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20 402><br />
9 771120 506000<br />
REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 www.gazzetta.it lunedì 2 aprile 2012 1,20 € POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO Anno116 anno116n anno116 anno116Numero Numero n n 79<br />
79<br />
79<br />
ITALIA<br />
L’ESORDIOSTRAMACCIONIRIPORTAALLAVITTORIAINERAZZURRI(54)<br />
SUBITOSTRAMAINTER<br />
BattutoilGenoa(trerigori)conunatriplettadiMilito<br />
DALLAVITE,ELEFANTE,TAIDELLIDAPAG.14APAG.17 3 Una curiosa smorfia di Stramaccioni, 36 anni e l’abbraccio con Milito<br />
ILPOSTICIPO SCHIANTAILNAPOLI(30)EINCENDIALALOTTAPERLOSCUDETTO<br />
JUVE<br />
CUORE<br />
VIDAL<br />
Ilcileno(retefavolosa)trascina<br />
Ilcileno(retefavolosa)trascina<br />
ibianconeriaduepuntidallavetta<br />
IngolancheBonuccieQuagliarella<br />
Mazzarri:«Abbiamopersosmalto»<br />
ilCommento<br />
COMEMORDECONTE!<br />
di ALBERTO CERRUTI<br />
IlMilanrallentaelaJuventusvola.Tregolal<br />
Napoli li aveva segnati anche all andata, ma<br />
allora ne aveva presi altrettanti rischiando di<br />
perdere.Stavolta,invece,Buffonfalospettatore<br />
di un successo strameritato, senza veleni, che<br />
dimezzalosvantaggiodallacapolistaelascia<br />
un segnale forte nella corsa allo scudetto.<br />
L’ARTICOLOAPAGINA26<br />
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capelli a Cambiasso e farà tornare<br />
Fiorello su Twitter, lo confermo».<br />
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scaramanzia, o casomai per semplice vanità.<br />
Chissà.MaAndreaStramaccionicercal’anticiposul<br />
suosogno:entranelpratodiSanSiro10minutiprima<br />
dell’Inter e si consegna alla bramosia dei fotografi.<br />
L’ARTICOLOAPAGINA15<br />
LACAPOLISTA<br />
Milan con la testa<br />
già a Barcellona<br />
C’è anche Pato<br />
Golfantasma:Gallianichiederà<br />
allaFedercalcioigiudicidiporta<br />
BOCCI,CONDO’,LICARI,PASOTTOALLEPAGINE101112<br />
TERZOPOSTO<br />
L’Udinese cade a Siena<br />
La Roma ora ci crede<br />
CALAMAI,CATAPANO,PALOMBO,PUGLIESE,VELLUZZIPAGG.1819<br />
LEALTRE<br />
La Fiorentina k.o. trema<br />
Il Palermo va a forza 3<br />
GOZZINI,LICARI,LONGHI,ZANARINIPAGG.202122<br />
SerieA/30ªGIORNATA<br />
PARTITE<br />
BOLOGNA PALERMO 13<br />
CAGLIARI ATALANTA 20<br />
CATANIA MILAN 11<br />
FIORENTINA CHIEVO 12<br />
INTER GENOA 54<br />
JUVENTUS NAPOLI 30<br />
LECCE CESENA 00<br />
PARMA LAZIO 31<br />
ROMA NOVARA 52<br />
SIENA UDINESE 10<br />
CLASSIFICA<br />
MILAN 64<br />
JUVENTUS 62<br />
LAZIO 51<br />
NAPOLI 48<br />
UDINESE 48<br />
ROMA 47<br />
INTER 44<br />
CATANIA 43<br />
PALERMO 39<br />
CHIEVO 39<br />
* Sei punti di penalizzazione.<br />
ATALANTA* 37<br />
CAGLIARI 37<br />
SIENA 36<br />
BOLOGNA 36<br />
PARMA 35<br />
GENOA 34<br />
FIORENTINA 33<br />
LECCE 28<br />
NOVARA 24<br />
CESENA 19<br />
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2<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
<strong>SERIE</strong> A 30 a GIORNATA<br />
LA VOLATA SCUDETTO LE PARTITE CHE DECIDERANNO IL CAMPIONATO<br />
8’ secondo tempo 30’ secondo tempo<br />
Bonucci baciato dalla fortuna ed è 1-0 Il diagonale di Vidal per il raddoppio<br />
Un tiro di Vucinic rimpalla sul ginocchio di Bonucci. Deviazione letale per Arturo Vidal firma il raddoppio al termine di una strepitosa azione personale: si<br />
il portiere del Napoli De Sanctis: la Juve rompe l’equilibrio e va in vantaggio PLP beve la difesa del Napoli e spara un sinistro che s’infila in diagonale NEWPRESS<br />
E’ JUVE 30 E LODE<br />
Fa 3 gol al Napoli e bracca il Milan: -2<br />
Con la travolgente vittoria, i bianconeri di Conte allungano a 30 gare la serie iniziale senza k.o.<br />
DAL NOSTRO INVIATO<br />
LUIGI GARLANDO<br />
TORINO<br />
Se il Diavolo ora ha paura<br />
di quella cosa bianconera che<br />
gli è arrivata a due punti dalla<br />
coda, lo capiamo. Non è tanto il<br />
balzo in classifica ad allarmare<br />
il Milan, ma il modo con cui è<br />
arrivato il 3-0 secco sul Napoli.<br />
La Juve ha cucinato l’avversario<br />
nel primo tempo, per poi tritarlo<br />
nel secondo con una prestazione<br />
impressionante per intensità<br />
e furore, senza concedere<br />
un solo tiro in porta al nemico.<br />
Come contro l’Inter, la squadra<br />
è divampata nella ripresa dimostrando<br />
una superbia atletica<br />
che oggi il Milan non può<br />
vantare e che peserà nello<br />
sprint finale di primavera. Altre<br />
volte ha steccato l’occasione di<br />
allungare o riportarsi sotto. Stavolta<br />
la Juve ha sopportato la<br />
pressione con la maturità di<br />
una grande.<br />
Capolavoro Conte Il Napoli forse<br />
si è coccolato troppo con i tonfi<br />
di Lazio e Udinese, ha allungato<br />
una mano tenera verso il terzo<br />
posto. Ha iniziato la partita<br />
molle, tremolante, come gli capitava<br />
un anno fa contro le<br />
grandi ed è stato abbandonato<br />
dai suoi Tenori come a Londra<br />
e non è mai entrato in partita.<br />
Ma i meriti della Juve sovrastano<br />
di gran lunga le latitanze altrui.<br />
Con 11 punti di vantaggio<br />
sulla terza, Conte ha blindato<br />
la partecipazione alla prossima<br />
Champions, senza preliminari.<br />
Per il tecnico è già un capolavoro.<br />
Ma la sensazione è che possa<br />
raccogliere molto di più.<br />
Zero tiri Napoli Il triangolo Vidal-Pirlo-Marchisio,<br />
potenza e<br />
qualità, spinge il primo tempo<br />
dalla parte della Juve. I dirimpettai<br />
di Mazzarri si limitano<br />
ad arginare e faticano a mettere<br />
in azione il tridente offensivo.<br />
La Juve stenta però ad accendere<br />
la scintilla del pericolo<br />
per mancanza di genio nell’ultimo<br />
passaggio. Sembrava che<br />
Vucinic avesse risolto il problema.<br />
Ma il montenegrino, che<br />
ha ritirato il premio di miglior<br />
juventino di marzo, scollinato<br />
aprile, è tornato quello di febbraio:<br />
molle e distratto. Senza<br />
il tocco fatato del suggeritore,<br />
la Juve è costretta a spremere<br />
le fasce, anche perché la contraerei<br />
di Mazzarri ha lasciato<br />
spesso il cielo scoperto, come<br />
dimostrarono Larrivey e il Chelsea.<br />
Due volte Borriello e una<br />
GDS<br />
Vidal ci provano infatti di testa,<br />
senza fortuna. Anche perché il<br />
Napoli di Mazzarri è laureato<br />
in fasce e sa come chiuderle.<br />
Non a caso, i soli tiri in porta<br />
dei bianconeri arrivano su calcio<br />
piazzato in coda al primo<br />
tempo: due punizioni di Pirlo<br />
che non terrorizzano De Sanctis.<br />
Il Napoli fa ancora meno. La<br />
mediana è prigioniera di quella<br />
rivale. Inler, il fulcro creativo,<br />
non detta mai. L’infortunio di<br />
Maggio toglie a Mazzarri la sua<br />
spinta migliore. L’unica volta<br />
che due Tenori riescono a duettare<br />
(Hamsik e Lavezzi) ci scappa<br />
un mezzo pericolo, ma i tre<br />
vengono poco sollecitati. Un alibi<br />
che regge, ma non li assolve:<br />
Lavezzi dovrebbe abbassarsi e<br />
soccorrere la truppa con i suoi<br />
strappi, come fa quando ne ha<br />
voglia.<br />
I gol Nella ripresa la Juve alza il<br />
ritmo, aumenta corsa, spinta,<br />
tutto e prende a pallate il Napoli<br />
che finirà in dieci (gomitata<br />
di Zuniga a Chiellini). Aggiungere<br />
una punta (Pandev) per il<br />
faro spento (Inler) non porta a<br />
nulla. Ogni gol della Juve racconta<br />
qualcosa. Il primo è di Bonucci,<br />
spesso maldestro, beccato<br />
da critica e pubblico. A San<br />
Siro, Nocerino gli aveva tirato<br />
addosso e la carambola aveva<br />
trafitto Buffon. Qui gli calcia addosso<br />
Vucinic e il gol porta la<br />
Juve a 2 punti da Nocerino. Destino<br />
ribaltato. L’ex brutto anatroccolo<br />
ora gioca con una sicurezza<br />
principesca. La Juve gli<br />
assomiglia: da due stagioni<br />
traumatiche al sogno scudetto.<br />
Bonucci era in millimetrico fuorigioco,<br />
ma qui i veleni non c’en-<br />
trano: il risultato di campo è<br />
inattaccabile. Il secondo gol di<br />
Vidal, bellissimo, racconta i meriti<br />
di mercato della società e la<br />
vera forza di questa squadra: le<br />
mediana di un imperioso Pirlo.<br />
Il terzo di Quagliarella parla<br />
dell’attacco, il reparto più critico.<br />
Ieri ci ha provato Borriello,<br />
ma non ha fatto meglio di Matri.<br />
Vucinic ha balbettato. Conte<br />
ha cambiato tutto e Del Piero<br />
ha assistito Quagliarella. Significa<br />
che anche lì, dove è meno<br />
attrezzata, dove gli manca un<br />
Ibra, Conte sa spremere oro, facendo<br />
zapping in panchina. Per<br />
tutte queste ragioni, la Juve è<br />
ancora imbattuta dopo 30 partite<br />
di campionato. Per questo il<br />
Diavolo fa bene a temere quella<br />
cosa bianconera che gli è arrivata<br />
a 2 punti dalla coda.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA
3<br />
(3-5-2)<br />
Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner<br />
(dal 20’ s.t. Caceres), Vidal, Pirlo,<br />
Marchisio, De Ceglie; Borriello (dal 25’<br />
s.t. Quagliarella), Vucinic (dal 38’ s.t. Del<br />
Piero). PANCHINA Storari, Pepe, Giaccherini,<br />
Matri.<br />
ALLENATORE Conte.<br />
ESPULSI nessuno.<br />
AMMONITI Vidal, De Ceglie e Marchisio<br />
per gioco scorretto, Lichtsteiner per proteste.<br />
POSSESSO PALLA PALLE UTILI GIOCATE<br />
JUVENTUS 52%<br />
TIRI IN PORTA<br />
IIIIIIIII<br />
NAPOLI 48%<br />
MOMENTI CHIAVE<br />
PRIMO TEMPO<br />
5’ Pirlo da sinistra, Borriello liscia di testa in<br />
tuffo.<br />
11’ Cross di Lichtsteiner, Borriello gira di testa a<br />
lato.<br />
30’ Punizione di Pirlo, Vidal di testa: fuori di<br />
poco.<br />
38’ Punizione di Pirlo dal limite: De Sanctis para.<br />
44’ Altra punizione di Pirlo, De Sanctis respinge.<br />
(3-4-1-2)<br />
De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro,<br />
Aronica; Maggio (dal 25’ s.t. Dossena), Inler<br />
(dal 17’ s.t. Pandev), Gargano, Zuniga;<br />
Hamsik (dal 27’ s.t. Dzemaili); Lavezzi, Cavani.<br />
PANCHINA Rosati, Fernandez, Britos,<br />
Vargas.<br />
ALLENATORE Mazzarri.<br />
ESPULSO Zuniga al 41’ s.t. per una gomitata<br />
a Chiellini. AMMONITI Gargano e Cannavaro<br />
per gioco scorretto.<br />
GIUDIZIO 777<br />
PRIMO TEMPO 0-0<br />
MARCATORI Bonucci all’8’, Vidal al 30’, Quagliarella al 38’ s.t.<br />
ARBITRO Orsato di Schio.<br />
NOTE spettatori paganti 14.113, incasso di 705.035 euro; abbonati 24.531, quota di 718.233 euro.<br />
In fuorigioco 3-4. Angoli 2-6. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 3’.<br />
JUVENTUS 9<br />
NAPOLI 0<br />
JUVENTUS 81%<br />
TIRI FUORI<br />
IIIIIIII<br />
Fabio Quagliarella,<br />
29 anni, festeggia<br />
il 3-0 con<br />
i compagni ANSA<br />
JUVENTUS NAPOLI<br />
JUVENTUS 8<br />
NAPOLI 73%<br />
0<br />
IIII<br />
NAPOLI 4<br />
SECONDO TEMPO<br />
4’ Punizione di Pirlo, Campagnaro rischia<br />
l’autogol.<br />
c GOL! 8’ Punizione di Pirlo, Vucinic calcia,<br />
carambola su Bonucci, palla in rete.<br />
c GOL! 30’ Vidal danza sulla palla e spara in<br />
diagonale.<br />
c GOL! 38’ Del Piero per Quagliarella che infila<br />
De Sanctis.<br />
LA VOLATA PER IL TERZO POSTO VALE L’INGRESSO AI PRELIMINARI DI CHAMPIONS<br />
il personaggio<br />
CHIAMATELO RE ARTURO<br />
La magia di Vidal<br />
Ipoteca Champions<br />
e titolo alla portata<br />
Il cileno: «Avanti così, senza cedere, vinciamo lo scudetto»<br />
La Juve è a +14 sulle quarte: l’Europa che conta è al sicuro<br />
DAL NOSTRO INVIATO<br />
MIRKO GRAZIANO<br />
TORINO<br />
Minuto 75, lo Juventus<br />
Stadium è una bolgia. Tutti in<br />
piedi ad applaudire Arturo Vidal:<br />
per la bellezza del gol che<br />
chiude i conti con il Napoli;<br />
per una prestazione ai limiti<br />
del disumano, sia fisicamente<br />
sia tecnicamente; per uno scudetto<br />
che ora è lì, a portata di<br />
mano. Sì, ieri il cileno è stato il<br />
simbolo-trascinatore di una<br />
Juventus semplicemente devastante<br />
nella ripresa. Napoli<br />
stordito minuto dopo minuto,<br />
alla fine spazzato dalla marea<br />
bianconera, da una squadra<br />
che gioca a memoria, che corre<br />
senza soste, che picchia<br />
quando è il caso, ma che sopratutto<br />
fa spettacolo come nessuno<br />
in Italia.<br />
Eroe De Sanctis raccoglie la<br />
palla in rete, la Juve va sul 2-0,<br />
il popolo juventino salta, si abbraccia,<br />
urla «Arturo, Arturo...»,<br />
l’uomo che ha appena<br />
bucato la porta azzurra con un<br />
violento diagonale di sinistro,<br />
preceduto da finta, controfinta<br />
e doppio passo ai danni di<br />
Campagnaro, mica uno sprovveduto.<br />
«Un gol pazzesco —<br />
esulta a fine gara il 24enne cileno<br />
—, quasi non ci credevo».<br />
Quarto centro in campionato,<br />
a coronamento di una presta-<br />
Il cileno Arturo Vidal, 24 anni ANSA<br />
zione mostruosa, prima solo<br />
di quantità, poi sempre più di<br />
qualità, fino appunto al gioiello<br />
che rilancia la Juve verso il<br />
«Sogno». Perché ora «dobbiamo<br />
crederci — continua Vidal<br />
—. Lo scudetto è possibile.<br />
Questa sera abbiamo lanciato<br />
un messaggio chiaro al Milan,<br />
e anche ai nostri tifosi. Però ci<br />
deve essere ben chiaro che<br />
non sono ammissibili cedimenti<br />
di nessun tipo. Dobbiamo<br />
continuare così, a testa bassa.<br />
Questa Juve è figlia del gran<br />
lavoro quotidiano, di ciò che<br />
facciamo in allenamento». E<br />
ancora: «Dopo il secondo gol è<br />
stato tutto più facile. Credo in<br />
questa squadra, Conte sta facendo<br />
un lavoro fantastico. Abbiamo<br />
passato un periodo difficile,<br />
ma siamo tornati sui livelli<br />
migliori. Sì, lottiamo per vin-<br />
LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
cere il campionato, lavoriamo<br />
per mantenere la condizione<br />
ad alti livelli fino all’ultima gara.<br />
Vogliamo essere campioni».<br />
La Champions in tasca Scudetto<br />
a parte, il primo traguardo è<br />
praticamente in cassaforte. La<br />
Juve è di fatto tornata nell’Europa<br />
che conta. Con la vittoria<br />
di ieri, a 8 giornate dalla fine,<br />
sono 14 i punti di vantaggio<br />
sulle quarte (Udinese e Napoli)<br />
e 11 sulla terza (la Lazio).<br />
Come dire: ormai impossibile<br />
fallire i preliminari, ma davvero<br />
a un passo anche l’accesso<br />
al tabellone principale della<br />
più prestigiosa fra le competizioni<br />
internazionali per club.<br />
«Qualcosa di eccezionale», ha<br />
più volte ripetuto Conte. E come<br />
dare torto all’artefice numero<br />
uno di questo vero e proprio<br />
miracolo sportivo. Otto<br />
mesi di lavoro sono bastati al<br />
tecnico salentino per bruciare<br />
una serie di step che hanno<br />
permesso alla Juve di cancellare<br />
definitivamente scorie, paure<br />
e complessi figli di due anni<br />
disastrosi sotto tutti i punti di<br />
vista. Zero sconfitte, 34 risultati<br />
utili consecutivi, 30 di campionato<br />
(come il Perugia di Castagner),<br />
finale di Coppa Italia<br />
da disputare. Non ci sono più<br />
dubbi: la Juve è tornata! E fa<br />
paura. Anche al grande Milan<br />
di Ibrahimovic.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />
la Moviola<br />
di FRANCESCO CENITI<br />
GDS<br />
Bonucci-gol:<br />
c’è fuorigioco<br />
Vucinic scippato<br />
Orsato si conferma<br />
a buon livello, arbitrando con<br />
personalità e scegliendo di non<br />
intervenire su molti contrasti al<br />
limite (anche sulle trattenute in<br />
area). Metro coerente applicato<br />
per entrambe le squadre.<br />
Unico appunto: forse la gestione<br />
dei cartellini poteva essere<br />
più severa. Le decisioni<br />
più complicate, comunque,<br />
spettano all’assistente<br />
Di Liberatore. Sul primo gol<br />
della Juve c’è un fuorigioco<br />
millimetrico di Bonucci, al di là<br />
di tutti al momento del tiro<br />
di Vucinic (foto Sky). L’azione<br />
è confusa, nasce da una<br />
punizione e successiva mischia.<br />
Poi arriva la conclusione<br />
del montenegrino che batte<br />
a rete e trova la deviazione<br />
fortuita e decisiva di Bonucci.<br />
Il replay mostra l’irregolarità.<br />
Di Liberatore sbaglia anche<br />
pochi minuti dopo: fermato<br />
Vucinic per un offside che non<br />
c’è, l’attaccante aveva poi<br />
segnato battendo De Sanctis<br />
con un preciso diagonale.<br />
Per il resto: in avvio Hamsik<br />
supera Buffon e poi «aspetta»<br />
il tocco del portiere che non<br />
arriva. Ancora Di Liberatore non<br />
preciso sul fuorigioco: Lavezzi<br />
in posizione regolare stoppato<br />
dalla bandierina alzata.<br />
Primo giallo per Lichtsteiner<br />
(proteste). Subito dopo Vidal<br />
stende Hamsik: altro cartellino.<br />
Stessa sorte per De Ceglie (fallo<br />
tattico su Lavezzi). Nella ripresa<br />
ok le ammonizioni per Gargano,<br />
Cannavaro e Marchisio.<br />
Nel finale gomitata di Zuniga a<br />
Chiellini: ci sta il rosso diretto.<br />
3
4<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012
<strong>SERIE</strong> A 30 a GIORNATA<br />
Carica Conte<br />
«Se il Milan sbaglia<br />
non voglio rimpianti»<br />
«La Juve è pronta ad approfittare di ogni passo falso<br />
Borriello dà sempre il massimo, fischi immeritati»<br />
DAL NOSTRO INVIATO<br />
G.B. OLIVERO<br />
TORINO<br />
Il fatto è che le partite durano<br />
90 minuti e a un certo<br />
punto l’arbitro Orsato ha dovuto<br />
fischiare la fine. Altrimenti<br />
la Juve sarebbe ancora lì adesso,<br />
sul campo, a correre, giocare<br />
e soprattutto divertirsi. Il secondo<br />
tempo della sfida con il<br />
Napoli è stato straordinario<br />
per intensità, ritmo e qualità.<br />
Ma la cosa davvero impressionante<br />
è stata l’insistenza con<br />
la quale i bianconeri hanno<br />
continuato ad attaccare dopo<br />
il terzo gol di Quagliarella: dopo<br />
nove mesi di allenamenti<br />
massacranti e partite sempre<br />
combattute, nessuno vuole fermarsi.<br />
Anzi, se possibile la Juve<br />
accelera ancora: l’aveva già<br />
dimostrato contro il Milan nei<br />
supplementari di Coppa Italia<br />
e contro l’Inter nel secondo<br />
tempo della sfida di domenica<br />
scorsa. Ieri contro il Napoli è<br />
arrivato il terzo indizio e quindi<br />
la prova: la Juve sta da dio.<br />
E ha imparato a gestire le gare:<br />
controllo attento all’inizio<br />
e sprint bruciante nella ripresa,<br />
quando la stanchezza comincia<br />
a farsi sentire. Nelle<br />
gambe degli avversari.<br />
L’occhiatina Dal 7 luglio Antonio<br />
Conte massacra i giocatori<br />
in allenamento e qualche giorno<br />
fa sospirando lasciava intuire<br />
che il bello stava arrivando.<br />
In primavera non si vince per<br />
caso: emergono i valori, l’organizzazione<br />
tattica e la preparazione<br />
atletica. E così la Juve ha<br />
annientato il Napoli: «Nelle ultime<br />
due settimane abbiamo<br />
IN TV<br />
Montella: «Tra<br />
le big sceglierei<br />
il Napoli»<br />
Dopo aver fermato il<br />
Milan nell’anticipo, Vincenzo<br />
Montella si concede un<br />
pomeriggio in tv a «Quelli che il<br />
calcio...». A uno dei giovani<br />
tecnici più lanciati in Italia,<br />
inevitabile una domanda sul<br />
futuro. Se dovesse scegliere<br />
una panchina tra quelle di<br />
Inter, Lazio e Napoli? «Sono<br />
tre grandi — risponde<br />
l’allenatore del Catania — e mi<br />
piacerebbe un giorno allenarle<br />
tutte, ma se proprio devo<br />
scegliere dico Napoli».<br />
Montella dice la sua anche sul<br />
gol fantasma di Robinho: «A<br />
24 ore di distanza ancora non<br />
si è capito se era dentro<br />
oppure no. Forse gli addetti ai<br />
lavori dovrebbero accettare di<br />
più gli errori. La tecnologia?<br />
Forse in questi casi sì, per il<br />
resto bisognerebbe vedere in<br />
quali casi utilizzarla e in quali<br />
no». Infine, un abbraccio<br />
ideale per Stramaccioni:<br />
«Eravamo insieme nelle<br />
giovanili della Roma, gli auguro<br />
di fare bene all’Inter».<br />
affrontato Inter e Napoli ed è<br />
importante averle battute in<br />
modo netto. Il Napoli, in particolare,<br />
è una grande realtà del<br />
nostro calcio e ringrazio ancora<br />
una volta i miei giocatori<br />
per la grande prestazione». E<br />
adesso la Juve insegue da vicino<br />
il Milan godendosi l’ingresso<br />
in Champions League dalla<br />
porta principale (undici punti<br />
di vantaggio sulla terza sono<br />
un vantaggio abbastanza rassicurante...)<br />
e l’ennesima perla<br />
nella collana dell’imbattibilità.<br />
Dopo la vittoria sul Napoli i<br />
bianconeri hanno raggiunto<br />
quota 30 risultati utili consecutivi<br />
in campionato e 34 nella<br />
stagione. Allo sprint finale la<br />
Juve arriva in condizioni splendenti:<br />
«Stiamo maturando perché<br />
non ci facciamo influenzare<br />
dalle prestazioni del Milan,<br />
che di recente ha sempre giocato<br />
prima di noi - spiega Conte<br />
-. Adesso abbiamo ipotecato il<br />
secondo posto e un’occhiatina<br />
avanti la buttiamo, perché se il<br />
Milan dovesse rallentare non<br />
vogliamo avere rimpianti. Resto<br />
però convinto che solo il<br />
Antonio Conte, 42 anni, saluta il pubblico PEGASO<br />
Milan possa perdere lo scudetto:<br />
a livello di organico nessuno<br />
può avvicinarsi ai rossoneri,<br />
mentre tutti gli altri hanno<br />
rose inferiori. Il Milan è campione<br />
in carica, probabilmente<br />
vincerà di nuovo e poi sta<br />
giocando alla pari in Champions<br />
con il Barcellona, che è<br />
la squadra più forte del mondo.<br />
Però noi adesso siamo una<br />
certezza: essere secondi a due<br />
punti dalla vetta quando mancano<br />
otto giornate alla fine ci<br />
dà una grande soddisfazione e<br />
ulteriore carica».<br />
Che gruppo La Juve può credere<br />
nella rimonta anche perché<br />
tutti i giocatori sono in forma<br />
e mettono Conte in difficoltà<br />
al momento di fare la formazione:<br />
«Un allenatore deve essere<br />
completo, quindi preparato<br />
dal punto di vista tecnico-tattico,<br />
gestionale, motivazionale.<br />
Io devo far rendere al<br />
massimo tutta la mia rosa, ma<br />
non potrei fare nulla se i giocatori<br />
non credessero in me e nel<br />
mio progetto, nella mia filosofia,<br />
nella cultura del lavoro.<br />
Questo gruppo ha voglia di vincere<br />
e di fare la storia». Ieri in<br />
attacco Conte ha preferito Borriello<br />
a Matri e Quagliarella:<br />
«Marco ha grandi qualità e va<br />
sempre applaudito, dà sempre<br />
il 110% e non merita i fischi.<br />
Fosse arrivato a giugno e avesse<br />
lavorato con noi per tanti<br />
mesi, la sua storia sarebbe stata<br />
diversa. Ma adesso sta bene<br />
e ha dato un buon contributo.<br />
E anche Bonucci è migliorato<br />
molto: Leonardo sta crescendo<br />
in cattiveria: quando è concentrato,<br />
è una garanzia. Come<br />
tutti gli altri. La squadra ha<br />
un’identità precisa e la nostra<br />
certezza sono i tre centrocampisti<br />
centrali. Il modulo può<br />
cambiare, ma a non cambiare<br />
è la Juve». Sbagliato! La Juve<br />
sta cambiando. In meglio.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
4<br />
I NUMERI<br />
10 gol<br />
bianconeri<br />
nelle ultime tre<br />
partite. Zero<br />
quelli subiti<br />
3<br />
reti della Juve al<br />
Napoli sia<br />
all’andata che al<br />
ritorno con 6<br />
giocatori diversi, Il<br />
29/11 erano andati<br />
in gol Matri, Pepe<br />
e Estigarribia<br />
35<br />
gare utili<br />
consecutive<br />
dei bianconeri, la<br />
serie è iniziata il<br />
22 maggio in casa<br />
proprio col Napoli<br />
14<br />
pareggi<br />
nella striscia delle<br />
partite della Juve.<br />
Nessuno in A ha<br />
pareggiato così<br />
tanto in questa<br />
stagione<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />
IL DIFENSORE<br />
Bonucci, gol<br />
con dedica:<br />
«A luglio<br />
sarò papà»<br />
FRANCESCO BRAMARDO<br />
TORINO<br />
Due occasioni per Borriello,<br />
una sulla testa di Vidal, innumerevoli<br />
le punizioni di Pirlo,<br />
ma il gol che vale il fiato sul<br />
collo al Milan arriva dalla difesa,<br />
dal ginocchio di Leonardo<br />
Bonucci. Che è corso a salutare<br />
ai piedi della tribuna la moglie,<br />
Martina. «Dedica dovuta,<br />
a luglio sarò padre di Lorenzo,<br />
mi sta bene festeggiare anche<br />
con un gol carambola», annuncia<br />
Leo. Secondo gol in bianconero<br />
per il difensore della Juve,<br />
che già aveva spianato la<br />
strada per la vittoria con la Fiorentina<br />
(2-1) cinque mesi fa, e<br />
che sempre contro la Fiorentina<br />
al Franchi aveva festeggiato<br />
il gol di Vidal fingendo un<br />
cazzotto al compagno, modo<br />
goliardico per smentire le voci<br />
di una rissa in un locale notturno<br />
che li aveva sfiorati. Perfetta<br />
la Juve in difesa, perfetta in<br />
attacco. «Dovevamo approfittare<br />
del mezzo passo falso del<br />
Milan, ci siamo riusciti. Abbiamo<br />
schiacciato il Napoli – aggiunge<br />
Bonucci- siamo in una<br />
condizione ottimale, ce la giocheremo<br />
fino alla fine. Ancora<br />
un passo falso e noi ci siamo».<br />
Difesa bunker La difesa di Antonio<br />
Conte ha alzato un muro<br />
davanti a Gigi Buffon. L’ultimo<br />
gol subito in campionato risale<br />
a quasi un mese fa, il 7 marzo<br />
1-1 a Bologna, gol di Di Vaio.<br />
Da allora saracinesca abbassata<br />
contro Fiorentina, Inter e<br />
Napoli. Con i minuti di recupero<br />
Buffon imbattuto da 437 minuti.<br />
Candeline e festa nel pacchetto<br />
arretrato di Antonio<br />
Conte anche per Andrea Barzagli,<br />
300 presenze da professionista<br />
con sei squadre diverse.<br />
La vittoria allo Juventus Stadium<br />
ha visto la Famiglia al<br />
completo (da Andrea Agnelli e<br />
consorte, da Lapo a Donna Allegra)<br />
festeggiare nel palco<br />
d’onore il 36esimo compleanno<br />
di John Elkann.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
CONTRO I MILANISTI<br />
Tifoso azzurro<br />
accoltellato<br />
in autostrada<br />
Scontri ultrà in<br />
autostrada. Nel primo<br />
pomeriggio di ieri alla stazione<br />
di servizio Cantagallo, sulla A1<br />
nei pressi di Bologna, sono<br />
capitati contemporaneamente<br />
due pullman di milanisti di<br />
ritorno dalla trasferta di<br />
Catania e uno di tifosi del<br />
Napoli che andavano a Torino<br />
per la gara con la Juventus.<br />
I due gruppi si sono scontrati,<br />
e un napoletano è stato<br />
accoltellato a una coscia.<br />
Portato subito all’ospedale<br />
Maggiore di Bologna, la ferita<br />
è risultata lieve: medicato e<br />
immediatamente dimesso, con<br />
una prognosi di circa due<br />
settimane. Sul posto sono<br />
intervenuti gli agenti della<br />
Polizia Stradale, non ci sono<br />
stati fermati ma la Questura<br />
sta identificando i presenti e<br />
indagando per ricostruire<br />
l’accaduto: secondo le prime<br />
ricostruzioni, pare che siano<br />
stati i rossoneri ad aggredire<br />
l’altra carovana di tifosi.<br />
5
6<br />
JUVENTUS LA DIFESA È UN BUNKER, PIRLO SEMPRE ISPIRATO, QUAGLIARELLA ENTRA COL PIGLIO GIUSTO<br />
8<br />
h8<br />
8Non<br />
fallisce la missione nella<br />
serata più delicata: ora il<br />
Milan non può permettersi<br />
scivoloni. Schianta il Napoli.<br />
E la gente canta oi vita mia...<br />
6<br />
Campagnaro<br />
È l’ultimo ad<br />
arrendersi<br />
dopo un primo<br />
tempo in cui<br />
aveva messo la<br />
museruola a<br />
Vucinic<br />
giocandogli<br />
sempre<br />
sull’anticipo.<br />
A inizio ripresa<br />
sta per fare<br />
autogol sulla<br />
solita punizione<br />
tagliatissima di<br />
Pirlo (De<br />
Sanctis sventa<br />
in tuffo). Poi<br />
Vidal lo brucia<br />
per il 2 0.<br />
5,5<br />
6,5<br />
5<br />
5,5 6,5<br />
Vucinic<br />
Prima del<br />
match viene<br />
premiato come<br />
juventino del<br />
mese di marzo.<br />
Ma ieri era il<br />
primo aprile e il<br />
evidentemente<br />
era svanito.<br />
Eccolo allora<br />
nella sua<br />
versione<br />
svagata,<br />
caracollare per<br />
il campo senza<br />
costrutto.<br />
Sul primo gol<br />
c’è il suo<br />
destro. Fiacco,<br />
però (Del<br />
Piero s.v.).<br />
NAPOLI CAVANI È LATITANTE, LAVEZZI NON TROVA UN GUIZZO, DE SANCTIS EVITA UN PASSIVO PESANTE<br />
5,5<br />
h6,5<br />
6,5<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
<strong>SERIE</strong> A 30 a GIORNATA<br />
le Pagelle<br />
Buffon<br />
Sarebbe da<br />
senza voto<br />
tanto privi di<br />
pericolosità<br />
sono stati gli<br />
attacchi degli<br />
avversari:<br />
nemmeno un<br />
tiro in porta.<br />
Però si<br />
guadagna la<br />
pagnotta con<br />
quella uscita<br />
tempestiva su<br />
Hamsik (13’)<br />
grazie alla quale<br />
fa perdere il<br />
passo<br />
all’avversario<br />
sbucatogli<br />
davanti.<br />
7,5<br />
Barzagli<br />
Con lui<br />
celebriamo il<br />
pacchetto<br />
difensivo<br />
bianconero che<br />
è riuscito a<br />
impedire ai tre<br />
tenori<br />
partenopei non<br />
diciamo un<br />
acuto ma<br />
persino un<br />
gorgoglio.<br />
Grande<br />
attenzione, una<br />
concentrazione<br />
feroce che<br />
tradisce la<br />
voglia di<br />
arrivare in cima<br />
al mondo.<br />
5 Reggono il forcing Juve solo<br />
nel primo tempo. Reazione<br />
di nervi, priva di incisività<br />
(nemmeno un tiro in porta!).<br />
Fino al crollo totale.<br />
De Sanctis<br />
Evita una<br />
punizione<br />
severissima<br />
con tre tuffi su<br />
conclusioni di<br />
Pirlo e<br />
Marchisio. Nulla<br />
gli si può<br />
imputare in<br />
occasione delle<br />
reti subite,<br />
anche se il<br />
terzo gol di<br />
Quagliarella<br />
vede<br />
l’attaccante<br />
scegliere<br />
proprio il palo<br />
del portiere. Ma<br />
è una autentica<br />
cannonata.<br />
7,5<br />
5,5 5,5<br />
Bonucci<br />
Un<br />
provvidenziale<br />
intervento in<br />
spaccata a<br />
centro area su<br />
cross da<br />
sinistra è il<br />
preludio alla<br />
sua serata da<br />
goleador quasi<br />
inconsapevole<br />
(la sua<br />
deviazione<br />
vincente ha<br />
l’aiuto della<br />
buona sorte)<br />
che rompe<br />
l’equilibrio.<br />
Buon segnale<br />
anche in chiave<br />
azzurra.<br />
l’allenatore Conte<br />
Ecco la sua Juve migliore. Una squadra che non<br />
fallisce l’appuntamento che non deve mancare<br />
(prova di grande maturità), una formazione ermetica<br />
(mai visto il Napoli non arrivare al tiro) e al<br />
contempo sagace tatticamente e alla fine<br />
devastante in attacco.<br />
7,5 6 7,5<br />
Chiellini Lichtsteiner Pirlo Marchisio De Ceglie<br />
Ecco il terzo Prima contro Con le sue La sua<br />
Diligente, al<br />
protagonista di Zuniga e poi numerose prestazione solito, ma<br />
una linea deve vedersela punizioni (sei) viene ben meno<br />
arretrata che con Dossena rappresenta il descritta da ciò spregiudicato.<br />
pare la<br />
resta sulle sue pericolo più che accade un Prima perché<br />
Maginot. accontentando costante alla minuto prima deve<br />
È quello che più si di sigillare la porta di De del 2 0. E cioè, controllare<br />
e meglio si fascia. Va a Sanctis nel lo troviamo in Maggio, un<br />
lancia a<br />
prendersi primo tempo: area ad cliente difficile,<br />
supporto delle un’ammonizione quattro cross e impegnare e poi perché<br />
iniziative del evitabilissima due tiri a rete, severamente Zuniga ha<br />
centrocampo, (proteste) sui quali il De Sanctis con corsa e<br />
è quello che ficcando il naso portiere un diagonale polmoni per<br />
rimedia pure in vicende che compie i suoi ben tagliato. E consigliargli un<br />
colpi proibiti (la non lo<br />
due unici dieci secondi atteggiamento<br />
gomitata di riguardavano. interventi. dopo, sulla cauto.<br />
Zuniga) senza Cala alla Sull’1 0 la Juve ripartenza del Tatticamente<br />
cedere di un distanza ed ragiona meno: Napoli, è non sbaglia<br />
palmo. Una esce per fare si punta sul Claudio che niente e i tifosi<br />
roccia.<br />
posto a<br />
contropiede. ferma l’azione cominciano ad<br />
Caceres.<br />
col fallo tattico. apprezzarlo.<br />
l’allenatore Mazzarri<br />
Mai visto un Napoli così impotente e in soggezione,<br />
ma cosa vuoi rimproverare al tecnico se in campo<br />
ci sono i titolarissimi? Ecco, un rilievo però glielo si<br />
deve muovere: l’inserimento in formazione di<br />
Maggio. Un azzardo puntualmente pagato dopo<br />
appena 25 minuti.<br />
6 5<br />
Cannavaro Aronica Maggio Inler<br />
Zuniga<br />
In generale il Vale il discorso Di stima e Primo tempo a La gomitata sul<br />
crollo del fatto per il solidarietà. destra, nella volto di Chiellini<br />
Napoli non capitano. Nè lui È vittima di una ripresa<br />
oltre che un<br />
risiede in un nè Cannavaro incomprensibi comincia gesto violento<br />
cattivo<br />
hanno<br />
le (a questo dall’altra parte, (inevitabile il<br />
funzionamento concesso punto) ragion di poi si sposta di rosso) è<br />
del reparto molto al stato che lo nuovo, infine insieme una<br />
arretrato che tandem di vuole per forza viene<br />
stupida<br />
anzi per un’ora attaccanti in campo. Esce richiamato in dimostrazione<br />
aveva impedito schierato dopo 25’. panchina... Un di frustrazione<br />
alle punte di inizialmente da Se non sta tourbillon di eun<br />
rendersi Conte, una bene, non lo si posizioni che «tradimento»<br />
pericolose. volta saltata la potrebbe non nasconde da incosciente.<br />
Quando la parità ecco che lasciar guarire la scarsa Perché<br />
squadra si è le difficoltà senza assilli? sostanza della domenica c’è la<br />
sbilanciata per sono<br />
Questo dentro sua<br />
Lazio: con<br />
risalire la china aumentate. E e fuori è prestazione. Maggio<br />
però i tre sono nel finale Del deleterio e Nulla da infortunato e lui<br />
andati in tilt. Piero dribblava pure<br />
eccepire per squalificato ora<br />
come ai tempi pericoloso. l’impegno, manca un<br />
dei vent’anni.<br />
manca la regia. esterno.<br />
7<br />
5<br />
5 5<br />
Hamsik<br />
Ha il guizzo<br />
giusto (13’), che<br />
lo porta davanti<br />
a Buffon per<br />
una<br />
conclusione<br />
che a quel<br />
punto parrebbe<br />
impossibile da<br />
fallire. Invece<br />
fa la scelta<br />
sbagliata cioè il<br />
dribbling sul<br />
gigante in<br />
uscita e<br />
l’occasione<br />
sfuma. Non si<br />
riprenderà<br />
(Dzemaili 5<br />
Perde la palla<br />
del 2 0).<br />
Ha subito<br />
l’occasionissi<br />
ma su cross<br />
tagliato di Pirlo:<br />
basterebbe<br />
toccarlo di<br />
testa (si è<br />
lanciato in<br />
tuffo) per fare<br />
gol, invece non<br />
riesce<br />
nemmeno a<br />
sfiorare la<br />
sfera. È un<br />
episodio che<br />
forse lo scarica<br />
fatto sta nello<br />
sviluppo della<br />
sfida si vede<br />
davvero poco.<br />
Lavezzi<br />
Anche l’altro<br />
peperino<br />
dell’attacco<br />
vive una notte<br />
difficile. Dati i<br />
meriti ai<br />
difensori<br />
avversari (e li<br />
abbiamo<br />
sottolineati),<br />
bisogna<br />
rilevare il<br />
fallimento<br />
sistematico<br />
delle iniziative<br />
offensive del<br />
Napoli, mai<br />
stato tanto in<br />
difficoltà:<br />
nemmeno un<br />
tiro in porta!<br />
il migliore Vidal<br />
Notte da incorniciare. Mai visto tanto continuo,<br />
battagliero e allo stesso tempo preciso e addirittura<br />
raffinato nei suoi tocchi (la rete ad esempio è un<br />
numero di alta classe). Gioca con grande incisività e<br />
lucidità, animato da un furore impressionante e<br />
contagioso.<br />
Borriello Caceres<br />
4,5<br />
Conte gli<br />
riserva uno<br />
spicchio di<br />
partita delicato<br />
perché la Juve<br />
è in vantaggio<br />
ma il Napoli sta<br />
reagendo e<br />
occorrono<br />
velocità e<br />
personalità su<br />
quella corsia<br />
destra per<br />
organizzare i<br />
contropiede in<br />
grado di<br />
chiudere il<br />
match. Lui<br />
esegue,<br />
rendendosi<br />
pure insidioso.<br />
5,5<br />
Cavani Dossena<br />
7<br />
Quagliarella<br />
Il suo ingresso<br />
è suggerito non<br />
tanto dalla<br />
scarsa vena di<br />
Borriello<br />
quanto dal<br />
mutato quadro<br />
tattico. A Conte<br />
serve una<br />
punta agile e<br />
veloce per<br />
sfruttare gli<br />
spazi. Fabio si<br />
cala<br />
immediatamen<br />
te nella sfida:<br />
prima sfiora il<br />
bersaglio da<br />
centrocampo<br />
(!), poi lo<br />
centra.<br />
il migliore Gargano<br />
Trottolino tignoso, un brutto cliente per Vidal (e<br />
difatti il loro duello è ruvido) e Marchisio (che a<br />
volte gli si oppone). Lui è da sempre un super<br />
agonista, ieri gli è toccato però anche il ruolo del<br />
suggeritore. E alla fine è risultato il più presente e<br />
preciso.<br />
Salviamo la<br />
solita<br />
abnegazione,<br />
quel correre<br />
frenetico a<br />
dare una mano<br />
ai<br />
centrocampisti<br />
e se occorre ai<br />
difensori. Però<br />
visto che è il<br />
goleador della<br />
squadra non gli<br />
si può<br />
perdonare una<br />
sostanziale<br />
latitanza. Un<br />
tiro (a lato) da<br />
lontano, sullo<br />
0 2. Tutto qua<br />
(sigh).<br />
Fa match pari<br />
con<br />
Lichtsteiner, è<br />
costretto<br />
invece a<br />
soffrire la<br />
freschezza del<br />
neo entrato<br />
Caceres e il<br />
generale<br />
sbilanciamento<br />
della squadra,<br />
protesa alla<br />
ricerca del<br />
pareggio.<br />
Mancano gli<br />
affondi per<br />
mettere in crisi<br />
il dispositivo<br />
arretrato<br />
bianconero.<br />
di NICOLA CECERE<br />
6<br />
Pandev<br />
Viene immesso<br />
sullo 0 1 al<br />
posto dello<br />
spento Inler. E’<br />
una mossa<br />
copiata pari<br />
pari dalla<br />
partita contro il<br />
Catania (allora<br />
sostituì<br />
Hamsik) dove<br />
Goran portò<br />
velocità ed<br />
idee. Cerca di<br />
farlo anche<br />
stavolta,<br />
qualche<br />
dribbling gli<br />
riesce. Ma<br />
Vidal è in<br />
agguato...<br />
TERNA ARBITRALE: ORSATO 6 Il fuorigioco di Bonucci (1-0) sul campo non si nota, al contrario Vucinic sembrava in fuorigioco (gol tolto). Buona distribuzione dei cartellini. Di Liberatore 5,5; Tonolini 6,5
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7
8<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
LE STATISTICHE DEL BIG-MATCH<br />
NUMERI E CURIOSITA’<br />
Corre, recupera, segna<br />
Questo Arturo vale oro!<br />
Il cileno nel vivo del gioco (101 tocchi), lotta (8 contrasti vinti)<br />
e lavora per i compagni (4 sponde). Hamsik non incide mai<br />
ANDREA SCHIANCHI<br />
Se gli inventori (o presunti<br />
tali) non riescono ad accendere<br />
la luce, tutto il peso della<br />
partita e del suo esito finisce<br />
sulle spalle di chi, in realtà, dovrebbe<br />
cucire e ricucire, mica<br />
ricamare: stiamo parlando dei<br />
centrocampisti, quelli che a rigor<br />
di logica hanno il compito<br />
di imbastire la manovra, non<br />
certo di rifinirla. Ma, se Vucinic<br />
e Borriello sonnecchiano in<br />
mezzo alla difesa del Napoli, è<br />
normale che il terzetto formato<br />
da Pirlo, Marchisio e Vidal<br />
debba incaricarsi del lavoro<br />
straordinario. Ed è soprattutto<br />
il cileno a stupire per quanto<br />
riesce a stare dentro la partita<br />
e per il modo in cui incide sulla<br />
stessa. A tutti resta negli occhi<br />
l’azione del 2-0, meravigliosa<br />
per preparazione ed esecuzione,<br />
ma di Vidal va analizzato<br />
tutta la prestazione: recuperi<br />
importanti in ogni zona del<br />
campo, passaggi giusti, corse,<br />
pressing, contrasti vinti. Tanta<br />
sostanza, insomma.<br />
Anatomia di un gol Inutile soffermarsi<br />
sulle lacune del reparto<br />
avanzato bianconero, all’altalena<br />
di rendimento di Vucinic<br />
ormai ci si è abituati e alla scarsa<br />
vena di Borriello pure. Non<br />
è dall’attacco che la Juve<br />
può aspettarsi il salto di<br />
qualità. Semmai, invece,<br />
si deve insistere sugli<br />
inserimenti dei<br />
centrocampisti che,<br />
in questo campionato,<br />
hanno rappresentato il<br />
valore aggiunto. Vidal, in<br />
occasione del gol, dimostra<br />
qualità tecniche non comuni:<br />
il ripetuto doppio passo<br />
che sbilancia Campagnaro è<br />
il segnale di una perfetta padronanza<br />
del pallone e<br />
poi sono da manuale<br />
lo spostamento della<br />
sfera sul piede<br />
sinistro e il tiro<br />
di collo pieno<br />
che va a insaccarsi dalla parte<br />
opposta. Un diagonale letale<br />
per De Sanctis.<br />
la Sfida<br />
ARTURO<br />
VIDAL<br />
24 ANNI<br />
JUVENTUS<br />
PALLONI TOCCATI<br />
101<br />
GOL REALIZZATI<br />
1<br />
TIRI EFFETTUATI<br />
3<br />
8<br />
13<br />
9<br />
MAREK<br />
HAMSIK<br />
24 ANNI<br />
NAPOLI<br />
55<br />
0<br />
2<br />
PALLONI RECUPERATI<br />
PALLONI PERSI<br />
4<br />
3<br />
PASSAGGI SBAGLIATI<br />
2<br />
Il calcio è gol e bellezza, ma anche fatica, a volte dolore e smorfie. Guardate<br />
i volti di Cavani e Lichtsteiner che lottano per conquistare il pallone ANSA<br />
In recupero Ma oltre a questa<br />
prodezza Vidal dimostra tanta<br />
partecipazione alla manovra.<br />
Innanzitutto lo testimoniano i<br />
101 palloni giocati, soltanto<br />
Pirlo gli è superiore<br />
con 107 tocchi:<br />
ciò significa che<br />
il cileno è dentro<br />
la squadra e dentro<br />
i meccanismi<br />
di sviluppo dell’azione. E’ vero,<br />
poi, che il cileno perde 13<br />
palloni, ma è altrettanto utile<br />
osservare quante volte va al recupero:<br />
ben 8. Lì in mezzo la<br />
Juventus fa la differenza, agendo<br />
in pressing sulle ripartenze<br />
avversarie. Vidal, lo abbiamo<br />
detto, recupera 8 palloni,<br />
Pirlo è a quota 10 e<br />
Marchisio addirittura<br />
a 16. Questo vuol<br />
dire sapersi sacrificare<br />
in copertura.<br />
Inoltre Vidal, che il piede<br />
non lo toglie mai (lo dice<br />
anche il cartellino giallo rimediato),<br />
vince 8 contrasti, si<br />
offre ai compagni con 4 sponde,<br />
regala un assist e apre il gioco<br />
con 2 lanci smarcanti.<br />
Al Napoli<br />
mancano i<br />
collegamenti<br />
tra il centrocampo<br />
e l’attacco<br />
Senza collegamenti Se Vidal è<br />
l’uomo in più della Juve, Hamsik<br />
è certamente quello che è<br />
mancato al Napoli. Non il solo,<br />
d’accordo, ma la sua latitanza<br />
nella manovra pesa parecchio.<br />
Soltanto 55 i palloni toccati da<br />
Hamsik, 2 dribbling sbagliati,<br />
3 palloni persi e 2 contrasti lasciati<br />
agli avversari. In generale<br />
ciò che Hamsik non riesce a<br />
fare è tenere i collegamenti tra<br />
il centrocampo e l’attacco: non<br />
accelera, non sgomma come al<br />
solito e va poco al tiro. Mazzarri<br />
si accorge della scarsa vena<br />
dello slovacco, inserisce Pandev,<br />
mette Hamsik in mediana<br />
e poi, vedendo che Marekiaro<br />
proprio non c’è, lo sostituisce<br />
con Dzemaili. Evidente segnale<br />
di resa.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
le cifre<br />
POSSESSO PALLA<br />
JUVENTUS<br />
53%<br />
PASSAGGI POSITIVI<br />
JUVENTUS<br />
83%<br />
PALLONI RECUPERATI<br />
MARCHISIO<br />
16<br />
In mezzo al campo,<br />
come spesso gli succede,<br />
Marchisio è andato in<br />
pressing su ogni avversario<br />
e ha recuperato la bellezza<br />
di 16 palloni.<br />
PALLONI PERSI<br />
CAMPAGNARO<br />
14<br />
Troppi palloni persi<br />
dal difensore del Napoli che<br />
ha il compito di impostare<br />
la manovra. Campagnaro<br />
ne perde ben 14,<br />
esattamente quanti Aronica.<br />
FALLI COMMESSI<br />
CAVANI<br />
4<br />
E’ Cavani il giocatore<br />
più falloso di tutta la partita.<br />
Il motivo? Ha sempre cercato<br />
di contrastare l’avvio<br />
dell’azione della Juve.<br />
FALLI SUBITI<br />
VIDAL<br />
5<br />
PALLONI TOCCATI<br />
PIRLO<br />
107<br />
La Juventus<br />
tiene il possesso del<br />
pallone e, quindi, del<br />
campo soprattutto<br />
aumentando il ritmo<br />
delle azioni nel<br />
secondo tempo.<br />
Nel gioco della<br />
Juve c’è anche tanta<br />
precisione. L’83 per<br />
cento dei passaggi<br />
dei bianconeri è<br />
andato a buon fine.<br />
Napoli fermo all’80%.<br />
Difficile tenere<br />
dietro a Vidal quando<br />
accelera e se ne va<br />
nella zona grigia tra<br />
centrocampo<br />
e attacco. Subisce<br />
ben 5 falli.<br />
E’, come quasi<br />
sempre succede,<br />
Pirlo il giocatore<br />
che tocca il maggior<br />
numero di palloni:<br />
107. Da notare che, a<br />
quota 101, c’è Vidal.
<strong>SERIE</strong> A 30 a GIORNATA<br />
Il tridente dov’è?<br />
«Togliere Cavani<br />
non è mai facile»<br />
Mazzarri difende il Napoli: «Pandev è al top,<br />
ma quel trio ci aveva portato in Champions»<br />
DAL NOSTRO INVIATO<br />
MIMMO MALFITANO<br />
TORINO<br />
Non ha storia la notte del<br />
Napoli. La mazzata è pesante,<br />
di quelle che ti lasciano senza<br />
parole e che, soprattutto, non<br />
permettono alibi. Non si può<br />
nemmeno parlare di occasione<br />
sprecata, perché Mazzarri e<br />
i suoi sono stati travolti dall’impeto<br />
della Juve che ha dominato<br />
in lungo ed in largo. Insomma,<br />
più brutto di così sarebbe<br />
stato quasi impossibile.<br />
S’è visto subito, in ogni modo,<br />
che la serata non sarebbe stata<br />
delle migliori. L’infortunio di<br />
Cristian Maggio, per esempio,<br />
è stato qualcosa di annunciato.<br />
Ha voluto insistere, l’allenatore,<br />
sul recupero di un giocatore<br />
che per due settimane ha<br />
sofferto per problemi muscolari:<br />
Mazzarri ha voluto rischiarlo<br />
e, probabilmente, l’avrà perso<br />
pure per lo scontro diretto<br />
di sabato prossimo, contro la<br />
Lazio all’Olimpico.<br />
The Ad Store Italia<br />
Walter Mazzarri, 50 anni, non perdeva in campionato dal 29 gennaio RICHIARDI<br />
«Hamsik aveva<br />
l’influenza. Dopo<br />
tante partite<br />
abbiamo perso un<br />
po’ di smalto»<br />
Tridente spuntato Ma c’erano<br />
Cavani, Hamsik e Lavezzi? Loro<br />
tre sono stati facili prede<br />
per i difensori avversari che<br />
non hanno mai concesso loro<br />
un solo tiro in porta. E nel grigiore<br />
dell’attacco è andato<br />
pian piano spegnendosi que-<br />
CLASSE BEVERLY CARATTERE SPORT TOURING.<br />
Il Servizio Clienti Piaggio è a tua disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 18.00<br />
sto Napoli che ha evidenziato<br />
anche una condizione fisica<br />
preoccupante. Basti rivedere<br />
l’ultima mezz’ora di gioco per<br />
rendersene conto: la Juve ha<br />
preso a pallonate il malcapitato<br />
De Sanctis e soltanto grazie<br />
ad alcune sue prodezze non<br />
c’è stata la catastrofe totale.<br />
«Hamsik non era al 100 per<br />
cento, aveva l'influenza. Poi<br />
proprio da un errore di Dzemaili<br />
è nato il 2-0. Pandev titolare?<br />
Vedremo in settimana,<br />
lui sta meglio degli altri. Però,<br />
è difficile lasciare fuori uno tra<br />
Lavezzi e Cavani. Tante volte<br />
entrare a partita in corso è più<br />
facile, ma lo prenderò in considerazione.<br />
Certo, Cavani fa<br />
sempre gol e poi Lavezzi è uno<br />
che ci fa sempre ripartire», ha<br />
provato a giustificare le proprie<br />
scelte, Mazzarri, nel dopo<br />
partita.<br />
Risposta al presidente Qualche<br />
critica gli è stata mossa da De<br />
Laurentiis che ne ha criticato il<br />
metodo delle scelte e per il fatto<br />
che continua a considerare<br />
sempre e soltanto gli stessi 11<br />
elementi. «I presidenti possono<br />
dire quello che vogliono, io<br />
se faccio giocare certi giocatori<br />
è perché mi danno più garanzie.<br />
Vorrei ricordare che sono<br />
gli stessi che lo scorso anno ci<br />
hanno portato in Champions<br />
League. Inoltre, abbiamo fatto<br />
crescere alcuni giovani appena<br />
arrivati in Italia», s’è difeso<br />
l’allenatore che ha poi analizzato<br />
la sconfitta: «Contro la Juve<br />
la sconfitta ci può stare, fino<br />
all’1-0 siamo stati in partita<br />
mentre dopo il loro raddoppio<br />
ci siamo un po’ disuniti e innervositi.<br />
Dopo tante partite abbiamo<br />
perso lo smalto, forse i<br />
tre davanti non erano al top<br />
ma di certo non hanno difettato<br />
nell’impegno», ha concluso<br />
Mazzarri.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
4<br />
I NUMERI<br />
3<br />
reti di<br />
scarto:èla<br />
peggiore<br />
sconfitta del<br />
Napoli di questo<br />
campionato ed<br />
eguaglia il 4-1 in<br />
Champions in<br />
casa del<br />
Chelsea. In A<br />
non succedeva<br />
da oltre un<br />
anno, 0-3 in<br />
casa Milan il 28<br />
febbraio 2011<br />
7<br />
gare<br />
stagionali<br />
(su un totale di<br />
42 giocate)<br />
senza gol per il<br />
Napoli. Nelle<br />
altre una sola<br />
sconfitta (0-1 in<br />
casa del<br />
Chievo) e<br />
cinque 0-0<br />
IL PRESIDENTE OTTIMISTA<br />
De Laurentiis<br />
«Terzo posto<br />
ancora in ballo»<br />
«Siamo in calo e accusiamo<br />
le tensioni della Champions.<br />
Ritroveremo il passo giusto»<br />
DAL NOSTRO INVIATO<br />
TORINO<br />
La sconfitta l’ha provato. Ma Aurelio De<br />
Laurentiis prova a farsi coraggio e a trasmetterlo<br />
al suo Napoli. «Il terzo posto è tutto da giocare.<br />
Nella sfortuna, siamo stati in buona compagnia,<br />
con Udinese e Lazio che hanno perso. La situazione<br />
è rimasta immutata, piuttosto dobbiamo guardarci<br />
dalla Roma che sta tornando su in modo<br />
prepotente», ha detto il presidente che ha confessato<br />
la sua preoccupazione: «La squadra è molto<br />
provata, si è trovata di fronte una squadra che ha<br />
come obiettivo la vittoria dello scudetto. La Juve<br />
non ha avuto le tensioni della Champions League<br />
così come le abbiamo avute noi. Nei primi 20<br />
minuti ho visto una squadra indiavolata, ho capito<br />
subito come sarebbe andata la partita».<br />
Largo ai giovani Il calo fisico dei giocatori, comunque,<br />
è stato abbastanza evidente. «Il problema<br />
psicologico va a braccetto con quello fisico. L’abbiamo<br />
visto con il Catania, dove abbiamo concesso<br />
troppo nel secondo tempo. Nel giro di un paio<br />
di gare troveremo lo smalto che ci manca», ha<br />
osservato De Laurentiis che ha prima tirato una<br />
stoccata a Mazzarri e poi l’ha elogiato. «Non mi<br />
piace che si parli soltanto di 11 giocatori titolari.<br />
Quelli che abbiamo sono tutti di pari livello. Tra<br />
squalifiche ed infortuni avremo la possibilità di<br />
vedere in campo gente che ha giocato meno e,<br />
quindi, sicuramente è più fresca. Io sono per far<br />
giocare i giovani, dai 18 ai 27 anni. Critiche a<br />
Mazzarri? No, lui ha fatto benissimo nella gestione<br />
della squadra tra coppa Italia, campionato e<br />
Champions».<br />
mi.mal.<br />
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LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />
9
10<br />
Nel mirino l’immagine mostrata da Galliani e pubblicata sul sito della società<br />
MILANO<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
DAL CAMPIONATO ALLA CHAMPIONS<br />
I tifosi bianconeri accusano<br />
«Quella foto è taroccata»<br />
«Inaccettabile!». Lasciando<br />
il Massimino sabato sera<br />
Galliani l’ha ripetuto decine di<br />
volte e questo è anche l’aggettivo-slogan<br />
che ha campeggiato<br />
sul sito del Milan per tutta la<br />
giornata di ieri accanto al fotogramma<br />
della respinta di Marchese<br />
su Robinho in Catania-Milan<br />
e di Buffon su Muntari<br />
in Milan-Juve. Non ci sono<br />
altri commenti, ma soltanto<br />
cinque puntini di sospensione.<br />
Il classico silenzio assordante<br />
che sostituisce alle parole l’im-<br />
patto visivo dei fotogrammi.<br />
In casa milanista l’unico a tornare<br />
ieri sull’argomento è stato<br />
il diretto interessato, Robinho.<br />
Che si appella alle immagini:<br />
«A Catania abbiamo<br />
giocato una buona partita —<br />
ha detto il brasiliano a Milan<br />
Channel —. Avremmo potuto<br />
vincere comunque, ma è inevitabile<br />
che l’episodio del mio<br />
gol non convalidato ci abbia<br />
svantaggiato. Io non sono solito<br />
parlare di arbitri, però le immagini<br />
sono chiare».<br />
Quel sussurro In realtà, se sul<br />
colpo di testa di Muntari non<br />
L’a.d. del Milan scriverà alla Federcalcio<br />
Marotta ammette: «Quel gol sembrava buono»<br />
«<br />
« Sempre<br />
Inaccettabile ciò<br />
che ci capita. Due<br />
errori gravi che<br />
possono alterare<br />
il campionato<br />
contro<br />
di noi, non è<br />
possibile, questa<br />
storia deve finire.<br />
E’ incredibile<br />
ADRIANO GALLIANI<br />
A.D. MILAN<br />
esistono margini di dubbio,<br />
quelle del salvataggio di Marchese<br />
non danno certezze assolute.<br />
La sensazione è che si tratti<br />
di gol, ma da qualsiasi angolazione<br />
si osservi non si riesce<br />
ad avere la garanzia totale che<br />
il pallone abbia varcato del tutto<br />
la linea di porta («nessuna<br />
proiezione della circonferenza<br />
della palla deve toccare un<br />
qualunque punto della linea»,<br />
dice il regolamento). In campo,<br />
però, un giocatore della<br />
panchina del Catania che si stava<br />
scaldando nei paraggi della<br />
porta avrebbe sussurrato a<br />
Gattuso «credo sia gol».<br />
Mms Intanto il fotogramma della<br />
respinta di Marchese pubblicato<br />
sul sito del Milan ha fatto<br />
il giro del web, scatenando reazioni<br />
e accuse. E’ la stessa foto<br />
scattata con un telefonino che<br />
Galliani, furibondo, aveva mostrato<br />
sul suo cellulare ai giornalisti<br />
appena conclusa la partita.<br />
Un semplice mms che gli<br />
era arrivato da un conoscente<br />
quindici minuti prima del fischio<br />
finale (accompagnato<br />
dal testo «gol netto»). Rispetto<br />
al fermo immagine originale di<br />
Sky sono evidenti alcune differenze<br />
di prospettiva (pali e larghezza<br />
della porta): potrebbe<br />
clic<br />
LA JUVENTUS INCALZA<br />
DOPO 3 GIORNATE<br />
ROSSONERI DA +4 A +2<br />
dipendere dall’angolazione da<br />
cui è stata scattata la foto (di<br />
sbieco rispetto al televisore),<br />
mentre c’è chi sostiene che sia<br />
stata arrangiata ad arte la prospettiva<br />
col computer in modo<br />
da dare meglio l’impressione<br />
del gol.<br />
L’ANTICIPO / 1<br />
Al gol di Robinho<br />
risponde Spolli<br />
Super Carrizo<br />
CATANIA-MILAN<br />
MARCATORI Robinho (M) al 34’ p.t.; Spolli<br />
(C) al 12’ s.t.<br />
CATANIA (4-3-3) Carrizo 7,5; Motta 6,<br />
Legrottaglie 6,5, Spolli 7, Marchese 6,5;<br />
Izco 6, Lodi 6, Almiron 6 (47’ s.t. Seymour<br />
s.v.); Barrientos 5,5 (26’ s.t. Llama 6),<br />
Bergessio 6,5, Gomez 6,5 (40’ s.t. Lanzafame<br />
s.v.) PANCHINA Kosicky, Bellusci,<br />
Catellani, Ricchiuti. ALLENATORE Montella<br />
6,5<br />
MILAN (4-3-1-2) Abbiati 6; Abate 6,5,<br />
Bonera 6,5, Mexes 5,5, Antonini 6,5;<br />
Aquilani 5,5 ( 40’ s.t. Maxi Lopez s.v.), Ambrosini<br />
6, Nocerino 5,5; Emanuelson 5 (7’<br />
s.t. Boateng 5,5 ); Ibrahimovic 6,5, Robinho<br />
6,5 (28’ s.t. El Shaarawy 5,5 ) PAN-<br />
CHINA Amelia, Yepes, Zambrotta, Gattuso<br />
ALLENATORE Allegri 6.<br />
ARBITRO Bergonzi d Genova 6<br />
AMMONITI Ambrosini e Mexes.<br />
In Rete Blog e forum del tifo<br />
juventino si sono scatenati. Su<br />
Facebook ad esempio «Juve<br />
orgoglio bianconero» elenca i<br />
punti che dimostrerebbero il<br />
«tarocco» (fra cui i pali e le proporzioni<br />
del sedere di Marchese).<br />
Stesse argomentazioni su<br />
SCUDETTO ROVENTE<br />
Galliani chiede<br />
giudici di porta<br />
La Juve concilia<br />
MARCO PASOTTO<br />
MILANO<br />
Se non la pace, sembrava<br />
ci potesse essere almeno<br />
una tregua. Invece le relazioni<br />
fra Milan e Juve sono come il<br />
fuoco sotto la cenere: covano,<br />
covano e basta una scintilla<br />
per bruciare un armistizio evidentemente<br />
di carta velina.<br />
Chi pensava che non essendo<br />
più destinate a incrociarsi sul<br />
campo, le due società chiudessero<br />
la stagione senza ulteriori<br />
polemiche, si deve ricredere: è<br />
stato sufficiente un altro arbitraggio<br />
giudicato pessimo dal<br />
club rossonero per rispolverare<br />
i vecchi torti. Il gol fantasma<br />
di Robinho a Catania ha<br />
richiamato con prepotenza alla<br />
mente quello di Muntari e<br />
fatto infuriare Galliani e Allegri.<br />
Che poi nel dopogara hanno<br />
preso strade diverse: il vicepresidente<br />
ha cercato di evitare<br />
il più possibile la parola Juve<br />
nelle sue esternazioni, mentre<br />
Allegri è entrato in tackle<br />
duro. Specialmente su Marotta.<br />
Ma questa non è una novità.<br />
Atto ufficiale La novità semmai<br />
è che Galliani sta per prendere<br />
carta e penna per scrivere<br />
al presidente federale Abete.<br />
La raccomandata, che sarà stilata<br />
a breve e arriverà in Federcalcio<br />
nei prossimi giorni, contiene<br />
una richiesta ben precisa:<br />
il Milan richiederà di adottare,<br />
a partire dal prossimo<br />
campionato, gli assistenti di<br />
porta. Come sta già accadendo<br />
in Champions. Un atto ufficiale<br />
insomma, in modo che<br />
del dopogara di Catania non<br />
restino soltanto gli sfoghi e le<br />
amarezze.<br />
Pranzo con richiesta Ma non è<br />
tutto. Galliani sta lavorando<br />
sul progetto di «ausilio arbitrale»<br />
su più campi e dal pranzo<br />
con Michel Platini dello scorso<br />
12 marzo emerge un’indiscrezione:<br />
l’a.d. rossonero avrebbe<br />
chiesto al presidente Uefa l’introduzione<br />
dei sensori nelle<br />
porte. Ciò che tormenta davvero<br />
Galliani infatti, come ha spiegato<br />
anche al Massimino, non<br />
sono i fuorigioco o i rigori dubbi,<br />
ma i gol fantasma. Da qui la<br />
due richieste: aiuto umano alla<br />
Figc, tecnologico alla Uefa. In<br />
modo da sgombrare il campo<br />
dai dubbi sia in campionato<br />
che nelle coppe europee. In<br />
questi casi il dirigente rossonero<br />
ama ricordare come la tecnologia<br />
sia preziosa in altri sport,<br />
come tennis e scherma. Il problema<br />
sarà convincere Platini,<br />
che proprio al termine di quel<br />
pranzo con Galliani si era detto<br />
«totalmente contrario a tutte le<br />
tecnologie» e aveva caldeggiato<br />
l’impiego degli assistenti di<br />
porta. La parola passa all’International<br />
Board, che affronterà<br />
l’argomento dopo l’Europeo.<br />
Marotta vota sì Questo per<br />
quanto concerne il futuro a medio<br />
termine. Poi c’è l’attualità. E<br />
l’attualità parla di una Juve che<br />
ha dimezzato il distacco. E’ facile<br />
pensare che con un divario di<br />
due soli punti le strade dialettiche<br />
dei due club potrebbero<br />
scontrarsi ancora. Per il momento<br />
comunque la società bianconera<br />
non sembra intenzionata a<br />
continuare nelle polemiche. Anzi,<br />
Marotta si schiera accanto a<br />
Galliani: «Penso che quello di<br />
Robinho fosse gol — ha detto<br />
l’a.d. bianconero prima di Juve-Napoli<br />
—. Condivido la tesi<br />
che ora bisogna affidarsi ai mezzi<br />
tecnologici perché anche un<br />
arbitro a bordo campo avrebbe<br />
avuto le sue difficoltà. Visto e rivisto<br />
credo che la palla abbia oltrepassato<br />
la linea. Galliani<br />
chiederà gli assistenti di porta?<br />
Se si può migliorare, se si possono<br />
evitare questi episodi io sono<br />
favorevole. Se Galliani ha intenzione<br />
di proporre una cosa<br />
del genere tante squadre potranno<br />
andargli dietro». Infine,<br />
il capitolo Allegri: «Se parliamo<br />
dell’allenatore dico che è un ottimo<br />
allenatore, bravo e preparato.<br />
Però preferisco non rispondergli<br />
perché è un allenatore avversario<br />
e la mia filosofia prevede<br />
di non replicare a quanto dicono<br />
gli altri tecnici. Non voglio<br />
alimentare ulteriori polemiche».<br />
Quanto durerà?<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
La delusione dei giocatori del Milan dopo l’1-1 con il Catania. Un pareggio che è costato caro ai rossoneri IPP<br />
Da più quattro a più<br />
due. Il Milan in questa<br />
stagione non ha mai avuto<br />
più di quattro punti di<br />
vantaggio sulla Juventus.<br />
I rossoneri hanno<br />
aumentato il distacco sulla<br />
seconda in classifica alla<br />
27 a , portandosi da +2 a +4<br />
dopo il pari bianconero con<br />
il Genoa e la vittoria<br />
rossonera sul Lecce. Il Milan<br />
ha mantenuto i 4 punti di<br />
vantaggio per tre giornate,<br />
ovvero fino a ieri sera:<br />
grazie al pari di Catania del<br />
Milan e al successo sul<br />
Napoli, i bianconeri si sono<br />
riportati a -2.<br />
1-1<br />
L’ANTICIPO / 2<br />
Doppio Floccari<br />
e Mariga: il Parma<br />
mette k.o. la Lazio<br />
PARMA-LAZIO<br />
3-1<br />
MARCATORI Mariga (P) 6’, Floccari (P) 12’,<br />
Scaloni (L) 36’ p.t.; Floccari (P) 27’ s.t.<br />
PARMA (3-5-2) Mirante 6; Zaccardo 6,<br />
Paletta 6,5, A. Lucarelli 6 (dal 45’ s.t. Santacroce<br />
s.v.); Biabiany 6, Mariga 6,5 (dal<br />
1’ s.t. Morrone 6,5) Valdes 6, Galloppa 7,<br />
Gobbi 6; Floccari 7,5 (dal 46’ s.t. Okaka<br />
s.v.), Giovinco 7. PANCHINA Pavarini, Jonathan,<br />
Modesto, Valiani. ALLENATORE<br />
Donadoni 6,5.<br />
LAZIO (4-3-1-2) Marchetti 6; Konko 5,5,<br />
Biava 5, Dias 5 (dal 17’ p.t. Scaloni 6), Radu<br />
5; A. Gonzalez 6, Ledesma 5,5, Matuzalem<br />
5; Mauri 5,5 (dal 24’ s.t. Hernanes<br />
5,5); Kozak 5, Rocchi 5 (dal 17’ s.t. Alfaro<br />
5). PANCHINA Bizzarri, Cana, Brocchi,<br />
Candreva. ALLENATORE Reja 5.<br />
ARBITRO Giannoccaro di Lecce 6.<br />
ESPULSI Andreini (preparatore atletico<br />
Parma). AMMONITI Konko (L), Valdes (P),<br />
Scaloni (L), Lucarelli (P).
