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La Valle del Giovenco si ferma a Morro d'Oro - serie d news

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30 DOMENICA<br />

1 aprile 2007<br />

SERIE D<br />

CALCIO<br />

SPORT<br />

Il derby abruzzese <strong>del</strong>la 29ª giornata <strong>del</strong> girone F.<br />

Ten<strong>si</strong>one alla fine tra le squadre, salta il saluto finale<br />

Decide un gol <strong>del</strong> capocannoniere Sparacio nella ripresa<br />

SE IL CENTRO<br />

<strong>La</strong> <strong>Valle</strong> <strong>del</strong> <strong>Giovenco</strong> <strong>si</strong> <strong>ferma</strong> a <strong>Morro</strong> d’Oro<br />

Sconfitta indolore per la capolista costretta alla resa dopo 23 risultati utili di fila<br />

MORRO D’ORO<br />

V. DEL GIOVENCO<br />

2<br />

1<br />

MORRO D’ORO: Gaudino, Marranconi,<br />

Marinelli, Di Nicola (34’<br />

st Mancuso), Germini, Mancini,<br />

Xhepa (30’ st Crisafulli), Villa,<br />

Sparacio, Pietrella, Costanzo<br />

(14’ st Castello). A disp: Di Ferdinando,<br />

Blaiotta, Mangiacasale,<br />

Bozzelli. Allenatore: Di Pietro.<br />

VALLE DEL GIOVENCO: Zaccagnini,<br />

Stroffolino, Guzzo (20’ st<br />

Pomponi), Ferreyra, Celli, Marinilli,<br />

Fusarelli, <strong>La</strong>boragine (20’<br />

st Berra), Arcamone, Sansone<br />

(34’ st Barrero), Pazzi. A disp:<br />

Maccari, Cristofari, Ciurlia, Perfetti.<br />

Allenatore: Cappellacci<br />

ARBITRO: Irrati di Pistoia.<br />

RETI: nel pt, 7’Costanzo e 41’Arcamone;<br />

nel st, 5’ Sparacio.<br />

NOTE: spettatori 300 circa con<br />

rappresentanza ospite. Angoli<br />

8-2 per la <strong>Valle</strong> <strong>del</strong> <strong>Giovenco</strong>.<br />

Ammoniti <strong>La</strong>boragine, Mancini,<br />

Marinelli, Guzzo.<br />

MORRO D’ORO. Lo scivolone<br />

è qua<strong>si</strong> indolore, ma la <strong>Valle</strong><br />

<strong>del</strong> <strong>Giovenco</strong> cade a <strong>Morro</strong><br />

d’Oro dopo una lunghis<strong>si</strong>ma<br />

striscia utile durata ben 23 domeniche.<br />

<strong>La</strong> sconfitta rimediata<br />

ieri, visto anche il grande<br />

vantaggio in clas<strong>si</strong>fica sulle<br />

concorrenti, ha una valenza<br />

solo statistica, ma lo stop<br />

non viene digerito <strong>del</strong> tutto<br />

dai mar<strong>si</strong>cani, visto anche il<br />

burrascoso dopo-partita. Appena<br />

dopo il fischio finale, infatti,<br />

in campo <strong>si</strong> accende una<br />

sorta di parapiglia che poi<br />

prosegue all’ingresso degli<br />

spogliatoi.<br />

<strong>La</strong> miccia è generata da<br />

uno scontro (forse un fallo)<br />

tra Crisafulli e Arcamone.<br />

<strong>La</strong> ten<strong>si</strong>one sale subito, e<br />

l’arbitro decide anche di non<br />

far effettuare nemmeno il rituale<br />

saluto a metà campo tra<br />

le due squadre. Il parapiglia,<br />

I complimenti alla Sant<br />

<strong>La</strong> vittoria al Verucchio<br />

VERUCCHIO<br />

SANTEGIDIESE<br />

2<br />

0<br />

VERUCCHIO: Pozzi, Ballarini,<br />

Baschetti, Carelli, Antonelli, Salvigni,<br />

Migliaccio (34’ st Narducci),<br />

Salafrica, Damato, <strong>La</strong>ngone<br />

(23’ st Roccati), Orlandi. A disp:<br />

Casadei, Della Motta, Cacace,<br />

Narducci, Cavalli, Paci. All: Papini.<br />

SANTEGIDIESE: Merletti, Ciccola,<br />

Imbriaco (44’ st Zanché), Casali<br />

D., Di Emidio, Schicchi, Aloi<strong>si</strong><br />

(38’ st Di Antonio), Damiano,<br />

Casali M., De Bernardinis (23’ st<br />

Rapino), Vespa. A disp: Spinelli,<br />

Grano<strong>si</strong>, Baldi, Marozzi. All: Piccioni.<br />

ARBITRO: Di Stefano di Alghero.<br />

RETI: 32’ st Damato, 36’ st Roccati.<br />

NOTE: spettatori 200 circa. Ammoniti<br />

Ballarini, Migliaccio, Salafrica,<br />

Di Emidio, Schicchi, De<br />

Bernardinis.<br />

VERUCCHIO. Sarà stato l’esordio<br />

di Mirco Papini in panchina<br />

a galvanizzare gli avversari,<br />

sarà stata la mole ingente<br />

di infortuni e squalifiche<br />

a penalizzare la Santagidiese,<br />

sarà stata la spossatezza<br />

<strong>del</strong>l’ultimo quarto d’ora a<br />

giocare un ruolo non indifferente,<br />

ma in ogni caso dalla<br />

sconfitta rimediata contro il<br />

Verucchio la formazione di<br />

Piccioni esce con in tasca alcuni<br />

spunti importanti. Anzitutto<br />

con la consapevolezza<br />

di essere una grande squadra,<br />

se di conferme c’era ancora<br />

bisogno, e poi con una<br />

voglia di riscatto davvero<br />

non indifferente. E se dopo<br />

un doppio pas<strong>si</strong>vo rimangono<br />

tanti elementi confortanti, c’è<br />

da stare tranquilli. L’inizio è<br />

spumeggiante <strong>si</strong>n dalle prime<br />

battute, per la <strong>del</strong>izia <strong>del</strong> pubblico<br />

presente sugli spalti: all’8’<br />

Orlandi intuisce un corridoio<br />

per Salafrica e gli regala<br />

un pallone dorato che, però,<br />

il giocatore di casa manda alto<br />

con un colpo di prima di <strong>si</strong>nistro.<br />

Il Verucchio reagisce<br />

e al 22’ potrebbe passare: as<strong>si</strong>st<br />

di Damato per Migliaccio<br />

che da due pas<strong>si</strong> sta per centrare<br />

il bersaglio, ma Merletti<br />

sbroglia tutto con una deviazione<br />

che strappa applau<strong>si</strong>.<br />

<strong>La</strong> Santagidiese, intanto, non<br />

ci pensa nemmeno per un attimo<br />

di far<strong>si</strong> schiacciare e al<br />

33’ Marco Casali elude la<br />

L’attaccante gialloverde Arcamone e, in alto, il portiere Zaccagnini<br />

guardia di Antonelli e lascia<br />

partire una rasoiata che accarezza<br />

il palo e va a morire fuori,<br />

in mezzo al rammarico di<br />

tutta la panchina. <strong>La</strong> ripresa<br />

non è vibrante come la prima<br />

frazione. Il nulla assoluto regna<br />

fino al 32’, quando Damato<br />

sfrutta alla perfezione un<br />

cross di Migliaccio e sblocca<br />

il punteggio a favore dei rosanero.<br />

<strong>La</strong> diga di Imbriaco e<br />

compagni, finora impeccabili,<br />

non regge più e al 36’ il Verucchio<br />

raddoppia con Roccati.<br />

Gli ospiti comunque non<br />

demordono, anzi reagiscono<br />

e al 45’ Damiano coglie in pieno<br />

la traversa. E’ troppo tardi,<br />

però, per portare altre in<strong>si</strong>die<br />

alla porta di un Pozzi che<br />

però, a conti fatti, ha tremato<br />

più di una volta nel corso dei<br />

novanta minuti.<br />

<strong>La</strong> sconfitta, comunque,<br />

non danneggia in alcun modo<br />

la Santagidiese: le dirette concorrenti<br />

per la lotta al secondo<br />

posto, infatti, sembrano esser<strong>si</strong><br />

messe d’accordo per<br />

non portare nessuna preoccupazione<br />

ai ragazzi di Piccioni.<br />

Fano, Avezzano e Real Montecchio<br />

hanno tutte pareggiato,<br />

mentre la Renato Curi Angolana<br />

ha perso.<br />

fortunatamente, <strong>si</strong> stempera<br />

con la stessa facilità con la<br />

quale era cominciato e tutto<br />

<strong>si</strong> chiude senza strascichi.<br />

Ten<strong>si</strong>oni di fine gara a parte,<br />

va detto che il <strong>Morro</strong> d’Oro<br />

anche ieri <strong>si</strong> è con<strong>ferma</strong>to<br />

complesso ammazzagrandi. Il<br />

team di Di Pietro, infatti, sembra<br />

trovare stimoli particolari<br />

per mostrare il suo valore<br />

solo con le formazioni d’alta<br />

clas<strong>si</strong>fica.<br />

Nella giornata in cui la Val-<br />

NEGLI SPOGLIATOI<br />

Cappellacci elogia gli avversari<br />

«Non hanno rubato nulla»<br />

MORRO D’ORO. <strong>La</strong> quiete dopo la tempesta. <strong>La</strong> baruffa<br />

nata appena dopo il fischio finale è solo un pallido ricordo.<br />

Il dopo gara di <strong>Morro</strong>-<strong>Valle</strong> <strong>del</strong> <strong>Giovenco</strong> è all’insegna <strong>del</strong>la<br />

tranquillità e lo dimostra il modo, cordiale, con il quale gli<br />

staff tecnici e dirigenziali <strong>del</strong>le due squadre dialogano all’ingresso<br />

degli spogliatoi. Sconfitti ma non certo <strong>del</strong>u<strong>si</strong>: è<br />

questo l’umore che <strong>si</strong> respira nel clan mar<strong>si</strong>cano.<br />

«A perdere non ci sta mai nessuno», spiega a fine gara il<br />

tecnico ospite Roberto Cappellacci, «e ci tenevamo a proseguire<br />

nella nostra <strong>serie</strong> utile. Il <strong>Morro</strong>, però, ha mostrato<br />

una grande voglia di far bene e credo che alla fine non abbia<br />

rubato nulla. Ho poco da rimproverare ai miei ragazzi:<br />

abbiamo gestito il match per larghi tratti ed offerto una prestazione<br />

che personalmente mi soddisfa. Paradossalmente,<br />

sono più contento oggi (ieri, ndc) che abbiamo perso l’imbattibilità<br />

che in altre occa<strong>si</strong>oni».<br />

le rimedia una sconfitta senza<br />

controidicazioni a fare la<br />

differenza sono soprattutto<br />

due elementi: le invenzioni<br />

dei <strong>si</strong>ngoli (almeno sul fronte<br />

morrese) e la grande attenzione<br />

tattica con la quale gli uomini<br />

di Di Pietro riescono a<br />

gestire un match complicatis<strong>si</strong>mo.<br />

Il successo, vitale per le<br />

quotazioni salvezza <strong>del</strong> <strong>Morro</strong>,<br />

prende forma grazie anche<br />

a due spunti personali<br />

<strong>La</strong> Maceratese e il Penne<br />

non riescono a superar<strong>si</strong><br />

MACERATESE<br />

PENNE<br />

0<br />

0<br />

MACERATESE: Tomba, De Cesaris,<br />

Mengoni, Mulinari, Benfatto<br />

(17’ st Romagnoli), Guzzini,<br />

Gay, Smerilli, Carradori (22’ st<br />

Fabbri), Mattoni (29’ st Ramadori),<br />

Monte<strong>si</strong>. A disp: Tartabini,<br />

Fusco, Foglini, Baiocco. All: Fusco.<br />

PENNE: Palena, Di Marco (25’ st<br />

Nardi), Safon, Piccolo, Stellato,<br />

Fulco, D’Ercole, Cognata, Nunziato,<br />

Contini, Del Gallo. A disp:<br />

Soccio, Antic, Carota, Francia,<br />

Palmarini, Sfamurri. All: Torti.<br />

ARBITRO: D’Ia<strong>si</strong>o di Bari.<br />

NOTE: spettatori 250 circa con<br />

rappresentanza ospite. Ammoniti<br />

De Cesaris, Di Marco, Fulco e<br />

Contini.<br />

MACERATA. <strong>La</strong> sfida <strong>del</strong>l’Helvia<br />

Recina non regala la<br />

sospirata vittoria al Penne impegnato<br />

nella lotta per evitare<br />

la retroces<strong>si</strong>one e, soprattutto,<br />

per provare a conquistare<br />

una degna po<strong>si</strong>zione<br />

per affrontare i play out nel<br />

migliore dei modi. Sul fronte<br />

opposto la Maceratese voleva<br />

i tre punti per allontanar<strong>si</strong><br />

prima pos<strong>si</strong>bile dalla scomoda<br />

po<strong>si</strong>zione di clas<strong>si</strong>fica an-<br />

che se indorata da tre punti<br />

ricevuti in settimana per i<br />

problemi di tesseramento di<br />

alcuni giocatori stranieri <strong>del</strong><br />

Riccione. Il Penne ha fatto la<br />

sua partita cogliendo un pari<br />

importante anche se modifica<br />

poco la sua clas<strong>si</strong>fica visti i risultati<br />

che sono maturati sui<br />

campi <strong>del</strong>le dirette interessate<br />

nella spietata lotta per non<br />

retrocedere. <strong>La</strong> Maceratese<br />

ha buttato alle ortiche, come<br />

ha detto a fine gara lo staff dirigenziale<br />

marchigiano, un-<br />

’occa<strong>si</strong>one d’oro per allontanar<strong>si</strong><br />

dai play-out. Il team di<br />

Fusco <strong>si</strong> è dovuto accontentare<br />

di un pari contro un Penne<br />

che ha giocato una buona gara<br />

anche se c’è da dire che i<br />

biancoros<strong>si</strong> padroni di casa<br />

hanno lottato nel primo tempo,<br />

mentre nella ripresa sono<br />

calati vistosamente subendo<br />

la spinta <strong>del</strong> Penne che ha costretto<br />

il portiere Tomba ad<br />

almeno tre difficilis<strong>si</strong>mi interventi.<br />

Da sottolineare, comunque,<br />

che la squadra marchigiana<br />

ha dovuto fare a meno<br />

di Cento, Matarangolo e Galli,<br />

squalificati, con il mister,<br />

Fusco, che <strong>si</strong> è accomodato in<br />

panchina puntando su Mulinari<br />

Benfatto e Carradori.<br />

che <strong>si</strong> rivelano determinanti.<br />

I biancoros<strong>si</strong>, che giocano<br />

con uno schieramento inedito<br />

ma funzionale (il solo Sparacio<br />

di punta con Pietrella alle<br />

spalle per compensare la<br />

contemporanea assenza <strong>del</strong>le<br />

torri Colella e De Falco), trovano<br />

il vantaggio in apertura.<br />

<strong>La</strong> rete di Costanzo è un<br />

piccolo capolavoro di tecnica<br />

e di controllo <strong>del</strong>la palla: il<br />

piccolo esterno scambia con<br />

Sparacio, fa una giravolta al<br />

limite e poi, dopo esser<strong>si</strong> scartato<br />

un paio di avversari, brucia<br />

Zaccagnini in uscita.<br />

L’immediato vantaggio mette<br />

il <strong>Morro</strong> nella condizione<br />

di attendere gli avversari che<br />

esercitano una costante supremazia<br />

territoriale, ma che<br />

ci mettono un po’ per aprire<br />

varchi nella difesa di casa.<br />

In questo lasso di tempo, il<br />

<strong>Morro</strong> confeziona altre due<br />

limpide palle gol: prima Pietrella<br />

manca di un nulla il<br />

bersaglio grosso, poi Villa di<br />

spalla centra la traversa.<br />

<strong>La</strong> <strong>Valle</strong>, annusato il pericolo,<br />

accorcia gli spazi e prova<br />

a stringere il <strong>Morro</strong> nella sua<br />

morsa fatta di possesso palla<br />

e verticalizzazioni. Il pari arriva<br />

in chiusura di primo tempo,<br />

con un destro dalla distanza<br />

di Arcamone che, poco dopo,<br />

<strong>si</strong> mangia anche il raddoppio.<br />

Dopo la pausa, però, il <strong>Morro</strong><br />

trova con un pizzico di fortuna<br />

il vantaggio: Costanzo rifinisce<br />

per Sparacio che dal<br />

fondo prova un traversone<br />

che invece <strong>si</strong> trasforma in un<br />

pallonetto imparabile, che lascia<br />

di stucco Zaccagnini.<br />

<strong>La</strong> reazione <strong>del</strong>la <strong>Valle</strong> al 42’,<br />

