L'ORGANO DELLA CHIESA COLLEGIATA DI S. MARIA ASSUNTA ...

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26 Il completo smontaggio del somiere maggiore ha permesso di valutarne lo stato di conservazione, invero assai precario. Esso è realizzato in un unico tavolone di noce che si presentava fortemente attaccato dal tarlo sul fronte anteriore, nel tratto che va dalla battuta delle antelle della segreta all'inizio dei canali, e su quello posteriore, nello spazio compreso tra la fine dei canali e il bordo esterno del pancone. l'attacco era tale da aver sbriciolato il legno. Perciò si è dovuto sostituire le due parti con due grandi innesti di noce nazionale. In tal modo si è ripristinata la resistenza meccanica necessaria a garantire stabilità, tenuta del vento e durata. I canali erano impermeabilizzati da un rivestimento di colofonia che è stata rimossa a causa delle infinite screpolature. L'impermeabilizzazione è stata rifatta sempre con colofonia sciolta in trementina e stesa a caldo. Sono state aggiuntate e allungate alcune stecche dei registri che presentavano gli attacchi spezzati. Un'intera stecca, ridotta alla consistenza di un biscotto, è stata fatta nuova. Le coperte sono state ripulite e restaurate. La coperta della facciata è stata rincollata ripristinando tutti i condotti del vento opportunamente richiusi con coperchi di noce, come i restanti originali. Sono stati otturati i fori delle viti recenti utilizzate per la tenuta delle coperte al pancone e si è ripristinato l'originale sistema di fissaggio con nuovi chiodi di ferro forgiato infissi nei fori originali. Si è provveduto a rettificare i piani di scorrimento spianando pancone, stecche, false stecche e coperte senza troppo insistere per la tarlatura delle stecche e delle false stecche. I canali dei tarli affiorati durante l'operazione sono stati richiusi con Araldit. Dopo il restauro di tutte le altre parti (ventilabri, molle ecc.) il somiere è stato rimpellato e rimontato. Il crivello è stato pulito eliminando gli innesti di legno e di cartone che occludevano i fori del Cornetto e di alcune canne dei bassi del Principale II. Tutte le fratture sono state rincollate e le perdite di sostanza maggiori sono state reintegrate con innesti di pioppo mentre quelle minori sono state riempite con Araldit. I fori allargati per alloggiare canne di altra provenienza sono stati riportati alla corretta misura. L'Alari aveva svasato a fuoco una parte dei fori del crivello, segnatamente quelli corrispondenti ai diametri compresi tra l'altezza di 2' e il limite di acutezza. L'integrità di tali fori ha fornito un eccellente riscontro per verificare la correttezza del riordino delle canne. Il somiere dei Contrabbassi, al momento dello smontaggio, era coperto di trasporti e presentava una doppia foratura per ogni nota allo scopo di alimentare un Basso di 8' e un raddoppio di 4'. L'accurato esame eseguito dopo la pulitura ha rivelato che i fori anteriori, non svasati a fuoco e con segni di tarli, non erano originali. Anche i trasporti sul foro posteriore non
27 erano originali essendo tutti i piedi dei Bassi spostati dal loro centro. Si è allora provveduto a richiudere la foratura anteriore con legno della stessa essenza e ad eliminare i trasporti sulla foratura posteriore. Infine il somiere è stato restaurato in tutte le altre parti e rimontato. Il pavimento della segreta, particolarmente danneggiato dai tarli e del tutto inaffidabile, è stato ricostruito in pioppo. TASTIERA, PEDALIERA E TRASMISSIONE La tastiera è stata ricostruita secondo le misure che lo strumento stesso ha fornito: la catenacciatura del manuale ha dato la larghezza delle leve e gli ingombri sul cavallo hanno dato la lunghezza. La lunghezza dei tasti è stata ricavata dai modiglioni di cui rimanevano le impronte sui lati del cavallo e da due tasti cromatici rinvenuti all'interno della cassa durante lo smontaggio che hanno trovato il loro posto sui tasti Re1 e Mi1. La pedaliera è stata ricostruita diritta a leggio con un ambito di 9 tasti, come indicato nel contratto dell'Alari, con l'aggiunta di un tasto per gli Usignoli. Il disegno del modiglione della pedaliera è stato ricavato da quello originale sempre rinvenuto all'interno della cassa e diversamente utilizzato. Le catenacciature della tastiera e dei registri sono state disossidate a spazzola, pulite, regolate nei movimenti e consolidate nei legni. I tiranti originali dei registri sono stati puliti e quelli mancanti sono stati rifatti sulla scorta degli originali. MANTICI Si è provveduto alla costruzione di 2 nuovi mantici a cuneo mossi da corde e ruote perché lo spazio disponibile rimasto sulla cantoria non permetteva l'alloggio del terzo mantice previsto. INTONAZIONE E ACCORDATURA Dopo il restauro di tutte le parti, l'organo è stato rimontato, intonato ed accordato. L'intonazione è stata realizzata rispettando l'armonizzazione fatta dall'Alari: fori al piede, altezza delle bocche e profilo dell'anima erano rimasti invariati. La dentatura, dove presente, è stata rispettata. La pressione del vento è di 62 mm. di colonna d'acqua ed è stata ottenuta rimettendo sui nuovi mantici 2 delle 3 pietre ritrovate in cantoria appartenenti ai 3 mantici originali. Lo sfrigolio e la povertà di suono nella parte mediana dei registri di
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Indice dei nomi Alari Antonio 10; 1
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Morini, G. 43 Napulioni 60 Pachelbe
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Tav. I-II-III: Apoca-progetto e ric
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Tav. VI: Facciata della Chiesa Coll
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Tav. VIII: Finestra dell’organo d
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Tav. XII: Stecche dopo il restauro.
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Tav. XV: Crivello, dopo il restauro
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Tav. XIX: Canne superstiti di XXVI
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Tav. XXIII: Canne del Contrabbasso
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