Vecchiasignora.com mentre<br />
YouTube si divide in «esperti»<br />
di tecnologia digitale innocentisti<br />
e colpevolisti. E’ destino<br />
che l’asse Milano-Torino resti<br />
una miccia accesa.<br />
m.pas.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
Gazzetta.it<br />
Gazza<br />
Tv<br />
f<br />
Leonardo Bonucci, 24 anni ANSA<br />
GLI HIGHLIGHTS<br />
E LE INTERVISTE<br />
DOPO JUVE-NAPOLI<br />
Sul sito rosa potete<br />
rivedere tutti i gol della<br />
Serie A e della Serie B con i<br />
commenti raccolti allo<br />
Juventus Stadium subito<br />
dopo il posticipo<br />
I GOL DI CHINAGLIA<br />
E LE IMMAGINI<br />
DELLO SCUDETTO ’74<br />
La carriera di Giorgio<br />
Chinaglia, scomparso negli<br />
ieri, nelle immagini del titolo<br />
conquistato dalla Lazio nel<br />
1974 e della sua parentesi<br />
americana con i Cosmos<br />
CONI E FIGC VIGILANO<br />
Il caso Lotito<br />
scuote la Lega<br />
Oggi assemblea<br />
(m.iar.) L’assemblea<br />
odierna di Lega, convocata<br />
pure per decidere il da farsi<br />
sui diritti tv in chiaro, si<br />
giocherà sul filo dei tesissimi<br />
rapporti istituzionali. Claudio<br />
Lotito, dopo la sospensione da<br />
consigliere federale, ha<br />
chiesto l’appoggio dei club di A<br />
nel ricorso che sarà discusso<br />
domani dal Tribunale civile di<br />
Roma. La Lega si metterà<br />
contro Coni e Figc,<br />
contravvenendo agli obblighi<br />
statutari e alla Legge 280 che<br />
individua nel Tar del Lazio<br />
l’unica possibilità di appello<br />
extra sportivo? Sul tavolo<br />
anche gli stage azzurri: Juve,<br />
Milan e Inter spingono per il sì.<br />
Nella prima foto l’mms mostrato<br />
da Adriano Galliani. Nella<br />
seconda il fermo immagine di<br />
Sky del gol/non gol di Robinho.<br />
Accanto, il gol fantasma di<br />
Muntari in Milan-Juve 1-1<br />
I RIMEDI LA POSIZIONE DELL’INTERNATIONAL BOARD SUL GOL FANTASMA<br />
Comeeliminaregli errori?<br />
Sono pronte due soluzioni<br />
A luglio si deciderà<br />
tra l’occhio di falco<br />
e il goalref, con<br />
campi magnetici e<br />
pallone intelligente<br />
FABIO LICARI<br />
Cominciano a essere un<br />
po’ tanti gli episodi «gol non<br />
gol» nei campionati europei.<br />
Quello di Robinho — ma qui<br />
la tv non ha ancora offerto sicurezze,<br />
e questo deve far pensare<br />
– è solo l’ultimo. Verreb-<br />
be da dire: niente paura, ora<br />
ci pensa l’International Board.<br />
Ma non è così. Il 2 luglio i<br />
signori delle regole del calcio<br />
si riuniscono a Kiev per una<br />
riunione straordinaria. Con<br />
due temi sui quali decidere: arbitri<br />
di porta (proposta Platini)<br />
e la tecnologia gol fantasma<br />
(sponsor Blatter). E ancora<br />
nessuna risposta sicura.<br />
Tecnologia Sono rimaste in gara<br />
due tecnologie: l’occhio di<br />
falco e il goalref.<br />
L’«hawk-eye», da anni nel tennis,<br />
cricket e biliardo, usa telecamere<br />
e proiezioni grafiche<br />
per dare l’idea della posizione<br />
della palla. Il goalref, tedesco-danese,<br />
più complicato, è<br />
LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
LE SOLUZIONI DEL BOARD<br />
GDS<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />
un sistema misto di campi magnetici<br />
(su pali e traverse) e<br />
un pallone «intelligente» collegati<br />
a un computer. Gli ultimi<br />
test — segreti — cominciano<br />
ora per concludersi a giugno.<br />
Il Board deciderà sui risultati.<br />
È ottimista, ma chiede un’altissima<br />
percentuale di risposte<br />
esatte (il 100% pare impossibile).<br />
Solo su «gol fantasma».<br />
Politica Blatter ha molta voglia<br />
di dire sì, soprattutto per<br />
battere Platini che invece punta<br />
sugli arbitri di porta che vedono<br />
anche rigori, falli eccetera<br />
(anche loro testati, ma pubblicamente,<br />
all’Europeo).<br />
Non è escluso che il Board dia<br />
l’okay a entrambi: poi toccherà<br />
ai campionati decidere se e<br />
quale utilizzare. Nel caso, di<br />
sicuro al Mondiale ci sarà solo<br />
la tecnologia (primo esperimento<br />
previsto alla Confederations<br />
2013); in Champions<br />
e all’Euro, solo gli arbitri.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
11
12<br />
DAL CAMPIONATO ALLA CHAMPIONS<br />
IL TABELLONE DELLA CHAMPIONS LEAGUE<br />
Pato c’è,<br />
ma resta<br />
il problema<br />
del gol<br />
Stanchezza a centrocampo,<br />
l’incognita è il rendimento di<br />
Ibra, che torna al Camp Nou<br />
Massimiliano Allegri, 44 anni, guida il Milan dall’estate 2010 FORTE<br />
La situazione<br />
i<br />
Condizione<br />
C’è stanchezza<br />
La condizione fisica non è delle<br />
migliori. Il Milan ha giocato otto<br />
partite nel mese di marzo: una,<br />
Juve Milan di Coppa Italia, è<br />
durata 120 minuti. Parecchi<br />
giocatori sentono la stanchezza<br />
h<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
Mente<br />
Rafforzati dall’andata<br />
Il pareggio con il Catania non<br />
giova alla posizione in<br />
campionato, ma la condizione<br />
psicologica, dopo lo 0 0 con il<br />
Barça, è buona: il Milan lo<br />
considera un risultato prezioso<br />
ALESSANDRA BOCCI<br />
twitter @picobocci<br />
MILANO<br />
Pato è tornato e oggi parte<br />
per Barcellona. Al Camp<br />
Nou si ricordano di quel gol<br />
lampo di settembre che sembrava<br />
portare con sé mille promesse.<br />
Ma sono passati mesi,<br />
e poche partite per lui, e in<br />
compenso tante giornate spese<br />
a interrogarsi sulla natura<br />
dei frequenti problemi muscolari.<br />
Ora pare che l’avveniristico<br />
specialista americano professor<br />
Carrick abbia fornito le<br />
soluzioni richieste. Per il momento,<br />
Pato dovrebbe andare<br />
in panchina. Una presenza-talismano,<br />
dato che porta con sé<br />
tonio Cassano che oggi a Milano,<br />
accompagnato dal medico<br />
del Milan Rudy Tavana, inizia<br />
l’iter destinato a proseguire a<br />
Roma nei laboratori del Coni<br />
se i controlli andranno bene.<br />
«Aspettiamo che riceva l’idoneità:<br />
al momento che la otterrà<br />
avrà una grande energia,<br />
una grande carica e noi lo<br />
aspettiamo», ha detto il c.t.<br />
Prandelli. Ma la storia di Cassano<br />
è tutta proiettata nel futuro<br />
e non ha molto a che vedere<br />
con il Milan che parte per Barcellona<br />
con speranze e cerotti.<br />
Per dire: a centrocampo Ambrosini<br />
sarà obbligato a ripetere<br />
la maiuscola offerta all’andata.<br />
Van Bommel è ancora<br />
tormentato dal mal di schiena<br />
e non è stato convocato.<br />
Difesa ok Sempre per quel che<br />
riguarda il centrocampo, Nocerino<br />
ha concluso la partita di<br />
Catania con qualche acciacco,<br />
ma sarà al suo posto. Probabile<br />
che Allegri riproponga il trio<br />
dell’andata confermando Seedorf.<br />
In difesa torna Abate,<br />
uno dei più positivi contro il<br />
Catania. In generale, la difesa<br />
in questo momento è il reparto<br />
più in forma, visto che Bonera<br />
e Mexes si sono dimostrati<br />
all’altezza in situazioni complicate<br />
e contro il Barça non c’è<br />
stato modo (né gol segnato) di<br />
rimpiangere Thiago. Antonini<br />
ha retto bene nelle ultime uscite<br />
e ci sarà anche al Camp<br />
Nou. Abbiati, infine, è uscito<br />
zoppicando dallo spogliatoio<br />
di Catania, ma erano semplici<br />
contusioni, per lui come per al-<br />
ABATE SULLA DESTRA<br />
tri compagni. Il portiere titolare,<br />
autore di una strepitosa parata<br />
su Messi a San Siro, non<br />
mancherà.<br />
Cercasi precisione Dunque, difesa<br />
sicura, centrocampo stanco<br />
però rodato. Il problema<br />
per il Milan è in attacco, i suoi<br />
uomini buttano troppe occasioni<br />
al vento. Da Ibrahimovic<br />
ci si aspetta sempre il colpo di<br />
genio che in Europa è arrivato<br />
solo qualche volta, eppure la<br />
Champions non può diventare<br />
un fardello: Ibra contro l’Arsenal<br />
è stato fra i migliori e Allegri<br />
si aspetta che il Camp Nou<br />
gli risvegli qualcosa dentro.<br />
Nella partita del 2-2, alla prima<br />
giornata, era assente per<br />
un infortunio molto chiacchie-<br />
la memoria di un 2-2 che sarebrato in Catalogna. Ma non era<br />
i i<br />
L’ARBITRO DEL CAMP NOU<br />
Problema Problema<br />
Tante punte ma non al top<br />
Allegri ha cinque attaccanti a<br />
disposizione ma poche<br />
soluzioni, perché Pato è appena<br />
rientrato e Robinho, che ha<br />
giocato e segnato a Catania,<br />
non è ancora al meglio.<br />
be un risultato eccellente. E<br />
magari una presenza utile per<br />
lanciare qualche contropiede<br />
nel finale, se la partita e il risultato<br />
lo consentiranno.<br />
Cerotti Le buone notizie per il<br />
un infortunio diplomatico, in<br />
Ibra non c’è niente di diplomatico.<br />
E se Robinho e Boateng<br />
saranno in grado di supportarlo<br />
meglio di quanto hanno fatto<br />
all’andata, chissà che al<br />
Camp Nou non rimanga anche<br />
Messi soffre le italiane<br />
Il Milan è un pessimo cliente. In<br />
più Messi contro le italiane<br />
fatica (un solo gol), e quando<br />
non segna lui i catalani privi di<br />
Villa e con Sanchez che non è<br />
un cecchino possono faticare<br />
Milan non finiscono qui. Ce il suo graffio.<br />
n’è anche una riguardante An-<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
GDS<br />
RCS<br />
Domani fischia l’olandese Kuipers<br />
Ha diretto il Barça in Supercoppa 2011<br />
Si chiama Björn Kuipers<br />
(foto REUTERS), ha appena<br />
compiuto 39 anni, è olandese ed<br />
è figlio d’arte. Sarà lui a dirigere<br />
domani sera Barcellona Milan,<br />
ritorno dei quarti di finale di<br />
Champions League. Kuipers è<br />
internazionale dal 2006: suo<br />
padre arbitro gli ha trasmesso la<br />
passione per questa attività.<br />
Guardiola<br />
cambia<br />
prefisso<br />
Sarà 3-4-3<br />
La decisione dopo aver visto<br />
il Milan a Catania. Allarme<br />
Xavi: problemino muscolare<br />
Pep Guardiola, 41 anni, allenatore del Barcellona dal 2008 FORTE<br />
La situazione<br />
h<br />
Condizione<br />
Vanno al massimo<br />
Il Barcellona, dopo il primo<br />
picco stagionale di dicembre e il<br />
down a cavallo fra gennaio e<br />
febbraio, è tornato al massimo<br />
in corrispondenza dei turni più<br />
duri di Champions League<br />
i<br />
Mente<br />
Accumulo di pensieri<br />
L'incertezza sulla situazione<br />
contrattuale di Guardiola,<br />
l'imminente trapianto di fegato<br />
di Abidal (che pure i compagni<br />
vivono come uno stimolo):<br />
l'accumulo di pensieri è pesante<br />
DAL NOSTRO INVIATO<br />
PAOLO CONDO’<br />
BARCELLONA<br />
Signor Guardiola, la partita<br />
contro l’Athletic le ha dato<br />
qualche ispirazione in vista del<br />
match di ritorno col Milan? La<br />
nostra domanda arriva alla fine<br />
della conferenza stampa<br />
notturna, e quando si dice notturna<br />
non si usa una parola a<br />
caso: è l’una e mezza del mattino<br />
nella «sala de prensa» del<br />
Camp Nou, la gara è finita da<br />
quasi due ore, ma Guardiola,<br />
in procinto di raggiungere il<br />
palco per secondo come suo costume,<br />
ha incrociato Marcelo<br />
Bielsa che aveva appena concluso<br />
il suo faticoso dovere con<br />
i giornalisti. Baci, abbracci: «Ti<br />
offro un bicchiere di vino nel<br />
mio ufficio».<br />
Suo ospite a Rosario Qualche anno<br />
fa, quando Guardiola girava<br />
il mondo in attesa di capire cosa<br />
fare del proprio futuro, El Loco<br />
lo accolse nella sua casa di Rosario<br />
e i due discussero di calcio e<br />
della vita per undici ore filate; il<br />
Kuipers ha già avuto a che fare<br />
con il Barcellona: nell’agosto<br />
2011 ha diretto la Supercoppa<br />
Europea tra Porto e Barça, vinta<br />
2 0 dai catalani. Gli assistenti<br />
saranno Sander van Roekel ed<br />
Erwin Zeinstra, gli assistenti<br />
arbitrali aggiunti Pol van Boekel<br />
e Richard Liesveld, il Quarto<br />
uomo Bas Nijhuis, tutti olandesi.<br />
L’altra gara in programma<br />
domani sera, ovvero, Bayern<br />
Monaco Olympique Marsiglia,<br />
sarà diretta invece dal<br />
norvegese Svein Oddvar Moen.<br />
precedente spiega perché il<br />
brindisi dopo Barça-Athletic duri<br />
quasi un’ora, per la costernazione<br />
dei media superstiti. «Athletic<br />
e Milan sono squadre diversissime<br />
- è la risposta di Guardiola<br />
alla nostra domanda -, direi il<br />
giorno e la notte. Nessuna ispirazione».<br />
Beh, non pensi di cavarsela<br />
così a quest’ora del mattino.<br />
Diverse o no, avete costretto<br />
l’Athletic a difendersi per tutto<br />
il match, e avete incassato il<br />
primo tiro in porta all’80’. Con il<br />
Milan cercherete di fare lo stesso,<br />
si immagina.<br />
La diversità rossonera La domanda<br />
va letta in tono piccato<br />
perché con questi allenatori che<br />
non concedono interviste<br />
(Guardiola, Bielsa prima di lui,<br />
Luis Enrique dopo e tutta una<br />
scuola di conferenzieri) parlare<br />
di calcio è diventato difficilissimo:<br />
una domanda e via, il microfono<br />
è già in mano a un collega<br />
di un giornale rosa (in un altro<br />
senso) che magari vuole legittimamente<br />
sapere se la sera<br />
prima Pep ha seguito «Ballando<br />
con le stelle». Meno male che<br />
Guardiola frena il passaggio di<br />
testimone ordinato dall’addetto<br />
stampa. «Mi spiego meglio.<br />
Le squadre di Bielsa ti vengono<br />
a cercare in ogni zona del campo,<br />
siamo stati bravi a non lasciarci<br />
attaccare, ma loro avevano<br />
sempre almeno quattro uomini<br />
pronti a farlo. Voglio dire<br />
che non aspettano, agiscono:<br />
guardate le cifre del possesso<br />
palla, sotto il 60 per 100 praticamente<br />
non eravamo mai andati<br />
(il Barça sabato ha raggiunto il<br />
FABREGAS NEL TRIDENTE<br />
RCS<br />
58, solo il Real una volta l’ha tenuto<br />
più sotto, al 52, ndr). Il Milan<br />
è diverso perché tiene le posizioni<br />
in maniera ferrea, e per<br />
ripartire attende un nostro errore.<br />
Credo che sarà il match più<br />
difficile ma anche più bello della<br />
stagione, perché in campo<br />
avremo molti giocatori di grande<br />
qualità».<br />
Ipotesi 3-4-3 Ci dichiariamo<br />
soddisfatti, la concessione della<br />
domanda-bis è comunque<br />
un gesto di rispetto. Al risveglio<br />
troviamo su twitter - account<br />
Paradigma Pep, considerato<br />
vicino al tecnico - l’analisi<br />
del Milan visto a Catania, con i<br />
tre giocatori offensivi (Ibra, Robinho<br />
ed Emanuelson) in un<br />
imbuto centrale e due grossi<br />
punti di domanda sulle fasce offensive<br />
vuote. «Ci vuole il<br />
3-4-3», è la diagnosi logica, e<br />
su questa Guardiola sta lavorando.<br />
Ieri però, mentre Fabregas<br />
si è allenato normalmente,<br />
Xavi si è fermato per un risentimento<br />
muscolare, e un piccolo<br />
allarme è suonato.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />
13
14<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
<strong>SERIE</strong> A 30 a GIORNATA<br />
LA GIRANDOLA DEI GOL A SAN SIRO VORTICE DI EMOZIONI<br />
Stra ripante<br />
Nerazzurri sul 3-0 con i regali della difesa Genoa, poi un gol fortunato<br />
di Moretti introduce una ripresa con mille brividi (e due espulsi)<br />
ANDREA ELEFANTE<br />
MILANO<br />
Poi tutto è finito in gloria,<br />
ed è stato giusto così. Ma siccome<br />
— se lo è detto da solo —<br />
Andrea Stramaccioni non ha la<br />
bacchetta magica, è giusto anche<br />
dire altro: questo 5-4 che deve<br />
avergli fatto perdere almeno<br />
un paio di chili ha riproposto ancora<br />
troppe contraddizioni della<br />
«vecchia» Inter. Troppe per i<br />
suoi gusti, se solo potesse permettersi<br />
di fare lo schizzinoso<br />
dopo appena cinque giorni di lavoro,<br />
ma non una, la più importante:<br />
quella che l’aveva resa<br />
straniera a San Siro, dove era reduce<br />
da tre pareggi e due sconfitte,<br />
e andava in bianco con la<br />
vittoria da più di due mesi. Tabù<br />
cancellato anche con una<br />
buona mano da parte del Genoa,<br />
ma questo è un altro discorso:<br />
o meglio no, ma se ne parlerà<br />
fra poco.<br />
Il bluff del Genoa Potendo, della<br />
partita di ieri Stramaccioni archivierebbe<br />
solo i primi 45’:<br />
quelli di un 4-3-3 non così campato<br />
per aria, anche se Forlan si<br />
è confermato attaccante esterno<br />
troppo «adattato» e comunque<br />
involuto in assoluto. Ma tant’è.<br />
L’Inter ci aveva messo molto<br />
poco a smascherare il bluff del<br />
Genoa: inizio spavaldo, prima<br />
di affogare nella presunzione di<br />
un 4-3-3 troppo «scoperto» per<br />
essere saldo e negli errori di una<br />
difesa da belle statuine, che sta<br />
costando 56 gol subìti in 30 partite.<br />
E anche, dunque, a mettersi<br />
in discesa la partita: in campionato,<br />
un gol dopo appena 13’ lo<br />
aveva segnato appena due volte,<br />
a Catania (Cambiasso) e contro<br />
il Parma (Milito).<br />
Il rilancio di Zarate C’era riuscita,<br />
al di là dell’ispirazione di Milito,<br />
grazie ad una linea di centrocampo<br />
più dinamica rispetto<br />
al recente passato e al rilancio<br />
di Zarate, al suo primo gol in<br />
campionato. Dopo avergli visto<br />
anche rincorrere avversari, mettere<br />
il piede sul primo gol e segnare<br />
in proprio un 4-2 da urlo,<br />
Stramaccioni dev’essersi detto:<br />
«Visto? Ho fatto bene a crederci».<br />
Ma già prima, e subito dopo,<br />
quel magnifico destro a giro<br />
dell’argentino, una vocina deve<br />
avergli detto anche: «Ragazzo,<br />
ma che ti credi? Non illuderti».<br />
1<br />
INTER<br />
GENOA<br />
5<br />
4<br />
PRIMO TEMPO 3-1<br />
GIUDIZIO 777<br />
MARCATORI Milito (I) al 13’ e al 27’, Samuel<br />
(I) al 38’, Moretti (G) al 47’ p.t.; Palacio (G)<br />
rig. al 14’, Zarate (I) al 29’, Gilardino (G) rig.<br />
al 35’ e rig. al 45’, Milito (I) rig. al 40’ s.t.<br />
INTER (4-3-3) Julio Cesar; Zanetti, Lucio,<br />
Samuel, Chivu; Poli, Stankovic (dal 15’ s.t.<br />
Guarin), Cambiasso; Zarate (dal 35’ s.t.<br />
Castellazzi), Milito, Forlan (dal 30’ s.t. Obi)<br />
PANCHINA Ranocchia, Nagatomo, Pazzini,<br />
Livaja ALLENATORE Stramaccioni<br />
GENOA (4-3-3) Frey; Mesto, Carvalho,<br />
Kaladze, Moretti; Belluschi, Veloso (dal 1’<br />
s.t. Jankovic), Biondini (dal 37’ s.t. Jorquera);<br />
Sculli, Gilardino, Palacio.<br />
PANCHINA Lupatelli, Bovo, Birsa, Rossi,<br />
Ze Eduardo ALLENATORE Marino<br />
ARBITRO Valeri di Roma<br />
ESPULSI Julio Cesar (I) al 34’ s.t.; Belluschi<br />
(G) al 39’ s.t. AMMONITI Moretti (G), Jankovic<br />
(G), Poli (I), Mesto (G), Palacio (G), Lucio<br />
(I)<br />
NOTE Spettatori 42.322, incasso di euro<br />
1.748.683. Angoli: 2-10. Fuorigioco: 4-3. Recuperi:<br />
2’ e 3’<br />
MOMENTI CHIAVE<br />
PRIMO TEMPO<br />
c GOL! 13’ Cambiasso-Zarate-Forlan,<br />
cross da sinistra, Milito segna di testa<br />
c GOL! 27’ lancio centrale di Stankovic<br />
che scavalca Kaladze: Milito vola in porta<br />
c GOL! 38’ cross da destra di Lucio, Samuel<br />
anticipa tutti<br />
c GOL! 47’ rovesciata di Sculli, toccata da<br />
Moretti che spiazza Julio Cesar<br />
SECONDO TEMPO<br />
c GOL! 14’ Palacio trasforma il rigore per<br />
mani di Zanetti su colpo di testa di Sculli<br />
c GOL! 29’ Zarate punta Mesto, rientra<br />
sul destro e segna sul secondo palo<br />
c GOL! 35’ Gilardino trasforma il rigore<br />
per fallo di Julio Cesar su Palacio<br />
c GOL! 40’ Milito trasforma il rigore per<br />
fallo di Belluschi su Guarin<br />
c GOL! 45’ Gilardino trasforma il rigore<br />
per fallo di Lucio su Sculli<br />
2<br />
Nove reti, 3 di Milito, 4 rigori<br />
Inter nuova, pazza e vincente<br />
Record di rigori contro Già, perché<br />
la versione stagionale della<br />
pazza Inter era in agguato, dove<br />
pazza sta per sfortunata (senza<br />
quel 3-1 con deviazione di<br />
Moretti su tiro di Sculli magari<br />
sarebbe stato un altro secondo<br />
tempo); sta per un po’ tartassata<br />
(tre rigori contro, e ora sono<br />
nove in 30 partite: record personale,<br />
come nella stagione<br />
’85-86); ma sta anche per distratta,<br />
in particolare nella fase<br />
difensiva.<br />
Genoa rischiatutto E’ stato quando<br />
Marino ha giocato a un rischiatutto<br />
un po’ suicida ma di<br />
fatto produttivo (fuori Veloso e<br />
dentro Jankovic, largo a destra,<br />
per disegnare un 4-2-4 più che<br />
un 4-4-2) che Stramaccioni ha<br />
prima capito che la ripresa si sarebbe<br />
nutrita di un calcio molto<br />
meno logico e poi ha sentito suonare<br />
un campanello di allarme.<br />
E allora ha buttato dentro le<br />
gambe fresche di Guarin al po-<br />
3<br />
sto di quelle colpite duro di<br />
Stankovic, abbassando Cambiasso;<br />
e poi ha chiesto a Obi di<br />
fare il Forlan in versione più «coperta»,<br />
anche se, appena 5’ dopo,<br />
l’espulsione di Julio Cesar lo<br />
ha costretto a trasformare quel<br />
4-4-2 «mascherato» in un 4-4-1.<br />
Punti rosicchiati Ma a quel punto<br />
la partita era ormai una specie<br />
di flipper impazzito, con le<br />
palline nerazzurre sempre un giro<br />
avanti. Marino al «game<br />
over» ha letto la quinta sconfitta<br />
nelle ultime nove partite (4<br />
miseri punti, ultimo sorriso pieno<br />
ormai due mesi fa) e si è ritrovato<br />
a benedire la mancata vittoria<br />
del Lecce; Stramaccioni<br />
ha respirato (di sollievo) la sua<br />
domenica da tre punti: che sono<br />
anche quelli guadagnati su<br />
Lazio, Udinese e Napoli (e due<br />
sul Catania). Lui dirà che la classifica<br />
non la guarda, ma niente<br />
non è.<br />
4<br />
Il primo gol di Milito;<br />
nel cerchio, l’impatto perfetto<br />
sul pallone ANDREOLI/INSIDE<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
4<br />
I NUMERI<br />
9 i punti<br />
nel ritorno<br />
L’Inter nel<br />
girone di ritorno<br />
ha ottenuto<br />
due vittorie,<br />
tre pareggi<br />
e sei sconfitte<br />
69 giorni<br />
dall’ultimo<br />
successo<br />
interno<br />
L’ultima vittoria<br />
dell’Inter a San<br />
Siro in A risaliva<br />
al 22 gennaio,<br />
Inter-Lazio 2-1<br />
2 vittorie in<br />
undici turni<br />
Per i nerazzurri<br />
seconda vittoria<br />
nelle ultime<br />
11 partite; l’altra<br />
era arrivata<br />
con il Chievo<br />
al Bentegodi il 9<br />
marzo per 2-0<br />
di A.E.<br />
GUARIN SI FA RISPETTARE<br />
FORLAN PERDE L’ATTIMO<br />
SCULLI E’ UN TORNADO<br />
INTER 6,5<br />
JULIO CESAR 5,5 Lo frega l’istinto: Palacio si stava<br />
allargando, perché andarsi a prendere quel rosso?<br />
ZANETTI 6 Strappi da eterno giovane, mescolati a<br />
qualche esitazione. Reclama un rigore e protesta sul<br />
suo: braccio come dice Valeri o spalla come dice lui?<br />
LUCIO 5,5 Assist più trovato che cercato, dietro si fa<br />
scavalcare spesso e rischia, anche il rigore.<br />
SAMUEL 6,5 Non molla nulla, neppure se attacca.<br />
CHIVU 6 Non giocava da 40 giorni: bene nei primi 45’,<br />
perde qualcosa alla distanza, vedi azione del 4 3.<br />
POLI 6 Prima da 90’, senza smarrirsi: a volte corre un<br />
po’ a vuoto, ma spunta spesso al posto giusto.<br />
STANKOVIC 6 Al di là del lancio per il 2 0, ha il coraggio<br />
di provare sempre ad aprire campo e gioco.<br />
GUARIN 6,5 Debutto con naturalezza: cercato e<br />
temuto, infatti si prende anche un rigore.<br />
CAMBIASSO 6 Un’ora di buona corsa, due respinte<br />
sulla linea da difensore, un colpo di testa un po’ così.<br />
ZARATE 7 Dribblomane più volte fine a se stesso, ma<br />
almeno adesso corre. E che bello quel destro a giro.<br />
Castellazzi s.v. Prende due gol in 13’, ma su rigore.<br />
h<br />
IL MIGLIORE<br />
8<br />
MILITO<br />
Non aveva mai segnato da ex, ne fa tre tutti insieme.<br />
FORLAN 5 Un assist, ok. Si sacrifica, ok. Però<br />
cincischia il gol due volte, e San Siro si spazientisce.<br />
OBI 6 Concreto, dunque utile: è lui che mette in mezzo<br />
la palla che Guarin trasforma in rigore.<br />
All. STRAMACCIONI 7 La squadra pare credergli, e<br />
crederci di più: non è poco, in cinque giorni.<br />
GENOA 5<br />
FREY 5,5 Fa quel che può su Cambiasso e Zarate, ma<br />
altre volte ha dato altra sensazione di sicurezza.<br />
MESTO 5 Si allarga tardi su Forlan, Zarate lo lascia lì.<br />
CARVALHO 4 Frastornato, ogni pallone un pericolo: i<br />
primi tre gol sono soprattutto roba sua.<br />
KALADZE 4,5 Scavalcato due volte: fatali entrambe.<br />
MORETTI 5,5 Zarate a volte se lo beve, Lucio lo<br />
travolge. Il gol? Sculli rovescia, lui si trova lì.<br />
BELLUSCHI 6 Primo tempo timido, poi si fa un mazzo<br />
così. E spedisce Palacio a prendersi un rigore.<br />
VELOSO 5,5 Bene per 20’ e poi si incarta. Ma checché<br />
ne dica Preziosi, non è lui il male del Genoa.<br />
JANKOVIC 5,5 Dà qualcosa in più: non abbastanza.<br />
BIONDINI 6 L’altro che non smette mai di correre e<br />
aiutare, però gioca sempre senza protezione.<br />
JORQUERA 6 Si sacrifica, molto più «basso» del solito.<br />
h<br />
le Pagelle<br />
IL MIGLIORE<br />
7<br />
SCULLI<br />
Di piede o di testa, mette la firma in tre gol su quattro (e<br />
Cambiasso gliene toglie due dalla porta). E quanto corre<br />
GILARDINO 6 Prima doppietta con il Genoa, su rigore.<br />
Per il resto, qualche sponda e poco più.<br />
PALACIO 6 Nel primo tempo non è lui, ripresa di rigore:<br />
uno segnato (e sono 16 gol), uno procurato.<br />
All. MARINO 5 L’Inter è il suo tabù (2 pareggi e 9<br />
sconfitte), la fase difensiva il suo tormento.<br />
TERNA ARBITRALE:<br />
VALERI 5,5 Restano tre dubbi: il rigore<br />
Lucio-Sculli (fallo anche del genoano?) e due<br />
interventi al limite (Belluschi su Zanetti e<br />
Samuel su Kaladze). Musolino 6; Vuoto 6<br />
5
LA PRIMA DI STRAMACCIONI<br />
FABIO BIANCHI<br />
MILANO<br />
Sarà per la tensione che<br />
non sta più dentro, per qualche<br />
scaramanzia, o casomai per semplice<br />
vanità. Chissà. Ma Andrea<br />
Stramaccioni cerca l’anticipo sul<br />
suo sogno: entra nel prato di San<br />
Siro dieci minuti prima dell’Inter<br />
e si consegna alla bramosia dei fotografi.<br />
Si siede allungato in panchina<br />
e appoggia i piedi sul muretto.<br />
Sorride stretto, parlotta con<br />
Baresi, fa la faccia compresa nel<br />
ruolo. Non è solo un’impressione:<br />
nelle movenze e nell’espressione<br />
lo ricorda, il totem Mourinho. Un<br />
po’ Mou, un po’ Gastone e anche<br />
un po’ Alice nel Paese delle Meraviglie.<br />
Come quando descrive le<br />
emozioni. Come all’arrivo allo stadio,<br />
quando scende dal pullman e<br />
stringe le mani a tutti quelli che<br />
incontra, vigili urbani e tifosi rivali<br />
inclusi e fa l’occhiolino alle telecamere<br />
e sorride come un bambino<br />
al quale hanno regalato il giocattolo<br />
più prezioso. Un bambino<br />
consapevole però.<br />
Fortunato Quando Massimo Moratti<br />
gli ha consegnato le chiavi<br />
dell’Inter ha detto: «Predestinato?<br />
Semmai fortunato». «Colui<br />
che disse preferirei essere fortunato<br />
che abile, ha capito tutto. Le<br />
persone non vogliono accettare il<br />
fatto che gran parte della nostra<br />
vita dipenda dalla fortuna». Lo dice<br />
il protagonista all’inizio di Match<br />
Point, gran film di Woody Allen.<br />
Sembra lo sappia anche il<br />
protagonista di questa «occasione<br />
pazzesca che io, lo ammetto<br />
senza problemi, non ho meritato<br />
a grandi livelli». Stramaccioni lo<br />
dirà poi, in conferenza, quando<br />
userà parole bilanciate e mostrerà<br />
lo stupore da Alice condito da<br />
un buon sense of humor.Maintanto<br />
il suo «merito» era già sceso in<br />
campo prima di lui: l’Inter della<br />
next generation che ha vinto la<br />
baby Champions. I ragazzi vengono<br />
premiati a uno a uno, lo speaker<br />
li chiama e i tifosi applaudono.<br />
Al nome di Stramaccioni, che<br />
intanto sta dando le maglie ai giocatori<br />
grandi, gli applausi aumentano<br />
d’intensità.<br />
Che gioia per Zarate Ma è tutto<br />
lì. C’è un solo striscione sugli spalti:<br />
«Orgogliosi di voi». Nessuno<br />
personalizzato. I tifosi, ormai disillusi,<br />
ci vanno cauti con Strama.<br />
Lui ci fa poco caso, mentre si<br />
concede ai fotografi. E poi comin-<br />
«<br />
«<br />
«<br />
6 7<br />
Emozione, stupore,<br />
record: il debuttante<br />
conquista San Siro<br />
«Moratti aveva detto di volersi divertire...<br />
Forse è stato un po’ troppo, ma alla fine<br />
anche lui negli spogliatoi era entusiasta»<br />
Se mi è spiaciuto<br />
non festeggiare<br />
con la Primavera?<br />
Zero, stavo bene<br />
in panchina<br />
Arbitro romano<br />
come me, ma tre<br />
rigori contro non<br />
sono il massimo<br />
della fortuna<br />
In questa vittoria<br />
ho inciso poco,<br />
ma avrei fatto<br />
un errore se mi<br />
fossi snaturato<br />
cia l’avventura. L’Inter del<br />
tridente secondo Andrea<br />
muove i primi vagiti e lui è già in<br />
piedi. Tiene le mani in tasca e passeggia.<br />
Piccoli passi, avanti e indietro.<br />
E rari gesti, pacati. Sembra<br />
la solita Inter: subisce. Poi<br />
sboccia (almeno in attacco) all’improvviso<br />
con il guizzo di Milito.<br />
Strama ha un piccolo gesto di<br />
esultanza ma si ricompone subito.<br />
Si lascia andare quando piomba<br />
in panchina Zanetti: stringe i<br />
denti e i pugni e lo abbraccia un<br />
po’ impacciato. Poi chiama Cambiasso<br />
e gli suggerisce nuove disposizioni.<br />
Le sue sono reazioni<br />
diesel. E’ al secondo gol che Andrea<br />
si scalda e gioisce di più, dà<br />
pure il cinque a Beppe Baresi.<br />
Quando arriva il terzo ritorna calmo,<br />
e pensa soltanto a dare indicazioni<br />
a Poli. Riesce anche a<br />
mantenersi freddo quando il Genoa<br />
segna il primo gol. Invece nel<br />
secondo round, sul rigore concesso<br />
per mani di Zanetti, un po’ s’arrabbia.<br />
E diventa una furia quando<br />
l’arbitro ferma con ritardo<br />
un’azione dell’Inter lanciato verso<br />
Frey perché ci sono due palloni<br />
in campo. La partita è una scarica<br />
d’emozioni. La più intensa gli<br />
arriva quando segna il suo riciclo:<br />
Zarate. Lui esulta a grandi<br />
salti, col pugno alzato, e poi indi-<br />
la foto<br />
1 Il colpo di testa di Milito per l’1-0<br />
2 Il destro dell’argentino per la rete del 2-0<br />
3 Deviazione di Samuel, l’Inter va sul 3-0<br />
4 Rovesciata di Sculli e deviazione di Moretti: è 3-1<br />
5 Calcio di rigore di Palacio che porta il Genoa a un<br />
solo gol di distanza<br />
6 Magia di Zarate, con dribbling e destro a giro:<br />
l’Inter rilancia, è 4-2<br />
7 Rigore di Gilardino, che Castellazzi intuisce ma<br />
non riesce a neutralizzare: 4-3<br />
8 Altro rigore, stavolta è Milito a battere il portiere<br />
rossoblù Frey per il 5-3<br />
9 Ultima rete di giornata: ancora Gilardino e ancora<br />
su rigore<br />
RICHIARDI/SPORT IMAGE/<br />
PEGASO/ANSA/RATTINI/APP/LIVERANI/LAPRESSE/NEWPRESS<br />
E Valeri gli ha fatto stabilire un primato<br />
mai nessuno ha vinto con 3 rigori contro<br />
(f.o.) Il primo incrocio fra Andrea Stramaccioni e Paolo<br />
Valeri (nella foto ANDREOLI), l’arbitro di Inter-Genoa, è stato nel<br />
2007 a un torneo giovanile a Manchester. Entrambi romani,<br />
l’allenatore dell’Inter guidava i giovani della Roma, mentre l’arbitro<br />
era stato designato per il torneo internazionale. Ieri gli ha fischiato<br />
tre rigori contro, ma gli ha anche fatto stabilire un record: mai, in<br />
Serie A, una squadra aveva vinto con 3 penalty contro...<br />
S<br />
Tre espressioni<br />
di Andrea<br />
Stramaccioni,<br />
36 anni, che qui<br />
esulta BOZZANI/<br />
RICHIARDI<br />
LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
L’ANALISI DEL TECNICO<br />
«Il 3 o posto? Niente tabelle, solo fatti<br />
WesaCagliari? Forse no,ma Alvarezsì»<br />
(m.d.v.) L’"altro" Strama<br />
è un ragazzo che per la prima<br />
volta rimbalza da una telecamera<br />
all’altra, da un sorriso a una<br />
stretta di mano fino a centrare<br />
il vero nucleo della questione.<br />
«Sarà anche una banalità fa<br />
Andrea Stramaccioni , ma credo<br />
che la cosa principale sia che<br />
l’Inter abbia vinto. E penso che<br />
un’altra cosa importante sia<br />
stata quella di vedere un’Inter<br />
propositiva soprattutto nel primo<br />
tempo in cui i ragazzi si sono<br />
espressi con qualità e secondo<br />
le proprie caratteristiche. Il terzo<br />
posto? Ora penso a Cagliari<br />
e fare fatti. Perché ho tolto<br />
ca l’argentino: questo sì che è<br />
un punto a suo favore. Poi fa<br />
esordire Guarin, e l’impressione<br />
è che Stramaccioni abbia<br />
trovato un buon alleato<br />
per l’avventura. Ma il Genoa<br />
si riavvicina con un altro<br />
rigore e Milito deve<br />
mettere la parola fine.<br />
Quando Valeri fischia la fine,<br />
finalmente Strama si<br />
lascia andare davvero:<br />
stringe i pugni, muove le braccia<br />
avanti indietro, s’ingobbisce nell’esultanza,<br />
poi abbraccia chi può<br />
e si gode i cori del pubblico.<br />
Già un record A giudicare dal primo<br />
tassello, sarà un’avventura<br />
piuttosto movimentata. Nove<br />
gol, 2 espulsi, 4 rigori di cui ben<br />
tre a sfavore. In casa. «Il presidente<br />
ha detto che voleva divertirsi.<br />
Forse è stato un po’ troppo ma<br />
alla fine, negli spogliatoi, era<br />
entusiasta». Il senso di Stramaccioni<br />
per la conferenza<br />
sarà questo: humor<br />
e umiltà. Ha già segnato<br />
un record: nessuno<br />
aveva mai vinto<br />
con 3 penalty contro. D’altronde,<br />
è o non è fortunato?<br />
Lui, nel caso specifico, non la pensa<br />
così. «Mi hanno mandato un arbitro<br />
romano, ci siamo capiti. E in<br />
romanesco gli ho detto: "Ammazza,<br />
tre rigori in casa...". Lui mi ha<br />
risposto che c’erano tutti e io: "Ma<br />
sono stato un po’ iellato". A tratti,<br />
salta fuori Alice. «Emozione? Sì, e<br />
anche forte. San Siro è la scala del<br />
calcio. Emozione persino nel vedere<br />
da vicino lo speaker che urla<br />
i nomi dei giocatori prima della<br />
gara. E poi a fine gara negli spogliatoi,<br />
quando anche tutti i non<br />
convocati, da Sneijder a Palombo,<br />
sono venuti a gioire con la<br />
squadra. Io non so se è una cosa<br />
normale». A tratti, ecco lo humor.<br />
«Se mi è dispiaciuto non festeggiare<br />
coi ragazzi della Primavera? Zero.<br />
Proprio zero. Stavo bene dov’ero».<br />
E poi c’è il tecnico convinto<br />
dei suoi mezzi: «Cosa ho detto<br />
alla squadra prima della sfida?<br />
Che ci avevo messo 6 mesi per<br />
convincere i baby che eravamo i<br />
più forti e probabilmente non lo<br />
eravamo più dell’Ajax. Con voi è<br />
più facile, perché siete davvero i<br />
più forti. Io in questa vittoria ho<br />
inciso poco, non ho fatto lo psicologo,<br />
non ho la bacchetta magica.<br />
Ma avrei fatto un grande errore<br />
se mi fossi snaturato. Ho provato<br />
a trasmettere le mie idee e qualcosa<br />
si è visto». Il suo sarà un sogno,<br />
ma è un sogno con le idee chiare.<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />
8 9<br />
Stankovic? Un po’ perché aveva<br />
preso due botte ma essendo un<br />
guerriero mi chiedeva di restare<br />
in campo e un po’ perché<br />
mettendosi loro con 4 punte<br />
e passando meno dal<br />
centrocampo mi serviva più uno<br />
come Cambiasso. Forlan lontano<br />
dalla porta? Anche nell’Uruguay<br />
ha giocato così. I rigori dati<br />
al Genoa? Due sono borderline,<br />
l’altro è stata una disattenzione<br />
nostra. Sneijder rientra<br />
a Cagliari? Non so, ci pensa<br />
il dottor Combi. Alvarez invece<br />
potrà esserci. Maicon? Aveva<br />
un’infiammazione al ginocchio<br />
ma ha fatto tutto per giocare».<br />
ilFilm<br />
Quegli abbracci<br />
con i giocatori<br />
sono un segno<br />
di accoglienza<br />
15<br />
Andrea Stramaccioni<br />
non ha impiegato molto a farsi<br />
accettare dal gruppo dei giocatori<br />
nerazzurri: lo testimoniano<br />
anche gli abbracci alla fine<br />
dell’emozionante partita con<br />
il Genoa. Qui sopra l’esultanza<br />
«fisica» con Mauro Zarate, Diego<br />
Milito e con il capitano Javier<br />
Zanetti, leader dello spogliatoio<br />
BOZZANI/LAPRESSE/RICHIARDI
16<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012
<strong>SERIE</strong> A 30 a GIORNATA<br />
IL MESSAGGIO ALLA SOCIETA’<br />
Lo striscione esposto appena prima dell’inizio di Inter-Genoa in Curva Nord. Una critica al valzer degli allenatori sulla panchina nerazzurra e un chiaro invito al presidente Moratti... KINESMILANO<br />
Orgoglio e rabbia<br />
Moratti: «Ora c’è gioco<br />
Inventati 2 rigori contro»<br />
Il presidente: «Se Strama fa bene mi risolve tanti problemi»<br />
Duroild.t.Branca:«Controdinoi,penaltydaticonleggerezza»<br />
MATTEO DALLA VITE<br />
MILANO<br />
«Se mi sono divertito? Bé<br />
- sorride Moratti -, divertirsi è<br />
un’altra cosa... Di certo s’è visto<br />
più gioco». Pausa. «Prima i problemi<br />
esistevano quando la avevamo<br />
noi, la palla». Ora? «Oggi<br />
è successo quando la avevano<br />
gli altri, anche se due rigori del<br />
Genoa sono inventati». Insomma:<br />
5 a 4 e l’Inter di problemi ne<br />
dimentica alcuni.<br />
Se risolve problemi... Massimo<br />
Moratti - pizzicato dalla Nord<br />
con lo striscione «Presidente,<br />
abbiamo capito che sei bravo ad<br />
esonerare gli allenatori, ma<br />
quando lo farai con i lecchini e i<br />
servitori??»-, fa l’analisi logica<br />
di Inter-Genoa e la radiografia<br />
della prima di Strama. «Sono<br />
contento per il nostro nuovo tecnico:<br />
si è comportato ed espresso<br />
bene sia prima e sia dopo.<br />
Certo, se lui fa bene mi risolve<br />
un sacco di problemi... Se quelle<br />
voci su Bielsa sono illazioni?<br />
Ho risposto adesso...» dice riferendosi<br />
all’equazione Strama<br />
vincente uguale zero pensieri.<br />
Poi El Loco resta sempre un<br />
chiodo fisso.<br />
Vivacità, sicurezza, gioco Perché<br />
Strama vince, e adesso conta<br />
questo. Moratti a fine gara è<br />
andato negli spogliatoi e tutti<br />
si sono abbracciati. Felicità,<br />
per una vittoria che a San Siro<br />
mancava dal 22 gennaio. «Scegliere<br />
lui - fa Moratti -, è stata<br />
una decisione che mi sembrava<br />
si dovesse prendere e oltretutto<br />
indirizzata ad una persona<br />
che stava dimostrando di far bene,<br />
a prescindere dalla vittoria<br />
in Europa (con la Primavera,<br />
ndr). Era il tragitto che aveva<br />
avuto con noi che era stato molto<br />
buono; poi, era qualcosa di<br />
nuovo e un po’ più a rischio che<br />
quindi responsabilizza anche<br />
di più giocatori e società». Si è<br />
vista un’Inter diversa? «Diciamo<br />
che un cambio di allenatore<br />
fa sempre scattare qualcosa<br />
di nuovo, ma oggi si è vista più<br />
QUI GENOA MARINO NON E’ A RISCHIO<br />
Preziosi graffia<br />
«Nerazzurri<br />
bruttissimi»<br />
«Non capisco l’esultanza.<br />
Veloso ci ha rallentato»<br />
Che tensione: e il patron si sfoga così!<br />
L’arbitro ha appena fischiato la fine: la reazione di Massimo Moratti, 66 anni, al fianco della moglie Milly IPP DA TV<br />
«Sono contento<br />
per Strama, si è<br />
comportato bene.<br />
Ok Zarate, Guarin<br />
è... giocatore»<br />
Ma Bielsa resta in<br />
cima ai pensieri di<br />
Moratti. Branca:<br />
«Il futuro? Un mix<br />
vecchi-giovani»<br />
vivacità, sicurezza e gioco».<br />
Rigori: esplode Branca Massimo<br />
Moratti ha anche un pensiero<br />
per Ranieri («Lo voglio ringraziare<br />
perché ci ha tirati fuori<br />
da un momento difficile con<br />
una serie di risultati importanti»),<br />
poi torna sui rigori dati al<br />
Genoa: «Credo che il primo e il<br />
terzo siano inventati». E il d.t.<br />
Marco Branca apparecchia le argomentazioni.<br />
«Non vale lamentarsi<br />
solo quando si perde o si<br />
pareggia: c’è stata leggerezza<br />
da parte dell’arbitro. Nell’occasione<br />
legata a Zanetti, non era<br />
rigore perché bisogna tenere<br />
conto della distanza e la traiettoria<br />
del pallone, Javier guardava<br />
proprio la traiettoria del pallone.<br />
Non era nemmeno rigore<br />
quello di Lucio, ma gamba tesa<br />
da parte di Sculli. Due penalty<br />
concessi con molta leggerezza:<br />
MILANO (l.t.) Pasquale Marino ed Enrico<br />
Preziosi (foto LAPRESSE) evidentemente sono<br />
d’accordo sul fatto che Miguel Veloso abbia rallentato<br />
il Genoa. Il tecnico che non dovrebbe essere a<br />
rischio malgrado un’altra grandinata di gol ha<br />
sostituito il portoghese nell’intervallo. Il presidente<br />
lo critica apertamente, salvo poi rettificare in<br />
parte il tiro per non rischiare di svalutare il<br />
patrimonio. «Non capisco perché Moratti<br />
esultasse tanto attacca il numero uno<br />
rossoblù Ho visto un’Inter bruttissima, cui<br />
abbiamo regalato un tempo giocando<br />
troppo lenti. Non appena abbiamo tolto<br />
Veloso e alzato il ritmo loro sono andati<br />
in affanno. Non è possibile che uno non<br />
non ci stavano due rigori del genere,<br />
in una partita del genere e<br />
a una squadra del genere. Mi è<br />
sembrata una nota stonata questa<br />
velocità e questa leggerezza<br />
nel darci rigori contro».<br />
Mauro, Fredy e 3˚ posto Poi, ecco<br />
nuovamente Moratti. «E’ stata<br />
una gara che è servita a qualcuno<br />
per rifarsi, penso a Zarate.<br />
Poi mi è piaciuto molto quello<br />
nuovo, Guarin: fa le cose con sicurezza<br />
e tranquillità, si vede<br />
che è giocatore. Se il terzo posto<br />
è possibile? Siamo tutti lì...».<br />
Chiosa per Stramaccioni by<br />
Branca. «Si è presentato da solo<br />
- dice il d.t. -, ci fa piacere perché<br />
è un allenatore nostro. Il futuro?<br />
Ci stiamo lavorando da<br />
tempo, sarà un giusto mix: nello<br />
United i migliori sono sempre<br />
Giggs e Scholes e nessuno parla<br />
di età e di rughe...». Chiaro.<br />
d<br />
HANNO<br />
DETTO<br />
S<br />
Javier<br />
Zanetti:<br />
«Strama è<br />
giovane ma ha<br />
idee chiare e ha<br />
fatto un grande<br />
lavoro. Peccato<br />
per i tre rigori<br />
che hanno fatto<br />
la vittoria<br />
un po’ amara»<br />
S<br />
Walter<br />
Samuel:<br />
«Avevamo<br />
bisogno<br />
di vincere,<br />
era la cosa<br />
più importante.<br />
Adesso<br />
possiamo<br />
voltare pagina,<br />
con continuità»<br />
S<br />
Fredy<br />
Guarin:<br />
«Sono contento,<br />
mi mancava il<br />
campo: il calcio<br />
è la mia vita.<br />
E sono contento<br />
per la vittoria,<br />
che ci mancava<br />
e che<br />
meritavamo»<br />
S<br />
Andrea Poli:<br />
«Alti ritmi<br />
nostri, abbiamo<br />
meritato<br />
il risultato:<br />
volevamo<br />
vincere per noi,<br />
per i nostri<br />
tifosi, per il<br />
nostro mister,<br />
e così è stato»<br />
capisca che in Italia serve intensità e non si possono<br />
fare i sombreri a metà campo. Se mi sono pentito di<br />
non averlo ceduto a gennaio? Oggi (ieri, ndr.) direi di<br />
sì, ma Veloso resta un grande giocatore».<br />
Infermeria Questa l’analisi di Marino: «Abbiamo<br />
commesso ingenuità enormi. L’Inter non aveva<br />
certo bisogno di questi regali. Quando<br />
abbiamo iniziato a giocare, la gara è<br />
cambiata. E’ assurdo fare quattro gol a<br />
San Siro e non fare punti. Ci manca<br />
equilibrio difensivo? Non è colpa di un<br />
reparto. I tanti infortunati ci obbligano a<br />
cambiare sempre modulo e quando uno<br />
rientra deve trovare la condizione».<br />
LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
L’ATTACCANTE RITROVATO<br />
Diego Milito, 32 anni, fa festa a Mauro Zarate, 25 ANSA<br />
Zarate sorride<br />
«Intesa super<br />
con il tecnico»<br />
LUCA TAIDELLI<br />
MILANO<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />
17<br />
Sorrisi in salsa sudamericana. Il tabellino<br />
marcatori monopolizzato dagli argentini infatti<br />
rischia di oscurare l’ottimo esordio del colombiano<br />
Guarin, «animale» da calcio che ha subìto<br />
lasciato il segno, non solo per aver provocato<br />
rigore ed espulsione di Belluschi. Malgrado fosse<br />
entrato nel momento più delicato del match,<br />
subito dopo il 3-2 di Palacio, del 25enne di Puerto<br />
Boyacà hanno impressionato disinvoltura,<br />
senso della posizione, fisico e personalità. Un<br />
tipo di giocatore che all’Inter quest’anno è mancato<br />
sin troppo. Come si è capito anche dall’ovazione<br />
che ne ha accompagnato l’ingresso in campo.<br />
«L’applauso dei tifosi è stato stupendo - racconta<br />
l’ex Porto - Questo debutto è fondamentale<br />
per me, il calcio è la mia vita. Sono entrato in<br />
campo tranquillo perché sentivo la fiducia dei<br />
compagni. La condizione può ancora migliorare,<br />
ma sono pronto a giocare dal primo minuto.<br />
E’ passato troppo poco tempo per capire le differenze<br />
tra Ranieri e Stramaccioni, ma abbiamo<br />
vinto e dobbiamo trovare continuità».<br />
Però restiamo lontani Quella dei tre punti che in<br />
campionato a San Siro mancavano da oltre due<br />
mesi è la fissazione di Diego Milito. Il Principe<br />
ha segnato tre gol, ma per esultare ha dovuto<br />
aspettare di tornare a casa con il pallone che da<br />
quest’anno viene regalato ai «triplettisti» (un<br />
bis dopo il poker al Palermo, nessuno ci era ancora<br />
riuscito) perché segnare al «suo» Genoa e<br />
fare festa proprio non si può. «In spogliatoio<br />
eravamo contenti perché sono tre punti vitali -<br />
spiega l’argentino, salito a quota 19 centri stagionali,<br />
di cui 17 in A - dopo averne persi tanti<br />
in casa. Stramaccioni ha portato l’entusiasmo<br />
classico di quando arriva un nuovo allenatore.<br />
Non che con Ranieri non cercassimo di dare tutto,<br />
ma Stramaccioni si è presentato alla grande<br />
e ha idee ben chiare. Cerchiamo di seguirlo,<br />
pian piano ci conosceremo. Ma già nel primo<br />
tempo si è vista un’ottima Inter». Milito comunque<br />
non perde il senso della realtà: «Il terzo<br />
posto rimane lontano, non possiamo fare altro<br />
che vivere alla giornata, vincere a Cagliari e poi<br />
il turno successivo. Alla fine faremo i conti».<br />
Zarate a tutto gas, Samuel frena Facile invece fare<br />
i conti con Zarate. Strama ha puntato bene la<br />
sua fiche. Maurito ha limitato i black out, corso<br />
più che in tutte le gare precedenti e segnato<br />
«alla Del Piero» il primo gol in questo campionato.<br />
«Il mister mi ha visto pronto e con tre quattro<br />
parole mi ha detto che toccava a me - racconta<br />
- Ci siamo capiti subito. Mi trovo bene a giocare<br />
sia a sinistra, dove posso rientrare e calciare<br />
in porta, sia a destra, dove viene più facile il<br />
taglio e anche quello è importante. Certo che<br />
contro il Genoa abbiamo capito una cosa: l’Inter<br />
deve attaccare sempre». Slogan che non<br />
può piacere troppo a Walter Samuel, uno che<br />
ha il vizietto del gol (ieri il terzo stagionale, dopo<br />
quelli a Lilla e Chievo), ma vorrebbe che «tutta<br />
la squadra crescesse in fase difensiva. Con<br />
Ranieri avevamo la frustrazione di lavorare tanto,<br />
ma senza fare punti. Questa vittoria deve<br />
servirci a trovare continuità. In otto partite dobbiamo<br />
raccogliere il massimo. E per farcela ci<br />
serve la squadra al completo».<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA
18<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
<strong>SERIE</strong> A 30 a GIORNATA<br />
il Film<br />
Quante emozioni<br />
dalla prima rete<br />
di Marquinho<br />
al gol di Lamela<br />
Cinque gol<br />
e un regalo<br />
per crederci<br />
Toh, la Roma<br />
RUGGIERO PALOMBO<br />
ROMA<br />
C’è di nuovo il terzo posto<br />
Champions nel mirino della<br />
Roma che vince di goleada<br />
col Novara. Là davanti procedono<br />
col freno a mano tirato, e<br />
per la seconda volta i dieci punti<br />
di distacco post-derby sono<br />
tornati ad essere soltanto quattro.<br />
Bisogna crederci, come fa<br />
Luis Enrique anche se calendario<br />
e fase difensiva, sempre raccapricciante,<br />
inducono a una<br />
ragionevole prudenza. Tanto<br />
più dopo un successo rotondo<br />
(5-2), il primo stagionale dopo<br />
essere andati in svantaggio,<br />
ma pieno di luci e di ombre. Se<br />
la festa del gol premia con cinque<br />
autori diversi (Marquinho,<br />
Osvaldo, Simplicio, Bojan e Lamela)<br />
il credo tattico dell’allenatore,<br />
quel che accade dalle<br />
parti di Stekelenburg dice che<br />
la società dovrà molto lavorare<br />
questa estate per mettergli davanti<br />
un reparto accettabile.<br />
Nel giorno in cui naufraga<br />
l’esperimento, dettato dalla necessità,<br />
di De Rossi centrale difensivo,<br />
il Novara, che disputa<br />
la sua dignitosa partita da penultima<br />
della classe che non<br />
vuole mollare, ha sacrosanti<br />
motivi per dolersi. L’imputato,<br />
più dell’arbitro Romeo, è un<br />
guardalinee di nome Giachero.<br />
Il misfatto Fine del primo tempo,<br />
la Roma è sul 2-1 di rimonta<br />
dopo il bellissimo gol in apertura<br />
di Caracciolo, che vola<br />
25’ primo tempo 30’ primo tempo<br />
47’ secondo tempo<br />
IL PRIMO GOL DI MARQUINHO L’INFORTUNIO DI UJKANI L’ULTIMO SIGILLO<br />
Il centrocampista brasiliano Marquinho, 25 anni, Il portiere del Novara Samir Ujkani, 23 anni, si è L’attaccante argentino Erik Lamela, 20 anni ha<br />
segna il primo gol con la maglia giallorossa ANSA fratturato una mano in questo contrasto BOZZANI realizzato il quinto gol della Roma ANSA<br />
Goleada in rimonta col Novara: Champions a -4<br />
Aiuto dal guardalinee: graziato Kjaer e niente rigore<br />
IL DOPO PARTITA<br />
Luis Enrique<br />
«Ora lo sprint<br />
per l’Europa»<br />
Il Novara reclama un rigore<br />
Tesser: «Siamo penalizzati»<br />
davvero come un airone per anticipare<br />
De Rossi e sorprendere<br />
Stekelenburg. Sono di testa anche<br />
i gol di Marquinho e Osvaldo,<br />
a testimoniare di difese che<br />
quanto a contraerea non ci sanno<br />
proprio fare. Jeda viene<br />
messo solo davanti al portiere<br />
da un passaggio filtrante di Caracciolo<br />
e per fermarlo il ritardatario<br />
Kjaer gli rovina addosso.<br />
Si tratterebbe di rigore ed<br />
espulsione, se Giachero non<br />
Naufraga<br />
l’esperimento di<br />
De Rossi<br />
schierato centrale<br />
difensivo<br />
sventolasse a sproposito la sua<br />
bandierina per un fuorigioco<br />
che non c’è. Errore macroscopico,<br />
perché c’è De Rossi a tenere<br />
in gioco Jeda. Errore che pesa<br />
anche se poi la Roma prenderà<br />
il largo.<br />
Bella a metà Dal centrocampo<br />
in su è una bella Roma, nonostante<br />
Pjanic debba ancora<br />
marcare visita. Con De Rossi arretrato<br />
a fare il vice Heinze<br />
(squalificato), i tre in mezzo sono<br />
Simplicio, Gago e il sempre<br />
più interessante Marquinho, laterale<br />
di quantità e qualità. In<br />
attacco, insieme a Osvaldo e<br />
Totti, Bojan torna titolare al posto<br />
di Lamela (Borini infortunato)<br />
dopo quasi tre mesi trascorsi<br />
a partire dalla panchina. Se-<br />
gnano tutti perché la difesa del<br />
Novara, nonostante Tesser la<br />
schieri a cinque, è un colabrodo,<br />
ma anche grazie a una circolazione<br />
di palla che verrà esaltata<br />
nella ripresa dalle maglie<br />
giocoforza allentate degli ospiti,<br />
chiamati a rincorrere con un<br />
modulo (4-3-1-2) più offensivo.<br />
I gol di Simplicio, Bojan e<br />
Lamela, che lo sostituisce nell’ultima<br />
mezzora, sono a loro<br />
modo delle piccole opere d’arte,<br />
tanto più preziose in una domenica<br />
dove Totti non brilla in<br />
modo particolare.<br />
Progetto azzurro Il più bravo di<br />
tutti è Osvaldo. Un gol, due assist<br />
vincenti (per Marquinho e<br />
Lamela) e una traversa, tutto<br />
con una brillantezza fisica e<br />
una lucidità tecnica che vale<br />
un messaggio per Prandelli: in<br />
tempi grami di attaccanti degni<br />
della Nazionale, un Osvaldo<br />
così merita un biglietto per<br />
gli Europei di giugno.<br />
Dolenti note La Roma dietro continua<br />
a non funzionare e De<br />
Rossi prestato al reparto come<br />
accadde in un Roma-Juventus<br />
non rappresenta una soluzione.<br />
Combina pasticci più lui di<br />
Kjaer ed è tutto dire, anche se<br />
sul 4-2 di Morimoto (questo sì<br />
in fuorigioco) pesa il disimpegno<br />
sbagliato di Taddei. Contro<br />
Udinese, Juventus e Napoli,<br />
le tre partite più delicate che<br />
mancano di qui alla fine, ci vorranno<br />
ben altre interpretazioni,<br />
altrimenti la Champions resterà<br />
soltanto un miraggio.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
ROMA<br />
NOVARA<br />
«Chi temo di più nella corsa alla Champions?<br />
La Roma, è chiaro». Luis Enrique scherza, ma<br />
neanche troppo, quando parla del terzo posto. Del<br />
resto sa che la continuità non è la dote migliore della<br />
Roma (anche sei ieri Francesco Totti ha detto<br />
«abbiamo ribaltato il risultato e controllato la partita,<br />
questo è un aspetto fondamentale di crescita»), che<br />
ieri ha sofferto anche con il Novara. «Ma faceva caldo,<br />
era dura — continua il tecnico giallorosso —. Sono<br />
felice per la partita di Marquinho, ha gamba e qualità,<br />
è in un gran momento». Con lui, sono andati a segno<br />
anche Bojan e Lamela. Erik, tra l’altro, dopo Udine è<br />
stato nuovamente «rimproverato» da Osvaldo<br />
5<br />
2<br />
GIUDIZIO 777<br />
PRIMO TEMPO 2-1<br />
MARCATORI Caracciolo (N) al 17’, Marquinho<br />
(R) al 25’, Osvaldo (R) al 34’ p.t.;<br />
Simplicio (R) al 10’, Bojan (R) al 19’, Morimoto<br />
(N) al 33’, Lamela (R) al 47’s.t.<br />
ROMA 4-3-1-2 Stekelenburg; Taddei, Kjaer,<br />
De Rossi, José Angel; Simplicio (dal 12’<br />
s.t. Perrotta), Gago, Marquinho; Totti (dal<br />
39’ s.t. Viviani); Bojan (dal 18’ s.t. Lamela),<br />
Osvaldo. PANCHINA Curci, Cicinho, Rosi,<br />
Piscitella. ALLENATORE Luis Enrique<br />
NOVARA 5-3-1-1 Ujkani (dal 1’ s.t. Fontana);<br />
Morganella, Paci, Lisuzzo, Garcia, Gemiti;<br />
Porcari, Pesce, Jensen (dal 20’ s.t.<br />
Mazzarani); Jeda (dal 15’ s.t. Morimoto);<br />
Caracciolo. PANCHINA Rinaudo, Centurioni,<br />
Radovanovic, Rubino. ALLENATORE<br />
Tesser<br />
ARBITRO Romeo di Verona<br />
ESPULSI nessuno. AMMONITI Paci (N) per<br />
gioco scorretto, Bojan (R) per comportamento<br />
non regolamentare.<br />
NOTE Spettatori paganti 19.837 per un incasso<br />
di 349.401,00 euro, abbonati<br />
18.400 per una quota di 375.432,00 euro.<br />
Tiri in porta 11 (1 traversa)-6. Tiri fuori<br />
5-3. Angoli 3-2. Fuorigioco 6-1. Recuperi<br />
3’p.t.; 3’s.t.<br />
Dedica<br />
Bojan, maglietta<br />
per l’amico Abidal<br />
Bojan (AFP) ha realizzato il<br />
quarto gol della Roma e l’ha<br />
dedicato a Eric Sylvain Abidal<br />
(FORTE), suo compagno quando<br />
giocava nel Barcellona, che il 10<br />
aprile entrerà in ospedale per<br />
sottoporsi a un trapianto di<br />
fegato. Nella maglietta c’è scritto:<br />
«Tutta la forza di questo gol è per<br />
Abi»<br />
(nervoso a fine partita, tanto da rifiutare l’intervista<br />
come uomo Sky) per non avergli passato il pallone<br />
sull’azione del salvataggio di Lisuzzo. «I giovani<br />
hanno bisogno di imparare dice Luis Enrique Ora<br />
pensiamo al Lecce, c’è uno sprint Champions,<br />
bisognerà lottare». Proprio come il Novara, che non<br />
ha demeritato. «Il risultato è bugiardo, ci fosse stato<br />
il rigore e l’espulsione di Kjaer, sarebbe stato<br />
diverso», dice il presidente Carlo Accornero. Sulla<br />
stessa lunghezza d’onda Attilio Tesser, il tecnico:<br />
«Dall’inizio siamo i più penalizzati di tutti, ma creare a<br />
Roma 5 6 palle gol, vuol dire che la squadra c’è».<br />
Andrea Pugliese<br />
di ALESSANDRO CATAPANO<br />
FA TUTTO<br />
SUPER OSVALDO<br />
TOTTI NON TIRA<br />
PANICO LISUZZO<br />
SPINA GEMITI<br />
ROMA 6,5<br />
STEKELENBURG 6,5 Caracciolo lo<br />
frega una volta, la seconda no:<br />
parata decisiva sul 2 1.<br />
TADDEI 5,5 Ha così tanti concetti<br />
in testa sul possesso palla e<br />
dintorni, che ne regala una a<br />
Caracciolo.<br />
KJAER 5,5 Il mezzo voto in più<br />
glielo regala De Rossi. Ma deve<br />
ringraziare l’assistente Giachero,<br />
altrimenti staremmo a<br />
commentare la solita frittata.<br />
DE ROSSI 5 Senza Kjaer sarebbe<br />
naufragato, dice. Comunque un<br />
disastro con Caracciolo.<br />
Attenuante: gomito e tallone<br />
acciaccati, e non era il suo ruolo.<br />
JOSÈ ANGEL 6 Sufficienza per la<br />
personalità con cui spinge.<br />
SIMPLICIO 6.5 Ha rubato a Totti il<br />
cucchiaio. E si era appena fatto<br />
male al flessore.<br />
PERROTTA 6 Di riconoscenza.<br />
GAGO 6 Deve fare il De Rossi,<br />
quindi sta più accorto del solito.<br />
MARQUINHO 7 Testa a spigoli, ma<br />
indovina quello giusto. Ci riprova,<br />
viene respinto. Rivelazione.<br />
TOTTI 6 Di stima. Non fa più il<br />
centravanti, ma il regista. Infatti<br />
non tira più. (Viviani s.v.)<br />
BOJAN 6,5 Finalmente. Fatica ad<br />
accendersi, ma che gol.<br />
LAMELA 6,5 Quasi irritante, poi si<br />
porta a spasso il Novara e segna.<br />
h<br />
IL MIGLIORE<br />
7,5<br />
OSVALDO<br />
Un gol alla Osvaldo, una traversa<br />
alla Pruzzo, due assist alla Totti.<br />
Tre in uno. A fine gara è imbufalito.<br />
Con Lamela?<br />
ALL. LUIS ENRIQUE 6,5 Azzecca<br />
la formazione, azzecca i cambi. Ma<br />
curi la fase difensiva una volta.<br />
NOVARA 5,5<br />
UJKANI 6 Bravo e fortunato a tu<br />
per tu con Totti. Poi si arrende.<br />
FONTANA 6 Con i difensori che si<br />
ritrova... Parata su Marquinho.<br />
MORGANELLA 5,5 Dalle sue parti<br />
si alternano Bojan e Osvaldo.<br />
Troppa roba.<br />
PACI 5 Arriva Marquinho e lui si<br />
abbassa come per allacciarsi gli<br />
scarpini. Bah.<br />
LISUZZO 4,5 Libero lui, liberi tutti.<br />
Imbarazzante.<br />
GARCIA 5 Generoso quanto Paci,<br />
lui fa segnare Osvaldo.<br />
GEMITI 6,5 Il cross per<br />
Caracciolo, una spina nel fianco<br />
della Roma.<br />
PORCARI 5 Lui voleva far segnare<br />
Simplicio a tutti i costi.<br />
PESCE 5,5 Simplicio e Marquinho<br />
lo mettono in mezzo. Eppure era il<br />
suo giorno.<br />
JENSEN 6 In tandem con Gemiti<br />
prova a spingere.<br />
MAZZARANI 5,5 Difficile<br />
cambiare marcia sul 4 1.<br />
JEDA 6 Lui Giachero dovrebbe<br />
maledirlo. Si era procurato un<br />
rigore. Poi spreca il possibile 2 2.<br />
MORIMOTO 6 Ce l’ha con la Roma,<br />
le segna il 5˚ gol. Ma è inutile.<br />
h<br />
le Pagelle<br />
IL MIGLIORE<br />
7<br />
CARACCIOLO<br />
Vola come ai bei tempi, fa fare la<br />
figura del pivello a De Rossi.<br />
ALL. TESSER 5,5 Se ha difensori<br />
così scarsi, perché ne mette in<br />
campo così tanti?<br />
TERNA ARBITRALE:<br />
ROMEO 6 Non fa danni,<br />
tanto ci pensano i suoi<br />
assistenti.<br />
Giachero 4,5; Comito 5
<strong>SERIE</strong> A 30 a GIORNATA<br />
SIENA<br />
UDINESE<br />
DAL NOSTRO INVIATO<br />
LUCA CALAMAI<br />
SIENA<br />
1<br />
0<br />
GIUDIZIO 77<br />
PRIMO TEMPO 0-0<br />
MARCATORI Destro (S) al 25’ s.t.<br />
SIENA (3-5-2) Pegolo; Rossettini, Contini,<br />
Terzi; Giorgi (dal 15’ s.t. Mannini), Brienza,<br />
Vergassola, Gazzi, Del Grosso (dal 5’<br />
s.t. Rossi); Destro, Larrondo (dal 34’ s.t.<br />
Parravicini).<br />
ALLENATORE Sannino.<br />
PANCHINA Brkic, Vitiello, D’Agostino, Bogdani.<br />
UDINESE (3-5-1-1) Handanovic; Coda<br />
(dal 34’ s.t. Abdi), Danilo, Domizzi; Pereyra<br />
(dal 29’ s.t. Barreto), Pinzi, Pazienza,<br />
Asamoah, Armero; Fabbrini (dal 16’<br />
s.t. Torje); Di Natale.<br />
ALLENATORE Guidolin.<br />
PANCHINA Padelli, Neuton, Fernandes,<br />
Pasquale.<br />
ARBITRO: Tagliavento di Terni.<br />
AMMONITI Rossettini (S), Larrondo (S),<br />
Barreto (U) e Pinzi (U) per gioco scorretto;<br />
Handanovic (U) e Brienza (S) per comportamento<br />
non regolamentare.<br />
NOTE Paganti 1.471 per un incasso di 23.715 euro,<br />
abbonati 7.623 per una quota di 68.781 euro.<br />
Tiri in porta: 4-3. Tiri fuori: 8-4. Angoli: 5-5. Fuorigioco:<br />
0-1. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 5’.<br />
L’Udinese ha finito la<br />
benzina? I «numeri» direbbero<br />
di sì. La squadra di Guidolin<br />
perde anche a Siena allungando<br />
una striscia negativa che<br />
dura ormai da cinque partite.<br />
Tre pareggi (contro Atalanta,<br />
Napoli e Palermo) e due sconfitte<br />
(Novara e Siena) non sono<br />
certo una marcia da zona<br />
Champions League.<br />
Analisi Poi, però, vai a rileggere<br />
il finale di gara e scopri che<br />
nell’ultima mezzora in campo<br />
ci sono stati solo i friulani. Un<br />
assedio che non ha prodotto<br />
gol, ma un paio di occasioni<br />
importanti e un mezzo rigore<br />
(spinta di Contini ai danni di<br />
Torje). Insomma, il pareggio<br />
ci poteva anche stare. E, allo-<br />
La girata di Mattia Destro, 21 anni, che fulmina Handanovic. Per lui settimo centro in campionato ANSA<br />
Basta un Destro<br />
per mettere k.o.<br />
l’Udinese stanca<br />
Lampo dell’under azzurro che lancia il Siena<br />
Friulani senza vittorie da cinque partite<br />
ra, dove sta il problema? Perché<br />
questa Udinese a due facce?<br />
È chiaro che dopo mesi e<br />
mesi di cavalcata sul doppio binario<br />
zona Champions-Europa<br />
League il serbatoio dei friulani<br />
è come minimo in riserva<br />
ma, forse, sono ancora più gravi<br />
le assenze di pedine importanti<br />
come Isla in mezzo al<br />
campo e Floro Flores davanti.<br />
Le alternative non sono dello<br />
stesso livello. Normale. Neppure<br />
una società di maghi come<br />
quella di patron Pozzo può<br />
sfornare giocatori importanti<br />
a livello industriale. Detto tutto<br />
questo, l’Udinese resta comunque<br />
a tre punti dalla zona<br />
Champions League e saldamente<br />
in corsa per un posto in<br />
Europa.<br />
A caccia di miracoli Guidolin<br />
può ancora realizzare un secondo<br />
miracolo soprattutto se<br />
Di Natale inventerà in questo<br />
finale di campionato qualche<br />
altra magia. Se non segna Totò<br />
sono dolori per i friulani.<br />
Prende colore, invece, la classifica<br />
del Siena: 36 punti sono<br />
I toscani vedono<br />
vicina la salvezza.<br />
Dura la rincorsa<br />
all’Europa per<br />
Di Natale e soci<br />
una bella quota, con ancora otto<br />
incontri da disputare. A quaranta<br />
c’è la salvezza e forse potrebbe<br />
bastare anche qualche<br />
punto in meno vista l’andatura<br />
lenta del Lecce. Giustificata<br />
quindi l’esplosione di gioia di<br />
Sannino & company al fischio<br />
finale di Tagliavento. Questa<br />
vittoria può segnare in manie-<br />
ra decisiva il campionato dei<br />
toscani.<br />
Progetto Il Siena è un progetto<br />
tattico interessante. Somma<br />
in maniera vincente la grinta<br />
di alcuni suoi guerrieri (Gazzi,<br />
Giorgi, Del Grosso), con il genio<br />
di Brienza e la freschezza<br />
di uno dei talenti più interessanti<br />
del nostro calcio, Mattia<br />
Destro. Proprio il giovane ex<br />
interista realizza al 25’ del secondo<br />
tempo il gol che chiude<br />
la partita andando a girare in<br />
rete un perfetto assist di Gazzi.<br />
E lo stesso centravanti bianconero<br />
nel primo tempo aveva<br />
centrato un palo con Handanovic<br />
immobile. Tanta roba. A<br />
giugno Destro diventerà uno<br />
dei nomi più spendibili del calcio<br />
mercato ed è giusto che sia<br />
così visto che, nonostante sia<br />
già molto bravo, ha ancora ampi<br />
margini di miglioramento.<br />
L’importante è che scelga con<br />
saggezza la sua maglia futura.<br />
Eroe L’altro «eroe» del Siena è<br />
il portiere Pegolo, partito a settembre<br />
come panchinaro e<br />
promosso strada facendo per<br />
un infortunio che ha tolto di<br />
scena per alcuni mesi il serbo<br />
Brkic. Anche stavolta è lui a fare<br />
la differenza con tre interventi<br />
decisivi su altrettante<br />
conclusioni di Di Natale. E<br />
quando non ci è arrivato Pegolo<br />
è stato il palo a salvare il Siena<br />
da un colpo di testa a botta<br />
sicura di Totò. E così la banda<br />
Sannino conquista tre punti<br />
che valgono oro e può cominciare<br />
a pensare anche al futuro.<br />
C’è il nuovo stadio all’orizzonte.<br />
E una squadra costruita<br />
ancora di più sui giovani.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
di FRANCESCO VELLUZZI<br />
PEGOLO BRILLA, CRESCE GAZZI<br />
PASSO INDIETRO PER PEREYRA<br />
SIENA 6,5<br />
PEGOLO 7 Si oppone sempre a Di<br />
Natale e si impone nelle mischie.<br />
Dentro per l’infortunio di Brkic, ma<br />
ora chi lo toglie più?<br />
ROSSETTINI 6 Un giallo inutile, poi<br />
controlla il gran traffico.<br />
CONTINI 5,5 Si aiuta<br />
arrangiandosi, ma la spinta su<br />
Abdi è da rigore.<br />
TERZI 6 Resiste bene all’assalto<br />
friulano.<br />
GIORGI 5,5 Scatta forte, poi<br />
finisce la benzina.<br />
MANNINI 6 Non riparte, serve<br />
dietro per tamponare.<br />
BRIENZA 6,5 Guidolin lo sognava,<br />
gli regala numeri di gran classe.<br />
VERGASSOLA 6 Ordinato,<br />
preciso, come deve essere un<br />
centrale.<br />
GAZZI 6 Combattente nato, un<br />
campionato in crescendo, mette<br />
Destro in condizioni di segnare.<br />
Pazienza se sbaglia un gol facile.<br />
DEL GROSSO 6 Non spinge tanto,<br />
ma si fa rispettare.<br />
A. ROSSI 6 Indietro tutta a<br />
difendere il golletto.<br />
h<br />
LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
le Pagelle<br />
IL MIGLIORE<br />
7<br />
DESTRO<br />
Movimento, lotta, carattere, un<br />
palo e quindi il gol. Bello e<br />
meritato. Se resta un altro anno in<br />
provincia sfonda.<br />
LARRONDO 6 Movimento ne fa,<br />
tiri e gol no. (Parravicini s.v.)<br />
All. SANNINO 6,5 Grinta e cambi<br />
giusti. Se lo tengano stretto.<br />
UDINESE 5,5<br />
IL MIGLIORE<br />
h 6,5<br />
HANDANOVIC<br />
Sicuro nelle uscite, evita il<br />
raddoppio su Brienza e va in<br />
attacco all’ultimo assalto.<br />
CODA 5,5 Sul gol doveva chiudere<br />
lui. (Abdi s.v.)<br />
DANILO 6 Soffre un po’ con<br />
Destro, ma non sgarra e imposta<br />
bene.<br />
DOMIZZI 6,5 Dietro chiude tutto,<br />
lotta e va in attacco.<br />
PEREYRA 5,5 Non sgomma a<br />
destra, un passo indietro.<br />
BARRETO 6 Sarebbe interessante<br />
vederlo giocare di più.<br />
PINZI 6,5 Non si arrende, governa<br />
il centrocampo, l’unico.<br />
PAZIENZA 5,5 È stanco e perde<br />
pure qualche contrasto.<br />
ASAMOAH 5,5 Strano ma vero,<br />
perde tanti palloni. Poi va a fare il<br />
difensore ed evita i guai.<br />
ARMERO 6 Sbaglia parecchio, ma<br />
i cross pericolosi sono i suoi.<br />
FABBRINI 5,5 Si sbatte, ma non<br />
innesca mai Totò.<br />
TORJE 6 Entra per rimediare, sulla<br />
destra crea scompiglio.<br />
DI NATALE 6 Un palo, due tiri con<br />
super risposte di Pegolo, tante<br />
aperture, anche se non è al top.<br />
Perlomeno ci prova.<br />
All. GUIDOLIN 5,5 Tante<br />
attenuanti, ma il primo tempo<br />
regalato è modesto, poi spara<br />
tutte la cartucce alla Mou: attacco<br />
in massa.<br />
TERNA ARBITRALE: TAGLIAVENTO 5,5 Dirige con classe, ma non<br />
dà un rigore all’Udinese e non punisce alcuni falli. Liberti 6; Viazzi 6<br />
DOPO GARA GUIDOLIN: «NON SIAMO ANCORA MORTI»<br />
Pesce d’aprile a Sannino: «Esonerato»<br />
La replica: «Accetto la goliardata»<br />
SIENA L’esaltazione per<br />
la salvezza a un passo è tale<br />
che in casa bianconera si può<br />
