MILAN JUVENTUS - Legaparco

REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281
www.gazzetta.it sabato 25 febbraio 2012 1,50 € POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO
Anno116 anno116­Numero anno116­n n 48
ITALIA
IN EDICOLA CON LA GAZZETTA: NON PERDETELO
OGGI IL NUOVO SPORTWEEK
MILAN JUVENTUS
Ce la giochiamo noi!
SacchieLippiinGazzettaregalanoconsigliperlasfida:
«Rossoneristatecorti.Bianconeripressatealto»
Arrigo Sacchi e Marcello Lippi sul «campo» BOZZANI
SCHIANCHIPAGG.2­3
SerieA/25ªGIORNATA
PARTITE
Oggi (ore 20.45)
GENOA PARMA (18) (1 3)
MILAN JUVENTUS (0 2)
Domani (ore 15)
ATALANTA ROMA (1 3)
CAGLIARI LECCE (2 0)
CATANIA NOVARA (3 3)
CHIEVO CESENA (0 0)
SIENA PALERMO (0 2)
BOLOGNA UDINESE (20.45) (0 2)
LAZIO FIORENTINA (20.45) (2 1)
NAPOLI INTER (20.45) (3 0)
CLASSIFICA
MILAN 50
JUVENTUS* 49
UDINESE 42
LAZIO 42
ROMA 38
NAPOLI 37
INTER 36
PALERMO 34
CAGLIARI 31
CATANIA* 30
* Una partita in meno.
** Sei punti di penalizzazione.
CHIEVO 30
GENOA 30
FIORENTINA* 28
BOLOGNA* 28
PARMA* 28
ATALANTA** 28
SIENA 23
LECCE 21
NOVARA 17
CESENA* 16
L’ANTICIPOSTASERAILBIGMATCHDISANSIRO(ORE20.45)
FINALE
Alexandre Pato,
22 anni, e Andrea
Pirlo, 32 anni
FORTE/LAPRESSE
SCUDETTO
QUEL«DERBY»
RITROVATO
MilanconRobinho­Pato,nellaJuventus
Borriello­Quagliarellaingranforma
insidianoVuciniceMatri,masidecidesolo
stamattina.Allegriironico:«Pirlololascio
libero».Conteinsiste:«Anchesenza
IbrahimoviceBoatengsonoloroifavoriti»
ALLE18INCAMPOGENOA­PARMA
BOCCI,BOVOLENTA,DELLAVALLE,FANI’,GRAZIANO,OLIVERO,PASOTTODAPAG.5APAG.10
di FRANCO ARTURI
Milan e Juve, strani nemici.
Oggi a San Siro cercano di
strapparsi lo scudetto dalle
mani, ieri sono state forgiate
conglistessipregiatimetalli.
Chesonostatifusinellestesse
fornaci.
L’ARTICOLOAPAGINA21
CRISIVERSOIL14°CAMBIOINA
Reja quasi addio
Panchina Lazio
De Canio vicino
CIERIEDECALÒALLEPAGINE15­21
INTERRANIERI:DECIDENAPOLI
Dubbio Moratti
«Avanti così?
E’ da vedere»
DALLAVITE,ELEFANTE,LAUDISAPAGG.12­13
ILCASOILC.T.PREOCCUPATO
Sentite Prandelli
«Balotelli pare
troppo agitato»
APAGINA11
ILROMPI
PALLONE
DI GENE GNOCCHI
Cosmi: «Il Lecce mi sta
facendo godere». La
moglie: «Ecco perché
quando è a casa ha
sempre il mal di testa».
w
NBADOMANIALLSTARGAME
Magico LeBron
«Sono affamato
di vittorie»
LOPESPEGNAALLEPAGINE32­33
RUGBY6NAZIONI(ORE14.30)
Azzurri in Irlanda
vanno a caccia
di una rivincita
BUONGIOVANNI,PASTONESIPAGG.30­31
9 771120 506000
20 225>

2
LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 25 FEBBRAIO 2012
STASERA MILAN-JUVE VISTA DAI TECNICI D’ORO
ANDREA SCHIANCHI
MILANO
La supersfida di San Siro
giocata in anticipo. In panchina
due allenatori d’eccezione:
Arrigo Sacchi per il Milan e
Marcello Lippi per la Juve. Il
campo da Subbuteo è il teatro
perfetto per spiegare mosse e
tattiche, trabocchetti e alchimie.
Sacchi e Lippi si divertono
in Gazzetta: raccontano
aneddoti, svelano segreti, spostano
giocatori, alzano e abbassano
le difese come fossero
tapparelle, mandano le loro
truppe all’assalto e, se potessero,
a quegli omini di plastica
urlerebbero di fare pressing,
correre, aggredire, «perché
questo è il modo giusto d’intendere
il calcio moderno». L’arbitro
fischia l’inizio della partita.
Via, si comincia!
***
LIPPI Allora, Arrigo, questa è
la Juve schierata con un bel
3-5-2: tu come la affronteresti?
Pirlo lo marcheresti oppure
no?
SACCHI Vedi, Marcello, ho
sempre pensato che un grande
giocatore avversario andasse
marcato con tutta la squadra e
non con un singolo. Quindi mi
comporterei di conseguenza.
Direi al Milan di stare corto e
stretto, una specie di tiramolla:
in questo modo i giocatori
possono aiutarsi tra di loro e ci
possono essere quelle sinergie
necessarie per sviluppare una
bella manovra.
lan...
LIPPI E che faceva il Trap?
SACCHI Mi fregava sempre, io
ordinavo di andare a pressare
su Matthaus e lui ordinava a
Matthaus di arretrare sulla linea
difensiva, così non potevamo
prenderlo, e poi da lì lanciava
lungo su Serena e noi il
pallone non lo beccavamo
mai...
LIPPI Anche la Juve va a mettere
pressione in avanti, e allora
come se ne esce?
SACCHI Beh, Nesta e Thiago
Silva sono bravi tecnicamente
e possono impostare l’azione e
uscire dal pressing. E poi, qualche
volta il pallone si può anche
calciare lungo... Vedrai
che dopo due o tre lanci anche
quelli della Juve si stancano di
venire a pressare...
LIPPI Io credo che la chiave dei
successi della Juve stia in questa
grande concentrazione
che i giocatori mettono sia in
campo sia in allenamento, almeno
così mi hanno detto. Loro
lavorano durante la settimana
sull’intensità e sull’aggressività
e i risultati si vedono. Il
giocatore più vicino al pallone
deve andare subito
Arrigo Sacchi e
Marcello Lippi
FOTO BOZZANI
4
4 ANNI
AL MILAN
Arrigo
Sacchi,65
anni, ha allenato
il Milan dal 1988
al 1991. Poi è
tornato in
rossonero nel
’96-97. Con il
Milan ha vinto 1
scudetto, 2
coppe dei
Campioni, 2
coppe
Intercontinentali,
1 Supercoppa
italiana, 2
Supercoppe
europee. E’
stato c.t.
dell’Italia ed è
arrivato
secondo al
Mondiale di Usa
’94: finale persa
contro il Brasile
MILAN-JUVE
LA GIOCHIAMO
COSÌ
Sacchi contro Lippi
«Allegri, tienili corti»
«Conte, pressa alto»
Come marcare Pirlo? Quali sono le mosse-chiave?
I due ex c.t. tornano in panchina e ci spiegano tutto
LIPPI Mah, io ricordo che Pirlo,
il primo campionato che
giocò da regista, lo feci marcare
da Nedved e la mossa funzionò.
Comunque, a parte i
campioni che ci sono in tutte e
due le formazioni, sia il Milan
sia la Juve sono bravi perché si
muovono come squadre. Soprattutto
la Juve mi ha impressionato
per l’aggressività. E vedrai,
Arrigo, che verranno a
San Siro per aggredire il Milan.
SACCHI Ne sono convinto. Conte
è stato molto bravo a ridare
anima e gioco a tutta la squadra.
Io credo che finora i bianconeri
siano stati i migliori. La
Juve gioca un calcio molto internazionale,
a me piace parecchio.
LIPPI Ma tu come l’affronteresti
la Juve?
SACCHI Vorrei un pressing alto,
vorrei che la squadra fosse
lunga al massimo 30 metri. Così
riuscirei a mettere in difficoltà
gli avversari. A meno che
Conte non faccia come il Trap
quando affrontava il mio Mi-
TERMINA L’11 MARZO

SABATO 25 FEBBRAIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
3
4
8 ANNI
ALLA JUVE
Marcello
Lippi, 63 anni,
ha allenato la
Juventus dal
1994 al 1999 e
dal 2001 al
2004. Sulla
panchina
bianconera ha
vinto 5 scudetti,
1 Coppa Italia, 4
Supercoppe
italiane, 1
Supercoppa
europea, 1
Champions
League, 1 Coppa
Intercontinentale.
E’ stato c.t.
dell’Italia dal
2004 al 2006 e
dal 2008 al
2010. Ha vinto il
Mondiale del
2006
a pressare l’avversario e i compagni
devono accorciare: ecco
il meccanismo di Conte.
SACCHI Attento, Marcello, perché
là davanti il Milan ha Robinho
e soprattutto Pato che,
se gli lasci spazio, è devastante.
Vedi, al Milan mancherà
Ibrahimovic, grandissimo solista,
però quello che conta è
l’armonia della squadra. E poi,
sei sicuro che il 3-5-2 sia il sistema
migliore per difendere?
LIPPI Non so se sia il sistema
migliore, ma so che si adatta
bene ai giocatori che ha Conte.
Non c’è nella Juve un grande
terzino sinistro e invece,
con questo modulo, si sfruttano
al meglio le qualità di Chiellini,
si dà protezione a Buffon
con Barzagli e Bonucci e le fasce
sono presidiate da Lichtsteiner
e Pepe o Estigarribia. A
me sembra che la squadra sia
equilibrata.
SACCHI Sono d’accordo, però
alla Juve servono 20 tiri per fare
gol. Al Milan, a volte, ne bastano
10.
LIPPI Hai ragione, però
spesso ci si dimentica
del lavoro che gli attaccanti
fanno in copertura.
Sono molto
generosi nei rientri e così i centrocampisti
si possono piazzare
meglio.
SACCHI E tu, Marcello, come
attacchi il Milan?
LIPPI Guarda, io so che i giocatori
credono ciecamente nelle
idee di Conte e questo è un bel
punto di partenza. In ogni caso
una grande squadra, e la Juve
è diventata in poco tempo
una grande squadra, non cambia
modo di giocare in base all’avversario.
A San Siro faranno
la solita partita: corsa, aggressività,
attenzione, temperamento.
Sono caratteristiche
che appartengono al dna bianconero,
penso alle squadre di
Trapattoni e anche alle mie.
SACCHI Ho visto il Milan a Cesena
e mi ha lasciato una buona
impressione. Senza Ibra ha
creato tante palle gol, ha giocato,
ha divertito, si è mosso bene.
LIPPI Secondo me Allegri è stato
bravo a capire come sistemare
in campo la squadra con
Ibra, che non è un classico centravanti,
si muove parecchio e
allora ha bisogno di un trequartista
alla Boateng che s’inserisca
negli spazi. E poi è stato
bravo anche ad ovviare finora
all’assenza di Ibra. Mi sembra
che il tecnico del Milan abbia
dimostrato di essere tatticamente
elastico e questa è
una gran bella qualità.
SACCHI Sottoscrivo, io non ero
mica così elastico e disponibile
come lui. Allegri si è adattato
ai giocatori che aveva a disposizione
e gli vanno fatti i
complimenti. Comunque, Marcello,
non mi hai ancora detto
come fermi il Milan... Ad esempio,
la mezzapunta a chi la affidi?
A Pirlo?
LIPPI Perché no? Guarda che
Pirlo non è uno facile da saltare,
lui va in difficoltà se lo mettono
in mezzo con un triangolo,
sennò è un osso... In ogni
caso io, là dietro, sono tranquillo
perché quando difendo
ho cinque uomini a
coprire il campo, e non
mi sembrano pochi.
SACCHI La Juve, però,
con questa disposizione
può soffrire sulle fasce.
LIPPI Perché?
SACCHI Te lo spiego subito: se
il Milan avanza il terzino e aggiunge
il centrocampista esterno,
ad esempio Nocerino, può
andare in superiorità numerica.
E tu, in quel caso, che cosa
fai?
LIPPI I centrocampisti laterali,
Arrigo Sacchi, 65 anni FOTO BOZZANI
IL PRESSING DEL MILAN
Marcello Lippi, 63 anni FOTO BOZZANI
IL PRESSING DELLA JUVE
penso a Marchisio e Vidal, devono
dare una mano, allargarsi
e aiutare gli uomini di fascia.
Meccanismi che ho già visto
applicare alla squadra di
Conte.
SACCHI Qualche problema il
Milan lo potrebbe creare anche
con i cambi improvvisi di
gioco. Azione a destra, apertura
immediata sulla sinistra e i
tre difensori non sono subito
pronti a intervenire.
LIPPI Arrigo, ci sono gli esterni
che si abbassano e vengono a
fare i terzini...
SACCHI D’accordo, ma il fatto
è che a me la difesa a tre non è
mai piaciuta... Ho sempre preferito
una linea a quattro. Allora
quando vedo squadre disposte
a tre dietro ho sempre qualche
pregiudizio, perché l’uomo
in più al centro della difesa
lo perdi a centrocampo, che è
il settore più importante.
LIPPI Piuttosto la Juve deve
stare attenta a non alzarsi troppo
con i difensori, perché se
c’è Pato si rischia grosso: è velocissimo.
L’importante per la
squadra di Conte sarà non far
partire l’azione avversaria,
contrastarla il più possibile. Il
Milan ha Van Bommel che, se
lasciato libero, è uno dei migliori
registi in circolazione.
SACCHI E serve tantissimo anche
da filtro davanti alla difesa.
LIPPI Eh sì, è proprio un uomo
determinante negli equilibri
di squadra. Io lo andrei a pressare
subito.
SACCHI Pressa pure, ma poi ti
stanchi... Anche la condizione
atletica è un aspetto importante
della sfida e non so se la Juve
sta bene come qualche settimana
fa... Il Milan, invece,
l’ho visto pimpante.
LIPPI E’ vero, e credo che l’ultimo
quarto d’ora della partita
di Udine abbia dato alla squadra
di Allegri quelle energie
che sembravano sparite all’improvviso.
Fateci caso: dopo
quella vittoria sono arrivati il
successo sull’Arsenal e quello
di Cesena, ma fino al momento
del gol del pareggio di Maxi
Lopez a Udine si parlava di crisi
del Milan... Il calcio è strano...
SACCHI Già, e proprio perché è
strano non si può fare una previsione
di risultato su questo
Milan-Juve. Io, perlomeno,
non me la sento...
LIPPI E non vorrai mica che mi
azzardi io: ho una reputazione
da difendere...
© RIPRODUZIONE RISERVATA
d
HANNO
DETTO
S
su Pirlo
Lippi: «Arrigo,
come lo
marcheresti?».
Sacchi: «Non
con un singolo,
ma con la
squadra.
Pressing alto,
formazione corta
e via andare»
S
su Pato
Lippi: «La Juve
deve stare
molto attenta a
non alzarsi
troppo con i
difensori. Se c’è
Pato, si corrono
rischi seri
perchè è
velocissimo»
S
su Chiellini
Sacchi: «A me
la difesa a tre
non è mai
piaciuta».
Lippi: «Ma così
la Juve può
sfruttare al
massimo le
qualità di
Chiellini»
BERLUSCONI CI SARA’
San Siro
Porte
aperte
dalle 18
Allegri con i tifosi-bambini BUZZI
Saranno in tanti e ci
saranno anche tanti juventini:
5.200 nella curva ospiti, più
altri probabilmente sparsi qua
e là nello stadio. Ricca e
strapiena anche la tribuna
d’onore, dove si ritroveranno
domani i componenti della
famiglia Agnelli e quelli della
famiglia Berlusconi: annunciati
Andrea Agnelli, Lapo Elkann,
Silvio e Barbara Berlusconi.
Negli skybox, tanti amici e
familiari dei calciatori, ma
anche chi non può giocare,
come Aquilani, Boateng o
Ibrahimovic. Con Prince
potrebbe esserci la fidanzata
tifosa Melissa Satta, che ieri
ha dichiarato: «Spero davvero
che la gente non creda che
Prince si è fatto male per
colpa mia».
L’altro ieri c’erano ancora
duemila biglietti in vendita, ma
la prevendita è andata avanti
fino a ieri sera e quindi è
previsto il tutto esaurito.
Affollata, come sempre capita
nei match scudetto, la tribuna
stampa: 230 i giornalisti
accreditati (50 dall’estero), 55
i fotografi, 30 le tv collegate.
Gli ingressi dello stadio
apriranno dalle 18, con
anticipo rispetto al solito per
consentire a tutti i tifosi di
entrare in tempo utile. E’
importante ricordare a chi si
recherà allo stadio in auto
che, nelle aree circostanti San
Siro, è consentito l’accesso
soltanto a mezzi dotati di pass
parcheggio. Per accedere allo
stadio è necessario mostrare,
oltre al proprio
biglietto/abbonamento, anche
un documento d’identità. Le
casse dello stadio saranno
chiuse, dunque non sarà
possibile acquistare biglietti a
San Siro.

4
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STASERA MILAN-JUVE COSI’ IN CAMPO
SABATO 25 FEBBRAIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SANSIRO,20.45:L’ORASCUDETTO
Il Milan per il +4, la Juventus per il +2, ma con la partita di Bologna ancora da recuperare
5
QUI MILAN
Dubbio in difesa
Antonini-Mesbah
e Nesta-Mexes
MILANELLO Allegri ha lavorato molto sulle soluzioni da opporre
a un centrocampo a 5 come quello della Juve: in altre occasioni, il
3 5 2 ha creato grossi problemi al Milan. Ma la formazione, fra
infortuni e squalifiche, è quasi inevitabile. Rebus sulla fascia sinistra,
dove Allegri deciderà solo oggi se schierare Mesbah o Antonini. In
mezzo alla difesa dovrebbe tornare Nesta, favorito su Mexes che ieri
non è stato provato nelle partitelle, ma nessuno dei due sta bene, e
non si è allenato nemmeno Bonera. Allegri ha abbandonato l’idea di
avere Boateng almeno in panchina: il ghanese sta meglio, ma il Milan
tratta il suo caso con molta cura, visto che si tratta di una ricaduta.
QUI JUVE
Rebus attacco
Nessuno ha
il posto sicuro
«La mia Juve può passare facilmente dal 3 5 2 al 4 3 3, merito
del grande lavoro fatto in estate». Una duttilità che Conte sfodererà
anche questa sera, soprattutto se fra i titolari ci sarà Simone Pepe,
utile sia come esterno di sinistra in un centrocampo a cinque, sia come
punta esterna nel tridente. In caso di 4 3 3, in difesa Chiellini
scivolerebbe a sinistra e Lichtsteiner abbasserebbe la sua posizione.
In ogni modo, sembra più facile che Conte parta con il 3 5 2, e qui i
dubbi riguardano solo l’attacco: a parte Del Piero, tutti sulla corda.
Provate due coppie: Borriello Quagliarella e Vucinic Matri. Il
ballottaggio è apertissimo, ma i primi due stanno davvero benissimo.

6
LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 25 FEBBRAIO 2012
STASERA MILAN-JUVE I PERSONAGGI
A
NEL
MILAN
Eli davano per finiti
Da Muntari a Barzagli, i rinati
A
NELLA
JUVENTUS
S
Christian
ABBIATI
34 anni,
portiere.
Al Milan dal
1998 al 2005
e dal 2008
a oggi
S
Sulley
MUNTARI,
27 anni,
centrocampisti.
E’ arrivato al
Milan nel
mercato di
gennaio
S
Mark VAN
BOMMEL,
34 anni,
centrocampista.
Al Milan da
gennaio 2011,
proveniente
dal Bayern
Non solo Pirlo e Abbiati: la sfida di San Siro passa da chi ha smentito gli scettici
ANDREA FANI’
MILANO
Il giorno in cui i dubbi attorno
ad Andrea Pirlo non riguardarono
più la sua destinazione
- Juve, dopo 10 anni di
Milan - gli scettici compulsivi
si concentrarono sul rendimento.
E dove tutti vedevano
domande («sarà lo stesso?»,
«a 32 anni quanto reggerà?»),
Gigi Buffon riconosceva certezze.
Il portiere della Juve
non ha mai covato dubbi su
quell’ingaggio. Otto mesi dopo
il partito dei «Viva Pirlo» si
è trasformato: a giugno era un
gruppo clandestino, oggi conta
milioni di iscritti. I silenzi
del regista alimentavano le ragioni
di chi lo pensava - senza
il coraggio di dirlo - «bollito»,
un «quasi ex». Fu sempre il portiere
a cavarlo d’imbarazzo
parlando per sé, per l’amico e
per la Juve. «E’ l’affare del secolo»
disse. E se Pirlo continua
nei suoi sereni silenzi, Buffon
prosegue nelle sue serene sentenze:
«Più decisivo di Ibrahimovic»
(a «La Stampa», ieri).
Sulley Muntari, 27, centrocampista Milan INSIDEFOTO
Andrea Barzagli, 31, difensore Juventus LAPRESSE
Destino comune La parabola di
Pirlo traccia uno dei temi di Milan-Juve.
Nella sfida-scudetto
i ruoli principali spettano a
gente data per finita, a «bolliti»
tornati appetitosi arrosti.
Buffon in estate ha fatto da
scudiero all’amico, dopo 17 anni
di calcio e la vittoria di una
Coppa del Mondo. Ma nessuno
aveva fatto da scudiero a
Buffon, pochi mesi prima. Da
solo aveva respinto un infortunio
alla schiena e un codazzo
di insinuazioni. Il numero uno
del mondo? Un tempo, forse.
L’insofferenza era montata fino
a schiacciare il rapporto
con la Juve stessa. Ma persino
la notte, se non hai paura del
buio, finisce. Per Buffon è finita
un giorno di settembre, dopo
un 4-1 al Parma. «Dio c’è»,
sorrise guardandosi attorno.
Vedeva Pirlo soddisfatto come
un ingegnere, Conte esaltato
come un sanculotto, vedeva se
stesso. E se stesso gli bastava.
Perché il mondo iniziava a ricredersi,
sulla Juve, su Pirlo,
su Buffon: sì, era ancora il numero
uno.
Botteghe e supermarket Perché
gli scudetti li vinci anche così.
Con l’ultimo arrivato. Aspetti
la prima ballerina, poi è quella
in terza fila che ti salva lo spettacolo.
Muntari è arrivato via
Inter. Dalle parti di corso Vittorio
Emanuele sorridevano. La
domenica Muntari ha giocato,
segnato e vinto a Cesena. E all’Inter
sorridevano un po’ meno.
Barzagli in Germania aveva
perso Nazionale e brillantezza.
Adesso se non gioca lui,
in difesa gioca l’ansia. Il calciomercato
puoi farlo al supermarket
o in botteghe artigiane.
La Juve e il Milan hanno
preso Barzagli e Muntari come
mercanti nei bazar, che
scartano i tappeti costosi e vanno
a sbirciare dietro le porte.
Magari ci scovi uno scudetto.
Pirati silenziosi Quando Abbiati
è tornato al Milan, sembrava
dovessero tollerarlo, più che
sfruttarlo. Aveva girato il mondo
ma l’elastico che lo legava
al Milan alla fine l’aveva sempre
tirato indietro. Nel 2010
ha giocato poco, e maluccio.
Ma dai suoi silenzi ha tirato
fuori il meglio. E nel 2011 ha
vinto lo scudetto giocando
sempre e bene. Quando Van
Bommel è arrivato al Milan,
gennaio 2011, i tifosi rossoneri
hanno sbuffato. Dove ieri
brillava Pirlo, ora mestierava
questo olandese che fa il pirata
di centrocampo. Ma quando
l’hanno messo lì in mezzo,
dopo Champions e campionati
navigati ovunque, hanno capito
che quel pirata ha la bussola
nei piedi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
S
Andrea
BARZAGLI,
30 anni,
difensore.
Gioca nella
Juventus
dal gennaio
del 2011
S
Gianluigi
BUFFON,
34 anni, portiere.
E’ arrivato alla
Juventus
nell’estate 2001,
proveniente
dal Parma
S
Andrea PIRLO,
32 anni,
centrocampista.
Prima stagione
nella Juventus,
parametro zero
dopo 10 anni
nel Milan

SABATO 25 FEBBRAIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
7
Alle vincite di importo superiore ai 500 euro, alla parte eccedente detto importo, verrà applicata la ritenuta prevista dalla vigente disciplina in materia.
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8
LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 25 FEBBRAIO 2012
STASERA MILAN-JUVE GLI ALLENATORI
d
HA
DETTO
Allegri ironico:
«Fermare Pirlo?
d
HA
DETTO
Conte: «Milan
senza Ibra?
S
Su
Ibrahimovic
fuori per
squalifica: «La
sua assenza si
farà sentire,
anche perché è
uno che pesa
cento chili... Ma
non posso farci
niente»
S
Su Berlusconi
che lo ha
chiamato alla
vigilia:
«Il presidente
voleva sapere
come sta la
squadra. E mi
ha detto di
sentirsi
fiducioso»
S
Su Conte ele
polemiche della
settimana: «Non
dico nulla della
Juve, così non
dicono che
guardo in casa
altrui, visto che
si sono
lamentati nei
giorni scorsi»
Lo lascio libero»
«Così può giocare. Loro sono forti,
noi abbiamo superato la flessione»
DAL NOSTRO INVIATO
ALESSANDRA BOCCI
twitter @picobocci
MILANELLO (Varese)
Non sarà il principe di
Condè e di sicuro Milan-Juve
non è la battaglia di Rocroi,
ma lui dormirà profondamente.
«In ogni modo, io dormo».
Come raccontato dal Manzoni
a proposito del nobiluomo
stratega, Massimiliano Allegri
ha già dato «tutte le disposizioni
necessarie, e stabilito ciò
che dovesse fare, la mattina».
Soprattutto la sera, si augurano
i tifosi del Milan.
Ironia Allegri non ha avuto la
possibilità di avere dubbi, né
incertezze. Senza Ibra, Boateng,
Maxi, il tecnico del Milan
fa dello spirito: «Sono stato
aiutato dalla sorte, non posso
sbagliare la formazione». Il
pressing per avere battute polemiche
sulla sentenza Ibrahimovic
è inutile, così come il
tentativo di far dire qualcosa
di positivo, o possibilmente di
negativo, su Conte: «Siccome
ho già sentito che si sono lamentati
perché guardo in casa
d’altri, io di Conte alla Juve
non dico nulla». Impermeabile,
Max, ride per conto suo, ma
qualche frecciatina gli scappa
sempre. «Ci sono state schermaglie
quà e là, ma è logico
perché la partita è molto importante,
e da tanto tempo
non si giocava un Milan-Juve
di questo livello. Si era persa
un po’ l’abitudine». Ecco.
Massimiliano
Allegri,
44 anni,
allenatore alla
seconda
stagione
sulla panchina
del Milan.
In rossonero, da
tecnico
debuttante,
ha vinto
uno scudetto e
una Supercoppa
di Lega
LIVERANI
Niente scuse Allegri pensa molto
alla partita e poco a Ibra.
«Certo che la sua assenza si
sentirà, anche perché Ibra pesa
cento chili...Ma il giudice
ha deciso e noi ne prendiamo
atto. Come l’ho presa? Bene,
perché non ci posso fare nulla.
Come ho lavorato? Come ogni
settimana. Cosa ho da dire
adesso? Nulla, non ho rabbie e
non mi sento defraudato. La
società ha fatto un comunicato
duro? Ecco, l’ha fatto la società
e io non ho niente da dire.
Sono un uomo pratico e faccio
con quello che ho». Che
non è poco, nonostante gli infortuni.
«Pato ha la possibilità
di giocare dall’inizio una gara
importante. Sarà motivato come
tutti, farà una grande partita».
Le incertezze di formazione
sono ridotte a zero, a parte
il ballottaggio sulla sinistra fra
Antonini e Mesbah. Confermato
Muntari, confermato Emanuelson,
confermata la volontà
di vincere e magari convincere,
come direbbe Berlusconi
che ha parlato con Allegri ieri
mattina. «Voleva sapere come
stava la squadra, era fiducioso».
Anche il tecnico sembra
esserlo. «Se mi dicessero: "giocherete
male e vincerete", firmerei
subito, ma non è possibile,
perché per battere la Juve
bisognerà giocare bene. E’ una
grande squadra, noi però abbiamo
superato la flessione e
sappiamo che la partita è importante.
Decisiva ancora no,
ma può spostare gli equilibri
del campionato». Chi vince piglia
tutto? «Chi vince è favorito».
Pirlo sarà marcato a vista?
«Lo lascio libero, così gioca». Il
principe di Rocroi ha già dato
le sue direttive. Dormirà.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
S
Sul momento
della sua
squadra: «La
cosa più bella è
che abbiamo
dato la
possibilità ai
nostri tifosi di
rivivere la vigilia
di una grande
sfida»
S
Sugli avversari:
«Sarebbe
stupido ridurre
il Milan a
Ibrahimovic e
Boateng. Senza
di loro i
rossoneri hanno
vinto partite
difficilissime
come al Friuli»
S
Sulle
concorrenti
alla
Champions:
«Occhio, l’Udinese
è un orgoglio per
il nostro calcio; e
l’Inter, quando
sembra
spacciata, si
rialza sempre»
Resta favorito»
«Lo svedese e Boateng sono assenze
pesanti, ma la loro rosa è incredibile»
DAL NOSTRO INVIATO
MIRKO GRAZIANO
VINOVO (TORINO)
Una vigilia così «sei mesi
fa apparteneva solo al mondo
dei sogni». Antonio Conte prima
di giocarsi mezzo scudetto
invita giustamente il suo popolo
a non perdere di vista «il lavoro
straordinario fatto fin qui. In
estate nessuno avrebbe pronosticato
un campionato simile, e
invece grazie ai ragazzi e alla
società abbiamo raggiunto uno
step decisivo, ovvero quello di
tornare competitivi ai massimi
livelli, e questo deve essere motivo
di orgoglio per tutti. Ora
dobbiamo essere in grado di
mantenere questo miglioramento.
La cosa più bella è che
siamo riusciti a far rivivere ai
nostri tifosi una grande vigilia
di gara».
Antonio Conte,
42 anni,
allenatore alla
prima stagione
alla guida della
Juventus.
L’ex
centrocampista
è stato
capitano
del club
bianconero,
nel quale ha
giocato dal
1991 al 2004
NEWPRESS
Ibra o non Ibra Fuori Ibrahimovic,
fuori Boateng, e pure Maxi
Lopez. Come reagirà la banda
Conte? Salirà la pressione, viste
le pesanti defezioni della rivale
scudetto? Si passerà quindi
dal «niente da perdere» al
«tutto da perdere»? Oppure, al
contrario, ci sarà un calo di tensione
proprio per il rischio di
considerare più facile l’impegno?
L’entrata di Conte è a piedi
uniti: «Sarebbero tutti atteggiamenti
stupidi. Il Milan non è
solo Ibra o Boateng. Senza di loro
sono andati a vincere a Udine,
dove prima solo noi avevamo
strappato un pareggio. Di
più, leggete la formazione di
questa sera e capirete la forza
della loro rosa. Sono i campioni
in carica, i favoriti per lo scudetto,
senza discussioni». Dunque,
come dire: la pressione resta su
di loro, e questa Juve non può
mai permettersi di considerarsi
più forte, anche solo sulla carta.
«Non cambieremo mentalità
— continua —, ai miei chiederò
di fare la solita partita, da
protagonisti. Con o senza Ibra,
a San Siro si va per vincere, perché
questo sappiamo fare. Oggi
ho una sola preoccupazione,
non far perdere di vista al mio
gruppo la strada maestra, l’unica
che ci permetterà di arrivare
fino in fondo: sacrificio, umiltà,
corsa, voglia e determinazione
non dovranno mai venire
meno da qui alla fine della stagione».
Per raggiungere almeno
la Champions senza preliminari,
«cosa non ancora scontata
— continua Conte —. Là davanti
ci siamo un po’ staccati, è vero,
ma l’Udinese rientrerà. I
friulani sono un orgoglio per il
nostro calcio, ciò che stanno facendo
anche in Europa è eccezionale.
E poi occhio all’Inter:
quando tutti la danno per morta
è il momento in cui si rialza.
Senza dimenticare Lazio, Roma
e Napoli. In seria A le trappole
sono infinite».
Garanzia Pirlo Si entra nella fase
calda, caldissima, è il momento
di aggrapparsi anche «ai giocatori
più esperti. Pirlo? E’ un
grandissimo campione, un calciatore
che siamo molto felici
di avere con noi. Tecnicamente
lo conoscono tutti, umanamente
è ancora più importante». E
pensare che in estate si parlava
di scarso feeling fra Conte e Pirlo,
«ma solo un pirla poteva dirlo».
Sempre più mourinhano...
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’EX BIANCONERO ORA AL MILAN IL CENTROCAMPISTA INFORTUNATO HA FATTO L’ATTORE PER UNO SPOT CON TANTO DI BAFFI FINTI
Aquilani: «Siamo i più forti, dimostriamolo»
Sarà una partita decisiva?
«No, perché mancano ancora
tante giornate, però può dare
una svolta al campionato».
FABIANA DELLA VALLE
MILANO
Avrebbe dato chissà che
cosa per giocare questa partita,
ma il problema alla caviglia sinistra
lo costringe a stare lontano
dal campo. Alberto Aquilani
spera di rientrare presto («Sto
meglio, ho avuto una ricaduta
quando ho riprovato a giocare,
il mio è un problema particolare,
difficile dare una data»), stasera
intanto sarà in tribuna a fare
il tifo per il suo Milan. Ieri si è
divertito a rivedersi attore con i
baffi finti alla presentazione di
«Milano Kalibro Kobe», lo short
movie ispirato al poliziottesco
Anni 70 «Milano Calibro 9»
(protagonisti Kobe Bryant, Marco
Belinelli, Alberto Aquilani,
Giampaolo Pazzini, Gennaro
Gattuso, Wesley Sneijder e Marco
Materazzi, con la partecipazione
di Melissa Satta) lanciato
dalla Nike. Alberto è arrivato
con la compagna, l’attrice Michela
Quattrociocche. «Mi ha
fatto un po’ di scuola prima delle
prove — racconta —, mi sono
divertito molto a recitare».
Aquiliani, che cosa invidia alla
Juve?
«Il record di imbattibilità».
Un giocatore che vorrebbe togliere
a Conte?
«Ce ne sono tanti, ma se devo
scegliere dico Marchisio, è fortissimo
e abbiamo un ottimo
rapporto».
Per il Milan chi sarà l’uomo decisivo?
«Spero Pato, ha capacità enormi
ma per colpa degli infortuni
quest’anno ancora non si è
espresso al meglio».
Il Milan è più forte della Juve?
«Io penso di sì, però bisogna dimostrarlo
sul campo».
Che ne pensa della squalifica di
Ibrahimovic?
«Tre giornate sono troppe e poi
non c’è stata equità con Aronica.
Però noi non siamo preoccupati
per l’assenza di Zlatan. Abbiamo
fatto bene anche senza
di lui».
Alberto Aquilani, 27, sul set Nike
Lei la scorsa stagione con la Juve
è arrivato settimo. S’aspettava
che quest’anno la sua ex
squadra lottasse per lo scudetto?
«Sì perché hanno investito tanto
negli ultimi anni. Però non
immaginavo che non avrebbero
mai perso».
Che cosa ha dato in più Conte ai
bianconeri?
«Una buona organizzazione di
gioco, ma sono gli uomini che
fanno la differenza».
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STASERA MILAN-JUVE I JOLLY
SABATO 25 FEBBRAIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
9
#
A
HA
DETTO
Robinho sicuro
«Rivedremo
il vero Pato»
A
HA
DETTO
Pirlo e Buffon
sanno come
vincere il titolo
Gazzetta.it
v
Gazza
T
f
S
Robinho
Pato?
E’ tranquillo.
Ci aspettiamo
che in questo
momento
decisivo
possa tornare
il vero
Pato che
conosciamo
Alexandre
Pato, 22 anni,
quinta stagione
al Milan
PHOTOVIEWS
Allegri si affida alla coppia brasiliana
Il Papero spesso decisivo nei big match
MARCO PASOTTO
MILANO
L’ha stimolato anche Cassano.
A modo suo naturalmente:
«Ti devi convincere che potenzialmente
sei il più forte
del mondo — gli ha detto al
bar di Milanello —. Anzi, il più
forte veramente è Messi, ma
poi vieni tu...». Pato si è messo
a ridere e poi è salito in camera.
Magari a ripensare alle parole
di Antonio, a come utilizzarle
nella sfida di stasera. Se i
campioni si vedono dalle tracce
che lasciano nelle partite
più importanti, il brasiliano è
messo bene. Tre esempi su tutti:
Real-Milan 2-3 (2009-10),
doppietta; Milan-Inter 3-0
(2010-11), doppietta; Barcellona-Milan
(2011-12), gol da
playstation. Il grado di nobiltà
oggi è il medesimo. Lungo gli
anni Pato si è abituato a gestire
pressioni, responsabilità e
critiche. Tutti ingredienti che
non sono mai mancati, perché
da lui ci si aspetta molto. Anche
a livello mediatico. Stasera,
ad esempio, il brasiliano sarà
uno dei due giocatori (l’altro
è Pirlo) a cui Sky dedicherà
interamente una telecamera,
per seguirne la partita minuto
per minuto. Dopo l’ennesimo
rientro dall’infermeria Pato
sembra sereno. Ieri ha caricato
sulla sua Audi aziendale tre
giovani tifosi che stavano andando
a Milanello a piedi e poi
ha regalato loro una maglietta
autografata. Un siparietto decisamente
fuori dal comune
che racconta lo spirito positivo
di Alexandre.
Intesa verdeoro Stasera Pato farà
coppia con Robinho. Le ultime
tracce consistenti di attacco-samba
risalgono a Viktoria-Milan,
partita che chiuse il
girone di Champions. Segnarono
entrambi e si aiutarono a segnare,
anche se non bastò per
superare i cechi. Ad ogni modo
Pato e Binho sulla carta
danno garanzie: conoscono
bene i movimenti del compagno,
hanno tecnica raffinata e
non danno punti di riferimento.
In un anno e mezzo hanno
giocato insieme titolari in 15
occasioni (7 in coppia d’attacco,
8 con Robinho trequartista):
il Milan ha vinto 7 volte,
pareggiato 6 e perso 2. «Pato è
tranquillo — raccontava ieri
Robinho a Sky —. Ci aspettiamo
che in questo momento decisivo
possa tornare il vero Pato
che conosciamo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
S
Pirlo
Sarò un po’
emozionato,
sono contento
di tornare a San
Siro. Ma
l’emozione
passerà in
fretta perché la
gara è troppo
importante
Gigi Buffon, 34
anni, portiere
della Juve dal
2001-02
LIVERANI
Con Del Piero sono gli unici bianconeri
ad aver festeggiato lo scudetto in Italia
DAL NOSTRO INVIATO
G.B. OLIVERO
TORINO
Loro sanno come si fa. E
all’improvviso, stasera, l’esperienza
potrebbe servire: per
aiutare un compagno, trascinare
la squadra, risolvere un problema.
Gigi Buffon e Andrea
Pirlo sono gli unici titolari della
Juve che hanno già vinto lo
scudetto in Italia. E non si sono
limitati a quello. Stasera, nel
momento difficile che prima o
poi ci sarà, gli altri cercheranno
il loro sguardo. Gigi userà la
voce e le mani: per calmare, incitare,
esaltare. Andrea, invece,
sarà l’amico silenzioso e prezioso
a cui dare la palla quando
scotta e quando la paura di fare
dei danni diventa quasi incontrollabile.
In panchina, poi, c’è
Alessandro Del Piero che ha la
bacheca piena come Buffon e
Pirlo e che sa trovare la parola
giusta al momento giusto.
Cuore pulsante Ieri Antonio
Conte ha sottolineato l’importanza
dei suoi tre campioni nella
crescita della Juve: «Pirlo,
Buffon e Del Piero sono il cuore
pulsante di questa squadra». In
estate a loro il tecnico aveva
chiesto una grande mano:
l’esempio, spesso, serve più delle
parole. E le risposte sono state
eccezionali: Buffon si è sentito
subito coinvolto nel nuovo
progetto bianconero (e adesso
è sicuro di finire la carriera alla
Juve), Pirlo ha trascinato e stupito
tutti fin dal primo giorno
di ritiro, Del Piero si è messo a
disposizione con l’umiltà del ragazzino.
E se Gigi e Ale fanno
parte da tempo delle leggende
bianconere, è stato sorprendente
l’immediato inserimento di
Andrea nella nuova realtà.
Emozione Ieri Conte ne ha sottolineato
le qualità umane oltre
che tecniche, la disponibilità oltre
che la classe. A Torino Pirlo
vive molto bene (ha trovato casa
in pieno centro), nello spogliatoio
è sempre di buon umore
e in campo ha mostrato di
essere ancora un fuoriclasse assoluto.
Stasera entrando a San
Siro sarà un po’ emozionato
(«E’ normale, ma durerà poco:
sarò concentrato sulla partita
che è molto importante»; ha
detto qualche giorno fa), ma
non sbaglierà spogliatoio e
non si troverà a disagio con la
maglia bianconera addosso nella
casa del Milan: è tornato per
vincere. Partita e scudetto. Pirlo
sa come si fa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Claudio Marchisio, 26 LAPRESSE
SPECIALE MILAN-JUVE
DALLE 15 TEMPO REALE
POI PAROLA AI TIFOSI
Sul nostro sito potrete
vivere le emozioni della sfida
scudetto minuto per minuto.
E in serata non perdetevi le
interviste ai protagonisti
della partita e ai tifosi fuori
da San Siro. E naturalmente
gli highlights dell’incontro
più atteso dell’anno.
LE SFIDE DEL PASSATO
E LA VITTORIA DELLA
JUVE ALL’ANDATA
Su Gazzetta.it potrete
vedere le più belle partite
degli ultimi anni tra i
rossoneri e i bianconeri. Con
un focus sulla partita giocata
a Torino il 2 ottobre scorso e
vinta 2-0 dalla squadra di
Conte nel finale grazie a una
doppietta di Marchisio
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immatricolato prima del 31/12/2002. Solo per veicoli in stock grazie al contributo dei Ford Partner. Transit Connect passo corto 200S STD 1.8 TDCi 75CV Euro 5: consumi da 6,0 a 6,1 litri/100km (ciclo misto), emissioni CO 2 159g/km; su Transit Van 250S 2.2 TDCi 100CV Euro 5 tetto
basso: consumi 7,2 litri/100km (ciclo misto), emissioni CO 2 189g/km; su Transit Chassis Cabina Singola 350M 2.2TDCi 100CV Euro 5. IVA, IPT e messa su strada escluse. I veicoli in foto possono contenere accessori a pagamento. Il prezzo del Transit Chassis non include l’allestimento.
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10
LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 25 FEBBRAIO 2012
#
STASERA MILAN-JUVE I BOMBER NELLA STORIA
5-3-2011: l’ultimo gol del Milan alla Juve, a Torino. Lo firma Gattuso nel ritorno dell’ultimo torneo (1-0) 2-10-2011: Il primo gol di Marchisio nell’andata col Milan (2-0). Poi arriverà il raddoppio, sempre suo LAPRESSE
I collezionisti del gol
Milan-Juve: ecco chi ha colpito di più
Il primatista rossonero è Altafini, il bianconero è Boniperti. E Inzaghi ha firmato per tutti e due
Bomber
Milan
ALTAFINI - 14 gol
Sette campionati nel Milan con 13 gol
alla Juve, 4 alla Juve con 1 gol al Milan
NORDAHL - 11 gol
Lo svedese ha giocato 8 stagioni
in rossonero con 11 gol alla Juve.
RIVERA - 7 gol
Per il golden boy 19 stagioni nel
Milan: ha segnato 7 gol alla Juve
SHEVCHENKO - 6 gol
L’ucraino ha militato 8 stagioni nel
Milan: ha firmato 6 reti contro la Juve
SIMONE - 5 gol
Per Simone nove stagioni in
rossonero. Cinque le reti alla Juve
GERMANO BOVOLENTA
La sfida più antica, il derby
d’Italia, la classica delle
classiche. Milan-Juve è questo
e molto di più. E' tradizione,
passione, emozione, classe e rispetto.
E' anche contenitore di
battute, polemiche e rasoiate.
E', soprattutto, spettacolo con
numeri e gol che firmano imprese
e scudetti. Oggi sulla speciale
passerella facciamo sfilare
gli uomini che nella Grande
Partita hanno segnato almeno
cinque gol nel dopoguerra.
Josè Altafini Centravanti, nazionale
brasiliano e nazionale
italiano. Sette campionati nel
Milan, quattro nella Juve. Due
scudetti con il Milan, due con
la Juve. Quattordici gol. Tredici
con il Milan, uno con la Juve.
Il record in una partita:
quattro nel 1961-62 (capocannoniere),
5-1 a San Siro. Il portiere
juventino è Roberto Anzolin.
Josè, giocatore fantastico
e simpatico, lascia il calcio
giocato a 42 anni. Commentatore
e analista tv da circa 30, è
accompagnato da un esilarante
tormentone: «Incredibile,
amici!».
Gunnar Nordahl Arriva a Milano
nel gennaio 1949. Lo chiamano
il Pompiere perché quello
in Svezia era il suo primo lavoro.
Centravanti potente, tiro
spaventoso. Alto 1.80, peso
95 chili, alla Juve segna subito.
Poi ne fa altri dieci. Totale
undici. Il suo record: tre in trasferta,
al Comunale, Juve-Milan
1-7. Capitano e leader nei
primi anni Cinquanta, vince
due scudetti e cinque classifiche
dei cannonieri. Molto corretto
in campo e fuori, assieme
a Liedholm e Gren ha dato
vita al Gre-No-Li. Si è spento
ad Alghero, aveva 74 anni.
Gianni Rivera Il Golden boy, il
ragazzo d'oro. Classe immensa,
talento puro, uno dei migliori
giocatori italiani di tutti
i tempi. Segna e, soprattutto,
fa segnare. Sette gol nei suoi
Milan-Juve. Tre su rigore, gli
altri su azione. Tre scudetti,
una classifica marcatori, primo
Pallone d'oro italiano. Lascia
il calcio dopo lo scudetto
della stella e diventa vicepresidente
del Milan. Poi, ne1
1987, deputato al Parlamento
e sottosegretario alla Difesa.
Dal 2005 parlamentare europeo.
Ultima apparizione in tv
a «Ballando con le stelle». Non
bene.
INZAGHI - 8 RETI: 5 IN BIANCONERO E 3 IN ROSSONERO
Filippo Inzaghi ha giocato quattro stagioni con la Juve, durante le quali ha fatto
5 reti al Milan. Poi 11 stagioni coi rossoneri, dove ha segnato 3 gol alla Juventus
Andriy Shevchenko La sua prima
volta contro la Juve è una
classica particolare. Si gioca
un venerdì sera di marzo
2000. Due a zero, doppietta,
testa e rigore. Poi Sheva alla
Juve fa altri quattro gol. Il suo
capolavoro nel dicembre
2001, un tiro lungo e bellissimo
sorprende Buffon in porta
e Lippi in panchina. Sheva è
un attaccante tecnico e veloce,
segna molto, segna bene e vince
due classifiche marcatori.
Quegli occhi spiritati prima di
«quel rigore» alla Juve nella finale
Champions 2003 sono entrati
nella cineteca rossonera.
Gioca in Ucraina.
clic
CONTE, POCHE RETI
MA BEN 3 AL MILAN
E 1 PER UN PARI AL 90’
Antonio Conte non è
stato un gran goleador: in
carriera ha segnato 30 reti
(su 372 gare in A). Proprio il
Milan (col Torino) risulta la
squadra contro la quale ha
segnato di più: 3 reti. In
queste occasioni: 25
febbraio ’96,
Juventus-Milan 1-1. 21
novembre, Juventus-Milan
3-1. 21 ottobre 2000,
Milan-Juventus 2-2 (al 90’).
Marco Simone Rapido, scattante,
incisivo, nel Milan (e in
Francia, Psg e Monaco) segna
gol molto belli. Alla Juve ne fa
cinque. Due a Torino, tre a
San Siro. L'ultimo ai bianconeri,
aprile 1997, coincide con la
più pesante sconfitta casalinga
di sempre: 6-1. Voluto da
Sacchi, vince quattro scudetti
con Capello. Versatile e imprevedibile
anche fuori dal calcio,
fa il dirigente, il patron (Legnano),
il procuratore, l'agente Fifa.
Adesso allena il Monaco,
campionato francese.
***
Giampiero Boniperti Centravanti,
poi finalizzatore, poi mezzala,
poi grande regista. A 20 anni
vince la classifica cannonieri.
Bandiera e cuore bianconero.
I suoi nove gol al Milan sono
così divisi: cinque in casa,
quattro a San Siro, tutti su
azione. Il primo nel 1948, l'ultimo
nel 1960. Lascia il calcio,
ma non la Juve. La famiglia
Agnelli gli affida alti incarichi:
presidente dal 1971 al 1990,
amministratore delegato dal
1991 al 1994. E' stato eurodeputato,
oggi è presidente onorario
della Juve. Il 4 luglio farà
84 anni.
Roberto Bettega Attaccante
completo. Intelligente, astuto,
coraggioso. Molto abile nel
gioco aereo e forte di testa, al
Milan segna otto gol (tre a Torino,
cinque a San Siro). Apre
in casa rossonera con una storica
doppietta (uno è un colpo
di tacco) a Cudicini nella stagione
1971-72. Vince sette scudetti,
va in Canada, torna, diventa
vicepresidente. Poi esce
e rientra da vice direttore generale.
Il Tacuary, squadra del
barrio Zeballos Cuè di Asunciòn
(Paraguay), gli ha intitolato
lo stadio. Oggi è opinionista
tv.
Pietro Anastasi Molto rapido,
buona stazza. Tre volte campione
d'Italia (con la Juve), tre
volte terzo cannoniere della
Serie A . Non ha mai vinto la
classifica: davanti c'era gente
come Riva e Boninsegna. Ma è
stato capocannoniere della
Coppa delle Fiere 1970-1971
con dieci gol, primo e unico italiano.
Sette le reti al Milan.
Quattro al Comunale (una
doppietta), tre a San Siro. E'
opinionista «di parte» in tv.
Cioè fede juventina.
Omar Sivori Magico numero
10. Dribbling, tunnel, giochi
fantastici. El Cabezòn incanta
i tifosi e il presidente Giovanni
Agnelli che dice: «Omar per
me è un vizio». I suoi sette gol
al Milan tutti su azione: cinque
in casa, due fuori. Fa coppia
con John Charles, il gigante
gallese che gli apre di testa
molti varchi. Nel 1959-60 è capocannoniere.
Vince tre scudetti.
Omar si spegne il 17 febbraio
2005 nella sua casa di
San Nicolas in Argentina, villa
«La Juventus».
Alessandro Del Piero Fantasista
e seconda punta, capitano e
bandiera, attualità e storia della
Juve. Sette scudetti (due revocati),
sette gol al Milan. Il
primo a San Siro nel 1995, l'ultimo
nel 2010, quindici anni
dopo. Ha vinto molto, ha vinto
tutto con la Juve e la Nazionale.
Uomo record e uomo immagine,
è sceso in Serie B, ha vinto
la classifica dei cannonieri.
E' salito in A e ha rivinto la classifica
dei cannonieri. Ha inventato
il «gol alla Del Piero», cioè
il tiro a rientrare (da fermo e
in movimento). Un vincente,
un esempio. Attualmente è riservista
in riposo attivo.
Filippo Inzaghi Superpippo. Undici
stagioni con il Milan, quattro
con la Juve. Otto gol complessivi
nella supersfida. Con
la maglia della Juve ne segna
cinque, con quella del Milan
tre. Tutta roba buona, su azione,
dentro l'area o ai bordi. Insomma,
alla Inzaghi. Ha vinto
tanto, anche una classifica dei
cannonieri (con l'Atalanta).
Adesso soffre, soprattutto
quando Allegri lo fa scaldare
un'ora e poi lo manda in campo
gli ultimi tre minuti. E fa
soffrire tutti quelli che gli vogliono
bene. E sono molti. Attualmente
è a riposo forzato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Bomber
Juve
BONIPERTI - 9 gol
Boniperti ha giocato 9 stagioni alla
Juve. Ha segnato nove reti al Milan
BETTEGA - 8 gol
Per «penna bianca» 13 stagioni in
bianconero e otto reti ai rossoneri
ANASTASI - 7 gol
Anastasi ha fatto otto campionati
con la Juve, segnando 7 reti al Milan
SIVORI - 7 gol
Per «Cabezon» otto stagioni in
bianconero. E ben 7 reti al Milan
DEL PIERO - 7 gol
Ben 19 campionati con la Juve per
Pinturicchio. Anche lui 7 gol al Milan

