29/01/2007 Campionato 20a Giornata: Girone C - serie d news
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MessaggeroVeneto<br />
La Sanvitese ferma la marcia della Sacilese<br />
La squadra di Zanin vince in rimonta<br />
Buonocunto segna, ma l’arbitro annulla<br />
SANVITOALTAGLIAMENTO.ÈlaSanvitesedi<br />
DiegoZaninadaggiudicarsiconpienomeritoilderby<br />
contro la Sacilese, anticipo di lusso della terza<br />
giornata di ritorno in <strong>serie</strong> D. Reduci da ben sette<br />
vittorieconsecutivegliospitisisonodovutiinchinare<br />
al cospetto di una grande Sanvitese, protagonista<br />
diunaottimagara. Andatisottodiungol,inoccasione<br />
dell’unica disattenzione commessa nel primo<br />
tempo, gli uomini di Zanin, pur privi di pedine im-<br />
Certo, se la Sacilese fosse riuscita a<br />
pareggiare non si sarebbe potuto gridare<br />
allo scandalo, ma così non è stato ed è<br />
giusto quindi rendere onore ai biancorossi<br />
di San Vito, cosa che del resto non<br />
ha mancato di fare, a fine gara, lo stesso<br />
allenatore dei liventini, Borgato.<br />
Già al 3’ i padroni di casa si rendono<br />
pericolosi: Nonis pennella un cross per<br />
la testa di Muzzatti, sulla cui incornata<br />
l’estremo ospite si supera mettendo in<br />
calcio d’angolo. La Sanvitese gioca meglio<br />
e insiste alla ricerca del vantaggio,<br />
ma nella prima occasione in cui si affacciano<br />
in avanti sono gli ospiti a passare.<br />
ConclusionediCristofolirespintadalla<br />
difesa con la palla che resta in area,<br />
Tormen è il più lesto di tutti a insaccare<br />
anticipando il tentativo di parata di Piccolo.<br />
La Sanvitese non si perde d’animo e<br />
continuaa spingere.Al 38’,suglisviluppi<br />
di un calcio d’angolo, Leonarduzzi verticalizza<br />
in area per Rossi, il bomber attira<br />
in uscita Calligaro per poi mettere in<br />
mezzo per Fantin che, a porta ormai<br />
sguarnita a non più di un metro da linea<br />
del gol, riesce nell’incredibile impresa<br />
di mettere alto. Conclusione che perfino<br />
la fisica avrebbe difficoltà a spiegare,<br />
ma si sa, la fisica è una scienza esatta<br />
mentreilcalciononloè.Al44’laSanvitese<br />
agguanta il meritato pareggio. Corner,ladifesasacilesenonriescealiberare,<br />
la palla resta in area finché non arrivaGiacominiascagliarlaimparabilmente<br />
in porta.<br />
Nella ripresa, dopo dieci minuti, la<br />
Sanvitese mette addirittura la freccia e<br />
vainsorpasso.Azionedirimessa,Fantin<br />
è bravo a servire Rossi che avanza una<br />
decina di metri, entra in area e di sinistro<br />
fa secco Calligaro per poi andare a<br />
raccogliere l’ovazione della tribuna.<br />
La Sacilese si riversa in attacco alla<br />
ricerca del pari, ma la Sanvitese si chiude<br />
bene. Al 34’ Favero spara alto da posizione<br />
favorevole, al 40’ Buonocunto segna,<br />
ma l’arbitro annulla per fuorigioco<br />
di Tormen. Nel recupero sale in cattedraMarcoPiccoloche,condueautentici<br />
miracoli,salva il risultato, negando il gol<br />
ancora a Favero al 93’ e un minuto più<br />
tardi a Vecchiato.<br />
Carlo Candido<br />
SANVITESE<br />
SACILESE<br />
SPEZIA<br />
JUVENTUS<br />
portantissimequaliGiordano,FranceschiniseMarta,<br />
sono riusciti a mettere sotto la seconda forza del<br />
torneo, riuscendo ad agguantare il pareggio già allo<br />
scadere della prima frazione. Nella ripresa poi, una<br />
volta trovato il vantaggio grazie a un gran gol del<br />
solito Rossi, la Sanvitese si è chiusa bene, giocando<br />
una partita di grande cuore, soffrendo un po’ nel<br />
finale, ma riuscendo a condurre in porto una vittoria<br />
senza dubbio meritata.<br />
2<br />
1<br />
SANVITESE Piccolo Mattiuzzo<br />
Giacomini Marzin 6 (Francescato 6)<br />
Leonarduzzi Perenzin 6 5 Muzzatti<br />
6 (Nadarevic 6) Maiero Rossi No<br />
nis 6 5 Fantin 6 (Crozzoli 6) Allenatore<br />
Zanin<br />
SACILESE Calligaro Faloppa 6 Da<br />
Dalt 5 5 (Reartes sv) Moretti 5 5 Za<br />
nette 6 Vecchiato 6 Albanese 5 5 (Fa<br />
vero 6) Buonocunto 6 5 Tormen 6 5<br />
Cristofoli 6 Llullaku 6 Allenatore Bor<br />
gato<br />
ARBITRO Proversi di Treviglio 6<br />
MARCATORI Al 1 ’ Tormen al 44’ Gia<br />
comini; nella ripresa al 10’ Rossi<br />
NOTE Spettatori: mille circa <strong>Giornata</strong><br />
di sole ma fredda Terreno in buone<br />
condizioni Ammoniti: Fantin Peren<br />
zin Francescato per comportamento<br />
non regolamentare<br />
SERIE D<br />
Lo Spezia s’illude, ma Nedved salva la Juventus<br />
1<br />
1<br />
SPEZIA (4-1-4-1) Santoni Nicola Giu<br />
liano Addona Gorzegno Confalone<br />
Saverino Frara Do Prado (12’ st Ba )<br />
Varricchio Guidetti (26’ st Padoin)<br />
All. Soda<br />
JUVENTUS (4-4-2) Buffon Birindelli<br />
(33’ st De Ceglie) Piccolo Gianniched<br />
da Balzaretti Camoranesi (46’ st Mar<br />
chionni) Paro (25’ st Palladino) Zanet<br />
ti Nedved Del Piero Trezeguet All.<br />
Deschamps<br />
ARBITRO Rocchi di Firenze<br />
MARCATORI Al 3 ’ Confalone; nella ri<br />
presa al 4 ’ Nedved<br />
Un contrasto tra il<br />
centravanti della<br />
Sacilese Tormen<br />
(autore del gol che<br />
ha illuso i liventini)<br />
e il capitano della<br />
Sanvitese Perenzin,<br />
nel corso del<br />
vibrante derby<br />
che ha visto<br />
i padroni di casa<br />
imporsi di misura<br />
(Foto Missinato)<br />
SERIE B<br />
SPORT<br />
DOMENICA 2 GENNAIO 200 21<br />
LA SPEZIA. Ha segnato al 92’ e ha detto «zitti tutti» con il<br />
ditosullabocca,esultandodirabbiacomeseiltitolod’inverno<br />
conquistato grazie al suo pari fosse quello degli anni<br />
d'oro, e non solo il primato dell'andata di B. Ma il gran tiro<br />
con il quale Nedved ha siglato l’1-1 della Juve in casa dello<br />
Spezia è un gol di quelli che pesano. E non solo perchè la<br />
Juve giocava in 10, e recriminava per un paio di azioni da<br />
sospetto rigore. L’incantesimo dello Spezia si spezza proprio<br />
alla fine quando al suo solito il centrocampista ceko fa<br />
una magia e da fuori area centra al volo l’angolino pareggiando<br />
la partita. La rete, che arriva al secondo minuto di<br />
recupero e bilancia quella di Confalone nel primo tempo,<br />
lascia di sasso i 10 mila dello stadio Picco che già assaporavano<br />
l'’impresa ai danni del grande avversario.<br />
Ipadronidicasaavevanolegittimatoilvantaggiosfiorandopiùvolteil2-0eormai<br />
contavanosuitrepuntimiracolosi<br />
eutiliperlasalvezza.AncheperchèlaJuventuserainaffanno<br />
e arrancava in dieci per l’espulsione di Giannichedda.<br />
Per gli spezzini resta la soddisfazione di avere giocato<br />
alla pari con la prima della classe, mentre il verdetto della trasferta è negativo<br />
perlaJuventus,chehamostratolimiti indifesae scarsacapacitàdifinalizzare<br />
la gran mole di gioco prodotta dai suoi fuoriclasse.<br />
TRIESTINA<br />
PIACENZA<br />
IL PAREGGIO<br />
FLASH<br />
MERCATO<br />
Mancini: Cassano all’Inter?<br />
Magari, ma più avanti<br />
APPIANO GENTILE. Mentre<br />
onferma che non ci sono novità<br />
sul fronte rinnovo del contratto<br />
con l'Inter, Mancini “apre” a Cassano,che<br />
iltamtamdi mercato accostainsistentementeainerazzurri.<br />
«Cassano è uno che fa la differenza<br />
e può piacermi, così come<br />
piace a tanti altri allenatori. Comunque,<br />
nel momento in cui dovesse<br />
esserci la possibilità di un<br />
suoritornoinItalia,credochel'Inter<br />
possa esserci. Ma magari più<br />
avanti».<br />
ANTICIPO<br />
Catania-Palermo<br />
si gioca il 2 febbraio<br />
CATANIA.IlderbyCatania-Palermo<br />
si giocherà alle 18 di venerdì2<br />
febbraio.Lo ha decisoilComitatoperl’ordineelasicurezzapubblica<br />
di Catania. La partita è stata<br />
anticipatarispettoalladataprevista,<br />
il 4 febbraio, perchè è quello<br />
uno dei giorni clou della festa per<br />
la Patrona della città, Sant' Agata.<br />
L' orario è stato cambiato, dalle 15<br />
alle 18, per venire incontro alle richieste<br />
del Catania di giocare di<br />
sera, ma di mantenere comunque<br />
un livello adeguato di standard di<br />
sicurezza, visto che il derby è considerato<br />
ad alto rischio.<br />
La Triestina non trova il gol per battere il Piacenza<br />
0<br />
0<br />
TRIESTINA (4-3-3) Rossi Abruzzese<br />
5 5 (35’ pt Peana 6) Lima 6 Mignani 6<br />
Pesaresi 6 Allegretti 6 Gorgone 5 5<br />
Cossu 6 5 Marchesetti 6 5(34’ st<br />
Eliakwu sv) Della Rocca sv (20’ pt Pio<br />
vaccari 5 5) Graffiedi 5 5 All. Agosti<br />
nelli<br />
PIACENZA (4-3-3) Coppola 6 5 Cam<br />
pagnaro 6 5 Miglionico 5 5 Iorio 6<br />
Anaclerio 6 5 Riccio 6 Patrascu 6 5<br />
Nocerino 6 (34’ st Gemiti sv) Padalino<br />
6 5 (42’ st Stamilla sv) Simon 5 5 Ran<br />
tier 6 5 All. Iachini<br />
ARBITRO Stefanini di Prato 6 5<br />
TRIESTE.LaTriestinaversione<strong>2007</strong>presentataalRocco<br />
da Agostinelli mette in mostra una corposa <strong>serie</strong> di<br />
novità:l’ormaiquasititolareCossuametàcampo,Marchesetti<br />
in posizione di esterno destro offensivo e il difensore<br />
Peanadallamezzoradelprimotempo.Tuttipromossiindividualmente,<br />
ma la squadra non ha trovato giovamento<br />
dai loro innesti. Fare gol è ancora troppo difficile per gli<br />
alabardati, che però giocano alla pari con il più quotato<br />
Piacenza. Il pareggio a reti inviolate, determinato anche<br />
da una prestazione impeccabile di Generoso Rossi, lascia<br />
gli alabardati ancora nel limbo della metà classifica.<br />
L’avvio è scoppiettante. Le squadre si affrontano a viso<br />
aperto mettendo al bando ogni forma di tatticismo. Il Piacenza<br />
schiaccia subito sull’acceleratore, ma è la Triestina<br />
a farsi pericolosa al 4’ e al 6’ con altrettante punizioni di<br />
Allegretti.Sulribaltamento di fronteè il Piacenzaa sfiorare<br />
il gol con Rantier in due occasioni nel breve volgere di<br />
pochi secondi: prima colpisce il palo e poi sul successivo<br />
crossdiPadalinoriesceatoccaresottoportaacolposicuro<br />
ma è strepitosa la risposta di Rossi..<br />
Aritmialtianche laripresaconlesquadrechesi allunganoelasciano invitanti<br />
spazi agli attaccanti. Ma il gol non arriva. (p.m.)
Piccolo della Sanvitese, il pubblico<br />
e due fasi del vibrante derby di ieri<br />
CALCIO<br />
SERIE D<br />
Derby alla Sanvitese tra le polemiche<br />
Sacilese sconfitta, il presidente Lucchese: «L’arbitro ci ha “derubato”»<br />
SAN VITO. A una bella e giovane Sanvitese<br />
riesce l’impresa di fermare, vincendo, la striscia<br />
di successi consecutivi (sette) della Sacilese. Dovrebbe<br />
essere questa la principale notizia uscita<br />
dall’atteso derby diieri. Invece, a destare maggiore<br />
clamore sono le polemiche sollevatesi dallo<br />
spogliatoioliventinoperl’operatodeldirettoredi<br />
gara. Il quale nella ripresa, consigliato dal suo<br />
collaboratore di linea, ha annullato un gol a Buonocunto<br />
(sarebbe stato il 2-2) per un presunto fuorigioco<br />
diTormen, trovatosi sullatraiettoria diun<br />
primo tentativo di Da Dalt. Il presidente della Sacilese,<br />
Raimondo Lucchese, non usa mezze parole:«Lasconfittaèimmeritata.Siamostatiderubati<br />
dagli arbitri. Il gol di Buonocunto era legittimo<br />
sotto tutti i punti di vista. E’ una decisione che ha<br />
del clamoroso. La palla, infatti, non era diretta al<br />
giocatore in presunto fuorigioco. E’ una sconfitta<br />
– rimarca il massimo dirigente biancorosso – che<br />
proprio non ci sta, e che ci da molto fastidio. Ciò<br />
non toglie che da domenica prossima continueremo<br />
a fare quello che stavamo facendo prima di<br />
questa gara».<br />
Amarezza,rabbia,unitaperòaunagrandefiducia.<br />
Anche ieri, infatti, la Sacilese ha dimostrato<br />
di essere una squadra matura per ambire a grandi<br />
traguardi. E gol annullato a parte, nel finale di<br />
gara è stata letteralmente fermata da un portiere,<br />
Marco Piccolo, in giornata di grazia. Parate che<br />
non sono sfuggite all’attenzione del presidente<br />
sanvitese Isidoro Nosella. «Degne di un grande<br />
portiere», le definisce. Poi si compiace giustamenteperungrandesuccesso,ottenutononostante<br />
le defezioni di Marta, Giordano e Franceschinis<br />
(per lui, dopo gli ultimi accertamenti, si parla<br />
di stagione finita). «In quanto ottenuta contro una<br />
delle migliori squadre del campionato – dichiara<br />
Nosella – è una vittoria che vale doppio. Squadra<br />
decimata? Se i nostri giovani giocheranno sempre<br />
così, chi è fuori potrà guarire senza fretta».<br />
Infine un accenno al pubblico. Numeroso sì<br />
(455 i paganti, accrediti compresi, più una cinquantina<br />
di addetti ai lavori), ma forse non eclatantecomeinaltriderbyprovincialidisputatisiin<br />
precedenza (in primis quello tra Tamai e Sacilese).<br />
«La cornice è stata all’altezza – conclude Nosella<br />
–, ma considerati i sacrifici che facciamo,<br />
dovrebbeesserecosìognidomenica».SelaSanvitese<br />
continuerà con questo passo è facile che la<br />
speranza di Nosella si tramuti in realtà. Diciotto<br />
punti nelle ultime otto partite. Zona play-off, in<br />
attesa dei risultati delle rivali, a due lunghezze. Il<br />
novembre nero, che aveva pure fatto traballare la<br />
panchina di Zanin, ora è davvero alle spalle. Il<br />
segreto? «Un patto all’interno dello spogliatoio –<br />
risponde proprio Zanin –, il contenuto del quale,<br />
se del caso, lo rivelerò soltanto a fine stagione».<br />
La cronaca del derby nello sport nazionale.<br />
Pierantonio Stella<br />
Il capitano della Sanvitese, Perenzin (Foto Missinato)<br />
A una vettura di Formula 1,<br />
quale si sta dimostrando il SaroneinquestastagionediEccellenza,<br />
gli ostacoli sembrano sfumare<br />
via, senza lasciare segni, sullo<br />
specchiettoretrovisore.Oggi,però,<br />
per i pedemontani è proprio<br />
il caso di guardarsi indietro. Di<br />
fareattenzioneallepropriespalle.<br />
Persino alla rivale al momento<br />
più lontana.<br />
Iltestacoda.Laterzadiritorno<br />
(fischio d’inizio alle 14.30), infatti,<br />
porta in dote ai biancorossi<br />
un autentico testacoda. Saccher<br />
e compagni si recano sul terreno<br />
del Lignano, fanalino del girone<br />
a ben 31 lunghezze dalla formazione<br />
di Maurizio De Pieri. Ma è<br />
propriodietronumeri,eprospet-<br />
SPORT PORDENONE<br />
DOMENICA 2 GENNAIO 200 C e mail: pordenone@messaggeroveneto it<br />
La squadra di Zanin, pur rimaneggiata, vince in rimonta<br />
I liventini s’infuriano per un gol annullato a Buonocunto<br />
L’aggancio al primato, per<br />
ora, fallito dalla Sacilese potrebbe<br />
riuscire oggi al Tamai,<br />
che ospita il Montebelluna (fischio<br />
d’inizio alle 14.30). Classifica<br />
alla mano, servirebbe<br />
una vittoria dei mobilieri, la<br />
concomitante sconfitta della<br />
capolista Mezzocorona nel<br />
derbycasalingoconil Bolzano<br />
e che la Vecomp non vada oltre<br />
il pareggio a Jesolo. Nel<br />
complesso, dunque, un’ipotesi<br />
perlomeno articolata. E che<br />
al momento non solletica più<br />
di tanto i desideri dell’allenatoredelle“furierosse”Ermanno<br />
Tomei: «Non so quanto sia<br />
un bene andare in testa a questo<br />
punto della stagione. Forse<br />
è meglio rimanere in scia, a<br />
qualche punto di distanza, e<br />
tive, così differenti che spesso,<br />
come il calcio insegna, si celano<br />
insidieparticolari.Megliononfidarsi.<br />
Decimati dall’influenza. Anche<br />
considerando che De Pieri<br />
dovrà fare a meno degli influenzati<br />
Crestan, Vendruscolo, Filippo<br />
Pessot e Narder (tutte assenze<br />
pesanti, che si aggiungono alla<br />
squalifica del talentuoso Lel-<br />
farsitrovareprontiquandoarriverà<br />
il momento decisivo».<br />
Ciò non toglie che l’obiettivo,<br />
per non dire l’imperativo,<br />
odierno del Tamai sia bissare<br />
il successo di domenica scorsa<br />
a Bolzano. Così rafforzando<br />
la propria candidatura per la<br />
C2 e tornare ad assaporare il<br />
gusto dei tre punti casalinghi,<br />
che mancano da oltre due mesi<br />
(19 novembre, 5-1 sulla Sanvitese,<br />
ndr).<br />
«Vogliounasquadrachegiochi<br />
con la stessa attenzione dimostrata<br />
a Bolzano, dove non<br />
siamostatiforsebellissimi,ma<br />
capaci di ottenere il successo<br />
con grande determinazione e<br />
soprattutto senza subire reti».<br />
La sconfitta di ieri della Sacilese<br />
a San Vito ha in verità<br />
aggiunto un’ulteriore stimolo:<br />
la), e che il Lignano dispone di<br />
elementidiqualitàcomeDelDegan,<br />
Modolo Perelli, Colle. Ecco<br />
alcuninomi cui riservare un “occhio”<br />
particolare. Mentre un<br />
orecchio (se non tutti e due) sarà<br />
rivolto agli altrettanto insidiosi<br />
match delle rivali nella corsa alla<strong>serie</strong>D.LaManzaneseèattesa<br />
dalla trasferta di Palmanova, il<br />
Monfalconedalderbyconlaperi-<br />
GLI INCONTRI DI OGGI<br />
L’aggancio in vetta resta possibile per il Tamai<br />
Ma col Montebelluna serve “espugnare” il terreno di casa. Pordenone in missione a Quinto<br />
vincendo oggi, infatti, il Tamai<br />
scavalcherebbe i cugini e si riprenderebbe<br />
la leadership<br />
provinciale. «A questo non<br />
penso–replicaTomei–.L’indicazioneuscita<br />
dal derby di ieri<br />
èun’altra.Questoèuncampionato<br />
equilibratissimo, dove bisognasempregiocarealmassimo.<br />
La fame non ti deve mai<br />
mancare». La fame di punti<br />
del Pordenone nel <strong>2007</strong> ha trovato<br />
degna soddisfazione: 7 in<br />
tregare,conditipuredaunottimo<br />
gioco. Ma il cammino verso<br />
la salvezza è talmente lungo<br />
che il momento di considerarsi<br />
sazi è ancora lontano. Lo sa<br />
bene il tecnico Gianni Tortolo<br />
e per questo chiede ai suoi, oggi<br />
di scena sul difficile campo<br />
dell’Union Quinto (quinta in<br />
classifica), di continuare sulla<br />
colante Juventina. Se il Sarone<br />
rispetterà il pronostico, dunque,<br />
potrebbe addirittura incrementare<br />
i già lauti distacchi (rispettivamente8e12punti)neiconfronti<br />
di seggiolai e cantierini.<br />
Una vittoria per sognare.<br />
Vincendo oggi a Muggia, l’Azzanese<br />
potrebbe viceversa ridurre<br />
le distanze dal secondo posto (8<br />
punti) che vale gli spareggi. Un<br />
via intrapresa. «Abbiamo imboccato<br />
una strada importante<br />
– conferma l’allenatore dei<br />
“ramarri” –, ma c’è sempre il<br />
rischiodicadereinqualcheerrorecommessoin<br />
precedenza.<br />
La squadra sta acquistando<br />
semprepiùsicurezzaeconvinzione.<br />
Anche a Quinto, però,<br />
mi auguro ci siano la stessa<br />
concentrazione e la stessa cura<br />
dei particolari delle ultime<br />
gare».<br />
Queste le probabili formazioni.<br />
Tamai (4-4-2): Zaghetto,<br />
Calzavara, De Marchi, Orlando,Perissinotto,Roveretto,Tonon,<br />
Petris, Paolini, Andreolla,<br />
Visentin. Pordenone (4-4-2):<br />
Moro,Zanello,Rubert,Campaner,Battiston,DeNardi,Venerus,<br />
Cursio, Marangone, Fabbro<br />
Giordani. (p.s.)<br />
Eccellenza. Biancorossi sul campo del “fanalino” Lignano. Fontanafredda, vietato sbagliare<br />
Sarone, occhio al testacoda<br />
traguardo,quest'ultimo,forseazzardato,<br />
ma la compagine biancazzurraèpotenzialmenteingrado<br />
di impensierire le battistrada.<br />
E in trasferta, dove è ancora<br />
imbattuta,lasuaèsinoraunamedia<br />
da promozione. Nella circostanza<br />
c’è pure il desiderio di riscattarelanettasconfittadell’andata<br />
(3-0) a stimolare i ragazzi di<br />
DeAgostini.Insomma,lemotiva-<br />
Alex Visentin (Tamai)<br />
zioni non mancano di certo.<br />
Un successo per sperare.<br />
Come pure al Fontanafredda,<br />
cuiilpareggiodiieritraSevegliano<br />
e Union ’91 e gli impegni, sullacartaproibitivi,dellerivali-salvezzaLignano<br />
eJuventina, offrono<br />
un’allettante invito a scrollarsi<br />
di dosso la veste di penultima<br />
della classe. E’ ovvio che per riuscirci<br />
i rossoneri (nelle cui fila<br />
dovrebbe rientrate Carlo Giust,<br />
chehascontatoilturnodisqualifica)<br />
dovranno superare al Comprensoriale<br />
il Tricesimo (in <strong>serie</strong>positivada4giornate).Eregalare<br />
al nuovo allenatore Fabio<br />
Zanetti la prima, importante vittoria<br />
della sua gestione per ora<br />
costellata di pareggi. (p.s.)