pure ridere su un pesce d’aprile<br />
organizzato dal Corriere di<br />
Siena. Ieri hanno fatto una<br />
prima pagina con Siena capitale<br />
della cultura nel 2019, Belen<br />
madrina di una «carciofata»,<br />
Magnini e Pellegrini sposi in<br />
piazza del Campo e con un<br />
taglio basso fortissimo: «Il Siena<br />
ha esonerato Sannino, oggi in<br />
panchina va Mignani». Il tecnico,<br />
inizialmente, pare non l’abbia<br />
presa benissimo. Poi ha riso: «I<br />
pesci d’aprile non li faccio da<br />
una vita, però accetto la<br />
goliardata tipica dei toscani».<br />
Meno goliardiche sono le voci<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />
19<br />
che danno i Mezzaroma via da<br />
Siena a fine stagione. Il<br />
contenzioso è sul centro<br />
sportivo, ancora in alto mare. La<br />
salvezza riporterà il sereno.<br />
«Due vittorie e ci siamo, ma non<br />
molliamo», dice Destro al<br />
settimo gol. Il sereno non può<br />
esserci all’Udinese. La sconfitta<br />
pesa, anche se l’Europa è lì.<br />
Guidolin lo conferma: «Siamo un<br />
po’ sotto tono, ma non ancora<br />
morti. Abbiamo voglia, desiderio<br />
e orgoglio, ci crediamo.<br />
Soprattutto se si perde così. Ma<br />
il difensore Andrea Coda si<br />
prende le colpe del gol: «Dovevo<br />
chiudere io».<br />
fr. vell.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA
20<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
<strong>SERIE</strong> A 30 a GIORNATA<br />
Crollo viola<br />
Passa il Chievo<br />
La Fiorentina<br />
in «zona-paura»<br />
Con Rossi arriva il 6 o k.o. nelle ultime 9 gare<br />
E l’«effetto-Samp» comincia a far tremare<br />
FIORENTINA<br />
CHIEVO<br />
2<br />
GIUDIZIO 77<br />
PRIMO TEMPO 0-1<br />
MARCATORI Pellissier (C) al 24’ p.t.; Ljajic<br />
(F) al 26’, L. Rigoni (C) al 43’ s.t.<br />
FIORENTINA (4-4-2) Boruc; Cassani,<br />
Gamberini, Natali, Pasqual; Marchionni<br />
(dal 25’ s.t. Lazzari), Behrami, Montolivo,<br />
Vargas; Amauri (dal 1’ s.t. Ljajic), Jovetic.<br />
PANCHINA Neto, Nastasic, De Silvestri,<br />
Olivera, Kharja. ALLENATORE Rossi.<br />
CHIEVO (4-3-1-2) Sorrentino; Frey (dal<br />
32’ s.t. Sardo), Dainelli, Cesar, Dramè; Luciano<br />
(dal 22’ s.t. Hetemaj), L. Rigoni, Bradley;<br />
Cruzado (dal 38’ s.t. Andreolli); Paloschi,<br />
Pellissier. PANCHINA Puggioni, Kirilov,<br />
Vacek, Grandolfo. ALLENATORE Di<br />
Carlo.<br />
ARBITRO Rizzoli di Bologna.<br />
ESPULSI nessuno.<br />
AMMONITI Montolivo (F), Marchionni (F) e<br />
Dainelli (C) per gioco scorretto; Jovetic<br />
(F) proteste; Cesar (C) e Frey (C) per comportamento<br />
non regolamentare.<br />
NOTE paganti 6.406, incasso di 51.512 euro; abbonati<br />
13.385, quota di 233.337,49 euro. Tiri in<br />
porta 3-4. Tiri fuori 9-5. In fuorigioco 1-2. Angoli<br />
10-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’.<br />
1 DAL NOSTRO INVIATO<br />
FABIO LICARI<br />
FIRENZE<br />
Se il Lecce avesse chiuso<br />
il match-ball con il Cesena,<br />
adesso la B sarebbe lì, a un passo,<br />
spaventosa, perché la Fiorentina<br />
non riesce più a risollevarsi:<br />
6 sconfitte in 9 partite,<br />
l’impressione surreale che non<br />
si possa invertire la tendenza<br />
(come la Samp l’anno scorso).<br />
Se il Lecce avesse segnato un<br />
gol soltanto, il distacco sarebbe<br />
3 punti: invece sono ancora<br />
5 in 8 giornate, un’enormità<br />
oppure niente, dipende dai<br />
punti di vista. Per questa Fiorentina<br />
depressa possono essere<br />
niente. E il Chievo, il solito<br />
Chievo irriducibile e calcisticamente<br />
«rompiballe», cioè contro<br />
il quale è un’impresa giocare,<br />
non se lo fa ripetere: 2-1 e<br />
crisi nera, sigillata da quell’«uomini<br />
di m...» della curva<br />
che da queste parti lascia immaginare<br />
una settimana impossibile.<br />
Due sciagure Non ci sono scuse<br />
come non c’è lo straccio di<br />
un’idea. Non è un caso che i<br />
due gol del Chievo siano più<br />
che altro colpa della Fiorentina.<br />
Due erroracci da matita<br />
blu di una difesa (una squadra)<br />
con gli incubi in testa. 0-1<br />
(24’ p.t.): patatrac di Natali<br />
che, pressato da Paloschi, allunga<br />
sciaguratamente all’indietro<br />
per Boruc lanciando Pellissier<br />
verso il gol. 1-2 (43’<br />
s.t.): palla-choc persa da Pasqual<br />
– forse ancora più grave<br />
perché non c’è tempo di recuperare<br />
– e l’onnipresente Paloschi<br />
appoggia per Rigoni, dentro<br />
sul primo palo. Appunto,<br />
Paloschi: non un fenomeno,<br />
ma il prototipo di seconda punta<br />
perfetta per squadre come il<br />
Chievo, uno che se perde palla<br />
sembra Gattuso in recupero,<br />
ma davanti apre spazi per Pellissier.<br />
La «rete» del Chievo Non sarebbe<br />
giusto dire che il Chievo è<br />
tutto qui. In mezzo c’è una<br />
A sinistra, Rigoni anticipa Cassani e infila il gol<br />
vittoria del Chievo. Sopra, il rientro negli spogliatoi<br />
a testa bassa dei giocatori viola LAPRESSE/LIVERANI<br />
squadra nella cui rete di centrocampo<br />
possono cadere tutti<br />
(chiedere alla Juve): Rigoni<br />
è il terzo stopper e il primo<br />
play, Bradley fa un lavoro immane<br />
di recupero e ripartenza,<br />
Luciano esaurisce la sua solita<br />
ora da ragazzino prima del<br />
cambio, e Cruzado, più che<br />
l’«1» del 4-3-1-2, fa il quarto<br />
mediano. Behrami, troppo lento,<br />
ci finisce dentro. Montolivo<br />
ha qualche arma in più, ma<br />
non può continuare a limitarsi<br />
al compitino. Oltretutto in linea<br />
con Vargas e Marchionni,<br />
ben chiusi sulle fasce da Frey e<br />
Dramè, col risultato che troppa<br />
gente è dietro la linea della<br />
palla. Dietro, la coppia Dainelli-Cesar<br />
è troppo per attaccanti<br />
che girano al largo. Insomma,<br />
non c’è spazio se non per<br />
una serie di inutili cross per i<br />
centrali o verso il secondo, solitario,<br />
palo di Sorrentino.<br />
Perché Amauri out? E cosa fa<br />
Rossi? Rossi il cui Palermo,<br />
l’anno scorso, poteva anche divertire<br />
con la regia di Pastore<br />
e il gioco avvolgente sulle fasce?<br />
Intanto – pare accogliendo<br />
la richiesta dei giocatori –<br />
s’inventa un 4-4-2 piatto nel<br />
quale Amauri serve soltanto<br />
per fare sponda all’indietro,<br />
mai avanti, e Jovetic traccheggia<br />
facile facile da fermare.<br />
Quindi, una volta sotto, invece<br />
di aggiungere una punta<br />
per un mediano (Marchionni?<br />
Behrami?), fa uno scambio alla<br />
pari: Ljajic per Amauri. E se<br />
il primo, pur arruffone, dà la<br />
sveglia, segna l’1-1, ed è l’unico<br />
a tirare in porta (suoi i 3 tiri),<br />
il secondo sarebbe almeno<br />
servito al già depresso Jovetic<br />
lasciato troppo solo. Il pari di<br />
Ljajic – bella punizione al 26’<br />
s.t. – è l’illusione che non regge.<br />
Adesso viene il difficile: sabato,<br />
tanto per la famosa legge<br />
di Murphy (al peggio non<br />
c’è fine), ecco il Milan, senza<br />
Montolivo squalificato. Poi<br />
chissà.<br />
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le Pagelle<br />
LJAJIC, IL GOL E NON SOLO<br />
PALOSCHI È UN MARTELLO<br />
FIORENTINA 5<br />
BORUC 5,5 Non può niente su<br />
Pellissier e Rigoni, ma...<br />
CASSANI 6 Soltanto quello che<br />
sbaglia meno.<br />
GAMBERINI 5,5 Meno peggio dei<br />
colleghi.<br />
NATALI 4,5 Il resto non è un<br />
disastro. Ma è imperdonabile il<br />
retropassaggio a Pellissier.<br />
PASQUAL 4,5 Se la palla persa<br />
sull’1 2 è meno clamorosa, gli altri<br />
errori di misura sono tanti. Troppi.<br />
MARCHIONNI 5,5 Strafalcioni<br />
niente, ma neanche invenzioni.<br />
LAZZARI 5 Quasi non si vede.<br />
BEHRAMI 5,5 Fatica a vuoto.<br />
MONTOLIVO 6 Identità ancora<br />
ignota. Ogni tanto la giocata da<br />
applausi, il bel movimento per<br />
liberarsi, ma non è un play.<br />
VARGAS 5,5 Il Vargas vero<br />
sarebbe entrato 10 volte in area, lui<br />
si limita al piccolo cabotaggio.<br />
AMAURI 5 Sempre spalle alla<br />
porta, per aprire spazi a Jovetic,<br />
mai in anticipo. Ma meglio lasciarlo<br />
dentro.<br />
IL MIGLIORE<br />
h 6,5<br />
LJAJIC<br />
Il gol, due tiri su Sorrentino, un paio di<br />
scatti che lasciano indietro soprattutto<br />
i compagni. Lui ci tenta, oh sì.<br />
JOVETIC 5 Giornataccia da<br />
seconda e prima punta.<br />
All. ROSSI 5 Ha poco in mano ma<br />
non dà la scossa.<br />
IL TECNICO DEL CHIEVO<br />
CHIEVO 6,5<br />
di F.LI.<br />
SORRENTINO 6 Stoppa Ljajic due<br />
volte su tre: la punizione no.<br />
FREY 6,5 Quasi terzo stopper, non<br />
soffre Vargas. (Sardo 6)<br />
DAINELLI 6 Duro, ma vince su<br />
Amauri e Jovetic.<br />
CESAR 6 Meno duro del collega,<br />
più polemico, stesso risultato.<br />
DRAMÈ 6 Qualche entrata in più da<br />
suo lato, ma niente stress.<br />
LUCIANO 6,5 L’intelligenza tattica<br />
cancella un’anagrafe già di suo<br />
«complicata»: surclassato Behrami.<br />
HETEMAJ 6,5 Riservista sempre<br />
utile quando è chiamato.<br />
L. RIGONI 7 Muro in più davanti ai<br />
centrali, ha ancora fiato per battere<br />
Boruc quasi al 90’.<br />
BRADLEY 7 Il migliore bis con<br />
Paloschi per la quantità/qualità di<br />
lavoro in mediana: l’anima del<br />
Chievo.<br />
CRUZADO 6 Elemento di disturbo<br />
alle già lente ripartenze viola.<br />
(Andreolli s.v.)<br />
h<br />
IL MIGLIORE<br />
7<br />
PALOSCHI<br />
Dentro nei due gol. Tra Natali e<br />
Pasqual è un martello: i due<br />
sbagliano sotto la sua pressione.<br />
PELLISSIER 6,5 «Secca» Boruc al<br />
primo pallone, lo grazia sul<br />
secondo, si fa parare il terzo: lui<br />
tira, il resto lo fa Paloschi.<br />
All. DI CARLO 6,5 Squadra corta e<br />
rigorosa, sostituzioni centrate:<br />
chiude col 5 3 2 e vince.<br />
TERNA ARBITRALE: RIZZOLI 5 Arbitra bene. Ma non vede un<br />
rigore e mezzo per la Fiorentina. Alessandroni 6,5; Giordano 6<br />
Di Carlo: «Questo campo ci porta bene<br />
Anche l’anno scorso ci salvammo qui»<br />
FIRENZE Al gol di Rigoni lo<br />
scatto in campo per la festa, a<br />
fine partita Di Carlo si ricompone<br />
e spiega: «È una vittoria<br />
importantissima, vale doppio<br />
perché ci avvicina molto alla<br />
quota salvezza. Avevo chiesto<br />
una prestazione di carattere e<br />
una partita giocata in velocità,<br />
sono stato accontentato». Per<br />
l’ultimo successo c’è una dedica<br />
particolare: «Va a Moscardelli,<br />
che ci ha fatto vincere partite<br />
importanti». Il centravanti era<br />
solo uno dei tanti assenti di ieri:<br />
«Thereau aveva l’influenza, lo<br />
stesso Pellissier ha rischiato di<br />
non giocare». Altro retroscena:<br />
«Anche l’anno scorso ci siamo<br />
salvati a Firenze, evidentemente<br />
questo campo ci porta fortuna».<br />
Meno male che non lo ascoltano i<br />
tifosi viola: «La Fiorentina ne<br />
verrà fuori, ma deve mantenere<br />
la calma. L’anno scorso ero alla<br />
Samp, so cosa vuol dire giocare<br />
con le tensioni addosso. Ma tra<br />
le due squadre non ci sono altre<br />
analogie, sono convinto che i<br />
viola resteranno in Serie A».<br />
Match winner Col gol dell’andata<br />
aveva fatto fuori Mihajlovic,<br />
Rigoni ha steso la Fiorentina<br />
anche al ritorno: «Siamo riusciti<br />
a sfruttare tutte le occasioni che<br />
ci hanno offerto». Poi Pellissier:<br />
«Abbiamo fatto un enorme passo<br />
avanti, quando giochiamo così<br />
possiamo batterci alla pari con<br />
tutti. Il calcioscommesse? Sono<br />
serenissimo». Chiude Paloschi:<br />
«Siamo stati bravi a crederci<br />
sempre, anche quando le cose<br />
sembravano mettersi male».<br />
a.g.<br />
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<strong>SERIE</strong> A 30 a GIORNATA<br />
Dura contestazione, Rossi resiste<br />
Al Franchi tutti nel mirino: «Uomini di m...». Il tecnico: «Dimissioni? Non lascio sola la squadra»<br />
ALESSANDRA GOZZINI<br />
FIRENZE<br />
La paura è per la classifica<br />
buia, ora neppure Rossi conosce<br />
l’interruttore per riaccendere<br />
la luce. Di luminoso<br />
c’è solo la pettorina da allenamento<br />
con cui l’allenatore si<br />
presenta in panchina: «Dobbiamo<br />
trovare la chiave per risollevarci.<br />
La squadra gioca<br />
impaurita». Dopo la notte del<br />
tonfo con la Juve, eccoci dentro<br />
un altro spaventoso k.o.,<br />
che fa tremare ancora di più la<br />
classifica viola; la paura fa 33,<br />
come i punti ammassati dalla<br />
squadra, quota che ieri è rimasta<br />
intatta. La faccia cupa di<br />
Rossi trasmette l’angoscia del<br />
gruppo e del tifo; l’allenatore<br />
Zupping<br />
di VINCENZO CITO<br />
Ibrahimovic<br />
è «molto<br />
bravissimo»<br />
«La Juventus sembra un po’<br />
stanca, però, ha corso<br />
molto. Marchisio per Vidal,<br />
uno contro uno, doppio<br />
passo, triplo passo, Vidal<br />
ancora. Arturo Vidaaaal!<br />
Golazo!» (Fabio Caressa,<br />
Sky)<br />
A «Stadio Sprint» (Rai Due)<br />
la concessione del<br />
conduttore Enrico Varriale<br />
all’inviato Fabio Pietroiusti<br />
che a Siena ha al microfono<br />
Sannino. «Vai Fabio, una<br />
domanda anche a te».<br />
Quando arriva Guidolin, non<br />
gli fa fare neppure quella.<br />
Alessandro Florenzi,<br />
centrocampista del Crotone<br />
cresciuto nella Roma.<br />
«Conosco Stramaccioni,<br />
anche se ha solo 36 anni è<br />
all’altezza del compito».<br />
Valentina Ballarini<br />
(Sportitalia),<br />
interrompendolo: «No, ne ha<br />
34». Florenzi (convinto)<br />
«Sono sicuro, ne ha compiuti<br />
36». Quando il calciatore ne<br />
sa più della giornalista.<br />
«Ibrahimovic oggi non ha<br />
segnato anche se abbiamo<br />
detto che è stato molto<br />
bravissimo nell’assist»<br />
(Stefano De Grandis, Sky)<br />
La scoperta di Monica Rossi<br />
Poggesi (Raisport up) «Come<br />
ci hanno mostrato le<br />
immagini, sono otto le<br />
squadre che hanno<br />
raggiunto i quarti di<br />
Champions League»<br />
«Il Brescia è in striscia<br />
positiva da sempre, senza<br />
dire un numero preciso»<br />
(Katia Serra, Rai Sport,<br />
calcio femminile)<br />
«Dopo un buon inizio, Deco<br />
è calato. Poco mobile sul<br />
terreno di gioco». Nemmeno<br />
due minuti dopo «Il<br />
Fluminense torna avanti con<br />
il gol di Deco!» (Andrea<br />
Marinozzi, Copa<br />
Libertadores, Sky)<br />
«Partita completamente in<br />
parità!» (Ugo Francica<br />
Nava, La7D, Teramo Cantù<br />
di basket)<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
chiederà un confronto a fine<br />
gara con una mini-delegazione<br />
ultrà a cui rinnova l’invito a<br />
sostenere la squadra.<br />
Uomini di m... Il sostegno solo in<br />
parte è mancato nell’ultima<br />
domenica degli orrori: nel primo<br />
tempo lo striscione esibito<br />
in Fiesole («Silenzio per non<br />
dimenticare») spiegava il motivo<br />
della mancanza di audio,<br />
tutti zitti per la rabbia dopo la<br />
manita bianconera. La voce sale<br />
prima dell’intervallo e alla<br />
fine, con la squadra che esce a<br />
testa bassa tra queste osservazioni<br />
ritmate: «Fate ridere»,<br />
«Andate a lavorare», «Uomini<br />
di m...», «Rispettate la nostra<br />
maglia». A fine contesa gli<br />
steward difendono la tribuna<br />
autorità già svuotata, un paio<br />
di camionette sorvegliano la<br />
zona sotto gli spogliatoi, ma<br />
non succede niente. Più che<br />
contestazione, sembra rassegnazione:<br />
«Cosa che mi da più<br />
fastidio degli insulti», dice Rossi,<br />
che a questo lega un concetto<br />
che sembrerebbe in contraddizione.<br />
Spiega: «La squadra<br />
vive le partite in casa come degli<br />
esami, ognuno cerca di disfarsi<br />
del pallone, così distruggi<br />
tutto quello che crei. Giocare<br />
in casa in queste condizioni<br />
non aiuta, dà forza agli avversari.<br />
Con la paura fai fatica. Abbiamo<br />
fatto due regali per i loro<br />
gol, e gli episodi sono stati<br />
sfavorevoli: oggi c’era un rigore<br />
su Amauri, che poi ha chiesto<br />
il cambio perché non stava<br />
bene, e in un’altra occasione<br />
(strattonatina sempre su<br />
Amauri, ndr) Rizzoli ha valutato<br />
in maniera diversa rispetto<br />
a Parma, quando per un fallo<br />
simile ci fischiò un rigore contro».<br />
Fuori virgolette la società<br />
ricorda un altro episodio a sfavore:<br />
il contatto in area tra<br />
Dramè e Gamberini.<br />
Idea Sinisa Mezz’ora dopo la fine<br />
Rossi è già di fronte alle telecamere<br />
per le prime analisi<br />
tv: «Non penso alle dimissioni,<br />
non lascio la squadra da sola<br />
anche se poi deciderà la società».<br />
Le idee alternative sembrano<br />
piuttosto clamorose:<br />
Mihajlovic sarebbe anche disposto<br />
a tornare, ma ipotizzare<br />
la nuova staffetta è assai<br />
complicato. Di nuovo Rossi:<br />
«Non avrei mai immaginato di<br />
trovarmi in questa situazione<br />
vieni a scoprire il mondo eni café<br />
LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
Delio Rossi, 52 anni ANSA<br />
eni café è la catena di bar delle eni station<br />
eni café è un bar accogliente dove puoi fare colazione dalle 6:30 del mattino. Dalle 6:30 hai cornetto e<br />
cappuccino a solo € 1,50. Cornetto e cappuccino a solo € 1,50 sono alcuni dei prodotti che puoi trovare ogni<br />
giorno. Ogni giorno negli eni café con servizio wi-fi navighi gratis per due ore mentre ti gusti la tua pausa di<br />
qualità. Qualità è eni café.<br />
operazione valida nelle eni station aderenti dal 2 aprile al 30 giugno 2012<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />
e sono arrabbiato, soprattutto<br />
con me stesso. Non serve cercare<br />
colpevoli, ora dobbiamo<br />
solo stringerci ancora di più e<br />
remare tutti dalla stessa parte.<br />
Per la partita chiediamo scusa<br />
ai tifosi».<br />
Insulti Altro segnale d’allarme,<br />
quello lanciato da Jovetic:<br />
«Dopo il 2-1 ci è crollato il<br />
mondo addosso. Alla gente dispiace,<br />
ma a noi giocatori va<br />
peggio visto che ci prendiamo<br />
anche gli insulti. Se contestano<br />
subito noi ci impauriamo,<br />
chiedo loro di starci vicino. Il<br />
Franchi non è bello, sembra di<br />
giocare fuori casa». Anche se<br />
fa più paura quest’altra parte:<br />
«Il mio futuro? Vediamo, non<br />
dipende solo da me».<br />
eni café è<br />
colazione dalle 6:30<br />
a solo € 1,50<br />
21<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA
22<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
<strong>SERIE</strong> A 30 a GIORNATA<br />
Scivolone Bologna, Palermo fa festa<br />
I rossoblù mancano il 2-0, poi crollano e danno via libera alla 1 a vittoria rosanero in trasferta<br />
BOLOGNA<br />
PALERMO<br />
1<br />
3<br />
GIUDIZIO 777<br />
PRIMO TEMPO 0-0<br />
MARCATORI Sorensen (B) al 5’, Donati (P)<br />
al 23’, Hernandez (P) al 31’, autorete di<br />
Morleo (B) al 41’ s.t.<br />
BOLOGNA (3-4-2-1) Gillet; Sorensen,<br />
Portanova, Cherubin; Pulzetti (dal 37’ s.t.<br />
Gimenez), Taider, Krhin (dal 45’ p.t. Kone),<br />
Morleo; Diamanti, Ramirez; Di Vaio<br />
(dal 28’ s.t. Acquafresca). PANCHINA<br />
Agliardi, Loria, Crespo, Rubin. ALLENATO-<br />
RE Pioli.<br />
PALERMO (3-5-2) Viviano; Munoz, Mantovani,<br />
Labrin; Pisano (dal 23’ p.t. Milanovic),<br />
Migliaccio (dal 16’ s.t. Budan), Donati,<br />
Barreto, Aguirregaray (dal 1’ s.t. Della<br />
Rocca); Ilicic, Hernandez. PANCHINA<br />
Tzorvas, Vazquez, Acquah, Zahavi. ALLE-<br />
NATORE Mutti.<br />
ARBITRO Gervasoni di Mantova.<br />
GUARDALINEE Bianchi-Altomare.<br />
ESPULSI Mantovani (P) al 36’ s.t. per doppia<br />
ammonizione (entrambe per gioco<br />
scorretto).<br />
AMMONITI Taider (B), Sorensen (B), Hernandez<br />
(P), Labrin (P), Donati (P) e Barreto<br />
(P) per gioco scorretto<br />
NOTE paganti 6.185, incasso di 46.293 euro; abbonati<br />
13.255, quota di 142.086 euro. Tiri in porta<br />
6 (con 1 palo)-5. Tiri fuori 4-4. In fuorigioco<br />
5-4. Angoli 5-3. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 3’.<br />
DAL NOSTRO INVIATO<br />
GUGLIELMO LONGHI<br />
BOLOGNA<br />
L’episodio che spacca in<br />
due la partita avviene dopo<br />
un’ora quando Ramirez e soprattutto<br />
Di Vaio si divorano il<br />
contropiede del 2-0. In quel<br />
momento il Bologna comincia<br />
a perdere lucidità e il Palermo<br />
la trova. «Questo è il calcio»,<br />
filosofeggia alla fine Pioli nascondendo<br />
la rabbia per una<br />
sconfitta tanto balorda.<br />
Vecchi e giovani Due squadre<br />
in emergenza, tante facce giovani,<br />
tanti errori dei vecchi. I<br />
meriti dei primi (il gol del debuttante<br />
Sorensen arrivato in<br />
gennaio in comproprietà con<br />
la Juve, la personalità dimostrata<br />
da Khrin e Taider) sconfinano<br />
nelle colpe dei secondi,<br />
come Portanova e lo stesso Di<br />
Vaio, irriconoscibili. Ancora<br />
Pioli: «Abbiamo perso tutti,<br />
non faccio distinzioni e comunque<br />
abbiamo giocato meglio<br />
di Bergamo». Sarà, ma i<br />
dubbi su un simile cedimento<br />
di testa e di gambe restano.<br />
Mutti, che aveva grane simili<br />
(fuori Miccoli e Balzaretti, Mi-<br />
Il terzo gol del Palermo: calcia Ilicic, ma l’ultimo tocco, decisivo, è del bolognese Morleo che infila il suo portiere Gillet FOTOPRESS<br />
Decisivo per il k.o.<br />
degli emiliani il<br />
contropiede fallito<br />
sull’1-0 da<br />
Ramirez e Di Vaio<br />
gliaccio non a posto) punta sin<br />
dall’inizio sulla prudenza, viene<br />
premiato dal cambio tattico<br />
e festeggia un doppio traguardo:<br />
la prima vittoria in trasferta<br />
del campionato, che è<br />
anche la prima vittoria del Palermo<br />
al Dall’Ara dopo 54 anni.<br />
La mossa Al posto di Mudingayi-Perez,<br />
il Bologna schiera<br />
una coppia di mediani che in<br />
totale somma 41 anni e, dietro,<br />
un danesone di 19. La linea<br />
verde nel complesso regge,<br />
i problemi arrivano dagli<br />
altri. Il consolidato equilibrio<br />
nato dal non gioco del primo<br />
tempo viene rotto dal tiro vincente<br />
di Sorensen che sfrutta<br />
la generosa marcatura di Milanovic:<br />
in quel momento il Palermo<br />
sembra abulico e rassegnato,<br />
Ilicic fa rimpiangere<br />
Miccoli, la difesa ritoccata dopo<br />
l’uscita di Pisano (Milano-<br />
vic al centro, Mantovani spostato<br />
a sinistra, Labrin dalla<br />
parte opposta) non è un capolavoro<br />
di stabilità. Poi c’è l’episodio<br />
raccontato all’inizio e la<br />
partita svolta. Mutti decide di<br />
intervenire, toglie un uomo di<br />
fatica (Migliaccio) e punta sui<br />
chili di Budan per destabilizzare<br />
l’altrettanto fragile difesa<br />
rossoblù. E infatti dopo pochi<br />
minuti arriva la punizione di<br />
Donati, colpo decisivo all’autostima<br />
del Bologna. Che va in<br />
confusione, incassa il 2-1 di<br />
Hernandez su assist di Donati,<br />
si ritrova in superiorità numerica<br />
per l’espulsione di Mantovani<br />
senza averne vantaggi e<br />
affonda con Morleo che anticipa<br />
bene Ilicic...per battere il<br />
povero Gillet. C’è poi il palo di<br />
Gimenez a confermare che sta<br />
girando tutto storto. Al di là<br />
del risultato, Pioli, una della<br />
tante teste mozzate da Zamparini<br />
che non cercava e non ha<br />
trovato vendetta, si può consolare<br />
con i ragazzi emergenti e<br />
dimenticare i due k.o. consecutivi.<br />
Mutti, lui guarda la classifica<br />
e realizza che il peggio è<br />
passato, perché stare nella parte<br />
sinistra può essere una polizza<br />
efficace contro l’esonero.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
IL TECNICO SICILIANO<br />
Mutti: «Ora serve<br />
più continuità»<br />
BOLOGNA Il Bologna chiude nel peggiore<br />
dei modi una settimana di lotte intestine alla<br />
società e anche la squadra si lecca le ferite<br />
dopo la settima sconfitta interna. «Siamo<br />
concentrati solo su quel che accade in campo.<br />
Mi rammarico per le troppe occasioni sprecate<br />
sull’1-0 mentre loro ci hanno punito nei<br />
momenti cruciali della partita, peccato perché<br />
sarebbe stata una vittoria meritata»,<br />
commenta l’allenatore rossoblù Stefano Pioli.<br />
Atmosfera ben diversa al Palermo, che<br />
interrompe il digiuno stagionale in trasferta. «È<br />
un successo che ci farà bene perché ci toglie<br />
l’assillo di vincere le prossime gare esterne.<br />
Ora dobbiamo trovare continuità senza usare<br />
come alibi le tante assenze che avremo anche<br />
sabato con la Juventus», afferma raggiante<br />
Bortolo Mutti, che perderà per squalifica<br />
Mantovani, Donati ed Hernandez, oltre agli<br />
infortunati Pisano e Aguirregaray. «Sono stati<br />
due cambi forzati ma davanti alla sfortuna la<br />
squadra ha reagito bene nonostante l’età<br />
media, che ieri era la più bassa di tutta la A»,<br />
conclude il tecnico rosanero, che concederà un<br />
lunedì di riposo ai giocatori.<br />
Nicola Zanarini<br />
di G.LO.<br />
HERNANDEZ SI RISVEGLIA<br />
MALE KONE E PORTANOVA<br />
BOLOGNA 5<br />
GILLET 6 A lungo spettatore, esente da colpe nel<br />
caos del secondo tempo.<br />
IL MIGLIORE<br />
h 6,5<br />
SORENSEN<br />
Voto di stima perché segna al debutto in rossoblù. A<br />
19 anni. Da rivedere.<br />
PORTANOVA 4,5 Erroracci imperdonabili sul<br />
secondo e terzo gol.<br />
CHERUBIN 5 Perde sicurezza poco per volta.<br />
PULZETTI 6 L’assist dell’1 0 e una discreta spinta.<br />
(Gimenez s.v.)<br />
TAIDER 6,5 Un premio alla gioventù: personalità e<br />
piedi buoni.<br />
KHRIN 6,5 Vedi Taider. Ko per un pestone di Ilicic.<br />
KONE 5 Fatica a trovare la posizione.<br />
MORLEO 5 L’autogol chiude un pomeriggio balordo.<br />
DIAMANTI 5,5 Cerca l’invenzione, non la trova.<br />
RAMIREZ 5,5 Qualche guizzo, ma fatica a imporsi.<br />
DI VAIO 4,5 Ai margini della partita. E quell’errore<br />
pesa come un macigno. (Acquafresca s.v.)<br />
All. PIOLI 6 Costretto a puntare sui giovani, sono i<br />
vecchi a tradirlo.<br />
PALERMO 7<br />
VIVIANO 6,5 Un solo intervento complicato, e<br />
decisivo, su Di Vaio.<br />
MUNOZ 6 Comincia a destra, fuori Pisano va a fare<br />
l’esterno di centrocampo. Disciplinato.<br />
MANTOVANI 5,5 Al centro poi a destra. Nervoso e<br />
falloso.<br />
LABRIN 5,5 Dà il via al contropiede che poteva<br />
chiudere la partita.<br />
PISANO s.v. Fuori dopo 23’ per un guaio muscolare.<br />
MILANOVIC 5 Gravi colpe sul gol di Sorensen.<br />
MIGLIACCIO 5,5 Non era in condizione dopo la<br />
frattura di un dito del piede sinistro.<br />
BUDAN 6 Fa a sportellate perché c’è da raddrizzare<br />
la partita.<br />
h<br />
le Pagelle<br />
IL MIGLIORE<br />
7<br />
DONATI<br />
Non solo una diga robusta, segna e fa segnare.<br />
BARRETO 6 Lavoro sporco e gran movimento<br />
accanto a Donati,<br />
AGUIRREGARAY 5,5 A disagio su una fascia non<br />
sua, fuori per una botta.<br />
DELLA ROCCA 6 Prova giudiziosa, da ex.<br />
ILICIC 6,5 Mutti in settimana l’aveva pungolato: «Più<br />
rabbia!». Lui ha riposto.<br />
HERNANDEZ 6,5 Latitante a lungo, si risveglia<br />
quando non te l’aspetti.<br />
All. MUTTI 7 Squadra in emergenza e scelte logiche.<br />
TERNA ARBITRALE:<br />
GERVASONI 6,5 Pochi problemi e pochi dubbi.<br />
Bianchi 6; Altomare 6.
<strong>SERIE</strong> A 30 a GIORNATA<br />
Lecce e Beretta,<br />
che brutta giornata<br />
Giallorossi frenati dal Cesena. Il tecnico a fine<br />
partita mostra il dito medio ai tifosi di casa<br />
GIUSEPPE CALVI<br />
LECCE<br />
Sembra quasi che si sia<br />
messo di impegno per andare<br />
in B. Il Lecce si fa prendere a<br />
braccetto dal Cesena, virtualmente<br />
condannato eppure organizzato<br />
e combattivo, e si arrende<br />
all’ennesimo deludente<br />
pareggio. Senza successi da 5<br />
giornate (4 punti), la squadra<br />
salentina non sfrutta la grande<br />
chance, per le concomitanti<br />
sconfitte di Fiorentina e Genoa,<br />
di accorciare il distacco<br />
dalla zona-salvezza. Giacomazzi<br />
e compagni finiscono nel mirino<br />
di quasi 200 contestatori,<br />
che accusano in particolare<br />
qualche giocatore di tirar tardi<br />
la sera. «Valuterò anche questo,<br />
però se non riprendiamo a<br />
vincere, non ha senso illuderci<br />
di trovare un’altra Sampdoria,<br />
come nello scorso campionato<br />
- ammette Serse Cosmi -. Stavolta<br />
ci è mancato il gol, ma credo<br />
ancora di farcela».<br />
Beretta double face È stato bravo<br />
Mario Beretta a inchiodare<br />
la sua ex formazione: la difesa<br />
è protetta dal «tattico» Colucci<br />
e il tandem avanzato Mutu-Malonga<br />
è supportato dal dinamismo<br />
di Santana, sempre lesto,<br />
tra le linee, a cambiare posizio-<br />
Il gestaccio di Mario Beretta, 52 anni, verso i tifosi del Lecce LEZZI<br />
LECCE 0 CESENA<br />
0<br />
(3-5-2) Benassi; Oddo, Miglionico, Tomovic;<br />
Cuadrado, Giacomazzi, Blasi (dal 37’<br />
s.t. Corvia), Delvecchio (dal 12’ s.t. Bertolacci),<br />
Brivio; Muriel (dal 18’ s.t. Bojinov),<br />
Di Michele.<br />
ALLENATORE Cosmi.<br />
PANCHINA Petrachi, Di Matteo, Grossmuller,<br />
Giandonato.<br />
GIUDIZIO 77<br />
ARBITRO Banti di Livorno.<br />
ESPULSI nessuno.<br />
AMMONITI Mutu (C), Pudil (C), Tomovic<br />
(L), Di Michele (L), Djokovic (C) e Cuadrado<br />
(L) per gioco scorretto.<br />
(4-3-1-2) Antonioli; Comotto, Moras,<br />
Von Bergen, Pudil; Arrigoni, Colucci, Martinho<br />
(dal 19’ s.t. Djokovic); Santana (dal<br />
37’ s.t. Delnero); Malonga (dal 29’ s.t. Rennella),<br />
Mutu.<br />
ALLENATORE Beretta.<br />
PANCHINA Ravaglia, Rodriguez, Benalouane,<br />
Lauro.<br />
NOTE paganti 3.045, incasso di 35.617 euro;<br />
abbonati 3.905, quota di 41.655,54<br />
euro. Tiri in porta 7 (con un palo)-7. Tiri<br />
fuori 10-6. In fuorigioco 3-3. Angoli 7-2.<br />
Recuperi: p.t. 1’, s.t. 6’.<br />
ne. Promosso sul campo, Beretta<br />
merita la bocciatura per i gestacci<br />
riservati, a fine incontro,<br />
ai suoi ex tifosi. «Sono una persona<br />
libera e non rispetto chi<br />
mi offende dagli spalti. Non mi<br />
pento affatto, rifarei tutto: esigo<br />
rispetto!», il tecnico rincara<br />
la dose, in sala stampa.<br />
Lecce, cercasi gol Spreca tanto<br />
il Lecce (quarto 0-0 nelle ultime<br />
9 giornate), fermato in avvio<br />
dal palo su una girata di Delvecchio<br />
e al 42’ p.t. da Antonioli<br />
su una voleé di Di Michele,<br />
ma limitato soprattutto dalle<br />
prestazioni negative dei due colombiani,<br />
sin qui decisivi in diverse<br />
gare. Cuadrado resta col<br />
freno a mano tirato, tanto da<br />
irritare Oddo, deciso addirittura<br />
a «svegliarlo» con le maniere<br />
forti (e l’arbitro Banti minaccia<br />
il cartellino giallo nella contesa<br />
tra compagni). Muriel è come<br />
un fantasma che cammina in<br />
campo e Di Michele deve fare<br />
da sé, sperando nelle verticalizzazioni<br />
di Giacomazzi e nei lanci<br />
di Oddo. Così, senza le accelerazioni<br />
dei due furetti di proprietà<br />
dell’Udinese, il Lecce è<br />
lento, il suo progetto è monco.<br />
Tuttavia, proprio Cuadrado potrebbe,<br />
due volte, sbloccare il<br />
risultato ma chiude male la conclusione<br />
in diagonale, anche<br />
nel recupero.<br />
Mutu alza la voce Già insidioso<br />
nel primo tempo, con Mutu<br />
che scarica un bolide su Benassi<br />
e con Malonga che colpisce<br />
male di testa, il Cesena gioca in<br />
modo spensierato. E punge<br />
sempre col romeno e con Colucci,<br />
fermati da Benassi. Al secondo<br />
risultato utile consecutivo<br />
(primo punto in trasferta con<br />
Beretta), i bianconeri ringraziano<br />
i 12 tifosi al seguito nel Salento,<br />
presentatisi con lo striscione<br />
«Noi presenti paganti,<br />
voi assenti pagati».<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
di G.CAL.<br />
BENASSI INSUPERABILE SU MUTU<br />
COLUCCI MACINA GIOCO E PUNGE<br />
LECCE 5,5<br />
h<br />
LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
le Pagelle<br />
IL MIGLIORE<br />
7<br />
BENASSI<br />
Abbassa di nuovo la saracinesca:<br />
nega il gol a Mutu (tre volte) e a<br />
Colucci.<br />
ODDO 6 Non soffre in marcatura e<br />
propone qualche assist.<br />
MIGLIONICO 6 Al centro, barcolla<br />
poche volte.<br />
TOMOVIC 6 Gioca sempre<br />
d’anticipo, Mutu è devastante solo<br />
da fermo.<br />
CUADRADO 5 Solo una puntura al<br />
tiro, poi spreca due occasioni.<br />
GIACOMAZZI 6 Dolorante a un<br />
polpaccio, si fa valere in<br />
costruzione.<br />
BLASI 5,5 Schierato centrale,<br />
perde il confronto con Colucci:<br />
esausto, viene sostituito. (Corvia<br />
s.v.).<br />
DELVECCHIO 6 Firma l’occasione<br />
più importante, vanificata dal palo.<br />
BERTOLACCI 5,5 Porta quantità,<br />
da lui ci si aspetta qualità.<br />
BRIVIO 5,5 Sfrutta male la grande<br />
libertà sulla sinistra.<br />
MURIEL 5 Evanescente, mai<br />
pericoloso. Si ostina a giocare di<br />
fino.<br />
BOJINOV 5,5 Riesce a fare poco,<br />
ma almeno è reattivo.<br />
DI MICHELE 6 Non brilla, eppure<br />
fa tremare Antonioli con un tocco<br />
da goleador consumato.<br />
ALL. COSMI 5,5 La squadra è<br />
priva di fantasia e prevedibile.<br />
Per salvarsi, rinunci pure a chi si<br />
muove da «gioiellino».<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />
CESENA 6<br />
ANTONIOLI 6,5 Salvato dal palo,<br />
poi è un «gattone» su Di Michele.<br />
COMOTTO 6 Attende Brivio e<br />
detta qualche cross.<br />
MORAS 6 Non si fa infilare in<br />
velocità, contenendo soprattutto<br />
Muriel.<br />
VON BERGEN 5,5 Concede a<br />
Delvecchio di girarsi in area.<br />
PUDIL 6 Argina senza affanni<br />
Cuadrado ed è pronto ad avanzare<br />
sulla sinistra.<br />
ARRIGONI 6 Va in pressing su<br />
Delvecchio e avvia le ripartenze.<br />
COLUCCI 6,5 Play preciso, si<br />
presenta pure in zona tiro.<br />
MARTINHO 5,5 Non morde<br />
l’avversario e accelera poco.<br />
DJOKOVIC 5,5 Quasi «ciabatta»<br />
una comoda opportunità, dopo<br />
una respinta di Benassi.<br />
SANTANA 6 Tra le linee, cerca di<br />
inventare gioco (Delnero s.v.).<br />
MALONGA 5,5 È il terminale<br />
offensivo in ombra, manca<br />
l’incornata vincente.<br />
RENNELLA 5,5 S’agita, senza<br />
efficacia.<br />
IL MIGLIORE<br />
h 6,5<br />
MUTU<br />
Sprigiona potenza, anche da fuori<br />
area, si sacrifica a centrocampo e<br />
meriterebbe il gol.<br />
ALL. BERETTA 5 Abile stratega,<br />
imbriglia il Lecce. Un voto in meno,<br />
perché rivolge gestacci al pubblico<br />
e, peggio, neppure si pente.<br />
TERNA ARBITRALE: BANTI 7 Sa «tenere» la sfida, evitando<br />
di fare il protagonista. Nicoletti 6; La Rocca 6.<br />
23
24<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012
<strong>SERIE</strong> A 30 a GIORNATA<br />
Atalanta spenta<br />
Cagliari l’affonda<br />
Conti e Pinilla fermano a 322’ l’imbattibilità<br />
da trasferta degli uomini di Colantuono<br />
CAGLIARI<br />
ATALANTA<br />
GAETANO IMPARATO<br />
2<br />
0<br />
GIUDIZIO 777<br />
PRIMO TEMPO 1-0<br />
MARCATORI Conti all’11’ p.t., Pinilla al 10’<br />
s.t.<br />
CAGLIARI (4-3-1-2) Agazzi (dal 3’ s.t.<br />
Avramov); Pisano, Canini, Ariaudo, Agostini;<br />
Ekdal, Conti, Nainggolan; Cossu;<br />
Thiago Ribeiro (dal 28’ s.t. Ibarbo), Pinilla<br />
(dal 37’ s.t. Larrivey). PANCHINA Gozzi,<br />
Perico, Bovi, Nenè. ALLENATORE Ficcadenti.<br />
ATALANTA (4-4-2) Consigli; Raimondi<br />
(dal 23’ s.t. Lucchini), Stendardo, Manfredini,<br />
Peluso; Schelotto, Carmona, Cigarini<br />
(dal 23’ s.t. Cazzola), Moralez; Gabbiadini,<br />
Tiribocchi (dal 31’ s.t. Carrozza). PAN-<br />
CHINA Frezzolini, Ferri, Bonaventura,<br />
Ferreira Pinto. ALLENATORE Colantuono.<br />
ARBITRO Rocchi di Firenze.<br />
ESPULSI nessuno.<br />
AMMONITI Manfredini (A) e Raimondi (A)<br />
per gioco scorretto.<br />
NOTE spettatori 5 mila circa. Paganti, incasso,<br />
abbonati e quota non comunicati. Tiri in porta 8<br />
(con un palo)-4. Tiri fuori 3-3. In fuorigioco 3-5.<br />
Angoli 4-8. Recuperi: p.t. ’1’; s.t. ’5’.<br />
DAL NOSTRO INVIATO<br />
FILIPPO GRIMALDI<br />
CAGLIARI<br />
C’è un’evidente contraddizione<br />
fra l’armonia dell’azione<br />
che porta al raddoppio del<br />
Cagliari (Thiago Ribeiro-Cossu-Ekdal,<br />
prima del sesto sigillo<br />
stagionale di Pinilla) e lo<br />
squallore (perché questa è la<br />
parola giusta) dello stadio dimezzato<br />
che ospita Conti e<br />
<strong>SERIE</strong> BWIN Il protagonista<br />
Il talento del Bari<br />
dopo il gran gol di<br />
Pescara: «Antonio<br />
mi ha consigliato<br />
di non imitarlo»<br />
Bari Vecchia l’ha accolto<br />
con gli occhi sbarrati per la felicità<br />
e lo stupore. Nicola Bellomo,<br />
dopo lo stupendo gol di Pescara<br />
con un pallonetto da oltre<br />
quaranta metri, è stato stritolato<br />
dall’affetto della sua gente.<br />
Finirà mai di partorire piedi magici<br />
quel dedalo di vicoli e spiazzali<br />
nel cuore della città, ciottoli<br />
e strade che già hanno visto<br />
crescere l’estro di Cassano. C’è<br />
un altro ragazzo, oggi, al decollo:<br />
21 anni, anche con lui la vita<br />
c’è andata giù duro.<br />
Credito col destino La sua fanciullezza<br />
non è stata più morbida<br />
che quella di Antonio, tutt’altro.<br />
«Cassano l’ho incrociato, realmente,<br />
una volta sola a Bari<br />
Vecchia — ha ricordato Bellomo<br />
— e mi diede un consiglio<br />
che dimenticherò mai. "Uagliò,<br />
non fa pure tu le cavolate che<br />
ho fatto io, pensa a giocare e fare<br />
gol". Sì, mi ispiro molto al<br />
suo modo di stare in campo».<br />
Già, il gol che ha portato al Bari<br />
la 9ª vittoria in trasferta, nasce<br />
Il 2-0 di Mauricio Pinilla, 28 anni, dopo una bellissima azione ANSA<br />
compagni, bravi comunque ieri<br />
a mettere una seria ipoteca<br />
sulla salvezza, contro un’Atalanta<br />
irriconoscibile rispetto a<br />
quella che otto giorni fa aveva<br />
schiantato il Bologna. L’impressione<br />
è che la battaglia<br />
per rendere più accogliente<br />
un Sant’Elia fatiscente rimanga<br />
un confronto impari, ma<br />
chissà che i successi del gruppo<br />
di Ficcadenti servano per<br />
sbloccare una vicenda all’apparenza<br />
senza fine.<br />
anche così. In sala stampa, a fine<br />
gara, s’è beccato pure i complimenti<br />
pescaresi: «Un gol come<br />
quelli di Antonio? Può essere,<br />
spero che lui torni presto superando<br />
gli esami clinici. Serve<br />
alla Nazionale».<br />
Gol e magie Quella palombella<br />
lunga, radiocomandata, che ha<br />
steso un Pescara col morale sotto<br />
i tacchi, la dedica ai genitori:<br />
«Una giocata voluta: ho visto il<br />
portiere fuori dai pali e ho tirato.<br />
Ti riesce ogni tanto, mi è andata<br />
bene. Bel gol, ma resto me<br />
La chiave Chiuso il capitolo-stadio,<br />
ci si domanda dove sia finita<br />
la squadra di Colantuono,<br />
che cade per la prima volta dopo<br />
un’imbattibilità durata otto<br />
turni (e quattordici punti raccolti),<br />
patendo maledettamente,<br />
più dell’assenza di Denis e<br />
Marilungo, il ritmo imposto<br />
dai padroni di casa. Troppo remissivi<br />
i nerazzurri (in particolare<br />
nel primo tempo) per poter<br />
sperare in qualcosa di più,<br />
Bellomo, la prodezza per Cassano<br />
Il disegno della prodezza di Nicola Bellomo, 21 anni, contro il Pescara sabato RINALDI<br />
stesso». Il consiglio di Cassano<br />
lo esegue alla lettera: caparbio,<br />
personalità spiccata ma con la<br />
testa saldamente sul collo, tanto<br />
da diplomarsi senza problemi<br />
(«Contrariamente a quanto<br />
si pensa, anche i ragazzi di Bari<br />
vecchia studiano»). Il debutto<br />
in B lo deve ad Antonio Conte<br />
(«Fu il mio giorno da favola»),<br />
lo mise in campo in un Bari-Modena<br />
finito 4-1 e con la A già<br />
ipotecata.<br />
Assenze Bellomo tornava in<br />
campo dopo un bel po’. «La criti-<br />
visto che là davanti gli ospiti<br />
hanno avuto poche occasioni<br />
per fare davvero male a un Cagliari<br />
più cinico e, soprattutto,<br />
superiore per lunghi tratti della<br />
gara sul piano del ritmo.<br />
Tanto pressing, le incursioni<br />
di Cossu e Conti e qualche disattenzione<br />
difensiva hanno<br />
stordito i bergamaschi. «E’ vero,<br />
nella prima parte di gara<br />
non si è vista la vera Atalanta –<br />
ha ammesso Colantuono –. Ci<br />
è mancata l’intensità, ma<br />
quando abbiamo tentato di reagire,<br />
è arrivato il raddoppio<br />
in contropiede».<br />
Al tappeto Il Cagliari era partito<br />
forte, colpendo subito un palo<br />
con Pinilla (8’), tre minuti<br />
prima della punizione-gol di<br />
Conti (nata da un inutile fallo<br />
di Carmona sullo stesso cileno):<br />
fine dell’imbattibilità<br />
esterna dell’Atalanta dopo<br />
322’, ma nell’occasione Consigli<br />
è sembrato a dir poco sorpreso<br />
dal tiro.<br />
Reazione tardiva Dopo l’azione<br />
da favola (tutti in piedi sugli<br />
spalti per due minuti di applausi)<br />
che ha fruttato il due a<br />
zero, Colantuono ha provato a<br />
correggere la squadra, passando<br />
al 3-4-1-2 con l’efficace inserimento<br />
in difesa di Lucchini.<br />
E’ mancata, però, la continuità<br />
della manovra e il Cagliari<br />
si è pure permesso a quel<br />
punto qualche svolazzo di<br />
troppo, visto che Gabbiadini si<br />
è svegliato troppo tardi, con<br />
somma gioia dei padroni di casa,<br />
che aspettano ora di sapere<br />
se sabato riceveranno l’Inter<br />
sull’isola o a Trieste. Comunque<br />
vada, a Ficcadenti sta benissimo<br />
così: «Nessuna vendetta<br />
personale nei confronti dell’Atalanta<br />
– ammette il tecnico,<br />
esonerato all’andata proprio<br />
dopo il k.o. con i nerazzurri<br />
-. Semplicemente questo successo<br />
ci restituisce tranquillità<br />
ed è arrivato grazie a una grande<br />
prestazione sino alla fine».<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
A<br />
DA BARI<br />
VECCHIA<br />
S<br />
Nicola<br />
Bellomo<br />
è nato a Bari il<br />
18 febbraio<br />
1991. E’ un<br />
trequartista, ha<br />
giocato 11<br />
partite e<br />
segnato 2 gol<br />
in questa<br />
stagione<br />
ca mi ha massacrato? Vero, ma<br />
non ci penso, mi godo gol e una<br />
vittoria che ci carica da morire».<br />
Il ritorno in B, da Barletta,<br />
poteva essere l’occasione per la<br />
consacrazione e strappare un<br />
contratto con ingaggio da vip.<br />
«Certo, vorrei arrivasse anche<br />
per me uno stipendio che mi<br />
permetta di aiutare la famiglia.<br />
No, mega ingaggi no: troppi soldi<br />
danno alla testa». Parola di<br />
Nicola Bellomo, «made in Bari<br />
Vecchia», del resto lì mica li fanno<br />
tutti con lo stampino?<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
ARIAUDO CORAGGIO ED EFFICACIA<br />
MORALEZ È TROPPO SOLO<br />
CAGLIARI 6,5<br />
AGAZZI 6 Va k.o. in uscita su<br />
Manfredini. E così esce a inizio<br />
ripresa.<br />
AVRAMOV 7 Respinta capolavoro<br />
su Carmona, fa il bis su Gabbiadini<br />
nel recupero.<br />
PISANO 6 Sembra vacillare, ma<br />
regge bene l’urto.<br />
CANINI 6 Qualche affanno, senza<br />
mai andare al tappeto.<br />
ARIAUDO 6,5 Coraggioso. Corre<br />
qualche rischio su Gabbiadini, ma<br />
è sempre efficace.<br />
AGOSTINI 6 Un paio di amnesie<br />
nella ripresa.<br />
EKDAL 6,5 Molta sostanza. Serve<br />
l’assist del raddoppio.<br />
h<br />
IL MIGLIORE<br />
7<br />
CONTI<br />
Sblocca la gara, poi detta i ritmi in<br />
mezzo al campo.<br />
NAINGGOLAN 6,5 Che furore. Uno<br />
straordinario ruba palloni.<br />
COSSU 6,5 Fa un pressing<br />
dannato e disorienta gli ospiti.<br />
Sfiora il tre a zero.<br />
THIAGO RIBEIRO 6,5 Avvia<br />
l’azione del secondo gol. Molto<br />
mobile, manda in tilt la<br />
retroguardia ospite.<br />
IBARBO 6 Tanta buona volontà,<br />
ma non è al meglio e si vede.<br />
PINILLA 6,5 Il palo gli nega un gol<br />
che avrebbe strameritato. Poi<br />
riesce a rifarsi.<br />
LARRIVEY S.V. Poco tempo per<br />
lasciare il segno.<br />
All. FICCADENTI 6,5 Aveva un<br />
conto aperto con l’Atalanta: è<br />
passato alla cassa.<br />
LA SVOLTA<br />
LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
le Pagelle<br />
GUBBIO (Pg) Marco<br />
Alessandrini non è più l’allenatore<br />
del Gubbio. Oggi alle 13, dopo<br />
l’incontro per mettere l’accordo<br />
nero su bianco, sarà ufficializzato<br />
il nome di Luigi Apolloni, 44 anni,<br />
ex tecnico di Modena e Grosseto,<br />
che ha accettato la panchina con<br />
un programma anche per la<br />
prossima stagione. Apolloni è il<br />
quarto tecnico stagionale degli<br />
umbri dopo Pecchia, Simoni (che<br />
due settimane fa è tornato a<br />
ricoprire il vecchio incarico di<br />
direttore tecnico) e Alessandrini<br />
che è stato esonerato ieri sera<br />
dopo due sconfitte e quattro ore<br />
di consiglio direttivo della società<br />
rossoblù. Apolloni, che porterà il<br />
suo staff di collaboratori, dirigerà<br />
oggi pomeriggio il suo primo<br />
allenamento al Barbetti.<br />
LA SITUAZIONE La classifica<br />
dopo 33 giornate: Torino p. 66;<br />
Sassuolo e Verona 63; Pescara<br />
62; Padova 53; Varese 52;<br />
Sampdoria 51; Brescia 49;<br />
Reggina 46; Bari (-4) 45; Juve<br />
Stabia (-4) 43; Grosseto 42;<br />
Modena 40; Livorno e Cittadella<br />
38; Crotone (-1) 37; Empoli 34;<br />
Vicenza 32; Ascoli (-7) 29; Gubbio<br />
27; Nocerina e AlbinoLeffe 25.<br />
Prossimo turno. Giovedì, ore<br />
20.45: Varese-Pescara (1-3).<br />
Venerdì, ore 17: Brescia-Verona<br />
(0-1); Vicenza-Juve Stabia (0-1).<br />
Ore 19: Ascoli-AlbinoLeffe (0-1);<br />
Bari-Grosseto (1-0); Cittadella-<br />
Gubbio (0-1); Crotone-Samp (0-2);<br />
Livorno-Padova (0-1); Nocerina-<br />
Empoli (0-2); Sassuolo-Modena<br />
(5-2); Torino-Reggina (1-0).<br />
REGGINA<br />
BRESCIA<br />
REGGINA<br />
(3-5-2)<br />
58 BELARDI<br />
6 ANGELLA<br />
13 COSENZA<br />
3 EMERSON<br />
32 COLOMBO<br />
18 RIZZO<br />
8 ARMELLINO<br />
22 BARILLA’<br />
29 RIZZATO<br />
61 BONAZZOLI<br />
87 CAMPAGNACCI<br />
All. GREGUCCI<br />
PANCHINA<br />
27 Zandrini, 7<br />
Melara, 4 Montiel,<br />
72 D’Alessandro,<br />
55 De Rose,<br />
9 Ceravolo,<br />
10 A. Viola.<br />
di FI.GRI<br />
ATALANTA 5<br />
CONSIGLI 5,5 In ritardo sul gol<br />
dell’uno a zero, si riscatta su<br />
Thiago Ribeiro.<br />
RAIMONDI 5 Patisce la spinta di<br />
Pinilla.<br />
LUCCHINI 6 Il suo ingresso dà<br />
equilibrio alla difesa.<br />
STENDARDO 5,5 Molti affanni là<br />
dietro, soprattutto nel primo<br />
tempo.<br />
MANFREDINI 5,5 Dopo il giallo, un<br />
errore dopo l’altro.<br />
PELUSO 5,5 Parte benino, poi si<br />
disunisce.<br />
SCHELOTTO 5,5 Qualche buona<br />
progressione, però sa fare molto<br />
di più.<br />
CARMONA 5,5 Ingenuo.<br />
Commette il fallo da cui nasce<br />
l’1 0.<br />
CIGARINI 5,5 Spreca la palla del<br />
possibile pareggio.<br />
CAZZOLA 6 Forze fresche, ma<br />
non basta.<br />
h<br />
IL MIGLIORE<br />
6<br />
MORALEZ<br />
Buoni guizzi, peccato che la<br />
squadra non lo aiuti.<br />
GABBIADINI 5,5 Si risveglia nel<br />
recupero, ma Avramov gli nega il<br />
gol. Prima non aveva trovato mai<br />
varchi per colpire.<br />
TIRIBOCCHI 5 Poca velocità e<br />
accelerazione. Ha una palla buona,<br />
la spreca.<br />
CARROZZA 6 Due occasioni in<br />
diciannove minuti. Almeno ci<br />
prova.<br />
All. COLANTUONO 5 La classifica<br />
non preoccupa, d’accordo, però<br />
questa è un’occasione persa per<br />
la sua Atalanta.<br />
TERNA ARBITRALE ROCCHI 6 Pochi errori. Mancano due gialli<br />
a Carmona e Peluso. Giallatini 5,5; Vivenzi 5,5.<br />
Cambio a Gubbio:<br />
via Alessandrini<br />
tocca ad Apolloni<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />
IL POSTICIPO ORE 20.45<br />
Tra Reggina<br />
e Brescia<br />
sfida playoff<br />
BRESCIA<br />
(3-5-1-1)<br />
1 ARCARI<br />
2 ZOBOLI<br />
21 DE MAIO<br />
19 CALDIROLA<br />
15 ZAMBELLI<br />
18 ROSSI<br />
14 SALAMON<br />
8 VASS<br />
3 DAPRELÀ<br />
7 EL KADDOURI<br />
80 JONATHAS<br />
All. CALORI<br />
PANCHINA<br />
12 Leali, 23<br />
Dallamano, 17<br />
Scaglia, 24<br />
Cordova, 11<br />
Feczesin, 16 Foti,<br />
9 Piovaccari.<br />
ARBITRO Giacomelli di Trieste<br />
GUARDALINEE Paganessi-Citro<br />
PREZZI da 10 a 75 euro<br />
TV Sky Calcio 1 HD; Premium Calcio<br />
25<br />
(andata 3-0)<br />
REGGINA Belardi si gioca il posto con Zandrini.<br />
Le altre novità dovrebbero essere<br />
Cosenza, Colombo, Rizzo, Campagnacci e<br />
Bonazzoli nel 3-5-2. Squalificati Ragusa.<br />
Diffidati Adejo, Barillà, Colombo, N.Viola.<br />
BRESCIA Martinez ha l’influenza: spazio<br />
a Zoboli. Mancano pure Accardi, Martina<br />
Rini e Budel. Vass si gioca una maglia con<br />
Mandorlini, mentre Jonathas sembra favorito<br />
su Piovaccari. Squalificati nessuno.<br />
Diffidati Martinez, Salamon, Zambelli.
26<br />
L<br />
buoneNotizie<br />
B<br />
Ipse DIXIT<br />
«<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
a regola numero 10 del giuoco del calcio la<br />
conoscono anche i bambini: «Una rete è segnata<br />
quando il pallone ha interamente superato<br />
la linea di porta tra i pali e sotto la sbarra trasversale».<br />
Semplice, quasi banale. Ma tra la regola<br />
e la sua applicazione ce ne passa e se il gol di<br />
Muntari (nella foto Forte) era clamorosamente<br />
gol anche senza immagini rallentate, su quello di<br />
Robinho qualche dubbio resta ancora. E lo avrebbe<br />
avuto molto probabilmente anche un eventuale<br />
arbitro di porta, tanto veloce è stata<br />
l’azione e il rinvio galeotto di Marchese.<br />
Soltanto un sensore, un occhio di falco<br />
di eredità tennistica abituato a fissare<br />
servizi che viaggiano a 200 all’ora,<br />
avrebbe potuto produrre una certezza.<br />
Per questo motivo il calcio non<br />
può più aspettare e deve accelerare,<br />
nonostante le barricate di Michel Platini<br />
e dell’Uefa, per applicare la tecnologia<br />
più affidabile ai gol fantasma. L’uomo<br />
(l’arbitro di porta) avrebbe concesso<br />
la rete di Muntari, ma su quella di Robinho<br />
avrebbe avuto anche lui molti dubbi. La stessa<br />
moviola viene interpretata in modo diametralmente<br />
opposto a secondo di chi la guarda.<br />
Per i milanisti è gol al 100%, per gli ju-<br />
oonen è il nuovo dio fiammingo. A 31 anni,<br />
pareggia i conti con il suo maestro<br />
Johan Museeuw. Tre Giri delle Fiandre, più tre<br />
Parigi-Roubaix, e il Mondiale 2005. E la terza<br />
«Ronde», con un milione di persone sulle strade,<br />
vuol dire raggiungere Fiorenzo Magni, il Leone<br />
delle Fiandre, unico non belga in un elenco<br />
che comprende Buysse, Leman e Museeuw. Ma<br />
l’Italia di ieri, che fino all’ultimo centimetro ha<br />
combattuto ed esaltato come da anni non capitava,<br />
ci è piaciuta. E molto.<br />
Le rasoiate di Alessandro Ballan e Filippo Pozzato,<br />
sul pavé di Muri storici come il Vecchio<br />
Quaremont e il Paterberg, là dove è nata la leggenda<br />
della corsa, hanno fatto sudare parecchio<br />
Boonen. Che sul Paterberg si è anche sfilato,<br />
una decina di metri.<br />
Questa è l’Italia che riconcilia con il ciclismo,<br />
che aiuta a riportare i tifosi sulle strade. Il trono<br />
Siamo forti,<br />
abbiamo<br />
giocatori forti,<br />
ora non rimane<br />
che dimostrarlo<br />
in campo<br />
caduta&rinascita<br />
di FAUSTO NARDUCCI<br />
ilCaso<br />
L’ARBITRO DI PORTA NON BASTEREBBE<br />
A PLACARE LA POLEMICA MILAN-JUVE<br />
di UMBERTO ZAPELLONI<br />
ventini la palla non è entrata interamente al<br />
100%.<br />
A Catania un uomo (l’assistente Ghiandai) ha interpretato<br />
male due situazioni molto più facili da<br />
leggere: i fuorigioco fischiati a Ibra e Boateng<br />
(partito addirittura dalla sua metà campo). E se<br />
l’uomo può sbagliare in occasioni così, figuriamoci<br />
se può non sbagliare in un episodio come quello<br />
di Robinho e Marchese.<br />
In settimana il Milan farà avere alla Figc una raccomandata<br />
in cui chiederà di utilizzare arbitri<br />
di porta dal prossimo campionato. Un<br />
aiuto, non la soluzione definitiva. Un aiuto<br />
comunque ben accetto e indispensabile anche<br />
perché siamo convinti che se il gol di<br />
Muntari fosse stato concesso oggi ci sarebbero<br />
molte discussioni e molte polemiche<br />
in meno su quello di Robinho. Certo, resterebbero<br />
le frasi poco opportune di Marotta<br />
(«Sugli arbitri la Juve paga ancora calciopoli»),<br />
ma quelle in fin dei conti sono figlie<br />
del gioco delle parti. Non aiutano a<br />
rendere l’ambiente più sereno, aumentano<br />
la pressione sugli arbitri che ne hanno già<br />
abbastanza, ma alla fine non influiscono sul<br />
risultato finale. Come ci auguriamo possa<br />
succedere anche per il gol di Muntari, il vero<br />
peccato mortale di questo campionato.<br />
twitter@uzapelloni<br />
di «Tommeke», personaggio simbolo di tutti i<br />
teenager fiamminghi, ha traballato sotto i colpi<br />
di due veneti, amici-rivali in tutto. Non abbiamo<br />
vinto, ma è come se fosse successo.<br />
Alfredo Martini, il c.t. per definizione, che aveva<br />
visto Magni trionfare 60 anni fa, si è esaltato:<br />
«Pozzato e Ballan ci hanno riconciliato con<br />
le grandi classiche. Hanno trasmesso la generosità<br />
dei corridori. Perché quello che offre il ciclismo,<br />
non lo offre nessun altro sport».<br />
L’Italia non conquista una classica monumento<br />
dal terzo Giro di Lombardia di Cunego, 2008.<br />
L’ultimo Fiandre è targato Ballan, 2007. Ma erano<br />
davvero anni che non riuscivamo a essere<br />
così determinati e protagonisti come ieri. L’Italia<br />
c’è, l’Italia esiste ancora. Tra rinnovamento<br />
generazionale e battaglie antidoping, che hanno<br />
spinto, con una decisione molto coraggiosa,<br />
la Federazione italiana a ripulire la maglia azzurra<br />
e a negarla a chiunque abbia avuto una<br />
condanna.<br />
... cosa voleva dire<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
L’ITALIA DEL CICLISMO TORNA A LOTTARE<br />
E RICONCILIA CON LE GRANDI CLASSICHE<br />
di LUCA GIALANELLA<br />
STEVAN JOVETIC<br />
ATTACCANTE FIORENTINA<br />
I<br />
di ROBERTO PELUCCHI<br />
l pattinaggio su ghiaccio è uno degli sport<br />
più amati dai ragazzi (anche se in questo<br />
caso il sostantivo va declinato esclusivamente<br />
al femminile rappresentando i maschi pattinatori<br />
una rarità). Basta fare un giro per i palaghiaccio<br />
del Nord Italia per trovare frotte di ragazzine<br />
che si allenano come forsennate<br />
e reclamano giustamente più spazi per il<br />
loro sport preferito. Ebbene, il tifo delle<br />
pattinatrici (e non solo) d’Italia ha da sempre<br />
un idolo assoluto che finalmente le ha<br />
portate (almeno idealmente) sul tetto del<br />
mondo, Carolina Kostner. A pagina 47 potete<br />
vedere la foto di un gruppo di loro: un<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
La Fiorentina ha spirito di gruppo<br />
lo mette in pratica pure in discoteca<br />
«La situazione in cui si trova la<br />
Fiorentina è inspiegabile. I<br />
tifosi non hanno idea di quello<br />
che abbiamo fatto in questa<br />
stagione per formare un<br />
gruppo forte. Prima di tutto:<br />
divieto assoluto di restare<br />
fuori fino a tardi da soli, con<br />
il rischio di trovare in giro<br />
qualche Lucignolo tentatore.<br />
Nei locali notturni della zona<br />
ci andavamo in gruppo, per<br />
controllarci a vicenda, ma la<br />
gente non ci ha capito. Anche<br />
quando Kharja fu scoperto a<br />
tornare tutte le sere a Milano<br />
con il Frecciarossa gli abbiamo<br />
fatto cambiare abitudine. In<br />
effetti, non aveva molto senso<br />
andare a Milano da solo<br />
quando potevamo stare tutti<br />
assieme, da vera squadra, a<br />
Milano Marittima».<br />
L’ORO DI CAROLINA PER I RAGAZZI<br />
È UNA SPINTA A NON ARRENDERSI<br />
«CaroFans» che ha seguito Carolina fino a Nizza.<br />
Ma, badate bene, non sono tifose isolate<br />
come a volte capita negli sport cosiddetti di<br />
nicchia bensì uno stuolo di vere appassionate,<br />
le stesse che affollano quei Gala (il prossimo<br />
è a Rimini il 29 aprile) che puntualmente<br />
riempiono i palazzetti.<br />
Ecco perché l’oro conquistato sabato<br />
notte dalla più elegante donna del ghiaccio<br />
— traguardo finora raggiunto solo nella<br />
danza da Fusar Poli-Margaglio — va<br />
moltiplicato per mille. E’ un traguardo<br />
di gruppo ma anche un insegnamento:<br />
nello sport come nella vita puoi prendere<br />
laVignetta<br />
di VALERIO MARINI<br />
TwitTwit<br />
IL CINGUETTIO DEL GIORNO<br />
FILIPPO POZZATO<br />
Secondo al Giro delle Fiandre<br />
Ciao ragazzi..... Ke dire: nn<br />
sono contento xó so di<br />
averci provato e sopratutto<br />
ci ho creduto fino ai -50m<br />
dall’arrivo... Grazie di cuore<br />
@PippoPozzato<br />
MARCO MATERAZZI<br />
Ex difensore dell’Inter<br />
Al Pub prima del match ....<br />
Boston-Miami .... Non vedo<br />
l'ora.<br />
@iomatrix23<br />
RIO FERDINAND<br />
Difensore del Manchester United<br />
I livelli di forma che un<br />
tennista al top deve tenere<br />
per una stagione sono<br />
irreali... anche con il caldo...<br />
giocando anche più di 5 ore<br />
@rioferdy5<br />
D.g. Trento Volley 1<br />
Grazie ragazzi! Vincere la<br />
regular season con 14 punti<br />
di vantaggio ci riempie di<br />
orgoglio.... e di ....serietà.<br />
@BeppeCormio<br />
o GIUSEPPE CORMIO<br />
in classifica<br />
CESC FABREGAS<br />
Centrocampista del Barcellona<br />
Buon 85o compleanno<br />
nonna. Ti voglio bene!<br />
@cesc4official<br />
dallaPrima<br />
Come morde Conte<br />
Un segnale forte<br />
nella lotta scudetto<br />
La Juve impressiona, il Milan rallenta<br />
e l’Inter può sognare il terzo posto<br />
di ALBERTO CERRUTI<br />
I<br />
l Milan rallenta e la Juventus<br />
vola. Tre gol al Napoli li<br />
aveva segnati anche all'andata,<br />
ma allora ne aveva presi altrettanti<br />
rischiando di perdere.<br />
Stavolta, invece, Buffon fa lo<br />
spettatore di un successo strameritato,<br />
senza veleni, che dimezza<br />
lo svantaggio dalla capolista<br />
e lascia un segnale forte<br />
nella corsa allo scudetto. I 4<br />
punti di distacco dal Milan sono<br />
ridotti a 2, ma più ancora<br />
del doppio passo avanti in classifica<br />
impressiona il modo con<br />
cui la Juventus sbrana il Napoli,<br />
garantendosi in anticipo il<br />
ruolo di favorita per la finale di<br />
coppa Italia.<br />
Come domenica scorsa contro<br />
l'Inter, la squadra di Conte esce<br />
alla distanza dopo aver chiuso<br />
il primo tempo sullo 0-0, con la<br />
differenza che stavolta Mazzarri<br />
non sarà esonerato come Ranieri,<br />
anche se il Napoli non si<br />
rende mai pericoloso, al contrario<br />
di Milito e compagni. Una<br />
prova di forza a livello atletico,<br />
mentale e tecnico, perché non<br />
basta la fame arretrata per spiegare<br />
il crescendo bianconero,<br />
agevolato dalla prima deviazione<br />
di Bonucci su tiro di Vucinic,<br />
esaltato dalla straordinaria<br />
prodezza di Vidal e concluso<br />
dal tocco finale di Quagliarella,<br />
riserva eccellente di una<br />
panchina meno ricca di quella<br />
del Milan, ma tutt’altro che povera,<br />
pensando ai gol di Caceres<br />
e Del Piero contro l'Inter.<br />
Brutte notizie per il Milan che<br />
oggi partirà per Barcellona con<br />
un peso psicologico in più, ma<br />
brutta notizia anche per il Napoli<br />
in evidente e preoccupante<br />
flessione. Nel fine settimana<br />
in cui si eguaglia il record di 35<br />
gol della giornata d’esordio, la<br />
vittoria della Juventus è invece<br />
tanti scappellotti, puoi «cadere» nei momenti più<br />
delicati (due Olimpiadi) ma se hai costanza e temperamento<br />
puoi trovare la forza per rialzarti. Guarda<br />
caso, un percorso analogo a Carolina l’ha fatto<br />
anche il suo fidanzato Alex Schwazer che, almeno<br />
lui, l’oro della marcia aveva già fatto in tempo a<br />
vincerlo prima di andare giù di testa: dopo tre anni<br />
di crisi Alex si è fatto prendere per mano propria<br />
dalla sua Carolina rialzandosi in tempo per la sua<br />
seconda Olimpiade. Ecco, ora tocca a lui far capire<br />
alla Kostner che non può ritirarsi proprio ora, prima<br />
che la sua favola sportiva tocchi il lieto fine<br />
dell’Olimpiade 2014 di Sochi.<br />
Antonio Conte, 42 anni, allenatore della Juventus REUTERS<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
una ricompensa per l'Inter, che<br />
sembrava tagliata fuori dall’Europa.<br />
Il terzo posto, meno impossibile<br />
dopo la sconfitta della<br />
Lazio a Parma e il primo successo<br />
di Stramaccioni sul Genoa,<br />
adesso è più vicino perché<br />
i punti che separano i nerazzurri<br />
dalla zona Champions adesso<br />
sono 7 e non 10. Sette punti<br />
meno della Lazio a otto giornate<br />
dalla fine, però, sono sempre<br />
tanti da recuperare, perché<br />
davanti ci sono anche Napoli,<br />
Udinese e Roma, ma i calcoli<br />
non sono mai piaciuti a Moratti,<br />
che a San Siro ha rivisto il<br />
bello e il brutto di una stagione<br />
da brividi.<br />
Il più rapido 3-0 di quest'anno,<br />
la paura sul 3-2, il 4-2 con il primo<br />
gol di Zarate in campionato,<br />
la ricaduta sul 4-3 e infine,<br />
prima dell’inutile rigore di Gilardino,<br />
quello trasformato da<br />
Milito, capace di segnare all'<br />
esordio dei tre allenatori dell’Inter:<br />
a Palermo con Gasperini,<br />
a Bologna con Ranieri anche<br />
allora dal dischetto, ieri<br />
con Stramaccioni.<br />
Il problema, come si è visto durante<br />
tutto l'anno, è che non basta<br />
nemmeno un grande Milito<br />
per cancellare i limiti di una<br />
squadra cabriolet, per la gioia<br />
di tutti gli avversari, come dimostrano<br />
i 42 gol incassati<br />
(più del doppio dei 17 della Juve)<br />
un po’ per gli errori individuali<br />
dei singoli, un po’ per i<br />
precari equilibri tattici di tutte<br />
le varie Inter affidate a cinque<br />
allenatori in meno di due stagioni.<br />
Ma 5 reti al Genoa, che<br />
per la verità ne ha incassate più<br />
di tutti, il jolly dell’esordio di<br />
Guarin e qualche altra frenata<br />
di chi sta davanti, aiutano a sperare<br />
in una folle rincorsa. A costo<br />
di soffrire, come ieri, fino<br />
all'ultimo secondo del campionato.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Serie A / 30ª GIORNATA<br />
RISULTATI CLASSIFICA<br />
BOLOGNA-PALERMO 1-3<br />
Sorensen (B), Donati (P), Hernandez (P),<br />
Morleo (B) autorete<br />
CAGLIARI-ATALANTA 2-0<br />
Conti (C), Pinilla (C)<br />
CATANIA-MILAN 1-1<br />
Robinho (M), Spolli (C)<br />
FIORENTINA-CHIEVO 1-2<br />
Pellissier (C), Ljajic (F), L. Rigoni (C)<br />
INTER-GENOA 5-4<br />
Milito (I), Milito (I), Samuel (I), Moretti (G),<br />
Palacio (G) rigore, Zarate (I), Gilardino (G)<br />
rigore, Milito (I) rigore, Gilardino (G) rigore<br />
JUVENTUS-NAPOLI 3-0<br />
Bonucci (J), Vidal (J), Quagliarella (J)<br />
LECCE-CESENA 0-0<br />
PARMA-LAZIO 3-1<br />
Mariga (P), Floccari (P), Scaloni (L),<br />
Floccari (P)<br />
ROMA-NOVARA 5-2<br />
Caracciolo (N), Marquinho (R), Osvaldo (R),<br />
Fabio Simplicio (R), Bojan (R), Morimoto<br />
(N), Lamela (R)<br />
SIENA-UDINESE 1-0<br />
Destro (S)<br />
PROSSIMO TURNO<br />
sabato 7 aprile, ore 15<br />
ATALANTA-SIENA (2-2)<br />
CAGLIARI-INTER (1-2)<br />
CESENA-BOLOGNA (1-0)<br />
CHIEVO-CATANIA (2-1)<br />
LECCE-ROMA (1-2)<br />
MILAN-FIORENTINA (0-0)<br />
NOVARA-GENOA (0-1)<br />
UDINESE-PARMA (0-2)<br />
PALERMO-JUVENTUS ore 18.30 (0-3)<br />
LAZIO-NAPOLI ore 20.45 (0-0)<br />
CONCORSI<br />
CONCORSI N. 30 DELL'1/4/2012<br />
TOTOCALCIO - COLONNA VINCENTE<br />
2-1-2-1-X-1-2-2-X-X-2-1-2-1<br />
QUOTE: Ai 14 nessun vincitore; ai 13 (4)<br />
24.452 euro; ai 12 (44) 2.222 euro; ai 9<br />
(3) 33.113 euro<br />
TOTOGOL - COLONNA VINCENTE<br />
4-1-3-14-13-10-2<br />
QUOTE: Ai 7 nessun vincitore; ai 6 (2)<br />
1.050 euro; ai 5 (10) 210 euro; ai 4 (71)<br />
35 euro<br />
Gazzetta.it<br />
IN DIRETTA DALLE 9.30<br />
GAZZA OFFSIDE<br />
CORSA A 2 MILAN-JUVE<br />
Grandi novità per<br />
Gazza Offside, la<br />
videorubrica di Diego<br />
Antonelli e Alberto Cerruti<br />
sulla serie A. Da oggi in<br />
diretta con un’ora di<br />
anticipo (alle 9.30, on<br />
demand subito dopo) si<br />
discute del pareggio (con<br />
polemiche) del Milan, della<br />
rimonta della Juve e della<br />
nuova Inter di<br />
Stramaccioni. Ospite in<br />
studio Nicola Cecere.<br />
SQUADRE PUNTI<br />
G.<br />
IN CASA<br />
V. N. P.<br />
PARTITE<br />
FUORI<br />
G. V. N. P. G.<br />
TOTALE<br />
V. N. P.<br />
IN CASA<br />
F. S.<br />
RETI RIGORI<br />
PUNTI<br />
FUORI TOTALE DIFF. FAVORE CONTRO 2010-2011<br />
F. S. F. S. RETI T. R. T. R.<br />
E DIFF.<br />
POSIZIONE ULTIME<br />
STAGIONE QUATTRO<br />
2010-2011 GARE<br />
MILAN 64 14 9 4 1 16 10 3 3 30 19 7 4 29 7 31 17 60 24 +36 8 8 1 1 62 (+2) 1 VVVN<br />
JUVENTUS 62 15 10 5 0 15 6 9 0 30 16 14 0 30 9 19 8 49 17 +32 1 1 3 1 45 (+17) 7 NVVV<br />
LAZIO 51 15 8 4 3 15 7 2 6 30 15 6 9 20 12 24 25 44 37 +7 5 5 4 4 54 (-3) 5 PPVP<br />
NAPOLI 48 15 7 6 2 15 5 6 4 30 12 12 6 32 18 22 17 54 35 +19 8 3 0 0 59 (-11) 3 VNNP<br />
UDINESE 48 15 10 4 1 15 3 5 7 30 13 9 8 25 9 15 19 40 28 +12 5 4 6 4 56 (-8) 4 PNNP<br />
ROMA 47 15 9 3 3 15 5 2 8 30 14 5 11 31 15 16 22 47 37 +10 3 2 6 6 50 (-3) 6 VVPV<br />
INTER 44 16 7 4 5 14 6 1 7 30 13 5 12 28 23 15 19 43 42 +1 7 4 9 6 60 (-16) 2 VNPV<br />
CATANIA 43 15 8 5 2 15 2 8 5 30 10 13 7 21 10 18 28 39 38 +1 9 8 3 3 32 (+11) 14 V V N N<br />
PALERMO 39 15 10 1 4 15 1 5 9 30 11 6 13 32 21 12 26 44 47 -3 4 4 6 6 43 (-4) 8 P N N V<br />
CHIEVO 39 14 6 4 4 16 4 5 7 30 10 9 11 12 12 15 25 27 37 -10 2 1 7 4 35 (+4) 13 P N N V<br />
ATALANTA * 37 15 7 6 2 15 3 7 5 30 10 13 7 19 11 14 20 33 31 +2 4 3 6 5 in B in B N N V P<br />
CAGLIARI 37 15 6 6 3 15 3 4 8 30 9 10 11 18 12 13 24 31 36 -5 6 6 3 3 39 (-2) 11 P V P V<br />
SIENA 36 16 8 3 5 14 1 6 7 30 9 9 12 25 12 9 19 34 31 +3 7 6 6 5 in B in B V P N V<br />
BOLOGNA 36 16 5 4 7 14 4 5 5 30 9 9 12 17 22 15 16 32 38 -6 3 2 6 6 40 (-4) 10 V N P P<br />
PARMA 35 15 6 5 4 15 2 6 7 30 8 11 11 25 19 13 28 38 47 -9 6 5 5 3 32 (+3) 14 N P N V<br />
GENOA 34 15 7 5 3 15 2 2 11 30 9 7 14 23 18 18 38 41 56 -15 6 5 9 8 39 (-5) 11 N P N P<br />
FIORENTINA 33 15 7 3 5 15 1 6 8 30 8 9 13 22 20 8 17 30 37 -7 5 5 5 5 41 (-8) 9 P P N P<br />
LECCE 28 15 2 6 7 15 4 4 7 30 6 10 14 17 22 14 23 31 45 -14 5 5 5 5 28 (=) 18 PNNN<br />
NOVARA 24 15 3 7 5 15 2 2 11 30 5 9 16 14 21 12 30 26 51 -25 3 3 4 2 in B in B VVNP<br />
CESENA 19 14 2 5 7 16 2 2 12 30 4 7 19 11 17 7 30 18 47 -29 6 4 9 7 29 (-10) 17 PPNN<br />
A parità di punti e di partite giocate, la classifica tiene conto di quest'ordine preferenziale: 1) punti negli scontri diretti se tutti giocati 2) differenza reti<br />
globale 3) gol segnati 4) ordine alfabetico. Le ultime tre retrocedono in serie B. *sei punti di penalizzazione.<br />
U CHAMPIONS U PRELIMINARI DI CHAMPIONS U EUROPA LEAGUE U RETROCESSIONE<br />
laMoviola<br />
di FRANCESCO CENITI fceniti@gazzetta.it<br />
Valeri, o.k. i 4 rigori<br />
Rizzoli e Tagliavento:<br />
sviste in area contro<br />
Fiorentina e Udinese<br />
Non una giornata<br />
brillantissima per la squadra di<br />
Braschi: quello che stupisce<br />
sono le imprecisioni di due<br />
arbitri importanti come Rizzoli e<br />
Tagliavento. Non un bel<br />
segnale. Il designatore può<br />
comunque consolarsi con la<br />
buona prova di Banti,<br />
Gervasoni e Valeri.<br />
BOLOGNA-PALERMO 1-3<br />
Gervasoni di Mantova<br />
Gara tenuta sotto controllo<br />
