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SERIE A - Legaparco

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20 402><br />

9 771120 506000<br />

REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 www.gazzetta.it lunedì 2 aprile 2012 1,20 € POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO Anno116 anno116­n anno116­ anno116­Numero Numero n n 79<br />

79<br />

79<br />

ITALIA<br />

L’ESORDIOSTRAMACCIONIRIPORTAALLAVITTORIAINERAZZURRI(5­4)<br />

SUBITOSTRAMAINTER<br />

BattutoilGenoa(trerigori)conunatriplettadiMilito<br />

DALLAVITE,ELEFANTE,TAIDELLIDAPAG.14APAG.17 3 Una curiosa smorfia di Stramaccioni, 36 anni e l’abbraccio con Milito<br />

ILPOSTICIPO SCHIANTAILNAPOLI(3­0)EINCENDIALALOTTAPERLOSCUDETTO<br />

JUVE<br />

CUORE<br />

VIDAL<br />

Ilcileno(retefavolosa)trascina<br />

Ilcileno(retefavolosa)trascina<br />

ibianconeriaduepuntidallavetta<br />

IngolancheBonuccieQuagliarella<br />

Mazzarri:«Abbiamopersosmalto»<br />

ilCommento<br />

COMEMORDECONTE!<br />

di ALBERTO CERRUTI<br />

IlMilanrallentaelaJuventusvola.Tregolal<br />

Napoli li aveva segnati anche all andata, ma<br />

allora ne aveva presi altrettanti rischiando di<br />

perdere.Stavolta,invece,Buffonfalospettatore<br />

di un successo strameritato, senza veleni, che<br />

dimezzalosvantaggiodallacapolistaelascia<br />

un segnale forte nella corsa allo scudetto.<br />

L’ARTICOLOAPAGINA26<br />

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vincerà tutte, farà ricrescere i<br />

capelli a Cambiasso e farà tornare<br />

Fiorello su Twitter, lo confermo».<br />

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di FABIO BIANCHI<br />

Saràperlatensionechenonstapiùdentro,perqualche<br />

scaramanzia, o casomai per semplice vanità.<br />

Chissà.MaAndreaStramaccionicercal’anticiposul<br />

suosogno:entranelpratodiSanSiro10minutiprima<br />

dell’Inter e si consegna alla bramosia dei fotografi.<br />

L’ARTICOLOAPAGINA15<br />

LACAPOLISTA<br />

Milan con la testa<br />

già a Barcellona<br />

C’è anche Pato<br />

Golfantasma:Gallianichiederà<br />

allaFedercalcioigiudicidiporta<br />

BOCCI,CONDO’,LICARI,PASOTTOALLEPAGINE10­11­12<br />

TERZOPOSTO<br />

L’Udinese cade a Siena<br />

La Roma ora ci crede<br />

CALAMAI,CATAPANO,PALOMBO,PUGLIESE,VELLUZZIPAGG.18­19<br />

LEALTRE<br />

La Fiorentina k.o. trema<br />

Il Palermo va a forza 3<br />

GOZZINI,LICARI,LONGHI,ZANARINIPAGG.20­21­22<br />

SerieA/30ªGIORNATA<br />

PARTITE<br />

BOLOGNA PALERMO 1­3<br />

CAGLIARI ATALANTA 2­0<br />

CATANIA MILAN 1­1<br />

FIORENTINA CHIEVO 1­2<br />

INTER GENOA 5­4<br />

JUVENTUS NAPOLI 3­0<br />

LECCE CESENA 0­0<br />

PARMA LAZIO 3­1<br />

ROMA NOVARA 5­2<br />

SIENA UDINESE 1­0<br />

CLASSIFICA<br />

MILAN 64<br />

JUVENTUS 62<br />

LAZIO 51<br />

NAPOLI 48<br />

UDINESE 48<br />

ROMA 47<br />

INTER 44<br />

CATANIA 43<br />

PALERMO 39<br />

CHIEVO 39<br />

* Sei punti di penalizzazione.<br />

ATALANTA* 37<br />

CAGLIARI 37<br />

SIENA 36<br />

BOLOGNA 36<br />

PARMA 35<br />

GENOA 34<br />

FIORENTINA 33<br />

LECCE 28<br />

NOVARA 24<br />

CESENA 19<br />

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3 Giorgio Chinaglia, aveva 65 anni LIVERANI<br />

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2<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

<strong>SERIE</strong> A 30 a GIORNATA<br />

LA VOLATA SCUDETTO LE PARTITE CHE DECIDERANNO IL CAMPIONATO<br />

8’ secondo tempo 30’ secondo tempo<br />

Bonucci baciato dalla fortuna ed è 1-0 Il diagonale di Vidal per il raddoppio<br />

Un tiro di Vucinic rimpalla sul ginocchio di Bonucci. Deviazione letale per Arturo Vidal firma il raddoppio al termine di una strepitosa azione personale: si<br />

il portiere del Napoli De Sanctis: la Juve rompe l’equilibrio e va in vantaggio PLP beve la difesa del Napoli e spara un sinistro che s’infila in diagonale NEWPRESS<br />

E’ JUVE 30 E LODE<br />

Fa 3 gol al Napoli e bracca il Milan: -2<br />

Con la travolgente vittoria, i bianconeri di Conte allungano a 30 gare la serie iniziale senza k.o.<br />

DAL NOSTRO INVIATO<br />

LUIGI GARLANDO<br />

TORINO<br />

Se il Diavolo ora ha paura<br />

di quella cosa bianconera che<br />

gli è arrivata a due punti dalla<br />

coda, lo capiamo. Non è tanto il<br />

balzo in classifica ad allarmare<br />

il Milan, ma il modo con cui è<br />

arrivato il 3-0 secco sul Napoli.<br />

La Juve ha cucinato l’avversario<br />

nel primo tempo, per poi tritarlo<br />

nel secondo con una prestazione<br />

impressionante per intensità<br />

e furore, senza concedere<br />

un solo tiro in porta al nemico.<br />

Come contro l’Inter, la squadra<br />

è divampata nella ripresa dimostrando<br />

una superbia atletica<br />

che oggi il Milan non può<br />

vantare e che peserà nello<br />

sprint finale di primavera. Altre<br />

volte ha steccato l’occasione di<br />

allungare o riportarsi sotto. Stavolta<br />

la Juve ha sopportato la<br />

pressione con la maturità di<br />

una grande.<br />

Capolavoro Conte Il Napoli forse<br />

si è coccolato troppo con i tonfi<br />

di Lazio e Udinese, ha allungato<br />

una mano tenera verso il terzo<br />

posto. Ha iniziato la partita<br />

molle, tremolante, come gli capitava<br />

un anno fa contro le<br />

grandi ed è stato abbandonato<br />

dai suoi Tenori come a Londra<br />

e non è mai entrato in partita.<br />

Ma i meriti della Juve sovrastano<br />

di gran lunga le latitanze altrui.<br />

Con 11 punti di vantaggio<br />

sulla terza, Conte ha blindato<br />

la partecipazione alla prossima<br />

Champions, senza preliminari.<br />

Per il tecnico è già un capolavoro.<br />

Ma la sensazione è che possa<br />

raccogliere molto di più.<br />

Zero tiri Napoli Il triangolo Vidal-Pirlo-Marchisio,<br />

potenza e<br />

qualità, spinge il primo tempo<br />

dalla parte della Juve. I dirimpettai<br />

di Mazzarri si limitano<br />

ad arginare e faticano a mettere<br />

in azione il tridente offensivo.<br />

La Juve stenta però ad accendere<br />

la scintilla del pericolo<br />

per mancanza di genio nell’ultimo<br />

passaggio. Sembrava che<br />

Vucinic avesse risolto il problema.<br />

Ma il montenegrino, che<br />

ha ritirato il premio di miglior<br />

juventino di marzo, scollinato<br />

aprile, è tornato quello di febbraio:<br />

molle e distratto. Senza<br />

il tocco fatato del suggeritore,<br />

la Juve è costretta a spremere<br />

le fasce, anche perché la contraerei<br />

di Mazzarri ha lasciato<br />

spesso il cielo scoperto, come<br />

dimostrarono Larrivey e il Chelsea.<br />

Due volte Borriello e una<br />

GDS<br />

Vidal ci provano infatti di testa,<br />

senza fortuna. Anche perché il<br />

Napoli di Mazzarri è laureato<br />

in fasce e sa come chiuderle.<br />

Non a caso, i soli tiri in porta<br />

dei bianconeri arrivano su calcio<br />

piazzato in coda al primo<br />

tempo: due punizioni di Pirlo<br />

che non terrorizzano De Sanctis.<br />

Il Napoli fa ancora meno. La<br />

mediana è prigioniera di quella<br />

rivale. Inler, il fulcro creativo,<br />

non detta mai. L’infortunio di<br />

Maggio toglie a Mazzarri la sua<br />

spinta migliore. L’unica volta<br />

che due Tenori riescono a duettare<br />

(Hamsik e Lavezzi) ci scappa<br />

un mezzo pericolo, ma i tre<br />

vengono poco sollecitati. Un alibi<br />

che regge, ma non li assolve:<br />

Lavezzi dovrebbe abbassarsi e<br />

soccorrere la truppa con i suoi<br />

strappi, come fa quando ne ha<br />

voglia.<br />

I gol Nella ripresa la Juve alza il<br />

ritmo, aumenta corsa, spinta,<br />

tutto e prende a pallate il Napoli<br />

che finirà in dieci (gomitata<br />

di Zuniga a Chiellini). Aggiungere<br />

una punta (Pandev) per il<br />

faro spento (Inler) non porta a<br />

nulla. Ogni gol della Juve racconta<br />

qualcosa. Il primo è di Bonucci,<br />

spesso maldestro, beccato<br />

da critica e pubblico. A San<br />

Siro, Nocerino gli aveva tirato<br />

addosso e la carambola aveva<br />

trafitto Buffon. Qui gli calcia addosso<br />

Vucinic e il gol porta la<br />

Juve a 2 punti da Nocerino. Destino<br />

ribaltato. L’ex brutto anatroccolo<br />

ora gioca con una sicurezza<br />

principesca. La Juve gli<br />

assomiglia: da due stagioni<br />

traumatiche al sogno scudetto.<br />

Bonucci era in millimetrico fuorigioco,<br />

ma qui i veleni non c’en-<br />

trano: il risultato di campo è<br />

inattaccabile. Il secondo gol di<br />

Vidal, bellissimo, racconta i meriti<br />

di mercato della società e la<br />

vera forza di questa squadra: le<br />

mediana di un imperioso Pirlo.<br />

Il terzo di Quagliarella parla<br />

dell’attacco, il reparto più critico.<br />

Ieri ci ha provato Borriello,<br />

ma non ha fatto meglio di Matri.<br />

Vucinic ha balbettato. Conte<br />

ha cambiato tutto e Del Piero<br />

ha assistito Quagliarella. Significa<br />

che anche lì, dove è meno<br />

attrezzata, dove gli manca un<br />

Ibra, Conte sa spremere oro, facendo<br />

zapping in panchina. Per<br />

tutte queste ragioni, la Juve è<br />

ancora imbattuta dopo 30 partite<br />

di campionato. Per questo il<br />

Diavolo fa bene a temere quella<br />

cosa bianconera che gli è arrivata<br />

a 2 punti dalla coda.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA


3<br />

(3-5-2)<br />

Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner<br />

(dal 20’ s.t. Caceres), Vidal, Pirlo,<br />

Marchisio, De Ceglie; Borriello (dal 25’<br />

s.t. Quagliarella), Vucinic (dal 38’ s.t. Del<br />

Piero). PANCHINA Storari, Pepe, Giaccherini,<br />

Matri.<br />

ALLENATORE Conte.<br />

ESPULSI nessuno.<br />

AMMONITI Vidal, De Ceglie e Marchisio<br />

per gioco scorretto, Lichtsteiner per proteste.<br />

POSSESSO PALLA PALLE UTILI GIOCATE<br />

JUVENTUS 52%<br />

TIRI IN PORTA<br />

IIIIIIIII<br />

NAPOLI 48%<br />

MOMENTI CHIAVE<br />

PRIMO TEMPO<br />

5’ Pirlo da sinistra, Borriello liscia di testa in<br />

tuffo.<br />

11’ Cross di Lichtsteiner, Borriello gira di testa a<br />

lato.<br />

30’ Punizione di Pirlo, Vidal di testa: fuori di<br />

poco.<br />

38’ Punizione di Pirlo dal limite: De Sanctis para.<br />

44’ Altra punizione di Pirlo, De Sanctis respinge.<br />

(3-4-1-2)<br />

De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro,<br />

Aronica; Maggio (dal 25’ s.t. Dossena), Inler<br />

(dal 17’ s.t. Pandev), Gargano, Zuniga;<br />

Hamsik (dal 27’ s.t. Dzemaili); Lavezzi, Cavani.<br />

PANCHINA Rosati, Fernandez, Britos,<br />

Vargas.<br />

ALLENATORE Mazzarri.<br />

ESPULSO Zuniga al 41’ s.t. per una gomitata<br />

a Chiellini. AMMONITI Gargano e Cannavaro<br />

per gioco scorretto.<br />

GIUDIZIO 777<br />

PRIMO TEMPO 0-0<br />

MARCATORI Bonucci all’8’, Vidal al 30’, Quagliarella al 38’ s.t.<br />

ARBITRO Orsato di Schio.<br />

NOTE spettatori paganti 14.113, incasso di 705.035 euro; abbonati 24.531, quota di 718.233 euro.<br />

In fuorigioco 3-4. Angoli 2-6. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 3’.<br />

JUVENTUS 9<br />

NAPOLI 0<br />

JUVENTUS 81%<br />

TIRI FUORI<br />

IIIIIIII<br />

Fabio Quagliarella,<br />

29 anni, festeggia<br />

il 3-0 con<br />

i compagni ANSA<br />

JUVENTUS NAPOLI<br />

JUVENTUS 8<br />

NAPOLI 73%<br />

0<br />

IIII<br />

NAPOLI 4<br />

SECONDO TEMPO<br />

4’ Punizione di Pirlo, Campagnaro rischia<br />

l’autogol.<br />

c GOL! 8’ Punizione di Pirlo, Vucinic calcia,<br />

carambola su Bonucci, palla in rete.<br />

c GOL! 30’ Vidal danza sulla palla e spara in<br />

diagonale.<br />

c GOL! 38’ Del Piero per Quagliarella che infila<br />

De Sanctis.<br />

LA VOLATA PER IL TERZO POSTO VALE L’INGRESSO AI PRELIMINARI DI CHAMPIONS<br />

il personaggio<br />

CHIAMATELO RE ARTURO<br />

La magia di Vidal<br />

Ipoteca Champions<br />

e titolo alla portata<br />

Il cileno: «Avanti così, senza cedere, vinciamo lo scudetto»<br />

La Juve è a +14 sulle quarte: l’Europa che conta è al sicuro<br />

DAL NOSTRO INVIATO<br />

MIRKO GRAZIANO<br />

TORINO<br />

Minuto 75, lo Juventus<br />

Stadium è una bolgia. Tutti in<br />

piedi ad applaudire Arturo Vidal:<br />

per la bellezza del gol che<br />

chiude i conti con il Napoli;<br />

per una prestazione ai limiti<br />

del disumano, sia fisicamente<br />

sia tecnicamente; per uno scudetto<br />

che ora è lì, a portata di<br />

mano. Sì, ieri il cileno è stato il<br />

simbolo-trascinatore di una<br />

Juventus semplicemente devastante<br />

nella ripresa. Napoli<br />

stordito minuto dopo minuto,<br />

alla fine spazzato dalla marea<br />

bianconera, da una squadra<br />

che gioca a memoria, che corre<br />

senza soste, che picchia<br />

quando è il caso, ma che sopratutto<br />

fa spettacolo come nessuno<br />

in Italia.<br />

Eroe De Sanctis raccoglie la<br />

palla in rete, la Juve va sul 2-0,<br />

il popolo juventino salta, si abbraccia,<br />

urla «Arturo, Arturo...»,<br />

l’uomo che ha appena<br />

bucato la porta azzurra con un<br />

violento diagonale di sinistro,<br />

preceduto da finta, controfinta<br />

e doppio passo ai danni di<br />

Campagnaro, mica uno sprovveduto.<br />

«Un gol pazzesco —<br />

esulta a fine gara il 24enne cileno<br />

—, quasi non ci credevo».<br />

Quarto centro in campionato,<br />

a coronamento di una presta-<br />

Il cileno Arturo Vidal, 24 anni ANSA<br />

zione mostruosa, prima solo<br />

di quantità, poi sempre più di<br />

qualità, fino appunto al gioiello<br />

che rilancia la Juve verso il<br />

«Sogno». Perché ora «dobbiamo<br />

crederci — continua Vidal<br />

—. Lo scudetto è possibile.<br />

Questa sera abbiamo lanciato<br />

un messaggio chiaro al Milan,<br />

e anche ai nostri tifosi. Però ci<br />

deve essere ben chiaro che<br />

non sono ammissibili cedimenti<br />

di nessun tipo. Dobbiamo<br />

continuare così, a testa bassa.<br />

Questa Juve è figlia del gran<br />

lavoro quotidiano, di ciò che<br />

facciamo in allenamento». E<br />

ancora: «Dopo il secondo gol è<br />

stato tutto più facile. Credo in<br />

questa squadra, Conte sta facendo<br />

un lavoro fantastico. Abbiamo<br />

passato un periodo difficile,<br />

ma siamo tornati sui livelli<br />

migliori. Sì, lottiamo per vin-<br />

LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

cere il campionato, lavoriamo<br />

per mantenere la condizione<br />

ad alti livelli fino all’ultima gara.<br />

Vogliamo essere campioni».<br />

La Champions in tasca Scudetto<br />

a parte, il primo traguardo è<br />

praticamente in cassaforte. La<br />

Juve è di fatto tornata nell’Europa<br />

che conta. Con la vittoria<br />

di ieri, a 8 giornate dalla fine,<br />

sono 14 i punti di vantaggio<br />

sulle quarte (Udinese e Napoli)<br />

e 11 sulla terza (la Lazio).<br />

Come dire: ormai impossibile<br />

fallire i preliminari, ma davvero<br />

a un passo anche l’accesso<br />

al tabellone principale della<br />

più prestigiosa fra le competizioni<br />

internazionali per club.<br />

«Qualcosa di eccezionale», ha<br />

più volte ripetuto Conte. E come<br />

dare torto all’artefice numero<br />

uno di questo vero e proprio<br />

miracolo sportivo. Otto<br />

mesi di lavoro sono bastati al<br />

tecnico salentino per bruciare<br />

una serie di step che hanno<br />

permesso alla Juve di cancellare<br />

definitivamente scorie, paure<br />

e complessi figli di due anni<br />

disastrosi sotto tutti i punti di<br />

vista. Zero sconfitte, 34 risultati<br />

utili consecutivi, 30 di campionato<br />

(come il Perugia di Castagner),<br />

finale di Coppa Italia<br />

da disputare. Non ci sono più<br />

dubbi: la Juve è tornata! E fa<br />

paura. Anche al grande Milan<br />

di Ibrahimovic.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />

la Moviola<br />

di FRANCESCO CENITI<br />

GDS<br />

Bonucci-gol:<br />

c’è fuorigioco<br />

Vucinic scippato<br />

Orsato si conferma<br />

a buon livello, arbitrando con<br />

personalità e scegliendo di non<br />

intervenire su molti contrasti al<br />

limite (anche sulle trattenute in<br />

area). Metro coerente applicato<br />

per entrambe le squadre.<br />

Unico appunto: forse la gestione<br />

dei cartellini poteva essere<br />

più severa. Le decisioni<br />

più complicate, comunque,<br />

spettano all’assistente<br />

Di Liberatore. Sul primo gol<br />

della Juve c’è un fuorigioco<br />

millimetrico di Bonucci, al di là<br />

di tutti al momento del tiro<br />

di Vucinic (foto Sky). L’azione<br />

è confusa, nasce da una<br />

punizione e successiva mischia.<br />

Poi arriva la conclusione<br />

del montenegrino che batte<br />

a rete e trova la deviazione<br />

fortuita e decisiva di Bonucci.<br />

Il replay mostra l’irregolarità.<br />

Di Liberatore sbaglia anche<br />

pochi minuti dopo: fermato<br />

Vucinic per un offside che non<br />

c’è, l’attaccante aveva poi<br />

segnato battendo De Sanctis<br />

con un preciso diagonale.<br />

Per il resto: in avvio Hamsik<br />

supera Buffon e poi «aspetta»<br />

il tocco del portiere che non<br />

arriva. Ancora Di Liberatore non<br />

preciso sul fuorigioco: Lavezzi<br />

in posizione regolare stoppato<br />

dalla bandierina alzata.<br />

Primo giallo per Lichtsteiner<br />

(proteste). Subito dopo Vidal<br />

stende Hamsik: altro cartellino.<br />

Stessa sorte per De Ceglie (fallo<br />

tattico su Lavezzi). Nella ripresa<br />

ok le ammonizioni per Gargano,<br />

Cannavaro e Marchisio.<br />

Nel finale gomitata di Zuniga a<br />

Chiellini: ci sta il rosso diretto.<br />

3


4<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012


<strong>SERIE</strong> A 30 a GIORNATA<br />

Carica Conte<br />

«Se il Milan sbaglia<br />

non voglio rimpianti»<br />

«La Juve è pronta ad approfittare di ogni passo falso<br />

Borriello dà sempre il massimo, fischi immeritati»<br />

DAL NOSTRO INVIATO<br />

G.B. OLIVERO<br />

TORINO<br />

Il fatto è che le partite durano<br />

90 minuti e a un certo<br />

punto l’arbitro Orsato ha dovuto<br />

fischiare la fine. Altrimenti<br />

la Juve sarebbe ancora lì adesso,<br />

sul campo, a correre, giocare<br />

e soprattutto divertirsi. Il secondo<br />

tempo della sfida con il<br />

Napoli è stato straordinario<br />

per intensità, ritmo e qualità.<br />

Ma la cosa davvero impressionante<br />

è stata l’insistenza con<br />

la quale i bianconeri hanno<br />

continuato ad attaccare dopo<br />

il terzo gol di Quagliarella: dopo<br />

nove mesi di allenamenti<br />

massacranti e partite sempre<br />

combattute, nessuno vuole fermarsi.<br />

Anzi, se possibile la Juve<br />

accelera ancora: l’aveva già<br />

dimostrato contro il Milan nei<br />

supplementari di Coppa Italia<br />

e contro l’Inter nel secondo<br />

tempo della sfida di domenica<br />

scorsa. Ieri contro il Napoli è<br />

arrivato il terzo indizio e quindi<br />

la prova: la Juve sta da dio.<br />

E ha imparato a gestire le gare:<br />

controllo attento all’inizio<br />

e sprint bruciante nella ripresa,<br />

quando la stanchezza comincia<br />

a farsi sentire. Nelle<br />

gambe degli avversari.<br />

L’occhiatina Dal 7 luglio Antonio<br />

Conte massacra i giocatori<br />

in allenamento e qualche giorno<br />

fa sospirando lasciava intuire<br />

che il bello stava arrivando.<br />

In primavera non si vince per<br />

caso: emergono i valori, l’organizzazione<br />

tattica e la preparazione<br />

atletica. E così la Juve ha<br />

annientato il Napoli: «Nelle ultime<br />

due settimane abbiamo<br />

IN TV<br />

Montella: «Tra<br />

le big sceglierei<br />

il Napoli»<br />

Dopo aver fermato il<br />

Milan nell’anticipo, Vincenzo<br />

Montella si concede un<br />

pomeriggio in tv a «Quelli che il<br />

calcio...». A uno dei giovani<br />

tecnici più lanciati in Italia,<br />

inevitabile una domanda sul<br />

futuro. Se dovesse scegliere<br />

una panchina tra quelle di<br />

Inter, Lazio e Napoli? «Sono<br />

tre grandi — risponde<br />

l’allenatore del Catania — e mi<br />

piacerebbe un giorno allenarle<br />

tutte, ma se proprio devo<br />

scegliere dico Napoli».<br />

Montella dice la sua anche sul<br />

gol fantasma di Robinho: «A<br />

24 ore di distanza ancora non<br />

si è capito se era dentro<br />

oppure no. Forse gli addetti ai<br />

lavori dovrebbero accettare di<br />

più gli errori. La tecnologia?<br />

Forse in questi casi sì, per il<br />

resto bisognerebbe vedere in<br />

quali casi utilizzarla e in quali<br />

no». Infine, un abbraccio<br />

ideale per Stramaccioni:<br />

«Eravamo insieme nelle<br />

giovanili della Roma, gli auguro<br />

di fare bene all’Inter».<br />

affrontato Inter e Napoli ed è<br />

importante averle battute in<br />

modo netto. Il Napoli, in particolare,<br />

è una grande realtà del<br />

nostro calcio e ringrazio ancora<br />

una volta i miei giocatori<br />

per la grande prestazione». E<br />

adesso la Juve insegue da vicino<br />

il Milan godendosi l’ingresso<br />

in Champions League dalla<br />

porta principale (undici punti<br />

di vantaggio sulla terza sono<br />

un vantaggio abbastanza rassicurante...)<br />

e l’ennesima perla<br />

nella collana dell’imbattibilità.<br />

Dopo la vittoria sul Napoli i<br />

bianconeri hanno raggiunto<br />

quota 30 risultati utili consecutivi<br />

in campionato e 34 nella<br />

stagione. Allo sprint finale la<br />

Juve arriva in condizioni splendenti:<br />

«Stiamo maturando perché<br />

non ci facciamo influenzare<br />

dalle prestazioni del Milan,<br />

che di recente ha sempre giocato<br />

prima di noi - spiega Conte<br />

-. Adesso abbiamo ipotecato il<br />

secondo posto e un’occhiatina<br />

avanti la buttiamo, perché se il<br />

Milan dovesse rallentare non<br />

vogliamo avere rimpianti. Resto<br />

però convinto che solo il<br />

Antonio Conte, 42 anni, saluta il pubblico PEGASO<br />

Milan possa perdere lo scudetto:<br />

a livello di organico nessuno<br />

può avvicinarsi ai rossoneri,<br />

mentre tutti gli altri hanno<br />

rose inferiori. Il Milan è campione<br />

in carica, probabilmente<br />

vincerà di nuovo e poi sta<br />

giocando alla pari in Champions<br />

con il Barcellona, che è<br />

la squadra più forte del mondo.<br />

Però noi adesso siamo una<br />

certezza: essere secondi a due<br />

punti dalla vetta quando mancano<br />

otto giornate alla fine ci<br />

dà una grande soddisfazione e<br />

ulteriore carica».<br />

Che gruppo La Juve può credere<br />

nella rimonta anche perché<br />

tutti i giocatori sono in forma<br />

e mettono Conte in difficoltà<br />

al momento di fare la formazione:<br />

«Un allenatore deve essere<br />

completo, quindi preparato<br />

dal punto di vista tecnico-tattico,<br />

gestionale, motivazionale.<br />

Io devo far rendere al<br />

massimo tutta la mia rosa, ma<br />

non potrei fare nulla se i giocatori<br />

non credessero in me e nel<br />

mio progetto, nella mia filosofia,<br />

nella cultura del lavoro.<br />

Questo gruppo ha voglia di vincere<br />

e di fare la storia». Ieri in<br />

attacco Conte ha preferito Borriello<br />

a Matri e Quagliarella:<br />

«Marco ha grandi qualità e va<br />

sempre applaudito, dà sempre<br />

il 110% e non merita i fischi.<br />

Fosse arrivato a giugno e avesse<br />

lavorato con noi per tanti<br />

mesi, la sua storia sarebbe stata<br />

diversa. Ma adesso sta bene<br />

e ha dato un buon contributo.<br />

E anche Bonucci è migliorato<br />

molto: Leonardo sta crescendo<br />

in cattiveria: quando è concentrato,<br />

è una garanzia. Come<br />

tutti gli altri. La squadra ha<br />

un’identità precisa e la nostra<br />

certezza sono i tre centrocampisti<br />

centrali. Il modulo può<br />

cambiare, ma a non cambiare<br />

è la Juve». Sbagliato! La Juve<br />

sta cambiando. In meglio.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

4<br />

I NUMERI<br />

10 gol<br />

bianconeri<br />

nelle ultime tre<br />

partite. Zero<br />

quelli subiti<br />

3<br />

reti della Juve al<br />

Napoli sia<br />

all’andata che al<br />

ritorno con 6<br />

giocatori diversi, Il<br />

29/11 erano andati<br />

in gol Matri, Pepe<br />

e Estigarribia<br />

35<br />

gare utili<br />

consecutive<br />

dei bianconeri, la<br />

serie è iniziata il<br />

22 maggio in casa<br />

proprio col Napoli<br />

14<br />

pareggi<br />

nella striscia delle<br />

partite della Juve.<br />

Nessuno in A ha<br />

pareggiato così<br />

tanto in questa<br />

stagione<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />

IL DIFENSORE<br />

Bonucci, gol<br />

con dedica:<br />

«A luglio<br />

sarò papà»<br />

FRANCESCO BRAMARDO<br />

TORINO<br />

Due occasioni per Borriello,<br />

una sulla testa di Vidal, innumerevoli<br />

le punizioni di Pirlo,<br />

ma il gol che vale il fiato sul<br />

collo al Milan arriva dalla difesa,<br />

dal ginocchio di Leonardo<br />

Bonucci. Che è corso a salutare<br />

ai piedi della tribuna la moglie,<br />

Martina. «Dedica dovuta,<br />

a luglio sarò padre di Lorenzo,<br />

mi sta bene festeggiare anche<br />

con un gol carambola», annuncia<br />

Leo. Secondo gol in bianconero<br />

per il difensore della Juve,<br />

che già aveva spianato la<br />

strada per la vittoria con la Fiorentina<br />

(2-1) cinque mesi fa, e<br />

che sempre contro la Fiorentina<br />

al Franchi aveva festeggiato<br />

il gol di Vidal fingendo un<br />

cazzotto al compagno, modo<br />

goliardico per smentire le voci<br />

di una rissa in un locale notturno<br />

che li aveva sfiorati. Perfetta<br />

la Juve in difesa, perfetta in<br />

attacco. «Dovevamo approfittare<br />

del mezzo passo falso del<br />

Milan, ci siamo riusciti. Abbiamo<br />

schiacciato il Napoli – aggiunge<br />

Bonucci- siamo in una<br />

condizione ottimale, ce la giocheremo<br />

fino alla fine. Ancora<br />

un passo falso e noi ci siamo».<br />

Difesa bunker La difesa di Antonio<br />

Conte ha alzato un muro<br />

davanti a Gigi Buffon. L’ultimo<br />

gol subito in campionato risale<br />

a quasi un mese fa, il 7 marzo<br />

1-1 a Bologna, gol di Di Vaio.<br />

Da allora saracinesca abbassata<br />

contro Fiorentina, Inter e<br />

Napoli. Con i minuti di recupero<br />

Buffon imbattuto da 437 minuti.<br />

Candeline e festa nel pacchetto<br />

arretrato di Antonio<br />

Conte anche per Andrea Barzagli,<br />

300 presenze da professionista<br />

con sei squadre diverse.<br />

La vittoria allo Juventus Stadium<br />

ha visto la Famiglia al<br />

completo (da Andrea Agnelli e<br />

consorte, da Lapo a Donna Allegra)<br />

festeggiare nel palco<br />

d’onore il 36esimo compleanno<br />

di John Elkann.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

CONTRO I MILANISTI<br />

Tifoso azzurro<br />

accoltellato<br />

in autostrada<br />

Scontri ultrà in<br />

autostrada. Nel primo<br />

pomeriggio di ieri alla stazione<br />

di servizio Cantagallo, sulla A1<br />

nei pressi di Bologna, sono<br />

capitati contemporaneamente<br />

due pullman di milanisti di<br />

ritorno dalla trasferta di<br />

Catania e uno di tifosi del<br />

Napoli che andavano a Torino<br />

per la gara con la Juventus.<br />

I due gruppi si sono scontrati,<br />

e un napoletano è stato<br />

accoltellato a una coscia.<br />

Portato subito all’ospedale<br />

Maggiore di Bologna, la ferita<br />

è risultata lieve: medicato e<br />

immediatamente dimesso, con<br />

una prognosi di circa due<br />

settimane. Sul posto sono<br />

intervenuti gli agenti della<br />

Polizia Stradale, non ci sono<br />

stati fermati ma la Questura<br />

sta identificando i presenti e<br />

indagando per ricostruire<br />

l’accaduto: secondo le prime<br />

ricostruzioni, pare che siano<br />

stati i rossoneri ad aggredire<br />

l’altra carovana di tifosi.<br />

5


6<br />

JUVENTUS LA DIFESA È UN BUNKER, PIRLO SEMPRE ISPIRATO, QUAGLIARELLA ENTRA COL PIGLIO GIUSTO<br />

8<br />

h8<br />

8Non<br />

fallisce la missione nella<br />

serata più delicata: ora il<br />

Milan non può permettersi<br />

scivoloni. Schianta il Napoli.<br />

E la gente canta oi vita mia...<br />

6<br />

Campagnaro<br />

È l’ultimo ad<br />

arrendersi<br />

dopo un primo<br />

tempo in cui<br />

aveva messo la<br />

museruola a<br />

Vucinic<br />

giocandogli<br />

sempre<br />

sull’anticipo.<br />

A inizio ripresa<br />

sta per fare<br />

autogol sulla<br />

solita punizione<br />

tagliatissima di<br />

Pirlo (De<br />

Sanctis sventa<br />

in tuffo). Poi<br />

Vidal lo brucia<br />

per il 2 0.<br />

5,5<br />

6,5<br />

5<br />

5,5 6,5<br />

Vucinic<br />

Prima del<br />

match viene<br />

premiato come<br />

juventino del<br />

mese di marzo.<br />

Ma ieri era il<br />

primo aprile e il<br />

evidentemente<br />

era svanito.<br />

Eccolo allora<br />

nella sua<br />

versione<br />

svagata,<br />

caracollare per<br />

il campo senza<br />

costrutto.<br />

Sul primo gol<br />

c’è il suo<br />

destro. Fiacco,<br />

però (Del<br />

Piero s.v.).<br />

NAPOLI CAVANI È LATITANTE, LAVEZZI NON TROVA UN GUIZZO, DE SANCTIS EVITA UN PASSIVO PESANTE<br />

5,5<br />

h6,5<br />

6,5<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

<strong>SERIE</strong> A 30 a GIORNATA<br />

le Pagelle<br />

Buffon<br />

Sarebbe da<br />

senza voto<br />

tanto privi di<br />

pericolosità<br />

sono stati gli<br />

attacchi degli<br />

avversari:<br />

nemmeno un<br />

tiro in porta.<br />

Però si<br />

guadagna la<br />

pagnotta con<br />

quella uscita<br />

tempestiva su<br />

Hamsik (13’)<br />

grazie alla quale<br />

fa perdere il<br />

passo<br />

all’avversario<br />

sbucatogli<br />

davanti.<br />

7,5<br />

Barzagli<br />

Con lui<br />

celebriamo il<br />

pacchetto<br />

difensivo<br />

bianconero che<br />

è riuscito a<br />

impedire ai tre<br />

tenori<br />

partenopei non<br />

diciamo un<br />

acuto ma<br />

persino un<br />

gorgoglio.<br />

Grande<br />

attenzione, una<br />

concentrazione<br />

feroce che<br />

tradisce la<br />

voglia di<br />

arrivare in cima<br />

al mondo.<br />

5 Reggono il forcing Juve solo<br />

nel primo tempo. Reazione<br />

di nervi, priva di incisività<br />

(nemmeno un tiro in porta!).<br />

Fino al crollo totale.<br />

De Sanctis<br />

Evita una<br />

punizione<br />

severissima<br />

con tre tuffi su<br />

conclusioni di<br />

Pirlo e<br />

Marchisio. Nulla<br />

gli si può<br />

imputare in<br />

occasione delle<br />

reti subite,<br />

anche se il<br />

terzo gol di<br />

Quagliarella<br />

vede<br />

l’attaccante<br />

scegliere<br />

proprio il palo<br />

del portiere. Ma<br />

è una autentica<br />

cannonata.<br />

7,5<br />

5,5 5,5<br />

Bonucci<br />

Un<br />

provvidenziale<br />

intervento in<br />

spaccata a<br />

centro area su<br />

cross da<br />

sinistra è il<br />

preludio alla<br />

sua serata da<br />

goleador quasi<br />

inconsapevole<br />

(la sua<br />

deviazione<br />

vincente ha<br />

l’aiuto della<br />

buona sorte)<br />

che rompe<br />

l’equilibrio.<br />

Buon segnale<br />

anche in chiave<br />

azzurra.<br />

l’allenatore Conte<br />

Ecco la sua Juve migliore. Una squadra che non<br />

fallisce l’appuntamento che non deve mancare<br />

(prova di grande maturità), una formazione ermetica<br />

(mai visto il Napoli non arrivare al tiro) e al<br />

contempo sagace tatticamente e alla fine<br />

devastante in attacco.<br />

7,5 6 7,5<br />

Chiellini Lichtsteiner Pirlo Marchisio De Ceglie<br />

Ecco il terzo Prima contro Con le sue La sua<br />

Diligente, al<br />

protagonista di Zuniga e poi numerose prestazione solito, ma<br />

una linea deve vedersela punizioni (sei) viene ben meno<br />

arretrata che con Dossena rappresenta il descritta da ciò spregiudicato.<br />

pare la<br />

resta sulle sue pericolo più che accade un Prima perché<br />

Maginot. accontentando costante alla minuto prima deve<br />

È quello che più si di sigillare la porta di De del 2 0. E cioè, controllare<br />

e meglio si fascia. Va a Sanctis nel lo troviamo in Maggio, un<br />

lancia a<br />

prendersi primo tempo: area ad cliente difficile,<br />

supporto delle un’ammonizione quattro cross e impegnare e poi perché<br />

iniziative del evitabilissima due tiri a rete, severamente Zuniga ha<br />

centrocampo, (proteste) sui quali il De Sanctis con corsa e<br />

è quello che ficcando il naso portiere un diagonale polmoni per<br />

rimedia pure in vicende che compie i suoi ben tagliato. E consigliargli un<br />

colpi proibiti (la non lo<br />

due unici dieci secondi atteggiamento<br />

gomitata di riguardavano. interventi. dopo, sulla cauto.<br />

Zuniga) senza Cala alla Sull’1 0 la Juve ripartenza del Tatticamente<br />

cedere di un distanza ed ragiona meno: Napoli, è non sbaglia<br />

palmo. Una esce per fare si punta sul Claudio che niente e i tifosi<br />

roccia.<br />

posto a<br />

contropiede. ferma l’azione cominciano ad<br />

Caceres.<br />

col fallo tattico. apprezzarlo.<br />

l’allenatore Mazzarri<br />

Mai visto un Napoli così impotente e in soggezione,<br />

ma cosa vuoi rimproverare al tecnico se in campo<br />

ci sono i titolarissimi? Ecco, un rilievo però glielo si<br />

deve muovere: l’inserimento in formazione di<br />

Maggio. Un azzardo puntualmente pagato dopo<br />

appena 25 minuti.<br />

6 5<br />

Cannavaro Aronica Maggio Inler<br />

Zuniga<br />

In generale il Vale il discorso Di stima e Primo tempo a La gomitata sul<br />

crollo del fatto per il solidarietà. destra, nella volto di Chiellini<br />

Napoli non capitano. Nè lui È vittima di una ripresa<br />

oltre che un<br />

risiede in un nè Cannavaro incomprensibi comincia gesto violento<br />

cattivo<br />

hanno<br />

le (a questo dall’altra parte, (inevitabile il<br />

funzionamento concesso punto) ragion di poi si sposta di rosso) è<br />

del reparto molto al stato che lo nuovo, infine insieme una<br />

arretrato che tandem di vuole per forza viene<br />

stupida<br />

anzi per un’ora attaccanti in campo. Esce richiamato in dimostrazione<br />

aveva impedito schierato dopo 25’. panchina... Un di frustrazione<br />

alle punte di inizialmente da Se non sta tourbillon di eun<br />

rendersi Conte, una bene, non lo si posizioni che «tradimento»<br />

pericolose. volta saltata la potrebbe non nasconde da incosciente.<br />

Quando la parità ecco che lasciar guarire la scarsa Perché<br />

squadra si è le difficoltà senza assilli? sostanza della domenica c’è la<br />

sbilanciata per sono<br />

Questo dentro sua<br />

Lazio: con<br />

risalire la china aumentate. E e fuori è prestazione. Maggio<br />

però i tre sono nel finale Del deleterio e Nulla da infortunato e lui<br />

andati in tilt. Piero dribblava pure<br />

eccepire per squalificato ora<br />

come ai tempi pericoloso. l’impegno, manca un<br />

dei vent’anni.<br />

manca la regia. esterno.<br />

7<br />

5<br />

5 5<br />

Hamsik<br />

Ha il guizzo<br />

giusto (13’), che<br />

lo porta davanti<br />

a Buffon per<br />

una<br />

conclusione<br />

che a quel<br />

punto parrebbe<br />

impossibile da<br />

fallire. Invece<br />

fa la scelta<br />

sbagliata cioè il<br />

dribbling sul<br />

gigante in<br />

uscita e<br />

l’occasione<br />

sfuma. Non si<br />

riprenderà<br />

(Dzemaili 5<br />

Perde la palla<br />

del 2 0).<br />

Ha subito<br />

l’occasionissi<br />

ma su cross<br />

tagliato di Pirlo:<br />

basterebbe<br />

toccarlo di<br />

testa (si è<br />

lanciato in<br />

tuffo) per fare<br />

gol, invece non<br />

riesce<br />

nemmeno a<br />

sfiorare la<br />

sfera. È un<br />

episodio che<br />

forse lo scarica<br />

fatto sta nello<br />

sviluppo della<br />

sfida si vede<br />

davvero poco.<br />

Lavezzi<br />

Anche l’altro<br />

peperino<br />

dell’attacco<br />

vive una notte<br />

difficile. Dati i<br />

meriti ai<br />

difensori<br />

avversari (e li<br />

abbiamo<br />

sottolineati),<br />

bisogna<br />

rilevare il<br />

fallimento<br />

sistematico<br />

delle iniziative<br />

offensive del<br />

Napoli, mai<br />

stato tanto in<br />

difficoltà:<br />

nemmeno un<br />

tiro in porta!<br />

il migliore Vidal<br />

Notte da incorniciare. Mai visto tanto continuo,<br />

battagliero e allo stesso tempo preciso e addirittura<br />

raffinato nei suoi tocchi (la rete ad esempio è un<br />

numero di alta classe). Gioca con grande incisività e<br />

lucidità, animato da un furore impressionante e<br />

contagioso.<br />

Borriello Caceres<br />

4,5<br />

Conte gli<br />

riserva uno<br />

spicchio di<br />

partita delicato<br />

perché la Juve<br />

è in vantaggio<br />

ma il Napoli sta<br />

reagendo e<br />

occorrono<br />

velocità e<br />

personalità su<br />

quella corsia<br />

destra per<br />

organizzare i<br />

contropiede in<br />

grado di<br />

chiudere il<br />

match. Lui<br />

esegue,<br />

rendendosi<br />

pure insidioso.<br />

5,5<br />

Cavani Dossena<br />

7<br />

Quagliarella<br />

Il suo ingresso<br />

è suggerito non<br />

tanto dalla<br />

scarsa vena di<br />

Borriello<br />

quanto dal<br />

mutato quadro<br />

tattico. A Conte<br />

serve una<br />

punta agile e<br />

veloce per<br />

sfruttare gli<br />

spazi. Fabio si<br />

cala<br />

immediatamen<br />

te nella sfida:<br />

prima sfiora il<br />

bersaglio da<br />

centrocampo<br />

(!), poi lo<br />

centra.<br />

il migliore Gargano<br />

Trottolino tignoso, un brutto cliente per Vidal (e<br />

difatti il loro duello è ruvido) e Marchisio (che a<br />

volte gli si oppone). Lui è da sempre un super<br />

agonista, ieri gli è toccato però anche il ruolo del<br />

suggeritore. E alla fine è risultato il più presente e<br />

preciso.<br />

Salviamo la<br />

solita<br />

abnegazione,<br />

quel correre<br />

frenetico a<br />

dare una mano<br />

ai<br />

centrocampisti<br />

e se occorre ai<br />

difensori. Però<br />

visto che è il<br />

goleador della<br />

squadra non gli<br />

si può<br />

perdonare una<br />

sostanziale<br />

latitanza. Un<br />

tiro (a lato) da<br />

lontano, sullo<br />

0 2. Tutto qua<br />

(sigh).<br />

Fa match pari<br />

con<br />

Lichtsteiner, è<br />

costretto<br />

invece a<br />

soffrire la<br />

freschezza del<br />

neo entrato<br />

Caceres e il<br />

generale<br />

sbilanciamento<br />

della squadra,<br />

protesa alla<br />

ricerca del<br />

pareggio.<br />

Mancano gli<br />

affondi per<br />

mettere in crisi<br />

il dispositivo<br />

arretrato<br />

bianconero.<br />

di NICOLA CECERE<br />

6<br />

Pandev<br />

Viene immesso<br />

sullo 0 1 al<br />

posto dello<br />

spento Inler. E’<br />

una mossa<br />

copiata pari<br />

pari dalla<br />

partita contro il<br />

Catania (allora<br />

sostituì<br />

Hamsik) dove<br />

Goran portò<br />

velocità ed<br />

idee. Cerca di<br />

farlo anche<br />

stavolta,<br />

qualche<br />

dribbling gli<br />

riesce. Ma<br />

Vidal è in<br />

agguato...<br />

TERNA ARBITRALE: ORSATO 6 Il fuorigioco di Bonucci (1-0) sul campo non si nota, al contrario Vucinic sembrava in fuorigioco (gol tolto). Buona distribuzione dei cartellini. Di Liberatore 5,5; Tonolini 6,5


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7


8<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

LE STATISTICHE DEL BIG-MATCH<br />

NUMERI E CURIOSITA’<br />

Corre, recupera, segna<br />

Questo Arturo vale oro!<br />

Il cileno nel vivo del gioco (101 tocchi), lotta (8 contrasti vinti)<br />

e lavora per i compagni (4 sponde). Hamsik non incide mai<br />

ANDREA SCHIANCHI<br />

Se gli inventori (o presunti<br />

tali) non riescono ad accendere<br />

la luce, tutto il peso della<br />

partita e del suo esito finisce<br />

sulle spalle di chi, in realtà, dovrebbe<br />

cucire e ricucire, mica<br />

ricamare: stiamo parlando dei<br />

centrocampisti, quelli che a rigor<br />

di logica hanno il compito<br />

di imbastire la manovra, non<br />

certo di rifinirla. Ma, se Vucinic<br />

e Borriello sonnecchiano in<br />

mezzo alla difesa del Napoli, è<br />

normale che il terzetto formato<br />

da Pirlo, Marchisio e Vidal<br />

debba incaricarsi del lavoro<br />

straordinario. Ed è soprattutto<br />

il cileno a stupire per quanto<br />

riesce a stare dentro la partita<br />

e per il modo in cui incide sulla<br />

stessa. A tutti resta negli occhi<br />

l’azione del 2-0, meravigliosa<br />

per preparazione ed esecuzione,<br />

ma di Vidal va analizzato<br />

tutta la prestazione: recuperi<br />

importanti in ogni zona del<br />

campo, passaggi giusti, corse,<br />

pressing, contrasti vinti. Tanta<br />

sostanza, insomma.<br />

Anatomia di un gol Inutile soffermarsi<br />

sulle lacune del reparto<br />

avanzato bianconero, all’altalena<br />

di rendimento di Vucinic<br />

ormai ci si è abituati e alla scarsa<br />

vena di Borriello pure. Non<br />

è dall’attacco che la Juve<br />

può aspettarsi il salto di<br />

qualità. Semmai, invece,<br />

si deve insistere sugli<br />

inserimenti dei<br />

centrocampisti che,<br />

in questo campionato,<br />

hanno rappresentato il<br />

valore aggiunto. Vidal, in<br />

occasione del gol, dimostra<br />

qualità tecniche non comuni:<br />

il ripetuto doppio passo<br />

che sbilancia Campagnaro è<br />

il segnale di una perfetta padronanza<br />

del pallone e<br />

poi sono da manuale<br />

lo spostamento della<br />

sfera sul piede<br />

sinistro e il tiro<br />

di collo pieno<br />

che va a insaccarsi dalla parte<br />

opposta. Un diagonale letale<br />

per De Sanctis.<br />

la Sfida<br />

ARTURO<br />

VIDAL<br />

24 ANNI<br />

JUVENTUS<br />

PALLONI TOCCATI<br />

101<br />

GOL REALIZZATI<br />

1<br />

TIRI EFFETTUATI<br />

3<br />

8<br />

13<br />

9<br />

MAREK<br />

HAMSIK<br />

24 ANNI<br />

NAPOLI<br />

55<br />

0<br />

2<br />

PALLONI RECUPERATI<br />

PALLONI PERSI<br />

4<br />

3<br />

PASSAGGI SBAGLIATI<br />

2<br />

Il calcio è gol e bellezza, ma anche fatica, a volte dolore e smorfie. Guardate<br />

i volti di Cavani e Lichtsteiner che lottano per conquistare il pallone ANSA<br />

In recupero Ma oltre a questa<br />

prodezza Vidal dimostra tanta<br />

partecipazione alla manovra.<br />

Innanzitutto lo testimoniano i<br />

101 palloni giocati, soltanto<br />

Pirlo gli è superiore<br />

con 107 tocchi:<br />

ciò significa che<br />

il cileno è dentro<br />

la squadra e dentro<br />

i meccanismi<br />

di sviluppo dell’azione. E’ vero,<br />

poi, che il cileno perde 13<br />

palloni, ma è altrettanto utile<br />

osservare quante volte va al recupero:<br />

ben 8. Lì in mezzo la<br />

Juventus fa la differenza, agendo<br />

in pressing sulle ripartenze<br />

avversarie. Vidal, lo abbiamo<br />

detto, recupera 8 palloni,<br />

Pirlo è a quota 10 e<br />

Marchisio addirittura<br />

a 16. Questo vuol<br />

dire sapersi sacrificare<br />

in copertura.<br />

Inoltre Vidal, che il piede<br />

non lo toglie mai (lo dice<br />

anche il cartellino giallo rimediato),<br />

vince 8 contrasti, si<br />

offre ai compagni con 4 sponde,<br />

regala un assist e apre il gioco<br />

con 2 lanci smarcanti.<br />

Al Napoli<br />

mancano i<br />

collegamenti<br />

tra il centrocampo<br />

e l’attacco<br />

Senza collegamenti Se Vidal è<br />

l’uomo in più della Juve, Hamsik<br />

è certamente quello che è<br />

mancato al Napoli. Non il solo,<br />

d’accordo, ma la sua latitanza<br />

nella manovra pesa parecchio.<br />

Soltanto 55 i palloni toccati da<br />

Hamsik, 2 dribbling sbagliati,<br />

3 palloni persi e 2 contrasti lasciati<br />

agli avversari. In generale<br />

ciò che Hamsik non riesce a<br />

fare è tenere i collegamenti tra<br />

il centrocampo e l’attacco: non<br />

accelera, non sgomma come al<br />

solito e va poco al tiro. Mazzarri<br />

si accorge della scarsa vena<br />

dello slovacco, inserisce Pandev,<br />

mette Hamsik in mediana<br />

e poi, vedendo che Marekiaro<br />

proprio non c’è, lo sostituisce<br />

con Dzemaili. Evidente segnale<br />

di resa.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

le cifre<br />

POSSESSO PALLA<br />

JUVENTUS<br />

53%<br />

PASSAGGI POSITIVI<br />

JUVENTUS<br />

83%<br />

PALLONI RECUPERATI<br />

MARCHISIO<br />

16<br />

In mezzo al campo,<br />

come spesso gli succede,<br />

Marchisio è andato in<br />

pressing su ogni avversario<br />

e ha recuperato la bellezza<br />

di 16 palloni.<br />

PALLONI PERSI<br />

CAMPAGNARO<br />

14<br />

Troppi palloni persi<br />

dal difensore del Napoli che<br />

ha il compito di impostare<br />

la manovra. Campagnaro<br />

ne perde ben 14,<br />

esattamente quanti Aronica.<br />

FALLI COMMESSI<br />

CAVANI<br />

4<br />

E’ Cavani il giocatore<br />

più falloso di tutta la partita.<br />

Il motivo? Ha sempre cercato<br />

di contrastare l’avvio<br />

dell’azione della Juve.<br />

FALLI SUBITI<br />

VIDAL<br />

5<br />

PALLONI TOCCATI<br />

PIRLO<br />

107<br />

La Juventus<br />

tiene il possesso del<br />

pallone e, quindi, del<br />

campo soprattutto<br />

aumentando il ritmo<br />

delle azioni nel<br />

secondo tempo.<br />

Nel gioco della<br />

Juve c’è anche tanta<br />

precisione. L’83 per<br />

cento dei passaggi<br />

dei bianconeri è<br />

andato a buon fine.<br />

Napoli fermo all’80%.<br />

Difficile tenere<br />

dietro a Vidal quando<br />

accelera e se ne va<br />

nella zona grigia tra<br />

centrocampo<br />

e attacco. Subisce<br />

ben 5 falli.<br />

E’, come quasi<br />

sempre succede,<br />

Pirlo il giocatore<br />

che tocca il maggior<br />

numero di palloni:<br />

107. Da notare che, a<br />

quota 101, c’è Vidal.


<strong>SERIE</strong> A 30 a GIORNATA<br />

Il tridente dov’è?<br />

«Togliere Cavani<br />

non è mai facile»<br />

Mazzarri difende il Napoli: «Pandev è al top,<br />

ma quel trio ci aveva portato in Champions»<br />

DAL NOSTRO INVIATO<br />

MIMMO MALFITANO<br />

TORINO<br />

Non ha storia la notte del<br />

Napoli. La mazzata è pesante,<br />

di quelle che ti lasciano senza<br />

parole e che, soprattutto, non<br />

permettono alibi. Non si può<br />

nemmeno parlare di occasione<br />

sprecata, perché Mazzarri e<br />

i suoi sono stati travolti dall’impeto<br />

della Juve che ha dominato<br />

in lungo ed in largo. Insomma,<br />

più brutto di così sarebbe<br />

stato quasi impossibile.<br />

S’è visto subito, in ogni modo,<br />

che la serata non sarebbe stata<br />

delle migliori. L’infortunio di<br />

Cristian Maggio, per esempio,<br />

è stato qualcosa di annunciato.<br />

Ha voluto insistere, l’allenatore,<br />

sul recupero di un giocatore<br />

che per due settimane ha<br />

sofferto per problemi muscolari:<br />

Mazzarri ha voluto rischiarlo<br />

e, probabilmente, l’avrà perso<br />

pure per lo scontro diretto<br />

di sabato prossimo, contro la<br />

Lazio all’Olimpico.<br />

The Ad Store Italia<br />

Walter Mazzarri, 50 anni, non perdeva in campionato dal 29 gennaio RICHIARDI<br />

«Hamsik aveva<br />

l’influenza. Dopo<br />

tante partite<br />

abbiamo perso un<br />

po’ di smalto»<br />

Tridente spuntato Ma c’erano<br />

Cavani, Hamsik e Lavezzi? Loro<br />

tre sono stati facili prede<br />

per i difensori avversari che<br />

non hanno mai concesso loro<br />

un solo tiro in porta. E nel grigiore<br />

dell’attacco è andato<br />

pian piano spegnendosi que-<br />

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Il Servizio Clienti Piaggio è a tua disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 18.00<br />

sto Napoli che ha evidenziato<br />

anche una condizione fisica<br />

preoccupante. Basti rivedere<br />

l’ultima mezz’ora di gioco per<br />

rendersene conto: la Juve ha<br />

preso a pallonate il malcapitato<br />

De Sanctis e soltanto grazie<br />

ad alcune sue prodezze non<br />

c’è stata la catastrofe totale.<br />

«Hamsik non era al 100 per<br />

cento, aveva l'influenza. Poi<br />

proprio da un errore di Dzemaili<br />

è nato il 2-0. Pandev titolare?<br />

Vedremo in settimana,<br />

lui sta meglio degli altri. Però,<br />

è difficile lasciare fuori uno tra<br />

Lavezzi e Cavani. Tante volte<br />

entrare a partita in corso è più<br />

facile, ma lo prenderò in considerazione.<br />

Certo, Cavani fa<br />

sempre gol e poi Lavezzi è uno<br />

che ci fa sempre ripartire», ha<br />

provato a giustificare le proprie<br />

scelte, Mazzarri, nel dopo<br />

partita.<br />

Risposta al presidente Qualche<br />

critica gli è stata mossa da De<br />

Laurentiis che ne ha criticato il<br />

metodo delle scelte e per il fatto<br />

che continua a considerare<br />

sempre e soltanto gli stessi 11<br />

elementi. «I presidenti possono<br />

dire quello che vogliono, io<br />

se faccio giocare certi giocatori<br />

è perché mi danno più garanzie.<br />

Vorrei ricordare che sono<br />

gli stessi che lo scorso anno ci<br />

hanno portato in Champions<br />

League. Inoltre, abbiamo fatto<br />

crescere alcuni giovani appena<br />

arrivati in Italia», s’è difeso<br />

l’allenatore che ha poi analizzato<br />

la sconfitta: «Contro la Juve<br />

la sconfitta ci può stare, fino<br />

all’1-0 siamo stati in partita<br />

mentre dopo il loro raddoppio<br />

ci siamo un po’ disuniti e innervositi.<br />

Dopo tante partite abbiamo<br />

perso lo smalto, forse i<br />

tre davanti non erano al top<br />

ma di certo non hanno difettato<br />

nell’impegno», ha concluso<br />

Mazzarri.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

4<br />

I NUMERI<br />

3<br />

reti di<br />

scarto:èla<br />

peggiore<br />

sconfitta del<br />

Napoli di questo<br />

campionato ed<br />

eguaglia il 4-1 in<br />

Champions in<br />

casa del<br />

Chelsea. In A<br />

non succedeva<br />

da oltre un<br />

anno, 0-3 in<br />

casa Milan il 28<br />

febbraio 2011<br />

7<br />

gare<br />

stagionali<br />

(su un totale di<br />

42 giocate)<br />

senza gol per il<br />

Napoli. Nelle<br />

altre una sola<br />

sconfitta (0-1 in<br />

casa del<br />

Chievo) e<br />

cinque 0-0<br />

IL PRESIDENTE OTTIMISTA<br />

De Laurentiis<br />

«Terzo posto<br />

ancora in ballo»<br />

«Siamo in calo e accusiamo<br />

le tensioni della Champions.<br />

Ritroveremo il passo giusto»<br />

DAL NOSTRO INVIATO<br />

TORINO<br />

La sconfitta l’ha provato. Ma Aurelio De<br />

Laurentiis prova a farsi coraggio e a trasmetterlo<br />

al suo Napoli. «Il terzo posto è tutto da giocare.<br />

Nella sfortuna, siamo stati in buona compagnia,<br />

con Udinese e Lazio che hanno perso. La situazione<br />

è rimasta immutata, piuttosto dobbiamo guardarci<br />

dalla Roma che sta tornando su in modo<br />

prepotente», ha detto il presidente che ha confessato<br />

la sua preoccupazione: «La squadra è molto<br />

provata, si è trovata di fronte una squadra che ha<br />

come obiettivo la vittoria dello scudetto. La Juve<br />

non ha avuto le tensioni della Champions League<br />

così come le abbiamo avute noi. Nei primi 20<br />

minuti ho visto una squadra indiavolata, ho capito<br />

subito come sarebbe andata la partita».<br />

Largo ai giovani Il calo fisico dei giocatori, comunque,<br />

è stato abbastanza evidente. «Il problema<br />

psicologico va a braccetto con quello fisico. L’abbiamo<br />

visto con il Catania, dove abbiamo concesso<br />

troppo nel secondo tempo. Nel giro di un paio<br />

di gare troveremo lo smalto che ci manca», ha<br />

osservato De Laurentiis che ha prima tirato una<br />

stoccata a Mazzarri e poi l’ha elogiato. «Non mi<br />

piace che si parli soltanto di 11 giocatori titolari.<br />

Quelli che abbiamo sono tutti di pari livello. Tra<br />

squalifiche ed infortuni avremo la possibilità di<br />

vedere in campo gente che ha giocato meno e,<br />

quindi, sicuramente è più fresca. Io sono per far<br />

giocare i giovani, dai 18 ai 27 anni. Critiche a<br />

Mazzarri? No, lui ha fatto benissimo nella gestione<br />

della squadra tra coppa Italia, campionato e<br />

Champions».<br />

mi.mal.<br />

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LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />

9


10<br />

Nel mirino l’immagine mostrata da Galliani e pubblicata sul sito della società<br />

MILANO<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

DAL CAMPIONATO ALLA CHAMPIONS<br />

I tifosi bianconeri accusano<br />

«Quella foto è taroccata»<br />

«Inaccettabile!». Lasciando<br />

il Massimino sabato sera<br />

Galliani l’ha ripetuto decine di<br />

volte e questo è anche l’aggettivo-slogan<br />

che ha campeggiato<br />

sul sito del Milan per tutta la<br />

giornata di ieri accanto al fotogramma<br />

della respinta di Marchese<br />

su Robinho in Catania-Milan<br />

e di Buffon su Muntari<br />

in Milan-Juve. Non ci sono<br />

altri commenti, ma soltanto<br />

cinque puntini di sospensione.<br />

Il classico silenzio assordante<br />

che sostituisce alle parole l’im-<br />

patto visivo dei fotogrammi.<br />

In casa milanista l’unico a tornare<br />

ieri sull’argomento è stato<br />

il diretto interessato, Robinho.<br />

Che si appella alle immagini:<br />

«A Catania abbiamo<br />

giocato una buona partita —<br />

ha detto il brasiliano a Milan<br />

Channel —. Avremmo potuto<br />

vincere comunque, ma è inevitabile<br />

che l’episodio del mio<br />

gol non convalidato ci abbia<br />

svantaggiato. Io non sono solito<br />

parlare di arbitri, però le immagini<br />

sono chiare».<br />

Quel sussurro In realtà, se sul<br />

colpo di testa di Muntari non<br />

L’a.d. del Milan scriverà alla Federcalcio<br />

Marotta ammette: «Quel gol sembrava buono»<br />

«<br />

« Sempre<br />

Inaccettabile ciò<br />

che ci capita. Due<br />

errori gravi che<br />

possono alterare<br />

il campionato<br />

contro<br />

di noi, non è<br />

possibile, questa<br />

storia deve finire.<br />

E’ incredibile<br />

ADRIANO GALLIANI<br />

A.D. MILAN<br />

esistono margini di dubbio,<br />

quelle del salvataggio di Marchese<br />

non danno certezze assolute.<br />

La sensazione è che si tratti<br />

di gol, ma da qualsiasi angolazione<br />

si osservi non si riesce<br />

ad avere la garanzia totale che<br />

il pallone abbia varcato del tutto<br />

la linea di porta («nessuna<br />

proiezione della circonferenza<br />

della palla deve toccare un<br />

qualunque punto della linea»,<br />

dice il regolamento). In campo,<br />

però, un giocatore della<br />

panchina del Catania che si stava<br />

scaldando nei paraggi della<br />

porta avrebbe sussurrato a<br />

Gattuso «credo sia gol».<br />

Mms Intanto il fotogramma della<br />

respinta di Marchese pubblicato<br />

sul sito del Milan ha fatto<br />

il giro del web, scatenando reazioni<br />

e accuse. E’ la stessa foto<br />

scattata con un telefonino che<br />

Galliani, furibondo, aveva mostrato<br />

sul suo cellulare ai giornalisti<br />

appena conclusa la partita.<br />

Un semplice mms che gli<br />

era arrivato da un conoscente<br />

quindici minuti prima del fischio<br />

finale (accompagnato<br />

dal testo «gol netto»). Rispetto<br />

al fermo immagine originale di<br />

Sky sono evidenti alcune differenze<br />

di prospettiva (pali e larghezza<br />

della porta): potrebbe<br />

clic<br />

LA JUVENTUS INCALZA<br />

DOPO 3 GIORNATE<br />

ROSSONERI DA +4 A +2<br />

dipendere dall’angolazione da<br />

cui è stata scattata la foto (di<br />

sbieco rispetto al televisore),<br />

mentre c’è chi sostiene che sia<br />

stata arrangiata ad arte la prospettiva<br />

col computer in modo<br />

da dare meglio l’impressione<br />

del gol.<br />

L’ANTICIPO / 1<br />

Al gol di Robinho<br />

risponde Spolli<br />

Super Carrizo<br />

CATANIA-MILAN<br />

MARCATORI Robinho (M) al 34’ p.t.; Spolli<br />

(C) al 12’ s.t.<br />

CATANIA (4-3-3) Carrizo 7,5; Motta 6,<br />

Legrottaglie 6,5, Spolli 7, Marchese 6,5;<br />

Izco 6, Lodi 6, Almiron 6 (47’ s.t. Seymour<br />

s.v.); Barrientos 5,5 (26’ s.t. Llama 6),<br />

Bergessio 6,5, Gomez 6,5 (40’ s.t. Lanzafame<br />

s.v.) PANCHINA Kosicky, Bellusci,<br />

Catellani, Ricchiuti. ALLENATORE Montella<br />

6,5<br />

MILAN (4-3-1-2) Abbiati 6; Abate 6,5,<br />

Bonera 6,5, Mexes 5,5, Antonini 6,5;<br />

Aquilani 5,5 ( 40’ s.t. Maxi Lopez s.v.), Ambrosini<br />

6, Nocerino 5,5; Emanuelson 5 (7’<br />

s.t. Boateng 5,5 ); Ibrahimovic 6,5, Robinho<br />

6,5 (28’ s.t. El Shaarawy 5,5 ) PAN-<br />

CHINA Amelia, Yepes, Zambrotta, Gattuso<br />

ALLENATORE Allegri 6.<br />

ARBITRO Bergonzi d Genova 6<br />

AMMONITI Ambrosini e Mexes.<br />

In Rete Blog e forum del tifo<br />

juventino si sono scatenati. Su<br />

Facebook ad esempio «Juve<br />

orgoglio bianconero» elenca i<br />

punti che dimostrerebbero il<br />

«tarocco» (fra cui i pali e le proporzioni<br />

del sedere di Marchese).<br />

Stesse argomentazioni su<br />

SCUDETTO ROVENTE<br />

Galliani chiede<br />

giudici di porta<br />

La Juve concilia<br />

MARCO PASOTTO<br />

MILANO<br />

Se non la pace, sembrava<br />

ci potesse essere almeno<br />

una tregua. Invece le relazioni<br />

fra Milan e Juve sono come il<br />

fuoco sotto la cenere: covano,<br />

covano e basta una scintilla<br />

per bruciare un armistizio evidentemente<br />

di carta velina.<br />

Chi pensava che non essendo<br />

più destinate a incrociarsi sul<br />

campo, le due società chiudessero<br />

la stagione senza ulteriori<br />

polemiche, si deve ricredere: è<br />

stato sufficiente un altro arbitraggio<br />

giudicato pessimo dal<br />

club rossonero per rispolverare<br />

i vecchi torti. Il gol fantasma<br />

di Robinho a Catania ha<br />

richiamato con prepotenza alla<br />

mente quello di Muntari e<br />

fatto infuriare Galliani e Allegri.<br />

Che poi nel dopogara hanno<br />

preso strade diverse: il vicepresidente<br />

ha cercato di evitare<br />

il più possibile la parola Juve<br />

nelle sue esternazioni, mentre<br />

Allegri è entrato in tackle<br />

duro. Specialmente su Marotta.<br />

Ma questa non è una novità.<br />

Atto ufficiale La novità semmai<br />

è che Galliani sta per prendere<br />

carta e penna per scrivere<br />

al presidente federale Abete.<br />

La raccomandata, che sarà stilata<br />

a breve e arriverà in Federcalcio<br />

nei prossimi giorni, contiene<br />

una richiesta ben precisa:<br />

il Milan richiederà di adottare,<br />

a partire dal prossimo<br />

campionato, gli assistenti di<br />

porta. Come sta già accadendo<br />

in Champions. Un atto ufficiale<br />

insomma, in modo che<br />

del dopogara di Catania non<br />

restino soltanto gli sfoghi e le<br />

amarezze.<br />

Pranzo con richiesta Ma non è<br />

tutto. Galliani sta lavorando<br />

sul progetto di «ausilio arbitrale»<br />

su più campi e dal pranzo<br />

con Michel Platini dello scorso<br />

12 marzo emerge un’indiscrezione:<br />

l’a.d. rossonero avrebbe<br />

chiesto al presidente Uefa l’introduzione<br />

dei sensori nelle<br />

porte. Ciò che tormenta davvero<br />

Galliani infatti, come ha spiegato<br />

anche al Massimino, non<br />

sono i fuorigioco o i rigori dubbi,<br />

ma i gol fantasma. Da qui la<br />

due richieste: aiuto umano alla<br />

Figc, tecnologico alla Uefa. In<br />

modo da sgombrare il campo<br />

dai dubbi sia in campionato<br />

che nelle coppe europee. In<br />

questi casi il dirigente rossonero<br />

ama ricordare come la tecnologia<br />

sia preziosa in altri sport,<br />

come tennis e scherma. Il problema<br />

sarà convincere Platini,<br />

che proprio al termine di quel<br />

pranzo con Galliani si era detto<br />

«totalmente contrario a tutte le<br />

tecnologie» e aveva caldeggiato<br />

l’impiego degli assistenti di<br />

porta. La parola passa all’International<br />

Board, che affronterà<br />

l’argomento dopo l’Europeo.<br />

Marotta vota sì Questo per<br />

quanto concerne il futuro a medio<br />

termine. Poi c’è l’attualità. E<br />

l’attualità parla di una Juve che<br />

ha dimezzato il distacco. E’ facile<br />

pensare che con un divario di<br />

due soli punti le strade dialettiche<br />

dei due club potrebbero<br />

scontrarsi ancora. Per il momento<br />

comunque la società bianconera<br />

non sembra intenzionata a<br />

continuare nelle polemiche. Anzi,<br />

Marotta si schiera accanto a<br />

Galliani: «Penso che quello di<br />

Robinho fosse gol — ha detto<br />

l’a.d. bianconero prima di Juve-Napoli<br />

—. Condivido la tesi<br />

che ora bisogna affidarsi ai mezzi<br />

tecnologici perché anche un<br />

arbitro a bordo campo avrebbe<br />

avuto le sue difficoltà. Visto e rivisto<br />

credo che la palla abbia oltrepassato<br />

la linea. Galliani<br />

chiederà gli assistenti di porta?<br />

Se si può migliorare, se si possono<br />

evitare questi episodi io sono<br />

favorevole. Se Galliani ha intenzione<br />

di proporre una cosa<br />

del genere tante squadre potranno<br />

andargli dietro». Infine,<br />

il capitolo Allegri: «Se parliamo<br />

dell’allenatore dico che è un ottimo<br />

allenatore, bravo e preparato.<br />

Però preferisco non rispondergli<br />

perché è un allenatore avversario<br />

e la mia filosofia prevede<br />

di non replicare a quanto dicono<br />

gli altri tecnici. Non voglio<br />

alimentare ulteriori polemiche».<br />

Quanto durerà?<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

La delusione dei giocatori del Milan dopo l’1-1 con il Catania. Un pareggio che è costato caro ai rossoneri IPP<br />

Da più quattro a più<br />

due. Il Milan in questa<br />

stagione non ha mai avuto<br />

più di quattro punti di<br />

vantaggio sulla Juventus.<br />

I rossoneri hanno<br />

aumentato il distacco sulla<br />

seconda in classifica alla<br />

27 a , portandosi da +2 a +4<br />

dopo il pari bianconero con<br />

il Genoa e la vittoria<br />

rossonera sul Lecce. Il Milan<br />

ha mantenuto i 4 punti di<br />

vantaggio per tre giornate,<br />

ovvero fino a ieri sera:<br />

grazie al pari di Catania del<br />

Milan e al successo sul<br />

Napoli, i bianconeri si sono<br />

riportati a -2.<br />

1-1<br />

L’ANTICIPO / 2<br />

Doppio Floccari<br />

e Mariga: il Parma<br />

mette k.o. la Lazio<br />

PARMA-LAZIO<br />

3-1<br />

MARCATORI Mariga (P) 6’, Floccari (P) 12’,<br />

Scaloni (L) 36’ p.t.; Floccari (P) 27’ s.t.<br />

PARMA (3-5-2) Mirante 6; Zaccardo 6,<br />

Paletta 6,5, A. Lucarelli 6 (dal 45’ s.t. Santacroce<br />

s.v.); Biabiany 6, Mariga 6,5 (dal<br />

1’ s.t. Morrone 6,5) Valdes 6, Galloppa 7,<br />

Gobbi 6; Floccari 7,5 (dal 46’ s.t. Okaka<br />

s.v.), Giovinco 7. PANCHINA Pavarini, Jonathan,<br />

Modesto, Valiani. ALLENATORE<br />

Donadoni 6,5.<br />

LAZIO (4-3-1-2) Marchetti 6; Konko 5,5,<br />

Biava 5, Dias 5 (dal 17’ p.t. Scaloni 6), Radu<br />

5; A. Gonzalez 6, Ledesma 5,5, Matuzalem<br />

5; Mauri 5,5 (dal 24’ s.t. Hernanes<br />

5,5); Kozak 5, Rocchi 5 (dal 17’ s.t. Alfaro<br />

5). PANCHINA Bizzarri, Cana, Brocchi,<br />

Candreva. ALLENATORE Reja 5.<br />

ARBITRO Giannoccaro di Lecce 6.<br />

ESPULSI Andreini (preparatore atletico<br />

Parma). AMMONITI Konko (L), Valdes (P),<br />

Scaloni (L), Lucarelli (P).