12 SPORT GORIZIA<br />
IL CALCIO<br />
ISONTINO<br />
La Pro Gorizia piega il San Sergio e si allontana dalla zona retrocessione<br />
Pronto riscatto del Capriva che sbanca San Giorgio. Colpo della Fincantieri<br />
La Juventina rialza la testa<br />
La cura Trentin fa subito effetto: buon punto a Monfalcone<br />
L’Itala non gira più:<br />
addio sogni di gloria<br />
SAN BONIFACIO. Se non<br />
è un addio alle speranze di<br />
primato,pococimanca.L’Itala<br />
San Marco subisce la terza<br />
sconfitta stagionale (2-1 in casa<br />
della Sambonifacese) e si<br />
allontanainmanieraforsedefinitiva<br />
dalla vetta ora distante<br />
9 punti. Biancoblù molto<br />
piùpimpantirispettoadomenicascorsa,capacidisbloccare<br />
il risultato con Peroni, ma<br />
anche di rovinarsi con le proprie<br />
mani subendo prima il<br />
pareggio e poi il sorpasso nelle<br />
fasi finali di entrambe le<br />
frazioni.<br />
Due gli episodi che hanno<br />
probabilmente indirizzato il<br />
risultato a favore dell’undici<br />
veronese:ilparidellaSambonifacesearrivatoaprimotempoormaiscadutoel’espulsione<br />
per gesto di reazione che<br />
nella parte iniziale della ripresa<br />
è costato l’espulsione a<br />
Mirco Vosca. Un ko doppiamentedifficiledadigerireanche<br />
perché le tre compagini<br />
piùvicineinclassifica(Sacilese,Tamai,UnionQuinto)hannopersoalorovoltae,quindi,<br />
fare risultato avrebbe permesso<br />
all’undici di Zoratti di<br />
portarsi ai margini del podio.<br />
«Inutile piangersi addosso –<br />
sottolinea il tecnico – poiché<br />
il calcio è anche questo. Bastava<br />
andare al riposo in vantaggio<br />
e con ogni probabilità<br />
avremmo vinto. Ne sono convinto<br />
alla luce della buona<br />
CALCIO SERIE D<br />
prestazione della squadra.<br />
Abbiamo disputato una gran<br />
mezz’ora, trovando il gol e<br />
sfiorando il raddoppio. Poi la<br />
Sambonifacesesièalzata,però<br />
non ci ha fatto soffrire. Per<br />
questo dispiace non aver<br />
mantenutoilvantaggioprima<br />
dellapausa.Ilsecondotempo<br />
è stato rocambolesco.<br />
L’espulsione di Vosca ci<br />
ha fatto passare dal 4-3-3 al<br />
4-4-1 e siamo andati molto bene.<br />
Lo dimostrano il palo-traversa<br />
di Carli e il salvataggio<br />
sulla linea di un avversario.<br />
Purtroppo a una manciata di<br />
minutidalterminesiamofiniti<br />
sotto. Peccato, ma è stata<br />
un’Itala San Marco per lunghi<br />
tratti convincente».<br />
Da capitano Alessandro<br />
Peroni non può gioire per<br />
una rete inutile: «Forse il gol<br />
più amaro che ho segnato negli<br />
ultimi anni. Meritavamo<br />
come minimo il pareggio, invece<br />
torniamo a casa con una<br />
sconfitta che ci fa perdere di<br />
vista il primo posto. Sull’episodio<br />
di Vosca non posso<br />
esprimermiperchéerolontano,<br />
ma comunque anche in<br />
dieci la partita l’abbiamo fattanoi.Adessodobbiamorimanere<br />
compatti. I play-off sono<br />
sempre alla nostra portata e<br />
con due gare casalinghe di filac’èlapossibilitàdirimetterci<br />
in carreggiata. Brucia perché<br />
abbiamo giocato bene, sicuramentemeglio<br />
della Sambonifacese».<br />
(pi.ai.)<br />
GORIZIA. La cura Trentin regala subito un punto alla Juventina,<br />
uscita indenne dal temuto derby in casa del Monfalcone. Brutto scivolone<br />
casalingo, invece, per la Pro Romans, sconfitta 2-0 davanti ai suoi<br />
tifosi dal Vesna. In Promozione vittorie in trasferta per Capriva e Fincantieri,<br />
anche se quella più pesante la ottiene la Pro Gorizia conquistando<br />
preziosi punti-salvezza contro il fanalino di coda San Sergio.<br />
Comincia con uno 0-0<br />
esterno, dunque, l’avventura<br />
di Armando Trentin sulla<br />
panchina della Juventina<br />
anche se il punto strappatoalComunalediMonfalcone<br />
dai biancorossi, alla<br />
luce della vittoria del Fontanafredda,<br />
è di quelli che<br />
fanno bene solo al morale.<br />
In classifica, infatti, gli<br />
isontini sono ora terzultimi,<br />
ovvero per la prima voltanellastagioneinpienazona<br />
retrocessione. Nulla di<br />
fatto nel complesso, anche<br />
senellaripresaPaviz(appena<br />
entrato) fallisce il colpo<br />
da3puntieproprioalloscadere<br />
gli azzurri (orfani di<br />
Buzzinelli, Gubellini, Pinos,<br />
Godeas e Cipracca) reclamanounrigoreperunatterramentosospettodelgiovane<br />
Cappai.<br />
UnadoppiettadiVenturi-<br />
Un momento del derby tra Audax e Piedimonte<br />
ni e le solite sbavature difensive,<br />
invece, costano care<br />
alla Pro Romans, che<br />
contro il Vesna rimediano<br />
la sconfitta consecutiva<br />
(perdendo anche Coccolo,<br />
espulso a metà ripresa per<br />
proteste).<br />
InPromozionetuttoinvariato<br />
nelle zone che contano,<br />
con le prime tre della<br />
classe tutte vittoriose.<br />
A confermare il primato<br />
del Capriva un rigore di<br />
Zienna che, a inizio ripresa,<br />
regala ai rossoneri l’undicesima<br />
vittoria stagionale.<br />
Gara, tuttavia, che non<br />
ha mancato di mettere ancora<br />
una volta sotto accusa<br />
ladirezionearbitraledelsignor<br />
Iseppi (annullato un<br />
gol regolare a Pividori,<br />
espulso il difensore Thomas<br />
Buso e tafferugli sugli<br />
spalti).<br />
ACervignano,invece,torna<br />
alla vittoria dopo quattro<br />
giornate la Fincantieri,<br />
grazie a un rigore procurato<br />
e trasformato nella prima<br />
frazione dalbomber Milan.<br />
Un 2-2 casalingo e tante<br />
polemiche per lo Staranzano,<br />
raggiunto sul 2-2 dal<br />
Santamaria con un rigore<br />
contestato dai biancorossi<br />
(due volte in vantaggio con<br />
Luxich, su punizione nel<br />
primo tempo, e con Nasser<br />
nella ripresa).<br />
Quartorisultatoutileconsecutivo<br />
e vittoria pesantissima<br />
in chiave-salvezza, invece,<br />
per la Pro Gorizia che<br />
al Campagnuzza supera di<br />
misura il fanalino di coda<br />
San Sergio (di Bartussi il<br />
gol-partita nella ripresa)<br />
portandosi a +5 sulla zona<br />
retrocessione.<br />
Prima sconfitta del <strong>2007</strong>,<br />
infine,perilMariano,caduto<br />
immeritatamente ad<br />
Aquileia al termine di 90’<br />
opachi e con più di un rimpianto,acominciaredalpalo<br />
colpito da Giolo.<br />
Marco Ceci<br />
Due immagini del derby tra il Monfalcone e la Juventina<br />
Villesse e Lucinico a pieno regime<br />
L’Audax pareggia con il portiere<br />
GORIZIA. È sempre più<br />
quella goriziana la lingua ufficiale<br />
del girone C di Prima categoria.Graziealrotondo2-0nelderby<br />
casalingo contro il San Canzian,<br />
infatti, il Villesse mantiene<br />
saldamente il comando.<br />
Giallorossi che chiudono il discorsogiànellaprimafrazione<br />
grazie alle reti di un Goriup,<br />
ormai pienamente recuperato,<br />
e dell’italo-argentino Bocchio.<br />
Nella ripresa il centrocampistaNunezsivedeannullare<br />
il tris, mentre nel finale si<br />
fa espellere il difensore Lepre<br />
per doppia ammonizione.<br />
Alle spalle della capolista,<br />
sfruttando il mezzo passo falso<br />
del Gallery (fermato, sabato,<br />
sull’1-1 da una buona Gradese),<br />
sale il San Lorenzo, che ha<br />
espugnato il campo di Turria-<br />
co. Un derby che ha visto l’undici<br />
di mister Bertossi (che in<br />
settimana sarà a Torino per<br />
svolgere un corso di aggiornamento<br />
tecnico per le giovanili<br />
dellaJuventus)passarein vantaggio<br />
con Sergio. Un eurogol<br />
di Novati ha mandato le squadre<br />
al riposo, ma nel finale è<br />
arrivatala zampatadatre puntidelbomberRadolli,perildefinitivo<br />
2-1 a favore del San Lorenzo,oraaduepuntidallavetta.<br />
Seconda vittoria consecutiva<br />
per il Medea, andato a sbancare<br />
(2-1) il campo del Costalunga<br />
grazie alle reti nella ripresa<br />
di Zorzin e Pascoletti.<br />
Restamalinconicamenteultimo,invece,ilRonchi,sconfittoal“Lucca”dalPrimorje.Sotto<br />
già all’intervallo, i verdeamaranto<br />
trovano il pari con<br />
Grimaldi nella ripresa (in precedenzalostessocentrocampista<br />
aveva spedito sulla traversa<br />
un rigore), ma nel finale si<br />
vedono beffare sempre dagli<br />
11 metri.<br />
In Seconda categoria nulla<br />
di fatto nell’atteso derby che a<br />
Straccis vedeva affrontarsi Azzurra<br />
e Begliano, ma a far parlare<br />
di sé è ancora il Lucinico<br />
di mister Peressini, andato a<br />
espugnare il campo del Breg<br />
grazie a una rete dopo appena<br />
8’ di Luca Bartussi. Decisivo,<br />
tuttavia, il portiere nerazzurro<br />
Burino, che, allo scadere, ha<br />
neutralizzato un calcio di rigore.<br />
Buon punto interno per il<br />
Mossa, che ha fermato sull’1-1<br />
la capolista Ponziana, mentre<br />
il primo rigore (trasformato da<br />
Moretti) in 18 giornate ha per-<br />
Messaggerodellunedi<br />
2 GENNAIO 200<br />
messo al Fogliano di raggiungere<br />
sull’1-1 l’Opicina.<br />
Rimonta solo sfiorata contro<br />
il Torre, invece,per il Sovodnje,<br />
che, davanti ai suoi tifosi<br />
va al riposo sotto 0-3 e nella ripresa<br />
va a segno con il solito<br />
Valentinuzzi (12º centro in<br />
campionato) e Calligaris.<br />
Nuovo stop per la Pro Farra,<br />
caduta 0-3 in casa dello<br />
Zarja/Gaja.<br />
Gol ed emozioni, infine, dal<br />
derby del “Baiamonti” che vedeva<br />
opposte Audax/Sanrocchese<br />
e Piedimonte (Terza categoria,girone<br />
D). Doppio vantaggio<br />
per il Piedimonte (a segno<br />
con Tommasone e Florenin),manelfinaleerailportiere<br />
di casa Alderuccio a riaprireil<br />
discorsoincornandoil 2-1,<br />
con definitivo 2-2 firmato nel<br />
recupero da Vidoz. (ma.ce.)
VI SERIE D<br />
LA VENTESIMA DI ANDATA<br />
INCREDIBILE<br />
SCONFITTA<br />
Le mura delle furie rosse erano inespugnate da due mesi, ma non c’è stato nulla da fare contro i veneti che hanno messo in campo una squadra più tonica<br />
Poker all’evanescente e spaesato Tamai<br />
È il secondo scivolone davanti al proprio pubblico<br />
Petris segna e illude, poi il Montebelluna a valanga<br />
TAMAI DI BRUGNERA. Un evanescente e spaesato Tamai sprofonda<br />
per la seconda volta dinanzi ai propri allibiti sostenitori al<br />
cospetto di un tonico Montebelluna che infierisce rifilando in<br />
rimonta un poker ai Mobilieri. Dopo l’improvviso vantaggio i locali<br />
subiscono nell’arco di pochi secondi un paio di reti che indirizzano<br />
la gara sui binari veneti fino a farli dilagare con il trascorrere<br />
dei minuti. Rinvigorita dal prezioso exploit di Bolzano, il Tamai,<br />
nel tentativo di ripetersi fra le mura amiche inespugnate da oltre<br />
Pronti e via ed è una partenza a spron<br />
battuto: al 2’ Schiavon penetra come nel burro<br />
nel fronte di sinistra difensivo tamaiota e<br />
centra rasoterra Bernardi che da pochi passi<br />
colpisce a colpo sicuro andando a cozzare<br />
in pieno il montante a Zaghetto battuto. È<br />
soltanto un’avvisaglia. Tirato un sospirone<br />
di sollievo il Tamai entra in partita al 7’. È il<br />
preludio al vantaggio locale pervenuto al 14’<br />
al termine di un’azione corale veramente<br />
spettacolare: Petris sulla trequarti taglia il<br />
campo palla al piede porgendo ad Andreolla<br />
che chiama all’inserimento turbo-Calzavara<br />
sul cui traversone lo stesso Petris da<br />
sottomisura infila l’incolpevole Conte. Non<br />
c’è neppure tempo per assaporare la gioia<br />
del gol che i bianconeri veneti ristabiliscono<br />
le distanze: nel tentativo di anticipare il<br />
centravanti Cvetkovic il capitano De Marchi,<br />
sfortunatamente tocca con il corpo<br />
spiazzando completamente e annichilendo<br />
lo spaesato Zaghetto. Ancor più attonito, un<br />
paio di giri di lancette dopo quando vede<br />
sbriciolarsi l’intera difesa permeabilissima<br />
e in bambola di ieri sotto un altro guizzo di<br />
Cvetkovic la cui paternità del gol stavolta<br />
non è in discussione. L’1-2 nel giro di 60 secondi<br />
è una doc-<br />
Partenza a razzo<br />
con gol spettacolo<br />
poi i friulani<br />
sbandano<br />
e si lasciano<br />
travolgere<br />
cia freddissima.<br />
Occorre pazientare<br />
al 35’ ma ancora<br />
una volta è il<br />
Montebelluna a<br />
crearedevastazioni<br />
nell’abulico assetto<br />
difensivo tamaiota.<br />
Tomei rivoluziona<br />
la formazioneneltentativo<br />
di scuoterla<br />
ponendo Restiotto al fianco di Visentin e<br />
arretrando Orlando in sostituzione dell’acciaccato<br />
De Marchi. Si va negli spogliatoi<br />
con un passivo assai scomodo da rimediare.<br />
La ripresa si apre al 2’ con la stessa inerzia:<br />
Formentin in solitaria scocca una bordata<br />
sulla quale in qualche modo Zaghetto pone<br />
il corpo. Al 13’ Orlando pesca largo Andreolla<br />
sul cui dosato traversone Visentin inzucca<br />
di una spanna oltre la porta trasversale.<br />
Corre il 18’ allorché Tessaro si inventa una<br />
gemma da favola: dopo una veronica sull’avversario<br />
diretto scarica una sassata che<br />
scende all’improvviso e uccella il distratto<br />
Zaghetto. Montebelluna a senso unico, al 20’<br />
Garbini con una vollé sul palo vicino chiama<br />
alla respinta in corner il povero Zaghetto. Al<br />
31’ bagliore locale, Andreolla scaraventa<br />
per la semirovesciata di Visentin d’un soffio<br />
sopra la traversa. Ma a ogni fondo bianconero<br />
è una tortura per il Tamai, Masiero come<br />
un treno impegna nuovamente Zaghetto che<br />
salva, magra consolazione, la cinquina. È il<br />
39’: Rizzioli da piazzato coglie in pieno la<br />
barra trasversale, proprio una giornata balorda<br />
per il Tamai.<br />
Luca Posteraro<br />
due mesi, misura le proprie ambizioni al cospetto di un Montebelluna<br />
in netta crescita dopo un avvio deficitario. Mister Tomei con<br />
l’intero organico a disposizione disegna così le furie rosse: Zaghetto<br />
a custodia dei pali, Calzavara, De Marchi, Perissinotto e Tonon a<br />
comporre la retroguardia da destra a sinistra, mediana a tre con<br />
Orlando dinnanzi alla difesa, Petris e Paolini ai suoi lati rispettivamente<br />
destro e sinistro, tridente composto da Visentin supportato<br />
ai fianchi da Andreolla a destra e Roveretto a sinistra.<br />
TAMAI. Obiettivi opposti si<br />
scontravano a Tamai, da una<br />
partelefurierossenuovamente<br />
inascesagalvanizzateconilBolzano<br />
e in cerca di sfatare il tabù<br />
interno perdurante da oltre<br />
duemesi, dall’altrail Montebelluna<br />
intento a uscire ulteriormente<br />
dai bassifondi della classifica<br />
dopo un inizio, a dir poco,<br />
problematico.<br />
Al triplice fischio del direttoredigaraèpalpabileladelusione<br />
del mister tamaiota Ermanno<br />
Tomei: «Dieci minuti di totale<br />
e inspiegabile black out hannoincanalatola<br />
partita in mano<br />
veneta del Montebelluna oggi<br />
più pimpante e sveglio di noi,<br />
assolutamenteassopiti.L’unica<br />
ragione plausibile la differenza<br />
termica, negli allenamenti la<br />
temperatura è inferiore ai dieci<br />
gradi a quanto registrato oggi<br />
sul manto erboso. Davvero un<br />
LO SPOGLIATOIO<br />
Tomei deluso: «Dieci minuti<br />
di inspiegabile black out»<br />
Brutta giornata ieri per Visentin e compagni<br />
peccato perché il primo nostro<br />
quartod’oratuttosommatoèstato<br />
apprezzabile, poi quel patatrac,<br />
quell’1-2 che ci ha letteralmente<br />
stesi psico-fisicamente.<br />
A questo punto occorrerà rimboccarsi<br />
le maniche e ripartire<br />
riprendendosi dalla scoppola<br />
odierna non di poco conto».<br />
Ovviamente raggiante un fiumeinpienailtrainerdelMontebelluna<br />
Gianfranco Fonti: «Sapevamodellalorofacilitàdipalleggio,<br />
di conseguenza ci siamo<br />
adeguati rispondendo colpo su<br />
colpo disputando una signora<br />
partita. Abbiamo bisogno di salvarci<br />
continuando su questa<br />
strada non dovrebbe essere<br />
un’impresatitanica.Uncomplimento<br />
davvero a tutti, anche a<br />
quellichehannosostituitoititolari<br />
e si sono dimostrati ampiamente<br />
all’altezza della situazione».<br />
Petris ha segnato il gol che ha illuso il Tamai,<br />
poi travolto in casa da un volitivo<br />
Montebelluna. Sopra, da sinistra, Andreolla,<br />
l’attaccante sanvitese Max Rossi e il sacilese<br />
Zanette (Foto Missinato)<br />
TAMAI<br />
MONTEBELLUNA<br />
1<br />
4<br />
TAMAI Zaghetto 5 5 Tonon<br />
5 5 Calzavara 6 Perissinot<br />
to 5 5 Orlando 5 5 De Mar<br />
chi 5 5 (dal 40’ Restiotto 6)<br />
Paolini 5 5 (dal 22’ della ripre<br />
sa Rizzioli 6) Petris 5 5 (dal<br />
23’ della ripresa Benetton 6)<br />
Visentin 6 Andreolla 5 5 Ro<br />
veretto 6 Allenatore Tomei<br />
MONTEBELLUNA Conte 6 5<br />
(dall’11’ della ripresa Zattin<br />
6) Masiero 6 Furlanetto 6<br />
Marconato 6 5 Garbini<br />
Formentin 6 5 Schiavon<br />
(dal 31’ della ripresa Bellio 6)<br />
Tessaro 6 5 Cvetkovic<br />
Nardi 6 5 (dal 3 ’ della ripre<br />
sa Mason sv) Zavarise 6 5<br />
Allenatore Fonti<br />
ARBITRO Pairetto di Torino 6<br />
MARCATORI Al 14’ Petris al<br />
15’ autogol di De Marchi al<br />
16’ Cvetkovic al 35’ Tessa<br />
ro; nella ripresa al 1 ’ Tessa<br />
ro<br />
NOTE Spettatori: 600 circa<br />
Il tecnico Zanin: «È stata una vittoria più che meritata e contro una Sacilese di tutto rispetto. Sarebbe facile sognare adesso»<br />
Sanvitese, premiata la grande determinazione<br />
I sanvitesi Nonis (con il pallone) e Perenzin hanno disputato un bel derby<br />
SANVITOALTAGLIAMEN-<br />
TO. È toccato alla Sanvitese di<br />
Diego Zanin interrompere la<br />
striscia positiva di sette vittorie<br />
consecutive ottenute dalla<br />
Sacilese.<br />
UnavittoriaquelladellaSanvitese<br />
meritatissima, giunta al<br />
termine di una gara giocata<br />
con grande determinazione,<br />
nella quale non si sono fatte<br />
tropposentireleassenzedigiocatori<br />
tanto importanti quali<br />
sono Giordano, Franceschinis<br />
e Marta. «Direi che è stata una<br />
vittoria più che meritata la nostra–spiegaZanin–ottenutaal<br />
termine di una grande gara e<br />
controunavversariodituttorispettochenonacasoavevavinto<br />
le ultime sette partite e che<br />
occupailsecondopostoinclassifica.Facciodavveroicomplimenti<br />
ai miei ragazzi, sono sta-<br />
ti protagonisti di una grande<br />
partita. Stiamo lavorando bene,<br />
i nostri giovani stanno venendo<br />
fuori molto bene, penso<br />
aivariMattiuzzo,Marzin,Maiero,<br />
Muzzatti, Nadarevic e gli altri».<br />
Una vittoria importante, davanti<br />
alla quale risulta un po’<br />
difficile continuare a credere<br />
che l’obiettivo per questa Sanvitese<br />
debba limitarsi alla salvezza.<br />
«Sarebbe troppo facile<br />
mettersi a sognare adesso. –<br />
continua il tecnico biancorosso<br />
– Certo questi sono tre punti<br />
che vogliono dire molto, ma<br />
noi dobbiamo continuare a lavorare<br />
come stiamo facendo.<br />
Raggiungiamo la salvezza e<br />
poivedremo.Secontinuiamoa<br />
lavorareinquestomodo,irisultatinonpotrannochecontinuare<br />
ad arrivare e allora potremo<br />
prenderci le nostre soddisfazioni».<br />
Zanin non può concludere<br />
senza una citazione speciale<br />
per Marco Piccolo, autore,<br />
specie nel finale di partita,<br />
di almeno tre interventi miracolosi.<br />
«Ha fatto dei grandi interventi<br />
sì, ma la cosa non mi<br />
stupisce. Ogni volta che è stato<br />
chiamato in causa ha sempre<br />
dimostrato il suo valore, così<br />
come l’ha dimostrato sempre<br />
anche Venuto quando è toccato<br />
a lui scendere in campo».<br />
Rende omaggio ai padroni di<br />
casa anche l’allenatore liventino,<br />
Gianfranco Borgato.<br />
«Nonpossoovviamenteessere<br />
contento per questa sconfitta,<br />
anche se ho poca da rimproverare<br />
ai miei. La Sanvitese ha<br />
giocato bene, specie nel primo<br />
tempo. Onore al merito».<br />
Carlo Candido<br />
SACILE. Dopo sette successi<br />
consecutivi, una “pausa” potrebbe<br />
pure rivelarsi salutare. Per quanto<br />
sia costata tre lunghezze dalla<br />
vetta, ora tornata a cinque punti<br />
(in virtù della vittoria di ieri della<br />
capolista Mezzocorona), e il<br />
secondo posto in classifica, ora<br />
appannaggio esclusivo della Virtus<br />
Vecomp, impostasi a Jesolo. E’<br />
questa la speranza<br />
in casa Sacilese,<br />
all’indomani della<br />
sconfitta<br />
rimediata nel<br />
derby con la<br />
Sanvitese. Una<br />
sconfitta<br />
accompagnata<br />
nell’immediato<br />
post-partita da<br />
toni polemici per<br />
alcune decisioni<br />
del direttore di<br />
gara: in<br />
particolare per<br />
l’annullamento del<br />
2-2 siglato da<br />
Buonocunto a<br />
causa di un<br />
presunto<br />
fuorigioco di<br />
Favero. Il<br />
presidente<br />
liventino<br />
Raimondo<br />
Lucchese, a caldo,<br />
ha parlato di<br />
decisione<br />
clamorosa, priva<br />
di fondamento.<br />
Più cauto il<br />
tecnico<br />
Gianfranco<br />
Borgato, che non<br />
aveva gradito<br />
neppure quanto avvenuto in<br />
occasione del pareggio della<br />
Sanvitese, realizzato nonostante<br />
Buonocunto fosse rimasto a terra<br />
dopo un contrasto (ma data la<br />
velocità dell’azione era<br />
obiettivamente arduo<br />
accorgersene).<br />
«Sono episodi che si commentano<br />
da soli – afferma Borgato - ma<br />
L’AMAREZZA<br />
Sacilese, inaspettata pausa<br />
dopo una striscia di 7 vittorie<br />
Il sacilese Cristofoli<br />
