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verbale di deliberazione del consiglio comunale - Città di Chioggia

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ORIGINALE<br />

VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE<br />

N. 134 IN SEDUTA DEL 29/09/2012<br />

Oggetto: APPROVAZIONE VERBALE SEDUTA CONSIGLIO COMUNALE DEL 11 LUGLIO 2012<br />

L’anno 2012, addì ventinove <strong>del</strong> mese <strong>di</strong> settembre alle ore 9.25 nella Residenza Municipale, si è riunito il Consiglio<br />

Comunale in adunanza Straor<strong>di</strong>naria <strong>di</strong> 1 convocazione.<br />

Eseguito l’appello, risultano:<br />

Presenti Assenti<br />

1 CASSON Giuseppe Sindaco X<br />

2 TIOZZO FASIOLO Daniel Presidente X<br />

3 FORNARO Dario Vice Presidente X<br />

4 BULLO Clau<strong>di</strong>o Vice Presidente X<br />

5 MANCINI Massimo Consigliere Anziano X<br />

6 DONIN Renzo Consigliere X<br />

7 BOSCOLO BISTO Mauro Consigliere X<br />

8 MONTANARIELLO Jonatan Consigliere X<br />

9 BOSCOLO Alessandro Consigliere X<br />

10 PIZZO Roberto Consigliere X<br />

11 PENZO Matteo Consigliere X<br />

12 BOSCOLO PAPO Christian Consigliere X<br />

13 TIOZZO COMPINI Romina Consigliere X<br />

14 ZANNI Domenico Consigliere X<br />

15 DOLFIN Marco Consigliere X<br />

16 RAVAGNAN Andrea Consigliere X<br />

17 VOLTOLINA Andrea Consigliere X<br />

18 LANZA Marco Consigliere X<br />

19 SCARPA Gianfranco Consigliere X<br />

20 BOSCOLO CAPPON Marcellino Consigliere X<br />

21 TIOZZO BRASIOLA Daniele Consigliere X<br />

22 BOSCOLO CAPON Beniamino Consigliere X<br />

23 GUARNIERI Fortunato Consigliere X<br />

24 MALASPINA Massimiliano Consigliere X<br />

25 BOSCOLO Gilberto Consigliere X<br />

19 6<br />

Partecipa alla seduta il Sig. Maurizio Lucca Segretario Generale <strong>del</strong> Comune.<br />

Il Sig. TIOZZO FASIOLO Daniel nella sua qualità <strong>di</strong> Presidente, constatato legale il numero degli intervenuti, <strong>di</strong>chiara<br />

aperta la seduta e chiama a fungere da scrutatori i Consiglieri , , , invita quin<strong>di</strong> il Consiglio a <strong>di</strong>scutere e <strong>del</strong>iberare<br />

sull’oggetto soprain<strong>di</strong>cato, compreso nell’o<strong>di</strong>erna adunanza.


Ufficio proponente: SEGRETERIA GENERALE\\UFFICIO CONSIGLIO COMUNALE<br />

IL CONSIGLIO COMUNALE<br />

Visto il <strong>verbale</strong> <strong>del</strong>la seduta <strong>del</strong> Consiglio Comunale <strong>del</strong> 11 luglio 2012;<br />

con voti favorevoli 15, contrari //, astenuti 4 (Boscolo Capon Beniamino, Bullo Clau<strong>di</strong>o, Boscolo<br />

Gilberto, Scarpa Gianfranco), espressi me<strong>di</strong>ante sistema computerizzato, su 19 Consiglieri presenti;<br />

D E L I B E R A<br />

Di approvare l’allegato <strong>verbale</strong> <strong>del</strong>la seduta consiliare <strong>del</strong> 11 luglio 2012.<br />

pag n. 1 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


(Estrapolazione effettuata dalla <strong>di</strong>tta Stenotype Service giusta determinazione n. 718 <strong>del</strong><br />

20.05.2010)<br />

Sono le ore 17.30 quando il Presidente invita il Segretario Generale a procedere con l’appello.<br />

DELIBERAZIONE N. 99 DEL 11.07.2012<br />

PRESIDENTE:<br />

Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire rapidamente sia il Consigliere Dolfin, poi darò la parola su richiesta a<br />

Jonatan Montanariello. Consigliere Dolfin in maniera molto stringata per piacere.<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

Grazie Presidente. Chiedo se è possibile al <strong>di</strong> là <strong>del</strong>la forma <strong>di</strong> per sé che so che non è questa, pero<br />

penso che necessari un chiarimento il fatto che è apparso sui giornali qualche giorno fa in merito a<br />

una lettera <strong>del</strong> Presidente <strong>di</strong> ACTV Marcello Panettone riguardante il richiamo e la possibilità da<br />

parte <strong>di</strong> ACTV e dunque <strong>del</strong> Presidente <strong>di</strong> abbandonare il servizio erogato da ACTV stessa nel<br />

Comune <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong>. Chiederei in maniera sintetica signor Sindaco, o chi per esso, l’Assessore <strong>di</strong><br />

riferimento, che ci relazioni in maniera molto sintetica, anche perché so che comunque c’è già in<br />

prospettiva una Commissione a breve, pertanto magari se ci può dare qualche spunto e qualche<br />

<strong>del</strong>ucidazione. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Ricordando che non è l’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno quin<strong>di</strong> invito tutti quanti ad avere un <strong>di</strong>battito molto<br />

conciso in questo frangente. Do la parola all’Assessore Mantovan per una breve risposta, poi chiede<br />

l’intervento ... intervento fuori microfono ... Consigliere Donin lo decide il Sindaco ... intervento<br />

fuori microfono ... prego. Abbiamo già appurato, risponderà l’Assessore Mantovan, prego<br />

Assessore.<br />

SINDACO:<br />

Siccome sapete che io credo profondamente nel concetto <strong>di</strong> <strong>del</strong>ega, quin<strong>di</strong> ho piena fiducia<br />

nell’operato, quin<strong>di</strong> quello che <strong>di</strong>ce l’Assessore Mantovan sui trasporti.<br />

ASSESSORE MANTOVAN MAURO:<br />

Molto brevemente, noi abbiamo riscontrato la lettera <strong>del</strong> Presidente <strong>di</strong> ACTV con un certo stupore,<br />

perché un conto è <strong>di</strong>scutere sui temi, sulle <strong>di</strong>fficoltà che l’azienda sta attraversando e questo è stato<br />

fatto in forma pubblica in numerose commissioni anche consiliari, quin<strong>di</strong> non mi <strong>di</strong>lungo sui temi<br />

enunciati dal <strong>di</strong>rettore, soprattutto dall’ingegnere Zaggia in <strong>del</strong>ega al Presidente dottor Panettoni e<br />

quin<strong>di</strong> un conto è manifestare le <strong>di</strong>fficoltà che l’azienda ha per tutti i motivi che abbiamo <strong>di</strong>scusso<br />

recentemente e che <strong>di</strong>scuteremo nella prossima commissione che convocheremo, un conto è essere<br />

d’accordo. Io credo che la città <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong> o meglio questa amministrazione in rappresentanza<br />

<strong>del</strong>la città <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong> abbia già fatto quello che doveva fare, nel senso lo sforzo che è stato chiesto<br />

alla città e ai propri citta<strong>di</strong>ni in termini <strong>di</strong> contributo, una vicenda qui vicinale, la città lo ha fatto.<br />

Ora quando si parla <strong>di</strong> stringere la cinghia e <strong>di</strong> realizzare economie io non credo che può essere fatta<br />

a senso unico e quin<strong>di</strong> l’azienda, con tutte le <strong>di</strong>fficoltà in cui versa oggi, per tutte le motivazioni che<br />

noi conosciamo, debba fare anche lei la sua parte. Quin<strong>di</strong> io credo che potremmo riprendere un<br />

ragionamento <strong>di</strong> ulteriori step riguardanti l’ipotesi <strong>di</strong> trasporto pubblico locale solamente quando<br />

l’azienda inizierà a <strong>di</strong>scutere <strong>di</strong> integrazione, <strong>di</strong> servizio urbano ed extraurbano e quando l’azienda<br />

insieme alla Provincia si metterà intorno a un tavolo per <strong>di</strong>scutere <strong>del</strong>la gestione dei depositi<br />

citta<strong>di</strong>ni.<br />

Io credo che quando avremo fatto questi due passaggi, quin<strong>di</strong> si saranno sicuramente ulteriormente<br />

realizzate <strong>del</strong>le economie che sono sul tavolo allora potremmo fare lo step successivo. E’ inevitabile<br />

pag n. 2 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


l’ultima considerazione, quando si parla <strong>di</strong> affitto <strong>di</strong> ramo d’azienda che è una maniera particolare<br />

<strong>di</strong> arrivare a una terziarizzazione, esiste una legge Regionale, credo la 25 se la memoria non mi<br />

inganna, che stabilisce alcune regole e quin<strong>di</strong> le regole non possono essere <strong>di</strong> natura privatistica<br />

quando fa comodo e <strong>di</strong> natura pubblica quando fa altrettanto comodo. Le regole <strong>del</strong> gioco le<br />

dobbiamo stabilire sempre e comunque fino dall’inizio e ultima cosa io credo che l’azienda debba<br />

fare, giocoforza, visto che si tratta <strong>di</strong> una riorganizzazione interna, un passaggio con i lavoratori.<br />

Se è vero che da una parte a questa Amministrazione e alla sua città serve un servizio adeguato, il<br />

meno costoso possibile e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> ragionevole qualità. Quin<strong>di</strong> io penso che ad un citta<strong>di</strong>no possa<br />

interessare poco se l’autista, questa è una provocazione, se l’autista ha il marchio ACTV sulla<br />

camicia o se ha il marchio <strong>di</strong> un’altra azienda. Però è altrettanto vero che a questa Amministrazione<br />

interessa, come a tutta la città, mantenere la forza occupazionale <strong>del</strong>la prima azienda citta<strong>di</strong>na che<br />

sono i <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> ACTV. Quin<strong>di</strong> l’azienda dovrà avviare un confronto con i propri <strong>di</strong>pendenti,<br />

con le rappresentanze sindacali come è previsto e nel momento in cui avrà fatto questo passaggio<br />

potrà avviare un ragionamento <strong>di</strong> questo tipo, per quel che mi riguarda, con l’Amministrazione.<br />

Pertanto che non sono stati fatti questi 3 passaggi io credo che la città <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong> abbia già dato.<br />

PRESIDENTE:<br />

Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire rapidamente il Consigliere Montanariello, poi <strong>di</strong>rei <strong>di</strong> chiudere la<br />

<strong>di</strong>scussione e cominciare con le interrogazioni. Prego Consigliere.<br />

CONSIGLIERE MONTANARIELLO JONATAN:<br />

Sì, grazie Presidente. Ecco Assessore, penso che trovarci oggi a <strong>di</strong>scutere su una lettera con un<br />

pensiero unilaterale <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>la ACTV, visto che la corrispondenza retroattiva <strong>di</strong>mostra che<br />

ogni 6 mesi il Presidente scriveva un qualcosa <strong>di</strong> analogo. Però vorrei fare una raccomandazione<br />

come ben già mi ha chiarito nel suo intervento, che ci si mettano in campo tutte quelle formule e<br />

tutti quei sistemi che possono permettere un recupero per la salvaguar<strong>di</strong>a occupazionale.<br />

Io sostengo che le esternalizzazioni non portano recupero, dopo per carità qualcuno mi smentirà,<br />

però Assessore io mi raccomando a lei che ci sia un confronto e un <strong>di</strong>battito aperto con i lavoratori e<br />

laddove i lavoratori saranno <strong>di</strong>sposti a fare la loro parte insieme al Sindacato e all’azienda pur <strong>di</strong><br />

mantenere il servizio, dovremo valutare tutte queste opzioni e tutte queste possibilità prima <strong>di</strong><br />

parlare <strong>di</strong> quello che scrive il Professor Panettoni nella lettera. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Diamo la parola velocemente anche al Consigliere Scarpa. Prego.<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

Prendo per buone le affermazioni <strong>del</strong>l’Assessore ai trasporti che vanno un po’ in contrasto con<br />

quanto <strong>di</strong>chiarato dal Sindaco sui quoti<strong>di</strong>ani, perché il Sindaco <strong>di</strong>ce, questa è una normale <strong>di</strong>alettica<br />

tra Amministrazione, Presidente <strong>di</strong> ACTV, mi dà l’impressione che <strong>di</strong> questa <strong>di</strong>alettica<br />

probabilmente l’Assessore non ne sapeva nulla. Tant’è vero che la lettera che io ho avuto modo <strong>di</strong><br />

vedere è in<strong>di</strong>rizzata <strong>di</strong>rettamente al Sindaco e non mi sembra <strong>di</strong> avere visto magari un “per<br />

conoscenza” all’Assessore. Mi sta bene quello che ha detto l’Assessore, io spero che questa sia una<br />

cosa sulla quale, una promessa che manterrà perché l’obiettivo <strong>di</strong> ACTV, da quando c’ero io ad<br />

oggi, è sempre stato quello <strong>di</strong> far sì che <strong>Chioggia</strong> si arrangiasse un po’ per conto suo sulla questione<br />

dei trasporti, essendo per ACTV un peso <strong>di</strong> carattere economico in quanto in servizio e in deficit.<br />

Da qui poi nascono le polemiche <strong>di</strong> debiti fatti dalle precedenti Amministrazioni, si parla <strong>di</strong> 10<br />

milioni <strong>di</strong> Euro che l’Amministrazione Comunale dovrebbe dare agli ACTV, ogni tanto anche<br />

l’Assessore viene fuori con questa “canarina” e mi <strong>di</strong>spiace perché lui sa cosa vuol <strong>di</strong>re cos’è un<br />

debito e cosa non è un debito, comunque lo voglio riba<strong>di</strong>re per l’ennesima volta in maniera che tutti<br />

quanti capiscano e sappiano anche come comportarsi nei confronti <strong>del</strong>la ACTV, che<br />

pag n. 3 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


l’Amministrazione Comunale non ha debiti nei confronti <strong>di</strong> ACTV perché in un bilancio<br />

consolidato in tutti gli anni ACTV ha sempre presentato un bilancio in attivo.<br />

Noi come Mestre e come tutto il trasporto su gomma sono servizi a perdere, che vengono<br />

compensati poi con altri servizi piuttosto che con la navigazione. Quin<strong>di</strong> finiamola con questa<br />

storia. Assessore, Sindaco, vi invito, attenti a quello che fate, state molti attenti ad ACTV, ACTV è<br />

una piovra perché mi sembra un po’ un drogato in crisi <strong>di</strong> astinenza. Quando si tratta <strong>di</strong> sol<strong>di</strong> non ce<br />

n’è per nessuno, questi cercano <strong>di</strong> recuperare i quattrini dappertutto e molto probabilmente non<br />

vanno quello che la legge prevede per loro: cominciare a ridurre i propri stipen<strong>di</strong> in Consiglio <strong>di</strong><br />

Amministrazione piuttosto quel mezzo milione <strong>di</strong> Euro <strong>di</strong> premi che si è letto qualche tempo fa sui<br />

giornali. Un’azienda che ha <strong>del</strong>le <strong>di</strong>fficoltà si permette <strong>di</strong> dare dei premi ai propri funzionari<br />

piuttosto che ai propri <strong>di</strong>rigenti.<br />

PRESIDENTE:<br />

Grazie, ricordo, tutti gli Assessori, come ho detto precedentemente, che non è un punto all’or<strong>di</strong>ne<br />

<strong>del</strong> giorno, vi invito a fare semplicemente una <strong>di</strong>chiarazione molto veloce, quin<strong>di</strong> Consigliere Donin<br />

a lei, spero non sia ardua questa cosa che sto chiedendo.<br />

CONSIGLIERE DONIN RENZO:<br />

Grazie Presidente. Mi auguro che sia veritiero ciò che ha detto l’Assessore, perché come ha fatto<br />

con la riforma <strong>del</strong>la ACTV che mia suocera non riesce più ad andare da Viale Padova a Sant’Anna,<br />

da quando ha fatto questa riforma. Te lo spiego il perché, visto che sono... con il pullman sta<br />

succedendo...<br />

PRESIDENTE:<br />

Consigliere Donin rimaniamo nel pezzo per piacere, non è il tema adesso se sua suocera o meno...<br />

CONSIGLIERE DONIN RENZO:<br />

Se da Viale Padova non si riesce più ad arrivare a Brondola, Sant’Anna, per una persona anziana<br />

come prima, pensa te su una tematica così importante riusciamo a venirne fuori. Non siamo riusciti<br />

a creare una viabilità a <strong>Chioggia</strong> per le corriere, in questo momento c’è un caos, pensa te se domani,<br />

caro Montanariello, si verificherà ciò che riusciamo a venirne fuori. Ci vuole gente <strong>di</strong> qualità che<br />

stu<strong>di</strong>, bisogna stu<strong>di</strong>are.<br />

PRESIDENTE:<br />

Bene. Prego Sindaco.<br />

SINDACO:<br />

A me <strong>di</strong>spiace sempre <strong>di</strong> verificare che poi anche sul nulla si creano polemiche o cose così.<br />

Innanzitutto se cominciamo a polemizzare rispetto a quello che sta succedendo <strong>di</strong> recente, allora<br />

an<strong>di</strong>amo a riven<strong>di</strong>care e a precisare quelle che sono le responsabilità, cosa che a me non piace mai<br />

fare.<br />

CONSIGLIERE DONIN RENZO<br />

Sindaco adesso è intervenuto il Presidente e mi ha detto che non mi dà più la parola, perché non mi<br />

deve dare più la parola? Hanno parlato tutti.<br />

PRESIDENTE:<br />

Le spiego.<br />

CONSIGLIERE DONIN RENZO:<br />

Ha detto che oggi non mi dà più la parola.<br />

pag n. 4 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


PRESIDENTE:<br />

No, guar<strong>di</strong>.<br />

CONSIGLIERE DONIN RENZO:<br />

Se lei non mi dà più la parola oggi me lo <strong>di</strong>chiari e me ne vado.<br />

PRESIDENTE<br />

Come sempre sta strumentalizzando tutto, ho detto: se questi sono gli interventi non si merita la<br />

parola, perché mi ha chiesto <strong>di</strong> intervenire appositamente sul tema, stiamo parlando <strong>di</strong> un tema e<br />

siamo arrivati alla regolamentazione <strong>del</strong> traffico. Sto solo semplicemente <strong>di</strong>cendo che abbiamo<br />

concordato prima che si parlava un intervento un secondo e non doveva intervenire lei, (consigliere<br />

Donin Renzo: un secondo ho parlato, tre secon<strong>di</strong> .... )comunque non c’è problema. Prego.<br />

CONSIGLIERE DONIN RENZO:<br />

... Solo me redarguisce, ha parlato Scarpa, ha parlato Dolfin.<br />

PRESIDENTE<br />

Perché c’era un certo tipo <strong>di</strong> rapporto (Consigliere Donin Renzo: per me le lei vuole che vada via,<br />

lo sa che la stimo )... Consigliere Donin non arriviamo a queste cose, per piacere... (Consigliere<br />

Donin Renzo: ma dopo mi fa parlare? anche su altre cose?) ma certo come è normale che sia.<br />

CONSIGLIERE DONIN RENZO:<br />

Non ho mica detto niente <strong>di</strong> particolare, ho detto che non vanno le corse, siamo in una sede<br />

istituzionale ed è giusto anche <strong>di</strong>rle queste cose. Sindaco scusi metta anche lei... ha detto che non mi<br />

fa più parlare, io cosa sono venuto a fare qui oggi? ... intervento fuori microfono ... Attenzione eh!<br />

Io sono sempre stringato, mi sono messo anche, ve lo garantisco questo qua, il problema dei minuti<br />

su facebook.<br />

PRESIDENTE:<br />

Prego Sindaco.<br />

SINDACO:<br />

Credo che questa sera avremo modo tutti <strong>di</strong> parlare e <strong>di</strong> esprimere la nostra opinione e mi auguro<br />

tutti in modo corretto così come sapete senz’altro fare. Io <strong>di</strong>co se dovessimo andare a ragionare<br />

rispetto alle responsabilità <strong>del</strong>la situazione attuale, insomma non se ne viene più fuori secondo i<br />

criteri <strong>del</strong> nesso <strong>di</strong> causa per cui la responsabilità <strong>di</strong> qualsiasi evento riconducibile alla preistoria,<br />

perché è stato in quel tempo in cui è nato un po’ il mondo. Allora io <strong>di</strong>co non va bene così, potremo<br />

<strong>di</strong>lungarci sul fatto che la Regione Veneto ha drammaticamente tagliato i costi per il servizio<br />

pubblico, cosa <strong>del</strong>la quale viene penalizzata anche ACTV e quin<strong>di</strong> a cascata anche la nostra realtà<br />

locale e la Regione Veneto <strong>di</strong>rà non è colpa mia, è colpa <strong>del</strong>lo Stato che poi alla fine ha tagliato<br />

anche a noi degli... insomma non se ne viene più fuori.<br />

Io credo sia fondamentale invece, come in tutte le situazioni, fare un ragionamento serio <strong>del</strong>la<br />

politica, cosa che non sempre succede, rispetto al come stanno le cose. Le cose stanno in un modo<br />

non felicissimo, allora è chiaro il fatto che c’è un debito <strong>di</strong> gestione che ogni anno produce la realtà<br />

<strong>del</strong> servizio pubblico chioggiotto con il quale bisogna fare i conti, rispetto a quello bisogna<br />

in<strong>di</strong>viduare <strong>del</strong>le soluzioni, si è intrapreso un percorso che così come è stato illustrato bene<br />

dall’Assessore, un percorso che ha portato a <strong>del</strong>le scelte, <strong>del</strong>le scelte anche a livello locale tenendo<br />

conto <strong>del</strong>la realtà con la quale dobbiamo fare i conti. Quello che è stato in<strong>di</strong>cato dal Presidente<br />

Panettoni è una ipotesi e un’in<strong>di</strong>cazione che fa ACTV, certamente non concordata con nessuno,<br />

tanto meno con me, è un’ipotesi che viene fuori da loro per risolvere una situazione <strong>di</strong>fficile a<br />

pag n. 5 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


livello <strong>di</strong> conti <strong>di</strong> gestione per quanto riguarda ACTV. Quin<strong>di</strong> è un’ipotesi rispetto alla quale noi<br />

non siamo evidentemente d’accordo, rispetto alla quale ci sarà <strong>di</strong>scussione, quando qualcuno <strong>di</strong>ceva<br />

che io <strong>di</strong>alogo e che comunque sui giornali c’è scritto che io ho dei colloqui, ci mancherebbe altro<br />

che io non li avessi! Su questi argomenti e su tanti altri e con ACTV e con Veritas e con tutte<br />

quante le altre società rispetto alle quali è doveroso per un Sindaco avere contatti continui e costanti<br />

così come ho, anche in funzione <strong>di</strong> risolvere situazioni non semplici come queste.<br />

C’è questo debito <strong>di</strong> gestione che vede, almeno nelle in<strong>di</strong>cazioni, <strong>Chioggia</strong> soffrire per circa<br />

1.500.000 Euro all’anno, queste sono le in<strong>di</strong>cazioni che arrivano da Venezia, rispetto alle quali<br />

bisogna fare evidentemente tutte le verifiche <strong>del</strong> caso; c’è un percorso che parte per noi da due<br />

considerazioni: tutela <strong>del</strong> lavoro e tutela <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong> servizio.<br />

Queste due considerazioni sono elementi imprescin<strong>di</strong>bili rispetto a qualsiasi passo successivo e a<br />

qualsiasi passo concordato, oggi non c’è nessun passo concordato, c’è un’ipotesi <strong>di</strong> lavoro che è<br />

proposta da ACTV sulla quale non c’è nessun tipo <strong>di</strong> accordo e qualsiasi accordo sarà preceduto<br />

dalla necessaria considerazione reciproca, ma principalmente da parte <strong>del</strong> Comune <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong> <strong>di</strong><br />

questi due fattori, tutela <strong>del</strong> lavoro e tutela <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong> servizio, <strong>di</strong> qui non si scappa. Partendo<br />

da questi presupposti poi si arriva a qualsiasi tipo <strong>di</strong> accordo.<br />

PRESIDENTE:<br />

Iniziamo le interrogazioni, iniziamo con la prima.<br />

CONSIGLIERE PENZO MATTEO:<br />

Or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> comunicazione <strong>di</strong> interesse pubblico generale.<br />

PRESIDENTE:<br />

Me le può comunicare?<br />

CONSIGLIERE PENZO MATTEO:<br />

Se me lo fa fare.<br />

PRESIDENTE:<br />

Il motivo <strong>del</strong>...<br />

CONSIGLIERE PENZO<br />

Se mi fa parlare lo ascolto. Lo <strong>di</strong>co pubblicamente non è mica il segreto <strong>di</strong> Pulcinella. Il<br />

regolamento è molto chiaro, quando ci sono <strong>del</strong>le comunicazioni <strong>di</strong> interesse pubblico è obbligo <strong>del</strong><br />

Presidente fare intervenire, io non vengo là a raccontare i segretari <strong>di</strong> Pulcinella.<br />

PRESIDENTE:<br />

Ma l’interesse pubblico lo decide lei solamente.<br />

CONSIGLIERE PENZO MATTEO:<br />

E’ un argomento <strong>di</strong> interesse pubblico.<br />

PRESIDENTE:<br />

Le sto <strong>di</strong>cendo se lo comunica alla presidenza abbiamo modo poi <strong>di</strong>...<br />

CONSIGLIERE PENZO MATTEO:<br />

Ma non esiste.<br />

PRESIDENTE:<br />

Allora il segreto <strong>di</strong> Pulcinella è il suo, non ho capito, qual è il problema?<br />

pag n. 6 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


CONSIGLIERE PENZO MATTEO:<br />

Il tuo ruolo non è quello <strong>di</strong> decidere o meno, è quello <strong>di</strong> applicare il regolamento, il regolamento è<br />

molto chiaro <strong>di</strong>ce che il Consigliere Comunale...<br />

PRESIDENTE:<br />

Lo so il regolamento, il problema è che l’interesse pubblico come facciamo a saperlo se non lo<br />

comunica alla presidenza? La presidenza intendo io, intendo la segreteria, tutto.<br />

CONSIGLIERE PENZO MATTEO:<br />

Io sto qua finché non mi fai parlare.<br />

PRESIDENTE:<br />

Iniziamo ancora una volta, lo <strong>di</strong>chiaro, secondo me questo non è corretto, detto ciò cominciamo<br />

pure ma non è questo il modo <strong>di</strong> operare.<br />

CONSIGLIERE PENZO MATTEO:<br />

Benissimo, hai ragione. Ne prendo atto, grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Prego.<br />

CONSIGLIERE PENZO MATTEO:<br />

Sindaco a seguito degli ultimi Consigli Comunali <strong>di</strong> fuoco <strong>del</strong> 20 e <strong>del</strong> 28 inerenti il <strong>del</strong>icato tema<br />

<strong>del</strong>la tassa <strong>di</strong> soggiorno, sono solidale con lei per le scritte ingiuriose che sono apparse nella città<br />

che denigrano non solo il suo ruolo, la sua persona e la sua famiglia. Quin<strong>di</strong> su questo il gruppo<br />

consiliare, e penso anche i suoi colleghi, sono solidali su quelle scritte che nulla hanno a che vedere<br />

con le tematiche <strong>del</strong>la politica, <strong>del</strong>la <strong>di</strong>atriba politica e <strong>di</strong> tutte quelle che sono quelle <strong>di</strong>squisizioni<br />

che qua dentro bipartisan anche in maniera trasversale facciamo in maniera aspra ma sempre nei<br />

toni strettamente <strong>di</strong> natura politica. Quin<strong>di</strong> la mia piena solidarietà come persona e con il ruolo<br />

politico che ha sulle scritte che anche lei avrà visto in giro per la città.<br />

A seguito <strong>del</strong>la commissione che abbiamo fatto sulla tassa <strong>di</strong> soggiorno abbiamo avuto una<br />

<strong>di</strong>scussione anche con il Consigliere Nico Zanni il quale all’interno <strong>del</strong>la Commissione portava a<br />

conoscenza a noi Consiglieri che durante queste <strong>di</strong>scussioni animate sarebbe stato offeso,<br />

minacciato e ingiuriato dal pubblico. Anche qua Nico se è successo è una cosa grave perché i<br />

Consiglieri Comunali non devono essere lesi e minacciati nell’adempimento <strong>di</strong> un lavoro esercizio e<br />

<strong>di</strong> una loro funzione. Ma se è vero che il Sindaco non può essere minacciato e ingiuriato e offeso, se<br />

è vero che i Consiglieri non possono essere minacciati, ingiuriati e offesi è altresì vero che anche un<br />

Assessore non può permettersi in nessuna circostanza in aula, fuori <strong>del</strong>l’aula o in piazza <strong>di</strong><br />

ingiuriare e offendere un’intera categoria. Allora Sindaco, io gliel’ho già detto in commissione<br />

consiliare l’altro giorno e abbiamo un po’ sorriso tutti, io non sorrido su questo tema, io ho visto il<br />

filmato <strong>del</strong> Consiglio Comunale <strong>del</strong> giorno 20 e un suo Assessore <strong>di</strong> nome Mauro Mantovan, qui<br />

presente e se non è lui vada pure a querelarmi in qualsiasi sede perché io non ho paura <strong>di</strong> questo, io<br />

sono convinto <strong>di</strong> quello che <strong>di</strong>co, ha espresso dove era seduto lì un’affermazione gravissima nei<br />

confronti <strong>di</strong> un’intera categoria economica dando l’epiteto <strong>di</strong> evasori fiscali. Ha detto che tutti gli<br />

affittacamere che erano presenti in aula quel giorno sono tutti evasori fiscali.<br />

Allora Sindaco ci sono tre ipotesi adesso, uno o lei si <strong>di</strong>ssocia da quelle parole <strong>del</strong>l’Assessore, non<br />

<strong>di</strong>ssociandosi – perché gliela detta a lei – significherebbe che lei approva le idee scellerate<br />

<strong>del</strong>l’Assessore Mantovan. E <strong>di</strong>co altre tre cose, l’Assessore Mantovan è un incaricato <strong>di</strong> pubblico<br />

servizio previsto dalla legge e in particolare dall’art. 358 <strong>del</strong> Co<strong>di</strong>ce Penale ed è un obbligo<br />

giuri<strong>di</strong>co, se è a conoscenza <strong>di</strong> qualsiasi reato proce<strong>di</strong>bile d’ufficio come l’evasione fiscale ha<br />

pag n. 7 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


l’obbligo giuri<strong>di</strong>co, Sindaco, giuri<strong>di</strong>co e non “se vuole lo fa”! <strong>di</strong> comunicare in tempo reale alla<br />

Procura <strong>del</strong>la Repubblica chi è l’evasore fiscale, dove è l’evasore fiscale, in che maniera è convinto<br />

che siano quelle categorie economiche <strong>di</strong> evasori fiscali.<br />

Vi è <strong>di</strong> più, che su questa cosa Sindaco il caro Assessore Mantovan fa anche la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong><br />

debiti per gran parte <strong>di</strong> coloro che l’Assessore Mantovan gli ha dato degli evasori fiscali, allora<br />

esiste un altro problema, la violazione <strong>del</strong>la privacy, perché se gli ha dato degli evasori fiscali ed è<br />

convinto che sono degli evasori fiscali vuol <strong>di</strong>re che fa lui le <strong>di</strong>chiarazioni dei red<strong>di</strong>ti ed ha dato<br />

degli evasori fiscali quin<strong>di</strong> ne risponderà in qualche sede. Se non è vero quello che ha detto e l’ha<br />

detto solamente in un momento <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà, vi è un altro reato Sindaco che è quello <strong>di</strong> ingiuria, e<br />

siccome è obbligato a comunicare la notizia <strong>di</strong> reato alla Procura, da ingiuria si passa a calunnia,<br />

questo è quello che prevede il co<strong>di</strong>ce penale.<br />

Invito il Segretario Generale come organo notarile all’interno <strong>del</strong> Comune <strong>di</strong> inviare<br />

obbligatoriamente, obbligatoriamente gli atti alla Procura <strong>del</strong>la Repubblica per quanto <strong>di</strong><br />

competenza per verificare se ci siano su quelle parole ingiuriose, <strong>di</strong>ffamatorie <strong>del</strong> Consigliere<br />

Mantovan degli estremi <strong>di</strong> reati che sicuramente ci sono e qualcuno ne dovrà rispondere. Questo è il<br />

primo reato Sindaco che ha fatto l’Assessore Mantovan, poi ne ha fatto un altro.<br />

Nella stessa seduta a Ray Bonivento, Presidente degli albergatori, che aveva un appuntamento per il<br />

giorno dopo, siccome si è permesso, Sindaco, <strong>di</strong> sedere in quei banchi, ha fatto una cosa gravissima<br />

un citta<strong>di</strong>no Presidente <strong>di</strong> una categoria che viene a sedersi lì, non si può perché io sono l’Assessore<br />

e non devi protestare contro <strong>di</strong> me. Cosa ha detto al microfono, che sempre al microfono Assessore<br />

stia attento che non sia aperto perché la lampa<strong>di</strong>na si accende o non si accende, cosa ha detto?<br />

Domani ha un appuntamento, con termini molto più scurrili, ha un appuntamento con me, domani<br />

non lo ricevo. Questo è un altro reato, sa come si chiama Sindaco? Questo è un abuso d’ufficio e in<br />

virtù <strong>del</strong> suo ruolo super partes <strong>di</strong> Assessore, quin<strong>di</strong> un ruolo predominante, crea un ingiusto<br />

profitto, un ingiusto danno a terze persone. Questo è quello che parla il co<strong>di</strong>ce penale. ... applauso<br />

in aula da parte <strong>del</strong> pubblico ...<br />

Su questo punto Sindaco a prescindere dall’aspetto penale che vigilerò io che vada avanti fino alla<br />

fine, voglio che ci sia un Giu<strong>di</strong>ce che <strong>di</strong>ca sì o no, vi è un aspetto politico Sindaco, come fai a<br />

tenerti un Assessore vicino a te che denigra un’intera categoria, come potrà essere quell’Assessore<br />

libero <strong>di</strong> fare <strong>del</strong>le scelte quando già a monte nella sua testa questi citta<strong>di</strong>ni sono degli evasori<br />

fiscali? Come potrà essere libero, tranquillo <strong>di</strong> fare <strong>del</strong>le decisioni senza nessuna con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong><br />

causa?<br />

Sindaco siccome so che te sei una persona per bene, scusami Presidente finisco, so che sei una<br />

persona per bene, io penso che almeno in questa sede qualcuno deve chiedere scusa. La minima<br />

cosa, .. il signor Mauro Mantovan, perché chiamarlo Assessore è già un qualcosa <strong>di</strong> troppo a livello<br />

istituzionale, deve chiedere scusa perché non è plausibile denigrare una categoria economica in<br />

questo... (Presidente: non manchi <strong>di</strong> rispetto all’assessore) Sindaco lei deve <strong>di</strong>ssociarsi da una cosa<br />

<strong>del</strong> genere, se non lo fa Sindaco, vuol <strong>di</strong>re che è d’accordo su quelle affermazioni, dette in un<br />

momento <strong>di</strong>fficile, in un momento dove era sotto... per carità! L’importante è anche capire quando<br />

si fanno degli errori e l’importante è anche capire quando si può <strong>di</strong>re scusa, ho sbagliato, ero<br />

sottopressione, ero sottostress; però per il momento tutto tace. L’Assessore Mantovan non parla, lei<br />

su questo punto non <strong>di</strong>ce niente, non mi <strong>di</strong>ca che non ha visto i filmati perché non le credo, non è<br />

vero; è una persona troppo intelligente, troppo seria per non prendere provve<strong>di</strong>menti, quin<strong>di</strong> io le<br />

chiedo ufficialmente Sindaco qual è, la posizione penale non mi interessa, andrà avanti per sua<br />

natura, cre<strong>di</strong>mi che andrà avanti, l’altra politicamente quali sono le sue azioni, la sua idea su questo<br />

fatto. Non mi <strong>di</strong>ca l’Assessore... voglio solo capire, lei è consapevole <strong>di</strong> quello che ha detto<br />

l’Assessore, è d’accordo o si <strong>di</strong>ssocia? Io non voglio <strong>di</strong>re altro su questo punto. ... applauso in aula<br />

da parte <strong>del</strong> pubblico ...<br />

PRESIDENTE:<br />

Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire anche il Consigliere Ravagnan.<br />

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CONSIGLIERE RAVAGNAN ANDREA:<br />

Grazie Presidente. Non è mia consuetu<strong>di</strong>ne scendere su affermazioni riportate dall’opposizione,<br />

quin<strong>di</strong> fare una <strong>di</strong>scussione quasi sterile. Però ricordo al Consigliere Penzo che nell’ultima seduta <strong>di</strong><br />

Consiglio era, quando ha deciso <strong>di</strong> andarsene dall’aula, era sul filo <strong>del</strong>la porta lì che incitava contro<br />

la Giunta e contro il Consiglio Comunale. Quin<strong>di</strong> si pre<strong>di</strong>ca bene ma si razzola male, ricor<strong>di</strong>amoci<br />

alcune cose, che il rispetto, non <strong>del</strong>la carica istituzionale ma in primis <strong>del</strong>la persona è univoco, sia<br />

qui dentro che fuori da quest’aula, per tutti! Quin<strong>di</strong> lo invito, poi non entro nel merito <strong>del</strong>la<br />

questione <strong>del</strong>l’Assessore Mantovan etc., lo invito però a fare una riflessione prima (Consigliere<br />

Penzo Matteo: insegnami l’educazione, grazie)<br />

PRESIDENTE:<br />

Eviterei il <strong>di</strong>battito e la <strong>di</strong>scussione tra i Consiglieri.<br />

CONSIGLIERE RAVAGNAN ANDREA:<br />

No, non insegno l’educazione a nessuno però se si parla <strong>di</strong> pubblico ufficiale lei è nelle forze<br />

<strong>del</strong>l’or<strong>di</strong>ne quin<strong>di</strong> dovrebbe essere il primo a sedare certe situazioni e non a provocarle. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Prego Assessore Mantovan.<br />

ASSESSORE MANTOVAN MAURO:<br />

Allora, oggi noi abbiamo ascoltato la posizione fatta da un Consigliere in relazione ad una<br />

registrazione fatta al Consiglio Comunale sospeso, <strong>di</strong> una <strong>di</strong>scussione fatta a quattrocchi. Qualcuno<br />

potrà <strong>di</strong>re corretta? Probabilmente no. Infelice? Sicuramente sì. Però come correttamente è stato<br />

riportato era un’esternazione fatta dopo ore e ore in cui la Giunta, il Sindaco e la maggioranza sono<br />

stati fatti oggetto <strong>di</strong> commenti, che tipo <strong>di</strong> commenti? Li conosciamo tutti quanti. Il livello <strong>di</strong> questi<br />

commenti li conosciamo tutti quanti.<br />

La pre<strong>di</strong>ca da chi viene? Da chi, e leggo il <strong>verbale</strong> <strong>del</strong> Consiglio Comunale, fatta a microfono a<br />

Consiglio Comunale aperto, scusa ... intervento fuori microfono ... scusa, scusa!<br />

PRESIDENTE:<br />

Lei non è stato interrotto, prego <strong>di</strong> fare altrettanto.<br />

ASSESSORE MANTOVAN MAURO:<br />

Al Consiglio Comunale aperto, non sospeso, quin<strong>di</strong> non era una chiacchiera da bar, non era<br />

un’esternazione fatta in un momento <strong>di</strong> un certo tipo, un Consigliere <strong>di</strong>ce al Signor Sindaco “lei farà<br />

fatica Sindaco a girare ancora tranquillamente per la strada”. Questa che cos’è? Allora si vuole<br />

censurare e ci può anche stare una <strong>di</strong>scussione su questo termine, una battuta fatta a Consiglio<br />

Comunale chiuso; mentre la frase che vi ho appena letta, fatta da un Consigliere Comunale che<br />

dovrebbe fare <strong>del</strong>l’etica, vista la professione che svolge, dovrebbe fare <strong>del</strong>l’etica la prima sua<br />

missione. Il <strong>di</strong>re una frase <strong>di</strong> questo tipo al Sindaco, a ognuno lascio le considerazioni <strong>di</strong> cosa può<br />

significare questa frase, e quin<strong>di</strong> valuteremo anche questa frase fatta al Signor Sindaco e quin<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>scutiamo <strong>del</strong> tema.<br />

Allora <strong>di</strong>scutiamo, arriviamo alle considerazioni. Quella sera o quelle sere noi da questa parte,<br />

siccome come <strong>di</strong>ceva – mi <strong>di</strong>spiace non c’è il Capogruppo <strong>del</strong> PD – a <strong>Chioggia</strong> ci conosciamo tutti.<br />

Allora da questa parte noi vedevamo il pubblico, lo ve<strong>di</strong>amo anche oggi, credo ci fossero stati 5 o 6<br />

albergatori, credo che ci fossero stati 5 o 6 campeggiatori, 30 – 40 – 50 locatori <strong>di</strong> appartamenti.<br />

Perché uso questo termine? Perché qualcuno non può giocare sulle parole.<br />

La legge Regionale 33 all’art. 25 definisce le categorie <strong>del</strong>le strutture extra alberghiere, al punto A)<br />

chiama gli esercizi <strong>di</strong> affittacamere, punto Al punto B) va avanti con tutta la declaratoria <strong>del</strong>le<br />

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tipologie <strong>di</strong> categorie che esercitano l’attività. Bene, allora, se quella sera c’erano 5 o 6 albergatori,<br />

c’erano 5 o 6 campeggiatori, c’erano 40 o 50, facciamola grande, locatori <strong>di</strong> appartamenti, gli altri<br />

chi erano? Reputo affittacamere, reputo. Vi comunico un dato, voi sapete quanti sono coloro che<br />

esercitano l’attività <strong>di</strong> affittacamere <strong>di</strong>chiarati all’APT <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong>? Sono quattro, sono quattro.<br />

Allora io non ho nessun problema a riconoscere che forse, per tutte le motivazioni fatte prima, si è<br />

andati oltre le righe, però si è andati oltre le righe da entrambi le parti. Questo è un Consiglio fatto<br />

per <strong>di</strong>scutere, per confrontarci e per tentare <strong>di</strong> risolvere i problemi, non è detto che dopo ci si ritrovi<br />

tutti quanti sulle stesse posizioni. Però considerare una categoria fatta <strong>di</strong> 4 e <strong>di</strong>co 4, e sfido chiunque<br />

a smentirmi, forse qualche <strong>di</strong>scussione ce la possiamo porre. Allora il sottoscritto non ha offeso<br />

albergatori, non ha offeso campeggiatori, non ha offeso locatori <strong>di</strong> appartamenti, stava parlando <strong>di</strong><br />

affittacamere. Se alla fine le altre 50 – 60 persone che c’erano, che protestavano contro – in maniera<br />

anche legittima – la tassa <strong>di</strong> soggiorno si qualificano come affittacamere, forse qualche <strong>di</strong>scussione<br />

ce la possiamo porre.<br />

E’ chiaro, questo è fuori <strong>di</strong>scussione, che i ragionamenti dal punto <strong>di</strong> vista fiscale, caro Consigliere<br />

Penzo, non li faccio su tutte le altre categorie, li ho fatti sugli affittacamere. Se ci sono qua presenti<br />

le 4 <strong>di</strong>tte che ufficialmente sono <strong>di</strong>chiarate all’APT posso riconoscere <strong>di</strong> essere andato oltre le righe.<br />

Le altre figure non sono state minimamente toccate. Torniamo alla questione <strong>del</strong> Presidente degli<br />

albergatori con cui c’è un confronto molto molto franco e spesso e volentieri cor<strong>di</strong>ale, quanto detto<br />

a microfono è stato fatto in maniera pubblica dall’altra parte, nel senso che c’erano altre persone<br />

dove il Presidente degli albergatori mi ha detto alcune cose e io gli ho detto: bene se questo è il<br />

clima domani non ci si vede.<br />

Cosa che puntualmente è stata smentita perché il giorno dopo ci si è incontrati, ma non devo rendere<br />

conto a lei o ad altri i rapporti che l’Amministrazione ha con le categorie economiche. Quin<strong>di</strong> per<br />

quanto mi consta io non ho nessun problema, riba<strong>di</strong>sco, a riconoscere <strong>di</strong> essere andato oltre le righe<br />

con 4 <strong>di</strong>tte, tutti gli altri, da quel ragionamento non sono stati toccati, non perché lo <strong>di</strong>co io ma<br />

perché lo <strong>di</strong>ce la legge 33.<br />

PRESIDENTE:<br />

Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire anche il Consigliere Donin, mi auguro sempre tutti quanti in maniera<br />

molto... anche i Consiglieri che hanno richiesto la parola, per ritornare poi all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno<br />

<strong>del</strong>la giornata.<br />

CONSIGLIERE DONIN RENZO:<br />

Grazie Presidente. Io vorrei smorzare un attimo, in Consiglio Comunale può succedere, io sono il<br />

primo che alle volte un po’ esagero e so anche chiedere scusa però Assessore Mantovan, so anche<br />

chiedere scusa quando sbaglio. Io qualche errore l’ho commesso in questo Consiglio e là c’è anche<br />

un amico, l’ho commesso anche nei confronti <strong>di</strong> un amico bravo, il più bravo forse <strong>del</strong> Comune e ho<br />

chiesto scusa. Bisogna anche saper chiedere scusa in queste situazioni, io non sono per accendere<br />

ancora <strong>di</strong> più gli animi, perché siamo qui, siamo tutti amministratori. Può essere successo che le<br />

sarà scappato un qualcosa e basta chiedere scusa, sono convinto che con una scusa si possa mettere<br />

apposto le cose. Perché lei mi ricorda, quando era in minoranza assieme a me, abbiamo fatto <strong>del</strong>le<br />

lotte assieme, è vero Mantovan? Le abbiamo fatte anche dure, acerrime e lei mi piaceva anche<br />

perché riusciva a dare a Romano, è stato anche un po’ pesante, però poi si parlava, si chiariva ...<br />

intervento fuori microfono ... una volta sì, una volta sulla casa <strong>di</strong> via Vicenza, te la ricordo quella<br />

famosa volta, era molto grave, ma te lo ricordo per <strong>di</strong>rti – lascia stare – voglio solo ricordarti un<br />

passaggio pesante che poi ne abbiamo <strong>di</strong>scusso assieme, può succedere, ti <strong>di</strong>co che può succedere.<br />

Uno nell’enfasi può succedere. Ti pregherei <strong>di</strong> chiedere scusa se è successo questo.<br />

Questa gente era qui la volta scorsa ed è qui ancora adesso, dovresti chiederle come l’hai fatto<br />

pubblicamente il tuo errore, chie<strong>di</strong> anche scusa pubblicamente, questo te lo chiederei. Poi la finirei<br />

lì con questa cosa.<br />

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PRESIDENTE:<br />

Grazie. Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire anche il Consigliere Guarnieri.<br />

CONSIGLIERE GUARNIERI FORTUNATO:<br />

Sarò breve. Ho mal <strong>di</strong> stomaco, le seppioline mi hanno fatto ... siamo fatti <strong>di</strong> carne. (Presidente: la<br />

prossima volta ne porti un po’ a tutti se a lei fanno male) Io <strong>di</strong>rei una cosa, fa male l’Assessore a<br />

<strong>di</strong>fendersi <strong>di</strong>cendo “sì, forse ho sbagliato ma hai sbagliato anche te” perché i ruoli sono <strong>di</strong>versi, il<br />

rilievo è <strong>di</strong>verso, nelle parole che io sono andato ad ascoltare effettivamente c’è qualche cosa <strong>di</strong><br />

offensivo, sono 4, sono 10 e mezzo, è sbagliato che un rappresentante <strong>del</strong>le istituzioni, pizzicato,<br />

perché poi, come si <strong>di</strong>ce, vizzi privati e pubbliche virtù. Nel chiuso <strong>del</strong>le proprie agoniate stanze, un<br />

Assessore come il Sindaco può anche mandare a remengo l’universo intero però pubblicamente, che<br />

sia voluta o che sia una casualità come è successo quella sera con il microfono aperto, sentire che<br />

un Assessore <strong>di</strong>ce quelle cose, sinceramente non va bene. Ora non so se, perché c’è un problema qui<br />

che l’Assessore non ha chiarito.<br />

Questa cosa <strong>del</strong> rapporto tra l’Assessore nella sua veste altra, rispetto a quella istituzionale, e la sua<br />

attività professionale nei confronti <strong>del</strong>... spero che questo non sia vero che mentre l’Assessore fa la<br />

<strong>di</strong>chiarazione dei red<strong>di</strong>ti contemporaneamente alle stesse persone <strong>di</strong>ce “siete degli evasori” perché è<br />

chiaro che qui ci sarebbe una... non lo so, io non lo so.<br />

Ecco, per cui la cosa ha una sua, purtroppo, valenza pesante, chiedere scusa a 4, secondo me non<br />

avrebbe così, secondo me andrebbe, cari Signori, quella sera eravate in tanti, albergatori,<br />

affittacamere, quello che volete, eravamo sottoposti a una spinta emotiva <strong>di</strong> un certo tipo, mi sono<br />

lasciato andare purtroppo ad un’affermazione che sia nei confronti <strong>di</strong> Caio o che sia nei confronti <strong>di</strong><br />

Tizio io quella frase non la riconosco come mia, come persona; al <strong>di</strong> là <strong>del</strong>l’Assessore che <strong>di</strong>ce alle<br />

persone che si lamentano <strong>di</strong> qualche cosa “ma va là che siete tutti quanti degli abusivi”. Questo<br />

secondo me, <strong>di</strong>stinguere l’emotività <strong>di</strong> un momento rispetto ad una componente psicosomatica<br />

<strong>del</strong>l’in<strong>di</strong>viduo che non la riconosce più e la riconosce solamente per il fatto <strong>di</strong> essere stato indotto<br />

da una serata particolare. Dopo<strong>di</strong>ché sulle richieste che fa il Consigliere Penzo, il Sindaco etc. sono<br />

valutazioni <strong>di</strong> altra natura sulle quali io non...<br />

PRESIDENTE:<br />

Volevo <strong>di</strong>re una cosa, la richiesta <strong>di</strong> chiarimenti è stata fatta dal Consigliere Penzo e l’Assessore ha<br />

risposto. Io riterrei la <strong>di</strong>scussione terminata. Credo ci sia stato modo da parte <strong>di</strong> un rappresentante<br />

<strong>del</strong>la minoranza, in questo caso <strong>del</strong> Consigliere Penzo, <strong>di</strong> poter <strong>di</strong>re la sua e abbiamo avuto anche la<br />

possibilità <strong>di</strong> ascoltare la replica da parte <strong>del</strong>l’Assessore.<br />

CONSIGLIERE PENZO MATTEO:<br />

Presidente mi scusi.<br />

PRESIDENTE<br />

Mi lasci terminare. (Consigliere Penzo Matteo: non si preoccupi) Poi ancora una volta abbiamo dato<br />

modo <strong>di</strong> apertura nella <strong>di</strong>scussione e abbiamo avuto più interventi, io lascio terminare, faccio fare il<br />

giro ai due Consiglieri che hanno chiesto ancora <strong>di</strong> intervenire, non apriamo nessun’altra<br />

<strong>di</strong>scussione. Quin<strong>di</strong> Consigliere Penzo se è per chiedermi la parola ancora, su questo argomento<br />

abbiamo chiuso.<br />

CONSIGLIERE PENZO MATTEO:<br />

Io vorrei <strong>di</strong>re una cosa Presidente. Siccome ha detto una cosa l’Assessore ed è quella che io ho detto<br />

quelle parole al Sindaco, no scusi, perchè è importante, no Presidente perché per carità...<br />

PRESIDENTE:<br />

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Lei prende la parola, decide quando intervenire, decide quando <strong>di</strong>re le cose. Poi mi parla <strong>di</strong> etica e<br />

<strong>di</strong> rispetto, sto parlando, sto finendo. Continui! Benissimo!<br />

Metto a <strong>verbale</strong> che il Consigliere Penzo mi interrompe, perché bisogna arrivare a questi livelli per<br />

poter mantenere un or<strong>di</strong>ne nell’assemblea.<br />

CONSIGLIERE PENZO MATTEO:<br />

Per onor <strong>del</strong> vero eravamo in Commissione l’altro giorno dove gli ho dato una spiegazione tecnica<br />

alle parole che sono state dette e riportare dall’Assessore Mantovan e chiudo subito <strong>di</strong>cendo una<br />

cosa all’Assessore, per carità ha domandato scusa non è un problema mio, le sue parole sono state 4<br />

affittacamere...<br />

PRESIDENTE<br />

Benissimo Consigliere Penzo.<br />

CONSIGLIERE PENZO MATTEO:<br />

Giuseppe sono 20 affittacamere, quin<strong>di</strong> ha recepito che sono 20 tutti evasori fiscali. Chiudo e quin<strong>di</strong><br />

non erano 4.<br />

PRESIDENTE:<br />

Grazie completamente <strong>di</strong> questa sua precisazione, come sempre molto rispettoso e ligio dei<br />

regolamenti. Prego Consigliere Fornaro.<br />

CONSIGLIERE FORNARO DARIO:<br />

Grazie Presidente. Io spesso non voglio mai parlare però dovete concedermi che è dal ‘74 che sono<br />

in politica e in questo emiciclo che era fatto <strong>di</strong> legno scuro e ne ho sentite <strong>di</strong> tutto e <strong>di</strong> più, se<br />

all’epoca e in tutti questi anni, quando si è detto qualcosa a microfono chiuso o fuori sacco, forse la<br />

politica a <strong>Chioggia</strong> non ci sarebbe stata.<br />

Io sa, Matteo Penzo, quante volte <strong>di</strong>co Matteo sembra un ragazzo, un buon politico, potresti fare<br />

carriera ma sei troppo irruento. Non è che il fatto che <strong>di</strong> professione fa il poliziotto, spesso e<br />

volentieri in città... Matteo lascia, lo sai... ... intervento fuori microfono ...<br />

PRESIDENTE<br />

Interrompiamo sempre! Interrompiamo sempre! Interrompiamo sempre! Consigliere Penzo.<br />

CONSIGLIERE FORNARO<br />

Matteo tu non puoi interrompere, Matteo, Matteo, Matteo (Presidente: allora coor<strong>di</strong>ne lei il lavoro)<br />

quando uno parla, quando parli tu ti ascoltiamo, abbi la compiacenza e la democrazia ... intervento<br />

fuori microfono ... <strong>di</strong> ascoltare anche gli altri e te l’ho detto, anche l’altra volta ci siamo beccati e<br />

poi mi hai domandato scusa, impari da chi ha più esperienza <strong>di</strong> te (Consigliere Penzo Matteo: il<br />

lavoro non centra niente, il lavoro non centra niente) impara, anche con l’amico Dolfin ci siamo<br />

beccati e (Consigliere Penzo Matteo: il lavoro non centra niente, il lavoro non centra niente) per<br />

favore ascolta e impara! Impara! Impara!<br />

PRESIDENTE:<br />

Basta!<br />

CONSIGLIERE FORNARO DARIO:<br />

Ti ho fatto la premessa che sei bravo, ... intervento fuori microfono ... hai tante possibilità ma qua<br />

non possiamo ogni Consiglio Comunale parlare per un documento <strong>di</strong> Procura <strong>del</strong>la Repubblica dei<br />

Carabinieri. Qua non siamo in odore <strong>di</strong> mafia, questo Consiglio Comunale lavora, può avere mille<br />

<strong>di</strong>fficoltà ... intervento fuori microfono .... Matteo, allora, dai, stai buono, ascolta, ti ho detto che è<br />

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dal ’74 che sono qua e ho sentito <strong>di</strong> tutto <strong>di</strong> più. Non puoi parlarmi <strong>di</strong> Procura <strong>del</strong>la Repubblica, tu<br />

non sei la Procura <strong>del</strong>la Repubblica ... intervento fuori microfono ...<br />

PRESIDENTE:<br />

Basta Matteo! Basta! Porco cane ... intervento fuori microfono ... e continua! Mettiamola così, l’ho<br />

detto già una volta, è l’ultima volta che accolgo la possibilità <strong>di</strong> <strong>di</strong>scutere <strong>di</strong> questi temi perché se<br />

poi ogni volta da una mano ci si prende il braccio, non ci sto. Abbiamo <strong>di</strong>scusso tutti insieme<br />

serenamente, chiu<strong>di</strong>amo altrettanto serenamente, prego finisca Consigliere Fornaro.<br />

CONSIGLIERE FORNARO DARIO:<br />

Adesso ho perso un po’ il filo <strong>del</strong> <strong>di</strong>scorso, comunque vedrò <strong>di</strong> essere ancora più succinto e più<br />

breve. Io <strong>di</strong>co, amici Consiglieri, dobbiamo parlare <strong>di</strong> Procura <strong>del</strong>la Repubblica e <strong>di</strong> Carabinieri<br />

quando c’è <strong>del</strong> dolo e <strong>del</strong> lucro, quando sappiamo che ci sono tangenti, allora sì dobbiamo parlare <strong>di</strong><br />

Procura <strong>del</strong>la Repubblica, ma su una <strong>di</strong>scussione politica <strong>di</strong> vario genere che può essere sì la tassa<br />

degli albergatori e qualsiasi altra cosa, non possiamo sempre in questo emiciclo parlare <strong>di</strong> Procura<br />

<strong>del</strong>la Repubblica ragazzi! Non possiamo, qua dobbiamo amministrare e voi sapete quante <strong>di</strong>fficoltà<br />

ci sono per amministrare questa città grazie al Governo e alla Regione, voi lo sapete! Per cui io<br />

capisco che voi fate l’opposizione ed è giusto che in qualche modo guardate <strong>di</strong> avere il vostro ruolo,<br />

ma non potete sparare a zero così facilmente su <strong>del</strong>le cose che possono avere sì, l’Assessore<br />

Mantovan fuori microfono ha detto queste cose qua, ma non l’ha detto con cattiveria perché sono<br />

convinto che Mantovan, da quello che conosco, se può aiutare il prossimo lo aiuta.<br />

Io ho visto che come Assessore è anche troppo, pur non essendo a tempo pieno, impegnato per dare<br />

una risposta ai citta<strong>di</strong>ni. Per cui vi invito <strong>di</strong> essere un po’ più calmi, <strong>di</strong> non citare la Procura <strong>del</strong>la<br />

Repubblica vi prego per cose politiche che non hanno nessun conto. Basta, chiudo così, grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Grazie Consigliere. Il Consigliere Montanariello ha ritirato la sua richiesta <strong>di</strong> parola, quin<strong>di</strong> lo<br />

ringrazio, chiu<strong>di</strong>amo brevemente, non so se il Sindaco vuole aggiungere qualcosa. Prego, poi<br />

chiu<strong>di</strong>amo e iniziamo il Consiglio con il primo punto all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno alle 18.15. Prego<br />

Sindaco.<br />

SINDACO:<br />

Guardate io al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> ogni considerazione legata al merito <strong>di</strong> questa vicenda, poi se c’è stata<br />

qualche offesa io come Sindaco me ne scuso e lo faccio convintamente. Credo però che si sia data<br />

davvero un’immagine sbagliata in quei due Consigli e <strong>del</strong>la nostra citta<strong>di</strong>nanza e anche <strong>di</strong>rei <strong>del</strong>la<br />

politica. L’invito che faccio lo faccio da Sindaco, mi spoglio <strong>del</strong>la mia persona ad<strong>di</strong>rittura, ma è un<br />

invito che faccio da Sindaco a tutti e in particolare alla politica, è che si abbiano dei mo<strong>di</strong> e si usino<br />

dei toni che siano rispettosi <strong>di</strong> questo luogo che io reputo comunque sacro perché è il luogo che ci<br />

ha consegnato la città in qualche modo. Ritengo che sia doveroso che <strong>di</strong> qui si riparta, allora le<br />

parole che sono state dette la volta scorsa e usate nei miei confronti passino, ci mancherebbe altro,<br />

accettando questo ruolo so che non sempre si fa contenti tutti, non può esserlo, noi siamo comunque<br />

convinti <strong>di</strong> avere fatto pur con tutte le <strong>di</strong>fficoltà <strong>del</strong> momento, ma la scelta migliore, con questa poi<br />

ci confronteremo con i citta<strong>di</strong>ni, magari le prossime elezioni. Così come già ci confronteremo<br />

prossimamente sul piano giu<strong>di</strong>ziario visto che è stato promosso un ricorso nei confronti <strong>di</strong> questa<br />

tassa, quin<strong>di</strong> ci rimetteremo evidentemente, come è giusto che sia, alle decisioni <strong>del</strong>la Magistratura.<br />

Però io credo sia fondamentale che si assuma un atteggiamento <strong>di</strong> maggiore responsabilità, lo <strong>di</strong>co<br />

in particolare da parte <strong>del</strong>la politica che non può, secondo me, svilire il ruolo <strong>del</strong>la politica stessa<br />

usando <strong>del</strong>le parole in modo improprio e indebito e soprattutto cercando <strong>di</strong> recuperare il facile<br />

applauso in situazioni che scatenano con grande facilità l’applauso stesso.<br />

Credo che per esempio, Matteo come hai detto prima, fare dei processi sommari con <strong>del</strong>le<br />

in<strong>di</strong>cazioni ad<strong>di</strong>rittura dei titoli <strong>di</strong> reato credo che non sia proprio <strong>di</strong> quest’aula, poi chi riterrà <strong>di</strong><br />

pag n. 13 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


essere stato offeso se lo vorrà si muoverà in conseguenza <strong>di</strong> questo, non sono reati proce<strong>di</strong>bili<br />

d’ufficio, neanche l’abuso d’ufficio che non è configurabile in questo caso.<br />

Quin<strong>di</strong> io credo che si debba recuperare il senso <strong>del</strong> nostro stare qui che è quello <strong>del</strong> rispetto, come<br />

ho detto la volta scorsa <strong>del</strong>le manifestazioni <strong>del</strong> <strong>di</strong>ssenso, io credo che da parte mia non ci sia stata,<br />

né nessuno abbia mai percepito durante gli scorsi consigli un qualsiasi cenno <strong>di</strong> <strong>di</strong>sapprovazione o<br />

<strong>di</strong> rispetto oppure le parole pesanti che erano state dette nei miei confronti. Ho accettato mio<br />

malgrado o il fatto <strong>di</strong> essere <strong>di</strong>pinto letteralmente sui muri e sulle strade <strong>di</strong> epiteti non certo<br />

piacevoli, è la prima volta che mi succede in vita mia, ma anche questo ho accettato che succedesse<br />

svolgendo questo ruolo. Io credo che ci debba essere, rispetto alle scelte che ha fatto questa<br />

Amministrazione, che sono le scelte <strong>del</strong>la città perché la città l’anno scorso ha consegnato a noi la<br />

possibilità e il <strong>di</strong>ritto e il dovere <strong>di</strong> decidere rispetto al destino <strong>del</strong>la città stessa. Credo che questo<br />

vada rispettato, rispettare il mio ruolo, non tanto la mia persona, non ha importanza quest’ultima<br />

cosa, credo sia una forma <strong>di</strong> civiltà e <strong>di</strong> democrazia che debba comunque essere mantenuta viva in<br />

questa nostra realtà.<br />

Mi auguro anche che, per i temi che an<strong>di</strong>amo ad affrontare molto <strong>del</strong>icati, durante tutta questa sera e<br />

forse la prossima notte, mi auguro che improntiamo tutti la <strong>di</strong>scussione e i toni a queste mie<br />

in<strong>di</strong>cazioni, richieste; non pretendo che così sia ma mi auguro che così possa essere.<br />

DELIBERAZIONE N. 100 DEL 11.07.2012<br />

PRESIDENTE:<br />

Finalmente iniziamo le interrogazioni, quin<strong>di</strong> il primo punto all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno. Lo faremo un po’<br />

più breve, visto che abbiamo abbondato con <strong>del</strong>le <strong>di</strong>scussioni.<br />

CONSIGLIERE BULLO CLAUDIO:<br />

Presidente scusi, visto il protrarsi <strong>di</strong> questa <strong>di</strong>scussione io propongo, se la maggioranza e i colleghi<br />

sono d’accordo, <strong>di</strong> saltare il primo punto e passare subito al secondo punto.<br />

PRESIDENTE:<br />

Per quanto mi riguarda è accolta, comunque la mettiamo ai voti. Il Consiglio Comunale decide il<br />

rinvio <strong>del</strong> punto numero. 1 all’Or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> Giorno e passiamo <strong>di</strong>rettamente...<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

Io non sono d’accordo su questa...<br />

PRESIDENTE:<br />

La mettiamo ai voti, lei voti negativamente. Mettiamo ai voti il rinvio. Il Consiglio ha votato <strong>di</strong><br />

respingere il rinvio <strong>del</strong> punto. Passiamo quin<strong>di</strong> al primo punto all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno, quin<strong>di</strong> con la<br />

prima interrogazione presentata. Prego i Consiglieri <strong>di</strong> porre un attimo <strong>di</strong> attenzione, do la parola al<br />

Consigliere Matteo Penzo per la prima interrogazione: “utilizzo palazzo Ravagnan da parte<br />

<strong>del</strong>l’Amministrazione Comunale” in<strong>di</strong>rizzata... prego.<br />

Ricordo a tutto il pubblico che non può accedere nel semiciclo <strong>del</strong> Consiglio Comunale e non siamo<br />

qua per ridere Consigliere Donin, siamo qua per lavorare quin<strong>di</strong> an<strong>di</strong>amo avanti e lasciamo stare<br />

queste cose. Prego Consigliere Penzo, per l’interrogazione rivolta all’Assessore Mantovan: “utilizzo<br />

palazzo Ravagnan da parte <strong>del</strong>l’Amministrazione Comunale”. Prego. (prot. n. 13881 <strong>del</strong><br />

16.03.2012)<br />

CONSIGLIERE PENZO MATTEO:<br />

Siccome la mia interrogazione è un po’ datata ma in particolar modo è rivolta all’Assessore<br />

Mantovan in cui non reputo un Assessore degno <strong>di</strong> rivestire quel ruolo, ritiro l’interrogazione ed<br />

esco dall’aula.<br />

pag n. 14 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


PRESIDENTE:<br />

In aula è vietato fare foto e riprendere, grazie. L’unica cosa che mi sento <strong>di</strong> poter <strong>di</strong>re è che mi<br />

<strong>di</strong>spiace che questo Consiglio sia stato oggetto anche <strong>di</strong> questa situazione anche in questo istante,<br />

soprattutto perché abbiamo dato prova ancora una volta <strong>di</strong> perdere occasioni per poter lavorare in<br />

maniera serena. Passiamo avanti velocemente e passiamo alla seconda interrogazione presentata dal<br />

Consigliere Dolfin. Dolfin l’ha rivolta al Consigliere sempre Mauro Mantovan: “richiesta<br />

chiarimenti su or<strong>di</strong>nanza <strong>di</strong> sospensione per abusi e<strong>di</strong>lizi in zona vincolata”. Risponde l’Assessore<br />

Rossi. (prot. n. 16034 <strong>del</strong> 29.03.2012)<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

Grazie Presidente. E’ un’interpellanza che ho fatto in data 29 marzo ... voci in aula da parte <strong>del</strong><br />

pubblico ... posso Presidente?<br />

PRESIDENTE:<br />

Prego Signora, stiamo procedendo con le interrogazioni, quando sarà il momento <strong>del</strong> tema in cui è<br />

in <strong>di</strong>scussione poi ne parleremo. Grazie. ... voci in aula da parte <strong>del</strong> pubblico ... Grazie Signora,<br />

prego Consigliere.<br />

Durante l’intervento <strong>del</strong> Consigliere Dolfin Marco è uscito dall’aula il Presidente; presiede il<br />

Vicepresidente Bullo Clau<strong>di</strong>o.<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

Vicepresidente posso cominciare?<br />

Nel Consiglio Comunale <strong>del</strong> 27 settembre 2011 avevo personalmente posto all’attenzione <strong>del</strong><br />

Consiglio, attraverso l’interrogazione all’Assessore preposto, tutta una serie <strong>di</strong>... si va beh ma...<br />

siccome penso che l’argomento sia abbastanza importante, al <strong>di</strong> là <strong>del</strong>le interrogazioni <strong>di</strong> per sé qua<br />

si rischia che qualcuno...<br />

VICEPRESIDENTE:<br />

Non faccia il <strong>di</strong>alogo Consigliere, prego.<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

... ci sia qualcosa <strong>di</strong> oltre, è importante che da parte <strong>di</strong> tutti ci sia la massima attenzione. Visto e<br />

considerato che il Consigliere Fornaro ha detto che si rischia la galera oppure le denunce soltanto<br />

per mazzette o per questioni urbanistiche, io penso che in questo momento si sta parlando <strong>di</strong> una<br />

questione urbanistica e che necessita <strong>del</strong>la massima attenzione.<br />

Allora “nel Consiglio Comunale <strong>del</strong> 27 settembre 2011 avevo personalmente posto all’attenzione<br />

<strong>del</strong> Consiglio attraverso un’interrogazione all’Assessore preposto tutta una serie <strong>di</strong> lamentele<br />

pervenutemi da parte <strong>di</strong> molti citta<strong>di</strong>ni <strong>del</strong>la zona denominata Saloni, i quali si lamentavano <strong>del</strong>la<br />

possibilità che vi fossero degli abusi e<strong>di</strong>lizi sul fabbricato in fase <strong>di</strong> costruzione denominata<br />

Adriadocs oggetto <strong>di</strong> un P.I.R.U.E.A. programma ad intervento pubblico e privato. In quella seduta<br />

consiliare l’Assessore all’E<strong>di</strong>lizia privata il dottor Rossi mi confortava rispondendomi che si<br />

tratterebbe <strong>di</strong> un piccolo ampliamento fatto per motivi costruttivi che non costituiscono abuso<br />

e<strong>di</strong>lizio”. In data 19.3.2012 ahimè, questa era l’interpellanza fatta in data luglio 2011, in data<br />

19.3.2011 ahimè è stata pubblicata un’or<strong>di</strong>nanza <strong>di</strong> sospensione dei lavori <strong>del</strong> costruendo fabbricato<br />

Adriadocs per tutta una serie <strong>di</strong> abusi e<strong>di</strong>lizi in zona <strong>di</strong> vincolo paesaggistico. Adesso vi trovo<br />

anche, eccolo qua, questo è l’articolo <strong>di</strong> giornale che è apparso sul giornale, ha evidenziato <strong>di</strong>verse<br />

irregolarità rispetto al permesso <strong>di</strong> costruire e soprattutto l’assenza <strong>di</strong> autorizzazioni paesaggistiche<br />

e ambientali per i lavori in quella che pur sempre è una zona vincolata; dunque il cantiere è chiuso.<br />

Oltre che all’interno conterminazione lagunale, senza autorizzazione <strong>del</strong>la sovrintendenza ai beni<br />

pag n. 15 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


culturali e paesaggistici e soprattutto senza il valore <strong>del</strong>la Commissione per la salvaguar<strong>di</strong>a <strong>di</strong><br />

Venezia. Il tutto in contrasto anche con la convenzione, tanto da apportare <strong>del</strong>le mo<strong>di</strong>fiche al<br />

fabbricato pubblico che doveva essere ceduto all’Amministrazione Comunale. Ciò premesso ora,<br />

come mi spiega l’Assessore all’E<strong>di</strong>lizia privata, il dottor Rossi, questa or<strong>di</strong>nanza <strong>di</strong> soppressione<br />

per abusi e<strong>di</strong>lizi in zona vincolata? Or<strong>di</strong>nanza che <strong>di</strong>mostra smettendo quanto da lei detto<br />

precedentemente durante il Consiglio Comunale a seguito <strong>del</strong>la mia interrogazione, quella <strong>del</strong> luglio<br />

2011.<br />

Delle due quin<strong>di</strong> o l’Assessore Rossi non era per nulla a conoscenza <strong>del</strong>la situazione <strong>di</strong> fatto e allora<br />

non doveva nemmeno rispondere che tutto andava bene, ma perlomeno accertarsi dei fatti con i vari<br />

uffici preposti o ahimè gli uffici non hanno eseguito le opportune verifiche <strong>del</strong> caso e a questo<br />

punto si dovrebbe rivedere anche la figura dei preposti agli uffici in<strong>di</strong>rizzati. Dunque l’invito che<br />

faccio all’Assessore Rossi e all’Assessore Mantovan e alla Giunta stessa, e soprattutto al Sindaco,<br />

che ne traggano le dovute conseguenze supportate dalle giuste e doveroso verifiche anche nelle<br />

fattispecie capacità <strong>di</strong> certi funzionari preposti al controllo e verifica.<br />

VICEPRESIDENTE:<br />

Prego Assessore.<br />

ASSESSORE ROSSI RICCARDO:<br />

Grazie Consigliere. A settembre, quando io feci quell’affermazione che lei richiama erano stati fatti<br />

da parte degli uffici dei controlli sommari perché erano stati fatti in base a <strong>del</strong>le lamentele, dove era<br />

stata appunto riscontrata la realizzazione <strong>di</strong> un interrato in <strong>di</strong>fformità al permesso <strong>di</strong> costruire<br />

rilasciato. Successivamente però, in seguito a segnalazioni più circostanziate è stato effettuato un<br />

sopralluogo da cui risultano spostamenti <strong>di</strong> fabbricati a causa <strong>del</strong>la conformazione <strong>del</strong> lotto e <strong>di</strong> 50 o<br />

60 centimetri rispetto al permesso <strong>di</strong> costruire. L’ufficio a quel punto, alla luce <strong>di</strong> questi<br />

sopralluoghi più circostanziati, ha notificato l’or<strong>di</strong>nanza <strong>di</strong> sospensione dei lavori, come previsto<br />

dalle normative vigenti e gli interessati hanno presentato domanda <strong>di</strong> sanatoria come prevede il<br />

D.P.R. 380 <strong>del</strong> 2001. La richiesta <strong>di</strong> sanatoria è stata valutata dagli uffici tecnici i quali hanno<br />

rilevato sanabilità <strong>del</strong>le opere me<strong>di</strong>ante il pagamento <strong>del</strong>la sanzione amministrativa, nonché<br />

eventuali indennità risarcitoria per il danno ambientale. Per cui ecco il motivo <strong>di</strong> questa apparente<br />

<strong>di</strong>sparità, io avevo affermato in base alla relazione che venne fatta all’epoca.<br />

Ricerche più circostanziate, verifiche più circostanziate hanno portato agli ulteriori provve<strong>di</strong>menti<br />

che lei ha citato e che io le ho confermato entrando anche nel dettaglio.<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

Posso?<br />

VICEPRESIDENTE:<br />

Prego.<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

Assessore io le riferisco quanto da lei detto nella seduta <strong>del</strong> 27.9.2011 “dai nostri accertamenti<br />

adesso, io riferisco ovviamente quanto riportato dagli uffici, si tratterebbe <strong>di</strong> un piccolo<br />

ampliamento all’interrato fatto per motivi tecnici costruttivi che non costituisce aumento <strong>di</strong> volume<br />

assegnato, per cui non viene ricondotto ad un abuso e<strong>di</strong>lizio; concordato, tra l’altro intervento da<br />

quello che abbiamo evinto con la Dirigente precedente, in ogni caso il progetto verrà riportato in<br />

Consiglio Comunale perché comporta una mo<strong>di</strong>fica per cui tornerà ed avremo modo comunque <strong>di</strong><br />

valutare in Consiglio” va beh, questa era la risposta allora che mi fu data.<br />