Vecchiasignora.com mentre<br />

YouTube si divide in «esperti»<br />

di tecnologia digitale innocentisti<br />

e colpevolisti. E’ destino<br />

che l’asse Milano-Torino resti<br />

una miccia accesa.<br />

m.pas.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

Gazzetta.it<br />

Gazza<br />

Tv<br />

f<br />

Leonardo Bonucci, 24 anni ANSA<br />

GLI HIGHLIGHTS<br />

E LE INTERVISTE<br />

DOPO JUVE-NAPOLI<br />

Sul sito rosa potete<br />

rivedere tutti i gol della<br />

Serie A e della Serie B con i<br />

commenti raccolti allo<br />

Juventus Stadium subito<br />

dopo il posticipo<br />

I GOL DI CHINAGLIA<br />

E LE IMMAGINI<br />

DELLO SCUDETTO ’74<br />

La carriera di Giorgio<br />

Chinaglia, scomparso negli<br />

ieri, nelle immagini del titolo<br />

conquistato dalla Lazio nel<br />

1974 e della sua parentesi<br />

americana con i Cosmos<br />

CONI E FIGC VIGILANO<br />

Il caso Lotito<br />

scuote la Lega<br />

Oggi assemblea<br />

(m.iar.) L’assemblea<br />

odierna di Lega, convocata<br />

pure per decidere il da farsi<br />

sui diritti tv in chiaro, si<br />

giocherà sul filo dei tesissimi<br />

rapporti istituzionali. Claudio<br />

Lotito, dopo la sospensione da<br />

consigliere federale, ha<br />

chiesto l’appoggio dei club di A<br />

nel ricorso che sarà discusso<br />

domani dal Tribunale civile di<br />

Roma. La Lega si metterà<br />

contro Coni e Figc,<br />

contravvenendo agli obblighi<br />

statutari e alla Legge 280 che<br />

individua nel Tar del Lazio<br />

l’unica possibilità di appello<br />

extra sportivo? Sul tavolo<br />

anche gli stage azzurri: Juve,<br />

Milan e Inter spingono per il sì.<br />

Nella prima foto l’mms mostrato<br />

da Adriano Galliani. Nella<br />

seconda il fermo immagine di<br />

Sky del gol/non gol di Robinho.<br />

Accanto, il gol fantasma di<br />

Muntari in Milan-Juve 1-1<br />

I RIMEDI LA POSIZIONE DELL’INTERNATIONAL BOARD SUL GOL FANTASMA<br />

Comeeliminaregli errori?<br />

Sono pronte due soluzioni<br />

A luglio si deciderà<br />

tra l’occhio di falco<br />

e il goalref, con<br />

campi magnetici e<br />

pallone intelligente<br />

FABIO LICARI<br />

Cominciano a essere un<br />

po’ tanti gli episodi «gol non<br />

gol» nei campionati europei.<br />

Quello di Robinho — ma qui<br />

la tv non ha ancora offerto sicurezze,<br />

e questo deve far pensare<br />

– è solo l’ultimo. Verreb-<br />

be da dire: niente paura, ora<br />

ci pensa l’International Board.<br />

Ma non è così. Il 2 luglio i<br />

signori delle regole del calcio<br />

si riuniscono a Kiev per una<br />

riunione straordinaria. Con<br />

due temi sui quali decidere: arbitri<br />

di porta (proposta Platini)<br />

e la tecnologia gol fantasma<br />

(sponsor Blatter). E ancora<br />

nessuna risposta sicura.<br />

Tecnologia Sono rimaste in gara<br />

due tecnologie: l’occhio di<br />

falco e il goalref.<br />

L’«hawk-eye», da anni nel tennis,<br />

cricket e biliardo, usa telecamere<br />

e proiezioni grafiche<br />

per dare l’idea della posizione<br />

della palla. Il goalref, tedesco-danese,<br />

più complicato, è<br />

LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

LE SOLUZIONI DEL BOARD<br />

GDS<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />

un sistema misto di campi magnetici<br />

(su pali e traverse) e<br />

un pallone «intelligente» collegati<br />

a un computer. Gli ultimi<br />

test — segreti — cominciano<br />

ora per concludersi a giugno.<br />

Il Board deciderà sui risultati.<br />

È ottimista, ma chiede un’altissima<br />

percentuale di risposte<br />

esatte (il 100% pare impossibile).<br />

Solo su «gol fantasma».<br />

Politica Blatter ha molta voglia<br />

di dire sì, soprattutto per<br />

battere Platini che invece punta<br />

sugli arbitri di porta che vedono<br />

anche rigori, falli eccetera<br />

(anche loro testati, ma pubblicamente,<br />

all’Europeo).<br />

Non è escluso che il Board dia<br />

l’okay a entrambi: poi toccherà<br />

ai campionati decidere se e<br />

quale utilizzare. Nel caso, di<br />

sicuro al Mondiale ci sarà solo<br />

la tecnologia (primo esperimento<br />

previsto alla Confederations<br />

2013); in Champions<br />

e all’Euro, solo gli arbitri.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

11


12<br />

DAL CAMPIONATO ALLA CHAMPIONS<br />

IL TABELLONE DELLA CHAMPIONS LEAGUE<br />

Pato c’è,<br />

ma resta<br />

il problema<br />

del gol<br />

Stanchezza a centrocampo,<br />

l’incognita è il rendimento di<br />

Ibra, che torna al Camp Nou<br />

Massimiliano Allegri, 44 anni, guida il Milan dall’estate 2010 FORTE<br />

La situazione<br />

i<br />

Condizione<br />

C’è stanchezza<br />

La condizione fisica non è delle<br />

migliori. Il Milan ha giocato otto<br />

partite nel mese di marzo: una,<br />

Juve Milan di Coppa Italia, è<br />

durata 120 minuti. Parecchi<br />

giocatori sentono la stanchezza<br />

h<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

Mente<br />

Rafforzati dall’andata<br />

Il pareggio con il Catania non<br />

giova alla posizione in<br />

campionato, ma la condizione<br />

psicologica, dopo lo 0 0 con il<br />

Barça, è buona: il Milan lo<br />

considera un risultato prezioso<br />

ALESSANDRA BOCCI<br />

twitter @picobocci<br />

MILANO<br />

Pato è tornato e oggi parte<br />

per Barcellona. Al Camp<br />

Nou si ricordano di quel gol<br />

lampo di settembre che sembrava<br />

portare con sé mille promesse.<br />

Ma sono passati mesi,<br />

e poche partite per lui, e in<br />

compenso tante giornate spese<br />

a interrogarsi sulla natura<br />

dei frequenti problemi muscolari.<br />

Ora pare che l’avveniristico<br />

specialista americano professor<br />

Carrick abbia fornito le<br />

soluzioni richieste. Per il momento,<br />

Pato dovrebbe andare<br />

in panchina. Una presenza-talismano,<br />

dato che porta con sé<br />

tonio Cassano che oggi a Milano,<br />

accompagnato dal medico<br />

del Milan Rudy Tavana, inizia<br />

l’iter destinato a proseguire a<br />

Roma nei laboratori del Coni<br />

se i controlli andranno bene.<br />

«Aspettiamo che riceva l’idoneità:<br />

al momento che la otterrà<br />

avrà una grande energia,<br />

una grande carica e noi lo<br />

aspettiamo», ha detto il c.t.<br />

Prandelli. Ma la storia di Cassano<br />

è tutta proiettata nel futuro<br />

e non ha molto a che vedere<br />

con il Milan che parte per Barcellona<br />

con speranze e cerotti.<br />

Per dire: a centrocampo Ambrosini<br />

sarà obbligato a ripetere<br />

la maiuscola offerta all’andata.<br />

Van Bommel è ancora<br />

tormentato dal mal di schiena<br />

e non è stato convocato.<br />

Difesa ok Sempre per quel che<br />

riguarda il centrocampo, Nocerino<br />

ha concluso la partita di<br />

Catania con qualche acciacco,<br />

ma sarà al suo posto. Probabile<br />

che Allegri riproponga il trio<br />

dell’andata confermando Seedorf.<br />

In difesa torna Abate,<br />

uno dei più positivi contro il<br />

Catania. In generale, la difesa<br />

in questo momento è il reparto<br />

più in forma, visto che Bonera<br />

e Mexes si sono dimostrati<br />

all’altezza in situazioni complicate<br />

e contro il Barça non c’è<br />

stato modo (né gol segnato) di<br />

rimpiangere Thiago. Antonini<br />

ha retto bene nelle ultime uscite<br />

e ci sarà anche al Camp<br />

Nou. Abbiati, infine, è uscito<br />

zoppicando dallo spogliatoio<br />

di Catania, ma erano semplici<br />

contusioni, per lui come per al-<br />

ABATE SULLA DESTRA<br />

tri compagni. Il portiere titolare,<br />

autore di una strepitosa parata<br />

su Messi a San Siro, non<br />

mancherà.<br />

Cercasi precisione Dunque, difesa<br />

sicura, centrocampo stanco<br />

però rodato. Il problema<br />

per il Milan è in attacco, i suoi<br />

uomini buttano troppe occasioni<br />

al vento. Da Ibrahimovic<br />

ci si aspetta sempre il colpo di<br />

genio che in Europa è arrivato<br />

solo qualche volta, eppure la<br />

Champions non può diventare<br />

un fardello: Ibra contro l’Arsenal<br />

è stato fra i migliori e Allegri<br />

si aspetta che il Camp Nou<br />

gli risvegli qualcosa dentro.<br />

Nella partita del 2-2, alla prima<br />

giornata, era assente per<br />

un infortunio molto chiacchie-<br />

la memoria di un 2-2 che sarebrato in Catalogna. Ma non era<br />

i i<br />

L’ARBITRO DEL CAMP NOU<br />

Problema Problema<br />

Tante punte ma non al top<br />

Allegri ha cinque attaccanti a<br />

disposizione ma poche<br />

soluzioni, perché Pato è appena<br />

rientrato e Robinho, che ha<br />

giocato e segnato a Catania,<br />

non è ancora al meglio.<br />

be un risultato eccellente. E<br />

magari una presenza utile per<br />

lanciare qualche contropiede<br />

nel finale, se la partita e il risultato<br />

lo consentiranno.<br />

Cerotti Le buone notizie per il<br />

un infortunio diplomatico, in<br />

Ibra non c’è niente di diplomatico.<br />

E se Robinho e Boateng<br />

saranno in grado di supportarlo<br />

meglio di quanto hanno fatto<br />

all’andata, chissà che al<br />

Camp Nou non rimanga anche<br />

Messi soffre le italiane<br />

Il Milan è un pessimo cliente. In<br />

più Messi contro le italiane<br />

fatica (un solo gol), e quando<br />

non segna lui i catalani privi di<br />

Villa e con Sanchez che non è<br />

un cecchino possono faticare<br />

Milan non finiscono qui. Ce il suo graffio.<br />

n’è anche una riguardante An-<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

GDS<br />

RCS<br />

Domani fischia l’olandese Kuipers<br />

Ha diretto il Barça in Supercoppa 2011<br />

Si chiama Björn Kuipers<br />

(foto REUTERS), ha appena<br />

compiuto 39 anni, è olandese ed<br />

è figlio d’arte. Sarà lui a dirigere<br />

domani sera Barcellona Milan,<br />

ritorno dei quarti di finale di<br />

Champions League. Kuipers è<br />

internazionale dal 2006: suo<br />

padre arbitro gli ha trasmesso la<br />

passione per questa attività.<br />

Guardiola<br />

cambia<br />

prefisso<br />

Sarà 3-4-3<br />

La decisione dopo aver visto<br />

il Milan a Catania. Allarme<br />

Xavi: problemino muscolare<br />

Pep Guardiola, 41 anni, allenatore del Barcellona dal 2008 FORTE<br />

La situazione<br />

h<br />

Condizione<br />

Vanno al massimo<br />

Il Barcellona, dopo il primo<br />

picco stagionale di dicembre e il<br />

down a cavallo fra gennaio e<br />

febbraio, è tornato al massimo<br />

in corrispondenza dei turni più<br />

duri di Champions League<br />

i<br />

Mente<br />

Accumulo di pensieri<br />

L'incertezza sulla situazione<br />

contrattuale di Guardiola,<br />

l'imminente trapianto di fegato<br />

di Abidal (che pure i compagni<br />

vivono come uno stimolo):<br />

l'accumulo di pensieri è pesante<br />

DAL NOSTRO INVIATO<br />

PAOLO CONDO’<br />

BARCELLONA<br />

Signor Guardiola, la partita<br />

contro l’Athletic le ha dato<br />

qualche ispirazione in vista del<br />

match di ritorno col Milan? La<br />

nostra domanda arriva alla fine<br />

della conferenza stampa<br />

notturna, e quando si dice notturna<br />

non si usa una parola a<br />

caso: è l’una e mezza del mattino<br />

nella «sala de prensa» del<br />

Camp Nou, la gara è finita da<br />

quasi due ore, ma Guardiola,<br />

in procinto di raggiungere il<br />

palco per secondo come suo costume,<br />

ha incrociato Marcelo<br />

Bielsa che aveva appena concluso<br />

il suo faticoso dovere con<br />

i giornalisti. Baci, abbracci: «Ti<br />

offro un bicchiere di vino nel<br />

mio ufficio».<br />

Suo ospite a Rosario Qualche anno<br />

fa, quando Guardiola girava<br />

il mondo in attesa di capire cosa<br />

fare del proprio futuro, El Loco<br />

lo accolse nella sua casa di Rosario<br />

e i due discussero di calcio e<br />

della vita per undici ore filate; il<br />

Kuipers ha già avuto a che fare<br />

con il Barcellona: nell’agosto<br />

2011 ha diretto la Supercoppa<br />

Europea tra Porto e Barça, vinta<br />

2 0 dai catalani. Gli assistenti<br />

saranno Sander van Roekel ed<br />

Erwin Zeinstra, gli assistenti<br />

arbitrali aggiunti Pol van Boekel<br />

e Richard Liesveld, il Quarto<br />

uomo Bas Nijhuis, tutti olandesi.<br />

L’altra gara in programma<br />

domani sera, ovvero, Bayern<br />

Monaco Olympique Marsiglia,<br />

sarà diretta invece dal<br />

norvegese Svein Oddvar Moen.<br />

precedente spiega perché il<br />

brindisi dopo Barça-Athletic duri<br />

quasi un’ora, per la costernazione<br />

dei media superstiti. «Athletic<br />

e Milan sono squadre diversissime<br />

- è la risposta di Guardiola<br />

alla nostra domanda -, direi il<br />

giorno e la notte. Nessuna ispirazione».<br />

Beh, non pensi di cavarsela<br />

così a quest’ora del mattino.<br />

Diverse o no, avete costretto<br />

l’Athletic a difendersi per tutto<br />

il match, e avete incassato il<br />

primo tiro in porta all’80’. Con il<br />

Milan cercherete di fare lo stesso,<br />

si immagina.<br />

La diversità rossonera La domanda<br />

va letta in tono piccato<br />

perché con questi allenatori che<br />

non concedono interviste<br />

(Guardiola, Bielsa prima di lui,<br />

Luis Enrique dopo e tutta una<br />

scuola di conferenzieri) parlare<br />

di calcio è diventato difficilissimo:<br />

una domanda e via, il microfono<br />

è già in mano a un collega<br />

di un giornale rosa (in un altro<br />

senso) che magari vuole legittimamente<br />

sapere se la sera<br />

prima Pep ha seguito «Ballando<br />

con le stelle». Meno male che<br />

Guardiola frena il passaggio di<br />

testimone ordinato dall’addetto<br />

stampa. «Mi spiego meglio.<br />

Le squadre di Bielsa ti vengono<br />

a cercare in ogni zona del campo,<br />

siamo stati bravi a non lasciarci<br />

attaccare, ma loro avevano<br />

sempre almeno quattro uomini<br />

pronti a farlo. Voglio dire<br />

che non aspettano, agiscono:<br />

guardate le cifre del possesso<br />

palla, sotto il 60 per 100 praticamente<br />

non eravamo mai andati<br />

(il Barça sabato ha raggiunto il<br />

FABREGAS NEL TRIDENTE<br />

RCS<br />

58, solo il Real una volta l’ha tenuto<br />

più sotto, al 52, ndr). Il Milan<br />

è diverso perché tiene le posizioni<br />

in maniera ferrea, e per<br />

ripartire attende un nostro errore.<br />

Credo che sarà il match più<br />

difficile ma anche più bello della<br />

stagione, perché in campo<br />

avremo molti giocatori di grande<br />

qualità».<br />

Ipotesi 3-4-3 Ci dichiariamo<br />

soddisfatti, la concessione della<br />

domanda-bis è comunque<br />

un gesto di rispetto. Al risveglio<br />

troviamo su twitter - account<br />

Paradigma Pep, considerato<br />

vicino al tecnico - l’analisi<br />

del Milan visto a Catania, con i<br />

tre giocatori offensivi (Ibra, Robinho<br />

ed Emanuelson) in un<br />

imbuto centrale e due grossi<br />

punti di domanda sulle fasce offensive<br />

vuote. «Ci vuole il<br />

3-4-3», è la diagnosi logica, e<br />

su questa Guardiola sta lavorando.<br />

Ieri però, mentre Fabregas<br />

si è allenato normalmente,<br />

Xavi si è fermato per un risentimento<br />

muscolare, e un piccolo<br />

allarme è suonato.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA


LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />

13


14<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

<strong>SERIE</strong> A 30 a GIORNATA<br />

LA GIRANDOLA DEI GOL A SAN SIRO VORTICE DI EMOZIONI<br />

Stra ripante<br />

Nerazzurri sul 3-0 con i regali della difesa Genoa, poi un gol fortunato<br />

di Moretti introduce una ripresa con mille brividi (e due espulsi)<br />

ANDREA ELEFANTE<br />

MILANO<br />

Poi tutto è finito in gloria,<br />

ed è stato giusto così. Ma siccome<br />

— se lo è detto da solo —<br />

Andrea Stramaccioni non ha la<br />

bacchetta magica, è giusto anche<br />

dire altro: questo 5-4 che deve<br />

avergli fatto perdere almeno<br />

un paio di chili ha riproposto ancora<br />

troppe contraddizioni della<br />

«vecchia» Inter. Troppe per i<br />

suoi gusti, se solo potesse permettersi<br />

di fare lo schizzinoso<br />

dopo appena cinque giorni di lavoro,<br />

ma non una, la più importante:<br />

quella che l’aveva resa<br />

straniera a San Siro, dove era reduce<br />

da tre pareggi e due sconfitte,<br />

e andava in bianco con la<br />

vittoria da più di due mesi. Tabù<br />

cancellato anche con una<br />

buona mano da parte del Genoa,<br />

ma questo è un altro discorso:<br />

o meglio no, ma se ne parlerà<br />

fra poco.<br />

Il bluff del Genoa Potendo, della<br />

partita di ieri Stramaccioni archivierebbe<br />

solo i primi 45’:<br />

quelli di un 4-3-3 non così campato<br />

per aria, anche se Forlan si<br />

è confermato attaccante esterno<br />

troppo «adattato» e comunque<br />

involuto in assoluto. Ma tant’è.<br />

L’Inter ci aveva messo molto<br />

poco a smascherare il bluff del<br />

Genoa: inizio spavaldo, prima<br />

di affogare nella presunzione di<br />

un 4-3-3 troppo «scoperto» per<br />

essere saldo e negli errori di una<br />

difesa da belle statuine, che sta<br />

costando 56 gol subìti in 30 partite.<br />

E anche, dunque, a mettersi<br />

in discesa la partita: in campionato,<br />

un gol dopo appena 13’ lo<br />

aveva segnato appena due volte,<br />

a Catania (Cambiasso) e contro<br />

il Parma (Milito).<br />

Il rilancio di Zarate C’era riuscita,<br />

al di là dell’ispirazione di Milito,<br />

grazie ad una linea di centrocampo<br />

più dinamica rispetto<br />

al recente passato e al rilancio<br />

di Zarate, al suo primo gol in<br />

campionato. Dopo avergli visto<br />

anche rincorrere avversari, mettere<br />

il piede sul primo gol e segnare<br />

in proprio un 4-2 da urlo,<br />

Stramaccioni dev’essersi detto:<br />

«Visto? Ho fatto bene a crederci».<br />

Ma già prima, e subito dopo,<br />

quel magnifico destro a giro<br />

dell’argentino, una vocina deve<br />

avergli detto anche: «Ragazzo,<br />

ma che ti credi? Non illuderti».<br />

1<br />

INTER<br />

GENOA<br />

5<br />

4<br />

PRIMO TEMPO 3-1<br />

GIUDIZIO 777<br />

MARCATORI Milito (I) al 13’ e al 27’, Samuel<br />

(I) al 38’, Moretti (G) al 47’ p.t.; Palacio (G)<br />

rig. al 14’, Zarate (I) al 29’, Gilardino (G) rig.<br />

al 35’ e rig. al 45’, Milito (I) rig. al 40’ s.t.<br />

INTER (4-3-3) Julio Cesar; Zanetti, Lucio,<br />

Samuel, Chivu; Poli, Stankovic (dal 15’ s.t.<br />

Guarin), Cambiasso; Zarate (dal 35’ s.t.<br />

Castellazzi), Milito, Forlan (dal 30’ s.t. Obi)<br />

PANCHINA Ranocchia, Nagatomo, Pazzini,<br />

Livaja ALLENATORE Stramaccioni<br />

GENOA (4-3-3) Frey; Mesto, Carvalho,<br />

Kaladze, Moretti; Belluschi, Veloso (dal 1’<br />

s.t. Jankovic), Biondini (dal 37’ s.t. Jorquera);<br />

Sculli, Gilardino, Palacio.<br />

PANCHINA Lupatelli, Bovo, Birsa, Rossi,<br />

Ze Eduardo ALLENATORE Marino<br />

ARBITRO Valeri di Roma<br />

ESPULSI Julio Cesar (I) al 34’ s.t.; Belluschi<br />

(G) al 39’ s.t. AMMONITI Moretti (G), Jankovic<br />

(G), Poli (I), Mesto (G), Palacio (G), Lucio<br />

(I)<br />

NOTE Spettatori 42.322, incasso di euro<br />

1.748.683. Angoli: 2-10. Fuorigioco: 4-3. Recuperi:<br />

2’ e 3’<br />

MOMENTI CHIAVE<br />

PRIMO TEMPO<br />

c GOL! 13’ Cambiasso-Zarate-Forlan,<br />

cross da sinistra, Milito segna di testa<br />

c GOL! 27’ lancio centrale di Stankovic<br />

che scavalca Kaladze: Milito vola in porta<br />

c GOL! 38’ cross da destra di Lucio, Samuel<br />

anticipa tutti<br />

c GOL! 47’ rovesciata di Sculli, toccata da<br />

Moretti che spiazza Julio Cesar<br />

SECONDO TEMPO<br />

c GOL! 14’ Palacio trasforma il rigore per<br />

mani di Zanetti su colpo di testa di Sculli<br />

c GOL! 29’ Zarate punta Mesto, rientra<br />

sul destro e segna sul secondo palo<br />

c GOL! 35’ Gilardino trasforma il rigore<br />

per fallo di Julio Cesar su Palacio<br />

c GOL! 40’ Milito trasforma il rigore per<br />

fallo di Belluschi su Guarin<br />

c GOL! 45’ Gilardino trasforma il rigore<br />

per fallo di Lucio su Sculli<br />

2<br />

Nove reti, 3 di Milito, 4 rigori<br />

Inter nuova, pazza e vincente<br />

Record di rigori contro Già, perché<br />

la versione stagionale della<br />

pazza Inter era in agguato, dove<br />

pazza sta per sfortunata (senza<br />

quel 3-1 con deviazione di<br />

Moretti su tiro di Sculli magari<br />

sarebbe stato un altro secondo<br />

tempo); sta per un po’ tartassata<br />

(tre rigori contro, e ora sono<br />

nove in 30 partite: record personale,<br />

come nella stagione<br />

’85-86); ma sta anche per distratta,<br />

in particolare nella fase<br />

difensiva.<br />

Genoa rischiatutto E’ stato quando<br />

Marino ha giocato a un rischiatutto<br />

un po’ suicida ma di<br />

fatto produttivo (fuori Veloso e<br />

dentro Jankovic, largo a destra,<br />

per disegnare un 4-2-4 più che<br />

un 4-4-2) che Stramaccioni ha<br />

prima capito che la ripresa si sarebbe<br />

nutrita di un calcio molto<br />

meno logico e poi ha sentito suonare<br />

un campanello di allarme.<br />

E allora ha buttato dentro le<br />

gambe fresche di Guarin al po-<br />

3<br />

sto di quelle colpite duro di<br />

Stankovic, abbassando Cambiasso;<br />

e poi ha chiesto a Obi di<br />

fare il Forlan in versione più «coperta»,<br />

anche se, appena 5’ dopo,<br />

l’espulsione di Julio Cesar lo<br />

ha costretto a trasformare quel<br />

4-4-2 «mascherato» in un 4-4-1.<br />

Punti rosicchiati Ma a quel punto<br />

la partita era ormai una specie<br />

di flipper impazzito, con le<br />

palline nerazzurre sempre un giro<br />

avanti. Marino al «game<br />

over» ha letto la quinta sconfitta<br />

nelle ultime nove partite (4<br />

miseri punti, ultimo sorriso pieno<br />

ormai due mesi fa) e si è ritrovato<br />

a benedire la mancata vittoria<br />

del Lecce; Stramaccioni<br />

ha respirato (di sollievo) la sua<br />

domenica da tre punti: che sono<br />

anche quelli guadagnati su<br />

Lazio, Udinese e Napoli (e due<br />

sul Catania). Lui dirà che la classifica<br />

non la guarda, ma niente<br />

non è.<br />

4<br />

Il primo gol di Milito;<br />

nel cerchio, l’impatto perfetto<br />

sul pallone ANDREOLI/INSIDE<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

4<br />

I NUMERI<br />

9 i punti<br />

nel ritorno<br />

L’Inter nel<br />

girone di ritorno<br />

ha ottenuto<br />

due vittorie,<br />

tre pareggi<br />

e sei sconfitte<br />

69 giorni<br />

dall’ultimo<br />

successo<br />

interno<br />

L’ultima vittoria<br />

dell’Inter a San<br />

Siro in A risaliva<br />

al 22 gennaio,<br />

Inter-Lazio 2-1<br />

2 vittorie in<br />

undici turni<br />

Per i nerazzurri<br />

seconda vittoria<br />

nelle ultime<br />

11 partite; l’altra<br />

era arrivata<br />

con il Chievo<br />

al Bentegodi il 9<br />

marzo per 2-0<br />

di A.E.<br />

GUARIN SI FA RISPETTARE<br />

FORLAN PERDE L’ATTIMO<br />

SCULLI E’ UN TORNADO<br />

INTER 6,5<br />

JULIO CESAR 5,5 Lo frega l’istinto: Palacio si stava<br />

allargando, perché andarsi a prendere quel rosso?<br />

ZANETTI 6 Strappi da eterno giovane, mescolati a<br />

qualche esitazione. Reclama un rigore e protesta sul<br />

suo: braccio come dice Valeri o spalla come dice lui?<br />

LUCIO 5,5 Assist più trovato che cercato, dietro si fa<br />

scavalcare spesso e rischia, anche il rigore.<br />

SAMUEL 6,5 Non molla nulla, neppure se attacca.<br />

CHIVU 6 Non giocava da 40 giorni: bene nei primi 45’,<br />

perde qualcosa alla distanza, vedi azione del 4 3.<br />

POLI 6 Prima da 90’, senza smarrirsi: a volte corre un<br />

po’ a vuoto, ma spunta spesso al posto giusto.<br />

STANKOVIC 6 Al di là del lancio per il 2 0, ha il coraggio<br />

di provare sempre ad aprire campo e gioco.<br />

GUARIN 6,5 Debutto con naturalezza: cercato e<br />

temuto, infatti si prende anche un rigore.<br />

CAMBIASSO 6 Un’ora di buona corsa, due respinte<br />

sulla linea da difensore, un colpo di testa un po’ così.<br />

ZARATE 7 Dribblomane più volte fine a se stesso, ma<br />

almeno adesso corre. E che bello quel destro a giro.<br />

Castellazzi s.v. Prende due gol in 13’, ma su rigore.<br />

h<br />

IL MIGLIORE<br />

8<br />

MILITO<br />

Non aveva mai segnato da ex, ne fa tre tutti insieme.<br />

FORLAN 5 Un assist, ok. Si sacrifica, ok. Però<br />

cincischia il gol due volte, e San Siro si spazientisce.<br />

OBI 6 Concreto, dunque utile: è lui che mette in mezzo<br />

la palla che Guarin trasforma in rigore.<br />

All. STRAMACCIONI 7 La squadra pare credergli, e<br />

crederci di più: non è poco, in cinque giorni.<br />

GENOA 5<br />

FREY 5,5 Fa quel che può su Cambiasso e Zarate, ma<br />

altre volte ha dato altra sensazione di sicurezza.<br />

MESTO 5 Si allarga tardi su Forlan, Zarate lo lascia lì.<br />

CARVALHO 4 Frastornato, ogni pallone un pericolo: i<br />

primi tre gol sono soprattutto roba sua.<br />

KALADZE 4,5 Scavalcato due volte: fatali entrambe.<br />

MORETTI 5,5 Zarate a volte se lo beve, Lucio lo<br />

travolge. Il gol? Sculli rovescia, lui si trova lì.<br />

BELLUSCHI 6 Primo tempo timido, poi si fa un mazzo<br />

così. E spedisce Palacio a prendersi un rigore.<br />

VELOSO 5,5 Bene per 20’ e poi si incarta. Ma checché<br />

ne dica Preziosi, non è lui il male del Genoa.<br />

JANKOVIC 5,5 Dà qualcosa in più: non abbastanza.<br />

BIONDINI 6 L’altro che non smette mai di correre e<br />

aiutare, però gioca sempre senza protezione.<br />

JORQUERA 6 Si sacrifica, molto più «basso» del solito.<br />

h<br />

le Pagelle<br />

IL MIGLIORE<br />

7<br />

SCULLI<br />

Di piede o di testa, mette la firma in tre gol su quattro (e<br />

Cambiasso gliene toglie due dalla porta). E quanto corre<br />

GILARDINO 6 Prima doppietta con il Genoa, su rigore.<br />

Per il resto, qualche sponda e poco più.<br />

PALACIO 6 Nel primo tempo non è lui, ripresa di rigore:<br />

uno segnato (e sono 16 gol), uno procurato.<br />

All. MARINO 5 L’Inter è il suo tabù (2 pareggi e 9<br />

sconfitte), la fase difensiva il suo tormento.<br />

TERNA ARBITRALE:<br />

VALERI 5,5 Restano tre dubbi: il rigore<br />

Lucio-Sculli (fallo anche del genoano?) e due<br />

interventi al limite (Belluschi su Zanetti e<br />

Samuel su Kaladze). Musolino 6; Vuoto 6<br />

5


LA PRIMA DI STRAMACCIONI<br />

FABIO BIANCHI<br />

MILANO<br />

Sarà per la tensione che<br />

non sta più dentro, per qualche<br />

scaramanzia, o casomai per semplice<br />

vanità. Chissà. Ma Andrea<br />

Stramaccioni cerca l’anticipo sul<br />

suo sogno: entra nel prato di San<br />

Siro dieci minuti prima dell’Inter<br />

e si consegna alla bramosia dei fotografi.<br />

Si siede allungato in panchina<br />

e appoggia i piedi sul muretto.<br />

Sorride stretto, parlotta con<br />

Baresi, fa la faccia compresa nel<br />

ruolo. Non è solo un’impressione:<br />

nelle movenze e nell’espressione<br />

lo ricorda, il totem Mourinho. Un<br />

po’ Mou, un po’ Gastone e anche<br />

un po’ Alice nel Paese delle Meraviglie.<br />

Come quando descrive le<br />

emozioni. Come all’arrivo allo stadio,<br />

quando scende dal pullman e<br />

stringe le mani a tutti quelli che<br />

incontra, vigili urbani e tifosi rivali<br />

inclusi e fa l’occhiolino alle telecamere<br />

e sorride come un bambino<br />

al quale hanno regalato il giocattolo<br />

più prezioso. Un bambino<br />

consapevole però.<br />

Fortunato Quando Massimo Moratti<br />

gli ha consegnato le chiavi<br />

dell’Inter ha detto: «Predestinato?<br />

Semmai fortunato». «Colui<br />

che disse preferirei essere fortunato<br />

che abile, ha capito tutto. Le<br />

persone non vogliono accettare il<br />

fatto che gran parte della nostra<br />

vita dipenda dalla fortuna». Lo dice<br />

il protagonista all’inizio di Match<br />

Point, gran film di Woody Allen.<br />

Sembra lo sappia anche il<br />

protagonista di questa «occasione<br />

pazzesca che io, lo ammetto<br />

senza problemi, non ho meritato<br />

a grandi livelli». Stramaccioni lo<br />

dirà poi, in conferenza, quando<br />

userà parole bilanciate e mostrerà<br />

lo stupore da Alice condito da<br />

un buon sense of humor.Maintanto<br />

il suo «merito» era già sceso in<br />

campo prima di lui: l’Inter della<br />

next generation che ha vinto la<br />

baby Champions. I ragazzi vengono<br />

premiati a uno a uno, lo speaker<br />

li chiama e i tifosi applaudono.<br />

Al nome di Stramaccioni, che<br />

intanto sta dando le maglie ai giocatori<br />

grandi, gli applausi aumentano<br />

d’intensità.<br />

Che gioia per Zarate Ma è tutto<br />

lì. C’è un solo striscione sugli spalti:<br />

«Orgogliosi di voi». Nessuno<br />

personalizzato. I tifosi, ormai disillusi,<br />

ci vanno cauti con Strama.<br />

Lui ci fa poco caso, mentre si<br />

concede ai fotografi. E poi comin-<br />

«<br />

«<br />

«<br />

6 7<br />

Emozione, stupore,<br />

record: il debuttante<br />

conquista San Siro<br />

«Moratti aveva detto di volersi divertire...<br />

Forse è stato un po’ troppo, ma alla fine<br />

anche lui negli spogliatoi era entusiasta»<br />

Se mi è spiaciuto<br />

non festeggiare<br />

con la Primavera?<br />

Zero, stavo bene<br />

in panchina<br />

Arbitro romano<br />

come me, ma tre<br />

rigori contro non<br />

sono il massimo<br />

della fortuna<br />

In questa vittoria<br />

ho inciso poco,<br />

ma avrei fatto<br />

un errore se mi<br />

fossi snaturato<br />

cia l’avventura. L’Inter del<br />

tridente secondo Andrea<br />

muove i primi vagiti e lui è già in<br />

piedi. Tiene le mani in tasca e passeggia.<br />

Piccoli passi, avanti e indietro.<br />

E rari gesti, pacati. Sembra<br />

la solita Inter: subisce. Poi<br />

sboccia (almeno in attacco) all’improvviso<br />

con il guizzo di Milito.<br />

Strama ha un piccolo gesto di<br />

esultanza ma si ricompone subito.<br />

Si lascia andare quando piomba<br />

in panchina Zanetti: stringe i<br />

denti e i pugni e lo abbraccia un<br />

po’ impacciato. Poi chiama Cambiasso<br />

e gli suggerisce nuove disposizioni.<br />

Le sue sono reazioni<br />

diesel. E’ al secondo gol che Andrea<br />

si scalda e gioisce di più, dà<br />

pure il cinque a Beppe Baresi.<br />

Quando arriva il terzo ritorna calmo,<br />

e pensa soltanto a dare indicazioni<br />

a Poli. Riesce anche a<br />

mantenersi freddo quando il Genoa<br />

segna il primo gol. Invece nel<br />

secondo round, sul rigore concesso<br />

per mani di Zanetti, un po’ s’arrabbia.<br />

E diventa una furia quando<br />

l’arbitro ferma con ritardo<br />

un’azione dell’Inter lanciato verso<br />

Frey perché ci sono due palloni<br />

in campo. La partita è una scarica<br />

d’emozioni. La più intensa gli<br />

arriva quando segna il suo riciclo:<br />

Zarate. Lui esulta a grandi<br />

salti, col pugno alzato, e poi indi-<br />

la foto<br />

1 Il colpo di testa di Milito per l’1-0<br />

2 Il destro dell’argentino per la rete del 2-0<br />

3 Deviazione di Samuel, l’Inter va sul 3-0<br />

4 Rovesciata di Sculli e deviazione di Moretti: è 3-1<br />

5 Calcio di rigore di Palacio che porta il Genoa a un<br />

solo gol di distanza<br />

6 Magia di Zarate, con dribbling e destro a giro:<br />

l’Inter rilancia, è 4-2<br />

7 Rigore di Gilardino, che Castellazzi intuisce ma<br />

non riesce a neutralizzare: 4-3<br />

8 Altro rigore, stavolta è Milito a battere il portiere<br />

rossoblù Frey per il 5-3<br />

9 Ultima rete di giornata: ancora Gilardino e ancora<br />

su rigore<br />

RICHIARDI/SPORT IMAGE/<br />

PEGASO/ANSA/RATTINI/APP/LIVERANI/LAPRESSE/NEWPRESS<br />

E Valeri gli ha fatto stabilire un primato<br />

mai nessuno ha vinto con 3 rigori contro<br />

(f.o.) Il primo incrocio fra Andrea Stramaccioni e Paolo<br />

Valeri (nella foto ANDREOLI), l’arbitro di Inter-Genoa, è stato nel<br />

2007 a un torneo giovanile a Manchester. Entrambi romani,<br />

l’allenatore dell’Inter guidava i giovani della Roma, mentre l’arbitro<br />

era stato designato per il torneo internazionale. Ieri gli ha fischiato<br />

tre rigori contro, ma gli ha anche fatto stabilire un record: mai, in<br />

Serie A, una squadra aveva vinto con 3 penalty contro...<br />

S<br />

Tre espressioni<br />

di Andrea<br />

Stramaccioni,<br />

36 anni, che qui<br />

esulta BOZZANI/<br />

RICHIARDI<br />

LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

L’ANALISI DEL TECNICO<br />

«Il 3 o posto? Niente tabelle, solo fatti<br />

WesaCagliari? Forse no,ma Alvarezsì»<br />

(m.d.v.) L’"altro" Strama<br />

è un ragazzo che per la prima<br />

volta rimbalza da una telecamera<br />

all’altra, da un sorriso a una<br />

stretta di mano fino a centrare<br />

il vero nucleo della questione.<br />

«Sarà anche una banalità fa<br />

Andrea Stramaccioni , ma credo<br />

che la cosa principale sia che<br />

l’Inter abbia vinto. E penso che<br />

un’altra cosa importante sia<br />

stata quella di vedere un’Inter<br />

propositiva soprattutto nel primo<br />

tempo in cui i ragazzi si sono<br />

espressi con qualità e secondo<br />

le proprie caratteristiche. Il terzo<br />

posto? Ora penso a Cagliari<br />

e fare fatti. Perché ho tolto<br />

ca l’argentino: questo sì che è<br />

un punto a suo favore. Poi fa<br />

esordire Guarin, e l’impressione<br />

è che Stramaccioni abbia<br />

trovato un buon alleato<br />

per l’avventura. Ma il Genoa<br />

si riavvicina con un altro<br />

rigore e Milito deve<br />

mettere la parola fine.<br />

Quando Valeri fischia la fine,<br />

finalmente Strama si<br />

lascia andare davvero:<br />

stringe i pugni, muove le braccia<br />

avanti indietro, s’ingobbisce nell’esultanza,<br />

poi abbraccia chi può<br />

e si gode i cori del pubblico.<br />

Già un record A giudicare dal primo<br />

tassello, sarà un’avventura<br />

piuttosto movimentata. Nove<br />

gol, 2 espulsi, 4 rigori di cui ben<br />

tre a sfavore. In casa. «Il presidente<br />

ha detto che voleva divertirsi.<br />

Forse è stato un po’ troppo ma<br />

alla fine, negli spogliatoi, era<br />

entusiasta». Il senso di Stramaccioni<br />

per la conferenza<br />

sarà questo: humor<br />

e umiltà. Ha già segnato<br />

un record: nessuno<br />

aveva mai vinto<br />

con 3 penalty contro. D’altronde,<br />

è o non è fortunato?<br />

Lui, nel caso specifico, non la pensa<br />

così. «Mi hanno mandato un arbitro<br />

romano, ci siamo capiti. E in<br />

romanesco gli ho detto: "Ammazza,<br />

tre rigori in casa...". Lui mi ha<br />

risposto che c’erano tutti e io: "Ma<br />

sono stato un po’ iellato". A tratti,<br />

salta fuori Alice. «Emozione? Sì, e<br />

anche forte. San Siro è la scala del<br />

calcio. Emozione persino nel vedere<br />

da vicino lo speaker che urla<br />

i nomi dei giocatori prima della<br />

gara. E poi a fine gara negli spogliatoi,<br />

quando anche tutti i non<br />

convocati, da Sneijder a Palombo,<br />

sono venuti a gioire con la<br />

squadra. Io non so se è una cosa<br />

normale». A tratti, ecco lo humor.<br />

«Se mi è dispiaciuto non festeggiare<br />

coi ragazzi della Primavera? Zero.<br />

Proprio zero. Stavo bene dov’ero».<br />

E poi c’è il tecnico convinto<br />

dei suoi mezzi: «Cosa ho detto<br />

alla squadra prima della sfida?<br />

Che ci avevo messo 6 mesi per<br />

convincere i baby che eravamo i<br />

più forti e probabilmente non lo<br />

eravamo più dell’Ajax. Con voi è<br />

più facile, perché siete davvero i<br />

più forti. Io in questa vittoria ho<br />

inciso poco, non ho fatto lo psicologo,<br />

non ho la bacchetta magica.<br />

Ma avrei fatto un grande errore<br />

se mi fossi snaturato. Ho provato<br />

a trasmettere le mie idee e qualcosa<br />

si è visto». Il suo sarà un sogno,<br />

ma è un sogno con le idee chiare.<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />

8 9<br />

Stankovic? Un po’ perché aveva<br />

preso due botte ma essendo un<br />

guerriero mi chiedeva di restare<br />

in campo e un po’ perché<br />

mettendosi loro con 4 punte<br />

e passando meno dal<br />

centrocampo mi serviva più uno<br />

come Cambiasso. Forlan lontano<br />

dalla porta? Anche nell’Uruguay<br />

ha giocato così. I rigori dati<br />

al Genoa? Due sono borderline,<br />

l’altro è stata una disattenzione<br />

nostra. Sneijder rientra<br />

a Cagliari? Non so, ci pensa<br />

il dottor Combi. Alvarez invece<br />

potrà esserci. Maicon? Aveva<br />

un’infiammazione al ginocchio<br />

ma ha fatto tutto per giocare».<br />

ilFilm<br />

Quegli abbracci<br />

con i giocatori<br />

sono un segno<br />

di accoglienza<br />

15<br />

Andrea Stramaccioni<br />

non ha impiegato molto a farsi<br />

accettare dal gruppo dei giocatori<br />

nerazzurri: lo testimoniano<br />

anche gli abbracci alla fine<br />

dell’emozionante partita con<br />

il Genoa. Qui sopra l’esultanza<br />

«fisica» con Mauro Zarate, Diego<br />

Milito e con il capitano Javier<br />

Zanetti, leader dello spogliatoio<br />

BOZZANI/LAPRESSE/RICHIARDI


16<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012


<strong>SERIE</strong> A 30 a GIORNATA<br />

IL MESSAGGIO ALLA SOCIETA’<br />

Lo striscione esposto appena prima dell’inizio di Inter-Genoa in Curva Nord. Una critica al valzer degli allenatori sulla panchina nerazzurra e un chiaro invito al presidente Moratti... KINESMILANO<br />

Orgoglio e rabbia<br />

Moratti: «Ora c’è gioco<br />

Inventati 2 rigori contro»<br />

Il presidente: «Se Strama fa bene mi risolve tanti problemi»<br />

Duroild.t.Branca:«Controdinoi,penaltydaticonleggerezza»<br />

MATTEO DALLA VITE<br />

MILANO<br />

«Se mi sono divertito? Bé<br />

- sorride Moratti -, divertirsi è<br />

un’altra cosa... Di certo s’è visto<br />

più gioco». Pausa. «Prima i problemi<br />

esistevano quando la avevamo<br />

noi, la palla». Ora? «Oggi<br />

è successo quando la avevano<br />

gli altri, anche se due rigori del<br />

Genoa sono inventati». Insomma:<br />

5 a 4 e l’Inter di problemi ne<br />

dimentica alcuni.<br />

Se risolve problemi... Massimo<br />

Moratti - pizzicato dalla Nord<br />

con lo striscione «Presidente,<br />

abbiamo capito che sei bravo ad<br />

esonerare gli allenatori, ma<br />

quando lo farai con i lecchini e i<br />

servitori??»-, fa l’analisi logica<br />

di Inter-Genoa e la radiografia<br />

della prima di Strama. «Sono<br />

contento per il nostro nuovo tecnico:<br />

si è comportato ed espresso<br />

bene sia prima e sia dopo.<br />

Certo, se lui fa bene mi risolve<br />

un sacco di problemi... Se quelle<br />

voci su Bielsa sono illazioni?<br />

Ho risposto adesso...» dice riferendosi<br />

all’equazione Strama<br />

vincente uguale zero pensieri.<br />

Poi El Loco resta sempre un<br />

chiodo fisso.<br />

Vivacità, sicurezza, gioco Perché<br />

Strama vince, e adesso conta<br />

questo. Moratti a fine gara è<br />

andato negli spogliatoi e tutti<br />

si sono abbracciati. Felicità,<br />

per una vittoria che a San Siro<br />

mancava dal 22 gennaio. «Scegliere<br />

lui - fa Moratti -, è stata<br />

una decisione che mi sembrava<br />

si dovesse prendere e oltretutto<br />

indirizzata ad una persona<br />

che stava dimostrando di far bene,<br />

a prescindere dalla vittoria<br />

in Europa (con la Primavera,<br />

ndr). Era il tragitto che aveva<br />

avuto con noi che era stato molto<br />

buono; poi, era qualcosa di<br />

nuovo e un po’ più a rischio che<br />

quindi responsabilizza anche<br />

di più giocatori e società». Si è<br />

vista un’Inter diversa? «Diciamo<br />

che un cambio di allenatore<br />

fa sempre scattare qualcosa<br />

di nuovo, ma oggi si è vista più<br />

QUI GENOA MARINO NON E’ A RISCHIO<br />

Preziosi graffia<br />

«Nerazzurri<br />

bruttissimi»<br />

«Non capisco l’esultanza.<br />

Veloso ci ha rallentato»<br />

Che tensione: e il patron si sfoga così!<br />

L’arbitro ha appena fischiato la fine: la reazione di Massimo Moratti, 66 anni, al fianco della moglie Milly IPP DA TV<br />

«Sono contento<br />

per Strama, si è<br />

comportato bene.<br />

Ok Zarate, Guarin<br />

è... giocatore»<br />

Ma Bielsa resta in<br />

cima ai pensieri di<br />

Moratti. Branca:<br />

«Il futuro? Un mix<br />

vecchi-giovani»<br />

vivacità, sicurezza e gioco».<br />

Rigori: esplode Branca Massimo<br />

Moratti ha anche un pensiero<br />

per Ranieri («Lo voglio ringraziare<br />

perché ci ha tirati fuori<br />

da un momento difficile con<br />

una serie di risultati importanti»),<br />

poi torna sui rigori dati al<br />

Genoa: «Credo che il primo e il<br />

terzo siano inventati». E il d.t.<br />

Marco Branca apparecchia le argomentazioni.<br />

«Non vale lamentarsi<br />

solo quando si perde o si<br />

pareggia: c’è stata leggerezza<br />

da parte dell’arbitro. Nell’occasione<br />

legata a Zanetti, non era<br />

rigore perché bisogna tenere<br />

conto della distanza e la traiettoria<br />

del pallone, Javier guardava<br />

proprio la traiettoria del pallone.<br />

Non era nemmeno rigore<br />

quello di Lucio, ma gamba tesa<br />

da parte di Sculli. Due penalty<br />

concessi con molta leggerezza:<br />

MILANO (l.t.) Pasquale Marino ed Enrico<br />

Preziosi (foto LAPRESSE) evidentemente sono<br />

d’accordo sul fatto che Miguel Veloso abbia rallentato<br />

il Genoa. Il tecnico che non dovrebbe essere a<br />

rischio malgrado un’altra grandinata di gol ha<br />

sostituito il portoghese nell’intervallo. Il presidente<br />

lo critica apertamente, salvo poi rettificare in<br />

parte il tiro per non rischiare di svalutare il<br />

patrimonio. «Non capisco perché Moratti<br />

esultasse tanto attacca il numero uno<br />

rossoblù Ho visto un’Inter bruttissima, cui<br />

abbiamo regalato un tempo giocando<br />

troppo lenti. Non appena abbiamo tolto<br />

Veloso e alzato il ritmo loro sono andati<br />

in affanno. Non è possibile che uno non<br />

non ci stavano due rigori del genere,<br />

in una partita del genere e<br />

a una squadra del genere. Mi è<br />

sembrata una nota stonata questa<br />

velocità e questa leggerezza<br />

nel darci rigori contro».<br />

Mauro, Fredy e 3˚ posto Poi, ecco<br />

nuovamente Moratti. «E’ stata<br />

una gara che è servita a qualcuno<br />

per rifarsi, penso a Zarate.<br />

Poi mi è piaciuto molto quello<br />

nuovo, Guarin: fa le cose con sicurezza<br />

e tranquillità, si vede<br />

che è giocatore. Se il terzo posto<br />

è possibile? Siamo tutti lì...».<br />

Chiosa per Stramaccioni by<br />

Branca. «Si è presentato da solo<br />

- dice il d.t. -, ci fa piacere perché<br />

è un allenatore nostro. Il futuro?<br />

Ci stiamo lavorando da<br />

tempo, sarà un giusto mix: nello<br />

United i migliori sono sempre<br />

Giggs e Scholes e nessuno parla<br />

di età e di rughe...». Chiaro.<br />

d<br />

HANNO<br />

DETTO<br />

S<br />

Javier<br />

Zanetti:<br />

«Strama è<br />

giovane ma ha<br />

idee chiare e ha<br />

fatto un grande<br />

lavoro. Peccato<br />

per i tre rigori<br />

che hanno fatto<br />

la vittoria<br />

un po’ amara»<br />

S<br />

Walter<br />

Samuel:<br />

«Avevamo<br />

bisogno<br />

di vincere,<br />

era la cosa<br />

più importante.<br />

Adesso<br />

possiamo<br />

voltare pagina,<br />

con continuità»<br />

S<br />

Fredy<br />

Guarin:<br />

«Sono contento,<br />

mi mancava il<br />

campo: il calcio<br />

è la mia vita.<br />

E sono contento<br />

per la vittoria,<br />

che ci mancava<br />

e che<br />

meritavamo»<br />

S<br />

Andrea Poli:<br />

«Alti ritmi<br />

nostri, abbiamo<br />

meritato<br />

il risultato:<br />

volevamo<br />

vincere per noi,<br />

per i nostri<br />

tifosi, per il<br />

nostro mister,<br />

e così è stato»<br />

capisca che in Italia serve intensità e non si possono<br />

fare i sombreri a metà campo. Se mi sono pentito di<br />

non averlo ceduto a gennaio? Oggi (ieri, ndr.) direi di<br />

sì, ma Veloso resta un grande giocatore».<br />

Infermeria Questa l’analisi di Marino: «Abbiamo<br />

commesso ingenuità enormi. L’Inter non aveva<br />

certo bisogno di questi regali. Quando<br />

abbiamo iniziato a giocare, la gara è<br />

cambiata. E’ assurdo fare quattro gol a<br />

San Siro e non fare punti. Ci manca<br />

equilibrio difensivo? Non è colpa di un<br />

reparto. I tanti infortunati ci obbligano a<br />

cambiare sempre modulo e quando uno<br />

rientra deve trovare la condizione».<br />

LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

L’ATTACCANTE RITROVATO<br />

Diego Milito, 32 anni, fa festa a Mauro Zarate, 25 ANSA<br />

Zarate sorride<br />

«Intesa super<br />

con il tecnico»<br />

LUCA TAIDELLI<br />

MILANO<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />

17<br />

Sorrisi in salsa sudamericana. Il tabellino<br />

marcatori monopolizzato dagli argentini infatti<br />

rischia di oscurare l’ottimo esordio del colombiano<br />

Guarin, «animale» da calcio che ha subìto<br />

lasciato il segno, non solo per aver provocato<br />

rigore ed espulsione di Belluschi. Malgrado fosse<br />

entrato nel momento più delicato del match,<br />

subito dopo il 3-2 di Palacio, del 25enne di Puerto<br />

Boyacà hanno impressionato disinvoltura,<br />

senso della posizione, fisico e personalità. Un<br />

tipo di giocatore che all’Inter quest’anno è mancato<br />

sin troppo. Come si è capito anche dall’ovazione<br />

che ne ha accompagnato l’ingresso in campo.<br />

«L’applauso dei tifosi è stato stupendo - racconta<br />

l’ex Porto - Questo debutto è fondamentale<br />

per me, il calcio è la mia vita. Sono entrato in<br />

campo tranquillo perché sentivo la fiducia dei<br />

compagni. La condizione può ancora migliorare,<br />

ma sono pronto a giocare dal primo minuto.<br />

E’ passato troppo poco tempo per capire le differenze<br />

tra Ranieri e Stramaccioni, ma abbiamo<br />

vinto e dobbiamo trovare continuità».<br />

Però restiamo lontani Quella dei tre punti che in<br />

campionato a San Siro mancavano da oltre due<br />

mesi è la fissazione di Diego Milito. Il Principe<br />

ha segnato tre gol, ma per esultare ha dovuto<br />

aspettare di tornare a casa con il pallone che da<br />

quest’anno viene regalato ai «triplettisti» (un<br />

bis dopo il poker al Palermo, nessuno ci era ancora<br />

riuscito) perché segnare al «suo» Genoa e<br />

fare festa proprio non si può. «In spogliatoio<br />

eravamo contenti perché sono tre punti vitali -<br />

spiega l’argentino, salito a quota 19 centri stagionali,<br />

di cui 17 in A - dopo averne persi tanti<br />

in casa. Stramaccioni ha portato l’entusiasmo<br />

classico di quando arriva un nuovo allenatore.<br />

Non che con Ranieri non cercassimo di dare tutto,<br />

ma Stramaccioni si è presentato alla grande<br />

e ha idee ben chiare. Cerchiamo di seguirlo,<br />

pian piano ci conosceremo. Ma già nel primo<br />

tempo si è vista un’ottima Inter». Milito comunque<br />

non perde il senso della realtà: «Il terzo<br />

posto rimane lontano, non possiamo fare altro<br />

che vivere alla giornata, vincere a Cagliari e poi<br />

il turno successivo. Alla fine faremo i conti».<br />

Zarate a tutto gas, Samuel frena Facile invece fare<br />

i conti con Zarate. Strama ha puntato bene la<br />

sua fiche. Maurito ha limitato i black out, corso<br />

più che in tutte le gare precedenti e segnato<br />

«alla Del Piero» il primo gol in questo campionato.<br />

«Il mister mi ha visto pronto e con tre quattro<br />

parole mi ha detto che toccava a me - racconta<br />

- Ci siamo capiti subito. Mi trovo bene a giocare<br />

sia a sinistra, dove posso rientrare e calciare<br />

in porta, sia a destra, dove viene più facile il<br />

taglio e anche quello è importante. Certo che<br />

contro il Genoa abbiamo capito una cosa: l’Inter<br />

deve attaccare sempre». Slogan che non<br />

può piacere troppo a Walter Samuel, uno che<br />

ha il vizietto del gol (ieri il terzo stagionale, dopo<br />

quelli a Lilla e Chievo), ma vorrebbe che «tutta<br />

la squadra crescesse in fase difensiva. Con<br />

Ranieri avevamo la frustrazione di lavorare tanto,<br />

ma senza fare punti. Questa vittoria deve<br />

servirci a trovare continuità. In otto partite dobbiamo<br />

raccogliere il massimo. E per farcela ci<br />

serve la squadra al completo».<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA


18<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

<strong>SERIE</strong> A 30 a GIORNATA<br />

il Film<br />

Quante emozioni<br />

dalla prima rete<br />

di Marquinho<br />

al gol di Lamela<br />

Cinque gol<br />

e un regalo<br />

per crederci<br />

Toh, la Roma<br />

RUGGIERO PALOMBO<br />

ROMA<br />

C’è di nuovo il terzo posto<br />

Champions nel mirino della<br />

Roma che vince di goleada<br />

col Novara. Là davanti procedono<br />

col freno a mano tirato, e<br />

per la seconda volta i dieci punti<br />

di distacco post-derby sono<br />

tornati ad essere soltanto quattro.<br />

Bisogna crederci, come fa<br />

Luis Enrique anche se calendario<br />

e fase difensiva, sempre raccapricciante,<br />

inducono a una<br />

ragionevole prudenza. Tanto<br />

più dopo un successo rotondo<br />

(5-2), il primo stagionale dopo<br />

essere andati in svantaggio,<br />

ma pieno di luci e di ombre. Se<br />

la festa del gol premia con cinque<br />

autori diversi (Marquinho,<br />

Osvaldo, Simplicio, Bojan e Lamela)<br />

il credo tattico dell’allenatore,<br />

quel che accade dalle<br />

parti di Stekelenburg dice che<br />

la società dovrà molto lavorare<br />

questa estate per mettergli davanti<br />

un reparto accettabile.<br />

Nel giorno in cui naufraga<br />

l’esperimento, dettato dalla necessità,<br />

di De Rossi centrale difensivo,<br />

il Novara, che disputa<br />

la sua dignitosa partita da penultima<br />

della classe che non<br />

vuole mollare, ha sacrosanti<br />

motivi per dolersi. L’imputato,<br />

più dell’arbitro Romeo, è un<br />

guardalinee di nome Giachero.<br />

Il misfatto Fine del primo tempo,<br />

la Roma è sul 2-1 di rimonta<br />

dopo il bellissimo gol in apertura<br />

di Caracciolo, che vola<br />

25’ primo tempo 30’ primo tempo<br />

47’ secondo tempo<br />

IL PRIMO GOL DI MARQUINHO L’INFORTUNIO DI UJKANI L’ULTIMO SIGILLO<br />

Il centrocampista brasiliano Marquinho, 25 anni, Il portiere del Novara Samir Ujkani, 23 anni, si è L’attaccante argentino Erik Lamela, 20 anni ha<br />

segna il primo gol con la maglia giallorossa ANSA fratturato una mano in questo contrasto BOZZANI realizzato il quinto gol della Roma ANSA<br />

Goleada in rimonta col Novara: Champions a -4<br />

Aiuto dal guardalinee: graziato Kjaer e niente rigore<br />

IL DOPO PARTITA<br />

Luis Enrique<br />

«Ora lo sprint<br />

per l’Europa»<br />

Il Novara reclama un rigore<br />

Tesser: «Siamo penalizzati»<br />

davvero come un airone per anticipare<br />

De Rossi e sorprendere<br />

Stekelenburg. Sono di testa anche<br />

i gol di Marquinho e Osvaldo,<br />

a testimoniare di difese che<br />

quanto a contraerea non ci sanno<br />

proprio fare. Jeda viene<br />

messo solo davanti al portiere<br />

da un passaggio filtrante di Caracciolo<br />

e per fermarlo il ritardatario<br />

Kjaer gli rovina addosso.<br />

Si tratterebbe di rigore ed<br />

espulsione, se Giachero non<br />

Naufraga<br />

l’esperimento di<br />

De Rossi<br />

schierato centrale<br />

difensivo<br />

sventolasse a sproposito la sua<br />

bandierina per un fuorigioco<br />

che non c’è. Errore macroscopico,<br />

perché c’è De Rossi a tenere<br />

in gioco Jeda. Errore che pesa<br />

anche se poi la Roma prenderà<br />

il largo.<br />

Bella a metà Dal centrocampo<br />

in su è una bella Roma, nonostante<br />

Pjanic debba ancora<br />

marcare visita. Con De Rossi arretrato<br />

a fare il vice Heinze<br />

(squalificato), i tre in mezzo sono<br />

Simplicio, Gago e il sempre<br />

più interessante Marquinho, laterale<br />

di quantità e qualità. In<br />

attacco, insieme a Osvaldo e<br />

Totti, Bojan torna titolare al posto<br />

di Lamela (Borini infortunato)<br />

dopo quasi tre mesi trascorsi<br />

a partire dalla panchina. Se-<br />

gnano tutti perché la difesa del<br />

Novara, nonostante Tesser la<br />

schieri a cinque, è un colabrodo,<br />

ma anche grazie a una circolazione<br />

di palla che verrà esaltata<br />

nella ripresa dalle maglie<br />

giocoforza allentate degli ospiti,<br />

chiamati a rincorrere con un<br />

modulo (4-3-1-2) più offensivo.<br />

I gol di Simplicio, Bojan e<br />

Lamela, che lo sostituisce nell’ultima<br />

mezzora, sono a loro<br />

modo delle piccole opere d’arte,<br />

tanto più preziose in una domenica<br />

dove Totti non brilla in<br />

modo particolare.<br />

Progetto azzurro Il più bravo di<br />

tutti è Osvaldo. Un gol, due assist<br />

vincenti (per Marquinho e<br />

Lamela) e una traversa, tutto<br />

con una brillantezza fisica e<br />

una lucidità tecnica che vale<br />

un messaggio per Prandelli: in<br />

tempi grami di attaccanti degni<br />

della Nazionale, un Osvaldo<br />

così merita un biglietto per<br />

gli Europei di giugno.<br />

Dolenti note La Roma dietro continua<br />

a non funzionare e De<br />

Rossi prestato al reparto come<br />

accadde in un Roma-Juventus<br />

non rappresenta una soluzione.<br />

Combina pasticci più lui di<br />

Kjaer ed è tutto dire, anche se<br />

sul 4-2 di Morimoto (questo sì<br />

in fuorigioco) pesa il disimpegno<br />

sbagliato di Taddei. Contro<br />

Udinese, Juventus e Napoli,<br />

le tre partite più delicate che<br />

mancano di qui alla fine, ci vorranno<br />

ben altre interpretazioni,<br />

altrimenti la Champions resterà<br />

soltanto un miraggio.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

ROMA<br />

NOVARA<br />

«Chi temo di più nella corsa alla Champions?<br />

La Roma, è chiaro». Luis Enrique scherza, ma<br />

neanche troppo, quando parla del terzo posto. Del<br />

resto sa che la continuità non è la dote migliore della<br />

Roma (anche sei ieri Francesco Totti ha detto<br />

«abbiamo ribaltato il risultato e controllato la partita,<br />

questo è un aspetto fondamentale di crescita»), che<br />

ieri ha sofferto anche con il Novara. «Ma faceva caldo,<br />

era dura — continua il tecnico giallorosso —. Sono<br />

felice per la partita di Marquinho, ha gamba e qualità,<br />

è in un gran momento». Con lui, sono andati a segno<br />

anche Bojan e Lamela. Erik, tra l’altro, dopo Udine è<br />

stato nuovamente «rimproverato» da Osvaldo<br />

5<br />

2<br />

GIUDIZIO 777<br />

PRIMO TEMPO 2-1<br />

MARCATORI Caracciolo (N) al 17’, Marquinho<br />

(R) al 25’, Osvaldo (R) al 34’ p.t.;<br />

Simplicio (R) al 10’, Bojan (R) al 19’, Morimoto<br />

(N) al 33’, Lamela (R) al 47’s.t.<br />

ROMA 4-3-1-2 Stekelenburg; Taddei, Kjaer,<br />

De Rossi, José Angel; Simplicio (dal 12’<br />

s.t. Perrotta), Gago, Marquinho; Totti (dal<br />

39’ s.t. Viviani); Bojan (dal 18’ s.t. Lamela),<br />

Osvaldo. PANCHINA Curci, Cicinho, Rosi,<br />

Piscitella. ALLENATORE Luis Enrique<br />

NOVARA 5-3-1-1 Ujkani (dal 1’ s.t. Fontana);<br />

Morganella, Paci, Lisuzzo, Garcia, Gemiti;<br />

Porcari, Pesce, Jensen (dal 20’ s.t.<br />

Mazzarani); Jeda (dal 15’ s.t. Morimoto);<br />

Caracciolo. PANCHINA Rinaudo, Centurioni,<br />

Radovanovic, Rubino. ALLENATORE<br />

Tesser<br />

ARBITRO Romeo di Verona<br />

ESPULSI nessuno. AMMONITI Paci (N) per<br />

gioco scorretto, Bojan (R) per comportamento<br />

non regolamentare.<br />

NOTE Spettatori paganti 19.837 per un incasso<br />

di 349.401,00 euro, abbonati<br />

18.400 per una quota di 375.432,00 euro.<br />

Tiri in porta 11 (1 traversa)-6. Tiri fuori<br />

5-3. Angoli 3-2. Fuorigioco 6-1. Recuperi<br />

3’p.t.; 3’s.t.<br />

Dedica<br />

Bojan, maglietta<br />

per l’amico Abidal<br />

Bojan (AFP) ha realizzato il<br />

quarto gol della Roma e l’ha<br />

dedicato a Eric Sylvain Abidal<br />

(FORTE), suo compagno quando<br />

giocava nel Barcellona, che il 10<br />

aprile entrerà in ospedale per<br />

sottoporsi a un trapianto di<br />

fegato. Nella maglietta c’è scritto:<br />

«Tutta la forza di questo gol è per<br />

Abi»<br />

(nervoso a fine partita, tanto da rifiutare l’intervista<br />

come uomo Sky) per non avergli passato il pallone<br />

sull’azione del salvataggio di Lisuzzo. «I giovani<br />

hanno bisogno di imparare dice Luis Enrique Ora<br />

pensiamo al Lecce, c’è uno sprint Champions,<br />

bisognerà lottare». Proprio come il Novara, che non<br />

ha demeritato. «Il risultato è bugiardo, ci fosse stato<br />

il rigore e l’espulsione di Kjaer, sarebbe stato<br />

diverso», dice il presidente Carlo Accornero. Sulla<br />

stessa lunghezza d’onda Attilio Tesser, il tecnico:<br />

«Dall’inizio siamo i più penalizzati di tutti, ma creare a<br />

Roma 5 6 palle gol, vuol dire che la squadra c’è».<br />

Andrea Pugliese<br />

di ALESSANDRO CATAPANO<br />

FA TUTTO<br />

SUPER OSVALDO<br />

TOTTI NON TIRA<br />

PANICO LISUZZO<br />

SPINA GEMITI<br />

ROMA 6,5<br />

STEKELENBURG 6,5 Caracciolo lo<br />

frega una volta, la seconda no:<br />

parata decisiva sul 2 1.<br />

TADDEI 5,5 Ha così tanti concetti<br />

in testa sul possesso palla e<br />

dintorni, che ne regala una a<br />

Caracciolo.<br />

KJAER 5,5 Il mezzo voto in più<br />

glielo regala De Rossi. Ma deve<br />

ringraziare l’assistente Giachero,<br />

altrimenti staremmo a<br />

commentare la solita frittata.<br />

DE ROSSI 5 Senza Kjaer sarebbe<br />

naufragato, dice. Comunque un<br />

disastro con Caracciolo.<br />

Attenuante: gomito e tallone<br />

acciaccati, e non era il suo ruolo.<br />

JOSÈ ANGEL 6 Sufficienza per la<br />

personalità con cui spinge.<br />

SIMPLICIO 6.5 Ha rubato a Totti il<br />

cucchiaio. E si era appena fatto<br />

male al flessore.<br />

PERROTTA 6 Di riconoscenza.<br />

GAGO 6 Deve fare il De Rossi,<br />

quindi sta più accorto del solito.<br />

MARQUINHO 7 Testa a spigoli, ma<br />

indovina quello giusto. Ci riprova,<br />

viene respinto. Rivelazione.<br />

TOTTI 6 Di stima. Non fa più il<br />

centravanti, ma il regista. Infatti<br />

non tira più. (Viviani s.v.)<br />

BOJAN 6,5 Finalmente. Fatica ad<br />

accendersi, ma che gol.<br />

LAMELA 6,5 Quasi irritante, poi si<br />

porta a spasso il Novara e segna.<br />

h<br />

IL MIGLIORE<br />

7,5<br />

OSVALDO<br />

Un gol alla Osvaldo, una traversa<br />

alla Pruzzo, due assist alla Totti.<br />

Tre in uno. A fine gara è imbufalito.<br />

Con Lamela?<br />

ALL. LUIS ENRIQUE 6,5 Azzecca<br />

la formazione, azzecca i cambi. Ma<br />

curi la fase difensiva una volta.<br />

NOVARA 5,5<br />

UJKANI 6 Bravo e fortunato a tu<br />

per tu con Totti. Poi si arrende.<br />

FONTANA 6 Con i difensori che si<br />

ritrova... Parata su Marquinho.<br />

MORGANELLA 5,5 Dalle sue parti<br />

si alternano Bojan e Osvaldo.<br />

Troppa roba.<br />

PACI 5 Arriva Marquinho e lui si<br />

abbassa come per allacciarsi gli<br />

scarpini. Bah.<br />

LISUZZO 4,5 Libero lui, liberi tutti.<br />

Imbarazzante.<br />

GARCIA 5 Generoso quanto Paci,<br />

lui fa segnare Osvaldo.<br />

GEMITI 6,5 Il cross per<br />

Caracciolo, una spina nel fianco<br />

della Roma.<br />

PORCARI 5 Lui voleva far segnare<br />

Simplicio a tutti i costi.<br />

PESCE 5,5 Simplicio e Marquinho<br />

lo mettono in mezzo. Eppure era il<br />

suo giorno.<br />

JENSEN 6 In tandem con Gemiti<br />

prova a spingere.<br />

MAZZARANI 5,5 Difficile<br />

cambiare marcia sul 4 1.<br />

JEDA 6 Lui Giachero dovrebbe<br />

maledirlo. Si era procurato un<br />

rigore. Poi spreca il possibile 2 2.<br />

MORIMOTO 6 Ce l’ha con la Roma,<br />

le segna il 5˚ gol. Ma è inutile.<br />

h<br />

le Pagelle<br />

IL MIGLIORE<br />

7<br />

CARACCIOLO<br />

Vola come ai bei tempi, fa fare la<br />

figura del pivello a De Rossi.<br />

ALL. TESSER 5,5 Se ha difensori<br />

così scarsi, perché ne mette in<br />

campo così tanti?<br />

TERNA ARBITRALE:<br />

ROMEO 6 Non fa danni,<br />

tanto ci pensano i suoi<br />

assistenti.<br />

Giachero 4,5; Comito 5


<strong>SERIE</strong> A 30 a GIORNATA<br />

SIENA<br />

UDINESE<br />

DAL NOSTRO INVIATO<br />

LUCA CALAMAI<br />

SIENA<br />

1<br />

0<br />

GIUDIZIO 77<br />

PRIMO TEMPO 0-0<br />

MARCATORI Destro (S) al 25’ s.t.<br />

SIENA (3-5-2) Pegolo; Rossettini, Contini,<br />

Terzi; Giorgi (dal 15’ s.t. Mannini), Brienza,<br />

Vergassola, Gazzi, Del Grosso (dal 5’<br />

s.t. Rossi); Destro, Larrondo (dal 34’ s.t.<br />

Parravicini).<br />

ALLENATORE Sannino.<br />

PANCHINA Brkic, Vitiello, D’Agostino, Bogdani.<br />

UDINESE (3-5-1-1) Handanovic; Coda<br />

(dal 34’ s.t. Abdi), Danilo, Domizzi; Pereyra<br />

(dal 29’ s.t. Barreto), Pinzi, Pazienza,<br />

Asamoah, Armero; Fabbrini (dal 16’<br />

s.t. Torje); Di Natale.<br />

ALLENATORE Guidolin.<br />

PANCHINA Padelli, Neuton, Fernandes,<br />

Pasquale.<br />

ARBITRO: Tagliavento di Terni.<br />

AMMONITI Rossettini (S), Larrondo (S),<br />

Barreto (U) e Pinzi (U) per gioco scorretto;<br />

Handanovic (U) e Brienza (S) per comportamento<br />

non regolamentare.<br />

NOTE Paganti 1.471 per un incasso di 23.715 euro,<br />

abbonati 7.623 per una quota di 68.781 euro.<br />

Tiri in porta: 4-3. Tiri fuori: 8-4. Angoli: 5-5. Fuorigioco:<br />

0-1. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 5’.<br />

L’Udinese ha finito la<br />

benzina? I «numeri» direbbero<br />

di sì. La squadra di Guidolin<br />

perde anche a Siena allungando<br />

una striscia negativa che<br />

dura ormai da cinque partite.<br />

Tre pareggi (contro Atalanta,<br />

Napoli e Palermo) e due sconfitte<br />

(Novara e Siena) non sono<br />

certo una marcia da zona<br />

Champions League.<br />

Analisi Poi, però, vai a rileggere<br />

il finale di gara e scopri che<br />

nell’ultima mezzora in campo<br />

ci sono stati solo i friulani. Un<br />

assedio che non ha prodotto<br />

gol, ma un paio di occasioni<br />

importanti e un mezzo rigore<br />

(spinta di Contini ai danni di<br />

Torje). Insomma, il pareggio<br />

ci poteva anche stare. E, allo-<br />

La girata di Mattia Destro, 21 anni, che fulmina Handanovic. Per lui settimo centro in campionato ANSA<br />

Basta un Destro<br />

per mettere k.o.<br />

l’Udinese stanca<br />

Lampo dell’under azzurro che lancia il Siena<br />

Friulani senza vittorie da cinque partite<br />

ra, dove sta il problema? Perché<br />

questa Udinese a due facce?<br />

È chiaro che dopo mesi e<br />

mesi di cavalcata sul doppio binario<br />

zona Champions-Europa<br />

League il serbatoio dei friulani<br />

è come minimo in riserva<br />

ma, forse, sono ancora più gravi<br />

le assenze di pedine importanti<br />

come Isla in mezzo al<br />

campo e Floro Flores davanti.<br />

Le alternative non sono dello<br />

stesso livello. Normale. Neppure<br />

una società di maghi come<br />

quella di patron Pozzo può<br />

sfornare giocatori importanti<br />

a livello industriale. Detto tutto<br />

questo, l’Udinese resta comunque<br />

a tre punti dalla zona<br />

Champions League e saldamente<br />

in corsa per un posto in<br />

Europa.<br />

A caccia di miracoli Guidolin<br />

può ancora realizzare un secondo<br />

miracolo soprattutto se<br />

Di Natale inventerà in questo<br />

finale di campionato qualche<br />

altra magia. Se non segna Totò<br />

sono dolori per i friulani.<br />

Prende colore, invece, la classifica<br />

del Siena: 36 punti sono<br />

I toscani vedono<br />

vicina la salvezza.<br />

Dura la rincorsa<br />

all’Europa per<br />

Di Natale e soci<br />

una bella quota, con ancora otto<br />

incontri da disputare. A quaranta<br />

c’è la salvezza e forse potrebbe<br />

bastare anche qualche<br />

punto in meno vista l’andatura<br />

lenta del Lecce. Giustificata<br />

quindi l’esplosione di gioia di<br />

Sannino & company al fischio<br />

finale di Tagliavento. Questa<br />

vittoria può segnare in manie-<br />

ra decisiva il campionato dei<br />

toscani.<br />

Progetto Il Siena è un progetto<br />

tattico interessante. Somma<br />

in maniera vincente la grinta<br />

di alcuni suoi guerrieri (Gazzi,<br />

Giorgi, Del Grosso), con il genio<br />

di Brienza e la freschezza<br />

di uno dei talenti più interessanti<br />

del nostro calcio, Mattia<br />

Destro. Proprio il giovane ex<br />

interista realizza al 25’ del secondo<br />

tempo il gol che chiude<br />

la partita andando a girare in<br />

rete un perfetto assist di Gazzi.<br />

E lo stesso centravanti bianconero<br />

nel primo tempo aveva<br />

centrato un palo con Handanovic<br />

immobile. Tanta roba. A<br />

giugno Destro diventerà uno<br />

dei nomi più spendibili del calcio<br />

mercato ed è giusto che sia<br />

così visto che, nonostante sia<br />

già molto bravo, ha ancora ampi<br />

margini di miglioramento.<br />

L’importante è che scelga con<br />

saggezza la sua maglia futura.<br />

Eroe L’altro «eroe» del Siena è<br />

il portiere Pegolo, partito a settembre<br />

come panchinaro e<br />

promosso strada facendo per<br />

un infortunio che ha tolto di<br />

scena per alcuni mesi il serbo<br />

Brkic. Anche stavolta è lui a fare<br />

la differenza con tre interventi<br />

decisivi su altrettante<br />

conclusioni di Di Natale. E<br />

quando non ci è arrivato Pegolo<br />

è stato il palo a salvare il Siena<br />

da un colpo di testa a botta<br />

sicura di Totò. E così la banda<br />

Sannino conquista tre punti<br />

che valgono oro e può cominciare<br />

a pensare anche al futuro.<br />

C’è il nuovo stadio all’orizzonte.<br />

E una squadra costruita<br />

ancora di più sui giovani.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

di FRANCESCO VELLUZZI<br />

PEGOLO BRILLA, CRESCE GAZZI<br />

PASSO INDIETRO PER PEREYRA<br />

SIENA 6,5<br />

PEGOLO 7 Si oppone sempre a Di<br />

Natale e si impone nelle mischie.<br />

Dentro per l’infortunio di Brkic, ma<br />

ora chi lo toglie più?<br />

ROSSETTINI 6 Un giallo inutile, poi<br />

controlla il gran traffico.<br />

CONTINI 5,5 Si aiuta<br />

arrangiandosi, ma la spinta su<br />

Abdi è da rigore.<br />

TERZI 6 Resiste bene all’assalto<br />

friulano.<br />

GIORGI 5,5 Scatta forte, poi<br />

finisce la benzina.<br />

MANNINI 6 Non riparte, serve<br />

dietro per tamponare.<br />

BRIENZA 6,5 Guidolin lo sognava,<br />

gli regala numeri di gran classe.<br />

VERGASSOLA 6 Ordinato,<br />

preciso, come deve essere un<br />

centrale.<br />

GAZZI 6 Combattente nato, un<br />

campionato in crescendo, mette<br />

Destro in condizioni di segnare.<br />

Pazienza se sbaglia un gol facile.<br />

DEL GROSSO 6 Non spinge tanto,<br />

ma si fa rispettare.<br />

A. ROSSI 6 Indietro tutta a<br />

difendere il golletto.<br />

h<br />

LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

le Pagelle<br />

IL MIGLIORE<br />

7<br />

DESTRO<br />

Movimento, lotta, carattere, un<br />

palo e quindi il gol. Bello e<br />

meritato. Se resta un altro anno in<br />

provincia sfonda.<br />

LARRONDO 6 Movimento ne fa,<br />

tiri e gol no. (Parravicini s.v.)<br />

All. SANNINO 6,5 Grinta e cambi<br />

giusti. Se lo tengano stretto.<br />

UDINESE 5,5<br />

IL MIGLIORE<br />

h 6,5<br />

HANDANOVIC<br />

Sicuro nelle uscite, evita il<br />

raddoppio su Brienza e va in<br />

attacco all’ultimo assalto.<br />

CODA 5,5 Sul gol doveva chiudere<br />

lui. (Abdi s.v.)<br />

DANILO 6 Soffre un po’ con<br />

Destro, ma non sgarra e imposta<br />

bene.<br />

DOMIZZI 6,5 Dietro chiude tutto,<br />

lotta e va in attacco.<br />

PEREYRA 5,5 Non sgomma a<br />

destra, un passo indietro.<br />

BARRETO 6 Sarebbe interessante<br />

vederlo giocare di più.<br />

PINZI 6,5 Non si arrende, governa<br />

il centrocampo, l’unico.<br />

PAZIENZA 5,5 È stanco e perde<br />

pure qualche contrasto.<br />

ASAMOAH 5,5 Strano ma vero,<br />

perde tanti palloni. Poi va a fare il<br />

difensore ed evita i guai.<br />

ARMERO 6 Sbaglia parecchio, ma<br />

i cross pericolosi sono i suoi.<br />

FABBRINI 5,5 Si sbatte, ma non<br />

innesca mai Totò.<br />

TORJE 6 Entra per rimediare, sulla<br />

destra crea scompiglio.<br />

DI NATALE 6 Un palo, due tiri con<br />

super risposte di Pegolo, tante<br />

aperture, anche se non è al top.<br />

Perlomeno ci prova.<br />

All. GUIDOLIN 5,5 Tante<br />

attenuanti, ma il primo tempo<br />

regalato è modesto, poi spara<br />

tutte la cartucce alla Mou: attacco<br />

in massa.<br />

TERNA ARBITRALE: TAGLIAVENTO 5,5 Dirige con classe, ma non<br />

dà un rigore all’Udinese e non punisce alcuni falli. Liberti 6; Viazzi 6<br />

DOPO GARA GUIDOLIN: «NON SIAMO ANCORA MORTI»<br />

Pesce d’aprile a Sannino: «Esonerato»<br />

La replica: «Accetto la goliardata»<br />

SIENA L’esaltazione per<br />

la salvezza a un passo è tale<br />

che in casa bianconera si può<br />

pure ridere su un pesce d’aprile<br />

organizzato dal Corriere di<br />

Siena. Ieri hanno fatto una<br />

prima pagina con Siena capitale<br />

della cultura nel 2019, Belen<br />

madrina di una «carciofata»,<br />

Magnini e Pellegrini sposi in<br />

piazza del Campo e con un<br />

taglio basso fortissimo: «Il Siena<br />

ha esonerato Sannino, oggi in<br />

panchina va Mignani». Il tecnico,<br />

inizialmente, pare non l’abbia<br />

presa benissimo. Poi ha riso: «I<br />

pesci d’aprile non li faccio da<br />

una vita, però accetto la<br />

goliardata tipica dei toscani».<br />

Meno goliardiche sono le voci<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />

19<br />

che danno i Mezzaroma via da<br />

Siena a fine stagione. Il<br />

contenzioso è sul centro<br />

sportivo, ancora in alto mare. La<br />

salvezza riporterà il sereno.<br />

«Due vittorie e ci siamo, ma non<br />

molliamo», dice Destro al<br />

settimo gol. Il sereno non può<br />

esserci all’Udinese. La sconfitta<br />

pesa, anche se l’Europa è lì.<br />

Guidolin lo conferma: «Siamo un<br />

po’ sotto tono, ma non ancora<br />

morti. Abbiamo voglia, desiderio<br />

e orgoglio, ci crediamo.<br />

Soprattutto se si perde così. Ma<br />

il difensore Andrea Coda si<br />

prende le colpe del gol: «Dovevo<br />

chiudere io».<br />

fr. vell.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA


20<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

<strong>SERIE</strong> A 30 a GIORNATA<br />

Crollo viola<br />

Passa il Chievo<br />

La Fiorentina<br />

in «zona-paura»<br />

Con Rossi arriva il 6 o k.o. nelle ultime 9 gare<br />

E l’«effetto-Samp» comincia a far tremare<br />

FIORENTINA<br />

CHIEVO<br />

2<br />

GIUDIZIO 77<br />

PRIMO TEMPO 0-1<br />

MARCATORI Pellissier (C) al 24’ p.t.; Ljajic<br />

(F) al 26’, L. Rigoni (C) al 43’ s.t.<br />

FIORENTINA (4-4-2) Boruc; Cassani,<br />

Gamberini, Natali, Pasqual; Marchionni<br />

(dal 25’ s.t. Lazzari), Behrami, Montolivo,<br />

Vargas; Amauri (dal 1’ s.t. Ljajic), Jovetic.<br />

PANCHINA Neto, Nastasic, De Silvestri,<br />

Olivera, Kharja. ALLENATORE Rossi.<br />

CHIEVO (4-3-1-2) Sorrentino; Frey (dal<br />

32’ s.t. Sardo), Dainelli, Cesar, Dramè; Luciano<br />

(dal 22’ s.t. Hetemaj), L. Rigoni, Bradley;<br />

Cruzado (dal 38’ s.t. Andreolli); Paloschi,<br />

Pellissier. PANCHINA Puggioni, Kirilov,<br />

Vacek, Grandolfo. ALLENATORE Di<br />

Carlo.<br />

ARBITRO Rizzoli di Bologna.<br />

ESPULSI nessuno.<br />

AMMONITI Montolivo (F), Marchionni (F) e<br />

Dainelli (C) per gioco scorretto; Jovetic<br />

(F) proteste; Cesar (C) e Frey (C) per comportamento<br />

non regolamentare.<br />

NOTE paganti 6.406, incasso di 51.512 euro; abbonati<br />

13.385, quota di 233.337,49 euro. Tiri in<br />

porta 3-4. Tiri fuori 9-5. In fuorigioco 1-2. Angoli<br />

10-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’.<br />

1 DAL NOSTRO INVIATO<br />

FABIO LICARI<br />

FIRENZE<br />

Se il Lecce avesse chiuso<br />

il match-ball con il Cesena,<br />

adesso la B sarebbe lì, a un passo,<br />

spaventosa, perché la Fiorentina<br />

non riesce più a risollevarsi:<br />

6 sconfitte in 9 partite,<br />

l’impressione surreale che non<br />

si possa invertire la tendenza<br />

(come la Samp l’anno scorso).<br />

Se il Lecce avesse segnato un<br />

gol soltanto, il distacco sarebbe<br />

3 punti: invece sono ancora<br />

5 in 8 giornate, un’enormità<br />

oppure niente, dipende dai<br />

punti di vista. Per questa Fiorentina<br />

depressa possono essere<br />

niente. E il Chievo, il solito<br />

Chievo irriducibile e calcisticamente<br />

«rompiballe», cioè contro<br />

il quale è un’impresa giocare,<br />

non se lo fa ripetere: 2-1 e<br />

crisi nera, sigillata da quell’«uomini<br />

di m...» della curva<br />

che da queste parti lascia immaginare<br />

una settimana impossibile.<br />

Due sciagure Non ci sono scuse<br />

come non c’è lo straccio di<br />

un’idea. Non è un caso che i<br />

due gol del Chievo siano più<br />

che altro colpa della Fiorentina.<br />

Due erroracci da matita<br />

blu di una difesa (una squadra)<br />

con gli incubi in testa. 0-1<br />

(24’ p.t.): patatrac di Natali<br />

che, pressato da Paloschi, allunga<br />

sciaguratamente all’indietro<br />

per Boruc lanciando Pellissier<br />

verso il gol. 1-2 (43’<br />

s.t.): palla-choc persa da Pasqual<br />

– forse ancora più grave<br />

perché non c’è tempo di recuperare<br />

– e l’onnipresente Paloschi<br />

appoggia per Rigoni, dentro<br />

sul primo palo. Appunto,<br />

Paloschi: non un fenomeno,<br />

ma il prototipo di seconda punta<br />

perfetta per squadre come il<br />

Chievo, uno che se perde palla<br />

sembra Gattuso in recupero,<br />

ma davanti apre spazi per Pellissier.<br />

La «rete» del Chievo Non sarebbe<br />

giusto dire che il Chievo è<br />

tutto qui. In mezzo c’è una<br />

A sinistra, Rigoni anticipa Cassani e infila il gol<br />

vittoria del Chievo. Sopra, il rientro negli spogliatoi<br />

a testa bassa dei giocatori viola LAPRESSE/LIVERANI<br />

squadra nella cui rete di centrocampo<br />

possono cadere tutti<br />

(chiedere alla Juve): Rigoni<br />

è il terzo stopper e il primo<br />

play, Bradley fa un lavoro immane<br />

di recupero e ripartenza,<br />

Luciano esaurisce la sua solita<br />

ora da ragazzino prima del<br />

cambio, e Cruzado, più che<br />

l’«1» del 4-3-1-2, fa il quarto<br />

mediano. Behrami, troppo lento,<br />

ci finisce dentro. Montolivo<br />

ha qualche arma in più, ma<br />

non può continuare a limitarsi<br />

al compitino. Oltretutto in linea<br />

con Vargas e Marchionni,<br />

ben chiusi sulle fasce da Frey e<br />

Dramè, col risultato che troppa<br />

gente è dietro la linea della<br />

palla. Dietro, la coppia Dainelli-Cesar<br />

è troppo per attaccanti<br />

che girano al largo. Insomma,<br />

non c’è spazio se non per<br />

una serie di inutili cross per i<br />

centrali o verso il secondo, solitario,<br />

palo di Sorrentino.<br />

Perché Amauri out? E cosa fa<br />

Rossi? Rossi il cui Palermo,<br />

l’anno scorso, poteva anche divertire<br />

con la regia di Pastore<br />

e il gioco avvolgente sulle fasce?<br />

Intanto – pare accogliendo<br />

la richiesta dei giocatori –<br />

s’inventa un 4-4-2 piatto nel<br />

quale Amauri serve soltanto<br />

per fare sponda all’indietro,<br />

mai avanti, e Jovetic traccheggia<br />

facile facile da fermare.<br />

Quindi, una volta sotto, invece<br />

di aggiungere una punta<br />

per un mediano (Marchionni?<br />

Behrami?), fa uno scambio alla<br />

pari: Ljajic per Amauri. E se<br />

il primo, pur arruffone, dà la<br />

sveglia, segna l’1-1, ed è l’unico<br />

a tirare in porta (suoi i 3 tiri),<br />

il secondo sarebbe almeno<br />

servito al già depresso Jovetic<br />

lasciato troppo solo. Il pari di<br />

Ljajic – bella punizione al 26’<br />

s.t. – è l’illusione che non regge.<br />

Adesso viene il difficile: sabato,<br />

tanto per la famosa legge<br />

di Murphy (al peggio non<br />

c’è fine), ecco il Milan, senza<br />

Montolivo squalificato. Poi<br />

chissà.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

le Pagelle<br />

LJAJIC, IL GOL E NON SOLO<br />

PALOSCHI È UN MARTELLO<br />

FIORENTINA 5<br />

BORUC 5,5 Non può niente su<br />

Pellissier e Rigoni, ma...<br />

CASSANI 6 Soltanto quello che<br />

sbaglia meno.<br />

GAMBERINI 5,5 Meno peggio dei<br />

colleghi.<br />

NATALI 4,5 Il resto non è un<br />

disastro. Ma è imperdonabile il<br />

retropassaggio a Pellissier.<br />

PASQUAL 4,5 Se la palla persa<br />

sull’1 2 è meno clamorosa, gli altri<br />

errori di misura sono tanti. Troppi.<br />

MARCHIONNI 5,5 Strafalcioni<br />

niente, ma neanche invenzioni.<br />

LAZZARI 5 Quasi non si vede.<br />

BEHRAMI 5,5 Fatica a vuoto.<br />

MONTOLIVO 6 Identità ancora<br />

ignota. Ogni tanto la giocata da<br />

applausi, il bel movimento per<br />

liberarsi, ma non è un play.<br />

VARGAS 5,5 Il Vargas vero<br />

sarebbe entrato 10 volte in area, lui<br />

si limita al piccolo cabotaggio.<br />

AMAURI 5 Sempre spalle alla<br />

porta, per aprire spazi a Jovetic,<br />

mai in anticipo. Ma meglio lasciarlo<br />

dentro.<br />

IL MIGLIORE<br />

h 6,5<br />

LJAJIC<br />

Il gol, due tiri su Sorrentino, un paio di<br />

scatti che lasciano indietro soprattutto<br />

i compagni. Lui ci tenta, oh sì.<br />

JOVETIC 5 Giornataccia da<br />

seconda e prima punta.<br />

All. ROSSI 5 Ha poco in mano ma<br />

non dà la scossa.<br />

IL TECNICO DEL CHIEVO<br />

CHIEVO 6,5<br />

di F.LI.<br />

SORRENTINO 6 Stoppa Ljajic due<br />

volte su tre: la punizione no.<br />

FREY 6,5 Quasi terzo stopper, non<br />

soffre Vargas. (Sardo 6)<br />

DAINELLI 6 Duro, ma vince su<br />

Amauri e Jovetic.<br />

CESAR 6 Meno duro del collega,<br />

più polemico, stesso risultato.<br />

DRAMÈ 6 Qualche entrata in più da<br />

suo lato, ma niente stress.<br />

LUCIANO 6,5 L’intelligenza tattica<br />

cancella un’anagrafe già di suo<br />

«complicata»: surclassato Behrami.<br />

HETEMAJ 6,5 Riservista sempre<br />

utile quando è chiamato.<br />

L. RIGONI 7 Muro in più davanti ai<br />

centrali, ha ancora fiato per battere<br />

Boruc quasi al 90’.<br />

BRADLEY 7 Il migliore bis con<br />

Paloschi per la quantità/qualità di<br />

lavoro in mediana: l’anima del<br />

Chievo.<br />

CRUZADO 6 Elemento di disturbo<br />

alle già lente ripartenze viola.<br />

(Andreolli s.v.)<br />

h<br />

IL MIGLIORE<br />

7<br />

PALOSCHI<br />

Dentro nei due gol. Tra Natali e<br />

Pasqual è un martello: i due<br />

sbagliano sotto la sua pressione.<br />

PELLISSIER 6,5 «Secca» Boruc al<br />

primo pallone, lo grazia sul<br />

secondo, si fa parare il terzo: lui<br />

tira, il resto lo fa Paloschi.<br />

All. DI CARLO 6,5 Squadra corta e<br />

rigorosa, sostituzioni centrate:<br />

chiude col 5 3 2 e vince.<br />

TERNA ARBITRALE: RIZZOLI 5 Arbitra bene. Ma non vede un<br />

rigore e mezzo per la Fiorentina. Alessandroni 6,5; Giordano 6<br />

Di Carlo: «Questo campo ci porta bene<br />

Anche l’anno scorso ci salvammo qui»<br />

FIRENZE Al gol di Rigoni lo<br />

scatto in campo per la festa, a<br />

fine partita Di Carlo si ricompone<br />

e spiega: «È una vittoria<br />

importantissima, vale doppio<br />

perché ci avvicina molto alla<br />

quota salvezza. Avevo chiesto<br />

una prestazione di carattere e<br />

una partita giocata in velocità,<br />

sono stato accontentato». Per<br />

l’ultimo successo c’è una dedica<br />

particolare: «Va a Moscardelli,<br />

che ci ha fatto vincere partite<br />

importanti». Il centravanti era<br />

solo uno dei tanti assenti di ieri:<br />

«Thereau aveva l’influenza, lo<br />

stesso Pellissier ha rischiato di<br />

non giocare». Altro retroscena:<br />

«Anche l’anno scorso ci siamo<br />

salvati a Firenze, evidentemente<br />

questo campo ci porta fortuna».<br />

Meno male che non lo ascoltano i<br />

tifosi viola: «La Fiorentina ne<br />

verrà fuori, ma deve mantenere<br />

la calma. L’anno scorso ero alla<br />

Samp, so cosa vuol dire giocare<br />

con le tensioni addosso. Ma tra<br />

le due squadre non ci sono altre<br />

analogie, sono convinto che i<br />

viola resteranno in Serie A».<br />

Match winner Col gol dell’andata<br />

aveva fatto fuori Mihajlovic,<br />

Rigoni ha steso la Fiorentina<br />

anche al ritorno: «Siamo riusciti<br />

a sfruttare tutte le occasioni che<br />

ci hanno offerto». Poi Pellissier:<br />

«Abbiamo fatto un enorme passo<br />

avanti, quando giochiamo così<br />

possiamo batterci alla pari con<br />

tutti. Il calcioscommesse? Sono<br />

serenissimo». Chiude Paloschi:<br />

«Siamo stati bravi a crederci<br />

sempre, anche quando le cose<br />

sembravano mettersi male».<br />

a.g.<br />

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<strong>SERIE</strong> A 30 a GIORNATA<br />