Un post partita<br />
alquanto agitato<br />
per alcune decisioni<br />
dell’arbitro, soprattutto<br />
l’annullamento<br />
del gol del pareggio<br />
Messaggerodellunedi<br />
2 GENNAIO 200<br />
Ci si mette<br />
anche la sfortuna:<br />
gli ospiti pareggiano<br />
grazie a un autogol<br />
di De Marchi<br />
Match già chiuso<br />
nel primo tempo<br />
Sigillo di Tessarin<br />
fanno parte del gioco. Li<br />
accettiamo, con rammarico, ma li<br />
accettiamo». Tutto sommato<br />
“accettabile” anche questa<br />
sconfitta, al cospetto di un’ottima<br />
Sanvitese e di un portiere nella<br />
circostanza strepitoso come Marco<br />
Piccolo (nel finale autore di due<br />
interventi decisivi su Favero e<br />
Vecchiato), dopo una <strong>serie</strong><br />
esaltante di<br />
successi che ha<br />
portato la<br />
compagine<br />
liventina a ridosso<br />
del vertice.<br />
«Bisogna<br />
riconoscere i<br />
meriti della<br />
Sanvitese –<br />
continua Borgato –<br />
che nel primo<br />
tempo si è<br />
dimostrata più<br />
brava di noi. Nella<br />
ripresa siamo stati<br />
generosi, vogliosi,<br />
determinati,<br />
avremmo meritato<br />
il pareggio, ma<br />
forse ci sono<br />
mancati un po’<br />
della sana<br />
cattiveria e del<br />
cinismo vistisi<br />
nelle precedenti<br />
partire. Nel<br />
complesso,<br />
comunque, una<br />
prestazione da<br />
non buttare via».<br />
Anzi, essersi tolti<br />
le vesti della<br />
squadra da<br />
fermare, in virtù<br />
del filotto<br />
cominciato lo scorso dicembre,<br />
potrebbe servire a ricominciare il<br />
cammino verso la vetta con minori,<br />
per quanto piacevoli,<br />
responsabilità. L’occasione per un<br />
pronto riscatto domenica, in casa:<br />
al comprensoriale di<br />
Fontanafredda arriverà il sempre<br />
più pericolante Belluno.<br />
Pierantonio Stella
Messaggerodellunedi<br />
Collinassi ha segnato il primo gol del Rivignano<br />
I friulani battono a domicilio, e con pieno merito, l’Union. Vanno sul 2-0 nel primo tempo e poi contengono il ritorno dei veneti. Moro para un rigore a Paolo Zanardo<br />
Fabbro-Battiston e il Pordenone vola<br />
Partita perfetta dei ramarri a Quinto di Treviso<br />
Filippo dal dischetto dopo 5’, Alex raddoppia al 41’<br />
QUINTO DI TREVISO. La Marca gioiosa tornaa far sorridere<br />
il Pordenone dopo la sbornia di Montebelluna. I neroverdi<br />
infatti non vincevano nel Trevigiano dal 5 maggio<br />
2002: un 4-3 firmato a Cordignano. Una vittoria ineccepibile<br />
quellacoronatadairamarri.Lacronaca.IlPordenone,schierato<br />
con Fabbro vertice alto, gestisce con scrupolosità le<br />
prime schermaglie e con un buon pressing e puntuali aperturesullecorsielaterali,ladestra(DeNardi)lapiùsollecita<br />
Ilgol alpassivo mandain confusione<br />
il teamdi Pisani, che non riesce ad articolare<br />
una manovra ficcante e redditizia.<br />
Con il Pordenone ben disposto sul<br />
manto erboso, l’Union Quinto s’intestardisce<br />
a catapultare inutili palloni<br />
in area e nemmeno palla a terra De Silvestro<br />
e soci riescono a superare le<br />
“sentinelle”neroverdi.Asprazzièinvece<br />
l’undici di Tortolo a vivacizzare la<br />
contesa. Il Pordenone si fa pericoloso<br />
su calcio franco al 21’: il destro a girare<br />
di Campaner lambisce però la traversa.<br />
Priva di acuti locali, la gara perde<br />
interesse e il Pordenone asserragliato<br />
nella propria metà campo non dà sbocchi<br />
al forcing del Quinto. L’occasione<br />
buona su palla inattiva l’ha sui piedi al<br />
36’ De Silvestro: la posizione del pallone<br />
è quella preferita da capitano, ma il<br />
suo lob non supera il muro ospite e per<br />
Moro è un pericolo scampato. Ma i ragazzi<br />
di Tortolo non s’appisolano e nei<br />
momenti in cui i padroni di casa vanno<br />
nelpallone sirivelanodeterminati ecinici.<br />
Il gol che fissa il parziale al termine<br />
dei primi 45’ la prestazione finale è il<br />
premio che corona la saggia condotta<br />
neroverde. Al 41’ l’avanzata di Giordani<br />
per linee centrali sgretola la linea<br />
Maginot trevigiana, l’estrema assiste<br />
Fabbro, che con la coda dell’occhio vede<br />
sbucare in sovrapposizione sulla<br />
propria sinistra il velocissimo Battiston:illateraleconverge<br />
econ unsecco<br />
rasoterra trafigge Tamai mandando il<br />
pallone a stamparsi sulla faccia interna<br />
del palo opposto.<br />
Il colpo per l’Union Quinto è pesante.<br />
L’undici di Pisani, che consegna<br />
l’evanescente Lorenzetto ai ramarri,<br />
smarrisce la bussola. Un’invenzione di<br />
De Silvestro al 42’ dà nuova luce alle<br />
sporadiche offensive di casa: la palombella<br />
sul taglio di Paolo Zanardo mette<br />
out il dispositivo difensivo neroverde,<br />
ilbomberconunbriciolodifurbiziacerca<br />
il contatto su Moro in uscita e cade a<br />
terra.Perl’arbitroilpenaltyèsacrosanto:<br />
sul dischetto si porta Zanardo e Moro<br />
è un giaguaro nell’arpionargli il pallone<br />
sul palo destro. La rete Zanardo la<br />
scuoteal47’sullapunizionediDeSilvestro,<br />
ma il faentino Cavina, su segnalazionedell’assistenteMolossi,conunneroverde<br />
piazzato sul palo nega la rete.<br />
Ripresa. Il Pordenone per 20’ regge<br />
l’ardita pressione quintina che si concretizzacon<br />
undestro di Bacchin smorzato<br />
in corner da Moro. Ma i ramarri in<br />
contropiede mancano il tris con De<br />
Nardi (uscita di Tamai). La replica (27’)<br />
è un colpo di testa out di Comellato, e<br />
un salvataggio di Moro a partita archiviata<br />
sul sinistro di Pivetta, che poi a<br />
porta vuota alza la capocciata alle…<br />
stelle.<br />
Flavio Cipriani<br />
Serie A2: le firme di Miani<br />
Degrassi e Berardo<br />
sulla vittoria con il Barcon<br />
PAESE DI TREVISO. Il<br />
Chiasiellis resta agganciato al<br />
treno di testa del girone B vincendo<br />
sul campo del Barcon.<br />
Tre punti corroboranti per la<br />
classifica e per il morale della<br />
truppa friulana messi a dura<br />
prova dalle tre sconfitte consecutive.<br />
Al bivio della stagione,<br />
la formazione di Grigolo ritrova<br />
in parte il gioco e il ritmo<br />
che aveva contraddistinto il<br />
momentomagicodimetàandata<br />
culminato con il primo posto<br />
in classifica. La paura e la tensione<br />
fanno capolino soltanto<br />
nel primo quarto d’ora quando<br />
Bittante rischia di rendere in<br />
salita la strada per le rossoblù.<br />
La sua conclusione però incoccia<br />
sul palo graziando Magnani.<br />
E’ il segnale che qualcosa<br />
rispetto alle sfortunate prestazioni<br />
degli ultimi tempi è cam-<br />
biato. E, anche se Degrassi a<br />
sua volta trova il legno della<br />
porta veneta a sbarrargli la<br />
strada, il Chiasiellis comincia<br />
ad allungare le mani sulla partita.<br />
Ci pensa Berardo a dare la<br />
spinta definitiva alla squadra<br />
udinese con un velenoso sinistrodafuoriareachebeffaSaccozza.<br />
S’infortuna Maglio (il ti-<br />
JESOLO - V. VERONA 0-2<br />
JESOLO (5-3-2) N Visentin 5 5 Artusi 6<br />
Scomparin 5 5 Niero 5 5 Giacomazzi<br />
6 5 Salviato 5 5 ( ’ st Rossi 6) Salvi 5 5<br />
(25’ st Cardea sv) Palumbo 5 5 Berta<br />
gno 6 Luppi 6 Gambino 5 5 Allenatore<br />
Giacomin<br />
VIRTUSVECOMP VERONA (3-5-2) Chesi<br />
ni Saorin 6 5 Angelico 6 5 Spezia 6 G<br />
De Rossi 6 Lechthaler 6 Cipriani 6 5 E<br />
Dal Corso 6 (1’ st Gironi 6) Romeo 6 (3 ’<br />
st Marconi sv) Lallo 6 5 (2 ’ st Pavan sv<br />
D Dal Corso 6 Allenatore Fresco<br />
ARBITRO Pomentale di Bologna 6<br />
MARCATORI Al 30’ Angelico; nella ripre<br />
sa al 6’ Cipriani<br />
tadairamarri,metteinapprensionel’inedito duodicentrali<br />
rossoblù, entrambi al rientro dopo una lunga degenza in<br />
infermeria. Al 5’ l’intraprendenza dei neroverdi è premiata<br />
sulla puntata di Fabbro: il centravanti, servito al limite dell’area,<br />
evita nell’uno contro uno il lungo Napoli, punta Tamaieilportiereinuscitabassauncinailpiededell’attaccante.PerCavina,unhabituénell’indicareildischetto,èrigore.<br />
Fabbro, elegante e freddo nell’esecuzione, spiazza Tamai.<br />
Tortolo: «Primi 40’ super<br />
poi siamo stati poco aggressivi»<br />
QUINTODITREVISO.Neldopopartita<br />
il volto di Gianni Tortolo è<br />
ovviamenterilassato.Iltecnicopordenonese<br />
è molto soddisfatto della<br />
prova del suoi ragazzi: «Direi che<br />
sul piano tattico e nel gioco i primi<br />
40’ siamo stati perfetti. Nei 5’ finali<br />
invece siamo andati in tilt; abbiamo<br />
indugiato troppo, incappando<br />
in un rigore che potevamo evitare<br />
con un pizzico di attenzione in più.<br />
Comunque mi confortano, e su questo<br />
binario dobbiamo proseguire,<br />
quei minuti in cui la squadra, oltre<br />
a fornire una prestazione tecnica<br />
eccellente, ha messo al sicuro il risultato».<br />
Sul piano dinamico avete dimostrato<br />
di esserci...<br />
«Domenica scorsa forse avevamo<br />
giocato una partita più intensa<br />
di quella odierna, ma avevamo di<br />
fronte un Quinto di caratura, che in<br />
casa si era chinato solo al Vecomp.<br />
SAMBONIFACESE<br />
ITALA S. MARCO<br />
2<br />
1<br />
SAMBONIFACESE Perussato<br />
6 Ruffini 6 Sarzi Paolo 6 Don<br />
zella 6 Pimazzoni 6 Fattori 6<br />
Bellomi 6 Confetti 6 Correz<br />
zola 6 (dal 42’ della ripresa Mi<br />
lani sv) Lavagnoli (dal 42’<br />
della ripresa Gatti sv) Arma<br />
5 5 (dal 2 ’ della ripresa Meda<br />
6 5) Allenatore Ottoni<br />
ITALA SAN MARCO Zanier 6<br />
Cantarutti 5 5 Racca 5 (dal<br />
12’ della ripresa Caocci 5 5)<br />
Visentin 5 5 Peroni 6 5 Arca<br />
ba 6 Pizzuti 6 (dal 3 ’ della<br />
ripresa Bernecich sv) Carli 6<br />
Vosca6 Neto Pereira 5 5 Mo<br />
ras 5 5 (dal 42’ della ripresa<br />
Marino sv) Allenatore Zorat<br />
ti<br />
ARBITRO Liberti di Pisa 6<br />
MARCATORI Al 3’ Peroni al<br />
45’ Lavagnoli; nella ripresa al<br />
35’ Meda<br />
NOTE Espulso: nella ripresa al<br />
6’ Vosca per fallo di reazione<br />
LO SPOGLIATOIO<br />
Elena Cester<br />
e compagne<br />
hanno ripreso<br />
a correre<br />
dopo<br />
le tre<br />
sconfitte<br />
consecutive<br />
Quello che non mi è piaciuto è stato<br />
il timido atteggiamento affiorato<br />
nella ripresa. Ci siamo ritirati a difendere<br />
senza aggredire gli spazi<br />
concedendo 20 metri al Quinto, che<br />
ha trovato la misura nella gestione<br />
della palla e ci ha sovrastati».<br />
Il gol in avvio ha indirizzato la<br />
partita in discesa?<br />
«Sicuramenteilrigorechel’arbitro<br />
ha concesso senza esitazioni ha<br />
favoritolanostraprova;mièinvece<br />
piaciuto il raddoppio, un gol di ottima<br />
fattura ed espressione di una<br />
buona coralitàmanovra in cui i due<br />
esterniDeNardie Marangone hanno<br />
svolto un ottimo lavoro».<br />
Come vede il futuro del Pordenone?<br />
«Almomentoèbenerestareconi<br />
piedi ben saldi a terra. La meta salvezza<br />
sono i 42 punti, e lì dobbiamo<br />
arrivare. Quando saremo salvi potremo<br />
pensare a… divertirci». (f.c.)<br />
Buona prova degli isontini, ma il potenziale dei padroni di casa ha fatto la differenza<br />
L’Itala s’inchina alla Bonifacese<br />
SAN BONIFACIO. Neanche l’Itala ha<br />
potuto nulla davanti al potenziale della<br />
Sambonifacese. Una squadra abile nel<br />
trasformare le occasioni a sua disposizione.Edire<br />
cheera statala squadraospite a<br />
passare per prima in vantaggio. Quarto<br />
successo consecutivo, invece, per una<br />
Sambonifacese che, pur soffrendo, mette<br />
ko una buona Itala San Marco.<br />
Primadiscesaefriulani che passano in<br />
vantaggio grazie a Peroni, libero di battere<br />
a rete e bucare con un tiro rasente Perussato<br />
a fil di palo. Tempo un quarto<br />
d’oraearrivalarispostadellaSambonifacese.<br />
Lavagnoli apre bene sulla sinistra<br />
perCorrezzola,lapuntarossoblùsiaccentra<br />
e lascia partire il destro. Palla di poco<br />
alta sopra la traversa. Al 28’ brivido per la<br />
Sambonifacese. Pereira ruba palla ai<br />
rossoblù, lascia sul posto due avversari<br />
con un bel gioco di gambe e prova la conclusione<br />
sul secondo palo. Perussato que-<br />
moreècheilguaioalginocchio<br />
sia davvero serio) ma il Chiasiellis<br />
continua a spingere e in<br />
avvio di ripresa colpisce per la<br />
seconda volta con Miani, svelta<br />
amettereinreteunpalloneimpazzito<br />
all’interno dell’area<br />
del Barcon che in precedenza<br />
Degrassi non era riuscita a domare(secondolegnodellagiornata).<br />
Per l’attaccante comunque<br />
la soddisfazione è soltanto rinviata.<br />
Prima della mezzora, infatti,<br />
un assist di Malesevic trovaprontala“fantasista”triestina<br />
che taglia la difesa di casa e<br />
supera il portiere con un pallonetto.Aquelpuntonemmenolapunizione(l’ennesima!)ches’infila<br />
alle spalle di Magnani può<br />
rovinare una giornata importante,<br />
la prima del <strong>2007</strong>, che rimette<br />
in corsa le friulane.<br />
SERIE D<br />
2 GENNAIO 200 VII<br />
CASSOLA - ALBIANO 1-1<br />
EUROCALCIO CASSOLA4-4-2) Urban 6<br />
Bellan 6 5 Canacci 5 5 Peruzzo 6 5 Gaz<br />
zola 6 (2 ’ st Zanatta sv) Siciliano 6 5<br />
Carlotto Mestriner 6 5 Zane 6 5 Simo<br />
nato 6 Scalco 6 5 (3 ’ st Ciscato sv) Alle<br />
natore Cunico.<br />
PROFIDO ALBIANO (4-4-2) Possal 6 5<br />
Virzi 6 D’Andretta 6 5 Barbacovi 6 5 Ce<br />
lia 6 Sega 6 Manzatti 6 5 Della Sega 6<br />
(32’ st Benini sv) Bertolucci 6 (40’ st Pe<br />
ruzzi sv) Sceffer 6 Michelon 5 5 (3 ’ st<br />
Scelta 6) Allenatore Manfioletti<br />
ARBITRO Guglielmi di Pisa 6<br />
MARCATORI Al 43’ Bertolucci su rigore;<br />
nella ripresa al 10’ Scalco<br />
Battiston (qui in uno stacco di testa) ha siglato al 41’ il gol del 2-0 per i ramarri<br />
sta volta non si fa sorprendere. Alla mezz’ora<br />
è la Sambonifacese ad andare vicinissima<br />
al gol del pari. Bellomi pesca bene<br />
Correzzola in area isontina, tocco beffardo<br />
della punta rossoblu a superare Zanier,<br />
Racca respinge sulla linea di porta.<br />
Al 40’ altra ghiotta occasione per i<br />
rossoblù. Dal corner di Donzella la difesa<br />
ospite riesce in qualche modo a respingere.<br />
Palla che arriva a Paolo Sarzi, botta<br />
sicura, sfera ancora respinta in angolo.<br />
Cinque minuti e questa volta la Sambonifacese<br />
trova il pareggio. Percussione<br />
centrale di Lavagnoli, metri e metri con<br />
palla incollata al piede, penetrazione in<br />
area, tocco sul palo più lontano e palla<br />
che si infila in rete. Si va nella ripresa, un<br />
quarto d’ora di assestamento, il tempo di<br />
assistere all’espulsione di Vosca, e al 15’<br />
la prima vera occasione del secondo tempo.<br />
Ci prova Paolo Sarzi con un calcio di<br />
C A L C I O F E M M I N I L E<br />
Il Chiasiellis si rialza<br />
BARCON<br />
CHIASIELLIS<br />
MEZZOCORONA-BOLZANO 2-1<br />
MEZZOCORONA (4-3-3) Macchi 6 Lordi<br />
5 5 Berardo 6 5 Toccoli 6 5 Pelizzari 6<br />
Campagnolo Squadrani 6 5 Gioia 6 5<br />
(dal 35’ della ripresa Pancheri sv) Baido<br />
Maffei 5 (dal 1’ della ripresa Simoni ) Paniz<br />
za 5 (dal 43’ Di Biase 6) Allenatore Rastelli<br />
BOLZANO (4-2-3-1) Paoletti 6 Armah 5 5<br />
Franzoso 5 5 Garbero 6 Capisani 6 (dal 14’<br />
della ripresa Marchetto sv dal 25’ Marosti<br />
ca 6) Morassutti 5 5 Brustolin 6 5 Amofah<br />
6 Roman Del Prete 6 Dalla Bona 6 5 Ma<br />
niero 6 5 Allenatore Gazzetta6<br />
ARBITRO Affinito di Frattamaggiore 5<br />
MARCATORI: al 6’ Baido nella ripresa al 3<br />
Maniero su rigore e al 32 Simoni<br />
1<br />
3<br />
BARCON Saccozza Carbo<br />
ne Pizzolato (Fighera) Za<br />
nella De Bacco Pillon (Bol<br />
zonello) Durante Dal Bor<br />
go Drusian Viezzer Bittan<br />
te Allenatore Comin<br />
CHIASIELLIS Magnani Mi<br />
gotto (Urbani) Giovannini<br />
Gressani Dazzan; Miani Ma<br />
glio (Spilotti) Berardo Male<br />
sevic; Degrassi Cester (Di<br />
Giorgio) Allenatore Grigo<br />
lo<br />
ARBITRO Marzadro di Rove<br />
reto<br />
MARCATORI Al 23’ Berardo;<br />
nella ripresa al ’ Miani al<br />
26’ Degrassi al 31’ Zanella<br />
NOTE Ammonite: Cester e<br />
Carbone Recupero 3’ e 3’<br />
punizione dalla distanza, palla che esce<br />
alla sinistra della porta difesa da Zanier<br />
per questione di centimetri. La Sambonifacese<br />
ne approfitta minuto dopo minuto<br />
e al 17’ sono ancora i rossoblù a rendersi<br />
pericolosi. Lavagnoli alza per Correzzola,<br />
mezza girata al volo del bomber veronese,<br />
Zanier si supera e respinge in angolo. Al<br />
22’ sono ancora i padroni di casa a sfiorareilvantaggioconuntirodalladistanzadi<br />
Bellomi, capace solamente di dare l’illusione<br />
del gol.<br />
Al 23’ e al 24’ si fa vedere l’Itala San<br />
Marco. Prima ci prova Neto Pereira da<br />
calcio piazzato, poi con la girata di Peroni<br />
bloccatadalpalo.Maal35’èlaSambonifacese<br />
a passare in vantaggio. Lavagnoli lascia<br />
sul posto il diretto avversario, serve<br />
poi un assist perfetto e al bacio per il neoentrato<br />
Meda, che insacca in rete la sua<br />
primareteconlamagliarossoblùefavolare<br />
la Sambonifacese sempre più in alto.<br />
SERIE B<br />
Il Campagna continua<br />
acrederenellapromozione<br />
grazie alla larga vittoriain<br />
casadelLaghi. Tutto<br />
facile per le pordenonesi<br />
avanti già nel primo<br />
tempo per 2-0 grazie alle<br />
reti di Josè e Pizzin. Nella<br />
ripresa hanno chiuso i<br />
conti Delli Zotti su rigore,<br />
Pezzutto e Paoletti.<br />
Disco rosso invece per<br />
il Rivignano che sul campo<br />
del Mestre non è riuscito<br />
a replicare l’impresa<br />
riuscita sette giorni<br />
prima in Sardegna. La<br />
secca sconfitta (1-3) lascialefriulaneall’ultimo<br />
posto.<br />
MONTECCHIO - TRENTINO 1-0<br />
MONTECCHIO (4-4-2) S Fortunato 6 5<br />
Valarsa 6 Vanzo 6 Dei Rossi 6 Noro 6<br />
Ferrari 6 5 Cor 6 (dal 31’ della ripresa<br />
Menegon 6) Cegalin 6 Sarrapochiello<br />
6 5 (dal 3 ’ della ripresa Fracasso) Rove<br />
rato 6 5 Gallo 6 5 Allenatore Clementi<br />
TRENTINO (4-4-2) Sellan 6 5 Agosti 6<br />
Fanna 6 (dal 31’ della ripresa Vettoretto<br />
6) Masini 6 5 Filizola 6 Zuccon 6 Bazza<br />
nella 6 (dal 31’ della ripresa Rossi 6 5)<br />
Vitagliano Carbone 6 (dal 15’ della ripre<br />
sa Guerra 6 5) Sessolo 6 Mariotti 6 Allenatore<br />
Gaburro<br />
ARBITRO De Meo di Foggia 6<br />
MARCATORE: nella ripresa all’11 Gallo<br />
UNION QUINTO<br />
PORDENONE<br />
BELLUNO. Testa e croce.<br />
Due capocciate di Collinassi<br />
e Peron inchiodano il<br />
Belluno. Il Rivignano torna<br />
alla vittoria, sfruttando al<br />
massimo un paio di errori<br />
difensivi dei veneti, e si aggiudica<br />
uno scontro diretto<br />
per la salvezza fondamentale.<br />
Si è tolto dalla zona retrocessione<br />
e ha interrotto una<br />
<strong>serie</strong> nera di tre sconfitte.<br />
Una festa in spogliatoio e<br />
un futuro che sembra un po’<br />
meno preoccupante. Il più<br />
festeggiato? Il portiere Biasinutto:<br />
ha preso di tutto.<br />
Il Belluno aggredisce la<br />
partita, come avrebbe dovuto<br />
fare sempre. È un po’ che<br />
tira fuori l’istinto di sopravvivenza<br />
e, tra l’altro, è quasi<br />
al completo. Manca solo<br />
Brustolon per squalifica,<br />
ma torna Tosato e quindi lì<br />
dietro è tutto a posto. L’altro<br />
rientrante Trinchieri ci<br />
prova presto per due volte:<br />
sulla prima mazzata abbatte<br />
Valusso e sulla seconda<br />
trova pronto Biasinutto.<br />
Molto attivo anche Bez, che<br />
prima sfiora il palo alla destra<br />
del portiere e poi lo<br />
chiama a una difficile deviazione<br />
in angolo.<br />
Il gol bellunese non può<br />
tardare ed eccolo al quarto<br />
d’ora scarso: Costa serve<br />
Trinchieri, destro rabbioso<br />
dell’argentino e palla nell’angolino<br />
alla destra di Biasinutto.<br />
Nell’esultanza, il<br />
“Gringo” va a “suonare” la<br />
bandierina.<br />
BELLUNO<br />
RIVIGNANO<br />
Il Rivignano non ne può<br />
più di perdere e non si spaventa,<br />
anche se manca di<br />
qualche uomo importante<br />
(Ventrice e Maggi) e non<br />
può utilizzare il nuovo svedese<br />
Fredholm (influenza).<br />
Il suo inseguimento dura 6’,<br />
fino alla punizione dalla trequarti<br />
di Roviglio e al pallonetto<br />
centrale di testa diCollinassi:Fantin<br />
è un po’ avanzato<br />
e non ce la fa a recuperare<br />
la posizione. È il primo<br />
vero tentativo dei friulani e<br />
vale il pareggio. La partita è<br />
vivace, un risultato così serve<br />
a poco e non mancano le<br />
emozioni. Buona azione bellunese:<br />
De Mattia allarga<br />
sulla destra per Moroni, scarico<br />
per Zoldan e destro alto.<br />
Il Rivignano è spietato e<br />
al secondo affondo va in vantaggio:<br />
cross al volo dalla destra<br />
di Roviglio e colpo di<br />
testa vincente sul secondo<br />
palo di Peron. Manca poco<br />
al riposoa e il Belluno fa in<br />
tempo a impegnare Biasinutto<br />
con una fucilata di<br />
Trinchieri e a colpire un palo<br />
con il destro di De Mattia.<br />
A inizio ripresa Peron<br />
non trova la porta dopo una<br />
buona azione personale, fra<br />
i bellunesi il colpo di testa<br />
di Bez va fuori di centimetri.<br />
Ma soprattutto c’è una<br />
traversa colpita da Costa<br />
con una palombella. Il Rivignano<br />
soffre, ma resiste.<br />
Gigi Sosso<br />