SABATO 25 FEBBRAIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
11
NAZIONALE
Prandelli: «Balotelli troppo agitato»
«All’Europeo non voglio una squadra che non sa gestire tensioni e provocazioni. Dobbiamo fare delle riflessioni»
ANDREA ELEFANTE
ANDREA FANI’
MILANO
«Non voglio sapere se hai
abbastanza fegato per reagire
alle provocazioni» disse nel
1947 il capo della lega Usa di
baseball a Jackie Robinson, che
sarebbe diventato il primo giocatore
professionista di colore.
«Voglio sapere se ne hai abbastanza
per non reagire». Più o
meno quello che dice il c.t. della
Nazionale, Cesare Prandelli,
a Mario Balotelli, in una intervista
che l’allenatore azzurro ha
rilasciato a RaiSport e che sarà
trasmessa oggi dalle 13.30 a
Dribbling (Rai2).
Agitato Il «pass» per l’Europeo
non è così scontato per l’attaccante
italiano del Manchester
City. Ci sono ancora aspetti fuori
controllo e Prandelli esige
prove di maturità, non solo parole.
«Vedo Balotelli ancora un
po’ agitato - ha sottolineato il
c.t. - Quando dico che dobbiamo
arrivare agli Europei preparati,
intendo che non voglio arrivare
con una squadra che non
sa gestire tensioni e provocazioni.
Quindi abbiamo qualche mese
di tempo per fare le nostre
riflessioni». L’ultima frase apre
numerosi scenari, alcuni dei
quali anche drastici. Perché è facile
pensare che al c.t. - estremamente
attento agli atteggiamenti
non solo sportivi - non
sia piaciuto il comportamento
recente dell’attaccante, squalificato
per 4 turni a fine gennaio
Il c.t. Prandelli con Balotelli ANSA
per aver calpestato Scott
Parker del Tottenham durante
una gara di campionato. Dopo
quell’episodio, che ha riportato
l’ex interista nell’occhio del ciclone,
il c.t. si sarebbe aspettato
una chiamata di spiegazioni.
Chiamata che però da Balotelli
non è mai arrivata. C’è un altro
particolare: l’allenatore azzurro
avrebbe contattato il City
per avere chiarimenti sull’accaduto;
il club avrebbe risposto al
c.t. che i fatti erano chiari e la
società non avrebbe presentato
ricorso contro la squalifica. Come
poi è avvenuto. In sintesi:
anche per il City l’attaccante ha
fatto una cavolata. Ecco perché
la frase di Prandelli suona come
un avviso ai naviganti, tanto
che Balotelli rischia seriamente
l’esclusione dai convocati
per l’amichevole del 29 febbraio
con gli Usa (in programma
a Genova).
Milan meglio senza Ibra Oltre a
confessare che firmerebbe «subito
per un 4˚ posto agli Europei»
e che «è prematuro parlare
di El Shaarawy e Borini in Nazionale»,
Prandelli ha parlato
dell’attualità del nostro campionato.
«Milan-Juve? Impossibile
fare pronostici, l’assenza di
Ibra è importante, ma senza lo
svedese il Milan gioca più velocemente».
Al c.t. piace molto «il
nuovo progetto della Roma,
con un gioco che sa esaltare
qualità individuali e collettivo»;
mentre l’Inter, per Prandelli,
«è completamente da ripensare,
da rifondare».
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COPPA D’AFRICA
Il flop del Ghana?
Per il c.t. è colpa
della magia nera
È colpa della magia nera
se il Ghana non ha vinto la
Coppa d’Africa (k.o. con lo
Zambia in semifinale). È la
spiegazione del c.t. Goran
Stevanovic in un rapporto
consegnato alla federcalcio
ghanese: alcuni suoi giocatori
sarebbero ricorsi alla
stregoneria per danneggiare
altri compagni. «La magia?
Sempre usata, ma di solito per
proteggersi», ha replicato l’ex
nazionale Sarfo Gyamfi.
UNDER 21
Borini resta
con Ferrara
La novità
è Verratti
Un altro pescarese
con gli azzurrini
per il test Francia
Marco Verratti, 19 anni PIERANUNZI
FABIO BIANCHI
Una novità e una cosa
che non t’aspetti. Borini resta
con Ferrara e non va da Prandelli,
è questa è una vera sorpresa.
Poi si allarga la presenza
dei Zeman-boys tra gli azzurrini:
dopo Capuano e Insigne,
sbarca nell’Under 21 anche il
centrocampista centrale del Pescara
Marco Verratti. Per il resto,
i convocati per l’amichevole
del 28 febbraio a Cannes con
la Francia (unica nazionale che
ha battuto l’Under del ciclo Ferrara,
al torneo di Tolone lo scorso
giugno) sono i soliti noti.
Ben 14 dei 23 giocano in B. Dato
che c’è Borini, resta ancora a
casa El Shaarawy. Ci si aspettava
Immobile, che sta segnando
a raffica, ma è anche vero che
Ferrara in attacco ha solo il problema
dell’abbondanza. Ecco
comunque i convocati. Ritrovo
stasera presso l’Hilton Rome
Airport. Chi gioca domani ovviamente
può arrivare domani.
PORTIERI: Francesco Bardi (Livorno),
Simone Colombi (Juve Stabia), Carlo
Pinsoglio (Vicenza). DIFENSORI: Luca
Antei (Grosseto), Luca Caldirola (Brescia),
Marco Capuano (Pescara), Alessandro
Crescenzi (Bari), Giulio Donati
(Padova), Davide Santon (Newcastle).
CENTROCAMPISTI: Marco Crimi
(Grosseto), Marco Davide Faraoni (Inter),
Alessandro Florenzi (Crotone),
Fausto Rossi (Brescia), Riccardo Saponara
(Empoli), Marco Verratti (Pescara).
ATTACCANTI: Fabio Borini (Roma),
Mattia Destro (Siena), Manolo Gabbiadini
(Atalanta), Lorenzo Insigne (Pescara),
Alberto Paloschi (Chievo)
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12
LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 25 FEBBRAIO 2012
SERIE A LA CRISI NERAZZURRA
Oggi...
Da Baresi
con Bernazzani
fino a Zenga
passando da Figo
Tutti gli impegni
dell’Inter dalla
gara di
domenica
prossima a
Napoli fino al
ritorno di
Champions
League contro il
Marsiglia di
Didier
Deschamps.
Domani
Napoli-Inter
(Serie A)
4 marzo
Inter-Catania
(Serie A)
9 marzo
Chievo-Inter
(Serie A)
13 marzo
Inter-OM
(C. League)
P
Massimo
Moratti,
66 anni,
proprietario
dell’Inter dal
1995.
IMAGE SPORT
GIUSEPPE BARESI e CLAUDIO BERNAZZANI
Vice-allenatore e assistente tecnico dell’Inter
Baresi (a destra nella foto LIVERANI) e Bernazzani: stanno
lavorando sul campo con Ranieri, potrebbero esserne il dopo
ANDREA ELEFANTE
MILANO
Come sponsor, ieri Massimo
Moratti non è stato particolarmente
incoraggiante. Una risposta
secca, una frase e basta.
«Sì, proviamo a vedere,
continuiamo ad andare
avanti». La domanda era
«Si va avanti con Ranieri?»
e Massimo Moratti
non ha, diciamo così,
sgombrato il campo da
tutte le ipotesi che considerano
il tecnico in
bilico, soprattutto se
le cose dovessero andare
molto male domani
sera a Napoli.
Quei «si dice che», a
Marsiglia definiti ironicamente
da Ranieri i
suoi sponsor e messi in
contrapposizione al suo
rapporto con Moratti:
«Non mi sento a rischio e resto
sereno, il mio rapporto
con il presidente è sempre
ottimo», aveva detto.
FIGO
Ministro degli Esteri e consigliere Inter futura
Luis Figo, portoghese, ex Pallone d’oro: prenderebbe in
mano l’Inter con gli aiuti Baresi-Bernazzani AFP
Certezze non più granitiche
In realtà non serviva a Ranieri
ascoltare quella frase
di ieri, o constatare che martedì
sera il presidente non è
neanche passato dallo spogliatoio
dopo la sconfitta di
Marsiglia, per non sentirsi addosso
le stesse certezze dei
mesi scorsi. Quel «proviamo a
vedere» di Moratti non è difficile
da leggere. Dietro non c’è
più la convinzione assoluta,
manifestata più volte fino a
qualche tempo fa, sulle qualità
dell’allenatore, anche se di Ranieri
continua a stimare
l’equilibrio di certi atteggiamenti:
al presidente in passato
è già capitato di esternare così,
con una sorta di dire-non dire,
quando la sua insoddisfazione
si era avvicinata al livello di
guardia. Dietro c’è sicuramente
una delusione palpabile per
risultati troppo negativi vista
la consistenza delle avversarie.
Dietro c’è forse anche la speranza
di stimolare ulteriormente
l’orgoglio dell’allenatore.
L’orgoglio della squadra Anche
se a questo punto conterà molto
anche l’orgoglio della squadra
e forse quello che interessa
davvero a Moratti, adesso, è capire
se la credibilità di Ranieri
agli occhi del gruppo incarna
ancora perlomeno il minimo
sindacale per arrivare a fine stagione.
Ecco perché, anche se
martedì scorso il tecnico ha detto
anche «non chiederò mai alla
squadra di giocare per me»,
domani sera la squadra avrà la
miglior chance possibile per dimostrare,
anche a Moratti, di
essere davvero ancora con Ranieri.
E se da un lato il Napoli è
una delle peggiori avversarie
da affrontare in un momento
così delicato, tanto più in trasferta,
d’altra parte riuscire a
rialzare la testa proprio al Paolo
significherebbe avere poi
due gare non impossibili (Catania
e Chievo) prima di cercare
con il Marsiglia la vera svolta
della stagione.
Un’altra sconfitta, no Ecco, Moratti
in cuor suo spera con tutte
le forze di poter arrivare al ritorno
della sfida di Champions
senza vedere l’Inter sgretolarsi
ulteriormente. Sa che un’altra
sconfitta devastante domani sera
lo costringerebbe di nuovo a
porsi un problema che confida
di non dover affrontare: perché
è troppo deluso e amareggiato
per pensare di farlo;
probabilmente anche
perché non ha un’ipotesi
già pronta e che lo convinca
fino in fondo.
Le soluzioni possibili La
soluzione interna Baresi-Bernazzani,
a quel
punto, diventerebbe la
via d’uscita più facilmente
percorribile. Proporre
al loro fianco Luis Figo, che
non ha il patentino da allenatore,
significherebbe anzitutto
voler dare un ruolo
ad una persona di fiducia
che conosce bene la squadra
«da dentro». Walter
Zenga sarebbe l’ipotesi
per certi versi più suggestiva,
ma non per questo
più agevole: perché l’allenatore
ha un contratto
con l’Al-Nasr, a tre mesi
dalla fine del campionato è
secondo in classifica, dal 7 marzo
sarà impegnato anche nella
Champions League asiatica e
soprattutto proporgli un impegno
per soli tre mesi sarebbe
poco rispettoso della sua carriera
e significherebbe probabilmente
sentirsi rispondere no.
Il fatto è che Moratti ha sempre
detto di «rispettare troppo Zenga
per rischiare di bruciarlo
adesso»: cambierebbe idea per
dargli in mano un’Inter da ricostruire
con un progetto a più
lunga scadenza?
WALTER ZENGA
Allenatore dell’Al Nasr (Dubai)
Sarebbe l’Indimenticato che torna ad allenare in Italia e
soprattutto il sogno di una vita: ora è negli Emirati Arabi
Gelo Moratti su Ranieri
«Avanti così? Proviamo a vedere»
La partita di domani è decisiva, ma il presidente spera ancora di non dover cambiare
y
CORSA
A TAPPE
La delusione è
vicina al livello
di guardia, ma non
c’è un’alternativa
già pronta
R
I NUMERI
29
le gare di
Ranieri sulla
panchina
dell’Inter: 15
vinte, tre
pareggiate e 11
perse
6
le sconfitte
dell’Inter
nelle ultime 7
partite, da
Napoli-Inter di
Coppa Italia a
Marsiglia-Inter
di Champions
4
le sconfitte
consecutive
dell’Inter, nelle
ultime quattro
partite: Roma,
Novara, Bologna
e Marsiglia,
senza mai
segnare un gol
18
i gol subìti
dall’Inter
nelle ultime
nove partite:
l’ultima gara in
cui la porta
nerazzurra è
rimasta
imbattuta è
stata il derby
vinto 1-0 del 15
gennaio
4
i gol segnati
dalla squadra di
Ranieri nelle
ultime sette
partite, tutti
nella sfida
interna con il
Palermo: nelle
altre sei non ha
mai segnato
Q
Claudio
Ranieri,
60 anni, prima
stagione sulla
panchina
dell’Inter
PHOTOVIEWS
LA FORMAZIONE RANIERI PENSA A UN DUO SUPPORTATO DA WESLEY SNEIJDER
Idea Diego&Diego: Forlan-Milito a Napoli?
I due iniziarono
in coppia l’annata
con Gasperini:
Pazzini rischia
ancora la panchina
DAL NOSTRO INVIATO
MATTEO DALLA VITE
APPIANO GENTILE (Como)
L’esordio di Gasperini (in
campionato) fu così: a Palermo
(4-3 finale per gli allora Mangia-boys),
Forlan e Milito (2 gol
il primo, 1 il secondo) fecero
tris offensivo con Zarate. Poi,
Gasp passò (contro la Roma) al
3-5-2, con Diego&Diego a far
coppia là davanti, una coppia
che nella trasferta di Novara fece...
tridente con Castaignos. Insomma,
quel che avrebbe in
mente Ranieri per sbancare Napoli
è una coppia (con dietro
Sneijder, convocato in nazionale)
dall’inizio tortuoso.
Milito torna Ma quella di Gasperini
è storia di settembre 2011,
mentre oggi c’è che Forlan si
sbatte e che Milito rimugina
amaro dopo tutta la panchina a
Marsiglia, lui che ha segnato gli
ultimi gol nell’unico punto delle
ultime sette partite. Ranieri
pensa a loro due e tiene sulle
spine Pazzini, anch’egli in panca
al Velodrome. Morale: se sarà
confermato, come sembra.
Sneijder in un rombo, ecco che
ci saranno due posti per tre maglie,
a meno che non esca un’altra
sorpresa legata a Zarate.
Poli titolare? L’infortunio di Maicon
(che ieri ha fatto terapie)
dovrebbe portare laterale destro
Zanetti, mentre a sinistra
ci sarà più Nagatomo di Chivu.
Centrali, Lucio-Samuel che hanno
svolto una seduta di scarico.
In mezzo al campo, potrebbe esserci
il ritorno da titolare di Poli:
se la giocherà con Obi, mentre
gli altri due del tris di mezzo
dovrebbero essere Cambiasso
con Stankovic nella posizione
di vertice basso. A meno che Ranieri
non decida di mostrare Palombo.
Guarin Aggiornamenti su Fredy
Guarin: il colombiano migliora,
potrebbe esordire contro il
Chievo venerdì 9 marzo. Presenti
ad Appiano alcuni tifosi
con striscione: «Rialziamoci».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL PROCURATORE PALAZZI
Deferito anche Oriali per acquisto-Ibra
L’ex interista: «Mai pattuito compenso»
Il Procuratore Federale
Stefano Palazzi ha deferito alla
Commissione Disciplinare
Nazionale cinque dirigenti, sette
calciatori e nove agenti di
calciatori. Spiccano i nomi degli
ex dirigenti juventini Jean Claude
Blanc, Luciano Moggi, Roberto
Bettega e Antonio Giraudo,
dell’ex dirigente dell’Inter Lele
Oriali, dei calciatori ex Juventus,
Grygera, Tiago, Marchionni,
Maresca, Vieira, dei procuratori
Mino Raiola e Jorge Mendes. Il
deferimento di Oriali è stato
deciso «per aver retribuito
l’Agente Raiola, Agente di
calciatore di Ibrahimovic, e per
esso la società Prodigest Ltd,
per l’acquisizione all’FC
Internazionale Milano del
medesimo calciatore».
Lele Oriali replica: «Mi preme
precisare di essere intervenuto
unicamente nella fase della
trattativa per l’acquisto del
giocatore... e di aver mai
partecipato ad alcun incontro
con il signor Raiola per discutere
del suo compenso. Ciò che mi
viene contestato è privo di
fondamento». Escluse le
responsabilità dei club
Inter e Juventus.

SABATO 25 FEBBRAIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
13
...luglio
E’ una corsa a 6
per la prossima
stagione. Sfida
generazionale
JOSEP GUARDIOLA LAURENT BLANC FABIO CAPELLO
Allenatore Barcellona C.t. Francia Ex C.t. Inghilterra
Pep è il sogno, più o meno proibito: non Laurent Blanc si libererà a giugno dalla Fabio Capello ha dichiarato che non
ha ancora rinnovato col Barça FORTE panca della nazionale francese AFP tornerà in Italia ad allenare: chissà...
ZDENEK ZEMAN
Allenatore Pescara
Zeman è sempre piaciuto a Moratti:
sarebbe una scelta «forte» LAPRESSE
MARCELO BIELSA
Tecnico Atletico Bilbao
Moratti l’ha cercato dopo Leonardo ma
aveva dato la parola agli spagnoli AFP
CARLO LAUDISA
twitter@carlolaudisa
MILANO
Le incertezze immediate
non scuotono l’Inter che verrà.
La prossima stagione porterà
di sicuro un grande rinnovamento
nel club nerazzurro e
tutto ruota, ovviamente, intorno
alla guida tecnica. Claudio
Ranieri ha contratto per un’altra
stagione, ma la sua conferma
è tutta da scrivere. Ciò spiega
le mosse nerazzurre in giro
per il mondo, alla ricerca di un
allenatore capace di guidare la
squadra verso il futuro. La ricerca
è appena cominciata. Non
c’è un nome in pole position,
ma ci sono tanti candidati: con
i relativi pro e contro.
Il futuro è apertissimo
Villas Boas apre la lista
L’Inter si guarda intorno: Guardiola il sogno, Blanc è l’opzione
Ma sono in corsa pure gli esperti Capello, Zeman e Bielsa
New entry Il feeling con André
Villas Boas risale alla scorsa
estate. Massimo Moratti aveva
puntato su di lui per il dopo-Leonardo,
salvo tirarsi indietro di
fronte alla richiesta di un pagamento
di 15 milioni per liberarlo
dal Porto. Ora il giovane tecnico
portoghese è in brutte acque
nel Chelsea. La sua panchina
è a serio rischio. Logico, allora,
mettere nel conto un ritorno
di fiamma nerazzurro. Nel
progetto di un’Inter più verde
il giovane (ex) allievo di Mou
può avere molte possibilità.
L’opzione E’ più abbordabile la
carta Laurent Blanc. Moratti lo
stima da sempre, ha già pensato
a lui in passato. E ora il c.t.
della Francia ha messo in dubbio
il prolungamento di contratto
con la federazione.
Suggestione Le idee tattiche di
Zdenek Zeman affascinano da
sempre il proprietario dell’Inter.
E ora che servono cambiamenti
radicali il suo credo calcistico
può dare uno scossone importante.
E’ in corsa anche lui.
Il sogno Se davvero Pep Guardiola
decidesse di lasciare Barcellona,
Moratti sarebbe pronto
a fargli ponti d’oro. La simpatia
è reciproca ed è datata. Va
messo nel conto, però, che il
tecnico catalano possa essere
attratto dalla Premier League.
Soprattutto il Chelsea, ma anche
lo stesso Manchester City
sono in agguato. E questa temibile
concorrenza costringe i nerazzurri
a restare con i piedi
André Villas Boas, 44 anni: attualmente è il tecnico del Chelsea
per terra. E pensare a soluzioni
alternative.
L’uomo forte Di lui si è riparlato
poche settimane fa dopo la rottura
con la federazione inglese.
Fabio Capello è da anni nei
monitor nerazzurri, con tanti
accordi saltati sempre all’ultimo
momento. Don Fabio è
orientato a proseguire la sua
carriera all’estero, ma c’è ancora
troppo tempo davanti per
escludere a priori questa soluzione.
Capello chiederebbe carta
bianca, ma anche in passato
ha avuto il coraggio di aprire
nuovi cicli.
Lo stratega Il contatto estivo
con il santone argentino non
portò alla fumata bianca perché
Marcelo Bielsa non se la
sentì di venir meno alla parola
appena data all’Athletic Bilbao.
E in Spagna l’ex c.t. cileno
sta confermando di avere la statura
del grande allenatore.
Quindi il suo ritorno in scena
va messo nel conto, fermo restando
che la colonia sudamericana
è sempre nutrita ad Appiano
Gentile.
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14
LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 25 FEBBRAIO 2012
SERIE A
«Un trofeo e il Napoli è in Paradiso»
De Laurentiis presenta il nuovo film di Verdone: «Più biglietti per i nostri tifosi a Londra»
ELISABETTA ESPOSITO
ROMA
Gli chiedono di scegliere
tra il Napoli in finale di Champions
League e venti milioni di
incassi per il suo Posti in piedi in
Paradiso. Aurelio De Laurentiis
è seduto accanto a Carlo Verdone,
nella sala dell’Auditorium
della Musica a Roma in cui presentano
l’ultimo film realizzato
insieme. Meglio un po’ di diplomazia.
O ambizione, fate voi.
«Se saremo bravi otterremo
l’uno e l’altro». Il cinema resta il
primo amore, ma la voglia di
parlare del momento magico
del Napoli è tanta. Magari allontanandosi
un minimo da Verdone,
ché pare brutto.
Servono operai Martedì dopo la
vittoria con il Chelsea tutta l’Italia
sembrava un po’ napoletana.
«Visto? Finalmente si sono
accorti di noi! È stata una grande
serata di festa, un’importante
prova di maturità di giocatori,
allenatore, società e tifosi.
Peccato solo per il gol loro, ma
è scontato che io sia stato contentissimo.
Del resto provavo
questo genere di sensazioni già
ai tempi del Cittadella». Cittadella-Napoli
1-3, 23 gennaio
2005, serie C1. E il presidente
in tribuna nascondeva nella tasca
del trench un gigantesco
corno d’argento. Poi le cose sono
andate bene, anzi, sempre
meglio. «Sì ma dobbiamo rimanere
molto concentrati, soprattutto
adesso». Perché adesso è
esaltazione totale. «Perché
Aurelio De Laurentiis, 62 anni, produttore e presidente del Napoli IPP
adesso c’è l’Inter e poi, il 14 marzo,
la gara di ritorno con il Chelsea.
Saranno due gare difficilissime,
perché quando una squadra
è in crisi può avere reazioni
imprevedibili: lo spogliatoio
può unirsi, l’allenatore diventare
una furia perché sente la panchina
tremare. Insomma, non
c’è mai niente di certo». E quindi
che si fa domani sera al San
Paolo con l’Inter? «Dobbiamo
evitare di specchiarci nella nostra
bellezza, evitare stupidi
narcisismi ma essere molto operai.
L’Inter è una squadra con
valori indiscutibili, ottimi giocatori
e un grande allenatore, e
non vede l’ora di riscattarsi.
Quindi dovremo stare molto attenti,
dovremo continuare ad
essere umili, dei faticatori instancabili
ma coscienti delle nostre
qualità. Del resto lo vedete
Cavani, è uno che torna sempre
indietro ad aiutare la squadra;
Lavezzi sembra stremato e poi
ti piazza il guizzo che risolve la
gara. E come loro sono gli altri.
Con grande serenità dovremo
riuscire a coniugare le qualità
operaie della squadra con le capacità
tecniche di ciascuno, perché
in fondo sono tutti solisti».
Benvenuti in Paradiso Stasera
c’è Milan-Juve. Sfida scudetto?
«Eh... Sono squadre fortissime».
Ma sembra perplesso. Colpa
del fair play finanziario?
«Che volete che dica, noi ci siamo
allenati. Ma le regole vanno
cambiate». E allora torniamo al
Napoli. In città si parla solo della
trasfertona di Londra. «Lo so,
per questo chiedo a Figc e Uefa
«Tutta l’Italia si è
accorta di noi.
Ma io ero felice
già quando
vincevamo in C»
«Temo la rabbia
dell’Inter.
Se una squadra è
in crisi, può fare
di tutto»
di verificare la situazione biglietti
per lo Stamford Bridge:
se ce ne fossero di invenduti a
Londra, mi piacerebbe che i nostri
tifosi avessero una scorta in
più, magari arrivando a 3500 o
4000, anche per evitare tensioni
là». Campionato, Champions
e Coppa Italia, mica facile...
«Per me il Napoli storico e glorioso
è stato quello di Maradona,
poi è arrivato il fallimento.
Noi stiamo scrivendo un nuovo
capitolo. Lotteremo per fare bene
su tutti i fronti, il mio desiderio
è riportare presto un trofeo
a Napoli. Perché il Napoli è il
mio Paradiso». Citazione, sarà
contento Verdone. Insieme a
tutti i tifosi azzurri.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
CLAN GIULIANO
Confiscata
la villa che
ospitò Maradona
Maradona con i Giuliano
(g.m.) Una casa è stata
confiscata ieri al gruppo
camorristico dei Giuliano a
Napoli (quartiere Forcella). Era
stata affittata a extracomunitari
e rom. In passato fu occupata
dal boss Carmine Giuliano che
ospitò Maradona facendosi
immortalare in una vasca a
forma di conchiglia. Nel gennaio
2003 fu sequestrata dopo
l'arresto di 28 presunti
terroristi che, secondo i pm,
usavano la casa come base.
Intanto ieri a Buenos Aires il
padre di Maradona, Diego sr., è
stato ricoverato d’urgenza a
causa di uno scompenso
cardiaco.

SERIE A
Lazio caos
Reja è quasi fuori
De Canio a un passo
Lotito ha incontrato l’ex tecnico del Lecce. C’è pure
una pista Zola. Valzer delle panchine verso il record
STEFANO CIERI
DAVIDE STOPPINI
ROMA
Una poltrona per due. O
forse anche per tre. E’ la paradossale
situazione della panchina
della Lazio al termine di una
giornata convulsa, schizofrenica
e dagli sviluppi ancora imprevedibili.
Edy Reja è, di fatto, ancora
l’allenatore, ma solo sulla carta.
Dopo essere rientrato in mattinata
da Madrid e aver diretto
l’allenamento nel primo pomeriggio,
il tecnico goriziano ha atteso
invano il preannunciato incontro
con Lotito. Il presidente
un vertice lo ha tenuto, ma con
Gigi De Canio che dovrebbe essere
(forse già oggi) il nuovo allenatore
biancoceleste. Ma non è
esclusa una soluzione a sorpresa,
un nuovo nome nel taccuino
di Lotito: Gianfranco Zola. Come
pure sorprendente e paradossale,
in questo caos, sarebbe vedere
oggi Reja dirigere l’allenamento,
come fatto filtrare dalla
società ieri sera. Nell’attesa freme
pure il tecnico della Primavera
Bollini che, con De Canio non
ancora ufficialmente insediato,
potrebbe accomodarsi in panchina
domani sera nella sfida
con la Fiorentina. Se avvicendamento
sarà, la Lazio sarà
l’11 a squadra di A (14 o cambio
totale) quest’anno a cambiare
allenatore, il primato è
della stagione 1951-52 con
12.
Il vertice con De Canio Una situazione
schizofrenica, dunque.
La svolta si è avuta nella
serata di ieri quando, mentre
tutti ancora aspettavano che Lotito
convocasse Reja nella sua residenza
di Villa San Sebastiano,
il presidente ha incontrato Gigi
De Canio in un albergo del centro
di Roma. L’ex tecnico del
Luigi De Canio (54). Sotto, Edy Reja con Claudio Lotito
Lecce, che si trovava a Napoli,
era stato allertato qualche ora
prima. Si è precipitato nella capitale
per dirsi pronto ad abbracciare
la sfida che Lotito gli ha
proposto, dichiarandosi disponibile
anche da subito.
Non si è parlato di durata
ed entità del contratto.
Ma De Canio ha fatto sapere
che accetterebbe
anche un accordo di soli
quattro mesi, fino a giugno
dunque. Con eventuale
opzione per l’anno
successivo in caso di raggiungimento
del terzo posto
Champions. Lotito ha
deciso di prendersi una
nottata di riflessione.
la scheda
LUIGI DE CANIO
54 ANNI
ALLENATORE
Luigi De Canio, nato a
Matera il 26 settembre 1957,
è stato un ex giocatore di B
e C negli anni 70 e 80. Da
allenatore ha cominciato al
Carpi, poi molta C e B (anche
Pescara). All’Udinese
l’esordio in A (ottavo posto
nel 1999-2000). Dopo Udine,
ha lavorato al Napoli, alla
Reggina, al Genoa e al Siena
(dove Antonio Conte gli ha
fatto da secondo). Nel
2007-2008 un’esperienza in
Inghilterra, al Qpr. Poi due
anni e mezzo a Lecce:
retrocessione in B, risalita in
Serie A e brillante salvezza.
L’attesa di Reja Mentre si
svolgeva l’incontro tra Lotito
e De Canio, Edy Reja cenava
nell’albergo di Ponte
Milvio che da due anni
è la sua dimora romana e regalava
sorrisi (solo) a Bobo Vieri,
presente nello stesso hotel. Pensava
di incontrare Lotito, il presidente
invece ha congelato il vertice
dopo aver appreso le richieste
avanzate dal tecnico per ritirare
le dimissioni. Una su tutte:
la richiesta di Reja di una gestione
dello spogliatoio senza intromissioni
societarie (e del d.s. Tare
segnatamente). Poi il tecnico
avrebbe anche chiesto un’opzione
sul rinnovo contrattuale per
la prossima stagione. Tra Lotito
e Reja ci sarebbe stato solo un
contatto telefonico nel tardo pomeriggio.
Che sarebbe dovuto
servire a preparare il successivo
vertice e che invece ha finito per
certificare che le incomprensioni
sorte prima della partenza per
Madrid non solo non si erano ridimensionate,
ma si erano addirittura
accentuate.
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y
FIN QUI
13 CAMBI
I cambi in
Serie A
quest’anno
BOLOGNA
Pioli per Bisoli
CAGLIARI
Ficcadenti per
Donadoni e
Ballardini per
Ficcadenti
CESENA
Arrigoni per
Giampaolo e
Beretta per
Arrigoni
FIORENTINA
Rossi per
Mihajlovic
GENOA
Marino per
Malesani
INTER
Ranieri per
Gasperini
LECCE
Cosmi per
Di Francesco
NOVARA
Mondonico
per Tesser
PALERMO
Mangia per Pioli
e Mutti
per Mangia
PARMA
Donadoni per
Colomba
SABATO 25 FEBBRAIO 2012
UDINESE IL GHANESE RITORNATO
«Presto diventerò
padre: sarà
maschio e magari
nascerà a Udine,
dove sto bene»
FRANCESCO VELLUZZI
La rinascita parte dall’orgoglio,
dal coraggio, dalla fantasia.
Ma anche da un ritorno:
quello di Asamoah è stato fondamentale.
E, vedendolo ieri,
in mezzo al campo, rullare i greci
del Paok, senza perdere un
contrasto, si è capito cosa abbia
perso l’Udinese per nove
partite dall’8 gennaio. Asa
l’aveva lasciata per il sogno suo
e di un popolo, quello ghanese,
che sperava di mettere le mani
sulla Coppa d’Africa. «E invece
abbiamo perso in semifinale
con lo Zambia che poi ha vinto
il titolo. Noi siamo finiti quarti.
E’ stato un dolore immenso,
ma ormai è passato. Io ho la testa
rivolta al presente, all’Udinese,
voglio aiutare i compagni
e finire bene la stagione».
Sembra che col Paok li abbia
MICROFRATTURA
Di Natale forse sì
Potrebbe giocare
con la protezione
UDINE (m.m.) C’è
ottimismo in casa Udinese sulla
presenza di Di Natale nel
posticipo di domani contro il
Bologna. La punta, reduce da
una microfrattura a un dito del
piede destro, ieri si è mosso
bene in allenamento realizzando
anche qualche gol nella
partitella in famiglia. Totò, grazie
a una speciale protezione,
potrebbe scendere in campo.
Gli stimoli non gli mancano:
rilanciare l’Udinese, riprendere
la marcia nella classifica dei
cannonieri e rispondere alla
chiamata di Prandelli per
l’amichevole del 29 con gli Usa.
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Asamoah ci crede
«L’Europa League
più il terzo posto»
15
Asamoah, 23 anni, ghanese REUTERS
aiutati in modo determinante...
La sua assenza è pesata.
«Io credo siano importanti tutti
gli 11 che vanno in campo e tutti
quelli che stanno nella rosa.
Io cerco di dare il mio contributo,
facendo il massimo per la
squadra e per l’allenatore. Più
che altro quando sono tornato
mi faceva molto male la spalla
e mi dispiaceva non poter essere
in campo (ha saltato l’andata
col Paok, Milan e Cagliari,
tutte partite in cui l’Udinese
non ha vinto, ndr)».
Ora è a posto. Pronto a lottare
per quale obiettivo?
«Credo che possiamo giocarcela
per il terzo posto, ma la cosa
più importante è riuscire a
mantenere l’Europa. Quello deve
essere il nostro pensiero».
Poi lei spiccherà il volo verso
una big?
«Io sto benissimo a Udine. Ho
un contratto fino al 2016 e non
ho nessuna fretta di andarmene.
Sarà il club a decidere il
mio destino».
Dove sta la vostra forza?
«Nel fatto che tutti ci aiutiamo,
uno corre per l’altro che è in difficoltà
e non ha fatto in tempo
a rientrare. Qui tutti danno
sempre il massimo. Col Paok è
accaduto questo e abbiamo giocato
molto bene. Mi sono rilassato
un minimo soltanto dopo
il terzo gol».
Lei sta per diventare papà: maschio
o femmina?
«Sarà un maschio, dovrebbe arrivare
tra maggio e giugno e
non è detto che non nasca a
Udine, in Italia».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
#
Taccuino
ANTICIPI E POSTICIPI
Roma-Genoa della 28 a
si gioca di giovedì
Anticipi e posticipi della 28 a
giornata. Giovedì 15 marzo ore 17
Roma Genoa (anticipo per evitare
la concomitanza con Italia Scozia
di rugby del 17). Sabato 17 Par
ma Milan (18) e Fiorentina Juve
(20.45). Domenica 18: Cagliari Ce
sena (12.30), Udinese Napoli
(20.45).
SIENA
Sannino, appello
alla tifoseria
SIENA (a.l.) In vista del Paler
mo, il tecnico del Siena, Sannino
chiama a raccolta i tifosi. Oggi gli
ultras saranno a Colle val d'Elsa
mentre ieri il sindaco Ceccuzzi ha
fatto visita alla squadra. Domenica
al Franchi esercitazione di evacua
zione dell'impianto.
CALCIO A 5
Pari per la Luparense
Nei 2 anticipi della 19 a Lupa
rense Lazio 2 2 e Putigna
no Acqua&Sapone 2 2. Oggi: Ka
os Rieti; Fiumicino Ponzio Pesca
ra; Venezia Bisceglie; Asti Marca;
Montesilvano Augusta. Class. (pri
me pos.): Luparense 47; Marca 41;
Lazio 37; Montesilvano 32; Asti 31.
DONNE
C’è Brescia-Roma
(f.sal.) Oggi 16 a giornata,
ore 14.30: Torino Como; Chiasiel
lis Firenze; Bardolino Tavagnac
co; Lazio Milan; Riviera di Roma
gna Mozzanica; Brescia Roma; Ve
nezia Torres. Class. (prime pos.):
Brescia 38; Bardolino 37; Torres
35; Tavagnacco 34.
IL CONVEGNO
Calcio e prospettive
«Una nuova prospettiva per
il calcio? La partecipazione dei tifo
si e il ruolo dei supporters trust», è
il tema della tavola rotonda di oggi
a Venezia (ore 10). Presenti, tra gli
altri, Antonia Hagemann, responsa
bile europea di Supporters Direct,
Francesco Ghirelli, d.g. Lega Pro, e
Paolo Piani, direttore del centro
tecnico di Coverciano.

16
LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 25 FEBBRAIO 2012
SERIE A LE ULTIME PER LA MAGIC CUP
GIOCHIAMO A TAVOLINO LA
25 a Moretti
GIORNATA
Genoa
e Parma,
punto
di svolta
Intanto Von Bergen
sarà rossoblù
nel prossimo torneo
ALESSIO DA RONCH
SANDRO PIOVANI
L’emergenza continua, ma stavolta
ci pensa don Mimì. Pasquale
Marino ieri ha ricevuto un dono
speciale: arance di Ribera, in
arrivo da Agrigento e spedite da
un fruttivendolo chiaramente
genoano. Tra le altre ecco spuntare
un frutto speciale: un arancia
con la forma inconfondibile
di un... lato b. Un vero portafortuna,
insomma, che Marino ha
deciso subito di portare in panchina
contro il Parma.
Manca il bomber C’è da cancellare
una settimana negativa. «La
squadra ha lavorato bene - spiega
l’allenatore e ho notato, anche
nelle sconfitte, un miglioramento
importante: in difesa l’attenzione
è aumentata. In attacco
resta evidente l’assenza di Gilardino.
Se con lui in 4 partite abbiamo
fatto 12 gol e in sua assenza
in tre incontri non abbiamo mai
segnato un motivo ci deve essere.
Comunque ho varie soluzioni».
La cura prevede un uomo dietro
le punte, probabilmente l’argentino
Belluschi. Davanti
Jankovic, o forse Ze Eduardo, al
fianco di Palacio. In difesa il recupero
di Mesto potrebbe riportare
i rossoblù allo schieramento a
quattro, altrimenti dentro Roger
Carvalho. Buone notizie, arrivano
per la difesa del futuro: il Genoa
ha depositato il preaccordo
con Von Bergen, in svincolo a giugno
dal Cesena, contratto triennale
da un milione a stagione.
Motivazioni speciali Il Parma sa
bene che la gara di questo pomeriggio
è carica di significati.
Perché gli emiliani arrivano dalla
prima sconfitta della gestione
Donadoni; perché il presidente
Ghirardi aveva affidato
al trittico di gare che partono
oggi (Napoli e Fiorentina in casa
dopo il Genoa) la possibilità
di effettuare quel salto di qualità
sempre solo sfiorato; perché
il Genoa sta attraversando un
momento particolare e l'occasione
di approfittarne sembra
ghiotta. Dunque? «Molto dipende
da noi - spiega Donadoni prima
della partenza per Genova
-, dovremo tenere i ritmi alti,
dobbiamo essere aggressivi su
ogni pallone: solo così saremo
pericolosi». Donadoni preferisce
pensare a «una tappa per
volta, anche se alla fine di questo
trittico sarà giusto tirare le
somme». E preferisce anche
non pensare al Genoa dei molti
ex, «perché è sempre meglio
guardare in casa propria: io preferisco
pensare al presente e
quindi al Parma». Insomma nessuna
sfida personale con Marino,
nulla di nulla. Senza i soliti
Palladino, Paletta e Brandao
ma con Pavarini abile, almeno
per la panchina. E con il 3-5-2
guidato in attacco, dalla coppia
Giovinco-Floccari.
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GENOA (4-3-1-2)-PARMA (3-5-2) MILAN (4-3-1-2)-JUVENTUS ( 3-5-2)
OGGI ORE 18
STADIO Ferraris.
ARBITRO Romeo di Verona
(Rosi-Passeri/Palazzino).
PREZZI da 25 a 150 euro.
TV Sky Calcio 2 HD e Sky SuperCalcio
HD; Premium Calcio 1 e Calcio
HD2.
5,5
MESTO
5,63
GRANQVIST
5,33
ROSSI
5,88
JANKOVIC
6
LUCARELLI
6,83
GIOVINCO
6,25
FREY
5
KALADZE
5,83
VELOSO
5,63
BELLUSCHI
5,75
FERRARIO
6
MIRANTE
5,88
6
KUCKA
PALACIO
6
FLOCCARI
6,17
CONSTANT
5,75
MARIGA
6 6,5
MORRONE
5,83 6
MODESTO MUSACCI VALIANI
6
ZACCARDO
GAZZETTA.IT Tutto per fare la vostra Magic formazione: i probabili titolari, gli infortunati, gli squalificati e le statistiche
CATANIA (3-5-2)-NOVARA (5-3-2) CHIEVO (4-3-1-2)-CESENA (4-3-1-2)
DOMANI ORE 15
STADIO Massimino.
ARBITRO Calvarese di Teramo
(Viazzi-Cariolato/Valeri).
PREZZI da 10 a 100 euro.
TV Sky Calcio 4 HD; Premium Calcio
3.
7
IZCO
6
BELLUSCI
7
SILVA
4,5
ZAURI
BIAGIANTI
TEMPOREALE Tutte le partite in diretta e gli highlights delle gare di Serie A, Serie B, Liga, Premier e Bundesliga
6,25
6
6,25
GOMEZ
5,75
CARACCIOLO
6,38
RIGONI
GARCIA
6,67
4,5
DIAKITE
5,33
KLOSE
5,63
MARCHETTI
GONZALEZ LEDESMA
5,75
JOVETIC
LAZZARI
7 6
PASQUAL
5,5
NASTASIC
-
CARRIZO
6,25
LEGROTTAGLIE
6,5
LODI
6,25
6,17
HERNANES
5,5
MONTOLIVO
6,25
NATALI
6,25
BORUC
ALMIRON
6,25
5,67
BIAVA
6,25
KOZAK
5,5
MAURI
5,5
AMAURI
6
SPOLLI
6,5
BERGESSIO
6
RADOVANOVIC
6,33
CENTURIONI
6,5
UJKANI
6
MASCARA
6,25
MARCHESE
5,33
PORCARI
LISUZZO
6,13 5,75
GEMITI
6,63
LULIC
BEHRAMI
5,75 -
ROMULO
-
DE SILVESTRI
GENOA PARMA OGGI ORE 20.45
STADIO Meazza
MILAN JUVENTUS
ARBITRO Tagliavento di Terni
(Di Liberatore-Romagnoli/Rizzoli)
PREZZI da 25 a 375 euro.
TV Sky Sport 1 HD e Sky Calcio 1 HD
e Sky 3D; Premium Calcio 1 e Calcio
HD1.
e Mesto recuperano
e sono convocati. Per il secondo
potrebbe esserci posto
tra i titolari se Marino sceglierà
la difesa a 4. Spazio a
Carvalho se si difenderà a 3.
IN GRAN FORMA
Belluschi potrebbe essere la
sua vera grande chance per
giocare a centrocampo libero
di attaccare.
DA EVITARE
Mesto sl rientro e non del tutto
a posto, tra l’altro di fronte
ad uno Giovinco che ha le caratteristiche
giuste per metterlo
in difficoltà.
ALLENATORE
Marino.
PANCHINA
Lupatelli, Roger Carvalho, Moretti,
Alhassan, Birsa, Jorquera,
9 Ze Eduardo.
BALLOTTAGGI
Belluschi-Ze Eduardo
60-40%, Mesto-Roger Carvalho
60-40%.
SQUALIFICATI
Biondini (1), Sculli (1).
DIFFIDATI
Granqvist.
INDISPONIBILI
Bovo (15 giorni), Antonelli (15
giorni), Gilardino (5 giorni).
ALTRI
Scarpi, Sampirisi, Meucci,
Marchiori, Sturaro, Krajnc.
Izco spera di recuperare. Barrientos
è clinicamente a posto,
ma non è detto che Montella
lo possa schierare. Il Catania
potrebbe optare per il
3-5-2 con Biagianti e Ricchiuti
in ballottaggio.
IN GRAN FORMA
Legrottaglie, che ha esordito
all’andata contro il Novara,
guida una difesa migliorata
sensibilmente.
DA EVITARE
Izco a mezzo servizio potrebbe
non dare la spinta in avanti
che di solito garantisce.
ALLENATORE
Montella.
PANCHINA
Kosicky, Llama, Motta, Seymout,
Ricchiuti, Ebagua, Catellani.
BALLOTTAGGI
Biagianti-Ricchiuti 60-40%,
Bellusci-Motta 70-30%.
SQUALIFICATI
nessuno.
DIFFIDATI
Lodi e Potenza..
INDISPONIBILI
Capuano, Suazo e Potenza
(da definire), Campagnolo (10
giorni), Texeira (non ancora in
sede).
ALTRI
Barrientos, Lanzafame, Terracciano,
Paglialunga, Calapaj.
LAZIO (4-3-1-2)-FIORENTINA (3-5-2)
DOMANI ORE 20.45
STADIO Olimpico.
ARBITRO Brighi di Cesena
(Faverani-Stefani/Orsato).
PREZZI da 16 a 100 euro.
TV Sky Calcio 2 HD; Premium Calcio
2.
Pavarini è rientrato in gruppo
e dovrebbe essere regolarmente
in panchina. Out Brandao,
Paletta e Palladino.
IN GRAN FORMA
Giovinco: alla fine è l’unico
che può cambiare, da solo,
una partita.
DA EVITARE
Ferrario: ha pagato il secondo
impegno ravvicinato. Non
è al top.
ALLENATORE
Donadoni.
PANCHINA
Pavarini, Santacroce, Jonathan,
Gobbi, Galloppa, Biabiany,
Okaka.
BALLOTTAGGI
Modesto-Gobbi 55-45%, Valiani-Jonathan
55-45%, Morrone-Galloppa
55-45%.
SQUALIFICATI
nessuno.
DIFFIDATI
Morrone e Valiani.
INDISPONIBILI
Paletta, Palladino e Brandao
(da verificare).
ALTRI
Ferrari, Gallinetta, Marques,
Pereira, Valdes.
Non convocati Morimoto e
Jensen, Mondonico indeciso
se schierare o meno Jeda e
sulla posizione di Mascara (attaccante
o ala); scalpita Mazzarani,
in bella mostra nell’amichevole
infrasettimanale.
IN GRAN FORMA
Non teme l’emozione dell’ex
Giuseppe Mascara, pronto a
tornare a fare da spalla a Caracciolo.
DA EVITARE
Porcari, rientra in mediana
per la squalifica di Pesce ma
ultimamente non offre troppe
garanzie.
ALLENATORE
Mondonico.
PANCHINA
Fontana, Morganella, Paci, Rinaudo,
Mazzarani, Rubino,
Jeda.
BALLOTTAGGI
Mascara–Jeda 60-40%,
Porcari–Jeda 60-40%,
Porcari–Mazzarani 70-30%.
SQUALIFICATI
Pesce (1).
DIFFIDATI
Marianini.
INDISPONIBILI
Ludi (20 giorni), Marianini (da
valutare), Morimoto (da valutare),
Jensen (7 giorni).
ALTRI
Coser, Coubronne, Dellafiore.
5,63
ABATE
6
NOCERINO
5,75
CAMPAGNARO
6,13
MAGGIO
5
-
PATO
MARCHISIO
5,5 5,67
PEPE
5,88
SARDO
6,5
CHIELLINI
5
CAMBIASSO
6,13
GARGANO
6,17
DE SANCTIS
6,5 6
CANNAVARO ARONICA
5,63
INLER
5,75
6,33
PANDEV LAVEZZI
6,38
CAVANI
6,67
MILITO
5,67
ABBIATI
NESTA THIAGO SILVA ANTONINI
5,75
BORRIELLO
5,38
LUCIANO
5,83
PAROLO
5,67
PUDIL
6,25
6
VAN BOMMEL
5,88
EMANUELSON
-
CESAR
PELLISSIER
5,75
MUTU
5,17
RODRIGUEZ
7,33
PIRLO
6,25
BONUCCI
6,17
BUFFON
6
RIGONI
5,67
SNEIJDER
5
STANKOVIC
5,63 5
NAGATOMO SAMUEL
6,25
4,63
LUCIO
5,5
JULIO CESAR
5,25
ROBINHO
4,75
FORLAN
6,5
MUNTARI
6
QUAGLIARELLA
5,88
SORRENTINO
6,5
CRUZADO
5
SANTANA
5,67
COLUCCI
5,83
ANTONIOLI
6,67
BARZAGLI
6
DOSSENA
6,13
POLI
6
VIDAL
5 6
LICHSTEINER
5,75
ACERBI
6
HETEMAJ
5,25
PALOSCHI
6,5
IAQUINTA
5
BENALOUANE
-
JOKIC
5,67
GUANA
5,67
COMOTTO
5,5
ZANETTI
Fumata nera sia per Boateng
che per Maxi Lopez: entrambi
non convocati. Nesta c’è, ma
non è al top.
IN GRAN FORMA
Robinho ha ritrovato gol, gamba
e intuizioni. Ultimamente è
stata l’arma in più.
DA EVITARE
Nocerino a destra ha un rendimento
diverso rispetto alla
più «conosciuta» fascia sinistra.
ALLENATORE
Allegri.
PANCHINA
Amelia, Bonera, Mexes, Mesbah,
Ambrosini, El Shaarawy,
Inzaghi.
BALLOTTAGGI
Antonini-Mesbah 60-40%,
Nesta-Mexes 60-40%.
SQUALIFICATI
Ibrahimovic (1).
DIFFIDATI
Antonini, Bonera, Mesbah, Seedorf
e Aquilani.
INDISPONIBILI
Gattuso e Cassano (da valutare),
Merkel (30 giorni) Boateng
(2 giorni), Strasser (35
giorni), Seedorf (25 giorni),
Flamini (15 giorni), Aquilani (10
giorni), Maxi Lopez (2 giorni).
ALTRI
Roma, De Sciglio, Yepes, Zambrotta,
Valoti.
CATANIA NOVARA DOMANI ORE 15
STADIO Bentegodi.
CHIEVO CESENA
ARBITRO De Marco di Chiavari
(Iannello-Dobosz/Giacomelli).
PREZZI da 18 a 61 euro.
TV Sky Calcio 5 HD.
Sempre fermi ai box Konko e
Stankevicius: il loro recupero
è difficile. Le loro assenze dovrebbero
dunque aggiungersi
a quelle di Brocchi, Cana, Radu
e Rocchi. Probabile il ritorno
al 4-3-1-2.
IN GRAN FORMA
Da esterno alto o basso cambia
poco: Lulic è sempre un
mostro di continuità e di rendimento.
DA EVITARE
Nelle ultime uscite Zauri ha
spesso lasciato a desiderare.
La velocità della Fiorentina
potrebbe metterlo in crisi.
ALLENATORE
Reja.
PANCHINA
Bizzarri, Scaloni, Garrido,
Zampa, Candreva, Alfaro,
Rozzi.
BALLOTTAGGI
Mauri-Candreva 60-40 %,
Zauri-Scaloni 80-20 %.
SQUALIFICATI
Dias (1), Matuzalem (1).
DIFFIDATI
Candreva, Dias, Hernanes e
Radu.
INDISPONIBILI
Brocchi (10 giorni), Cana (10
giorni), Konko (3 giorni), Radu
(5 giorni), Rocchi (10 giorni),
Stankevicius (3 giorni).
ALTRI
Makinwa.
Pasqual e Behrami hanno recuperato,
partiranno dall’inizio.
Torna in panchina Vargas,
incerto l’utilizzo di Camporese.
In avanti Amauri e Jovetic.
IN GRAN FORMA
Jovetic è la massima garanzia
viola: da solo ha segnato il
52% dei gol totali della Fiorentina.
DA EVITARE
Romulo è ancora un’incognita,
deve adattarsi al meglio al
campionato italiano e agli
schemi di Rossi.
ALLENATORE
Rossi.
PANCHINA
Neto, Camporese, Salifu, Marchionni,
Vargas, Cerci, Ljajic.
BALLOTTAGGI
De Silvestri-Camporese
55-45%.
SQUALIFICATI
Gamberini (1), Cassani (1), Olivera
(3).
DIFFIDATI
Behrami, Nastasic, Montolivo.
INDISPONIBILI
Kroldrup (20 giorni), Kharja (5
giorni).
ALTRI
Pazzagli, Felipe.
Settimana tribolata per il virus
influenzale che ha messo
k.o. molti giocatori. Problemi
per Pellissier uscito malconcio
dalla gara di Genova.
IN GRAN FORMA
Quando serve Sorrentino c'è
sempre ed è pronto a chiudere
la porta.
DA EVITARE
Luciano vuole correre sempre
a mille anche quando non
è in piena forma e a volte va in
riserva e non riesce a recuperare
la posizione in campo.
NAPOLI (3-4-2-1)-INTER (4-3-1-2)
ALLENATORE
Di Carlo.
PANCHINA
Puggioni, Frey, Andreolli, Facchinetti,
Vacek, Moscardelli,
Uribe.
BALLOTTAGGI
Paloschi-Moscardelli
55-45%, Cesar-Andreolli
55-45%.
SQUALIFICATI
Thereau (1), Dramé (1), Bradley
(1).
DIFFIDATI
Mandelli, Pellissier, Luciano,
Sammarco, Dainelli, Sardo,
Andreolli.
INDISPONIBILI
Sammarco (5 giorni), Morero
(5 giorni).
ALTRI
Squizzi, Coletta, Mandelli, Dainelli,
Gulan, De Paula.
LAZIO FIORENTINA DOMANI ORE 20.45
STADIO San Paolo.
NAPOLI INTER
ARBITRO Bergonzi di Genova
(Manganelli-Padovan/Giannoccaro).
PREZZI da 25 a 180 euro.
TV Sky Sport 1 HD e Sky Calcio 1 HD;
Premium Calcio 2 e Premium Calcio
HD2.
Mazzarri scioglierà solo oggi
gli unici due dubbi di formazione
che ancora si porta dietro:
al momento, Campagnaro è
favorito su Grava e Pandev
dovrebbe farsi preferire a
Dzemaili.
IN GRAN FORMA
Lavezzi. Il Pocho è carico come
una molla dopo la doppietta
segnata al Chelsea.
DA EVITARE
Inler. Alla quarta partita consecutiva,
potrebbe accusare
un po’ di fatica.
ALLENATORE
Mazzarri.
PANCHINA
Rosati, Grava, Fernandez, Britos,
Zuniga, Dzemaili, Vargas.
BALLOTTAGGI
Pandev-Dzemaili 55-45%,
Campagnaro-Grava 55-45%.
SQUALIFICATI
Hamsik (1).
DIFFIDATI
Aronica, Inler, Dzemaili, Zuniga,
Britos.
INDISPONIBILI
nessuno.
ALTRI
Colombo, Fideleff, Donadel,
Lucarelli.
Solo questa mattina Antonio
Conte scioglierà tutti i dubbi
di formazione e di modulo:
3-5-2 o 4-3-3? Davanti, nessuno
è certo del posto. Conte
decide solo stamattina
IN GRAN FORMA
Vidal, riposato e annunciato
in grande crescita.
DA EVITARE
Pepe, che potrebbe giocare a
sinistra, non proprio «casa»
sua.
ALLENATORE
Conte.
PANCHINA
Storari, Caceres, Giaccherini,
Estigarribia, Vucinic, Del
Piero, Matri.
BALLOTTAGGI
Borriello-Matri 55-45%. Quagliarella-Vucinic
55-45%, Pepe-Estigarribia
60-40%.
SQUALIFICATI
nessuno.
DIFFIDATI
Pepe, Lichtsteiner, Giaccherini.
INDISPONIBILI
Marrone (7 giorni)..
ALTRI
Manninger, Padoin, De Ceglie,
Grosso, Krasic, Elia.
Beretta in questi primi giorni
ha provato sia il 4-3-1-2 che il
3-5-2, ruotando gli uomini. Ieri
si è fermato il secondo portiere
Ravaglia.
IN GRAN FORMA
Iaquinta ha dimostrato nelle
prime uscite e in ogni allenamento
di avere tantissima voglia
di lottare.
DA EVITARE
Colucci sta vivendo una stagione
nera. Lo dicono i numeri:
con lui titolare, il Cesena ha
conquistato 2 punti in 8 gare.
ALLENATORE
Arrigoni.
PANCHINA
Calderoni, Lauro, Rossi, Martinho,
Ceccarelli, Malonga,
Martinez.
BALLOTTAGGI
Comotto-Ceccarelli 55-45%,
Benalouane-Rossi 55-45%,
Rodriguez-Lauro 55-45%, Pudil-Martinho
55-45%, Colucci-Martinez
55-25%.
SQUALIFICATI
nessuno.
DIFFIDATI
Guana, Mutu, Parolo, Von Bergen
e Rodriguez.
INDISPONIBILI
Djokovic (10 giorni), Moras (4
giorni), Ravaglia (2 giorni),
Von Bergen (25 giorni).
ALTRI
Del Nero, Rennella.
Lucio e Samuel hanno svolto
una seduta di «scarico» ma
dovrebbero esserci, Sneijder
dovrebbe formare il vertice alto
del rombo dietro alla coppia
Forlan-Milito. Ranieri si
gioca la panchina dopo 6
sconfitte nelle ultime 7 gare.
IN GRAN FORMA
Milito: ha realizzato gli ultimi 4
gol (in una sola gara) di un’Inter
che non sa più segnare.
DA EVITARE
Chivu: ha sulla coscienza il
gol di Ayew e quello di Caracciolo,
infatti Ranieri pensa a
Nagatomo.
ALLENATORE
Ranieri.
PANCHINA
Castellazzi, Cordoba, Chivu,
Faraoni, Obi, Pazzini, Zarate.
BALLOTTAGGI
Nagatomo-Chivu 60-40%,
Forlan-Pazzini 55-45%, Poli-Obi
60-40%.
SQUALIFICATI
Castaignos (3).
DIFFIDATI
nessuno.
INDISPONIBILI
Maicon (15-20 giorni), Ranocchia
(3 settimane), Guarin e Alvarez
(2 settimane).
ALTRI
Orlandoni, Juan Jesus.