Dura contestazione, Rossi resiste<br />

Al Franchi tutti nel mirino: «Uomini di m...». Il tecnico: «Dimissioni? Non lascio sola la squadra»<br />

ALESSANDRA GOZZINI<br />

FIRENZE<br />

La paura è per la classifica<br />

buia, ora neppure Rossi conosce<br />

l’interruttore per riaccendere<br />

la luce. Di luminoso<br />

c’è solo la pettorina da allenamento<br />

con cui l’allenatore si<br />

presenta in panchina: «Dobbiamo<br />

trovare la chiave per risollevarci.<br />

La squadra gioca<br />

impaurita». Dopo la notte del<br />

tonfo con la Juve, eccoci dentro<br />

un altro spaventoso k.o.,<br />

che fa tremare ancora di più la<br />

classifica viola; la paura fa 33,<br />

come i punti ammassati dalla<br />

squadra, quota che ieri è rimasta<br />

intatta. La faccia cupa di<br />

Rossi trasmette l’angoscia del<br />

gruppo e del tifo; l’allenatore<br />

Zupping<br />

di VINCENZO CITO<br />

Ibrahimovic<br />

è «molto<br />

bravissimo»<br />

«La Juventus sembra un po’<br />

stanca, però, ha corso<br />

molto. Marchisio per Vidal,<br />

uno contro uno, doppio<br />

passo, triplo passo, Vidal<br />

ancora. Arturo Vidaaaal!<br />

Golazo!» (Fabio Caressa,<br />

Sky)<br />

A «Stadio Sprint» (Rai Due)<br />

la concessione del<br />

conduttore Enrico Varriale<br />

all’inviato Fabio Pietroiusti<br />

che a Siena ha al microfono<br />

Sannino. «Vai Fabio, una<br />

domanda anche a te».<br />

Quando arriva Guidolin, non<br />

gli fa fare neppure quella.<br />

Alessandro Florenzi,<br />

centrocampista del Crotone<br />

cresciuto nella Roma.<br />

«Conosco Stramaccioni,<br />

anche se ha solo 36 anni è<br />

all’altezza del compito».<br />

Valentina Ballarini<br />

(Sportitalia),<br />

interrompendolo: «No, ne ha<br />

34». Florenzi (convinto)<br />

«Sono sicuro, ne ha compiuti<br />

36». Quando il calciatore ne<br />

sa più della giornalista.<br />

«Ibrahimovic oggi non ha<br />

segnato anche se abbiamo<br />

detto che è stato molto<br />

bravissimo nell’assist»<br />

(Stefano De Grandis, Sky)<br />

La scoperta di Monica Rossi<br />

Poggesi (Raisport up) «Come<br />

ci hanno mostrato le<br />

immagini, sono otto le<br />

squadre che hanno<br />

raggiunto i quarti di<br />

Champions League»<br />

«Il Brescia è in striscia<br />

positiva da sempre, senza<br />

dire un numero preciso»<br />

(Katia Serra, Rai Sport,<br />

calcio femminile)<br />

«Dopo un buon inizio, Deco<br />

è calato. Poco mobile sul<br />

terreno di gioco». Nemmeno<br />

due minuti dopo «Il<br />

Fluminense torna avanti con<br />

il gol di Deco!» (Andrea<br />

Marinozzi, Copa<br />

Libertadores, Sky)<br />

«Partita completamente in<br />

parità!» (Ugo Francica<br />

Nava, La7D, Teramo Cantù<br />

di basket)<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

chiederà un confronto a fine<br />

gara con una mini-delegazione<br />

ultrà a cui rinnova l’invito a<br />

sostenere la squadra.<br />

Uomini di m... Il sostegno solo in<br />

parte è mancato nell’ultima<br />

domenica degli orrori: nel primo<br />

tempo lo striscione esibito<br />

in Fiesole («Silenzio per non<br />

dimenticare») spiegava il motivo<br />

della mancanza di audio,<br />

tutti zitti per la rabbia dopo la<br />

manita bianconera. La voce sale<br />

prima dell’intervallo e alla<br />

fine, con la squadra che esce a<br />

testa bassa tra queste osservazioni<br />

ritmate: «Fate ridere»,<br />

«Andate a lavorare», «Uomini<br />

di m...», «Rispettate la nostra<br />

maglia». A fine contesa gli<br />

steward difendono la tribuna<br />

autorità già svuotata, un paio<br />

di camionette sorvegliano la<br />

zona sotto gli spogliatoi, ma<br />

non succede niente. Più che<br />

contestazione, sembra rassegnazione:<br />

«Cosa che mi da più<br />

fastidio degli insulti», dice Rossi,<br />

che a questo lega un concetto<br />

che sembrerebbe in contraddizione.<br />

Spiega: «La squadra<br />

vive le partite in casa come degli<br />

esami, ognuno cerca di disfarsi<br />

del pallone, così distruggi<br />

tutto quello che crei. Giocare<br />

in casa in queste condizioni<br />

non aiuta, dà forza agli avversari.<br />

Con la paura fai fatica. Abbiamo<br />

fatto due regali per i loro<br />

gol, e gli episodi sono stati<br />

sfavorevoli: oggi c’era un rigore<br />

su Amauri, che poi ha chiesto<br />

il cambio perché non stava<br />

bene, e in un’altra occasione<br />

(strattonatina sempre su<br />

Amauri, ndr) Rizzoli ha valutato<br />

in maniera diversa rispetto<br />

a Parma, quando per un fallo<br />

simile ci fischiò un rigore contro».<br />

Fuori virgolette la società<br />

ricorda un altro episodio a sfavore:<br />

il contatto in area tra<br />

Dramè e Gamberini.<br />

Idea Sinisa Mezz’ora dopo la fine<br />

Rossi è già di fronte alle telecamere<br />

per le prime analisi<br />

tv: «Non penso alle dimissioni,<br />

non lascio la squadra da sola<br />

anche se poi deciderà la società».<br />

Le idee alternative sembrano<br />

piuttosto clamorose:<br />

Mihajlovic sarebbe anche disposto<br />

a tornare, ma ipotizzare<br />

la nuova staffetta è assai<br />

complicato. Di nuovo Rossi:<br />

«Non avrei mai immaginato di<br />

trovarmi in questa situazione<br />

vieni a scoprire il mondo eni café<br />

LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

Delio Rossi, 52 anni ANSA<br />

eni café è la catena di bar delle eni station<br />

eni café è un bar accogliente dove puoi fare colazione dalle 6:30 del mattino. Dalle 6:30 hai cornetto e<br />

cappuccino a solo € 1,50. Cornetto e cappuccino a solo € 1,50 sono alcuni dei prodotti che puoi trovare ogni<br />

giorno. Ogni giorno negli eni café con servizio wi-fi navighi gratis per due ore mentre ti gusti la tua pausa di<br />

qualità. Qualità è eni café.<br />

operazione valida nelle eni station aderenti dal 2 aprile al 30 giugno 2012<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />

e sono arrabbiato, soprattutto<br />

con me stesso. Non serve cercare<br />

colpevoli, ora dobbiamo<br />

solo stringerci ancora di più e<br />

remare tutti dalla stessa parte.<br />

Per la partita chiediamo scusa<br />

ai tifosi».<br />

Insulti Altro segnale d’allarme,<br />

quello lanciato da Jovetic:<br />

«Dopo il 2-1 ci è crollato il<br />

mondo addosso. Alla gente dispiace,<br />

ma a noi giocatori va<br />

peggio visto che ci prendiamo<br />

anche gli insulti. Se contestano<br />

subito noi ci impauriamo,<br />

chiedo loro di starci vicino. Il<br />

Franchi non è bello, sembra di<br />

giocare fuori casa». Anche se<br />

fa più paura quest’altra parte:<br />

«Il mio futuro? Vediamo, non<br />

dipende solo da me».<br />

eni café è<br />

colazione dalle 6:30<br />

a solo € 1,50<br />

21<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA


22<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

<strong>SERIE</strong> A 30 a GIORNATA<br />

Scivolone Bologna, Palermo fa festa<br />

I rossoblù mancano il 2-0, poi crollano e danno via libera alla 1 a vittoria rosanero in trasferta<br />

BOLOGNA<br />

PALERMO<br />

1<br />

3<br />

GIUDIZIO 777<br />

PRIMO TEMPO 0-0<br />

MARCATORI Sorensen (B) al 5’, Donati (P)<br />

al 23’, Hernandez (P) al 31’, autorete di<br />

Morleo (B) al 41’ s.t.<br />

BOLOGNA (3-4-2-1) Gillet; Sorensen,<br />

Portanova, Cherubin; Pulzetti (dal 37’ s.t.<br />

Gimenez), Taider, Krhin (dal 45’ p.t. Kone),<br />

Morleo; Diamanti, Ramirez; Di Vaio<br />

(dal 28’ s.t. Acquafresca). PANCHINA<br />

Agliardi, Loria, Crespo, Rubin. ALLENATO-<br />

RE Pioli.<br />

PALERMO (3-5-2) Viviano; Munoz, Mantovani,<br />

Labrin; Pisano (dal 23’ p.t. Milanovic),<br />

Migliaccio (dal 16’ s.t. Budan), Donati,<br />

Barreto, Aguirregaray (dal 1’ s.t. Della<br />

Rocca); Ilicic, Hernandez. PANCHINA<br />

Tzorvas, Vazquez, Acquah, Zahavi. ALLE-<br />

NATORE Mutti.<br />

ARBITRO Gervasoni di Mantova.<br />

GUARDALINEE Bianchi-Altomare.<br />

ESPULSI Mantovani (P) al 36’ s.t. per doppia<br />

ammonizione (entrambe per gioco<br />

scorretto).<br />

AMMONITI Taider (B), Sorensen (B), Hernandez<br />

(P), Labrin (P), Donati (P) e Barreto<br />

(P) per gioco scorretto<br />

NOTE paganti 6.185, incasso di 46.293 euro; abbonati<br />

13.255, quota di 142.086 euro. Tiri in porta<br />

6 (con 1 palo)-5. Tiri fuori 4-4. In fuorigioco<br />

5-4. Angoli 5-3. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 3’.<br />

DAL NOSTRO INVIATO<br />

GUGLIELMO LONGHI<br />

BOLOGNA<br />

L’episodio che spacca in<br />

due la partita avviene dopo<br />

un’ora quando Ramirez e soprattutto<br />

Di Vaio si divorano il<br />

contropiede del 2-0. In quel<br />

momento il Bologna comincia<br />

a perdere lucidità e il Palermo<br />

la trova. «Questo è il calcio»,<br />

filosofeggia alla fine Pioli nascondendo<br />

la rabbia per una<br />

sconfitta tanto balorda.<br />

Vecchi e giovani Due squadre<br />

in emergenza, tante facce giovani,<br />

tanti errori dei vecchi. I<br />

meriti dei primi (il gol del debuttante<br />

Sorensen arrivato in<br />

gennaio in comproprietà con<br />

la Juve, la personalità dimostrata<br />

da Khrin e Taider) sconfinano<br />

nelle colpe dei secondi,<br />

come Portanova e lo stesso Di<br />

Vaio, irriconoscibili. Ancora<br />

Pioli: «Abbiamo perso tutti,<br />

non faccio distinzioni e comunque<br />

abbiamo giocato meglio<br />

di Bergamo». Sarà, ma i<br />

dubbi su un simile cedimento<br />

di testa e di gambe restano.<br />

Mutti, che aveva grane simili<br />

(fuori Miccoli e Balzaretti, Mi-<br />

Il terzo gol del Palermo: calcia Ilicic, ma l’ultimo tocco, decisivo, è del bolognese Morleo che infila il suo portiere Gillet FOTOPRESS<br />

Decisivo per il k.o.<br />

degli emiliani il<br />

contropiede fallito<br />

sull’1-0 da<br />

Ramirez e Di Vaio<br />

gliaccio non a posto) punta sin<br />

dall’inizio sulla prudenza, viene<br />

premiato dal cambio tattico<br />

e festeggia un doppio traguardo:<br />

la prima vittoria in trasferta<br />

del campionato, che è<br />

anche la prima vittoria del Palermo<br />

al Dall’Ara dopo 54 anni.<br />

La mossa Al posto di Mudingayi-Perez,<br />

il Bologna schiera<br />

una coppia di mediani che in<br />

totale somma 41 anni e, dietro,<br />

un danesone di 19. La linea<br />

verde nel complesso regge,<br />

i problemi arrivano dagli<br />

altri. Il consolidato equilibrio<br />

nato dal non gioco del primo<br />

tempo viene rotto dal tiro vincente<br />

di Sorensen che sfrutta<br />

la generosa marcatura di Milanovic:<br />

in quel momento il Palermo<br />

sembra abulico e rassegnato,<br />

Ilicic fa rimpiangere<br />

Miccoli, la difesa ritoccata dopo<br />

l’uscita di Pisano (Milano-<br />

vic al centro, Mantovani spostato<br />

a sinistra, Labrin dalla<br />

parte opposta) non è un capolavoro<br />

di stabilità. Poi c’è l’episodio<br />

raccontato all’inizio e la<br />

partita svolta. Mutti decide di<br />

intervenire, toglie un uomo di<br />

fatica (Migliaccio) e punta sui<br />

chili di Budan per destabilizzare<br />

l’altrettanto fragile difesa<br />

rossoblù. E infatti dopo pochi<br />

minuti arriva la punizione di<br />

Donati, colpo decisivo all’autostima<br />

del Bologna. Che va in<br />

confusione, incassa il 2-1 di<br />

Hernandez su assist di Donati,<br />

si ritrova in superiorità numerica<br />

per l’espulsione di Mantovani<br />

senza averne vantaggi e<br />

affonda con Morleo che anticipa<br />

bene Ilicic...per battere il<br />

povero Gillet. C’è poi il palo di<br />

Gimenez a confermare che sta<br />

girando tutto storto. Al di là<br />

del risultato, Pioli, una della<br />

tante teste mozzate da Zamparini<br />

che non cercava e non ha<br />

trovato vendetta, si può consolare<br />

con i ragazzi emergenti e<br />

dimenticare i due k.o. consecutivi.<br />

Mutti, lui guarda la classifica<br />

e realizza che il peggio è<br />

passato, perché stare nella parte<br />

sinistra può essere una polizza<br />

efficace contro l’esonero.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

IL TECNICO SICILIANO<br />

Mutti: «Ora serve<br />

più continuità»<br />

BOLOGNA Il Bologna chiude nel peggiore<br />

dei modi una settimana di lotte intestine alla<br />

società e anche la squadra si lecca le ferite<br />

dopo la settima sconfitta interna. «Siamo<br />

concentrati solo su quel che accade in campo.<br />

Mi rammarico per le troppe occasioni sprecate<br />

sull’1-0 mentre loro ci hanno punito nei<br />

momenti cruciali della partita, peccato perché<br />

sarebbe stata una vittoria meritata»,<br />

commenta l’allenatore rossoblù Stefano Pioli.<br />

Atmosfera ben diversa al Palermo, che<br />

interrompe il digiuno stagionale in trasferta. «È<br />

un successo che ci farà bene perché ci toglie<br />

l’assillo di vincere le prossime gare esterne.<br />

Ora dobbiamo trovare continuità senza usare<br />

come alibi le tante assenze che avremo anche<br />

sabato con la Juventus», afferma raggiante<br />

Bortolo Mutti, che perderà per squalifica<br />

Mantovani, Donati ed Hernandez, oltre agli<br />

infortunati Pisano e Aguirregaray. «Sono stati<br />

due cambi forzati ma davanti alla sfortuna la<br />

squadra ha reagito bene nonostante l’età<br />

media, che ieri era la più bassa di tutta la A»,<br />

conclude il tecnico rosanero, che concederà un<br />

lunedì di riposo ai giocatori.<br />

Nicola Zanarini<br />

di G.LO.<br />

HERNANDEZ SI RISVEGLIA<br />

MALE KONE E PORTANOVA<br />

BOLOGNA 5<br />

GILLET 6 A lungo spettatore, esente da colpe nel<br />

caos del secondo tempo.<br />

IL MIGLIORE<br />

h 6,5<br />

SORENSEN<br />

Voto di stima perché segna al debutto in rossoblù. A<br />

19 anni. Da rivedere.<br />

PORTANOVA 4,5 Erroracci imperdonabili sul<br />

secondo e terzo gol.<br />

CHERUBIN 5 Perde sicurezza poco per volta.<br />

PULZETTI 6 L’assist dell’1 0 e una discreta spinta.<br />

(Gimenez s.v.)<br />

TAIDER 6,5 Un premio alla gioventù: personalità e<br />

piedi buoni.<br />

KHRIN 6,5 Vedi Taider. Ko per un pestone di Ilicic.<br />

KONE 5 Fatica a trovare la posizione.<br />

MORLEO 5 L’autogol chiude un pomeriggio balordo.<br />

DIAMANTI 5,5 Cerca l’invenzione, non la trova.<br />

RAMIREZ 5,5 Qualche guizzo, ma fatica a imporsi.<br />

DI VAIO 4,5 Ai margini della partita. E quell’errore<br />

pesa come un macigno. (Acquafresca s.v.)<br />

All. PIOLI 6 Costretto a puntare sui giovani, sono i<br />

vecchi a tradirlo.<br />

PALERMO 7<br />

VIVIANO 6,5 Un solo intervento complicato, e<br />

decisivo, su Di Vaio.<br />

MUNOZ 6 Comincia a destra, fuori Pisano va a fare<br />

l’esterno di centrocampo. Disciplinato.<br />

MANTOVANI 5,5 Al centro poi a destra. Nervoso e<br />

falloso.<br />

LABRIN 5,5 Dà il via al contropiede che poteva<br />

chiudere la partita.<br />

PISANO s.v. Fuori dopo 23’ per un guaio muscolare.<br />

MILANOVIC 5 Gravi colpe sul gol di Sorensen.<br />

MIGLIACCIO 5,5 Non era in condizione dopo la<br />

frattura di un dito del piede sinistro.<br />

BUDAN 6 Fa a sportellate perché c’è da raddrizzare<br />

la partita.<br />

h<br />

le Pagelle<br />

IL MIGLIORE<br />

7<br />

DONATI<br />

Non solo una diga robusta, segna e fa segnare.<br />

BARRETO 6 Lavoro sporco e gran movimento<br />

accanto a Donati,<br />

AGUIRREGARAY 5,5 A disagio su una fascia non<br />

sua, fuori per una botta.<br />

DELLA ROCCA 6 Prova giudiziosa, da ex.<br />

ILICIC 6,5 Mutti in settimana l’aveva pungolato: «Più<br />

rabbia!». Lui ha riposto.<br />

HERNANDEZ 6,5 Latitante a lungo, si risveglia<br />

quando non te l’aspetti.<br />

All. MUTTI 7 Squadra in emergenza e scelte logiche.<br />

TERNA ARBITRALE:<br />

GERVASONI 6,5 Pochi problemi e pochi dubbi.<br />

Bianchi 6; Altomare 6.


<strong>SERIE</strong> A 30 a GIORNATA<br />

Lecce e Beretta,<br />

che brutta giornata<br />

Giallorossi frenati dal Cesena. Il tecnico a fine<br />

partita mostra il dito medio ai tifosi di casa<br />

GIUSEPPE CALVI<br />

LECCE<br />

Sembra quasi che si sia<br />

messo di impegno per andare<br />

in B. Il Lecce si fa prendere a<br />

braccetto dal Cesena, virtualmente<br />

condannato eppure organizzato<br />

e combattivo, e si arrende<br />

all’ennesimo deludente<br />

pareggio. Senza successi da 5<br />

giornate (4 punti), la squadra<br />

salentina non sfrutta la grande<br />

chance, per le concomitanti<br />

sconfitte di Fiorentina e Genoa,<br />

di accorciare il distacco<br />

dalla zona-salvezza. Giacomazzi<br />

e compagni finiscono nel mirino<br />

di quasi 200 contestatori,<br />

che accusano in particolare<br />

qualche giocatore di tirar tardi<br />

la sera. «Valuterò anche questo,<br />

però se non riprendiamo a<br />

vincere, non ha senso illuderci<br />

di trovare un’altra Sampdoria,<br />

come nello scorso campionato<br />

- ammette Serse Cosmi -. Stavolta<br />

ci è mancato il gol, ma credo<br />

ancora di farcela».<br />

Beretta double face È stato bravo<br />

Mario Beretta a inchiodare<br />

la sua ex formazione: la difesa<br />

è protetta dal «tattico» Colucci<br />

e il tandem avanzato Mutu-Malonga<br />

è supportato dal dinamismo<br />

di Santana, sempre lesto,<br />

tra le linee, a cambiare posizio-<br />

Il gestaccio di Mario Beretta, 52 anni, verso i tifosi del Lecce LEZZI<br />

LECCE 0 CESENA<br />

0<br />

(3-5-2) Benassi; Oddo, Miglionico, Tomovic;<br />

Cuadrado, Giacomazzi, Blasi (dal 37’<br />

s.t. Corvia), Delvecchio (dal 12’ s.t. Bertolacci),<br />

Brivio; Muriel (dal 18’ s.t. Bojinov),<br />

Di Michele.<br />

ALLENATORE Cosmi.<br />

PANCHINA Petrachi, Di Matteo, Grossmuller,<br />

Giandonato.<br />

GIUDIZIO 77<br />

ARBITRO Banti di Livorno.<br />

ESPULSI nessuno.<br />

AMMONITI Mutu (C), Pudil (C), Tomovic<br />

(L), Di Michele (L), Djokovic (C) e Cuadrado<br />

(L) per gioco scorretto.<br />

(4-3-1-2) Antonioli; Comotto, Moras,<br />

Von Bergen, Pudil; Arrigoni, Colucci, Martinho<br />

(dal 19’ s.t. Djokovic); Santana (dal<br />

37’ s.t. Delnero); Malonga (dal 29’ s.t. Rennella),<br />

Mutu.<br />

ALLENATORE Beretta.<br />

PANCHINA Ravaglia, Rodriguez, Benalouane,<br />

Lauro.<br />

NOTE paganti 3.045, incasso di 35.617 euro;<br />

abbonati 3.905, quota di 41.655,54<br />

euro. Tiri in porta 7 (con un palo)-7. Tiri<br />

fuori 10-6. In fuorigioco 3-3. Angoli 7-2.<br />

Recuperi: p.t. 1’, s.t. 6’.<br />

ne. Promosso sul campo, Beretta<br />

merita la bocciatura per i gestacci<br />

riservati, a fine incontro,<br />

ai suoi ex tifosi. «Sono una persona<br />

libera e non rispetto chi<br />

mi offende dagli spalti. Non mi<br />

pento affatto, rifarei tutto: esigo<br />

rispetto!», il tecnico rincara<br />

la dose, in sala stampa.<br />

Lecce, cercasi gol Spreca tanto<br />

il Lecce (quarto 0-0 nelle ultime<br />

9 giornate), fermato in avvio<br />

dal palo su una girata di Delvecchio<br />

e al 42’ p.t. da Antonioli<br />

su una voleé di Di Michele,<br />

ma limitato soprattutto dalle<br />

prestazioni negative dei due colombiani,<br />

sin qui decisivi in diverse<br />

gare. Cuadrado resta col<br />

freno a mano tirato, tanto da<br />

irritare Oddo, deciso addirittura<br />

a «svegliarlo» con le maniere<br />

forti (e l’arbitro Banti minaccia<br />

il cartellino giallo nella contesa<br />

tra compagni). Muriel è come<br />

un fantasma che cammina in<br />

campo e Di Michele deve fare<br />

da sé, sperando nelle verticalizzazioni<br />

di Giacomazzi e nei lanci<br />

di Oddo. Così, senza le accelerazioni<br />

dei due furetti di proprietà<br />

dell’Udinese, il Lecce è<br />

lento, il suo progetto è monco.<br />

Tuttavia, proprio Cuadrado potrebbe,<br />

due volte, sbloccare il<br />

risultato ma chiude male la conclusione<br />

in diagonale, anche<br />

nel recupero.<br />

Mutu alza la voce Già insidioso<br />

nel primo tempo, con Mutu<br />

che scarica un bolide su Benassi<br />

e con Malonga che colpisce<br />

male di testa, il Cesena gioca in<br />

modo spensierato. E punge<br />

sempre col romeno e con Colucci,<br />

fermati da Benassi. Al secondo<br />

risultato utile consecutivo<br />

(primo punto in trasferta con<br />

Beretta), i bianconeri ringraziano<br />

i 12 tifosi al seguito nel Salento,<br />

presentatisi con lo striscione<br />

«Noi presenti paganti,<br />

voi assenti pagati».<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

di G.CAL.<br />

BENASSI INSUPERABILE SU MUTU<br />

COLUCCI MACINA GIOCO E PUNGE<br />

LECCE 5,5<br />

h<br />

LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

le Pagelle<br />

IL MIGLIORE<br />

7<br />

BENASSI<br />

Abbassa di nuovo la saracinesca:<br />

nega il gol a Mutu (tre volte) e a<br />

Colucci.<br />

ODDO 6 Non soffre in marcatura e<br />

propone qualche assist.<br />

MIGLIONICO 6 Al centro, barcolla<br />

poche volte.<br />

TOMOVIC 6 Gioca sempre<br />

d’anticipo, Mutu è devastante solo<br />

da fermo.<br />

CUADRADO 5 Solo una puntura al<br />

tiro, poi spreca due occasioni.<br />

GIACOMAZZI 6 Dolorante a un<br />

polpaccio, si fa valere in<br />

costruzione.<br />

BLASI 5,5 Schierato centrale,<br />

perde il confronto con Colucci:<br />

esausto, viene sostituito. (Corvia<br />

s.v.).<br />

DELVECCHIO 6 Firma l’occasione<br />

più importante, vanificata dal palo.<br />

BERTOLACCI 5,5 Porta quantità,<br />

da lui ci si aspetta qualità.<br />

BRIVIO 5,5 Sfrutta male la grande<br />

libertà sulla sinistra.<br />

MURIEL 5 Evanescente, mai<br />

pericoloso. Si ostina a giocare di<br />

fino.<br />

BOJINOV 5,5 Riesce a fare poco,<br />

ma almeno è reattivo.<br />

DI MICHELE 6 Non brilla, eppure<br />

fa tremare Antonioli con un tocco<br />

da goleador consumato.<br />

ALL. COSMI 5,5 La squadra è<br />

priva di fantasia e prevedibile.<br />

Per salvarsi, rinunci pure a chi si<br />

muove da «gioiellino».<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />

CESENA 6<br />

ANTONIOLI 6,5 Salvato dal palo,<br />

poi è un «gattone» su Di Michele.<br />

COMOTTO 6 Attende Brivio e<br />

detta qualche cross.<br />

MORAS 6 Non si fa infilare in<br />

velocità, contenendo soprattutto<br />

Muriel.<br />

VON BERGEN 5,5 Concede a<br />

Delvecchio di girarsi in area.<br />

PUDIL 6 Argina senza affanni<br />

Cuadrado ed è pronto ad avanzare<br />

sulla sinistra.<br />

ARRIGONI 6 Va in pressing su<br />

Delvecchio e avvia le ripartenze.<br />

COLUCCI 6,5 Play preciso, si<br />

presenta pure in zona tiro.<br />

MARTINHO 5,5 Non morde<br />

l’avversario e accelera poco.<br />

DJOKOVIC 5,5 Quasi «ciabatta»<br />

una comoda opportunità, dopo<br />

una respinta di Benassi.<br />

SANTANA 6 Tra le linee, cerca di<br />

inventare gioco (Delnero s.v.).<br />

MALONGA 5,5 È il terminale<br />

offensivo in ombra, manca<br />

l’incornata vincente.<br />

RENNELLA 5,5 S’agita, senza<br />

efficacia.<br />

IL MIGLIORE<br />

h 6,5<br />

MUTU<br />

Sprigiona potenza, anche da fuori<br />

area, si sacrifica a centrocampo e<br />

meriterebbe il gol.<br />

ALL. BERETTA 5 Abile stratega,<br />

imbriglia il Lecce. Un voto in meno,<br />

perché rivolge gestacci al pubblico<br />

e, peggio, neppure si pente.<br />

TERNA ARBITRALE: BANTI 7 Sa «tenere» la sfida, evitando<br />

di fare il protagonista. Nicoletti 6; La Rocca 6.<br />

23


24<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012


<strong>SERIE</strong> A 30 a GIORNATA<br />

Atalanta spenta<br />

Cagliari l’affonda<br />

Conti e Pinilla fermano a 322’ l’imbattibilità<br />

da trasferta degli uomini di Colantuono<br />

CAGLIARI<br />

ATALANTA<br />

GAETANO IMPARATO<br />

2<br />

0<br />

GIUDIZIO 777<br />

PRIMO TEMPO 1-0<br />

MARCATORI Conti all’11’ p.t., Pinilla al 10’<br />

s.t.<br />

CAGLIARI (4-3-1-2) Agazzi (dal 3’ s.t.<br />

Avramov); Pisano, Canini, Ariaudo, Agostini;<br />

Ekdal, Conti, Nainggolan; Cossu;<br />

Thiago Ribeiro (dal 28’ s.t. Ibarbo), Pinilla<br />

(dal 37’ s.t. Larrivey). PANCHINA Gozzi,<br />

Perico, Bovi, Nenè. ALLENATORE Ficcadenti.<br />

ATALANTA (4-4-2) Consigli; Raimondi<br />

(dal 23’ s.t. Lucchini), Stendardo, Manfredini,<br />

Peluso; Schelotto, Carmona, Cigarini<br />

(dal 23’ s.t. Cazzola), Moralez; Gabbiadini,<br />

Tiribocchi (dal 31’ s.t. Carrozza). PAN-<br />

CHINA Frezzolini, Ferri, Bonaventura,<br />

Ferreira Pinto. ALLENATORE Colantuono.<br />

ARBITRO Rocchi di Firenze.<br />

ESPULSI nessuno.<br />

AMMONITI Manfredini (A) e Raimondi (A)<br />

per gioco scorretto.<br />

NOTE spettatori 5 mila circa. Paganti, incasso,<br />

abbonati e quota non comunicati. Tiri in porta 8<br />

(con un palo)-4. Tiri fuori 3-3. In fuorigioco 3-5.<br />

Angoli 4-8. Recuperi: p.t. ’1’; s.t. ’5’.<br />

DAL NOSTRO INVIATO<br />

FILIPPO GRIMALDI<br />

CAGLIARI<br />

C’è un’evidente contraddizione<br />

fra l’armonia dell’azione<br />

che porta al raddoppio del<br />

Cagliari (Thiago Ribeiro-Cossu-Ekdal,<br />

prima del sesto sigillo<br />

stagionale di Pinilla) e lo<br />

squallore (perché questa è la<br />

parola giusta) dello stadio dimezzato<br />

che ospita Conti e<br />

<strong>SERIE</strong> BWIN Il protagonista<br />

Il talento del Bari<br />

dopo il gran gol di<br />

Pescara: «Antonio<br />

mi ha consigliato<br />

di non imitarlo»<br />

Bari Vecchia l’ha accolto<br />

con gli occhi sbarrati per la felicità<br />

e lo stupore. Nicola Bellomo,<br />

dopo lo stupendo gol di Pescara<br />

con un pallonetto da oltre<br />

quaranta metri, è stato stritolato<br />

dall’affetto della sua gente.<br />

Finirà mai di partorire piedi magici<br />

quel dedalo di vicoli e spiazzali<br />

nel cuore della città, ciottoli<br />

e strade che già hanno visto<br />

crescere l’estro di Cassano. C’è<br />

un altro ragazzo, oggi, al decollo:<br />

21 anni, anche con lui la vita<br />

c’è andata giù duro.<br />

Credito col destino La sua fanciullezza<br />

non è stata più morbida<br />

che quella di Antonio, tutt’altro.<br />

«Cassano l’ho incrociato, realmente,<br />

una volta sola a Bari<br />

Vecchia — ha ricordato Bellomo<br />

— e mi diede un consiglio<br />

che dimenticherò mai. "Uagliò,<br />

non fa pure tu le cavolate che<br />

ho fatto io, pensa a giocare e fare<br />

gol". Sì, mi ispiro molto al<br />

suo modo di stare in campo».<br />

Già, il gol che ha portato al Bari<br />

la 9ª vittoria in trasferta, nasce<br />

Il 2-0 di Mauricio Pinilla, 28 anni, dopo una bellissima azione ANSA<br />

compagni, bravi comunque ieri<br />

a mettere una seria ipoteca<br />

sulla salvezza, contro un’Atalanta<br />

irriconoscibile rispetto a<br />

quella che otto giorni fa aveva<br />

schiantato il Bologna. L’impressione<br />

è che la battaglia<br />

per rendere più accogliente<br />

un Sant’Elia fatiscente rimanga<br />

un confronto impari, ma<br />

chissà che i successi del gruppo<br />

di Ficcadenti servano per<br />

sbloccare una vicenda all’apparenza<br />

senza fine.<br />

anche così. In sala stampa, a fine<br />

gara, s’è beccato pure i complimenti<br />

pescaresi: «Un gol come<br />

quelli di Antonio? Può essere,<br />

spero che lui torni presto superando<br />

gli esami clinici. Serve<br />

alla Nazionale».<br />

Gol e magie Quella palombella<br />

lunga, radiocomandata, che ha<br />

steso un Pescara col morale sotto<br />

i tacchi, la dedica ai genitori:<br />

«Una giocata voluta: ho visto il<br />

portiere fuori dai pali e ho tirato.<br />

Ti riesce ogni tanto, mi è andata<br />

bene. Bel gol, ma resto me<br />

La chiave Chiuso il capitolo-stadio,<br />

ci si domanda dove sia finita<br />

la squadra di Colantuono,<br />

che cade per la prima volta dopo<br />

un’imbattibilità durata otto<br />

turni (e quattordici punti raccolti),<br />

patendo maledettamente,<br />

più dell’assenza di Denis e<br />

Marilungo, il ritmo imposto<br />

dai padroni di casa. Troppo remissivi<br />

i nerazzurri (in particolare<br />

nel primo tempo) per poter<br />

sperare in qualcosa di più,<br />

Bellomo, la prodezza per Cassano<br />

Il disegno della prodezza di Nicola Bellomo, 21 anni, contro il Pescara sabato RINALDI<br />

stesso». Il consiglio di Cassano<br />

lo esegue alla lettera: caparbio,<br />

personalità spiccata ma con la<br />

testa saldamente sul collo, tanto<br />

da diplomarsi senza problemi<br />

(«Contrariamente a quanto<br />

si pensa, anche i ragazzi di Bari<br />

vecchia studiano»). Il debutto<br />

in B lo deve ad Antonio Conte<br />

(«Fu il mio giorno da favola»),<br />

lo mise in campo in un Bari-Modena<br />

finito 4-1 e con la A già<br />

ipotecata.<br />

Assenze Bellomo tornava in<br />

campo dopo un bel po’. «La criti-<br />

visto che là davanti gli ospiti<br />

hanno avuto poche occasioni<br />

per fare davvero male a un Cagliari<br />

più cinico e, soprattutto,<br />

superiore per lunghi tratti della<br />

gara sul piano del ritmo.<br />

Tanto pressing, le incursioni<br />

di Cossu e Conti e qualche disattenzione<br />

difensiva hanno<br />

stordito i bergamaschi. «E’ vero,<br />

nella prima parte di gara<br />

non si è vista la vera Atalanta –<br />

ha ammesso Colantuono –. Ci<br />

è mancata l’intensità, ma<br />

quando abbiamo tentato di reagire,<br />

è arrivato il raddoppio<br />

in contropiede».<br />

Al tappeto Il Cagliari era partito<br />

forte, colpendo subito un palo<br />

con Pinilla (8’), tre minuti<br />

prima della punizione-gol di<br />

Conti (nata da un inutile fallo<br />

di Carmona sullo stesso cileno):<br />

fine dell’imbattibilità<br />

esterna dell’Atalanta dopo<br />

322’, ma nell’occasione Consigli<br />

è sembrato a dir poco sorpreso<br />

dal tiro.<br />

Reazione tardiva Dopo l’azione<br />

da favola (tutti in piedi sugli<br />

spalti per due minuti di applausi)<br />

che ha fruttato il due a<br />

zero, Colantuono ha provato a<br />

correggere la squadra, passando<br />

al 3-4-1-2 con l’efficace inserimento<br />

in difesa di Lucchini.<br />

E’ mancata, però, la continuità<br />

della manovra e il Cagliari<br />

si è pure permesso a quel<br />

punto qualche svolazzo di<br />

troppo, visto che Gabbiadini si<br />

è svegliato troppo tardi, con<br />

somma gioia dei padroni di casa,<br />

che aspettano ora di sapere<br />

se sabato riceveranno l’Inter<br />

sull’isola o a Trieste. Comunque<br />

vada, a Ficcadenti sta benissimo<br />

così: «Nessuna vendetta<br />

personale nei confronti dell’Atalanta<br />

– ammette il tecnico,<br />

esonerato all’andata proprio<br />

dopo il k.o. con i nerazzurri<br />

-. Semplicemente questo successo<br />

ci restituisce tranquillità<br />

ed è arrivato grazie a una grande<br />

prestazione sino alla fine».<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

A<br />

DA BARI<br />

VECCHIA<br />

S<br />

Nicola<br />

Bellomo<br />

è nato a Bari il<br />

18 febbraio<br />

1991. E’ un<br />

trequartista, ha<br />

giocato 11<br />

partite e<br />

segnato 2 gol<br />

in questa<br />

stagione<br />

ca mi ha massacrato? Vero, ma<br />

non ci penso, mi godo gol e una<br />

vittoria che ci carica da morire».<br />

Il ritorno in B, da Barletta,<br />

poteva essere l’occasione per la<br />

consacrazione e strappare un<br />

contratto con ingaggio da vip.<br />

«Certo, vorrei arrivasse anche<br />

per me uno stipendio che mi<br />

permetta di aiutare la famiglia.<br />

No, mega ingaggi no: troppi soldi<br />

danno alla testa». Parola di<br />

Nicola Bellomo, «made in Bari<br />

Vecchia», del resto lì mica li fanno<br />

tutti con lo stampino?<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

ARIAUDO CORAGGIO ED EFFICACIA<br />

MORALEZ È TROPPO SOLO<br />

CAGLIARI 6,5<br />

AGAZZI 6 Va k.o. in uscita su<br />

Manfredini. E così esce a inizio<br />

ripresa.<br />

AVRAMOV 7 Respinta capolavoro<br />

su Carmona, fa il bis su Gabbiadini<br />

nel recupero.<br />

PISANO 6 Sembra vacillare, ma<br />

regge bene l’urto.<br />

CANINI 6 Qualche affanno, senza<br />

mai andare al tappeto.<br />

ARIAUDO 6,5 Coraggioso. Corre<br />

qualche rischio su Gabbiadini, ma<br />

è sempre efficace.<br />

AGOSTINI 6 Un paio di amnesie<br />

nella ripresa.<br />

EKDAL 6,5 Molta sostanza. Serve<br />

l’assist del raddoppio.<br />

h<br />

IL MIGLIORE<br />

7<br />

CONTI<br />

Sblocca la gara, poi detta i ritmi in<br />

mezzo al campo.<br />

NAINGGOLAN 6,5 Che furore. Uno<br />

straordinario ruba palloni.<br />

COSSU 6,5 Fa un pressing<br />

dannato e disorienta gli ospiti.<br />

Sfiora il tre a zero.<br />

THIAGO RIBEIRO 6,5 Avvia<br />

l’azione del secondo gol. Molto<br />

mobile, manda in tilt la<br />

retroguardia ospite.<br />

IBARBO 6 Tanta buona volontà,<br />

ma non è al meglio e si vede.<br />

PINILLA 6,5 Il palo gli nega un gol<br />

che avrebbe strameritato. Poi<br />

riesce a rifarsi.<br />

LARRIVEY S.V. Poco tempo per<br />

lasciare il segno.<br />

All. FICCADENTI 6,5 Aveva un<br />

conto aperto con l’Atalanta: è<br />

passato alla cassa.<br />

LA SVOLTA<br />

LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

le Pagelle<br />

GUBBIO (Pg) Marco<br />

Alessandrini non è più l’allenatore<br />

del Gubbio. Oggi alle 13, dopo<br />

l’incontro per mettere l’accordo<br />

nero su bianco, sarà ufficializzato<br />

il nome di Luigi Apolloni, 44 anni,<br />

ex tecnico di Modena e Grosseto,<br />

che ha accettato la panchina con<br />

un programma anche per la<br />

prossima stagione. Apolloni è il<br />

quarto tecnico stagionale degli<br />

umbri dopo Pecchia, Simoni (che<br />

due settimane fa è tornato a<br />

ricoprire il vecchio incarico di<br />

direttore tecnico) e Alessandrini<br />

che è stato esonerato ieri sera<br />

dopo due sconfitte e quattro ore<br />

di consiglio direttivo della società<br />

rossoblù. Apolloni, che porterà il<br />

suo staff di collaboratori, dirigerà<br />

oggi pomeriggio il suo primo<br />

allenamento al Barbetti.<br />

LA SITUAZIONE La classifica<br />

dopo 33 giornate: Torino p. 66;<br />

Sassuolo e Verona 63; Pescara<br />

62; Padova 53; Varese 52;<br />

Sampdoria 51; Brescia 49;<br />

Reggina 46; Bari (-4) 45; Juve<br />

Stabia (-4) 43; Grosseto 42;<br />

Modena 40; Livorno e Cittadella<br />

38; Crotone (-1) 37; Empoli 34;<br />

Vicenza 32; Ascoli (-7) 29; Gubbio<br />

27; Nocerina e AlbinoLeffe 25.<br />

Prossimo turno. Giovedì, ore<br />

20.45: Varese-Pescara (1-3).<br />

Venerdì, ore 17: Brescia-Verona<br />

(0-1); Vicenza-Juve Stabia (0-1).<br />

Ore 19: Ascoli-AlbinoLeffe (0-1);<br />

Bari-Grosseto (1-0); Cittadella-<br />

Gubbio (0-1); Crotone-Samp (0-2);<br />

Livorno-Padova (0-1); Nocerina-<br />

Empoli (0-2); Sassuolo-Modena<br />

(5-2); Torino-Reggina (1-0).<br />

REGGINA<br />

BRESCIA<br />

REGGINA<br />

(3-5-2)<br />

58 BELARDI<br />

6 ANGELLA<br />

13 COSENZA<br />

3 EMERSON<br />

32 COLOMBO<br />

18 RIZZO<br />

8 ARMELLINO<br />

22 BARILLA’<br />

29 RIZZATO<br />

61 BONAZZOLI<br />

87 CAMPAGNACCI<br />

All. GREGUCCI<br />

PANCHINA<br />

27 Zandrini, 7<br />

Melara, 4 Montiel,<br />

72 D’Alessandro,<br />

55 De Rose,<br />

9 Ceravolo,<br />

10 A. Viola.<br />

di FI.GRI<br />

ATALANTA 5<br />

CONSIGLI 5,5 In ritardo sul gol<br />

dell’uno a zero, si riscatta su<br />

Thiago Ribeiro.<br />

RAIMONDI 5 Patisce la spinta di<br />

Pinilla.<br />

LUCCHINI 6 Il suo ingresso dà<br />

equilibrio alla difesa.<br />

STENDARDO 5,5 Molti affanni là<br />

dietro, soprattutto nel primo<br />

tempo.<br />

MANFREDINI 5,5 Dopo il giallo, un<br />

errore dopo l’altro.<br />

PELUSO 5,5 Parte benino, poi si<br />

disunisce.<br />

SCHELOTTO 5,5 Qualche buona<br />

progressione, però sa fare molto<br />

di più.<br />

CARMONA 5,5 Ingenuo.<br />

Commette il fallo da cui nasce<br />

l’1 0.<br />

CIGARINI 5,5 Spreca la palla del<br />

possibile pareggio.<br />

CAZZOLA 6 Forze fresche, ma<br />

non basta.<br />

h<br />

IL MIGLIORE<br />

6<br />

MORALEZ<br />

Buoni guizzi, peccato che la<br />

squadra non lo aiuti.<br />

GABBIADINI 5,5 Si risveglia nel<br />

recupero, ma Avramov gli nega il<br />

gol. Prima non aveva trovato mai<br />

varchi per colpire.<br />

TIRIBOCCHI 5 Poca velocità e<br />

accelerazione. Ha una palla buona,<br />

la spreca.<br />

CARROZZA 6 Due occasioni in<br />

diciannove minuti. Almeno ci<br />

prova.<br />

All. COLANTUONO 5 La classifica<br />

non preoccupa, d’accordo, però<br />

questa è un’occasione persa per<br />

la sua Atalanta.<br />

TERNA ARBITRALE ROCCHI 6 Pochi errori. Mancano due gialli<br />

a Carmona e Peluso. Giallatini 5,5; Vivenzi 5,5.<br />

Cambio a Gubbio:<br />

via Alessandrini<br />

tocca ad Apolloni<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />

IL POSTICIPO ORE 20.45<br />

Tra Reggina<br />

e Brescia<br />

sfida playoff<br />

BRESCIA<br />

(3-5-1-1)<br />

1 ARCARI<br />

2 ZOBOLI<br />

21 DE MAIO<br />

19 CALDIROLA<br />

15 ZAMBELLI<br />

18 ROSSI<br />

14 SALAMON<br />

8 VASS<br />

3 DAPRELÀ<br />

7 EL KADDOURI<br />

80 JONATHAS<br />

All. CALORI<br />

PANCHINA<br />

12 Leali, 23<br />

Dallamano, 17<br />

Scaglia, 24<br />

Cordova, 11<br />

Feczesin, 16 Foti,<br />

9 Piovaccari.<br />

ARBITRO Giacomelli di Trieste<br />

GUARDALINEE Paganessi-Citro<br />

PREZZI da 10 a 75 euro<br />

TV Sky Calcio 1 HD; Premium Calcio<br />

25<br />

(andata 3-0)<br />

REGGINA Belardi si gioca il posto con Zandrini.<br />

Le altre novità dovrebbero essere<br />

Cosenza, Colombo, Rizzo, Campagnacci e<br />

Bonazzoli nel 3-5-2. Squalificati Ragusa.<br />

Diffidati Adejo, Barillà, Colombo, N.Viola.<br />

BRESCIA Martinez ha l’influenza: spazio<br />

a Zoboli. Mancano pure Accardi, Martina<br />

Rini e Budel. Vass si gioca una maglia con<br />

Mandorlini, mentre Jonathas sembra favorito<br />

su Piovaccari. Squalificati nessuno.<br />

Diffidati Martinez, Salamon, Zambelli.


26<br />

L<br />

buoneNotizie<br />

B<br />

Ipse DIXIT<br />

«<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

a regola numero 10 del giuoco del calcio la<br />

conoscono anche i bambini: «Una rete è segnata<br />

quando il pallone ha interamente superato<br />

la linea di porta tra i pali e sotto la sbarra trasversale».<br />

Semplice, quasi banale. Ma tra la regola<br />

e la sua applicazione ce ne passa e se il gol di<br />

Muntari (nella foto Forte) era clamorosamente<br />

gol anche senza immagini rallentate, su quello di<br />

Robinho qualche dubbio resta ancora. E lo avrebbe<br />

avuto molto probabilmente anche un eventuale<br />

arbitro di porta, tanto veloce è stata<br />

l’azione e il rinvio galeotto di Marchese.<br />

Soltanto un sensore, un occhio di falco<br />

di eredità tennistica abituato a fissare<br />

servizi che viaggiano a 200 all’ora,<br />

avrebbe potuto produrre una certezza.<br />

Per questo motivo il calcio non<br />

può più aspettare e deve accelerare,<br />

nonostante le barricate di Michel Platini<br />

e dell’Uefa, per applicare la tecnologia<br />

più affidabile ai gol fantasma. L’uomo<br />

(l’arbitro di porta) avrebbe concesso<br />

la rete di Muntari, ma su quella di Robinho<br />

avrebbe avuto anche lui molti dubbi. La stessa<br />

moviola viene interpretata in modo diametralmente<br />

opposto a secondo di chi la guarda.<br />

Per i milanisti è gol al 100%, per gli ju-<br />

oonen è il nuovo dio fiammingo. A 31 anni,<br />

pareggia i conti con il suo maestro<br />

Johan Museeuw. Tre Giri delle Fiandre, più tre<br />

Parigi-Roubaix, e il Mondiale 2005. E la terza<br />

«Ronde», con un milione di persone sulle strade,<br />

vuol dire raggiungere Fiorenzo Magni, il Leone<br />

delle Fiandre, unico non belga in un elenco<br />

che comprende Buysse, Leman e Museeuw. Ma<br />

l’Italia di ieri, che fino all’ultimo centimetro ha<br />

combattuto ed esaltato come da anni non capitava,<br />

ci è piaciuta. E molto.<br />

Le rasoiate di Alessandro Ballan e Filippo Pozzato,<br />

sul pavé di Muri storici come il Vecchio<br />

Quaremont e il Paterberg, là dove è nata la leggenda<br />

della corsa, hanno fatto sudare parecchio<br />

Boonen. Che sul Paterberg si è anche sfilato,<br />

una decina di metri.<br />

Questa è l’Italia che riconcilia con il ciclismo,<br />

che aiuta a riportare i tifosi sulle strade. Il trono<br />

Siamo forti,<br />

abbiamo<br />

giocatori forti,<br />

ora non rimane<br />

che dimostrarlo<br />

in campo<br />

caduta&rinascita<br />

di FAUSTO NARDUCCI<br />

ilCaso<br />

L’ARBITRO DI PORTA NON BASTEREBBE<br />

A PLACARE LA POLEMICA MILAN-JUVE<br />

di UMBERTO ZAPELLONI<br />

ventini la palla non è entrata interamente al<br />

100%.<br />

A Catania un uomo (l’assistente Ghiandai) ha interpretato<br />

male due situazioni molto più facili da<br />

leggere: i fuorigioco fischiati a Ibra e Boateng<br />

(partito addirittura dalla sua metà campo). E se<br />

l’uomo può sbagliare in occasioni così, figuriamoci<br />

se può non sbagliare in un episodio come quello<br />

di Robinho e Marchese.<br />

In settimana il Milan farà avere alla Figc una raccomandata<br />

in cui chiederà di utilizzare arbitri<br />

di porta dal prossimo campionato. Un<br />

aiuto, non la soluzione definitiva. Un aiuto<br />

comunque ben accetto e indispensabile anche<br />

perché siamo convinti che se il gol di<br />

Muntari fosse stato concesso oggi ci sarebbero<br />

molte discussioni e molte polemiche<br />

in meno su quello di Robinho. Certo, resterebbero<br />

le frasi poco opportune di Marotta<br />

(«Sugli arbitri la Juve paga ancora calciopoli»),<br />

ma quelle in fin dei conti sono figlie<br />

del gioco delle parti. Non aiutano a<br />

rendere l’ambiente più sereno, aumentano<br />

la pressione sugli arbitri che ne hanno già<br />

abbastanza, ma alla fine non influiscono sul<br />

risultato finale. Come ci auguriamo possa<br />

succedere anche per il gol di Muntari, il vero<br />

peccato mortale di questo campionato.<br />

twitter@uzapelloni<br />

di «Tommeke», personaggio simbolo di tutti i<br />

teenager fiamminghi, ha traballato sotto i colpi<br />

di due veneti, amici-rivali in tutto. Non abbiamo<br />

vinto, ma è come se fosse successo.<br />

Alfredo Martini, il c.t. per definizione, che aveva<br />

visto Magni trionfare 60 anni fa, si è esaltato:<br />

«Pozzato e Ballan ci hanno riconciliato con<br />

le grandi classiche. Hanno trasmesso la generosità<br />

dei corridori. Perché quello che offre il ciclismo,<br />

non lo offre nessun altro sport».<br />

L’Italia non conquista una classica monumento<br />

dal terzo Giro di Lombardia di Cunego, 2008.<br />

L’ultimo Fiandre è targato Ballan, 2007. Ma erano<br />

davvero anni che non riuscivamo a essere<br />

così determinati e protagonisti come ieri. L’Italia<br />

c’è, l’Italia esiste ancora. Tra rinnovamento<br />

generazionale e battaglie antidoping, che hanno<br />

spinto, con una decisione molto coraggiosa,<br />

la Federazione italiana a ripulire la maglia azzurra<br />

e a negarla a chiunque abbia avuto una<br />

condanna.<br />

... cosa voleva dire<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

L’ITALIA DEL CICLISMO TORNA A LOTTARE<br />

E RICONCILIA CON LE GRANDI CLASSICHE<br />

di LUCA GIALANELLA<br />

STEVAN JOVETIC<br />

ATTACCANTE FIORENTINA<br />

I<br />

di ROBERTO PELUCCHI<br />

l pattinaggio su ghiaccio è uno degli sport<br />

più amati dai ragazzi (anche se in questo<br />

caso il sostantivo va declinato esclusivamente<br />

al femminile rappresentando i maschi pattinatori<br />

una rarità). Basta fare un giro per i palaghiaccio<br />

del Nord Italia per trovare frotte di ragazzine<br />

che si allenano come forsennate<br />

e reclamano giustamente più spazi per il<br />

loro sport preferito. Ebbene, il tifo delle<br />

pattinatrici (e non solo) d’Italia ha da sempre<br />

un idolo assoluto che finalmente le ha<br />

portate (almeno idealmente) sul tetto del<br />

mondo, Carolina Kostner. A pagina 47 potete<br />

vedere la foto di un gruppo di loro: un<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

La Fiorentina ha spirito di gruppo<br />

lo mette in pratica pure in discoteca<br />

«La situazione in cui si trova la<br />

Fiorentina è inspiegabile. I<br />

tifosi non hanno idea di quello<br />

che abbiamo fatto in questa<br />

stagione per formare un<br />

gruppo forte. Prima di tutto:<br />

divieto assoluto di restare<br />

fuori fino a tardi da soli, con<br />

il rischio di trovare in giro<br />

qualche Lucignolo tentatore.<br />

Nei locali notturni della zona<br />

ci andavamo in gruppo, per<br />

controllarci a vicenda, ma la<br />

gente non ci ha capito. Anche<br />

quando Kharja fu scoperto a<br />

tornare tutte le sere a Milano<br />

con il Frecciarossa gli abbiamo<br />

fatto cambiare abitudine. In<br />

effetti, non aveva molto senso<br />

andare a Milano da solo<br />

quando potevamo stare tutti<br />

assieme, da vera squadra, a<br />

Milano Marittima».<br />

L’ORO DI CAROLINA PER I RAGAZZI<br />

È UNA SPINTA A NON ARRENDERSI<br />

«CaroFans» che ha seguito Carolina fino a Nizza.<br />

Ma, badate bene, non sono tifose isolate<br />

come a volte capita negli sport cosiddetti di<br />

nicchia bensì uno stuolo di vere appassionate,<br />

le stesse che affollano quei Gala (il prossimo<br />

è a Rimini il 29 aprile) che puntualmente<br />

riempiono i palazzetti.<br />

Ecco perché l’oro conquistato sabato<br />

notte dalla più elegante donna del ghiaccio<br />

— traguardo finora raggiunto solo nella<br />

danza da Fusar Poli-Margaglio — va<br />

moltiplicato per mille. E’ un traguardo<br />

di gruppo ma anche un insegnamento:<br />

nello sport come nella vita puoi prendere<br />

laVignetta<br />

di VALERIO MARINI<br />

TwitTwit<br />

IL CINGUETTIO DEL GIORNO<br />

FILIPPO POZZATO<br />

Secondo al Giro delle Fiandre<br />

Ciao ragazzi..... Ke dire: nn<br />

sono contento xó so di<br />

averci provato e sopratutto<br />

ci ho creduto fino ai -50m<br />

dall’arrivo... Grazie di cuore<br />

@PippoPozzato<br />

MARCO MATERAZZI<br />

Ex difensore dell’Inter<br />

Al Pub prima del match ....<br />

Boston-Miami .... Non vedo<br />

l'ora.<br />

@iomatrix23<br />

RIO FERDINAND<br />

Difensore del Manchester United<br />

I livelli di forma che un<br />

tennista al top deve tenere<br />

per una stagione sono<br />

irreali... anche con il caldo...<br />

giocando anche più di 5 ore<br />

@rioferdy5<br />

D.g. Trento Volley 1<br />

Grazie ragazzi! Vincere la<br />

regular season con 14 punti<br />

di vantaggio ci riempie di<br />

orgoglio.... e di ....serietà.<br />

@BeppeCormio<br />

o GIUSEPPE CORMIO<br />

in classifica<br />

CESC FABREGAS<br />

Centrocampista del Barcellona<br />

Buon 85o compleanno<br />

nonna. Ti voglio bene!<br />

@cesc4official<br />

dallaPrima<br />

Come morde Conte<br />

Un segnale forte<br />

nella lotta scudetto<br />

La Juve impressiona, il Milan rallenta<br />

e l’Inter può sognare il terzo posto<br />

di ALBERTO CERRUTI<br />

I<br />

l Milan rallenta e la Juventus<br />

vola. Tre gol al Napoli li<br />

aveva segnati anche all'andata,<br />

ma allora ne aveva presi altrettanti<br />

rischiando di perdere.<br />

Stavolta, invece, Buffon fa lo<br />

spettatore di un successo strameritato,<br />

senza veleni, che dimezza<br />

lo svantaggio dalla capolista<br />

e lascia un segnale forte<br />

nella corsa allo scudetto. I 4<br />

punti di distacco dal Milan sono<br />

ridotti a 2, ma più ancora<br />

del doppio passo avanti in classifica<br />

impressiona il modo con<br />

cui la Juventus sbrana il Napoli,<br />

garantendosi in anticipo il<br />

ruolo di favorita per la finale di<br />

coppa Italia.<br />

Come domenica scorsa contro<br />

l'Inter, la squadra di Conte esce<br />

alla distanza dopo aver chiuso<br />

il primo tempo sullo 0-0, con la<br />

differenza che stavolta Mazzarri<br />

non sarà esonerato come Ranieri,<br />

anche se il Napoli non si<br />

rende mai pericoloso, al contrario<br />

di Milito e compagni. Una<br />

prova di forza a livello atletico,<br />

mentale e tecnico, perché non<br />

basta la fame arretrata per spiegare<br />

il crescendo bianconero,<br />

agevolato dalla prima deviazione<br />

di Bonucci su tiro di Vucinic,<br />

esaltato dalla straordinaria<br />

prodezza di Vidal e concluso<br />

dal tocco finale di Quagliarella,<br />

riserva eccellente di una<br />

panchina meno ricca di quella<br />

del Milan, ma tutt’altro che povera,<br />

pensando ai gol di Caceres<br />

e Del Piero contro l'Inter.<br />

Brutte notizie per il Milan che<br />

oggi partirà per Barcellona con<br />

un peso psicologico in più, ma<br />

brutta notizia anche per il Napoli<br />

in evidente e preoccupante<br />

flessione. Nel fine settimana<br />

in cui si eguaglia il record di 35<br />

gol della giornata d’esordio, la<br />

vittoria della Juventus è invece<br />

tanti scappellotti, puoi «cadere» nei momenti più<br />

delicati (due Olimpiadi) ma se hai costanza e temperamento<br />

puoi trovare la forza per rialzarti. Guarda<br />

caso, un percorso analogo a Carolina l’ha fatto<br />

anche il suo fidanzato Alex Schwazer che, almeno<br />

lui, l’oro della marcia aveva già fatto in tempo a<br />

vincerlo prima di andare giù di testa: dopo tre anni<br />

di crisi Alex si è fatto prendere per mano propria<br />

dalla sua Carolina rialzandosi in tempo per la sua<br />

seconda Olimpiade. Ecco, ora tocca a lui far capire<br />

alla Kostner che non può ritirarsi proprio ora, prima<br />

che la sua favola sportiva tocchi il lieto fine<br />

dell’Olimpiade 2014 di Sochi.<br />

Antonio Conte, 42 anni, allenatore della Juventus REUTERS<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

una ricompensa per l'Inter, che<br />

sembrava tagliata fuori dall’Europa.<br />

Il terzo posto, meno impossibile<br />

dopo la sconfitta della<br />

Lazio a Parma e il primo successo<br />

di Stramaccioni sul Genoa,<br />

adesso è più vicino perché<br />

i punti che separano i nerazzurri<br />

dalla zona Champions adesso<br />

sono 7 e non 10. Sette punti<br />

meno della Lazio a otto giornate<br />

dalla fine, però, sono sempre<br />

tanti da recuperare, perché<br />

davanti ci sono anche Napoli,<br />

Udinese e Roma, ma i calcoli<br />

non sono mai piaciuti a Moratti,<br />

che a San Siro ha rivisto il<br />

bello e il brutto di una stagione<br />

da brividi.<br />

Il più rapido 3-0 di quest'anno,<br />

la paura sul 3-2, il 4-2 con il primo<br />

gol di Zarate in campionato,<br />

la ricaduta sul 4-3 e infine,<br />

prima dell’inutile rigore di Gilardino,<br />

quello trasformato da<br />

Milito, capace di segnare all'<br />

esordio dei tre allenatori dell’Inter:<br />

a Palermo con Gasperini,<br />

a Bologna con Ranieri anche<br />

allora dal dischetto, ieri<br />

con Stramaccioni.<br />

Il problema, come si è visto durante<br />

tutto l'anno, è che non basta<br />

nemmeno un grande Milito<br />

per cancellare i limiti di una<br />

squadra cabriolet, per la gioia<br />

di tutti gli avversari, come dimostrano<br />

i 42 gol incassati<br />

(più del doppio dei 17 della Juve)<br />

un po’ per gli errori individuali<br />

dei singoli, un po’ per i<br />

precari equilibri tattici di tutte<br />

le varie Inter affidate a cinque<br />

allenatori in meno di due stagioni.<br />

Ma 5 reti al Genoa, che<br />

per la verità ne ha incassate più<br />

di tutti, il jolly dell’esordio di<br />

Guarin e qualche altra frenata<br />

di chi sta davanti, aiutano a sperare<br />

in una folle rincorsa. A costo<br />

di soffrire, come ieri, fino<br />

all'ultimo secondo del campionato.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA


Serie A / 30ª GIORNATA<br />

RISULTATI CLASSIFICA<br />

BOLOGNA-PALERMO 1-3<br />

Sorensen (B), Donati (P), Hernandez (P),<br />

Morleo (B) autorete<br />

CAGLIARI-ATALANTA 2-0<br />

Conti (C), Pinilla (C)<br />

CATANIA-MILAN 1-1<br />

Robinho (M), Spolli (C)<br />

FIORENTINA-CHIEVO 1-2<br />

Pellissier (C), Ljajic (F), L. Rigoni (C)<br />

INTER-GENOA 5-4<br />

Milito (I), Milito (I), Samuel (I), Moretti (G),<br />

Palacio (G) rigore, Zarate (I), Gilardino (G)<br />

rigore, Milito (I) rigore, Gilardino (G) rigore<br />

JUVENTUS-NAPOLI 3-0<br />

Bonucci (J), Vidal (J), Quagliarella (J)<br />

LECCE-CESENA 0-0<br />

PARMA-LAZIO 3-1<br />

Mariga (P), Floccari (P), Scaloni (L),<br />

Floccari (P)<br />

ROMA-NOVARA 5-2<br />

Caracciolo (N), Marquinho (R), Osvaldo (R),<br />

Fabio Simplicio (R), Bojan (R), Morimoto<br />

(N), Lamela (R)<br />

SIENA-UDINESE 1-0<br />

Destro (S)<br />

PROSSIMO TURNO<br />

sabato 7 aprile, ore 15<br />

ATALANTA-SIENA (2-2)<br />

CAGLIARI-INTER (1-2)<br />

CESENA-BOLOGNA (1-0)<br />

CHIEVO-CATANIA (2-1)<br />

LECCE-ROMA (1-2)<br />

MILAN-FIORENTINA (0-0)<br />

NOVARA-GENOA (0-1)<br />

UDINESE-PARMA (0-2)<br />

PALERMO-JUVENTUS ore 18.30 (0-3)<br />

LAZIO-NAPOLI ore 20.45 (0-0)<br />

CONCORSI<br />

CONCORSI N. 30 DELL'1/4/2012<br />

TOTOCALCIO - COLONNA VINCENTE<br />

2-1-2-1-X-1-2-2-X-X-2-1-2-1<br />

QUOTE: Ai 14 nessun vincitore; ai 13 (4)<br />

24.452 euro; ai 12 (44) 2.222 euro; ai 9<br />

(3) 33.113 euro<br />

TOTOGOL - COLONNA VINCENTE<br />

4-1-3-14-13-10-2<br />

QUOTE: Ai 7 nessun vincitore; ai 6 (2)<br />

1.050 euro; ai 5 (10) 210 euro; ai 4 (71)<br />

35 euro<br />

Gazzetta.it<br />

IN DIRETTA DALLE 9.30<br />

GAZZA OFFSIDE<br />

CORSA A 2 MILAN-JUVE<br />

Grandi novità per<br />

Gazza Offside, la<br />

videorubrica di Diego<br />

Antonelli e Alberto Cerruti<br />

sulla serie A. Da oggi in<br />

diretta con un’ora di<br />

anticipo (alle 9.30, on<br />

demand subito dopo) si<br />

discute del pareggio (con<br />

polemiche) del Milan, della<br />

rimonta della Juve e della<br />

nuova Inter di<br />

Stramaccioni. Ospite in<br />

studio Nicola Cecere.<br />

SQUADRE PUNTI<br />

G.<br />

IN CASA<br />

V. N. P.<br />

PARTITE<br />

FUORI<br />

G. V. N. P. G.<br />

TOTALE<br />

V. N. P.<br />

IN CASA<br />

F. S.<br />

RETI RIGORI<br />

PUNTI<br />

FUORI TOTALE DIFF. FAVORE CONTRO 2010-2011<br />

F. S. F. S. RETI T. R. T. R.<br />

E DIFF.<br />

POSIZIONE ULTIME<br />

STAGIONE QUATTRO<br />

2010-2011 GARE<br />

MILAN 64 14 9 4 1 16 10 3 3 30 19 7 4 29 7 31 17 60 24 +36 8 8 1 1 62 (+2) 1 VVVN<br />

JUVENTUS 62 15 10 5 0 15 6 9 0 30 16 14 0 30 9 19 8 49 17 +32 1 1 3 1 45 (+17) 7 NVVV<br />

LAZIO 51 15 8 4 3 15 7 2 6 30 15 6 9 20 12 24 25 44 37 +7 5 5 4 4 54 (-3) 5 PPVP<br />

NAPOLI 48 15 7 6 2 15 5 6 4 30 12 12 6 32 18 22 17 54 35 +19 8 3 0 0 59 (-11) 3 VNNP<br />

UDINESE 48 15 10 4 1 15 3 5 7 30 13 9 8 25 9 15 19 40 28 +12 5 4 6 4 56 (-8) 4 PNNP<br />

ROMA 47 15 9 3 3 15 5 2 8 30 14 5 11 31 15 16 22 47 37 +10 3 2 6 6 50 (-3) 6 VVPV<br />

INTER 44 16 7 4 5 14 6 1 7 30 13 5 12 28 23 15 19 43 42 +1 7 4 9 6 60 (-16) 2 VNPV<br />

CATANIA 43 15 8 5 2 15 2 8 5 30 10 13 7 21 10 18 28 39 38 +1 9 8 3 3 32 (+11) 14 V V N N<br />

PALERMO 39 15 10 1 4 15 1 5 9 30 11 6 13 32 21 12 26 44 47 -3 4 4 6 6 43 (-4) 8 P N N V<br />

CHIEVO 39 14 6 4 4 16 4 5 7 30 10 9 11 12 12 15 25 27 37 -10 2 1 7 4 35 (+4) 13 P N N V<br />

ATALANTA * 37 15 7 6 2 15 3 7 5 30 10 13 7 19 11 14 20 33 31 +2 4 3 6 5 in B in B N N V P<br />

CAGLIARI 37 15 6 6 3 15 3 4 8 30 9 10 11 18 12 13 24 31 36 -5 6 6 3 3 39 (-2) 11 P V P V<br />

SIENA 36 16 8 3 5 14 1 6 7 30 9 9 12 25 12 9 19 34 31 +3 7 6 6 5 in B in B V P N V<br />

BOLOGNA 36 16 5 4 7 14 4 5 5 30 9 9 12 17 22 15 16 32 38 -6 3 2 6 6 40 (-4) 10 V N P P<br />

PARMA 35 15 6 5 4 15 2 6 7 30 8 11 11 25 19 13 28 38 47 -9 6 5 5 3 32 (+3) 14 N P N V<br />

GENOA 34 15 7 5 3 15 2 2 11 30 9 7 14 23 18 18 38 41 56 -15 6 5 9 8 39 (-5) 11 N P N P<br />

FIORENTINA 33 15 7 3 5 15 1 6 8 30 8 9 13 22 20 8 17 30 37 -7 5 5 5 5 41 (-8) 9 P P N P<br />

LECCE 28 15 2 6 7 15 4 4 7 30 6 10 14 17 22 14 23 31 45 -14 5 5 5 5 28 (=) 18 PNNN<br />

NOVARA 24 15 3 7 5 15 2 2 11 30 5 9 16 14 21 12 30 26 51 -25 3 3 4 2 in B in B VVNP<br />

CESENA 19 14 2 5 7 16 2 2 12 30 4 7 19 11 17 7 30 18 47 -29 6 4 9 7 29 (-10) 17 PPNN<br />

A parità di punti e di partite giocate, la classifica tiene conto di quest'ordine preferenziale: 1) punti negli scontri diretti se tutti giocati 2) differenza reti<br />

globale 3) gol segnati 4) ordine alfabetico. Le ultime tre retrocedono in serie B. *sei punti di penalizzazione.<br />