Serie C: il San Gottardo va in bianco a Porcia<br />
e perde contatto anche dal secondo posto<br />
0<br />
2<br />
UNION QUINTO (4-4-2) Ta<br />
mai 6 5 Michieletto 6 Pivet<br />
ta5 Napoli 5 Pagliarin 5 Ste<br />
fanet 5 (dal 25’ della ripresa<br />
Comellato sv) Lorenzetto 4<br />
(dal 5’ della ripresa Bacchin<br />
sv) Niero Paolo Zanardo 5<br />
De Silvestro 5 T Bolzan 4 5<br />
(dal 14’ della ripresa Bandie<br />
ra sv) Allenatore Pisani<br />
PORDENONE (4-5-1) Moro<br />
6 5 Zanello 6 Battiston 6 5<br />
Campaner 6 Rubert 6 Ma<br />
rangone 6 5 De Nardi 6 5<br />
Cursio 6 Fabbro 6 5 (dal 2 ’<br />
della ripresa P Roman Del<br />
Prete sv) Venerus 6 Giorda<br />
ni 6 (dal 43’ st Tragante sv)<br />
Allenatore Tortolo<br />
ARBITRO Cavina di Faenza 6<br />
MARCATORI Al 5’ Fabbro su<br />
rigore al 41’ Battiston<br />
Anche il Royal alza le mani e si arrende.<br />
La squadra di Cordovado ci ha<br />
provatoacrearequalchegrattacapoalla<br />
capolista Trasaghis rimediando però<br />
otto gol sul groppone (da segnalare<br />
la tripletta di Domini). La Libertas Pasiano<br />
ha risposto con Armellin e De<br />
Val sbancando (2-0) il campo del Tre<br />
Stelle che domenica sarà di scena a<br />
Trasaghis.Trepuntiquelliconquistati<br />
dalle bianconere della Destra Tagliamento<br />
importanti sopratutto nella lotta<br />
per il secondo posto, visto il mezzo<br />
passo falso del San Gottardo costretto<br />
al nulla di fatto a Porcia. Una doppietta<br />
di Scarel permette alla Pro Farra di<br />
respingereiltimidoassalto delMontebello,mentrenellagrandinatadeiFortissimi<br />
ai danni del Sant’Andrea si segnala<br />
la giovanissima Siojly Pugnettia<br />
bersaglio per ben cinque volte.<br />
Rappresentativa. Comincia mercoledìl’avventura<br />
di NatalinoMoretto<br />
allaguidadellaRappresentativaregionale.<br />
Il nuovo tecnico ha convocato<br />
IL RILANCIO<br />
Il Verona fa bella figura<br />
in quel di Iesolo<br />
Cassola e Albiano<br />
non si superano<br />
Basta un gol<br />
al Montecchio<br />
per battere il Trentino<br />
Mezzocorona ok<br />
1<br />
2<br />
BELLUNO Fantin 5 5 Moroni<br />
6 5 Tosato 6 (dal 14’ della<br />
ripresa Solagna 6 5) Tardivo<br />
6 5 Ballardin 6 Sitran 6 5<br />
Costa 6 5 De Mattia (dal<br />
22’ della ripresa Pisacane 6)<br />
Trinchieri Bez 6 5 Zoldan<br />
6 5 (dal 14’ della ripresa No<br />
gar 6 5) Allenatore Pasa<br />
RIVIGNANO Biasinutto 5<br />
Valusso 5 5 Visalli 5 5 Tran<br />
goni 6 (dal 4’ della ripresa<br />
Maggi 6) Pontisso 6 Colli<br />
nassi 6 5 Roviglio 6 5 Leo<br />
narduzzi 6 Peron 6 5 Varutti<br />
6 (dal 41’ della ripresa Vero<br />
na sv) Monti 6 Allenatore<br />
Flaborea<br />
ARBITRO Scozzafava diFiren<br />
ze 6<br />
MARCATORI Al 14’ Trinchieri<br />
al 20’ Collinassi al 3 ’ Peron<br />
Il Rivignano a Belluno<br />
ritrova il sorriso<br />
per un allenamento alle 19 a Risano le<br />
seguenti calciatrici: Colussa e Perusin<br />
(Faedis). Lorenzon, Pizzo e Flecia Pugnetti<br />
(Fortissimi). Tomasi (Libertas<br />
Pasiano). Calabritto, Stojakovic, Lena<br />
eSimionato(LibertasPorcia).Pontarini<br />
(Mazzonetto Gemona). Cerne, Lofino<br />
e Valenti (Montebello). Trifunjagic,<br />
Moretto e Vendrame Royal Cordovado).BuianieBredariol(SanGottardo).<br />
Gherbezza (Tre Stelle).<br />
Primavera.Traieriesabatoèripreso<br />
anche il campionato Primavera con<br />
la prima di ritorno. I risultati del girone<br />
A: Chiasiellis-Padova 2-0, Pro Farra-Libertas<br />
Pasiano 2-0, Mestre-Belluno<br />
4-0, Tavagnacco-Vicenza 2-0, Campagna-Vittorio<br />
Veneto 1-1. Riposava il<br />
VeneziaJesolo.<br />
La classifica: Tavagnacco e Venezia<br />
25 punti; Chiasiellis 24; Vittorio<br />
Veneto 17; Mestre 16; Campagna 14;<br />
Belluno e Pro Farra 6; Padova 5; Libertas<br />
Pasiano 4; *Vicenza/B 0. Il Vicenza/B<br />
è fuori classifica.
IV LUNEDI’<br />
<strong>29</strong> gennaio <strong>2007</strong><br />
A fianco<br />
da sinistra<br />
De Silvestro<br />
un’azione<br />
di gioco<br />
del Quinto<br />
e<br />
Zanardo<br />
scippato<br />
di una rete<br />
SERIE D<br />
ANNULLATA<br />
RETE DI ZANARDO<br />
Mister Pisani, privo di Martignon e Lazzari, punta inutilmente su Pagliarin e Napoli. Fallito anche un rigore<br />
I ramarri si mangiano Quinto<br />
Doppietta amara del Pordenone, De Silvestro sfiora il gol<br />
QUINTO. Com’era avvenuto nel girone di andata (ko contro<br />
il Vecomp), l’Union Quinto paga pedaggio nella seconda<br />
esibizione interna al «Tenni» e lascia l’intera posta a<br />
un Pordenone compatto e fortunato. Una vittoria, quella<br />
strappata dai ramarri del Noncello, che ci sta. Mister Pisani,<br />
privo di Martignon e Lazzari, rilancia con qualche<br />
rischio Pagliarin e Napoli, dopo un lungo e travagliato recupero<br />
fisico. Il Pordenone invece si presenta senza punte<br />
di ruolo; mister Tortolo manda in avanscoperta il trequartista<br />
Fabbro con compiti di vertice alto al quale gli<br />
affianca un Giordani non sempre nel vivo della manovra.<br />
I neroverdi con una fitta<br />
cerniera a centrocampo orchestrata<br />
dal possente Cursio<br />
gestiscono con scrupolosità<br />
le prime battute di gioco alzando<br />
il pressing oltre la linea<br />
mediana, smistando l’azione<br />
con ripetute aperture<br />
sulle corsie laterali, la destra<br />
(De Nardi) la più sollecitata<br />
dai ramarri.<br />
Con l’inedita coppia di centrali,<br />
i rossoblù faticano a<br />
mettere la museruola alla vivace<br />
band neroverde. Al 5’<br />
l’intraprendenza del Pordenone<br />
è premiatasull’affondo<br />
di Fabbro:<br />
il centravanti<br />
servito al limitedell’area<br />
evita in<br />
dribbling lungo<br />
Napoli,<br />
punta Tamai<br />
ma il portiere<br />
in uscita<br />
bassa lo aggancia al piede.<br />
Per Cavina, un habitué nell’indicare<br />
il dischetto, è rigore.<br />
Fabbro, glaciale nell’esecuzione,<br />
spiazza Tamai. Il gol<br />
al passivo mette frenesia al<br />
team di Pisani, che cerca inutilmente<br />
di articolare una manovra<br />
ficcante e redditizia.<br />
Con il Pordenone ben disposto<br />
sul rettangolo, l’Union<br />
Quinto s’intestardisce a fiondare<br />
in area infruttuosi palloni<br />
che De Silvestro (particolarmente<br />
avanzato) e soci<br />
non riescono ad addomesticare<br />
facilitando così il compito<br />
in disimpegno delle «sentinelle»<br />
neroverdi. A sprazzi è invece<br />
l’undici di Tortolo a vivacizzare<br />
la contesa.<br />
Il Pordenone si fa pericoloso<br />
su calcio franco al 21’: il destro<br />
a «giro» di Campaner<br />
lambisce però la traversa. Priva<br />
di acuti locali, la gara scade<br />
di tono.<br />
Il Pordenone disposto a ventaglio<br />
nella propria metà campo<br />
rende così inutile il forcing<br />
del Quinto. L’occasione<br />
buona per raddrizzare la barca<br />
i rossoblu l’ hanno su palla<br />
inattiva al 36’. Si invoca il<br />
gol. La posizione del pallone è<br />
quella preferita da De Silvestro,<br />
ma il lob s’infrange sul<br />
muro ospite e per Moro è un<br />
pericolo scampato.<br />
Ma i ragazzi di Tortolo non<br />
Il rigore di Fabbro<br />
a inizio match<br />
manda all’aria i piani<br />
dei trevigiani<br />
si rilassano e nei momenti in<br />
cui i padroni di casa vanno<br />
nel... pallone si rivelano determinati<br />
e cinici. Il gol che segna<br />
il parziale al termine dei<br />
primi 45’ è il premio che corona<br />
la saggia condotta neroverde.<br />
Al 41’ l’avanzata di Giordani<br />
per linee centrali non<br />
trova ostacolo nella difesa di<br />
casa, l’estrema assiste Fabbro<br />
che, con la coda dell’occhio,<br />
vede sbucare in sovrapposizione<br />
sulla propria sinistra<br />
il velocissimo Battiston,<br />
il laterale converge e con un<br />
secco rasoterra<br />
trafigge<br />
Tamai man-<br />
dando il pallone<br />
a stamparsi<br />
sulla<br />
faccia interna<br />
del palo<br />
opposto. Il<br />
colpo per l’Union<br />
Quinto<br />
è molto pesante.<br />
Rimontare due reti è<br />
compito proibitivo e tutti si<br />
aggrappano alle invenzione<br />
di De Silvestro. Al 42’ il mancino<br />
prova a dare nuova luce<br />
alle sporadiche offensive di<br />
casa: la palombella sul taglio<br />
in area di P. Zanardo manda<br />
out la difesa neroverde, il centravanti<br />
con un briciolo di<br />
furbizia cerca il contatto su<br />
Moro in uscita e cade a terra.<br />
Per l’arbitro il penalty è sacrosanto.<br />
Sul dischetto si porta<br />
Zanardo ma Moro è un giaguaro<br />
nell’arpionargli il pallone<br />
sul palo destro. Al 47’ sulla<br />
punizione di De Silvestro, zanardo<br />
corregge la traiettoria<br />
in rete, ma il faentino Cavina<br />
su segnalazione dell’assistente<br />
Molossi, con un neroverde<br />
piazzato sul palo, gli nega il<br />
gol.<br />
Ripresa. Il Pordenone per<br />
20’ regge l’ardita pressione<br />
quintina che si concretizza<br />
con un destro di Bacchin<br />
smorzato in corner da Moro.<br />
Ma i ramarri in contropiede<br />
mancano il tris con De Nardi<br />
(uscita di Tamai). La replica<br />
(27’) è un colpo di testa out di<br />
Comellato, e un salvataggio<br />
di Moro a partita archiviata<br />
sul sinistro di Pivetta, che sulla<br />
respinta a porta vuota incorna<br />
il pallone oltre la trasversale.<br />
(Flavio Cipriani)<br />
TRASFERTA A TAMAI<br />
Montebelluna, è poker<br />
Bis di Tessaro, Cvetkovic in grande forma<br />
TAMAI DI BRUGNERA. Un evanescente<br />
e spaesato Tamai sprofonda<br />
per la seconda volta dinanzi ai propri<br />
allibiti sostenitori al cospetto di un tonico<br />
Montebelluna, che infierisce rifilando<br />
in rimonta un poker ai Mobilieri.<br />
Dopo l’improvviso vantaggio, i locali<br />
subiscono nell’arco di pochi secondi<br />
un paio di reti che indirizzano<br />
la gara sui binari trevigiani fino a farli<br />
dilagare con il trascorrere dei minuti.<br />
Rinvigorito dal prezioso exploit di<br />
Bolzano, il Tamai, nel tentativo di ripetersi<br />
fra le mura amiche inespugnate<br />
da oltre due mesi, misura le proprie<br />
ambizioni al cospetto di un Montebelluna<br />
in netta crescita dopo un avvio<br />
deficitario.<br />
Mister Tomei con l’intero organico<br />
a disposizione disegna così le furie<br />
rosse: Zaghetto a custodia dei pali,<br />
Calzavara, De Marchi, Perissinotto e<br />
Tonon a comporre la retroguardia da<br />
destra a sinistra, mediana a tre con<br />
Orlando dinanzi alla difesa, Petris e<br />
Paolini ai suoi lati rispettivamente destro<br />
e sinistro, tridente composto da<br />
Visentin supportato ai fianchi da Andreolla<br />
a destra e Roveretto a sinistra.<br />
Pronti e via, ed è una partenza a<br />
spron battuto: al 2’ Schiavon penetra<br />
come nel burro nel fronte di sinistra<br />
difensivo tamaiota e centra rasoterra<br />
Bernardi, che da pochi passi colpisce<br />
a colpo sicuro andando a cozzare in<br />
pieno il montante a Zaghetto battuto.<br />
E’ soltanto un’avvisaglia. Tirato un<br />
sospirone di sollievo il Tamai entra<br />
in partita al 7’. E’ il preludio al vantaggio<br />
locale pervenuto al 14’ al termine<br />
di un’azione corale veramente<br />
spettacolare: Petris sulla trequarti taglia<br />
il campo palla al piede porgendo<br />
ad Andreolla, che chiama all’inserimento<br />
turbo-Calzavara sul cui traversone<br />
lo stesso Petris da sottomisura<br />
infila l’incolpevole Conte.<br />
Non c’è neppure tempo per assaporare<br />
la gioia del gol che i bianconeri<br />
veneti ristabiliscono le distanze: nel<br />
tentativo di anticipare il centravanti<br />
Cvetkovic il capitano De Marchi, sfortunatamente<br />
tocca con il corpo spiazzando<br />
completamente e annichilendo<br />
lo spaesato Zaghetto.<br />
Ancor più attonito, un paio di giri<br />
di lancette dopo quando vede sbriciolarsi<br />
l’intera difesa permeabilissima e<br />
in bambola di ieri sotto un altro guizzo<br />
di Cvetkovic la cui paternità del<br />
gol stavolta non è in discussione.<br />
L’1-2 nel giro di 60 secondi è una<br />
doccia freddissima.<br />
Occorre pazientare al 35’ ma ancora<br />
una volta è il Montebelluna a creare<br />
devastazioni nell’abulico assetto difensivo<br />
tamaiota. Tomei rivoluziona<br />
Tessaro del Montebelluna<br />
la formazione nel tentativo di scuoterla<br />
ponendo Restiotto al fianco di Visentin<br />
e arretrando Orlando in sostituzione<br />
dell’acciaccato De Marchi. Si<br />
va negli spogliatoi con un passivo assai<br />
scomodo da rimediare. La ripresa<br />
si apre al 2’ con la stessa inerzia: Formentin<br />
in solitaria scocca una bordata<br />
sulla quale in qualche modo Zaghetto<br />
pone il corpo. Al 13’ Orlando<br />
pesca largo Andreolla sul cui dosato<br />
traversone Visentin inzucca di una<br />
spanna oltre la porta trasversale. Corre<br />
il 18’ allorché Tessaro si inventa<br />
una gemma da favola: dopo una veronica<br />
sull’avversario diretto scarica<br />
una sassata che scende all’improvviso<br />
e uccella il distratto Zaghetto. Montebelluna<br />
a senso unico, al 20’ Garbini<br />
con una volé sul palo vicino chiama<br />
alla respinta in corner il povero<br />
Zaghetto. Al 31’ bagliore locale, Andreolla<br />
scaraventa per la semirovesciata<br />
di Visentin d’un soffio sopra la<br />
traversa. Ma a ogni fondo bianconero<br />
è una tortura per il Tamai, Masiero<br />
come un treno impegna nuovamente<br />
Zaghetto che salva, magra consolazione,<br />
la cinquina. E’ il 39’ allorché Rizzioli<br />
da piazzato coglie in pieno la barra<br />
trasversale, proprio una giornata<br />
balorda per il Tamai.<br />
UNION QUINTO<br />
PORDENONE<br />
la tribuna<br />
U. QUINTO: Tamai, Michieletto, Pivetta, Napoli,<br />
Pagliarin, Niero, Stefanet (25’ st Comellato),<br />
Lorenzetto (5’ st Bacchin), De Silvestro, P. Zanardo,<br />
T. Bolzan (15’ st Bandiera). All. Pisani.<br />
PORDENONE: Moro, Zanello, Battiston, Campaner,<br />
Rubert, Marangone (27’ st Bolzonello),<br />
De Nardi, Cursio, Venerus, Giordani (43’ st Tragante),<br />
Fabbro (38’ st P. Roman Del Prete). All.<br />
Tortolo.<br />
ARBITRO: Cavina di Faenza.<br />
RETI: pt 5’ Fabbro rig., 41’ Battiston.<br />
NOTE: ammoniti Marangone, Napoli, Cursio,<br />
Pagliarin. Angolo 4-1 per l’Union Quinto. Recupero<br />
2’ pt, 5’ st. Osservato 1’ di raccoglimento<br />
per ricordare l’ex presidente del Crv Ruzzene.<br />
TAMAI<br />
MONTEBELLUNA<br />
TAMAI: Zaghetto, Calzavara, De Marchi (40’ pt<br />
Restiotto), Perissinotto, Tonon, Orlando, Andreolla,<br />
Petris (23’ st Benetton), Paolini (22’ st<br />
Rizzioli); Roveretto, Visentin. All. Tomei.<br />
MONTEBELLUNA: Conte (11’ st Zattin), Masiero,<br />
Marconato, Formentin, Furlanetto, Garbini,<br />
Schiavon (31’ st Bellio), Tessaro, Nardi (38’ st<br />
Mason), Zavarise, Cvetkovic. All. Fonti.<br />
ARBITRO: Pairetto di Torino.<br />
RETI: pt 14’ Petris, 17’ De Marchi aut., 18’ Cvetkovic,<br />
36’ Tessaro, st 18’ Tessaro.<br />
NOTE: spettatori 400 circa. Angoli 6-5 per il<br />
Montebelluna. Espulso: st 43’ Rizzioli (T). Ammoniti<br />
Petris, Masiero, Cvetkovic.<br />
QUI PIZZIOLO<br />
«Bisogna crederci»<br />
QUINTO. Perplesso, incredulo, rammaricato.<br />
Dario Pizziolo al termine della gara<br />
persa contro il Pordenone minimizza sull’accaduto,<br />
ma al «pres» sfugge una battuta<br />
d’insoddisfazione: «Anche questa volta<br />
non abbiamo saputo approfittare degli<br />
sbandamenti degli avversari».<br />
Come dargli torto dopo lo spettacolo visto<br />
al «Tenni». Senza voler ricadere nel tranello<br />
che puntualmente idolatra gli assenti,<br />
la squadra è apparsa scollata, nervosa,<br />
priva di brio.<br />
Pizziolo, che si esime dal mettere il dito<br />
nella piaga, circoscrive l’insuccesso con<br />
molta diplomazia: «Non è stata una delle<br />
nostre migliori prestazioni, il rigore in<br />
apertura ci ha in parte frenato. Il rigore a<br />
nostro favore invece poteva riaprire i giochi,<br />
ma quando interpreti la gara sottotono<br />
anche i colpi decisivi risultano vani». La<br />
sconfitta brucia? «Visti i risultati delle nostre<br />
avversarie la posizione in classifica<br />
non cambia di una virgola. Vorrà dire che<br />
domenica a Verona ci riprenderemo quanto<br />
ci è stato tolto oggi. In settimana inoltre<br />
abbiamo ceduto il passo in Coppa Italia e<br />
con il recupero di tutti gli effettivi contiamo<br />
di raggiungere comunque l’agognato<br />
traguardo». (f.c.)<br />
QUI FONTI<br />
«Bene, avanti così»<br />
TAMAI DI BRUGNERA. Obiettivi opposti<br />
si scontravano a Tamai: da una parte le furie<br />
rosse nuovamente in ascesa galvanizzate<br />
con il Bolzano e in cerca di sfatare il tabù<br />
interno perdurante da oltre due mesi,<br />
dall’altra il Montebelluna intento a uscire<br />
ulteriormente dai bassifondi della classifica.<br />
Al triplice fischio del direttore di gara è<br />
palpabile la delusione di Tomei: «Dieci minuti<br />
di totale e inspiegabile black out hanno<br />
incanalato la partita in mano veneta del<br />
Montebelluna oggi più pimpante e sveglio<br />
di noi, assolutamente assopiti». Ovviamente<br />
raggiante un fiume in piena il trainer<br />
del Montebelluna Gianfranco Fonti: «Sapevamo<br />
della loro facilità di palleggio, di conseguenza<br />
ci siamo adeguati rispondendo<br />
colpo su colpo disputando una signora partita.<br />
Abbiamo bisogno di salvarci continuando<br />
su questa strada non dovrebbe essere<br />
un’impresa titanica. Un complimento<br />
davvero a tutti, anche a quelli che hanno<br />
sostituito i titolari e si sono dimostrati ampiamente<br />
all’altezza della situazione».<br />
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Lunedì <strong>29</strong> Gennaio <strong>2007</strong><br />
Mezzocorona e derby, buona la seconda<br />
Bolzano messo ko da Baido e Simoni La capolista ritrova il passo giusto<br />
di CRISTIANO CARACRISTI<br />
MEZZOCORONA - Il «Mezzo» fa 40. Ovvero la quota salvezza è raggiunta con un buon anticipo sulle previsioni della<br />
vigilia e la sicurezza della conferma per la sesta volta consecutiva nel campionato di D è in cassaforte. Ora si può<br />
puntare agli obiettivi più grandi quelli che, domenica dopo domenica, il Mezzocorona si vede sempre più avvicinare.<br />
Non è stato facile avere ragione di un Bolzano molto combattivo ed anche piuttosto pericoloso, meritevole di uscire da<br />
via S.Maria con un risultato positivo. Il Mezzocorona si è quindi ripreso i due probabili punti gettati al vento nel derby<br />
precedente col Trento, ma il suo volto migliore lo si è visto solo nella ripresa. La prima sorpresa arriva dalla formazione<br />
di casa che, nel riscaldamento, perde Di Benedetto ed Allegrini. Rastelli rimescola le carte ed inizia con un<br />
centrocampo formato da Campagnolo, Squadrani e Gioia ed un tridente che oltre a Baido offre Maffei e Panizza. Subito<br />
pericolo per la squadra di casa al 2' quando Amofah mette in mezzo dalla destra un cross su cui Maniero impatta di<br />
testa in rete, per l'arbitro con carica su Macchi, ma qualche dubbio rimane. Quattro minuti dopo lo spavento passa<br />
invece il Mezzocorona con Gioia che scodella dalla sinistra verso Baido che sceglie il tempo giusto per anticipare i mal<br />
posizionati difensori avversari e battere di giustezza Paoletti. Per il giocatore patavino un gol che mancava da oltre tre<br />
mesi. Il Mezzocorona sembra adagiarsi sul vantaggio mentre il Bolzano avvia il suo spirito battagliero e già al 9' con<br />
Maniero di testa sfiora il palo alla sinistra di Macchi. Al 22' è l'assistente Paccagnan a fermare lo stesso attaccante per<br />
fuorigioco dubbio, su assist di Roman Del Prete, abile nello «spizzare di testa» un lancio di Dalla Bona. E dall'altra<br />
parte è invece Maffei a reclamare un rigore sul ribaltamento di fronte quando una respinta di Capisani (forse col<br />
braccio) evita un assist per Baido. Il Bolzano si fa sempre più pericoloso: al 26' Toccoli riesce a chiudere su Maniero<br />
lanciato in contropiede da un errore di Baido, poi Brustolin (35') e Morassutti (38') ci provano dal limite. Al 40' la più<br />
ghiotta occasione biancorossa quando Brustolin da sinistra pesca il solito Maniero in area con un dosato cross, colpo di<br />
testa su cui Macchi è prodigioso, palla che arriva ad Amofah che, sempre di testa, colpisce la traversa da ottima<br />
posizione. Il tempo si chiude con una conclusione di Toccoli rintuzzata in angolo dai difensori biancorossi. Intanto<br />
Rastelli prova a mettere qualche riparo togliendo un Panizza non al meglio ancora prima del riposo ed inserendo Di<br />
Biase in difesa con Berardo più staccato dello stesso e di Toccoli. Dentro anche Simoni per Maffei dal 1' del secondo<br />
tempo, ma non c'è nemmeno il tempo di organizzarsi che arriva il pari. Capisani mette dentro da sinistra, la palla<br />
incoccia sul braccio, troppo largo, di Di Biase ed arriva il rigore che Maniero realizza nell'angolo basso alla sinistra di<br />
Macchi. all'8' Morassutti impegna Macchi da fuori e sulla corta respinta Amofah (solo) è pescato in fuorigioco. Poi si<br />
risvegliano i padroni di casa ispirati dal solito Baido che prima viene chiuso dall'uscita di Paoletti su lancio di Squadrani,<br />
poi sfiora la traversa dal limite. Il «Mezzo» sciupa al 18' con lo stesso Squadrani un «rigore in movimento su assist di<br />