Ripeto, la cosa che più mi ha lasciato perplesso è stato appunto dopo l’intervento, perché già allora<br />

si poteva notare che c’era un abuso e vuol <strong>di</strong>re ripeto che o gli uffici non sono stati – non <strong>di</strong>co<br />

pag n. 16 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


all’altezza perché ci mancherebbe altro – o hanno fatti i sopralluoghi o non ne hanno fatti o se li<br />

hanno fatti non sono stati attenti a rimarcare questo.<br />

Nel secondo sopralluogo che lei cita lei <strong>di</strong>ce “ci si è accorti e allora abbiamo bloccato il cantiere”,<br />

so che è stato poco tempo fa, è passato in salvaguar<strong>di</strong>a la sospensione dei lavori, io <strong>di</strong>co una cosa<br />

adesso, dovrà ritornare in Consiglio Comunale, dovrà per forza tornare in Consiglio Comunale<br />

perché stiamo parlando, se non erro, <strong>di</strong> un P.I.R.U.E.A., il P.I.R.U.E.A. è una convenzione fatta tra<br />

pubblico e privato e come pubblico privato stiamo parlando proprio <strong>del</strong>la parte interessata al<br />

pubblico, ossia quella che dovrebbe essere ceduta al Comune. Allora se ceduta al Comune,<br />

attenzione signori, dobbiamo venire in Consiglio Comunale perché qua si è cambiato – questi<br />

signori o chi per esso – ha cambiato la volumetria, ha cambiato la superficie, questi 60 – 70 cm<br />

comunque hanno cambiato un qualche cosa che invece non dovevano farlo, giustamente hanno<br />

bloccato i lavori anche in maniera successiva, però devono venire qua, ce lo devono venire a <strong>di</strong>re,<br />

devono passare in Commissione e dopo una votazione perché a tutti gli effetti è una variante.<br />

All’epoca, non so se c’eri tu in Consiglio Roberto, ma sicuramente qualche Assessore era<br />

Consigliere quando fu deciso <strong>di</strong> fare questo P.I.R.U.E.A., fu deciso all’interno <strong>del</strong> Consiglio<br />

Comunale pertanto adesso se sono state fatte <strong>del</strong>le mo<strong>di</strong>fiche questo devo ritornare qua, per forza.<br />

Lo prevede la legge, dunque al <strong>di</strong> là <strong>del</strong>la vicenda <strong>di</strong> per sé in parte un po’ contorta, finisco<br />

Presidente, al <strong>di</strong> là <strong>del</strong>la vicenda un po’ contorta, al <strong>di</strong> là <strong>del</strong> fatto che magari chi doveva controllare<br />

non lo ha fatto, non è stato attento, per carità non lo voglio mettere lingua. Però comunque<br />

attenzione signori perché questo deve ritornare in Consiglio Comunale.<br />

Durante l’intervento <strong>del</strong> Consigliere Dolfin è entrato in aula il Presidente.<br />

PRESIDENTE:<br />

Prego Mohammad se hai la possibilità <strong>di</strong> rispondere velocemente, la ringrazio.<br />

DIRIGENTE MOHAMMAD TALIEH NOORI:<br />

Mi sentite? Il <strong>di</strong>scorso è estremamente semplice. Non è che qualsiasi cosa, qualsiasi mo<strong>di</strong>fica va in<br />

Consiglio Comunale perché P.I.R.U.E.A. è stata approvata in Consiglio Comunale, se ci sono <strong>del</strong>le<br />

mo<strong>di</strong>fiche a P.I.R.U.E.A., fatti con l’Amministrazione, la cosa torna in Consiglio Comunale ma se<br />

un signore sostanzialmente allarga l’interrato dove l’interrato, per quanto riguarda la normativa<br />

vigente, non fa parte <strong>di</strong> una costruzione e questo interrato viene dato anche al Comune. E l’unico<br />

abuso, tra virgolette è l’unica <strong>di</strong>fformità più che abuso, è questo: ciò non mo<strong>di</strong>fica le regole ai patti<br />

che ha fatto il privato con il Comune perché quello che il Comune a fronte <strong>del</strong>le realizzazioni dei<br />

fabbricati doveva avere un e<strong>di</strong>ficio in cambio, questo e<strong>di</strong>ficio viene dato al Comune, basta. Non è<br />

che se ci sono <strong>del</strong>le <strong>di</strong>fformità che sono <strong>di</strong> natura e<strong>di</strong>lizia questo deve tornare in Consiglio<br />

Comunale, perché il Consiglio Comunale non ha la competenza <strong>di</strong> sanare o non sanare, dare giu<strong>di</strong>zi<br />

<strong>di</strong> sanabilità su una pratica <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia o <strong>di</strong> <strong>di</strong>fformità <strong>di</strong> fabbricati. Il Consiglio Comunale entra nel<br />

merito <strong>di</strong> un argomento quando vengono mo<strong>di</strong>ficati i termini <strong>di</strong> P.I.R.U.E.A., ma i termini <strong>di</strong><br />

P.I.R.U.E.A. non sono stati mo<strong>di</strong>ficati; perciò il Comune, le garanzie che doveva avere il Comune<br />

per avere quel fabbricato ce le ha già, rimane tale e quale e non viene mo<strong>di</strong>ficato nulla sui patti che<br />

sono stati fatti tra privato e pubblico.<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

Posso Presidente?<br />

Durante l’intervento <strong>del</strong> <strong>di</strong>rigente è uscito dall’aula il Presidente; presiede il Vicepresidente Fornaro<br />

Dario.<br />

VICEPRESIDENTE:<br />

Sì. Breve Consigliere.<br />

pag n. 17 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

Mi fa piacere da quanto lei afferma Dirigente sarà mio lavoro chiedere su tutta l’argomentazione<br />

tutta quanta la documentazione in merito e farmi avvalere <strong>di</strong> una perizia tecnica da parte anche <strong>di</strong><br />

altri tecnici perché da quello che mi risulta poco o tanto comunque il tutto nasce da una<br />

convenzione e pertanto anche se si cambia una virgola l’organo preposto deve essere il Consiglio<br />

Comunale. Lei afferma <strong>di</strong> no, a me risulta quanto detto, pertanto in settimana verrò a chiedere tutta<br />

la documentazione in merito a questa vicenda e dopo<strong>di</strong>ché in un’altra sede, in Commissione,<br />

piuttosto che in un’altra interpellanza o in altre realtà ne andremo più a fondo a questa vicenda. A<br />

mio modesto parere la cosa dovrebbe ritornare in Consiglio Comunale.<br />

Durante l’intervento <strong>del</strong> Consigliere Dolfin è entrato in aula il Presidente.<br />

PRESIDENTE:<br />

Bene, proce<strong>di</strong>amo con la prossima sempre <strong>del</strong> Consigliere che ha parlato fino a pochi istanti fa, cioè<br />

il Consigliere Dolfin, il Ponte sul Brenta sicuramente un cuneo salino rivolta all’Assessore Riccardo<br />

Rossi. Prego Consigliere. (prot. n. 17769 <strong>del</strong> 10.04.2012)<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

A che punto siamo con il progetto e la successiva realizzazione <strong>del</strong>l’opera sul territorio Comunale?<br />

L’Amministrazione Comunale ad oggi ha chiaro cosa verrà fatto e cosa a questo comporterà?<br />

Voglio ricordare che tale <strong>di</strong>scussione fu affrontata una volta sola durante l’Amministrazione<br />

Romano Tiozzo e in quella <strong>di</strong>scussione furono ascoltati anche dei rapportanti operatori che operano<br />

lungo l’asta <strong>del</strong> fiume Brenta, più o meno a monte <strong>del</strong>l’ipotetica realizzazione prevista dal progetto.<br />

Nessuno vuole mettere in <strong>di</strong>scussione l’opera <strong>di</strong> sbarramento <strong>del</strong> cuneo salino, assai importante e<br />

significativa, ma <strong>di</strong> certo la prevista realizzazione <strong>del</strong> ponte con altezza <strong>di</strong> 4 metri me<strong>di</strong>o mare <strong>di</strong><br />

sicuro va rivista e ripensata. Non è ammissibile che non si tenga conto <strong>del</strong>le esigenze <strong>di</strong> chi opera,<br />

lavora transitando e navigando sul fiume Brenta. Un’opera <strong>di</strong> queste proporzioni come minimo,<br />

salvo fattori eccezionali, durerà all’incirca 100 – 200 anni e quin<strong>di</strong> deve essere pensata, stu<strong>di</strong>ata e<br />

progettata tenendo conto <strong>di</strong> tutte le in<strong>di</strong>cazioni che il territorio pone.<br />

In questo contesto è doveroso che l’Amministrazione Comunale abbia ben presente quale sia<br />

l’attuale situazione e le ricadute negative che queste possono causare a sua volta nel territorio <strong>di</strong><br />

<strong>Chioggia</strong> e Isola Verde, se queste considerazioni non venissero previste a dovere.<br />

A tal proposito si chiede all’Amministrazione Comunale che si esponga su tale problematica e che<br />

analizzi e proponga <strong>del</strong>le soluzioni a chi a oggi sta operando e progettando sopra le nostre teste<br />

onde evitare che sia poi la stessa Amministrazione Comunale a dover rispondere risarcendo<br />

eventuali danni e spese varie già quantificati in circa 18 – 20 milioni <strong>di</strong> Euro da parte degli operatori<br />

che operano e che nel tempo hanno investito nella loro attività. Servono risposte certe ed esaustive<br />

sulla tematica importante che investe il nostro territorio. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Assessore Rossi, prego.<br />

ASSESSORE ROSSI RICCARDO:<br />

Lei sa che su questo abbiamo affrontato una Commissione Consiliare, dunque come abbiamo già<br />

avuto modo <strong>di</strong> <strong>di</strong>scutere in quell’occasione è evidente che terremo conto anche <strong>di</strong> alcune<br />

prescrizioni che ha dato la Regione nel momento in cui è stata approvata la valutazione <strong>di</strong> impatto<br />

ambientale, proprio al fine <strong>di</strong> mitigare il danno che possono avere questi esercizi, queste darsene,<br />

questi impren<strong>di</strong>tori. Le rifaccio la riflessione che so che anche lei con<strong>di</strong>vide, che l’interesse<br />

pubblico viene prima, per cui il problema <strong>del</strong> cuneo salino, <strong>del</strong>le eventuali desertificazioni è per noi<br />

comunque prioritario per cui l’opera non è in <strong>di</strong>scussione. Sono ancora in <strong>di</strong>scussione alcuni<br />

pag n. 18 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


tentativi che possono essere messi in atto, al fine <strong>di</strong> mitigare il più possibile questo eventuale,<br />

togliamo l’eventuale, questo danno anche se dopo sulla quantificazione semmai dovesse essere il<br />

caso ci saranno gli uffici preposti, se dovesse esserci in via giu<strong>di</strong>ziaria una querelle in tal senso.<br />

Però noi riteniamo che si possa trovare un punto d’incontro, io poi a seguito <strong>di</strong> quella Commissione<br />

Consiliare ho avuto un incontro con gli altri enti che sono interessati a questo accordo <strong>di</strong><br />

programma, le confesso tutti gli enti presenti, tutti, quando <strong>di</strong>co tutti <strong>di</strong>co tutti, mantenevano<br />

assolutamente la posizione <strong>di</strong> continuare il lavoro, anzi <strong>di</strong> accelerarlo e tra poco dovremo anche<br />

sottoscrivere un accordo anche se la parte <strong>di</strong>rettamente nostra dovrebbe essere <strong>di</strong> entrare in scena<br />

nel 2014, quella Comunale. Però lei sa, non siamo sor<strong>di</strong> a quelle che possono essere le<br />

problematiche, cercheremo magari anche in un ulteriore incontro <strong>di</strong> vedere se possiamo mettere in<br />

atto ancora ulteriori misure per ridurre il danno o le <strong>di</strong>fficoltà degli amici che esercitano in questa<br />

importante attività. Però l’intervento va fatto. Grazie.<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

Capisco Assessore, l’intervento non si mette in dubbio perché ci mancherebbe altro. Il problema è<br />

un altro, se da una parte ci si comincia a rendere conto che un indomani questo può comportare<br />

<strong>del</strong>le <strong>di</strong>fficoltà a chi opera nel settore ossia a chi opera nel fiume e dunque la navigabilità <strong>di</strong> esso,<br />

giocoforza bisogna cercare in qualche maniera <strong>di</strong> far capire che qualche soluzione comunque va<br />

trovata. Non vorrei che domani mattina, al <strong>di</strong> là dei ragionamenti con i vari enti, non si pensasse che<br />

la cosa più importante da farsi sia l’aspetto che dopo ci sono chi lavora, chi ha messo <strong>del</strong> suo e si<br />

rischia veramente che sia l’Amministrazione l’ultima ruota <strong>del</strong> carro a dover risarcire coloro che vi<br />

operano. Non le nascondo che a breve avremo anche noi, come partito, una <strong>di</strong>scussione in Regione<br />

con i vari Assessori preposti, appunto per cercare <strong>di</strong> capire qualche cosa in più, senza voler salvare<br />

nessuno, ci mancherebbe altro, ma più che altro per far capire che al <strong>di</strong> là <strong>del</strong> problema <strong>del</strong> cuneo<br />

salino perché va fatto, ci mancherebbe altro, ma bisogna tenere in considerazione alcune<br />

caratteristiche che ad oggi mi sembra che o non si tenga conto, nella maniera doverosa, perché<br />

alzarlo <strong>di</strong> un po’ o <strong>di</strong> un po’ non penso che sia questo un dramma, anche perché stiamo parlando <strong>di</strong><br />

un’opera che durerà circa 100/200 anni. Farlo mezzo metro più grande penso che questo non sia la<br />

fine <strong>del</strong> mondo, tutto qua. Comunque io chiedo all’Amministrazione <strong>di</strong> farsi interprete, lo facciamo<br />

insieme, facciamo quello che vogliamo però cerchiamo <strong>di</strong> porre la questione agli enti preposti che è<br />

doveroso rivedere la cosa in questi termini, non metto in <strong>di</strong>scussione il cuneo che serve alla realtà<br />

agricola e alla <strong>di</strong>fesa <strong>del</strong> territorio, ma soprattutto rispetto a chi opera già nel territorio <strong>del</strong> settore<br />

molto importante come quello <strong>del</strong> turismo e <strong>del</strong>le darsene e quanto altro. Perché non vorrei che<br />

domani mattina ci ritroviamo ad essere solo noi, non gli altri enti, solo noi a dover ipoteticamente<br />

risarcire coloro che a sua volta riceveranno un danno su questo. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Do la parola per l’ultima interrogazione alla giornata al Consigliere Gilberto Boscolo, le risponde<br />

l’Assessore Vianello Silvia, “chiusura scuola elementare <strong>di</strong> Ca’ Lino”. Prego. (prot. n. 28052 <strong>del</strong><br />

11.06.2012)<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO GILBERTO:<br />

Grazie Presidente, interrogazione presentata lo scorso 11 giugno.<br />

Vista la <strong>del</strong>ibera <strong>di</strong> Giunta n. 101 <strong>del</strong> 2012 che sancisce la chiusura <strong>del</strong>la scuola elementare<br />

Comunale <strong>di</strong> Ca’ Lino <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong>, considerato che chiudendo la scuola la frazione <strong>di</strong> Ca’ Lino<br />

perderà un altro servizio essenziale per la vita sociale <strong>del</strong>la frazione, trasformandola definitivamente<br />

in un ennesimo quartiere e dormitorio. Considerato pertanto che tale decisione creerà ai citta<strong>di</strong>ni<br />

residenti, i quali si oppongono con fermezza alla chiusura <strong>del</strong>la scuola elementare, forti <strong>di</strong>sagi<br />

logistici per il trasporto dei bambini in altri complessi scolastici Comunali. Ricordato che nell’unico<br />

seggio elettorale <strong>del</strong>la frazione fanno riferimento 1.078 citta<strong>di</strong>ni aventi <strong>di</strong>ritto e che pertanto ciò fa<br />

presupporre che molti <strong>di</strong> essi iscrivano i loro figli in altri complessi scolastici Comunali; si chiede<br />

pag n. 19 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


all’Assessore competente se la Giunta Comunale prima <strong>di</strong> <strong>del</strong>iberare la chiusura <strong>del</strong>la scuola ha<br />

provato ad offrire ai residenti <strong>del</strong>le agevolazioni ed una migliore offerta formativa per aumentare il<br />

numero <strong>di</strong> alunni iscritti residenti alla scuola <strong>del</strong>la loro frazione. Qualora ciò non sia stato effettuato<br />

<strong>di</strong> valutarne l’opportunità come ultimo tentativo atto ad evitare la chiusura definitiva <strong>del</strong>la scuola.<br />

PRESIDENTE:<br />

Prego Assessore Vianello.<br />

ASSESSORE VIANELLO SILVIA:<br />

Grazie Presidente. Sono stati fatti una serie <strong>di</strong> incontri nella frazione <strong>di</strong> Ca’ Lino, proprio a causa<br />

<strong>del</strong> fatto che la scuola <strong>di</strong> Ca’ Lino doveva essere chiusa, <strong>di</strong>co doveva essere chiusa perché esiste una<br />

<strong>del</strong>ibera <strong>del</strong>la presente Giunta <strong>del</strong> 2008, in cui già all’epoca, insieme alla scuola <strong>di</strong> Ca’ Bianca era<br />

prevista la chiusura <strong>del</strong>la scuola <strong>di</strong> Ca’ Lino. A quell’epoca c’era stato come un impegno, cioè non<br />

la chiudevano subito ma si vedeva se negli anni i numeri sarebbero aumentati, appunto per il fatto<br />

che è una frazione nuova, ci sono costruzioni nuove e quin<strong>di</strong> si sperava che per il fatto che coppie<br />

giovani si sarebbero trasferite a vivere lì, il numero sarebbe aumentato, tanto più che c’è anche<br />

l’asilo <strong>del</strong>la prima infanzia. Ciò purtroppo non è avvenuto, non è avvenuto tanto che quest’anno il<br />

numero dei bambini, dalla prima alla quinta, era <strong>di</strong> 29 ed erano pluriclassi, vuol <strong>di</strong>re che i bambini<br />

<strong>del</strong>la prima e <strong>del</strong>la seconda erano in una classe e i bambini <strong>di</strong> terza, quarta e quinta erano in<br />

un’altra. Questo ovviamente, seguito anche lettere che ci sono arrivate da parte <strong>del</strong> Dirigente e<br />

anche <strong>del</strong>la Regione, noi saremmo potuti essere accusati anche <strong>di</strong> danno erariale perché il numero<br />

non giustificava il costo. E’ chiaro che chiudere una scuola non piace a nessuno, tanto meno a me<br />

personalmente, non tanto per il fatto che sono l’Assessore alla Pubblica Istruzione, quanto perché<br />

credo soprattutto – lo sai, l’ho già detto più volte – nelle giovani generazioni. Per cui abbiamo fatto<br />

una serie <strong>di</strong> incontri dove tra l’altro i residenti stessi si rendevano conto che una pluriclasse <strong>di</strong> 29<br />

bambini, dalla prima alla quinta, tra l’altro con due insegnanti in tutto, voleva <strong>di</strong>re che i bambini<br />

dalla prima alla quinta avrebbero avuto due insegnanti, questo pur impuntandosi e volendo fare <strong>di</strong><br />

tutto e <strong>di</strong> più non era possibile, anche loro non avrebbero accettato.<br />

Sappiamo che a seguito <strong>del</strong>la riforma Gelmini è stato tagliato il personale A.T.A., quin<strong>di</strong> anche<br />

come assistenza nella scuola avrebbero avuto un solo bi<strong>del</strong>lo e appunto per quanto riguarda gli<br />

insegnanti. Ovviamente chiudendo una scuola c’è l’obbligatorietà <strong>di</strong> dare il servizio <strong>di</strong> trasporto ai<br />

bambini nella scuola più vicina che è Sant’Anna. I genitori hanno deciso <strong>di</strong> iscrivere i bambini una<br />

parte a Sant’Anna e una parte a Borgo San Giovanni, stiamo facendo il massimo degli sforzi per<br />

garantire il servizio anche a Borgo San Giovanni, anche se non sarebbe dovuto, perché la scuola più<br />

vicina è Sant’Anna. Noi invece stiamo facendo <strong>di</strong> tutto per dare anche un occhio <strong>di</strong> riguardo, anche<br />

per il fatto che loro hanno acconsentito senza fare grosse proteste al fatto che capivano anche loro<br />

che la scuola doveva essere chiusa, per cui noi daremo, nel limite <strong>del</strong> possibile, la possibilità ai<br />

ragazzi <strong>di</strong> poter usufruire dei servizi dei pulmini e <strong>del</strong>lo scuolabus anche per la scuola <strong>di</strong> Borgo San<br />

Giovanni e quin<strong>di</strong> la Chiereghin.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO GILBERTO:<br />

Volevo chiedere, non ero a conoscenza <strong>del</strong> fatto che fossero stati fatti degli incontri con i genitori.<br />

C’è stata molta partecipazione durante questi incontri oppure no?<br />

ASSESSORE VIANELLO SILVIA:<br />

No, mi creda, c’è stata molta partecipazione, abbiamo fatto tre incontri, siamo andati <strong>di</strong>rettamente<br />

nelle frazioni, in uno <strong>di</strong> questi c’era anche l’Assessore Mantovan per il <strong>di</strong>scorso dei trasporti e ci<br />

saranno state un centinaio <strong>di</strong> persone presenti.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO GILBERTO:<br />

pag n. 20 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


Nonostante questo non si è riusciti a capire se era possibile, magari altri genitori che portavano i<br />

figli già in altri complessi, cercare <strong>di</strong>... perché comunque, come è giusto, come ha detto lei si crea<br />

un ennesimo quartiere dormitorio.<br />

ASSESSORE VIANELLO SILVIA:<br />

Inizialmente erano 30, dopo sono <strong>di</strong>ventati 29 quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>minuivano i ragazzi, non aumentavano.<br />

Molti dei genitori dei ragazzi iscritti alle pluriclassi avevano già deciso <strong>di</strong> non iscriverli più, quin<strong>di</strong><br />

già la cosa da parte dei citta<strong>di</strong>ni non era accettata, è stata <strong>di</strong>ciamo accettata il fatto <strong>del</strong>la chiusura,<br />

pur a malincuore perché è chiaro che chiudere una scuola, anche per chi ci abita è sempre un<br />

segnale negativo. Però sappiamo benissimo che la maggior parte dei residenti o lavora a <strong>Chioggia</strong> o<br />

comunque ha i parenti, quin<strong>di</strong> nonni, fratelli, quin<strong>di</strong> sono più agevolati a iscrivere i bambini a<br />

<strong>Chioggia</strong> piuttosto che lì. Purtroppo è una realtà tanto che i numeri non sono aumentati, pur che<br />

sono aumentate le coppie, sono nati i bambini nella frazione, ma i numeri non sono aumentati.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO GILBERTO:<br />

E’ un peccato perché comunque si crea un altro quartiere dormitorio.<br />

PRESIDENTE:<br />

Passiamo alla seguente interrogazione presentata dal Consigliere Scarpa e <strong>di</strong>retta all’Assessore<br />

Girotto “calle e campanile, percorso alternativo a stradale Duomo”. Prego Consigliere. (prot. n.<br />

30102 <strong>del</strong> 22.06.2012)<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

Grazie Presidente. Vado veloce, la leggo perché abbiamo già anticipato la cosa all’Assessore.<br />

Nell’ambito <strong>di</strong> una rivisitazione <strong>di</strong> percorsi urbani è stato deciso <strong>di</strong> istituire un senso unico da est a<br />

ovest <strong>del</strong>la stradale Duomo soprattutto per ridurre sensibilmente il traffico, per evitare ulteriori<br />

danneggiamenti provocati dall’intensa circolazione <strong>di</strong> autovetture e camioncini all’antica struttura<br />

<strong>del</strong> Duomo <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong>. I provve<strong>di</strong>menti, seppur <strong>di</strong>mostrandosi ragionevole ed opportuno, crea un<br />

notevole <strong>di</strong>sagio alla calle a nord <strong>di</strong> Stradale Duomo denominata calle Campanile Duomo, la quale<br />

dall’istituzione <strong>di</strong> detto senso unico è <strong>di</strong>ventato un percorso alternativo al senso <strong>di</strong> marcia est –<br />

ovest <strong>di</strong> stradale Duomo. Infatti sovente si notano autovetture, motorini e biciclette che dovendosi<br />

<strong>di</strong>rigere verso le fondamenta <strong>di</strong> canal Lombardo per evitare l’allungamento e il percorso tagliano da<br />

Corso <strong>del</strong> Popolo alle Fondamenta Lombardo attraversando calle campanile Duomo oppure per<br />

evitare la consueta coda <strong>di</strong> autovettura stradale Duomo tagliano da Fondamenta Lombardo al corso<br />

<strong>del</strong> Popolo attraversando sempre e comunque calle Campanile Duomo. Alla luce <strong>di</strong> quando<br />

superesposto il sottoscritto Consiglio Comunale interroga il Sindaco e l’Assessore competente per<br />

sapere se si intenda trovare una soluzione per evitare da una parte l’intasamento <strong>di</strong> una calle già <strong>di</strong><br />

per sé urbanisticamente complicata e dall’altra parte garantire la sicurezza <strong>di</strong> bambini e anziani che<br />

in quella zona <strong>di</strong>morano.”<br />

PRESIDENTE:<br />

Prego Assessore.<br />

ASSESSORE GIROTTO NARCISO:<br />

Come le <strong>di</strong>cevo prima Consigliere Scarpa effettivamente il problema è un problema reale che esiste,<br />

in attesa <strong>del</strong>l’installazione <strong>del</strong>le telecamere che le <strong>di</strong>cevo ai varchi, in questa prima fase metteremo<br />

il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> accesso ai non residenti <strong>di</strong> modo da limitare il transito e faremo qualche giro in più con<br />

i Vigili in modo da limitare questo tipo <strong>di</strong> transito non autorizzato che cercano una scappatoia<br />

rispetto alla coda che si fa in calle <strong>del</strong> Duomo. Spero che dopo le installazioni <strong>del</strong>le telecamere<br />

entro l’anno riusciamo ad avere un maggior controllo in modo da beccarli prima ancora che<br />

riescano ad infilarsi dentro. Però la soluzione <strong>del</strong> <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> transito e accesso ai residenti mi sembra<br />

pag n. 21 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


che possa essere una soluzione con<strong>di</strong>visa che risolve almeno in questa fase il problema. Dopo<strong>di</strong>ché<br />

lo monitoreremo in modo da vedere se ci sono altre cose da mettere in pista.<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

Bene, mi sembra ragionevole la risposta <strong>del</strong>l’Assessore e anche la soluzione provata, quin<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>chiaro la mia piena sod<strong>di</strong>sfazione alla risposta all’interrogazione.<br />

PRESIDENTE:<br />

Consigliere Scarpa, la seguente che è la 30103 “<strong>di</strong>ritti violati in Val da Rio” dovrebbe rispondere<br />

l’Assessore Rossi ma non c’è, quin<strong>di</strong> la rinviamo.<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

Al limite potrebbe anche rispondermi il Dirigente, non so se l’ha letta, comunque è una cosa<br />

importante sulla quale dovremmo evidentemente soffermarci. La vado a leggere.<br />

PRESIDENTE:<br />

No, la rinviamo perché non c’è l’Assessore Rossi. Quin<strong>di</strong> la rinviamo al prossimo Consiglio.<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

Quando lo facciamo il prossimo Consiglio?<br />

PRESIDENTE:<br />

Ad oggi mi coglie impreparato, il prima possibile sarà mio compito metterla sicuramente tra le<br />

prime.<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

Qual è l’Assessore che manca Rossi?<br />

PRESIDENTE:<br />

Rossi. Bene. Passiamo al secondo punto, abbiamo completato le interrogazioni.<br />

DELIBERAZIONE N. 101 DEL 11.07.2012<br />

PRESIDENTE:<br />

Passiamo al punto 2 <strong>del</strong>l’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno – approvazione <strong>verbale</strong> seduta <strong>del</strong> Consiglio Comunale<br />

<strong>del</strong> 4 aprile 2012. Prego votare l’approvazione. Chiusa la votazione. Consigliere Donin, Bullo, tutto<br />

apposto? Ha votato contrario Scarpa Gianfranco?<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

No, astenuto, mi sono sbagliato.<br />

PRESIDENTE:<br />

Bene, è stato approvato il <strong>verbale</strong>. Passiamo al punto 3.<br />

DELIBERAZIONE N. 102 DEL 11.07.2012<br />

PRESIDENTE:<br />

Passiamo al punto 3 – variante al prg ai sensi <strong>del</strong> comma 4 punto a) <strong>del</strong>l’art. 50 <strong>del</strong>la legge<br />

regionale 27 <strong>del</strong> giugno <strong>del</strong>l’85 n. 61 – al fine <strong>di</strong> assoggettare l’ambito <strong>del</strong> piano norma n. 2 al piano<br />

particolareggiato <strong>di</strong> iniziativa pubblica e privata <strong>di</strong> cui l’art. 19 <strong>del</strong>la legge regionale 23 aprile 2004<br />

n. 11 Prego l’Assessore Mantovan.<br />

pag n. 22 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


ASSESSORE MANTOVAN MAURO:<br />

Grazie Presidente. Come spiegato in Commissione con questa proposta <strong>di</strong> <strong>del</strong>ibera noi proponiamo<br />

al Consiglio <strong>di</strong> fatto la soluzione <strong>di</strong> un problema ultradecennale che riguarda una convenzione che<br />

era stata stipulata dall’allora Amministrazione con i proprietari <strong>di</strong> una parte <strong>del</strong>l’area <strong>del</strong> se<strong>di</strong>me<br />

stradale <strong>di</strong> via Turati. In sostanza in quel tempo si definì questo: in cambio <strong>del</strong>la possibilità <strong>di</strong><br />

utilizzare il se<strong>di</strong>me stradale in ampliamento verso nord <strong>di</strong> via Turati, veniva riservato – come<br />

ritengo giusto – il mantenimento <strong>del</strong> volume e<strong>di</strong>ficatorio <strong>di</strong> questa porzione stradale agli attuali<br />

proprietari che l’hanno ceduta a titolo <strong>di</strong> servitù all’Amministrazione Comunale a un prezzo <strong>di</strong> fatto<br />

simbolico.<br />

Per un mero errore, nella definizione <strong>del</strong> piano regolatore quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> tutte le cartografie riguardanti il<br />

piano norma n. 2, quella porzione <strong>di</strong> area <strong>del</strong> se<strong>di</strong>me stradale è stata stralciata quin<strong>di</strong> è fuori ambito.<br />

Il problema è che l’Amministrazione Comunale ha assunto un impegno con un atto notarile <strong>di</strong><br />

fronte a questi proprietari, quin<strong>di</strong> dobbiamo andare a ristabilire la situazione così come convenuta<br />

nel 2001 – 2002 circa, con i vari incontri conclusi con questo atto <strong>di</strong> convenzione. Quin<strong>di</strong> noi<br />

adesso an<strong>di</strong>amo a ri<strong>del</strong>imitare l’ambito <strong>di</strong> questo progetto norma con lo stralcio <strong>di</strong> alcune porzioni<br />

<strong>di</strong> aree che non sono funzionali alla realizzazione <strong>del</strong> piano ai sensi <strong>del</strong>l’Art. 50 comma 4 <strong>del</strong>la<br />

Legge Regionale 61 comma A. Abbiamo l’architetto Talieh Noori, il Dirigente, quin<strong>di</strong> se vuole<br />

architetto approfon<strong>di</strong>re la presentazione.<br />

DIRIGENTE TALIEH NOORI MOHAMMAD:<br />

Sostanzialmente come precisato anche in Commissione precedentemente, noi siamo andati a<br />

ristabilire una situazione praticamente dove l’Amministrazione Comunale aveva preso un impegno.<br />

Per questo motivo qua noi abbiamo deciso <strong>di</strong> ri<strong>del</strong>iminare l’area assoggettando l’area a un piano<br />

particolareggiato con la possibilità <strong>di</strong> aumentare volume fino al 15% comprendendo l’area, se<strong>di</strong>me<br />

<strong>di</strong> viabilità dove praticamente in questo contratto che aveva fatto l’Amministrazione avrebbe dovuto<br />

produrre una certa capacità e<strong>di</strong>ficatoria.<br />

Problemi particolari non ce ne sono, qui c’è un piano particolareggiato <strong>di</strong> iniziativa pubblico privato<br />

dove la parte pubblica decide chi deve progettare le opere. Ci sono altre domande? Sono qua.<br />

PRESIDENTE:<br />

Se non ci sono interventi passiamo <strong>di</strong>rettamente alla votazione. Prego, votazione. Ha chiesto <strong>di</strong><br />

intervenire il Consigliere Beniamino.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

Sì, come in Commissione era intervenuto non nel merito perché effettivamente questi signori che<br />

nella storia sono stati danneggiati da un errore tecnico politico, quello che deve essere, hanno<br />

contribuito all’allargamento <strong>del</strong>la strada e quin<strong>di</strong> tutto rispetto senza espropri ma con <strong>del</strong>le<br />

collaborazioni con la Pubblica Amministrazione per ad<strong>di</strong>venire a <strong>del</strong>le soluzioni e quin<strong>di</strong> non<br />

voglio entrare nel merito <strong>del</strong>la questione. Però sotto l’aspetto tecnico avevo sollevato in<br />

Commissione una problematica che a mio avviso è una problematica, cioè quella <strong>di</strong> applicare<br />

l’Articolo 50 <strong>del</strong>la legge 61 <strong>del</strong>l’85 comma 4 lettera A. Perché non an<strong>di</strong>amo a, come si può <strong>di</strong>re,<br />

mentre ci richiedeva un intervento <strong>di</strong>retto an<strong>di</strong>amo invece a costruire uno strumento urbanistico,<br />

però leggendo la lettera L <strong>del</strong>lo stesso articolato, <strong>del</strong>lo stesso comma, <strong>di</strong>ce che le mo<strong>di</strong>fiche alle<br />

norme tecniche <strong>di</strong> attuazione e regolamento e<strong>di</strong>lizio con l’esclusione degli in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficabilità e<br />

definizione <strong>del</strong>le modalità <strong>di</strong> calcolo <strong>del</strong>l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> parametri urbanistici, anche sono escluse tutte<br />

quelle che sono relative alle destinazioni d’uso e alle mo<strong>di</strong>fiche <strong>di</strong> attuazione. Quin<strong>di</strong> qua se<br />

facciamo una variante an<strong>di</strong>amo contro la lettera L e quin<strong>di</strong> io volevo domandare effettivamente se<br />

ho capito che il PAT verrà fatto tra un bel po’ <strong>di</strong> tempo, però sarebbe lo strumento più adeguato per<br />

andare a risolvere il problema <strong>di</strong> questi signori, <strong>di</strong> questa <strong>di</strong>tta.<br />

pag n. 23 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


Invece noi cerchiamo <strong>di</strong> aggirare la tempistica <strong>del</strong> PAT che prego invece l’Amministrazione <strong>di</strong><br />

pensarci bene e <strong>di</strong> portarla presto in votazione e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> prepararla e che possa essere votato il<br />

PAT <strong>del</strong>la città. Non ritengo che questo sia un intervento legittimo e <strong>di</strong> conseguenza ho molti dubbi<br />

a votare questa <strong><strong>del</strong>iberazione</strong>, anche se devo <strong>di</strong>re la verità che nel merito ci sta tutto l’intervento <strong>di</strong><br />

andare incontro a questa situazione che in maniera decennale si protrae. Non so se mi sono spiegato,<br />

perché come ho detto in Commissione, faccio sempre fatica a parlare <strong>di</strong> tecnicismi. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Non è facile ma è stato comunque efficace. La risposta <strong>del</strong> <strong>di</strong>rigente... ha chiesto <strong>di</strong> intervenire il<br />

Consigliere Dolfin. Prego.<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

La mia più che altro è una richiesta ma neanche una richiesta ... intervento fuori microfono ... sì<br />

Presidente, siccome abbiamo avuto modo <strong>di</strong> aprire la <strong>di</strong>scussione in Commissione su questo<br />

argomento, e l’Assessore aveva esor<strong>di</strong>to <strong>di</strong>cendo “siamo andati incontro a un’esigenza <strong>di</strong> un privato<br />

doveroso perché c’è stato uno sbaglio nello stilare all’epoca il piano regolatore, riportare tra i lavori<br />

pubblici piuttosto che urbanistica” io l’invito che faccio all’Amministrazione, al <strong>di</strong> là che stia<br />

attenta nello svolgere determinati tipi <strong>di</strong> lavori, all’epoca come soprattutto adesso, ma spero e me lo<br />

auguro che l’attenzione che viene posta oggi dopo tot anni a questa tematica, assai doverosa ci<br />

mancherebbe altro; spero che venga altresì fatta nei confronti <strong>di</strong> qualche altro impren<strong>di</strong>tore piuttosto<br />

che altra persona nel nostro territorio. Tutto qua. Niente <strong>di</strong> più e niente <strong>di</strong> meno, pane al pane, pesce<br />

al pesce.<br />

PRESIDENTE:<br />

Credo che stia parlando <strong>di</strong> buonsenso, se c’è buonsenso c’è chiarezza.<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

Esatto, non vorrei che per qualcuno ci fosse la possibilità, l’attenzione e la volontà per altri non...<br />

PRESIDENTE:<br />

Non credo sia prerogativa <strong>di</strong> nessuna istituzione quella <strong>di</strong> privilegiare qualcuno a <strong>di</strong>scapito <strong>di</strong> altri,<br />

se le cose si fanno si fanno perché c’è un senso <strong>di</strong> comunione che va privilegiato. Prego <strong>di</strong>rigente se<br />

ha la possibilità <strong>di</strong> rispondere.<br />

DIRIGENTE TALIEH NOORI MOHAMMAD:<br />

Per quanto riguarda la modalità <strong>del</strong>l’attuazione <strong>del</strong>la variante il <strong>di</strong>scorso è molto semplice, noi non<br />

stiamo raggirando niente, è una brutta parola <strong>di</strong> raggirare, pare che stiamo facendo una tresca, non è<br />

così. Noi stiamo usando una soluzione, quello che è previsto per legge, non è che dobbiamo morire<br />

perché il PAT non c’è, le cose che si possono fare in assenza <strong>del</strong> PAT si fanno, in più non stiamo<br />

andando incontro all’esigenza <strong>di</strong> un privato, stiamo andando a ripristinare un <strong>di</strong>ritto oppure ad un<br />

patto che aveva fatto l’Amministrazione Comunale a suo tempo e stiamo andando a ripristinare<br />

questo. Non è che an<strong>di</strong>amo a rispondere a una singola esigenza <strong>di</strong> un privato. Se i piani regolatori<br />

rispondono alle esigenze <strong>di</strong>ciamo collettive, per cui qui è un problema che esisteva, doveva essere<br />

risolto e l’abbiamo risolto in questo modo qua.<br />

Comunque la legge Regionale 61 prevede, anzi la legge 11 prevede che in assenza al PAT si<br />

possono fare varianti minime. Tra le varianti minime è l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> ambito <strong>di</strong> piani attuativi<br />

e noi abbiamo fatto solo questo ... intervento fuori microfono ... che non si può fare questa variante<br />

... intervento fuori microfono ... sì.<br />

PRESIDENTE:<br />

pag n. 24 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


Grazie Consigliere Guarnieri <strong>del</strong> chiarimento. Io <strong>di</strong>rei <strong>di</strong> mettere in votazione il provve<strong>di</strong>mento,<br />

prego, <strong>di</strong>rei <strong>di</strong> votare.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

In <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto io per le cose che ho detto esco dall’aula.<br />

PRESIDENTE:<br />

Veda lei. Se non ci sono altre <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> voto io metterei in votazione, prego <strong>di</strong> votare. Si sono<br />

astenuti il Consigliere Penzo e il Consigliere Dolfin, hanno votato a favore Tiozzo, Casson,<br />

Fornaro, Tiozzo Daniele, Lanza Marco, Voltolino Andrea, Ravagnan Andrea, Boscolo Marcellino,<br />

Guarnieri Fortunato, Scarpa Gianfranco, Boscolo Alessandro, Boscolo Christian, Tiozzo Romina,<br />

Zanni Domenico, Montanariello Gionatan, Pizzo Roberto.<br />

Facciamo anche subito l’imme<strong>di</strong>ata eseguibilità, prego votare. La <strong>del</strong>ibera è stata formulata con<br />

l’imme<strong>di</strong>ata eseguibilità. Abbiamo la stessa votazione identica <strong>di</strong> prima, quin<strong>di</strong> passiamo<br />

tranquillamente al punto 4.<br />

DELIBERAZIONE N. 103 DEL 11.07.2012<br />

PRESIDENTE:<br />

Passiamo pure al punto n. 4 all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno – variante al prg vigente ai sensi <strong>del</strong> comma 4<br />

punto a <strong>del</strong>l’art. 50 legge regionale 27 giugno <strong>del</strong>l’85 n. 61 – in<strong>di</strong>viduazione ambito piano<br />

urbanistico attuativo zona D3P/8 e B2.2/5. Prego Assessore.<br />

ASSESSORE MANTOVAN MAURO:<br />

Grazie Presidente. Anche questo provve<strong>di</strong>mento, come annunciato in Commissione, viene<br />

effettuato applicando sempre l’art. 50 <strong>del</strong> comma 4/a <strong>del</strong>la Legge Regionale 61 <strong>del</strong>l’85. In sostanza<br />

noi an<strong>di</strong>amo ad unificare per un’area produttiva posta a nord <strong>del</strong>la rotonda sulla Romea, quin<strong>di</strong> in<br />

zona Val da Rio sud, lato ovest; an<strong>di</strong>amo ad unificare l’ambito <strong>di</strong> intervento <strong>di</strong> due ambiti attuali,<br />

uno proveniente dallo strumento urbanistico l’allora ... territoriali, l’altro ambito che è stato<br />

approvato con il piano regolatore.<br />

Quin<strong>di</strong> non vengono generate mo<strong>di</strong>fiche agli in<strong>di</strong>ci, non viene mo<strong>di</strong>ficato o ampliato <strong>di</strong> fatto<br />

l’ambito attuativo, vengono unificati i due ambiti attuali che provengono dallo strumento<br />

urbanistico attuale. Per i maggiori dettagli il <strong>di</strong>rigente.<br />

PRESIDENTE:<br />

Prego Dirigente.<br />

DIRIGENTE TALIEH NOORI MOHAMMAD:<br />

Come avevo precisato in Commissione Consiliare, e come ha precisato anche l’Assessore, qui c’era<br />

una necessità dei soggetti che stavano attuando le previsioni dei patti territoriali <strong>di</strong> allargare<br />

l’ambito <strong>di</strong> intervento ... l’area che c’è a nord <strong>di</strong> questa area D3P/8.<br />

Considerato che l’area a nord è soggetta al piano attuativo noi non possiamo mo<strong>di</strong>ficare la modalità<br />

e l’attuazione, o meglio possiamo mo<strong>di</strong>ficare la modalità <strong>di</strong> attuazione da intervento <strong>di</strong>retto a<br />

intervento coor<strong>di</strong>nato, cioè al piano attuativo; abbiamo ritenuto opportuno <strong>di</strong> assoggettare l’intera<br />

area a un piano attuativo, e <strong>di</strong>videndola in due ambiti, in due comparti e<strong>di</strong>ficatori, il comparto uno è<br />

quello che contiene le previsioni <strong>del</strong>l’ex patto territoriale, rimane tale e quale perciò non viene<br />

mo<strong>di</strong>ficato. Il comparto due sono praticamente a nord che è l’ex piano attuativo, vengono previsti<br />

altri interventi in rapporto all’intervento che c’è a sud. Sostanzialmente adesso in questo momento<br />

qua per realizzare gli interventi è necessario che i soggetti interessati presenti in un piano attuativo e<br />

poi viene adottato e approvato in Consiglio Comunale successivamente possono presentare i<br />

progetti e<strong>di</strong>lizi per avere i titoli abitativi. Non sono stati mo<strong>di</strong>ficati i parametri urbanistici, non sono<br />

pag n. 25 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


state mo<strong>di</strong>ficate le destinazioni d’uso <strong>del</strong>le due zone , rimangono tali e quali, pertanto il <strong>di</strong>scorso è<br />

semplice, assoggettare l’area a un piano attuativo, basta.<br />

PRESIDENTE:<br />

Interventi? Bene. Dichiarazioni <strong>di</strong> voto? Fa intervento e <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto visto che mi sembra...<br />

non ci sono interventi quin<strong>di</strong>...<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

Ho visto che c’era un sano <strong>di</strong>battito sull’argomento e quin<strong>di</strong> si protraeva, cercavo <strong>di</strong> andare più in<br />

sintesi. Se mi lasciate un po’ più <strong>di</strong> spazio leggo anche un po’ la relazione che è molto <strong>di</strong>fficile e<br />

complicata.<br />

PRESIDENTE:<br />

Lei come ha già anche <strong>di</strong>scusso con il suo Capogruppo, ha i 10 minuti spettabili a un Capogruppo.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

Sono 20 per la <strong>di</strong>chiarazione. ... intervento fuori microfono ...<br />

PRESIDENTE:<br />

Eviterei <strong>di</strong> perdere tempo, cominciamo a parlare.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

Sì esatto. Per quanto riguarda le premesse <strong>del</strong>la <strong>del</strong>ibera che stiamo portando oggi in votazione in<br />

Consiglio Comunale sembra un excursus che va a concludere un iter incominciato già tanto tempo<br />

fa nel 2004 e che porta alla fine a un certo risultato. Un risultato che secondo me, rispetto la<br />

<strong>del</strong>ibera <strong>di</strong> prima, non devo solo spendere poche parole in maniera tecnica che riprende un po’<br />

quello che ho detto prima, ma anche un intervento un po’ più politico, perché spesso e volentieri<br />

siamo avvicinati da semplici citta<strong>di</strong>ni piuttosto che da operatori economici ma anche professionisti i<br />

quali comunque ci fermano e ci domandano che l’Amministrazione non possa usare due pesi e due<br />

misure nell’affrontare le questioni. Perché se è anche vero da un lato che abbiamo già registrato i<br />

2.100.000 e poi altri 600 mila Euro arriveranno con i costi <strong>di</strong> costruzione agli oneri <strong>di</strong><br />

urbanizzazione, arriveranno fino a 2.700.000. E’ anche vero però che esistono tanti altri piani<br />

attuativi fermi, ma anche tanti altri permessi a costruire piuttosto che progetti. Quin<strong>di</strong> per <strong>di</strong>re che<br />

ogni volta che parlo dei 15 o dei 17 piani attuativi fermi e che sempre c’è qualcuno che mi corregge<br />

che sono 16 piuttosto che 14, li ho messi in fila per <strong>di</strong>re: attenzione cara Amministrazione, voi<br />

procedete pure come intendete procedere, ma esiste in zona D3.2 <strong>di</strong> Cavanella, la <strong>di</strong>tta Ferrari e<br />

figli, piuttosto che la Soleil, piuttosto che Isola Verde, consorzio urbanistico 19/B, il consorzio San<br />

Felice, il Me<strong>di</strong>terraneo C2/3, la <strong>di</strong>tta Fifra, il piano guida <strong>di</strong> via Belfiore, il camping Oasi, LM ...<br />

intervento fuori microfono ... scusate se ho interrotto, Presidente! Sono l’unico che parla forse oggi<br />

qua su questo argomento, non <strong>di</strong>co l’attenzione massima ma perlomeno non <strong>di</strong>sturbate.<br />

Quin<strong>di</strong> ce ne sono parecchi, tantissimi che nel tempo sono stati portati all’attenzione degli uffici i<br />

quali hanno avuto le richieste <strong>di</strong> integrazioni piuttosto che in via <strong>di</strong> nuove proposte, piuttosto,<br />

piuttosto, piuttosto. Tanto per non te<strong>di</strong>arvi con tutto l’elenco <strong>del</strong>la spesa rispetto agli altri piani<br />

attuativi fermi, per non parlare <strong>del</strong>le cose più piccole che riguardano invece i progetti piuttosto che<br />

l’intenzione nel presentare permessi a costruire e così via con gli altri strumenti. Quin<strong>di</strong> attenzione<br />

che la città vi guarda in maniera attenta e si aspetta da questa Amministrazione che ci sia un cambio<br />

<strong>di</strong> rotta rispetto a quello che l’Amministrazione vuole fare non a seconda <strong>del</strong>l’interlocutore che ha<br />

davanti ma nei confronti <strong>di</strong> tutta la città messa sullo stesso piano. Quin<strong>di</strong> le cose che lamentano tra<br />

l’altro, parlo con l’Assessore, il Sindaco ma anche il Dirigente, sono anche quelle questioni che<br />

riguardano il blocco <strong>di</strong> queste pratiche perché comunque c’è sempre una sorta <strong>di</strong> interpretazione<br />

esasperata che viene fatta rispetto ai progetti presentati che rallentano piuttosto che rimandano<br />

pag n. 26 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


piuttosto che si chiedono una serie <strong>di</strong> volte una miriade <strong>di</strong> integrazioni e i progetti non vanno avanti<br />

perché è vero che gli uffici sono sempre sguarniti rispetto all’organico e quin<strong>di</strong> sotto organico, è<br />

vero che sono materie complesse e non vado a <strong>di</strong>fendere i professionisti citta<strong>di</strong>ni che vorrebbero<br />

sempre <strong>di</strong> più <strong>di</strong> quello che chiedono, quin<strong>di</strong> sono parziale su questo intervento, non voglio <strong>di</strong>re<br />

hanno solo la ragione loro. Però registro, fotografo una situazione che è arrivata un po’<br />

all’esasperazione, allora per citare anche un articolo <strong>del</strong> compianto Giampaolo Pighin, morto<br />

suicida penso un mese fa, <strong>del</strong>la civica Mestre, uno che ha sempre fatto politica, che mi ha colpito in<br />

maniera emotiva sull’articolo che ha fatto un paio d’anni. Il quale scriveva che la cosa principale<br />

<strong>del</strong>la corruttela poi si annida proprio su una mancanza da parte <strong>del</strong>la politica <strong>di</strong> fare bene e chiare le<br />

regole alle quali un Dirigente piuttosto che un funzionario piuttosto che un istruttore <strong>del</strong> Comune<br />

deve applicare in maniera seria. Perché se semplice è il regolamento e<strong>di</strong>lizio piuttosto che la legge e<br />

questo non riguarda <strong>Chioggia</strong>, riguarda in generale l’articolo se ho ben chiaro, ci mancherebbe<br />

anche.<br />

PRESIDENTE:<br />

Credo che questo sia con<strong>di</strong>visibilissimo. Questo penso siamo tutti d’accordo, infatti colgo<br />

l’occasione, la interrompo per invitare anche i colleghi Consiglieri a moderare i toni perché si fa<br />

fatica ad ascoltare bene.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

Ritorno alla <strong>del</strong>ibera in oggetto <strong>di</strong>cendo che in questo caso invece la volontà <strong>del</strong>l’Amministrazione<br />

Comunale è quella <strong>di</strong> chiudere in fretta e positivamente per un impegno già preso con la famosa<br />

<strong>del</strong>ibera <strong>di</strong> fine novembre 2011 alla quale proprio si incassava quei 2.700.000, in cambio <strong>di</strong> questo<br />

contributo proprio per realizzare poi <strong>del</strong>le opere viarie per il centro commerciale e per il parco<br />

commerciale e per la città che comunque costeranno molto <strong>di</strong> più. Quin<strong>di</strong> anche là vedremo che<br />

intenzioni avrà l’Amministrazione Comunale per operare queste opere, per fare queste opere senza<br />

addentrarmi su quello che penso sia un bilancio sul piano <strong>del</strong>le alienazioni che potrà portare<br />

sicuramente dei problemi alle casse Comunali e quin<strong>di</strong> ai lavori da fare. Questo che cosa? Le<br />

Amministrazioni in cambio si impegnava con la società <strong>del</strong>la <strong>del</strong>ibera in oggetto alla volturazione<br />

<strong>del</strong>l’intestazione <strong>del</strong> permesso a costruire 200 <strong>del</strong> 2009, la proroga dei 12 mesi come ben avete letto<br />

tutti nella <strong>del</strong>ibera e al perfezionamento <strong>del</strong>l’autorizzazione <strong>del</strong>la <strong>del</strong>ibera in oggetto in questa sera,<br />

<strong>del</strong>l’ampliamento <strong>del</strong> parcheggio in prossimità <strong>del</strong> progettato <strong>di</strong>stributore <strong>di</strong> benzina che ci sarà.<br />

Innanzitutto il Comune nel 2011 è riuscito a non uscire dal patto <strong>di</strong> stabilità grazie a queste risorse,<br />

però la vedo <strong>di</strong>fficile che con questi sol<strong>di</strong>, che non sono sufficienti, riuscirà a realizzare tutto<br />

l’impianto viario e <strong>di</strong> opere <strong>di</strong> infrastruttura che sono previste. C’è anche da chiarire un aspetto che<br />

secondo noi <strong>del</strong> PdL è fondamentale, questo permesso <strong>di</strong> costruire 200 <strong>del</strong> 2009 lo riteniamo<br />

illegittimo per il semplice fatto che riteniamo illegittimo anche il riconoscimento <strong>del</strong> parco<br />

commerciale, sull’area <strong>di</strong> intervento D3P/8 e per <strong>di</strong>re questo e comprovare questo bisogna ritornare<br />

al vecchio permesso <strong>di</strong> costruire, il 165 <strong>del</strong> 2005. Che si fondava sulla convenzione urbanistica fatta<br />

<strong>di</strong> patti territoriali che era stato approvato dalla Giunta <strong>di</strong> allora, ma mancando la <strong>del</strong>ibera quadro<br />

rispetto l’allegata variante connessi ai patti territoriali la competenza <strong>del</strong> Consiglio, ma mai è<br />

arrivata al Consiglio Comunale.<br />

Quin<strong>di</strong> entrando nel merito <strong>del</strong>la proposta <strong>del</strong>la <strong><strong>del</strong>iberazione</strong> in <strong>di</strong>scussione bisogna notare che ha<br />

oggetto una variante <strong>di</strong> PRG proprio ai sensi <strong>del</strong>la legge <strong>del</strong>l’art. 50 comma 4 lettera A, proprio<br />

<strong>del</strong>la legge 61 <strong>del</strong> 2005. Tale norma alla lettera A recita che “sono adottati e approvati dai Comuni<br />

con la procedura prevista ai commi 6 e 7 le varianti parziali che interessano... Punto a <strong>di</strong>ce<br />

“l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>del</strong>le zone <strong>di</strong> degrado <strong>di</strong> cui all’Art. 27 <strong>del</strong>la legge 5 <strong>del</strong>l’agosto <strong>del</strong> 78 n. 457 e<br />

dei perimetri dei piani urbanistici attuativi nonché le mo<strong>di</strong>fiche al tipo <strong>di</strong> strumento urbanistico<br />

attuativo previsto dal piano regolatore generale, purché tali mo<strong>di</strong>fiche rimangano all’interno <strong>di</strong><br />

ciascuna <strong>del</strong>le categorie <strong>di</strong> cui all’art. 11 comma 1 n. 1 e 2” l’area in<strong>di</strong>viduata D3P/8 che è oggetto<br />

<strong>del</strong>la <strong>del</strong>ibera si attua nel seguente modo, cioè con il permesso a costruire relativo all’ambito <strong>di</strong><br />

pag n. 27 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


intervento unitario in<strong>di</strong>viduato previa la stipula <strong>del</strong>la convenzione, secondo quello che citava l’art.<br />

63.<br />

Ma in verità la <strong>del</strong>ibera proposta non riguarda semplicemente l’in<strong>di</strong>viduazione nell’ambito <strong>di</strong> un<br />

PUA già previsto dal PRG come modalità <strong>di</strong> attuazione <strong>del</strong>la previsione urbanistica, ma mo<strong>di</strong>fica la<br />

modalità <strong>di</strong> attuazione da <strong>di</strong>retta, previa sottoscrizione <strong>del</strong>la convenzione ad assoggettata previa<br />

approvazione <strong>di</strong> strumento urbanistico. Questo secondo la lettera L che prima ho cercato <strong>di</strong> <strong>di</strong>re e <strong>di</strong><br />

spiegare, ma forse è meglio che mi metta a leggere, non è affatto consentito, perché la lettera L<br />

esclude tassativamente che tramite la procedura semplificata dei commi 6 e 7 possono essere<br />

mo<strong>di</strong>ficate le modalità <strong>di</strong> attuazione. Quin<strong>di</strong> come ho detto prima, sarebbe più corretto aspettare il<br />

PAT per fare una cosa che al Comune serve, che politicamente è stata portata avanti da una parte<br />

politica <strong>di</strong> questa maggioranza, ma se poi mi si <strong>di</strong>ce che la assoggettiamo all’art. 50 quando la<br />

lettera L lo escluderebbe o comunque non lo prevederebbe; per noi anche questa variante ci risulta<br />

illegittima come quella <strong>di</strong> prima.<br />

Tra l’altro da quanto ci risulta la società che ha acquistato i terreni non era tra le <strong>di</strong>tte ammesse ai<br />

patti territoriali nel 2000, e quin<strong>di</strong> la variante connessa ai patti che prevedeva un ampliamento<br />

urbanistico sarebbe stato solo per le <strong>di</strong>tte inserite nell’elenco, e anche la CTR nel 2000 aveva<br />

osservato questo dato. Per quanto riguarda poi successivamente l’acquisto <strong>di</strong> altri terreni, che non<br />

erano inseriti sulla variante, il 27 luglio <strong>del</strong> 2004 veniva presentata la domanda <strong>di</strong> rilascio <strong>del</strong><br />

permesso a costruire, cioè 20 giorni prima <strong>del</strong>l’entrata in vigore <strong>del</strong>la legge 15 <strong>del</strong> 2004 <strong>del</strong>la<br />

grande <strong>di</strong>stribuzione <strong>del</strong>la Regione Veneto. Quin<strong>di</strong> nonostante non fosse inserita nell’elenco <strong>del</strong>le<br />

<strong>di</strong>tte ammesse ai patti territoriali, il giorno 1 <strong>di</strong>cembre 2005 venne rilasciato il permesso <strong>di</strong> costruire<br />

n. 165 e quin<strong>di</strong> ritorniamo al primo permesso <strong>di</strong> costruire da dove vi <strong>di</strong>cevo dove è nato tutto<br />

l’inghippo <strong>di</strong> questa complessa procedura che ci ha portato oggi a questa variante sulla base <strong>di</strong> una<br />

convenzione illegittima, perché ho detto prima che era stata approvata in Giunta e non in Consiglio<br />

e quin<strong>di</strong> anche in elusione per quanto riguarda la legge Regionale 15 <strong>del</strong> 2004 appena entrata in<br />

vigore. Quin<strong>di</strong> per avviarmi alle conclusioni, attraverso una variante e<strong>di</strong>lizia viene sostituito con il<br />

permesso <strong>di</strong> costruire 200 <strong>del</strong> 2009, dopo una lunga serie <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussioni e riunioni che ho qua<br />

registrato ma che non vi leggerò per non te<strong>di</strong>arvi ulteriormente, ma per avviarmi alla conclusione,<br />

sapendo che questo permesso <strong>di</strong> costruire 165 non era una variante <strong>del</strong> permesso <strong>di</strong> costruire 200<br />

<strong>del</strong> 2009 ma un nuovo permesso <strong>di</strong> costruire, Il comune nel tempo si è subito apprestato a<br />

mo<strong>di</strong>ficare la convenzione con due determine, non con una variante urbanistica presentata in<br />

Consiglio. L’allora <strong>di</strong>rigente che ha firmato la determina 1.014 <strong>del</strong> 20 luglio 2010 e 1.035 <strong>del</strong> 26<br />

luglio 2010 che erano anche stati impugnati da alcuni Consiglieri Comunali per l’annullamento,<br />

perché non era competenza <strong>del</strong> <strong>di</strong>rigente farlo, ha portato ad oggi a non evidenziare... tra l’altro c’è<br />

anche un ricorso per quanto riguarda tutto il percorso <strong>di</strong> questo che ha fatto la Confcommercio, lo<br />

ha fatto per le questioni e le motivazioni <strong>del</strong> commercio, <strong>del</strong>la grande <strong>di</strong>stribuzione, <strong>del</strong> rapporto<br />

con i piccoli commercianti e vedremo come andrà a finire quella partita. Ma questi dati mi sentivo<br />

<strong>di</strong> darli, tra l’altro anche mo<strong>di</strong>ficando tutte queste cose nel tempo, non è stato neanche rinnovata una<br />

nuova valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale per quanto riguarda le mo<strong>di</strong>fiche fatte o perlomeno non ce<br />

n’è stato reso partecipe nessuno degli interlocutori che vi parlano. Quin<strong>di</strong> la proposta che facciamo<br />

senza riuscire ancora, rispetto alla votazione, è quella <strong>di</strong> rimandare questo provve<strong>di</strong>mento agli uffici<br />

che possono certificarci che tutte le cose invece sono andate in maniera <strong>di</strong>versa, ma non credo, che<br />

torni in Commissione e che torni poi in Consiglio che con più serenità ci mettiamo poi a votare con<br />

coscienza questo provve<strong>di</strong>mento. Grazie <strong>del</strong>lo spazio de<strong>di</strong>cato.<br />

PRESIDENTE:<br />

Grazie Consigliere. Do la parola all’Assessore Mantovan, chiedevo semplicemente una cosa perché<br />

non ho capito una cosa io, quin<strong>di</strong> la chiedo giusto per... se ho colto bene. Quando parlava <strong>di</strong> “serve<br />

al Comune” intendeva serve al Comune in quanto citta<strong>di</strong>nanza o serve al Comune in quanto<br />

Amministrazione? ... intervento fuori microfono ... no, no, mi ritenevo... serve il lavoro... il<br />

pag n. 28 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


provve<strong>di</strong>mento ... intervento fuori microfono ... sì, no era una precisazione perché non vorrei avere<br />

frainteso.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

Mi riesponga la domanda.<br />

PRESIDENTE<br />

Quando si riferiva al parco commerciale e <strong>di</strong>ceva “serve al Comune”, intendeva <strong>di</strong>re serve alla<br />

citta<strong>di</strong>nanza o serve al Comune inteso come Amministrazione?<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

L’intesa era duplice, per un semplice fatto, che per non uscire dal patto <strong>di</strong> stabilità a fine anno<br />

servivano dei sol<strong>di</strong>. L’altro aspetto invece riguardava una parte <strong>del</strong>la Maggioranza ne non è l’UdC il<br />

quale si è sempre pro<strong>di</strong>gato per portare avanti il centro commerciale in città.<br />

PRESIDENTE<br />

Chiedevo quin<strong>di</strong> se lei quando si riferiva a “serve” lo intendeva come una cosa utile alla<br />

citta<strong>di</strong>nanza.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

Non credo sia così utile alla citta<strong>di</strong>nanza.<br />

PRESIDENTE:<br />

Bene, questo era quello che volevo capire. Grazie. Prego Assessore.<br />

ASSESSORE MANTOVAN MAURO:<br />

Molto brevemente prima <strong>di</strong> passare la parola al Dirigente per le risposte <strong>di</strong> natura prettamente<br />

tecnica, volevo <strong>di</strong>re solamente questo, gli atti sono illegittimi nella misura in cui qualcuno li<br />

<strong>di</strong>chiara tali. Questa può essere una posizione <strong>di</strong> natura politica dove legittimamente un Consigliere<br />

ritiene che ... intervento fuori microfono ... indubbiamente. Però noi oggi abbiamo una <strong>del</strong>ibera<br />

dove c’è una firma che attesa, in base anche a quello che lei ha posto alla fine, che c’è una regolarità<br />

tecnica. Quin<strong>di</strong> noi oggi <strong>di</strong>amo una valutazione, la maggioranza, la Giunta propone una <strong>del</strong>ibera in<br />

termini <strong>di</strong> proposta politica, per quello che riguarda la legittimità tecnica la esprime il <strong>di</strong>rigente.<br />

Seconda cosa lei sa benissimo che tanti degli atti che hanno portato alla situazione attuale, possono<br />

essere con<strong>di</strong>visibili o non con<strong>di</strong>visibili a seconda <strong>del</strong>le posizioni, però fanno riferimento per<br />

esempio anche all’ultima Amministrazione, dove anche magari in qualche conferenza ultimi servizi,<br />

l’allora <strong>di</strong>rigente all’urbanistica magari a malavoglia su in<strong>di</strong>cazione <strong>del</strong>la Regione, in<strong>di</strong>cazione <strong>del</strong>la<br />

Provincia ha dovuto ottemperare o comunque ha dovuto allinearsi ad alcune posizioni. Volevo <strong>di</strong>rle<br />

solamente questo Consigliere Capon.<br />

DIRIGENTE TALIEH NOORI MOHAMMAD:<br />

Per quanto riguarda c’è la procedura, la procedura è trasparente e legittima, poi per quanto riguarda<br />

i precedenti provve<strong>di</strong>menti, fin tanto che qualcuno non la impugna e qualcun altro non la annulla,<br />

per quanto mi riguarda sono vali<strong>di</strong>, hanno l’efficacia. Io non posso entrare nel merito nei precedenti<br />

provve<strong>di</strong>menti rilasciati dagli altri <strong>di</strong>rigenti, comunque da struttura amministrativa <strong>di</strong> questo<br />

Comune, che anche se sono stati impugnati davanti al T.A.R. lo sono tutt’ora, il T.A.R. non si è<br />

espresso. Pertanto quei provve<strong>di</strong>menti sono efficaci, hanno una loro vali<strong>di</strong>tà, io mi baso su questo<br />

principio e devo basarmi su questo principio. Non è possibile, su ogni atto che io affronto, aprire un<br />

proce<strong>di</strong>mento per verificare se è legittimo o illegittimo. Se è stato fatto da un <strong>di</strong>rigente, è stato<br />

approvato in Consiglio Comunale, Giunta o chicchessia per me quel provve<strong>di</strong>mento è legittimo<br />

fintanto che qualcuno non lo contesta e qualcun altro non lo annulli, tutto qua.<br />

pag n. 29 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


Per il resto, che questo provve<strong>di</strong>mento venga fatto adesso con questa variante o tramite PAT è una<br />

scelta che spetta all’Amministrazione Comunale a far parte <strong>del</strong>la sfera decisionale<br />

<strong>del</strong>l’Amministrazione, non posso <strong>di</strong>re altro. Però è possibile farlo, noi possiamo in<strong>di</strong>viduare ambiti<br />

<strong>di</strong> piani attuativi sul piano regolatore.<br />

Poi per quanto riguarda la mo<strong>di</strong>fica <strong>di</strong> modalità <strong>di</strong> realizzazione, lei ha ragione ma quando si tratta<br />

praticamente <strong>di</strong> una modalità, noi non possiamo fare <strong>di</strong>ventare un piano attuativo un intervento<br />

<strong>di</strong>retto. Ma un intervento <strong>di</strong>retto lo posso far <strong>di</strong>ventare un intervento tramite piano attuativo? Non è<br />

illegittimo, tranquillamente si può fare.<br />

Durante l’intervento <strong>del</strong> <strong>di</strong>rigente è uscito dall’aula il Presidente; presiede il Vicepresidente Fornaro<br />

Dario.<br />

VICEPRESIDENTE:<br />

Altri interventi? An<strong>di</strong>amo per <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

Sì, solo per rispondere un attimo. Il <strong>di</strong>rigente che ha fatto quelle determine nella precedente<br />

Amministrazione, a questo punto ci sorge il dubbio se faceva gli interessi <strong>del</strong> Comune o <strong>del</strong> parco<br />

commerciale, tanto per <strong>di</strong>rle. Non è una critica a lei Assessore, ci mancherebbe, anzi!<br />

Per quanto riguarda invece gli aspetti tecnici noi non siamo tecnici, forse siamo politici, comunque<br />

dobbiamo tutelarci, dobbiamo informarci e dobbiamo anche essere consigliati prima <strong>di</strong> votare un<br />

provve<strong>di</strong>mento. Perché votare i provve<strong>di</strong>menti a occhi chiusi non sempre porta il bene <strong>del</strong>la città o<br />

il bene anche a noi stessi per tutte le conseguenze, le responsabilità che ci possono essere su tutti gli<br />

atti. Quin<strong>di</strong> come <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto, come PdL noi ci assentiamo dal voto, non voteremo il<br />

provve<strong>di</strong>mento e usciremo dall’aula. Grazie.<br />

VICEPRESIDENTE:<br />

Invito i Consiglieri a entrare nell’emiciclo e a sedersi. Altri? Diamo la parola al Consigliere Jonatan<br />

<strong>del</strong> PD per <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto.<br />

CONSIGLIERE MONTANARIELLO JONATAN:<br />

Sì Presidente, noi siamo favorevoli su questo provve<strong>di</strong>mento e appren<strong>di</strong>amo con piacere che i lavori<br />

per la nascita <strong>del</strong> Centro Commerciale stanno andando avanti. Invito il Consigliere Beniamino, se è<br />

contrario, Beniamino se sei contrario perché non voti contro anziché abbandonare l’aula? Così si<br />

assume le responsabilità <strong>del</strong> voto contrario. Grazie.<br />

VICEPRESIDENTE:<br />

An<strong>di</strong>amo in votazione. Votiamo, voto.<br />

E’ entrato il Presidente.<br />

Bene, allora, hanno votato Tiozzo Daniel, Casson Giuseppe, Lanza Marco, Voltolina Andrea,<br />

Ravagnan Andrea, Boscolo Marcellino, Guarnieri Fortunato, Scarpa Gianfranco, Boscolo<br />

Alessandro, Boscolo Cristian, Tiozzo Romina, Zanni Domenico, Montanariello Jonatan, Pizzo<br />

Roberto e Fornaro Dario. Gli altri sono risultati astenuti. Votiamo anche l’imme<strong>di</strong>ata eseguibilità,<br />

prego. Hanno votato 16 anche per l’imme<strong>di</strong>ata eseguibilità.<br />

CONSIGLIERE<br />

Una questione <strong>di</strong> formalità sul voto, quando lei afferma astenuti, se noi non abbiamo votato lo<br />

considera astenuti o non votanti. Perché noi non abbiamo schiacciato astenuti.<br />

pag n. 30 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


DELIBERAZIONE N. 104 DEL 11.07.2012<br />

PRESIDENTE DOLFIN MARCO:<br />

Il termine <strong>del</strong> regolamento è astenuti, se lei è presente in aula. Sennò se non ha votato deve uscire<br />

dal recinto <strong>del</strong> semiciclo sennò è considerato astenuto, questa è la <strong>di</strong>screzionalità <strong>del</strong>... passiamo al<br />

punto n. 5. – mo<strong>di</strong>fica <strong>del</strong> Consiglio Comunale n. 89 <strong>del</strong> 20 giugno 2012. Prego signor Sindaco.<br />

SINDACO:<br />

Sì, allora, la vicenda legata a questa proposta <strong>di</strong> <strong><strong>del</strong>iberazione</strong>, è sufficientemente nota, nel senso<br />

che nel testo <strong>del</strong>la <strong><strong>del</strong>iberazione</strong> che è stata approvata lo scorso 20 <strong>di</strong> giugno era stata inserita<br />

un’elencazione dei soggetti tenuti al pagamento <strong>del</strong>l’imposta, un’elencazione che non era esaustiva.<br />

Allora nel cappello <strong>di</strong> quella norma in realtà si <strong>di</strong>ceva che fossero tenuti al pagamento <strong>del</strong>l’imposta,<br />

secondo le modalità legate al regolamento, tutte le strutture ricettive ubicate nel Comune <strong>di</strong><br />

<strong>Chioggia</strong>. Quin<strong>di</strong> con una formulazione che era omnicomprensiva e che teneva conto <strong>di</strong> tutte,<br />

nessuna esclusa, le strutture ricettive presenti nel Comune <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong>.<br />

Peraltro l’elencazione che non aveva carattere esaustivo ma semplicemente esemplificativo,<br />

l’elencazione successiva poteva creare degli equivoci interpretativi e cioè si poteva immaginare da<br />

parte in particolare dei titolari <strong>di</strong> appartamenti, locatori rispetto a turisti, si poteva immaginare che<br />

loro fossero e venissero esclusi dall’applicazione <strong>del</strong>la tassa <strong>di</strong> soggiorno, cosa che invece<br />

assolutamente non è. Si è inteso in questo modo fare un passaggio <strong>di</strong> Consiglio Comunale <strong>di</strong>retto a<br />

chiarire i contenuti <strong>del</strong>l’originale <strong><strong>del</strong>iberazione</strong>, un passaggio non in effetti strettamente necessario<br />

ma quanto mai opportuno per chiarire gli effettivi soggetti passivi <strong>del</strong>l’imposta così come in<strong>di</strong>cato<br />

nella nuova proposta <strong>di</strong> <strong><strong>del</strong>iberazione</strong>. Quin<strong>di</strong> si è precisata la cosa con riferimento generale, ma in<br />

realtà specifico, alla legge Regionale 33 <strong>del</strong> 4 novembre 2002 che ricomprende tutte le categorie<br />

interessate al pagamento <strong>del</strong>l’imposta. Con questo quin<strong>di</strong> si è sanata una vicenda che poteva dare<br />

luogo a dubbi interpretativi, era corretto che ci fosse un nuovo passaggio <strong>di</strong> Consiglio per fugare<br />

ogni tipo <strong>di</strong> dubbio al riguardo.<br />

PRESIDENTE:<br />

Bene, iniziamo la <strong>di</strong>scussione nel caso ce ne sia bisogno altrimenti metterei <strong>di</strong>rettamente al voto.<br />

Prego.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

Non è nel merito <strong>del</strong>la <strong>del</strong>ibera, è molto semplice. Però la raccomandazione che avevo fatto in<br />

Commissione è una raccomandazione orale la quale riportava una problematica legata alla crisi, se<br />

volete, e cioè che le presenze sono in forte calo rispetto ai dati <strong>del</strong>l’anno scorso, quin<strong>di</strong> se il<br />

Bilancio è stato fatto con le previsioni <strong>del</strong>l’anno scorso e si cerca <strong>di</strong> capire che 1.355.000 verrà<br />

introitato con i dati <strong>del</strong>l’anno scorso, succede che essendoci, è un 20, è un 10, è un 30% in meno<br />

rispetto alle presenze, il Comune incamererà probabilmente <strong>di</strong> meno. La seconda questione legata<br />

invece a un ricorso che non sappiamo come andrà a finire, deciderà chi <strong>di</strong> dovere nelle se<strong>di</strong><br />

competenti, potrebbe prevedere che per un lasso <strong>di</strong> tempo la tassa <strong>di</strong> soggiorno possa essere<br />

procrastinata e quin<strong>di</strong> mancare invece una bella fetta <strong>di</strong> quel 1.355.000. Morale, raccomandazione,<br />

nel caso in cui il Comune abbia minori risorse da questa posta <strong>di</strong> bilancio, la raccomandazione è<br />

quella che il Comune provi a valutare la possibilità che all’interno <strong>di</strong> quelle spese <strong>di</strong>screzionali non<br />

proprio necessarie o comunque non in<strong>di</strong>spensabili <strong>del</strong> bilancio possono essere mo<strong>di</strong>ficate in<br />

negativo, cioè <strong>di</strong>minuite, piuttosto che aumentare ulteriormente l’ad<strong>di</strong>zionale IRPEF o togliere le<br />

esenzioni piuttosto che aumentare l’ICI sia per i citta<strong>di</strong>ni che per gli operatori che per gli agricoltori<br />

etc. etc.<br />

Quin<strong>di</strong> la raccomandazione è: piuttosto che aumentare ulteriormente le spese visto il dramma <strong>di</strong><br />

questa crisi economica, prima <strong>di</strong> farlo, se volete farlo, se lo farete, dateci la massima rassicurazione<br />

che avete raschiato il barile per <strong>di</strong>minuire il più possibile le spese, ripeto non per togliere via più<br />

pag n. 31 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


servizi <strong>del</strong>l’anno scorso, ma quelle spese che durante le Commissioni e in parte nel bilancio ho<br />

parlato, cioè quei 2.700.000 – 1.800.000 poi i numeri sono sempre numeri, non mi piace, però ci<br />

sono una gran fetta <strong>di</strong> risorse che sono state inserite nel Bilancio come spese in più rispetto al 2012.<br />

