il periodo bellico l'organizzazione non<br />
aveva cessato del tutto la sua azione, pur<br />
trasferendo la sede prima in piazza Cavour<br />
(giugno 1915) e poi in via Battisti (ottobre<br />
1916). Il rientro a via del Carmine avverrà nel<br />
febbraio del 1920.<br />
16 Le origini della Camera del lavoro di Padova 1915-1924
37. Uscito nel marzo del<br />
1897 come settimanale<br />
del socialismo padovano,<br />
dal 20 dicembre 1919<br />
L'Eco dei lavoratori<br />
diviene anche organo<br />
della locale Camera del<br />
lavoro. Nella testata<br />
compare infatti il<br />
sottotitolo che ne<br />
qualifica il nuovo ruolo.<br />
Il foglio socialista e<br />
camerale rimarrà in vita<br />
fino al 30 ottobre 1926.<br />
36. L'Eco dei lavoratori 28 giugno 1919 e 12<br />
luglio 1919. La Camera del lavoro appare in fase<br />
di riorganizzazione. A fine giugno il socialista<br />
Gino Panebianco assume provvisoriamente la<br />
direzione. Pochi giorni dopo il consiglio generale<br />
delle leghe conferma l'assunzione - sia pure in<br />
veste temporanea - dello stesso Panebianco in<br />
qualità di segretario propagandista. Al suo<br />
fianco, come segretario provinciale, compare<br />
Armando Furian. Alla commissione per il<br />
calmiere istituita presso il Comune viene<br />
destinato Alessandro Candido, già molto attivo<br />
nella fase della riorganizzazione post-bellica.<br />
38. Schema di contratto agricolo della Federterra del marzo 1920. Nel periodo 1919-1921 la Federterra<br />
guida una serie di grandi lotte che vertono sull'aumento dei salari, sul collocamento sindacale,<br />
sull'imponibile di mano d'opera e sulla modifica dei patti colonici.<br />
Le origini della Camera del lavoro di Padova 1915-1924 17
39. Volantino dei<br />
dipendenti comunali<br />
del 10 aprile 1920.<br />
Nel corso del 1920 i<br />
conflitti sindacali si<br />
vanno facendo<br />
sempre più aspri,<br />
coinvolgendo tutte le<br />
categorie, fino al<br />
momento culminante<br />
dell'occupazione delle<br />
fabbriche che avverrà<br />
a fine estate.<br />
40. L'Eco dei lavoratori,<br />
1 maggio 1920. Nel<br />
contesto di lotte operaie<br />
e contadine che stanno<br />
ormai raggiungendo il<br />
culmine, il foglio<br />
socialista e camerale si<br />
richiama in modo<br />
esplicito all'esempio<br />
dell'Unione Sovietica,<br />
indicandolo come<br />
modello di riferimento.<br />
Nel comunicato della<br />
Camera del lavoro si<br />
giunge a formulare<br />
l'augurio che il Primo<br />
maggio di quell'anno<br />
"sia l'ultimo che si<br />
solennizza in regime<br />
borghese".<br />
41. A nome della<br />
Federterra, Armando<br />
Furian, il segretario<br />
generale, denuncia al<br />
prefetto lo sfratto di<br />
circa duemila bovai e<br />
salariati della provincia<br />
in occasione del<br />
tradizionale ed<br />
imminente giorno di San<br />
Martino (11 novembre).<br />
La dimensione del<br />
fenomeno, e la<br />
comunicazione da parte<br />
dell'Associazione agraria<br />
dell'intenzione di<br />
sostituire questi<br />
lavoratori con altri<br />
provenienti da fuori<br />
provincia, evidenzia<br />
l'asprezza dello scontro<br />
allora in atto.<br />
18 Le origini della Camera del lavoro di Padova 1915-1924
43. Primo rapporto del questore al prefetto sull'incendio della<br />
Camera del lavoro (6 aprile 1921). Da rilevare i consistenti dubbi<br />
avanzati dal funzionario sull'operato dei due carabinieri addetti alla<br />
