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29/01/2007 Campionato 20a Giornata: Girone C - serie d news

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MessaggeroVeneto<br />

La Sanvitese ferma la marcia della Sacilese<br />

La squadra di Zanin vince in rimonta<br />

Buonocunto segna, ma l’arbitro annulla<br />

SANVITOALTAGLIAMENTO.ÈlaSanvitesedi<br />

DiegoZaninadaggiudicarsiconpienomeritoilderby<br />

contro la Sacilese, anticipo di lusso della terza<br />

giornata di ritorno in <strong>serie</strong> D. Reduci da ben sette<br />

vittorieconsecutivegliospitisisonodovutiinchinare<br />

al cospetto di una grande Sanvitese, protagonista<br />

diunaottimagara. Andatisottodiungol,inoccasione<br />

dell’unica disattenzione commessa nel primo<br />

tempo, gli uomini di Zanin, pur privi di pedine im-<br />

Certo, se la Sacilese fosse riuscita a<br />

pareggiare non si sarebbe potuto gridare<br />

allo scandalo, ma così non è stato ed è<br />

giusto quindi rendere onore ai biancorossi<br />

di San Vito, cosa che del resto non<br />

ha mancato di fare, a fine gara, lo stesso<br />

allenatore dei liventini, Borgato.<br />

Già al 3’ i padroni di casa si rendono<br />

pericolosi: Nonis pennella un cross per<br />

la testa di Muzzatti, sulla cui incornata<br />

l’estremo ospite si supera mettendo in<br />

calcio d’angolo. La Sanvitese gioca meglio<br />

e insiste alla ricerca del vantaggio,<br />

ma nella prima occasione in cui si affacciano<br />

in avanti sono gli ospiti a passare.<br />

ConclusionediCristofolirespintadalla<br />

difesa con la palla che resta in area,<br />

Tormen è il più lesto di tutti a insaccare<br />

anticipando il tentativo di parata di Piccolo.<br />

La Sanvitese non si perde d’animo e<br />

continuaa spingere.Al 38’,suglisviluppi<br />

di un calcio d’angolo, Leonarduzzi verticalizza<br />

in area per Rossi, il bomber attira<br />

in uscita Calligaro per poi mettere in<br />

mezzo per Fantin che, a porta ormai<br />

sguarnita a non più di un metro da linea<br />

del gol, riesce nell’incredibile impresa<br />

di mettere alto. Conclusione che perfino<br />

la fisica avrebbe difficoltà a spiegare,<br />

ma si sa, la fisica è una scienza esatta<br />

mentreilcalciononloè.Al44’laSanvitese<br />

agguanta il meritato pareggio. Corner,ladifesasacilesenonriescealiberare,<br />

la palla resta in area finché non arrivaGiacominiascagliarlaimparabilmente<br />

in porta.<br />

Nella ripresa, dopo dieci minuti, la<br />

Sanvitese mette addirittura la freccia e<br />

vainsorpasso.Azionedirimessa,Fantin<br />

è bravo a servire Rossi che avanza una<br />

decina di metri, entra in area e di sinistro<br />

fa secco Calligaro per poi andare a<br />

raccogliere l’ovazione della tribuna.<br />

La Sacilese si riversa in attacco alla<br />

ricerca del pari, ma la Sanvitese si chiude<br />

bene. Al 34’ Favero spara alto da posizione<br />

favorevole, al 40’ Buonocunto segna,<br />

ma l’arbitro annulla per fuorigioco<br />

di Tormen. Nel recupero sale in cattedraMarcoPiccoloche,condueautentici<br />

miracoli,salva il risultato, negando il gol<br />

ancora a Favero al 93’ e un minuto più<br />

tardi a Vecchiato.<br />

Carlo Candido<br />

SANVITESE<br />

SACILESE<br />

SPEZIA<br />

JUVENTUS<br />

portantissimequaliGiordano,FranceschiniseMarta,<br />

sono riusciti a mettere sotto la seconda forza del<br />

torneo, riuscendo ad agguantare il pareggio già allo<br />

scadere della prima frazione. Nella ripresa poi, una<br />

volta trovato il vantaggio grazie a un gran gol del<br />

solito Rossi, la Sanvitese si è chiusa bene, giocando<br />

una partita di grande cuore, soffrendo un po’ nel<br />

finale, ma riuscendo a condurre in porto una vittoria<br />

senza dubbio meritata.<br />

2<br />

1<br />

SANVITESE Piccolo Mattiuzzo<br />

Giacomini Marzin 6 (Francescato 6)<br />

Leonarduzzi Perenzin 6 5 Muzzatti<br />

6 (Nadarevic 6) Maiero Rossi No<br />

nis 6 5 Fantin 6 (Crozzoli 6) Allenatore<br />

Zanin<br />

SACILESE Calligaro Faloppa 6 Da<br />

Dalt 5 5 (Reartes sv) Moretti 5 5 Za<br />

nette 6 Vecchiato 6 Albanese 5 5 (Fa<br />

vero 6) Buonocunto 6 5 Tormen 6 5<br />

Cristofoli 6 Llullaku 6 Allenatore Bor<br />

gato<br />

ARBITRO Proversi di Treviglio 6<br />

MARCATORI Al 1 ’ Tormen al 44’ Gia<br />

comini; nella ripresa al 10’ Rossi<br />

NOTE Spettatori: mille circa <strong>Giornata</strong><br />

di sole ma fredda Terreno in buone<br />

condizioni Ammoniti: Fantin Peren<br />

zin Francescato per comportamento<br />

non regolamentare<br />

SERIE D<br />

Lo Spezia s’illude, ma Nedved salva la Juventus<br />

1<br />

1<br />

SPEZIA (4-1-4-1) Santoni Nicola Giu<br />

liano Addona Gorzegno Confalone<br />

Saverino Frara Do Prado (12’ st Ba )<br />

Varricchio Guidetti (26’ st Padoin)<br />

All. Soda<br />

JUVENTUS (4-4-2) Buffon Birindelli<br />

(33’ st De Ceglie) Piccolo Gianniched<br />

da Balzaretti Camoranesi (46’ st Mar<br />

chionni) Paro (25’ st Palladino) Zanet<br />

ti Nedved Del Piero Trezeguet All.<br />

Deschamps<br />

ARBITRO Rocchi di Firenze<br />

MARCATORI Al 3 ’ Confalone; nella ri<br />

presa al 4 ’ Nedved<br />

Un contrasto tra il<br />

centravanti della<br />

Sacilese Tormen<br />

(autore del gol che<br />

ha illuso i liventini)<br />

e il capitano della<br />

Sanvitese Perenzin,<br />

nel corso del<br />

vibrante derby<br />

che ha visto<br />

i padroni di casa<br />

imporsi di misura<br />

(Foto Missinato)<br />

SERIE B<br />

SPORT<br />

DOMENICA 2 GENNAIO 200 21<br />

LA SPEZIA. Ha segnato al 92’ e ha detto «zitti tutti» con il<br />

ditosullabocca,esultandodirabbiacomeseiltitolod’inverno<br />

conquistato grazie al suo pari fosse quello degli anni<br />

d'oro, e non solo il primato dell'andata di B. Ma il gran tiro<br />

con il quale Nedved ha siglato l’1-1 della Juve in casa dello<br />

Spezia è un gol di quelli che pesano. E non solo perchè la<br />

Juve giocava in 10, e recriminava per un paio di azioni da<br />

sospetto rigore. L’incantesimo dello Spezia si spezza proprio<br />

alla fine quando al suo solito il centrocampista ceko fa<br />

una magia e da fuori area centra al volo l’angolino pareggiando<br />

la partita. La rete, che arriva al secondo minuto di<br />

recupero e bilancia quella di Confalone nel primo tempo,<br />

lascia di sasso i 10 mila dello stadio Picco che già assaporavano<br />

l'’impresa ai danni del grande avversario.<br />

Ipadronidicasaavevanolegittimatoilvantaggiosfiorandopiùvolteil2-0eormai<br />

contavanosuitrepuntimiracolosi<br />

eutiliperlasalvezza.AncheperchèlaJuventuserainaffanno<br />

e arrancava in dieci per l’espulsione di Giannichedda.<br />

Per gli spezzini resta la soddisfazione di avere giocato<br />

alla pari con la prima della classe, mentre il verdetto della trasferta è negativo<br />

perlaJuventus,chehamostratolimiti indifesae scarsacapacitàdifinalizzare<br />

la gran mole di gioco prodotta dai suoi fuoriclasse.<br />

TRIESTINA<br />

PIACENZA<br />

IL PAREGGIO<br />

FLASH<br />

MERCATO<br />

Mancini: Cassano all’Inter?<br />

Magari, ma più avanti<br />

APPIANO GENTILE. Mentre<br />

onferma che non ci sono novità<br />

sul fronte rinnovo del contratto<br />

con l'Inter, Mancini “apre” a Cassano,che<br />

iltamtamdi mercato accostainsistentementeainerazzurri.<br />

«Cassano è uno che fa la differenza<br />

e può piacermi, così come<br />

piace a tanti altri allenatori. Comunque,<br />

nel momento in cui dovesse<br />

esserci la possibilità di un<br />

suoritornoinItalia,credochel'Inter<br />

possa esserci. Ma magari più<br />

avanti».<br />

ANTICIPO<br />

Catania-Palermo<br />

si gioca il 2 febbraio<br />

CATANIA.IlderbyCatania-Palermo<br />

si giocherà alle 18 di venerdì2<br />

febbraio.Lo ha decisoilComitatoperl’ordineelasicurezzapubblica<br />

di Catania. La partita è stata<br />

anticipatarispettoalladataprevista,<br />

il 4 febbraio, perchè è quello<br />

uno dei giorni clou della festa per<br />

la Patrona della città, Sant' Agata.<br />

L' orario è stato cambiato, dalle 15<br />

alle 18, per venire incontro alle richieste<br />

del Catania di giocare di<br />

sera, ma di mantenere comunque<br />

un livello adeguato di standard di<br />

sicurezza, visto che il derby è considerato<br />

ad alto rischio.<br />

La Triestina non trova il gol per battere il Piacenza<br />

0<br />

0<br />

TRIESTINA (4-3-3) Rossi Abruzzese<br />

5 5 (35’ pt Peana 6) Lima 6 Mignani 6<br />

Pesaresi 6 Allegretti 6 Gorgone 5 5<br />

Cossu 6 5 Marchesetti 6 5(34’ st<br />

Eliakwu sv) Della Rocca sv (20’ pt Pio<br />

vaccari 5 5) Graffiedi 5 5 All. Agosti<br />

nelli<br />

PIACENZA (4-3-3) Coppola 6 5 Cam<br />

pagnaro 6 5 Miglionico 5 5 Iorio 6<br />

Anaclerio 6 5 Riccio 6 Patrascu 6 5<br />

Nocerino 6 (34’ st Gemiti sv) Padalino<br />

6 5 (42’ st Stamilla sv) Simon 5 5 Ran<br />

tier 6 5 All. Iachini<br />

ARBITRO Stefanini di Prato 6 5<br />

TRIESTE.LaTriestinaversione<strong>2007</strong>presentataalRocco<br />

da Agostinelli mette in mostra una corposa <strong>serie</strong> di<br />

novità:l’ormaiquasititolareCossuametàcampo,Marchesetti<br />

in posizione di esterno destro offensivo e il difensore<br />

Peanadallamezzoradelprimotempo.Tuttipromossiindividualmente,<br />

ma la squadra non ha trovato giovamento<br />

dai loro innesti. Fare gol è ancora troppo difficile per gli<br />

alabardati, che però giocano alla pari con il più quotato<br />

Piacenza. Il pareggio a reti inviolate, determinato anche<br />

da una prestazione impeccabile di Generoso Rossi, lascia<br />

gli alabardati ancora nel limbo della metà classifica.<br />

L’avvio è scoppiettante. Le squadre si affrontano a viso<br />

aperto mettendo al bando ogni forma di tatticismo. Il Piacenza<br />

schiaccia subito sull’acceleratore, ma è la Triestina<br />

a farsi pericolosa al 4’ e al 6’ con altrettante punizioni di<br />

Allegretti.Sulribaltamento di fronteè il Piacenzaa sfiorare<br />

il gol con Rantier in due occasioni nel breve volgere di<br />

pochi secondi: prima colpisce il palo e poi sul successivo<br />

crossdiPadalinoriesceatoccaresottoportaacolposicuro<br />

ma è strepitosa la risposta di Rossi..<br />

Aritmialtianche laripresaconlesquadrechesi allunganoelasciano invitanti<br />

spazi agli attaccanti. Ma il gol non arriva. (p.m.)


Piccolo della Sanvitese, il pubblico<br />

e due fasi del vibrante derby di ieri<br />

CALCIO<br />

SERIE D<br />

Derby alla Sanvitese tra le polemiche<br />

Sacilese sconfitta, il presidente Lucchese: «L’arbitro ci ha “derubato”»<br />

SAN VITO. A una bella e giovane Sanvitese<br />

riesce l’impresa di fermare, vincendo, la striscia<br />

di successi consecutivi (sette) della Sacilese. Dovrebbe<br />

essere questa la principale notizia uscita<br />

dall’atteso derby diieri. Invece, a destare maggiore<br />

clamore sono le polemiche sollevatesi dallo<br />

spogliatoioliventinoperl’operatodeldirettoredi<br />

gara. Il quale nella ripresa, consigliato dal suo<br />

collaboratore di linea, ha annullato un gol a Buonocunto<br />

(sarebbe stato il 2-2) per un presunto fuorigioco<br />

diTormen, trovatosi sullatraiettoria diun<br />

primo tentativo di Da Dalt. Il presidente della Sacilese,<br />

Raimondo Lucchese, non usa mezze parole:«Lasconfittaèimmeritata.Siamostatiderubati<br />

dagli arbitri. Il gol di Buonocunto era legittimo<br />

sotto tutti i punti di vista. E’ una decisione che ha<br />

del clamoroso. La palla, infatti, non era diretta al<br />

giocatore in presunto fuorigioco. E’ una sconfitta<br />

– rimarca il massimo dirigente biancorosso – che<br />

proprio non ci sta, e che ci da molto fastidio. Ciò<br />

non toglie che da domenica prossima continueremo<br />

a fare quello che stavamo facendo prima di<br />

questa gara».<br />

Amarezza,rabbia,unitaperòaunagrandefiducia.<br />

Anche ieri, infatti, la Sacilese ha dimostrato<br />

di essere una squadra matura per ambire a grandi<br />

traguardi. E gol annullato a parte, nel finale di<br />

gara è stata letteralmente fermata da un portiere,<br />

Marco Piccolo, in giornata di grazia. Parate che<br />

non sono sfuggite all’attenzione del presidente<br />

sanvitese Isidoro Nosella. «Degne di un grande<br />

portiere», le definisce. Poi si compiace giustamenteperungrandesuccesso,ottenutononostante<br />

le defezioni di Marta, Giordano e Franceschinis<br />

(per lui, dopo gli ultimi accertamenti, si parla<br />

di stagione finita). «In quanto ottenuta contro una<br />

delle migliori squadre del campionato – dichiara<br />

Nosella – è una vittoria che vale doppio. Squadra<br />

decimata? Se i nostri giovani giocheranno sempre<br />

così, chi è fuori potrà guarire senza fretta».<br />

Infine un accenno al pubblico. Numeroso sì<br />

(455 i paganti, accrediti compresi, più una cinquantina<br />

di addetti ai lavori), ma forse non eclatantecomeinaltriderbyprovincialidisputatisiin<br />

precedenza (in primis quello tra Tamai e Sacilese).<br />

«La cornice è stata all’altezza – conclude Nosella<br />

–, ma considerati i sacrifici che facciamo,<br />

dovrebbeesserecosìognidomenica».SelaSanvitese<br />

continuerà con questo passo è facile che la<br />

speranza di Nosella si tramuti in realtà. Diciotto<br />

punti nelle ultime otto partite. Zona play-off, in<br />

attesa dei risultati delle rivali, a due lunghezze. Il<br />

novembre nero, che aveva pure fatto traballare la<br />

panchina di Zanin, ora è davvero alle spalle. Il<br />

segreto? «Un patto all’interno dello spogliatoio –<br />

risponde proprio Zanin –, il contenuto del quale,<br />

se del caso, lo rivelerò soltanto a fine stagione».<br />

La cronaca del derby nello sport nazionale.<br />

Pierantonio Stella<br />

Il capitano della Sanvitese, Perenzin (Foto Missinato)<br />

A una vettura di Formula 1,<br />

quale si sta dimostrando il SaroneinquestastagionediEccellenza,<br />

gli ostacoli sembrano sfumare<br />

via, senza lasciare segni, sullo<br />

specchiettoretrovisore.Oggi,però,<br />

per i pedemontani è proprio<br />

il caso di guardarsi indietro. Di<br />

fareattenzioneallepropriespalle.<br />

Persino alla rivale al momento<br />

più lontana.<br />

Iltestacoda.Laterzadiritorno<br />

(fischio d’inizio alle 14.30), infatti,<br />

porta in dote ai biancorossi<br />

un autentico testacoda. Saccher<br />

e compagni si recano sul terreno<br />

del Lignano, fanalino del girone<br />

a ben 31 lunghezze dalla formazione<br />

di Maurizio De Pieri. Ma è<br />

propriodietronumeri,eprospet-<br />

SPORT PORDENONE<br />

DOMENICA 2 GENNAIO 200 C e mail: pordenone@messaggeroveneto it<br />

La squadra di Zanin, pur rimaneggiata, vince in rimonta<br />

I liventini s’infuriano per un gol annullato a Buonocunto<br />

L’aggancio al primato, per<br />

ora, fallito dalla Sacilese potrebbe<br />

riuscire oggi al Tamai,<br />

che ospita il Montebelluna (fischio<br />

d’inizio alle 14.30). Classifica<br />

alla mano, servirebbe<br />

una vittoria dei mobilieri, la<br />

concomitante sconfitta della<br />

capolista Mezzocorona nel<br />

derbycasalingoconil Bolzano<br />

e che la Vecomp non vada oltre<br />

il pareggio a Jesolo. Nel<br />

complesso, dunque, un’ipotesi<br />

perlomeno articolata. E che<br />

al momento non solletica più<br />

di tanto i desideri dell’allenatoredelle“furierosse”Ermanno<br />

Tomei: «Non so quanto sia<br />

un bene andare in testa a questo<br />

punto della stagione. Forse<br />

è meglio rimanere in scia, a<br />

qualche punto di distanza, e<br />

tive, così differenti che spesso,<br />

come il calcio insegna, si celano<br />

insidieparticolari.Megliononfidarsi.<br />

Decimati dall’influenza. Anche<br />

considerando che De Pieri<br />

dovrà fare a meno degli influenzati<br />

Crestan, Vendruscolo, Filippo<br />

Pessot e Narder (tutte assenze<br />

pesanti, che si aggiungono alla<br />

squalifica del talentuoso Lel-<br />

farsitrovareprontiquandoarriverà<br />

il momento decisivo».<br />

Ciò non toglie che l’obiettivo,<br />

per non dire l’imperativo,<br />

odierno del Tamai sia bissare<br />

il successo di domenica scorsa<br />

a Bolzano. Così rafforzando<br />

la propria candidatura per la<br />

C2 e tornare ad assaporare il<br />

gusto dei tre punti casalinghi,<br />

che mancano da oltre due mesi<br />

(19 novembre, 5-1 sulla Sanvitese,<br />

ndr).<br />

«Vogliounasquadrachegiochi<br />

con la stessa attenzione dimostrata<br />

a Bolzano, dove non<br />

siamostatiforsebellissimi,ma<br />

capaci di ottenere il successo<br />

con grande determinazione e<br />

soprattutto senza subire reti».<br />

La sconfitta di ieri della Sacilese<br />

a San Vito ha in verità<br />

aggiunto un’ulteriore stimolo:<br />

la), e che il Lignano dispone di<br />

elementidiqualitàcomeDelDegan,<br />

Modolo Perelli, Colle. Ecco<br />

alcuninomi cui riservare un “occhio”<br />

particolare. Mentre un<br />

orecchio (se non tutti e due) sarà<br />

rivolto agli altrettanto insidiosi<br />

match delle rivali nella corsa alla<strong>serie</strong>D.LaManzaneseèattesa<br />

dalla trasferta di Palmanova, il<br />

Monfalconedalderbyconlaperi-<br />

GLI INCONTRI DI OGGI<br />

L’aggancio in vetta resta possibile per il Tamai<br />

Ma col Montebelluna serve “espugnare” il terreno di casa. Pordenone in missione a Quinto<br />

vincendo oggi, infatti, il Tamai<br />

scavalcherebbe i cugini e si riprenderebbe<br />

la leadership<br />

provinciale. «A questo non<br />

penso–replicaTomei–.L’indicazioneuscita<br />

dal derby di ieri<br />

èun’altra.Questoèuncampionato<br />

equilibratissimo, dove bisognasempregiocarealmassimo.<br />

La fame non ti deve mai<br />

mancare». La fame di punti<br />

del Pordenone nel <strong>2007</strong> ha trovato<br />

degna soddisfazione: 7 in<br />

tregare,conditipuredaunottimo<br />

gioco. Ma il cammino verso<br />

la salvezza è talmente lungo<br />

che il momento di considerarsi<br />

sazi è ancora lontano. Lo sa<br />

bene il tecnico Gianni Tortolo<br />

e per questo chiede ai suoi, oggi<br />

di scena sul difficile campo<br />

dell’Union Quinto (quinta in<br />

classifica), di continuare sulla<br />

colante Juventina. Se il Sarone<br />

rispetterà il pronostico, dunque,<br />

potrebbe addirittura incrementare<br />

i già lauti distacchi (rispettivamente8e12punti)neiconfronti<br />

di seggiolai e cantierini.<br />

Una vittoria per sognare.<br />

Vincendo oggi a Muggia, l’Azzanese<br />

potrebbe viceversa ridurre<br />

le distanze dal secondo posto (8<br />

punti) che vale gli spareggi. Un<br />

via intrapresa. «Abbiamo imboccato<br />

una strada importante<br />

– conferma l’allenatore dei<br />

“ramarri” –, ma c’è sempre il<br />

rischiodicadereinqualcheerrorecommessoin<br />

precedenza.<br />

La squadra sta acquistando<br />

semprepiùsicurezzaeconvinzione.<br />

Anche a Quinto, però,<br />

mi auguro ci siano la stessa<br />

concentrazione e la stessa cura<br />

dei particolari delle ultime<br />

gare».<br />

Queste le probabili formazioni.<br />

Tamai (4-4-2): Zaghetto,<br />

Calzavara, De Marchi, Orlando,Perissinotto,Roveretto,Tonon,<br />

Petris, Paolini, Andreolla,<br />

Visentin. Pordenone (4-4-2):<br />

Moro,Zanello,Rubert,Campaner,Battiston,DeNardi,Venerus,<br />

Cursio, Marangone, Fabbro<br />

Giordani. (p.s.)<br />

Eccellenza. Biancorossi sul campo del “fanalino” Lignano. Fontanafredda, vietato sbagliare<br />

Sarone, occhio al testacoda<br />

traguardo,quest'ultimo,forseazzardato,<br />

ma la compagine biancazzurraèpotenzialmenteingrado<br />

di impensierire le battistrada.<br />

E in trasferta, dove è ancora<br />

imbattuta,lasuaèsinoraunamedia<br />

da promozione. Nella circostanza<br />

c’è pure il desiderio di riscattarelanettasconfittadell’andata<br />

(3-0) a stimolare i ragazzi di<br />

DeAgostini.Insomma,lemotiva-<br />

Alex Visentin (Tamai)<br />

zioni non mancano di certo.<br />

Un successo per sperare.<br />

Come pure al Fontanafredda,<br />

cuiilpareggiodiieritraSevegliano<br />

e Union ’91 e gli impegni, sullacartaproibitivi,dellerivali-salvezzaLignano<br />

eJuventina, offrono<br />

un’allettante invito a scrollarsi<br />

di dosso la veste di penultima<br />

della classe. E’ ovvio che per riuscirci<br />

i rossoneri (nelle cui fila<br />

dovrebbe rientrate Carlo Giust,<br />

chehascontatoilturnodisqualifica)<br />

dovranno superare al Comprensoriale<br />

il Tricesimo (in <strong>serie</strong>positivada4giornate).Eregalare<br />

al nuovo allenatore Fabio<br />

Zanetti la prima, importante vittoria<br />

della sua gestione per ora<br />

costellata di pareggi. (p.s.)