dall’arbitro. Giusta l’espulsione<br />
di Mantovani (secondo giallo<br />
per l’entrata dura su Ramirez).<br />
Bravo anche l’assistente<br />
Altomare: non c’è fuorigioco in<br />
occasione del 2-1 e del 3-1 del<br />
Palermo.<br />
CAGLIARI-ATALANTA 2-0<br />
Rocchi di Firenze<br />
Un solo errore: nel secondo<br />
tempo Schelotto è affossato da<br />
Pisano appena fuori area (cade<br />
dentro, ma il fallo è fuori).<br />
Manca all’Atalanta una<br />
punizione importante. Per il<br />
resto decisioni corrette di<br />
Rocchi a iniziare dal contatto<br />
tra Thiago Ribeiro e Stendardo<br />
(niente rigore, punito<br />
l’attaccante). Regolare la<br />
posizione di Pinilla in occasione<br />
del 2-0.<br />
FIORENTINA-CHIEVO 1-2<br />
Rizzoli di Bologna<br />
La Fiorentina si lamenta per<br />
alcuni episodi in area: non ha<br />
torto. Rizzoli non convince in<br />
almeno due casi. Nel primo c’è<br />
Dainelli che colpisce sulla<br />
caviglia Amauri; ancora più<br />
netto nel secondo tempo il<br />
calcione rifilato da Dramè a<br />
Gamberini: rigore da assegnare,<br />
ma l’arbitro lascia correre<br />
nonostante sia molto vicino<br />
all’azione.<br />
INTER-GENOA 5-4<br />
Valeri di Roma<br />
Quattro rigori, ma nessuno<br />
scandalo. Le decisioni di Valeri<br />
sono tutte corrette (nonostante<br />
qualche protesta a fine partita<br />
dei nerazzurri). Il festival del<br />
Dramè colpisce in pieno Gamberini: rigore non visto SKY<br />
dischetto nella ripresa. Il primo<br />
è concesso per un tocco con<br />
una mano di Zanetti: la distanza<br />
è ravvicinata, ma l’argentino<br />
tiene troppo largo il braccio per<br />
lasciar correre. Il secondo per<br />
un netto fallo di Julio Cesar<br />
(espulso per aver negato una<br />
chiara occasione da gol) su<br />
Palacio. Il terzo per un’entrata<br />
di Belluschi su Guarin: il<br />
genoano prende gamba e<br />
pallone, piuttosto qualche<br />
dubbio sul rosso a Belluschi<br />
perché la chiara occasione da<br />
rete non sembra così evidente.<br />
Il quarto è per il calcio di Lucio<br />
a Sculli, con il rossoblù che<br />
anticipa secco l’avversario<br />
(l’Inter chiede la gamba tesa,<br />
ma Lucio è in ritardo). L’Inter si<br />
lamenta anche per un fallo in<br />
area di Belluschi su Zanetti:<br />
resta qualche dubbio. Stessa<br />
cosa per una trattenuta di<br />
Samuel a Kaladze.<br />
LECCE-CESENA 0-0<br />
Banti di Livorno<br />
Tutto liscio per Banti e nessun<br />
episodio da moviola.<br />
ROMA-NOVARA 5-2<br />
Romeo di Verona<br />
C’è un episodio che avrebbe<br />
potuto cambiare le sorti della<br />
partita: sul 2-1 segnalato un<br />
fuorigioco inesistente a Jeda<br />
che nel frattempo era stato<br />
steso in area da Kjaer. Al<br />
Novara manca un rigore e la<br />
Roma rischiava di rimanere in<br />
10 per il rosso al difensore. In<br />
avvio altro dubbio per<br />
un’entrata sempre di Kjaer su<br />
Caracciolo. Da annullare il 4-2<br />
di Morimoto, partito in<br />
fuorigioco.<br />
LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
SIENA-UDINESE 1-0<br />
Tagliavento di Terni<br />
Non perfetto neppure<br />
Tagliavento. Nella ripresa ci<br />
sono due casi nell’area del<br />
Siena: spinta di Contini su Pinzi,<br />
poi sempre Contini stende Abdi.<br />
Ci stava il rigore almeno in una<br />
occasione. Non c’è fuorigioco<br />
nell’azione decisiva: Coda tiene<br />
in gioco Gazzi (autore<br />
dell’assist).<br />
(Juve-Napoli a pagina 3)<br />
MARCATORI<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />
22 RETI: Ibrahimovic (8) (Milan)<br />
19 RETI: Cavani (2) (Napoli); Di Natale (4)<br />
(Udinese)<br />
17 RETI: Milito (4) (Inter)<br />
16 RETI: Palacio (3) (Genoa)<br />
15 RETI: Denis (3) (Atalanta)<br />
13 RETI: Klose (Lazio)<br />
12 RETI: Jovetic (4) (Fiorentina); Miccoli (1)<br />
(Palermo)<br />
11 RETI: Calaiò (4) (Siena)<br />
10 RETI: Di Vaio (1) (Bologna); Matri (Juventus);<br />
Giovinco (4) (Parma); Osvaldo (Roma)<br />
9 RETI: Nocerino (Milan); Borini (Roma)<br />
8 RETI: Pinilla (3) (2 con il Palermo) (Cagliari);<br />
Lodi (6) (Catania); Hernanes (4) (Lazio);<br />
Di Michele (4) (Lecce); Lavezzi (1) (Napoli)<br />
7 RETI: Larrivey (2) (Cagliari); Mutu (2) (Cesena);<br />
Marchisio (Juventus); Hamsik (Napoli);<br />
M. Rigoni (3) (Novara); Destro (Siena)<br />
6 RETI: Bergessio (Catania); Thereau (Chievo);<br />
Budan (Palermo); Floccari (1) (Parma)<br />
5 RETI: Moralez (Atalanta); Acquafresca,<br />
Diamanti (1) e Ramirez (Bologna); Pellissier<br />
(1) (Chievo); Gilardino (2) (2 con la Fiorentina)<br />
e Jankovic (Genoa); Pazzini (Inter); Pepe<br />
e Vucinic (Juventus); Rocchi (Lazio); Muriel<br />
(Lecce); Robinho (Milan); Pandev (Napoli);<br />
Hernandez (2) (Palermo); Bojan (Roma); Basta<br />
(Udinese)<br />
4 RETI: Marilungo (Atalanta); Conti (1) (Cagliari);<br />
Barrientos e Legrottaglie (Catania);<br />
Moscardelli e Paloschi (Chievo); Cerci (Fiorentina);<br />
Sculli (2 reti con la Lazio (Genoa);<br />
Vidal (1) (Juventus); Lulic (Lazio); Boateng e<br />
Maxi Lopez (2) (3 con il Catania) (Milan); Morimoto<br />
(Novara); Totti (2) (Roma)<br />
3 RETI: Almiron e Gomez (Catania); M. Rossi<br />
(Genoa); Cambiasso e Thiago Motta (Inter);<br />
Quagliarella (Juventus); Cuadrado e Giacomazzi<br />
(Lecce); Dzemaili e Maggio (Napoli);<br />
Caracciolo (1 rete con il Genoa) (Novara); Silvestre<br />
(Palermo); Biabiany e Modesto e Paletta<br />
(Parma); De Rossi, Fabio Simplicio,<br />
Juan e Pjanic (Roma); Bogdani (Siena); Floro<br />
Flores e Isla (Udinese)<br />
2 RETI: Tiribocchi (Atalanta); Portanova (Bologna);<br />
Ibarbo e Thiago Ribeiro (Cagliari);<br />
Marchese e Spolli (Catania); Eder e Candreva<br />
(1) (Cesena); L. Rigoni e Sammarco (Chievo);<br />
Montolivo, Nastasic e Natali (Fiorentina);<br />
Kukca e Veloso (Genoa); Forlan, Nagatomo<br />
e Samuel (Inter); Bonucci, Chiellini, Lichsteiner<br />
e Pirlo (Juventus); Kozak (Lazio); Bertolacci,<br />
Brivio e Grossmuller (Lecce); Cassano,<br />
El Shaarawy, Emanuelsson, Seedorf e<br />
Thiago Silva (Milan); Campagnaro e Gargano<br />
(Napoli); Jeda, Mascara (1 rete con il Napoli),<br />
Porcari e Rubino (Novara); Bertolo, Donati,<br />
Ilicic, Mantovani, Migliaccio e Zahavi (Palermo);<br />
Gobbi (Parma); Lamela (Roma); Brienza<br />
e D'Agostino (1) (Siena); Pinzi e Torje (Udinese)<br />
1 RETE: Cigarini, Gabbiadini, Manfredini, A.<br />
Masiello, Peluso e Schelotto (Atalanta); Cherubin,<br />
Khrin, Loria e Sorensen (Bologna);<br />
Biondini, Cossu, Dessena, Ekdal, El Kabir,<br />
Nainggolan e Nené (1) (Cagliari); Catellani,<br />
Delvecchio, Izco e Lanzafame (Catania); Del<br />
Nero, Guana, Iaquinta (1), Parolo, Pudil e Santana<br />
(Cesena); Acerbi, Andreolli, Dramè e<br />
Sardo (Chievo); Cassani, Gamberini, Lazzari,<br />
Ljajic e Silva (1) (Fiorentina); Belluschi,<br />
Constant, Granqvist, Jorquera, Mesto, Moretti<br />
e Pratto (Genoa); Alvarez, Casteignos,<br />
Coutinho, Faraoni, Lucio, Maicon, Ranocchia,<br />
Sneijder e Zarate (Inter); Caceres, De<br />
Ceglie, Del Piero, Estigarribia, Giaccherini,<br />
Krasic e Padoin (Juventus); Biava, Cana, Cisse,<br />
Diakite, A. Gonzalez, Ledesma (1), Mauri<br />
e Scaloni (Lazio); Corvia, Esposito, Ferrario,<br />
Mesbah, Oddo (1) e Strasser (Lecce); Ambrosini,<br />
Aquilani, Muntari, Nesta, Pato, Yepes<br />
e Zambrotta (Milan); Britos, Cannavaro<br />
e Zuniga (Napoli); Gemiti, Kone, Marianini,<br />
Mazzarani, Meggiorini, Paci, Radovanovic<br />
(Novara); Barreto e Munoz (Palermo); Galloppa,<br />
A. Lucarelli, Mariga, Morrone, Okaka,<br />
Pellè, Valdes, Valiani e Zaccardo (Parma);<br />
Burdisso, Gago, Marquinho e Taddei (Roma);<br />
Bolzoni, Gazzi, Del Grosso, P. Gonzalez,<br />
Grossi, Rossettini, Terzi (1) e Vitiello (Siena);<br />
Asamoah, Benatia, Domizzi, Ferronetti e Pazienza<br />
(Udinese)<br />
RETI: in questo turno 35 (4 rigori, 1 autorete)<br />
; in totale 761 (84 rigori, 16 autoreti)<br />
27
28<br />
Botte e litigi fuori<br />
dal campo, show<br />
col pallone, pazzie:<br />
il gruppo dominò<br />
negli anni Settanta<br />
NINO MINOLITI<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
GERMANO BOVOLENTA<br />
Giorgione non c’è più. E’<br />
morto in Florida, in America,<br />
colpito al cuore, e la notizia arriva<br />
in un modo moderno: su<br />
Twitter. Il cinguettio di un uccellino,<br />
una cosa strana per lui<br />
che era un bisonte. Giorgio Chinaglia<br />
era un centravanti all’antica,<br />
potente, pesante, burrascoso,<br />
insolente. Era nato povero,<br />
era un ragazzo buono e generoso.<br />
Poi diventò un giocatore<br />
di calcio buono e generoso.<br />
Poi un combattente e un guerriero<br />
forte e quasi invincibile.<br />
Un uomo agitato e struggente<br />
ha preso per mano una Lazio,<br />
quella del 1973-74, e l’ha trascinata<br />
al primo scudetto. Lo chiamavano<br />
il Bisonte e il Gobbo,<br />
perché correva curvo nelle sue<br />
praterie. Era una forza della natura,<br />
e credeva nelle sue leggi.<br />
Che non erano necessariamente<br />
quelle del gol. Chi lo ha conosciuto,<br />
chi lo ha amato e seguito<br />
nella sua Roma e nelle notti<br />
in America, dice che «uno così<br />
si può incontrare solo una volta».<br />
Perché Giorgione non è stato<br />
solo un uomo ruvido e prepotente,<br />
esagerato e trasgressivo.<br />
Giorgione è stato una leggenda<br />
di un calcio e di un mondo che<br />
non c’è più. E le leggende non<br />
muoiono mai.<br />
L’emigrante Giorgio nasce a Carrara,<br />
la città del marmo. La sua<br />
famiglia è povera ed emigra<br />
nel Galles. Vita dura, Giorgio è<br />
un bambino robusto e con una<br />
grande passione, il calcio. Ma è<br />
«troppo solido e troppo sgraziato»<br />
e, nella scuola di Cardiff,<br />
l’allenatore della squadra di<br />
rugby lo convince ad entrare<br />
nel gruppo. La palla è ovale, lui<br />
ha il fisico per i pacchetti di mischia<br />
e le mete. Si può fare. Ma<br />
Giorgio pensa a Carrara, ai<br />
suoi cortili, ai suoi amici e al<br />
suo calcio. Lo portano allo<br />
Swansea. S’inserisce, piace, ha<br />
Botte in allenamento, vittorie<br />
la domenica. La Lazio di Giorgio<br />
Chinaglia, ma anche di Pino<br />
Wilson, Gigi Martini, Luciano Re<br />
Cecconi, Felice Pulici, Giancarlo<br />
Oddi, del regista Mario Frustalupi<br />
e del talentino Vincenzo D’Amico,<br />
era una banda di fenomeni<br />
che mescolava tutto: classe, coraggio,<br />
pazzia. Ribaldi e romantici.<br />
Dolci e violenti. Aggressivi e<br />
trasgressivi. Una squadra con le<br />
basette. Come gli anni Settanta,<br />
di cui sono stati un simbolo, e<br />
LA GRANDE FESTA DELLA LAZIO<br />
Con l’allenatore dello scudetto Maestrelli<br />
Giorgio Chinaglia, a destra, abbraccia Tommaso Maestrelli, l’allenatore che portò<br />
la Lazio alla conquista del primo scudetto. A sinistra Giuseppe Wilson ARCHIVIO<br />
Aveva 65 anni, fu l’uomo simbolo della Lazio campione nel ’74<br />
L’infanzia dura in Galles, il riscatto in Italia. Poi gli Stati Uniti<br />
DOPO L’OPERAZIONE<br />
IL LUTTO<br />
CIAO<br />
Buono e rude<br />
Era Chinaglia<br />
Una vita di gol, eccessi<br />
ed esilio: un infarto<br />
lo ha ucciso in Florida<br />
Sembrava<br />
fuori pericolo<br />
A dare la notizia è stato<br />
il figlio Antonhy, quando a<br />
Naples in Florida, dove Giorgio<br />
Chinaglia risiedeva da qualche<br />
anno, era ancora mattina. Il<br />
popolare Long John non ce l’ha<br />
fatta. Era stato operato al<br />
cuore qualche giorno fa.<br />
L’intervento era andato bene,<br />
tanto che l’ex giocatore era<br />
stato rimandato a casa. Ma<br />
ieri mattina un nuovo attacco<br />
di cuore gli è stato fatale.<br />
Chinaglia aveva compiuto 65<br />
anni il 24 gennaio.<br />
1947-2012<br />
GIORGIO<br />
il passo e la corsa giusta, un eccellente<br />
sinistro. E’ un po’ debole<br />
sul colpo di testa, salta goffamente.<br />
Gli piace puntare la porta<br />
avversaria, palla avanti e lui<br />
dietro, rabbioso e sbuffante.<br />
Non cerca il dialogo con i compagni,<br />
non lo vuole. Dicono: è<br />
un po’ troppo focoso, divide, è<br />
indisciplinato. Raccontano che<br />
una volta Ivor Allchurch, leggenda<br />
vivente del calcio gallese,<br />
gli dice: «Un giorno, Giorgio,<br />
tu sarai famoso come Bobby<br />
Charlton». «Tu sei solo gentile»,<br />
risponde Giorgio. «No, tu<br />
hai la mentalità del fuoriclasse».<br />
Ritorno in Italia Lascia lo Swansea<br />
perché il suo presidente<br />
non lo vede bene. Non gli piace,<br />
come giocatore e come ra-<br />
CLASSE E TRASGRESSIONE LA SQUADRA ERA SPACCATA IN DUE CLAN, MA QUANDO SI GIOCAVA ERANO GUAI PER TUTTI<br />
Long John, la Lazio e i fenomeni ribelli<br />
La Lazio dello scudetto 1974<br />
La formazione della Lazio del 1974-75, con lo scudetto sulla<br />
maglia, quello vinto la stagione precedente per la prima volta.<br />
Da sinistra, in piedi: Giorgio Chinaglia, Sergio Petrelli, Felice<br />
Pulici, Luigi Martini, Giancarlo Oddi, Giuseppe Wilson. Accosciati,<br />
sempre da sinistra: Renzo Garlaschelli, Vincenzo D’Amico,<br />
Franco Nanni, Mario Frustalupi, Luciano Re Cecconi ARCHIVIO<br />
gazzo, e lo lascia libero. E Giorgio<br />
dice: «Grazie, torno a casa,<br />
torno in Italia». Il presidente lo<br />
saluta gelidamente: «Tu non<br />
puoi giocare nel calcio professionistico».<br />
Giorgio fa un brusco<br />
gesto con la mano: «Va’<br />
va’... questo lo dici tu». Giorgio<br />
Chinaglia torna in Italia e gioca<br />
a Massa, una città del marmo,<br />
il suo posto. Gioca in Serie C,<br />
nella Massese. Buono stipendio,<br />
un’auto sportiva, buone<br />
partite. Dura? Non molto, una<br />
sola stagione. Si scontra con i<br />
dirigenti e l’allenatore, è insofferente.<br />
Poi sta facendo il militare<br />
e litiga anche con i soldati.<br />
Si becca un «cpr», camera di punizione<br />
di rigore, lo mandano a<br />
dormire sul tavolaccio. Senza<br />
coperta, senza lacci delle scarpe.<br />
E in cella gli dicono: «Ehi,<br />
non soltanto calcistico. A tenere<br />
insieme personalità così forti e<br />
differenti, Tommaso Maestrelli:<br />
allenatore, ma soprattutto papà,<br />
fratello maggiore, psicologo.<br />
Lottatore La squadra era spaccata<br />
in due clan. Con Chinaglia, Wilson,<br />
Oddi, Petrelli. Dall’altro lato<br />
Martini, Re Cecconi, Frustalupi,<br />
Garlaschelli. Gli allenamenti erano<br />
infinite partitelle tra i due<br />
gruppi, con Maestrelli arbitro.<br />
«Long John» comandava di brutto<br />
(una volta, in una partita contro<br />
l’Inter, tirò un calcio nel sedere<br />
a D’Amico davanti a tutto San<br />
Siro!), non ci stava mai a perdere<br />
e voleva sempre segnare: così si<br />
giocava fino a quando non tramontava<br />
il sole e il risultato non<br />
fosse stato almeno di parità, con<br />
Giorgione nel tabellino... Persino<br />
gli spogliatoi erano separati: una<br />
volta Martini osò invadere quello<br />
degli «avversari», perché il fon<br />
nel suo era guasto. Pulici gli disse<br />
guarda che non giochi più nella<br />
Massese. Ti mandano giù, in<br />
serie C». La squadra si chiama<br />
Internapoli. Un brutto colpo,<br />
lui pensava di andare alla Fiorentina.<br />
Due campionati buoni<br />
a Napoli e poi, nel 1969, la Serie<br />
A. La Lazio di Juan Carlos<br />
Lorenzo, ex c.t. dell’Argentina,<br />
uomo focoso, allenatore sbrigativo.<br />
Lorenzo spinge Giorgio,<br />
lo sgrezza, lo aiuta, lima i difetti,<br />
ne esalta i pregi. Perfeziona<br />
il sinistro (il destro è esplosivo),<br />
lo scatto, la difesa della<br />
palla, lo fa esordire, lo lancia. E<br />
Chinaglia, numero 9, corre e lavora.<br />
Il primo anno è ottimo,<br />
12 gol, il c.t. Valcareggi ci fa un<br />
pensierino. Quasi quasi se lo<br />
porta al Mondiale in Messico.<br />
E’ il 1970, ci sono Riva e Rivera,<br />
Mazzola e Boninsegna. Sa-<br />
di andarsene e gli staccò la spina,<br />
l’altro lo minacciò con una bottiglia<br />
rotta. Eppure tutta questa<br />
tensione interna al momento giusto<br />
si tramutava in furore che si<br />
scatenava sugli avversari, come<br />
uno tsunami. In campo e qualche<br />
volta anche fuori. Memorabile la<br />
rissa con l’Ipswich Town, in Coppa<br />
Uefa, nel novembre del ’73: finita<br />
la partita gli spogliatoi dell’Olimpico<br />
si tramutarono in un<br />
saloon, i biancocelesti sfondarono<br />
la porta ed entrarono nello<br />
stanzone degli inglesi atterriti,<br />
volarono botte da orbi. Risultato:<br />
tre anni di squalifica europea per<br />
la Lazio (poi ridotti a uno). Un’altra<br />
volta, al cinema Gregory di Roma,<br />
vigilia di un derby: i laziali<br />
erano arrivati a spettacolo cominciato,<br />
per non farsi notare. Ma un<br />
tifoso giallorosso riconobbe Chinaglia:<br />
«A gobbo, domani so’ cazzi<br />
tua!». Giorgione fece finta di<br />
niente e senza farsi notare gli si<br />
sedette a fianco: per quel tizio co-<br />
rà per un’altra volta... Due anni<br />
in A, poi una retrocessione con<br />
polemiche e liti. Giorgio, sposato<br />
con Connie, americana, è attaccato<br />
dai tifosi e dalla stampa<br />
«per la vita sregolata, fatta<br />
di notti sfrenate al night, poca<br />
voglia di lavorare». Chinaglia<br />
difende la sua vita con i pugni,<br />
fra whisky, risse e denunce.<br />
Lo scudetto La Lazio passa da<br />
minciò un film del terrore.<br />
Vite esagerate Scazzottate, diverbi<br />
plateali, comportamenti arditi<br />
(Martini e Re Cecconi si lanciavano<br />
col paracadute), appariscenti<br />
(i cappottoni in pelliccia di<br />
Wilson) e anticonformisti. Beckenbauer,<br />
che fu suo compagno<br />
nei Cosmos, raccontò di essere rimasto<br />
esterrefatto quando vide<br />
che nell’armadietto di Chinaglia<br />
faceva bella mostra una bottiglia<br />
di whiskey. Molti, in quella squadra,<br />
giravano armati e spesso l’hotel<br />
dei ritiri si tramutava in una<br />
specie di poligono. Vite esagerate,<br />
di corsa, da vivere istante per<br />
istante, sbattendo in faccia al pubblico<br />
scelte che allora andavano<br />
controcorrente (Chinaglia, Wilson,<br />
Martini, Petrelli e Oddi si dichiaravano<br />
apertamente di destra).<br />
E come le candele che bruciano<br />
dai due lati, destinate a spegnersi<br />
in fretta: quella Lazio fu<br />
una meteora, accompagnata da<br />
un alone di tragedia (Maestrelli,<br />
Re Cecconi, Frustalupi). Ora l’addio<br />
di Giorgione aumenta la malinconia.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Lorenzo a Tommaso Maestrelli.<br />
Cambia tutto, nasce una nuova<br />
squadra e una nuova storia.<br />
Diventa la Lazio di papà Maestrelli,<br />
uomo dolce e saggio,<br />
splendido conduttore di uomini.<br />
La spogliatoio è diviso in<br />
clan, molti casini, molte storture.<br />
Ma vince molto. Vince lo<br />
scudetto. E Giorgio, diventato<br />
Giorgione e anche Re Giorgio,<br />
è il punto più alto e più grosso.<br />
ilRicordo<br />
Quella lezione<br />
di umanità è<br />
un testamento<br />
Nell’ottobre del ’72 l’Italia<br />
gioca una partita di<br />
qualificazione mondiale in<br />
Lussemburgo, e siccome<br />
all’epoca le squadre-materasso<br />
esistono eccome, poco dopo la<br />
mezz’ora il risultato è<br />
abbondantemente deciso. Gli<br />
azzurri cominciano allora a<br />
palleggiare in punta di piedi,<br />
attenti a non farsi male e a non<br />
sprecare le energie che già a<br />
quei tempi i club pretendono per<br />
loro; tutti tranne uno, Giorgio<br />
Chinaglia. Long John è una furia,<br />
insegue ogni pallone come se<br />
fosse in palio il titolo mondiale,<br />
senza risparmiarsi tackle<br />
tremendi con i dilettanti del<br />
Granducato. E il pubblico in<br />
tribuna, per larga parte composto<br />
da emigrati italiani nel vicino<br />
Belgio (Marcinelle dista un<br />
centinaio di chilometri), si gode il<br />
pomeriggio soprattutto grazie a<br />
lui. Alla fine i giornalisti, incuriositi<br />
Giorgione, nel bene e nel male,<br />
fa la storia della Lazio. Diventa<br />
un idolo, è paragonato a Silvio<br />
Piola, il mito. Ferruccio Valcareggi<br />
lo chiama in Nazionale,<br />
al Mondiale del 1974 in Germania.<br />
Le cose non vanno bene,<br />
gli azzurri sono in difficoltà.<br />
Contro Haiti zio Uccio sostituisce<br />
Chinaglia con Anastasi. E<br />
Giorgione manda a quel paese,<br />
in mondovisione, per la prima<br />
da tanto impegno, chiedono a<br />
Chinaglia perché — una volta<br />
risolta la gara — non si sia<br />
adeguato al tran-tran dei<br />
compagni. E Giorgione, che negli<br />
anni a venire avrebbe palesato<br />
larghe zone d’ombra, ma all’epoca<br />
aveva il sole in tasca dei ragazzi<br />
sensibili, regala a tutti<br />
un’indimenticabile lezione di<br />
umanità: «Sono cresciuto in<br />
Galles, mio padre si era trasferito<br />
per lavorare in fonderia. Io<br />
conosco l’orgoglio che prova un<br />
GENIO E RIBELLE<br />
Il «vaffa» a Valcareggi in diretta tv<br />
Giorgio Chinaglia manda a quel paese il c.t. azzurro Ferruccio Valcareggi che lo<br />
ha sostituito in Italia-Haiti del 15 giugno 1974 al Mondiale di Germania ARCHIVIO<br />
la scheda d<br />
GIORGIO CHINAGLIA<br />
ATTACCANTE DELLA LAZIO<br />
DAL 1969 70 AL 1975 76<br />
Nato a Carrara il 24<br />
gennaio 1947, emigrato in<br />
Galles, giocò due campionati<br />
(dal ’64 al ’66) con lo<br />
Swansea prima di rientrare<br />
in Italia: in C con Massese e<br />
Internapoli, poi Lazio (246<br />
partite, 122 gol), nazionale<br />
(14, 4) e Cosmos.<br />
Leader della Lazio, vive<br />
l’epopea della squadra<br />
biancoceleste che da<br />
neopromossa sfiora lo<br />
scudetto nel 1973 e centra il<br />
titolo nella stagione<br />
successiva, con Maestrelli in<br />
panchina (vince anche una<br />
Coppa delle Alpi nel ’71, con 7<br />
reti). Prima della conclusione<br />
del campionato 1975 76 decide<br />
di tentare l’avventura nei<br />
Cosmos di New York, dove<br />
gioca al fianco di Pelé.<br />
volta a colori in Italia, il c.t.<br />
Scandalo, mediazioni, intervento<br />
telefonico di Maestrelli.<br />
Poi l’addio alla Nazionale e,<br />
con la scomparsa di Maestrelli,<br />
il distacco dal grande calcio italiano.<br />
Nel 1976 lascia l’Italia e<br />
va a New York, con i Cosmos.<br />
Gioca con Pelè e Franz Beckenbauer,<br />
Carlos Alberto e Johan<br />
Cruijff. Diventa il cannoniere<br />
della storia della North American<br />
Soccer League. Diventa<br />
Long John. Poi, nel 1983, torna<br />
a Roma, alla Lazio. Presidente,<br />
un progetto di grandezza,<br />
diranno, dissennato. Gravissimi<br />
errori, brutte storie giudiziarie.<br />
Ma, diranno sempre quelli<br />
che gli hanno voluto bene, uno<br />
così si incontra una sola volta.<br />
Lui è stato Giorgione.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
Giorgio Chinaglia al tiro, contrastato dal lussemburghese Flenghi ARCHIVIO<br />
papà emigrato quando dice al suo<br />
bambino "oggi ti porto a vedere<br />
l’Italia", e magari sono due mesi<br />
che risparmia sulle sigarette per<br />
comprare i biglietti per la partita.<br />
Ho sentito la trepidazione dei<br />
padri e l’entusiasmo dei figli oggi<br />
allo stadio, per me non poteva<br />
esserci pubblico più nobile cui<br />
dedicare tutto me stesso». Non<br />
perdona nulla del dopo, ma<br />
spiega quanto sia stato ricco il<br />
prima di Long John.<br />
Paolo Condò<br />
HANNO<br />
DETTO<br />
S<br />
Fabio<br />
Capello<br />
«Giorgione mi è<br />
rimasto vicino<br />
anche dopo che<br />
abbiamo<br />
smesso di<br />
giocare, lo<br />
sentivo spesso:<br />
per me era un<br />
amico vero»<br />
S<br />
Vincenzo<br />
D’Amico<br />
«Apparentemente<br />
era un burbero,<br />
invece alla fine<br />
era un buono,<br />
di un tenero<br />
incredibile. A<br />
Giorgio devo<br />
il mio primo gol<br />
in Serie A»<br />
S<br />
Claudio<br />
Lotito<br />
«Una notizia che<br />
rattrista. E’<br />
stato uno dei<br />
giocatori più<br />
importanti di<br />
tutta la storia<br />
della Lazio. Va<br />
ricordato per<br />
questo»<br />
S<br />
Giuseppe<br />
Papadopulo<br />
«Siamo arrivati<br />
insieme<br />
semisconosciuti<br />
alla Lazio e<br />
abbiamo portato<br />
insieme quella<br />
maglia con molto<br />
orgoglio. E’ una<br />
grave perdita»<br />
L’AVVENTURA AMERICANA<br />
Con Pelè compagno di squadra nei Cosmos<br />
Giorgio Chinaglia ha chiuso la carriera calcistica negli Stati Uniti, giocando nei<br />
New York Cosmos dal 1976 al 1983. Uno dei suoi compagni è stato Pelè IPP<br />
Ma l’uomo d’affari<br />
colleziona flop e guai<br />
e fugge in America<br />
Giorgione si trovava in Usa da latitante: era stato<br />
rinviato a giudizio per la scalata alla Lazio del 2006<br />
STEFANO CIERI<br />
ROMA<br />
C’è un prima e un dopo<br />
nella vita incredibile e turbolenta<br />
di Giorgio Chinaglia.<br />
Tanto luminoso, straordinario,<br />
epico il «prima», quello del<br />
Chinaglia calciatore, quanto<br />
buio, contradditorio e triste il<br />
«dopo», quello del Chinaglia<br />
dirigente calcistico e uomo<br />
d’affari. Dalla sciagurata decisione<br />
di rilevare la Lazio nel<br />
1983 fino al nuovo tentativo di<br />
mettere le mani sul club biancoceleste<br />
nel 2006, le vicende<br />
del «secondo» Chinaglia sono<br />
state un insieme di avventure<br />
sfortunate e fallimentari. Che<br />
hanno causato a Long John<br />
guai finanziari all’inizio, giudiziari<br />
successivamente.<br />
Presidente avventuroso Certo,<br />
nessuno avrebbe potuto immaginarlo<br />
quel giorno del 1983<br />
in cui, sette anni dopo averla<br />
lasciata per inseguire (con successo)<br />
il sogno americano dei<br />
Cosmos, Giorgione torna a Roma<br />
per comprarsi la sua Lazio.<br />
Un altro sogno realizzato: della<br />
squadra di cui era stato il<br />
simbolo in campo diventa padrone<br />
e presidente. Osannato<br />
dal suo popolo come, anzi più<br />
di quando giocava. Pensa in<br />
grande, Chinaglia, vuole replicare<br />
in Italia il modello di calcio<br />
all’americana, quello vissuto<br />
con i Cosmos. A tradirlo sono<br />
però proprio gli americani.<br />
Chinaglia è sicuro che un paio<br />
di amici facoltosi d’oltreoceano<br />
lo sosterranno nell’avventura<br />
da proprietario del club.<br />
Non accade e lì iniziano i suoi<br />
guai. La Lazio retrocede, lui è<br />
costretto a vendere, anzi a<br />
svendere la società. E qualche<br />
mese dopo ecco anche i primi<br />
problemi giudiziari, con accuse<br />
di bancarotta fraudolenta e<br />
falso in bilancio.<br />
Vita da latitante Pendenze con<br />
la Giustizia che non sono niente<br />
paragonate a quelle che Chinaglia<br />
conosce venti anni dopo<br />
quando si avvicina di nuovo<br />
alla società biancoceleste. E’ la<br />
primavera del 2006, Chinaglia<br />
non è più il giovane (e ingenuo)<br />
ex calciatore che, con i<br />
soldi guadagnati in America,<br />
vuole coronare il sogno di comprarsi<br />
la squadra del cuore. Al<br />
posto di quel ragazzo c’è un uomo<br />
attraversato da una vita<br />
che, una volta appese le scarpe<br />
al chiodo, gli ha regalato solo<br />
guai. Si è legato a persone poco<br />
raccomandabili, Chinaglia.<br />
Con le quali, dopo aver tentato<br />
(senza successo) di comprare<br />
club italiani di categorie inferiori,<br />
tenta la scalata alla Lazio<br />
LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
S<br />
A carriera finita<br />
Giorgio Chinaglia<br />
ha avuto diversi<br />
problemi<br />
giudiziari, ma i<br />
tifosi della Lazio<br />
non hanno mai<br />
smesso di<br />
amarlo<br />
BARTOLETTI<br />
VANNICCELLI<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />
29<br />
di Lotito. Lui, Giorgione, sosterrà<br />
fino alla fine di essere<br />
stato messo in mezzo, di essersi<br />
fidato delle persone sbagliate.<br />
Ma i magistrati che prima lo<br />
indagano e poi lo rinviano a<br />
giudizio sono di parere diverso,<br />
lo ritengono responsabile<br />
quanto gli altri. Aggiotaggio,<br />
estorsione, riciclaggio di denaro<br />
sporco, addirittura rapporti<br />
con il clan camorristico dei Casalesi.<br />
Sono queste le accuse<br />
che portano gli inquirenti a<br />
spiccare un mandato di cattura<br />
internazionale per Chinaglia.<br />
Con tanto di richiesta di<br />
estradizione agli Stati Uniti,<br />
mai accolta. Negli Usa Long<br />
John si era rifugiato poche settimane<br />
dopo il primo avviso di<br />
garanzia, per sfuggire all’arresto<br />
ed anche alla multa di 4,2<br />
milioni di euro che la Consob<br />
gli commina per ostacolo all’attività<br />
di vigilanza sulla Borsa.<br />
E’ morto da latitante, Giorgione.<br />
Lui che in campo non scappava<br />
mai, anzi era il primo a<br />
difendere i compagni di squadra<br />
o ad assumersi le loro responsabilità.<br />
Ma quello era il<br />
Chinaglia del prima, l’unico, il<br />
solo che - ora - i tifosi della Lazio<br />
ricorderanno.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA
30<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012
MONDO<br />
Il Psg già in crisi<br />
Ancelotti il duro<br />
nella tempesta<br />
L’allenatore ha escluso Nené per indisciplina<br />
La stampa francese lo critica: «E Pastore?»<br />
ALESSANDRO GRANDESSO<br />
Twitter @calciofrancese<br />
PARIGI<br />
Se crisi non è, poco ci<br />
manca. Il Psg di Carlo Ancelotti<br />
traballa sotto le spallate della<br />
stampa francese, tensioni di<br />
spogliatoio più o meno velate,<br />
pugnalate statistiche sgradevoli.<br />
Anche se niente sembra<br />
definitivamente compromesso<br />
per lo scudetto, obiettivo informale,<br />
ma quanto mai auspicato<br />
dalla nuova proprietà qatariota<br />
che ha investito finora<br />
oltre cento milioni di euro che<br />
farebbero da grancassa al potenziale<br />
allungo dell’umile<br />
Montpellier, società da 33 milioni<br />
di bilancio, in caso di vittoria<br />
nel recupero dell’11 aprile<br />
a Marsiglia. Un regalo offerto<br />
dalla serie al ribasso del<br />
club della capitale, culminata<br />
dopo due pareggi sabato a<br />
Nancy con la prima sconfitta<br />
in campionato della gestione<br />
di Carlò (2-1). La prima anche<br />
da fine novembre quando il<br />
Psg fu umiliato proprio dal<br />
Marsiglia (3-0) che ritrova domenica.<br />
Tensioni Perdere in Lorena di<br />
questi tempi comunque non è<br />
poi così umiliante. Il Nancy veniva<br />
da un pareggio e tre vittorie,<br />
tra cui quelle di lusso con<br />
Lione (2-0) e Montpellier<br />
(1-0) appunto. Lo stesso Ancelotti<br />
aveva messo le mani avanti:<br />
«Non sarà partita scontata».<br />
E così è stato anche perché, secondo<br />
i media francesi, lo spogliatoio<br />
del Psg vivrebbe male<br />
la pressione da favorito. Il giornale<br />
Le Parisien ieri parlava pure<br />
di comportamenti poco pro-<br />
SPAGNA 30 TURNI A RITMO INFERNALE<br />
Il record è di 107<br />
nel 1990: Hugo<br />
Sanchez arrivò a<br />
38 centri. Ronaldo<br />
è a un passo<br />
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE<br />
FILIPPO MARIA RICCI<br />
Twitter @filippomricci<br />
MADRID<br />
Cento gol in 30 giornate<br />
di campionato. Questo l’inedito<br />
e mostruoso patrimonio accumulato<br />
dal Real Mou quando<br />
alla fine della Liga mancano 8<br />
turni. Nessuno era mai arrivato<br />
a tanto tanto presto; solo una<br />
crisi di dimensioni bibliche impedirà<br />
al Madrid di superare il<br />
proprio stesso record, fissato a<br />
quota 107.<br />
Hugo Sanchez Lo stabilirono i<br />
blancos allenati dal gallese<br />
John Toshack, stagione di gra-<br />
Carlo Ancelotti, 51 anni, allenatore del Paris Saint Germain REUTERS<br />
fessionali nel ritiro di una settimana<br />
fa, prima del deludente<br />
pareggio interno con il Bordeaux<br />
(1-1), che ha spinto Ancelotti<br />
e Leo ad intervenire per<br />
rimettere ordine. Sabato,<br />
Nené, miglior marcatore del<br />
Psg (13) è finito in panchina a<br />
muso duro, insieme al capitano<br />
Sakho, in calo nelle ultime<br />
uscite. Ancelotti ha rispolverato<br />
un indigesto 4-3-3, ripescando<br />
pure Camara che non giocava<br />
dai tempi di Kombouaré.<br />
Imbarazzi Con l’ex centrale di<br />
Inter e Empoli la difesa però<br />
ha confermato un trend imbarazzante:<br />
a marzo, sette gol subiti<br />
in campionato in cinque<br />
turni. Da quando c’è Ancelotti,<br />
Real Madrid macchina da gol<br />
E’ a quota cento nella Liga<br />
zia 1989-1990. Gran parte dei<br />
meriti andò a Hugol Sanchez<br />
che in 35 apparizioni segnò 38<br />
reti. Il resto fu uno sforzo di<br />
squadra: il secondo a segnare<br />
di più fu Martin Vazquez, lontanissimo<br />
con i suoi 14 gol. Fu la<br />
quinta ed ultima Liga consecutiva<br />
della Quinta del Buitre. Lisi<br />
chiuse un ciclo, al Madrid oggi<br />
sperano di aprirne uno vincendo<br />
un campionato che è del<br />
Barça da 3 anni.<br />
Le tre ruote Mou ha costruito<br />
una macchina da gol con 3 grandi<br />
ruote: Cristiano Ronaldo, 37<br />
reti (lo scorso anno chiuse a<br />
40), Higuain, 20, Benzema, 17.<br />
I 3 hanno fatto 74 dei 100 gol in<br />
Liga: per dare un’idea il Milan è<br />
a 60, il Bayern a 63, il Manchester<br />
City a 75. E considerando<br />
tutte le competizioni il tridente<br />
di Mou è a 99 reti: 47 per il portoghese,<br />
28 per il francese, 24<br />
per l’argentino. Numeri impressionanti,<br />
e non eccessivamente<br />
benevoli per la foto di gruppo<br />
A<br />
CRISTIANO<br />
A 47 RETI<br />
S<br />
Cristiano<br />
Ronaldo ha<br />
segnato 47 gol<br />
in questa<br />
stagione, 37<br />
nella Liga. E<br />
adesso va a<br />
caccia del<br />
record di Hugo<br />
Sanchez che<br />
arrivò a 38<br />
della Liga: Il Madrid coi suoi<br />
100 gol ha segnato più del doppio<br />
di tutte le altre squadre, naturalmente<br />
escluso il Barça. Il<br />
Pep Team è a 86, il Valencia, terzo<br />
in classifica generale e per i<br />
gol fatti, a 46. In 21 delle 30<br />
giornate disputate il Madrid ha<br />
segnato 3 o più gol, e solo due<br />
volte è rimasto a secco. In casa<br />
sono 60, fuori 40, a testimonianza<br />
di una comodità generica.<br />
31a GIORNATA. Ieri: Atletico Madrid-Getafe<br />
3-0, Valencia-Levante 1-1, Real Sociedad-Rayo<br />
Vallecano 4-0, Villarreal-Espanyol<br />
0-0. Sabato: Racing Santander-Granada<br />
0-1; Sporting Gijon-Saragozza<br />
1-2; Osasuna-Real Madrid 1-5;<br />
Barcellona-Athletic Bilbao 2-0; Malaga-Betis<br />
0-2. Oggi: Siviglia-Maiorca.<br />
CLASSIFICA: Real Madrid 78, Barcellona<br />
72, Valencia 48, Malaga 47, Levante 45,<br />
Osasuna 43, Atletico Madrid 42,<br />
Espanyol 41, Siviglia, Getafe 39, Athletic<br />
Bilbao 38, Rayo Vallecano, Real Sociedad<br />
37, Maiorca 36, Betis 35, Granada<br />
34, Villarreal 32, Saragozza 28, Racing<br />
Santander, Sporting Gijon 25.<br />
la retroguardia del Psg, che<br />
aveva chiuso il girone d’andata<br />
con la miglior performance<br />
(17 reti subite), viaggia su ritmi<br />
da retrocessione (15 incassati<br />
in 11 gare). Ma il punto<br />
davvero dolente, nonostante<br />
il miglior attacco (23 reti fatte<br />
da gennaio), è Javier Pastore,<br />
«bello, caro e addormentato»<br />
per France Football, totalmente<br />
al di sotto delle aspettative<br />
per tutti gli altri, ma sempre titolare.<br />
L’attacco Status che rischia di<br />
compromettere le relazioni<br />
mediatiche di Ancelotti, attaccato<br />
ieri per la prima volta dall’Equipe:<br />
«Ha avuto il torto di<br />
punire il decisivo Nené che<br />
15<br />
I gol incassati dal Paris<br />
Saint Germain in undici partite<br />
di campionato<br />
con la gestione Ancelotti<br />
8<br />
punti sui 15 a disposizione<br />
sono stati raccolti dalla<br />
squadra della capitale nel<br />
mese di marzo<br />
può dirsi che è meglio essere<br />
mediocri come Pastore per restare<br />
titolari». Insomma un clima<br />
non ideale, con il Lilla ormai<br />
a meno quattro, in vista<br />
del derby di Francia di domenica<br />
contro il Marsiglia di Deschamps,<br />
in crisi e a 16 punti<br />
dalla zona Champions, che farà<br />
di tutto per rovinare i piani<br />
di gloria parigini, alzando magari<br />
il pedale l’11 aprile con il<br />
Montpellier, tre giorni prima<br />
di giocarsi la coppa di Lega<br />
contro il Lione, unico trofeo rimastogli<br />
per andare almeno in<br />
Europa League.<br />
30ª GIORNATA Sabato Auxerre-Valenciennes<br />
2-0; Bordeaux-Digione 1-1; Lorient-Evian<br />
0-1; St Etienne-Nizza 2-3;<br />
Sochaux-Brest 2-1; Nancy-Psg 2-1.<br />
Ieri Caen-Ajaccio 0-0; Lilla-Tolosa<br />
2-1; Rennes-Lione 1-1. Mercoledì 11:<br />
Marsiglia-Montpellier.<br />
CLASSIFICA Montpellier, Psg 60; Lilla<br />
56; Tolosa, Lione 50; St Etienne 46;<br />
Rennes 45; Bordeaux 42; Marsiglia<br />
40; Evian 39; Nancy 36; Valenciennes,<br />
Digione 34; Lorient, Ajaccio 32; Nizza<br />
31; Brest, Sochaux, Caen 30; Auxerre<br />
27.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
GRECIA<br />
LA 31 a<br />
GIORNATA<br />
IERI<br />
Newcastle-<br />
Liverpool 2-0;<br />
Tottenham-<br />
Swansea 3-1;<br />
SABATO<br />
Aston Villa-<br />
Chelsea 2-4;<br />
Everton-West<br />
Bromwich 2-0;<br />
Fulham-<br />
Norwich 2-1;<br />
Manchester<br />
City-<br />
Sunderland 3-3;<br />
QPR-<br />
Arsenal 2-1;<br />
Wigan-<br />
Stoke 2-0;<br />
Wolverhampton-Bolton<br />
2-3;<br />
OGGI<br />
Blackburn-<br />
Manchester Utd<br />
CLASSIFICA<br />
Manchester<br />
United 73,<br />
Manc. City 71,<br />
Arsenal e<br />
Tottenham 58,<br />
Chelsea e<br />
Newcastle 53,<br />
Everton 43,<br />
Liverpool 42,<br />
Sunderland<br />
41.<br />
Wayne<br />
Rooney,<br />
26 anni<br />
4<br />
L’Olympiacos<br />
campione con<br />
3 turni di anticipo<br />
ATENE L'Olympiacos è<br />
campione di Grecia. La<br />
formazione di Ernesto<br />
Valverde, vincendo per 1 0 sul<br />
campo del Panaitolikos grazie<br />
al gol del belga Mirallas, ha<br />
conquistato il trentanovesimo<br />
titolo della sua storia il<br />
secondo consecutivo e il<br />
quattordicesimo nelle ultime<br />
16 stagioni con tre giornate<br />
d'anticipo. Sono dieci infatti i<br />
punti di vantaggio accumulati<br />
dall'Olympiacos sul<br />
Panathinaikos, che nel<br />
pomeriggio ha battuto l'Aris<br />
Salonicco.<br />
L’Olympiacos ha vinto 21<br />
partite, ne ha pareggiate due<br />
e ha perso soltanto due volte.<br />
La squadra di Valverde ha il<br />
miglior attacco del<br />
campionato (64 gol fatti) e la<br />
miglior difesa (soltanto 16 i gol<br />
subìti). L’Olympiakos ha vinto<br />
le ultime 5 partite<br />
dimostrando la sua<br />
superiorità nei confronti del<br />
Panathinaikos.<br />
LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
INGHILTERRA<br />
Lo United oggi può mandare<br />
il City a 5 punti di distanza<br />
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE<br />
STEFANO BOLDRINI<br />
LONDRA<br />
La grande occasione. Oggi il Manchester<br />
United potrebbe fare un salto triplo verso il titolo<br />
numero 20: se vince a Blackburn, il distacco<br />
sul City sale a più cinque. Il Blackburn non è<br />
però mai un padrone di casa ospitale con la<br />
squadra di Alex Ferguson: i Red Devils hanno<br />
fatto il pieno solo due volte negli ultimi otto<br />
anni. Il santone scozzese confida in Rooney:<br />
«Ha segnato 31 gol in questa stagione e credo<br />
che possa arrivare a 40». Il centravanti è in un<br />
momento magico: 17 reti nelle ultime 17 gare.<br />
Ha firmato, sette giorni fa, l’1-0 sul Fulham.<br />
L’ennesimo Monday night con il sorriso: il Manchester<br />
United non perde nei posticipi del lunedì<br />
dal 1992.<br />
Mancity Anche Roberto Mancini omaggia Rooney:<br />
«E’ un giocatore straordinario. Sta trascinando<br />
lo United». La partita di stasera può rappresentare<br />
la svolta in Premier, ma il City coltiva<br />
ancora qualche speranza: «Non credo che lo<br />
United possa vincere tutte le gare – spiega Mancini<br />
-. Affronterà squadre motivatissime, che<br />
lottano per salvarsi. Sono convinto che lo United<br />
lascerà qualche punto per strada e noi dovremo<br />
essere bravi ad approfittarne, per giocarci<br />
poi le nostre chance nel derby del 30 aprile.<br />
Con 90 punti si vince la Premier e noi possiamo<br />
arrivare a quella cifra. Saranno importanti i recuperi<br />
di Aguero e Lescott».<br />
Mancio e Mario L’ennesimo caso-Balotelli,<br />
legato al litigio sul campo con Kolarov<br />
per un banale calcio di punizione,<br />
è rientrato: «La questione è finita lì.<br />
Mario ha capito di aver sbagliato e i<br />
due gol di sabato hanno pareggiato i conti.<br />
Io però voglio sempre il Balotelli degli<br />
ultimi cinque minuti, non quello dei primi<br />
ottantacinque». Negli spogliatoi, non ci sono<br />
state code di quanto è accaduto in campo.<br />
I giocatori del City erano depressi per il<br />
pari con il Sunderland e per l’ennesimo problemino<br />
con gli arbitri. A Dowd è stato contestato,<br />
in modo civile, di aver fischiato la<br />
fine dopo 4 minuti e 6 secondi, senza conteggiare<br />
l’ultimo cambio del Sunderland: uno<br />
sconto di 24 secondi. Un’inezia, ma il City aveva<br />
segnato due gol nel giro di un minuto e<br />
stava attaccando.<br />
Taccuino<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />
Aria di fuga<br />
Rooney carica<br />
il Blackburn<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
GERMANIA<br />
Hannover quinto, Schalke pari<br />
Lo Schalke non va oltre il pari in casa dell’Hof<br />
fenheim: Huntelaar, che raggiunge il capocannoniere<br />
Gomez a 23, risponde a Salihovic.Schalke terzo compli<br />
ce la seconda sconfitta consecutiva per il Borussia M.<br />
che cede per 2 1 in casa di un Hannover che balza così<br />
al quinto posto. Decisive le reti di Ya Konan e Diouf, di<br />
Nordtveit la rete degli ospiti. Cambio di panchina a Leve<br />
rkusen: via Dutt, al suo posto Hhyypia e Lewandowski.<br />
28ª Ieri: Hannover Borussia Moenc. 2 1; Hoffenhe<br />
im Schalke 04 1 1. Venerdì: Borussia Dortmund Stoc<br />
carda 4 4. Sabato: Augsburg Colonia 2 1; Leverku<br />
sen Friburgo 0 2; Kaiserslautern Amburgo 0 1; Norim<br />
berga Bayern 0 1; Werder Mainz 0 3; Hertha Wolf<br />
sburg 1 4. CLAS.: Borussia Dortmund 63; Bayern 60;<br />
Schalke 54; Borussia Moenc. 51; Hannover 41; Leverku<br />
sen, Werder, Stoccarda, Wolfsburg 40; Hoffenheim 34;<br />
Mainz 33; Friburgo, Norimberga 31; Amburgo, Aug<br />
sburg 30; Colonia 28; Hertha 26; Kaiserslautern 20.<br />
OLANDA<br />
Ajax in testa a forza sei<br />
31<br />
(m.v.) L’Ajax, battendo 6 0 l’Almelo, a 6 giornate<br />
dalla fine passa al comando dell’Eredivisie, non succe<br />
deva dall’11 settembre 2011. 28ª: Utrecht Excelsior<br />
3 2; Groningen Heerenveen 1 3; Twente Roda 2 0;<br />
Psv Venlo 2 0; Feyenoord Breda 3 1; Nimega Graaf<br />
schap 2 0; Ajax Almelo 6 0; Waalwijk Ado Den Haag<br />
1 0;Vitesse–Alkmaar 2 2. CLAS.: Ajax 58; Alkmaar 57;<br />
Twente 55; Psv, Feyenoord e Heerenveen 54; Vitesse<br />
42; Nimega, Waalwijk e Roda 37; Groningen 35; Utrecht<br />
e Almelo 33; Breda 30; Ado 29; Venlo 25; Graafschap<br />
18; Excelsior 16.
32<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
IL CALCIO<br />
È LA MIA VITA
PRIMA DIVISIONE GIRONE A 29 a GIORNATA<br />
l’Analisi<br />
di NICOLA BINDA<br />
twitter@nickbinda<br />
E adesso via<br />
con la serata<br />
Sarà di gala?<br />
Sbaglia un rigore e ribalta lo svantaggio<br />
Foggia infuriato per le due espulsioni<br />
FULVIO PAGLIALUNGA<br />
TARANTO<br />
Sul destro di Giorgino il<br />
Taranto tira un sospiro di sollievo.<br />
Vince un derby messosi presto<br />
in discesa per tornare subito<br />
in salita. La resistenza del<br />
Foggia, che pure era passato in<br />
vantaggio, frana di fronte alla<br />
doppia inferiorità numerica<br />
(cosa che scatena la rabbia dei<br />
dauni chiusi in un polemico silenzio<br />
stampa). Alla squadra di<br />
Dionigi, nonostante la fatica, il<br />
risultato sorride: allunga a 18<br />
la serie di partite senza sconfitte,<br />
spezza la catena di pareggi<br />
e permette di difendere il secondo<br />
posto in classifica (a pari<br />
merito con il Carpi, ma con<br />
una partita in meno).<br />
Foggia a sorpresa Si mette subito<br />
male per il Foggia, cambiato<br />
a sorpresa da Stringara (Defrel<br />
e Ferreira in attacco e difesa a<br />
4). Il Taranto (con il trequartista<br />
e non con il solito tridente)<br />
trova l’inserimento giusto con<br />
CARPI<br />
1<br />
COMO<br />
0<br />
In casa del Carpi<br />
non si passa<br />
Risolve Concas<br />
e il Como affonda<br />
MARCATORE Concas al 19’<br />
p.t.<br />
CARPI (4-3-1-2) Mandrelli<br />
6,5; Poli 6,5, Cioffi 6, Terigi<br />
6,5, Lorusso 6 (dal 15’ s.t. Boniperti<br />
6); Concas 7, Perini<br />
6,5 (dal 15’ s.t. Laurini 6,5),<br />
Pasciuti 6,5; Memushaj 6,5;<br />
Eusepi 6 (dal 25’ s.t. Kabine<br />
5,5), Ferretti 6. (Bastianoni,<br />
Donnarumma, De Paola, Perrulli).<br />
All. Notaristefano 7.<br />
COMO (4-3-3) Giambruno<br />
6; Ghidotti 6,5 (dal 34’ s.t. Romano<br />
s.v.), Urbano 5,5, Conti<br />
5, Som 6,5; Salvi 6, Vicente<br />
6, Lulli 5,5 (dal 9’ s.t. Paonessa<br />
5,5); Doumbia 6,5 (dal<br />
34’ s.t. Bardelloni s.v.), Ripa<br />
6, Toledo 6. (Twardzik, Ambrosini,<br />
Imburgia, Palumbo).<br />
All. Ramella 5,5.<br />
ARBITRO Pezzuto di Lecce<br />
6,5.<br />
NOTE paganti 700 circa, abbonati<br />
187, incasso nc. Ammoniti<br />
Memushaj e Urbano.<br />
Angoli 2-8.<br />
GIUDIZIO +++<br />
REGGIO EMILIA Il Carpi versione<br />
casalinga è sempre<br />
più una sentenza. Questa<br />
volta alla squadra di Notaristefano<br />
basta un guizzo di<br />
Concas (quinta rete stagionale)<br />
a metà primo tempo<br />
per piegare il Como e confermarsi<br />
in pole, accanto al Taranto,<br />
nella volata per il secondo<br />
posto, con un occhio<br />
sulla Ternana capolista che<br />
dista solo 5 punti. La terza<br />
vittoria consecutiva (tredicesimo<br />
risultato utile) matura<br />
alla prima vera occasione<br />
dopo 19’: rinvio di Mandrelli,<br />
Ferretti prolunga per Eusepi,<br />
il cui tocco è un assist da<br />
manuale per Concas, che<br />
scarta Giambruno e deposi-<br />
Sono i quattro giorni più<br />
delicati del campionato, poi<br />
si potrà fare un piccolo<br />
riposo per prepararsi alla<br />
volata. La variabile delle<br />
penalizzazioni incombe, la<br />
fatica si sente. Le due<br />
capolista gestiscono il<br />
vantaggio senza rischiare: lo<br />
scenario cambia guardando<br />
i playoff. I riflettori adesso<br />
sono puntati lì, ma i due<br />
gironi offrono scenari<br />
decisamente differenti.<br />
Cuore Taranto<br />
Vince il derby<br />
e vede la vetta<br />
TARANTO<br />
FOGGIA<br />
2<br />
1<br />
GIUDIZIO +++<br />
MARCATORI Gigliotti (F) su rigore al 25’,<br />
Coly (T) al 38’ p.t.; Giorgino (T) al 27’ s.t.<br />
TARANTO (3-4-1-2) Bremec 6; Sosa 5,5,<br />
Coly 7 (dal 20’ s.t. Prosperi 6), Di Bari 6;<br />
Garufo 5,5, Giorgino 6,5, Sciaudone 6, Rizzi<br />
5,5; Alessandro 5,5 (dal 24’ s.t. Chiaretti<br />
5,5); Mendicino 5 (dall’8’ s.t. Rantier 6), Girardi<br />
5. (Faraon, Cutrupi, Pensalfini, Bertolucci).<br />
All. Dionigi 6.<br />
FOGGIA (4-4-2) Botticella 6,5; Traorè 5,<br />
Gigliotti 6, Lanzoni 5,5, Frigerio 6; Velardi<br />
5,5 (dal 25’ s.t. Cortesi 6), Perpetuini 5,5,<br />
Wagner 5,5, Cardin 6; Ferreira 5,5 (dal 38’<br />
s.t. Lanteri s.v.), Defrel 6,5 (dal 32’ s.t. Meduri<br />
s.v.). (Leo, Reali, Venitucci, Pompilio).<br />
All. Stringara 5,5.<br />
ARBITRO Manganiello di Pinerolo 6,5.<br />
NOTE paganti 3.053, abbonati 1.171, incasso<br />
di 34.615 euro. Espulsi Traorè all’8’ p.t.,<br />
Perpuetini all’11’ s.t. e Sciaudone al 44’ s.t.;<br />
amm. Perpetuini, Sosa, Ferreira, Mendicino,<br />
Chiaretti, Cardin e Girardi. Angoli 8-1.<br />
Alessandro, su apertura di Girardi.<br />
Traorè atterra l’attaccante<br />
tarantino, lascia i suoi in dieci<br />
e provoca il rigore (9’) che<br />
però lo stesso Alessandro sbaglia.<br />
È già un’altra partita: il Taranto<br />
sprigiona momenti di foga<br />
e passaggi più confusi, men-<br />
Egidio Notaristefano, 46,<br />
tecnico del Carpi SCOLPINI<br />
ta in rete. Come con il Sorrento,<br />
i biancorossi (a +7 sul<br />
Benevento, di scena in Emilia<br />
dopo Pasqua) capitalizzano<br />
al meglio la rete e si confermano<br />
implacabili sul campo<br />
di Reggio Emilia, dove<br />
hanno conquistato 11 vittorie<br />
in 15 gare.<br />
Occhio Ramella Il Como,<br />
ora pericolosamente a ridosso<br />
dei playout, prolunga il<br />
momento di difficoltà nonostante<br />
il cambio in panchina<br />
(un successo nelle ultime 12<br />
gare) e si vede solo nel finale<br />
di primo tempo con Toledo.<br />
Ramella osa di più nella ripresa,<br />
mettendo la quarta punta<br />
(Paonessa), Notaristefano<br />
risponde con l’ingresso di<br />
Laurini e lo spostamento di<br />
Poli a sinistra in difesa per<br />
tamponare il 3-3-4 lariano. Il<br />
Como sale di tono, ma Ripa<br />
per due volte spreca la palla<br />
del pari e il Carpi può controllare,<br />
senza rinunciare a pungere.<br />
Le occasioni per il 2-0<br />
emiliano capitano sui piedi di<br />
Eusepi (a secco su azione<br />
da gennaio) e due volte a Ferretti,<br />
che proprio al 92’ manca<br />
la più comoda delle chance<br />
da due passi.<br />
Davide Setti<br />
VIAREGGIO 0<br />
PRO VERCELLI 1<br />
La Pro Vercelli<br />
colpisce a freddo<br />
Viareggio in dieci<br />
e anche sciupone<br />
MARCATORE Martini al 5’<br />
p.t.<br />
VIAREGGIO (3-5-2) Gazzoli<br />
6; Fiale 5, Conson 6, Sorbo 5<br />
(dal 14’ s.t. Tarantino 6); Pellegrini<br />
5,5, Pizza 6, Berardocco<br />
5,5 (dal 21’ s.t. Calamai 6),<br />
Cristiani 6, Carnesalini 6,5;<br />
Zaza 5 (dal 34’ s.t. Scardina<br />
s.v.), Cesarini 5. (Merlano,<br />
Monopoli, Maltese, Lepri).<br />
All. Cuoghi 6.<br />
PRO VERCELLI (4-4-2) Valentini<br />
7; Cancellotti 5,5 (dal<br />
27’ s.t. Calvi s.v.), Ranellucci<br />
6, Masi 6,5, Armenise 6,5;<br />
Marconi 6, Rosso 7, Espinal<br />
6,5, Germano 6; Malatesta 6<br />
(dal 40’ s.t. Tonani s.v.), Martini<br />
6,5 (dal 23’ s.t. Tripoli 6).<br />
(Miranda, Modolo, Disabato,<br />
Carraro). All. Braghin 6,5.<br />
ARBITRO Giovani di Grosseto<br />
5.<br />
NOTE paganti 123, abbonati<br />
460, incasso di 4.125 euro.<br />
Espulsi Fiale al 32’ p.t. e il tecnico<br />
Cuoghi al 25’ s.t.; ammoniti<br />
Ranellucci, Rosso, Germano<br />
e Tripoli. Angoli 1-2.<br />
GIUDIZIO +++<br />
VIAREGGIO (Lu) Cinica e<br />
spietata la Pro Vercelli piega<br />
il Viareggio con un gol in apertura<br />
di Martini al 5’ (servito<br />
da Marconi), dopo che al 2’<br />
Valentini aveva salvato di piede<br />
su Zaza. La squadra di casa<br />
in dieci dal 32’ per le due<br />
ammonizioni (fiscali) in 8’ del<br />
capitano Fiale. Nella ripresa,<br />
forcing disperato dei toscani<br />
pericolosi con Tarantino (17’)<br />
e Cristiani (22’: grande risposta<br />
di Valentini). Nel finale la<br />
replica della Pro Vercelli con<br />
Tripoli e Tonani, ma Gazzoli<br />
non si fa sorprendere.<br />
Giovanni Lorenzini<br />
Nel girone A sta cercando di<br />
inserirsi il Benevento, ma la<br />
giornata registra quattro<br />
successi per le quattro oggi<br />
in zona-spareggi<br />
promozione: giochi fatti?<br />
non ne saremmo così sicuri.<br />
Nel girone B invece il solo<br />
Siracusa strappa i tre punti:<br />
tra pareggi e sconfitte le<br />
altre fanno tutte flop e chi<br />
sorride è quindi il Barletta,<br />
che è arrivato zitto zitto a -2<br />
dai playoff. Attenzione...<br />
tre il Foggia si ritira, passando<br />
al 4-4-1 e spesso adeguandosi<br />
con una linea a 5 in difesa per<br />
limitare i danni. Ed è con la prudenza<br />
che la squadra di Stringara<br />
trova il vantaggio, su rigore<br />
(provocato da Sosa su Defrel)<br />
segnato da Gigliotti al 25’.<br />
Taranto all’assalto L’atteggiamento<br />
conservativo del Foggia,<br />
persino logico, lascia il possesso<br />
al Taranto. Che sbatte<br />
contro un muro, ma cerca continuamente<br />
di forzare, creando<br />
occasioni nel traffico (rovesciata<br />
di Mendicino). Non riesce a<br />
creare superiorità numerica la<br />
squadra di Dionigi anche perché<br />
gli attaccanti e gli esterni<br />
sono seguiti quasi a uomo. Ma<br />
l’assalto porta al pareggio: calcio<br />
d’angolo di Alessandro<br />
(37’) spinto in rete da un colpo<br />
di testa di Coly. Tutto evolve a<br />
favore del Taranto nella ripresa:<br />
11 minuti e il Foggia rimane<br />
in nove (seconda ammonizione<br />
a Perpetuini) e la partita<br />
si ricolloca in una metà campo<br />
sola. Non possono osare i dauni,<br />
quindi il possesso è quasi<br />
esclusivamente dei rossoblù,<br />
che temporeggiano sulla trequarti<br />
cercando un varco nel<br />
bunker. Tentativi non sempre<br />
convincenti, ma sufficienti<br />
(mentre Dionigi torna al tridente):<br />
Giorgino trova spazio, tempo<br />
e coordinazione per un bel<br />
destro dal limite al 27’ che supera<br />
Botticella e sblocca una partita<br />
che al Taranto (in dieci per<br />
l’espulsione di Sciaudone al<br />
44’) cominciava a sembrare<br />
stregata e nella quale il Foggia<br />
non poteva fare di più.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
LUMEZZANE 0<br />
SORRENTO 1<br />
Corsettida favola:<br />
un tocco, un gol<br />
Così il Sorrento<br />
incastra il Lume<br />
MARCATORE Corsetti al 44’<br />
s.t.<br />
LUMEZZANE (4-3-1-2) Brignoli<br />
6; Diana 6, Luciani 7,<br />
Giosa 6, Pini 5,5; Dadson 6,<br />
Sevieri 6 (dal 35’ s.t. Faroni<br />
s.v.), Finazzi 6,5; Baraye 5,5<br />
(dal 35’ s.t. Antonelli s.v.); Gasparetto<br />
5 (dal 20’ s.t. Inglese<br />
6), Ferrari 5. (Pascarella,<br />
Djengoue, Guagnetti, Baldé).<br />
All. Nicola 5,5.<br />
SORRENTO (4-4-2) Rossi<br />
6; Vanin 6, Romeo 6,5, Terra<br />
6,5, Bondi 6,5; Carlini 6,5<br />
(dal 42’ s.t. Corsetti 7), Camillucci<br />
6, Zanetti 6, Croce 6,5<br />
(dal 45’ s.t. Niang s.v.); Ginestra<br />
6,5 (dal 36’ s.t. Beati<br />
s.v.), Scappini 6. (Chiodini,<br />
Maritato, Catapano, Breglia).<br />
All. Ruotolo 6,5.<br />
ARBITRO Borriello di Mantova<br />
6,5.<br />
NOTE spettatori 400 circa,<br />
paganti, abbonati e incasso<br />
nc. Espulso Giosa al 48’ s.t.;<br />
ammoniti Zanetti, Ginestra,<br />
Gasparetto e Diana. Angoli<br />
3-1.<br />
GIUDIZIO +++<br />
LUMEZZANE (Bs) Il guizzo<br />
giusto arriva nel finale, così<br />
il Sorrento si prende 3 punti<br />
fondamentali per i playoff,<br />
estromettendo definitivamente<br />
dai giochi il Lumezzane.<br />
Corsetti, entrato da 2’,<br />
tocca il suo primo ed unico<br />
pallone della partita e, sfruttando<br />
un’indecisione della difesa<br />
del Lumezzane, piazza<br />
la palla in diagonale alle spalle<br />
di Brignoli. Il Lumezzane<br />
spinge a vuoto, mentre il Sorrento<br />
è più concreto: gli viene<br />
anche annullato un gol di<br />
Carlini 2’ della ripresa per un<br />
dubbio fallo di Ginestra.<br />
Sergio Cassamali<br />
Detto questo, ci prepariamo<br />
a una serata di gala (o<br />
quasi...) in stile Champions<br />
con una serie di sfide<br />
stuzzicanti. Su tutte ci sono<br />
Sorrento-Ternana da una<br />
parte e Barletta-Siracusa<br />
dall’altra: la B e i playoff<br />
passano anche da qui.<br />
Ma è tutta la categoria che<br />
cerca credibilità da una<br />
serata del genere. Per la<br />
Prima divisione i turni<br />
infrasettimanali sono una<br />
TERNANA<br />
MONZA<br />
GIUDIZIO +++<br />
MARCATORI Sinigaglia (T) al 27’ p.t.; Boscaro<br />
(M) al 37’ s.t.<br />
TERNANA (3-4-3) Ambrosi 5,5; Fazio<br />
5,5, Ferraro 5,5, De Giosa 5,5; Bernardi<br />
6, Carcuro s.v. (dal 10’ p.t. Cejas 6,5), Miglietta<br />
7, Gotti 6; Nolè 7 (dal 35’ p.t. Danti<br />
5), Docente 6, Sinigaglia 7 (dal 23’ s.t. Litteri<br />
5,5). (Virgili, Camillini, Arrigoni, Giacomelli).<br />
All. Toscano 6.<br />
MONZA (5-3-2) Castelli 6,5; Zenoni 6,<br />
Boscaro 7, Zullo 6, Valagussa 5,5, Campinoti<br />
5 (dal 28’ s.t. Anghileri s.v.); Biso 5<br />
(dal 32’ Lewandowski s.v.), Romano 6,5,<br />
Iacopino 6; Tiboni 5 (dal 41’ s.t. Rosseti<br />
s.v.), Pandiani 5,5. (Marcandalli, Prato,<br />
Talato, Nappello). All. Motta 6.<br />
ARBITRO Rocca di Vibo Valentia 6.<br />
NOTE paganti 4.500 circa, abbonati<br />
1.537, incasso di 39.968 euro. Ammonito<br />
De Giosa. Angoli 8-7.<br />
MASSIMO LAURETI<br />
TERNI<br />
Un punto in due partite<br />
casalinghe consecutive. La Ternana<br />
insuperabile di un mese<br />
fa ha lasciato il posto ad una<br />
squadra che fatica a concretizzare<br />
le tante occasioni da rete<br />
create e si espone ai colpi avversari<br />
con amnesie impensabili.<br />
Contro il Monza la capolista<br />
aveva l’obbligo di vincere anche<br />
per riscattare la sconfitta interna<br />
con la Spal. Ha attaccato<br />
con forza cercando ogni pertugio<br />
e creando occasioni che Castelli<br />
ha neutralizzato com’è<br />
SPAL 0<br />
REGGIANA 1<br />
Il derby di Gurma:<br />
la Reggiana ride<br />
La Spal precipita<br />
verso i playout<br />
MARCATORE Gurma al 10’<br />
s.t.<br />
SPAL (4-1-4-1) Capecchi 7;<br />
Ghiringhelli 5,5 (dal 20’ s.t. Taraschi<br />
6), Zamboni 6,5, Pambianchi<br />
5, Canzian 5,5; Migliorini<br />
5,5 (dal 39’ s.t. Piras<br />
s.v.); Cosner 6, Agnelli 6,5,<br />
Bedin 6,5 (dal 14’ s.t. Fortunato<br />
5,5), Laurenti 5,5; Arma 6.<br />
(Costantino, A. Vecchi, Beduschi,<br />
G. Rossi). All. S. Vecchi<br />
5,5.<br />
REGGIANA (4-4-1-1) Silvestri<br />
7; Cabeccia 6, Zini 6, Aya<br />
6,5, Magliocchetti 5,5; Iraci 6<br />
(dal 42’ s.t. Arati s.v.), Ardizzone<br />
5,5, Viapiana 6,5, Matteini<br />
7 (dal 48’ s.t. Panizzi s.v.);<br />
Alessi 5,5; Gurma 7. (Bellucci,<br />
Mei, Calzi, Spezzani, Berni).<br />
All. Zauli 6,5.<br />
ARBITRO De Faveri di San<br />
Donà di Piave 7.<br />
NOTE paganti 1.388, abbonati<br />
1.229, incasso di 13.672. euro.<br />
Ammoniti Zamboni e<br />
Agnelli. Angoli 7-6.<br />
GIUDIZIO ++<br />
FERRARA La Reggiana ipoteca<br />
la salvezza, superando<br />
una Spal che ormai deve rassegnarsi<br />
ai playout, considerando<br />
che, a breve, sarà nuovamente<br />
penalizzata per le<br />
note inadempienze societarie.<br />
A decidere il derby emiliano<br />
una rete, al 10’ della ripresa,<br />
di Gurma, che sostituisce<br />
Paolo Rossi squalificato e<br />
che sfrutta l’assist di Matteini.<br />
Nel primo tempo, dopo<br />
mezzora priva di emozioni, è<br />
la Spal a rendersi pericolosa<br />
più volte con Laurenti. Dopo<br />
il gol la Reggiana contiene<br />
senza affanni una spuntata<br />
Spal ed anzi sfiora più volte il<br />
raddoppio in contropiede.<br />
Alessandro Sovrani<br />
1<br />
1<br />
PAVIA 1<br />
PISA 1<br />
Pavia: 8 risultati<br />
utili consecutivi<br />
Tulli spinge il Pisa<br />
verso il pareggio<br />
MARCATORI Cesca (Pa) al<br />
5’, Tulli (Pi) all’8’ s.t.<br />
PAVIA (4-4-2) Facchin 6;<br />
Capogrosso 6,5, Fissore 6,<br />
Fasano 6,5, Pezzi 6; Statella<br />
5,5 (dal 28’ s.t. Rodriguez<br />
s.v.; dal 33’ s.t. Cinelli s.v.),<br />
Carotti 6,5, Meza Colli 6,<br />
Verruschi 5,5 (dal 18’ s.t. Meregalli<br />
5,5); Falco 6,5, Cesca<br />
7. (Cacchioli, Gheller, Galassi,<br />
Marchi). All. Roselli 6.<br />
PISA (3-5-2) Sepe 6; Sodano<br />
6, Colombini 5,5, Bizzotto<br />
s.v. (dal 18’ p.t. Buscaroli<br />
6); Benvenga 6, Genevier<br />
6,5, Obodo 6, Favasuli 5,5,<br />
Benedetti 6; Perna 5,5 (dal<br />
25’ s.t. Perez 6), Tulli 7 (dal<br />
42’ s.t. Strizzolo s.v.). (Pugliesi,<br />
Ton, Ilari, Tremolada).<br />
All. Pane 6.<br />
ARBITRO Casalucci di Lecce<br />
5,5.<br />
NOTE paganti 455, abbonati<br />
328, incasso di 6.015 euro.<br />
Ammoniti Benvenga e<br />
Strizzolo. Angoli 3-3.<br />
GIUDIZIO ++<br />
PAVIA Prosegue la striscia<br />
positiva del Pavia: ottavo risultato<br />
utile consecutivo.<br />
Per il Pisa è comunque un<br />
punto prezioso. Primo tempo<br />
sonnolento, più vivace la<br />
ripresa. La squadra di Roselli<br />
passa al 5’ con Cesca che<br />
trova un varco in area, supera<br />
Colombini e batte il portiere<br />
avversario. Il Pisa però<br />
pareggia tre minuti dopo<br />
con Tulli, che si rende protagonista<br />
di uno slalom fra i difensori<br />
pavesi e non lascia<br />
scampo a Facchin. Qualche<br />
istante più tardi Fissore nel<br />
tentativo di anticipare Tulli<br />
rischia l’autorete ma la palla<br />
si infrange sulla traversa.<br />
Michele Lanati<br />
LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
rarità, di notte poi sono un<br />
vero evento. Saranno messi<br />
alla prova anche stadi poco<br />
avvezzi alle serali di<br />
campionato a questi livelli, e<br />
se il clima sarà clemente<br />
potrebbe essere l’occasione<br />
per offrire cornici di<br />
pubblico importanti.<br />
Insomma, ci aspettiamo il<br />
volto bello della categoria.<br />
Quello brutto, è ancora<br />
chiuso nei tribunali.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
Malessere Ternana<br />
Solo pari col Monza<br />
successo all’8’ su Sinigaglia e<br />
sbloccato il risultato con lo stesso<br />
attaccante al 27’. Iniziativa<br />
di Nolè sulla destra e tocco arretrato<br />
per Sinigaglia che da centro<br />
area ha piazzato la volé vincente.<br />
Ternana ad attaccare e<br />
Monza a difendere anche con<br />
un centrale in più (Valagusa).<br />
Ma la squadra di casa dopo<br />
aver perso Carcuro al 10’ ha dovuto<br />
fare a meno di Nolè al 35’<br />
(distorsione alla caviglia). Questo<br />
secondo forfeit ha influito<br />
pesantemente sul rendimento<br />
della squadra e dato slancio al<br />
Monza che ha cominciato a<br />
mettere la testa fuori dal guscio.<br />
Tanto che al 37’ Boscaro<br />
ha mancato di poco la mira di<br />
testa su un bel cross di Romano<br />
e al 44' c’è voluto un grande intervento<br />
di Ambrosi per impattare<br />
l’inzuccata di Iacopino.<br />
Blitz Monza Nel frattempo la<br />
Ternana aveva creato e sciupato<br />
altre opportunità ma quei<br />
campanelli d’allarme dovevano<br />
essere presi in considerazione.<br />
Perché proprio su una situazione<br />
identica, con una punizione<br />
invertita dal direttore di<br />
gara, Lewandoski ha messo in<br />
area e con la difesa rossoverde<br />
impietrita Boscaro ha fatto centro,<br />
per un pareggio finale che<br />
punisce oltre misura la capolista<br />
ma premia la pazienza del<br />
Monza: 9 punti nelle ultime 5<br />
partite.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
TRITIUM<br />
0<br />
FOLIGNO 1<br />
Coresi decisivo:<br />
il Foligno è vivo<br />
e torna a sperare<br />
Tritium stanca<br />
MARCATORE Coresi al 28’<br />
s.t.<br />
TRITIUM (4-4-2) Pansera<br />
6,5; Teso 5,5, Suagher 6,<br />
Dionisi 5,5, Possenti 6; E.<br />
Bortolotto 5,5, Malgrati 6<br />
(dal 7’ s.t. Di Ceglie 5,5), Daldosso<br />
5,5, R. Bortolotto 5;<br />
Sinato 5,5 (dal 15’ s.t. Magnaghi<br />
5,5), Spampatti 6 (dal 33’<br />
s.t. Casiraghi s.v.). (Nodari,<br />
Cremaschi, Chimenti, Monacizzo).<br />
All. Boldini 5,5.<br />
FOLIGNO (4-4-2) Kovacsik<br />
6,5; Stoppini 6, Galuppo 6,5,<br />
Barbagli 6,5, Petti 6; Coresi<br />
7, Padoin 6,5 (dal 36’ s.t.<br />
Evangelisti s.v.), Menchinella<br />
6,5, Rizzo 6 (dal 31’ s.t. Carroccio<br />
6); Guidone 6,5, Caturano<br />
6,5 (dal 37’ s.t. Ferrari<br />
s.v.). (Mazzoni, Tuia, Papa,<br />
Cardarelli). All. Pagliari 6,5.<br />
ARBITRO Ceccarelli di Rimini<br />
6.<br />
NOTE spettatori 350 circa,<br />
paganti, incasso e abbonati<br />
nc. Amm. Barbagli, Padoin,<br />
Galuppo e Rizzo. Angoli 7-6.<br />
GIUDIZIO ++<br />
MONZA Una Tritium stanca<br />
rilancia il Foligno. Per Pagliari:<br />
«Con la vittoria abbiamo<br />
riaperto il coperchio della bara,<br />
siamo ritornati in corsa».<br />
Per Boldini invece i suoi hanno<br />
sentito il peso della semifinale<br />
di Coppa. All’inizio è solo<br />
Foligno: all’11’ Caturano solo<br />
davanti a Pansera calcia a<br />
lato. La Tritium reagisce al<br />
38’: scambio veloce E. Bortolotto-Spampatti<br />
e tiro sopra<br />
la traversa. Nella ripresa al<br />
28’ il gol partita: Coresi,<br />
smarcato da Padoin, dalla distanza<br />
trova l’angolo giusto.<br />
Pierfranco Redaelli<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />
girone A<br />
CLASSIFICA<br />
SQUADRE PT PARTITE RETI<br />
G V N P F S<br />
TERNANA 58 29 16 10 3 37 18<br />
TARANTO (-3) 53 28 15 11 2 31 11<br />
CARPI 53 29 15 8 6 42 23<br />
PRO VERCELLI 51 29 14 9 6 37 16<br />
SORRENTO (-2) 49 29 14 9 6 37 23<br />
BENEVENTO (-2) 46 29 14 6 9 39 31<br />
AVELLINO 39 29 11 6 12 35 37<br />
LUMEZZANE 39 29 11 6 12 24 29<br />
PISA 38 29 9 11 9 29 28<br />
FOGGIA (-2) 36 29 10 8 11 30 31<br />
TRITIUM 35 29 9 8 12 23 31<br />
REGGIANA (-2) 34 29 10 6 13 31 37<br />
COMO (-2) 31 28 9 6 13 34 41<br />
SPAL (-4) 28 29 8 8 13 25 32<br />
MONZA 27 29 5 12 12 24 37<br />
PAVIA 25 29 5 10 14 30 43<br />
VIAREGGIO 25 29 7 4 18 23 44<br />
FOLIGNO (-4) 20 29 6 6 17 21 40<br />
U PROMOSSA U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSA<br />
RISULTATI<br />
AVELLINO-BENEVENTO 1-1<br />
CARPI-COMO 1-0<br />
LUMEZZANE-SORRENTO 0-1<br />
PAVIA-PISA 1-1<br />
SPAL-REGGIANA 0-1<br />
TARANTO-FOGGIA 2-1<br />
TERNANA-MONZA 1-1<br />
TRITIUM-FOLIGNO 0-1<br />
VIAREGGIO-PRO VERCELLI 0-1<br />
PROSSIMO TURNO<br />
MERCOLEDI' 4 APRILE ORE 20.30<br />
BENEVENTO-PAVIA (2-1)<br />
COMO-AVELLINO (3-3)<br />
FOGGIA-SPAL (ore 15) (2-1)<br />
FOLIGNO-VIAREGGIO (0-1)<br />
MONZA-CARPI (0-2)<br />
PISA-TARANTO (0-0)<br />
PRO VERCELLI-LUMEZZANE (1-0)<br />
REGGIANA-TRITIUM (1-0)<br />
SORRENTO-TERNANA (ore 14.30) (0-0)<br />
MARCATORI<br />
17 RETI Ginestra (3, Sorrento).<br />
15 RETI Arma (3, Spal).<br />
12 RETI Perna (3, Pisa).<br />
9 RETI Cia (Benevento); Alessi (1,<br />
Reggiana).<br />
girone B<br />
CLASSIFICA<br />
SQUADRE PT PARTITE RETI<br />
G V N P F S<br />
TRAPANI 55 29 16 7 6 49 28<br />
SIRACUSA (-5) 49 29 15 9 5 39 27<br />
SPEZIA 47 29 12 11 6 37 27<br />
LANCIANO (-1) 46 29 13 8 8 33 29<br />
CREMONESE (-6) 42 29 14 6 9 39 24<br />
PERGOCREMA (-2) 41 29 12 7 10 30 34<br />
CARRARESE 40 29 10 10 9 37 32<br />
ALTO ADIGE 40 29 10 10 9 33 29<br />
BARLETTA (-1) 40 29 10 11 8 34 31<br />
PORTOGRUARO 38 29 9 11 9 31 32<br />
FROSINONE 36 29 10 6 13 30 35<br />
TRIESTINA 34 29 9 7 13 38 41<br />
PRATO 31 29 7 10 12 27 34<br />
FERALPI SALO' 30 29 7 9 13 20 32<br />
ANDRIA 30 29 7 9 13 31 38<br />
PIACENZA (-6) 30 29 9 9 11 33 43<br />
LATINA 30 29 7 9 13 32 38<br />
BASSANO 24 29 5 9 15 20 39<br />
U PROMOSSA U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSA<br />
RISULTATI<br />
ANDRIA-ALTO ADIGE 3-1<br />
FERALPI SALO'-CREMONESE 1-0<br />
FROSINONE-PIACENZA 2-0<br />
LANCIANO-TRAPANI 0-0<br />
PERGOCREMA-BARLETTA 0-2<br />
PORTOGRUARO-LATINA 1-1<br />
PRATO-SPEZIA 2-2<br />
SIRACUSA-CARRARESE 3-1<br />
TRIESTINA-BASSANO 2-2<br />
PROSSIMO TURNO<br />
MERCOLEDI' 4 APRILE ORE 20.30<br />
ALTO ADIGE-LATINA (1-2)<br />
BARLETTA-SIRACUSA (ore 20.45) (0-2)<br />
CARRARESE-LANCIANO (ore 15) (1-1)<br />
CREMONESE-TRIESTINA (0-1)<br />
FROSINONE-PERGOCREMA (0-3)<br />
PIACENZA-ANDRIA (0-1)<br />
PRATO-FERALPI SALO' (ore 15) (1-0)<br />
SPEZIA-BASSANO (0-0)<br />
TRAPANI-PORTOGRUARO (2-2)<br />
MARCATORI<br />
33<br />
14 RETI Godeas (Triestina).<br />
13 RETI Le Noci (4, Cremonese);<br />
Pavoletti (Lanciano).<br />
12 RETI Fischnaller (5, Alto Adige);<br />
Mazzeo (1, Barletta); Evacuo (7, Spezia).<br />
11 RETI Madonia (Trapani).<br />
10 RETI Pià (4, Pergocrema); Corazza<br />
(Portogruaro).