sorveglianza della sede sindacale.<br />
42. Il Gazzettino, 7 aprile 1921. Il quotidiano<br />
riporta la notizia dell'incendio della Camera del<br />
lavoro avvenuto ad opera di un gruppo di fascisti.<br />
L'azione era stata preceduta da uno scontro tra<br />
gli operai della Cines (la fabbrica che sorgeva alla<br />
Stanga e che poi diverrà Snia Viscosa) e gli stessi<br />
fascisti.<br />
44. Nuova nota del questore al prefetto (6 aprile<br />
1921). Il funzionario comunica di avere appreso che la<br />
Camera del lavoro ha indetto uno sciopero generale di 24<br />
ore in risposta all'incendio della sede. Il fatto che egli<br />
abbia già provveduto a chiedere consistenti rinforzi<br />
dimostra che le violenze del giorno successivo erano<br />
largamente previste.<br />
Le origini della Camera del lavoro di Padova 1915-1924 19
45. L'eco dei lavoratori, 9 aprile 1921.<br />
Il settimanale socialista dà un<br />
resoconto dell'incendio della Camera<br />
del lavoro pressoché identico a quello<br />
fornito dal Gazzettino. Vi compare<br />
inoltre la notizia dei violenti scontri<br />
avvenuti il giorno successivo e del<br />
46. L'Eco dei lavoratori, 30 aprile 1921.<br />
Guido Raise, il segretario della<br />
Federazione dei lavoratori della<br />
terra, ricorda il recente incendio alla<br />
sede della Camera del lavoro e,<br />
anche in previsione delle imminenti<br />
elezioni politiche, invita braccianti e<br />
contadini alla resistenza contro le<br />
violenze fasciste che ormai dilagano<br />
nel paese. Da notare l'accenno<br />
all'impossibilità di effettuare<br />
un'efficace campagna elettorale.<br />
47. Rapporto del questore al prefetto<br />
dell'11 dicembre 1921. Dopo la<br />
nascita ufficiale del Partito<br />
comunista d'Italia, avvenuta a<br />
gennaio, si fanno sempre più aspri<br />
gli scontri tra la componente<br />
comunista e i socialisti all'interno<br />
delle organizzazioni del movimento<br />
operaio. Nel rapporto si evidenzia<br />
tale contrasto verificatosi anche nella<br />
20 Le origini della Camera del lavoro di Padova 1915-1924
48. Il Gazzettino, 31 dicembre 1921.<br />
Il quotidiano riporta la notizia di un<br />
nuovo attentato effettuato ai danni<br />
della Camera del lavoro. Pur<br />
essendo di entità inferiore a quello<br />
avvenuto nell'aprile dello stesso<br />
anno, il fatto è comunque un<br />
indicatore del clima di violenza<br />
oramai instaurato ai danni delle<br />
organizzazioni del movimento<br />
operaio.<br />
49. L'Eco dei lavoratori, 1 maggio 1922.<br />
Il settimanale riporta in prima<br />
pagina due articoli, rispettivamente<br />
di Dante Gallani e Giacomo<br />
Matteotti, dai quali traspare in<br />
modo evidente lo stato di estrema<br />
difficoltà e arretramento vissuto<br />
dalle organizzazioni operaie e<br />
contadine.<br />
50. L'Eco dei lavoratori, 1 maggio 1922.<br />
La Camera del lavoro di Padova, fin<br />
dalla sua origine, ha sempre<br />
riservato una notevole attenzione<br />
alle problematiche della scuola e<br />
della crescita culturale e<br />
professionale dei lavoratori e delle<br />
loro famiglie. Nel 1922, per<br />
iniziativa di Lina Merlin, allora<br />
giovane insegnante, viene istituito<br />
nei locali camerali un ricreatorio<br />
proletario domenicale per bambini.<br />
Le origini della Camera del lavoro di Padova 1915-1924 21
51. L'Eco dei lavoratori, 1 luglio 1922.<br />
