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La filosofia e il manifesto di Eataly - INformaCIBO

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IL MONDO EATALY: CHI SIAMO<br />

<strong>Eataly</strong> nasce con l'intento <strong>di</strong> smentire l'assunto secondo <strong>il</strong> quale i prodotti <strong>di</strong> qualità sono a<br />

<strong>di</strong>sposizione solo <strong>di</strong> una ristretta cerchia <strong>di</strong> priv<strong>il</strong>egiati, poiché spesso cari o <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>mente<br />

reperib<strong>il</strong>i.<br />

Il marchio riunisce un gruppo <strong>di</strong> piccole aziende che operano nei <strong>di</strong>versi comparti del settore<br />

enogastronomico: dalla celebre pasta <strong>di</strong> grano duro <strong>di</strong> Gragnano alla pasta all'uovo langarola,<br />

dall'acqua delle Alpi Marittime piemontesi al vino piemontese e veneto, dall'olio della riviera<br />

ligure <strong>di</strong> Ponente alla carne bovina <strong>di</strong> razza Piemontese, e ancora salumi e formaggi della<br />

tra<strong>di</strong>zione piemontese e italiana. <strong>Eataly</strong> propone dunque <strong>il</strong> meglio delle produzioni artigianali a<br />

prezzi sostenib<strong>il</strong>i, riducendo all'osso la catena <strong>di</strong>stributiva dei prodotti e creando un rapporto <strong>di</strong><br />

contatto <strong>di</strong>retto tra <strong>il</strong> produttore e <strong>il</strong> <strong>di</strong>stributore finale, saltando i vari anelli interme<strong>di</strong> della<br />

catena.<br />

L'obiettivo è quello <strong>di</strong> incrementare la percentuale <strong>di</strong> coloro i quali si alimentano con<br />

consapevolezza, scegliendo prodotti <strong>di</strong> prima qualità e de<strong>di</strong>cando una particolare attenzione alla<br />

provenienza e alla lavorazione delle materie prime; ad oggi, infatti, la percentuale <strong>di</strong> popolazione<br />

che assume un atteggiamento <strong>di</strong> questo tipo nei confronti <strong>di</strong> ciò che mangia è ancora molto bassa<br />

ed è spartita tra coloro che detengono un alto potere d'acquisto e pochi inten<strong>di</strong>tori, che hanno già<br />

ben presente <strong>il</strong> valore dei prodotti sani e tra<strong>di</strong>zionali.<br />

<strong>La</strong> <strong>f<strong>il</strong>osofia</strong> che <strong>Eataly</strong> adotta in questo senso è duplice: da un lato si trova l'offerta dei prodotti,<br />

sia sotto forma <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione che sotto forma <strong>di</strong> opportunità <strong>di</strong> ristorazione, mentre dall'altro si<br />

trova l'offerta relativa alla <strong>di</strong>dattica, articolata in corsi <strong>di</strong> cucina, degustazioni, incontri con gran<strong>di</strong><br />

chef, con le gran<strong>di</strong> cantine o con gli artigiani, <strong>di</strong>dattica gratuita per i bambini e gli anziani.<br />

Quest'ultimo aspetto riassume la vera originalità <strong>di</strong> <strong>Eataly</strong> e costituisce <strong>il</strong> punto <strong>di</strong> partenza per<br />

suscitare nel consumatore una corretta percezione della qualità, in grado <strong>di</strong> muovere le sane leve<br />

del gusto e del go<strong>di</strong>mento che rendono l'essere umano più appagato e felice, nella convinzione<br />

che “mangiare bene aiuta a vivere meglio”.


EATALY E SLOW FOOD<br />

Slow Food Italia, associazione no profit riconosciuta a livello internazionale che ha tra i propri<br />

fini la <strong>di</strong>fesa della bio<strong>di</strong>versità alimentare e l'educazione al gusto, ha accettato <strong>il</strong> ruolo <strong>di</strong><br />

consulente strategico <strong>di</strong> <strong>Eataly</strong>, in<strong>di</strong>viduando in questo progetto una forma moderna e innovativa<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione alimentare da affiancare ai progetti <strong>di</strong> f<strong>il</strong>iera corta che l'associazione sostiene in<br />

tutto <strong>il</strong> mondo.<br />

Slow Food controlla e verifica che la qualità dei prodotti proposti sia sempre all’altezza delle<br />

promesse e che i produttori, entrati a far parte del novero <strong>di</strong> <strong>Eataly</strong>, non compromettano la<br />

qualità della loro produzione per sod<strong>di</strong>sfare una domanda crescente dei loro prodotti.<br />