quando una sassata di testa<br />

di Arcamone, su azione d’angolo,<br />

timbra in pieno la traversa.<br />

Luca Zarroli<br />

<strong>La</strong> Rc Angolana a picco<br />

Il Centobuchi fa festa<br />

RC ANGOLANA<br />

CENTOBUCHI<br />

1<br />

2<br />

RC ANGOLANA: Fanti, D’Addazio,<br />

Zanetti, Costa, Mucciante,<br />

Fuschi, Pasqualone (43’ pt Manfrè),<br />

Baldi, Miani (15’ st Lezcano),<br />

De Filippis, Trotta (43’ pt<br />

Aloe). A dispo<strong>si</strong>zione: Bifulco,<br />

Coliandro, Belpizzo, Parmigiani.<br />

Allenatore: Gentilini.<br />

CENTOBUCHI: Ameltonis, Porcu,<br />

Cucco, Corradetti, Cameli,<br />

Simoni, Galli (45’ st Alessandrini),<br />

Cipolloni, Rosa, De Angelis<br />

(35’ st Cardinali), Iachini (27’ st<br />

Cesani). A dispo<strong>si</strong>zione: Spina,<br />

Del Moro, Capriotti, Adamoli. Allenatore:<br />

Marocchi.<br />

ARBITRO: Gavillucci di <strong>La</strong>tina.<br />

RETI: 25’ p.t. Rosa, 11’ s.t. Corradetti,<br />

29’ s.t. Fuschi.<br />

NOTE: ammoniti D’Addazio,<br />

Manfrè, Corradetti e Iachini.<br />

Espul<strong>si</strong>, al 7’ s.t., Baldi, e, al 13’<br />

s.t., Mucciante.<br />

CITTA’ SANT’ANGELO. Immeritata<br />

sconfitta interna <strong>del</strong>la<br />

Rc Angolana che ha giocato<br />

in inferiorità numerica per<br />

tutto il secondo tempo in virtù<br />

di due espul<strong>si</strong>oni: la prima<br />

al 7’ di Michele Baldi, su segnalazione<br />

<strong>del</strong> guardialinee<br />

per una presunta parola di<br />

Pergolese e Avezzano vanno in bianco<br />

Meglio i biancoverdi nonostante le assenze, portieri protagonisti<br />

PERGOLESE<br />

AVEZZANO<br />

PERGOLESE: Falcioni, Teodorani, Damiani<br />

(26’ st Capotondi), Iannitti, Mannelli, Morbiducci,<br />

Franchini (1’ st Nemo), Marcolini, Bellucci<br />

(1’ st Galdo), Rondina, Marchegiani. A<br />

disp: Di Tommaso, Bazurli, Ciniello, Tamenghi.<br />

All: Baldi.<br />

AVEZZANO: Colella, Curcio, Antonelli, Coppola,<br />

Paolacci, Ianni, Albertazzi, Bosso (34’<br />

st Di Fabio), Mancini (48’ st Galzarano), Bosco,<br />

Maniscalco (30’ st Zahoud). A disp: Catalani,<br />

Vento, Fe<strong>del</strong>e, Campobasso. All: Perri.<br />

ARBITRO: Colella di Perugia.<br />

NOTE: spettatori 200 circa. Giornata serena,<br />

terreno allentato. Espulso, al 40’ st, l’allenatore<br />

Baldi per proteste. Ammonito Zahoud.<br />

Angoli 6-3 per l’Avezzano.<br />

PERGOLA. Pergolese ed Avezzano<br />

hanno dato vita ad una gara piuttosto<br />

noiosa e avara di emozioni. Alla fine il ri-<br />

0<br />

0<br />

sultato ad occhiali rispecchia in pieno la<br />

qualità <strong>del</strong> gioco espresso dalle due squadre,<br />

forse più preoccupate di non perdere<br />

che di conquistare i tre punti. Una<br />

condotta parzialmente giustificabile almeno<br />

in casa Avezzano, con<strong>si</strong>derate le<br />

assenze pesanti che falcidiavano la formazione<br />

di Perri, costretto a rinunciare<br />

a diver<strong>si</strong> elementi (Gamba, Rotondi, Fuoco<br />

e Fuakuputu). Forse a dover recriminare<br />

di più sul risultato è proprio l’Avezzano<br />

che, in virtù di un miglior possesso<br />

palla e di una ripresa giocata con più<br />

convinzione, avrebbe anche potuto conquistare<br />

tutta la posta in palio. Di mezzo<br />

però ci <strong>si</strong> è messo un Falcioni in giornata<br />

di grazia che ha salvato i propri compagni<br />

dagli assalti degli avanti biancoverdi.<br />

<strong>La</strong> Pergolese, invece, ha dato l’impres<strong>si</strong>one<br />

di voler rischiare il meno pos<strong>si</strong>bile<br />

per concentrar<strong>si</strong> al meglio sulla<br />

pros<strong>si</strong>ma sfida salvezza in trasferta contro<br />

il Cattolica. <strong>La</strong> partita <strong>si</strong> apre con l’Avezzano<br />