12 SPORT GORIZIA<br />

IL CALCIO<br />

ISONTINO<br />

La Pro Gorizia piega il San Sergio e si allontana dalla zona retrocessione<br />

Pronto riscatto del Capriva che sbanca San Giorgio. Colpo della Fincantieri<br />

La Juventina rialza la testa<br />

La cura Trentin fa subito effetto: buon punto a Monfalcone<br />

L’Itala non gira più:<br />

addio sogni di gloria<br />

SAN BONIFACIO. Se non<br />

è un addio alle speranze di<br />

primato,pococimanca.L’Itala<br />

San Marco subisce la terza<br />

sconfitta stagionale (2-1 in casa<br />

della Sambonifacese) e si<br />

allontanainmanieraforsedefinitiva<br />

dalla vetta ora distante<br />

9 punti. Biancoblù molto<br />

piùpimpantirispettoadomenicascorsa,capacidisbloccare<br />

il risultato con Peroni, ma<br />

anche di rovinarsi con le proprie<br />

mani subendo prima il<br />

pareggio e poi il sorpasso nelle<br />

fasi finali di entrambe le<br />

frazioni.<br />

Due gli episodi che hanno<br />

probabilmente indirizzato il<br />

risultato a favore dell’undici<br />

veronese:ilparidellaSambonifacesearrivatoaprimotempoormaiscadutoel’espulsione<br />

per gesto di reazione che<br />

nella parte iniziale della ripresa<br />

è costato l’espulsione a<br />

Mirco Vosca. Un ko doppiamentedifficiledadigerireanche<br />

perché le tre compagini<br />

piùvicineinclassifica(Sacilese,Tamai,UnionQuinto)hannopersoalorovoltae,quindi,<br />

fare risultato avrebbe permesso<br />

all’undici di Zoratti di<br />

portarsi ai margini del podio.<br />

«Inutile piangersi addosso –<br />

sottolinea il tecnico – poiché<br />

il calcio è anche questo. Bastava<br />

andare al riposo in vantaggio<br />

e con ogni probabilità<br />

avremmo vinto. Ne sono convinto<br />

alla luce della buona<br />

CALCIO SERIE D<br />

prestazione della squadra.<br />

Abbiamo disputato una gran<br />

mezz’ora, trovando il gol e<br />

sfiorando il raddoppio. Poi la<br />

Sambonifacesesièalzata,però<br />

non ci ha fatto soffrire. Per<br />

questo dispiace non aver<br />

mantenutoilvantaggioprima<br />

dellapausa.Ilsecondotempo<br />

è stato rocambolesco.<br />

L’espulsione di Vosca ci<br />

ha fatto passare dal 4-3-3 al<br />

4-4-1 e siamo andati molto bene.<br />

Lo dimostrano il palo-traversa<br />

di Carli e il salvataggio<br />

sulla linea di un avversario.<br />

Purtroppo a una manciata di<br />

minutidalterminesiamofiniti<br />

sotto. Peccato, ma è stata<br />

un’Itala San Marco per lunghi<br />

tratti convincente».<br />

Da capitano Alessandro<br />

Peroni non può gioire per<br />

una rete inutile: «Forse il gol<br />

più amaro che ho segnato negli<br />

ultimi anni. Meritavamo<br />

come minimo il pareggio, invece<br />

torniamo a casa con una<br />

sconfitta che ci fa perdere di<br />

vista il primo posto. Sull’episodio<br />

di Vosca non posso<br />

esprimermiperchéerolontano,<br />

ma comunque anche in<br />

dieci la partita l’abbiamo fattanoi.Adessodobbiamorimanere<br />

compatti. I play-off sono<br />

sempre alla nostra portata e<br />

con due gare casalinghe di filac’èlapossibilitàdirimetterci<br />

in carreggiata. Brucia perché<br />

abbiamo giocato bene, sicuramentemeglio<br />

della Sambonifacese».<br />

(pi.ai.)<br />

GORIZIA. La cura Trentin regala subito un punto alla Juventina,<br />

uscita indenne dal temuto derby in casa del Monfalcone. Brutto scivolone<br />

casalingo, invece, per la Pro Romans, sconfitta 2-0 davanti ai suoi<br />

tifosi dal Vesna. In Promozione vittorie in trasferta per Capriva e Fincantieri,<br />

anche se quella più pesante la ottiene la Pro Gorizia conquistando<br />

preziosi punti-salvezza contro il fanalino di coda San Sergio.<br />

Comincia con uno 0-0<br />

esterno, dunque, l’avventura<br />

di Armando Trentin sulla<br />

panchina della Juventina<br />

anche se il punto strappatoalComunalediMonfalcone<br />

dai biancorossi, alla<br />

luce della vittoria del Fontanafredda,<br />

è di quelli che<br />

fanno bene solo al morale.<br />

In classifica, infatti, gli<br />

isontini sono ora terzultimi,<br />

ovvero per la prima voltanellastagioneinpienazona<br />

retrocessione. Nulla di<br />

fatto nel complesso, anche<br />

senellaripresaPaviz(appena<br />

entrato) fallisce il colpo<br />

da3puntieproprioalloscadere<br />

gli azzurri (orfani di<br />

Buzzinelli, Gubellini, Pinos,<br />

Godeas e Cipracca) reclamanounrigoreperunatterramentosospettodelgiovane<br />

Cappai.<br />

UnadoppiettadiVenturi-<br />

Un momento del derby tra Audax e Piedimonte<br />

ni e le solite sbavature difensive,<br />

invece, costano care<br />

alla Pro Romans, che<br />

contro il Vesna rimediano<br />

la sconfitta consecutiva<br />

(perdendo anche Coccolo,<br />

espulso a metà ripresa per<br />

proteste).<br />

InPromozionetuttoinvariato<br />

nelle zone che contano,<br />

con le prime tre della<br />

classe tutte vittoriose.<br />

A confermare il primato<br />

del Capriva un rigore di<br />

Zienna che, a inizio ripresa,<br />

regala ai rossoneri l’undicesima<br />

vittoria stagionale.<br />

Gara, tuttavia, che non<br />

ha mancato di mettere ancora<br />

una volta sotto accusa<br />

ladirezionearbitraledelsignor<br />

Iseppi (annullato un<br />

gol regolare a Pividori,<br />

espulso il difensore Thomas<br />

Buso e tafferugli sugli<br />

spalti).<br />

ACervignano,invece,torna<br />

alla vittoria dopo quattro<br />

giornate la Fincantieri,<br />

grazie a un rigore procurato<br />

e trasformato nella prima<br />

frazione dalbomber Milan.<br />

Un 2-2 casalingo e tante<br />

polemiche per lo Staranzano,<br />

raggiunto sul 2-2 dal<br />

Santamaria con un rigore<br />

contestato dai biancorossi<br />

(due volte in vantaggio con<br />

Luxich, su punizione nel<br />

primo tempo, e con Nasser<br />

nella ripresa).<br />

Quartorisultatoutileconsecutivo<br />

e vittoria pesantissima<br />

in chiave-salvezza, invece,<br />

per la Pro Gorizia che<br />

al Campagnuzza supera di<br />

misura il fanalino di coda<br />

San Sergio (di Bartussi il<br />

gol-partita nella ripresa)<br />

portandosi a +5 sulla zona<br />

retrocessione.<br />

Prima sconfitta del <strong>2007</strong>,<br />

infine,perilMariano,caduto<br />

immeritatamente ad<br />

Aquileia al termine di 90’<br />

opachi e con più di un rimpianto,acominciaredalpalo<br />

colpito da Giolo.<br />

Marco Ceci<br />

Due immagini del derby tra il Monfalcone e la Juventina<br />

Villesse e Lucinico a pieno regime<br />

L’Audax pareggia con il portiere<br />

GORIZIA. È sempre più<br />

quella goriziana la lingua ufficiale<br />

del girone C di Prima categoria.Graziealrotondo2-0nelderby<br />

casalingo contro il San Canzian,<br />

infatti, il Villesse mantiene<br />

saldamente il comando.<br />

Giallorossi che chiudono il discorsogiànellaprimafrazione<br />

grazie alle reti di un Goriup,<br />

ormai pienamente recuperato,<br />

e dell’italo-argentino Bocchio.<br />

Nella ripresa il centrocampistaNunezsivedeannullare<br />

il tris, mentre nel finale si<br />

fa espellere il difensore Lepre<br />

per doppia ammonizione.<br />

Alle spalle della capolista,<br />

sfruttando il mezzo passo falso<br />

del Gallery (fermato, sabato,<br />

sull’1-1 da una buona Gradese),<br />

sale il San Lorenzo, che ha<br />

espugnato il campo di Turria-<br />

co. Un derby che ha visto l’undici<br />

di mister Bertossi (che in<br />

settimana sarà a Torino per<br />

svolgere un corso di aggiornamento<br />

tecnico per le giovanili<br />

dellaJuventus)passarein vantaggio<br />

con Sergio. Un eurogol<br />

di Novati ha mandato le squadre<br />

al riposo, ma nel finale è<br />

arrivatala zampatadatre puntidelbomberRadolli,perildefinitivo<br />

2-1 a favore del San Lorenzo,oraaduepuntidallavetta.<br />

Seconda vittoria consecutiva<br />

per il Medea, andato a sbancare<br />

(2-1) il campo del Costalunga<br />

grazie alle reti nella ripresa<br />

di Zorzin e Pascoletti.<br />

Restamalinconicamenteultimo,invece,ilRonchi,sconfittoal“Lucca”dalPrimorje.Sotto<br />

già all’intervallo, i verdeamaranto<br />

trovano il pari con<br />

Grimaldi nella ripresa (in precedenzalostessocentrocampista<br />

aveva spedito sulla traversa<br />

un rigore), ma nel finale si<br />

vedono beffare sempre dagli<br />

11 metri.<br />

In Seconda categoria nulla<br />

di fatto nell’atteso derby che a<br />

Straccis vedeva affrontarsi Azzurra<br />

e Begliano, ma a far parlare<br />

di sé è ancora il Lucinico<br />

di mister Peressini, andato a<br />

espugnare il campo del Breg<br />

grazie a una rete dopo appena<br />

8’ di Luca Bartussi. Decisivo,<br />

tuttavia, il portiere nerazzurro<br />

Burino, che, allo scadere, ha<br />

neutralizzato un calcio di rigore.<br />

Buon punto interno per il<br />

Mossa, che ha fermato sull’1-1<br />

la capolista Ponziana, mentre<br />

il primo rigore (trasformato da<br />

Moretti) in 18 giornate ha per-<br />

Messaggerodellunedi<br />

2 GENNAIO 200<br />

messo al Fogliano di raggiungere<br />

sull’1-1 l’Opicina.<br />

Rimonta solo sfiorata contro<br />

il Torre, invece,per il Sovodnje,<br />

che, davanti ai suoi tifosi<br />

va al riposo sotto 0-3 e nella ripresa<br />

va a segno con il solito<br />

Valentinuzzi (12º centro in<br />

campionato) e Calligaris.<br />

Nuovo stop per la Pro Farra,<br />

caduta 0-3 in casa dello<br />

Zarja/Gaja.<br />

Gol ed emozioni, infine, dal<br />

derby del “Baiamonti” che vedeva<br />

opposte Audax/Sanrocchese<br />

e Piedimonte (Terza categoria,girone<br />

D). Doppio vantaggio<br />

per il Piedimonte (a segno<br />

con Tommasone e Florenin),manelfinaleerailportiere<br />

di casa Alderuccio a riaprireil<br />

discorsoincornandoil 2-1,<br />

con definitivo 2-2 firmato nel<br />

recupero da Vidoz. (ma.ce.)


VI SERIE D<br />

LA VENTESIMA DI ANDATA<br />

INCREDIBILE<br />

SCONFITTA<br />

Le mura delle furie rosse erano inespugnate da due mesi, ma non c’è stato nulla da fare contro i veneti che hanno messo in campo una squadra più tonica<br />

Poker all’evanescente e spaesato Tamai<br />

È il secondo scivolone davanti al proprio pubblico<br />

Petris segna e illude, poi il Montebelluna a valanga<br />

TAMAI DI BRUGNERA. Un evanescente e spaesato Tamai sprofonda<br />

per la seconda volta dinanzi ai propri allibiti sostenitori al<br />

cospetto di un tonico Montebelluna che infierisce rifilando in<br />

rimonta un poker ai Mobilieri. Dopo l’improvviso vantaggio i locali<br />

subiscono nell’arco di pochi secondi un paio di reti che indirizzano<br />

la gara sui binari veneti fino a farli dilagare con il trascorrere<br />

dei minuti. Rinvigorita dal prezioso exploit di Bolzano, il Tamai,<br />

nel tentativo di ripetersi fra le mura amiche inespugnate da oltre<br />

Pronti e via ed è una partenza a spron<br />

battuto: al 2’ Schiavon penetra come nel burro<br />

nel fronte di sinistra difensivo tamaiota e<br />

centra rasoterra Bernardi che da pochi passi<br />

colpisce a colpo sicuro andando a cozzare<br />

in pieno il montante a Zaghetto battuto. È<br />

soltanto un’avvisaglia. Tirato un sospirone<br />

di sollievo il Tamai entra in partita al 7’. È il<br />

preludio al vantaggio locale pervenuto al 14’<br />

al termine di un’azione corale veramente<br />

spettacolare: Petris sulla trequarti taglia il<br />

campo palla al piede porgendo ad Andreolla<br />

che chiama all’inserimento turbo-Calzavara<br />

sul cui traversone lo stesso Petris da<br />

sottomisura infila l’incolpevole Conte. Non<br />

c’è neppure tempo per assaporare la gioia<br />

del gol che i bianconeri veneti ristabiliscono<br />

le distanze: nel tentativo di anticipare il<br />

centravanti Cvetkovic il capitano De Marchi,<br />

sfortunatamente tocca con il corpo<br />

spiazzando completamente e annichilendo<br />

lo spaesato Zaghetto. Ancor più attonito, un<br />

paio di giri di lancette dopo quando vede<br />

sbriciolarsi l’intera difesa permeabilissima<br />

e in bambola di ieri sotto un altro guizzo di<br />

Cvetkovic la cui paternità del gol stavolta<br />

non è in discussione. L’1-2 nel giro di 60 secondi<br />

è una doc-<br />

Partenza a razzo<br />

con gol spettacolo<br />

poi i friulani<br />

sbandano<br />

e si lasciano<br />

travolgere<br />

cia freddissima.<br />

Occorre pazientare<br />

al 35’ ma ancora<br />

una volta è il<br />

Montebelluna a<br />

crearedevastazioni<br />

nell’abulico assetto<br />

difensivo tamaiota.<br />

Tomei rivoluziona<br />

la formazioneneltentativo<br />

di scuoterla<br />

ponendo Restiotto al fianco di Visentin e<br />

arretrando Orlando in sostituzione dell’acciaccato<br />

De Marchi. Si va negli spogliatoi<br />

con un passivo assai scomodo da rimediare.<br />

La ripresa si apre al 2’ con la stessa inerzia:<br />

Formentin in solitaria scocca una bordata<br />

sulla quale in qualche modo Zaghetto pone<br />

il corpo. Al 13’ Orlando pesca largo Andreolla<br />

sul cui dosato traversone Visentin inzucca<br />

di una spanna oltre la porta trasversale.<br />

Corre il 18’ allorché Tessaro si inventa una<br />

gemma da favola: dopo una veronica sull’avversario<br />

diretto scarica una sassata che<br />

scende all’improvviso e uccella il distratto<br />

Zaghetto. Montebelluna a senso unico, al 20’<br />

Garbini con una vollé sul palo vicino chiama<br />

alla respinta in corner il povero Zaghetto. Al<br />

31’ bagliore locale, Andreolla scaraventa<br />

per la semirovesciata di Visentin d’un soffio<br />

sopra la traversa. Ma a ogni fondo bianconero<br />

è una tortura per il Tamai, Masiero come<br />

un treno impegna nuovamente Zaghetto che<br />

salva, magra consolazione, la cinquina. È il<br />

39’: Rizzioli da piazzato coglie in pieno la<br />

barra trasversale, proprio una giornata balorda<br />

per il Tamai.<br />

Luca Posteraro<br />

due mesi, misura le proprie ambizioni al cospetto di un Montebelluna<br />

in netta crescita dopo un avvio deficitario. Mister Tomei con<br />

l’intero organico a disposizione disegna così le furie rosse: Zaghetto<br />

a custodia dei pali, Calzavara, De Marchi, Perissinotto e Tonon a<br />

comporre la retroguardia da destra a sinistra, mediana a tre con<br />

Orlando dinnanzi alla difesa, Petris e Paolini ai suoi lati rispettivamente<br />

destro e sinistro, tridente composto da Visentin supportato<br />

ai fianchi da Andreolla a destra e Roveretto a sinistra.<br />

TAMAI. Obiettivi opposti si<br />

scontravano a Tamai, da una<br />

partelefurierossenuovamente<br />

inascesagalvanizzateconilBolzano<br />

e in cerca di sfatare il tabù<br />

interno perdurante da oltre<br />

duemesi, dall’altrail Montebelluna<br />

intento a uscire ulteriormente<br />

dai bassifondi della classifica<br />

dopo un inizio, a dir poco,<br />

problematico.<br />

Al triplice fischio del direttoredigaraèpalpabileladelusione<br />

del mister tamaiota Ermanno<br />

Tomei: «Dieci minuti di totale<br />

e inspiegabile black out hannoincanalatola<br />

partita in mano<br />

veneta del Montebelluna oggi<br />

più pimpante e sveglio di noi,<br />

assolutamenteassopiti.L’unica<br />

ragione plausibile la differenza<br />

termica, negli allenamenti la<br />

temperatura è inferiore ai dieci<br />

gradi a quanto registrato oggi<br />

sul manto erboso. Davvero un<br />

LO SPOGLIATOIO<br />

Tomei deluso: «Dieci minuti<br />

di inspiegabile black out»<br />

Brutta giornata ieri per Visentin e compagni<br />

peccato perché il primo nostro<br />

quartod’oratuttosommatoèstato<br />

apprezzabile, poi quel patatrac,<br />

quell’1-2 che ci ha letteralmente<br />

stesi psico-fisicamente.<br />

A questo punto occorrerà rimboccarsi<br />

le maniche e ripartire<br />

riprendendosi dalla scoppola<br />

odierna non di poco conto».<br />

Ovviamente raggiante un fiumeinpienailtrainerdelMontebelluna<br />

Gianfranco Fonti: «Sapevamodellalorofacilitàdipalleggio,<br />

di conseguenza ci siamo<br />

adeguati rispondendo colpo su<br />

colpo disputando una signora<br />

partita. Abbiamo bisogno di salvarci<br />

continuando su questa<br />

strada non dovrebbe essere<br />

un’impresatitanica.Uncomplimento<br />

davvero a tutti, anche a<br />

quellichehannosostituitoititolari<br />

e si sono dimostrati ampiamente<br />

all’altezza della situazione».<br />

Petris ha segnato il gol che ha illuso il Tamai,<br />

poi travolto in casa da un volitivo<br />

Montebelluna. Sopra, da sinistra, Andreolla,<br />

l’attaccante sanvitese Max Rossi e il sacilese<br />

Zanette (Foto Missinato)<br />

TAMAI<br />

MONTEBELLUNA<br />

1<br />

4<br />

TAMAI Zaghetto 5 5 Tonon<br />

5 5 Calzavara 6 Perissinot<br />

to 5 5 Orlando 5 5 De Mar<br />

chi 5 5 (dal 40’ Restiotto 6)<br />

Paolini 5 5 (dal 22’ della ripre<br />

sa Rizzioli 6) Petris 5 5 (dal<br />

23’ della ripresa Benetton 6)<br />

Visentin 6 Andreolla 5 5 Ro<br />

veretto 6 Allenatore Tomei<br />

MONTEBELLUNA Conte 6 5<br />

(dall’11’ della ripresa Zattin<br />

6) Masiero 6 Furlanetto 6<br />

Marconato 6 5 Garbini<br />

Formentin 6 5 Schiavon<br />

(dal 31’ della ripresa Bellio 6)<br />

Tessaro 6 5 Cvetkovic<br />

Nardi 6 5 (dal 3 ’ della ripre<br />

sa Mason sv) Zavarise 6 5<br />

Allenatore Fonti<br />

ARBITRO Pairetto di Torino 6<br />

MARCATORI Al 14’ Petris al<br />

15’ autogol di De Marchi al<br />

16’ Cvetkovic al 35’ Tessa<br />

ro; nella ripresa al 1 ’ Tessa<br />

ro<br />

NOTE Spettatori: 600 circa<br />

Il tecnico Zanin: «È stata una vittoria più che meritata e contro una Sacilese di tutto rispetto. Sarebbe facile sognare adesso»<br />

Sanvitese, premiata la grande determinazione<br />

I sanvitesi Nonis (con il pallone) e Perenzin hanno disputato un bel derby<br />

SANVITOALTAGLIAMEN-<br />

TO. È toccato alla Sanvitese di<br />

Diego Zanin interrompere la<br />

striscia positiva di sette vittorie<br />

consecutive ottenute dalla<br />

Sacilese.<br />

UnavittoriaquelladellaSanvitese<br />

meritatissima, giunta al<br />

termine di una gara giocata<br />

con grande determinazione,<br />

nella quale non si sono fatte<br />

tropposentireleassenzedigiocatori<br />

tanto importanti quali<br />

sono Giordano, Franceschinis<br />

e Marta. «Direi che è stata una<br />

vittoria più che meritata la nostra–spiegaZanin–ottenutaal<br />

termine di una grande gara e<br />

controunavversariodituttorispettochenonacasoavevavinto<br />

le ultime sette partite e che<br />

occupailsecondopostoinclassifica.Facciodavveroicomplimenti<br />

ai miei ragazzi, sono sta-<br />

ti protagonisti di una grande<br />

partita. Stiamo lavorando bene,<br />

i nostri giovani stanno venendo<br />

fuori molto bene, penso<br />

aivariMattiuzzo,Marzin,Maiero,<br />

Muzzatti, Nadarevic e gli altri».<br />

Una vittoria importante, davanti<br />

alla quale risulta un po’<br />

difficile continuare a credere<br />

che l’obiettivo per questa Sanvitese<br />

debba limitarsi alla salvezza.<br />

«Sarebbe troppo facile<br />

mettersi a sognare adesso. –<br />

continua il tecnico biancorosso<br />

– Certo questi sono tre punti<br />

che vogliono dire molto, ma<br />

noi dobbiamo continuare a lavorare<br />

come stiamo facendo.<br />

Raggiungiamo la salvezza e<br />

poivedremo.Secontinuiamoa<br />

lavorareinquestomodo,irisultatinonpotrannochecontinuare<br />

ad arrivare e allora potremo<br />

prenderci le nostre soddisfazioni».<br />

Zanin non può concludere<br />

senza una citazione speciale<br />

per Marco Piccolo, autore,<br />

specie nel finale di partita,<br />

di almeno tre interventi miracolosi.<br />

«Ha fatto dei grandi interventi<br />

sì, ma la cosa non mi<br />

stupisce. Ogni volta che è stato<br />

chiamato in causa ha sempre<br />

dimostrato il suo valore, così<br />

come l’ha dimostrato sempre<br />

anche Venuto quando è toccato<br />

a lui scendere in campo».<br />

Rende omaggio ai padroni di<br />

casa anche l’allenatore liventino,<br />

Gianfranco Borgato.<br />

«Nonpossoovviamenteessere<br />

contento per questa sconfitta,<br />

anche se ho poca da rimproverare<br />

ai miei. La Sanvitese ha<br />

giocato bene, specie nel primo<br />

tempo. Onore al merito».<br />

Carlo Candido<br />

SACILE. Dopo sette successi<br />

consecutivi, una “pausa” potrebbe<br />

pure rivelarsi salutare. Per quanto<br />

sia costata tre lunghezze dalla<br />

vetta, ora tornata a cinque punti<br />

(in virtù della vittoria di ieri della<br />

capolista Mezzocorona), e il<br />

secondo posto in classifica, ora<br />

appannaggio esclusivo della Virtus<br />

Vecomp, impostasi a Jesolo. E’<br />

questa la speranza<br />

in casa Sacilese,<br />

all’indomani della<br />

sconfitta<br />

rimediata nel<br />

derby con la<br />

Sanvitese. Una<br />

sconfitta<br />

accompagnata<br />

nell’immediato<br />

post-partita da<br />

toni polemici per<br />

alcune decisioni<br />

del direttore di<br />

gara: in<br />

particolare per<br />

l’annullamento del<br />

2-2 siglato da<br />

Buonocunto a<br />

causa di un<br />

presunto<br />

fuorigioco di<br />

Favero. Il<br />

presidente<br />

liventino<br />

Raimondo<br />

Lucchese, a caldo,<br />

ha parlato di<br />

decisione<br />

clamorosa, priva<br />

di fondamento.<br />

Più cauto il<br />

tecnico<br />

Gianfranco<br />

Borgato, che non<br />

aveva gradito<br />

neppure quanto avvenuto in<br />

occasione del pareggio della<br />

Sanvitese, realizzato nonostante<br />

Buonocunto fosse rimasto a terra<br />

dopo un contrasto (ma data la<br />

velocità dell’azione era<br />

obiettivamente arduo<br />

accorgersene).<br />

«Sono episodi che si commentano<br />

da soli – afferma Borgato - ma<br />

L’AMAREZZA<br />

Sacilese, inaspettata pausa<br />

dopo una striscia di 7 vittorie<br />

Il sacilese Cristofoli<br />

Un post partita<br />

alquanto agitato<br />

per alcune decisioni<br />

dell’arbitro, soprattutto<br />

l’annullamento<br />

del gol del pareggio<br />

Messaggerodellunedi<br />

2 GENNAIO 200<br />

Ci si mette<br />

anche la sfortuna:<br />

gli ospiti pareggiano<br />

grazie a un autogol<br />

di De Marchi<br />

Match già chiuso<br />

nel primo tempo<br />

Sigillo di Tessarin<br />

fanno parte del gioco. Li<br />

accettiamo, con rammarico, ma li<br />

accettiamo». Tutto sommato<br />

“accettabile” anche questa<br />

sconfitta, al cospetto di un’ottima<br />

Sanvitese e di un portiere nella<br />

circostanza strepitoso come Marco<br />

Piccolo (nel finale autore di due<br />

interventi decisivi su Favero e<br />

Vecchiato), dopo una <strong>serie</strong><br />

esaltante di<br />

successi che ha<br />

portato la<br />

compagine<br />

liventina a ridosso<br />

del vertice.<br />

«Bisogna<br />

riconoscere i<br />

meriti della<br />

Sanvitese –<br />

continua Borgato –<br />

che nel primo<br />

tempo si è<br />

dimostrata più<br />

brava di noi. Nella<br />

ripresa siamo stati<br />

generosi, vogliosi,<br />

determinati,<br />

avremmo meritato<br />

il pareggio, ma<br />

forse ci sono<br />

mancati un po’<br />

della sana<br />

cattiveria e del<br />

cinismo vistisi<br />

nelle precedenti<br />

partire. Nel<br />

complesso,<br />

comunque, una<br />

prestazione da<br />

non buttare via».<br />

Anzi, essersi tolti<br />

le vesti della<br />

squadra da<br />

fermare, in virtù<br />

del filotto<br />

cominciato lo scorso dicembre,<br />

potrebbe servire a ricominciare il<br />

cammino verso la vetta con minori,<br />

per quanto piacevoli,<br />

responsabilità. L’occasione per un<br />

pronto riscatto domenica, in casa:<br />

al comprensoriale di<br />

Fontanafredda arriverà il sempre<br />

più pericolante Belluno.<br />

Pierantonio Stella


Messaggerodellunedi<br />

Collinassi ha segnato il primo gol del Rivignano<br />

I friulani battono a domicilio, e con pieno merito, l’Union. Vanno sul 2-0 nel primo tempo e poi contengono il ritorno dei veneti. Moro para un rigore a Paolo Zanardo<br />