Gioia dalla sinistra, ma il centrocampista ex Perugia spara alto da una decina di metri. Poi è Simoni, in due occasioni,<br />
ad allargare troppo la mira, ma al 32' fa centro mettendo in rete un delizioso assist di Baido, liberato, su lancio di<br />
Berardo, da un errore di Franzoso. Il Bolzano spinge, impegna con Brustolin Macchi, sulla cui respinta Marostica mette<br />
in rete ma ancora in fuorigioco. È praticamente l'ultima occasione, il Mezzocorona può tornare a festeggiare la vittoria<br />
e confermarsi in vetta alla classifica.<br />
Il derby / Le interviste<br />
MEZZOCORONA - «Nel primo tempo non abbiamo gestito al meglio la partita, un po' per nostre paure ed<br />
un po' perché abbiamo dovuto cambiare un paio di giocatori all'ultimo momento, cambiando quindi il<br />
sistema con cui avevamo preparato la partita. La vittoria è poi arrivata - spiega il tecnico di casa Claudio<br />
Rastelli - grazie a una squadra che, oltre alle conosciute qualità tecniche, ha una forza caratteriale per<br />
fare risultato a tutti i costi. Anche nelle difficoltà riusciamo comunque a creare situazioni importanti ed<br />
anche prima del gol di Simoni abbiamo avuto almeno un paio di occasioni nitide per raddoppiare». La<br />
novità della difesa a tre con l'ingresso di De Biase? «Ci avevano messo in difficoltà con i loro attaccanti<br />
che erano bravi a far uscire i nostri difensori permettendo gli inserimenti negli spazi ai compagni. Con Di<br />
Biase in campo e con Berardo più staccato abbiamo preso qualche punto di riferimento in più». Mattia<br />
Simoni ancora una volta match winner e quinta rete stagionale. «È stato un derby molto duro da vincere<br />
contro un Bolzano che ci ha creato qualche difficoltà. Sono arrivati tre punti pesanti che ci danno molto<br />
morale. Il gol a chi lo dedico? Ai miei genitori ed alla mia fidanzata Lona che sono sempre in tribuna a<br />
seguirmi». «Abbiamo patito l'aggressività del Bolzano - dice Flavio «Lupo» Toccoli, capitano ed ex di<br />
turno - e dopo il gol realizzato non siamo stati capaci di imporre il nostro gioco. Una vittoria importante<br />
che per me vale sempre molto». Ritorno al gol ed altra partita maiuscola per Raffaele Baido: «Era da un<br />
po' che non segnavo, mentre agli assist ero più abituato. Sto bene fisicamente ed anche cresciuto<br />
d'esperienza grazie ai quattro campionati col Mezzocorona». Chiude un rabbuiato Franco Murano,<br />
presidente del Bolzano: «Abbiamo regalato i due gol con svarioni difensivi e siamo stati un po' penalizzati<br />
dalle decisioni arbitrali, a partire dal gol annullato a Maniero in avvio di partita. È un momento no, ma<br />
proprio con la capolista abbiamo dimostrato che questo Bolzano non merita una classifica così bassa».<br />
C.C.
Lunedì <strong>29</strong> Gennaio <strong>2007</strong><br />
Meglio un Gallo che undici aquilotti<br />
Il Montecchio vola con un gol dell'ex Per il Trento solo un palo di Guerra<br />
di LUCIO GERLIN<br />
MONTECCHIO MAGGIORE (VI) - Speriamo che il chicchirichì di Gallo svegli finalmente gli aquilotti,<br />
altrimenti saranno dolori. Perchè i gialloblù di Marco Gaburro, ridendo e scherzando - cioè perdendo a<br />
Montecchio la decima gara stagionale (su 20!) - hanno cominciato ieri a sentire puzza di bruciato, cioè il<br />
fastidioso odore della zona retrocessione. Che, a dirla tutta, non hanno mai abbandonato dall'inizio della<br />
stagione; il fatto è che con i risultati di ieri il Trento è sprofondato a "meno 5" dalla zona salvezza resa<br />
sempre più angusta anche a causa del numero ristretto di squadre che vi rientrano dopo venti turni di<br />
campionato. Basti osservare che Pordenone e Jesolo, che chiudono la fila delle squadre adesso tranquille<br />
a quota 26, sono avanti rispetto ai nostri di ben otto punti. Urgono rimedi rapidi, anche se il calendario<br />
non promette nulla di buono offrendo agli aquilotti un prossimo piatto piuttosto indigesto, la Sanvitese<br />
versione <strong>2007</strong> che continua a risalire il gruppo. Anno invece infausto per i colori gialloblù che dopo la<br />
striscia positiva di fine 2006 (tre vittorie e due pareggi "stretti") si ritrovano ancora il panettone natalizio<br />
di traverso. Da Natale ne ha imbroccate veramente poche: la ripresa a Tamai e la reazione ad inizio<br />
secondo tempo nel derby col Mezzocorona, poi buio abbastanza pesto. Se il Trento non vince da sei turni<br />
un motivo ci deve pur essere: anzi, più d'uno. A cominciare dall'attacco che continua a sperperare in<br />
misura inversamente proporzionale a quanto invece riesce a concretizzare. Finita la birra Sessolo è<br />
tornata notte fonda e anche ieri a Montecchio è girato tutto storto: compresi i due legni che - palo su,<br />
palo giù - portano il totale dei "quasi gol" del Trento a quota 19. I guai aquilotti però non si fermano lì:<br />
cambiando reparto, rimane un mistero come - a fronte di prestazioni più che onorevoli da parte del<br />
pacchetto centrale e del portiere - si continuino a prendere gol, spesso scaturiti da dinamiche simili: te li<br />
raccomando i cross alti in area e quanta tremarella ad ogni corner o punizione dal limite... A<br />
centrocampo, per non "contentare" nessuno, da qualche domenica ci si deve accontentare di uno solo<br />
delle stelle arrivate ad agosto: per squalifiche, cali di forma, e varie amenità, tra Zuccon e Vitagliano si<br />
riesce a malapena a "tirarne fuori" uno: contro il Montecchio, il regista nel primo tempo, l'argentino nella<br />
ripresa. Con questo bilancio in rosso, poche storie: o si cambia registro una volta per tutte, oppure<br />
l'Eccellenza sulla quale scherzavano quelli di Mezzocorona l'altra domenica potrebbe diventare<br />
un'amarissima realtà per un Trento anche a Montecchio evanescente per metà gara. In difesa partono<br />
Agosti e Fanna (per Rossi), con Bazzanella "alto" a centrocampo e Mariotti a completare il tridente<br />
offensivo. I vicentini iniziano lancia in resta (5 corner in un quarto d'ora) e si trema in area gialloblù:<br />
Bazzanella salva sulla linea, Carbone un po' prima, Sellan fa il suo e anche di più. Il Trento invece si fa<br />
vivo solo su azioni da fermo: Vitagliano scheggia la traversa al 20', Carbone liscia il tap-in da due passi<br />
sull'angolo di Zuccon al 25'. Al ritorno in campo il Montecchio passa grazie ad una combinazione vincente<br />
della sua coppia più convincente: Roverato (che aveva punito gli aquilotti all'andata) calibra in area per<br />
Gallo che, da buon ex, trasforma di testa. Marcare, nell'occasione, è verbo ignoto ai difensori gialloblù.<br />
Perso per perso, Vitagliano mette una marcia in più, Gaburro una punta in più: e Guerra gioca la "mezza<br />
partita" migliore della stagione, colpendo in pieno un palo (assist di Bazzanella) e tenendo sulle spine<br />
tutta la difesa di casa. A Mariotti dice male (annullato un gol forse regolare) e Sellan non basta per<br />
evitare la sconfitta: il Trento prende gol anche dal peggiore attacco del girone e anche per questa<br />
domenica buona notte al secchio.
Trento / Le interviste<br />
Lunedì <strong>29</strong> Gennaio <strong>2007</strong><br />
MONTECCHIO MAGGIORE (VI) - Dopo la decima sconfitta in venti gare, le frasi di circostanza cominciano<br />
a non bastare più: non che Marco Gaburro sia uno che ne abusi, ma il bilancio del dopo derby col "Mezzo"<br />
- quello che aspettava proprio l'allenatore aquilotto - lascia sempre meno spazio agli entusiasmi in casa<br />
gialloblù. A Montecchio, Trento per metà molle, per l'altra poco concreto ed anche un pizzico sfortunato.<br />
«A me piacerebbe una squadra un po' più aggressiva, solo che non abbiamo questo attributo nel dna di<br />
alcuni dei nostri giocatori. Tuttavia non penso che la squadra abbia sbagliato il primo tempo, però quando<br />
troviamo squadre come il Montecchio che, nel loro modo di essere, addormentano un po' la partita,<br />
tendiamo ad andare dietro a loro. E' successo anche altre volte. Il primo tempo è stato comunque molto<br />
tattico ed equilibrato; poi è chiaro che il gol cambia tutto: le squadre si allungano, ma questo non<br />
significa che il primo tempo sia stato interpretato male dal Trento». La squadra però ancora una volta è<br />
sembrata poco determinata, a volte quasi leziosa. «Non riusciamo ancora ad imprimere quella intensità<br />
che vorrei nè in fase offensiva, nè in quella difensiva. E' quello che ci vorrebbe per permetterci di creare<br />
qualche palla gol in più». Da una delusione ad un'altra, la situazione in classifica si sta facendo<br />
tremendamente complicata. Da parte di Gaburro arriva un forte richiamo a mettere i piedi per terra e<br />
pensarci per tempo. «E' vero che siamo messi propri malino in classifica, ma non volevo accusare<br />
nessuno. La mia è stata solo un'autocritica fatta ad alta voce. Dico solo che c'era molto fiducia dopo il<br />
ciclo di partite positive di dicembre; in questo momento si è invece chiaramente un po' più preoccupati.<br />
Ma se la preoccupazione ci porterà ad avere più intensità e a trovare maggiore concentrazione, ben<br />
venga. Spererei però che si possa trovare in fretta un ritmo e una continuità un po' più lunga altrimenti la<br />
squadra andrà ancora in difficoltà». L.G.<br />
Ultras alla grande<br />
L'unica cosa che ci invidiano i tifosi nelle amene località frequentate nel tour stagionale del trivento dai<br />
giallobù sono i tifosi. Si parla degli Ultras, ovviamente, che a Montecchio Maggiore si inventano anche il<br />
"doppio minuto di silenzio" per salutare Dalmine e Puffo che non ci sono più. La Lega dilettanti latita<br />
per... così poco. Poi tifo alla grande, anche sotto di un gol, sino al 90'; eccezionale. E gli basta il saluto<br />
finale dei gialloblù. Dimenticavamo: nessun incidente; ma ormai ci abbiamo fatto il callo. Quindi a casa<br />
con un pullman pieno. Invidiati da quelli di Montecchio, solo gli ultimi della lista.<br />
La solitudine<br />
Una triade sola al comando, la maglia è gialloblù, ma viene da Verona. Il presidente Di Benedetto ormai<br />
ci ha fatto l'abitudine a rappresentare da solo la società in trasferta: al suo fianco sulle tribune del<br />
"Cosaro" vicentino senza barriere il diesse Salviato e il diggì Dusi. Degli altri dirigenti poche tracce: sarà<br />
che scoccia perdere tanto. Le solite malelingue che li danno al Palaghiaie a tifare Itas; come era successo<br />
- si mormora tra i tifosi - qualche domenica fa quando il volley team trentino era di scena a Montichiari.<br />
Ma naturalmente sono solo chiacchiere dei soliti cattivoni.
Lunedì <strong>29</strong> Gennaio <strong>2007</strong><br />
Primo punto fuori casa<br />
Il Porfido Albiano riesce a infrangere il tabù esterno Avanti con Bertolucci, si fa raggiungere dal<br />
Cassola<br />
CASSOLA (Vicenza) - Tanto tuonò che piovve. Dopo nove sconfitte consecutive in trasferta, il Porfido<br />
Albiano conquista il suo primo punto lontano dalle mura amiche e riaccende la fiammella della speranza<br />
salvezza. Al cospetto dell'Eurocalcio Cassola, infatti, gli uomini di Manfioletti sono riusciti a strappare un<br />
pari importante che, con la concomitante sconfitta del Trento a Montecchio, avvicina a quattro punti la<br />
zona playout. Gara strana e double face quella andata in scena al Comunale di Via Brigata: primo tempo<br />
ben giocato dai padroni di casa ma con gol degli ospiti, ripresa appannaggio del Porfido ma con il pari dei<br />
locali. Tutto sommato giusto il risultato finale che premia la grinta, la determinazione e la concentrazione<br />
della compagine rossonera recatasi in terra veneta con la ferma intenzione di fare risultato. La cronaca si<br />
apre con un calcio di punizione di Scalco che scalda le mani a Postal (14'). Al 20' Mestriner approfittando<br />
di un errore della difesa s'incunea per vie centrali e calcia a lato da buona posizione. In avvio di gara la<br />
pressione offensiva del Cassola è elevata ma il Porfido Albiano riesce a scampare i pericoli anche grazie<br />
agli interventi del proprio portiere. Al 23', infatti, è ancora Postal a deviare in calcio d'angolo il tiro di<br />
Scalco presentatosi tutto solo davanti a lui. Michelon, già ammonito, si rende protagonista di qualche<br />
intervento troppo irruento e per evitare di restare in dieci, mister Manfioletti lo richiama in panchina al<br />
37' inserendo al suo posto Scelta. Sul finire di frazione il vantaggio di Celia e compagni. Sceffer ruba palla<br />
all'indeciso Canacci e s'invola verso l'area di rigore ma appena dentro i sedici metri, Mestriner lo strattona<br />
e il direttore di gara accorda il calcio di rigore. Dal dischetto va Bertolucci che realizza spiazzando Frison.<br />
In avvio di ripresa, il Porfido è costretto sulla difensiva dalla veemente reazione della compagine di casa<br />
che al 10' perviene al pareggio. Dopo una pregevole e insistita azione personale Zane serve a Scalco un<br />
comodo pallone da depositare in rete per l'1 a 1. L'Eurocalcio insiste e sfiora il raddoppio con Gazzola il<br />
cui colpo di testa è sventato provvidenzialmente sulla linea di porta da Barbacovi. Col passare dei minuti<br />
la stanchezza prende il sopravvento ed il ritmo cala. Il Porfido Albiano è bravo a sfruttare questa<br />
situazione, si difende con ordine e riparte rapidamente con ficcanti ma inconcludenti contropiede. La<br />
squadra di Manfioletti tiene bene il campo e nel finale di gara potrebbe anche firmare il colpaccio. Celia<br />
imbecca Bertolucci a tu per tu con Urban ma l'attaccante, pressato da due difensori, sciupa malamente<br />
calciando al lato. L'ultima azione degna di nota si registra al 45' con Bellan che batte di controbalzo dal<br />
limite dell'area di rigore mettendo di poco alto sopra la traversa della porta difesa da Postal. È l'ultimo<br />
sussulto di un match non bello ma agonisticamente intenso e che rende merito agli sforzi dei ragazzi<br />
rossoneri. La strada per evitare la retrocessione diretta è ancora lunga e tortuosa ma con questa voglia<br />
gli uomini di Manfioletti possono riuscire ad agganciare i play-out. L'imperativo, però, è quello di fare<br />
risultato ogni domenica a partire dal prossimo incontro che vede Sega e soci di scena in casa contro lo<br />
Jesolo.<br />
Un'iniezione di fiducia<br />
CASSOLA - Il Porfido Albiano agguanta il primo punto lontano dal "Comunale" in questa stagione e lo fa in<br />
modo assolutamente strameritato. Soddisfatto e sorridente il tecnico dei trentini, Stefano Manfioletti :<br />
«La partita - afferma - è stata molto intensa e giocata soprattutto nella zona nevralgica del campo. Dopo<br />
il vantaggio abbiamo rischiato poco o niente ma abbiamo beccato la rete del pareggio in un modo<br />
assolutamente evitabile e ingenuo. Abbiamo avuto l'opportunità di chiudere la gara con un'occasione<br />
limpidissima che abbiamo sprecato in malo modo e quindi non ci siamo riusciti. Credo che sia un punto<br />
che ci dà molta fiducia per il prosieguo della stagione. Avevamo assoluto bisogno di muovere la classifica<br />
anche in trasferta e ci siamo riusciti in modo egregio. Ci riteniamo tutto sommato contenti. Dobbiamo<br />
giocare partita per partita senza guardare la classifica perché se lo facciamo diventerebbe tutto un<br />
problema. Dobbiamo cercare di disputare ogni domenica delle belle partite e portare a casa più punti<br />
possibili».
L'Arena<br />
IL GIORNALE DI VERONA<br />
Lunedì <strong>29</strong> Gennaio <strong>2007</strong><br />
L’emergenza non disturba la Virtus<br />
Fresco risistema una squadra decimata dalle assenze e porta a casa altri tre punti<br />
Lunedì <strong>29</strong> Gennaio <strong>2007</strong> sport Pagina <strong>29</strong><br />
Jesolo. È il Fresco dei miracoli: difficile parlare d’altro perché il tecnico rossoblù continua a stupire con i suoi<br />
«esperimenti» e a ricreare, anche in una squadra orfana di alcuni elementi essenziali nell’economia della formazione di<br />
Borgo Venezia (vedi Dimas, Scardina e Bortignon) la compagine corsara di sempre.<br />
E la Virtus, dopo aver vinto ad Albiano, fa bottino pieno anche nell’impegnativa trasferta di Jesolo, imponendosi<br />
all’inglese proprio nella giornata in cui la buona sorte sembrava averle girato le spalle. Appariva, infatti, difficile<br />
sostituire il capocannoniere del campionato Dimas (rimasto in tribuna per una contrattura) e un’impresa quasi<br />
proibitiva quella di riequilibrare un centrocampo privo di due cursori diligenti come Bortignon e Scardina.<br />
Poi bisognava ingabbiare un attaccante del calibro di Gambino, con un vissuto calcistico importante e soprattutto una<br />
forza fisica eccellente.<br />
E lui, Fresco, diventa interprete di mosse decisive. Come quella di prevedere, in difesa, la contemporanea presenza di<br />
ben tre centrali: Saorin, Angelico e Spezia. Quest’ultimo a dividersi tra i compiti sia di supporto ai due effettivi di ruolo<br />
e il ruolo di difensore laterale. Risultato? Gambino incapace di trovare varchi e spazi utili in cui incunearsi.<br />
La seconda mossa, altrettanto indovinata, è stata quella di far partire dal 1’ Giulio De Rossi come centrocampista di<br />
fascia, ma molto spesso capace di dar man forte e di coprire a centrocampo sia Cipriani che Lechthaler, nei momenti di<br />
ripartenza dell’azione avversaria. Infine l’allenatore veronese ha avuto anche il coraggio di riproporre Lallo, in non<br />
perfette condizioni fisiche, sempre dal 1’, con Daniele Dal Corso a sacrificarsi come prima punta e il fratello Eliseo ad<br />
agire intelligentemente nella trequarti ma anche in copertura. Almeno sino allo sfortunato intervento che l’ha costretto<br />
ad abbandonare il rettangolo di gioco alla fine del primo tempo.<br />
Le prove dei singoli hanno messo in vetrina le prestazioni di Chesini (rigore neutralizzato a parte), decisivo al 43’ della<br />
ripresa su un tiro indirizzato all'incrocio; di Angelico (gladiatore a tutto tondo contro Gambino), di Cipriani, razionale e<br />
pungente nelle conclusioni, anche su palle inattive.<br />
Stoica è stata la prova di Daniele Dal Corso, nella morsa difensiva dei padroni di casa e diligente la prestazione di<br />
Romeo (tornato il gioc atore di alcuni mesi fa). La gara scorre via con la prima vera opportunità del 23’, quando<br />
Lechthaler viene anticipato in area da Bertagno che cade: l’arbitro indica il dischetto. Batte Gambino ma Chesini<br />
respinge. Sulla ribattuta dello stesso attaccante Chesini, reattivo, si ripete in angolo.<br />
Al 28’ Cipriani conclude su punizione sotto la traversa ma Nicola Visentin devia in angolo. E dall’angolo arriva il gol<br />
grazie a Luca Angelico che indirizza in porta, di testa, una palla contesa. La Virtus già al 33’ potrebbe piazzare il colpo<br />
mortifero ma Lallo si fa respingere il tiro dal portiere in uscita.<br />
Al 43’ è Artusi a mandare fuori da ottima posizione. Nella ripresa, al 14', salvataggio della difesa veronese su colpo di<br />
testa di Scomparin e al 26’ è Chesini a respingere un’insidiosa punizione di Gambino. Sull’altro fronte, al 35’, Nicola<br />
Vesentin frena in tuffo un calcio piazzato di Gironi. Jesolo pericoloso al 43’ con Rossi, ma Chesini si supera in angolo. E<br />
al 45’ c’è la punizione di Cipriani - fallo ai danni di Marconi - che va a regalare alla Virtus la certezza dei tre punti.<br />
Flavio Pasetto<br />
-SPOGLIATOI<br />
Verzé: «Ritrovato<br />
il nostro orgoglio»<br />
Jesolo. Negli spogliatoi, Paolo Verzè, uno dei collaboratori di Gigi Fresco, è soddisfatto dell'importante successo della<br />
Virtus. «Diciamo che le assenze per l’incontro di Jesolo erano pesanti», commenta a fine gara, «ma abbiamo ritrovato<br />
quell’orgoglio che non ci aveva mai abbandonato nel girone di andata, finchè non siamo caduti in quella <strong>serie</strong> di<br />
prestazioni meno esaltanti. Peraltro, questo è lo spirito che abbiamo mostrato anche nelle precedenti stagioni<br />
clacistiche».<br />
Da un paio di giornate pare che abbiate recuperato la forma migliore.<br />
«Posso dire che, nonostante il maltempo della settimana e quindi allenamenti un po’ condizionati, avevamo fiducia di<br />
rivedere una squadra migliorata nella condizione fisica. Dovevamo capire su quale obiettivo puntare: se nella salvezza<br />
o in qualcosa di più. Torniamo da Jesolo con riscontri molto positivi. Anche se adesso ci attendono tre partite decisive.<br />
Credo però che permanga in tutti la convinzione che sia possibile proseguire un campionato di vertice».<br />
Luca Angelico è stato t ra i protagonisti dell’incontro. Con Saorin e Spezia ha chiuso in una sorta di gabbia il temuto<br />
Gambino. «È stato un duello arcigno con un cliente difficile da domare», rivela. «È un giocatore forte fisicamente ma<br />
che continua a svariare da un fronte all’altro dell’attacco. Abbiamo avuto parecchio lavoro tutti. Saorin ci ha<br />
sapientemente diretto, alle spalle: è stata la chiave di volta del nostro incontro. Negli ultimi venti minuti di partita è<br />
diventato decisivo anche l’ingresso di Pavan che ci ha protetto sulle palle alte: il mio compagno è un ottimo colpitore di<br />
testa. E così è arrivata una vittoria che ci avvicina alla salvezza. A Jesolo si è vista la Virtus che gioca alla palla e che<br />
tenta di azionare anche sulle fasce». (f.pas.)