in attacco, ma al 4’ Bosso (tra i<br />

migliori in campo in<strong>si</strong>eme al compagno<br />

di reparto Bosco) non approfitta di un<br />

rimpallo favorevole in area marchigiana.<br />

Sul piano <strong>del</strong> ritmo la ripresa <strong>si</strong> gioca<br />

sulla stessa falsa riga <strong>del</strong> primo tempo,<br />

con gli ospiti molto più intraprendenti<br />

in zona d’attacco. Al 21’ è Falcioni con<br />

una prodezza a salvare il risultato su un<br />

colpo di testa di Bosso servito da Bosco.<br />

Al 40’ c’è un’occa<strong>si</strong>one per la Pergolese<br />

con Rondina: il giovane portiere Colella<br />

(classe ’90) para ma non trattiene e il pallone<br />

scivola verso la porta con lo stesso<br />

Colella che lo riagguanta in extremis prima<br />

che varchi la linea di porta. Dentro o<br />

fuori? L’impres<strong>si</strong>one è che la sfera non<br />

<strong>si</strong>a entrata ma l’allenatore di casa protesta<br />

vivacemente e viene espulso dall’arbitro.<br />

L’ultima azione degna di nota è<br />

per l’Avezzano: al primo minuto di recupero<br />

c’è un calcio piazzato di Coppola da<br />

circa 20 metri, il pallone schizza pericolosamente<br />

davanti a Falcioni che è comunque<br />

bravis<strong>si</strong>mo a deviarlo in corner.<br />

troppo nei confronti <strong>del</strong>lo<br />

stesso, e di Tiziano Mucciante<br />

per un veniale fallo nella<br />

sua area. E per l’incerto arbitro<br />

Gavillucci di <strong>La</strong>tina, in<br />

giornata decisamente negativa,<br />

deci<strong>si</strong>one irrevocabile e<br />

gara compromessa per una<br />

Rc Angolana che, per quello<br />

che ha fatto vedere nel corso<br />

<strong>del</strong> primo tempo e nel finale,<br />

avrebbe meritato almeno il<br />

pareggio. I ragazzi di Augusto<br />

Gentilini, concentrati e voglio<strong>si</strong><br />

di cancellare la debacle<br />

di Cagli, hanno giocato un<br />

buon primo tempo, ben mes<strong>si</strong><br />

in campo e mai in affanno<br />

tranne qualche interessante<br />

ripartenza degli ospiti. Hanno<br />

avuto, comunque, sempre<br />

il pallino <strong>del</strong> gioco in mano<br />

con interessanti trame offen<strong>si</strong>ve<br />

orchestrate da un superlativo<br />

De Filippis. Per il Centobuchi<br />

minimo sforzo mas<strong>si</strong>mo<br />

risultato e festa grande a<br />

fine partita per l’importante<br />

vittoria ottenuta. Sono tre<br />

punti di platino in chiave salvezza,<br />

ottenuti con il contributo<br />

<strong>del</strong>la dea bendata, ma<br />

anche per il grande impegno<br />

mostrato nel contenere gli assalti<br />

dei locali e per ripartire<br />

con personalità: con un gioco<br />

lineare e concreto, sfruttando<br />

al meglio le capacità tecniche<br />

dei vari De Angelis e Rosa su<br />

tutti. <strong>La</strong> cronaca <strong>si</strong> apre con<br />

un tiro al 18’ di Iachini finito<br />

di poco alto. Netto il predominio<br />

dei locali, ma a passare in<br />

vantaggio, inaspettatamente,<br />

sono gli ospiti con un’azione<br />

da manuale finalizzata con<br />

un gran colpo di testa da Rosa<br />

al 25’. Non <strong>si</strong> fa attendere<br />

la risposta <strong>del</strong>la Rc Angolana,<br />

ma ci provano, rispettivamente,<br />

Baldi e De Filippis:<br />

bravo l’estremo ospite in entrambi<br />

i ca<strong>si</strong>. Nella ripresa il<br />

Centobuchi, avvantaggiato<br />

dalla doppia espul<strong>si</strong>one, raddoppia<br />

e cerca di amministrare<br />

le operazioni con diligenza<br />

tattica, mentre la Rc Angolana<br />

con orgoglio <strong>si</strong> butta in<br />

avanti realizzando il gol <strong>del</strong>la<br />

speranza con Fuschi, abile a<br />

ribattere in rete una punizione<br />

di Manfrè finita sulla traversa.<br />

Il pre<strong>si</strong>dente nerazzurro<br />

Gabriele Di Cristofaro a fine<br />

gara: «Siamo qui a parlare<br />

di una sconfitta decisa ancora<br />

una volta per via di errori<br />

<strong>del</strong>la terna arbitrale».<br />

Tiziano <strong>La</strong>uducci


DOMENICA 1 APRILE 2007 il Resto <strong>del</strong> Carlino SERIE D XXVII<br />

Grottammare fa festa<br />

Fane<strong>si</strong> e Traini mettono al tappeto una brutta Sangiustese<br />

2-0<br />

GROTTAMMARE: Domanico 7, Iampieri<br />

6, Manni 6, Del Moro 6,5, Pulcini 6,<br />

Traini 7,5, Gasparroni 7, Ionni 6,5, Fane<strong>si</strong><br />

(44’ st Oddi) 7, Napolano 7 (38’ <strong>La</strong>ino),<br />

Costanzo 6,5 (33’ st Vergari). A disp.<br />

Di Salvatore, Oddi, Vergari, Marcatili,<br />

Pasquini, Puglia, <strong>La</strong>ino. All. Amaolo<br />

SANGIUSTESE: Luciani 6, Spina 5,5,<br />

Fermani 6, Carboni 5, Arcolai 5,5, Tartarelli<br />

6 (1’ st Mancinelli), Carlini 6 (11’<br />

st Ledda), Vitali 6, Ba<strong>si</strong>lico 5,5, Da Col<br />

(33’ st Riganò) 6,5, Del Papa 5. A disp.<br />

Marziali, Magallanes, Mancinelli, Di<br />

Stani, Carelli, Ledda, Riganò. All. Malloni<br />

Arbitro: Volpetti di Roma 5.<br />

Reti: 12’ pt Fane<strong>si</strong>, 3’ st Traini.<br />

Note: giornata di sole, un centinaio di tifo<strong>si</strong>.<br />

Ammoniti: Fane<strong>si</strong>, Ionni, Del Papa,<br />

Domanico.<br />

— GROTTAMMARE —<br />

NEL DERBY marchigiano è il<br />

0-1<br />

RICCIONE: Ballestri 6, Ezzarouali 6,5,<br />

Bendoni 6, Muccini 6,5, Fornasari 6 (31’<br />

st Zoli n.g.), Melchiorre 5,5, <strong>La</strong>nge 6<br />

(21’ st Garcia 5), Ripanti 5, Croce 5,5,<br />

Cardini 6,5, Beha 6 (16' st Di Pietro 6).<br />

All. Piccioni.<br />

CAGLIESE: De Juliis 6,5, Tagliatesta 6,<br />

Santi 6,5, Santinelli 6, Fenucci 6, Pucci 6<br />

(22' st Carpineti 6), Bu<strong>si</strong>ni 6 (1' st Luchetti<br />

6,5), Bellocchi 7, Pagliardini 6,5<br />

(44' st Pagliari n.g.), Bellagamba 6, Pro<strong>si</strong>a<br />

6. All. Simoncelli.<br />

Arbitro: Di Bello di Brindi<strong>si</strong>.<br />

Rete: 47’ st Santi.<br />

Note: ammonito Pro<strong>si</strong>a; angoli 4a2per<br />

la Cagliese.<br />

— RICCIONE —<br />

QUANDO ormai <strong>si</strong> poteva pensare<br />

al pareggio come ad un risultato<br />

inevitabile, improvvisamente<br />

ed a tempo scaduto arriva la vittoria<br />

<strong>del</strong>la Cagliese grazie alla rete<br />

decisamente insperata di Cristian<br />

Santi, non nuovo a certe prodezze<br />

(il difensore ex Vis è al terzo centro<br />

stagionale). Una vittoria che ripaga<br />

forse oltremisura la Cagliese,<br />

autrice di una prestazione decisamente<br />

sottotono. <strong>La</strong> formazione<br />

di Simoncelli per lunghi tratti di<br />

partita ha subìto il gioco dei padroni<br />

di casa, specialmente nella<br />

parte iniziale <strong>del</strong>la gara, riuscendo<br />

raramente a confezionare <strong>si</strong>tuazioni<br />

di pericolo per la porta riccionese.<br />

Sull'altro fronte, il Riccione<br />

ha cercato di fare il risultato,<br />

creando almeno un paio di occa<strong>si</strong>oni<br />

da rete davvero favorevoli<br />

ma alla distanza, i padroni di casa<br />

sono calati fi<strong>si</strong>camente e probabilmente<br />

mentalmente lasciando<br />

spazio, proprio nel finale, alla Cagliese.<br />

PASSANDO alla cronaca, il biglietto<br />

da vi<strong>si</strong>ta <strong>del</strong> Riccione è<br />

stampato subito da Cardini il cui<br />

forte tiro scalda le mani <strong>del</strong>l'attento<br />

De Juliis che respinge. <strong>La</strong> parti-<br />

29ª GIORNATA<br />

Grottammare a spuntarla sulla<br />

Sangiustese. A firmare la vittoria<br />

sono Fane<strong>si</strong> e Traini, impeccabili.<br />

L’ex fra le fila <strong>del</strong>la Sangiustese<br />

è Carboni ma nulla può contro i<br />

protagonisti <strong>del</strong> Grottammare.<br />

Eppure nei primi minuti di gioco<br />

è la Sangiustese ad avere la prima<br />

occa<strong>si</strong>one con Ba<strong>si</strong>lico che però<br />

conclude alto. Subito al 12’ la risposta<br />

<strong>del</strong> Grottammare. Su<br />

un’azione di Napolano sulla fascia<br />

<strong>si</strong>nistra, dribbling a rientrare,<br />

cross per la testa di Fane<strong>si</strong> che<br />

svetta sulla difesa avversaria: 1 a<br />

0. Si mette ancora in evidenza il<br />

team di Amaolo con Traini, che<br />

al 15’ tira alto. Dall’angolo ci prova<br />

ancora Gasparroni, ma niente<br />

da fare dopo un batti e ribatti in<br />

area. Nelle fila <strong>del</strong>la Sangiustese<br />

prova a mettere una pezza Da<br />

ta stenta però a decollare. Il Riccione<br />

spinge alla ricerca di spazi<br />

mentre la Cagliese non sembra essere<br />

in una giornata di particolare<br />

vena lasciando troppo spesso spazi<br />

ed iniziativa ai romagnoli. Poco<br />

prima <strong>del</strong>la mezz'ora di gioco è<br />

<strong>La</strong>nge a cercare la porta ma il tiro,<br />

teso, <strong>si</strong> alza sulla traversa e poi<br />

la stessa sorte è per il tiro di Cardini,<br />

scagliato da lontano. Finalmente<br />

<strong>si</strong> fà vedere anche la Cagliese<br />

e il diagonale di Pucci su as<strong>si</strong>st<br />

di Pro<strong>si</strong>a attraversa tutta l'area riccionese<br />

per spegner<strong>si</strong> fuori. Sul finire<br />

<strong>del</strong> primo tempo una doppia<br />

conclu<strong>si</strong>one di Croce non ha gli effetti<br />

sperati dai romagnoli.<br />

AL RIENTRO in campo l'aspetto<br />

<strong>del</strong>la gara non muta particolarmente;<br />

Riccione in avanti senza<br />

pungere più di tanto e Cagliese<br />

che mai arriva al tiro veramente<br />

pericoloso verso la porta dei romagnoli.<br />

Al 60' la migliore occa<strong>si</strong>one<br />

per i padroni di casa. Cardini trova<br />

uno spiraglio perfetto in area e<br />

porge in verticale per Croce. Il giovane<br />

centravanti <strong>si</strong> ritrova tutto<br />

solo davanti a De Juliis ma non<br />

trova di meglio che tirare sul corpo<br />

<strong>del</strong> portiere. Il Riccione, forse<br />

stanco, rallenta il gioco ed arretra<br />

il suo baricentro. <strong>La</strong> Cagliese ha<br />

finalmente l'opportunità di far<strong>si</strong><br />

vedere con più deci<strong>si</strong>one in avanti.<br />

Al 90’ infatti, Pro<strong>si</strong>a cerca la<br />

porta con una conclu<strong>si</strong>one che obbliga<br />

Ballestri agli straordinari e<br />

immediatamente dopo ancora il<br />

portiere è costretto all'uscita in anticipo<br />

su Fenucci, deviando in angolo<br />

la sfera. E' sullo stesso calcio<br />

d'angolo nasce l'opportunità vittoria<br />

per la Cagliese. Al 92' la testa<br />

di Santi spunta su tutti e mette in<br />

rete regalando tre punti e vittoria<br />

alla Cagliese.<br />

Angelo Della Biancia<br />

Col, che cerca Carlini ma non lo<br />

trova. Soltanto al 33’ arriva la<br />

ghiotta occa<strong>si</strong>one <strong>del</strong> pareggio<br />

per la Sangiustese. Ba<strong>si</strong>lico gira<br />

in porta da calcio d’angolo, ma<br />

Domanico sfodera un’ ottima parata.<br />

Ancora Gasparroni pericoloso<br />

al 42’, ma il suo tiro è a lato.<br />

Nella ripresa mister Malloni sostituisce<br />

Tartarelli con Mancinelli<br />

nella speranza di migliorare le cose<br />

in campo. Ma, al contrario, la<br />

<strong>si</strong>tuazione peggiora perché a tre<br />

minuti dall’inizio <strong>del</strong> secondo<br />

tempo è ancora Napolano a proporre<br />

l’as<strong>si</strong>st a Traini che non sbaglia.<br />

Di lì in poi il Grottammare<br />

<strong>si</strong> rilassa. <strong>La</strong> Sangiustese non <strong>si</strong> arrende<br />

e prova render<strong>si</strong> pericolosa<br />

prima con Vitali e subito dopo<br />

con Ba<strong>si</strong>lico. E’ Da Col il più reattivo<br />

in campo ma al 20’ Malloni<br />

lo manda sotto la doccia e lo sostituisce<br />

con Riganò. Al 26’ cross di<br />

Costanzo per Fane<strong>si</strong> che manca la<br />

doppietta di un soffio. Quattro i<br />

minuti di recupero. Finisce 2 a 0<br />

per la formazione di casa che sale<br />

a 39 punti raggiungendo proprio<br />

la Sangiustese. Escono fra gli applau<strong>si</strong><br />

i biancazzurri mentre Fane<strong>si</strong><br />

può festeggiare il suo nono gol,<br />

nonostante l’ingiusta ammonizione<br />

per aver protestato per uno<br />

schiaffo di Carboni ai danni di<br />

Ionni. Il Grottammare torna alla<br />

vittoria al ‘Comunale’ e con gli ultimi<br />

sei punti conquistati fra la<br />

trasferta di Cattolica e la partita di<br />

ieri può mettere la parola fine alla<br />

cri<strong>si</strong> degli ultimi tempi. A fine<br />

partita <strong>si</strong> infuria, invece, con i<br />

suoi, il patron <strong>del</strong>la Sangiustese.<br />

Sabrina Vinciguerra<br />

I COMMENTI<br />

Amaolo:<br />

cri<strong>si</strong> finita<br />

«<strong>La</strong> dedica di questa vittoria<br />

va alla società che non ci ha<br />

messo pres<strong>si</strong>one addosso più<br />

di quanta ne aves<strong>si</strong>mo già<br />

nello spogliatoio». Così, mister<br />

Amaolo ringrazia a fine<br />

gara la società che non ha fatto<br />

mai mancare il suo appoggio<br />

per poter lavorare con<br />

tranquillità. «Questi tre punti<br />

— dichiara — servono a dare<br />

continuità al risultato ottenuto<br />

a Cattolica. Non era<br />

una partita facile. Speriamo<br />

di continuare così». Dall’altra<br />

parte mister Malloni non<br />

<strong>si</strong> spiega un cambiamento <strong>si</strong>mile<br />

in soli cinque giorni<br />

dall’ultimo successo. «<strong>La</strong> più<br />

brutta Sangiustese di questo<br />

campionato — af<strong>ferma</strong> —,<br />

<strong>si</strong>amo stati lenti, impreci<strong>si</strong> e<br />

impacciati».<br />

s. v.<br />

VIAGGI FELICI SANTI TROVA IL GOL DA TRE PUNTI NEI MINUTI DI RECUPERO. ROSA E CORRADETTI AFFOSSANO L’ANGOLANA<br />

Cagliese all’ultimo respiro, Centobuchi alla grande<br />

Ma Simoncelli<br />

non <strong>si</strong> esalta<br />

— RICCIONE —<br />

ANGELO Simoncelli non è<br />

particolarmente soddisfatto<br />

<strong>del</strong>la prestazione: «Il Riccione<br />

è partito forte, ha giocato<br />

bene e ci ha messo in difficoltà.<br />

Poi alla fine ha perso brillantezza<br />

e noi <strong>si</strong>amo venuti<br />

fuori». Una vittoria che permette<br />

alla Cagliese di allontanar<strong>si</strong><br />

dalle zone pericolose.<br />

«Abbiamo fatto un importante<br />

passo avanti, il rischio era<br />

di trovar<strong>si</strong> invischiati nella zona<br />

playout. Ad un certo punto<br />

<strong>del</strong>la gara anche il pareggio<br />

poteva essere con<strong>si</strong>derato po<strong>si</strong>tivo<br />

poi è arrivata la rete di<br />

Santi e le cose sono andate<br />

meglio <strong>del</strong> previsto».<br />

Marocchi:<br />

carattere super<br />

L’allenatore Marocchi dopo<br />

la vittoria spiega così la<br />

sofferenza <strong>del</strong> secondo<br />

tempo: «Mi piacerebbe<br />

commentare solo il primo<br />

tempo, infatti, reputo che la<br />

mia squadra nella prima<br />

frazione abbia dimostrato di<br />

saper tenere il campo, al<br />

cospetto di un’Angolana che<br />

con<strong>si</strong>dero una <strong>del</strong>le migliori<br />

squadre <strong>del</strong> girone, composta<br />

da giocatori importanti. I<br />

miei ragazzi hanno disputato<br />

45 minuti con grande<br />

personalità sotto tutti i punti<br />

di vista — dice Marocchi —<br />

e chiuso in vantaggio<br />

meritatamente».<br />

1-2<br />

ANGOLANA: Fanti 6, D’addazio<br />

6, Zanetti 6, Costa 5, Mucciante 5,<br />

Fuschi 6,5, Pasqualone 5 (44’ Manfrè<br />

5), Baldi 5, Miani 5 (15’ st Lezcano),<br />

De Filippis 6, Trotta 5 (44’ Aloe<br />

5). A disp.: Bifulco, Cogliandro, Del<br />

Pizzo, Parmigiani. All. Gentilizi.<br />

CENTOBUCHI: Ameltonis 6, Porcu<br />

6,5, Cucco 6,5, Corradetti 7, Cameli<br />

7, Simoni 6,5 (45’ st Alessandrini),<br />

Cipollini 6, Rosa 7,5, De Angelis<br />

(35’ st Cardinali), Iachini (27’ st Cesari<br />

6). A disp: Spina, Del Moro, Capriotti,<br />

Adamoli. All. Marocchi<br />

Arbitro: Gavilucci di <strong>La</strong>tina 5.<br />

Note: ammoniti Corradetti, Cipolloni,<br />

Miani, Baldi, Iachini, Manfrè;<br />

espul<strong>si</strong> Baldi e Mucciante.<br />

Reti: 26’ Rosa, 11’ st Corradetti, 28’<br />

st Fuschi. — CITTA’ SANT’ANGELO —<br />

I LOCALI PARTONO con la<br />

voglia di riscattare la brutta sconfitta<br />

patita sul campo <strong>del</strong>la Cagliese,<br />

il Centobuchi <strong>si</strong> presenta<br />

con la solita fame di punti e con<br />

la speranza di portarne a casa almeno<br />

uno, infatti gioca con una<br />

sola punta ed un folto centrocampo<br />

a protezione <strong>del</strong>l’esperta difesa.<br />

<strong>La</strong> prima frazione di gioco <strong>si</strong><br />

apre con<strong>ferma</strong>ndo le premesse,<br />

con un Centobuchi abbottonato<br />

che lascia al solo Rosa il compito<br />

di impen<strong>si</strong>erire la difesa di casa,<br />

supportato dagli esterni di centrocampo,<br />

veloci nelle ripartenze.<br />

Nei primi dieci minuti i biancazzurri<br />

mostrano una certa grinta<br />

e subiscono subito due ammonizioni.<br />

Al 15’ la prima occa<strong>si</strong>one<br />

per i nerazzurri di casa, con<br />

un’azione confusa risolta dall’arbitro<br />

che fischia un fuorigioco a<br />

De Filippis, apparso piuttosto<br />

dubbio. Al 26’ il Centobuchi pas-<br />

sa in vantaggio. Azione orchestrata<br />

da Iachini, che apre sulla<br />

destra per Simoni, il quale alza la<br />

testa e sco<strong>del</strong>la al centro un perfetto<br />

as<strong>si</strong>st per Rosa, che di testa<br />

batte inesorabilmente Fanti per<br />

un vantaggio che appare comunque<br />

meritato.<br />

SUBÌTO IL GOL, l’Angolana<br />

<strong>si</strong> butta in avanti e dopo due minuti<br />

ha una doppia opportunità,<br />

ma il portiere Ameltonis dimostra<br />

<strong>si</strong>curezza e sventa la minaccia.<br />

Al 38’ la grande occa<strong>si</strong>one<br />

<strong>del</strong>l’ Angolana, ma il numero<br />

uno marchigiano sbarra la porta<br />

a De Filippis imbeccato da Trotta.<br />

I marchigiani chiudono il primo<br />

tempo in attacco e legittimano<br />

il vantaggio ottenuto in precedenza.<br />

<strong>La</strong> ripresa <strong>si</strong> apre con<br />

l’espul<strong>si</strong>one di Baldi al 7’ il quale<br />

consegna un vantaggio numerico<br />

ai biancazzurri, che indispettisce<br />

gli angolani. Dopo quattro<br />

minuti il Centobuchi raddoppia<br />

con un gol al volo di Corradetti<br />

su perfetto as<strong>si</strong>st di Simoni, sugli<br />

sviluppi di un angolo. Il doppio<br />

svantaggio mette ko i padroni di<br />

casa che perdono Mucciante<br />

espulso per un calcio a gioco fermo<br />

a Rosa. In undici contro nove<br />

ed in vantaggio di due reti, gli<br />

ospiti <strong>si</strong> rilassano e subiscono il<br />

gol, con Fuschi che ribadisce in<br />

rete dopo la traversa su punizione<br />

di De Filippis: <strong>si</strong>amo al 73’.<br />

L’Angolana ci crede ma non riesce<br />

a pareggiare e così i ragazzi di<br />

Marocchi conquistano tre punti<br />

meritati, che danno morale per<br />

cercare di tirar<strong>si</strong> fuori dalla zona<br />

calda <strong>del</strong>la clas<strong>si</strong>fica. Per i ragazzi<br />

di Gentilini arriva il preoccupante<br />

secondo stop consecutivo.