Fabbro-Battiston e il Pordenone vola<br />

Partita perfetta dei ramarri a Quinto di Treviso<br />

Filippo dal dischetto dopo 5’, Alex raddoppia al 41’<br />

QUINTO DI TREVISO. La Marca gioiosa tornaa far sorridere<br />

il Pordenone dopo la sbornia di Montebelluna. I neroverdi<br />

infatti non vincevano nel Trevigiano dal 5 maggio<br />

2002: un 4-3 firmato a Cordignano. Una vittoria ineccepibile<br />

quellacoronatadairamarri.Lacronaca.IlPordenone,schierato<br />

con Fabbro vertice alto, gestisce con scrupolosità le<br />

prime schermaglie e con un buon pressing e puntuali aperturesullecorsielaterali,ladestra(DeNardi)lapiùsollecita<br />

Ilgol alpassivo mandain confusione<br />

il teamdi Pisani, che non riesce ad articolare<br />

una manovra ficcante e redditizia.<br />

Con il Pordenone ben disposto sul<br />

manto erboso, l’Union Quinto s’intestardisce<br />

a catapultare inutili palloni<br />

in area e nemmeno palla a terra De Silvestro<br />

e soci riescono a superare le<br />

“sentinelle”neroverdi.Asprazzièinvece<br />

l’undici di Tortolo a vivacizzare la<br />

contesa. Il Pordenone si fa pericoloso<br />

su calcio franco al 21’: il destro a girare<br />

di Campaner lambisce però la traversa.<br />

Priva di acuti locali, la gara perde<br />

interesse e il Pordenone asserragliato<br />

nella propria metà campo non dà sbocchi<br />

al forcing del Quinto. L’occasione<br />

buona su palla inattiva l’ha sui piedi al<br />

36’ De Silvestro: la posizione del pallone<br />

è quella preferita da capitano, ma il<br />

suo lob non supera il muro ospite e per<br />

Moro è un pericolo scampato. Ma i ragazzi<br />

di Tortolo non s’appisolano e nei<br />

momenti in cui i padroni di casa vanno<br />

nelpallone sirivelanodeterminati ecinici.<br />

Il gol che fissa il parziale al termine<br />

dei primi 45’ la prestazione finale è il<br />

premio che corona la saggia condotta<br />

neroverde. Al 41’ l’avanzata di Giordani<br />

per linee centrali sgretola la linea<br />

Maginot trevigiana, l’estrema assiste<br />

Fabbro, che con la coda dell’occhio vede<br />

sbucare in sovrapposizione sulla<br />

propria sinistra il velocissimo Battiston:illateraleconverge<br />

econ unsecco<br />

rasoterra trafigge Tamai mandando il<br />

pallone a stamparsi sulla faccia interna<br />

del palo opposto.<br />

Il colpo per l’Union Quinto è pesante.<br />

L’undici di Pisani, che consegna<br />

l’evanescente Lorenzetto ai ramarri,<br />

smarrisce la bussola. Un’invenzione di<br />

De Silvestro al 42’ dà nuova luce alle<br />

sporadiche offensive di casa: la palombella<br />

sul taglio di Paolo Zanardo mette<br />

out il dispositivo difensivo neroverde,<br />

ilbomberconunbriciolodifurbiziacerca<br />

il contatto su Moro in uscita e cade a<br />

terra.Perl’arbitroilpenaltyèsacrosanto:<br />

sul dischetto si porta Zanardo e Moro<br />

è un giaguaro nell’arpionargli il pallone<br />

sul palo destro. La rete Zanardo la<br />

scuoteal47’sullapunizionediDeSilvestro,<br />

ma il faentino Cavina, su segnalazionedell’assistenteMolossi,conunneroverde<br />

piazzato sul palo nega la rete.<br />

Ripresa. Il Pordenone per 20’ regge<br />

l’ardita pressione quintina che si concretizzacon<br />

undestro di Bacchin smorzato<br />

in corner da Moro. Ma i ramarri in<br />

contropiede mancano il tris con De<br />

Nardi (uscita di Tamai). La replica (27’)<br />

è un colpo di testa out di Comellato, e<br />

un salvataggio di Moro a partita archiviata<br />

sul sinistro di Pivetta, che poi a<br />

porta vuota alza la capocciata alle…<br />

stelle.<br />

Flavio Cipriani<br />

Serie A2: le firme di Miani<br />

Degrassi e Berardo<br />

sulla vittoria con il Barcon<br />

PAESE DI TREVISO. Il<br />

Chiasiellis resta agganciato al<br />

treno di testa del girone B vincendo<br />

sul campo del Barcon.<br />

Tre punti corroboranti per la<br />

classifica e per il morale della<br />

truppa friulana messi a dura<br />

prova dalle tre sconfitte consecutive.<br />

Al bivio della stagione,<br />

la formazione di Grigolo ritrova<br />

in parte il gioco e il ritmo<br />

che aveva contraddistinto il<br />

momentomagicodimetàandata<br />

culminato con il primo posto<br />

in classifica. La paura e la tensione<br />

fanno capolino soltanto<br />

nel primo quarto d’ora quando<br />

Bittante rischia di rendere in<br />

salita la strada per le rossoblù.<br />

La sua conclusione però incoccia<br />

sul palo graziando Magnani.<br />

E’ il segnale che qualcosa<br />

rispetto alle sfortunate prestazioni<br />

degli ultimi tempi è cam-<br />

biato. E, anche se Degrassi a<br />

sua volta trova il legno della<br />

porta veneta a sbarrargli la<br />

strada, il Chiasiellis comincia<br />

ad allungare le mani sulla partita.<br />

Ci pensa Berardo a dare la<br />

spinta definitiva alla squadra<br />

udinese con un velenoso sinistrodafuoriareachebeffaSaccozza.<br />

S’infortuna Maglio (il ti-<br />

JESOLO - V. VERONA 0-2<br />

JESOLO (5-3-2) N Visentin 5 5 Artusi 6<br />

Scomparin 5 5 Niero 5 5 Giacomazzi<br />

6 5 Salviato 5 5 ( ’ st Rossi 6) Salvi 5 5<br />

(25’ st Cardea sv) Palumbo 5 5 Berta<br />

gno 6 Luppi 6 Gambino 5 5 Allenatore<br />

Giacomin<br />

VIRTUSVECOMP VERONA (3-5-2) Chesi<br />

ni Saorin 6 5 Angelico 6 5 Spezia 6 G<br />

De Rossi 6 Lechthaler 6 Cipriani 6 5 E<br />

Dal Corso 6 (1’ st Gironi 6) Romeo 6 (3 ’<br />

st Marconi sv) Lallo 6 5 (2 ’ st Pavan sv<br />

D Dal Corso 6 Allenatore Fresco<br />

ARBITRO Pomentale di Bologna 6<br />

MARCATORI Al 30’ Angelico; nella ripre<br />

sa al 6’ Cipriani<br />

tadairamarri,metteinapprensionel’inedito duodicentrali<br />

rossoblù, entrambi al rientro dopo una lunga degenza in<br />

infermeria. Al 5’ l’intraprendenza dei neroverdi è premiata<br />

sulla puntata di Fabbro: il centravanti, servito al limite dell’area,<br />

evita nell’uno contro uno il lungo Napoli, punta Tamaieilportiereinuscitabassauncinailpiededell’attaccante.PerCavina,unhabituénell’indicareildischetto,èrigore.<br />

Fabbro, elegante e freddo nell’esecuzione, spiazza Tamai.<br />

Tortolo: «Primi 40’ super<br />

poi siamo stati poco aggressivi»<br />

QUINTODITREVISO.Neldopopartita<br />

il volto di Gianni Tortolo è<br />

ovviamenterilassato.Iltecnicopordenonese<br />

è molto soddisfatto della<br />

prova del suoi ragazzi: «Direi che<br />

sul piano tattico e nel gioco i primi<br />

40’ siamo stati perfetti. Nei 5’ finali<br />

invece siamo andati in tilt; abbiamo<br />

indugiato troppo, incappando<br />

in un rigore che potevamo evitare<br />

con un pizzico di attenzione in più.<br />

Comunque mi confortano, e su questo<br />

binario dobbiamo proseguire,<br />

quei minuti in cui la squadra, oltre<br />

a fornire una prestazione tecnica<br />

eccellente, ha messo al sicuro il risultato».<br />

Sul piano dinamico avete dimostrato<br />

di esserci...<br />

«Domenica scorsa forse avevamo<br />

giocato una partita più intensa<br />

di quella odierna, ma avevamo di<br />

fronte un Quinto di caratura, che in<br />

casa si era chinato solo al Vecomp.<br />

SAMBONIFACESE<br />

ITALA S. MARCO<br />

2<br />

1<br />

SAMBONIFACESE Perussato<br />

6 Ruffini 6 Sarzi Paolo 6 Don<br />

zella 6 Pimazzoni 6 Fattori 6<br />

Bellomi 6 Confetti 6 Correz<br />

zola 6 (dal 42’ della ripresa Mi<br />

lani sv) Lavagnoli (dal 42’<br />

della ripresa Gatti sv) Arma<br />

5 5 (dal 2 ’ della ripresa Meda<br />

6 5) Allenatore Ottoni<br />

ITALA SAN MARCO Zanier 6<br />

Cantarutti 5 5 Racca 5 (dal<br />

12’ della ripresa Caocci 5 5)<br />

Visentin 5 5 Peroni 6 5 Arca<br />

ba 6 Pizzuti 6 (dal 3 ’ della<br />

ripresa Bernecich sv) Carli 6<br />

Vosca6 Neto Pereira 5 5 Mo<br />

ras 5 5 (dal 42’ della ripresa<br />

Marino sv) Allenatore Zorat<br />

ti<br />

ARBITRO Liberti di Pisa 6<br />

MARCATORI Al 3’ Peroni al<br />

45’ Lavagnoli; nella ripresa al<br />

35’ Meda<br />

NOTE Espulso: nella ripresa al<br />

6’ Vosca per fallo di reazione<br />

LO SPOGLIATOIO<br />

Elena Cester<br />

e compagne<br />

hanno ripreso<br />

a correre<br />

dopo<br />

le tre<br />

sconfitte<br />

consecutive<br />

Quello che non mi è piaciuto è stato<br />

il timido atteggiamento affiorato<br />

nella ripresa. Ci siamo ritirati a difendere<br />

senza aggredire gli spazi<br />

concedendo 20 metri al Quinto, che<br />

ha trovato la misura nella gestione<br />

della palla e ci ha sovrastati».<br />

Il gol in avvio ha indirizzato la<br />

partita in discesa?<br />

«Sicuramenteilrigorechel’arbitro<br />

ha concesso senza esitazioni ha<br />

favoritolanostraprova;mièinvece<br />

piaciuto il raddoppio, un gol di ottima<br />

fattura ed espressione di una<br />

buona coralitàmanovra in cui i due<br />

esterniDeNardie Marangone hanno<br />

svolto un ottimo lavoro».<br />

Come vede il futuro del Pordenone?<br />

«Almomentoèbenerestareconi<br />

piedi ben saldi a terra. La meta salvezza<br />

sono i 42 punti, e lì dobbiamo<br />

arrivare. Quando saremo salvi potremo<br />

pensare a… divertirci». (f.c.)<br />

Buona prova degli isontini, ma il potenziale dei padroni di casa ha fatto la differenza<br />

L’Itala s’inchina alla Bonifacese<br />

SAN BONIFACIO. Neanche l’Itala ha<br />

potuto nulla davanti al potenziale della<br />

Sambonifacese. Una squadra abile nel<br />

trasformare le occasioni a sua disposizione.Edire<br />

cheera statala squadraospite a<br />

passare per prima in vantaggio. Quarto<br />

successo consecutivo, invece, per una<br />

Sambonifacese che, pur soffrendo, mette<br />

ko una buona Itala San Marco.<br />

Primadiscesaefriulani che passano in<br />

vantaggio grazie a Peroni, libero di battere<br />

a rete e bucare con un tiro rasente Perussato<br />

a fil di palo. Tempo un quarto<br />

d’oraearrivalarispostadellaSambonifacese.<br />

Lavagnoli apre bene sulla sinistra<br />

perCorrezzola,lapuntarossoblùsiaccentra<br />

e lascia partire il destro. Palla di poco<br />

alta sopra la traversa. Al 28’ brivido per la<br />

Sambonifacese. Pereira ruba palla ai<br />

rossoblù, lascia sul posto due avversari<br />

con un bel gioco di gambe e prova la conclusione<br />

sul secondo palo. Perussato que-<br />

moreècheilguaioalginocchio<br />

sia davvero serio) ma il Chiasiellis<br />

continua a spingere e in<br />

avvio di ripresa colpisce per la<br />

seconda volta con Miani, svelta<br />

amettereinreteunpalloneimpazzito<br />

all’interno dell’area<br />

del Barcon che in precedenza<br />

Degrassi non era riuscita a domare(secondolegnodellagiornata).<br />

Per l’attaccante comunque<br />

la soddisfazione è soltanto rinviata.<br />

Prima della mezzora, infatti,<br />

un assist di Malesevic trovaprontala“fantasista”triestina<br />

che taglia la difesa di casa e<br />

supera il portiere con un pallonetto.Aquelpuntonemmenolapunizione(l’ennesima!)ches’infila<br />

alle spalle di Magnani può<br />

rovinare una giornata importante,<br />

la prima del <strong>2007</strong>, che rimette<br />

in corsa le friulane.<br />

SERIE D<br />

2 GENNAIO 200 VII<br />

CASSOLA - ALBIANO 1-1<br />

EUROCALCIO CASSOLA4-4-2) Urban 6<br />

Bellan 6 5 Canacci 5 5 Peruzzo 6 5 Gaz<br />

zola 6 (2 ’ st Zanatta sv) Siciliano 6 5<br />

Carlotto Mestriner 6 5 Zane 6 5 Simo<br />

nato 6 Scalco 6 5 (3 ’ st Ciscato sv) Alle<br />

natore Cunico.<br />

PROFIDO ALBIANO (4-4-2) Possal 6 5<br />

Virzi 6 D’Andretta 6 5 Barbacovi 6 5 Ce<br />

lia 6 Sega 6 Manzatti 6 5 Della Sega 6<br />

(32’ st Benini sv) Bertolucci 6 (40’ st Pe<br />

ruzzi sv) Sceffer 6 Michelon 5 5 (3 ’ st<br />

Scelta 6) Allenatore Manfioletti<br />

ARBITRO Guglielmi di Pisa 6<br />

MARCATORI Al 43’ Bertolucci su rigore;<br />

nella ripresa al 10’ Scalco<br />

Battiston (qui in uno stacco di testa) ha siglato al 41’ il gol del 2-0 per i ramarri<br />

sta volta non si fa sorprendere. Alla mezz’ora<br />

è la Sambonifacese ad andare vicinissima<br />

al gol del pari. Bellomi pesca bene<br />

Correzzola in area isontina, tocco beffardo<br />

della punta rossoblu a superare Zanier,<br />

Racca respinge sulla linea di porta.<br />

Al 40’ altra ghiotta occasione per i<br />

rossoblù. Dal corner di Donzella la difesa<br />

ospite riesce in qualche modo a respingere.<br />

Palla che arriva a Paolo Sarzi, botta<br />

sicura, sfera ancora respinta in angolo.<br />

Cinque minuti e questa volta la Sambonifacese<br />

trova il pareggio. Percussione<br />

centrale di Lavagnoli, metri e metri con<br />

palla incollata al piede, penetrazione in<br />

area, tocco sul palo più lontano e palla<br />

che si infila in rete. Si va nella ripresa, un<br />

quarto d’ora di assestamento, il tempo di<br />

assistere all’espulsione di Vosca, e al 15’<br />

la prima vera occasione del secondo tempo.<br />

Ci prova Paolo Sarzi con un calcio di<br />

C A L C I O F E M M I N I L E<br />

Il Chiasiellis si rialza<br />

BARCON<br />

CHIASIELLIS<br />

MEZZOCORONA-BOLZANO 2-1<br />

MEZZOCORONA (4-3-3) Macchi 6 Lordi<br />

5 5 Berardo 6 5 Toccoli 6 5 Pelizzari 6<br />

Campagnolo Squadrani 6 5 Gioia 6 5<br />

(dal 35’ della ripresa Pancheri sv) Baido<br />

Maffei 5 (dal 1’ della ripresa Simoni ) Paniz<br />

za 5 (dal 43’ Di Biase 6) Allenatore Rastelli<br />

BOLZANO (4-2-3-1) Paoletti 6 Armah 5 5<br />

Franzoso 5 5 Garbero 6 Capisani 6 (dal 14’<br />

della ripresa Marchetto sv dal 25’ Marosti<br />

ca 6) Morassutti 5 5 Brustolin 6 5 Amofah<br />

6 Roman Del Prete 6 Dalla Bona 6 5 Ma<br />

niero 6 5 Allenatore Gazzetta6<br />

ARBITRO Affinito di Frattamaggiore 5<br />

MARCATORI: al 6’ Baido nella ripresa al 3<br />

Maniero su rigore e al 32 Simoni<br />

1<br />

3<br />

BARCON Saccozza Carbo<br />

ne Pizzolato (Fighera) Za<br />

nella De Bacco Pillon (Bol<br />

zonello) Durante Dal Bor<br />

go Drusian Viezzer Bittan<br />

te Allenatore Comin<br />

CHIASIELLIS Magnani Mi<br />

gotto (Urbani) Giovannini<br />

Gressani Dazzan; Miani Ma<br />

glio (Spilotti) Berardo Male<br />

sevic; Degrassi Cester (Di<br />

Giorgio) Allenatore Grigo<br />

lo<br />

ARBITRO Marzadro di Rove<br />

reto<br />

MARCATORI Al 23’ Berardo;<br />

nella ripresa al ’ Miani al<br />

26’ Degrassi al 31’ Zanella<br />

NOTE Ammonite: Cester e<br />

Carbone Recupero 3’ e 3’<br />

punizione dalla distanza, palla che esce<br />

alla sinistra della porta difesa da Zanier<br />

per questione di centimetri. La Sambonifacese<br />

ne approfitta minuto dopo minuto<br />

e al 17’ sono ancora i rossoblù a rendersi<br />

pericolosi. Lavagnoli alza per Correzzola,<br />

mezza girata al volo del bomber veronese,<br />

Zanier si supera e respinge in angolo. Al<br />

22’ sono ancora i padroni di casa a sfiorareilvantaggioconuntirodalladistanzadi<br />