Lunedì <strong>29</strong> Gennaio <strong>2007</strong><br />
La Sambo ingrana la quarta: Itala ko<br />
Lavagnoli e Meda rimontano il vantaggio degli ospiti e sigillano l’ennesimo exploit<br />
San Bonifacio. Quattro partite e quattro vittorie: la Sambonifacese pare proprio averci preso gusto e non si ferma<br />
più.<br />
Cinica con Belluno, Albiano e Cassola; bella ed elegante ieri, nonostante un avvio impacciato, contro l’Itala San Marco,<br />
squadra dall’ottimo potenziale ma evidentemente incapace di contrastare una Sambonifacese sempre più protagonista.<br />
Così anche la compagine goriziana nulla ha potuto al cospetto del potenziale dei rossoblù, di un gruppo sempre più<br />
forte e unito, abile anche nel trasformare i momenti più difficili in prestazioni davvero entusiasmanti e avvincenti.<br />
Il gol messo a segno in avvio di gara da Peroni non ha scombinato nulla.<br />
Il tempo necessario a riordinare le idee, ricompattarsi e ritrovare le misure e il gioco e la macchina rossoblù è ripartita.<br />
Il tempo di provare i primi attacchi, di prendere la misura e di sfoderare poi i colpi micidiali: prima quello di Lavagnoli<br />
e poi quello, vincente, di Meda. Lavagnoli-Meda, appunto, protagonisti della vittoria di ieri pomeriggio con le loro reti,<br />
rilanciat i alla grande come tutti gli altri componenti di questa Sambonifacese che appare sempre più forte, quasi<br />
inarrestabile. Come detto, all’Itala sono bastati tre soli minuti per aprire le marcature.<br />
Prima discesa e friulani che passano grazie a Peroni, libero di battere a rete e superare Perussato con un tiro rasente il<br />
suolo a fil di palo. Tempo un quarto d’ora e arriva la risposta della Sambonifacese.<br />
Lavagnoli apre bene sulla sinistra per Correzzola, la punta rossoblù si accentra e lascia partire il destro: palla di poco<br />
alta sopra la traversa. Al 28’ nuovo brivido per la Sambonifacese. Pereira ruba palla ai rossoblù, lascia sul posto due<br />
avversari con un bel gioco di gambe e prova la conclusione sul secondo palo: Perussato questa volta non si fa<br />
sorprendere. Alla mezz’ora è però la Sambonifacese ad andare ancora vicinissima al gol del pareggio. Bella azione di<br />
Bellomi che pesca Correzzola in area friulana: il tocco beffardo della punta rossoblù a superare Zanier è respinto da<br />
Racca sulla linea di porta. Al 40’ altra ghiotta occasione per i rossoblù. Dal corner di Donzella la difesa friulana riesce in<br />
qualche modo a respingere: la palla arriva a Paolo Sarzi che scarica la botta ma la palla è nuovamente respinta in<br />
angolo. Cinque minuti e questa volta la Sambonifacese trova, fi nalmente, il pareggio: percussione incredibile di<br />
Lavagnoli, metri e metri con palla incollata al piede, penetrazione in area, tocco sul palo più lontano e palla che si infila<br />
in rete.<br />
Si va nella ripresa. Un quarto d’ora di assestamento, il tempo di assistere all’espulsione di Vosca e al 15’ arriva la<br />
prima vera occasione del secondo tempo. Ci prova Paolo Sarzi con un calcio di punizione dalla distanza: palla che esce<br />
alla sinistra della porta difesa da Zanier per questione di centimetri. La Sambonifacese prende campo minuto dopo<br />
minuto e al 17’ sono ancora i rossoblù a rendersi pericolosi. Lavagnoli alza per Correzzola, mezza girata al volo del<br />
bomber veronese: Zanier si supera e respinge in angolo. Al 22’ sono ancora i padroni di casa a sfiorare il vantaggio<br />
con un tiro dalla distanza di Bellomi, capace però solamente di dare l’illusione del gol. Al 23’ e 24’ si fa vedere l’Itala<br />
San Marco. Prima ci prova Pereira da calcio piazzato, poi c’è la tremenda girata di Peroni respinta dal palo. Ma al 35’ è<br />
la Sambonifacese a passare in vantaggio. Merito di Lavagnoli che lascia sul posto il diretto avversario e serve un assist<br />
perfetto per il neo entrato Meda il quale insacca la prima rete con la maglia rossoblù e fa volare la Sambonifacese<br />
sempre più in alto.<br />
Lorenzo Morandini<br />
-SPOGLIATOI<br />
Ottoni: «Continuiamo<br />
a vivere alla giornata»<br />
San Bonifacio. Mister Claudio Ottoni è sereno, contento, carico di felicità. Non può non esserlo dopo l’ennesimo<br />
successo della sua Sambonifacese, il quarto il altrettante gare. «Abbiamo sofferto più del dovuto», commenta a fine<br />
gara. «Abbiamo iniziato male, prendendo un gol in avvia di gara e soffrendo per venti minuti circa. Poi la c’è stata la<br />
reazione dei ragazzi, loro hanno sfiorato il 2 a 0 con Pereira, ma noi proprio lì abbiamo preso ancora più coraggio e<br />
abbiamo creato le nostre occasioni. Alla fine anche l’espulsione di Vosca ci ha aiutato, abbiamo preso in mano le redini<br />
del gioco e siamo stati bravi a raddrizzare una gara contro una forte squadra come l’Itala San Marco».<br />
Anche con l’Itala però, come detto, primi venti minuti di black out...<br />
«Sì, gli avversari ci hanno fatto subito soffrire, hanno fatto il gol e ci hanno messo sotto al loro ritmo di gioco. Noi<br />
dovevamo giocare veloci e con palla a terra, purtroppo non ci siamo riusciti da subito ma dopo con il passare dei<br />
minuti abbiamo preso le misure e alla fine abbiamo meritato anche di vincere».<br />
Mossa azzeccata quella di Meda...<br />
«A dir la verità in settimana avevo l’idea di partire con lui sapendo anche delle difficoltà della retroguardia dell’Itala,<br />
poi però ho cambiato idea per non avere una squadra bassa e perdere troppo in altezza. Ho rischiato poi la carta<br />
Meda, mi ha dato ragione ma sono contento soprattutto per lui. È un ragazzo eccezionale e dopo aver sofferto all’inizio<br />
è stato ripagato».<br />
Mister, quelli con l’Itala sono tre punti che potrebbero, a questo punto, scatenare sogni davvero di alta<br />
classifica...<br />
«Come ho detto anche in settimana», chiude il tecnico rossoblù, «noi non pensiamo ai play off. Noi viviamo domenica<br />
dopo domenica, viviamo la giornata e se alla fine saremo stati bravi saremo premiati». (l.mor.)
Lunedì <strong>29</strong> Gennaio <strong>2007</strong><br />
Gallo vola più in alto delle aquile<br />
Il colpo di testa dell’attaccante permette al Montecchio di battere il Trentino<br />
Montecchio M.1<br />
Trentino0<br />
MONTECCHIO MAGGIORE (4-4-2) Stefano Fortunato; Vallarsa, Ferrari, Noro, Vanzo; Corà (30' st Menegon), Dei<br />
Rossi, Roverato, Cegalin, Sarrapochiello (36' st Fracasso), Gallo. All.: Clementi.<br />
TRENTINO (4-4-2) Sellan; Agosti, Masini, Filizola, Fanna (30' st Vettoretto); Bazzanella (30' st Rossi), Zuccon,<br />
Vitagliano, Mariotti; Sessolo, Carbone (14' st Guerra). All.: Gaburro.<br />
Arbitro: Deo Meo di Foggia.<br />
Reti: st: 11' Gallo (M).<br />
Note: <strong>Giornata</strong> soleggiata ma fredda, terreno in buone condizioni; spettatori: 400 circa; ammoniti: all'8' st Noro (M) e<br />
al 31' st Dei Rossi (M); calci d'angolo: 8-4 (6-2) per il Montecchio; recupero: 1' e 4'.<br />
di Andrea Scanavin<br />
Montecchio Maggiore. Gallo stende le aquile trentine. La capocciata vincente in apertura di ripresa del numero undici<br />
castellano manda al tappeto un Trento solido e quadrato. Ma davanti al Montecchio di ieri pomeriggio ci sarebbe stato<br />
poco da fare per chiunque: concentrati e determinati, i ragazzi di Clementi hanno meritato i tre punti, anche se la<br />
sfortunata formazione di Gaburro può recriminare per aver colpito una traversa e un palo.<br />
La prima conclusione verso lo specchio della porta arriva all'11' quando, sugli sviluppi di corner battuto da Corà,<br />
appena dentro l'area Gallo prova un destro incrociato che viene però respinto da Mariotti sulla linea di porta. Passano<br />
3' e un'azione simile mette ancora una volta in difficoltà la retroguardia del Trento: dalla bandierina va sempre Corà, la<br />
palla stavolta arriva sui piedi di Vallarsa, il rasoterra è teso e preciso, ma un Carbone devia in corner. I castellani al 22'<br />
costruiscono un'ottima azione: Gallo crossa dalla destra sul secondo palo per Cegalin, che rimette in mezzo per<br />
l'accorrente Roverato, il mediano palleggia da giocoliere sopra la testa di Masini e al volo gira di poco alto. Il match è<br />
molto piacevole e a cavallo del 26’ il Trento ha due colossali occasioni, entrambe firmate da Carbone. Nella prima la<br />
punta gialloblu ci prova con un destro a giro dal limite, Fortunato si distende ottimamente e devia con entrambe le<br />
mani in calcio d'angolo. Sugli sviluppi del corner, una spizzata di Vitagliano pesca lo stesso Carbone tutto solo sul<br />
secondo palo, ma la conclusione a botta sicura è clamorosamente a lato. Sul tabellino al 43' entra anche Sarrapoc<br />
hiello: rasoterra dalla grande distanza, ma Sellan toglie la palla dall'angolino basso.<br />
L'inizio della ripresa pare confermare l'ottimo ritmo del primo tempo. Già al 4' c'è una buona combinazione tra Carbone<br />
e Mariotti, con il destro dal limite di quest'ultimo che termina di poco a lato. Ancora Trentino al 9' con la punizione del<br />
solito Vitagliano, che Fortunato blocca a terra con sicurezza. All'11' il gol del vantaggio biancorosso con Gallo:<br />
Roverato batte un calcio piazzato dalla trequarti destra pescando Gallo al centro dell'area, il colpo di testa della punta<br />
castellana è preciso e s'infila alla destra di Sellan. La risposta del Trento arriva al 17': cross basso di Bazzanella dalla<br />
destra e bella torsione del neoentrato Guerra, che di testa colpisce il palo. Non c'è respiro: Roverato recupera palla a<br />
metà campo, triangola bene con Sarrapochiello ma viene fermato al limite dal rude Masini, sul contrasto arriva<br />
Sarrapochiello che mira l'angolino basso ma la palla è sul fondo di un soffio (22'). Il Trento non ci sta e si riversa in<br />
attacco: Guerra ci prova ancora col mancino ma trova un Fortunato stupendo, che devia in corner. Al 25' ancora<br />
Roverato: punizione a giro dai venti metri che Sellan alza con bravura sopra la traversa. L'ultima chance per il Trento<br />
arriva al 48' con il piazzato dell'ex Zuccon, blocca a terra Fortunato.<br />
Elogi anche per Sarrapochiello e Fortunato<br />
Clementi si gode<br />
il ritorno di Roverato<br />
Montecchio Maggiore (and. sca.) Finalmente, anche al Cosaro, il Montecchio fa vedere tutto il suo valore. E Clementi<br />
ne è soddisfatto. «Sono molto contento - attacca l'allenatore biancorosso - finalmente siamo riusciti a disputare<br />
un'ottima gara anche nel nostro stadio, dimostrando al pubblico castellano cosa può dare questa squadra. Contro il<br />
Trento non era facile, ma abbiamo confermato che davanti alle squadre tecniche riusciamo ad esprimerci meglio.<br />
Penso che il Montecchio abbia giocato veramente alla grande, con determinazione e umiltà, dimostrando anche nel<br />
finale di saper soffrire, dote che in altre situazioni ci era mancata». Vittoria meritata, dunque. «Non so se i tre punti<br />
siano meritati - ammette con onestà Claudio Clementi - sicuramente abbiamo fatto lievemente meglio noi, questo è<br />
innegabile, ma non penso che il Trento meritasse di perdere questa partita. In fondo ha colpito una traversa e un palo,<br />
ma in tante altre occasioni noi abbiamo raccolto meno rispetto a quanto avevamo seminato. Ora ce lo riprendiamo».<br />
Note positive: «Il rientro di un Rov erato sempre decisivo, la prestazione di Sarrapochiello, in costante crescita e la<br />
sicurezza d'avere un altro portiere all'altezza della categoria, Fortunato, che nel futuro mi darà la possibilità di fare<br />
delle scelte, di avere delle opzioni».<br />
Sconsolato dall'altra parte Gaburro. «Lo sappiamo che giochiamo bene e siamo un'ottima squadra - commenta dietro<br />
al suo berrettino di lana bianca il tecnico del Trentino - ma facciamo forse fatica a calarci nella realtà di questo<br />
campionato. Gli obiettivi estivi sono stati spazzati via da un inizio pessimo dal punto di vista dei risultati e adesso il<br />
nostro pensiero deve essere solamente la salvezza».
Lunedì <strong>29</strong> Gennaio <strong>2007</strong><br />
Pareggio casalingo contro il Porfido Albiano ultimo in classifica. Ospiti in vantaggio con un rigore trasformato da<br />
Bertolucci, nella ripresa rimedia Scalco<br />
L’Eurocalcio fa il buono. Anche troppo<br />
Eurocalcio Cassola1<br />
Porfido Albiano1<br />
EUROCALCIO CASSOLA (4-4-2) Urban; Bellan, Peruzzo, Siciliano, Canacci; Carlotto, Simonato, Mestriner, Gazzola<br />
(27' st Zanatta); Zane, Scalco (17' st Ciscato). All.: Cunico.<br />
PORFIDO ALBIANO (4-2-3-1) Possal; Virzi, Barbacovi, Sega, D'Andretta; Celia, Manzatti; Della Sega (32' st Benini),<br />
Sceffer, Michelon (37' pt Scelta); Bertolucci (38' st Peruzzi). All.: Manfioletti.<br />
Arbitro: Guglielmi di Pisa.<br />
Reti: pt: 43' rig. Bertolucci (P); st: 10' Scalco (E).<br />
Note: terreno in discrete condizioni; cielo sereno; ammoniti Michelon (P), Zane (E), Della Sega (P), Virzi (P), Gazzola<br />
(E), D'Andretta (P), Bellan (E).; calci d'angolo 9-1 per l'Eurocalcio; recupero 2'- 4'; spettatori 200 circa.<br />
di Nicola Negrin<br />
Cassola. Divisione della posta tra l’Eurocalcio e il Porfido Albiano fanalino di coda. Partono in quinta i padroni di casa,<br />
che dopo un quarto d'or a creano la prima azione pericolosa. Scalco si incarica di battere una punizione dai venti metri<br />
conquistata da Carlotto. L'attaccante calcia una staffilata bassa, Possal è bravo a respingere. Dopo sei minuti ci<br />
riprovano i rossoblu con Mestriner, che da centrocampo cerca di sorprendere Possal avventuratosi in un’ uscita<br />
avventata. Il tiro del centrocampista, tuttavia, termina fuori dallo specchio della porta (20'). L'Eurocalcio non si<br />
arrende ed è determinato. Azione di contropiede condotta sull'asse Zane-Mestriner- Scalco; il primo dei tre mette al<br />
centro per Mestriner che serve in profondità Scalco. La conclusione di quest'ultimo è precisa, ma poco potente, e<br />
Possal è abile ad arrivarci e deviare in angolo. Al 37' Manfioletti corre ai ripari e opera il primo cambio della partita,<br />
sostituendo il nervoso Michelon, che in precedenza era stato risparmiato della seconda ammonizione dall’arbitro. Al<br />
suo posto entra Scelta che si posiziona in difesa. Curiosamente Barbacovi, difensore centrale, va ad occupare il ruolo di<br />
prima punta. Nel finale di primo tempo vengono fuori per la prima volta gli ospiti, che passano in vantaggio. Canacci<br />
nei pressi dell'area di rigore si allunga troppo il pallone, che viene conquistato dagli ospiti; la sfera passa a Sceffer,<br />
che, entrato in area bassanese, viene atterrato da Mestriner. L'arbitro non ha dubbi e asse gna il rigore. Sul dischetto<br />
va Bertolucci che sigla il vantaggio della propria squadra (43').<br />
Nella ripresa l'Eurocalcio torna in campo aggressivo. Dopo solo un minuto Carlotto riceve palla al limite dell'area, e<br />
prova il tiro di esterno destro, che Possal devia in maniera millimetrica. Dopo dieci minuti, però, i bassanesi<br />
agguantano il pareggio. L'autore della rete è Scalco, ma il merito è tutto di Zane. L'attaccante dopo aver conquistato<br />
palla nella propria metà campo, si invola verso la porta avversaria, lasciando per strada due giocatori avversari.<br />
Arrivato poi nei pressi di Possal passa a Scalco che indisturbato segna. La rete galvanizza i padroni di casa che dopo<br />
due minuti si avvicinano al raddoppio. Carlotto scende sulla fascia, mette al centro per Gazzola che colpisce di testa: la<br />
palla è destinata a finire in rete ma Sega salva sulla linea di porta, a portiere battuto (13'). Nel finale di partita i<br />
rossoblu rischiano la beffa quando Bertolucci, lanciato a rete, si porta indisturbato dentro l'area di rigore, ma il suo tiro<br />
non è preciso e la palla termina fuori.<br />
Il tecnico è deluso<br />
Il pari<br />
sta stretto<br />
a Cunico<br />
Cassola (ni. ne.) Sono mezzi i sorrisi stampati sui volti dei rossoblu bassanesi. Il pareggio contro la cenerentola del<br />
campionato non era il risultato atteso prima dei 90', tuttavia la squadra ha dimostrato di essere in ripresa. Un pari che<br />
comunque sta stretto al tecnico dell’Eurocaclcio Cassola Enrico Cunico. «Se avessimo vinto non avremmo rubato<br />
niente, anzi la nostra vittoria sarebbe stata anche meritata».<br />
- Come ha visto la squadra?<br />
«Dal 10' al 35' abbiamo pressato in continuazione il Porfido. Abbiamo avuto sui piedi due nitide occasioni per passare<br />
in vantaggio, ma non siamo riusciti a concretizzare. In ogni modo ho visto i miei giocatori in netta ripresa».<br />
- Il pareggio soddisfa più gli ospiti che l’Eurocalcio...<br />
«Loro sono stati in difficoltà per tutto il primo tempo. Per di più sono stati graziati dall'arbitro, che nella prima frazione<br />
di gioco non ha mandato fuori un loro giocatore, ammonito in precedenza, e autore di una vistosa trattenuta. Sono<br />
venuti fuori per la prima volta nell'occasione del gol, dove hanno approfittato di un nostro errore e hanno conquistato il<br />
rigore».<br />
- L’ennesimo sbaglio che vi penalizza molto...<br />
«Purtroppo ogni errore lo paghiamo caro, e con gli episodi successivi ci puniscono. Anche gli avversari commettono<br />
degli errori, ma noi non siamo capaci di approfittarne».<br />
- Un nota positiva dopo questo pareggio?<br />
«Sicuramente abbiamo mosso la classifica, e questo un po' mi rincuora. Veniamo da un periodo difficile e dobbiamo<br />
cercare di uscirne il più velocemente possibile».