DOMENICA 1 APRILE 2007 il Resto <strong>del</strong> Carlino SERIE D XXV<br />

29ª GIORNATA<br />

Fano resuscita il Cattolica<br />

I granata preda <strong>del</strong>la foga, trafitti e costretti a inseguire<br />

1-1<br />

FANO: Novembre 6, Gentili 6,<br />

Cremaschini 6 (36’ Cinotti ng), Puglia<br />

6,5, Santini 6, Mucciarelli 6,<br />

Mariotti 6,5, Sabbatini 6,5, Marinelli<br />

6 (21’ st Marcucci ng), Coppari<br />

6 (21’ st Florio 6,5), Marolda 7. A<br />

disp. Allegrini, Ghergo, Omiccioli,<br />

Amaranti. All. Magrini.<br />

CATTOLICA: Grisogani 8, Spatola<br />

6, Bartoli 6, Mazzoli 6,5, Lopetuso<br />

7,5, Bevilacqua 6,5 (31’ st Agostino<br />

ng), Quinto 6, Polzonetti 6 (8’ st<br />

Urbinati 5,5), donzelli 6,5, Pepe<br />

Espo<strong>si</strong>to 6 (10’ st Casolla 5,5), Brighi<br />

6,5. A disp. Provenzani, Rotondi,<br />

Iachini, Gamboni. All. Martinelli<br />

Arbitro: Giovanna Farinelli di Tivoli<br />

7,5.<br />

Reti: 26’ st Brighi, 31’ st Marolda.<br />

Note: terreno pesante, spettatori<br />

800, incasso 2.809 euro. Ammoniti:<br />

Spatola, Puglia, Casolla, Mucciarelli.<br />

Infortunio a Mazzoli al 31'<br />

st (uscito in barella); angoli 3-5, recupero<br />

2’ + 5’.<br />

— FANO —<br />

I L<br />

FANO <strong>si</strong> morde le mani<br />

per aver buttato via un'occa<strong>si</strong>one<br />

d'oro per involar<strong>si</strong> solitario<br />

al secondo posto. Il Cattolica<br />

gioca la partita <strong>del</strong>la vita sull'<br />

orlo <strong>del</strong>la matematica retroces<strong>si</strong>one.<br />

Ne esce un pareggio che<br />

non serve a nessuno. I granata<br />

non sono riusciti a domare in<br />

97' la re<strong>si</strong>stenza dei romagnoli;<br />

anzi hanno dovuto rincorrerli<br />

col fiatone, dopo il colpo a sorpresa<br />

<strong>del</strong>l’opportunista Brighi.<br />

E c'è voluta l'astuzia di Marolda<br />

per riagguantare il pari. Tre legni,<br />

di cui uno di Marolda clamoroso,<br />

ed un pizzico di fortuna<br />

(l'ex Grisogani para tutto) salvano<br />

il Cattolica. Il Fano (con-<br />

Coppari e Gentili sulle fasce,<br />

Sabbatini e Puglia al centro, Ma-<br />

0-0<br />

PERGOLESE: Falcioni 6, Tedoorani<br />

6, Damiani 5,5 (25’ st Capotondi<br />

ng), Iannitti 6,5, Mannelli<br />

6,5, Morbiducci 6,5, Franchini 6<br />

(1’ st Nemo 5,5), Marcolini 6, Bellucci<br />

5,5 (1’ st Galdo 6), Rondina<br />

6, Marchegiani 6. A disp.: Di Tomaso,<br />

Bazurli, Ciniello, Tamenghi.<br />

All.: Baldi.<br />

AVEZZANO: Colella 5,5, Curcio<br />

5,5, Antonelli 6, Coppola 6, Paolucci<br />

6, Ianni 6,5, Albertazzi 6,5, Bosso<br />

5,5 (34’ st Di Fabio ng), Mancini<br />

6 (49’ st Galzarano), Bosco 5,5,<br />

Maniscalco 5 (30’ st Zahoud ng).<br />

A disp.: Casadei, Baschetti, Narducci,<br />

Cacace. All.: Piraccini.<br />

Arbitro: Colella di Perugia 5,5.<br />

Note: spettatori 250; angoli 3-6;<br />

terreno pesante; espulso 39’ st l’allenatore<br />

<strong>del</strong>la Pergolese Baldi per<br />

proteste. Ammoniti: Bellucci, Curcio,<br />

Maniscalco, Zahoud; recupero:<br />

1’ + 5’.<br />

— PERGOLA —<br />

Il gol <strong>del</strong> pareggio<br />

firmato da<br />

Tommaso Marolda<br />

riotti a svariare per le punte Marinelli<br />

e Marolda) ha giocato bene<br />

per oltre un tempo, prima di<br />

andare in affanno, peccando in<br />

preci<strong>si</strong>one in fase conclu<strong>si</strong>va.<br />

L'identico 4-4-2 <strong>del</strong> Cattolica<br />

prevedeva Bevi-<br />

lacqua regista<br />

centrale con Polzonetti<br />

e Quinto<br />

ai fianchi, Donzelli<br />

davanti affiancato<br />

a Pepe<br />

Espo<strong>si</strong>to, Brighi<br />

a far da pendolo,<br />

Lopetuso insuperabile dietro<br />

con Mazzoli ottima spalla.<br />

AL 1' QUINTO dal limite impegna<br />

Novembre, al 7' Grisogani<br />

devia un tiro di Puglia, al 10'<br />

Sabbatini sfiora il palo e al 12'<br />

LA PERGOLESE allunga<br />

la striscia di risultati<br />

po<strong>si</strong>tivi ma il pareggio<br />

con l’Avezzano sa tanto di occa<strong>si</strong>one<br />

mancata. Gli abruzze<strong>si</strong>,<br />

infatti, sono saliti a Pergola in<br />

formazione rimaneggiata dando<br />

l’impres<strong>si</strong>one di accontentar<strong>si</strong><br />

di un punto. Ne è scaturita<br />

una partita noiosa con il gioco<br />

spezzettato, la palla qua<strong>si</strong> mai a<br />

terra e difese che hanno avuto<br />

la meglio sui pacchetti avanzati.<br />

In campo formazioni speculari<br />

(4-4-2). Rispetto al blitz di<br />

Montecchio mister Baldi recupera<br />

Damiani ma perde Pinazza<br />

per infortunio. In avanti ancora<br />

fiducia alla coppia Bellucci-Rondina.<br />

Avezzano in emergenza<br />

con Gamba e Daniele Ianni<br />

squalificati, Fucili ed il bomber<br />

Fuakuputu ancora fuori per<br />

infortunio. Privo dei primi due<br />

portieri, mister Elio Perri schiera<br />

il baby Colella fra i pali affi-<br />

SCIUPONI<br />

Brighi in contropiede,<br />

pareggio di Marolda<br />

Nel conto anche tre<br />

pali e tante occa<strong>si</strong>oni<br />

Grisogani neutralizza Mariotti.<br />

Al 16' brivido con Novembre<br />

che sbaglia la presa. Un 1’ dopo<br />

ancora Cattolica: Donzelli fallisce<br />

la deviazione su as<strong>si</strong>st di testa<br />

di Pepe Espo<strong>si</strong>to. Il Fano sale<br />

di tono. Al 20'<br />

punizione di Marinelli<br />

che <strong>si</strong> stampa<br />

sul palo, riprende<br />

Mariotti,<br />

ma Grisogani respinge<br />

di piede. Il<br />

portiere <strong>si</strong> ripete<br />

su un colpo di testa<br />

di Marolda deviato in angolo.<br />

Al 39' nulla può su azione di<br />

prima Mucciarelli-Marinelli-<br />

Marolda: il diagonale batte sul<br />

palo interno, ma la palla gira<br />

fuori <strong>del</strong>la riga.<br />

dando<strong>si</strong> alla coppia d’attacco<br />

Mancini-Maniscalco.<br />

LA CRONACA <strong>si</strong> apre al 4’<br />

con un <strong>si</strong>nistro alto di Bosso. Al<br />

15’ Franchini dalla destra serve<br />

bene Rondina ma la conclu<strong>si</strong>one<br />

è alta. Tempo 2’ e nuova occa<strong>si</strong>one<br />

per il bomber rossoblù<br />

con mira ancora imprecisa.<br />

L’Avezzano risponde al 27’ con<br />

un colpo di testa sul fondo di Albertazzi.<br />

Baldi cerca più spinta<br />

invertendo le fasce, con Franchini<br />

a <strong>si</strong>nistra e Marchegiani a<br />

destra, ma la partita non decolla<br />

e le coppie d’attacco continuano<br />

ad essere servite poco e male.<br />

Il primo tempo <strong>si</strong> chiude<br />

con un’incornata di Marchegiani<br />

che finisce a lato. Ripresa<br />

con Galdo per Bellucci e Nemo<br />

per Franchini. Malgrado il doppio<br />

cambio il copione <strong>del</strong>la gara<br />

non cambia. Al 3’ su angolo di<br />

Marchegiani è Marcolini a sali-<br />

• RISULTATI: Riccione-Cagliese<br />

0-1; Fano-<br />

Cattolica 1-1; Angolana-Centobuchi<br />

1-2; Maceratese-Penne<br />

0-0;<br />

<strong>Morro</strong> <strong>d'Oro</strong>-Pescina<br />

2-1; Tolentino-Real<br />

Montecchio 2-2; Grottammare-Sangiustese<br />

2-0; Verucchio-Santegidiese<br />

2-0; Pergolese-<br />

Avezzano 0-0.<br />

• CLASSIFICA: Pescina<br />

60; Fano 49; Santegidiese<br />

48; Avezzano, Real<br />

46; Angolana 45; Cagliese<br />

42; Grottammare,<br />

Sangiustese, Tolentino<br />

39; <strong>Morro</strong> d’Oro 38;<br />

Maceratese, Pergolese<br />

36; Centobuchi, Verucchio<br />

33; Penne 30; Riccione<br />

24; Cattolica 13.<br />

IN AVVIO di ripresa Marolda<br />

sfugge a Mazzoli e tira ma Grisogani<br />

alza sopra la traversa. Magrini<br />

risponde ai cambi di copertura<br />

di Martinelli inserendo<br />

Florio e Marcucci. Il primo, al<br />

22', <strong>si</strong> presenta centrando il palo<br />

pieno dal limite. In contropiede<br />

il Cattolica va in gol. Succede al<br />

26' con Brighi che impegna Novembre<br />

e poi raccoglie la respinta<br />

per infilare in rete. Sul «Mancini»<br />

scende il gelo, ma al 31' ci<br />

pensa Marolda su lancio di Sabbatini<br />

ad approfittare <strong>del</strong>lo<br />

scontro tra Mazzoli e portiere<br />

per pareggiare a porta vuota. Il<br />

difensore esce in barella e il Cattolica<br />

resta in dieci. Ma non succede<br />

più nulla. Silvano Clappis<br />

PARTITACCIA ABRUZZESI COL 3˚ PORTIERE. «GIALLO» SU UN TIRO DI RONDINA NON TRATTENUTO<br />

Pergolese, con l’Avezzano due punti per<strong>si</strong><br />

re più in alto di tutti ma il colpo<br />

di testa <strong>si</strong> spegne sul fondo. Al<br />

14’ Albertazzi, su errore di Damiani,<br />

<strong>si</strong> ritrova solo<br />

davanti a Falcioni<br />

ma Iannitti recupera<br />

e anticipa l’esterno<br />

biancoverde al<br />

momento <strong>del</strong>la conclu<strong>si</strong>one.<br />

I BRIVIDI maggiori<br />

arrivano nel finale.<br />

Al 39’ Rondina<br />

prova la conclu<strong>si</strong>one<br />

dalla distanza, Colella<br />

para ma la palla<br />

gli sfugge e sembra<br />

indirizzar<strong>si</strong> oltre la<br />

linea per poi essere nuovamente<br />

respinta dall’estremo abruzzese.<br />

Dopo un attimo di indeci<strong>si</strong>one<br />

<strong>del</strong> guardalinee, l’arbitro<br />

decide che non è gol e fa proseguire.<br />

In pieno recupero Coppola<br />

sfiora il colpaccio con una punizione<br />

dai 25 metri ma Falcioni<br />

<strong>si</strong> allunga e salva il risultato<br />

deviando in angolo.<br />

Federico Temperini<br />

Alberto Rondina, qua<strong>si</strong> gol<br />

MAGRINI<br />

«Sono molto <strong>del</strong>uso:<br />

una prestazione<br />

incompren<strong>si</strong>bile»<br />

— FANO —<br />

IL FANO <strong>del</strong>ude, ma le altre<br />

fanno peggio. E allora ben<br />

venga questo 2˚ posto in solitudine<br />

tra code polemiche e mu<strong>si</strong><br />

lunghi. Dopo il 90’ c’è poco da<br />

gioire, semmai spicca la dignità<br />

<strong>del</strong>la compagine romagnola che<br />

dal Mancini può uscire a testa alta,<br />

al di la <strong>del</strong>la retroces<strong>si</strong>one data<br />

per certa.<br />

Nel Fano domina la <strong>del</strong>u<strong>si</strong>one,<br />

da quella <strong>del</strong> pre<strong>si</strong>dente Caverni,<br />

scuro in volto, a quella <strong>del</strong> tecnico<br />

Magrini, per altro punzecchiato<br />

verbalmente vicino al parcheggio<br />

da un <strong>si</strong>ngolo tifoso.<br />

Magrini che poco prima ci aveva<br />

detto: «Sono <strong>del</strong>uso e confuso,<br />

non riesco proprio a capire il perchè<br />

di certe prestazioni. E pensare<br />

che sapevamo <strong>del</strong>le nostre difficoltà<br />

nell’affrontare certe squadre,<br />

avevo parlato tutta la settimana<br />

chiedendo di stare calmi, giocando<br />

senza quella foga che annebbia<br />

le idee. Tra sbagli, gol falliti<br />

di un soffio e regali in difesa,<br />

la squadra mi ha <strong>del</strong>uso».<br />

Ora la pausa potrà quanto meno<br />

servire per recuperare gente fondamentale:<br />

«Sì, penso a Ripa che<br />

in una gara come questa sarebbe<br />

servito molto per razionalizzare<br />

in mezzo al campo e per sfruttare<br />

meglio le tante palla inattive che<br />

sprechiamo puntualmente».<br />

Delude il Fano, ma il campionato<br />

è aperto, con il 2˚ posto che potrebbe<br />

valere oro. Sentiamo bomber<br />

Marolda al suo 12˚ gol: «Meglio<br />

pensare che questo campionato<br />

è aperto e che il 2˚ posto ce lo<br />

pos<strong>si</strong>amo giocare alla grande».<br />

Rob. Far.<br />

Baldi: «Se non<br />

tiri non segni»<br />

— PERGOLA —<br />

MISTER BALDI ammette le<br />

difficoltà avute dalla squadra.<br />

«Quando non <strong>si</strong> tira in<br />

porta <strong>si</strong> fa fatica a vincere.<br />

Oggi non abbiamo<br />

mai tirato se non in<br />

un’occa<strong>si</strong>one in cui il<br />

portiere è scivolato. Ho<br />

avuto l’impres<strong>si</strong>one che<br />

la palla fosse entrata,<br />

l’ho segnalato educatamente<br />

all’arbitro. Lui<br />

mi ha buttato fuori. Ma<br />

ci può stare».<br />

Squadra contratta: «Su<br />

un campo così era difficile<br />

giocare. Non <strong>si</strong>amo<br />

stati brillanti come domenica<br />

scorsa ma in settimana<br />

ci <strong>si</strong>amo spesso allenati<br />

fuori Pergola. Quando non <strong>si</strong><br />

può vincere è meglio non perdere.<br />

In altre circostanze avremmo<br />

perso la partita, prendiamo<br />

questo punto come un altro tassello».