Bellomi, capace solamente di dare l’illusione<br />

del gol.<br />

Al 23’ e al 24’ si fa vedere l’Itala San<br />

Marco. Prima ci prova Neto Pereira da<br />

calcio piazzato, poi con la girata di Peroni<br />

bloccatadalpalo.Maal35’èlaSambonifacese<br />

a passare in vantaggio. Lavagnoli lascia<br />

sul posto il diretto avversario, serve<br />

poi un assist perfetto e al bacio per il neoentrato<br />

Meda, che insacca in rete la sua<br />

primareteconlamagliarossoblùefavolare<br />

la Sambonifacese sempre più in alto.<br />

SERIE B<br />

Il Campagna continua<br />

acrederenellapromozione<br />

grazie alla larga vittoriain<br />

casadelLaghi. Tutto<br />

facile per le pordenonesi<br />

avanti già nel primo<br />

tempo per 2-0 grazie alle<br />

reti di Josè e Pizzin. Nella<br />

ripresa hanno chiuso i<br />

conti Delli Zotti su rigore,<br />

Pezzutto e Paoletti.<br />

Disco rosso invece per<br />

il Rivignano che sul campo<br />

del Mestre non è riuscito<br />

a replicare l’impresa<br />

riuscita sette giorni<br />

prima in Sardegna. La<br />

secca sconfitta (1-3) lascialefriulaneall’ultimo<br />

posto.<br />

MONTECCHIO - TRENTINO 1-0<br />

MONTECCHIO (4-4-2) S Fortunato 6 5<br />

Valarsa 6 Vanzo 6 Dei Rossi 6 Noro 6<br />

Ferrari 6 5 Cor 6 (dal 31’ della ripresa<br />

Menegon 6) Cegalin 6 Sarrapochiello<br />

6 5 (dal 3 ’ della ripresa Fracasso) Rove<br />

rato 6 5 Gallo 6 5 Allenatore Clementi<br />

TRENTINO (4-4-2) Sellan 6 5 Agosti 6<br />

Fanna 6 (dal 31’ della ripresa Vettoretto<br />

6) Masini 6 5 Filizola 6 Zuccon 6 Bazza<br />

nella 6 (dal 31’ della ripresa Rossi 6 5)<br />

Vitagliano Carbone 6 (dal 15’ della ripre<br />

sa Guerra 6 5) Sessolo 6 Mariotti 6 Allenatore<br />

Gaburro<br />

ARBITRO De Meo di Foggia 6<br />

MARCATORE: nella ripresa all’11 Gallo<br />

UNION QUINTO<br />

PORDENONE<br />

BELLUNO. Testa e croce.<br />

Due capocciate di Collinassi<br />

e Peron inchiodano il<br />

Belluno. Il Rivignano torna<br />

alla vittoria, sfruttando al<br />

massimo un paio di errori<br />

difensivi dei veneti, e si aggiudica<br />

uno scontro diretto<br />

per la salvezza fondamentale.<br />

Si è tolto dalla zona retrocessione<br />

e ha interrotto una<br />

<strong>serie</strong> nera di tre sconfitte.<br />

Una festa in spogliatoio e<br />

un futuro che sembra un po’<br />

meno preoccupante. Il più<br />

festeggiato? Il portiere Biasinutto:<br />

ha preso di tutto.<br />

Il Belluno aggredisce la<br />

partita, come avrebbe dovuto<br />

fare sempre. È un po’ che<br />

tira fuori l’istinto di sopravvivenza<br />

e, tra l’altro, è quasi<br />

al completo. Manca solo<br />

Brustolon per squalifica,<br />

ma torna Tosato e quindi lì<br />

dietro è tutto a posto. L’altro<br />

rientrante Trinchieri ci<br />

prova presto per due volte:<br />

sulla prima mazzata abbatte<br />

Valusso e sulla seconda<br />

trova pronto Biasinutto.<br />

Molto attivo anche Bez, che<br />

prima sfiora il palo alla destra<br />

del portiere e poi lo<br />

chiama a una difficile deviazione<br />

in angolo.<br />

Il gol bellunese non può<br />

tardare ed eccolo al quarto<br />

d’ora scarso: Costa serve<br />

Trinchieri, destro rabbioso<br />

dell’argentino e palla nell’angolino<br />

alla destra di Biasinutto.<br />

Nell’esultanza, il<br />

“Gringo” va a “suonare” la<br />

bandierina.<br />

BELLUNO<br />

RIVIGNANO<br />

Il Rivignano non ne può<br />

più di perdere e non si spaventa,<br />

anche se manca di<br />

qualche uomo importante<br />

(Ventrice e Maggi) e non<br />

può utilizzare il nuovo svedese<br />

Fredholm (influenza).<br />

Il suo inseguimento dura 6’,<br />

fino alla punizione dalla trequarti<br />

di Roviglio e al pallonetto<br />

centrale di testa diCollinassi:Fantin<br />

è un po’ avanzato<br />

e non ce la fa a recuperare<br />

la posizione. È il primo<br />

vero tentativo dei friulani e<br />

vale il pareggio. La partita è<br />

vivace, un risultato così serve<br />

a poco e non mancano le<br />

emozioni. Buona azione bellunese:<br />

De Mattia allarga<br />

sulla destra per Moroni, scarico<br />

per Zoldan e destro alto.<br />

Il Rivignano è spietato e<br />

al secondo affondo va in vantaggio:<br />

cross al volo dalla destra<br />

di Roviglio e colpo di<br />

testa vincente sul secondo<br />

palo di Peron. Manca poco<br />

al riposoa e il Belluno fa in<br />

tempo a impegnare Biasinutto<br />

con una fucilata di<br />

Trinchieri e a colpire un palo<br />

con il destro di De Mattia.<br />

A inizio ripresa Peron<br />

non trova la porta dopo una<br />

buona azione personale, fra<br />

i bellunesi il colpo di testa<br />

di Bez va fuori di centimetri.<br />

Ma soprattutto c’è una<br />

traversa colpita da Costa<br />

con una palombella. Il Rivignano<br />

soffre, ma resiste.<br />

Gigi Sosso<br />

Serie C: il San Gottardo va in bianco a Porcia<br />

e perde contatto anche dal secondo posto<br />

0<br />

2<br />

UNION QUINTO (4-4-2) Ta<br />

mai 6 5 Michieletto 6 Pivet<br />

ta5 Napoli 5 Pagliarin 5 Ste<br />

fanet 5 (dal 25’ della ripresa<br />

Comellato sv) Lorenzetto 4<br />

(dal 5’ della ripresa Bacchin<br />

sv) Niero Paolo Zanardo 5<br />

De Silvestro 5 T Bolzan 4 5<br />

(dal 14’ della ripresa Bandie<br />

ra sv) Allenatore Pisani<br />

PORDENONE (4-5-1) Moro<br />

6 5 Zanello 6 Battiston 6 5<br />

Campaner 6 Rubert 6 Ma<br />

rangone 6 5 De Nardi 6 5<br />

Cursio 6 Fabbro 6 5 (dal 2 ’<br />

della ripresa P Roman Del<br />

Prete sv) Venerus 6 Giorda<br />

ni 6 (dal 43’ st Tragante sv)<br />

Allenatore Tortolo<br />

ARBITRO Cavina di Faenza 6<br />

MARCATORI Al 5’ Fabbro su<br />

rigore al 41’ Battiston<br />

Anche il Royal alza le mani e si arrende.<br />

La squadra di Cordovado ci ha<br />

provatoacrearequalchegrattacapoalla<br />

capolista Trasaghis rimediando però<br />

otto gol sul groppone (da segnalare<br />

la tripletta di Domini). La Libertas Pasiano<br />

ha risposto con Armellin e De<br />

Val sbancando (2-0) il campo del Tre<br />

Stelle che domenica sarà di scena a<br />

Trasaghis.Trepuntiquelliconquistati<br />

dalle bianconere della Destra Tagliamento<br />

importanti sopratutto nella lotta<br />

per il secondo posto, visto il mezzo<br />

passo falso del San Gottardo costretto<br />

al nulla di fatto a Porcia. Una doppietta<br />

di Scarel permette alla Pro Farra di<br />

respingereiltimidoassalto delMontebello,mentrenellagrandinatadeiFortissimi<br />

ai danni del Sant’Andrea si segnala<br />

la giovanissima Siojly Pugnettia<br />

bersaglio per ben cinque volte.<br />

Rappresentativa. Comincia mercoledìl’avventura<br />

di NatalinoMoretto<br />

allaguidadellaRappresentativaregionale.<br />

Il nuovo tecnico ha convocato<br />

IL RILANCIO<br />

Il Verona fa bella figura<br />

in quel di Iesolo<br />

Cassola e Albiano<br />

non si superano<br />

Basta un gol<br />

al Montecchio<br />

per battere il Trentino<br />

Mezzocorona ok<br />

1<br />

2<br />

BELLUNO Fantin 5 5 Moroni<br />

6 5 Tosato 6 (dal 14’ della<br />

ripresa Solagna 6 5) Tardivo<br />

6 5 Ballardin 6 Sitran 6 5<br />

Costa 6 5 De Mattia (dal<br />

22’ della ripresa Pisacane 6)<br />

Trinchieri Bez 6 5 Zoldan<br />

6 5 (dal 14’ della ripresa No<br />

gar 6 5) Allenatore Pasa<br />

RIVIGNANO Biasinutto 5<br />

Valusso 5 5 Visalli 5 5 Tran<br />

goni 6 (dal 4’ della ripresa<br />

Maggi 6) Pontisso 6 Colli<br />

nassi 6 5 Roviglio 6 5 Leo<br />

narduzzi 6 Peron 6 5 Varutti<br />

6 (dal 41’ della ripresa Vero<br />

na sv) Monti 6 Allenatore<br />

Flaborea<br />

ARBITRO Scozzafava diFiren<br />

ze 6<br />

MARCATORI Al 14’ Trinchieri<br />

al 20’ Collinassi al 3 ’ Peron<br />

Il Rivignano a Belluno<br />

ritrova il sorriso<br />

per un allenamento alle 19 a Risano le<br />

seguenti calciatrici: Colussa e Perusin<br />

(Faedis). Lorenzon, Pizzo e Flecia Pugnetti<br />

(Fortissimi). Tomasi (Libertas<br />

Pasiano). Calabritto, Stojakovic, Lena<br />

eSimionato(LibertasPorcia).Pontarini<br />

(Mazzonetto Gemona). Cerne, Lofino<br />

e Valenti (Montebello). Trifunjagic,<br />

Moretto e Vendrame Royal Cordovado).BuianieBredariol(SanGottardo).<br />

Gherbezza (Tre Stelle).<br />

Primavera.Traieriesabatoèripreso<br />

anche il campionato Primavera con<br />

la prima di ritorno. I risultati del girone<br />

A: Chiasiellis-Padova 2-0, Pro Farra-Libertas<br />

Pasiano 2-0, Mestre-Belluno<br />

4-0, Tavagnacco-Vicenza 2-0, Campagna-Vittorio<br />

Veneto 1-1. Riposava il<br />

VeneziaJesolo.<br />

La classifica: Tavagnacco e Venezia<br />

25 punti; Chiasiellis 24; Vittorio<br />

Veneto 17; Mestre 16; Campagna 14;<br />

Belluno e Pro Farra 6; Padova 5; Libertas<br />

Pasiano 4; *Vicenza/B 0. Il Vicenza/B<br />

è fuori classifica.


IV LUNEDI’<br />

<strong>29</strong> gennaio <strong>2007</strong><br />

A fianco<br />

da sinistra<br />

De Silvestro<br />

un’azione<br />

di gioco<br />

del Quinto<br />

e<br />

Zanardo<br />

scippato<br />

di una rete<br />

SERIE D<br />

ANNULLATA<br />

RETE DI ZANARDO<br />

Mister Pisani, privo di Martignon e Lazzari, punta inutilmente su Pagliarin e Napoli. Fallito anche un rigore<br />

I ramarri si mangiano Quinto<br />

Doppietta amara del Pordenone, De Silvestro sfiora il gol<br />

QUINTO. Com’era avvenuto nel girone di andata (ko contro<br />

il Vecomp), l’Union Quinto paga pedaggio nella seconda<br />

esibizione interna al «Tenni» e lascia l’intera posta a<br />

un Pordenone compatto e fortunato. Una vittoria, quella<br />

strappata dai ramarri del Noncello, che ci sta. Mister Pisani,<br />

privo di Martignon e Lazzari, rilancia con qualche<br />

rischio Pagliarin e Napoli, dopo un lungo e travagliato recupero<br />

fisico. Il Pordenone invece si presenta senza punte<br />

di ruolo; mister Tortolo manda in avanscoperta il trequartista<br />

Fabbro con compiti di vertice alto al quale gli<br />

affianca un Giordani non sempre nel vivo della manovra.<br />

I neroverdi con una fitta<br />

cerniera a centrocampo orchestrata<br />

dal possente Cursio<br />

gestiscono con scrupolosità<br />

le prime battute di gioco alzando<br />

il pressing oltre la linea<br />

mediana, smistando l’azione<br />

con ripetute aperture<br />

sulle corsie laterali, la destra<br />

(De Nardi) la più sollecitata<br />

dai ramarri.<br />

Con l’inedita coppia di centrali,<br />

i rossoblù faticano a<br />

mettere la museruola alla vivace<br />

band neroverde. Al 5’<br />

l’intraprendenza del Pordenone<br />

è premiatasull’affondo<br />

di Fabbro:<br />

il centravanti<br />

servito al limitedell’area<br />

evita in<br />

dribbling lungo<br />

Napoli,<br />

punta Tamai<br />

ma il portiere<br />

in uscita<br />

bassa lo aggancia al piede.<br />

Per Cavina, un habitué nell’indicare<br />

il dischetto, è rigore.<br />

Fabbro, glaciale nell’esecuzione,<br />

spiazza Tamai. Il gol<br />

al passivo mette frenesia al<br />

team di Pisani, che cerca inutilmente<br />

di articolare una manovra<br />

ficcante e redditizia.<br />

Con il Pordenone ben disposto<br />

sul rettangolo, l’Union<br />

Quinto s’intestardisce a fiondare<br />

in area infruttuosi palloni<br />

che De Silvestro (particolarmente<br />

avanzato) e soci<br />

non riescono ad addomesticare<br />

facilitando così il compito<br />

in disimpegno delle «sentinelle»<br />

neroverdi. A sprazzi è invece<br />

l’undici di Tortolo a vivacizzare<br />

la contesa.<br />

Il Pordenone si fa pericoloso<br />

su calcio franco al 21’: il destro<br />

a «giro» di Campaner<br />

lambisce però la traversa. Priva<br />

di acuti locali, la gara scade<br />

di tono.<br />

Il Pordenone disposto a ventaglio<br />

nella propria metà campo<br />

rende così inutile il forcing<br />

del Quinto. L’occasione<br />

buona per raddrizzare la barca<br />

i rossoblu l’ hanno su palla<br />

inattiva al 36’. Si invoca il<br />

gol. La posizione del pallone è<br />

quella preferita da De Silvestro,<br />

ma il lob s’infrange sul<br />

muro ospite e per Moro è un<br />

pericolo scampato.<br />

Ma i ragazzi di Tortolo non<br />

Il rigore di Fabbro<br />

a inizio match<br />

manda all’aria i piani<br />

dei trevigiani<br />

si rilassano e nei momenti in<br />

cui i padroni di casa vanno<br />

nel... pallone si rivelano determinati<br />

e cinici. Il gol che segna<br />

il parziale al termine dei<br />

primi 45’ è il premio che corona<br />

la saggia condotta neroverde.<br />

Al 41’ l’avanzata di Giordani<br />

per linee centrali non<br />

trova ostacolo nella difesa di<br />

casa, l’estrema assiste Fabbro<br />

che, con la coda dell’occhio,<br />

vede sbucare in sovrapposizione<br />

sulla propria sinistra<br />

il velocissimo Battiston,<br />

il laterale converge e con un<br />

secco rasoterra<br />

trafigge<br />

Tamai man-<br />

dando il pallone<br />

a stamparsi<br />

sulla<br />

faccia interna<br />

del palo<br />

opposto. Il<br />

colpo per l’Union<br />

Quinto<br />

è molto pesante.<br />

Rimontare due reti è<br />

compito proibitivo e tutti si<br />

aggrappano alle invenzione<br />

di De Silvestro. Al 42’ il mancino<br />

prova a dare nuova luce<br />

alle sporadiche offensive di<br />

casa: la palombella sul taglio<br />

in area di P. Zanardo manda<br />

out la difesa neroverde, il centravanti<br />

con un briciolo di<br />

furbizia cerca il contatto su<br />

Moro in uscita e cade a terra.<br />

Per l’arbitro il penalty è sacrosanto.<br />

Sul dischetto si porta<br />

Zanardo ma Moro è un giaguaro<br />

nell’arpionargli il pallone<br />

sul palo destro. Al 47’ sulla<br />

punizione di De Silvestro, zanardo<br />

corregge la traiettoria<br />

in rete, ma il faentino Cavina<br />

su segnalazione dell’assistente<br />

Molossi, con un neroverde<br />

piazzato sul palo, gli nega il<br />

gol.<br />

Ripresa. Il Pordenone per<br />

20’ regge l’ardita pressione<br />

quintina che si concretizza<br />

con un destro di Bacchin<br />

smorzato in corner da Moro.<br />

Ma i ramarri in contropiede<br />

mancano il tris con De Nardi<br />

(uscita di Tamai). La replica<br />

(27’) è un colpo di testa out di<br />

Comellato, e un salvataggio<br />

di Moro a partita archiviata<br />

sul sinistro di Pivetta, che sulla<br />

respinta a porta vuota incorna<br />

il pallone oltre la trasversale.<br />

(Flavio Cipriani)<br />

TRASFERTA A TAMAI<br />

Montebelluna, è poker<br />

Bis di Tessaro, Cvetkovic in grande forma<br />

TAMAI DI BRUGNERA. Un evanescente<br />

e spaesato Tamai sprofonda<br />

per la seconda volta dinanzi ai propri<br />

allibiti sostenitori al cospetto di un tonico<br />

Montebelluna, che infierisce rifilando<br />

in rimonta un poker ai Mobilieri.<br />

Dopo l’improvviso vantaggio, i locali<br />

subiscono nell’arco di pochi secondi<br />

un paio di reti che indirizzano<br />

la gara sui binari trevigiani fino a farli<br />

dilagare con il trascorrere dei minuti.<br />

Rinvigorito dal prezioso exploit di<br />

Bolzano, il Tamai, nel tentativo di ripetersi<br />

fra le mura amiche inespugnate<br />

da oltre due mesi, misura le proprie<br />

ambizioni al cospetto di un Montebelluna<br />

in netta crescita dopo un avvio<br />

deficitario.<br />

Mister Tomei con l’intero organico<br />

a disposizione disegna così le furie<br />

rosse: Zaghetto a custodia dei pali,<br />

Calzavara, De Marchi, Perissinotto e<br />

Tonon a comporre la retroguardia da<br />

destra a sinistra, mediana a tre con<br />

Orlando dinanzi alla difesa, Petris e<br />

Paolini ai suoi lati rispettivamente destro<br />

e sinistro, tridente composto da<br />

Visentin supportato ai fianchi da Andreolla<br />

a destra e Roveretto a sinistra.<br />

Pronti e via, ed è una partenza a<br />

spron battuto: al 2’ Schiavon penetra<br />

come nel burro nel fronte di sinistra<br />

difensivo tamaiota e centra rasoterra<br />

Bernardi, che da pochi passi colpisce<br />

a colpo sicuro andando a cozzare in<br />

pieno il montante a Zaghetto battuto.<br />

E’ soltanto un’avvisaglia. Tirato un<br />

sospirone di sollievo il Tamai entra<br />

in partita al 7’. E’ il preludio al vantaggio<br />

locale pervenuto al 14’ al termine<br />

di un’azione corale veramente<br />

spettacolare: Petris sulla trequarti taglia<br />

il campo palla al piede porgendo<br />

ad Andreolla, che chiama all’inserimento<br />

turbo-Calzavara sul cui traversone<br />

lo stesso Petris da sottomisura<br />

infila l’incolpevole Conte.<br />

Non c’è neppure tempo per assaporare<br />

la gioia del gol che i bianconeri<br />

veneti ristabiliscono le distanze: nel<br />

tentativo di anticipare il centravanti<br />

Cvetkovic il capitano De Marchi, sfortunatamente<br />

tocca con il corpo spiazzando<br />

completamente e annichilendo<br />

lo spaesato Zaghetto.<br />

Ancor più attonito, un paio di giri<br />

di lancette dopo quando vede sbriciolarsi<br />

l’intera difesa permeabilissima e<br />

in bambola di ieri sotto un altro guizzo<br />

di Cvetkovic la cui paternità del<br />

gol stavolta non è in discussione.<br />

L’1-2 nel giro di 60 secondi è una<br />

doccia freddissima.<br />

Occorre pazientare al 35’ ma ancora<br />

una volta è il Montebelluna a creare<br />

devastazioni nell’abulico assetto difensivo<br />

tamaiota. Tomei rivoluziona<br />

Tessaro del Montebelluna<br />

la formazione nel tentativo di scuoterla<br />

ponendo Restiotto al fianco di Visentin<br />

e arretrando Orlando in sostituzione<br />

dell’acciaccato De Marchi. Si<br />

va negli spogliatoi con un passivo assai<br />

scomodo da rimediare. La ripresa<br />

si apre al 2’ con la stessa inerzia: Formentin<br />

in solitaria scocca una bordata<br />

sulla quale in qualche modo Zaghetto<br />

pone il corpo. Al 13’ Orlando<br />

pesca largo Andreolla sul cui dosato<br />

traversone Visentin inzucca di una<br />

spanna oltre la porta trasversale. Corre<br />

il 18’ allorché Tessaro si inventa<br />

una gemma da favola: dopo una veronica<br />

sull’avversario diretto scarica<br />

una sassata che scende all’improvviso<br />

e uccella il distratto Zaghetto. Montebelluna<br />

a senso unico, al 20’ Garbini<br />

con una volé sul palo vicino chiama<br />

alla respinta in corner il povero<br />

Zaghetto. Al 31’ bagliore locale, Andreolla<br />

scaraventa per la semirovesciata<br />

di Visentin d’un soffio sopra la<br />

traversa. Ma a ogni fondo bianconero<br />

è una tortura per il Tamai, Masiero<br />

come un treno impegna nuovamente<br />

Zaghetto che salva, magra consolazione,<br />

la cinquina. E’ il 39’ allorché Rizzioli<br />

da piazzato coglie in pieno la barra<br />

trasversale, proprio una giornata<br />

balorda per il Tamai.<br />

UNION QUINTO<br />

PORDENONE<br />

la tribuna<br />

U. QUINTO: Tamai, Michieletto, Pivetta, Napoli,<br />

Pagliarin, Niero, Stefanet (25’ st Comellato),<br />

Lorenzetto (5’ st Bacchin), De Silvestro, P. Zanardo,<br />

T. Bolzan (15’ st Bandiera). All. Pisani.<br />

PORDENONE: Moro, Zanello, Battiston, Campaner,<br />

Rubert, Marangone (27’ st Bolzonello),<br />

De Nardi, Cursio, Venerus, Giordani (43’ st Tragante),<br />

Fabbro (38’ st P. Roman Del Prete). All.<br />

Tortolo.<br />

ARBITRO: Cavina di Faenza.<br />

RETI: pt 5’ Fabbro rig., 41’ Battiston.<br />

NOTE: ammoniti Marangone, Napoli, Cursio,<br />

Pagliarin. Angolo 4-1 per l’Union Quinto. Recupero<br />

2’ pt, 5’ st. Osservato 1’ di raccoglimento<br />

per ricordare l’ex presidente del Crv Ruzzene.<br />

TAMAI<br />

MONTEBELLUNA<br />

TAMAI: Zaghetto, Calzavara, De Marchi (40’ pt<br />

Restiotto), Perissinotto, Tonon, Orlando, Andreolla,<br />

Petris (23’ st Benetton), Paolini (22’ st<br />

Rizzioli); Roveretto, Visentin. All. Tomei.<br />

MONTEBELLUNA: Conte (11’ st Zattin), Masiero,<br />

Marconato, Formentin, Furlanetto, Garbini,<br />

Schiavon (31’ st Bellio), Tessaro, Nardi (38’ st<br />

Mason), Zavarise, Cvetkovic. All. Fonti.<br />

ARBITRO: Pairetto di Torino.<br />

RETI: pt 14’ Petris, 17’ De Marchi aut., 18’ Cvetkovic,<br />

36’ Tessaro, st 18’ Tessaro.<br />

NOTE: spettatori 400 circa. Angoli 6-5 per il<br />

Montebelluna. Espulso: st 43’ Rizzioli (T). Ammoniti<br />

Petris, Masiero, Cvetkovic.<br />

QUI PIZZIOLO<br />

«Bisogna crederci»<br />

QUINTO. Perplesso, incredulo, rammaricato.<br />

Dario Pizziolo al termine della gara<br />

persa contro il Pordenone minimizza sull’accaduto,<br />

ma al «pres» sfugge una battuta<br />

d’insoddisfazione: «Anche questa volta<br />

non abbiamo saputo approfittare degli<br />

sbandamenti degli avversari».<br />

Come dargli torto dopo lo spettacolo visto<br />

al «Tenni». Senza voler ricadere nel tranello<br />

che puntualmente idolatra gli assenti,<br />

la squadra è apparsa scollata, nervosa,<br />

priva di brio.<br />

Pizziolo, che si esime dal mettere il dito<br />

nella piaga, circoscrive l’insuccesso con<br />

molta diplomazia: «Non è stata una delle<br />

nostre migliori prestazioni, il rigore in<br />

apertura ci ha in parte frenato. Il rigore a<br />

nostro favore invece poteva riaprire i giochi,<br />

ma quando interpreti la gara sottotono<br />

anche i colpi decisivi risultano vani». La<br />

sconfitta brucia? «Visti i risultati delle nostre<br />

avversarie la posizione in classifica<br />

non cambia di una virgola. Vorrà dire che<br />

domenica a Verona ci riprenderemo quanto<br />

ci è stato tolto oggi. In settimana inoltre<br />

abbiamo ceduto il passo in Coppa Italia e<br />

con il recupero di tutti gli effettivi contiamo<br />

di raggiungere comunque l’agognato<br />

traguardo». (f.c.)<br />

QUI FONTI<br />

«Bene, avanti così»<br />

TAMAI DI BRUGNERA. Obiettivi opposti<br />

si scontravano a Tamai: da una parte le furie<br />

rosse nuovamente in ascesa galvanizzate<br />

con il Bolzano e in cerca di sfatare il tabù<br />

interno perdurante da oltre due mesi,<br />

dall’altra il Montebelluna intento a uscire<br />

ulteriormente dai bassifondi della classifica.<br />

Al triplice fischio del direttore di gara è<br />

palpabile la delusione di Tomei: «Dieci minuti<br />

di totale e inspiegabile black out hanno<br />

incanalato la partita in mano veneta del<br />

Montebelluna oggi più pimpante e sveglio<br />

di noi, assolutamente assopiti». Ovviamente<br />

raggiante un fiume in piena il trainer<br />

del Montebelluna Gianfranco Fonti: «Sapevamo<br />

della loro facilità di palleggio, di conseguenza<br />

ci siamo adeguati rispondendo<br />

colpo su colpo disputando una signora partita.<br />

Abbiamo bisogno di salvarci continuando<br />

su questa strada non dovrebbe essere<br />

un’impresa titanica. Un complimento<br />

davvero a tutti, anche a quelli che hanno<br />

sostituito i titolari e si sono dimostrati ampiamente<br />

all’altezza della situazione».<br />

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Lunedì <strong>29</strong> Gennaio <strong>2007</strong><br />