In<strong>di</strong>viduate voi quali non sono più così necessarie viste le cose. Ovviamente se tutto va bene e le<br />

mie preoccupazioni rimangono infondate la raccomandazione non ha ragione <strong>di</strong> esistere, grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Grazie Consigliere, ha chiesto <strong>di</strong> intervenire anche il Consigliere Montanariello.<br />

CONSIGLIERE MONTANARIELLO JONATAN:<br />

Mi rivolgo al Consigliere Beniamino, tu sai, deduco dalle <strong>di</strong>scussioni precedenti nelle altre<br />

commissioni per il bilancio dove ci sono queste ipotetiche spese che si sarebbero potute togliere per<br />

far sì che come <strong>di</strong>ci te qualche tassa non fosse stata messa. Allora adesso io ti pongo una domanda,<br />

tu hai presentato un maxi emendamento <strong>di</strong>cendo che lo avevi presentato fuori termine. Abbiamo<br />

detto tutti quanti al Presidente <strong>del</strong> Consiglio “accettalo, per mezz’ora fuori termine ben venga lo<br />

<strong>di</strong>scutiamo se serve a migliorare, anche per noi, magari ne sa <strong>di</strong> più e ci dà un contributo costruttivo<br />

che ci aiuta anche come maggioranza, siamo qui” ora ti chiedo Beniamino, abbiamo fatto accettare<br />

il maxi emendamento presentato in ritardo, ci <strong>di</strong>ci che tu sai bene dove poter ridurre le spese, ma<br />

durante il Consiglio Beniamino non ci hai mica proposto l’emendamento, non ci hai detto dove si<br />

poteva tagliare; durante il Consiglio non c’eri neanche Beniamino. Dopo che abbiamo detto <strong>di</strong><br />

accettare il tuo emendamento presentato in ritardo e oggi torni a <strong>di</strong>re che ci sono <strong>del</strong>le spese da<br />

ridurre pur <strong>di</strong> non mettere queste tassazioni. Io ti credo però ti invito anche a farlo, non puoi<br />

lanciare il sasso e <strong>di</strong>re “ci sono <strong>del</strong>le spese da ridurre, ho io un maxi emendamento che riequilibra<br />

tutto” e dopo non presenti neanche il maxi emendamento che noi abbiamo chiesto al Presidente <strong>di</strong><br />

accettare nonostante il ritardo. Quin<strong>di</strong> Beniamino, questa è demagogia politica perché c’era stata<br />

un’apertura anche sul tuo maxi emendamento e tu in Consiglio non è che non ce li hai presentati,<br />

non è che ci hai preso per le orecchie da buona opposizione vigilante che <strong>di</strong>ce “cari Signori<br />

vergognatevi perché queste spese potevano essere ridotte”, eravamo qui, potevi farlo. Ce lo vieni a<br />

<strong>di</strong>re oggi dopo che l’abbiamo approvato, che ci sono <strong>del</strong>le spese che possono essere ridotte,<br />

eravamo qui anche prima Beniamino. La nostra buona volontà c’è stata nell’intercessione che<br />

abbiamo avuto, ricor<strong>di</strong> quel pomeriggio che abbiamo detto, va beh per mezz’ora accettalo! Quin<strong>di</strong><br />

Beniamino io do per buono quello che tu <strong>di</strong>ci perché ho stima nei tuoi confronti, però le <strong>di</strong>scussioni<br />

non si devono fermare alla demagogia. Se è vero che ci sono <strong>del</strong>le spese da eliminare la sede<br />

istituzionale dove prenderci per le orecchie e metterci con le spalle a muro <strong>di</strong> fronte alla città e <strong>di</strong>re<br />

“vergognateci maggioranza becera perché non siete in grado <strong>di</strong> ridurre queste spese” era il<br />

Consiglio Comunale dove tu non hai neanche partecipato. Quin<strong>di</strong> questa è una pura demagogia<br />

politica. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire, facciamo una risposta veloce da parte <strong>del</strong> Consigliere Beniamino e poi do<br />

la parola agli altri Consiglieri.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

Grazie. Innanzitutto quando il Presidente mi ha risposto che era fuori tempo massimo pensava fosse<br />

per la <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong>l’imposta <strong>di</strong> soggiorno, quando ha detto mi hai scritto male sull’oggetto e pensavo<br />

fosse per oggi era fuori tempo massimo. Visto che per il Consiglio ci sta tutto dentro, non è la<br />

mezz’ora che mi interessa, comunque grazie che anche l’opposizione ha fatto <strong>di</strong> tutto, nonostante<br />

che il Presidente aveva già conferito con me che permetteva l’emendamento, grazie comunque <strong>del</strong>la<br />

solidarietà.<br />

Poi è vero, non sono arrivato quel giorno in Consiglio, però un Consiglio che dura un’ora ragazzi<br />

miei, sono arrivato, non c’era nessuno e quin<strong>di</strong> cosa venivo a fare? Giocare a carte con qualcuno<br />

pag n. 32 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


imasto qua? Poi se finora non ho usato la parola vergognosa o becera non fare che da oggi inizio io<br />

a usare questi termini rispetto all’Amministrazione che rispetto per il ruolo...<br />

PRESIDENTE:<br />

Su questa cosa Consigliere Beniamino sono d’accordo, esatto, non istighiamo a utilizzare, capisco<br />

magari l’espressione colorita <strong>del</strong> Consigliere Montanariello però invito sempre tutti a non esercitare<br />

queste parole e anche a non istigare a farlo.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

Benissimo, se proprio proprio le è piaciuto il mio maxi emendamento lei sa, scusi Jonatan, se<br />

proprio le piaceva il mio emendamento perché era or<strong>di</strong>nato, c’erano <strong>del</strong>le cose interessanti, lei<br />

poteva da regolamento farlo proprio e presentarlo, si prendeva tutto il merito <strong>del</strong>la città. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire Boscolo Gilberto, prego.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO GILBERTO:<br />

Grazie. Sono un po’ stupito per la leggerezza e la superficialità con la quale è stato trattato questo<br />

argomento <strong>del</strong>la tassa <strong>di</strong> soggiorno. Penso che questa mo<strong>di</strong>fica ne sia l’emblema soprattutto anche<br />

per il metodo con il quale, non tanto per l’imposizione ma per il metodo con il quale è stato trattato,<br />

quin<strong>di</strong> senza confronto, senza analisi né con le categorie né con le opposizioni. In questo punto<br />

volevo ricordare che il 20 <strong>di</strong> giugno io avevo proposto un emendamento che andava a sottolineare e<br />

a richiamare una sentenza <strong>del</strong> T.A.R. che sottolineava il fatto che gli operatori non sono sostituti<br />

d’imposta. Proprio questo è uno dei punti sui quali mi sembra sia stato fatto ricorso al T.A.R..<br />

Quin<strong>di</strong> questo è l’emblema <strong>di</strong> questo atteggiamento chiuso che la maggioranza purtroppo ha tenuto<br />

sia su questo punto ma <strong>di</strong> conseguenza anche sul bilancio in quanto la tassa <strong>di</strong> soggiorno è uno dei<br />

tre pilastri sui quali si poggia il bilancio <strong>di</strong> previsione. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Prego Consigliere Dolfin.<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

Grazie Presidente. Mi ha anticipato il Consigliere Gilberto che ha messo a nudo lo sbaglio e ha<br />

messo a nudo sia da parte <strong>del</strong>l’Amministrazione Comunale <strong>del</strong> Centro Sinistra il fatto <strong>di</strong> avere posto<br />

una questione e poi dopo dover riprenderla un’altra volta, portarla in Commissione e in Consiglio<br />

creando ancora il malumore sulla categoria che ormai nonostante tutto aveva sbollito un attimo<br />

nella sua arrabbiatura, si è ritrovata <strong>di</strong> nuovo per le mani.<br />

Qua potremmo aprire degli scenari, però ormai è andata, cosa si vuol fare? La cosa che mi lascia un<br />

po’ perplesso è il fatto <strong>di</strong> <strong>di</strong>re che ha riferito al Consigliere Jonatan Montanariello <strong>di</strong>cendo al<br />

Consigliere Beniamino “hai fatto demagogia, prima presenti i maxi emendamenti e poi te ne vai via,<br />

non ti sei neanche presentato”. Io ho lavorato attorno agli emendamenti 3 sere continue nonostante<br />

che le Commissioni finissero alle 9 <strong>del</strong>la sera, perché cominciavamo alle 7 <strong>del</strong>la sera, dopo<strong>di</strong>ché<br />

dopo mangiato mi mettevo là a sbirciare il bilancio e per 3 giorni, per 3 sere continue sono stato là a<br />

fare emendamenti e anche poi portandomi al lavoro. Insomma ci ho lavorato sopra e la decisione<br />

come opposizione che ci siamo trovati un giorno a decidere quale poteva essere la strategia o <strong>di</strong><br />

restare qua e mettere in <strong>di</strong>fficoltà la maggioranza o magari <strong>di</strong> fare un’azione forte e <strong>di</strong> uscire<br />

dall’aula, ha prevalso la seconda anche se personalmente, anzi problemi, lo <strong>di</strong>co ma lo sanno bene<br />

anche i miei colleghi, non ero tanto d’accordo. Però è andata così, anche io mi sono alzato e sono<br />

uscito. Questo perché? Perché quella molla che mi ha fatto comportare in quella maniera è stato il<br />

fatto <strong>del</strong>le ultime parole che il Capogruppo <strong>del</strong> maggior partito <strong>di</strong> maggioranza, che oggi non è<br />

presente ma comunque il Consigliere Mauro Bisto, che nel suo intervento <strong>di</strong>sse quel giorno “cari<br />

pag n. 33 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


colleghi noi siamo pronti al <strong>di</strong>alogo, siamo pronti alla <strong>di</strong>scussione però non torneremo in<strong>di</strong>etro <strong>di</strong> un<br />

millimetro” questo cosa vuol <strong>di</strong>re? Vuol <strong>di</strong>re che con tutti gli emendamenti che avevamo a<br />

<strong>di</strong>sposizione, 200 all’incirca, anche se magari in maniera tecnica qualcuno o la metà per ipotesi<br />

fosse stata declassata, fosse stata scartata, noi avremo comunque <strong>di</strong>scusso <strong>di</strong> 100 emendamenti, <strong>di</strong><br />

150 emendamenti ma comunque la risposta sarebbe stata sempre no, no, no, no. Allora ve<strong>di</strong><br />

Jonatan, la demagogia, ma è una <strong>di</strong>scussione che faccio così, ci mancherebbe altro, senza voler...<br />

l’hai detta tu e magari poteva <strong>di</strong>rla qualcun altro, la demagogia sì fino a un certo punto, perché<br />

quando poi alla fine c’è <strong>di</strong> fronte una maggioranza che però non accetta, non accetta nessuna<br />

possibilità <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo, perché il <strong>di</strong>alogo non è soltanto porre all’attenzione il problema ma è anche<br />

poi dopo accettare e magari vedere con gli uffici, magari tenerlo in considerazione l’emendamento.<br />

Io sono ancora convinto <strong>di</strong> qualche emendamento, tipo, non me ne vogliano gli amici anziani ma io<br />

sono <strong>del</strong>l’idea che si potevano risparmiare quei sol<strong>di</strong>, perché in un momento <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà i nonnetti<br />

non vanno in montagna, se ne stanno a casa loro.<br />

Faccio un esempio, o come poteva essere il <strong>di</strong>scorso per quanto riguarda S.S.T., è andata così, fine,<br />

stop, la demagogia attenzione, la demagogia può essere reciproca dal momento stesso che c’è una<br />

maggioranza che comunque come ho avuto modo <strong>di</strong> <strong>di</strong>re <strong>di</strong>verse volte è stata sorda, ottusa e non ha<br />

voluto sapere ragione e <strong>di</strong>re “io ho la maggioranza, ho i numeri, questo è il nostro bilancio e noi<br />

an<strong>di</strong>amo avanti per la nostra strada” fine <strong>del</strong>la trasmissione.<br />

PRESIDENTE:<br />

Grazie è stato chiaro.<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

Finisco Presidente, la demagogia deve essere messa in considerazione nel momento in cui,<br />

Presidente finisco altrimenti mi interrompe il pensiero, nel momento in cui c’è da un’altra parte una<br />

maggioranza che comunque oltre ad ascoltare accetta certe proposte che vengono fatte.<br />

PRESIDENTE:<br />

Grazie, Consigliere Penzo, prego.<br />

CONSIGLIERE PENZO MATTEO:<br />

Sulle parole <strong>di</strong> Jonatan Montanariello che fa le funzioni <strong>di</strong> Capogruppo stendo un velo pietoso<br />

perché sentir <strong>di</strong>re che l’opposizione non ha lavorato sul bilancio mi sembra un’assur<strong>di</strong>tà. Se su ogni<br />

emendamento il voto era sempre no, no, no, certamente non potevamo rimanere qua a farci prendere<br />

in giro sia noi, sia coloro che ci hanno votato nelle passate tornate elettorali perché voi avete la<br />

maggioranza bulgara e quin<strong>di</strong> votate i provve<strong>di</strong>menti e noi dobbiamo sempre soccombere. Abbiamo<br />

cercato in tutte le maniere <strong>di</strong> trovare una soluzione con<strong>di</strong>visa su alcuni emendamenti, non avete<br />

accettato, giustamente io <strong>di</strong>co, perché avete i numeri per governare e dovete prendervi le<br />

responsabilità, lo avete fatto quin<strong>di</strong> adesso fare un po’ retromarcia o <strong>di</strong>re “ma se stavate qua”. E’<br />

inutile che ci pren<strong>di</strong>amo in giro Jonatan, non funziona così, avete deciso, ve lo siete votati, spero<br />

che sia un bel bilancio per la città e quin<strong>di</strong> su questo punto mi sembra un po’ assurdo, mi sembra un<br />

po’ una presa in giro quella che fai, se stavate qua vedevamo gli emendamenti. Ma è legittimo, per<br />

carità, scelta politica, noi abbiamo maggioranza, noi governiamo, noi ci votiamo e voi vi<br />

respingiamo, neanche senza <strong>di</strong>scuterli perché non li avete neanche aperti e neanche <strong>di</strong>scussi.<br />

Sul provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> oggi, guar<strong>di</strong> Sindaco, scusi, sul provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> oggi cosa volete che vi<br />

<strong>di</strong>ca? E’ una mo<strong>di</strong>fica parziale <strong>di</strong> una tassa <strong>di</strong> soggiorno in cui abbiamo già detto anche forse<br />

troppo, bisogna prenderne atto e il tapiro d’oro che ha portato la bambina penso che sia – Sindaco –<br />

un segnale oltre che carino però molto emblematico <strong>di</strong> come è stata gestita la tassa <strong>di</strong> soggiorno,<br />

perché io penso che nessuno fosse contrario alla tassa <strong>di</strong> soggiorno ma sono contrari a come è stata<br />

introdotta. Per lo più dopo un’approvazione <strong>di</strong> una tassa <strong>di</strong>fficile ma sicuramente anche per voi<br />

l’introduzione è stata <strong>di</strong>fficile, non deve essere stata una cosa semplice, per carità. Chi fa politica<br />

pag n. 34 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


prende <strong>del</strong>le decisioni a volte anche impopolari, anzi in questo momento storico il più <strong>del</strong>le volte.<br />

E’ vero però Sindaco che bisogna fare attenzione, non possiamo un provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> questa<br />

caratura portarlo in Consiglio Comunale <strong>di</strong> nuovo dopo 10 giorni Sindaco, è un chiaro errore <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>sattenzione, <strong>di</strong> superficialità, dopo mi <strong>di</strong>rete lo abbiamo fatto in un momento velocissimo. Ho<br />

capito ma se io in un provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> una località <strong>di</strong> mare trovo le baite montane Sindaco, io l’ho<br />

detto anche in Commissione, non abbiamo le baite montane a Sottomarina, c’è la baita al mare dei<br />

bagni Vianello ma non c’è la baita in montagna!<br />

Allora se ci sbagliamo a mettere <strong>del</strong>le terminologie e non introduciamo gli affittacamere che sono,<br />

nonostante qualcuno gli <strong>di</strong>a degli evasori fiscali, sono una categoria presente nel territorio, c’è,<br />

esiste, pochi, 3 – 4 – 2 – 7 non lo so, però anche qua Sindaco mi sembra un po’... già questo<br />

provve<strong>di</strong>mento è passato e stava un po’ scemando, abbiamo dato vita a un provve<strong>di</strong>mento che era<br />

già defunto. Dopo sa, lei mi <strong>di</strong>ce “è una mo<strong>di</strong>fica”, per carità, anche quel gesto forse si poteva<br />

risparmiare.<br />

Però il problema qual è? Siamo arrivati ad un livello dove non si può dopo 10 giorni riportare una<br />

mo<strong>di</strong>fica ad una <strong>del</strong>ibera su punti fondamentali, anche il <strong>di</strong>scorso che il dottor Veronese mi ha<br />

spiegato in commissione che i minori <strong>di</strong> 12 anni è per fare statistica è per vedere quanti, copia<br />

incolla, <strong>di</strong> Asiago, copiato anche quello che avete stampato per mandarlo agli albergatori e agli<br />

affittacamere c’era anche quella colonna <strong>di</strong>ce “per carità va bene, è una statistica, sono contento che<br />

fate una statistica” però è un errore grossolano che demarca una situazione <strong>di</strong>fficile a livello politico<br />

ma anche degli uffici. Dia una regolata agli uffici Sindaco, vuol <strong>di</strong>re che c’è qualche problema se<br />

facciamo una <strong>del</strong>ibera dove mettiamo le baite <strong>di</strong> montagna, siete stati fortunati a cancellare con il<br />

tasto “Canc” <strong>Chioggia</strong> e mettere <strong>Chioggia</strong> e non lasciare Asiago, perché altrimenti potevamo vedere<br />

su alcune pagine Asiago, perché è copia e incolla <strong>di</strong> quello <strong>di</strong> Asiago. Quin<strong>di</strong> a meno che non avete<br />

rilasciato <strong>del</strong>le autorizzazioni provvisorie “per cavare le balanse in <strong>di</strong>ga per fare le baite de<br />

montagna”. io a <strong>Chioggia</strong> non le ho ancora viste, quin<strong>di</strong> il mio voto è contrario per principio a<br />

questo provve<strong>di</strong>mento anche se capisco che è una mo<strong>di</strong>fica. Abbiamo lasciato le persone che sono<br />

ancora nel dubbio, gli affittacamere o quelli che adesso introducete con la legge 33 <strong>del</strong> 2002, la<br />

famosa legge <strong>del</strong> turismo, devono pagare dal 1 luglio o devono pagare da quando entra in vigore<br />

questa successiva? Anche questa Sindaco è una preoccupazione in più che abbiamo messo a 4<br />

affittacamere come <strong>di</strong>ce l’Assessore, però chi 4 qui chi 4 là adesso probabilmente ha un dubbio in<br />

più. Quin<strong>di</strong> io la invito Sindaco, per carità, sono dei provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>fficili per la maggioranza,<br />

capisco tutto però se dovete farli e sono dei provve<strong>di</strong>menti così <strong>di</strong>fficili dovete a un certo punto<br />

vagliarli bene e verificare, anche se fate copia e incolla, che nessuno vi vieta <strong>di</strong> fare, ma almeno <strong>di</strong><br />

correggere quelle parti che in quella città nostra non c’entrano.<br />

Io chiudo e se sa <strong>di</strong>rmi dove c’è una baita <strong>di</strong> montagna qua in zona, speriamo quando faccia neve<br />

quest’inverno andremo con Mauro Bisto visto come ha gestito l’emergenza neve in quei 3 o 4 giorni<br />

che c’è stata quella grossa <strong>di</strong>fficoltà.<br />

PRESIDENTE<br />

Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire il Consigliere Scarpa. Prego Consigliere Scarpa.<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

Io onestamente non volevo neanche intervenire perché poi la questione <strong>di</strong> questa <strong>del</strong>ibera lascia il<br />

tempo che trova, molto probabilmente l’Amministrazione Comunale vuole metterci le spalle a<br />

riparo e <strong>di</strong>ce applichiamo la legge 33. Io intervengo perché prendo spunto da quanto detto dal<br />

Capogruppo <strong>del</strong> PD, neo Capogruppo <strong>del</strong> PD Montanariello il quale ha fatto una filippica dando<br />

tutta la responsabilità alle opposizioni sul mancato <strong>di</strong>alogo con... ovviamente una contrad<strong>di</strong>zione<br />

nei termini, perché lui <strong>di</strong>ce che c’era la <strong>di</strong>sponibilità mentre il vero Capogruppo ha detto non c’è<br />

pane per nessuno, noi abbiamo deciso <strong>di</strong> andare avanti con questa logica e questa logica la<br />

porteremo fino in fondo. Perché poi, ve<strong>di</strong> Montanariello, i nostri emendamenti non erano né<br />

emendamenti demagogici e tanto meno pretestuosi o per far perdere tempo, ostruzionistici, chiamali<br />

pag n. 35 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


come vuoi. Noi avevamo ipotizzato una soluzione per cercare <strong>di</strong> ridurre l’imposizione fiscale dei<br />

nostri citta<strong>di</strong>ni, probabilmente non li avete letti e se non li avete letti non li avete compresi e quin<strong>di</strong><br />

tutto sommato siete andati avanti con la vostra logica anche contrad<strong>di</strong>cendo il Sindaco che poi tutto<br />

sommato nei giornali aveva <strong>di</strong>chiarato che c’era una certa <strong>di</strong>sponibilità a ragionare fermi restando i<br />

sal<strong>di</strong>.<br />

Poi credo che tutto sommato partendo con quell’impostazione molto probabilmente le opposizioni<br />

sarebbero rimaste a ragionare con questa maggioranza che ha i suoi punti <strong>di</strong> vista e avremmo potuto<br />

aprire un <strong>di</strong>alogo e poi vedere le cose nel suo insieme, ovviamente poi la decisione finale spettava<br />

sicuramente a voi. Quin<strong>di</strong> in sede <strong>di</strong> Consiglio Comunale avete fatto un atto <strong>di</strong> arroganza nei<br />

confronti nostri, ma è cosa da poco, ma soprattutto nei confronti sia dei citta<strong>di</strong>ni, perché a priori non<br />

avete voluto confrontarvi con noi. Poi la questione <strong>di</strong> questo cavolo <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica, precisazioni etc.<br />

etc. a me sembra, al <strong>di</strong> là <strong>del</strong>le motivazioni che ci hanno detto in Commissione <strong>del</strong> motivo per cui<br />

non si va a specificare bene la legge 33 a quali articoli si riferisce, per una paura – non lo so – <strong>di</strong><br />

fare un ulteriore errore. Io credo che sia opportuno invece fare un ragionamento, visto che abbiamo<br />

l’opportunità <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare questo regolamento, <strong>di</strong> fare un ragionamento affinché non ci siano<br />

dubbi, assolutamente nessun dubbio a chi applicare questa imposizione.<br />

Io credo, ho presentato anche un emendamento, poi eventualmente lo espliciterò, credo che tutto<br />

sommato all’interno <strong>del</strong> provve<strong>di</strong>mento sia il caso <strong>di</strong> specificare quali articoli <strong>del</strong>la legge 33 ci<br />

riferiamo e <strong>di</strong>co <strong>di</strong> più, che sarebbe opportuno anche classificare le varie strutture ricettive.<br />

Ovviamente nessun per cambiare i termini <strong>del</strong>la tariffazione, ci mancherebbe altro, ormai il<br />

Bilancio è stato approvato, ma solo per dare un’opportunità all’Amministrazione, magari il<br />

prossimo anno, <strong>di</strong> fare una <strong>di</strong>versificazione tariffaria su questo tipo <strong>di</strong> imposizione.<br />

PRESIDENTE:<br />

Grazie.<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

No, grazie a chi?<br />

PRESIDENTE:<br />

Pensavo avesse finito, stavo <strong>di</strong>cendo grazie <strong>del</strong>l’intervento, <strong>di</strong>amo la parola...<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

Devo anche respirare scusa! Va bene, mi hai interrotto.<br />

PRESIDENTE:<br />

Ha finito, bene, ha respirato profondamente e adesso do la parola al Consigliere Donin.<br />

CONSIGLIERE DONIN RENZO:<br />

Grazie Presidente. Vedo che oggi l’ha presa bene, anzi mi fa piacere, quando si vede un Consiglio<br />

Comunale così tranquillo e sereno. Io su questo punto proprio non sarei intervenuto perché<br />

veramente è una situazione che si capisce il piccolo errore, può succedere Giuseppe o no? L’hai<br />

detto prima, sì parlavamo. Veramente dopo avere sentito l’intervento <strong>di</strong> Montanariello inopportuno,<br />

veramente abbiamo capito, io alle volte io con Giuseppe mi confronto e le situazioni purtroppo<br />

succedono. Avete dei ruoli e dei compiti anche <strong>di</strong>versi e vi prendete <strong>del</strong>le responsabilità che vi<br />

dovete prendere. Avete dei numeri, avete <strong>del</strong>le situazioni da tenere sottocontrollo, noi sicuramente<br />

facciamo la nostra parte, se tu eri talmente forte così forte che non penso che tu sei forte in partito.<br />

Adesso te lo <strong>di</strong>co un po’ con... forse vorresti essere forte nel tuo partito ma non lo sei perché tu<br />

quando vieni a <strong>di</strong>re a Beniamino, che è una persona molto tranquilla e molto calma, alle volte vuole<br />

anche confrontarsi, “noi avremo il tuo emendamento, l’abbiamo trattato, l’abbiamo fatto” queste<br />

puttanate tienitele per te! Non venire a voler fare il furbo o prendere per i fon<strong>del</strong>li la gente, hai<br />

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capito Jonatan? Io ti stimo, sei un ragazzo giovane, forse avrai anche un futuro politico ma in questo<br />

momento non era il caso, era già tutto finito. Oggi non si parlava <strong>di</strong> maxi emendamento, si parlava<br />

<strong>di</strong> cose, hai voluto fare una cosa che veramente te la potevi risparmiare. Se sei forte in partito<br />

<strong>di</strong>mostralo nel tuo partito, nella futura vita politica e ve<strong>di</strong>amo se sei veramente così forte. Grazie<br />

Presidente.<br />

PRESIDENTE:<br />

Grazie a lei <strong>del</strong>l’intervento, ha chiesto <strong>di</strong> intervenire oltre che al Consigliere Donin anche il<br />

Consigliere Ravagnan.<br />

CONSIGLIERE RAVAGNAN ANDREA:<br />

Grazie Presidente, solo due parole. Nel merito <strong>del</strong>la mo<strong>di</strong>fica <strong>del</strong>la <strong>del</strong>ibera consiliare abbiamo già<br />

ripetuto e riba<strong>di</strong>sco che si tratta <strong>di</strong> una mo<strong>di</strong>fica dove an<strong>di</strong>amo a definire con esattezza quale<br />

categoria rientrano nel regolamento. Quello che mi <strong>di</strong>spiace dai <strong>di</strong>versi interventi che mi hanno<br />

preceduto, è quello <strong>di</strong> – mi pare Giuseppe – mi pare che per l’ennesima volta non siamo riusciti a<br />

trasmettere il vero motivo o meglio le scelte <strong>di</strong> responsabilità che ci hanno portato a introdurre la<br />

tassa <strong>di</strong> soggiorno. Come hai detto durante il Consiglio <strong>del</strong> 20 giugno la tua e la nostra, intesa come<br />

maggioranza, è la responsabilità nei confronti dei nostri abitanti, <strong>di</strong> 50 mila persone che vivono sul<br />

nostro territorio, sulla città <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong>. Con questo non voglio <strong>di</strong>re che an<strong>di</strong>amo a mettere la tassa<br />

<strong>di</strong> soggiorno sul turista o comunque è stato parafrasato “il turista è un pollo”. Non è così, il turista è<br />

una risorsa importantissima per il nostro territorio, tant’è vero che stiamo cercando <strong>di</strong> rilanciare il<br />

turismo con atti, con regolamenti che altrove ci invi<strong>di</strong>ano. Questo penso, e sono sicuro, che è il<br />

frutto <strong>di</strong> una specifica attenzione sul comparto <strong>del</strong> turismo. Quin<strong>di</strong> il turista, ripeto, è una risorsa per<br />

il nostro territorio a cui in questo momento per far fronte a <strong>del</strong>le <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> bilancio, <strong>di</strong>fficoltà<br />

dove comunque il Comune, questa Amministrazione cerca <strong>di</strong> mantenere la sua quota, il suo<br />

continuo anche seppur piccolo sviluppo, destinando – come era stato detto anche da Beniamino – 10<br />

mila Euro da una parte, 20 mila Euro dall’altra, che si volevano tagliare. Ma non sono quei tagli che<br />

ci cambiano la situazione e sono quei tagli che invece sono utili a questa Amministrazione per<br />

cercare comunque <strong>di</strong> mantenere uno standard positivo e <strong>di</strong> incrementare un’attrattiva <strong>del</strong> nostro<br />

territorio. Per quanto riguarda invece l’intervento <strong>del</strong> Consigliere Gilberto io li vedo esattori gli<br />

affittacamere piuttosto che gli albergatori, ma li vedo in maniera <strong>di</strong>versa, cioè partecipanti attivi alla<br />

vita <strong>di</strong> questo Comune, perché già nel passato c’era la tassa <strong>di</strong> soggiorno, io non ero ancora nato e<br />

quin<strong>di</strong> non so come... però mi pare <strong>di</strong> avere capito che facevano questa funzione, raccoglievano i<br />

sol<strong>di</strong>, li portavano in Comune. Quin<strong>di</strong> non vedo qualcosa <strong>di</strong> illegittimo ... intervento fuori<br />

microfono ... all’APT, chiedo scusa.<br />

Li vedo partecipanti attivi, quin<strong>di</strong> un senso <strong>di</strong> appartenenza a questo territorio, un senso <strong>di</strong> amor<br />

proprio, <strong>di</strong> civiltà, ci deve essere; questo secondo me è il minimo che si chiede, non è che dobbiamo<br />

fare la denuncia dei red<strong>di</strong>ti per conto loro. Dobbiamo riscuotere questa tassa <strong>di</strong> soggiorno e devono<br />

consegnarla.<br />

Ripeto, massima fiducia, nuovamente ne approfitto per rinnovare la fiducia a questa<br />

Amministrazione, a questa Giunta, al Sindaco e a tutti quelli che finora hanno lavorato. Sulla<br />

mo<strong>di</strong>fica, ripeto, un errore formale che non meritava neanche tutto questo <strong>di</strong>battito ma potevamo<br />

chiuderlo prima, grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Grazie Consigliere, ha chiesto <strong>di</strong> intervenire anche il Consigliere Pizzo.<br />

CONSIGLIERE PIZZO ROBERTO:<br />

Grazie Presidente. Come <strong>di</strong>ceva prima l’amico Dario, forse noi siamo quelli che in questa sala sono<br />

stati più presenti, vissute le vicissitu<strong>di</strong>ni sul bilancio. Faccio una parentesi solo sul fatto <strong>di</strong> questa<br />

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mo<strong>di</strong>fica, a me sembra che chi lavora alle volte può anche commettere qualche svista o qualcosa,<br />

non per alleviare però purtroppo può anche succedere e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> conseguenza.<br />

Sulle altre questioni che si ponevano prima, che si <strong>di</strong>ceva, vedete cari amici colleghi <strong>di</strong> Consiglio<br />

Comunale io sono tanti anni che seguo il Consiglio Comunale e che sono in Consiglio Comunale<br />

però è la prima volta, perché sono stato ancora in Amministrazione con gli amici Fortunato e<br />

Scarpa, gli emendamenti noi non possiamo leggere 500 – 400 emendamenti come <strong>di</strong>cevate voi. Il<br />

problema era quello che al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> quello che si <strong>di</strong>ceva prima, che ha detto il nostro Capogruppo,<br />

noi governiamo questa città, abbiamo fatto un bilancio e ci pren<strong>di</strong>amo le responsabilità <strong>di</strong> Governo<br />

<strong>di</strong> questa città. Va bene?<br />

Il problema è vostro, perché voi potevate venire qui, avevate presentato gli emendamenti, si poteva<br />

<strong>di</strong>scuterne, si poteva vedere se era qualcosa che si poteva anche... ma a priori venite a <strong>di</strong>re “ma<br />

avevate già deciso”, qual è il momento? Era il momento che, mi sembra che l’atto politico <strong>di</strong> un<br />

Governo e <strong>di</strong> una città sia proprio il momento in cui si va ad approvare il bilancio. Quin<strong>di</strong> oggi<br />

venirci a <strong>di</strong>re, ma avevate deciso, ma votavate no, ma così e qua e là. Ma allora lo sapevate anche<br />

prima, perché chi è stato in Amministrazione lo sa come funziona, si preparano gli emendamenti, se<br />

c’era la regolarità tecnica si potevano <strong>di</strong>scutere, dopo<strong>di</strong>ché la maggioranza si prendeva le proprie<br />

responsabilità su cosa voleva approvare, se non lo voleva approvare. Io ho avuto la fortuna <strong>di</strong> essere<br />

parte nell’Amministrazione Comunale <strong>di</strong> Guarnieri in 5 anni e so cosa vuol <strong>di</strong>re un bilancio, quali<br />

erano le preoccupazioni quando c’era l’amico Beniamino all’opposizione che presentava gli<br />

emendamenti, si <strong>di</strong>scuteva e poi si vedeva. Ognuno si prende le proprie responsabilità, voi essendo<br />

andati via la <strong>di</strong>fficoltà o l’errore, non voglio neanche entrare in merito, avete commesso un errore.<br />

Quin<strong>di</strong> non potete venire a <strong>di</strong>re che questa Giunta non avrebbe approvato, avrebbe schiacciato<br />

sempre no; perché? Perché memore <strong>del</strong>la mia esperienza politica fatta con la Giunta Guarnieri, fatta<br />

in Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione insieme con te Matteo Penzo in caso <strong>di</strong> riposo, avendo partecipato<br />

ai Consigli Comunali nella passata Amministrazione, Marco lo sai che ero sempre presente e quin<strong>di</strong><br />

... intervento fuori microfono ... mai rivisto, va bene, lo sai che non c’è problema con me. Quin<strong>di</strong><br />

oggi ragazzi, venirci a <strong>di</strong>re “ma avevate già deciso” è una responsabilità vostra. Voi avete<br />

presentato 300 – 200 – 50, non so quanti emendamenti, 250? sfido chiunque <strong>di</strong> voi che un<br />

Consigliere vada a leggere 250 emendamenti. Si poteva <strong>di</strong>scuterli e presentarli come hanno avuto il<br />

parere <strong>di</strong> regolarità tecnica si <strong>di</strong>scuteva, fino all’una, fino alle due, era convocato il giorno dopo un<br />

Consiglio Comunale, quin<strong>di</strong> mi <strong>di</strong>spiace ragazzi però il problema è vostro. Mi <strong>di</strong>spiace se questa è<br />

l’opposizione che sull’atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo che è l’atto determinante <strong>di</strong> un’Amministrazione Comunale<br />

vi siete alzati e siete andati fuori, mi <strong>di</strong>spiace ma siete poca cosa. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire anche il Consigliere Domenico Zanni e poi credo che le <strong>di</strong>scussioni siano<br />

terminate, metteremo in votazione l’unico emendamento presentato e poi... chiedo scusa mi sono<br />

<strong>di</strong>menticato per un istante. Prego.<br />

CONSIGLIERE ZANNI DOMENICO:<br />

Sì volevo entrare nell’argomento che siamo entrati anche in Commissione, cioè da parte nostra<br />

sarebbe stato impossibile pensare <strong>di</strong> portare oggi quello che ha chiesto Beniamino. Cioè Beniamino<br />

in Commissione mi ha chiesto <strong>di</strong> pensare già, nel caso il T.A.R. pronunciasse o nel caso entrassero i<br />

sol<strong>di</strong>, le spese da togliere. Mi fermo prima a questo punto, cioè sarebbe stato impossibile perché?<br />

Perché se fosse stato vero che noi in 3 – 4 giorni avremmo potuto fare questo, la tassa <strong>di</strong> soggiorno<br />

sarebbe stata veramente una cosa sbagliata, perché metterla? Se nel momento in cui dopo 2 giorni<br />

avremmo già la lista <strong>del</strong>la spesa <strong>di</strong> cosa togliere. Questo è un primo punto che secondo me forse è<br />

da questo che è nato anche un po’ il <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> Montanariello.<br />

Secondo cosa, per quanto riguarda il <strong>di</strong>scorso <strong>del</strong> sostituto d’imposta, quante volte si fa il sostituto<br />

d’imposta? Basta pensare a quando si va a comprare una macchina, c’è chi paga l’Iva per te, non è<br />

che te vai a pagare l’Iva a parte. Quin<strong>di</strong> se la legge lo prevede che ci sia la tassa <strong>di</strong> soggiorno e che<br />

pag n. 38 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


uno possa fare il sostituto d’imposta, lo so lo può fare ma pensa a quando compri una macchina,<br />

non è che te paghi esente Iva e poi vai a pagare l’Iva. Quin<strong>di</strong> spesso e volentieri si trovano <strong>di</strong>verse<br />

persone a fare questo tipo <strong>di</strong> imposta senza saperlo. Volevo confermare che sarebbe stato facile per<br />

noi non farla la tassa <strong>di</strong> soggiorno, hanno evitato problemi facendo manovre semplici <strong>di</strong> aumentare<br />

l’ad<strong>di</strong>zionale IRPEF e ad<strong>di</strong>zionale IMU. Quin<strong>di</strong> confermo al Consigliere Beniamino che da parte<br />

nostra sarà l’ultima cosa che vorremo fare, sennò non avremo iniziato questa battaglia che ci ha<br />

portato, alle conseguenze che ci sono state anche nei giorni scorsi. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Aveva chiesto <strong>di</strong> intervenire anche se è la seconda volta se non ricordo male, quin<strong>di</strong> le chiedo <strong>di</strong><br />

fare brevemente... il Consigliere Boscolo Gilberto.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO GILBERTO:<br />

Volevo intervenire in quanto sono stato chiamato in causa sull’emendamento in qualità <strong>di</strong> sostituto<br />

d’imposta. Io semplicemente lo avevo fatto per preservare le categorie dall’obbligo <strong>di</strong> versare<br />

l’imposta nel caso in cui gli ospiti turisti non volessero pagare in quanto c’è stata una sentenza <strong>del</strong><br />

T.A.R. <strong>del</strong> maggio 2012, la n. 653 che appunto specificava che il soggetto passivo <strong>del</strong>l’imposta è<br />

chi pernotta nelle strutture ricettive. Era semplicemente per tutelare, il parere tecnico era positivo<br />

per cui mi sembrava giusto specificarlo. Voi lo avete respinto e fatalità, sarà una fatalità però è uno<br />

dei pin, dei punti sui quali c’è il ricorso al Tar per quanto mi risulta; grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Chiede <strong>di</strong> intervenire anche il Consigliere Fortunato Guarnieri.<br />

CONSIGLIERE GUARNIERI FORTUNATO:<br />

L’abbiamo fatta un po’ troppo lunga perché <strong>di</strong> fatto <strong>di</strong> mero errore si tratta. Però su questo si sono<br />

innescati dei ragionamenti che adesso mi verrebbe da parlare per un’ora e mezza. Però una<br />

precisazione Consigliere Pizzo la dobbiamo. Nel primo Bilancio <strong>di</strong> Romano Tiozzo Pagio <strong>di</strong><br />

Padova che per fortuna degli Dei ci ha lasciato anzitempo ed è stata veramente una grande fortuna.<br />

Proporrò <strong>di</strong> fare ... intervento fuori microfono ... no gli Dei che lo hanno fatto, in questo senso, no<br />

morire no poveretto, dai! Si può fare una lapide a ricordo <strong>del</strong>l’evento?<br />

PRESIDENTE:<br />

Torniamo sul punto per piacere, Consigliere sennò le seppioline poi fanno effetto, an<strong>di</strong>amo avanti!<br />

CONSIGLIERE GUARNIERI FORTUNATO:<br />

Vorrei ricordare il Consigliere Pizzo Roberto che nel primo bilancio <strong>del</strong>l’innominato, facciamo così<br />

sennò innesco un’altra <strong>di</strong>scussione, il PD nella persona – attenzione – <strong>di</strong> Tiozzo Lucio aveva... l’ho<br />

detto bene? Avevamo presentato 2000 emendamenti, si ricorderà Giuseppe, forse anche <strong>di</strong> più,<br />

4000, ha lavorato 10 giorni il Consigliere Scarpa, <strong>di</strong>minuendo <strong>di</strong> 1 Euro nelle voci <strong>di</strong> spesa e<br />

incrementando <strong>di</strong> 1 Euro nelle voci <strong>di</strong> entrata. Al ché cosa è successo? L’allora Segretario Generale<br />

dottor Natale ha detto “no perché sono irricevibili in quanto seriali” e noi quella volta uscimmo<br />

dall’aula, quin<strong>di</strong> per favore non <strong>di</strong>ciamo cose che non esistono. Questo per una questione <strong>di</strong> verità.<br />

La seconda cosa che devo <strong>di</strong>re, scusate ma se il dottor Veronese <strong>di</strong>ce oggi, qui in questo momento,<br />

che la terra non è sferica ma è cubica, io sono convinto che se vado alle porte d’Ercole, l’attuale<br />

Gibilterra, a un certo momento trovo un angolo e cado nel buio perché bisogna credergli. Se il<br />

dottor Veronese <strong>di</strong>ce che ci sono <strong>del</strong>le baite montane, il dottor Veronese ha ragione, e che caspita<br />

insomma! Noi votiamo contro non per il refuso, perché credo che ha ragione lui, ma perché siamo<br />

contrari naturalmente alla tassa <strong>di</strong> soggiorno.<br />

PRESIDENTE:<br />

pag n. 39 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


Bene, se Scarpa vuole presentare l’emendamento poi lo mettiamo ai voti. Interviene anche<br />

Marcellino Boscolo.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPPON MARCELLINO:<br />

Io raccomando che i sol<strong>di</strong> raccolti per la tassa <strong>di</strong> soggiorno siano effettivamente spesi nell’ambito<br />

turistico. Che possibilmente siano coinvolti gli operatori, i rappresentanti <strong>del</strong>le categorie che la<br />

pagano questa tassa, nella decisione <strong>di</strong> in quali settori e dove spenderli. L’altro auspicio è che vista<br />

la novità e viste le modalità un po’ <strong>di</strong>verse anche in passato, si utilizzi la massima tolleranza per gli<br />

eventuali errori che gli operatori potessero compiere. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Consigliere Scarpa se vuole presentare l’emendamento mettiamo ai voti l’emendamento e poi...<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

Il parere com’è Presidente?<br />

PRESIDENTE:<br />

Il parere <strong>del</strong>l’emendamento <strong>di</strong> Scarpa è favorevole.<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

Allora lo ritiro.<br />

PRESIDENTE:<br />

Mettiamo ai voti il provve<strong>di</strong>mento, prego. Si sono astenuti Bullo Clau<strong>di</strong>o e Donin Renzo, hanno<br />

votato contro Malaspina, Boscolo Gilberto, Guarnieri Fortunato, Scarpa Gianfranco, tutti gli altri<br />

hanno votato favorevoli. Dolfin Marco?<br />

Votiamo l’imme<strong>di</strong>ata esecutività, prego. Nel frattempo che controlliamo la votazione facciamo una<br />

comunicazione <strong>di</strong> servizio, facciamo il prossimo punto e poi faremo la pausa, guar<strong>di</strong> non ho<br />

problemi, è che mi è stata richiesta da più parti una pausa, Consigliere Guarnieri poi la mettiamo ai<br />

voti quin<strong>di</strong> non c’è nessun problema.<br />

Hanno votato contrari... scusate! Consigliere Montanariello ... intervento fuori microfono ... hanno<br />

votato contro Malaspina Massimiliano ancora, perché proprio ... intervento fuori microfono ... è la<br />

seconda volta, errare è umano e perseverare è <strong>di</strong>abolico, Boscolo Gilberto, Guarnieri Fortunato,<br />

Scarpa Gianfranco. Si sono astenuti Boscolo Beniamino, Bullo Clau<strong>di</strong>o, Donin Renzo e Dolfin<br />

Marco. Il provve<strong>di</strong>mento è approvato, passiamo al sesto punto.<br />

DELIBERAZIONE N. 105 DEL 11.07.2012<br />

PRESIDENTE:<br />

Adesione ai principi e le in<strong>di</strong>cazioni sulle convezioni O.N.U. sui <strong>di</strong>ritti <strong>del</strong>le persone con <strong>di</strong>sabilità<br />

per la programmazione e il miglioramento <strong>del</strong>le politiche sociali in territorio <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong> – atto <strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>rizzo. Prego Sindaco.<br />

SINDACO:<br />

Senz’altro questa adesione alla convenzione O.N.U. sui <strong>di</strong>ritti <strong>del</strong>le persone con <strong>di</strong>sabilità, un<br />

passaggio importante <strong>di</strong> civiltà che fa seguito ad iniziative in coerenza con questi principi che si<br />

sono prese anche in questo Consiglio Comunale, per esempio con riferimento al regolamento <strong>del</strong><br />

demanio marittimo in cui abbiamo inteso inserire in quel contesto dei principi che tengano conto dei<br />

<strong>di</strong>ritti <strong>del</strong>le persone con <strong>di</strong>sabilità. Quin<strong>di</strong> è in coerenza con questo impegno che ci siamo presi con<br />

questa Amministrazione, senz’altro anche rispettato dalle Amministrazioni passate, che si ritiene <strong>di</strong><br />

consacrare con un passaggio <strong>di</strong> Consiglio Comunale questo importante momento.<br />

pag n. 40 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


E’ qualificante appunto per l’intero Consiglio stabilire con la formalità <strong>di</strong> un voto <strong>di</strong> questa<br />

assemblea l’adesione <strong>di</strong> questo Comune ai principi <strong>di</strong> questa convenzione. Convenzione alla quale<br />

già oggi debbono adeguarsi le normative degli stati, già in passato come si è detto, con passate<br />

Amministrazioni e anche con quella attuale ci si è orientati nel <strong>del</strong>iberare i singoli provve<strong>di</strong>menti ai<br />

principi che sono richiamati nella convenzione stessa. In particolare l’idea <strong>di</strong> fondo <strong>del</strong>la<br />

convenzione è quella <strong>di</strong> agire per l’uguaglianza tra tutte le persone rimuovendo in ogni senso gli<br />

ostacoli poste <strong>di</strong> fronte alle persone con <strong>di</strong>sabilità. Io credo che sia opportuno e chiedo la<br />

collaborazione <strong>del</strong> Consigliere Marcellino Boscolo perché possa più compiutamente illustrare i<br />

principi <strong>di</strong> questa convenzione confidando che ci possa essere al riguardo, e sono convinto che sarà<br />

così, un voto unanime e convinto.<br />

PRESIDENTE:<br />

Prego Consigliere Marcellino.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPPON MARCELLINO:<br />

Ieri siamo stati in commissione e ha avuto uno svolgimento più <strong>di</strong> tipo seminariale che non <strong>di</strong>ciamo<br />

la classica commissione che si fa. Ci siamo soffermati soprattutto sulle prime parole proprio <strong>del</strong><br />

titolo, convenzione per i <strong>di</strong>ritti <strong>del</strong>le persone con <strong>di</strong>sabilità, persone con <strong>di</strong>sabilità abbiamo parlato<br />

un po’ <strong>del</strong> linguaggio, <strong>del</strong> lessico, <strong>del</strong>la parte semantica <strong>di</strong>rebbe Fortunato che ho qui vicino, <strong>di</strong>rei<br />

che è stata abbastanza una <strong>di</strong>scussione fruttuosa e gratificante. Che <strong>di</strong>re, ogni articolo <strong>di</strong> questa<br />

convenzione sono 50 articoli, avrebbe bisogno <strong>di</strong> una parte seminariale per essere <strong>di</strong>ffusamente<br />

spiegata e <strong>di</strong>scussa. Ho scritto un piccolo intervento proprio per <strong>di</strong>re quali sono i fondamenti <strong>di</strong><br />

questa convenzione ma soprattutto anche i pericoli che stiamo vivendo in questi anni <strong>di</strong> crisi<br />

profonda. Allora, la convenzione O.N.U. sui <strong>di</strong>ritti <strong>del</strong>le persone con <strong>di</strong>sabilità, poco più <strong>di</strong> 50<br />

pagine, scritte in un linguaggio molto <strong>di</strong>retto, che spiegano che le persone con <strong>di</strong>sabilità sono<br />

semplicemente persone con <strong>di</strong>ritti come tutti gli altri e che si <strong>di</strong>venta persone con <strong>di</strong>sabilità solo e<br />

quando si incontrano barriere comportamentali e ambientali che impe<strong>di</strong>scono la partecipazione su<br />

base <strong>di</strong> uguaglianza e <strong>di</strong> pari opportunità con gli altri.<br />

La convenzione ci <strong>di</strong>ce che l’uguaglianza è qualcosa <strong>di</strong> possibile se si mettono in atto interventi<br />

adeguati. In un periodo <strong>di</strong> forte crisi economica e sociale è stata veicolata un’immagine <strong>del</strong>la<br />

<strong>di</strong>sabilità come un peso insostenibile per la società. E’ così emerso ciò che in realtà era<br />

semplicemente al <strong>di</strong> sotto <strong>di</strong> quella soglia <strong>di</strong> inibizione dettata dal politicamente corretto, sono<br />

emersi sentimenti nascosti che <strong>di</strong>mostrano quanta strada vi sia ancora da percorrere per superare,<br />

sempre che sia <strong>del</strong> tutto superabile, l’avversione nei confronti <strong>di</strong> chi non è come gli altri. Con la sua<br />

presenza <strong>di</strong> obbliga a guardare in faccia alla realtà, a ciò che hai magari confinato nella sfera <strong>del</strong><br />

rimosso. La persona con <strong>di</strong>sabilità ti ricorda che tu, anche tu in quanto essere umano sei soggetto a<br />

limiti, a volte anche molto pesanti; c’è un bivio, o te ne fai una ragione partendo dal dato<br />

fondamentale che la <strong>di</strong>gnità è <strong>di</strong> ogni essere umano e allora lavori per una società più inclusiva,<br />

oppure fai come gli spartani che si liberavano dei bambini che non venivano bene.<br />

La versione moderna <strong>di</strong> una simile scelta la conosciamo e si chiama action T4 che significa azione<br />

:........... che è l’in<strong>di</strong>rizzo <strong>del</strong> ministero <strong>del</strong>lo salute <strong>del</strong> partito sociale nazista che praticamente aveva<br />

pianificato l’eutanasia per tutte le persone con <strong>di</strong>sabilità arrivando all’eliminazione <strong>di</strong> 70 mila<br />

persone. Questo accadde nella seconda metà degli anni 30, fu una trage<strong>di</strong>a che non si può e non si<br />

deve mai <strong>di</strong>menticare ed è una strada che sia pure con modalità <strong>di</strong>verse, più subdole magari,<br />

qualcuno potrebbe voler ripercorrere. Qui volevo spiegare un attimo quale potrebbe essere la<br />

modalità più subdola, certamente non si tornerà a un programma <strong>di</strong> eutanasia.<br />

PRESIDENTE:<br />

Cerchiamo <strong>di</strong> essere concisi per il rispetto <strong>del</strong> tempo <strong>di</strong> tutti i Consiglieri.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPPON MARCELLINO:<br />

pag n. 41 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


Certo, l’eutanasia, ma le politiche sociali che magari qualcuno auspica potrebbero fare in modo che<br />

l’eutanasia venga chiesta dalle stesse persone con <strong>di</strong>sabilità. Ed è questo che spaventa. Sei troppo<br />

pessimistico ad affermare che oggi ci troviamo <strong>di</strong> fronte a un tale bivio, è un fatto però che si va<br />

accentuando la <strong>di</strong>varicazione tra il pensiero <strong>del</strong> movimento <strong>del</strong>le associazioni che intende<br />

fermamente continuare a percorrere la prima strada sancita a livello internazionale dalla<br />

convenzione <strong>del</strong>le nazioni unite e coloro che, anche quando non lo <strong>di</strong>cono apertamente, non si<br />

opporrebbero più <strong>di</strong> tanto a soluzioni spartane. A Sparta selezionavano la razza abbandonando i<br />

bambini che non rispettavano certi canoni sul monte Taigete e non è probabilmente un caso che<br />

questi spartani a furia <strong>di</strong> eliminare quelli che ritenevano imperfetti, pensate, unici nel mondo greco,<br />

non hanno lasciato all’umanità uno scultore, un architetto, un filosofo, un musicista e un poeta.<br />

Nulla!<br />

Ecco perché è importante che i principi e i contenuti <strong>di</strong> uguaglianza e <strong>di</strong> pari opportunità che<br />

costituiscono la convenzione <strong>del</strong>le nazioni unite per i <strong>di</strong>ritti <strong>del</strong>le persone con <strong>di</strong>sabilità <strong>di</strong>ventino<br />

patrimonio <strong>del</strong>la nostra città. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Bene, se non ci sono altri interventi, Guarnieri prego.<br />

CONSIGLIERE GUARNIERI FORTUNATO:<br />

Volevo, su questo dopo <strong>di</strong>ce i tempi sono... però <strong>di</strong>scussa così questa cosa rischia <strong>di</strong> essere, scusate<br />

se ve lo <strong>di</strong>co, ma spoetizzata, perde valenza. Perché lo facciamo alla fine <strong>di</strong> 4 ore <strong>di</strong> smaronamento,<br />

lasciate che ve lo <strong>di</strong>ca, dopo andremo via, bisogna far presto perché i borborigmi, sento già dei<br />

stomaci che .... cioè è una cosa importante che secondo me doveva essere trattata con un clima e<br />

con una tempistica adeguata rispetto al senso <strong>di</strong> quello <strong>di</strong> cui si sta parlando, adesso non vorrei<br />

nemmeno accennare che mentre lui leggeva io facevo i cavoli miei da una parte, quello parlava <strong>di</strong><br />

là, questi altri parlavano <strong>di</strong> qua. Però comprendo, capisco, siamo stanchi, però una riflessione su<br />

queste cose qua la dobbiamo fare. Perché come <strong>di</strong>cevamo ieri in commissione, qui è una sfida che<br />

noi lanciamo anche con questo accoglimento a un modo <strong>di</strong> pensare che nel corso dei secoli è entrato<br />

nel DNA <strong>del</strong> Comune pensiero. Ci è entrato, ricordava prima anche Marcellino, ad<strong>di</strong>rittura si è<br />

incar<strong>di</strong>nato in una forma semantica, filologica quasi che è stata assunta in maniera negativa da ampi<br />

strati <strong>del</strong>la popolazione che non necessariamente sono strati meno abbienti, meno acculturati etc.<br />

perché per esempio, anche prendendo nella nostra città, lo ricordavamo anche ieri, a volte anche<br />

persone istruite si lasciano andare alle frasi <strong>del</strong> tipo “stai 5 spanne <strong>di</strong>stanti da quei segnai da Dio”<br />

cioè chi è in carrozzina, chi è ... cioè segnai da Dio, dopo che tu abbia l’AIDS vieni, mi dai un<br />

bacio, mi puoi infettare <strong>di</strong> una malattia <strong>di</strong> quel tipo o per non farla più banale, come succede ormai<br />

in una città come questa, infettarsi con...<br />

PRESIDENTE:<br />

Scusi Consigliere.<br />

CONSIGLIERE GUARNIERI<br />

Avete fame ho già capito.<br />

PRESIDENTE:<br />

No, no, no, semplicemente perché ha detto una cosa inesatta che non vorrei ferisse qualcuno,<br />

attraverso il bacio l’AIDS non si contagia, detto ciò an<strong>di</strong>amo avanti, visto che è anche un me<strong>di</strong>co!<br />

CONSIGLIERE GUARNIERI:<br />

Facciamo una <strong>di</strong>scussione tecnica allora <strong>di</strong> come si trasmette il virus HIV?<br />

PRESIDENTE:<br />

pag n. 42 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


No, siccome...<br />

CONSIGLIERE GUARNIERI FORTUNATO:<br />

Ti parlo <strong>del</strong> formolo, dei 40 gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> temperatura? Dai su!<br />

Quin<strong>di</strong> voglio <strong>di</strong>re, il rischio è che attraverso queste forme <strong>di</strong> interpretazione <strong>del</strong>la <strong>di</strong>versità, in<br />

Commissione anche qualcuno ha detto <strong>di</strong>versità <strong>di</strong> qualsiasi natura, mi pare lo stesso Boscolo<br />

Alessandro, anche Zanni etc. vero? Ecco.<br />

Quin<strong>di</strong> bisogna assumere una forma mentis che vada a cambiare ra<strong>di</strong>calmente la nostra idea <strong>di</strong> che<br />

cosa è una persona con <strong>di</strong>sabilità, perché così dobbiamo chiamarla questa cosa. E’ vero anche, altro<br />

esempio fatto ieri, che tra qualcuno che ha un’ampia <strong>di</strong>sabilità e qualcuno che ha un’ampia e certa<br />

sicurezza <strong>di</strong> essere sano, mai sicurezza fu più fallace <strong>di</strong> questa, perché io <strong>di</strong>co sempre dammi una<br />

siringa e ti faccio vedere io che sano non sei perché ti indago e chi indaga trova in me<strong>di</strong>cina. Dico,<br />

tra questi due opposti in mezzo c’è tutta una <strong>di</strong>versificazione, avete poco da toccarvi perché avete<br />

<strong>del</strong>le facce che non mi piacciono tanto. C’è una <strong>di</strong>versificazione talmente variopinta che è molto<br />

<strong>di</strong>fficile, quasi impossibile stabilire con assoluta certezza il grado <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità come è <strong>di</strong>fficile<br />

all’opposto stabilire con un’assoluta certezza il grado <strong>di</strong> sanità, il grado <strong>di</strong> salute.<br />

Allora, se su questo siamo d’accordo, e cioè che le certezze da questo punto <strong>di</strong> vista non devono<br />

esistere, io credo che invece, ho fatto un appunto poi a Marcellino, cioè andare a fare l’autopsia<br />

<strong>del</strong>la filologica e semantica, perché è entrato nel costume <strong>verbale</strong> identificare chi ha un problema <strong>di</strong><br />

questa natura, noi usiamo una terminologia, non possiamo massacrarci per questo. Perché andando<br />

un po’ più in là alla fine siamo costretti a <strong>di</strong>re, l’unica roba che ci rimane Marcellino, qui non ci<br />

sono più le parole, non ci sono più i vocaboli sbagliati etc., c’è solamente un dato, che noi<br />

dobbiamo essere rispettosi, sempre e comunque senza farci violenza <strong>di</strong> come ci dobbiamo<br />

comportare e parlare rispetto alle persone teoricamente <strong>di</strong>verse da noi perché questo è un grado<br />

ulteriore <strong>di</strong> civiltà e solo così si segna un gra<strong>di</strong>no in più che noi facciamo anche con questo rispetto<br />

alla volontà che noi esprimiamo oggi in questa sera <strong>di</strong> andare in una <strong>di</strong>rezione che sia appunto <strong>di</strong><br />

civiltà e <strong>di</strong> rispetto <strong>di</strong> chi è <strong>di</strong>verso da noi, <strong>di</strong>sabile, omosessuale, eterosessuale o chi altro. Siamo in<br />

un momento <strong>di</strong> avanzamento <strong>di</strong> ulteriore civiltà, questo vuol <strong>di</strong>re che va bene.<br />

PRESIDENTE:<br />

Montanariello.<br />

CONSIGLIERE MONTANARIELLO JONATAN:<br />

Grazie Presidente. Sarò molto breve dopo la <strong>di</strong>scussione <strong>di</strong> Guarnieri. Io colgo l’occasione per<br />

invitare Marcellino che con queste proposte rende sempre lustro e porta qualcosa <strong>di</strong> positivo<br />

all’interno <strong>del</strong>la nostra <strong>di</strong>scussione. L’ho già fatto in Commissione e te lo faccio adesso<br />

pubblicamente, rinnovandoti Marcellino a portare tutte quelle che sono queste iniziative o questi<br />

temi <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione perché ne parlavamo anche ieri, a volte relazionarsi, come te leggevi all’inizio<br />

<strong>del</strong>la proposta <strong>del</strong>la <strong>del</strong>ibera, <strong>di</strong>venta <strong>di</strong>fficile ma perché? Perché c’è una <strong>di</strong>fficoltà stessa, chi<br />

fortunatamente non gli capita <strong>di</strong> doversi relazionare con alcune problematiche, nel potersi porre e<br />

<strong>di</strong>alogare tranquillamente cercando <strong>di</strong> non sentirsi in <strong>di</strong>fficoltà per magari usare un termine<br />

improprio. Perché a volte è <strong>di</strong>fficile conoscere la sensibilità e quale termine meno possa ledere al<br />

nostro interlocutore, qualora il nostro interlocutore rientrasse, tra virgolette, chi non è come noi.<br />

Quin<strong>di</strong> è proprio sulla scia <strong>di</strong> quello che <strong>di</strong>ceva Fortunato, che c’è un avanzamento <strong>di</strong> civiltà<br />

portando queste <strong>di</strong>scussioni e approvando come questa <strong>del</strong>ibera altre, io ti invito Marcellino <strong>di</strong><br />

alzare la <strong>di</strong>scussione, alzare il tiro su queste <strong>di</strong>scussioni perché è importante per noi conoscere<br />

quello che fortunatamente posso <strong>di</strong>re non siamo chiamati a conoscere, quin<strong>di</strong> io ti ringrazio per<br />

istruirci, aiutarci a civilizzarci sotto questo punto <strong>di</strong> vista. Quin<strong>di</strong> ben vengano queste proposte e<br />

ben vengano tutte le altre che metterai in campo, perché penso che <strong>di</strong>ano valore e <strong>di</strong>mostrino quello<br />

che è il nostro grado <strong>di</strong> civiltà che ha ancora tanto da crescere e da imparare. Quin<strong>di</strong> grazie<br />

pag n. 43 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


Marcellino, noi siamo completamente favorevoli e ti invito a portare ancora queste proposte che<br />

danno un senso morale anche a quella che è l’attività politica. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Donin ha chiesto <strong>di</strong> intervenire brevemente.<br />

CONSIGLIERE DONIN RENZO:<br />

Sì brevemente. Mi <strong>di</strong>spiace essere sempre contro Montanariello, ma oggi e anche stasera. Ma tu,<br />

scusa un attimo, grazie intanto Marcellino in commissione ci siamo sentiti bene, io penso che tu non<br />

vuoi civilizzare me anzi vuoi sensibilizzare me, sono dei termini veramente... c’è una <strong>di</strong>fferenza.<br />

civilazzare, amico mio, o no? Dimmi se sbaglio! ... intervento fuori microfono ... è giusto, io ti<br />

ringrazio, ma hai sbagliato termine, è molto grave perché mi <strong>di</strong>ci che non sono civilizzato ...<br />

intervento fuori microfono ... no, no.<br />

PRESIDENTE:<br />

Consigliere Donin, è giovane! E’ giovane!<br />

CONSIGLIERE DONIN RENZO:<br />

Io ti ringrazio <strong>del</strong>la sensibilizzazione che ci stai dando, ieri abbiamo fatto una bella <strong>di</strong>scussione<br />

secondo me in <strong>di</strong>scussione, forse più importante <strong>di</strong> adesso visto, come ha detto Fortunato l’ora<br />

tarda, la situazione un po’... io ti ringrazio e io penso <strong>di</strong> ritornare su questo punto. Sicuramente se tu<br />

ci vuoi dare una mano a ritornarci e sicuramente a sensibilizzarci, ancora <strong>di</strong> più. Grazie Marcellino.<br />

PRESIDENTE:<br />

Do la parola per una breve replica. Mi ha chiesto <strong>di</strong> intervenire prima Alessandro Boscolo e poi do<br />

anche la parola a Marcellino per le conclusioni.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO ALESSANDRO:<br />

Grazie Presidente. Io volevo ringraziare Marcellino proprio perché la non conoscenza <strong>di</strong> alcune<br />

tematiche fa sì che avendo come colleghi gente come Marcellino, quin<strong>di</strong> che si occupa <strong>di</strong> queste<br />

cose, fa sì che più se ne parli più si affrontino queste tematiche non sempre conosciute, anche a<br />

parere mio, anche nei termini <strong>di</strong> definizione a volte si rischia nella goffaggine <strong>di</strong> non sapere<br />

l’argomento e si rischia <strong>di</strong> fare, commettere imprecisioni, commettere gaffe anche nei confronti <strong>di</strong><br />

una persona portatrice <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità, che magari se si trattasse <strong>di</strong> argomento – perché lo si conosce –<br />

con normalità non si farebbe. Marcellino lo ringrazio anche perché il fatto che se ne parli ci fa avere<br />

meno paura <strong>di</strong> quello che è <strong>di</strong>verso, perché la paura <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso nella storia ha provocato i maestri <strong>del</strong><br />

nazismo, la paura degli ebrei perché erano <strong>di</strong>versi <strong>di</strong> noi ha provocato il nazismo, la paura <strong>del</strong>le<br />

persone <strong>di</strong>verse sessualmente e <strong>di</strong> religione ha portato le più gran<strong>di</strong> ottusità e le più gran<strong>di</strong> catastrofi<br />

dal punto <strong>di</strong> vista <strong>del</strong>l’umanità. Quin<strong>di</strong> io penso che questa cosa non debba essere fina a sé stessa<br />

ma debba seguire a <strong>del</strong>le iniziative, <strong>del</strong>le iniziative soprattutto che vadano a sensibilizzare sia noi<br />

“adulti” ma anche soprattutto le nuove generazioni quin<strong>di</strong> nella scuola, dove si va ad agire sulle<br />

menti e dove si va a creare una sensibilità, un senso civico e un senso in modo tale da rendere meno<br />

<strong>di</strong>verso coloro che a parer nostro forse lo sono. Ma lo sono semplicemente perché hanno, scusate<br />

anche l’ingarbugliamento, solo perché hanno <strong>del</strong>le <strong>di</strong>versità rispetto a noi stessi e non perché siano<br />

meno importanti <strong>di</strong> noi. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire brevemente...<br />

BOSCOLO CAPPON MARCELLINO:<br />

pag n. 44 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


Una piccola chiosa, intanto ringrazio tutti gli intervenuti, voglio ricordare, cioè spero <strong>di</strong> no, però chi<br />

sarà fortunato invecchierà e adesso si invecchia sempre <strong>di</strong> più. Lo sapete che il 75% <strong>del</strong>le persone<br />

con <strong>di</strong>sabilità grave ha più <strong>di</strong> 65 anni? L’invecchiamento, i progressi <strong>del</strong>la me<strong>di</strong>cina porteranno a<br />

che la gente sopravvivi <strong>di</strong> più ma con sempre più magagne. Questo è... i principi, i contenuti, i<br />

regolamenti, leggi, sono fatte in una prospettiva futura che vedrà una maggioranza <strong>di</strong> anziani<br />

acciaccati, <strong>di</strong>sabili che vorranno vivere e che vogliono vivere già da adesso. Perciò una classe<br />

<strong>di</strong>rigente deve avere presente tutto questo e deve presentare, fare <strong>del</strong>le politiche adeguate proprio in<br />

previsione <strong>di</strong> questo. Grazie a tutti.<br />

PRESIDENTE:<br />

Io aggiungo solo una cosa brevemente, ricordo un libro che <strong>consiglio</strong> tra l’altro a tutti <strong>di</strong> leggere,<br />

molto bello, “l’oscuro <strong>di</strong> Talos e <strong>di</strong> Manfre<strong>di</strong>” che nasce proprio da una storia ambientata a Sparta e<br />

interpretata da un bambino che aveva <strong>di</strong>sabilità. Credo sia stata interessante la Commissione <strong>di</strong> ieri<br />

a cui non ho potuto partecipare, certo è che il tema è un tema che mi sento, vedendo anche i<br />

commenti e i giu<strong>di</strong>zi da parte <strong>di</strong> tutti i Consiglieri, che sia molto sentito, credo sia effettivamente un<br />

segno importante che il nostro Consiglio si stia occupando anche <strong>di</strong> queste tematiche e ne sono<br />

proprio orgoglioso <strong>di</strong> rappresentare il Consiglio su questi temi. Quin<strong>di</strong> credo che sia un vanto per la<br />

nostra città e auspico che tutti i Consiglieri lavorino sempre per accogliere, promuovere iniziative <strong>di</strong><br />

questo genere. Quin<strong>di</strong> un plauso a Marcellino ma a tutti i Consiglieri che comunque si apprestano a<br />

lavorare su tematiche alte che portino la qualità <strong>del</strong>la nostra politica e <strong>del</strong>le nostre <strong>di</strong>scussioni su<br />

questo versante, perché questa è la modalità con cui si riesce a costruire una città utile anche ai<br />

citta<strong>di</strong>ni <strong>del</strong> nostro futuro. Grazie quin<strong>di</strong> a tutti <strong>di</strong> questa cosa, mettiamo tranquillamente ai voti la<br />

proposta <strong>di</strong> <strong>del</strong>ibera, prego. Non ha votato Boscolo Beniamino, Bullo Clau<strong>di</strong>o, Penzo Matteo ha<br />

votato, ma ha votato cosa? Bene. Allora abbiamo 18 voti a favore, il provve<strong>di</strong>mento è passato.<br />

Se non ci sono obiezioni io voterei la sospensione <strong>del</strong> Consiglio per poi riunirci, ora sono le 20.50,<br />

per riunirci alle 21.30-21.45. Quin<strong>di</strong> se siete d’accordo io propongo la sospensione per questa<br />

piccola pausa, poi ripren<strong>di</strong>amo con gli ultimi 3 punti <strong>del</strong>l’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno.<br />

Riconoscimento <strong>del</strong> debito fuori Bilancio, Pamela S.r.l. ... intervento fuori microfono ... il<br />

penultimo, quello dopo, sono 3 i punti! Votiamo la sospensione, prego. Bene il Consiglio è sospeso,<br />

ripren<strong>di</strong>amo alle 21.30. Grazie.<br />

Il Consiglio Comunale viene sospeso. Sono le ore 20.53<br />

Il Consiglio Comunale viene ripreso. Sono le ore 22.06<br />

Il Segretario Generale procede all’appello.<br />

DELIBERAZIONE N. 106 DEL 11.07.2012<br />

PRESIDENTE:<br />

Perfetto, siamo arrivati al punto n. 7. – Riconoscimento debiti fuori bilancio ex art. 194 comma 1<br />

lettera e) <strong>del</strong> decreto legislativo 267 <strong>del</strong> 2000 derivante dall’atto <strong>di</strong> precetto protocollo <strong>comunale</strong> n.<br />

15730 <strong>del</strong> 27 marzo 2012. Prego Assessore.<br />

ASSESSORE ROSSI RICCARDO:<br />

Il provve<strong>di</strong>mento è stato <strong>di</strong>scusso in due Commissioni Consiliari, la seconda purtroppo per problemi<br />

sono anche giunto in ritardo, in quella seconda Commissione era presente anche l’Avvocato Papa<br />

che senza ombra <strong>di</strong> dubbio insieme all’Architetto Talieh Noori avranno dato le spiegazioni <strong>del</strong> caso,<br />

la cifra è abbastanza contenuta, anzi è contenuta, si tratta <strong>di</strong> circa 5 mila Euro, vengono riconosciute<br />

le caratteristiche perché possa essere acquisito, possa essere dato parere <strong>di</strong> riconoscimento <strong>di</strong><br />

legittimità <strong>del</strong> debito fuori bilancio. Tecnicamente era <strong>di</strong>scussione è stata affrontata in sede <strong>di</strong><br />

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commissione dove sono state anche espresse <strong>del</strong>le perplessità legate magari non solo al debito fuori<br />

bilancio, chiedo anche scusa che in quella seconda commissione, quando c’era l’avvocato non sono<br />

riuscito ad essere presente, magari chi – se si dovesse accendere la <strong>di</strong>scussione – potrebbe<br />

intervenire qualcuno dei miei colleghi. Per cui Presidente se...<br />

PRESIDENTE:<br />

Bene, ha chiesto <strong>di</strong> intervenire il Consigliere Dolfin. Non capito perché si stava... siccome prima<br />

avevo visto che voleva parlare, poi l’ho visto correre verso <strong>di</strong> là, ho detto si vuole buttare giù! Non<br />

sia mai!<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

Pensava che mi buttavo? Per un debito fuori bilancio!<br />

PRESIDENTE:<br />

Prego.<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

Io come ho avuto modo <strong>di</strong> <strong>di</strong>scutere in commissione, non voglio entrare in merito alla vicenda<br />

perché penso che è una vicenda tecnica, il <strong>di</strong>rigente e anche l’avvocato civico, l’avvocato Papa ci ha<br />

spiegato il tutto. Però entrerei un attimo sulla <strong>di</strong>scussione che è stata fatta e per certi versi è stata un<br />

po’ accennata e anticipata dall’Assessore, ossia un risvolto che è apparso conseguente a questa<br />

<strong>del</strong>ibera. Non ho qua, perché il collega Penzo è andato via e non mi ha lasciato il foglio, però<br />

comunque mi ricordo – se dopo magari possiamo avere anche la possibilità <strong>di</strong> recuperare il<br />

documento – però siamo riusciti ad avere durante la Commissione, in fase <strong>del</strong>la Commissione, un<br />

documento che il <strong>di</strong>rigente all’urbanistica informava il Presidente <strong>del</strong> Consiglio che era presente<br />

durante la commissione e il Sindaco, richiamando a sua volta questi organi. Praticamente lui<br />

affermava che non riusciva a capacitarsi <strong>del</strong> fatto che questo debito non fosse già per certi versi<br />

passato in Consiglio Comunale e dunque ci fosse già stata la commissione. Scusate ma ho un dolce<br />

in bocca.<br />

Questo aspetto ha fatto sì che crei non poca, da parte nostra, irritazione, nel senso che questo<br />

documento alla fine apportava una <strong>di</strong>citura affermando che lui sarebbe ricorso alla Corte dei Conti<br />

Regionale affermando che lui, non voglio essere ripetitivo, affermando che le colpe sarebbero state<br />

<strong>del</strong> Consiglio se all’epoca nel periodo <strong>di</strong> maggio in cui per la prima volta abbiamo passato in<br />

commissione questa <strong>del</strong>ibera, non era stata approvata. Allora, io mi sono arrabbiato con il <strong>di</strong>rigente,<br />

non ho nessuna remora <strong>di</strong> <strong>di</strong>re questo e mi <strong>di</strong>spiace anche che poi il <strong>di</strong>rigente abbia menzionato il<br />

fatto che vuole anche querelarmi su questo aspetto. Ma lo faccia pure! Dopo<strong>di</strong>ché farò altrettanto io<br />

se questo è il suo modo <strong>di</strong> procedere e mi <strong>di</strong>spiace che non ci sia questa sera perché potremo anche<br />

chiarire questo aspetto, cosa che io ho cercato il giorno dopo, senza problemi a <strong>di</strong>rlo, <strong>di</strong> cercare un<br />

attimo <strong>di</strong> <strong>di</strong>scutere su questo fatto.<br />

Perché questo? Perché non può essere che un Dirigente ha torto o ragione sulla pratica, ripeto, non<br />

voglio entrare in merito alla pratica stessa, ma che ci sia un errore piuttosto che... ma questo non<br />

può essere attribuito poi al Consiglio Comunale se nel frattempo non è stato votato. Perché al<br />

periodo <strong>di</strong> maggio in cui per la prima volta ci fu portata in commissione questa <strong>del</strong>ibera,<br />

opposizione e maggioranza insieme abbiamo deciso <strong>di</strong> rivederlo, <strong>di</strong> rimandarlo alla possibilità <strong>di</strong><br />

avere con noi anche l’avvocato civico, cosa che è avvenuta dopo due mesi, va beh!<br />