XXVI SERIE D il Resto <strong>del</strong> Carlino DOMENICA 1 APRILE 2007<br />

29ª GIORNATA<br />

Maceratese spuntata<br />

Il Penne sfiora il blitz<br />

Deci<strong>si</strong>ve un paio di parate <strong>del</strong> portiere Tomba<br />

0-0<br />

MACERATESE: Tomba 7.5, De Cresaris<br />

6, Mengoni 6.5, Mulinari 6.5, Benfatto<br />

6 (18’ st Romagnoli 6), Guzzini 6,<br />

Gay 5.5, Smerilli 5.5, Carradori 5 (23’ st<br />

Fabbri 5), Mattoni 6 (31’ st Ramadori<br />

ng), Monte<strong>si</strong> 6. All. Fusco.<br />

PENNE: Palena 6, Di Marco 55 (26’ st<br />

Nardi 6), Safon 6, Piccolo 6.5, Fulco 6,<br />

D’Ercoli 5.5, Cognata 6, Nunziato 5.5,<br />

Contini 6.5, Del Gallo 6.5. All. Torti.<br />

Arbitro: D’Ia<strong>si</strong>o di Bari 6.5.<br />

Note: spettatori 300 circa; angoli 7 a 2<br />

per la Maceratese; ammoniti De Cesaris,<br />

Di Marco, Piccolo e Fulco.<br />

di MARIO STOCCUTO<br />

L’<br />

— MACERATA —<br />

ARIA DI CASA non fa<br />

proprio bene ai bianco-<br />

ros<strong>si</strong>, che, impattando a<br />

reti inviolate con il Penne hanno<br />

mancato una gossa opportunità<br />

per tirar<strong>si</strong> fuori dalle zone pericolose<br />

<strong>del</strong>la clas<strong>si</strong>fica. <strong>La</strong> Maceratese<br />

ha patito oltre misura l’assenza<br />

di Galli, poichè i suoi sostituti<br />

(prima Carradori e poi Fabbri)<br />

non <strong>si</strong> son mari re<strong>si</strong> pericolo<strong>si</strong>. Così<br />

il Penne, che nel primo tempo<br />

era apparsa ben poca cosa, nella ripresa<br />

ha trovato coraggio ed ha<br />

più riprese ha sfiorato il colpaccio<br />

e se l’impresa non è loro riuscita,<br />

gran parte <strong>del</strong> merito va a Tomba,<br />

assolutamente deci<strong>si</strong>vio in un paio<br />

di occa<strong>si</strong>oni.<br />

L’AVVIO di gara (con la Maceratese<br />

che oltre a Galli doveva rinun-<br />

ciare anche a Cento e Matarangoli)<br />

è soporifero. Dopo una discreta<br />

partenza degli ospiti, poi è la<br />

Maceratese a fare la partita, ma<br />

tutte le sue azioni <strong>si</strong> spegnevano<br />

al limite <strong>del</strong>l’area abruzzese, con<br />

Palena qua<strong>si</strong> mai impegnato. Le<br />

uniche note sul taccuino sono<br />

una punizione alta di Gay e un<br />

colpo di testa a lato di Mulinari.<br />

Ma al 22’ è lo stesso giocatore ad<br />

avere sui piedi una buonis<strong>si</strong>ma occa<strong>si</strong>one:<br />

su un lancio dal centrocampo<br />

<strong>si</strong> trova solo davanti a Palena,<br />

ma il controllo non è dei più<br />

rapidi e il portiere, con la collaborazione<br />

di un difensore, riescono<br />

a chiudere e a sventare la minaccia.<br />

LE COSE non vanno certo meglio<br />

nella ripresa, tutt’altro. Il centrocampo<br />

biancorosso va in sofferenza<br />

e la difese corre più di un ri-<br />

STERILITA’<br />

A <strong>si</strong>nistra<br />

una conclu<strong>si</strong>one<br />

in attacco <strong>del</strong>la<br />

Maceratese,<br />

senza alcun<br />

e<strong>si</strong>to; a destra la<br />

clamorosa palla<br />

gol fallita<br />

da Mulinari nel<br />

corso <strong>del</strong> primo<br />

tempo, con il<br />

pallone che sfila<br />

sul fondo<br />

(foto Guido Picchio)<br />

schio. Al 10’ un errato di<strong>si</strong>pmegno<br />

di Mattoni fa partire il contropiede<br />

abruzzese, con Nunziato<br />

che serve un prezioso pallone a<br />

Contini, sulla cui battuta Tomba<br />

è mericoloso nello scentare in angolo.<br />

Quattro minuti dopo Contini<br />

va anche a segno, ma manda il<br />

pallone in rete con la mano e tutto<br />

sommato gli va anche bene poiché<br />

se la cava solo con un’ammonizione.<br />

<strong>La</strong> Maceratese cerca di<br />

prendere il sopravvento, ma le<br />

sue iniziative sono sporadiche e<br />

mai pericolose. L’unco tiro in porta<br />

arriva da Monte<strong>si</strong> al 27’, ma Palena<br />

se la sbriga in angolo. Più pericoloso<br />

il Penne al 37’, con un tiro<br />

a lato di Nunziato e soprattutto<br />

nei minuti finali: al 43’ Nardi<br />

non sfrutta una palla pervenutagli<br />

in mischia; al 47’ su Nunziato<br />

è ancora tempestivo Tomba a respingere<br />

di piede.<br />

PAREGGIO NEL PRIMO TEMPO A SEGNO VAIERANI E CALANCHI, NELLA RIPRESA CHIARABINI E GIRGENTI<br />

Real due volte in fuga, Tolentino lo riprende<br />

2-2<br />

TOLENTINO: Castorani 6, Marini 6, Amadio 6, Calanchi<br />

6,5, Savini 6 (33’ st Ciabattoni n.g.), Giuliodori<br />

6,5, Ros<strong>si</strong>ni 6,5 (25’ st Morbidoni n.g.), Piangerelli 6,<br />

Girgenti 6,5, Iacoponi 6 (28’ st Bigoni n.g.), Campagnacci<br />

6. All. Zannini. A disp.: L.Cantarini, Tomas<strong>si</strong>ni,<br />

Raffaeli, Lovascio.<br />

REAL MONTECCHIO: Giustoli<strong>si</strong> 6,5, Conti 6,<br />

Bianchi 6, Bolzan 6,5, Fraternali 6,5, Giorgini 6, Vaierani<br />

6,5, Campese 6, Chiarabini 6,5, Berdini 6 (35’st<br />

F.Guerra n.g.), Biondini 6 (28’ st Casoli n.g.). All.<br />

Gaudenzi. A disp. Ponzoni, <strong>La</strong>pi, E.Guerra, Teodori,<br />

Santangelo.<br />

Arbitro: Berta<strong>si</strong> di Verona 6,5.<br />

Reti: 9’ pt Vaierani, 33’ pt Calanchi, 20’ st Chiarabini,<br />

24’ st Girgenti.<br />

Note: spettatori 300; ammonito Savini; tempi di recupero<br />

1+3. Prima <strong>del</strong>l’inizio <strong>del</strong>la gara i calciatori Castorani<br />

e Morbidoni hanno deposto mazzi di fiori sotto<br />

la gradinata cremi<strong>si</strong> in memoria <strong>del</strong> tifoso Enrico<br />

Pallorito deceduto in questi giorni.<br />

di CARLO SIMONETTI<br />

— TOLENTINO —<br />

AVEVAMO detto che Tolentino e Real<br />

Montecchio erano due squadre «da tutto<br />

o niente», soprattutto in casa. Immediata<br />

la smentita dal campo, in particolare per<br />

quanto riguarda il Tolentino, perché è venuto<br />

fuori un pareggio (2-2) che <strong>ferma</strong> a quattro le<br />

vittorie consecutive dei locali e a due le sconfitte<br />

dei pesare<strong>si</strong>. Al di là <strong>del</strong> mero computo numerico,<br />

va annotato che <strong>si</strong> tratta di un risultato<br />

equo, che ha accontentato tutti (anche troppo...visti<br />

gli ultimi 20’), seppure c’è da dare atto<br />

<strong>del</strong>la pervicacia <strong>del</strong> Tolentino che, due volte<br />

sotto, ha saputo rimontare.<br />

TOLENTINO che s’è presentato con la stessa<br />

formazione precedente (4-3-2-1): Marini,<br />

Calanchi, Savini e Amadio in difesa, Giuliodori<br />

e Iacoponi in mediana, Piangerelli più avanti<br />

con Ros<strong>si</strong>ni e Campagnacci esterni, Girgenti<br />

di punta. Giocoforza diversa (Madocci e Panisson<br />

squalificati), quella <strong>del</strong> Montecchio<br />

proposto<strong>si</strong> (4-4-2) con Bolzan tornato al centro<br />

<strong>del</strong>la difesa con Conti a destra e Fraternali<br />

e Bianchi a <strong>si</strong>nistra, Giorgini e Campese di copertura,<br />

Vaierani e Biondini sulle fasce, in attacco<br />

Chiarabini e Berdini.<br />

SI COMINCIA con uno stacco di testa di Berdini<br />

con palla fuori e Girgenti che impegna<br />

Fusco: «Un pari che fa clas<strong>si</strong>fica»<br />

Torti: «Meritavamo la vittoria»<br />

— MACERATA —<br />

LE NOTIZIE dagli altri campi non spingono all’ottimismo per<br />

cui l’atmosfera è pesante negli spogliatoi <strong>del</strong>la Maceratese e <strong>del</strong><br />

Penne. «In effetti — sottolinea l’allenatore biancorosso Fusco<br />

— per noi non sono affatto po<strong>si</strong>tivi». Pesa, allora, il pareggio<br />

interno con gli abruzze<strong>si</strong>, in altre parole i biancoros<strong>si</strong> non hanno<br />

sfruttato la pos<strong>si</strong>bilità di allontanar<strong>si</strong> dalle zone a rischio e di<br />

inguaiare gli abruzze<strong>si</strong>. «Ma io — aggiunge Fusco — non posso<br />

rimproverare nulla ai miei giocatori. Nel primo tempo abbiamo<br />

giocato bene creando <strong>del</strong>le occa<strong>si</strong>oni, nella ripresa abbiamo arretrato<br />

il centrocampo e gli avversari hanno conquistato spazio<br />

creandoci problema in difesa. Forse abbiamo pagato anche la<br />

stanchezza dopo una settimana intensa di appuntamenti, in effetti<br />

nella ripresa <strong>si</strong>amo stati poco brillanti. Alla fine è arrivato<br />

un punto che fa clas<strong>si</strong>fica». Nel secondo tempo ci ha messo una<br />

pezza il portiere Tomba. «Fa piacere — dice — essere deci<strong>si</strong>vi<br />

per la propria squadra. <strong>La</strong> parata più difficile l’ho effettuata su<br />

Contini, è stato un intervento d’istinto». Dall’altra parte mastica<br />

amaro l’allenatore Torti. «Il pareggio ci va stretto. Certo, giocando<br />

su questi livelli la salvezza non può sfuggirci. ne sono <strong>si</strong>curo.<br />

<strong>La</strong> Maceratese? Diciamo che quella vista oggi mi rincuora<br />

nella corsa verso la salvezza, però è anche vero che ogni partita<br />

ha una storia a sé».<br />

Giustoli<strong>si</strong>. Real in gol al 9’ in contropiede:<br />

Chiarabini riesce a mettere la palla in area e<br />

Vairani, totalmente smarcato all’altezza <strong>del</strong> palo<br />

destro, la depone dentro. Sventa d’istinto<br />

Giustoli<strong>si</strong> al 19’ su Campagnacci e al 29’ Bianchi<br />

dalla distanza scarica fuori. Ancora Giustoli<strong>si</strong><br />

anticipa i cremi<strong>si</strong> al 32’. Ma non ci riesce al<br />

33’: corner da destra di Ros<strong>si</strong>ni e Calanchi di<br />

testa manda la palla in rete all’incrocio. <strong>La</strong> prima<br />

parte <strong>si</strong> chiude con due botte fuori di Bolzan<br />

e di Ros<strong>si</strong>ni.<br />

IN APERTURA di ripresa i cremi<strong>si</strong> pressano<br />

un po’ di più (conclu<strong>si</strong>oni di Iacoponi, Calanchi<br />

e Girgenti), ma è Bozan su punizione al 16’<br />

ad andarci più vicino. Giustoli<strong>si</strong> al 18’ respinge<br />

su Iacoponi e al 20’ il bomber biancorosso<br />

Chiarabini con un pallonetto supera Castorani<br />

che devia appena. Ma il vantaggio degli<br />

ospiti stavolta è ancor più effimero: il pareggio<br />

cremi<strong>si</strong> è infatti questione di 4 minuti: lo<br />

<strong>si</strong>gla di testa l’altro bomber Girgenti su cross<br />

di Ros<strong>si</strong>ni. E’ il 2-2 che, come accennato, sta<br />

così bene a tutti che praticamente cesseranno<br />

di giocare.<br />

«Un pareggio<br />

più che giusto»<br />

— TOLENTINO —<br />

IL PAREGGIO soddisfa le<br />

parti in causa. Ne conseguono<br />

commenti tranquilli dagli<br />

spogliatoi. Parla prima<br />

Gaudenzi, tecnico ospite<br />

(quello locale <strong>si</strong> farà un po’<br />

de<strong>si</strong>derare): «L’ipote<strong>si</strong> di<br />

portare via un punto ci stava<br />

bene perché avrebbe ridato<br />

morale dopo due ko. Ho<br />

sperato di vincere, ma accetto<br />

il pari perché conseguito<br />

contro una squadra che gioca<br />

bene e dopo una gara<br />

combattuta». Ed ecco quello<br />

cremi<strong>si</strong> Zannini: «Il risultato<br />

è giusto: le squadre <strong>si</strong><br />

sono affrontate a viso aperto<br />

producendo anche un bel<br />

gioco. Come possesso forse<br />

ha fatto qualcosa in più<br />

Montecchio, che con le sue<br />

punte ci ha spesso creato<br />

problemi: però noi, che dovevamo<br />

essere più prolifici<br />

sotto porta, <strong>si</strong>amo stati bravi<br />

su diverse ripartenze». c. s.


DOMENICA 1 APRILE 2007 il Resto <strong>del</strong> Carlino ROMAGNA SPORT XXXIII<br />

GIRONE D CROLLO DEL SANTARCANGELO CHE RISCHIA GROSSO<br />

Un derby che scontenta tutti<br />

Cervia 1<br />

Rus<strong>si</strong> 1<br />

CERVIA: Bertaccini, Guerra, Fabbri,<br />

Gasperoni, Bamonte, Pezzi,<br />

Balducci (90’ Varricchio), Errani<br />

(84’ Spagnoli), Chietti, Fontana<br />

(76’ Nanni), Sperandeo. All. Bini<br />

RUSSI: Gozzi, Casadei, Merendino,<br />

Bazzi, Tammaro, D’Anna, Biserna,<br />

Guardigli (63’ Balestra), Melandri<br />

(73’ Del Zingaro), Piolanti,<br />

Scarpitta (78’ Bigoni). All.Paciotti<br />

Arbitro: Scolozzi di Casarano<br />

Reti: 71’ Balducci e 75’ Biserna<br />

Note - Spettatori 500. Ammoniti:<br />

Balducci, Fabbri, Tammaro. Angoli<br />

4-4.<br />

— CERVIA —<br />

FINISCE IN PARI il derby <strong>del</strong><br />

‘Todoli’ ed è un risultato che soddisfa<br />

poco le contendenti. Il Rus<strong>si</strong><br />

ha fatto la partita creando e sprecando<br />

molto nella prima parte, poi<br />

ha finito con il dover recuperare lo<br />

svantaggio. L’avvio è tutto di marca<br />

Rus<strong>si</strong>. Al 2’ un cross tagliato di<br />

Piolanti viene respinto di pugno<br />

da Bertaccini; al 4’ su cross dalla<br />

destra è bravo Biserna a colpire di<br />

testa ma sfortunato a trovare l’oppo<strong>si</strong>zione<br />

<strong>del</strong> palo con Bertaccini<br />

fuori causa. Il Cervia risponde<br />

all’11 con un tiro da centro area di<br />

Sperandeo che deviato finisce con<br />

lo sfiorare l’incrocio dei pali; al 14’<br />

un tiro a filo d’erba dal limite di<br />

Guardigli sfugge alla presa di Ber-<br />

taccini che poi controlla. Al 18’ ancora<br />

Sperandeo crea qualche appren<strong>si</strong>one<br />

con un tiro nuovamente<br />

deviato in angolo. Sette minuti più<br />

tardi occa<strong>si</strong>onis<strong>si</strong>ma per Biserna:<br />

u traversone dalla <strong>si</strong>nistra buca la<br />

difesa cervese e mette l’attacante<br />

di Paciotti a 4-5 metri da Bertaccini<br />

ma il tiro è impreciso. Da questo<br />

momento la gara perde progres<strong>si</strong>vamente<br />

vigore e le occa<strong>si</strong>oni la<br />

titano.Il Cervia dà un calcio alla paura<br />

e pur tra tanti errori d’impostazione<br />

indirizza la gara su un maggiore<br />

equilibrio.<br />

In avvio di ripresa aumenta la determinazione<br />

dei gialloblù di casa<br />

che pressano con maggiore in<strong>si</strong>stenza.<br />

Dopo trenta secondi un incur<strong>si</strong>one<br />

di Chietti viene respinta<br />

in angolo e dal cross finisce alta la<br />

girata di Balducci. Il Rus<strong>si</strong> ha una<br />

buona opportunità con Scarpitta<br />

lanciato da Melandri, ma l’attaccante<br />

spara alto a tu per tu con Bertaccini.<br />

Il Rus<strong>si</strong> tira il fiato e lascia<br />

campo al Cervia che di pericoli<br />

non ne crea fino al 26’ quando a<br />

sorpresa riesce a beffare la difesa<br />

ospite con un diagonale dalla destra<br />

che trova Balducci abile a<br />

prendere la mira ed incrociare un<br />

preciso diagonale nell’angolino destro.<br />

Il Rus<strong>si</strong> carica subito e rimette<br />

le cose in equilibrio in quattro<br />

minuti: Biserna viene pescato a pochi<br />

metri da Bertaccini, re<strong>si</strong>ste ad<br />

una carica e piazza il pallone<br />

nell’angolo <strong>si</strong>nistro di Bertaccini.<br />

Cristiano Palliggiano<br />

Riccione 0<br />

Cagliese 1<br />

RICCIONE: Ballestri, Ezzarouali, Bendoni, Muccini, Fornasari (76' Zoli), Melchiorre,<br />