U CHAMPIONS U PRELIMINARI DI CHAMPIONS U EUROPA LEAGUE U RETROCESSIONE<br />

laMoviola<br />

di FRANCESCO CENITI fceniti@gazzetta.it<br />

Valeri, o.k. i 4 rigori<br />

Rizzoli e Tagliavento:<br />

sviste in area contro<br />

Fiorentina e Udinese<br />

Non una giornata<br />

brillantissima per la squadra di<br />

Braschi: quello che stupisce<br />

sono le imprecisioni di due<br />

arbitri importanti come Rizzoli e<br />

Tagliavento. Non un bel<br />

segnale. Il designatore può<br />

comunque consolarsi con la<br />

buona prova di Banti,<br />

Gervasoni e Valeri.<br />

BOLOGNA-PALERMO 1-3<br />

Gervasoni di Mantova<br />

Gara tenuta sotto controllo<br />

dall’arbitro. Giusta l’espulsione<br />

di Mantovani (secondo giallo<br />

per l’entrata dura su Ramirez).<br />

Bravo anche l’assistente<br />

Altomare: non c’è fuorigioco in<br />

occasione del 2-1 e del 3-1 del<br />

Palermo.<br />

CAGLIARI-ATALANTA 2-0<br />

Rocchi di Firenze<br />

Un solo errore: nel secondo<br />

tempo Schelotto è affossato da<br />

Pisano appena fuori area (cade<br />

dentro, ma il fallo è fuori).<br />

Manca all’Atalanta una<br />

punizione importante. Per il<br />

resto decisioni corrette di<br />

Rocchi a iniziare dal contatto<br />

tra Thiago Ribeiro e Stendardo<br />

(niente rigore, punito<br />

l’attaccante). Regolare la<br />

posizione di Pinilla in occasione<br />

del 2-0.<br />

FIORENTINA-CHIEVO 1-2<br />

Rizzoli di Bologna<br />

La Fiorentina si lamenta per<br />

alcuni episodi in area: non ha<br />

torto. Rizzoli non convince in<br />

almeno due casi. Nel primo c’è<br />

Dainelli che colpisce sulla<br />

caviglia Amauri; ancora più<br />

netto nel secondo tempo il<br />

calcione rifilato da Dramè a<br />

Gamberini: rigore da assegnare,<br />

ma l’arbitro lascia correre<br />

nonostante sia molto vicino<br />

all’azione.<br />

INTER-GENOA 5-4<br />

Valeri di Roma<br />

Quattro rigori, ma nessuno<br />

scandalo. Le decisioni di Valeri<br />

sono tutte corrette (nonostante<br />

qualche protesta a fine partita<br />

dei nerazzurri). Il festival del<br />

Dramè colpisce in pieno Gamberini: rigore non visto SKY<br />

dischetto nella ripresa. Il primo<br />

è concesso per un tocco con<br />

una mano di Zanetti: la distanza<br />

è ravvicinata, ma l’argentino<br />

tiene troppo largo il braccio per<br />

lasciar correre. Il secondo per<br />

un netto fallo di Julio Cesar<br />

(espulso per aver negato una<br />

chiara occasione da gol) su<br />

Palacio. Il terzo per un’entrata<br />

di Belluschi su Guarin: il<br />

genoano prende gamba e<br />

pallone, piuttosto qualche<br />

dubbio sul rosso a Belluschi<br />

perché la chiara occasione da<br />

rete non sembra così evidente.<br />

Il quarto è per il calcio di Lucio<br />

a Sculli, con il rossoblù che<br />

anticipa secco l’avversario<br />

(l’Inter chiede la gamba tesa,<br />

ma Lucio è in ritardo). L’Inter si<br />

lamenta anche per un fallo in<br />

area di Belluschi su Zanetti:<br />

resta qualche dubbio. Stessa<br />

cosa per una trattenuta di<br />

Samuel a Kaladze.<br />

LECCE-CESENA 0-0<br />

Banti di Livorno<br />

Tutto liscio per Banti e nessun<br />

episodio da moviola.<br />

ROMA-NOVARA 5-2<br />

Romeo di Verona<br />

C’è un episodio che avrebbe<br />

potuto cambiare le sorti della<br />

partita: sul 2-1 segnalato un<br />

fuorigioco inesistente a Jeda<br />

che nel frattempo era stato<br />

steso in area da Kjaer. Al<br />

Novara manca un rigore e la<br />

Roma rischiava di rimanere in<br />

10 per il rosso al difensore. In<br />

avvio altro dubbio per<br />

un’entrata sempre di Kjaer su<br />

Caracciolo. Da annullare il 4-2<br />

di Morimoto, partito in<br />

fuorigioco.<br />

LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

SIENA-UDINESE 1-0<br />

Tagliavento di Terni<br />

Non perfetto neppure<br />

Tagliavento. Nella ripresa ci<br />

sono due casi nell’area del<br />

Siena: spinta di Contini su Pinzi,<br />

poi sempre Contini stende Abdi.<br />

Ci stava il rigore almeno in una<br />

occasione. Non c’è fuorigioco<br />

nell’azione decisiva: Coda tiene<br />

in gioco Gazzi (autore<br />

dell’assist).<br />

(Juve-Napoli a pagina 3)<br />

MARCATORI<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />

22 RETI: Ibrahimovic (8) (Milan)<br />

19 RETI: Cavani (2) (Napoli); Di Natale (4)<br />

(Udinese)<br />

17 RETI: Milito (4) (Inter)<br />

16 RETI: Palacio (3) (Genoa)<br />

15 RETI: Denis (3) (Atalanta)<br />

13 RETI: Klose (Lazio)<br />

12 RETI: Jovetic (4) (Fiorentina); Miccoli (1)<br />

(Palermo)<br />

11 RETI: Calaiò (4) (Siena)<br />

10 RETI: Di Vaio (1) (Bologna); Matri (Juventus);<br />

Giovinco (4) (Parma); Osvaldo (Roma)<br />

9 RETI: Nocerino (Milan); Borini (Roma)<br />

8 RETI: Pinilla (3) (2 con il Palermo) (Cagliari);<br />

Lodi (6) (Catania); Hernanes (4) (Lazio);<br />

Di Michele (4) (Lecce); Lavezzi (1) (Napoli)<br />

7 RETI: Larrivey (2) (Cagliari); Mutu (2) (Cesena);<br />

Marchisio (Juventus); Hamsik (Napoli);<br />

M. Rigoni (3) (Novara); Destro (Siena)<br />

6 RETI: Bergessio (Catania); Thereau (Chievo);<br />

Budan (Palermo); Floccari (1) (Parma)<br />

5 RETI: Moralez (Atalanta); Acquafresca,<br />

Diamanti (1) e Ramirez (Bologna); Pellissier<br />

(1) (Chievo); Gilardino (2) (2 con la Fiorentina)<br />

e Jankovic (Genoa); Pazzini (Inter); Pepe<br />

e Vucinic (Juventus); Rocchi (Lazio); Muriel<br />

(Lecce); Robinho (Milan); Pandev (Napoli);<br />

Hernandez (2) (Palermo); Bojan (Roma); Basta<br />

(Udinese)<br />

4 RETI: Marilungo (Atalanta); Conti (1) (Cagliari);<br />

Barrientos e Legrottaglie (Catania);<br />

Moscardelli e Paloschi (Chievo); Cerci (Fiorentina);<br />

Sculli (2 reti con la Lazio (Genoa);<br />

Vidal (1) (Juventus); Lulic (Lazio); Boateng e<br />

Maxi Lopez (2) (3 con il Catania) (Milan); Morimoto<br />

(Novara); Totti (2) (Roma)<br />

3 RETI: Almiron e Gomez (Catania); M. Rossi<br />

(Genoa); Cambiasso e Thiago Motta (Inter);<br />

Quagliarella (Juventus); Cuadrado e Giacomazzi<br />

(Lecce); Dzemaili e Maggio (Napoli);<br />

Caracciolo (1 rete con il Genoa) (Novara); Silvestre<br />

(Palermo); Biabiany e Modesto e Paletta<br />

(Parma); De Rossi, Fabio Simplicio,<br />

Juan e Pjanic (Roma); Bogdani (Siena); Floro<br />

Flores e Isla (Udinese)<br />

2 RETI: Tiribocchi (Atalanta); Portanova (Bologna);<br />

Ibarbo e Thiago Ribeiro (Cagliari);<br />

Marchese e Spolli (Catania); Eder e Candreva<br />

(1) (Cesena); L. Rigoni e Sammarco (Chievo);<br />

Montolivo, Nastasic e Natali (Fiorentina);<br />

Kukca e Veloso (Genoa); Forlan, Nagatomo<br />

e Samuel (Inter); Bonucci, Chiellini, Lichsteiner<br />

e Pirlo (Juventus); Kozak (Lazio); Bertolacci,<br />

Brivio e Grossmuller (Lecce); Cassano,<br />

El Shaarawy, Emanuelsson, Seedorf e<br />

Thiago Silva (Milan); Campagnaro e Gargano<br />

(Napoli); Jeda, Mascara (1 rete con il Napoli),<br />

Porcari e Rubino (Novara); Bertolo, Donati,<br />

Ilicic, Mantovani, Migliaccio e Zahavi (Palermo);<br />

Gobbi (Parma); Lamela (Roma); Brienza<br />

e D'Agostino (1) (Siena); Pinzi e Torje (Udinese)<br />

1 RETE: Cigarini, Gabbiadini, Manfredini, A.<br />

Masiello, Peluso e Schelotto (Atalanta); Cherubin,<br />

Khrin, Loria e Sorensen (Bologna);<br />

Biondini, Cossu, Dessena, Ekdal, El Kabir,<br />

Nainggolan e Nené (1) (Cagliari); Catellani,<br />

Delvecchio, Izco e Lanzafame (Catania); Del<br />

Nero, Guana, Iaquinta (1), Parolo, Pudil e Santana<br />

(Cesena); Acerbi, Andreolli, Dramè e<br />

Sardo (Chievo); Cassani, Gamberini, Lazzari,<br />

Ljajic e Silva (1) (Fiorentina); Belluschi,<br />

Constant, Granqvist, Jorquera, Mesto, Moretti<br />

e Pratto (Genoa); Alvarez, Casteignos,<br />

Coutinho, Faraoni, Lucio, Maicon, Ranocchia,<br />

Sneijder e Zarate (Inter); Caceres, De<br />

Ceglie, Del Piero, Estigarribia, Giaccherini,<br />

Krasic e Padoin (Juventus); Biava, Cana, Cisse,<br />

Diakite, A. Gonzalez, Ledesma (1), Mauri<br />

e Scaloni (Lazio); Corvia, Esposito, Ferrario,<br />

Mesbah, Oddo (1) e Strasser (Lecce); Ambrosini,<br />

Aquilani, Muntari, Nesta, Pato, Yepes<br />

e Zambrotta (Milan); Britos, Cannavaro<br />

e Zuniga (Napoli); Gemiti, Kone, Marianini,<br />

Mazzarani, Meggiorini, Paci, Radovanovic<br />

(Novara); Barreto e Munoz (Palermo); Galloppa,<br />

A. Lucarelli, Mariga, Morrone, Okaka,<br />

Pellè, Valdes, Valiani e Zaccardo (Parma);<br />

Burdisso, Gago, Marquinho e Taddei (Roma);<br />

Bolzoni, Gazzi, Del Grosso, P. Gonzalez,<br />

Grossi, Rossettini, Terzi (1) e Vitiello (Siena);<br />

Asamoah, Benatia, Domizzi, Ferronetti e Pazienza<br />

(Udinese)<br />

RETI: in questo turno 35 (4 rigori, 1 autorete)<br />

; in totale 761 (84 rigori, 16 autoreti)<br />

27


28<br />

Botte e litigi fuori<br />

dal campo, show<br />

col pallone, pazzie:<br />

il gruppo dominò<br />

negli anni Settanta<br />

NINO MINOLITI<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

GERMANO BOVOLENTA<br />

Giorgione non c’è più. E’<br />

morto in Florida, in America,<br />

colpito al cuore, e la notizia arriva<br />

in un modo moderno: su<br />

Twitter. Il cinguettio di un uccellino,<br />

una cosa strana per lui<br />

che era un bisonte. Giorgio Chinaglia<br />

era un centravanti all’antica,<br />

potente, pesante, burrascoso,<br />

insolente. Era nato povero,<br />

era un ragazzo buono e generoso.<br />

Poi diventò un giocatore<br />

di calcio buono e generoso.<br />

Poi un combattente e un guerriero<br />

forte e quasi invincibile.<br />

Un uomo agitato e struggente<br />

ha preso per mano una Lazio,<br />

quella del 1973-74, e l’ha trascinata<br />

al primo scudetto. Lo chiamavano<br />

il Bisonte e il Gobbo,<br />

perché correva curvo nelle sue<br />

praterie. Era una forza della natura,<br />

e credeva nelle sue leggi.<br />

Che non erano necessariamente<br />

quelle del gol. Chi lo ha conosciuto,<br />

chi lo ha amato e seguito<br />

nella sua Roma e nelle notti<br />

in America, dice che «uno così<br />

si può incontrare solo una volta».<br />

Perché Giorgione non è stato<br />

solo un uomo ruvido e prepotente,<br />

esagerato e trasgressivo.<br />

Giorgione è stato una leggenda<br />

di un calcio e di un mondo che<br />

non c’è più. E le leggende non<br />

muoiono mai.<br />

L’emigrante Giorgio nasce a Carrara,<br />

la città del marmo. La sua<br />

famiglia è povera ed emigra<br />

nel Galles. Vita dura, Giorgio è<br />

un bambino robusto e con una<br />

grande passione, il calcio. Ma è<br />

«troppo solido e troppo sgraziato»<br />

e, nella scuola di Cardiff,<br />

l’allenatore della squadra di<br />

rugby lo convince ad entrare<br />

nel gruppo. La palla è ovale, lui<br />

ha il fisico per i pacchetti di mischia<br />

e le mete. Si può fare. Ma<br />

Giorgio pensa a Carrara, ai<br />

suoi cortili, ai suoi amici e al<br />

suo calcio. Lo portano allo<br />

Swansea. S’inserisce, piace, ha<br />

Botte in allenamento, vittorie<br />

la domenica. La Lazio di Giorgio<br />

Chinaglia, ma anche di Pino<br />

Wilson, Gigi Martini, Luciano Re<br />

Cecconi, Felice Pulici, Giancarlo<br />

Oddi, del regista Mario Frustalupi<br />

e del talentino Vincenzo D’Amico,<br />

era una banda di fenomeni<br />

che mescolava tutto: classe, coraggio,<br />

pazzia. Ribaldi e romantici.<br />

Dolci e violenti. Aggressivi e<br />

trasgressivi. Una squadra con le<br />

basette. Come gli anni Settanta,<br />

di cui sono stati un simbolo, e<br />

LA GRANDE FESTA DELLA LAZIO<br />

Con l’allenatore dello scudetto Maestrelli<br />

Giorgio Chinaglia, a destra, abbraccia Tommaso Maestrelli, l’allenatore che portò<br />

la Lazio alla conquista del primo scudetto. A sinistra Giuseppe Wilson ARCHIVIO<br />

Aveva 65 anni, fu l’uomo simbolo della Lazio campione nel ’74<br />

L’infanzia dura in Galles, il riscatto in Italia. Poi gli Stati Uniti<br />

DOPO L’OPERAZIONE<br />

IL LUTTO<br />

CIAO<br />

Buono e rude<br />

Era Chinaglia<br />

Una vita di gol, eccessi<br />

ed esilio: un infarto<br />

lo ha ucciso in Florida<br />

Sembrava<br />

fuori pericolo<br />

A dare la notizia è stato<br />

il figlio Antonhy, quando a<br />

Naples in Florida, dove Giorgio<br />

Chinaglia risiedeva da qualche<br />

anno, era ancora mattina. Il<br />

popolare Long John non ce l’ha<br />

fatta. Era stato operato al<br />

cuore qualche giorno fa.<br />

L’intervento era andato bene,<br />

tanto che l’ex giocatore era<br />

stato rimandato a casa. Ma<br />

ieri mattina un nuovo attacco<br />

di cuore gli è stato fatale.<br />

Chinaglia aveva compiuto 65<br />

anni il 24 gennaio.<br />

1947-2012<br />

GIORGIO<br />

il passo e la corsa giusta, un eccellente<br />

sinistro. E’ un po’ debole<br />

sul colpo di testa, salta goffamente.<br />

Gli piace puntare la porta<br />

avversaria, palla avanti e lui<br />

dietro, rabbioso e sbuffante.<br />

Non cerca il dialogo con i compagni,<br />

non lo vuole. Dicono: è<br />

un po’ troppo focoso, divide, è<br />

indisciplinato. Raccontano che<br />

una volta Ivor Allchurch, leggenda<br />

vivente del calcio gallese,<br />

gli dice: «Un giorno, Giorgio,<br />

tu sarai famoso come Bobby<br />

Charlton». «Tu sei solo gentile»,<br />

risponde Giorgio. «No, tu<br />

hai la mentalità del fuoriclasse».<br />

Ritorno in Italia Lascia lo Swansea<br />

perché il suo presidente<br />

non lo vede bene. Non gli piace,<br />

come giocatore e come ra-<br />

CLASSE E TRASGRESSIONE LA SQUADRA ERA SPACCATA IN DUE CLAN, MA QUANDO SI GIOCAVA ERANO GUAI PER TUTTI<br />

Long John, la Lazio e i fenomeni ribelli<br />

La Lazio dello scudetto 1974<br />

La formazione della Lazio del 1974-75, con lo scudetto sulla<br />

maglia, quello vinto la stagione precedente per la prima volta.<br />

Da sinistra, in piedi: Giorgio Chinaglia, Sergio Petrelli, Felice<br />

Pulici, Luigi Martini, Giancarlo Oddi, Giuseppe Wilson. Accosciati,<br />

sempre da sinistra: Renzo Garlaschelli, Vincenzo D’Amico,<br />

Franco Nanni, Mario Frustalupi, Luciano Re Cecconi ARCHIVIO<br />

gazzo, e lo lascia libero. E Giorgio<br />

dice: «Grazie, torno a casa,<br />

torno in Italia». Il presidente lo<br />

saluta gelidamente: «Tu non<br />

puoi giocare nel calcio professionistico».<br />

Giorgio fa un brusco<br />

gesto con la mano: «Va’<br />

va’... questo lo dici tu». Giorgio<br />

Chinaglia torna in Italia e gioca<br />

a Massa, una città del marmo,<br />

il suo posto. Gioca in Serie C,<br />

nella Massese. Buono stipendio,<br />

un’auto sportiva, buone<br />

partite. Dura? Non molto, una<br />

sola stagione. Si scontra con i<br />

dirigenti e l’allenatore, è insofferente.<br />

Poi sta facendo il militare<br />

e litiga anche con i soldati.<br />

Si becca un «cpr», camera di punizione<br />

di rigore, lo mandano a<br />

dormire sul tavolaccio. Senza<br />

coperta, senza lacci delle scarpe.<br />

E in cella gli dicono: «Ehi,<br />

non soltanto calcistico. A tenere<br />

insieme personalità così forti e<br />

differenti, Tommaso Maestrelli:<br />

allenatore, ma soprattutto papà,<br />

fratello maggiore, psicologo.<br />

Lottatore La squadra era spaccata<br />

in due clan. Con Chinaglia, Wilson,<br />

Oddi, Petrelli. Dall’altro lato<br />

Martini, Re Cecconi, Frustalupi,<br />

Garlaschelli. Gli allenamenti erano<br />

infinite partitelle tra i due<br />

gruppi, con Maestrelli arbitro.<br />

«Long John» comandava di brutto<br />

(una volta, in una partita contro<br />

l’Inter, tirò un calcio nel sedere<br />

a D’Amico davanti a tutto San<br />

Siro!), non ci stava mai a perdere<br />

e voleva sempre segnare: così si<br />

giocava fino a quando non tramontava<br />

il sole e il risultato non<br />

fosse stato almeno di parità, con<br />

Giorgione nel tabellino... Persino<br />

gli spogliatoi erano separati: una<br />

volta Martini osò invadere quello<br />

degli «avversari», perché il fon<br />

nel suo era guasto. Pulici gli disse<br />

guarda che non giochi più nella<br />

Massese. Ti mandano giù, in<br />

serie C». La squadra si chiama<br />

Internapoli. Un brutto colpo,<br />

lui pensava di andare alla Fiorentina.<br />

Due campionati buoni<br />

a Napoli e poi, nel 1969, la Serie<br />

A. La Lazio di Juan Carlos<br />

Lorenzo, ex c.t. dell’Argentina,<br />

uomo focoso, allenatore sbrigativo.<br />

Lorenzo spinge Giorgio,<br />

lo sgrezza, lo aiuta, lima i difetti,<br />

ne esalta i pregi. Perfeziona<br />

il sinistro (il destro è esplosivo),<br />

lo scatto, la difesa della<br />

palla, lo fa esordire, lo lancia. E<br />

Chinaglia, numero 9, corre e lavora.<br />

Il primo anno è ottimo,<br />

12 gol, il c.t. Valcareggi ci fa un<br />

pensierino. Quasi quasi se lo<br />

porta al Mondiale in Messico.<br />

E’ il 1970, ci sono Riva e Rivera,<br />

Mazzola e Boninsegna. Sa-<br />

di andarsene e gli staccò la spina,<br />

l’altro lo minacciò con una bottiglia<br />

rotta. Eppure tutta questa<br />

tensione interna al momento giusto<br />

si tramutava in furore che si<br />

scatenava sugli avversari, come<br />

uno tsunami. In campo e qualche<br />

volta anche fuori. Memorabile la<br />

rissa con l’Ipswich Town, in Coppa<br />

Uefa, nel novembre del ’73: finita<br />

la partita gli spogliatoi dell’Olimpico<br />

si tramutarono in un<br />

saloon, i biancocelesti sfondarono<br />

la porta ed entrarono nello<br />

stanzone degli inglesi atterriti,<br />

volarono botte da orbi. Risultato:<br />

tre anni di squalifica europea per<br />

la Lazio (poi ridotti a uno). Un’altra<br />

volta, al cinema Gregory di Roma,<br />

vigilia di un derby: i laziali<br />

erano arrivati a spettacolo cominciato,<br />

per non farsi notare. Ma un<br />

tifoso giallorosso riconobbe Chinaglia:<br />

«A gobbo, domani so’ cazzi<br />

tua!». Giorgione fece finta di<br />

niente e senza farsi notare gli si<br />

sedette a fianco: per quel tizio co-<br />

rà per un’altra volta... Due anni<br />

in A, poi una retrocessione con<br />

polemiche e liti. Giorgio, sposato<br />

con Connie, americana, è attaccato<br />

dai tifosi e dalla stampa<br />

«per la vita sregolata, fatta<br />

di notti sfrenate al night, poca<br />

voglia di lavorare». Chinaglia<br />

difende la sua vita con i pugni,<br />

fra whisky, risse e denunce.<br />

Lo scudetto La Lazio passa da<br />

minciò un film del terrore.<br />

Vite esagerate Scazzottate, diverbi<br />

plateali, comportamenti arditi<br />

(Martini e Re Cecconi si lanciavano<br />

col paracadute), appariscenti<br />

(i cappottoni in pelliccia di<br />

Wilson) e anticonformisti. Beckenbauer,<br />

che fu suo compagno<br />

nei Cosmos, raccontò di essere rimasto<br />

esterrefatto quando vide<br />

che nell’armadietto di Chinaglia<br />

faceva bella mostra una bottiglia<br />

di whiskey. Molti, in quella squadra,<br />

giravano armati e spesso l’hotel<br />

dei ritiri si tramutava in una<br />

specie di poligono. Vite esagerate,<br />

di corsa, da vivere istante per<br />

istante, sbattendo in faccia al pubblico<br />

scelte che allora andavano<br />

controcorrente (Chinaglia, Wilson,<br />

Martini, Petrelli e Oddi si dichiaravano<br />

apertamente di destra).<br />

E come le candele che bruciano<br />

dai due lati, destinate a spegnersi<br />

in fretta: quella Lazio fu<br />

una meteora, accompagnata da<br />

un alone di tragedia (Maestrelli,<br />

Re Cecconi, Frustalupi). Ora l’addio<br />

di Giorgione aumenta la malinconia.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA


Lorenzo a Tommaso Maestrelli.<br />

Cambia tutto, nasce una nuova<br />

squadra e una nuova storia.<br />

Diventa la Lazio di papà Maestrelli,<br />

uomo dolce e saggio,<br />

splendido conduttore di uomini.<br />

La spogliatoio è diviso in<br />

clan, molti casini, molte storture.<br />

Ma vince molto. Vince lo<br />

scudetto. E Giorgio, diventato<br />

Giorgione e anche Re Giorgio,<br />

è il punto più alto e più grosso.<br />

ilRicordo<br />

Quella lezione<br />

di umanità è<br />

un testamento<br />

Nell’ottobre del ’72 l’Italia<br />

gioca una partita di<br />

qualificazione mondiale in<br />

Lussemburgo, e siccome<br />

all’epoca le squadre-materasso<br />

esistono eccome, poco dopo la<br />

mezz’ora il risultato è<br />

abbondantemente deciso. Gli<br />

azzurri cominciano allora a<br />

palleggiare in punta di piedi,<br />

attenti a non farsi male e a non<br />

sprecare le energie che già a<br />

quei tempi i club pretendono per<br />

loro; tutti tranne uno, Giorgio<br />

Chinaglia. Long John è una furia,<br />

insegue ogni pallone come se<br />

fosse in palio il titolo mondiale,<br />

senza risparmiarsi tackle<br />

tremendi con i dilettanti del<br />

Granducato. E il pubblico in<br />

tribuna, per larga parte composto<br />

da emigrati italiani nel vicino<br />

Belgio (Marcinelle dista un<br />

centinaio di chilometri), si gode il<br />

pomeriggio soprattutto grazie a<br />

lui. Alla fine i giornalisti, incuriositi<br />

Giorgione, nel bene e nel male,<br />

fa la storia della Lazio. Diventa<br />

un idolo, è paragonato a Silvio<br />

Piola, il mito. Ferruccio Valcareggi<br />

lo chiama in Nazionale,<br />

al Mondiale del 1974 in Germania.<br />

Le cose non vanno bene,<br />

gli azzurri sono in difficoltà.<br />

Contro Haiti zio Uccio sostituisce<br />

Chinaglia con Anastasi. E<br />

Giorgione manda a quel paese,<br />

in mondovisione, per la prima<br />

da tanto impegno, chiedono a<br />

Chinaglia perché — una volta<br />

risolta la gara — non si sia<br />

adeguato al tran-tran dei<br />

compagni. E Giorgione, che negli<br />

anni a venire avrebbe palesato<br />

larghe zone d’ombra, ma all’epoca<br />

aveva il sole in tasca dei ragazzi<br />

sensibili, regala a tutti<br />

un’indimenticabile lezione di<br />

umanità: «Sono cresciuto in<br />

Galles, mio padre si era trasferito<br />

per lavorare in fonderia. Io<br />

conosco l’orgoglio che prova un<br />

GENIO E RIBELLE<br />

Il «vaffa» a Valcareggi in diretta tv<br />

Giorgio Chinaglia manda a quel paese il c.t. azzurro Ferruccio Valcareggi che lo<br />

ha sostituito in Italia-Haiti del 15 giugno 1974 al Mondiale di Germania ARCHIVIO<br />

la scheda d<br />

GIORGIO CHINAGLIA<br />

ATTACCANTE DELLA LAZIO<br />

DAL 1969 70 AL 1975 76<br />

Nato a Carrara il 24<br />

gennaio 1947, emigrato in<br />

Galles, giocò due campionati<br />

(dal ’64 al ’66) con lo<br />

Swansea prima di rientrare<br />

in Italia: in C con Massese e<br />

Internapoli, poi Lazio (246<br />

partite, 122 gol), nazionale<br />

(14, 4) e Cosmos.<br />

Leader della Lazio, vive<br />

l’epopea della squadra<br />

biancoceleste che da<br />

neopromossa sfiora lo<br />

scudetto nel 1973 e centra il<br />

titolo nella stagione<br />

successiva, con Maestrelli in<br />

panchina (vince anche una<br />

Coppa delle Alpi nel ’71, con 7<br />

reti). Prima della conclusione<br />

del campionato 1975 76 decide<br />

di tentare l’avventura nei<br />

Cosmos di New York, dove<br />

gioca al fianco di Pelé.<br />

volta a colori in Italia, il c.t.<br />

Scandalo, mediazioni, intervento<br />

telefonico di Maestrelli.<br />

Poi l’addio alla Nazionale e,<br />

con la scomparsa di Maestrelli,<br />

il distacco dal grande calcio italiano.<br />

Nel 1976 lascia l’Italia e<br />

va a New York, con i Cosmos.<br />

Gioca con Pelè e Franz Beckenbauer,<br />

Carlos Alberto e Johan<br />

Cruijff. Diventa il cannoniere<br />

della storia della North American<br />

Soccer League. Diventa<br />

Long John. Poi, nel 1983, torna<br />

a Roma, alla Lazio. Presidente,<br />

un progetto di grandezza,<br />

diranno, dissennato. Gravissimi<br />

errori, brutte storie giudiziarie.<br />

Ma, diranno sempre quelli<br />

che gli hanno voluto bene, uno<br />

così si incontra una sola volta.<br />

Lui è stato Giorgione.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

Giorgio Chinaglia al tiro, contrastato dal lussemburghese Flenghi ARCHIVIO<br />

papà emigrato quando dice al suo<br />

bambino "oggi ti porto a vedere<br />

l’Italia", e magari sono due mesi<br />

che risparmia sulle sigarette per<br />

comprare i biglietti per la partita.<br />

Ho sentito la trepidazione dei<br />

padri e l’entusiasmo dei figli oggi<br />

allo stadio, per me non poteva<br />

esserci pubblico più nobile cui<br />

dedicare tutto me stesso». Non<br />

perdona nulla del dopo, ma<br />

spiega quanto sia stato ricco il<br />

prima di Long John.<br />

Paolo Condò<br />

HANNO<br />

DETTO<br />

S<br />

Fabio<br />

Capello<br />

«Giorgione mi è<br />

rimasto vicino<br />

anche dopo che<br />

abbiamo<br />

smesso di<br />

giocare, lo<br />

sentivo spesso:<br />

per me era un<br />

amico vero»<br />

S<br />

Vincenzo<br />

D’Amico<br />

«Apparentemente<br />

era un burbero,<br />

invece alla fine<br />

era un buono,<br />

di un tenero<br />

incredibile. A<br />

Giorgio devo<br />

il mio primo gol<br />

in Serie A»<br />

S<br />

Claudio<br />

Lotito<br />

«Una notizia che<br />

rattrista. E’<br />

stato uno dei<br />

giocatori più<br />

importanti di<br />

tutta la storia<br />

della Lazio. Va<br />

ricordato per<br />

questo»<br />

S<br />

Giuseppe<br />

Papadopulo<br />

«Siamo arrivati<br />

insieme<br />

semisconosciuti<br />

alla Lazio e<br />

abbiamo portato<br />

insieme quella<br />

maglia con molto<br />

orgoglio. E’ una<br />

grave perdita»<br />

L’AVVENTURA AMERICANA<br />

Con Pelè compagno di squadra nei Cosmos<br />

Giorgio Chinaglia ha chiuso la carriera calcistica negli Stati Uniti, giocando nei<br />

New York Cosmos dal 1976 al 1983. Uno dei suoi compagni è stato Pelè IPP<br />

Ma l’uomo d’affari<br />

colleziona flop e guai<br />

e fugge in America<br />

Giorgione si trovava in Usa da latitante: era stato<br />

rinviato a giudizio per la scalata alla Lazio del 2006<br />

STEFANO CIERI<br />

ROMA<br />

C’è un prima e un dopo<br />

nella vita incredibile e turbolenta<br />

di Giorgio Chinaglia.<br />

Tanto luminoso, straordinario,<br />

epico il «prima», quello del<br />

Chinaglia calciatore, quanto<br />

buio, contradditorio e triste il<br />

«dopo», quello del Chinaglia<br />

dirigente calcistico e uomo<br />

d’affari. Dalla sciagurata decisione<br />

di rilevare la Lazio nel<br />

1983 fino al nuovo tentativo di<br />

mettere le mani sul club biancoceleste<br />

nel 2006, le vicende<br />

del «secondo» Chinaglia sono<br />

state un insieme di avventure<br />

sfortunate e fallimentari. Che<br />

hanno causato a Long John<br />

guai finanziari all’inizio, giudiziari<br />

successivamente.<br />

Presidente avventuroso Certo,<br />

nessuno avrebbe potuto immaginarlo<br />

quel giorno del 1983<br />

in cui, sette anni dopo averla<br />

lasciata per inseguire (con successo)<br />

il sogno americano dei<br />

Cosmos, Giorgione torna a Roma<br />

per comprarsi la sua Lazio.<br />

Un altro sogno realizzato: della<br />

squadra di cui era stato il<br />

simbolo in campo diventa padrone<br />

e presidente. Osannato<br />

dal suo popolo come, anzi più<br />

di quando giocava. Pensa in<br />

grande, Chinaglia, vuole replicare<br />

in Italia il modello di calcio<br />

all’americana, quello vissuto<br />

con i Cosmos. A tradirlo sono<br />

però proprio gli americani.<br />

Chinaglia è sicuro che un paio<br />

di amici facoltosi d’oltreoceano<br />

lo sosterranno nell’avventura<br />

da proprietario del club.<br />

Non accade e lì iniziano i suoi<br />

guai. La Lazio retrocede, lui è<br />

costretto a vendere, anzi a<br />

svendere la società. E qualche<br />

mese dopo ecco anche i primi<br />

problemi giudiziari, con accuse<br />

di bancarotta fraudolenta e<br />

falso in bilancio.<br />

Vita da latitante Pendenze con<br />

la Giustizia che non sono niente<br />

paragonate a quelle che Chinaglia<br />

conosce venti anni dopo<br />

quando si avvicina di nuovo<br />

alla società biancoceleste. E’ la<br />

primavera del 2006, Chinaglia<br />

non è più il giovane (e ingenuo)<br />

ex calciatore che, con i<br />

soldi guadagnati in America,<br />

vuole coronare il sogno di comprarsi<br />

la squadra del cuore. Al<br />

posto di quel ragazzo c’è un uomo<br />

attraversato da una vita<br />

che, una volta appese le scarpe<br />

al chiodo, gli ha regalato solo<br />

guai. Si è legato a persone poco<br />

raccomandabili, Chinaglia.<br />

Con le quali, dopo aver tentato<br />

(senza successo) di comprare<br />

club italiani di categorie inferiori,<br />

tenta la scalata alla Lazio<br />

LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

S<br />

A carriera finita<br />

Giorgio Chinaglia<br />

ha avuto diversi<br />

problemi<br />

giudiziari, ma i<br />

tifosi della Lazio<br />

non hanno mai<br />

smesso di<br />

amarlo<br />

BARTOLETTI<br />

VANNICCELLI<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />

29<br />

di Lotito. Lui, Giorgione, sosterrà<br />

fino alla fine di essere<br />

stato messo in mezzo, di essersi<br />

fidato delle persone sbagliate.<br />

Ma i magistrati che prima lo<br />

indagano e poi lo rinviano a<br />

giudizio sono di parere diverso,<br />

lo ritengono responsabile<br />

quanto gli altri. Aggiotaggio,<br />

estorsione, riciclaggio di denaro<br />

sporco, addirittura rapporti<br />

con il clan camorristico dei Casalesi.<br />

Sono queste le accuse<br />

che portano gli inquirenti a<br />

spiccare un mandato di cattura<br />

internazionale per Chinaglia.<br />

Con tanto di richiesta di<br />

estradizione agli Stati Uniti,<br />

mai accolta. Negli Usa Long<br />

John si era rifugiato poche settimane<br />

dopo il primo avviso di<br />

garanzia, per sfuggire all’arresto<br />

ed anche alla multa di 4,2<br />

milioni di euro che la Consob<br />

gli commina per ostacolo all’attività<br />

di vigilanza sulla Borsa.<br />

E’ morto da latitante, Giorgione.<br />

Lui che in campo non scappava<br />

mai, anzi era il primo a<br />

difendere i compagni di squadra<br />

o ad assumersi le loro responsabilità.<br />

Ma quello era il<br />

Chinaglia del prima, l’unico, il<br />

solo che - ora - i tifosi della Lazio<br />

ricorderanno.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA


30<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012


MONDO<br />

Il Psg già in crisi<br />

Ancelotti il duro<br />

nella tempesta<br />

L’allenatore ha escluso Nené per indisciplina<br />

La stampa francese lo critica: «E Pastore?»<br />

ALESSANDRO GRANDESSO<br />

Twitter @calciofrancese<br />

PARIGI<br />

Se crisi non è, poco ci<br />

manca. Il Psg di Carlo Ancelotti<br />

traballa sotto le spallate della<br />

stampa francese, tensioni di<br />

spogliatoio più o meno velate,<br />

pugnalate statistiche sgradevoli.<br />

Anche se niente sembra<br />

definitivamente compromesso<br />

per lo scudetto, obiettivo informale,<br />

ma quanto mai auspicato<br />

dalla nuova proprietà qatariota<br />

che ha investito finora<br />

oltre cento milioni di euro che<br />

farebbero da grancassa al potenziale<br />

allungo dell’umile<br />

Montpellier, società da 33 milioni<br />

di bilancio, in caso di vittoria<br />

nel recupero dell’11 aprile<br />

a Marsiglia. Un regalo offerto<br />

dalla serie al ribasso del<br />

club della capitale, culminata<br />

dopo due pareggi sabato a<br />

Nancy con la prima sconfitta<br />

in campionato della gestione<br />

di Carlò (2-1). La prima anche<br />

da fine novembre quando il<br />

Psg fu umiliato proprio dal<br />

Marsiglia (3-0) che ritrova domenica.<br />

Tensioni Perdere in Lorena di<br />

questi tempi comunque non è<br />

poi così umiliante. Il Nancy veniva<br />

da un pareggio e tre vittorie,<br />

tra cui quelle di lusso con<br />

Lione (2-0) e Montpellier<br />

(1-0) appunto. Lo stesso Ancelotti<br />

aveva messo le mani avanti:<br />

«Non sarà partita scontata».<br />

E così è stato anche perché, secondo<br />

i media francesi, lo spogliatoio<br />

del Psg vivrebbe male<br />

la pressione da favorito. Il giornale<br />

Le Parisien ieri parlava pure<br />

di comportamenti poco pro-<br />

SPAGNA 30 TURNI A RITMO INFERNALE<br />

Il record è di 107<br />

nel 1990: Hugo<br />

Sanchez arrivò a<br />

38 centri. Ronaldo<br />

è a un passo<br />

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE<br />

FILIPPO MARIA RICCI<br />

Twitter @filippomricci<br />

MADRID<br />

Cento gol in 30 giornate<br />

di campionato. Questo l’inedito<br />

e mostruoso patrimonio accumulato<br />

dal Real Mou quando<br />

alla fine della Liga mancano 8<br />

turni. Nessuno era mai arrivato<br />

a tanto tanto presto; solo una<br />

crisi di dimensioni bibliche impedirà<br />

al Madrid di superare il<br />

proprio stesso record, fissato a<br />

quota 107.<br />

Hugo Sanchez Lo stabilirono i<br />

blancos allenati dal gallese<br />

John Toshack, stagione di gra-<br />

Carlo Ancelotti, 51 anni, allenatore del Paris Saint Germain REUTERS<br />

fessionali nel ritiro di una settimana<br />

fa, prima del deludente<br />

pareggio interno con il Bordeaux<br />

(1-1), che ha spinto Ancelotti<br />

e Leo ad intervenire per<br />

rimettere ordine. Sabato,<br />

Nené, miglior marcatore del<br />

Psg (13) è finito in panchina a<br />

muso duro, insieme al capitano<br />

Sakho, in calo nelle ultime<br />

uscite. Ancelotti ha rispolverato<br />

un indigesto 4-3-3, ripescando<br />

pure Camara che non giocava<br />

dai tempi di Kombouaré.<br />

Imbarazzi Con l’ex centrale di<br />

Inter e Empoli la difesa però<br />

ha confermato un trend imbarazzante:<br />

a marzo, sette gol subiti<br />

in campionato in cinque<br />

turni. Da quando c’è Ancelotti,<br />

Real Madrid macchina da gol<br />

E’ a quota cento nella Liga<br />

zia 1989-1990. Gran parte dei<br />

meriti andò a Hugol Sanchez<br />

che in 35 apparizioni segnò 38<br />

reti. Il resto fu uno sforzo di<br />

squadra: il secondo a segnare<br />

di più fu Martin Vazquez, lontanissimo<br />

con i suoi 14 gol. Fu la<br />

quinta ed ultima Liga consecutiva<br />

della Quinta del Buitre. Lisi<br />

chiuse un ciclo, al Madrid oggi<br />

sperano di aprirne uno vincendo<br />

un campionato che è del<br />

Barça da 3 anni.<br />

Le tre ruote Mou ha costruito<br />

una macchina da gol con 3 grandi<br />

ruote: Cristiano Ronaldo, 37<br />

reti (lo scorso anno chiuse a<br />

40), Higuain, 20, Benzema, 17.<br />

I 3 hanno fatto 74 dei 100 gol in<br />

Liga: per dare un’idea il Milan è<br />

a 60, il Bayern a 63, il Manchester<br />

City a 75. E considerando<br />

tutte le competizioni il tridente<br />

di Mou è a 99 reti: 47 per il portoghese,<br />

28 per il francese, 24<br />

per l’argentino. Numeri impressionanti,<br />

e non eccessivamente<br />

benevoli per la foto di gruppo<br />

A<br />

CRISTIANO<br />

A 47 RETI<br />

S<br />

Cristiano<br />

Ronaldo ha<br />

segnato 47 gol<br />

in questa<br />

stagione, 37<br />

nella Liga. E<br />

adesso va a<br />

caccia del<br />

record di Hugo<br />

Sanchez che<br />

arrivò a 38<br />

della Liga: Il Madrid coi suoi<br />

100 gol ha segnato più del doppio<br />

di tutte le altre squadre, naturalmente<br />

escluso il Barça. Il<br />

Pep Team è a 86, il Valencia, terzo<br />

in classifica generale e per i<br />

gol fatti, a 46. In 21 delle 30<br />

giornate disputate il Madrid ha<br />

segnato 3 o più gol, e solo due<br />

volte è rimasto a secco. In casa<br />

sono 60, fuori 40, a testimonianza<br />

di una comodità generica.<br />

31a GIORNATA. Ieri: Atletico Madrid-Getafe<br />

3-0, Valencia-Levante 1-1, Real Sociedad-Rayo<br />

Vallecano 4-0, Villarreal-Espanyol<br />

0-0. Sabato: Racing Santander-Granada<br />

0-1; Sporting Gijon-Saragozza<br />

1-2; Osasuna-Real Madrid 1-5;<br />

Barcellona-Athletic Bilbao 2-0; Malaga-Betis<br />

0-2. Oggi: Siviglia-Maiorca.<br />

CLASSIFICA: Real Madrid 78, Barcellona<br />

72, Valencia 48, Malaga 47, Levante 45,<br />

Osasuna 43, Atletico Madrid 42,<br />

Espanyol 41, Siviglia, Getafe 39, Athletic<br />

Bilbao 38, Rayo Vallecano, Real Sociedad<br />

37, Maiorca 36, Betis 35, Granada<br />

34, Villarreal 32, Saragozza 28, Racing<br />

Santander, Sporting Gijon 25.<br />

la retroguardia del Psg, che<br />

aveva chiuso il girone d’andata<br />

con la miglior performance<br />

(17 reti subite), viaggia su ritmi<br />

da retrocessione (15 incassati<br />

in 11 gare). Ma il punto<br />

davvero dolente, nonostante<br />

il miglior attacco (23 reti fatte<br />

da gennaio), è Javier Pastore,<br />

«bello, caro e addormentato»<br />

per France Football, totalmente<br />

al di sotto delle aspettative<br />

per tutti gli altri, ma sempre titolare.<br />

L’attacco Status che rischia di<br />

compromettere le relazioni<br />

mediatiche di Ancelotti, attaccato<br />

ieri per la prima volta dall’Equipe:<br />

«Ha avuto il torto di<br />

punire il decisivo Nené che<br />

15<br />

I gol incassati dal Paris<br />

Saint Germain in undici partite<br />

di campionato<br />

con la gestione Ancelotti<br />

8<br />

punti sui 15 a disposizione<br />

sono stati raccolti dalla<br />

squadra della capitale nel<br />

mese di marzo<br />

può dirsi che è meglio essere<br />

mediocri come Pastore per restare<br />

titolari». Insomma un clima<br />

non ideale, con il Lilla ormai<br />

a meno quattro, in vista<br />

del derby di Francia di domenica<br />

contro il Marsiglia di Deschamps,<br />

in crisi e a 16 punti<br />

dalla zona Champions, che farà<br />

di tutto per rovinare i piani<br />

di gloria parigini, alzando magari<br />

il pedale l’11 aprile con il<br />

Montpellier, tre giorni prima<br />

di giocarsi la coppa di Lega<br />

contro il Lione, unico trofeo rimastogli<br />

per andare almeno in<br />

Europa League.<br />

30ª GIORNATA Sabato Auxerre-Valenciennes<br />

2-0; Bordeaux-Digione 1-1; Lorient-Evian<br />

0-1; St Etienne-Nizza 2-3;<br />

Sochaux-Brest 2-1; Nancy-Psg 2-1.<br />

Ieri Caen-Ajaccio 0-0; Lilla-Tolosa<br />

2-1; Rennes-Lione 1-1. Mercoledì 11:<br />

Marsiglia-Montpellier.<br />

CLASSIFICA Montpellier, Psg 60; Lilla<br />

56; Tolosa, Lione 50; St Etienne 46;<br />

Rennes 45; Bordeaux 42; Marsiglia<br />

40; Evian 39; Nancy 36; Valenciennes,<br />

Digione 34; Lorient, Ajaccio 32; Nizza<br />

31; Brest, Sochaux, Caen 30; Auxerre<br />

27.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

GRECIA<br />

LA 31 a<br />

GIORNATA<br />

IERI<br />

Newcastle-<br />

Liverpool 2-0;<br />

Tottenham-<br />

Swansea 3-1;<br />

SABATO<br />

Aston Villa-<br />

Chelsea 2-4;<br />

Everton-West<br />

Bromwich 2-0;<br />

Fulham-<br />

Norwich 2-1;<br />

Manchester<br />

City-<br />

Sunderland 3-3;<br />

QPR-<br />

Arsenal 2-1;<br />

Wigan-<br />

Stoke 2-0;<br />

Wolverhampton-Bolton<br />

2-3;<br />

OGGI<br />

Blackburn-<br />

Manchester Utd<br />

CLASSIFICA<br />

Manchester<br />

United 73,<br />

Manc. City 71,<br />

Arsenal e<br />

Tottenham 58,<br />

Chelsea e<br />

Newcastle 53,<br />

Everton 43,<br />

Liverpool 42,<br />

Sunderland<br />

41.<br />

Wayne<br />

Rooney,<br />

26 anni<br />

4<br />

L’Olympiacos<br />

campione con<br />

3 turni di anticipo<br />

ATENE L'Olympiacos è<br />

campione di Grecia. La<br />

formazione di Ernesto<br />

Valverde, vincendo per 1 0 sul<br />

campo del Panaitolikos grazie<br />

al gol del belga Mirallas, ha<br />

conquistato il trentanovesimo<br />

titolo della sua storia il<br />

secondo consecutivo e il<br />

quattordicesimo nelle ultime<br />

16 stagioni con tre giornate<br />

d'anticipo. Sono dieci infatti i<br />

punti di vantaggio accumulati<br />

dall'Olympiacos sul<br />

Panathinaikos, che nel<br />

pomeriggio ha battuto l'Aris<br />

Salonicco.<br />

L’Olympiacos ha vinto 21<br />

partite, ne ha pareggiate due<br />

e ha perso soltanto due volte.<br />

La squadra di Valverde ha il<br />

miglior attacco del<br />

campionato (64 gol fatti) e la<br />

miglior difesa (soltanto 16 i gol<br />

subìti). L’Olympiakos ha vinto<br />

le ultime 5 partite<br />

dimostrando la sua<br />

superiorità nei confronti del<br />

Panathinaikos.<br />

LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

INGHILTERRA<br />

Lo United oggi può mandare<br />

il City a 5 punti di distanza<br />

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE<br />

STEFANO BOLDRINI<br />

LONDRA<br />

La grande occasione. Oggi il Manchester<br />

United potrebbe fare un salto triplo verso il titolo<br />

numero 20: se vince a Blackburn, il distacco<br />

sul City sale a più cinque. Il Blackburn non è<br />

però mai un padrone di casa ospitale con la<br />

squadra di Alex Ferguson: i Red Devils hanno<br />

fatto il pieno solo due volte negli ultimi otto<br />

anni. Il santone scozzese confida in Rooney:<br />

«Ha segnato 31 gol in questa stagione e credo<br />

che possa arrivare a 40». Il centravanti è in un<br />

momento magico: 17 reti nelle ultime 17 gare.<br />

Ha firmato, sette giorni fa, l’1-0 sul Fulham.<br />

L’ennesimo Monday night con il sorriso: il Manchester<br />

United non perde nei posticipi del lunedì<br />

dal 1992.<br />

Mancity Anche Roberto Mancini omaggia Rooney:<br />

«E’ un giocatore straordinario. Sta trascinando<br />

lo United». La partita di stasera può rappresentare<br />

la svolta in Premier, ma il City coltiva<br />

ancora qualche speranza: «Non credo che lo<br />

United possa vincere tutte le gare – spiega Mancini<br />

-. Affronterà squadre motivatissime, che<br />

lottano per salvarsi. Sono convinto che lo United<br />

lascerà qualche punto per strada e noi dovremo<br />

essere bravi ad approfittarne, per giocarci<br />

poi le nostre chance nel derby del 30 aprile.<br />

Con 90 punti si vince la Premier e noi possiamo<br />

arrivare a quella cifra. Saranno importanti i recuperi<br />

di Aguero e Lescott».<br />

Mancio e Mario L’ennesimo caso-Balotelli,<br />

legato al litigio sul campo con Kolarov<br />

per un banale calcio di punizione,<br />

è rientrato: «La questione è finita lì.<br />

Mario ha capito di aver sbagliato e i<br />

due gol di sabato hanno pareggiato i conti.<br />

Io però voglio sempre il Balotelli degli<br />

ultimi cinque minuti, non quello dei primi<br />

ottantacinque». Negli spogliatoi, non ci sono<br />

state code di quanto è accaduto in campo.<br />

I giocatori del City erano depressi per il<br />

pari con il Sunderland e per l’ennesimo problemino<br />

con gli arbitri. A Dowd è stato contestato,<br />

in modo civile, di aver fischiato la<br />

fine dopo 4 minuti e 6 secondi, senza conteggiare<br />

l’ultimo cambio del Sunderland: uno<br />

sconto di 24 secondi. Un’inezia, ma il City aveva<br />

segnato due gol nel giro di un minuto e<br />

stava attaccando.<br />

Taccuino<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />

Aria di fuga<br />

Rooney carica<br />

il Blackburn<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

GERMANIA<br />

Hannover quinto, Schalke pari<br />

Lo Schalke non va oltre il pari in casa dell’Hof<br />

fenheim: Huntelaar, che raggiunge il capocannoniere<br />

Gomez a 23, risponde a Salihovic.Schalke terzo compli<br />

ce la seconda sconfitta consecutiva per il Borussia M.<br />

che cede per 2 1 in casa di un Hannover che balza così<br />

al quinto posto. Decisive le reti di Ya Konan e Diouf, di<br />

Nordtveit la rete degli ospiti. Cambio di panchina a Leve<br />

rkusen: via Dutt, al suo posto Hhyypia e Lewandowski.<br />

28ª Ieri: Hannover Borussia Moenc. 2 1; Hoffenhe<br />

im Schalke 04 1 1. Venerdì: Borussia Dortmund Stoc<br />

carda 4 4. Sabato: Augsburg Colonia 2 1; Leverku<br />

sen Friburgo 0 2; Kaiserslautern Amburgo 0 1; Norim<br />

berga Bayern 0 1; Werder Mainz 0 3; Hertha Wolf<br />

sburg 1 4. CLAS.: Borussia Dortmund 63; Bayern 60;<br />

Schalke 54; Borussia Moenc. 51; Hannover 41; Leverku<br />

sen, Werder, Stoccarda, Wolfsburg 40; Hoffenheim 34;<br />

Mainz 33; Friburgo, Norimberga 31; Amburgo, Aug<br />

sburg 30; Colonia 28; Hertha 26; Kaiserslautern 20.<br />

OLANDA<br />

Ajax in testa a forza sei<br />

31<br />

(m.v.) L’Ajax, battendo 6 0 l’Almelo, a 6 giornate<br />

dalla fine passa al comando dell’Eredivisie, non succe<br />

deva dall’11 settembre 2011. 28ª: Utrecht Excelsior<br />

3 2; Groningen Heerenveen 1 3; Twente Roda 2 0;<br />

Psv Venlo 2 0; Feyenoord Breda 3 1; Nimega Graaf<br />

schap 2 0; Ajax Almelo 6 0; Waalwijk Ado Den Haag<br />

1 0;Vitesse–Alkmaar 2 2. CLAS.: Ajax 58; Alkmaar 57;<br />

Twente 55; Psv, Feyenoord e Heerenveen 54; Vitesse<br />

42; Nimega, Waalwijk e Roda 37; Groningen 35; Utrecht<br />

e Almelo 33; Breda 30; Ado 29; Venlo 25; Graafschap<br />

18; Excelsior 16.


32<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

IL CALCIO<br />

È LA MIA VITA


PRIMA DIVISIONE GIRONE A 29 a GIORNATA<br />

l’Analisi<br />

di NICOLA BINDA<br />

twitter@nickbinda<br />

E adesso via<br />

con la serata<br />

Sarà di gala?<br />

Sbaglia un rigore e ribalta lo svantaggio<br />

Foggia infuriato per le due espulsioni<br />

FULVIO PAGLIALUNGA<br />

TARANTO<br />

Sul destro di Giorgino il<br />

Taranto tira un sospiro di sollievo.<br />

Vince un derby messosi presto<br />

in discesa per tornare subito<br />

in salita. La resistenza del<br />

Foggia, che pure era passato in<br />

vantaggio, frana di fronte alla<br />

doppia inferiorità numerica<br />

(cosa che scatena la rabbia dei<br />

dauni chiusi in un polemico silenzio<br />

stampa). Alla squadra di<br />

Dionigi, nonostante la fatica, il<br />

risultato sorride: allunga a 18<br />

la serie di partite senza sconfitte,<br />

spezza la catena di pareggi<br />

e permette di difendere il secondo<br />

posto in classifica (a pari<br />

merito con il Carpi, ma con<br />

una partita in meno).<br />

Foggia a sorpresa Si mette subito<br />

male per il Foggia, cambiato<br />

a sorpresa da Stringara (Defrel<br />

e Ferreira in attacco e difesa a<br />

4). Il Taranto (con il trequartista<br />

e non con il solito tridente)<br />

trova l’inserimento giusto con<br />

CARPI<br />

1<br />

COMO<br />

0<br />

In casa del Carpi<br />

non si passa<br />

Risolve Concas<br />

e il Como affonda<br />

MARCATORE Concas al 19’<br />

p.t.<br />

CARPI (4-3-1-2) Mandrelli<br />

6,5; Poli 6,5, Cioffi 6, Terigi<br />

6,5, Lorusso 6 (dal 15’ s.t. Boniperti<br />

6); Concas 7, Perini<br />

6,5 (dal 15’ s.t. Laurini 6,5),<br />

Pasciuti 6,5; Memushaj 6,5;<br />

Eusepi 6 (dal 25’ s.t. Kabine<br />

5,5), Ferretti 6. (Bastianoni,<br />

Donnarumma, De Paola, Perrulli).<br />

All. Notaristefano 7.<br />

COMO (4-3-3) Giambruno<br />

6; Ghidotti 6,5 (dal 34’ s.t. Romano<br />

s.v.), Urbano 5,5, Conti<br />

5, Som 6,5; Salvi 6, Vicente<br />

6, Lulli 5,5 (dal 9’ s.t. Paonessa<br />

5,5); Doumbia 6,5 (dal<br />

34’ s.t. Bardelloni s.v.), Ripa<br />

6, Toledo 6. (Twardzik, Ambrosini,<br />

Imburgia, Palumbo).<br />

All. Ramella 5,5.<br />

ARBITRO Pezzuto di Lecce<br />

6,5.<br />

NOTE paganti 700 circa, abbonati<br />

187, incasso nc. Ammoniti<br />

Memushaj e Urbano.<br />

Angoli 2-8.<br />

GIUDIZIO +++<br />

REGGIO EMILIA Il Carpi versione<br />

casalinga è sempre<br />

più una sentenza. Questa<br />

volta alla squadra di Notaristefano<br />

basta un guizzo di<br />

Concas (quinta rete stagionale)<br />

a metà primo tempo<br />

per piegare il Como e confermarsi<br />

in pole, accanto al Taranto,<br />

nella volata per il secondo<br />

posto, con un occhio<br />

sulla Ternana capolista che<br />

dista solo 5 punti. La terza<br />

vittoria consecutiva (tredicesimo<br />

risultato utile) matura<br />

alla prima vera occasione<br />

dopo 19’: rinvio di Mandrelli,<br />

Ferretti prolunga per Eusepi,<br />

il cui tocco è un assist da<br />

manuale per Concas, che<br />

scarta Giambruno e deposi-<br />

Sono i quattro giorni più<br />

delicati del campionato, poi<br />

si potrà fare un piccolo<br />

riposo per prepararsi alla<br />

volata. La variabile delle<br />

penalizzazioni incombe, la<br />

fatica si sente. Le due<br />

capolista gestiscono il<br />

vantaggio senza rischiare: lo<br />

scenario cambia guardando<br />

i playoff. I riflettori adesso<br />

sono puntati lì, ma i due<br />

gironi offrono scenari<br />

decisamente differenti.<br />

Cuore Taranto<br />

Vince il derby<br />

e vede la vetta<br />

TARANTO<br />

FOGGIA<br />

2<br />

1<br />

GIUDIZIO +++<br />

MARCATORI Gigliotti (F) su rigore al 25’,<br />

Coly (T) al 38’ p.t.; Giorgino (T) al 27’ s.t.<br />

TARANTO (3-4-1-2) Bremec 6; Sosa 5,5,<br />

Coly 7 (dal 20’ s.t. Prosperi 6), Di Bari 6;<br />

Garufo 5,5, Giorgino 6,5, Sciaudone 6, Rizzi<br />

5,5; Alessandro 5,5 (dal 24’ s.t. Chiaretti<br />

5,5); Mendicino 5 (dall’8’ s.t. Rantier 6), Girardi<br />

5. (Faraon, Cutrupi, Pensalfini, Bertolucci).<br />

All. Dionigi 6.<br />

FOGGIA (4-4-2) Botticella 6,5; Traorè 5,<br />

Gigliotti 6, Lanzoni 5,5, Frigerio 6; Velardi<br />

5,5 (dal 25’ s.t. Cortesi 6), Perpetuini 5,5,<br />

Wagner 5,5, Cardin 6; Ferreira 5,5 (dal 38’<br />

s.t. Lanteri s.v.), Defrel 6,5 (dal 32’ s.t. Meduri<br />

s.v.). (Leo, Reali, Venitucci, Pompilio).<br />

All. Stringara 5,5.<br />

ARBITRO Manganiello di Pinerolo 6,5.<br />

NOTE paganti 3.053, abbonati 1.171, incasso<br />

di 34.615 euro. Espulsi Traorè all’8’ p.t.,<br />

Perpuetini all’11’ s.t. e Sciaudone al 44’ s.t.;<br />

amm. Perpetuini, Sosa, Ferreira, Mendicino,<br />

Chiaretti, Cardin e Girardi. Angoli 8-1.<br />

Alessandro, su apertura di Girardi.<br />

Traorè atterra l’attaccante<br />

tarantino, lascia i suoi in dieci<br />

e provoca il rigore (9’) che<br />

però lo stesso Alessandro sbaglia.<br />

È già un’altra partita: il Taranto<br />

sprigiona momenti di foga<br />

e passaggi più confusi, men-<br />

Egidio Notaristefano, 46,<br />

tecnico del Carpi SCOLPINI<br />

ta in rete. Come con il Sorrento,<br />

i biancorossi (a +7 sul<br />

Benevento, di scena in Emilia<br />

dopo Pasqua) capitalizzano<br />

al meglio la rete e si confermano<br />

implacabili sul campo<br />

di Reggio Emilia, dove<br />

hanno conquistato 11 vittorie<br />

in 15 gare.<br />

Occhio Ramella Il Como,<br />

ora pericolosamente a ridosso<br />

dei playout, prolunga il<br />

momento di difficoltà nonostante<br />

il cambio in panchina<br />

(un successo nelle ultime 12<br />

gare) e si vede solo nel finale<br />

di primo tempo con Toledo.<br />

Ramella osa di più nella ripresa,<br />

mettendo la quarta punta<br />

(Paonessa), Notaristefano<br />

risponde con l’ingresso di<br />

Laurini e lo spostamento di<br />

Poli a sinistra in difesa per<br />

tamponare il 3-3-4 lariano. Il<br />

Como sale di tono, ma Ripa<br />

per due volte spreca la palla<br />

del pari e il Carpi può controllare,<br />

senza rinunciare a pungere.<br />

Le occasioni per il 2-0<br />

emiliano capitano sui piedi di<br />

Eusepi (a secco su azione<br />

da gennaio) e due volte a Ferretti,<br />

che proprio al 92’ manca<br />

la più comoda delle chance<br />

da due passi.<br />

Davide Setti<br />

VIAREGGIO 0<br />

PRO VERCELLI 1<br />

La Pro Vercelli<br />

colpisce a freddo<br />

Viareggio in dieci<br />

e anche sciupone<br />

MARCATORE Martini al 5’<br />

p.t.<br />

VIAREGGIO (3-5-2) Gazzoli<br />

6; Fiale 5, Conson 6, Sorbo 5<br />

(dal 14’ s.t. Tarantino 6); Pellegrini<br />

5,5, Pizza 6, Berardocco<br />

5,5 (dal 21’ s.t. Calamai 6),<br />

Cristiani 6, Carnesalini 6,5;<br />

Zaza 5 (dal 34’ s.t. Scardina<br />

s.v.), Cesarini 5. (Merlano,<br />

Monopoli, Maltese, Lepri).<br />

All. Cuoghi 6.<br />

PRO VERCELLI (4-4-2) Valentini<br />

7; Cancellotti 5,5 (dal<br />

27’ s.t. Calvi s.v.), Ranellucci<br />

6, Masi 6,5, Armenise 6,5;<br />

Marconi 6, Rosso 7, Espinal<br />

6,5, Germano 6; Malatesta 6<br />

(dal 40’ s.t. Tonani s.v.), Martini<br />

6,5 (dal 23’ s.t. Tripoli 6).<br />

(Miranda, Modolo, Disabato,<br />

Carraro). All. Braghin 6,5.<br />

ARBITRO Giovani di Grosseto<br />

5.<br />

NOTE paganti 123, abbonati<br />

460, incasso di 4.125 euro.<br />

Espulsi Fiale al 32’ p.t. e il tecnico<br />

Cuoghi al 25’ s.t.; ammoniti<br />

Ranellucci, Rosso, Germano<br />

e Tripoli. Angoli 1-2.<br />

GIUDIZIO +++<br />

VIAREGGIO (Lu) Cinica e<br />

spietata la Pro Vercelli piega<br />

il Viareggio con un gol in apertura<br />

di Martini al 5’ (servito<br />

da Marconi), dopo che al 2’<br />

Valentini aveva salvato di piede<br />

su Zaza. La squadra di casa<br />

in dieci dal 32’ per le due<br />

ammonizioni (fiscali) in 8’ del<br />

capitano Fiale. Nella ripresa,<br />

forcing disperato dei toscani<br />

pericolosi con Tarantino (17’)<br />

e Cristiani (22’: grande risposta<br />

di Valentini). Nel finale la<br />

replica della Pro Vercelli con<br />

Tripoli e Tonani, ma Gazzoli<br />

non si fa sorprendere.<br />

Giovanni Lorenzini<br />

Nel girone A sta cercando di<br />

inserirsi il Benevento, ma la<br />

giornata registra quattro<br />

successi per le quattro oggi<br />

in zona-spareggi<br />

promozione: giochi fatti?<br />

non ne saremmo così sicuri.<br />

Nel girone B invece il solo<br />

Siracusa strappa i tre punti:<br />

tra pareggi e sconfitte le<br />

altre fanno tutte flop e chi<br />

sorride è quindi il Barletta,<br />

che è arrivato zitto zitto a -2<br />

dai playoff. Attenzione...<br />

tre il Foggia si ritira, passando<br />

al 4-4-1 e spesso adeguandosi<br />

con una linea a 5 in difesa per<br />

limitare i danni. Ed è con la prudenza<br />

che la squadra di Stringara<br />

trova il vantaggio, su rigore<br />

(provocato da Sosa su Defrel)<br />

segnato da Gigliotti al 25’.<br />

Taranto all’assalto L’atteggiamento<br />

conservativo del Foggia,<br />

persino logico, lascia il possesso<br />

al Taranto. Che sbatte<br />

contro un muro, ma cerca continuamente<br />

di forzare, creando<br />

occasioni nel traffico (rovesciata<br />

di Mendicino). Non riesce a<br />

creare superiorità numerica la<br />

squadra di Dionigi anche perché<br />

gli attaccanti e gli esterni<br />

sono seguiti quasi a uomo. Ma<br />

l’assalto porta al pareggio: calcio<br />

d’angolo di Alessandro<br />

(37’) spinto in rete da un colpo<br />

di testa di Coly. Tutto evolve a<br />

favore del Taranto nella ripresa:<br />

11 minuti e il Foggia rimane<br />

in nove (seconda ammonizione<br />

a Perpetuini) e la partita<br />

si ricolloca in una metà campo<br />

sola. Non possono osare i dauni,<br />

quindi il possesso è quasi<br />

esclusivamente dei rossoblù,<br />

che temporeggiano sulla trequarti<br />

cercando un varco nel<br />

bunker. Tentativi non sempre<br />

convincenti, ma sufficienti<br />

(mentre Dionigi torna al tridente):<br />

Giorgino trova spazio, tempo<br />

e coordinazione per un bel<br />

destro dal limite al 27’ che supera<br />

Botticella e sblocca una partita<br />

che al Taranto (in dieci per<br />

l’espulsione di Sciaudone al<br />

44’) cominciava a sembrare<br />

stregata e nella quale il Foggia<br />

non poteva fare di più.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

LUMEZZANE 0<br />

SORRENTO 1<br />

Corsettida favola:<br />

un tocco, un gol<br />

Così il Sorrento<br />

incastra il Lume<br />

MARCATORE Corsetti al 44’<br />

s.t.<br />

LUMEZZANE (4-3-1-2) Brignoli<br />

6; Diana 6, Luciani 7,<br />

Giosa 6, Pini 5,5; Dadson 6,<br />

Sevieri 6 (dal 35’ s.t. Faroni<br />

s.v.), Finazzi 6,5; Baraye 5,5<br />

(dal 35’ s.t. Antonelli s.v.); Gasparetto<br />

5 (dal 20’ s.t. Inglese<br />

6), Ferrari 5. (Pascarella,<br />

Djengoue, Guagnetti, Baldé).<br />

All. Nicola 5,5.<br />

SORRENTO (4-4-2) Rossi<br />

6; Vanin 6, Romeo 6,5, Terra<br />

6,5, Bondi 6,5; Carlini 6,5<br />

(dal 42’ s.t. Corsetti 7), Camillucci<br />

6, Zanetti 6, Croce 6,5<br />

(dal 45’ s.t. Niang s.v.); Ginestra<br />

6,5 (dal 36’ s.t. Beati<br />

s.v.), Scappini 6. (Chiodini,<br />

Maritato, Catapano, Breglia).<br />

All. Ruotolo 6,5.<br />

ARBITRO Borriello di Mantova<br />

6,5.<br />

NOTE spettatori 400 circa,<br />

paganti, abbonati e incasso<br />

nc. Espulso Giosa al 48’ s.t.;<br />

ammoniti Zanetti, Ginestra,<br />

Gasparetto e Diana. Angoli<br />

3-1.<br />

GIUDIZIO +++<br />

LUMEZZANE (Bs) Il guizzo<br />

giusto arriva nel finale, così<br />

il Sorrento si prende 3 punti<br />

fondamentali per i playoff,<br />

estromettendo definitivamente<br />

dai giochi il Lumezzane.<br />

Corsetti, entrato da 2’,<br />

tocca il suo primo ed unico<br />

pallone della partita e, sfruttando<br />

un’indecisione della difesa<br />

del Lumezzane, piazza<br />

la palla in diagonale alle spalle<br />

di Brignoli. Il Lumezzane<br />

spinge a vuoto, mentre il Sorrento<br />

è più concreto: gli viene<br />

anche annullato un gol di<br />

Carlini 2’ della ripresa per un<br />

dubbio fallo di Ginestra.<br />

Sergio Cassamali<br />

Detto questo, ci prepariamo<br />

a una serata di gala (o<br />

quasi...) in stile Champions<br />

con una serie di sfide<br />

stuzzicanti. Su tutte ci sono<br />

Sorrento-Ternana da una<br />

parte e Barletta-Siracusa<br />

dall’altra: la B e i playoff<br />

passano anche da qui.<br />

Ma è tutta la categoria che<br />

cerca credibilità da una<br />

serata del genere. Per la<br />

Prima divisione i turni<br />

infrasettimanali sono una<br />

TERNANA<br />

MONZA<br />

GIUDIZIO +++<br />

MARCATORI Sinigaglia (T) al 27’ p.t.; Boscaro<br />

(M) al 37’ s.t.<br />

TERNANA (3-4-3) Ambrosi 5,5; Fazio<br />

5,5, Ferraro 5,5, De Giosa 5,5; Bernardi<br />

6, Carcuro s.v. (dal 10’ p.t. Cejas 6,5), Miglietta<br />

7, Gotti 6; Nolè 7 (dal 35’ p.t. Danti<br />

5), Docente 6, Sinigaglia 7 (dal 23’ s.t. Litteri<br />

5,5). (Virgili, Camillini, Arrigoni, Giacomelli).<br />

All. Toscano 6.<br />

MONZA (5-3-2) Castelli 6,5; Zenoni 6,<br />

Boscaro 7, Zullo 6, Valagussa 5,5, Campinoti<br />

5 (dal 28’ s.t. Anghileri s.v.); Biso 5<br />

(dal 32’ Lewandowski s.v.), Romano 6,5,<br />

Iacopino 6; Tiboni 5 (dal 41’ s.t. Rosseti<br />

s.v.), Pandiani 5,5. (Marcandalli, Prato,<br />

Talato, Nappello). All. Motta 6.<br />

ARBITRO Rocca di Vibo Valentia 6.<br />

NOTE paganti 4.500 circa, abbonati<br />

1.537, incasso di 39.968 euro. Ammonito<br />

De Giosa. Angoli 8-7.<br />

MASSIMO LAURETI<br />

TERNI<br />

Un punto in due partite<br />

casalinghe consecutive. La Ternana<br />

insuperabile di un mese<br />

fa ha lasciato il posto ad una<br />

squadra che fatica a concretizzare<br />

le tante occasioni da rete<br />

create e si espone ai colpi avversari<br />

con amnesie impensabili.<br />

Contro il Monza la capolista<br />

aveva l’obbligo di vincere anche<br />

per riscattare la sconfitta interna<br />

con la Spal. Ha attaccato<br />

con forza cercando ogni pertugio<br />

e creando occasioni che Castelli<br />

ha neutralizzato com’è<br />

SPAL 0<br />

REGGIANA 1<br />

Il derby di Gurma:<br />

la Reggiana ride<br />

La Spal precipita<br />

verso i playout<br />

MARCATORE Gurma al 10’<br />

s.t.<br />

SPAL (4-1-4-1) Capecchi 7;<br />

Ghiringhelli 5,5 (dal 20’ s.t. Taraschi<br />

6), Zamboni 6,5, Pambianchi<br />

5, Canzian 5,5; Migliorini<br />

5,5 (dal 39’ s.t. Piras<br />

s.v.); Cosner 6, Agnelli 6,5,<br />

Bedin 6,5 (dal 14’ s.t. Fortunato<br />

5,5), Laurenti 5,5; Arma 6.<br />

(Costantino, A. Vecchi, Beduschi,<br />

G. Rossi). All. S. Vecchi<br />

5,5.<br />

REGGIANA (4-4-1-1) Silvestri<br />

7; Cabeccia 6, Zini 6, Aya<br />

6,5, Magliocchetti 5,5; Iraci 6<br />

(dal 42’ s.t. Arati s.v.), Ardizzone<br />

5,5, Viapiana 6,5, Matteini<br />

7 (dal 48’ s.t. Panizzi s.v.);<br />

Alessi 5,5; Gurma 7. (Bellucci,<br />

Mei, Calzi, Spezzani, Berni).<br />

All. Zauli 6,5.<br />

ARBITRO De Faveri di San<br />

Donà di Piave 7.<br />

NOTE paganti 1.388, abbonati<br />

1.229, incasso di 13.672. euro.<br />

Ammoniti Zamboni e<br />

Agnelli. Angoli 7-6.<br />

GIUDIZIO ++<br />

FERRARA La Reggiana ipoteca<br />

la salvezza, superando<br />

una Spal che ormai deve rassegnarsi<br />

ai playout, considerando<br />

che, a breve, sarà nuovamente<br />

penalizzata per le<br />

note inadempienze societarie.<br />

A decidere il derby emiliano<br />

una rete, al 10’ della ripresa,<br />

di Gurma, che sostituisce<br />

Paolo Rossi squalificato e<br />

che sfrutta l’assist di Matteini.<br />

Nel primo tempo, dopo<br />

mezzora priva di emozioni, è<br />

la Spal a rendersi pericolosa<br />

più volte con Laurenti. Dopo<br />

il gol la Reggiana contiene<br />

senza affanni una spuntata<br />

Spal ed anzi sfiora più volte il<br />

raddoppio in contropiede.<br />

Alessandro Sovrani<br />

1<br />

1<br />

PAVIA 1<br />

PISA 1<br />

Pavia: 8 risultati<br />

utili consecutivi<br />

Tulli spinge il Pisa<br />

verso il pareggio<br />

MARCATORI Cesca (Pa) al<br />

5’, Tulli (Pi) all’8’ s.t.<br />

PAVIA (4-4-2) Facchin 6;<br />

Capogrosso 6,5, Fissore 6,<br />

Fasano 6,5, Pezzi 6; Statella<br />

5,5 (dal 28’ s.t. Rodriguez<br />

s.v.; dal 33’ s.t. Cinelli s.v.),<br />

Carotti 6,5, Meza Colli 6,<br />

Verruschi 5,5 (dal 18’ s.t. Meregalli<br />

5,5); Falco 6,5, Cesca<br />

7. (Cacchioli, Gheller, Galassi,<br />

Marchi). All. Roselli 6.<br />

PISA (3-5-2) Sepe 6; Sodano<br />

6, Colombini 5,5, Bizzotto<br />

s.v. (dal 18’ p.t. Buscaroli<br />

6); Benvenga 6, Genevier<br />

6,5, Obodo 6, Favasuli 5,5,<br />

Benedetti 6; Perna 5,5 (dal<br />

25’ s.t. Perez 6), Tulli 7 (dal<br />

42’ s.t. Strizzolo s.v.). (Pugliesi,<br />

Ton, Ilari, Tremolada).<br />

All. Pane 6.<br />

ARBITRO Casalucci di Lecce<br />

5,5.<br />

NOTE paganti 455, abbonati<br />

328, incasso di 6.015 euro.<br />

Ammoniti Benvenga e<br />

Strizzolo. Angoli 3-3.<br />

GIUDIZIO ++<br />

PAVIA Prosegue la striscia<br />

positiva del Pavia: ottavo risultato<br />

utile consecutivo.<br />

Per il Pisa è comunque un<br />

punto prezioso. Primo tempo<br />

sonnolento, più vivace la<br />

ripresa. La squadra di Roselli<br />

passa al 5’ con Cesca che<br />

trova un varco in area, supera<br />

Colombini e batte il portiere<br />

avversario. Il Pisa però<br />

pareggia tre minuti dopo<br />

con Tulli, che si rende protagonista<br />

di uno slalom fra i difensori<br />

pavesi e non lascia<br />

scampo a Facchin. Qualche<br />

istante più tardi Fissore nel<br />

tentativo di anticipare Tulli<br />

rischia l’autorete ma la palla<br />

si infrange sulla traversa.<br />

Michele Lanati<br />

LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

rarità, di notte poi sono un<br />

vero evento. Saranno messi<br />

alla prova anche stadi poco<br />

avvezzi alle serali di<br />

campionato a questi livelli, e<br />

se il clima sarà clemente<br />

potrebbe essere l’occasione<br />

per offrire cornici di<br />

pubblico importanti.<br />

Insomma, ci aspettiamo il<br />

volto bello della categoria.<br />

Quello brutto, è ancora<br />

chiuso nei tribunali.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

Malessere Ternana<br />

Solo pari col Monza<br />

successo all’8’ su Sinigaglia e<br />

sbloccato il risultato con lo stesso<br />

attaccante al 27’. Iniziativa<br />

di Nolè sulla destra e tocco arretrato<br />

per Sinigaglia che da centro<br />

area ha piazzato la volé vincente.<br />

Ternana ad attaccare e<br />

Monza a difendere anche con<br />

un centrale in più (Valagusa).<br />

Ma la squadra di casa dopo<br />

aver perso Carcuro al 10’ ha dovuto<br />

fare a meno di Nolè al 35’<br />

(distorsione alla caviglia). Questo<br />

secondo forfeit ha influito<br />

pesantemente sul rendimento<br />

della squadra e dato slancio al<br />

Monza che ha cominciato a<br />

mettere la testa fuori dal guscio.<br />

Tanto che al 37’ Boscaro<br />

ha mancato di poco la mira di<br />

testa su un bel cross di Romano<br />

e al 44' c’è voluto un grande intervento<br />

di Ambrosi per impattare<br />

l’inzuccata di Iacopino.<br />

Blitz Monza Nel frattempo la<br />

Ternana aveva creato e sciupato<br />

altre opportunità ma quei<br />

campanelli d’allarme dovevano<br />

essere presi in considerazione.<br />

Perché proprio su una situazione<br />

identica, con una punizione<br />

invertita dal direttore di<br />

gara, Lewandoski ha messo in<br />

area e con la difesa rossoverde<br />

impietrita Boscaro ha fatto centro,<br />

per un pareggio finale che<br />

punisce oltre misura la capolista<br />

ma premia la pazienza del<br />

Monza: 9 punti nelle ultime 5<br />

partite.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

TRITIUM<br />

0<br />

FOLIGNO 1<br />

Coresi decisivo:<br />

il Foligno è vivo<br />

e torna a sperare<br />

Tritium stanca<br />

MARCATORE Coresi al 28’<br />

s.t.<br />

TRITIUM (4-4-2) Pansera<br />

6,5; Teso 5,5, Suagher 6,<br />

Dionisi 5,5, Possenti 6; E.<br />

Bortolotto 5,5, Malgrati 6<br />

(dal 7’ s.t. Di Ceglie 5,5), Daldosso<br />

5,5, R. Bortolotto 5;<br />

Sinato 5,5 (dal 15’ s.t. Magnaghi<br />

5,5), Spampatti 6 (dal 33’<br />

s.t. Casiraghi s.v.). (Nodari,<br />

Cremaschi, Chimenti, Monacizzo).<br />

All. Boldini 5,5.<br />

FOLIGNO (4-4-2) Kovacsik<br />

6,5; Stoppini 6, Galuppo 6,5,<br />

Barbagli 6,5, Petti 6; Coresi<br />

7, Padoin 6,5 (dal 36’ s.t.<br />

Evangelisti s.v.), Menchinella<br />

6,5, Rizzo 6 (dal 31’ s.t. Carroccio<br />

6); Guidone 6,5, Caturano<br />

6,5 (dal 37’ s.t. Ferrari<br />

s.v.). (Mazzoni, Tuia, Papa,<br />

Cardarelli). All. Pagliari 6,5.<br />

ARBITRO Ceccarelli di Rimini<br />

6.<br />

NOTE spettatori 350 circa,<br />

paganti, incasso e abbonati<br />

nc. Amm. Barbagli, Padoin,<br />

Galuppo e Rizzo. Angoli 7-6.<br />

GIUDIZIO ++<br />

MONZA Una Tritium stanca<br />

rilancia il Foligno. Per Pagliari:<br />

«Con la vittoria abbiamo<br />

riaperto il coperchio della bara,<br />

siamo ritornati in corsa».<br />

Per Boldini invece i suoi hanno<br />

sentito il peso della semifinale<br />

di Coppa. All’inizio è solo<br />

Foligno: all’11’ Caturano solo<br />

davanti a Pansera calcia a<br />

lato. La Tritium reagisce al<br />

38’: scambio veloce E. Bortolotto-Spampatti<br />

e tiro sopra<br />

la traversa. Nella ripresa al<br />

28’ il gol partita: Coresi,<br />

smarcato da Padoin, dalla distanza<br />

trova l’angolo giusto.<br />

Pierfranco Redaelli<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />

girone A<br />

CLASSIFICA<br />

SQUADRE PT PARTITE RETI<br />

G V N P F S<br />

TERNANA 58 29 16 10 3 37 18<br />

TARANTO (-3) 53 28 15 11 2 31 11<br />

CARPI 53 29 15 8 6 42 23<br />

PRO VERCELLI 51 29 14 9 6 37 16<br />

SORRENTO (-2) 49 29 14 9 6 37 23<br />

BENEVENTO (-2) 46 29 14 6 9 39 31<br />

AVELLINO 39 29 11 6 12 35 37<br />

LUMEZZANE 39 29 11 6 12 24 29<br />

PISA 38 29 9 11 9 29 28<br />

FOGGIA (-2) 36 29 10 8 11 30 31<br />

TRITIUM 35 29 9 8 12 23 31<br />

REGGIANA (-2) 34 29 10 6 13 31 37<br />

COMO (-2) 31 28 9 6 13 34 41<br />

SPAL (-4) 28 29 8 8 13 25 32<br />

MONZA 27 29 5 12 12 24 37<br />

PAVIA 25 29 5 10 14 30 43<br />

VIAREGGIO 25 29 7 4 18 23 44<br />

FOLIGNO (-4) 20 29 6 6 17 21 40<br />

U PROMOSSA U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSA<br />

RISULTATI<br />

AVELLINO-BENEVENTO 1-1<br />

CARPI-COMO 1-0<br />

LUMEZZANE-SORRENTO 0-1<br />

PAVIA-PISA 1-1<br />

SPAL-REGGIANA 0-1<br />

TARANTO-FOGGIA 2-1<br />

TERNANA-MONZA 1-1<br />

TRITIUM-FOLIGNO 0-1<br />

VIAREGGIO-PRO VERCELLI 0-1<br />

PROSSIMO TURNO<br />

MERCOLEDI' 4 APRILE ORE 20.30<br />

BENEVENTO-PAVIA (2-1)<br />

COMO-AVELLINO (3-3)<br />

FOGGIA-SPAL (ore 15) (2-1)<br />

FOLIGNO-VIAREGGIO (0-1)<br />

MONZA-CARPI (0-2)<br />

PISA-TARANTO (0-0)<br />

PRO VERCELLI-LUMEZZANE (1-0)<br />

REGGIANA-TRITIUM (1-0)<br />

SORRENTO-TERNANA (ore 14.30) (0-0)<br />

MARCATORI<br />

17 RETI Ginestra (3, Sorrento).<br />

15 RETI Arma (3, Spal).<br />

12 RETI Perna (3, Pisa).<br />

9 RETI Cia (Benevento); Alessi (1,<br />

Reggiana).<br />

girone B<br />

CLASSIFICA<br />

SQUADRE PT PARTITE RETI<br />

G V N P F S<br />

TRAPANI 55 29 16 7 6 49 28<br />

SIRACUSA (-5) 49 29 15 9 5 39 27<br />

SPEZIA 47 29 12 11 6 37 27<br />

LANCIANO (-1) 46 29 13 8 8 33 29<br />

CREMONESE (-6) 42 29 14 6 9 39 24<br />

PERGOCREMA (-2) 41 29 12 7 10 30 34<br />

CARRARESE 40 29 10 10 9 37 32<br />

ALTO ADIGE 40 29 10 10 9 33 29<br />

BARLETTA (-1) 40 29 10 11 8 34 31<br />

PORTOGRUARO 38 29 9 11 9 31 32<br />

FROSINONE 36 29 10 6 13 30 35<br />

TRIESTINA 34 29 9 7 13 38 41<br />

PRATO 31 29 7 10 12 27 34<br />

FERALPI SALO' 30 29 7 9 13 20 32<br />

ANDRIA 30 29 7 9 13 31 38<br />

PIACENZA (-6) 30 29 9 9 11 33 43<br />

LATINA 30 29 7 9 13 32 38<br />

BASSANO 24 29 5 9 15 20 39<br />

U PROMOSSA U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSA<br />

RISULTATI<br />

ANDRIA-ALTO ADIGE 3-1<br />

FERALPI SALO'-CREMONESE 1-0<br />

FROSINONE-PIACENZA 2-0<br />

LANCIANO-TRAPANI 0-0<br />

PERGOCREMA-BARLETTA 0-2<br />

PORTOGRUARO-LATINA 1-1<br />

PRATO-SPEZIA 2-2<br />

SIRACUSA-CARRARESE 3-1<br />

TRIESTINA-BASSANO 2-2<br />

PROSSIMO TURNO<br />

MERCOLEDI' 4 APRILE ORE 20.30<br />

ALTO ADIGE-LATINA (1-2)<br />

BARLETTA-SIRACUSA (ore 20.45) (0-2)<br />

CARRARESE-LANCIANO (ore 15) (1-1)<br />

CREMONESE-TRIESTINA (0-1)<br />

FROSINONE-PERGOCREMA (0-3)<br />

PIACENZA-ANDRIA (0-1)<br />

PRATO-FERALPI SALO' (ore 15) (1-0)<br />

SPEZIA-BASSANO (0-0)<br />

TRAPANI-PORTOGRUARO (2-2)<br />

MARCATORI<br />

33<br />

14 RETI Godeas (Triestina).<br />

13 RETI Le Noci (4, Cremonese);<br />

Pavoletti (Lanciano).<br />

12 RETI Fischnaller (5, Alto Adige);<br />

Mazzeo (1, Barletta); Evacuo (7, Spezia).<br />

11 RETI Madonia (Trapani).<br />

10 RETI Pià (4, Pergocrema); Corazza<br />

(Portogruaro).