Questa però non deve essere una colpa nei confronti <strong>del</strong> Consiglio Comunale <strong>di</strong> tutti noi, perché<br />

altrimenti viene meno il ruolo <strong>del</strong> Consiglio, maggioranza e opposizione, non esiste questa cosa,<br />

non esiste che un <strong>di</strong>rigente possa arrivare qua e <strong>di</strong>re: beh io sono apposto, se non è votato è colpa<br />

<strong>del</strong> Consiglio Comunale!<br />

Quando mai questa cosa? Non è mai successa. Almeno personalmente nella passata<br />

Amministrazione questa cosa non è avvenuta, adesso mi ritrovo questa cosa, io ho interpellato più<br />

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<strong>di</strong> qualcuno che è più anziano <strong>di</strong> me che ne ha vissute e ne ha viste altrettante, ma <strong>di</strong> queste cose<br />

non si è mai visto niente <strong>di</strong> questo genere, che un <strong>di</strong>rigente attribuisca le colpe <strong>di</strong> non approvazione<br />

<strong>di</strong> una <strong>del</strong>ibera e dunque l’informativa alla Corte dei Conti perché questo non è passato già in<br />

Consiglio. Non esiste.<br />

Allora io spero, come ho avuto modo <strong>di</strong> <strong>di</strong>rlo quella sera in commissione, io spero che il Sindaco o<br />

chi per esso, prenda in considerazione questo aspetto, mi fa piacere che anche il Presidente <strong>del</strong><br />

Consiglio, essendo stato citato, anche quella sera, si sia reso conto che la situazione è un po’<br />

<strong>di</strong>fficile oggi giorno. La butto un po’ in politica, siamo qua, non nascondo che c’è un po’ <strong>di</strong> attrito<br />

all’interno <strong>del</strong>la maggioranza e soprattutto tra <strong>di</strong>rigenti, tra il segretario generale piuttosto che il<br />

<strong>di</strong>rigente urbanistica piuttosto che altri <strong>di</strong>rigenti. C’è una situazione un po’ ballerina che è apparsa<br />

magari anche nella serata prima in cui abbiamo visto, sempre durante la commissione, l’aspetto<br />

legato a un debito fuori bilancio che vedremo dopo, quello <strong>del</strong>la San Felice, lo stesso che c’è stato<br />

un attrito tra <strong>di</strong>rigenti, segretari e quant’altro. Allora io chiedo al Sindaco che è qui che una volta<br />

per tutte, al <strong>di</strong> là <strong>del</strong> debito fuori bilancio che è una cifra anche irrisoria per certi versi ma è la forma<br />

in cui ci è venuto questo documento, quel documento in cui viene colpevolizzato il Consiglio<br />

Comunale, viene messo alla berlina per certi versi il Consiglio Comunale, maggioranza e<br />

opposizione, non parlo <strong>di</strong> opposizione, parlo <strong>di</strong> tutto il Consiglio Comunale; c’è stato un attacco nei<br />

confronti <strong>del</strong> Consiglio Comunale da parte <strong>di</strong> un <strong>di</strong>rigente, non ve lo possiamo nascondere e far<br />

finta <strong>di</strong> niente su questo aspetto perché i documenti parlano.<br />

Come ho detto quella sera, e finisco Presidente, spero che venga fatta chiarezza su questo aspetto, io<br />

all’epoca ho detto “chiederei, apprezzerei <strong>del</strong>le scuse da parte <strong>del</strong> <strong>di</strong>rigente” però questo mi ha<br />

portato all’ira <strong>del</strong> <strong>di</strong>rigente stesso che adesso non so se mi devo ritenere, come ha detto quella sera,<br />

querelato o non querelato solo per avere detto questa cosa. Tutto qua, spero che venga fatta<br />

chiarezza signor Sindaco perché queste vicende qua non devono più avvenire, le colpe il Consiglio<br />

le ha nel momento in cui vota un provve<strong>di</strong>mento, non quando ho il <strong>di</strong>ritto sacrosanto <strong>di</strong> rinviare un<br />

provve<strong>di</strong>mento per avere altre <strong>del</strong>ucidazioni in materia e approfon<strong>di</strong>re l’argomento. Là non ha le<br />

colpe il Consiglio Comunale, ha le colpe casomai nel momento in cui vota. Fine.<br />

PRESIDENTE:<br />

Ci tenevo a sottolineare, Consigliere Dolfin, il fatto che quel materiale <strong>di</strong> cui faceva riferimento è ad<br />

uso e consumo interno, non c’è nessuna <strong>di</strong>atriba tra Dirigenti, l’operato comunque sia è verificato e<br />

sarà compito chiaramente <strong>del</strong>l’Amministrazione essere attenta a monitorare se questo avvenisse.<br />

Volevo <strong>di</strong>rle, per quanto mi riguarda, l’ho ripetuto già in commissione e lo ripeto anche qui in<br />

Consiglio, da parte mia ci sarà tutta la franchezza e tutto il massimo <strong>di</strong> attenzione nel verificare il<br />

caso in cui il Consiglio, quin<strong>di</strong> tutti i Consiglieri, non siano tutelati nelle vesti <strong>del</strong>le proprie<br />

funzioni. Quin<strong>di</strong> non so se questo può tranquillizzarla, però mi assicurerò in futuro, come ho già<br />

fatto, che effettivamente il Consiglio sia sempre tutelato in queste situazioni; perché è nel mio<br />

compito e... se non ci sono altri interventi ha chiesto <strong>di</strong> intervenire Scarpa e poi il Consigliere Pizzo.<br />

Prego Consigliere Scarpa.<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

Sì, grazie Presidente, anche se con<strong>di</strong>vido le affermazioni, le osservazioni e le preoccupazioni <strong>del</strong><br />

Consigliere Dolfin in merito a tutta questa vicenda che ha secondo me <strong>del</strong>le cose piuttosto gravi,<br />

cioè <strong>di</strong> atteggiamenti piuttosto gravi da parte <strong>di</strong> un Dirigente nei confronti dei Consiglieri Comunali<br />

sui quali io in prima battuta avrei intenzione <strong>di</strong> scrivere una lettera ovviamente al Sindaco e al<br />

Segretario Generale per verificare se c’erano gli estremi per mandare in Commissione <strong>di</strong>sciplinare il<br />

<strong>di</strong>rigente in base alle affermazioni etc.<br />

Ma al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> questo poi vedremo, ci penserò ancora qualche giorno, dopo vedremo se deciderò <strong>di</strong><br />

fare questa operazione e sarà poi l’Amministrazione, piuttosto che i Dirigenti ad operare il percorso<br />

per un’eventuale sanzione <strong>di</strong>sciplinare. Io credo però che questa vicenda abbia un po’ <strong>del</strong><br />

paradossale, perché vedete, io le carte sottomano non ce le ho ma grossomodo la vicenda me la<br />

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sono fatta spiegare dall’avvocatura civica la quale in buona sostanza mi <strong>di</strong>ce che per un motivo,<br />

questo non è che me lo <strong>di</strong>ce l’avvocatura, all’avvocatura gli spiego cosa succede e io ho fatto <strong>del</strong>le<br />

considerazioni <strong>di</strong> carattere personale e queste mi portano a <strong>di</strong>re che a causa <strong>del</strong>la testardaggine <strong>del</strong><br />

<strong>di</strong>rigente all’urbanistica siamo arrivati a questa situazione. Perché c’è un <strong>di</strong>niego a concedere la<br />

concessione e<strong>di</strong>lizia o l’autorizzazione e<strong>di</strong>lizia che <strong>di</strong>r si voglia, perché stante a quanto <strong>di</strong>ce il<br />

<strong>di</strong>rigente mancava il parere o l’assenso <strong>di</strong> una parte dei condomini proprietari <strong>del</strong> cortile <strong>di</strong> accesso<br />

ai costruen<strong>di</strong> garage. Il Tribunale in prima battuta <strong>di</strong>ce “Comune a te non te ne deve importare<br />

niente <strong>di</strong> quello che succede all’esterno <strong>del</strong>la proprietà <strong>di</strong> coloro che devono costruire, devi solo<br />

guardare gli altri e vedere se le carte sono in regola per concedere questa autorizzazione. E’ così, il<br />

Tribunale in parole povere condanna l’Amministrazione Comunale a rilasciare questa concessione<br />

e<strong>di</strong>lizia. Non contento il <strong>di</strong>rigente contesta un po’ la decisione <strong>del</strong> T.A.R., quin<strong>di</strong> si rivà <strong>di</strong> nuovo al<br />

T.A.R. il quale a quel punto <strong>di</strong>ce “basta, sono stufo, ti do 3 giorni <strong>di</strong> tempo per concedere<br />

l’autorizzazione e condanna l’Amministrazione Comunale al pagamento <strong>del</strong>le spese che mi sembra<br />

siano intorno ai 3.008 Euro più altri mille e qualcosa Euro. Ma non credo che sia finita qui perché<br />

molto probabilmente tra qualche mese ci arriverà un altro debito fuori Bilancio e qualche migliaio<br />

<strong>di</strong> Euro per sistemare la partita messa insieme.<br />

Guardate io ho fatto un’interrogazione e purtroppo oggi per l’assenza <strong>del</strong>l’Assessore, mi <strong>di</strong>ceva il<br />

Presidente ... intervento fuori microfono ... <strong>di</strong>cevo, per l’assenza <strong>del</strong>l’Assessore credo, non so, così<br />

mi ha detto il Presidente, parlo <strong>di</strong> quell’interrogazione relativa alla situazione <strong>di</strong> Val da Rio che<br />

stanno costruendo un, eri tu l’Assessore competente? Al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> questo probabilmente non c’era<br />

nessuno dei due e quin<strong>di</strong> la rinviamo a un’altra <strong>di</strong>scussione. Ma vedete, anche in quel caso, in<br />

quell’interpellanza io evidenzio il fatto che venga data un’autorizzazione e<strong>di</strong>lizia per la<br />

realizzazione <strong>di</strong> un <strong>di</strong>stributore <strong>di</strong> benzina piuttosto che <strong>di</strong> gasolio, bunkeraggio etc. etc. etc., in quel<br />

caso non si salvaguardano i <strong>di</strong>ritti dei terzi. Allora <strong>di</strong>co, sono due pesi e due misure oppure il nostro<br />

buon <strong>di</strong>rigente, presa la stangata dal T.A.R. ha pensato <strong>di</strong> fare una cosa <strong>di</strong>versa? Non credo perché<br />

poi i tempi non è che coincidano, allora ritorniamo a monte <strong>del</strong> ragionamento. A monte <strong>del</strong><br />

ragionamento per <strong>di</strong>re che spesso e volentieri, questa è una cosa che io ho denunciato da parecchio<br />

tempo, era anche nella passata Amministrazione che facevo queste osservazioni. Non c’è un<br />

comportamento uniforme da parte <strong>del</strong> <strong>di</strong>rigente all’e<strong>di</strong>lizia privata nel rilascio <strong>del</strong>le autorizzazioni.<br />

Alle volte si spacca il capello da una parte per lasciare il tronco dall’altra.<br />

Io credo proprio per tutta la vicenda <strong>di</strong> questo fatto, che il Consiglio Comunale non debba<br />

riconoscere questo debito fuori bilancio. Proprio perché causato, ripeto, dalla testardaggine <strong>del</strong><br />

<strong>di</strong>rigente all’e<strong>di</strong>lizia privata. Quin<strong>di</strong> rimandare il pagamento, il danno che potrebbe subire<br />

l’Amministrazione Comunale <strong>di</strong>rettamente alla responsabilità <strong>del</strong> <strong>di</strong>rigente che ha fatto questo tipo<br />

<strong>di</strong> cose, fermo restando Assessore che, la prego <strong>di</strong> documentarsi perché la prossima volta dovrà<br />

darmi una spiegazione ben precisa su quello che sta succedendo a Val da Rio nord, per intendersi,<br />

appena passato il ponte translagunare, per capire se in quel caso avete rispettato o non avete<br />

rispettato i <strong>di</strong>ritti dei vicini e dei terzi.<br />

PRESIDENTE:<br />

Pizzo, prego.<br />

CONSIGLIERE PIZZO ROBERTO:<br />

Grazie Presidente. E’ stato esaustivo, ha risposto, perché pensavo che oggi, stiamo parlando <strong>di</strong> un<br />

debito fuori bilancio e non <strong>di</strong> una circolare interna che non è <strong>di</strong> competenza <strong>del</strong> Consiglio<br />

Comunale, non so come mai sia uscita questa cosa però mi sembra che quella era forse una circolare<br />

che doveva girare all’interno tra i vari assessori o <strong>di</strong>rigenti e quin<strong>di</strong> non è <strong>di</strong> competenza <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>scussione sul Consiglio Comunale. Questo al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> quello che può <strong>di</strong>re il Consigliere Dolfin,<br />

cosa e come, mi <strong>di</strong>spiace ma purtroppo noi oggi stiamo <strong>di</strong>scutendo su un or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno che<br />

comporta un debito fuori bilancio, non su una questione interna che è una questione <strong>di</strong> competenza<br />

<strong>del</strong> Sindaco e <strong>del</strong>la Giunta sui <strong>di</strong>rigenti. Grazie.<br />

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PRESIDENTE:<br />

Abbiamo già chiarito questo passaggio. Consigliere Dolfin, mi fa una cortesia? Non an<strong>di</strong>amo avanti<br />

con la polemica su questo frangente.<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

Non voglio fare polemica, voglio soltanto far capire, non voglio che passi un pensiero così estorto,<br />

nel senso che è un documento che...<br />

PRESIDENTE:<br />

Non è un documento, primo.<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

Allora, io vi invito soltanto, per chi era presente durante la commissione, quando il Consigliere<br />

Penzo ha chiesto la documentazione l’avvocato Papa, l’avvocato civico <strong>del</strong> Comune ha mandato il<br />

Segretario a fare le fotocopie e gli ha dato tutta la documentazione. Se è un documento riservato che<br />

doveva rimanere soltanto sotto i cassetti oppure soltanto per corrispondenza in tema tra Assessori,<br />

Sindaco e Presidente <strong>del</strong> Consiglio o il <strong>di</strong>rigente, non è una cosa interna! Tutti gli atti, tutti gli atti,<br />

tutti gli atti, finisco, qua c’è il Segretario Generale dopo ci può dare lui l’interpretazione in materia,<br />

chieda all’avvocato, anche all’avvocato civico, sentirà cosa gli <strong>di</strong>rà: tutti i documenti <strong>del</strong> Comune,<br />

tutti, anche quelli che passano da un ufficio all’altro, lei ha <strong>di</strong>ritto e dovere <strong>di</strong> avere copia.<br />

Lei afferma questo? Sentiamo cosa <strong>di</strong>ce il Segretario Generale in merito a questo.<br />

PRESIDENTE:<br />

Consigliere Dolfin, prima che le risponda il Segretario Generale io le <strong>di</strong>co questo, quello – secondo<br />

il mio punto <strong>di</strong> vista – non ha valore <strong>di</strong> documento, <strong>di</strong> conseguenza <strong>di</strong>co semplicemente che il<br />

buonsenso vuole che se effettivamente volesse essere un atto <strong>di</strong>sponibile a tutti sarebbe stato inviato<br />

anche a tutti i Consiglieri. Se in via mail mi permetto <strong>di</strong> scrivere una mail al mio funzionario<br />

piuttosto che al mio Assessore <strong>di</strong> riferimento in cui scrivo “guardate ci sarebbe questo e questo da<br />

fare”. Gli posso anche scrivere, senza “cor<strong>di</strong>ali saluti”, gli posso anche scrivere, faccio un esempio<br />

colorito, “ciao biondo”. Voglio <strong>di</strong>re, non è elegante, non è certamente il massimo <strong>del</strong>la formalità<br />

però non possiamo fare un processo alle intenzioni o a una <strong>di</strong>scussione che rimane in termini, mi<br />

passi questo termine, un po’ gioviario o comunque posso anche essere seri ma sempre in forma<br />

privata. Di conseguenza stiamo facendo una sorta <strong>di</strong> <strong>di</strong>battito adesso su un atto per cui <strong>di</strong>co non<br />

preoccupiamoci più <strong>di</strong> tanto.<br />

Le ripeto, ci sarà da parte <strong>del</strong>l’Amministrazione, ma soprattutto <strong>del</strong>la Giunta e da parte <strong>del</strong> Sindaco<br />

un’attenzione particolare affinché la tutela dei citta<strong>di</strong>ni e degli atti che in qualche maniera<br />

conseguono all’operatività <strong>del</strong>l’Amministrazione non venga messa in <strong>di</strong>scussione e a repentaglio da<br />

atteggiamenti poco professionali da parte <strong>di</strong> chiunque, ivi compresi i <strong>di</strong>rigenti. Quin<strong>di</strong> le ripeto, da<br />

parte mia c’è il massimo controllo e la massima tutela nei confronti <strong>del</strong>l’organo <strong>del</strong> Consiglio<br />

Comunale, poi non possiamo essere certamente perfetti, lasci un attimo <strong>di</strong>...<br />

Ringrazio anche il Consigliere Tiozzo Romina e se ci sono altri interventi, ha chiesto <strong>di</strong> intervenire<br />

Ravagnan.<br />

CONSIGLIERE RAVAGNAN ANDREA:<br />

La ringrazio Presidente. Io non voglio smentire chi mi ha preceduto però abbiamo tutti <strong>del</strong>le<br />

versioni <strong>di</strong>fferenti, perché a seguito <strong>del</strong>la commissione, l’avvocato civico ha riferito una cosa,<br />

quando lei Consigliere Dolfin se n’è andata lei consigliere Scarpa non c’era e ha parlato che alcuni<br />

documenti, visto che noi come maggioranza abbiamo fatto l’accesso agli atti e tra gli atti non c’era<br />

quel documento che lei citava, stante la commissione sembra che qualcuno l’abbia chiesto<br />

<strong>di</strong>rettamente, però ripeto non ... intervento fuori microfono ... è stato consegnato non lo so, io non<br />

pag n. 49 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


l’ho mai visto e come maggioranza è stato fatto un accesso agli atti e quin<strong>di</strong> tutta la pratica relativa<br />

al riconoscimento debito fuori bilancio non c’era questo documento così. Comunque a prescindere<br />

dove è stato reperito, come è stato reperito, non entro nel merito perché non è questa la situazione,<br />

entro nel merito sulle accuse che sono state mosse nei confronti <strong>del</strong> <strong>di</strong>rigente. Perché questo?<br />

Perché come noi Consiglieri esigiamo la tutela dei nostri <strong>di</strong>ritti, il <strong>di</strong>rigente in quel momento ha<br />

ripetuto che lui non ha fatto altro che tutelare la sua posizione lavorativa, non con questo andando a<br />

ledere quelli che sono i <strong>di</strong>ritti e i doveri <strong>del</strong> Consiglio. Dopo<strong>di</strong>ché, ripeto, giusto o non giusto lui ha<br />

fatto una precisazione, che comunque il riconoscimento <strong>del</strong> debito fuori bilancio andrà sempre al<br />

collegio Revisore dei Conti, se non vado errato. Quin<strong>di</strong> non è che lui ha minacciato nessuno, lui ha<br />

detto che comunque il documento finirà là. Dopo si può interpretare in qualsiasi modo però non<br />

vedo questa cosa scandalosa quando un lavoratore ha tutelato il suo e in più, in riferimento a quanto<br />

detto da Scarpa, versione completamente <strong>di</strong>versa perché l’avvocato civico, Carmelo Papa in quella<br />

commissione ha detto che malauguratamente questa volta il T.A.R. ci ha dato, in prima istanza, ci<br />

aveva dato torto, quando la seconda istanza chi ha esaminato la pratica aveva detto “si ritenga<br />

fortunato al privato che aveva ricorso contro il Comune, che gli riconosciamo le spese legali perché<br />

in altre circostanze non ci sarebbero state neanche quelle” anzi forse avrebbe avuto sentenza<br />

negativa e non favorevole. Però ognuno ha una versione propria e quin<strong>di</strong> io mi rimetto agli atti,<br />

siamo in un riconoscimento <strong>del</strong> debito fuori bilancio e non vedo quali possono essere poi ulteriori<br />

considerazioni da fare in merito. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire il Consigliere Scarpa.<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

Giusto per non passare da bugiardo oppure, non è detto però voglio precisare, perché, guardate<br />

anche a me è stato detto che questa <strong>di</strong>tta è stata molto fortunata a trovare il giu<strong>di</strong>ce che ha fatto una<br />

sentenza che forse altri giu<strong>di</strong>ci non avrebbero fatto. Io <strong>di</strong>co che comunque le sentenze si applicano e<br />

non si <strong>di</strong>scutono, però arrivati a questo punto voglio che il Segretario Generale illustri tutta la<br />

procedura in maniera che chiariamo una volta per tutte in Consiglio Comunale come è andata a<br />

finire. Io ritengo ancora che la responsabilità <strong>di</strong> questo debito fuori bilancio è da imputare al<br />

<strong>di</strong>rigente e voglio capire dalle parole <strong>del</strong> Segretario Generale la procedura, in maniera che tutti i<br />

Consiglieri si facciano le idee chiare da un’unica fonte.<br />

PRESIDENTE:<br />

Se non ci sono altri interventi io metterei ai voti il debito fuori bilancio ... intervento fuori<br />

microfono ...<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

Presidente ho fatto una richiesta e lei...<br />

PRESIDENTE:<br />

Scusi mi sono sbagliato, mi sono alzato e forse ho perso un passaggio, non volevo mancare <strong>di</strong>...<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

Non...<br />

PRESIDENTE:<br />

Non ho proprio sentito, mi sono alzato.<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

Va bene. Però comunque la richiesta rimane, insomma.<br />

pag n. 50 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


PRESIDENTE:<br />

Do la parola al Segretario.<br />

SEGRETARIO GENERALE:<br />

Mi limito, non avendo io istruito questo provve<strong>di</strong>mento e nemmeno dato il parere, le chiedo se lei<br />

mi fa la domanda su cosa e io le posso leggere il testo e commentare il testo, perché non ho<br />

partecipato all’istruzione <strong>di</strong> questa <strong>del</strong>ibera. Quin<strong>di</strong> io le posso <strong>di</strong>re perché bisogna riconoscere<br />

dando lettura <strong>del</strong> testo e motivando ciò che è scritto nel testo, se è questa la domanda gliela...<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

Quale testo?<br />

SEGRETARIO GENERALE:<br />

Quello <strong>del</strong>la <strong>del</strong>ibera.<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

No, no, al limite se ha una <strong>di</strong>fficoltà Segretario, per carità, si prende le due sentenze <strong>del</strong> T.A.R. e ce<br />

le legge, in maniera che ci facciamo un’idea veritiera <strong>del</strong>la situazione.<br />

SEGRETARIO GENERALE:<br />

Non ho <strong>di</strong>fficoltà.<br />

PRESIDENTE:<br />

Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire, così copre il buco <strong>del</strong> tempo il Consigliere Dolfin che vuole raccontarci...<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

C’è un grosso buco Presidente! E’ la <strong>di</strong>mostrazione lampante che oltre al buco <strong>del</strong> debito fuori<br />

bilancio dove sta il <strong>di</strong>rigente preposto che ci dovrebbe dare tutte le <strong>del</strong>ucidazioni <strong>del</strong> caso?<br />

SINDACO:<br />

Ha avuto un problema familiare importante, quin<strong>di</strong> è dovuto scappare via.<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

Di fronte ai problemi familiari non entro in merito, ci mancherebbe altro, però è doveroso e<br />

sacrosanto che... ci mancherebbe altro, non voglio entrare nel merito, però rinviamo il punto allora.<br />

PRESIDENTE:<br />

Comunque non per <strong>di</strong>fendere e prendere un ruolo che non ho, ci tengo a sottolineare semplicemente<br />

però che comunque, visto che ero anche presente, la commissione è stata molto esaustiva. Mi<br />

sembra abbiamo avuto modo <strong>di</strong> esplicitare e chiedere tutte le cose immaginabili, quin<strong>di</strong> capisco che<br />

magari possono esserci in questo istante comunque una sorta <strong>di</strong> empasse però tutti quanti penso<br />

converranno sul fatto che la commissione è durata oltremodo, anche perché c’è stato effettivamente<br />

una sorta <strong>di</strong> scambio <strong>di</strong> opinioni abbastanza acceso in alcuni momenti, che ha chiarito, credo, tutti i<br />

punti salienti quin<strong>di</strong> la sostanza <strong>del</strong> provve<strong>di</strong>mento. Prego Consigliere Pizzo.<br />

CONSIGLIERE PIZZO ROBERTO:<br />

Grazie Presidente, non volevo neanche intervenire però purtroppo devo farlo, lo devo fare per onor<br />

<strong>del</strong> vero. Abbiamo fatto due commissioni e abbiamo fatto una prima commissione, siccome non<br />

c’era l’avvocato, non c’era il <strong>di</strong>rigente, non mi ricordo più, va bene, è stata rimandata perché si<br />

voleva accedere agli atti, quin<strong>di</strong> sono stati consegnati gli atti. C’è stata una seconda commissione<br />

pag n. 51 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


dove si è <strong>di</strong>scusso, tutti qui i presenti, però magari qualcuno non faceva parte, però sia Dolfin che<br />

Scarpa erano presenti quando a fronte <strong>di</strong> una spiegazione esaustiva <strong>di</strong> cosa era successo è stato<br />

invitato l’avvocato <strong>di</strong> parte comune che ci ha spiegato dalla A alla Z il perché. Oggi, questa sera, mi<br />

sembra che anche il Consigliere Scarpa non so a cosa... chiedere al Segretario Generale, non per<br />

assolvere, perché per l’amor <strong>di</strong> Dio ci mancherebbe altro, però avendo avuto una risposta esaustiva<br />

dall’avvocato Papa, dal <strong>di</strong>rigente, da tutti quanti, questa sera non riesco a capire, o ci vogliamo...<br />

per l’amor <strong>di</strong> Dio.<br />

PRESIDENTE:<br />

Consigliere Pizzo, il Segretario Generale mi <strong>di</strong>ce che è anche comunque in grado <strong>di</strong> dare risposta.<br />

CONSIGLIERE PIZZO ROBERTO:<br />

Mi sembra anche poco opportuno, non voglio <strong>di</strong>re poco rispettoso nei confronti dei Consiglieri,<br />

perché abbiamo fatto due commissioni per un debito, al <strong>di</strong> là <strong>del</strong>l’entità che poi, come <strong>di</strong>ceva<br />

l’amico Andrea, questo è soggetto ad andare alla Corte dei Conti perché qualsiasi debito fuori<br />

bilancio andrà e se ci saranno <strong>del</strong>le colpe oggettive e chi qualcuno avrà colpa in materia, la Corte<br />

dei Conti poi ne prenderà atto. Quin<strong>di</strong> Marco! ... intervento fuori microfono ... ma non è che ti sono<br />

state attribuite colpe personalmente, perché come <strong>di</strong>cevo prima e come ha spiegato, perché era un<br />

po’ in <strong>di</strong>fficoltà perché nel momento in cui non si sa da dove sia uscito quel documento che ritengo<br />

ancora che una circolare interna tra <strong>di</strong>rigenti non è <strong>di</strong> competenza dei atti amministrativi <strong>del</strong><br />

Consiglio ... intervento fuori microfono ... va bene, perfetto, ci spiegherà adesso, però non vorrei<br />

che ci prendessimo in giro, perché dopo su una commissione <strong>del</strong> genere, ne abbiamo fatte due, dopo<br />

vi lamentate tanto per il costo <strong>del</strong>la politica, siete i pala<strong>di</strong>ni, <strong>di</strong>te che dovremo tagliare, fare cosa e<br />

come. Abbiamo fatto due commissioni per avere <strong>del</strong>ucidazioni, che è nel nostro <strong>di</strong>ritto farle, però<br />

oggi mi sembra inopportuno chiedere ancora spiegazioni su una cosa che è già stata ben <strong>del</strong>ucidata<br />

dall’avvocato.<br />

PRESIDENTE:<br />

Grazie, ha chiesto <strong>di</strong> intervenire giusto per chiarire ancora <strong>di</strong> più la faccenda, la questione, anche il<br />

Segretario. Prego Segretario.<br />

SEGRETARIO GENERALE:<br />

Questo provve<strong>di</strong>mento ha la stessa ragione d’essere <strong>del</strong> provve<strong>di</strong>mento successivo, qui praticamente<br />

noi siamo stati condannati e abbiamo una sentenza <strong>di</strong> un Giu<strong>di</strong>ce che condanna l’Amministrazione<br />

al pagamento <strong>di</strong> una determinata somma che è la rifusione <strong>del</strong>le spese <strong>di</strong> lite, pertanto noi dobbiamo<br />

adempiere e fare riconoscimento perché non avevamo previsto questa somma e sotto il profilo<br />

giuri<strong>di</strong>co il riconoscimento avviene attraverso l’art. 193, riconoscimento <strong>di</strong> un debito fuori bilancio.<br />

Quin<strong>di</strong> ai sensi <strong>del</strong>l’art. 194, comma 1, mi pare lettera E) però mi sembra che sia la lettera... qui ho<br />

visto che c’è la lettera E) invece è la lettera A), sentenze esecutive, perché la lettera E) è:<br />

acquisizione <strong>di</strong> beni e servizi in violazione <strong>del</strong>l’articolo. Quin<strong>di</strong> qui anche il ragioniere si dovrà<br />

correggere, mettere lettera A) e non lettera E) perché il riconoscimento <strong>del</strong> debito fuori bilancio è<br />

previsto per sentenze esecutive (lettera A), copertura <strong>di</strong> <strong>di</strong>savanzi (lettera B), ricapitolizzazioni<br />

previsti dal co<strong>di</strong>ce (B), procedure espropriative e acquisizione. Quin<strong>di</strong> questa è la lettera A). Quin<strong>di</strong><br />

noi an<strong>di</strong>amo a riconoscere perché abbiamo una sentenza, dopo<strong>di</strong>ché noi, se non sbaglio, ci hanno<br />

anche pignorato presso la tesoreria il conto, questa cifra e quin<strong>di</strong> l’Amministrazione deve procedere<br />

con questo provve<strong>di</strong>mento che è <strong>di</strong> competenza <strong>del</strong> Consiglio Comunale. Quin<strong>di</strong> noi abbiamo una<br />

sentenza che condanna l’Amministrazione, l’Amministrazione deve adempiere, il provve<strong>di</strong>mento<br />

attraverso il quale si dà adempimento è il riconoscimento <strong>di</strong> debito fuori bilancio ai sensi <strong>del</strong>l’art.<br />

194 lettera A). Comunque questo provve<strong>di</strong>mento è stato <strong>di</strong>scusso in commissione, ciò che ha fatto<br />

l’avvocatura civica è corretto e con<strong>di</strong>vido ciò che ha fatto l’avvocatura civica <strong>di</strong> cui io sono il<br />

responsabile. Ha dato l’assistenza e il provve<strong>di</strong>mento così come è stato stilato, a parte la correzione<br />

pag n. 52 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


<strong>del</strong>la lettera E) con A), provve<strong>di</strong>mento corretto e anche il parere <strong>di</strong> regolarità tecnica da parte <strong>del</strong><br />

<strong>di</strong>rigente.<br />

PRESIDENTE:<br />

Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire un’ultima volta, immagino, il Consigliere Scarpa. Prego.<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

Non sono d’accordo che sia l’ultima volta, poi vedremo, può darsi anche che sia il caso <strong>di</strong><br />

intervenire <strong>di</strong> nuovo egregio Presidente.<br />

Io <strong>di</strong>co signor Segretario, avevo fatto una domanda ben precisa, per carità, lei mi ha risposto ma non<br />

ha risposto alla mia domanda, allora an<strong>di</strong>amo con or<strong>di</strong>ne. Io non ho le sentenze <strong>del</strong> T.A.R. ma ho un<br />

<strong>di</strong>niego alla domanda <strong>di</strong> permesso a costruire in data 23 <strong>di</strong>cembre 2006, ve<strong>di</strong>amo un po’, adesso ve<br />

la leggo. Questo è un <strong>di</strong>niego <strong>del</strong> 18 marzo 2011, salto tutte le premesse, sapete <strong>di</strong> che cosa si tratta,<br />

e tra il visto, vista, vista, vista, vista, vedo, vista l’or<strong>di</strong>nanza cautelare numero 107 <strong>del</strong> 2011 <strong>del</strong><br />

T.A.R. <strong>del</strong> Veneto, con la quale il Giu<strong>di</strong>ce Amministrativo ha assegnato a questo Comune 30 giorni<br />

per riprendere e concludere il proce<strong>di</strong>mento <strong>del</strong>l’esame <strong>del</strong> progetto e<strong>di</strong>lizio <strong>di</strong> cui in oggetto, che è<br />

quello <strong>di</strong> cui stiamo <strong>di</strong>scutendo. Il <strong>di</strong>rigente non rilascia il permesso a costruire per i lavori <strong>di</strong> cui<br />

sopra per le seguenti motivazioni.<br />

Poi se volete vi faccio la fotocopia <strong>del</strong>le motivazioni, cosa che poi ritorna al T.A.R.! Cioè il T.A.R.<br />

fa un provve<strong>di</strong>mento cautelare e <strong>di</strong>ce al Comune “caro Comune guarda che tu non puoi negare<br />

l’autorizzazione e<strong>di</strong>lizia solo perché i vicini <strong>di</strong>cono <strong>di</strong> no o non si sono messi d’accordo, siccome la<br />

proprietà è <strong>di</strong> questa <strong>di</strong>tta tu dai l’autorizzazione e poi se la vedrà il privato a sistemare i suoi conti”<br />

quin<strong>di</strong> fa un provve<strong>di</strong>mento cautelare dove <strong>di</strong>ce “ti do 30 giorni <strong>di</strong> tempo per dare l’autorizzazioni<br />

e<strong>di</strong>lizia” e questo la <strong>di</strong>niega <strong>di</strong> nuovo. Parliamoci chiaro, voi potete anche approvare questo debito<br />

fuori bilancio, voi potete anche <strong>di</strong>re che poi andrà alla Corte dei Conti, poi vedremo se la Corte dei<br />

Conti lo guarderà; però io credo che non sia un atto amministrativo corretto, anche da parte vostra,<br />

<strong>di</strong> autorizzare il pagamento <strong>di</strong> questo debito fuori bilancio che è causa <strong>di</strong> una responsabilità <strong>di</strong><br />

carattere soggettivo <strong>del</strong> <strong>di</strong>rigente all’e<strong>di</strong>lizia privata. Questo volevo <strong>di</strong>re e questo confermo, poi, se<br />

me lo permette Presidente, anche a nome <strong>del</strong> mio Capogruppo <strong>di</strong>chiaro che sono fermamente<br />

contrario a questo provve<strong>di</strong>mento e chi lo vota si assuma tutta la responsabilità non davanti al<br />

Giu<strong>di</strong>ce, davanti ai citta<strong>di</strong>ni perché così sprechiamo, anche se sono 3 mila Euro, sono 3 mila Euro <strong>di</strong><br />

nostri citta<strong>di</strong>ni ai quali abbiamo aumentato le tasse, anche per pagare queste robe qua.<br />

PRESIDENTE:<br />

Prego Consigliere Domenico Zanni.<br />

CONSIGLIERE ZANNI DOMENICO:<br />

E’ chiaro che il <strong>di</strong>rigente sta facendo la funzione per il Comune, voglio fare una domanda al<br />

Segretario Generale, scusi, <strong>di</strong> chi è stato pignorato il conte corrente? Suo, <strong>del</strong>l’altro <strong>di</strong>rigente o <strong>del</strong><br />

Comune? Del Comune. Quin<strong>di</strong> chi è che deve pagare se il Tribunale ha deciso <strong>di</strong> pignorare il<br />

Comune? Penso sia il Comune. Penso che questa sia la <strong>di</strong>mostrazione classica <strong>di</strong> quanto possa far<br />

male non approvare subito un debito fuori bilancio, perché nel momento in cui c’è una sentenza<br />

dobbiamo pagare, ma come Comune, dopo le responsabilità soggettive verranno fuori dopo e il<br />

pignoramento presso terzi che ha subito il Comune per i 3 mila Euro è l’esempio più chiaro <strong>di</strong> tutti.<br />

Perché? Perché se la responsabilità fosse stata da qualcun altro, il pignoramento non sarebbe venuto<br />

nei confronti <strong>del</strong> Comune, ma il Tribunale avrebbe detto “allora paga Toni o Mario” invece il<br />

Tribunale ha detto pignoro il conto corrente “x” <strong>del</strong> Comune.<br />

Questo per <strong>di</strong>re cosa? Per <strong>di</strong>re che ormai dobbiamo pagare per forza, è stato pignorato il conto, la<br />

cifra è già resa in<strong>di</strong>sponibile nel conto corrente ... intervento fuori microfono ... cambia perché noi<br />

dobbiamo <strong>del</strong>iberarlo ... intervento fuori microfono ... no, perché dobbiamo prima pagarlo noi, dopo<br />

se verranno... no scusa. Forse hai perso la domanda che ho fatto, il conto che è stato pignorato non è<br />

pag n. 53 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


stato quello <strong>del</strong> Dirigente ma quello <strong>del</strong> Comune, quin<strong>di</strong> è giusto che sia il Comune a pagare per<br />

ora, dopo se sarà responsabilità <strong>di</strong> qualcuno pagherà qualcun altro. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire anche il Sindaco Giuseppe Casson per <strong>del</strong>ucidarci su questo tema.<br />

SINDACO:<br />

Solo per chiarire degli aspetti sui quali mi pare ci sia un po’ <strong>di</strong> confusione. Io credo che molto bene<br />

il Consigliere Zanni abbia detto e cioè che su questa vicenda, così come su quella che andremo ad<br />

affrontare successivamente, io vorrei e chiederei a tutti <strong>di</strong> evitare ogni tipo <strong>di</strong> considerazione che<br />

non riguarda l’oggetto <strong>del</strong>la vicenda che an<strong>di</strong>amo adesso e poi ad affrontare. Cioè eventuali<br />

ipotetiche responsabilità soggettive che possono essere magari a taluni chiare dalle carte che<br />

an<strong>di</strong>amo ad esaminare ma che non sono conclamate, giuri<strong>di</strong>camente conclamate quanto meno.<br />

Allora c’è una responsabilità oggettiva <strong>del</strong> Comune rispetto agli atti dei propri <strong>di</strong>rigenti, dei propri<br />

Amministratori che è l’unico dato che deve venire oggi in considerazione. Sulle eventuali<br />

responsabilità soggettive quantunque qualcuno possa vedere nelle carte responsabilità già chiare,<br />

sulle eventuali responsabilità soggettive ci saranno indagini successive <strong>del</strong>la Corte dei Conti, <strong>di</strong> chi<br />

vorrà in qualche modo indagare sulla vicenda. Ma non è oggi questione all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno, quin<strong>di</strong><br />

io credo che si debba andare avanti sul riconoscimento <strong>di</strong> questo debito, salve poi le valutazioni <strong>di</strong><br />

chicchessia rispetto ad eventuali successive responsabilità che se verificate ed accertate porteranno<br />

poi al ristoro in favore <strong>del</strong> Comune da parte degli effettivi e responsabili laddove in<strong>di</strong>viduati e le<br />

somme che siano state oggi pagate dal Comune.<br />

PRESIDENTE:<br />

Detto questo <strong>di</strong>rei che è possibile passare anche alla votazione. Quin<strong>di</strong> invito i Consiglieri a votare.<br />

Prego. Consigliere Donin non vorrei che la schiena subisse qualche trauma ... intervento fuori<br />

microfono ... era, ha detto la cosa giusta.<br />

Ricorderemo questa data come l’ultima volta che il Consigliere Donin ha fatto un salto superiore ai<br />

20 centimetri, però adesso passiamo pure alla lettura <strong>del</strong>le votazioni. Abbiamo 13 voti a favore,<br />

hanno votato contrari Guarnieri Fortunato e Scarpa Gianfranco, poi gli altri non erano presenti al<br />

voto.<br />

Mettiamo anche l’imme<strong>di</strong>ata eseguibilità, prego votare. Identico risultato, quin<strong>di</strong> possiamo<br />

tranquillamente passare al punto n. 8 all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno alle ore 22.52.<br />

DELIBERAZIONE N. 107 DEL 11.07.2012<br />

PRESIDENTE:<br />

Riconoscimento <strong>del</strong> debito fuori bilancio – risarcimento danni da versare alla S.p.a. Porto Turistico<br />

San Felice – sentenza 1272/10 e 4866/11. Prego Sindaco.<br />

SINDACO:<br />

In qualche modo i termini <strong>del</strong>la <strong>di</strong>scussione li ho parzialmente in<strong>di</strong>cati con il mio intervento <strong>di</strong> poco<br />

fa, nel senso che io ritengo che questa sia una vicenda che nella sua complessità è molto semplice<br />

dal punto <strong>di</strong> vista in riferimento all’oggetto che stiamo trattando. Cioè si tratta <strong>di</strong> una sentenza<br />

<strong>di</strong>venuta esecutiva e quin<strong>di</strong> non può mo<strong>di</strong>ficabile, che non è più possibile rimettere in <strong>di</strong>scussione<br />

se non attraverso mezzi <strong>di</strong> impugnazione straor<strong>di</strong>nari che non sono stati ad oggi attivati e quin<strong>di</strong> con<br />

questo dobbiamo fare i conti, <strong>di</strong> una sentenza <strong>del</strong> Consiglio <strong>di</strong> Stato la quale ha stabilito la<br />

responsabilità <strong>del</strong> Comune <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong> rispetto ad una vicenda relativa, come <strong>del</strong> resto è noto, al<br />

Porto San Felice S.p.A. Ad una società che aveva ottenuto, o meglio la descrizione <strong>del</strong> fatto la<br />

faccio in modo molto sommario e veloce nonostante la complessità <strong>del</strong>la vicenda, vicenda che<br />

nasce con una <strong>del</strong>ibera commissariale con il Commissario Prefettizio <strong>di</strong> allora, <strong>del</strong>l’aprile <strong>del</strong> 92,<br />

pag n. 54 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


con la quale l’Amministrazione Comunale adottata una variante parziale <strong>di</strong> settore relativa alle<br />

urgenze <strong>del</strong> sistema degli appro<strong>di</strong> turistici.<br />

Nel 94, con successivo provve<strong>di</strong>mento, la Giunta Regionale approvava quella variante, apportando<br />

peraltro <strong>del</strong>le mo<strong>di</strong>fiche d’ufficio; e successivamente, con decisione <strong>del</strong> <strong>di</strong>cembre <strong>del</strong> 94, la<br />

Commissione <strong>del</strong>la Comunità Europea, questo per <strong>di</strong>re un po’ l’iter in modo molto veloce che ha<br />

condotto alla vicenda che oggi è all’esame <strong>del</strong> Consiglio Comunale, la Commissione <strong>del</strong>la comunità<br />

Europea approvava il documento unico <strong>di</strong> programmazione con la quale si stabiliva che venisse<br />

erogato un contributo per il decollo <strong>del</strong> porticciolo turistico <strong>di</strong> San Felice nel Comune <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong>.<br />

Con lo stesso provve<strong>di</strong>mento la Commissione Europea in<strong>di</strong>viduava quale autorità responsabile<br />

<strong>del</strong>l’intervento la Giunta Regionale <strong>del</strong> Veneto, quali soggetti attuatori <strong>del</strong> Comune <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong> e le<br />

società private e quali beneficiari le società private stesse.<br />

Quin<strong>di</strong> la Giunta Regionale <strong>del</strong> Veneto, in forza <strong>di</strong> quello che era stato il provve<strong>di</strong>mento emesso<br />

dalla Commissione <strong>del</strong>la Comunità Europea, dalla Commissione Europea e degli atti precedenti a<br />

questa decisione invitava il Sindaco <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong> ad attivarsi per un rapido varo <strong>di</strong> questa iniziativa<br />

che prevedeva appunto l’erogazione <strong>di</strong> quei contributi da completare nei termini e a seconda <strong>del</strong>le<br />

modalità che erano consentite dalla CEE, a trasmettere quanto prima il progetto compiuto <strong>del</strong>le<br />

opere con in<strong>di</strong>cazione <strong>del</strong> beneficiario e <strong>del</strong>le procedure seguite per la sua in<strong>di</strong>viduazione. Da parte<br />

sua la Giunta Comunale <strong>di</strong>sponeva in ottemperanza quanto in<strong>di</strong>cato dalla Giunta Regionale,<br />

<strong>di</strong>sponeva <strong>di</strong> proporre e riteneva che questa fosse la modalità attraverso la quale raggiungere<br />

l’obiettivo in<strong>di</strong>cato dalla Giunta Regionale e in attuazione <strong>di</strong> quanto in<strong>di</strong>cato dalla Commissione<br />

Europea, la Giunta Comunale <strong>di</strong>sponeva <strong>di</strong> proporre la costituzione <strong>di</strong> una società per azione allo<br />

scopo <strong>di</strong> realizzare il porticciolo turistico <strong>di</strong> San Felice che avrebbe beneficiato dei contributi <strong>del</strong>la<br />

comunità Europea. Veniva quin<strong>di</strong> costituita una società tra i 12 soggetti privati e con <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong><br />

novembre <strong>del</strong> 97 la Giunta Comunale <strong>di</strong>sponeva <strong>di</strong> adottare la proposta <strong>di</strong> piano attuativo che era<br />

stato presentato dalla società.<br />

Questo come piano particolareggiato <strong>di</strong> iniziativa pubblica sollecitandone conseguentemente<br />

l’approvazione da parte <strong>del</strong> Consiglio Comunale. La Regione nel frattempo invitava il Comune,<br />

questo con istanza <strong>del</strong>l’aprile <strong>del</strong> 98 o meglio con nota <strong>del</strong> maggio <strong>del</strong> 98 la Regione, evidenziando<br />

il fatto che stesse per scadere il termine per l’erogazione dei contributi <strong>del</strong>la comunità Europea,<br />

sollecitava il Comune affinché venissero in effetti ultimati i lavori <strong>di</strong> costruzione <strong>del</strong> porticciolo in<br />

questione allo scopo <strong>di</strong> rendere concreto il contributo <strong>del</strong>la comunità Europea che altrimenti sarebbe<br />

andato perduto.<br />

Il Consiglio Comunale successivamente a questa richiesta, a questo sollecito <strong>del</strong>la Regione riteneva<br />

non più percorribile, o meglio non con<strong>di</strong>videndo il <strong>del</strong>iberato <strong>del</strong>l’Amministrazione precedente con<br />

il quale si era dato inizio alla vicenda <strong>del</strong> Porto <strong>di</strong> San Felice, riteneva in qualche modo <strong>di</strong> fare<br />

marcia in<strong>di</strong>etro convinta, l’Amministrazione precedente, che ciò fosse nei suoi poteri e convinta <strong>del</strong><br />

fatto che fosse possibile in qualche modo agire in una sorta <strong>di</strong> autotutela al fine <strong>di</strong> mettere termine<br />

all’esperienza iniziata con <strong><strong>del</strong>iberazione</strong> <strong>del</strong>l’Amministrazione precedente. Quin<strong>di</strong> non<br />

con<strong>di</strong>videndo sostanzialmente le scelte <strong>del</strong>l’Amministrazione precedente. Questo comportava<br />

evidentemente il fatto che venisse, così come preannunciato dalla Regione, venisse perduto il<br />

contributo comunitario che veniva contestualmente revocato perché evidentemente per la scelta<br />

<strong>del</strong>l’Amministrazione che allora guidava la città si era deciso <strong>di</strong> non con<strong>di</strong>videre il percorso iniziato<br />

da quella precedente.<br />

Quin<strong>di</strong> in conseguenza <strong>di</strong> questo l’Amministrazione alla guida <strong>del</strong>la città decideva per la redazione<br />

<strong>di</strong> un nuovo piano particolareggiato <strong>del</strong>l’area portuale <strong>di</strong> San Felice annullando contestualmente la<br />

<strong>del</strong>ibera adottata dall’Amministrazione precedente, quella <strong>del</strong> 95 che aveva dato inizio alla vicenda.<br />

In sostanza a questo punto la società decide <strong>di</strong> impugnare la <strong>del</strong>ibera con la quale si era approvato il<br />

nuovo piano particolareggiato relativo a quella zona ed impugnare anche la <strong>del</strong>ibera che aveva<br />

annullato la <strong>del</strong>ibera che aveva dato origine alla vicenda, quella <strong>del</strong>l’Amministrazione precedente.<br />

In sintesi, quello che <strong>di</strong>ce il Consiglio <strong>di</strong> Stato, perché su questo c’è poi stata <strong>di</strong>scussione, ci sono<br />

stati dei giu<strong>di</strong>zi al T.A.R. poi impugnati davanti al Consiglio <strong>di</strong> Stato, il Comune <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong> <strong>di</strong>ceva<br />

pag n. 55 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


“io ritengo che sia nei miei pieni poteri il fatto <strong>di</strong> poter <strong>di</strong>sattendere decisioni prese da precedenti<br />

Amministrazioni, così come normalmente succede quin<strong>di</strong> quello che ha deciso l’Amministrazione<br />

precedente siccome lo ritengo non corretto lo rivedo e lo rimetto in <strong>di</strong>scussione e <strong>del</strong>ibero in modo<br />

<strong>di</strong>fforme rispetto quanto fatto dall’Amministrazione precedente”.<br />

Il Consiglio <strong>di</strong> Stato rispetto a questa specifica vicenda <strong>di</strong>ce “attenzione, non è così, nel senso che tu<br />

non avevi in questa specifica vicenda il potere <strong>di</strong> rivedere un percorso che oramai era già segnato,<br />

perché non <strong>di</strong>pendeva più <strong>di</strong> te, o meglio non <strong>di</strong>pendeva da te che avevi solo una funzione<br />

propulsiva rispetto al percorso che era stato <strong>del</strong>ineato a livello <strong>di</strong> Giunta Regionale e poi <strong>di</strong><br />

Commissione Europea, uno scopo propulsivo con l’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> questa nuova società che<br />

avrebbe poi gestito il porticciolo <strong>di</strong> San Felice; poi una volta in<strong>di</strong>viduata, in soldoni, questa società<br />

tu <strong>di</strong> fatto non hai più potere al riguardo, quin<strong>di</strong> Amministrazione sei sfornata <strong>di</strong> potere e non puoi<br />

decidere in modo <strong>di</strong>fforme, con nuova <strong><strong>del</strong>iberazione</strong>, rispetto a quanto deciso in via originaria dalla<br />

precedente Amministrazione che quel potere propulsivo aveva esercitato”. Quin<strong>di</strong> questa è la<br />

ragione per la quale il Consiglio <strong>di</strong> Stato ha ritenuto <strong>di</strong> accogliere il ricorso presentato dalla società<br />

“Porticciolo San Felice” e quin<strong>di</strong> sostanzialmente <strong>di</strong> porre nel nulla le <strong>del</strong>ibere con le quali è stato<br />

redatto il nuovo piano particolareggiato <strong>di</strong> quell’area e dall’altra parte annullata la <strong>del</strong>ibera<br />

precedente che aveva dato origine all’intera vicenda.<br />

E’ evidente che si tratta <strong>di</strong> questioni molto sulle quali si può senz’altro <strong>di</strong>scutere, tant’è che ci sono<br />

stati ben due giu<strong>di</strong>zi davanti al T.A.R. e successivamente al Consiglio <strong>di</strong> Stato, sta <strong>di</strong> fatto che<br />

oramai come è noto, le sentenze <strong>del</strong> Consiglio <strong>di</strong> Stato sono definitive, non sono più <strong>di</strong>scutibili e<br />

con quelle sentenze il Consiglio <strong>di</strong> Stato stesso ha deciso <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare responsabilità <strong>del</strong> Comune<br />

<strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong> rispetto a quanto successo, una responsabilità anche <strong>di</strong> tipo risarcitorio che da parte <strong>del</strong><br />

T.A.R. era stata negata e invece il Consiglio <strong>di</strong> Stato ha ritenuto invece <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare.<br />

Responsabilità risarcitoria che non ha trovato una quantificazione imme<strong>di</strong>ata da parte <strong>del</strong> Consiglio<br />

<strong>di</strong> Stato, che non si è pronunciato sulla quantificazione <strong>del</strong> danno rimettendo il tutto alla decisione<br />

<strong>di</strong> un Commissario ad Acta laddove non vi fosse stato accordo tra le parti rispetto la somma da<br />

attribuire alla società San Felice.<br />

Non essendovi stato questo accordo, perché le posizioni <strong>del</strong>le parti erano <strong>di</strong>stanti, c’è stata una<br />

relazione <strong>del</strong> collegio dei Revisori dei Conti <strong>del</strong> Comune che ha stabilito che il danno dovesse<br />

essere quantificato in circa 1.700.000 Euro, la società San Felice ha ritenuto <strong>di</strong> non accettare questa<br />

proposta convinta <strong>del</strong> fatto che la somma dovesse essere ben maggiore, circa 3.800.000/3.900.000<br />

Euro e non essendosi stabilito e in<strong>di</strong>viduato questo accordo attualmente la vicenda è nelle mani <strong>del</strong><br />

Commissario ad Acta il quale sarà chiamato a decidere in via definitiva sulla somma da attribuire<br />

alla società San Felice che confi<strong>di</strong>amo sia la più ridotta possibile. E’ evidente peraltro che, la cosa<br />

magari la chiarirà più nel dettaglio il Segretario Generale che ha istruito dal punto <strong>di</strong> vista tecnico la<br />

vicenda, è evidente che un eventuale ulteriore ritardo nell’erogazione <strong>del</strong>la somma in<strong>di</strong>viduata da<br />

parte <strong>del</strong> collegio <strong>del</strong> Revisore dei Conti comporterebbe, a giu<strong>di</strong>zio <strong>del</strong>la componente tecnica degli<br />

uffici, una responsabilità per ritardo <strong>del</strong> Comune <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong> nell’adempimento dei contenuti <strong>del</strong>la<br />

sentenza. In questo senso c’è stato un carteggio con lo stesso Commissario ad Acta con il quale ha<br />

avvallato la procedura che è stata scelta dagli uffici nel ritenere dovuta l’erogazione <strong>del</strong>la somma,<br />

quanto meno quella in<strong>di</strong>cata dal collegio <strong>del</strong> Revisore dei Conti rispetto a questa vicenda.<br />

Noi chie<strong>di</strong>amo, è importante evidentemente che si <strong>di</strong>a luogo al riconoscimento <strong>di</strong> questo debito<br />

fuori bilancio per le ragioni che sono state in<strong>di</strong>cate, per il fatto che è con<strong>di</strong>visibile o meno ma una<br />

sentenza definitiva <strong>del</strong> Consiglio <strong>di</strong> Stato che accerta la responsabilità <strong>del</strong> Comune <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong> in<br />

questa vicenda, responsabilità che evidentemente deve trovare riscontro in atti conseguenti e quin<strong>di</strong><br />

anche nel riconoscimento <strong>di</strong> questo debito fuori bilancio.<br />

PRESIDENTE:<br />

Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire Dolfin. Prego.<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

pag n. 56 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


Premesso che farò l’intervento e dopo andrò via per motivi <strong>di</strong> lavoro, ma comunque andavo via<br />

anche... sarei uscito non solo dal Comune ma sarei fuggito molto lontano perché su questa vicenda è<br />

meglio...<br />

PRESIDENTE:<br />

Per precisazione, quando intende Comune intende lo stabile o il Comune...<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

Esatto, esatto.<br />

PRESIDENTE:<br />

... il perimetro Comunale.<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

Esatto! Perché è meglio essere più lontani possibili per non incombere su qualche proce<strong>di</strong>mento<br />

penale in questa contorta vicenda che ormai si trascina da anni.<br />

Faccio una premessa, a <strong>di</strong>mostrazione ancora una volta <strong>di</strong> quelle affermazioni che ho posto prima<br />

all’attenzione, e che come ho già detto in commissione e che continuo a <strong>di</strong>rlo un’altra volta, siamo<br />

all’interno – sempre su un <strong>di</strong>battito politico – ma non posso non sottolineare il fatto che continua<br />

quella guerra che c’è in atto tra <strong>di</strong>rigenti, Segretari Generali e quant’altro.<br />

Se prima, come tu hai ricalcato Roberto Pizzo, non c’era la documentazione, ora la documentazione<br />

c’è; comunque domani pomeriggio se ci sarai in commissione ti porto la documentazione quella che<br />

tu ripeti che non ci fosse.<br />

La nota che fa il <strong>di</strong>rigente il quale vorrei un attimo leggere Presidente, perché mi conviene meglio<br />

leggerla sulle affermazioni che stempera il <strong>di</strong>rigente “sono venuto a conoscenza che il Segretario<br />

Comunale dottor Luca nel rendere il parere, allegato 1, richiesto dal Sindaco sulla proposta <strong>di</strong><br />

<strong>del</strong>ibera in cui in oggetto ha affermato <strong>di</strong> esercitare nella specie asseriti poteri sostitutivi; sì fatta<br />

supposizione è infondata, ho elaborato e le ho trasmesso il mio parere sulla proposta <strong>di</strong><br />

<strong><strong>del</strong>iberazione</strong>”, dopo<strong>di</strong>ché riprende su un altro verso “pertanto il Segretario Comunale doveva<br />

essere a conoscenza <strong>di</strong> tale circostanza, il mio parere era agli atti, e come se c’era!” <strong>di</strong>mostrazione<br />

lampante che non c’è un accordo, non c’è un filo che conduce ad un parere che possa fare in modo<br />

che ci sia un pensiero unico su questa vicenda, ma ve<strong>di</strong>amo che c’è <strong>di</strong>versa contrarietà tra le<br />

posizioni sia <strong>del</strong> <strong>di</strong>rigente, <strong>del</strong> Segretario o <strong>di</strong> chi ha portato avanti la vicenda in merito a questo,<br />

nell’ultimo periodo. Premesso questo, <strong>di</strong>mostrazione lampante che all’interno dei meandri comunali<br />

<strong>del</strong> palazzo, tra gli uffici, importanti come urbanistica, Segretario e uffici <strong>del</strong> Sindaco c’è un po’ <strong>di</strong><br />

confusione e che spero che il Sindaco faccia chiarezza perché nel momento in cui c’è conflitto tra<br />

<strong>di</strong>rigenti c’è la paralisi <strong>del</strong>l’Amministrazione, la paralisi <strong>del</strong> comune, <strong>del</strong> palazzo, no risposte, no<br />

servizi per la citta<strong>di</strong>nanza in un momento molto <strong>di</strong>fficile in cui attraversa questa Amministrazione<br />

ma penso un po’ tutte quante. Dunque penso che non è opportuno che ci siano conflitti interni e da<br />

qua la mia proposta al Sindaco <strong>di</strong> rivedere un po’ anche le posizioni <strong>di</strong> questi funzionari.<br />

Recito, dopo queste prese <strong>di</strong> posizione recito. Entro nel merito <strong>del</strong>la vicenda, una vicenda come è<br />

stato detto contorta, una vicenda che si trascina da anni, però ancora una volta l’Amministrazione<br />

ha messo <strong>del</strong> suo. Io speravo che si arrivasse a <strong>di</strong>re “questi signori ci chiedono 3 milioni, questi<br />

sono 3 milioni e chi si è visto si è visto” no! Cosa facciamo noi? Portiamo un debito fuori bilancio,<br />

lo portiamo a 1.700.000 Euro ancor prima che una figura preposta dal Consiglio <strong>di</strong> Stato,<br />

in<strong>di</strong>viduata che deve <strong>di</strong>re definitivamente fine a questa storia e quantificare quanto deve essere la<br />

somma, deve <strong>di</strong>re: 1, 2 o 3, a prescindere da quello che <strong>di</strong>rà l’Amministrazione deve pagare.<br />

Noi cosa facciamo? Anticipiamo, non aspettando quanto <strong>di</strong>rà il Commissario ad Acta e anticipiamo<br />

questo dando dei sol<strong>di</strong> e spiegando che questo ci servirà a non pagare più interessi. Ma se dobbiamo<br />

aspettare il Commissario ad Acta perché dobbiamo fasciarci la testa prima <strong>di</strong> farci male? Se per<br />

ipotesi il Commissario <strong>di</strong>rà “sono da pagare meno <strong>di</strong> 1.700.000” cosa facciamo an<strong>di</strong>amo dal signore<br />

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<strong>del</strong>la darsena e <strong>di</strong>ciamo “dammi i sol<strong>di</strong> in<strong>di</strong>etro”. E se invece ci <strong>di</strong>rà <strong>di</strong> più dobbiamo dare ancora <strong>di</strong><br />

più? No! E’ qua il dramma signori! E’ qua il dramma, perché le parole dette dal Segretario Generale<br />

in commissione, non me ne voglia sia chiaro, sono state queste “la cifra è nata perché i Revisori dei<br />

Conti hanno determinato questo, hanno determinato 1.700.000 Euro” benissimo, se nel caso in cui –<br />

una mia domanda – se nel caso in cui <strong>di</strong>amo 1.700.000 Euro ed il Commissario ad Acta ci <strong>di</strong>ce che<br />

bisogna darne 3 milioni cosa facciamo? Facciamo causa? Come facciamo causa! A chi facciamo<br />

causa? Se siamo arrivati all’ultimo sta<strong>di</strong>o <strong>del</strong>la questione, siamo arrivati al momento <strong>di</strong> <strong>di</strong>re fine<br />

<strong>del</strong>la vicenda, a chi facciamo causa? Qualcuno mi deve spiegare, facciamo un’altra causa? Ancora?<br />

Spen<strong>di</strong>amo ancora i sol<strong>di</strong> pubblici dei citta<strong>di</strong>ni? Fatemi capire questo aspetto qua perché non riesco<br />

più a capire niente <strong>di</strong> questa vicenda.<br />

Io invito l’Amministrazione a fare un passo in<strong>di</strong>etro, è un interesse <strong>di</strong> tutti, non sono<br />

<strong>del</strong>l’opposizione, ma <strong>del</strong>la maggioranza, <strong>di</strong> tutti noi, dei citta<strong>di</strong>ni; a salvaguar<strong>di</strong>a degli interessi dei<br />

citta<strong>di</strong>ni aspettiamo che sia il Commissario ad Acta a <strong>di</strong>re “questi sol<strong>di</strong> dovete darli” fine! Non<br />

facciamo altra mossa, dopo sarà giusto darli, non sarà giusto darglieli, ci saranno ricorsi? Non entro<br />

in merito. Ci sarà la Corte dei Conti che dopo <strong>di</strong>rà chi deve pagare, chi non deve pagare, chi deve<br />

essere perseguito, chi non deve essere perseguito, non mi interessa assolutamente niente! Però dare i<br />

sol<strong>di</strong> adesso mi sembra veramente mettere quasi al collo la ghigliottina a tutto il Consiglio<br />

Comunale. Io sinceramente non riesco a ricapacitarmi <strong>di</strong> questo aspetto, dare dei sol<strong>di</strong> ancora prima<br />

<strong>di</strong> sapere qual è la maniera definitiva da parte <strong>di</strong> chi è preposto per <strong>di</strong>re fine e per quantificare<br />

quanto è la cifra, sapendo bene che poi sicuramente sarà il doppio.<br />

Quello che mi dà più fasti<strong>di</strong>o è sapere, finisco Presidente e me ne vado <strong>di</strong> corsa, è quello che –<br />

lascio a voi questa patata da pelare perché dopo sicuramente qualcuno mi risponderà in merito a<br />

questo, sicuramente ne risponderà – che dopo dovremo <strong>di</strong>re ai citta<strong>di</strong>ni “il Commissario ad Acta ha<br />

detto 3 milioni ma noi facciamo ancora causa e così an<strong>di</strong>amo ancora avanti con i sol<strong>di</strong> vostri cari<br />

citta<strong>di</strong>ni” perché questo è l’intento <strong>del</strong>l’Amministrazione.<br />

Io spero, e finisco, io spero che, signor Sindaco, Giunta, maggioranza, pren<strong>di</strong>ate atto <strong>del</strong> mio<br />

pensiero per quanto possa essere valido non vorrei che l’Amministrazione si trovasse a dover<br />

correre <strong>di</strong>etro ancora a cause su cause su un qualche cosa che comunque è già scritto che bisogna<br />

dare.<br />

PRESIDENTE:<br />

Consigliere prima <strong>di</strong> andare via la invito semplicemente ad ascoltare le osservazioni da parte <strong>del</strong><br />

Segretario Generale, perché in questo frangente penso che ci siano alcune imprecisioni da parte sua<br />

che possono essere colmate o comunque ragguagliate dal Segretario. Prego Segretario.<br />

SEGRETARIO GENERALE:<br />

Il provve<strong>di</strong>mento è stato stilato e proprio per la complessità <strong>del</strong> provve<strong>di</strong>mento è stato fatto un<br />

fascicolo con tutti i documenti citati, per cui tutti i documenti che sono oggetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione, a<br />

parte l’ultima comunicazione quando il provve<strong>di</strong>mento era chiuso, sono stati citati tutti nel<br />

provve<strong>di</strong>mento, comprese le lettere <strong>del</strong> <strong>di</strong>rigente all’urbanistica che sono state proprio citate<br />

testualmente sia nel mio parere sia anche nel provve<strong>di</strong>mento. Quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>ciamo che sotto il profilo<br />

istruttorio questo provve<strong>di</strong>mento è completo.<br />

E’ da precisare che l’Amministrazione ha fatto una determinata scelta che è stata quella <strong>di</strong><br />

coinvolgere <strong>di</strong>rettamente il Commissario straor<strong>di</strong>nario che è un organo ausiliario <strong>del</strong> Giu<strong>di</strong>ce e<br />

proprio nel momento in cui c’è la nomina <strong>del</strong> Commissario e quin<strong>di</strong> noi stiamo dando ad esecuzione<br />

a due giu<strong>di</strong>cati che devono essere portati a conclusione. Quin<strong>di</strong> non è che ci sia una <strong>di</strong>screzionalità<br />

da parte <strong>del</strong>l’Amministrazione se dare o non dare riconoscimento, è un atto dovuto e anche nel<br />

provve<strong>di</strong>mento, proprio per definire chiaramente questo, sono stati citati degli orientamenti sia <strong>del</strong>la<br />

Giurisprudenza <strong>del</strong> Consiglio <strong>di</strong> Stato, sia <strong>del</strong>la Giurisprudenza <strong>di</strong> prime cure ma anche sia <strong>del</strong>la<br />

Giurisprudenza <strong>del</strong>la Corte dei Conti teniamo presente che il provve<strong>di</strong>mento va inoltrato alla Corte<br />

dei Conti. Quando è stato nominato il Commissario vuol <strong>di</strong>re che l’Amministrazione è spogliata <strong>del</strong><br />

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potere, però è il Commissario che guida l’opera <strong>del</strong>l’Amministrazione, infatti in questo caso è stato<br />

allegato nel modo esplicito nel provve<strong>di</strong>mento ed è stato anche precisato nel provve<strong>di</strong>mento<br />

<strong>del</strong>iberato, noi <strong>di</strong>amo a esecuzione a una determinazione che appartiene al Commissario. Questo<br />

provve<strong>di</strong>mento, lo schema <strong>del</strong> provve<strong>di</strong>mento è stato inoltrato al Commissario, il Commissario ci<br />

ha risposto e ha scritto in modo testuale “fatta salva la definitiva determinazione <strong>del</strong>l’annotare si<br />

tiene <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre l’iniziativa intrapresa dall’Amministrazione”. L’Amministrazione poteva<br />

optare, attendere le determinazioni <strong>del</strong> Commissario, ma l’Amministrazione ha inteso anticipare le<br />

determinazioni <strong>del</strong> Commissario al fine <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare la volontà <strong>di</strong> adempiere imme<strong>di</strong>atamente per<br />

non essere citata <strong>di</strong> inerzia. Quin<strong>di</strong> la condotta <strong>del</strong>l’Amministrazione <strong>di</strong> fronte a due sentenze ha<br />

attivato subito, come ha detto il Sindaco, il collegio dei Revisori dei Conti che ha questo compito, il<br />

collegio dei Revisori dei Conti <strong>del</strong> Comune che ha quantificato. Quin<strong>di</strong> la determinazione <strong>del</strong><br />

quantum è stata affidata al collegio dei Revisori in quanto organo competente nella determinazione.<br />

Dopo<strong>di</strong>ché l’Amministrazione non aveva la <strong>di</strong>sponibilità in bilancio, ha comunicato alla controparte<br />

la propria intenzione <strong>di</strong> liquidare, nel momento in cui aveva la <strong>di</strong>sponibilità, la <strong>di</strong>sponibilità è<br />

avvenuta materialmente con l’approvazione <strong>del</strong> conto Consuntivo e con l’approvazione <strong>del</strong> bilancio.<br />

Possiamo <strong>di</strong>re che l’Amministrazione imme<strong>di</strong>atamente ha dato avvio alle procedure e quin<strong>di</strong><br />

perché? Proprio per evitare che il ritardo potesse essere imputato all’Amministrazione ai fini <strong>di</strong> una<br />

responsabilità. Tutto questo è citato nel provve<strong>di</strong>mento, nel provve<strong>di</strong>mento si dà ragione,<br />

motivazione circostanziata perché adottiamo un provve<strong>di</strong>mento. L’Amministrazione poteva anche<br />

optare <strong>di</strong> non fare alcunché e <strong>di</strong> lasciare il Commissario a determinazione. In questo caso potrebbe<br />

ovviamente il Commissario valutare la condotta <strong>del</strong>l’Amministrazione nel senso <strong>di</strong> <strong>di</strong>re “se questa<br />

somma ipotetica <strong>di</strong> 1.700.000 viene liquidata oggi o viene liquidata tra 6 mesi ad evitare anche<br />

l’ulteriore ritardo” oltre il fatto che il provve<strong>di</strong>mento viene trasmesso alla Corte dei Conti e anche la<br />

Corte dei Conti potrà valutare se la condotta <strong>del</strong>l’Amministrazione, questa Amministrazione, nel<br />

dare esecuzione a un giu<strong>di</strong>cato è responsabile <strong>di</strong> inerzia ovvero sia ci sia una colpa da parte<br />

<strong>del</strong>l’Amministrazione. Quin<strong>di</strong> l’Amministrazione ha provveduto a dare esecuzione, ha coinvolto, è<br />

stata determinata, la controparte non ha accettato e comunque noi stiamo operando sotto le <strong>di</strong>rettive<br />

<strong>del</strong> Commissario. Infatti il Commissario ha approvato questo provve<strong>di</strong>mento che è stato trasmesso,<br />

quin<strong>di</strong> noi in definitiva stiamo operando su in<strong>di</strong>cazione <strong>del</strong> Commissario. E’ stato citato nel parere<br />

anche un orientamento recentissimo <strong>del</strong> T.A.R. Brescia che l’avevo poi citato nella Commissione,<br />

sulla condotta da parte <strong>del</strong>l’Amministrazione, è un T.A.R. Brescia proprio <strong>del</strong> 5 giugno 2012 la<br />

sentenza 988 che dà anche degli orientamenti su cosa faccia o non faccia il Commissario. Il<br />

Commissario <strong>di</strong>ce all’Amministrazione cosa fare, se l’Amministrazione è inerte si sostituisce<br />

<strong>di</strong>rettamente e c’è un aggravio <strong>di</strong> colpa.<br />

Quin<strong>di</strong> il provve<strong>di</strong>mento dà esecuzione a due giu<strong>di</strong>cati, quin<strong>di</strong> non è che noi possiamo entrare nel<br />

merito <strong>del</strong> giu<strong>di</strong>cato, perché il giu<strong>di</strong>cato è giu<strong>di</strong>cato. Il Consiglio <strong>di</strong> Stato ha dato <strong>del</strong>le in<strong>di</strong>cazioni<br />

sulla determinazione <strong>del</strong> quantum, il collegio dei Revisori si è attenuto; teniamo presente che il<br />

collegio <strong>del</strong> Revisore dei Conti ha una responsabilità tipica che è proprio <strong>del</strong> collegio <strong>del</strong> Revisore<br />

dei Conti che è quella <strong>di</strong> valutare attentamente e quin<strong>di</strong> si è fatto parte attiva anche su questa<br />

questione. Cioè se questa condotta <strong>del</strong>l’Amministrazione fosse, possiamo <strong>di</strong>re, contraria a quelle<br />

regole <strong>di</strong> buona Amministrazione, anche il collegio dei Revisori dei Conti è comunque responsabile<br />

perché il collegio dei Revisori dei Conti avendo contribuito alla determinazione ha dato un parere<br />

anche sulla regolarità <strong>di</strong> questa condotta.<br />

L’Amministrazione poi ha avuto modo <strong>di</strong> avvalersi <strong>del</strong>l’Avvocatura Civica proprio nella stesura <strong>del</strong><br />

provve<strong>di</strong>mento e quin<strong>di</strong> l’Avvocatura Civica <strong>di</strong> cui io sono il responsabile ha seguito l’attività.<br />

Quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>rei che l’istruttoria è completa, abbiamo un parere da parte <strong>del</strong> sottoscritto, un parere da<br />

parte <strong>del</strong> <strong>di</strong>rigente all’urbanistica e abbiamo un parere da parte <strong>del</strong> <strong>di</strong>rigente al settore economico<br />

finanziario <strong>del</strong> personale. Direi che il provve<strong>di</strong>mento è stato istruito con questa <strong>di</strong>rigenza, è ovvio<br />

che i Consiglieri Comunali quando adottano questo provve<strong>di</strong>mento hanno avuto a <strong>di</strong>sposizione sia<br />

in commissione sia qui in Consiglio tutta la documentazione per esprimere una propria valutazione<br />

consapevole. Quin<strong>di</strong> il fatto <strong>di</strong> essere qui e <strong>di</strong> esprimere il proprio giu<strong>di</strong>zio è a fronte <strong>di</strong><br />

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un’istruttoria da parte degli uffici e <strong>del</strong>l’apporto giurisprudenziale che noi l’abbiamo inserito<br />

all’interno. Se il Consiglio Comunale, come è stato chiesto, non intendesse approvare potrebbe<br />

essere chiamato proprio per questo ritardo. Quin<strong>di</strong> la proposta <strong>del</strong>l’Amministrazione è quella <strong>di</strong><br />

riconoscere il debito fuori bilancio, il Commissario ad Acta ci ha dato il proprio parere ed è inserito<br />

nel testo <strong>del</strong>iberativo, il provve<strong>di</strong>mento viene trasmesso alla Corte dei Conti che poi la Corte dei<br />

Conti valuterà la condotta <strong>del</strong>l’Amministrazione sotto il profilo erariale, però è una decisione da<br />

parte <strong>del</strong>la Corte dei Conti. Nell’istruttoria avete anche i pareri <strong>del</strong>l’Avvocatura sulla questione che<br />

sono agli atti, sia anche la documentazione che è stata trasmessa al Commissario. Noi abbiamo<br />

trasmesso tutta la documentazione che il Commissario ci ha richiesto.<br />

PRESIDENTE:<br />

Grazie Segretario, penso sia stata una relazione molto esaustiva e credo che anche il Consigliere<br />

Dolfin sia sod<strong>di</strong>sfatto o perlomeno va via, va a lavoro contento ... intervento fuori microfono ...<br />

bene. Su questa cosa è giusto non ironizzare troppo, giustamente mi fa notare il Segretario Generale<br />

che le conseguenze, se <strong>di</strong> conseguenze stiamo parlando, ricadono su tutti coloro che hanno<br />

partecipato alla <strong>di</strong>scussione a prescindere dalla votazione o meno (Consigliere Dolfin Marco: beh<br />

questo è da vedere, questo è da vedere) (Consigliere Donin Renzo: quello che <strong>di</strong>cono? quello che<br />

<strong>di</strong>cono? fa testo alla <strong>di</strong>scussione quello che <strong>di</strong>cono) ... voci accavallate ... (Consigliere Donin<br />