Nel contesto di una situazione che si va<br />
facendo sempre più critica, il dibattito<br />
interno alla Camera del lavoro di Padova - e<br />
nel movimento operaio in generale - si fa<br />
decisamente aspro. Si confrontano posizioni<br />
a favore o contro la collaborazione con la<br />
parte più avanzata della borghesia. A<br />
Padova prevale nettamente un orientamento<br />
intransigente, in contrasto con la posizione<br />
assunta a livello nazionale dalla<br />
Confederazione generale del lavoro. L'ordine<br />
del giorno anticollaborazionista presentato<br />
da Diodà supera infatti largamente quello<br />
confederale sostenuto da Baldan; si<br />
astengono i comunisti. Come conseguenza<br />
giungono le dimissioni del segretario<br />
Armando Furian, schierato sulle posizioni<br />
della Confederazione.<br />
52. Il Gazzettino, 2 agosto 1922.<br />
A fine luglio del 1922 l'Alleanza<br />
del lavoro, un organismo che<br />
raccoglie in un unico fronte<br />
Cgdl, Unione sindacale italiana,<br />
Federazione dei portuali,<br />
Sindacato ferrovieri, Psi, Unione<br />
anarchica e Partito<br />
repubblicano, proclama uno<br />
sciopero generale di protesta per<br />
difendere la legalità. Allo<br />
sciopero segue un'offensiva<br />
fascista di grandi dimensioni che<br />
riduce ulteriormente la<br />
combattività delle organizzazioni<br />
operaie, preparando di<br />
fatto il terreno alla marcia su<br />
Roma che avverrà in ottobre.<br />
A Padova - come altrove - lo<br />
sciopero legalitario riesce solo<br />
parzialmente.<br />
53. Il Gazzettino, 4 agosto 1922.<br />
Dopo lo sciopero legalitario<br />
indetto dall'Alleanza del lavoro,<br />
si moltiplicano gli atti di<br />
violenza ai danni delle<br />
organizzazioni operaie e dei loro<br />
militanti. La stessa Camera del<br />
lavoro subisce una nuova<br />
devastazione. Dopo alcuni<br />
scontri avvenuti in occasione dei<br />
funerali del fascista Leonio<br />
Contro, un gruppo di fascisti si<br />
dirige verso la sede camerale,<br />
appiccando il fuoco.<br />
22 Le origini della Camera del lavoro di Padova 1915-1924
54. Il Gazzettino, 2 e 6 settembre 1922, 11 novembre 1922. Con la definitiva<br />
affermazione del fascismo, la Camera del lavoro di Padova si avvia alla chiusura<br />
della storica sede, prima con la richiesta di riconsegna dello stabile da parte delle<br />
autorità militari e poi con l'occupazione da parte di un gruppo di fascisti. La<br />
stessa attività sindacale proseguirà ancora per qualche tempo in modo sempre<br />
più stentato. La Cgdl nazionale, intanto, rimarrà formalmente in vita fino agli<br />
inizi del 1927 quando il consiglio direttivo ne decreterà lo scioglimento.<br />
Successivamente la sigla sopravviverà in due filoni distinti e spesso in polemica<br />
tra loro: in Italia, clandestinamente, ad opera di un gruppo di dirigenti di<br />
orientamento comunista; in Francia, ad opera del socialista Bruno Buozzi.<br />
55. L'Eco dei lavoratori,<br />
9 luglio 1924. Il<br />
settimanale<br />
socialista dedica la<br />
prima pagina a<br />
Giacomo<br />
Matteotti. Il foglio<br />
riuscirà a<br />
proseguire le<br />
pubblicazioni fino<br />
all'ottobre 1926,<br />
sempre<br />
mantenendo in<br />
testata<br />
l'indicazione<br />
"organo della<br />
Camera del<br />
lavoro".<br />
Le origini della Camera del lavoro di Padova 1915-1924 23
Stampato a cura della Camera del Lavoro CGIL di Padova<br />
febrbaio 2007