34<br />

PRIMA DIVISIONE GIRONE B 29a italia: 514954585150<br />

GIORNATA<br />

Ignoffo, Testardi e Bongiovanni in gol<br />

Festa in casa dopo due mesi: vetta a -6<br />

SIRACUSA<br />

CARRARESE<br />

GIUDIZIO ++++<br />

MARCATORI Ignoffo (S) al 40' p.t.; Cori<br />

(C) al 15', Testardi (S) al 25', Bongiovanni<br />

(S) al 35' s.t.<br />

SIRACUSA (4-1-4-1) P. Baiocco 6,5; Giordano<br />

6,5, Moi 7, Ignoffo 6,5, Capocchiano<br />

7; Spinelli 7,5; Pepe 6 (dal 38' s.t. Pippa<br />

s.v.), Mancosu 7, D. Baiocco 7,5, Longoni<br />

6 (dal 18' s.t. Bongiovanni 6,5); Testardi<br />

6,5 (dal 29' s.t. Zizzari 6). (Fornoni, Strigari,<br />

Calabrese, Coda). All. Sottil 7.<br />

CARRARESE (4-4-2) Nocchi 6,5; Piccini<br />

6, Benassi 6,5, Pasini 6,5, Vannucci 6,5;<br />

Orlandi 5, Conti 5,5 (dal 16' s.t. Belcastro<br />

6), Taddei 6, Russotto 7; Cori 6,5 (dal 20'<br />

s.t. Corrent 6), Merini 6,5 (dal 38' s.t. Rosaia<br />

s.v.). (Teodorani, Miceli, Anzalone, Gaeta).<br />

All. Sottili 6.<br />

ARBITRO Barbeno di Brescia 6.<br />

NOTE paganti 910, abbonati 1.140, incasso<br />

12.799 euro. Espulso Orlandi al 35’ p.t.;<br />

amm. Testardi, Taddei e Conti. Angoli 8-0.<br />

MARCATORI Silva Reis (P) al 3’,<br />

Bianchi (S) al 35’ p.t.; Marotta (S)<br />

al 13’, Ghinassi (P) al 16’ s.t.<br />

PRATO (3-5-2) Layeni 6,5;<br />

Dametto 6, Ghinassi 6,5, Lamma<br />

6; Sacenti 6,5, Cavagna 6, Gazo<br />

5,5 (dal 37' s.t. Varutti s.v.),<br />

Fogaroli 6,5, De Agostini 5,5; Silva<br />

Reis 7 (dal 28' p.t. Morante 5,5),<br />

Vieri 5,5 (dal 29' s.t. Benedetti<br />

s.v.). (Morandi, Visibelli, Scrugli,<br />

Gianotti). All. Esposito 6.<br />

SPEZIA (4-4-2) Russo 5;<br />

Madonna 5,5, Lucioni 6, Gentili 6<br />

(dal 27' p.t. Bianchi 6), Mora 6;<br />

Casoli 5,5, Lollo 6, Bianco 6 (dal<br />

29' s.t. Ferrini s.v.), Vannucchi 5,5<br />

(dal 44' s.t. Guerra s.v.); Marotta<br />

6,5, Iunco 5,5. (Conti, Murolo,<br />

Ricci, Evacuo). All. Serena 6.<br />

ARBITRO Fabbri di Ravenna 6.<br />

NOTE paganti 1.431, abbonati 186,<br />

incasso di 10.365 euro. Espulso il<br />

tecnico Esposito al 37' s.t.; amm.<br />

Silva Reis, Gazo, Gentili, Marotta,<br />

Layeni e Lamma. Angoli 4-7.<br />

GIUDIZIO ++++<br />

PRATO Spettacolo ed emozioni in<br />

un match tirato. Il Prato passa<br />

dopo 3’: Silva Reis finalizza un<br />

lancio di Sacenti. Poi il bomber si<br />

fa male e lo Spezia (ieri morto<br />

Domenico Mastropasqua, 81 anni,<br />

presidente dal 1986 al 1994)<br />

cresce, segnando con Bianchi che<br />

sfiora la punizione di Vannucchi.<br />

Nella ripresa Spezia avanti con<br />

Marotta che approfitta dell'unico<br />

duello vinto con Dametto. Il Prato<br />

ha cuore e un po’ di fortuna<br />

quando Ghinassi trova il varco<br />

giusto dopo i tentativi ribattuti di<br />

Morante e Lamma.<br />

Piero Ceccatelli<br />

serie D<br />

Venezia, finisce 1-1<br />

Real Rimini ciao<br />

RISULTATI<br />

CASTEL RIGONE-VITERBESE 1-1<br />

FLAMINIA-SPOLETO 2-0<br />

ORVIETANA-DERUTA 2-2<br />

PIERANTONIO-TRESTINA 2-2<br />

PONTEDERA-GR. CIT. DI CASTELLO 5-1<br />

SANSEPOLCRO-SANSOVINO 5-0<br />

SPORTING TERNI-AREZZO 0-1<br />

TODI-PIANESE 1-0<br />

ZAGAROLO-PONTEVECCHIO 0-1<br />

3 MASSIMO LEOTTA<br />

1 SIRACUSA<br />

CLASSIFICA<br />

Pontedera p. 66; Arezzo 56;<br />

Pianese 47; Castel Rigone<br />

44; Sporting Terni 43; Pierantonio<br />

40; Spoleto, Sansepolcro,<br />

Deruta e Viterbese<br />

39; Orvietana, Todi e Trestina<br />

36; Flaminia e Pontevecchio<br />

34; Sansovino (-4) e Zagarolo<br />

25; Group Città di Castello<br />

23<br />

Dopo due mesi di digiuno<br />

casalingo il Siracusa torna alla<br />

vittoria al De Simone e lo fa al<br />

termine di una prestazione perfetta.<br />

Perché anche il «consueto»<br />

svarione difensivo, che ha<br />

portato al pareggio momentaneo<br />

della Carrarese, è servito<br />

per dimostrare che ieri il Siracusa<br />

era proprio da battaglia. Un<br />

risultato che conferma, invece,<br />

le perplessità sul periodo della<br />

Carrarese che era reduce da<br />

due, inattesi, pareggi casalinghi.<br />

Di certo Orlandi non ha dato<br />

una mano ai suoi costringendoli<br />

a giocare in inferiorità nu-<br />

MARCATORE Bracaletti al 2’ s.t.<br />

FERALPI SALÒ (4-3-3) Zomer 6<br />

(dal 25' p.t. Branduani 7,5);<br />

Bianchetti 6, Leonarduzzi 7, Allievi<br />

6,5, Savoia 7; Drascek 6, Muwana<br />

6, Castagnetti 6; Bracaletti 7,5 (dal<br />

23' s.t. Defendi 6), Montella 6 (dal<br />

27' s.t. Cortellini 6), Tarana 6,5.<br />

(Bonaccorsi, Fusari, Sella,<br />

Sedivec). All. Remondina 6,5.<br />

CREMONESE (4-3-3) Bianchi 6;<br />

Polenghi 5, Minelli 6, Cesar 6,<br />

Favalli 5; Fietta 5,5 (dal 17' s.t.<br />

Filippini 5,5), Degeri 5,5, Dettori 6;<br />

Le Noci 5 (dal 12' s.t. Nizzetto 6,5),<br />

Coralli 5 (dal 25' s.t. Musetti s.v.),<br />

Possanzini 6. (Malatesta, Rigione,<br />

Semenzato, Pestrin). All. Brevi 5.<br />

ARBITRO Bindoni di Venezia 6.<br />

NOTE spettatori 1.100 circa,<br />

paganti, abbonati e incasso nc.<br />

Espulsi Favalli al 26’ s.t. e Polenghi<br />

al 38’ s.t.; ammoniti Bracaletti e<br />

Possanzini. Angoli 1-11.<br />

GIUDIZIO +++<br />

SALÒ (Bs) Con un guizzo di<br />

Bracaletti la Feralpi irrompe sul<br />

treno salvezza e spegne la<br />

rincorsa della Cremonese, che<br />

chiude la partita in 9. Un colpo di<br />

coda per un Salò in emergenza<br />

che al 25’ perde anche Zomer per<br />

infortunio. Il neoentrato Branduani<br />

è subito decisivo togliendo<br />

dall’incrocio un tiro di Possanzini e<br />

poi nella ripresa si supera<br />

conservando la vittoria. La partita<br />

si decide in avvio di ripresa:<br />

Bracaletti ruba palla a metà<br />

campo, triangola con Montella e<br />

fulmina Bianchi. Emozionante il<br />

finale: al 45’ palo di Tarana, al 46’<br />

traversa di Dettori.<br />

Giulio Tosini<br />

RISULTATI<br />

CANTU' SAN PAOLO-PRO IMPERIA 1-4<br />

CHIAVARI-ACQUI 2-1<br />

DERTHONA-CHIERI 0-2<br />

LASCARIS-VERBANO 0-3<br />

LAVAGNESE-ALBESE 2-1<br />

NAVIGLIO TREZZANO-BORGOSESIA 0-0<br />

NOVESE-VILLALVERNIA 2-1<br />

SANTHIA'-F. CARATESE 2-2<br />

VALLE D'AOSTA-ASTI 3-3<br />

riposa BOGLIASCO<br />

RISULTATI<br />

ATLETICO TRIVENTO-ATESSA VDS 3-1<br />

JESINA-SANTEGIDIESE 5-0<br />

LUCO CANISTRO-ANCONA 0-3<br />

MIGLIANICO-RENATO CURI 0-0<br />

OLYMPIA AGNONESE-ISERNIA 3-2<br />

REAL RIMINI-SAMBENEDETTESE 0-1<br />

RECANATESE-TERAMO 0-0<br />

SAN NICOLO'-CIVITANOVESE stasera<br />

VIS PESARO-RICCIONE 1-0<br />

CLASSIFICA<br />

merica per quasi un’ora per un<br />

intervento da rosso diretto sul<br />

difensore avversario Moi<br />

(espulsione contestata dal tecnico<br />

toscano Sottili a fine gara).<br />

Cuore di capitano Sottil aveva<br />

chiesto ai suoi una partita gagliarda<br />

e proprio per questo già<br />

da subito Davide Baiocco ha<br />

preso per mano la squadra. Il capitano<br />

del Siracusa è stato il trascinatore<br />

dei siciliani giocando<br />

a tutto campo. Ma tutto il Siracusa<br />

si è mostrato in forma e le<br />

accelerazioni sono arrivate presto<br />

con Mancosu ma soprattutto<br />

con Testardi fermato dal palo<br />

a Nocchi battuto. Eppure la<br />

prima, autentica, occasione da<br />

MARCATORI Mazzeo al 7',<br />

Schetter al 46' p.t.<br />

PERGOCREMA (4-1-4-1) Cicioni<br />

5; Lolaico 6, Romito 6, Cuomo 6<br />

(dal 1' s.t. Celjak 5,5), Tamburini<br />

5,5; Fabbro 6; Guidetti 5,5 (dal 27'<br />

p.t. Prisco 6), Coletti 6, Menicozzo<br />

5, Joelson 5,5 (dal 1' s.t. Tortolano<br />

5); Pià 5. (Doudou, Corsi,<br />

Cazzamalli, Volpato). All. Brini 5,5.<br />

BARLETTA (4-2-3-1) Pane 6;<br />

Masiero 5, Migliaccio 6, Mengoni<br />

6, Mazzarani 6; Di Cecco 6,5, De<br />

Liguori 6 (dal 29' s.t. Zappacosta<br />

s.v.); Guerri 6, Romondini 6,5,<br />

Schetter 7 (dal 16' s.t. Pisani 6);<br />

Mazzeo 7 (dal 34' s.t. Cerone s.v.).<br />

(Marino, Hanine, Franchini,<br />

Infantino). All. Di Costanzo 6,5.<br />

ARBITRO Ripa di Nocera Inferiore<br />

5.<br />

NOTE spettatori 700 circa,<br />

paganti, abbonati e incasso nc.<br />

Espulsi Cicioni al 26' p.t., Pià e<br />

Masiero al 14’ s.t. e Menicozzo al<br />

28' s.t.; ammoniti Guidetti, De<br />

Liguori, Fabbro, Lolaico, Joelson,<br />

Tamburini e Coletti. Angoli 3-2.<br />

GIUDIZIO ++<br />

CREMA (Cr) Il Barletta torna a<br />

vincere in trasferta dopo oltre 5<br />

mesi. Quattro espulsi, 7 ammoniti<br />

e un rigore sbagliato da Mazzeo<br />

sull’1-0 hanno caratterizzato un<br />

incontro mal diretto dalla terna<br />

arbitrale, che ha scatenato le ire<br />

del Pergo. Prima rete di Mazzeo<br />

che ha sfruttato un rinvio<br />

sbagliato di Cicioni. Il raddoppio<br />

con un’azione personale di<br />

Schetter. Il presidente del Pergo,<br />

Briganti, ha annunciato di aver<br />

ceduto il 50% delle quote.<br />

Dario Dolci<br />

Chieri* p. 73; Valle d'Aosta<br />

70; Santhià (-3) 57; Novese<br />

53; Lavagnese 51; Derthona<br />

50; Chiavari 47; Villalvernia<br />

46; Pro Imperia e Borgosesia<br />

43; F. Caratese* e Naviglio<br />

Trezzano 42; Bogliasco 41;<br />

Verbano e Acqui* 39; Asti*<br />

32; Albese* (-3) 23; Cantù<br />

San Paolo 7; Lascaris 6.<br />

(* devono ancora riposare).<br />

CLASSIFICA<br />

Teramo p. 69; Ancona e Sambenedettese<br />

59; Civitanovese*<br />

58; Atletico Trivento 53; Isernia<br />

48; San Nicolò* e Olympia Agnonese<br />

39; Recanatese e Jesina<br />

38; Vis Pesaro 36; Riccione e<br />

Atessa VdS 35; Renato Curi 31;<br />

Santegidiese 29; Miglianico 22;<br />

Luco Canistro 19; Real Rimini 4.<br />

(* una gara in meno)<br />

MARCATORI Del Core (An) al 32’<br />

p.t.; Minesso (An) al 2’, Schenetti<br />

(AA) al 19’, Gambino (An) al 45’ s.t.<br />

ANDRIA (4-4-2) Rossi 6;<br />

Meccariello 6,5, Zaffagnini 6,5,<br />

Mucciante 6,5, Contessa 6;<br />

Minesso 7,5, Larosa 6,5, Arini<br />

6,5, Taormina 6 (dal 20’ s.t.<br />

D’Alessandro 6); Russo 6 (dal 32’<br />

s.t. Loiodice s.v.), Del Core 7 (dal<br />

29’ s.t. Gambino 6,5). (Sansonna,<br />

Cossentino, La Mantia, Comini).<br />

All. Cosco 7.<br />

ALTO ADIGE (4-3-3) Iacobucci<br />

5,5; Iacoponi 6,5, Cascone 6,<br />

Kiem 5,5, Legittimo 6; Furlan 6,<br />

Uliano 6 (dal 35’ s.t. Albanese<br />

s.v.), Campo 5,5 (dal 9’ s.t.<br />

Chiavarini 6); Schenetti 6,5,<br />

Giannetti 6, Fink 5 (dal 9’ s.t.<br />

Bacher 6). (Miskiewicz, Grea,<br />

Santonocito, Calliari). All. Stroppa<br />

6.<br />

ARBITRO Marini di Roma 5,5.<br />

NOTE paganti 287, abbonati<br />

1.992, incasso di 9.092 euro.<br />

Ammoniti D’Alessandro, Giannetti<br />

e Larosa. Angoli 5-5.<br />

GIUDIZIO ++++<br />

ANDRIA Bel successo dell’Andria<br />

che si rilancia nella corsa<br />

salvezza. Partita dai ritmi elevati,<br />

la sblocca Del Core con una<br />

zampata in mischia. Il raddoppio<br />

dei padroni di casa a inizio<br />

ripresa con una perla di Minesso<br />

che vede Iacobucci fuori dai pali<br />

e lo beffa con un pallonetto dal<br />

limite. L’Alto Adige accorcia le<br />

distanze con Schenetti di testa,<br />

ma poi si sbilancia e l’Andria in<br />

contropiede chiude i conti con<br />

Gambino.<br />

Giuseppe Ernesto<br />

RISULTATI<br />

CARONNESE-PONTISOLA 0-1<br />

CARPENEDOLO-AURORA SERIATE 2-1<br />

CASTELLANA-FIDENZA 1-2<br />

CASTIGLIONE-VOGHERA 2-1<br />

COLOGNESE-RUDIANESE 0-1<br />

DARFO-SEREGNO 1-1<br />

FIORENZUOLA-OLGINATESE 0-1<br />

GOZZANO-PRO PIACENZA 0-0<br />

MAPELLOBONATE-GALLARATESE 4-1<br />

PIZZIGHETTONE-ALZANOCENE 0-0<br />

RISULTATI<br />

ANZIOLAVINIO-BUDONI 0-2<br />

FIDENE-ASTREA 5-3<br />

MARINO-CYNTHIA 3-1<br />

PALESTRINA-CIVITAVECCHIA 0-2<br />

POMIGLIANO-PORTO TORRES 1-0<br />

SALERNO-ATLETICO BOVILLE 6-0<br />

SANT'ELIA-MONTEROTONDO 3-1<br />

SELARGIUS-ARZACHENA 1-3<br />

SORA-BACOLI 1-0<br />

gol è capitata sui piedi di Cori<br />

che ha calciato al volo dal centro<br />

dell’area con Paolo Baiocco<br />

autore di un grande intervento.<br />

Nel finale del primo tempo il<br />

gol del meritato vantaggio dei<br />

siciliani con Ignoffo che ha deviato<br />

un cross di Pepe. Nella ripresa<br />

il Siracusa ha continuato<br />

a collezionare occasioni da gol<br />

fino ad una ripartenza micidiale<br />

della Carrarese che sfruttando<br />

un errore a centrocampo di<br />

Longoni e un mancato rinvio di<br />

Ignoffo si è presentata con Cori<br />

davanti alla porta. Troppo facile<br />

per l’attaccante toscano infilare<br />

Baiocco e sugli spalti si sono<br />

vissuti vecchi fantasmi (Bassano<br />

e Piacenza).<br />

Reazione Questa volta però il Siracusa<br />

ha reagito e prima Testardi<br />

(che ha ribadito in gol un<br />

pallone respinto dalla traversa<br />

su colpo di testa di Mancosu) e<br />

poi Bongiovanni (che ha deviato<br />

un traversone di Pepe) hanno<br />

piazzato l’1-2 da k.o. Russotto,<br />

il migliore dei suoi, sfinito<br />

dalla corsa e dal gran caldo non<br />

è più riuscito ad impostare il<br />

gioco e la partita, stancamente,<br />

è arrivata alla fine. Il Trapani è<br />

più vicino, lo Spezia più lontano,<br />

nessuno lo dice ma il Siracusa<br />

non ha smesso di crederci.<br />

CLASSIFICA<br />

Castiglione p. 66; Pontisola<br />

59; Olginatese 58; Pizzighettone<br />

56; MapelloBonate 55;<br />

Caronnese 49; AlzanoCene<br />

48; Castellana 46; Voghera<br />

44; Pro Piacenza, Gozzano<br />

eDarfo 42; Rudianese 41;<br />

Aurora Seriate 40; Fidenza<br />

39; Carpenedolo 37; Colognese<br />

e Seregno 36; Fiorenzuola<br />

29; Gallaratese 22.<br />

CLASSIFICA<br />

Salerno p. 61; Marino54;<br />

Fidene 47; Porto Torres e<br />

Budoni 45; Pomigliano 43;<br />

Astrea e Arzachena 41;<br />

Palestrina 40; Civitavecchia<br />

e Sora 37; Monterotondo<br />

36; Selargius 35;<br />

Anziolavinio 33; Cynthia<br />

28; Sant'Elia 27; Bacoli<br />

24; Atletico Boville 21<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

LANCIANO<br />

TRAPANI<br />

MARCATORI autorete di Piccinni<br />

all’11’ p.t.; Bonvissuto al 41’ s.t.<br />

FROSINONE (4-3-3) Zappino 6;<br />

Ristovsky 6, Stefani 6, Federici 6,<br />

Vitale 6; Carrus 6,5, Bottone 6,5,<br />

Baccolo 6 (dal 21’ s.t. Frara 6);<br />

Aurelio 6, Santoruvo 6 (dal 33’ s.t.<br />

Bonvissuto 6,5), Cesaretti 6 (dal<br />

37’ s.t. Catacchini s.v.). (Nordi,<br />

Guidi, Manzoni, Ganci). All. Corini 6.<br />

PIACENZA (4-4-1-1) Ivanov 5,5;<br />

Marchi 5,5, Bertoncini 5,5, Bini<br />

5,5, Visconti 5,5; Volpe 6, Pani 6,<br />

Piccinni 5,5, Foglia 5,5 (dal 7’ s.t.<br />

Lisi 5); Bombagi 5 (dal 14’ s.t.<br />

Rodriguez 5); Giovio 5,5. (Stocchi,<br />

Campagna, Giorgi, Lussardi). All.<br />

Monaco 5,5.<br />

ARBITRO Abbattista di Molfetta 5.<br />

NOTE paganti 239, abbonati 1.422,<br />

incasso di 11.352 euro. Ammoniti<br />

Pani, Bertoncini, Vitale e<br />

Cesaretti. Angoli 3-3.<br />

GIUDIZIO ++<br />

FROSINONE Il Frosinone batte 2-0<br />

il Piacenza e vede più vicina la<br />

salvezza. Per i ciociari gara subito<br />

in discesa: passano solo 11 minuti<br />

quando Piccinni, nel tentativo di<br />

liberare sul cross teso di Aurelio,<br />

colpisce male di testa spedendo la<br />

palla nell’angolino basso a sinistra<br />

di Ivanov. Gara saldamente nelle<br />

mani dei padroni di casa che nella<br />

ripresa mettono al sicuro il<br />

risultato con Bonvissuto che<br />

supera supera Ivanov con un<br />

preciso rasoterra. Per salvare il<br />

Piacenza fallito, nasce oggi un<br />

Comitato apposito (su idea del<br />

quotidiano Libertà) per<br />

raccogliere fondi e coprire le<br />

spese degli ultimi due mesi.<br />

Maurizio Di Rienzo<br />

RISULTATI<br />

LEGNAGO-SAREGO 2-2<br />

MONTEBELLUNA-CONCORDIA 2-1<br />

MONTECCHIO-BELLUNO 0-1<br />

PORDENONE-GIORGIONE 0-2<br />

SACILESE-SANVITESE 3-0<br />

SAN GIORGIO-TAMAI 1-5<br />

SANDONA'JESOLO-MEZZOCORONA 0-0<br />

UNION QUINTO-ITALA SAN MARCO 2-1<br />

VENEZIA-PORTO TOLLE 1-1<br />

RISULTATI<br />

CASARANO-GAETA 0-1<br />

CASERTANA-ISCHIA 2-0<br />

CRISTOFARO-BRINDISI 0-1<br />

FORTIS TRANI-NARDO' 2-0<br />

FRANCAVILLA S.-INTERNAPOLI 0-0<br />

GROTTAGLIE-VIRIBUS UNITIS 2-1<br />

REAL NOCERA-MARTINA 0-0<br />

SARNESE- IRSINESE 1-0<br />

TURRIS-CAMPANIA 0-0<br />

Lanciano e Trapani<br />

E’ un pari senza squilli<br />

0<br />

0<br />

GIUDIZIO ++<br />

LANCIANO (4-3-3) Aridità 6; Aquilanti 6,<br />

Massoni 6, Amenta 6,5, Mammarella 6,5;<br />

Paghera 6, Capece 6,5, Volpe 6; Chiricò<br />

6 (dal 31’ s.t. Sarno 5,5), Pavoletti 6, Turchi<br />

6 (dal 37’ s.t. Donnarumma s.v.). (Amabile,<br />

Rosania, Vastola, Scrosta, Novinic).<br />

All. Gautieri 6,5.<br />

TRAPANI (4-4-2) Castelli 5,5; Priola 5,5,<br />

Pagliarulo 6, Filippi 6, Sabatino 6,5; Barraco<br />

6, Pirrone 6, Caccetta 6, Madonia 6<br />

(13’ s.t. Perrone 6); Abate 6, Gambino 5,5<br />

(8’ s.t. Tedesco 5,5). (Pozzato, Daì, Domicolo,<br />

Cianni, Mastrolilli). All. Boscaglia 6.<br />

ARBITRO Ros di Pordenone 6,5.<br />

NOTE paganti 3.147, abbonamenti non validi,<br />

incasso di 13.140 euro. Ammonito<br />

Priola. Angoli 7-4.<br />

DAL NOSTRO INVATO<br />

MASSIMILIANO ANCONA<br />

LANCIANO (Chieti)<br />

Avanti piano. Finisce senza<br />

gol tra il Lanciano e la capolista<br />

Trapani. Quest’ultimo, al<br />

terzo pareggio nelle ultime<br />

quattro gare, vede ridursi a sei<br />

le lunghezze sul Siracusa. Ma<br />

un calendario favorevole lo avvicina<br />

alla promozione. Il Lanciano<br />

(10 punti in 4 gare) può<br />

MARCATORI Allegretti (T) al 14’,<br />

Godeas (T) al 40’ p.t.; Correa (B)<br />

su rigore al 14’, Guariniello (B) al<br />

40’ s.t.<br />

TRIESTINA (4-4-2) Gadignani 6,5;<br />

D’Ambrosio 5,5, Gissi 6,5, Lima<br />

6,5, Galasso 6,5 (dal 21’ s.t.<br />

Tombesi 6); Rossetti 6 (dal 25’ s.t.<br />

Pinares 6), Allegretti 6,5,<br />

Princivalli 6, C. Rossi 6; De Vena<br />

6,5 (dal 38’ s.t. Evola s.v.), Godeas<br />

6,5. (Vigorito, Mannini, Motta,<br />

Zamparo). All. Galderisi 6,5.<br />

BASSANO (4-3-3) Grillo 6; Basso<br />

6,5, Scaglia 5,5, Porchia 5,<br />

Bonetto 6; Caciagli 6,5 (dal 24’ s.t.<br />

De Gasperi 6), Correa 6, Proietti 6;<br />

Ferretti 6,5, Gasparello 5,5 (dall’8’<br />

s.t. Galabinov 6), Longobardi 5<br />

(dal 30’ s.t. Guariniello 6,5). (Poli,<br />

Toninelli, Ghosheh, Giacobbe). All.<br />

Brucato 7.<br />

ARBITRO Fiore di Barletta 6,5.<br />

NOTE paganti 1.050, abbonati<br />

2.951, incasso di 14.920 euro.<br />

Ammoniti Bonetto, D’Ambrosio,<br />

Guariniello e Porchia. Angoli 6-5.<br />

GIUDIZIO +++<br />

TRIESTE Suicidio alabardato: in<br />

vantaggio di due reti nel primo<br />

tempo, la Triestina si fa<br />

raggiungere nella ripresa, dopo<br />

avere mancato almeno mezza<br />

dozzina di facili conclusioni.<br />

Vantaggio triestino con una<br />

punizione di Allegretti. Il raddoppio<br />

è di Godeas su traversone di<br />

Rossetti. Nella ripresa D’Ambrosio<br />

agevola la rimonta del fanalino<br />

Bassano: fallo su Proietti, rigore<br />

trasformato da Correa. Il Bassano<br />

cresce e pareggia con Guariniello<br />

con un gran tiro dal limite.<br />

Dante di Ragogna<br />

CLASSIFICA<br />

Venezia p. 60; Porto Tolle<br />

58; Legnago 57; Montebelluna<br />

49; SandonàJesolo,<br />

Belluno e Mezzocorona<br />

41; Pordenone e Sacilese<br />

40; Tamai, Union Quinto<br />

e Giorgione 39; San<br />

Giorgio 35; Montecchio<br />

30; Concordia 26; Sarego<br />

24; Sanvitese 22; Itala<br />

San Marco 18.<br />

CLASSIFICA<br />

Martina e Sarnese p. 59; Casertana<br />

56; Ischia 55; Brindisi<br />

51; Francavilla S. 48;<br />

Turris 46; Campania 45;<br />

Nardò 42; Casarano 40; Fortis<br />

Trani 38; Internapoli 35;<br />

Grottaglie 29; Irsinese 25;<br />

Real Nocera 24; Viribus Unitis<br />

e Gaeta (-4) 19; Cristofaro<br />

17.<br />

RISULTATI<br />

CEREA-FORCOLI 2-0<br />

ESTE-SESTESE 4-0<br />

LANCIOTTO CAMPI-CAMAIORE 0-0<br />

PAVULLESE-ROSIGNANO 1-0<br />

PISTOIESE-CASTELFRANCO 0-2<br />

RAVENNA-MEZZOLARA 0-1<br />

SANTACROCE-FORLI' 1-2<br />

SCANDICCI-BAGNOLESE 1-2<br />

TUTTOCUOIO-VILLAFRANCA 2-0<br />

VIRTUS VECOMP-SAN PAOLO 1-2<br />

RISULTATI<br />

ACIREALE-CITTANOVA 1-0<br />

HINTERREGGIO-ADRANO 4-0<br />

MARSALA-BATTIPAGLIESE 0-1<br />

MESSINA-LICATA 4-0<br />

NOTO-ACRI 2-1<br />

PALAZZOLO-SANT'ANTONIO ABATE 2-0<br />

SAMBIASE-NISSA 1-0<br />

SERRE ALBURNI-NUVLA SAN FELICE 1-1<br />

VALLE GRECANICA-COSENZA 0-2<br />

MARCATORI Liccardo (P) al 13’,<br />

Bruscagin (L) al 42’ p.t.<br />

PORTOGRUARO (4-3-1-2)<br />

Bavena 6; Altobello 6, Cristante 6,<br />

Radi 6, Pondaco 6; Coppola 5,5<br />

(dal 10’ s.t. Luppi 5), Herzan 6,<br />

Liccardo 6,5; Cunico 6 (dal 39’ s.t.<br />

D’Amico s.v.); Corazza 6 (dal 26’<br />

s.t. De Sena 6), Della Rocca 6.<br />

(Mion, Lorenzini, Lunati, Salzano).<br />

All. Rastelli 6.<br />

LATINA (3-5-2) Martinuzzi 7,5;<br />

Bruscagin 6,5, Agius 5,5 (dal 20’<br />

s.t. Burzigotti 6), Farina 6,5;<br />

Falzerano 6, Matute 6, Giannusa<br />

6, Ricciardi 6, Giacomini 6;<br />

Jefferson 6 (dal 27’ s.t. Kolawole<br />

6), Martignago 5,5 (dal 17’ s.t.<br />

Pagliaroli 6,5). (Baican, Bernardo,<br />

Maggiolini, Carta). All. Sanderra 6.<br />

ARBITRO Saia di Palermo 6,5.<br />

NOTE paganti 331, abbonati 174,<br />

incasso di circa 4.700 euro.<br />

Ammoniti Bruscagin, Jefferson,<br />

Cunico, Cristante, Giannusa e<br />

Giacomini. Angoli 7-3.<br />

GIUDIZIO +++<br />

PORTOGRUARO (Ve) Il<br />

Portogruaro impreca: coi tre punti<br />

sarebbe solo a -2 dai playoff.<br />

Saracinesca-Martinuzzi, l’attacco<br />

poco cinico e la sfortuna hanno<br />

privato i granata della vittoria che<br />

al Mecchia manca dal 12 febbraio.<br />

I gol nel primo tempo: al 13’<br />

Liccardo, lasciato solo, raccoglie<br />

da Coppola e realizza; al 42’<br />

Bruscagin (prima rete tra i pro’) in<br />

area devia la palla in gol per il<br />

Latina. Nella ripresa il Porto parte<br />

a tutta, gioca bene, ma è anche<br />

sfortunato: al 39’ traversa di Della<br />

Rocca di testa.<br />

Alberto Francescut<br />

GIRONE A (33 a ) GIRONE B (33 a ) GIRONE C GIRONE D (33 a )<br />

GIRONE E GIRONE F GIRONE G GIRONE H GIRONE I<br />

recriminare per il palo nel primo<br />

tempo e una questione di<br />

centimetri nella ripresa sulle<br />

conclusioni di Pavoletti. Però<br />

resta quarto, porta a cinque il<br />

margine sul Pergocrema e blinda<br />

un posto nei playoff.<br />

La partita Gautieri conferma il<br />

4-3-3 vittorioso nelle due gare<br />

precedenti. Dall’altra parte,<br />

Boscaglia opta per il consueto<br />

4-4-2 e una gara d’attesa. È il<br />

Lanciano a fare la partita. Imponendo<br />

un ritmo forsennato<br />

in avvio. Un’incursione di Madonia<br />

da sinistra è quanto costruisce<br />

il Trapani nei primi<br />

45’. Al 44’, Castelli respinge<br />

un angolo di Chiricò, Mammarella<br />

colpisce di sinistro al volo<br />

poco fuori area. Il portiere<br />

ospite gli si oppone in tuffo.<br />

Sul pallone si avventa Pavoletti<br />

che colpisce il palo. Nella ripresa,<br />

si vede ancor meno.<br />

L’unica occasione è del Lanciano<br />

(4’): Castelli in uscita non<br />

blocca un cross di Chiricò. Turchi<br />

fa da sponda per Pavoletti<br />

che sfiora il palo.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

PRATO<br />

2 FERALPI SALÒ<br />

1 PERGOCREMA<br />

0 ANDRIA<br />

3 FROSINONE<br />

2 TRIESTINA 2 PORTOGRUARO<br />

1<br />

SPEZIA 2 CREMONESE 0 BARLETTA 2 ALTO ADIGE 1 PIACENZA 0 BASSANO 2 LATINA<br />

1<br />

Prato, pari spettacolo La Feralpi si rialza Il Barletta fa il colpo Andria, tre punti d’oro Il Frosinone passeggia Triestina che harakiri Portogruaro sprecone<br />

Lo Spezia è in lutto Cremonese, 2 espulsi Pergocrema venduto? L’Alto Adige si arrende Piacenza, buio totale Bassano gran rimonta Il Latina salva la pelle<br />

29 a giornata<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

Il Siracusa<br />

torna a volare<br />

Carrarese k.o.<br />

Primo verdetto stagionale: retrocede<br />

il Real Rimini (F). Il Chieri (A) va a +3<br />

sul Valle d’Aosta che deve riposare. Il<br />

Venezia (C) pareggia il big match col<br />

Porto Tolle che resta a -2: il Legnago<br />

non ne approfitta. Il Martina (H) è<br />

raggiunto in vetta dalla Sarnese. Alle<br />

20.30 San Nicolò-Civitanovese (F).<br />

PROSSIMO TURNO (30 a ) sabato 7 aprile, ore 15<br />

Arezzo-Todi (1-1); Deruta-Flaminia (1-0); Pianese-Pontedera<br />

(0-0); Pierantonio-Zagarolo (2-3); Pontevecchio-Orvietana (2-1);<br />

Sansovino-Group Città di Castello (0-1); Spoleto-Sporting Terni<br />

(1-2); Trestina-Castel Rigone (0-3); Viterbese-Sansepolcro (1-0)<br />

PROSSIMO TURNO (34 a ) sabato 7 aprile, ore 15<br />

Albese-Santhià (1-4); Asti-Naviglio Trezzano (1-1); Bogliasco-Lascaris<br />

(2-0); Borgosesia-Novese (0-1); Chieri-Chiavari (1-2); Derthona-Valle<br />

d'Aosta (1-4); F. Caratese-Cantù San Paolo (3-0; giovedì 5, 20.30); Pro<br />

Imperia-Villalvernia (2-2); Verbano- Lavagnese (1-2); riposa Acqui.<br />

PROSSIMO TURNO (30 a ) sabato 7 aprile, ore 15<br />

Ancona-Riccione (2-2); Atessa VdS-Jesina (1-0); Civitanovese-Luco<br />

Canistro (4-3); Isernia-Vis Pesaro (1-0); Real Rimini-Miglianico (2-2);<br />

Renato Curi-Recanatese (0-4); Sambenedettese-San Nicolò (2-1);<br />

Santegidiese-Olympia Agnonese (1-4); Teramo-Atletico Trivento (3-1)<br />

Andrea Sottil, 38 anni LIVERANI<br />

PROSSIMO TURNO (34 a ) sabato 7 aprile, ore 15<br />

AlzanoCene-MapelloBonate (1-1); Aurora Seriate-Castellana (2-2); Caronnese-Darfo<br />

(0-0); Fidenza-Fiorenzuola (0-1); Olginatese-Castiglione (0-1); Pontisola-Colognese<br />

(2-0); Pro Piacenza-Gallaratese (1-1); Rudianese-Carpenedolo<br />

(1-1); Seregno-Pizzighettone (1-4); Voghera-Gozzano (0-0).<br />

PROSSIMO TURNO (30 a ) sabato 7 aprile,, ore 15<br />

Astrea-Sora (2-0); Atletico Boville-Palestrina (1-3); Bacoli-Arzachena<br />

(0-0); Budoni-Marino (1-3); Civitavecchia-Sant'Elia<br />

(2-0); Cynthia-Selargius (2-2); Monterotondo-Anziolavinio<br />

(1-1); Pomigliano-Salerno (1-3); Porto Torres-Fidene (0-0).<br />

PROSSIMO TURNO (30 a ) sabato 7 aprile, ore 15<br />

Belluno-Union Quinto (1-1); Concordia-Montecchio (2-2); Giorgione-Legnago<br />

(0-1); Itala San Marco-Sacilese (2-2); Mezzocorona-Montebelluna<br />

(0-0); Porto Tole-SandonàJesolo (1-1); Sanvitese-San Giorgio<br />

(0-0); Sarego-Venezia (2-6); Tamai-Pordenone (2-5).<br />

PROSSIMO TURNO (30 a ) sabato 7 aprile, ore 15<br />

Brindisi-Turris (2-4); Campania-Casertana (0-0); Cristofaro-Real<br />

Nocera (2-3); Gaeta-Sarnese (1-4); Internapoli-Casarano (2-1);<br />

Ischia-Irsinese (2-2); Martina-Grottaglie (1-0); Nardò-Francavilla<br />

S. (2-1); Viribus Unitis-Fortis Trani (2-7).<br />

CLASSIFICA<br />

Este e Forlì p. 67; Mezzolara<br />

62; Castelfranco 60; San Paolo<br />

58; Virtus Vecomp 57; Cerea<br />

50; Lanciotto Campi 47;<br />

Pistoiese 44; Tuttocuoio e Bagnolese<br />

42; Rosignano 41;<br />

Scandicci 40; Camaiore 39;<br />

Forcoli 36; Ravenna (-2) 34;<br />

Pavullese* 30; Villafranca 26;<br />

Santacroce 22; Sestese* 21.<br />

(* una gara in meno).<br />

PROSSIMO TURNO (34 a ) sabato 7 aprile, ore 15<br />

Bagnolese-Este (0-1); Camaiore-Ravenna (0-1); Castelfranco-Santacroce<br />

(1-0); Forcoli-Virtus Vecomp (0-1); Forlì-Pavullese (3-3);<br />

Mezzolara-Scandicci (1-3); Rosignano-Lanciotto Campi (1-1); San<br />

Paolo-Tuttocuoio (2-0); Sestese-Cerea (1-3); Villafranca-Pistoiese (2-1).<br />

CLASSIFICA<br />

Hinterreggio p. 54; Cosenza<br />

48; Messina (-7) 47; Nuvla San<br />

Felice 46; Adrano e Palazzolo<br />

44; Battipagliese* 43; Licata<br />

41; Acri 39; Noto 37; Sambiase<br />

e Serre Alburni 35; Acireale* e<br />

Marsala 34; Sant'Antonio Abate<br />

(-2) 32; Nissa 29; Valle Grecanica<br />

28; Cittanova (-1) 18. (*<br />

una gara in meno).<br />

PROSSIMO TURNO (30 a ) sabato 7 aprile, ore 15<br />

Acri-Valle Grecanica (1-1); Adrano-Acireale (0-3); Battipagliese-Palazzolo<br />

(1-3); Cittanova-Serre Alburni (0-1); Cosenza-Messina<br />

(1-2); Licata-Marsala (2-2); Nissa-Noto (3-3); Nuvla San Felice-Sambiase<br />

(2-0); Sant'Antonio Abate-Hinterreggio (1-1).


SECONDA DIVISIONE<br />

girone A<br />

SAN MARINO<br />

VALENZANA<br />

2<br />

0<br />

CASALE<br />

POGGIBONSI<br />

1<br />

0 girone B<br />

33a giornata<br />

36a giornata<br />

San Marino vola<br />

con il Casale<br />

Il Treviso è terzo<br />

Playoff: è ressa<br />

San Marino e Casale procedono spediti, mentre il<br />

Cuneo nel finale si fa rimontare e cade a<br />

Mantova perdendo i contatti con la vetta e<br />

venendo addirittura scavalcato dal Treviso; a<br />

proposito del Casale: il centrocampista Stefano<br />

Capellupo è stato ricoverato nella notte fra<br />

sabato e domenica e operato d'urgenza di<br />

appendicite (quasi in peritonite). Entella e<br />

Santarcangelo rispondono da grandi alla Pro<br />

Patria e si rimettono in corsa per i playoff,<br />

scavalcando tutte insieme il Poggibonsi. In teoria<br />

è in corsa anche l’Alessandria, che ha liquidato il<br />

Montichiari. Pari nel derby tra Renate e Lecco,<br />

ma al 91’ Aprea ha parato un rigore a Ghezzi.<br />

GIUDIZIO +++<br />

MARCATORI Poletti al 37'<br />

p.t.; Tarallo al 17' s.t.<br />

SAN MARINO (4-4-2) Migani<br />

6; Sorbera 6, Del Duca 6 (dal<br />

37' s.t. Ferrero s.v.), Fogacci<br />

6, Crivello 6 (dal 5' s.t. Farina<br />

6); Lapadula 6, Loiodice 6, Del<br />

Sole 6, Poletti 6,5; D'Antoni 6<br />

(dal 46' s.t. Vitaioli s.v.), Tarallo<br />

6,5. (Vivan, Bastianoni, Casolla,<br />

Villanova). All. Petrone<br />

6.<br />

VALENZANA (4-1-4-1) Serena<br />

5; Blondett 6, Crescente 5<br />

(dal 35' s.t. Bettati s.v.), Allegrini<br />

5,5, Forino 5; Dall'Ara 6;<br />

Righini 5,5, Vailatti 6 (dal 15'<br />

s.t. Prandi 5,5), Montanari<br />

5,5, Capellini 5,5 (dal 15' s.t.<br />

Lamenza 5,5); Miracoli 5,5.<br />

(Bonassi, Serao, Uggeri, Alteri).<br />

All. Ammirata 5,5.<br />

ARBITRO Chiffi di Padova 6.<br />

NOTE spettatori 300 circa, incasso<br />

non comunicato. Ammoniti<br />

Del Sole, Crescente,<br />

Loiodice, Del Duca, Dall'Ara e<br />

Forino. Angoli 8-2. (g.b.)<br />

GIUDIZIO ++<br />

MARCATORE Peluso al 33'<br />

s.t.<br />

CASALE (4-3-3) Adornato<br />

6,5; Silvestri 5,5, Vignati 6,<br />

Gonnella 6, Naglieri 5,5 (dal<br />

29' s.t. Agnesina 6); Garrone<br />

6,5, Gambadori 6,5 (dal 42'<br />

s.t. Marchi s.v.), Siega 6; Taddei<br />

6, Curcio 5 (dal 22' s.t. Peluso<br />

7), Iannini 6,5. (Pomat,<br />

Ciccomascolo, Miello, Gasparotto).<br />

All. Buglio 7.<br />

POGGIBONSI (4-4-2) Sportiello<br />

6; Cutrupi 6 (dal 36' s.t.<br />

Romanelli s.v.), Dierna 6, Cirina<br />

6, Bronchi 6; Boldrini 5,5,<br />

El Kamch 6, Giunchi 5,5 (dal<br />

42' s.t. Settembrini s.v.), Moscarino<br />

5,5; Pera 6,5, Dal Bosco<br />

5 (dal 22' s.t. Falomi 5).<br />

(Gori, Malquori, Giuliacci, Bigeschi).<br />

All. Fraschetti 5,5.<br />

ARBITRO Todaro di Palermo<br />

5.<br />

NOTE spettatori 450 circa, incasso<br />

di quasi 2.500 euro.<br />

Ammoniti Moscarino, Giunchi<br />

e Gonnella. Angoli 6-4. (g.m.)<br />

TREVISO 1 MANTOVA 2 ENTELLA 5 BORGO A BUGGIANO 0 GIULIANOVA 0<br />

GIACOMENSE 0 CUNEO 1 SAMBONIFACESE 0 SANTARCANGELO 2 VIGOR LAMEZIA 0<br />

GIUDIZIO ++<br />

MARCATORE Torromino al 5’<br />

p.t.<br />

TREVISO (4-3-3) Campironi<br />

6; Brunetti 5, Di Girolamo 6<br />

(dal 20’ s.t. Stentardo 6,5), Visintin<br />

6, Beccia 6; Bandiera<br />

6,5 (dal 25’ s.t. Panarelli 6),<br />

Giorico 5,5, Spinosa 5,5; Torromino<br />

6,5, Perna 6, Ferretti<br />

5 (dal 30’ s.t. Malacarne s.v.).<br />

(Sartorello, Granati, Madiotto,<br />

Cherillo). All. Zanin 6.<br />

GIACOMENSE (5-3-2) Poluzzi<br />

6,5; Scaioli 6,5, Minardi 5<br />

(dal 35’ s.t. Mandorlini s.v.),<br />

De March 5, Cenerini 6, Turi<br />

5,5; Caciagli 6,5, Ferrara 5<br />

(dal 25’ s.t. Vagnati 5,5), Tabanelli<br />

6 (dal 20’ s.t. Paci 6); Dal<br />

Rio 5, Staffolani 5. (Pavanello,<br />

Sirri, Lorusso). All. Gadda<br />

6.<br />

ARBITRO Abisso di Palermo<br />

6.<br />

NOTE spettatori 1.000 circa,<br />

incasso di 5.744 euro. Ammoniti<br />

Scaioli, Cenerini, Visintin<br />

e Beccia. Angoli 5-2. (g.p.z.)<br />

L’ANTICIPO<br />

Pro Patria<br />

che colpo<br />

a Rimini<br />

Sabato la Pro<br />

Patria ha vinto 3 2 a<br />

Rimini. In vantaggio<br />

con Giannone, nel<br />

primo tempo ha<br />

raddoppiato<br />

Cozzolino: nella<br />

ripresa i padroni di<br />

casa hanno trovato il<br />

pari con Onescu e<br />

Zanigni, ma nel finale<br />

Giannone su rigore<br />

ha dato la vittoria alla<br />

Pro Patria, che in<br />

settimana ha riavuto<br />

2 punti dal Tnas dopo<br />

la penalizzazione (e il<br />

18 aprile c’è un altro<br />

arbitrato al Coni).<br />

2a DIVISIONE GIRONE A<br />

SQUADRE PT PARTITE RETI<br />

G V N P F S<br />

SAN MARINO 59 33 17 8 8 58 35<br />

CASALE 58 33 16 10 7 43 27<br />

TREVISO (-2) 57 33 16 11 6 49 29<br />

CUNEO 55 33 16 7 10 51 42<br />

RIMINI 53 33 15 8 10 38 33<br />

PRO PATRIA (-11) 49 33 16 12 5 52 32<br />

ENTELLA 49 33 13 10 10 48 32<br />

SANTARCANGELO 49 33 15 4 14 43 35<br />

POGGIBONSI 48 33 14 6 13 45 43<br />

ALESSANDRIA (-2) 45 33 12 11 10 39 38<br />

BORGO A BUGGIANO 44 33 12 8 13 40 41<br />

RENATE 43 33 10 13 10 33 34<br />

SAVONA (-7) 39 33 11 13 9 40 35<br />

BELLARIA 39 33 9 12 12 35 40<br />

GIACOMENSE 37 33 8 13 12 40 48<br />

MANTOVA 37 33 8 13 12 33 41<br />

MONTICHIARI (-3) 33 33 9 9 15 38 48<br />

LECCO 27 33 6 9 18 26 60<br />

SAMBONIFACESE 25 33 6 7 20 33 66<br />

VALENZANA 23 33 5 8 20 26 51<br />

U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE<br />

GIUDIZIO +++<br />

MARCATORI Longhi (C) al 34’<br />

p.t.; Del Sante (M) al 39’, Franchi<br />

(M) al 46’ s.t.<br />

MANTOVA (5-3-2) Festa<br />

6,5; Bertin 6, Sensi 5, Zaninelli<br />

6, Fonte 6, Bersi 6 (dal 12’<br />

s.t. Pietribiasi 6); Spinale 6,5,<br />

Pettarin 5,5 (dal 24’ s.t. Maschio<br />

6,5), Galbiati 5 (dal 1’ s.t.<br />

Sereni 5,5); Del Sante 6,5,<br />

Franchi 7. (Portesi, Caruso,<br />

Colonetti, Cinque). All. Frutti<br />

6,5.<br />

CUNEO (5-3-2) Rossi 5,5;<br />

Passerò 7, Sentinelli 6,5, Carretto<br />

5,5, Garcia 6, Donida 5;<br />

Cristini 6, Longhi 6,5, Garavelli<br />

5,5 (dal 27’ s.t. Lodi 5,5); Personé<br />

6,5 (dal 40’ s.t. Fantini<br />

s.v.), Di Quinzio 6,5 (dal 36’<br />

s.t. Ferrario s.v.). (Negretti,<br />

Cintoi, Arcari, Gentile). All.<br />

Ferraris 6 (Rossi squalificato).<br />

ARBITRO Paolini di Ascoli Piceno<br />

6.<br />

NOTE spettatori 1.900 circa,<br />

incasso di 13.181 euro. Ammoniti<br />

Del Sante, Fonte e Lodi.<br />

Angoli 2-4. (m.b.)<br />

GIUDIZIO ++++<br />

MARCATORI D'Anna al 4', Masini<br />

su rigore al 25' p.t.; D'Anna<br />

al 18', Gigliotti al 42', Masini su<br />

rigore al 46' s.t.<br />

CATANZARO (3-4-3) Mengoni<br />

6,5; Mariotti 6,5, Accursi<br />

6,5, Papasidero 6,5; Giampà 7,<br />

Quadri 6,5 (dal 20' s.t. Ulloa 6),<br />

Maisto 6 (dal 26' s.t. Gigliotti<br />

6,5), Squillace 7; Esposito 6<br />

(dal 14' s.t. Bugatti 6), Masini 7,<br />

D'Anna 8. (Mosca, Narducci,<br />

Corso, Bruzzese). All. Cozza 7.<br />

ISOLA LIRI (4-4-2) Coletti 5;<br />

Ferrara 4,5, Romeo 5 (dal 30'<br />

s.t. Sperati 5), Quondamatteo<br />

s.v. (dal 15' p.t. Paloni 5), Martinelli<br />

5,5; Conte 5, Lucchese 5,<br />

Di Lullo 5, La Rocca 5,5; Caira<br />

5 (dal 38' s.t. Bussi s.v.), Russo<br />

5. (Mariosi, La Rosa, Maiorano,<br />

Soudant). All. Sciannimanico<br />

5.<br />

ARBITRO Oliveri di Palermo<br />

6,5.<br />

NOTE spettatori 4.600 circa,<br />

incasso nc. Espulso Ferrara al<br />

44' s.t.; ammoniti Di Lullo, D'Anna,<br />

Caira, Squillace e Conte.<br />

Angoli 5-5. (i.m.)<br />

FANO 0 APRILIA 2 NORMANNA 0<br />

CHIETI 2 GAVORRANO 1 ARZANESE<br />

1<br />

GIUDIZIO +++<br />

MARCATORI Migliorini al 27’<br />

p.t.; Anastasi al 47’ s.t.<br />

FANO (4-3-3) Orlandi 5; Cazzola<br />

5 (dal 12’ s.t. Misin 5,5),<br />

Mucciarelli 5,5, Cossu 6, Colombaretti<br />

5; Ruscio 5 (dal 36’<br />

s.t. Noviello 4,5), Zebi 5 (dal<br />

13’ s.t. Piccoli 6), Berretti 5;<br />

Marolda 4,5, Innocenti 5, Bartolini<br />

4,5. (Beni, Serafini, Raparo,<br />

Mancini). All. Zeman 5.<br />

CHIETI (4-3-3) Perucchini 6;<br />

Serpico 6, Pepe 6, Migliorini<br />

7,5, Bigoni 6; Cardinali 6, Amadio<br />

7, Gammone 6,5 (dal 25’<br />

s.t. Malerba 6); Fiore 7, Alessandro<br />

6,5 (dal 41’ s.t. Anastasi<br />

7), Sabbatini 6,5. (D’Ettorre,<br />

Gialloreto, Di Noia, Pedrocchi,<br />

Sciarra). All. Paolucci 6,5.<br />

ARBITRO La Penna di Roma<br />

6.<br />

NOTE spettatori 600 circa, incasso<br />

non comunicato. Ammoniti<br />

Cazzola, Berretti, Zebi,<br />

Gammone, Marolda e Cardinali.<br />

Angoli 5-4. (g.f.)<br />

GIUDIZIO +++<br />

MARCATORI Criaco (A) al 27’<br />

p.t.; Nohman (G) al 25’, Croce<br />

(A) al 38’ s.t.<br />

APRILIA (4-4-2) Bifulco 6,5;<br />

Gomes 5,5, Gritti 6,5 (dal 34’<br />

s.t. Germani s.v.), Aquino 6,<br />

Carta 6; Criaco 6,5, Cruciani<br />

6,5, Croce 6, 5, Buonaiuto<br />

6,5; Ceccarelli 5,5 (dal 46’ s.t.<br />

Diakite s.v.), Pignalosa 6 (dall’11’<br />

s.t. Calderini 6). (Pellegrino,<br />

Di Libero, Salese, Iovene).<br />

All. Vivarini 6.<br />

GAVORRANO (4-3-1-2) Addario<br />

6; Tognarelli 6, Dascoli<br />

6,5, Alderotti 6,5, Angelotti 6<br />

(dal 33’ s.t. Menichetti s.v.);<br />

Manzo 6,5 (dal 5’ s.t. Lo Sicco),<br />

Nicoletti 6, Zane 5,5; Pucciarelli<br />

6 (dal 22’ s.t. Pulina 6);<br />

Fioretti 6, Nohman 7. (Santandrea,<br />

Sgambato, Esposito,<br />

Nocciolini). All. Buso 6.<br />

ARBITRO Giorgetti di Cesena<br />

5,5.<br />

NOTE spettatori 600 circa, incasso<br />

nc. Espulso Criaco al<br />

39’ s.t.; ammonito Tognarelli.<br />

Angoli 5-9. (v.a.)<br />

ALESSANDRIA 2 RENATE 1 BELLARIA 1 CAMPOBASSO 0 CELANO<br />

2<br />

L’ANTICIPO<br />

MONTICHIARI 1 LECCO 1 SAVONA 1 MELFI 2 FONDI<br />

0<br />

GIUDIZIO +++<br />

MARCATORI Marchetti (A) al<br />

9’, Fanucchi (A) al 17’ p.t.; Justino<br />

(M) al 1’ s.t.<br />

ALESSANDRIA (4-4-2) Servili<br />

6; Marchetti 6, Cusaro 5,5,<br />

Cammaroto 6, Sabato 6; Santoni<br />

6 (dal 44’ s.t. Scarabelli<br />

s.v.), Segarelli 6, Roselli 6, Negrini<br />

5,5 (dal 18’ s.t. Cuneaz<br />

5); Nassi 6, Fanucchi 6 (dal<br />

34’ s.t. Artico s.v.). (De Marco,<br />

Giardina, Motta, Nocciola).<br />

All. Sonzogni 6.<br />

MONTICHIARI (4-4-2) Polizzi<br />

6; Verdi 6, Bettenzana 5,5,<br />

Filippini 6, Materazzo 6; Muchetti<br />

6, Dolce 6, Justino 6<br />

(dal 40’ s.t. Murano s.v.), Dalì<br />

6 (dal 9’ s.t. Lo Iacono 6); Altobelli<br />

5 (dal 1’ s.t. Kyeremateng<br />

6,5), Dimas 6. (Gambardella,<br />

Salera, Del Padrone, Agostinone).<br />

All. Soda 6.<br />

ARBITRO Brasi di Seregno<br />

5,5.<br />

NOTE spettatori 1.000 circa,<br />

incasso non comunicato. Ammoniti<br />

Cusaro, Nassi e Filippini.<br />

Angoli 4-7. (n.p.)<br />

MARCATORI<br />

GIUDIZIO +++<br />

MARCATORI Ciarcià al 12',<br />

Staiti al 24' e al 36' p.t.; Lazzaro<br />

al 5' e al 20' s.t.<br />

ENTELLA (4-3-1-2) Paroni<br />

6,5; Zampano 6,5, Russo 7,<br />

Villagatti 6,5, Fantoni 6; Musso<br />

6,5, Staiti 7 (dall'8' s.t. Serlini<br />

6), Hamlili 6 (dall'8' s.t. Garin<br />

6,5); Ciarcià 7 (dal 21' s.t.<br />

Falcier 6); Lenzoni 6,5, Lazzaro<br />

6,5. (Otranto, Bertoli, Volpe,<br />

Rosso). All. Prina 6,5.<br />

SAMBONIFACESE (4-4-1-1)<br />

Bonato 5,5; Caraceni 6, Dal<br />

Degan 5, Orfei 6, Ruggeri 5,5;<br />

Zanetti 6 (dal 12' s.t. Baltieri<br />

6), Tecchio 5 (dal 25' s.t. Bottigni<br />

5,5), Creati 5,5, Finotto<br />

5,5 (dal 1' s.t. Carlini 6); Montagnani<br />

5,5; Brighenti 6. (Nardoni,<br />

Pisani, Viskovic, Messina).<br />

All. De Bernardin 5.<br />

ARBITRO Stocchia di Nola 6.<br />

NOTE spettatori 400 circa, incasso<br />

di 3.425,47 euro. Ammoniti<br />

Dal Degan, Orfei, Tecchio<br />

e Caraceni. Angoli 7-4.<br />

(i.v.)<br />

GIUDIZIO +++<br />

MARCATORI Mazzini (R) al 5’,<br />

Galli (L) al 9’ p.t.<br />

RENATE (4-3-3) Pisseri 7;<br />

Adobati 6,5, Cortinovis 5, Bergamini<br />

5,5, Gavazzi 6,5; Gualdi<br />

6,5 (dal 26’ s.t. Morotti 5,5),<br />

Cavalli 5,5, Mantovani 6,5;<br />

Battaglino 5,5, Mazzini 6,5<br />

(dal 31’ s.t. Ghezzi s.v.), Gaeta<br />

6 (dal 7’ s.t. Mangiarotti 5,5).<br />

(Lenzi, Ferrari, Mastrototaro,<br />

Dalla Costa). All. Magoni 6.<br />

LECCO (4-3-3) Aprea 8; Tabbiani<br />

6, Ischia 5, Pizzuti 6,<br />

Sciannamè 6 (dal 15’ s.t. Rudi<br />

5,5); Castelnuovo 6, Galli 6,5,<br />

Civilleri 5,5; Fall 5,5 (dal 24’<br />

p.t. Merli Sala 6), Fabbro 6,<br />

Cavagna 6 (dal 28’ s.t. Temelin<br />

6). (Durandi, Conti, Mattaboni,<br />

Castagna). All. Modica<br />

5,5.<br />

ARBITRO De Meo di Foggia<br />

5,5.<br />

NOTE spettatori 400 circa, incasso<br />

non comunicato. Espulsi<br />

Ischia al 20’ p.t., il tecnico<br />

Modica al 21’ p.t. e Cortinovis<br />

al 25’ s.t.; ammoniti Bergamini<br />

e Galli. Angoli 6-4. (f.c.)<br />

RISULTATI<br />

ALESSANDRIA-MONTICHIARI 2-1<br />

BELLARIA-SAVONA 1-1<br />

BORGO A BUGGIANO-SANTARCANGELO 0-2<br />

CASALE-POGGIBONSI 1-0<br />

ENTELLA-SAMBONIFACESE 5-0<br />

MANTOVA-CUNEO 2-1<br />

RENATE-LECCO 1-1<br />

RIMINI-PRO PATRIA 2-3<br />

SAN MARINO-VALENZANA 2-0<br />

TREVISO-GIACOMENSE 1-0<br />

PROSSIMO TURNO<br />

MERCOLEDÌ 4 APRILE ORE 15<br />

CUNEO-CASALE (1-0)<br />

ENTELLA-SAN MARINO (2-3)<br />

GIACOMENSE-ALESSANDRIA (1-2)<br />

LECCO-RIMINI (0-2)<br />

MONTICHIARI-RENATE (0-3)<br />

POGGIBONSI-BELLARIA (1-1)<br />

PRO PATRIA-SAVONA (ore 18.30) (2-1)<br />

SAMBONIFACESE-BORGO A BUGGIANO (0-0)<br />

SANTARCANGELO-TREVISO (1-1)<br />

VALENZANA-MANTOVA (0-2)<br />

22 RETI Lapadula (San Marino).<br />

18 RETI Serafini (7, Pro Patria).<br />

15 RETI Rosso (2, Entella); Perna (3, Treviso).<br />

14 RETI Taddei (2, Casale); Pera (5, Poggibonsi).<br />

13 RETI Grassi (2, Borgo a Buggiano).<br />

12 RETI Varricchio (Cuneo); Staffolani (1,<br />

Giacomense); Brighenti (1, Sambonifacese).<br />

VIOLENZA<br />

GIUDIZIO +++<br />

MARCATORI Obeng al 30’<br />

p.t.; Schiavini al 49’ s.t.<br />

BORGO A BUGGIANO<br />

(4-3-1-2) Strambi 6,5; Tafi 6,<br />

Di Giusto 6,5 (dal 10’ s.t. Castaldo<br />

6), Settepassi 5,5, Crociani<br />

6; Mugelli 5,5 (dal 5’ s.t.<br />

Gialdini 6), Corsi 5,5, Tognozzi<br />

5; Grassi 5 (dal 5’ s.t. Santini<br />

6); Rocchi 5, Gucci 6. (Grandi,<br />

Lorenzini, Re, Di Crescenzo).<br />

All. Firicano 5.<br />

SANTARCANGELO<br />

(4-3-1-2) Nardi 6,5; Arrigoni<br />

6 (dal 33’ s.t. Bazzi s.v.), Cola<br />

6, Del Pivo 6,5, Fabbri 6,5; Baldinini<br />

6, Schiavini 6,5, Bacchiocchi<br />

6; Obeng 7 (dal 21’<br />

s.t. Gregorio 6); Scotto 6,5,<br />

Tonelli 6,5 (dal 27’ s.t. Graziani<br />

s.v.). (Bicchiarelli, Antoniacci,<br />

Gavoci, Laezza). All. Angelini<br />

7.<br />

ARBITRO Intagliata di Siracusa<br />

5,5.<br />

NOTE spettatori 200 circa, incasso<br />

di quasi 1.300 euro.<br />

Espulso Tognozzi al 18’ s.t.;<br />

ammoniti Gialdini e Obeng. Angoli<br />

5-2. (e.c.)<br />

GIUDIZIO ++<br />

MARCATORI Sonzogni (B) al<br />

35' p.t.; Ucha (S) al 5' s.t.<br />

BELLARIA (4-4-2) Venturi 5;<br />

Buda 6, Fabbri 5,5 (dal 32’ s.t.<br />

Fantini s.v.), Martinelli 4,5,<br />

Sonzogni 7,5; Rolandone 5,<br />

Mariani 5,5, Briglia 6, Scarponi<br />

5,5 (dal 19’ s.t. Turchetta 6);<br />

Rossi 6, Forte 6. (Renna, Bamonte,<br />

Luppi, Morena, De Luca).<br />

All. Campedelli 6.<br />

SAVONA (4-4-2) Aresti 6,5;<br />

Pigoni 5, Belotti 7, Marconi 6,<br />

Quintavalla 6; Demartis 6,5,<br />

Molino 5,5 (dal 26’ s.t. Antonelli<br />

6), Buglio 6, Giorgione 6 (dal<br />

36’ s.t. Amirante s.v.); Mezgour<br />

5,5, Ucha 6 (dal 18’ s.t.<br />

Vignaroli 6). (Maragna, Vinatzer,<br />

Gelfusa, Meloni). All. Corda<br />

5.<br />

ARBITRO Ceccarelli di Terni<br />

6.<br />

NOTE spettatori 100 circa, incasso<br />

non comunicato. Espulso<br />

Pigoni al 18’ s.t.; ammoniti<br />

Pigoni, Marconi, Demartis,<br />

Giorgione e Buda. Angoli 6-5.<br />

(a.p.)<br />

Renate: giocatore<br />

colpito per sbaglio<br />

da ultrà del Lecco<br />

Brutto episodio dopo il<br />

derby Renate Lecco, giocato<br />

a Meda. Dario Mastrototaro,<br />

giocatore del Renate rimasto<br />

in panchina, stava uscendo<br />

con l’auto insieme al padre ed<br />

è stato fermato da un gruppo<br />

di ultrà del Lecco, che l’hanno<br />

scambiato per Gianmarco<br />

Lenzi, secondo portiere del<br />

Renate, reo di aver risposto<br />

agli sfottò dei tifosi ospiti<br />

nell'intervallo. Mastrototaro è<br />

stato colpito da uno schiaffo,<br />

poi gli ultrà si sono accorti<br />

dello scambio di persona e<br />

l’hanno fatto ripartire.<br />

Catanzaro, fuga<br />

con il Perugia<br />

Vigor, unico 0-0<br />

Chieti di lusso<br />

Catanzaro e Perugia allungano. Due vittorie molto<br />

convincenti (5-0 i calabresi, 3-1 in trasferta gli<br />

umbri) servono a staccare la Vigor Lamezia, che<br />

pareggia sul campo del Giulianova (unico 0-0 della<br />

giornata in tutta la Seconda), tornato al Fadini<br />

dopo aver ottenuto l’agibilità. Rinforza la sua<br />

posizione nei playoff il Chieti, che vince a Fano e<br />

scavalca la Paganese che ha riposato; non ne<br />

approfitta invece il Gavorrano, battuto dall’Aprilia.<br />

Ben 5 le vittorie in trasferta, dopo quella di sabato<br />

del Neapolis: è festa anche per l’Arzanese nel<br />

derby di Aversa contro la Normanna, e per il Melfi<br />

che inguaia il Campobasso. ll fanalino Celano<br />

invece vince ancora per un finale a testa alta.<br />

GIUDIZIO +++<br />

GIULIANOVA (4-3-3) Merletti<br />

6; Del Grosso 5,5, Terrenzio<br />

6,5, Zoppetti 6, Testoni 6; Della<br />

Penna 6 (dal 39’ s.t. Cavasinni<br />

s.v.), Bontà 6,5, Bianchi<br />

6; Bruno 6,5 (dal 43’ s.t. Giustini<br />

s.v.), Morga 6, Pirelli 6 (dal<br />

27’ s.t. Picone s.v.). (Sorrentino,<br />

Valori, Di Michele, Palandrani).<br />

All. Tosi 6,5.<br />

VIGOR LAMEZIA (4-4-2) Forte<br />

6,5; Rondinelli 5,5, Marchetti<br />

6,5, Gattari 6, Bonasia<br />

5,5; Cane 5,5 (dal 27’ s.t. Visone<br />

s.v.), Giuffrida 6, Cerchia<br />

5,5, Mancosu 6; De Luca 5,5,<br />

Romero 6 (dal 18’ s.t. Erbini<br />

6). (Calderoni, Motolese, Mercurio,<br />

Martino, Sbravati). All.<br />

Costantino 5,5.<br />

ARBITRO Aureliano di Bologna<br />

5,5.<br />

NOTE spettatori 500 circa, incasso<br />

di 2.249,93 euro. Espulsi<br />

Del Grosso al 30’ s.t. e Rondinelli<br />

dopo il fischio finale;<br />

ammoniti Gattari, Del Grosso,<br />

Rondinelli, Cerchia e Bianchi.<br />

Angoli 4-3. (g.a.)<br />

L’Aquila<br />

k.o. in casa<br />

col Neapolis<br />

Sabato il<br />

Neapolis ha vinto sul<br />

campo de L’Aquila,<br />

che così sembra<br />

salutare la<br />

promozione diretta<br />

per concentrarsi sui<br />

playoff. I gol del 2 1<br />

sono arrivati nella<br />

seconda parte della<br />

ripresa: per i campani<br />

hanno segnato prima<br />

Pellecchia e poi<br />

Manco, mentre per la<br />

squadra di casa ha<br />

accorciato le<br />

distanze nei minuti di<br />

recupero Improta su<br />

calcio di rigore.<br />

2a DIVISIONE GIRONE B<br />

SQUADRE PT PARTITE RETI<br />

G V N P F S<br />

CATANZARO 73 34 21 10 3 55 21<br />

PERUGIA 72 34 21 9 4 52 23<br />

VIGOR LAMEZIA 70 34 20 10 4 51 24<br />

L'AQUILA 60 35 15 15 5 34 19<br />

CHIETI 58 34 17 7 10 48 34<br />

PAGANESE 54 34 14 12 8 39 32<br />

GAVORRANO 53 35 14 11 10 58 47<br />

APRILIA 49 34 13 10 11 49 40<br />

ARZANESE 49 34 12 13 9 43 43<br />

FANO (-5) 41 34 12 10 12 38 39<br />

NORMANNA (-1) 40 34 10 11 13 25 31<br />

FONDI 39 34 10 9 15 34 41<br />

GIULIANOVA (-2) 38 35 11 7 17 35 46<br />

CAMPOBASSO (-2) 36 34 9 11 14 34 41<br />

MILAZZO 36 35 7 15 13 33 40<br />

NEAPOLIS (-2) 36 35 9 11 15 37 49<br />

MELFI (-3) 34 34 9 10 15 38 45<br />

VIBONESE (-1) 32 34 7 12 15 35 47<br />

ISOLA LIRI (-2) 31 34 8 9 17 35 48<br />

EBOLITANA (-1) 27 34 6 10 18 28 56<br />

CELANO 25 35 7 4 24 28 63<br />

U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE<br />

GIUDIZIO +++<br />

MARCATORE Improta al 30'<br />

e al 48' s.t.<br />

CAMPOBASSO (4-3-2-1) Ioime<br />

5; Fassari 5,5, Scudieri 5<br />

(dal 37' s.t. Bruno s.v.), Bertozzini<br />

5,5, Esposito 5,5; Forgione<br />

6, Fazio 6 (dal 19' s.t.<br />

Volpe 5), Viscido 5; Todino 6,<br />

La Porta 5,5; Di Nardo 4,5 (dal<br />

40' p.t. Rega 5). (Senatore,<br />

Volpicelli, Cirillo, Baldares).<br />

All. Imbimbo 5.<br />

MELFI (4-4-2) Scuffia 6,5;<br />

Spirito 6, Bova 6,5, Gerolino<br />

6, Gennari 6; G. Russo 6,5, Viola<br />

6, Giunta 6,5, Ambrogetti<br />

6; Improta 7,5, Tirelli 7. (Della<br />

Luna, Moretto, Dermaku, Greco,<br />

Pericolo, Simeri, Lionetti).<br />

All. Bitetto 7.<br />

ARBITRO Baldicchi di Città di<br />

Castello 7.<br />

NOTE spettatori 350 circa, incasso<br />

di quasi 3.400 euro.<br />

Ammoniti Bertozzini, Fazio, Viscido,<br />

Bruno e Rega. Angoli<br />

2-8. (a.d.l.)<br />

MARCATORI<br />

LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

28 RETI Fioretti (8, Gavorrano).<br />

21 RETI Clemente (5, Perugia).<br />

17 RETI Mancosu (5, Vigor Lamezia).<br />

16 RETI Masini (4, Catanzaro);<br />

L. Orlando (1, Paganese).<br />

CATANZARO 5 EBOLITANA<br />

1<br />

ISOLA LIRI 0 PERUGIA<br />

3<br />

GIUDIZIO ++++<br />

MARCATORI Rapino al 23',<br />

De Risio al 29' s.t.<br />

CELANO (4-3-3) Liverani<br />

6,5; Furno 6, Rapino 7, Bianciardi<br />

6,5, D'Angelo 6; Barbetti<br />

6,5, Marfia 6,5, De Risio 7,5;<br />

Luzi 6 (dal 40' s.t. Funari s.v.),<br />

Croce 6, Puntoriere 6 (dal 46'<br />

s.t. Mascioli s.v.). (Agostini,<br />

Ciolli, Amadio, Dema, Faccini).<br />

All. Facciolo 6,5.<br />

FONDI (4-4-2) Gasparri 6;<br />

Gaudiano 5,5, Schettino 6, Rinaldi<br />

6, Iovinella 5 (dal 15' s.t.<br />

Bernasconi 6); Alleruzzo 6, Tamasi<br />

6, Rossini 5,5, Cucciniello<br />

5 (dal 27' s.t. Marinucci<br />

s.v.); Konate 5, Ricciardo 5<br />

(dal 15' s.t. Chiarini 5,5). (Mezzacapo,<br />

Dionisio, Grillo, Vaccaio).<br />

All. Capuano 5.<br />

ARBITRO Fabbrini di Livorno<br />

6.<br />

NOTE spettatori 150 circa, incasso<br />

di quasi 2.000 euro.<br />

Espulso il tecnico Facciolo al<br />

34' s.t.; ammoniti Marfia, Liverani,<br />

Bernasconi e Chiarini.<br />

Angoli 7-9. (g.a.)<br />

RISULTATI<br />

APRILIA-GAVORRANO 2-1<br />

CAMPOBASSO-MELFI 0-2<br />

CATANZARO-ISOLA LIRI 5-0<br />

CELANO-FONDI 2-0<br />

EBOLITANA-PERUGIA 1-3<br />

FANO-CHIETI 0-2<br />

GIULIANOVA-VIGOR LAMEZIA 0-0<br />

L'AQUILA-NEAPOLIS 1-2<br />

MILAZZO-VIBONESE 1-1<br />

NORMANNA-ARZANESE 0-1<br />

ha riposato PAGANESE<br />

PROSSIMO TURNO<br />

MERCOLEDÌ 4 APRILE ORE 15<br />

ARZANESE-APRILIA (1-3)<br />

CHIETI-GIULIANOVA (ore 17.30) (1-0)<br />

FONDI-NORMANNA (0-2)<br />

GAVORRANO-CATANZARO (0-2)<br />

ISOLA LIRI-EBOLITANA (0-2)<br />

NEAPOLIS-MELFI (2-3)<br />

PAGANESE-CAMPOBASSO (1-0)<br />

PERUGIA-MILAZZO (0-0)<br />

VIBONESE-FANO (1-2)<br />

VIGOR LAMEZIA-L'AQUILA (0-1)<br />

riposa CELANO<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />

GIUDIZIO ++++<br />

MARCATORI Clemente (P) al<br />

2’, Cacioli (P) al 18’ p.t.; Carloto<br />

(P) al 1’, Piccirillo (E) al 20’<br />

s.t.<br />

EBOLITANA (4-5-1) Nicastro<br />

6; Venneri 5, Barbone 5, De<br />

Pascale 5, Giudice 5 (dall’8’<br />

s.t. Perrino 5,5); Piccirillo 5,5,<br />

Giurdanella 5, Nazzani 5,5, Pepe<br />

5,5 (dal 12’ s.t. Broso 5), Gaveglia<br />

5,5 (dal 32’ p.t. Limatola<br />

5,5); Lo Coco 5,5. (Policano,<br />

Cutolo, Calascibetta, Salemme).<br />

All. Marino 5.<br />

PERUGIA (4-2-3-1) Giordano<br />

6; Anania 6 (dall’11’ s.t. Moneti<br />

6), Cacioli 6,5, Borghetti 6,5,<br />

Pupeschi 6; Carloto 6,5, Benedetti<br />

6,5; Moscati 6,5 (dal 27’<br />

s.t. Di Dio s.v.), Clemente 7<br />

(dal 16’ s.t. Bueno s.v.), Margarita<br />

6,5; Padovani 6,5. (Despucches,<br />

Russo, Borgese,<br />

Ferri). All. Battistini 6,5.<br />

ARBITRO Ghersini di Genova<br />

6,5.<br />

NOTE spettatori 200 circa, incasso<br />

di quasi 800 euro. Ammonito<br />

Nazzani. Angoli 3-5.<br />

(e.v.)<br />

GIUDIZIO ++<br />

MARCATORE Incoronato al<br />

14’ s.t.<br />

NORMANNA (4-3-3) Gragnaniello<br />

6; Letizia 6, Mattera 6,<br />

Castaldo 6, Vitale 6,5; Marano<br />

6,5 (dal 20’ s.t. Campanella<br />

5,5), Gatto 5,5 (dall’11’ s.t. Diana<br />

5,5), Petagine 6,5; Zampaglione<br />

6 (dal 30’ s.t. Pisani<br />

5,5), Guarracino 6, Grieco<br />

6,5. (Russo, Monda, Izzo, Varriale).<br />

All. Romaniello 5,5.<br />

ARZANESE (4-3-3) Fiory 7;<br />

Riccio 6,5, Salvati 6,5, Caso<br />

7, Esposito 6,5; Tarascio 6,5,<br />

Manzo 6,5, Castellano 6 (dal<br />

37’ s.t. Florio s.v.); Sandomenico<br />

7, Incoronato 6,5 (dal 39’<br />

s.t. Fragiello s.v.), Mascolo 7<br />

(dal 43’ s.t. Tommasini s.v.).<br />

(Parisi, Dragone, Elia, Petrone).<br />

All. Fabiano 6,5.<br />

ARBITRO Spinelli di Terni 6.<br />

NOTE spettatori 400 circa, incasso<br />

non comunicato. Ammoniti<br />

Riccio, Castaldo, Tarascio,<br />

Esposito e Florio. Angoli<br />

8-6. (g.ar.)<br />

MILAZZO<br />

VIBONESE<br />

1<br />

1<br />

GIUDIZIO ++<br />

MARCATORI Mangiacasale<br />

(M) al 26', Doukara (V) al 43'<br />

s.t.<br />

MILAZZO (4-3-1-2) Messina<br />

5,5; N'ze 6, Lanzolla 6, Strumbo<br />

6, Quintoni 5,5; Simonetti<br />

6,5, Cuomo 6,5, Bucolo 6; Fiore<br />

5,5 (dal 6' s.t. Nicastro 6);<br />

Proietti 5,5 (dal 16' s.t. Mangiacasale<br />

6,5), Chiaria 6 (dal 48'<br />

s.t. Cucinotta s.v.). (Croce, Ingemi,<br />

Benci, Dipasquale). All.<br />

Trimarchi-Catalano 6.<br />

VIBONESE (4-1-4-1) Saraò<br />

6,5; Di Berardino 6, Salvatore<br />

5,5, Caridi 6, D'Agostino 6; Cosenza<br />

6 (dal 35' s.t. Visconti<br />

s.v.); Mazzetto 6, Corapi 6 (dal<br />

44' s.t. Coco s.v.), Doukara<br />

6,5, Vitale 6,5; Mastroianni 6<br />

(dal 6' s.t. Borghetto 6). (Pronestì,<br />

Alletto, Mercuri, Santaguida).<br />

All. Ferrante-Viola 6.<br />

ARBITRO Coccia di San Benedetto<br />

del Tronto 5,5.<br />

NOTE spettatori 800 circa, incasso<br />

nc. Espulso Lanzolla al<br />

46' s.t.; ammoniti Bernardino,<br />

Fiore e N'ze. Angoli 4-4. (a.i.)<br />

REGOLAMENTO<br />

35<br />

Promosse in 6<br />

Scendono in 9<br />

con nuovi playout<br />

Ecco il regolamento<br />

della Seconda divisione.<br />

PROMOZIONI Salgono dirette<br />

le prime due dei rispettivi<br />

gironi, più le due vincenti dei<br />

playoff: sono ammessi terza,<br />

quarta, quinta, sesta e lo<br />

svolgimento è il solito.<br />

RETROCESSIONI Scendono<br />

dirette le ultime tre dei due<br />

gironi e altre tre dopo i nuovi<br />

playout: si sfidano quartultima<br />

e quintultima di ogni girone<br />

(andata e ritorno) e chi perde<br />

retrocede, le due vincenti si<br />

affrontano (andata, ritorno e<br />

rigori) e chi perde retrocede.