Mezzocorona e derby, buona la seconda<br />

Bolzano messo ko da Baido e Simoni La capolista ritrova il passo giusto<br />

di CRISTIANO CARACRISTI<br />

MEZZOCORONA - Il «Mezzo» fa 40. Ovvero la quota salvezza è raggiunta con un buon anticipo sulle previsioni della<br />

vigilia e la sicurezza della conferma per la sesta volta consecutiva nel campionato di D è in cassaforte. Ora si può<br />

puntare agli obiettivi più grandi quelli che, domenica dopo domenica, il Mezzocorona si vede sempre più avvicinare.<br />

Non è stato facile avere ragione di un Bolzano molto combattivo ed anche piuttosto pericoloso, meritevole di uscire da<br />

via S.Maria con un risultato positivo. Il Mezzocorona si è quindi ripreso i due probabili punti gettati al vento nel derby<br />

precedente col Trento, ma il suo volto migliore lo si è visto solo nella ripresa. La prima sorpresa arriva dalla formazione<br />

di casa che, nel riscaldamento, perde Di Benedetto ed Allegrini. Rastelli rimescola le carte ed inizia con un<br />

centrocampo formato da Campagnolo, Squadrani e Gioia ed un tridente che oltre a Baido offre Maffei e Panizza. Subito<br />

pericolo per la squadra di casa al 2' quando Amofah mette in mezzo dalla destra un cross su cui Maniero impatta di<br />

testa in rete, per l'arbitro con carica su Macchi, ma qualche dubbio rimane. Quattro minuti dopo lo spavento passa<br />

invece il Mezzocorona con Gioia che scodella dalla sinistra verso Baido che sceglie il tempo giusto per anticipare i mal<br />

posizionati difensori avversari e battere di giustezza Paoletti. Per il giocatore patavino un gol che mancava da oltre tre<br />

mesi. Il Mezzocorona sembra adagiarsi sul vantaggio mentre il Bolzano avvia il suo spirito battagliero e già al 9' con<br />

Maniero di testa sfiora il palo alla sinistra di Macchi. Al 22' è l'assistente Paccagnan a fermare lo stesso attaccante per<br />

fuorigioco dubbio, su assist di Roman Del Prete, abile nello «spizzare di testa» un lancio di Dalla Bona. E dall'altra<br />

parte è invece Maffei a reclamare un rigore sul ribaltamento di fronte quando una respinta di Capisani (forse col<br />

braccio) evita un assist per Baido. Il Bolzano si fa sempre più pericoloso: al 26' Toccoli riesce a chiudere su Maniero<br />

lanciato in contropiede da un errore di Baido, poi Brustolin (35') e Morassutti (38') ci provano dal limite. Al 40' la più<br />

ghiotta occasione biancorossa quando Brustolin da sinistra pesca il solito Maniero in area con un dosato cross, colpo di<br />

testa su cui Macchi è prodigioso, palla che arriva ad Amofah che, sempre di testa, colpisce la traversa da ottima<br />

posizione. Il tempo si chiude con una conclusione di Toccoli rintuzzata in angolo dai difensori biancorossi. Intanto<br />

Rastelli prova a mettere qualche riparo togliendo un Panizza non al meglio ancora prima del riposo ed inserendo Di<br />

Biase in difesa con Berardo più staccato dello stesso e di Toccoli. Dentro anche Simoni per Maffei dal 1' del secondo<br />

tempo, ma non c'è nemmeno il tempo di organizzarsi che arriva il pari. Capisani mette dentro da sinistra, la palla<br />

incoccia sul braccio, troppo largo, di Di Biase ed arriva il rigore che Maniero realizza nell'angolo basso alla sinistra di<br />

Macchi. all'8' Morassutti impegna Macchi da fuori e sulla corta respinta Amofah (solo) è pescato in fuorigioco. Poi si<br />

risvegliano i padroni di casa ispirati dal solito Baido che prima viene chiuso dall'uscita di Paoletti su lancio di Squadrani,<br />

poi sfiora la traversa dal limite. Il «Mezzo» sciupa al 18' con lo stesso Squadrani un «rigore in movimento su assist di<br />

Gioia dalla sinistra, ma il centrocampista ex Perugia spara alto da una decina di metri. Poi è Simoni, in due occasioni,<br />

ad allargare troppo la mira, ma al 32' fa centro mettendo in rete un delizioso assist di Baido, liberato, su lancio di<br />

Berardo, da un errore di Franzoso. Il Bolzano spinge, impegna con Brustolin Macchi, sulla cui respinta Marostica mette<br />

in rete ma ancora in fuorigioco. È praticamente l'ultima occasione, il Mezzocorona può tornare a festeggiare la vittoria<br />

e confermarsi in vetta alla classifica.<br />

Il derby / Le interviste<br />

MEZZOCORONA - «Nel primo tempo non abbiamo gestito al meglio la partita, un po' per nostre paure ed<br />

un po' perché abbiamo dovuto cambiare un paio di giocatori all'ultimo momento, cambiando quindi il<br />

sistema con cui avevamo preparato la partita. La vittoria è poi arrivata - spiega il tecnico di casa Claudio<br />

Rastelli - grazie a una squadra che, oltre alle conosciute qualità tecniche, ha una forza caratteriale per<br />

fare risultato a tutti i costi. Anche nelle difficoltà riusciamo comunque a creare situazioni importanti ed<br />

anche prima del gol di Simoni abbiamo avuto almeno un paio di occasioni nitide per raddoppiare». La<br />

novità della difesa a tre con l'ingresso di De Biase? «Ci avevano messo in difficoltà con i loro attaccanti<br />

che erano bravi a far uscire i nostri difensori permettendo gli inserimenti negli spazi ai compagni. Con Di<br />

Biase in campo e con Berardo più staccato abbiamo preso qualche punto di riferimento in più». Mattia<br />

Simoni ancora una volta match winner e quinta rete stagionale. «È stato un derby molto duro da vincere<br />

contro un Bolzano che ci ha creato qualche difficoltà. Sono arrivati tre punti pesanti che ci danno molto<br />

morale. Il gol a chi lo dedico? Ai miei genitori ed alla mia fidanzata Lona che sono sempre in tribuna a<br />

seguirmi». «Abbiamo patito l'aggressività del Bolzano - dice Flavio «Lupo» Toccoli, capitano ed ex di<br />

turno - e dopo il gol realizzato non siamo stati capaci di imporre il nostro gioco. Una vittoria importante<br />

che per me vale sempre molto». Ritorno al gol ed altra partita maiuscola per Raffaele Baido: «Era da un<br />

po' che non segnavo, mentre agli assist ero più abituato. Sto bene fisicamente ed anche cresciuto<br />

d'esperienza grazie ai quattro campionati col Mezzocorona». Chiude un rabbuiato Franco Murano,<br />

presidente del Bolzano: «Abbiamo regalato i due gol con svarioni difensivi e siamo stati un po' penalizzati<br />

dalle decisioni arbitrali, a partire dal gol annullato a Maniero in avvio di partita. È un momento no, ma<br />

proprio con la capolista abbiamo dimostrato che questo Bolzano non merita una classifica così bassa».<br />

C.C.


Lunedì <strong>29</strong> Gennaio <strong>2007</strong><br />

Meglio un Gallo che undici aquilotti<br />

Il Montecchio vola con un gol dell'ex Per il Trento solo un palo di Guerra<br />

di LUCIO GERLIN<br />

MONTECCHIO MAGGIORE (VI) - Speriamo che il chicchirichì di Gallo svegli finalmente gli aquilotti,<br />

altrimenti saranno dolori. Perchè i gialloblù di Marco Gaburro, ridendo e scherzando - cioè perdendo a<br />

Montecchio la decima gara stagionale (su 20!) - hanno cominciato ieri a sentire puzza di bruciato, cioè il<br />

fastidioso odore della zona retrocessione. Che, a dirla tutta, non hanno mai abbandonato dall'inizio della<br />

stagione; il fatto è che con i risultati di ieri il Trento è sprofondato a "meno 5" dalla zona salvezza resa<br />

sempre più angusta anche a causa del numero ristretto di squadre che vi rientrano dopo venti turni di<br />

campionato. Basti osservare che Pordenone e Jesolo, che chiudono la fila delle squadre adesso tranquille<br />

a quota 26, sono avanti rispetto ai nostri di ben otto punti. Urgono rimedi rapidi, anche se il calendario<br />

non promette nulla di buono offrendo agli aquilotti un prossimo piatto piuttosto indigesto, la Sanvitese<br />

versione <strong>2007</strong> che continua a risalire il gruppo. Anno invece infausto per i colori gialloblù che dopo la<br />

striscia positiva di fine 2006 (tre vittorie e due pareggi "stretti") si ritrovano ancora il panettone natalizio<br />

di traverso. Da Natale ne ha imbroccate veramente poche: la ripresa a Tamai e la reazione ad inizio<br />

secondo tempo nel derby col Mezzocorona, poi buio abbastanza pesto. Se il Trento non vince da sei turni<br />

un motivo ci deve pur essere: anzi, più d'uno. A cominciare dall'attacco che continua a sperperare in<br />

misura inversamente proporzionale a quanto invece riesce a concretizzare. Finita la birra Sessolo è<br />

tornata notte fonda e anche ieri a Montecchio è girato tutto storto: compresi i due legni che - palo su,<br />

palo giù - portano il totale dei "quasi gol" del Trento a quota 19. I guai aquilotti però non si fermano lì:<br />

cambiando reparto, rimane un mistero come - a fronte di prestazioni più che onorevoli da parte del<br />

pacchetto centrale e del portiere - si continuino a prendere gol, spesso scaturiti da dinamiche simili: te li<br />

raccomando i cross alti in area e quanta tremarella ad ogni corner o punizione dal limite... A<br />

centrocampo, per non "contentare" nessuno, da qualche domenica ci si deve accontentare di uno solo<br />

delle stelle arrivate ad agosto: per squalifiche, cali di forma, e varie amenità, tra Zuccon e Vitagliano si<br />

riesce a malapena a "tirarne fuori" uno: contro il Montecchio, il regista nel primo tempo, l'argentino nella<br />

ripresa. Con questo bilancio in rosso, poche storie: o si cambia registro una volta per tutte, oppure<br />

l'Eccellenza sulla quale scherzavano quelli di Mezzocorona l'altra domenica potrebbe diventare<br />

un'amarissima realtà per un Trento anche a Montecchio evanescente per metà gara. In difesa partono<br />

Agosti e Fanna (per Rossi), con Bazzanella "alto" a centrocampo e Mariotti a completare il tridente<br />

offensivo. I vicentini iniziano lancia in resta (5 corner in un quarto d'ora) e si trema in area gialloblù:<br />

Bazzanella salva sulla linea, Carbone un po' prima, Sellan fa il suo e anche di più. Il Trento invece si fa<br />

vivo solo su azioni da fermo: Vitagliano scheggia la traversa al 20', Carbone liscia il tap-in da due passi<br />

sull'angolo di Zuccon al 25'. Al ritorno in campo il Montecchio passa grazie ad una combinazione vincente<br />

della sua coppia più convincente: Roverato (che aveva punito gli aquilotti all'andata) calibra in area per<br />

Gallo che, da buon ex, trasforma di testa. Marcare, nell'occasione, è verbo ignoto ai difensori gialloblù.<br />

Perso per perso, Vitagliano mette una marcia in più, Gaburro una punta in più: e Guerra gioca la "mezza<br />

partita" migliore della stagione, colpendo in pieno un palo (assist di Bazzanella) e tenendo sulle spine<br />

tutta la difesa di casa. A Mariotti dice male (annullato un gol forse regolare) e Sellan non basta per<br />

evitare la sconfitta: il Trento prende gol anche dal peggiore attacco del girone e anche per questa<br />

domenica buona notte al secchio.


Trento / Le interviste<br />

Lunedì <strong>29</strong> Gennaio <strong>2007</strong><br />

MONTECCHIO MAGGIORE (VI) - Dopo la decima sconfitta in venti gare, le frasi di circostanza cominciano<br />

a non bastare più: non che Marco Gaburro sia uno che ne abusi, ma il bilancio del dopo derby col "Mezzo"<br />

- quello che aspettava proprio l'allenatore aquilotto - lascia sempre meno spazio agli entusiasmi in casa<br />

gialloblù. A Montecchio, Trento per metà molle, per l'altra poco concreto ed anche un pizzico sfortunato.<br />

«A me piacerebbe una squadra un po' più aggressiva, solo che non abbiamo questo attributo nel dna di<br />

alcuni dei nostri giocatori. Tuttavia non penso che la squadra abbia sbagliato il primo tempo, però quando<br />

troviamo squadre come il Montecchio che, nel loro modo di essere, addormentano un po' la partita,<br />

tendiamo ad andare dietro a loro. E' successo anche altre volte. Il primo tempo è stato comunque molto<br />

tattico ed equilibrato; poi è chiaro che il gol cambia tutto: le squadre si allungano, ma questo non<br />

significa che il primo tempo sia stato interpretato male dal Trento». La squadra però ancora una volta è<br />

sembrata poco determinata, a volte quasi leziosa. «Non riusciamo ancora ad imprimere quella intensità<br />

che vorrei nè in fase offensiva, nè in quella difensiva. E' quello che ci vorrebbe per permetterci di creare<br />

qualche palla gol in più». Da una delusione ad un'altra, la situazione in classifica si sta facendo<br />

tremendamente complicata. Da parte di Gaburro arriva un forte richiamo a mettere i piedi per terra e<br />

pensarci per tempo. «E' vero che siamo messi propri malino in classifica, ma non volevo accusare<br />

nessuno. La mia è stata solo un'autocritica fatta ad alta voce. Dico solo che c'era molto fiducia dopo il<br />

ciclo di partite positive di dicembre; in questo momento si è invece chiaramente un po' più preoccupati.<br />

Ma se la preoccupazione ci porterà ad avere più intensità e a trovare maggiore concentrazione, ben<br />

venga. Spererei però che si possa trovare in fretta un ritmo e una continuità un po' più lunga altrimenti la<br />

squadra andrà ancora in difficoltà». L.G.<br />

Ultras alla grande<br />

L'unica cosa che ci invidiano i tifosi nelle amene località frequentate nel tour stagionale del trivento dai<br />

giallobù sono i tifosi. Si parla degli Ultras, ovviamente, che a Montecchio Maggiore si inventano anche il<br />

"doppio minuto di silenzio" per salutare Dalmine e Puffo che non ci sono più. La Lega dilettanti latita<br />

per... così poco. Poi tifo alla grande, anche sotto di un gol, sino al 90'; eccezionale. E gli basta il saluto<br />

finale dei gialloblù. Dimenticavamo: nessun incidente; ma ormai ci abbiamo fatto il callo. Quindi a casa<br />

con un pullman pieno. Invidiati da quelli di Montecchio, solo gli ultimi della lista.<br />

La solitudine<br />

Una triade sola al comando, la maglia è gialloblù, ma viene da Verona. Il presidente Di Benedetto ormai<br />

ci ha fatto l'abitudine a rappresentare da solo la società in trasferta: al suo fianco sulle tribune del<br />

"Cosaro" vicentino senza barriere il diesse Salviato e il diggì Dusi. Degli altri dirigenti poche tracce: sarà<br />

che scoccia perdere tanto. Le solite malelingue che li danno al Palaghiaie a tifare Itas; come era successo<br />

- si mormora tra i tifosi - qualche domenica fa quando il volley team trentino era di scena a Montichiari.<br />

Ma naturalmente sono solo chiacchiere dei soliti cattivoni.


Lunedì <strong>29</strong> Gennaio <strong>2007</strong><br />

Primo punto fuori casa<br />

Il Porfido Albiano riesce a infrangere il tabù esterno Avanti con Bertolucci, si fa raggiungere dal<br />

Cassola<br />

CASSOLA (Vicenza) - Tanto tuonò che piovve. Dopo nove sconfitte consecutive in trasferta, il Porfido<br />

Albiano conquista il suo primo punto lontano dalle mura amiche e riaccende la fiammella della speranza<br />

salvezza. Al cospetto dell'Eurocalcio Cassola, infatti, gli uomini di Manfioletti sono riusciti a strappare un<br />

pari importante che, con la concomitante sconfitta del Trento a Montecchio, avvicina a quattro punti la<br />

zona playout. Gara strana e double face quella andata in scena al Comunale di Via Brigata: primo tempo<br />

ben giocato dai padroni di casa ma con gol degli ospiti, ripresa appannaggio del Porfido ma con il pari dei<br />

locali. Tutto sommato giusto il risultato finale che premia la grinta, la determinazione e la concentrazione<br />

della compagine rossonera recatasi in terra veneta con la ferma intenzione di fare risultato. La cronaca si<br />

apre con un calcio di punizione di Scalco che scalda le mani a Postal (14'). Al 20' Mestriner approfittando<br />

di un errore della difesa s'incunea per vie centrali e calcia a lato da buona posizione. In avvio di gara la<br />

pressione offensiva del Cassola è elevata ma il Porfido Albiano riesce a scampare i pericoli anche grazie<br />

agli interventi del proprio portiere. Al 23', infatti, è ancora Postal a deviare in calcio d'angolo il tiro di<br />

Scalco presentatosi tutto solo davanti a lui. Michelon, già ammonito, si rende protagonista di qualche<br />

intervento troppo irruento e per evitare di restare in dieci, mister Manfioletti lo richiama in panchina al<br />

37' inserendo al suo posto Scelta. Sul finire di frazione il vantaggio di Celia e compagni. Sceffer ruba palla<br />

all'indeciso Canacci e s'invola verso l'area di rigore ma appena dentro i sedici metri, Mestriner lo strattona<br />

e il direttore di gara accorda il calcio di rigore. Dal dischetto va Bertolucci che realizza spiazzando Frison.<br />

In avvio di ripresa, il Porfido è costretto sulla difensiva dalla veemente reazione della compagine di casa<br />

che al 10' perviene al pareggio. Dopo una pregevole e insistita azione personale Zane serve a Scalco un<br />

comodo pallone da depositare in rete per l'1 a 1. L'Eurocalcio insiste e sfiora il raddoppio con Gazzola il<br />

cui colpo di testa è sventato provvidenzialmente sulla linea di porta da Barbacovi. Col passare dei minuti<br />

la stanchezza prende il sopravvento ed il ritmo cala. Il Porfido Albiano è bravo a sfruttare questa<br />

situazione, si difende con ordine e riparte rapidamente con ficcanti ma inconcludenti contropiede. La<br />

squadra di Manfioletti tiene bene il campo e nel finale di gara potrebbe anche firmare il colpaccio. Celia<br />

imbecca Bertolucci a tu per tu con Urban ma l'attaccante, pressato da due difensori, sciupa malamente<br />

calciando al lato. L'ultima azione degna di nota si registra al 45' con Bellan che batte di controbalzo dal<br />

limite dell'area di rigore mettendo di poco alto sopra la traversa della porta difesa da Postal. È l'ultimo<br />

sussulto di un match non bello ma agonisticamente intenso e che rende merito agli sforzi dei ragazzi<br />

rossoneri. La strada per evitare la retrocessione diretta è ancora lunga e tortuosa ma con questa voglia<br />

gli uomini di Manfioletti possono riuscire ad agganciare i play-out. L'imperativo, però, è quello di fare<br />

risultato ogni domenica a partire dal prossimo incontro che vede Sega e soci di scena in casa contro lo<br />

Jesolo.<br />

Un'iniezione di fiducia<br />

CASSOLA - Il Porfido Albiano agguanta il primo punto lontano dal "Comunale" in questa stagione e lo fa in<br />

modo assolutamente strameritato. Soddisfatto e sorridente il tecnico dei trentini, Stefano Manfioletti :<br />

«La partita - afferma - è stata molto intensa e giocata soprattutto nella zona nevralgica del campo. Dopo<br />

il vantaggio abbiamo rischiato poco o niente ma abbiamo beccato la rete del pareggio in un modo<br />

assolutamente evitabile e ingenuo. Abbiamo avuto l'opportunità di chiudere la gara con un'occasione<br />

limpidissima che abbiamo sprecato in malo modo e quindi non ci siamo riusciti. Credo che sia un punto<br />

che ci dà molta fiducia per il prosieguo della stagione. Avevamo assoluto bisogno di muovere la classifica<br />

anche in trasferta e ci siamo riusciti in modo egregio. Ci riteniamo tutto sommato contenti. Dobbiamo<br />

giocare partita per partita senza guardare la classifica perché se lo facciamo diventerebbe tutto un<br />

problema. Dobbiamo cercare di disputare ogni domenica delle belle partite e portare a casa più punti<br />

possibili».


L'Arena<br />

IL GIORNALE DI VERONA<br />

Lunedì <strong>29</strong> Gennaio <strong>2007</strong><br />

L’emergenza non disturba la Virtus<br />

Fresco risistema una squadra decimata dalle assenze e porta a casa altri tre punti<br />

Lunedì <strong>29</strong> Gennaio <strong>2007</strong> sport Pagina <strong>29</strong><br />

Jesolo. È il Fresco dei miracoli: difficile parlare d’altro perché il tecnico rossoblù continua a stupire con i suoi<br />

«esperimenti» e a ricreare, anche in una squadra orfana di alcuni elementi essenziali nell’economia della formazione di<br />

Borgo Venezia (vedi Dimas, Scardina e Bortignon) la compagine corsara di sempre.<br />

E la Virtus, dopo aver vinto ad Albiano, fa bottino pieno anche nell’impegnativa trasferta di Jesolo, imponendosi<br />

all’inglese proprio nella giornata in cui la buona sorte sembrava averle girato le spalle. Appariva, infatti, difficile<br />

sostituire il capocannoniere del campionato Dimas (rimasto in tribuna per una contrattura) e un’impresa quasi<br />

proibitiva quella di riequilibrare un centrocampo privo di due cursori diligenti come Bortignon e Scardina.<br />

Poi bisognava ingabbiare un attaccante del calibro di Gambino, con un vissuto calcistico importante e soprattutto una<br />

forza fisica eccellente.<br />

E lui, Fresco, diventa interprete di mosse decisive. Come quella di prevedere, in difesa, la contemporanea presenza di<br />

ben tre centrali: Saorin, Angelico e Spezia. Quest’ultimo a dividersi tra i compiti sia di supporto ai due effettivi di ruolo<br />

e il ruolo di difensore laterale. Risultato? Gambino incapace di trovare varchi e spazi utili in cui incunearsi.<br />

La seconda mossa, altrettanto indovinata, è stata quella di far partire dal 1’ Giulio De Rossi come centrocampista di<br />

fascia, ma molto spesso capace di dar man forte e di coprire a centrocampo sia Cipriani che Lechthaler, nei momenti di<br />

ripartenza dell’azione avversaria. Infine l’allenatore veronese ha avuto anche il coraggio di riproporre Lallo, in non<br />

perfette condizioni fisiche, sempre dal 1’, con Daniele Dal Corso a sacrificarsi come prima punta e il fratello Eliseo ad<br />

agire intelligentemente nella trequarti ma anche in copertura. Almeno sino allo sfortunato intervento che l’ha costretto<br />

ad abbandonare il rettangolo di gioco alla fine del primo tempo.<br />

Le prove dei singoli hanno messo in vetrina le prestazioni di Chesini (rigore neutralizzato a parte), decisivo al 43’ della<br />

ripresa su un tiro indirizzato all'incrocio; di Angelico (gladiatore a tutto tondo contro Gambino), di Cipriani, razionale e<br />

pungente nelle conclusioni, anche su palle inattive.<br />

Stoica è stata la prova di Daniele Dal Corso, nella morsa difensiva dei padroni di casa e diligente la prestazione di<br />

Romeo (tornato il gioc atore di alcuni mesi fa). La gara scorre via con la prima vera opportunità del 23’, quando<br />

Lechthaler viene anticipato in area da Bertagno che cade: l’arbitro indica il dischetto. Batte Gambino ma Chesini<br />

respinge. Sulla ribattuta dello stesso attaccante Chesini, reattivo, si ripete in angolo.<br />

Al 28’ Cipriani conclude su punizione sotto la traversa ma Nicola Visentin devia in angolo. E dall’angolo arriva il gol<br />

grazie a Luca Angelico che indirizza in porta, di testa, una palla contesa. La Virtus già al 33’ potrebbe piazzare il colpo<br />

mortifero ma Lallo si fa respingere il tiro dal portiere in uscita.<br />

Al 43’ è Artusi a mandare fuori da ottima posizione. Nella ripresa, al 14', salvataggio della difesa veronese su colpo di<br />

testa di Scomparin e al 26’ è Chesini a respingere un’insidiosa punizione di Gambino. Sull’altro fronte, al 35’, Nicola<br />

Vesentin frena in tuffo un calcio piazzato di Gironi. Jesolo pericoloso al 43’ con Rossi, ma Chesini si supera in angolo. E<br />

al 45’ c’è la punizione di Cipriani - fallo ai danni di Marconi - che va a regalare alla Virtus la certezza dei tre punti.<br />

Flavio Pasetto<br />

-SPOGLIATOI<br />

Verzé: «Ritrovato<br />

il nostro orgoglio»<br />

Jesolo. Negli spogliatoi, Paolo Verzè, uno dei collaboratori di Gigi Fresco, è soddisfatto dell'importante successo della<br />

Virtus. «Diciamo che le assenze per l’incontro di Jesolo erano pesanti», commenta a fine gara, «ma abbiamo ritrovato<br />

quell’orgoglio che non ci aveva mai abbandonato nel girone di andata, finchè non siamo caduti in quella <strong>serie</strong> di<br />

prestazioni meno esaltanti. Peraltro, questo è lo spirito che abbiamo mostrato anche nelle precedenti stagioni<br />

clacistiche».<br />

Da un paio di giornate pare che abbiate recuperato la forma migliore.<br />

«Posso dire che, nonostante il maltempo della settimana e quindi allenamenti un po’ condizionati, avevamo fiducia di<br />

rivedere una squadra migliorata nella condizione fisica. Dovevamo capire su quale obiettivo puntare: se nella salvezza<br />

o in qualcosa di più. Torniamo da Jesolo con riscontri molto positivi. Anche se adesso ci attendono tre partite decisive.<br />

Credo però che permanga in tutti la convinzione che sia possibile proseguire un campionato di vertice».<br />

Luca Angelico è stato t ra i protagonisti dell’incontro. Con Saorin e Spezia ha chiuso in una sorta di gabbia il temuto<br />

Gambino. «È stato un duello arcigno con un cliente difficile da domare», rivela. «È un giocatore forte fisicamente ma<br />

che continua a svariare da un fronte all’altro dell’attacco. Abbiamo avuto parecchio lavoro tutti. Saorin ci ha<br />

sapientemente diretto, alle spalle: è stata la chiave di volta del nostro incontro. Negli ultimi venti minuti di partita è<br />

diventato decisivo anche l’ingresso di Pavan che ci ha protetto sulle palle alte: il mio compagno è un ottimo colpitore di<br />

testa. E così è arrivata una vittoria che ci avvicina alla salvezza. A Jesolo si è vista la Virtus che gioca alla palla e che<br />

tenta di azionare anche sulle fasce». (f.pas.)