<strong>La</strong> concezione <strong>di</strong> qualità per Slow Food possiede tre precetti sostanziali, dai quali è impossib<strong>il</strong>e<br />

prescindere: un alimento deve infatti essere organoletticamente buono, sostenib<strong>il</strong>e dal punto <strong>di</strong><br />

vista ecologico e giusto dal punto <strong>di</strong> vista sociale, all’insegna della ricerca <strong>di</strong> un piacere alimentare<br />

responsab<strong>il</strong>e. <strong>La</strong> massima aspirazione nella promozione <strong>di</strong> un sim<strong>il</strong>e concetto <strong>di</strong> qualità è che,<br />

tanto al consumo quanto alla produzione, queste caratteristiche vengano rispettate e con<strong>di</strong>vise.<br />

Si tratta <strong>di</strong> una visione quasi utopistica (ma del resto “chi semina utopia raccoglie realtà”) e non<br />

aliena da ostacoli che costringono a prendere atto del fatto che molte produzioni alimentari<br />

“buone, pulite e giuste” hanno in realtà dei limiti strutturali molto forti. Questo accade<br />

principalmente per la connaturata limitatezza delle materie prime a <strong>di</strong>sposizione, perché esse non<br />

possono essere trasportate troppo lontano, ma soprattutto perché incrementare in maniera<br />

significativa l’attività dei piccoli produttori significherebbe al contempo comprometterne la<br />

perfetta integrazione con ambiente e umanità locali.<br />

Si tratta <strong>di</strong> un’annosa questione davanti alla quale si trova chi, come <strong>Eataly</strong>, intende promuovere<br />

la “democratizzazione” della qualità alimentare e che rende tanto ambizioso quanto <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>e un<br />

progetto <strong>di</strong> questo tipo. Per affrontare con successo queste problematiche <strong>Eataly</strong> tiene<br />

costantemente presenti questi rischi, ponendosi in un atteggiamento esattamente opposto a<br />

quello adottato dalle economie <strong>di</strong> scala e dal business in generale: in sostanza la ricerca verte<br />

sempre sullo sv<strong>il</strong>uppo e non sulla crescita, facendo della qualità <strong>il</strong> concetto alla base <strong>di</strong> ogni<br />

attività gastronomica dalla produzione, alla <strong>di</strong>stribuzione, al consumo.<br />

Ed è proprio in questo senso che <strong>il</strong> ruolo <strong>di</strong> Slow Food, quale garante della coerenza <strong>di</strong> strategia,<br />

si palesa in tutta la sua importanza. È necessario saper gestire e governare i limiti della qualità –<br />

figli <strong>di</strong> una complessità che rispecchia tanto <strong>il</strong> mondo globalizzato in cui viviamo, quanto la<br />

profonda multi<strong>di</strong>sciplinarità della gastronomia stessa – e non cercare a tutti i costi <strong>di</strong> superarli o<br />

aggirarli, facendo attenzione a non crearne <strong>di</strong> nuovi: per citare Ungaretti “L’uomo, monotono<br />

universo / crede allargarsi i beni / e dalle sue mani febbr<strong>il</strong>i / non escono senza fine che limiti”.


IL MANIFESTO DI EATALY<br />

0. Siamo innamorati: siamo persone innamorate dei cibi e delle bevande <strong>di</strong> qualità. Delle loro<br />

storie, delle tra<strong>di</strong>zioni, delle donne e degli uomini che li producono, dei luoghi in cui questi<br />

prodotti nascono, dei bambini che in quei luoghi crescono.<br />

1. Il cibo ci unisce: <strong>il</strong> “buon cibo” avvicina le persone, crea comunione tra i <strong>di</strong>versi strati sociali,<br />

aiuta a trovare punti <strong>di</strong> vista comuni tra gente <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso pensiero. Abbiamo capito che la<br />

convivialità che nasce intorno ad una tavola imban<strong>di</strong>ta aiuta a trovare momenti <strong>di</strong> vera felicità.<br />