Belluno – Rivignano 1 - 2<br />
NOSTRO SERVIZIO<br />
Lunedì <strong>29</strong> Gennaio <strong>2007</strong><br />
Inverosimile, incredibile, inspiegabile. Scegliete voi come definirla, ma la sconfitta di ieri pomeriggio del Belluno ha davvero<br />
qualcosa di assurdo. Fosse stato un incontro di box il Belluno, ai punti, avrebbe steso a suon di legnate il Rivignano. Invece il<br />
match in questione era di calcio, mai come in queste occasioni sport infingardo, e così il Belluno dopo un'intera gara di<br />
martellante assedio, dominio e bel gioco si è ritrovato a cenare con gli avanzi. Un 1-2 che ha lasciato presidente, mister,<br />
giocatori, tifosi e addetti ai lavori con una caraffa di amaro in bocca e un senso infinito di incredulità. Perché il Rivignano ha<br />
vinto con due gol tirando una volta e mezza in porta e perché il Belluno ha giocato 90' nella metà campo avversaria calciando<br />
9 angoli (a zero), 20 cross e una carriolata di tiri nello specchio di Biasinutto uscendone a mani vuote. Sceso in campo con la<br />
formazione più accreditata alla vigilia, rinforzata dal rientro di Trinchieri, il Belluno ha dato immediatamente l'idea di voler<br />
mangiarsi il Rivignano: piglio giusto, cattiveria agonistica, corsa, grinta e soprattutto bel gioco. Bez sprizza di voglia, De Mattia<br />
si ripropone nelle vesti di bisonte delle Dolomiti e i presagi sono dei migliori. Passano 14' e un paio di ottime giocate di Ivo e i<br />
gialloblu concretizzano con una staffilata dal vertice destro di Martin Trinchieri che sigla così il suo ottavo gol stagionale. Che<br />
sia davvero la giornata buona? Neanche il tempo di pensarlo e gli ospiti pareggiano: la difesa subisce un blocco, Fantin si fa<br />
trovare leggermente fuori posizione e Collinassi punisce così, con un pallonetto di testa (non si sa quanto voluto), la<br />
formazione di casa: 1-1. Chiusa la parentesi neroazzurra il Belluno ricomincia a marciare e macinare gioco. Splendida, al 25',<br />
l'azione in profondità costruita da De Mattia e Moroni, ma sprecata da buona posizione da Zoldan che spara alto. Quindi, a 5'<br />
dalla fine, la beffa che peserà come un'incudine nel referto di fine gara: cross dalla destra del Rivignano, Peron salta sul<br />
secondo palo e con Fantin inspiegabilmente a terra, la palla entra in rete per il gol del 2-1. A spiegare il motivo della cadure<br />
del nuovo portiere gialloblu sono le immagini registrate dalla tv locale che immortalano lo scontro avuto da Fantin con un<br />
attaccante avversario nel momento di uscire sul pallone. Fallo? Spesso sì, ieri no. Ma il danno procurato c'è tutto. Mancano<br />
dunque solo 5' alla fine del primo tempo, ma il Belluno fa ancora a tempo a raccogliere due botte da fuori di Trinchieri e De<br />
Mattia, e un palo clamoroso di quest'ultimo dopo bella azione sulla sinistra. Il secondo tempo è dunque un assolo di 45' degli<br />
undici di Pasa. Il tabellino della cronaca non ricorda una sola azione ospite degna di questo nome. Per il Belluno invece ci<br />
provano tutti: Trinchieri, emarginato leggermente dal gioco dalla furia agonistica della splendida giornata di un incontenibile<br />
Bez, Tardivo, autore di una bomba da fuori al 40', Costa, che colpisce una traversa al 14' su un tiro-cross da fuori, De Mattia,<br />
ieri splendido, Pisacane, spumeggiante per i 20' che lo vedono in campo... Insomma, le cannonate partono da ogni dove, ma<br />
la fortezza di Biasinutto non crolla. Le chiamano giornate storte. Alessandro De Bon<br />
CALCIO Serie D Proprio quando sembrava avere spiccato il volo, il Belluno incappa in una<br />
domenica sfortunatissima e perde in casa con il Rivignano<br />
De Mattia: «Partita incredibilmente stregata»<br />
Pasa prova a scuotere i suoi: «Abbiamo pagato per due soli errori, ora l’importante è<br />
che i ragazzi non si demoralizzino»<br />
San Rivignano. Il calendario, al 28 gennaio, si ostina a segnare San Tomaso, ma per quanto visto ieri altra spiegazione, se non<br />
quella celeste, non può esserci. I cori che salgono dallo spogliatoio ospite a fine gara lo sottolineano una volta di più. Il Belluno<br />
si è ritrovato a commentare un ko che definire ingiusto e immeritato, è poco. «Mi pare il minimo, abbiamo giocato per 90' nella<br />
loro area di rigore - commenta amareggiato a fine gara mister Pasa, di ritorno sulla panchina gialloblu dopo due settimane di<br />
squalifica - la squadra ha disputato davvero un'ottima partita, sicuramente la migliore qui in casa dall'inizio del campionato.<br />
Non abbiamo mai perso la testa, non abbiamo abbassato la guardia dopo l'uno a zero, siamo stati determinati, tonici e<br />
abbiamo calciato un'infinità di tiri nella porta avversaria... Come minimo avremo crossato venti volte». Puntuale arriva però<br />
anche la bacchettata sulle mani. «Due errori soli abbiamo commesso - ammonisce Pasa - in occasione dei due gol: nel primo<br />
abbiamo subìto un blocco e Fantin ha sbagliato leggermente la posizione. Nel secondo invece è saltata completamente una<br />
marcatura sul palo lungo. Loro non hanno fatto altro. Due palle due gol. Un fallo nel secondo gol? Dalla panchina non l'ho<br />
visto, ma effettivamente Giacomo si è lamentato. Cosa volete farci, loro si sono sempre difesi, sono venuti quassù per portarsi<br />
a casa un punto e inspiegabilmente tornano invece a casa con il bottino pieno. Anche sul piano fisico è andata egregiamente, a<br />
parte i crampi di De Mattia, dovuti secondo me alla settimana di allenamenti difficoltosi». «Alla squadra non posso<br />
rimproverare nulla - conclude Pasa - anzi, mi complimento con Nogarè (classe 1989,ndr), che ha debuttato giocando proprio<br />
bene; e poi con Costa, in costante crescita; e in generale con il gruppo. La strada giusta è questa: non demoralizzarsi, che<br />
serve a ben poco, e continuare a lavorare bene correggendo quel che c'è da correggere. Adesso si fa dura perché abbiamo<br />
perso uno scontro diretto. Ma poiché era solo il primo di tanti sono ancora convinto che si possa arrivare alla salvezza senza<br />
playout. Dobbiamo tirar fuori la voglia di ripartire». Altrettanto incredulo e amareggiato Igor De Mattia, migliore in campo.<br />
«Mamma mia che partita stregata - esordisce il centrocampista del Comelico - Ne usciamo con neanche un punto quando la<br />
vittoria sarebbe stata il minimo. Questa partita meritava un'altra storia. Come oggi forse mai... Loro non hanno davvero fatto<br />
nulla, nemmeno un tiro visto che i due gol sono stati segnati di testa. Noi in compenso abbiamo tirato più oggi che in tutto il<br />
campionato». Un predominio totale. «Nel secondo tempo siamo stati 45' in area loro, ma non abbiamo colto nulla di positivo.<br />
Almeno con un punticino non avremmo subìto il sorpasso. Ma è andata così, adesso lavoriamo al massimo e non facciamoci<br />
abbattere altrimenti non ne veniamo più fuori. Abbiamo dimostrato di essere una buona squadra, sbagliando solo in qualche<br />
occasione in cui si poteva segnare. Sono senza parole, stavamo tutti benissimo e la partenza, con il gol di Martin, ci aveva<br />
forse illuso. Questa sconfitta mi secca davvero moltissimo». A.D.B.
L’AMAREZZA DELLO SCATENATO BEZ<br />
Lunedì <strong>29</strong> Gennaio <strong>2007</strong><br />
«Quest'anno va così...»<br />
Di più non si poteva fare. Il pensiero e parere di Ivo Bez, alla seconda ottima prestazione in sette giorni dopo l'ottima trasferta<br />
in casa Itala, è quello che il Belluno si è giocato tutto quello che poteva. Ma non è bastato. «Ci abbiamo provato davvero in<br />
tutte le maniere. Non so cos'altro avremmo potuto fare. Abbiamo tirato un sacco di volte da fuori e altrettante volte ci<br />
abbiamo provato con i cross. Dopo una prestazione così la vittoria ci stava tutta. O quantomeno, sul finire di gara, di stava un<br />
pareggio giusto per continuare la striscia positiva e non perdere terreno. Dispiace, ma se non entra cosa possiamo farci? Il loro<br />
portiere è stato molto bravo almeno in tre occasioni, ma tanto ha fatto anche la sfortuna. Stavo bene io come stavano bene i<br />
miei compagni che hanno corso dal primo all'ultimo minuto. Va così - chiude Ivo - quest'anno va così. Ma è ancora lunga e ce<br />
ne sono ancora molte da giocare. Non è assolutamente finita».<br />
FANTIN TRA AMMISSIONI DI COLPA E PROTESTE<br />
«Secondo gol irregolare»<br />
Mea culpa, ma che jella. Si potrebbe riassumere così la seconda partita di Giacomo Fantin con la maglia gialloblu addosso.<br />
Dopo l'esordio positivo a Gradisca, Giacomo ha subìto la prima sconfitta bellunese incassando due reti. «Perdere così brucia<br />
ancora di più di una normale sconfitta. Non meritavamo assolutamente di perdere, è davvero incredibile uscirne con zero<br />
punti». Quindi la mezza ammissione di colpa e la recriminazione. «Nel primo gol è vero, io ho sbagliato posizione, ma il loro<br />
giocatore è stato bravo ad anticipare di testa i nostri difensori. In occasione del 2-1 invece sono convinto di aver subito fallo.<br />
Quando mi sono girato per cercare il pallone mi sono ritrovato addosso un loro attaccante con cui mi sono scontrato. Secondo<br />
me il fallo ci stava e il gol andava annullato. Resta il fatto che un conto è perdere meritandolo, e giocando male, un conto è<br />
perdere così, contro questa squadra». Insomma, alla prima un sorriso, alla seconda uno schiaffo.
Jesolo – v.Verona 0 - 2<br />
Lunedì <strong>29</strong> Gennaio <strong>2007</strong><br />
Se non vogliamo ancora parlare di crisi, è quantomeno un momento difficile per il Città di Jesolo: seconda sconfitta<br />
consecutiva, attacco a secco, un rigore fallito, poche idee e poco costrutto, e quando si è arrivati al tiro, ci si è messo pure il<br />
portiere ospite Chesini a dire di no e a rendere ancor più triste una squadra nerazzurra che sembra ormai non avere né capo<br />
né coda. Di contro, la Virtus Vecomp oggi può dirsi quasi salva (e il primo obiettivo di stagione per la matricola è centrato),<br />
può continuare a rincorrere la capolista Mezzocorona e può tenere vive le speranze di un posto nei playoff, grazie ad una prova<br />
accorta, ad una squadra che in campo sa quello che deve fare e quando colpire, nonostante le assenze del capocannoniere<br />
Goncalves e del perno di centrocampo Bortignon, oltre che del difensore scuola Chievo, Scardina. E la sensazione è che la<br />
partita, tuttavia, avrebbe potuto prendere una piega diversa se al 23' del primo tempo bomber Gambino non avesse fallito un<br />
rigore, calciato malamente e intuito da Chesini. L'impegno dello Jesolo non è mai mancato, anche se la squadra, dopo il<br />
vantaggio virtussino, si è spenta.Formazioni: lo Jesolo è senza Baiana, Trolese, Sadocco e Ubertini (infortunati) e Giacomin<br />
rispetto a Pordenone lascia in panchina il giovane Dei Rossi e i più esperti D'Eletto e Rossi, rilanciando Scomparin e Luppi;<br />
mister Fresco, invece, propone un 3-5-2 con Lallo e Daniele Dal Corso in avanti, modulo che poi nella ripresa si tramuterà in<br />
un 3-4-3. La cronaca propone spunti più interessanti nel primo tempo: al 10', punizione potente dello jesolano Artusi, palla<br />
deviata dalla barriera e che rimane in area, Gambino si gira e calcia, palla sul fondo; 15' ancora Artusi che gioca stranamente<br />
a destra, cross insidioso di sinistro, Chesini blocca a terra. Al 23' Bertagno è bravo a fiondarsi su un cross dalla destra sporcato<br />
di testa da Gambino, Lechthaler nel tentativo di anticiparlo alza la gamba e lo stende. Dal dischetto si presenta un Gambino<br />
poco convinto, destro debole, Chesini respinge, poi ancora sinistro del numero nove jesolano, ancora il portiere veronese a<br />
dire di no. Al <strong>29</strong>' Cipriani fa le prove generali e su punizione costringe Visentin a deviare. Al 30' il vantaggio della Virtus:<br />
corner di Cipriani ad effetto sul primo palo, Visentin salta ma è disturbato da un compagno e da un avversario, la palla cade a<br />
terra e Angelico è il più lesto di tutti a mettere la zampata vincente. Ancora Virtus prima del riposo: 33', incursione di Lallo,<br />
destro, respinto da Visentin.Nella ripresa si spera in uno Jesolo migliore, ma la scossa non arriva: nemmeno quando, al 15', è<br />
Scomparin di testa, su corner di Artusi, ad andare vicino al pari, ma la traiettoria del pallone, diretta all'incrocio, è deviata di<br />
testa da un difensore ospite. Più noia, zero emozioni e Virtus che controlla senza affanni: al 27' punizione di destro di<br />
Gambino, Chesini coi pugni, e allora si capisce che non è giornata; poi ci prova anche Maurizio Rossi, al 44', ma il suo sinistro<br />
è deviato in corner da Chesini. La Virtus trova gloria e il secondo gol: stavolta Cipriani trova la parabola giusta su punizione, è<br />
0-2. Tutti a casa.<br />
Federico Biondo<br />
QUI JESOLO<br />
Senza leader e motivazioni. Giacomin: «È<br />
necessaria una scossa»<br />
Jesolo<br />
Magari avrebbe dato la scossa, avrebbe riacceso qualcosa, e invece il rigore di Gambino, che si è infranto fra le manone del<br />
giovane portiere ospite Chesini ha, di fatto, aumentato l'aria cupa e di disfatta che già aleggiava dalle parti di Jesolo,<br />
nonostante il sole ed una Virtus rimaneggiata, senza il giocatore più forte (Goncalves), e dopo il vantaggio di Angelico, i<br />
nerazzurri sono usciti di scena, incapaci di ritrovare la retta via, come invece un tempo riuscivano a fare. Nessuno che prenda<br />
per mano la squadra e che alzi la voce nei momenti duri, un pubblico quasi indifferente, l'allenatore in balìa della situazione di<br />
crisi che oramai si è venuta a creare: Sambonifacese e Montecchio hanno messo la freccia e hanno sorpassato, e, come dirà<br />
mister Giacomin, ora è tempo di tirar su le maniche e pedalare tutti dalla stessa parte.<br />
«Non abbiamo giocato male nemmeno stavolta - ci tiene a sottolineare il "traghettatore" jesolano - ma sono bastati due<br />
semplici episodi, il rigore fallito e un gol preso in maniera strana, a metterci in difficoltà. La squadra è psicologicamente fragile<br />
e fa davvero fatica a reagire». Sintomi di crisi, insomma: i rinforzi richiesti tardano ad arrivare, gli infortuni aumentano e la<br />
squadra non gira più. «Sono francamente deluso - continua Giacomin - e a mente calda mi verrebbero da dire tante cose.<br />
Meglio ragionare a mente fredda e martedì parlerò col presidente per cercare di capire la situazione e cosa possiamo fare per<br />
dare una svolta, perché serve una scossa». Meglio guardare a chi sta vivendo un bel sogno, e allora Giacomin parla della<br />
Virtus. «Una bella squadra - conclude il mister - che gioca rilassata e che, di fatto, ha compiuto un miracolo. Hanno dei giovani<br />
interessanti che ritengo faranno strada in futuro». Insomma, staremo a vedere cosa accadrà nella settimana che conduce alla<br />
trasferta di Albiano, in quella che contro il Porfido comincia già a diventare una partita da non sbagliare. Gigi Fresco sorride e<br />
come dargli torto: è il factotum della squadra, ha anche l'elenco con le interviste rilasciate dai propri giocatori alle varie<br />
testate. «Siamo felicissimi, e non è retorica, per aver centrato la salvezza - spiega - per noi è stata dura qui a Jesolo perché<br />
avevo delle assenze importanti. A parte un po' di fatica a salire nel primo tempo, siamo stati bravi a sfruttare le occasioni per<br />
far gol. Lo Jesolo? L'ho visto decisamente demotivato, gli manca un leader, quello che per noi è Saorin in difesa».<br />
Federico Biondo
Lunedì <strong>29</strong> Gennaio <strong>2007</strong><br />
Domenica in famiglia con Zanin: «Questo è un<br />
periodo cruciale»<br />
NUMERI. Ottava vittoria casalinga del Mezzocorona e Virtus Vecomp che vince la sua seconda trasferta consecutiva e vanta<br />
adesso il miglior attacco esterno (fatti 20). Sale ancora la Sambonifacese (quarta vittoria filata) e nuovo stop del Bolzano, alla<br />
quarta sconfitta consecutiva. Dopo la vittoria del Rivignano (non vinceva da 10 giornate), è adesso l'Eurocalcio Cassola che da<br />
più turni (ancora 10) attende di prendersi i tre punti. Sale a 8 la striscia positiva della Sanvitese (a 9 quella del Chioggia nel<br />
girone D, alla quarta vittoria filata) che ha (vedi sotto) il miglior attacco interno (21) e la peggior difesa casalinga (18, come il<br />
Tamai). Primo punto assoluto esterno dell'Albiano che non pareggiava da 14 partite.<br />
CON ZANIN (allenatore della Sanvitese). Una domenica diversa, in giro con la famiglia (abita a San Stino di Livenza, moglie e<br />
una figlia di 15 anni), proprio uno staccare la spina dopo il positivo anticipo di sabato contro la Sacilese. «Abbiamo fatto bene;<br />
siamo andati sotto per una disattenzione ma poi abbiamo ribaltato il risultato. Un commento ai risultati della domenica? Mi<br />
pare che si confermi l'equilibrio che c'è, ancor più dello scorso campionato: si può perdere davvero con tutti. Questo adesso è<br />
un periodo cruciale, vediamo sino aprile chi ha più birra in corpo e non puoi mai dire perchè proprio per l'equilibrio che c'è, ti<br />
bastano magari due infortuni e cambia molto. E' vero, di gol ne prendiamo parecchi ma è anche vero che ne facciamo anche.<br />
La filosofia di base è comunque un po' quella di provare a farne uno in più piuttosto che prenderne uno in meno: il potenziale<br />
offensivo qui del gruppo è buono e dunque meglio sfruttarle le qualità che abbiamo. Devo anche dire che siamo stati<br />
penalizzati dagli infortuni e capita così che lì dietro in difesa ci dobbiamo anche arrangiare: siamo comunque una buona<br />
squadra e se ci siamo tutti possiamo sempre dare fastidio a tutti. Di allenamenti ne facciamo quattro, dal martedì al venerdì,<br />
tutti di sera; l'idea era quella di provare un paio di volte al mese di fare di pomeriggio quello del giovedì ma è un'idea in effetti<br />
sempre meno messa in pratica. Sono da tanti anni nel calcio, so quanto possa essere imprevedibile e mi rendo conto della<br />
precarietà di questo mio mestiere. Specialmente a novembre noi abbiamo passato un periodo nerissimo, capivo che la mia<br />
posizione poteva essere anche traballante ma quel che mi ha aiutato è stata in fondo la coscienza e la stessa convinzione di<br />
quello che è il mio modo di lavorare, di come lo porto avanti. Siamo un gruppo giovane, 10-12 giocatori nuovi, lo scorso anno<br />
eravamo una sorpresa, naturalmente meno adesso. Quel che preferisco nell'allenare è quel che ha a che fare col campo e lo<br />
spogliatoio, un posto speciale quello, dove penso d'essere uno molto aperto che ancora si sforza sempre di spiegare ogni cosa<br />
al gruppo. Dove invece devo imparare di più è il gestire meglio il cosiddetto fuori del campo. Intendo per esempio il rapporto<br />
con i dirigenti, i procuratori, anche la stessa stampa: lì devo migliorare».<br />
La Sacilese non compie l'ottava meraviglia, ma questo crea solo un po' di tensione negli spogliatoi. Qualche sacilese commenta<br />
sottovoce come sia colpa dell'arbitro la sconfitta, in particolare per il gol annullato. Si mantiene comunque serafico Gianfranco<br />
Borgato, il quale commenta: «Sono dispiaciuto della sconfitta, ma ai ragazzi non posso rimproverare niente». «Abbiamo fatto<br />
un buon primo tempo - analizza l'allenatore della Sacilese - ed il loro pareggio è scaturito da un episodio. Comunque onore e<br />
merito alla Sanvitese. Abbiamo cercato sino all'ultimo di pareggiare».<br />
Episodi contestati? «Non ho nulla da dire sugli episodi accaduti e sulle decisioni arbitrali. Sul gol del pareggio la palla poteva<br />
essere buttata fuori. Che poi il tiro da fuori area sia stato un gol annullato è almeno curioso». Il gol del vantaggio sanvitese<br />
come lo giudica? «È nato da un errore a centrocampo, per la palla persa da Moretti. Penso che sia stato compiuto per<br />
eccessiva sicurezza, volendo comunque sempre giocare la palla per forza».<br />
Cosa cambia con lo stop ottenuto dopo i sette successi consecutivi è presto detto: «Portiamo a casa la sconfitta e ripartiamo»<br />
chiude deciso Borgato.<br />
Ro.Vi.<br />
San Vito al Tagliamento<br />
Diego Zanin a fine partita non nasconde la soddisfazione per una «vittoria più che meritata - commenta l'allenatore della<br />
Sanvitese - perché questi tre punti contro la Sacilese di adesso vogliono dire tanto. Andati sotto, i ragazzi sono stati bravi a<br />
rimanere concentrati e pareggiare». Non sono mancate le proteste sacilesi per il gol di Giacomini segnato con Buonocunto a<br />
terra. La sua opinione? «Non commento mai questi episodi, che sono anche decisioni prese dall'arbitro». Risultato deciso da<br />
Piccolo nel finale di partita? «Il portiere di oggi è un giocatore che quando è andato in campo si è sempre dimostrato<br />
all'altezza. Come Venuto. Sono due ragazzi bravi, che si rispettano, utili alla Sanvitese». Ripresa in vantaggio ma sofferta?<br />
«Nel secondo tempo abbiamo patito le loro palle lunghe, perché non abbiamo grandi colpitori di testa». Sanvitese rilanciata?<br />
«La mia squadra non si rilancia per questa vittoria. Penso solo che il "patto" stipulato con i ragazzi sta dando i suoi frutti». Su<br />
quale sia questo "patto", Zanin mantiene il più stretto riserbo. «Ve lo dirò a fine campionato».<br />
Roberto Vicenzotto
Tamai – Montebelluna 1 – 4<br />
NOSTRO SERVIZIO<br />
Lunedì <strong>29</strong> Gennaio <strong>2007</strong><br />
Che Monte! Se si potesse cancellare il girone di andata potrebbe tranquillamente candidarsi alle primissime posizioni della<br />
graduatoria. Bello da vedere, ben messo in campo da Fonti, orchestrato dall'esperto Nardi coadiuvato da un Tessaro preciso<br />
anche nelle conclusioni, con un terminale offensivo come Cvetkovic a caccia di notorietà e con una coppia centrale difensiva<br />
attenta e affiatata, il Montebelluna ha riservato al Tamai quasi lo stesso trattamento "regalato" al Pordenone nell'ultima del<br />
2006 (5-1). Si sgonfiano invece le Furie, già in difficoltà a cavallo fra vecchio e nuovo anno a causa degli allenamenti serali con<br />
temperature vicine allo zero, ma che a Bolzano (1-0) sembravano aver ripreso il cammino d'autunno. Tomei aveva bluffato alla<br />
vigilia parlando di C2. In realtà conosceva bene le difficoltà dei suoi ed aveva impostato una difesa a 4 con davanti Orlando<br />
interditore e registra arretrato. Sembrava aver indovinato la mossa il tecnico, visto il vantaggio iniziale siglato da Petris. Il<br />
Monte, pizzicato dall'affondo tamaiota, non ha impiegato molto a reagire.Dopo soli 4' ha ribaltato il risultato e dopo altri 18' ha<br />
chiuso definitivamente la partita. Il 4-1 allo scoccare dell'ora è e altri 18' a chiudere definitivamente la partita. Il 4-1 allo<br />
scoccare dell'ora è servito solo a Tessaro per impreziosire la sua giornata firmando una doppietta. Il Monte parte subito di<br />
slancio con Nardi che, su assist di Schiavon, centra di piattone il legno alla destra di Zaghetto. Nasceranno dale fasce quasi<br />
tutte le insidie per i rossi di casa. Il Tamai spende tutto entro il quarto d'ora. Dopo un rigore reclamato da Petris (7') e una<br />
respinta di Conte su conclusione di Visentin ispirato dallo stesso Petris (8'), le Furie passano. È lo scatenato Petris che conclude<br />
in gol una pregevole azione iniziata da Andreolla e proseguita da Calzavara con un centro dalla destra (14'). Esultano i rossi<br />