Lunedì <strong>29</strong> Gennaio <strong>2007</strong><br />

La Sambo ingrana la quarta: Itala ko<br />

Lavagnoli e Meda rimontano il vantaggio degli ospiti e sigillano l’ennesimo exploit<br />

San Bonifacio. Quattro partite e quattro vittorie: la Sambonifacese pare proprio averci preso gusto e non si ferma<br />

più.<br />

Cinica con Belluno, Albiano e Cassola; bella ed elegante ieri, nonostante un avvio impacciato, contro l’Itala San Marco,<br />

squadra dall’ottimo potenziale ma evidentemente incapace di contrastare una Sambonifacese sempre più protagonista.<br />

Così anche la compagine goriziana nulla ha potuto al cospetto del potenziale dei rossoblù, di un gruppo sempre più<br />

forte e unito, abile anche nel trasformare i momenti più difficili in prestazioni davvero entusiasmanti e avvincenti.<br />

Il gol messo a segno in avvio di gara da Peroni non ha scombinato nulla.<br />

Il tempo necessario a riordinare le idee, ricompattarsi e ritrovare le misure e il gioco e la macchina rossoblù è ripartita.<br />

Il tempo di provare i primi attacchi, di prendere la misura e di sfoderare poi i colpi micidiali: prima quello di Lavagnoli<br />

e poi quello, vincente, di Meda. Lavagnoli-Meda, appunto, protagonisti della vittoria di ieri pomeriggio con le loro reti,<br />

rilanciat i alla grande come tutti gli altri componenti di questa Sambonifacese che appare sempre più forte, quasi<br />

inarrestabile. Come detto, all’Itala sono bastati tre soli minuti per aprire le marcature.<br />

Prima discesa e friulani che passano grazie a Peroni, libero di battere a rete e superare Perussato con un tiro rasente il<br />

suolo a fil di palo. Tempo un quarto d’ora e arriva la risposta della Sambonifacese.<br />

Lavagnoli apre bene sulla sinistra per Correzzola, la punta rossoblù si accentra e lascia partire il destro: palla di poco<br />

alta sopra la traversa. Al 28’ nuovo brivido per la Sambonifacese. Pereira ruba palla ai rossoblù, lascia sul posto due<br />

avversari con un bel gioco di gambe e prova la conclusione sul secondo palo: Perussato questa volta non si fa<br />

sorprendere. Alla mezz’ora è però la Sambonifacese ad andare ancora vicinissima al gol del pareggio. Bella azione di<br />

Bellomi che pesca Correzzola in area friulana: il tocco beffardo della punta rossoblù a superare Zanier è respinto da<br />

Racca sulla linea di porta. Al 40’ altra ghiotta occasione per i rossoblù. Dal corner di Donzella la difesa friulana riesce in<br />

qualche modo a respingere: la palla arriva a Paolo Sarzi che scarica la botta ma la palla è nuovamente respinta in<br />

angolo. Cinque minuti e questa volta la Sambonifacese trova, fi nalmente, il pareggio: percussione incredibile di<br />

Lavagnoli, metri e metri con palla incollata al piede, penetrazione in area, tocco sul palo più lontano e palla che si infila<br />

in rete.<br />

Si va nella ripresa. Un quarto d’ora di assestamento, il tempo di assistere all’espulsione di Vosca e al 15’ arriva la<br />

prima vera occasione del secondo tempo. Ci prova Paolo Sarzi con un calcio di punizione dalla distanza: palla che esce<br />

alla sinistra della porta difesa da Zanier per questione di centimetri. La Sambonifacese prende campo minuto dopo<br />

minuto e al 17’ sono ancora i rossoblù a rendersi pericolosi. Lavagnoli alza per Correzzola, mezza girata al volo del<br />

bomber veronese: Zanier si supera e respinge in angolo. Al 22’ sono ancora i padroni di casa a sfiorare il vantaggio<br />

con un tiro dalla distanza di Bellomi, capace però solamente di dare l’illusione del gol. Al 23’ e 24’ si fa vedere l’Itala<br />

San Marco. Prima ci prova Pereira da calcio piazzato, poi c’è la tremenda girata di Peroni respinta dal palo. Ma al 35’ è<br />

la Sambonifacese a passare in vantaggio. Merito di Lavagnoli che lascia sul posto il diretto avversario e serve un assist<br />

perfetto per il neo entrato Meda il quale insacca la prima rete con la maglia rossoblù e fa volare la Sambonifacese<br />

sempre più in alto.<br />

Lorenzo Morandini<br />

-SPOGLIATOI<br />

Ottoni: «Continuiamo<br />

a vivere alla giornata»<br />

San Bonifacio. Mister Claudio Ottoni è sereno, contento, carico di felicità. Non può non esserlo dopo l’ennesimo<br />

successo della sua Sambonifacese, il quarto il altrettante gare. «Abbiamo sofferto più del dovuto», commenta a fine<br />

gara. «Abbiamo iniziato male, prendendo un gol in avvia di gara e soffrendo per venti minuti circa. Poi la c’è stata la<br />

reazione dei ragazzi, loro hanno sfiorato il 2 a 0 con Pereira, ma noi proprio lì abbiamo preso ancora più coraggio e<br />

abbiamo creato le nostre occasioni. Alla fine anche l’espulsione di Vosca ci ha aiutato, abbiamo preso in mano le redini<br />

del gioco e siamo stati bravi a raddrizzare una gara contro una forte squadra come l’Itala San Marco».<br />

Anche con l’Itala però, come detto, primi venti minuti di black out...<br />

«Sì, gli avversari ci hanno fatto subito soffrire, hanno fatto il gol e ci hanno messo sotto al loro ritmo di gioco. Noi<br />

dovevamo giocare veloci e con palla a terra, purtroppo non ci siamo riusciti da subito ma dopo con il passare dei<br />

minuti abbiamo preso le misure e alla fine abbiamo meritato anche di vincere».<br />

Mossa azzeccata quella di Meda...<br />

«A dir la verità in settimana avevo l’idea di partire con lui sapendo anche delle difficoltà della retroguardia dell’Itala,<br />

poi però ho cambiato idea per non avere una squadra bassa e perdere troppo in altezza. Ho rischiato poi la carta<br />

Meda, mi ha dato ragione ma sono contento soprattutto per lui. È un ragazzo eccezionale e dopo aver sofferto all’inizio<br />

è stato ripagato».<br />

Mister, quelli con l’Itala sono tre punti che potrebbero, a questo punto, scatenare sogni davvero di alta<br />

classifica...<br />

«Come ho detto anche in settimana», chiude il tecnico rossoblù, «noi non pensiamo ai play off. Noi viviamo domenica<br />

dopo domenica, viviamo la giornata e se alla fine saremo stati bravi saremo premiati». (l.mor.)


Lunedì <strong>29</strong> Gennaio <strong>2007</strong><br />

Gallo vola più in alto delle aquile<br />

Il colpo di testa dell’attaccante permette al Montecchio di battere il Trentino<br />

Montecchio M.1<br />

Trentino0<br />

MONTECCHIO MAGGIORE (4-4-2) Stefano Fortunato; Vallarsa, Ferrari, Noro, Vanzo; Corà (30' st Menegon), Dei<br />

Rossi, Roverato, Cegalin, Sarrapochiello (36' st Fracasso), Gallo. All.: Clementi.<br />

TRENTINO (4-4-2) Sellan; Agosti, Masini, Filizola, Fanna (30' st Vettoretto); Bazzanella (30' st Rossi), Zuccon,<br />

Vitagliano, Mariotti; Sessolo, Carbone (14' st Guerra). All.: Gaburro.<br />

Arbitro: Deo Meo di Foggia.<br />

Reti: st: 11' Gallo (M).<br />

Note: <strong>Giornata</strong> soleggiata ma fredda, terreno in buone condizioni; spettatori: 400 circa; ammoniti: all'8' st Noro (M) e<br />

al 31' st Dei Rossi (M); calci d'angolo: 8-4 (6-2) per il Montecchio; recupero: 1' e 4'.<br />

di Andrea Scanavin<br />

Montecchio Maggiore. Gallo stende le aquile trentine. La capocciata vincente in apertura di ripresa del numero undici<br />

castellano manda al tappeto un Trento solido e quadrato. Ma davanti al Montecchio di ieri pomeriggio ci sarebbe stato<br />

poco da fare per chiunque: concentrati e determinati, i ragazzi di Clementi hanno meritato i tre punti, anche se la<br />

sfortunata formazione di Gaburro può recriminare per aver colpito una traversa e un palo.<br />

La prima conclusione verso lo specchio della porta arriva all'11' quando, sugli sviluppi di corner battuto da Corà,<br />

appena dentro l'area Gallo prova un destro incrociato che viene però respinto da Mariotti sulla linea di porta. Passano<br />

3' e un'azione simile mette ancora una volta in difficoltà la retroguardia del Trento: dalla bandierina va sempre Corà, la<br />

palla stavolta arriva sui piedi di Vallarsa, il rasoterra è teso e preciso, ma un Carbone devia in corner. I castellani al 22'<br />

costruiscono un'ottima azione: Gallo crossa dalla destra sul secondo palo per Cegalin, che rimette in mezzo per<br />

l'accorrente Roverato, il mediano palleggia da giocoliere sopra la testa di Masini e al volo gira di poco alto. Il match è<br />

molto piacevole e a cavallo del 26’ il Trento ha due colossali occasioni, entrambe firmate da Carbone. Nella prima la<br />

punta gialloblu ci prova con un destro a giro dal limite, Fortunato si distende ottimamente e devia con entrambe le<br />

mani in calcio d'angolo. Sugli sviluppi del corner, una spizzata di Vitagliano pesca lo stesso Carbone tutto solo sul<br />

secondo palo, ma la conclusione a botta sicura è clamorosamente a lato. Sul tabellino al 43' entra anche Sarrapoc<br />

hiello: rasoterra dalla grande distanza, ma Sellan toglie la palla dall'angolino basso.<br />

L'inizio della ripresa pare confermare l'ottimo ritmo del primo tempo. Già al 4' c'è una buona combinazione tra Carbone<br />

e Mariotti, con il destro dal limite di quest'ultimo che termina di poco a lato. Ancora Trentino al 9' con la punizione del<br />

solito Vitagliano, che Fortunato blocca a terra con sicurezza. All'11' il gol del vantaggio biancorosso con Gallo:<br />

Roverato batte un calcio piazzato dalla trequarti destra pescando Gallo al centro dell'area, il colpo di testa della punta<br />

castellana è preciso e s'infila alla destra di Sellan. La risposta del Trento arriva al 17': cross basso di Bazzanella dalla<br />

destra e bella torsione del neoentrato Guerra, che di testa colpisce il palo. Non c'è respiro: Roverato recupera palla a<br />

metà campo, triangola bene con Sarrapochiello ma viene fermato al limite dal rude Masini, sul contrasto arriva<br />

Sarrapochiello che mira l'angolino basso ma la palla è sul fondo di un soffio (22'). Il Trento non ci sta e si riversa in<br />

attacco: Guerra ci prova ancora col mancino ma trova un Fortunato stupendo, che devia in corner. Al 25' ancora<br />

Roverato: punizione a giro dai venti metri che Sellan alza con bravura sopra la traversa. L'ultima chance per il Trento<br />

arriva al 48' con il piazzato dell'ex Zuccon, blocca a terra Fortunato.<br />

Elogi anche per Sarrapochiello e Fortunato<br />

Clementi si gode<br />

il ritorno di Roverato<br />

Montecchio Maggiore (and. sca.) Finalmente, anche al Cosaro, il Montecchio fa vedere tutto il suo valore. E Clementi<br />

ne è soddisfatto. «Sono molto contento - attacca l'allenatore biancorosso - finalmente siamo riusciti a disputare<br />

un'ottima gara anche nel nostro stadio, dimostrando al pubblico castellano cosa può dare questa squadra. Contro il<br />

Trento non era facile, ma abbiamo confermato che davanti alle squadre tecniche riusciamo ad esprimerci meglio.<br />

Penso che il Montecchio abbia giocato veramente alla grande, con determinazione e umiltà, dimostrando anche nel<br />

finale di saper soffrire, dote che in altre situazioni ci era mancata». Vittoria meritata, dunque. «Non so se i tre punti<br />

siano meritati - ammette con onestà Claudio Clementi - sicuramente abbiamo fatto lievemente meglio noi, questo è<br />

innegabile, ma non penso che il Trento meritasse di perdere questa partita. In fondo ha colpito una traversa e un palo,<br />

ma in tante altre occasioni noi abbiamo raccolto meno rispetto a quanto avevamo seminato. Ora ce lo riprendiamo».<br />

Note positive: «Il rientro di un Rov erato sempre decisivo, la prestazione di Sarrapochiello, in costante crescita e la<br />

sicurezza d'avere un altro portiere all'altezza della categoria, Fortunato, che nel futuro mi darà la possibilità di fare<br />

delle scelte, di avere delle opzioni».<br />

Sconsolato dall'altra parte Gaburro. «Lo sappiamo che giochiamo bene e siamo un'ottima squadra - commenta dietro<br />

al suo berrettino di lana bianca il tecnico del Trentino - ma facciamo forse fatica a calarci nella realtà di questo<br />

campionato. Gli obiettivi estivi sono stati spazzati via da un inizio pessimo dal punto di vista dei risultati e adesso il<br />

nostro pensiero deve essere solamente la salvezza».


Lunedì <strong>29</strong> Gennaio <strong>2007</strong><br />

Pareggio casalingo contro il Porfido Albiano ultimo in classifica. Ospiti in vantaggio con un rigore trasformato da<br />

Bertolucci, nella ripresa rimedia Scalco<br />

L’Eurocalcio fa il buono. Anche troppo<br />

Eurocalcio Cassola1<br />

Porfido Albiano1<br />

EUROCALCIO CASSOLA (4-4-2) Urban; Bellan, Peruzzo, Siciliano, Canacci; Carlotto, Simonato, Mestriner, Gazzola<br />

(27' st Zanatta); Zane, Scalco (17' st Ciscato). All.: Cunico.<br />

PORFIDO ALBIANO (4-2-3-1) Possal; Virzi, Barbacovi, Sega, D'Andretta; Celia, Manzatti; Della Sega (32' st Benini),<br />

Sceffer, Michelon (37' pt Scelta); Bertolucci (38' st Peruzzi). All.: Manfioletti.<br />

Arbitro: Guglielmi di Pisa.<br />

Reti: pt: 43' rig. Bertolucci (P); st: 10' Scalco (E).<br />

Note: terreno in discrete condizioni; cielo sereno; ammoniti Michelon (P), Zane (E), Della Sega (P), Virzi (P), Gazzola<br />

(E), D'Andretta (P), Bellan (E).; calci d'angolo 9-1 per l'Eurocalcio; recupero 2'- 4'; spettatori 200 circa.<br />

di Nicola Negrin<br />

Cassola. Divisione della posta tra l’Eurocalcio e il Porfido Albiano fanalino di coda. Partono in quinta i padroni di casa,<br />

che dopo un quarto d'or a creano la prima azione pericolosa. Scalco si incarica di battere una punizione dai venti metri<br />

conquistata da Carlotto. L'attaccante calcia una staffilata bassa, Possal è bravo a respingere. Dopo sei minuti ci<br />

riprovano i rossoblu con Mestriner, che da centrocampo cerca di sorprendere Possal avventuratosi in un’ uscita<br />

avventata. Il tiro del centrocampista, tuttavia, termina fuori dallo specchio della porta (20'). L'Eurocalcio non si<br />

arrende ed è determinato. Azione di contropiede condotta sull'asse Zane-Mestriner- Scalco; il primo dei tre mette al<br />

centro per Mestriner che serve in profondità Scalco. La conclusione di quest'ultimo è precisa, ma poco potente, e<br />

Possal è abile ad arrivarci e deviare in angolo. Al 37' Manfioletti corre ai ripari e opera il primo cambio della partita,<br />

sostituendo il nervoso Michelon, che in precedenza era stato risparmiato della seconda ammonizione dall’arbitro. Al<br />

suo posto entra Scelta che si posiziona in difesa. Curiosamente Barbacovi, difensore centrale, va ad occupare il ruolo di<br />

prima punta. Nel finale di primo tempo vengono fuori per la prima volta gli ospiti, che passano in vantaggio. Canacci<br />

nei pressi dell'area di rigore si allunga troppo il pallone, che viene conquistato dagli ospiti; la sfera passa a Sceffer,<br />

che, entrato in area bassanese, viene atterrato da Mestriner. L'arbitro non ha dubbi e asse gna il rigore. Sul dischetto<br />

va Bertolucci che sigla il vantaggio della propria squadra (43').<br />

Nella ripresa l'Eurocalcio torna in campo aggressivo. Dopo solo un minuto Carlotto riceve palla al limite dell'area, e<br />

prova il tiro di esterno destro, che Possal devia in maniera millimetrica. Dopo dieci minuti, però, i bassanesi<br />

agguantano il pareggio. L'autore della rete è Scalco, ma il merito è tutto di Zane. L'attaccante dopo aver conquistato<br />

palla nella propria metà campo, si invola verso la porta avversaria, lasciando per strada due giocatori avversari.<br />

Arrivato poi nei pressi di Possal passa a Scalco che indisturbato segna. La rete galvanizza i padroni di casa che dopo<br />

due minuti si avvicinano al raddoppio. Carlotto scende sulla fascia, mette al centro per Gazzola che colpisce di testa: la<br />

palla è destinata a finire in rete ma Sega salva sulla linea di porta, a portiere battuto (13'). Nel finale di partita i<br />

rossoblu rischiano la beffa quando Bertolucci, lanciato a rete, si porta indisturbato dentro l'area di rigore, ma il suo tiro<br />

non è preciso e la palla termina fuori.<br />

Il tecnico è deluso<br />

Il pari<br />

sta stretto<br />

a Cunico<br />

Cassola (ni. ne.) Sono mezzi i sorrisi stampati sui volti dei rossoblu bassanesi. Il pareggio contro la cenerentola del<br />

campionato non era il risultato atteso prima dei 90', tuttavia la squadra ha dimostrato di essere in ripresa. Un pari che<br />

comunque sta stretto al tecnico dell’Eurocaclcio Cassola Enrico Cunico. «Se avessimo vinto non avremmo rubato<br />

niente, anzi la nostra vittoria sarebbe stata anche meritata».<br />

- Come ha visto la squadra?<br />

«Dal 10' al 35' abbiamo pressato in continuazione il Porfido. Abbiamo avuto sui piedi due nitide occasioni per passare<br />

in vantaggio, ma non siamo riusciti a concretizzare. In ogni modo ho visto i miei giocatori in netta ripresa».<br />

- Il pareggio soddisfa più gli ospiti che l’Eurocalcio...<br />

«Loro sono stati in difficoltà per tutto il primo tempo. Per di più sono stati graziati dall'arbitro, che nella prima frazione<br />

di gioco non ha mandato fuori un loro giocatore, ammonito in precedenza, e autore di una vistosa trattenuta. Sono<br />

venuti fuori per la prima volta nell'occasione del gol, dove hanno approfittato di un nostro errore e hanno conquistato il<br />

rigore».<br />

- L’ennesimo sbaglio che vi penalizza molto...<br />

«Purtroppo ogni errore lo paghiamo caro, e con gli episodi successivi ci puniscono. Anche gli avversari commettono<br />

degli errori, ma noi non siamo capaci di approfittarne».<br />

- Un nota positiva dopo questo pareggio?<br />

«Sicuramente abbiamo mosso la classifica, e questo un po' mi rincuora. Veniamo da un periodo difficile e dobbiamo<br />

cercare di uscirne il più velocemente possibile».