2. Il nostro mestiere: abbiamo deciso <strong>di</strong> trasformare questa passione nel nostro mestiere, in<br />

modo da poter de<strong>di</strong>care la parte principale della nostra giornata a stu<strong>di</strong>are e a proporre cibi e<br />

bevande <strong>di</strong> alta qualità.<br />

3. <strong>La</strong> qualità <strong>di</strong> vita: pensiamo così <strong>di</strong> migliorare la qualità della nostra vita. Inoltre, contiamo <strong>di</strong><br />

poter apportare un aiuto a migliorare la qualità <strong>di</strong> vita dei nostri clienti.<br />

4. Tutti: <strong>il</strong> nostro target <strong>di</strong> clienti è molto semplice: TUTTI! Abbiamo pensato <strong>di</strong> creare gran<strong>di</strong><br />

luoghi aperti, in cui chiunque possa sentirsi a proprio agio non solo come consumatore, ma come<br />

protagonista <strong>di</strong> un informale percorso <strong>di</strong> avvicinamento e comprensione dei cibi e delle bevande<br />

<strong>di</strong> qualità.<br />

5. Mangiare, comprare, stu<strong>di</strong>are: in questi luoghi chiunque può comprare, mangiare e<br />

imparare, scegliendo liberamente quali esperienze vivere.<br />

6. Coproduttore: raggiungeremo <strong>il</strong> nostro obiettivo quando <strong>il</strong> consumatore capirà <strong>di</strong> essere un<br />

coproduttore, cosciente <strong>di</strong> determinare con le sue scelte la qualità e la quantità dei cibi.<br />

Responsab<strong>il</strong>e quin<strong>di</strong>, non solo della qualità della propria vita, ma anche <strong>di</strong> chi produce: conta<strong>di</strong>ni,<br />

allevatori, pescatori, affinatori, trasformatori.<br />

7. Tre esperienze: offriremo un vasto assortimento <strong>di</strong> cibi e bevande <strong>di</strong> alta qualità. Offriremo la<br />

possib<strong>il</strong>ità al maggior numero <strong>di</strong> persone <strong>di</strong> accedervi garantendo prezzi convenienti e sostenib<strong>il</strong>i.<br />

Infine metteremo a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> tutti, in modo non invasivo, gli strumenti per conoscere i<br />

valori e la storia che stanno alla base <strong>di</strong> questi prodotti.<br />

8. Sinceri: mai dovremmo incorrere nella tentazione <strong>di</strong> ut<strong>il</strong>izzare strumenti <strong>di</strong> persuasione<br />

occulta per incitare a comprare più del necessario.<br />

9. Raggiungere lo scopo: la nostra inguarib<strong>il</strong>e determinazione ci aiuterà a raggiungere<br />

l'obiettivo: aprire una nuova via nel mondo della <strong>di</strong>stribuzione alimentare e della<br />

commercializzazione <strong>di</strong> prodotti artigianali. Vorremmo che i nostri clienti percepissero questi<br />

valori e con<strong>di</strong>videssero le nostre esperienze. Se avremo successo potremo assicurare anche ai<br />

nostri collaboratori un sod<strong>di</strong>sfacente livello <strong>di</strong> qualità <strong>di</strong> vita.


EATALY NEL MONDO<br />

<strong>Eataly</strong> Torino<br />

27 gennaio 2007<br />

<strong>Eataly</strong> M<strong>il</strong>ano<br />

20 ottobre 2007<br />

<strong>Eataly</strong> Bologna<br />

5 <strong>di</strong>cembre 2008<br />

<strong>Eataly</strong> Pinerolo<br />

22 settembre 2009<br />

<strong>Eataly</strong> Asti<br />

<strong>di</strong>cembre 2009<br />

<strong>Eataly</strong> Daikanyama - Tokyo<br />

26 settembre 2008<br />

<strong>Eataly</strong> Mitsukoshi - Tokyo<br />

14 apr<strong>il</strong>e 2009<br />

<strong>Eataly</strong> Gran Sta - Tokyo<br />

ottobre 2009<br />

<strong>Eataly</strong> AtrÈ Kichijoji - Tokyo<br />

21 settembre 2010<br />

<strong>Eataly</strong> New York<br />

31 agosto 2010<br />

<strong>Eataly</strong> Monticello<br />

12 ottobre<br />

<strong>Eataly</strong> Genova<br />

25 apr<strong>il</strong>e 2011

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