SABATO 25 FEBBRAIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
17
NEI CAMPETTI IL NUMERO SI RIFERISCE ALLA MEDIA VOTO DEL GIOCATORE NELLE ULTIME 4 GIORNATE
ATALANTA (4-4-1-1)-ROMA (4-3-1-2)
DOMANI ORE 15
STADIO Atleti azzurri d’Italia.
ARBITRO Damato di Barletta
(Marzaloni-Grilli/Celi).
PREZZI da 16 a 225 euro.
TV Sky Calcio 1 HD; Premium Calcio
1 e Premium Calcio HD2.
6,13
LUCCHINI
6
CARROZZA
-
MARQUINHO
6
TADDEI
6
BRIGHI
6,17
CONSIGLI
6,13 6 5,75
STENDARDO MANFREDINI PELUSO
5,25
OSVALDO
5,88
MARILUNGO
5,67
DENIS
5,88
LAMELA
6,17
HEINZE
5,75
STEKELENBURG
5,83 5,67
CIGARINI MORALEZ
6,75
DE ROSSI
6,75
BORINI
4,75
KJAER
6,33
GAGO
5,33
ROSI
ATALANTA
Carmona non recupera, Carrozza
potrebbe prendere il posto
di Schelotto sulla destra
con Moralez sulla corsia opposta.
IN GRAN FORMA
Consigli sta parando bene. E
la porta dell’Atalanta non
prende gol da tre partite.
DA EVITARE
Moralez nelle ultime partite
non è sembrato brillantissimo.
ALLENATORE
Colantuono.
PANCHINA
Frezzolini, Bellini, Cazzola,
Schelotto, Bonaventura, Gabbiadini,
Tiribocchi.
BALLOTTAGGI
Carrozza-Schelotto 60-40%.
SQUALIFICATI
Doni (febbraio 2015).
DIFFIDATI
Capelli, Consigli, Denis, Marilungo,
Moralez, Peluso.
INDISPONIBILI
Capelli (maggio 2012), Carmona
(1 settimana).
ALTRI
Ferreira Pinto, Ferri, Masiello,
Minotti, Polito, Raimondi.
ROMA
Pjanic ha un problema al retto
femorale e ieri ha fatto solo
differenziato. Se non dovesse
farcela, pronto il brasiliano
Marquinho per l’esordio dal 1’.
Juan acciaccato a un piede e
diffidato (derby alle viste),
dunque chance per Kjaer. Lamela
probabile vice Totti.
IN GRAN FORMA
Borini trasforma in gol quasi
ogni pallone che tocca.
DA EVITARE
Kjaer in campo? Si salvi che
può.
ALLENATORE
Luis Enrique.
PANCHINA
Lobont, Juan, Josè Angel, Pjanic,
Perrotta, Simplicio,
Bojan.
BALLOTTAGGI
Kjaer-Juan 55-45%, Marquinho-Pjanic
55-45%, Marquinho-Perrotta
60-40%, Lamela-Pjanic
65-35%.
SQUALIFICATI
Totti (1).
DIFFIDATI
Cassetti, Gago, Juan.
INDISPONIBILI
Burdisso (90 giorni).
ALTRI
Curci, Cassetti, Cicinho, Greco.
CAGLIARI (4-3-1-2)-LECCE (3-5-2)
DOMANI ORE 15
STADIO Sant’Elia
ARBITRO Rocchi di Firenze
(Galloni-Schenone/Gallione)
PREZZI da 13 a 50 euro (settori Distinti
e curva Sud inagibili)
TV Sky Calcio 3 HD.
6
PISANO
6,25
DESSENA
5,5
MIGLIONICO
5,88
CANINI
6
AGAZZI
6,33
CONTI
6,38 5,88
ASTORI AGOSTINI
6,25
NAINGGOLAN
6,13
THIAGO RIBEIRO
6
6,25
IBARBO PINILLA
6,13
MURIEL
BERTOLACCI DELVECCHIO
6,13 6 6,38 5,67 6,17
BRIVIO GIACOMAZZI CUADRADO
5,75
CARROZZIERI
6,83
BENASSI
6
DI MICHELE
6,25
ODDO
CAGLIARI
Cossu out, Pinilla a rischio
per un fastidio muscolare alla
coscia. Ballardini scioglie nel
dopo rifinitura di oggi le riserve
sugli acciaccati. In panca
potrebbe ricomparire Nené.
IN GRAN FORMA
Nainggolan. Passata la sbornia
del mercato di gennaio,
sta ritrovando tempi e forza.
Una colonna rossoblù.
DA EVITARE
Pisano. Presente, pur con
qualche sbavatura, nella fase
difensiva. Deve progredire
nella spinta sulla fascia e nel
cercare il traversone a centro
area.
ALLENATORE
Ballardini.
PANCHINA
Avramov, Perico, Gozzi,
Ariaudo, Ekdal, Ceppelini, Larrivey.
BALLOTTAGGI
Ibarbo-Larrivey 60-40%;
Pinilla–Nené 60-40%.
SQUALIFICATI
nessuno.
DIFFIDATI
Agostini, Agazzi.
INDISPONIBILI
Cossu (7 giorni), El Kabir (10
giorni), Rui Sampaio (10 giorni),
Eriksson (30 giorni).
ALTRI
Anedda, Ruzittu, Bovi, Murru,
Mannoni.
LECCE
Nella seduta svolta ieri pomeriggio
a Squinzano, Cosmi ha
insistito con il 3-5-2. È rimasto
a riposo a scopo precauzionale
Benassi, che lamenta
una lieve lombalgia, ma a Cagliari
ci sarà. A centrocampo
pronti Delvecchio e Bertolacci
per gli squalificati Blasi ed
Obodo.
IN GRAN FORMA
Cuadrado in questo momento
sembra inarrestabile, con le
sue accelerazioni devastanti.
DA EVITARE
Bertolacci ritrova il posto da
titolare, ma è ancora lontano
dai livelli della scorsa stagione.
ALLENATORE
Cosmi.
PANCHINA
Julio Sergio, Esposito, Di Matteo,
Tomovic, Giandonato,
Bojinov, Seferovic.
BALLOTTAGGI
Miglionico-Tomovic 60-40%;
Bertolacci-Giandonato
55-45%.
SQUALIFICATI
Obodo (1), Blasi (1).
DIFFIDATI
Corvia, Esposito, Tomovic.
INDISPONIBILI
Grossmuller (20 giorni).
ALTRI
Gabrieli, Petrachi, Ingrosso,
Piatti, Corvia, Ofere, Falcone.
CLASSIFICA
SERIE A
SQUADRE PT PARTITE RETI
G V N P F S
MILAN 50 24 15 5 4 48 21
JUVENTUS 49 23 13 10 0 36 14
UDINESE 42 24 12 6 6 34 22
LAZIO 42 24 12 6 6 38 29
ROMA 38 24 11 5 8 37 27
NAPOLI 37 24 9 10 5 41 24
INTER 36 24 11 3 10 34 33
PALERMO 34 24 10 4 10 38 35
CAGLIARI 31 24 7 10 7 22 24
CATANIA 30 23 7 9 7 29 32
CHIEVO 30 24 8 6 10 20 30
GENOA 30 24 9 3 12 31 44
FIORENTINA 28 23 7 7 9 23 24
BOLOGNA 28 23 7 7 9 23 26
PARMA 28 23 7 7 9 27 35
ATALANTA* 28 24 8 10 6 26 27
SIENA 23 24 5 8 11 23 27
LECCE 21 24 5 6 13 26 39
NOVARA 17 24 3 8 13 20 42
CESENA 16 23 4 4 15 16 37
■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS
■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE
La classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale:
1) punti; 2) a parità di partite giocate, la differenza
reti; 3) numero di gol segnati.
*Atalanta ha sei punti di penalizzazione
PAGELLE IN ANTEPRIMA Domenica dalle 19 un’anticipazione delle pagelle dei nostri inviati sui campi di Serie A
SIENA (4-4-2)-PALERMO (4-3-1-2)
DOMANI ORE 15
STADIO Franchi
ARBITRO Gava di Conegliano Veneto
(Altomare-Carrer/Ostinelli)
PREZZI Da 45 a 25 euro
TV Sky Calcio 2 HD. Premium Calcio
2.
6,5
VITIELLO
5,83
GIORGI
6
BALZARETTI
6
TERZI
6,33
PEGOLO
5,83
VERGASSOLA
5,83
DESTRO
7,5
MICCOLI
6,38
BARRETO
5,63
MANTOVANI
6,33
ROSSETTINI
6
ILICIC
6,5
DONATI
6,13
VIVIANO
5,5
GAZZI
-
BOGDANI
6
BUDAN
5,75
SILVESTRE
6,33
DEL GROSSO
5,83
BRIENZA
6,25
MIGLIACCIO
5,75
PISANO
SIENA
Seduta di rifinitura a porte
chiuse e squadra in ritiro. Bogdani
al posto dello squalificato
Calaiò, a centrocampo Gazzi
è in vantaggio rispetto a
Parravicini. Difesa con il dubbio
Terzi-Pesoli davanti a Pegolo.
Ieri allenamento a Colle
val d'Elsa con partitella finale
IN GRAN FORMA
Brienza, ancora fra i migliori:
gli manca solo il gol.
DA EVITARE
Gazzi, particolarmente affaticato
dopo il Catania .
ALLENATORE
Sannino.
PANCHINA
Farelli, Belmonte, Pesoli, Parravicini,
Reginaldo, Mannini,
Gonzalez.
BALLOTTAGGI
Gazzi-Parravicini 60-40%;
Destro-Gonzalez 60-40%:
Terzi-Pesoli 60-40%.
SQUALIFICATI
Calaiò (1).
DIFFIDATI
Rossi, Destro, Brienza.
INDISPONIBILI
Brkic (7 giorni), D'Agostino (7
giorni), Angelo (7 giorni), Bolzoni
(10 giorni).
ALTRI
Acosta, Sestu, Larrondo, Codrea,
Grossi, Rossi, Contini.
PALERMO
Mutti cerca la prima vittoria in
trasferta del Palermo e per
riuscirci sta pensando di confermare
la stessa formazione
che ha battuto la Lazio. In attacco
conferme per Ilicic, Miccoli
e Budan.
IN GRAN FORMA
Miccoli viaggia ad alti ritmi,
soltanto nel girone di ritorno
ha messo a segno 5 gol.
DA EVITARE
Potrebbe soffrire le incursioni
di Brienza sul suo lato.
ALLENATORE
Mutti.
PANCHINA
Tzorvas, Munoz, Acquah, Della
Rocca, Bertolo, Vazquez,
Zahavi.
BALLOTTAGGI
Ilicic-Zahavi 60-40%.
SQUALIFICATI
Nessuno.
DIFFIDATI
Hernandez, Pisano, Bertolo,
Silvestre.
INDISPONIBILI
Hernandez (da valutare), Bacinovic
(15 giorni).
ALTRI
Brichetto, Labrin, Milanovic,
Aguirregaray, Alvarez, Lores,
Mehmeti.
BOLOGNA (3-4-2-1)-UDINESE (3-5-1-1)
DOMANI ORE 20.45
STADIO Dall’Ara.
ARBITRO Mazzoleni di Bergamo (La
Rocca-Bianchi/Pinzani).
PREZZI da 4 a 90 euro.
TV Sky Calcio 3 HD. Premium Calcio
3.
6,25
RAGGI
-
PULZETTI
6,25
PORTANOVA
6,5
PEREZ
6,75
GILLET
6,25
RAMIREZ
6,5
DI VAIO
6
DOMIZZI
6
ANTONSSON
6,25
MUDINGAYI
6
DANILO
5,63
HANDANOVIC
5,75
TAIDER
-
RUBIN
6,33
DI NATALE
6
TORJE
ASAMOAH FERNANDES
5,33 - 6,13 5,63 6
ARMERO PAZIENZA BASTA
4,83
BENATIA
BOLOGNA
Gimenez è tornato in gruppo.
Taider è favorito su Kone per
il posto da trequartista liberato
dallo squalificato Diamanti.
Per il resto si va verso la conferma
della squadra che ha
battuto la Fiorentina.
IN GRAN FORMA
Ramirez è tornato a mostrare
il suo talento cristallino con il
gol di tacco alla Fiorentina.
DA EVITARE
Rubin, contro i viola è apparso
impacciato sia in fase di
contenimento che di spinta.
ALLENATORE
Pioli.
PANCHINA
Agliardi, Cherubin, Morleo,
Garics, Kone, Gimenez, Acquafresca.
BALLOTTAGGI
Rubin-Morleo 60-40%, Taider-Kone
60-40%.
SQUALIFICATI
Diamanti (1).
DIFFIDATI
Di Vaio, Mudingayi e Raggi.
INDISPONIBILI
Loria (7 gg.).
ALTRI
Lombardi, Stojanovic, Sørensen,
Rickler, Crespo, Cruz, Vitale,
Krhin, Casarini, Paponi,
Vantaggiato, Belfodil.
UDINESE
Di Natale verso il recupero,
ancora fuori Pinzi, in forte
dubbio la presenza di Abdi
per un risentimento al bicipite.
IN GRAN FORMA
Asamoah: al rientro in Europa
League è stato subito decisivo.
DA EVITARE
Armero non sta vivendo un
periodo di forma eccezionale.
ALLENATORE
Guidolin.
PANCHINA
Padelli, Coda, Ferronetti, Pasquale,
Battocchio, Barreto,
Floro Flores.
BALLOTTAGGI
Di Natale-Floro Flores
60%-40%, Armero-Pasquale
60%-40%.
SQUALIFICATI
Nessuno.
DIFFIDATI
Isla e Domizzi.
INDISPONIBILI
Pinzi (10 giorni), Badu (50 giorni),
Isla (stagione finita), Abdi
(da valutare).
ALTRI
Romo, Ekstrand, Neuton, Fanchone,
Pereyra.
Recuperi
Mercoledì 7 marzo, ore 18.30
CESENA-CATANIA (22 a gio.) (0-1)
BOLOGNA-JUVENTUS (23 a gio.) (1-1)
PARMA-FIORENTINA (23 a gio.) (0-3)
Prossimo turno
Sabato 3 marzo
PALERMO MILAN (ore 18) (and. 0 3)
JUVENTUS CHIEVO (ore 20.45) (0 0)
Domenica 4 marzo, ore 15
PARMA NAPOLI (ore 12.30) (2 1)
BOLOGNA NOVARA (2 0)
FIORENTINA CESENA (0 0)
LECCE GENOA (0 0)
ROMA LAZIO (1 2)
SIENA CAGLIARI (0 0)
UDINESE ATALANTA (0 0)
INTER CATANIA (ore 20.45) (1 2)
MARCATORI
17 RETI: Di Natale (3) (Udinese)
15 RETI: Ibrahimovic (6) (Milan); Cavani
(2) (Napoli)
12 RETI: Denis (3) (Atalanta); Jovetic (4)
(Fiorentina); Palacio (2) (Genoa); Milito (3)
(Inter); Klose (Lazio)
11 RETI: Miccoli (1) (Palermo)
10 RETI: Calaiò (4) (Siena)
9 RETI: Matri (Juventus); Giovinco (3)
(Parma)
8 RETI: Di Vaio (1) (Bologna)
PRIMAVERA OGGI TORNA IL CAMPIONATO
Fiorentina stesa da Spinazzola
Juve-Roma pure in Coppa Italia
(a.m.) Dopo avere vinto il
torneo di Viareggio battendo la
Roma, la Juventus ieri a ha
superato la Fiorentina con un gol
di Spinazzola (al 34’ del primo
tempo) ed è andata in finale di
Coppa Italia dove incontrerà
proprio i giallorossi (andata a
Vinovo il 7 marzo, ritorno il 22).
All’andata a Firenze la partita era
finita 0 0. Intanto, oggi torna il
campionato con la 5 a giornata di
ritorno (inizio ore 14.30). Il derby
di Torino e Fiorentina Sampdoria
sono state rinviate ad aprile.
GIRONE A Fiorentina Sampdoria
(7 aprile, ore 11); Genoa Empoli;
Juventus Torino (7 aprile, ore
11.30); Livorno Modena; Novara
Cagliari; Parma Siena; Sassuolo
Grosseto.
Classifica Juventus* p. 37;
Fiorentina 32; Torino 28; Livorno
27; Sampdoria 26; Genoa ed
Empoli 24; Novara 21; Sassuolo
19; Modena 16; Siena 15; Parma
14; Cagliari 13; Grosseto* 11.
GIRONE B Atalanta Brescia;
Bologna Varese; Chievo
Padova; Cittadella Cesena;
Inter Verona (ore 14, diretta
Sportitalia 1); Udinese
AlbinoLeffe; Vicenza Milan.
Classifica AlbinoLeffe* p. 33;
Milan 32; Chievo 31; Inter 30;
Varese 27; Bologna 25; Cittadella
23; Padova* 19; Atalanta, Verona
e Udinese 18; Brescia 15; Cesena
13; Vicenza 12.
GIRONE C Gubbio Bari (ore 11);
Lazio Lecce (ore 14, diretta su
Sportitalia 2); Napoli Catania;
Nocerina Ascoli; Palermo Juve
Stabia; Pescara Crotone (ore
11.30); Reggina Roma (ore 13).
Classifica Roma** e Lazio p.
42; Palermo 35; Lecce 29;
Catania 28; Reggina 27; Napoli**
22; Ascoli** 20; Nocerina 18;
Juve Stabia 17; Bari 15;
Pescara** 13; Gubbio 10;
Crotone 8.
* una partita in più.
** una partita in meno.
MILAN
JUVENTUS
SCONTRO
TRA TITANI
MILAN - JUVENTUS
Questa sera dalle ore 19.00
ABBONATI SUBITO
mediasetpremium.it 199.303.404 *
LA TV RICOMINCIA DA TE
*Il costo da telefonia fissa è di 0,03 euro al minuto, più 0,06 euro
di scatto alla risposta (IVA inclusa). I costi da telefono cellulare
variano in funzione del gestore da cui viene effettuata la chiamata.

18
LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 25 FEBBRAIO 2012
L’ex allenatore del Cesena spiega l’addio
Arrigoni:
«Per me
era già finita
dopo il k.o.
con la Lazio»
LUCA ALBERTO MONTANARI
SAN MARINO
Per amore, «perché ha
rinunciato al 50 per cento del
suo stipendio» — ha spiegato
il suo agente Vanni Puzzolo.
Ma anche per necessità,
«perché non riuscivo più a
trasmettere quello che avevo
dato nei primi mesi e perché
la squadra non rispondeva
più alle mie sollecitazioni» —
ha raccontato lui, Daniele
Arrigoni. L’ormai ex
allenatore del Cesena, che
lunedì scorso ha lasciato la
panchina bianconera a
Mario Beretta, ha spiegato i
motivi dell’interruzione del
matrimonio negli studi
televisivi di «SmTv». «Il
campanello d’allarme è
suonato contro la Lazio.
Venivamo da una partita
normalissima pareggiata a
Napoli, dove con più
coraggio avremmo potuto
provare a vincere, e dopo
quel primo tempo chiuso 2-0
ci siamo trovati nella
situazione ideale per dare la
svolta al campionato. Invece
abbiamo perso 3-2 e quella
partita mi ha lasciato
pensare. Così ho espresso al
presidente Campedelli le mie
perplessità aggiungendo che
sarei stato pronto anche a
Daniele
dimettermi, per dare un Arrigoni,
segnale. Lui mi ha 52 anni
rincuorato. Lunedì scorso, ANSA
invece, dopo la partita
contro il Milan, sono stato in
sede tre ore e mezza e alla
fine abbiamo deciso di
chiudere, perché alle
domande del presidente non
riuscivo più a dare risposte.
L’ho fatto solo perché credo
nella salvezza e sono
convinto che alla fine il
Cesena se la giocherà con
Novara, Lecce e Siena. Con il
recupero di Von Bergen e
Moras, il Cesena è più forte».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Lecce
GIUSEPPE CALVI
LECCE
Di Michele a caccia:
record e salvezza
Obiettivodoppiacifraper lapunta:
«Non sono mai stato così bene»
Un record tira l’altro. Con i suoi gol... d’annata,
David Di Michele mette nel mirino i primati personali.
L’attaccante romano, arrivato a quota 7 (tutti negli
ultimi 11 incontri, quindi con Cosmi), si sta confermando
il cecchino scelto del Lecce. «Nello scorso campionato,
in maglia giallorossa ho segnato 8 reti; sono
vicino a quella meta — dice Di Michele —. Mi sento in
splendida condizione e posso tagliare traguardi ancora
più importanti. In A solo una volta ho chiuso in
doppia cifra, 15 gol nell’Udinese nel 2004-05. Chissà,
col Lecce volerò sino a quel record. Intanto, segnando
il rigore "pesante" al Siena, ho cancellato in parte i 3
errori dal dischetto nella passata stagione».
Cuadrado pronto David è la chioccia del gruppo e,
con Oddo e Giacomazzi, aiuta i più giovani a crescere.
«È il momento dell’exploit di Muriel, introverso, e
Cuadrado, testardo e sicuro, più pronto per il salto in
un grande club. Hanno colpi straordinari, contribuiranno
alla salvezza. A Cagliari ci aspetta una sfida
difficile: tra Pinilla e Cossu, preferirei non giocasse il
fantasista, che salta l’avversario e crea superiorità. Il
Lecce non giocherà per il pareggio, imposterà la partita
per vincere».
David Di Michele, 36 anni, 7 gol in campionato LEZZI
Atalanta
ALEX FROSIO
MILANO
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Peluso, è un derby
Il primo tra i grandi
In A non ha mai sfidato la Roma,
da giovane non ci ha mai perso
Roma-Lazio è in calendario per domenica
prossima, ma il suo personalissimo derby Federico
Peluso lo giocherà domani. Finalmente. Il
terzino sinistro atalantino finora non è mai riuscito
a sfidare la Roma da professionista: anche
all’andata, all’Olimpico, rimase in panchina,
una delle uniche tre partite che ha saltato quest’anno.
Peluso è romano, ha il cuore laziale ed
è cresciuto nel settore giovanile del club biancoceleste:
dai pulcini fino agli allievi nazionali. In
prima squadra non arrivò mai, perché a nemmeno
diciotto anni andò subito a giocare, alla
Pro Vercelli in C2. Di derby a livello giovanile,
quando giocava «sotto età» (cioè con quelli più
grandi di un anno), però ne ha giocati tanti e
contro la Roma, dai 9 ai 16 anni, non ha mai
perso. E dire che sfidava la generazione d’oro
del vivaio giallorosso, quella formata da De
Rossi, Pepe, Ferronetti, Bovo, Aquilani e Corvia.
Dal 2001, quando lasciò Roma, Peluso non
è più riuscito a confrontarsi con la Roma. Ora,
finalmente, può giocare il «suo» derby tra i
grandi.
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Marquinho-Roma
ballo dei debuttanti
Col brasiliano record degli esordienti: sono 11
E Luis Enrique ci pensa anche per Bergamo
Roma
ANDREA PUGLIESE
ROMA
Intanto, a modo suo, Marquinho ha già stabilito
un bel record. Con i 14 minuti giocati contro
il Parma domenica scorsa, infatti, il centrocampista
brasiliano è l’undicesimo debuttante in
Serie A della Roma in questa stagione. Nessuna
squadra aveva osato tanto nell’ultimo decennio,
ci era andato vicino solo il Milan nel 2004/05 (i
rossoneri all’epoca schierarono nel corso dell’anno
dieci esordienti, soglia toccata anche dal Genoa
nel corso della stagione attuale). E Marquinho,
dopo quei 14 minuti, ora vuole osare anche
di più, provando a convincere Luis Enrique a
lanciarlo definitivamente nella trasferta di domani,
a Bergamo.
Palermo
FABRIZIO VITALE
PALERMO
Marquinho,
25 anni
LAPRESSE
Miccoli-dipendenza
Con lui si vola
Presto parlerà con Zamparini per
il prolungamento del contratto
Chiamatela pure dipendenza. Nessuno si
offenderà nell’ammetterlo. Perché dipendere
da un trascinatore come Fabrizio Miccoli non è
certo una deminutio, ma un valore aggiunto. Il
Palermo lo sa e se lo tiene stretto. Il capitano
rifiorito a gennaio ha fatto sbocciare anche la
formazione di Mutti, tornata a macinare punti
in casa (13 nelle ultime 6 partite), ma non ancora
in trasferta. Inventa, segna e fa segnare. Benzina
preziosa, che quando manca manda la squadra
in riserva. Con Mutti il Palermo con Miccoli
in campo è tutta un’altra cosa: 4 vittorie, un pareggio
e 2 sconfitte; e anche quando perde c’è lui
a piazzare il gol della bandiera. «Non so se questo
sia il miglior Miccoli di sempre — ha confidato
l’attaccante —, avevo fatto bene anche con
Quanti nuovi Stekelenburg, Heinze,
Josè Angel, Pjanic e Bojan debuttarono
in A alla prima giornata
(con il Cagliari), proprio come
Borini e Gago, che però subentrarono
a partita in corsa.
Poi è toccato a Lamela
(con il Palermo, era il 23
ottobre) e ai giovani Viviani
(con la Juve, il 12
dicembre) e Piscitella (il
5 febbraio, nel 4-0 all’Inter).
Domenica scorsa è
sbarcato lui, Marquinho,
che ha anche rischiato di
bagnare il suo esordio con il
gol, come fece Lamela. Quei
14 minuti hanno dato una grande
fiducia all’ex Fluminense,
che in questa settimana si è
allenato bene, con l’intensità
(parola tanto cara a
Luis Enrique) giusta, conquistando
crediti nella considerazione
dell’allenatore della Roma (che anticiperà
la sfida casalinga con il Genoa dal 18 al 15
marzo, causa concomitanza con Italia-Scozia del
«Sei Nazioni» di rugby). Tanto da metterlo in difficoltà
ed indurlo a pensare di prenderlo in considerazione
dal primo minuto per domani.
Alternative A centrocampo, infatti, Luis Enrique
ha trovato la quadratura del cerchio con De Rossi
in regia e Pjanic e Gago come intermedi. I tre,
insieme, sono partiti titolari tre volte, ma in tutte
e tre la Roma ha vinto (Lecce, Inter e Parma). E,
soprattutto, garantiscono equilibrio (De Rossi),
fantasia (Pjanic) e concretezza (Gago). I dubbi di
Luis Enrique, però, sono legati ad altre due considerazioni.
Prima di tutto le condizioni fisiche di
Pjanic (ieri ha svolto lavoro differenziato per un
problema al retto femorale), anche se si fa fatica
a rinunciare al bosniaco (che potrebbe essere
schierato anche come trequartista, al posto
di Totti). Poi le diffide di Juan (con l’Atalanta
giocherà Kjaer?) e Gago, fondamentali
per il derby (delle rivincite) con
la Lazio del 10 marzo. Ed allora Marquinho
può essere una soluzione valida. A
Trigoria ci penseranno anche oggi, dopo
che ieri c’è stato un bel tuffo al cuore, con il campo
A intitolato ad Agostino Di Bartolomei. Capitano
indimenticato, uomo speciale, icona per il calcio
del futuro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LA TOP 5 DEI CLUB CON PIÙ «DEB» IN A
GDS
Rossi. Mi sento circondato dalla stima della gente».
Senza «Il Romario del Salento», i rosanero
hanno collezionato un pareggio e una sconfitta.
Un momento magico quello dell’attaccante salentino,
coronato dal primato come migliore
marcatore di sempre della storia del Palermo,
raggiunto il 1˚ febbraio con la tripletta all’Inter.
«Ci tenevo a battere il record di Radice — ha
aggiunto —, mi ero posto questo traguardo fin
da quando arrivai in rosanero. Con il presidente
avevamo fatto un progetto a lungo termine».
Inarrestabile Nelle ultime 9 partite, da quando
c’è Mutti, Miccoli ha realizzato 7 gol (11 in tutto).
Sembrerebbe che col nuovo tecnico stia rendendo
meglio. Ma con Mangia, Miccoli ha avuto
spesso problemi fisici. Quelli che sembra avere
risolto con l’anno nuovo.
Rinnovo La sua seconda giovinezza potrebbe anche
allungargli il contratto che scade nel 2013.
«Potrei rinnovare per un anno — aggiunge —,
ne parlerò con Zamparini e vedremo se lui vorrà.
Io non ho problemi, do la priorità al Palermo,
ma le cose si fanno in due». Il suo procuratore lo
scorso fine settimana ha fatto una capatina a Palermo
e ha incontrato i dirigenti. I tifosi ora lo
vorrebbero vedere in Nazionale, ma prima c’è la
trasferta di Siena.
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Bologna
ANDREA TOSI
BOLOGNA
L’urlo di Perez
«Questa squadra
per me è una big»
Diego Perez, 31 anni, 18 presenze finora LAPRESSE
L’uruguaiano aspetta un segnale
per il rinnovo: «Starei qui a vita»
Diego Perez non parla volentieri con i
giornalisti, in un anno è già tanto se accetta di
fare tre interviste. Dicono di lui che preferisca i
fatti alle parole anche per evitare di cadere in
banalità o polemiche. Ma quando gli chiedono
se è soddisfatto del nuovo ruolo che sta coprendo
nella mediana rossoblù, ovvero di centrale
davanti alla difesa, quasi s’illumina: «È la mia
posizione naturale — argomenta il 31enne centrocampista
uruguaiano —, quella in cui ho cominciato
a giocare. È vero che nel calcio moderno
un giocatore deve essere polifunzionale, capace
di adattarsi a ogni esigenza tattica, ma io
preferisco giocare nella linea a quattro e al fianco
di Mudingayi mi sento completamente a
mio agio. Pioli così ha sistemato la squadra e i
sette risultati utili di fila lo stanno a confermare.
In questo 2012 siamo imbattuti».
Contratto A Bologna da 18 mesi e sotto contratto
fino al giugno 2013, Perez attende un segnale
dalla dirigenza per conoscere il suo futuro:
«Il prossimo contratto sarà l’ultimo perché nel
mio ruolo è dura andare oltre i 35-36 anni. Io a
Bologna sto benissimo e punto ad arrivare il
più in alto possibile con questi colori. Non penso
ai grandi club d’Europa, per un uruguaiano è
già un grande traguardo giocare in Italia. Qual
è il nostro segreto? Sappiamo soffrire e lottare
sempre, per noi dare il massimo è normale. Il
migliore dei miei connazionali in Serie A è certamente
Cavani, ma subito dietro metto Gargano.
Il nostro Ramirez? Alla sua età deve pensare
solo a giocare e a tenere i piedi per terra».
Successi e Giochi «La vittoria in casa della Juve
l’anno passato e quella sul campo dell’Inter di
pochi giorni fa sono le soddisfazioni più belle
che ho vissuto finora al Bologna — chiosa Perez,
sei stagioni al Monaco prima di trasferirsi
sotto le Due Torri —, ma nulla è paragonabile
al trionfo in Coppa America con la nazionale: è
stato il successo più bello della mia carriera.
Adesso, dopo avere vinto quel trofeo e dopo il
quarto posto al Mondiale, mi manca solo di giocare
l’Olimpiade con la Celeste. Siamo qualificati
per Londra e sarei molto onorato se il c.t.
Tabarez mi volesse convocare come fuori quota.
E pazienza se anche la prossima estate non
farei le vacanze, tanto ci sono abituato. Mia moglie
Lorena mi dice sempre che così non stacco
mai, ma io recupero bene solo giocando. Quando
tra qualche anno mi ritirerò, avrò tutto il
tempo per riposarmi».
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CALCIOSCOMMESSE
SABATO 25 FEBBRAIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
19
Tarocchi Bari,
un’altra pista:
risultati esatti
pure agli ultrà
Alcuni tifosi avrebbero preteso le dritte
dai giocatori per poi scommettere e
vincere: gli inquirenti non smentiscono
FRANCESCO CENITI
C’è un capitolo nuovo nella
brutta storia che gira intorno
al Bari e alle partite sospette dello
scorso campionato. Nulla di
ufficiale, ma fonti investigative
non hanno smentito le indiscrezioni.
Queste: alcuni ultrà biancorossi
avrebbero preteso le «informazioni»,
come le chiamano
Ilievski e Gegic, sui risultati sicuri.
Il motivo? Semplice: utilizzarle
per scommettere e fare cassa.
Anzi, a un certo punto le parti si
sarebbero capovolte e le pressioni
dei capi della curva sarebbero
state molto decise, tanto da non
ammettere rifiuti: «Ora si fa come
diciamo noi». Questa svolta
dai mille rivoli potrebbe essere
arrivata più o meno prima della
gara contro la Sampdoria. E
apre scenari inquietanti.
Sotto assedio Ricostruiamo la situazione:
il Bari è virtualmente
retrocesso, la società in crisi non
paga da mesi gli stipendi. L’ambiente
intorno alla squadra è viziato
da personaggi come minimo
ambigui, come un gruppo di
ristoratori e noti scommettitori.
Per la Procura alle spalle di tutto
il movimento c’è il clan Parisi che
ricicla il denaro in un bookmaker
con sede a Londra. I giocatori
avrebbero iniziato ad appoggiarsi
a loro per effettuare a credito le
puntate. In città i sospetti su queste
abitudini sono quasi una certezza.
Bellavista, ex capitano, tasta
il terreno con Iacovelli. Al telefono
parlano del «parigino» (un
capo ultrà) e sottolineano come i
calciatori siano sotto assedio. La
contestazione riferita nella conversazione
accade nella settimana
successiva alla sconfitta in casa
contro il Chievo. Per gli inquirenti
quella partita è molto sospetta.
Gli ultrà avrebbero capito
che i giocatori stavano vendendo
«informazioni». E allora la strategia
cambia.
Nicola Pozzi, attaccante della Sampdoria, segna il rigore-vittoria nella trasferta di Bari il 23 aprile 2011 ANSA
Tutto sarebbe
iniziato con le
partite perse
contro Cesena
e Sampdoria
La svolta Passa un mese, secondo
la ricostruzione. La prima richiesta
sarebbe arrivata per la
partita di Cesena: da perdere.
Cosa che accade e fa felice per
una volta anche la parte di ultrà
che avrebbe scommesso a colpo
sicuro e poi «ringraziato» i giocatori
con somme di denaro in
contanti. Lo schema si ripete la
settimana successiva quando il
Bari va k.o. in casa con la Samp
(su rigore). Per gli investigatori
questa è un match che fa da
spartiacque: la stessa «informazione»
potrebbe essere stata girata
a più bande. Dunque, non
solo gli ultrà. In questa fase arrivano
anche gli Zingari, ma in ritardo
per entrare nell’affare. Il
seguito della storia è più semplice
da seguire grazie alle deposizioni
di Masiello e Iacovelli. Per
la sfida di Palermo, Gegig paga
250 mila per un 3-1, ma finisce
2-1. Iacovelli, però, fa capire
che quel risultato potrebbe essere
stato venduto a un’altra organizzazione.
Gli ultrà, il gruppo
dei ristoratori oppure c’entra
Bellavista? Le risposte spettano
ai magistrati che di sicuro hanno
nel mirino anche il derby
con il Lecce, dove sarebbe spuntata
un’offerta a perdere da capogiro.
Il cerchio si chiude con
lo 0-4 di Bologna. Per Iacovelli
un «risarcimento» offerto agli
Zingari, forse «girato» ad altri.
E’ la combine «più spudorata»
secondo gli inquirenti. Toccherà
a Masiello e ai suoi compagni
rimasti impigliati nella rete chiarire
questi misteri: dovranno essere
convincenti per evitare
guai più grandi.
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clic
SOTTO INCHIESTA IN 17
SI SONO AGGIUNTI
PORTANOVAEGHEZZAL
Sono per ora 17 gli
indagati a Bari nell’inchiesta
gestita dal procuratore
Laudati e dal pm Angelillis.
Molti sono ex calciatori del
Bari come Andrea Masiello,
Marco Rossi, Alessandro
Parisi e Simone Bentivoglio,
ma non il portiere Padelli,
scagionato da più fonti. C’è
invece Marco Esposito, che
è stato compagno di
Bellavista. Negli ultimi giorni
si sono aggiunti Ghezzal (ex
Cesena) e Portanova
(Bologna). Nel mirino degli
inquirenti potrebbe finire
anche qualche capo ultrà.
STIPENDI IN NERO
Indagati
12 calciatori
ex Parma
PARMA Ventotto
indagati, tra cui dodici (ex)
calciatori del Parma, di cui
ancora non si conoscono i
nomi. Con la notifica del 412
bis (atto di fine inchiesta),
ancora in corso, si chiude un
altro filone del crac Parmalat,
quello legato alla gestione del
Parma da parte della famiglia
Tanzi. Ne ha dato notizia il
stesso procuratore capo della
città emiliana, Gerardo
Laguardia, spiegando che dei
28 indagati sedici sono ex
dirigenti della società, o
comunque persone legate al
Parma o a società che erano
in rapporti d’affari con i
gialloblù, mentre dodici sono
calciatori che all’epoca
militavano nella squadra
emiliana. Per questi ultimi
l’accusa è di aver ricevuto
parte dei compensi in nero.
Il nero «Quella dei soldi "fuori
busta" è una pratica che
riguarda gli stipendi e anche
l’acquisto da altre società degli
stessi calciatori», ha spiegato
Laguardia. Tra gli indagati ci
sono, di certo, l’ex patron della
Parmalat Calisto Tanzi, suo
figlio Stefano, che era
presidente, e l’ex numero uno
del Verona, Giambattista
Pastorello. Il periodo preso in
considerazione dalla pm Paola
Dalmonte nella sua indagine va
dal 1998 al 2003, anno del
crac della Parmalat.