<strong>La</strong>nge (66' Garcia), Ripanti, Croce, Cardini, Beha (61' Di Pietro). All. Piccioni.<br />

CAGLIESE: De Julis, Tagliatesta, Santi, Santinelli, Fenucci, Pucci (67' Carpineti),<br />

Bu<strong>si</strong>ni (46' Luchetti), Bellocchi, Pagliardini (89' Pagliari), Bellagamba, Pro<strong>si</strong>a.<br />

All. Simoncelli.<br />

Arbitro: Di Bello di Brindi<strong>si</strong>.<br />

Rete: 92' Santi.<br />

Note - Ammonito Pro<strong>si</strong>a. Angoli 4 a 2 per la Cagliese.<br />

— RICCIONE —<br />

QUANDO ORMAI <strong>si</strong> poteva pensare al pareggio come a un risultato po<strong>si</strong>tivo,<br />

pur con un pizzico di rammarico per le occa<strong>si</strong>oni sprecate, a tempo<br />

ormai scaduto arriva la beffa. Il Riccione esce così sconfitto nella gara che<br />

doveva rappresentare la con<strong>ferma</strong> <strong>del</strong> rilancio <strong>del</strong>la squadra, dopo la bella<br />

prestazione di domenica <strong>La</strong> formazione di Piccioni ha tenuto il campo<br />

per lunghi tratti, creando almeno un paio di occa<strong>si</strong>oni davvero favorevoli,<br />

ma alla distanza i biancazzuri sono calati lasciando spazio alla Cagliese. Il<br />

cammino salvezza diventa ora, se già non lo era prima, tutto in salita.<br />

Passando alla cronaca, il biglietto da vi<strong>si</strong>ta <strong>del</strong> Riccione è stampato subito<br />

da Cardini, il cui forte tiro scalda le mani di De Julis che respinge. <strong>La</strong><br />

partita stenta però a decollare. Il Riccione spinge alla ricerca di spazi, mentre<br />

la Cagliese non sembra essere in una giornata di particolare vena. Poco<br />

prima <strong>del</strong>la mezz'ora è <strong>La</strong>nge a cercare la porta ma il tiro, teso, <strong>si</strong> alza sulla<br />

traversa; poi la stessa sorte capiterà a Cardini su una conclu<strong>si</strong>one da lontano.<br />

Finalmente <strong>si</strong> fa vedere anche la Cagliese e il diagonale di Pucci su<br />

as<strong>si</strong>st di Pro<strong>si</strong>a attraversa tutta l'area riccionese per spegner<strong>si</strong> fuori. Sul<br />

finire <strong>del</strong> primo tempo una doppia conclu<strong>si</strong>one di Croce non ha gli effetti<br />

sperati. Al rientro in campo l'aspetto <strong>del</strong>la gara non muta: Riccione in<br />

avanti senza pungere più di tanto e Cagliese che mai arriva al tiro verso la<br />

porta biancazzurra. Al 60' la migliore occa<strong>si</strong>one per i padroni di casa: Cardini<br />

trova uno spiraglio perfetto in area per Croce; il giovane centravanti<br />

<strong>si</strong> ritrova tutto solo davanti a De Julis, ma non trova di meglio che tirare<br />

sul corpo <strong>del</strong> portiere. Partita che sembra destinata così al nulla di fatto ed<br />

invece su di un calcio d'angolo nel recupero, al 92', la testa di Santi spunta<br />

su tutti e mette in rete per la vittoria dei pesare<strong>si</strong>.<br />

Angelo Della Biancia<br />

Salò 2<br />

Santarcangelo 0<br />

SALÒ: Foresti, Boldrini, Savoia, Sella, Ferretti, Martinazzoli,<br />

Camalleri (66' Buscio), Pedrocca, Marrazzo, Tognas<strong>si</strong>, Diagne<br />

(30' Misso). A dispo<strong>si</strong>zione: Menegon A., De Guidi M.,<br />

Caurla D., Remedio C., Cazzoletti E.. All.: Bonvicini.<br />

SANTARCANGELO: Nardi, Baldinini, Nucci, Patrignani, Bucchi<br />

(56' Bouraoud), Nanni, Cavoli, Chiaravallotti (56' Gozzali),<br />

<strong>Valle</strong> (46' Trimarco), Merenda, Tremamondo. A dispo<strong>si</strong>zione:<br />

Canini S., Indirli, Troiano A., Ros<strong>si</strong> R.. All.: Marin.<br />

Arbitro: Crispino di Catanzaro<br />

Reti: Diagne al 1', Marrazzo al 38' rig..<br />

Note - Ammoniti: Marrazzo (Sal), Nanni (San).<br />

— SALO’—<br />

BRUTTO PASSO falso <strong>del</strong> santarcangelo in casa <strong>del</strong> salò in<br />

uno scontro diretto per la salvezza, o meglio per tentare di<br />

evitare i playout. Partita subito in salita per la squadra di Marin,<br />

che subisce gol già al primo minuto: Camalleri entra in<br />

area e mette una bella palla per Diagne, che sfodera una rovesciata<br />

vincente. <strong>La</strong> partita, dopo la fiammata iniziale, <strong>si</strong> spegne<br />

fino al 38’ quando un’incur<strong>si</strong>one di Pedrocca viene <strong>ferma</strong>ta<br />

in modo irregolare in area e l’arbitro Crispino concede<br />

il rigore. Si incarica <strong>del</strong> tiro dagli 11 metri lo specialista Marazzo<br />

che non sbaglia. Il primo tempo <strong>si</strong> chiude sul 2-0 per il<br />

Salò che ipoteca così la vittoria finale. Nella ripresa è ancora<br />

la squadra di Bonvicini a tenere le redini <strong>del</strong>la partita e bisogna<br />

aspettare il 64’ per vedere un tiro <strong>del</strong> Santarcangelo, con<br />

Tremamondo che lascia partire una saetta che finisce fuori di<br />

poco, alla destra <strong>del</strong> portiere. Al 73’ e all’80’ ci sono due nitide<br />

occa<strong>si</strong>oni per il Salò, entrambe con Marazzo. L’attaccante<br />

controlla bene la palla al limite dall’area, ma Nardi è bravo a<br />

parare prima di mano e poi di piede. Si chiude così sul 2-0<br />

una gara che sembra condannare agli spareggi salvezza il Santarcangelo,<br />

che rimane nella parte bassa <strong>del</strong>la clas<strong>si</strong>fica a 27<br />

punti. Il Salò invece tira un respiro di sollievo salendo a quota<br />

36.<br />

GIRONE F BEL PARI SEPPUR INUTILE DEL BABY CATTOLICA<br />

Il Verucchio c’è, il Riccione no<br />

Verucchio 2<br />

Santegidiese 0<br />

VERUCCHIO : Pozzi 6, Ballarini 6, Baschetti 6, Carelli 6, Antonelli 6,5, Salvigni<br />

6, Migliaccio 6,5(79’Narducci), Salafrica 6, Damato 6,5, <strong>La</strong>ngone 6(68’Roccati<br />

6,5), Orlandi 6 All. Papini<br />

SANTEGIDIESE: Merletti 6, Ciccola 6, Imbriaco 5,5(89’Zanchè), Dario Casali<br />

6, Di Emidio 5, Schicchi 5,5, Aloi<strong>si</strong> 6(83’ Di Antonio), Damiano 6, Marco Casali 6,<br />

De Bernardinis 5,5 (68’Rapino), Vespa 6 All. Attilio Piccioni<br />

Arbitro: Di Stefano di Alghero<br />

Reti: 77’ Damato, 81’ Roccati<br />

Note - spettatori 200 circa. Ammoniti: Ballarini, Migliaccio, Salafrica, Di Emidio,<br />

Schicchi, De Bernardinis.<br />

— VERUCCHIO —<br />

MEGLIO NON POTEVA cominciare l’avventura di Mirco Papini alla<br />

guida <strong>del</strong> Verucchio. È arrivata infatti una vittoria che definire importante<br />

è anche poco, imprezio<strong>si</strong>ta tra l’altro da due reti molto belle. Pur decimata<br />

da squalifiche e infortuni la Santegidiese ha tenuto il campo con grande<br />

determinazione, cercando <strong>si</strong>no alla fine di controbattere un avversario che<br />

<strong>si</strong> è guadagnato in modo comunque legittimo i tre punti.<br />

Si inizia subito su ritmi elevati: all’8’ Orlandi serve Salafrica, il cui <strong>si</strong>nistro<br />

dal limite finisce però alto. Al 13’ De Bernardinis batte una punizione<br />

dalla destra e nessuno intercetta la palla che sbuca all’ultimo davanti a<br />

Pozzi, costretto a deviare in angolo. Il Verucchio cerca di inten<strong>si</strong>ficare la<br />

pres<strong>si</strong>one e al 22’ il gol pare fatto: Damato di testa as<strong>si</strong>ste Migliaccio sul<br />

cui destro a botta <strong>si</strong>cura Merletti devia con la punta <strong>del</strong> piede. Al 33’ però<br />

<strong>si</strong> fa avanti pericolosamente la Santegidiese: Marco Casali <strong>si</strong> libera di Antonelli,<br />

poi prova il <strong>si</strong>nistro e il suo rasoterra <strong>si</strong>bila vicino al palo. Nella<br />

ripresa non succede molto. Al 4’ timide proteste locali per un mano su tiro<br />

di <strong>La</strong>ngone; all’11’ Aloi<strong>si</strong> <strong>si</strong> trova tutto solo in area ma il suo colpo di testa<br />

è debole e Pozzi blocca. Poco oltre la mezz’ora la gara <strong>si</strong> decide: al 32’ perfetto<br />

cross di Migliaccio e Damato in tuffo devia in gol. Al 36’ Roccati<br />

salta un avversario e dal limite di destro <strong>si</strong>gla il raddoppio. Ultima emozione<br />

al 45’ quando Damiano centra in pieno la traversa. E la vittoria di un<br />

buon Verucchio è cosa fatta.<br />

Roberto Daltri<br />

Paciotti: «Abbiamo<br />

dominato...». Bini:<br />

«Ora tutto più difficile»<br />

— CERVIA —<br />

OTTAVO RISULTATO utile per il<br />

Rus<strong>si</strong>, ma anche quinto pareggio consecutivo,<br />

con mister Paciotti che tesse lodi <strong>del</strong>la<br />

squadra: «Abbiamo dominato facendo<br />

sempre la partita, creando molto e con<br />

una qualità di gioco che non hanno evidenziato<br />

neanche le squadre che a Cervia<br />

hanno vinto. Siamo un po’ calati nel secondo<br />

tempo ma avevamo anche speso<br />

molto. Il Cervia con un tiro in porta ha<br />

rischiato di vincere».<br />

NON PARTICOLARMENTE soddisfatto<br />

il tecnico cervese Bini: «Abbiamo<br />

iniziato contratti e con molta paura, sciogliendoci<br />

progres<strong>si</strong>vamente. Un pareggio<br />

che aumenta le nostre difficoltà: le distanze<br />

dalle nostre avversarie sono immutate<br />

ma con una gara in meno. Siamo migliorati<br />

nella ripresa, aumentando l’inten<strong>si</strong>tà<br />

ma non <strong>si</strong>amo stati bravi a gestire il vantaggio.<br />

Manchiamo <strong>del</strong>la giusta ‘cattiveria’.<br />

Ad ogni modo abbiamo un’altra gara<br />

interna da sfruttare al meglio dopo la sosta<br />

pasquale e continuando con quest’impegno<br />

contiamo di raccogliere qualcosa<br />

in più».<br />

c.p.<br />

Fano 1<br />

Cattolica 1<br />

FANO: Novembre 6, Gentili 6, Cremaschini<br />

6 (36’ Cinotti ng), Puglia 6,5, Santini<br />

6, Mucciarelli 6, Mariotti 6,5, Sabbatini<br />

6,5, Marinelli 6 (21’ st Marcucci<br />

ng), Coppari 6 (21’ st Florio 6,5), Marolda<br />

7. All. Magrini.<br />

CATTOLICA: Grisogani 8, Spatola 6,<br />

Bartoli 6, Mazzoli 6,5, Lopetuso 7,5, Bevilacqua<br />

6,5 (31’ st Agostino ng), Quinto<br />

6, Polzonetti 6 (8’ st Urbinati 5,5),<br />

Donzelli 6,5, Pepe Espo<strong>si</strong>to 6 (10’ st Casolla<br />

5,5), Brighi 6,5. A disp. Provenzani,<br />

Rotondi, Iachini, Gamboni. All.<br />

Martinelli.<br />

Arbitro: Giovanna Farinelli di Tivoli<br />

7,5.<br />

Reti: 26’ st Brighi, 31’ st Marolda.<br />

Note - Ammoniti Spatola, Puglia, Casolla,<br />

Mucciarelli. Angoli 3-5. — FANO —<br />

UN CATTOLICA tutto cuore seppur<br />

a un passo dalla retroces<strong>si</strong>one<br />

matematica frena un Fano in cerca<br />

<strong>del</strong> secondo posto solitario ma bloccato<br />

pure da tre legni, di cui uno di<br />

Marolda clamoroso, e dall’ex Grisogani,<br />

paratutto. In contropiede il<br />

gol <strong>del</strong> Cattolica a metà ripresa: Brighi<br />

impegna Novembre e poi raccoglie<br />

la respinta e infila in rete. Solo<br />

5’ dopo il pari: Marolda approfitta<br />

<strong>del</strong>lo scontro fra Mazzoli e portiere<br />

e insacca a porta vuota; il difensore<br />

esce in barella e il Cattolica resta in<br />

dieci, ma non succede più nulla.