34<br />
PRIMA DIVISIONE GIRONE B 29a italia: 514954585150<br />
GIORNATA<br />
Ignoffo, Testardi e Bongiovanni in gol<br />
Festa in casa dopo due mesi: vetta a -6<br />
SIRACUSA<br />
CARRARESE<br />
GIUDIZIO ++++<br />
MARCATORI Ignoffo (S) al 40' p.t.; Cori<br />
(C) al 15', Testardi (S) al 25', Bongiovanni<br />
(S) al 35' s.t.<br />
SIRACUSA (4-1-4-1) P. Baiocco 6,5; Giordano<br />
6,5, Moi 7, Ignoffo 6,5, Capocchiano<br />
7; Spinelli 7,5; Pepe 6 (dal 38' s.t. Pippa<br />
s.v.), Mancosu 7, D. Baiocco 7,5, Longoni<br />
6 (dal 18' s.t. Bongiovanni 6,5); Testardi<br />
6,5 (dal 29' s.t. Zizzari 6). (Fornoni, Strigari,<br />
Calabrese, Coda). All. Sottil 7.<br />
CARRARESE (4-4-2) Nocchi 6,5; Piccini<br />
6, Benassi 6,5, Pasini 6,5, Vannucci 6,5;<br />
Orlandi 5, Conti 5,5 (dal 16' s.t. Belcastro<br />
6), Taddei 6, Russotto 7; Cori 6,5 (dal 20'<br />
s.t. Corrent 6), Merini 6,5 (dal 38' s.t. Rosaia<br />
s.v.). (Teodorani, Miceli, Anzalone, Gaeta).<br />
All. Sottili 6.<br />
ARBITRO Barbeno di Brescia 6.<br />
NOTE paganti 910, abbonati 1.140, incasso<br />
12.799 euro. Espulso Orlandi al 35’ p.t.;<br />
amm. Testardi, Taddei e Conti. Angoli 8-0.<br />
MARCATORI Silva Reis (P) al 3’,<br />
Bianchi (S) al 35’ p.t.; Marotta (S)<br />
al 13’, Ghinassi (P) al 16’ s.t.<br />
PRATO (3-5-2) Layeni 6,5;<br />
Dametto 6, Ghinassi 6,5, Lamma<br />
6; Sacenti 6,5, Cavagna 6, Gazo<br />
5,5 (dal 37' s.t. Varutti s.v.),<br />
Fogaroli 6,5, De Agostini 5,5; Silva<br />
Reis 7 (dal 28' p.t. Morante 5,5),<br />
Vieri 5,5 (dal 29' s.t. Benedetti<br />
s.v.). (Morandi, Visibelli, Scrugli,<br />
Gianotti). All. Esposito 6.<br />
SPEZIA (4-4-2) Russo 5;<br />
Madonna 5,5, Lucioni 6, Gentili 6<br />
(dal 27' p.t. Bianchi 6), Mora 6;<br />
Casoli 5,5, Lollo 6, Bianco 6 (dal<br />
29' s.t. Ferrini s.v.), Vannucchi 5,5<br />
(dal 44' s.t. Guerra s.v.); Marotta<br />
6,5, Iunco 5,5. (Conti, Murolo,<br />
Ricci, Evacuo). All. Serena 6.<br />
ARBITRO Fabbri di Ravenna 6.<br />
NOTE paganti 1.431, abbonati 186,<br />
incasso di 10.365 euro. Espulso il<br />
tecnico Esposito al 37' s.t.; amm.<br />
Silva Reis, Gazo, Gentili, Marotta,<br />
Layeni e Lamma. Angoli 4-7.<br />
GIUDIZIO ++++<br />
PRATO Spettacolo ed emozioni in<br />
un match tirato. Il Prato passa<br />
dopo 3’: Silva Reis finalizza un<br />
lancio di Sacenti. Poi il bomber si<br />
fa male e lo Spezia (ieri morto<br />
Domenico Mastropasqua, 81 anni,<br />
presidente dal 1986 al 1994)<br />
cresce, segnando con Bianchi che<br />
sfiora la punizione di Vannucchi.<br />
Nella ripresa Spezia avanti con<br />
Marotta che approfitta dell'unico<br />
duello vinto con Dametto. Il Prato<br />
ha cuore e un po’ di fortuna<br />
quando Ghinassi trova il varco<br />
giusto dopo i tentativi ribattuti di<br />
Morante e Lamma.<br />
Piero Ceccatelli<br />
serie D<br />
Venezia, finisce 1-1<br />
Real Rimini ciao<br />
RISULTATI<br />
CASTEL RIGONE-VITERBESE 1-1<br />
FLAMINIA-SPOLETO 2-0<br />
ORVIETANA-DERUTA 2-2<br />
PIERANTONIO-TRESTINA 2-2<br />
PONTEDERA-GR. CIT. DI CASTELLO 5-1<br />
SANSEPOLCRO-SANSOVINO 5-0<br />
SPORTING TERNI-AREZZO 0-1<br />
TODI-PIANESE 1-0<br />
ZAGAROLO-PONTEVECCHIO 0-1<br />
3 MASSIMO LEOTTA<br />
1 SIRACUSA<br />
CLASSIFICA<br />
Pontedera p. 66; Arezzo 56;<br />
Pianese 47; Castel Rigone<br />
44; Sporting Terni 43; Pierantonio<br />
40; Spoleto, Sansepolcro,<br />
Deruta e Viterbese<br />
39; Orvietana, Todi e Trestina<br />
36; Flaminia e Pontevecchio<br />
34; Sansovino (-4) e Zagarolo<br />
25; Group Città di Castello<br />
23<br />
Dopo due mesi di digiuno<br />
casalingo il Siracusa torna alla<br />
vittoria al De Simone e lo fa al<br />
termine di una prestazione perfetta.<br />
Perché anche il «consueto»<br />
svarione difensivo, che ha<br />
portato al pareggio momentaneo<br />
della Carrarese, è servito<br />
per dimostrare che ieri il Siracusa<br />
era proprio da battaglia. Un<br />
risultato che conferma, invece,<br />
le perplessità sul periodo della<br />
Carrarese che era reduce da<br />
due, inattesi, pareggi casalinghi.<br />
Di certo Orlandi non ha dato<br />
una mano ai suoi costringendoli<br />
a giocare in inferiorità nu-<br />
MARCATORE Bracaletti al 2’ s.t.<br />
FERALPI SALÒ (4-3-3) Zomer 6<br />
(dal 25' p.t. Branduani 7,5);<br />
Bianchetti 6, Leonarduzzi 7, Allievi<br />
6,5, Savoia 7; Drascek 6, Muwana<br />
6, Castagnetti 6; Bracaletti 7,5 (dal<br />
23' s.t. Defendi 6), Montella 6 (dal<br />
27' s.t. Cortellini 6), Tarana 6,5.<br />
(Bonaccorsi, Fusari, Sella,<br />
Sedivec). All. Remondina 6,5.<br />
CREMONESE (4-3-3) Bianchi 6;<br />
Polenghi 5, Minelli 6, Cesar 6,<br />
Favalli 5; Fietta 5,5 (dal 17' s.t.<br />
Filippini 5,5), Degeri 5,5, Dettori 6;<br />
Le Noci 5 (dal 12' s.t. Nizzetto 6,5),<br />
Coralli 5 (dal 25' s.t. Musetti s.v.),<br />
Possanzini 6. (Malatesta, Rigione,<br />
Semenzato, Pestrin). All. Brevi 5.<br />
ARBITRO Bindoni di Venezia 6.<br />
NOTE spettatori 1.100 circa,<br />
paganti, abbonati e incasso nc.<br />
Espulsi Favalli al 26’ s.t. e Polenghi<br />
al 38’ s.t.; ammoniti Bracaletti e<br />
Possanzini. Angoli 1-11.<br />
GIUDIZIO +++<br />
SALÒ (Bs) Con un guizzo di<br />
Bracaletti la Feralpi irrompe sul<br />
treno salvezza e spegne la<br />
rincorsa della Cremonese, che<br />
chiude la partita in 9. Un colpo di<br />
coda per un Salò in emergenza<br />
che al 25’ perde anche Zomer per<br />
infortunio. Il neoentrato Branduani<br />
è subito decisivo togliendo<br />
dall’incrocio un tiro di Possanzini e<br />
poi nella ripresa si supera<br />
conservando la vittoria. La partita<br />
si decide in avvio di ripresa:<br />
Bracaletti ruba palla a metà<br />
campo, triangola con Montella e<br />
fulmina Bianchi. Emozionante il<br />
finale: al 45’ palo di Tarana, al 46’<br />
traversa di Dettori.<br />
Giulio Tosini<br />
RISULTATI<br />
CANTU' SAN PAOLO-PRO IMPERIA 1-4<br />
CHIAVARI-ACQUI 2-1<br />
DERTHONA-CHIERI 0-2<br />
LASCARIS-VERBANO 0-3<br />
LAVAGNESE-ALBESE 2-1<br />
NAVIGLIO TREZZANO-BORGOSESIA 0-0<br />
NOVESE-VILLALVERNIA 2-1<br />
SANTHIA'-F. CARATESE 2-2<br />
VALLE D'AOSTA-ASTI 3-3<br />
riposa BOGLIASCO<br />
RISULTATI<br />
ATLETICO TRIVENTO-ATESSA VDS 3-1<br />
JESINA-SANTEGIDIESE 5-0<br />
LUCO CANISTRO-ANCONA 0-3<br />
MIGLIANICO-RENATO CURI 0-0<br />
OLYMPIA AGNONESE-ISERNIA 3-2<br />
REAL RIMINI-SAMBENEDETTESE 0-1<br />
RECANATESE-TERAMO 0-0<br />
SAN NICOLO'-CIVITANOVESE stasera<br />
VIS PESARO-RICCIONE 1-0<br />
CLASSIFICA<br />
merica per quasi un’ora per un<br />
intervento da rosso diretto sul<br />
difensore avversario Moi<br />
(espulsione contestata dal tecnico<br />
toscano Sottili a fine gara).<br />
Cuore di capitano Sottil aveva<br />
chiesto ai suoi una partita gagliarda<br />
e proprio per questo già<br />
da subito Davide Baiocco ha<br />
preso per mano la squadra. Il capitano<br />
del Siracusa è stato il trascinatore<br />
dei siciliani giocando<br />
a tutto campo. Ma tutto il Siracusa<br />
si è mostrato in forma e le<br />
accelerazioni sono arrivate presto<br />
con Mancosu ma soprattutto<br />
con Testardi fermato dal palo<br />
a Nocchi battuto. Eppure la<br />
prima, autentica, occasione da<br />
MARCATORI Mazzeo al 7',<br />
Schetter al 46' p.t.<br />
PERGOCREMA (4-1-4-1) Cicioni<br />
5; Lolaico 6, Romito 6, Cuomo 6<br />
(dal 1' s.t. Celjak 5,5), Tamburini<br />
5,5; Fabbro 6; Guidetti 5,5 (dal 27'<br />
p.t. Prisco 6), Coletti 6, Menicozzo<br />
5, Joelson 5,5 (dal 1' s.t. Tortolano<br />
5); Pià 5. (Doudou, Corsi,<br />
Cazzamalli, Volpato). All. Brini 5,5.<br />
BARLETTA (4-2-3-1) Pane 6;<br />
Masiero 5, Migliaccio 6, Mengoni<br />
6, Mazzarani 6; Di Cecco 6,5, De<br />
Liguori 6 (dal 29' s.t. Zappacosta<br />
s.v.); Guerri 6, Romondini 6,5,<br />
Schetter 7 (dal 16' s.t. Pisani 6);<br />
Mazzeo 7 (dal 34' s.t. Cerone s.v.).<br />
(Marino, Hanine, Franchini,<br />
Infantino). All. Di Costanzo 6,5.<br />
ARBITRO Ripa di Nocera Inferiore<br />
5.<br />
NOTE spettatori 700 circa,<br />
paganti, abbonati e incasso nc.<br />
Espulsi Cicioni al 26' p.t., Pià e<br />
Masiero al 14’ s.t. e Menicozzo al<br />
28' s.t.; ammoniti Guidetti, De<br />
Liguori, Fabbro, Lolaico, Joelson,<br />
Tamburini e Coletti. Angoli 3-2.<br />
GIUDIZIO ++<br />
CREMA (Cr) Il Barletta torna a<br />
vincere in trasferta dopo oltre 5<br />
mesi. Quattro espulsi, 7 ammoniti<br />
e un rigore sbagliato da Mazzeo<br />
sull’1-0 hanno caratterizzato un<br />
incontro mal diretto dalla terna<br />
arbitrale, che ha scatenato le ire<br />
del Pergo. Prima rete di Mazzeo<br />
che ha sfruttato un rinvio<br />
sbagliato di Cicioni. Il raddoppio<br />
con un’azione personale di<br />
Schetter. Il presidente del Pergo,<br />
Briganti, ha annunciato di aver<br />
ceduto il 50% delle quote.<br />
Dario Dolci<br />
Chieri* p. 73; Valle d'Aosta<br />
70; Santhià (-3) 57; Novese<br />
53; Lavagnese 51; Derthona<br />
50; Chiavari 47; Villalvernia<br />
46; Pro Imperia e Borgosesia<br />
43; F. Caratese* e Naviglio<br />
Trezzano 42; Bogliasco 41;<br />
Verbano e Acqui* 39; Asti*<br />
32; Albese* (-3) 23; Cantù<br />
San Paolo 7; Lascaris 6.<br />
(* devono ancora riposare).<br />
CLASSIFICA<br />
Teramo p. 69; Ancona e Sambenedettese<br />
59; Civitanovese*<br />
58; Atletico Trivento 53; Isernia<br />
48; San Nicolò* e Olympia Agnonese<br />
39; Recanatese e Jesina<br />
38; Vis Pesaro 36; Riccione e<br />
Atessa VdS 35; Renato Curi 31;<br />
Santegidiese 29; Miglianico 22;<br />
Luco Canistro 19; Real Rimini 4.<br />
(* una gara in meno)<br />
MARCATORI Del Core (An) al 32’<br />
p.t.; Minesso (An) al 2’, Schenetti<br />
(AA) al 19’, Gambino (An) al 45’ s.t.<br />
ANDRIA (4-4-2) Rossi 6;<br />
Meccariello 6,5, Zaffagnini 6,5,<br />
Mucciante 6,5, Contessa 6;<br />
Minesso 7,5, Larosa 6,5, Arini<br />
6,5, Taormina 6 (dal 20’ s.t.<br />
D’Alessandro 6); Russo 6 (dal 32’<br />
s.t. Loiodice s.v.), Del Core 7 (dal<br />
29’ s.t. Gambino 6,5). (Sansonna,<br />
Cossentino, La Mantia, Comini).<br />
All. Cosco 7.<br />
ALTO ADIGE (4-3-3) Iacobucci<br />
5,5; Iacoponi 6,5, Cascone 6,<br />
Kiem 5,5, Legittimo 6; Furlan 6,<br />
Uliano 6 (dal 35’ s.t. Albanese<br />
s.v.), Campo 5,5 (dal 9’ s.t.<br />
Chiavarini 6); Schenetti 6,5,<br />
Giannetti 6, Fink 5 (dal 9’ s.t.<br />
Bacher 6). (Miskiewicz, Grea,<br />
Santonocito, Calliari). All. Stroppa<br />
6.<br />
ARBITRO Marini di Roma 5,5.<br />
NOTE paganti 287, abbonati<br />
1.992, incasso di 9.092 euro.<br />
Ammoniti D’Alessandro, Giannetti<br />
e Larosa. Angoli 5-5.<br />
GIUDIZIO ++++<br />
ANDRIA Bel successo dell’Andria<br />
che si rilancia nella corsa<br />
salvezza. Partita dai ritmi elevati,<br />
la sblocca Del Core con una<br />
zampata in mischia. Il raddoppio<br />
dei padroni di casa a inizio<br />
ripresa con una perla di Minesso<br />
che vede Iacobucci fuori dai pali<br />
e lo beffa con un pallonetto dal<br />
limite. L’Alto Adige accorcia le<br />
distanze con Schenetti di testa,<br />
ma poi si sbilancia e l’Andria in<br />
contropiede chiude i conti con<br />
Gambino.<br />
Giuseppe Ernesto<br />
RISULTATI<br />
CARONNESE-PONTISOLA 0-1<br />
CARPENEDOLO-AURORA SERIATE 2-1<br />
CASTELLANA-FIDENZA 1-2<br />
CASTIGLIONE-VOGHERA 2-1<br />
COLOGNESE-RUDIANESE 0-1<br />
DARFO-SEREGNO 1-1<br />
FIORENZUOLA-OLGINATESE 0-1<br />
GOZZANO-PRO PIACENZA 0-0<br />
MAPELLOBONATE-GALLARATESE 4-1<br />
PIZZIGHETTONE-ALZANOCENE 0-0<br />
RISULTATI<br />
ANZIOLAVINIO-BUDONI 0-2<br />
FIDENE-ASTREA 5-3<br />
MARINO-CYNTHIA 3-1<br />
PALESTRINA-CIVITAVECCHIA 0-2<br />
POMIGLIANO-PORTO TORRES 1-0<br />
SALERNO-ATLETICO BOVILLE 6-0<br />
SANT'ELIA-MONTEROTONDO 3-1<br />
SELARGIUS-ARZACHENA 1-3<br />
SORA-BACOLI 1-0<br />
gol è capitata sui piedi di Cori<br />
che ha calciato al volo dal centro<br />
dell’area con Paolo Baiocco<br />
autore di un grande intervento.<br />
Nel finale del primo tempo il<br />
gol del meritato vantaggio dei<br />
siciliani con Ignoffo che ha deviato<br />
un cross di Pepe. Nella ripresa<br />
il Siracusa ha continuato<br />
a collezionare occasioni da gol<br />
fino ad una ripartenza micidiale<br />
della Carrarese che sfruttando<br />
un errore a centrocampo di<br />
Longoni e un mancato rinvio di<br />
Ignoffo si è presentata con Cori<br />
davanti alla porta. Troppo facile<br />
per l’attaccante toscano infilare<br />
Baiocco e sugli spalti si sono<br />
vissuti vecchi fantasmi (Bassano<br />
e Piacenza).<br />
Reazione Questa volta però il Siracusa<br />
ha reagito e prima Testardi<br />
(che ha ribadito in gol un<br />
pallone respinto dalla traversa<br />
su colpo di testa di Mancosu) e<br />
poi Bongiovanni (che ha deviato<br />
un traversone di Pepe) hanno<br />
piazzato l’1-2 da k.o. Russotto,<br />
il migliore dei suoi, sfinito<br />
dalla corsa e dal gran caldo non<br />
è più riuscito ad impostare il<br />
gioco e la partita, stancamente,<br />
è arrivata alla fine. Il Trapani è<br />
più vicino, lo Spezia più lontano,<br />
nessuno lo dice ma il Siracusa<br />
non ha smesso di crederci.<br />
CLASSIFICA<br />
Castiglione p. 66; Pontisola<br />
59; Olginatese 58; Pizzighettone<br />
56; MapelloBonate 55;<br />
Caronnese 49; AlzanoCene<br />
48; Castellana 46; Voghera<br />
44; Pro Piacenza, Gozzano<br />
eDarfo 42; Rudianese 41;<br />
Aurora Seriate 40; Fidenza<br />
39; Carpenedolo 37; Colognese<br />
e Seregno 36; Fiorenzuola<br />
29; Gallaratese 22.<br />
CLASSIFICA<br />
Salerno p. 61; Marino54;<br />
Fidene 47; Porto Torres e<br />
Budoni 45; Pomigliano 43;<br />
Astrea e Arzachena 41;<br />
Palestrina 40; Civitavecchia<br />
e Sora 37; Monterotondo<br />
36; Selargius 35;<br />
Anziolavinio 33; Cynthia<br />
28; Sant'Elia 27; Bacoli<br />
24; Atletico Boville 21<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
LANCIANO<br />
TRAPANI<br />
MARCATORI autorete di Piccinni<br />
all’11’ p.t.; Bonvissuto al 41’ s.t.<br />
FROSINONE (4-3-3) Zappino 6;<br />
Ristovsky 6, Stefani 6, Federici 6,<br />
Vitale 6; Carrus 6,5, Bottone 6,5,<br />
Baccolo 6 (dal 21’ s.t. Frara 6);<br />
Aurelio 6, Santoruvo 6 (dal 33’ s.t.<br />
Bonvissuto 6,5), Cesaretti 6 (dal<br />
37’ s.t. Catacchini s.v.). (Nordi,<br />
Guidi, Manzoni, Ganci). All. Corini 6.<br />
PIACENZA (4-4-1-1) Ivanov 5,5;<br />
Marchi 5,5, Bertoncini 5,5, Bini<br />
5,5, Visconti 5,5; Volpe 6, Pani 6,<br />
Piccinni 5,5, Foglia 5,5 (dal 7’ s.t.<br />
Lisi 5); Bombagi 5 (dal 14’ s.t.<br />
Rodriguez 5); Giovio 5,5. (Stocchi,<br />
Campagna, Giorgi, Lussardi). All.<br />
Monaco 5,5.<br />
ARBITRO Abbattista di Molfetta 5.<br />
NOTE paganti 239, abbonati 1.422,<br />
incasso di 11.352 euro. Ammoniti<br />
Pani, Bertoncini, Vitale e<br />
Cesaretti. Angoli 3-3.<br />
GIUDIZIO ++<br />
FROSINONE Il Frosinone batte 2-0<br />
il Piacenza e vede più vicina la<br />
salvezza. Per i ciociari gara subito<br />
in discesa: passano solo 11 minuti<br />
quando Piccinni, nel tentativo di<br />
liberare sul cross teso di Aurelio,<br />
colpisce male di testa spedendo la<br />
palla nell’angolino basso a sinistra<br />
di Ivanov. Gara saldamente nelle<br />
mani dei padroni di casa che nella<br />
ripresa mettono al sicuro il<br />
risultato con Bonvissuto che<br />
supera supera Ivanov con un<br />
preciso rasoterra. Per salvare il<br />
Piacenza fallito, nasce oggi un<br />
Comitato apposito (su idea del<br />
quotidiano Libertà) per<br />
raccogliere fondi e coprire le<br />
spese degli ultimi due mesi.<br />
Maurizio Di Rienzo<br />
RISULTATI<br />
LEGNAGO-SAREGO 2-2<br />
MONTEBELLUNA-CONCORDIA 2-1<br />
MONTECCHIO-BELLUNO 0-1<br />
PORDENONE-GIORGIONE 0-2<br />
SACILESE-SANVITESE 3-0<br />
SAN GIORGIO-TAMAI 1-5<br />
SANDONA'JESOLO-MEZZOCORONA 0-0<br />
UNION QUINTO-ITALA SAN MARCO 2-1<br />
VENEZIA-PORTO TOLLE 1-1<br />
RISULTATI<br />
CASARANO-GAETA 0-1<br />
CASERTANA-ISCHIA 2-0<br />
CRISTOFARO-BRINDISI 0-1<br />
FORTIS TRANI-NARDO' 2-0<br />
FRANCAVILLA S.-INTERNAPOLI 0-0<br />
GROTTAGLIE-VIRIBUS UNITIS 2-1<br />
REAL NOCERA-MARTINA 0-0<br />
SARNESE- IRSINESE 1-0<br />
TURRIS-CAMPANIA 0-0<br />
Lanciano e Trapani<br />
E’ un pari senza squilli<br />
0<br />
0<br />
GIUDIZIO ++<br />
LANCIANO (4-3-3) Aridità 6; Aquilanti 6,<br />
Massoni 6, Amenta 6,5, Mammarella 6,5;<br />
Paghera 6, Capece 6,5, Volpe 6; Chiricò<br />
6 (dal 31’ s.t. Sarno 5,5), Pavoletti 6, Turchi<br />
6 (dal 37’ s.t. Donnarumma s.v.). (Amabile,<br />
Rosania, Vastola, Scrosta, Novinic).<br />
All. Gautieri 6,5.<br />
TRAPANI (4-4-2) Castelli 5,5; Priola 5,5,<br />
Pagliarulo 6, Filippi 6, Sabatino 6,5; Barraco<br />
6, Pirrone 6, Caccetta 6, Madonia 6<br />
(13’ s.t. Perrone 6); Abate 6, Gambino 5,5<br />
(8’ s.t. Tedesco 5,5). (Pozzato, Daì, Domicolo,<br />
Cianni, Mastrolilli). All. Boscaglia 6.<br />
ARBITRO Ros di Pordenone 6,5.<br />
NOTE paganti 3.147, abbonamenti non validi,<br />
incasso di 13.140 euro. Ammonito<br />
Priola. Angoli 7-4.<br />
DAL NOSTRO INVATO<br />
MASSIMILIANO ANCONA<br />
LANCIANO (Chieti)<br />
Avanti piano. Finisce senza<br />
gol tra il Lanciano e la capolista<br />
Trapani. Quest’ultimo, al<br />
terzo pareggio nelle ultime<br />
quattro gare, vede ridursi a sei<br />
le lunghezze sul Siracusa. Ma<br />
un calendario favorevole lo avvicina<br />
alla promozione. Il Lanciano<br />
(10 punti in 4 gare) può<br />
MARCATORI Allegretti (T) al 14’,<br />
Godeas (T) al 40’ p.t.; Correa (B)<br />
su rigore al 14’, Guariniello (B) al<br />
40’ s.t.<br />
TRIESTINA (4-4-2) Gadignani 6,5;<br />
D’Ambrosio 5,5, Gissi 6,5, Lima<br />
6,5, Galasso 6,5 (dal 21’ s.t.<br />
Tombesi 6); Rossetti 6 (dal 25’ s.t.<br />
Pinares 6), Allegretti 6,5,<br />
Princivalli 6, C. Rossi 6; De Vena<br />
6,5 (dal 38’ s.t. Evola s.v.), Godeas<br />
6,5. (Vigorito, Mannini, Motta,<br />
Zamparo). All. Galderisi 6,5.<br />
BASSANO (4-3-3) Grillo 6; Basso<br />
6,5, Scaglia 5,5, Porchia 5,<br />
Bonetto 6; Caciagli 6,5 (dal 24’ s.t.<br />
De Gasperi 6), Correa 6, Proietti 6;<br />
Ferretti 6,5, Gasparello 5,5 (dall’8’<br />
s.t. Galabinov 6), Longobardi 5<br />
(dal 30’ s.t. Guariniello 6,5). (Poli,<br />
Toninelli, Ghosheh, Giacobbe). All.<br />
Brucato 7.<br />
ARBITRO Fiore di Barletta 6,5.<br />
NOTE paganti 1.050, abbonati<br />
2.951, incasso di 14.920 euro.<br />
Ammoniti Bonetto, D’Ambrosio,<br />
Guariniello e Porchia. Angoli 6-5.<br />
GIUDIZIO +++<br />
TRIESTE Suicidio alabardato: in<br />
vantaggio di due reti nel primo<br />
tempo, la Triestina si fa<br />
raggiungere nella ripresa, dopo<br />
avere mancato almeno mezza<br />
dozzina di facili conclusioni.<br />
Vantaggio triestino con una<br />
punizione di Allegretti. Il raddoppio<br />
è di Godeas su traversone di<br />
Rossetti. Nella ripresa D’Ambrosio<br />
agevola la rimonta del fanalino<br />
Bassano: fallo su Proietti, rigore<br />
trasformato da Correa. Il Bassano<br />
cresce e pareggia con Guariniello<br />
con un gran tiro dal limite.<br />
Dante di Ragogna<br />
CLASSIFICA<br />
Venezia p. 60; Porto Tolle<br />
58; Legnago 57; Montebelluna<br />
49; SandonàJesolo,<br />
Belluno e Mezzocorona<br />
41; Pordenone e Sacilese<br />
40; Tamai, Union Quinto<br />
e Giorgione 39; San<br />
Giorgio 35; Montecchio<br />
30; Concordia 26; Sarego<br />
24; Sanvitese 22; Itala<br />
San Marco 18.<br />
CLASSIFICA<br />
Martina e Sarnese p. 59; Casertana<br />
56; Ischia 55; Brindisi<br />
51; Francavilla S. 48;<br />
Turris 46; Campania 45;<br />
Nardò 42; Casarano 40; Fortis<br />
Trani 38; Internapoli 35;<br />
Grottaglie 29; Irsinese 25;<br />
Real Nocera 24; Viribus Unitis<br />
e Gaeta (-4) 19; Cristofaro<br />
17.<br />
RISULTATI<br />
CEREA-FORCOLI 2-0<br />
ESTE-SESTESE 4-0<br />
LANCIOTTO CAMPI-CAMAIORE 0-0<br />
PAVULLESE-ROSIGNANO 1-0<br />
PISTOIESE-CASTELFRANCO 0-2<br />
RAVENNA-MEZZOLARA 0-1<br />
SANTACROCE-FORLI' 1-2<br />
SCANDICCI-BAGNOLESE 1-2<br />
TUTTOCUOIO-VILLAFRANCA 2-0<br />
VIRTUS VECOMP-SAN PAOLO 1-2<br />
RISULTATI<br />
ACIREALE-CITTANOVA 1-0<br />
HINTERREGGIO-ADRANO 4-0<br />
MARSALA-BATTIPAGLIESE 0-1<br />
MESSINA-LICATA 4-0<br />
NOTO-ACRI 2-1<br />
PALAZZOLO-SANT'ANTONIO ABATE 2-0<br />
SAMBIASE-NISSA 1-0<br />
SERRE ALBURNI-NUVLA SAN FELICE 1-1<br />
VALLE GRECANICA-COSENZA 0-2<br />
MARCATORI Liccardo (P) al 13’,<br />
Bruscagin (L) al 42’ p.t.<br />
PORTOGRUARO (4-3-1-2)<br />
Bavena 6; Altobello 6, Cristante 6,<br />
Radi 6, Pondaco 6; Coppola 5,5<br />
(dal 10’ s.t. Luppi 5), Herzan 6,<br />
Liccardo 6,5; Cunico 6 (dal 39’ s.t.<br />
D’Amico s.v.); Corazza 6 (dal 26’<br />
s.t. De Sena 6), Della Rocca 6.<br />
(Mion, Lorenzini, Lunati, Salzano).<br />
All. Rastelli 6.<br />
LATINA (3-5-2) Martinuzzi 7,5;<br />
Bruscagin 6,5, Agius 5,5 (dal 20’<br />
s.t. Burzigotti 6), Farina 6,5;<br />
Falzerano 6, Matute 6, Giannusa<br />
6, Ricciardi 6, Giacomini 6;<br />
Jefferson 6 (dal 27’ s.t. Kolawole<br />
6), Martignago 5,5 (dal 17’ s.t.<br />
Pagliaroli 6,5). (Baican, Bernardo,<br />
Maggiolini, Carta). All. Sanderra 6.<br />
ARBITRO Saia di Palermo 6,5.<br />
NOTE paganti 331, abbonati 174,<br />
incasso di circa 4.700 euro.<br />
Ammoniti Bruscagin, Jefferson,<br />
Cunico, Cristante, Giannusa e<br />
Giacomini. Angoli 7-3.<br />
GIUDIZIO +++<br />
PORTOGRUARO (Ve) Il<br />
Portogruaro impreca: coi tre punti<br />
sarebbe solo a -2 dai playoff.<br />
Saracinesca-Martinuzzi, l’attacco<br />
poco cinico e la sfortuna hanno<br />
privato i granata della vittoria che<br />
al Mecchia manca dal 12 febbraio.<br />
I gol nel primo tempo: al 13’<br />
Liccardo, lasciato solo, raccoglie<br />
da Coppola e realizza; al 42’<br />
Bruscagin (prima rete tra i pro’) in<br />
area devia la palla in gol per il<br />
Latina. Nella ripresa il Porto parte<br />
a tutta, gioca bene, ma è anche<br />
sfortunato: al 39’ traversa di Della<br />
Rocca di testa.<br />
Alberto Francescut<br />
GIRONE A (33 a ) GIRONE B (33 a ) GIRONE C GIRONE D (33 a )<br />
GIRONE E GIRONE F GIRONE G GIRONE H GIRONE I<br />
recriminare per il palo nel primo<br />
tempo e una questione di<br />
centimetri nella ripresa sulle<br />
conclusioni di Pavoletti. Però<br />
resta quarto, porta a cinque il<br />
margine sul Pergocrema e blinda<br />
un posto nei playoff.<br />
La partita Gautieri conferma il<br />
4-3-3 vittorioso nelle due gare<br />
precedenti. Dall’altra parte,<br />
Boscaglia opta per il consueto<br />
4-4-2 e una gara d’attesa. È il<br />
Lanciano a fare la partita. Imponendo<br />
un ritmo forsennato<br />
in avvio. Un’incursione di Madonia<br />
da sinistra è quanto costruisce<br />
il Trapani nei primi<br />
45’. Al 44’, Castelli respinge<br />
un angolo di Chiricò, Mammarella<br />
colpisce di sinistro al volo<br />
poco fuori area. Il portiere<br />
ospite gli si oppone in tuffo.<br />
Sul pallone si avventa Pavoletti<br />
che colpisce il palo. Nella ripresa,<br />
si vede ancor meno.<br />
L’unica occasione è del Lanciano<br />
(4’): Castelli in uscita non<br />
blocca un cross di Chiricò. Turchi<br />
fa da sponda per Pavoletti<br />
che sfiora il palo.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
PRATO<br />
2 FERALPI SALÒ<br />
1 PERGOCREMA<br />
0 ANDRIA<br />
3 FROSINONE<br />
2 TRIESTINA 2 PORTOGRUARO<br />
1<br />
SPEZIA 2 CREMONESE 0 BARLETTA 2 ALTO ADIGE 1 PIACENZA 0 BASSANO 2 LATINA<br />
1<br />
Prato, pari spettacolo La Feralpi si rialza Il Barletta fa il colpo Andria, tre punti d’oro Il Frosinone passeggia Triestina che harakiri Portogruaro sprecone<br />
Lo Spezia è in lutto Cremonese, 2 espulsi Pergocrema venduto? L’Alto Adige si arrende Piacenza, buio totale Bassano gran rimonta Il Latina salva la pelle<br />
29 a giornata<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
Il Siracusa<br />
torna a volare<br />
Carrarese k.o.<br />
Primo verdetto stagionale: retrocede<br />
il Real Rimini (F). Il Chieri (A) va a +3<br />
sul Valle d’Aosta che deve riposare. Il<br />
Venezia (C) pareggia il big match col<br />
Porto Tolle che resta a -2: il Legnago<br />
non ne approfitta. Il Martina (H) è<br />
raggiunto in vetta dalla Sarnese. Alle<br />
20.30 San Nicolò-Civitanovese (F).<br />
PROSSIMO TURNO (30 a ) sabato 7 aprile, ore 15<br />
Arezzo-Todi (1-1); Deruta-Flaminia (1-0); Pianese-Pontedera<br />
(0-0); Pierantonio-Zagarolo (2-3); Pontevecchio-Orvietana (2-1);<br />
Sansovino-Group Città di Castello (0-1); Spoleto-Sporting Terni<br />
(1-2); Trestina-Castel Rigone (0-3); Viterbese-Sansepolcro (1-0)<br />
PROSSIMO TURNO (34 a ) sabato 7 aprile, ore 15<br />
Albese-Santhià (1-4); Asti-Naviglio Trezzano (1-1); Bogliasco-Lascaris<br />
(2-0); Borgosesia-Novese (0-1); Chieri-Chiavari (1-2); Derthona-Valle<br />
d'Aosta (1-4); F. Caratese-Cantù San Paolo (3-0; giovedì 5, 20.30); Pro<br />
Imperia-Villalvernia (2-2); Verbano- Lavagnese (1-2); riposa Acqui.<br />
PROSSIMO TURNO (30 a ) sabato 7 aprile, ore 15<br />
Ancona-Riccione (2-2); Atessa VdS-Jesina (1-0); Civitanovese-Luco<br />
Canistro (4-3); Isernia-Vis Pesaro (1-0); Real Rimini-Miglianico (2-2);<br />
Renato Curi-Recanatese (0-4); Sambenedettese-San Nicolò (2-1);<br />
Santegidiese-Olympia Agnonese (1-4); Teramo-Atletico Trivento (3-1)<br />
Andrea Sottil, 38 anni LIVERANI<br />
PROSSIMO TURNO (34 a ) sabato 7 aprile, ore 15<br />
AlzanoCene-MapelloBonate (1-1); Aurora Seriate-Castellana (2-2); Caronnese-Darfo<br />
(0-0); Fidenza-Fiorenzuola (0-1); Olginatese-Castiglione (0-1); Pontisola-Colognese<br />
(2-0); Pro Piacenza-Gallaratese (1-1); Rudianese-Carpenedolo<br />
(1-1); Seregno-Pizzighettone (1-4); Voghera-Gozzano (0-0).<br />
PROSSIMO TURNO (30 a ) sabato 7 aprile,, ore 15<br />
Astrea-Sora (2-0); Atletico Boville-Palestrina (1-3); Bacoli-Arzachena<br />
(0-0); Budoni-Marino (1-3); Civitavecchia-Sant'Elia<br />
(2-0); Cynthia-Selargius (2-2); Monterotondo-Anziolavinio<br />
(1-1); Pomigliano-Salerno (1-3); Porto Torres-Fidene (0-0).<br />
PROSSIMO TURNO (30 a ) sabato 7 aprile, ore 15<br />
Belluno-Union Quinto (1-1); Concordia-Montecchio (2-2); Giorgione-Legnago<br />
(0-1); Itala San Marco-Sacilese (2-2); Mezzocorona-Montebelluna<br />
(0-0); Porto Tole-SandonàJesolo (1-1); Sanvitese-San Giorgio<br />
(0-0); Sarego-Venezia (2-6); Tamai-Pordenone (2-5).<br />
PROSSIMO TURNO (30 a ) sabato 7 aprile, ore 15<br />
Brindisi-Turris (2-4); Campania-Casertana (0-0); Cristofaro-Real<br />
Nocera (2-3); Gaeta-Sarnese (1-4); Internapoli-Casarano (2-1);<br />
Ischia-Irsinese (2-2); Martina-Grottaglie (1-0); Nardò-Francavilla<br />
S. (2-1); Viribus Unitis-Fortis Trani (2-7).<br />
CLASSIFICA<br />
Este e Forlì p. 67; Mezzolara<br />
62; Castelfranco 60; San Paolo<br />
58; Virtus Vecomp 57; Cerea<br />
50; Lanciotto Campi 47;<br />
Pistoiese 44; Tuttocuoio e Bagnolese<br />
42; Rosignano 41;<br />
Scandicci 40; Camaiore 39;<br />
Forcoli 36; Ravenna (-2) 34;<br />
Pavullese* 30; Villafranca 26;<br />
Santacroce 22; Sestese* 21.<br />
(* una gara in meno).<br />
PROSSIMO TURNO (34 a ) sabato 7 aprile, ore 15<br />
Bagnolese-Este (0-1); Camaiore-Ravenna (0-1); Castelfranco-Santacroce<br />
(1-0); Forcoli-Virtus Vecomp (0-1); Forlì-Pavullese (3-3);<br />
Mezzolara-Scandicci (1-3); Rosignano-Lanciotto Campi (1-1); San<br />
Paolo-Tuttocuoio (2-0); Sestese-Cerea (1-3); Villafranca-Pistoiese (2-1).<br />
CLASSIFICA<br />
Hinterreggio p. 54; Cosenza<br />
48; Messina (-7) 47; Nuvla San<br />
Felice 46; Adrano e Palazzolo<br />
44; Battipagliese* 43; Licata<br />
41; Acri 39; Noto 37; Sambiase<br />
e Serre Alburni 35; Acireale* e<br />
Marsala 34; Sant'Antonio Abate<br />
(-2) 32; Nissa 29; Valle Grecanica<br />
28; Cittanova (-1) 18. (*<br />
una gara in meno).<br />
PROSSIMO TURNO (30 a ) sabato 7 aprile, ore 15<br />
Acri-Valle Grecanica (1-1); Adrano-Acireale (0-3); Battipagliese-Palazzolo<br />
(1-3); Cittanova-Serre Alburni (0-1); Cosenza-Messina<br />
(1-2); Licata-Marsala (2-2); Nissa-Noto (3-3); Nuvla San Felice-Sambiase<br />
(2-0); Sant'Antonio Abate-Hinterreggio (1-1).
SECONDA DIVISIONE<br />
girone A<br />
SAN MARINO<br />
VALENZANA<br />
2<br />
0<br />
CASALE<br />
POGGIBONSI<br />
1<br />
0 girone B<br />
33a giornata<br />
36a giornata<br />
San Marino vola<br />
con il Casale<br />
Il Treviso è terzo<br />
Playoff: è ressa<br />
San Marino e Casale procedono spediti, mentre il<br />
Cuneo nel finale si fa rimontare e cade a<br />
Mantova perdendo i contatti con la vetta e<br />
venendo addirittura scavalcato dal Treviso; a<br />
proposito del Casale: il centrocampista Stefano<br />
Capellupo è stato ricoverato nella notte fra<br />
sabato e domenica e operato d'urgenza di<br />
appendicite (quasi in peritonite). Entella e<br />
Santarcangelo rispondono da grandi alla Pro<br />
Patria e si rimettono in corsa per i playoff,<br />
scavalcando tutte insieme il Poggibonsi. In teoria<br />
è in corsa anche l’Alessandria, che ha liquidato il<br />
Montichiari. Pari nel derby tra Renate e Lecco,<br />
ma al 91’ Aprea ha parato un rigore a Ghezzi.<br />
GIUDIZIO +++<br />
MARCATORI Poletti al 37'<br />
p.t.; Tarallo al 17' s.t.<br />
SAN MARINO (4-4-2) Migani<br />
6; Sorbera 6, Del Duca 6 (dal<br />
37' s.t. Ferrero s.v.), Fogacci<br />
6, Crivello 6 (dal 5' s.t. Farina<br />
6); Lapadula 6, Loiodice 6, Del<br />
Sole 6, Poletti 6,5; D'Antoni 6<br />
(dal 46' s.t. Vitaioli s.v.), Tarallo<br />
6,5. (Vivan, Bastianoni, Casolla,<br />
Villanova). All. Petrone<br />
6.<br />
VALENZANA (4-1-4-1) Serena<br />
5; Blondett 6, Crescente 5<br />
(dal 35' s.t. Bettati s.v.), Allegrini<br />
5,5, Forino 5; Dall'Ara 6;<br />
Righini 5,5, Vailatti 6 (dal 15'<br />
s.t. Prandi 5,5), Montanari<br />
5,5, Capellini 5,5 (dal 15' s.t.<br />
Lamenza 5,5); Miracoli 5,5.<br />
(Bonassi, Serao, Uggeri, Alteri).<br />
All. Ammirata 5,5.<br />
ARBITRO Chiffi di Padova 6.<br />
NOTE spettatori 300 circa, incasso<br />
non comunicato. Ammoniti<br />
Del Sole, Crescente,<br />
Loiodice, Del Duca, Dall'Ara e<br />
Forino. Angoli 8-2. (g.b.)<br />
GIUDIZIO ++<br />
MARCATORE Peluso al 33'<br />
s.t.<br />
CASALE (4-3-3) Adornato<br />
6,5; Silvestri 5,5, Vignati 6,<br />
Gonnella 6, Naglieri 5,5 (dal<br />
29' s.t. Agnesina 6); Garrone<br />
6,5, Gambadori 6,5 (dal 42'<br />
s.t. Marchi s.v.), Siega 6; Taddei<br />
6, Curcio 5 (dal 22' s.t. Peluso<br />
7), Iannini 6,5. (Pomat,<br />
Ciccomascolo, Miello, Gasparotto).<br />
All. Buglio 7.<br />
POGGIBONSI (4-4-2) Sportiello<br />
6; Cutrupi 6 (dal 36' s.t.<br />
Romanelli s.v.), Dierna 6, Cirina<br />
6, Bronchi 6; Boldrini 5,5,<br />
El Kamch 6, Giunchi 5,5 (dal<br />
42' s.t. Settembrini s.v.), Moscarino<br />
5,5; Pera 6,5, Dal Bosco<br />
5 (dal 22' s.t. Falomi 5).<br />
(Gori, Malquori, Giuliacci, Bigeschi).<br />
All. Fraschetti 5,5.<br />
ARBITRO Todaro di Palermo<br />
5.<br />
NOTE spettatori 450 circa, incasso<br />
di quasi 2.500 euro.<br />
Ammoniti Moscarino, Giunchi<br />
e Gonnella. Angoli 6-4. (g.m.)<br />
TREVISO 1 MANTOVA 2 ENTELLA 5 BORGO A BUGGIANO 0 GIULIANOVA 0<br />
GIACOMENSE 0 CUNEO 1 SAMBONIFACESE 0 SANTARCANGELO 2 VIGOR LAMEZIA 0<br />
GIUDIZIO ++<br />
MARCATORE Torromino al 5’<br />
p.t.<br />
TREVISO (4-3-3) Campironi<br />
6; Brunetti 5, Di Girolamo 6<br />
(dal 20’ s.t. Stentardo 6,5), Visintin<br />
6, Beccia 6; Bandiera<br />
6,5 (dal 25’ s.t. Panarelli 6),<br />
Giorico 5,5, Spinosa 5,5; Torromino<br />
6,5, Perna 6, Ferretti<br />
5 (dal 30’ s.t. Malacarne s.v.).<br />
(Sartorello, Granati, Madiotto,<br />
Cherillo). All. Zanin 6.<br />
GIACOMENSE (5-3-2) Poluzzi<br />
6,5; Scaioli 6,5, Minardi 5<br />
(dal 35’ s.t. Mandorlini s.v.),<br />
De March 5, Cenerini 6, Turi<br />
5,5; Caciagli 6,5, Ferrara 5<br />
(dal 25’ s.t. Vagnati 5,5), Tabanelli<br />
6 (dal 20’ s.t. Paci 6); Dal<br />
Rio 5, Staffolani 5. (Pavanello,<br />
Sirri, Lorusso). All. Gadda<br />
6.<br />
ARBITRO Abisso di Palermo<br />
6.<br />
NOTE spettatori 1.000 circa,<br />
incasso di 5.744 euro. Ammoniti<br />
Scaioli, Cenerini, Visintin<br />
e Beccia. Angoli 5-2. (g.p.z.)<br />
L’ANTICIPO<br />
Pro Patria<br />
che colpo<br />
a Rimini<br />
Sabato la Pro<br />
Patria ha vinto 3 2 a<br />
Rimini. In vantaggio<br />
con Giannone, nel<br />
primo tempo ha<br />
raddoppiato<br />
Cozzolino: nella<br />
ripresa i padroni di<br />
casa hanno trovato il<br />
pari con Onescu e<br />
Zanigni, ma nel finale<br />
Giannone su rigore<br />
ha dato la vittoria alla<br />
Pro Patria, che in<br />
settimana ha riavuto<br />
2 punti dal Tnas dopo<br />
la penalizzazione (e il<br />
18 aprile c’è un altro<br />
arbitrato al Coni).<br />
2a DIVISIONE GIRONE A<br />
SQUADRE PT PARTITE RETI<br />
G V N P F S<br />
SAN MARINO 59 33 17 8 8 58 35<br />
CASALE 58 33 16 10 7 43 27<br />
TREVISO (-2) 57 33 16 11 6 49 29<br />
CUNEO 55 33 16 7 10 51 42<br />
RIMINI 53 33 15 8 10 38 33<br />
PRO PATRIA (-11) 49 33 16 12 5 52 32<br />
ENTELLA 49 33 13 10 10 48 32<br />
SANTARCANGELO 49 33 15 4 14 43 35<br />
POGGIBONSI 48 33 14 6 13 45 43<br />
ALESSANDRIA (-2) 45 33 12 11 10 39 38<br />
BORGO A BUGGIANO 44 33 12 8 13 40 41<br />
RENATE 43 33 10 13 10 33 34<br />
SAVONA (-7) 39 33 11 13 9 40 35<br />
BELLARIA 39 33 9 12 12 35 40<br />
GIACOMENSE 37 33 8 13 12 40 48<br />
MANTOVA 37 33 8 13 12 33 41<br />
MONTICHIARI (-3) 33 33 9 9 15 38 48<br />
LECCO 27 33 6 9 18 26 60<br />
SAMBONIFACESE 25 33 6 7 20 33 66<br />
VALENZANA 23 33 5 8 20 26 51<br />
U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE<br />
GIUDIZIO +++<br />
MARCATORI Longhi (C) al 34’<br />
p.t.; Del Sante (M) al 39’, Franchi<br />
(M) al 46’ s.t.<br />
MANTOVA (5-3-2) Festa<br />
6,5; Bertin 6, Sensi 5, Zaninelli<br />
6, Fonte 6, Bersi 6 (dal 12’<br />
s.t. Pietribiasi 6); Spinale 6,5,<br />
Pettarin 5,5 (dal 24’ s.t. Maschio<br />
6,5), Galbiati 5 (dal 1’ s.t.<br />
Sereni 5,5); Del Sante 6,5,<br />
Franchi 7. (Portesi, Caruso,<br />
Colonetti, Cinque). All. Frutti<br />
6,5.<br />
CUNEO (5-3-2) Rossi 5,5;<br />
Passerò 7, Sentinelli 6,5, Carretto<br />
5,5, Garcia 6, Donida 5;<br />
Cristini 6, Longhi 6,5, Garavelli<br />
5,5 (dal 27’ s.t. Lodi 5,5); Personé<br />
6,5 (dal 40’ s.t. Fantini<br />
s.v.), Di Quinzio 6,5 (dal 36’<br />
s.t. Ferrario s.v.). (Negretti,<br />
Cintoi, Arcari, Gentile). All.<br />
Ferraris 6 (Rossi squalificato).<br />
ARBITRO Paolini di Ascoli Piceno<br />
6.<br />
NOTE spettatori 1.900 circa,<br />
incasso di 13.181 euro. Ammoniti<br />
Del Sante, Fonte e Lodi.<br />
Angoli 2-4. (m.b.)<br />
GIUDIZIO ++++<br />
MARCATORI D'Anna al 4', Masini<br />
su rigore al 25' p.t.; D'Anna<br />
al 18', Gigliotti al 42', Masini su<br />
rigore al 46' s.t.<br />
CATANZARO (3-4-3) Mengoni<br />
6,5; Mariotti 6,5, Accursi<br />
6,5, Papasidero 6,5; Giampà 7,<br />
Quadri 6,5 (dal 20' s.t. Ulloa 6),<br />
Maisto 6 (dal 26' s.t. Gigliotti<br />
6,5), Squillace 7; Esposito 6<br />
(dal 14' s.t. Bugatti 6), Masini 7,<br />
D'Anna 8. (Mosca, Narducci,<br />
Corso, Bruzzese). All. Cozza 7.<br />
ISOLA LIRI (4-4-2) Coletti 5;<br />
Ferrara 4,5, Romeo 5 (dal 30'<br />
s.t. Sperati 5), Quondamatteo<br />
s.v. (dal 15' p.t. Paloni 5), Martinelli<br />
5,5; Conte 5, Lucchese 5,<br />
Di Lullo 5, La Rocca 5,5; Caira<br />
5 (dal 38' s.t. Bussi s.v.), Russo<br />
5. (Mariosi, La Rosa, Maiorano,<br />
Soudant). All. Sciannimanico<br />
5.<br />
ARBITRO Oliveri di Palermo<br />
6,5.<br />
NOTE spettatori 4.600 circa,<br />
incasso nc. Espulso Ferrara al<br />
44' s.t.; ammoniti Di Lullo, D'Anna,<br />
Caira, Squillace e Conte.<br />
Angoli 5-5. (i.m.)<br />
FANO 0 APRILIA 2 NORMANNA 0<br />
CHIETI 2 GAVORRANO 1 ARZANESE<br />
1<br />
GIUDIZIO +++<br />
MARCATORI Migliorini al 27’<br />
p.t.; Anastasi al 47’ s.t.<br />
FANO (4-3-3) Orlandi 5; Cazzola<br />
5 (dal 12’ s.t. Misin 5,5),<br />
Mucciarelli 5,5, Cossu 6, Colombaretti<br />
5; Ruscio 5 (dal 36’<br />
s.t. Noviello 4,5), Zebi 5 (dal<br />
13’ s.t. Piccoli 6), Berretti 5;<br />
Marolda 4,5, Innocenti 5, Bartolini<br />
4,5. (Beni, Serafini, Raparo,<br />
Mancini). All. Zeman 5.<br />
CHIETI (4-3-3) Perucchini 6;<br />
Serpico 6, Pepe 6, Migliorini<br />
7,5, Bigoni 6; Cardinali 6, Amadio<br />
7, Gammone 6,5 (dal 25’<br />
s.t. Malerba 6); Fiore 7, Alessandro<br />
6,5 (dal 41’ s.t. Anastasi<br />
7), Sabbatini 6,5. (D’Ettorre,<br />
Gialloreto, Di Noia, Pedrocchi,<br />
Sciarra). All. Paolucci 6,5.<br />
ARBITRO La Penna di Roma<br />
6.<br />
NOTE spettatori 600 circa, incasso<br />
non comunicato. Ammoniti<br />
Cazzola, Berretti, Zebi,<br />
Gammone, Marolda e Cardinali.<br />
Angoli 5-4. (g.f.)<br />
GIUDIZIO +++<br />
MARCATORI Criaco (A) al 27’<br />
p.t.; Nohman (G) al 25’, Croce<br />
(A) al 38’ s.t.<br />
APRILIA (4-4-2) Bifulco 6,5;<br />
Gomes 5,5, Gritti 6,5 (dal 34’<br />
s.t. Germani s.v.), Aquino 6,<br />
Carta 6; Criaco 6,5, Cruciani<br />
6,5, Croce 6, 5, Buonaiuto<br />
6,5; Ceccarelli 5,5 (dal 46’ s.t.<br />
Diakite s.v.), Pignalosa 6 (dall’11’<br />
s.t. Calderini 6). (Pellegrino,<br />
Di Libero, Salese, Iovene).<br />
All. Vivarini 6.<br />
GAVORRANO (4-3-1-2) Addario<br />
6; Tognarelli 6, Dascoli<br />
6,5, Alderotti 6,5, Angelotti 6<br />
(dal 33’ s.t. Menichetti s.v.);<br />
Manzo 6,5 (dal 5’ s.t. Lo Sicco),<br />
Nicoletti 6, Zane 5,5; Pucciarelli<br />
6 (dal 22’ s.t. Pulina 6);<br />
Fioretti 6, Nohman 7. (Santandrea,<br />
Sgambato, Esposito,<br />
Nocciolini). All. Buso 6.<br />
ARBITRO Giorgetti di Cesena<br />
5,5.<br />
NOTE spettatori 600 circa, incasso<br />
nc. Espulso Criaco al<br />
39’ s.t.; ammonito Tognarelli.<br />
Angoli 5-9. (v.a.)<br />
ALESSANDRIA 2 RENATE 1 BELLARIA 1 CAMPOBASSO 0 CELANO<br />
2<br />
L’ANTICIPO<br />
MONTICHIARI 1 LECCO 1 SAVONA 1 MELFI 2 FONDI<br />
0<br />
GIUDIZIO +++<br />
MARCATORI Marchetti (A) al<br />
9’, Fanucchi (A) al 17’ p.t.; Justino<br />
(M) al 1’ s.t.<br />
ALESSANDRIA (4-4-2) Servili<br />
6; Marchetti 6, Cusaro 5,5,<br />
Cammaroto 6, Sabato 6; Santoni<br />
6 (dal 44’ s.t. Scarabelli<br />
s.v.), Segarelli 6, Roselli 6, Negrini<br />
5,5 (dal 18’ s.t. Cuneaz<br />
5); Nassi 6, Fanucchi 6 (dal<br />
34’ s.t. Artico s.v.). (De Marco,<br />
Giardina, Motta, Nocciola).<br />
All. Sonzogni 6.<br />
MONTICHIARI (4-4-2) Polizzi<br />
6; Verdi 6, Bettenzana 5,5,<br />
Filippini 6, Materazzo 6; Muchetti<br />
6, Dolce 6, Justino 6<br />
(dal 40’ s.t. Murano s.v.), Dalì<br />
6 (dal 9’ s.t. Lo Iacono 6); Altobelli<br />
5 (dal 1’ s.t. Kyeremateng<br />
6,5), Dimas 6. (Gambardella,<br />
Salera, Del Padrone, Agostinone).<br />
All. Soda 6.<br />
ARBITRO Brasi di Seregno<br />
5,5.<br />
NOTE spettatori 1.000 circa,<br />
incasso non comunicato. Ammoniti<br />
Cusaro, Nassi e Filippini.<br />
Angoli 4-7. (n.p.)<br />
MARCATORI<br />
GIUDIZIO +++<br />
MARCATORI Ciarcià al 12',<br />
Staiti al 24' e al 36' p.t.; Lazzaro<br />
al 5' e al 20' s.t.<br />
ENTELLA (4-3-1-2) Paroni<br />
6,5; Zampano 6,5, Russo 7,<br />
Villagatti 6,5, Fantoni 6; Musso<br />
6,5, Staiti 7 (dall'8' s.t. Serlini<br />
6), Hamlili 6 (dall'8' s.t. Garin<br />
6,5); Ciarcià 7 (dal 21' s.t.<br />
Falcier 6); Lenzoni 6,5, Lazzaro<br />
6,5. (Otranto, Bertoli, Volpe,<br />
Rosso). All. Prina 6,5.<br />
SAMBONIFACESE (4-4-1-1)<br />
Bonato 5,5; Caraceni 6, Dal<br />
Degan 5, Orfei 6, Ruggeri 5,5;<br />
Zanetti 6 (dal 12' s.t. Baltieri<br />
6), Tecchio 5 (dal 25' s.t. Bottigni<br />
5,5), Creati 5,5, Finotto<br />
5,5 (dal 1' s.t. Carlini 6); Montagnani<br />
5,5; Brighenti 6. (Nardoni,<br />
Pisani, Viskovic, Messina).<br />
All. De Bernardin 5.<br />
ARBITRO Stocchia di Nola 6.<br />
NOTE spettatori 400 circa, incasso<br />
di 3.425,47 euro. Ammoniti<br />
Dal Degan, Orfei, Tecchio<br />
e Caraceni. Angoli 7-4.<br />
(i.v.)<br />
GIUDIZIO +++<br />
MARCATORI Mazzini (R) al 5’,<br />
Galli (L) al 9’ p.t.<br />
RENATE (4-3-3) Pisseri 7;<br />
Adobati 6,5, Cortinovis 5, Bergamini<br />
5,5, Gavazzi 6,5; Gualdi<br />
6,5 (dal 26’ s.t. Morotti 5,5),<br />
Cavalli 5,5, Mantovani 6,5;<br />
Battaglino 5,5, Mazzini 6,5<br />
(dal 31’ s.t. Ghezzi s.v.), Gaeta<br />
6 (dal 7’ s.t. Mangiarotti 5,5).<br />
(Lenzi, Ferrari, Mastrototaro,<br />
Dalla Costa). All. Magoni 6.<br />
LECCO (4-3-3) Aprea 8; Tabbiani<br />
6, Ischia 5, Pizzuti 6,<br />
Sciannamè 6 (dal 15’ s.t. Rudi<br />
5,5); Castelnuovo 6, Galli 6,5,<br />
Civilleri 5,5; Fall 5,5 (dal 24’<br />
p.t. Merli Sala 6), Fabbro 6,<br />
Cavagna 6 (dal 28’ s.t. Temelin<br />
6). (Durandi, Conti, Mattaboni,<br />
Castagna). All. Modica<br />
5,5.<br />
ARBITRO De Meo di Foggia<br />
5,5.<br />
NOTE spettatori 400 circa, incasso<br />
non comunicato. Espulsi<br />
Ischia al 20’ p.t., il tecnico<br />
Modica al 21’ p.t. e Cortinovis<br />
al 25’ s.t.; ammoniti Bergamini<br />
e Galli. Angoli 6-4. (f.c.)<br />
RISULTATI<br />
ALESSANDRIA-MONTICHIARI 2-1<br />
BELLARIA-SAVONA 1-1<br />
BORGO A BUGGIANO-SANTARCANGELO 0-2<br />
CASALE-POGGIBONSI 1-0<br />
ENTELLA-SAMBONIFACESE 5-0<br />
MANTOVA-CUNEO 2-1<br />
RENATE-LECCO 1-1<br />
RIMINI-PRO PATRIA 2-3<br />
SAN MARINO-VALENZANA 2-0<br />
TREVISO-GIACOMENSE 1-0<br />
PROSSIMO TURNO<br />
MERCOLEDÌ 4 APRILE ORE 15<br />
CUNEO-CASALE (1-0)<br />
ENTELLA-SAN MARINO (2-3)<br />
GIACOMENSE-ALESSANDRIA (1-2)<br />
LECCO-RIMINI (0-2)<br />
MONTICHIARI-RENATE (0-3)<br />
POGGIBONSI-BELLARIA (1-1)<br />
PRO PATRIA-SAVONA (ore 18.30) (2-1)<br />
SAMBONIFACESE-BORGO A BUGGIANO (0-0)<br />
SANTARCANGELO-TREVISO (1-1)<br />
VALENZANA-MANTOVA (0-2)<br />
22 RETI Lapadula (San Marino).<br />
18 RETI Serafini (7, Pro Patria).<br />
15 RETI Rosso (2, Entella); Perna (3, Treviso).<br />
14 RETI Taddei (2, Casale); Pera (5, Poggibonsi).<br />
13 RETI Grassi (2, Borgo a Buggiano).<br />
12 RETI Varricchio (Cuneo); Staffolani (1,<br />
Giacomense); Brighenti (1, Sambonifacese).<br />
VIOLENZA<br />
GIUDIZIO +++<br />
MARCATORI Obeng al 30’<br />
p.t.; Schiavini al 49’ s.t.<br />
BORGO A BUGGIANO<br />
(4-3-1-2) Strambi 6,5; Tafi 6,<br />
Di Giusto 6,5 (dal 10’ s.t. Castaldo<br />
6), Settepassi 5,5, Crociani<br />
6; Mugelli 5,5 (dal 5’ s.t.<br />
Gialdini 6), Corsi 5,5, Tognozzi<br />
5; Grassi 5 (dal 5’ s.t. Santini<br />
6); Rocchi 5, Gucci 6. (Grandi,<br />
Lorenzini, Re, Di Crescenzo).<br />
All. Firicano 5.<br />
SANTARCANGELO<br />
(4-3-1-2) Nardi 6,5; Arrigoni<br />
6 (dal 33’ s.t. Bazzi s.v.), Cola<br />
6, Del Pivo 6,5, Fabbri 6,5; Baldinini<br />
6, Schiavini 6,5, Bacchiocchi<br />
6; Obeng 7 (dal 21’<br />
s.t. Gregorio 6); Scotto 6,5,<br />
Tonelli 6,5 (dal 27’ s.t. Graziani<br />
s.v.). (Bicchiarelli, Antoniacci,<br />
Gavoci, Laezza). All. Angelini<br />
7.<br />
ARBITRO Intagliata di Siracusa<br />
5,5.<br />
NOTE spettatori 200 circa, incasso<br />
di quasi 1.300 euro.<br />
Espulso Tognozzi al 18’ s.t.;<br />
ammoniti Gialdini e Obeng. Angoli<br />
5-2. (e.c.)<br />
GIUDIZIO ++<br />
MARCATORI Sonzogni (B) al<br />
35' p.t.; Ucha (S) al 5' s.t.<br />
BELLARIA (4-4-2) Venturi 5;<br />
Buda 6, Fabbri 5,5 (dal 32’ s.t.<br />
Fantini s.v.), Martinelli 4,5,<br />
Sonzogni 7,5; Rolandone 5,<br />
Mariani 5,5, Briglia 6, Scarponi<br />
5,5 (dal 19’ s.t. Turchetta 6);<br />
Rossi 6, Forte 6. (Renna, Bamonte,<br />
Luppi, Morena, De Luca).<br />
All. Campedelli 6.<br />
SAVONA (4-4-2) Aresti 6,5;<br />
Pigoni 5, Belotti 7, Marconi 6,<br />
Quintavalla 6; Demartis 6,5,<br />
Molino 5,5 (dal 26’ s.t. Antonelli<br />
6), Buglio 6, Giorgione 6 (dal<br />
36’ s.t. Amirante s.v.); Mezgour<br />
5,5, Ucha 6 (dal 18’ s.t.<br />
Vignaroli 6). (Maragna, Vinatzer,<br />
Gelfusa, Meloni). All. Corda<br />
5.<br />
ARBITRO Ceccarelli di Terni<br />
6.<br />
NOTE spettatori 100 circa, incasso<br />
non comunicato. Espulso<br />
Pigoni al 18’ s.t.; ammoniti<br />
Pigoni, Marconi, Demartis,<br />
Giorgione e Buda. Angoli 6-5.<br />
(a.p.)<br />
Renate: giocatore<br />
colpito per sbaglio<br />
da ultrà del Lecco<br />
Brutto episodio dopo il<br />
derby Renate Lecco, giocato<br />
a Meda. Dario Mastrototaro,<br />
giocatore del Renate rimasto<br />
in panchina, stava uscendo<br />
con l’auto insieme al padre ed<br />
è stato fermato da un gruppo<br />
di ultrà del Lecco, che l’hanno<br />
scambiato per Gianmarco<br />
Lenzi, secondo portiere del<br />
Renate, reo di aver risposto<br />
agli sfottò dei tifosi ospiti<br />
nell'intervallo. Mastrototaro è<br />
stato colpito da uno schiaffo,<br />
poi gli ultrà si sono accorti<br />
dello scambio di persona e<br />
l’hanno fatto ripartire.<br />
Catanzaro, fuga<br />
con il Perugia<br />
Vigor, unico 0-0<br />
Chieti di lusso<br />
Catanzaro e Perugia allungano. Due vittorie molto<br />
convincenti (5-0 i calabresi, 3-1 in trasferta gli<br />
umbri) servono a staccare la Vigor Lamezia, che<br />
pareggia sul campo del Giulianova (unico 0-0 della<br />
giornata in tutta la Seconda), tornato al Fadini<br />
dopo aver ottenuto l’agibilità. Rinforza la sua<br />
posizione nei playoff il Chieti, che vince a Fano e<br />
scavalca la Paganese che ha riposato; non ne<br />
approfitta invece il Gavorrano, battuto dall’Aprilia.<br />
Ben 5 le vittorie in trasferta, dopo quella di sabato<br />
del Neapolis: è festa anche per l’Arzanese nel<br />
derby di Aversa contro la Normanna, e per il Melfi<br />
che inguaia il Campobasso. ll fanalino Celano<br />
invece vince ancora per un finale a testa alta.<br />
GIUDIZIO +++<br />
GIULIANOVA (4-3-3) Merletti<br />
6; Del Grosso 5,5, Terrenzio<br />
6,5, Zoppetti 6, Testoni 6; Della<br />
Penna 6 (dal 39’ s.t. Cavasinni<br />
s.v.), Bontà 6,5, Bianchi<br />
6; Bruno 6,5 (dal 43’ s.t. Giustini<br />
s.v.), Morga 6, Pirelli 6 (dal<br />
27’ s.t. Picone s.v.). (Sorrentino,<br />
Valori, Di Michele, Palandrani).<br />
All. Tosi 6,5.<br />
VIGOR LAMEZIA (4-4-2) Forte<br />
6,5; Rondinelli 5,5, Marchetti<br />
6,5, Gattari 6, Bonasia<br />
5,5; Cane 5,5 (dal 27’ s.t. Visone<br />
s.v.), Giuffrida 6, Cerchia<br />
5,5, Mancosu 6; De Luca 5,5,<br />
Romero 6 (dal 18’ s.t. Erbini<br />
6). (Calderoni, Motolese, Mercurio,<br />
Martino, Sbravati). All.<br />
Costantino 5,5.<br />
ARBITRO Aureliano di Bologna<br />
5,5.<br />
NOTE spettatori 500 circa, incasso<br />
di 2.249,93 euro. Espulsi<br />
Del Grosso al 30’ s.t. e Rondinelli<br />
dopo il fischio finale;<br />
ammoniti Gattari, Del Grosso,<br />
Rondinelli, Cerchia e Bianchi.<br />
Angoli 4-3. (g.a.)<br />
L’Aquila<br />
k.o. in casa<br />
col Neapolis<br />
Sabato il<br />
Neapolis ha vinto sul<br />
campo de L’Aquila,<br />
che così sembra<br />
salutare la<br />
promozione diretta<br />
per concentrarsi sui<br />
playoff. I gol del 2 1<br />
sono arrivati nella<br />
seconda parte della<br />
ripresa: per i campani<br />
hanno segnato prima<br />
Pellecchia e poi<br />
Manco, mentre per la<br />
squadra di casa ha<br />
accorciato le<br />
distanze nei minuti di<br />
recupero Improta su<br />
calcio di rigore.<br />
2a DIVISIONE GIRONE B<br />
SQUADRE PT PARTITE RETI<br />
G V N P F S<br />
CATANZARO 73 34 21 10 3 55 21<br />
PERUGIA 72 34 21 9 4 52 23<br />
VIGOR LAMEZIA 70 34 20 10 4 51 24<br />
L'AQUILA 60 35 15 15 5 34 19<br />
CHIETI 58 34 17 7 10 48 34<br />
PAGANESE 54 34 14 12 8 39 32<br />
GAVORRANO 53 35 14 11 10 58 47<br />
APRILIA 49 34 13 10 11 49 40<br />
ARZANESE 49 34 12 13 9 43 43<br />
FANO (-5) 41 34 12 10 12 38 39<br />
NORMANNA (-1) 40 34 10 11 13 25 31<br />
FONDI 39 34 10 9 15 34 41<br />
GIULIANOVA (-2) 38 35 11 7 17 35 46<br />
CAMPOBASSO (-2) 36 34 9 11 14 34 41<br />
MILAZZO 36 35 7 15 13 33 40<br />
NEAPOLIS (-2) 36 35 9 11 15 37 49<br />
MELFI (-3) 34 34 9 10 15 38 45<br />
VIBONESE (-1) 32 34 7 12 15 35 47<br />
ISOLA LIRI (-2) 31 34 8 9 17 35 48<br />
EBOLITANA (-1) 27 34 6 10 18 28 56<br />
CELANO 25 35 7 4 24 28 63<br />
U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE<br />
GIUDIZIO +++<br />
MARCATORE Improta al 30'<br />
e al 48' s.t.<br />
CAMPOBASSO (4-3-2-1) Ioime<br />
5; Fassari 5,5, Scudieri 5<br />
(dal 37' s.t. Bruno s.v.), Bertozzini<br />
5,5, Esposito 5,5; Forgione<br />
6, Fazio 6 (dal 19' s.t.<br />
Volpe 5), Viscido 5; Todino 6,<br />
La Porta 5,5; Di Nardo 4,5 (dal<br />
40' p.t. Rega 5). (Senatore,<br />
Volpicelli, Cirillo, Baldares).<br />
All. Imbimbo 5.<br />
MELFI (4-4-2) Scuffia 6,5;<br />
Spirito 6, Bova 6,5, Gerolino<br />
6, Gennari 6; G. Russo 6,5, Viola<br />
6, Giunta 6,5, Ambrogetti<br />
6; Improta 7,5, Tirelli 7. (Della<br />
Luna, Moretto, Dermaku, Greco,<br />
Pericolo, Simeri, Lionetti).<br />
All. Bitetto 7.<br />
ARBITRO Baldicchi di Città di<br />
Castello 7.<br />
NOTE spettatori 350 circa, incasso<br />
di quasi 3.400 euro.<br />
Ammoniti Bertozzini, Fazio, Viscido,<br />
Bruno e Rega. Angoli<br />
2-8. (a.d.l.)<br />
MARCATORI<br />
LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
28 RETI Fioretti (8, Gavorrano).<br />
21 RETI Clemente (5, Perugia).<br />
17 RETI Mancosu (5, Vigor Lamezia).<br />
16 RETI Masini (4, Catanzaro);<br />
L. Orlando (1, Paganese).<br />
CATANZARO 5 EBOLITANA<br />
1<br />
ISOLA LIRI 0 PERUGIA<br />
3<br />
GIUDIZIO ++++<br />
MARCATORI Rapino al 23',<br />
De Risio al 29' s.t.<br />
CELANO (4-3-3) Liverani<br />
6,5; Furno 6, Rapino 7, Bianciardi<br />
6,5, D'Angelo 6; Barbetti<br />
6,5, Marfia 6,5, De Risio 7,5;<br />
Luzi 6 (dal 40' s.t. Funari s.v.),<br />
Croce 6, Puntoriere 6 (dal 46'<br />
s.t. Mascioli s.v.). (Agostini,<br />
Ciolli, Amadio, Dema, Faccini).<br />
All. Facciolo 6,5.<br />
FONDI (4-4-2) Gasparri 6;<br />
Gaudiano 5,5, Schettino 6, Rinaldi<br />
6, Iovinella 5 (dal 15' s.t.<br />
Bernasconi 6); Alleruzzo 6, Tamasi<br />
6, Rossini 5,5, Cucciniello<br />
5 (dal 27' s.t. Marinucci<br />
s.v.); Konate 5, Ricciardo 5<br />
(dal 15' s.t. Chiarini 5,5). (Mezzacapo,<br />
Dionisio, Grillo, Vaccaio).<br />
All. Capuano 5.<br />
ARBITRO Fabbrini di Livorno<br />
6.<br />
NOTE spettatori 150 circa, incasso<br />
di quasi 2.000 euro.<br />
Espulso il tecnico Facciolo al<br />
34' s.t.; ammoniti Marfia, Liverani,<br />
Bernasconi e Chiarini.<br />
Angoli 7-9. (g.a.)<br />
RISULTATI<br />
APRILIA-GAVORRANO 2-1<br />
CAMPOBASSO-MELFI 0-2<br />
CATANZARO-ISOLA LIRI 5-0<br />
CELANO-FONDI 2-0<br />
EBOLITANA-PERUGIA 1-3<br />
FANO-CHIETI 0-2<br />
GIULIANOVA-VIGOR LAMEZIA 0-0<br />
L'AQUILA-NEAPOLIS 1-2<br />
MILAZZO-VIBONESE 1-1<br />
NORMANNA-ARZANESE 0-1<br />
ha riposato PAGANESE<br />
PROSSIMO TURNO<br />
MERCOLEDÌ 4 APRILE ORE 15<br />
ARZANESE-APRILIA (1-3)<br />
CHIETI-GIULIANOVA (ore 17.30) (1-0)<br />
FONDI-NORMANNA (0-2)<br />
GAVORRANO-CATANZARO (0-2)<br />
ISOLA LIRI-EBOLITANA (0-2)<br />
NEAPOLIS-MELFI (2-3)<br />
PAGANESE-CAMPOBASSO (1-0)<br />
PERUGIA-MILAZZO (0-0)<br />
VIBONESE-FANO (1-2)<br />
VIGOR LAMEZIA-L'AQUILA (0-1)<br />
riposa CELANO<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />
GIUDIZIO ++++<br />
MARCATORI Clemente (P) al<br />
2’, Cacioli (P) al 18’ p.t.; Carloto<br />
(P) al 1’, Piccirillo (E) al 20’<br />
s.t.<br />
EBOLITANA (4-5-1) Nicastro<br />
6; Venneri 5, Barbone 5, De<br />
Pascale 5, Giudice 5 (dall’8’<br />
s.t. Perrino 5,5); Piccirillo 5,5,<br />
Giurdanella 5, Nazzani 5,5, Pepe<br />
5,5 (dal 12’ s.t. Broso 5), Gaveglia<br />
5,5 (dal 32’ p.t. Limatola<br />
5,5); Lo Coco 5,5. (Policano,<br />
Cutolo, Calascibetta, Salemme).<br />
All. Marino 5.<br />
PERUGIA (4-2-3-1) Giordano<br />
6; Anania 6 (dall’11’ s.t. Moneti<br />
6), Cacioli 6,5, Borghetti 6,5,<br />
Pupeschi 6; Carloto 6,5, Benedetti<br />
6,5; Moscati 6,5 (dal 27’<br />
s.t. Di Dio s.v.), Clemente 7<br />
(dal 16’ s.t. Bueno s.v.), Margarita<br />
6,5; Padovani 6,5. (Despucches,<br />
Russo, Borgese,<br />
Ferri). All. Battistini 6,5.<br />
ARBITRO Ghersini di Genova<br />
6,5.<br />
NOTE spettatori 200 circa, incasso<br />
di quasi 800 euro. Ammonito<br />
Nazzani. Angoli 3-5.<br />
(e.v.)<br />
GIUDIZIO ++<br />
MARCATORE Incoronato al<br />
14’ s.t.<br />
NORMANNA (4-3-3) Gragnaniello<br />
6; Letizia 6, Mattera 6,<br />
Castaldo 6, Vitale 6,5; Marano<br />
6,5 (dal 20’ s.t. Campanella<br />
5,5), Gatto 5,5 (dall’11’ s.t. Diana<br />
5,5), Petagine 6,5; Zampaglione<br />
6 (dal 30’ s.t. Pisani<br />
5,5), Guarracino 6, Grieco<br />
6,5. (Russo, Monda, Izzo, Varriale).<br />
All. Romaniello 5,5.<br />
ARZANESE (4-3-3) Fiory 7;<br />
Riccio 6,5, Salvati 6,5, Caso<br />
7, Esposito 6,5; Tarascio 6,5,<br />
Manzo 6,5, Castellano 6 (dal<br />
37’ s.t. Florio s.v.); Sandomenico<br />
7, Incoronato 6,5 (dal 39’<br />
s.t. Fragiello s.v.), Mascolo 7<br />
(dal 43’ s.t. Tommasini s.v.).<br />
(Parisi, Dragone, Elia, Petrone).<br />
All. Fabiano 6,5.<br />
ARBITRO Spinelli di Terni 6.<br />
NOTE spettatori 400 circa, incasso<br />
non comunicato. Ammoniti<br />
Riccio, Castaldo, Tarascio,<br />
Esposito e Florio. Angoli<br />
8-6. (g.ar.)<br />
MILAZZO<br />
VIBONESE<br />
1<br />
1<br />
GIUDIZIO ++<br />
MARCATORI Mangiacasale<br />
(M) al 26', Doukara (V) al 43'<br />
s.t.<br />
MILAZZO (4-3-1-2) Messina<br />
5,5; N'ze 6, Lanzolla 6, Strumbo<br />
6, Quintoni 5,5; Simonetti<br />
6,5, Cuomo 6,5, Bucolo 6; Fiore<br />
5,5 (dal 6' s.t. Nicastro 6);<br />
Proietti 5,5 (dal 16' s.t. Mangiacasale<br />
6,5), Chiaria 6 (dal 48'<br />
s.t. Cucinotta s.v.). (Croce, Ingemi,<br />
Benci, Dipasquale). All.<br />
Trimarchi-Catalano 6.<br />
VIBONESE (4-1-4-1) Saraò<br />
6,5; Di Berardino 6, Salvatore<br />
5,5, Caridi 6, D'Agostino 6; Cosenza<br />
6 (dal 35' s.t. Visconti<br />
s.v.); Mazzetto 6, Corapi 6 (dal<br />
44' s.t. Coco s.v.), Doukara<br />
6,5, Vitale 6,5; Mastroianni 6<br />
(dal 6' s.t. Borghetto 6). (Pronestì,<br />
Alletto, Mercuri, Santaguida).<br />
All. Ferrante-Viola 6.<br />
ARBITRO Coccia di San Benedetto<br />
del Tronto 5,5.<br />
NOTE spettatori 800 circa, incasso<br />
nc. Espulso Lanzolla al<br />
46' s.t.; ammoniti Bernardino,<br />
Fiore e N'ze. Angoli 4-4. (a.i.)<br />
REGOLAMENTO<br />
35<br />
Promosse in 6<br />
Scendono in 9<br />
con nuovi playout<br />
Ecco il regolamento<br />
della Seconda divisione.<br />
PROMOZIONI Salgono dirette<br />
le prime due dei rispettivi<br />
gironi, più le due vincenti dei<br />
playoff: sono ammessi terza,<br />
quarta, quinta, sesta e lo<br />
svolgimento è il solito.<br />
RETROCESSIONI Scendono<br />
dirette le ultime tre dei due<br />
gironi e altre tre dopo i nuovi<br />
playout: si sfidano quartultima<br />
e quintultima di ogni girone<br />
(andata e ritorno) e chi perde<br />
retrocede, le due vincenti si<br />
affrontano (andata, ritorno e<br />
rigori) e chi perde retrocede.