Belluno – Rivignano 1 - 2<br />

NOSTRO SERVIZIO<br />

Lunedì <strong>29</strong> Gennaio <strong>2007</strong><br />

Inverosimile, incredibile, inspiegabile. Scegliete voi come definirla, ma la sconfitta di ieri pomeriggio del Belluno ha davvero<br />

qualcosa di assurdo. Fosse stato un incontro di box il Belluno, ai punti, avrebbe steso a suon di legnate il Rivignano. Invece il<br />

match in questione era di calcio, mai come in queste occasioni sport infingardo, e così il Belluno dopo un'intera gara di<br />

martellante assedio, dominio e bel gioco si è ritrovato a cenare con gli avanzi. Un 1-2 che ha lasciato presidente, mister,<br />

giocatori, tifosi e addetti ai lavori con una caraffa di amaro in bocca e un senso infinito di incredulità. Perché il Rivignano ha<br />

vinto con due gol tirando una volta e mezza in porta e perché il Belluno ha giocato 90' nella metà campo avversaria calciando<br />

9 angoli (a zero), 20 cross e una carriolata di tiri nello specchio di Biasinutto uscendone a mani vuote. Sceso in campo con la<br />

formazione più accreditata alla vigilia, rinforzata dal rientro di Trinchieri, il Belluno ha dato immediatamente l'idea di voler<br />

mangiarsi il Rivignano: piglio giusto, cattiveria agonistica, corsa, grinta e soprattutto bel gioco. Bez sprizza di voglia, De Mattia<br />

si ripropone nelle vesti di bisonte delle Dolomiti e i presagi sono dei migliori. Passano 14' e un paio di ottime giocate di Ivo e i<br />

gialloblu concretizzano con una staffilata dal vertice destro di Martin Trinchieri che sigla così il suo ottavo gol stagionale. Che<br />

sia davvero la giornata buona? Neanche il tempo di pensarlo e gli ospiti pareggiano: la difesa subisce un blocco, Fantin si fa<br />

trovare leggermente fuori posizione e Collinassi punisce così, con un pallonetto di testa (non si sa quanto voluto), la<br />

formazione di casa: 1-1. Chiusa la parentesi neroazzurra il Belluno ricomincia a marciare e macinare gioco. Splendida, al 25',<br />

l'azione in profondità costruita da De Mattia e Moroni, ma sprecata da buona posizione da Zoldan che spara alto. Quindi, a 5'<br />

dalla fine, la beffa che peserà come un'incudine nel referto di fine gara: cross dalla destra del Rivignano, Peron salta sul<br />

secondo palo e con Fantin inspiegabilmente a terra, la palla entra in rete per il gol del 2-1. A spiegare il motivo della cadure<br />

del nuovo portiere gialloblu sono le immagini registrate dalla tv locale che immortalano lo scontro avuto da Fantin con un<br />

attaccante avversario nel momento di uscire sul pallone. Fallo? Spesso sì, ieri no. Ma il danno procurato c'è tutto. Mancano<br />

dunque solo 5' alla fine del primo tempo, ma il Belluno fa ancora a tempo a raccogliere due botte da fuori di Trinchieri e De<br />

Mattia, e un palo clamoroso di quest'ultimo dopo bella azione sulla sinistra. Il secondo tempo è dunque un assolo di 45' degli<br />

undici di Pasa. Il tabellino della cronaca non ricorda una sola azione ospite degna di questo nome. Per il Belluno invece ci<br />

provano tutti: Trinchieri, emarginato leggermente dal gioco dalla furia agonistica della splendida giornata di un incontenibile<br />

Bez, Tardivo, autore di una bomba da fuori al 40', Costa, che colpisce una traversa al 14' su un tiro-cross da fuori, De Mattia,<br />

ieri splendido, Pisacane, spumeggiante per i 20' che lo vedono in campo... Insomma, le cannonate partono da ogni dove, ma<br />

la fortezza di Biasinutto non crolla. Le chiamano giornate storte. Alessandro De Bon<br />

CALCIO Serie D Proprio quando sembrava avere spiccato il volo, il Belluno incappa in una<br />

domenica sfortunatissima e perde in casa con il Rivignano<br />

De Mattia: «Partita incredibilmente stregata»<br />

Pasa prova a scuotere i suoi: «Abbiamo pagato per due soli errori, ora l’importante è<br />

che i ragazzi non si demoralizzino»<br />

San Rivignano. Il calendario, al 28 gennaio, si ostina a segnare San Tomaso, ma per quanto visto ieri altra spiegazione, se non<br />

quella celeste, non può esserci. I cori che salgono dallo spogliatoio ospite a fine gara lo sottolineano una volta di più. Il Belluno<br />

si è ritrovato a commentare un ko che definire ingiusto e immeritato, è poco. «Mi pare il minimo, abbiamo giocato per 90' nella<br />

loro area di rigore - commenta amareggiato a fine gara mister Pasa, di ritorno sulla panchina gialloblu dopo due settimane di<br />

squalifica - la squadra ha disputato davvero un'ottima partita, sicuramente la migliore qui in casa dall'inizio del campionato.<br />

Non abbiamo mai perso la testa, non abbiamo abbassato la guardia dopo l'uno a zero, siamo stati determinati, tonici e<br />

abbiamo calciato un'infinità di tiri nella porta avversaria... Come minimo avremo crossato venti volte». Puntuale arriva però<br />

anche la bacchettata sulle mani. «Due errori soli abbiamo commesso - ammonisce Pasa - in occasione dei due gol: nel primo<br />

abbiamo subìto un blocco e Fantin ha sbagliato leggermente la posizione. Nel secondo invece è saltata completamente una<br />

marcatura sul palo lungo. Loro non hanno fatto altro. Due palle due gol. Un fallo nel secondo gol? Dalla panchina non l'ho<br />

visto, ma effettivamente Giacomo si è lamentato. Cosa volete farci, loro si sono sempre difesi, sono venuti quassù per portarsi<br />

a casa un punto e inspiegabilmente tornano invece a casa con il bottino pieno. Anche sul piano fisico è andata egregiamente, a<br />

parte i crampi di De Mattia, dovuti secondo me alla settimana di allenamenti difficoltosi». «Alla squadra non posso<br />

rimproverare nulla - conclude Pasa - anzi, mi complimento con Nogarè (classe 1989,ndr), che ha debuttato giocando proprio<br />

bene; e poi con Costa, in costante crescita; e in generale con il gruppo. La strada giusta è questa: non demoralizzarsi, che<br />

serve a ben poco, e continuare a lavorare bene correggendo quel che c'è da correggere. Adesso si fa dura perché abbiamo<br />

perso uno scontro diretto. Ma poiché era solo il primo di tanti sono ancora convinto che si possa arrivare alla salvezza senza<br />

playout. Dobbiamo tirar fuori la voglia di ripartire». Altrettanto incredulo e amareggiato Igor De Mattia, migliore in campo.<br />

«Mamma mia che partita stregata - esordisce il centrocampista del Comelico - Ne usciamo con neanche un punto quando la<br />

vittoria sarebbe stata il minimo. Questa partita meritava un'altra storia. Come oggi forse mai... Loro non hanno davvero fatto<br />

nulla, nemmeno un tiro visto che i due gol sono stati segnati di testa. Noi in compenso abbiamo tirato più oggi che in tutto il<br />

campionato». Un predominio totale. «Nel secondo tempo siamo stati 45' in area loro, ma non abbiamo colto nulla di positivo.<br />

Almeno con un punticino non avremmo subìto il sorpasso. Ma è andata così, adesso lavoriamo al massimo e non facciamoci<br />

abbattere altrimenti non ne veniamo più fuori. Abbiamo dimostrato di essere una buona squadra, sbagliando solo in qualche<br />

occasione in cui si poteva segnare. Sono senza parole, stavamo tutti benissimo e la partenza, con il gol di Martin, ci aveva<br />

forse illuso. Questa sconfitta mi secca davvero moltissimo». A.D.B.


L’AMAREZZA DELLO SCATENATO BEZ<br />

Lunedì <strong>29</strong> Gennaio <strong>2007</strong><br />

«Quest'anno va così...»<br />

Di più non si poteva fare. Il pensiero e parere di Ivo Bez, alla seconda ottima prestazione in sette giorni dopo l'ottima trasferta<br />

in casa Itala, è quello che il Belluno si è giocato tutto quello che poteva. Ma non è bastato. «Ci abbiamo provato davvero in<br />

tutte le maniere. Non so cos'altro avremmo potuto fare. Abbiamo tirato un sacco di volte da fuori e altrettante volte ci<br />

abbiamo provato con i cross. Dopo una prestazione così la vittoria ci stava tutta. O quantomeno, sul finire di gara, di stava un<br />

pareggio giusto per continuare la striscia positiva e non perdere terreno. Dispiace, ma se non entra cosa possiamo farci? Il loro<br />

portiere è stato molto bravo almeno in tre occasioni, ma tanto ha fatto anche la sfortuna. Stavo bene io come stavano bene i<br />

miei compagni che hanno corso dal primo all'ultimo minuto. Va così - chiude Ivo - quest'anno va così. Ma è ancora lunga e ce<br />

ne sono ancora molte da giocare. Non è assolutamente finita».<br />

FANTIN TRA AMMISSIONI DI COLPA E PROTESTE<br />

«Secondo gol irregolare»<br />

Mea culpa, ma che jella. Si potrebbe riassumere così la seconda partita di Giacomo Fantin con la maglia gialloblu addosso.<br />

Dopo l'esordio positivo a Gradisca, Giacomo ha subìto la prima sconfitta bellunese incassando due reti. «Perdere così brucia<br />

ancora di più di una normale sconfitta. Non meritavamo assolutamente di perdere, è davvero incredibile uscirne con zero<br />

punti». Quindi la mezza ammissione di colpa e la recriminazione. «Nel primo gol è vero, io ho sbagliato posizione, ma il loro<br />

giocatore è stato bravo ad anticipare di testa i nostri difensori. In occasione del 2-1 invece sono convinto di aver subito fallo.<br />

Quando mi sono girato per cercare il pallone mi sono ritrovato addosso un loro attaccante con cui mi sono scontrato. Secondo<br />

me il fallo ci stava e il gol andava annullato. Resta il fatto che un conto è perdere meritandolo, e giocando male, un conto è<br />

perdere così, contro questa squadra». Insomma, alla prima un sorriso, alla seconda uno schiaffo.


Jesolo – v.Verona 0 - 2<br />

Lunedì <strong>29</strong> Gennaio <strong>2007</strong><br />

Se non vogliamo ancora parlare di crisi, è quantomeno un momento difficile per il Città di Jesolo: seconda sconfitta<br />

consecutiva, attacco a secco, un rigore fallito, poche idee e poco costrutto, e quando si è arrivati al tiro, ci si è messo pure il<br />

portiere ospite Chesini a dire di no e a rendere ancor più triste una squadra nerazzurra che sembra ormai non avere né capo<br />

né coda. Di contro, la Virtus Vecomp oggi può dirsi quasi salva (e il primo obiettivo di stagione per la matricola è centrato),<br />

può continuare a rincorrere la capolista Mezzocorona e può tenere vive le speranze di un posto nei playoff, grazie ad una prova<br />

accorta, ad una squadra che in campo sa quello che deve fare e quando colpire, nonostante le assenze del capocannoniere<br />

Goncalves e del perno di centrocampo Bortignon, oltre che del difensore scuola Chievo, Scardina. E la sensazione è che la<br />

partita, tuttavia, avrebbe potuto prendere una piega diversa se al 23' del primo tempo bomber Gambino non avesse fallito un<br />

rigore, calciato malamente e intuito da Chesini. L'impegno dello Jesolo non è mai mancato, anche se la squadra, dopo il<br />

vantaggio virtussino, si è spenta.Formazioni: lo Jesolo è senza Baiana, Trolese, Sadocco e Ubertini (infortunati) e Giacomin<br />

rispetto a Pordenone lascia in panchina il giovane Dei Rossi e i più esperti D'Eletto e Rossi, rilanciando Scomparin e Luppi;<br />

mister Fresco, invece, propone un 3-5-2 con Lallo e Daniele Dal Corso in avanti, modulo che poi nella ripresa si tramuterà in<br />

un 3-4-3. La cronaca propone spunti più interessanti nel primo tempo: al 10', punizione potente dello jesolano Artusi, palla<br />

deviata dalla barriera e che rimane in area, Gambino si gira e calcia, palla sul fondo; 15' ancora Artusi che gioca stranamente<br />

a destra, cross insidioso di sinistro, Chesini blocca a terra. Al 23' Bertagno è bravo a fiondarsi su un cross dalla destra sporcato<br />

di testa da Gambino, Lechthaler nel tentativo di anticiparlo alza la gamba e lo stende. Dal dischetto si presenta un Gambino<br />

poco convinto, destro debole, Chesini respinge, poi ancora sinistro del numero nove jesolano, ancora il portiere veronese a<br />

dire di no. Al <strong>29</strong>' Cipriani fa le prove generali e su punizione costringe Visentin a deviare. Al 30' il vantaggio della Virtus:<br />

corner di Cipriani ad effetto sul primo palo, Visentin salta ma è disturbato da un compagno e da un avversario, la palla cade a<br />

terra e Angelico è il più lesto di tutti a mettere la zampata vincente. Ancora Virtus prima del riposo: 33', incursione di Lallo,<br />

destro, respinto da Visentin.Nella ripresa si spera in uno Jesolo migliore, ma la scossa non arriva: nemmeno quando, al 15', è<br />

Scomparin di testa, su corner di Artusi, ad andare vicino al pari, ma la traiettoria del pallone, diretta all'incrocio, è deviata di<br />

testa da un difensore ospite. Più noia, zero emozioni e Virtus che controlla senza affanni: al 27' punizione di destro di<br />

Gambino, Chesini coi pugni, e allora si capisce che non è giornata; poi ci prova anche Maurizio Rossi, al 44', ma il suo sinistro<br />

è deviato in corner da Chesini. La Virtus trova gloria e il secondo gol: stavolta Cipriani trova la parabola giusta su punizione, è<br />

0-2. Tutti a casa.<br />

Federico Biondo<br />

QUI JESOLO<br />

Senza leader e motivazioni. Giacomin: «È<br />

necessaria una scossa»<br />

Jesolo<br />

Magari avrebbe dato la scossa, avrebbe riacceso qualcosa, e invece il rigore di Gambino, che si è infranto fra le manone del<br />

giovane portiere ospite Chesini ha, di fatto, aumentato l'aria cupa e di disfatta che già aleggiava dalle parti di Jesolo,<br />

nonostante il sole ed una Virtus rimaneggiata, senza il giocatore più forte (Goncalves), e dopo il vantaggio di Angelico, i<br />

nerazzurri sono usciti di scena, incapaci di ritrovare la retta via, come invece un tempo riuscivano a fare. Nessuno che prenda<br />

per mano la squadra e che alzi la voce nei momenti duri, un pubblico quasi indifferente, l'allenatore in balìa della situazione di<br />

crisi che oramai si è venuta a creare: Sambonifacese e Montecchio hanno messo la freccia e hanno sorpassato, e, come dirà<br />

mister Giacomin, ora è tempo di tirar su le maniche e pedalare tutti dalla stessa parte.<br />

«Non abbiamo giocato male nemmeno stavolta - ci tiene a sottolineare il "traghettatore" jesolano - ma sono bastati due<br />

semplici episodi, il rigore fallito e un gol preso in maniera strana, a metterci in difficoltà. La squadra è psicologicamente fragile<br />

e fa davvero fatica a reagire». Sintomi di crisi, insomma: i rinforzi richiesti tardano ad arrivare, gli infortuni aumentano e la<br />

squadra non gira più. «Sono francamente deluso - continua Giacomin - e a mente calda mi verrebbero da dire tante cose.<br />

Meglio ragionare a mente fredda e martedì parlerò col presidente per cercare di capire la situazione e cosa possiamo fare per<br />

dare una svolta, perché serve una scossa». Meglio guardare a chi sta vivendo un bel sogno, e allora Giacomin parla della<br />

Virtus. «Una bella squadra - conclude il mister - che gioca rilassata e che, di fatto, ha compiuto un miracolo. Hanno dei giovani<br />

interessanti che ritengo faranno strada in futuro». Insomma, staremo a vedere cosa accadrà nella settimana che conduce alla<br />

trasferta di Albiano, in quella che contro il Porfido comincia già a diventare una partita da non sbagliare. Gigi Fresco sorride e<br />

come dargli torto: è il factotum della squadra, ha anche l'elenco con le interviste rilasciate dai propri giocatori alle varie<br />

testate. «Siamo felicissimi, e non è retorica, per aver centrato la salvezza - spiega - per noi è stata dura qui a Jesolo perché<br />

avevo delle assenze importanti. A parte un po' di fatica a salire nel primo tempo, siamo stati bravi a sfruttare le occasioni per<br />

far gol. Lo Jesolo? L'ho visto decisamente demotivato, gli manca un leader, quello che per noi è Saorin in difesa».<br />

Federico Biondo


Lunedì <strong>29</strong> Gennaio <strong>2007</strong><br />

Domenica in famiglia con Zanin: «Questo è un<br />

periodo cruciale»<br />

NUMERI. Ottava vittoria casalinga del Mezzocorona e Virtus Vecomp che vince la sua seconda trasferta consecutiva e vanta<br />

adesso il miglior attacco esterno (fatti 20). Sale ancora la Sambonifacese (quarta vittoria filata) e nuovo stop del Bolzano, alla<br />

quarta sconfitta consecutiva. Dopo la vittoria del Rivignano (non vinceva da 10 giornate), è adesso l'Eurocalcio Cassola che da<br />

più turni (ancora 10) attende di prendersi i tre punti. Sale a 8 la striscia positiva della Sanvitese (a 9 quella del Chioggia nel<br />

girone D, alla quarta vittoria filata) che ha (vedi sotto) il miglior attacco interno (21) e la peggior difesa casalinga (18, come il<br />

Tamai). Primo punto assoluto esterno dell'Albiano che non pareggiava da 14 partite.<br />

CON ZANIN (allenatore della Sanvitese). Una domenica diversa, in giro con la famiglia (abita a San Stino di Livenza, moglie e<br />

una figlia di 15 anni), proprio uno staccare la spina dopo il positivo anticipo di sabato contro la Sacilese. «Abbiamo fatto bene;<br />

siamo andati sotto per una disattenzione ma poi abbiamo ribaltato il risultato. Un commento ai risultati della domenica? Mi<br />

pare che si confermi l'equilibrio che c'è, ancor più dello scorso campionato: si può perdere davvero con tutti. Questo adesso è<br />

un periodo cruciale, vediamo sino aprile chi ha più birra in corpo e non puoi mai dire perchè proprio per l'equilibrio che c'è, ti<br />

bastano magari due infortuni e cambia molto. E' vero, di gol ne prendiamo parecchi ma è anche vero che ne facciamo anche.<br />

La filosofia di base è comunque un po' quella di provare a farne uno in più piuttosto che prenderne uno in meno: il potenziale<br />

offensivo qui del gruppo è buono e dunque meglio sfruttarle le qualità che abbiamo. Devo anche dire che siamo stati<br />

penalizzati dagli infortuni e capita così che lì dietro in difesa ci dobbiamo anche arrangiare: siamo comunque una buona<br />

squadra e se ci siamo tutti possiamo sempre dare fastidio a tutti. Di allenamenti ne facciamo quattro, dal martedì al venerdì,<br />

tutti di sera; l'idea era quella di provare un paio di volte al mese di fare di pomeriggio quello del giovedì ma è un'idea in effetti<br />

sempre meno messa in pratica. Sono da tanti anni nel calcio, so quanto possa essere imprevedibile e mi rendo conto della<br />

precarietà di questo mio mestiere. Specialmente a novembre noi abbiamo passato un periodo nerissimo, capivo che la mia<br />

posizione poteva essere anche traballante ma quel che mi ha aiutato è stata in fondo la coscienza e la stessa convinzione di<br />

quello che è il mio modo di lavorare, di come lo porto avanti. Siamo un gruppo giovane, 10-12 giocatori nuovi, lo scorso anno<br />

eravamo una sorpresa, naturalmente meno adesso. Quel che preferisco nell'allenare è quel che ha a che fare col campo e lo<br />

spogliatoio, un posto speciale quello, dove penso d'essere uno molto aperto che ancora si sforza sempre di spiegare ogni cosa<br />

al gruppo. Dove invece devo imparare di più è il gestire meglio il cosiddetto fuori del campo. Intendo per esempio il rapporto<br />

con i dirigenti, i procuratori, anche la stessa stampa: lì devo migliorare».<br />

La Sacilese non compie l'ottava meraviglia, ma questo crea solo un po' di tensione negli spogliatoi. Qualche sacilese commenta<br />

sottovoce come sia colpa dell'arbitro la sconfitta, in particolare per il gol annullato. Si mantiene comunque serafico Gianfranco<br />

Borgato, il quale commenta: «Sono dispiaciuto della sconfitta, ma ai ragazzi non posso rimproverare niente». «Abbiamo fatto<br />

un buon primo tempo - analizza l'allenatore della Sacilese - ed il loro pareggio è scaturito da un episodio. Comunque onore e<br />

merito alla Sanvitese. Abbiamo cercato sino all'ultimo di pareggiare».<br />

Episodi contestati? «Non ho nulla da dire sugli episodi accaduti e sulle decisioni arbitrali. Sul gol del pareggio la palla poteva<br />

essere buttata fuori. Che poi il tiro da fuori area sia stato un gol annullato è almeno curioso». Il gol del vantaggio sanvitese<br />

come lo giudica? «È nato da un errore a centrocampo, per la palla persa da Moretti. Penso che sia stato compiuto per<br />

eccessiva sicurezza, volendo comunque sempre giocare la palla per forza».<br />

Cosa cambia con lo stop ottenuto dopo i sette successi consecutivi è presto detto: «Portiamo a casa la sconfitta e ripartiamo»<br />

chiude deciso Borgato.<br />

Ro.Vi.<br />

San Vito al Tagliamento<br />

Diego Zanin a fine partita non nasconde la soddisfazione per una «vittoria più che meritata - commenta l'allenatore della<br />

Sanvitese - perché questi tre punti contro la Sacilese di adesso vogliono dire tanto. Andati sotto, i ragazzi sono stati bravi a<br />

rimanere concentrati e pareggiare». Non sono mancate le proteste sacilesi per il gol di Giacomini segnato con Buonocunto a<br />

terra. La sua opinione? «Non commento mai questi episodi, che sono anche decisioni prese dall'arbitro». Risultato deciso da<br />

Piccolo nel finale di partita? «Il portiere di oggi è un giocatore che quando è andato in campo si è sempre dimostrato<br />

all'altezza. Come Venuto. Sono due ragazzi bravi, che si rispettano, utili alla Sanvitese». Ripresa in vantaggio ma sofferta?<br />

«Nel secondo tempo abbiamo patito le loro palle lunghe, perché non abbiamo grandi colpitori di testa». Sanvitese rilanciata?<br />

«La mia squadra non si rilancia per questa vittoria. Penso solo che il "patto" stipulato con i ragazzi sta dando i suoi frutti». Su<br />

quale sia questo "patto", Zanin mantiene il più stretto riserbo. «Ve lo dirò a fine campionato».<br />

Roberto Vicenzotto


Tamai – Montebelluna 1 – 4<br />

NOSTRO SERVIZIO<br />

Lunedì <strong>29</strong> Gennaio <strong>2007</strong><br />

Che Monte! Se si potesse cancellare il girone di andata potrebbe tranquillamente candidarsi alle primissime posizioni della<br />

graduatoria. Bello da vedere, ben messo in campo da Fonti, orchestrato dall'esperto Nardi coadiuvato da un Tessaro preciso<br />

anche nelle conclusioni, con un terminale offensivo come Cvetkovic a caccia di notorietà e con una coppia centrale difensiva<br />

attenta e affiatata, il Montebelluna ha riservato al Tamai quasi lo stesso trattamento "regalato" al Pordenone nell'ultima del<br />

2006 (5-1). Si sgonfiano invece le Furie, già in difficoltà a cavallo fra vecchio e nuovo anno a causa degli allenamenti serali con<br />

temperature vicine allo zero, ma che a Bolzano (1-0) sembravano aver ripreso il cammino d'autunno. Tomei aveva bluffato alla<br />

vigilia parlando di C2. In realtà conosceva bene le difficoltà dei suoi ed aveva impostato una difesa a 4 con davanti Orlando<br />

interditore e registra arretrato. Sembrava aver indovinato la mossa il tecnico, visto il vantaggio iniziale siglato da Petris. Il<br />

Monte, pizzicato dall'affondo tamaiota, non ha impiegato molto a reagire.Dopo soli 4' ha ribaltato il risultato e dopo altri 18' ha<br />

chiuso definitivamente la partita. Il 4-1 allo scoccare dell'ora è e altri 18' a chiudere definitivamente la partita. Il 4-1 allo<br />

scoccare dell'ora è servito solo a Tessaro per impreziosire la sua giornata firmando una doppietta. Il Monte parte subito di<br />

slancio con Nardi che, su assist di Schiavon, centra di piattone il legno alla destra di Zaghetto. Nasceranno dale fasce quasi<br />

tutte le insidie per i rossi di casa. Il Tamai spende tutto entro il quarto d'ora. Dopo un rigore reclamato da Petris (7') e una<br />

respinta di Conte su conclusione di Visentin ispirato dallo stesso Petris (8'), le Furie passano. È lo scatenato Petris che conclude<br />

in gol una pregevole azione iniziata da Andreolla e proseguita da Calzavara con un centro dalla destra (14'). Esultano i rossi<br />

insieme al Comunale. Dura poco. La fascia destra è dominio degli ospiti. E su quella che si lancia Tessaro per spedire al centro<br />

rasoterra un pallone che Cvetkovic tocca appena. La sfera carambola su De Marchi e finisce in gol (17'). Palla al centro e<br />

raddoppio veneto. Zaghetto respinge il siluro di Schiavon, sulla palla si precipita Cvetkovic che non sbaglia (18'). Il Tamai è<br />

"groggy" come un pugile che ha subito destro e sinistro sul muso. Ne approfitta il Montebelluna e va sul 3-1 prima del riposo<br />