36<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012


LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />

37


38<br />

Lo spagnolo piega Sykes con due super sorpassi<br />

Haslam nega il podio a Biaggi. Melandri solo 6 o e10 o<br />

PAOLO GOZZI<br />

IMOLA (Bologna)<br />

Chi poteva vincere il<br />

round Superbike numero 300<br />

se non la marca che domina da<br />

25 anni? Con due trionfi in fotocopia<br />

Carlos Checa ha riportato<br />

la Ducati al vertice del<br />

Mondiale approfittando del<br />

mezzo passo falso di Biaggi finito<br />

2 volte ai piedi del podio.<br />

Imola è sempre il giardino di<br />

casa per la bicilindrica bolognese<br />

costruita appena 40 km<br />

più a nord: 9 successi nelle ultime<br />

10 sfide, 5 delle quali firmate<br />

dal campione del Mondo.<br />

Doppietta Con la doppietta numero<br />

113 la Ducati torna padrona<br />

delle derivate dalla serie<br />

a 7 giorni dal via della difficile<br />

rivincita MotoGP con Valentino<br />

Rossi. Destino beffardo:<br />

la Rossa continua a mietere<br />

successi nel campionato dal<br />

quale si è disimpegnata (a parole)<br />

e soffre là dove vorrebbe<br />

dominare. Checa, il pilota che<br />

non vinceva mai, la passata stagione<br />

ha ammorbidito le delusioni,<br />

dominando con una<br />

struttura che pagava per vincere.<br />

Ieri ha ribadito che comunque<br />

andrà dall’altra parte, lui è<br />

sempre una garanzia.<br />

Artista Sulla pista più amica<br />

Carlos ha fatto la differenza disegnando<br />

traiettoria d’artista<br />

annullando i 6 kg di zavorra<br />

che il regolamento aveva imposto<br />

dopo la mattanza 2011: 15<br />

successi in 26 gare. Se facesse<br />

il vuoto anche nel prossimo<br />

round di Assen (22 aprile) la<br />

Ducati rischia di beccarsi altri<br />

tre chili di penalità. Stavolta<br />

niente faccia a faccia tra Carlito<br />

e Max. Contrariamente alle<br />

aspettative Aprilia, il drastico<br />

abbassamento della temperatura<br />

ha giocato a favore della<br />

AUTO<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

SUPERBIKE A IMOLA<br />

Festa Ducati<br />

Checa fa doppietta<br />

nella corsa di casa<br />

e guida il Mondiale<br />

MANOVRA CAPOLAVORO<br />

Ecco la sequenza del sorpasso mozzafiato in<br />

gara-1. 1. È l’11 giro quando Carlos Checa attacca<br />

alla curva delle Acque Minerali Tom Sykes,<br />

scattato in testa dalla pole. 2. Lo spagnolo tira la<br />

staccata all’inglese e si infila all’interno della<br />

Kawasaki. 3. e 4. La Ducati tiene la traiettoria<br />

interna ed esce dalla curva in testa ALEX PHOTO<br />

Hirvonen vince il rally<br />

Loeb non è più leader<br />

GUIDO RANCATI<br />

Se aveva una mezza idea<br />

di aggredire a tutta gli ultimi<br />

chilometri, l’ennesimo rovescio<br />

d’acqua del fine settimana<br />

lusitano gliel’ha fatta passare.<br />

E così, su una strada trasformata<br />

in un pantano, Mikko Hirvonen<br />

ha seguitato a trotterellare<br />

alla guida della sua Citroën<br />

Ds3 come aveva fatto da quando<br />

si era trovato padrone del<br />

Rally del Portogallo. Mezzo minuto<br />

più lento di Dani Sordo<br />

— bravo a trasformare in energia<br />

positiva la delusione per i<br />

guai al motore della sua Mini,<br />

che gli avevano impedito di<br />

concludere la prima tappa — il<br />

finlandese non ha sfruttato la<br />

Power Stage per rastrellare<br />

qualche punto supplementare.<br />

Ma si è assicurato la 15ª vittoria<br />

in carriera, che lo proietta<br />

sull’attico della classifica iridata<br />

con 9 punti su Sébastien Loeb<br />

(ritiratosi per incidente) e<br />

16 su Petter Solberg. E ha salvato<br />

il bilancio della Citroën,<br />

che tiene a distanza la Ford nel<br />

Mondiale costruttori.<br />

Complimenti «Mikko si è confermato<br />

eccezionale nel gestire le<br />

situazioni più delicate», osserva<br />

Yves Matton sotto un podio<br />

1<br />

2<br />

3<br />

4<br />

completato da Mads Osteberg<br />

ed Evgeny Novikov. Il finlandese<br />

incassa i complimenti del numero<br />

1 della Citroën senza<br />

gonfiare il petto. «È stato un<br />

rally complicato — spiega Hirvonen<br />

—. La pioggia ha reso<br />

difficili le scelte delle gomme e<br />

ci ha obbligati a qualche equilibrismo<br />

per restare in strada».<br />

Poi ripensa alle prove speciali<br />

cancellate venerdì, che hanno<br />

consentito a Solberg di risalire<br />

fino al 4˚ posto, e ammette che<br />

avrebbe preferito che fossero<br />

disputate. «Ma il taglio è stato<br />

effettuato per ragioni di sicurezza<br />

e allora va bene così».<br />

CLASSIFICA: 1. Hirvonen (Fin-Citröen)<br />

3h39’09"; 2. Ostberg (Nor-Ford)<br />

a 1’51"; 3. Novikov (Rus-Ford) a 3’25".<br />

MONDIALE: 1. Hirvonen 75 punti; 2. Loeb<br />

66; 3. Solberg 59; 6. Latvala 28.<br />

PROSSIMA TAPPA: 27-29 aprile Rally<br />

d’Argentina.<br />

Ducati, ribaltando gli equilibri<br />

delle qualifiche. Tom Sykes fenomeno<br />

della Superpole con<br />

l’emergente Kawasaki ha ballato<br />

per mezza gara ma senza riuscire<br />

a scrollarsi di dosso la scomoda<br />

ombra rossa. Checa era<br />

padrone della situazione e ha<br />

affondato il coltello con relativa<br />

facilità, risolvendo la sfida<br />

nelle curve del mito: la prima<br />

volta nella discesa delle Acque<br />

Minerali, la seconda con un perentorio<br />

affondo alla Tosa.<br />

Con la gomma ormai andata<br />

Sykes si è ben guardato dal replicare<br />

perché due secondi posti<br />

sono manna per la verdona<br />

e il miglior bottino di sempre<br />

per il 26enne britannico.<br />

Biaggi Max voleva dare la mazzata<br />

ma di nuovo Imola si è rivelata<br />

ostica alla RSV4 che qui<br />

non ha mai vinto. Partito con<br />

la gomma dura il romano ha<br />

perso subito contatto con lo<br />

spagnolo che aveva la media,<br />

pagando dazio pure a Sykes e<br />

alla Bmw del tenace Leon Haslam<br />

che aveva la sua stessa soluzione.<br />

La problematica domenica<br />

Aprilia ha tarpato le ali<br />

anche all’ambizioso irlandese<br />

Eugene Laverty (quinto e sesto).<br />

La Bmw ha ruggito con Leon<br />

Haslam che ha lasciato giù<br />

dal podio Biaggi e ha fatto piangere<br />

anche il compagno di<br />

squadra Marco Melandri finito<br />

a picco (6 o e10 o ) come lo scorso<br />

settembre (6 o e8 o ) con la<br />

Yamaha.<br />

Italiani Segnali di speranza dei<br />

debuttanti italiani: in gara 1<br />

Lorenzo Zanetti ha navigato a<br />

lungo in 5 a posizione, poi ha<br />

cotto le gomme, terminando<br />

8 o . Anche Davide Giugliano,<br />

22 o , ha guardato in faccia i migliori<br />

ma all’ultimo giro la Ducati<br />

(la stessa di Checa) lo ha<br />

mollato e addio 5 o posto.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

21<br />

Vittorie in rosso<br />

Nel dettaglio sono 3 nel 2010,<br />

15 nel 2011 e 3 nel 2012. Ma<br />

quest’anno è ancora lungo...<br />

7<br />

i risultati<br />

SUPERSTARS A MONZA<br />

MONZA — Anche con le<br />

ruote coperte, Vitantonio Liuzzi<br />

sa come si fa. Eccome. A Monza,<br />

nel primo round della Superstars,<br />

davanti a circa 30 mila persone,<br />

l’abruzzese ha vinto gara 2 con<br />

la Mercedes e ha chiuso al 3 o<br />

posto gara 1 dopo una<br />

clamorosa rimonta dalla 23 a<br />

posizione sulla griglia. In attesa di<br />

una chiamata dalla Hrt al posto di<br />

Karthikeyan, che in questi ultimi<br />

tempi non sembra essere molto<br />

amato dai colleghi della F.1.<br />

«Tutto può succedere», ha<br />

Trionfi in 10 gare<br />

Considerando le ultime 6<br />

corse del 2011 e le prime 4 del<br />

2012, Checa ne ha vinte ben 7<br />

5<br />

Su 6 in Romagna<br />

A Imola lo spagnolo ha vinto<br />

5 delle ultime 6 gare<br />

disputate in Superbike<br />

Rossa prima tra i costruttori<br />

Questi i risultati del GP Imola, seconda tappa<br />

(su 14) del Mondiale Superbike. La pista misura<br />

4.936 m.<br />

GARA-1 (21 giri per 103,656 km): 1. Checa<br />

(Spa-Ducati) in 38’06"264, media 163,291 km/h;<br />

2. Sykes (GB-Kawasaki) a 3"206; 3. Haslam<br />

(GB-Bmw) a 5"593; 4. Biaggi (Ita-Aprilia) a<br />

6"519; 5. Laverty (Irl-Aprilia) a 24"662;<br />

6. Melandri (Ita-Bmw) a 27"261; 7. Lascorz<br />

(Spa-Kawasaki) a 27"384; 8. Zanetti<br />

(Ita-Ducati) a 28"299; 9. Rea (GB-Honda) a<br />

34"067; 10. Canepa (Ita-Ducati) a 35"724;<br />

11. Smrz (R.Cec-Ducati) a 36"738; 12. Berger<br />

(Fra-Ducati) a 37"257; 13. Hopkins (Usa-Suzuki)<br />

a 50"418; 14. Mercado (Arg-Kawasaki);<br />

15. Badovini (Ita-Bmw); 16. McCormick<br />

(Can-Ducati); 17. Aitchison (Aus-Bmw);<br />

18. Aoyama (Gia-Honda).<br />

GARA-2 (21 giri): 1. Checa in 37’57"571, media<br />

163,842 km/h; 2. Sykes a 1"925; 3. Haslam a<br />

2"969; 4. Biaggi a 3"346; 5. Rea a 18"925;<br />

6. Laverty a 21"180; 7. Smrz a 21"392;<br />

8. Camier (GB-Suzuki) a 23"797; 9. Lascorz a<br />

Liuzzi debutta con un trionfo<br />

Pigoli in testa al campionato<br />

Ferrari: domina Grossmann<br />

ammesso Tonio. Gara 1 è andata<br />

al 53enne Max Pigoli (Jaguar)<br />

davanti ad Andrea Larini<br />

(Mercedes). In gara 2, dietro a<br />

Liuzzi hanno chiuso Pigoli (ora in<br />

testa al campionato) e Sini<br />

(Chevrolet). Nella GTSprint,<br />

vittorie di Giammaria (Ferrari<br />

430) e Palma (Ferrari 458).<br />

Capitolo Ferrari Challenge:<br />

doppietta di Grossmann nel<br />

Trofeo Pirelli e trionfi di Stratta e<br />

Basov nella Coppa Shell.<br />

mau.ca.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

24"219; 10. Melandri a 25"599; 11. Guintoli<br />

(Fra-Ducati) a 25"776; 12. Berger a 26"004;<br />

13. Zanetti a 31"172.<br />

MONDIALE PILOTI (dopo 2 tappe): 1. Checa<br />

75 punti; 2. Biaggi 71; 3. Sykes 69; 4. Haslam<br />

47; 5. Melandri 46; 6. Rea 40; 7. Smrz 30; 8.<br />

Laverty 29; 9. Guintoli 21; 10. Berger 20; 11.<br />

Zanetti 18; 15. Canepa 12; 16. Fabrizio e<br />

Giugliano 10; 23. Badovini 2.<br />

COSTRUTTORI: 1. Ducati 91 punti; 2. Aprilia 71;<br />

3. Kawasaki 69; 4. Bmw 63; 5. Honda 40;<br />

6. Suzuki 15.<br />

SUPERSPORT (19 giri per 93,874 km): 1. Foret<br />

(Fra-Kawasaki) in 35’44"653; 2. Lowes<br />

(GB-Honda) a 0"574; 3. Quarmby (S.Af-Honda)<br />

a 17"226; 4. Tamburini (Ita-Honda) a 17"270;<br />

5. Iannuzzo (Ita-Triumph) a 22"953.<br />

MONDIALE PILOTI: 1. Foret 45 punti; 2.<br />

Lowes 31; 3. Sofuoglu (Tur-Kawasaki) 25; 5.<br />

Iannuzzo 18.<br />

COSTRUTTORI: 1. Kawasaki 50 punti; 2.<br />

Honda 36; 3. Triumph 19; 4. Yamaha 15.<br />

PROSSIMO TAPPA: 22 aprile ad Assen<br />

(Olanda).<br />

Taccuino<br />

MASTER <strong>SERIE</strong>S KART<br />

Verstappen jr è re<br />

L’olandese Max Verstappen,<br />

figlio di Jos ex pilota di F.1, ha vinto la<br />

serie Wsk Master Series nella KF2<br />

centrando anche le ultime due gare<br />

di Castelletto di Branduzzo (Pv). I fra<br />

telli Leonardo e Alessio Lorandi si so<br />

no imposti nelle finali 60 Mini e KF3.<br />

In KZ1 campionato a Marco Ardigò.<br />

SUPERCROSS USA<br />

Si impone Roczen<br />

(m.z.) A Houston, prima vitto<br />

ria Supercross per il tedesco Ken<br />

Roczen (Ktm), iridato MX2, che si è<br />

imposto nella classe Lites Costa Est<br />

su Justin Barcia (Honda). Nella 450<br />

ottavo centro stagionale per il lea<br />

der Ryan Villopoto (Kawasaki).


«Giorno da ricordare<br />

Hofatto feliciitifosi»<br />

Carlos balla davanti alla gente: «Ho preso un rischio<br />

usando le gomme medie». Preziosi: «Grande pilota»<br />

IMOLA<br />

El Toro ha tagliato il traguardo<br />

su una ruota sola, come<br />

faceva Valentino Rossi ai<br />

bei tempi. Poi, impazzito di gioia,<br />

si è fermato per ballare davanti<br />

alla folla, stappando spumante<br />

coi commissari di pista.<br />

«Imola mi ha sempre portato<br />

bene ma questa è una domenica<br />

che non scorderò. Ho centrato<br />

la doppietta, sono tornato<br />

davanti nel Mondiale e ho fatto<br />

felice la gente».<br />

Le premesse non erano positive...<br />

«Le prove non erano andate a<br />

meraviglia (3 o , n.d.r.), ma i<br />

dubbi veri sono emersi nel<br />

warm up, quando la gomma<br />

media usata in qualifica si è distrutta.<br />

Con gli ingegneri sapevamo<br />

che dovevamo prendere<br />

la decisione che avrebbe deciso<br />

le nostri sorti. E abbiamo<br />

preferito non cambiare, prendendo<br />

un bel rischio. Che però<br />

ha ripagato. Ho una squadra<br />

fantastica, nei momenti chiave<br />

riesce a fare la differenza».<br />

Sykes sembrava la vittima predestinata...<br />

«Non scherziamo, la Kawasaki<br />

andava fortissimo. Nei primi giri<br />

guadagnava in tutte le acce-<br />

STAGIONE 2012<br />

Domenica parte la MotoGP<br />

La gara in Qatar scatta alle 21<br />

Meno sei: domenica in<br />

Qatar, in notturna, scatta il<br />

Motomondiale 2012. Molte le<br />

novità: dalla cilindrata delle<br />

MotoGP (che passa da 800 a<br />

1000 cmc) alle Crt nella classe<br />

regina. E parte la caccia al<br />

campione Stoner, che non<br />

sembra appagato dal secondo<br />

titolo conquistato con la Honda.<br />

Ma Lorenzo incalza, aiutato da<br />

una Yamaha che sembra più a<br />

posto dell’avversaria. Tutto da<br />

verificare il potenziale di Rossi e<br />

della Ducati, che in inverno non<br />

hanno raccolto i frutti del tanto<br />

lavoro fatto per stravolgere la<br />

Desmosedici. Così, soprattutto<br />

Tarquini 2 o e D’Aste 3 o<br />

nel Turismo a Valencia<br />

VALENCIA (Spagna)<br />

Yvan Muller (Chevrolet)<br />

e Alain Menu (Chevrolet) hanno<br />

vinto ieri gara 1 e 2 del Mondiale<br />

Turismo, a Valencia. Nella<br />

prima gara Tarquini (Seat)<br />

s’è piazzato 2˚ davanti a Coronel<br />

(Bmw), in quella successiva<br />

è toccato a D’Aste (Bmw) salire<br />

sul terzo gradino del podio.<br />

Le gare Nella prima corsa Muller,<br />

che partiva dalla pole, è rimasto<br />

in testa dall’inizio alla fine<br />

mentre Tarquini lottava con<br />

Coronel per il secondo posto.<br />

In quella successiva, Menu è<br />

Lo spagnolo<br />

Carlos Checa,<br />

39 anni,<br />

festeggia sul<br />

podio e, a<br />

sinistra,<br />

in pista<br />

FOTOPRESS<br />

KEYPRESS<br />

nelle prime gare, la sorpresa<br />

italiana potrebbe essere<br />

Dovizioso, ora con la Yamaha. E<br />

belle cose ci aspettiamo anche<br />

in Moto2 e nella nuova Moto3,<br />

dove Corti e l’esordiente Fenati<br />

si sono fatti onore nei test.<br />

Prove (MotoGP sabato alle<br />

18.55) e gare in diretta su Italia<br />

1: Moto3 alle 18, Moto2 alle<br />

19.20, MotoGP alle 21.<br />

Intanto l’altra sera a Riccione la<br />

Nazionale Calcio Tv ha battuto<br />

3-2 una rappresentativa di<br />

sportivi e amici di Simoncelli.<br />

L’incasso di 8 mila euro è stato<br />

devoluto alla Fondazione nata in<br />

memoria di Sic.<br />

uscito indenne da una serie di<br />

contatti con Coronel e D’Aste e<br />

si è aggiudicato il primo successo<br />

stagionale. Muller chiudendo<br />

ottavo ha rafforzato la leadership.<br />

GARA-1: 1. Yvan Muller (Chevrolet);<br />

2 Tarquini (Seat) a 6"988;<br />

3. Coronel (Bmw) a 7"232; 11. D’Aste<br />

(Bmw) a 25"349; 13. Cerqui (Bmw)<br />

a 30"282.<br />

GARA-2: 1. Menu (Chevrolet);<br />

2 Coronel a 0"861; 3. D’Aste a 1"306;<br />

9. Tarquini a 15"044.<br />

MONDIALE PILOTI: 1. Yvan Muller 88<br />

punti; 2. Menu 61; 3. Coronel 58;<br />

5. Tarquini 44; 6. D’Aste 25.<br />

COSTRUTTORI: 1. Chevrolet 173;<br />

2. Bmw 108; 3. Seat 101.<br />

lerazioni e ho temuto di perdere<br />

contatto. Quando ho visto<br />

che stava andando in crisi<br />

d’aderenza ho capito che era il<br />

momento di attaccare»<br />

Biaggi dice che a Imola con la<br />

Ducati è più facile: il segreto?<br />

«La mia moto paga 15 km/h<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

sul dritto e ha 6 chili in più. Arginiamo<br />

lavorando sui dettagli.<br />

Qui era davvero bilanciata,<br />

divertente da guidare».<br />

Il Mondiale ha già preso la strada<br />

del precedente?<br />

«Sulle piste veloci soffriremo,<br />

sarà battaglia fino alla fine».<br />

A dispetto dello status di privato<br />

Checa ieri era presente lo<br />

stato maggiore Ducati. Raggiante<br />

l’amministratore delegato<br />

Gabriele Del Torchio. «La<br />

doppietta di un campione come<br />

Carlos Checa è stata fantastica<br />

e ancora di più l’entusiasmo<br />

della folla ducatista. É la<br />

riprova della popolarità e della<br />

credibilità che il nostro marchio.<br />

In Superbike abbiamo 4<br />

squadre private che ci stanno<br />

rappresentando molto bene».<br />

Il tecnico Felicissimo anche il<br />

d.t. Filippo Preziosi, responsabile<br />

anche del programma MotoGP.<br />

«Carlos è un grande. Ha<br />

interpretato la gara in modo<br />

magistrale: è un vero ducatista<br />

e un grande amico, per questo<br />

la domenica è stata speciale.<br />

Poteva essere perfetta se non<br />

avessimo mancato per un soffio<br />

la vittoria con la 1199 Panigale<br />

al debutto in Superstock<br />

1000. La moto però ha confermato<br />

un grande potenziale».<br />

p.g.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

8 LE<br />

PAGELLE<br />

S<br />

Checa 10<br />

Sfrutta il jolly di<br />

Imola tornando<br />

a far volare la<br />

Ducati (voto 10)<br />

dopo la caduta<br />

in Australia.<br />

Ritrovato<br />

S<br />

Biaggi 6,5<br />

Podio sfumato,<br />

ma chi l’accusa<br />

di non sapere<br />

sopperire ai<br />

guai dovrebbe<br />

guardare le<br />

altre Aprilia<br />

S<br />

Melandri 5<br />

Il cambio che fa<br />

le bizze è colpa<br />

della Bmw<br />

(voto 5).<br />

Ma con la<br />

stessa moto<br />

Haslam volava<br />

GLI ITALIANI MELANDRI IN CRISI CON CAMBIO E GOMME<br />

Max Biaggi, 40 anni KEYPRESS Marco Melandri, 29 anni ALEX PHOTO<br />

Max: «Questa pista<br />

resta tabù per noi»<br />

IMOLA<br />

LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

Travolto dal ciclone rosso,<br />

Max Biaggi guarda avanti.<br />

«Non ho alcun rimorso perché<br />

ho fatto tutto quello che potevo.<br />

Gara-1 è stata molto difficile,<br />

nell’intervallo siamo riusciti<br />

a migliorare ma purtroppo<br />

non abbastanza per agguantare<br />

il podio che ci è sfuggito per<br />

pochissimo. Il Mondiale non è<br />

finito a Imola, bisognerà affrontare<br />

gara per gara cercando<br />

sempre di fare il massimo<br />

possibile».<br />

Che cosa non ha funzionato?<br />

«Questa pista si è confermata<br />

ostica per noi, ritenevo che le<br />

temperature più basse ci avrebbero<br />

dato un vantaggio e invece<br />

siamo andati più piano. Anche<br />

stavolta avevamo qualcosa<br />

in meno di chi ha vinto. Se<br />

qui trionfano sempre i soliti<br />

una ragione ci sarà. Anche se<br />

non voglio togliere nulla a Checa<br />

che ha guidato molto bene».<br />

A Phillip Island avevate vinto<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />

39<br />

con gomme di nuova generazione,<br />

più larghe. Qui la Pirelli è<br />

tornata al classico e il risultato<br />

è cambiato.<br />

«Non voglio fare alcuna polemica,<br />

faccio i conti con il materiale<br />

che troviamo nella lista<br />

delle soluzioni scelte dal fornitore<br />

unico. Più del massimo<br />

non posso dare».<br />

Melandri Giornata nera per<br />

Marco Melandri, surclassato<br />

da Leon Haslam, suo compagno<br />

di squadra alla Bmw. «Nella<br />

prima gara ho avuto problemi<br />

al cambio, la prima non entrava<br />

e sono finito fuori alla chicane,<br />

ripartendo ultimo. Peccato<br />

perché per parecchi giri ho<br />

tenuto il ritmo dei primi».<br />

Poi però siete andati peggio.<br />

«Senza capire bene perché. La<br />

gomma era la stessa di prima<br />

ma si è deteriorata in maniera<br />

anomala. Restiamo a Imola<br />

per una giornata di test e proveremo<br />

a capire perché la domenica<br />

è andata così storta».<br />

p.g.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA


40<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

CICLISMO 96˚ GIRO DELLE FIANDRE<br />

L’Italia rialza la<br />

VECCHIO QUAREMONT, - 18 KM ALL’ARRIVO<br />

E’ il cuore della corsa: Ballan fa il vuoto sul pavé<br />

Senza il Grammont, il centro del nuovo Fiandre è il Vecchio Quaremont: a bordo strada 25<br />

mila persone. E’ qui che Ale Ballan, 32 anni, ultimo re italiano nel 2007, fa il vuoto BETTINI<br />

1943 1951<br />

Achiel Buysse (Belgio)<br />

E’ il primo a centrale la<br />

tripletta nel Giro delle Fiandre:<br />

1940, 1941 e 1943<br />

TORNADO TOM NELLA MORSA DEGLI ITALIANI<br />

IN VOLATA IL BELGA VINCE DI UNA BICI<br />

In cima al Paterberg (13 km al traguardo), Tom Boonen cede 20 metri agli scatenati Pozzato e Ballan BETTINI Ballan ci prova 3 volte, Boonen vince di una bici su Poz BETTINI<br />

Show tricolore sui Muri del Fiandre: Pippo 2˚,<br />

Ale 3˚. Il fiammingo tris come Magni e Museeuw<br />

la storia Una borraccia nella ruota, clavicola rotta<br />

DAL NOSTRO INVIATO<br />

OUDENAARDE<br />

La piazza del Mercato di<br />

Bruges è una pentola che bolle<br />

già alle sette e trenta del mattino,<br />

nonostante alla partenza<br />

del Fiandre manchino quasi tre<br />

ore, dei corridori non si veda ancora<br />

l’ombra e il termometro<br />

non salga oltre i quattro gradi.<br />

E’ una vita che Fabian Cancellara<br />

vive da protagonista un’emozione<br />

del genere, ma non ci si è<br />

ancora abituato e si vede. Arriva<br />

tra gli ultimi, come si conviene<br />

Fiorenzo Magni<br />

Il grande toscano centra<br />

l’unico tris consecutivo:<br />

1949, 1950 e 1951<br />

E Spartacus-Cancellara esce dall’arena<br />

alle stelle, e quando lo speaker<br />

gli chiede perché ami il Giro delle<br />

Fiandre, risponde così: «Hai visto<br />

quanta gente c’è? Non c’è un<br />

metro quadrato libero. Sarebbe<br />

sufficiente già questo. E invece il<br />

bello deve ancora venire».<br />

Stavolta però per Fabian il bello<br />

è stato bruttissimo. Il suo Giro<br />

delle Fiandre finisce con una<br />

sconfitta per k.o. senza che neppure<br />

sia cominciato davvero: forse,<br />

la maniera peggiore di perdere.<br />

A 62 chilometri dalla fine cade<br />

nella zona del rifornimento,<br />

una maledetta borraccia lascia-<br />

Leggenda Boonen<br />

Da solo batte<br />

Pozzato e Ballan<br />

DAL NOSTRO INVIATO<br />

CIRO SCOGNAMIGLIO<br />

twitter@cirogazzetta<br />

OUDENAARDE (Belgio)<br />

Parlare di un posto nella<br />

storia non basta più, perché già<br />

ci siamo. La discussione va portata<br />

su un altro piano, bisogna<br />

chiedersi quale posto nella storia<br />

gli spetti. Tom Boonen torna<br />

a vincere il Giro delle Fiandre,<br />

la corsa-simbolo di un popolo<br />

che lo venera, e lo fa per la<br />

terza volta: come i connazionali<br />

Buysse, Leman, Museeuw e il<br />

nostro Fiorenzo Magni, cui resta<br />

l’onore di esserci riuscito<br />

consecutivamente. Il belga viene<br />

portato in trionfo come un<br />

imperatore: succede nel giorno<br />

in cui l’Italia delle classiche<br />

resta ancora a secco ma rinasce,<br />

perché a farsi le foto sul podio<br />

ci sono anche Filippo Pozzato,<br />

secondo, e Alessandro Ballan,<br />

terzo. Ci è voluto il super-Boonen<br />

di questi tempi per<br />

impedire l’happy-end tricolore:<br />

ma la Roubaix è tra sei giorni<br />

e magari bisognerà solo<br />

aspettarne la fine per gioire.<br />

Trama Il «nuovo» Fiandre (sen-<br />

ta sull’asfalto gli finisce nella<br />

ruota. Frattura in tre punti della<br />

clavicola destra: trasportato<br />

all’ospedale di Oudenaarde per<br />

le prime cure, lo svizzero è poi<br />

tornato ieri sera a Basilea con<br />

un volo privato, dove è stato già<br />

sottoposto a un’operazione.<br />

Cancellara steso a terra su un<br />

fianco toglie il fiato: lui è un gladiatore,<br />

lui è Spartacus, e più di<br />

una volta ha dato la sensazione<br />

di essere imbattibile (per gli avversari)<br />

e inattaccabile dai tiri<br />

mancini del destino, un moderno<br />

Achille però senza il tallone.<br />

za Grammont, con tripla razione<br />

di Vecchio Quaremont e Paterberg)<br />

va via veloce. Nella prima<br />

fuga da lontano combattono<br />

Massimo Graziato, 23enne<br />

neopro’ della Lampre-Isd, e Manuel<br />

Belletti, romagnolo dell’Ag2r:<br />

bravi. Ma la corsa salta<br />

per aria a 62 km dalla fine,<br />

quando una borraccia sull’asfalto<br />

incoccia la ruota di Fabian<br />

Cancellara, toglie di mezzo<br />

lo svizzero (frattura della<br />

clavicola destra in tre punti) e<br />

il naturale alter-ego di Boonen<br />

nel ruolo di favorito.<br />

Attacchi Dopo il secondo Paterberg<br />

ce ne sono 11 davanti: Boonen<br />

ha due compagni (Chavanel<br />

e Terpstra), c’è anche<br />

Sagan, soprattutto ci sono Ballan,<br />

Pozzato e Paolini, quest’ultimo<br />

molto attivo. Cerca<br />

di rientrare anche Gatto<br />

(che aveva dovuto scambiare<br />

la ruota con quella del<br />

compagno De Negri), ma<br />

poi resta dentro una caduta<br />

e si deve arrendere. Il numero<br />

lo fa Ballan, che attacca<br />

a 18 km dalla fine,<br />

ultimo passaggio sul Vecchio<br />

Quaremont. Pozzato<br />

A 62 km dall’arrivo<br />

il rivale di Boonen<br />

finisce a terra<br />

al rifornimento.<br />

E’ stato già operato<br />

La concitazione dei telecronisti,<br />

gli «oohhh» di chi guarda alla televisione,<br />

lo sgomento di chi è lì,<br />

in quel punto e in nessun’altro,<br />

testimone oculare di un evento<br />

che cambia la storia della corsa.<br />

Fabian non si muove e si capisce<br />

subito che è roba seria, questo<br />

Tom Boonen<br />

31, già re<br />

2005 e 2006<br />

Fiandre è andato e non tornerà<br />

più. I due compagni Irizar e Sergent<br />

si sono fermati e hanno<br />

l’aria smarrita.<br />

Un signore e un bambino fanno<br />

delle fotografie. A Sylvain Chavanel,<br />

campione di Francia e<br />

compagno di Tom Boonen, era<br />

quasi capitata la stessa cosa:<br />

«Ero vicino a Cancellara, ho visto<br />

che una borraccia gli è finita<br />

nella ruota, e in pratica anche io<br />

ci ho camminato sopra. Sono<br />

stato più fortunato, riuscendo a<br />

rimanere in bicicletta. A lui è andata<br />

male». I tiri mancini del destino,<br />

appunto.<br />

reagisce, Boonen anche, mentre<br />

Paolini paga un’indecisione.<br />

Il re Boonen è circondato<br />

da due italiani che muoiono<br />

dalla voglia di strappargli la corona:<br />

fantastico. Pozzato ci prova<br />

all’ultimo Paterberg, Boonen<br />

sembra pagare (- 13 km)<br />

ma resta lì. Dietro si arrende anche<br />

Sagan, il vantaggio dei tre<br />

aumenta: è affare loro. Ballan<br />

in volata è battuto e tenta tre<br />

allunghi, anche sotto lo striscione<br />

dell’ultimo chilometro: niente.<br />

Allo sprint Ballan si sfila, Boonen<br />

parte, Pozzato tenta di<br />

uscirgli dalla ruota, ma non ce<br />

la fa. Il boato del pubblico sfonda<br />

i timpani, non c’è un tifoso<br />

che non sventoli la bandiera<br />

gialla con il leone delle Fiandre.<br />

Ma gli applausi li meritano<br />

anche i nostri.<br />

Testa Il terzo Fiandre di Boonen<br />

(8˚ successo 2012,<br />

24 per la Omega-Quick<br />

Step) arriva come l’inevitabile<br />

stazione di un treno<br />

già fermatosi al Gp Harelbeke<br />

(quinto personale) e alla<br />

Gand-Wevelgem (terza).<br />

«Questo è stato un successo di<br />

testa — spiega Boonen, 31 anni<br />

—. Essere davanti con due<br />

italiani non era il massimo, ma<br />

sapevo che allo sprint potevo<br />

vincere, sono rimasto calmo.<br />

Mi ha aiutato anche il fatto che<br />

c’era vento contro, attaccare<br />

era più difficile. Peccato per la<br />

caduta di Fabian: tornerà più<br />

forte di prima. Il Fiandre è la<br />

corsa che amo di più, vincerne<br />

tre è qualcosa di grande, credo<br />

che lo capirò solo quando avrò<br />

cinque minuti di tempo libero.<br />

Ma non sarà facile averli». Di<br />

sicuro, non questa settimana<br />

che porta alla Roubaix. Ah, pure<br />

quella l’ha già vinta tre volte.<br />

Perciò ora è esattamente alla<br />

pari col mito Museeuw, di<br />

cui ha raccolto l’eredità. A proposito<br />

di storia e dintorni.<br />

Fabian Cancellara,<br />

31 anni, 1˚ nel 2010,<br />

soccorso dopo<br />

l’incidente AFP<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA


testa<br />

HANNO<br />

DETTO<br />

S<br />

d<br />

PATERBERG: - 13 KM ALL’ARRIVO<br />

Pozzato accelera su pendenze del 20%<br />

Il nuovo tracciato prevede 3 giri con Quaremont e Paterberg: quest’ultimo misura<br />

360 metri, punte al 20%. Forcing micidiale di Filippo Pozzato, 30 anni BETTINI<br />

1973<br />

Eric Leman (Belgio)<br />

Vent’anni dopo Magni,<br />

un altro belga fa tris: 1970,<br />

1972 e 1973<br />

1998<br />

Johan Museeuw (Belgio)<br />

Niente tripletta per Merckx<br />

(1˚ nel 1969 e 1975). Ci riesce<br />

Museeuw: 1993, 1995 e 1998<br />

Ricostruzione dell’accaduto, testimonianze,<br />

interpretazioni.<br />

Anche a gara conclusa, dell’episodio<br />

si continua a parlare. Filippo<br />

Pozzato racconterà «che al rifornimento<br />

spesso c’è confusione,<br />

le borracce volano, ci sono degli<br />

idioti che non sanno come ci<br />

si comporta e se lo fai notare ti<br />

prendi anche delle parole».<br />

Cancellara era tristissimo, qualcuno<br />

racconta che abbia versato<br />

una lacrima prima di andare in<br />

ospedale. Un gladiatore che lascia<br />

la sua arena senza neanche<br />

avere la possibilità di combattere,<br />

e privato pure della possibilità<br />

della rivincita immediata sulle<br />

pietre della Roubaix: nel mattino<br />

freddo e appassionato di<br />

Bruges, era l’ultima cosa che potesse<br />

venire in mente.<br />

ci. sco.<br />

PAOLINI<br />

«Ho pagato<br />

un’indecisione,<br />

ho fatto<br />

passare Sagan<br />

pensando<br />

che ne<br />

avesse per<br />

l’inseguimento<br />

ma è rimasto un<br />

po’ lì.<br />

Peccato, potevo<br />

fare meglio di<br />

settimo»<br />

S<br />

GATTO<br />

«Ho pagato<br />

ancora una<br />

volta un po’ di<br />

sfortuna,<br />

perché la<br />

gamba per<br />

restare con i<br />

migliori ce<br />

l’avevo.<br />

Ma penso che<br />

qualcosa<br />

ho dimostrato<br />

lo stesso»<br />

S<br />

SAGAN<br />

«Ho messo<br />

piede a terra<br />

per la sbandata<br />

di Vansummeren<br />

e ho<br />

faticato per<br />

rientrare.<br />

L’ho pagato<br />

questo sforzo.<br />

Comunque<br />

ho fatto<br />

il possibile,<br />

ho lottato»<br />

S<br />

GILBERT<br />

«Ballan era<br />

molto forte, io<br />

invece non sono<br />

ancora al<br />

massimo della<br />

condizione. Era<br />

giusto che<br />

fosse<br />

Alessandro il<br />

capitano della<br />

Bmc. E lui non<br />

ha tradito la<br />

nostra fiducia»<br />

Il podio del Fiandre: Pozzato (2˚), Boonen (1˚) e Ballan (3˚) BETTINI<br />

«Non mi basta<br />

Sì, ero sicuro<br />

di vincere<br />

allo sprint»<br />

Pozzato: «Poteva essere il giorno<br />

giusto». Ballan: «Ho dimostrato il mio<br />

valore in un momento difficile»<br />

OUDENAARDE (Belgio)<br />

Le parole sono una cosa. I<br />

fatti un’altra. Se trasformi le prime<br />

nei secondi viene fuori qualcosa<br />

di grande. Filippo Pozzato<br />

e Alessandro Ballan lo hanno dimostrato.<br />

«Non firmo per il terzo<br />

posto», aveva detto il vicentino<br />

della Farnese, e qualcuno<br />

avrà di sicuro pensato: «Ragazzo,<br />

dove vai, fai meglio a sbrigarti<br />

a prendere la penna». «Il<br />

percorso mi piace. Sto bene. Se<br />

uno più uno fa due, andrò forte»,<br />

si era sbilanciato il trevigiano<br />

della Bmc, incassando più di<br />

uno sguardo scettico. L’ordine<br />

d’arrivo dice: 2˚ e 3˚. Bravissimi.<br />

Rammarico Filippo Pozzato era<br />

anche riuscito a togliersi dalla<br />

ruota Boonen, all’ultimo passaggio<br />

sul Paterberg (1’12", nessuno<br />

meglio di lui). «Ero al limite<br />

e non sono riuscito a dare il<br />

colpo che forse sarebbe stato<br />

decisivo — spiega Pozzato, 30<br />

anni —. Era il punto decisivo,<br />

non c’erano altri tratti dove<br />

avrei potuto fare la differenza.<br />

Pensavo di poter battere Boonen<br />

allo sprint, come ero stato<br />

già capace di fare. Ma non mi<br />

ha dato possibilità». Gli è mancato<br />

poco per vincere il Fiandre,<br />

a 52 giorni dalla frattura<br />

della clavicola destra in Qatar.<br />

«E’ un buon risultato, ma io non<br />

sono contento. Poteva essere il<br />

mio giorno».<br />

Scatti Alessandro Ballan sa che<br />

cosa vuol dire vincere un Fiandre<br />

(ultimo re italiano, nel<br />

2007). «Ho sempre saputo che<br />

la guida<br />

Bravo Sabatini: 13˚<br />

Hushovd a 3’26"<br />

Gilbert a 4’43"<br />

ARRIVO<br />

1. Tom BOONEN (Bel, Omega Pharma-Quick<br />

Step) 256 km in 6.04’33",<br />

media 42,159 km/h;<br />

2. Filippo Pozzato (Farnese-Selle Italia);<br />

3. Alessandro Ballan (Bmc) a 1";<br />

4. Van Avermaet (Bel) a 38"; 5. Sagan<br />

(Svk); 6. Terpstra (Ola); 7. Paolini; 8.<br />

Voeckler (Fra); 9. Breschel (Dan); 10.<br />

Chavanel (Fra); 11. Rast (Svi); 12. Freire<br />

(Spa); 13. Sabatini; 14. Leukemans<br />

(Bel); 15. Kristoff (Nor); 16. Ladagnous<br />

(Fra); 17. Florencio (Spa); 18. Kroon<br />

(Ola); 19. Boasson Hagen (Nor); 20. Flecha<br />

(Spa); 21. Roulston (Nzl); 22. Favilli;<br />

23. M. Iglinsky (Kaz); 24. Gallopin<br />

(Fra); 25. Wynants (Bel); 26. Turgot<br />

il mio livello era questo — dice<br />

l’iridato di Varese 2008, 32 anni<br />

—. La squadra mi ha dato fiducia,<br />

sono partito capitano e<br />

ho dimostrato il mio valore.<br />

Avevo proprio studiato di partire<br />

all’ultimo passaggio sul vecchio<br />

Quaremont, certo speravo<br />

che Boonen si staccasse, ci ho<br />

riprovato nel finale ma non ha<br />

concesso niente».<br />

Non era stata una settimana facile<br />

per Ballan, coinvolto nell’inchiesta<br />

anti-doping di Mantova<br />

per la quale il pm Condorelli ha<br />

chiesto anche il suo rinvio a giudizio.<br />

«Il team mi dà fiducia,<br />

continuo a correre, e avevo altro<br />

a cui pensare. Ho perso<br />

Franco, mio suocero, e per me è<br />

stato come perdere un’altra volta<br />

mio padre, quindici anni dopo.<br />

In questo podio c’è un pensiero<br />

per lui e per tutta la famiglia».<br />

Unione Ai funerali del suocero<br />

di Ballan era andato anche Pozzato.<br />

C’è un lungo filo che lega<br />

gli amici-rivali: uno, Filippo,<br />

più talentuoso, ma dopo la Sanremo<br />

2006 a secco di grandi vittorie,<br />

mentre Alessandro era<br />

riuscito a vincere Fiandre e<br />

Mondiale. «Forse c’era stata<br />

qualche incomprensione ai tempi<br />

del Mondiale australiano»,<br />

ammette Pozzato. Ma i due si<br />

erano riavvicinati già prima di<br />

questo Fiandre che li ha visti<br />

«uniti» contro il tiranno Tom.<br />

«Abbiamo fatto il massimo e<br />

non ci siamo corsi contro». La<br />

prossima arena si chiama Parigi-Roubaix,<br />

a Pasqua. Abbiamo<br />

troppa voglia di rivederli così.<br />

E di un finale diverso.<br />

ci. sco.<br />

(Fra); 27. Jerome (Fra); 28. Schar<br />

(Svi); 29. Marcato; 30. Haussler<br />

(Aus); 31. Keukeleire (Bel); 32. Chainel<br />

(Fra); 33. Mondory (Fra); 34. Hondo<br />

(Ger); 35. Juodvalkis (Lit); 36. Burghardt<br />

(Ger); 37. Hoste (Bel); 38. Hulsmans<br />

(Bel); 39. Muravyev (Kaz); 40. Vandenbergh<br />

(Bel); 41. Larsson (Sve); 42. De<br />

Waele (Bel); 43. Failli; 44. Amador<br />

(Crc); 45. Gatto; 46. Devenyns (Bel);<br />

47. Tosatto a 48"; 48. Vanmarcke<br />

(Bel); 49. Vansummeren (Bel) a 1’06";<br />

50. Minard (Fra) a 1’18";<br />

51. Jacobs (Bel) a 3’26"; 52. Hincapie<br />

(Usa); 53. Tankink (Ola); 54. Eisel (Aut);<br />

55. Hushovd (Nor); 56. Commeyne<br />

(Bel); 57. Stannard (Gb); 58. Knees<br />

(Ger); 59. Degenkolb (Ger); 60. Oss;<br />

61. Goddaert (Bel) a 4’43"; 62. Perez<br />

Moreno (Spa); 63. Cappelle (Bel); 68.<br />

Mori; 72. Veilleux (Can); 75. Gilbert<br />

(Bel); 79. Hayman (Aus); 83. Popovych<br />

(Ucr); 84. Klier (Ger);<br />

96. Bennati a 15’34"; 97. Belletti;<br />

LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

y<br />

DOMENICA<br />

ROUBAIX<br />

Archiviata la<br />

96ª edizione del<br />

Giro delle<br />

Fiandre, il<br />

grande ciclismo<br />

prosegue<br />

l’attività a ritmo<br />

serrato.<br />

Ecco i prossimi<br />

appuntamenti<br />

S<br />

DA OGGI<br />

In Spagna<br />

Fino a sabato,<br />

Giro dei Paesi<br />

Baschi con<br />

Cunego,<br />

Scarponi e<br />

Ulissi. Prima<br />

tappa;<br />

Gueñes-Gueñes<br />

di 153 km.<br />

S<br />

DA DOMANI<br />

In Francia<br />

Fino a venerdì,<br />

Circuito della<br />

Sarthe<br />

S<br />

DOMENICA<br />

8<br />

In Francia<br />

Parigi-Roubaix<br />

S<br />

DA VENERDÌ<br />

13<br />

In Soagna<br />

Vuelta Castilla<br />

y Leon<br />

S<br />

DOMENICA<br />

15<br />

In Olanda<br />

Amstel Gold<br />

Race<br />

In Italia<br />

Giro<br />

dell’Appennino<br />

S<br />

DA MARTEDÌ<br />

17<br />

In Italia<br />

Fino a venerdì<br />

20, Giro del<br />

Trentino<br />

S<br />

MERCOLEDÌ<br />

18<br />

In Belgio<br />

Freccia Vallone<br />

S<br />

DOMENICA<br />

22<br />

In Belgio<br />

Liegi-Bastogne-Liegi<br />

S<br />

DA MARTEDÌ<br />

24<br />

In Svizzera<br />

Giro di<br />

Romandia<br />

S<br />

Hincapie, 17<br />

E’ record<br />

L’americano<br />

George Hincapie,<br />

38 anni, ieri 52˚,<br />

ha stabilito il<br />

nuovo record di<br />

Fiandre<br />

conclusi: 17.<br />

Il precedente<br />

apparteneva al<br />

belga Brik<br />

Schotte: 16 BETTINI<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />

di LUCA GIALANELLA<br />

TOM RISCRIVE<br />

LA STORIA<br />

PAOLINI GRANDE<br />

9<br />

POZZATO<br />

In palla come<br />

mai prima nel<br />

Fiandre, grazie<br />

al ritardo per la<br />

clavicola rotta.<br />

Autoritario e<br />

stilisticamente<br />

impeccabile<br />

BETTINI<br />

8<br />

PAOLINI<br />

Terzo nel 2007,<br />

il comasco ha<br />

un’intelligenza<br />

tattica fuori dal<br />

comune. In fuga<br />

con Flecha,<br />

poi con il suo<br />

amico Pozzato:<br />

è7˚BETTINI<br />

6,5<br />

BELLETTI<br />

Il romagnolo è<br />

un velocista, e<br />

non ha paura.<br />

Ealloravia<br />

all’attacco:<br />

tra gli ultimi<br />

a cedere dopo<br />

190 km in fuga<br />

BETTINI<br />

4<br />

le Pagelle<br />

TEAM SKY<br />

Altra pessima<br />

prestazione,<br />

dopo il flop<br />

di Sanremo. E<br />

Boasson Hagen<br />

ha inseguito<br />

Flecha in fuga!<br />

BETTINI<br />

9,5<br />

BOONEN<br />

E’ persino<br />

diventato<br />

personaggio<br />

dei fumetti.<br />

A 31 anni può<br />

cancellare<br />

ogni record.<br />

Furbo a<br />

gestirsi nel<br />

finale AFP<br />

9<br />

BALLAN<br />

Gli manca solo<br />

uno spunto di<br />

velocità per<br />

esaltare doti di<br />

resistenza e<br />

combattimento.<br />

Da brividi sul<br />

Quaremont<br />

BETTINI<br />

7,5<br />

SAGAN<br />

Il gesto più bello<br />

sul Paterberg,<br />

quando ha<br />

messo piede a<br />

terra ed è<br />

rientrato sui<br />

primi con una<br />

grande azione<br />

REUTERS<br />

6<br />

GRAZIATO<br />

Neopro’ veneto<br />

della Lampre.<br />

Massimo<br />

Graziato, 23<br />

anni, è un altro<br />

giovane da<br />

seguire. E’ stato<br />

in fuga per<br />

160 km BETTINI<br />

3<br />

41<br />

LANGEVELD<br />

Inqualificabile<br />

l’olandese: per<br />

portarsi in<br />

testa, ha preso<br />

la pista ciclabile<br />

e ha centrato<br />

un uomo. A 60<br />

all’ora BETTINI<br />

100. Lastras (Spa); 101. Farrar (Usa);<br />

102. Bodnar (Pol); 106. Rollin (Can).<br />

Partiti 199 corridori, arrivati 106.<br />

ALBO D’ORO: BELGIO 68<br />

Prima edizione nel 1913: 68 successi<br />

del Belgio, 10 Italia, poi 9 Olanda, 3<br />

Francia. I primatisti, con 3 vittorie, sono<br />

Buysse (Bel), Magni, Leman (Bel),<br />

Museeuw (Bel) e Boonen (Bel).<br />

Gli ultimi vincitori: 2002 Tafi, 2003<br />

Van Petegem (Bel), 2004 Wesemann<br />

(Ger), 2005 e 2006 Boonen (Bel), 2007<br />

Ballan, 2008 e 2009 Devolder (Bel),<br />

2010 Cancellara (Svi); 2011 Nuyens<br />

(Bel); 2012 Boonen (Bel).<br />

ARNDT TRA LE DONNE<br />

La tedesca Judith Arndt (GreenEdge)<br />

ha vinto il Giro delle Fiandre femminile,<br />

A 2" Kristin Armstrong (Usa), a 30" Joelle<br />

Numainville (Can).<br />

Le azzurre: Elisa Longo Borghini 23ª,<br />

Tatiana Guderzo 25ª.


42<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

BASKET <strong>SERIE</strong> A: LA 10 a GIORNATA DI RITORNO<br />

l’Analisi<br />

di LUCA CHIABOTTI<br />

Migliore<br />

coi più forti<br />

L’enigma EA7<br />

Milano ha un bilancio di 10<br />

vinte e 5 perse con le 8<br />

squadre che oggi sarebbero<br />

ai playoff (ne contiamo 9<br />

perché Varese e Avellino<br />

sono pari), di 5-5 con le<br />

avversarie nella parte più<br />

bassa della classifica. Una<br />

propensione a vincere di più<br />

contro le squadre migliori<br />

che può aiutare l’EA7 quando<br />

arriveranno le sfide scudetto,<br />

ma che potrebbe affossarla,<br />

facendola partire in una<br />

posizione di tabellone<br />

difficile fin dai quarti di<br />

finale, se nelle ultime 7 gare,<br />

5 delle quali contro<br />

Montegranaro, Roma,<br />

Teramo, Treviso, Biella,<br />

questa tendenza suicida non<br />

cambierà. Siena, ha mostrato<br />

la serie con l’Olympiacos, è<br />

battibile a patto di arrivarle<br />

vicino, aggredirla, metterla<br />

in difficoltà. Milano non ha<br />

un organico peggiore dei<br />

greci, pur essendo ancora<br />

inferiore come squadra, per<br />

non poterci riuscire. Ma la<br />

credibilità verso l’esterno e la<br />

fiducia in se stessi richiesta<br />

da Scariolo non può nascere<br />

solo battendo Venezia ma<br />

perdendo spesso con le<br />

avversarie meno quotate. Né<br />

puoi spodestare Siena se ti<br />

condanni a playoff terribili.<br />

Bourousis: 27<br />

Poi Milano rischia<br />

la solita rimonta<br />

Da -19, Venezia torna a -5 nell’ultimo quarto<br />

Scariolo: «Ci vuole più fiducia in noi stessi»<br />

MILANO<br />

VENEZIA<br />

L’overtime di Karl<br />

esalta Montegranaro<br />

79<br />

70<br />

cretare la vincitrice del decimo derby delle<br />

Marche. Un match che si è concluso<br />

con il trionfo della squadra di Valli, che<br />

interrompe così la serie positiva di Pesaro<br />

(4 partite). Fatali gli errori nel finale, addirittura<br />

decisivo quello di Cavaliero sull’ultimo<br />

tiro. «Avevamo in mano la partita<br />

— ha detto Dalmonte al termine — abbiamo<br />

commesso errori importanti e Montegranaro<br />

ci ha punito». Dall’altra parte coa-<br />

Botte, tecnici, espulsi<br />

Roma al supplementare<br />

MONTEGRANARO 79 ROMA<br />

102<br />

PESARO 77 ch Valli è raggiante: «Non abbiamo mai TREVISO<br />

99<br />

d.t.s (20-16, 35-34; 55-48, 69-69)<br />

FABI SHOES MONTEGRANARO: Di Bella<br />

4 (1/5, 0/1), Zoroski 14 (0/2, 3/9),<br />

Karl 15 (1/2, 2/7), Ivanov 14 (4/8, 1/2),<br />

May 17 (7/13); Mazzola 2 (1/2), McNeal 9<br />

(4/8, 0/5), Nicevic 4 (2/3), Piunti. N.e. Vallasciani,<br />

Perini. All.: Valli<br />

SCAVOLINI SIVIGLIA PESARO: Hickman<br />

18 (4/6, 2/7), White 5 (1/5, 1/1),<br />

Hackett 12 (4/10, 1/4), Jones (0/4), Cusin<br />

17 (4/4, 2/3); Cavaliero (0/1, 0/1), Flamini<br />

2(1/1), Lydeka 4 (0/1), Urbutis (0/1,<br />

0/1), Alibegovic 17 (5/7, 1/2). N.e. Tortù,<br />

Cercolani. All.: Dalmonte.<br />

ARBITRI: Cicoria, Chiari, Biggi.<br />

NOTE T.l: Mon 21/26, Pes 12/21. Rimb.:<br />

Mont 42 (Ivanov 12, May 12), Pes 41 (Jo-<br />

mollato, anche quando siamo andati sotto.<br />

Abbiamo vinto grazie alla difesa». La<br />

squadra di Valli parte bene proponendo<br />

un May ispirato (sei punti per il 10-4 del<br />

5’). Pesaro resta aggrappata alla partita<br />

grazie ad uno stratosferico Hickman (10<br />

punti solo nel primo quarto). Nel secondo<br />

la Fabi tenta un allungo (break di 8-0 per il<br />

27-16) ma non scappa. A quel punto Dalmonte<br />

si affida ad una zona 3-2 piuttosto<br />

mobile che manda in crisi l’attacco gialloblù<br />

e grazie alle schiacciate di White, Hickmann<br />

e Cusin la Scavo torna a -2 (30-38<br />

al 17'). La partita resta in equilibrio ma è<br />

nel quarto che l’inerzia sembra svoltare in<br />

favore di Pesaro. Il sorpasso è firmato da<br />

Cusin al 34’ (59-60), quindi Flamini segna<br />

la tripla del +6 (61-67). Ma la Sutor non<br />

d.t.s. (21-15, 34-30; 67-58, 83-83)<br />

ACEA ROMA: Gordic 17 (3/5, 3/4), Tucker<br />

11 (4/10, 1/2), Datome 23 (6/10,<br />

1/4), Slokar 15 (5/9), Varnado 20<br />

(5/9); Maestranzi 9 (1/3 da tre), Mordente<br />

2 (0/2, 0/1), Kakiouzis 5 (1/2, 1/2), Tonolli<br />

(0/1 da tre). N.e.: Marchetti, Di Giacomo,<br />

Staffieri. All.: Calvani.<br />

BENETTON TREVISO: Mekel 7 (2/4,<br />

1/2), Thomas 12 (2/5, 2/5), Viggiano 8<br />

(1/4, 2/8), Goree 25 (3/7, 4/4), Ortner<br />

14 (7/9); Cuccarolo 3 (1/2), Bulleri 6 (1/4,<br />

1/2), Becirovic 16 (4/6, 1/4), De Nicolao 3<br />

(0/1, 1/2), Moldoveanu 5 (1/1, 1/4). N.e.:<br />

Cecchinato, Gaspardo. All.: Djordjevic.<br />

ARBITRI: Facchini, Lanzarini, Caiazza.<br />

nes 15). Ass.: Mont 14 (May 3, McNeal 3),<br />

molla e con Ivanov conquista il supple- NOTE - T.l.: Rom 33/36, Tre 16/19. Rimb.:<br />

Pes 13 (Hickman 4, White 4). Progr.: 5’<br />

mentare. E’ qui che cresce Jones (due Rom 40 (Varnado 9), Tre 34 (Ortner 8).<br />

10-6 15’ 28-22, 25’ 58-52, 35’ 59-62. Usc.<br />

tiri pesanti per il 73-77), ma la Sutor reagi- Ass.: Rom 10 (Maestranzi 3), Tre 16<br />

5 f. Di Bella 37’30", Hickman 44’30". Tecn.<br />

sce con Karl che prima segna la tripla del (Mekel 4). Progr.: 5' 10-7, 15' 27-24, 25'<br />

Zoroski 24’57". Spett.: 4120 per 71.300.<br />

-1, quindi regala il sorpasso (78-77) a 30" 50-42, 35' 73-71. Esp.: Tucker 27’43"<br />

ANCONA C’è voluto un overtime per de- Coby Karl, 29 anni CIAM-CAST<br />

dalla fine. Ed è tripudio.<br />

Aaron Pettinari<br />

(58-47), Djordjevic (con tecnico) 44’34"<br />

(92-94). Antisp.: Thomas 34’22" (71-69). Jarvis Varnado, 25 anni CIAM-CAST<br />

Kentucky-Kansas: finale per 73 mila<br />

E’ Kansas la sfidante della<br />

n.1 Kentucky nella finale del<br />

torneo universitario in programma<br />

questa sera a New Orleans.<br />

Davanti a 73 mila spettatori,<br />

i Jayhawks hanno battuto<br />

in semifinale 64-62 Ohio State<br />

che era in testa 59-56 a 2’ dalla<br />

fine, prima di subire 6 punti<br />

consecutivi e trovarsi a -1 con<br />

9" sul cronometro. Ma Elijah<br />

Taylor ha realizzato i liberi della<br />

vittoria per Kansas che punta<br />

al quarto titolo della sua storia,<br />

l’ultimo vinto nel 2008 quando<br />

sconfisse all’overtime Memphis<br />

allenato da John Calipari che<br />

oggi guida proprio Kentucky.<br />

Ohio State ha guidato a lungo<br />

ma non è sopravvissuta alla scadente<br />

serata al tiro e alla parti-<br />

(27-11, 43-28; 60-49)<br />

EA7 MILANO: Cook 10 (2/4 da 3), Hairston 7<br />

(2/3, 1/5), Mancinelli 12 (4/5, 0/1), Fotsis 6<br />

(1/3 da 3), Bourousis 27 (10/13, 2/4); Giachetti,<br />

Rocca 2 (1/1), Melli 2 (1/2, 0/1), Bremer<br />

6 (0/2, 2/3), Gentile 5 (2/4, 0/2), Radosevic<br />

2 (1/1). N.e.: Filloy. All.: Scariolo.<br />

UMANA VENEZIA: Clark 8 (3/5, 0/2), Young<br />

14 (4/9, 2/5), Slay 14 (4/7, 0/4), Szewczyk 17<br />

(3/5, 2/4), Bryan 6 (3/4); Meini 3 (1/2 da 3),<br />

Fantoni 2 (1/3), Bowers 5 (1/6, 0/2), Rosselli<br />

1 (0/2 da 3). N.e.: Allegretti, Tomassini,<br />

Magro. All.: Mazzon.<br />

ARBITRI: Pozzana, Giansanti, Provini.<br />

NOTE - T.l.: Mil 13/25, Ven 17/22. Rimb.:<br />

Mil 44 (Bourousis 12), Ven 22 (Szewczyk<br />

5). Ass.: Mil 17 (Mancinelli 5), Ven 17 (Slay<br />

e Bowers 4). Progr.: 5’ 12-5, 15’ 33-21, 25’<br />

54-37, 35’ 63-58. Fallo tecnico: Mazzon<br />

17’30" (37-24). Usc. 5 falli: Szewczyk<br />

39’53" (77-70). Spett.: 5100 per 22.500<br />

euro.<br />

IL DERBY SUTOR IN FESTA, PESARO TROPPI ERRORI<br />

ta modesta della sua stella, Jared<br />

Sallinger, che ha segnato<br />

13 punti con 5/19 al tiro. Thomas<br />

Robinson, 19 punti, ha guidato<br />

Kansas che era stata sconfitta<br />

in novembre da Kentucky.<br />

«Certamente non è stata una<br />

bella partita, per nulla artistica<br />

— ha detto il coach dei<br />

Jayhawks, Bill Self — ma sono<br />

orgoglioso della durezza mostrata<br />

dai miei ragazzi».<br />

Kentucky I pronostici sono tutti<br />

per Kentucky che ha battuto<br />

Louisville 69-62. Sotto di 13<br />

punti nella ripresa, Louisville<br />

ha pareggiato a quota 49 a 9’<br />

dalla fine ma Darius Miller, venuto<br />

dalla panchina, ha realizzato<br />

5 punti nell’11-2 che ha<br />

PAOLO BARTEZZAGHI<br />

MILANO<br />

Una settimana dopo essere<br />

naufragata a Cremona raccogliendo<br />

la metà dei rimbalzi degli<br />

avversari, Milano torna a<br />

vincere dominando proprio sotto<br />

canestro. Stavolta prende il<br />

doppio dei rimbalzi di Venezia<br />

e proprio con Ioannis Bourousis,<br />

il principale imputato per<br />

l’ultima sconfitta. Questa volta<br />

il greco è immarcabile in attacco<br />

e presente sotto canestro.<br />

Chiude con il record di punti in<br />

Italia, 27, e 12 rimbalzi in meno<br />

di 27 minuti. Il suo forte impatto,<br />

11 punti nel primo quarto,<br />

determina il largo vantaggio<br />

di Milano che al 10’ è avanti<br />

di 16 senza errori al tiro da due.<br />

Rimonta Ed è durante l’assenza<br />

di Bourousis, tra la fine del terzo<br />

e l’inizio dell’ultimo quarto,<br />

che Venezia rimonta. L’Olimpia<br />

era arrivata in scioltezza a<br />

UNIVERSITA’ USA SI GIOCA STASERA A NEW ORLEANS LA SFIDA PER IL TITOLO<br />

Anthony Davis, 19 anni AFP<br />

19 punti di vantaggio al 23’30"<br />

(52-33). Aveva decelerato pur<br />

mantenendo 11 punti di margine<br />

a fine terzo quarto, per poi<br />

lasciare avvicinare la Reyer,<br />

squadra che non muore mai.<br />

Pur senza Clark, fuori per tutto<br />

l’ultimo quarto per una distorsione<br />

a una caviglia, Venezia recuperava<br />

fino ad arrivare a soli<br />

5 punti di svantaggio al 35’ con<br />

ben tre occasioni per arrivare o<br />

a -2 o a -3. Tutte sbagliate. Milano<br />

ha perso lucidità, palloni (alla<br />

fine il doppio di Venezia, 20<br />

a 10) e opportunità ai tiri liberi<br />

proprio con i suoi uomini migliori:<br />

Bourousis chiude con 1<br />

su 5, Mancinelli con 4 su 8. Lo<br />

stesso Mancio, però, raccoglie<br />

due rimbalzi offensivi fondamentali:<br />

il tap in che riporta Milano<br />

a +7 (65-58) dopo un errore<br />

dalla lunetta di Bourousis e<br />

un altro rimbalzo su una tripla<br />

sbagliata dal centro greco nell’azione<br />

successiva. Un assist di<br />

Mancinelli per Bourousis riporta<br />

Milano a +8 a 2 minuti dalla<br />

messo i Wildcats al sicuro. «Siamo<br />

solo a una partita dal nostro<br />

sogno e dall’obbiettivo che<br />

ci siamo posti» ha detto Anthony<br />

Davis, ala appena uscita<br />

dal liceo che ha guidato Kentucky<br />

con 18 punti, 14 rimbalzi<br />

e 5 stoppate. John Calipari, a<br />

caccia del suo primo titolo in<br />

quattro Final Four conquistate,<br />

si aggiudica quindi la sfida col<br />

grande rivale Rick Pitino: «Non<br />

ci sono vincitori morali quando<br />

lotti per il titolo — ammette lo<br />

sconfitto — , ma non posso che<br />

essere orgoglioso, molti non sono<br />

arrivati fin qua». Palla a due<br />

di Kentucky-Kansas stanotte alle<br />

3 e 23 su Skysport3 e Espn<br />

America.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

fine e scaccia la paura dell’ennesima<br />

rimonta subita in questa<br />

stagione.<br />

Paradigma «Questa settimana è<br />

il paradigma di come siamo»,<br />

dice Sergio Scariolo che ieri ha<br />

compiuto 51 anni, in contemporanea<br />

ai 31 di Antonis Fotsis (festeggiati<br />

malino in campo).<br />

«Giochiamo bene contro squadre<br />

da playoff — spiega il tecnico<br />

di Milano — e meno contro<br />

le altre, come Cremona una settimana<br />

fa. Abbiamo costruito la<br />

vittoria sul controllo dei rimbalzi<br />

e grande merito della rimonta<br />

è di Venezia. I primi tre quarti<br />

li abbiamo giocati molto bene,<br />

a un livello forse insostenibile.<br />

Poi c’è stato un calo e abbiamo<br />

sbagliato troppi tiri liberi».<br />

Secondo Scariolo, il problema<br />

di Milano è mentale. «Dobbiamo<br />

avere più fiducia in noi stessi<br />

— dice il tecnico — ed è anche<br />

una questione di esperienza:<br />

non ci sono altre squadre di<br />

alto livello che danno tanti minuti<br />

con giocatori del 1990,<br />

1991, 1992». La ricerca di un altro<br />

esterno continua. Il primo<br />

obiettivo resta KC Rivers che però<br />

fatica a liberarsi dalla Lokomotiv<br />

Kuban. «Non vogliamo<br />

trovarci con un organico limitato<br />

sul perimetro — spiega Scariolo<br />

— in caso di infortuni nel<br />

momento più importante della<br />

stagione. Saremmo in grandi<br />

ambasce». Abituato a fare con<br />

quello che ha, Andrea Mazzon<br />

è scuro in volto: «Non ho capito<br />

alcune scelte arbitrali nel primo<br />

quarto. Poi le abbiamo provate<br />

tutte tatticamente, i ragazzi<br />

sono stati bravissimi. Abbiamo<br />

pagato a rimbalzo ma contro<br />

una squadra più fisica, più<br />

atletica, più alta. Giusto così».<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

TREVISO SCONFITTA DJORDJEVIC: «GLI ARBITRI HANNO ROVINATO LA PARTITA»<br />

F. tec.: Djordjevic 35’16" (73-71). Usc. 5 f.:<br />

Ortner 39'22" (81-83). Spet.2368.<br />

ROMA — Pazza, pazzissima partita. Che<br />

Roma fa sua dopo un tempo supplementare,<br />

sfatando lo 0/4 (tre in casa) che aveva<br />

nella stagione e continuando la sua rincorsa<br />

ai playoff. Treviso nei primi 27’ fatica<br />

ad oltranza, andando sotto pure di 15<br />

(58-43) e tenendo botta solo sotto canestro,<br />

prima dello show dei tre fischietti<br />

(ma in particolare di Lanzarini) che rovina<br />

la serata. Il caos scoppia verso la fine<br />

del 3 o quarto, al 28’: Becirovic dà una testata<br />

a Tucker che reagisce spintonandolo.<br />

Prima viene chiamata da Lanzarini la<br />

doppia espulsione, poi invece decide<br />

di mandare negli spogliatoi solo la guardia<br />

statunitense. Da quel momento, Treviso<br />

grazie ai liberi e a un Goree monumentale<br />

(4/4 da tre, 25 punti, 31 di valutazione)<br />

rientra. Per non farsi mancare nulla,<br />

arriva pure l’overtime, dove a 26" (sul<br />

92-94) dalla fine arriva l’episodio chiave:<br />

Djordjevic protesta, viene minacciato di<br />

tecnico. Si gira, lancia l’asciugamano a<br />

terra: un gesto fatale, perché arriva il<br />

tecnico (il secondo della sua serata) e<br />

l’espulsione che manda Roma in lunetta<br />

(33/36 finale!) per il colpo del k.o. (ottimi<br />

Datome, mvp, Maestranzi e Varnado)<br />

«Avevamo vinto, non ho capito perché<br />

mi hanno dato tecnico — dirà Djordjevic —<br />

è un peccato che gli arbitri abbiano rovinato<br />

la partita».<br />

Mario Canfora<br />

NBA LA RIVELAZIONE DEI KNICKS FUORI 6 SETTIMANE<br />

Lin stop: il miracolo è finito<br />

Bryant sbaglia tutto poi vince<br />

L’incredibile avventura di<br />

Jeremy Lin è finita, almeno per<br />

quest’anno. Solo se i New York<br />

Knicks faranno strada nei<br />

playoff, il play che ha incantato e<br />

risollevato New York potrà<br />

tornare in campo dopo una<br />

sosta di sei settimane per<br />

un’operazione di pulizia al<br />

ginocchio sinistro. Sabato sera,<br />

Kobe Bryant realizza l’unica<br />

tripla della sua orribile partita (11<br />

punti, 3/21 al tiro, 1/8 da 3) a 20"<br />

dalla fine per il sorpasso Lakers<br />

a lungo in svantaggio contro la<br />

squadra di Belinelli che stavolta<br />

non ha brillato (8 punti con 3/12<br />

al tiro e 1/4 nelle triple). Ieri i<br />

Thunder hanno steso Chicago<br />

privi di Rose.<br />

Ieri: Oklahoma City-Chicago<br />

92-78 (Westbrook 27, Durant<br />

26; Lucas 19). Sabato: LA<br />

Lakers-New Orleans 88-85<br />

(P.Gasol 21, Bynum 19; Jack 18),<br />

New York-Cleveland 91-75<br />

(JR Smith 20; Jamison 13),<br />

Philadelphia-Atlanta 95-90<br />

(Brand 25; J.Smith 34),<br />

Detroit-Charlotte 110-107 t.s.<br />

(Prince 24; Mullens 20),<br />

Milwaukee Memphis 95 99<br />

(Jennings 24; Mayo 24), San<br />

Antonio-Indiana 112-103<br />

(Duncan 23, Parker, Ginobili 18;<br />

Granger, George 18),<br />

Sacramento-New Jersey<br />

99-111 (Evans 23; Morrow 24), ,<br />

LA Clippers-Utah 105-96 (Paul<br />

26, Griffin 24; A.Jefferson 26).


Ioannis<br />

Bourousis, 28<br />

anni, 2.13, 27<br />

punti in 26<br />

minuti CIAMILLO<br />

BIELLA IRRICONOSCIBILE SI SALVA SOLO COLEMAN<br />

Bologna tutto facile<br />

con Poeta e Sanikidze<br />

BOLOGNA La leadership, gli assist, i canestri<br />

chirurgici di Poeta e i voli di Sanikidze<br />

tornato in doppia doppia (12+11), con-<br />

fortati da una difesa impermeabile<br />

che tiene Biella 7’30" senza punti nell’ultimo<br />

quarto, regalano a Bologna la 12a vittoria<br />

interna che le consente di tenere il<br />

ritmo playoff. Invece l’Angelico, la peggiore<br />

squadra passata su queste tavole<br />

in questa stagione al netto della grande<br />

prova di Coleman, cade senza attenuanti<br />

e con molte colpe nella gestione<br />

del primo e dell’ultimo quarto quando la<br />

VARESE<br />

SASSARI<br />

BOLOGNA 62 CASERTA<br />

74<br />

BIELLA 53 Canadian piazza i due break che spezza- CREMONA<br />

77<br />

(20-9, 35-24; 49-47)<br />

CANADIAN SOLAR BOLOGNA: Poeta<br />

15 (3/4, 2/5), Koponen 13 (5/6, 1/5),<br />

Douglas Roberts 10 (5/7, 0/2), Sanikidze<br />

12 (4/4, 1/5), Gigli 6 (3/7, 0/1); L.Vitali<br />

2 (1/4, 0/2), Gailius 2 (1/2), Lang (0/2),<br />

Werner 2 (1/2, 0/1). N.e: M.Vitali, Person,<br />

Quaglia. All.: Finelli.<br />

ANGELICO BIELLA: Coleman 25 (8/12,<br />

2/5), Pullen 7 (2/7, 1/7), Soragna 5<br />

(2/6), Dragicevic 3 (0/2, 1/3), Miralles<br />

10 (5/8); Chessa 3 (0/1, 1/3), Jurak (0/1,<br />

0/1). N.e: Minessi, Lombardi, Magarity,<br />

Laganà, De Vico. All.: Cancellieri.<br />

ARBITRI: Mattioli, Begnis, Barni.<br />

no l’equilibrio. Bologna si alimenta in avvio<br />

con le folate di Poeta che surclassa<br />

lo stordito Pullen e qualche bel numero<br />

di Douglas Roberts. Il break interno a cavallo<br />

dei primi due quarti è di 20-2 che<br />

vale l’allungo sul 24-9. Biella rientra nel<br />

terzo quarto con un filotto di 13 punti di<br />

Coleman, quasi silente fino a quel momento.<br />

Gli ospiti impattano a quota 47<br />

ma nell’ultimo periodo si spengono<br />

completamente mentre Poeta, autore<br />

di due triple importanti, ridà la carica ai<br />

suoi e i balzi di Sanikidze spazzano le<br />

due aree. Coach Finelli, che avrebbe bisogno<br />

di un’addizione all’organico per<br />

surrogare la pochezza di Lang e le diffi-<br />

(19-22, 39-42; 58-60)<br />

OTTO CASERTA: Maresca 4 (2/4, 0/2),<br />

Collins 7 (2/5, 1/6), Smith 15 (5/8, 1/2),<br />

Stipanovic 12 (5/9), Bell 10 (3/5, 1/7);<br />

Kudlacek 10 (3/5, 0/2), Doornekamp 3 (1/3<br />

da 3), Righetti 13 (0/1, 4/6), Loncarevic<br />

(0/1). N.e.: Marzaioli, Cefarelli, Moretti. All.<br />

Sacripanti.<br />

VANOLI BRAGA CREMONA: Lighty 4<br />

(0/1, 1/1), Tabu 12 (1/6, 3/10), Perkovic<br />

5 (1/3, 1/2), Milic 9 (4/10), Rich 24 (9/12,<br />

2/3); Cinciarini 12 (4/5, 1/2), Tusek 7 (2/3,<br />

1/3), D’Ercole 4 (2/3, 0/2). N.e.: Lottici, Belloni,<br />

Speronello, Antonelli. All. Caja.<br />

ARBITRI: Lamonica, Ramilli e Vicino.<br />

NOTE T.l: Bol 4/6, Bie 4/10. Rimb.: Bol 40<br />

coltà di L.Vitali, però ammonisce: «Ab- NOTE - T.l.: Cas 10/14, Cre 4/8. Rimb.: Cas<br />

(Gigli 12), Bie 28 (Miralles 9). Ass.: Bol 11<br />

biamo fatto tante buone giocate ma per 38 (Stipanovic 12), Cre 36 (Milic 9). Ass.:<br />

(Poeta 7), Bie 9 (Pullen 5). Progr: 5’ 9-7,<br />

vincere in trasferta e cullare le nostre Cas 8 (3 con 2), Cre 6 (Rich 2). Progr.: 5’<br />

15’ 26-17, 25’ 42-36. 35’ 53-47. Spett.<br />

ambizioni di quarto posto dovremo alza- 11-8, 15’28-30, 25’43-48, 35’64-72. Usc. 5<br />

6885<br />

re il livello del nostro gioco». Dall’altra f. Perkovic 59’59” (69-76); Spett. 3421<br />

parte il collega Cancellieri sospira: «Abbiamo<br />

compiuto troppe forzature senza<br />

per 17.728 euro.<br />

Viktor Sanikidze, 26 anni LAPRESSE<br />

mai entrare in sintonia con la partita».<br />

a.to.<br />

CASERTA - Otto contro Vanoli, sfida con<br />

in una fetta di salvezza in palio che si ag- Jason Rich, 25 anni CIAM-CAST<br />

LEGADUE BARCELLONA BATTE PISTOIA<br />

Bologna-2 ferma Scafati<br />

BARCELLONA-PISTOIA 95-76<br />

(23-20, 55-36; 77-76)<br />

SIGMA BARCELLONA: Lukauskis 11 (4/5,<br />

1/4), Green 22 (5/7, 4/9), Bucci 5 (1/3, 1/2),<br />

Da Ros 20 (8/11, 0/2), Martin 19 (9/9); Mocavero<br />

12 (2/3), Dordei, Piazza 9 (2/3, 1/2),<br />

Bonessio 5 (1/2, 1/2), Rotundo. All. Sacco.<br />

TESI GROUP PISTOIA: Jones 11 (4/6),<br />

Toppo 14 (5/6), Galanda 13 (2/6, 2/3), Hardy<br />

19 (8/17, 1/6), Saccaggi 9 (4/8, 0/2);<br />

Tuci, Della Rosa, Evotti, Tavernari 10<br />

(2/5, 2/4). N.e.: Gurini. All.: Moretti. ARBI-<br />

TRI: Di Francesco, Quarta, Di Toro. NO-<br />

TE - T.l. Bar 40/67, Pis 30/65 Rimb.: Bar<br />

32 (Green 8), Pis 26 (Jones 9). Ass.: Bar<br />

25 (Piazza 7), Pis 10 (Galanda 4). Usc. 5<br />

f.: Jones 36’51” (84-68). Spet. 2800.<br />

(m.i.)<br />

FORLI’-BRESCIA 84-93<br />

(22-27, 35-46; 56-66).<br />

MARCOPOLOSHOP.IT FORLI’: Roderick<br />

31 (8/15, 3/6), Huff 11 (0/5, 3/6), Coleman<br />

1 (0/1), Poletti 2 (1/4, 0/2), Borsato 14<br />

LA CERTIFICAZIONE<br />

Proli: «L’etica<br />

può aiutare<br />

il basket»<br />

MILANO — L’Olimpia<br />

Milano ha intrapreso il cammino<br />

per ottenere la certificazione<br />

etica. È la stessa strada già<br />

percorsa dalla Reyer Venezia,<br />

prima società di basket ad aver<br />

raggiunto l’obiettivo a marzo<br />

2011 dopo due anni di lavoro<br />

per adeguarsi agli standard<br />

richiesti dalla Esicert, l’Istituto<br />

di certificazione etica nello<br />

sport. «Con l’etica si guadagna<br />

— ha spiegato ieri al Forum di<br />

Assago il presidente dell’Umana<br />

Luigi Brugnaro — gli sponsor<br />

sono attratti da una società che<br />

ha ottenuto un risultato così.<br />

Abbiamo aperto i nostri bilanci<br />

e consolidato le attività sociali<br />

con le giovanili e il pubblico».<br />

«Abbiamo aderito con<br />

entusiasmo — ha detto il<br />

presidente dell’EA7 Livio Proli —<br />

perché è un percorso che<br />

valorizza quegli aspetti per cui<br />

siamo nello sport. Dobbiamo<br />

contribuire a ristrutturare il<br />

sistema in un momento in cui le<br />

risorse calano. Tutti abbiamo<br />

talento e idee, manca però la<br />

capacità di convergere e<br />

trovare una soluzione comune.<br />

Questa può essere il rispetto<br />

dei valori etici». L’Olimpia si è<br />

impegnata a sottoscrivere la<br />

«Carta dei valori» dell’Esicert<br />

che in 10 punti riassume una<br />

visione dello sport come<br />

«ambiente educante» e<br />

«capace di insegnare a fare<br />

squadra». Il basket ne ha<br />

bisogno.<br />

(1/3, 3/5); Natali 10 (4/7, 0/1), Casoli 3<br />

(1/2), Campani 12 (1/2, 2/3), Basile (0/1,<br />

0/1). N.e.: Orlando. All.: Vucinic. CENTRA-<br />

LE DEL LATTE BRESCIA: Thompson 22<br />

(5/7, 1/4), Busma 2 (1/2), Ghersetti 13<br />

(3/6, 2/5), Gergati 4 (2/3, 0/2), Goldwire<br />

26 (2/3, 5/6); Farioli 2 (0/1 da tre), Rombaldoni<br />

12 (3/7, 1/3), Bushati 7 (2/2, 1/2),<br />

Rezzano 5 (1/1, 1/3), Gattesco, Scanzi.<br />

N.e.: Stojkov. All.: Dell’Agnello. ARBITRI:<br />

Moretti, Borgioni, Rossi. NOTE - T.l.: For<br />

19/24, Bre 22/23. Rimb.: For 33 (Campani<br />

7), Bre 31 (Ghersetti 7). Ass.: For 11<br />

(Borsato 4), Bre 15 (Goldwire 6). Usc. 5<br />

f.: Ghersetti , Huff. Spett. 4000. (e. p.)<br />

JESI-SANT’ANTIMO 89-77<br />

(24-19, 53-41, 76-54)<br />

FILENI JESI: Maggioli 20 (8/16), Hoover<br />

20 (1/3, 5/8), Migliori 6 (3/4, 0/1), Brooks<br />

18 (6/11, 1/1), McConnell 14 (4/10, 1/3); Battisti<br />

(0/1 da 3), Valentini 5 (1/2, 1/1), Di Giacomo,<br />

Santiangeli 4 (2/3, 0/1), Dolic 2<br />

(0/1), Ginesi, Bargnesi. All. Cioppi. SAN-<br />

T’ANTIMO: Cittadini 13 (5/9), Campbell<br />

Stipcevic e Goss<br />

Varese è da playoff<br />

La Cimberio si salva dalla rimonta da -27 a -3 di Sassari<br />

DAL NOSTRO INVIATO<br />

MASSIMO ORIANI<br />

VARESE<br />

Con Sassari una cosa è certa:<br />

ci si diverte sempre. Anche<br />

quando la partita sembra non<br />

avere storia, come ieri a Varese,<br />

con la Cimberio avanti 64-37<br />

dopo 4’ scarsi del terzo periodo,<br />

avendo piazzato un devastante<br />

parziale di 32-9 nel 2˚ quarto<br />

che in teoria aveva strachiuso i<br />

conti. Ma i ragazzi di Meo Sacchetti<br />

non mollano mai. Ecco allora<br />

il risveglio di Drake e Travis<br />

Diener, che riaprivano incredibilmente<br />

il match con un break<br />

di 19-0 in soli 4’58".<br />

Varese Nel bene e nel male c’è<br />

tutta Sassari. Ma la partita l’ha<br />

vinta, meritatamente, Varese,<br />

più profonda e continua, al di<br />

là di quei 5’ di bambola contro<br />

la zona press della Dinamo, grazie<br />

ai guizzi di talento di Diawara,<br />

la solidità all around di Talts,<br />

e il ritorno del figliol prodigo,<br />

Phil Goss, capace di aprire<br />

spazi sul perimetro per i compagni<br />

attaccando costantemente<br />

il canestro. «Ci ha dato una<br />

grossa mano — dice Recalcati<br />

—. La sua sferzata nel 1 o tempo<br />

ha dato sicurezza a tutti dopo<br />

un inizio stentato (15-6 per Sassari,<br />

n.d.r.) dovuto al fatto che<br />

eravamo fermi da 15 giorni».<br />

15 (5/8, 0/3), Moraschini 4 (2/5, 0/3), Bell<br />

19 (4/10, 2/7), Kommatos 16 (2/2, 4/11);<br />

Rossi 2 (1/3, 0/1), Ianes, Cantone 6 (2/6<br />

da tre), Eliantonio (1/2, 0/2). N.e. Petrazzuoli.<br />

All. Di Carlo. ARBITRI: Martolini, Paronelli,<br />

Ranaudo. NOTE - T.l.: Jes 15/16,<br />

San 13/18. Rim.: Jes 46 (Brooks 12), San<br />

35 (tre con 7). Ass.: Jes 15 (Maggioli 6),<br />

San 2 (2 con 1). Spett. 2136 (f.c.)<br />

IMOLA- PIACENZA 77-81 dts<br />

(20-14, 38-34, 53-47, 66-66)<br />

AGET IMOLA: Masoni 5 (1/1, 1/1), Prato 14<br />

(3/6, 1/3), Dupree 12 (3/8, 1/4), Kotti 10<br />

(5/8), Bruttini 13 (6/7, 0/1); Whiting 13<br />

(5/12, 0/3), Cournooh 5 (1/2, 1/1), Foiera 5<br />

(1/3, 1/2). N.e.: Turel, Riga. All.: Fucà.<br />

MORPHO PIACENZA: Passera 11 (3/4,<br />

1/1), Casella (0/1 da tre), Harrison 10 (1/8,<br />

2/7), Anderson 15 (7/14, 0/1), Amoroso 4<br />

(1/3); Voskuil 26 (3/6, 4/9), Infante 11 (3/5,<br />

0/1), Perego 4 (2/2, 0/1). Ne.: De Nicolao,<br />

Varrone, Stecconi. All.: Corbani. ARBI-<br />

TRI: Mazzoni, Baldini, Ciano. NOTE - T.l.:<br />

Imo 12/16 Pia 20/24. Rimb.: Imo 38 (Kotti<br />

Stipcevic Ma il grande protagonista<br />

del favoloso 2˚ periodo<br />

della Cimberio (12/15 al tiro e<br />

49-3 di valutazione) è stato Stipcevic,<br />

autore di 16 punti in<br />

10’ con 4/5 da 3 contro la zona<br />

di Sacchetti. «Quei 10-12’ hanno<br />

condizionato la partita —<br />

spiega il coach dei sardi —. Era-<br />

85<br />

79<br />

(13-17, 45-29; 67-60)<br />

CIMBERIO VARESE: Stipcevic 19 (1/2, 4/6),<br />

Rannikko 6 (1/2, 1/3), Diawara 19 (7/8, 1/5),<br />

Kangur 10 (3/5, 0/4), Fajardo 4 (2/7); Goss<br />

12 (1/4, 2/4), Talts 13 (6/7), Reati 2 (1/1,<br />

0/1), Ganeto (0/1). N.e.: Garri, Demartini,<br />

Bertoglio. All.: Recalcati.<br />

BANCO DI SARDEGNA SASSARI: T.Diener<br />

20 (2/4, 4/6), D.Diener 21 (4/9, 2/5), Hosley<br />

9 (3/10, 1/6), Plisnic 9 (2/3, 1/3), Easley 8<br />

(4/5, 0/1); Metreveli, B.Sacchetti 12 (3/3,<br />

1/4), Vanuzzo (0/2 da 3), Pinton (0/1 da 3).<br />

N.e.: Binetti, Devecchi. All.: R.Sacchetti.<br />

ARBITRI: Cerebuch, Filippini, Capurro.<br />

NOTE - T.l.: Var 17/22, Sas 16/18. Rimb.:<br />

Var 34 (Kangur, Talts 8), Sas 33 (Easley<br />

10). Ass.: Var 19 (Stipcevic 6), Sas 11<br />

(D.Diener, T.Diener 3). Progr.: 5’ 4-8, 15’<br />

29-23, 25’ 61-44, 35’ 72-67. F.tecn.: Plisnic<br />

35’57" (74-67). Usc. 5 f.: Plisnic<br />

38’19" (78-72). Spett. 4038 per 46.048<br />

euro.<br />

AGGANCIO LA SQUADRA DI CAJA PRENDE LA OTTO A QUOTA 20<br />

Cremona a Caserta<br />

è sempre più Rich<br />

12), Pia 28 (Harrison 8). Ass.: Imo 11 (Whiting<br />

5), Pia 15 (Voskuil 4). Usc. 5 f.: Anderson,<br />

Kotti, Prato. Spett. 1.400. (p.b.)<br />

BOLOGNA-SCAFATI 76-65<br />

(25-17, 42-38; 52-50).<br />

CONAD BOLOGNA: Kelley 15 (4/9, 1/7)<br />

Blizzard 10 (1/3, 1/2) Ferrero 12 (2/8, 1/3),<br />

Baldassarre 15 (6/7, 0/1), Yango 7 (2/3);<br />

Canavesi 10 (2/3, 2/2), Cutolo 2 (1/2, 0/2),<br />

Filippini 2 (1/2), Hafnar 3 (1/2), Montano<br />

(0/1 da 3). N.e.: Chiarini, Pecile. All.:<br />

Markovski. GIVOVA SCAFATI: Levin 7<br />

(1/4, 1/1), Marigney 13 (4/8, 1/7), Casini 2<br />

(1/1, 0/4), Radulovic 17 (2/2, 3/5), Thomas<br />

17 (4/7); Ghiacci 6 (2/4, 0/1), Sorrentino<br />

(0/2, 0/1), Rosignoli 3 (1/1), Gueye (0/1 da<br />

3). N.e.: Guadagnola, Irlando, Maisano.<br />

All.: Griccioli. ARBITRI: Pascotto, Gagliardi,<br />

Migotto. NOTE - T.l. Bol 21/30, Sca<br />

20/30. Rimb.: Bol 29 (Canavesi 7), Sca<br />

37 (Thomas 13). Ass.: Bol 14 (Kelley 4),<br />

Sca 6 (Levin e Thomas 2). Usc 5 f.: Marigney.<br />

Spett.: 2.500 circa. (n.z.)<br />

CLASSIFICA: Reggio Emilia 34; Scafati,<br />

Pistoia, Brindisi 32; Barcellona 30; Brescia,<br />

Jesi 26; Verona, Piacenza, Veroli<br />

22; Ostuni 20; Imola, Bologna 18; S.Antimo<br />

16; Forlì 14.<br />

LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

vamo svuotati di energie. Ma i<br />

due Diener non ci stavano a<br />

perdere così. Purtroppo quando<br />

fai uno sforzo simile per risalire<br />

da -24, non devi sbagliare<br />

più nulla. E noi invece abbiamo<br />

fallito buoni tiri». Infatti, arrivata<br />

anche a -3 (67-64 a 7’ dalla<br />

fine), la Dinamo sbatteva<br />

contro l’energia di Diawara e<br />

l’intelligenza cestistica di Talts<br />

(78-71 a -3’18"). L’ultima speranza<br />

sassarese si spegneva sul<br />

ferro con la tripla del -3 fallita<br />

da Plisnic a 2’ dalla sirena, e al<br />

Banco, tradito da Hosley («Capita<br />

a tutti di giocare male —<br />

spiegava Sacchetti — stavolta<br />

è toccato a lui») restava solo la<br />

consolazione d’aver difeso la<br />

differenza canestri (+11 all’andata).<br />

Complicata «Non ci piacciono<br />

le cose semplici — chiudeva Recalcati<br />

—. Siamo riusciti a complicare<br />

una partita che sembrava<br />

mettersi bene anche oltre le<br />

attese. Ma se abbassi un attimo<br />

la guardia contro una squadra<br />

in salute che veniva da 8 vittorie<br />

in 9 gare, basta un nulla per<br />

girare l’inerzia. Comunque siamo<br />

contenti, ora iniziamo a<br />

guardare la classifica con un occhio<br />

ai playoff». Dove anche<br />

Sassari conta di esserci. E di divertire.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