Renzo: non posso esser responsabile) Consigliere Donin se proprio vuole intervenire senza chiedere<br />

la parola perlomeno mi faccia la cortesia <strong>di</strong> accendere il microfono e <strong>di</strong> <strong>di</strong>re le cose almeno al<br />

microfono in modo tale che poi il Segretario, il nostro funzionario non abbia la <strong>di</strong>fficoltà a<br />

registrare e a trascrivere le parole che sta <strong>di</strong>cendo...<br />

CONSIGLIERE DONIN RENZO:<br />

Ma lei deve <strong>di</strong>re tutto, partecipano tutti però devono partecipare e sono responsabile anche <strong>di</strong> quello<br />

che <strong>di</strong>co, <strong>di</strong>ca tutto!<br />

PRESIDENTE:<br />

Consigliere Renzo Donin io <strong>di</strong>co quello che mi è stato comunicato dal Segretario. (Consigliere<br />

Donin Renzo: allora <strong>di</strong>ca al Segretario <strong>di</strong> <strong>di</strong>re ....) ho detto il Segretario mi fa notare che lei,<br />

Consigliere Dolfin, può andare via ma sappia che comunque partecipa alla <strong>di</strong>scussione. Vogliamo<br />

andare oltre? Chi più ne ha più ne metta.<br />

CONSIGLIERE DONIN RENZO:<br />

Dopo interverrò e lo <strong>di</strong>rò. Come capogruppo <strong>del</strong> P.d.L. ....<br />

PRESIDENTE:<br />

Bene. Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire il Consigliere Fortunato Guarnieri.<br />

CONSIGLIERE GUARNIERI FORTUNATO:<br />

Allora il Presidente mi scuserà se sforerò un po’ <strong>del</strong> tempo che mi è concesso, però come<br />

giustamente <strong>di</strong>ceva il Sindaco, questione lunga, articolata, complessa, <strong>di</strong>fficile e sulla quale adesso<br />

cercherò <strong>di</strong> fare alcune riflessioni.<br />

La prima riflessione non può che essere sulla questione, questa sera, Sindaco. Ripeto pari pari le<br />

stesse cose che ho detto in commissione perché il Segretario adesso ha fatto tutto un excursus e<br />

tutto è apposto etc., il Comune <strong>di</strong> Brescia, il Revisore dei Conti, c’è tutto, è tutto apposto, è tutto<br />

apposto però alla domanda principale non si risponde, e la riassumo io, ma prima <strong>di</strong> riassumerla<br />

<strong>di</strong>co due cose: le situazione non si <strong>di</strong>scutono, anche quella <strong>di</strong> ottemperanza non si <strong>di</strong>scute, l’accordo<br />

non si trova tra le parti, dopo vari tentativi etc., Revisori dei Conti etc. a un certo momento il<br />

privato, la società <strong>di</strong>ce “adesso basta, voi non sod<strong>di</strong>sfate le nostre esigenze, chie<strong>di</strong>amo noi la<br />

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nomina <strong>del</strong> Commissario ad Acta” sono loro che la chiedono non il Comune. Stiamo parlando mica<br />

<strong>di</strong> secoli! 3 mesi fa!<br />

Il Commissario ad Acta viene nominato, manda il Comune, <strong>di</strong>ce: dammi i documenti, il Comune<br />

manda i documenti e quin<strong>di</strong> uno cosa si aspetta? Lo <strong>di</strong>co, siccome ho sentito qualcuno <strong>di</strong> voi che ha<br />

parlato che quando ho dette queste cose qua la solita polemica <strong>di</strong> Guarnieri, ragazzi fermatemi per<br />

favore quando <strong>di</strong>co una cosa che è polemica. Quello chiede i documenti, il Comune manda i<br />

documenti a Roma a questo <strong>di</strong>rettore <strong>del</strong> Ministero “vatelapesca”, cosa ti aspetti? Che siccome un<br />

giu<strong>di</strong>ce ha detto “tu deci<strong>di</strong> tra <strong>di</strong> loro quanti sol<strong>di</strong> gli dobbiamo dare, questi sono i documenti,<br />

deci<strong>di</strong>” uno <strong>di</strong>ce: va beh allora visto che è stato il giu<strong>di</strong>ce che è incaricato <strong>di</strong> Commissario, che ha i<br />

poteri come <strong>di</strong>ce il Segretario, la lunga manus <strong>del</strong> giu<strong>di</strong>ce, uno che fa? Uno pensa e <strong>di</strong>ce: beh<br />

aspetto cosa decide questo Commissario, mi pare che sia... sennò qua stravolgiamo.<br />

Mentre sto aspettando ma non aspetto molto perché i tempi sono veramente risicati, il Sindaco<br />

Casson alla fine <strong>di</strong> maggio manda una letterina al Commissario, mai visto e mai conosciuto e gli<br />

<strong>di</strong>ce: senti siccome i nostri Revisori avevano fatto questa proposta al privato, 1.700.000 cosa <strong>di</strong>ce se<br />

intanto li paghiamo? Dopo qualche giorno, a stretto giro <strong>di</strong> posta arriva questo Commissario che<br />

con 3 righe <strong>di</strong>ce “sì, sì, intanto dagli questi sol<strong>di</strong> qua”.<br />

Voglio sapere qual è l’elemento, è questo il punto Segretario che lei non <strong>di</strong>ce, qual è l’elemento in<br />

questa <strong>di</strong>scussione semplicissima che supera l’argomento, aspetto che il soggetto in<strong>di</strong>viduato dal<br />

giu<strong>di</strong>ce ci <strong>di</strong>ca quanti sol<strong>di</strong> ti dobbiamo dare. Qual è l’elemento, cos’è che mi fa superare il vincolo<br />

che devo aspettare che il Commissario, nominato dal giu<strong>di</strong>ce, mi <strong>di</strong>ca lui quanti sol<strong>di</strong>; io questa<br />

cosa scusate non l’ho ancora capita ... intervento fuori microfono ... no, la motivazione non c’è, ve<br />

lo spiego io qual è quella che <strong>di</strong>te voi, per non pagare gli interessi, la <strong>di</strong>ce anche la lettera che <strong>di</strong>te<br />

voi, per non pagare gli interessi! Per non pagare gli interessi! Gli interessi <strong>di</strong> cosa? Del presunto<br />

debito che noi dovremo rifondere nel momento in cui il Commissario ci dovesse <strong>di</strong>re: “quanto<br />

tempo dovrà passare prima che questo Commissario si pronunci?” perché io vorrei ricordarvi allora<br />

che se fosse così siete già in grave omissione, siete in omissione voi da un anno, da un po’ <strong>di</strong> più ed<br />

è in omissione anche Romano Tiozzo perché la sentenza è dei primi mesi <strong>del</strong> 2010, 2 anni e passa.<br />

Se l’idea dovesse essere: c’è un problema <strong>di</strong> pagare gli interessi legali, siete già fuori da un bel<br />

pezzo, perché da quel momento in poi elementi <strong>di</strong> chiarificazione rispetto a questo problema non ce<br />

ne sono; c’è solamente questa cosa che volete fare “ghe demo i schei” prima che il Commissario mi<br />

<strong>di</strong>ca. Ma va bene! Non c’è nessun problema, avete deciso <strong>di</strong> fare così? Secondo me è sbagliato per<br />

tutta una serie <strong>di</strong> motivi. Tra l’altro c’è anche, come posso <strong>di</strong>re, una sorta <strong>di</strong> preparazione a quello<br />

che il Commissario dovrà decidere, cioè il Commissario che è pulito da questo punto <strong>di</strong> vista, cioè il<br />

Commissario siccome gli è stato detto “guarda queste sono le carte, hanno perso il contributo, il<br />

lucro cessante, <strong>di</strong>mmi quanti sol<strong>di</strong> più o meno” voi invece cosa avete fatto? A quel Commissario là<br />

gli avete già suggerito i 4/5 <strong>del</strong>la risposta <strong>di</strong>cendo voi “intanto io gli do 1.700.000” questo poverino<br />

adesso cosa dovrà <strong>di</strong>re? Se aveva intenzione <strong>di</strong> <strong>di</strong>re 1.500.000 non lo potrà più <strong>di</strong>re perché lui ha<br />

scritto una lettera <strong>di</strong>cendo “sì hai ragione daglieli”. Ma che modo <strong>di</strong> ragionare! Bene avete deciso<br />

così? Benissimo, sono contento.<br />

Adesso mi permetto Presidente, cercherò <strong>di</strong> essere velocissimo, <strong>di</strong> leggere un documento che ho<br />

preparato purtroppo con tempi molto stretti, che non va a inficiare ciò che ho appena detto, anche se<br />

questa cosa ha dei profili <strong>di</strong> sospetto secondo me, ma comunque affare vostro e voglio fare un po’<br />

una sintesi documentata, cioè non sono fandonie quello che <strong>di</strong>rò, sono carte e sulle quali purtroppo<br />

nel corso <strong>di</strong> questi anni, anche da questa Amministrazione, tante cose non sono state dette. Si<br />

sarebbero potute fare tante cose e non sono state fatte. Allora leggo.<br />

Cari Consiglieri, signor Segretario, ho visto come tutti voi la proposta <strong>di</strong> <strong><strong>del</strong>iberazione</strong> <strong>del</strong><br />

Consiglio Comunale formulata dalla Segreteria Generale relativa all’oggetto ed ho ritenuto<br />

opportuno essendo in questo Consiglio, tra i pochi ex amministratori appartenenti alla Giunta e al<br />

Consiglio Comunale, naturalmente insieme a qualche presente da quella parte e anche da questa,<br />

che negli anni 98 e 99 concorsero ad assumere i primi atti inerenti la vicenda, pre<strong>di</strong>sporre questa<br />

illustrazione dei fatti rilevanti, illustrazione che credo possa concorrere a far meglio comprendere<br />

pag n. 61 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


ciò che realmente è accaduto. Non solo per amore <strong>di</strong> verità e <strong>di</strong> completezza ma soprattutto per la<br />

giusta considerazione sulle eventuali responsabilità che io ritengo non sussistano.<br />

Dal testo <strong>di</strong> <strong><strong>del</strong>iberazione</strong> proposta oggi al voto si desume il fatto che i danni da ristorare al Porto<br />

Turistico San Felice S.p.A. sulla base <strong>del</strong>la sentenza <strong>del</strong> Consiglio <strong>di</strong> Stato 12-72 <strong>del</strong> 2010, 48-66<br />

<strong>del</strong> 2011 concernono A) la per<strong>di</strong>ta <strong>del</strong> finanziamento comunitario a suo tempo concesso per la<br />

realizzazione <strong>del</strong> Porto Turistico, B) l’immobilizzazione <strong>del</strong> capitale sociale versato, C) il lucro<br />

cessante da inoperosità <strong>del</strong>la struttura impren<strong>di</strong>toriale.<br />

Sono ben consapevole <strong>del</strong> fatto che derivando queste componenti <strong>di</strong> danno da sentenze definitive<br />

non possono essere messe in <strong>di</strong>scussione in questa sede i loro contenuti. Ai fini <strong>del</strong>la giusta<br />

valutazione sull’operato dei tanti soggetti appartenenti all’apparato amministrativo <strong>del</strong> Comune <strong>di</strong><br />

<strong>Chioggia</strong> e non, che hanno svolto funzioni e assunto decisioni e espresso pareri determinanti nella<br />

vicenda, è bene però che siano noti i fatti decisivi che non sono menzionati nel testo <strong>del</strong>la proposta<br />

<strong>di</strong> <strong>del</strong>ibera e che hanno un indubbio rilievo ai fini <strong>del</strong>la <strong>di</strong>versa valutazione sulle eventuali colpe<br />

Amministrative.<br />

Con <strong><strong>del</strong>iberazione</strong> 19 giugno 1996 la Giunta Regionale <strong>del</strong> Veneto assegnò il Porto Turistico San<br />

Felice, sono cose che ha già riassunto inizialmente il Sindaco, quali compagine avente ad oggetto<br />

sociale <strong>di</strong> un’attività inserita tra gli interventi annessi al contributo comunitario in base al<br />

documento <strong>di</strong> programmazione <strong>del</strong> 16 <strong>di</strong>cembre <strong>del</strong> 1994, un contributo <strong>di</strong> importo <strong>di</strong> lire <strong>di</strong><br />

2.276.000 pari al 20% <strong>del</strong>l’intervento esposto in progetto per costruire il Porto. Cioè la Regione<br />

<strong>di</strong>ce “se tu fai io ti do 2.200.000” quin<strong>di</strong> più o meno sono 11 miliar<strong>di</strong> <strong>del</strong>le vecchie lire. Dovendo<br />

però contabilizzare questo contributo alla Commissione Europea, attenzione alle date, entro e non<br />

oltre il 31.12.1998 la Regione da prima fissò il 30 settembre 1998 il termine per l’ultimazione dei<br />

lavori, ultimazione dei lavori <strong>di</strong> costruzione <strong>del</strong> Porto in questione e successivamente con <strong>del</strong>ibera<br />

Giuntale 64 <strong>del</strong> 2 giugno 1998 anticipò il termine al 31 agosto 1998, cioè la società doveva al 31<br />

agosto <strong>del</strong> 98 aver già avuto concessione e<strong>di</strong>lizia, aver fatto i lavori, tutti i lavori completamente,<br />

collau<strong>di</strong> etc. etc. e presentare poi le note <strong>di</strong> spesa alla Regione per ottenere il finanziamento.<br />

E’ a tutti noto che per iniziare i lavori in una qualsiasi opera e<strong>di</strong>lizia nel Comune <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong>, se<br />

questi debbono essere preceduti da un piano attuativo vigente è necessario che il piano sia adottato,<br />

pubblicato, osservato, controdedotto e approvato, che sullo stesso sia conseguito il parere<br />

favorevole <strong>del</strong>la Commissione per la salvaguar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Venezia e comunque degli organi preposti alla<br />

tutela dei vincoli paesaggistici e monumentali nonché <strong>del</strong>le altre ulteriori autorità preposte alla<br />

tutela dei rimanenti ai numerosi vincoli esistenti e che vi sia, non meno importante, il titolo per<br />

<strong>di</strong>sporre <strong>del</strong>l’area in cui l’opera va a inse<strong>di</strong>arsi, titolo concessorio, se l’area è demaniale, nonché<br />

sussista il permesso e<strong>di</strong>lizio con tutti i presupposti pareri favorevoli, ci vogliono solo queste poche<br />

cose.<br />

Sulla base <strong>del</strong> <strong>del</strong>iberato <strong>del</strong>la Giunta Regionale dunque, entro il 31 agosto 1998, tutti i lavori <strong>del</strong><br />

Porto San Felice, ammontanti secondo la stima <strong>di</strong> allora ad oltre 11 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> lire, avrebbero<br />

dovuto essere completati, agosto 98, ricordatevela questa data, e a regola d’arte con il relativo<br />

collaudo. Giacché in caso contrario il contributo comunitario doveva essere revocato. La data <strong>di</strong><br />

avvio <strong>del</strong>l’intero proce<strong>di</strong>mento amministrativo che doveva condurre all’opera finita era quella <strong>di</strong><br />

adozione <strong>del</strong> piano, da allora al 31 agosto 97 il Porto andava completato e collaudato, sintetizzo, da<br />

quando si approva il piano particolareggiato da lì fino al 31 agosto 1998.<br />

La Giunta Comunale <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong>, con <strong><strong>del</strong>iberazione</strong> 683 <strong>del</strong> giorno 7.11.1997, 9 mesi prima <strong>del</strong>la<br />

scadenza <strong>del</strong> contributo, 9 mesi prima <strong>del</strong>la scadenza determinata dalla Regione <strong>del</strong> contributo,<br />

<strong>del</strong>iberava <strong>di</strong> adottare per la realizzazione <strong>del</strong> Porto Turistico San Felice il piano attuativo<br />

presentato dalla società quale piano particolareggiato <strong>di</strong> iniziativa pubblica.<br />

Qui correggo il Sindaco, spero che non sia scritto così nella <strong>del</strong>ibera, perché la <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong>la Giunta<br />

Todaro, la leggo se vuoi Giuseppe, cioè la <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong> 7 novembre <strong>del</strong> 1997 è una <strong>del</strong>ibera che<br />

chiede “la proposta <strong>del</strong> piano attuativo presentato dalla società <strong>di</strong> trasformazione da piano attuativo<br />

in piano particolareggiato <strong>di</strong> iniziativa pubblica da proporre all’adozione <strong>del</strong> Consiglio Comunale”<br />

quin<strong>di</strong> la <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong>la Giunta Todaro, 97, <strong>di</strong>ce trasformiamo il piano attuativo in piano<br />

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particolareggiato e lo man<strong>di</strong>amo al Consiglio Comunale per l’adozione. Otto mesi, nove mesi prima<br />

<strong>del</strong>la scadenza <strong>del</strong> contributo! Viene fatta questa <strong>del</strong>ibera, lo strumento urbanistico quin<strong>di</strong> veniva ad<br />

essere regolato dal contenuto gli articoli 11 e 12 <strong>del</strong>la Legge Regionale N. 71 <strong>del</strong>l’85, in quanto<br />

modalità <strong>di</strong> approvazione, adozione, efficacia <strong>del</strong>l’art. 52 e seguenti <strong>del</strong> .......<br />

Il piano attuativo pertanto, dopo la fase <strong>di</strong> pubblicazione ed osservazione, una volta adottato doveva<br />

essere controdedotto dagli uffici e dai progettisti, riesaminato dal Consiglio Comunale e da questo<br />

approvato. Le <strong>del</strong>iberazioni all’epoca andavano ancora inviate al comitato Regionale <strong>di</strong> controllo,<br />

l’operatività <strong>del</strong>lo strumento urbanistico naturalmente interveniva solo dopo la stipula <strong>del</strong>la<br />

convenzione che costituiva uno degli elaborati obbligatori <strong>del</strong> piano, essendo nel caso in cui lo<br />

strumento, benché <strong>di</strong> iniziativa pubblica veniva attuato dal soggetto privato. Solo dopo la<br />

conversione potevano essere chiesti, istruiti e rilasciati i titoli abitativi e<strong>di</strong>lizi per realizzare<br />

l’intervento, sempre sulla base <strong>del</strong>le norme <strong>di</strong> legge, concernenti i permessi e<strong>di</strong>lizi vigenti in<br />

quell’epoca, tutte queste cose dovevano essere fatte.<br />

Va ancora ricordato che nel Comune <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong> alla fine <strong>di</strong> quel 97, siamo al 15 <strong>di</strong> novembre,<br />

erano indette le elezioni amministrative per rinnovo <strong>del</strong> Consiglio Comunale, cioè la <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong>la<br />

Giunta Todaro viene fatta praticamente 10 giorni prima <strong>del</strong>le elezioni. Il ballottaggio è stato a<br />

cavallo tra i mesi <strong>di</strong> novembre e <strong>di</strong>cembre, il Consiglio Comunale dunque cessava <strong>di</strong> operare 45<br />

giorni prima <strong>del</strong>la data <strong>del</strong> 1 turno <strong>del</strong>le elezioni amministrative e riprendeva ad operare<br />

concretamente, voi lo sapete, dal momento in cui siete partiti, quanto meno un mese e mezzo, due<br />

mesi dopo la data <strong>del</strong> secondo turno. L’esito <strong>di</strong> quelle elezioni amministrative, come noto, fu nel<br />

senso <strong>del</strong> cambiamento <strong>del</strong>l’assetto amministrativo <strong>del</strong> Comune e <strong>del</strong> rinnovo <strong>di</strong> tutti gli<br />

amministratori che dunque si trovano ad affrontare le tematiche <strong>del</strong>la città secondo l’impostazione<br />

politico amministrativa dagli stessi esposta nei documenti programmatici. Anche sul tema <strong>del</strong>le<br />

modalità <strong>del</strong>la realizzazione <strong>del</strong> Porto Turistico San Felice, pertanto la nuova compagine ebbe la<br />

necessità <strong>di</strong> riesaminare ed approfon<strong>di</strong>re taluni aspetti <strong>del</strong>l’iniziativa e fu così che il 27 luglio 1998,<br />

un mese prima <strong>del</strong>la scadenza <strong>del</strong> contributo, con <strong><strong>del</strong>iberazione</strong> 106 il Consiglio Comunale decise<br />

<strong>di</strong> rinviare la trattazione <strong>del</strong> punto. Signor Sindaco, voglio che sia chiaro che il Consiglio ha<br />

rinviato, non c’entra la non con<strong>di</strong>visione, non è scritto da nessuna parte che il Consiglio Comunale<br />

non ha con<strong>di</strong>viso, dovete stare attenti. Il Consiglio Comunale, dopo due commissioni come è citato<br />

qui, decide <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re <strong>di</strong> più l’argomento, mi sembra che questa sia ... intervento fuori<br />

microfono ... lascia perdere, io sto <strong>di</strong>cendo non quello che <strong>di</strong>ce il Consiglio <strong>di</strong> Stato, quello che è<br />

scritto nelle <strong>del</strong>ibere, te la faccio vedere, la <strong>del</strong>ibera è Zezza alla presenza sua, <strong>di</strong> Rossi etc. <strong>di</strong>ce<br />

“rinviamo questo punto perché dobbiamo decidere alcune cose”. Sì, sì, ho capito, va beh ma sai, su<br />

quelle sentenze là ne sono state fatte <strong>di</strong> stupidaggini ... intervento fuori microfono ... cosa? ...<br />

intervento fuori microfono ... in che senso? (assessore Mantovan Mauro: se il Consiglio Comunale<br />

doveva) doveva no.<br />

PRESIDENTE:<br />

Microfono, tutti coloro che vogliono parlare microfono, prego.<br />

CONSIGLIERE GUARNIERI<br />

(assessore Mantovan Mauro: ma non era un atto dovuto) ma non era un atto dovuto approvare, te<br />

l’ho detto anche la volta scorsa, però adesso ti <strong>di</strong>co il resto. Anche sul tema <strong>del</strong>la modalità relativa<br />

al Porto Turistico pertanto la nuova compagine ebbe la necessità <strong>di</strong> riesaminare e quin<strong>di</strong> il<br />

Consiglio Comunale etc. etc., è da sottolineare però che questo provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> rinvio, quello lì<br />

<strong>del</strong> Consiglio Comunale, che interveniva dopo pochi mesi dalla ripresa <strong>del</strong>l’operatività <strong>del</strong><br />

Consiglio Comunale successivo alle elezioni recava data pena 1 mese anteriore al termine finale che<br />

la Regione Veneto aveva posto per il completamento <strong>del</strong>le opere costruttive <strong>del</strong>l’intero Porto. Cioè<br />

il Consiglio Comunale decide un mese prima <strong>di</strong> quando doveva essere definito tutto quanto.<br />

Allora è perciò chiaro a tutti, a meno che non si voglia fare la solita polemica, che quel<br />

provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> rinvio adottato dal Consiglio Comunale con il voto favorevole <strong>del</strong>la gran parte dei<br />

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Consiglieri presenti non ha avuto alcun effetto concreto ai fini <strong>del</strong>la per<strong>di</strong>ta <strong>del</strong> contributo<br />

comunitario da parte <strong>del</strong>la Porto Turistico San Felice Spa. Se anche in quella seduta consiliare fosse<br />

stato adottato il piano particolareggiato o anche se fosse stato approvato qualche settimana o<br />

qualche mese prima, in conformità con quanto adottato dalla Giunta <strong>del</strong> novembre 97, ma non<br />

l’aveva adottato abbiamo detto, nulla sarebbe cambiato ai fini <strong>del</strong> conseguimento <strong>del</strong> contributo,<br />

non avrebbero preso il contributo. Perché mai le opere costruttive <strong>di</strong> quel Porto avrebbero potuto<br />

essere realizzate e completate entro il 31 agosto <strong>del</strong>lo stesso anno?<br />

La società dunque ha perduto il contributo per il fatto che esso era assoggettato a tempi <strong>di</strong><br />

realizzazione <strong>del</strong>l’opera assolutamente inverosimili e che mai avrebbero potuto essere rispettati.<br />

Questo è a futura memoria Giuseppe. Anche al <strong>di</strong> là <strong>del</strong> problema <strong>del</strong>la concessione idraulica<br />

nell’area in cui dovevano realizzarsi gli attracchi, il problema è che stato affrontato, tanto dalla<br />

sentenza <strong>di</strong> primo grado quanto <strong>di</strong> quella d’appello, che lo ha respinto come argomento circolare<br />

perciò inconferente. A formazione <strong>di</strong> questa, mia sia consentito, che non coglie nel segno ai fini <strong>del</strong><br />

danno, cioè loro hanno giocato alla concessione <strong>del</strong>lo specchio acqua etc. ma alla fine sulla<br />

tempistica <strong>del</strong> finanziamento non hanno riflettuto, non sono scesi. Se anche il piano<br />

particolareggiato fosse stato adottato e la concessione fosse stata ottenuta nel tempo intercorrente<br />

tra la ripresa <strong>del</strong>le attività <strong>del</strong> Consiglio Comunale dopo le elezioni e il 31.8.1998 infatti mai<br />

comunque entro quella data sarebbero stati realizzati i notevoli interventi e<strong>di</strong>lizi previsti dal piano<br />

particolareggiato, per cui mai poteva verificarsi la con<strong>di</strong>zione posta unilateralmente dalla Regione<br />

Veneto per erogare il contributo. Capite?<br />

Non è mia competenza rispondere alla domanda che a questo punto sorge spontanea sul perché tale<br />

argomento stringente e inoppugnabile non sia stato sollevato in giu<strong>di</strong>zio o trattato dal Giu<strong>di</strong>ce<br />

amministrativo. Il quale si è invece limitato a trarre <strong>del</strong>le autorizzzioni occupare spazio acque e cose<br />

già dette. Quel che è a mio avviso è certo però che questo elemento <strong>di</strong> fatto concernente<br />

l’inverosimile termine concesso dalla Regione per costruire il Porto avrebbe potuto indurre a una<br />

ben <strong>di</strong>versa decisione sul piano <strong>del</strong>la giustizia amministrativa. Tale argomento deve pertanto portare<br />

oggi a una precisa conclusione <strong>di</strong> insussistenza <strong>di</strong> qualsiasi responsabilità <strong>del</strong>l’apparato<br />

amministrativo, organi ed uffici <strong>del</strong> Comune <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong> nella causazione <strong>del</strong> danno sotto il profilo<br />

<strong>del</strong>la per<strong>di</strong>ta <strong>del</strong> contributo che ha avuto ben altra ed evidente causa.<br />

L’Amministrazione Comunale in ogni caso assume dopo qualche mese le ulteriori determinati sulla<br />

vicenda con le <strong>del</strong>ibere 298-299 <strong>del</strong> 99 come ha citato il Sindaco. Primi atti impugnati al T.A.R.<br />

Con <strong><strong>del</strong>iberazione</strong> 298 veniva deciso <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sporre un nuovo piano particolareggiato <strong>di</strong> iniziativa<br />

pubblica relativamente all’area Porto San Felice tenendo conto <strong>del</strong>le in<strong>di</strong>cazioni formulate dalla<br />

Commissione Consiliare competente nel luglio <strong>del</strong> 1998. Tanto per capirci, qua c’era qualcuno in<br />

quella Commissione, il piano pre<strong>di</strong>sposto dal privato prendeva da dentro il Murazzo, non c’erano i<br />

parcheggi, le strutture venivano costruite ai pie<strong>di</strong> <strong>del</strong> Murazzo. Dopo invece è cambiato tutto<br />

ra<strong>di</strong>calmente e adesso lo <strong>di</strong>remo.<br />

Con la <strong><strong>del</strong>iberazione</strong> 299 invece venne deciso <strong>di</strong> annullare l’atto <strong>di</strong> Giunta <strong>del</strong> 95 che aveva<br />

proposto la Costituzione <strong>del</strong>la Società per Azioni con un componente <strong>del</strong> C.d.A. nominato dal<br />

Comune per la realizzazione <strong>di</strong> intervento, componente <strong>del</strong> C.d.A. naturalmente senza nessuna .....<br />

in tasca, minoritario rispetto al Consiglio. L’Amministrazione in carica aveva ben presente che le<br />

tematiche relative alla riadozione <strong>del</strong> piano particolareggiato e alla costituzione <strong>del</strong>la società<br />

presentavano significativi profili <strong>di</strong> <strong>del</strong>icatezza sul piano giuri<strong>di</strong>co e quin<strong>di</strong> decise <strong>di</strong> acquisire su<br />

questi temi, vorrei che Giuseppe, io non sono <strong>di</strong> quelli che obbligano ad ascoltare sennò ...<br />

intervento fuori microfono ..... ma su questa cosa vorrei... noi eravamo coscienti che c’era un profilo<br />

<strong>del</strong>icato su quelle decisioni e allora cosa abbiamo fatto? Quin<strong>di</strong> decise <strong>di</strong> acquisire su questi temi un<br />

parere legale, autorevole e qualificato dall’avvocato Professor Giorgio Orsoni, siamo andati a<br />

Venezia in 10 quella volta; sulla base dei cui contenuti andava ad orientare il proprio<br />

comportamento amministrativo, non abbiamo chiesto all’azzeccagarbugli, non siamo andati con i<br />

due capponi <strong>di</strong> Renzo, siamo andati in quel periodo uno dei “megio”.<br />

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Il parere legale fu nel senso che la riadozione <strong>del</strong> piano particolareggiato era possibile e che non<br />

sussistevano interessi concreti <strong>del</strong> Comune per proseguire nella società, anche perché questa era<br />

stata costituita in termini non conformi ai criteri <strong>di</strong> evidenza pubblica. Questa cosa <strong>del</strong>la non<br />

conformità appare anche nella sentenza <strong>del</strong> Consiglio <strong>di</strong> Stato il quale recita “società costituite in<br />

modo tanto singolare” è vero sì o no? Cioè il Consiglio <strong>di</strong> Stato <strong>di</strong>ce “sì non è stata costituita nella<br />

maniera...” è perciò evidente che la scelta amministrativa non è stata compiuta con improvvisazione<br />

o leggerezza, ma dopo lunga ed approfon<strong>di</strong>ta me<strong>di</strong>tazione nella quale ha avuto modo un ruolo<br />

decisivo il parere legale appena menzionato.<br />

I provve<strong>di</strong>menti ora citati furono annullati dal T.A.R., con sentenza 990 <strong>del</strong> 2000, la quale però non<br />

riconobbe la sussistenza <strong>di</strong> alcun danno. Il T.A.R., nella prima sentenza ha detto: no, danno non ce<br />

n’è a carico <strong>del</strong> Comune e a favore <strong>del</strong>la Porto San Felice.<br />

Dopo la sentenza <strong>del</strong>la società <strong>di</strong>ffidò il Comune a dare l’esecuzione <strong>del</strong> presente proce<strong>di</strong>mento e<br />

approvazione <strong>del</strong> piano attuativo ........ <strong>del</strong> 97, intervenne anche in questo frangente il parere legale<br />

<strong>del</strong>l’avvocato Orsoni <strong>del</strong> 1 settembre <strong>del</strong> 2000, pervenuto al Comune l’8 settembre <strong>del</strong> 2000 che<br />

sosteneva “l’infondatezza <strong>del</strong>le richieste contenute nella <strong>di</strong>ffida tanto che la richiesta <strong>del</strong>la società<br />

ricorrente non trova in vero alcun fondamento sul piano formale né sul piano sostanziale”. Sulla<br />

base <strong>di</strong> tale parere pertanto vennero avviati con la società, qua è l’altro punto che non è mai stato<br />

detto, l’altro punto che da anni tutti quanti se ne stanno belli zitti, tutti! Per giungere alla soluzione e<br />

approvazione <strong>di</strong> un idoneo piano attuativo per l’area parzialmente <strong>di</strong>verso da quello adottato nel 97,<br />

anzi cambiato nel 97, posto che sussisteva l’interesse tanto <strong>del</strong>la parte privata quanto <strong>del</strong> Comune <strong>di</strong><br />

rendere operativo lo strumento. Fu così che in data 25 giugno 2001 la Giunta Comunale approvò<br />

all’unanimità la <strong><strong>del</strong>iberazione</strong> 281 <strong>di</strong> autorizzazione alla firma <strong>del</strong>l’accordo tra il Comune e Porto<br />

San Felice ai sensi <strong>del</strong>l’art. 11 <strong>del</strong>la legge 241 che prevedeva la nuova adozione <strong>del</strong> piano<br />

particolareggiato da parte <strong>del</strong>la Giunta, con le mo<strong>di</strong>fiche in<strong>di</strong>cate nell’accordo stesso rispetto ai<br />

contenuti a suo tempo recepiti con l’atto <strong>del</strong> 7 novembre 1997.<br />

Voi, se qualcuno vuole, se avete tempo o pazienza <strong>di</strong> leggere, vi posso anche lasciare una copia <strong>di</strong><br />

quell’atto, ve la do dopo se volete, è una sberla <strong>di</strong> roba così dove noi ci impegniamo ad adottare il<br />

piano, loro si impegnano a fare alcune cose, si impegnano <strong>di</strong> rilasciare 100 posti barca, chissà se ce<br />

li hanno lasciati! 100 posti barca all’Amministrazione Comunale! Scendono dal piede <strong>del</strong> Murazzo,<br />

fanno tutto su palafitta, lo specchio <strong>di</strong> luce verso il Forte viene conservato, le imbarcazioni da 580<br />

vanno a finire a 450 e avanti <strong>di</strong> questo passo. Nell’atto <strong>del</strong>l’accordo questo accordo, avvallato anche<br />

dal legale <strong>del</strong>la società, il 12 <strong>di</strong>cembre il legale invia al Comune la rinuncia, il 12 <strong>di</strong>cembre <strong>del</strong> 2003<br />

il legale, dopo che abbiamo firmato, sono già passati quasi 2 anni, invia al Comune la rinuncia già<br />

firmata alla fissazione <strong>del</strong>l’u<strong>di</strong>enza presso il Consiglio <strong>di</strong> Stato. Cioè l’avvocato, loro, <strong>di</strong>ce al<br />

Comune “guardate che stiamo rinunciando alla fissazione <strong>del</strong>la data <strong>del</strong>l’u<strong>di</strong>enza” nella stessa<br />

lettera il legale <strong>di</strong>chiara che una volta conseguita la piena esecutività <strong>del</strong>la <strong>del</strong>ibera etc. etc. etc.,<br />

carenza <strong>di</strong> qualsiasi interessi <strong>di</strong> ...... la causa che dunque <strong>di</strong>venta improce<strong>di</strong>bile.<br />

Nel frattempo era intervenuto però il parere negativo <strong>del</strong> Ministero per i beni culturali, ministero per<br />

i beni e le attività culturali sotto il profilo paesaggistico. Pensate, il Ministero dei beni culturali ci<br />

boccia un piano particolareggiato che noi abbiamo adottato quella volta in Giunta per conformarci<br />

all’accordo che avevamo, un piano quin<strong>di</strong> – come abbiamo detto – minore impattante, niente<br />

Murazzo, niente cose etc. e il Ministero ci blocca quel piano lì, cioè non aveva bloccato quello <strong>di</strong> 2<br />

anni prima, ci blocca quello dove abbiamo messo meno posti barca, meno impatto etc. va beh sono i<br />

misteri <strong>del</strong>le scienze culturali e ambientali. Ci blocca quel piano <strong>del</strong> 2001 che aveva adottato la<br />

nuova stesura <strong>del</strong> piano particolareggiato benché la stessa vi fosse stato il pronunciamento<br />

favorevole per la Commissione <strong>del</strong>la salvaguar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Venezia, già nella seduta 9 aprile 2002. Contro<br />

questa bocciatura, cioè loro ce lo bocciano, si ricorre al T.A.R. Veneto noi e anche la società a<br />

<strong>di</strong>mostrare che noi, dopo quell’accordo, avevamo intenzione completa <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssipare i dubbi <strong>del</strong>la<br />

società che noi non ci adeguassimo a quell’accordo. Ad<strong>di</strong>rittura abbiamo impugnato la negazione<br />

<strong>del</strong> Ministero dei beni ambientali e culturali e l’abbiamo fatto insieme alla società.<br />

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Ma il T.A.R. cosa fa? Respinge entrambi i ricorsi, come riconosciuto il legale <strong>del</strong>la società, nella<br />

nota 27 gennaio 2004, trasmessa al Comune: “la <strong>di</strong>fesa Comunale si è battuta strenuamente<br />

affermando reiteratamente la strumentalità <strong>del</strong> piano, siccome adottato alla sod<strong>di</strong>sfazione degli<br />

interessi pubblici Comunali”. Dice l’avvocato <strong>del</strong>la parte avversa “avete fatto fino in fondo il vostro<br />

dovere, avete ottemperato perfettamente all’accordo che abbiamo siglato”. Per cui è chiaro che<br />

nessuna volontà negativa o <strong>di</strong>latoria verso l’iniziativa esisteva nell’Amministrazione, che anzi<br />

impegnava le proprie energie e risorse per <strong>di</strong>fendere il piano particolareggiato nei confronti <strong>di</strong> una<br />

pronuncia <strong>del</strong>l’Amministrazione paesaggistica ritenuta illegittima.<br />

Contro la sentenza <strong>del</strong> T.A.R. Veneto la società propose appello al Consiglio <strong>di</strong> Stato ma nella sua<br />

pendenza, cioè la società fa ricorso rispetto alla sentenza <strong>del</strong> T.A.R., va al Consiglio <strong>di</strong> Stato ma<br />

mentre stanno <strong>di</strong>scutendo <strong>di</strong> questo l’Amministrazione Comunale cosa fa? Adotta un altro piano<br />

particolareggiato, rispettoso <strong>di</strong> quello che aveva detto il Ministero. Ne abbiamo fatte <strong>di</strong> tutti i colori.<br />

Questa cosa viene accettata dalla Porto San Felice, ad<strong>di</strong>rittura si mo<strong>di</strong>fica ancora quel piano perché<br />

c’è un errore formale e anche questo viene accettato dalla società. Mi pare dunque evidente, da<br />

questo excursus storico, documentato, che quanto meno fino agli inizi <strong>del</strong>l’anno 2004 tra Comune e<br />

Porto San Felice S.p.A. vi fu intesa <strong>di</strong> obiettivi e <strong>di</strong> iniziative, per cui alcuna immobilizzazione <strong>di</strong><br />

capitale o inoperosità <strong>del</strong>la struttura impren<strong>di</strong>toriale possa essere addebitata all’ente sino a quel<br />

momento o alla sua struttura o ai suoi amministratori. Salvo che si voglia fare violenza evidente al<br />

contenuto dei documenti e degli atti impegnativi ed ufficiali.<br />

La stessa nota <strong>del</strong> 7 giugno 2004 dei legali <strong>del</strong>la società era ancora una volta collaborativa e<br />

riconosceva l’impegno fino a quel momento profuso dall’ente per giungere all’approvazione <strong>di</strong> uno<br />

strumento urbanistico che presiedeva anche ad interessi pubblici. Fu nei mesi successivi, al gennaio<br />

2004, che si inceppo l’intesa tra Comune e la società, certo non per nostra volontà. Tanto che<br />

quest’ultima, precedenza <strong>del</strong>la Giunta Regionale, cioè an<strong>di</strong>amo d’accordo fino a gennaio dopo un<br />

mese e mezzo questi qua si rivolgono alla Giunta Regionale per fare cosa? Per fare nominare un<br />

Commissario ad Acta che venga lui ad approvare il piano particolareggiato! Che lo avrebbe dovuto<br />

fare il Consiglio.<br />

Cioè la si stava <strong>di</strong>scutendo sulle osservazioni e loro si fanno nominare in quattro e quattr’otto il<br />

Commissario ad Acta, questo qua arriva e approva... è nominato nel luglio 2004 e approva il piano<br />

nell’ottobre <strong>del</strong> 2004. Negli stessi termini in cui la Giunta lo aveva adottato, non cambia una<br />

virgola, facendo limitatamente proprie alcune osservazioni o parti <strong>di</strong> esse. In data 24 maggio 2005,<br />

8 mesi dopo, fu stipulata la convenzione urbanistica per l’attuazione <strong>del</strong> piano particolareggiato, <strong>di</strong><br />

fronte al notaio dottor Iacobone., questa ve la salto.<br />

Ecco dunque che viene riba<strong>di</strong>to ancora una volta quanto sostenuto in apertura, cioè che prima<br />

<strong>del</strong>l’inizio dei lavori e<strong>di</strong>lizi erano necessari l’approvazione e il convenzionamento <strong>del</strong>lo strumento<br />

attuativo, nonché l’approvazione da parte <strong>di</strong> tutti gli enti e <strong>del</strong> titolo e<strong>di</strong>lizio da rilasciarsi. Se il<br />

Commissario ad Acta, organo nominato in via sostitutiva rispetto al Comune ha impiegato 2 mesi e<br />

mezzo dal giorno <strong>del</strong>la sua nomina per approvare il piano particolareggiato, già adottata ed<br />

osservato e se dall’approvazione <strong>del</strong> piano particolareggiato alla convenzione, fase rimessa<br />

pressoché totalmente alla parte privata, sono decorsi 7 mesi e mezzo, cioè li riassumo, da quello che<br />

decide il Commissario all’approvazione <strong>del</strong> piano particolareggiato alla firma <strong>del</strong>la convenzione<br />

sono passati 7 mesi e mezzo e se poi ancora da quella stipula <strong>del</strong>la convenzione, siamo a maggio<br />

2005, alla presentazione al Comune <strong>del</strong> titolo abitativo e<strong>di</strong>lizio sono decorse varie settimane e<br />

successivamente la variante a questo titolo e<strong>di</strong>lizio è stata presentata dopo 4 anni, dopo 4 anni, dopo<br />

4 anni, dopo 4 anni dalla firma <strong>del</strong>la convenzione. Cioè dopo 4 anni dalla firma <strong>del</strong>la convenzione<br />

questi erano ancora che facevano opere, che facevano i lavori; il 30 giugno 2009, protocollo 45528,<br />

sicché a quel epoca i lavori e<strong>di</strong>lizi non erano ancora finiti, come può pensarsi rimandando ai fatti 97<br />

– 98 che dal novembre 97 al 31 agosto 2008 l’intervento <strong>del</strong> Porto Turistico <strong>di</strong> San Felice,<br />

<strong>del</strong>l’importo dei lavori preventivato <strong>di</strong> oltre 11 milioni <strong>di</strong> lire potesse essere già concluso in modo<br />

da ottenere il contributo Regionale? Dopo 5 anni e mezzo non avevano ancora finito i lavori e il<br />

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Consiglio <strong>di</strong> Stato ha deciso che siccome il Consiglio Comunale rinvia il provve<strong>di</strong>mento, a 7 mesi<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza, il Comune deve pagare i sol<strong>di</strong>? Questo è incre<strong>di</strong>bile.<br />

E’ pura fantasia pensare che il rispetto <strong>di</strong> quel termine fosse possibile, anche se per assurdo<br />

l’Amministrazione in carica avesse approvato un atto amministrativo al giorno e anche se non ci<br />

fossero state, ma vi sono state, le elezioni amministrative che hanno interrotto come ovunque<br />

l’attività provve<strong>di</strong>mentale per qualche mese. Ecco pertanto che i documenti <strong>di</strong>mostrano come<br />

l’apparato Comunale, comunque l’Amministrazione, non hanno avuto responsabilità alcuna né<br />

rispetto alla per<strong>di</strong>ta <strong>del</strong> finanziamento né per le immobilizzazioni dei capitali né per l’inoperosità<br />

<strong>del</strong>la struttura impren<strong>di</strong>toriale. Non va poi <strong>di</strong>menticato che nel mentre la società Porto Turistico San<br />

Felice S.p.A, <strong>di</strong> intesa con il Comune, operava sino al 2004 nei termini ricordati, al contempo<br />

provvedeva ad investire finanziamenti e al capitale sociale versato tanto da riscuotere proventi<br />

finanziari pari a 294 mila Euro come affermano nella loro relazione i Revisori dei Conti. La società<br />

dunque ha impiegato utilmente i propri capitali e ne ha tratto dei frutti, così come ha tenuto in vita<br />

la propria struttura impren<strong>di</strong>toriale per porre in essere, <strong>di</strong> intesa con il Comune, tutte le iniziative<br />

che si sono dette nell’obiettivo <strong>di</strong> approvare il piano particolareggiato. Come mai nessuno ha tirato<br />

fuori quell’accordo? Da 5 anni a questa parte nessuno ha tirato fuori quell’accordo e nessuno mai ha<br />

pensato che dopo la firma, a firma Cacciavillani che ci comunica “ritiriamo la data <strong>di</strong> fissazione<br />

<strong>del</strong>l’u<strong>di</strong>enza” nessuno in questo Comune è andato da qualche parte a <strong>di</strong>re “ma voi dopo che vi siete<br />

fatti la darsena e ve la siete fatta con quell’accordo che avevamo ed è <strong>di</strong>mostrato che quell’accordo<br />

noi l’abbiamo onorato” loro cos’è che hanno fatto? Alla fine <strong>del</strong> 2009 hanno riattivato la procedura<br />

e sono andati al Consiglio <strong>di</strong> Stato con le stesse motivazioni <strong>del</strong>la sentenza <strong>del</strong> T.A.R. e il Consiglio<br />

<strong>di</strong> Stato ha dato loro ragione e noi daremo a loro questa sera 1.700.000 Euro e forse qualcosa <strong>di</strong> più.<br />

Io credo che questa sia una cosa gravissima, in base a questi elementi <strong>di</strong> fatto, sulla scorta dei<br />

documenti pubblici e degli atti <strong>del</strong>le parti e dei loro <strong>di</strong>fensori, pertanto penso, egregi Consiglieri e<br />

signor Segretario, che non sia addebitabile alle Amministrazioni Comunali in carica in quegli anni e<br />

comunque all’apparato <strong>comunale</strong> ha alcuna responsabilità amministrativa, da intendersi quale causa<br />

colpevole <strong>del</strong> danno per il risarcimento <strong>del</strong> quale oggi viene portato all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno<br />

l’operazione che ha motivato questo mio intervento.<br />

Nel merito <strong>del</strong>la <strong><strong>del</strong>iberazione</strong> non intendo dunque esprimermi, pur rimanendo presente ai lavori<br />

<strong>del</strong>la seduta mi asterrò dal voto mentre per tutto quel che riguarda ciò che potrebbe conseguire a<br />

questa <strong><strong>del</strong>iberazione</strong>, invito coloro i quali dovranno esaminarla a prendere nota <strong>di</strong> tutti gli eventi<br />

rilevanti accaduti e soprattutto dei fatti qui esposti i quali se opportunamente considerati in sede <strong>di</strong><br />

merito avrebbero potuto anche portare ad un esito giu<strong>di</strong>ziale <strong>di</strong>verso e dovranno condurre alle giuste<br />

valutazioni successive.<br />

Ringrazio per l’attenzione e chiedo che questo mio intervento venga posto agli atti per formarne<br />

parte integrante e costitutiva <strong>del</strong>la <strong><strong>del</strong>iberazione</strong> che il Consiglio Comunale andrà ad assumersi.<br />

PRESIDENTE:<br />

Grazie Consigliere Guarnieri. Faccio notare che ha fatto un intervento <strong>di</strong> 40 minuti, era doveroso<br />

però... calmi sto finendo il <strong>di</strong>scorso, era doveroso però faccio semplicemente notare che da parte<br />

<strong>del</strong>la Presidenza non c’è e non ci sarà mai nessuna preclusione, 40 minuti abbiamo lasciato parlare<br />

chiunque fuori <strong>di</strong> tutti i tempi. Spero che questo me ne <strong>di</strong>ate atto. Bene. Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire il<br />

Sindaco. Grazie.<br />

SINDACO:<br />

Allora, credo tu abbia notato Fortunato che io ho inteso mantenere i toni <strong>del</strong>la <strong>di</strong>scussione, i<br />

contenuti anche <strong>del</strong>la mia presentazione ad un livello assolutamente asettico che non ha voluto<br />

affrontare i termini <strong>del</strong>la questione se non sulla base <strong>di</strong> quello che è stato riportato nella sentenza<br />

senza in alcun modo, io su questo invito anche chi poi interverrà successivamente, ragionare <strong>di</strong><br />

ipotetiche eventuali <strong>di</strong> la a <strong>di</strong>venire responsabilità <strong>di</strong> chissà chi, soggettive o...<br />

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C’è un dato <strong>di</strong> fatto rispetto al quale noi non possiamo <strong>di</strong>sattendere in alcun modo e cioè che al <strong>di</strong> là<br />

<strong>del</strong>le ragioni <strong>di</strong> merito che tu hai molto bene illustrato e io non solo chiedo ma desidero che quella<br />

tua relazione venga messa agli atti, credo non ci siano ostacoli tecnici, chiedo al Segretario<br />

Generale... ci fossero anche chiederei <strong>di</strong> superare questi eventuali ostacoli tecnici perché credo<br />

possa essere utile anche rispetto all’esame <strong>di</strong> chi domani dovesse rileggere anche i contenuti <strong>di</strong><br />

questa nostra <strong>di</strong>scussione. Credo che ci sia, anzi senza credo, c’è un dato comunque inconfutabile e<br />

mi fa piacere comunque avere ascoltato i contenuti <strong>del</strong>le tue <strong>di</strong>chiarazioni che comunque <strong>di</strong>cono<br />

<strong>del</strong>la volontà tua e <strong>del</strong>l’Amministrazione che guidavi <strong>di</strong> fare in un modo corretto e mi auguro<br />

personalmente che così sia e che tutto sia corrispondente così come è riferito rispetto ad atti che hai<br />

citato. C’è però un dato <strong>di</strong> fatto che è quello che dobbiamo fare i conti con una sentenza che può<br />

non piacere ma che comunque ... intervento fuori microfono ... scusami? Per quello ecco, ci sono<br />

<strong>del</strong>le considerazioni <strong>di</strong> tipo tecnico e ti garantisco poi per quello che puoi ritenere che non c’è alcun<br />

tipo <strong>di</strong> volontà particolare al punto che, mi pare <strong>di</strong> averlo <strong>di</strong>mostrato questa sera per come si è<br />

inteso condurre questo punto all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno assolutamente <strong>del</strong>icato, quin<strong>di</strong> non c’è alcuna<br />

volontà <strong>di</strong> tradurre in chiave <strong>di</strong> battaglia politica qualche cosa che invece non deve scendere a quel<br />

livello. Bisogna ragionare in modo molto asettico, poi le valutazioni ciascuno se le farà, <strong>di</strong> una<br />

sentenza che ci impone <strong>di</strong> adottare <strong>del</strong>le decisioni, ce lo impone per ragioni tecniche che sono state<br />

illustrate dal Segretario Generale sulle quali non ho motivo <strong>di</strong> porre alcun tipo <strong>di</strong> dubbio, ed per<br />

questo che oggi necessariamente dobbiamo mettere mano a questa decisione che in qualche modo è<br />

anche avvallata dal Commissario ad Acta che sovraintende rispetto alla vicenda risarcitoria in<strong>di</strong>cata<br />

da parte <strong>del</strong> Consiglio <strong>di</strong> Stato. C’è una considerazione da fare rispetto alla questione sulla quale tu<br />

ti sei soffermato molto a lungo <strong>del</strong> finanziamento Europeo, che il comune aveva tentato e ha tentato<br />

in ogni modo <strong>di</strong> sottrarsi al pagamento <strong>di</strong> quel contributo in termini <strong>di</strong> risarcimento.<br />

Nonostante questo tentativo che da ultimo è stato fatto da parte <strong>del</strong> Revisore dei Conti, il Consiglio<br />

<strong>di</strong> Stato invece ha detto molto chiaramente ahimè che invece quel contributo dovesse essere erogato<br />

e quin<strong>di</strong> dovesse essere computato ai fini <strong>del</strong> risarcimento <strong>del</strong> danno. Credo che tutte le<br />

considerazioni <strong>di</strong> merito che tu hai fatto sia importante che vengano allegate alla <strong>del</strong>ibera in modo<br />

tale che se ne possa fare lettura un domani e, peraltro, nonostante tutto questo, abbiamo il dovere <strong>di</strong><br />

dare seguito a questa sentenza che può, ripeto, non piacere; può essere anche sbagliata, io non lo so,<br />

ma in ogni caso va comunque rispettata e se ne debbono adempiere i contenuti. Quin<strong>di</strong> in questo<br />

senso è doveroso dal mio punto <strong>di</strong> vista e dal punto <strong>di</strong> vista tecnico degli uffici dare seguito a questa<br />

<strong>del</strong>ibera con la “serenità” <strong>di</strong> chi è chiamato ad adempiere ad una sentenza <strong>di</strong>venuta definitiva <strong>del</strong><br />

Consiglio <strong>di</strong> Stato, corredando questa <strong>del</strong>ibera con le precisazioni che tu hai inteso fare perché<br />

domani se ne possa dare lettura.<br />

PRESIDENTE:<br />

Bene, tengo a precisare prima <strong>di</strong> iniziare ed aprire il <strong>di</strong>battito anche agli altri Consiglieri che<br />

comunque la cosiddetta memoria che ha presentato il Consigliere Fortunato Guarnieri sarà mio<br />

compito allegarla agli atti che andranno al Commissario ad Acta in modo tale che se effettivamente<br />

il Commissario ad Acta riesce a trovare informazioni utili anche per migliorare la situazione legata<br />

alla posizione <strong>del</strong>la nostra Amministrazione, tanto meglio. Quin<strong>di</strong> sarà nostro compito comunque<br />

allegarla al materiale che verrà inviato, anche i Consiglieri sarà... credo che il Consigliere Guarnieri<br />

non abbia nessun problema affinché tutto il materiale sia a <strong>di</strong>sposizione (Consigliere Guarnieri<br />

Fortunato: interesse) interesse e comunque sia, chiarisco anche con lui questa situazione.<br />

Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire il Consigliere Donin.<br />

CONSIGLIERE DONIN RENZO:<br />

Grazie Presidente. Caro Sindaco qui non c’è nessuna guerra politica da fare, tu te la sei ritrovata<br />

questa situazione. Forse sicuramente io mi chiedo come abbiamo fatto a perdere questa causa in<br />

questi anni, questa negligenza sicuramente dalla Giunta passata, da altri <strong>di</strong>rigenti, da qualcuno che<br />

veramente non ha seguito bene questa pratica. Sicuramente c’è qualcosa che non funziona, qui non<br />

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c’è una chiarezza giuri<strong>di</strong>ca. Veramente io ringrazio Fortunato che già aveva espresso in<br />

commissione bene quali erano i punti, questa sera non ha letto a caso questa cosa, perché uno che va<br />

a braccio come lui, che sa a memoria queste cose, non è venuto qua a leggersela perché aveva<br />

voglia <strong>di</strong> leggerla. L’ha letta perché doveva leggerla.<br />

Allora io <strong>di</strong>co, mi rifaccio Segretario e le chiedo, polemiche qui non se ne fanno perché siamo tutti<br />

amministratori, ci troviamo in questa barca e ce l’hanno fatta arrivare così questa barca. La barca è<br />

arrivata così alla deriva. Lei in commissione ci <strong>di</strong>ceva che se il Commissario ad Acta dovesse<br />

esprimersi per una somma superiore il comune può impugnare questa cosa. Benissimo! Io sono<br />

contento <strong>di</strong> questo che si possa fare, però voglio che mi spieghi come e il perché.<br />

Allora le faccio una domanda, perché non dare niente a questi che non meritano niente? Da come si<br />

evince non meritano niente! Meritano <strong>di</strong> lavorare, meritano <strong>di</strong> fare gli impren<strong>di</strong>tori, meritano il loro<br />

giusto impegno che hanno profuso per quella darsena ma non meritano <strong>di</strong> prendere sol<strong>di</strong> che non<br />

meritano, con degli errori giuri<strong>di</strong>ci, con <strong>del</strong>le negligenze politiche anche nostre. Allora chiede a lei,<br />

perché non aspettare Giuseppe, che arrivi tra 20 giorni, un mese, quanto sarà il tempo tecnico che<br />

questo Commissario ad Acta ci vorrà, per <strong>di</strong>rci veramente quanto dobbiamo versare a questi<br />

signori? 20 giorni e un mese? Perché non possiamo impugnare tutto ciò che loro vogliono? Chiedo<br />

al Segretario, possiamo Segretario fare questo? Impugnare tutto ciò che loro chiedono. Giustamente<br />

le sentenze vanno rispettate, però se possiamo impugnare quella parte <strong>di</strong> denaro che chiedono dopo,<br />

possiamo impugnare dopo il tutto. In quale modo e in quale sede giuri<strong>di</strong>ca lo possiamo fare? Questo<br />

voglio fare, in quale sede giuri<strong>di</strong>ca lo possiamo impugnare, quale grado ancora è superiore al<br />

Consiglio <strong>di</strong> Stato che ha deciso questo, che ha deciso il Commissario ad Acta. Questo io mi chiedo<br />

Segretario, se mi può dare una risposta.<br />

PRESIDENTE:<br />

Le risponde subito imme<strong>di</strong>atamente.<br />

SEGRETARIO GENERALE:<br />

La sua domanda trova già risposta nel mio parere, in quello che ho scritto. C’era un orientamento<br />

precedente che il Commissario ad Acta era considerato organo straor<strong>di</strong>nario <strong>del</strong> comune quin<strong>di</strong> il<br />

comune non può ricorrere contro sé stesso, l’orientamento attuale che è un organo ausiliario <strong>del</strong><br />

giu<strong>di</strong>ce e quin<strong>di</strong> noi possiamo impugnarla e determinazione <strong>del</strong> Commissario. Qui ho citato<br />

l’orientamento <strong>del</strong> Consiglio <strong>di</strong> Stato che è <strong>del</strong> 2011, la sentenza è una sentenza la 6953 che<br />

riconosce la possibilità <strong>del</strong>la Pubblica Amministrazione <strong>di</strong> insorgere contro gli atti <strong>del</strong> Commissario<br />

ad Acta che agisce in sua veste, in applicazione <strong>del</strong>l’art. 24 e 113 <strong>del</strong>la Costituzione e quin<strong>di</strong> è<br />

messo nel parere, in questo senso in base a un orientamento giurisprudenziale gli atti adottati dal<br />

Commissario ad Acta, nominato per l’esecuzione <strong>di</strong> un giu<strong>di</strong>cato sono impugnabili in via funzionale<br />

<strong>di</strong>nanzi al giu<strong>di</strong>ce che ha <strong>di</strong>sposto l’investitura – quin<strong>di</strong> il Consiglio <strong>di</strong> Stato – al quale va<br />

riconosciuta una specifica competenza funzionale – qui è lo stesso Consiglio <strong>di</strong> Stato citato nel<br />

2003 che ritiene questo – attualmente ai sensi <strong>del</strong>l’art. 114 e 117 <strong>del</strong> Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Procedura<br />

Amministrativa il Giu<strong>di</strong>ce che ha nominato il Commissario ad Acta conosce tutte le questioni<br />

relative all’esatta adozione <strong>del</strong> provve<strong>di</strong>mento richiesto, compresi provve<strong>di</strong>menti adottati da detto<br />

organo nominato dal Giu<strong>di</strong>ce. Quin<strong>di</strong> l’Amministrazione a fronte <strong>di</strong> una determinazione <strong>del</strong><br />

Commissario ad Acta può impugnare. Il provve<strong>di</strong>mento che è stato sottoposto oggi al Consiglio<br />

Comunale che è stato istruito, noi siamo partiti da due sentenze <strong>del</strong> Consiglio <strong>di</strong> Stato e quin<strong>di</strong> è<br />

scritto per quale motivo noi interveniamo. Quin<strong>di</strong> nei provve<strong>di</strong>menti c’è la motivazione, la<br />

motivazione che è scritta nel testo è scritto: ritenuto doveroso ottemperare alle decisioni <strong>del</strong><br />

Consiglio <strong>di</strong> Stato ed è interesse <strong>del</strong> comune non incorrere in ulteriori spese che potrebbero derivare<br />

dalla mancata o ritardata ottemperanza spontanea in coerenza con il principio e con l’obbligazione<br />

<strong>del</strong> pagamento dovrà essere assolta il più presto possibile al fine <strong>di</strong> scongiurare danni all’erario.<br />

L’Amministrazione quin<strong>di</strong>, ricor<strong>di</strong>amoci, ha adottato una condotta, l’Amministrazione adotta una<br />

condotta, il ché vuol <strong>di</strong>re che se l’amministrazione a novembre, io <strong>di</strong>co quello che è avvenuto, ha<br />

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itenuto <strong>di</strong> chiedere al collegio dei Revisori la quantificazione, perché noi avevamo – come ha detto<br />

il Sindaco – già un precedente che l’Amministrazione non ha riconosciuto nulla, quin<strong>di</strong> c’è stato già<br />

un parere <strong>di</strong> un altro collegio dei Revisori che hanno istruito. Loro sono andati, nella sentenza<br />

seconda <strong>di</strong> ottemperanza il Consiglio <strong>di</strong> Stato va ulteriormente su inerzia <strong>del</strong>l’Amministrazione e<br />

sull’adempimento. Quin<strong>di</strong> l’Amministrazione ha adottato a novembre <strong>di</strong> quest’anno la linea <strong>di</strong> <strong>di</strong>re<br />

“quantifichiamo”. La quantificazione è stata fatta dal collegio, perché il collegio è composto <strong>di</strong><br />

commercialisti, Revisori dei Conti che hanno la competenza sulla quantificazione e<br />

l’Amministrazione ha detto: noi paghiamo questo quando ne abbiamo la <strong>di</strong>sponibilità in bilancio.<br />

Perché in teoria noi avremmo potuto pagare anche a novembre, ma a novembre dalla verifica<br />

contabile non avevamo la <strong>di</strong>sponibilità, quin<strong>di</strong> l’Amministrazione ha detto: io ho quantificato, il<br />

collegio dei Revisori dei Conti è stata ammessa la documentazione, teniamo presente che il collegio<br />

dei Revisori dei Conti non è il collegio dei Revisori dei Conti <strong>di</strong> una qualsiasi amministrazione ma<br />

<strong>del</strong> Comune <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong>. Il ché vuol <strong>di</strong>re che se avesse avuto dei dubbi sulla storia, se li avesse<br />

avuti poteva benissimo verificare tutta la documentazione perché ne ha titolo. Quin<strong>di</strong> titolo<br />

dall’inizio.<br />

Il collegio <strong>del</strong> Revisore dei Conti aveva titolo, titolarità e capacità <strong>di</strong> conoscere la vicenda nella sua<br />

complessità altrimenti noi non avremo dato questo incarico. A maggior ragione il collegio <strong>del</strong><br />

Revisore dei Conti su questa faccenda specifica ha titolo <strong>di</strong> vedere tutta la documentazione sin<br />

dall’inizio, quin<strong>di</strong> casomai sarà il collegio <strong>del</strong> Revisore dei Conti che eventualmente dovrà<br />

rispondere sulla quantificazione e se non ha tenuto in considerazione alcuni aspetti che è in suo<br />

dovere tenere in considerazione perché in<strong>di</strong>pendentemente da questo il collegio <strong>del</strong> Revisore dei<br />

Conti ha questi compiti. Quin<strong>di</strong> l’Amministrazione ha adottato questa condotta, non sarebbe stato<br />

coerente e quin<strong>di</strong> contrad<strong>di</strong>ttoria la condotta <strong>del</strong>l’Amministrazione se a fronte <strong>di</strong> una <strong>di</strong>sponibilità in<br />

Bilancio <strong>del</strong>le risorse <strong>di</strong> attendere, perché se la condotta <strong>del</strong>l’Amministrazione ha detto: io stabilisco<br />

questo quanto, non ti pago adesso questa cifra – così ha scritto l’Amministrazione – te la pago<br />

quando ne ho la <strong>di</strong>sponibilità.<br />

E dalla <strong>di</strong>chiarazione ha detto: io ne avrò <strong>di</strong>sponibilità quando approvo il Bilancio, entro giugno.<br />

Così noi abbiamo fatto, abbiamo approvato il Conto Consuntivo proprio appena approvato il Conto<br />

Consuntivo l’Amministrazione ha detto: ho la <strong>di</strong>sponibilità, posso riconoscere, mando subito la<br />

comunicazione al Commissario ad Acta perché comunque mi ero preso questo impegno nella<br />

controparte. Per questo l’Amministrazione ha mantenuto una condotta coerente, altrimenti se avesse<br />

atteso sarebbe stata contrad<strong>di</strong>ttoria, perché un potrebbe <strong>di</strong>re “ma perché tu ti sei reso <strong>di</strong>sponibile a<br />

pagare quando approvi il bilancio e adesso approvi il bilancio e atten<strong>di</strong>? Ce lo devi spiegare”.<br />

Quin<strong>di</strong> l’Amministrazione ha usato una condotta coerente. Quin<strong>di</strong> quando il Commissario<br />

concluderà noi trasmetteremo, come ha detto il Presidente <strong>del</strong> Consiglio, il provve<strong>di</strong>mento al<br />

Commissario per <strong>di</strong>re noi abbiamo dato esecuzione a quello che tu ci hai detto, lo trasmetteremo<br />

ovviamente anche alla Corte dei Conti e il Commissario ad Acta avrà il provve<strong>di</strong>mento con gli<br />

interventi e tutti i Consiglieri Comunali, con quanto avviene adesso in questa seduta, e il<br />

Commissario ad Acta potrà, in base agli ulteriori elementi che lui riterrà opportuno <strong>di</strong>re “la<br />

quantificazione è corretta” oppure potrà <strong>di</strong>re “ritengo che la quantificazione sia un’altra cifra”,<br />

l’Amministrazione Comunale, il Consiglio Comunale potrà ricorrere. Teniamo presente che<br />

l’esecuzione <strong>di</strong> un giu<strong>di</strong>cato, la violazione o l’esecuzione <strong>di</strong> un giu<strong>di</strong>cato potrebbe essere anche<br />

valutato sotto un profilo <strong>di</strong> una condotta penalmente rilevante perché noi non <strong>di</strong>amo esecuzione a<br />

una sentenza <strong>di</strong> un giu<strong>di</strong>ce.<br />

Quin<strong>di</strong> ci sono anche altri che <strong>di</strong>cono che il Commissario ad Acta può lui <strong>di</strong>rettamente liquidare.<br />

Quin<strong>di</strong> voglio <strong>di</strong>re, io non <strong>di</strong>co queste cose per, <strong>di</strong>co che quando c’è una sentenza <strong>di</strong> un giu<strong>di</strong>ce non<br />

dare esecuzione alla sentenza potrebbe essere rilevante sotto un profilo penale, punto ... intervento<br />

fuori microfono ... sto facendo un <strong>di</strong>scorso in generale, noi abbiamo un giu<strong>di</strong>cato e<br />

l’Amministrazione ottempera <strong>di</strong> dare esecuzione a un giu<strong>di</strong>cato, potrebbe essere una valutazione<br />

sotto un profilo penale <strong>del</strong>la mancata esecuzione <strong>di</strong> un giu<strong>di</strong>cato. Noi abbiamo due giu<strong>di</strong>cati, quin<strong>di</strong><br />

il provve<strong>di</strong>mento segue nella stesura argomentativa <strong>del</strong> provve<strong>di</strong>mento, segue un filo logico su<br />

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quanto è avvenuto e su tutti i provve<strong>di</strong>menti fatti dall’Amministrazione che hanno una sequenza<br />

logica.<br />

CONSIGLIERE DONIN RENZO:<br />

Noi possiamo impugnarla ancora al Consiglio <strong>di</strong> Stato giusto? Faccio una domanda ancora più<br />

stupida, la controparte può anche ricorrere al Consiglio <strong>di</strong> Stato se vede che la cifra non è equa<br />

quella che abbiamo chiesto? Sicuramente sì. Allora siamo in una situazione sempre alla ricerca <strong>di</strong><br />

una... o no? Perché il gatto si morde la coda. Possiamo ricorrere noi, possono ricorrere loro, non c’è<br />

mai fine a questa situazione ... intervento fuori microfono ... noi dobbiamo pagare i pochi interessi<br />

che rimangono, è questo che è sbagliato. Come fate a non essere d’accordo su questa cosa? Voglio<br />

capire anche per dare una mano, sono un amministratore, vorrei veramente, però veramente non<br />

c’è...<br />

CONSIGLIERE GUARNIERI FORTUNATO:<br />

Se fosse una sentenza esecutiva, bisogna pagare, pronti. Ma qua non c’è stato l’accordo, la prima<br />

sentenza <strong>di</strong>ce: mettetevi d’accordo, noi ci siamo messi d’accordo, bene! An<strong>di</strong>amo dal Commissario<br />

ad Acta, adesso aspettiamo a sentire, chi è che ci può imputare <strong>del</strong> pagamento <strong>del</strong>...<br />

PRESIDENTE:<br />

Consigliere Fortunato ha chiesto <strong>di</strong> intervenire il Consigliere Penzo.<br />

CONSIGLIERE PENZO MATTEO:<br />

Io non voglio entrare nel merito <strong>del</strong>l’aspetto tecnico perché mi sembra che più ne <strong>di</strong>scutiamo e più<br />

ingarbugliata è la faccenda. Voglio entrare sotto l’aspetto politico Fortunato, facendoci un plauso<br />

come politico ma soprattutto come uomo, perché a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> qualcun altro hai avuto il coraggio,<br />

nonostante tutto quello che ti è stato detto in questi anni, su una faccenda penso <strong>di</strong>fficile da<br />

sopportare come politico ma anche come uomo e anche penso a livello familiare che sia <strong>di</strong>fficile<br />

una spada <strong>di</strong> Damocle sulla testa, hai avuto il coraggio <strong>di</strong> venire qua stasera, <strong>di</strong>scutere apertamente<br />

senza peli sulla lingua, spiegando bene come sono andati i fatti a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> qualcuno invece che<br />

non ha avuto il coraggio <strong>di</strong> venire qua stasera a prendersi le sue responsabilità o le sue<br />

corresponsabilità come hai fatto te.<br />

Quin<strong>di</strong> hai <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong> essere non solo un politico, hai <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong> essere un leader secondo me<br />

che non abbandona mai la barca come ha fatto il comandante Schettino prima che andasse a fondo.<br />

Quin<strong>di</strong> questo è un plauso e per noi giovani penso che questa tua <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong> maturità politica<br />

e personale sia veramente un qualcosa <strong>di</strong> utile e <strong>di</strong> tenere in considerazione per l’avvenire <strong>di</strong> chi ha<br />

voglia <strong>di</strong> fare veramente politica.<br />

PRESIDENTE:<br />

Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire Beniamino Boscolo, prego.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

Sarò breve anche perché avete detto tanto, parlo <strong>di</strong> una cosa che conosco relativamente poco perché<br />

negli anni 94 piuttosto che 98 fino al 2002 neanche c’ero in Consiglio Comunale, quando sono<br />

arrivato nel 2002 sentivo parlare <strong>di</strong> questa faccenda e pian pianino prendevo atto <strong>del</strong>le varie<br />

campagne che c’erano. Oggi ho sentito un campanone <strong>di</strong> Guarnieri che è la sua campana, quin<strong>di</strong><br />

non ti faccio i complimenti <strong>di</strong> solidarietà etc., hai esposto i fatti così come tu li hai vissuti e quin<strong>di</strong><br />

con tutta la tua emozione ci hai reso partecipi a noi, per questo ho chiesto la relazione, perché io<br />

voglio rileggerla bene e poi successivamente farò la stessa cosa che ha fatto Matteo Penzo o<br />

l’incontrario o una via <strong>di</strong> mezzo punto per punto che mi interesserebbe leggerla bene per<br />

con<strong>di</strong>viderla anche con altri che c’erano quella volta che mi possono dare un po’ l’opinione <strong>del</strong>la<br />

tua campana. Comunque tu hai fatto molto bene a esporlo, perché mi hai aperto anche un’altra<br />

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pagina <strong>di</strong> questa triste vicenda che ci porta oggi a... però basta, ho detto che sarò breve quin<strong>di</strong> se<br />

parlo solo <strong>di</strong> questa cosa non mi soffermo invece sul provve<strong>di</strong>mento e quin<strong>di</strong> sull’intervento <strong>di</strong><br />

merito. Da dove iniziare? Innanzitutto vorrei iniziare da due proposte <strong>di</strong> <strong>del</strong>ibere che sono arrivate,<br />

una ufficiale che è la n. 7, una non ufficiale, non so perché mi sia arrivata in doppia copia, è la n. 5,<br />

5 e 7, è la 5 quella che portiamo stasera.<br />

PRESIDENTE:<br />

Delibera che non esiste.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

Va beh, è tar<strong>di</strong> quin<strong>di</strong>... è una risposta che non capisco ma... poi mi arrivano due pareri, uno <strong>del</strong><br />

Segretario Generale e uno <strong>del</strong>l’architetto Mohamad, non so pronunciare l’altro Talieh Noori, faccio<br />

sempre fatica a leggerlo. Poi mi arrivano due solleciti, non a me, uno <strong>del</strong> Sindaco e uno <strong>del</strong><br />

Presidente <strong>del</strong> Consiglio <strong>di</strong> portare questo provve<strong>di</strong>mento e quin<strong>di</strong> faccio un ragionamento <strong>di</strong> merito<br />

su...<br />

PRESIDENTE:<br />

Per precisazione non sono provve<strong>di</strong>menti o comunque mandati dal sottoscritto, sia chiaro.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

C’era uno <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong> Consiglio...<br />

PRESIDENTE:<br />

Sì ma sono tutti stati inviati in un’unica documentazione dal <strong>di</strong>rigente Talieh Noori, c’è stata una<br />

volontà da parte mia e <strong>del</strong> Sindaco <strong>di</strong> far provenire niente.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

Non voglio entrare nel merito per <strong>di</strong>re che mi è più simpatico il Presidente piuttosto che il Sindaco,<br />

il Segretario piuttosto che il <strong>di</strong>rigente, non voglio entrare nel merito <strong>di</strong> queste cose qua. E’ una cosa<br />

che deve, ne sto parlando con il Sindaco in questo momento più che con il Consiglio, per <strong>di</strong>re:<br />

signor Sindaco su un provve<strong>di</strong>mento estremamente complesso come questo, con una storia<br />

aleatoria, non so come <strong>di</strong>re, complessa anche questa che ci ha portato oggi. La confusione che può<br />

avere un Consigliere Comunale nell’affrontare la cosa, che vorrebbe affrontarla con spirito sereno,<br />

viene a cadere, non voglio fare colpe, può succedere anche soprattutto se sono complesse e<br />

soprattutto perché anche sono uomini che preparano con le loro emozioni, con il loro carattere tutto<br />

il percorso e quin<strong>di</strong> possono esserci degli attriti etc., non so, prima Dolfin o, ma penso Dolfin che ha<br />

detto litigate sempre, un <strong>di</strong>sastro.<br />

In parte è anche vero, però Sindaco da domani mettiamo una pietra sopra qua, si prenda i suoi<br />

collaboratori <strong>del</strong>la maggioranza, <strong>del</strong>l’opposizione, anche noi siamo collaboratori <strong>del</strong>la Giunta, <strong>del</strong>la<br />

<strong>di</strong>rigenza, i funzionari, sa lei cosa fare, secondo me è intelligente, è bravo, è una persona con una<br />

spiccata sensibilità sul lavoro e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>co, visto che ci sono veramente <strong>di</strong>fficoltà in città, partiamo<br />

dalle <strong>di</strong>fficoltà che ci sono in città mettendo come primo punto il citta<strong>di</strong>no e affrontiamo le cose in<br />

maniera più serena perché questo percorso <strong>di</strong> giugno è stato stressato per tutti, abbiamo strafatto<br />

tutti, abbiamo tutti sbagliato, abbiamo tante cose, non sto là a puntualizzare chi cosa e come, ci<br />

siamo capiti. An<strong>di</strong>amo in ferie adesso, ci riposiamo quando sarà ora e da settembre ripren<strong>di</strong>amo un<br />

percorso che sia più costruttivo, più produttivo da parte vostra, da parte nostra più collaborativo e<br />

ve<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> dare <strong>del</strong>le risposte a questa città, perché in questo primo anno non voglio <strong>di</strong>re che non è<br />

stata data nessuna risposta ma perlomeno siamo stati carenti nel dare risposte. Tutti quanti,<br />

opposizione, maggioranza, non abbiamo fatto bene il nostro dovere. Ok? Ci siamo messi tutti<br />

dentro.<br />

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Torniamo però nel provve<strong>di</strong>mento, abbiamo capito la <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> noi Consiglieri oggi a capire<br />

come, cosa e come votare, ma poi arriverò alle <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> voto.<br />

