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sezione catastale - Città di Chioggia

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CITTA DI CHIOGGIA<br />

VARIANTE GENERALE AL PRG<br />

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE<br />

9. Nei Centri Storici sono consentite le destinazioni residenziali, turistico alberghiere,<br />

artigianato <strong>di</strong> servizio, commerciali ad esclusione delle gran<strong>di</strong> e me<strong>di</strong>e strutture <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta<br />

con superficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta superiore a 1.000 mq, <strong>di</strong>rezionali e <strong>di</strong> servizio purchè non vengano<br />

alterate e compromesse le tipologie e<strong>di</strong>lizie e le caratteristiche degli immobili.<br />

10. L’isola dei Canali e l’e<strong>di</strong>ficio denominato Magazzini del Sale, compresi nell’ambito della<br />

perimetrazione del Centro Storico ai sensi della LR 16 aprile 1973 n.171, del PALAV e della<br />

L.R. n°80/80 sono stati inclusi nell’ambito <strong>di</strong> due Progetti Speciali con norma puntuale<br />

specifica volta alla loro tutela e valorizzazione in conformità pertanto con tali provve<strong>di</strong>menti<br />

legislativi ai quali il Piano si adegua e conforma.<br />

Art. 60 - E<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> interesse storico documentale – gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> protezione<br />

1. Allo scopo <strong>di</strong> determinare i tipi e le caratteristiche degli interventi sugli e<strong>di</strong>fici soggetti a<br />

particolari interventi <strong>di</strong> tutela, il Piano prevede i seguenti gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> protezione, con in<strong>di</strong>cazione<br />

cartografica puntuale degli e<strong>di</strong>fici cui si applicano:<br />

2. PRIMO GRADO DI PROTEZIONE<br />

Riguarda gli e<strong>di</strong>fici e i manufatti più significativi dell’inse<strong>di</strong>amento storico, che lo<br />

caratterizzano come suoi capisal<strong>di</strong> architettonici e/o <strong>di</strong> testimonianza.<br />

3. Tale grado si applica agli e<strong>di</strong>fici e ai complessi più antichi che hanno mantenuto i loro<br />

caratteri <strong>di</strong>stintivi, agli e<strong>di</strong>fici che rappresentano le tipologie architettoniche fondamentali del<br />

passato quali ville, abitazioni padronali, e<strong>di</strong>fici pubblici e religiosi, e<strong>di</strong>fici produttivi e<br />

specialistici, fabbricati rurali particolarmente significativi.<br />

4. Per questi e<strong>di</strong>fici sono ammessi solo interventi <strong>di</strong> restauro che sulla base <strong>di</strong> una approfon<strong>di</strong>ta<br />

documentazione ed analisi storica, architettonica e tecnica siano rivolti alla conservazione<br />

e/o al ripristino.<br />

5. Gli interventi <strong>di</strong> restauro comprendono operazioni quali il consolidamento, il recupero o il<br />

ripristino degli elementi costitutivi dell’e<strong>di</strong>ficio, l’inserimento <strong>di</strong> elementi accessori<br />

compatibili con i caratteri dell’e<strong>di</strong>ficio e degli impianti richiesti dalle esigenze dell’uso, la<br />

conservazione e/o il ripristino degli elementi decorativi interni ed esterni e delle sistemazioni<br />

esterne (recinzioni, sistemazioni a verde, elementi d’arredo, pavimentazioni ecc.) che<br />

costituiscono parte integrante del tipo e<strong>di</strong>lizio e della storia dell’e<strong>di</strong>ficio.<br />

6. Gli interventi <strong>di</strong> restauro devono prevedere, inoltre, l’eliminazione delle superfetazioni e<br />

degli elementi incongrui aggiunti in epoca posteriore alla costruzione originaria nei casi in<br />

cui questi siano ininfluenti ai fini dell’identità storica che si è stratificata nel tempo e siano<br />

privi d’intrinseco interesse <strong>di</strong> testimonianza storica, estetica e culturale.<br />

7. Sono ammessi i seguenti interventi:<br />

- l’inserimento <strong>di</strong> elementi secondari (tramezzi, controsoffitti, soppalchi, scale <strong>di</strong><br />

servizio ecc.) e <strong>di</strong> impianti tecnologici (ascensori, montacarichi, impianti <strong>di</strong><br />

riscaldamento e con<strong>di</strong>zionamento, condutture) richiesti dalle esigenze d'uso e che<br />

non comportino compromissioni strutturali o degrado stilistico. L'inserimento dei<br />

servizi igienici e tecnologici deve avvenire senza alterazioni volumetriche degli<br />

e<strong>di</strong>fici, senza intasamenti degli spazi <strong>di</strong>stributivi aperti o coperti e senza mo<strong>di</strong>fiche<br />

dell'andamento delle falde <strong>di</strong> copertura;<br />

RICOGNIZIONE 18/01/2010 48/88

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