nanoparticelle di oro: sintesi, proprietà del monostrato protettivo e ...
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1 INTRODUZIONE<br />
Il <strong>monostrato</strong> più stu<strong>di</strong>ato e descritto rimane comunque quello costituito<br />
da tiolati alchilici, che sono in grado <strong>di</strong> formare strutture altamente or<strong>di</strong>nate e<br />
organizzate, su film sottili <strong>di</strong> <strong>oro</strong> supportati su wafer <strong>di</strong> silicio, vetro, ecc. Questi<br />
film tendono ad avere prevalentemente una struttura (111), in cui cioè, per metalli<br />
con impaccamento fcc, gli atomi sulla superficie si presentano esagonali.<br />
Innanzitutto è opportuno chiedersi come mai proprio l’Au (111) sia stato<br />
scelto come substrato <strong>di</strong> elezione: per prima cosa si tratta <strong>di</strong> un metallo nobile,<br />
cioè inerte, quin<strong>di</strong> ha una bassa tendenza a ossidarsi (al contrario <strong>del</strong>l’argento);<br />
poi la sua superficie può essere pulita semplicemente rimuovendo le impurezze<br />
adsorbite, presenta meno <strong>di</strong>fetti <strong>di</strong> altre, porta alla formazione <strong>di</strong> buoni SAMs,<br />
lega i tioli con interazioni forti ed è biocompatibile.<br />
Per quanto riguarda l’elevata affinità che l’<strong>oro</strong> <strong>di</strong>mostra per i tioli, si può<br />
<strong>di</strong>re che la natura <strong>del</strong> legame <strong>oro</strong>-zolfo non è ancora completamente nota. Dal<br />
momento che l’<strong>oro</strong> non forma ossi<strong>di</strong>, l’adsorbimento dei tioli sulla superficie non<br />
passa attraverso una reazione redox. La formazione <strong>di</strong> un tiolato richiede<br />
l’attivazione chimica <strong>del</strong> legame S-H <strong>del</strong> gruppo tiolico (o legame S-S <strong>del</strong><br />
<strong>di</strong>solfuro); le energie coinvolte in questo processo sono state stu<strong>di</strong>ate per la prima<br />
volta nel 1987 da Dubois, 7 che ha condotto misure <strong>di</strong> desorbimento a<br />
temperatura programmata <strong>di</strong> <strong>di</strong>metil<strong>di</strong>solfuri su Au(111), e successivamente da<br />
Scoles8 che si è interessato alle energie <strong>di</strong> legame <strong>di</strong> vari composti organici<br />
solforati adsorbiti su Au: i risultati <strong>di</strong> questi stu<strong>di</strong> hanno suggerito che le energie<br />
<strong>di</strong> legame coinvolte siano <strong>del</strong>l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> 30 kcal/mol. Misure condotte in vuoto<br />
hanno messo in evidenza che il legame Au-S nel <strong>monostrato</strong> auto-assemblato ha<br />
la forza <strong>di</strong> un legame omolitico <strong>del</strong>l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> 45 kcal/mol. 9<br />
Non c’è ancora consenso sulla sorte <strong>del</strong>l’atomo <strong>di</strong> idrogeno proveniente<br />
dai tioli che si adsorbono e cioè se si forma o meno H2.<br />
Preparazione e caratterizzazione <strong>di</strong> monostrati autoassemblati su superfici<br />
metalliche<br />
Monostrati autoassemblati <strong>di</strong> tioli alchilici (o <strong>di</strong>solfuri) su superfici<br />
metalliche possono essere realizzati per adsorbimento <strong>del</strong>le molecole organiche<br />
sul substrato da una soluzione o da fase vapore.<br />
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