E’ morto Sauro Bufalini,<br />

70 anni, 116 partite in Nazionale,<br />

uno dei lunghi più forte e<br />

riconoscibili, per la sua grinta e<br />

le qualità da «power forward»<br />

degli Anni 60-70 trascorsi con<br />

l’Ignis Varese, Fides Napoli e<br />

Reyer Venezia con la quale ha<br />

chiuso la carriera in serie A<br />

prima di giocare in B a Livorno<br />

anche come allenatore. Ha<br />

vinto uno scudetto, due coppe<br />

delle Coppe, partecipando<br />

all’Olimpiade di Tokyo e Città<br />

del Messico, tre Europei e un<br />

mondiale. Nato a Pisa, aveva<br />

iniziato a giocare a 16 anni<br />

giungendo presto in azzurro<br />

venendo poi altrettanto presto<br />

sacrificato sull’altare del<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />

RISULTATI<br />

TERAMO-CANTÙ 69-74<br />

VARESE-SASSARI 85-79<br />

MONTEGRANARO-PESARO d.t.s. 79-77<br />

CASERTA-CREMONA 74-77<br />

BOLOGNA-BIELLA 62-53<br />

ARMANI-UMANA 79-70<br />

ROMA-TREVISO d.t.s. 102-99<br />

SIENA-AVELLINO (19/4)<br />

Ha riposato: CASALE<br />

CLASSIFICA<br />

SQUADRE PT G V P<br />

SIENA 36 24 18 6<br />

CANTU’ 32 25 16 9<br />

MILANO 30 25 15 10<br />

VENEZIA 30 25 15 10<br />

SASSARI 30 25 15 10<br />

PESARO 30 25 15 10<br />

BOLOGNA 30 25 15 10<br />

VARESE 26 25 13 12<br />

AVELLINO 26 25 13 12<br />

ROMA 24 26 12 14<br />

TREVISO 22 25 11 14<br />

MONTEGRANARO 22 25 11 14<br />

BIELLA 22 26 11 15<br />

CASERTA 20 25 10 15<br />

CREMONA 20 26 10 16<br />

TERAMO 16 26 8 18<br />

CASALE 12 25 6 19<br />

Le prime 8 ai playoff, L’ultima in Lega 2<br />

PROSSIMO TURNO<br />

(9/4, ore 18.15)<br />

CANTÙ CASALE (6/4) 20.30<br />

SASSARI TREVISO (7/4)<br />

AVELLINO ROMA (7/4)<br />

TERAMO CASERTA (7/4)<br />

MONTEGRANARO MILANO (8/4)<br />

BIELLA VARESE<br />

VENEZIA BOLOGNA<br />

PESARO CREMONA<br />

Riposa: SIENA<br />

giudica Cremona la quale raggiunge i casertani<br />

a quota 20. «Grande soddisfazione<br />

è la ciliegina sulla torta» dice Caja.<br />

«Vinciamo in valutazione e perdiamo di<br />

tre» replica Sacripanti che ringrazia Collins<br />

per aver giocato in precarie condizioni<br />

fisiche. Da quando è arrivato Jason Rich,<br />

otto partite fa, la Vanoli Braga ne ha<br />

vinte cinque, delle quali 4 nelle ultime 5<br />

giornate. Nelle ultime tre partite, il giocatore<br />

pescato nel 2008 da Cantù, ha segnato<br />

22 punti di media. Buona la partenza<br />

dei locali 11-5 al 3’ con Smith e Bell,<br />

Caja manda in campo Cinciarini che con<br />

8 punti ribalta il risultato 11-14 al 6’. Si va<br />

avanti in equilibrio fino al 28-28 al 15’.<br />

Con le difese miste Caja e Sacripanti cercano<br />

di imbrigliare il gioco avversario,<br />

ma Cremona trova punti da Rich e Lighty,<br />

29-33 al 15’. Righetti rimette i conti in<br />

pari 37-37 al 18’, ma nel finale la coppia di<br />

guardie ospiti riporta avanti la Vanoli<br />

39-42. Nel terzo quarto la Vanoli è avanti<br />

43-48 con Rich al 25’, poi ci pensano Tusek<br />

e Tabu con due triple consecutive a<br />

scavare il solco 45-56 al 26’, Milic mette<br />

i punti del + 13 47-60 al 28’. Righetti con<br />

due triple e Kudlacek riportano la Otto<br />

in gara 58-60 al 30’, ma la Vanoli tiene il<br />

match: 59-67 con Rich al 32’; 64-72 con<br />

Tabu al 35’. Solo nell’ultimo minuto dal<br />

69-76, con Smith e Collins la Otto arriva<br />

al 74-76. Dalla lunetta Tabu segna un solo<br />

tiro libero e dall’altra parta Smith sbaglia<br />

la tripla del pareggio.<br />

Lucio Bernardo<br />

LUTTO 116 VOLTE AZZURRO, TRICOLORE A VARESE<br />

E’ morto Sauro Bufalini<br />

Pivot guerriero e scrittore<br />

43<br />

Sauro Bufalini, a sin., con l’Ignis<br />

ringiovanimento voluto da<br />

Giancarlo Primo. Persona di<br />

spessore e cultura, polemico<br />

verso lo sport moderno, nel<br />

2004 pubblicò il libro «Palle,<br />

onori e pallonari». Alla famiglia,<br />

le condoglianze della Gazzetta.


44<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

PALLAVOLO SI E’ CHIUSA LA STAGIONE REGOLARE DI A-1 MASCHILE<br />

San Giustino salvo<br />

Piacenza vince<br />

nel nome di Bovo<br />

Che emozioni nel ricordo di Bovolenta. La<br />

sconfitta al tiebreak vale la salvezza umbra<br />

MATTEO MARCHETTI<br />

PIACENZA<br />

Le emozioni più grandi,<br />

da pelle d’oca, che fanno venire<br />

gli occhi lucidi a tutto il Pala-<br />

Banca e scendere le lacrime a<br />

molti dei protagonisti in campo,<br />

si vivono prima dell’inizio.<br />

Tutto l’impianto in piedi per ricordare<br />

Vigor Bovolenta, indimenticato<br />

capitano piacentino<br />

a cui viene intitolata la curva<br />

dei tifosi mentre sul campo il<br />

presidente Molinaroli e uno Zlatanov<br />

commosso ritirano la maglia<br />

numero 16, che era di Vigor,<br />

trasportata in cielo da palloncini<br />

biancorossi. C’è un Pala-<br />

Banca intero a battere le mani<br />

intonando il nome di Bovolenta,<br />

mentre sul maxischermo<br />

scorrono le immagini della sua<br />

carriera. E intanto i Lupi Biancorossi,<br />

la parte più calda del tifo<br />

piacentino, srotolano lo striscione<br />

«Hai portato questa maglia<br />

con onore, avrai un posto speciale<br />

nel nostro cuore». Nessuno<br />

parla, perché le lacrime appannano<br />

la vista, ma non possono<br />

offuscare il ricordo che Vigor<br />

ha lasciato come capitano,<br />

e come persona, a Piacenza.<br />

Gara anormale Impossibile in<br />

queste condizioni disputare<br />

una gara normale, ma in campo<br />

ci sono due squadre che hanno<br />

obiettivi importanti: San<br />

Giustino si gioca la salvezza e il<br />

sestetto di Monti la griglia<br />

playoff. Si chiude con i padroni<br />

di casa a gioire per la vittoria e<br />

gli ospiti a festeggiare la permanenza<br />

in A-1 insieme al numeroso<br />

gruppo di tifosi giunto dall’Umbria.<br />

«E adesso — sono le<br />

parole di Giovi — potremo giocare<br />

senza pressione, magari sa-<br />

La maglia di Bovolenta vola sopra il campo di Piacenza TARANTINI<br />

remo la sorpresa dei playoff». Il<br />

Copra Elior negli ultimi due parziali<br />

mette in campo le seconde<br />

linee facendo anche esordire il<br />

libero Binaghi in A-1, Held invece<br />

punta quasi sempre sulla<br />

stessa formazione perché il traguardo<br />

da raggiungere è di<br />

quelli fondamentali. In una sfida<br />

strana, giocata con tanti alti<br />

e bassi, da ricordare il confronto<br />

a colpi di bazooka nel secondo<br />

parziale fra Nikolov (10 punti<br />

e il 70% in attacco) e Patak (8<br />

e il 57%), oppure i 4 ace consecutivi<br />

di Zlatanov che chiudono<br />

il terzo set. Avanti 2-1, Monti<br />

decide di cambiare tutto («Una<br />

scelta che avevo già preso, era<br />

giusto dare spazio a chi ha giocato<br />

meno») e gli ospiti passeggiano<br />

nel quarto prima di disputare<br />

un tiebreak tiratissimo<br />

chiuso da Sidibé al servizio. Ma<br />

la scena più bella deve ancora<br />

arrivare: i tifosi di San Giustino<br />

che dopo aver festeggiato la salvezza<br />

si presentano sotto la Curva<br />

Bovo 16 ad applaudire quella<br />

maglietta biancorossa che<br />

non lascerà più il PalaBanca.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

PADOVA 2 MODENA 0 MONZA<br />

3<br />

ROMA 3 CUNEO 3 VIBO VALENTIA 1<br />

Risultati<br />

MODENA-CUNEO 0-3<br />

TRENTO-LATINA 3-0<br />

MACERATA-VERONA 3-2<br />

RAVENNA-BELLUNO 3-0<br />

MONZA-VIBO 3-1<br />

PIACENZA-SAN GIUSTINO 3-2<br />

PADOVA-ROMA 2-3<br />

Classifica<br />

SQUADRE PT G V P SV SP<br />

TRENTO 70 26 24 2 75 19<br />

MACERATA 56 26 20 6 67 36<br />

CUNEO 56 26 18 8 69 39<br />

BELLUNO 47 26 15 11 57 44<br />

MODENA 42 26 16 10 54 47<br />

PIACENZA 42 26 14 12 53 49<br />

MONZA 39 26 13 13 50 52<br />

ROMA 32 26 11 15 45 56<br />

LATINA 32 26 10 16 48 59<br />

VIBO VALENTIA 31 26 11 15 44 58<br />

VERONA 29 26 9 17 42 62<br />

SAN GIUSTINO 28 26 9 17 44 64<br />

PADOVA 27 26 8 18 38 59<br />

RAVENNA 15 26 4 22 27 69<br />

Prossimo turno<br />

Quarti, prima gara<br />

TRENTO–SAN GIUSTINO<br />

MACERATA–VERONA<br />

CUNEO–VIBO VALENTIA<br />

BELLUNO–LATINA<br />

10<br />

Vittorie su 12 per Monti<br />

Subentrato alla guida di<br />

Piacenza, Luca Monti ha vinto<br />

10 gare su 12 (mat.mar)<br />

PIACENZA<br />

SAN GIUSTINO<br />

LA BEFFA DI PADOVA: DOPO SOLO UN ANNO TORNA IN A-2 ASSIEME A RAVENNA<br />

(25-23, 23-25, 21-25, 25-22, 8-15)<br />

FIDIA PADOVA: Semenzato 12, Simeonov<br />

23, De Marchi 17, Hein 3, Gonzalez<br />

4, Schwarz 10; Zingaro (L), Koshikawa 1,<br />

Cricca 3 , Tiberti, Rosso 6. n.e. Giannotti,<br />

Garghella. All.Montagnani.<br />

M.ROMA: Boninfante 3, Zaytsev 27, Lebl<br />

11, Sabbi 3, Maruotti 13, Bjelica 9;<br />

Paparoni (L), Bencz 15, Passier, Puliti, Paolucci.<br />

N.e. Cisolla, Corsano. All. Giani.<br />

ARBITRI: Satanassi e Gnani.<br />

NOTE Spett.i 3906. Incasso 11.998. Durata<br />

set: 39’, 27’, 26’, 28’, 15’; totale. 135’. Fidia:<br />

b.s. 16, v. 4, m. 10, 2ª l. 18, e. 24; M.Roma:<br />

b.s. 16, v. 4, m. 12, 2ª l. 12, e. 22. T. Gazzetta:<br />

6 Zaytsev, 5 Simeonov, 4 Bencz, 3 De<br />

Marchi, 2 Semenzato,1 Lebl.<br />

PADOVA Padova retrocede in A-2. La notizia<br />

arriva quando Verona vince il 4˚ set e<br />

arriva nel peggiore dei modi, ovvero col<br />

sito di Lega che per almeno 3 minuti dà il<br />

finale 3-1 Lube, per poi correggere. In quel<br />

momento i bianconeri stavano girando a<br />

loro favore il 4o set, trascinati dai 4000 del<br />

PalaFabris. Una doccia gelata che ha reso<br />

inutile il tiebreak. In realtà i padovani devono<br />

piangere ancora sul latte versato, per<br />

un 2o set condotto 19-16, ma infarcito di<br />

occasioni sprecate che hanno rimesso in<br />

partita Roma, a Padova con la voglia di vincere<br />

e trascinata dal solito Zaytsev. Padova<br />

ci ha provato con Simeonov e De Marchi<br />

giocando un ottimo primo set e con la<br />

buona prova di Zingaro in ricezione, ma<br />

l’andamento del secondo ha pesato come<br />

un macigno sul morale e sulla partita.<br />

Massimo Salmaso<br />

(22-25, 14-25, 21-25)<br />

CASA MODENA: Sala 9, Esko 1, Martino<br />

1, Kadziewicz 8, Dennis 4, Anderson 8;<br />

Manià (L), Bellei 10, Carletti, Casoli 4, n.e.<br />

Catellani (L), Piscopo. All. D. Bagnoli.<br />

BRE LANNUTTI CUNEO: Fortunato 6,<br />

Vissotto 14, Ngapeth 5, Mastrangelo<br />

4, Grbic 2, Wijsmans 11; Henno (L1), Rossi<br />

3, n.e. Van Lankvelt, Cacares, Patriarca,<br />

Pieri (L), Baranowicz. All. Placì<br />

ARBITRI: Cipolla e Puercher<br />

NOTE - Spettatori 3567, incasso 25.377.<br />

Durata set: 26’, 21’, 24’; tot. 71’. Casa Modena:<br />

b.s. 20, v. 1, m. 6 s.l. 6, e. 10. Bre: b.s. 9,<br />

v. 7, m. 9, s.l. 9, e. 3. Trofeo Gazzetta: 6<br />

Wijsmans, 5 Vissotto, 4 Fortunato, 3 Grbic,<br />

2 Henno, 1 Bellei.<br />

MODENA E’ lo struggente saluto a Vigor Bovolenta,<br />

molto sentito ed applaudito dal<br />

pubblico, il momento più duro, ma anche<br />

più bello, di un pomeriggio che per Modena<br />

sa di congedo dal proprio pubblico.<br />

«Siamo stati ridicoli», questo il commento<br />

di Daniele Bagnoli. Quel che resta della<br />

sua squadra (Dennis subito fuori, Piscopo<br />

fisso in panchina), ha messo in scena la<br />

peggiore gara dell’anno, ammutolendo i tifosi<br />

(3500 presenti!). Cuneo non ha dovuto<br />

nemmeno spingere più di tanto, visto<br />

che gli è stato confezionato un pacco dono<br />

da 30 punti (20 errori in battuta, 10 tra<br />

attacco e ricezione) che ha amplificato la<br />

differenza di valori. Bagnoli è partito con<br />

Dennis, salvo poi mandarlo in panca nel<br />

secondo, disastroso, set, sostituendolo<br />

con Bellei, l'unico ad emergere.<br />

Paolo Reggianini<br />

(23-25, 25-17, 25-22, 25-22)<br />

ACQUA PARADISO MONZA BRIANZA:<br />

Zhukouski 4, Nikic 18, Buti 7, Gavotto<br />

11, Rooney 12, Shumov 1; Rossini (L),<br />

Forni 2, Conte 7, De Cecco. N.e. Roumeliotis,<br />

Molteni, Ciabattini (L). All. Zanini.<br />

TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA: Coscione<br />

3, Diaz 19, N.Nikolov 4, Falasca<br />

19, Cernic 10, Rak 14; Fanuli (L), Barone<br />

2, Serafini, Grassano, Banderò. N.e.<br />

Mignolo. All. Blengini.<br />

ARBITRI: Sampaolo e Sobrero.<br />

NOTE Spett. 1.087, incassso 1.250. Durata<br />

set: 30’, 24’, 28’, 31’; totale 113'. Monza:<br />

b.s. 6, v. 5, m. 11, s.l. 9, e. 14; Vibo: b.s. 16,<br />

v. 8, m. 8, s.l. 8, e. 36. T.G.: 6 Zhukouski, 5<br />

Rak, 4 Falasca, 3 Nikic, 2 Diaz, 1 Rooney.<br />

MONZA Chiusura dignitosa dell’Acqua Paradiso.<br />

Dopo sei sconfitte, saluta l’A-1, i<br />

tifosi e il Palabosco regalando a Giulia Gabana<br />

l’ultima soddisfazione. Una mano ce<br />

l’ha messa Vibo, affondata in troppi errori:<br />

36 (16 al servizio). Non sono bastati i<br />

muri di Rak (5) né gli ace di Diaz (4) o gli<br />

attacchi di Falasca (44% su 45 palle) per<br />

mantenere la squadra calabrese, partita<br />

bene, al comando della gara. Tono dimesso<br />

al via per Monza, rivoluzionata:<br />

Zhukouski, bravissimo, in regia e Conte in<br />

panchina. Sarà richiamato da Zanini per<br />

Rooney sul 5-8 del 3o set. Lo seguirà De<br />

Cecco sul 6-11 del 4o . Monza ha recuperato<br />

nel 4o set dove ha sempre inseguito.<br />

Qui l’ha trascinata Nikic, il più incisivo dei<br />

suoi. Ora Monza aspetta il VeroVolley per<br />

dare continuità sottorete.<br />

Carlo Gobbi<br />

3<br />

2<br />

(21-25, 25-22, 25-19, 16-25, 16-14)<br />

COPRA ELIOR PIACENZA: Holt 4,<br />

Zhekov, Papi 9, Tencati 5, Nikolov<br />

20, Zlatanov 16; Marra (L), Kampa 3,<br />

Kral 4, Massari 7, Cleber 6, Sidibé 5, Binaghi<br />

(L). All. Monti<br />

ENERGY RESOURCES SAN GIUSTINO:<br />

Creus 8, Patak 17, Urnaut 18, Finazzi<br />

8, Mc Kibbin 5, Rauwerdink 6; Giovi<br />

(L), Cozzi, Sammelvuo 2. Ne: Bartoletti,<br />

Petkovic, Tholse, Lo Bianco. All. Held<br />

ARBITRI: Pasquali e Pol<br />

NOTE: Spettatori 3400, incasso 11500.<br />

Durata set: 25', 28', 26', 21', 18'; tot. 118'.<br />

Copra Elior: battute sbagliate 27, vincenti<br />

6, muri 10, seconda linea 13, errori 41.<br />

Energy Resources: battute sbagliate 15,<br />

vincenti 8, muri 8, seconda linea 9, errori<br />

25. Trofeo Gazzetta: 6 Nikolov, 5 Patak,<br />

4 Urnaut, 3 Zlatanov, 2 Massari, 1<br />

Creus<br />

TRENTO 3 RAVENNA<br />

3<br />

LATINA 0 TREVISO<br />

0<br />

(25-15, 25-21, 25-15)<br />

ITAS DIATEC TRENTO: Birarelli 7, Sokolov<br />

18, Lanza 13, Djuric 2, Raphael<br />

1, Juantorena 15; Bari (L), Colaci (L), Della<br />

Lunga, Brinkman 2, Zygadlo 1. N.e. Stokr.<br />

Burgsthaler. All. Stoytchev.<br />

ANDREOLI LATINA: Jarosz 14, Diachkov<br />

8, Gitto 8, Sottile, Rivera 8, Cester<br />

1; De Pandis (L), Tailli (L), Pantaleon,<br />

Guemart, Troy, Galabinov, Fragkos 1. All.<br />

Prandi<br />

ARBITRI: Zucca e Pozzato<br />

NOTE Spett. 3206, inc. 27.410. D. s.: 23’,<br />

26’, 23’. tot. 72’. Itas: b.s. 6, v. 7, m. 8, 2ª l.<br />

13, e. 9; Andreoli: b.s. 10, v. 2, m. 3, 2ª l. 6,<br />

e. 16. T. Gazzetta: 6 Juantorena, 5 Lanza,<br />

4 Sokolov, 3 Jarosz, 2 Birarelli, 1 Bari.<br />

TRENTO L’Itas chiude la regular season<br />

con 2 sconfitte e avendo vinto almeno un<br />

set in tutte e 26 le gare. Un match perso<br />

con la Lube, in casa, al tie-break, 3 giorni<br />

dopo il Mondiale e una con Latina (3-1)<br />

all’andata. In questo match di ritorno, invece,<br />

le cose sono andate in maniera opposta.<br />

Stoytchev lascia a riposo Kaziyski<br />

e Stokr, ma per avere ragione di una Latina<br />

che non entra quasi mai in partita basta<br />

una prestazione buona in battuta e<br />

attacco. L’Andreoli fatica a ricevere e a<br />

mettere palla a terra, Jarosz non basta.<br />

A far diventare la gara un monologo ci<br />

pensa prima Sokolov, poi Lanza e Juantorena.<br />

Bel gesto delle tifoserie: un gruppo<br />

di sostenitori pontini ha seguito la partita<br />

mischiato nella Curva Gislimberti del tifo<br />

trentino.<br />

Nicola Baldo<br />

SABATO I QUARTI: NUOVA FORMULA 4 GIRONI<br />

Verona resta in A-1<br />

Macerata seconda<br />

MAURO GIUSTOZZI<br />

MACERATA<br />

Prima la commozione<br />

nel ricordo di Bovolenta poi la<br />

festa del Fontescodella: prima<br />

per la Marmi Lanza quando<br />

Kromm nel quarto set mette<br />

giù la palla che regala il punto<br />

della salvezza. Poi, nel tie-break,<br />

Macerata si prende i due<br />

punti che valgono il secondo<br />

posto e il rigiocare tra 7 giorni<br />

ancora contro i veneti. «E’ da 5<br />

gare che cerchiamo questo<br />

punto — ammette un Bagnoli<br />

stravolto dalla tensione — ed è<br />

stato faticosissimo. Ero nervoso<br />

per alcune decisioni arbitrali<br />

contrarie e ho preso quel cartellino».<br />

Sul fatto che il 5˚ set<br />

abbia visto in campo tutta la<br />

panchina di Verona ecco il tecnico.<br />

«Avevo giocatori come<br />

Meoni e Zingel stremati e un<br />

calo di tensione poteva starci<br />

dopo il quarto. Però abbiamo<br />

combattuto bene sino a metà<br />

parziale». La Lube, priva di Kovar<br />

(ma nei playoff ci sarà) rilevato<br />

da Starovic (prima volta<br />

in rosa dopo l’infortunio) ha faticato<br />

nella fase iniziale: poi, a<br />

metà secondo, il cambio tra<br />

Travica e Monopoli ha dato la<br />

(25-20, 25-22, 25-21)<br />

CMC RAVENNA: Corvetta, Brunner 5,<br />

Roberts 13, Moro 18, Mengozzi 7, Sirri<br />

4; Tabanelli (L), Leonardi 4, Gallosti. Ne:<br />

Gruszka, Bendandi. All. Babini.<br />

SISLEY BELLUNO: Ogurcak 4, De Togni<br />

7, Fei 3, Antonov 10, Kohut 6, Suxho;<br />

Farina (L), Szabò 9, Abdelaziz 1, Dolfo 4,<br />

Sorato (L), Horstink 1, Curti 1. All. Piazza.<br />

ARBITRI: Genna e Castagna.<br />

NOTE Spettatori 2500. Durata set: 24’, 28’,<br />

25’; tot. 77’. Cmc: b.s. 11, v. 4, m. 3, 2ª l. 6,<br />

e. 18; Sisley: b.s. 19, v. 2, m. 6, 2ª l. 5, e. 24.<br />

T. Gazzetta: 6 Moro, 5 Corvetta, 4 Roberts,<br />

3 Mengozzi, 2 Tabanelli, 1 Sirri.<br />

RAVENNA Le emozioni hanno voce, eccome,<br />

al PaladeAndré, perché il meglio dell’ultimo<br />

pomeriggio della stagione arriva un<br />

quarto d’ora prima del via. Piovono applausi<br />

da un palazzo con gli occhi lucidi per il<br />

saluto a centro campo che il pubblico riserva<br />

a Federica Lisi e ai figli Alessandro e<br />

Arianna, mentre ai due lati dell’impianto, a<br />

lungo casa sua, campeggiano immagini di<br />

Bovolenta in azzurro. Anche Jack Sintini<br />

riceve la meritata ovazione di un palazzo<br />

quasi esaurito nonostante il match ininfluente.<br />

La Cmc è retrocessa da tempo,<br />

ma il pubblico di Ravenna no: applausi per<br />

tutti e striscioni di ringraziamento a società<br />

e squadra per l’avventura in A-1. La<br />

Cmc ripaga con una vittoria nettissima<br />

che conferma l’ottimo finale di stagione,<br />

ma trova collaborazione in un Sisley già<br />

con la testa ai playoff e per questo centellinata<br />

da Piazza negli uomini-chiave.<br />

Sandro Camerani<br />

A-2 uomini<br />

Perugia promossa<br />

RCS<br />

scossa alla squadra. «Io aggiustatore?<br />

- risponde Monopoli -<br />

niente affatto. Cerco di dare il<br />

mio contributo. Penso che siamo<br />

cresciuti molto in battuta e<br />

questo ha aiutato a cambiare<br />

l’inerzia della gara». Se Meoni,<br />

Gasparini e Kromm sono stati<br />

gli alfieri veneti, nelle file marchigiane<br />

si sono esaltati Savani<br />

(anche in ricezione), Omrcen<br />

e la solita fantastica coppia<br />

di centrali.<br />

MACERATA-VERONA 3-2<br />

(23-25, 25-22, 25-15, 23-25, 15-11)<br />

LUBE BANCA MARCHE MACERATA: Savani<br />

18, Stankovic 10, Omrcen 21, Parodi<br />

10, Podrascanin 16, Travica, Exiga<br />

(L), Lampariello, Van Walle, Monopoli<br />

2. NE.: Starovic, Pajenk. All. Giuliani.<br />

MARMI LANZA VERONA: Gasparini 19,<br />

Kromm 17, Zingel 6, Meoni, Popp 10,<br />

Patriarca 13, Smerilli (L), Kosmina 3,<br />

Ter Horste 2, Casarin 1, Postiglioni,<br />

Calderan. All. B.Bagnoli.<br />

ARBITRI: Cesare e Rapisarda.<br />

NOTE Spettatori 2020, incasso di<br />

8955 euro. Durata set: 29’, 29’, 23’,<br />

30’, 13’; tot. 124’. Lube: b.s. 21, v. 13, m.<br />

8, 2ª l. 14, e. 27. Marmi Lanza: b.s. 21,<br />

v. 3, m. 9, 2ª l.. 10, e. 34. Tecnico a<br />

Bagnoli nel 5˚. Trofeo Gazzetta: 6 Podrascanin,<br />

5 Savani, 4 Gasparini, 3<br />

Omrcen, 2 Kromm, 1 Monopoli.<br />

(f.c.) La Sir Safety Perugia, grazie al<br />

successo in Calabria a Corigliano<br />

(Tamburo 16, Vujevic 13), festeggia<br />

con un turno d’anticipo la promozio<br />

ne diretta in A 1. Ai playoff Castella<br />

na, Molfetta, C. di Castello, Segrate,<br />

Sora, Milano, Genova, Loreto, S.<br />

Croce e Corigliano (le prime saltano<br />

il primo turno). In coda, invece, dopo<br />

Cantù, retrocede in B 1 Atripalda.<br />

Reggio Emilia ai playout: se la vedrà<br />

con una fra Isernia e Club Italia.<br />

La 29 a : Ngm Santa Croce CheBan<br />

ca! Milano 2 3 (25 23, 21 25, 25 19,<br />

21 25, 11 15); Molfetta Cantù 3 0<br />

(25 20, 25 18, 34 32); Aiello Coriglia<br />

no Sir Safety Perugia 0 3 (18 25,<br />

22 25, 14 25); Sidigas Atripal<br />

da Bcc Castellana Grotte 0 3<br />

(17 25, 16 25, 18 25); Crazy Dia<br />

mond Segrate Carige Genova 2 3<br />

(22 25, 17 25, 25 23, 25 16, 17 19);<br />

Edilesse Reggio Emilia Loreto 3 0<br />

(25 19, 25 19, 25 18); Gherardi Città<br />

di Castello Cicchetti Isernia 3 1<br />

(20 25, 25 14, 25 15, 25 22); Club<br />

Italia Roma Globo Sora 2 3 (13 25,<br />

18 25, 25 16, 25 21, 11 15).<br />

Classifica: Perugia 67; Castellana<br />

Grotte 62; Molfetta 61; Città di Ca<br />

stello 58; Segrate 54; Sora, Milano<br />

52; Genova 48; Loreto, S. Croce 46;<br />

Corigliano 35; Club Italia 32; Isernia<br />

31; Reggio Emilia 22; Atripalda 17;<br />

Cantù 13.


IPPICA L’INQUIETANTE RETROSCENA<br />

La terribile caduta di Fox Hunt che resterà a terra causando la sospensione della corsa perchè i cavalli sarebbero dovuti ripassare in quel punto AFP<br />

Dubai: 3 cavalli morti<br />

nella corsa fatta 2 volte<br />

Gold Cup: Fox Hunt esanime ha costretto alla ripetizione, costata<br />

la vita anche a Bronze Cannon e Grand Vent. Fatalità o imprudenza?<br />

MICHELE FERRANTE<br />

Dubai, ippodromo di<br />

Meydan. Il grande sabato da<br />

28 milioni di dollari, imperniato<br />

sulla Dubai Cup da 10, sta<br />

decollando. Ore 18.45 locali,<br />

tre in meno in Italia: partono i<br />

cavalli della Gold Cup sui 3200<br />

metri: galoppano ad andatura<br />

blanda, ma dopo circa 1500<br />

metri Fox Hunt, un sauro di Godolhpin<br />

(famiglia Maktoum, i<br />

padroni di casa) montato da<br />

Silvestre de Sousa, cade rovinosamente<br />

al suolo «snodellandosi»<br />

un anteriore. Resta esanime<br />

a terra, impossibile spostarlo<br />

(verrà soppresso in pista) e la<br />

corsa viene sospesa, perchè i cavalli<br />

sarebbero dovuti transitare<br />

nuovamente in quel punto.<br />

Ripetizione Il regolamento permette<br />

la ripetizione. Tutti vogliono<br />

correre, un milione di<br />

dollari in palio è ragione validissima.<br />

I veterinari esaminano<br />

i cavalli rimasti: nuova partenza<br />

al termine del convegno,<br />

le gabbie si aprono 4 ore<br />

e 40 minuti dopo la sospensione<br />

e mentre Dettori vince con<br />

Opinion Poll, Grand Vent (di<br />

Godolphin come Fox Hunt) e<br />

Bronze Cannon (appartenente<br />

al primo ministro ceceno<br />

PALLAVOLO SEMIFINALE FEMMINILE<br />

Bergamo non molla<br />

Annulla 3 match ball<br />

e porta Villa alla bella<br />

ILDO SERANTONI<br />

BERGAMO<br />

Bergamo allunga la serie e<br />

costringe Villa Cortese alla bella.<br />

Al PalaNorda, gremito, è andata<br />

in scena una partita in altalena.<br />

A cambiare il finale, dopo<br />

oltre due ore di gioco, è stato l’ingresso<br />

di baby Diouf, che a 19<br />

anni e dall’alto dei suoi due metri<br />

e due centimetri, è entrata in<br />

campo con la sua squadra sotto<br />

3-7 nel tie-break e ne è uscita<br />

con una vittoria, grazie anche a<br />

una Arrighetti da applausi, dopo<br />

aver visto la sua squadra salvare<br />

tre match point.<br />

Sprint Bergamo è partita alla<br />

grande, spinta da Arrighetti e<br />

Piccinini. Il primo set non ha<br />

avuto storia, dall’altra parte<br />

della rete la reazione della<br />

squadra di Abbondanza è arrivata<br />

troppo tardi per cambiare<br />

il destino del primo parziale.<br />

Abbastanza però per prendersi<br />

il secondo set, che Bergamo ha<br />

condotto fino al 23-21 e poi ha<br />

visto sfumare, complice qualche<br />

errore di troppo. Piccinini<br />

ha avuto in mano l’attacco del<br />

set point (il diagonale è fuori),<br />

la Cruz dall’altra parte ha avuto<br />

invece l'onore di chiudere<br />

31-29 e pareggiare i conti.<br />

Cambio Nel terzo set Mazzanti<br />

dal 7-9 ha tentato la carta Noemi<br />

Signorile, in campo al posto<br />

di Valentina Serena, dall’altra<br />

parte Abbondanza ha spesso alternato<br />

le due sorelle Bosetti.<br />

Dopo aver ceduto 25-19 il terzo<br />

set, Guiggi (attentissima a<br />

muro, alla fine ne avrà 9 vincenti)<br />

e compagne si sono prese<br />

il quarto 25-20 ma non sono<br />

riuscite a chiudere dopo essere<br />

salite 14-12 nel tiebreak.<br />

stasera<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

BERGAMO-VILLA CORTESE 3-2<br />

(25-18, 29-3 25-19, 20-25, 17-15)<br />

NORDA FOPPAPEDRETTI BERGAMO:<br />

Vasileva 7, Arrighetti 14,<br />

Quaranta 23, Piccinini 19, Nucu 7,<br />

Serena 3; Merlo (L), Diouf 4, Di Iulio<br />

6, Signorile. N.e. Gabbiadini, Ruseva.<br />

All. Mazzanti.<br />

MC CARNAGHI VILLA CORTESE: Berg<br />

2, L. Bosetti 9, Wilson 7, Pavan<br />

28, Cruz 14, Guiggi 13; Puerari (L),<br />

Pincerato, C. Bosetti 9, Perinelli,<br />

Stufi. N.e. Barborkova, Carocci (L).<br />

All. Abbondanza.<br />

ARBITRI: Caltabiano e Tanasi.<br />

NOTE Spettatori 2748, incasso 27.781<br />

euro. Durata set: 23’, 34’, 24’, 27’, 21’;<br />

tot. 129’. Bergamo: b.s. 10, v. 2, m.<br />

14, s.l. 10, e. 26. Villa Cortese: b.s.<br />

10, v. 1, m. 19, s.l. 8, e. 33.<br />

(a.a.) Questa sera a Piacenza si gioca<br />

gara-2 dell’altra semifinale Rebecchi<br />

Normeccanica contro Yamamay Busto<br />

Arsizio, le ragazze di Carlo Parisi<br />

hanno vinto la prima sfida e sabato si<br />

sono aggiudicate la Coppa Cev.<br />

L’eventuale gara-3 si gioca a Busto,<br />

giovedì sera.<br />

La finale - che sarà al meglio delle cinque<br />

partite - comincerà sabato sera,<br />

ma per ora non si sanno ancora le contendenti.<br />

NEL 1993 IL RE DELLA WORLD CUP<br />

Grand National<br />

non ripetuto<br />

Un precedente<br />

significativo di corsa non<br />

ripetuta riguarda il Grand<br />

National, la massacrante<br />

classica degli ostacoli di<br />

Aintree sui 7200 metri e con<br />

30 salti durissimi. Nel 1993, 30<br />

dei 39 fantini non si accorsero<br />

di una falsa partenza chiamata<br />

e continuarono la gara che fu<br />

annullata definitivamente.<br />

Monterosso<br />

va a Singapore<br />

Monterosso, il re della<br />

Dubai Cup col 21enne Mickael<br />

Barzalona, probabilmente<br />

tornerà in pista il 20 maggio<br />

nella Singapore Cup, assieme<br />

al compagno di colori Capponi<br />

secondo a Meydan con Ahmad<br />

Ajtebi. E sarà interessante<br />

vedere se verrà ingaggiato<br />

Dettori, escluso dalla festa di<br />

sabato con Prince Bishop.<br />

LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

Ramzan Kadyrov) si infortunano,<br />

vengono fermati e nelle<br />

ore successive anche nei loro<br />

confronti si ricorrerà all’eutanasia<br />

per l’irrimediabilità della<br />

fratture riportate.<br />

Fatalità? Tre cavalli morti in<br />

una corsa (e mezza) in piano,<br />

un capitale di diversi milioni di<br />

dollari in fumo, senza contare il<br />

dolore degli uomini coinvolti.<br />

Un tristissimo primato che solo<br />

le prove in ostacoli possono<br />

vantare. Immediatamente si è<br />

scatenato il dibattito, soprattutto<br />

sui blog degli scommettitori.<br />

Da una parte i fatalisti, dall’altra<br />

chi sostiene che simili episodi<br />

non debbano ripetersi. In<br />

queste situazioni (sospensione<br />

della corsa già iniziata) la ripetizione<br />

è comunque prassi, come<br />

a Parigi nel Prix de l’Abbaye de<br />

Longchamp (m 1000) 2008,<br />

quando la partenza fu richiamata<br />

ma diversi cavalli completarono<br />

ugualmente il percorso.<br />

Alla ripetizione, però, non si ripresentò<br />

il missile ungherese<br />

Overdose che aveva stravinto<br />

prima. Anche un problema di<br />

coscienza, quindi.<br />

Esperti La fatalità prevale nei<br />

pareri degli esperti. Luciano<br />

D’Auria, 76 anni, è stato l’allenatore<br />

di Falbrav. «Il fatto che i<br />

cavalli avessero percorso parte<br />

della gara non influisce, ricordo<br />

addirittura dei gran premi<br />

in ostacoli sospesi e poi ripetuti<br />

senza conseguenze. Penso che<br />

si tratti di fatalità».<br />

Sulla stella lunghezza d’onda<br />

Bruno Grizzetti, altro top trainer<br />

italiano: «Conoscevo un allenatore<br />

molto quotato che, poche<br />

ore prima della corsa, faceva<br />

sostenere una volata molto<br />

impegnativa ai suoi cavalli.<br />

Piuttosto mi chiedo se le condizioni<br />

della pista fossero ideali,<br />

anche se mi dicono che quella<br />

di Meydan sia perfetta».<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />

IERI IN ITALIA<br />

Irambo Jet<br />

travolgente<br />

a Trieste<br />

45<br />

TRIESTE Fuori quadro i<br />

più attesi, la vittoria nel GP<br />

Jegher va al cavallo più<br />

regolare del circuito degli<br />

anziani. Irambo Jet (FOTO<br />

PERRUCCI) in carriera fino a<br />

ieri aveva vinto una sola<br />

classica, il Campo di Mirafiori<br />

2009 a Torino, anche se i<br />

piazzamenti sono stati<br />

numerosissimi. Al Montebello il<br />

figlio di Zambesi Flash allenato<br />

da Holger Ehlert si è sistemato<br />

in seconda pariglia dietro<br />

Mirtillo Rosso, rimasto<br />

all’esterno del deludentissimo<br />

leader Irving Rivarco e in retta<br />

d’arrivo ha travolto gli<br />

avversari, capeggiati alla fine<br />

da Lemon Ice. Sfortunato Mack<br />

Grace Sm, che ha subito il<br />

crollo di Irving sull’ultima curva.<br />

6ª corsa - GP Jegher - m<br />

1660: 1 Irambo Jet (A. Greppi)<br />

1.15.7; 2 Lemon Ice; 3 I Am Grif;<br />

4 Mack Grace Sm; 5 Noble<br />

Nord Fro; Tot.: 9,16; 2,55, 3,57,<br />

5,02 (44,32) Trio: 675,40.<br />

OGGI QUINTÉ A TARANTO Al<br />

Paolo Vi (inizio convegno alle<br />

15.25) scegliamo Oregon Effe<br />

(13), Oceano del Rio (12),<br />

Okavango Bi (10), Oh My Gold<br />

Pink (14), Olaria (9) e Ottiliam<br />

Mn (8).<br />

SI CORRE ANCHE Trotto:<br />

Albenga (15) e Palermo (15.10).<br />

Galoppo: Varese (15.05).


46<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012


GHIACCIO CHIUSI I MONDIALI DI FIGURA A NIZZA<br />

Kostner: «Un tuffo di notte<br />

per l’oro della maturità»<br />

Carolina, festa e futuro: «Che brividi il bagno in mare. Coi soldi pago<br />

i debiti che i miei genitori fecero per sostenermi. Continuo al 50%»<br />

DAL NOSTRO INVIATO<br />

ANDREA BUONGIOVANNI<br />

NIZZA (Francia)<br />

Il colore del sole e il profumo<br />

del mare: la domenica di<br />

Nizza è un dolce inno alla gioia.<br />

E la Costa Azzurra più azzurra<br />

che mai. Ma chiudersi<br />

ancora una volta dentro il Palais<br />

des Expositions non è un<br />

sacrificio. Dentro c’è il Gala<br />

conclusivo dei Mondiali di figura<br />

n. 102. Dentro, sola in<br />

mezzo alla pista, c’è di nuovo<br />

Carolina Kostner. E le emozioni,<br />

18 ore dopo il libero che<br />

l’ha proiettata sul tetto iridato,<br />

salgono ancora alte.<br />

Carolina, ha preso coscienza<br />

dell’impresa compiuta?<br />

«Sono frastornata, ma tanto felice.<br />

È come se la strada sulla<br />

quale ho pattinato per anni, in<br />

mezzo anche a molte difficoltà,<br />

avesse dovuto portarmi fin<br />

qui. È un compimento».<br />

«Dopo aver tenuto<br />

l’ultimo salto sono<br />

impazzita di gioia.<br />

E ho sentito il<br />

pubblico con me»<br />

Qual è la sensazione più forte<br />

del momento?<br />

«Quella legata al gelo dell’acqua<br />

quando, di notte, per festeggiare<br />

insieme ai miei amici,<br />

mi sono tuffata in mare...».<br />

Ci sono voluti dieci Mondiali<br />

per ammirarla lassù: perché<br />

così tanti?<br />

«Perché non sono l’unica che<br />

ha talento e perché è il tempo<br />

che mi è servito per la maturità.<br />

E poi, se avessi vinto prima,<br />

chissà dove sarei ora».<br />

Quando ha capito di avercela<br />

fatta?<br />

«Rispetto tutte le avversarie,<br />

quindi fino a che l’ultima non<br />

ha terminato non ho avuto certezze.<br />

Ma dopo che ho tenuto<br />

anche l’ultimo salto, sono impazzita<br />

di gioia. E ho avvertito<br />

il pubblico esplodere con me».<br />

Come ha vissuto il giorno di<br />

pausa tra corto e libero?<br />

«Avevo un fastidio a una gamba,<br />

coach Huth mi ha imposto di<br />

riposare. Ho fatto una splendida<br />

passeggiata a Montecarlo».<br />

Ha mai sognato un giorno così?<br />

«I miei sogni raramente sono<br />

legati al pattinaggio. E se lo sono,<br />

sono brutti. Tipo che arrivo<br />

tardi a un allenamento o mi<br />

faccio male cadendo».<br />

Cosa si regalerà con i 45.000<br />

dollari di premio?<br />

«Aiuterò i miei genitori a sanare<br />

i debiti che hanno acceso<br />

per sostenermi. Gli ho saccheggiato<br />

il conto corrente due o<br />

tre volte».<br />

Ha dedicato loro il trionfo:<br />

quanto gli deve?<br />

«Moltissimo, perché mi hanno<br />

permesso di provarci. Devo anche<br />

ringraziare Huth: ha perso<br />

notti di sonno per me».<br />

Hanno contributo anche loro a<br />

non farla smettere dopo la delusione<br />

di Vancouver 2010?<br />

«La vita mi ha insegnato ad avere<br />

pazienza e tenacia. Da sempre<br />

pattino per la felicità che<br />

provo sul ghiaccio. Certe critiche<br />

mi hanno ferita. Ma non sarà<br />

questo risultato a cambiarmi.<br />

E certe scelte restano mie».<br />

Sarà così anche quando deciderà<br />

del suo futuro prossimo?<br />

«Quel giorno non è lontano. A<br />

oggi sono "50 e 50". Sarebbe<br />

facile sbilanciarsi sulle ali dell’entusiasmo».<br />

Petrucci l’ha invitata ai Giochi<br />

di Londra: non è però rimasta<br />

delusa dalle assenze di rappresentanti<br />

Coni e Fisg?<br />

«Fa lo stesso. Gareggio per me<br />

stessa e chi viene a vedermi mi<br />

onora. Se a qualcuno lo spettacolo<br />

non piace, non venga».<br />

Quest’oro varrà una promozione<br />

nelle Fiamme Azzurre?<br />

«Ero agente scelto, sono assistente,<br />

potrei diventare assistente<br />

capo. Ma quel che conta<br />

è che con loro mi sento sempre<br />

ben accetta».<br />

L’OPINIONE<br />

di FAUSTO NARDUCCI<br />

a pagina 26<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

h<br />

S<br />

I vestiti<br />

I tre costumi usati<br />

in questa stagione<br />

dall’azzurra,<br />

proposti al<br />

Mondiale. Sopra,<br />

quello per il Gala.<br />

Da sinistra, quello<br />

giallo per il corto<br />

e quello lungo per<br />

il libero<br />

AP, LAPRESSE,<br />

GALBIATI<br />

VALANGHE DI COMPLIMENTI C’È ANCHE IL MESSAGGIO DI KATARINA WITT: «BRAVA, UN PROGRAMMA MERAVIGLIOSO»<br />

Baci, lacrime e le occhiaie al Gala<br />

NIZZA (Francia)<br />

Tra le valanghe di complimenti<br />

ricevuti, i più graditi<br />

sono forse quelli di Katarina<br />

Witt, sul ghiaccio la più grande<br />

di sempre. «Congratulazioni<br />

a Carolina per aver conquistato<br />

l’oro con un programma<br />

meraviglioso — ha scritto la tedesca<br />

—: è un titolo strameritato<br />

dopo anni di duro lavoro».<br />

Per la signorina Kostner, il<br />

giorno-dopo, è solo zucchero<br />

e miele. La notte è stata lunga<br />

e trapuntata di stelle. Dopo la<br />

commozione della premiazione,<br />

la festa in una stanza dell’hotel<br />

che ha ospitato la delegazione<br />

azzurra, con parenti,<br />

amici, compagni di squadra e<br />

una rappresentanza dei Carofan,<br />

i suoi tifosi personali. Il discorso<br />

ufficiale della team leader<br />

Virginia De Agostini, i brindisi<br />

inaugurati proprio dalla<br />

neo iridata, le sue lacrime di<br />

liberazione nel primo abbraccio<br />

a papà Erwin, il bouquet ricevuto<br />

sul podio donato a<br />

mamma Patrizia, decine di foto<br />

e autografi di rito.<br />

Al cinema La gardenese, all’alba,<br />

per celebrare, si tuffa addirittura<br />

in mare... Qualche «pazzia»,<br />

del resto, è ben giustificata:<br />

ha interrotto una striscia di<br />

cinque successi asiatici consecutiva,<br />

riportando un’europea al<br />

successo dopo l’exploit della<br />

russa Irina Slutskaya a Mosca<br />

2005, quando lei, già di bron-<br />

Carolina festeggia con il «Carofan», il gruppo personale di tifosi DI GENNARO<br />

LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

4<br />

ITALIA<br />

A TOKYO<br />

È ufficiale:<br />

l’Italia<br />

parteciperà al<br />

Mondiale a<br />

squadre in<br />

programma a<br />

Tokyo dal 19 al<br />

21 aprile.<br />

I Mondiali hanno<br />

definito una<br />

classifica che<br />

pone la<br />

Nazionale<br />

azzurra a un<br />

prestigioso 5˚<br />

posto. In<br />

Giappone<br />

gareggeranno<br />

due uomini, due<br />

donne, una<br />

coppia di<br />

artistico e una<br />

di danza. La<br />

gara, da Sochi<br />

2014, sarà<br />

olimpica.<br />

La classifica<br />

1. Giappone<br />

7891;<br />

2. Canada<br />

6943;<br />

3. Russia 6807;<br />

4. Stati Uniti<br />

6399;<br />

5. ITALIA 5412;<br />

6. Francia 5214;<br />

7. Cina 4692; 8.<br />

Germania 3752;<br />

9. R.Ceca 2495;<br />

10. Spagna<br />

2130;<br />

11. Svezia 1760;<br />

12. Sud Corea<br />

1551<br />

zo, vinse la prima delle sue<br />

quattro medaglie mondiali (di<br />

cinque femminili italiane). Carolina<br />

al Gala, guarda un po’, si<br />

presenta con un velo di occhiaie.<br />

Del resto non ha letteralmente<br />

chiuso occhio. Pattina sulle<br />

note dell’Alleluia di Jeff Buckley<br />

con un nuovo costume, color<br />

blu notte e i capelli sciolti.<br />

Roba da cinema. Come accadrà<br />

giovedì 12 aprile all’Odeon di<br />

Milano per la prima sul grande<br />

schermo di «Opera on ice», lo<br />

show dell’ottobre scorso all’Arena<br />

di Verona diventato film. Gli<br />

invitati vip, nell’occasione, prima<br />

di entrare in sala, pattineranno<br />

su un «ice carpet» lungo<br />

venti metri. La popolarità dell’azzurra,<br />

intanto, è al diapason:<br />

ieri il suo nome, in Italia, è<br />

stato tra i tre più digitati su twitter.<br />

Sicuri che possa aver davvero<br />

voglia di lasciar perdere?<br />

a.b.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />

3domande a...<br />

Erwin<br />

Kostner<br />

Padre di Carolina<br />

«Ha sempre<br />

deciso da sola<br />

Noi l’abbiamo<br />

accompagnata»<br />

Erwin Kostner, 53 anni,<br />

papà di Carolina, è stato 212<br />

volte azzurro nell’hockey<br />

ghiaccio. Ora sta guidando il<br />

Gardena contro il Milano<br />

nella finale per la<br />

promozione in A-1.<br />

Signor Kostner, Carolina<br />

ha dedicato a lei e a sua moglie<br />

il trionfo: quanto c’è di<br />

vostro in questo risultato?<br />

«Poco, molto poco. Il merito è<br />

tutto suo. Ha sempre deciso da<br />

sola. Noi l’abbiamo solo appoggiata.<br />

Così è stato quando aveva<br />

14 anni e, per pattinare, scelse<br />

di trasferirsi a Oberstdorf, quando<br />

volle andare ad allenarsi a<br />

Los Angeles e quando nel 2010,<br />

dopo un momento di smarrimento,<br />

ha deciso di continuare».<br />

Quanto vale questo oro?<br />

«È la ciliegina sulla torta di una<br />

carriera lunga e piena di successi.<br />

Carolina ci ha messo tanto ad<br />

arrivare sin qui, ma prima ha vinto<br />

un’infinità di medaglie importanti.<br />

E nelle ultime due stagioni<br />

non ha sbagliato una gara. I 14<br />

podi consecutivi parlano chiaro.<br />

E quest’anno ha cinque primi e<br />

due secondi posti».<br />

Che incidenza ha il fatto<br />

che tutta la famiglia «vive»<br />

di sport?<br />

«Abbiamo cresciuto Carolina e i<br />

suoi fratelli con certi valori, come<br />

io oggi cerco di far crescere i<br />

ragazzi della mia squadra. Simon,<br />

il più piccolo, gioca in Finlandia<br />

ed è appena stato riconvocato<br />

in Nazionale, nel gruppo<br />

che preparerà i Mondiali. Per<br />

questo mi spiace quando, come<br />

venerdì sera a Milano dopo gara-3<br />

di finale, l’occasione diventa<br />

sfogo di violenza».<br />

a.b.<br />

IL FIDANZATO<br />

Tra il pubblico<br />

si cela Schwazer<br />

«È il suo giorno»<br />

47<br />

NIZZA (Francia) Alex<br />

Schwazer, da quattro anni<br />

fidanzato di Carolina e<br />

campione olimpico della 50 km<br />

di marcia, ha seguito<br />

l’esercizio d’oro «nascosto» in<br />

qualche angolo del Palais des<br />

Expositions. «La scena — dice<br />

l’altoatesino, prossimo a un<br />

raduno a San Vincenzo, in<br />

Toscana — deve essere tutta<br />

per lei. Così come,<br />

eventualmente, sarà tutta per<br />

me ai Giochi di Londra. E’ il<br />

nostro modo di tifare l’un per<br />

l’altro. Lo sport è così: una<br />

volta si vince, una volta si<br />

perde. Bisogna saperlo<br />

accettare. Ma sono strafelice<br />

per questo suo successo, è<br />

proprio meritato».


48<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

GOLF CONCLUSO IL SICILIAN OPEN<br />

Olesen, che capolavoro<br />

Ora comincia la scalata<br />

Il danese trionfa sul percorso di Sciacca e si prepara ad entrare<br />

tra i primi 100 al mondo. Italiani: Tadini e Maestroni al 47˚ posto<br />

DAL NOSTRO INVIATO<br />

FEDERICA COCCHI<br />

SCIACCA (Agrigento)<br />

Ha dovuto rimandare la<br />

partenza a oggi, ma con i<br />

166.660 euro guadagnati vincendo<br />

il Sicilian Open, Thorbjorn<br />

Olesen potrà permettersi<br />

anche la business class. Il<br />

ventiduenne danese ieri a<br />

Sciacca ha completato il capolavoro<br />

iniziato sabato quando<br />

con il vento fortissimo è riuscito<br />

a pennellare un 67 che gli<br />

ha permesso di partire per l’ultima<br />

giornata con un buon vantaggio<br />

su Chris Woods e vincere<br />

con -15. L’eterna promessa<br />

inglese anche questa volta ha<br />

fallito per un soffio il bersaglio,<br />

chiudendo secondo a un<br />

colpo (-14) il 93˚ torneo sul<br />

Tour Europeo.<br />

Ottimismo E pensare che la settimana<br />

scorsa, dopo due giri<br />

ben giocati in Marocco, diceva:<br />

«Brutto weekend, almeno<br />

ho fatto due buone giornate. E<br />

ora comincia una settimana<br />

tutta nuova...», insomma sulle<br />

ali del vento e dell’ottimismo<br />

il danese che ha iniziato a giocare<br />

a sette anni accompagnando<br />

papà al golf, è volato<br />

fino alla vetta della classifica.<br />

«Quasi non riesco a realizzare<br />

— ha detto rimirando il trofeo<br />

—, ma è uno dei giorni più importanti<br />

della mia vita». Felice<br />

di un primo successo conquistato<br />

in Italia: «Qui a Sciacca<br />

sono stato benissimo, il percorso<br />

è davvero suggestivo, quasi<br />

dovevo stare attento non distrarmi<br />

guardando il panorama<br />

da alcuni tee shot. Poi, vogliamo<br />

parlare del cibo?». No,<br />

parliamo di sport: «A parte il<br />

golf amo calcio e basket. A pallone<br />

ho giocato per diverso<br />

tempo poi, verso i 18 anni ho<br />

deciso di fare il golfista di professione.<br />

Ma seguo vari campionati,<br />

sono un super tifoso<br />

del Manchester United».<br />

Tweet Ecco spiegato il tweet di<br />

sabato, dopo aver finito terzo<br />

il giro in testa: «Sì ho scritto<br />

"Grazie al Sunderland per<br />

aver reso la mia giornata ancora<br />

migliore", mi ha fatto un bel<br />

favore pareggiando col City».<br />

E ieri, approfittando di una serata<br />

italiana in più, si è visto<br />

Torbjor<br />

Olesen, 22<br />

anni, danese<br />

in azione nel<br />

Sicilian Open<br />

che lo ha visto<br />

dominare con<br />

273, e in alto<br />

felice con il<br />

trofeo<br />

conquistato<br />

sul green<br />

siciliano<br />

SCACCINI<br />

anche Juventus-Napoli.<br />

Mai fermarsi Questo successo<br />

ha catapultato Olesen di poco<br />

fuori dai primi cento giocatori<br />

al mondo, ma la scalata è appena<br />

iniziata: «fermarsi al primo<br />

successo sarebbe sbagliato.<br />

Anche perché è molto piacevole.<br />

Penso di avere ancora molto<br />

da lavorare, ho soltanto 22<br />

anni, però l’obiettivo è di entrare<br />

nella top ten mondiale<br />

da qui a qualche anno». In Danimarca<br />

l’idolo è Thomas<br />

Bjorn: «Sono cresciuto sognando<br />

di diventare come lui, è il<br />

mio modello". Prima della gara<br />

gli ha mandato un sms "gioca<br />

come sai, stai concentrato".<br />

I nostri Sul fronte italiano, senza<br />

Matteo Manassero e i migliori<br />

usciti al taglio, Alessan-<br />

dro Tadini e Andrea Maestroni<br />

hanno chiuso al 47˚ posto,<br />

insieme.<br />

Amici Perfetto per questi due<br />

ragazzi che sono anche grandi<br />

amici: «Se avessi fatto sabato<br />

il risultato di domenica sarei<br />

entrato tra i primi dieci. Un<br />

peccato — ha detto Alessandro<br />

Tadini —, però è anche stata<br />

la prima gara dopo un mese<br />

e mezzo quindi sono abbastanza<br />

soddisfatto». Maestroni è<br />

onorato per il riconoscimento<br />

ricevuto: «Speravo in una posizione<br />

di classifica più alta ma<br />

sono felice per aver conquistato<br />

la targa alla memoria di Camicia.<br />

Ora sarò ancora più motivato<br />

a lavorare e migliorarmi».<br />

Teniamo d’occhio anche<br />

questi due.<br />

ISTITUITO DALLA REGIONE SICILIA<br />

Il premio Mario Camicia<br />

assegnato a Maestroni<br />

Nel Sicilian Open è stato istituito dalla<br />

Regione Sicilia, il Premio Mario Camicia per onora<br />

re la memoria della storica voce, nonché decano<br />

dei giornalisti di golf scomparso recentemente. Il<br />

premio, riservato al miglior italiano in gara, è stato<br />

assegnato ad Andrea Maestroni, 47˚ come Tadini,<br />

ma col miglior risultato nelle ultime tre buche.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

i risultati<br />

Questa la classifica del Sicilian<br />

Open, torneo valido per lo European<br />

Tour disputato sul percorso del<br />

Verdura Golf e Resort a Sciacca<br />

(par 72).<br />

Risultati: 1. (-15) Olesen (Dan, 68 69<br />

67 69, 273, 166.660 euro);<br />

2. (-14) Wood (Gb, 67 71 72 64, 274,<br />

111.110 euro); 3. (-12) Colsaerts (Bel,<br />

67 71 69 69, 276, 62.600 euro), Kjeldsen<br />

(Dan, 65 72 71 68);<br />

5. (-11) Lara (Spa, 69 70 70 68, 277);<br />

6. (-10) Wall (Gb, 69 72 71 66, 278),<br />

Lowry (Irl, 67 70 74 67), Parr (Can, 71<br />

69 67 71);<br />

9. (-9) Velasco (Spa, 67 74 70 68, 279),<br />

Goya (Arg, 65 73 72 69);<br />

11. (-8) Edberg (Sve, 70 66 75 69), Beem<br />

(Usa, 69 69 73 69), Green (Aus, 67<br />

70 74 69), Sluiter (Ola, 69 71 71 69),<br />

Lewis (Gb, 68 73 70 69), Daly (Usa, 71<br />

67 72 70), Storm (Gb, 68 73 69 70).<br />

47. (-2) TADINI (71 67 77 71, 286, 5100<br />

euro), MAESTRONI (69 71 75 71).<br />

4 Taccuino<br />

I NUMERI MASTERS: PRIMO MAJOR<br />

Molinari ad Augusta<br />

Il golf mondiale sposta i riflettori su<br />

Augusta, in Georgia, dove da giove<br />

6<br />

Milioni di<br />

telespettatori<br />

che hanno<br />

seguito il<br />

Sicilian Open in<br />

Gran Bretagna<br />

su 380 milioni di<br />

contatti<br />

televisivi in<br />

tutto il mondo.<br />

6000<br />

Gli spettatori<br />

che hanno<br />

seguito la gara<br />

al Verdura Golf<br />

per la durata<br />

del torneo che<br />

aveva un<br />

montepremi di 1<br />

milione.<br />

50<br />

Le emittenti<br />

televisive di<br />

tutto il mondo<br />

che hanno<br />

diffuso immagini<br />

del Sicilian Open<br />

dì si gioca il Masters, il primo major<br />

della stagione. Con Matteo Manas<br />

sero fuori per un soffio dai primi cin<br />

quanta al mondo che hanno acces<br />

so di diritto all’Augusta National, l’Ita<br />

lia è rappresentata da Francesco e<br />

Edoardo Molinari. Grande curiosità<br />

per Tiger Woods, l’ex numero 1, che<br />

dieci giorni fa vincendo l’Arnold Pal<br />

mer Invitational, è tornato alla vitto<br />

ria ufficiale dopo 30 mesi, è il più at<br />

teso. Riuscirà a riprendere la corsa<br />

verso il record di 18 major vinti da<br />

Nicklaus? Dovrà vedersela anche<br />

con il numero 1 LUke Donald e Rory<br />

McIlroy, sempre concentrati sulla<br />

lotta per la conquista del numero 1<br />

al mondo.<br />

IN CALIFORNIA: DA 33 a A63 a<br />

La Luna scivola<br />

Diana Luna non ha mantenuto le pro<br />

messe del 2˚ giro e con un terzo in<br />

75 (+3) colpi è scivolata dal 33˚ al<br />

63˚ posto con 219 (76 68 75, +3) nel<br />

Kraft Nabisco Campionship, il pri<br />

mo major stagionale femminile al Di<br />

nah Shore Tournament Course (par<br />

72) del Mission Hills, a Rancho Mira<br />

ge in California. Per la Luna due bir<br />

die e cinque bogey. È uscita al taglio<br />

Silvia Cavalleri, 87a con 150 (73 77,<br />

+6) e fuori per due colpi. Sorpresa<br />

in vetta alla graduatoria dove la ven<br />

tinovenne svedese Karin Sjodin<br />

(207 72 67 68, 9) ha agganciato la<br />

taiwanese Yani Tseng (68 68 71),<br />

leader mondiale, recuperandole tre<br />

colpi. Il montepremi è di 2 milioni.<br />

IN TEXAS<br />

Oosthuizen è primo<br />

Il sudafricano Louis Oosthuizen gui<br />

da con 199 colpi (67 66 66, 17) lo<br />

Shell Houston Open (Pga Tour) al Re<br />

dstone GC (par 72) di Humble in<br />

Texas. A 2 colpi di vantaggio su Hun<br />

ter Mahan (201, 15), a 3 lo svedese<br />

Carl Pettersson e sull'inglese Brian<br />

Davis (202, 14).<br />

SU STYLE GOLF<br />

Confessioni<br />

Westwood<br />

Style Golf dedica la<br />

copertina di marzo aprile 2012<br />

a Lee Westwood, n.3 al mondo.<br />

«E’ stato mio padre a spronarmi<br />

a vincere. Il golf è uno sport dai<br />

grandi valori, che cerco di tra<br />

smettere ai miei figli».