20
LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 25 FEBBRAIO 2012
MONDO
Chelsea dagli psicologi
E c’è Benitez all’erta
Due specialisti per i Blues in crisi, Abramovich contatta Rafa
Nel City Mancini ritrova Balotelli e rimanda il rientro di Tevez
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
STEFANO BOLDRINI
LONDRA
Villas Boas, che
ospita il Bolton,
ha torchiato Cahill
e Luiz, disastrosi
contro il Napoli
Turnover per il
Mancio, che
aspetta Carlitos:
potrebbe esserci
il 10 marzo
La banda del buco fa gli
straordinari: André Villas Boas
ha torchiato negli ultimi due allenamenti
la coppia difensiva
centrale del Chelsea ultima maniera,
Gary Cahill e David
Luiz. È un duo di panna, ma
l’infortunio di Terry (operato
al ginocchio, tornerà ad aprile)
ha tolto di mezzo il capitano
dei Blues, mentre lo stiramento
riportato da Bosingwa
costringerà Ivanovic a remare
sulla corsia destra. L’allenatore
portoghese ha lavorato molto
sui movimenti e sui tempi di
reazione della coppia
Cahill-Luiz, una vera sciagura
a Napoli. Oggi, contro il Bolton,
vedremo se la terapia, supportata
dal lavoro dei due psicologi
chiamati al capezzale
del Chelsea, sia servita a qualcosa.
Il Bolton è un avversario
debole e non vince a Stamford
Bridge dal 2003, ma il Chelsea
di questi tempi teme anche
l’aria. I Blues non festeggiano
un successo dal 28 gennaio
(1-0 sul campo del Qpr) e nelle
ultime 5 gare hanno raccolto 3
pareggi e 2 sconfitte.
Benitez e Capello Villas Boas
sbandiera ai quattro venti il sostegno
di Abramovich, furibondo
con la vecchia guardia (Cole,
Lampard ed Essien), ma lo
zar del Chelsea ha avviato i
contatti con Rafa Benitez. Il
procuratore del tecnico spagnolo
smentisce, ma a Londra
è considerato il grande favorito
per sostituire AVB. E nell’ombra
c’è sempre il nome di
André Villas Boas, 34 anni, da quest’anno al Chelsea: i Blues oggi cercano la vittoria numero 2.000 AFP
Capello. Una vittoria oggi
avrebbe una valenza simbolica,
per i Blues: sarebbe la numero
2.000 di sempre. Occhio
anche a Drogba, 98 gol in Premier:
quando arriverà a quota
100, sarà il primo africano della
storia del campionato inglese
a centrare il traguardo. AVB
potrà contare su Mata, nonostante
la frattura a un dito. Fuori,
oltre a Bosingwa e Terry, anche
Torres, escluso dalle convocazioni
della Spagna per la
gara contro il Venezuela.
ALLENA IL BLACKBURN
Paura Kean
«Adesso giro
con la scorta»
LONDRA Alla faccia del
calcio inglese tranquillo e felice:
Steve Kean, 44 anni, allenatore
del Blackburn, da tempo nel
mirino della tifoseria, ha
assunto una guardia del corpo.
«Un giorno ero al ristorante con
moglie e figli e mi arriva un sms:
“Sono un amico, ti consiglio di
prendere una scorta”. Faccio
leggere il messaggio a mia
moglie e scappiamo dal
ristorante. Ora ho una guardia
del corpo, un karateka settimo
dan. Mi segue dappertutto e mi
fa un effetto un po’ strano. C’è
un gruppo che mi perseguita su
twitter, ma la maggior parte dei
tifosi del Blackburn è gente
perbene». Sarà...
bold
City per volare Blackburn come
Barcellona? Mancini cerca un
paradosso per evitare cali di
concentrazione contro la squadra
di Steve Kean, l’allenatore
con la guardia del corpo. Oggi
sembra una tappa in discesa,
per il City, Mancini però non si
fida: «Ci rimangono tredici partite
e dovremo affrontarle come
se fossero altrettante finali
di Champions. Il Blackburn sta
lottando per salvarsi e ci farà
soffrire». Mancio cambierà diverse
pedine rispetto alla squadra
che ha battuto 4-0 il Porto:
dentro Balotelli, Kolarov, Zabaleta,
fuori Nasri, Clichy e Richards.
Tevez sarà invece a disposizione
tra tre settimane.
Non ha problemi di peso, ma
dopo cinque mesi senza calcio
non è facile ritrovare la condizione.
Potrebbe essere disponibile
per la gara contro lo Swansea,
il 10 marzo. Il City ha sempre
vinto in casa (12 su 12) e
ha segnato finora 64 gol, mentre
il Blackburn ha una difesa
di burro (56 reti al passivo) e
ieri sera ha ceduto Samba, il
migliore della retroguardia, all’Anzhi.
United Il Manchester United,
che ha visto le streghe in Europa
League con l’Ajax, gioca domani
a Norwich. Nuovi guai
per Cleverley: risonanza magnetica
a una caviglia. L’Arsenal
ospita invece domani il Tottenham
nel derby per eccellenza
di Londra: i Gunners hanno
venduto Arshavin allo Zenit
San Pietroburgo.
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4
COSÌ LA
PREMIER
Questo il
programma
della 26 a
giornata di
Premier League.
S
Oggi
Chelsea-Bolton;
Newcastle-
Wolverhampton;
Qpr-Fulham;
West
Bromwich-
Sunderland;
Wigan-Aston
Villa;
Manchester
City-Blackburn
S
Domani
Arsenal-
Tottenham;
Norwich-
Manchester
United;
Stoke-Swansea
S
Classifica
Manchester City
60
Manchester
United 58
Tottenham 53
Arsenal,
Chelsea 43
Newcastle 42
Liverpool 39
Norwich 35
Sunderland,
Everton 33
Swansea,
Fulham, Stoke
30
West Brom 29
Aston Villa 28
Qpr, Blackburn,
Wolves 21
Bolton 20
Wigan 19
SPAGNA
Ricardo Kakà, 29 anni, con José Mourinho, 49 AFP
Mourinho deluso
Kakà sempre più
lontano dal Real
Il tecnico arrabbiato per il
brutto quarto d’ora a Mosca:
«Atteggiamento negativo»
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
FILIPPO MARIA RICCI
MADRID
Il grande freddo. Quello che ha colpito
Kakà in panchina martedì sera a Mosca e ha poi
avvolto la sua relazione, già tiepidina, con il
caldo Mourinho. Che non ha gradito il quarto
d’ora di partita offertogli dal brasiliano, mandato
in campo al 76’ della sfida con il Cska e additato
come uno dei colpevoli, indiretti, del pareggio
in extremis dei russi.
In prima pagina Per carità, nulla di grave: il Madrid
vede la qualificazione e non è che Mou e
Kakà non si parlino più. Però la prestazione gelida
di Ricky è stata notata e il malumore mourinhano
è finito ieri sulla prima pagina di Marca,
cassa di risonanza sempre rilevante nelle
questioni madridiste. «Mou si arrabbia con
Kakà. L’allenatore rimprovera al brasiliano la
passività nel gol del Cska e la sua attitudine negativa»,
si leggeva ieri. Poi all’interno, la vivisezione
di un quarto d’ora nel quale Kakà non è
riuscito a scongelarsi e a fare ciò che gli chiedeva
Mou: tener palla e approfittare degli spazi
lasciati dai russi. Un paio di palloni offerti a Cristiano,
poca voglia di alzare la temperatura corporea
correndo a dare una mano in difesa, la
passività di cui sopra nel momento in cui il
Cska ha battuto la punizione che ha portato all’inatteso
1-1.
Con Özil Ieri Ricky prima si è allenato, poi ha
passato il pomeriggio in relax con Özil. Chissà
se avranno parlato del futuro: Mou non ha mai
avuto un occhio di riguardo per il brasiliano,
quest’anno in Liga lo ha scelto come titolare 10
volte su 23, e ora più che mai all’orizzonte si
stagliano i profili di Carlo Ancelotti e della
Tour Eiffel.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
25 a GIORNATA Oggi: Racing Santander-Sporting Gijon; Betis-Getafe;
Malaga-Saragozza; Espanyol-Levante. Domani:
Villarreal-Athletic Bilbao; Rayo Vallecano-Real Madrid; Atletico
Madrid-Barcellona; Valencia-Siviglia; Osasuna-Granada;
Real Sociedad-Maiorca.
CLASSIFICA Real Madrid 61; Barcellona 51; Valencia 40;
Espanyol, Athletic Bilbao 33; Atletico Madrid, Levante 32;
Rayo Vallecano, Malaga, Osasuna 31; Siviglia, Betis 29; Maiorca,
Getafe, Granada 28; Real Sociedad 27; Villarreal 26;
Racing Santander 23; Sporting Gijon 20; Saragozza 15.
FRANCIA IL PSG DI ANCELOTTI RECUPERA PASTORE, MA SOLO PER LA PANCHINA
Carlò all’esame Lione
«Voglio più continuità»
ALESSANDRO GRANDESSO
PARIGI
Il gioco del Paris Saint
Germain è come il francese di
Carlo Ancelotti: non ancora
da prosa, ma essenziale. L’italiano
affronta ormai nella lingua
di Molière interviste radiofoniche
e televisive. Segno di
professionalità e di sicurezza
nei propri mezzi come dimostrato
dalla sua squadra domenica
tenendo a bada il Montpellier
(2-2) e al sicuro il primo
posto. Unico neo, il Psg in
campo non esprime ancora un
tasso poetico soddisfacente
per l’esigente platea parigina.
Insomma, l’accento italiano,
pur sempre apprezzato in
Francia, non basta. Ma l’esame
di stasera a Lione non è il
contesto ideale per appagare
attese, anche perché il Montpellier,
che ospita il Bordeaux,
insegue sempre a un punto.
Burocrati «L’obiettivo — spiega
en français Ancelotti – sono
i tre punti. Il nostro gioco non
è naturale, possiamo migliorare
e contro il Lione voglio più
continuità». Pastore, in fase di
recupero, potrebbe offrire soluzioni
in caso di complicazioni,
dalla panchina. Anche perché
il Lione, senza Gourcuff e
reduce da due sconfitte consecutive
in campionato, non può
permettersi passi falsi. Ieri,
Bernard Lacombe, braccio destro
del presidente Aulas, ha
strigliato la squadra: «Giocate
come burocrati senz’anima».
Neppure il Montpellier però
ha vita facile con il Bordeaux
che nel girone di ritorno ha ottenuto
gli stessi punti (13),
due in più del Psg, comunque
imbattuto con Ancelotti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
25 a GIORNATA Oggi Ajaccio-Digione;
Auxerre-St Etienne; Evian-Nancy;
Montpellier-Bordeaux; Nizza-Caen;
Valenciennes-Lorient; Lione-Psg. Domani
Brest-Marsiglia; Tolosa-Sochaux;
Rennes-Lilla.
Classifica Psg 51; Montpellier 50; Lilla
45; St Etienne 42; Marsiglia, Lione,
Rennes 39; Tolosa 37; Bordeaux 36;
Valenciennes, Caen, Lorient 27;
Brest, Digione 26; Evian 24; Nancy,
Ajaccio 23; Auxerre 21; Nizza, Sochaux
20.
GERMANIA
Il Borussia M. fa pari in casa
e fallisce l’assalto alla vetta
MONACO DI BAVIERA (m.d.i.) Un Amburgo
molto determinato ferma a Moenchengladbach la
marcia del Borussia verso il vertice della
Bundesliga. Il Borussia è passato in vantaggio allo
scadere del primo tempo con un colpo di testa di
Hanke, in fuorigioco non rilevato dal guardalinee.
L’Amburgo ha pareggiato con Arslan all’11’ di una
ripresa a lungo comandata. Fallito così l’aggancio
all’altro Borussia, il Dortmund, che domani può
prendere il largo con l’Hannover. Posticipo anche
per il Bayern, che può scavalcare il Borussia M. al
secondo posto ma con lo Schalke si gioca il terzo.
23 a giornata Ieri: Borussia M. Amburgo 1 1. Oggi:
Stoccarda Friburgo; Mainz Kaiserslautern;
Wolfsburg Hoffenheim; Colonia Leverkusen;
Augsburg Hertha; Werder Brema Norimberga.
Domani: Bayern Schalke; Borussia D. Hannover.
Classifica Borussia D. 49; Borussia M. 47; Bayern
45; Schalke 44; Werder 36; Leverkusen, Hannover
34; Wolfsburg, Amburgo 27; Stoccarda,
Hoffenheim 26; Norimberga 25; Mainz, Colonia 24;
Hertha 20; Kaiserslautern, Augsburg, Friburgo 18.
Taccuino
BRASILE
Coppa di Rio, la finale è Flu-Vasco
RIO (m.can.) Sarà Fluminense a sfidare il Vasco
da Gama domani nella finale della Coppa Guanabara,
prima fase del campionato dello stato di Rio: la Flu ha
battuto il Botafogo ai rigori dopo l’1 1 ai 90’ (supplemen
tari non previsti). L’eroe è stato Diego Cavalieri, ex
portiere del Cesena, che ha parato due rigori a Lucas
e Abreu. Chi vince la Coppa Guanabara si qualifica alla
finale del campionato col vincitore della seconda fase.
GIAPPONE
Zaccheroni batte 3-1 l’Islanda
Comincia bene l’anno agonistico di Alberto Zac
cheroni. Il suo Giappone ha battuto 3 1 l’Islanda in ami
chevole a Tokyo, prima uscita stagionale dei Blue Sa
murai. Il primo gol è stato segnato da Maeda dopo ap
pena 91 secondi, quando Zac non aveva nemmeno
preso posto in panchina. Di Fujimoto e Makino le altre
reti giapponesi. «È una prestazione sulla quale possia
mo costruire la squadra del futuro», ha detto Zacche
roni, che martedì affronta l’Uzbekistan per le qualifica
zioni al Mondiale 2014.

itorniRiusciti
di STEFANO ARCOBELLI
SABATO 25 FEBBRAIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
DALLA ISINBAYEVA ALLA FILIPPI
VINCENTI DOPO UNA GRANDE CRISI
21
L’
impossibilità di essere normali, di
sentirsi normali, di vivere normali.
Quando finisce la gloria, provare a rientrare
nei ranghi della normalità diventa, per un
campione, la prova più difficile da vincere.
Nell’anno olimpico, stiamo assistendo ai tentativi
più disparati di rientro che, fatalmente, fanno
i conti con i ferrei meccanismi delle qualificazioni
e con anni «inattivi». Esempi-limite: miti come
Ian Thorpe, costretti a cercare tempi banali (è successo
a Riccione, prima di Natale) per iscriversi ai
campionati australiani, e ancora oggi, a Zurigo, a
tuffarsi per sentirsi di nuovo bambino; leggende
come Janet Evans, costretta ad accudire i figli in
allenamento per riprovarci dopo 16 anni.
Il nuoto, secondo sport olimpico, non si fa
mancare niente. L’atletica, prima disciplina
olimpica, applaude, invece, il ritorno da record
di Yelena Isinbayeva (foto Reuters), dopo
3 anni di rigetto se non di crisi. Forse la russa,
inconsciamente, aveva bisogno di attraversare
questo tunnel per ritrovare la spinta giusta e
tornare a volare nell’asta, e ora dopo il 28˚ primato,
può ripartire verso il record dei record di
Bubka (35). Insomma, Yelena s’è ripresa la scena
di forza, e non la riperderà più: almeno fino
ai Giochi di Londra. Da noi, sta succedendo con
Alessia Filippi, argento olimpico e iridata del nuoto,
da due stagioni al buio, affacciatasi alla «vita
reale» attraverso il matrimonio, e ora caricata al
punto da voler ripensare in grande come a Pechino,
ma attraverso una via nuova: quella della maturità
e della serenità. Un po’ com’è successo al canottiere
Rossano Galtarossa, mai veramente appagato
da lasciare per sempre i remi. La differenza sta tutta
nel grado di competitività olimpica: la Isinbayeva
aveva calcolato tutto. Ma gli altri? C’è, infine,
chi sta chiudendo da vincente (l’ultima proprio ieri
nel superG in casa) una carriera ricchissima: lo
svizzero Didier Cuche potrebbe continuare ancora,
ma dice invece basta. Se ne pentirà?
© RIPRODUZIONE RISERVATA
dallaPrima
RITROVATO QUEL «DERBY» SPECIALE
TRA DUE NEMICI CON MILLE INCROCI
di FRANCO ARTURI
M
Capello (a sin.) e Trapattoni: incroci tra Milan e Juve AP
loSpunto
P
roviamo a vedere, continuiamo ad andare
avanti. Dice così Massimo Moratti quando
gli chiedono di Ranieri (foto Afp). Sembra stia parlando
dell’Inter, in realtà riassume la patologia
che incombe sul calcio italiano. Le squadre di A,
che restano 20, si sono già divorate 13 allenatori.
E anche Edy Reja è quasi fuori. Siamo alla giornata
numero 24, nemmeno ai due terzi della stagione.
La moda di licenziare gli allenatori è in via di
espansione, ci sono passerelle ovunque, ma il
Made in Italy resta imbattibile. Tolte le parentesi
di Mancini e Mourinho (6 anni in due), Moratti
ha avuto 20 tecnici in 11 stagioni: praticamente
due a campionato. Il patron dell’Inter,
assieme ai colleghi di Cagliari e Palermo,
resta uno dei più generosi e implacabili
datori di lavoro della categoria. Purtroppo,
la tendenza al turnover estremo nei cambi di
panchina, era un’eccezione ma è diventata
normalità.
Naturalmente ci sono ragioni specifiche, per
ogni squadra e ciascun allenatore. Più in generale
è evidente una cosa: il calcio è malato, la
patologia esplode nel punto in cui l’organismo
è più debole. Molti club hanno manager e dirigenti
inadeguati, che fanno le scelte di fondo
ilan e Juve, strani nemici. Oggi a San Siro
cercano di strapparsi lo scudetto dalle
mani, ieri sono state forgiate con gli stessi pregiati
metalli. Che sono stati fusi nelle stesse fornaci.
Era il 1949 quando Gianni Agnelli, per
placare una guerricciola di mercato, indirizzò
in rossonero Gunnar Nordhal, il cannoniere dei
cannonieri, grazie al quale il Milan tornò a
prendere contatto con il tricolore, dopo un digiuno
infinito: 44 anni. Molte stagioni dopo,
del resto, una bandiera milanista di nome Giovanni
Trapattoni andò a piantarsi a Torino dove
fra il ’76 e l’86 costruì una Juve mondiale.
Due squadre che hanno il record del più riuscito
scambio della storia del calcio italiano: correva
l’anno 1962, in bianconero finì Salvadore,
indistruttibile roccia della difesa, alla corte di
Rocco si spostò Bruno Mora, poeta della fascia.
Fecero le fortune dei loro nuovi club. Com’è accaduto
ai tempi nostri per Inzaghi e Pirlo. Come
si era ripetuto per Capello e Ancelotti. Il lungo
elenco di amici e affetti in comune comprende
Benetti e Abbiati, Davids e Paolo Rossi, Baggio
e Storari, fino a Zambrotta. Per non parlare
di Ibrahimovic, l’assente più presente che ci sia.
Gemelle mai, affini spesso, nonostante tutto.
Con uno storico competitore e avversario in comune,
quello vestito in nerazzurro. E dunque
un altro elemento di vicinanza psicologica, a
ben pensarci: nel Palio di Siena formato gigante
che è il calcio italiano, il gusto della vittoria è
avvicinato (o eguagliato?) dalla sconfitta del
nemico più accanito.
Già, l’Inter. Il tono di una rivalità è dettata dalle
condizioni storiche: quella fra il club di Moratti
e la Juve è piena di attriti, stridori, scontri campali,
polemiche, corpo a corpo. Fra Milan e Juve,
oggi politicamente molto unite nel tentare
di immaginare le forme del calcio di domani, le
tensioni sono state smorzate dai corsi e dai ricorsi.
Di fatto le eclissi di una squadra coincidevano
con gli splendori dell’altra: una rotta con
pochi punti di collisione. Se il Milan era grande,
la Juve stava acquattata qualche anno, e
viceversa. Anche i palmares sono ben suddivisi,
più che contesi: alla società degli Agnelli un
dominio italiano marcato, a quella di Berlusconi
una salda leadership internazionale.
Perfino i buchi neri in cui i due club sono precipitati
a un certo punto della loro storia hanno
sinistre analogie. Buco, una parola che comincia
per B. Nero, un aggettivo indicato per coprire
eventi di cui non andare orgogliosi. Ma succede,
l’importante è sapersi rialzare. Milan e
Juve entreranno questa sera a San Siro consapevoli
anche di aver saputo reagire ai momenti
più difficili e di rimanere punto di riferimento
del nostro calcio.
Un incrocio senza fine, ingentilito dal genio di
Rivera e Platini, Zidane e Van Basten. Due divise
che cromaticamente stanno molto bene una
contro l’altra, su un prato verde. Una partita
diventata il derby d’Italia. La definizione, inventata
da Gianni Brera, andava a premiare il duello
fra i due club che in quel momento avevano
vinto di più. Ora è questa. E conta anche più di
uno scudetto. Bentornata nel mondo dei kolossal.
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BASTA CON I TECNICI USA E GETTA
MALATTIA DEL CALCIO MADE IN ITALY
di ALESSANDRO DE CALÒ
ma poi scaricano i loro errori sul povero tecnico di
turno. E’ un modello vecchio, che produce molti
effetti negativi. Gli allenatori sono sempre meno
progettisti di un futuro possibile e sempre più amministratori
di un presente da tamponare. Per questo
in Italia quasi nessuno lancia giocatori giovani:
in genere, chi semina, deve avere una vaga e
umana certezza di poter raccogliere i frutti del lavoro
che ha fatto.
Ferguson è sulla plancia del Manchester United
dal 1986, Wenger ha in mano l’Arsenal da 16 anni.
Sapete a chi appartiene il record di persistenza
in Italia? A Walter Mazzarri, che sta al Napoli da
meno di due anni e mezzo. Quando ci chiediamo
cosa c’è dietro al «miracolo» dei partenopei
in Champions, rischiamo di non accorgerci
di avere la risposta già scritta tra le
righe: il miracolo è che in un ambiente
emotivo, come quello napoletano, Mazzarri
abbia potuto lavorare al suo progetto
fino a diventare un’eccezione e un modello
da seguire. Guidolin a Udine, Allegri col Milan
e Conte nella Juve restano in scia. Con
Luis Enrique, scommessa della Roma, sono
quelli che stanno giocando il miglior calcio,
ottenendo i risultati più significativi. Non
sembra, ma è tutto legato. Rinnovare e poi
crederci: è questa la strada da seguire.
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laPuntura
di ROBERTO PELUCCHI
f
Diciamolo: l’ex ministro
Carlo Giovanardi ha
sbagliato. Certe frasi
rischiano di toccare la
sensibilità di troppa gente.
Vedere due persone dello
stesso sesso che si baciano
va considerato normale. Chi
si sentisse turbato può
sempre chiudere gli occhi o
girarsi dall’altra parte. Che
poi è il riflesso istintivo che
viene, da un po’ di tempo,
quando si guarda una
partita dell’Inter.
laVignetta
di STEFANO FROSINI
TwitTwit
IL CINGUETTIO DEL GIORNO
YELENA ISINBAYEVA
Saltatrice con l’asta
Record del mondo a
Stoccolma!!! Sono così
felice!!! Grazie ai miei fan in
tutto il mondo per il loro
sostegno e la loro fiducia
@yelenaisinbaeva
VALENTINO ROSSI/1
Nove volte iridato moto
La cosa più bella dei punti è
quando te li togli. Ecco fatto,
26 grappette tolte. Pronti
@ValeYellow46
VALENTINO ROSSI/2
Bello vedere un sacco di
camion con il 46 attaccato.
Ho un sacco di tifosi tra i
camionisti.
EZEQUIEL SCHELOTTO
Centrocampista dell’Atalanta
Se a fine campionato
sorpasso 15.000
followers regalo una mia
maglia
@GalgoSchelotto
Palazzo di Vetro
di
RUGGIERO PALOMBO
Diritti tv e mutualità
i padri sono tanti
ma il Coni non ci sta
Nel Milleproroghe un emendamento
che piace a Ghirelli ma non a Pagnozzi
Pagnozzi, segretario generale (a sin.) e Petrucci, presidente del Coni GMT
H
a molti padri l’accordo
sulla mutualità sottoscritto
giovedì 9 febbraio dalle
quattro Leghe. Ve li citiamo in
ordine di nostra personale apparizione:
Abete, Macalli, Abodi,
Beretta, Tavecchio, Lotito
(sì, c’è pure lui). A ciascuno di
essi, può essere più o meno attribuita
la frase «grazie a me
e soltanto a me si è realizzata
un’intesa che altrimenti sarebbe
ancora in alto mare».
Dato a tutti i Cesari quel che
loro appartiene, nel segno di
una democratica par condicio,
corre tuttavia l’obbligo di
segnalare che la questione
sembra tutt’altro che chiusa.
L’accordo riguarda quel 10%
delle entrate dai diritti televisivi
che la Lega di serie A deve
ogni anno destinare all’altro
calcio (e non solo, almeno in
teoria) sulla base della cosiddetta
legge Melandri. Con effetto
valido fino al 30 giugno
2012 si è stabilito che i 182,2
milioni complessivi (rappresentano
la mutualità delle ultime
due stagioni) siano ripartiti,
134 milioni alla B, 39,3 alla
lega Pro, 8,9 ai Dilettanti. Nulla
al Coni, cosa che non è piaciuta
a Petrucci: «Si potrebbe
trattare anche di qualche milione
di euro» (Gazzetta dello
Sport, 17 febbraio).
La Melandri in realtà prevede
che di quel 10%, il 4% sia nella
disponibilità di una Fondazione,
che «determina — scrive
la legge del 1 febbraio 2008
— nelle forme stabilite dallo
Statuto da emanarsi entro sei
mesi dall’entrata in vigore del
presente decreto, le modalità
e i criteri che presiedono allo
svolgimento della propria attività,
con particolare riferimento
alle modalità di individuazione
delle iniziative da finanziare
nel settore sportivo giovanile
e dilettantistico...» «La
Fondazione — si legge ancora
— detta specifiche regole per
individuare annualmente almeno
due progetti da finanziare
relativi a discipline
sportive diverse da quelle
calcistiche...».
Particolare non trascurabile,
la Fondazione (12 membri, 6
di A e B, 3 FIGC, 1 Federbasket,
1 Lega basket, 1 Coni)
e il suo relativo Statuto che dovevano
materializzarsi entro
il 31 luglio 2008 ancora non
esistono, ma di questo tutti gli
addetti ai lavori di cui sopra
non menano vanto.
Veniamo ai giorni nostri: nel
Milleproroghe approvato giovedì
scorso dalla Camera è stato
infilato un emendamento,
«dal 1 luglio 2012, con effetti
a partire dalla stagione
sportiva 2012-2013, la Fondazione
per la mutualità generale
negli sport professionistici a
squadre svolge necessariamente
le funzioni e i compiti
ad essa assegnati ai sensi dell’articolo
23 del decreto legislativo
9 gennaio 2008 (la Melandri
convertita in legge l’1
febbraio 2008, ndr)».
Una vera e propria resurrezione
(soffermatevi su quel «necessariamente»
che è tutto
un programma), che fa cantare
vittoria alla Lega Pro, assolutamente
convinta che questo
emendamento certifica la
«non esistenza» precedente
della Fondazione, da cui, parola
del direttore generale Francesco
Ghirelli, «a questo punto
sul passato il Coni non ha
nulla a pretendere». Certezze
che tuttavia il Coni (e anche la
Lega di basket) sembrano proprio
non condividere. Parola
di Lello Pagnozzi, questa volta.
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22
LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 25 FEBBRAIO 2012
SERIE BWIN I RECUPERI DELLA 26 a
Il Pescara fa crac
Bonazzoli in gol
E la Reggina gode
Il bis è di Ragusa: prima di Zeman senza reti
Adesso Gregucci torna a rivedere i playoff
Emiliano Bonazzoli, 33 anni, ha sbloccato così il risultato di Pescara IPP
PESCARA
REGGINA
0
2
GIUDIZIO 7777
PRIMO TEMPO 0-1
MARCATORI Bonazzoli al 25’ p.t.; Ragusa
al 24’ s.t.
PESCARA (4-3-3) Anania 6,5; Zanon 5,
Romagnoli 5, Capuano 5, Balzano 5; Nielsen
s.v. (dal 5’ p.t. Kone 5), Togni 5,5, Cascione
6; Sansovini 6 (dal 15’ s.t. Caprari
4,5), Immobile 6 (dal 26’ s.t. Soddimo 5),
Insigne 6,5. PANCHINA Ragni, Bocchetti,
Kone, Gessa, Maniero. ALLENATORE Zeman
5,5.
REGGINA (3-5-2) Zandrini 6,5; Freddi
6,5, Emerson 6, Angella 6,5 (dal 18’ s.t.
Cosenza 6); D’Alessandro 6 (dal 35’ s.t.
Melara s.v.), Castiglia 6, N. Viola 6,5 (dal
9’ s.t. Rizzo 6,5), Barillà 6,5, Rizzato 6,5;
Ragusa 7, Bonazzoli 7,5. PANCHINA Belardi,
A. Viola, De Rose, Ceravolo. ALLENA-
TORE Gregucci 7.
ARBITRO Tozzi di Ostia 5.
GUARDALINEE Ciancaleoni 5 - Argiento
5,5.
AMMONITI D’Alessandro (R) e Ragusa (R)
per gioco scorretto; Immobile (P) e Cascione
(P) per proteste.
NOTE paganti 8.377, incasso di 74.589 euro;
abbonati 2.882, quota di 15.590,41 euro.
Tiri in porta 4-5 (con una traversa).
Tiri fuori 5-6. In fuorigioco 1-3. Angoli
13-2. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 6’.
DAL NOSTRO INVIATO
GAETANO IMPARATO
PESCARA
Passa la Reggina e il Pescara
s’inchina. Bonazzoli di testa
e Ragusa in contropiede, un
gol per tempo, e la pratica si
chiude. Colpo a sorpresa dei calabresi
contro Immobile e soci
che tornavano a giocare sul proprio
campo dopo un mese. Sbuca
il risultato che non t’aspetti
visto come anche i bookmaker
pagavano il blitz degli ospiti a
4,50. Gregucci soffia a Zeman
(prima partita senza gol del
campionato) una gara tattica,
una sfida a scacchi: quello che
era il duello tra i migliori attacchi
della B viene sostanzialmente
deciso da un episodio dubbio
e l’assemblaggio prudente, furbo,
ma non rinunciatario degli
ospiti.
La svolta Quando Bonazzoli
guadagna una punizione dal limite,
cadendo per un dubbio
fallo di Zanon, la gara esplode:
l’attaccante s’incarica della punizione,
chiamando Anania ad
una paratona che manda la palla
in angolo. Sulla battuta dalla
bandierina Freddi colpisce di testa,
la traversa respinge, ma è
ancora Bonazzoli a saltare e
mandare in rete anch’egli di testa.
La gara sostanzialmente si
decide lì, perché il Pescara è arruffone,
la Reggina furba a ribattere
colpo su colpo. Quando
sul filo del fuorigioco Ragusa
scatta verso la porta, e riesce a
saltare Anania per poi piazzare
il rasoterra del raddoppio, partono
i titoli di coda, anche se il
Pescara chiede due rigori (fallo
su Immobile e mani di D’Alessandro)
che non cambiano la
sostanza delle cose.
La chiave A racchiudere i 90’ in
h
7,5
il migliore
BONAZZOLI (Reggina)
Sfiora il gol su punizione,
respinge in rete la palla
schizzata sulla traversa
portando la Reggina in
vantaggio e si rifà della
paratona di Anania.
Fa reparto da solo, spicca:
è un vero leader
un rigo verrebbe da dire che il
Pescara paga l’assenza di Verratti
(mediana confusionaria,
ostaggio dei calabresi) e la Reggina
passa alla cassa per la scelta
di puntare su Bonazzoli centro
boa rispolverando Ragusa
che gli gira intorno. Squadra
corta, pressing alto, una ragnatela
che avvolge il Pescara quando
ha palla vietandogli di pensare,
di costruire, le sue specialità.
Il primo tempo scorre così:
calabresi che graffiano su azione
corale (tiri di Ragusa, Viola
in tribuna
Venditti, il tifoso di Zeman
e Barillà), Pescara offensivo ma
coi guizzi dei soliti noti (Immobile
16’, Insigne 30’ e 42’).
Ragnatela In pratica, il Pescara
si dimena nella ragnatela reggina
e rimane ancor più imbrigliato.
E’ pur vero che il gioco non
scorre fluido, ma le sue 5 azioni
gol le assembla comunque. Il
problema è che sbaglia nei momenti
topici: il pallone che perde
Caprari nella sua metà campo
(23’ s.t.) permette a Ragusa
di scattare verso il raddoppio.
Un attimo prima il Pescara invocava
un penalty su Immobile.
Verratti non c’è, assenza pesante,
e anche Kone per Nielsen (infortunatosi
subito) non convince.
La gara il Pescara l’ha persa
lì, a centrocampo: Gregucci
l’ha costruita bene. Ora gli toccherà
pagare da bere a tutti nel
bar della collina Fleming a Roma,
dove lui e Zeman parlano
spesso di calcio.
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In tribuna a seguire Pescara-Reggina c’era Antonello
Venditti, amico e tifoso di Zeman. Il cantante farà un concerto
giovedì a Montesilvano e non ha voluto perdere il match GETTY
LE PARTITE DI OGGI SI GIOCANO DUE SFIDE: FISCHIO D’INIZIO ALLE ORE 15
Il Sassuolo è decimato
Pea lavora in segreto
e se vince sale in vetta
Tre squalificati e anche Terranova k.o.
Il tecnico teme la sfida con l’Ascoli
«Ci serve la massima concentrazione»
SASSUOLO
ASCOLI
SASSUOLO
(3-5-2)
17 POMINI
24 MARZORATTI
6 PICCIONI
20 BIANCO
26 GAZZOLA
27 CONSOLINI
16 VALERI
70 MISSIROLI
3 LONGHI
77 MARCHI
12 SANSONE
All. PEA
PANCHINA
1 Bassi,
8 Donazzan,
13 Benedetti,
15 Vaccari, 9
Bruno, 11 Boakye,
19 Troianiello.
STEFANO FOGLIANI
SASSUOLO (Modena)
ASCOLI
(5-3-2)
37 MAURANTONIO
52 SCALISE
19 GIOVANNINI
26 PECCARISI
6 FAISCA
33 TOMI
8 DI DONATO
4 PEDERZOLI
91 ILARI
11 PAPA WAIGO
18 FALCONIERI
All. SILVA
PANCHINA
1 Melillo, 21
Pasqualini, 66
Andelkovic, 10
Sbaffo, 13 Parfait,
32 Gerardi,
99 Soncin.
ARBITRO Baracani di Firenze
GUARDALINEE Crispo-Fiorito
PREZZI da 10 a 60 euro
TV e Sky Calcio 4 HD e Premium Calcio 1
La settimana di Fulvio
Pea è cominciata con la neve e
tre squalifiche che gli hanno lasciato
a disposizione solo un
centrocampista di ruolo (Valeri),
ed è finita con il problema
muscolare che ieri ha appiedato
anche Terranova, in vista
del recupero di oggi contro
l’Ascoli.
Il tecnico Fulvio Pea, 45 anni LIVERANI
Il tecnico Settimana sui generis,
insomma, in attesa della
gara che potrebbe di nuovo valere
al Sassuolo i gradi di capolista,
in attesa del posticipo di
domani tra Brescia e Torino.
Forse anche per questo Pea ha
aggiunto un’altra variabile,
chiudendo le porte del campo
di allenamento sul quale ha
preparato l’inedito Sassuolo
che oggi a Modena affronta
l’Ascoli. Mai successo: l’allievo
di Mourinho è solito aprire al
pubblico anche le rifiniture
pregara, «e invece questa volta
ho voluto che la squadra fosse
concentrata al massimo, e
concentrata al massimo su se
stessa», ha detto Pea, per il
quale si avvicina, con la 28ª
partita, un’altra scadenza che
il tecnico neroverde aveva fissato
a suo tempo. «La classifica
— aveva detto a dicembre
— comincerò a guardarla dopo
la 28ª giornata, ossia a due
terzi di stagione». Chissà se
Pea sarà soddisfatto di quella
che gli consegneranno i suoi
oggi pomeriggio, dopo i 90’
con l’Ascoli, magari con tutte
le altre 21 squadre dietro a inseguire
(compreso il Pescara,
che perdendo ieri sera è rimasto
alle spalle del Sassuolo).
Le ultime Vista l’assenza di Terranova,
in difesa Pea si affida
all’esperienza di Piccioni. Per
completare il centrocampo invece
il tecnico avanza Consolini,
mentre in attacco c’è un ballottaggio
tra Marchi e Boakye
per trovare il partner di Sansone.
In panchina, per arrivare a
18, sono stati chiamati due giovani
della Primavera: Benedetti
e Vaccari. Squalificati: Bianchi,
Cofie e Magnanelli. Diffidati:
Gazzola, Laribi e Valeri.
Qui Ascoli Silva medita molte
novità per una partita difficile
che però per l’Ascoli vale come
tutte le altre: per la salvezza
servono ancora molti punti. In
rampa di lancio Scalise, Tomi
e Giovannini, pronti a scendere
in campo sin dall’inizio,
mentre Ilari dovrebbe essere
preferito a Sbaffo. In porta
Maurantonio gioca al posto
dello squalificato Guarna. In
attacco si giocano una maglia
Falconieri, Soncin e Gerardi.
Squalificati Guarna. Diffidati
Faisca, Giovannini, Papa Waigo,
Sbaffo.
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L’ALTRA GARA
L’ex Cuttone
e una vigilia
con nuove liti
GUBBIO
MODENA
GUBBIO
(4-3-3)
32 DONNARUMMA
39 BRIGANTI
77 COTTAFAVA
13 BENEDETTI
3 RUI
8 SANDREANI
40 NWANKWO
11 GUZMAN
20 BAZZOFFIA
18 GRAFFIEDI
19 LÖFQUIST
All. SIMONI
PANCHINA
1 Farabbi, 33
Caracciolo, 22
Farina, 10 Buchel,
4 Boisfer,
9 Ciofani,
30 Ragatzu.
MODENA
(4-4-1-1)
1 CAGLIONI
22 MILANI
50 PERNA
26 CARINI
3 BASSOLI
4 NARDINI
5 PETRE
69 SIGNORI
10 DI GENNARO
12 STANCO
30 GRECO
All. CUTTONE
PANCHINA
99 Guardalben,
2 Jefferson, 23
Ricchi, 16 Foresta,
8 De Vitis,
18 Trombetta,
60 Ardemagni.
ARBITRO Merchiori di Ferrara
GUARDALINEE Tasso-Pegorin
PREZZI da 8 a 35 euro
TV Sky Calcio 5 HD e Premium Calcio 2
(andata 1-1)
GUBBIO Simoni ieri ha schierato
in avanti Bazzoffia, Graffiedi e
Löfquist, ma potrebbe puntare
anche sul 4-3-1-2 con Bazzoffia e
Ciofani in avanti e Guzman
trequartista, o con Ragatzu a
sinistra. Squalificati nessuno.
Diffidati Bartolucci, Bazzoffia,
Boisfer, Buchel, Gerbo, Graffiedi,
Lunardini, Rui e Sandreani.
MODENA C'è sempre alta
tensione, ieri sono volate parole
grosse negli spogliatoi tra
Diagouraga, non convocato
nonostante la carenza di difensori,
e Cuttone, ex di turno. Oltre a
Turati, fuori anche Perticone,
mentre rischia pure Ardemagni: si
deciderà all'ultimo. Squalificati
Dalla Bona. Diffidati Ardemagni,
Carini, Perticone e Petre.
CLASSIFICA
SQUADRE PT PARTITE RETI
G V N P F S
TORINO 56 27 16 8 3 34 17
SASSUOLO 54 27 15 9 3 36 18
VERONA 54 28 16 6 6 37 25
PESCARA 52 27 16 4 7 56 39
PADOVA 46 27 13 7 7 39 29
VARESE 45 28 12 9 7 34 25
REGGINA 42 28 11 9 8 47 36
BRESCIA 39 27 10 9 8 29 26
BARI (-2) 39 28 11 8 9 34 31
SAMPDORIA 37 27 8 13 6 32 23
CITTADELLA 37 28 10 7 11 33 36
GROSSETO 37 28 9 10 9 30 36
JUVE STABIA (-4) 36 27 11 7 9 38 35
LIVORNO 30 28 7 9 12 30 33
VICENZA 29 28 6 11 11 31 39
CROTONE (-1) 28 28 6 11 11 29 37
MODENA 26 26 5 11 10 25 40
ALBINOLEFFE 25 28 5 10 13 28 42
EMPOLI 24 27 6 6 15 32 45
GUBBIO 23 27 5 8 14 24 39
ASCOLI (-7) 22 27 8 5 14 28 38
NOCERINA 18 28 3 9 16 34 51
U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE
PROSSIMO TURNO
29ª giornata
Venerdì 2 marzo, ore 20.45
VARESE-VICENZA (2-0)
Sabato 3 marzo, ore 15
BARI-CROTONE (1-0)
EMPOLI-LIVORNO (0-0)
GROSSETO-TORINO (0-1)
JUVE STABIA-NOCERINA (3-2)
MODENA-CITTADELLA (0-2)
PADOVA-ALBINOLEFFE (0-1)
PESCARA-SASSUOLO (1-1)
REGGINA-ASCOLI (1-1)
SAMPDORIA-VERONA (1-1)
Lunedì 5 marzo, ore 20.45
GUBBIO-BRESCIA (2-2)
RECUPERI
Martedì 6 marzo, ore 18.30
MODENA-PADOVA (27ª, 0-2)
PESCARA-JUVE STABIA (27ª, 2-3)
SAMPDORIA-EMPOLI (25ª, 3-1)
MARCATORI
18 RETI Immobile (2, Pescara).
16 RETI Sansone (6, Sassuolo).
14 RETI Tavano (1, Empoli); Sau (1, Juve Stabia).
13 RETI Abbruscato (4, Vicenza).
12 RETI Jonathas (3, Brescia); Sansovini (Pescara).
11 RETI Sforzini (1, Grosseto).
10 RETI Cocco (4, AlbinoLeffe);
Castaldo (5, Nocerina).
DOMANI IN CAMPO
Brescia-Toro
Calori cambia
Ventura: Glik
Appuntamento domani
alle 12.30: l’imbattuta difesa
del Brescia di Calori (Arcari
resiste da 720’) contro il Toro
nuovamente capolista.
BRESCIA Seduta mattutina al
San Filippo: Calori deve
disegnare il centrocampo.
Salamon e Cordova si
contendono il posto lasciato
vacante da Budel (2 mesi di
stop), mentre Vass fa
concorrenza a Martina Rini.
Soluzione alternativa: fuori un
mediano, Piovaccari dentro
subito con El Kaddouri
mezzala. Squalificati nessuno.
Diffidati Salamon. Probabile
formazione (3 5 1 1): Arcari;
Martinez, De Maio, Caldirola;
Zambelli, Martina Rini,
Salamon, Mandorlini, Daprelà;
El Kaddouri; Jonathas.
TORINO Nessuna lesione
muscolare per Stevanovic:
l’ecografia ha escluso lesioni
all’inguine. Ha lavorato ancora
a parte Di Cesare, quindi non è
da escludere il rilancio di Glik
accanto ad Ogbonna.
Squalificati nessuno. Diffidati
Glik e Parisi. Probabile
formazione (4 2 4) Benussi;
Darmian, Glik, Ogbonna, Parisi;
Basha, Iori; Surraco,
Meggiorini, Antenucci, Vives.
ARBITRO Ciampi di Roma.
POSTICIPI La Lega di B ha
fissato il programma di anticipi
e posticipi di altre due
giornate di marzo: ecco le
gare (tutte alle 20.45).
31ª giornata: venerdì 16 marzo
Padova–Varese, lunedì 19
Pescara–Brescia.
32ª giornata: venerdì 23
Sassuolo–Empoli, lunedì 26
Vicenza–Padova.