(36'). Il traversone arriva questa volta dalla fascia sinistra a opera di Zavarise. Batte ancora lo slavo, respinge Zaghetto e<br />

ancora una volta il più lesto sulla ribattuta è biancoceleste (Tessaro). Ripresa con Restiotto in più vicino a Visentin. Non cambia<br />

di molto la musica nemmeno quando esce Conte (infortunato) per far posto fra i pali a Zattin. Anzi, è Tessaro che corona la<br />

sua buona prestazione con una doppietta (63'). L'8 di Fonti batte da 25 metri, posizione centrale e infila la palla sotto la<br />

traversa. Si potrebbe chiudere qui. Resta mezz'ora per l'agonia tamaiota durante la quale c'è tempo per vedere una traversa di<br />

Rizzioli (84'), l'espulsione dello stesso e un rigore reclamato in pieno recupero da Visentin che non avrebbe cambiato la storia<br />

del match.<br />

Dario Perosa<br />

TAMAI - MONTEBELLUNA 1-4<br />

Il Monte doma anche le Furie<br />

Fonti: «La nostra forza è saper reagire. Possiamo toglierci parecchie soddisfazioni»<br />

Pordenone<br />

Un'altra batosta a domicilio per le Furie. Il <strong>2007</strong> non sembra proprio nato sotto una buona stella. Dopo il 2-5 subito a opera<br />

della Sacilese il 6 gennaio, arriva l'1-4 inflitto da un Montebelluna rinato da quando sulla panca biancoceleste siede Fonti.<br />

Monte decisamente padrone del campo dopo il primo quarto d'ora durante il quale i rossi di Tomei erano riusciti a portarsi in<br />

vantaggio.<br />

«Questa è una squadra con qualità e tanta voglia di emergere - esordisce Fonti -. Siamo partiti con l'handicap, ma possiamo<br />

ancora toglierci parecchie soddisfazioni anche se il nostro obiettivo resta la salvezza. Dobbiamo restare perà umili, non<br />

montarci la testa». Tre vittorie e 2 pareggi, dopo la sconfitta iniziale con la Sanvitese, caratterizzano la gestione Fonti. «A<br />

Tamai - continua il tecnico biancoceleste - dopo lo svantaggio iniziale abbiamo reagito bene e subito. E' stata questa la nostra<br />

forza. Vittoria schiacciante? In questa occasione siamo stati superiori ai friulani, ma il valore delle squadre si misura nell'arco<br />

di un intero campionato e mi pare che il Tamai si stia comportando ottimamente». Cinque reti al Pordenone, quattro al Tamai<br />

sembra che Fonti gradisca i confronti con le formazioni pordenonesi. «San Vito a parte - sorride il tecnico -. I "fraticelli" al mio<br />

esordio ci hanno infilato cinque palle nel sacco (1-5, ndr)». Domenica prossima a Montebelluna arriverà la capolista<br />

Mezzocorona alla quale tutte le inseguitrici si augurano che Nardi e compagni riservino lo stesso trattamento. Ermanno Tomei<br />

ammette onestamente la superiorità dei veneti. «Dopo i 20' iniziali durante i quali abbiamo espresso un buon gioco e fatto un<br />

bellissimo gol, ho visto un Montebelluna mentalmente e fisicamente superiore a noi e di molto. Noi paghiamo il fatto di doverci<br />

allenare di sera quando la temperatura rispetto al pomeriggio scende anche di 10 gradi. E' questa l'unica giustificazione che<br />

riesco a trovare per i miei ragazzi». Il Mezzocorona fugge di nuovo. «E' una squadra attrezzata per far bene» taglia corto<br />

Tomei. Orlando incontrista? «Incontrista e regista arretrato: è un ruolo che può e sa fare». Domenica derby al Bottecchia con<br />

un Pordenone in netta crescita. «E' quello che ci vuole per rialzare subito la testa: una gara importante e sentita che ci faccia<br />

ritrovare in fretta la concentrazione».<br />

Dario Perosa


SERIE D - GLI SPOGLIATOI<br />

Lunedì <strong>29</strong> Gennaio <strong>2007</strong><br />

Tomei si ripara dietro al meteo: «Ci alleniamo<br />

di notte, fa freddo»<br />

Pordenone<br />

Un'altra batosta a domicilio per le Furie. Il <strong>2007</strong> non sembra proprio nato sotto una buona stella. Dopo il 2-5 subito a opera<br />

della Sacilese il 6 gennaio, arriva l'1-4 inflitto da un Montebelluna rinato da quando sulla panca biancoceleste siede Fonti.<br />

Monte decisamente padrone del campo dopo il primo quarto d'ora durante il quale i rossi di Tomei erano riusciti a portarsi in<br />

vantaggio. «Questa é una squadra con qualità e tanta voglia di emergere - esordisce Fonti - Siamo partiti con l'handicap, ma<br />

possiamo ancora toglierci parecchie soddisfazioni anche se il nostro obiettivo resta la salvezza. Dobbiamo restare però umili,<br />

non montarci la testa». Tre vittorie e 2 pareggi, dopo la sconfitta iniziale con la Sanvitese, caratterizzano la gestione Fonti. «A<br />

Tamai - continua il tecnico biancoceleste - dopo lo svantaggio iniziale abbiamo reagito bene e subito. È stata questa la nostra<br />

forza. Vittoria schiacciante? In questa occasione siamo stati superiori ai friulani, ma il valore delle squadre si misura nell'arco<br />

di un intero campionato e mi pare che il Tamai si stia comportando ottimamente». Cinque reti al Pordenone, quattro al Tamai<br />

sembra che Fonti gradisca i confronti con le formazioni pordenonesi. «San Vito a parte - sorride il tecnico - I "fraticelli" al mio<br />

esordio ci hanno infilato cinque palle nel sacco (1-5, ndr)». Domenica prossima a Montebelluna arriverà la capolista<br />

Mezzocorona alla quale tutte le inseguitrici si augurano che Nardi e compagni riservino lo stesso trattamento. Ermanno Tomei<br />

ammette onestamente la superiorità dei veneti. «Dopo i 20' iniziali durante i quali abbiamo espresso un buon gioco e fatto un<br />

bellissimo gol, ho visto un Montebelluna mentalmente e fisicamente superiore a noi e di molto. Noi paghiamo il fatto di doverci<br />

allenare di sera quando la temperature rispetto al pomeriggio scende anche di 10 gradi. È questa l'unica giustificazione che<br />

riesco a trovare per i miei ragazzi». Il Mezzocorona fugge di nuovo. «È una squadra attrezzata per far bene» taglia corto<br />

Tomei. Orlando incontrista? «Incontrista e regista arretrato: è un ruolo che può e sa fare». Domenica derby al Bottecchia con<br />

un Pordenone in netta crescita. «È quello che ci vuole per rialzare subito la testa: una gara importante e sentita che ci faccia<br />

ritrovare in fretta la concentrazione».<br />

Dario Perosa


Quinto – Pordenone 0 - 2<br />

NOSTRO SERVIZIO<br />

Lunedì <strong>29</strong> Gennaio <strong>2007</strong><br />

Il più brutto Union Quinto della stagione viene superato in casa con un secco 2-0 da un Pordenone più cinico che bravo. L'unica<br />

nota positiva della giornata per il Quinto arriva dalla frenata delle inseguitrici che mantiene i rossoblù in zona playoff. Si mette<br />

subito male la partita per l'Union Quinto che dopo 5' è già sotto. Marangone verticalizza in area per Fabbro che salta Napoli e<br />

prova il dribbling a tu per tu con Tamai venendo agganciato dall'estremo difensore di casa. Il direttore di gara indica senza<br />

esitazioni il dischetto del rigore e lo stesso Fabbro trasforma dagli 11 metri con un destro secco che spiazza Tamai.<br />

Al 7' il Quinto va subito vicino al pareggio. Sul solito corner ad effetto di De Silvestro il centrale Napoli salta più in alto di tutti<br />

colpendo di testa ma la difesa ospite riesce a sbrogliare rinviando quasi sulla linea di porta. Al 36' De Silvestro serve sul<br />

corridoio Pivetta bravo a scodellare un buon cross al centro per Taguor Bolzan che schiaccia di testa ma angola troppo non<br />

trovando la porta. Al 41' si rivede il Pordenone in attacco e al secondo tiro in porta trova il raddoppio. Fabbro, ricevuta palla da<br />

Giordani, serve sulla sinistra Battiston che quasi dalla linea di fondo fa partire un sinistro micidiale che sbatte sul palo lungo e<br />

termina in rete.<br />

Per la squadra di Nini Pisani la botta è dura ma prima del riposo arrivano due occasioni che potrebbero riaprire le sorti del<br />

match. Al 42' De Silvestro lancia a rete Paolo Zanardo che evita l'uscita bassa di Moro finendo a terra. Il signor Cavina anche<br />

in questo caso concede il penalty che però Zanardo fallisce con un destro debole che finisce tra le mani di Moro. In pieno<br />

recupero (46') De Silvestro calcia una punizione di sinistro che Paolo Zanardo corregge in rete di testa a 2 metri dalla porta. I<br />

rossoblù esultano ma il guardialinee alza la bandierina segnalando un fuorigioco che non convince i padroni di casa che<br />

protestano vivacemente.La ripresa si apre con un tiro dalla lunga distanza di Taguor Bolzan al 1' che Moro blocca senza<br />

problemi. Al 18' il Pordenone si distende in contropiede e per poco non cala il tris. Zanello scende sulla destra e serve a centro<br />

area De Nardi che però Sbaglia lo stop facilitando l'uscita di Tamai. Al 21' sugli sviluppi di un corner di De Silvestro, Bacchin<br />

calcia a rete ma Moro è ben appostato ed alza sopra la traversa. Al 26' Giordani serve con un assist in profondità De Nardi che<br />

si vede negare il 3 a 0 dall'uscita di Tamai che riesce anche a bloccare il tiro. Passa 1' e sul corner di De Silvestro Niero<br />

anticipa tutti di testa sfiorando di un soffio il palo alla destra di Moro. Al 33' De Silvestro duetta con Zanardo e calcia a rete di<br />

sinistro ma la conclusione non è irresistibile. Al 37' Bandiera va via in velocità a Rubert che gli frana addosso in area facendolo<br />

cadere. Il rigore sembra chiaro ma l'arbitro si limita a concedere la rimessa dal fondo al Pordenone.<br />

Al 44' l'Union non riesce a segnare nemmeno il gol della bandiera. Paolo Zanardo serve Bacchin che fa sfilare palla per Pivetta:<br />

il terzino calcia a botta sicura ma Moro respinge ottimamente confermando che per il Quinto non è proprio giornata.<br />

Alberto Duprè<br />

Union, secondo ko casalingo<br />

Pisani: «In questo momento non possiamo fare di più. La coperta è troppo corta»<br />

Quinto<br />

La seconda sconfitta stagionale casalinga (la prima era arrivata con la Virtus Vecomp) lascia una scia di delusione<br />

nell'ambiente trevigiano. L'allenatore Alberto Pisani ci mette un po' più del solito ad uscire dagli spogliatoi dove evidentemente<br />

deve aver strigliato per bene i suoi giocatori.Mister, è stato l'Union Quinto più brutto della stagione?<br />

«Si può dire tranquillamente che è così, in questo momento non possiamo fare di più. Per due giocatori che recuperiamo ne<br />

perdiamo altrettanti (ieri Martignon e Lazzari squalificati ndr), insomma è il solito discorso della coperta troppo corta. Alla fine<br />

siamo anche riusciti a creare le nostre occasioni anche se sul piano del gioco siamo stati disastrosi. Anche gli episodi ci hanno<br />

detto male: loro hanno segnato il rigore mentre noi abbiamo sprecato quello che poteva riaprire la parita. Il Pordenone non ha<br />

fatto niente di eccezionale ma è stato bravo a sfruttare il vantaggio dopo 5' impostando la partita su difesa e contropiede. In<br />

più a noi è mancata del tutto la cattiveria agonistica». In particolare hanno deluso gli esterni Lorenzetto e Bolzan. «Sulle fasce<br />

abbiamo creato praticamente zero. Non abbiamo fornito nessun cross alle punte e alla fine mi sono anche pentito di aver<br />

lasciato fuori Simone Pajaro che sta attraversando un buon momento di forma. Ho scelto Lorenzetto per sfruttare la sua stazza<br />

fisica ma con il senno di poi è stata una scelta sbagliata da parte mia». E' stato un azzardo schierare titolari sia Pagliarin che<br />

Napoli visto che entrambi venivano da una lunga inattività? «Non avevo alternative. Con la squalifica di Andrea Martignon ero<br />

senza centrali difensivi e quindi ho dovuto rischiare. Alla fine mi pare che se la siano anche cavata». Nonostante la brutta<br />

partita rimanete comunque quinti in classifica, è una magra consolazione? «In questo momento non guardo la classifica,<br />

continuo a dire che ci mancano ancora 11 punti per raggiungere la salvezza. Da domenica prossima avremo la squadra quasi<br />

al completo e quindi spero di poter fare finalmente qualche scelta tecnica che finora non mi è stata possibile».<br />

Alberto Duprè


Lunedì <strong>29</strong> Gennaio <strong>2007</strong><br />

Come all’andata, la squadra di Clementi batte il Trento<br />

Montecchio, testata che vale tre punti<br />

Montecchio Maggiore – Trentino 1 - 0<br />

Il Montecchio concede il bis e come all'andata mette sotto di misura il Trento. Partita piacevole, sempre giocata a ritmi<br />

sostenuti, con numerose conclusioni da ambo le parti. La compagine castellana ha fatto valere un maggior predominio<br />

territoriale ma gli aquilotti non avrebbero demeritato la divisione della posta. A decidere il match una rete dell'ex Gallo, firmata<br />

con un colpo di testa che non è certo la sua specialità. La partita. I primi venti minuti sono tutti di marca locale, con Gallo e<br />

Vallarsa pericolosi. Il Trento si sveglia al 21' quando dai 25 metri Vitagliano, direttamente da calcio di punizione, scheggia la<br />

parte superiore della traversa. I rovesciamenti di fronte sono continui: al 25' Vitagliano innesca Carbone, destro a girare dal<br />

limite con Fortunato che in tuffo smanaccia in corner. Sul tiro dalla bandierina Carbone da sotto misura si mangia il pari. La<br />

frazione si chiude con una percussione di Sarrapochiello che dalla distanza chiama l'estremo Sellan ad una difficile deviazione.<br />

Sul conseguente angolo incornata di Dei Rossi, poi batti e ribatti senza esito con Sellan che esce su Noro e poi para su Corà.<br />

Ripresa. La gara si sblocca all'11': punizione liftata di Roverato in area, salta di testa Gallo ed è il gol dell'ex. Gaburro spedisce<br />

nella mischia Guerra ed al 17', su cross dalla destra di Bazzanella, il neoentrato incorna in tuffo centrando il palo. Al 21' duetto<br />

Roverato-Sarrapochiello con conclusione di quest'ultimo a fil di palo. Poi ci prova ancora Guerra ma Fortunato neutralizza in<br />

angolo. Al 25' Sellan salva su Roverato, al 35' l'arbitro annulla la rete di Mariotti per fuorigioco. Nel finale ci provano Guerra e<br />

Zuccon ma Fortunato svenata. Giorgio Zordan<br />

Mezzocorona – Bolzano 2 - 1<br />

Torna al successo il Mezzocorona che supera un buon Bolzano che, specie nel primo tempo, ha messo in difficoltà la capolista<br />

con un gioco molto aggressivo. Al 2' il Bolzano va in gol con Maniero, ma per l'arbitro il colpo di testa arriva con carica su<br />

Macchi. La formazione di casa subito dopo passa in vantaggio con un tocco sotto misura di Baido, al 6', ben servito dal cross di<br />

Gioia da sinistra. Da quel momento saliva la pressione bolzanina che procurava diversi spaventi ai padroni di casa specie con il<br />

centravanti Maniero che al 9' sfiorava il palo di testa ed al 40' impegnava severamente Macchi con un colpo di testa con<br />

conseguente traversa di Amofah da pochi passi. Ad inizio ripresa la formazione di Gazzetta raggiungeva il pari in avvio grazie<br />

ad un rigore di Maniero assegnato per un fallo di mano di Di Biase su cross di Capisani. Dopo un tiro pericoloso di Morassutti<br />

era il Mezzocorona a tornare a farsi più vivo, specie con l'ispirato Baido che dapprima veniva chiuso da Paoletti in uscita e poi<br />

sfiorava la traversa dal limite. L'occasione più ghiotta capitava a Squadrani al 18' che, su assist di Gioia, mandava<br />

incredibilmente alto da pochi passi. Al 32' dopo una parata di Macchi sul solito Maniero arrivava la rete decisiva di Simoni che<br />

metteva in rete da pochi passi un delizioso assist di Baido, liberato sulla fascia da un errore di Franzoso. Nel finale il Bolzano si<br />

spinge in avanti, ma la retroguardia del Mezzocorona riesce a tenere, anche se al 34' un tiro da fuori di Brustolin viene<br />

respinto da Macchi sui piedi di Marostica che però viene valutato in fuorigioco dall'assistente del direttore di gara. Un successo<br />

pesante che conferma la leadership della compagine trentina. Cristiano Caracristi<br />

Sambonifacese – Itala S.M. 2 - 1<br />

La Sambo prima soffre poi domina un'Itala San Marco ben quadrato ma evanescente in fase offensiva. È terminata 2-1 per la<br />

formazione veronese l'incontro che la vedeva opposta alla compagine friulana dell'Itala. Un risultato che alla luce di quando<br />

visto in campo non fa una piega, rilanciando la quotazione dell'11 di mister Ottoni. Per quanto concerna la cronaca della partita<br />

giocata al "Renzo Tizian" di San Bonifacio, davanti a circa 500 spettatori e diretta dall'arbitro Stefano Liberti di Pisa coadiuvato<br />

dai guardalinei Cristian Camillo e Alberto Busatto, ha visto da subito in avanti l'11 ospite il quale approfittando di una dormita<br />

generale della retroguardia rossoblu si è portato dopo soli 3' di gioco in vantaggio. La rete porta la firma di Peroni. Il gol subito<br />

a freddo a per circa 20' bloccato la formazione di casa, incapace di costruzione azione di gioco. Infatti la prima timida reazione<br />

dell'11 veronese è stata al 14' con un tiro dalla distanza di Lavagnoli terminato poco fuori dallo specchio della porta difesa da<br />

Zainer. Dal canto suo, l'Itala, forte del vantaggio, ha giostrato con una certa disinvoltura la palla senza però affondare. Non a<br />

caso per rivedere i friulani pericolosi in avanti si è dovuto attendere fino al 28' con Pereira e Pezzuti pericolosi davanti a<br />

Perussato. Da questo momento in poi però, a prendere le redini dell'incontro è stata la formazione di casa, grazie al risveglio di<br />

Lavagnoli (fino a quel momento completamente assente dal gioco), dalla maggior aggressività di Bellomi e orchestrati dalla<br />

sapiente regia di Fattori. Dopo aver sfiorato la rete al 40' con Donzella, al 44' la Sambo ha agguantato il meritato pareggio. La<br />

rete è stata una vera prodezza di Lavagnoli, il quale palla al piede dai 35 metri ha superato un paio di avversari e con Zainer in<br />

uscita lo ha infilato con una vera azione da autentico campione. Sul punteggio di parità 1-1 si è concluso il primo tempo. La<br />

ripresa è iniziata con gli stessi giocatori scesi nella prima frazione di gioco ma per poco. Infatti al 5' per un evidente fallo di<br />

reazione, Vosca si è fatto espellere dal direttore di gara Liberti. Con l'uomo in più la Sambo ha avuto dunque vita più facile<br />

anche se va riconosciuto all'Itala e in particolare a mister Zoratti di aver rimischiato le carte in maniera sapiente impedendo<br />

alla Sambo di prendere in mano la partita; partita che nella sostanza è cambiata con l'innesto da parte di mister Ottoni di<br />

Meda al 33' al posto di un'alma non certo in giornata di grazia. Infatti è stato proprio lo stesso Meda ben pescato da Lavagnoli<br />

a disertare la seconda rete a favore della compagine veronese. Da segnalare comunque che l'Itala prima di subire la seconda<br />

rete al 31' aveva colpito il palo col sempre mobile Peroni. Gli ultimi minuti dell'incontro hanno visto gli ospiti premere<br />

sull'acceleratore anche se dopo aver giocato praticamente mezza partita con un uomo in meno le energie erano ridotte al<br />

lumicino e per Fattori e compagni è stato quasi un gioco di ragazzi contenere gli avversari e aggiudicarsi così la quarta vittoria<br />

consecutiva. Domenica prossima il campionato proseguirà con i veronesi impegnati in trasferta con il Rivignano, mentre l'Itala<br />

cercherà il pronto riscatto in casa contro i vicentini di Leo Cassola. Andrea Malaman


Lunedì <strong>29</strong> Gennaio <strong>2007</strong><br />

Calcio <strong>serie</strong> D. Il pareggio non accontenta un<br />

Eurocalcio Cassola all'inseguimento della<br />

salvezza<br />

Un pareggio che non accontenta nessuno quello di ieri tra l'Eurocalcio Cassola e il Porfido Albiano, entrambe in lotta per la<br />

salvezza. La formazione di Cunico si presenta in campo senza il suo difensore centrale Andrea Tagliapietra, fuori per infortunio,<br />

con il tecnico cassolese costretto a schierare in difesa il quartetto Bellan, Siciliano, Peruzzo e Canacci. In mezzo al campo<br />

rientra fin dal primo minuto Mestriner, dopo un lungo periodo di assenza, mentre in avanti torna a farsi vedere Scalco. Porfido<br />

invece che si presenta al comunale di Cassola con l'obiettivo di fare punti e di iniziare magari proprio qui la sua rincorsa verso<br />

la salvezza. Il primo brivido della giornata arriva al 14' su calcio di punizione battutto da Scalco che prova a imbrogliare la<br />

difesa ospite con un rasoterra velenoso sul quale non si fa sorprendere il ben appostato Possal. Sugli sviluppi dell'azione è lo<br />

stesso Scalco ad avere ancora l'occasione buona ma non si intende con Carlotto al momento della battuta. È sempre<br />

l'Eurocalcio a creare qualche pericolo in più e al 20' la difesa tenuta in piedi da Virzi e Barbacovi pasticcia e libera Mestriner al<br />

tiro dalla distanza nel tentativo di sorprendere l'estremo difensore ma la palla si spegne sul fondo lontana dai pali. Rossoblu<br />

davvero pericolosi al 23' su azione di contropiede con Zane che lancia Scalco in velocità, l'attaccante batte sicuro a rete e<br />

Possal si oppone con una super parata, deviando la palla in angolo. Al 33' il direttore di gara non trova il coraggio di ammonire<br />

per la seconda volta l'attaccante Michelon dopo una clamorosa trattenuta su Carlotto, mister Manfioletti si accorge del<br />

nervosismo del suo giocatore e a pochi minuti dalla fine del primo tempo lo sostituisce con Scelta, spostando Barbacovi in<br />

attacco. Al 42' accade quello che nessuno si aspetta: Canacci perde palla in difesa, Sceffer se ne impossessa e Mestriner per<br />

evitare il gol lo stende in area. Per l'arbitro è calcio di rigore e Bertolucci dal dischetto porta in vantaggio la sua squadra. Al<br />

rientro in campo l'undici di Cunico è decisamente più agressivo, in due minuti si presenta per ben due volte davanti al portiere,<br />

prima con una punizione di Simonato e poi con un esterno destro di Carlotto e in entrambi i casi Possal ci mette una pezza<br />

deviando in calcio d'angolo. Aggressività che ricompensa l'Eurocalcio al 10' con il gol del pareggio: Zane si inventa una<br />

percussione irresistibile per vie centrali, semina due avversari, serve sulla sinistra lo smarcatissimo Scalco che controlla e<br />

depone agevolmente in rete. Al 13' Sega salva sulla linea un colpo di testa di Gazzola che era sicuramente destinato a finire<br />

nel sacco, dopo un bel cross dalla destra di Carlotto. È evidente che la formazione di Cunico spinge di più, anche perché<br />

finalmente si inizia a rivedere un po' di gioco con Carlotto che macina chilometri e si inventa cursore di fascia e difensore<br />

all'occorrenza. Alla mezz'ora Cunico richiama in panca Gazzola e butta nella mischia Zanatta. E nel momento di maggior<br />

pressione dell'undici di casa, il Porfido spreca in contropiede un'occasione d'oro: Simonato sbaglia un passaggio a<br />

centrocampo, Celia lancia Bertolucci che solo davanti al portiere mette a lato, buttando alle ortiche il gol del vantaggio. Al 41'<br />

ci prova Bellan a colpire da lontano ma il suo destro sorvola la traversa, ed è l'ultima azione degna di nota prima del triplice<br />

fischio finale.<br />

Michele Zarpellon

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