insieme al Comunale. Dura poco. La fascia destra è dominio degli ospiti. E su quella che si lancia Tessaro per spedire al centro<br />
rasoterra un pallone che Cvetkovic tocca appena. La sfera carambola su De Marchi e finisce in gol (17'). Palla al centro e<br />
raddoppio veneto. Zaghetto respinge il siluro di Schiavon, sulla palla si precipita Cvetkovic che non sbaglia (18'). Il Tamai è<br />
"groggy" come un pugile che ha subito destro e sinistro sul muso. Ne approfitta il Montebelluna e va sul 3-1 prima del riposo<br />
(36'). Il traversone arriva questa volta dalla fascia sinistra a opera di Zavarise. Batte ancora lo slavo, respinge Zaghetto e<br />
ancora una volta il più lesto sulla ribattuta è biancoceleste (Tessaro). Ripresa con Restiotto in più vicino a Visentin. Non cambia<br />
di molto la musica nemmeno quando esce Conte (infortunato) per far posto fra i pali a Zattin. Anzi, è Tessaro che corona la<br />
sua buona prestazione con una doppietta (63'). L'8 di Fonti batte da 25 metri, posizione centrale e infila la palla sotto la<br />
traversa. Si potrebbe chiudere qui. Resta mezz'ora per l'agonia tamaiota durante la quale c'è tempo per vedere una traversa di<br />
Rizzioli (84'), l'espulsione dello stesso e un rigore reclamato in pieno recupero da Visentin che non avrebbe cambiato la storia<br />
del match.<br />
Dario Perosa<br />
TAMAI - MONTEBELLUNA 1-4<br />
Il Monte doma anche le Furie<br />
Fonti: «La nostra forza è saper reagire. Possiamo toglierci parecchie soddisfazioni»<br />
Pordenone<br />
Un'altra batosta a domicilio per le Furie. Il <strong>2007</strong> non sembra proprio nato sotto una buona stella. Dopo il 2-5 subito a opera<br />
della Sacilese il 6 gennaio, arriva l'1-4 inflitto da un Montebelluna rinato da quando sulla panca biancoceleste siede Fonti.<br />
Monte decisamente padrone del campo dopo il primo quarto d'ora durante il quale i rossi di Tomei erano riusciti a portarsi in<br />
vantaggio.<br />
«Questa è una squadra con qualità e tanta voglia di emergere - esordisce Fonti -. Siamo partiti con l'handicap, ma possiamo<br />
ancora toglierci parecchie soddisfazioni anche se il nostro obiettivo resta la salvezza. Dobbiamo restare perà umili, non<br />
montarci la testa». Tre vittorie e 2 pareggi, dopo la sconfitta iniziale con la Sanvitese, caratterizzano la gestione Fonti. «A<br />
Tamai - continua il tecnico biancoceleste - dopo lo svantaggio iniziale abbiamo reagito bene e subito. E' stata questa la nostra<br />
forza. Vittoria schiacciante? In questa occasione siamo stati superiori ai friulani, ma il valore delle squadre si misura nell'arco<br />
di un intero campionato e mi pare che il Tamai si stia comportando ottimamente». Cinque reti al Pordenone, quattro al Tamai<br />
sembra che Fonti gradisca i confronti con le formazioni pordenonesi. «San Vito a parte - sorride il tecnico -. I "fraticelli" al mio<br />
esordio ci hanno infilato cinque palle nel sacco (1-5, ndr)». Domenica prossima a Montebelluna arriverà la capolista<br />
Mezzocorona alla quale tutte le inseguitrici si augurano che Nardi e compagni riservino lo stesso trattamento. Ermanno Tomei<br />
ammette onestamente la superiorità dei veneti. «Dopo i 20' iniziali durante i quali abbiamo espresso un buon gioco e fatto un<br />
bellissimo gol, ho visto un Montebelluna mentalmente e fisicamente superiore a noi e di molto. Noi paghiamo il fatto di doverci<br />
allenare di sera quando la temperatura rispetto al pomeriggio scende anche di 10 gradi. E' questa l'unica giustificazione che<br />
riesco a trovare per i miei ragazzi». Il Mezzocorona fugge di nuovo. «E' una squadra attrezzata per far bene» taglia corto<br />
Tomei. Orlando incontrista? «Incontrista e regista arretrato: è un ruolo che può e sa fare». Domenica derby al Bottecchia con<br />
un Pordenone in netta crescita. «E' quello che ci vuole per rialzare subito la testa: una gara importante e sentita che ci faccia<br />
ritrovare in fretta la concentrazione».<br />
Dario Perosa
SERIE D - GLI SPOGLIATOI<br />
Lunedì <strong>29</strong> Gennaio <strong>2007</strong><br />
Tomei si ripara dietro al meteo: «Ci alleniamo<br />
di notte, fa freddo»<br />
Pordenone<br />
Un'altra batosta a domicilio per le Furie. Il <strong>2007</strong> non sembra proprio nato sotto una buona stella. Dopo il 2-5 subito a opera<br />
della Sacilese il 6 gennaio, arriva l'1-4 inflitto da un Montebelluna rinato da quando sulla panca biancoceleste siede Fonti.<br />
Monte decisamente padrone del campo dopo il primo quarto d'ora durante il quale i rossi di Tomei erano riusciti a portarsi in<br />
vantaggio. «Questa é una squadra con qualità e tanta voglia di emergere - esordisce Fonti - Siamo partiti con l'handicap, ma<br />
possiamo ancora toglierci parecchie soddisfazioni anche se il nostro obiettivo resta la salvezza. Dobbiamo restare però umili,<br />
non montarci la testa». Tre vittorie e 2 pareggi, dopo la sconfitta iniziale con la Sanvitese, caratterizzano la gestione Fonti. «A<br />
Tamai - continua il tecnico biancoceleste - dopo lo svantaggio iniziale abbiamo reagito bene e subito. È stata questa la nostra<br />
forza. Vittoria schiacciante? In questa occasione siamo stati superiori ai friulani, ma il valore delle squadre si misura nell'arco<br />
di un intero campionato e mi pare che il Tamai si stia comportando ottimamente». Cinque reti al Pordenone, quattro al Tamai<br />
sembra che Fonti gradisca i confronti con le formazioni pordenonesi. «San Vito a parte - sorride il tecnico - I "fraticelli" al mio<br />
esordio ci hanno infilato cinque palle nel sacco (1-5, ndr)». Domenica prossima a Montebelluna arriverà la capolista<br />
Mezzocorona alla quale tutte le inseguitrici si augurano che Nardi e compagni riservino lo stesso trattamento. Ermanno Tomei<br />
ammette onestamente la superiorità dei veneti. «Dopo i 20' iniziali durante i quali abbiamo espresso un buon gioco e fatto un<br />
bellissimo gol, ho visto un Montebelluna mentalmente e fisicamente superiore a noi e di molto. Noi paghiamo il fatto di doverci<br />
allenare di sera quando la temperature rispetto al pomeriggio scende anche di 10 gradi. È questa l'unica giustificazione che<br />
riesco a trovare per i miei ragazzi». Il Mezzocorona fugge di nuovo. «È una squadra attrezzata per far bene» taglia corto<br />
Tomei. Orlando incontrista? «Incontrista e regista arretrato: è un ruolo che può e sa fare». Domenica derby al Bottecchia con<br />
un Pordenone in netta crescita. «È quello che ci vuole per rialzare subito la testa: una gara importante e sentita che ci faccia<br />
ritrovare in fretta la concentrazione».<br />
Dario Perosa
Quinto – Pordenone 0 - 2<br />
NOSTRO SERVIZIO<br />
Lunedì <strong>29</strong> Gennaio <strong>2007</strong><br />
Il più brutto Union Quinto della stagione viene superato in casa con un secco 2-0 da un Pordenone più cinico che bravo. L'unica<br />
nota positiva della giornata per il Quinto arriva dalla frenata delle inseguitrici che mantiene i rossoblù in zona playoff. Si mette<br />
subito male la partita per l'Union Quinto che dopo 5' è già sotto. Marangone verticalizza in area per Fabbro che salta Napoli e<br />
prova il dribbling a tu per tu con Tamai venendo agganciato dall'estremo difensore di casa. Il direttore di gara indica senza<br />
esitazioni il dischetto del rigore e lo stesso Fabbro trasforma dagli 11 metri con un destro secco che spiazza Tamai.<br />
Al 7' il Quinto va subito vicino al pareggio. Sul solito corner ad effetto di De Silvestro il centrale Napoli salta più in alto di tutti<br />
colpendo di testa ma la difesa ospite riesce a sbrogliare rinviando quasi sulla linea di porta. Al 36' De Silvestro serve sul<br />
corridoio Pivetta bravo a scodellare un buon cross al centro per Taguor Bolzan che schiaccia di testa ma angola troppo non<br />
trovando la porta. Al 41' si rivede il Pordenone in attacco e al secondo tiro in porta trova il raddoppio. Fabbro, ricevuta palla da<br />
Giordani, serve sulla sinistra Battiston che quasi dalla linea di fondo fa partire un sinistro micidiale che sbatte sul palo lungo e<br />
termina in rete.<br />
Per la squadra di Nini Pisani la botta è dura ma prima del riposo arrivano due occasioni che potrebbero riaprire le sorti del<br />
match. Al 42' De Silvestro lancia a rete Paolo Zanardo che evita l'uscita bassa di Moro finendo a terra. Il signor Cavina anche<br />
in questo caso concede il penalty che però Zanardo fallisce con un destro debole che finisce tra le mani di Moro. In pieno<br />
recupero (46') De Silvestro calcia una punizione di sinistro che Paolo Zanardo corregge in rete di testa a 2 metri dalla porta. I<br />
rossoblù esultano ma il guardialinee alza la bandierina segnalando un fuorigioco che non convince i padroni di casa che<br />
protestano vivacemente.La ripresa si apre con un tiro dalla lunga distanza di Taguor Bolzan al 1' che Moro blocca senza<br />
problemi. Al 18' il Pordenone si distende in contropiede e per poco non cala il tris. Zanello scende sulla destra e serve a centro<br />
area De Nardi che però Sbaglia lo stop facilitando l'uscita di Tamai. Al 21' sugli sviluppi di un corner di De Silvestro, Bacchin<br />
calcia a rete ma Moro è ben appostato ed alza sopra la traversa. Al 26' Giordani serve con un assist in profondità De Nardi che<br />
si vede negare il 3 a 0 dall'uscita di Tamai che riesce anche a bloccare il tiro. Passa 1' e sul corner di De Silvestro Niero<br />
anticipa tutti di testa sfiorando di un soffio il palo alla destra di Moro. Al 33' De Silvestro duetta con Zanardo e calcia a rete di<br />
sinistro ma la conclusione non è irresistibile. Al 37' Bandiera va via in velocità a Rubert che gli frana addosso in area facendolo<br />
cadere. Il rigore sembra chiaro ma l'arbitro si limita a concedere la rimessa dal fondo al Pordenone.<br />
Al 44' l'Union non riesce a segnare nemmeno il gol della bandiera. Paolo Zanardo serve Bacchin che fa sfilare palla per Pivetta:<br />
il terzino calcia a botta sicura ma Moro respinge ottimamente confermando che per il Quinto non è proprio giornata.<br />
Alberto Duprè<br />
Union, secondo ko casalingo<br />
Pisani: «In questo momento non possiamo fare di più. La coperta è troppo corta»<br />
Quinto<br />
La seconda sconfitta stagionale casalinga (la prima era arrivata con la Virtus Vecomp) lascia una scia di delusione<br />
nell'ambiente trevigiano. L'allenatore Alberto Pisani ci mette un po' più del solito ad uscire dagli spogliatoi dove evidentemente<br />
deve aver strigliato per bene i suoi giocatori.Mister, è stato l'Union Quinto più brutto della stagione?<br />
«Si può dire tranquillamente che è così, in questo momento non possiamo fare di più. Per due giocatori che recuperiamo ne<br />
perdiamo altrettanti (ieri Martignon e Lazzari squalificati ndr), insomma è il solito discorso della coperta troppo corta. Alla fine<br />
siamo anche riusciti a creare le nostre occasioni anche se sul piano del gioco siamo stati disastrosi. Anche gli episodi ci hanno<br />
detto male: loro hanno segnato il rigore mentre noi abbiamo sprecato quello che poteva riaprire la parita. Il Pordenone non ha<br />
fatto niente di eccezionale ma è stato bravo a sfruttare il vantaggio dopo 5' impostando la partita su difesa e contropiede. In<br />
più a noi è mancata del tutto la cattiveria agonistica». In particolare hanno deluso gli esterni Lorenzetto e Bolzan. «Sulle fasce<br />
abbiamo creato praticamente zero. Non abbiamo fornito nessun cross alle punte e alla fine mi sono anche pentito di aver<br />
lasciato fuori Simone Pajaro che sta attraversando un buon momento di forma. Ho scelto Lorenzetto per sfruttare la sua stazza<br />
fisica ma con il senno di poi è stata una scelta sbagliata da parte mia». E' stato un azzardo schierare titolari sia Pagliarin che<br />
Napoli visto che entrambi venivano da una lunga inattività? «Non avevo alternative. Con la squalifica di Andrea Martignon ero<br />
senza centrali difensivi e quindi ho dovuto rischiare. Alla fine mi pare che se la siano anche cavata». Nonostante la brutta<br />
partita rimanete comunque quinti in classifica, è una magra consolazione? «In questo momento non guardo la classifica,<br />
continuo a dire che ci mancano ancora 11 punti per raggiungere la salvezza. Da domenica prossima avremo la squadra quasi<br />
al completo e quindi spero di poter fare finalmente qualche scelta tecnica che finora non mi è stata possibile».<br />
Alberto Duprè
Lunedì <strong>29</strong> Gennaio <strong>2007</strong><br />
Come all’andata, la squadra di Clementi batte il Trento<br />
Montecchio, testata che vale tre punti<br />
Montecchio Maggiore – Trentino 1 - 0<br />
Il Montecchio concede il bis e come all'andata mette sotto di misura il Trento. Partita piacevole, sempre giocata a ritmi<br />
sostenuti, con numerose conclusioni da ambo le parti. La compagine castellana ha fatto valere un maggior predominio<br />
territoriale ma gli aquilotti non avrebbero demeritato la divisione della posta. A decidere il match una rete dell'ex Gallo, firmata<br />
con un colpo di testa che non è certo la sua specialità. La partita. I primi venti minuti sono tutti di marca locale, con Gallo e<br />
Vallarsa pericolosi. Il Trento si sveglia al 21' quando dai 25 metri Vitagliano, direttamente da calcio di punizione, scheggia la<br />
parte superiore della traversa. I rovesciamenti di fronte sono continui: al 25' Vitagliano innesca Carbone, destro a girare dal<br />
limite con Fortunato che in tuffo smanaccia in corner. Sul tiro dalla bandierina Carbone da sotto misura si mangia il pari. La<br />
frazione si chiude con una percussione di Sarrapochiello che dalla distanza chiama l'estremo Sellan ad una difficile deviazione.<br />
Sul conseguente angolo incornata di Dei Rossi, poi batti e ribatti senza esito con Sellan che esce su Noro e poi para su Corà.<br />
Ripresa. La gara si sblocca all'11': punizione liftata di Roverato in area, salta di testa Gallo ed è il gol dell'ex. Gaburro spedisce<br />
nella mischia Guerra ed al 17', su cross dalla destra di Bazzanella, il neoentrato incorna in tuffo centrando il palo. Al 21' duetto<br />
Roverato-Sarrapochiello con conclusione di quest'ultimo a fil di palo. Poi ci prova ancora Guerra ma Fortunato neutralizza in<br />
angolo. Al 25' Sellan salva su Roverato, al 35' l'arbitro annulla la rete di Mariotti per fuorigioco. Nel finale ci provano Guerra e<br />
Zuccon ma Fortunato svenata. Giorgio Zordan<br />
Mezzocorona – Bolzano 2 - 1<br />
Torna al successo il Mezzocorona che supera un buon Bolzano che, specie nel primo tempo, ha messo in difficoltà la capolista<br />
con un gioco molto aggressivo. Al 2' il Bolzano va in gol con Maniero, ma per l'arbitro il colpo di testa arriva con carica su<br />
Macchi. La formazione di casa subito dopo passa in vantaggio con un tocco sotto misura di Baido, al 6', ben servito dal cross di<br />
Gioia da sinistra. Da quel momento saliva la pressione bolzanina che procurava diversi spaventi ai padroni di casa specie con il<br />
centravanti Maniero che al 9' sfiorava il palo di testa ed al 40' impegnava severamente Macchi con un colpo di testa con<br />
conseguente traversa di Amofah da pochi passi. Ad inizio ripresa la formazione di Gazzetta raggiungeva il pari in avvio grazie<br />
ad un rigore di Maniero assegnato per un fallo di mano di Di Biase su cross di Capisani. Dopo un tiro pericoloso di Morassutti<br />
era il Mezzocorona a tornare a farsi più vivo, specie con l'ispirato Baido che dapprima veniva chiuso da Paoletti in uscita e poi<br />
sfiorava la traversa dal limite. L'occasione più ghiotta capitava a Squadrani al 18' che, su assist di Gioia, mandava<br />
incredibilmente alto da pochi passi. Al 32' dopo una parata di Macchi sul solito Maniero arrivava la rete decisiva di Simoni che<br />
metteva in rete da pochi passi un delizioso assist di Baido, liberato sulla fascia da un errore di Franzoso. Nel finale il Bolzano si<br />
spinge in avanti, ma la retroguardia del Mezzocorona riesce a tenere, anche se al 34' un tiro da fuori di Brustolin viene<br />
respinto da Macchi sui piedi di Marostica che però viene valutato in fuorigioco dall'assistente del direttore di gara. Un successo<br />
pesante che conferma la leadership della compagine trentina. Cristiano Caracristi<br />
Sambonifacese – Itala S.M. 2 - 1<br />
La Sambo prima soffre poi domina un'Itala San Marco ben quadrato ma evanescente in fase offensiva. È terminata 2-1 per la<br />
formazione veronese l'incontro che la vedeva opposta alla compagine friulana dell'Itala. Un risultato che alla luce di quando<br />
visto in campo non fa una piega, rilanciando la quotazione dell'11 di mister Ottoni. Per quanto concerna la cronaca della partita<br />
giocata al "Renzo Tizian" di San Bonifacio, davanti a circa 500 spettatori e diretta dall'arbitro Stefano Liberti di Pisa coadiuvato<br />
dai guardalinei Cristian Camillo e Alberto Busatto, ha visto da subito in avanti l'11 ospite il quale approfittando di una dormita<br />
generale della retroguardia rossoblu si è portato dopo soli 3' di gioco in vantaggio. La rete porta la firma di Peroni. Il gol subito<br />
a freddo a per circa 20' bloccato la formazione di casa, incapace di costruzione azione di gioco. Infatti la prima timida reazione<br />
dell'11 veronese è stata al 14' con un tiro dalla distanza di Lavagnoli terminato poco fuori dallo specchio della porta difesa da<br />
Zainer. Dal canto suo, l'Itala, forte del vantaggio, ha giostrato con una certa disinvoltura la palla senza però affondare. Non a<br />
caso per rivedere i friulani pericolosi in avanti si è dovuto attendere fino al 28' con Pereira e Pezzuti pericolosi davanti a<br />
Perussato. Da questo momento in poi però, a prendere le redini dell'incontro è stata la formazione di casa, grazie al risveglio di<br />
Lavagnoli (fino a quel momento completamente assente dal gioco), dalla maggior aggressività di Bellomi e orchestrati dalla<br />
sapiente regia di Fattori. Dopo aver sfiorato la rete al 40' con Donzella, al 44' la Sambo ha agguantato il meritato pareggio. La<br />
rete è stata una vera prodezza di Lavagnoli, il quale palla al piede dai 35 metri ha superato un paio di avversari e con Zainer in<br />
uscita lo ha infilato con una vera azione da autentico campione. Sul punteggio di parità 1-1 si è concluso il primo tempo. La<br />
ripresa è iniziata con gli stessi giocatori scesi nella prima frazione di gioco ma per poco. Infatti al 5' per un evidente fallo di<br />
reazione, Vosca si è fatto espellere dal direttore di gara Liberti. Con l'uomo in più la Sambo ha avuto dunque vita più facile<br />
anche se va riconosciuto all'Itala e in particolare a mister Zoratti di aver rimischiato le carte in maniera sapiente impedendo<br />
alla Sambo di prendere in mano la partita; partita che nella sostanza è cambiata con l'innesto da parte di mister Ottoni di<br />
Meda al 33' al posto di un'alma non certo in giornata di grazia. Infatti è stato proprio lo stesso Meda ben pescato da Lavagnoli<br />
a disertare la seconda rete a favore della compagine veronese. Da segnalare comunque che l'Itala prima di subire la seconda<br />
rete al 31' aveva colpito il palo col sempre mobile Peroni. Gli ultimi minuti dell'incontro hanno visto gli ospiti premere<br />
sull'acceleratore anche se dopo aver giocato praticamente mezza partita con un uomo in meno le energie erano ridotte al<br />
lumicino e per Fattori e compagni è stato quasi un gioco di ragazzi contenere gli avversari e aggiudicarsi così la quarta vittoria<br />
consecutiva. Domenica prossima il campionato proseguirà con i veronesi impegnati in trasferta con il Rivignano, mentre l'Itala<br />
cercherà il pronto riscatto in casa contro i vicentini di Leo Cassola. Andrea Malaman
Lunedì <strong>29</strong> Gennaio <strong>2007</strong><br />
Calcio <strong>serie</strong> D. Il pareggio non accontenta un<br />
Eurocalcio Cassola all'inseguimento della<br />
salvezza<br />
Un pareggio che non accontenta nessuno quello di ieri tra l'Eurocalcio Cassola e il Porfido Albiano, entrambe in lotta per la<br />
salvezza. La formazione di Cunico si presenta in campo senza il suo difensore centrale Andrea Tagliapietra, fuori per infortunio,<br />
con il tecnico cassolese costretto a schierare in difesa il quartetto Bellan, Siciliano, Peruzzo e Canacci. In mezzo al campo<br />
rientra fin dal primo minuto Mestriner, dopo un lungo periodo di assenza, mentre in avanti torna a farsi vedere Scalco. Porfido<br />
invece che si presenta al comunale di Cassola con l'obiettivo di fare punti e di iniziare magari proprio qui la sua rincorsa verso<br />
la salvezza. Il primo brivido della giornata arriva al 14' su calcio di punizione battutto da Scalco che prova a imbrogliare la<br />
difesa ospite con un rasoterra velenoso sul quale non si fa sorprendere il ben appostato Possal. Sugli sviluppi dell'azione è lo<br />
stesso Scalco ad avere ancora l'occasione buona ma non si intende con Carlotto al momento della battuta. È sempre<br />
l'Eurocalcio a creare qualche pericolo in più e al 20' la difesa tenuta in piedi da Virzi e Barbacovi pasticcia e libera Mestriner al<br />
tiro dalla distanza nel tentativo di sorprendere l'estremo difensore ma la palla si spegne sul fondo lontana dai pali. Rossoblu<br />
davvero pericolosi al 23' su azione di contropiede con Zane che lancia Scalco in velocità, l'attaccante batte sicuro a rete e<br />
Possal si oppone con una super parata, deviando la palla in angolo. Al 33' il direttore di gara non trova il coraggio di ammonire<br />
per la seconda volta l'attaccante Michelon dopo una clamorosa trattenuta su Carlotto, mister Manfioletti si accorge del<br />
nervosismo del suo giocatore e a pochi minuti dalla fine del primo tempo lo sostituisce con Scelta, spostando Barbacovi in<br />
attacco. Al 42' accade quello che nessuno si aspetta: Canacci perde palla in difesa, Sceffer se ne impossessa e Mestriner per<br />
evitare il gol lo stende in area. Per l'arbitro è calcio di rigore e Bertolucci dal dischetto porta in vantaggio la sua squadra. Al<br />
rientro in campo l'undici di Cunico è decisamente più agressivo, in due minuti si presenta per ben due volte davanti al portiere,<br />
prima con una punizione di Simonato e poi con un esterno destro di Carlotto e in entrambi i casi Possal ci mette una pezza<br />
deviando in calcio d'angolo. Aggressività che ricompensa l'Eurocalcio al 10' con il gol del pareggio: Zane si inventa una<br />
percussione irresistibile per vie centrali, semina due avversari, serve sulla sinistra lo smarcatissimo Scalco che controlla e<br />
depone agevolmente in rete. Al 13' Sega salva sulla linea un colpo di testa di Gazzola che era sicuramente destinato a finire<br />
nel sacco, dopo un bel cross dalla destra di Carlotto. È evidente che la formazione di Cunico spinge di più, anche perché<br />
finalmente si inizia a rivedere un po' di gioco con Carlotto che macina chilometri e si inventa cursore di fascia e difensore<br />
all'occorrenza. Alla mezz'ora Cunico richiama in panca Gazzola e butta nella mischia Zanatta. E nel momento di maggior<br />
pressione dell'undici di casa, il Porfido spreca in contropiede un'occasione d'oro: Simonato sbaglia un passaggio a<br />
centrocampo, Celia lancia Bertolucci che solo davanti al portiere mette a lato, buttando alle ortiche il gol del vantaggio. Al 41'<br />
ci prova Bellan a colpire da lontano ma il suo destro sorvola la traversa, ed è l'ultima azione degna di nota prima del triplice<br />
fischio finale.<br />
Michele Zarpellon