SABATO 25 FEBBRAIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
23
PRIMA DIVISIONE 24 a GIORNATA (ore 14.30)
Cambia tutto: il Como volta pagina
Presentata la
nuova proprietà,
oggi in panchina
la prima volta di
Chiarenza. Che di
fronte avrà un
altro tecnico al
debutto: Pane
LILLIANA CAVATORTA
COMO
Il Como torna in campo
dopo tre settimane. Una partita,
a Ferrara, rinviata per la neve,
e una domenica di sosta. Si
ricomincia da una vittoria, quella
di Foggia. E si ricomincia con
uno scenario notevolmente
cambiato intorno alla squadra
azzurra. Lunedì è stato presentato
il nuovo allenatore, Vincenzo
Chiarenza, e ieri mattina la
nuova società. Ovvero, il gruppo
di imprenditori comaschi
che acquisirà — manca solo l’atto
formale, ma la cessione è già
assolutamente certa e definita
— il controllo totale del Calcio
Como. La società che diverrà
nuova proprietaria si chiama
S3C: un gruppo ampio di imprenditori
locali o comunque legati
al territorio comasco in cui
rientrerà anche Amilcare Rivetti,
l’attuale presidente che resterà
nel ruolo di numero uno.
Vincenzo Chiarenza, 57 anni, terzo
tecnico dopo Ramella e Manari CUSA
Rinforzi Una situazione nuova,
che parte con l’intenzione di intervenire
sul Como ad ampio
raggio. Sia sul fronte sportivo
che su quello strutturale e di
rapporti con il territorio. Obiettivo
sul campo, già dichiarato,
quello di rinforzare al più presto
la squadra, cercando il salto
in serie B. Altro obiettivo importante,
la ricostruzione del settore
giovanile. Nonché, ovviamente,
stabilizzare la società a
livello finanziario. In questo
senso è stata effettuata nei giorni
scorsi una ricapitalizzazione
di un milione di euro — che di
fatto ha sancito l’uscita dell’ex
presidente Antonio Di Bari —
con la garanzia, per i prossimi 4
anni, di sostenere eventuali perdite
di bilancio sino a un milione
di euro l’anno.
Ecco Chiarenza Insomma, comincia
una vita nuova per la società
comasca. Che ancora, però,
deve entrare nel dettaglio
sulle questioni tecniche vere e
proprie. Per ora, non si tocca
nulla. Il responsabile dell’area
tecnica rimane Antonio Tesoro,
di cui non si esclude la riconferma.
Tutto il resto è da capire.
Una novità importante però
c’è già sin da oggi: Chiarenza,
appunto, al debutto curiosamente
contro Alessandro Pane,
nuovo tecnico del Pisa. Dopo
una lunga carriera nel settore
giovanile della Juventus, Chiarenza
succede a Ernestino Ramella,
al fianco di Beppe Manari
che ne ha preso il posto per
un mese, centrando proprio a
Foggia la prima e unica vittoria
della sua breve gestione. Manari,
senza patentino, aveva una
deroga per un mese.
IL BIG MATCH
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Ternana-Taranto
con le maglie
già protagoniste
Grande attesa per
Ternana-Taranto, con oltre 9.000
spettatori e le maglie a loro modo
protagoniste. Quella della Ternana
sarà donata all'ex rossoverde
Agatino Russo, affetto da Sla.
Quelle del Taranto invece non
avranno lo slogan scelto dai tifosi
«RespiriAMO Taranto»: la Lega
Pro infatti non l’ha autorizzato,
scatenando le proteste. Il d.g.
Ghirelli: «Ci sono vari modi per
esprimere il proprio pensiero: si
lascino fuori lo sport e il calcio».
girone A
A Sorrento è un derby da playoff
CARPI-AVELLINO (0-1)
CARPI (4-4-2) Mandrelli; Laurini, De
Paola, Terigi, Poli; Boniperti, Memushaj,
Sogus, Pasciuti; Eusepi, Kabine.
(Bastianoni, Lollini, Donnarumma,
Perini, Perrulli, Scialpi, Ferretti). All.
Notaristefano.
AVELLINO (4-3-3) Fumagalli;
Zappacosta, Izzo, Cardinale, Pezzella;
D’Angelo, Malaccari, Arcuri; M. Ricci,
Zigoni, De Angelis. (Fortunato, Labriola,
Puleo, Zammuto, R. Ricci, Capua,
Thiam). All. Bucaro.
ARBITRO Giovani di Grosseto
(Sgheiz-Pignone).
COMO-PISA (0-1)
COMO (4-2-3-1) Giambruno; Ghidotti,
Urbano, Conti, Som; Vicente, Ardito;
Ciotola, Paonessa, Toledo; Ripa.
(Twardzik, Ambrosini, Filosa, Lulli,
Bardelloni, Doumbia, Tavares). All.
Chiarenza.
PISA (3-5-2) Pugliesi; Audel, Colombini,
Bizzotto; Benvenga, Obodo, Genevier,
Favasuli, Benedetti; Perna, Tulli. (Sepe,
Ton, Raimondi, Gatto, Scampini, Ilari,
Strizzolo). All. Pane.
ARBITRO Illuzzi di Molfetta
(Mosca-Quitadamo).
FOGGIA-TRITIUM (1-1)
FOGGIA (3-4-3) Ginestra; D’Orsi, De
Leidi, Gigliotti; Cortesi, Perpetuini,
Velardi, Cardin; Pompilio, Lanteri,
Venitucci. (Botticella, Toppan, Frigerio,
Meduri, Wagner, Ferreira, Defrel). All.
Stringara.
TRITIUM (4-4-2) Pansera; Fondrini,
Teso, Dionisi, Possenti; Chimenti,
Malgrati, Daldosso, Casiraghi; Sinato,
R. Bortolotto. (Nodari, Suagher, Corti,
Di Ceglie, Monacizzo, Spampatti,
Magnaghi). All. Boldini.
ARBITRO Verdenelli di Foligno
(Cipolloni-Stazi).
LUMEZZANE-FOLIGNO (1-1)
LUMEZZANE (4-3-1-2) Brignoli; Luciani,
Guagnetti, Giosa, Malagò; Fondi,
Sevieri, Finazzi; Baraye; Gasparetto,
Ferrari. (Pascarella, Djengoue, Faroni,
Dadson, Antonelli, Baldé, Inglese). All.
Nicola.
FOLIGNO (3-5-2) Kovacsik; Galuppo,
Cotroneo, Barbagli; Rizzo, Menchinella,
Padoin, Papa, Carroccio; Guidone,
Caturano. (Mazzoni, Petti, Tuia,
Stoppini, Evangelisti, Tattini, Ferrari).
All. Pagliari.
ARBITRO Adduci di Paola
(Buondonno-Lotierzo).
MONZA-VIAREGGIO (1-1)
MONZA (4-3-1-2) Castelli; Cattaneo,
Boscaro, Zullo, Anghileri;
Lewandowski, Biso, Valagussa;
Iacopino; Colacone, Torregrossa.
(Marcandalli, Zenoni, Fiuzzi, Rosseti,
Prato, Romano, Tiboni). All. Motta.
VIAREGGIO (3-5-2) Gazzoli; Lamorte,
Fiale, Sorbo; Carnesalini, Pizza,
Berardocco, Cristiani, Tarantino;
Cesarini, Zaza. (Merlano, Pellegrini,
Martella, Maltese, Lepri, D’Onofrio,
Scardina). All. Cuoghi.
ARBITRO Albertini di Ascoli
(Bagnari-D’Apice).
PAVIA-SPAL (0-4)
PAVIA (4-4-2) Facchin; Capogrosso,
Fissore, Fasano, Pezzi; Statella, Carotti,
Meza Colli, Verruschi; Marchi, Falco.
(Cacchioli, Meregalli, Gheller, Galassi,
D’Errico, Rodriguez, Cesca). All. Roselli.
SPAL (5-3-2) Capecchi; Cosner,
Ghiringhelli, Beduschi, Bedin, G. Rossi;
Migliorini, Agnelli, P. Rossi; Marconi,
Arma. (Costantino, A. Vecchi, Canzian,
Castiglia, Fortunato, Taraschi,
Laurenti). All. S. Vecchi.
ARBITRO De Benedictis di Bari
(Perissinotto-Toffanin).
PRO VERCELLI-REGGIANA (1-1)
PRO VERCELLI (4-3-1-2) Valentini;
Bencivenga, Ranellucci, Modolo,
Armenise; Germano, Rosso, Marconi;
Espinal; Malatesta, Iemmello. (Miranda,
Cancellotti, Masi, Murante, Disabato,
Carraro, Di Piazza). All. Braghin.
REGGIANA (4-3-1-2) Silvestri;
Cabeccia, Zini, Aya, Magliocchetti;
Arati, Calzi, Ardizzone; Viapiana;
Gurma, Rossi. (Bellucci, Mei, Sperotto,
Spezzani, Iraci, Matteini, Fedi). All. Zauli.
ARBITRO Maresca di Napoli
(Viello-Regazzo).
SORRENTO-BENEVENTO (0-1)
SORRENTO (4-3-3) Rossi; Vanin, Terra,
Di Nunzio, Bonomi; Beati, Camillucci,
Zanetti; Carlini, Ginestra, Basso.
(Chiodini, Sabato, Romeo, Bondi,
Croce, Corsetti, Scappini). All. Ruotolo.
BENEVENTO (4-3-3) Mancinelli;
Pedrelli, Siniscalchi, Signorini,
Anaclerio; D’Anna, De Vezze, Luisi; Cia,
Altinier, Pintori. (Corradino, Rinaldi,
Frascatore, Vacca, Montini, Kanoute,
Cipriani). All. Imbriani-Martinez.
ARBITRO Borriello di Mantova
(Sani-Servilio).
TERNANA-TARANTO (1-0)
TERNANA (3-4-3) Ambrosi; Ferraro,
Pisacane, De Giosa; Bernardi, Carcuro,
Miglietta, Dianda; Nolè, Litteri,
Sinigaglia. (Virgili, Fazio, Arrigoni,
Chianello, Danti, Giacomelli, Docente).
All. Toscano.
TARANTO (3-4-3) Bremec; Cutrupi, Di
Bari, Prosperi; Antonazzo, Sciaudone,
Di Deo, Rizzi; Chiaretti, Guazzo, Rantier.
(Faraon, Coly, Pensalfini, Giorgino,
Alessandro, Mendicino, Girardi). All.
Dionigi.
ARBITRO Pasqua di Tivoli (Alassio-Di
Iorio).
LA SITUAZIONE
CLASSIFICA Così dopo 23 giornate:
Ternana p. 51; Taranto (-3) 46; Carpi 41;
Pro Vercelli* 40; Sorrento (-2) 39;
Benevento (-2) 35; Lumezzane 32;
Avellino* 31; Como* (-2), Foggia (-2) e
Tritium 30; Pisa e Reggiana (-2) 27;
Monza 21; Spal* (-4) 18; Viareggio (-1)
15; Foligno (-4) 13; Pavia 11. (*una gara
in meno).
PROSSIMO TURNO Domenica 4 marzo
(ore 14.30): Avellino-Monza (1-1);
Benevento-Como (1-2); Foligno-
Sorrento (0-1); Pisa-Ternana (lunedì 5,
ore 20.45; 0-1); Reggiana-Foggia (2-0);
Spal-Carpi (0-1); Taranto-Pro Vercelli
(0-0); Tritium-Lumezzane (0-1);
Viareggio-Pavia (2-1).
girone B
Siracusa-Pergocrema è il clou
ALTO ADIGE-BARLETTA (1-1)
ALTO ADIGE (4-2-3-1) Iacobucci;
Iacoponi, Cascone, Kiem, Legittimo; Furlan,
Uliano; Campo, Fischnaller, Schenetti;
Giannetti. (Miskiewicz, Grea, Bacher,
Calliari, Chiavarini, Pfitscher, Albanese).
All. Stroppa.
BARLETTA (4-4-2) Pane; Minieri,
Migliaccio, Mengoni, Petterini; Simoncelli,
De Liguori, Romondini, Schetter; Cerone,
Mazzeo. (Marino, Masiero, Mazzarani,
Guerri, Di Cecco, Hanine, Franchini).
All. Di Costanzo.
ARBITRO Minelli di Varese (Basile-Boz).
ANDRIA-CARRARESE (1-3)
ANDRIA (4-4-2) Rossi; Meccariello,
Cossentino, Mucciante, Contessa; Comini,
Arini, Marsili, Taormina; Del Core, La
Mantia. (Sansonna, Zaffagnini, Larosa,
Russo, D’Alessandro, Loiodice, Minesso).
All. Cosco.
CARRARESE (4-4-2) Nocchi; Piccini,
Benassi, Pasini, Anzalone; Orlandi, Corrent,
Pacciardi, Russotto; Merini, Cori.
(Teodorani, Bregliano, Miceli, Taddei, Giovinco,
Belcastro, Gaeta). All. Sottili.
ARBITRO La Penna di Roma
(Lunardon-Manzo).
BASSANO-PORTOGRUARO (1-1)
BASSANO (4-3-1-2) Grillo; Toninelli,
Basso, Drudi, Bonetto; Caciagli, Correa,
Giacobbe; De Gasperi; Galabinov, Gasparello.
(Poli, Maniero, Tabacco, Morosini,
Proietti, Ferretti, Guariniello). All. Jaconi.
PORTOGRUARO (5-3-2) Bavena;
Lorenzini, Fedi, Cristante, Radi, Pondaco;
Liccardo, Coppola, Salzano; Corazza,
De Sena. (Mion, Bognanni, Regno, Altobello,
Herzan, Della Rocca, Luppi). All.
Rastelli.
ARBITRO Gallo di Barcellona Pozzo di
Gotto (Tolfo-De Franco).
PIACENZA-FERALPI SALÒ (1-0)
PIACENZA (4-4-2) Ivanov; Marchi,
Melucci, Visconti, Ruggeri; Volpi, Pani,
Piccinni, Lisi; Gavilan, Giovio. (Stocchi,
Avogadri, Bertoncini, Dragoni, Foglia,
Bombagi, Rodriguez). All. Monaco.
FERALPI SALÒ (4-3-3) Branduani;
Turato, Camilleri, Leonarduzzi, Cortellini;
Drascek, Muwana, Castagnetti; Bracaletti,
Defendi, Tarana. (Zomer, Savoia, Allievi,
Fusari, Sella, Bianchetti, Montella). All.
Remondina.
ARBITRO Brasi di Seregno
(Pancrazi-Caliari).
SIRACUSA-PERGOCREMA (0-2)
SIRACUSA (4-3-1-2) P. Baiocco;
Lucenti, Moi, Fernandez, Pippa; Mancosu,
Spinelli, D. Baiocco; Longoni; Coda,
Testardi. (Fornoni, Ignoffo, Strigari, Calabrese,
Bongiovanni, Pepe, Zizzari). All.
Sottil.
PERGOCREMA (4-4-2) Cicioni; Celjak,
Fabbro, Cuomo, Tamburini; Babù, Coletti,
Angiulli, Tortolano; Volpato, Pià. (Prisco,
Rizza, Romito, Menicozzo, Cazzamalli,
Merito, Joelson). All. Brini.
ARBITRO Roca di Foggia
(Favia-Pentangelo).
SPEZIA-LANCIANO (0-0)
SPEZIA (4-3-1-2) Russo; Madonna,
Bianchi, Murolo, Mora; Casoli, Grauso,
Buzzegoli; Vannucchi; Iunco, Marotta.
(Conti, Gentili, Pedrelli, Ferrini, Evacuo,
Marras, Guerra). All. Serena.
LANCIANO (4-3-3) Aridità; Aquilanti,
Massoni, Amenta, Mammarella; D’Aversa,
Capece, Volpe; Sarno, Pavoletti, Turchi.
(Amabile, Vastola, Rosania, Paghera,
Margarita, Chiricò, Donnarumma).
All. Gautieri.
ARBITRO Pairetto di Nichelino
(Miceli-Bottegoni).
TRIESTINA-FROSINONE (1-2)
TRIESTINA (3-5-2) Gadignani; Gissi,
Lima, Mannini; Rossetti, Allegretti, Evola,
Mattielig, Cecchini; Motta, Godeas. (Vigorito,
Mannini, Villanovich, Tombesi, Forò,
C. Rossi, De Vena). All. Galderisi.
FROSINONE (4-3-3) Zappino;
Catacchini, Stefani, Biasi, Federici; Bottone,
Carrus, Nicco; Aurelio, Bonvissuto,
Ganci. (Nordi, Fautario, Guidi, Frara, Baccolo,
Cesaretti, Santoruvo). All. Corini.
ARBITRO Rocca di Vibo Valentia
(Peraro-Vigo).
IL POSTICIPO
Cremonese-Trapani Il programma della
giornata si completa lunedì (ore 20.45,
diretta su Raisport 1)) con la grande
sfida tra la Cremonese e il Trapani
capolista: arbitra Fabbri di Ravenna
(andata 0-0).
LA SITUAZIONE
CLASSIFICA Così dopo 23 giornate:
Trapani p. 46; Siracusa (-5) 40;
Cremonese (-6), Barletta, Spezia,
Portogruaro e Pergocrema (-2) 35;
Carrarese* 34; Lanciano* (-1) 33; Alto
Adige 32; Prato** 28; Triestina 27;
Frosinone* 24; Latina** 23; Andria 21;
Piacenza* (-6) 20; Bassano 19; Feralpi
Salò 17. (** una gara in più, * una in
meno).
PROSSIMO TURNO Domenica 4 marzo
(ore 14.30): Barletta-Triestina (2-1);
Carrarese-Bassano (0-1); Feralpi
Salò-Latina (1-0); Frosinone-Andria
(2-2); Lanciano-Alto Adige (0-1);
Pergocrema-Spezia (0-2); Portogruaro-
Cremonese (2-1); Prato-Piacenza (3-4);
Trapani-Siracusa (1-3).
SECONDA DIVISIONE
Svolta Isola Liri
Esonerato Grossi
c’è Sciannimanico
La Seconda divisione
gioca regolarmente domani (solo
la Prima gioca oggi, per via della
partita dell’Under 20 di martedì in
Inghilterra) e ci sarà una novità
sulla panchina dell’Isola Liri. La
società laziale (girone B), dopo la
sconfitta di mercoledì nel
recupero contro la Vigor Lamezia
(3-1 in casa) ha infatti esonerato
l’allenatore Alessandro Grossi: al
suo posto è stato chiamato
Arcangelo Sciannimanico, che
debutta in casa con il Giulianova.
L’ANTICIPO NEL GIRONE B
Grande colpo del Prato
Il Latina ora è nei guai
SERIE D Il caso
Clamoroso: si ritira il Cittanova
LATINA-PRATO 0-1
GIUDIZIO +++
MARCATORE Pisanu al 28’ s.t.
LATINA (4-3-3) Baican 6; Cafiero 5,5,
Burzigotti 6, Farina 6, Toscano 6,5;
Matute 6, Fossati 6,5, Berardi 6,5
(dal 32’ s.t. Tortori s.v.); Kolawole 6,
Bernardo 5,5, Martignago 5,5 (dal 24’
s.t. Citro 5,5). (Radio, Bruscagin,
Agius, Ricciardi, Falzerano). All.
Ghirotto 5,5.
PRATO (3-4-1-2) Layeni 6; Dametto 6,
Manucci 6,5, Lamma 6; Scrugli 6,5
(dal 12’ s.t. Gianotti 6), Cavagna 6,5,
Geroni 5,5 (dal 1’ s.t. Costantini 6), De
Agostini 6; Silva Reis 6; Pisanu 6,5
(dal 38’ s.t. Varutti s.v.), Napoli 5,5.
(D’Oria, Visibelli, Salenti, Alberti). All.
Esposito 6,5.
ARBITRO Aversano di Treviso 6,5.
NOTE paganti 1.963, abbonati 317,
incasso di 9.700 euro circa.
Ammoniti Matute, Burzigotti, Geroni,
Gianotti, Layeni e Varutti. Angoli 3-3.
VINCENZO ABBRUZZINO
LATINA
Che periodo d’oro per il
Prato: prima la vittoria sull’Andria
nel recupero di domenica
e quindi il successo esterno sul
Latina (0-1). Due vittorie che
gettano le fondamenta per la
salvezza della squadra di Vincenzo
Esposito, mentre il futuro
dei nerazzurri si fa sempre
più nero. La squadra di Ghirotto
resta inchiodata in zona
playout e dopo le partite di oggi
(e gli ultimi recuperi) il ritardo
potrebbe salire.
La partita Primo tempo da dimenticare
con le squadre contratte
e incapaci di dare continuità
alla propria manovra. La
migliore occasione è del Latina,
nel finale di frazione, con
Fossati che dal fondo offre un
ottimo pallone a Kolawole che
da due passi sbaglia il tap-in
vincente. In avvio di ripresa lo
stesso Kolawole e Pisanu hanno
il pallone buono per firmare
il vantaggio: niente da fare.
La partita sembra adagiarsi
sullo 0-0, ma in agguato c’è Pisanu
che, al 28’, concretizza
con un tracciante dal limite
un’azione di contropiede e sigla
la terza rete consecutiva.
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GLI ANTICIPI
Oggi sei partite
Messina in diretta
su Raisport 1
Si giocano oggi in serie
D sei anticipi della 24ª
giornata, con il Messina che va
in tv: ecco il programma e gli
arbitri (inizio alle ore 14.30).
GIRONE E Trestina
Pontevecchio: Fabbro di
Roma.
GIRONE F Santegidiese
Atessa VdS: Lacalamita di
Bari.
GIRONE G Sant’Elia
Palestrina (ore 15): Ragonesi
di Perugia.
GIRONE H Internapoli Nardò:
Luciano di Lamezia Terme.
GIRONE I Palazzolo Messina
(diretta su RaiSport 1, ore 14):
Zanonato di Vicenza;
Sambiase Sant’Antonio Abate:
Strippoli di Bari.
ALESSANDRO RUSSO
Il Cittanova alza bandiera
bianca e si ritira dal campionato.
E' l'epilogo di una triste
vicenda mista di calcio e criminalità
che racconta di una squadra
(serie D, girone I) sotto sequestro
e confiscata, in quanto
ritenuta dalla magistratura in
odore di ndrangheta, per interessi
che la famiglia Pesce, con
dei prestanome, avrebbe avuto
sul Rosarno prima e sul Cittanova
poi. Una squadra che
eredita il titolo del Rosarno
che da anni rappresentava un
team molto temuto per la sua
rinomata gagliardia tecnica e
agonistica.
I disagi Il presidente Enzo Condomitti
si era dimesso per favorire
le indagini e consentire a
qualche imprenditore di avvicinarsi
alla squadra, ora sotto
amministrazione giudiziaria
nelle mani degli avvocati Febert
e Marcianò. A poco sono
Sotto sequestro
per ndrangheta, la
squadra giocava
tra mille problemi
Adesso s’è arresa
servite le promesse della Provincia
di contributi o l'impegno
del Comune, o il sostegno
di chi come Paolo Campolo, nominato
d.g., ha consentito alla
squadra di allenarsi e giocare a
Bocale ovviando ad uno dei
tanti problemi di una squadra
strangolata dal portafoglio
vuoto e dal presunto legame
con la ndrangheta. Staff, giocatori,
l'allenatore Mesiti e il d.s.
hanno tenuto alta la bandiera,
con risultati degni di nota nel
girone di andata, nonostante
per qualche trasferta la squadra
sia partita in macchina all'
alba della domenica muniti di
sola colazione al sacco. Giocatori
(c’è anche Michele Di Piedi,
con trascorsi in Inghilterra)
sull'orlo di una crisi di nervi,
senza rimborsi spese e disagi
di ogni tipo fino allo stop alle
attività agonistiche.
Il capitano A raccontare l'ultimo
atto con l'incontro fatale è
il capitano Francesco Paonessa,
centrocampista con una carriera
tra i professionisti con Cosenza,
Pro Vercelli, Spal e Nocerina:
«Siamo arrivati al limite,
non ne potevamo più. Io ho
fatto di tutto, perfino guidare
il pulmino per andare allo stadio.
Avevamo deciso a dicembre
di continuare, per rispetto
di noi stessi, eravamo come
una famiglia e non ci piaceva
buttare alle ortiche i nostri sacrifici.
La squadra è stata smantellata,
nessuno ha mantenuto
le promesse, non ci va di andare
a fare figuracce in giro per i
campi». A questo punto, o Condomitti
trova qualche giocatore
da tesserare per far le ultime
gare e salvare il titolo sportivo,
oppure cala il sipario.
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24
LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 25 FEBBRAIO 2012
SCOMMESSE
SPECIALI PER GAZZETTA
C’è l’Heerenveen,
si fanno affari
Brest non delude
Il «2» del club olandese a 5 volte la puntata
Il 10 o Under dei francesi «sicuro» a 1,65
Giro d’Europa con le multiple
di questa settimana. Nella
prima si parte dal momento dell’Heerenveen
in Olanda (5 successi
di fila) che dovrebbe tramutarsi
in Goal con l’Az Alkmaar
e si chiude con un altro
successo per lo Sporting Braga
in Portogallo. Nella seconda
giocata l’apertura è francese
(con l’Under del Brest), mentre
la chiusura è affidata all’Over
tra Qpr e Fulham.
Prima multipla Occhio alla serie
vincente dell’Heerenveen, 5
successi di fila nel campionato
olandese. Questa volta gioca in
trasferta e l’avversario si chiama
Az Alkmaar, che in casa non
ha mai perso in questa stagione:
il «2» sarebbe un colpo da 5
volte la scommessa, l’«1» scende
a 1,57. L’attacco degli ospiti,
però, funziona bene e dall’inizio
del campionato è sempre andato
a segno, mettendo insieme
14 Goal in 22 gare: un altro
si gioca a 1,45. Ci spostiamo in
Austria dove c’è lo scontro tra
lo Sturm Graz e il Rapid Vienna,
due difese che vanno parecchio
d’accordo con l’Under: 4 a
testa nelle ultime 5 partite e gli
ospiti, oltre a essere primi in
classifica, sono primi anche per
questo esito con 13 centri in 21
gare. Un match sotto le 3 marcature
si gioca a 1,63. Non avrà
l’attacco del Barcellona o del
Real Madrid, ma ultimamente
l’Athletic Bilbao va spesso a
braccetto con l’Over. Per i baschi
ne sono arrivati 6 consecutivi,
che portano il totale stagionale
a 14 in 23 partite. Domani,
in trasferta contro il Villarreal
che è a quota 7 nelle ultime 8,
la scommessa stuzzica a 1,90.
Lo Sporting Braga, in Portogallo,
è l’eccezione che conferma
la regola: in un campionato a
forte tendenza Under, i biancorossi
sono a quota 9 Over consecutivi.
Allungare la striscia, in
casa contro il Vitoria Guimaraes,
sarebbe una scommessa da
1,85. C’è un’altra striscia da segnalare
per il Braga: quella di 8
successi di fila, con il 9 o centro
piazzato a 1,60.
Seconda multipla Difficile sbagliare
con il Brest: la squadra di
Alex Dupont, tra alti e bassi, ha
sempre mantenuto la costante
dell’Under. Nove consecutivi e
un totale di 19 in 24 partite di
Ligue 1. In casa contro il Marsiglia
le quote indicano un’altra
gara con questo esito, bancato
a 1,65. Poi, nell’«1X2», c’è spazio
per il ritorno al successo dell’Olympique
dopo due pari consecutivi.
Il «2» si gioca al doppio
della posta, l’«1» sale a
3,75. In Turchia, invece, c’è da
seguire le tendenze calde dell’Istanbul
Buyuksehir e dell’Antalyaspor.
Per i padroni di casa
si conta una serie di Over che
dura ormai da 7 turni, gli ospiti
invece hanno un’analoga striscia
di Goal. Due esiti che in tabellone
si giocano rispettivamente
a 1,90 e 1,73. Polonia
Varsavia lanciatissimo e secondo
in classifica nell’Ekstraklasa
dopo 4 successi di fila. La rincorsa
sulla capolista Slask Wroclaw
può proseguire nella gara
interna contro il Widzew Lodz,
nella quale l’«1» è bancato a
1,70. Per gli ospiti, soprattutto
a causa di un attacco non proprio
stellare, una serie di No Goal
e Under che ormai dura da 9
turni. Le due giocate volano
basse a 1,53 e 1,65. Dopo due
k.o. di fila il Qpr è stato risucchiato
nella zona calda della
Premier League e adesso serve
uno scatto nel match interno
contro il Fulham. Tornare ai tre
punti è un compito da 2,55, un
altro scivolone è vicino in quota
e paga 2,60. L’alternativa
che intriga è l’Over, visto che entrambe
le squadre sono a 5 nelle
ultime 6. Si gioca a 1,95.
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la giocata
1,45
Tanto quota il Goal dell’Heerenveen domani sul campo
dell’Az (che in casa non ha mai perso). Il club olandese che
Marco Van Basten (nella foto REUTERS) allenerà dal prossimo
luglio (ha firmato il 13 febbraio un biennale), ha un attacco che
funziona e in questa Eredivisie è sempre andato a segno,
collezionando 14 Goal in 22 gare. Il prossimo si gioca a 1,45.
SCOMMETTIAMO
Taccuino
A CURA DI
RCS
PREMIER LEAGUE
Newcastle riprenditi
Un altro k.o. a 5,75
Newcastle sotto shock do
po lo 0 5 incassato dal Tottenham:
ora è fuori dall’Europa. Si riparte
oggi in casa con il Wolverhampton
e stavolta dovrebbe andare me
glio: l’«1» è offerto a 1,55, il rischio
ko è a 5,75. Possibile un altro Over
(4 di fila per i Wolves), a 1,75.
SERIE A
Palermo, il primo «2»
quota 3,25
Palermo a mille dopo il «cap
potto» alla Lazio, ma ancora col
mal di trasferta: zero vittorie finora
e il Siena al Franchi è sempre un
osso duro. Il «2» domani sarebbe
un colpo a 3,25, per i padroni di ca
sa la quota è a 2,25 («X» a 3,10).
Cinque Goal per i rosanero negli ul
timi 6 turni, il 6 o vale 1,78.
LIGA
Valencia con gol
«Standard» a 1,85
La batosta al Camp Nou va
dimenticata subito, c’è il 3 o posto
da difendere. Il Valencia domani
torna al Mestalla e contro il Siviglia
(1 vittoria in 2 mesi) tre punti valgo
no 1,75. In un mese il Valencia ha
totalizzato tre Over 3,5. La versio
ne «standard» (almeno 3 reti) è a
1,85.
LIGUE 1
Per il Lille è dura
Vittoria a 2,60
Marcia da Champions per il
Lille, 3 o in Ligue 1, ma la trasferta di
domani col Rennes (un ko interno)
è dura: il blitz è favorito di un soffio
a 2,60 (2,75 l’«1» e 2,95 il pari). Se
c’è Rennes, è facile che si sia an
che l’Under (16 in 24 gare). È a 1,65.
SU SKY
Cambini e Grapes
sui canali 200 e 201
Ancora un appuntamento su
Sky con Adam Grapes e Giorgio
Cambini: i quotisti di Snai oggi e do
mani sui canali 200 e 201 per ag
giornamenti e commenti sulle quo
te delle partite del week end. Ap
profondimenti sulle principali gare
di Serie A, ma anche sulla finale di
Carling Cup tra Liverpool e Cardiff.

SABATO 25 FEBBRAIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
25
Milan avanti anche senza Ibra
CARLING CUP
Le quote
A CURA DI
Lo svedese non dirotta le giocate: l’«1» sulla Juve è a 2,20
SONIA ARPAIA
AGIPRONEWS
La sfida è di quelle che potrebbero
decidere la stagione, i
pronostici si sprecano e i quotisti
si sbizzarriscono. È il match
che può valere lo scudetto, in
un testa a testa serrato anche
in lavagna: il Milan è avanti in
classifica di un punto, ma in tabellone
insegue a 2,00, contro
quota 1,85 per lo scudetto bianconero.
Non c’è storia, invece,
sulla lavagna per il capocannoniere,
con Zlatan Ibrahimovic
che insegue Di Natale (che domina
a 2,10), a 3,25, mentre
per trovare il primo juventino
bisogna arrivare a quota 75,00
con Matri (9 reti in campionato).
Contro la Juve, però, Ibra
non potrà incrementare il suo
bottino. Dopo il no del giudice
federale, l’attaccante si tiene le
tre giornate di squalifica e assisterà
da spettatore al match decisivo
per i suoi. Senza di lui,
capace di 15 gol e 5 assist in
campionato, non sarà facile
scardinare la difesa della Juventus,
la migliore in Serie A,
con appena 14 reti subite. Eppure
sono proprio i numeri a
La scommessa
impossibile
di CARLO PELLEGATTI
4
I NUMERI
52%
la percentuale
di puntate
sulla vittoria
del Milan contro la
Juve. Il 25% degli
scommettitori
ha giocato l’«X», il
23% la vittoria
bianconera
2,00
la quota per lo
scudetto
rossonero, il titolo
a Conte e a 1,85
15+5
I gol e gli assist di
Ibra, grande
assente stasera,
in questo
campionato
Genarmoly, 58 chili
e una promessa
Giochiamo il futuro dell’ippica.
Domani a San Rossore si corre il Premio
Scuola Allievi, una delle tre prove del Trofeo
Ribot, riservato ai jockey under 25.
Manca il campione in carica Andrea Atzeni,
impegnato in Dubai, a conferma della
qualità dei fantini provenienti da tutta
Europa. La corsa è di difficile soluzione
perché, come sempre accade in queste
giornate dopo il lungo stop di gennaio,
molti di questi purosangue sono al rientro
da due mesi. Solo il 4 dicembre si è tolto la
qualifica di maiden, cioè di cavallo mai
vittorioso, Genarmoly, un figlio di Roman
Holy Emperor sul quale si sperava molto.
Promesse non mantenute completamente
da questo baio, che domani ha un peso
impegnativo per un tre anni, 58 chili.
Mi sembra, però, più qualitativo
rispetto agli avversari, poi la monta
di Antonio Fresu garantisce freschezza,
coraggio, determinazione, ma soprattutto
intelligenza. Cocktail insomma giovane e
vincente.
consolare i tifosi rossoneri: appena
un anno fa Ibra scontò cinque
turni di squalifica e senza
lo svedese il Milan ne vinse
quattro.
Allegri tocca ferro A risollevare
l’umore in casa Milan ci pensano
anche quotisti e scommettitori:
i dati raccolti da Snai dicono
che il 52% delle puntate sul
match sono per il segno «1», favorito
in lavagna a 2,20. L’assenza
di Ibrahimovic, dunque,
non ha smosso più di tanto gli
equilibri: le quote sono state
calcolate a inizio settimana -
lontano dal «verdetto» - e hanno
subito tenuto conto della
squalifica: se la punizione fosse
stata ridotta, la percentuale
di preferenze sui rossoneri sarebbe
quasi sicuramente aumentata,
e avrebbe costretto i
quotisti a tagliare l’offerta. Chi
non ha puntato sui rossoneri,
invece si è quasi equamente diviso
tra pareggio e successo
bianconero. Sul segno «X», bancato
a 3,20, ha giocato il 25%
degli scommettitori, mentre il
23% si è orientato verso la vittoria
della squadra di Conte, che
si gioca a 3,30. Non basta, dunque,
l’assenza di Ibra, assieme
Ancora una domenica priva
di grandi eventi sulle piste
italiane, ma con tante corse da
tenere d’occhio sia per quel che
riguarda il trotto che il galoppo.
La corsa da non perdere si
disputerà in Francia, per l’esattezza
all’ippodromo di Vincennes,
dove si corre il Prix de Paris,
gara di 4.100 metri che di
Zlatan
Ibrahimovic, 30,
92 gare e 26 gol
con la Juve dal
2004 al 2006.
Al Milan dal
2010: 68 gare e
43 gol FORTE
a quella di Boateng, a dirottare
gli scommettitori sulla Juventus.
Non bastano, nemmeno,
l’imbattibilità dei bianconeri
da inizio campionato e i due
successi sui rossoneri in questa
stagione (in Coppa Italia a San
Siro 1-2 e nel match di andata
per 2-0). Gli scommettitori vanno
contro le statistiche e puntano
sul successo del Milan che
non batte la Juventus, davanti
ai propri tifosi in campionato,
dal maggio 2010 (finì 3-0). Piovono
scommesse anche sull’Over,
con il 69%, ma in questo
caso i quotisti invitano a
maggiore prudenza. È vero che
le ultime quattro a San Siro sono
finite con almeno tre reti, e
che i rossoneri sono reduci da
una scia di quattro Over di fila
in campionato. Ma la Juventus
ne ha collezionati solo otto da
inizio stagione (peggio ha fatto
solo il Bologna con sei) e un esito
alto si gioca, questa volta, a
1,95, contro quota 1,73 per
l’Under (che ha registrato il
31% delle puntate).
Senza quei due... Preferenze che
si rispecchiano anche sul risultato
esatto: il 3-1 è il favorito
del 15% degli scommettitori
(bancato a 17) seguito da 1-2 e
1-3 (entrambi con il 12% e, rispettivamente,
a 11 e 30). Senza
Ibrahimovic e Boateng, gli
unici due a essersi fatti espellere
da inizio stagione, i quotisti
vedono lontana l’ipotesi che
una delle due squadre possa
non concludere il match in undici:
nelle quote sull’espulsione
il No è favorito a 1,22, mentre
per il Sì si sale a 3,60.
IPPICA DOMANI IL RE DELL’AMÉRIQUE FAVORITO NELLA MARATONA CHE CHIUDE IL MEETING
Ready vuole pure il «Paris»
La vittoria
nell’Amérique
2012 del
campione
francese Ready
Cash GRASSO
© RIPRODUZIONE RISERVATA
fatto chiude la stagione delle
grandi classiche parigine. Considerata
la distanza, non è una
corsa adatta ai cavalli italiani
che saranno presenti, in massa,
in altre prove della giornata,
ma che non parteciperanno al
clou che dovrebbe vedere una
volta di più favorito Ready
Cash, il vincitore dell’Amérique,
ma dominatore in assoluto
dell’intero meeting d’Hiver.
Saranno Private Love, Roxane
Griff e Severino probabilmente
i candidati principali a contrastare
il «principe» di Parigi.
In casa In Italia si corre al galoppo
a Pisa e a Napoli con un paio
di «centrali» degni di attenzione.
Ad Agnano il premio Tuelsafa
dove si rivedono, tra gli altri,
Fata Romana e Quantum Of Solange,
a Pisa c’è, invece, una bella
manifestazione con il campionato
degli allievi che propone
anche ospiti di rilievo provenienti
da Francia e Inghilterra.
Per il trotto invece si corre a Firenze,
Roma, Milano e Montegiorgio
dove è in programma il
Premio Carri Allegorici, prova
nella quale sono impegnati personaggi
più o meno celebri alla
guida di cavalli non certo campionissimi,
ma con un fine benefico
che fa sempre piacere.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
1,38
Per il Liverpool
tutto facile nella
finale di Carling
Cup col Cardiff.
Il successo dei
Reds al 90’ vola
basso in tabellone a quota 1,38,
la posta si può alzare giocando
l’Over (6 nelle ultime 7 per la
squadra di Dalglish) a 1,75.
BUNDESLIGA
1,43
Scontro nella
zona alta della
Bundesliga tra
Bayern Monaco
e Schalke 04,
con le quote che
spingono forte verso i
bavaresi. Il successo di Gomez
e i suoi si gioca a 1,43, il blitz
dei biancoazzurri paga 6,25.
LIGA
7,00
Contro la Lazio
Diego Simeone
ha avuto la
meglio, ma ora
l’avversario
dell’Atletico
Madrid si chiama Barcellona e
il successo dei biancorossi è
piazzato a 7,00. Per Guardiola
il «2» è appena a 1,38.
BASKET
1,25
Dopo la beffa di
Eurolega, Cantù
prova a
riscattarsi in
campionato
contro Treviso.
Le quote sorridono a Doron
Perkins e compagni, con l’«1»
bancato a 1,25. Con handicap
di 7,5 punti l’offerta sale a 1,83.
NBA
1,80
LeBron James
(nella foto)
contro Kobe
Bryant, East
contro West nel
clou dell’All Star
Game Nba. Il testa a testa
nelle quote è serratissimo,
con la selezione est avanti di
un soffio: 1,80 contro l’1,85.

26
LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 25 FEBBRAIO 2012

FORMULA 1 CONCLUSI I TEST DI MONTMELÒ
SABATO 25 FEBBRAIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
27
LA GIORNATA FELIPE COSTANTE ANCHE SE NON SFRUTTA LE GOMME SUPERSOFFICI
F2012, che maratona
sfondata quota 100 giri
A Maranello
hanno capito
come collocare
gli scarichi con
benefici evidenti
DAL NOSTRO INVIATO
PAOLO IANIERI
MONTMELÒ
E venne il giorno in cui
anche la Ferrari superò il traguardo
dei 100 giri. Regalando
finalmente il sorriso a Felipe
Massa. Non tanto per i 103
giri coperti, ma perché, se si deve
credere alle parole del brasiliano,
la Ferrari incomincia finalmente
a vedere la luce in
fondo al tunnel. «Dal mattino
al pomeriggio abbiamo fatto
un grandissimo passo avanti»,
le parole sollevate di Felipe. Insomma,
la grande malata di
questo inverno sembra aver
trovato la cura. Si è capito dove
e come vanno collocati gli
scarichi — la cui posizione ieri
non è stata modificata —, e si è
incominciato a lavorare anche
sull’assetto in maniera piuttosto
energica per cercare di trovare
il carico mancante.
Passo Così, nel pomeriggio Felipe
ha potuto girare con una
costanza che finora non si era
vista. Certo, le simulazioni di
GP degli avversari sono ancora
qualcosa da scoprire per la
Ferrari, però il passo visto
quando Massa ha montato le
gomme medie è stato incoraggiante.
Quanto al miglior tempo,
il 5 o di giornata a 1"251 dalla
Sauber di Kamui Kobayashi,
Felipe lo ha ottenuto al 2 o giro
con la gomma supersoffice, dopo
essere andato lungo alla prima
curva, nel primo tentativo.
Crescita L’ottimismo di Massa
fa il paio con quello degli avversari:
la Red Bull dopo i long run
degli ultimi due giorni, ieri ha
proseguito il lavoro di messa a
punto e ricerca dei migliori assetti,
senza cercare l’acuto. La
Mercedes, che lo scorso anno
faticava a mettere assieme
qualche manciata di giri, ora
macina chilometri su chilometri.
Se giovedì Michael Schumacher
si era fermato dopo 127
tornate (591 km), ieri Nico Rosberg
ha voluto esagerare, arrivando
a quota 139 (647), oltre
due gran premi (la gara è su 66
giri), effettuando al mattino
una simulazione solo con gomme
dure e poi effettuando lunghe
serie anche al pomeriggio
soprattutto con gomme morbide.
«Sono super contento di come
abbiamo iniziato — ha raccontato
Nico —. La macchina è
affidabile e veloce. Non vedo
l’ora di iniziare il Mondiale».
Rosberg percorre
647 km: «Sono
super contento, la
Mercedes 2012 è
veloce e robusta»
Nico Rosberg
26 anni LIVERANI
Sviluppi Soddisfazione anche
in casa McLaren, con Button
che ieri ha effettuato 115 giri
sotto l’occhio di Martin Whitmarsh,
responsabile
del team.
La prossima
settimana
tutti i grandi
getteranno in
pista gli ultimi
sviluppi e
si potrà cominciare
a stilare
qualche gerarchia, prima
di imbarcarsi per l’Australia.
Debole Intanto la grande assente
di questi test, la Lotus, ha
scoperto che la fragilità del telaio
si è verificata all’altezza
dell’asse anteriore. Già Kimi
Raikkonen a Jerez aveva avvertito
una sensazione strana al
volante, ma non si era investigato
il problema, emerso però
prepotentemente nei pochissimi
giri (solo 7) che Romain
Grosjean aveva effettuato martedì
mattina. All’inizio a Enstone
avevano pensato a un problema
legato al telaio numero
2, ma esaminandola con attenzione,
si è scoperto che anche
la prima scocca
usata a Jerez
mostrava segni
di cedimento
all’altezza
della
sospensione.
© RIPRODUZIONE
RISERVATA
Svolta Ferrari
«Quest’ultimo giorno
ci ha chiarito le idee»
Massa: «A poche ore dalla fine era difficile portare l’auto
al limite. Poi, fatte delle modifiche, la situazione è cambiata»
DAL NOSTRO INVIATO
LUIGI PERNA
MONTMELO’ (Spagna)
Felipe Massa ha l’aspetto
di un cucciolo, ma il carattere è
quello di un leone. Le stagioni
difficili non l’hanno piegato. Il
brasiliano deve ritrovare se
stesso a forza di risultati. La
Ferrari deve trovare la strada
per vincere. «Io non guido pensando
al mio futuro, ma pensando
alla vittoria. Se guidi
pensando ad altro, non puoi dare
il massimo — graffia Felipe,
rispondendo a chi gli chiede
del contratto in scadenza —.
Voglio lottare per il Mondiale
come ho fatto nel 2008 e sono
fiducioso che sarà possibile».
Tre dita La grinta ce l’ha sempre
avuta. Ma l’ottimismo in più e
un buon motivo per sorridere
sono arrivati ieri dopo l’ultima
giornata di test con una Ferrari
finalmente consistente. «Siamo
riusciti a fare tre dita, cioè
più di cento giri — scherza, mostrando
la mano —. Molto più
di Jerez e dei primi tre giorni
qui. Fino al mattino non ero
contento, la macchina era difficile
da portare al limite. Poi abbiamo
cambiato tanti particolari
e al pomeriggio ho fatto sequenze
anche di 13 giri consecutivi
con efficacia. Soprattutto
abbiamo trovato soluzioni
molto interessanti da sviluppare.
I problemi di trazione in
uscita di curva non sono risolti
del tutto, ma siamo migliorati.
C’è ancora parecchio da lavorare,
ma bisognava trovare una
direzione e ora siamo davvero
sicuri che sia quella giusta».
Eureka Per risolvere il rebus della
F2012, gli uomini in rosso
hanno rivoltato la monoposto
durante la settimana. E alla fine
sembra che sia venuto fuori
Felipe Massa, 30 anni, in azione con la Ferrari F2012 nella giornata conclusiva dei test a Montmelò LIVERANI
«
«Con le gomme
ora sono a posto
fin dal primo giro.
Mi troverò meglio
pure in qualifica»
FELIPE MASSA
PILOTA FERRARI
l’uovo di Colombo. «Abbiamo
le idee chiare sugli scarichi —
accenna Massa —. Ma abbiamo
cambiato anche alcune parti
meccaniche. Ha funzionato.
Ora spero che questo si traduca
in un grande sviluppo. Così la
settimana prossima potremo
concentrarci solo su simulazioni
di gara, assetti e ricerca della
prestazione».
Potenziale Anche le gomme,
per le quali aveva penato nelle
ultime due stagioni, ora paiono
più «delicate» con lui. «Con
le gomme di quest’anno sono a
posto fin dal primo giro. Mi troverò
meglio anche in qualifica».
Nel pomeriggio, con gli
pneumatici a mescola media, il
brasiliano a tratti ha tenuto più
o meno il passo della Mercedes
di Rosberg e della Red Bull di
Webber, che giravano con le
gomme tenere ma probabilmente
più benzina a bordo. Potrebbe
essere il segnale che c’è
del potenziale. «Ho provato anche
le coperture super soffici,
ma non le ho sfruttate per un
dritto alla curva 1». Se ne riparlerà
venerdì, quando la Ferrari
tornerà in pista al Montmelò
proprio con Felipe. «Avremo
aggiornamenti importanti. Ma
bisognerà capire se anche gli altri
li avranno e quanto progrediranno.
Ho visto una Red Bull
molto forte, fino a Melbourne
però non si può sapere chi sarà
davanti. L’unico dubbio è questo».
Già, e non è poco.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
y
SAUBER
DAVANTI
Questi i tempi
della quarta
giornata di test
sulla pista
catalana di
Montmelò
(4.655 m)
1. Kobayashi
Gia-Sauber
1’22"312 (145 g.)
2. Maldonado
Ven-Williams
1’22"561 (134)
3. Di Resta
GB-Force India
1’23"119 (101)
4. Button
GB-McLaren
1’23"200 (115)
5. Massa
Bra-Ferrari
1’23"563 (103)
6. Webber
Aus-Red Bull
1’23"774 (85)
7. Vergne
Fra-Toro Rosso
1’23"792 (92)
8. Rosberg
Ger-Mercedes
1’23"843 (139)
9. Kovalainen
Fin-Caterham
1’26"968 (70)
S
Record
Barrichello
(Bra-BrawnGP)
1’18"926
(2009)
S
Prossimo
test
Dall’1 al 5 marzo
a Montmelò
(Spagna)
Il caso
Mappe, gas
e sospetti
(a.cr.) La Formula Sospetto scorre come
un fiume carsico nel paddock della F.1 ed è
pronto a riemergere appena se ne presenta l’occasione.
È capitato anche in questi giorni di collaudi
a Montmelò dopo che gli uomini di Ross
Brawn hanno chiesto un chiarimento sulla mappatura
dei motori. In sostanza i tecnici Mercedes
hanno scoperto un buco nelle norme e hanno
avvertito la Fia. «Attenti — hanno in sostanza
detto i tedeschi — così rientra dalla finestra
il recupero dei gas di scarico per incrementare
il carico aerodinamico». Cosa che quest’anno è
vietata dal regolamento.
Furbi Scoperto il fatto, ci si è chiesti se l’intervento
della Mercedes fosse dettato dalla preoccupazione
di qualche furbata da parte degli avversari.
E qui i sospetti si sono addensati sulla
Renault perché gli addetti ai lavori hanno notato
durante i test che i V8 francesi montati su
Red Bull e Caterham emettono un suono differente
dal resto della truppa in curva. Giusto ieri
i team hanno ricevuto un chiarimento su che
cosa si può fare e che cosa no. Withing ha fatto
sapere: 1) in questo momento non c’è alcun team
che ha usato la scappatoia scovata dai tecnici
della Mercedes (i quali anzi avrebbero aiutato
la Fia a trovare le contromisure); 2) che la
Renault non è mai finita sotto accusa; 3) che il
rimedio è già stato trovato.
Reazione Ma che cosa avevano scoperto gli ingegneri
della Mercedes? Un buco per bypassare
la programmazione della centralina elettronica
standard e per produrre gas soffiati in fase di
rilascio. Ovvero si poteva con una sapiente
mappatura della centralina, ingrassare la miscela
(a scapito però dei consumi e della durata
dei motori) — da un minimo del 50 a un massimo
del 200% e di conseguenza causare una accensione
ritardata. La Fia per evitare furbate
ha così limitato l’arricchimento della miscela
(75-125%). E il caso è rientrato.
Taccuino
© RIPRODUZIONE RISERVATA
INTERNAZIONALI DI CROSS
Cairoli sfida re Frossard
(m.z.) Da domani a Montevarchi (Arezzo) gli Inter
nazionali d’Italia di cross. Quattro le gare in programma
e montepremi record: 150.000 euro, 60.000 riservati al
vincitore della classifica Elite che comprenderà i primi
20 classificati della manche Mx1 e Mx2. Favoriti Antonio
Cairoli (Ktm), David Philippaerts (Yamaha) e il francese
Steven Frossard (Yamaha) campione in carica. Domani
prove dalle 8.30, manche dalle 11.30.
AL PARCO FERRARI DI MODENA
Rubati i busti di 5 piloti
Rubati al Parco Ferrari di Modena i busti in bron
zo di Eugenio Castellotti, Juan Fangio, Tazio Nuvolari,
Vittorio Stanguellini e Gilles Villeneuve. Erano stati rea
lizzati da Alessandro Rasponi e installati nel 2003.