Arriviamo a due sentenze che sono state fatte dal Consiglio <strong>di</strong> Stato e quin<strong>di</strong> anche due relazioni dei<br />

Revisori dei Conti sul quantificare questo, fatto salvo quello che ha detto prima il Consigliere<br />

Fortunato Guarnieri, che mi ha messo ancora più confusione perché se prima c’era una società che<br />

voleva quello che gli spetta secondo loro è in comune, quantifica qualcosa, anticipando il<br />

Commissario ad Acta che sarebbe il suo compito quello <strong>di</strong> quantificare, è lì per quello! Arriva<br />

Fortunato Guarnieri che <strong>di</strong>ce zero, la società <strong>di</strong>ce 3,8, il Comune fa la relazione una volta e gli <strong>di</strong>ce<br />

il Consiglio <strong>di</strong> Stato rifai la relazione perché non va bene, quin<strong>di</strong> non so se possa ancora andar bene<br />

questa volta l’1,8 quantificato e noi Consiglieri siamo qua a dover riconoscere un debito.<br />

Se non l’ha quantificato il Commissario ad Acta, l’ha quantificato una volta il Revisore dei Conti e<br />

gli <strong>di</strong>cono con sentenza rifai perché mi pare un requisito, non so come chiamarlo, è stato messo e<br />

invece ci deve essere e quin<strong>di</strong> ce l’ha riformulato. Sento Fortunato Guarnieri con una filippica, in<br />

senso buono, non che mi sia annoiato sono stato molto attento, <strong>di</strong>ce sarebbe zero se vedete bene<br />

tutti quanti. Dico io zero, leggerò bene la cosa per <strong>di</strong>re, noi qua Consiglieri abbiamo la<br />

responsabilità <strong>di</strong> riconoscere il quantum, che siamo l’ultimo organo a riconoscere il quantum perché<br />

se non l’abbiamo riconosciuto in le tempore, dopo che ci sono state due sentenze <strong>del</strong> Consiglio <strong>di</strong><br />

Stato, è venuto un Commissario ad Acta che avrebbe il compito <strong>di</strong> quantificare, adesso non so la<br />

data precisa in cui è venuto il Commissario ad Acta, non lo ricordo, ma nel tempo che c’è stato non<br />

ha ancora quantificato. Noi anticipiamo il lavoro che dovrebbe fare lui e credo anche che dobbiamo<br />

pagarlo il commissario ad Acta per il lavoro che farà. Abbiamo messo a bilancio una cifra per<br />

pagarlo? Io non l’ho vista. Tre mila Euro? C’è quin<strong>di</strong> a bilancio, e basteranno <strong>di</strong>co i tre mila Euro?<br />

... intervento fuori microfono ... ok, quin<strong>di</strong> nel bilancio noi l’abbiamo registrato? Perché dopo non<br />

abbiamo un altro debito fuori Bilancio per <strong>di</strong>re.<br />

Poi si parla nelle lettere, nei pareri tecnici, nella lettera che scrive il Sindaco e il Commissario, che<br />

per non pagare ulteriori interessi facciamo oggi il riconoscimento <strong>del</strong> debito fuori Bilancio. Quello<br />

che a me preoccupa è la parola ulteriori, nel senso che nel 1.700.000 etc. etc. che votate, che il<br />

Consiglio approverà o meno questa sera, sono compresi anche gli interessi, non gli ulteriori, perché<br />

gli ulteriori vuol <strong>di</strong>re che in maniera pregressa ce ne sono altri, sono ricompresi qua dentro? Perché<br />

nella relazione dei Revisori dei Conti io non l’ho vista, quin<strong>di</strong> non vorrei che ci fosse un altro<br />

piccolo, perché gli interessi saranno una percentuale minima rispetto non so quale cifra che<br />

quantificherà il Commissario ad Acta, perché noi <strong>di</strong>ciamo 1,8 ma potrebbe anche non andar bene e<br />

quin<strong>di</strong>, togliendo via gli ulteriori che li salviamo oggi, non l’ho visto nella relazione ma può darsi<br />

che la mia povera competenza in materia non abbia fatto in modo che emergessero, magari ci sono,<br />

me li spiegate. Quanti interessi ci sono fino adesso che sono maturati rispetto quello che dobbiamo<br />

dare e che non si sa perché il Commissario ad Acta non ha avuto ancora un’espressione in merito?<br />

Quin<strong>di</strong> rispetto questo intervento credo <strong>di</strong> avere con<strong>di</strong>viso prima con il Capogruppo <strong>del</strong> P.d.L., noi<br />

non solo ci asterremo rispetto questo provve<strong>di</strong>mento ma usciremo nuovamente dall’aula perché non<br />

è pensabile che ci si metta <strong>di</strong> fronte a una tale confusione partita magari anche da qualche tempo più<br />

in<strong>di</strong>etro, ma arrivata con <strong>del</strong>la documentazione ufficialmente è quella. Però se io vado a vedere il<br />

parere perché c’è scritto parere, adesso non so perché il Segretario abbia scritto, ma neanche mi<br />

interessa perché il Segretario abbia scritto i poteri sostitutivi. Però quando ho letto il... qua c’è<br />

scritto oggetto parere sottolineato su proposta <strong>di</strong> Mohammad...<br />

PRESIDENTE:<br />

Consigliere scusi, preciso ancora una volta, c’è una documentazione depositata agli atti da parte<br />

<strong>del</strong>la Segreteria Generale che ha una serie <strong>di</strong> documentazione allegata, esaustiva ed è quella che è in<br />

<strong>di</strong>scussione in questo momento.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

Allora prego la prossima volta <strong>di</strong> mandare sugli atti che sono depositati.<br />

pag n. 73 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


PRESIDENTE:<br />

Sarà nostro compito sorvegliare affinché questo non avvenga più. E’ un errore.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

Sarà stato una svista ma l’ho ammesso in premessa che siamo tutti umani, tutti sbagliamo, non c’è<br />

problema! Però vi rendete conto che la cosa è <strong>del</strong>icata e riguarda anche <strong>del</strong>le responsabilità passate,<br />

presenti e future.<br />

PRESIDENTE:<br />

Comunque adesso le spiegherà meglio il Segretario Generale la cosa.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

Sì, sì. Allora io <strong>di</strong>co, quando ho letto, devo anche <strong>di</strong>re il protocollo, il parere <strong>del</strong> 27 giugno<br />

<strong>del</strong>l’architetto Mohammad <strong>del</strong> protocollo 30838, alle ultime che non ho tenuto in considerazione<br />

per quanto riguarda l’ufficialità depositata che credo che sia quella <strong>del</strong> Segretario Generale che<br />

comunque la cita e quin<strong>di</strong> magari sbagliando data ma non è quello il problema.<br />

PRESIDENTE:<br />

Penso che abbiamo superato i limiti.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

La terzultima riga mi si <strong>di</strong>ce che non vi è certezza alcuna sulla “idoneità”, non so perché sono tra<br />

virgolette, <strong>del</strong>la <strong><strong>del</strong>iberazione</strong> proposta a sod<strong>di</strong>sfare le con<strong>di</strong>zioni e prescrizioni stabilite dal<br />

Consiglio <strong>di</strong> Stato. La rileggo perché penso <strong>di</strong> averla letta male visto la stanchezza: dunque non vi è<br />

certezza alcuna sulla “idoneità” <strong>del</strong>la <strong><strong>del</strong>iberazione</strong> proposta – quella che dobbiamo andare a votare<br />

– a sod<strong>di</strong>sfare con<strong>di</strong>zioni e prescrizioni stabilite dal Consiglio <strong>di</strong> Stato.<br />

Servirebbe l’Architetto ma se ha avuto problemi ed è dovuto uscire viene scusato, non c’è<br />

problema, però anche questa cosa qua è un’ulteriore in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong>...<br />

PRESIDENTE<br />

Adesso il Segretario Generale le spiega esattamente per filo e per segno la proposta <strong>di</strong> <strong>del</strong>ibera che<br />

è in <strong>di</strong>scussione. Grazie.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

Vado a concludere, la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto è che abbandoneremo l’aula quando sarà finita la<br />

<strong>di</strong>scussione.<br />

PRESIDENTE:<br />

Do la parola al Segretario.<br />

SEGRETARIO GENERALE:<br />

Per chiarire il provve<strong>di</strong>mento e le lettere che io sono a conoscenza <strong>del</strong>l’architetto, sono citate nel<br />

provve<strong>di</strong>mento, mi riferisco all’ultima nota e preso atto <strong>del</strong>la nota <strong>del</strong> <strong>di</strong>rigente, protocollo 30838 è<br />

l’ultima, dopo<strong>di</strong>ché nel parere <strong>del</strong> sottoscritto cito le lettere che ha inviato l’architetto con<br />

riferimento a questo e anche con il titolo <strong>di</strong> legittimazione da parte <strong>del</strong> sottoscritto per l’intervento<br />

sostitutivo a fronte <strong>del</strong>le due lettere che sono citate e si rinvia espressamente alla 25791 e la 30838,<br />

quest’ultima in<strong>di</strong>rizzata <strong>di</strong>rettamente al Presidente <strong>del</strong> Consiglio e ai Consiglieri.<br />

Dopo<strong>di</strong>ché voglio precisare che il fascicolo <strong>di</strong> questo provve<strong>di</strong>mento è stato trasmesso al Presidente<br />

<strong>del</strong> Consiglio, al Sindaco e al Presidente <strong>del</strong>la Commissione e al Ragioniere Generale, a riscontro<br />

<strong>del</strong>la nota protocollo <strong>del</strong>le due note si comunica <strong>di</strong> avere espresso il parere tecnico sulla proposta <strong>di</strong><br />

pag n. 74 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


<strong><strong>del</strong>iberazione</strong> in sostituzione <strong>del</strong> <strong>di</strong>rigente competente e con un fascicolo che ha 28 documenti<br />

allegati. Per cui il fascicolo è istruito con tutta la documentazione prevista nel provve<strong>di</strong>mento,<br />

quin<strong>di</strong> tutta la documentazione ai fini <strong>di</strong> adottare questo provve<strong>di</strong>mento è a fascicolo e dentro il<br />

fascicolo c’è un elenco <strong>di</strong> tutti i documenti, esattamente 28 e sono proprio, per evitare che ci siano<br />

dubbi sui documenti, sono state appositamente pinzate al fascicolo e ci sono tutte al fascicolo.<br />

Quin<strong>di</strong> il documento contiene tutti questi documenti qua. Volevo precisare che il fascicolo e il<br />

provve<strong>di</strong>mento, proprio per evitare che si <strong>di</strong>scuta sul provve<strong>di</strong>mento, è stato siglato pagina per<br />

pagina dal sottoscritto citando, ripeto, i pareri che sono stati trasmessi anche dal <strong>di</strong>rigente.<br />

PRESIDENTE:<br />

Mi sembra che su questo sia stata fatta un’ulteriore chiarezza, do la parola al Consigliere Gilberto,<br />

prego.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO GILBERTO:<br />

Non sono un esperto <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto però nonostante le rassicurazioni <strong>del</strong> Segretario Generale non può<br />

venirmi qualche perplessità rispetto a quanto <strong>di</strong>chiarato dal Consigliere Guarnieri. Per cui resto un<br />

po’ perplesso sulla volontà <strong>di</strong> non aspettare la sentenza, quello che <strong>di</strong>ce che <strong>di</strong>chiarerà il<br />

Commissario ad Acta. Per cui mi sembra un po’ assurdo questa sensazione <strong>di</strong> tutta questa vicenda,<br />

dopo<strong>di</strong>ché lo scambio epistolare che sicuramente non è un buon segnale che c’è stato tra il<br />

Segretario e il Dirigente all’Urbanistica, non fa altro che aumentare il dubbio in tutta questa<br />

vicenda. Pertanto non potrò fare altro che non partecipare alla votazione come anche altri colleghi<br />

hanno deciso in tal senso. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire Ravagnan Andrea, prego.<br />

CONSIGLIERE RAVAGNAN ANDREA:<br />

Grazie Presidente. Proprio un inciso. Penso che con questo or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno a quest’ora tarda<br />

abbiamo toccato forse un momento molto alto in questo Consiglio, con le memorie <strong>di</strong> Fortunato<br />

Guarnieri, con gli interventi <strong>del</strong> Segretario che personalmente a nome anche <strong>del</strong>l’UdC e <strong>del</strong>la<br />

maggioranza ringraziamo molto e il mio intervento vuole sottolineare solo l’infelice e sottolineo<br />

ancora <strong>di</strong> più l’infelice intervento <strong>del</strong> Consigliere Penzo, perché non può venire a parlare <strong>di</strong><br />

coraggio o non coraggio, <strong>di</strong> persone che non ci sono e quin<strong>di</strong> in questo clima che, come ha riba<strong>di</strong>to<br />

più volte Beniamino o lo stesso Donin, si sta e si spera si instauri anche in un futuro mi sembra un<br />

intervento veramente <strong>di</strong> pessimo gusto. Mi <strong>di</strong>spiace che se ne sia andato perché forse il suo fare è<br />

lanciare lì il sasso e poi andarsene, però ripeto: a questa Amministrazione non servono queste cose,<br />

servono molto <strong>di</strong> più gli interventi che fino adesso sono intervenuti. Concludo con l’esprimere che il<br />

gruppo UdC sarà favorevole a questo provve<strong>di</strong>mento. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire Domenico Zanni, prego.<br />

CONSIGLIERE ZANNI DOMENICO:<br />

Purtroppo questa è una situazione per noi molto spiacevole perché ci troviamo a... non abbiamo la<br />

possibilità <strong>di</strong> entrare nella <strong>di</strong>scussione, perché qua c’è una sentenza in giu<strong>di</strong>cato e indubbiamente<br />

anche sentendo la memoria <strong>di</strong> Guarnieri, sentendo il nostro Capogruppo Bisto Mauro, ci troviamo a<br />

non poter giu<strong>di</strong>care ma ad avere un qualcuno che ci <strong>di</strong>ce “paga”. Qualcuno che ci dà anche i<br />

parametri come pagare, perché la prima volta i Revisori non hanno messo il contributo in conto<br />

capitale e c’è tornato in<strong>di</strong>etro <strong>di</strong>cendo <strong>di</strong> mettere anche quelli per pagare. Quin<strong>di</strong> non è che<br />

qualcuno ci <strong>di</strong>ca “ci siamo inventati noi il quantum” ci hanno dato dei parametri per calcolare<br />

quanto era il quantum! Non è che qualcuno ci possa addebitare gli interessi prima, perché prima non<br />

pag n. 75 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


avevamo neanche i sol<strong>di</strong>. Nel momento in cui si è approvato il bilancio c’è la <strong>di</strong>sponibilità e si sono<br />

fatti subito, tramite il Segretario Generale, che dopo giustamente ha interessato il Sindaco che ha<br />

mandato la lettera <strong>di</strong> prima proposta per poter pagare.<br />

Io sentendo anche, spero che dopo non ci sia nessuna conseguenza o quando andrà alla Corte dei<br />

Conti o quant’altro, però purtroppo il nostro compito in questo momento qua è quello <strong>di</strong> adempiere<br />

a un or<strong>di</strong>ne che ci arriva dal tribunale: pagare!<br />

Il Commissario ad Acta risponde al Sindaco anche in brevissimo tempo: sì paga!<br />

Questo cos’è che ci fa anche un attimo pensare? Non è che questa cifra sia campata in aria, se lo<br />

rispon<strong>di</strong> in maniera in 7 giorni arriva già la risposta. Quin<strong>di</strong>, purtroppo, da parte nostra non è che<br />

siamo, io trovo che è stato – purtroppo <strong>di</strong>co, perché con questi sol<strong>di</strong> avremo potuto fare tante cose<br />

per questa città – però giusta o sbagliata che sia la sentenza non possiamo non pagare. Sono<br />

d’accordo con te, sono d’accordo con tutti, mi auguro che la memoria serva giustamente anche<br />

perché la Corte dei Conti non si adoperi contro nessuno <strong>di</strong> chi c’era, però non possiamo fare altro. Il<br />

quantum è stato calcolato, si è provato ad omettere il contributo in conto capitale, ci verrà richiesto<br />

e dalla documentazione – io sinceramente non mi sono adoperato a vedere la documentazione<br />

precedente, perché su quella non posso fare niente – mi sono adoperato a vedere la documentazione<br />

dopo, quella sulla quale devo giu<strong>di</strong>care se è giusto sì o no, se premere il bottone sì o no. In questo<br />

purtroppo non posso esimermi dal <strong>di</strong>re no, non posso esimermi dal <strong>di</strong>re “sì potevate farlo dopo”<br />

perché giustamente gli interessi partono da quando? Da quando qualcuno può <strong>di</strong>rmi in quel<br />

momento avevi i sol<strong>di</strong> per pagare.<br />

Ricordo che ritardare su una cifra <strong>del</strong> genere, 1.700.000, sono il 5 o il 6% che potrebbe essere un<br />

eventuale tasso legale, sono 85 mila Euro che qualcuno potrebbe addebitare a noi questa volta per il<br />

ritardo <strong>del</strong> pagamento. Quin<strong>di</strong> con sommo <strong>di</strong>spiacere per la città, perché questi sol<strong>di</strong> sicuramente<br />

farebbero più comodo a noi, ci troviamo costretti a pagare e dopo mi auguro che veramente questa<br />

sia la cifra, anche la definitiva mi auguro, perché non trovo neanche giusto che ci possa essere un<br />

ulteriore esborso, però aspetta ad altri giu<strong>di</strong>care.<br />

PRESIDENTE:<br />

Grazie a lei Consigliere. Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire penso l’ultimo Consigliere, a meno che non ci<br />

siano altri interventi in attesa, il Consigliere Montanariello, poi passiamo al voto. Prego.<br />

CONSIGLIERE MONTANARIELLO JONATAN:<br />

Sì, grazie Presidente. Sicuramente è un provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>fficile, <strong>di</strong>fficile da governare per tutta una<br />

serie <strong>di</strong> conseguenze e <strong>di</strong> sensibilità oltre che per la cifra che ne scaturiscono in ognuno <strong>di</strong> noi,<br />

quin<strong>di</strong> non entro nel merito <strong>di</strong> questo provve<strong>di</strong>mento.<br />

A <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> qualcun altro io non faccio plausi a chi è presente e condanne a chi è assente, io<br />

penso che per chi ahimè è coinvolto, e non invi<strong>di</strong>o, siano <strong>del</strong>le situazioni talmente <strong>di</strong>fficili, <strong>del</strong>icate<br />

e personali che non spetta a nessun altro, se non a chi è chiamato in prima persona ad affrontarle,<br />

giu<strong>di</strong>care come affrontarle. Quin<strong>di</strong> Fortunato, io da Consigliere ti ... intervento fuori microfono ... io<br />

non faccio plausi.<br />

PRESIDENTE:<br />

Fortunato per piacere, siamo arrivati fino ad adesso in maniera serena, dai!<br />

CONSIGLIERE MONTANARIELLO JONATAN:<br />

Sono questi gli affari miei Fortunato, finché sarò Consigliere questi sono gli affari miei, dopo ...<br />

intervento fuori microfono ... Fortunato mi <strong>di</strong>spiace che ... intervento fuori microfono ... Fortunato<br />

comprendo il tuo nervosismo e vado avanti ... intervento fuori microfono ... Fortunato comprendo il<br />

tuo nervosismo e vado avanti visto la situazione <strong>di</strong>fficile.<br />

Comunque penso che giu<strong>di</strong>care <strong>Chioggia</strong> assente, come il nostro Capogruppo, non spetti a nessuno.<br />

Io penso che non spetti a nessuno tanto meno a chi arriva a mezzanotte meno un quarto, lo attacca e<br />

pag n. 76 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


va via, il nostro Capogruppo ha tutta la nostra solidarietà per come ha deciso <strong>di</strong> affrontare questa<br />

situazione che sia venendo o che sia non venendo, va tutta la solidarietà, ci manca oggi, è stato un<br />

peccato non averlo qui però insomma non sta a nessun Consigliere, né <strong>del</strong>la maggioranza né<br />

<strong>del</strong>l’opposizione, giu<strong>di</strong>carlo perché non è venuto.<br />

In merito a questo provve<strong>di</strong>mento penso che noi possiamo solamente fare una cosa Sindaco, e l’hai<br />

ben detta e ben elencata te, prendere atto <strong>di</strong> quello che c’è. Non spetta a noi oggi <strong>di</strong>re chi è<br />

colpevole, chi è innocente, chi ha sbagliato, chi non ha sbagliato, non è nelle nostre competenze e<br />

tanto meno spetta a noi non esprimerci. Ci sono degli organi preposti a farlo, noi l’unica cosa che<br />

possiamo fare è prendere atto che dobbiamo pagare. Sarebbe una grave responsabilità sottrarsi,<br />

pren<strong>di</strong>amo atto che ci sono <strong>del</strong>le sentenze che ci impongono <strong>di</strong> pagare una cifra che sicuramente<br />

andrà oltre a questo acconto, ahimè, visto che la base che richiedevano era più <strong>del</strong> doppio <strong>di</strong> ciò che<br />

oggi an<strong>di</strong>amo ad anticipare. Quin<strong>di</strong> noi pren<strong>di</strong>amo atto e siamo favorevoli, a questa votazione<br />

voteremo favorevolmente. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Se non ci sono altre osservazioni io <strong>di</strong>rei <strong>di</strong> mettere in votazione.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

Completamento <strong>del</strong>la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto. Se usciamo c’è il numero legale?<br />

PRESIDENTE<br />

Certo. Prego il Sindaco vuole chiudere un secondo con un...<br />

SINDACO:<br />

Per rispondere a quello che <strong>di</strong>ceva il Consigliere Beniamino rispetto alla confusione generata in<br />

questa occasione oppure derivante dalle carte, la vicenda piaccia o non piaccia in realtà è molto<br />

semplice, in sintesi. Nel senso che c’è al <strong>di</strong> là poi <strong>del</strong>le parole, dei contenuti molto ricchi e precisi<br />

<strong>del</strong> Consigliere Guarnieri, c’è comunque una sentenza che <strong>di</strong>ce, ha torno o ha ragione poi le<br />

valutazioni le si possono fare in ogni modo, ma torto o ragione <strong>di</strong>ce che la posizione <strong>del</strong> Comune è<br />

stata perdente in questa vicenda. Ecco, quin<strong>di</strong> purtroppo perché poi comunque sono sol<strong>di</strong> che oggi il<br />

Comune deve tirare fuori, quin<strong>di</strong> io credo che sia stato importante, e ne sono felice, che ci sia<br />

comunque la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> Fortunato che viene allegata agli atti, perché credo che possa essere<br />

utile per valutazioni successive. Credo peraltro che non possiamo, come ente pubblico, che<br />

rispettare le sentenze <strong>del</strong>lo Stato, non possiamo che rispettare la sentenza <strong>di</strong> un Consiglio <strong>di</strong> Stato<br />

che ha detto determinate cose, che <strong>di</strong>ce e specifica anche le voci <strong>di</strong> danno che ha portato il Comune<br />

in funzione <strong>del</strong> raggiungimento <strong>di</strong> una composizione bonaria con Porto San Felice a quantificare il<br />

danno stesso nella misura <strong>del</strong> milione e sette che oggi votiamo come debito fuori bilancio.<br />

E’ una somma che è stata quantificata qualche mese fa, che non era nell’imme<strong>di</strong>ata <strong>di</strong>sponibilità <strong>del</strong><br />

Comune perché non c’erano le risorse necessarie per poter pagare quel debito e quin<strong>di</strong> da quel<br />

momento come riconoscimento <strong>di</strong> debito e come formalizzazione <strong>del</strong> riconoscimento <strong>di</strong> debito<br />

<strong>di</strong>venta sostanzialmente un punto <strong>di</strong> non ritorno. Sotto questo profilo è doveroso oggi che si paghi.<br />

Quin<strong>di</strong> la confusione in realtà poi purtroppo non c’è, nel senso che c’è oggi un fatto semplice nella<br />

sua drammaticità che è una sentenza definitiva, non più contestabile, non più mo<strong>di</strong>ficabile e con<br />

quella dobbiamo fare i conti. Ci sono dei fatti che senz’altro possono essere valutati in vario modo e<br />

credo che il Consigliere Guarnieri abbia debitamente in<strong>di</strong>cato quella che era la posizione <strong>del</strong><br />

Comune al tempo in cui lui guidava questa città, ed è la sua posizione oggi come Consigliere. E’<br />

stata allegata agli atti per tutte le valutazioni <strong>del</strong> caso successive a questa vicenda.<br />

PRESIDENTE:<br />

pag n. 77 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


Bene, mettiamo in votazione, prego. Votare, chiusa. Hanno votato a favore Tiozzo, Casson,<br />

Fornaro, Tiozzo Daniele, Lanza Marco, Voltolina Andrea, Ravagnan Andrea, Boscolo Alessandro,<br />

Boscolo Christian, Tiozzo Romina, Zanni Domenico, Montanariello Jonatan e Pizzo Roberto.<br />

Si sono astenuti Guarnieri Fortunato e Scarpa Gianfranco mentre tutti gli altri non hanno partecipato<br />

al voto. Quin<strong>di</strong> abbiamo 13 voti favorevoli e due astenuti.<br />

Votare l’imme<strong>di</strong>ata eseguibilità, prego. Chiusa. Abbiamo l’identico risultato quin<strong>di</strong> il<br />

provve<strong>di</strong>mento è... manca un astenuto ma credo che, sono due astenuti quin<strong>di</strong> Guarnieri e Scarpa.<br />

Alle 00.57 passiamo all’ultimo punto or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno.<br />

DELIBERAZIONE N. 108 DEL 12.07.2012<br />

PRESIDENTE:<br />

Facciamo l’appello dopo la mezzanotte.<br />

Il Segretario Comunale procede all’appello.<br />

PRESIDENTE:<br />

Or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno variante urbanistica intesa a mo<strong>di</strong>ficare l’art. 72 <strong>del</strong>l’N.T.A. <strong>del</strong> P.R.G. vigente<br />

con svincolo <strong>del</strong>le aree esterne alla cinta doganale <strong>del</strong> P.R.P. vigente. Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire<br />

Beniamino Boscolo, prego.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

Sì Presidente, per preannunciare che questo documento che è stato sottoscritto a nome <strong>di</strong> tutto il<br />

Consiglio Comunale e a nome <strong>del</strong>l’opposizione, ci farebbe piacere che fosse un membro <strong>del</strong>la<br />

maggioranza a leggerlo, sentendomi con il Consigliere Boscolo Alessandro, farei parlare il<br />

Consigliere a nome <strong>del</strong> Consiglio dato che è con<strong>di</strong>viso e firmato credo non ci sia neanche<br />

<strong>di</strong>scussione, così poi possiamo andare anche al voto. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

La ringrazio io. Prego Consigliere Boscolo.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO ALESSANDRO:<br />

Grazie Beniamino, grazie Presidente. Evito <strong>di</strong> leggervi l’articolo 72 <strong>del</strong>le norme tecniche sulle sotto<br />

zone <strong>di</strong> 1.2.<br />

Mozione per l’elaborazione <strong>di</strong> una variante urbanistica intesa a mo<strong>di</strong>ficare l’art. 72 <strong>del</strong>le norme<br />

tecniche <strong>di</strong> attuazione <strong>del</strong> piano regolatore generale vigente, con svincolo <strong>del</strong>le aree esterne <strong>del</strong>la<br />

cinta doganale <strong>del</strong> P.R.P. vigente. Premesso che sui terreni in zona portuale <strong>di</strong> Val da Rio esterni<br />

alla cinta doganale a tutt’oggi pur in presenza <strong>di</strong> un nuovo piano regolatore generale non si può<br />

attivare la procedura amministrativa per la rappresentazione <strong>di</strong> richiesta <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong> costruire<br />

subor<strong>di</strong>nato all’approvazione <strong>di</strong> un piano urbanistico attuativo, rilevato che da <strong>di</strong>verso tempo i<br />

proprietari dei terreni ricadenti all’esterno <strong>del</strong>la cinta doganale <strong>del</strong> Porto <strong>di</strong> Val da Rio, quantificati<br />

nella variante al P.R.G. come comparti 3A e 3B all’interno <strong>del</strong>la zona omogenea D1.2; richiedono<br />

all’Amministrazione Comunale <strong>di</strong> attivare la procedura <strong>di</strong> una variante urbanistica. Che svincoli ha<br />

la normativa prevista dall’art. 72 <strong>del</strong>le norme tecniche <strong>di</strong> attuazione <strong>del</strong> piano regolatore vigente la<br />

quale recita come segue, ovvero: nelle sottozone D1.2 fa riferimento alle attività portuali <strong>di</strong> nuova<br />

formazione e sulla base <strong>di</strong> in<strong>di</strong>cazioni <strong>del</strong> piano regolatore <strong>del</strong> porto da approvarsi secondo le<br />

procedure <strong>di</strong> cui all’art. 5 <strong>del</strong>la legge n. 84 <strong>del</strong> 94.<br />

Come ho detto prima salto la parte che enuclea tutte le prescrizioni e tutti i vincoli che devono avere<br />

in quanto vengono definiti attività portuali e quin<strong>di</strong> non privati citta<strong>di</strong>ni che intendono intervenire<br />

all’interno <strong>di</strong> un determinato ambito urbanistico. Quin<strong>di</strong> considerato che i terreni che ricadono<br />

all’esterno <strong>del</strong>la città doganale sono stati inseriti dal 1981 nel piano portuale <strong>di</strong> Val da Rio, che con<br />

pag n. 78 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


l’attuale normativa ci vorranno almeno 10 anni per poter operare all’interno dei due comparti 3A e<br />

3B, ritenuto che non sia giusto che dei proprietari <strong>di</strong> terreni vedano ulteriormente bloccate le loro<br />

possibilità <strong>di</strong> intervento, considerato il fatto che dal 1981 ai giorni nostri sono trascorsi ben 30 anni,<br />

pur dovendo pagare l’Imu su dette aree come i terreni e<strong>di</strong>ficabili. Preso atto che l’Aspo (l’azienda<br />

speciale per il Porto <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong>) è parte attiva per le procedure <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica <strong>del</strong> piano regolatore<br />

portuale vigente. Con la presente mozione invita il Presidente <strong>del</strong> Consiglio Comunale, il Sindaco e<br />

l’Assessore all’urbanistica a compiere quanto necessario per ottenere l’approvazione <strong>di</strong> una variante<br />

al P.R.G.vigente da approvarsi attraverso una variante al perimetro <strong>del</strong>la zona D1.2 da posizionarsi<br />

in sovrapposizione <strong>del</strong> perimetro <strong>del</strong> circuito doganale. In modo tale da staccare i due comparti, 3A<br />

e 3B esterni alla cinta doganale che svincoli quin<strong>di</strong> i proprietari <strong>del</strong>le aree interessate dagli obblighi<br />

<strong>di</strong> cui all’art. 72 utilizzando una nuova normativa che eviti ogni riferimento agli operatori portuali,<br />

come proprio fa l’art. 72 stesso all’Aspo e alla capitaneria <strong>di</strong> Porto e <strong>di</strong> trasmettere all’Aspo stessa<br />

quale parte attiva per le procedure <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica al piano regolatore portuale vigente, il testo <strong>del</strong>la<br />

presente mozione approvata dal Consiglio Comunale per concordare in accordo con il Comune la<br />

variante normativa <strong>di</strong> cui sopra. Dico una cosa, se posso Presidente, brevissimamente.<br />

PRESIDENTE<br />

Brevissimamente perché ho due cose da precisare su quello che ha detto.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO ALESSANDRO:<br />

Questa secondo me è un’ottima opportunità per fare una <strong>di</strong> quelle, per sbloccare a costo zero<br />

l’eventuale capacità <strong>di</strong> investimento che possono avere dei proprietari in quelle zone, in un periodo<br />

così <strong>di</strong> crisi e avere la possibilità con una variante urbanistica che magari verrà <strong>di</strong>scussa in una<br />

Commissione, sicuramente ci verrà ampiamente illustrata <strong>di</strong> sbloccare e quin<strong>di</strong> come segnare<br />

l’Amministrazione che qualsiasi provve<strong>di</strong>mento, qualsiasi occasione è buona per stimolare<br />

l’economia in un momento così <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Preciso che non è una mozione ma è stata trasformata in un or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno come prima cosa, e<br />

come seconda cosa, senza togliere le responsabilità alla presidenza che farà <strong>di</strong> tutto perché questo<br />

vada avanti, credo sia opportuno che l’in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> tale or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno sia in<strong>di</strong>rizzato in prima<br />

battuta alla Giunta che deve impegnarsi a portare questi atti. Io non ho altro che la responsabilità <strong>di</strong><br />

far sì che nell’organo <strong>del</strong> Consiglio sia... volevo precisare che non <strong>di</strong>penderà certo dal sottoscritto se<br />

questo...<br />

Mettiamo ai voti così poi vi lascio. Scusate c’era un intervento da parte <strong>del</strong>l’Assessore, un secondo,<br />

prima ha chiesto <strong>di</strong> intervenire.<br />

ASSESSORE MANTOVAN MAURO:<br />

Chiedo scusa, molto velocemente.<br />

PRESIDENTE:<br />

E’ rimasto qua finora quin<strong>di</strong> è giusto che...<br />

ASSESSORE MANTOVAN MAURO:<br />

Sono rimasto perché su questo provve<strong>di</strong>mento ho <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> parola Consigliere Scarpa, allora sul<br />

tema io credo che ci sia un in<strong>di</strong>rizzo univoco in termini <strong>di</strong> opportunità e quin<strong>di</strong> sulla scelta che è<br />

stata fatta. C’è stato un confronto con il <strong>di</strong>rigente non solo questa mattina ma anche nei giorni scorsi<br />

perché il tema riguarda sì la fattispecie dei due comparti che prima il Consigliere che presentava la<br />

mozione ha spiegato. Però questo tema si interseca anche con il ragionamento <strong>del</strong> mercato ittico.<br />

Quin<strong>di</strong> noi come in<strong>di</strong>rizzo politico recepiamo in toto quanto presentato, lo strumento che potremo<br />

adottare sarà o quello regolamentato dall’art. 5 <strong>del</strong>la legge 84 <strong>del</strong> 94, cioè quello <strong>del</strong>la variante al<br />

pag n. 79 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


piano regolatore <strong>del</strong> Porto, noi siamo in assenza <strong>di</strong> autorità portuale quin<strong>di</strong> la normativa prevede che<br />

venga fatto <strong>di</strong> concerto tra il Comune e l’autorità marittima. Quin<strong>di</strong> in questo caso la capitaneria <strong>di</strong><br />

Porto, l’altra strada è che lo verificheremo nei prossimi mesi, nelle more <strong>del</strong>la definizione <strong>del</strong>l’iter<br />

<strong>del</strong> P.A.T. capire se c’è un margine <strong>di</strong> una manovra <strong>di</strong> inserire questa possibilità <strong>di</strong>rettamente nel<br />

P.A.T., è un aspetto da verificare che adesso il <strong>di</strong>rigente si sta... al più presto vedo <strong>di</strong> sapervi <strong>di</strong>re<br />

qualcosa. Abbiamo queste due possibilità, forse una terza, la terza è un po’ più complicata però la<br />

stiamo valutando, quin<strong>di</strong> questo è un argomento che al <strong>di</strong> là <strong>del</strong>la concretizzazione <strong>del</strong>l’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong><br />

giorno, <strong>del</strong>la mozione <strong>di</strong> questa sera, è un tema che è all’attenzione <strong>del</strong> Sindaco e <strong>del</strong>la Giunta.<br />

PRESIDENTE:<br />

Mettiamo ai voti l’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno, mettiamo ai voti, prego, grazie. Ringrazio tutti i Consiglieri<br />

che sono stati qua fino a questo momento. Il provve<strong>di</strong>mento è passato all’unanimità, grazie a tutti,<br />

buona serata.<br />

La seduta è tolta. Sono le ore 01.02<br />

pag n. 80 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


Il presente <strong>verbale</strong> viene letto, approvato e sottoscritto come segue.<br />

IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO GENERALE<br />

Arch. TIOZZO FASIOLO Daniel dr. Maurizio Lucca<br />

REFERTO DI PUBBLICAZIONE (art. 124, comma 1, <strong>del</strong> d. lgs. 18 agosto 2000, n. 267)<br />

Il sottofirmato Messo Comunale certifica che la copia <strong>del</strong>la presente <strong><strong>del</strong>iberazione</strong> viene pubblicata, ai sensi <strong>del</strong>l’art. 32,<br />

<strong>del</strong>la legge 18.06.2009, n. 69 e s.m.i., all’albo pretorio on line <strong>di</strong> questo Comune il giorno 09/10/2012 ove rimarrà esposta<br />

per 15 giorni consecutivi.<br />

Addì 09/10/2012 Il Messo Comunale<br />

imp. n.<br />

Protocollo n. \0<br />

Esecutiva il ___________________ ai sensi <strong>del</strong>l’art.<br />

134, 3° comma, <strong>del</strong> D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267.<br />

<strong>Chioggia</strong>, li ___________________


COPIA<br />

VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE<br />

N. 134 IN SEDUTA DEL 29/09/2012<br />

Oggetto: APPROVAZIONE VERBALE SEDUTA CONSIGLIO COMUNALE DEL 11 LUGLIO 2012<br />

L’anno 2012, addì ventinove <strong>del</strong> mese <strong>di</strong> settembre alle ore 9.25 nella Residenza Municipale, si è riunito il Consiglio<br />

Comunale in adunanza Straor<strong>di</strong>naria <strong>di</strong> 1 convocazione.<br />

Eseguito l’appello, risultano:<br />

Presenti Assenti<br />

1 CASSON Giuseppe Sindaco X<br />

2 TIOZZO FASIOLO Daniel Presidente X<br />

3 FORNARO Dario Vice Presidente X<br />

4 BULLO Clau<strong>di</strong>o Vice Presidente X<br />

5 MANCINI Massimo Consigliere Anziano X<br />

6 DONIN Renzo Consigliere X<br />

7 BOSCOLO BISTO Mauro Consigliere X<br />

8 MONTANARIELLO Jonatan Consigliere X<br />

9 BOSCOLO Alessandro Consigliere X<br />

10 PIZZO Roberto Consigliere X<br />

11 PENZO Matteo Consigliere X<br />

12 BOSCOLO PAPO Christian Consigliere X<br />

13 TIOZZO COMPINI Romina Consigliere X<br />

14 ZANNI Domenico Consigliere X<br />

15 DOLFIN Marco Consigliere X<br />

16 RAVAGNAN Andrea Consigliere X<br />

17 VOLTOLINA Andrea Consigliere X<br />

18 LANZA Marco Consigliere X<br />

19 SCARPA Gianfranco Consigliere X<br />

20 BOSCOLO CAPPON Marcellino Consigliere X<br />

21 TIOZZO BRASIOLA Daniele Consigliere X<br />

22 BOSCOLO CAPON Beniamino Consigliere X<br />

23 GUARNIERI Fortunato Consigliere X<br />

24 MALASPINA Massimiliano Consigliere X<br />

25 BOSCOLO Gilberto Consigliere X<br />

19 6<br />

Partecipa alla seduta il Sig. Maurizio Lucca Segretario Generale <strong>del</strong> Comune.<br />

Il Sig. TIOZZO FASIOLO Daniel nella sua qualità <strong>di</strong> Presidente, constatato legale il numero degli intervenuti, <strong>di</strong>chiara<br />

aperta la seduta e chiama a fungere da scrutatori i Consiglieri , , , invita quin<strong>di</strong> il Consiglio a <strong>di</strong>scutere e <strong>del</strong>iberare<br />

sull’oggetto soprain<strong>di</strong>cato, compreso nell’o<strong>di</strong>erna adunanza.


Ufficio proponente: SEGRETERIA GENERALE\\UFFICIO CONSIGLIO COMUNALE<br />

IL CONSIGLIO COMUNALE<br />

Visto il <strong>verbale</strong> <strong>del</strong>la seduta <strong>del</strong> Consiglio Comunale <strong>del</strong> 11 luglio 2012;<br />

con voti favorevoli 15, contrari //, astenuti 4 (Boscolo Capon Beniamino, Bullo Clau<strong>di</strong>o, Boscolo<br />

Gilberto, Scarpa Gianfranco), espressi me<strong>di</strong>ante sistema computerizzato, su 19 Consiglieri presenti;<br />

D E L I B E R A<br />

Di approvare l’allegato <strong>verbale</strong> <strong>del</strong>la seduta consiliare <strong>del</strong> 11 luglio 2012.<br />

pag n. 1 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


(Estrapolazione effettuata dalla <strong>di</strong>tta Stenotype Service giusta determinazione n. 718 <strong>del</strong><br />

20.05.2010)<br />

Sono le ore 17.30 quando il Presidente invita il Segretario Generale a procedere con l’appello.<br />

DELIBERAZIONE N. 99 DEL 11.07.2012<br />

PRESIDENTE:<br />

Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire rapidamente sia il Consigliere Dolfin, poi darò la parola su richiesta a<br />

Jonatan Montanariello. Consigliere Dolfin in maniera molto stringata per piacere.<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

Grazie Presidente. Chiedo se è possibile al <strong>di</strong> là <strong>del</strong>la forma <strong>di</strong> per sé che so che non è questa, pero<br />

penso che necessari un chiarimento il fatto che è apparso sui giornali qualche giorno fa in merito a<br />

una lettera <strong>del</strong> Presidente <strong>di</strong> ACTV Marcello Panettone riguardante il richiamo e la possibilità da<br />

parte <strong>di</strong> ACTV e dunque <strong>del</strong> Presidente <strong>di</strong> abbandonare il servizio erogato da ACTV stessa nel<br />

Comune <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong>. Chiederei in maniera sintetica signor Sindaco, o chi per esso, l’Assessore <strong>di</strong><br />

riferimento, che ci relazioni in maniera molto sintetica, anche perché so che comunque c’è già in<br />

prospettiva una Commissione a breve, pertanto magari se ci può dare qualche spunto e qualche<br />

<strong>del</strong>ucidazione. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Ricordando che non è l’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno quin<strong>di</strong> invito tutti quanti ad avere un <strong>di</strong>battito molto<br />

conciso in questo frangente. Do la parola all’Assessore Mantovan per una breve risposta, poi chiede<br />

l’intervento ... intervento fuori microfono ... Consigliere Donin lo decide il Sindaco ... intervento<br />

fuori microfono ... prego. Abbiamo già appurato, risponderà l’Assessore Mantovan, prego<br />

Assessore.<br />

SINDACO:<br />

Siccome sapete che io credo profondamente nel concetto <strong>di</strong> <strong>del</strong>ega, quin<strong>di</strong> ho piena fiducia<br />

nell’operato, quin<strong>di</strong> quello che <strong>di</strong>ce l’Assessore Mantovan sui trasporti.<br />

ASSESSORE MANTOVAN MAURO:<br />

Molto brevemente, noi abbiamo riscontrato la lettera <strong>del</strong> Presidente <strong>di</strong> ACTV con un certo stupore,<br />

perché un conto è <strong>di</strong>scutere sui temi, sulle <strong>di</strong>fficoltà che l’azienda sta attraversando e questo è stato<br />

fatto in forma pubblica in numerose commissioni anche consiliari, quin<strong>di</strong> non mi <strong>di</strong>lungo sui temi<br />

enunciati dal <strong>di</strong>rettore, soprattutto dall’ingegnere Zaggia in <strong>del</strong>ega al Presidente dottor Panettoni e<br />

quin<strong>di</strong> un conto è manifestare le <strong>di</strong>fficoltà che l’azienda ha per tutti i motivi che abbiamo <strong>di</strong>scusso<br />

recentemente e che <strong>di</strong>scuteremo nella prossima commissione che convocheremo, un conto è essere<br />

d’accordo. Io credo che la città <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong> o meglio questa amministrazione in rappresentanza<br />

<strong>del</strong>la città <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong> abbia già fatto quello che doveva fare, nel senso lo sforzo che è stato chiesto<br />

alla città e ai propri citta<strong>di</strong>ni in termini <strong>di</strong> contributo, una vicenda qui vicinale, la città lo ha fatto.<br />

Ora quando si parla <strong>di</strong> stringere la cinghia e <strong>di</strong> realizzare economie io non credo che può essere fatta<br />

a senso unico e quin<strong>di</strong> l’azienda, con tutte le <strong>di</strong>fficoltà in cui versa oggi, per tutte le motivazioni che<br />

noi conosciamo, debba fare anche lei la sua parte. Quin<strong>di</strong> io credo che potremmo riprendere un<br />

ragionamento <strong>di</strong> ulteriori step riguardanti l’ipotesi <strong>di</strong> trasporto pubblico locale solamente quando<br />

l’azienda inizierà a <strong>di</strong>scutere <strong>di</strong> integrazione, <strong>di</strong> servizio urbano ed extraurbano e quando l’azienda<br />

insieme alla Provincia si metterà intorno a un tavolo per <strong>di</strong>scutere <strong>del</strong>la gestione dei depositi<br />

citta<strong>di</strong>ni.<br />

Io credo che quando avremo fatto questi due passaggi, quin<strong>di</strong> si saranno sicuramente ulteriormente<br />

realizzate <strong>del</strong>le economie che sono sul tavolo allora potremmo fare lo step successivo. E’ inevitabile<br />

pag n. 2 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


l’ultima considerazione, quando si parla <strong>di</strong> affitto <strong>di</strong> ramo d’azienda che è una maniera particolare<br />

<strong>di</strong> arrivare a una terziarizzazione, esiste una legge Regionale, credo la 25 se la memoria non mi<br />

inganna, che stabilisce alcune regole e quin<strong>di</strong> le regole non possono essere <strong>di</strong> natura privatistica<br />

quando fa comodo e <strong>di</strong> natura pubblica quando fa altrettanto comodo. Le regole <strong>del</strong> gioco le<br />

dobbiamo stabilire sempre e comunque fino dall’inizio e ultima cosa io credo che l’azienda debba<br />

fare, giocoforza, visto che si tratta <strong>di</strong> una riorganizzazione interna, un passaggio con i lavoratori.<br />

Se è vero che da una parte a questa Amministrazione e alla sua città serve un servizio adeguato, il<br />

meno costoso possibile e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> ragionevole qualità. Quin<strong>di</strong> io penso che ad un citta<strong>di</strong>no possa<br />

interessare poco se l’autista, questa è una provocazione, se l’autista ha il marchio ACTV sulla<br />

camicia o se ha il marchio <strong>di</strong> un’altra azienda. Però è altrettanto vero che a questa Amministrazione<br />

interessa, come a tutta la città, mantenere la forza occupazionale <strong>del</strong>la prima azienda citta<strong>di</strong>na che<br />

sono i <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> ACTV. Quin<strong>di</strong> l’azienda dovrà avviare un confronto con i propri <strong>di</strong>pendenti,<br />

con le rappresentanze sindacali come è previsto e nel momento in cui avrà fatto questo passaggio<br />

potrà avviare un ragionamento <strong>di</strong> questo tipo, per quel che mi riguarda, con l’Amministrazione.<br />

Pertanto che non sono stati fatti questi 3 passaggi io credo che la città <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong> abbia già dato.<br />

PRESIDENTE:<br />

Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire rapidamente il Consigliere Montanariello, poi <strong>di</strong>rei <strong>di</strong> chiudere la<br />

<strong>di</strong>scussione e cominciare con le interrogazioni. Prego Consigliere.<br />

CONSIGLIERE MONTANARIELLO JONATAN:<br />

Sì, grazie Presidente. Ecco Assessore, penso che trovarci oggi a <strong>di</strong>scutere su una lettera con un<br />

pensiero unilaterale <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>la ACTV, visto che la corrispondenza retroattiva <strong>di</strong>mostra che<br />

ogni 6 mesi il Presidente scriveva un qualcosa <strong>di</strong> analogo. Però vorrei fare una raccomandazione<br />

come ben già mi ha chiarito nel suo intervento, che ci si mettano in campo tutte quelle formule e<br />

tutti quei sistemi che possono permettere un recupero per la salvaguar<strong>di</strong>a occupazionale.<br />

Io sostengo che le esternalizzazioni non portano recupero, dopo per carità qualcuno mi smentirà,<br />

però Assessore io mi raccomando a lei che ci sia un confronto e un <strong>di</strong>battito aperto con i lavoratori e<br />

laddove i lavoratori saranno <strong>di</strong>sposti a fare la loro parte insieme al Sindacato e all’azienda pur <strong>di</strong><br />

mantenere il servizio, dovremo valutare tutte queste opzioni e tutte queste possibilità prima <strong>di</strong><br />

parlare <strong>di</strong> quello che scrive il Professor Panettoni nella lettera. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Diamo la parola velocemente anche al Consigliere Scarpa. Prego.<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

Prendo per buone le affermazioni <strong>del</strong>l’Assessore ai trasporti che vanno un po’ in contrasto con<br />

quanto <strong>di</strong>chiarato dal Sindaco sui quoti<strong>di</strong>ani, perché il Sindaco <strong>di</strong>ce, questa è una normale <strong>di</strong>alettica<br />

tra Amministrazione, Presidente <strong>di</strong> ACTV, mi dà l’impressione che <strong>di</strong> questa <strong>di</strong>alettica<br />

probabilmente l’Assessore non ne sapeva nulla. Tant’è vero che la lettera che io ho avuto modo <strong>di</strong><br />

vedere è in<strong>di</strong>rizzata <strong>di</strong>rettamente al Sindaco e non mi sembra <strong>di</strong> avere visto magari un “per<br />

conoscenza” all’Assessore. Mi sta bene quello che ha detto l’Assessore, io spero che questa sia una<br />

cosa sulla quale, una promessa che manterrà perché l’obiettivo <strong>di</strong> ACTV, da quando c’ero io ad<br />

oggi, è sempre stato quello <strong>di</strong> far sì che <strong>Chioggia</strong> si arrangiasse un po’ per conto suo sulla questione<br />

dei trasporti, essendo per ACTV un peso <strong>di</strong> carattere economico in quanto in servizio e in deficit.<br />

Da qui poi nascono le polemiche <strong>di</strong> debiti fatti dalle precedenti Amministrazioni, si parla <strong>di</strong> 10<br />

milioni <strong>di</strong> Euro che l’Amministrazione Comunale dovrebbe dare agli ACTV, ogni tanto anche<br />

l’Assessore viene fuori con questa “canarina” e mi <strong>di</strong>spiace perché lui sa cosa vuol <strong>di</strong>re cos’è un<br />

debito e cosa non è un debito, comunque lo voglio riba<strong>di</strong>re per l’ennesima volta in maniera che tutti<br />

quanti capiscano e sappiano anche come comportarsi nei confronti <strong>del</strong>la ACTV, che<br />

pag n. 3 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


l’Amministrazione Comunale non ha debiti nei confronti <strong>di</strong> ACTV perché in un bilancio<br />

consolidato in tutti gli anni ACTV ha sempre presentato un bilancio in attivo.<br />

Noi come Mestre e come tutto il trasporto su gomma sono servizi a perdere, che vengono<br />

compensati poi con altri servizi piuttosto che con la navigazione. Quin<strong>di</strong> finiamola con questa<br />

storia. Assessore, Sindaco, vi invito, attenti a quello che fate, state molti attenti ad ACTV, ACTV è<br />

una piovra perché mi sembra un po’ un drogato in crisi <strong>di</strong> astinenza. Quando si tratta <strong>di</strong> sol<strong>di</strong> non ce<br />

n’è per nessuno, questi cercano <strong>di</strong> recuperare i quattrini dappertutto e molto probabilmente non<br />

vanno quello che la legge prevede per loro: cominciare a ridurre i propri stipen<strong>di</strong> in Consiglio <strong>di</strong><br />

Amministrazione piuttosto quel mezzo milione <strong>di</strong> Euro <strong>di</strong> premi che si è letto qualche tempo fa sui<br />

giornali. Un’azienda che ha <strong>del</strong>le <strong>di</strong>fficoltà si permette <strong>di</strong> dare dei premi ai propri funzionari<br />

piuttosto che ai propri <strong>di</strong>rigenti.<br />

PRESIDENTE:<br />

Grazie, ricordo, tutti gli Assessori, come ho detto precedentemente, che non è un punto all’or<strong>di</strong>ne<br />

<strong>del</strong> giorno, vi invito a fare semplicemente una <strong>di</strong>chiarazione molto veloce, quin<strong>di</strong> Consigliere Donin<br />

a lei, spero non sia ardua questa cosa che sto chiedendo.<br />

CONSIGLIERE DONIN RENZO:<br />

Grazie Presidente. Mi auguro che sia veritiero ciò che ha detto l’Assessore, perché come ha fatto<br />

con la riforma <strong>del</strong>la ACTV che mia suocera non riesce più ad andare da Viale Padova a Sant’Anna,<br />

da quando ha fatto questa riforma. Te lo spiego il perché, visto che sono... con il pullman sta<br />

succedendo...<br />

PRESIDENTE:<br />

Consigliere Donin rimaniamo nel pezzo per piacere, non è il tema adesso se sua suocera o meno...<br />

CONSIGLIERE DONIN RENZO:<br />

Se da Viale Padova non si riesce più ad arrivare a Brondola, Sant’Anna, per una persona anziana<br />

come prima, pensa te su una tematica così importante riusciamo a venirne fuori. Non siamo riusciti<br />

a creare una viabilità a <strong>Chioggia</strong> per le corriere, in questo momento c’è un caos, pensa te se domani,<br />

caro Montanariello, si verificherà ciò che riusciamo a venirne fuori. Ci vuole gente <strong>di</strong> qualità che<br />

stu<strong>di</strong>, bisogna stu<strong>di</strong>are.<br />

PRESIDENTE:<br />

Bene. Prego Sindaco.<br />

SINDACO:<br />

A me <strong>di</strong>spiace sempre <strong>di</strong> verificare che poi anche sul nulla si creano polemiche o cose così.<br />

Innanzitutto se cominciamo a polemizzare rispetto a quello che sta succedendo <strong>di</strong> recente, allora<br />

an<strong>di</strong>amo a riven<strong>di</strong>care e a precisare quelle che sono le responsabilità, cosa che a me non piace mai<br />

fare.<br />

CONSIGLIERE DONIN RENZO<br />

Sindaco adesso è intervenuto il Presidente e mi ha detto che non mi dà più la parola, perché non mi<br />

deve dare più la parola? Hanno parlato tutti.<br />

PRESIDENTE:<br />

Le spiego.<br />

CONSIGLIERE DONIN RENZO:<br />

Ha detto che oggi non mi dà più la parola.<br />

pag n. 4 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


PRESIDENTE:<br />

No, guar<strong>di</strong>.<br />

CONSIGLIERE DONIN RENZO:<br />

Se lei non mi dà più la parola oggi me lo <strong>di</strong>chiari e me ne vado.<br />

PRESIDENTE<br />

Come sempre sta strumentalizzando tutto, ho detto: se questi sono gli interventi non si merita la<br />

parola, perché mi ha chiesto <strong>di</strong> intervenire appositamente sul tema, stiamo parlando <strong>di</strong> un tema e<br />

siamo arrivati alla regolamentazione <strong>del</strong> traffico. Sto solo semplicemente <strong>di</strong>cendo che abbiamo<br />

concordato prima che si parlava un intervento un secondo e non doveva intervenire lei, (consigliere<br />

Donin Renzo: un secondo ho parlato, tre secon<strong>di</strong> .... )comunque non c’è problema. Prego.<br />

CONSIGLIERE DONIN RENZO:<br />

... Solo me redarguisce, ha parlato Scarpa, ha parlato Dolfin.<br />

PRESIDENTE<br />

Perché c’era un certo tipo <strong>di</strong> rapporto (Consigliere Donin Renzo: per me le lei vuole che vada via,<br />

lo sa che la stimo )... Consigliere Donin non arriviamo a queste cose, per piacere... (Consigliere<br />

Donin Renzo: ma dopo mi fa parlare? anche su altre cose?) ma certo come è normale che sia.<br />

CONSIGLIERE DONIN RENZO:<br />

Non ho mica detto niente <strong>di</strong> particolare, ho detto che non vanno le corse, siamo in una sede<br />

istituzionale ed è giusto anche <strong>di</strong>rle queste cose. Sindaco scusi metta anche lei... ha detto che non mi<br />

fa più parlare, io cosa sono venuto a fare qui oggi? ... intervento fuori microfono ... Attenzione eh!<br />

Io sono sempre stringato, mi sono messo anche, ve lo garantisco questo qua, il problema dei minuti<br />

su facebook.<br />

PRESIDENTE:<br />

Prego Sindaco.<br />

SINDACO:<br />

Credo che questa sera avremo modo tutti <strong>di</strong> parlare e <strong>di</strong> esprimere la nostra opinione e mi auguro<br />

tutti in modo corretto così come sapete senz’altro fare. Io <strong>di</strong>co se dovessimo andare a ragionare<br />

rispetto alle responsabilità <strong>del</strong>la situazione attuale, insomma non se ne viene più fuori secondo i<br />

criteri <strong>del</strong> nesso <strong>di</strong> causa per cui la responsabilità <strong>di</strong> qualsiasi evento riconducibile alla preistoria,<br />

perché è stato in quel tempo in cui è nato un po’ il mondo. Allora io <strong>di</strong>co non va bene così, potremo<br />

<strong>di</strong>lungarci sul fatto che la Regione Veneto ha drammaticamente tagliato i costi per il servizio<br />

pubblico, cosa <strong>del</strong>la quale viene penalizzata anche ACTV e quin<strong>di</strong> a cascata anche la nostra realtà<br />

locale e la Regione Veneto <strong>di</strong>rà non è colpa mia, è colpa <strong>del</strong>lo Stato che poi alla fine ha tagliato<br />

anche a noi degli... insomma non se ne viene più fuori.<br />

Io credo sia fondamentale invece, come in tutte le situazioni, fare un ragionamento serio <strong>del</strong>la<br />

politica, cosa che non sempre succede, rispetto al come stanno le cose. Le cose stanno in un modo<br />

non felicissimo, allora è chiaro il fatto che c’è un debito <strong>di</strong> gestione che ogni anno produce la realtà<br />

<strong>del</strong> servizio pubblico chioggiotto con il quale bisogna fare i conti, rispetto a quello bisogna<br />

in<strong>di</strong>viduare <strong>del</strong>le soluzioni, si è intrapreso un percorso che così come è stato illustrato bene<br />

dall’Assessore, un percorso che ha portato a <strong>del</strong>le scelte, <strong>del</strong>le scelte anche a livello locale tenendo<br />

conto <strong>del</strong>la realtà con la quale dobbiamo fare i conti. Quello che è stato in<strong>di</strong>cato dal Presidente<br />

Panettoni è una ipotesi e un’in<strong>di</strong>cazione che fa ACTV, certamente non concordata con nessuno,<br />

tanto meno con me, è un’ipotesi che viene fuori da loro per risolvere una situazione <strong>di</strong>fficile a<br />

pag n. 5 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


livello <strong>di</strong> conti <strong>di</strong> gestione per quanto riguarda ACTV. Quin<strong>di</strong> è un’ipotesi rispetto alla quale noi<br />

non siamo evidentemente d’accordo, rispetto alla quale ci sarà <strong>di</strong>scussione, quando qualcuno <strong>di</strong>ceva<br />

che io <strong>di</strong>alogo e che comunque sui giornali c’è scritto che io ho dei colloqui, ci mancherebbe altro<br />

che io non li avessi! Su questi argomenti e su tanti altri e con ACTV e con Veritas e con tutte<br />

quante le altre società rispetto alle quali è doveroso per un Sindaco avere contatti continui e costanti<br />

così come ho, anche in funzione <strong>di</strong> risolvere situazioni non semplici come queste.<br />

C’è questo debito <strong>di</strong> gestione che vede, almeno nelle in<strong>di</strong>cazioni, <strong>Chioggia</strong> soffrire per circa<br />

1.500.000 Euro all’anno, queste sono le in<strong>di</strong>cazioni che arrivano da Venezia, rispetto alle quali<br />

bisogna fare evidentemente tutte le verifiche <strong>del</strong> caso; c’è un percorso che parte per noi da due<br />

considerazioni: tutela <strong>del</strong> lavoro e tutela <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong> servizio.<br />

Queste due considerazioni sono elementi imprescin<strong>di</strong>bili rispetto a qualsiasi passo successivo e a<br />

qualsiasi passo concordato, oggi non c’è nessun passo concordato, c’è un’ipotesi <strong>di</strong> lavoro che è<br />

proposta da ACTV sulla quale non c’è nessun tipo <strong>di</strong> accordo e qualsiasi accordo sarà preceduto<br />

dalla necessaria considerazione reciproca, ma principalmente da parte <strong>del</strong> Comune <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong> <strong>di</strong><br />

questi due fattori, tutela <strong>del</strong> lavoro e tutela <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong> servizio, <strong>di</strong> qui non si scappa. Partendo<br />

da questi presupposti poi si arriva a qualsiasi tipo <strong>di</strong> accordo.<br />

PRESIDENTE:<br />

Iniziamo le interrogazioni, iniziamo con la prima.<br />

CONSIGLIERE PENZO MATTEO:<br />

Or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> comunicazione <strong>di</strong> interesse pubblico generale.<br />

PRESIDENTE:<br />

Me le può comunicare?<br />

CONSIGLIERE PENZO MATTEO:<br />

Se me lo fa fare.<br />

PRESIDENTE:<br />

Il motivo <strong>del</strong>...<br />

CONSIGLIERE PENZO<br />

Se mi fa parlare lo ascolto. Lo <strong>di</strong>co pubblicamente non è mica il segreto <strong>di</strong> Pulcinella. Il<br />

regolamento è molto chiaro, quando ci sono <strong>del</strong>le comunicazioni <strong>di</strong> interesse pubblico è obbligo <strong>del</strong><br />

Presidente fare intervenire, io non vengo là a raccontare i segretari <strong>di</strong> Pulcinella.<br />

PRESIDENTE:<br />

Ma l’interesse pubblico lo decide lei solamente.<br />

CONSIGLIERE PENZO MATTEO:<br />

E’ un argomento <strong>di</strong> interesse pubblico.<br />

PRESIDENTE:<br />

Le sto <strong>di</strong>cendo se lo comunica alla presidenza abbiamo modo poi <strong>di</strong>...<br />

CONSIGLIERE PENZO MATTEO:<br />

Ma non esiste.<br />

PRESIDENTE:<br />

Allora il segreto <strong>di</strong> Pulcinella è il suo, non ho capito, qual è il problema?<br />

pag n. 6 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


CONSIGLIERE PENZO MATTEO:<br />

Il tuo ruolo non è quello <strong>di</strong> decidere o meno, è quello <strong>di</strong> applicare il regolamento, il regolamento è<br />

molto chiaro <strong>di</strong>ce che il Consigliere Comunale...<br />

PRESIDENTE:<br />

Lo so il regolamento, il problema è che l’interesse pubblico come facciamo a saperlo se non lo<br />

comunica alla presidenza? La presidenza intendo io, intendo la segreteria, tutto.<br />

CONSIGLIERE PENZO MATTEO:<br />

Io sto qua finché non mi fai parlare.<br />

PRESIDENTE:<br />

Iniziamo ancora una volta, lo <strong>di</strong>chiaro, secondo me questo non è corretto, detto ciò cominciamo<br />

pure ma non è questo il modo <strong>di</strong> operare.<br />

CONSIGLIERE PENZO MATTEO:<br />

Benissimo, hai ragione. Ne prendo atto, grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Prego.<br />

CONSIGLIERE PENZO MATTEO:<br />

Sindaco a seguito degli ultimi Consigli Comunali <strong>di</strong> fuoco <strong>del</strong> 20 e <strong>del</strong> 28 inerenti il <strong>del</strong>icato tema<br />

<strong>del</strong>la tassa <strong>di</strong> soggiorno, sono solidale con lei per le scritte ingiuriose che sono apparse nella città<br />

che denigrano non solo il suo ruolo, la sua persona e la sua famiglia. Quin<strong>di</strong> su questo il gruppo<br />

consiliare, e penso anche i suoi colleghi, sono solidali su quelle scritte che nulla hanno a che vedere<br />

con le tematiche <strong>del</strong>la politica, <strong>del</strong>la <strong>di</strong>atriba politica e <strong>di</strong> tutte quelle che sono quelle <strong>di</strong>squisizioni<br />

che qua dentro bipartisan anche in maniera trasversale facciamo in maniera aspra ma sempre nei<br />

toni strettamente <strong>di</strong> natura politica. Quin<strong>di</strong> la mia piena solidarietà come persona e con il ruolo<br />

politico che ha sulle scritte che anche lei avrà visto in giro per la città.<br />

A seguito <strong>del</strong>la commissione che abbiamo fatto sulla tassa <strong>di</strong> soggiorno abbiamo avuto una<br />

<strong>di</strong>scussione anche con il Consigliere Nico Zanni il quale all’interno <strong>del</strong>la Commissione portava a<br />

conoscenza a noi Consiglieri che durante queste <strong>di</strong>scussioni animate sarebbe stato offeso,<br />

minacciato e ingiuriato dal pubblico. Anche qua Nico se è successo è una cosa grave perché i<br />

Consiglieri Comunali non devono essere lesi e minacciati nell’adempimento <strong>di</strong> un lavoro esercizio e<br />

<strong>di</strong> una loro funzione. Ma se è vero che il Sindaco non può essere minacciato e ingiuriato e offeso, se<br />

è vero che i Consiglieri non possono essere minacciati, ingiuriati e offesi è altresì vero che anche un<br />

Assessore non può permettersi in nessuna circostanza in aula, fuori <strong>del</strong>l’aula o in piazza <strong>di</strong><br />

ingiuriare e offendere un’intera categoria. Allora Sindaco, io gliel’ho già detto in commissione<br />

consiliare l’altro giorno e abbiamo un po’ sorriso tutti, io non sorrido su questo tema, io ho visto il<br />

filmato <strong>del</strong> Consiglio Comunale <strong>del</strong> giorno 20 e un suo Assessore <strong>di</strong> nome Mauro Mantovan, qui<br />

presente e se non è lui vada pure a querelarmi in qualsiasi sede perché io non ho paura <strong>di</strong> questo, io<br />

sono convinto <strong>di</strong> quello che <strong>di</strong>co, ha espresso dove era seduto lì un’affermazione gravissima nei<br />

confronti <strong>di</strong> un’intera categoria economica dando l’epiteto <strong>di</strong> evasori fiscali. Ha detto che tutti gli<br />

affittacamere che erano presenti in aula quel giorno sono tutti evasori fiscali.<br />

Allora Sindaco ci sono tre ipotesi adesso, uno o lei si <strong>di</strong>ssocia da quelle parole <strong>del</strong>l’Assessore, non<br />

<strong>di</strong>ssociandosi – perché gliela detta a lei – significherebbe che lei approva le idee scellerate<br />

<strong>del</strong>l’Assessore Mantovan. E <strong>di</strong>co altre tre cose, l’Assessore Mantovan è un incaricato <strong>di</strong> pubblico<br />

servizio previsto dalla legge e in particolare dall’art. 358 <strong>del</strong> Co<strong>di</strong>ce Penale ed è un obbligo<br />

giuri<strong>di</strong>co, se è a conoscenza <strong>di</strong> qualsiasi reato proce<strong>di</strong>bile d’ufficio come l’evasione fiscale ha<br />

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l’obbligo giuri<strong>di</strong>co, Sindaco, giuri<strong>di</strong>co e non “se vuole lo fa”! <strong>di</strong> comunicare in tempo reale alla<br />

Procura <strong>del</strong>la Repubblica chi è l’evasore fiscale, dove è l’evasore fiscale, in che maniera è convinto<br />

che siano quelle categorie economiche <strong>di</strong> evasori fiscali.<br />

Vi è <strong>di</strong> più, che su questa cosa Sindaco il caro Assessore Mantovan fa anche la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong><br />

debiti per gran parte <strong>di</strong> coloro che l’Assessore Mantovan gli ha dato degli evasori fiscali, allora<br />

esiste un altro problema, la violazione <strong>del</strong>la privacy, perché se gli ha dato degli evasori fiscali ed è<br />

convinto che sono degli evasori fiscali vuol <strong>di</strong>re che fa lui le <strong>di</strong>chiarazioni dei red<strong>di</strong>ti ed ha dato<br />

degli evasori fiscali quin<strong>di</strong> ne risponderà in qualche sede. Se non è vero quello che ha detto e l’ha<br />

detto solamente in un momento <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà, vi è un altro reato Sindaco che è quello <strong>di</strong> ingiuria, e<br />

siccome è obbligato a comunicare la notizia <strong>di</strong> reato alla Procura, da ingiuria si passa a calunnia,<br />

questo è quello che prevede il co<strong>di</strong>ce penale.<br />

Invito il Segretario Generale come organo notarile all’interno <strong>del</strong> Comune <strong>di</strong> inviare<br />

obbligatoriamente, obbligatoriamente gli atti alla Procura <strong>del</strong>la Repubblica per quanto <strong>di</strong><br />

competenza per verificare se ci siano su quelle parole ingiuriose, <strong>di</strong>ffamatorie <strong>del</strong> Consigliere<br />

Mantovan degli estremi <strong>di</strong> reati che sicuramente ci sono e qualcuno ne dovrà rispondere. Questo è il<br />

primo reato Sindaco che ha fatto l’Assessore Mantovan, poi ne ha fatto un altro.<br />

Nella stessa seduta a Ray Bonivento, Presidente degli albergatori, che aveva un appuntamento per il<br />

giorno dopo, siccome si è permesso, Sindaco, <strong>di</strong> sedere in quei banchi, ha fatto una cosa gravissima<br />

un citta<strong>di</strong>no Presidente <strong>di</strong> una categoria che viene a sedersi lì, non si può perché io sono l’Assessore<br />

e non devi protestare contro <strong>di</strong> me. Cosa ha detto al microfono, che sempre al microfono Assessore<br />

stia attento che non sia aperto perché la lampa<strong>di</strong>na si accende o non si accende, cosa ha detto?<br />

Domani ha un appuntamento, con termini molto più scurrili, ha un appuntamento con me, domani<br />

non lo ricevo. Questo è un altro reato, sa come si chiama Sindaco? Questo è un abuso d’ufficio e in<br />

virtù <strong>del</strong> suo ruolo super partes <strong>di</strong> Assessore, quin<strong>di</strong> un ruolo predominante, crea un ingiusto<br />

profitto, un ingiusto danno a terze persone. Questo è quello che parla il co<strong>di</strong>ce penale. ... applauso<br />

in aula da parte <strong>del</strong> pubblico ...<br />

Su questo punto Sindaco a prescindere dall’aspetto penale che vigilerò io che vada avanti fino alla<br />

fine, voglio che ci sia un Giu<strong>di</strong>ce che <strong>di</strong>ca sì o no, vi è un aspetto politico Sindaco, come fai a<br />

tenerti un Assessore vicino a te che denigra un’intera categoria, come potrà essere quell’Assessore<br />

libero <strong>di</strong> fare <strong>del</strong>le scelte quando già a monte nella sua testa questi citta<strong>di</strong>ni sono degli evasori<br />

fiscali? Come potrà essere libero, tranquillo <strong>di</strong> fare <strong>del</strong>le decisioni senza nessuna con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong><br />

causa?<br />

Sindaco siccome so che te sei una persona per bene, scusami Presidente finisco, so che sei una<br />

persona per bene, io penso che almeno in questa sede qualcuno deve chiedere scusa. La minima<br />

cosa, .. il signor Mauro Mantovan, perché chiamarlo Assessore è già un qualcosa <strong>di</strong> troppo a livello<br />

istituzionale, deve chiedere scusa perché non è plausibile denigrare una categoria economica in<br />

questo... (Presidente: non manchi <strong>di</strong> rispetto all’assessore) Sindaco lei deve <strong>di</strong>ssociarsi da una cosa<br />

<strong>del</strong> genere, se non lo fa Sindaco, vuol <strong>di</strong>re che è d’accordo su quelle affermazioni, dette in un<br />

momento <strong>di</strong>fficile, in un momento dove era sotto... per carità! L’importante è anche capire quando<br />

si fanno degli errori e l’importante è anche capire quando si può <strong>di</strong>re scusa, ho sbagliato, ero<br />

sottopressione, ero sottostress; però per il momento tutto tace. L’Assessore Mantovan non parla, lei<br />

su questo punto non <strong>di</strong>ce niente, non mi <strong>di</strong>ca che non ha visto i filmati perché non le credo, non è<br />

vero; è una persona troppo intelligente, troppo seria per non prendere provve<strong>di</strong>menti, quin<strong>di</strong> io le<br />

chiedo ufficialmente Sindaco qual è, la posizione penale non mi interessa, andrà avanti per sua<br />

natura, cre<strong>di</strong>mi che andrà avanti, l’altra politicamente quali sono le sue azioni, la sua idea su questo<br />

fatto. Non mi <strong>di</strong>ca l’Assessore... voglio solo capire, lei è consapevole <strong>di</strong> quello che ha detto<br />

l’Assessore, è d’accordo o si <strong>di</strong>ssocia? Io non voglio <strong>di</strong>re altro su questo punto. ... applauso in aula<br />

da parte <strong>del</strong> pubblico ...<br />

PRESIDENTE:<br />

Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire anche il Consigliere Ravagnan.<br />

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CONSIGLIERE RAVAGNAN ANDREA:<br />

Grazie Presidente. Non è mia consuetu<strong>di</strong>ne scendere su affermazioni riportate dall’opposizione,<br />

quin<strong>di</strong> fare una <strong>di</strong>scussione quasi sterile. Però ricordo al Consigliere Penzo che nell’ultima seduta <strong>di</strong><br />

Consiglio era, quando ha deciso <strong>di</strong> andarsene dall’aula, era sul filo <strong>del</strong>la porta lì che incitava contro<br />

la Giunta e contro il Consiglio Comunale. Quin<strong>di</strong> si pre<strong>di</strong>ca bene ma si razzola male, ricor<strong>di</strong>amoci<br />

alcune cose, che il rispetto, non <strong>del</strong>la carica istituzionale ma in primis <strong>del</strong>la persona è univoco, sia<br />

qui dentro che fuori da quest’aula, per tutti! Quin<strong>di</strong> lo invito, poi non entro nel merito <strong>del</strong>la<br />

questione <strong>del</strong>l’Assessore Mantovan etc., lo invito però a fare una riflessione prima (Consigliere<br />

Penzo Matteo: insegnami l’educazione, grazie)<br />

PRESIDENTE:<br />

Eviterei il <strong>di</strong>battito e la <strong>di</strong>scussione tra i Consiglieri.<br />

CONSIGLIERE RAVAGNAN ANDREA:<br />

No, non insegno l’educazione a nessuno però se si parla <strong>di</strong> pubblico ufficiale lei è nelle forze<br />

<strong>del</strong>l’or<strong>di</strong>ne quin<strong>di</strong> dovrebbe essere il primo a sedare certe situazioni e non a provocarle. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Prego Assessore Mantovan.<br />

