catalogo 2.qxd - Centro Studi Ettore Luccini

33. Rapporto del prefetto al Ministero
dell'Interno (aprile 1915). Il prefetto sottolinea
l'attiva opera di Luigi Boscardin
nell'organizzazione di leghe di miglioramento e
resistenza tra i lavoratori agricoli del
Montagnanese.
34. Rapporto del prefetto al Ministero dell'Interno datato giugno 1915. Con l'ingresso dell'Italia in
guerra, la Camera del lavoro s'impegna sempre più nei compiti dell'assistenza civile per attenuare i
disagi della popolazione. In campo socialista - anche a livello locale - si verifica l'allontanamento degli
interventisti. A Padova L'Eco dei lavoratori chiude i battenti, lanciando un ultimo appello contro la
guerra. Il rapporto del prefetto evidenzia la progressiva riduzione delle attività delle sezioni della
Camera del lavoro.
35. Rapporto del prefetto al Ministero
dell'Interno (22 maggio 1919). Il prefetto
comunica che la Camera del lavoro ha ripreso la
sua attività. La direzione è affidata ad una
commissione esecutiva provvisoria all'interno
della quale si trovano il tipografo Alessandro
Candido e il panettiere Giovanni Argentin, due
uomini di spicco dell'organizzazione. Alla prima
riunione del consiglio generale delle leghe
tenuta dopo la guerra Candido, in veste di
segretario, presenta una relazione sull'attività
svolta fino a quel momento. In realtà anche
durante il periodo bellico l'organizzazione non
aveva cessato del tutto la sua azione, pur
trasferendo la sede prima in piazza Cavour
(giugno 1915) e poi in via Battisti (ottobre
1916). Il rientro a via del Carmine avverrà nel
febbraio del 1920.
16 Le origini della Camera del lavoro di Padova 1915-1924