28
LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 25 FEBBRAIO 2012
yamatovideo.com

CICLISMO DOMANI AL GP LUGANO IL DEBUTTO 2012
SCATTA
SABATO 25 FEBBRAIO 2012
Vincere
« grazie Ho 32 anni, ma ne
di Contador
Sono un capitano
non dà emozioni. e devo tirar fuori
Lui era il più forte il meglio da me
« sento 10 di meno. «
LA GAZZETTA DELLO SPORT
29
Del Giro sono
innamorato, il
Tour m’affascina:
dopo la Tirreno
deciderò che fare
SCARPONI
10
Anni da
pro’
Ha esordito nel
2002 con
l’Acqua&Sapone
a fianco
di Cipollini
1Nazionale
Ha partecipato
in azzurro
al Mondiale
di Mendrisio
2009
7Giri d’Italia
Il primo nel
2002 al
debutto.
Ha corso
il Tour nel
2004 (32˚)
FOTO
IANUALE
MARCO PASTONESI
Neve. A Filottrano ne è
venuta giù un metro e mezzo,
forse due. Mai successo, a memoria,
da queste parti. Le colline
marchigiane luccicano come
la Lapponia, le strade brillano
come vetri, e ci si potrebbe
perfino specchiare. «Una
buona intervista è come uno
specchio», dice Michele Scarponi,
e chissà se questa brillerà
come la strada. La sua prima
intervista da vincitore di
un Giro d’Italia, il Giro del
2011, roba ormai di nove mesi
fa, alla vigilia del suo debutto:
domani al Gp Lugano, dove
correrà con il compagno Cunego
e troverà Evans e Basso.
Scarponi, ha festeggiato la vittoria
al Giro?
«Le vittorie si festeggiano sulla
strada. I fiori, le miss, la gente.
E quel giorno, a Milano, il
Duomo, l’inno, il cielo azzurro.
Primo, a tavolino, non regala
emozioni. È statistica».
Senza Contador?
«Altra corsa. Altra storia. Altre
avventure. Altri equilibri. E
magari non avrei neanche vinto.
La lotta con Nibali è stata
entusiasmante per il secondo
posto, ma chi ci giura che lo sarebbe
stata anche per il primo?».
Eppure, due attaccanti.
«Due istintivi. Spesso frenati
dai tecnici. In una gara di tre
settimane sembra esserci sempre
tempo per attaccare, quindi
bisognerebbe controllare e
controllarsi, ascoltare e aspettare,
dosare. Ma sia io sia Nibali
non ci nascondiamo».
Contador più forte?
«Sì, anche se poi non compare
più in classifica».
Tappa dell’Etna: Contador attacca,
lei risponde, va fuori giri,
e paga dazio.
«C’è chi vive la superiorità di
un altro corridore quasi come
una liberazione. È più forte di
me, amen. Invece, anche se dicevo
il contrario, io non mi sono
mai rassegnato. Sotto sotto
ci speravo. Speravo che lui
avesse una giornata difficile,
io una meravigliosa. Non siamo
sempre uguali, tutti i giorni,
su tutte le strade. E ci ho
provato: a Macugnaga, sul
Grossglockner, sullo Zoncolan».
Poi, però?
«Mi sono anche guardato alle
spalle. Altrimenti avrei buttato
via il secondo posto. E un
la scheda
MICHELE SCARPONI
32 ANNI
Marchigiano della Lampre
Michele Scarponi è
nato il 25 settembre 1979 a
Jesi e abita a Filottrano
(Ancona) con la moglie
Anna. Tra i pro’ ha
vinto 25 corse,
compresi i 3 successi
a tavolino del 2011
per la squalifica di
Contador: Giro
d’Italia (sopra
nella foto Ansa
con lui sul podio
di Milano),
tappa e Giro di
«Quando
sono in bici
la mia vita
è leggera»
Il marchigiano: «Se mi sveglio
pigro, in sella rinasco. Il Giro
2011? No, non lo sento mio»
S
Michele
Scarponi
al Giro 2011
dopo la
squalifica
di Contador
ha vinto anche
la classifica
a punti BETTINI
Catalogna. Sempre nel 2011
si è imposto anche al Giro del
Trentino. In precedenza si
era aggiudicato la Tirreno-
Adriatico 2009, la Settimana
Lombarda 2004 e 2010, la
Coppi&Bartali 2007.
Al Giro è stato anche
4˚ nel 2010; inoltre
vanta 2 tappe nel
2009 e 1 nel 2010.
È alla seconda
stagione con la
Lampre- Isd.
È stato fermo 18
mesi tra il 2007
e il 2008 per
l’Operacion
Puerto.
secondo posto, ma anche un
terzo o un quarto o un decimo,
dopo tanta fatica, non si butta
mai via».
È al suo undicesimo anno da
professionista.
«Cominciai nel 2002, nella
squadra di Cipollini. Mi sentivo
come Alice — bruttina, per
essere Alice — nel paese delle
meraviglie. Invece Cipollini
mi sembrava bello come un
dio, disinvolto come un attore.
Ma aveva anche un suo codice
di disciplina severissimo.
Apparentemente, esteticamente,
esagerava. Personalmente,
professionalmente, era un
esempio di rigore. La strada insegna,
basta aprire gli occhi
per vedere, capire, studiare,
imparare. Da tutti. Anche dai
gregari».
Pensava di poter diventare un
campione?
«Campavo alla giornata. Vivevo
le corse, ma non tanto quello
che c’è fra una corsa e l’altra.
Poi scopri che caso è anagramma
di caos, e allora diventi
più attento, più scrupoloso,
più diligente. Anche se essere
seri non significa essere tristi».
Oggi lei è un leader.
«Sono uno dei capitani della
Lampre-Isd. Cerco di tirare
fuori il meglio da me e anche
dai miei compagni. So di non
essere veloce, in salita attacco
e a crono mi difendo, per vincere
devo arrivare da solo, non è
facile e non può capitare spesso.
Ma ci provo. Così come provo
a tenere alto il morale della
mia truppa a tavola o sul pullman.
Abbiamo appena trascorso
due settimane sull’Etna, un
luogo più da rapaci che da uomini.
Anche se io sono l’aquila
di Filottrano».
Quest’anno Giro o Tour?
«Il Giro è il mio amore di corsa.
Perché l’Italia del Giro è
molto più bella di quella che si
vede tutti i giorni in tv. Le piazze
e le mura da cui si parte. I
lungomare e i cucuzzoli su cui
si arriva. L’aria di casa, i profumi,
i dialetti. La gente normale
che è meglio di quella che fa la
speciale. Il mese di maggio.
Ne ho corsi sette. Se non lo corressi,
non difenderei il titolo,
ma quel titolo non lo sento
mio. Il Tour è il Super Bowl, è
la notte degli Oscar, il Mondiale
dei pesi massimi al Caesar’s
Palace. Del Giro sono innamorato,
del Tour affascinato».
Quando deciderà?
«Dopo la Tirreno-Adriatico.
Anche perché, dalla mia scelta,
dipende il calendario del resto
della squadra».
Sente la nuova generazione
che avanza?
«E quando scalavo l’Etna con
Ulissi, ne sentivo anche il fiato
sul collo. Però, è vero che fuori
ho 32 anni, ma dentro me ne
sento 10 di meno».
Non è stanco di essere un uomo
a pedali?
«Certe mattine m’impigrisco,
faccio fatica ad alzarmi e vestirmi.
Ma saltato sulla bici, ritrovo
la leggerezza del vivere».
Ma lei si piace così?
«Non ho grandi alternative.
Mia moglie, forse perché mi vede
sempre a giocare in bicicletta,
dice che sono ancora piccolo,
e che ho tempo sei mesi per
diventare grande».
Novità in casa Scarponi?
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DAL COMUNE DI MILANO
Arriva l’e-book
per la sicurezza
dei ciclisti in città
(ci. sco.) Non succedeva
da un pezzo che le biciclette
entrassero nel cortile d’onore
di Palazzo Marino, la sede del
Comune di Milano. È successo
per la presentazione dell’e book
«Consigli per la sicurezza di chi
va in bici», dedicato idealmente
al piccolo Giacomo, il 12enne
schiacciato dalla ruote di un tram
in città, mentre pedalava verso
casa. «Volendo riassumere ci
sono quattro regole per i ciclisti
— ha detto Eugenio Galli,
presidente di Ciclobby —. Farsi
vedere, farsi sentire, conoscere
e rispettare le norme, essere
prudenti». «Vogliamo restituire
una Milano più vivibile anche ai
ciclisti — ha aggiunto l’assessore
alla mobilità Pierfrancesco
Maran —. Piste, percorsi ciclabili,
bike sharing, rastrelliere di nuova
generazione». E Palazzo Marino,
che appoggia la campagna
«salvaiciclisti» lanciata dal Times
e ripresa da Gazzetta
e Giro d’Italia, ha diffuso
il dato multe alle auto in sosta
sulle piste ciclabili (agosto
2011 gennaio 2012): 2.682 contro
le 376 dell’anno precedente nello
stesso periodo (+613,3 %).
PRONTO ALL’ESORDIO
Di Luca firma con
Acqua&Sapone
Anche Danilo Di Luca
debutterà domani al Gp
Lugano: il 36enne abruzzese ha
firmato con l’Acqua&Sapone.
Intanto oggi in Belgio c’è l’Het
Nieuwsblad, prima classica del
pavé, con Pozzato, Boonen,
Gilbert, Hushovd (RaiSport 2
dalle 14.30).
Al Tour de Langkawi (Malesia)
crono d’apertura a David
Zabriskie (Usa, Garmin).
Oggi comincia anche la stagione
degli under 23:
5 corse tra cui l’88ª Coppa San
Geo nel Bresciano.
NEL TREVIGIANO SPARI DA UN’AUTO CON UNA RIVOLTELLA AD ARIA COMPRESSA
Modolo e altri quattro
presi a pistolettate!
CIRO SCOGNAMIGLIO
twitter@cirogazzetta
Assurdo, pericoloso, inqualificabile:
scegliete pure e
non sbagliereste in nessun caso,
visto che dei ciclisti ieri sono
state presi di mira con una
pistola ad aria compressa).
Due professionisti: gli azzurri
Sacha Modolo e Marco Coledan,
della Colnago-Csf. E tre
under 23 dell’Uc Trevigiani:
Mattia Mosole (nipote di Remo,
il presidente), Massimo Coledan
(fratello di Marco) e Andrea
Dal Col. Si stavano allenando
a Scomigo di Conegliano
(Treviso), quando hanno incrociato
un automobilista che
proveniva in senso contrario.
Questi, senza motivo, ha estratto
una pistola ad aria compressa
sparando contro i ciclisti: ha
usato pallini di plastica dura.
Per fortuna non ci sono state
gravi conseguenze. «Io non mi
sono fatto niente — ha detto
Modolo — . Ho sentito solo un
forte botto, come se fosse stata
una sassata. Ma Coledan e Mosole
avevano dei segni sul ginocchio.
E se qualcuno di noi
fosse stato colpito a un occhio?
La macchina era una Alfa Gt grigia.
Chi ha fatto una cosa del
genere è un folle». Marco Coledan,
che comunque non ha intenzione
di fare denuncia, aggiunge:
«In tangenziale a Treviso,
giovedì, c’era stato un episodio
del genere. Delle persone
erano a un distributore, è passata
un auto e ci sono stati degli
spari». Assurdo, pericoloso, inqualificabile:
appunto.
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30
LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 25 FEBBRAIO 2012
RUGBY
SEI NAZIONI
dubbi
Tre domande
alla Nazionale
di Brunel
1
BOTES È UN NUMERO 9
SAPRA’ FARE IL REGISTA?
Tobias Botes, 27enne
equiparato sudafricano: è lui,
mediano di mischia chiamato a
giocare all’apertura, l’osservato
speciale della partita di oggi. In
nove stagioni, dal giorno
dell’addio di Diego Dominguez, per
l’Italia è il tredicesimo numero 10.
A conferma che il problema resta
irrisolto. Botes non solo dovrà
dimostrare di essere all’altezza
del compito, ma sarà chiamato
pure a riscattare i due gravi
errori dalla piazzola commessi
contro l’Inghilterra. Ai calci si
comincia a rimpiangere un non
specialista come Mirco
Bergamasco: il padovano, in
Coppa del Mondo, chiuse col 73%
(7 su 11). La coppia Burton Botes,
in questo Sei Nazioni, viaggia col
56 (5 su 9).
2
MA E’ GIUSTO CAMBIARE
TUTTA LA PRIMA LINEA?
Nella prima rosa dei trenta
convocati da Jacques Brunel per
il Sei Nazioni, Michele Rizzo non
compariva (esattamente come
Tobias Botes). Un mese più tardi,
a Dublino, si ritrova titolare
(esattamente come Tobias
Botes). «Voglio puntare su
giocatori più giovani» spiegò il c.t.
interrogato sul perché
dell’assenza del pilone di Treviso,
al quale venne preferito De
Marchi. Rizzo, per come sta
giocando in Celtic League, merita
l’occasione. Andrà a far coppia
con Cittadini. E così, dopo
Perugini e l’infortunato
Castrogiovanni, l’Italia rinuncia
anche a Lo Cicero. Va bene il
cambio generazionale e lo
sguardo rivolto al futuro, ma non
è troppo?
La rivincita più dura
In Irlanda per scordare il Mondiale
Senza Castrogiovanni e con Botes apertura, l’Italia a Dublino per rifarsi del k.o. di Dunedin
ORE 17, SKY SPORT 2
Il Galles sogna
Inghilterra, luci
su Owen Farrell
Oggi alle 17 contro
l’Inghilterra (diretta Sky Sport
2), il Galles cerca un colpo a
Twickenham riuscito solo una
volta (2008, anno di Grande
Slam) negli ultimi 13 tentativi.
Rosa e Dragoni arrivano da due
vittorie di fila, ma gli ospiti si
poggiano su un Mondiale
migliore, mentre l’Inghilterra è
un cantiere. Attesa per Farrell
apertura: di fronte avrà Rhys
Priestland. Nella panchina dei
rossi Stephen Jones sostituisce
Hook, fermato dalla varicella.
TERZO TURNO
Oggi 14.30
Oggi 17
Domani 16
QUARTO TURNO
Sabato 10/3 ore 15.30
Sabato 10/3 ore 18
Domenica 11/3 ore 16
Irlanda-Italia
Inghilterra-Galles
Scozia-Francia
CLASSIFICA
Pt V N P F S
Galles 4 2 0 0 50 34
Inghilterra 4 2 0 0 32 21
Francia* 2 1 0 0 30 12
Irlanda* 0 0 0 1 21 23
Scozia 0 0 0 2 19 40
Italia 0 0 0 2 27 49
*Francia-Irlanda si recupera
domenica 4 marzo alle 15
Galles-Italia
Irlanda-Scozia
Francia-Inghilterra
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA BUONGIOVANNI
DUBLINO (Irlanda)
Il campo sembra una
sconfinata prateria. Tanto che
Jacques Brunel, durante il Captain’s
run della vigilia, lo misura
a passi in lungo e in largo. E’
verdissimo, coi seggiolini delle
tribune dello stesso colore dell’erba.
Il nuovo Lansdowne
Road, l’Aviva Stadium, come
l’hanno ribattezzato in onor di
sponsor, è l’ottava meraviglia.
Un inno alla modernità con reminiscenze
del passato. Il famoso
trenino continua a correre
sotto traccia.
Verdi esperti:
manca O’Driscoll e
in regia c’è
Sexton, il resto è
rimasto immutato
Brunel: «Punto su
Botes. Se va bene
chiederò a Treviso
di schierarlo
sempre apertura»
Precedenti L’Italia, qui, non ha
mai giocato. Lo fa oggi, in una
partita delicatissima. La gestione
del nuovo c.t. ha avuto un
avvio difficoltoso. Con due
sconfitte, in Francia e in casa
contro l’Inghilterra, nel match
dei rimpianti. Invertire la rotta
contro l’Irlanda sarà quasi impossibile.
Lo dicono soprattutto
i sedici successi consecutivi
dei Verdi negli scontri diretti
dal 1999. Il loro ultimo Grand
Slam nel Sei Nazioni risale a
non più di tre stagioni fa e Leinster
e Munster, i club più rappresentativi
del movimento,
hanno vinto tre delle ultime
quattro Heineken Cup. A pesare,
su tutto, è il bruciante ricordo
dell’ultima sfida, quella sorta
di ottavo di finale a Nuova
Zelanda 2011. A Dunedin, il 2
ottobre scorso, dopo un primo
tempo in equilibrio, per l’Italia
fu massacro e umiliazione.
Quel 36-6, tre mete a zero, grida
vendetta. Non ditelo a Ghiraldini,
che in prima linea ritroverà
Healy: quella sera, dopo
20’, tentò di colpirlo con una ditata,
rimediando poi 15 settimane
di squalifica.
Senza Castro Declan Kidney,
c.t. dei padroni di casa, rispetto
a quel giorno, nel XV titolare
propone solo due uomini diversi.
E una scelta, vista l’assenza
per infortunio di Brian O’Driscoll,
è pure forzata. Ben diversa
la situazione in casa azzurra,
dove le novità sono addirittura
nove, se non dieci, considerando
lo spostamento di Benvenuti
dall’ala a secondo centro. E le
rinunce obbligate non più di
tre: quelle di Martin Castrogiovanni,
di Mirco e, al limite, di
Mauro Bergamasco. In particolare
il forfeit del primo potrebbe
rivelarsi dannoso. Meglio
non ricordare che il gigante nato
a Paranà, proprio a Dunedin,
fu costretto a
uscire dopo 33’ per
una botta al bicipite femorale
destro: la partita
si girò come un calzino.
La verità è che Brunel, che
sulla carta durante il Torneo
non avrebbe dovuto fare rivoluzioni,
sulla Nazionale ha già
messo l’impronta. Com’è giusto
che sia. Il XV di Dunedin vantava
744 caps, quello attuale
478... La novità sono i «blocchi»
in uscita delle franchigie.
Oggi dieci titolari (più due in
panchina) sono di Treviso. E solo
quattro i giocatori non di formazione
italiana.
Masi e O’Driscoll
a Dunedin.
Rispetto a
ottobre, il
centro è tra i
due irlandesi
assenti AFP
Rischi Semmai, a lasciare un
po’ perplessi, sono certe scelte
che paiono al limite dell’azzardo.
In mediana, con Tobias Botes
all’apertura, si fa l’ennesimo
tentativo. In testa di mischia,
col quasi esordio di Michele
Rizzo a pilone sinistro, si
accantona l’esperienza. «Penso
in prospettiva — spiega
Brunel dal Portmarnock
Hotel, tradizionale
quartier generale azzurro, nelle
campagne di Dublino — e su
Botes conto molto. Tanto che
se le cose dovessero andar bene,
dopo il Sei Nazioni andrò
a Treviso a chiedere di utilizzarlo
da n. 10 e non
da 9». La parola passa
all’Aviva Stadium e
al suo fascino. C’è
da dimenticare
Dunedin.
© RIPRODUZIONE
RISERVATA
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ricerche di personale debbono intendersi riferite
a personale sia maschile sia femminile,
essendo vietata ai sensi dell’ art. 1 della legge
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3
LA MISCHIA SAPRÀ
FRENARE O’BRIEN E SOCI?
L’Irlanda, pur scesa
all’ottavo posto del ranking
mondiale (l’Italia è al dodicesimo)
e sebbene priva del faro
O’Driscoll, resta una potenza.
Soprattutto conta su una terza e
una seconda linea che possono
far danni. E’ proprio di ieri, tra
l’altro, la notizia che il sudafricano
Gert Smal, responsabile degli
avanti in Nazionale, deve farsi da
parte per problemi di vista (sarà
rimpiazzato da Anthony Foley, già
nel ruolo al Munster). Gli uomini
del pacchetto, oggi, giocheranno
anche per lui. Parisse e
compagni, per limitarli, dovranno
spezzare il loro ritmo. Sergio
festeggia il record di più volte
capitano azzurro (38):
l’occasione, sulla carta, non è
delle più propizie.
SABATO 25 FEBBRAIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
31
DIRETTA SKY SPORT 2 ORE 14.30
DIFFERITA LA 7 ORE 16.20
IRLANDA
ITALIA
R. KEARNEY 15 MASI
BOWE 14 VENDITTI
EARLS 13 BENVENUTI
D’ARCY 12 SGARBI
TRIMBLE 11 MCLEAN
SEXTON 10 BOTES
MURRAY 9 GORI
HEASLIP 8 PARISSE (cap)
O’BRIEN 7 BARBIERI
FERRIS 6 ZANNI
O’CONNELL (cap) 5 BORTOLAMI
O’CALLAGHAN 4 GELDENHUYS
ROSS 3 CITTADINI
BEST 2 GHIRALDINI
HEALY 1 RIZZO
Kidney All. Brunel
IN PANCHINA IN PANCHINA
16 CRONIN, 17 COURT,
18 RYAN,
19 O’MAHONY, 20 RED
DAN, 21 O’GARA, 22
MCFADDEN.
16 D’APICE, 17 STAIBA
NO, 18 A. PAVANELLO,
19 FAVARO, 20 SEMEN
ZATO, 21 BURTON, 22
CANALE.
ARBITRO JOUBERT (SUDAFRICA)
20
I precedenti
Nei 20 precedenti, l’Irlanda ha vinto
17 volte e l’Italia 3, tutte tra ’95 e ’97
57,14%
Media al piede di Sexton
Contro il Galles, Sexton ha
infilato quattro dei sette
calci a disposizione
DAL NOSTRO INVIATO
MARCO PASTONESI
DUBLINO (Irlanda)
Al debutto con l’Irlanda
— novembre 2009, 41-6 contro
le Figi — impressionò il mondo:
cinque trasformazioni su
cinque, due calci su due, totale
sette su sette da posizioni difficili
e in condizioni impossibili,
ed elezione a uomo of the match.
Una settimana dopo guidò
i verdi alla vittoria contro gli
Springboks 15-10, e tutti i punti
(cinque piazzati su sette) furono
suoi. Era nata una stella.
«Dubliner» Da allora Jonathan
Sexton ha collezionato 25
«caps», conquistato la platea
mondiale e consolidato la sua
esperienza, eppure c’è ancora
chi non lo considera un numero
dieci completo. Forse neanche
il c.t. Declan Kidney, che in panchina
si porta Ronan O’Gara,
quasi 35 anni, più freddo nelle
strategie e più preciso nei calci.
Anche se la famiglia viene da Listowel,
nel Kerry, Sexton è un
autentico «Dubliner», e chissà
come lo avrebbe descritto James
Joyce. Nato a Dublino, cresciuto
a Dublino, educato al St.
Mary’s College, che fra gli allievi
ha sempre contato più su rugbisti
internazionali, da Tony
Ward a Denis Hickie, che non
futuri giuristi e professori. E
poi Leinster, lo squadrone regionale
che alla Nazionale irlandese
dà sei uomini in campo e
altri tre in panchina.
il Personaggio
JONATHAN SEXTON
Il «Dubliner»
e il fantasma
di re O’Gara
Preciso e umorale, educato e ombroso
l’apertura vuole scalzare l’eterno Ronan
Ma quando il piede fa cilecca...
Fuori dal campo
è un maniaco
dell’ordine e gran
organizzatore
di scherzi
Difensore Ventisei anni, 1.89
per 92 chili e il rugby nel sangue
(è il nipote di Willie Sexton,
antico rugbista di Garryowen,
di Munster e dell’Irlanda),
Johnny (ma lo chiamano
anche Johnno o Sexto o The
Rat, il topo, per certi suoi modi
un po’ burberi) è sempre stato
mediano di apertura, ma si è
adattato a giocare anche nei
ruoli di centro ed estremo ma
mai — come dice chi lo conosce
bene — in quello di «primadonna».
Attacca la linea del vantaggio,
spesso si ripropone inserendosi
fra centro e ala, ha fantasia
e creatività, ed è un grande difensore.
Ma quando è in giornata
storta, ha storto anche il piede:
ed è a quel punto che Kidney
inserisce O’Gara, come successo
anche in questo Sei Nazioni.
A dispetto del cognome (come
gioco di parole suona «una tonnellata
di sesso»), Sexton ha la
fama del bravo ragazzo, tant’è
che da un paio d’anni fa l’ambasciatore
per l’associazione
Make-A-Wish, esprimi un desiderio,
dedicata ai bambini gravemente
malati, partecipa a
campagne di raccolta fondi e a
visite in ospedali.
Privilegiato «Sono privilegiato
— spiega lui — perché la mia
passione si è trasformata nella
mia professione. Non c’è giorno
in cui non cerchi di migliorarmi,
soprattutto nei calci. In
qualche partita la percentuale
è stata povera, ma nell’arco di
una stagione viaggio oltre il
70%». Per questo «il mio maggiore
dispiacere è quando m’infortuno,
il mio maggiore obiettivo
è essere ricordato come uno
che, sul campo, dava tutto».
Scherzi Maniaco della pulizia e
dell’ordine, si può capire come
un giorno abbia chiesto ai responsabili
della Nazionale di
non condividere più la camera
né con il centro Gordon D’Arcy
(«È un casinista, e lascia
una scia di biancheria intima
sporca dal letto al bagno»)
né con il pilone Mike
Ross («Russa come un treno»).
Adesso il suo compagno
di stanza è Eoin Reddan, mediano
di mischia nel Leinster («Perfetto:
non russa e non è disordinato»).
Ma questo non significa
che Sexton non ami la compagnia:
«Quando Sean
O’Brien ha perso la memoria
del suo telefonino, gli
abbiamo mandato un messaggio
fingendo di essere
una ragazza per cui andava
matto e gli abbiamo dato un appuntamento
galante. Lui è arrivato
impomatato, profumato e
con il gel nei capelli. E invece di
lei, ha trovato mezza squadra a
fargli il coro. Un trauma». Oggi
Sexton guiderà l’Irlanda contro
l’Italia: «Non dobbiamo commettere
l’errore di sottovalutarla.
Se gioca come ha fatto contro
l’Inghilterra, sarà dura».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Taccuino
SAN SIRO O ROMA
Nel 2015 la finale
di Heineken in Italia
La finale della Heineken Cup 2015
si giocherà in Italia. Lo ha annuncia
to ieri Derek McGrath, amministra
tore delegato della Erc, organizza
tore delle coppe europee per club.
La ratifica il prossimo 28 marzo. In
ballo San Siro a Milano è l’anno
dell’Expo — e l’Olimpico di Roma.
UNDER 20
Troppa indisciplina
Irlanda-Italia 27-8
Ad Athlone, l’Italia under 20 mostra
talento (Campagnaro ha idee,
Esposito gambe) mai poi cade nel
l’indisciplina (nel primo tempo gialli
a Ferro e Brandolini) e negli errori
di possesso, finendo per subire l’in
tensità dell’Irlanda. Al 24’ s.t. Cam
pagnaro inventa una volata dai pro
pri 22 per la meta di Morsellino, ma
al 27’ Henderson chiude con una di
scussa meta in bandierina.
Irlanda-Italia 27-8 (p.t. 12-3).
Marcatori: p.t. 7’ c.p. Della Rossa,
11’ , 17, 31’ e 41’ c.p. Jackson; s.t. 9’
c.p. Jackson, 24’ m. Morsellino, 27’
m. Henderson, 37’ m. Layden tr.
Jackson. Altre: Inghilterra Galles
40 9.
DONNE Ieri sera ad Ashbourne, Ir
landa Italia 40 10.
CELTIC: COI DRAGONS
Domani gli Aironi
ritrovano Williams
VIADANA (ales.s.) Domani alle
16.30 (diretta Rai Sport 2), gli Airo
ni ospitano i Dragons recuperan
do, dopo tre mesi di stop (lesione al
tendine di una spalla), il terza cen
tro Nick Williams.
Aironi: Benettin; Pratichetti, Quar
taroli, Pizarro, Sinoti; Olivier, Tebal
di; Williams, Cattina, Sole; Del Fa
va, Furno; Romano, Santamaria,
Aguero. Ieri: Munster Cardiff
16 13; Ulster Ospreys 15 14; Con
nacht Edimburgo 26 13. Oggi: Gla
sgow Leinster. Domani: Airo
ni Dragons.
Classifica: Leinster 57; Ospreys
48; Munster 47; Glasgow, Ulster
41; Scarlets, Cardiff 40; Treviso
28; Connacht 24; Edimburgo 23;
Dragons 21; Aironi 14.

32
LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 25 FEBBRAIO 2012
BASKET NBA: DOMANI L’ALL STAR GAME A ORLANDO
A
SUPER
STAGIONI
LeBron
numero uno
S
Wilt
Chamberlain
Nel ’61-62 con
Phila; 50.4 punti,
25.7 rimbalzi e
48.5 minuti di
media (sempre
in campo,
supplementari
compresi) col
50.6% al tiro
«Il k.o. con Dallas
mi ha dato umiltà e
più fame di vittorie»
S
Oscar
Robertson
Nel 61-62 coi
Cincinnati Royals,
tripla doppia di
media (unico
nella storia): 30.8
punti, 12.5
rimbalzi, 11.4
assist col 47.8%
dal campo
S
Michael
Jordan
Nell’87-88 con
Chicago viaggiò
a 32.6 punti, 5.5
rimbalzi, 5.9
assist, 3.2
recuperi e 1.6
stoppate di
media col 53.3%
dal campo
S
Kareem
Abdul
Jabbar
Nel 71-72 con i
Milwaukee
Bucks: 34.8
punti, 16.6
rimbalzi e 4.6
assist di media
con il 57.4% dal
campo
James sta disputando un campionato eccezionale
«Bargnani e Gallinari senza infortuni sarebbero qui»
DAL NOSTRO INVIATO
MASSIMO LOPES PEGNA
ORLANDO (FLORIDA, USA)
C’è una bellissima ragazza
orientale che gli pianta il microfono
in faccia, ma incredibilmente
non vuole sapere il suo
parere su Jeremy Lin: «LeBron,
please un saluto ai suoi tanti tifosi
cinesi». E James, con la camicia
scozzese a tinte azzurre e
gli occhialoni neri senza lenti,
indossati solo per un pizzico di
vanità, rifiuta gentilmente:
«Gli spot li faccio dopo, adesso
rispondo alle domande». E
quante gliene arrivano nella
mezz’ora in cui si mette a disposizione.
Gli viene persino perdonato
il ritardo di dieci minuti,
visto che poco dopo Kobe Bryant
diserterà il suo podio, lasciando
qualche decina di giornalisti
con il muso lungo.
«
Quest’estate mi
sono rinchiuso in
palestra: risultati
confortanti
per il momento
«
Quella di Lin è
una bellissima
storia, ha talento,
ma ha giocato
solo 10 partite
RISULTATI
Lin travolto
Heat, 8 o successo
consecutivo
«Non è facile essere
Peter Pan tutte le sere». La
frase di Mike D’Antoni
inquadra alla perfezione la
partitaccia di Lin, che ha
chiuso con 8 punti, 1/11 al tiro
e 8 perse nella sconfitta di
New York a Miami. Gli Heat,
all’8 o successo consecutivo,
tutti con almeno 12 punti di
scarto, gli hanno messo
pressione sin dall’inizio.
Risultati: Miami-New York
102-88 (Bosh 25; Anthony 19);
Atlanta-Orlando 83-78
(Smith 22; Redick 13);
Denver-San Antonio 99-114
(Brewer 23; Blair 28);
Oklahoma City-Lakers
100-85 (Durant 33; Bryant
24).
Senza corona King James è un
re senza corona (titolo) — e gli
rode enormemente —, che sta
giocando da numero uno. E’ la
sua stagione più bella dal debutto:
migliorato al tiro
(54.7% contro 48% in carriera),
nelle triple (41%, top in
carriera), nei rimbalzi (uno in
più di media). LeBron, che spiegazione
si è dato? Lui ti punta
sorpreso e sbotta: «Lavoro, tanto
lavoro». Elabora: «Quest’estate
mi sono rinchiuso in
palestra. La sconfitta contro
Dallas in finale mi ha dato grandissima
motivazione, non che
ne avessi bisogno. E’ stata una
lezione di umiltà e mi ha fatto
venire ancora più appetito. Il risultato
mi sembra già confortante».
Confortante? Miami ha
ingranato il turbo: miglior record
dell’Est e in assoluto della
Nba con Oklahoma City, difesa
blindata che lascia agli avversari
94.4 punti di media con il
42% al tiro. Come ci siete arrivati?
«In questa seconda stagione
mi sento più a mio agio. E
non soltanto io: siamo tutti in
palla. Fra noi c’è grande cameratismo,
tanto affiatamento. Ci
conosciamo meglio e l’ambiente
è favoloso. Abbiamo giocatori
che ogni sera possono diventare
un’arma letale. L’altra notte
è stato Chris Bosh, ma abbiamo
una profondità che l’anno
passato non c’era. E poi c’è la
difesa, appunto: siamo migliorati
moltissimo».
Quarto periodo Inevitabile non
evocargli ancora la faccenda
dell’ultimo quarto, una storiaccia
che si porterà addosso per
sempre non dovesse più ricapitargli
l’occasione del riscatto.
Finali contro Dallas, LeBron
scompare dal campo negli ultimi
minuti in almeno in due partite.
Replica: «Voi (media,
ndr.) avete la tendenza a valutare
la prestazione di un giocatore
per ciò che produce negli
ultimi spiccioli di una gara e vi
dimenticate del resto». Fa un
esempio: «A gennaio quando
abbiamo affrontato Chicago,
sia io che Derrick Rose abbiamo
sbagliato due liberi a testa
negli ultimi secondi. Rose aveva
fatto un partitone, ma poi si
sa quali sono i titoli che vi piace
fare sui giornali». Sa bene anche
lui che l’unica risposta chiara
la potrà dare solo quando
y
WEEKEND
STELLARE
Questo il
programma
dell’All Star
Weekend,
iniziato ieri
notte con la
sfida tra le
miste matricole
e sophomore
(replica oggi alle
12.15 e 21.30 su
Sky Sport 2).
S
OGGI
Ore 2, Sky
Sport 2: gara
del tiro da tre
punti con James
Jones, Anthony
Morrow, Kevin
Durant, Ryan
Anderson, Kevin
Love e Mario
Chalmers, e
gara delle
schiacciate con
Paul George,
Derrick
Williams,
Jeremy Evans e
Chase Budinger
S
DOMANI
Ore 1, Sky
Sport 2, All Star
Game,
Est-Ovest
27.4
Media punti
LeBron segna 0.7 punti in più
a gara rispetto all’anno
scorso ed è 3 o tra i marcatori
riuscirà a rimettersi nella stessa
situazione dell’anno passato.
Dice: «Non avverto alcuna
pressione esterna, basta quella
che mi metto addosso io. Ed è
tanta».
Forma Ma non crede che siate
arrivati al top troppo presto?
Sorride e sembra incredulo che
qualcuno possa avergli chiesto
una cosa del genere: «Non possiamo
certo preoccuparci di
quello. C’è un solo fattore che
conta in un campionato così
corto e intenso: la salute. Dobbiamo
stare attenti agli infortuni.
Io ho lavorato tanto fisicamente
proprio per cercare di
prevenirli, perché sapevo che
un calendario del genere ti
avrebbe messo a dura prova».
Ma quali sono le squadre più
forti? «Oklahoma City, Chicago
e non scordiamoci San Antonio.
Ma ci sono altri team che
giocano un gran basket. Ora,
anche i Knicks». Elogia giocatori
come Rubio, si sofferma su
Nowitzki («Non ce l’abbiamo
un altro come lui nella Nba») e
anche su Gallinari e Bargnani:
«Hanno talento. Se non si fossero
fatti male, soprattutto Bargnani,
sono certo che avrebbero
giocato questa partita». Ma
il suo prediletto è Durant, che
considera suo erede e ha invitato
ad Akron durante l’estate:
«E’ davvero bravo, giovane, sa
fare tutto. Un giorno toccherà
a lui tirare il movimento».
Lin Poi c’è l’inevitabile domanda
su Lin, che poche ore prima
aveva condannato a trascorrere
una brutta nottata: «Ha giocato
appena dieci partite. Mentre
nella Nba c’è gente che ne
ha fatte oltre cinquecento. E’
una bellissima storia e non ci
sono dubbi che abbia grande talento,
però forse è meglio aspettare».
Così parlò Sua Maestà Le-
Bron, che freme dalla voglia di
tornare alle finali: per vincere
il primo anello con un suo canestro
sulla sirena. Non lo dice,
ma sicuramente lo sogna.
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SABATO 25 FEBBRAIO 2012
PALLAVOLO ASSEMBLEA A BOLOGNA
LA GAZZETTA DELLO SPORT
33
LeBron James, 27 anni, 7
stagioni coi Cavs, 2 a a Miami AP
8.1
Rimbalzi a partita
Sono il suo massimo in
carriera. Il precedente erano
i 7.9 del 2007-08 con i Cavs
SERIE A L’ANTICIPO DELLA 7 A GIORNATA
(g.d. l.z.) Oggi (16.10,
diretta La7D) anticipo della 5 a di
ritorno, Sassari Avellino (Begnis,
Seghetti, Lanzarini). Sidigas
senza Dean che oggi si
sottoporrà a consulto medico
per stabilire l’entità
dell’infortunio al polso sinistro.
Ristabilito Spinelli. La Dinamo
recupera invece Travis Diener.
Sacchetti alla 100 a panchina con
Sassari.
Domani (18.15): Roma Siena;
Cantù Treviso; Caserta Varese;
Biella Cremona;
Bologna Teramo; Milano Casale
Monferrato; Venezia Pesaro
(20.30, RaiSport 1). Riposa:
Montegranaro. Class: Siena 30
(15 vinte 5 perse); Milano (12 8),
Bologna (12 8), Sassari (12 8)
24; Venezia (11 7), Pesaro (11 7),
Cantù (11 8), Avellino (11 8) 22;
6.8
Assist a gara
Ma ancor più degli assist,
strabilia il 54.7% dal campo,
rispetto al 48% in carriera
Sassari-Avellino alle 16.10 su La7D
La Dinamo ritrova Travis Diener
Caserta (9 10), Biella (9 11),
Roma (9 11) 18; Treviso (8 11) 16;
Teramo (7 12), Montegranaro
(7 12) 14; Cremona (6 14) 12;
Casale (5 15) 10.
LEGADUE Ieri anticipo della 7 a di
ritorno: Bologna Brescia 76 72
(Baldassarre 21; Ghersetti 18).
DREAM TEAM Vent’anni dopo il
primo e unico Dream Team, la
Nazionale Usa torna a giocare a
Barcellona. Ufficializzato ieri
infatti il calendario di amichevoli
di preparazione per Londra
2012. Kobe, LeBron e compagni
sfideranno la Gran Bretagna a
Manchester il 19 luglio, e
Argentina (22) e Spagna (24) al
Palau San Jordi. In precedenza,
due incontri negli Usa, con la
R.Dominicana a Las Vegas il 12/7
e col Brasile a Washington il
16/7.
A SAN PATRIGNANO
Gioca Myers
«Sarà come
una finale»
SAN PATRIGNANO —
(a.to.) «Giocherò solo una
partita, ma questa avventura mi
emoziona più di quando
disputavo le finali scudetto. Ho
deciso di tornare in campo per
il rapporto che mi lega a San
Patrignano, per dare una mano
alla squadra a salvarsi, e per il
fatto che giocherò insieme a
mio figlio Joel una gara ufficiale:
quest’ultimo è un desiderio che
mi ero sempre tenuto dentro e
che adesso finalmente potrò
realizzare». Carlton Myers ha
preparato con le parole giuste
la sua nuova sfida. Stasera al
PalaSanpa (ore 18, impianto da
1000 posti) tornerà a fare
quello che ha fatto bene per 25
anni, ovvero tiri e canestri,
vestendo la maglia del Cimberio
Sanpa, squadra di C regionale
che per problemi economici ha
perso a gennaio il coach e 4
giocatori. Da allora 6 k.o. di fila
che l’hanno precipitato nel
limbo dei playout. L’avversario
è il Vis Trebbo di Reno. «Ho
deciso di fare solo questa
partita per più motivi: l’impegno
che ho assunto verso famiglie
nell’ambito della mia agenzia di
giovani giocatori non mi
consente distrazioni; fatico ad
allenarmi anche se dopo avere
visto Basile l’altra sera avrei
voluto essergli al fianco per
battere il Barcellona; infine,
questi ragazzi devono
raggiungere la salvezza coi loro
mezzi, io e mio figlio vogliamo
aiutarli a ritrovare entusiasmo e
passione per quello che fanno».
Carlton
Myers,
40 anni
CIAM-CAST
Cambio sottorete
Si allarga l’A-1
anzi no si stringe!
La Lega fa diverse proposte alla Federazione:
dal blocco retrocessioni alla riduzione dei club
1ª PROPOSTA
i
A-1 a 16-18
l’intenzione primaria
E’ la proposta su cui la Lega
ha lavorato più a lungo e che
prevede il blocco delle
retrocessioni in serie A-1 per
due stagioni (non la corrente),
per arrivare a 18 squadre. Ma
dopo il primo anno il progetto
sarebbe soggetto a una
verifica per capire se ha
senso. Questo nelle intese dei
dirigenti di club ridurrebbe i
costi almeno per il periodo
interessato. Resta uguale il
numero degli stranieri
La A-2 a 16
In questo caso la serie A-2
potrebbe anche rimanere
come è. Benché anche qui ci
sarebbero ripercussioni per le
retrocessioni in B-1
GIAN LUCA PASINI
Rivoluzione comunque,
poi si vedrà in che direzione
andare. Dopo la lunghissima
assemblea di Lega maschile (6
ore e mezza di discussioni con
tante proposte sul tavolo)
quello che si è capito è che i
campionati maschili cambieranno,
anche se non si sa (ancora)
come. «Sì, perché dopo
mesi che noi discutevamo di
un progetto — spiega Massimo
Righi, ad della Lega — la
federazione, in una riunione
informale a cui hanno partecipato
anche il presidente Magri
e il c.t. Berruto (domenica a
Roma) è arrivata sul tavolo
una proposta completamente
diversa da quella studiata, che
era blocco delle retrocessioni
per due anni e allargamento
dell’A-1. Durante le finali di
Coppa Italia si è detto, invece,
di andare verso una A-1 di élite
con 12 squadre. Questo —
continua Righi — ha cambiato
le carte in tavola e aumentato
il dibattito interno. Per cui in
questa assemblea fiume si sono
fatti 6-7 scenari diversi da
Matey Kaziyski, capitano di Trento
presentare alla federazione,
che dovrà prendere la decisione
definitiva».
Trattativa politica Quello che è
mutato è anche che, da qualche
settimana, la riforma dei
campionati maschili ha smesso
di essere solo una questione
tecnica, per diventare pure politica.
Gli intrecci si sprecano:
la seconda proposta, almeno
nel numero delle squadre
(12), è indubbiamente più in
linea con i tempi. Ma questa riduzione
porterebbe nel volley
anche una parificazione giuridica
che finora non c’è stata:
giocatori italiani e comunitari
sarebbero parificati. Sarebbe
questa la vera novità per il volley
italiano (che finora è riuscito
a imporre un autoregolamento
che differenziava gli italiani),
che potrebbe portare a
un effettivo risparmio immediato:
visto che con l’aumento
dell’offerta — di giocatori comunitari
— dovrebbero diminuire
gli ingaggi. Verità? È
2ª PROPOSTA
i
A-1 a 12
l’ultima idea in campo
Si va in una direzione
completamente contraria. La
massima serie si riduce, dal
prossimo anno, a 12 squadre,
creando un torneo di elite.
Parificazione italiani
Dopo anni di distinzione anche
nella pallavolo i giocatori
italiani sarebbero parificati ai
comunitari e questo dovrebbe
consentire un risparmio sugli
ingaggi: più offerta dovrebbe
calmierare gli ingaggi
La A-2 a 16
Anche in questa proposta la
serie A-2 potrebbe rimanere
così. Benché sarebbe più
facile immaginare un
allargamento a 18 o a 20
squadre, magari con 2 gironi
una ipotesi da verificare.
Alla Fipav Ora la palla passa alla
federazione che nelle prossime
settimane (5, sono poche?)
vedrà i vertici di Lega: a
quello che si è capito, la proposta
della riduzione sarebbe la
più gradita. Oltretutto riducendo
il numero delle squadre
in A-1 si potrebbe allargare
l’A-2 che verrebbe vietata (o limitata)
agli stranieri, diventando
una «palestra» per gli
italiani. Senza contare che la
schiacciante crisi potrebbe portare
a perdite dolorose anche
nei prossimi mesi: c’è una
eventualità concreta che a 12
squadre si potrebbe arrivare
già dalla prossima stagione, se
un paio di situazioni complicate
(vedi Belluno) non trovassero
sbocco. «Quel che è certo —
assicura Righi — è che vogliamo
inasprire le regole di ammissione
al campionato». Insomma
non tante certezze,
ma molta carne sulla graticola.
Il volley ha molta voglia di
cambiare, si tratta di fare la
scelta giusta in un momento
con tanta confusione.
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EUROLEGA DONNE VENETE ALLE FINAL EIGHT
Schio fa l’impresa
K.o. le campionesse
DAL NOSTRO INVIATO
FRANCESCO VELLUZZI
SCHIO (VICENZA)
In trionfo. E nella storia.
Il Beretta Famila Schio entra
nelle Final Eight di Eurolega
sbattendo fuori le campionesse
uscenti di Salamanca. Lo fa
in una serata fantastica, uno
degli spot più belli al movimento.
La squadra di Lasi la chiude
al supplementare (82-72) matando
un avversario fortissimo,
grazie al colpaccio (unico
esterno in gara-1 nei quarti) in
Spagna e a un’incredibiile forza
dei nervi distesi al Palacampagnola.
Quando si ottiene un
risultato del genere, che al
basket femminile italiano manca
dal 2002 (Parma) e che
Schio non aveva mai centrato,
i meriti sono di tutte.
McCarville Ma ieri sera Janel
McCarville è stata davvero monumentale.
Presente in ogni
momento, devastante nel supplementare.
Ha segnato in qualunque
modo, ha dominato
l’area (11 rimbalzi) lavorando
anche per Cheryl Ford che ha
stretto i denti come ha potuto
con un ginocchio fuori uso (un
grazie pure a Chiara Pastore:
l’operazione alla spalla le ha
fatto già concludere la stagione).
Il resto lo ha fatto ancora
la solita straordinaria Chicca
Macchi, massacrata da avversarie
e arbitri troppo permissivi,
che ha vinto il confronto
con la stella di Salamanca
Dewanna Bonner. Schio ha subìto
ed è risorta (due volte da
-8 e -10), ha rischiato ed è risalita.
La quarta frazione è stata
la più equilibrata con un corpo
a corpo pazzesco che ha portato
ai 5’ decisivi. Quelli in cui la
McCarville ha risolto subito
con 5 punti fondamentali. Salamanca,
Bonner e de Souza non
hanno avuto più la forza di reagire.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Gara-2: Schio-Salamanca 82-72 dts
(Macchi 24, McCarville 21, Cohen 17;
Bonner, De Souza 22, gara-1 67-59);
Polkowice-Valencia 58-78 (54-88); Nadezhda-Spartak
Moscow Region
87-75 (79-93); Kosice-Ekaterinburg
49-75 (55-61);Usk Praga-Wisla Cracovia
60-74 (52-66); Bourges-Rivas
68-60 (59-65); Lattes-Fenerbahce
72-80 (71-83). Gara-3 mercoledì a campi
invertiti. In neretto le squadre già
qualificate alle Final 8, oltre al Galatasaray,
club ospitante.
Taccuino
A-1 MASCHILE
In tv Belluno-Monza
(m.d.i. c.g.) Il Sisley taglia il tra
guardo delle 1100 partite giocate:
per agganciare il 5˚ posto in classi
fica e allungare a 5 la striscia di vit
torie consecutive. Il tecnico Piazza
si affida al solito sestetto: Suxho in
regia, Fei opposto, Horstink e Ogur
cak in banda, De Togni e Kohut al
centro. Zanini, invece, non rischia
Rooney (infortunato a una caviglia
e in via di recupero) e farà giocare
Nikic e Conte schiacciatori, confer
mato il resto del sestetto. Ancora
ai box Shumov dopo l’operazione a
un dito. Ore 17.30 diretta Rai Sport
1). Classifica: Trento 50; Macera
ta 40; Cuneo 39; Modena 35; Mon
za 34; Belluno 32; Piacenza 26; Ve
rona 25; Roma 24; Latina 23; Vibo
22; San Giustino 19; Padova 18; Ra
venna 9. Cuneo e Ravenna hanno 1
gara da recuperare.
A-1 FEMMINILE
Subito in campo!
(m.l.) Due giorni dopo l’andata dei
quarti di Champions torna in cam
po Bergamo impegnata oggi nell’in
sidiosa trasferta di Urbino (anche
lei reduce dalla Coppa) per l’antici
po della 19ª giornata. Ore 20.30:
Chateau d’Ax Urbino–Norda Foppa
pedretti Bergamo (diretta Rai
Sport 1). Classifica: Busto Arsizio
47; Villa Cortese 39; Urbino 31; Ber
gamo 27; Novara 26; Pesaro 25;
Piacenza 22; Modena, Parma 20;
Chieri 6; Pavia 1.
EMIGRANTI
De Giorgi tedesco?
Costragrande show
(a.a. pe.m.) L’Evergarde di Caroli
na Costagrande (27) ha vinto l’anda
ta della semifinale del campionato
cinese, 1 3 sul Tianjin, oggi ritorno.
L’Hypo Tirol Innsbruck di Carletti
guadagna le semifinali del campio
nato austriaco con tre 3 0 allo Jeri
ch. La Germania ha sondato il terre
no per Fefé De Giorgi come possibi
le c.t. La trattativa però è ancora
alle prime battute. Piero Molducci,
nuovo allenatore dell’Almeria, non
debutta questa settinmana. Primo
impegno il 3 marzo in trasferta a
Guadalajara.
A-2 FEMMINILE (m.l.) Oggi dop
pio anticipo per la 21ª giornata. Ore
21: Pomì Casalmaggiore–A&P Oli
vieri Montichiari; Esse ti
Loreto–IHF Frosinone. Classifica:
Giaveno 50; Loreto 49; Crema 48;
Santa Croce 41; Casalmaggiore
39; Busnago 35; Soverato 30; Mon
tichiari 28; Frosinone, Sala Consili
na 23; S. Severino 21; Fontanellato
19; San Vito 18; Pontecagnano 14;
Forlì, Matera 9.