ASSESSORE MANTOVAN MAURO:<br />

Allora, oggi noi abbiamo ascoltato la posizione fatta da un Consigliere in relazione ad una<br />

registrazione fatta al Consiglio Comunale sospeso, <strong>di</strong> una <strong>di</strong>scussione fatta a quattrocchi. Qualcuno<br />

potrà <strong>di</strong>re corretta? Probabilmente no. Infelice? Sicuramente sì. Però come correttamente è stato<br />

riportato era un’esternazione fatta dopo ore e ore in cui la Giunta, il Sindaco e la maggioranza sono<br />

stati fatti oggetto <strong>di</strong> commenti, che tipo <strong>di</strong> commenti? Li conosciamo tutti quanti. Il livello <strong>di</strong> questi<br />

commenti li conosciamo tutti quanti.<br />

La pre<strong>di</strong>ca da chi viene? Da chi, e leggo il <strong>verbale</strong> <strong>del</strong> Consiglio Comunale, fatta a microfono a<br />

Consiglio Comunale aperto, scusa ... intervento fuori microfono ... scusa, scusa!<br />

PRESIDENTE:<br />

Lei non è stato interrotto, prego <strong>di</strong> fare altrettanto.<br />

ASSESSORE MANTOVAN MAURO:<br />

Al Consiglio Comunale aperto, non sospeso, quin<strong>di</strong> non era una chiacchiera da bar, non era<br />

un’esternazione fatta in un momento <strong>di</strong> un certo tipo, un Consigliere <strong>di</strong>ce al Signor Sindaco “lei farà<br />

fatica Sindaco a girare ancora tranquillamente per la strada”. Questa che cos’è? Allora si vuole<br />

censurare e ci può anche stare una <strong>di</strong>scussione su questo termine, una battuta fatta a Consiglio<br />

Comunale chiuso; mentre la frase che vi ho appena letta, fatta da un Consigliere Comunale che<br />

dovrebbe fare <strong>del</strong>l’etica, vista la professione che svolge, dovrebbe fare <strong>del</strong>l’etica la prima sua<br />

missione. Il <strong>di</strong>re una frase <strong>di</strong> questo tipo al Sindaco, a ognuno lascio le considerazioni <strong>di</strong> cosa può<br />

significare questa frase, e quin<strong>di</strong> valuteremo anche questa frase fatta al Signor Sindaco e quin<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>scutiamo <strong>del</strong> tema.<br />

Allora <strong>di</strong>scutiamo, arriviamo alle considerazioni. Quella sera o quelle sere noi da questa parte,<br />

siccome come <strong>di</strong>ceva – mi <strong>di</strong>spiace non c’è il Capogruppo <strong>del</strong> PD – a <strong>Chioggia</strong> ci conosciamo tutti.<br />

Allora da questa parte noi vedevamo il pubblico, lo ve<strong>di</strong>amo anche oggi, credo ci fossero stati 5 o 6<br />

albergatori, credo che ci fossero stati 5 o 6 campeggiatori, 30 – 40 – 50 locatori <strong>di</strong> appartamenti.<br />

Perché uso questo termine? Perché qualcuno non può giocare sulle parole.<br />

La legge Regionale 33 all’art. 25 definisce le categorie <strong>del</strong>le strutture extra alberghiere, al punto A)<br />

chiama gli esercizi <strong>di</strong> affittacamere, punto Al punto B) va avanti con tutta la declaratoria <strong>del</strong>le<br />

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tipologie <strong>di</strong> categorie che esercitano l’attività. Bene, allora, se quella sera c’erano 5 o 6 albergatori,<br />

c’erano 5 o 6 campeggiatori, c’erano 40 o 50, facciamola grande, locatori <strong>di</strong> appartamenti, gli altri<br />

chi erano? Reputo affittacamere, reputo. Vi comunico un dato, voi sapete quanti sono coloro che<br />

esercitano l’attività <strong>di</strong> affittacamere <strong>di</strong>chiarati all’APT <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong>? Sono quattro, sono quattro.<br />

Allora io non ho nessun problema a riconoscere che forse, per tutte le motivazioni fatte prima, si è<br />

andati oltre le righe, però si è andati oltre le righe da entrambi le parti. Questo è un Consiglio fatto<br />

per <strong>di</strong>scutere, per confrontarci e per tentare <strong>di</strong> risolvere i problemi, non è detto che dopo ci si ritrovi<br />

tutti quanti sulle stesse posizioni. Però considerare una categoria fatta <strong>di</strong> 4 e <strong>di</strong>co 4, e sfido chiunque<br />

a smentirmi, forse qualche <strong>di</strong>scussione ce la possiamo porre. Allora il sottoscritto non ha offeso<br />

albergatori, non ha offeso campeggiatori, non ha offeso locatori <strong>di</strong> appartamenti, stava parlando <strong>di</strong><br />

affittacamere. Se alla fine le altre 50 – 60 persone che c’erano, che protestavano contro – in maniera<br />

anche legittima – la tassa <strong>di</strong> soggiorno si qualificano come affittacamere, forse qualche <strong>di</strong>scussione<br />

ce la possiamo porre.<br />

E’ chiaro, questo è fuori <strong>di</strong>scussione, che i ragionamenti dal punto <strong>di</strong> vista fiscale, caro Consigliere<br />

Penzo, non li faccio su tutte le altre categorie, li ho fatti sugli affittacamere. Se ci sono qua presenti<br />

le 4 <strong>di</strong>tte che ufficialmente sono <strong>di</strong>chiarate all’APT posso riconoscere <strong>di</strong> essere andato oltre le righe.<br />

Le altre figure non sono state minimamente toccate. Torniamo alla questione <strong>del</strong> Presidente degli<br />

albergatori con cui c’è un confronto molto molto franco e spesso e volentieri cor<strong>di</strong>ale, quanto detto<br />

a microfono è stato fatto in maniera pubblica dall’altra parte, nel senso che c’erano altre persone<br />

dove il Presidente degli albergatori mi ha detto alcune cose e io gli ho detto: bene se questo è il<br />

clima domani non ci si vede.<br />

Cosa che puntualmente è stata smentita perché il giorno dopo ci si è incontrati, ma non devo rendere<br />

conto a lei o ad altri i rapporti che l’Amministrazione ha con le categorie economiche. Quin<strong>di</strong> per<br />

quanto mi consta io non ho nessun problema, riba<strong>di</strong>sco, a riconoscere <strong>di</strong> essere andato oltre le righe<br />

con 4 <strong>di</strong>tte, tutti gli altri, da quel ragionamento non sono stati toccati, non perché lo <strong>di</strong>co io ma<br />

perché lo <strong>di</strong>ce la legge 33.<br />

PRESIDENTE:<br />

Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire anche il Consigliere Donin, mi auguro sempre tutti quanti in maniera<br />

molto... anche i Consiglieri che hanno richiesto la parola, per ritornare poi all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno<br />

<strong>del</strong>la giornata.<br />

CONSIGLIERE DONIN RENZO:<br />

Grazie Presidente. Io vorrei smorzare un attimo, in Consiglio Comunale può succedere, io sono il<br />

primo che alle volte un po’ esagero e so anche chiedere scusa però Assessore Mantovan, so anche<br />

chiedere scusa quando sbaglio. Io qualche errore l’ho commesso in questo Consiglio e là c’è anche<br />

un amico, l’ho commesso anche nei confronti <strong>di</strong> un amico bravo, il più bravo forse <strong>del</strong> Comune e ho<br />

chiesto scusa. Bisogna anche saper chiedere scusa in queste situazioni, io non sono per accendere<br />

ancora <strong>di</strong> più gli animi, perché siamo qui, siamo tutti amministratori. Può essere successo che le<br />

sarà scappato un qualcosa e basta chiedere scusa, sono convinto che con una scusa si possa mettere<br />

apposto le cose. Perché lei mi ricorda, quando era in minoranza assieme a me, abbiamo fatto <strong>del</strong>le<br />

lotte assieme, è vero Mantovan? Le abbiamo fatte anche dure, acerrime e lei mi piaceva anche<br />

perché riusciva a dare a Romano, è stato anche un po’ pesante, però poi si parlava, si chiariva ...<br />

intervento fuori microfono ... una volta sì, una volta sulla casa <strong>di</strong> via Vicenza, te la ricordo quella<br />

famosa volta, era molto grave, ma te lo ricordo per <strong>di</strong>rti – lascia stare – voglio solo ricordarti un<br />

passaggio pesante che poi ne abbiamo <strong>di</strong>scusso assieme, può succedere, ti <strong>di</strong>co che può succedere.<br />

Uno nell’enfasi può succedere. Ti pregherei <strong>di</strong> chiedere scusa se è successo questo.<br />

Questa gente era qui la volta scorsa ed è qui ancora adesso, dovresti chiederle come l’hai fatto<br />

pubblicamente il tuo errore, chie<strong>di</strong> anche scusa pubblicamente, questo te lo chiederei. Poi la finirei<br />

lì con questa cosa.<br />

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PRESIDENTE:<br />

Grazie. Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire anche il Consigliere Guarnieri.<br />

CONSIGLIERE GUARNIERI FORTUNATO:<br />

Sarò breve. Ho mal <strong>di</strong> stomaco, le seppioline mi hanno fatto ... siamo fatti <strong>di</strong> carne. (Presidente: la<br />

prossima volta ne porti un po’ a tutti se a lei fanno male) Io <strong>di</strong>rei una cosa, fa male l’Assessore a<br />

<strong>di</strong>fendersi <strong>di</strong>cendo “sì, forse ho sbagliato ma hai sbagliato anche te” perché i ruoli sono <strong>di</strong>versi, il<br />

rilievo è <strong>di</strong>verso, nelle parole che io sono andato ad ascoltare effettivamente c’è qualche cosa <strong>di</strong><br />

offensivo, sono 4, sono 10 e mezzo, è sbagliato che un rappresentante <strong>del</strong>le istituzioni, pizzicato,<br />

perché poi, come si <strong>di</strong>ce, vizzi privati e pubbliche virtù. Nel chiuso <strong>del</strong>le proprie agoniate stanze, un<br />

Assessore come il Sindaco può anche mandare a remengo l’universo intero però pubblicamente, che<br />

sia voluta o che sia una casualità come è successo quella sera con il microfono aperto, sentire che<br />

un Assessore <strong>di</strong>ce quelle cose, sinceramente non va bene. Ora non so se, perché c’è un problema qui<br />

che l’Assessore non ha chiarito.<br />

Questa cosa <strong>del</strong> rapporto tra l’Assessore nella sua veste altra, rispetto a quella istituzionale, e la sua<br />

attività professionale nei confronti <strong>del</strong>... spero che questo non sia vero che mentre l’Assessore fa la<br />

<strong>di</strong>chiarazione dei red<strong>di</strong>ti contemporaneamente alle stesse persone <strong>di</strong>ce “siete degli evasori” perché è<br />

chiaro che qui ci sarebbe una... non lo so, io non lo so.<br />

Ecco, per cui la cosa ha una sua, purtroppo, valenza pesante, chiedere scusa a 4, secondo me non<br />

avrebbe così, secondo me andrebbe, cari Signori, quella sera eravate in tanti, albergatori,<br />

affittacamere, quello che volete, eravamo sottoposti a una spinta emotiva <strong>di</strong> un certo tipo, mi sono<br />

lasciato andare purtroppo ad un’affermazione che sia nei confronti <strong>di</strong> Caio o che sia nei confronti <strong>di</strong><br />

Tizio io quella frase non la riconosco come mia, come persona; al <strong>di</strong> là <strong>del</strong>l’Assessore che <strong>di</strong>ce alle<br />

persone che si lamentano <strong>di</strong> qualche cosa “ma va là che siete tutti quanti degli abusivi”. Questo<br />

secondo me, <strong>di</strong>stinguere l’emotività <strong>di</strong> un momento rispetto ad una componente psicosomatica<br />

<strong>del</strong>l’in<strong>di</strong>viduo che non la riconosce più e la riconosce solamente per il fatto <strong>di</strong> essere stato indotto<br />

da una serata particolare. Dopo<strong>di</strong>ché sulle richieste che fa il Consigliere Penzo, il Sindaco etc. sono<br />

valutazioni <strong>di</strong> altra natura sulle quali io non...<br />

PRESIDENTE:<br />

Volevo <strong>di</strong>re una cosa, la richiesta <strong>di</strong> chiarimenti è stata fatta dal Consigliere Penzo e l’Assessore ha<br />

risposto. Io riterrei la <strong>di</strong>scussione terminata. Credo ci sia stato modo da parte <strong>di</strong> un rappresentante<br />

<strong>del</strong>la minoranza, in questo caso <strong>del</strong> Consigliere Penzo, <strong>di</strong> poter <strong>di</strong>re la sua e abbiamo avuto anche la<br />

possibilità <strong>di</strong> ascoltare la replica da parte <strong>del</strong>l’Assessore.<br />

CONSIGLIERE PENZO MATTEO:<br />

Presidente mi scusi.<br />

PRESIDENTE<br />

Mi lasci terminare. (Consigliere Penzo Matteo: non si preoccupi) Poi ancora una volta abbiamo dato<br />

modo <strong>di</strong> apertura nella <strong>di</strong>scussione e abbiamo avuto più interventi, io lascio terminare, faccio fare il<br />

giro ai due Consiglieri che hanno chiesto ancora <strong>di</strong> intervenire, non apriamo nessun’altra<br />

<strong>di</strong>scussione. Quin<strong>di</strong> Consigliere Penzo se è per chiedermi la parola ancora, su questo argomento<br />

abbiamo chiuso.<br />

CONSIGLIERE PENZO MATTEO:<br />

Io vorrei <strong>di</strong>re una cosa Presidente. Siccome ha detto una cosa l’Assessore ed è quella che io ho detto<br />

quelle parole al Sindaco, no scusi, perchè è importante, no Presidente perché per carità...<br />

PRESIDENTE:<br />

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Lei prende la parola, decide quando intervenire, decide quando <strong>di</strong>re le cose. Poi mi parla <strong>di</strong> etica e<br />

<strong>di</strong> rispetto, sto parlando, sto finendo. Continui! Benissimo!<br />

Metto a <strong>verbale</strong> che il Consigliere Penzo mi interrompe, perché bisogna arrivare a questi livelli per<br />

poter mantenere un or<strong>di</strong>ne nell’assemblea.<br />

CONSIGLIERE PENZO MATTEO:<br />

Per onor <strong>del</strong> vero eravamo in Commissione l’altro giorno dove gli ho dato una spiegazione tecnica<br />

alle parole che sono state dette e riportare dall’Assessore Mantovan e chiudo subito <strong>di</strong>cendo una<br />

cosa all’Assessore, per carità ha domandato scusa non è un problema mio, le sue parole sono state 4<br />

affittacamere...<br />

PRESIDENTE<br />

Benissimo Consigliere Penzo.<br />

CONSIGLIERE PENZO MATTEO:<br />

Giuseppe sono 20 affittacamere, quin<strong>di</strong> ha recepito che sono 20 tutti evasori fiscali. Chiudo e quin<strong>di</strong><br />

non erano 4.<br />

PRESIDENTE:<br />

Grazie completamente <strong>di</strong> questa sua precisazione, come sempre molto rispettoso e ligio dei<br />

regolamenti. Prego Consigliere Fornaro.<br />

CONSIGLIERE FORNARO DARIO:<br />

Grazie Presidente. Io spesso non voglio mai parlare però dovete concedermi che è dal ‘74 che sono<br />

in politica e in questo emiciclo che era fatto <strong>di</strong> legno scuro e ne ho sentite <strong>di</strong> tutto e <strong>di</strong> più, se<br />

all’epoca e in tutti questi anni, quando si è detto qualcosa a microfono chiuso o fuori sacco, forse la<br />

politica a <strong>Chioggia</strong> non ci sarebbe stata.<br />

Io sa, Matteo Penzo, quante volte <strong>di</strong>co Matteo sembra un ragazzo, un buon politico, potresti fare<br />

carriera ma sei troppo irruento. Non è che il fatto che <strong>di</strong> professione fa il poliziotto, spesso e<br />

volentieri in città... Matteo lascia, lo sai... ... intervento fuori microfono ...<br />

PRESIDENTE<br />

Interrompiamo sempre! Interrompiamo sempre! Interrompiamo sempre! Consigliere Penzo.<br />

CONSIGLIERE FORNARO<br />

Matteo tu non puoi interrompere, Matteo, Matteo, Matteo (Presidente: allora coor<strong>di</strong>ne lei il lavoro)<br />

quando uno parla, quando parli tu ti ascoltiamo, abbi la compiacenza e la democrazia ... intervento<br />

fuori microfono ... <strong>di</strong> ascoltare anche gli altri e te l’ho detto, anche l’altra volta ci siamo beccati e<br />

poi mi hai domandato scusa, impari da chi ha più esperienza <strong>di</strong> te (Consigliere Penzo Matteo: il<br />

lavoro non centra niente, il lavoro non centra niente) impara, anche con l’amico Dolfin ci siamo<br />

beccati e (Consigliere Penzo Matteo: il lavoro non centra niente, il lavoro non centra niente) per<br />

favore ascolta e impara! Impara! Impara!<br />

PRESIDENTE:<br />

Basta!<br />

CONSIGLIERE FORNARO DARIO:<br />

Ti ho fatto la premessa che sei bravo, ... intervento fuori microfono ... hai tante possibilità ma qua<br />

non possiamo ogni Consiglio Comunale parlare per un documento <strong>di</strong> Procura <strong>del</strong>la Repubblica dei<br />

Carabinieri. Qua non siamo in odore <strong>di</strong> mafia, questo Consiglio Comunale lavora, può avere mille<br />

<strong>di</strong>fficoltà ... intervento fuori microfono .... Matteo, allora, dai, stai buono, ascolta, ti ho detto che è<br />

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dal ’74 che sono qua e ho sentito <strong>di</strong> tutto <strong>di</strong> più. Non puoi parlarmi <strong>di</strong> Procura <strong>del</strong>la Repubblica, tu<br />

non sei la Procura <strong>del</strong>la Repubblica ... intervento fuori microfono ...<br />

PRESIDENTE:<br />

Basta Matteo! Basta! Porco cane ... intervento fuori microfono ... e continua! Mettiamola così, l’ho<br />

detto già una volta, è l’ultima volta che accolgo la possibilità <strong>di</strong> <strong>di</strong>scutere <strong>di</strong> questi temi perché se<br />

poi ogni volta da una mano ci si prende il braccio, non ci sto. Abbiamo <strong>di</strong>scusso tutti insieme<br />

serenamente, chiu<strong>di</strong>amo altrettanto serenamente, prego finisca Consigliere Fornaro.<br />

CONSIGLIERE FORNARO DARIO:<br />

Adesso ho perso un po’ il filo <strong>del</strong> <strong>di</strong>scorso, comunque vedrò <strong>di</strong> essere ancora più succinto e più<br />

breve. Io <strong>di</strong>co, amici Consiglieri, dobbiamo parlare <strong>di</strong> Procura <strong>del</strong>la Repubblica e <strong>di</strong> Carabinieri<br />

quando c’è <strong>del</strong> dolo e <strong>del</strong> lucro, quando sappiamo che ci sono tangenti, allora sì dobbiamo parlare <strong>di</strong><br />

Procura <strong>del</strong>la Repubblica, ma su una <strong>di</strong>scussione politica <strong>di</strong> vario genere che può essere sì la tassa<br />

degli albergatori e qualsiasi altra cosa, non possiamo sempre in questo emiciclo parlare <strong>di</strong> Procura<br />

<strong>del</strong>la Repubblica ragazzi! Non possiamo, qua dobbiamo amministrare e voi sapete quante <strong>di</strong>fficoltà<br />

ci sono per amministrare questa città grazie al Governo e alla Regione, voi lo sapete! Per cui io<br />

capisco che voi fate l’opposizione ed è giusto che in qualche modo guardate <strong>di</strong> avere il vostro ruolo,<br />

ma non potete sparare a zero così facilmente su <strong>del</strong>le cose che possono avere sì, l’Assessore<br />

Mantovan fuori microfono ha detto queste cose qua, ma non l’ha detto con cattiveria perché sono<br />

convinto che Mantovan, da quello che conosco, se può aiutare il prossimo lo aiuta.<br />

Io ho visto che come Assessore è anche troppo, pur non essendo a tempo pieno, impegnato per dare<br />

una risposta ai citta<strong>di</strong>ni. Per cui vi invito <strong>di</strong> essere un po’ più calmi, <strong>di</strong> non citare la Procura <strong>del</strong>la<br />

Repubblica vi prego per cose politiche che non hanno nessun conto. Basta, chiudo così, grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Grazie Consigliere. Il Consigliere Montanariello ha ritirato la sua richiesta <strong>di</strong> parola, quin<strong>di</strong> lo<br />

ringrazio, chiu<strong>di</strong>amo brevemente, non so se il Sindaco vuole aggiungere qualcosa. Prego, poi<br />

chiu<strong>di</strong>amo e iniziamo il Consiglio con il primo punto all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno alle 18.15. Prego<br />

Sindaco.<br />

SINDACO:<br />

Guardate io al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> ogni considerazione legata al merito <strong>di</strong> questa vicenda, poi se c’è stata<br />

qualche offesa io come Sindaco me ne scuso e lo faccio convintamente. Credo però che si sia data<br />

davvero un’immagine sbagliata in quei due Consigli e <strong>del</strong>la nostra citta<strong>di</strong>nanza e anche <strong>di</strong>rei <strong>del</strong>la<br />

politica. L’invito che faccio lo faccio da Sindaco, mi spoglio <strong>del</strong>la mia persona ad<strong>di</strong>rittura, ma è un<br />

invito che faccio da Sindaco a tutti e in particolare alla politica, è che si abbiano dei mo<strong>di</strong> e si usino<br />

dei toni che siano rispettosi <strong>di</strong> questo luogo che io reputo comunque sacro perché è il luogo che ci<br />

ha consegnato la città in qualche modo. Ritengo che sia doveroso che <strong>di</strong> qui si riparta, allora le<br />

parole che sono state dette la volta scorsa e usate nei miei confronti passino, ci mancherebbe altro,<br />

accettando questo ruolo so che non sempre si fa contenti tutti, non può esserlo, noi siamo comunque<br />

convinti <strong>di</strong> avere fatto pur con tutte le <strong>di</strong>fficoltà <strong>del</strong> momento, ma la scelta migliore, con questa poi<br />

ci confronteremo con i citta<strong>di</strong>ni, magari le prossime elezioni. Così come già ci confronteremo<br />

prossimamente sul piano giu<strong>di</strong>ziario visto che è stato promosso un ricorso nei confronti <strong>di</strong> questa<br />

tassa, quin<strong>di</strong> ci rimetteremo evidentemente, come è giusto che sia, alle decisioni <strong>del</strong>la Magistratura.<br />

Però io credo sia fondamentale che si assuma un atteggiamento <strong>di</strong> maggiore responsabilità, lo <strong>di</strong>co<br />

in particolare da parte <strong>del</strong>la politica che non può, secondo me, svilire il ruolo <strong>del</strong>la politica stessa<br />

usando <strong>del</strong>le parole in modo improprio e indebito e soprattutto cercando <strong>di</strong> recuperare il facile<br />

applauso in situazioni che scatenano con grande facilità l’applauso stesso.<br />

Credo che per esempio, Matteo come hai detto prima, fare dei processi sommari con <strong>del</strong>le<br />

in<strong>di</strong>cazioni ad<strong>di</strong>rittura dei titoli <strong>di</strong> reato credo che non sia proprio <strong>di</strong> quest’aula, poi chi riterrà <strong>di</strong><br />

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essere stato offeso se lo vorrà si muoverà in conseguenza <strong>di</strong> questo, non sono reati proce<strong>di</strong>bili<br />

d’ufficio, neanche l’abuso d’ufficio che non è configurabile in questo caso.<br />

Quin<strong>di</strong> io credo che si debba recuperare il senso <strong>del</strong> nostro stare qui che è quello <strong>del</strong> rispetto, come<br />

ho detto la volta scorsa <strong>del</strong>le manifestazioni <strong>del</strong> <strong>di</strong>ssenso, io credo che da parte mia non ci sia stata,<br />

né nessuno abbia mai percepito durante gli scorsi consigli un qualsiasi cenno <strong>di</strong> <strong>di</strong>sapprovazione o<br />

<strong>di</strong> rispetto oppure le parole pesanti che erano state dette nei miei confronti. Ho accettato mio<br />

malgrado o il fatto <strong>di</strong> essere <strong>di</strong>pinto letteralmente sui muri e sulle strade <strong>di</strong> epiteti non certo<br />

piacevoli, è la prima volta che mi succede in vita mia, ma anche questo ho accettato che succedesse<br />

svolgendo questo ruolo. Io credo che ci debba essere, rispetto alle scelte che ha fatto questa<br />

Amministrazione, che sono le scelte <strong>del</strong>la città perché la città l’anno scorso ha consegnato a noi la<br />

possibilità e il <strong>di</strong>ritto e il dovere <strong>di</strong> decidere rispetto al destino <strong>del</strong>la città stessa. Credo che questo<br />

vada rispettato, rispettare il mio ruolo, non tanto la mia persona, non ha importanza quest’ultima<br />

cosa, credo sia una forma <strong>di</strong> civiltà e <strong>di</strong> democrazia che debba comunque essere mantenuta viva in<br />

questa nostra realtà.<br />

Mi auguro anche che, per i temi che an<strong>di</strong>amo ad affrontare molto <strong>del</strong>icati, durante tutta questa sera e<br />

forse la prossima notte, mi auguro che improntiamo tutti la <strong>di</strong>scussione e i toni a queste mie<br />

in<strong>di</strong>cazioni, richieste; non pretendo che così sia ma mi auguro che così possa essere.<br />

DELIBERAZIONE N. 100 DEL 11.07.2012<br />

PRESIDENTE:<br />

Finalmente iniziamo le interrogazioni, quin<strong>di</strong> il primo punto all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno. Lo faremo un po’<br />

più breve, visto che abbiamo abbondato con <strong>del</strong>le <strong>di</strong>scussioni.<br />

CONSIGLIERE BULLO CLAUDIO:<br />

Presidente scusi, visto il protrarsi <strong>di</strong> questa <strong>di</strong>scussione io propongo, se la maggioranza e i colleghi<br />

sono d’accordo, <strong>di</strong> saltare il primo punto e passare subito al secondo punto.<br />

PRESIDENTE:<br />

Per quanto mi riguarda è accolta, comunque la mettiamo ai voti. Il Consiglio Comunale decide il<br />

rinvio <strong>del</strong> punto numero. 1 all’Or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> Giorno e passiamo <strong>di</strong>rettamente...<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

Io non sono d’accordo su questa...<br />

PRESIDENTE:<br />

La mettiamo ai voti, lei voti negativamente. Mettiamo ai voti il rinvio. Il Consiglio ha votato <strong>di</strong><br />

respingere il rinvio <strong>del</strong> punto. Passiamo quin<strong>di</strong> al primo punto all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno, quin<strong>di</strong> con la<br />

prima interrogazione presentata. Prego i Consiglieri <strong>di</strong> porre un attimo <strong>di</strong> attenzione, do la parola al<br />

Consigliere Matteo Penzo per la prima interrogazione: “utilizzo palazzo Ravagnan da parte<br />

<strong>del</strong>l’Amministrazione Comunale” in<strong>di</strong>rizzata... prego.<br />

Ricordo a tutto il pubblico che non può accedere nel semiciclo <strong>del</strong> Consiglio Comunale e non siamo<br />

qua per ridere Consigliere Donin, siamo qua per lavorare quin<strong>di</strong> an<strong>di</strong>amo avanti e lasciamo stare<br />

queste cose. Prego Consigliere Penzo, per l’interrogazione rivolta all’Assessore Mantovan: “utilizzo<br />

palazzo Ravagnan da parte <strong>del</strong>l’Amministrazione Comunale”. Prego. (prot. n. 13881 <strong>del</strong><br />

16.03.2012)<br />

CONSIGLIERE PENZO MATTEO:<br />

Siccome la mia interrogazione è un po’ datata ma in particolar modo è rivolta all’Assessore<br />

Mantovan in cui non reputo un Assessore degno <strong>di</strong> rivestire quel ruolo, ritiro l’interrogazione ed<br />

esco dall’aula.<br />

pag n. 14 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


PRESIDENTE:<br />

In aula è vietato fare foto e riprendere, grazie. L’unica cosa che mi sento <strong>di</strong> poter <strong>di</strong>re è che mi<br />

<strong>di</strong>spiace che questo Consiglio sia stato oggetto anche <strong>di</strong> questa situazione anche in questo istante,<br />

soprattutto perché abbiamo dato prova ancora una volta <strong>di</strong> perdere occasioni per poter lavorare in<br />

maniera serena. Passiamo avanti velocemente e passiamo alla seconda interrogazione presentata dal<br />

Consigliere Dolfin. Dolfin l’ha rivolta al Consigliere sempre Mauro Mantovan: “richiesta<br />

chiarimenti su or<strong>di</strong>nanza <strong>di</strong> sospensione per abusi e<strong>di</strong>lizi in zona vincolata”. Risponde l’Assessore<br />

Rossi. (prot. n. 16034 <strong>del</strong> 29.03.2012)<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

Grazie Presidente. E’ un’interpellanza che ho fatto in data 29 marzo ... voci in aula da parte <strong>del</strong><br />

pubblico ... posso Presidente?<br />

PRESIDENTE:<br />

Prego Signora, stiamo procedendo con le interrogazioni, quando sarà il momento <strong>del</strong> tema in cui è<br />

in <strong>di</strong>scussione poi ne parleremo. Grazie. ... voci in aula da parte <strong>del</strong> pubblico ... Grazie Signora,<br />

prego Consigliere.<br />

Durante l’intervento <strong>del</strong> Consigliere Dolfin Marco è uscito dall’aula il Presidente; presiede il<br />

Vicepresidente Bullo Clau<strong>di</strong>o.<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

Vicepresidente posso cominciare?<br />

Nel Consiglio Comunale <strong>del</strong> 27 settembre 2011 avevo personalmente posto all’attenzione <strong>del</strong><br />

Consiglio, attraverso l’interrogazione all’Assessore preposto, tutta una serie <strong>di</strong>... si va beh ma...<br />

siccome penso che l’argomento sia abbastanza importante, al <strong>di</strong> là <strong>del</strong>le interrogazioni <strong>di</strong> per sé qua<br />

si rischia che qualcuno...<br />

VICEPRESIDENTE:<br />

Non faccia il <strong>di</strong>alogo Consigliere, prego.<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

... ci sia qualcosa <strong>di</strong> oltre, è importante che da parte <strong>di</strong> tutti ci sia la massima attenzione. Visto e<br />

considerato che il Consigliere Fornaro ha detto che si rischia la galera oppure le denunce soltanto<br />

per mazzette o per questioni urbanistiche, io penso che in questo momento si sta parlando <strong>di</strong> una<br />

questione urbanistica e che necessita <strong>del</strong>la massima attenzione.<br />

Allora “nel Consiglio Comunale <strong>del</strong> 27 settembre 2011 avevo personalmente posto all’attenzione<br />

<strong>del</strong> Consiglio attraverso un’interrogazione all’Assessore preposto tutta una serie <strong>di</strong> lamentele<br />

pervenutemi da parte <strong>di</strong> molti citta<strong>di</strong>ni <strong>del</strong>la zona denominata Saloni, i quali si lamentavano <strong>del</strong>la<br />

possibilità che vi fossero degli abusi e<strong>di</strong>lizi sul fabbricato in fase <strong>di</strong> costruzione denominata<br />

Adriadocs oggetto <strong>di</strong> un P.I.R.U.E.A. programma ad intervento pubblico e privato. In quella seduta<br />

consiliare l’Assessore all’E<strong>di</strong>lizia privata il dottor Rossi mi confortava rispondendomi che si<br />

tratterebbe <strong>di</strong> un piccolo ampliamento fatto per motivi costruttivi che non costituiscono abuso<br />

e<strong>di</strong>lizio”. In data 19.3.2012 ahimè, questa era l’interpellanza fatta in data luglio 2011, in data<br />

19.3.2011 ahimè è stata pubblicata un’or<strong>di</strong>nanza <strong>di</strong> sospensione dei lavori <strong>del</strong> costruendo fabbricato<br />

Adriadocs per tutta una serie <strong>di</strong> abusi e<strong>di</strong>lizi in zona <strong>di</strong> vincolo paesaggistico. Adesso vi trovo<br />

anche, eccolo qua, questo è l’articolo <strong>di</strong> giornale che è apparso sul giornale, ha evidenziato <strong>di</strong>verse<br />

irregolarità rispetto al permesso <strong>di</strong> costruire e soprattutto l’assenza <strong>di</strong> autorizzazioni paesaggistiche<br />

e ambientali per i lavori in quella che pur sempre è una zona vincolata; dunque il cantiere è chiuso.<br />

Oltre che all’interno conterminazione lagunale, senza autorizzazione <strong>del</strong>la sovrintendenza ai beni<br />

pag n. 15 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


culturali e paesaggistici e soprattutto senza il valore <strong>del</strong>la Commissione per la salvaguar<strong>di</strong>a <strong>di</strong><br />

Venezia. Il tutto in contrasto anche con la convenzione, tanto da apportare <strong>del</strong>le mo<strong>di</strong>fiche al<br />

fabbricato pubblico che doveva essere ceduto all’Amministrazione Comunale. Ciò premesso ora,<br />

come mi spiega l’Assessore all’E<strong>di</strong>lizia privata, il dottor Rossi, questa or<strong>di</strong>nanza <strong>di</strong> soppressione<br />

per abusi e<strong>di</strong>lizi in zona vincolata? Or<strong>di</strong>nanza che <strong>di</strong>mostra smettendo quanto da lei detto<br />

precedentemente durante il Consiglio Comunale a seguito <strong>del</strong>la mia interrogazione, quella <strong>del</strong> luglio<br />

2011.<br />

Delle due quin<strong>di</strong> o l’Assessore Rossi non era per nulla a conoscenza <strong>del</strong>la situazione <strong>di</strong> fatto e allora<br />

non doveva nemmeno rispondere che tutto andava bene, ma perlomeno accertarsi dei fatti con i vari<br />

uffici preposti o ahimè gli uffici non hanno eseguito le opportune verifiche <strong>del</strong> caso e a questo<br />

punto si dovrebbe rivedere anche la figura dei preposti agli uffici in<strong>di</strong>rizzati. Dunque l’invito che<br />

faccio all’Assessore Rossi e all’Assessore Mantovan e alla Giunta stessa, e soprattutto al Sindaco,<br />

che ne traggano le dovute conseguenze supportate dalle giuste e doveroso verifiche anche nelle<br />

fattispecie capacità <strong>di</strong> certi funzionari preposti al controllo e verifica.<br />

VICEPRESIDENTE:<br />

Prego Assessore.<br />

ASSESSORE ROSSI RICCARDO:<br />

Grazie Consigliere. A settembre, quando io feci quell’affermazione che lei richiama erano stati fatti<br />

da parte degli uffici dei controlli sommari perché erano stati fatti in base a <strong>del</strong>le lamentele, dove era<br />

stata appunto riscontrata la realizzazione <strong>di</strong> un interrato in <strong>di</strong>fformità al permesso <strong>di</strong> costruire<br />

rilasciato. Successivamente però, in seguito a segnalazioni più circostanziate è stato effettuato un<br />

sopralluogo da cui risultano spostamenti <strong>di</strong> fabbricati a causa <strong>del</strong>la conformazione <strong>del</strong> lotto e <strong>di</strong> 50 o<br />

60 centimetri rispetto al permesso <strong>di</strong> costruire. L’ufficio a quel punto, alla luce <strong>di</strong> questi<br />

sopralluoghi più circostanziati, ha notificato l’or<strong>di</strong>nanza <strong>di</strong> sospensione dei lavori, come previsto<br />

dalle normative vigenti e gli interessati hanno presentato domanda <strong>di</strong> sanatoria come prevede il<br />

D.P.R. 380 <strong>del</strong> 2001. La richiesta <strong>di</strong> sanatoria è stata valutata dagli uffici tecnici i quali hanno<br />

rilevato sanabilità <strong>del</strong>le opere me<strong>di</strong>ante il pagamento <strong>del</strong>la sanzione amministrativa, nonché<br />

eventuali indennità risarcitoria per il danno ambientale. Per cui ecco il motivo <strong>di</strong> questa apparente<br />

<strong>di</strong>sparità, io avevo affermato in base alla relazione che venne fatta all’epoca.<br />

Ricerche più circostanziate, verifiche più circostanziate hanno portato agli ulteriori provve<strong>di</strong>menti<br />

che lei ha citato e che io le ho confermato entrando anche nel dettaglio.<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

Posso?<br />

VICEPRESIDENTE:<br />

Prego.<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

Assessore io le riferisco quanto da lei detto nella seduta <strong>del</strong> 27.9.2011 “dai nostri accertamenti<br />

adesso, io riferisco ovviamente quanto riportato dagli uffici, si tratterebbe <strong>di</strong> un piccolo<br />

ampliamento all’interrato fatto per motivi tecnici costruttivi che non costituisce aumento <strong>di</strong> volume<br />

assegnato, per cui non viene ricondotto ad un abuso e<strong>di</strong>lizio; concordato, tra l’altro intervento da<br />

quello che abbiamo evinto con la Dirigente precedente, in ogni caso il progetto verrà riportato in<br />

Consiglio Comunale perché comporta una mo<strong>di</strong>fica per cui tornerà ed avremo modo comunque <strong>di</strong><br />

valutare in Consiglio” va beh, questa era la risposta allora che mi fu data.<br />

Ripeto, la cosa che più mi ha lasciato perplesso è stato appunto dopo l’intervento, perché già allora<br />

si poteva notare che c’era un abuso e vuol <strong>di</strong>re ripeto che o gli uffici non sono stati – non <strong>di</strong>co<br />

pag n. 16 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


all’altezza perché ci mancherebbe altro – o hanno fatti i sopralluoghi o non ne hanno fatti o se li<br />

hanno fatti non sono stati attenti a rimarcare questo.<br />

Nel secondo sopralluogo che lei cita lei <strong>di</strong>ce “ci si è accorti e allora abbiamo bloccato il cantiere”,<br />

so che è stato poco tempo fa, è passato in salvaguar<strong>di</strong>a la sospensione dei lavori, io <strong>di</strong>co una cosa<br />

adesso, dovrà ritornare in Consiglio Comunale, dovrà per forza tornare in Consiglio Comunale<br />

perché stiamo parlando, se non erro, <strong>di</strong> un P.I.R.U.E.A., il P.I.R.U.E.A. è una convenzione fatta tra<br />

pubblico e privato e come pubblico privato stiamo parlando proprio <strong>del</strong>la parte interessata al<br />

pubblico, ossia quella che dovrebbe essere ceduta al Comune. Allora se ceduta al Comune,<br />

attenzione signori, dobbiamo venire in Consiglio Comunale perché qua si è cambiato – questi<br />

signori o chi per esso – ha cambiato la volumetria, ha cambiato la superficie, questi 60 – 70 cm<br />

comunque hanno cambiato un qualche cosa che invece non dovevano farlo, giustamente hanno<br />

bloccato i lavori anche in maniera successiva, però devono venire qua, ce lo devono venire a <strong>di</strong>re,<br />

devono passare in Commissione e dopo una votazione perché a tutti gli effetti è una variante.<br />

All’epoca, non so se c’eri tu in Consiglio Roberto, ma sicuramente qualche Assessore era<br />

Consigliere quando fu deciso <strong>di</strong> fare questo P.I.R.U.E.A., fu deciso all’interno <strong>del</strong> Consiglio<br />

Comunale pertanto adesso se sono state fatte <strong>del</strong>le mo<strong>di</strong>fiche questo devo ritornare qua, per forza.<br />

Lo prevede la legge, dunque al <strong>di</strong> là <strong>del</strong>la vicenda <strong>di</strong> per sé in parte un po’ contorta, finisco<br />

Presidente, al <strong>di</strong> là <strong>del</strong>la vicenda un po’ contorta, al <strong>di</strong> là <strong>del</strong> fatto che magari chi doveva controllare<br />

non lo ha fatto, non è stato attento, per carità non lo voglio mettere lingua. Però comunque<br />

attenzione signori perché questo deve ritornare in Consiglio Comunale.<br />

Durante l’intervento <strong>del</strong> Consigliere Dolfin è entrato in aula il Presidente.<br />

PRESIDENTE:<br />

Prego Mohammad se hai la possibilità <strong>di</strong> rispondere velocemente, la ringrazio.<br />

DIRIGENTE MOHAMMAD TALIEH NOORI:<br />

Mi sentite? Il <strong>di</strong>scorso è estremamente semplice. Non è che qualsiasi cosa, qualsiasi mo<strong>di</strong>fica va in<br />

Consiglio Comunale perché P.I.R.U.E.A. è stata approvata in Consiglio Comunale, se ci sono <strong>del</strong>le<br />

mo<strong>di</strong>fiche a P.I.R.U.E.A., fatti con l’Amministrazione, la cosa torna in Consiglio Comunale ma se<br />

un signore sostanzialmente allarga l’interrato dove l’interrato, per quanto riguarda la normativa<br />

vigente, non fa parte <strong>di</strong> una costruzione e questo interrato viene dato anche al Comune. E l’unico<br />

abuso, tra virgolette è l’unica <strong>di</strong>fformità più che abuso, è questo: ciò non mo<strong>di</strong>fica le regole ai patti<br />

che ha fatto il privato con il Comune perché quello che il Comune a fronte <strong>del</strong>le realizzazioni dei<br />

fabbricati doveva avere un e<strong>di</strong>ficio in cambio, questo e<strong>di</strong>ficio viene dato al Comune, basta. Non è<br />

che se ci sono <strong>del</strong>le <strong>di</strong>fformità che sono <strong>di</strong> natura e<strong>di</strong>lizia questo deve tornare in Consiglio<br />

Comunale, perché il Consiglio Comunale non ha la competenza <strong>di</strong> sanare o non sanare, dare giu<strong>di</strong>zi<br />

<strong>di</strong> sanabilità su una pratica <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia o <strong>di</strong> <strong>di</strong>fformità <strong>di</strong> fabbricati. Il Consiglio Comunale entra nel<br />

merito <strong>di</strong> un argomento quando vengono mo<strong>di</strong>ficati i termini <strong>di</strong> P.I.R.U.E.A., ma i termini <strong>di</strong><br />

P.I.R.U.E.A. non sono stati mo<strong>di</strong>ficati; perciò il Comune, le garanzie che doveva avere il Comune<br />

per avere quel fabbricato ce le ha già, rimane tale e quale e non viene mo<strong>di</strong>ficato nulla sui patti che<br />

sono stati fatti tra privato e pubblico.<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

Posso Presidente?<br />

Durante l’intervento <strong>del</strong> <strong>di</strong>rigente è uscito dall’aula il Presidente; presiede il Vicepresidente Fornaro<br />

Dario.<br />

VICEPRESIDENTE:<br />

Sì. Breve Consigliere.<br />

pag n. 17 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

Mi fa piacere da quanto lei afferma Dirigente sarà mio lavoro chiedere su tutta l’argomentazione<br />

tutta quanta la documentazione in merito e farmi avvalere <strong>di</strong> una perizia tecnica da parte anche <strong>di</strong><br />

altri tecnici perché da quello che mi risulta poco o tanto comunque il tutto nasce da una<br />

convenzione e pertanto anche se si cambia una virgola l’organo preposto deve essere il Consiglio<br />

Comunale. Lei afferma <strong>di</strong> no, a me risulta quanto detto, pertanto in settimana verrò a chiedere tutta<br />

la documentazione in merito a questa vicenda e dopo<strong>di</strong>ché in un’altra sede, in Commissione,<br />

piuttosto che in un’altra interpellanza o in altre realtà ne andremo più a fondo a questa vicenda. A<br />

mio modesto parere la cosa dovrebbe ritornare in Consiglio Comunale.<br />

Durante l’intervento <strong>del</strong> Consigliere Dolfin è entrato in aula il Presidente.<br />

PRESIDENTE:<br />

Bene, proce<strong>di</strong>amo con la prossima sempre <strong>del</strong> Consigliere che ha parlato fino a pochi istanti fa, cioè<br />

il Consigliere Dolfin, il Ponte sul Brenta sicuramente un cuneo salino rivolta all’Assessore Riccardo<br />

Rossi. Prego Consigliere. (prot. n. 17769 <strong>del</strong> 10.04.2012)<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

A che punto siamo con il progetto e la successiva realizzazione <strong>del</strong>l’opera sul territorio Comunale?<br />

L’Amministrazione Comunale ad oggi ha chiaro cosa verrà fatto e cosa a questo comporterà?<br />

Voglio ricordare che tale <strong>di</strong>scussione fu affrontata una volta sola durante l’Amministrazione<br />

Romano Tiozzo e in quella <strong>di</strong>scussione furono ascoltati anche dei rapportanti operatori che operano<br />

lungo l’asta <strong>del</strong> fiume Brenta, più o meno a monte <strong>del</strong>l’ipotetica realizzazione prevista dal progetto.<br />

Nessuno vuole mettere in <strong>di</strong>scussione l’opera <strong>di</strong> sbarramento <strong>del</strong> cuneo salino, assai importante e<br />

significativa, ma <strong>di</strong> certo la prevista realizzazione <strong>del</strong> ponte con altezza <strong>di</strong> 4 metri me<strong>di</strong>o mare <strong>di</strong><br />

sicuro va rivista e ripensata. Non è ammissibile che non si tenga conto <strong>del</strong>le esigenze <strong>di</strong> chi opera,<br />

lavora transitando e navigando sul fiume Brenta. Un’opera <strong>di</strong> queste proporzioni come minimo,<br />

salvo fattori eccezionali, durerà all’incirca 100 – 200 anni e quin<strong>di</strong> deve essere pensata, stu<strong>di</strong>ata e<br />

progettata tenendo conto <strong>di</strong> tutte le in<strong>di</strong>cazioni che il territorio pone.<br />

In questo contesto è doveroso che l’Amministrazione Comunale abbia ben presente quale sia<br />

l’attuale situazione e le ricadute negative che queste possono causare a sua volta nel territorio <strong>di</strong><br />

<strong>Chioggia</strong> e Isola Verde, se queste considerazioni non venissero previste a dovere.<br />

A tal proposito si chiede all’Amministrazione Comunale che si esponga su tale problematica e che<br />

analizzi e proponga <strong>del</strong>le soluzioni a chi a oggi sta operando e progettando sopra le nostre teste<br />

onde evitare che sia poi la stessa Amministrazione Comunale a dover rispondere risarcendo<br />

eventuali danni e spese varie già quantificati in circa 18 – 20 milioni <strong>di</strong> Euro da parte degli operatori<br />

che operano e che nel tempo hanno investito nella loro attività. Servono risposte certe ed esaustive<br />

sulla tematica importante che investe il nostro territorio. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Assessore Rossi, prego.<br />

ASSESSORE ROSSI RICCARDO:<br />

Lei sa che su questo abbiamo affrontato una Commissione Consiliare, dunque come abbiamo già<br />

avuto modo <strong>di</strong> <strong>di</strong>scutere in quell’occasione è evidente che terremo conto anche <strong>di</strong> alcune<br />

prescrizioni che ha dato la Regione nel momento in cui è stata approvata la valutazione <strong>di</strong> impatto<br />

ambientale, proprio al fine <strong>di</strong> mitigare il danno che possono avere questi esercizi, queste darsene,<br />

questi impren<strong>di</strong>tori. Le rifaccio la riflessione che so che anche lei con<strong>di</strong>vide, che l’interesse<br />

pubblico viene prima, per cui il problema <strong>del</strong> cuneo salino, <strong>del</strong>le eventuali desertificazioni è per noi<br />

comunque prioritario per cui l’opera non è in <strong>di</strong>scussione. Sono ancora in <strong>di</strong>scussione alcuni<br />

pag n. 18 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


tentativi che possono essere messi in atto, al fine <strong>di</strong> mitigare il più possibile questo eventuale,<br />

togliamo l’eventuale, questo danno anche se dopo sulla quantificazione semmai dovesse essere il<br />

caso ci saranno gli uffici preposti, se dovesse esserci in via giu<strong>di</strong>ziaria una querelle in tal senso.<br />

Però noi riteniamo che si possa trovare un punto d’incontro, io poi a seguito <strong>di</strong> quella Commissione<br />

Consiliare ho avuto un incontro con gli altri enti che sono interessati a questo accordo <strong>di</strong><br />

programma, le confesso tutti gli enti presenti, tutti, quando <strong>di</strong>co tutti <strong>di</strong>co tutti, mantenevano<br />

assolutamente la posizione <strong>di</strong> continuare il lavoro, anzi <strong>di</strong> accelerarlo e tra poco dovremo anche<br />

sottoscrivere un accordo anche se la parte <strong>di</strong>rettamente nostra dovrebbe essere <strong>di</strong> entrare in scena<br />

nel 2014, quella Comunale. Però lei sa, non siamo sor<strong>di</strong> a quelle che possono essere le<br />

problematiche, cercheremo magari anche in un ulteriore incontro <strong>di</strong> vedere se possiamo mettere in<br />

atto ancora ulteriori misure per ridurre il danno o le <strong>di</strong>fficoltà degli amici che esercitano in questa<br />

importante attività. Però l’intervento va fatto. Grazie.<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

Capisco Assessore, l’intervento non si mette in dubbio perché ci mancherebbe altro. Il problema è<br />

un altro, se da una parte ci si comincia a rendere conto che un indomani questo può comportare<br />

<strong>del</strong>le <strong>di</strong>fficoltà a chi opera nel settore ossia a chi opera nel fiume e dunque la navigabilità <strong>di</strong> esso,<br />

giocoforza bisogna cercare in qualche maniera <strong>di</strong> far capire che qualche soluzione comunque va<br />

trovata. Non vorrei che domani mattina, al <strong>di</strong> là dei ragionamenti con i vari enti, non si pensasse che<br />

la cosa più importante da farsi sia l’aspetto che dopo ci sono chi lavora, chi ha messo <strong>del</strong> suo e si<br />

rischia veramente che sia l’Amministrazione l’ultima ruota <strong>del</strong> carro a dover risarcire coloro che vi<br />

operano. Non le nascondo che a breve avremo anche noi, come partito, una <strong>di</strong>scussione in Regione<br />

con i vari Assessori preposti, appunto per cercare <strong>di</strong> capire qualche cosa in più, senza voler salvare<br />

nessuno, ci mancherebbe altro, ma più che altro per far capire che al <strong>di</strong> là <strong>del</strong> problema <strong>del</strong> cuneo<br />

salino perché va fatto, ci mancherebbe altro, ma bisogna tenere in considerazione alcune<br />

caratteristiche che ad oggi mi sembra che o non si tenga conto, nella maniera doverosa, perché<br />

alzarlo <strong>di</strong> un po’ o <strong>di</strong> un po’ non penso che sia questo un dramma, anche perché stiamo parlando <strong>di</strong><br />

un’opera che durerà circa 100/200 anni. Farlo mezzo metro più grande penso che questo non sia la<br />

fine <strong>del</strong> mondo, tutto qua. Comunque io chiedo all’Amministrazione <strong>di</strong> farsi interprete, lo facciamo<br />

insieme, facciamo quello che vogliamo però cerchiamo <strong>di</strong> porre la questione agli enti preposti che è<br />

doveroso rivedere la cosa in questi termini, non metto in <strong>di</strong>scussione il cuneo che serve alla realtà<br />

agricola e alla <strong>di</strong>fesa <strong>del</strong> territorio, ma soprattutto rispetto a chi opera già nel territorio <strong>del</strong> settore<br />

molto importante come quello <strong>del</strong> turismo e <strong>del</strong>le darsene e quanto altro. Perché non vorrei che<br />

domani mattina ci ritroviamo ad essere solo noi, non gli altri enti, solo noi a dover ipoteticamente<br />

risarcire coloro che a sua volta riceveranno un danno su questo. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Do la parola per l’ultima interrogazione alla giornata al Consigliere Gilberto Boscolo, le risponde<br />

l’Assessore Vianello Silvia, “chiusura scuola elementare <strong>di</strong> Ca’ Lino”. Prego. (prot. n. 28052 <strong>del</strong><br />

11.06.2012)<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO GILBERTO:<br />

Grazie Presidente, interrogazione presentata lo scorso 11 giugno.<br />

Vista la <strong>del</strong>ibera <strong>di</strong> Giunta n. 101 <strong>del</strong> 2012 che sancisce la chiusura <strong>del</strong>la scuola elementare<br />

Comunale <strong>di</strong> Ca’ Lino <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong>, considerato che chiudendo la scuola la frazione <strong>di</strong> Ca’ Lino<br />

perderà un altro servizio essenziale per la vita sociale <strong>del</strong>la frazione, trasformandola definitivamente<br />

in un ennesimo quartiere e dormitorio. Considerato pertanto che tale decisione creerà ai citta<strong>di</strong>ni<br />

residenti, i quali si oppongono con fermezza alla chiusura <strong>del</strong>la scuola elementare, forti <strong>di</strong>sagi<br />

logistici per il trasporto dei bambini in altri complessi scolastici Comunali. Ricordato che nell’unico<br />

seggio elettorale <strong>del</strong>la frazione fanno riferimento 1.078 citta<strong>di</strong>ni aventi <strong>di</strong>ritto e che pertanto ciò fa<br />

presupporre che molti <strong>di</strong> essi iscrivano i loro figli in altri complessi scolastici Comunali; si chiede<br />

pag n. 19 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


all’Assessore competente se la Giunta Comunale prima <strong>di</strong> <strong>del</strong>iberare la chiusura <strong>del</strong>la scuola ha<br />

provato ad offrire ai residenti <strong>del</strong>le agevolazioni ed una migliore offerta formativa per aumentare il<br />

numero <strong>di</strong> alunni iscritti residenti alla scuola <strong>del</strong>la loro frazione. Qualora ciò non sia stato effettuato<br />

<strong>di</strong> valutarne l’opportunità come ultimo tentativo atto ad evitare la chiusura definitiva <strong>del</strong>la scuola.<br />

PRESIDENTE:<br />

Prego Assessore Vianello.<br />

ASSESSORE VIANELLO SILVIA:<br />

Grazie Presidente. Sono stati fatti una serie <strong>di</strong> incontri nella frazione <strong>di</strong> Ca’ Lino, proprio a causa<br />

<strong>del</strong> fatto che la scuola <strong>di</strong> Ca’ Lino doveva essere chiusa, <strong>di</strong>co doveva essere chiusa perché esiste una<br />

<strong>del</strong>ibera <strong>del</strong>la presente Giunta <strong>del</strong> 2008, in cui già all’epoca, insieme alla scuola <strong>di</strong> Ca’ Bianca era<br />

prevista la chiusura <strong>del</strong>la scuola <strong>di</strong> Ca’ Lino. A quell’epoca c’era stato come un impegno, cioè non<br />

la chiudevano subito ma si vedeva se negli anni i numeri sarebbero aumentati, appunto per il fatto<br />

che è una frazione nuova, ci sono costruzioni nuove e quin<strong>di</strong> si sperava che per il fatto che coppie<br />

giovani si sarebbero trasferite a vivere lì, il numero sarebbe aumentato, tanto più che c’è anche<br />

l’asilo <strong>del</strong>la prima infanzia. Ciò purtroppo non è avvenuto, non è avvenuto tanto che quest’anno il<br />

numero dei bambini, dalla prima alla quinta, era <strong>di</strong> 29 ed erano pluriclassi, vuol <strong>di</strong>re che i bambini<br />

<strong>del</strong>la prima e <strong>del</strong>la seconda erano in una classe e i bambini <strong>di</strong> terza, quarta e quinta erano in<br />

un’altra. Questo ovviamente, seguito anche lettere che ci sono arrivate da parte <strong>del</strong> Dirigente e<br />

anche <strong>del</strong>la Regione, noi saremmo potuti essere accusati anche <strong>di</strong> danno erariale perché il numero<br />

non giustificava il costo. E’ chiaro che chiudere una scuola non piace a nessuno, tanto meno a me<br />

personalmente, non tanto per il fatto che sono l’Assessore alla Pubblica Istruzione, quanto perché<br />

credo soprattutto – lo sai, l’ho già detto più volte – nelle giovani generazioni. Per cui abbiamo fatto<br />

una serie <strong>di</strong> incontri dove tra l’altro i residenti stessi si rendevano conto che una pluriclasse <strong>di</strong> 29<br />

bambini, dalla prima alla quinta, tra l’altro con due insegnanti in tutto, voleva <strong>di</strong>re che i bambini<br />

dalla prima alla quinta avrebbero avuto due insegnanti, questo pur impuntandosi e volendo fare <strong>di</strong><br />

tutto e <strong>di</strong> più non era possibile, anche loro non avrebbero accettato.<br />

Sappiamo che a seguito <strong>del</strong>la riforma Gelmini è stato tagliato il personale A.T.A., quin<strong>di</strong> anche<br />

come assistenza nella scuola avrebbero avuto un solo bi<strong>del</strong>lo e appunto per quanto riguarda gli<br />

insegnanti. Ovviamente chiudendo una scuola c’è l’obbligatorietà <strong>di</strong> dare il servizio <strong>di</strong> trasporto ai<br />

bambini nella scuola più vicina che è Sant’Anna. I genitori hanno deciso <strong>di</strong> iscrivere i bambini una<br />

parte a Sant’Anna e una parte a Borgo San Giovanni, stiamo facendo il massimo degli sforzi per<br />

garantire il servizio anche a Borgo San Giovanni, anche se non sarebbe dovuto, perché la scuola più<br />

vicina è Sant’Anna. Noi invece stiamo facendo <strong>di</strong> tutto per dare anche un occhio <strong>di</strong> riguardo, anche<br />

per il fatto che loro hanno acconsentito senza fare grosse proteste al fatto che capivano anche loro<br />

che la scuola doveva essere chiusa, per cui noi daremo, nel limite <strong>del</strong> possibile, la possibilità ai<br />

ragazzi <strong>di</strong> poter usufruire dei servizi dei pulmini e <strong>del</strong>lo scuolabus anche per la scuola <strong>di</strong> Borgo San<br />

Giovanni e quin<strong>di</strong> la Chiereghin.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO GILBERTO:<br />

Volevo chiedere, non ero a conoscenza <strong>del</strong> fatto che fossero stati fatti degli incontri con i genitori.<br />

C’è stata molta partecipazione durante questi incontri oppure no?<br />

ASSESSORE VIANELLO SILVIA:<br />

No, mi creda, c’è stata molta partecipazione, abbiamo fatto tre incontri, siamo andati <strong>di</strong>rettamente<br />

nelle frazioni, in uno <strong>di</strong> questi c’era anche l’Assessore Mantovan per il <strong>di</strong>scorso dei trasporti e ci<br />

saranno state un centinaio <strong>di</strong> persone presenti.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO GILBERTO:<br />

pag n. 20 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


Nonostante questo non si è riusciti a capire se era possibile, magari altri genitori che portavano i<br />

figli già in altri complessi, cercare <strong>di</strong>... perché comunque, come è giusto, come ha detto lei si crea<br />

un ennesimo quartiere dormitorio.<br />

ASSESSORE VIANELLO SILVIA:<br />

Inizialmente erano 30, dopo sono <strong>di</strong>ventati 29 quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>minuivano i ragazzi, non aumentavano.<br />

Molti dei genitori dei ragazzi iscritti alle pluriclassi avevano già deciso <strong>di</strong> non iscriverli più, quin<strong>di</strong><br />

già la cosa da parte dei citta<strong>di</strong>ni non era accettata, è stata <strong>di</strong>ciamo accettata il fatto <strong>del</strong>la chiusura,<br />

pur a malincuore perché è chiaro che chiudere una scuola, anche per chi ci abita è sempre un<br />

segnale negativo. Però sappiamo benissimo che la maggior parte dei residenti o lavora a <strong>Chioggia</strong> o<br />

comunque ha i parenti, quin<strong>di</strong> nonni, fratelli, quin<strong>di</strong> sono più agevolati a iscrivere i bambini a<br />

<strong>Chioggia</strong> piuttosto che lì. Purtroppo è una realtà tanto che i numeri non sono aumentati, pur che<br />

sono aumentate le coppie, sono nati i bambini nella frazione, ma i numeri non sono aumentati.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO GILBERTO:<br />

E’ un peccato perché comunque si crea un altro quartiere dormitorio.<br />

PRESIDENTE:<br />

Passiamo alla seguente interrogazione presentata dal Consigliere Scarpa e <strong>di</strong>retta all’Assessore<br />

Girotto “calle e campanile, percorso alternativo a stradale Duomo”. Prego Consigliere. (prot. n.<br />

30102 <strong>del</strong> 22.06.2012)<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

Grazie Presidente. Vado veloce, la leggo perché abbiamo già anticipato la cosa all’Assessore.<br />

Nell’ambito <strong>di</strong> una rivisitazione <strong>di</strong> percorsi urbani è stato deciso <strong>di</strong> istituire un senso unico da est a<br />

ovest <strong>del</strong>la stradale Duomo soprattutto per ridurre sensibilmente il traffico, per evitare ulteriori<br />

danneggiamenti provocati dall’intensa circolazione <strong>di</strong> autovetture e camioncini all’antica struttura<br />

<strong>del</strong> Duomo <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong>. I provve<strong>di</strong>menti, seppur <strong>di</strong>mostrandosi ragionevole ed opportuno, crea un<br />

notevole <strong>di</strong>sagio alla calle a nord <strong>di</strong> Stradale Duomo denominata calle Campanile Duomo, la quale<br />

dall’istituzione <strong>di</strong> detto senso unico è <strong>di</strong>ventato un percorso alternativo al senso <strong>di</strong> marcia est –<br />

ovest <strong>di</strong> stradale Duomo. Infatti sovente si notano autovetture, motorini e biciclette che dovendosi<br />

<strong>di</strong>rigere verso le fondamenta <strong>di</strong> canal Lombardo per evitare l’allungamento e il percorso tagliano da<br />

Corso <strong>del</strong> Popolo alle Fondamenta Lombardo attraversando calle campanile Duomo oppure per<br />

evitare la consueta coda <strong>di</strong> autovettura stradale Duomo tagliano da Fondamenta Lombardo al corso<br />

<strong>del</strong> Popolo attraversando sempre e comunque calle Campanile Duomo. Alla luce <strong>di</strong> quando<br />

superesposto il sottoscritto Consiglio Comunale interroga il Sindaco e l’Assessore competente per<br />

sapere se si intenda trovare una soluzione per evitare da una parte l’intasamento <strong>di</strong> una calle già <strong>di</strong><br />

per sé urbanisticamente complicata e dall’altra parte garantire la sicurezza <strong>di</strong> bambini e anziani che<br />

in quella zona <strong>di</strong>morano.”<br />

PRESIDENTE:<br />

Prego Assessore.<br />

ASSESSORE GIROTTO NARCISO:<br />

Come le <strong>di</strong>cevo prima Consigliere Scarpa effettivamente il problema è un problema reale che esiste,<br />

in attesa <strong>del</strong>l’installazione <strong>del</strong>le telecamere che le <strong>di</strong>cevo ai varchi, in questa prima fase metteremo<br />

il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> accesso ai non residenti <strong>di</strong> modo da limitare il transito e faremo qualche giro in più con<br />

i Vigili in modo da limitare questo tipo <strong>di</strong> transito non autorizzato che cercano una scappatoia<br />

rispetto alla coda che si fa in calle <strong>del</strong> Duomo. Spero che dopo le installazioni <strong>del</strong>le telecamere<br />

entro l’anno riusciamo ad avere un maggior controllo in modo da beccarli prima ancora che<br />

riescano ad infilarsi dentro. Però la soluzione <strong>del</strong> <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> transito e accesso ai residenti mi sembra<br />

pag n. 21 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


che possa essere una soluzione con<strong>di</strong>visa che risolve almeno in questa fase il problema. Dopo<strong>di</strong>ché<br />

lo monitoreremo in modo da vedere se ci sono altre cose da mettere in pista.<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

Bene, mi sembra ragionevole la risposta <strong>del</strong>l’Assessore e anche la soluzione provata, quin<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>chiaro la mia piena sod<strong>di</strong>sfazione alla risposta all’interrogazione.<br />

PRESIDENTE:<br />

Consigliere Scarpa, la seguente che è la 30103 “<strong>di</strong>ritti violati in Val da Rio” dovrebbe rispondere<br />

l’Assessore Rossi ma non c’è, quin<strong>di</strong> la rinviamo.<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

Al limite potrebbe anche rispondermi il Dirigente, non so se l’ha letta, comunque è una cosa<br />

importante sulla quale dovremmo evidentemente soffermarci. La vado a leggere.<br />

PRESIDENTE:<br />

No, la rinviamo perché non c’è l’Assessore Rossi. Quin<strong>di</strong> la rinviamo al prossimo Consiglio.<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

Quando lo facciamo il prossimo Consiglio?<br />

PRESIDENTE:<br />

Ad oggi mi coglie impreparato, il prima possibile sarà mio compito metterla sicuramente tra le<br />

prime.<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

Qual è l’Assessore che manca Rossi?<br />

PRESIDENTE:<br />

Rossi. Bene. Passiamo al secondo punto, abbiamo completato le interrogazioni.<br />

DELIBERAZIONE N. 101 DEL 11.07.2012<br />

PRESIDENTE:<br />

Passiamo al punto 2 <strong>del</strong>l’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno – approvazione <strong>verbale</strong> seduta <strong>del</strong> Consiglio Comunale<br />

<strong>del</strong> 4 aprile 2012. Prego votare l’approvazione. Chiusa la votazione. Consigliere Donin, Bullo, tutto<br />

apposto? Ha votato contrario Scarpa Gianfranco?<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

No, astenuto, mi sono sbagliato.<br />

PRESIDENTE:<br />

Bene, è stato approvato il <strong>verbale</strong>. Passiamo al punto 3.<br />

DELIBERAZIONE N. 102 DEL 11.07.2012<br />

PRESIDENTE:<br />

Passiamo al punto 3 – variante al prg ai sensi <strong>del</strong> comma 4 punto a) <strong>del</strong>l’art. 50 <strong>del</strong>la legge<br />

regionale 27 <strong>del</strong> giugno <strong>del</strong>l’85 n. 61 – al fine <strong>di</strong> assoggettare l’ambito <strong>del</strong> piano norma n. 2 al piano<br />

particolareggiato <strong>di</strong> iniziativa pubblica e privata <strong>di</strong> cui l’art. 19 <strong>del</strong>la legge regionale 23 aprile 2004<br />

n. 11 Prego l’Assessore Mantovan.<br />

pag n. 22 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


ASSESSORE MANTOVAN MAURO:<br />

Grazie Presidente. Come spiegato in Commissione con questa proposta <strong>di</strong> <strong>del</strong>ibera noi proponiamo<br />

al Consiglio <strong>di</strong> fatto la soluzione <strong>di</strong> un problema ultradecennale che riguarda una convenzione che<br />

era stata stipulata dall’allora Amministrazione con i proprietari <strong>di</strong> una parte <strong>del</strong>l’area <strong>del</strong> se<strong>di</strong>me<br />

stradale <strong>di</strong> via Turati. In sostanza in quel tempo si definì questo: in cambio <strong>del</strong>la possibilità <strong>di</strong><br />

utilizzare il se<strong>di</strong>me stradale in ampliamento verso nord <strong>di</strong> via Turati, veniva riservato – come<br />

ritengo giusto – il mantenimento <strong>del</strong> volume e<strong>di</strong>ficatorio <strong>di</strong> questa porzione stradale agli attuali<br />

proprietari che l’hanno ceduta a titolo <strong>di</strong> servitù all’Amministrazione Comunale a un prezzo <strong>di</strong> fatto<br />

simbolico.<br />

Per un mero errore, nella definizione <strong>del</strong> piano regolatore quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> tutte le cartografie riguardanti il<br />

piano norma n. 2, quella porzione <strong>di</strong> area <strong>del</strong> se<strong>di</strong>me stradale è stata stralciata quin<strong>di</strong> è fuori ambito.<br />

Il problema è che l’Amministrazione Comunale ha assunto un impegno con un atto notarile <strong>di</strong><br />

fronte a questi proprietari, quin<strong>di</strong> dobbiamo andare a ristabilire la situazione così come convenuta<br />

nel 2001 – 2002 circa, con i vari incontri conclusi con questo atto <strong>di</strong> convenzione. Quin<strong>di</strong> noi<br />

adesso an<strong>di</strong>amo a ri<strong>del</strong>imitare l’ambito <strong>di</strong> questo progetto norma con lo stralcio <strong>di</strong> alcune porzioni<br />

<strong>di</strong> aree che non sono funzionali alla realizzazione <strong>del</strong> piano ai sensi <strong>del</strong>l’Art. 50 comma 4 <strong>del</strong>la<br />

Legge Regionale 61 comma A. Abbiamo l’architetto Talieh Noori, il Dirigente, quin<strong>di</strong> se vuole<br />

architetto approfon<strong>di</strong>re la presentazione.<br />

DIRIGENTE TALIEH NOORI MOHAMMAD:<br />

Sostanzialmente come precisato anche in Commissione precedentemente, noi siamo andati a<br />

ristabilire una situazione praticamente dove l’Amministrazione Comunale aveva preso un impegno.<br />

Per questo motivo qua noi abbiamo deciso <strong>di</strong> ri<strong>del</strong>iminare l’area assoggettando l’area a un piano<br />

particolareggiato con la possibilità <strong>di</strong> aumentare volume fino al 15% comprendendo l’area, se<strong>di</strong>me<br />

<strong>di</strong> viabilità dove praticamente in questo contratto che aveva fatto l’Amministrazione avrebbe dovuto<br />

produrre una certa capacità e<strong>di</strong>ficatoria.<br />

Problemi particolari non ce ne sono, qui c’è un piano particolareggiato <strong>di</strong> iniziativa pubblico privato<br />

dove la parte pubblica decide chi deve progettare le opere. Ci sono altre domande? Sono qua.<br />

PRESIDENTE:<br />

Se non ci sono interventi passiamo <strong>di</strong>rettamente alla votazione. Prego, votazione. Ha chiesto <strong>di</strong><br />

intervenire il Consigliere Beniamino.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

Sì, come in Commissione era intervenuto non nel merito perché effettivamente questi signori che<br />

nella storia sono stati danneggiati da un errore tecnico politico, quello che deve essere, hanno<br />

contribuito all’allargamento <strong>del</strong>la strada e quin<strong>di</strong> tutto rispetto senza espropri ma con <strong>del</strong>le<br />

collaborazioni con la Pubblica Amministrazione per ad<strong>di</strong>venire a <strong>del</strong>le soluzioni e quin<strong>di</strong> non<br />

voglio entrare nel merito <strong>del</strong>la questione. Però sotto l’aspetto tecnico avevo sollevato in<br />

Commissione una problematica che a mio avviso è una problematica, cioè quella <strong>di</strong> applicare<br />

l’Articolo 50 <strong>del</strong>la legge 61 <strong>del</strong>l’85 comma 4 lettera A. Perché non an<strong>di</strong>amo a, come si può <strong>di</strong>re,<br />

mentre ci richiedeva un intervento <strong>di</strong>retto an<strong>di</strong>amo invece a costruire uno strumento urbanistico,<br />

però leggendo la lettera L <strong>del</strong>lo stesso articolato, <strong>del</strong>lo stesso comma, <strong>di</strong>ce che le mo<strong>di</strong>fiche alle<br />

norme tecniche <strong>di</strong> attuazione e regolamento e<strong>di</strong>lizio con l’esclusione degli in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficabilità e<br />

definizione <strong>del</strong>le modalità <strong>di</strong> calcolo <strong>del</strong>l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> parametri urbanistici, anche sono escluse tutte<br />

quelle che sono relative alle destinazioni d’uso e alle mo<strong>di</strong>fiche <strong>di</strong> attuazione. Quin<strong>di</strong> qua se<br />

facciamo una variante an<strong>di</strong>amo contro la lettera L e quin<strong>di</strong> io volevo domandare effettivamente se<br />

ho capito che il PAT verrà fatto tra un bel po’ <strong>di</strong> tempo, però sarebbe lo strumento più adeguato per<br />

andare a risolvere il problema <strong>di</strong> questi signori, <strong>di</strong> questa <strong>di</strong>tta.<br />

pag n. 23 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


Invece noi cerchiamo <strong>di</strong> aggirare la tempistica <strong>del</strong> PAT che prego invece l’Amministrazione <strong>di</strong><br />

pensarci bene e <strong>di</strong> portarla presto in votazione e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> prepararla e che possa essere votato il<br />

PAT <strong>del</strong>la città. Non ritengo che questo sia un intervento legittimo e <strong>di</strong> conseguenza ho molti dubbi<br />

a votare questa <strong><strong>del</strong>iberazione</strong>, anche se devo <strong>di</strong>re la verità che nel merito ci sta tutto l’intervento <strong>di</strong><br />

andare incontro a questa situazione che in maniera decennale si protrae. Non so se mi sono spiegato,<br />

perché come ho detto in Commissione, faccio sempre fatica a parlare <strong>di</strong> tecnicismi. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Non è facile ma è stato comunque efficace. La risposta <strong>del</strong> <strong>di</strong>rigente... ha chiesto <strong>di</strong> intervenire il<br />

Consigliere Dolfin. Prego.<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

La mia più che altro è una richiesta ma neanche una richiesta ... intervento fuori microfono ... sì<br />

Presidente, siccome abbiamo avuto modo <strong>di</strong> aprire la <strong>di</strong>scussione in Commissione su questo<br />

argomento, e l’Assessore aveva esor<strong>di</strong>to <strong>di</strong>cendo “siamo andati incontro a un’esigenza <strong>di</strong> un privato<br />

doveroso perché c’è stato uno sbaglio nello stilare all’epoca il piano regolatore, riportare tra i lavori<br />

pubblici piuttosto che urbanistica” io l’invito che faccio all’Amministrazione, al <strong>di</strong> là che stia<br />

attenta nello svolgere determinati tipi <strong>di</strong> lavori, all’epoca come soprattutto adesso, ma spero e me lo<br />

auguro che l’attenzione che viene posta oggi dopo tot anni a questa tematica, assai doverosa ci<br />

mancherebbe altro; spero che venga altresì fatta nei confronti <strong>di</strong> qualche altro impren<strong>di</strong>tore piuttosto<br />

che altra persona nel nostro territorio. Tutto qua. Niente <strong>di</strong> più e niente <strong>di</strong> meno, pane al pane, pesce<br />

al pesce.<br />

PRESIDENTE:<br />

Credo che stia parlando <strong>di</strong> buonsenso, se c’è buonsenso c’è chiarezza.<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

Esatto, non vorrei che per qualcuno ci fosse la possibilità, l’attenzione e la volontà per altri non...<br />

PRESIDENTE:<br />

Non credo sia prerogativa <strong>di</strong> nessuna istituzione quella <strong>di</strong> privilegiare qualcuno a <strong>di</strong>scapito <strong>di</strong> altri,<br />

se le cose si fanno si fanno perché c’è un senso <strong>di</strong> comunione che va privilegiato. Prego <strong>di</strong>rigente se<br />

ha la possibilità <strong>di</strong> rispondere.<br />

DIRIGENTE TALIEH NOORI MOHAMMAD:<br />

Per quanto riguarda la modalità <strong>del</strong>l’attuazione <strong>del</strong>la variante il <strong>di</strong>scorso è molto semplice, noi non<br />

stiamo raggirando niente, è una brutta parola <strong>di</strong> raggirare, pare che stiamo facendo una tresca, non è<br />

così. Noi stiamo usando una soluzione, quello che è previsto per legge, non è che dobbiamo morire<br />

perché il PAT non c’è, le cose che si possono fare in assenza <strong>del</strong> PAT si fanno, in più non stiamo<br />

andando incontro all’esigenza <strong>di</strong> un privato, stiamo andando a ripristinare un <strong>di</strong>ritto oppure ad un<br />

patto che aveva fatto l’Amministrazione Comunale a suo tempo e stiamo andando a ripristinare<br />

questo. Non è che an<strong>di</strong>amo a rispondere a una singola esigenza <strong>di</strong> un privato. Se i piani regolatori<br />

rispondono alle esigenze <strong>di</strong>ciamo collettive, per cui qui è un problema che esisteva, doveva essere<br />

risolto e l’abbiamo risolto in questo modo qua.<br />

Comunque la legge Regionale 61 prevede, anzi la legge 11 prevede che in assenza al PAT si<br />

possono fare varianti minime. Tra le varianti minime è l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> ambito <strong>di</strong> piani attuativi<br />

e noi abbiamo fatto solo questo ... intervento fuori microfono ... che non si può fare questa variante<br />