Fano, mezzo passo falso<br />

Sfuma la pos<strong>si</strong>bile fuga<br />

di ANDREA AMADUZZI<br />

Domenica 1 Aprile 2007<br />

FANO – Si potrebbe dare la colpa al destino, ma contro l’ultima in clas<strong>si</strong>fica, da ieri sera in<br />

Eccellenza anche per la matematica, non vale. E’ che il Fano è fatto così, va forte col vento in<br />

faccia, quando <strong>si</strong> scopre concreto, mentre è improvvido nei momenti in cui tutto sembrerebbe<br />

congiurare a favore. Il secondo posto solitario impallidisce di fronte all’occa<strong>si</strong>one gettata e non<br />

consola neppure che partite <strong>si</strong>mili spesso <strong>si</strong> perdano (e i granata infatti ci sono andati vicino). Con le<br />

altre di testa in panne, la quarta vittoria consecutiva avrebbe prodotto un allungo fondamentale. E<br />

invece dopo la sosta bisognerà di nuovo lavorare di gomiti.<br />

Anche jellata la partita coi romagnoli, che per come se la giocano, da spacciati, meritano solo<br />

applau<strong>si</strong>. Per tre volte il Fano incrocia i pali <strong>del</strong>la porta di Grisogani che, da ex, non <strong>si</strong> fa mancare<br />

niente, risultando determinante in almeno quattro occa<strong>si</strong>oni. Per far<strong>si</strong> un’idea <strong>del</strong> pomeriggio, i<br />

granata che tirano in tutto una ventina di volte e qua<strong>si</strong> sempre in maniera credibile. Solo per una<br />

mezzoretta è gara a viso aperto e lì il Cattolica dice la sua. Poi monta l’arrembaggio <strong>del</strong> Fano, ma i<br />

romagnoli, che rischiano ripetutamente l’osso <strong>del</strong> collo, hanno il merito di non disunir<strong>si</strong>. E di<br />

colpire d’incontro, quando capita la palla buona. Taglio di Brighi, Novembre rintuzza il primo tiro,<br />

non il secondo. Al Fano ne va dritta solo una ed è l’azione <strong>del</strong> pari. Un attimo dopo aver fallito<br />

l’enne<strong>si</strong>ma occa<strong>si</strong>one, Marolda <strong>si</strong> vede spalancata la porta dallo scontro fra Grisogani e Mazzoli. Il<br />

lancio era stato di Sabbatini, il tocco risolutivo impos<strong>si</strong>bile da sbagliare. Mazzoli rimedia una botta<br />

allo sterno e deve lasciare, quando Martinelli aveva già speso i cambi. Ma in dieci il Cattolica non <strong>si</strong><br />

snatura, mentre il Fano paga lo sforzo. E non sa sfruttare fino in fondo le punizioni che Giovanna<br />

Farinelli non le<strong>si</strong>na. Solo un colpo di testa di Gentili e una fiondata di Puglia, praticamente niente<br />

rispetto alla prima ora. Grisogani <strong>si</strong> mette all’opera su un tiro di Puglia ma è al 13’ su botta di<br />

Mariotti che diventa protagonista. Dall’altra parte Novembre <strong>si</strong> lascia scappare un pallone ma mal<br />

non gliene incoglie, poi il colpo di testa di Pepe Espo<strong>si</strong>to con Donzelli in ritardo per la deviazione.<br />

Il primo palo al 21’ sulla punizione di Marinelli che s’incunea nella barriera. Ribattuta sul piede di<br />

Mariotti ma Grisogani fa in tempo a rialzar<strong>si</strong>. Visto che c’è, vola anche su un colpo di testa<br />

ravvicinato di Marolda (33’) che poi è bocciato in fi<strong>si</strong>ca. Il suo diagonale centra il palo interno,<br />

rimbalza in campo e finisce sul fondo. Cattolica in trincea anche ad inizio ripresa, ma nessuno tra<br />

Marolda, Puglia e Marinelli, quest’ultimo con Grisogani fuori dai pali, inquadra la porta, cosa che<br />

fa Pepe con Novembre pronto. Magrini attinge alla panchina e al primo pallone che tocca, Florio<br />

colleziona il terzo palo di giornata. Anche dai cambi, però, non verrà altro.


Domenica 1 Aprile 2007<br />

Centobuchi corsaro in Abruzzo con le reti di Rosa e<br />

Corradetti<br />

di MIRTA BASILISCO<br />

CITTA’ S.ANGELO Il Centobuchi conquista una vittoria davvero preziosa ai fini <strong>del</strong>la salvezza sul difficile<br />

campo <strong>del</strong>la Renato Curi Angolana. I ragazzi di mister Marocchi con una tattica accorta riescono con<br />

successo a contenere gli assalti <strong>del</strong>la compagine abruzzese rimasta in nove per l'espul<strong>si</strong>one di Baldi e<br />

Mucciante. Alla fine un successo meritato per quanto di buono fatto vedere in campo da Rosa e compagni<br />

come a tenuto a sottolineare a fine gara lo sportivis<strong>si</strong>mo trainer nerazzurro«Merito agli ospiti che sono stati<br />

bravi a colpirci di rimessa, anche se l’arbitro ha compromesso la nostra partita ha commentato alla fine<br />

Augusto Gentilini trainer <strong>del</strong>l’Angolana Sullo 0-2 ci ha messo fuori due giocatori, la panchina e<br />

l'accompagnatore ufficiale senza una giustificata ragione. Al di là di questi increscio<strong>si</strong> episodi, ho visto un<br />

Centobuchi in ottima giornata, solido in difesa con Corradetti e la punta Rosa pronta a colpire. Peccato,<br />

abbiamo buttato via una buona occa<strong>si</strong>one per rimanere nelle prime po<strong>si</strong>zioni, ma sono convinto che<br />

disputeremo i play off».<strong>La</strong> partita è stata molto bella con continui capovolgimenti di fronte. Al 25’ passava<br />

in vantaggio il Centobuchi con una splendida rete <strong>del</strong>l’attaccante Rosa, uno dei migliori in assoluto. Cross in<br />

area per Rosa che di testa infilava l'incolpevole portiere Fanti. L'Angolana non ci stava e cercava di replicare<br />

ma gli ospiti facevano buona guardia davanti alla porta di Ameltonis. Nella ripresa l'Angolana rimaneva in<br />

nove per l'espul<strong>si</strong>one diretta di Baldi e Mucciante. Al 55’ arrivava la rete <strong>del</strong> ko realizzata da Corradetti con<br />

un bellis<strong>si</strong>mo tiro al volo. A questo punto era difficile per Costa e compagni raddrizzare il risultato<br />

compromesso. Fuschi alla mezzora accorciava le distanze sfruttando una punizione <strong>del</strong> nuovo entrato<br />

Manfrè. Gli assalti finali non portavano il pareggio mentre il Centobuchi falliva in almeno tre occa<strong>si</strong>oni la<br />

pos<strong>si</strong>bilità di realizzare la terza rete.<br />

Grottammare sorride con Fane<strong>si</strong> e Traini<br />

di ROBERTO BENIGNI<br />

GROTTAMMARE Si è rivisto finalmente il bel Grottammare, capace di dominare un incontro contro un<br />

avversario coriaceo come la Sangiustese, e nonostante una direzione di gara, ancora una volta negativa. Ma i<br />

ragazzi di mister Amaolo sono stati davvero superiori, hanno espresso bel gioco e dominato il campo, non<br />

chiudendo<strong>si</strong> mai, in<strong>si</strong>stendo anche col doppio vantaggio, tanto che alla fine per i rossoblù ospiti <strong>si</strong> registra un<br />

solo tiro in porta. <strong>La</strong> cronaca: iniziano subito in avanti i padroni di casa, con Fane<strong>si</strong> che al 4’ lotta spalla a<br />

spalla sula fascia con Spina per qua<strong>si</strong> venti metri, prima di finire a terra in area. Le proteste sono vibrate ma<br />

inutili. Al 7’ <strong>si</strong> capisce subito la scarsa consstenza <strong>del</strong>l’arbitro: Carboni da una manata sul viso (involontaria<br />

o no?) a Ionni che rimane a terra. Fane<strong>si</strong> chiede un provvedimento severo e rimedia invece lui il giallo per<br />

proteste. Al 13’ il gol con una bellis<strong>si</strong>ma azione corale: Costanzo imbecca Napolano che <strong>si</strong> allarga sulla<br />

fascia, salta un avversario e pennella un cross perfetto per Fane<strong>si</strong>, bravo a liberar<strong>si</strong> ed insaccare di testa.<br />

Prosegue in avanti sullo slancio il Grottammare ed uno splendido tiro da venti metri di Traini al 16’ viene<br />

deviato in angolo da un superbo tuffo di Luciani. Il portiere maceratese <strong>si</strong> ripete al 20’ su un’altra<br />

conclu<strong>si</strong>one di Gasparroni, con una prodigiosa deviazione in angolo. <strong>La</strong> partita <strong>si</strong> innervo<strong>si</strong>sce ma l’arbitro è<br />

incapace a controllarla: al 32’ Ionni viene colpito da Tartarelli e cade a terra sotto gli occhi <strong>del</strong> direttore di<br />

gara che non interviene. L’unica azione ospite <strong>del</strong>la partita al 34’ con un bel tiro di Ba<strong>si</strong>lico, deviato con i<br />

piedi da Domanico. Chiude in attacco il Grottammare la prima frazione ed ancora una volta Gasparroni <strong>si</strong><br />

vede negare il gol, al 43’, nonostante il bel tiro al volo, deviato in angolo. <strong>La</strong> ripresa vede mister Malloni<br />

sostituire Tartarelli, apparso molto nervoso ed a rischio di espul<strong>si</strong>one, ma il gioco non cambia. Raddoppiano<br />

meritatamente i biancoazzurri al 48’ con Traini, che riceve palla da Napolano, lascia <strong>ferma</strong> la difesa ed infila<br />

il sette con un gran diagonale. Al 73’ un perfetto cros<strong>si</strong> di Costanzo è leggermente alto per la deviazione di<br />

Fane<strong>si</strong>, ed al 90’ sempre Gasparroni fallisce l’occa<strong>si</strong>one per segnare calciando a lato in contropiede. Vittoria<br />

meritatis<strong>si</strong>ma e mister Amaolo finalmente contento.


Domenica 1 Aprile 2007<br />

Tra Pergolese e Avezzano un pareggio senza emozioni<br />

di GIUSEPPE BINOTTI<br />

PERGOLA - Uno 0-0 formato-Dash, più bianco <strong>del</strong> bianco fra Pergolese ed Avezzano al termine d'un match<br />

povero di gioco, di idee e di brividi da gol. Pergolese che fa un passo indietro rispetto a Montecchio<br />

con<strong>ferma</strong>ndo, ammesso che ce ne fosse bisogno,tutti i limiti tecnici di un organico che difetta di piedi buoni<br />

e, quindi, in difficoltà in casa quando c'è da imporre l'iniziativa mentre in trasferta, potendo giocare di<br />

rimessa, anche il..."palle lunghe e pedalare" può bastare(come a Cagli e Montecchio) per vincere.Non<br />

convince più di tanto nemmeno l'Avezzano che, pur non rischiando qua<strong>si</strong> nulla più per demeriti altrui che per<br />

meriti propri, non riesce a far nemmeno il solletico a Falcioni che, peraltro come Colella, <strong>si</strong> limita a prender<br />

la tintarella. Avezzano che più che all'indisponibilità degli squalificati Ianni e Gamba oltre che<br />

<strong>del</strong>l'infortunato Rotondi paga dazio al perdurare <strong>del</strong>l'assenza <strong>del</strong> bomber Fuakuputu, non a caso pur<br />

giostrando con un certo ordine fino alla trequarti <strong>si</strong> perde in un bicchiere d'acqua quando c'è da rifinire e<br />

finalizzare il gioco. Squadre speculari, <strong>si</strong>a Baldi che Perri <strong>si</strong> affidano al 4-4-2 che hanno in Bellucci e<br />

Rondina da una parte e Mancini e Maniscalco dall'altra i terminali d'attacco. Perri in mancanza di Ianni<br />

preferisce schierare tra i pali il diciassettenne Colella, proveniente dagli Allievi ed al debutto in D, piuttosto<br />

che Catalani. Occorre arrivare al 15' per vedere una conclu<strong>si</strong>one sul fondo di Rondina su un pallone messo in<br />

mezzo da Franchini che un minuto dopo ci riprova da fuori su cross di Teodorani. Gioco alterno fino al 27'<br />

quando Albertazzi su invito di Mancini di testa spedisce fuori. Intorno alla mezz'ora Baldi inverte le<br />

po<strong>si</strong>zioni degli esterni di centrocampo Marchegiani e Franchini ma senza risultato. Non cambia la mu<strong>si</strong>ca<br />

anzi peggiora quando Baldi in avvio di ripresa manda in campo Galdo e Nemo per Bellucci e Franchini.<br />

Infatti è l'Avezzano a render<strong>si</strong> pericoloso, <strong>si</strong> fa per dire, con Albertazzi al 58' (su errore di Damiani) ed al 65'<br />

con Bosso. Si gioca a tamburello, pallone più in aria che a terra, l'unico brivido all'84' quando il baby Colella<br />

<strong>si</strong> fa sfuggire il cuoio scagliato da fuori area da Rondina per poi agguantarlo prima che questo varchi la linea<br />

bianca.<br />

Cagliese, colpaccio in pieno recupero<br />

di GIOVANNI COSMO<br />

RICCIONE Con un gol a tempo scaduto di Santi la Cagliese strappa tre punti al Riccione, mandando nella<br />

disperazione la squadra di casa che cercava il successo per uscire dalla zona caldis<strong>si</strong>ma. Gara nervosa,<br />

caratterizzata dalla sterile pres<strong>si</strong>one dei locali. <strong>La</strong> Cagliese ha fatto la sua onesta partita, senza strafare,<br />

limitando<strong>si</strong> soprattutto a chiudere i varchi e a difender<strong>si</strong> con ordine. L'avvio è di marca romagnola: il<br />

Riccione dopo tre minuti mette in guardia De Julis con una conclu<strong>si</strong>one di Cardini, su cui il portiere ospite è<br />

bravo a metterci i pugni. <strong>La</strong> Cagliese capisce che deve serrare le fila e riesce ad arginare la pres<strong>si</strong>one dei<br />

romagnoli per una ventina di minuti, rafforzando la linea mediana. Al 26' è ancora Cardini a ceracre il gol<br />

con una bella azione personale conclusa con un tiro di poco alto. Al 32' Pucci ha la palla <strong>del</strong> vantaggio ma il<br />

suo diagonale, su as<strong>si</strong>st di Pro<strong>si</strong>a, <strong>si</strong> perde a lato. Al 38' ci prova Pagliardini dalla distanza, un minuto dopo<br />

Croce <strong>si</strong> libera in area ma alza troppo la mira. Si va al riposo sullo 0-0. Nella ripresa viene annullato al 3' un<br />

gol di Croce per fuorigioco di Caridi. Al 15' Cardini buca la difesa con un as<strong>si</strong>st per Crcoe che <strong>si</strong> invola ma<br />

davanti a De Julis gli spara adosso centrandolo mentre <strong>si</strong> tuffa. Il leit motiv <strong>del</strong>la partita è sempre lo stesso: la<br />

Cagliese se ne sta sulle sue, cercando di tener botta, il Riccione dà fondo a tutte le sue energie, lotta con<br />

accanimento e crea ancora altre palle gol. Prima <strong>del</strong>la mezzora slalom di Bellocchi e gran botta che Ballestri<br />

devia, sull'altro fronte centro di Cardini botta al volo di Zoli, Croce <strong>si</strong> mangia il gol mettendo fuori ma <strong>si</strong><br />

salva per il fuorigioco. <strong>La</strong> Cagliese sembra paga <strong>del</strong> pari, il Riccione ha speso molte energie nervose e tutto<br />

lascia credere che ormai lo zero a zero <strong>si</strong>a inevitabile ma ecco l'imprevedibile. Siamo all'ultimo dei quattro<br />

minuti di recupero conces<strong>si</strong> dall'arbitro: il neo-entrato Pagliari guadagna prima un punizione, poi un angolo,<br />

dalla bandierina Bellocchi incorna da due pas<strong>si</strong> Pro<strong>si</strong>a e Ballestri fa un miracolo a deviare con la difesa che<br />

l'aiuta in angolo. Belocchi <strong>si</strong> sposta sull'altra bandierina, questa volta crossa lungo dove arriva indisturbato<br />

Santi che insacca tra il disappunto <strong>del</strong> pubblico. <strong>La</strong> Cagliese festeggia tre punti praticamente inaspettati, il<br />

Riccione <strong>si</strong> dispera.