34
LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 25 FEBBRAIO 2012
#
SCI COPPA DEL MONDO
in 1 mese
DOPO L’ANNUNCIO DEL RITIRO TRE SUCCESSI E UN PODIO
21 gennaio
1 o a Kitzbuehel
Due giorni dopo aver annunciato il
ritiro a fine stagione, Cuche vince la
discesa di Kitzbuehel nella tormenta
28 gennaio 3 febbraio 24 febbraio
1 o a Garmisch 3 o a Chamonix 1 o a CransMontana
Una settimana dopo lo svizzero si
prende anche la discesa sulla
Kandahar di Garmisch
Nella discesa di Chamonix è terzo
dietro a Kroell e Miller. Per lo
svizzero è il 65˚ podio in carriera
Nella penultima gara in casa, Cuche
domina il superG, è il 21˚ trionfo di
Coppa (12 discese, 3 giganti e 6 superG)
Cuche nonno infinito
nel caldo di Crans
Il 37enne svizzero vince il superG con 16 gradi e pista rovinata
«Non volevo deludere la mia gente». Sesto Innerhofer
DAL NOSTRO INVIATO
PIERANGELO MOLINARO
CRANS MONTANA (Svizzera)
Chissà se è un caso che
gli unici due dei tre atleti sul
podio nel superG di ieri, Didier
Cuche e Benny Raich, fossero
in pista già nel 1998, l’anno
in cui per l’ultima volta la
Coppa maschile fu in scena a
Crans Montana. Di sicuro ieri
ci voleva esperienza per domare
una neve cotta dal sole (16
gradi all’arrivo...), esperienza
e coraggio per tirare a tutta su
un manto che poteva bloccare
lo sci in ogni momento. E Cuche
ha salvato con la sua vittoria
una gara che pareva riservata
solo ai primi al via. E’ davvero
un inverno pazzo, dal gelo
polare di inizio mese alla neve
di agosto sul ghiacciaio dello
Stelvio, come l’ha definita
Christof Innerhofer, alla gare
disputate nelle bufere di vento
e di neve.
Il nonno Didier Cuche è apparso
più forte di tutto. L’annuncio
del ritiro, ufficializzato alla
vigilia di Kitzbuehel, pare
per il 37enne svizzero una vitamina.
Da allora ha vinto tre gare,
quattro in stagione, 21 in
carriera. Fra gli atleti partiti
nel suo gruppo, solo Reichelt e
Fill rischia su un
salto ed è 16˚
Corsa alla Coppa:
Hirscher senza
punti, Feuz 20 o
Innerhofer gli sono arrivati vicino.
Tutti prendevano decimi
di distacco già nei primi 30 secondi.
Pure lui in alto si è trovato
in ritardo, ma ha capito che
il risultato si costruiva con una
maggior velocità sul falsopiano
che precedeva la picchiata
finale. «Era la mia penultima
gara in Svizzera — ha confessato
nonno Didier — e non volevo
deludere la gente. E’ stata
un’emozione al traguardo vedere
la felicità di tutte quelle
persone». Oggi per lui sarà l’ultima
in casa...
Didier Cuche
è nato il 16
agosto 1974.
Ha vinto 21
gare di
Coppa del
Mondo AFP
Raich Cuche ha preceduto in
classifica in canadese Jan Hudec,
che, partito con il pettorale
numero 6, già accarezzava
l’idea di un secondo successo
stagionale dopo quello conquistato
nella discesa di Chamonix.
Ma non è un caso che terzo
si sia classificato Benny Raich,
a dimostrazione di un tracciato
con poca velocità, più
adatto ai gigantisti. Non per
nulla il tracciato è stato disegnato
dall’allenatore austriaco
Andy Evers, che ha cercato
in tutti i modi di aiutare il pupillo
Marcel Hirscher nella corsa
alla Coppa del Mondo che
per ora lo vede in testa. E
l’obiettivo l’ha centrato, visto
che il diretto avversario nella
corsa alla sfera di cristallo, lo
svizzero Feuz, si è classificato
ventesimo ragranellando solo
11 punti (Hirscher invece è finito
34 o ).
Gli azzurri Il migliore fra gli italiani
è stato Christof Innerhofer,
sesto a 60/100 da Cuche,
ma la grande occasione l’ha
persa Peter Fill, partito con il 5
quando la pista era ancora decente.
Ma Peter deve già ringraziare
di essere arrivato sano
al traguardo visto che dopo
il salto dopo poco più di 40 secondi,
si è trovato in volo diretto
dentro alla porta successiva.
Si è intraversato, ha perso
tempo e velocità, ma è rimasto
in piedi. Un salto che fra i primi
ha fatto diverse vittime, come
lo svizzero Sandro Viletta
che nella caduta ha perso pure
il casco. Poi l’imprevisto è stato
segnalato in partenza e tutti
sono usciti più larghi dalla curva
che immetteva allo stacco.
Innerhofer è contento della
sua prestazione: «Con una neve
così non potevo fare di più.
Prima di partire me la sono fatta
sotto vedendo i numeri degli
altri su quel salto. Ho girato
largo dai pali, perché le tracce
erano troppo profonde. Ho
preferito passare un metro lontano,
ma essere sicuro che i
miei sci avrebbero trovato un
appoggio. Se ho perso il podio
è per qualche errore a metà
percorso».
Oggi è in programma il secondo
superG, probabilmente di
sci nautico. Si spera nel miracolo
del sale.
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la guida
Oggi superG uomini
e discesa donne
Diretta RaiSport1
SUPERG MASCHILE (Crans Montana):
1. Cuche (Svi) 1’33"11; 2 Hudec
(Can) a 16/100; 3. Raich (Aut) 21/100; 4.
Zurbriggen (Svi) 43/100; 5. Reichelt
(Aut) 57/100; 6. INNERHOFER 60/100; 7.
Puchner (Aut) 62/100; 8. Baumann
(Aut) 65/100; 9. Svindal (Nor) 67/100;
10. Kroell (Aut) 70/100; 11. Defago (Svi)
72/100; 12. Streitberger (Aut) 79/100;
13. Guay (Can) 82/100; 14. Franz (Aut)
85/100; 15. Theaux (Fra) 89/100; 16.
FILL 96/100; 17. Jansrud (Nor) 1"09; 18.
Bertrand (Fra) 1"20; 19. Gruenenfelder
(Svi) 1"35; 20. Feuz (Svi) 1"36; 22. MAR-
SAGLIA 1"72; 25 CASSE 2"11; 31. Paris
2"33; 34. Hirscher (Aut) 2"74; 40. Heel
3"13; 44. Borsotti 3"66. Coppa del
Mondo (33): 1. Hirscher (Aut) p. 1055;
2. Kostelic (Cro) 1043; 3. Feuz (Svi)
1014; 19 Deville 385. SuperG (4): 1. Svindal
(Nor) 259; 2. Cuche (Svi) 221; 3.
Feuz (Svi) 182; 15. Innerhofer 67.
OGGI SuperG uomini a Crans Montana
(11.30): 1 Fill, 4 Heel, 15 Hudec (Can),
16 Raich (Aut), 17 Reichelt (Aut), 18 Svindal
(Nor), 19 Cuche (Svi), 20 Theaux
(Fra), 21 Feuz (Svi), 26 Marsaglia, 42
Casse, 60 Klotz, 64 Paris.
Discesa donne a Bansko (Bul). Pettorali:
5 Schnarf, 11 E. Fanchini, 12 Fenninger
(Aut), 13 Gut (Svi), 15 Maze (Slo), 16
Riesch (Ger), 17 Weirather (Lie), 18 Goergl
(Aut), 19 Marchand Arvier (Fra), 20
Vonn (Usa), 21 Merighetti, 22 Mancuso
(Usa); 25 Recchia, 27 Stuffer, 35 Borsotti,
41 Marsaglia, 42 E. Curtoni. Coppa
del Mondo (27): 1. Vonn (Usa) 1502;
2. Maze (Slo) 1024; 3. Riesch (Ger) 1066
243; 15. Merighetti 342. Coppa discesa
(7): 1. Vonn (Usa) 590; 2. Riesch 359;
3. Goergl (Aut) 355; 5. Merighetti.
TV Dirette su RaiSport 1 ed Eurosport
alle ore 9.55 e 11.25.
MILLER STOP Bode Miller non sarà
al via nemmeno nel superG di oggi. E’
ancora a riposo dopo l’intervento al ginocchio
sinistro. «E’ stato operato in artroscopia
per ripulire il ginocchio» ha
confermato il tecnico Usa Sasha Rearick.
RIECCO IVICA Il croato Ivica Kostelic,
operato al ginocchio destro a metà
febbraio, ha dichiarato ieri che spera di
riprendere gli allenamenti già lunedì per
tornare a gareggiare a Kranjska Gora, il
10 e 11 marzo.
BOXE L’EUROPEO SUPERPIUMA A SAVIGLIANO E SU SPORT ITALIA
Fegatilli e De Vitis, è la grande rivincita
Il detentore, figlio
di emigrati in
Belgio e laureato,
dà un’altra chance
al guerriero
DAL NOSTRO INVIATO
RICCARDO CRIVELLI
SAVIGLIANO (Cn)
Queste colline impreziosite
da vigneti paradisiaci conoscono
l’arte dell’attesa. La pazienza,
la maturazione, fino al
momento della raccolta. L’Europeo
dei superpiuma, di scena
questa sera a Savigliano,
presenta un bouquet raffinato
perché i due contendenti, il nostro
Antonio De Vitis e il detentore
Ermano Fegatilli, belga di
genitori italiani, vi arrivano all’apice
della crescita e della carriera.
Si affrontarono già nel
2007, a Liegi per il titolo Ue
vinse il padrone di casa con verdetto
non unanime: ma era un
secolo fa. Oggi Totò, brindisino
che nelle Langhe ha vissuto
11 anni dividendosi tra la palestra
e un lavoro in Comune, diventando
sotto le cure del maestro
Vottero uno dei migliori interpreti
della nobile arte tricolore,
è consapevole di affrontare
il bivio della vita: «A 33 anni,
questa è un’occasione che
non posso fallire. Ora - racconta
già emozionato - vivo in Puglia
e faccio il personal trainer,
ma per prepararmi sono tornato
qua, a respirare quest’aria.
Devo molto a questa gente, li
ripagherò con una battaglia indimenticabile.
Ma non faccio
proclami, io so parlare soprattutto
con i pugni».
Il Dottore Il piccolo guerriero
italiano, però, non è favorito,
anche se si preannuncia una serata
di feroce equilibrio. Perché
Fegatilli, nato a Seraing da
papà abruzzese e mamma napoletana,
non è più soltanto il
tecnico dal grande ritmo che
tuttavia perdeva con Boschiero,
Escalona e Tajbert. Un anno
fa ha conquistato la corona
annichilendo il britannico Foster
a casa sua, mostrando anche
pesantezza di mani. La sua
dote peculiare, tuttavia, rimane
la tattica sopraffina: «Uso la
testa, mica per nulla sono il
Dottore». Titolo non usurpato,
peraltro: Ermano è laureato in
Economia e lavora come manager
all’ospedale universitario
di Liegi. Anche se la passione
del ring è ereditaria: «Mio nonno
boxava, mio padre boxava,
nella culla avevo i guantoni.
Ermanno Fegatilli, 27 anni, e Antonio De Vitis, 33, ieri al peso BOZZANI
Ma bisogna guardare anche al
futuro: il mio impiego è a tempo
pieno, mi alleno al mattino
e alla sera, prima di andare in
ufficio e quando torno, poi nei
weekend finalizzo la preparazione
ad Amsterdam». Per
adesso, sdoppiarsi gli riesce benissimo:
«E ho anche il tempo
per stare con la ragazza. Certo,
il pugilato viene prima di ogni
cosa, manterrò l’Europeo e poi
punterò ancora più in alto».
Ha il motto SPQR tatuato sul
braccio destro: «Mi piacciono
Roma e i gladiatori». Tanto per
far capire cosa succederà fin
dal primo gong.
Programma. Bocciodromo di Savigliano,
ore 21 (diretta Sportitalia 2),
org. Conti Cavini. Superpiuma, camp.
europeo, 12 t.: Fegatilli (Bel, camp.,
24-4, kg 58.400) c. De Vitis (sfid.,
22-1-1, 58.700); arbitro Foster (Gb),
giudici Nikolov (Bul), Fernandez (Fra),
Green (Gb). Superpiuma, camp. italiano,
10 t.: Manno (camp., 8-1) c. Ardito
(5-3-1). Leggeri, 6 t.: Finiello (4) c. Mantegna
(1-27).
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ATLETICA
LA REGINA
DELL’ASTA
IL CASO
Mistero Bolt
ancora fuori
E’ la schiena?
Quello di Usain Bolt rischia
di diventare il tormentone di
primavera. Ora che ha rinunciato
anche al secondo appuntamento
della stagione, le due staffette
4x100 e 4x400 in programma
domani, circolano varie voci sulla
sua salute. E’ sicuro che Bolt è
andato a Monaco dal dottor
Muller, che alcuni anni fa gli aveva
guarito la schiena e quindi è molto
probabile che una visita di routine,
abbia invece evidenziato qualche
problema che l’ha costretto a
rinviare l’esordio agonistico.
Intanto Blake, suo compagno di
allenamento, in un’intervista si è
lasciato scappare che qualche
SABATO 25 FEBBRAIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
35
problemino esiste. Verità o
messinscena per rendere più
interessanti i prossimi impegni?
Sembra più probabile che Bolt
abbia riavvertito i dolori alla
schiena, senza una rapida
soluzione potrebbe trovarsi in
grave difficoltà in estate.
Gianni Merlo
Yelena: «Posso superare 5.10»
Isinbayeva ambiziosa dopo il record indoor dell’asta a 5.01: «Salirò di 3-4 cm alla volta»
ANDREA BUONGIOVANNI
Come nella migliore tradizione,
come nei giorni più belli:
uno stadio (pieno) tutto per lei.
Solo per lei. Per Yelena Isinbayeva.
Giovedì sera, a Stoccolma,
pochi dei 9636 spettatori
del 23˚ XL Galan, hanno tolto il
disturbo prima del suo exploit.
E quei pochi si sono certo pentiti.
Perché non hanno assistito
al ritorno ai vertici — verrebbe
da dire alla vita — della zarina.
Alla sua resurrezione. L’orologio
oltre le 22, le altre gare finite
da un pezzo e la bella russa
ad attaccare — per l’ennesima
volta — un record del mondo.
E a riuscire nell’impresa. Come
in altre 27 occasioni, 15 all’aperto
e 12 al coperto. La
29enne campionessa di tutto è
volata a 5.01, proprio primato
indoor limato di un centimetro.
Ma quel che più conta è che, dopo
un periodaccio pieno di dubbi
e di perplessità durato quasi
tre anni, ha dimostrato di esserci
ancora. Ecco perché, dopo il
tentativo andato a buon fine, è
esplosa di gioia.
«Grazie al tecnico Trofimov
ho capito che il mio livello è
questo». Ora i Mondiali in sala
a Istanbul, ma la sua stagione
all’aperto inizierà solo a luglio
La festa La gente in piedi, un giro
d’onore spontaneo, baci e abbracci
con tutti e la caccia a un
microfono per ringraziare il
suo nuovo-vecchio coach, quell’Evgeny
Trofimov al quale un
anno fa ha chiesto di nuovo aiuto,
dopo aver messo fine alla
lunga parentesi con Vitaly Petrov,
ucraino d’Italia. «Sono tornata
in alto e sono troppo contenta
— ha esclamato piena di
emozione — il merito è del mio
allenatore, che mi ha fatto capire
che il mio livello è questo.
Ma pure dei miei tifosi, che mai
mi hanno abbandonata. Non
ero così felice da quando ho vinto
l’Olimpiade di Pechino 2008
e ho portato il record del mondo
a 5.06, a Zurigo, la stagione
successiva. Questa era la mia
notte, l’ho capito quando ho superato
4.92 e il mio fisico ha
detto sì. Mi son proprio divertita.
Ma le prossime volte cercherò
di salire di 3 o 4 cm, non di
uno solo». Già: cancellato il recente
passato, coi tanti flop e
quell’anno sabbatico che pareva
l’anticamera di un addio, ora
si guarda al futuro. Il primo
obiettivo sono i Mondiali in sala
di Istanbul: appuntamento a
domenica 11 marzo. C’è da
spezzare un incantesimo: Yelena,
tra il 2003 e il 2008 pressoché
imbattuta, è a secco di titoli
proprio dai Giochi cinesi.
ALTI A BASSI NEL 2009 A ZURIGO IL MONDIALE ASSOLUTO: 5.06
D’ARCO
Il futuro Nel 2012, prima di Stoccolma,
aveva gareggiato a Volgograd
(4.70) il 21 gennaio, a
Bydgoszcz (4.68) l’8 febbraio e
a Lievin (4.81) il 14. Tutte vittorie,
ma senza acuti. Fino agli otto
magici salti svedesi. «Mi domandate
se qualcuno in Turchia
potrà battermi — ha sorriso
sorniona — rispondete voi».
C’è di nuovo lei. Poi, più in basso,
tutte le altre. Comprese la
statunitense Jennifer Suhr (stagionale
di 4.88) e la rivelazione
britannica Holly Bleasdale (cresciuta
fino a 4.87). Yelena, ritrovata
la fiducia, ha da sondare
nuovi limiti. «Posso saltare
molto più in alto — ha spiegato
—: vorrei superare i 35 record
di Sergei Bubka, ma anche raggiungere
un misura tale da rimanere
regina della specialità
per cent’anni. I 5.10, forse anche
qualcosa di più, non sono
un sogno». Nel mirino, presto,
un possibile terzo oro olimpico.
«Tutto sarà studiato in funzione
di Londra — ha detto — tanto
che in gara all’aperto non mi
vedrete prima di luglio». Non
sarà un’attesa vana.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Yelena Isinbayeva, 29 anni: quello di giovedì sera a
Stoccolma è stato il 28˚ primato del mondo in carriera,
il 13˚ in sala. All’aperto vanta il 5.06 di Zurigo 2009 EPA
A TOKYO STANOTTE MARATONA
Gebre, tentativo disperato
di conquistare l’Olimpiade
«Voglio inseguire un sogno»
Ultimo (disperato?) tentativo di Haile
Gebrselassie di qualificarsi per l’Olimpiade di
Londra. Il 38enne etiope (all’1 italiana di stanotte)
correrà la maratona di Tokyo. Con tre
connazionali sotto le 2h05’ in gennaio in Dubai,
l’impresa è quasi disperata. «Mi sono allenato
bene e voglio inseguire un sogno». Con lui diversi
africani di valore e lo svizzero Rothlin. In dubbio
Rosalba Console che, colpita da una forte
influenza, deciderà solo in extremis se rinunciare.
INDOOR (si.g.) Oggi e domani campionati
indoor Usa ad Albuquerque, con alcuni
iridati 2011: Williams (alto), Taylor (triplo),
la Simpson (1500 e 3000) e la Reese
(lungo). Così ieri a Mosca nell’ultima
giornata dei russi. Uomini. Asta:
Starodubtsev 5.72. Lungo: Nikolaev
8.00. Donne. 5000: Golovkina 15’39"61.
Triplo: Krylova 14.31.
LANCI INVERNALI (d.m.) Oggi e domani a
Lucca campionato italiano di lanci lunghi
invernali. In gara anche Vizzoni, la Bani e la
Salis.
ASSOLUTI INDOOR AD ANCONA LA TRIPLISTA A CACCIA DELLA MISURA PER I MONDIALI
La Mantia, ultima chiamata
GENNARO BOZZA
Un anno fa, proprio ad Ancona,
Simona La Mantia saltò
14.33, ben oltre il minimo per
gli Europei indoor nei quali
avrebbe poi vinto l’oro con
14.60. Adesso, su quella stessa
pedana, ha bisogno di saltare
14.10 per qualificarsi ai Mondiali
di Istanbul (9-11 marzo).
L’occasione gliela offre la 43 a
edizione dei Campionati italiani
indoor, al via oggi, ultima gara
utile per chi deve ancora ottenere
tempi e misure per andare
in Turchia. Simona, in gara domani,
parte quindi da un precedente
benaugurante, ma anche
da una situazione diversa da
quella di un anno fa: da due mesi
ha problemi a entrambi i tendini.
Lei è sempre sorridente,
ma, quando salta, il dolore la
frena. «Ho fatto una buona preparazione
da ottobre a dicembre
— spiega Simona —, anche
migliore di quella della precedente
stagione. Poi, sono arrivati
due problemi. Il meno rilevante
è stato l’inverno piovoso che
mi ha impedito di provare la rincorsa,
visto che dalle nostre parti
non abbiamo impianti indoor.
Il più grave è la tendinite,
per cui ho potuto lavorare solo
su pesi e velocità. Insomma, da
due mesi non ho fatto più salti,
tranne quelli in gara, a Dusseldorf
e a Eaubonne. Avevo avuto
un problema simile 5 anni fa,
ai tendini, ma non così forte».
Fiducia Rimedi? «Mi sto curando
con cicli di fibrolisi, laser e
Simona La Mantia, 28: personale indoor 14.60 LAPRESSE
ultrasuoni. Comunque, non sto
ferma, riesco a lavorare. Ad Ancona
so già che affronterò la gara
come una seduta tecnica,
quella che non sono riuscita a
fare finora, e che la finirò zoppicando,
ma questa è una pedana
che mi piace, elastica e morbida,
spero perciò di farcela ad arrivare
al minimo. Altrimenti,
pazienza». Ma, anche in caso di
minimo per i Mondiali, è il caso
di forzare? «Dopo Ancona, vedremo
cosa fare: riuscire a mettere
tutto in ordine o fermarmi
completamente. Però, non mi
abbatto, sto su col morale». Prova
a farsi forza. Del resto, nel
2011 ha saltato per ben 12 volte
oltre questi 14.10 che ora
sembrano così difficili da raggiungere.
E comunque è meglio
non rischiare. C’è l’Olimpiade
da non perdere. «Ma lì ci sarò
sicuramente, per la stagione
all’aperto i tendini non saranno
più un problema».
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la guida
Già 12 qualificati per Istanbul
Alto: occhi puntati sulla Trost
Diretta Rai Sport 1 dalle 16.10
Prima giornata di gare nel Banca Marche Palas ad Ancona
con diverse gare interessanti, anche per raggiungere il minimo
per i Mondiali indoor di Istanbul. Gli atleti già qualificati
sono 12. Uomini: Tumi, Collio (60); Abate, Dal Molin (60hs);
Donato, Greco (triplo). Donne: Alloh (60); Caravelli (60hs);
Spacca (400); Cusma (800); Di Martino (alto); Rosa (peso).
In particolare, da seguire Alessia Trost nell’alto, già a 1,91
quest’anno. Una settimana fa, proprio ad Ancona, nei Campionati
giovanili, ha sfiorato l’1,93, misura valida per andare
ai Mondiali. La sfida con Raffaella Lamera potrebbe essere
la spinta decisiva per lei.
Programma. Ore 9: Peso donne qualificazioni (Nicoletti);
Lungo donne qualificazione (Vicenzino). 10: 60hs donne batterie
(Caravelli, Pennella, Borsi). 10.30: 60hs uomini batterie
(Dal Molin). 11: Lungo uomini qualificazioni (Donato, Tremigliozzi).
12.15: 60hs uomini semifinali. 12.35: 60hs donne
semifinali. 13.45: Asta uomini (Stecchi, Piantella). 14.10: Alto
donne (Lamera, Trost). 14.30: 400 uomini batterie (Juarez,
Fontana). 15: 400 donne batterie (Milani, Spacca).
15.30: Lungo donne finale. 15.35: Marcia donne 3.000 m (Di
Vincenzo). 16.25: 1500 uomini (Crespi, Benedetti). 16.45:
1500 donne (Cusma). 17.05: 60hs donne finale. 17.20: 60hs
uomini finale. 17.30: Lungo uomini finale. 17.40: Marcia uomini
5000 m (Rubino). 17.55: Peso donne finale.
IN TV Diretta su Raisport 1 dalle 16.10 alle 17.30. In streaming
sul sito di Raisport.

36
LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 25 FEBBRAIO 2012

TUTTENOTIZIE & RISULTATI
SABATO 25 FEBBRAIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
37
#
Tennis SEMIFINALI A MEMPHIS
Brianti, che peccato
Arvidsson in finale
Sfuma il sogno del secondo
titolo per Alberta
Brianti che nella semifinale
di Memphis (Usa, 167.000 euro,
indoor) si è arresa alla svedese
Sofia Arvidsson, numero
72 al mondo. Subito sotto
3-1 la Brianti è riuscita a strappare
il controbreak, prima di
cedere definitivamente all’avversaria.
I problemi al servizio
che si sono fatti vedere nella
prima frazione (52% di prime
con il solo 46% di realizzazione)
sembrano svanire nel
secondo quando la parmense
ritrova la battuta e la voglia
di lottare e si porta fino al
5-5. Un doppio fallo nel game
successivo apre però una breccia
in cui si infila la Arvidsson
che porta a casa il match in
un’ora e 27 minuti.
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Semifinali a Memphis. Arvidsson (Sve)
b. BRIANTI 6-3 7-5; Erakovic (N.Zel)
b. Dushevina (Rus) 6-1 4-6 6-4.
A Dubai, 1.600.000 euro, cemento).
Semifinali: Goerges (Ger) b. Wozniacki
(Dan) 7-6 (3) 7-5; Radwanska
(Pol) b. Jankovic (Ser) 6-2 2-6 6-0.
A Monterrey, secondo turno: Arn
(Ung) b. Abramovic (Cro) 6-4 6-2;
Mayr (Aut) b. Birnerova (R.Cec) 6-1
6-3; Minella (Lus) b. Shvedova (Kaz)
6-3 6-7 (1) 6-4; Babos (Ung) b. Cirstea
(Rom) 4-6 6-4 6-2.
Ippica I GP PER GLI OSTACOLISTI
A Capannelle (inizio
convegno alle 14.30) l’ultimo
atto della stagione in ostacoli
che, nonostante il blocco delle
corse di 41 giorni, alla fine
ha potuto mandare in scena
tutte le sue grandi prove di selezione.
Oggi si recuperano il
Criterium di Inverno (siepi, m
3500) che vede favoriti Giant
Hawk (reduce dal successo
nel Neni da Zara) e Sol Invictus,
che ha Roma ha vinto le
due corse disputate, e lo Steeple
Chase delle Capannelle
(m 4200). In quest’ultima corsa
si rinnova il duello tra Alba
Reale, di proprietà e allenata
da Paolo Favero, e Sharpmon
training di Franco Contu per i
colori della Siba.
IERI 2-1-6-11-8 A Roma (m 1600): 1
Lerno Luis (F. Pettinari) 1.14.6; 2 Le
Fee Winner; 3 Narciso Grif; 4 Faraonico
Sama; 5 Mirto della Buzia; Tot.:
49,44; 10,26, 4,28, 6,08 (465,79).
Quinté: n.v. Col ritirato . (n˚ 4) n.v.
Quarté: n.v. Col rit. e 248,82. Tris: e
Alberta Brianti, 31 anni EPA
2.448,68. Col rit. e 41,10.
OGGI QUINTÉ A BOLOGNA All’Arcoveggio
(inizio convegno alle 15) scegliamo
Oroscopo (15), Osiride Vit (16),
Ohdarling Effe (9), Olilcan (13), Osiride
Ron (4) e Orosei (5).
SI CORRE ANCHE Galoppo: Roma
(14.30) e Siracusa (14.50). Trotto:
Aversa (15.15) e Palermo (14.40).
AUDIZIONE CATANIA Mercoledì
l'audizione del Ministro delle politiche
agricole, Mario Catania, su questioni
relative ai settori di competenza, con
particolare riferimento a quello ippico.
Proseguono intanto incontri sul
fronte della riforma del settore.
Tuffi A LONDRA E’ TERZA, AZZURRI RIMANDATI
Cagnotto, che brava
Cede solo alle cinesi
Sport invernali I MONDIALI GIOVANILI IN TURCHIA
(g.v.) Ai Mondiali juniores
di Erzurum (Tur), con una
grande rimonta nel fondo dopo
il 6˚ posto nel salto, la staffetta
di combinata nordica azzurra
(Costa, Tomio, Maierhofer
e M.Runggaldier) ha chiuso
d’argento, a pochi secondi dall’oro
dell’Austria (Pommer,
Rehrl, Brandner, Orter), bronzo
tedesco con Arlt, Simon,
Schuller e Faisst). Nel fondo
(skiathlon) doppietta russa
con Sergey Ustiogov (terzo titolo
in 3 gare ed Artem Maltsev
su Skar (Nor); 11˚ Salvadori,
22˚ Muller, 37˚ Brigadoi e 40˚
Roncador. Tra le donne ancora
Slovenia con Nika Razinger e
Lea Einfalt su Shuniaeva
(Rus); 15˚ Sturz, 30˚ Baudin.
Tania Cagnotto, 25 anni GALBIATI
BOB E SKELETON Dopo il 13˚ posto
nel bob a 2, da oggi ai Mondiali di Lake
Placid (Usa), l’Italia cerca un buon piazzamento
nel «quattro». «Stiamo bene —
racconta il c.t. Antonio Tartaglia —, anche
se in allenamento abbiamo notato
le solite sofferenze in spinta». Con Simone
Bertazzo pilota, nelle prime due
discese di oggi (ore 15 e 17, diff. Rai-
Sport 2 dalle 17) scenderanno Fontana,
Bruno e Costa. Domani le ultime due
manche. Skeleton. Donne (4/4): 1. Uhlaender
(Usa) 3’42"33; 2. Hollingsworth
(Can) a 0"17; 3. Yarnold (Gb) a 0"36.
SLITTINO L’ultima di Coppa del Mondo,
da oggi a Paramonovo (Rus), vale
anche come Europeo. Aprono alle 7.30
italiane le donne (dir. Eurosport 2, ore 9
Eurosport 1); alle 10.50 e 12 i doppi (dirette
Eurosport 2); domani dalle 7.25
singolo uomini con Zoeggeler, che ieri
in allenamento ha realizzato il miglior
tempo, unico a scendere sotto i 47". Intanto
ieri in Nation’s Cup 3˚ David Mair.
Pallanuoto SEMIFINALE DI ANDATA PER IL DERBY EUROPEO Hockey prato IL TORNEO DI QUALIFICAZIONE: FINISCE 1-0
Tocca alle Coppe in questo
weekend. In Euro Cup si
giocano le semifinali d’andata:
Carisa Savona-Posillipo (alle
ore 19, ritorno il 13 marzo a
Napoli) e Sabadell (Spa)-Szolnok
(Ung). Appena otto giorni
fa, le squadre di Pisano e Silipo
si sono affrontate in campionato
sempre a Napoli, con successo
ligure 12-10.
Nell’ultima giornata degli ottavi
di Champions League, la Ferla
Pro Recco in Russia è ospite
del Volgograd (ore 21 locali, le
18 italiane, diretta su Sportitalia
2), l’altra sfida del girone D
è Marsiglia (Fra)-Jadran Herceg
Novi (Mng). Classifica:
Pro Recco 15; Volgograd, Jadran
Herceg Novi 7; Marsiglia
0.
COPPA DAVIS
Quarti, Francia-Usa
a Montecarlo
La sfida tra Francia e
Stati Uniti, valida per i quarti di
finale del Gruppo Mondiale di
Coppa Davis, si giocherà dal 6
all’8 aprile sulla terra rossa del
Country Club di Montecarlo. È la
prima volta che un match di
Davis verrà ospitato nel
Principato, nelle stesse
strutture che, la settimana
dopo, ospiteranno il Torneo di
Montecarlo.
Roma chiude il meeting dei salti
Sfida Alba Reale-Sharpmon
Un salto di Sharpmon, scuderia Siba
Savona-Posillipo, c’è l’Euro Cup
Champions: Recco è in Russia
Federico Mistrangelo, 30, Savona
DONNE La 5ª di ritorno in A-1 (15): Beauty
Star Pd-Menarini Fiorentina, Bologna-Gmg
Recco, Venosan Ct-Despar
Messina, Volturno-Mediterranea Imperia.
Domani Ngm Firenze-Igm Ortigia.
BLOG Due azzurri campioni del mondo,
nella stagione che porta ai Giochi di
Londra, lanciano i loro blog: stefanotempesti.com
e mauriziofelugo.com
(al.f.) Dietro le cinesi
c’è Tania. La Cagnotto fa le
prove generali per i Giochi
ed è 3ª con 345.75 dai 3 metri
in Coppa del Mondo di
Londra dietro Wu Minxia,
olimpionica ad Atene e Pechino,
e He Zi. Sin dal primo tuffo,
l’azzurra 9ª in semifinale,
ha gettato le basi per il podio
(era in testa con 76.50 punti
dopo la prima serie) per poi
definitivamente staccare le
dirette concorrenti al podio,
Ware e Lindberg, nel 3˚ e 4˚
tuffo (triplo e mezzo avanti,
doppio e mezzo ritornato) in
cui si è espressa a livelli nettamente
superiori rispetto al
mattino, rendendo ininfluente
ai fini della classifica finale
la chiusura imperfetta
(58.50 punti) nel doppio e
mezzo rovesciato. Nella piattaforma,
Francesco Dell’Uomo
chiude 19˚ con 415.15:
superato dal russo Galperin
nell’ultimo tuffo in cui ha eseguito
la verticale con avvitamento,
il 25enne di Colleferro
ha mancato per 5 punti la
semifinale e il pass per i Giochi
per il quale potrà ritentare
solo nel ripescaggio di domani
con Andrea Chiarabini,
31˚ in 379.45.
(g.l.g.) Un sogno svanito,
la prima qualificazione
olimpica dell’hockey italiano
donne sul campo (precedenti
presenze uomini nel ’52 a Helsinki
su invito e quella del ’60 a
Roma per meriti acquisiti quale
paese organizzatore). Niente
da fare: l’Italia perde con l’India
1-0 una partita equilibrata:
meno esperienza, un po’ di cuore
e troppo calcolo ma finisce
3ª. Domani l’Italia giocherà
una inutile finalina con l’Ucraina
(nel torneo conta arrivare
solo primi). Gli uomini vincono
la prima contro Singapore
4-0 (domani si replica per l’ultimo
posto). I posti per Londra
saranno decisi da Sudafrica-India
donne e India-Francia tra
gli uomini.
LA GUIDA
Wu Minxia-He Zi
duello continuo
Risultati. Donne. 3 m: 1.
Wu Minxia (Cin) 368.95, 2. He Zi
(Cin) 365.40, 3. CAGNOTTO
345.75; 4. Ware (Can) 341.30; 5.
Lindberg (Sve) 341.25; 6.
Sanchez (Mes) 329.10; 7.
Loukas (Usa) 327.65; 8. Krug
(Usa) 326.10; 9. Gallantree (Gb)
315.90; 10. Heymans (Can)
307.35; 11. Fedorova (Ucr)
305.30; 12. Castillo (Ven)
288.90.
Staffetta di combinata nordica
d’argento dopo un gran rimonta
Mathias Runggaldier, oro individuale
L’Olimpiade resta un sogno
Vince l’India, azzurre eliminate
Duello Katariya-Bettarini AFP
Risultati. Eliminatorie torneo olimpico.
Donne: India-Italia 1-0, Ucraina-Polonia
1-0, Sudafrica-Canada 4-1.
Classifica: Sudafrica 13, India 10, Italia
8, Ucraina 7, Canada 4, Polonia 0.
Uomini: India-Polonia 4-2, Italia-Singapore
4-0, Francia-Canada 1-1. Classifica:
India 15, Francia 10, Polonia 10, Canada
7, Italia 3, Singapore 0.
Atletica
PEARSON TURCA C’è anche Sally Pearson,
iridata dei 100 hs, tra i sei atleti australiani
che parteciperanno ai Mondiali
indoor.
Boxe
POVETKIN-HUCK (r.g.) A Stoccarda
(Ger), prima difesa della cintura Wba del
russo Alex Povetkin (23) oro ad Atene
2004, opposto al beniamino Marco Huck
(34-1) titolare Wbo dal 2009 nei massimi
leggeri, serbo di nascita, che sale di categoria
per un tentativo in cui parte sfavorito.
Nel programma il vacante Europeo
medi tra Britsch (Ger) e Santos (Spa), il
superwelter Annunziata (che ha avuto
problemi al controllo passaporti scambiato
per un camorrista) e il mediomassimo
Cocco opposti ai tedeschi Culcay e
Robert Woge sulle 8 riprese. Diretta Ard.
SUPERPIUMA (r.g.) A Saint Louis (Usa),
Adrien Broner (22) difende il Mondiale superpiuma
Wbo opposto a Eloy Perez
(23-0-2). A Cardiff in Galles, Cleverly
(Gb) titolare mediomassimi Wbo contro
Tommy Karpency (Usa). Sul ring Enzo
Maccarinelli sugli 8 tempi contro Claran
Healy. Ad Aberdeen, Lee McAllister sfida
il russo Denis Shafikov alla prima difesa
dell’Europeo superleggeri, conquistato
su Lauri.
CALABRESE OK (m.moro.) Al 63˚ Strandja
di Plovdiv (Bul) Valeria Calabrese (51)
vince la semifinale battendo Anne Alimardanova
(Aze) 9-6. In finale trova l’inglese
Nikola Adams.
KOLAJ VINCE (g. l. g.) Orial Kolaj è il nuovo
campione italiano dei medio-massimi.
Ha battuto Danilo D'Agata al palazzetto
di viale Tiziano di Roma. Welter: Tore b.
Godor (Slk) p. 4. Medi: Cardarello b. Mc-
Field (Nic) p. 6. Mediomassimi: Ricci b.
Rettori p. 6. Medi: Ernesti b. Marti (Nic)
kot 2 t. Mediomassimi, campionato italiano:
Kolaj b. D’Agata p. 10.
Canoa
MOLMENTI OK (a.fr.) Con il 5˚ tempo in
qualifica, Daniele Molmenti, si è qualificato
alla semifinale a Penrith (Aus). Out De
Gennaro 58˚ e la Prendin 32ª.
Ghiaccio
MONDIALINI SHORT A Melbourne (Aus),
nella 1ª giornata dei Mondiali juniores di
short track, Tommaso Dotti 12˚ e secondo
europeo nei 1500. Oggi i 500 e le semifinali
delle staffette, dove le azzurre, cancellati
i quarti, trovano Cina, Canada e Kazakistan
(uomini eliminati). Uomini. 1500:
1. Park Se Yeong (S.Cor); 12. Dotti; 25.
Giacomelli; 60. Cassinelli. Staffetta. Q.ti.
II: 3. Italia (Dotti, Cassinelli, Martini, Giacomelli)
el. Donne. 1500: 1. Shim Suk Hee
(S.Cor); 16. Viviani; 22. A. Valcepina; 30.
Martinelli.
Hockey ghiaccio
SERIE A (m.l.) La 5ª del Master Round.
Ore 20.30: Val Pusteria-Bolzano; Pontebba-Cortina.
Classifica Master Round: Bolzano
44; Val Pusteria 42; Cortina 34; Pontebba
32. 8˚ turno Relegation Round.
Ore 20.30: Alleghe-Renon; Asiago-Valpellice;
Vipiteno-Val di Fassa. Classifica
Relegation Round: Alleghe 39; Val di Fassa
37; Asiago 35; Valpellice 34; Renon
32; Vipiteno 25.
Nuoto
Thorpe, 400 a Zurigo
(al.f.) Ian Thorpe oggi torna nei 400 sl a
Zurigo (Svi, 50 m), distanza in cui è stato
campione olimpico a Sydney e Atene. Farà
anche i 100.
Pallamano
ANTICIPO (an.gal.) Anticipo 6ª di ritorno:
Mezzocorona-Pressano 29-30 (27-27,
14-15) ai rigori. Oggi: 18 Ambra-Trieste;
19 Bolzano-Noci, Bressanone-Ancona,
Bologna-Fasano, Conversano-Teramo.
Classifica: Bolzano 40; Conversano 35.
ZUCCHI DEFERITO La Procura antidoping
ha disposto il deferimento di Massimiliano
Zucchi, positivo (metabolita di Tetraidrocannabinolo)
il 10 dicembre scorso
dopo Ventimiglia-Città Giardino (A-2).
Chiesti 2 anni.
Rotelle
CON ANTOGNONI (a.p.) Oggi (ore 21) e
domani (15.30) tappa italiana del Grand
Prix mondiale di artistico al Mandela Forum.
In giuria anche l'ex viola Antognoni e
la pallanotista Allegra Lapi.
Scherma
FIORETTISTE DI COPPA A Danzica (Pol)
oggi il tabellone principale del Gp Fie con
8 azzurre in gara. Oltre a Vezzali, Di Francisca,
Errigo e Salvatori, qualificate grazie
al ranking, avanti anche Trillini, Straniero,
Batini e Durando.
SCIABOLA E SPADA DONNE Le sciabolatrici
azzurre in Coppa del Mondo a Londra,
oggi individuale, domani a squadre.
Convocate: Marzocca, Vecchi, Bianco,
Di Transo, Guarneri, Gregorio, Gulotta,
Lucchino, Sinigaglia, Stagni, Vecchi e Mariani.
Oggi e domani a Budapest il Gp Fie
di spada donne con Navarria, Del Carretto,
Quondamcarlo, Fiamingo, Moellhausen,
Boscarelli, Briasco e Rizzi. Oggi gironi,
domani le finali.
Sport invernali
Sci: Coppa Europa
Poker della Agerer
(lu.pe.-s.f.) Agerer (2'23"90) ha centrato
IL BANDO
Borsa Giavazzi
alla «Gazzetta»
Come iscriversi
Per favorire
l’avvicinamento dei giovani alla
professione giornalistica e
alle dinamiche di una grande
azienda editoriale, La Gazzetta
dello Sport e RCS Mediagroup
SpA istituiscono 6 borse di studio
intitolate alla memoria di
Giorgio Giavazzi, caporedattore
centrale del giornale che fu
sempre impegnato nella valorizzazione
delle risorse umane.
Ciascuna borsa di studio si
realizzerà attraverso stages
della durata di 4 mesi che saranno
attivati tramite Convenzioni
con Università e Scuole di
Giornalismo; ogni percorso garantirà,
con il supporto di un Tutor,
la partecipazione alla vita
redazionale della Gazzetta e
prevederà un rimborso spese.
Il bando è riservato a giovani
iscritti a un corso universitario
o già in possesso di una laurea
o titolo di studio equipollente
da non più di 12 mesi. I curricula,
accompagnati da una breve
lettera di motivazione, dovranno
essere inviati all’indirizzo
email borsa.giavazzi@rcs.it entro
il 5 marzo 2012, data dopo
la quale è previsto un colloquio
di selezione.
La ricerca si intende rivolta ad
entrambi i sessi ai sensi della
Legge 903/77 ed è valida per le
sedi di Milano e di Roma.
il quarto successo in dieci giorni in Coppa
Europa vincendo il gigante di Andalo,
in Trentino, davanti all'austriaca Bernadette
Schild (a 35/100). Sofia Goggia, fino
a ieri leader della classifica generale, che
si è stirata i legamenti collaterali di tutte e
due le ginocchia. Quarta Gianesini (a
1"37), 11 a Anna Hofer (+2"30) e 13 a Sabrina
Fanchini (+2"36). Fuori nella prima Nadia
Fanchini, nella seconda Denise Karbon.
Oggi si replica. Nel gigante maschile
di Tarvisio (Ud), vinto dal 21enne austriaco
Mathis (sabato 3˚ a Bansko alle spalle
di Blardone), 5˚ Ploner (a 1"52).
FREESTYLE Diego Castellaz, 23˚, si è
qualificato per il primo dei due skicross
di Coppa del Mondo, oggi e domani a Bischofswiesen
(Ger). Diretta Eurosport 2
dalle 13.30.
SNOWBOARD Così nell’halfpipe di Coppa
del Mondo a Stoneham (Can), senza
italiani. Uomini: 1. Johnstone (Aus); 2. Hiraoka
(Giap); 3. Korpi (Fin). Donne: 1. Cai
Xuetong (Cina); 2. Li Shuang (Cina); 3. Matsumoto
(Giap).
PELLEGRINO OK (g.v.) Il test di controllo
effettuato ieri a Nus (Ao), dai medici della
Fis, ha confermato che i valori ematici di
Federico Pellegrino sono rientrati nella
norma e il fondista può riprendere l’attività,
dopo la sospensione cautelativa ai
Mondiali U23 di Erzurum (Tur).
Tennis
UOMINI A MEMPHIS Secondo turno a
Memphis (Usa, 861.000 euro, indoor):
Isner (Usa) b. Young (Usa) 7-6 (3) 6-4;
Melzer (Aut) b. Dodig (Cro) 2-6 6-3 7-6
(5); Stepanek (R.Cec) b. Sweeting (Usa)
4-6 6-3 7-6 (4); Querrey (Usa) b. Anderson
(Saf) 7-6 (4) 6-4; Rochus (Bel) b. Harrison
(Usa) 6-4 7-5; Kubot (Pol) b. Petzschner
(Ger) 7-6 (5) 6-2; Becker (Ger) b.
Malisse (Bel) 7-6 (4) 6-4; Raonic (Can) b.
Stakhovsky (Ucr) 6-4 6-4.
A MARSIGLIA Il francese Albano Olivetti,
dai suoi due metri di altezza con servizio
record a 254 km/h, si arrende a Llodra
nei quarti di Marsiglia (Fra, 512.750
euro, indoor). Risultati, quarti: Tsonga
(Fra) b. Vasselin (Fra) 6-4 7-5; Del Potro
(Arg) b. Gasquet (Fra) 7-5 7-6 (5); Llodra
(Fra) b. Olivetti (Fra) 7-6 (5) 7-5.
A BUENOS AIRES Quarti uomini a Buenos
Aires (Arg, 365.000 e, terra)
Wawrinka (Svi) b. Nishikori (Giap) 6-4
6-2; Almagro (Spa) b. Andreev (Rus) 6-3
7-5.
Vela
COPPA AMERICA (r.ra.) Luna Rossa, sfidante
alla 34ª America’s Cup sarà presentato
il 4 aprile alle 11 a Mondello (Palermo)
presso il Circolo della Vela Sicilia.
Skipper del nuovo equipaggio di Patrizio
Bertelli, che gareggerà con i colori del sodalizio
palermitano, è Max Sirena. Il sindacato
italiano esordirà nelle regate delle
World Series di Napoli in programma dal
7 al 15 aprile.
NANNINI OK (r.ra.) Marco Nannini e Hugo
Ramon impegnati nella terza tappa della
Global Race (giro del mondo a tappe
per equipaggi di 2 persone), hanno doppiato
Capo Horn e si dirigono verso Punta
de l’Este (Uru). Lo scafo italiano è sempre
in seconda posizione alle spalle di
Cessna Citation.

38
LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 25 FEBBRAIO 2012
ALTRI MONDI
Il fatto del giorno
DI GIORGIO DELL’ARTI
gda@gazzetta.it
La Manovra
sul fisco
andrà avanti
senza avere
altri intoppi?
Il governo Monti ha fatto saltare
il fondo per ridurre le tasse dal 2014
e ha introdotto l’Imu per gli immobili
della Chiesa: le proteste, come sulle
liberalizzazioni, sono già cominciate
Giunto al centesimo giorno
di vita, ieri sera il governo
Monti ha varato un decreto fiscale
aprendo così un terzo fronte
di battaglia con le forze politiche
e con le parti sociali.
1
Quali sarebbero le tre battaglie?
Il decreto legge sulle liberalizzazioni,
la riforma del mercato
del lavoro e adesso, appunto, il
decreto fiscale. È interessante
notare che le tre questioni si
trovano in tre fasi diverse di
avanzamento. Il decreto sulle
liberalizzazioni è in discussione
al Senato, dove ne stanno
riscrivendo ampie parti, con i
lobbisti fuori dalla porta che
premono: gli avvocati minacciano
di bloccare la giustizia, i
tassisti, che sembravano aver
segnato un punto (l’ultima parola
sulle licenze ai sindaci, ricattabili
elettoralmente), sono
stati messi nuovamente all’angolo
(le licenze le deciderà
l’Authority dei trasporti), eccetera
eccetera. La riforma del
mercato del lavoro si trova in
una fase delicata: Cgil, Cisl e
Uil — di nuovo riuniti, perché
si gioca una partita mortale —
difendono l’articolo 18 e lottano
perché il governo non proceda
senza il loro assenso. È l’ultimo
tentativo di salvare il sistema
della concertazione. Che a
Monti e Fornero sembra stare
in gran dispetto: ogni giorno
che passa spiegano che andranno
dritti per la loro strada e se
il sindacato vorrà firmare bene,
altrimenti si procederà
ugualmente.
2
Somiglia un po’ al metodo Marchionne:
prendere o lasciare.
Infatti. Oltre all’articolo 18, e
forse più dell’articolo 18, conta
la questione degli ammortizzatori
sociali. Fornero vuole
demolire la cassa integrazione,
lasciando in piedi solo quella
ordinaria e provvedendo, in
tutti gli altri casi, con un assegno
di disoccupazione uguale
per tutti e finanziato da imprese
e lavoratori. Camusso, Bonanni
e Angeletti non sono per
niente d’accordo e vorrebbero
conservare grosso modo il sistema
attuale, almeno nelle logiche.
Il sistema attuale, infatti,
dà al sindacato un ruolo molto
importante: in ogni fase delle
crisi è il sindacato a negoziare
il tipo di intervento e i relativi
numeri. L’assegno di disoccupazione
sarebbe invece automatico:
una grande perdita di
potere per le confederazioni.
3
I partiti che dicono?
Monti deve giocare d’equilibrio
tra Pdl e Pd, scontentando,
per dir così, tutt’e due allo
4
I NUMERI
2,2
I miliardi
dall’Imu
alla Chiesa
Balletto di cifre
sul reale
valore dell’Imu
sugli immobili
della Chiesa: si
va dai 600
milioni stimati
dall’Anci ai 2,2
miliardi
dell’Ares
11,5
I miliardi
recuperati
dall’evasione
L’Agenzia delle
entrate ha
fatto sapere
che nel 2011
sono stati 11,5
i miliardi
recuperati
attraverso due
milioni di
controlli
_approvato il decreto
stesso modo. Il Pdl prende le
parti di farmacisti, tassisti, avvocati
eccetera, dunque digerisce
male il decreto sulle liberalizzazioni,
al quale stanno dando
l’assalto lobbisti di tutti i tipi.
Il Pd invece è già in fibrillazione
per la riforma del mercato
del lavoro: l’articolo 18 si
può toccare o no, gli ammortizzatori
vanno modificati così
profondamente come vuole il
governo e, soprattutto, si può
varare una legge in questo settore
senza l’accordo con i sindacati?
Bersani ha detto che il
Pd potrebbe non votare la riforma,
se non condivisa dai sindacati.
Ma i veltroniani non sono
per niente d’accordo. Il governo,
d’altra parte, più concede
sulle liberalizzazioni e più è debole
sul lato della trattativa
con i sindacati.
4
Senza contare il problema dello
spread.
Già, un improvviso annacquamento
delle varie riforme potrebbe
avere conseguenze tremende
sui tassi d’interesse dei
nostri Btp. Ieri l’Ocse ha ribadito
che bisogna abbattere le barriere
alla concorrenza (liberalizzazioni),
ma anche «ammorbidire
la protezione del lavoro
sui contratti standard» e, inoltre,
vendere la proprietà pubblica
delle tv (cioè la Rai) e
quelle dei trasporti, dell’energia
e dei servizi locali.
5
E sul fisco?
Senza entrare nel dettaglio di
quello che è stato deciso ieri sera,
basterà sapere che le questioni
chiave erano e sono due.
Primo punto: il governo ha fatto
saltare il fondo alimentato
dai denari recuperati nella lotta
all’evasione fiscale che, dal
2014, avrebbe dovuto abbattere
le aliquote più basse dell’Irpef.
Secondo punto: l’Imu della
Chiesa. Sembrava dimenticata,
ma il governo l’ha reintrodotta
con un emendamento al
decreto sulle liberalizzazioni,
stabilendo che saranno sottoposti
a tassazione tutti gli immobili
all’interno dei quali si
svolgano attività commerciali.
L’esenzione varrà, dal 2013, solo
per i locali nei quali si svolge
«in modo esclusivo» attività
no-profit. Ci sarà un incasso da
oltre 2 miliardi l’anno (anche
se c’è chi stima una cifra minore:
600 milioni). Le proteste sono
già cominciate. Non solo da
parte delle organizzazioni ecclesiastiche
(c’è per esempio
un no dei salesiani all’applicazione
della norma sulle scuole
paritarie), ma anche dei partiti.
Il cattolicissimo Maurizio
Lupi (Pdl) ha detto: «Il governo
dica se asili nido e scuole parificate
devono pagare la nuova
Imu o no».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
y
LE MISURE
PRINCIPALI
NO CASH
RINVIATO
Viene rinviato al
1˚ maggio il
pagamento di
stipendi e
pensioni di
importo fino a
1000 euro
tramite
strumenti di
pagamento
elettronico
bancari o postali
LAVORO
INTERINALE
Parità di
trattamento, più
facile accesso
all’occupazione,
equiparazione
tra lavoratori
interinali
e lavoratori
dipendenti
dell’impresa in
cui si presta il
servizio
I CAPITALI
SCUDATI
Il pagamento
dell’imposta
di bollo
delle attività
scudate viene
prorogato dal 16
febbraio al 16
maggio
CASE
ALL’ESTERO
Per le case
all’estero
l’Imu non è
dovuta se il suo
importo non
supera i 200
euro ed è
ridotta dello
0,4% se si
lavora all’estero
per lo Stato
CONTRO
L’EVASIONE
Viene introdotta
la possibilità per
la Finanza di
istruire indagini
e quindi
trasmettere le
proposte
all’Agenzia delle
entrate per
richiedere
le misure
cautelari
dell’ipoteca e del
sequestro
conservativo
TAGLI A PALAZZO CHIGI
E il premier
risparmia
43 milioni
in 100 giorni
Un premier sobrio
(espressione che piace tanto
ai coniugi Monti) e oculato.
Nel dossier sull’operato dei
primi 100 giorni del governo
spicca il taglio dei costi
della Presidenza del Consiglio:
43 milioni di euro.
L’azione di risparmio fortemente
voluta da Mario Monti,
che ha rinunciato allo stipendio
da presidente del
Consiglio e ministro dell’Economia,
si è concentrata principalmente
su personale, trasporti
aerei e automobili.
«Sono state conseguite — si
legge nel documento — diverse
riduzioni dei costi: 4
milioni di euro per i dipendenti
nelle strutture generali
stabili (blocco del turnover,
congelamento dei contratti,
pensionamenti); 12,2
milioni di euro per gli uffici
di diretta collaborazione relativi
al presidente, ai ministri
senza portafoglio e ai sottosegretari
presso la presidenza
del Consiglio. In questi
uffici si registra una riduzione
di 241 unità in termini
di personale addetto; 2,3 milioni
di euro per le strutture
di missione, con una riduzione
di 51 unità di personale;
750 mila euro per esperti e
consulenti, il cui numero
complessivo è diminuito di
99 unità». Particolarmente
virtuosa l’azione sui voli di
Stato, considerati dai cittadini
uno dei benefit più indigeribili
della «casta»: «Per
quanto riguarda i trasporti
aerei di Stato — prosegue il
documento di Palazzo Chigi
—, c’è stata una contrazione
significativa dei voli pari al
92%, con un risparmio di
23,5 milioni. Infine, nel servizio
automezzi il risparmio
ammonta a 270 mila euro,
su base annua». In tutto fanno,
appunto, 43 milioni risparmiati
in tre mesi. Tanto
per dare il buon esempio.
v.d.s.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-92%
i voli di Stato
Uno dei tagli più cospicui
riguarda i voli di Stato,
ridotti del 92%, con un
risparmio complessivo
di 23,5 milioni di euro

ALTRI MONDI
OGGI LA SENTENZA
Berlusconi: «Mills?
Processo inventato»
Dopo 10 anni di indagini e
5 di processo, oggi i giudici di
Milano dovrebbero pronunciare
la sentenza del caso Mills in cui
Silvio Berlusconi (nella foto Ei
don) è imputato per corruzione in
atti giudiziari. L’accusa chiede la
condanna a 5 anni ma c’è l’ipotesi
proscioglimento per prescrizione.
E ieri, in un memoriale,l’ex
premier ha dato la sua versione
dei fatti: «Si tratta di uno dei tanti
processi inventati a mio riguardo.
SABATO 25 FEBBRAIO 2012
In totale più di 100 procedimenti,
più di 900 magistrati che si sono
occupati di me e del mio gruppo».
Sulla prescrizione: «Era prevista
già tre anni fa, se la Procura non
si fosse inventata la tesi che il
reato di presunta corruzione non
si perfeziona nel momento in cui
il corrotto riceve i soldi, ma nel
LA GAZZETTA DELLO SPORT
39
momento in cui inizia a spenderli!
Cioè due anni dopo, facendo
scattare in avanti i termini della
prescrizione». Su Mills: «Sentito
per 5 udienze come testimone,
ha escluso, con riscontri docu
mentali, di aver mai ricevuto de
naro per aver reso delle dichiara
zioni non rispondenti al vero».
#
Afghanistan
nel sangue
per i Corani
messial rogo
Proteste contro gli americani:
assaltato il consolato Usa,
almeno 12 morti negli scontri
VINCENZO DI SCHIAVI
il ricordo
DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO CONTICELLO
BREMBATE DI SOPRA (Bg)
Nel silenzio irreale della
palestra, si sente di colpo un
brusio: sono arrivate le ginnaste,
l’allenamento può iniziare.
Le ragazzine del centro sportivo
di Brembate di Sopra, vicino
a Bergamo, non hanno smarrito
la gioia, anche se è il dolore
che le ha unite sopra ogni cosa.
Yara Gambirasio era con loro
ai corsi di ritmica fino al 26 novembre
2010. Una fredda, maledetta
sera: la ragazzina di 13
anni scomparve nel nulla a fine
lezione, fuori dalla palestra. La
ritrovarono cadavere in una
campagna non molto distante,
dopo tre mesi di incubi e ricerche:
era il 26 febbraio del 2011,
un anno esatto domani. Ricorrenza
terribile in una nebbia di
dubbi: non c’è un movente,
manca l’esatta dinamica dell’accaduto.
E, più di tutto, manca
l’assassino, introvabile da qualche
parte nel Bergamasco: si fa,
infatti, strada l’ombra di un mostro
solitario, uno della zona di
passaggio a Brembate. E le indagini
restano aggrappate alle
analisi di 13 mila Dna raccolti
tra i cittadini per trovarne uno
compatibile con quello identificato
sulla biancheria di Yara.
Per tanti in paese è una caccia
disperata e qualcuno sottovoce
si sfoga: ripete che adesso «servirebbe
un miracolo».
Vivere La piccola Brembate è
una culla di discrezione lombarda:
nell’epoca della cronaca ridotta
a spettacolo, la gente vive
Nemmeno le scuse di Barack
Obama inviate al premier
Hamid Karzai sono servite a
placare l’ondata di proteste antiamericane
che sta sferzando
l’Afghanistan dopo la profanazione
di alcune copie del Corano,
bruciate nella base Usa di
Bagram martedì scorso. E ieri
la tensione è salita altissima dopo
la preghiera del venerdì in
cui gli Imam hanno fomentato
la folla contro gli Stati Uniti. Ci
sono state manifestazioni in
tutto il Paese al grido di «morte
all’America», sono state bruciate
bandiere a stelle e strisce, e
sul campo sono rimasti almeno
12 morti, tutti afgani: sette nella
provincia di Herat, la più infuocata,
dove ha sede anche il
contingente italiano (ma la nostra
base non è stata toccata
dalle proteste); due a Kabul,
due a Khost e uno nella provincia
settentrionale di Baghlan.
Yara e la palestra un anno dopo
«Ora qui vinciamo solo per lei»
«
Le sue compagne
sono unite, senza
dimenticare:
adesso sembrano
una cosa sola
DANIELA ROSSI
ALLENATRICE DI YARA
Le proteste in
Afghanistan
dopo che in
una base Usa
sono state
bruciate copie
del Corano:
nella provincia
di Jalalabad, in
fiamme la
bandiera a
stelle e strisce
e una foto
di Obama
REUTERS
ancora lo shock, ma è devota al
silenzio colmo di dignità della
famiglia Gambirasio. «Vogliamo
giustizia al più presto, ma
siamo fatti così», ripete il sindaco
Diego Locatelli. E lo ribadisce
Guido Corna, l’assessore allo
Sport che nella palestra del
paese si muove come nel giardino
di casa: «Non è retorica, qui
la ginnastica e tutto lo sport sopravvivono
ogni giorno». Per
dargli ragione, basta uno sguardo
alla lezione di ritmica, quando
l’allenatrice Daniela Rossi
parla a un gruppo di ragazzine
coraggiose. «Io e tutte loro portiamo
Yara dentro, senza clamore
e senza bisogno di targhe»,
racconta. E parte dall’inizio,
quando nessuno voleva rimettere
piede in quella palestra:
«Sarebbe stato un errore
perché avevamo bisogno della
normalità delle giornate. L’hanno
capito anche le mamme che
adesso hanno meno paura. E le
ragazze qua dentro sono rimaste
in un guscio, si sono strette
Un anno fa,
domani,
veniva
ritrovata Yara
Gambirasio, la
13enne di
Brembate
Sopra (Bg)
scomparsa il
26 novembre
2010: in alto,
Yara, la sua
palestra,
il luogo del
ritrovamento,
due striscioni
per lei
e il funerale
ANSA/AP
Sangue Decine di cortei hanno
attraversato le province di Kunduz,
Bamiyan e Ghazni, mentre
le manifestazioni contro gli
Stati Uniti si sono allargate anche
a Pakistan, Malesia e Bangladesh.
A Herat la folla ha assaltato
il consolato Usa e nei disordini
sono morti un civile e
un militare. Altri due manifestanti
sarebbero rimasti uccisi
da colpi di arma da fuoco anche
se le forze dell’ordine negano
di aver sparato sulla folla. A
Kabul, dopo la preghiera nella
Moschea Blu, almeno cinque
cortei hanno puntato verso le
basi di americani, francesi, norvegesi,
tedeschi e il palazzo del
governo afgano: due i morti,
così come a Khost, dove oltre 4
mila persone sono scese in piazza.
A Talokan, nel pieno delle
proteste, una cinquantina di
soldati tedeschi ha abbandonato
la base nella città (che verrà
definitivamente svuotata entro
marzo), lasciandola alle forze
afgane. Intanto negli Stati
Uniti monta la polemica per le
scuse di Obama a Karzai. I Repubblicani,
in particolare, sono
insorti, visto che un militare
afgano, come rappresaglia dopo
il rogo, mercoledì ha ucciso
due soldati americani. Newt
Gingrich, candidato alla nomination
presidenziale, considera
le parole della Casa Bianca il
vero «oltraggio»: «È Karzai a
dovere fare le scuse al popolo
americano, non il contrario».
Ma l’Afghanistan ha chiesto
che la Nato metta sotto processo
chi ha bruciato il Corano.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
senza dimenticare: ora sembrano
una cosa sola». Con Keba
Gambirasio, 16enne sorella di
Yara, assistente allenatore, è
nata una squadra di puro talento:
«A Pesaro, a giugno, abbiamo
vinto il campionato nazionale
giovanile Syncrogym. Sono
state perfette, per la loro
compagna», ricorda la Rossi. La
sua squadra ha pure gareggiato
il 26 novembre per l’anniversario
della scomparsa e lo farà domani
a Milano: «È un giorno
particolare, ma siamo guarite
anche così», dice prima di iniziare
l’allenamento. Perché, intanto,
in pedana si inizia a correre.
Si continua a vivere.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
A
I MARÒ
IN INDIA
S
Oggi
la prova
balistica
Oggi ci sarà la
perizia balistica
sulle armi di
Massimiliano
Latorre (nella
foto Ansa)
e Salvatore
Girone,
i due marò
fermati in India
e accusati di
aver ucciso due
pescatori
scambiati per
pirati. I due
fucili sono
custoditi nella
Enrica Lexie, la
petroliera
che i marò
difendevano,
ancorata nel
porto di Kochi.
Le autorità
indiane
volevano
procedere
all’esame
balistico già ieri
ma, dopo non
poche tensioni,
la delegazione
italiana è
riuscita a
posticipare le
operazioni a
oggi, quando
arriveranno da
Roma i due
carabinieri che
vigileranno
sull’esame. La
prova è «di
fondamentale
importanza»,
ha detto il
sottosegretario
agli Esteri,
Staffan De
Mistura, che
sta gestendo
il caso. Intanto
si è appreso
che la Procura
di Roma
procede nei
confronti dei
due marò per il
reato di
omicidio
volontario, una
sorta di atto
dovuto. Le
indagini
sono affidate al
pm Francesco
Scavo.
notizie
Tascabili
L’ennesima stangata
Benzina e diesel:
nuovi massimi
La verde oltre 1,80
Ancora record per benzina
e diesel, spinti dai nuovi massimi
delle quotazioni internazionali.
Schizzano così le medie nazionali,
come riporta Staffetta Quotidiana,
con la benzina a 1,809
euro ( +0,6 centesimi) e il diesel a
1,752 (+0,6). Il Gpl è a 0,814 euro e
il metano a 0,95 euro. Secondo le
associazioni dei consumatori, gli
aumenti faranno crescere, in un
anno, il pieno di benzina di 420
euro e quello diesel di 480 euro.
Dopo la decisione su Melfi
La Fiat ai 3 operai
reintegrati:
«Restate a casa»
L’ha annunciato ai tre
interessati con un telegramma:
la Fiat ha comunicato di «non
volersi avvalere» delle prestazioni
degli operai di Melfi, due dei
quali delegati sindacali della Fiom,
reintegrati dopo un licenziamento
giovedì dalla Corte di appello
di Potenza, che ha ribaltato una
sentenza favorevole al Lingotto.
Con una nota la Cgil ha attaccato;
«La Fiat non si smentisce
mai e non rispetta le sentenze.
Ci rivolgeremo a Napolitano».
Sergio Marchionne, a.d. Fiat ANSA
È finito sotto una slavina
L’Olanda ha paura
Il principe Friso
non si riprenderà
Il principe Johan Friso,
43enne figlio della regina Beatri
ce d’Olanda, travolto la settimana
scorsa da una slavina in Austria,
«forse non si riprenderà mai più».
L’annuncio è arrivato ieri dalla
clinica universitaria di Innsbruck,
in Austria: «Friso ha subito danni
cerebrali gravissimi e potrebbe
rimanere in stato vegetativo». Il
principe era rimasto sotto la neve
per oltre 20 minuti, e il suo cuore
si era fermato per oltre 50 minuti.
Ricorso in Cassazione
Costa Concordia,
i pm su Schettino:
«Torni in carcere»
La procura di Grosseto ci
riprova con Francesco Schettino:
vuole fare tornare il coman
dante della Costa Concordia in
cella e ha depositato il ricorso in
Cassazione contro la decisione
del Riesame di Firenze di tenerlo
ai domiciliari. Intanto, sembra
del papà di Dayana il corpo
rinvenuto sulla nave accanto
alla piccola vittima: sul braccio
destro, ha un tatuaggio simile
a quello descritto dai parenti.