36<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012
LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />
37
38<br />
Lo spagnolo piega Sykes con due super sorpassi<br />
Haslam nega il podio a Biaggi. Melandri solo 6 o e10 o<br />
PAOLO GOZZI<br />
IMOLA (Bologna)<br />
Chi poteva vincere il<br />
round Superbike numero 300<br />
se non la marca che domina da<br />
25 anni? Con due trionfi in fotocopia<br />
Carlos Checa ha riportato<br />
la Ducati al vertice del<br />
Mondiale approfittando del<br />
mezzo passo falso di Biaggi finito<br />
2 volte ai piedi del podio.<br />
Imola è sempre il giardino di<br />
casa per la bicilindrica bolognese<br />
costruita appena 40 km<br />
più a nord: 9 successi nelle ultime<br />
10 sfide, 5 delle quali firmate<br />
dal campione del Mondo.<br />
Doppietta Con la doppietta numero<br />
113 la Ducati torna padrona<br />
delle derivate dalla serie<br />
a 7 giorni dal via della difficile<br />
rivincita MotoGP con Valentino<br />
Rossi. Destino beffardo:<br />
la Rossa continua a mietere<br />
successi nel campionato dal<br />
quale si è disimpegnata (a parole)<br />
e soffre là dove vorrebbe<br />
dominare. Checa, il pilota che<br />
non vinceva mai, la passata stagione<br />
ha ammorbidito le delusioni,<br />
dominando con una<br />
struttura che pagava per vincere.<br />
Ieri ha ribadito che comunque<br />
andrà dall’altra parte, lui è<br />
sempre una garanzia.<br />
Artista Sulla pista più amica<br />
Carlos ha fatto la differenza disegnando<br />
traiettoria d’artista<br />
annullando i 6 kg di zavorra<br />
che il regolamento aveva imposto<br />
dopo la mattanza 2011: 15<br />
successi in 26 gare. Se facesse<br />
il vuoto anche nel prossimo<br />
round di Assen (22 aprile) la<br />
Ducati rischia di beccarsi altri<br />
tre chili di penalità. Stavolta<br />
niente faccia a faccia tra Carlito<br />
e Max. Contrariamente alle<br />
aspettative Aprilia, il drastico<br />
abbassamento della temperatura<br />
ha giocato a favore della<br />
AUTO<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
SUPERBIKE A IMOLA<br />
Festa Ducati<br />
Checa fa doppietta<br />
nella corsa di casa<br />
e guida il Mondiale<br />
MANOVRA CAPOLAVORO<br />
Ecco la sequenza del sorpasso mozzafiato in<br />
gara-1. 1. È l’11 giro quando Carlos Checa attacca<br />
alla curva delle Acque Minerali Tom Sykes,<br />
scattato in testa dalla pole. 2. Lo spagnolo tira la<br />
staccata all’inglese e si infila all’interno della<br />
Kawasaki. 3. e 4. La Ducati tiene la traiettoria<br />
interna ed esce dalla curva in testa ALEX PHOTO<br />
Hirvonen vince il rally<br />
Loeb non è più leader<br />
GUIDO RANCATI<br />
Se aveva una mezza idea<br />
di aggredire a tutta gli ultimi<br />
chilometri, l’ennesimo rovescio<br />
d’acqua del fine settimana<br />
lusitano gliel’ha fatta passare.<br />
E così, su una strada trasformata<br />
in un pantano, Mikko Hirvonen<br />
ha seguitato a trotterellare<br />
alla guida della sua Citroën<br />
Ds3 come aveva fatto da quando<br />
si era trovato padrone del<br />
Rally del Portogallo. Mezzo minuto<br />
più lento di Dani Sordo<br />
— bravo a trasformare in energia<br />
positiva la delusione per i<br />
guai al motore della sua Mini,<br />
che gli avevano impedito di<br />
concludere la prima tappa — il<br />
finlandese non ha sfruttato la<br />
Power Stage per rastrellare<br />
qualche punto supplementare.<br />
Ma si è assicurato la 15ª vittoria<br />
in carriera, che lo proietta<br />
sull’attico della classifica iridata<br />
con 9 punti su Sébastien Loeb<br />
(ritiratosi per incidente) e<br />
16 su Petter Solberg. E ha salvato<br />
il bilancio della Citroën,<br />
che tiene a distanza la Ford nel<br />
Mondiale costruttori.<br />
Complimenti «Mikko si è confermato<br />
eccezionale nel gestire le<br />
situazioni più delicate», osserva<br />
Yves Matton sotto un podio<br />
1<br />
2<br />
3<br />
4<br />
completato da Mads Osteberg<br />
ed Evgeny Novikov. Il finlandese<br />
incassa i complimenti del numero<br />
1 della Citroën senza<br />
gonfiare il petto. «È stato un<br />
rally complicato — spiega Hirvonen<br />
—. La pioggia ha reso<br />
difficili le scelte delle gomme e<br />
ci ha obbligati a qualche equilibrismo<br />
per restare in strada».<br />
Poi ripensa alle prove speciali<br />
cancellate venerdì, che hanno<br />
consentito a Solberg di risalire<br />
fino al 4˚ posto, e ammette che<br />
avrebbe preferito che fossero<br />
disputate. «Ma il taglio è stato<br />
effettuato per ragioni di sicurezza<br />
e allora va bene così».<br />
CLASSIFICA: 1. Hirvonen (Fin-Citröen)<br />
3h39’09"; 2. Ostberg (Nor-Ford)<br />
a 1’51"; 3. Novikov (Rus-Ford) a 3’25".<br />
MONDIALE: 1. Hirvonen 75 punti; 2. Loeb<br />
66; 3. Solberg 59; 6. Latvala 28.<br />
PROSSIMA TAPPA: 27-29 aprile Rally<br />
d’Argentina.<br />
Ducati, ribaltando gli equilibri<br />
delle qualifiche. Tom Sykes fenomeno<br />
della Superpole con<br />
l’emergente Kawasaki ha ballato<br />
per mezza gara ma senza riuscire<br />
a scrollarsi di dosso la scomoda<br />
ombra rossa. Checa era<br />
padrone della situazione e ha<br />
affondato il coltello con relativa<br />
facilità, risolvendo la sfida<br />
nelle curve del mito: la prima<br />
volta nella discesa delle Acque<br />
Minerali, la seconda con un perentorio<br />
affondo alla Tosa.<br />
Con la gomma ormai andata<br />
Sykes si è ben guardato dal replicare<br />
perché due secondi posti<br />
sono manna per la verdona<br />
e il miglior bottino di sempre<br />
per il 26enne britannico.<br />
Biaggi Max voleva dare la mazzata<br />
ma di nuovo Imola si è rivelata<br />
ostica alla RSV4 che qui<br />
non ha mai vinto. Partito con<br />
la gomma dura il romano ha<br />
perso subito contatto con lo<br />
spagnolo che aveva la media,<br />
pagando dazio pure a Sykes e<br />
alla Bmw del tenace Leon Haslam<br />
che aveva la sua stessa soluzione.<br />
La problematica domenica<br />
Aprilia ha tarpato le ali<br />
anche all’ambizioso irlandese<br />
Eugene Laverty (quinto e sesto).<br />
La Bmw ha ruggito con Leon<br />
Haslam che ha lasciato giù<br />
dal podio Biaggi e ha fatto piangere<br />
anche il compagno di<br />
squadra Marco Melandri finito<br />
a picco (6 o e10 o ) come lo scorso<br />
settembre (6 o e8 o ) con la<br />
Yamaha.<br />
Italiani Segnali di speranza dei<br />
debuttanti italiani: in gara 1<br />
Lorenzo Zanetti ha navigato a<br />
lungo in 5 a posizione, poi ha<br />
cotto le gomme, terminando<br />
8 o . Anche Davide Giugliano,<br />
22 o , ha guardato in faccia i migliori<br />
ma all’ultimo giro la Ducati<br />
(la stessa di Checa) lo ha<br />
mollato e addio 5 o posto.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
21<br />
Vittorie in rosso<br />
Nel dettaglio sono 3 nel 2010,<br />
15 nel 2011 e 3 nel 2012. Ma<br />
quest’anno è ancora lungo...<br />
7<br />
i risultati<br />
SUPERSTARS A MONZA<br />
MONZA — Anche con le<br />
ruote coperte, Vitantonio Liuzzi<br />
sa come si fa. Eccome. A Monza,<br />
nel primo round della Superstars,<br />
davanti a circa 30 mila persone,<br />
l’abruzzese ha vinto gara 2 con<br />
la Mercedes e ha chiuso al 3 o<br />
posto gara 1 dopo una<br />
clamorosa rimonta dalla 23 a<br />
posizione sulla griglia. In attesa di<br />
una chiamata dalla Hrt al posto di<br />
Karthikeyan, che in questi ultimi<br />
tempi non sembra essere molto<br />
amato dai colleghi della F.1.<br />
«Tutto può succedere», ha<br />
Trionfi in 10 gare<br />
Considerando le ultime 6<br />
corse del 2011 e le prime 4 del<br />
2012, Checa ne ha vinte ben 7<br />
5<br />
Su 6 in Romagna<br />
A Imola lo spagnolo ha vinto<br />
5 delle ultime 6 gare<br />
disputate in Superbike<br />
Rossa prima tra i costruttori<br />
Questi i risultati del GP Imola, seconda tappa<br />
(su 14) del Mondiale Superbike. La pista misura<br />
4.936 m.<br />
GARA-1 (21 giri per 103,656 km): 1. Checa<br />
(Spa-Ducati) in 38’06"264, media 163,291 km/h;<br />
2. Sykes (GB-Kawasaki) a 3"206; 3. Haslam<br />
(GB-Bmw) a 5"593; 4. Biaggi (Ita-Aprilia) a<br />
6"519; 5. Laverty (Irl-Aprilia) a 24"662;<br />
6. Melandri (Ita-Bmw) a 27"261; 7. Lascorz<br />
(Spa-Kawasaki) a 27"384; 8. Zanetti<br />
(Ita-Ducati) a 28"299; 9. Rea (GB-Honda) a<br />
34"067; 10. Canepa (Ita-Ducati) a 35"724;<br />
11. Smrz (R.Cec-Ducati) a 36"738; 12. Berger<br />
(Fra-Ducati) a 37"257; 13. Hopkins (Usa-Suzuki)<br />
a 50"418; 14. Mercado (Arg-Kawasaki);<br />
15. Badovini (Ita-Bmw); 16. McCormick<br />
(Can-Ducati); 17. Aitchison (Aus-Bmw);<br />
18. Aoyama (Gia-Honda).<br />
GARA-2 (21 giri): 1. Checa in 37’57"571, media<br />
163,842 km/h; 2. Sykes a 1"925; 3. Haslam a<br />
2"969; 4. Biaggi a 3"346; 5. Rea a 18"925;<br />
6. Laverty a 21"180; 7. Smrz a 21"392;<br />
8. Camier (GB-Suzuki) a 23"797; 9. Lascorz a<br />
Liuzzi debutta con un trionfo<br />
Pigoli in testa al campionato<br />
Ferrari: domina Grossmann<br />
ammesso Tonio. Gara 1 è andata<br />
al 53enne Max Pigoli (Jaguar)<br />
davanti ad Andrea Larini<br />
(Mercedes). In gara 2, dietro a<br />
Liuzzi hanno chiuso Pigoli (ora in<br />
testa al campionato) e Sini<br />
(Chevrolet). Nella GTSprint,<br />
vittorie di Giammaria (Ferrari<br />
430) e Palma (Ferrari 458).<br />
Capitolo Ferrari Challenge:<br />
doppietta di Grossmann nel<br />
Trofeo Pirelli e trionfi di Stratta e<br />
Basov nella Coppa Shell.<br />
mau.ca.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
24"219; 10. Melandri a 25"599; 11. Guintoli<br />
(Fra-Ducati) a 25"776; 12. Berger a 26"004;<br />
13. Zanetti a 31"172.<br />
MONDIALE PILOTI (dopo 2 tappe): 1. Checa<br />
75 punti; 2. Biaggi 71; 3. Sykes 69; 4. Haslam<br />
47; 5. Melandri 46; 6. Rea 40; 7. Smrz 30; 8.<br />
Laverty 29; 9. Guintoli 21; 10. Berger 20; 11.<br />
Zanetti 18; 15. Canepa 12; 16. Fabrizio e<br />
Giugliano 10; 23. Badovini 2.<br />
COSTRUTTORI: 1. Ducati 91 punti; 2. Aprilia 71;<br />
3. Kawasaki 69; 4. Bmw 63; 5. Honda 40;<br />
6. Suzuki 15.<br />
SUPERSPORT (19 giri per 93,874 km): 1. Foret<br />
(Fra-Kawasaki) in 35’44"653; 2. Lowes<br />
(GB-Honda) a 0"574; 3. Quarmby (S.Af-Honda)<br />
a 17"226; 4. Tamburini (Ita-Honda) a 17"270;<br />
5. Iannuzzo (Ita-Triumph) a 22"953.<br />
MONDIALE PILOTI: 1. Foret 45 punti; 2.<br />
Lowes 31; 3. Sofuoglu (Tur-Kawasaki) 25; 5.<br />
Iannuzzo 18.<br />
COSTRUTTORI: 1. Kawasaki 50 punti; 2.<br />
Honda 36; 3. Triumph 19; 4. Yamaha 15.<br />
PROSSIMO TAPPA: 22 aprile ad Assen<br />
(Olanda).<br />
Taccuino<br />
MASTER <strong>SERIE</strong>S KART<br />
Verstappen jr è re<br />
L’olandese Max Verstappen,<br />
figlio di Jos ex pilota di F.1, ha vinto la<br />
serie Wsk Master Series nella KF2<br />
centrando anche le ultime due gare<br />
di Castelletto di Branduzzo (Pv). I fra<br />
telli Leonardo e Alessio Lorandi si so<br />
no imposti nelle finali 60 Mini e KF3.<br />
In KZ1 campionato a Marco Ardigò.<br />
SUPERCROSS USA<br />
Si impone Roczen<br />
(m.z.) A Houston, prima vitto<br />
ria Supercross per il tedesco Ken<br />
Roczen (Ktm), iridato MX2, che si è<br />
imposto nella classe Lites Costa Est<br />
su Justin Barcia (Honda). Nella 450<br />
ottavo centro stagionale per il lea<br />
der Ryan Villopoto (Kawasaki).
«Giorno da ricordare<br />
Hofatto feliciitifosi»<br />
Carlos balla davanti alla gente: «Ho preso un rischio<br />
usando le gomme medie». Preziosi: «Grande pilota»<br />
IMOLA<br />
El Toro ha tagliato il traguardo<br />
su una ruota sola, come<br />
faceva Valentino Rossi ai<br />
bei tempi. Poi, impazzito di gioia,<br />
si è fermato per ballare davanti<br />
alla folla, stappando spumante<br />
coi commissari di pista.<br />
«Imola mi ha sempre portato<br />
bene ma questa è una domenica<br />
che non scorderò. Ho centrato<br />
la doppietta, sono tornato<br />
davanti nel Mondiale e ho fatto<br />
felice la gente».<br />
Le premesse non erano positive...<br />
«Le prove non erano andate a<br />
meraviglia (3 o , n.d.r.), ma i<br />
dubbi veri sono emersi nel<br />
warm up, quando la gomma<br />
media usata in qualifica si è distrutta.<br />
Con gli ingegneri sapevamo<br />
che dovevamo prendere<br />
la decisione che avrebbe deciso<br />
le nostri sorti. E abbiamo<br />
preferito non cambiare, prendendo<br />
un bel rischio. Che però<br />
ha ripagato. Ho una squadra<br />
fantastica, nei momenti chiave<br />
riesce a fare la differenza».<br />
Sykes sembrava la vittima predestinata...<br />
«Non scherziamo, la Kawasaki<br />
andava fortissimo. Nei primi giri<br />
guadagnava in tutte le acce-<br />
STAGIONE 2012<br />
Domenica parte la MotoGP<br />
La gara in Qatar scatta alle 21<br />
Meno sei: domenica in<br />
Qatar, in notturna, scatta il<br />
Motomondiale 2012. Molte le<br />
novità: dalla cilindrata delle<br />
MotoGP (che passa da 800 a<br />
1000 cmc) alle Crt nella classe<br />
regina. E parte la caccia al<br />
campione Stoner, che non<br />
sembra appagato dal secondo<br />
titolo conquistato con la Honda.<br />
Ma Lorenzo incalza, aiutato da<br />
una Yamaha che sembra più a<br />
posto dell’avversaria. Tutto da<br />
verificare il potenziale di Rossi e<br />
della Ducati, che in inverno non<br />
hanno raccolto i frutti del tanto<br />
lavoro fatto per stravolgere la<br />
Desmosedici. Così, soprattutto<br />
Tarquini 2 o e D’Aste 3 o<br />
nel Turismo a Valencia<br />
VALENCIA (Spagna)<br />
Yvan Muller (Chevrolet)<br />
e Alain Menu (Chevrolet) hanno<br />
vinto ieri gara 1 e 2 del Mondiale<br />
Turismo, a Valencia. Nella<br />
prima gara Tarquini (Seat)<br />
s’è piazzato 2˚ davanti a Coronel<br />
(Bmw), in quella successiva<br />
è toccato a D’Aste (Bmw) salire<br />
sul terzo gradino del podio.<br />
Le gare Nella prima corsa Muller,<br />
che partiva dalla pole, è rimasto<br />
in testa dall’inizio alla fine<br />
mentre Tarquini lottava con<br />
Coronel per il secondo posto.<br />
In quella successiva, Menu è<br />
Lo spagnolo<br />
Carlos Checa,<br />
39 anni,<br />
festeggia sul<br />
podio e, a<br />
sinistra,<br />
in pista<br />
FOTOPRESS<br />
KEYPRESS<br />
nelle prime gare, la sorpresa<br />
italiana potrebbe essere<br />
Dovizioso, ora con la Yamaha. E<br />
belle cose ci aspettiamo anche<br />
in Moto2 e nella nuova Moto3,<br />
dove Corti e l’esordiente Fenati<br />
si sono fatti onore nei test.<br />
Prove (MotoGP sabato alle<br />
18.55) e gare in diretta su Italia<br />
1: Moto3 alle 18, Moto2 alle<br />
19.20, MotoGP alle 21.<br />
Intanto l’altra sera a Riccione la<br />
Nazionale Calcio Tv ha battuto<br />
3-2 una rappresentativa di<br />
sportivi e amici di Simoncelli.<br />
L’incasso di 8 mila euro è stato<br />
devoluto alla Fondazione nata in<br />
memoria di Sic.<br />
uscito indenne da una serie di<br />
contatti con Coronel e D’Aste e<br />
si è aggiudicato il primo successo<br />
stagionale. Muller chiudendo<br />
ottavo ha rafforzato la leadership.<br />
GARA-1: 1. Yvan Muller (Chevrolet);<br />
2 Tarquini (Seat) a 6"988;<br />
3. Coronel (Bmw) a 7"232; 11. D’Aste<br />
(Bmw) a 25"349; 13. Cerqui (Bmw)<br />
a 30"282.<br />
GARA-2: 1. Menu (Chevrolet);<br />
2 Coronel a 0"861; 3. D’Aste a 1"306;<br />
9. Tarquini a 15"044.<br />
MONDIALE PILOTI: 1. Yvan Muller 88<br />
punti; 2. Menu 61; 3. Coronel 58;<br />
5. Tarquini 44; 6. D’Aste 25.<br />
COSTRUTTORI: 1. Chevrolet 173;<br />
2. Bmw 108; 3. Seat 101.<br />
lerazioni e ho temuto di perdere<br />
contatto. Quando ho visto<br />
che stava andando in crisi<br />
d’aderenza ho capito che era il<br />
momento di attaccare»<br />
Biaggi dice che a Imola con la<br />
Ducati è più facile: il segreto?<br />
«La mia moto paga 15 km/h<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
sul dritto e ha 6 chili in più. Arginiamo<br />
lavorando sui dettagli.<br />
Qui era davvero bilanciata,<br />
divertente da guidare».<br />
Il Mondiale ha già preso la strada<br />
del precedente?<br />
«Sulle piste veloci soffriremo,<br />
sarà battaglia fino alla fine».<br />
A dispetto dello status di privato<br />
Checa ieri era presente lo<br />
stato maggiore Ducati. Raggiante<br />
l’amministratore delegato<br />
Gabriele Del Torchio. «La<br />
doppietta di un campione come<br />
Carlos Checa è stata fantastica<br />
e ancora di più l’entusiasmo<br />
della folla ducatista. É la<br />
riprova della popolarità e della<br />
credibilità che il nostro marchio.<br />
In Superbike abbiamo 4<br />
squadre private che ci stanno<br />
rappresentando molto bene».<br />
Il tecnico Felicissimo anche il<br />
d.t. Filippo Preziosi, responsabile<br />
anche del programma MotoGP.<br />
«Carlos è un grande. Ha<br />
interpretato la gara in modo<br />
magistrale: è un vero ducatista<br />
e un grande amico, per questo<br />
la domenica è stata speciale.<br />
Poteva essere perfetta se non<br />
avessimo mancato per un soffio<br />
la vittoria con la 1199 Panigale<br />
al debutto in Superstock<br />
1000. La moto però ha confermato<br />
un grande potenziale».<br />
p.g.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
8 LE<br />
PAGELLE<br />
S<br />
Checa 10<br />
Sfrutta il jolly di<br />
Imola tornando<br />
a far volare la<br />
Ducati (voto 10)<br />
dopo la caduta<br />
in Australia.<br />
Ritrovato<br />
S<br />
Biaggi 6,5<br />
Podio sfumato,<br />
ma chi l’accusa<br />
di non sapere<br />
sopperire ai<br />
guai dovrebbe<br />
guardare le<br />
altre Aprilia<br />
S<br />
Melandri 5<br />
Il cambio che fa<br />
le bizze è colpa<br />
della Bmw<br />
(voto 5).<br />
Ma con la<br />
stessa moto<br />
Haslam volava<br />
GLI ITALIANI MELANDRI IN CRISI CON CAMBIO E GOMME<br />
Max Biaggi, 40 anni KEYPRESS Marco Melandri, 29 anni ALEX PHOTO<br />
Max: «Questa pista<br />
resta tabù per noi»<br />
IMOLA<br />
LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
Travolto dal ciclone rosso,<br />
Max Biaggi guarda avanti.<br />
«Non ho alcun rimorso perché<br />
ho fatto tutto quello che potevo.<br />
Gara-1 è stata molto difficile,<br />
nell’intervallo siamo riusciti<br />
a migliorare ma purtroppo<br />
non abbastanza per agguantare<br />
il podio che ci è sfuggito per<br />
pochissimo. Il Mondiale non è<br />
finito a Imola, bisognerà affrontare<br />
gara per gara cercando<br />
sempre di fare il massimo<br />
possibile».<br />
Che cosa non ha funzionato?<br />
«Questa pista si è confermata<br />
ostica per noi, ritenevo che le<br />
temperature più basse ci avrebbero<br />
dato un vantaggio e invece<br />
siamo andati più piano. Anche<br />
stavolta avevamo qualcosa<br />
in meno di chi ha vinto. Se<br />
qui trionfano sempre i soliti<br />
una ragione ci sarà. Anche se<br />
non voglio togliere nulla a Checa<br />
che ha guidato molto bene».<br />
A Phillip Island avevate vinto<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />
39<br />
con gomme di nuova generazione,<br />
più larghe. Qui la Pirelli è<br />
tornata al classico e il risultato<br />
è cambiato.<br />
«Non voglio fare alcuna polemica,<br />
faccio i conti con il materiale<br />
che troviamo nella lista<br />
delle soluzioni scelte dal fornitore<br />
unico. Più del massimo<br />
non posso dare».<br />
Melandri Giornata nera per<br />
Marco Melandri, surclassato<br />
da Leon Haslam, suo compagno<br />
di squadra alla Bmw. «Nella<br />
prima gara ho avuto problemi<br />
al cambio, la prima non entrava<br />
e sono finito fuori alla chicane,<br />
ripartendo ultimo. Peccato<br />
perché per parecchi giri ho<br />
tenuto il ritmo dei primi».<br />
Poi però siete andati peggio.<br />
«Senza capire bene perché. La<br />
gomma era la stessa di prima<br />
ma si è deteriorata in maniera<br />
anomala. Restiamo a Imola<br />
per una giornata di test e proveremo<br />
a capire perché la domenica<br />
è andata così storta».<br />
p.g.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA
40<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
CICLISMO 96˚ GIRO DELLE FIANDRE<br />
L’Italia rialza la<br />
VECCHIO QUAREMONT, - 18 KM ALL’ARRIVO<br />
E’ il cuore della corsa: Ballan fa il vuoto sul pavé<br />
Senza il Grammont, il centro del nuovo Fiandre è il Vecchio Quaremont: a bordo strada 25<br />
mila persone. E’ qui che Ale Ballan, 32 anni, ultimo re italiano nel 2007, fa il vuoto BETTINI<br />
1943 1951<br />
Achiel Buysse (Belgio)<br />
E’ il primo a centrale la<br />
tripletta nel Giro delle Fiandre:<br />
1940, 1941 e 1943<br />
TORNADO TOM NELLA MORSA DEGLI ITALIANI<br />
IN VOLATA IL BELGA VINCE DI UNA BICI<br />
In cima al Paterberg (13 km al traguardo), Tom Boonen cede 20 metri agli scatenati Pozzato e Ballan BETTINI Ballan ci prova 3 volte, Boonen vince di una bici su Poz BETTINI<br />
Show tricolore sui Muri del Fiandre: Pippo 2˚,<br />
Ale 3˚. Il fiammingo tris come Magni e Museeuw<br />
la storia Una borraccia nella ruota, clavicola rotta<br />
DAL NOSTRO INVIATO<br />
OUDENAARDE<br />
La piazza del Mercato di<br />
Bruges è una pentola che bolle<br />
già alle sette e trenta del mattino,<br />
nonostante alla partenza<br />
del Fiandre manchino quasi tre<br />
ore, dei corridori non si veda ancora<br />
l’ombra e il termometro<br />
non salga oltre i quattro gradi.<br />
E’ una vita che Fabian Cancellara<br />
vive da protagonista un’emozione<br />
del genere, ma non ci si è<br />
ancora abituato e si vede. Arriva<br />
tra gli ultimi, come si conviene<br />
Fiorenzo Magni<br />
Il grande toscano centra<br />
l’unico tris consecutivo:<br />
1949, 1950 e 1951<br />
E Spartacus-Cancellara esce dall’arena<br />
alle stelle, e quando lo speaker<br />
gli chiede perché ami il Giro delle<br />
Fiandre, risponde così: «Hai visto<br />
quanta gente c’è? Non c’è un<br />
metro quadrato libero. Sarebbe<br />
sufficiente già questo. E invece il<br />
bello deve ancora venire».<br />
Stavolta però per Fabian il bello<br />
è stato bruttissimo. Il suo Giro<br />
delle Fiandre finisce con una<br />
sconfitta per k.o. senza che neppure<br />
sia cominciato davvero: forse,<br />
la maniera peggiore di perdere.<br />
A 62 chilometri dalla fine cade<br />
nella zona del rifornimento,<br />
una maledetta borraccia lascia-<br />
Leggenda Boonen<br />
Da solo batte<br />
Pozzato e Ballan<br />
DAL NOSTRO INVIATO<br />
CIRO SCOGNAMIGLIO<br />
twitter@cirogazzetta<br />
OUDENAARDE (Belgio)<br />
Parlare di un posto nella<br />
storia non basta più, perché già<br />
ci siamo. La discussione va portata<br />
su un altro piano, bisogna<br />
chiedersi quale posto nella storia<br />
gli spetti. Tom Boonen torna<br />
a vincere il Giro delle Fiandre,<br />
la corsa-simbolo di un popolo<br />
che lo venera, e lo fa per la<br />
terza volta: come i connazionali<br />
Buysse, Leman, Museeuw e il<br />
nostro Fiorenzo Magni, cui resta<br />
l’onore di esserci riuscito<br />
consecutivamente. Il belga viene<br />
portato in trionfo come un<br />
imperatore: succede nel giorno<br />
in cui l’Italia delle classiche<br />
resta ancora a secco ma rinasce,<br />
perché a farsi le foto sul podio<br />
ci sono anche Filippo Pozzato,<br />
secondo, e Alessandro Ballan,<br />
terzo. Ci è voluto il super-Boonen<br />
di questi tempi per<br />
impedire l’happy-end tricolore:<br />
ma la Roubaix è tra sei giorni<br />
e magari bisognerà solo<br />
aspettarne la fine per gioire.<br />
Trama Il «nuovo» Fiandre (sen-<br />
ta sull’asfalto gli finisce nella<br />
ruota. Frattura in tre punti della<br />
clavicola destra: trasportato<br />
all’ospedale di Oudenaarde per<br />
le prime cure, lo svizzero è poi<br />
tornato ieri sera a Basilea con<br />
un volo privato, dove è stato già<br />
sottoposto a un’operazione.<br />
Cancellara steso a terra su un<br />
fianco toglie il fiato: lui è un gladiatore,<br />
lui è Spartacus, e più di<br />
una volta ha dato la sensazione<br />
di essere imbattibile (per gli avversari)<br />
e inattaccabile dai tiri<br />
mancini del destino, un moderno<br />
Achille però senza il tallone.<br />
za Grammont, con tripla razione<br />
di Vecchio Quaremont e Paterberg)<br />
va via veloce. Nella prima<br />
fuga da lontano combattono<br />
Massimo Graziato, 23enne<br />
neopro’ della Lampre-Isd, e Manuel<br />
Belletti, romagnolo dell’Ag2r:<br />
bravi. Ma la corsa salta<br />
per aria a 62 km dalla fine,<br />
quando una borraccia sull’asfalto<br />
incoccia la ruota di Fabian<br />
Cancellara, toglie di mezzo<br />
lo svizzero (frattura della<br />
clavicola destra in tre punti) e<br />
il naturale alter-ego di Boonen<br />
nel ruolo di favorito.<br />
Attacchi Dopo il secondo Paterberg<br />
ce ne sono 11 davanti: Boonen<br />
ha due compagni (Chavanel<br />
e Terpstra), c’è anche<br />
Sagan, soprattutto ci sono Ballan,<br />
Pozzato e Paolini, quest’ultimo<br />
molto attivo. Cerca<br />
di rientrare anche Gatto<br />
(che aveva dovuto scambiare<br />
la ruota con quella del<br />
compagno De Negri), ma<br />
poi resta dentro una caduta<br />
e si deve arrendere. Il numero<br />
lo fa Ballan, che attacca<br />
a 18 km dalla fine,<br />
ultimo passaggio sul Vecchio<br />
Quaremont. Pozzato<br />
A 62 km dall’arrivo<br />
il rivale di Boonen<br />
finisce a terra<br />
al rifornimento.<br />
E’ stato già operato<br />
La concitazione dei telecronisti,<br />
gli «oohhh» di chi guarda alla televisione,<br />
lo sgomento di chi è lì,<br />
in quel punto e in nessun’altro,<br />
testimone oculare di un evento<br />
che cambia la storia della corsa.<br />
Fabian non si muove e si capisce<br />
subito che è roba seria, questo<br />
Tom Boonen<br />
31, già re<br />
2005 e 2006<br />
Fiandre è andato e non tornerà<br />
più. I due compagni Irizar e Sergent<br />
si sono fermati e hanno<br />
l’aria smarrita.<br />
Un signore e un bambino fanno<br />
delle fotografie. A Sylvain Chavanel,<br />
campione di Francia e<br />
compagno di Tom Boonen, era<br />
quasi capitata la stessa cosa:<br />
«Ero vicino a Cancellara, ho visto<br />
che una borraccia gli è finita<br />
nella ruota, e in pratica anche io<br />
ci ho camminato sopra. Sono<br />
stato più fortunato, riuscendo a<br />
rimanere in bicicletta. A lui è andata<br />
male». I tiri mancini del destino,<br />
appunto.<br />
reagisce, Boonen anche, mentre<br />
Paolini paga un’indecisione.<br />
Il re Boonen è circondato<br />
da due italiani che muoiono<br />
dalla voglia di strappargli la corona:<br />
fantastico. Pozzato ci prova<br />
all’ultimo Paterberg, Boonen<br />
sembra pagare (- 13 km)<br />
ma resta lì. Dietro si arrende anche<br />
Sagan, il vantaggio dei tre<br />
aumenta: è affare loro. Ballan<br />
in volata è battuto e tenta tre<br />
allunghi, anche sotto lo striscione<br />
dell’ultimo chilometro: niente.<br />
Allo sprint Ballan si sfila, Boonen<br />
parte, Pozzato tenta di<br />
uscirgli dalla ruota, ma non ce<br />
la fa. Il boato del pubblico sfonda<br />
i timpani, non c’è un tifoso<br />
che non sventoli la bandiera<br />
gialla con il leone delle Fiandre.<br />
Ma gli applausi li meritano<br />
anche i nostri.<br />
Testa Il terzo Fiandre di Boonen<br />
(8˚ successo 2012,<br />
24 per la Omega-Quick<br />
Step) arriva come l’inevitabile<br />
stazione di un treno<br />
già fermatosi al Gp Harelbeke<br />
(quinto personale) e alla<br />
Gand-Wevelgem (terza).<br />
«Questo è stato un successo di<br />
testa — spiega Boonen, 31 anni<br />
—. Essere davanti con due<br />
italiani non era il massimo, ma<br />
sapevo che allo sprint potevo<br />
vincere, sono rimasto calmo.<br />
Mi ha aiutato anche il fatto che<br />
c’era vento contro, attaccare<br />
era più difficile. Peccato per la<br />
caduta di Fabian: tornerà più<br />
forte di prima. Il Fiandre è la<br />
corsa che amo di più, vincerne<br />
tre è qualcosa di grande, credo<br />
che lo capirò solo quando avrò<br />
cinque minuti di tempo libero.<br />
Ma non sarà facile averli». Di<br />
sicuro, non questa settimana<br />
che porta alla Roubaix. Ah, pure<br />
quella l’ha già vinta tre volte.<br />
Perciò ora è esattamente alla<br />
pari col mito Museeuw, di<br />
cui ha raccolto l’eredità. A proposito<br />
di storia e dintorni.<br />
Fabian Cancellara,<br />
31 anni, 1˚ nel 2010,<br />
soccorso dopo<br />
l’incidente AFP<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA
testa<br />
HANNO<br />
DETTO<br />
S<br />
d<br />
PATERBERG: - 13 KM ALL’ARRIVO<br />
Pozzato accelera su pendenze del 20%<br />
Il nuovo tracciato prevede 3 giri con Quaremont e Paterberg: quest’ultimo misura<br />
360 metri, punte al 20%. Forcing micidiale di Filippo Pozzato, 30 anni BETTINI<br />
1973<br />
Eric Leman (Belgio)<br />
Vent’anni dopo Magni,<br />
un altro belga fa tris: 1970,<br />
1972 e 1973<br />
1998<br />
Johan Museeuw (Belgio)<br />
Niente tripletta per Merckx<br />
(1˚ nel 1969 e 1975). Ci riesce<br />
Museeuw: 1993, 1995 e 1998<br />
Ricostruzione dell’accaduto, testimonianze,<br />
interpretazioni.<br />
Anche a gara conclusa, dell’episodio<br />
si continua a parlare. Filippo<br />
Pozzato racconterà «che al rifornimento<br />
spesso c’è confusione,<br />
le borracce volano, ci sono degli<br />
idioti che non sanno come ci<br />
si comporta e se lo fai notare ti<br />
prendi anche delle parole».<br />
Cancellara era tristissimo, qualcuno<br />
racconta che abbia versato<br />
una lacrima prima di andare in<br />
ospedale. Un gladiatore che lascia<br />
la sua arena senza neanche<br />
avere la possibilità di combattere,<br />
e privato pure della possibilità<br />
della rivincita immediata sulle<br />
pietre della Roubaix: nel mattino<br />
freddo e appassionato di<br />
Bruges, era l’ultima cosa che potesse<br />
venire in mente.<br />
ci. sco.<br />
PAOLINI<br />
«Ho pagato<br />
un’indecisione,<br />
ho fatto<br />
passare Sagan<br />
pensando<br />
che ne<br />
avesse per<br />
l’inseguimento<br />
ma è rimasto un<br />
po’ lì.<br />
Peccato, potevo<br />
fare meglio di<br />
settimo»<br />
S<br />
GATTO<br />
«Ho pagato<br />
ancora una<br />
volta un po’ di<br />
sfortuna,<br />
perché la<br />
gamba per<br />
restare con i<br />
migliori ce<br />
l’avevo.<br />
Ma penso che<br />
qualcosa<br />
ho dimostrato<br />
lo stesso»<br />
S<br />
SAGAN<br />
«Ho messo<br />
piede a terra<br />
per la sbandata<br />
di Vansummeren<br />
e ho<br />
faticato per<br />
rientrare.<br />
L’ho pagato<br />
questo sforzo.<br />
Comunque<br />
ho fatto<br />
il possibile,<br />
ho lottato»<br />
S<br />
GILBERT<br />
«Ballan era<br />
molto forte, io<br />
invece non sono<br />
ancora al<br />
massimo della<br />
condizione. Era<br />
giusto che<br />
fosse<br />
Alessandro il<br />
capitano della<br />
Bmc. E lui non<br />
ha tradito la<br />
nostra fiducia»<br />
Il podio del Fiandre: Pozzato (2˚), Boonen (1˚) e Ballan (3˚) BETTINI<br />
«Non mi basta<br />
Sì, ero sicuro<br />
di vincere<br />
allo sprint»<br />
Pozzato: «Poteva essere il giorno<br />
giusto». Ballan: «Ho dimostrato il mio<br />
valore in un momento difficile»<br />
OUDENAARDE (Belgio)<br />
Le parole sono una cosa. I<br />
fatti un’altra. Se trasformi le prime<br />
nei secondi viene fuori qualcosa<br />
di grande. Filippo Pozzato<br />
e Alessandro Ballan lo hanno dimostrato.<br />
«Non firmo per il terzo<br />
posto», aveva detto il vicentino<br />
della Farnese, e qualcuno<br />
avrà di sicuro pensato: «Ragazzo,<br />
dove vai, fai meglio a sbrigarti<br />
a prendere la penna». «Il<br />
percorso mi piace. Sto bene. Se<br />
uno più uno fa due, andrò forte»,<br />
si era sbilanciato il trevigiano<br />
della Bmc, incassando più di<br />
uno sguardo scettico. L’ordine<br />
d’arrivo dice: 2˚ e 3˚. Bravissimi.<br />
Rammarico Filippo Pozzato era<br />
anche riuscito a togliersi dalla<br />
ruota Boonen, all’ultimo passaggio<br />
sul Paterberg (1’12", nessuno<br />
meglio di lui). «Ero al limite<br />
e non sono riuscito a dare il<br />
colpo che forse sarebbe stato<br />
decisivo — spiega Pozzato, 30<br />
anni —. Era il punto decisivo,<br />
non c’erano altri tratti dove<br />
avrei potuto fare la differenza.<br />
Pensavo di poter battere Boonen<br />
allo sprint, come ero stato<br />
già capace di fare. Ma non mi<br />
ha dato possibilità». Gli è mancato<br />
poco per vincere il Fiandre,<br />
a 52 giorni dalla frattura<br />
della clavicola destra in Qatar.<br />
«E’ un buon risultato, ma io non<br />
sono contento. Poteva essere il<br />
mio giorno».<br />
Scatti Alessandro Ballan sa che<br />
cosa vuol dire vincere un Fiandre<br />
(ultimo re italiano, nel<br />
2007). «Ho sempre saputo che<br />
la guida<br />
Bravo Sabatini: 13˚<br />
Hushovd a 3’26"<br />
Gilbert a 4’43"<br />
ARRIVO<br />
1. Tom BOONEN (Bel, Omega Pharma-Quick<br />
Step) 256 km in 6.04’33",<br />
media 42,159 km/h;<br />
2. Filippo Pozzato (Farnese-Selle Italia);<br />
3. Alessandro Ballan (Bmc) a 1";<br />
4. Van Avermaet (Bel) a 38"; 5. Sagan<br />
(Svk); 6. Terpstra (Ola); 7. Paolini; 8.<br />
Voeckler (Fra); 9. Breschel (Dan); 10.<br />
Chavanel (Fra); 11. Rast (Svi); 12. Freire<br />
(Spa); 13. Sabatini; 14. Leukemans<br />
(Bel); 15. Kristoff (Nor); 16. Ladagnous<br />
(Fra); 17. Florencio (Spa); 18. Kroon<br />
(Ola); 19. Boasson Hagen (Nor); 20. Flecha<br />
(Spa); 21. Roulston (Nzl); 22. Favilli;<br />
23. M. Iglinsky (Kaz); 24. Gallopin<br />
(Fra); 25. Wynants (Bel); 26. Turgot<br />
il mio livello era questo — dice<br />
l’iridato di Varese 2008, 32 anni<br />
—. La squadra mi ha dato fiducia,<br />
sono partito capitano e<br />
ho dimostrato il mio valore.<br />
Avevo proprio studiato di partire<br />
all’ultimo passaggio sul vecchio<br />
Quaremont, certo speravo<br />
che Boonen si staccasse, ci ho<br />
riprovato nel finale ma non ha<br />
concesso niente».<br />
Non era stata una settimana facile<br />
per Ballan, coinvolto nell’inchiesta<br />
anti-doping di Mantova<br />
per la quale il pm Condorelli ha<br />
chiesto anche il suo rinvio a giudizio.<br />
«Il team mi dà fiducia,<br />
continuo a correre, e avevo altro<br />
a cui pensare. Ho perso<br />
Franco, mio suocero, e per me è<br />
stato come perdere un’altra volta<br />
mio padre, quindici anni dopo.<br />
In questo podio c’è un pensiero<br />
per lui e per tutta la famiglia».<br />
Unione Ai funerali del suocero<br />
di Ballan era andato anche Pozzato.<br />
C’è un lungo filo che lega<br />
gli amici-rivali: uno, Filippo,<br />
più talentuoso, ma dopo la Sanremo<br />
2006 a secco di grandi vittorie,<br />
mentre Alessandro era<br />
riuscito a vincere Fiandre e<br />
Mondiale. «Forse c’era stata<br />
qualche incomprensione ai tempi<br />
del Mondiale australiano»,<br />
ammette Pozzato. Ma i due si<br />
erano riavvicinati già prima di<br />
questo Fiandre che li ha visti<br />
«uniti» contro il tiranno Tom.<br />
«Abbiamo fatto il massimo e<br />
non ci siamo corsi contro». La<br />
prossima arena si chiama Parigi-Roubaix,<br />
a Pasqua. Abbiamo<br />
troppa voglia di rivederli così.<br />
E di un finale diverso.<br />
ci. sco.<br />
(Fra); 27. Jerome (Fra); 28. Schar<br />
(Svi); 29. Marcato; 30. Haussler<br />
(Aus); 31. Keukeleire (Bel); 32. Chainel<br />
(Fra); 33. Mondory (Fra); 34. Hondo<br />
(Ger); 35. Juodvalkis (Lit); 36. Burghardt<br />
(Ger); 37. Hoste (Bel); 38. Hulsmans<br />
(Bel); 39. Muravyev (Kaz); 40. Vandenbergh<br />
(Bel); 41. Larsson (Sve); 42. De<br />
Waele (Bel); 43. Failli; 44. Amador<br />
(Crc); 45. Gatto; 46. Devenyns (Bel);<br />
47. Tosatto a 48"; 48. Vanmarcke<br />
(Bel); 49. Vansummeren (Bel) a 1’06";<br />
50. Minard (Fra) a 1’18";<br />
51. Jacobs (Bel) a 3’26"; 52. Hincapie<br />
(Usa); 53. Tankink (Ola); 54. Eisel (Aut);<br />
55. Hushovd (Nor); 56. Commeyne<br />
(Bel); 57. Stannard (Gb); 58. Knees<br />
(Ger); 59. Degenkolb (Ger); 60. Oss;<br />
61. Goddaert (Bel) a 4’43"; 62. Perez<br />
Moreno (Spa); 63. Cappelle (Bel); 68.<br />
Mori; 72. Veilleux (Can); 75. Gilbert<br />
(Bel); 79. Hayman (Aus); 83. Popovych<br />
(Ucr); 84. Klier (Ger);<br />
96. Bennati a 15’34"; 97. Belletti;<br />
LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
y<br />
DOMENICA<br />
ROUBAIX<br />
Archiviata la<br />
96ª edizione del<br />
Giro delle<br />
Fiandre, il<br />
grande ciclismo<br />
prosegue<br />
l’attività a ritmo<br />
serrato.<br />
Ecco i prossimi<br />
appuntamenti<br />
S<br />
DA OGGI<br />
In Spagna<br />
Fino a sabato,<br />
Giro dei Paesi<br />
Baschi con<br />
Cunego,<br />
Scarponi e<br />
Ulissi. Prima<br />
tappa;<br />
Gueñes-Gueñes<br />
di 153 km.<br />
S<br />
DA DOMANI<br />
In Francia<br />
Fino a venerdì,<br />
Circuito della<br />
Sarthe<br />
S<br />
DOMENICA<br />
8<br />
In Francia<br />
Parigi-Roubaix<br />
S<br />
DA VENERDÌ<br />
13<br />
In Soagna<br />
Vuelta Castilla<br />
y Leon<br />
S<br />
DOMENICA<br />
15<br />
In Olanda<br />
Amstel Gold<br />
Race<br />
In Italia<br />
Giro<br />
dell’Appennino<br />
S<br />
DA MARTEDÌ<br />
17<br />
In Italia<br />
Fino a venerdì<br />
20, Giro del<br />
Trentino<br />
S<br />
MERCOLEDÌ<br />
18<br />
In Belgio<br />
Freccia Vallone<br />
S<br />
DOMENICA<br />
22<br />
In Belgio<br />
Liegi-Bastogne-Liegi<br />
S<br />
DA MARTEDÌ<br />
24<br />
In Svizzera<br />
Giro di<br />
Romandia<br />
S<br />
Hincapie, 17<br />
E’ record<br />
L’americano<br />
George Hincapie,<br />
38 anni, ieri 52˚,<br />
ha stabilito il<br />
nuovo record di<br />
Fiandre<br />
conclusi: 17.<br />
Il precedente<br />
apparteneva al<br />
belga Brik<br />
Schotte: 16 BETTINI<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />
di LUCA GIALANELLA<br />
TOM RISCRIVE<br />
LA STORIA<br />
PAOLINI GRANDE<br />
9<br />
POZZATO<br />
In palla come<br />
mai prima nel<br />
Fiandre, grazie<br />
al ritardo per la<br />
clavicola rotta.<br />
Autoritario e<br />
stilisticamente<br />
impeccabile<br />
BETTINI<br />
8<br />
PAOLINI<br />
Terzo nel 2007,<br />
il comasco ha<br />
un’intelligenza<br />
tattica fuori dal<br />
comune. In fuga<br />
con Flecha,<br />
poi con il suo<br />
amico Pozzato:<br />
è7˚BETTINI<br />
6,5<br />
BELLETTI<br />
Il romagnolo è<br />
un velocista, e<br />
non ha paura.<br />
Ealloravia<br />
all’attacco:<br />
tra gli ultimi<br />
a cedere dopo<br />
190 km in fuga<br />
BETTINI<br />
4<br />
le Pagelle<br />
TEAM SKY<br />
Altra pessima<br />
prestazione,<br />
dopo il flop<br />
di Sanremo. E<br />
Boasson Hagen<br />
ha inseguito<br />
Flecha in fuga!<br />
BETTINI<br />
9,5<br />
BOONEN<br />
E’ persino<br />
diventato<br />
personaggio<br />
dei fumetti.<br />
A 31 anni può<br />
cancellare<br />
ogni record.<br />
Furbo a<br />
gestirsi nel<br />
finale AFP<br />
9<br />
BALLAN<br />
Gli manca solo<br />
uno spunto di<br />
velocità per<br />
esaltare doti di<br />
resistenza e<br />
combattimento.<br />
Da brividi sul<br />
Quaremont<br />
BETTINI<br />
7,5<br />
SAGAN<br />
Il gesto più bello<br />
sul Paterberg,<br />
quando ha<br />
messo piede a<br />
terra ed è<br />
rientrato sui<br />
primi con una<br />
grande azione<br />
REUTERS<br />
6<br />
GRAZIATO<br />
Neopro’ veneto<br />
della Lampre.<br />
Massimo<br />
Graziato, 23<br />
anni, è un altro<br />
giovane da<br />
seguire. E’ stato<br />
in fuga per<br />
160 km BETTINI<br />
3<br />
41<br />
LANGEVELD<br />
Inqualificabile<br />
l’olandese: per<br />
portarsi in<br />
testa, ha preso<br />
la pista ciclabile<br />
e ha centrato<br />
un uomo. A 60<br />
all’ora BETTINI<br />
100. Lastras (Spa); 101. Farrar (Usa);<br />
102. Bodnar (Pol); 106. Rollin (Can).<br />
Partiti 199 corridori, arrivati 106.<br />
ALBO D’ORO: BELGIO 68<br />
Prima edizione nel 1913: 68 successi<br />
del Belgio, 10 Italia, poi 9 Olanda, 3<br />
Francia. I primatisti, con 3 vittorie, sono<br />
Buysse (Bel), Magni, Leman (Bel),<br />
Museeuw (Bel) e Boonen (Bel).<br />
Gli ultimi vincitori: 2002 Tafi, 2003<br />
Van Petegem (Bel), 2004 Wesemann<br />
(Ger), 2005 e 2006 Boonen (Bel), 2007<br />
Ballan, 2008 e 2009 Devolder (Bel),<br />
2010 Cancellara (Svi); 2011 Nuyens<br />
(Bel); 2012 Boonen (Bel).<br />
ARNDT TRA LE DONNE<br />
La tedesca Judith Arndt (GreenEdge)<br />
ha vinto il Giro delle Fiandre femminile,<br />
A 2" Kristin Armstrong (Usa), a 30" Joelle<br />
Numainville (Can).<br />
Le azzurre: Elisa Longo Borghini 23ª,<br />
Tatiana Guderzo 25ª.
42<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
BASKET <strong>SERIE</strong> A: LA 10 a GIORNATA DI RITORNO<br />
l’Analisi<br />
di LUCA CHIABOTTI<br />
Migliore<br />
coi più forti<br />
L’enigma EA7<br />
Milano ha un bilancio di 10<br />
vinte e 5 perse con le 8<br />
squadre che oggi sarebbero<br />
ai playoff (ne contiamo 9<br />
perché Varese e Avellino<br />
sono pari), di 5-5 con le<br />
avversarie nella parte più<br />
bassa della classifica. Una<br />
propensione a vincere di più<br />
contro le squadre migliori<br />
che può aiutare l’EA7 quando<br />
arriveranno le sfide scudetto,<br />
ma che potrebbe affossarla,<br />
facendola partire in una<br />
posizione di tabellone<br />
difficile fin dai quarti di<br />
finale, se nelle ultime 7 gare,<br />
5 delle quali contro<br />
Montegranaro, Roma,<br />
Teramo, Treviso, Biella,<br />
questa tendenza suicida non<br />
cambierà. Siena, ha mostrato<br />
la serie con l’Olympiacos, è<br />
battibile a patto di arrivarle<br />
vicino, aggredirla, metterla<br />
in difficoltà. Milano non ha<br />
un organico peggiore dei<br />
greci, pur essendo ancora<br />
inferiore come squadra, per<br />
non poterci riuscire. Ma la<br />
credibilità verso l’esterno e la<br />
fiducia in se stessi richiesta<br />
da Scariolo non può nascere<br />
solo battendo Venezia ma<br />
perdendo spesso con le<br />
avversarie meno quotate. Né<br />
puoi spodestare Siena se ti<br />
condanni a playoff terribili.<br />
Bourousis: 27<br />
Poi Milano rischia<br />
la solita rimonta<br />
Da -19, Venezia torna a -5 nell’ultimo quarto<br />
Scariolo: «Ci vuole più fiducia in noi stessi»<br />
MILANO<br />
VENEZIA<br />
L’overtime di Karl<br />
esalta Montegranaro<br />
79<br />
70<br />
cretare la vincitrice del decimo derby delle<br />
Marche. Un match che si è concluso<br />
con il trionfo della squadra di Valli, che<br />
interrompe così la serie positiva di Pesaro<br />
(4 partite). Fatali gli errori nel finale, addirittura<br />
decisivo quello di Cavaliero sull’ultimo<br />
tiro. «Avevamo in mano la partita<br />
— ha detto Dalmonte al termine — abbiamo<br />
commesso errori importanti e Montegranaro<br />
ci ha punito». Dall’altra parte coa-<br />
Botte, tecnici, espulsi<br />
Roma al supplementare<br />
MONTEGRANARO 79 ROMA<br />
102<br />
PESARO 77 ch Valli è raggiante: «Non abbiamo mai TREVISO<br />
99<br />
d.t.s (20-16, 35-34; 55-48, 69-69)<br />
FABI SHOES MONTEGRANARO: Di Bella<br />
4 (1/5, 0/1), Zoroski 14 (0/2, 3/9),<br />
Karl 15 (1/2, 2/7), Ivanov 14 (4/8, 1/2),<br />
May 17 (7/13); Mazzola 2 (1/2), McNeal 9<br />
(4/8, 0/5), Nicevic 4 (2/3), Piunti. N.e. Vallasciani,<br />
Perini. All.: Valli<br />
SCAVOLINI SIVIGLIA PESARO: Hickman<br />
18 (4/6, 2/7), White 5 (1/5, 1/1),<br />
Hackett 12 (4/10, 1/4), Jones (0/4), Cusin<br />
17 (4/4, 2/3); Cavaliero (0/1, 0/1), Flamini<br />
2(1/1), Lydeka 4 (0/1), Urbutis (0/1,<br />
0/1), Alibegovic 17 (5/7, 1/2). N.e. Tortù,<br />
Cercolani. All.: Dalmonte.<br />
ARBITRI: Cicoria, Chiari, Biggi.<br />
NOTE T.l: Mon 21/26, Pes 12/21. Rimb.:<br />
Mont 42 (Ivanov 12, May 12), Pes 41 (Jo-<br />
mollato, anche quando siamo andati sotto.<br />
Abbiamo vinto grazie alla difesa». La<br />
squadra di Valli parte bene proponendo<br />
un May ispirato (sei punti per il 10-4 del<br />
5’). Pesaro resta aggrappata alla partita<br />
grazie ad uno stratosferico Hickman (10<br />
punti solo nel primo quarto). Nel secondo<br />
la Fabi tenta un allungo (break di 8-0 per il<br />
27-16) ma non scappa. A quel punto Dalmonte<br />
si affida ad una zona 3-2 piuttosto<br />
mobile che manda in crisi l’attacco gialloblù<br />
e grazie alle schiacciate di White, Hickmann<br />
e Cusin la Scavo torna a -2 (30-38<br />
al 17'). La partita resta in equilibrio ma è<br />
nel quarto che l’inerzia sembra svoltare in<br />
favore di Pesaro. Il sorpasso è firmato da<br />
Cusin al 34’ (59-60), quindi Flamini segna<br />
la tripla del +6 (61-67). Ma la Sutor non<br />
d.t.s. (21-15, 34-30; 67-58, 83-83)<br />
ACEA ROMA: Gordic 17 (3/5, 3/4), Tucker<br />
11 (4/10, 1/2), Datome 23 (6/10,<br />
1/4), Slokar 15 (5/9), Varnado 20<br />
(5/9); Maestranzi 9 (1/3 da tre), Mordente<br />
2 (0/2, 0/1), Kakiouzis 5 (1/2, 1/2), Tonolli<br />
(0/1 da tre). N.e.: Marchetti, Di Giacomo,<br />
Staffieri. All.: Calvani.<br />
BENETTON TREVISO: Mekel 7 (2/4,<br />
1/2), Thomas 12 (2/5, 2/5), Viggiano 8<br />
(1/4, 2/8), Goree 25 (3/7, 4/4), Ortner<br />
14 (7/9); Cuccarolo 3 (1/2), Bulleri 6 (1/4,<br />
1/2), Becirovic 16 (4/6, 1/4), De Nicolao 3<br />
(0/1, 1/2), Moldoveanu 5 (1/1, 1/4). N.e.:<br />
Cecchinato, Gaspardo. All.: Djordjevic.<br />
ARBITRI: Facchini, Lanzarini, Caiazza.<br />
nes 15). Ass.: Mont 14 (May 3, McNeal 3),<br />
molla e con Ivanov conquista il supple- NOTE - T.l.: Rom 33/36, Tre 16/19. Rimb.:<br />
Pes 13 (Hickman 4, White 4). Progr.: 5’<br />
mentare. E’ qui che cresce Jones (due Rom 40 (Varnado 9), Tre 34 (Ortner 8).<br />
10-6 15’ 28-22, 25’ 58-52, 35’ 59-62. Usc.<br />
tiri pesanti per il 73-77), ma la Sutor reagi- Ass.: Rom 10 (Maestranzi 3), Tre 16<br />
5 f. Di Bella 37’30", Hickman 44’30". Tecn.<br />
sce con Karl che prima segna la tripla del (Mekel 4). Progr.: 5' 10-7, 15' 27-24, 25'<br />
Zoroski 24’57". Spett.: 4120 per 71.300.<br />
-1, quindi regala il sorpasso (78-77) a 30" 50-42, 35' 73-71. Esp.: Tucker 27’43"<br />
ANCONA C’è voluto un overtime per de- Coby Karl, 29 anni CIAM-CAST<br />
dalla fine. Ed è tripudio.<br />
Aaron Pettinari<br />
(58-47), Djordjevic (con tecnico) 44’34"<br />
(92-94). Antisp.: Thomas 34’22" (71-69). Jarvis Varnado, 25 anni CIAM-CAST<br />
Kentucky-Kansas: finale per 73 mila<br />
E’ Kansas la sfidante della<br />
n.1 Kentucky nella finale del<br />
torneo universitario in programma<br />
questa sera a New Orleans.<br />
Davanti a 73 mila spettatori,<br />
i Jayhawks hanno battuto<br />
in semifinale 64-62 Ohio State<br />
che era in testa 59-56 a 2’ dalla<br />
fine, prima di subire 6 punti<br />
consecutivi e trovarsi a -1 con<br />
9" sul cronometro. Ma Elijah<br />
Taylor ha realizzato i liberi della<br />
vittoria per Kansas che punta<br />
al quarto titolo della sua storia,<br />
l’ultimo vinto nel 2008 quando<br />
sconfisse all’overtime Memphis<br />
allenato da John Calipari che<br />
oggi guida proprio Kentucky.<br />
Ohio State ha guidato a lungo<br />
ma non è sopravvissuta alla scadente<br />
serata al tiro e alla parti-<br />
(27-11, 43-28; 60-49)<br />
EA7 MILANO: Cook 10 (2/4 da 3), Hairston 7<br />
(2/3, 1/5), Mancinelli 12 (4/5, 0/1), Fotsis 6<br />
(1/3 da 3), Bourousis 27 (10/13, 2/4); Giachetti,<br />
Rocca 2 (1/1), Melli 2 (1/2, 0/1), Bremer<br />
6 (0/2, 2/3), Gentile 5 (2/4, 0/2), Radosevic<br />
2 (1/1). N.e.: Filloy. All.: Scariolo.<br />
UMANA VENEZIA: Clark 8 (3/5, 0/2), Young<br />
14 (4/9, 2/5), Slay 14 (4/7, 0/4), Szewczyk 17<br />
(3/5, 2/4), Bryan 6 (3/4); Meini 3 (1/2 da 3),<br />
Fantoni 2 (1/3), Bowers 5 (1/6, 0/2), Rosselli<br />
1 (0/2 da 3). N.e.: Allegretti, Tomassini,<br />
Magro. All.: Mazzon.<br />
ARBITRI: Pozzana, Giansanti, Provini.<br />
NOTE - T.l.: Mil 13/25, Ven 17/22. Rimb.:<br />
Mil 44 (Bourousis 12), Ven 22 (Szewczyk<br />
5). Ass.: Mil 17 (Mancinelli 5), Ven 17 (Slay<br />
e Bowers 4). Progr.: 5’ 12-5, 15’ 33-21, 25’<br />
54-37, 35’ 63-58. Fallo tecnico: Mazzon<br />
17’30" (37-24). Usc. 5 falli: Szewczyk<br />
39’53" (77-70). Spett.: 5100 per 22.500<br />
euro.<br />
IL DERBY SUTOR IN FESTA, PESARO TROPPI ERRORI<br />
ta modesta della sua stella, Jared<br />
Sallinger, che ha segnato<br />
13 punti con 5/19 al tiro. Thomas<br />
Robinson, 19 punti, ha guidato<br />
Kansas che era stata sconfitta<br />
in novembre da Kentucky.<br />
«Certamente non è stata una<br />
bella partita, per nulla artistica<br />
— ha detto il coach dei<br />
Jayhawks, Bill Self — ma sono<br />
orgoglioso della durezza mostrata<br />
dai miei ragazzi».<br />
Kentucky I pronostici sono tutti<br />
per Kentucky che ha battuto<br />
Louisville 69-62. Sotto di 13<br />
punti nella ripresa, Louisville<br />
ha pareggiato a quota 49 a 9’<br />
dalla fine ma Darius Miller, venuto<br />
dalla panchina, ha realizzato<br />
5 punti nell’11-2 che ha<br />
PAOLO BARTEZZAGHI<br />
MILANO<br />
Una settimana dopo essere<br />
naufragata a Cremona raccogliendo<br />
la metà dei rimbalzi degli<br />
avversari, Milano torna a<br />
vincere dominando proprio sotto<br />
canestro. Stavolta prende il<br />
doppio dei rimbalzi di Venezia<br />
e proprio con Ioannis Bourousis,<br />
il principale imputato per<br />
l’ultima sconfitta. Questa volta<br />
il greco è immarcabile in attacco<br />
e presente sotto canestro.<br />
Chiude con il record di punti in<br />
Italia, 27, e 12 rimbalzi in meno<br />
di 27 minuti. Il suo forte impatto,<br />
11 punti nel primo quarto,<br />
determina il largo vantaggio<br />
di Milano che al 10’ è avanti<br />
di 16 senza errori al tiro da due.<br />
Rimonta Ed è durante l’assenza<br />
di Bourousis, tra la fine del terzo<br />
e l’inizio dell’ultimo quarto,<br />
che Venezia rimonta. L’Olimpia<br />
era arrivata in scioltezza a<br />
UNIVERSITA’ USA SI GIOCA STASERA A NEW ORLEANS LA SFIDA PER IL TITOLO<br />
Anthony Davis, 19 anni AFP<br />
19 punti di vantaggio al 23’30"<br />
(52-33). Aveva decelerato pur<br />
mantenendo 11 punti di margine<br />
a fine terzo quarto, per poi<br />
lasciare avvicinare la Reyer,<br />
squadra che non muore mai.<br />
Pur senza Clark, fuori per tutto<br />
l’ultimo quarto per una distorsione<br />
a una caviglia, Venezia recuperava<br />
fino ad arrivare a soli<br />
5 punti di svantaggio al 35’ con<br />
ben tre occasioni per arrivare o<br />
a -2 o a -3. Tutte sbagliate. Milano<br />
ha perso lucidità, palloni (alla<br />
fine il doppio di Venezia, 20<br />
a 10) e opportunità ai tiri liberi<br />
proprio con i suoi uomini migliori:<br />
Bourousis chiude con 1<br />
su 5, Mancinelli con 4 su 8. Lo<br />
stesso Mancio, però, raccoglie<br />
due rimbalzi offensivi fondamentali:<br />
il tap in che riporta Milano<br />
a +7 (65-58) dopo un errore<br />
dalla lunetta di Bourousis e<br />
un altro rimbalzo su una tripla<br />
sbagliata dal centro greco nell’azione<br />
successiva. Un assist di<br />
Mancinelli per Bourousis riporta<br />
Milano a +8 a 2 minuti dalla<br />
messo i Wildcats al sicuro. «Siamo<br />
solo a una partita dal nostro<br />
sogno e dall’obbiettivo che<br />
ci siamo posti» ha detto Anthony<br />
Davis, ala appena uscita<br />
dal liceo che ha guidato Kentucky<br />
con 18 punti, 14 rimbalzi<br />
e 5 stoppate. John Calipari, a<br />
caccia del suo primo titolo in<br />
quattro Final Four conquistate,<br />
si aggiudica quindi la sfida col<br />
grande rivale Rick Pitino: «Non<br />
ci sono vincitori morali quando<br />
lotti per il titolo — ammette lo<br />
sconfitto — , ma non posso che<br />
essere orgoglioso, molti non sono<br />
arrivati fin qua». Palla a due<br />
di Kentucky-Kansas stanotte alle<br />
3 e 23 su Skysport3 e Espn<br />
America.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
fine e scaccia la paura dell’ennesima<br />
rimonta subita in questa<br />
stagione.<br />
Paradigma «Questa settimana è<br />
il paradigma di come siamo»,<br />
dice Sergio Scariolo che ieri ha<br />
compiuto 51 anni, in contemporanea<br />
ai 31 di Antonis Fotsis (festeggiati<br />
malino in campo).<br />
«Giochiamo bene contro squadre<br />
da playoff — spiega il tecnico<br />
di Milano — e meno contro<br />
le altre, come Cremona una settimana<br />
fa. Abbiamo costruito la<br />
vittoria sul controllo dei rimbalzi<br />
e grande merito della rimonta<br />
è di Venezia. I primi tre quarti<br />
li abbiamo giocati molto bene,<br />
a un livello forse insostenibile.<br />
Poi c’è stato un calo e abbiamo<br />
sbagliato troppi tiri liberi».<br />
Secondo Scariolo, il problema<br />
di Milano è mentale. «Dobbiamo<br />
avere più fiducia in noi stessi<br />
— dice il tecnico — ed è anche<br />
una questione di esperienza:<br />
non ci sono altre squadre di<br />
alto livello che danno tanti minuti<br />
con giocatori del 1990,<br />
1991, 1992». La ricerca di un altro<br />
esterno continua. Il primo<br />
obiettivo resta KC Rivers che però<br />
fatica a liberarsi dalla Lokomotiv<br />
Kuban. «Non vogliamo<br />
trovarci con un organico limitato<br />
sul perimetro — spiega Scariolo<br />
— in caso di infortuni nel<br />
momento più importante della<br />
stagione. Saremmo in grandi<br />
ambasce». Abituato a fare con<br />
quello che ha, Andrea Mazzon<br />
è scuro in volto: «Non ho capito<br />
alcune scelte arbitrali nel primo<br />
quarto. Poi le abbiamo provate<br />
tutte tatticamente, i ragazzi<br />
sono stati bravissimi. Abbiamo<br />
pagato a rimbalzo ma contro<br />
una squadra più fisica, più<br />
atletica, più alta. Giusto così».<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
TREVISO SCONFITTA DJORDJEVIC: «GLI ARBITRI HANNO ROVINATO LA PARTITA»<br />
F. tec.: Djordjevic 35’16" (73-71). Usc. 5 f.:<br />
Ortner 39'22" (81-83). Spet.2368.<br />
ROMA — Pazza, pazzissima partita. Che<br />
Roma fa sua dopo un tempo supplementare,<br />
sfatando lo 0/4 (tre in casa) che aveva<br />
nella stagione e continuando la sua rincorsa<br />
ai playoff. Treviso nei primi 27’ fatica<br />
ad oltranza, andando sotto pure di 15<br />
(58-43) e tenendo botta solo sotto canestro,<br />
prima dello show dei tre fischietti<br />
(ma in particolare di Lanzarini) che rovina<br />
la serata. Il caos scoppia verso la fine<br />
del 3 o quarto, al 28’: Becirovic dà una testata<br />
a Tucker che reagisce spintonandolo.<br />
Prima viene chiamata da Lanzarini la<br />
doppia espulsione, poi invece decide<br />
di mandare negli spogliatoi solo la guardia<br />
statunitense. Da quel momento, Treviso<br />
grazie ai liberi e a un Goree monumentale<br />
(4/4 da tre, 25 punti, 31 di valutazione)<br />
rientra. Per non farsi mancare nulla,<br />
arriva pure l’overtime, dove a 26" (sul<br />
92-94) dalla fine arriva l’episodio chiave:<br />
Djordjevic protesta, viene minacciato di<br />
tecnico. Si gira, lancia l’asciugamano a<br />
terra: un gesto fatale, perché arriva il<br />
tecnico (il secondo della sua serata) e<br />
l’espulsione che manda Roma in lunetta<br />
(33/36 finale!) per il colpo del k.o. (ottimi<br />
Datome, mvp, Maestranzi e Varnado)<br />
«Avevamo vinto, non ho capito perché<br />
mi hanno dato tecnico — dirà Djordjevic —<br />
è un peccato che gli arbitri abbiano rovinato<br />
la partita».<br />
Mario Canfora<br />
NBA LA RIVELAZIONE DEI KNICKS FUORI 6 SETTIMANE<br />
Lin stop: il miracolo è finito<br />
Bryant sbaglia tutto poi vince<br />
L’incredibile avventura di<br />
Jeremy Lin è finita, almeno per<br />
quest’anno. Solo se i New York<br />
Knicks faranno strada nei<br />
playoff, il play che ha incantato e<br />
risollevato New York potrà<br />
tornare in campo dopo una<br />
sosta di sei settimane per<br />
un’operazione di pulizia al<br />
ginocchio sinistro. Sabato sera,<br />
Kobe Bryant realizza l’unica<br />
tripla della sua orribile partita (11<br />
punti, 3/21 al tiro, 1/8 da 3) a 20"<br />
dalla fine per il sorpasso Lakers<br />
a lungo in svantaggio contro la<br />
squadra di Belinelli che stavolta<br />
non ha brillato (8 punti con 3/12<br />
al tiro e 1/4 nelle triple). Ieri i<br />
Thunder hanno steso Chicago<br />
privi di Rose.<br />
Ieri: Oklahoma City-Chicago<br />
92-78 (Westbrook 27, Durant<br />
26; Lucas 19). Sabato: LA<br />
Lakers-New Orleans 88-85<br />
(P.Gasol 21, Bynum 19; Jack 18),<br />
New York-Cleveland 91-75<br />
(JR Smith 20; Jamison 13),<br />
Philadelphia-Atlanta 95-90<br />
(Brand 25; J.Smith 34),<br />
Detroit-Charlotte 110-107 t.s.<br />
(Prince 24; Mullens 20),<br />
Milwaukee Memphis 95 99<br />
(Jennings 24; Mayo 24), San<br />
Antonio-Indiana 112-103<br />
(Duncan 23, Parker, Ginobili 18;<br />
Granger, George 18),<br />
Sacramento-New Jersey<br />
99-111 (Evans 23; Morrow 24), ,<br />
LA Clippers-Utah 105-96 (Paul<br />
26, Griffin 24; A.Jefferson 26).