Domenica 1 Aprile 2007<br />

<strong>La</strong> Maceratese dura un tempo e non riesce a superare il Penne<br />

di ANDREA CESCA<br />

MACERATA Finisce a reti bianche lo scontro salvezza fra Maceratese e Penne. Un risultato equo per quanto<br />

<strong>si</strong> è visto nell'arco dei 90': meglio i padroni di casa nel primo tempo, più convincenti gli ospiti nella ripresa.<br />

Per la squadra allenata da Fusco resta il rammarico di non aver sfruttato il fattore campo contro un avversario<br />

modesto. I risultati <strong>del</strong>la 29° giornata hanno fatto lievitare il numero <strong>del</strong>le formazioni impegnate nella lotta<br />

per evitare i play out: a 5 giornate dal termine, tolto il Cattolica e volendo escludere il Riccione, sono ben 9<br />

le squadre in lizza per evitare gli spareggi salvezza.Nella Maceratese l'allenatore-giocatore Fusco ha preferito<br />

ancora una volta chiamar<strong>si</strong> fuori. Assenti obbligati Cento e Galli (squalificati, Gentili e Matrangelo<br />

(infortunati). L'assenza di Galli <strong>si</strong> è fatta sentire sui palloni alti e più in generale nella manovra d'attacco. <strong>La</strong><br />

Maceratese ha esercitato maggior possesso palla nella prima frazione e al 22' con Mulinari ha sfiorato il gol.<br />

Il difensore centrale, in proiezione offen<strong>si</strong>va, <strong>si</strong> è trovato solo davanti a Palena con il pallone sul <strong>si</strong>nistro: il<br />

portiere abruzzese è stato bravo a sventare il pericolo in angolo.Tutt'altra mu<strong>si</strong>ca nella ripresa, con la<br />

Maceratese forse affaticata. Al 55' ci voleva tutta la bravura di Tomba per respingere un tiro a botta <strong>si</strong>cura di<br />

Contini. Lo stesso Contini dopo 4 minuti a segno aiutando<strong>si</strong> con la mano e veniva ammonito. Poi i tentativi<br />

di Del Gallo, Nunziato e Nardi, tutti senza e<strong>si</strong>to. Fusco dalla panchina provava a cambiare qualcosa<br />

inserendo Romagnoli, Fabbri e Ramadori rispettivamente per Benfatto, Carradori e Mattoni. Per la<br />

Maceratese l'unica conclu<strong>si</strong>one era un tiro cross di Monte<strong>si</strong> alzato in corner da Palena. In pieno recupero era<br />

ancora bravo Tomba a respingere con i piedi un rasoterra di Nunziato. <strong>La</strong> Maceratese con 36 punti fa coppia<br />

in sest'ultima po<strong>si</strong>zione con la Pergolese. Ha guadagnato terreno il <strong>Morro</strong> <strong>d'Oro</strong> battendo la capolista<br />

Pescina.<br />

Il Tolentino rimonta due volte con Calanchi e bomber Girgenti<br />

di PIERO CIARAPICA<br />

TOLENTINO E’ finita con un nulla di fatto, ma in campo Tolentino e Real Montecchio non hanno le<strong>si</strong>nato<br />

gioco ed emozioni. Solo nel quarto d’ora finale le due squadre hanno attuato una non belligeranza. Nel<br />

commento in sala stampa Zannini ha giustificato il non gioco finale con le energie spese dai suoi giocatori<br />

sul terreno <strong>del</strong> “Vittoria” molto pesante per la pioggia caduta nei giorni scor<strong>si</strong>. Comunque un pareggio che<br />

accontenta i due tecnici: Gaudenzi a cui è servito a rimuovere la clas<strong>si</strong>fica dopo le due sconfitte consecutive<br />

e a Zannini per continuare la <strong>serie</strong> po<strong>si</strong>tiva. Il Tolentino <strong>si</strong> è presentato nel suo solito schieramento ma ha<br />

lamentato qualche incertezza in difesa soprattutto nelle palle inattive ma, continua il momento-sì di Girgenti<br />

andato in gol con la sua quattordice<strong>si</strong>ma rete. Di contro il Montecchio pur con<strong>ferma</strong>ndo le sue po<strong>si</strong>tività <strong>si</strong> è<br />

fatto raggiungere da due pregevoli conclu<strong>si</strong>oni di testa una di Calanchi e Girgenti. Partenza veloce dei<br />

pesare<strong>si</strong> che al 9’ sono già in vantaggio con Verani pronto a sfruttare il cross di Cherubini. Il pareggio dei<br />

padroni di casa arriva al 34’ su un preciso cross di Ros<strong>si</strong>ni, Calanchi <strong>si</strong> eleva di preci<strong>si</strong>one con un preciso<br />

colpo di testa rimette il punteggio in parità. Anche la ripresa regala gioco e gol. Inizia Ros<strong>si</strong>ni al 48’ con un<br />

tiro ad effetto che sfiora il sette <strong>del</strong>la porta ospite. Al 63’ una saetta su punizione di Balzan è respinta da<br />

Castorani che non trattiene ma c’è Calanchi pronto ad allontanare. Al 64’ una punizione di Iacoponi<br />

costringe Giustoli<strong>si</strong> a distender<strong>si</strong> per deviare. Ma ancora una volta il Montecchio torna in vantaggio. E’ il 65’<br />

azione veloce degli ospiti, Giorgini lancia di preci<strong>si</strong>one Chiarapina che <strong>si</strong> porta in area cremi<strong>si</strong> e mette alle<br />

spalle di Castorani un preciso pallonetto. «Stavamo per assaporare la vittoria ma il Tolentino ha dimostrato<br />

di essere un’ottima squadra ci ha tolto questa soddisfazione» dirà l’allenatore Gaudenzi, trainer <strong>del</strong> Real<br />

Montecchio, in sala stampa al termine <strong>del</strong>la partita. Ma Girgenti, goleador <strong>del</strong> Tolentino, gli rovina la festa<br />

quattro minuti più tardi rimettendo le cose a posto con un altro gioiello di testa sempre su un cross di<br />

Ros<strong>si</strong>ni.ULTRAS IN LUTTO. Prima <strong>del</strong> fischio d’inizio il capitano Morbidoni e il goleador Girgenti hanno<br />

consegnato agli Ultras due mazzi di fiori in ricordo di Enrico Pallorito immaturamente deceduto in<br />

settimana. Pallorito, acceso tifoso <strong>del</strong> Tolentino, era sempre presente allo stadio Della Vittoria per sostenere<br />

la squadra crèmi<strong>si</strong>.


Domenica 1 Aprile 2007<br />

Il <strong>Giovenco</strong> cade a <strong>Morro</strong> Ma la sconfitta è indolore<br />

di PAOLO MARTOCCHIA<br />

MORRO D’ORO – Uno stop indolore per la <strong>Valle</strong>, battuta a <strong>Morro</strong> (2-1) dopo 23 turni po<strong>si</strong>tivi. <strong>La</strong><br />

distanza dal Fano <strong>si</strong> riduce, <strong>si</strong> fa per dire, a 11 punti, per l’approdo in C2 <strong>del</strong>la squadra di<br />

Cappellacci <strong>si</strong> attende solo il consenso matematico. C’è ancora da soffrire, invece, per i morre<strong>si</strong>, ieri<br />

autori <strong>del</strong>la gara più bella <strong>del</strong>la stagione. Bravo Costanzo a girar<strong>si</strong> in area, al 7’, ed insaccare per il<br />

momentaneo vantaggio. Anche una traversa per Villa, di testa, al 20’; mentre il <strong>Morro</strong> fa la gara, al<br />

40’ ecco il bel pari di Arcamone, un tiro dal limite imparabile per Gaudino. Gara combattuta anche<br />

nella ripresa: <strong>Morro</strong> che trova il gol vittoria con un tocco felpato in area di Sparacio e nel finale, con<br />

la ten<strong>si</strong>one alle stelle, la <strong>Valle</strong> <strong>si</strong> butta a capofitto alla ricerca <strong>del</strong> pari: prima Arcamone centra la<br />

traversa, di testa, e nei minuti di recupero Gaudino, su punizione, para in due tempi sulla<br />

conclu<strong>si</strong>one di Berra. Una partita godibile, fatta eccezione per il finale, quando per un fallo a<br />

centrocampo inizia il parapiglia, subito sedato. «Nulla di importante - dice a fine gara Cappellacci -.<br />

Vittoria meritata <strong>del</strong> <strong>Morro</strong>, nulla da rimproverare ai miei». «Un gol da <strong>serie</strong> A», ha detto Malvone<br />

in merito alla rete n. 22 di Sparacio, sperando che possa rimanere in biancorosso anche per il<br />

pros<strong>si</strong>mo anno. Ma tutto dipende da queste ultime gare: per evitare i play-out servirà molta<br />

attenzione, Maceratese e Pergolese inseguono i morre<strong>si</strong>, atte<strong>si</strong> da tre trasferte dopo la sosta di<br />

Pasqua.<br />

<strong>Morro</strong> d’Oro: Gaudino 6, Marranconi 6, Marinelli 6, Di Nicola 6 (34’ st Mancuso ng), Germini 5,<br />

Mancini 6 (29’ st Crisafulli ng), Xhepa 6, Villa 6, Sparacio 6.5, Pietrella 6, Costanzo 6.5 (14’ st<br />

Castello 6). All. Di Pietro<br />

<strong>Valle</strong> <strong>del</strong> <strong>Giovenco</strong>: Zaccagnini 6, Stroffolino 6, Guzzo 5.5 (19’ st Pomponi 6), Ferreyra 5.5, Celli<br />

5, Marinilli 5.5, Fusarelli 6, <strong>La</strong>boragine 5 (18’ st Berra ng), Arcamone 6, Sansone 5.5 (34’ st<br />

Barrero), Pazzi 6. All. Cappellacci<br />

Arbitro: Irrati di Pistoia 6<br />

Reti: 7’ Costanzo, 40’ Arcamone, 5’ st Sparacio<br />

Note: spettatori 250, con rappresentanza ospite. Ammoniti: Mancini, Marinelli, Guzzo, <strong>La</strong>boragine.<br />

Angoli: 2-8.


Maceratese-Penne<br />

Domenica 1 Aprile 2007<br />

I vestini per un soffio falliscono l’exploit esterno<br />

0-0 MACERATESE: Tomba 7; De Cesaris 5,5; Mengoni 6; Mulinari 6; Benfatto 6 (dal 62' Romagnoli 6); Guzzini 6; Gay<br />

5,5; Smerilli 6; Carradori 5,5 (dal 67' Fabbri 5,5); Mattoni 6,5 (dal 74' Ramadori 5,5); Monte<strong>si</strong> 6. A disp.: Tartabini;<br />

Fusco; Foglini; Baiocco. All. Fusco. PENNE: Palena 6; Di Marco 5,5 (dal 70' Nardi 5,5); Safon 6; Piccolo 6; Stellato<br />

6; Fulco 6; D'Ercole 5,5; Cognata 6,5; Nunziato 5,5; Contini 6; Del gallo 6. A disp.: Soccio; Antic; carota; Francia;<br />

Palmarini; Sfamurri. All. Torti. Arbitro: D'Ia<strong>si</strong>o di Bari. Note - Spettatori 250 circa con rappresentanza ospite.<br />

Ammoniti:De Cesaris(Maceratese); Di Marco, Fulco e Contini(Penne). Angoli 8-1. tempi di recupero Recupero: 0' +<br />

4'. MACERATA - Penne spera, prova, sogna di poter vincere a Macerata ma non ci riesce. Grande il portiere Tomba<br />

nel vietargli l'impresa. Se Penne avesse vinto nessuno avrebbe gridato allo scandalo anche se, vista la clas<strong>si</strong>fica ed<br />

i risultati maturati sugli altri campi <strong>del</strong>le dirette concorrenti impegnate nella lotta per evitare i play-out sarebbe servito<br />

solo per allontanare la penultima po<strong>si</strong>zione. E' subito Penne <strong>si</strong>n dall'avvio dei giochi. Al 22' l'occa<strong>si</strong>one più nitida per<br />

la squadra di casa:pallone in profondità, Mulinari che cerca di gestire al meglio la sfera che prova a spingerla in<br />

porta: Palena gli mette il pallone in calcio d'angolo. Nella ripresa fa tutto o qua<strong>si</strong> il Penne. Al 9' Contini riceve palla in<br />

area tiro a botta <strong>si</strong>cura, miracoleggia Tomba. Al 12' D'Ercole prova il cross, Contini mette in rete, l'arbitro annulla per<br />

presunto fallo di mano:proteste dei giocatori <strong>del</strong> Penne.<br />

Verucchio-Santegidiese<br />

Romagna amara per l’undici rimaneggiato<br />

2-0 VERUCCHIO: Pozzi 6.5, Ballarini 5.5, Baschetti 6, Carelli 6, Antonelli 7, Salvigni 6.5, Migliaccio 6.5 (33' s.t. Narducci<br />

s.v.), Salafrica 6, Damato 7, <strong>La</strong>ngone 5.5 (23' s.t. Roccati 7), Orlandi 6. A disp. Casadei, Della Motta, Cacace, Cavalli,<br />

Paci. All. Papini. SANTEGIDIESE: Merletti 6.5, Ciccola 5.5, Imbriaco 5.5 (44' s.t. Zanchè s.v.), Casali 6, Di Emidio 5,<br />

Schicchi 5.5, Aloi<strong>si</strong> 6 (38' s.t. Di Antonio s.v.) , Damiano 6, Casali 5.5, De Bernardinis 5.5 (23's.t.Rapino 5.5), Vespa 6.5.<br />

A disp. Spinelli, Granozi, Ubaldi, Marozzi. All. Piccioni. Arbitro: Di Stefano di Alghero (As<strong>si</strong>stenti Caldarola di Firenze,<br />

Pedrini di Prato) Reti:31' s.t. Damato, 36' s.t. Roccati. Note:Giornata serena. Spettatori: 250 circa. Ammoniti: Salafrica,<br />

Migliaccio, Di Emidio, De Bernardinis, Ballerini, Schicchi. Angoli: 2-3. Recupero: 1°t: 1', 2° t: 5'. VERUCCHIO - <strong>La</strong><br />

Santegidiese in formazione rimaneggiata, a Verucchio ha giocato una brutta gara: denunciando soprattutto preoccupanti<br />

battute a vuoto in difesa. Nel primo tempo ha completamente rinunciato a giocare lasciando il pallino <strong>del</strong> gioco al<br />

Verucchio (che ha subito ben 45 reti). <strong>La</strong> squadra non spinge e sembra accontentar<strong>si</strong> <strong>del</strong>lo 0-0 e solo negli ultimi 15'<br />

prova ad abbozzare una pres<strong>si</strong>one che viene subito neutralizzata dal Verucchio che, al 76' trova il vantaggio con uno<br />

spettacolare tuffo di testa di Damato, servito da un bel cross di Migliaccio dalla destra, che non lascia scampo a Merletti.<br />

Cinque minuti dopo e i rosanero chiudono la gara con una gran giocata <strong>del</strong> neo entrato Roccati che dal limite <strong>del</strong>l'area<br />

lascia partire un tiro imparabile che fulmina Merletti.

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