40
LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 25 FEBBRAIO 2012
ALTRI MONDI
IL CONDUTTORE EX DEPUTATO
Scotti: «La pensione
da politico ai caduti»
Di mestiere «regala» soldi
ai concorrenti dei suoi show. Ma
Gerry Scotti adesso va oltre. A
«Verissimo», il 55enne condutto
re tv (nella foto Lapresse) ha
annunciato che devolverà i 2300
euro che tra 10 anni gli spette
ranno come ex parlamentare —
attività che ha svolto dal 1987 al
1992 — alle famiglie dei caduti
italiani. «Perché ritengo di non
aver fatto in quel ruolo tutto il
mio dovere», ha spiegato Scotti.
PER IL COFONDATORE STONE
«Troppo Twitter
potrebbe fare male»
Trascorrere troppo tempo
su Twitter fa male alla salute:
parola di Biz Stone, co fonda
tore del social network. «Non mi
sembra salutare trascorrere
tutto il giorno collegati», ha det
to durante una conferenza a
Montreal, secondo quanto
riferito dal quotidiano inglese
«Guardian». Per lui l’approccio
migliore per utilizzare Twitter
è di «entrare per cercare delle
informazioni e delle notizie».
Verdone, Giallini
e Favino in
«Posti in piedi
in Paradiso», in
sala il 2 marzo
VERDONE
«Riderete...
ma occhio
alle vostre
famiglie»
L’attore-regista torna al cinema
per parlare di padri disastrati:
«Fidatevi, la salvezza sono i figli»
ELISABETTA ESPOSITO
ROMA
«
La mia è solo una
commedia, però
non ci si può
limitare al puro
intrattenimento
CARLO VERDONE
SUL NUOVO FILM
Si ride parecchio. Il nuovo
film di Carlo Verdone è carico
di battute destinate a diventare
cult (occhio soprattutto ai
racconti di Marco Giallini in
versione accompagnatore di anziane
signore...), ma nel presentare
il suo Posti in piedi in Paradiso
— prodotto dai De Laurentiis
e in 650 sale dal 2 marzo —
il regista romano si fa serio e attacca,
denuncia, analizza il momento
nero della nostra società.
Perché in fondo questo ultimo
film parte da una situazione
decisamente poco divertente
e molto attuale: tre uomini
dal glorioso passato (Verdone,
Giallini e un super Pierfrancesco
Favino critico cinematografico
fallito) distrutti dalla crisi e
dalla fine del loro matrimonio,
costretti a versare alle ex consorti
praticamente tutti i (pochi)
soldi che guadagnano.
L’uomo che non ride «Le commedie
devono avere il coraggio di
trattare temi drammatici e disagi
sociali — spiega Verdone —
anche perché secondo me è lì
che la commedia si esalta. Il cinema
non è solo intrattenimento,
io continuo a guardare la realtà».
Una realtà fatta anche
delle difficoltà dei padri separati.
In sala c’è il presidente di
«Daddy’s Pride» e Verdone gli
dà spazio e lo ringrazia. «C’è
un’eccessiva severità verso i padri,
far vedere i figli con il contagocce
porta tutti al disastro. La
mia è una semplice commedia,
ma se vedendola qualcuno percepisse
quanto lo scontro violento
possa traumatizzare i figli
già sarei contento». Proteggere
i ragazzi dunque, anche se è
sempre più difficile. «Io credo
nelle nuove generazioni. Nonostante
vivano un momento difficilissimo,
io li vedo determinati
a risolvere i problemi. Ma chi allena
questi ragazzi? L’Italia è
pronta ad aiutarli o devono andare
all’estero? Non lo so. I partiti
sono tutti coinvolti in qualche
casino, che autorevolezza
hanno? Il mio fioraio parlando
di Monti ha detto: "Me piace perché
nu ride, perché ’n ce sta gnente
da ride". E questo nonostante
la mazzate che sta rifilando. Fa
riflettere. Poi, se la situazione
non dovesse cambiare nei prossimi
due anni, vorrà dire che
questa Unione europea è stata
solo una tragedia voluta dagli
Usa. Ma resto ottimista e credo
che il finale del film lo dimostri».
Discorsi seri, ma estremamente
veri. In Posti in piedi in
Paradiso, oltre all’ironia che carica
anche nei momenti più
drammatici questi tre strepitosi
personaggi, a portare leggerezza
è una bravissima Micaela
Ramazzotti: «Carlo ha raccontato
con ironia e ferocia l’aggressività
del nostro tempo —
dice —: la mia Gloria dà una
ventata di positività. È matta, è
buffa e generosa. Non cura i cardiopatici,
lei cura i cuori». E ce
n’è davvero bisogno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
5
topfivelibri
LA CLASSIFICA
Amy Bratley
meglio di tutti.
Il libro della
giornalista
freelance
inglese,
«Amore,
zucchero e
cannella», è il
più venduto
della settimana,
secondo la
media delle
classifiche
Gfk, Nielsen
Bookscan ed
Eurisko. Ecco
la top 5:
1 Amore,
zucchero
e cannella
Amy Bratley
(Newton
Compton)
2 La carta
più alta
Marco Malvaldi
(Sellerio)
3 Il diavolo,
certamente
Andrea Camilleri
(Mondadori)
4 Uscita
di sicurezza
Giulio Tremonti
(Rizzoli)
5 Ho
smesso
di piangere
Veronica Pivetti
(Mondadori)
gazzaWeekend
A CURA DI
STEFANIA ANGELINI
Il festival dei clown
Milano invasa
dai pagliacci
Oggi Milano è invasa dai
pagliacci. Per il carnevale ambro
siano oltre 70 compagnie cir
censi di tutto il mondo danno vita
alla 9ª edizione della rassegna
internazionale sul nuovo clown
e sul teatro di strada con oltre
100 appuntamenti nelle piazze,
tutti ad ingresso libero. Alle 13.30,
poi, nella piazza delle Armi
del Castello Sforzesco, sfileranno
i costumi del musical «Priscilla,
la Regina del Deserto».
CLOWN FESTIVAL A MILANO,
WWW.MILANOCLOWNFESTIVAL.IT
Il film di Soderbergh
Bond è donna
E tira di boxe
La rivincita del sesso
debole al cinema in Knockout
(in italiano «Resa dei conti»). Il
regista Steven Soderbergh ha
detto: «È un film alla James Bond,
solo che il protagonista è una
donna». Tutto ruota attorno alla
figura di Gina Carano, 30 anni,
vera campionessa di boxe
thailandese, un’esordiente. Ma
poco importa perché con lei c’è
un gruppo di attori di serie A:
Antonio Banderas, Michael
Douglas, Ewan McGregor e
Michael Fassbender. Gina, alias
Mallory, è un’ex marine e agente
indipendente del governo: vederla
pestare a morte i nemici e fuggire
di palazzo in palazzo sui tetti di
Dublino dà un bel po’ di soddi
sfazioni agli amanti dell’azione.
KNOCKOUT DI S. SODERBERGH
CON G. CARANO, DURATA: 93 MINUTI
Alle Scuderie del Quirinale
Roma saluta Tintoretto
Il genio del realismo
Le tre facce di Tintoretto: religioso, mito
logico e ritrattistico. È quello che cerca di esplorare
la mostra alle Scuderie del Quirinale dedicata a
uno dei massimi protagonisti del 500. L’esposizione
presenta una cinquantina di lavori (alcuni masto
dontici) prestati dai maggiori musei italiani e inter
nazionali che più rappresentano il realismo del
maestro veneto. Qualche esempio? «San Giorgio»
dalla National Gallery di Londra e «Venere, Vulcano
e Marte», dalla pinacoteca di Monaco di Baviera.
TINTORETTO A ROMA, SCUDERIE DEL QUIRINALE,
FINO AL 10 GIUGNO. INFO WWW.SCUDERIEQUIRINALE.IT
«La disputa di Gesù con i dottori nel tempio di
Gerusalemme», uno dei Tintoretto esposti a Roma
Per le console
Il giocodel rally
made in Italy
Donne e motori, gioie e
dolori. Ma se la fama di sciupafemmine
sembra essersi
offuscata nei maschi italiani, lo
stesso non si può dire per la
passione per i motori. Non è un
caso infatti che World Rally
Championship 2, l’unico
videogioco sul mercato realiz
zato su licenza dell’autentico
Campionato del mondo di rally
2011 sia un prodotto made in
Italy: sviluppato da Black Bean
Games, casa di produzione con
sede a Milano, WRC 2 è un
simulatore di guida caratterizzato
da un elevatissimo grado di
realismo, sia a livello grafico,
con una cura quasi maniacale
per i dettagli, sia per l’estrema
raffinatezza dell’algoritmo che
simula la dinamica delle vetture.
Pensato per un pubblico
esigente, WRC 2 ben si presta
anche a partite occasionali con
amici, grazie all’introduzione degli
«aiuti» computerizzati nel sistema
di guida. Con più di cento tracciati
WRC 2 è in grado di offrire ore e
ore di appaganti derapate! (p.c.)
WORLD RALLY
CHAMPIONSHIP 2 DI BLACK BEAN
GAMES, DA 39,99 A 59,99 EURO
A
RIECCO
IMOMIX
S
I ballerini
acrobatici
in Campania
I Momix
tornano in Italia
con il loro
show, tra
Avellino (oggi
e domani al
Teatro
Gesualdo) e a
Salerno (dal 1˚
al 3 marzo al
Teatro Verdi). I
famosi ballerini
che incantano
il mondo con
le acrobazie
portano in
scena lo
spettacolo
«Bothanica»,
ispirato alla
natura e alle
quattro stagioni
MODA A MILANO IN PASSERELLA ETRO PUNTA SUI TACCHI VERTIGINOSI E JUST CAVALLI RICHIAMA GLI ANNI 60
Divise, colori e cappelli da cowboy
Moschino fa marciare le ragazze
FABRIZIO SCLAVI
Cappotti e pellicce in passerella,
caldo quasi estivo in
strada. Il mondo della moda,
stavolta, regala a Milano, per
le collezioni donna del prossimo
inverno, un fantastico contrasto.
Lo stesso che da sempre
è il segno indelebile della
maison Moschino, dove in
un’atmosfera da parata militare,
che si snoda tra le strade di
una città stellare, a bordo della
stazione spaziale dei nostri
sogni, le ragazze, belle e ammiccanti,
indossano divise in
lana con alamari dorati, pantaloni
e tute da vere sexy motocicliste.
Ci sono anche tute da
sub che segnano il corpo delle
belle ragazze e diventano abiti
eleganti e poi i completini alla
Star Trek rifiniti con preziose
bordature, con le modelle tutte
pronte per una serata «pop»
prima dell’atterraggio su Marte.
Si vedono colori forti e decisi,
con il rosso, il verde e il viola
mescolati con grande stile.
Scarpe altissime, colorate con
borchie, e per finire i cappelli
da cowboy, neri e uguali.
Donne belle Il viaggio continua
da Etro, con la collezione disegnata
da Veronica, giovane figlia
del fondatore. Eccoci a
Hong Kong: ci sono donne belle,
dal passo sicuro anche su
tacchi vertiginosi, sempre
pronte a parlare di business,
quelle stesse donne che la sera
popolano i locali di lusso in cerca
di uomini ricchi e potenti, e
che si concedono solo un elegante
tocco, retaggio della frivolezza
inglese: abiti realizzati
in disegni Paisley. Da Just
Cavalli il viaggio raggiunge
Milano e Londra, con le strade
popolate da giovani che non
seguono le mode, e si mettono
addosso quello che trovano:
tanto tessuto disegno animalier,
pantaloni in colori fortissimi,
un’ispirazione anni Sessanta
anche quando indossano
eterei vestitini color cipria per
sembrare adolescenti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Un completo di Moschino ANSA
Di Tod’s, scarpe artigianali dalla
forma elegante e materiali di qualità
Decolté con tacco: impermeabili
e comode, da Geox Amphibiox

GAZZALOOK SPECIALE NUOTO
SABATO 25 FEBBRAIO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
41
donna
2
4
5
7
3
1
6
8
1 Yamamay Fascia imbottita in microfibra color prugna con slip in microfibra 39e 2 Bestway Occhialini da nuoto 10e 3 Freddy Telo con logo a contrasto 25e 4 Jaked Costume olimpionico in tessuto bi elastico protezione UV 50e
5 Baby Angel designed by Elio Fiorucci Infradito in plastica con fiocchetti 8e 6 Liu Jo Triangolo in jersey e coulotte stampa camouflage 70e 7 Speedo Cuffia da nuoto che non stringe e non strappa i capelli 9e 8 Calzedonia Fascia imbottita e slip
brasiliano con lacci tutto color menta 45e
Melissa
Franklin
Il missile biondo
che punta
la Pellegrini
Ha 46 di scarpe e appena 16 anni
A Londra nei 200 sl sarà lei l’antiFede
STEFANO ARCOBELLI
La divina e la ragazzina:
Federica Pellegrini e Melissa
Franklin. Quelli che cercavano
un’avversaria olimpica pericolosissima
per Fede, soprattutto
nei 200 sl, l’hanno trovata: è
lei, Missy, 16 anni, americana.
d
HA
DETTO
S
«La
Pellegrini?
E’ fortissima,
ma è difficile
confrontarmi
con lei, adesso:
ognuno a suo
modo è unica e
incredibile.
Io sono solo una
dorsista... Lei
ha 23 anni e più
podi? In vasca
l’età non conta»
A cura di FABRIZIO SCLAVI gazzalook@rcs.it
Prima Più della francese Muffat,
più dell’olandese Heemskerk,
tante per ricordare due avversarie
già respinte da Fede a
Shanghai. La Franklin, di fondamentale
ha l’età, e di fenomenale
il tempo di partenza: potrà
sempre dire che non ha perso
contro la Pellegrini perché in finale
nei 200 lei non c’era, ma
rispetto alla Pellegrini ha chiuso
la stagione 2011 in vetta alle
classifiche nuotando in staffetta
1’55”06 rispetto all’1’55"58
con cui l’olimpionica ha rivinto
il titolo iridato. Si riparte, insomma,
da questi due riferimenti
per chi si accinge a svolgere
le selezioni olimpiche nei
vari Paesi (quelle inglesi, le prime,
da domenica prossima).
Feroce Nel frattempo, cresce
l’attesa per l’ultima minorenne
d’assalto, chiamata Missile dal
suo allenatore, e considerata
da Phelps un vero «cavallo di
razza». Missy si alza alle 4 del
mattino per andare a nuotare,
avere il tempo di fare colazione
(quand’è in ritardo, la fa in macchina)
e andare a scuola. Si nasconde,
anche perché non è ancora
qualificata e dovrà attendere
giugno, dietro uno stile diverso,
quando le chiedono se
pensa di battere Federica: «Sono
soltanto una dorsista». In verità
è una polivalente, tanto da
essere tornata dai Mondiali con
ben 5 medaglie. Anche in questo
il confronto con Fede ai Giochi
sarà totale: primeggerà una
che fa tante gare o la specialista
assoluta, quella cioè che nuota
a memoria e non perde la sua
gara dalla fine del 2007? «La
Pellegrini? E’ fortissima, ma è
difficile confrontarmi con lei,
adesso: ognuno a suo modo è
unica e incredibile».
Esperienza E tra una ventiquattrenne
che cerca il podio per la
terza volta ai Giochi e una che
non ha mai vissuto questo tipo
di pressioni, non dovrebbe essere
l’esperienza il fattore-chiave?
«Non conta l’età, in acqua
non importa quanti anni hai»,
spiega l’americana che calza il
46, non ama rivedere le sue gare
in televisione, nè leggere gli
articoli su di lei. Il padre Dick,
nato e cresciuto in Canada (lavora
nelle Montagne rocciose),
le ha dato la forza: era un difensore
di football nella Canadian
League prima di ritirarsi per un
infortunio: «Lei è una ragazza
socievole con tutti in piscina,
però è una che quando sale sul
blocco e spegne tutto, sa di essere
sola contro l’acqua. Poteva
scegliere il passaporto canadese
e qualificarsi facilmente, ma
disse di no, voleva emergere
nel team più difficile: gli Usa».
La madre Dorothy l’ha portata
in piscina: «Avevo paura dell’acqua,
e così mi ci buttò a 10 anni».
Uno dei suoi libri preferiti è
«Addio alle armi»: ma la battaglia
è appena cominciata. A distanza.
Fede avvisata...
© RIPRODUZIONE RISERVATA
CHI È
Dal Colorado
185 cm, un record
e 5 medaglie
Melissa Franklin,
americana del Colorado e di
papà canadese, è nata il 10
maggio 1995. Alta 185.4 cm per
75 kg, allenata da Todd Schmitz,
è stata argento ai Mondiali 2010
in vasca corta nei 200 dorso e
4x100 mx; ai Mondiali in vasca
lunga di Shanghai 2011, ha
conquistato 3 ori (200 dorso in
2’05"10 record Usa, 4x200 sl
con il miglior tempo dell’anno
nei 200 sl da prima frazione in
1’55"06, 4x100 mx: 52"79 a
crawl), un argento (nella 4x100
sl: 52"99 lanciato) e un bronzo
nei 50 dorso). Nello scorso
autunno a Berlino in Coppa del
Mondo, ha timbrato il record del
mondo nei 200 dorso in vasca
corta (2’00"03", primo
femminile post body).
Uno scatto
divertente
di Melissa
Franklin con
un soldat(in)o
inglese.
L’americana
dovrà
qualificarsi a
giugno nei
Trials olimpici
di Omaha: ma
a Londra
conta di
esserci... AFP
uomo
5
7
6
1 2 3
4
8
1 Pirelli Pzero Infradito in gomma con suola con impronta pneumatica ad elevato grip 49e 2 Bear Costume verde con bande a contrasto 65e 3 Arena Powerskin Carbon Pro Costume da competizione in fibra di carbonio 249e
4 Gant by Micheal Bastian Costume camouflage rosso con profili azzurri 86e 5 Colmar Slip con coulisse e dettagli a contrasto 25e 6 North Sails Costume multicolor 64e 7 Nabaiji in vendita da Decathlon MP3 da nuoto che misura la distanza e
calcola il tempo 76e 8 Sundek Asciugamano in spugna 38e

42
LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 25 FEBBRAIO 2012
ALTRI MONDI
Oroscopo
LE PAGELLE
DI ANTONIO CAPITANI
23/9 - 22/10
Bilancia 5,5
La Luna sfigheggia.
Così il morale cala,
voi siete una palla
e il complesso
lavoro-soldi-famiglia
euforizza come un edema.
Passerà, tranqui.
21/3 - 20/4
Ariete 6
La Luna vi fa mettere
a nudo. Ma mostrarvi
iperemotivi non
pagherà. Nemmeno
essere prepotenti,
però. Cauti con le
iniziative, pure suine.
23/10 - 22/11
Scorpione 7
La Luna guida il lavoro,
procurandovi relax e
successi brillanti,
anche se sudati.
L’amor, poi, v’appaga,
il sudombelico
è un birbone.
21/4 - 20/5
Toro 6-
Le fatiche si sommano.
E qualche demente
vi fa venir voglia di
pasteggiare con le sue
carni. Evitate e fate
da soli. Sudombelico
sinusoidale.
23/11 - 21/12
Sagittario 7,5
E’ un sabato pieno
di emozioni belle,
questo. Oltre che di
svaghi con amici che
mettono in pace il
cuore. E magari pure
il sudombelico.
23/7 - 23/8
Leone 8
IL MIGLIORE
Il morale sale, la vostra
immagine rifulge,
il vostro potere
aumenta. E la
concorrenza potrebbe
farvi l’occhiolino.
Grandi! E che figuroni
suini!
MASSIMILIANO
ALLEGRI
L’allenatore del Milan è
nato a Livorno l’11 agosto
1967. Prima dei rossoneri
ha guidato Aglianese,
Spal, Grosseto,
Sassuolo e Cagliari
21/5 - 21/6
Gemelli 7
Il sabato entusiasma.
Anche grazie
a collaboratori,
sponsor, sostenitori,
amici. Le rogne ci
sono, ma si superano.
Fornicazione ludica.
22/12 - 20/1
Capricorno 6-
Domate il malcontento,
svagatevi e ignorate
certi fallocefali che
più parlano e più
palesano il proprio
vuoto intracranico.
Modestie suine.
22/6 - 22/7
Cancro 6
Evitate i disfattisti.
Detti anche portatori
insani di sfiga.
Perché necessitate
di fiducia ora che tutto
sta decollando.
Lieve calo suino.
21/1 - 19/2
Acquario 7
Un cicinìn di sedere
a forma di anfiteatro
ve lo dovete fare.
Ma duttilità e ironia vi
faranno superare le
difficoltà. Soldi e
lavoro OK!
24/8 - 22/9
Vergine 6+
Quattrini e lavoro
confortano. Non
rovinate tutto, però,
sfoderando la cordialità
dell’Idra dalle sette
teste, bensì cooperate.
L’ormone tace…
20/2 - 20/3
Pesci 7
Qualche tensione
permane, ma la Luna
spiana la strada a un
sabato di soddisfazioni,
brio e rivalse. Per
il sudombelico,
invece, una prece.
Televisioni
RAIUNO
6.30 UNOMATTINA
10.05 SETTEGIORNI
11.10 UNOMATTINA
12.00 LA PROVA DEL CUOCO
13.30 TELEGIORNALE
14.00 MIX ITALIA
14.40 LE AMICHE
DEL SABATO
17.45 PASSAGGIO
A NORD-OVEST
18.50 L' EREDITÀ
20.00 TELEGIORNALE
20.35 AFFARI TUOI
21.10 BALLANDO
CON LE STELLE
23.10 TG1 60 SECONDI
0.30 DI CHE TALENTO SEI?
1.15 TG 1 NOTTE
1.25 CHE TEMPO FA
1.30 CINEMATOGRAFO
in chiaro
RAIDUE
7.00 CARTOON MAGIC
10.15 SULLA VIA DI DAMASCO
10.55 QUELLO CHE
11.35 MEZZOGIORNO
IN FAMIGLIA
13.00 TG 2 - RAI SPORT
14.00 LONDON LIVE
15.40 JANE DOE
17.05 SERENO VARIABILE
18.05 SEA PATROL
18.50 L'ISOLA DEI FAMOSI
20.25 ESTRAZIONI LOTTO
20.30 TG2
21.05 CASTLE
Telefilm
22.40 RAISPORT SABATO
SPRINT
23.25 TG 2
23.35 TG 2 - DOSSIER
0.20 TG 2 - STORIE
RAITRE
7.30 QUELLA NOSTRA...
9.15 PAESEREALE
10.15 KINGDOM
11.00 TGR - TGR
14.55 TV TALK
16.50 MAGAZINE
CHAMPIONS LEAGUE
17.15 PORGI L'ALTRA
GUANCIA
18.55 METEO 3
19.00 TG3 - TGR
20.00 BLOB
20.10 CHE TEMPO CHE FA
21.30 THE SENTINEL
Film
23.30 TG3
23.45 TG REGIONE
23.50 UN GIORNO
IN PRETURA
0.50 TG3
CANALE 5
8.00 TG5 - MATTINA
8.50 LOGGIONE
9.45 SUPERPARTES
10.30 FINALMENTE SOLI
11.00 RITORNO A MARIA
WORTH
13.00 TG5
13.40 GRANDE FRATELLO
14.10 AMICI
15.30 VERISSIMO
18.50 MONEY DROP
20.00 TG5
20.30 STRISCIA LA NOTIZIA
21.10 ITALIA' S GOT TALENT
Varietà
0.30 NONSOLOMODA
1.00 TG5 - NOTTE
1.30 STRISCIA LA NOTIZIA
2.10 VILLA ADA
5.15 TG5-NOTTE-REPLICA
ITALIA 1
7.35 CARTONI ANIMATI
10.55 SCOOBY-DOO!
ABRACADABRA-DOO
12.25 STUDIO APERTO
13.00 STUDIO SPORT
13.40 I SIMPSON
14.35 FALLEN - ANGELI CADUTI
16.15 PROGRAMMA
PROTEZIONE...
18.00 LA VITA SECONDO JIM
18.30 STUDIO APERTO
19.15 MADELINE-
IL DIAVOLETTO...
21.10 MATILDA SEI MITICA
Film
23.00 BLADE
TRINITY
1.05 STUDIO
SPORT
2.05 POKER1MANIA
RETE 4
7.15 TELEFILM
10.50 RICETTE
DI FAMIGLIA
11.30 TG4
12.00 TELEFILM
13.50 FORUM
15.05 PERRY
MASON
17.00 MONK
18.00 PIANETA MARE
18.55 TG4
19.35 TEMPESTA
D'AMORE
21.15 IL CLIENTE
Film
23.45 JACKIE BROWN
1.44 TG4 NIGHT NEWS
2.50 IERI E OGGI IN TV
4.05 EMANUELLE NERA-
ORIENT REPORTAGE
LA 7
7.00 OMNIBUS
7.30 TG LA7
10.00 BOOKSTORE
11.00 SUPERBIKE
12.30 I MENÙ DI BENEDETTA
13.30 TG LA7
14.05 BRUCIATELO VIVO
16.20 TORNEO 6 NAZIONI:
IRLANDA - ITALIA
18.15 FEBBRE
DA CAVALLO
20.00 TG LA7
20.30 IN ONDA
21.30 THE SHOW MUST
GO OFF
0.30 TG LA7
0.40 M.O.D.A.
1.20 MOVIE FLASH
2.00 SUPERBIKE
3.15 OMNIBUS
Gazzetta.it
IL SONDAGGIO
Sfida Milan-Juve:
per nostri lettori
favoriti i rossoneri
Come finirà il big match
di San Siro? Il 45% dei
lettori dà per favorita la
squadra di Allegri, il 32%
vota Juve, pari per il 23%
IL BLOG
Nba: New York
sempre più pazza
per il miracolo Lin
Film sul
Digitale Terrestre
PREMIUM
15.00 HEREAFTER
PREMIUM CINEMA
15.40 CLIFFHANGER-
L'ULTIMA SFIDA
STEEL
17.15 IAGO
PREMIUM CINEMA
17.30 NON SOPPORTO
PIU'... I MIEI FIGLI
MYA
19.05 CATTIVISSIMO ME
PREMIUM CINEMA
19.10 STEP UP
MYA
21.15 INKHEART-
LA LEGGENDA
DI CUORE
DI INCHIOSTRO
PREMIUM CINEMA
23.05 MASCHI CONTRO
FEMMINE
PREMIUM CINEMA
Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre
IN DIRETTA
CALCIO
13.30 CHELSEA - BOLTON
Premier League
Sky Sport 1, Sky Supercalcio,
Sky Calcio 3
14.00 LAZIO - LECCE
Campionato Primavera
Sportitalia
14.00 INTER - VERONA
Campionato Primavera
Sportitalia 2
14.00 PALAZZOLO -
MESSINA
Serie D
Rai Sport 1
15.00 GUBBIO - MODENA
Serie B. Premium Calcio 2,
Sky Calcio 5, Premium Calcio 2
15.00 SASSUOLO - ASCOLI
Serie B. Premium Calcio 1,
Sky Calcio 4
16.00 MIDDLESBROUGH -
READING
Championship
Sportitalia
18.00 GENOA - PARMA
Serie A. Sky Sport 1,
Sky Calcio 1, Premium Calcio 1
18.30 MANCHESTER CITY -
BLACKBURN
Premier League. Sky Sport 3,
Sky Calcio 3
20.45 MILAN - JUVENTUS
Serie A. Sky 3D, Sky Sport 1,
Sky Calcio 1, Premium Calcio
21.00 LIONE - PSG
Ligue 1
Sportitalia
22.00 ESPANYOL -
LEVANTE
Liga
Sky Supercalcio,
Sky Calcio 2
CALCIO A 5
19.00 ASTI - MARCA
Serie A
Ral Sport 2
ATLETICA
16.30 ASSOLUTI INDOOR
Da Ancona
Rai Sport 1
BASKET
16.00 BANCO DI SARDEGNA
SASSARI - SIDIGAS
AVELLINO
Serie A maschile. La7d
22.00 VIRGINIA -
NORTH CAROLINA
NCAA. ESPN America
2.00 ALL STAR SATURDAY
NBA
Sky Sport 2
3.30 CONNECTICUT -
SYRACUSE
NCAA. ESPN America
BOXE
21.00 MANNO - ARDITO
Titolo italiano Superpiuma
Sportitalia 2
23.00 DE VITIS - FEGATILLI
Titolo europeo Superpiuma
Sportitalia 2
COMBINATA NORDICA
10.00 COPPA
DEL MONDO
HS 134.
Rai Sport 2, Eurosport 2
13.30 COPPA DEL MONDO
Individuale 10 km. Rai Sport 1
13.30 COPPA DEL MONDO
Gundersen. Eurosport
CICLISMO
14.30 HET NIEUWSBLAD
Dal Belgio. Rai Sport 2
HOCKEY GHIACCIO
19.00 PITTSBURG
PENGUINS - TAMPA
BAY LIGHTNING
NHL. ESPN America
1.00 OTTAWA SENATORS -
BOSTON BRUINS
NHL. ESPN America
MOTOCICLISMO
2.00 MONDIALE
SUPERBIKE
Gara 1. Da Phillip Island, Australia
Eurosport, La 7
PALLANUOTO
18.00 VOLGOGRAD -
RECCO
Eurolega maschile. Sportitalia
RUGBY
14.30 IRLANDA - ITALIA
Sei Nazioni. Sky Sport 2
17.00 INGHILTERRA -
GALLES
Sei Nazioni. Sky Sport 2
SALTO CON GLI SCI
16.00 MONDIALE
HS 225. Eurosport
SCI ALPINO
10.00 COPPA
DEL MONDO
Discesa femminile.
Da Bansko, Bulgaria
Rai Sport 1 e Eurosport
11.30 COPPA
DEL MONDO
SuperG maschile.
Da Crans Montana, Svizzera
Rai Sport 1 e Eurosport
SLITTINO
9.00 COPPA
DEL MONDO
Singolo femminile
Rai Sport 1, Eurosport
10.45 COPPA DEL MONDO
Doppio
Rai Sport 2
12.00 COPPA DEL MONDO
TENNIS
Discesa di doppio
Rai Sport 2, Eurosport 2
14.00 ATP MARSIGLIA
SuperTennis
18.00 ATP MEMPHIS
SuperTennis
22.00 ATP MEMPHIS
VOLLEY
SuperTennis
17.30 SISLEY BELLUNO -
ACQUA PARADISO
MONZA BRIANZA
Serie A1 maschile
Rai Sport 1
20.30 CHATEAU D'AX
URBINO -
FOPPA PEDRETTI
BERGAMO
Serie A1 femminile
Rai Sport 1
Nel blog «Istruzioni
per l’Usa» di Massimo
Lopes Pegna, tutto su
Jeremy Lin (nella foto)
la rivelazione dei Knicks
IL FORUM
Calciomercato:
le ultime notizie
insieme a Laudisa
Calciomercato: l’esperto
della «Gazzetta» risponde
alle vostre domande sui
rumors e sulle trattative
più calde di questi giorni
www.gazzetta.it
GazzaMeteo
Ieri
min max Oggi
Domani
Dopodomani
A CURA DI ALGHERO
0 14
Prosegue un tempo in gran parte stabile e Peggiora temporaneamente il tempo sulle regioni Bel tempo prevalente ovunque ma con venti forti
ANCONA
3 15
soleggiato salvo addensamenti sulle Alpi di Nordest adriatiche e al Sud con rovesci diffusi, specie
da Nord sul basso Adriatico e sullo Ionio e clima
e sull'alto Tirreno con locali piovaschi; dalle ore centrali e verso quelle serali. Qualche più freddo al Centrosud. Da rilevare solo una
AOSTA
3 15
Trento
addensamenti anche sulla Sardegna e sul basso pioggia anche al Nordest in mattinata, ma poi qui parziale nuvolosità e qualche addensamento al
BARI
5 15
9 20
Aosta
Trieste Tirreno verso sera. Temperature primaverili. migliora, più stabile e soleggiato altrove.
Nordest, poi verso il Centro in serata.
Legenda
BOLOGNA
5
Milano
17
5 17
Venezia 3 16
5 17
3 15
CIELO
VENTI
CAGLIARI
4 18
Torino
4 17
Bologna
Sole
Deboli
CAMPOBASSO -1 9
Genova
5 16
8 11
Ancona
Nuvolo
Moderati
CATANIA
4 17
8 14
Firenze Perugia
FIRENZE
3 18
5 12 2 14
Rovesci
Forti
GENOVA
8 15
L’Aquila
Coperto
Molto forti
L'AQUILA
0 13
3 13
MILANO
2 18
Pioggia
ROMA Campobasso
MARI
4 17
NAPOLI
4 17
2 14
Bari
7 17
Temporali
Calmi
PALERMO
9 15
Napoli Potenza
6 15 3 14
Neve
Mossi
PERUGIA
0 19
POTENZA
1 10
Nebbia
Agitati
REGGIO CALABRIA 12 16
Cagliari
6 14
Catanzaro
ROMA
3 18
6 16
Il sole oggi
Il sole domani
La luna
TORINO
1 19
Palermo
Reggio Calabria
MILANO
ROMA
4 17
8 18
TRENTO
0
MILANO
ROMA
Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto
23
Catania
Sorge Tramonta Sorge Tramonta TRIESTE
5 11
9 16
Sorge Tramonta Sorge Tramonta
7:11 18:02 6:53 17:53 VENEZIA
3 12
7:09 18:03 6:52 17:54 22 feb. 29 feb. 8 mar. 15 mar.

TERZO TEMPO
SABATO 25 FEBBRAIO 2012
LETTERE
LA GAZZETTA DELLO SPORT
43
GazzaFocus
PAOLO GOZZI
PHILLIP ISLAND (Australia)
Staccarsi dalla sella è difficilissimo.
Nella notte italiana
è scattato il 25 o Mondiale della
storia Superbike nella sperduta
isoletta del Victoria, ma a
2000 chilometri di distanza, in
una bella villa di Surfers Paradise,
sulla Gold Coast, si sta vivendo
un tormentato travaglio
agonistico. Troy Bayliss, quasi
43 anni (li compirà il 30 marzo),
ha annunciato che non ne
può più di fare l’ex pilota.
Relax «D’ora in poi mi guarderò
le corse sulla spiaggia con
una birra in mano», aveva promesso
nel 2008 quando, dopo
aver vinto dominando
il 3 o titolo Superbike,
aveva annunciato
l’addio. Ma si è annoiato
presto. Fosse stato
per lui avrebbe rimesso
casco e tuta proprio
in questo fine settimana
a Phillip Island, dove
ha vinto 6 volte. Sarebbe
stato un ritorno memorabile,
ma la Ducati gli ha negato la
moto. Inspiegabilmente.
Doppietta «Il mio piano era fare
due wild card (pilota ad invito,
n.d.r.) in Australia e a Imola —
ci ha scritto via sms —. Avrei
voluto farlo per me e per i tifosi.
Non è successo e questo è
tutto. Adesso non mi resta che
concentrarmi sui prossimi test
che svolgerò durante la stagione.
Spero di essere veloce». Più
che un ritorno romantico, quello
di Bayliss era un piano strategico.
Fosse andato forte nei primi
due round, sui tracciati più
favorevoli alla bicilindrica italiana,
poi sarebbe stato impossibile
fermarlo.
Rabbia Inutile chiedergli ulteriori
spiegazioni. Bayliss è un
uomo ferito, sull’orlo di una crisi
di nervi. Si sente tradito dalla
Marca cui ha regalato 52 vittorie
Superbike, oltre a quella
storica in MotoGP a Valencia
2006 sulla Desmosedici dell’infortunato
Gibernau: ci salì senza
averla mai provata (gomme
comprese), ma battè tutti, compreso
Valentino Rossi.
Simbolo Per il popolo ducatista
Troy è un’icona, il campione
più generoso e spericolato. Perché
ha lasciato il segno con imprese
pazzesche, come il sorpasso
quadruplo inventato alla
prima variante di Monza, nel
2000. O come a Donington, nel
2007, quando dopo una caduta
chiese ai medici che gli amputassero
il mignolo sbriciolato
per poter correre gara-2,
due ore dopo. Lui vinceva anche
quando perdeva, come a
Il tre volte iridato Superbike
e la difficoltà della vita da ex
Voglia matta Bayliss
«Tornerei, ma Ducati...»
A 42 anni Troy a casa si annoia: «Ho chiesto una moto per
Australia e Imola, mi hanno detto no. Farò lo stesso dei test»
IN TV
Le gare dalle 2
Dirette su La7
ed Eurosport
Questi i tempi delle
prime qualifiche del GP
d'Australia a Phillip Island
(4.445 m): 1. Rea (GB-Honda)
1'31”959, media 174,012 km/h;
2. Smrz (R.Cec-Ducati)
Imola 2002, nello spareggio
per il titolo con Edwards: salì
sul podio e chiese scusa con un
sorriso ai centomila spettatori
arrivati tutti per lui.
Fatica Ex carrozziere ed ex ciclista
dilettante, Bayliss ha cominciato
a correre solo a 24 anni. È
amato perché non è mai diventato
una star inavvicinabile, anche
se era ricco e famoso, con
casa a Montecarlo. Gli piaceva
stare nella bolgia del paddock
1'32”116; 3. Giugliano (Ducati)
1'32”198; 4. Checa
(Spa-Ducati) 1'32”228; 5.
Biaggi (Aprilia) 1'32”318; 6.
Canepa (Ducati) 1'32”343; 9.
Melandri (Bmw) 1'32”553.
SUPERSPORT: 1. Parkes
(Aus-Honda) 1'34”532; 6.
Baldolini (Triumph) 1’35"013.
IN TV Replica Superpole alle 11
su La7; domani gara-1 e 2 alle
2 e alle 5.30 su La7 (replica
alle 15.10) ed Eurosport.
la scheda
TROY BAYLISS
42 ANNI
TRE MONDIALI SUPERBIKE
Australiano, è nato il
30 marzo 1969 a Taree,
Galles del Sud. Sposato ha
tre figli. Ha iniziato a
correre solo a 24 anni,
prima ha lavorato anche
come carrozziere.
Il debutto nel Mondiale
Superbike risale al 1999.
1997 Wild card Sbk a Phillip
Island: 5 o . Corre il GP Australia
con la Suzuki 250: 6 o .
2000 Sostituisce Fogarty
sulla Ducati.
2001 Vince il primo titolo.
2006 Secondo titolo,
vince a Valencia
in MotoGP.
2008 Centra
il 3 o titolo e si
ritira. ALEXPHOTO
a firmare autografi fino a pochi
attimi dal via. E quando Valentino
Rossi è arrivato a Borgo Panigale
con tutti gli onori, il popolo
rosso non mancò di far sapere
al marketing che Troy
avrebbe continuato ad incarnare
l’essenza del marchio. Anche
per questo la Ducati gli ha
fatto fare il collaudatore e l’uomo
immagine. Troppo poco,
però, perché il Mito si sente più
forte di Checa che sta difendendo
il titolo vinto l’anno scorso a
39 anni, con 15 centri su 26 gare,
guidando la 1198R che
Troy stesso ha sviluppato. In
questi 3 anni e mezzo di stop
Bayliss ha lasciato intendere
varie volte di averne abbastanza
di stare a casa, ma la Ducati
è sempre riuscita a tenerlo a freno.
In gran forma grazie ai 150
km quotidiani in bici, stavolta
fa sul serio e la Ducati faticherà
ad arginare la voglia pazza. «Dite
ai tifosi di seguirmi su Twitter
— @troybaylisstic —, ho bisogno
di sentire il loro calore».
Un ritorno a furor di popolo?
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Non solo calcio
A cura di FAUSTO NARDUCCI
Fax: 0262827917.Email: gol@rcs.it
Le azzurre del biliardo
senza soldi per gli Europei
Fra gli sport minori ce n’è uno - almeno a considerare il vasto
bacino di appassionati che lo praticano - che minore non lo è
per niente. Si tratta di una specialità del biliardo chiamata
«palla nove» (quello con le biglie colorate e numerate). Detta
così forse non vi dice granché ma se dico Lo Spaccone oppure
Il Colore dei soldi forse le cose cambiano. Il primo con Paul
Newman giovane, il secondo con un Paul Newman invecchiato
e Tom Cruise. Probabilmente l’idea che si ha è quella di un
ambiente malfamato, machista e pieno di nuvole di fumo.
Invece le cose non stanno così, o almeno non sono più così da
un pezzo. Il biliardo è fra gli sport forse quello più elegante,
accanto al tennis, al golf e all’equitazione. La «palla nove» è
anche una disciplina riconosciuta dal Coni. Ebbene ci sono
tre campionesse, ovvero la Nazionale femminile italiana di
biliardo, che a marzo dovrebbe partecipare agli Europei, in
Lussemburgo. Sono ragazze che nel loro piccolo, senza essere
la Pellegrini, nuotano anch’esse ma in cattive acque. Sono
anch’esse pluripremiate, come le ragazze del fioretto, ma disposte
a più di un fioretto se solo sapessero a quale santo
appellarsi. Di fatto sono ridotte a fare la questua come dimostra
l’appello lasciato da Barbara Bonfelli su Facebook anche
a nome delle compagne Silvia Gaudino e Sara Iannini: «Un
euro per un europeo». Possibile - mi chiedo io - che la federazione
biliardo sia così malmessa e che non ci sia neanche uno
sponsor interessato?
Mohamed Malih (Senigallia, An)
Dopo essersi «guadagnato» lo spazio su questa rubrica
ammaliandoci con i riferimenti a Paul Newman, alla Pellegrini e
alle fiorettiste, lei, signor Malik, ci saluta con l’ennesimo appello
purtroppo non nuovo nello sport italiano. E allora qualcuno ci
deve spiegare perché la squadra azzurra di una federazione
aderente al Coni debba fare la questua fra parenti e amici per
partecipare a un Europeo? A meno che lei non abbia un po’ esagerato
paragonando il biliardo a tennis, equitazione e golf...
Il Cio contro
Roma 2020
Anch’io, come la maggior parte
degli italiani sono d’accordo
con la decisione di Monti
di dire no a Roma 2020. Voglio
specificare però alcune
cose. Credo che organizzare
un’Olimpiade sia un eccessivo
spreco di denaro pubblico,
in quanto tutte le strutture
vengono utilizzate in quei
15 giorni per poi precipitare
nel deserto? Perché non utilizzare
gli impianti già esistenti
come ha fatto Londra?
In ogni caso anche se Monti
avesse detto sì, Roma non sarebbe
stata scelta come già
successo per gli Europei di
calcio dove consideravamo il
nostro dossier fra i migliori.
La verità è che Cio, Fifa e tutti
gli altri non hanno più fiducia
nella capacità organizzativa
del nostro Paese dopo il fallimento
di Italia ’90.
Felice Martucci Sassano (Salerno)
Niente di più sbagliato,
mi spiace dirlo, signor Martucci.
Roma, più di Londra, puntava
sullo sfruttamento di impianti
già esistenti e, dopo quello
che lei definisce il "fallimento
di Italia ’90, c’è stata l’Olimpiade
di Torino 2006 che ha accresciuto
il nostro credito in
seno al Cio. Il no di Monti è stato
dettato esclusivamente dal
difficile momento economico.
Il risparmio
aiuti la base
Le lamentele degli appassionati
di sport per la mancata
candidatura du Roma potrebbe
tramutarsi in un’occasione
per il nostro Paese di ridurre
il gap che la nostra scuola
paga rispetto agli altri Paesi
occidentali. Riserviamo le risorse
risparmiate per investire
negli edifici scolastici e per
avere ragazzi meno obesi. E
poi per fare in modo che le società
sportive possano aumentare
i propri iscritti, anche
perché nelle manifestazioni
studentesche si vedono
soprattutto studenti che fanno
attività fuori dalla scuola.
Giorgio Sar (Arborea, Oristano)
Ha ragione, piuttosto
che piangerci addosso dovremmo
trasformare la risposta
negativa in un’occasione
per far crescere il nostro patrimonio
sportivo, umano e strutturale.
Era incentrata proprio
su questo l’inchiesta in due
puntate della Gazzetta nata dopo
l’editoriale del nostro direttore
in risposta al «no» di Monti.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 25 FEBBRAIO 2012