L'ORGANO DELLA CHIESA COLLEGIATA DI S. MARIA ASSUNTA ...

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compromesso e costruire il somiere meno profondo del previsto. Così si
spiega quello che a prima vista sembrava un grave difetto costruttivo: Alari
vi fu costretto. E così anche nel restauro è stato assai problematico far parlare
correttamente tutte le canne per mancanza del giusto spazio.
Benché non sia citato nel contratto, Alari costruì anche l'Usignolo, come mostrava
lo sportellino a sinistra della tastiera e il somierino trovato all'interno
dell'organo. A Roma era usuale: Lorenzo I, nella ricostruzione dell'organo
piccolo di S. Giovanni in Laterano (1747) perfeziona quello imperfetto
preesistente: “... rifatto di novo il Rosignolo con uno calamaro distinto per
canna essendo il vecchio con un calamaro solo riuscendo imperfetto, mentre
ogni canna di detto rosignolo richiede un calamaro distinto” 40 . Nel restauro è
stato opportunamente ricostruito.
Nello stesso organo si trova il cornetto nei soprani con due canne per tasto e
il Secondo Principale “...acciò avesse l'organo maggior spicco e
armonia...” 41 . Il giovane Domenico segue dunque le tradizioni di famiglia.
Le misure delle canne del Cornetto sono poco più larghe di quelle del Principale42
. Le pur poche canne superstiti hanno permesso una ricostruzione attendibile.
La Tromba nei Bassi è stata ricostruita secondo i criteri esposti chiaramente
nella relazione di restauro.
Tra la primavera e l'estate del 1795 viene eseguita da Costantino de Romanis
la pittura e doratura di cassa e cantoria per la spesa di 50 Scudi 43 .
Infine, l'anno successivo, l'organo viene anche dotato di una tela gialla,
colore coordinato con la doratura.
La completezza di questi documenti porta alla conclusione che l'insieme organo-cassa-cantoria
ci è pervenuto nella struttura originaria. Naturalmente è
stato lo strumento a subire più interventi, alcuni dei quali assai improvvidi
per non dire distruttivi. Citiamo i più importanti:
1. Asportazione di Tromba e Cornetto sostituiti con registri violeggianti, secondo
l'estetica del movimento ceciliano di inizio Novecento (v. restauri del
1902 e successivi).
2. Sostituzione di tastiera e pedaliera, nel tentativo, mal riuscito, di
completare la prima ottava corta.
3. Aggiunta dei rinforzi d'ottava al Contrabbasso.
4. Sostituzione dei mantici a cuneo con un mantice a lanterna.
40 V. F. LUCCICHENTI, Documenti per la storia degli organi in S.
GIovanni in Laterano a Roma (1427-1984), Roma 1984, p. 77.
41 IDEM, Op. cit., pp. 74-77.
42 V. relazione di restauro.
43 V. doc. XI.