Ioannis<br />
Bourousis, 28<br />
anni, 2.13, 27<br />
punti in 26<br />
minuti CIAMILLO<br />
BIELLA IRRICONOSCIBILE SI SALVA SOLO COLEMAN<br />
Bologna tutto facile<br />
con Poeta e Sanikidze<br />
BOLOGNA La leadership, gli assist, i canestri<br />
chirurgici di Poeta e i voli di Sanikidze<br />
tornato in doppia doppia (12+11), con-<br />
fortati da una difesa impermeabile<br />
che tiene Biella 7’30" senza punti nell’ultimo<br />
quarto, regalano a Bologna la 12a vittoria<br />
interna che le consente di tenere il<br />
ritmo playoff. Invece l’Angelico, la peggiore<br />
squadra passata su queste tavole<br />
in questa stagione al netto della grande<br />
prova di Coleman, cade senza attenuanti<br />
e con molte colpe nella gestione<br />
del primo e dell’ultimo quarto quando la<br />
VARESE<br />
SASSARI<br />
BOLOGNA 62 CASERTA<br />
74<br />
BIELLA 53 Canadian piazza i due break che spezza- CREMONA<br />
77<br />
(20-9, 35-24; 49-47)<br />
CANADIAN SOLAR BOLOGNA: Poeta<br />
15 (3/4, 2/5), Koponen 13 (5/6, 1/5),<br />
Douglas Roberts 10 (5/7, 0/2), Sanikidze<br />
12 (4/4, 1/5), Gigli 6 (3/7, 0/1); L.Vitali<br />
2 (1/4, 0/2), Gailius 2 (1/2), Lang (0/2),<br />
Werner 2 (1/2, 0/1). N.e: M.Vitali, Person,<br />
Quaglia. All.: Finelli.<br />
ANGELICO BIELLA: Coleman 25 (8/12,<br />
2/5), Pullen 7 (2/7, 1/7), Soragna 5<br />
(2/6), Dragicevic 3 (0/2, 1/3), Miralles<br />
10 (5/8); Chessa 3 (0/1, 1/3), Jurak (0/1,<br />
0/1). N.e: Minessi, Lombardi, Magarity,<br />
Laganà, De Vico. All.: Cancellieri.<br />
ARBITRI: Mattioli, Begnis, Barni.<br />
no l’equilibrio. Bologna si alimenta in avvio<br />
con le folate di Poeta che surclassa<br />
lo stordito Pullen e qualche bel numero<br />
di Douglas Roberts. Il break interno a cavallo<br />
dei primi due quarti è di 20-2 che<br />
vale l’allungo sul 24-9. Biella rientra nel<br />
terzo quarto con un filotto di 13 punti di<br />
Coleman, quasi silente fino a quel momento.<br />
Gli ospiti impattano a quota 47<br />
ma nell’ultimo periodo si spengono<br />
completamente mentre Poeta, autore<br />
di due triple importanti, ridà la carica ai<br />
suoi e i balzi di Sanikidze spazzano le<br />
due aree. Coach Finelli, che avrebbe bisogno<br />
di un’addizione all’organico per<br />
surrogare la pochezza di Lang e le diffi-<br />
(19-22, 39-42; 58-60)<br />
OTTO CASERTA: Maresca 4 (2/4, 0/2),<br />
Collins 7 (2/5, 1/6), Smith 15 (5/8, 1/2),<br />
Stipanovic 12 (5/9), Bell 10 (3/5, 1/7);<br />
Kudlacek 10 (3/5, 0/2), Doornekamp 3 (1/3<br />
da 3), Righetti 13 (0/1, 4/6), Loncarevic<br />
(0/1). N.e.: Marzaioli, Cefarelli, Moretti. All.<br />
Sacripanti.<br />
VANOLI BRAGA CREMONA: Lighty 4<br />
(0/1, 1/1), Tabu 12 (1/6, 3/10), Perkovic<br />
5 (1/3, 1/2), Milic 9 (4/10), Rich 24 (9/12,<br />
2/3); Cinciarini 12 (4/5, 1/2), Tusek 7 (2/3,<br />
1/3), D’Ercole 4 (2/3, 0/2). N.e.: Lottici, Belloni,<br />
Speronello, Antonelli. All. Caja.<br />
ARBITRI: Lamonica, Ramilli e Vicino.<br />
NOTE T.l: Bol 4/6, Bie 4/10. Rimb.: Bol 40<br />
coltà di L.Vitali, però ammonisce: «Ab- NOTE - T.l.: Cas 10/14, Cre 4/8. Rimb.: Cas<br />
(Gigli 12), Bie 28 (Miralles 9). Ass.: Bol 11<br />
biamo fatto tante buone giocate ma per 38 (Stipanovic 12), Cre 36 (Milic 9). Ass.:<br />
(Poeta 7), Bie 9 (Pullen 5). Progr: 5’ 9-7,<br />
vincere in trasferta e cullare le nostre Cas 8 (3 con 2), Cre 6 (Rich 2). Progr.: 5’<br />
15’ 26-17, 25’ 42-36. 35’ 53-47. Spett.<br />
ambizioni di quarto posto dovremo alza- 11-8, 15’28-30, 25’43-48, 35’64-72. Usc. 5<br />
6885<br />
re il livello del nostro gioco». Dall’altra f. Perkovic 59’59” (69-76); Spett. 3421<br />
parte il collega Cancellieri sospira: «Abbiamo<br />
compiuto troppe forzature senza<br />
per 17.728 euro.<br />
Viktor Sanikidze, 26 anni LAPRESSE<br />
mai entrare in sintonia con la partita».<br />
a.to.<br />
CASERTA - Otto contro Vanoli, sfida con<br />
in una fetta di salvezza in palio che si ag- Jason Rich, 25 anni CIAM-CAST<br />
LEGADUE BARCELLONA BATTE PISTOIA<br />
Bologna-2 ferma Scafati<br />
BARCELLONA-PISTOIA 95-76<br />
(23-20, 55-36; 77-76)<br />
SIGMA BARCELLONA: Lukauskis 11 (4/5,<br />
1/4), Green 22 (5/7, 4/9), Bucci 5 (1/3, 1/2),<br />
Da Ros 20 (8/11, 0/2), Martin 19 (9/9); Mocavero<br />
12 (2/3), Dordei, Piazza 9 (2/3, 1/2),<br />
Bonessio 5 (1/2, 1/2), Rotundo. All. Sacco.<br />
TESI GROUP PISTOIA: Jones 11 (4/6),<br />
Toppo 14 (5/6), Galanda 13 (2/6, 2/3), Hardy<br />
19 (8/17, 1/6), Saccaggi 9 (4/8, 0/2);<br />
Tuci, Della Rosa, Evotti, Tavernari 10<br />
(2/5, 2/4). N.e.: Gurini. All.: Moretti. ARBI-<br />
TRI: Di Francesco, Quarta, Di Toro. NO-<br />
TE - T.l. Bar 40/67, Pis 30/65 Rimb.: Bar<br />
32 (Green 8), Pis 26 (Jones 9). Ass.: Bar<br />
25 (Piazza 7), Pis 10 (Galanda 4). Usc. 5<br />
f.: Jones 36’51” (84-68). Spet. 2800.<br />
(m.i.)<br />
FORLI’-BRESCIA 84-93<br />
(22-27, 35-46; 56-66).<br />
MARCOPOLOSHOP.IT FORLI’: Roderick<br />
31 (8/15, 3/6), Huff 11 (0/5, 3/6), Coleman<br />
1 (0/1), Poletti 2 (1/4, 0/2), Borsato 14<br />
LA CERTIFICAZIONE<br />
Proli: «L’etica<br />
può aiutare<br />
il basket»<br />
MILANO — L’Olimpia<br />
Milano ha intrapreso il cammino<br />
per ottenere la certificazione<br />
etica. È la stessa strada già<br />
percorsa dalla Reyer Venezia,<br />
prima società di basket ad aver<br />
raggiunto l’obiettivo a marzo<br />
2011 dopo due anni di lavoro<br />
per adeguarsi agli standard<br />
richiesti dalla Esicert, l’Istituto<br />
di certificazione etica nello<br />
sport. «Con l’etica si guadagna<br />
— ha spiegato ieri al Forum di<br />
Assago il presidente dell’Umana<br />
Luigi Brugnaro — gli sponsor<br />
sono attratti da una società che<br />
ha ottenuto un risultato così.<br />
Abbiamo aperto i nostri bilanci<br />
e consolidato le attività sociali<br />
con le giovanili e il pubblico».<br />
«Abbiamo aderito con<br />
entusiasmo — ha detto il<br />
presidente dell’EA7 Livio Proli —<br />
perché è un percorso che<br />
valorizza quegli aspetti per cui<br />
siamo nello sport. Dobbiamo<br />
contribuire a ristrutturare il<br />
sistema in un momento in cui le<br />
risorse calano. Tutti abbiamo<br />
talento e idee, manca però la<br />
capacità di convergere e<br />
trovare una soluzione comune.<br />
Questa può essere il rispetto<br />
dei valori etici». L’Olimpia si è<br />
impegnata a sottoscrivere la<br />
«Carta dei valori» dell’Esicert<br />
che in 10 punti riassume una<br />
visione dello sport come<br />
«ambiente educante» e<br />
«capace di insegnare a fare<br />
squadra». Il basket ne ha<br />
bisogno.<br />
(1/3, 3/5); Natali 10 (4/7, 0/1), Casoli 3<br />
(1/2), Campani 12 (1/2, 2/3), Basile (0/1,<br />
0/1). N.e.: Orlando. All.: Vucinic. CENTRA-<br />
LE DEL LATTE BRESCIA: Thompson 22<br />
(5/7, 1/4), Busma 2 (1/2), Ghersetti 13<br />
(3/6, 2/5), Gergati 4 (2/3, 0/2), Goldwire<br />
26 (2/3, 5/6); Farioli 2 (0/1 da tre), Rombaldoni<br />
12 (3/7, 1/3), Bushati 7 (2/2, 1/2),<br />
Rezzano 5 (1/1, 1/3), Gattesco, Scanzi.<br />
N.e.: Stojkov. All.: Dell’Agnello. ARBITRI:<br />
Moretti, Borgioni, Rossi. NOTE - T.l.: For<br />
19/24, Bre 22/23. Rimb.: For 33 (Campani<br />
7), Bre 31 (Ghersetti 7). Ass.: For 11<br />
(Borsato 4), Bre 15 (Goldwire 6). Usc. 5<br />
f.: Ghersetti , Huff. Spett. 4000. (e. p.)<br />
JESI-SANT’ANTIMO 89-77<br />
(24-19, 53-41, 76-54)<br />
FILENI JESI: Maggioli 20 (8/16), Hoover<br />
20 (1/3, 5/8), Migliori 6 (3/4, 0/1), Brooks<br />
18 (6/11, 1/1), McConnell 14 (4/10, 1/3); Battisti<br />
(0/1 da 3), Valentini 5 (1/2, 1/1), Di Giacomo,<br />
Santiangeli 4 (2/3, 0/1), Dolic 2<br />
(0/1), Ginesi, Bargnesi. All. Cioppi. SAN-<br />
T’ANTIMO: Cittadini 13 (5/9), Campbell<br />
Stipcevic e Goss<br />
Varese è da playoff<br />
La Cimberio si salva dalla rimonta da -27 a -3 di Sassari<br />
DAL NOSTRO INVIATO<br />
MASSIMO ORIANI<br />
VARESE<br />
Con Sassari una cosa è certa:<br />
ci si diverte sempre. Anche<br />
quando la partita sembra non<br />
avere storia, come ieri a Varese,<br />
con la Cimberio avanti 64-37<br />
dopo 4’ scarsi del terzo periodo,<br />
avendo piazzato un devastante<br />
parziale di 32-9 nel 2˚ quarto<br />
che in teoria aveva strachiuso i<br />
conti. Ma i ragazzi di Meo Sacchetti<br />
non mollano mai. Ecco allora<br />
il risveglio di Drake e Travis<br />
Diener, che riaprivano incredibilmente<br />
il match con un break<br />
di 19-0 in soli 4’58".<br />
Varese Nel bene e nel male c’è<br />
tutta Sassari. Ma la partita l’ha<br />
vinta, meritatamente, Varese,<br />
più profonda e continua, al di<br />
là di quei 5’ di bambola contro<br />
la zona press della Dinamo, grazie<br />
ai guizzi di talento di Diawara,<br />
la solidità all around di Talts,<br />
e il ritorno del figliol prodigo,<br />
Phil Goss, capace di aprire<br />
spazi sul perimetro per i compagni<br />
attaccando costantemente<br />
il canestro. «Ci ha dato una<br />
grossa mano — dice Recalcati<br />
—. La sua sferzata nel 1 o tempo<br />
ha dato sicurezza a tutti dopo<br />
un inizio stentato (15-6 per Sassari,<br />
n.d.r.) dovuto al fatto che<br />
eravamo fermi da 15 giorni».<br />
15 (5/8, 0/3), Moraschini 4 (2/5, 0/3), Bell<br />
19 (4/10, 2/7), Kommatos 16 (2/2, 4/11);<br />
Rossi 2 (1/3, 0/1), Ianes, Cantone 6 (2/6<br />
da tre), Eliantonio (1/2, 0/2). N.e. Petrazzuoli.<br />
All. Di Carlo. ARBITRI: Martolini, Paronelli,<br />
Ranaudo. NOTE - T.l.: Jes 15/16,<br />
San 13/18. Rim.: Jes 46 (Brooks 12), San<br />
35 (tre con 7). Ass.: Jes 15 (Maggioli 6),<br />
San 2 (2 con 1). Spett. 2136 (f.c.)<br />
IMOLA- PIACENZA 77-81 dts<br />
(20-14, 38-34, 53-47, 66-66)<br />
AGET IMOLA: Masoni 5 (1/1, 1/1), Prato 14<br />
(3/6, 1/3), Dupree 12 (3/8, 1/4), Kotti 10<br />
(5/8), Bruttini 13 (6/7, 0/1); Whiting 13<br />
(5/12, 0/3), Cournooh 5 (1/2, 1/1), Foiera 5<br />
(1/3, 1/2). N.e.: Turel, Riga. All.: Fucà.<br />
MORPHO PIACENZA: Passera 11 (3/4,<br />
1/1), Casella (0/1 da tre), Harrison 10 (1/8,<br />
2/7), Anderson 15 (7/14, 0/1), Amoroso 4<br />
(1/3); Voskuil 26 (3/6, 4/9), Infante 11 (3/5,<br />
0/1), Perego 4 (2/2, 0/1). Ne.: De Nicolao,<br />
Varrone, Stecconi. All.: Corbani. ARBI-<br />
TRI: Mazzoni, Baldini, Ciano. NOTE - T.l.:<br />
Imo 12/16 Pia 20/24. Rimb.: Imo 38 (Kotti<br />
Stipcevic Ma il grande protagonista<br />
del favoloso 2˚ periodo<br />
della Cimberio (12/15 al tiro e<br />
49-3 di valutazione) è stato Stipcevic,<br />
autore di 16 punti in<br />
10’ con 4/5 da 3 contro la zona<br />
di Sacchetti. «Quei 10-12’ hanno<br />
condizionato la partita —<br />
spiega il coach dei sardi —. Era-<br />
85<br />
79<br />
(13-17, 45-29; 67-60)<br />
CIMBERIO VARESE: Stipcevic 19 (1/2, 4/6),<br />
Rannikko 6 (1/2, 1/3), Diawara 19 (7/8, 1/5),<br />
Kangur 10 (3/5, 0/4), Fajardo 4 (2/7); Goss<br />
12 (1/4, 2/4), Talts 13 (6/7), Reati 2 (1/1,<br />
0/1), Ganeto (0/1). N.e.: Garri, Demartini,<br />
Bertoglio. All.: Recalcati.<br />
BANCO DI SARDEGNA SASSARI: T.Diener<br />
20 (2/4, 4/6), D.Diener 21 (4/9, 2/5), Hosley<br />
9 (3/10, 1/6), Plisnic 9 (2/3, 1/3), Easley 8<br />
(4/5, 0/1); Metreveli, B.Sacchetti 12 (3/3,<br />
1/4), Vanuzzo (0/2 da 3), Pinton (0/1 da 3).<br />
N.e.: Binetti, Devecchi. All.: R.Sacchetti.<br />
ARBITRI: Cerebuch, Filippini, Capurro.<br />
NOTE - T.l.: Var 17/22, Sas 16/18. Rimb.:<br />
Var 34 (Kangur, Talts 8), Sas 33 (Easley<br />
10). Ass.: Var 19 (Stipcevic 6), Sas 11<br />
(D.Diener, T.Diener 3). Progr.: 5’ 4-8, 15’<br />
29-23, 25’ 61-44, 35’ 72-67. F.tecn.: Plisnic<br />
35’57" (74-67). Usc. 5 f.: Plisnic<br />
38’19" (78-72). Spett. 4038 per 46.048<br />
euro.<br />
AGGANCIO LA SQUADRA DI CAJA PRENDE LA OTTO A QUOTA 20<br />
Cremona a Caserta<br />
è sempre più Rich<br />
12), Pia 28 (Harrison 8). Ass.: Imo 11 (Whiting<br />
5), Pia 15 (Voskuil 4). Usc. 5 f.: Anderson,<br />
Kotti, Prato. Spett. 1.400. (p.b.)<br />
BOLOGNA-SCAFATI 76-65<br />
(25-17, 42-38; 52-50).<br />
CONAD BOLOGNA: Kelley 15 (4/9, 1/7)<br />
Blizzard 10 (1/3, 1/2) Ferrero 12 (2/8, 1/3),<br />
Baldassarre 15 (6/7, 0/1), Yango 7 (2/3);<br />
Canavesi 10 (2/3, 2/2), Cutolo 2 (1/2, 0/2),<br />
Filippini 2 (1/2), Hafnar 3 (1/2), Montano<br />
(0/1 da 3). N.e.: Chiarini, Pecile. All.:<br />
Markovski. GIVOVA SCAFATI: Levin 7<br />
(1/4, 1/1), Marigney 13 (4/8, 1/7), Casini 2<br />
(1/1, 0/4), Radulovic 17 (2/2, 3/5), Thomas<br />
17 (4/7); Ghiacci 6 (2/4, 0/1), Sorrentino<br />
(0/2, 0/1), Rosignoli 3 (1/1), Gueye (0/1 da<br />
3). N.e.: Guadagnola, Irlando, Maisano.<br />
All.: Griccioli. ARBITRI: Pascotto, Gagliardi,<br />
Migotto. NOTE - T.l. Bol 21/30, Sca<br />
20/30. Rimb.: Bol 29 (Canavesi 7), Sca<br />
37 (Thomas 13). Ass.: Bol 14 (Kelley 4),<br />
Sca 6 (Levin e Thomas 2). Usc 5 f.: Marigney.<br />
Spett.: 2.500 circa. (n.z.)<br />
CLASSIFICA: Reggio Emilia 34; Scafati,<br />
Pistoia, Brindisi 32; Barcellona 30; Brescia,<br />
Jesi 26; Verona, Piacenza, Veroli<br />
22; Ostuni 20; Imola, Bologna 18; S.Antimo<br />
16; Forlì 14.<br />
LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
vamo svuotati di energie. Ma i<br />
due Diener non ci stavano a<br />
perdere così. Purtroppo quando<br />
fai uno sforzo simile per risalire<br />
da -24, non devi sbagliare<br />
più nulla. E noi invece abbiamo<br />
fallito buoni tiri». Infatti, arrivata<br />
anche a -3 (67-64 a 7’ dalla<br />
fine), la Dinamo sbatteva<br />
contro l’energia di Diawara e<br />
l’intelligenza cestistica di Talts<br />
(78-71 a -3’18"). L’ultima speranza<br />
sassarese si spegneva sul<br />
ferro con la tripla del -3 fallita<br />
da Plisnic a 2’ dalla sirena, e al<br />
Banco, tradito da Hosley («Capita<br />
a tutti di giocare male —<br />
spiegava Sacchetti — stavolta<br />
è toccato a lui») restava solo la<br />
consolazione d’aver difeso la<br />
differenza canestri (+11 all’andata).<br />
Complicata «Non ci piacciono<br />
le cose semplici — chiudeva Recalcati<br />
—. Siamo riusciti a complicare<br />
una partita che sembrava<br />
mettersi bene anche oltre le<br />
attese. Ma se abbassi un attimo<br />
la guardia contro una squadra<br />
in salute che veniva da 8 vittorie<br />
in 9 gare, basta un nulla per<br />
girare l’inerzia. Comunque siamo<br />
contenti, ora iniziamo a<br />
guardare la classifica con un occhio<br />
ai playoff». Dove anche<br />
Sassari conta di esserci. E di divertire.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
E’ morto Sauro Bufalini,<br />
70 anni, 116 partite in Nazionale,<br />
uno dei lunghi più forte e<br />
riconoscibili, per la sua grinta e<br />
le qualità da «power forward»<br />
degli Anni 60-70 trascorsi con<br />
l’Ignis Varese, Fides Napoli e<br />
Reyer Venezia con la quale ha<br />
chiuso la carriera in serie A<br />
prima di giocare in B a Livorno<br />
anche come allenatore. Ha<br />
vinto uno scudetto, due coppe<br />
delle Coppe, partecipando<br />
all’Olimpiade di Tokyo e Città<br />
del Messico, tre Europei e un<br />
mondiale. Nato a Pisa, aveva<br />
iniziato a giocare a 16 anni<br />
giungendo presto in azzurro<br />
venendo poi altrettanto presto<br />
sacrificato sull’altare del<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />
RISULTATI<br />
TERAMO-CANTÙ 69-74<br />
VARESE-SASSARI 85-79<br />
MONTEGRANARO-PESARO d.t.s. 79-77<br />
CASERTA-CREMONA 74-77<br />
BOLOGNA-BIELLA 62-53<br />
ARMANI-UMANA 79-70<br />
ROMA-TREVISO d.t.s. 102-99<br />
SIENA-AVELLINO (19/4)<br />
Ha riposato: CASALE<br />
CLASSIFICA<br />
SQUADRE PT G V P<br />
SIENA 36 24 18 6<br />
CANTU’ 32 25 16 9<br />
MILANO 30 25 15 10<br />
VENEZIA 30 25 15 10<br />
SASSARI 30 25 15 10<br />
PESARO 30 25 15 10<br />
BOLOGNA 30 25 15 10<br />
VARESE 26 25 13 12<br />
AVELLINO 26 25 13 12<br />
ROMA 24 26 12 14<br />
TREVISO 22 25 11 14<br />
MONTEGRANARO 22 25 11 14<br />
BIELLA 22 26 11 15<br />
CASERTA 20 25 10 15<br />
CREMONA 20 26 10 16<br />
TERAMO 16 26 8 18<br />
CASALE 12 25 6 19<br />
Le prime 8 ai playoff, L’ultima in Lega 2<br />
PROSSIMO TURNO<br />
(9/4, ore 18.15)<br />
CANTÙ CASALE (6/4) 20.30<br />
SASSARI TREVISO (7/4)<br />
AVELLINO ROMA (7/4)<br />
TERAMO CASERTA (7/4)<br />
MONTEGRANARO MILANO (8/4)<br />
BIELLA VARESE<br />
VENEZIA BOLOGNA<br />
PESARO CREMONA<br />
Riposa: SIENA<br />
giudica Cremona la quale raggiunge i casertani<br />
a quota 20. «Grande soddisfazione<br />
è la ciliegina sulla torta» dice Caja.<br />
«Vinciamo in valutazione e perdiamo di<br />
tre» replica Sacripanti che ringrazia Collins<br />
per aver giocato in precarie condizioni<br />
fisiche. Da quando è arrivato Jason Rich,<br />
otto partite fa, la Vanoli Braga ne ha<br />
vinte cinque, delle quali 4 nelle ultime 5<br />
giornate. Nelle ultime tre partite, il giocatore<br />
pescato nel 2008 da Cantù, ha segnato<br />
22 punti di media. Buona la partenza<br />
dei locali 11-5 al 3’ con Smith e Bell,<br />
Caja manda in campo Cinciarini che con<br />
8 punti ribalta il risultato 11-14 al 6’. Si va<br />
avanti in equilibrio fino al 28-28 al 15’.<br />
Con le difese miste Caja e Sacripanti cercano<br />
di imbrigliare il gioco avversario,<br />
ma Cremona trova punti da Rich e Lighty,<br />
29-33 al 15’. Righetti rimette i conti in<br />
pari 37-37 al 18’, ma nel finale la coppia di<br />
guardie ospiti riporta avanti la Vanoli<br />
39-42. Nel terzo quarto la Vanoli è avanti<br />
43-48 con Rich al 25’, poi ci pensano Tusek<br />
e Tabu con due triple consecutive a<br />
scavare il solco 45-56 al 26’, Milic mette<br />
i punti del + 13 47-60 al 28’. Righetti con<br />
due triple e Kudlacek riportano la Otto<br />
in gara 58-60 al 30’, ma la Vanoli tiene il<br />
match: 59-67 con Rich al 32’; 64-72 con<br />
Tabu al 35’. Solo nell’ultimo minuto dal<br />
69-76, con Smith e Collins la Otto arriva<br />
al 74-76. Dalla lunetta Tabu segna un solo<br />
tiro libero e dall’altra parta Smith sbaglia<br />
la tripla del pareggio.<br />
Lucio Bernardo<br />
LUTTO 116 VOLTE AZZURRO, TRICOLORE A VARESE<br />
E’ morto Sauro Bufalini<br />
Pivot guerriero e scrittore<br />
43<br />
Sauro Bufalini, a sin., con l’Ignis<br />
ringiovanimento voluto da<br />
Giancarlo Primo. Persona di<br />
spessore e cultura, polemico<br />
verso lo sport moderno, nel<br />
2004 pubblicò il libro «Palle,<br />
onori e pallonari». Alla famiglia,<br />
le condoglianze della Gazzetta.
44<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
PALLAVOLO SI E’ CHIUSA LA STAGIONE REGOLARE DI A-1 MASCHILE<br />
San Giustino salvo<br />
Piacenza vince<br />
nel nome di Bovo<br />
Che emozioni nel ricordo di Bovolenta. La<br />
sconfitta al tiebreak vale la salvezza umbra<br />
MATTEO MARCHETTI<br />
PIACENZA<br />
Le emozioni più grandi,<br />
da pelle d’oca, che fanno venire<br />
gli occhi lucidi a tutto il Pala-<br />
Banca e scendere le lacrime a<br />
molti dei protagonisti in campo,<br />
si vivono prima dell’inizio.<br />
Tutto l’impianto in piedi per ricordare<br />
Vigor Bovolenta, indimenticato<br />
capitano piacentino<br />
a cui viene intitolata la curva<br />
dei tifosi mentre sul campo il<br />
presidente Molinaroli e uno Zlatanov<br />
commosso ritirano la maglia<br />
numero 16, che era di Vigor,<br />
trasportata in cielo da palloncini<br />
biancorossi. C’è un Pala-<br />
Banca intero a battere le mani<br />
intonando il nome di Bovolenta,<br />
mentre sul maxischermo<br />
scorrono le immagini della sua<br />
carriera. E intanto i Lupi Biancorossi,<br />
la parte più calda del tifo<br />
piacentino, srotolano lo striscione<br />
«Hai portato questa maglia<br />
con onore, avrai un posto speciale<br />
nel nostro cuore». Nessuno<br />
parla, perché le lacrime appannano<br />
la vista, ma non possono<br />
offuscare il ricordo che Vigor<br />
ha lasciato come capitano,<br />
e come persona, a Piacenza.<br />
Gara anormale Impossibile in<br />
queste condizioni disputare<br />
una gara normale, ma in campo<br />
ci sono due squadre che hanno<br />
obiettivi importanti: San<br />
Giustino si gioca la salvezza e il<br />
sestetto di Monti la griglia<br />
playoff. Si chiude con i padroni<br />
di casa a gioire per la vittoria e<br />
gli ospiti a festeggiare la permanenza<br />
in A-1 insieme al numeroso<br />
gruppo di tifosi giunto dall’Umbria.<br />
«E adesso — sono le<br />
parole di Giovi — potremo giocare<br />
senza pressione, magari sa-<br />
La maglia di Bovolenta vola sopra il campo di Piacenza TARANTINI<br />
remo la sorpresa dei playoff». Il<br />
Copra Elior negli ultimi due parziali<br />
mette in campo le seconde<br />
linee facendo anche esordire il<br />
libero Binaghi in A-1, Held invece<br />
punta quasi sempre sulla<br />
stessa formazione perché il traguardo<br />
da raggiungere è di<br />
quelli fondamentali. In una sfida<br />
strana, giocata con tanti alti<br />
e bassi, da ricordare il confronto<br />
a colpi di bazooka nel secondo<br />
parziale fra Nikolov (10 punti<br />
e il 70% in attacco) e Patak (8<br />
e il 57%), oppure i 4 ace consecutivi<br />
di Zlatanov che chiudono<br />
il terzo set. Avanti 2-1, Monti<br />
decide di cambiare tutto («Una<br />
scelta che avevo già preso, era<br />
giusto dare spazio a chi ha giocato<br />
meno») e gli ospiti passeggiano<br />
nel quarto prima di disputare<br />
un tiebreak tiratissimo<br />
chiuso da Sidibé al servizio. Ma<br />
la scena più bella deve ancora<br />
arrivare: i tifosi di San Giustino<br />
che dopo aver festeggiato la salvezza<br />
si presentano sotto la Curva<br />
Bovo 16 ad applaudire quella<br />
maglietta biancorossa che<br />
non lascerà più il PalaBanca.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
PADOVA 2 MODENA 0 MONZA<br />
3<br />
ROMA 3 CUNEO 3 VIBO VALENTIA 1<br />
Risultati<br />
MODENA-CUNEO 0-3<br />
TRENTO-LATINA 3-0<br />
MACERATA-VERONA 3-2<br />
RAVENNA-BELLUNO 3-0<br />
MONZA-VIBO 3-1<br />
PIACENZA-SAN GIUSTINO 3-2<br />
PADOVA-ROMA 2-3<br />
Classifica<br />
SQUADRE PT G V P SV SP<br />
TRENTO 70 26 24 2 75 19<br />
MACERATA 56 26 20 6 67 36<br />
CUNEO 56 26 18 8 69 39<br />
BELLUNO 47 26 15 11 57 44<br />
MODENA 42 26 16 10 54 47<br />
PIACENZA 42 26 14 12 53 49<br />
MONZA 39 26 13 13 50 52<br />
ROMA 32 26 11 15 45 56<br />
LATINA 32 26 10 16 48 59<br />
VIBO VALENTIA 31 26 11 15 44 58<br />
VERONA 29 26 9 17 42 62<br />
SAN GIUSTINO 28 26 9 17 44 64<br />
PADOVA 27 26 8 18 38 59<br />
RAVENNA 15 26 4 22 27 69<br />
Prossimo turno<br />
Quarti, prima gara<br />
TRENTO–SAN GIUSTINO<br />
MACERATA–VERONA<br />
CUNEO–VIBO VALENTIA<br />
BELLUNO–LATINA<br />
10<br />
Vittorie su 12 per Monti<br />
Subentrato alla guida di<br />
Piacenza, Luca Monti ha vinto<br />
10 gare su 12 (mat.mar)<br />
PIACENZA<br />
SAN GIUSTINO<br />
LA BEFFA DI PADOVA: DOPO SOLO UN ANNO TORNA IN A-2 ASSIEME A RAVENNA<br />
(25-23, 23-25, 21-25, 25-22, 8-15)<br />
FIDIA PADOVA: Semenzato 12, Simeonov<br />
23, De Marchi 17, Hein 3, Gonzalez<br />
4, Schwarz 10; Zingaro (L), Koshikawa 1,<br />
Cricca 3 , Tiberti, Rosso 6. n.e. Giannotti,<br />
Garghella. All.Montagnani.<br />
M.ROMA: Boninfante 3, Zaytsev 27, Lebl<br />
11, Sabbi 3, Maruotti 13, Bjelica 9;<br />
Paparoni (L), Bencz 15, Passier, Puliti, Paolucci.<br />
N.e. Cisolla, Corsano. All. Giani.<br />
ARBITRI: Satanassi e Gnani.<br />
NOTE Spett.i 3906. Incasso 11.998. Durata<br />
set: 39’, 27’, 26’, 28’, 15’; totale. 135’. Fidia:<br />
b.s. 16, v. 4, m. 10, 2ª l. 18, e. 24; M.Roma:<br />
b.s. 16, v. 4, m. 12, 2ª l. 12, e. 22. T. Gazzetta:<br />
6 Zaytsev, 5 Simeonov, 4 Bencz, 3 De<br />
Marchi, 2 Semenzato,1 Lebl.<br />
PADOVA Padova retrocede in A-2. La notizia<br />
arriva quando Verona vince il 4˚ set e<br />
arriva nel peggiore dei modi, ovvero col<br />
sito di Lega che per almeno 3 minuti dà il<br />
finale 3-1 Lube, per poi correggere. In quel<br />
momento i bianconeri stavano girando a<br />
loro favore il 4o set, trascinati dai 4000 del<br />
PalaFabris. Una doccia gelata che ha reso<br />
inutile il tiebreak. In realtà i padovani devono<br />
piangere ancora sul latte versato, per<br />
un 2o set condotto 19-16, ma infarcito di<br />
occasioni sprecate che hanno rimesso in<br />
partita Roma, a Padova con la voglia di vincere<br />
e trascinata dal solito Zaytsev. Padova<br />
ci ha provato con Simeonov e De Marchi<br />
giocando un ottimo primo set e con la<br />
buona prova di Zingaro in ricezione, ma<br />
l’andamento del secondo ha pesato come<br />
un macigno sul morale e sulla partita.<br />
Massimo Salmaso<br />
(22-25, 14-25, 21-25)<br />
CASA MODENA: Sala 9, Esko 1, Martino<br />
1, Kadziewicz 8, Dennis 4, Anderson 8;<br />
Manià (L), Bellei 10, Carletti, Casoli 4, n.e.<br />
Catellani (L), Piscopo. All. D. Bagnoli.<br />
BRE LANNUTTI CUNEO: Fortunato 6,<br />
Vissotto 14, Ngapeth 5, Mastrangelo<br />
4, Grbic 2, Wijsmans 11; Henno (L1), Rossi<br />
3, n.e. Van Lankvelt, Cacares, Patriarca,<br />
Pieri (L), Baranowicz. All. Placì<br />
ARBITRI: Cipolla e Puercher<br />
NOTE - Spettatori 3567, incasso 25.377.<br />
Durata set: 26’, 21’, 24’; tot. 71’. Casa Modena:<br />
b.s. 20, v. 1, m. 6 s.l. 6, e. 10. Bre: b.s. 9,<br />
v. 7, m. 9, s.l. 9, e. 3. Trofeo Gazzetta: 6<br />
Wijsmans, 5 Vissotto, 4 Fortunato, 3 Grbic,<br />
2 Henno, 1 Bellei.<br />
MODENA E’ lo struggente saluto a Vigor Bovolenta,<br />
molto sentito ed applaudito dal<br />
pubblico, il momento più duro, ma anche<br />
più bello, di un pomeriggio che per Modena<br />
sa di congedo dal proprio pubblico.<br />
«Siamo stati ridicoli», questo il commento<br />
di Daniele Bagnoli. Quel che resta della<br />
sua squadra (Dennis subito fuori, Piscopo<br />
fisso in panchina), ha messo in scena la<br />
peggiore gara dell’anno, ammutolendo i tifosi<br />
(3500 presenti!). Cuneo non ha dovuto<br />
nemmeno spingere più di tanto, visto<br />
che gli è stato confezionato un pacco dono<br />
da 30 punti (20 errori in battuta, 10 tra<br />
attacco e ricezione) che ha amplificato la<br />
differenza di valori. Bagnoli è partito con<br />
Dennis, salvo poi mandarlo in panca nel<br />
secondo, disastroso, set, sostituendolo<br />
con Bellei, l'unico ad emergere.<br />
Paolo Reggianini<br />
(23-25, 25-17, 25-22, 25-22)<br />
ACQUA PARADISO MONZA BRIANZA:<br />
Zhukouski 4, Nikic 18, Buti 7, Gavotto<br />
11, Rooney 12, Shumov 1; Rossini (L),<br />
Forni 2, Conte 7, De Cecco. N.e. Roumeliotis,<br />
Molteni, Ciabattini (L). All. Zanini.<br />
TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA: Coscione<br />
3, Diaz 19, N.Nikolov 4, Falasca<br />
19, Cernic 10, Rak 14; Fanuli (L), Barone<br />
2, Serafini, Grassano, Banderò. N.e.<br />
Mignolo. All. Blengini.<br />
ARBITRI: Sampaolo e Sobrero.<br />
NOTE Spett. 1.087, incassso 1.250. Durata<br />
set: 30’, 24’, 28’, 31’; totale 113'. Monza:<br />
b.s. 6, v. 5, m. 11, s.l. 9, e. 14; Vibo: b.s. 16,<br />
v. 8, m. 8, s.l. 8, e. 36. T.G.: 6 Zhukouski, 5<br />
Rak, 4 Falasca, 3 Nikic, 2 Diaz, 1 Rooney.<br />
MONZA Chiusura dignitosa dell’Acqua Paradiso.<br />
Dopo sei sconfitte, saluta l’A-1, i<br />
tifosi e il Palabosco regalando a Giulia Gabana<br />
l’ultima soddisfazione. Una mano ce<br />
l’ha messa Vibo, affondata in troppi errori:<br />
36 (16 al servizio). Non sono bastati i<br />
muri di Rak (5) né gli ace di Diaz (4) o gli<br />
attacchi di Falasca (44% su 45 palle) per<br />
mantenere la squadra calabrese, partita<br />
bene, al comando della gara. Tono dimesso<br />
al via per Monza, rivoluzionata:<br />
Zhukouski, bravissimo, in regia e Conte in<br />
panchina. Sarà richiamato da Zanini per<br />
Rooney sul 5-8 del 3o set. Lo seguirà De<br />
Cecco sul 6-11 del 4o . Monza ha recuperato<br />
nel 4o set dove ha sempre inseguito.<br />
Qui l’ha trascinata Nikic, il più incisivo dei<br />
suoi. Ora Monza aspetta il VeroVolley per<br />
dare continuità sottorete.<br />
Carlo Gobbi<br />
3<br />
2<br />
(21-25, 25-22, 25-19, 16-25, 16-14)<br />
COPRA ELIOR PIACENZA: Holt 4,<br />
Zhekov, Papi 9, Tencati 5, Nikolov<br />
20, Zlatanov 16; Marra (L), Kampa 3,<br />
Kral 4, Massari 7, Cleber 6, Sidibé 5, Binaghi<br />
(L). All. Monti<br />
ENERGY RESOURCES SAN GIUSTINO:<br />
Creus 8, Patak 17, Urnaut 18, Finazzi<br />
8, Mc Kibbin 5, Rauwerdink 6; Giovi<br />
(L), Cozzi, Sammelvuo 2. Ne: Bartoletti,<br />
Petkovic, Tholse, Lo Bianco. All. Held<br />
ARBITRI: Pasquali e Pol<br />
NOTE: Spettatori 3400, incasso 11500.<br />
Durata set: 25', 28', 26', 21', 18'; tot. 118'.<br />
Copra Elior: battute sbagliate 27, vincenti<br />
6, muri 10, seconda linea 13, errori 41.<br />
Energy Resources: battute sbagliate 15,<br />
vincenti 8, muri 8, seconda linea 9, errori<br />
25. Trofeo Gazzetta: 6 Nikolov, 5 Patak,<br />
4 Urnaut, 3 Zlatanov, 2 Massari, 1<br />
Creus<br />
TRENTO 3 RAVENNA<br />
3<br />
LATINA 0 TREVISO<br />
0<br />
(25-15, 25-21, 25-15)<br />
ITAS DIATEC TRENTO: Birarelli 7, Sokolov<br />
18, Lanza 13, Djuric 2, Raphael<br />
1, Juantorena 15; Bari (L), Colaci (L), Della<br />
Lunga, Brinkman 2, Zygadlo 1. N.e. Stokr.<br />
Burgsthaler. All. Stoytchev.<br />
ANDREOLI LATINA: Jarosz 14, Diachkov<br />
8, Gitto 8, Sottile, Rivera 8, Cester<br />
1; De Pandis (L), Tailli (L), Pantaleon,<br />
Guemart, Troy, Galabinov, Fragkos 1. All.<br />
Prandi<br />
ARBITRI: Zucca e Pozzato<br />
NOTE Spett. 3206, inc. 27.410. D. s.: 23’,<br />
26’, 23’. tot. 72’. Itas: b.s. 6, v. 7, m. 8, 2ª l.<br />
13, e. 9; Andreoli: b.s. 10, v. 2, m. 3, 2ª l. 6,<br />
e. 16. T. Gazzetta: 6 Juantorena, 5 Lanza,<br />
4 Sokolov, 3 Jarosz, 2 Birarelli, 1 Bari.<br />
TRENTO L’Itas chiude la regular season<br />
con 2 sconfitte e avendo vinto almeno un<br />
set in tutte e 26 le gare. Un match perso<br />
con la Lube, in casa, al tie-break, 3 giorni<br />
dopo il Mondiale e una con Latina (3-1)<br />
all’andata. In questo match di ritorno, invece,<br />
le cose sono andate in maniera opposta.<br />
Stoytchev lascia a riposo Kaziyski<br />
e Stokr, ma per avere ragione di una Latina<br />
che non entra quasi mai in partita basta<br />
una prestazione buona in battuta e<br />
attacco. L’Andreoli fatica a ricevere e a<br />
mettere palla a terra, Jarosz non basta.<br />
A far diventare la gara un monologo ci<br />
pensa prima Sokolov, poi Lanza e Juantorena.<br />
Bel gesto delle tifoserie: un gruppo<br />
di sostenitori pontini ha seguito la partita<br />
mischiato nella Curva Gislimberti del tifo<br />
trentino.<br />
Nicola Baldo<br />
SABATO I QUARTI: NUOVA FORMULA 4 GIRONI<br />
Verona resta in A-1<br />
Macerata seconda<br />
MAURO GIUSTOZZI<br />
MACERATA<br />
Prima la commozione<br />
nel ricordo di Bovolenta poi la<br />
festa del Fontescodella: prima<br />
per la Marmi Lanza quando<br />
Kromm nel quarto set mette<br />
giù la palla che regala il punto<br />
della salvezza. Poi, nel tie-break,<br />
Macerata si prende i due<br />
punti che valgono il secondo<br />
posto e il rigiocare tra 7 giorni<br />
ancora contro i veneti. «E’ da 5<br />
gare che cerchiamo questo<br />
punto — ammette un Bagnoli<br />
stravolto dalla tensione — ed è<br />
stato faticosissimo. Ero nervoso<br />
per alcune decisioni arbitrali<br />
contrarie e ho preso quel cartellino».<br />
Sul fatto che il 5˚ set<br />
abbia visto in campo tutta la<br />
panchina di Verona ecco il tecnico.<br />
«Avevo giocatori come<br />
Meoni e Zingel stremati e un<br />
calo di tensione poteva starci<br />
dopo il quarto. Però abbiamo<br />
combattuto bene sino a metà<br />
parziale». La Lube, priva di Kovar<br />
(ma nei playoff ci sarà) rilevato<br />
da Starovic (prima volta<br />
in rosa dopo l’infortunio) ha faticato<br />
nella fase iniziale: poi, a<br />
metà secondo, il cambio tra<br />
Travica e Monopoli ha dato la<br />
(25-20, 25-22, 25-21)<br />
CMC RAVENNA: Corvetta, Brunner 5,<br />
Roberts 13, Moro 18, Mengozzi 7, Sirri<br />
4; Tabanelli (L), Leonardi 4, Gallosti. Ne:<br />
Gruszka, Bendandi. All. Babini.<br />
SISLEY BELLUNO: Ogurcak 4, De Togni<br />
7, Fei 3, Antonov 10, Kohut 6, Suxho;<br />
Farina (L), Szabò 9, Abdelaziz 1, Dolfo 4,<br />
Sorato (L), Horstink 1, Curti 1. All. Piazza.<br />
ARBITRI: Genna e Castagna.<br />
NOTE Spettatori 2500. Durata set: 24’, 28’,<br />
25’; tot. 77’. Cmc: b.s. 11, v. 4, m. 3, 2ª l. 6,<br />
e. 18; Sisley: b.s. 19, v. 2, m. 6, 2ª l. 5, e. 24.<br />
T. Gazzetta: 6 Moro, 5 Corvetta, 4 Roberts,<br />
3 Mengozzi, 2 Tabanelli, 1 Sirri.<br />
RAVENNA Le emozioni hanno voce, eccome,<br />
al PaladeAndré, perché il meglio dell’ultimo<br />
pomeriggio della stagione arriva un<br />
quarto d’ora prima del via. Piovono applausi<br />
da un palazzo con gli occhi lucidi per il<br />
saluto a centro campo che il pubblico riserva<br />
a Federica Lisi e ai figli Alessandro e<br />
Arianna, mentre ai due lati dell’impianto, a<br />
lungo casa sua, campeggiano immagini di<br />
Bovolenta in azzurro. Anche Jack Sintini<br />
riceve la meritata ovazione di un palazzo<br />
quasi esaurito nonostante il match ininfluente.<br />
La Cmc è retrocessa da tempo,<br />
ma il pubblico di Ravenna no: applausi per<br />
tutti e striscioni di ringraziamento a società<br />
e squadra per l’avventura in A-1. La<br />
Cmc ripaga con una vittoria nettissima<br />
che conferma l’ottimo finale di stagione,<br />
ma trova collaborazione in un Sisley già<br />
con la testa ai playoff e per questo centellinata<br />
da Piazza negli uomini-chiave.<br />
Sandro Camerani<br />
A-2 uomini<br />
Perugia promossa<br />
RCS<br />
scossa alla squadra. «Io aggiustatore?<br />
- risponde Monopoli -<br />
niente affatto. Cerco di dare il<br />
mio contributo. Penso che siamo<br />
cresciuti molto in battuta e<br />
questo ha aiutato a cambiare<br />
l’inerzia della gara». Se Meoni,<br />
Gasparini e Kromm sono stati<br />
gli alfieri veneti, nelle file marchigiane<br />
si sono esaltati Savani<br />
(anche in ricezione), Omrcen<br />
e la solita fantastica coppia<br />
di centrali.<br />
MACERATA-VERONA 3-2<br />
(23-25, 25-22, 25-15, 23-25, 15-11)<br />
LUBE BANCA MARCHE MACERATA: Savani<br />
18, Stankovic 10, Omrcen 21, Parodi<br />
10, Podrascanin 16, Travica, Exiga<br />
(L), Lampariello, Van Walle, Monopoli<br />
2. NE.: Starovic, Pajenk. All. Giuliani.<br />
MARMI LANZA VERONA: Gasparini 19,<br />
Kromm 17, Zingel 6, Meoni, Popp 10,<br />
Patriarca 13, Smerilli (L), Kosmina 3,<br />
Ter Horste 2, Casarin 1, Postiglioni,<br />
Calderan. All. B.Bagnoli.<br />
ARBITRI: Cesare e Rapisarda.<br />
NOTE Spettatori 2020, incasso di<br />
8955 euro. Durata set: 29’, 29’, 23’,<br />
30’, 13’; tot. 124’. Lube: b.s. 21, v. 13, m.<br />
8, 2ª l. 14, e. 27. Marmi Lanza: b.s. 21,<br />
v. 3, m. 9, 2ª l.. 10, e. 34. Tecnico a<br />
Bagnoli nel 5˚. Trofeo Gazzetta: 6 Podrascanin,<br />
5 Savani, 4 Gasparini, 3<br />
Omrcen, 2 Kromm, 1 Monopoli.<br />
(f.c.) La Sir Safety Perugia, grazie al<br />
successo in Calabria a Corigliano<br />
(Tamburo 16, Vujevic 13), festeggia<br />
con un turno d’anticipo la promozio<br />
ne diretta in A 1. Ai playoff Castella<br />
na, Molfetta, C. di Castello, Segrate,<br />
Sora, Milano, Genova, Loreto, S.<br />
Croce e Corigliano (le prime saltano<br />
il primo turno). In coda, invece, dopo<br />
Cantù, retrocede in B 1 Atripalda.<br />
Reggio Emilia ai playout: se la vedrà<br />
con una fra Isernia e Club Italia.<br />
La 29 a : Ngm Santa Croce CheBan<br />
ca! Milano 2 3 (25 23, 21 25, 25 19,<br />
21 25, 11 15); Molfetta Cantù 3 0<br />
(25 20, 25 18, 34 32); Aiello Coriglia<br />
no Sir Safety Perugia 0 3 (18 25,<br />
22 25, 14 25); Sidigas Atripal<br />
da Bcc Castellana Grotte 0 3<br />
(17 25, 16 25, 18 25); Crazy Dia<br />
mond Segrate Carige Genova 2 3<br />
(22 25, 17 25, 25 23, 25 16, 17 19);<br />
Edilesse Reggio Emilia Loreto 3 0<br />
(25 19, 25 19, 25 18); Gherardi Città<br />
di Castello Cicchetti Isernia 3 1<br />
(20 25, 25 14, 25 15, 25 22); Club<br />
Italia Roma Globo Sora 2 3 (13 25,<br />
18 25, 25 16, 25 21, 11 15).<br />
Classifica: Perugia 67; Castellana<br />
Grotte 62; Molfetta 61; Città di Ca<br />
stello 58; Segrate 54; Sora, Milano<br />
52; Genova 48; Loreto, S. Croce 46;<br />
Corigliano 35; Club Italia 32; Isernia<br />
31; Reggio Emilia 22; Atripalda 17;<br />
Cantù 13.
IPPICA L’INQUIETANTE RETROSCENA<br />
La terribile caduta di Fox Hunt che resterà a terra causando la sospensione della corsa perchè i cavalli sarebbero dovuti ripassare in quel punto AFP<br />
Dubai: 3 cavalli morti<br />
nella corsa fatta 2 volte<br />
Gold Cup: Fox Hunt esanime ha costretto alla ripetizione, costata<br />
la vita anche a Bronze Cannon e Grand Vent. Fatalità o imprudenza?<br />
MICHELE FERRANTE<br />
Dubai, ippodromo di<br />
Meydan. Il grande sabato da<br />
28 milioni di dollari, imperniato<br />
sulla Dubai Cup da 10, sta<br />
decollando. Ore 18.45 locali,<br />
tre in meno in Italia: partono i<br />
cavalli della Gold Cup sui 3200<br />
metri: galoppano ad andatura<br />
blanda, ma dopo circa 1500<br />
metri Fox Hunt, un sauro di Godolhpin<br />
(famiglia Maktoum, i<br />
padroni di casa) montato da<br />
Silvestre de Sousa, cade rovinosamente<br />
al suolo «snodellandosi»<br />
un anteriore. Resta esanime<br />
a terra, impossibile spostarlo<br />
(verrà soppresso in pista) e la<br />
corsa viene sospesa, perchè i cavalli<br />
sarebbero dovuti transitare<br />
nuovamente in quel punto.<br />
Ripetizione Il regolamento permette<br />
la ripetizione. Tutti vogliono<br />
correre, un milione di<br />
dollari in palio è ragione validissima.<br />
I veterinari esaminano<br />
i cavalli rimasti: nuova partenza<br />
al termine del convegno,<br />
le gabbie si aprono 4 ore<br />
e 40 minuti dopo la sospensione<br />
e mentre Dettori vince con<br />
Opinion Poll, Grand Vent (di<br />
Godolphin come Fox Hunt) e<br />
Bronze Cannon (appartenente<br />
al primo ministro ceceno<br />
PALLAVOLO SEMIFINALE FEMMINILE<br />
Bergamo non molla<br />
Annulla 3 match ball<br />
e porta Villa alla bella<br />
ILDO SERANTONI<br />
BERGAMO<br />
Bergamo allunga la serie e<br />
costringe Villa Cortese alla bella.<br />
Al PalaNorda, gremito, è andata<br />
in scena una partita in altalena.<br />
A cambiare il finale, dopo<br />
oltre due ore di gioco, è stato l’ingresso<br />
di baby Diouf, che a 19<br />
anni e dall’alto dei suoi due metri<br />
e due centimetri, è entrata in<br />
campo con la sua squadra sotto<br />
3-7 nel tie-break e ne è uscita<br />
con una vittoria, grazie anche a<br />
una Arrighetti da applausi, dopo<br />
aver visto la sua squadra salvare<br />
tre match point.<br />
Sprint Bergamo è partita alla<br />
grande, spinta da Arrighetti e<br />
Piccinini. Il primo set non ha<br />
avuto storia, dall’altra parte<br />
della rete la reazione della<br />
squadra di Abbondanza è arrivata<br />
troppo tardi per cambiare<br />
il destino del primo parziale.<br />
Abbastanza però per prendersi<br />
il secondo set, che Bergamo ha<br />
condotto fino al 23-21 e poi ha<br />
visto sfumare, complice qualche<br />
errore di troppo. Piccinini<br />
ha avuto in mano l’attacco del<br />
set point (il diagonale è fuori),<br />
la Cruz dall’altra parte ha avuto<br />
invece l'onore di chiudere<br />
31-29 e pareggiare i conti.<br />
Cambio Nel terzo set Mazzanti<br />
dal 7-9 ha tentato la carta Noemi<br />
Signorile, in campo al posto<br />
di Valentina Serena, dall’altra<br />
parte Abbondanza ha spesso alternato<br />
le due sorelle Bosetti.<br />
Dopo aver ceduto 25-19 il terzo<br />
set, Guiggi (attentissima a<br />
muro, alla fine ne avrà 9 vincenti)<br />
e compagne si sono prese<br />
il quarto 25-20 ma non sono<br />
riuscite a chiudere dopo essere<br />
salite 14-12 nel tiebreak.<br />
stasera<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
BERGAMO-VILLA CORTESE 3-2<br />
(25-18, 29-3 25-19, 20-25, 17-15)<br />
NORDA FOPPAPEDRETTI BERGAMO:<br />
Vasileva 7, Arrighetti 14,<br />
Quaranta 23, Piccinini 19, Nucu 7,<br />
Serena 3; Merlo (L), Diouf 4, Di Iulio<br />
6, Signorile. N.e. Gabbiadini, Ruseva.<br />
All. Mazzanti.<br />
MC CARNAGHI VILLA CORTESE: Berg<br />
2, L. Bosetti 9, Wilson 7, Pavan<br />
28, Cruz 14, Guiggi 13; Puerari (L),<br />
Pincerato, C. Bosetti 9, Perinelli,<br />
Stufi. N.e. Barborkova, Carocci (L).<br />
All. Abbondanza.<br />
ARBITRI: Caltabiano e Tanasi.<br />
NOTE Spettatori 2748, incasso 27.781<br />
euro. Durata set: 23’, 34’, 24’, 27’, 21’;<br />
tot. 129’. Bergamo: b.s. 10, v. 2, m.<br />
14, s.l. 10, e. 26. Villa Cortese: b.s.<br />
10, v. 1, m. 19, s.l. 8, e. 33.<br />
(a.a.) Questa sera a Piacenza si gioca<br />
gara-2 dell’altra semifinale Rebecchi<br />
Normeccanica contro Yamamay Busto<br />
Arsizio, le ragazze di Carlo Parisi<br />
hanno vinto la prima sfida e sabato si<br />
sono aggiudicate la Coppa Cev.<br />
L’eventuale gara-3 si gioca a Busto,<br />
giovedì sera.<br />
La finale - che sarà al meglio delle cinque<br />
partite - comincerà sabato sera,<br />
ma per ora non si sanno ancora le contendenti.<br />
NEL 1993 IL RE DELLA WORLD CUP<br />
Grand National<br />
non ripetuto<br />
Un precedente<br />
significativo di corsa non<br />
ripetuta riguarda il Grand<br />
National, la massacrante<br />
classica degli ostacoli di<br />
Aintree sui 7200 metri e con<br />
30 salti durissimi. Nel 1993, 30<br />
dei 39 fantini non si accorsero<br />
di una falsa partenza chiamata<br />
e continuarono la gara che fu<br />
annullata definitivamente.<br />
Monterosso<br />
va a Singapore<br />
Monterosso, il re della<br />
Dubai Cup col 21enne Mickael<br />
Barzalona, probabilmente<br />
tornerà in pista il 20 maggio<br />
nella Singapore Cup, assieme<br />
al compagno di colori Capponi<br />
secondo a Meydan con Ahmad<br />
Ajtebi. E sarà interessante<br />
vedere se verrà ingaggiato<br />
Dettori, escluso dalla festa di<br />
sabato con Prince Bishop.<br />
LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
Ramzan Kadyrov) si infortunano,<br />
vengono fermati e nelle<br />
ore successive anche nei loro<br />
confronti si ricorrerà all’eutanasia<br />
per l’irrimediabilità della<br />
fratture riportate.<br />
Fatalità? Tre cavalli morti in<br />
una corsa (e mezza) in piano,<br />
un capitale di diversi milioni di<br />
dollari in fumo, senza contare il<br />
dolore degli uomini coinvolti.<br />
Un tristissimo primato che solo<br />
le prove in ostacoli possono<br />
vantare. Immediatamente si è<br />
scatenato il dibattito, soprattutto<br />
sui blog degli scommettitori.<br />
Da una parte i fatalisti, dall’altra<br />
chi sostiene che simili episodi<br />
non debbano ripetersi. In<br />
queste situazioni (sospensione<br />
della corsa già iniziata) la ripetizione<br />
è comunque prassi, come<br />
a Parigi nel Prix de l’Abbaye de<br />
Longchamp (m 1000) 2008,<br />
quando la partenza fu richiamata<br />
ma diversi cavalli completarono<br />
ugualmente il percorso.<br />
Alla ripetizione, però, non si ripresentò<br />
il missile ungherese<br />
Overdose che aveva stravinto<br />
prima. Anche un problema di<br />
coscienza, quindi.<br />
Esperti La fatalità prevale nei<br />
pareri degli esperti. Luciano<br />
D’Auria, 76 anni, è stato l’allenatore<br />
di Falbrav. «Il fatto che i<br />
cavalli avessero percorso parte<br />
della gara non influisce, ricordo<br />
addirittura dei gran premi<br />
in ostacoli sospesi e poi ripetuti<br />
senza conseguenze. Penso che<br />
si tratti di fatalità».<br />
Sulla stella lunghezza d’onda<br />
Bruno Grizzetti, altro top trainer<br />
italiano: «Conoscevo un allenatore<br />
molto quotato che, poche<br />
ore prima della corsa, faceva<br />
sostenere una volata molto<br />
impegnativa ai suoi cavalli.<br />
Piuttosto mi chiedo se le condizioni<br />
della pista fossero ideali,<br />
anche se mi dicono che quella<br />
di Meydan sia perfetta».<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />
IERI IN ITALIA<br />
Irambo Jet<br />
travolgente<br />
a Trieste<br />
45<br />
TRIESTE Fuori quadro i<br />
più attesi, la vittoria nel GP<br />
Jegher va al cavallo più<br />
regolare del circuito degli<br />
anziani. Irambo Jet (FOTO<br />
PERRUCCI) in carriera fino a<br />
ieri aveva vinto una sola<br />
classica, il Campo di Mirafiori<br />
2009 a Torino, anche se i<br />
piazzamenti sono stati<br />
numerosissimi. Al Montebello il<br />
figlio di Zambesi Flash allenato<br />
da Holger Ehlert si è sistemato<br />
in seconda pariglia dietro<br />
Mirtillo Rosso, rimasto<br />
all’esterno del deludentissimo<br />
leader Irving Rivarco e in retta<br />
d’arrivo ha travolto gli<br />
avversari, capeggiati alla fine<br />
da Lemon Ice. Sfortunato Mack<br />
Grace Sm, che ha subito il<br />
crollo di Irving sull’ultima curva.<br />
6ª corsa - GP Jegher - m<br />
1660: 1 Irambo Jet (A. Greppi)<br />
1.15.7; 2 Lemon Ice; 3 I Am Grif;<br />
4 Mack Grace Sm; 5 Noble<br />
Nord Fro; Tot.: 9,16; 2,55, 3,57,<br />
5,02 (44,32) Trio: 675,40.<br />
OGGI QUINTÉ A TARANTO Al<br />
Paolo Vi (inizio convegno alle<br />
15.25) scegliamo Oregon Effe<br />
(13), Oceano del Rio (12),<br />
Okavango Bi (10), Oh My Gold<br />
Pink (14), Olaria (9) e Ottiliam<br />
Mn (8).<br />
SI CORRE ANCHE Trotto:<br />
Albenga (15) e Palermo (15.10).<br />
Galoppo: Varese (15.05).
46<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012
GHIACCIO CHIUSI I MONDIALI DI FIGURA A NIZZA<br />
Kostner: «Un tuffo di notte<br />
per l’oro della maturità»<br />
Carolina, festa e futuro: «Che brividi il bagno in mare. Coi soldi pago<br />
i debiti che i miei genitori fecero per sostenermi. Continuo al 50%»<br />
DAL NOSTRO INVIATO<br />
ANDREA BUONGIOVANNI<br />
NIZZA (Francia)<br />
Il colore del sole e il profumo<br />
del mare: la domenica di<br />
Nizza è un dolce inno alla gioia.<br />
E la Costa Azzurra più azzurra<br />
che mai. Ma chiudersi<br />
ancora una volta dentro il Palais<br />
des Expositions non è un<br />
sacrificio. Dentro c’è il Gala<br />
conclusivo dei Mondiali di figura<br />
n. 102. Dentro, sola in<br />
mezzo alla pista, c’è di nuovo<br />
Carolina Kostner. E le emozioni,<br />
18 ore dopo il libero che<br />
l’ha proiettata sul tetto iridato,<br />
salgono ancora alte.<br />
Carolina, ha preso coscienza<br />
dell’impresa compiuta?<br />
«Sono frastornata, ma tanto felice.<br />
È come se la strada sulla<br />
quale ho pattinato per anni, in<br />
mezzo anche a molte difficoltà,<br />
avesse dovuto portarmi fin<br />
qui. È un compimento».<br />
«Dopo aver tenuto<br />
l’ultimo salto sono<br />
impazzita di gioia.<br />
E ho sentito il<br />
pubblico con me»<br />
Qual è la sensazione più forte<br />
del momento?<br />
«Quella legata al gelo dell’acqua<br />
quando, di notte, per festeggiare<br />
insieme ai miei amici,<br />
mi sono tuffata in mare...».<br />
Ci sono voluti dieci Mondiali<br />
per ammirarla lassù: perché<br />
così tanti?<br />
«Perché non sono l’unica che<br />
ha talento e perché è il tempo<br />
che mi è servito per la maturità.<br />
E poi, se avessi vinto prima,<br />
chissà dove sarei ora».<br />
Quando ha capito di avercela<br />
fatta?<br />
«Rispetto tutte le avversarie,<br />
quindi fino a che l’ultima non<br />
ha terminato non ho avuto certezze.<br />
Ma dopo che ho tenuto<br />
anche l’ultimo salto, sono impazzita<br />
di gioia. E ho avvertito<br />
il pubblico esplodere con me».<br />
Come ha vissuto il giorno di<br />
pausa tra corto e libero?<br />
«Avevo un fastidio a una gamba,<br />
coach Huth mi ha imposto di<br />
riposare. Ho fatto una splendida<br />
passeggiata a Montecarlo».<br />
Ha mai sognato un giorno così?<br />
«I miei sogni raramente sono<br />
legati al pattinaggio. E se lo sono,<br />
sono brutti. Tipo che arrivo<br />
tardi a un allenamento o mi<br />
faccio male cadendo».<br />
Cosa si regalerà con i 45.000<br />
dollari di premio?<br />
«Aiuterò i miei genitori a sanare<br />
i debiti che hanno acceso<br />
per sostenermi. Gli ho saccheggiato<br />
il conto corrente due o<br />
tre volte».<br />
Ha dedicato loro il trionfo:<br />
quanto gli deve?<br />
«Moltissimo, perché mi hanno<br />
permesso di provarci. Devo anche<br />
ringraziare Huth: ha perso<br />
notti di sonno per me».<br />
Hanno contributo anche loro a<br />
non farla smettere dopo la delusione<br />
di Vancouver 2010?<br />
«La vita mi ha insegnato ad avere<br />
pazienza e tenacia. Da sempre<br />
pattino per la felicità che<br />
provo sul ghiaccio. Certe critiche<br />
mi hanno ferita. Ma non sarà<br />
questo risultato a cambiarmi.<br />
E certe scelte restano mie».<br />
Sarà così anche quando deciderà<br />
del suo futuro prossimo?<br />
«Quel giorno non è lontano. A<br />
oggi sono "50 e 50". Sarebbe<br />
facile sbilanciarsi sulle ali dell’entusiasmo».<br />
Petrucci l’ha invitata ai Giochi<br />
di Londra: non è però rimasta<br />
delusa dalle assenze di rappresentanti<br />
Coni e Fisg?<br />
«Fa lo stesso. Gareggio per me<br />
stessa e chi viene a vedermi mi<br />
onora. Se a qualcuno lo spettacolo<br />
non piace, non venga».<br />
Quest’oro varrà una promozione<br />
nelle Fiamme Azzurre?<br />
«Ero agente scelto, sono assistente,<br />
potrei diventare assistente<br />
capo. Ma quel che conta<br />
è che con loro mi sento sempre<br />
ben accetta».<br />
L’OPINIONE<br />
di FAUSTO NARDUCCI<br />
a pagina 26<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
h<br />
S<br />
I vestiti<br />
I tre costumi usati<br />
in questa stagione<br />
dall’azzurra,<br />
proposti al<br />
Mondiale. Sopra,<br />
quello per il Gala.<br />
Da sinistra, quello<br />
giallo per il corto<br />
e quello lungo per<br />
il libero<br />
AP, LAPRESSE,<br />
GALBIATI<br />
VALANGHE DI COMPLIMENTI C’È ANCHE IL MESSAGGIO DI KATARINA WITT: «BRAVA, UN PROGRAMMA MERAVIGLIOSO»<br />
Baci, lacrime e le occhiaie al Gala<br />
NIZZA (Francia)<br />
Tra le valanghe di complimenti<br />
ricevuti, i più graditi<br />
sono forse quelli di Katarina<br />
Witt, sul ghiaccio la più grande<br />
di sempre. «Congratulazioni<br />
a Carolina per aver conquistato<br />
l’oro con un programma<br />
meraviglioso — ha scritto la tedesca<br />
—: è un titolo strameritato<br />
dopo anni di duro lavoro».<br />
Per la signorina Kostner, il<br />
giorno-dopo, è solo zucchero<br />
e miele. La notte è stata lunga<br />
e trapuntata di stelle. Dopo la<br />
commozione della premiazione,<br />
la festa in una stanza dell’hotel<br />
che ha ospitato la delegazione<br />
azzurra, con parenti,<br />
amici, compagni di squadra e<br />
una rappresentanza dei Carofan,<br />
i suoi tifosi personali. Il discorso<br />
ufficiale della team leader<br />
Virginia De Agostini, i brindisi<br />
inaugurati proprio dalla<br />
neo iridata, le sue lacrime di<br />
liberazione nel primo abbraccio<br />
a papà Erwin, il bouquet ricevuto<br />
sul podio donato a<br />
mamma Patrizia, decine di foto<br />
e autografi di rito.<br />
Al cinema La gardenese, all’alba,<br />
per celebrare, si tuffa addirittura<br />
in mare... Qualche «pazzia»,<br />
del resto, è ben giustificata:<br />
ha interrotto una striscia di<br />
cinque successi asiatici consecutiva,<br />
riportando un’europea al<br />
successo dopo l’exploit della<br />
russa Irina Slutskaya a Mosca<br />
2005, quando lei, già di bron-<br />
Carolina festeggia con il «Carofan», il gruppo personale di tifosi DI GENNARO<br />
LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
4<br />
ITALIA<br />
A TOKYO<br />
È ufficiale:<br />
l’Italia<br />
parteciperà al<br />
Mondiale a<br />
squadre in<br />
programma a<br />
Tokyo dal 19 al<br />
21 aprile.<br />
I Mondiali hanno<br />
definito una<br />
classifica che<br />
pone la<br />
Nazionale<br />
azzurra a un<br />
prestigioso 5˚<br />
posto. In<br />
Giappone<br />
gareggeranno<br />
due uomini, due<br />
donne, una<br />
coppia di<br />
artistico e una<br />
di danza. La<br />
gara, da Sochi<br />
2014, sarà<br />
olimpica.<br />
La classifica<br />
1. Giappone<br />
7891;<br />
2. Canada<br />
6943;<br />
3. Russia 6807;<br />
4. Stati Uniti<br />
6399;<br />
5. ITALIA 5412;<br />
6. Francia 5214;<br />
7. Cina 4692; 8.<br />
Germania 3752;<br />
9. R.Ceca 2495;<br />
10. Spagna<br />
2130;<br />
11. Svezia 1760;<br />
12. Sud Corea<br />
1551<br />
zo, vinse la prima delle sue<br />
quattro medaglie mondiali (di<br />
cinque femminili italiane). Carolina<br />
al Gala, guarda un po’, si<br />
presenta con un velo di occhiaie.<br />
Del resto non ha letteralmente<br />
chiuso occhio. Pattina sulle<br />
note dell’Alleluia di Jeff Buckley<br />
con un nuovo costume, color<br />
blu notte e i capelli sciolti.<br />
Roba da cinema. Come accadrà<br />
giovedì 12 aprile all’Odeon di<br />
Milano per la prima sul grande<br />
schermo di «Opera on ice», lo<br />
show dell’ottobre scorso all’Arena<br />
di Verona diventato film. Gli<br />
invitati vip, nell’occasione, prima<br />
di entrare in sala, pattineranno<br />
su un «ice carpet» lungo<br />
venti metri. La popolarità dell’azzurra,<br />
intanto, è al diapason:<br />
ieri il suo nome, in Italia, è<br />
stato tra i tre più digitati su twitter.<br />
Sicuri che possa aver davvero<br />
voglia di lasciar perdere?<br />
a.b.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />
3domande a...<br />
Erwin<br />
Kostner<br />
Padre di Carolina<br />
«Ha sempre<br />
deciso da sola<br />
Noi l’abbiamo<br />
accompagnata»<br />
Erwin Kostner, 53 anni,<br />
papà di Carolina, è stato 212<br />
volte azzurro nell’hockey<br />
ghiaccio. Ora sta guidando il<br />
Gardena contro il Milano<br />
nella finale per la<br />
promozione in A-1.<br />
Signor Kostner, Carolina<br />
ha dedicato a lei e a sua moglie<br />
il trionfo: quanto c’è di<br />
vostro in questo risultato?<br />
«Poco, molto poco. Il merito è<br />
tutto suo. Ha sempre deciso da<br />
sola. Noi l’abbiamo solo appoggiata.<br />
Così è stato quando aveva<br />
14 anni e, per pattinare, scelse<br />
di trasferirsi a Oberstdorf, quando<br />
volle andare ad allenarsi a<br />
Los Angeles e quando nel 2010,<br />
dopo un momento di smarrimento,<br />
ha deciso di continuare».<br />
Quanto vale questo oro?<br />
«È la ciliegina sulla torta di una<br />
carriera lunga e piena di successi.<br />
Carolina ci ha messo tanto ad<br />
arrivare sin qui, ma prima ha vinto<br />
un’infinità di medaglie importanti.<br />
E nelle ultime due stagioni<br />
non ha sbagliato una gara. I 14<br />
podi consecutivi parlano chiaro.<br />
E quest’anno ha cinque primi e<br />
due secondi posti».<br />
Che incidenza ha il fatto<br />
che tutta la famiglia «vive»<br />
di sport?<br />
«Abbiamo cresciuto Carolina e i<br />
suoi fratelli con certi valori, come<br />
io oggi cerco di far crescere i<br />
ragazzi della mia squadra. Simon,<br />
il più piccolo, gioca in Finlandia<br />
ed è appena stato riconvocato<br />
in Nazionale, nel gruppo<br />
che preparerà i Mondiali. Per<br />
questo mi spiace quando, come<br />
venerdì sera a Milano dopo gara-3<br />
di finale, l’occasione diventa<br />
sfogo di violenza».<br />
a.b.<br />
IL FIDANZATO<br />
Tra il pubblico<br />
si cela Schwazer<br />
«È il suo giorno»<br />
47<br />
NIZZA (Francia) Alex<br />
Schwazer, da quattro anni<br />
fidanzato di Carolina e<br />
campione olimpico della 50 km<br />
di marcia, ha seguito<br />
l’esercizio d’oro «nascosto» in<br />
qualche angolo del Palais des<br />
Expositions. «La scena — dice<br />
l’altoatesino, prossimo a un<br />
raduno a San Vincenzo, in<br />
Toscana — deve essere tutta<br />
per lei. Così come,<br />
eventualmente, sarà tutta per<br />
me ai Giochi di Londra. E’ il<br />
nostro modo di tifare l’un per<br />
l’altro. Lo sport è così: una<br />
volta si vince, una volta si<br />
perde. Bisogna saperlo<br />
accettare. Ma sono strafelice<br />
per questo suo successo, è<br />
proprio meritato».
48<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
GOLF CONCLUSO IL SICILIAN OPEN<br />
Olesen, che capolavoro<br />
Ora comincia la scalata<br />
Il danese trionfa sul percorso di Sciacca e si prepara ad entrare<br />
tra i primi 100 al mondo. Italiani: Tadini e Maestroni al 47˚ posto<br />
DAL NOSTRO INVIATO<br />
FEDERICA COCCHI<br />
SCIACCA (Agrigento)<br />
Ha dovuto rimandare la<br />
partenza a oggi, ma con i<br />
166.660 euro guadagnati vincendo<br />
il Sicilian Open, Thorbjorn<br />
Olesen potrà permettersi<br />
anche la business class. Il<br />
ventiduenne danese ieri a<br />
Sciacca ha completato il capolavoro<br />
iniziato sabato quando<br />
con il vento fortissimo è riuscito<br />
a pennellare un 67 che gli<br />
ha permesso di partire per l’ultima<br />
giornata con un buon vantaggio<br />
su Chris Woods e vincere<br />
con -15. L’eterna promessa<br />
inglese anche questa volta ha<br />
fallito per un soffio il bersaglio,<br />
chiudendo secondo a un<br />
colpo (-14) il 93˚ torneo sul<br />
Tour Europeo.<br />
Ottimismo E pensare che la settimana<br />
scorsa, dopo due giri<br />
ben giocati in Marocco, diceva:<br />
«Brutto weekend, almeno<br />
ho fatto due buone giornate. E<br />
ora comincia una settimana<br />
tutta nuova...», insomma sulle<br />
ali del vento e dell’ottimismo<br />
il danese che ha iniziato a giocare<br />
a sette anni accompagnando<br />
papà al golf, è volato<br />
fino alla vetta della classifica.<br />
«Quasi non riesco a realizzare<br />
— ha detto rimirando il trofeo<br />
—, ma è uno dei giorni più importanti<br />
della mia vita». Felice<br />
di un primo successo conquistato<br />
in Italia: «Qui a Sciacca<br />
sono stato benissimo, il percorso<br />
è davvero suggestivo, quasi<br />
dovevo stare attento non distrarmi<br />
guardando il panorama<br />
da alcuni tee shot. Poi, vogliamo<br />
parlare del cibo?». No,<br />
parliamo di sport: «A parte il<br />
golf amo calcio e basket. A pallone<br />
ho giocato per diverso<br />
tempo poi, verso i 18 anni ho<br />
deciso di fare il golfista di professione.<br />
Ma seguo vari campionati,<br />
sono un super tifoso<br />
del Manchester United».<br />
Tweet Ecco spiegato il tweet di<br />
sabato, dopo aver finito terzo<br />
il giro in testa: «Sì ho scritto<br />
"Grazie al Sunderland per<br />
aver reso la mia giornata ancora<br />
migliore", mi ha fatto un bel<br />
favore pareggiando col City».<br />
E ieri, approfittando di una serata<br />
italiana in più, si è visto<br />
Torbjor<br />
Olesen, 22<br />
anni, danese<br />
in azione nel<br />
Sicilian Open<br />
che lo ha visto<br />
dominare con<br />
273, e in alto<br />
felice con il<br />
trofeo<br />
conquistato<br />
sul green<br />
siciliano<br />
SCACCINI<br />
anche Juventus-Napoli.<br />
Mai fermarsi Questo successo<br />
ha catapultato Olesen di poco<br />
fuori dai primi cento giocatori<br />
al mondo, ma la scalata è appena<br />
iniziata: «fermarsi al primo<br />
successo sarebbe sbagliato.<br />
Anche perché è molto piacevole.<br />
Penso di avere ancora molto<br />
da lavorare, ho soltanto 22<br />
anni, però l’obiettivo è di entrare<br />
nella top ten mondiale<br />
da qui a qualche anno». In Danimarca<br />
l’idolo è Thomas<br />
Bjorn: «Sono cresciuto sognando<br />
di diventare come lui, è il<br />
mio modello". Prima della gara<br />
gli ha mandato un sms "gioca<br />
come sai, stai concentrato".<br />
I nostri Sul fronte italiano, senza<br />
Matteo Manassero e i migliori<br />
usciti al taglio, Alessan-<br />
dro Tadini e Andrea Maestroni<br />
hanno chiuso al 47˚ posto,<br />
insieme.<br />
Amici Perfetto per questi due<br />
ragazzi che sono anche grandi<br />
amici: «Se avessi fatto sabato<br />
il risultato di domenica sarei<br />
entrato tra i primi dieci. Un<br />
peccato — ha detto Alessandro<br />
Tadini —, però è anche stata<br />
la prima gara dopo un mese<br />
e mezzo quindi sono abbastanza<br />
soddisfatto». Maestroni è<br />
onorato per il riconoscimento<br />
ricevuto: «Speravo in una posizione<br />
di classifica più alta ma<br />
sono felice per aver conquistato<br />
la targa alla memoria di Camicia.<br />
Ora sarò ancora più motivato<br />
a lavorare e migliorarmi».<br />
Teniamo d’occhio anche<br />
questi due.<br />
ISTITUITO DALLA REGIONE SICILIA<br />
Il premio Mario Camicia<br />
assegnato a Maestroni<br />
Nel Sicilian Open è stato istituito dalla<br />
Regione Sicilia, il Premio Mario Camicia per onora<br />
re la memoria della storica voce, nonché decano<br />
dei giornalisti di golf scomparso recentemente. Il<br />
premio, riservato al miglior italiano in gara, è stato<br />
assegnato ad Andrea Maestroni, 47˚ come Tadini,<br />
ma col miglior risultato nelle ultime tre buche.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
i risultati<br />
Questa la classifica del Sicilian<br />
Open, torneo valido per lo European<br />
Tour disputato sul percorso del<br />
Verdura Golf e Resort a Sciacca<br />
(par 72).<br />
Risultati: 1. (-15) Olesen (Dan, 68 69<br />
67 69, 273, 166.660 euro);<br />
2. (-14) Wood (Gb, 67 71 72 64, 274,<br />
111.110 euro); 3. (-12) Colsaerts (Bel,<br />
67 71 69 69, 276, 62.600 euro), Kjeldsen<br />
(Dan, 65 72 71 68);<br />
5. (-11) Lara (Spa, 69 70 70 68, 277);<br />
6. (-10) Wall (Gb, 69 72 71 66, 278),<br />
Lowry (Irl, 67 70 74 67), Parr (Can, 71<br />
69 67 71);<br />
9. (-9) Velasco (Spa, 67 74 70 68, 279),<br />
Goya (Arg, 65 73 72 69);<br />
11. (-8) Edberg (Sve, 70 66 75 69), Beem<br />
(Usa, 69 69 73 69), Green (Aus, 67<br />
70 74 69), Sluiter (Ola, 69 71 71 69),<br />
Lewis (Gb, 68 73 70 69), Daly (Usa, 71<br />
67 72 70), Storm (Gb, 68 73 69 70).<br />
47. (-2) TADINI (71 67 77 71, 286, 5100<br />
euro), MAESTRONI (69 71 75 71).<br />
4 Taccuino<br />
I NUMERI MASTERS: PRIMO MAJOR<br />
Molinari ad Augusta<br />
Il golf mondiale sposta i riflettori su<br />
Augusta, in Georgia, dove da giove<br />
6<br />
Milioni di<br />
telespettatori<br />
che hanno<br />
seguito il<br />
Sicilian Open in<br />
Gran Bretagna<br />
su 380 milioni di<br />
contatti<br />
televisivi in<br />
tutto il mondo.<br />
6000<br />
Gli spettatori<br />
che hanno<br />
seguito la gara<br />
al Verdura Golf<br />
per la durata<br />
del torneo che<br />
aveva un<br />
montepremi di 1<br />
milione.<br />
50<br />
Le emittenti<br />
televisive di<br />
tutto il mondo<br />
che hanno<br />
diffuso immagini<br />
del Sicilian Open<br />
dì si gioca il Masters, il primo major<br />
della stagione. Con Matteo Manas<br />
sero fuori per un soffio dai primi cin<br />
quanta al mondo che hanno acces<br />
so di diritto all’Augusta National, l’Ita<br />
lia è rappresentata da Francesco e<br />
Edoardo Molinari. Grande curiosità<br />
per Tiger Woods, l’ex numero 1, che<br />
dieci giorni fa vincendo l’Arnold Pal<br />
mer Invitational, è tornato alla vitto<br />
ria ufficiale dopo 30 mesi, è il più at<br />
teso. Riuscirà a riprendere la corsa<br />
verso il record di 18 major vinti da<br />
Nicklaus? Dovrà vedersela anche<br />
con il numero 1 LUke Donald e Rory<br />
McIlroy, sempre concentrati sulla<br />
lotta per la conquista del numero 1<br />
al mondo.<br />
IN CALIFORNIA: DA 33 a A63 a<br />
La Luna scivola<br />
Diana Luna non ha mantenuto le pro<br />
messe del 2˚ giro e con un terzo in<br />
75 (+3) colpi è scivolata dal 33˚ al<br />
63˚ posto con 219 (76 68 75, +3) nel<br />
Kraft Nabisco Campionship, il pri<br />
mo major stagionale femminile al Di<br />
nah Shore Tournament Course (par<br />
72) del Mission Hills, a Rancho Mira<br />
ge in California. Per la Luna due bir<br />
die e cinque bogey. È uscita al taglio<br />
Silvia Cavalleri, 87a con 150 (73 77,<br />
+6) e fuori per due colpi. Sorpresa<br />
in vetta alla graduatoria dove la ven<br />
tinovenne svedese Karin Sjodin<br />
(207 72 67 68, 9) ha agganciato la<br />
taiwanese Yani Tseng (68 68 71),<br />
leader mondiale, recuperandole tre<br />
colpi. Il montepremi è di 2 milioni.<br />
IN TEXAS<br />
Oosthuizen è primo<br />
Il sudafricano Louis Oosthuizen gui<br />
da con 199 colpi (67 66 66, 17) lo<br />
Shell Houston Open (Pga Tour) al Re<br />
dstone GC (par 72) di Humble in<br />
Texas. A 2 colpi di vantaggio su Hun<br />
ter Mahan (201, 15), a 3 lo svedese<br />
Carl Pettersson e sull'inglese Brian<br />
Davis (202, 14).<br />
SU STYLE GOLF<br />
Confessioni<br />
Westwood<br />
Style Golf dedica la<br />
copertina di marzo aprile 2012<br />
a Lee Westwood, n.3 al mondo.<br />
«E’ stato mio padre a spronarmi<br />
a vincere. Il golf è uno sport dai<br />
grandi valori, che cerco di tra<br />
smettere ai miei figli».