TENNIS IL SECONDO MASTERS 1000 DELL’ANNO<br />

Novak Djokovic, 24 anni,<br />

serbo, n. 1 del mondo, ha vinto<br />

l’11˚ Masters 1000 REUTERS<br />

4 Ancora Djokovic<br />

URRAH<br />

PAES<br />

Miami (Usa,<br />

3.650.000e,<br />

cem). FINALI,<br />

Singolare<br />

maschile:<br />

Djokovic (Ser)<br />

b. Murray (Gbr)<br />

6-1 7-6 (4);<br />

doppio<br />

maschile:<br />

Paes-Stepanek<br />

(Ind-Cec) b.<br />

Mirnyi-Nestor<br />

(Bie-Can) 3-6<br />

6-1 10-8.<br />

Doppio<br />

donne:<br />

Kirilenko-Petrova<br />

(Rus) b.<br />

ERRANI-VINCI<br />

7-6 (0) 4-6<br />

10-4.<br />

Andy Murray,<br />

24 anni,<br />

numero 4, non<br />

giocava da<br />

mercoledì<br />

ANSA<br />

Domina e soffre<br />

ma bissa Miami<br />

Il n. 1 doma Murray dopo un duro 2˚ set: «Quando<br />

serve gioco al meglio, questo mi dà fiducia»<br />

VINCENZO MARTUCCI<br />

twitter@vincemartucci<br />

Come contro Federer agli<br />

ultimi due Us Open, come nelle<br />

precedenti partite a due facce<br />

(primo set dominato, secondo<br />

sofferto, con Ferrer e Monaco),<br />

come in tutta la sua vita, da povero<br />

montanaro allevato fra<br />

mille difficoltà, compresa una<br />

guerra etnica. Anche nella finale<br />

di Miami, quand’è con le spalle<br />

al muro, Novak Djokovic rischia<br />

il tutto per tutto e pesca<br />

quel qualcosina in più da quell’anima<br />

guerriera. Così, dopo<br />

due ore e 18 minuti di micidiale<br />

braccio di ferro nei 30 gradi<br />

pregni di umidità della<br />

Florida, quando ormai respira<br />

a bocca aperta ed<br />

è chiaramente stizzito<br />

per la resistenza<br />

dell’amico di talento,<br />

Andy Murray, il<br />

numero 1 buca con<br />

servizi brucianti e con<br />

un dritto a 160 all’ora la<br />

rete da fondocampo che gli<br />

sta stringendo addosso lo<br />

scozzese, strappa coi denti<br />

il 7-4 al tie-break e, evitan-<br />

DIRETTORE RESPONSABILE<br />

ANDREA MONTI<br />

andrea.monti@gazzetta.it<br />

VICEDIRETTORE VICARIO<br />

Gianni Valenti<br />

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VICEDIRETTORI<br />

Franco Arturi<br />

farturi@gazzetta.it<br />

Stefano Cazzetta<br />

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Ruggiero Palombo<br />

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Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2012<br />

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE<br />

PRESIDENTE<br />

Piergaetano Marchetti<br />

VICE PRESIDENTE<br />

Renato Pagliaro<br />

AMMINISTRATORE DELEGATO<br />

E DIRETTORE GENERALE<br />

Antonello Perricone<br />

CONSIGLIERI<br />

Raffaele Agrusti, Roland Berger,<br />

Roberto Bertazzoni, Gianfranco Carbonato,<br />

Diego Della Valle, John Elkann,<br />

Giorgio Fantoni, Franzo Grande Stevens,<br />

Jonella Ligresti, Giuseppe Lucchini,<br />

Vittorio Malacalza, Paolo Merloni,<br />

Andrea Moltrasio, Carlo Pesenti,<br />

Virginio Rognoni, Alberto Rosati,<br />

Giuseppe Rotelli, Enrico Salza<br />

DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI<br />

Giulio Lattanzi<br />

IL NUMERO UNO ALLO SPECCHIO<br />

TORNEO 2011 2012<br />

AUSTRALIAN OPEN W W<br />

DUBAI W S<br />

INDIAN WELLS W S<br />

MIAMI W W<br />

PARTITE VINTE PERSE 24 0 20 2<br />

PUNTI ATP 4500 3540<br />

Legenda: W Vittoria S Semifinale Statistiche di Luca Marianantoni<br />

dosi il terzo set, svicola molto<br />

probabilmente anche dalla<br />

sconfitta. Che, contro il quasi<br />

gemello, dal gioco simile, più<br />

anziano di appena una settimana,<br />

non sarebbe clamorosa: è<br />

l’unico che ha battuto due volte<br />

il serbo da quando, il 4 luglio<br />

dell’anno scorso, è salito sul trono<br />

della classifica, e, fino a ieri<br />

era avanti 5-4 nei testa a testa<br />

sul cemento all’aperto.<br />

Servizio-risposta Stavolta, nei<br />

primi colpi del game è nettamente<br />

più forte Djokovic. Che,<br />

implacabile con la prima di servizio<br />

e alla risposta, domina<br />

da subito lo scambio e spinge<br />

Murray due metri oltre la linea<br />

di fondo neutralizzando-<br />

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ne il potenziale offensivo, e lavorandolo<br />

ai fianchi facendogli<br />

inseguire palle-saponetta.<br />

«Non ho risposto bene al suo<br />

servizio, che è abitualmente è<br />

uno dei punti forti del mio gioco.<br />

Forse perché negli ultimi<br />

giorni non ho giocato», si lagna<br />

lo scozzese, numero 4 del<br />

mondo, fermo da mercoledì<br />

dopo il successo su Tipsarevic<br />

e promosso in finale dalla rinuncia<br />

di Nadal, che, con Djokovic<br />

ha soltanto una palla-break.<br />

Ma è anche annichilito<br />

dall’uomo elastico che si ritrova<br />

di là del net, dalla palla<br />

velocissima che deve sempre<br />

fronteggiare, dall’impossibilità<br />

di accorciare qualsiasi traiettoria,<br />

dal video-game nel qua-<br />

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le si ritrova protagonista passivo,<br />

senza possibilità di architettare<br />

una tattica alternativa.<br />

Da cui i 39 errori gratuiti.<br />

Svolta Il primo set è tutto di<br />

Djokovic. Ma, come già dopo<br />

il 6-2 con Ferrer e il 6-0 con<br />

Monaco, il dominatore dell’ultima<br />

stagione e degli ultimi 3<br />

Slam, frena, perché non è ancora<br />

al top della forma che vuole<br />

raggiungere a maggio per il<br />

Roland Garros, l’unico Major<br />

che gli manca e che potrebbe<br />

garantirgli il Grande Slam, anche<br />

se spurio (non nello stesso<br />

anno). Perché esagera, di dritto,<br />

sulle due palle break sull’1-1,<br />

e di rovescio, sulla terza<br />

sul 2-2. E perché Murray rischia<br />

di più e sfodera varietà e<br />

classe. Ma, quand’è davvero in<br />

difficoltà, sul 3-4 0-30, Nole<br />

trova tre prime imparabili, e<br />

beffa, di mestiere, Andy, agganciando<br />

il 4-4, il 5-5, e raggiungendo<br />

anche il match<br />

point sul 6-5. Che l’altro cancella<br />

col servizio. Poi, una volta<br />

al tie-break, approfitta di un<br />

doppio fallo, si aggrappa al mini-break<br />

e non lo molla più.<br />

Urlacci Murray urlerà ancora<br />

di rabbia, come dopo la finale<br />

degli Australian Open dell’anno<br />

scorso, quando prese una<br />

stesa. Stavolta è stato più coraggioso<br />

e offensivo — magari<br />

grazie a coach Ivan Lendl —, e<br />

ha fatto un altro passettino<br />

avanti. Ma ha perso ancora sotto<br />

un traguardo importante,<br />

contro i primissimi. Djokovic<br />

urla alla Hulk, liberandosi della<br />

pressione: «Quando ne ho<br />

avuto bisogno sono riuscito a<br />

giocare al mio miglior livello,<br />

e questo mi dà molta fiducia<br />

per il futuro». Così è il primo a<br />

bissare Miami dopo Federer<br />

nel 2006. Non è impressionante<br />

come l’anno scorso, ma batterlo<br />

sarà dura per tutti.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

4<br />

I NUMERI<br />

30 I tornei vinti<br />

in carriera da<br />

Novak Djokovic<br />

(5 Slam e 11<br />

Masters 1000);<br />

17 sul cemento,<br />

7 sulla terra, 5<br />

indoor e 1<br />

sull'erba.<br />

3 Le vittorie<br />

AMIAMIdi<br />

Novak Djokovic:<br />

nel 2007 su<br />

Canas (6-3 6-2<br />

7-5), nel 2011 su<br />

Nadal (4-6 6-3<br />

7-6) e ieri su<br />

Murray.<br />

12<br />

Le finali vinte<br />

dal serbo sulle<br />

13 giocate<br />

dall’inizio del<br />

2011. L’unica<br />

persa a<br />

Cincinnati nel<br />

2011 contro<br />

Murray (6-4 3-0<br />

e ritiro).<br />

33 Le finali<br />

giocate<br />

da Andy Murray<br />

(22 vinte e 11<br />

perdute). Due<br />

sole le sconfitte<br />

nelle finali<br />

Masters 1000<br />

(Indian Wells<br />

2009 e ora<br />

Miami)<br />

(lu.mar.)<br />

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tribunale di Milano n. 419<br />

dell’1 settembre 1948<br />

ISSN 1120-5067<br />

CERTIFICATO ADS N. 7335 DEL 14-12-2011<br />

La tiratura di domenica 1 aprile<br />

è stata di 350.796 copie<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />

LE AZZURRE<br />

Sara Errani e Roberta Vinci AFP<br />

Vinci-Errani<br />

si arrendono<br />

nella finale<br />

del doppio<br />

Sara Errani e Roberta Vinci<br />

perdono la finale di Miami<br />

contro le russe Maria Kirilenko<br />

e Nadia Petrova, ma lottano com’è<br />

scritto nel loro Dna: dopo il<br />

primo set (6-7), pareggiano<br />

nel secondo (6-4) e si arrendono<br />

al super tie-break, recuperando<br />

da 1-5 a 3-5, per cedere<br />

infine 10-4 alle forti avversarie.<br />

Prosegue comunque la straordinaria<br />

stagione delle ragazze<br />

di Fed Cup, già protagoniste<br />

nel 2012 di due successi, a<br />

Monterrey e Acapulco, da aggiungere<br />

agli altri 7 ottenuti in<br />

coppia dalla tarantina e dalla<br />

romagnola: lo scorso anno a<br />

Hobart, Pattaya City e Palermo<br />

e nel 2010 a Marbella e Barcellona.<br />

Le due piccole lottatrici<br />

sono del resto entrate nella storia<br />

azzurra come prima coppia<br />

italiana a raggiungere la finale<br />

di un torneo dello Slam, a gennaio,<br />

agli Australian Open di<br />

Melbourne. E, anche in Florida<br />

hanno lasciato il segno, riportando<br />

non una, ma due italiane<br />

in finale, dopo il successo di<br />

due anni fa di Flavia Pennetta<br />

con l’argentina Gisela Dulko.<br />

E, curiosamente, in semifinale,<br />

avevano eliminato proprio la<br />

Dulko, stavolta in coppia con la<br />

specialista Paola Suarez, che si<br />

sono unite quest’anno in vista<br />

del doppio olimpico.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

Gazzetta.it<br />

GLI HIGHLIGHTS DELLA<br />

FINALE DI MIAMI E<br />

TUTTO IL TENNIS LIVE<br />

Rivivete sul nostro<br />

sito la finale del torneo di<br />

Miami tra Djokovic e<br />

Murray con gli highlights<br />

dell’atto finale del Masters<br />

1000 vinto dal fuoriclasse<br />

serbo. Da non perdere su<br />

Gazzetta.it la sezione<br />

dedicata al tennis con i<br />

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Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 600; UKLg. 1,80; U.S.A. USD 4,00.<br />

49<br />

#


50<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012


TUTTENOTIZIE & RISULTATI<br />

Nuoto AMERICANI SCATENATI AD INDIANAPOLIS: LA HARDY 1’06"12 NEI 100 RANA<br />

Phelps, primo schiaffo a Lochte<br />

200 misti già da urlo: 1’56"32<br />

(s.a.) Non solo Phelps,<br />

ma anche Jessica Hardy a Indianapolis<br />

nuotano tempi preziosissimi<br />

in rotta su Londra.<br />

Soprattutto Michael impressiona<br />

nel duello più atteso contro<br />

un Ryan Lochte non in condizione<br />

e persino con dei dolori<br />

ad una gamba che non gli<br />

hanno consentito di essere il<br />

soldato di sempre (terzo sia<br />

nei 200 misti che nei 100 dorso).<br />

Phelps, dunque, ribadisce<br />

ancora una volta di essere tornato<br />

vorace come prima di Pechino:<br />

e dopo i massacranti<br />

400 misti vinti col 3˚ crono<br />

dell’anno, dopo i 100 farfalla<br />

da 52"23 e i 100 sl da 48"74,<br />

ieri ha sbalordito riposizionan-<br />

do le gerarchie dei 200 misti<br />

vinti in 1’56"32 che ha oscurato<br />

l’58"16 dell’inglese Roebuck.<br />

«Sono più avanti di mezzo<br />

secondo rispetto a un anno<br />

fa, fossi sceso sotto l’1’56" sarei<br />

rimasto impressionato» ha<br />

detto l’americano che ha fatto<br />

il giro d’onore finale, sempre<br />

per emozionare il pubblico, se<br />

stesso e mamma Debbie e sorella<br />

Hillary che lo seguono come<br />

un’ombra. «Qui cominciai<br />

a 15 anni, e qui son venuto a<br />

nuotare per l’ultima volta nel<br />

Grand Prix», ha detto il 26enne,<br />

oro olimpico 14 volte.<br />

Sconfitta A Phelps brucia ancora<br />

la sconfitta di un anno fa ai<br />

Michael Phelps, 26 anni, americano, 14 ori e 2 bronzi olimpici AP<br />

Scherma MONDIALI CADETTI Atletica TEXAS RELAYS: I 100 Tiro a volo NELLA FOSSA<br />

Con Ingargiola<br />

fioretto d’argento<br />

Il fioretto azzurro cadetti<br />

porta la seconda medaglia<br />

dei Mondiali Giovani e Cadetti<br />

in corso a Mosca. E’ di Francesco<br />

Ingargiola, il 15enne marchigiano<br />

allievo del Club<br />

Scherma Jesi è stato sconfitto<br />

di una sola stoccata (15-14) in<br />

finale contro il giapponese Matsuyama.<br />

Oro individuale agli<br />

Europei cadetti e oro a squadre<br />

agli Europei giovani di Porec<br />

2012, Ingargiola non è riuscito<br />

a chiudere dopo la rimonta.<br />

Sconfitto ai quarti invece<br />

Tommaso Ciuti, stop al primo<br />

turno per l’altro azzurro Damiano<br />

Rosatelli. Nella sciabola<br />

femminile Cadetti, Chiara<br />

Mormile e Sofia Ciaraglia si sono<br />

fermate nel tabellone delle<br />

16.<br />

Risultati Fioretto cadetti. Finale:<br />

Mastuyama (Giap) b. Ingargiola 15-14;<br />

semifinali: Ingargiola b. Nemeth (Ung)<br />

15-6; Matsuyama (Giap) b. Sakata<br />

(Giap) 15-9. Sciabola cadette. Finale:<br />

Gogoleva (Rus) b. Marton (Ung)<br />

15-9; semifinali: Gogoleva (Rus) b.<br />

Powers (Usa) 15-7; Marton (Ung) b.<br />

Russo (Usa) 15-11. Ottavi: Marton<br />

(Ung) b. Mormile 15-9, Powers (Usa)<br />

b. Ciaraglia 15-10.<br />

Francesco Ingargiola, 15 anni<br />

Richards sprint<br />

10"89 ventoso<br />

Sanya Richards, 27 anni AFP<br />

(si.g.) Tornata a correre i 100<br />

metri dopo 4 anni, Sanya Richards<br />

ha ottenuto 10”89 ventoso<br />

nelle 85ª edizione delle<br />

Texas Relays disputate ad Austin<br />

(Usa): per lei anche una<br />

frazione finale della 4x400 in<br />

51”5. Vittorie in staffetta per<br />

Wallace Spearmon (4x100) e<br />

Jeremy Wariner (44”6 in quarta<br />

frazione nella 4x400) che dimostra<br />

di aver superati i problemi<br />

ai tendini che lo hanno<br />

condizionato nella scorsa stagione.<br />

Uomini. 100. I (+3.1): A. Brown (Can)<br />

10”09; Gray 10”09; Isles 10”13. II (+2.9):<br />

Demps 10”01. III (+2.4): Bracy (’93)<br />

10”06. 110 hs. I (+2.9): Nugent 13”37;<br />

Brathwaite (Bar) 13”43; Stewart<br />

(Giam) 13”46. II (+1.7): C. Thomas<br />

13”45. 4x100. I: Speed United (Spearmon,<br />

Patton) 38”64. II: Auburn 38”30<br />

(mpm ’12). 4x400: C. Texas All Stars<br />

(Wariner 44”6) 3’01”54 (mpm ’12). Donne.<br />

100. I (+2.9): Richards-Ross<br />

10”89; Lucas 11”11. II (+3.0): K. Duncan<br />

10”94; Hayes 11”09: D. Duncan 11”15.<br />

100 hs. I (+3.3): Denby 12”78; Davis<br />

12”89. II (+2.2): Flemings 12”88. Alto:<br />

Acuff (’75) 1.95. Lungo: Hayes 6.86<br />

(+5.0): Bowie 6.77 (+4.6). 4x100.I:TG<br />

Elite 43”13. II: Lsu 42”99 (mpm ’12).<br />

4x400: Hart of Texas (Richards<br />

–Ross 51”5) 3’27”03 (mpm ’12).<br />

Mondiali da Lochte, che per<br />

battere il più grande di 16 centesimi<br />

fece crollare il record in<br />

1’54"00. La condotta di Indianapolis<br />

dice che a dorso Phelps<br />

deve ancora limare qualcosa<br />

(53"48 il passaggio di un anno<br />

fa di Ryan, 54"23 quello di<br />

ieri del vincitore), ma che il<br />

più è fatto per accendere uno<br />

dei duelli più accessi che si preannunciano<br />

a Londra: appunto,<br />

i 200 misti. «Ryan è uno<br />

dei quegli avversari che tira<br />

fuori il meglio di me» dice<br />

Phelps, mentre Lochte non ha<br />

mai avuto il complesso-Phelps<br />

«quando salgo sul blocco,<br />

comunque anche qui ho imparato<br />

molto, se voglio vincere a<br />

TRIALS OLIMPICI: IN SPAGNA 4’05"77<br />

Londra questa gara devo cambiare<br />

qualcosa e saper gestire<br />

le risorse per la contemporaneità<br />

con i 200 dorso». Phelps<br />

lo aspetta al varco.<br />

A Indianapolis (Usa). Uomini, 1500<br />

sl Koski (Fin) 15’09"17, Frayler<br />

15’09"27; 100 do Thoman 53"95, Russell<br />

54"61, Lochte 54"75; 100 ra Titus<br />

1’00"86, Hansen 1’01"04, Polyakov<br />

(Kaz) 1’01"48; 200 fa Bollier 1’56"34,<br />

Tarwater 1’58"02; 200 mx Phelps<br />

1’56"32 (25"02, 54"23, 1’28"41), Townsend<br />

(Saf) 1’59"8, Lochte 1’59"37. Donne,<br />

800 sl Ryan 8’32"49, Ziegler<br />

8’33"86; 100 do Franklin 59"89; 100<br />

ra Hardy 1’06"12 (31"27, 1˚ t. 2012, scavalcata<br />

Soni 1’06"88), Beard 1’08"50;<br />

200 fa Hosszu (Ung) 2’07"58, Hersey<br />

2’09"92, Vollmer 2’09"96; 200 mx Leverenz<br />

2’09"71, Kukors 2’10"76.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

Belmonte: 400 sl da Fede<br />

(pe.m.) Mireia Belmonte<br />

super nei Trials di Malaga: record<br />

spagnolo in 4’05"77 nei 400 sl (7˚<br />

tempo 2012,peggio di soli 7/100<br />

dal crono della Pellegrini) e<br />

2’06"95 nei 200 delfino dopo 30’.<br />

Uomini, 400 sl Sanchez 3’56"58;<br />

200 do Regueira 2’00"07, 2. GIOR<br />

DANO 2’01"77; 200 fa Peralta<br />

2’00"76. Donne, 400 sl Belmonte<br />

4’05"77 (r.n., prec. Costa<br />

4’07"02), Costa 4’07"08; 200 do<br />

Da Rocha 2’10"00; 200 fa Belmon<br />

te 2’06"95.<br />

PIERSE E CSEH (al.f.) A Montre<br />

Coppa: Frasca<br />

2˚ in Arizona<br />

TUCSON (Arizona, Usa) - La<br />

prima tappa della Coppa del<br />

Mondo si chiude con l’ottimo<br />

secondo posto nella fossa di Erminio<br />

Frasca. Il 28enne poliziotto<br />

di Priverno (Lt), vincitore<br />

della Coppa del Mondo nel<br />

2007, da allora non saliva su<br />

un podio importante. In Arizona,<br />

dopo aver chiuso la prima<br />

giornata con 47/50, si è superato<br />

nelle successive 3 serie<br />

(75/75), entrando in finale<br />

con 122. Dove lo statunitense<br />

Hadden ha stampato un 25<br />

perfetto, mentre l’azzurro si è<br />

fermato a 21, superando poi<br />

l’olimpionico di Atene, il russo<br />

Alipov, allo spereggio per il secondo<br />

posto. In finale anche<br />

Rodolfo Viganò, quarto, quindi<br />

ancora una volta in grado di<br />

far valere la sua candidatura<br />

per un posto a Londra. Una carta<br />

l’ha conquistata lui, l’altra<br />

Pellielo, ma il c.t. Pera, con<br />

l’iridato Fabbrizi e con Frasca<br />

ha l’imbarazzo della scelta.<br />

Fossa: 1˚ Hadde (Usa) 148/150; 2. Frasca<br />

144 (+2); 3. Alipov (Rus) 144 (+1); 4.<br />

Viganò 142; 5. Schmits (Bra) 141; 6.<br />

Serrano (Spa) 140; 21. De Filippis<br />

116/125.<br />

Erminio Frasca (28), Fiamme Oro<br />

al (Can), Tara Van Beilen e Mar<br />

tha McCabe ai Giochi nei 200 ra<br />

na, out la primatista Pierse. Uomini:<br />

200 do Oriwol 1'58”79, Fran<br />

cis 1'58”90; 100 fa Bartoch 53”01.<br />

Donne: 100 sl Wilkinson 54”73,<br />

Poon 54”86, Maclean 55”06; 800<br />

sl King 8'30”79; 200 ra Van Beilen<br />

2'24”03, McCabe 2'24”81 (2˚ 3˚<br />

t. 2012), 5. Pierse 2'17”14. A Debrecen<br />

(Ung). Uomini: 200 ra<br />

Molnar 2'11”41, Cseh 2'15”54; 200<br />

mx Cseh 1'59”22. Donne: 1500 sl<br />

Riztov 16'12”95; 100 fa Jakabos<br />

58”82; 200 mx Verraszto 2'13”89.<br />

Boxe DOPO LA SOSPENSIONE<br />

Chisora ricorre<br />

Poi Povetkin?<br />

L’inglese Dereck Chisora, 28 AFP<br />

L’inglese Dereck Chisora<br />

ha presentato ricorso contro la<br />

decisione della Federazione<br />

britannica di sospendergli a<br />

tempo indeterminato la licenza<br />

per i comportamenti inappropriati<br />

prima e dopo il match<br />

iridato perso contro Vitali<br />

Klitschko. Intanto il britannico<br />

è in Russia per seguire il<br />

Mondiale Wba dei massimi<br />

leggeri tra Lebedev e Cox del 4<br />

aprile: secondo il manager di<br />

Povetkin, Vlad Hrunov, sarebbe<br />

stato raggiunto un accordo<br />

per una sfida iridata in autunno<br />

per i massimi Wba (il 14 luglio<br />

il russo sfida il datato Rahman),<br />

ovviamente nel caso<br />

Chisora possa tornare a combattere.<br />

Anche se il manager<br />

dell’inglese, Frank Warren, sogna<br />

una sfida con Haye.<br />

MEMORIAL DURAN (m.moro.) Al Palasport<br />

di Ferrara il XII Memorial Carlos<br />

Duran. Il welter Caccia (4) batte il<br />

ceco Balog (2-7) p. 6 imponendo un<br />

buon ritmo ed un conteggio al terzo<br />

round. Il massimo leggero Bruzzese<br />

(7) supera l’altro ceco Bilak (19-19) ai<br />

punti 6. Solo un’esibizione per l’altro<br />

cruiser Larghetti (16) per il mancato visto<br />

all’avversario.<br />

LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

Atletica<br />

MEZZA BERLINO (d.m.) Grandi risultati<br />

nella mezza maratona a Berlino (Ger), vinta<br />

dal keniano Denis Koech in 59’14”, che<br />

ha preceduto in volata Wilson Kiprop. In<br />

cinque sotto l’ora di corsa. In campo femminile<br />

successo di Philles Ongori (Ken) in<br />

1h08’25”. Uomini: 1. D. Koech (Ken) 59’14”;<br />

2. W. Kiprop (Ken) 59’15”; 3. E. Chebii<br />

(Ken) 59’22”; 4. P. Kirop (Ken) 59’25”; 5.<br />

P. Kipchumba (Ken) 59’53”. Donne: 1. Ongori<br />

(Ken) 1h08’25”; 2. H. Kiprop (Ken)<br />

1h08’26”; 3. Chepkwony (Ken) 1h08’36”.<br />

GOTTARDO OK (si.g.) A Chiari (Bs),<br />

75.69 di Leonardo Gottardo nel giavellotto.<br />

Uomini. 300: Juarez 33”43. Donne<br />

200 hs (-1.3): Folorunso (’96, Ita/Nig)<br />

28”89.<br />

MARATONA DEL LAMONE (m.m.) Così a<br />

Russi (Ra) nella Maratona del Lamone: 1.<br />

El Barouki (Mar) 2h23’57”. Donne: 1. Carlin<br />

2h53’01”.<br />

STRACARRARA (d.m.) I keniani Hosea<br />

Kimeli Kisorio e Divina Jepkogei hanno<br />

vinto la Stracarrara di 10 km. Uomini: 1.<br />

Kimeli Kisorio (Ken) 29’47”; 2. Kibor (Ken)<br />

29’48”; 3. Talam (Ken) 29’51”; 4. Curzi<br />

30’03”. Donne: 1. D. Jepkogei (Ken) 34’17”;<br />

2. Marconi 35’17”; 3. Nyrasanbimana<br />

(Rua) 35’44”.<br />

MARATONINA DEI FIORI (d.m.) Pasquale<br />

Rutigliano e Marcella Mancini hanno<br />

vinto la Maratonina dei fiori di San Benedetto<br />

del Tronto (Ap). Uomini: 1. Rutigliano<br />

1h05’21”. Donne: 1. Mancini 1h17’30”.<br />

Boxe<br />

EUROPEO (r.g.) A Kiel (Ger) l’azero-tedesco<br />

Eduard Gutknecht (24-1) mantiene<br />

l’Europeo mediomassimi contro il francese<br />

Tony Averlant (17-6-2) per split decision<br />

(2-1), verdetto contestato dallo sfidante.<br />

L’ex iridato medi Ibf, Arthur<br />

Abraham (Ger, 34-3), da supermedio ha<br />

dominato il polacco ex europeoWilczewski<br />

(30-3), e punta a battersi col vincitore<br />

tra Stieglitz (41-2) e Groves (Ing, 14)<br />

per la cintura Wbo. Battuto di misura<br />

l’abruzzese ex tricolore medi Lorenzo Di<br />

Giacomo (41-6-1), 33 anni, dal giovane<br />

Weber (16-1-1), dieci meno, sugli 8 round.<br />

RIECCO PAVLIK (r.g.) A S. Antonio<br />

(Usa), dopo dieci mesi, convincente rientro<br />

dell’ex iridato medi (2007-2010) Wbc<br />

e Wbo Kelly Palik (38-2), nei mediomassimi,<br />

contro Jaco (Usa 15-3) messo ko 2.<br />

ZAMORA A UFA (r.g.) Il 31 maggio Denis<br />

Shafikov (Rus, 28-0-1) difenderà l’Europeo<br />

superleggeri contro Brunet Zamora<br />

(21-0-2) a Ufa nella Russia Orientale.<br />

DESTITUITO (r.g.) Il leggero Emiliano<br />

Marsili (24-0-1), attuale titolare Ibo, è stato<br />

destituito dal titolo italiano per essersi<br />

iscritto e aver combattuto per la federazione<br />

spagnola. Orjal Kolaj (mediomassimi,<br />

8-5) e Vincenzo Rossitto (massimi leggeri,<br />

41-7-2) rinunciano al titolo italiano in<br />

loro possesso, per cinture internazionali.<br />

Canottaggio<br />

DERBY ROMANO Il 35˚ derby romano<br />

viene vinto dalla Canottieri Lazio: Paolucci,<br />

Negrini, Patti, Berra, Romano, Aicardi,<br />

Calzona e Vitullo battono la Canottieri Roma,<br />

che ora conduce 15-11.<br />

Football<br />

LA QUINTA (m.l.) Risultati 5ª giornata:<br />

Seamen Milano-Rhinos Milano 33-34; Doves<br />

Bologna-Elephants Catania 14-57;<br />

Giants Bolzano-Warriors Bologna 20-21;<br />

Dolphins Ancona-Panthers Parma<br />

27-38; Lions Bergamo-Hogs Reggio Emilia<br />

20-0; Lazio Marines-Daemons Cernusco<br />

30-36. Classifica: Parma (4-1), Warriors<br />

Bo (4-1) 800; Rhinos Mi (3-1) 750;<br />

Ancona (2-1), Catania (2-1), Cernusco<br />

(2-1) 667; Reggio Emilia (2-2), Bolzano<br />

(2-2), Bergamo (2-2) 500; Doves Bo<br />

(0-3), Seamen Mi (0-4), Lazio (0-4) 0.<br />

Hockey prato<br />

CHE BRA (g.l.g.) Bra travolgente anche<br />

nella 14ª giornata: ha già stravinto la fase<br />

regolare, Bologna praticamente retrocessa.<br />

Risultati: Tevere Eur-Amsicora<br />

2-4, Cernusco-Valverde 4-3, Bologna-Butterfly<br />

Roma 1-5, Roma DeSisti-Suelli<br />

3-3. Classifica: Bra 42, Roma<br />

De Sisti 27, Cernusco 26, Amsicora 23,<br />

Suelli 22, Tevere Eur 20, Butterfly 14, Valverde<br />

13, Bonomi 10, Bologna 2.<br />

Judo<br />

TRICOLORI Fiamme Gialle al primo posto<br />

della classifica femminile nel PalaOlimpia<br />

a Verona negli Assoluti. Con Giulia<br />

Quintavalle in tribuna ed Edwige Gwend<br />

sconfitta due volte a sorpresa nei 63 kg,<br />

le finanziere hanno vinto il tricolore con<br />

la giovane Noemi Boccanera (52) ed Assunta<br />

Galeone (78). Titolo anche per Valentina<br />

Moscatt (48), Martina Lo Giudice<br />

(57), Valentina Giorgis (63), Giulia Cantoni<br />

(70) e Tania Ferrera (+78). Fiamme Azzurre<br />

e Team Romagna sul podio con le<br />

Fiamme Gialle.<br />

Nuoto<br />

CINQUINA CARLI (al.f.) Diletta Carli, con<br />

il successo negli 800 sl, chiude con 5 titoli<br />

individuali i tricolori giovanili di Riccione.<br />

Donne. Cad: 100 do Costa 55”51; 800<br />

sl Musso 8'30”77; 200 do Meloni 2'11”91;<br />

50 ra Fissneider 31”62; 50 fa Querci<br />

27”38. Jun '96: 100 sl Durante 55”54; 800<br />

sl Carli 8'29”39; 200 do Esposito 2'10”80;<br />

50 ra Fontana 32”23; 50 fa Martelli<br />

27”52. Jun '97: 100 sl Biondani 56”16; 800<br />

sl Tettamanzi 8'43”93; 200 do Riccardi<br />

2'12”97; 50 ra Guerra 31”91; 50 fa Biondani<br />

e Tarzia 28”07. Rag '98: 100 sl Ceracchi<br />

56”98; 800 sl Caponi 8'49”31; 200 do Mi-<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />

51<br />

glietta 2'15”25. Rag '99: 100 sl Ruggi<br />

58”56; 800 sl Mai 8'57”39; 200 do Gueorguiev<br />

2'19”28.<br />

CLERI QUINTO (al.f.) Valerio Cleri chiude<br />

al 5˚ posto la 10 km di coppa del mondo di<br />

Eilat (Isr) vinta dal greco Gianniotis, che<br />

sarà il primo tedoforo, davanti a Lurz e<br />

Drattsev. Il romano non ha potuto fare la<br />

volata per una gomitata al volto che gli è<br />

costata alcuni punti di sutura. Tra le donne<br />

successo della brasilana Cunha, 5ª la<br />

Consiglio.<br />

TORNA MOUSSAMBANI Ricordate Eric<br />

«l’anguilla» Moussambani, autore a Sydney<br />

2000 dei 100 sl più lenti (1’52"72), a<br />

65" dal record del mondo di Van den Hoogenbabd?<br />

E’ diventato a 33 anni il c.t. della<br />

Guinea Equatoriale per i Giochi di Londra.<br />

Non ha gareggiato nè ad Atene nè a<br />

Pechino.<br />

Pallanuoto<br />

COPPA ITALIA DONNE Si è conclusa la<br />

fase preliminare di Coppa Italia femminile.<br />

A Imperia: Firenze-Bologna 9-8, Pro<br />

Recco-Fiorentina 8-8, Fiorentina-Firenze<br />

13-10, Imperia-Pro Recco 8-12.<br />

Class.: Firenze 9; Pro Recco, Fiorentina<br />

7; Bologna 6; Imperia 0. A Catania: Orizzonte-Volturno<br />

17-12, Ortigia-Messina<br />

11-5, Volturno-Messina 10-10, Orizzonte-Ortigia<br />

16-12. Class.: Orizzonte 9; Volturno<br />

4; Ortigia 3; Messina 0. Alla Final<br />

Four (12-13 aprile) Firenze, Pro Recco<br />

(per differenza reti), Orizzonte e Volturno.<br />

Pallavolo<br />

A-2 DONNE (m.l.) Crema ferma in rimonta<br />

(al tie-break) la corsa di Giaveno e riduce<br />

a 5 punti di distacco ma viene agganciata<br />

da Loreto al secondo posto. Così la<br />

25 ª giornata: Forlì-Loreto 0-3 (21-25,<br />

20-25, 21-25); Pontecagnano-San Vito<br />

3-1 (25-22, 25-17, 22-25, 25-16); Matera-Frosinone<br />

2-3 (23-25, 25-16, 25-23,<br />

20-25, 8-15); Crema-Giaveno 3-2<br />

(22-25, 25-27, 26-24, 29-27, 15-8); Mercato<br />

San Severino-Santa Croce 3-2<br />

(21-25, 25-23, 24-26, 25-23, 21-19); Montichiari-Busnago<br />

1-3 (25-14, 22-25,<br />

17-25, 15-25); Soverato-Sala Consilina<br />

3-1 (25-20, 25-22, 16-25, 25-20); Terre<br />

Verdiane Fontanellato-Pomì Casalmaggiore<br />

1-3 (40-38, 23-25, 23-25, 26-28).<br />

Classifica: Giaveno 63; Loreto, Crema<br />

58; Casalmaggiore 57; Busnago, Santa<br />

Croce 51; Montichiari 36; Soverato 35;<br />

Fontanellato 33; Frosinone 28; Sala Consilina<br />

26; San Severino 25; Pontecagnano<br />

23; San Vito 22; Forlì 15; Matera 10.<br />

Rugby<br />

ECCELLENZA Nel posticipo del 16˚ turno,<br />

L’Aquila-Lazio 12-17. Classifica: Prato<br />

59; Calvisano 56; Padova, Rovigo 50;<br />

Mogliano 49; Lazio 26; Reggio Emilia,<br />

L’Aquila 23; Crociati Parma 20; San Gregorio<br />

Ct 16.<br />

Sci nautico<br />

EUROPEI UNDER 21 (m.l.) Ai Campionati<br />

Europei under 21 discipline classiche<br />

che si sono chiusi ieri a Lake Grappa in<br />

Sudafrica, gli azzurrini guidati dal dt Elisabetta<br />

Galli hanno conquistato 7 medaglie<br />

(3 ori, 2 argenti, 2 bronzi) individuali. Dopo<br />

quelle di sabato in figure con l’oro per<br />

Maria Luisa Pajni (4100), argento per Silvia<br />

Caruso (3670) e bronzo per Nicholas<br />

Benatti (9280), sono arrivati l’oro di Luca<br />

Spinelli (1.50 a 10.75) e il bronzo di Maria<br />

Luisa Pajni (3.50 a 13) nello slalom, e ancora<br />

l’argento della Pajni (39.6) nel salto<br />

oltre all’oro della stessa Pajni in combinata.<br />

Softball<br />

CASERTA CADE (m.c.) La regina Caserta<br />

cade sul campo della matricola Bologna.<br />

2˚ turno: Amga Legnano-Fiorini Forlì<br />

2-4, 3-2; Blue Girls Bologna-Des Caserta<br />

1-7, 4-2; Bigioni Montegranaro-Museo<br />

d'Arte Nuoro 1-0 (8˚), 0-2; Hornets San<br />

Marino-Rhibo La Loggia 2-1, 2-6. Riposo:<br />

Sanotint Bollate. Class.: Caserta, Forlì e<br />

La Loggia 750 (3-1); Bologna (2-2), San<br />

Marino e Bollate (1-1) 500; Montegranaro,<br />

Nuoro e Legnano 250 (1-3)<br />

Sport invernali<br />

SCIALPINISMO Kilian Jornet Burgada<br />

(Spa) in coppia con il giovanissimo Matheo<br />

Jaquemoud (Fra) hanno messo un<br />

sigillo straniero dopo 9 anni al Millet Tour<br />

du Rutor Extreme vincendo ieri a Planaval<br />

(Ao) la terza combattuta e affascinante<br />

tappa. Terzi di giornata, ma secondi<br />

nella generale, Bon Mardion e Lanfranchi<br />

che hanno perso tutto il vantaggio delle<br />

prime due giornate nella prima salita. Gara<br />

da incorniciare anche per Laetitia<br />

Roux e Mireia Mirò Varela che in tre giorni<br />

hanno staccato di 43'59" le fortissime<br />

valtellinesi Roberta Pedranzini e Francesca<br />

Martinelli. Il Millet Tour du Rutor è<br />

l’unica tappa italiana de la Gran Course.<br />

MARSAGLIA (s.f.) L’azzurro Matteo Marsaglia,<br />

neocampione italiano di superG (e<br />

bronzo in gigante), ha vinto ieri il gigante<br />

Fis di Ste Foy Tarentaise (Fra) con<br />

47/100 sull’austriaco Sieber e 94/100 sul<br />

francese Blanc (20˚ il fratello Eugenio).<br />

Da oggi a giovedì ultimo appuntamento<br />

stagionale con i Tricolori giovani (specialità<br />

tecniche) in Val di Fiemme (Tn); stamattina<br />

gigante maschile all’Alpe di Cermis.<br />

Tennistavolo<br />

DOPPIO TRIONFO La Cina domina i Mondiali<br />

a squadre a Dortmund. Gli uomini<br />

battono 3-0 in finale la Germania, l'ultima<br />

volta che non hanno vinto il titolo fu nel<br />

2000, superati dalla Svezia. Le donne superano<br />

3-0 Singapore e si riprendono<br />

l'oro perso nel 2010 contro le stesse avversarie<br />

di questa finale.


52<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

Questi avvisi si ricevono tutti i giorni 24 ore su 24<br />

all’indirizzo internet:<br />

www.piccoliannunci.rcs.it<br />

oppure tutti i giorni feriali a:<br />

MILANO : tel.02/6282.7555 -<br />

02/6282.7422, fax 02/6552.436.<br />

BOLOGNA : tel. 051/42.01.711,<br />

fax 051/42.01.028.<br />

FIRENZE : tel. 055/55.23.41,<br />

fax 055/55.23.42.34.<br />

BARI : tel. 080/57.60.111,<br />

fax 080/57.60.126.<br />

NAPOLI : tel. 081/497.7711,<br />

fax 081/497.7712.<br />

BERGAMO : SPM Essepiemme s.r.l.<br />

tel. 035/35.87.77, fax 035/35.88.77.<br />

COMO : tel. 031/24.34.64,<br />

fax 031/30.33.26.<br />

CREMONA : Uggeri Pubblicità s.r.l.<br />

tel. 0372/20.586, fax 0372/26.610.<br />

LECCO : SPM Essepiemme s.r.l.<br />

tel. 0341/35.74.00, fax 0341/36.43.39<br />

MONZA : SPM Monza Brianza s.r.l.<br />

tel. 039/394.60.11, fax 039/394.60.55.<br />

OSIMO-AN : tel. 071/72.76.077 -<br />

071/72.76.084.<br />

PADOVA : tel. 049/69.96.311,<br />

fax 049/78.11.380.<br />

PALERMO : tel. 091/30.67.56,<br />

fax 091/34.27.63.<br />

PARMA : Publiedi srl<br />

tel. 0521/46.41.11, fax 0521/22.97.72.<br />

RIMINI : Adrias Pubblicità di Rimini<br />

tel. 0541/56.207, fax 0541/24.003.<br />

ROMA : In Fieri s.r.l.<br />

tel. 06/98.18.48.96, fax 06/92.91.16.48<br />

SONDRIO : SPM Essepiemme s.r.l.<br />

tel. 0342/20.03.80, fax 0342/57.30.63<br />

TORINO : telefono 011/50.21.16,<br />

fax 011/50.36.09.<br />

VARESE : SPM Essepiemme s.r.l.<br />

tel. 0332/23.98.55, fax 0332/83.66.83<br />

VERONA : telefono 045/80.11.449,<br />

fax 045/80.10.375.<br />

Per la piccola pubblicità all’estero telefono<br />

02/72.25.11<br />

Le richieste di pubblicazione possono essere<br />

inoltrate da fuori Milano anche per telefax<br />

e corrispondenza a Rcs MediaGroup S.p.A.<br />

Divisione Pubblicità agli indirizzi di<br />

Milano sopra riportati.<br />

TARIFFE PER PAROLA IVA ESCLUSA<br />

Rubriche in abbinata obbligatoria:<br />

Corriere della Sera - Gazzetta dello Sport:<br />

n. 0: euro 4,00; n. 1: euro 2,08; n. 2-3-<br />

14 : euro 7,92; n. 5-67-8-9-12-20:<br />

euro 4,67; n. 10: euro 2,92; n. 11: euro<br />

3,25; n. 13: euro 9,17; n. 15: euro 4,17; n.<br />

17: euro 4,58; n. 18 - 19: euro 3,33; n. 21:<br />

euro 5,00; n. 24: euro 5,42.<br />

Rubriche in abbinata facoltativa:<br />

n. 4: euro 4,42 sul Corriere della Sera; euro<br />

1,67 sulla Gazzetta dello Sport; euro 5,00<br />

sulle due testate.<br />

n. 16: euro 1,67 sul Corriere della Sera;<br />

euro 0,83 sulla Gazzetta dello Sport;<br />

euro 2,08 sulle due testate.<br />

n. 22: euro 4,08 sul Corriere della Sera;<br />

euro 2,92 sulla Gazzetta dello Sport;<br />

euro 4,67 sulle due testate.<br />

n. 23: euro 4,08 sul Corriere della Sera;<br />

euro 2,92 sulla Gazzetta dello Sport;<br />

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ALTRI MONDI<br />

Il fatto del giorno<br />

DI GIORGIO DELL’ARTI<br />

gda@gazzetta.it<br />

STEFANIA ANGELINI<br />

Pochi spiragli di luce arrivano<br />

dall’India: da un lato le<br />

trattative per la liberazione di<br />

Paolo Bosusco, dal 14 marzo<br />

nelle mani dei guerriglieri maoisti<br />

dello Stato dell’Orissa,<br />

sembrano complicarsi e dall’altro<br />

si affievolisce la speranza<br />

che i due marò in carcere nel<br />

Kerala vengano processati in<br />

Italia. Cominciamo dal caso<br />

dell’agente di viaggio di 54 anni<br />

piemontese: i negoziati per<br />

rilasciarlo hanno subito un’altra<br />

battuta di arresto. Lo ha<br />

confermato ieri Sabyasachi<br />

Panda, il leader del gruppo maoista<br />

che tiene prigioniero Bosusco.<br />

Il capo dei guerriglieri<br />

ha detto che oggi potrebbe inviare<br />

un audio messaggio per<br />

ricapitolare le condizioni che<br />

permetterebbero di liberarlo.<br />

Lo ha riferito l’emittente Ndtv,<br />

la stessa a cui una settimana fa<br />

è stato consegnato Claudio<br />

Colangelo, rapito con Bosusco.<br />

La tv indiana sostiene che<br />

i maoisti non siano soddisfatti<br />

delle trattative: «Il nostro leader<br />

non ha fretta e prima di liberare<br />

l’italiano — hanno indicato<br />

fonti vicine ai maoisti —<br />

serve una dichiarazione in cui<br />

si chiarisca la posizione del governo<br />

e in cui si indichino i nomi<br />

dei militanti da liberare».<br />

Il caso dei militari Intanto, alla<br />

vigilia della sentenza dell’Alta<br />

Corte dello Kerala sui militari<br />

_una storica elezione<br />

La Suu Kyi è deputata:<br />

ora la Birmania è libera?<br />

Il voto ha premiato<br />

il partito di questa<br />

donna coraggiosa,<br />

ma era limitato<br />

a soli 45 seggi.<br />

Il Paese è ancora<br />

in mano a un duro<br />

regime militare<br />

Il mondo è in festa perché<br />

in Birmania l’eroina Aung San<br />

Suu Kyi torna in Parlamento: il<br />

risultato non è ancora ufficiale,<br />

ma è sicuro che l’82% di coloro<br />

che hanno diritto di voto nella<br />

circoscrizione di Kawhmu ha<br />

votato per lei. Inoltre in tutte e<br />

45 le circoscrizioni chiamate alle<br />

urne la Lega Nazionale della<br />

Democrazia, cioè il partito di<br />

Aung, è in testa. Arrivano congratulazioni<br />

da tutte le parti,<br />

mentre non sembra che la terribile<br />

giunta militare, adesso guidata<br />

da un civile (ma tutti i<br />

giornalisti mettono questo<br />

“civile” tra virgolette), abbia intenzione<br />

di sabotare il voto.<br />

1<br />

Come mai? È una giunta famosa<br />

per la sua ferocia.<br />

Sì, e per il terrore di qualunque<br />

opposizione. Pensi che<br />

per tenere il popolo lontano i<br />

generali hanno abbandonato<br />

Rangoon e si sono trasferiti<br />

nel villaggio di Pyinmana, ribattezzato<br />

per l’occasione<br />

Naypydaw (sede dei re). Un<br />

posto in mezzo alla foresta,<br />

praticamente irraggiungibile.<br />

Stavolta però sembrano intenzionati<br />

ad accettare il verdetto:<br />

intanto non si tratta di<br />

un’elezione politica generale.<br />

Sono elezioni suppletive, indette<br />

per colmare i vuoti lasciati<br />

da un gruppo di deputati<br />

chiamati a incarichi di governo<br />

(laggiù, come nell’Italia delle<br />

origini, se si fa il ministro<br />

non si può più sedere in Parlamento).<br />

Insomma, si tratta di<br />

assegnare 45 seggi su 1.160,<br />

una vittoria democratica si<br />

può digerire, tanto più che il<br />

gli italiani<br />

in India<br />

Aung San Suu Kyi, 66 anni, dopo aver votato nella città di Kawhmu AFP<br />

25% dei seggi spetta di diritto<br />

alla giunta. C’è poi un’altra<br />

considerazione: la Birmania –<br />

che i generali chiamano Myanmar<br />

– è quasi una colonia cinese.<br />

I cinesi scambiano con la<br />

Birmania merci per più di un<br />

miliardo di dollari l’anno. Tra<br />

queste merci ci sono petrolio e<br />

gas. La Birmania garantisce<br />

poi alla Cina l’accesso all’Oceano<br />

Indiano. Insomma, la Birmania<br />

è fondamentale per la<br />

Cina, ma i birmani sentono<br />

adesso l’abbraccio di Pechino<br />

come una morsa che potrebbe<br />

risultare soffocante. Essendo i<br />

generali decrepiti, hanno cominciato<br />

a guardare all’Occidente.<br />

Il capo del governo, il<br />

“civile” Thein Sein (è comunque<br />

un ex generale), ha aperto<br />

le porte agli osservatori stranieri.<br />

Questi sono giunti a ridosso<br />

del voto, e non tre mesi<br />

prima come sarebbe la regola.<br />

Ma in ogni caso hanno detto<br />

che la consultazione sembra<br />

piuttosto regolare o comunque<br />

non ci sarebbero stati bro-<br />

gli clamorosi. Infine, a mettere<br />

in tentazione la giunta, c’è<br />

la questione delle sanzioni.<br />

2<br />

Che sanzioni?<br />

L’Onu ha vietato la vendita di<br />

armi ai birmani e l’acquisto da<br />

loro del tek. Cinesi e russi impediscono<br />

che si adottino misure<br />

più severe, ma questo basta<br />

a farli soffrire e quella è<br />

una delle popolazioni più povere<br />

del mondo. Così, è possibile<br />

che anche le sanzioni un<br />

effetto lo abbiano ottenuto.<br />

3<br />

E Aung?<br />

Non ha ancora parlato. A Rangoon<br />

migliaia di sostenitori si<br />

sono però radunati davanti alla<br />

sua abitazione. Tra le tante<br />

congratulazioni che le sono arrivate,<br />

segnaliamo quella del<br />

buddista Roberto Baggio: «Auguri<br />

Aung San Suu Kyi, con lo<br />

spirito sarò presente: tutti noi<br />

Bosusco, il rilascio è più lontano<br />

E sui marò oggi l’ultima decisione<br />

Paolo Bosusco (dietro) con Claudio<br />

Colangelo prima del rilascio ANSA<br />

uomini di pace saremo con te<br />

per accompagnarti finalmente<br />

nel tuo seggio elettorale. Verrò<br />

molto presto non solo per<br />

festeggiare, ma perché sei sempre<br />

stata presente nella mia vita<br />

e nei miei pensieri: pieno di<br />

ammirazione mando un abbraccio<br />

forte a te e a tutto il<br />

tuo popolo».<br />

4<br />

Forse non dovremmo dare<br />

per scontato che i lettori conoscano<br />

questa donna.<br />

Dovremmo dire qualcosa di<br />

lei. È appena uscito nelle nostre<br />

sale il film di Luc Besson,<br />

The Lady, che racconta tutta la<br />

sua storia. In una delle prime<br />

scene la si vede bambina di<br />

due anni (è nata nel 1945) che<br />

dorme e il padre le infila un fiore<br />

nei capelli. Quel padre – generale<br />

anche lui, comunista-nazionalista<br />

– è una figura<br />

chiave nella storia birmana. I<br />

generali dell’attuale regime lo<br />

ammazzarono.<br />

5<br />

La figlia è una specie di Indira<br />

Gandhi o di Benazir Bhutto?<br />

Si era sposata con un inglese<br />

studioso di tradizioni asiatiche<br />

e viveva con lui a Londra.<br />

Una famiglia felice, con due figli,<br />

e che della Birmania sapeva<br />

quel che raccontava la televisione.<br />

Ma la madre di Aung<br />

un certo giorno s’ammalò e la<br />

figlia, contro il parere di tutti,<br />

volle tornare a casa per accudirla.<br />

Da allora – era il 1988 - è<br />

ricominciata la lotta. Fondata<br />

la Lega Nazionale per la Democrazia<br />

(basata sui principi<br />

non-violenti del Mahatma<br />

Gandhi), finì in galera e ci rimase<br />

anche dopo la vittoria alle<br />

elezioni del 1990: la giunta<br />

annullò le elezioni e la tenne<br />

agli arresti domiciliari. L’anno<br />

dopo le diedero il Nobel per la<br />

Pace. Da allora fino all’anno<br />

scorso è stata praticamente<br />

sempre dentro, 21 anni tra cella<br />

e arresti domiciliari. Il marito<br />

è morto di cancro nel 1999:<br />

non le hanno permesso di andare<br />

a Londra a vederlo un’ultima<br />

volta.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

italiani accusati di aver ucciso<br />

due pescatori indiani scambiati<br />

per pirati, è il governatore,<br />

Ommen Chandy, a voler in<br />

qualche modo anticipare il risultato<br />

della battaglia tra l’Italia<br />

e lo stato indiano in cui sono<br />

detenuti, dal 15 febbraio,<br />

Massimiliano Latorre e Salvatore<br />

Girone: «Dobbiamo<br />

processarli noi perché hanno<br />

commesso un reato che cade<br />

sotto gli effetti della nostra legge».<br />

Oggi la Corte deciderà anche<br />

sul rilascio dal porto di Kochi<br />

della petroliera Enrica<br />

Lexie, che i marò difendevano:<br />

sabato, infatti, i giudici<br />

hanno revocato il via libera dopo<br />

un ricorso delle famiglie<br />

dei pescatori uccisi.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

A<br />

VIOLENZE<br />

IN SIRIA<br />

S<br />

L’Occidente<br />

«L’Onu<br />

adesso fissi<br />

l’ultimatum»<br />

Solo ieri sono<br />

morti 34<br />

manifestanti<br />

in Siria. Le<br />

proteste contro<br />

il regime<br />

di Bashar<br />

al-Assad<br />

(nella foto)<br />

non si fermano<br />

e così<br />

la comunità<br />

internazionale<br />

cerca di<br />

intensificare<br />

il pressing<br />

chiedendo<br />

che l’Onu fissi<br />

una «data<br />

limite» per<br />

l’applicazione<br />

del piano di<br />

pace. È questa<br />

la conclusione<br />

cui sono arrivati<br />

i Paesi riuniti<br />

nella prima<br />

giornata della<br />

Conferenza<br />

dei Paesi amici<br />

della Siria,<br />

alla quale<br />

ha partecipato<br />

anche<br />

il segretario<br />

di Stato Usa<br />

Hillary<br />

Clinton: «Basta<br />

uccidere i vostri<br />

cittadini o ci<br />

saranno serie<br />

conseguenze»<br />

LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />

notizie<br />

Tascabili<br />

La nuova tassa sugli immobili<br />

C’è l’allarme sull’Imu:<br />

«Soluzioni o proroghe»<br />

I Centri di assistenza fiscale (Caf) lanciano<br />

l’allarme sull’Imu, la nuova tassa sugli immobili:<br />

nessuno sa quanto e come pagare e la scadenza di<br />

giugno si avvicina. Chi sta facendo il 730, vista la<br />

mancanza di indicazioni, non può mettere i dati<br />

esatti in dichiarazione che consentirebbero un<br />

conguaglio di imposta. In una lettera inviata al Teso<br />

ro, i Caf parlano di «forte disagio» per le scarse<br />

informazioni e chiedono soluzioni «prima di Pasqua»<br />

(come l’applicazione delle aliquote di base per l’ac<br />

conto) o una proroga del pagamento dell’imposta.<br />

La questione potrebbe essere affrontata già oggi<br />

nell’ambito del voto sul decreto fiscale, all’esame<br />

delle Commissioni Finanze e Bilancio del Senato.<br />

In un paese del Milanese<br />

Bossi ai contestatori:<br />

«Nessuno vuole l’Italia,<br />

il futuro è la Padania»<br />

Umberto Bossi ieri a Marcallo con Casone (Mi) ANSA<br />

Era a Marcallo con Casone, paese di 6 mila<br />

abitanti vicino a Milano, per inaugurare Viale<br />

Padania, ma Umberto Bossi si è trovato di fronte<br />

alcuni contestatori che sventolando il tricolore<br />

urla- vano «vergogna, la Padania non esiste» e<br />

«la Padania è come Disneyland e Topolinia».<br />

Bossi s’è fatto scappare un «disgraziati» e poi<br />

ha detto: «L’Italia la vogliono solo i pochi rimasti,<br />

non c’è speranza per i tricoloristi, perdono<br />

tempo: ci sono forze potentissime che non<br />

vogliono l’Italia ma la Padania». Poi è tornato<br />

su Monti: «È quello che ascolta solo le banche<br />

e l’Europa centralista. Mi ha chiamato per<br />

vederci ma gli ho detto di no. Non sono mica<br />

Berlusconi: un avversario è un avversario».<br />

Niente danni a persone o cose<br />

Paura a Fukushima:<br />

terremoto di 5,9 gradi<br />

La terra è tornata a tremare in Giappone e la<br />

paura torna a Fukushima. Un forte terremoto di<br />

magnitudo 5.9 è stato registrato ieri alle ore 23.04<br />

locali (le 16.04 in Italia) nel nordest del Paese, la<br />

stessa area colpita l’11 marzo 2011, con epicentro a<br />

due passi dalla centrale nucleare. Il sisma è stato<br />

avvertito da Hokkaido (estremo nord) fino all’area a<br />

sud di Tokyo. L’Agenzia per la sicurezza nucleare<br />

ha comunque fatto sapere che «non sono state<br />

segnalate anomalie» e la tv di stato Nhk ha spiegato<br />

che non ci sono stati danni a persone o cose.<br />

Proprio ieri il governo giapponese aveva autorizzato<br />

gli evacuati di alcune zone di Tamura e Kawauchi<br />

(vicine alla centrale) a rientrare nelle proprie case.<br />

Scontro frontale: grave il padre<br />

53<br />

Incidente nel Bresciano<br />

Morti madre e due figli<br />

Tragico incidente ieri sera nel Bresciano,<br />

al confine con la provincia di Mantova. Nel frontale<br />

tra due auto, hanno perso la vita tre persone: una<br />

madre 37enne e i figli di 16 e 6 anni, mentre il papà<br />

che viaggiava con loro è ricoverato in gravi condi<br />

zioni. Lo scontro sulla strada che da Carpenedolo<br />

va a Desenzano, nel Bresciano, ma al confine con<br />

Castiglione delle Stiviere (Mantova): secondo una<br />

prima ricostruzione, la Renault Laguna su cui<br />

viaggiava la famiglia, di nazionalità romena, si è<br />

scontrata frontalmente con una Bmw Serie1, su cui<br />

c’erano invece due albanesi. Uno è ricoverato uno<br />

a Castiglione delle Stiviere e l’altro a Desenzano:<br />

entrambi sembrano in condizioni non gravi.


54<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

ALTRI MONDI<br />

I controlli La Finanza ha fatto due blitz sabato a Firenze e Milano: in Toscana,<br />

in un caso gli incassi sono cresciuti del 400%, in Lombardia dal 50 al 100% ANSA<br />

La top ten dei ricchi<br />

guadagna quanto<br />

i 3 milioni più poveri<br />

La sproporzione emerge da uno studio della Banca<br />

d’Italia. E gli anziani hanno molti più soldi dei giovani<br />

ELISABETTA ESPOSITO<br />

Prendete dieci persone e<br />

mettetele in fila indiana. Più o<br />

meno occuperanno tre metri.<br />

Se fate lo stesso lavoro con tre<br />

milioni di individui formerete<br />

una fila che va da Milano a Bari.<br />

Dieci contro tre milioni. Eppure<br />

se si tratta di soldi la sfida<br />

finisce clamorosamente in parità.<br />

Uno studio pubblicato da<br />

Bankitalia ha infatti rivelato<br />

che il patrimonio dei dieci italiani<br />

più ricchi equivale a quello<br />

dei tre milioni di italiani più<br />

poveri: circa 50 miliardi di euro.<br />

I nostri paperoni sono i leader<br />

dell’industria e della moda,<br />

da Michele Ferrero (il più ricco<br />

secondo Forbes con 14,2 miliardi)<br />

a Leonardo Del Vecchio<br />

(Luxottica, secondo con 8,6),<br />

da Giorgio Armani (terzo, con<br />

5,4) a Miuccia Prada e i Benetton,<br />

passando inevitabilmente<br />

per Silvio Berlusconi (settimo,<br />

con 4,4). Dati preoccupanti,<br />

anche se chi ha curato lo studio<br />

sottolinea che il livello di disuguaglianza<br />

è comparabile a<br />

quello di altri Paesi europei.<br />

Anziani e giovani Da questo lavoro<br />

emergono anche altre considerazioni<br />

importanti. L’Italia<br />

resta un Paese piuttosto bene-<br />

la Foto<br />

Ecco Lady Obama<br />

tra gli idoli musicali<br />

scelti dai teenager<br />

Hanno trionfato Justin<br />

Bieber e la fidanzatina Selena<br />

Gomez, ma sabato, ai «Kids<br />

Choice Awards» di Los Angeles,<br />

i premi della musica scelti<br />

dai ragazzini americani, la vera<br />

star è stata Michelle Obama.<br />

La First Lady, a pochi giorni<br />

dal debutto sul divano del<br />

Letterman Show, è tornata in<br />

diretta tv su Nickelodeon (in<br />

Italia, domani dalle 20.30), ha<br />

duettato con il presentatore<br />

Will Smith (nella foto Reuters)<br />

e premiato Taylor Swift,<br />

regina della musica country,<br />

per il suo impegno sociale<br />

4<br />

I NUMERI<br />

14,2<br />

I miliardi<br />

di Ferrero<br />

Il più ricco<br />

d’Italia, secondo<br />

Forbes, èda<br />

cinque anni<br />

Michele<br />

Ferrero: haun<br />

patrimonio di<br />

14,2 miliardi<br />

(23˚ al mondo)<br />

8,6<br />

Le migliaia<br />

di miliardi<br />

Nel 2010,<br />

secondo<br />

Bankitalia,<br />

la ricchezza<br />

complessiva<br />

delle famiglie<br />

era pari a circa<br />

8.638 miliardi<br />

di euro<br />

stante, ma a «fare cassa» è sempre<br />

più il patrimonio piuttosto<br />

che il reddito. Difficile accumulare<br />

soldi dunque, soprattutto<br />

se si è giovani. Ed è quindi inevitabile<br />

che negli ultimi anni si<br />

sia invertita la distribuzione<br />

della ricchezza tra le classi di<br />

età: oggi gli anziani hanno dunque<br />

più soldi dei lavoratori delle<br />

nuove generazioni. Mentre<br />

nel 1987 le famiglie di giovani<br />

(fino ai 34 anni) erano sui livelli<br />

medi (con un reddito a 82,5<br />

su un indice di 100), a partire<br />

dal 2000 queste famiglie vedono<br />

peggiorare nettamente la loro<br />

condizione (61,7 nel 2008),<br />

mentre è accaduto esattamente<br />

l’inverso per quelle degli anziani<br />

(da 65,5 a 100,2). «Lo studio<br />

di Bankitalia fotografa una<br />

realtà drammatica e preoccupante<br />

sulla quale il governo<br />

Monti dovrebbe avviare una seria<br />

riflessione — ha detto Antonio<br />

Borghesi dell’Idv — questi<br />

sono gli effetti devastanti di 15<br />

anni di berlusconismo, di una<br />

politica a favore di evasori, condoni<br />

e scudi fiscali». A proposito<br />

di evasori, sabato blitz della<br />

Finanza nei locali di Milano e<br />

dai gioiellieri fiorentini: gli incassi<br />

sono cresciuti del<br />

50-100% in Lombardia e in Toscana<br />

c’è stato un caso in cui<br />

l’impennata è stata del 400%.<br />

LA POPSTAR GRASSOTTELLA<br />

Adele si mette a dieta<br />

e diventa vegetariana<br />

Ha sempre avuto qualche<br />

problema di peso, ma diceva che<br />

non le interessava. Ma stavolta,<br />

Adele (nella foto Ap), l’ultima<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

IL CASO I PM INDAGANO<br />

Palermo<br />

è nel caos:<br />

città invasa<br />

dai rifiuti<br />

Palermo è sommersa<br />

dalla spazzatura. L’emergenza<br />

nel capoluogo siciliano<br />

è nata dallo sciopero, partito<br />

una settimana fa, degli<br />

operatori dell’Amia (fermi<br />

per la paura di non ricevere<br />

gli stipendi di marzo),<br />

l’azienda pubblica dei rifiuti,<br />

che ha causato un arretrato<br />

di tonnellate di immondizia.<br />

Il commissario del Comune,<br />

Luisa Latella, è riuscito a trovare<br />

i fondi per pagare gli stipendi<br />

e l’Amia ieri ha proseguito<br />

un piano di raccolta<br />

straordinaria, che punta a liberare<br />

le strade entro il<br />

weekend di Pasqua. Ma la situazione<br />

è al limite: la gente,<br />

soprattutto di notte, ha iniziato<br />

a bruciare cumuli di immondizia;<br />

nei mercati storici<br />

le «montagne» di rifiuti hanno<br />

raggiunto anche i quattro<br />

metri; un centro dialisi è rimasto<br />

imprigionato dalla<br />

spazzatura così come una famiglia<br />

in via Li Bassi, salvata<br />

dall’intervento di una pala<br />

meccanica, che ha liberato<br />

l’ingresso della casa. E la Procura,<br />

che ha immediatamente<br />

aperto un’inchiesta, continua<br />

il lavoro: si valuta l’esistenza<br />

del danno alla salute<br />

pubblica, che si aggiungerebbe<br />

all’interruzione di pubblico<br />

servizio, alla violenza privata<br />

e alla frode nelle pubbliche<br />

forniture, per le quali i<br />

pm stanno già indagando.<br />

I cumuli di immondizia in una<br />

via del centro di Palermo ANSA<br />

superstar della musica pop, ha<br />

deciso di mettersi a dieta.Come<br />

scrive il «Daily Mail», la 23enne<br />

di Londra ha iniziato a mangiare<br />

soltanto vegetariano e i primi<br />

risultati si sono già visti. Secondo<br />

il quotidiano, i chili persi<br />

sono merito anche delle corse<br />

quotidiane con fidanzato e cane.<br />

d<br />

lafrase<br />

DEL GIORNO<br />

LASCIO:<br />

BASTA<br />

POLEMICHE<br />

«Le mie<br />

assenze<br />

alla Camera<br />

sono<br />

cominciate<br />

quando mia<br />

moglie si è<br />

ammalata<br />

seriamente.<br />

Ho scelto<br />

di rimanerle<br />

vicino.<br />

È morta<br />

il 19 marzo.<br />

Quando<br />

sono tornato<br />

in aula ho<br />

provato un<br />

grandissimo<br />

disagio e ho<br />

cominciato a<br />

schifare<br />

la classe<br />

politica.<br />

Basta, mi<br />

dimetto così<br />

la finiamo<br />

con le<br />

polemiche.<br />

Aspetto solo<br />

che quegli<br />

sciocchini<br />

del Pd la<br />

smettano di<br />

spararmi<br />

addosso»<br />

MASSIMO<br />

CALEARO<br />

DEPUTATO<br />

RESPONSABILI<br />

IL SABATO SERA DI CANALE 5<br />

Amici, il debutto è ok<br />

Ascolti a 4,8 milioni<br />

Amici di sera va subito<br />

forte. La prima puntata della fase<br />

finale del talent show di Maria De<br />

Filippi, nella versione allargata<br />

IL LUTTO SCOMPARE A 89 ANNI UN GRANDE GIORNALISTA<br />

FILIPPO CONTICELLO<br />

La camera ardente sarà<br />

nella sede della Federazione<br />

nazionale della stampa e non è<br />

certo un caso: Antonio Ghirelli<br />

è stato antifascista, amante<br />

dello sport, cultore della città<br />

di Napoli, ma sopra ogni cosa<br />

giornalista. Passione raffinata<br />

e a tutto tondo, finita ieri per il<br />

dolore di molti: Ghirelli è morto<br />

a Roma a 89 anni. Ne avrebbe<br />

compiuti 90 tra un mese, il<br />

10 maggio. Una lunga vita e<br />

una carriera brillante tra politica<br />

e sport, su e giù per i corridoi<br />

di redazioni prestigiose, del<br />

Quirinale e di Palazzo Chigi.<br />

A tutto tondo C’è un uomo che<br />

ieri più di tutti ha pianto la<br />

scomparsa: «Perdo uno degli<br />

amici più cari dei lontani anni<br />

della mia prima formazione.<br />

«<br />

Perdo uno degli<br />

amici più cari<br />

dei lontani anni<br />

della mia prima<br />

formazione<br />

GIORGIO NAPOLITANO<br />

CAPO DELLO STATO<br />

Fummo egualmente legati a<br />

Napoli ed egualmente animati<br />

da valori di libertà e di progresso<br />

mentre il fascismo si avviava<br />

alla fine. E non ci siamo mai<br />

persi di vista per il resto della<br />

nostra vita», ha detto commosso<br />

Giorgio Napolitano. Si conobbero<br />

da ragazzi e con Francesco<br />

Rosi, Giuseppe Patroni<br />

Griffi e Raffaele La Capria formarono<br />

un gruppo di uomini illuminati<br />

cresciuto all’università<br />

Federico II. «Eravamo un covo<br />

di antifascisti», ricordò poi<br />

Ghirelli che in quegli anni scelse<br />

l’impegno e la passione civile:<br />

partecipò attivamente alla<br />

Resistenza e si iscrisse al Partito<br />

Comunista. Dopo la guerra,<br />

arrivò il giornalismo, su un doppio<br />

solido binario, quello generalista<br />

e quello sportivo. Eccolo<br />

così all’Unità eaMilano Sera,a<br />

Paese Sera e anche alla Gazzetta<br />

dello Sport. Poi la direzione<br />

di Tuttosport e, soprattutto,<br />

per una lunga stagione (dal<br />

1966 al 1977) del Corriere del-<br />

agli ex diventati famosi, è stata<br />

vista su Canale 5, due sere fa,<br />

da poco più di 4,8 milioni di<br />

telespettatori, con il 26% di<br />

share (5 punti in più rispetto al<br />

2011). Secondo e staccatissimo<br />

è arrivato «Ballando con te»,<br />

che su Rai 1 ha ottenuto 3<br />

milioni e 881 mila telespettatori.<br />

Addio a Ghirelli<br />

Amico di Pertini<br />

e degli sportivi<br />

Antonio Ghirelli è stato capoufficio stampa della presidenza della<br />

Repubblica e della presidenza del Consiglio durante i governi Craxi.<br />

Ha diretto Tuttosport, Corriere dello Sport, L’Avanti! e il Tg2 ANSA<br />

lo Sport; mantenendo sempre<br />

una collaborazione alla terza<br />

pagina del Corriere della Sera.<br />

Nella sua vita politica, c’è un<br />

anno di svolta: nel 1956 i carrarmati<br />

sovietici entrarono in<br />

Ungheria e lui come tanti uscì<br />

deluso dal Pci. Si iscrisse subito<br />

al Partito Socialista e, dopo anni,<br />

la militanza lo portò a grandi<br />

responsabilità nei palazzi<br />

del potere: innanzitutto, capoufficio<br />

stampa della Presidenza<br />

della Repubblica ai tempi<br />

Sandro Pertini nel 1978.<br />

Esperienza finita bruscamente<br />

con le dimissioni dopo due anni,<br />

il 31 maggio del 1980: fu travolto<br />

dalle polemiche per un comunicato<br />

stampa sulla richiesta<br />

di Pertini di dimissioni del<br />

ministro dell’Interno, Francesco<br />

Cossiga, a causa del presunto<br />

favoreggiamento del terrorista<br />

di Prima Linea Marco Donat<br />

Cattin, figlio del parlamentare<br />

democristiano Carlo. Tenne<br />

lo stesso ruolo alla Presidenza<br />

del Consiglio durante i governi<br />

di Bettino Craxi negli anni<br />

Ottanta. E poi ancora la guida<br />

del Tg2 dal 1986 al 1987, e<br />

dal 1988 al 1989 la direzione<br />

dell’Avanti!. Negli anni sempre<br />

viva la passione per la scrittura<br />

più alta, poliedrica anche quella:<br />

libri politici su Craxi, Moro<br />

e il compromesso storico e opere<br />

enciclopediche sulle sue passioni<br />

più care. Tanti ricordano<br />

La storia del calcio in Italia del<br />

1954 e una Storia di Napoli,<br />

scritta nel 1973 e poi tornata in<br />

libreria nel 1992 e nel 2007.<br />

Calcio e Napoli vicini ogni<br />

istante: chi l’ha conosciuto sa<br />

che ieri sera avrebbe palpitato<br />

ancora una volta davanti alla<br />

tv per la squadra del cuore.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

Franco Carraro piange la morte del caro amico<br />

Antonio Ghirelli<br />

uomo e giornalista di eccelsa qualità.<br />

- Roma, 2 aprile 2012.<br />

Il Presidente della Federazione Italiana Giuoco<br />

Calcio Giancarlo Abete, anche a nome del Consiglio<br />

Federale e di tutta l'organizzazione calcistica,<br />

partecipa con commozione al dolore per la<br />

scomparsa di<br />

Antonio Ghirelli<br />

uno dei protagonisti del mondo giornalistico italiano,<br />

intelligente e acuto osservatore anche delle<br />

vicende sportive e del calcio in particolare che<br />

ha seguito fino all'ultimo con straordinaria passione<br />

e competenza. - Roma, 1 aprile 2012.<br />

Il Presidente Francesco Franchi e i componenti<br />

la Fondazione Artemio Franchi esprimono sentite<br />

condoglianze per la scomparsa di<br />

Antonio Ghirelli<br />

amico fraterno di Artemio, promotore e componente<br />

del Comitato della fondazione, nonché autore<br />

di un volume sulla vita e l'amicizia con Artemio<br />

Franchi. - Firenze, 1 aprile 2012.


ALTRI MONDI<br />

Oroscopo<br />

LE PAGELLE<br />

DI ANTONIO CAPITANI<br />

24/8 - 22/9<br />

Vergine 5,5<br />

La Luna porta fatiche.<br />

Ma il rischio più serio<br />

potrebbe farvelo<br />

correre lo scarso<br />

garbo. Non cavernicoleggiate.<br />

Manco<br />

nelle suine intimità.<br />

Televisioni<br />

RAIUNO<br />

8.00 TG1<br />

9.05 I TG DELLA STORIA<br />

11.05 OCCHIO ALLA SPESA<br />

12.00 LA PROVA<br />

DEL CUOCO<br />

13.30 TG1<br />

14.10 VERDETTO FINALE<br />

15.15 LA VITA IN DIRETTA<br />

16.50 RAI PARLAMENTO<br />

17.10 CHE TEMPO FA<br />

18.50 L'EREDITÀ<br />

20.00 TG1<br />

20.35 AFFARI TUOI<br />

21.10 MARIA DI NAZARET<br />

Film<br />

23.15 PORTA A PORTA<br />

0.50 TG1 - NOTTE<br />

1.20 CHE TEMPO FA<br />

1.25 QUI RADIO LONDRA<br />

1.30 SOTTOVOCE<br />

Film sul<br />

Digitale Terrestre<br />

in chiaro<br />

RAIDUE<br />

7.00 CARTONI<br />

9.30 SORGENTE DI VITA<br />

10.00 TG2 INSIEME<br />

11.00 I FATTI VOSTRI<br />

13.00 TG2<br />

13.50 MEDICINA 33<br />

14.00 ITALIA SUL DUE<br />

16.15 LA SIGNORA DEL...<br />

17.00 PRIVATE PRACTICE<br />

17.45 TG2<br />

18.45 GHOST WHISPERER<br />

19.35 L'ISOLA DEI FAMOSI<br />

20.30 TG2<br />

21.05 2012<br />

Film<br />

23.45 TG2<br />

0.00 MARE NERO<br />

1.15 RAI PARLAMENTO<br />

TELEGIORNALE<br />

1.25 PROTESTANTESIMO<br />

PREMIUM IN DIRETTA<br />

15.25 COME TU MI VUOI<br />

PREMIUM CINEMA<br />

17.20 FOURSOME<br />

MYA<br />

17.25 IAGO<br />

PREMIUM CINEMA<br />

19.25 KINKY BOOTS-<br />

DECISAMENTE<br />

DIVERSI<br />

PREMIUM CINEMA<br />

21.15 FAST AND FURIOUS<br />

JOI<br />

21.15 HARRY POTTER<br />

E I DONI<br />

DELLA MORTE<br />

PREMIUM CINEMA<br />

22.10 L'ESERCITO<br />

DELLE DODICI SCIMMIE<br />

STEEL<br />

23.45 PARTO COL FOLLE<br />

PREMIUM CINEMA<br />

1.25 IMMATURI<br />

PREMIUM CINEMA<br />

GazzaMeteo<br />

21/3 - 20/4<br />

Ariete 7,5<br />

La Luna fortifica<br />

la vostra fibra. E fa<br />

tracimare la vostra<br />

creatività. Utile sia<br />

al lavoro sia all’arte<br />

fornicatoria. L’amor<br />

miglioricchia.<br />

23/9 - 22/10<br />

Bilancia 7,5<br />

I vostri progetti vanno<br />

in porto, il lavoro<br />

rende, amici e staff<br />

cooperano. E voi siete<br />

felici. Amore e sex,<br />

poi, causano belati<br />

orgasmici.<br />

CALCIO<br />

20.15 FORTUNA<br />

DUSSELDORF -<br />

ST. PAULI<br />

Bundesliga 2<br />

Eurosport 2 HD<br />

20.45 REGGINA - BRESCIA<br />

Serie B<br />

MP Calcio e Sky Calcio 1<br />

20.55 BLACKBURN -<br />

MANCHESTER UNITED<br />

Premier League<br />

Sky Sport 1, Sky Calcio 2<br />

e Sky SuperCalcio<br />

BASKET<br />

21.00 FERENTINO - PERUGIA<br />

DNA<br />

Sportitalia 2<br />

2.30 DALLAS MAVERICKS -<br />

LOS ANGELES<br />

CLIPPERS<br />

NBA<br />

Sky Sport 2<br />

21/4 - 20/5<br />

Toro 5,5<br />

Il vostro sguardo<br />

raggela. Così, chi vi<br />

avvicinerà si<br />

trasformerà in un igloo.<br />

Concentratevi,<br />

adattatevi, riscaldatevi,<br />

pure suinamente.<br />

23/10 - 22/11<br />

Scorpione 5,5<br />

Il vostro è il tipico<br />

umore da lunedì, reso<br />

grigio da impicci, freni<br />

e rotture. Niente risse<br />

da saloon: vi<br />

converrà. Moscerie<br />

sudombelicali.<br />

RAITRE<br />

7.00 TGR BUONGIORNO<br />

8.00 AGORÀ<br />

10.00 LA STORIA SIAMO NOI<br />

11.10 TG3<br />

12.45 DIARIO ITALIANO<br />

13.10 LA STRADA PER..<br />

14.00 TGR<br />

14.20 TG3<br />

15.05 LASSIE<br />

15.55 GEO & GEO<br />

19.00 TG3 - TGR - BLOB<br />

20.10 DIARIO ITALIANO<br />

20.35 UN POSTO AL SOLE<br />

21.05 PRESA DIRETTA<br />

SPECIALE LIBIA<br />

23.15 GLOB SPREAD<br />

DEL LUNEDÌ<br />

0.00 TG3 LINEA NOTTE<br />

0.10 TG REGIONE<br />

1.00 METEO 3<br />

Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre<br />

3.00 KENTUCKY - KANSAS<br />

Finale NCAA<br />

Sky Sport 3 ed ESPN America<br />

CICLISMO<br />

15.40 GIRO DEI PAESI BASCHI<br />

Guenes - Guenes<br />

Prima tappa<br />

Rai Sport 2<br />

CURLING<br />

9.45 CANADA - NORVEGIA<br />

Mondiale maschile<br />

Da Basilea, Svizzera<br />

Eurosport<br />

15.00 DANIMARCA - CINA<br />

Mondiale maschile<br />

Da Basilea, Svizzera<br />

Eurosport<br />

19.00 SVIZZERA -<br />

GERMANIA<br />

Mondiale maschile<br />

Da Basilea, Svizzera<br />

Eurosport 2<br />

CANALE 5<br />

8.00 TG5<br />

8.40 LA TELEFONATA<br />

DI BELPIETRO<br />

8.50 MATTINO CINQUE<br />

11.00 FORUM<br />

13.00 TG5<br />

13.40 SOAP<br />

14.45 UOMINI E DONNE<br />

16.15 AMICI<br />

16.55 POMERIGGIO CINQUE<br />

18.45 THE MONEY DROP<br />

20.00 TG5<br />

20.30 STRISCIA LA NOTIZIA<br />

21.10 SCHERZI A PARTE<br />

Varietà<br />

23.50 TERRA!<br />

1.00 TG5<br />

1.25 STRISCIA LA NOTIZIA<br />

2.14 UOMINI E DONNE<br />

3.35 AMICI<br />

VOLLEY<br />

20.30 REBECCHI<br />

NORDMECCANICA<br />

PIACENZA - YAMAMAY<br />

BUSTO ARSIZIO<br />

Serie A1 femminile<br />

Play off. Semifinale<br />

Rai Sport 1<br />

SKY SPORT 1<br />

9.00 CALCIO: JUVENTUS -<br />

NAPOLI<br />

Serie A. Highlights<br />

9.10 CALCIO: INTER - GENOA<br />

Serie A. Highlights<br />

9.25 CALCIO: FIORENTINA -<br />

CHIEVO<br />

Serie A. Highlights<br />

9.40 CALCIO: CATANIA -<br />

MILAN<br />

Serie A. Highlights<br />

9.55 CALCIO: LECCE -<br />

CESENA<br />

Serie A. Highlights<br />

23/11 - 21/12<br />

Sagittario 8<br />

IL MIGLIORE<br />

Il lunedì ingrana bene,<br />

specie nel lavoro,<br />

vivacizzato da<br />

risposte positive.<br />

Il vostro intuito fa<br />

faville, i consensi,<br />

pure suini, non si<br />

contano.<br />

ROBERTO MANCINI<br />

L’allenatore del<br />

Manchester City<br />

è nato a Jesi il 27<br />

novembre 1964.<br />

È stato tecnico<br />

dell’Inter per 4 anni<br />

ITALIA 1<br />

7.00 CARTONI<br />

8.40 TELEFILM<br />

12.25 STUDIO APERTO<br />

13.00 STUDIO SPORT<br />

13.40 CARTONI<br />

14.55 CAMERA CAFÉ<br />

15.50 TELEFILM<br />

17.45 TRASFORMAT<br />

18.30 STUDIO APERTO<br />

19.00 STUDIO SPORT<br />

19.25 C.S.I. MIAMI<br />

19.50 I SIMPSON<br />

20.20 C.S.I. MIAMI<br />

21.10 C.S.I. -<br />

SCENA DEL CRIMINE<br />

23.15 IL MISTERO<br />

DI SLEEPY HOLLOW<br />

1.15 THE SHIELD<br />

2.00 PRISON BREAK<br />

2.45 STUDIO APERTO<br />

10.10 CALCIO: PARMA - LAZIO<br />

Serie A. Highlights<br />

10.25 CALCIO: SIENA -<br />

UDINESE<br />

Serie A. Highlights<br />

10.40 CALCIO: ROMA - NOVARA<br />

Serie A. Highlights<br />

10.55 CALCIO: BOLOGNA -<br />

PALERMO<br />

Serie A. Highlights<br />

11.10 CALCIO: CAGLIARI -<br />

ATALANTA<br />

Serie A. Highlights<br />

15.00 CALCIO: FAN CLUB<br />

MILAN<br />

15.30 CALCIO: FAN CLUB<br />

ROMA<br />

16.00 CALCIO: FAN CLUB<br />

INTER<br />

16.30 CALCIO: FAN CLUB<br />

LAZIO<br />

17.00 CALCIO: FAN CLUB<br />

NAPOLI<br />

17.30 CALCIO: FAN CLUB<br />

JUVENTUS<br />

21/5 - 21/6<br />

Gemelli 7<br />

Che schegge che siete,<br />

oggi, nel lavoro,<br />

nel disbrigo d’ogni<br />

impegno, ma purtroppo<br />

anche during the<br />

fornication. Calma. Ok<br />

P.R. e viaggi.<br />

22/12 - 20/1<br />

Capricorno 6,5<br />

Il lunedì paventa<br />

paranoie, spese o<br />

pensieri di natura<br />

economica. Ma tutto<br />

va bene, tranqui. La<br />

magnificenza fornicatoria<br />

vi distingue…<br />

RETE 4<br />

8.20 HUNTER<br />

9.40 CARABINIERI<br />

10.50 SLOW TOUR<br />

11.30 TG4<br />

12.00 DETECTIVE IN CORSIA<br />

13.00 LA SIGNORA IN...<br />

13.50 FORUM<br />

15.10 FLIKKE<br />

16.15 MY LIFE<br />

16.30 COMMISSARIO<br />

CORDIER<br />

18.55 TG4<br />

19.35 TEMPESTA D'AMORE<br />

21.10 RAMBO 2 -<br />

LA VENDETTA<br />

23.25 I BELLISSIMI DI R4<br />

23.30 L'UOMO NEL MIRINO<br />

1.35 TG4 NIGHT NEWS<br />

1.55 MODAMANIA<br />

2.30 VIVERE MEGLIO<br />

SKY SPORT 2<br />

9.30 BASKET: KENTUCKY -<br />

LOUISVILLE<br />

NCAA<br />

11.30 RUGBY: AIRONI RUGBY -<br />

CLERMONT<br />

AUVERGNE<br />

Heineken Cup<br />

14.00 BASKET: LOS ANGELES<br />

LAKERS -<br />

NEW ORLEANS<br />

HORNETS<br />

NBA<br />

16.45 RUGBY: STORMERS -<br />

BULLS<br />

Super 15<br />

20.00 AUTOMOBILISMO:<br />

GP ALABAMA<br />

IndyCar<br />

21.00 BASKET: ATLANTA<br />

HAWKS - NEW YORK<br />

KNICKS<br />

NBA<br />

LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />

22/6 - 22/7<br />

Cancro 6-<br />

Una distrazione,<br />

un tono o un calcolo<br />

sbagliato … et voilà,<br />

le finanze traballano.<br />

State più attenti.<br />

Lavoro e sudombelico<br />

son tonici, però.<br />

21/1 - 19/2<br />

Acquario 5,5<br />

L’insofferenza<br />

moltiplicata per la<br />

prepotenza non è un<br />

bel biglietto da visita,<br />

ricordatelo. C’è pure<br />

silenzio sudombelicale.<br />

Non è giornata.<br />

LA 7<br />

7.00 OMNIBUS<br />

7.30 TG LA7<br />

9.45 COFFEE BREAK<br />

11.10 L’ARIA CHE TIRA<br />

12.30 I MENÙ DI BENEDETTA<br />

13.30 TG LA7<br />

14.05 SOLE ROSSO SUL...<br />

16.00 ATLANTIDE<br />

17.00 JAG<br />

17.50 I MENÙ DI BENEDETTA<br />

18.50 G’ DAY<br />

20.00 TG LA7<br />

20.30 OTTO E MEZZO<br />

21.10 L’INFEDELE<br />

Attualità<br />

23.45 TG LA7<br />

23.50 TG LA7 SPORT<br />

23.55 MADAMA PALAZZO<br />

0.30 (AH)IPIROSO<br />

1.25 PROSSIMA FERMATA<br />

SKY SPORT 3<br />

9.30 GOLF: SICILIAN OPEN<br />

European Tour<br />

12.00 CALCIO: MILAN -<br />

BARCELLONA<br />

Champions League<br />

14.00 CALCIO:<br />

ASTON VILLA -<br />

CHELSEA<br />

Premier League<br />

16.15 CALCIO: VERONA -<br />

CITTADELLA<br />

Serie B<br />

18.15 CALCIO:<br />

VALENCIA - LEVANTE<br />

Liga<br />

20.45 TENNIS: MASTERS<br />

1000 MIAMI<br />

0.45 CALCIO: BLACKBURN -<br />

MANCHESTER UNITED<br />

Premier League<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />

23/7 - 23/8<br />

Leone 7,5<br />

La Luna vi dà una<br />

mano. Nel lavoro, in<br />

amore, negli studi.<br />

E ne promette due, di<br />

mani, al vostro corpo,<br />

muy peccaminose.<br />

Economia incerta.<br />

20/2 - 20/3<br />

Pesci 5,5<br />

Il lavoro chiede tanto.<br />

Ma forse non paga<br />

molto. Benché<br />

Mercurio prometta<br />

colloqui e idee vincenti.<br />

Occorre continuità.<br />

Pure suina, potendo.<br />

Gazzetta.it<br />

IL SONDAGGIO<br />

La nuova Inter<br />

può arrivare<br />

al terzo posto?<br />

Il nostro sondaggio: quasi<br />

tre lettori su quattro non<br />

credono che i nerazzurri<br />

possano raggiungere<br />

la zona Champions<br />

IL FORUM<br />

Le prime mosse<br />

di Stramaccioni:<br />

i commenti sul blog<br />

Nel blog «Interazione»<br />

oggi si discute delle<br />

prime mosse del nuovo<br />

allenatore nerazzurro<br />

Stramaccioni (nella foto)<br />

LA RUBRICA<br />

Con «Extra Time»<br />

tutti i video<br />

del calcio estero<br />

La Liga, la Premier e<br />

la Bundesliga: trovate<br />

tutti i migliori video del<br />

calcio internazionale<br />

nella rubrica del lunedì<br />

www.gazzetta.it<br />

Ieri min max Oggi<br />

Domani<br />

Dopodomani<br />

A CURA DI ALGHERO<br />

12 20<br />

Sul Nordovest e in Sardegna parecchie nuvole e Al Nord parecchie nuvole e precipitazioni, nevose Al Sud e in Sicilia ancora prevalenza del sole,<br />

Legenda<br />

CIELO<br />

Sole<br />

VENTI<br />

Deboli<br />

ANCONA<br />

AOSTA<br />

BARI<br />

BOLOGNA<br />

CAGLIARI<br />

CAMPOBASSO<br />

12<br />

7<br />

8<br />

9<br />

10<br />

8<br />

13<br />

16<br />

19<br />

14<br />

21<br />

14<br />

Aosta<br />

7 12<br />

Torino<br />

9 13<br />

Milano<br />

9 15<br />

Genova<br />

Trento<br />

8 16<br />

Venezia<br />

7 16<br />

Bologna<br />

5 18<br />

alcuni piovaschi o rovesci. Variabile sul Nordest, al<br />

Centro, al Sud e in Sicilia per l'alternanza di zone<br />

di sereno e annuvolamenti che solo localmente<br />

Trieste<br />

porteranno qualche breve pioggia.<br />

4 15<br />

in alta montagna, eccetto qualche schiarita. Al<br />

Centro e in Sardegna alternanza irregolare di<br />

piogge e zone di sereno. Al Sud e in Sicilia<br />

prevalenza del sole, salvo locale variabilità.<br />

salvo locale variabilità. Al Centro e in Sardegna<br />

nuova alternanza irregolare di piogge e zone di<br />

sereno. Al Nord piogge, temporali, nevicate in alta<br />

montagna e a tratti qualche schiarita.<br />

Nuvolo<br />

Rovesci<br />

Coperto<br />

Moderati<br />

Forti<br />

Molto forti<br />

CATANIA<br />

FIRENZE<br />

GENOVA<br />

L'AQUILA<br />

4<br />

10<br />

13<br />

5<br />

19<br />

17<br />

17<br />

16<br />

11 16<br />

Firenze<br />

6 19<br />

Ancona<br />

7 15<br />

Perugia<br />

3 18<br />

L’Aquila<br />

6 17<br />

Pioggia<br />

Temporali<br />

MARI<br />

Calmi<br />

MILANO<br />

NAPOLI<br />

PALERMO<br />

11<br />

8<br />

13<br />

16<br />

19<br />

22<br />

ROMA<br />

9 21<br />

Campobasso<br />

6 17<br />

Napoli<br />

Bari<br />

10 18<br />

Potenza<br />

Neve<br />

Mossi<br />

PERUGIA<br />

7 14<br />

9 21 6 15<br />

Nebbia<br />

Il sole oggi<br />

MILANO<br />

Sorge Tramonta<br />

Agitati<br />

ROMA<br />

Sorge Tramonta<br />

POTENZA<br />

REGGIO CALABRIA<br />

ROMA<br />

TORINO<br />

TRENTO<br />

TRIESTE<br />

5<br />

11<br />

7<br />

8<br />

10<br />

10<br />

15<br />

21<br />

21<br />

18<br />

16<br />

13<br />

Cagliari<br />

13 17<br />

Palermo<br />

11 21<br />

Catanzaro<br />

8 16<br />

Reggio Calabria<br />

10 19<br />

Catania<br />

13 17<br />

Il sole domani<br />

MILANO<br />

ROMA<br />

Sorge Tramonta Sorge Tramonta<br />

La luna<br />

Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto<br />

7:00 19:52 6:50 19:36 VENEZIA<br />

9 14<br />

6:58 19:54 6:48 19:38 22 mar. 30 mar. 6 apr. 14 apr.<br />

55


56<br />

LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012

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