TENNIS IL SECONDO MASTERS 1000 DELL’ANNO<br />
Novak Djokovic, 24 anni,<br />
serbo, n. 1 del mondo, ha vinto<br />
l’11˚ Masters 1000 REUTERS<br />
4 Ancora Djokovic<br />
URRAH<br />
PAES<br />
Miami (Usa,<br />
3.650.000e,<br />
cem). FINALI,<br />
Singolare<br />
maschile:<br />
Djokovic (Ser)<br />
b. Murray (Gbr)<br />
6-1 7-6 (4);<br />
doppio<br />
maschile:<br />
Paes-Stepanek<br />
(Ind-Cec) b.<br />
Mirnyi-Nestor<br />
(Bie-Can) 3-6<br />
6-1 10-8.<br />
Doppio<br />
donne:<br />
Kirilenko-Petrova<br />
(Rus) b.<br />
ERRANI-VINCI<br />
7-6 (0) 4-6<br />
10-4.<br />
Andy Murray,<br />
24 anni,<br />
numero 4, non<br />
giocava da<br />
mercoledì<br />
ANSA<br />
Domina e soffre<br />
ma bissa Miami<br />
Il n. 1 doma Murray dopo un duro 2˚ set: «Quando<br />
serve gioco al meglio, questo mi dà fiducia»<br />
VINCENZO MARTUCCI<br />
twitter@vincemartucci<br />
Come contro Federer agli<br />
ultimi due Us Open, come nelle<br />
precedenti partite a due facce<br />
(primo set dominato, secondo<br />
sofferto, con Ferrer e Monaco),<br />
come in tutta la sua vita, da povero<br />
montanaro allevato fra<br />
mille difficoltà, compresa una<br />
guerra etnica. Anche nella finale<br />
di Miami, quand’è con le spalle<br />
al muro, Novak Djokovic rischia<br />
il tutto per tutto e pesca<br />
quel qualcosina in più da quell’anima<br />
guerriera. Così, dopo<br />
due ore e 18 minuti di micidiale<br />
braccio di ferro nei 30 gradi<br />
pregni di umidità della<br />
Florida, quando ormai respira<br />
a bocca aperta ed<br />
è chiaramente stizzito<br />
per la resistenza<br />
dell’amico di talento,<br />
Andy Murray, il<br />
numero 1 buca con<br />
servizi brucianti e con<br />
un dritto a 160 all’ora la<br />
rete da fondocampo che gli<br />
sta stringendo addosso lo<br />
scozzese, strappa coi denti<br />
il 7-4 al tie-break e, evitan-<br />
DIRETTORE RESPONSABILE<br />
ANDREA MONTI<br />
andrea.monti@gazzetta.it<br />
VICEDIRETTORE VICARIO<br />
Gianni Valenti<br />
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Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2012<br />
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PRESIDENTE<br />
Piergaetano Marchetti<br />
VICE PRESIDENTE<br />
Renato Pagliaro<br />
AMMINISTRATORE DELEGATO<br />
E DIRETTORE GENERALE<br />
Antonello Perricone<br />
CONSIGLIERI<br />
Raffaele Agrusti, Roland Berger,<br />
Roberto Bertazzoni, Gianfranco Carbonato,<br />
Diego Della Valle, John Elkann,<br />
Giorgio Fantoni, Franzo Grande Stevens,<br />
Jonella Ligresti, Giuseppe Lucchini,<br />
Vittorio Malacalza, Paolo Merloni,<br />
Andrea Moltrasio, Carlo Pesenti,<br />
Virginio Rognoni, Alberto Rosati,<br />
Giuseppe Rotelli, Enrico Salza<br />
DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI<br />
Giulio Lattanzi<br />
IL NUMERO UNO ALLO SPECCHIO<br />
TORNEO 2011 2012<br />
AUSTRALIAN OPEN W W<br />
DUBAI W S<br />
INDIAN WELLS W S<br />
MIAMI W W<br />
PARTITE VINTE PERSE 24 0 20 2<br />
PUNTI ATP 4500 3540<br />
Legenda: W Vittoria S Semifinale Statistiche di Luca Marianantoni<br />
dosi il terzo set, svicola molto<br />
probabilmente anche dalla<br />
sconfitta. Che, contro il quasi<br />
gemello, dal gioco simile, più<br />
anziano di appena una settimana,<br />
non sarebbe clamorosa: è<br />
l’unico che ha battuto due volte<br />
il serbo da quando, il 4 luglio<br />
dell’anno scorso, è salito sul trono<br />
della classifica, e, fino a ieri<br />
era avanti 5-4 nei testa a testa<br />
sul cemento all’aperto.<br />
Servizio-risposta Stavolta, nei<br />
primi colpi del game è nettamente<br />
più forte Djokovic. Che,<br />
implacabile con la prima di servizio<br />
e alla risposta, domina<br />
da subito lo scambio e spinge<br />
Murray due metri oltre la linea<br />
di fondo neutralizzando-<br />
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ne il potenziale offensivo, e lavorandolo<br />
ai fianchi facendogli<br />
inseguire palle-saponetta.<br />
«Non ho risposto bene al suo<br />
servizio, che è abitualmente è<br />
uno dei punti forti del mio gioco.<br />
Forse perché negli ultimi<br />
giorni non ho giocato», si lagna<br />
lo scozzese, numero 4 del<br />
mondo, fermo da mercoledì<br />
dopo il successo su Tipsarevic<br />
e promosso in finale dalla rinuncia<br />
di Nadal, che, con Djokovic<br />
ha soltanto una palla-break.<br />
Ma è anche annichilito<br />
dall’uomo elastico che si ritrova<br />
di là del net, dalla palla<br />
velocissima che deve sempre<br />
fronteggiare, dall’impossibilità<br />
di accorciare qualsiasi traiettoria,<br />
dal video-game nel qua-<br />
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le si ritrova protagonista passivo,<br />
senza possibilità di architettare<br />
una tattica alternativa.<br />
Da cui i 39 errori gratuiti.<br />
Svolta Il primo set è tutto di<br />
Djokovic. Ma, come già dopo<br />
il 6-2 con Ferrer e il 6-0 con<br />
Monaco, il dominatore dell’ultima<br />
stagione e degli ultimi 3<br />
Slam, frena, perché non è ancora<br />
al top della forma che vuole<br />
raggiungere a maggio per il<br />
Roland Garros, l’unico Major<br />
che gli manca e che potrebbe<br />
garantirgli il Grande Slam, anche<br />
se spurio (non nello stesso<br />
anno). Perché esagera, di dritto,<br />
sulle due palle break sull’1-1,<br />
e di rovescio, sulla terza<br />
sul 2-2. E perché Murray rischia<br />
di più e sfodera varietà e<br />
classe. Ma, quand’è davvero in<br />
difficoltà, sul 3-4 0-30, Nole<br />
trova tre prime imparabili, e<br />
beffa, di mestiere, Andy, agganciando<br />
il 4-4, il 5-5, e raggiungendo<br />
anche il match<br />
point sul 6-5. Che l’altro cancella<br />
col servizio. Poi, una volta<br />
al tie-break, approfitta di un<br />
doppio fallo, si aggrappa al mini-break<br />
e non lo molla più.<br />
Urlacci Murray urlerà ancora<br />
di rabbia, come dopo la finale<br />
degli Australian Open dell’anno<br />
scorso, quando prese una<br />
stesa. Stavolta è stato più coraggioso<br />
e offensivo — magari<br />
grazie a coach Ivan Lendl —, e<br />
ha fatto un altro passettino<br />
avanti. Ma ha perso ancora sotto<br />
un traguardo importante,<br />
contro i primissimi. Djokovic<br />
urla alla Hulk, liberandosi della<br />
pressione: «Quando ne ho<br />
avuto bisogno sono riuscito a<br />
giocare al mio miglior livello,<br />
e questo mi dà molta fiducia<br />
per il futuro». Così è il primo a<br />
bissare Miami dopo Federer<br />
nel 2006. Non è impressionante<br />
come l’anno scorso, ma batterlo<br />
sarà dura per tutti.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
4<br />
I NUMERI<br />
30 I tornei vinti<br />
in carriera da<br />
Novak Djokovic<br />
(5 Slam e 11<br />
Masters 1000);<br />
17 sul cemento,<br />
7 sulla terra, 5<br />
indoor e 1<br />
sull'erba.<br />
3 Le vittorie<br />
AMIAMIdi<br />
Novak Djokovic:<br />
nel 2007 su<br />
Canas (6-3 6-2<br />
7-5), nel 2011 su<br />
Nadal (4-6 6-3<br />
7-6) e ieri su<br />
Murray.<br />
12<br />
Le finali vinte<br />
dal serbo sulle<br />
13 giocate<br />
dall’inizio del<br />
2011. L’unica<br />
persa a<br />
Cincinnati nel<br />
2011 contro<br />
Murray (6-4 3-0<br />
e ritiro).<br />
33 Le finali<br />
giocate<br />
da Andy Murray<br />
(22 vinte e 11<br />
perdute). Due<br />
sole le sconfitte<br />
nelle finali<br />
Masters 1000<br />
(Indian Wells<br />
2009 e ora<br />
Miami)<br />
(lu.mar.)<br />
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dell’1 settembre 1948<br />
ISSN 1120-5067<br />
CERTIFICATO ADS N. 7335 DEL 14-12-2011<br />
La tiratura di domenica 1 aprile<br />
è stata di 350.796 copie<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />
LE AZZURRE<br />
Sara Errani e Roberta Vinci AFP<br />
Vinci-Errani<br />
si arrendono<br />
nella finale<br />
del doppio<br />
Sara Errani e Roberta Vinci<br />
perdono la finale di Miami<br />
contro le russe Maria Kirilenko<br />
e Nadia Petrova, ma lottano com’è<br />
scritto nel loro Dna: dopo il<br />
primo set (6-7), pareggiano<br />
nel secondo (6-4) e si arrendono<br />
al super tie-break, recuperando<br />
da 1-5 a 3-5, per cedere<br />
infine 10-4 alle forti avversarie.<br />
Prosegue comunque la straordinaria<br />
stagione delle ragazze<br />
di Fed Cup, già protagoniste<br />
nel 2012 di due successi, a<br />
Monterrey e Acapulco, da aggiungere<br />
agli altri 7 ottenuti in<br />
coppia dalla tarantina e dalla<br />
romagnola: lo scorso anno a<br />
Hobart, Pattaya City e Palermo<br />
e nel 2010 a Marbella e Barcellona.<br />
Le due piccole lottatrici<br />
sono del resto entrate nella storia<br />
azzurra come prima coppia<br />
italiana a raggiungere la finale<br />
di un torneo dello Slam, a gennaio,<br />
agli Australian Open di<br />
Melbourne. E, anche in Florida<br />
hanno lasciato il segno, riportando<br />
non una, ma due italiane<br />
in finale, dopo il successo di<br />
due anni fa di Flavia Pennetta<br />
con l’argentina Gisela Dulko.<br />
E, curiosamente, in semifinale,<br />
avevano eliminato proprio la<br />
Dulko, stavolta in coppia con la<br />
specialista Paola Suarez, che si<br />
sono unite quest’anno in vista<br />
del doppio olimpico.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
Gazzetta.it<br />
GLI HIGHLIGHTS DELLA<br />
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Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 600; UKLg. 1,80; U.S.A. USD 4,00.<br />
49<br />
#
50<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012
TUTTENOTIZIE & RISULTATI<br />
Nuoto AMERICANI SCATENATI AD INDIANAPOLIS: LA HARDY 1’06"12 NEI 100 RANA<br />
Phelps, primo schiaffo a Lochte<br />
200 misti già da urlo: 1’56"32<br />
(s.a.) Non solo Phelps,<br />
ma anche Jessica Hardy a Indianapolis<br />
nuotano tempi preziosissimi<br />
in rotta su Londra.<br />
Soprattutto Michael impressiona<br />
nel duello più atteso contro<br />
un Ryan Lochte non in condizione<br />
e persino con dei dolori<br />
ad una gamba che non gli<br />
hanno consentito di essere il<br />
soldato di sempre (terzo sia<br />
nei 200 misti che nei 100 dorso).<br />
Phelps, dunque, ribadisce<br />
ancora una volta di essere tornato<br />
vorace come prima di Pechino:<br />
e dopo i massacranti<br />
400 misti vinti col 3˚ crono<br />
dell’anno, dopo i 100 farfalla<br />
da 52"23 e i 100 sl da 48"74,<br />
ieri ha sbalordito riposizionan-<br />
do le gerarchie dei 200 misti<br />
vinti in 1’56"32 che ha oscurato<br />
l’58"16 dell’inglese Roebuck.<br />
«Sono più avanti di mezzo<br />
secondo rispetto a un anno<br />
fa, fossi sceso sotto l’1’56" sarei<br />
rimasto impressionato» ha<br />
detto l’americano che ha fatto<br />
il giro d’onore finale, sempre<br />
per emozionare il pubblico, se<br />
stesso e mamma Debbie e sorella<br />
Hillary che lo seguono come<br />
un’ombra. «Qui cominciai<br />
a 15 anni, e qui son venuto a<br />
nuotare per l’ultima volta nel<br />
Grand Prix», ha detto il 26enne,<br />
oro olimpico 14 volte.<br />
Sconfitta A Phelps brucia ancora<br />
la sconfitta di un anno fa ai<br />
Michael Phelps, 26 anni, americano, 14 ori e 2 bronzi olimpici AP<br />
Scherma MONDIALI CADETTI Atletica TEXAS RELAYS: I 100 Tiro a volo NELLA FOSSA<br />
Con Ingargiola<br />
fioretto d’argento<br />
Il fioretto azzurro cadetti<br />
porta la seconda medaglia<br />
dei Mondiali Giovani e Cadetti<br />
in corso a Mosca. E’ di Francesco<br />
Ingargiola, il 15enne marchigiano<br />
allievo del Club<br />
Scherma Jesi è stato sconfitto<br />
di una sola stoccata (15-14) in<br />
finale contro il giapponese Matsuyama.<br />
Oro individuale agli<br />
Europei cadetti e oro a squadre<br />
agli Europei giovani di Porec<br />
2012, Ingargiola non è riuscito<br />
a chiudere dopo la rimonta.<br />
Sconfitto ai quarti invece<br />
Tommaso Ciuti, stop al primo<br />
turno per l’altro azzurro Damiano<br />
Rosatelli. Nella sciabola<br />
femminile Cadetti, Chiara<br />
Mormile e Sofia Ciaraglia si sono<br />
fermate nel tabellone delle<br />
16.<br />
Risultati Fioretto cadetti. Finale:<br />
Mastuyama (Giap) b. Ingargiola 15-14;<br />
semifinali: Ingargiola b. Nemeth (Ung)<br />
15-6; Matsuyama (Giap) b. Sakata<br />
(Giap) 15-9. Sciabola cadette. Finale:<br />
Gogoleva (Rus) b. Marton (Ung)<br />
15-9; semifinali: Gogoleva (Rus) b.<br />
Powers (Usa) 15-7; Marton (Ung) b.<br />
Russo (Usa) 15-11. Ottavi: Marton<br />
(Ung) b. Mormile 15-9, Powers (Usa)<br />
b. Ciaraglia 15-10.<br />
Francesco Ingargiola, 15 anni<br />
Richards sprint<br />
10"89 ventoso<br />
Sanya Richards, 27 anni AFP<br />
(si.g.) Tornata a correre i 100<br />
metri dopo 4 anni, Sanya Richards<br />
ha ottenuto 10”89 ventoso<br />
nelle 85ª edizione delle<br />
Texas Relays disputate ad Austin<br />
(Usa): per lei anche una<br />
frazione finale della 4x400 in<br />
51”5. Vittorie in staffetta per<br />
Wallace Spearmon (4x100) e<br />
Jeremy Wariner (44”6 in quarta<br />
frazione nella 4x400) che dimostra<br />
di aver superati i problemi<br />
ai tendini che lo hanno<br />
condizionato nella scorsa stagione.<br />
Uomini. 100. I (+3.1): A. Brown (Can)<br />
10”09; Gray 10”09; Isles 10”13. II (+2.9):<br />
Demps 10”01. III (+2.4): Bracy (’93)<br />
10”06. 110 hs. I (+2.9): Nugent 13”37;<br />
Brathwaite (Bar) 13”43; Stewart<br />
(Giam) 13”46. II (+1.7): C. Thomas<br />
13”45. 4x100. I: Speed United (Spearmon,<br />
Patton) 38”64. II: Auburn 38”30<br />
(mpm ’12). 4x400: C. Texas All Stars<br />
(Wariner 44”6) 3’01”54 (mpm ’12). Donne.<br />
100. I (+2.9): Richards-Ross<br />
10”89; Lucas 11”11. II (+3.0): K. Duncan<br />
10”94; Hayes 11”09: D. Duncan 11”15.<br />
100 hs. I (+3.3): Denby 12”78; Davis<br />
12”89. II (+2.2): Flemings 12”88. Alto:<br />
Acuff (’75) 1.95. Lungo: Hayes 6.86<br />
(+5.0): Bowie 6.77 (+4.6). 4x100.I:TG<br />
Elite 43”13. II: Lsu 42”99 (mpm ’12).<br />
4x400: Hart of Texas (Richards<br />
–Ross 51”5) 3’27”03 (mpm ’12).<br />
Mondiali da Lochte, che per<br />
battere il più grande di 16 centesimi<br />
fece crollare il record in<br />
1’54"00. La condotta di Indianapolis<br />
dice che a dorso Phelps<br />
deve ancora limare qualcosa<br />
(53"48 il passaggio di un anno<br />
fa di Ryan, 54"23 quello di<br />
ieri del vincitore), ma che il<br />
più è fatto per accendere uno<br />
dei duelli più accessi che si preannunciano<br />
a Londra: appunto,<br />
i 200 misti. «Ryan è uno<br />
dei quegli avversari che tira<br />
fuori il meglio di me» dice<br />
Phelps, mentre Lochte non ha<br />
mai avuto il complesso-Phelps<br />
«quando salgo sul blocco,<br />
comunque anche qui ho imparato<br />
molto, se voglio vincere a<br />
TRIALS OLIMPICI: IN SPAGNA 4’05"77<br />
Londra questa gara devo cambiare<br />
qualcosa e saper gestire<br />
le risorse per la contemporaneità<br />
con i 200 dorso». Phelps<br />
lo aspetta al varco.<br />
A Indianapolis (Usa). Uomini, 1500<br />
sl Koski (Fin) 15’09"17, Frayler<br />
15’09"27; 100 do Thoman 53"95, Russell<br />
54"61, Lochte 54"75; 100 ra Titus<br />
1’00"86, Hansen 1’01"04, Polyakov<br />
(Kaz) 1’01"48; 200 fa Bollier 1’56"34,<br />
Tarwater 1’58"02; 200 mx Phelps<br />
1’56"32 (25"02, 54"23, 1’28"41), Townsend<br />
(Saf) 1’59"8, Lochte 1’59"37. Donne,<br />
800 sl Ryan 8’32"49, Ziegler<br />
8’33"86; 100 do Franklin 59"89; 100<br />
ra Hardy 1’06"12 (31"27, 1˚ t. 2012, scavalcata<br />
Soni 1’06"88), Beard 1’08"50;<br />
200 fa Hosszu (Ung) 2’07"58, Hersey<br />
2’09"92, Vollmer 2’09"96; 200 mx Leverenz<br />
2’09"71, Kukors 2’10"76.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
Belmonte: 400 sl da Fede<br />
(pe.m.) Mireia Belmonte<br />
super nei Trials di Malaga: record<br />
spagnolo in 4’05"77 nei 400 sl (7˚<br />
tempo 2012,peggio di soli 7/100<br />
dal crono della Pellegrini) e<br />
2’06"95 nei 200 delfino dopo 30’.<br />
Uomini, 400 sl Sanchez 3’56"58;<br />
200 do Regueira 2’00"07, 2. GIOR<br />
DANO 2’01"77; 200 fa Peralta<br />
2’00"76. Donne, 400 sl Belmonte<br />
4’05"77 (r.n., prec. Costa<br />
4’07"02), Costa 4’07"08; 200 do<br />
Da Rocha 2’10"00; 200 fa Belmon<br />
te 2’06"95.<br />
PIERSE E CSEH (al.f.) A Montre<br />
Coppa: Frasca<br />
2˚ in Arizona<br />
TUCSON (Arizona, Usa) - La<br />
prima tappa della Coppa del<br />
Mondo si chiude con l’ottimo<br />
secondo posto nella fossa di Erminio<br />
Frasca. Il 28enne poliziotto<br />
di Priverno (Lt), vincitore<br />
della Coppa del Mondo nel<br />
2007, da allora non saliva su<br />
un podio importante. In Arizona,<br />
dopo aver chiuso la prima<br />
giornata con 47/50, si è superato<br />
nelle successive 3 serie<br />
(75/75), entrando in finale<br />
con 122. Dove lo statunitense<br />
Hadden ha stampato un 25<br />
perfetto, mentre l’azzurro si è<br />
fermato a 21, superando poi<br />
l’olimpionico di Atene, il russo<br />
Alipov, allo spereggio per il secondo<br />
posto. In finale anche<br />
Rodolfo Viganò, quarto, quindi<br />
ancora una volta in grado di<br />
far valere la sua candidatura<br />
per un posto a Londra. Una carta<br />
l’ha conquistata lui, l’altra<br />
Pellielo, ma il c.t. Pera, con<br />
l’iridato Fabbrizi e con Frasca<br />
ha l’imbarazzo della scelta.<br />
Fossa: 1˚ Hadde (Usa) 148/150; 2. Frasca<br />
144 (+2); 3. Alipov (Rus) 144 (+1); 4.<br />
Viganò 142; 5. Schmits (Bra) 141; 6.<br />
Serrano (Spa) 140; 21. De Filippis<br />
116/125.<br />
Erminio Frasca (28), Fiamme Oro<br />
al (Can), Tara Van Beilen e Mar<br />
tha McCabe ai Giochi nei 200 ra<br />
na, out la primatista Pierse. Uomini:<br />
200 do Oriwol 1'58”79, Fran<br />
cis 1'58”90; 100 fa Bartoch 53”01.<br />
Donne: 100 sl Wilkinson 54”73,<br />
Poon 54”86, Maclean 55”06; 800<br />
sl King 8'30”79; 200 ra Van Beilen<br />
2'24”03, McCabe 2'24”81 (2˚ 3˚<br />
t. 2012), 5. Pierse 2'17”14. A Debrecen<br />
(Ung). Uomini: 200 ra<br />
Molnar 2'11”41, Cseh 2'15”54; 200<br />
mx Cseh 1'59”22. Donne: 1500 sl<br />
Riztov 16'12”95; 100 fa Jakabos<br />
58”82; 200 mx Verraszto 2'13”89.<br />
Boxe DOPO LA SOSPENSIONE<br />
Chisora ricorre<br />
Poi Povetkin?<br />
L’inglese Dereck Chisora, 28 AFP<br />
L’inglese Dereck Chisora<br />
ha presentato ricorso contro la<br />
decisione della Federazione<br />
britannica di sospendergli a<br />
tempo indeterminato la licenza<br />
per i comportamenti inappropriati<br />
prima e dopo il match<br />
iridato perso contro Vitali<br />
Klitschko. Intanto il britannico<br />
è in Russia per seguire il<br />
Mondiale Wba dei massimi<br />
leggeri tra Lebedev e Cox del 4<br />
aprile: secondo il manager di<br />
Povetkin, Vlad Hrunov, sarebbe<br />
stato raggiunto un accordo<br />
per una sfida iridata in autunno<br />
per i massimi Wba (il 14 luglio<br />
il russo sfida il datato Rahman),<br />
ovviamente nel caso<br />
Chisora possa tornare a combattere.<br />
Anche se il manager<br />
dell’inglese, Frank Warren, sogna<br />
una sfida con Haye.<br />
MEMORIAL DURAN (m.moro.) Al Palasport<br />
di Ferrara il XII Memorial Carlos<br />
Duran. Il welter Caccia (4) batte il<br />
ceco Balog (2-7) p. 6 imponendo un<br />
buon ritmo ed un conteggio al terzo<br />
round. Il massimo leggero Bruzzese<br />
(7) supera l’altro ceco Bilak (19-19) ai<br />
punti 6. Solo un’esibizione per l’altro<br />
cruiser Larghetti (16) per il mancato visto<br />
all’avversario.<br />
LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
Atletica<br />
MEZZA BERLINO (d.m.) Grandi risultati<br />
nella mezza maratona a Berlino (Ger), vinta<br />
dal keniano Denis Koech in 59’14”, che<br />
ha preceduto in volata Wilson Kiprop. In<br />
cinque sotto l’ora di corsa. In campo femminile<br />
successo di Philles Ongori (Ken) in<br />
1h08’25”. Uomini: 1. D. Koech (Ken) 59’14”;<br />
2. W. Kiprop (Ken) 59’15”; 3. E. Chebii<br />
(Ken) 59’22”; 4. P. Kirop (Ken) 59’25”; 5.<br />
P. Kipchumba (Ken) 59’53”. Donne: 1. Ongori<br />
(Ken) 1h08’25”; 2. H. Kiprop (Ken)<br />
1h08’26”; 3. Chepkwony (Ken) 1h08’36”.<br />
GOTTARDO OK (si.g.) A Chiari (Bs),<br />
75.69 di Leonardo Gottardo nel giavellotto.<br />
Uomini. 300: Juarez 33”43. Donne<br />
200 hs (-1.3): Folorunso (’96, Ita/Nig)<br />
28”89.<br />
MARATONA DEL LAMONE (m.m.) Così a<br />
Russi (Ra) nella Maratona del Lamone: 1.<br />
El Barouki (Mar) 2h23’57”. Donne: 1. Carlin<br />
2h53’01”.<br />
STRACARRARA (d.m.) I keniani Hosea<br />
Kimeli Kisorio e Divina Jepkogei hanno<br />
vinto la Stracarrara di 10 km. Uomini: 1.<br />
Kimeli Kisorio (Ken) 29’47”; 2. Kibor (Ken)<br />
29’48”; 3. Talam (Ken) 29’51”; 4. Curzi<br />
30’03”. Donne: 1. D. Jepkogei (Ken) 34’17”;<br />
2. Marconi 35’17”; 3. Nyrasanbimana<br />
(Rua) 35’44”.<br />
MARATONINA DEI FIORI (d.m.) Pasquale<br />
Rutigliano e Marcella Mancini hanno<br />
vinto la Maratonina dei fiori di San Benedetto<br />
del Tronto (Ap). Uomini: 1. Rutigliano<br />
1h05’21”. Donne: 1. Mancini 1h17’30”.<br />
Boxe<br />
EUROPEO (r.g.) A Kiel (Ger) l’azero-tedesco<br />
Eduard Gutknecht (24-1) mantiene<br />
l’Europeo mediomassimi contro il francese<br />
Tony Averlant (17-6-2) per split decision<br />
(2-1), verdetto contestato dallo sfidante.<br />
L’ex iridato medi Ibf, Arthur<br />
Abraham (Ger, 34-3), da supermedio ha<br />
dominato il polacco ex europeoWilczewski<br />
(30-3), e punta a battersi col vincitore<br />
tra Stieglitz (41-2) e Groves (Ing, 14)<br />
per la cintura Wbo. Battuto di misura<br />
l’abruzzese ex tricolore medi Lorenzo Di<br />
Giacomo (41-6-1), 33 anni, dal giovane<br />
Weber (16-1-1), dieci meno, sugli 8 round.<br />
RIECCO PAVLIK (r.g.) A S. Antonio<br />
(Usa), dopo dieci mesi, convincente rientro<br />
dell’ex iridato medi (2007-2010) Wbc<br />
e Wbo Kelly Palik (38-2), nei mediomassimi,<br />
contro Jaco (Usa 15-3) messo ko 2.<br />
ZAMORA A UFA (r.g.) Il 31 maggio Denis<br />
Shafikov (Rus, 28-0-1) difenderà l’Europeo<br />
superleggeri contro Brunet Zamora<br />
(21-0-2) a Ufa nella Russia Orientale.<br />
DESTITUITO (r.g.) Il leggero Emiliano<br />
Marsili (24-0-1), attuale titolare Ibo, è stato<br />
destituito dal titolo italiano per essersi<br />
iscritto e aver combattuto per la federazione<br />
spagnola. Orjal Kolaj (mediomassimi,<br />
8-5) e Vincenzo Rossitto (massimi leggeri,<br />
41-7-2) rinunciano al titolo italiano in<br />
loro possesso, per cinture internazionali.<br />
Canottaggio<br />
DERBY ROMANO Il 35˚ derby romano<br />
viene vinto dalla Canottieri Lazio: Paolucci,<br />
Negrini, Patti, Berra, Romano, Aicardi,<br />
Calzona e Vitullo battono la Canottieri Roma,<br />
che ora conduce 15-11.<br />
Football<br />
LA QUINTA (m.l.) Risultati 5ª giornata:<br />
Seamen Milano-Rhinos Milano 33-34; Doves<br />
Bologna-Elephants Catania 14-57;<br />
Giants Bolzano-Warriors Bologna 20-21;<br />
Dolphins Ancona-Panthers Parma<br />
27-38; Lions Bergamo-Hogs Reggio Emilia<br />
20-0; Lazio Marines-Daemons Cernusco<br />
30-36. Classifica: Parma (4-1), Warriors<br />
Bo (4-1) 800; Rhinos Mi (3-1) 750;<br />
Ancona (2-1), Catania (2-1), Cernusco<br />
(2-1) 667; Reggio Emilia (2-2), Bolzano<br />
(2-2), Bergamo (2-2) 500; Doves Bo<br />
(0-3), Seamen Mi (0-4), Lazio (0-4) 0.<br />
Hockey prato<br />
CHE BRA (g.l.g.) Bra travolgente anche<br />
nella 14ª giornata: ha già stravinto la fase<br />
regolare, Bologna praticamente retrocessa.<br />
Risultati: Tevere Eur-Amsicora<br />
2-4, Cernusco-Valverde 4-3, Bologna-Butterfly<br />
Roma 1-5, Roma DeSisti-Suelli<br />
3-3. Classifica: Bra 42, Roma<br />
De Sisti 27, Cernusco 26, Amsicora 23,<br />
Suelli 22, Tevere Eur 20, Butterfly 14, Valverde<br />
13, Bonomi 10, Bologna 2.<br />
Judo<br />
TRICOLORI Fiamme Gialle al primo posto<br />
della classifica femminile nel PalaOlimpia<br />
a Verona negli Assoluti. Con Giulia<br />
Quintavalle in tribuna ed Edwige Gwend<br />
sconfitta due volte a sorpresa nei 63 kg,<br />
le finanziere hanno vinto il tricolore con<br />
la giovane Noemi Boccanera (52) ed Assunta<br />
Galeone (78). Titolo anche per Valentina<br />
Moscatt (48), Martina Lo Giudice<br />
(57), Valentina Giorgis (63), Giulia Cantoni<br />
(70) e Tania Ferrera (+78). Fiamme Azzurre<br />
e Team Romagna sul podio con le<br />
Fiamme Gialle.<br />
Nuoto<br />
CINQUINA CARLI (al.f.) Diletta Carli, con<br />
il successo negli 800 sl, chiude con 5 titoli<br />
individuali i tricolori giovanili di Riccione.<br />
Donne. Cad: 100 do Costa 55”51; 800<br />
sl Musso 8'30”77; 200 do Meloni 2'11”91;<br />
50 ra Fissneider 31”62; 50 fa Querci<br />
27”38. Jun '96: 100 sl Durante 55”54; 800<br />
sl Carli 8'29”39; 200 do Esposito 2'10”80;<br />
50 ra Fontana 32”23; 50 fa Martelli<br />
27”52. Jun '97: 100 sl Biondani 56”16; 800<br />
sl Tettamanzi 8'43”93; 200 do Riccardi<br />
2'12”97; 50 ra Guerra 31”91; 50 fa Biondani<br />
e Tarzia 28”07. Rag '98: 100 sl Ceracchi<br />
56”98; 800 sl Caponi 8'49”31; 200 do Mi-<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />
51<br />
glietta 2'15”25. Rag '99: 100 sl Ruggi<br />
58”56; 800 sl Mai 8'57”39; 200 do Gueorguiev<br />
2'19”28.<br />
CLERI QUINTO (al.f.) Valerio Cleri chiude<br />
al 5˚ posto la 10 km di coppa del mondo di<br />
Eilat (Isr) vinta dal greco Gianniotis, che<br />
sarà il primo tedoforo, davanti a Lurz e<br />
Drattsev. Il romano non ha potuto fare la<br />
volata per una gomitata al volto che gli è<br />
costata alcuni punti di sutura. Tra le donne<br />
successo della brasilana Cunha, 5ª la<br />
Consiglio.<br />
TORNA MOUSSAMBANI Ricordate Eric<br />
«l’anguilla» Moussambani, autore a Sydney<br />
2000 dei 100 sl più lenti (1’52"72), a<br />
65" dal record del mondo di Van den Hoogenbabd?<br />
E’ diventato a 33 anni il c.t. della<br />
Guinea Equatoriale per i Giochi di Londra.<br />
Non ha gareggiato nè ad Atene nè a<br />
Pechino.<br />
Pallanuoto<br />
COPPA ITALIA DONNE Si è conclusa la<br />
fase preliminare di Coppa Italia femminile.<br />
A Imperia: Firenze-Bologna 9-8, Pro<br />
Recco-Fiorentina 8-8, Fiorentina-Firenze<br />
13-10, Imperia-Pro Recco 8-12.<br />
Class.: Firenze 9; Pro Recco, Fiorentina<br />
7; Bologna 6; Imperia 0. A Catania: Orizzonte-Volturno<br />
17-12, Ortigia-Messina<br />
11-5, Volturno-Messina 10-10, Orizzonte-Ortigia<br />
16-12. Class.: Orizzonte 9; Volturno<br />
4; Ortigia 3; Messina 0. Alla Final<br />
Four (12-13 aprile) Firenze, Pro Recco<br />
(per differenza reti), Orizzonte e Volturno.<br />
Pallavolo<br />
A-2 DONNE (m.l.) Crema ferma in rimonta<br />
(al tie-break) la corsa di Giaveno e riduce<br />
a 5 punti di distacco ma viene agganciata<br />
da Loreto al secondo posto. Così la<br />
25 ª giornata: Forlì-Loreto 0-3 (21-25,<br />
20-25, 21-25); Pontecagnano-San Vito<br />
3-1 (25-22, 25-17, 22-25, 25-16); Matera-Frosinone<br />
2-3 (23-25, 25-16, 25-23,<br />
20-25, 8-15); Crema-Giaveno 3-2<br />
(22-25, 25-27, 26-24, 29-27, 15-8); Mercato<br />
San Severino-Santa Croce 3-2<br />
(21-25, 25-23, 24-26, 25-23, 21-19); Montichiari-Busnago<br />
1-3 (25-14, 22-25,<br />
17-25, 15-25); Soverato-Sala Consilina<br />
3-1 (25-20, 25-22, 16-25, 25-20); Terre<br />
Verdiane Fontanellato-Pomì Casalmaggiore<br />
1-3 (40-38, 23-25, 23-25, 26-28).<br />
Classifica: Giaveno 63; Loreto, Crema<br />
58; Casalmaggiore 57; Busnago, Santa<br />
Croce 51; Montichiari 36; Soverato 35;<br />
Fontanellato 33; Frosinone 28; Sala Consilina<br />
26; San Severino 25; Pontecagnano<br />
23; San Vito 22; Forlì 15; Matera 10.<br />
Rugby<br />
ECCELLENZA Nel posticipo del 16˚ turno,<br />
L’Aquila-Lazio 12-17. Classifica: Prato<br />
59; Calvisano 56; Padova, Rovigo 50;<br />
Mogliano 49; Lazio 26; Reggio Emilia,<br />
L’Aquila 23; Crociati Parma 20; San Gregorio<br />
Ct 16.<br />
Sci nautico<br />
EUROPEI UNDER 21 (m.l.) Ai Campionati<br />
Europei under 21 discipline classiche<br />
che si sono chiusi ieri a Lake Grappa in<br />
Sudafrica, gli azzurrini guidati dal dt Elisabetta<br />
Galli hanno conquistato 7 medaglie<br />
(3 ori, 2 argenti, 2 bronzi) individuali. Dopo<br />
quelle di sabato in figure con l’oro per<br />
Maria Luisa Pajni (4100), argento per Silvia<br />
Caruso (3670) e bronzo per Nicholas<br />
Benatti (9280), sono arrivati l’oro di Luca<br />
Spinelli (1.50 a 10.75) e il bronzo di Maria<br />
Luisa Pajni (3.50 a 13) nello slalom, e ancora<br />
l’argento della Pajni (39.6) nel salto<br />
oltre all’oro della stessa Pajni in combinata.<br />
Softball<br />
CASERTA CADE (m.c.) La regina Caserta<br />
cade sul campo della matricola Bologna.<br />
2˚ turno: Amga Legnano-Fiorini Forlì<br />
2-4, 3-2; Blue Girls Bologna-Des Caserta<br />
1-7, 4-2; Bigioni Montegranaro-Museo<br />
d'Arte Nuoro 1-0 (8˚), 0-2; Hornets San<br />
Marino-Rhibo La Loggia 2-1, 2-6. Riposo:<br />
Sanotint Bollate. Class.: Caserta, Forlì e<br />
La Loggia 750 (3-1); Bologna (2-2), San<br />
Marino e Bollate (1-1) 500; Montegranaro,<br />
Nuoro e Legnano 250 (1-3)<br />
Sport invernali<br />
SCIALPINISMO Kilian Jornet Burgada<br />
(Spa) in coppia con il giovanissimo Matheo<br />
Jaquemoud (Fra) hanno messo un<br />
sigillo straniero dopo 9 anni al Millet Tour<br />
du Rutor Extreme vincendo ieri a Planaval<br />
(Ao) la terza combattuta e affascinante<br />
tappa. Terzi di giornata, ma secondi<br />
nella generale, Bon Mardion e Lanfranchi<br />
che hanno perso tutto il vantaggio delle<br />
prime due giornate nella prima salita. Gara<br />
da incorniciare anche per Laetitia<br />
Roux e Mireia Mirò Varela che in tre giorni<br />
hanno staccato di 43'59" le fortissime<br />
valtellinesi Roberta Pedranzini e Francesca<br />
Martinelli. Il Millet Tour du Rutor è<br />
l’unica tappa italiana de la Gran Course.<br />
MARSAGLIA (s.f.) L’azzurro Matteo Marsaglia,<br />
neocampione italiano di superG (e<br />
bronzo in gigante), ha vinto ieri il gigante<br />
Fis di Ste Foy Tarentaise (Fra) con<br />
47/100 sull’austriaco Sieber e 94/100 sul<br />
francese Blanc (20˚ il fratello Eugenio).<br />
Da oggi a giovedì ultimo appuntamento<br />
stagionale con i Tricolori giovani (specialità<br />
tecniche) in Val di Fiemme (Tn); stamattina<br />
gigante maschile all’Alpe di Cermis.<br />
Tennistavolo<br />
DOPPIO TRIONFO La Cina domina i Mondiali<br />
a squadre a Dortmund. Gli uomini<br />
battono 3-0 in finale la Germania, l'ultima<br />
volta che non hanno vinto il titolo fu nel<br />
2000, superati dalla Svezia. Le donne superano<br />
3-0 Singapore e si riprendono<br />
l'oro perso nel 2010 contro le stesse avversarie<br />
di questa finale.
52<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
Questi avvisi si ricevono tutti i giorni 24 ore su 24<br />
all’indirizzo internet:<br />
www.piccoliannunci.rcs.it<br />
oppure tutti i giorni feriali a:<br />
MILANO : tel.02/6282.7555 -<br />
02/6282.7422, fax 02/6552.436.<br />
BOLOGNA : tel. 051/42.01.711,<br />
fax 051/42.01.028.<br />
FIRENZE : tel. 055/55.23.41,<br />
fax 055/55.23.42.34.<br />
BARI : tel. 080/57.60.111,<br />
fax 080/57.60.126.<br />
NAPOLI : tel. 081/497.7711,<br />
fax 081/497.7712.<br />
BERGAMO : SPM Essepiemme s.r.l.<br />
tel. 035/35.87.77, fax 035/35.88.77.<br />
COMO : tel. 031/24.34.64,<br />
fax 031/30.33.26.<br />
CREMONA : Uggeri Pubblicità s.r.l.<br />
tel. 0372/20.586, fax 0372/26.610.<br />
LECCO : SPM Essepiemme s.r.l.<br />
tel. 0341/35.74.00, fax 0341/36.43.39<br />
MONZA : SPM Monza Brianza s.r.l.<br />
tel. 039/394.60.11, fax 039/394.60.55.<br />
OSIMO-AN : tel. 071/72.76.077 -<br />
071/72.76.084.<br />
PADOVA : tel. 049/69.96.311,<br />
fax 049/78.11.380.<br />
PALERMO : tel. 091/30.67.56,<br />
fax 091/34.27.63.<br />
PARMA : Publiedi srl<br />
tel. 0521/46.41.11, fax 0521/22.97.72.<br />
RIMINI : Adrias Pubblicità di Rimini<br />
tel. 0541/56.207, fax 0541/24.003.<br />
ROMA : In Fieri s.r.l.<br />
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TORINO : telefono 011/50.21.16,<br />
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n. 0: euro 4,00; n. 1: euro 2,08; n. 2-3-<br />
14 : euro 7,92; n. 5-67-8-9-12-20:<br />
euro 4,67; n. 10: euro 2,92; n. 11: euro<br />
3,25; n. 13: euro 9,17; n. 15: euro 4,17; n.<br />
17: euro 4,58; n. 18 - 19: euro 3,33; n. 21:<br />
euro 5,00; n. 24: euro 5,42.<br />
Rubriche in abbinata facoltativa:<br />
n. 4: euro 4,42 sul Corriere della Sera; euro<br />
1,67 sulla Gazzetta dello Sport; euro 5,00<br />
sulle due testate.<br />
n. 16: euro 1,67 sul Corriere della Sera;<br />
euro 0,83 sulla Gazzetta dello Sport;<br />
euro 2,08 sulle due testate.<br />
n. 22: euro 4,08 sul Corriere della Sera;<br />
euro 2,92 sulla Gazzetta dello Sport;<br />
euro 4,67 sulle due testate.<br />
n. 23: euro 4,08 sul Corriere della Sera;<br />
euro 2,92 sulla Gazzetta dello Sport;<br />
euro 5,00 sulle due testate.<br />
Si precisa che tutte le inserzioni relative a<br />
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Il fatto del giorno<br />
DI GIORGIO DELL’ARTI<br />
gda@gazzetta.it<br />
STEFANIA ANGELINI<br />
Pochi spiragli di luce arrivano<br />
dall’India: da un lato le<br />
trattative per la liberazione di<br />
Paolo Bosusco, dal 14 marzo<br />
nelle mani dei guerriglieri maoisti<br />
dello Stato dell’Orissa,<br />
sembrano complicarsi e dall’altro<br />
si affievolisce la speranza<br />
che i due marò in carcere nel<br />
Kerala vengano processati in<br />
Italia. Cominciamo dal caso<br />
dell’agente di viaggio di 54 anni<br />
piemontese: i negoziati per<br />
rilasciarlo hanno subito un’altra<br />
battuta di arresto. Lo ha<br />
confermato ieri Sabyasachi<br />
Panda, il leader del gruppo maoista<br />
che tiene prigioniero Bosusco.<br />
Il capo dei guerriglieri<br />
ha detto che oggi potrebbe inviare<br />
un audio messaggio per<br />
ricapitolare le condizioni che<br />
permetterebbero di liberarlo.<br />
Lo ha riferito l’emittente Ndtv,<br />
la stessa a cui una settimana fa<br />
è stato consegnato Claudio<br />
Colangelo, rapito con Bosusco.<br />
La tv indiana sostiene che<br />
i maoisti non siano soddisfatti<br />
delle trattative: «Il nostro leader<br />
non ha fretta e prima di liberare<br />
l’italiano — hanno indicato<br />
fonti vicine ai maoisti —<br />
serve una dichiarazione in cui<br />
si chiarisca la posizione del governo<br />
e in cui si indichino i nomi<br />
dei militanti da liberare».<br />
Il caso dei militari Intanto, alla<br />
vigilia della sentenza dell’Alta<br />
Corte dello Kerala sui militari<br />
_una storica elezione<br />
La Suu Kyi è deputata:<br />
ora la Birmania è libera?<br />
Il voto ha premiato<br />
il partito di questa<br />
donna coraggiosa,<br />
ma era limitato<br />
a soli 45 seggi.<br />
Il Paese è ancora<br />
in mano a un duro<br />
regime militare<br />
Il mondo è in festa perché<br />
in Birmania l’eroina Aung San<br />
Suu Kyi torna in Parlamento: il<br />
risultato non è ancora ufficiale,<br />
ma è sicuro che l’82% di coloro<br />
che hanno diritto di voto nella<br />
circoscrizione di Kawhmu ha<br />
votato per lei. Inoltre in tutte e<br />
45 le circoscrizioni chiamate alle<br />
urne la Lega Nazionale della<br />
Democrazia, cioè il partito di<br />
Aung, è in testa. Arrivano congratulazioni<br />
da tutte le parti,<br />
mentre non sembra che la terribile<br />
giunta militare, adesso guidata<br />
da un civile (ma tutti i<br />
giornalisti mettono questo<br />
“civile” tra virgolette), abbia intenzione<br />
di sabotare il voto.<br />
1<br />
Come mai? È una giunta famosa<br />
per la sua ferocia.<br />
Sì, e per il terrore di qualunque<br />
opposizione. Pensi che<br />
per tenere il popolo lontano i<br />
generali hanno abbandonato<br />
Rangoon e si sono trasferiti<br />
nel villaggio di Pyinmana, ribattezzato<br />
per l’occasione<br />
Naypydaw (sede dei re). Un<br />
posto in mezzo alla foresta,<br />
praticamente irraggiungibile.<br />
Stavolta però sembrano intenzionati<br />
ad accettare il verdetto:<br />
intanto non si tratta di<br />
un’elezione politica generale.<br />
Sono elezioni suppletive, indette<br />
per colmare i vuoti lasciati<br />
da un gruppo di deputati<br />
chiamati a incarichi di governo<br />
(laggiù, come nell’Italia delle<br />
origini, se si fa il ministro<br />
non si può più sedere in Parlamento).<br />
Insomma, si tratta di<br />
assegnare 45 seggi su 1.160,<br />
una vittoria democratica si<br />
può digerire, tanto più che il<br />
gli italiani<br />
in India<br />
Aung San Suu Kyi, 66 anni, dopo aver votato nella città di Kawhmu AFP<br />
25% dei seggi spetta di diritto<br />
alla giunta. C’è poi un’altra<br />
considerazione: la Birmania –<br />
che i generali chiamano Myanmar<br />
– è quasi una colonia cinese.<br />
I cinesi scambiano con la<br />
Birmania merci per più di un<br />
miliardo di dollari l’anno. Tra<br />
queste merci ci sono petrolio e<br />
gas. La Birmania garantisce<br />
poi alla Cina l’accesso all’Oceano<br />
Indiano. Insomma, la Birmania<br />
è fondamentale per la<br />
Cina, ma i birmani sentono<br />
adesso l’abbraccio di Pechino<br />
come una morsa che potrebbe<br />
risultare soffocante. Essendo i<br />
generali decrepiti, hanno cominciato<br />
a guardare all’Occidente.<br />
Il capo del governo, il<br />
“civile” Thein Sein (è comunque<br />
un ex generale), ha aperto<br />
le porte agli osservatori stranieri.<br />
Questi sono giunti a ridosso<br />
del voto, e non tre mesi<br />
prima come sarebbe la regola.<br />
Ma in ogni caso hanno detto<br />
che la consultazione sembra<br />
piuttosto regolare o comunque<br />
non ci sarebbero stati bro-<br />
gli clamorosi. Infine, a mettere<br />
in tentazione la giunta, c’è<br />
la questione delle sanzioni.<br />
2<br />
Che sanzioni?<br />
L’Onu ha vietato la vendita di<br />
armi ai birmani e l’acquisto da<br />
loro del tek. Cinesi e russi impediscono<br />
che si adottino misure<br />
più severe, ma questo basta<br />
a farli soffrire e quella è<br />
una delle popolazioni più povere<br />
del mondo. Così, è possibile<br />
che anche le sanzioni un<br />
effetto lo abbiano ottenuto.<br />
3<br />
E Aung?<br />
Non ha ancora parlato. A Rangoon<br />
migliaia di sostenitori si<br />
sono però radunati davanti alla<br />
sua abitazione. Tra le tante<br />
congratulazioni che le sono arrivate,<br />
segnaliamo quella del<br />
buddista Roberto Baggio: «Auguri<br />
Aung San Suu Kyi, con lo<br />
spirito sarò presente: tutti noi<br />
Bosusco, il rilascio è più lontano<br />
E sui marò oggi l’ultima decisione<br />
Paolo Bosusco (dietro) con Claudio<br />
Colangelo prima del rilascio ANSA<br />
uomini di pace saremo con te<br />
per accompagnarti finalmente<br />
nel tuo seggio elettorale. Verrò<br />
molto presto non solo per<br />
festeggiare, ma perché sei sempre<br />
stata presente nella mia vita<br />
e nei miei pensieri: pieno di<br />
ammirazione mando un abbraccio<br />
forte a te e a tutto il<br />
tuo popolo».<br />
4<br />
Forse non dovremmo dare<br />
per scontato che i lettori conoscano<br />
questa donna.<br />
Dovremmo dire qualcosa di<br />
lei. È appena uscito nelle nostre<br />
sale il film di Luc Besson,<br />
The Lady, che racconta tutta la<br />
sua storia. In una delle prime<br />
scene la si vede bambina di<br />
due anni (è nata nel 1945) che<br />
dorme e il padre le infila un fiore<br />
nei capelli. Quel padre – generale<br />
anche lui, comunista-nazionalista<br />
– è una figura<br />
chiave nella storia birmana. I<br />
generali dell’attuale regime lo<br />
ammazzarono.<br />
5<br />
La figlia è una specie di Indira<br />
Gandhi o di Benazir Bhutto?<br />
Si era sposata con un inglese<br />
studioso di tradizioni asiatiche<br />
e viveva con lui a Londra.<br />
Una famiglia felice, con due figli,<br />
e che della Birmania sapeva<br />
quel che raccontava la televisione.<br />
Ma la madre di Aung<br />
un certo giorno s’ammalò e la<br />
figlia, contro il parere di tutti,<br />
volle tornare a casa per accudirla.<br />
Da allora – era il 1988 - è<br />
ricominciata la lotta. Fondata<br />
la Lega Nazionale per la Democrazia<br />
(basata sui principi<br />
non-violenti del Mahatma<br />
Gandhi), finì in galera e ci rimase<br />
anche dopo la vittoria alle<br />
elezioni del 1990: la giunta<br />
annullò le elezioni e la tenne<br />
agli arresti domiciliari. L’anno<br />
dopo le diedero il Nobel per la<br />
Pace. Da allora fino all’anno<br />
scorso è stata praticamente<br />
sempre dentro, 21 anni tra cella<br />
e arresti domiciliari. Il marito<br />
è morto di cancro nel 1999:<br />
non le hanno permesso di andare<br />
a Londra a vederlo un’ultima<br />
volta.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
italiani accusati di aver ucciso<br />
due pescatori indiani scambiati<br />
per pirati, è il governatore,<br />
Ommen Chandy, a voler in<br />
qualche modo anticipare il risultato<br />
della battaglia tra l’Italia<br />
e lo stato indiano in cui sono<br />
detenuti, dal 15 febbraio,<br />
Massimiliano Latorre e Salvatore<br />
Girone: «Dobbiamo<br />
processarli noi perché hanno<br />
commesso un reato che cade<br />
sotto gli effetti della nostra legge».<br />
Oggi la Corte deciderà anche<br />
sul rilascio dal porto di Kochi<br />
della petroliera Enrica<br />
Lexie, che i marò difendevano:<br />
sabato, infatti, i giudici<br />
hanno revocato il via libera dopo<br />
un ricorso delle famiglie<br />
dei pescatori uccisi.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
A<br />
VIOLENZE<br />
IN SIRIA<br />
S<br />
L’Occidente<br />
«L’Onu<br />
adesso fissi<br />
l’ultimatum»<br />
Solo ieri sono<br />
morti 34<br />
manifestanti<br />
in Siria. Le<br />
proteste contro<br />
il regime<br />
di Bashar<br />
al-Assad<br />
(nella foto)<br />
non si fermano<br />
e così<br />
la comunità<br />
internazionale<br />
cerca di<br />
intensificare<br />
il pressing<br />
chiedendo<br />
che l’Onu fissi<br />
una «data<br />
limite» per<br />
l’applicazione<br />
del piano di<br />
pace. È questa<br />
la conclusione<br />
cui sono arrivati<br />
i Paesi riuniti<br />
nella prima<br />
giornata della<br />
Conferenza<br />
dei Paesi amici<br />
della Siria,<br />
alla quale<br />
ha partecipato<br />
anche<br />
il segretario<br />
di Stato Usa<br />
Hillary<br />
Clinton: «Basta<br />
uccidere i vostri<br />
cittadini o ci<br />
saranno serie<br />
conseguenze»<br />
LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />
notizie<br />
Tascabili<br />
La nuova tassa sugli immobili<br />
C’è l’allarme sull’Imu:<br />
«Soluzioni o proroghe»<br />
I Centri di assistenza fiscale (Caf) lanciano<br />
l’allarme sull’Imu, la nuova tassa sugli immobili:<br />
nessuno sa quanto e come pagare e la scadenza di<br />
giugno si avvicina. Chi sta facendo il 730, vista la<br />
mancanza di indicazioni, non può mettere i dati<br />
esatti in dichiarazione che consentirebbero un<br />
conguaglio di imposta. In una lettera inviata al Teso<br />
ro, i Caf parlano di «forte disagio» per le scarse<br />
informazioni e chiedono soluzioni «prima di Pasqua»<br />
(come l’applicazione delle aliquote di base per l’ac<br />
conto) o una proroga del pagamento dell’imposta.<br />
La questione potrebbe essere affrontata già oggi<br />
nell’ambito del voto sul decreto fiscale, all’esame<br />
delle Commissioni Finanze e Bilancio del Senato.<br />
In un paese del Milanese<br />
Bossi ai contestatori:<br />
«Nessuno vuole l’Italia,<br />
il futuro è la Padania»<br />
Umberto Bossi ieri a Marcallo con Casone (Mi) ANSA<br />
Era a Marcallo con Casone, paese di 6 mila<br />
abitanti vicino a Milano, per inaugurare Viale<br />
Padania, ma Umberto Bossi si è trovato di fronte<br />
alcuni contestatori che sventolando il tricolore<br />
urla- vano «vergogna, la Padania non esiste» e<br />
«la Padania è come Disneyland e Topolinia».<br />
Bossi s’è fatto scappare un «disgraziati» e poi<br />
ha detto: «L’Italia la vogliono solo i pochi rimasti,<br />
non c’è speranza per i tricoloristi, perdono<br />
tempo: ci sono forze potentissime che non<br />
vogliono l’Italia ma la Padania». Poi è tornato<br />
su Monti: «È quello che ascolta solo le banche<br />
e l’Europa centralista. Mi ha chiamato per<br />
vederci ma gli ho detto di no. Non sono mica<br />
Berlusconi: un avversario è un avversario».<br />
Niente danni a persone o cose<br />
Paura a Fukushima:<br />
terremoto di 5,9 gradi<br />
La terra è tornata a tremare in Giappone e la<br />
paura torna a Fukushima. Un forte terremoto di<br />
magnitudo 5.9 è stato registrato ieri alle ore 23.04<br />
locali (le 16.04 in Italia) nel nordest del Paese, la<br />
stessa area colpita l’11 marzo 2011, con epicentro a<br />
due passi dalla centrale nucleare. Il sisma è stato<br />
avvertito da Hokkaido (estremo nord) fino all’area a<br />
sud di Tokyo. L’Agenzia per la sicurezza nucleare<br />
ha comunque fatto sapere che «non sono state<br />
segnalate anomalie» e la tv di stato Nhk ha spiegato<br />
che non ci sono stati danni a persone o cose.<br />
Proprio ieri il governo giapponese aveva autorizzato<br />
gli evacuati di alcune zone di Tamura e Kawauchi<br />
(vicine alla centrale) a rientrare nelle proprie case.<br />
Scontro frontale: grave il padre<br />
53<br />
Incidente nel Bresciano<br />
Morti madre e due figli<br />
Tragico incidente ieri sera nel Bresciano,<br />
al confine con la provincia di Mantova. Nel frontale<br />
tra due auto, hanno perso la vita tre persone: una<br />
madre 37enne e i figli di 16 e 6 anni, mentre il papà<br />
che viaggiava con loro è ricoverato in gravi condi<br />
zioni. Lo scontro sulla strada che da Carpenedolo<br />
va a Desenzano, nel Bresciano, ma al confine con<br />
Castiglione delle Stiviere (Mantova): secondo una<br />
prima ricostruzione, la Renault Laguna su cui<br />
viaggiava la famiglia, di nazionalità romena, si è<br />
scontrata frontalmente con una Bmw Serie1, su cui<br />
c’erano invece due albanesi. Uno è ricoverato uno<br />
a Castiglione delle Stiviere e l’altro a Desenzano:<br />
entrambi sembrano in condizioni non gravi.
54<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
ALTRI MONDI<br />
I controlli La Finanza ha fatto due blitz sabato a Firenze e Milano: in Toscana,<br />
in un caso gli incassi sono cresciuti del 400%, in Lombardia dal 50 al 100% ANSA<br />
La top ten dei ricchi<br />
guadagna quanto<br />
i 3 milioni più poveri<br />
La sproporzione emerge da uno studio della Banca<br />
d’Italia. E gli anziani hanno molti più soldi dei giovani<br />
ELISABETTA ESPOSITO<br />
Prendete dieci persone e<br />
mettetele in fila indiana. Più o<br />
meno occuperanno tre metri.<br />
Se fate lo stesso lavoro con tre<br />
milioni di individui formerete<br />
una fila che va da Milano a Bari.<br />
Dieci contro tre milioni. Eppure<br />
se si tratta di soldi la sfida<br />
finisce clamorosamente in parità.<br />
Uno studio pubblicato da<br />
Bankitalia ha infatti rivelato<br />
che il patrimonio dei dieci italiani<br />
più ricchi equivale a quello<br />
dei tre milioni di italiani più<br />
poveri: circa 50 miliardi di euro.<br />
I nostri paperoni sono i leader<br />
dell’industria e della moda,<br />
da Michele Ferrero (il più ricco<br />
secondo Forbes con 14,2 miliardi)<br />
a Leonardo Del Vecchio<br />
(Luxottica, secondo con 8,6),<br />
da Giorgio Armani (terzo, con<br />
5,4) a Miuccia Prada e i Benetton,<br />
passando inevitabilmente<br />
per Silvio Berlusconi (settimo,<br />
con 4,4). Dati preoccupanti,<br />
anche se chi ha curato lo studio<br />
sottolinea che il livello di disuguaglianza<br />
è comparabile a<br />
quello di altri Paesi europei.<br />
Anziani e giovani Da questo lavoro<br />
emergono anche altre considerazioni<br />
importanti. L’Italia<br />
resta un Paese piuttosto bene-<br />
la Foto<br />
Ecco Lady Obama<br />
tra gli idoli musicali<br />
scelti dai teenager<br />
Hanno trionfato Justin<br />
Bieber e la fidanzatina Selena<br />
Gomez, ma sabato, ai «Kids<br />
Choice Awards» di Los Angeles,<br />
i premi della musica scelti<br />
dai ragazzini americani, la vera<br />
star è stata Michelle Obama.<br />
La First Lady, a pochi giorni<br />
dal debutto sul divano del<br />
Letterman Show, è tornata in<br />
diretta tv su Nickelodeon (in<br />
Italia, domani dalle 20.30), ha<br />
duettato con il presentatore<br />
Will Smith (nella foto Reuters)<br />
e premiato Taylor Swift,<br />
regina della musica country,<br />
per il suo impegno sociale<br />
4<br />
I NUMERI<br />
14,2<br />
I miliardi<br />
di Ferrero<br />
Il più ricco<br />
d’Italia, secondo<br />
Forbes, èda<br />
cinque anni<br />
Michele<br />
Ferrero: haun<br />
patrimonio di<br />
14,2 miliardi<br />
(23˚ al mondo)<br />
8,6<br />
Le migliaia<br />
di miliardi<br />
Nel 2010,<br />
secondo<br />
Bankitalia,<br />
la ricchezza<br />
complessiva<br />
delle famiglie<br />
era pari a circa<br />
8.638 miliardi<br />
di euro<br />
stante, ma a «fare cassa» è sempre<br />
più il patrimonio piuttosto<br />
che il reddito. Difficile accumulare<br />
soldi dunque, soprattutto<br />
se si è giovani. Ed è quindi inevitabile<br />
che negli ultimi anni si<br />
sia invertita la distribuzione<br />
della ricchezza tra le classi di<br />
età: oggi gli anziani hanno dunque<br />
più soldi dei lavoratori delle<br />
nuove generazioni. Mentre<br />
nel 1987 le famiglie di giovani<br />
(fino ai 34 anni) erano sui livelli<br />
medi (con un reddito a 82,5<br />
su un indice di 100), a partire<br />
dal 2000 queste famiglie vedono<br />
peggiorare nettamente la loro<br />
condizione (61,7 nel 2008),<br />
mentre è accaduto esattamente<br />
l’inverso per quelle degli anziani<br />
(da 65,5 a 100,2). «Lo studio<br />
di Bankitalia fotografa una<br />
realtà drammatica e preoccupante<br />
sulla quale il governo<br />
Monti dovrebbe avviare una seria<br />
riflessione — ha detto Antonio<br />
Borghesi dell’Idv — questi<br />
sono gli effetti devastanti di 15<br />
anni di berlusconismo, di una<br />
politica a favore di evasori, condoni<br />
e scudi fiscali». A proposito<br />
di evasori, sabato blitz della<br />
Finanza nei locali di Milano e<br />
dai gioiellieri fiorentini: gli incassi<br />
sono cresciuti del<br />
50-100% in Lombardia e in Toscana<br />
c’è stato un caso in cui<br />
l’impennata è stata del 400%.<br />
LA POPSTAR GRASSOTTELLA<br />
Adele si mette a dieta<br />
e diventa vegetariana<br />
Ha sempre avuto qualche<br />
problema di peso, ma diceva che<br />
non le interessava. Ma stavolta,<br />
Adele (nella foto Ap), l’ultima<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
IL CASO I PM INDAGANO<br />
Palermo<br />
è nel caos:<br />
città invasa<br />
dai rifiuti<br />
Palermo è sommersa<br />
dalla spazzatura. L’emergenza<br />
nel capoluogo siciliano<br />
è nata dallo sciopero, partito<br />
una settimana fa, degli<br />
operatori dell’Amia (fermi<br />
per la paura di non ricevere<br />
gli stipendi di marzo),<br />
l’azienda pubblica dei rifiuti,<br />
che ha causato un arretrato<br />
di tonnellate di immondizia.<br />
Il commissario del Comune,<br />
Luisa Latella, è riuscito a trovare<br />
i fondi per pagare gli stipendi<br />
e l’Amia ieri ha proseguito<br />
un piano di raccolta<br />
straordinaria, che punta a liberare<br />
le strade entro il<br />
weekend di Pasqua. Ma la situazione<br />
è al limite: la gente,<br />
soprattutto di notte, ha iniziato<br />
a bruciare cumuli di immondizia;<br />
nei mercati storici<br />
le «montagne» di rifiuti hanno<br />
raggiunto anche i quattro<br />
metri; un centro dialisi è rimasto<br />
imprigionato dalla<br />
spazzatura così come una famiglia<br />
in via Li Bassi, salvata<br />
dall’intervento di una pala<br />
meccanica, che ha liberato<br />
l’ingresso della casa. E la Procura,<br />
che ha immediatamente<br />
aperto un’inchiesta, continua<br />
il lavoro: si valuta l’esistenza<br />
del danno alla salute<br />
pubblica, che si aggiungerebbe<br />
all’interruzione di pubblico<br />
servizio, alla violenza privata<br />
e alla frode nelle pubbliche<br />
forniture, per le quali i<br />
pm stanno già indagando.<br />
I cumuli di immondizia in una<br />
via del centro di Palermo ANSA<br />
superstar della musica pop, ha<br />
deciso di mettersi a dieta.Come<br />
scrive il «Daily Mail», la 23enne<br />
di Londra ha iniziato a mangiare<br />
soltanto vegetariano e i primi<br />
risultati si sono già visti. Secondo<br />
il quotidiano, i chili persi<br />
sono merito anche delle corse<br />
quotidiane con fidanzato e cane.<br />
d<br />
lafrase<br />
DEL GIORNO<br />
LASCIO:<br />
BASTA<br />
POLEMICHE<br />
«Le mie<br />
assenze<br />
alla Camera<br />
sono<br />
cominciate<br />
quando mia<br />
moglie si è<br />
ammalata<br />
seriamente.<br />
Ho scelto<br />
di rimanerle<br />
vicino.<br />
È morta<br />
il 19 marzo.<br />
Quando<br />
sono tornato<br />
in aula ho<br />
provato un<br />
grandissimo<br />
disagio e ho<br />
cominciato a<br />
schifare<br />
la classe<br />
politica.<br />
Basta, mi<br />
dimetto così<br />
la finiamo<br />
con le<br />
polemiche.<br />
Aspetto solo<br />
che quegli<br />
sciocchini<br />
del Pd la<br />
smettano di<br />
spararmi<br />
addosso»<br />
MASSIMO<br />
CALEARO<br />
DEPUTATO<br />
RESPONSABILI<br />
IL SABATO SERA DI CANALE 5<br />
Amici, il debutto è ok<br />
Ascolti a 4,8 milioni<br />
Amici di sera va subito<br />
forte. La prima puntata della fase<br />
finale del talent show di Maria De<br />
Filippi, nella versione allargata<br />
IL LUTTO SCOMPARE A 89 ANNI UN GRANDE GIORNALISTA<br />
FILIPPO CONTICELLO<br />
La camera ardente sarà<br />
nella sede della Federazione<br />
nazionale della stampa e non è<br />
certo un caso: Antonio Ghirelli<br />
è stato antifascista, amante<br />
dello sport, cultore della città<br />
di Napoli, ma sopra ogni cosa<br />
giornalista. Passione raffinata<br />
e a tutto tondo, finita ieri per il<br />
dolore di molti: Ghirelli è morto<br />
a Roma a 89 anni. Ne avrebbe<br />
compiuti 90 tra un mese, il<br />
10 maggio. Una lunga vita e<br />
una carriera brillante tra politica<br />
e sport, su e giù per i corridoi<br />
di redazioni prestigiose, del<br />
Quirinale e di Palazzo Chigi.<br />
A tutto tondo C’è un uomo che<br />
ieri più di tutti ha pianto la<br />
scomparsa: «Perdo uno degli<br />
amici più cari dei lontani anni<br />
della mia prima formazione.<br />
«<br />
Perdo uno degli<br />
amici più cari<br />
dei lontani anni<br />
della mia prima<br />
formazione<br />
GIORGIO NAPOLITANO<br />
CAPO DELLO STATO<br />
Fummo egualmente legati a<br />
Napoli ed egualmente animati<br />
da valori di libertà e di progresso<br />
mentre il fascismo si avviava<br />
alla fine. E non ci siamo mai<br />
persi di vista per il resto della<br />
nostra vita», ha detto commosso<br />
Giorgio Napolitano. Si conobbero<br />
da ragazzi e con Francesco<br />
Rosi, Giuseppe Patroni<br />
Griffi e Raffaele La Capria formarono<br />
un gruppo di uomini illuminati<br />
cresciuto all’università<br />
Federico II. «Eravamo un covo<br />
di antifascisti», ricordò poi<br />
Ghirelli che in quegli anni scelse<br />
l’impegno e la passione civile:<br />
partecipò attivamente alla<br />
Resistenza e si iscrisse al Partito<br />
Comunista. Dopo la guerra,<br />
arrivò il giornalismo, su un doppio<br />
solido binario, quello generalista<br />
e quello sportivo. Eccolo<br />
così all’Unità eaMilano Sera,a<br />
Paese Sera e anche alla Gazzetta<br />
dello Sport. Poi la direzione<br />
di Tuttosport e, soprattutto,<br />
per una lunga stagione (dal<br />
1966 al 1977) del Corriere del-<br />
agli ex diventati famosi, è stata<br />
vista su Canale 5, due sere fa,<br />
da poco più di 4,8 milioni di<br />
telespettatori, con il 26% di<br />
share (5 punti in più rispetto al<br />
2011). Secondo e staccatissimo<br />
è arrivato «Ballando con te»,<br />
che su Rai 1 ha ottenuto 3<br />
milioni e 881 mila telespettatori.<br />
Addio a Ghirelli<br />
Amico di Pertini<br />
e degli sportivi<br />
Antonio Ghirelli è stato capoufficio stampa della presidenza della<br />
Repubblica e della presidenza del Consiglio durante i governi Craxi.<br />
Ha diretto Tuttosport, Corriere dello Sport, L’Avanti! e il Tg2 ANSA<br />
lo Sport; mantenendo sempre<br />
una collaborazione alla terza<br />
pagina del Corriere della Sera.<br />
Nella sua vita politica, c’è un<br />
anno di svolta: nel 1956 i carrarmati<br />
sovietici entrarono in<br />
Ungheria e lui come tanti uscì<br />
deluso dal Pci. Si iscrisse subito<br />
al Partito Socialista e, dopo anni,<br />
la militanza lo portò a grandi<br />
responsabilità nei palazzi<br />
del potere: innanzitutto, capoufficio<br />
stampa della Presidenza<br />
della Repubblica ai tempi<br />
Sandro Pertini nel 1978.<br />
Esperienza finita bruscamente<br />
con le dimissioni dopo due anni,<br />
il 31 maggio del 1980: fu travolto<br />
dalle polemiche per un comunicato<br />
stampa sulla richiesta<br />
di Pertini di dimissioni del<br />
ministro dell’Interno, Francesco<br />
Cossiga, a causa del presunto<br />
favoreggiamento del terrorista<br />
di Prima Linea Marco Donat<br />
Cattin, figlio del parlamentare<br />
democristiano Carlo. Tenne<br />
lo stesso ruolo alla Presidenza<br />
del Consiglio durante i governi<br />
di Bettino Craxi negli anni<br />
Ottanta. E poi ancora la guida<br />
del Tg2 dal 1986 al 1987, e<br />
dal 1988 al 1989 la direzione<br />
dell’Avanti!. Negli anni sempre<br />
viva la passione per la scrittura<br />
più alta, poliedrica anche quella:<br />
libri politici su Craxi, Moro<br />
e il compromesso storico e opere<br />
enciclopediche sulle sue passioni<br />
più care. Tanti ricordano<br />
La storia del calcio in Italia del<br />
1954 e una Storia di Napoli,<br />
scritta nel 1973 e poi tornata in<br />
libreria nel 1992 e nel 2007.<br />
Calcio e Napoli vicini ogni<br />
istante: chi l’ha conosciuto sa<br />
che ieri sera avrebbe palpitato<br />
ancora una volta davanti alla<br />
tv per la squadra del cuore.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
Franco Carraro piange la morte del caro amico<br />
Antonio Ghirelli<br />
uomo e giornalista di eccelsa qualità.<br />
- Roma, 2 aprile 2012.<br />
Il Presidente della Federazione Italiana Giuoco<br />
Calcio Giancarlo Abete, anche a nome del Consiglio<br />
Federale e di tutta l'organizzazione calcistica,<br />
partecipa con commozione al dolore per la<br />
scomparsa di<br />
Antonio Ghirelli<br />
uno dei protagonisti del mondo giornalistico italiano,<br />
intelligente e acuto osservatore anche delle<br />
vicende sportive e del calcio in particolare che<br />
ha seguito fino all'ultimo con straordinaria passione<br />
e competenza. - Roma, 1 aprile 2012.<br />
Il Presidente Francesco Franchi e i componenti<br />
la Fondazione Artemio Franchi esprimono sentite<br />
condoglianze per la scomparsa di<br />
Antonio Ghirelli<br />
amico fraterno di Artemio, promotore e componente<br />
del Comitato della fondazione, nonché autore<br />
di un volume sulla vita e l'amicizia con Artemio<br />
Franchi. - Firenze, 1 aprile 2012.
ALTRI MONDI<br />
Oroscopo<br />
LE PAGELLE<br />
DI ANTONIO CAPITANI<br />
24/8 - 22/9<br />
Vergine 5,5<br />
La Luna porta fatiche.<br />
Ma il rischio più serio<br />
potrebbe farvelo<br />
correre lo scarso<br />
garbo. Non cavernicoleggiate.<br />
Manco<br />
nelle suine intimità.<br />
Televisioni<br />
RAIUNO<br />
8.00 TG1<br />
9.05 I TG DELLA STORIA<br />
11.05 OCCHIO ALLA SPESA<br />
12.00 LA PROVA<br />
DEL CUOCO<br />
13.30 TG1<br />
14.10 VERDETTO FINALE<br />
15.15 LA VITA IN DIRETTA<br />
16.50 RAI PARLAMENTO<br />
17.10 CHE TEMPO FA<br />
18.50 L'EREDITÀ<br />
20.00 TG1<br />
20.35 AFFARI TUOI<br />
21.10 MARIA DI NAZARET<br />
Film<br />
23.15 PORTA A PORTA<br />
0.50 TG1 - NOTTE<br />
1.20 CHE TEMPO FA<br />
1.25 QUI RADIO LONDRA<br />
1.30 SOTTOVOCE<br />
Film sul<br />
Digitale Terrestre<br />
in chiaro<br />
RAIDUE<br />
7.00 CARTONI<br />
9.30 SORGENTE DI VITA<br />
10.00 TG2 INSIEME<br />
11.00 I FATTI VOSTRI<br />
13.00 TG2<br />
13.50 MEDICINA 33<br />
14.00 ITALIA SUL DUE<br />
16.15 LA SIGNORA DEL...<br />
17.00 PRIVATE PRACTICE<br />
17.45 TG2<br />
18.45 GHOST WHISPERER<br />
19.35 L'ISOLA DEI FAMOSI<br />
20.30 TG2<br />
21.05 2012<br />
Film<br />
23.45 TG2<br />
0.00 MARE NERO<br />
1.15 RAI PARLAMENTO<br />
TELEGIORNALE<br />
1.25 PROTESTANTESIMO<br />
PREMIUM IN DIRETTA<br />
15.25 COME TU MI VUOI<br />
PREMIUM CINEMA<br />
17.20 FOURSOME<br />
MYA<br />
17.25 IAGO<br />
PREMIUM CINEMA<br />
19.25 KINKY BOOTS-<br />
DECISAMENTE<br />
DIVERSI<br />
PREMIUM CINEMA<br />
21.15 FAST AND FURIOUS<br />
JOI<br />
21.15 HARRY POTTER<br />
E I DONI<br />
DELLA MORTE<br />
PREMIUM CINEMA<br />
22.10 L'ESERCITO<br />
DELLE DODICI SCIMMIE<br />
STEEL<br />
23.45 PARTO COL FOLLE<br />
PREMIUM CINEMA<br />
1.25 IMMATURI<br />
PREMIUM CINEMA<br />
GazzaMeteo<br />
21/3 - 20/4<br />
Ariete 7,5<br />
La Luna fortifica<br />
la vostra fibra. E fa<br />
tracimare la vostra<br />
creatività. Utile sia<br />
al lavoro sia all’arte<br />
fornicatoria. L’amor<br />
miglioricchia.<br />
23/9 - 22/10<br />
Bilancia 7,5<br />
I vostri progetti vanno<br />
in porto, il lavoro<br />
rende, amici e staff<br />
cooperano. E voi siete<br />
felici. Amore e sex,<br />
poi, causano belati<br />
orgasmici.<br />
CALCIO<br />
20.15 FORTUNA<br />
DUSSELDORF -<br />
ST. PAULI<br />
Bundesliga 2<br />
Eurosport 2 HD<br />
20.45 REGGINA - BRESCIA<br />
Serie B<br />
MP Calcio e Sky Calcio 1<br />
20.55 BLACKBURN -<br />
MANCHESTER UNITED<br />
Premier League<br />
Sky Sport 1, Sky Calcio 2<br />
e Sky SuperCalcio<br />
BASKET<br />
21.00 FERENTINO - PERUGIA<br />
DNA<br />
Sportitalia 2<br />
2.30 DALLAS MAVERICKS -<br />
LOS ANGELES<br />
CLIPPERS<br />
NBA<br />
Sky Sport 2<br />
21/4 - 20/5<br />
Toro 5,5<br />
Il vostro sguardo<br />
raggela. Così, chi vi<br />
avvicinerà si<br />
trasformerà in un igloo.<br />
Concentratevi,<br />
adattatevi, riscaldatevi,<br />
pure suinamente.<br />
23/10 - 22/11<br />
Scorpione 5,5<br />
Il vostro è il tipico<br />
umore da lunedì, reso<br />
grigio da impicci, freni<br />
e rotture. Niente risse<br />
da saloon: vi<br />
converrà. Moscerie<br />
sudombelicali.<br />
RAITRE<br />
7.00 TGR BUONGIORNO<br />
8.00 AGORÀ<br />
10.00 LA STORIA SIAMO NOI<br />
11.10 TG3<br />
12.45 DIARIO ITALIANO<br />
13.10 LA STRADA PER..<br />
14.00 TGR<br />
14.20 TG3<br />
15.05 LASSIE<br />
15.55 GEO & GEO<br />
19.00 TG3 - TGR - BLOB<br />
20.10 DIARIO ITALIANO<br />
20.35 UN POSTO AL SOLE<br />
21.05 PRESA DIRETTA<br />
SPECIALE LIBIA<br />
23.15 GLOB SPREAD<br />
DEL LUNEDÌ<br />
0.00 TG3 LINEA NOTTE<br />
0.10 TG REGIONE<br />
1.00 METEO 3<br />
Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre<br />
3.00 KENTUCKY - KANSAS<br />
Finale NCAA<br />
Sky Sport 3 ed ESPN America<br />
CICLISMO<br />
15.40 GIRO DEI PAESI BASCHI<br />
Guenes - Guenes<br />
Prima tappa<br />
Rai Sport 2<br />
CURLING<br />
9.45 CANADA - NORVEGIA<br />
Mondiale maschile<br />
Da Basilea, Svizzera<br />
Eurosport<br />
15.00 DANIMARCA - CINA<br />
Mondiale maschile<br />
Da Basilea, Svizzera<br />
Eurosport<br />
19.00 SVIZZERA -<br />
GERMANIA<br />
Mondiale maschile<br />
Da Basilea, Svizzera<br />
Eurosport 2<br />
CANALE 5<br />
8.00 TG5<br />
8.40 LA TELEFONATA<br />
DI BELPIETRO<br />
8.50 MATTINO CINQUE<br />
11.00 FORUM<br />
13.00 TG5<br />
13.40 SOAP<br />
14.45 UOMINI E DONNE<br />
16.15 AMICI<br />
16.55 POMERIGGIO CINQUE<br />
18.45 THE MONEY DROP<br />
20.00 TG5<br />
20.30 STRISCIA LA NOTIZIA<br />
21.10 SCHERZI A PARTE<br />
Varietà<br />
23.50 TERRA!<br />
1.00 TG5<br />
1.25 STRISCIA LA NOTIZIA<br />
2.14 UOMINI E DONNE<br />
3.35 AMICI<br />
VOLLEY<br />
20.30 REBECCHI<br />
NORDMECCANICA<br />
PIACENZA - YAMAMAY<br />
BUSTO ARSIZIO<br />
Serie A1 femminile<br />
Play off. Semifinale<br />
Rai Sport 1<br />
SKY SPORT 1<br />
9.00 CALCIO: JUVENTUS -<br />
NAPOLI<br />
Serie A. Highlights<br />
9.10 CALCIO: INTER - GENOA<br />
Serie A. Highlights<br />
9.25 CALCIO: FIORENTINA -<br />
CHIEVO<br />
Serie A. Highlights<br />
9.40 CALCIO: CATANIA -<br />
MILAN<br />
Serie A. Highlights<br />
9.55 CALCIO: LECCE -<br />
CESENA<br />
Serie A. Highlights<br />
23/11 - 21/12<br />
Sagittario 8<br />
IL MIGLIORE<br />
Il lunedì ingrana bene,<br />
specie nel lavoro,<br />
vivacizzato da<br />
risposte positive.<br />
Il vostro intuito fa<br />
faville, i consensi,<br />
pure suini, non si<br />
contano.<br />
ROBERTO MANCINI<br />
L’allenatore del<br />
Manchester City<br />
è nato a Jesi il 27<br />
novembre 1964.<br />
È stato tecnico<br />
dell’Inter per 4 anni<br />
ITALIA 1<br />
7.00 CARTONI<br />
8.40 TELEFILM<br />
12.25 STUDIO APERTO<br />
13.00 STUDIO SPORT<br />
13.40 CARTONI<br />
14.55 CAMERA CAFÉ<br />
15.50 TELEFILM<br />
17.45 TRASFORMAT<br />
18.30 STUDIO APERTO<br />
19.00 STUDIO SPORT<br />
19.25 C.S.I. MIAMI<br />
19.50 I SIMPSON<br />
20.20 C.S.I. MIAMI<br />
21.10 C.S.I. -<br />
SCENA DEL CRIMINE<br />
23.15 IL MISTERO<br />
DI SLEEPY HOLLOW<br />
1.15 THE SHIELD<br />
2.00 PRISON BREAK<br />
2.45 STUDIO APERTO<br />
10.10 CALCIO: PARMA - LAZIO<br />
Serie A. Highlights<br />
10.25 CALCIO: SIENA -<br />
UDINESE<br />
Serie A. Highlights<br />
10.40 CALCIO: ROMA - NOVARA<br />
Serie A. Highlights<br />
10.55 CALCIO: BOLOGNA -<br />
PALERMO<br />
Serie A. Highlights<br />
11.10 CALCIO: CAGLIARI -<br />
ATALANTA<br />
Serie A. Highlights<br />
15.00 CALCIO: FAN CLUB<br />
MILAN<br />
15.30 CALCIO: FAN CLUB<br />
ROMA<br />
16.00 CALCIO: FAN CLUB<br />
INTER<br />
16.30 CALCIO: FAN CLUB<br />
LAZIO<br />
17.00 CALCIO: FAN CLUB<br />
NAPOLI<br />
17.30 CALCIO: FAN CLUB<br />
JUVENTUS<br />
21/5 - 21/6<br />
Gemelli 7<br />
Che schegge che siete,<br />
oggi, nel lavoro,<br />
nel disbrigo d’ogni<br />
impegno, ma purtroppo<br />
anche during the<br />
fornication. Calma. Ok<br />
P.R. e viaggi.<br />
22/12 - 20/1<br />
Capricorno 6,5<br />
Il lunedì paventa<br />
paranoie, spese o<br />
pensieri di natura<br />
economica. Ma tutto<br />
va bene, tranqui. La<br />
magnificenza fornicatoria<br />
vi distingue…<br />
RETE 4<br />
8.20 HUNTER<br />
9.40 CARABINIERI<br />
10.50 SLOW TOUR<br />
11.30 TG4<br />
12.00 DETECTIVE IN CORSIA<br />
13.00 LA SIGNORA IN...<br />
13.50 FORUM<br />
15.10 FLIKKE<br />
16.15 MY LIFE<br />
16.30 COMMISSARIO<br />
CORDIER<br />
18.55 TG4<br />
19.35 TEMPESTA D'AMORE<br />
21.10 RAMBO 2 -<br />
LA VENDETTA<br />
23.25 I BELLISSIMI DI R4<br />
23.30 L'UOMO NEL MIRINO<br />
1.35 TG4 NIGHT NEWS<br />
1.55 MODAMANIA<br />
2.30 VIVERE MEGLIO<br />
SKY SPORT 2<br />
9.30 BASKET: KENTUCKY -<br />
LOUISVILLE<br />
NCAA<br />
11.30 RUGBY: AIRONI RUGBY -<br />
CLERMONT<br />
AUVERGNE<br />
Heineken Cup<br />
14.00 BASKET: LOS ANGELES<br />
LAKERS -<br />
NEW ORLEANS<br />
HORNETS<br />
NBA<br />
16.45 RUGBY: STORMERS -<br />
BULLS<br />
Super 15<br />
20.00 AUTOMOBILISMO:<br />
GP ALABAMA<br />
IndyCar<br />
21.00 BASKET: ATLANTA<br />
HAWKS - NEW YORK<br />
KNICKS<br />
NBA<br />
LUNEDÌ 2 APRILE 2012<br />
22/6 - 22/7<br />
Cancro 6-<br />
Una distrazione,<br />
un tono o un calcolo<br />
sbagliato … et voilà,<br />
le finanze traballano.<br />
State più attenti.<br />
Lavoro e sudombelico<br />
son tonici, però.<br />
21/1 - 19/2<br />
Acquario 5,5<br />
L’insofferenza<br />
moltiplicata per la<br />
prepotenza non è un<br />
bel biglietto da visita,<br />
ricordatelo. C’è pure<br />
silenzio sudombelicale.<br />
Non è giornata.<br />
LA 7<br />
7.00 OMNIBUS<br />
7.30 TG LA7<br />
9.45 COFFEE BREAK<br />
11.10 L’ARIA CHE TIRA<br />
12.30 I MENÙ DI BENEDETTA<br />
13.30 TG LA7<br />
14.05 SOLE ROSSO SUL...<br />
16.00 ATLANTIDE<br />
17.00 JAG<br />
17.50 I MENÙ DI BENEDETTA<br />
18.50 G’ DAY<br />
20.00 TG LA7<br />
20.30 OTTO E MEZZO<br />
21.10 L’INFEDELE<br />
Attualità<br />
23.45 TG LA7<br />
23.50 TG LA7 SPORT<br />
23.55 MADAMA PALAZZO<br />
0.30 (AH)IPIROSO<br />
1.25 PROSSIMA FERMATA<br />
SKY SPORT 3<br />
9.30 GOLF: SICILIAN OPEN<br />
European Tour<br />
12.00 CALCIO: MILAN -<br />
BARCELLONA<br />
Champions League<br />
14.00 CALCIO:<br />
ASTON VILLA -<br />
CHELSEA<br />
Premier League<br />
16.15 CALCIO: VERONA -<br />
CITTADELLA<br />
Serie B<br />
18.15 CALCIO:<br />
VALENCIA - LEVANTE<br />
Liga<br />
20.45 TENNIS: MASTERS<br />
1000 MIAMI<br />
0.45 CALCIO: BLACKBURN -<br />
MANCHESTER UNITED<br />
Premier League<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />
23/7 - 23/8<br />
Leone 7,5<br />
La Luna vi dà una<br />
mano. Nel lavoro, in<br />
amore, negli studi.<br />
E ne promette due, di<br />
mani, al vostro corpo,<br />
muy peccaminose.<br />
Economia incerta.<br />
20/2 - 20/3<br />
Pesci 5,5<br />
Il lavoro chiede tanto.<br />
Ma forse non paga<br />
molto. Benché<br />
Mercurio prometta<br />
colloqui e idee vincenti.<br />
Occorre continuità.<br />
Pure suina, potendo.<br />
Gazzetta.it<br />
IL SONDAGGIO<br />
La nuova Inter<br />
può arrivare<br />
al terzo posto?<br />
Il nostro sondaggio: quasi<br />
tre lettori su quattro non<br />
credono che i nerazzurri<br />
possano raggiungere<br />
la zona Champions<br />
IL FORUM<br />
Le prime mosse<br />
di Stramaccioni:<br />
i commenti sul blog<br />
Nel blog «Interazione»<br />
oggi si discute delle<br />
prime mosse del nuovo<br />
allenatore nerazzurro<br />
Stramaccioni (nella foto)<br />
LA RUBRICA<br />
Con «Extra Time»<br />
tutti i video<br />
del calcio estero<br />
La Liga, la Premier e<br />
la Bundesliga: trovate<br />
tutti i migliori video del<br />
calcio internazionale<br />
nella rubrica del lunedì<br />
www.gazzetta.it<br />
Ieri min max Oggi<br />
Domani<br />
Dopodomani<br />
A CURA DI ALGHERO<br />
12 20<br />
Sul Nordovest e in Sardegna parecchie nuvole e Al Nord parecchie nuvole e precipitazioni, nevose Al Sud e in Sicilia ancora prevalenza del sole,<br />
Legenda<br />
CIELO<br />
Sole<br />
VENTI<br />
Deboli<br />
ANCONA<br />
AOSTA<br />
BARI<br />
BOLOGNA<br />
CAGLIARI<br />
CAMPOBASSO<br />
12<br />
7<br />
8<br />
9<br />
10<br />
8<br />
13<br />
16<br />
19<br />
14<br />
21<br />
14<br />
Aosta<br />
7 12<br />
Torino<br />
9 13<br />
Milano<br />
9 15<br />
Genova<br />
Trento<br />
8 16<br />
Venezia<br />
7 16<br />
Bologna<br />
5 18<br />
alcuni piovaschi o rovesci. Variabile sul Nordest, al<br />
Centro, al Sud e in Sicilia per l'alternanza di zone<br />
di sereno e annuvolamenti che solo localmente<br />
Trieste<br />
porteranno qualche breve pioggia.<br />
4 15<br />
in alta montagna, eccetto qualche schiarita. Al<br />
Centro e in Sardegna alternanza irregolare di<br />
piogge e zone di sereno. Al Sud e in Sicilia<br />
prevalenza del sole, salvo locale variabilità.<br />
salvo locale variabilità. Al Centro e in Sardegna<br />
nuova alternanza irregolare di piogge e zone di<br />
sereno. Al Nord piogge, temporali, nevicate in alta<br />
montagna e a tratti qualche schiarita.<br />
Nuvolo<br />
Rovesci<br />
Coperto<br />
Moderati<br />
Forti<br />
Molto forti<br />
CATANIA<br />
FIRENZE<br />
GENOVA<br />
L'AQUILA<br />
4<br />
10<br />
13<br />
5<br />
19<br />
17<br />
17<br />
16<br />
11 16<br />
Firenze<br />
6 19<br />
Ancona<br />
7 15<br />
Perugia<br />
3 18<br />
L’Aquila<br />
6 17<br />
Pioggia<br />
Temporali<br />
MARI<br />
Calmi<br />
MILANO<br />
NAPOLI<br />
PALERMO<br />
11<br />
8<br />
13<br />
16<br />
19<br />
22<br />
ROMA<br />
9 21<br />
Campobasso<br />
6 17<br />
Napoli<br />
Bari<br />
10 18<br />
Potenza<br />
Neve<br />
Mossi<br />
PERUGIA<br />
7 14<br />
9 21 6 15<br />
Nebbia<br />
Il sole oggi<br />
MILANO<br />
Sorge Tramonta<br />
Agitati<br />
ROMA<br />
Sorge Tramonta<br />
POTENZA<br />
REGGIO CALABRIA<br />
ROMA<br />
TORINO<br />
TRENTO<br />
TRIESTE<br />
5<br />
11<br />
7<br />
8<br />
10<br />
10<br />
15<br />
21<br />
21<br />
18<br />
16<br />
13<br />
Cagliari<br />
13 17<br />
Palermo<br />
11 21<br />
Catanzaro<br />
8 16<br />
Reggio Calabria<br />
10 19<br />
Catania<br />
13 17<br />
Il sole domani<br />
MILANO<br />
ROMA<br />
Sorge Tramonta Sorge Tramonta<br />
La luna<br />
Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto<br />
7:00 19:52 6:50 19:36 VENEZIA<br />
9 14<br />
6:58 19:54 6:48 19:38 22 mar. 30 mar. 6 apr. 14 apr.<br />
55
56<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 2 APRILE 2012