... intervento fuori microfono ... sì.<br />

PRESIDENTE:<br />

pag n. 24 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


Grazie Consigliere Guarnieri <strong>del</strong> chiarimento. Io <strong>di</strong>rei <strong>di</strong> mettere in votazione il provve<strong>di</strong>mento,<br />

prego, <strong>di</strong>rei <strong>di</strong> votare.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

In <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto io per le cose che ho detto esco dall’aula.<br />

PRESIDENTE:<br />

Veda lei. Se non ci sono altre <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> voto io metterei in votazione, prego <strong>di</strong> votare. Si sono<br />

astenuti il Consigliere Penzo e il Consigliere Dolfin, hanno votato a favore Tiozzo, Casson,<br />

Fornaro, Tiozzo Daniele, Lanza Marco, Voltolino Andrea, Ravagnan Andrea, Boscolo Marcellino,<br />

Guarnieri Fortunato, Scarpa Gianfranco, Boscolo Alessandro, Boscolo Christian, Tiozzo Romina,<br />

Zanni Domenico, Montanariello Gionatan, Pizzo Roberto.<br />

Facciamo anche subito l’imme<strong>di</strong>ata eseguibilità, prego votare. La <strong>del</strong>ibera è stata formulata con<br />

l’imme<strong>di</strong>ata eseguibilità. Abbiamo la stessa votazione identica <strong>di</strong> prima, quin<strong>di</strong> passiamo<br />

tranquillamente al punto 4.<br />

DELIBERAZIONE N. 103 DEL 11.07.2012<br />

PRESIDENTE:<br />

Passiamo pure al punto n. 4 all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno – variante al prg vigente ai sensi <strong>del</strong> comma 4<br />

punto a <strong>del</strong>l’art. 50 legge regionale 27 giugno <strong>del</strong>l’85 n. 61 – in<strong>di</strong>viduazione ambito piano<br />

urbanistico attuativo zona D3P/8 e B2.2/5. Prego Assessore.<br />

ASSESSORE MANTOVAN MAURO:<br />

Grazie Presidente. Anche questo provve<strong>di</strong>mento, come annunciato in Commissione, viene<br />

effettuato applicando sempre l’art. 50 <strong>del</strong> comma 4/a <strong>del</strong>la Legge Regionale 61 <strong>del</strong>l’85. In sostanza<br />

noi an<strong>di</strong>amo ad unificare per un’area produttiva posta a nord <strong>del</strong>la rotonda sulla Romea, quin<strong>di</strong> in<br />

zona Val da Rio sud, lato ovest; an<strong>di</strong>amo ad unificare l’ambito <strong>di</strong> intervento <strong>di</strong> due ambiti attuali,<br />

uno proveniente dallo strumento urbanistico l’allora ... territoriali, l’altro ambito che è stato<br />

approvato con il piano regolatore.<br />

Quin<strong>di</strong> non vengono generate mo<strong>di</strong>fiche agli in<strong>di</strong>ci, non viene mo<strong>di</strong>ficato o ampliato <strong>di</strong> fatto<br />

l’ambito attuativo, vengono unificati i due ambiti attuali che provengono dallo strumento<br />

urbanistico attuale. Per i maggiori dettagli il <strong>di</strong>rigente.<br />

PRESIDENTE:<br />

Prego Dirigente.<br />

DIRIGENTE TALIEH NOORI MOHAMMAD:<br />

Come avevo precisato in Commissione Consiliare, e come ha precisato anche l’Assessore, qui c’era<br />

una necessità dei soggetti che stavano attuando le previsioni dei patti territoriali <strong>di</strong> allargare<br />

l’ambito <strong>di</strong> intervento ... l’area che c’è a nord <strong>di</strong> questa area D3P/8.<br />

Considerato che l’area a nord è soggetta al piano attuativo noi non possiamo mo<strong>di</strong>ficare la modalità<br />

e l’attuazione, o meglio possiamo mo<strong>di</strong>ficare la modalità <strong>di</strong> attuazione da intervento <strong>di</strong>retto a<br />

intervento coor<strong>di</strong>nato, cioè al piano attuativo; abbiamo ritenuto opportuno <strong>di</strong> assoggettare l’intera<br />

area a un piano attuativo, e <strong>di</strong>videndola in due ambiti, in due comparti e<strong>di</strong>ficatori, il comparto uno è<br />

quello che contiene le previsioni <strong>del</strong>l’ex patto territoriale, rimane tale e quale perciò non viene<br />

mo<strong>di</strong>ficato. Il comparto due sono praticamente a nord che è l’ex piano attuativo, vengono previsti<br />

altri interventi in rapporto all’intervento che c’è a sud. Sostanzialmente adesso in questo momento<br />

qua per realizzare gli interventi è necessario che i soggetti interessati presenti in un piano attuativo e<br />

poi viene adottato e approvato in Consiglio Comunale successivamente possono presentare i<br />

progetti e<strong>di</strong>lizi per avere i titoli abitativi. Non sono stati mo<strong>di</strong>ficati i parametri urbanistici, non sono<br />

pag n. 25 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


state mo<strong>di</strong>ficate le destinazioni d’uso <strong>del</strong>le due zone , rimangono tali e quali, pertanto il <strong>di</strong>scorso è<br />

semplice, assoggettare l’area a un piano attuativo, basta.<br />

PRESIDENTE:<br />

Interventi? Bene. Dichiarazioni <strong>di</strong> voto? Fa intervento e <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto visto che mi sembra...<br />

non ci sono interventi quin<strong>di</strong>...<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

Ho visto che c’era un sano <strong>di</strong>battito sull’argomento e quin<strong>di</strong> si protraeva, cercavo <strong>di</strong> andare più in<br />

sintesi. Se mi lasciate un po’ più <strong>di</strong> spazio leggo anche un po’ la relazione che è molto <strong>di</strong>fficile e<br />

complicata.<br />

PRESIDENTE:<br />

Lei come ha già anche <strong>di</strong>scusso con il suo Capogruppo, ha i 10 minuti spettabili a un Capogruppo.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

Sono 20 per la <strong>di</strong>chiarazione. ... intervento fuori microfono ...<br />

PRESIDENTE:<br />

Eviterei <strong>di</strong> perdere tempo, cominciamo a parlare.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

Sì esatto. Per quanto riguarda le premesse <strong>del</strong>la <strong>del</strong>ibera che stiamo portando oggi in votazione in<br />

Consiglio Comunale sembra un excursus che va a concludere un iter incominciato già tanto tempo<br />

fa nel 2004 e che porta alla fine a un certo risultato. Un risultato che secondo me, rispetto la<br />

<strong>del</strong>ibera <strong>di</strong> prima, non devo solo spendere poche parole in maniera tecnica che riprende un po’<br />

quello che ho detto prima, ma anche un intervento un po’ più politico, perché spesso e volentieri<br />

siamo avvicinati da semplici citta<strong>di</strong>ni piuttosto che da operatori economici ma anche professionisti i<br />

quali comunque ci fermano e ci domandano che l’Amministrazione non possa usare due pesi e due<br />

misure nell’affrontare le questioni. Perché se è anche vero da un lato che abbiamo già registrato i<br />

2.100.000 e poi altri 600 mila Euro arriveranno con i costi <strong>di</strong> costruzione agli oneri <strong>di</strong><br />

urbanizzazione, arriveranno fino a 2.700.000. E’ anche vero però che esistono tanti altri piani<br />

attuativi fermi, ma anche tanti altri permessi a costruire piuttosto che progetti. Quin<strong>di</strong> per <strong>di</strong>re che<br />

ogni volta che parlo dei 15 o dei 17 piani attuativi fermi e che sempre c’è qualcuno che mi corregge<br />

che sono 16 piuttosto che 14, li ho messi in fila per <strong>di</strong>re: attenzione cara Amministrazione, voi<br />

procedete pure come intendete procedere, ma esiste in zona D3.2 <strong>di</strong> Cavanella, la <strong>di</strong>tta Ferrari e<br />

figli, piuttosto che la Soleil, piuttosto che Isola Verde, consorzio urbanistico 19/B, il consorzio San<br />

Felice, il Me<strong>di</strong>terraneo C2/3, la <strong>di</strong>tta Fifra, il piano guida <strong>di</strong> via Belfiore, il camping Oasi, LM ...<br />

intervento fuori microfono ... scusate se ho interrotto, Presidente! Sono l’unico che parla forse oggi<br />

qua su questo argomento, non <strong>di</strong>co l’attenzione massima ma perlomeno non <strong>di</strong>sturbate.<br />

Quin<strong>di</strong> ce ne sono parecchi, tantissimi che nel tempo sono stati portati all’attenzione degli uffici i<br />

quali hanno avuto le richieste <strong>di</strong> integrazioni piuttosto che in via <strong>di</strong> nuove proposte, piuttosto,<br />

piuttosto, piuttosto. Tanto per non te<strong>di</strong>arvi con tutto l’elenco <strong>del</strong>la spesa rispetto agli altri piani<br />

attuativi fermi, per non parlare <strong>del</strong>le cose più piccole che riguardano invece i progetti piuttosto che<br />

l’intenzione nel presentare permessi a costruire e così via con gli altri strumenti. Quin<strong>di</strong> attenzione<br />

che la città vi guarda in maniera attenta e si aspetta da questa Amministrazione che ci sia un cambio<br />

<strong>di</strong> rotta rispetto a quello che l’Amministrazione vuole fare non a seconda <strong>del</strong>l’interlocutore che ha<br />

davanti ma nei confronti <strong>di</strong> tutta la città messa sullo stesso piano. Quin<strong>di</strong> le cose che lamentano tra<br />

l’altro, parlo con l’Assessore, il Sindaco ma anche il Dirigente, sono anche quelle questioni che<br />

riguardano il blocco <strong>di</strong> queste pratiche perché comunque c’è sempre una sorta <strong>di</strong> interpretazione<br />

esasperata che viene fatta rispetto ai progetti presentati che rallentano piuttosto che rimandano<br />

pag n. 26 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


piuttosto che si chiedono una serie <strong>di</strong> volte una miriade <strong>di</strong> integrazioni e i progetti non vanno avanti<br />

perché è vero che gli uffici sono sempre sguarniti rispetto all’organico e quin<strong>di</strong> sotto organico, è<br />

vero che sono materie complesse e non vado a <strong>di</strong>fendere i professionisti citta<strong>di</strong>ni che vorrebbero<br />

sempre <strong>di</strong> più <strong>di</strong> quello che chiedono, quin<strong>di</strong> sono parziale su questo intervento, non voglio <strong>di</strong>re<br />

hanno solo la ragione loro. Però registro, fotografo una situazione che è arrivata un po’<br />

all’esasperazione, allora per citare anche un articolo <strong>del</strong> compianto Giampaolo Pighin, morto<br />

suicida penso un mese fa, <strong>del</strong>la civica Mestre, uno che ha sempre fatto politica, che mi ha colpito in<br />

maniera emotiva sull’articolo che ha fatto un paio d’anni. Il quale scriveva che la cosa principale<br />

<strong>del</strong>la corruttela poi si annida proprio su una mancanza da parte <strong>del</strong>la politica <strong>di</strong> fare bene e chiare le<br />

regole alle quali un Dirigente piuttosto che un funzionario piuttosto che un istruttore <strong>del</strong> Comune<br />

deve applicare in maniera seria. Perché se semplice è il regolamento e<strong>di</strong>lizio piuttosto che la legge e<br />

questo non riguarda <strong>Chioggia</strong>, riguarda in generale l’articolo se ho ben chiaro, ci mancherebbe<br />

anche.<br />

PRESIDENTE:<br />

Credo che questo sia con<strong>di</strong>visibilissimo. Questo penso siamo tutti d’accordo, infatti colgo<br />

l’occasione, la interrompo per invitare anche i colleghi Consiglieri a moderare i toni perché si fa<br />

fatica ad ascoltare bene.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

Ritorno alla <strong>del</strong>ibera in oggetto <strong>di</strong>cendo che in questo caso invece la volontà <strong>del</strong>l’Amministrazione<br />

Comunale è quella <strong>di</strong> chiudere in fretta e positivamente per un impegno già preso con la famosa<br />

<strong>del</strong>ibera <strong>di</strong> fine novembre 2011 alla quale proprio si incassava quei 2.700.000, in cambio <strong>di</strong> questo<br />

contributo proprio per realizzare poi <strong>del</strong>le opere viarie per il centro commerciale e per il parco<br />

commerciale e per la città che comunque costeranno molto <strong>di</strong> più. Quin<strong>di</strong> anche là vedremo che<br />

intenzioni avrà l’Amministrazione Comunale per operare queste opere, per fare queste opere senza<br />

addentrarmi su quello che penso sia un bilancio sul piano <strong>del</strong>le alienazioni che potrà portare<br />

sicuramente dei problemi alle casse Comunali e quin<strong>di</strong> ai lavori da fare. Questo che cosa? Le<br />

Amministrazioni in cambio si impegnava con la società <strong>del</strong>la <strong>del</strong>ibera in oggetto alla volturazione<br />

<strong>del</strong>l’intestazione <strong>del</strong> permesso a costruire 200 <strong>del</strong> 2009, la proroga dei 12 mesi come ben avete letto<br />

tutti nella <strong>del</strong>ibera e al perfezionamento <strong>del</strong>l’autorizzazione <strong>del</strong>la <strong>del</strong>ibera in oggetto in questa sera,<br />

<strong>del</strong>l’ampliamento <strong>del</strong> parcheggio in prossimità <strong>del</strong> progettato <strong>di</strong>stributore <strong>di</strong> benzina che ci sarà.<br />

Innanzitutto il Comune nel 2011 è riuscito a non uscire dal patto <strong>di</strong> stabilità grazie a queste risorse,<br />

però la vedo <strong>di</strong>fficile che con questi sol<strong>di</strong>, che non sono sufficienti, riuscirà a realizzare tutto<br />

l’impianto viario e <strong>di</strong> opere <strong>di</strong> infrastruttura che sono previste. C’è anche da chiarire un aspetto che<br />

secondo noi <strong>del</strong> PdL è fondamentale, questo permesso <strong>di</strong> costruire 200 <strong>del</strong> 2009 lo riteniamo<br />

illegittimo per il semplice fatto che riteniamo illegittimo anche il riconoscimento <strong>del</strong> parco<br />

commerciale, sull’area <strong>di</strong> intervento D3P/8 e per <strong>di</strong>re questo e comprovare questo bisogna ritornare<br />

al vecchio permesso <strong>di</strong> costruire, il 165 <strong>del</strong> 2005. Che si fondava sulla convenzione urbanistica fatta<br />

<strong>di</strong> patti territoriali che era stato approvato dalla Giunta <strong>di</strong> allora, ma mancando la <strong>del</strong>ibera quadro<br />

rispetto l’allegata variante connessi ai patti territoriali la competenza <strong>del</strong> Consiglio, ma mai è<br />

arrivata al Consiglio Comunale.<br />

Quin<strong>di</strong> entrando nel merito <strong>del</strong>la proposta <strong>del</strong>la <strong><strong>del</strong>iberazione</strong> in <strong>di</strong>scussione bisogna notare che ha<br />

oggetto una variante <strong>di</strong> PRG proprio ai sensi <strong>del</strong>la legge <strong>del</strong>l’art. 50 comma 4 lettera A, proprio<br />

<strong>del</strong>la legge 61 <strong>del</strong> 2005. Tale norma alla lettera A recita che “sono adottati e approvati dai Comuni<br />

con la procedura prevista ai commi 6 e 7 le varianti parziali che interessano... Punto a <strong>di</strong>ce<br />

“l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>del</strong>le zone <strong>di</strong> degrado <strong>di</strong> cui all’Art. 27 <strong>del</strong>la legge 5 <strong>del</strong>l’agosto <strong>del</strong> 78 n. 457 e<br />

dei perimetri dei piani urbanistici attuativi nonché le mo<strong>di</strong>fiche al tipo <strong>di</strong> strumento urbanistico<br />

attuativo previsto dal piano regolatore generale, purché tali mo<strong>di</strong>fiche rimangano all’interno <strong>di</strong><br />

ciascuna <strong>del</strong>le categorie <strong>di</strong> cui all’art. 11 comma 1 n. 1 e 2” l’area in<strong>di</strong>viduata D3P/8 che è oggetto<br />

<strong>del</strong>la <strong>del</strong>ibera si attua nel seguente modo, cioè con il permesso a costruire relativo all’ambito <strong>di</strong><br />

pag n. 27 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


intervento unitario in<strong>di</strong>viduato previa la stipula <strong>del</strong>la convenzione, secondo quello che citava l’art.<br />

63.<br />

Ma in verità la <strong>del</strong>ibera proposta non riguarda semplicemente l’in<strong>di</strong>viduazione nell’ambito <strong>di</strong> un<br />

PUA già previsto dal PRG come modalità <strong>di</strong> attuazione <strong>del</strong>la previsione urbanistica, ma mo<strong>di</strong>fica la<br />

modalità <strong>di</strong> attuazione da <strong>di</strong>retta, previa sottoscrizione <strong>del</strong>la convenzione ad assoggettata previa<br />

approvazione <strong>di</strong> strumento urbanistico. Questo secondo la lettera L che prima ho cercato <strong>di</strong> <strong>di</strong>re e <strong>di</strong><br />

spiegare, ma forse è meglio che mi metta a leggere, non è affatto consentito, perché la lettera L<br />

esclude tassativamente che tramite la procedura semplificata dei commi 6 e 7 possono essere<br />

mo<strong>di</strong>ficate le modalità <strong>di</strong> attuazione. Quin<strong>di</strong> come ho detto prima, sarebbe più corretto aspettare il<br />

PAT per fare una cosa che al Comune serve, che politicamente è stata portata avanti da una parte<br />

politica <strong>di</strong> questa maggioranza, ma se poi mi si <strong>di</strong>ce che la assoggettiamo all’art. 50 quando la<br />

lettera L lo escluderebbe o comunque non lo prevederebbe; per noi anche questa variante ci risulta<br />

illegittima come quella <strong>di</strong> prima.<br />

Tra l’altro da quanto ci risulta la società che ha acquistato i terreni non era tra le <strong>di</strong>tte ammesse ai<br />

patti territoriali nel 2000, e quin<strong>di</strong> la variante connessa ai patti che prevedeva un ampliamento<br />

urbanistico sarebbe stato solo per le <strong>di</strong>tte inserite nell’elenco, e anche la CTR nel 2000 aveva<br />

osservato questo dato. Per quanto riguarda poi successivamente l’acquisto <strong>di</strong> altri terreni, che non<br />

erano inseriti sulla variante, il 27 luglio <strong>del</strong> 2004 veniva presentata la domanda <strong>di</strong> rilascio <strong>del</strong><br />

permesso a costruire, cioè 20 giorni prima <strong>del</strong>l’entrata in vigore <strong>del</strong>la legge 15 <strong>del</strong> 2004 <strong>del</strong>la<br />

grande <strong>di</strong>stribuzione <strong>del</strong>la Regione Veneto. Quin<strong>di</strong> nonostante non fosse inserita nell’elenco <strong>del</strong>le<br />

<strong>di</strong>tte ammesse ai patti territoriali, il giorno 1 <strong>di</strong>cembre 2005 venne rilasciato il permesso <strong>di</strong> costruire<br />

n. 165 e quin<strong>di</strong> ritorniamo al primo permesso <strong>di</strong> costruire da dove vi <strong>di</strong>cevo dove è nato tutto<br />

l’inghippo <strong>di</strong> questa complessa procedura che ci ha portato oggi a questa variante sulla base <strong>di</strong> una<br />

convenzione illegittima, perché ho detto prima che era stata approvata in Giunta e non in Consiglio<br />

e quin<strong>di</strong> anche in elusione per quanto riguarda la legge Regionale 15 <strong>del</strong> 2004 appena entrata in<br />

vigore. Quin<strong>di</strong> per avviarmi alle conclusioni, attraverso una variante e<strong>di</strong>lizia viene sostituito con il<br />

permesso <strong>di</strong> costruire 200 <strong>del</strong> 2009, dopo una lunga serie <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussioni e riunioni che ho qua<br />

registrato ma che non vi leggerò per non te<strong>di</strong>arvi ulteriormente, ma per avviarmi alla conclusione,<br />

sapendo che questo permesso <strong>di</strong> costruire 165 non era una variante <strong>del</strong> permesso <strong>di</strong> costruire 200<br />

<strong>del</strong> 2009 ma un nuovo permesso <strong>di</strong> costruire, Il comune nel tempo si è subito apprestato a<br />

mo<strong>di</strong>ficare la convenzione con due determine, non con una variante urbanistica presentata in<br />

Consiglio. L’allora <strong>di</strong>rigente che ha firmato la determina 1.014 <strong>del</strong> 20 luglio 2010 e 1.035 <strong>del</strong> 26<br />

luglio 2010 che erano anche stati impugnati da alcuni Consiglieri Comunali per l’annullamento,<br />

perché non era competenza <strong>del</strong> <strong>di</strong>rigente farlo, ha portato ad oggi a non evidenziare... tra l’altro c’è<br />

anche un ricorso per quanto riguarda tutto il percorso <strong>di</strong> questo che ha fatto la Confcommercio, lo<br />

ha fatto per le questioni e le motivazioni <strong>del</strong> commercio, <strong>del</strong>la grande <strong>di</strong>stribuzione, <strong>del</strong> rapporto<br />

con i piccoli commercianti e vedremo come andrà a finire quella partita. Ma questi dati mi sentivo<br />

<strong>di</strong> darli, tra l’altro anche mo<strong>di</strong>ficando tutte queste cose nel tempo, non è stato neanche rinnovata una<br />

nuova valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale per quanto riguarda le mo<strong>di</strong>fiche fatte o perlomeno non ce<br />

n’è stato reso partecipe nessuno degli interlocutori che vi parlano. Quin<strong>di</strong> la proposta che facciamo<br />

senza riuscire ancora, rispetto alla votazione, è quella <strong>di</strong> rimandare questo provve<strong>di</strong>mento agli uffici<br />

che possono certificarci che tutte le cose invece sono andate in maniera <strong>di</strong>versa, ma non credo, che<br />

torni in Commissione e che torni poi in Consiglio che con più serenità ci mettiamo poi a votare con<br />

coscienza questo provve<strong>di</strong>mento. Grazie <strong>del</strong>lo spazio de<strong>di</strong>cato.<br />

PRESIDENTE:<br />

Grazie Consigliere. Do la parola all’Assessore Mantovan, chiedevo semplicemente una cosa perché<br />

non ho capito una cosa io, quin<strong>di</strong> la chiedo giusto per... se ho colto bene. Quando parlava <strong>di</strong> “serve<br />

al Comune” intendeva serve al Comune in quanto citta<strong>di</strong>nanza o serve al Comune in quanto<br />

Amministrazione? ... intervento fuori microfono ... no, no, mi ritenevo... serve il lavoro... il<br />

pag n. 28 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


provve<strong>di</strong>mento ... intervento fuori microfono ... sì, no era una precisazione perché non vorrei avere<br />

frainteso.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

Mi riesponga la domanda.<br />

PRESIDENTE<br />

Quando si riferiva al parco commerciale e <strong>di</strong>ceva “serve al Comune”, intendeva <strong>di</strong>re serve alla<br />

citta<strong>di</strong>nanza o serve al Comune inteso come Amministrazione?<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

L’intesa era duplice, per un semplice fatto, che per non uscire dal patto <strong>di</strong> stabilità a fine anno<br />

servivano dei sol<strong>di</strong>. L’altro aspetto invece riguardava una parte <strong>del</strong>la Maggioranza ne non è l’UdC il<br />

quale si è sempre pro<strong>di</strong>gato per portare avanti il centro commerciale in città.<br />

PRESIDENTE<br />

Chiedevo quin<strong>di</strong> se lei quando si riferiva a “serve” lo intendeva come una cosa utile alla<br />

citta<strong>di</strong>nanza.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

Non credo sia così utile alla citta<strong>di</strong>nanza.<br />

PRESIDENTE:<br />

Bene, questo era quello che volevo capire. Grazie. Prego Assessore.<br />

ASSESSORE MANTOVAN MAURO:<br />

Molto brevemente prima <strong>di</strong> passare la parola al Dirigente per le risposte <strong>di</strong> natura prettamente<br />

tecnica, volevo <strong>di</strong>re solamente questo, gli atti sono illegittimi nella misura in cui qualcuno li<br />

<strong>di</strong>chiara tali. Questa può essere una posizione <strong>di</strong> natura politica dove legittimamente un Consigliere<br />

ritiene che ... intervento fuori microfono ... indubbiamente. Però noi oggi abbiamo una <strong>del</strong>ibera<br />

dove c’è una firma che attesa, in base anche a quello che lei ha posto alla fine, che c’è una regolarità<br />

tecnica. Quin<strong>di</strong> noi oggi <strong>di</strong>amo una valutazione, la maggioranza, la Giunta propone una <strong>del</strong>ibera in<br />

termini <strong>di</strong> proposta politica, per quello che riguarda la legittimità tecnica la esprime il <strong>di</strong>rigente.<br />

Seconda cosa lei sa benissimo che tanti degli atti che hanno portato alla situazione attuale, possono<br />

essere con<strong>di</strong>visibili o non con<strong>di</strong>visibili a seconda <strong>del</strong>le posizioni, però fanno riferimento per<br />

esempio anche all’ultima Amministrazione, dove anche magari in qualche conferenza ultimi servizi,<br />

l’allora <strong>di</strong>rigente all’urbanistica magari a malavoglia su in<strong>di</strong>cazione <strong>del</strong>la Regione, in<strong>di</strong>cazione <strong>del</strong>la<br />

Provincia ha dovuto ottemperare o comunque ha dovuto allinearsi ad alcune posizioni. Volevo <strong>di</strong>rle<br />

solamente questo Consigliere Capon.<br />

DIRIGENTE TALIEH NOORI MOHAMMAD:<br />

Per quanto riguarda c’è la procedura, la procedura è trasparente e legittima, poi per quanto riguarda<br />

i precedenti provve<strong>di</strong>menti, fin tanto che qualcuno non la impugna e qualcun altro non la annulla,<br />

per quanto mi riguarda sono vali<strong>di</strong>, hanno l’efficacia. Io non posso entrare nel merito nei precedenti<br />

provve<strong>di</strong>menti rilasciati dagli altri <strong>di</strong>rigenti, comunque da struttura amministrativa <strong>di</strong> questo<br />

Comune, che anche se sono stati impugnati davanti al T.A.R. lo sono tutt’ora, il T.A.R. non si è<br />

espresso. Pertanto quei provve<strong>di</strong>menti sono efficaci, hanno una loro vali<strong>di</strong>tà, io mi baso su questo<br />

principio e devo basarmi su questo principio. Non è possibile, su ogni atto che io affronto, aprire un<br />

proce<strong>di</strong>mento per verificare se è legittimo o illegittimo. Se è stato fatto da un <strong>di</strong>rigente, è stato<br />

approvato in Consiglio Comunale, Giunta o chicchessia per me quel provve<strong>di</strong>mento è legittimo<br />

fintanto che qualcuno non lo contesta e qualcun altro non lo annulli, tutto qua.<br />

pag n. 29 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


Per il resto, che questo provve<strong>di</strong>mento venga fatto adesso con questa variante o tramite PAT è una<br />

scelta che spetta all’Amministrazione Comunale a far parte <strong>del</strong>la sfera decisionale<br />

<strong>del</strong>l’Amministrazione, non posso <strong>di</strong>re altro. Però è possibile farlo, noi possiamo in<strong>di</strong>viduare ambiti<br />

<strong>di</strong> piani attuativi sul piano regolatore.<br />

Poi per quanto riguarda la mo<strong>di</strong>fica <strong>di</strong> modalità <strong>di</strong> realizzazione, lei ha ragione ma quando si tratta<br />

praticamente <strong>di</strong> una modalità, noi non possiamo fare <strong>di</strong>ventare un piano attuativo un intervento<br />

<strong>di</strong>retto. Ma un intervento <strong>di</strong>retto lo posso far <strong>di</strong>ventare un intervento tramite piano attuativo? Non è<br />

illegittimo, tranquillamente si può fare.<br />

Durante l’intervento <strong>del</strong> <strong>di</strong>rigente è uscito dall’aula il Presidente; presiede il Vicepresidente Fornaro<br />

Dario.<br />

VICEPRESIDENTE:<br />

Altri interventi? An<strong>di</strong>amo per <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

Sì, solo per rispondere un attimo. Il <strong>di</strong>rigente che ha fatto quelle determine nella precedente<br />

Amministrazione, a questo punto ci sorge il dubbio se faceva gli interessi <strong>del</strong> Comune o <strong>del</strong> parco<br />

commerciale, tanto per <strong>di</strong>rle. Non è una critica a lei Assessore, ci mancherebbe, anzi!<br />

Per quanto riguarda invece gli aspetti tecnici noi non siamo tecnici, forse siamo politici, comunque<br />

dobbiamo tutelarci, dobbiamo informarci e dobbiamo anche essere consigliati prima <strong>di</strong> votare un<br />

provve<strong>di</strong>mento. Perché votare i provve<strong>di</strong>menti a occhi chiusi non sempre porta il bene <strong>del</strong>la città o<br />

il bene anche a noi stessi per tutte le conseguenze, le responsabilità che ci possono essere su tutti gli<br />

atti. Quin<strong>di</strong> come <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto, come PdL noi ci assentiamo dal voto, non voteremo il<br />

provve<strong>di</strong>mento e usciremo dall’aula. Grazie.<br />

VICEPRESIDENTE:<br />

Invito i Consiglieri a entrare nell’emiciclo e a sedersi. Altri? Diamo la parola al Consigliere Jonatan<br />

<strong>del</strong> PD per <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto.<br />

CONSIGLIERE MONTANARIELLO JONATAN:<br />

Sì Presidente, noi siamo favorevoli su questo provve<strong>di</strong>mento e appren<strong>di</strong>amo con piacere che i lavori<br />

per la nascita <strong>del</strong> Centro Commerciale stanno andando avanti. Invito il Consigliere Beniamino, se è<br />

contrario, Beniamino se sei contrario perché non voti contro anziché abbandonare l’aula? Così si<br />

assume le responsabilità <strong>del</strong> voto contrario. Grazie.<br />

VICEPRESIDENTE:<br />

An<strong>di</strong>amo in votazione. Votiamo, voto.<br />

E’ entrato il Presidente.<br />

Bene, allora, hanno votato Tiozzo Daniel, Casson Giuseppe, Lanza Marco, Voltolina Andrea,<br />

Ravagnan Andrea, Boscolo Marcellino, Guarnieri Fortunato, Scarpa Gianfranco, Boscolo<br />

Alessandro, Boscolo Cristian, Tiozzo Romina, Zanni Domenico, Montanariello Jonatan, Pizzo<br />

Roberto e Fornaro Dario. Gli altri sono risultati astenuti. Votiamo anche l’imme<strong>di</strong>ata eseguibilità,<br />

prego. Hanno votato 16 anche per l’imme<strong>di</strong>ata eseguibilità.<br />

CONSIGLIERE<br />

Una questione <strong>di</strong> formalità sul voto, quando lei afferma astenuti, se noi non abbiamo votato lo<br />

considera astenuti o non votanti. Perché noi non abbiamo schiacciato astenuti.<br />

pag n. 30 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


DELIBERAZIONE N. 104 DEL 11.07.2012<br />

PRESIDENTE DOLFIN MARCO:<br />

Il termine <strong>del</strong> regolamento è astenuti, se lei è presente in aula. Sennò se non ha votato deve uscire<br />

dal recinto <strong>del</strong> semiciclo sennò è considerato astenuto, questa è la <strong>di</strong>screzionalità <strong>del</strong>... passiamo al<br />

punto n. 5. – mo<strong>di</strong>fica <strong>del</strong> Consiglio Comunale n. 89 <strong>del</strong> 20 giugno 2012. Prego signor Sindaco.<br />

SINDACO:<br />

Sì, allora, la vicenda legata a questa proposta <strong>di</strong> <strong><strong>del</strong>iberazione</strong>, è sufficientemente nota, nel senso<br />

che nel testo <strong>del</strong>la <strong><strong>del</strong>iberazione</strong> che è stata approvata lo scorso 20 <strong>di</strong> giugno era stata inserita<br />

un’elencazione dei soggetti tenuti al pagamento <strong>del</strong>l’imposta, un’elencazione che non era esaustiva.<br />

Allora nel cappello <strong>di</strong> quella norma in realtà si <strong>di</strong>ceva che fossero tenuti al pagamento <strong>del</strong>l’imposta,<br />

secondo le modalità legate al regolamento, tutte le strutture ricettive ubicate nel Comune <strong>di</strong><br />

<strong>Chioggia</strong>. Quin<strong>di</strong> con una formulazione che era omnicomprensiva e che teneva conto <strong>di</strong> tutte,<br />

nessuna esclusa, le strutture ricettive presenti nel Comune <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong>.<br />

Peraltro l’elencazione che non aveva carattere esaustivo ma semplicemente esemplificativo,<br />

l’elencazione successiva poteva creare degli equivoci interpretativi e cioè si poteva immaginare da<br />

parte in particolare dei titolari <strong>di</strong> appartamenti, locatori rispetto a turisti, si poteva immaginare che<br />

loro fossero e venissero esclusi dall’applicazione <strong>del</strong>la tassa <strong>di</strong> soggiorno, cosa che invece<br />

assolutamente non è. Si è inteso in questo modo fare un passaggio <strong>di</strong> Consiglio Comunale <strong>di</strong>retto a<br />

chiarire i contenuti <strong>del</strong>l’originale <strong><strong>del</strong>iberazione</strong>, un passaggio non in effetti strettamente necessario<br />

ma quanto mai opportuno per chiarire gli effettivi soggetti passivi <strong>del</strong>l’imposta così come in<strong>di</strong>cato<br />

nella nuova proposta <strong>di</strong> <strong><strong>del</strong>iberazione</strong>. Quin<strong>di</strong> si è precisata la cosa con riferimento generale, ma in<br />

realtà specifico, alla legge Regionale 33 <strong>del</strong> 4 novembre 2002 che ricomprende tutte le categorie<br />

interessate al pagamento <strong>del</strong>l’imposta. Con questo quin<strong>di</strong> si è sanata una vicenda che poteva dare<br />

luogo a dubbi interpretativi, era corretto che ci fosse un nuovo passaggio <strong>di</strong> Consiglio per fugare<br />

ogni tipo <strong>di</strong> dubbio al riguardo.<br />

PRESIDENTE:<br />

Bene, iniziamo la <strong>di</strong>scussione nel caso ce ne sia bisogno altrimenti metterei <strong>di</strong>rettamente al voto.<br />

Prego.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

Non è nel merito <strong>del</strong>la <strong>del</strong>ibera, è molto semplice. Però la raccomandazione che avevo fatto in<br />

Commissione è una raccomandazione orale la quale riportava una problematica legata alla crisi, se<br />

volete, e cioè che le presenze sono in forte calo rispetto ai dati <strong>del</strong>l’anno scorso, quin<strong>di</strong> se il<br />

Bilancio è stato fatto con le previsioni <strong>del</strong>l’anno scorso e si cerca <strong>di</strong> capire che 1.355.000 verrà<br />

introitato con i dati <strong>del</strong>l’anno scorso, succede che essendoci, è un 20, è un 10, è un 30% in meno<br />

rispetto alle presenze, il Comune incamererà probabilmente <strong>di</strong> meno. La seconda questione legata<br />

invece a un ricorso che non sappiamo come andrà a finire, deciderà chi <strong>di</strong> dovere nelle se<strong>di</strong><br />

competenti, potrebbe prevedere che per un lasso <strong>di</strong> tempo la tassa <strong>di</strong> soggiorno possa essere<br />

procrastinata e quin<strong>di</strong> mancare invece una bella fetta <strong>di</strong> quel 1.355.000. Morale, raccomandazione,<br />

nel caso in cui il Comune abbia minori risorse da questa posta <strong>di</strong> bilancio, la raccomandazione è<br />

quella che il Comune provi a valutare la possibilità che all’interno <strong>di</strong> quelle spese <strong>di</strong>screzionali non<br />

proprio necessarie o comunque non in<strong>di</strong>spensabili <strong>del</strong> bilancio possono essere mo<strong>di</strong>ficate in<br />

negativo, cioè <strong>di</strong>minuite, piuttosto che aumentare ulteriormente l’ad<strong>di</strong>zionale IRPEF o togliere le<br />

esenzioni piuttosto che aumentare l’ICI sia per i citta<strong>di</strong>ni che per gli operatori che per gli agricoltori<br />

etc. etc.<br />

Quin<strong>di</strong> la raccomandazione è: piuttosto che aumentare ulteriormente le spese visto il dramma <strong>di</strong><br />

questa crisi economica, prima <strong>di</strong> farlo, se volete farlo, se lo farete, dateci la massima rassicurazione<br />

che avete raschiato il barile per <strong>di</strong>minuire il più possibile le spese, ripeto non per togliere via più<br />

pag n. 31 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


servizi <strong>del</strong>l’anno scorso, ma quelle spese che durante le Commissioni e in parte nel bilancio ho<br />

parlato, cioè quei 2.700.000 – 1.800.000 poi i numeri sono sempre numeri, non mi piace, però ci<br />

sono una gran fetta <strong>di</strong> risorse che sono state inserite nel Bilancio come spese in più rispetto al 2012.<br />

In<strong>di</strong>viduate voi quali non sono più così necessarie viste le cose. Ovviamente se tutto va bene e le<br />

mie preoccupazioni rimangono infondate la raccomandazione non ha ragione <strong>di</strong> esistere, grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Grazie Consigliere, ha chiesto <strong>di</strong> intervenire anche il Consigliere Montanariello.<br />

CONSIGLIERE MONTANARIELLO JONATAN:<br />

Mi rivolgo al Consigliere Beniamino, tu sai, deduco dalle <strong>di</strong>scussioni precedenti nelle altre<br />

commissioni per il bilancio dove ci sono queste ipotetiche spese che si sarebbero potute togliere per<br />

far sì che come <strong>di</strong>ci te qualche tassa non fosse stata messa. Allora adesso io ti pongo una domanda,<br />

tu hai presentato un maxi emendamento <strong>di</strong>cendo che lo avevi presentato fuori termine. Abbiamo<br />

detto tutti quanti al Presidente <strong>del</strong> Consiglio “accettalo, per mezz’ora fuori termine ben venga lo<br />

<strong>di</strong>scutiamo se serve a migliorare, anche per noi, magari ne sa <strong>di</strong> più e ci dà un contributo costruttivo<br />

che ci aiuta anche come maggioranza, siamo qui” ora ti chiedo Beniamino, abbiamo fatto accettare<br />

il maxi emendamento presentato in ritardo, ci <strong>di</strong>ci che tu sai bene dove poter ridurre le spese, ma<br />

durante il Consiglio Beniamino non ci hai mica proposto l’emendamento, non ci hai detto dove si<br />

poteva tagliare; durante il Consiglio non c’eri neanche Beniamino. Dopo che abbiamo detto <strong>di</strong><br />

accettare il tuo emendamento presentato in ritardo e oggi torni a <strong>di</strong>re che ci sono <strong>del</strong>le spese da<br />

ridurre pur <strong>di</strong> non mettere queste tassazioni. Io ti credo però ti invito anche a farlo, non puoi<br />

lanciare il sasso e <strong>di</strong>re “ci sono <strong>del</strong>le spese da ridurre, ho io un maxi emendamento che riequilibra<br />

tutto” e dopo non presenti neanche il maxi emendamento che noi abbiamo chiesto al Presidente <strong>di</strong><br />

accettare nonostante il ritardo. Quin<strong>di</strong> Beniamino, questa è demagogia politica perché c’era stata<br />

un’apertura anche sul tuo maxi emendamento e tu in Consiglio non è che non ce li hai presentati,<br />

non è che ci hai preso per le orecchie da buona opposizione vigilante che <strong>di</strong>ce “cari Signori<br />

vergognatevi perché queste spese potevano essere ridotte”, eravamo qui, potevi farlo. Ce lo vieni a<br />

<strong>di</strong>re oggi dopo che l’abbiamo approvato, che ci sono <strong>del</strong>le spese che possono essere ridotte,<br />

eravamo qui anche prima Beniamino. La nostra buona volontà c’è stata nell’intercessione che<br />

abbiamo avuto, ricor<strong>di</strong> quel pomeriggio che abbiamo detto, va beh per mezz’ora accettalo! Quin<strong>di</strong><br />

Beniamino io do per buono quello che tu <strong>di</strong>ci perché ho stima nei tuoi confronti, però le <strong>di</strong>scussioni<br />

non si devono fermare alla demagogia. Se è vero che ci sono <strong>del</strong>le spese da eliminare la sede<br />

istituzionale dove prenderci per le orecchie e metterci con le spalle a muro <strong>di</strong> fronte alla città e <strong>di</strong>re<br />

“vergognateci maggioranza becera perché non siete in grado <strong>di</strong> ridurre queste spese” era il<br />

Consiglio Comunale dove tu non hai neanche partecipato. Quin<strong>di</strong> questa è una pura demagogia<br />

politica. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire, facciamo una risposta veloce da parte <strong>del</strong> Consigliere Beniamino e poi do<br />

la parola agli altri Consiglieri.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

Grazie. Innanzitutto quando il Presidente mi ha risposto che era fuori tempo massimo pensava fosse<br />

per la <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong>l’imposta <strong>di</strong> soggiorno, quando ha detto mi hai scritto male sull’oggetto e pensavo<br />

fosse per oggi era fuori tempo massimo. Visto che per il Consiglio ci sta tutto dentro, non è la<br />

mezz’ora che mi interessa, comunque grazie che anche l’opposizione ha fatto <strong>di</strong> tutto, nonostante<br />

che il Presidente aveva già conferito con me che permetteva l’emendamento, grazie comunque <strong>del</strong>la<br />

solidarietà.<br />

Poi è vero, non sono arrivato quel giorno in Consiglio, però un Consiglio che dura un’ora ragazzi<br />

miei, sono arrivato, non c’era nessuno e quin<strong>di</strong> cosa venivo a fare? Giocare a carte con qualcuno<br />

pag n. 32 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


imasto qua? Poi se finora non ho usato la parola vergognosa o becera non fare che da oggi inizio io<br />

a usare questi termini rispetto all’Amministrazione che rispetto per il ruolo...<br />

PRESIDENTE:<br />

Su questa cosa Consigliere Beniamino sono d’accordo, esatto, non istighiamo a utilizzare, capisco<br />

magari l’espressione colorita <strong>del</strong> Consigliere Montanariello però invito sempre tutti a non esercitare<br />

queste parole e anche a non istigare a farlo.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

Benissimo, se proprio proprio le è piaciuto il mio maxi emendamento lei sa, scusi Jonatan, se<br />

proprio le piaceva il mio emendamento perché era or<strong>di</strong>nato, c’erano <strong>del</strong>le cose interessanti, lei<br />

poteva da regolamento farlo proprio e presentarlo, si prendeva tutto il merito <strong>del</strong>la città. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire Boscolo Gilberto, prego.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO GILBERTO:<br />

Grazie. Sono un po’ stupito per la leggerezza e la superficialità con la quale è stato trattato questo<br />

argomento <strong>del</strong>la tassa <strong>di</strong> soggiorno. Penso che questa mo<strong>di</strong>fica ne sia l’emblema soprattutto anche<br />

per il metodo con il quale, non tanto per l’imposizione ma per il metodo con il quale è stato trattato,<br />

quin<strong>di</strong> senza confronto, senza analisi né con le categorie né con le opposizioni. In questo punto<br />

volevo ricordare che il 20 <strong>di</strong> giugno io avevo proposto un emendamento che andava a sottolineare e<br />

a richiamare una sentenza <strong>del</strong> T.A.R. che sottolineava il fatto che gli operatori non sono sostituti<br />

d’imposta. Proprio questo è uno dei punti sui quali mi sembra sia stato fatto ricorso al T.A.R..<br />

Quin<strong>di</strong> questo è l’emblema <strong>di</strong> questo atteggiamento chiuso che la maggioranza purtroppo ha tenuto<br />

sia su questo punto ma <strong>di</strong> conseguenza anche sul bilancio in quanto la tassa <strong>di</strong> soggiorno è uno dei<br />

tre pilastri sui quali si poggia il bilancio <strong>di</strong> previsione. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Prego Consigliere Dolfin.<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

Grazie Presidente. Mi ha anticipato il Consigliere Gilberto che ha messo a nudo lo sbaglio e ha<br />

messo a nudo sia da parte <strong>del</strong>l’Amministrazione Comunale <strong>del</strong> Centro Sinistra il fatto <strong>di</strong> avere posto<br />

una questione e poi dopo dover riprenderla un’altra volta, portarla in Commissione e in Consiglio<br />

creando ancora il malumore sulla categoria che ormai nonostante tutto aveva sbollito un attimo<br />

nella sua arrabbiatura, si è ritrovata <strong>di</strong> nuovo per le mani.<br />

Qua potremmo aprire degli scenari, però ormai è andata, cosa si vuol fare? La cosa che mi lascia un<br />

po’ perplesso è il fatto <strong>di</strong> <strong>di</strong>re che ha riferito al Consigliere Jonatan Montanariello <strong>di</strong>cendo al<br />

Consigliere Beniamino “hai fatto demagogia, prima presenti i maxi emendamenti e poi te ne vai via,<br />

non ti sei neanche presentato”. Io ho lavorato attorno agli emendamenti 3 sere continue nonostante<br />

che le Commissioni finissero alle 9 <strong>del</strong>la sera, perché cominciavamo alle 7 <strong>del</strong>la sera, dopo<strong>di</strong>ché<br />

dopo mangiato mi mettevo là a sbirciare il bilancio e per 3 giorni, per 3 sere continue sono stato là a<br />

fare emendamenti e anche poi portandomi al lavoro. Insomma ci ho lavorato sopra e la decisione<br />

come opposizione che ci siamo trovati un giorno a decidere quale poteva essere la strategia o <strong>di</strong><br />

restare qua e mettere in <strong>di</strong>fficoltà la maggioranza o magari <strong>di</strong> fare un’azione forte e <strong>di</strong> uscire<br />

dall’aula, ha prevalso la seconda anche se personalmente, anzi problemi, lo <strong>di</strong>co ma lo sanno bene<br />

anche i miei colleghi, non ero tanto d’accordo. Però è andata così, anche io mi sono alzato e sono<br />

uscito. Questo perché? Perché quella molla che mi ha fatto comportare in quella maniera è stato il<br />

fatto <strong>del</strong>le ultime parole che il Capogruppo <strong>del</strong> maggior partito <strong>di</strong> maggioranza, che oggi non è<br />

presente ma comunque il Consigliere Mauro Bisto, che nel suo intervento <strong>di</strong>sse quel giorno “cari<br />

pag n. 33 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


colleghi noi siamo pronti al <strong>di</strong>alogo, siamo pronti alla <strong>di</strong>scussione però non torneremo in<strong>di</strong>etro <strong>di</strong> un<br />

millimetro” questo cosa vuol <strong>di</strong>re? Vuol <strong>di</strong>re che con tutti gli emendamenti che avevamo a<br />

<strong>di</strong>sposizione, 200 all’incirca, anche se magari in maniera tecnica qualcuno o la metà per ipotesi<br />

fosse stata declassata, fosse stata scartata, noi avremo comunque <strong>di</strong>scusso <strong>di</strong> 100 emendamenti, <strong>di</strong><br />

150 emendamenti ma comunque la risposta sarebbe stata sempre no, no, no, no. Allora ve<strong>di</strong><br />

Jonatan, la demagogia, ma è una <strong>di</strong>scussione che faccio così, ci mancherebbe altro, senza voler...<br />

l’hai detta tu e magari poteva <strong>di</strong>rla qualcun altro, la demagogia sì fino a un certo punto, perché<br />

quando poi alla fine c’è <strong>di</strong> fronte una maggioranza che però non accetta, non accetta nessuna<br />

possibilità <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo, perché il <strong>di</strong>alogo non è soltanto porre all’attenzione il problema ma è anche<br />

poi dopo accettare e magari vedere con gli uffici, magari tenerlo in considerazione l’emendamento.<br />

Io sono ancora convinto <strong>di</strong> qualche emendamento, tipo, non me ne vogliano gli amici anziani ma io<br />

sono <strong>del</strong>l’idea che si potevano risparmiare quei sol<strong>di</strong>, perché in un momento <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà i nonnetti<br />

non vanno in montagna, se ne stanno a casa loro.<br />

Faccio un esempio, o come poteva essere il <strong>di</strong>scorso per quanto riguarda S.S.T., è andata così, fine,<br />

stop, la demagogia attenzione, la demagogia può essere reciproca dal momento stesso che c’è una<br />

maggioranza che comunque come ho avuto modo <strong>di</strong> <strong>di</strong>re <strong>di</strong>verse volte è stata sorda, ottusa e non ha<br />

voluto sapere ragione e <strong>di</strong>re “io ho la maggioranza, ho i numeri, questo è il nostro bilancio e noi<br />

an<strong>di</strong>amo avanti per la nostra strada” fine <strong>del</strong>la trasmissione.<br />

PRESIDENTE:<br />

Grazie è stato chiaro.<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

Finisco Presidente, la demagogia deve essere messa in considerazione nel momento in cui,<br />

Presidente finisco altrimenti mi interrompe il pensiero, nel momento in cui c’è da un’altra parte una<br />

maggioranza che comunque oltre ad ascoltare accetta certe proposte che vengono fatte.<br />

PRESIDENTE:<br />

Grazie, Consigliere Penzo, prego.<br />

CONSIGLIERE PENZO MATTEO:<br />

Sulle parole <strong>di</strong> Jonatan Montanariello che fa le funzioni <strong>di</strong> Capogruppo stendo un velo pietoso<br />

perché sentir <strong>di</strong>re che l’opposizione non ha lavorato sul bilancio mi sembra un’assur<strong>di</strong>tà. Se su ogni<br />

emendamento il voto era sempre no, no, no, certamente non potevamo rimanere qua a farci prendere<br />

in giro sia noi, sia coloro che ci hanno votato nelle passate tornate elettorali perché voi avete la<br />

maggioranza bulgara e quin<strong>di</strong> votate i provve<strong>di</strong>menti e noi dobbiamo sempre soccombere. Abbiamo<br />

cercato in tutte le maniere <strong>di</strong> trovare una soluzione con<strong>di</strong>visa su alcuni emendamenti, non avete<br />

accettato, giustamente io <strong>di</strong>co, perché avete i numeri per governare e dovete prendervi le<br />

responsabilità, lo avete fatto quin<strong>di</strong> adesso fare un po’ retromarcia o <strong>di</strong>re “ma se stavate qua”. E’<br />

inutile che ci pren<strong>di</strong>amo in giro Jonatan, non funziona così, avete deciso, ve lo siete votati, spero<br />

che sia un bel bilancio per la città e quin<strong>di</strong> su questo punto mi sembra un po’ assurdo, mi sembra un<br />

po’ una presa in giro quella che fai, se stavate qua vedevamo gli emendamenti. Ma è legittimo, per<br />

carità, scelta politica, noi abbiamo maggioranza, noi governiamo, noi ci votiamo e voi vi<br />

respingiamo, neanche senza <strong>di</strong>scuterli perché non li avete neanche aperti e neanche <strong>di</strong>scussi.<br />

Sul provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> oggi, guar<strong>di</strong> Sindaco, scusi, sul provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> oggi cosa volete che vi<br />

<strong>di</strong>ca? E’ una mo<strong>di</strong>fica parziale <strong>di</strong> una tassa <strong>di</strong> soggiorno in cui abbiamo già detto anche forse<br />

troppo, bisogna prenderne atto e il tapiro d’oro che ha portato la bambina penso che sia – Sindaco –<br />

un segnale oltre che carino però molto emblematico <strong>di</strong> come è stata gestita la tassa <strong>di</strong> soggiorno,<br />

perché io penso che nessuno fosse contrario alla tassa <strong>di</strong> soggiorno ma sono contrari a come è stata<br />

introdotta. Per lo più dopo un’approvazione <strong>di</strong> una tassa <strong>di</strong>fficile ma sicuramente anche per voi<br />

l’introduzione è stata <strong>di</strong>fficile, non deve essere stata una cosa semplice, per carità. Chi fa politica<br />

pag n. 34 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


prende <strong>del</strong>le decisioni a volte anche impopolari, anzi in questo momento storico il più <strong>del</strong>le volte.<br />

E’ vero però Sindaco che bisogna fare attenzione, non possiamo un provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> questa<br />

caratura portarlo in Consiglio Comunale <strong>di</strong> nuovo dopo 10 giorni Sindaco, è un chiaro errore <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>sattenzione, <strong>di</strong> superficialità, dopo mi <strong>di</strong>rete lo abbiamo fatto in un momento velocissimo. Ho<br />

capito ma se io in un provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> una località <strong>di</strong> mare trovo le baite montane Sindaco, io l’ho<br />

detto anche in Commissione, non abbiamo le baite montane a Sottomarina, c’è la baita al mare dei<br />

bagni Vianello ma non c’è la baita in montagna!<br />

Allora se ci sbagliamo a mettere <strong>del</strong>le terminologie e non introduciamo gli affittacamere che sono,<br />

nonostante qualcuno gli <strong>di</strong>a degli evasori fiscali, sono una categoria presente nel territorio, c’è,<br />

esiste, pochi, 3 – 4 – 2 – 7 non lo so, però anche qua Sindaco mi sembra un po’... già questo<br />

provve<strong>di</strong>mento è passato e stava un po’ scemando, abbiamo dato vita a un provve<strong>di</strong>mento che era<br />

già defunto. Dopo sa, lei mi <strong>di</strong>ce “è una mo<strong>di</strong>fica”, per carità, anche quel gesto forse si poteva<br />

risparmiare.<br />

Però il problema qual è? Siamo arrivati ad un livello dove non si può dopo 10 giorni riportare una<br />

mo<strong>di</strong>fica ad una <strong>del</strong>ibera su punti fondamentali, anche il <strong>di</strong>scorso che il dottor Veronese mi ha<br />

spiegato in commissione che i minori <strong>di</strong> 12 anni è per fare statistica è per vedere quanti, copia<br />

incolla, <strong>di</strong> Asiago, copiato anche quello che avete stampato per mandarlo agli albergatori e agli<br />

affittacamere c’era anche quella colonna <strong>di</strong>ce “per carità va bene, è una statistica, sono contento che<br />

fate una statistica” però è un errore grossolano che demarca una situazione <strong>di</strong>fficile a livello politico<br />

ma anche degli uffici. Dia una regolata agli uffici Sindaco, vuol <strong>di</strong>re che c’è qualche problema se<br />

facciamo una <strong>del</strong>ibera dove mettiamo le baite <strong>di</strong> montagna, siete stati fortunati a cancellare con il<br />

tasto “Canc” <strong>Chioggia</strong> e mettere <strong>Chioggia</strong> e non lasciare Asiago, perché altrimenti potevamo vedere<br />

su alcune pagine Asiago, perché è copia e incolla <strong>di</strong> quello <strong>di</strong> Asiago. Quin<strong>di</strong> a meno che non avete<br />

rilasciato <strong>del</strong>le autorizzazioni provvisorie “per cavare le balanse in <strong>di</strong>ga per fare le baite de<br />

montagna”. io a <strong>Chioggia</strong> non le ho ancora viste, quin<strong>di</strong> il mio voto è contrario per principio a<br />

questo provve<strong>di</strong>mento anche se capisco che è una mo<strong>di</strong>fica. Abbiamo lasciato le persone che sono<br />

ancora nel dubbio, gli affittacamere o quelli che adesso introducete con la legge 33 <strong>del</strong> 2002, la<br />

famosa legge <strong>del</strong> turismo, devono pagare dal 1 luglio o devono pagare da quando entra in vigore<br />

questa successiva? Anche questa Sindaco è una preoccupazione in più che abbiamo messo a 4<br />

affittacamere come <strong>di</strong>ce l’Assessore, però chi 4 qui chi 4 là adesso probabilmente ha un dubbio in<br />

più. Quin<strong>di</strong> io la invito Sindaco, per carità, sono dei provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>fficili per la maggioranza,<br />

capisco tutto però se dovete farli e sono dei provve<strong>di</strong>menti così <strong>di</strong>fficili dovete a un certo punto<br />

vagliarli bene e verificare, anche se fate copia e incolla, che nessuno vi vieta <strong>di</strong> fare, ma almeno <strong>di</strong><br />

correggere quelle parti che in quella città nostra non c’entrano.<br />

Io chiudo e se sa <strong>di</strong>rmi dove c’è una baita <strong>di</strong> montagna qua in zona, speriamo quando faccia neve<br />

quest’inverno andremo con Mauro Bisto visto come ha gestito l’emergenza neve in quei 3 o 4 giorni<br />

che c’è stata quella grossa <strong>di</strong>fficoltà.<br />

PRESIDENTE<br />

Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire il Consigliere Scarpa. Prego Consigliere Scarpa.<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

Io onestamente non volevo neanche intervenire perché poi la questione <strong>di</strong> questa <strong>del</strong>ibera lascia il<br />

tempo che trova, molto probabilmente l’Amministrazione Comunale vuole metterci le spalle a<br />

riparo e <strong>di</strong>ce applichiamo la legge 33. Io intervengo perché prendo spunto da quanto detto dal<br />

Capogruppo <strong>del</strong> PD, neo Capogruppo <strong>del</strong> PD Montanariello il quale ha fatto una filippica dando<br />

tutta la responsabilità alle opposizioni sul mancato <strong>di</strong>alogo con... ovviamente una contrad<strong>di</strong>zione<br />

nei termini, perché lui <strong>di</strong>ce che c’era la <strong>di</strong>sponibilità mentre il vero Capogruppo ha detto non c’è<br />

pane per nessuno, noi abbiamo deciso <strong>di</strong> andare avanti con questa logica e questa logica la<br />

porteremo fino in fondo. Perché poi, ve<strong>di</strong> Montanariello, i nostri emendamenti non erano né<br />

emendamenti demagogici e tanto meno pretestuosi o per far perdere tempo, ostruzionistici, chiamali<br />

pag n. 35 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


come vuoi. Noi avevamo ipotizzato una soluzione per cercare <strong>di</strong> ridurre l’imposizione fiscale dei<br />

nostri citta<strong>di</strong>ni, probabilmente non li avete letti e se non li avete letti non li avete compresi e quin<strong>di</strong><br />

tutto sommato siete andati avanti con la vostra logica anche contrad<strong>di</strong>cendo il Sindaco che poi tutto<br />

sommato nei giornali aveva <strong>di</strong>chiarato che c’era una certa <strong>di</strong>sponibilità a ragionare fermi restando i<br />

sal<strong>di</strong>.<br />

Poi credo che tutto sommato partendo con quell’impostazione molto probabilmente le opposizioni<br />

sarebbero rimaste a ragionare con questa maggioranza che ha i suoi punti <strong>di</strong> vista e avremmo potuto<br />

aprire un <strong>di</strong>alogo e poi vedere le cose nel suo insieme, ovviamente poi la decisione finale spettava<br />

sicuramente a voi. Quin<strong>di</strong> in sede <strong>di</strong> Consiglio Comunale avete fatto un atto <strong>di</strong> arroganza nei<br />

confronti nostri, ma è cosa da poco, ma soprattutto nei confronti sia dei citta<strong>di</strong>ni, perché a priori non<br />

avete voluto confrontarvi con noi. Poi la questione <strong>di</strong> questo cavolo <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica, precisazioni etc.<br />

etc. a me sembra, al <strong>di</strong> là <strong>del</strong>le motivazioni che ci hanno detto in Commissione <strong>del</strong> motivo per cui<br />

non si va a specificare bene la legge 33 a quali articoli si riferisce, per una paura – non lo so – <strong>di</strong><br />

fare un ulteriore errore. Io credo che sia opportuno invece fare un ragionamento, visto che abbiamo<br />

l’opportunità <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare questo regolamento, <strong>di</strong> fare un ragionamento affinché non ci siano<br />

dubbi, assolutamente nessun dubbio a chi applicare questa imposizione.<br />

Io credo, ho presentato anche un emendamento, poi eventualmente lo espliciterò, credo che tutto<br />

sommato all’interno <strong>del</strong> provve<strong>di</strong>mento sia il caso <strong>di</strong> specificare quali articoli <strong>del</strong>la legge 33 ci<br />

riferiamo e <strong>di</strong>co <strong>di</strong> più, che sarebbe opportuno anche classificare le varie strutture ricettive.<br />

Ovviamente nessun per cambiare i termini <strong>del</strong>la tariffazione, ci mancherebbe altro, ormai il<br />

Bilancio è stato approvato, ma solo per dare un’opportunità all’Amministrazione, magari il<br />

prossimo anno, <strong>di</strong> fare una <strong>di</strong>versificazione tariffaria su questo tipo <strong>di</strong> imposizione.<br />

PRESIDENTE:<br />

Grazie.<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

No, grazie a chi?<br />

PRESIDENTE:<br />

Pensavo avesse finito, stavo <strong>di</strong>cendo grazie <strong>del</strong>l’intervento, <strong>di</strong>amo la parola...<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

Devo anche respirare scusa! Va bene, mi hai interrotto.<br />

PRESIDENTE:<br />

Ha finito, bene, ha respirato profondamente e adesso do la parola al Consigliere Donin.<br />

CONSIGLIERE DONIN RENZO:<br />

Grazie Presidente. Vedo che oggi l’ha presa bene, anzi mi fa piacere, quando si vede un Consiglio<br />

Comunale così tranquillo e sereno. Io su questo punto proprio non sarei intervenuto perché<br />

veramente è una situazione che si capisce il piccolo errore, può succedere Giuseppe o no? L’hai<br />

detto prima, sì parlavamo. Veramente dopo avere sentito l’intervento <strong>di</strong> Montanariello inopportuno,<br />

veramente abbiamo capito, io alle volte io con Giuseppe mi confronto e le situazioni purtroppo<br />

succedono. Avete dei ruoli e dei compiti anche <strong>di</strong>versi e vi prendete <strong>del</strong>le responsabilità che vi<br />

dovete prendere. Avete dei numeri, avete <strong>del</strong>le situazioni da tenere sottocontrollo, noi sicuramente<br />

facciamo la nostra parte, se tu eri talmente forte così forte che non penso che tu sei forte in partito.<br />

Adesso te lo <strong>di</strong>co un po’ con... forse vorresti essere forte nel tuo partito ma non lo sei perché tu<br />

quando vieni a <strong>di</strong>re a Beniamino, che è una persona molto tranquilla e molto calma, alle volte vuole<br />

anche confrontarsi, “noi avremo il tuo emendamento, l’abbiamo trattato, l’abbiamo fatto” queste<br />

puttanate tienitele per te! Non venire a voler fare il furbo o prendere per i fon<strong>del</strong>li la gente, hai<br />

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capito Jonatan? Io ti stimo, sei un ragazzo giovane, forse avrai anche un futuro politico ma in questo<br />

momento non era il caso, era già tutto finito. Oggi non si parlava <strong>di</strong> maxi emendamento, si parlava<br />

<strong>di</strong> cose, hai voluto fare una cosa che veramente te la potevi risparmiare. Se sei forte in partito<br />

<strong>di</strong>mostralo nel tuo partito, nella futura vita politica e ve<strong>di</strong>amo se sei veramente così forte. Grazie<br />

Presidente.<br />

PRESIDENTE:<br />

Grazie a lei <strong>del</strong>l’intervento, ha chiesto <strong>di</strong> intervenire oltre che al Consigliere Donin anche il<br />

Consigliere Ravagnan.<br />

CONSIGLIERE RAVAGNAN ANDREA:<br />

Grazie Presidente, solo due parole. Nel merito <strong>del</strong>la mo<strong>di</strong>fica <strong>del</strong>la <strong>del</strong>ibera consiliare abbiamo già<br />

ripetuto e riba<strong>di</strong>sco che si tratta <strong>di</strong> una mo<strong>di</strong>fica dove an<strong>di</strong>amo a definire con esattezza quale<br />

categoria rientrano nel regolamento. Quello che mi <strong>di</strong>spiace dai <strong>di</strong>versi interventi che mi hanno<br />

preceduto, è quello <strong>di</strong> – mi pare Giuseppe – mi pare che per l’ennesima volta non siamo riusciti a<br />

trasmettere il vero motivo o meglio le scelte <strong>di</strong> responsabilità che ci hanno portato a introdurre la<br />

tassa <strong>di</strong> soggiorno. Come hai detto durante il Consiglio <strong>del</strong> 20 giugno la tua e la nostra, intesa come<br />

maggioranza, è la responsabilità nei confronti dei nostri abitanti, <strong>di</strong> 50 mila persone che vivono sul<br />

nostro territorio, sulla città <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong>. Con questo non voglio <strong>di</strong>re che an<strong>di</strong>amo a mettere la tassa<br />

<strong>di</strong> soggiorno sul turista o comunque è stato parafrasato “il turista è un pollo”. Non è così, il turista è<br />

una risorsa importantissima per il nostro territorio, tant’è vero che stiamo cercando <strong>di</strong> rilanciare il<br />

turismo con atti, con regolamenti che altrove ci invi<strong>di</strong>ano. Questo penso, e sono sicuro, che è il<br />

frutto <strong>di</strong> una specifica attenzione sul comparto <strong>del</strong> turismo. Quin<strong>di</strong> il turista, ripeto, è una risorsa per<br />

il nostro territorio a cui in questo momento per far fronte a <strong>del</strong>le <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> bilancio, <strong>di</strong>fficoltà<br />

dove comunque il Comune, questa Amministrazione cerca <strong>di</strong> mantenere la sua quota, il suo<br />

continuo anche seppur piccolo sviluppo, destinando – come era stato detto anche da Beniamino – 10<br />

mila Euro da una parte, 20 mila Euro dall’altra, che si volevano tagliare. Ma non sono quei tagli che<br />

ci cambiano la situazione e sono quei tagli che invece sono utili a questa Amministrazione per<br />

cercare comunque <strong>di</strong> mantenere uno standard positivo e <strong>di</strong> incrementare un’attrattiva <strong>del</strong> nostro<br />

territorio. Per quanto riguarda invece l’intervento <strong>del</strong> Consigliere Gilberto io li vedo esattori gli<br />

affittacamere piuttosto che gli albergatori, ma li vedo in maniera <strong>di</strong>versa, cioè partecipanti attivi alla<br />

vita <strong>di</strong> questo Comune, perché già nel passato c’era la tassa <strong>di</strong> soggiorno, io non ero ancora nato e<br />

quin<strong>di</strong> non so come... però mi pare <strong>di</strong> avere capito che facevano questa funzione, raccoglievano i<br />

sol<strong>di</strong>, li portavano in Comune. Quin<strong>di</strong> non vedo qualcosa <strong>di</strong> illegittimo ... intervento fuori<br />

microfono ... all’APT, chiedo scusa.<br />

Li vedo partecipanti attivi, quin<strong>di</strong> un senso <strong>di</strong> appartenenza a questo territorio, un senso <strong>di</strong> amor<br />

proprio, <strong>di</strong> civiltà, ci deve essere; questo secondo me è il minimo che si chiede, non è che dobbiamo<br />

fare la denuncia dei red<strong>di</strong>ti per conto loro. Dobbiamo riscuotere questa tassa <strong>di</strong> soggiorno e devono<br />

consegnarla.<br />

Ripeto, massima fiducia, nuovamente ne approfitto per rinnovare la fiducia a questa<br />

Amministrazione, a questa Giunta, al Sindaco e a tutti quelli che finora hanno lavorato. Sulla<br />

mo<strong>di</strong>fica, ripeto, un errore formale che non meritava neanche tutto questo <strong>di</strong>battito ma potevamo<br />

chiuderlo prima, grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Grazie Consigliere, ha chiesto <strong>di</strong> intervenire anche il Consigliere Pizzo.<br />

CONSIGLIERE PIZZO ROBERTO:<br />

Grazie Presidente. Come <strong>di</strong>ceva prima l’amico Dario, forse noi siamo quelli che in questa sala sono<br />

stati più presenti, vissute le vicissitu<strong>di</strong>ni sul bilancio. Faccio una parentesi solo sul fatto <strong>di</strong> questa<br />

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mo<strong>di</strong>fica, a me sembra che chi lavora alle volte può anche commettere qualche svista o qualcosa,<br />

non per alleviare però purtroppo può anche succedere e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> conseguenza.<br />

Sulle altre questioni che si ponevano prima, che si <strong>di</strong>ceva, vedete cari amici colleghi <strong>di</strong> Consiglio<br />

Comunale io sono tanti anni che seguo il Consiglio Comunale e che sono in Consiglio Comunale<br />

però è la prima volta, perché sono stato ancora in Amministrazione con gli amici Fortunato e<br />

Scarpa, gli emendamenti noi non possiamo leggere 500 – 400 emendamenti come <strong>di</strong>cevate voi. Il<br />

problema era quello che al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> quello che si <strong>di</strong>ceva prima, che ha detto il nostro Capogruppo,<br />

noi governiamo questa città, abbiamo fatto un bilancio e ci pren<strong>di</strong>amo le responsabilità <strong>di</strong> Governo<br />

<strong>di</strong> questa città. Va bene?<br />

Il problema è vostro, perché voi potevate venire qui, avevate presentato gli emendamenti, si poteva<br />

<strong>di</strong>scuterne, si poteva vedere se era qualcosa che si poteva anche... ma a priori venite a <strong>di</strong>re “ma<br />

avevate già deciso”, qual è il momento? Era il momento che, mi sembra che l’atto politico <strong>di</strong> un<br />

Governo e <strong>di</strong> una città sia proprio il momento in cui si va ad approvare il bilancio. Quin<strong>di</strong> oggi<br />

venirci a <strong>di</strong>re, ma avevate deciso, ma votavate no, ma così e qua e là. Ma allora lo sapevate anche<br />

prima, perché chi è stato in Amministrazione lo sa come funziona, si preparano gli emendamenti, se<br />

c’era la regolarità tecnica si potevano <strong>di</strong>scutere, dopo<strong>di</strong>ché la maggioranza si prendeva le proprie<br />

responsabilità su cosa voleva approvare, se non lo voleva approvare. Io ho avuto la fortuna <strong>di</strong> essere<br />

parte nell’Amministrazione Comunale <strong>di</strong> Guarnieri in 5 anni e so cosa vuol <strong>di</strong>re un bilancio, quali<br />

erano le preoccupazioni quando c’era l’amico Beniamino all’opposizione che presentava gli<br />

emendamenti, si <strong>di</strong>scuteva e poi si vedeva. Ognuno si prende le proprie responsabilità, voi essendo<br />

andati via la <strong>di</strong>fficoltà o l’errore, non voglio neanche entrare in merito, avete commesso un errore.<br />

Quin<strong>di</strong> non potete venire a <strong>di</strong>re che questa Giunta non avrebbe approvato, avrebbe schiacciato<br />

sempre no; perché? Perché memore <strong>del</strong>la mia esperienza politica fatta con la Giunta Guarnieri, fatta<br />

in Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione insieme con te Matteo Penzo in caso <strong>di</strong> riposo, avendo partecipato<br />

ai Consigli Comunali nella passata Amministrazione, Marco lo sai che ero sempre presente e quin<strong>di</strong><br />

... intervento fuori microfono ... mai rivisto, va bene, lo sai che non c’è problema con me. Quin<strong>di</strong><br />

oggi ragazzi, venirci a <strong>di</strong>re “ma avevate già deciso” è una responsabilità vostra. Voi avete<br />

presentato 300 – 200 – 50, non so quanti emendamenti, 250? sfido chiunque <strong>di</strong> voi che un<br />

Consigliere vada a leggere 250 emendamenti. Si poteva <strong>di</strong>scuterli e presentarli come hanno avuto il<br />

parere <strong>di</strong> regolarità tecnica si <strong>di</strong>scuteva, fino all’una, fino alle due, era convocato il giorno dopo un<br />

Consiglio Comunale, quin<strong>di</strong> mi <strong>di</strong>spiace ragazzi però il problema è vostro. Mi <strong>di</strong>spiace se questa è<br />

l’opposizione che sull’atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo che è l’atto determinante <strong>di</strong> un’Amministrazione Comunale<br />

vi siete alzati e siete andati fuori, mi <strong>di</strong>spiace ma siete poca cosa. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire anche il Consigliere Domenico Zanni e poi credo che le <strong>di</strong>scussioni siano<br />

terminate, metteremo in votazione l’unico emendamento presentato e poi... chiedo scusa mi sono<br />

<strong>di</strong>menticato per un istante. Prego.<br />

CONSIGLIERE ZANNI DOMENICO:<br />

Sì volevo entrare nell’argomento che siamo entrati anche in Commissione, cioè da parte nostra<br />

sarebbe stato impossibile pensare <strong>di</strong> portare oggi quello che ha chiesto Beniamino. Cioè Beniamino<br />

in Commissione mi ha chiesto <strong>di</strong> pensare già, nel caso il T.A.R. pronunciasse o nel caso entrassero i<br />

sol<strong>di</strong>, le spese da togliere. Mi fermo prima a questo punto, cioè sarebbe stato impossibile perché?<br />

Perché se fosse stato vero che noi in 3 – 4 giorni avremmo potuto fare questo, la tassa <strong>di</strong> soggiorno<br />

sarebbe stata veramente una cosa sbagliata, perché metterla? Se nel momento in cui dopo 2 giorni<br />

avremmo già la lista <strong>del</strong>la spesa <strong>di</strong> cosa togliere. Questo è un primo punto che secondo me forse è<br />

da questo che è nato anche un po’ il <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> Montanariello.<br />

Secondo cosa, per quanto riguarda il <strong>di</strong>scorso <strong>del</strong> sostituto d’imposta, quante volte si fa il sostituto<br />

d’imposta? Basta pensare a quando si va a comprare una macchina, c’è chi paga l’Iva per te, non è<br />

che te vai a pagare l’Iva a parte. Quin<strong>di</strong> se la legge lo prevede che ci sia la tassa <strong>di</strong> soggiorno e che<br />

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uno possa fare il sostituto d’imposta, lo so lo può fare ma pensa a quando compri una macchina,<br />

non è che te paghi esente Iva e poi vai a pagare l’Iva. Quin<strong>di</strong> spesso e volentieri si trovano <strong>di</strong>verse<br />

persone a fare questo tipo <strong>di</strong> imposta senza saperlo. Volevo confermare che sarebbe stato facile per<br />

noi non farla la tassa <strong>di</strong> soggiorno, hanno evitato problemi facendo manovre semplici <strong>di</strong> aumentare<br />

l’ad<strong>di</strong>zionale IRPEF e ad<strong>di</strong>zionale IMU. Quin<strong>di</strong> confermo al Consigliere Beniamino che da parte<br />

nostra sarà l’ultima cosa che vorremo fare, sennò non avremo iniziato questa battaglia che ci ha<br />

portato, alle conseguenze che ci sono state anche nei giorni scorsi. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Aveva chiesto <strong>di</strong> intervenire anche se è la seconda volta se non ricordo male, quin<strong>di</strong> le chiedo <strong>di</strong><br />

fare brevemente... il Consigliere Boscolo Gilberto.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO GILBERTO:<br />

Volevo intervenire in quanto sono stato chiamato in causa sull’emendamento in qualità <strong>di</strong> sostituto<br />

d’imposta. Io semplicemente lo avevo fatto per preservare le categorie dall’obbligo <strong>di</strong> versare<br />

l’imposta nel caso in cui gli ospiti turisti non volessero pagare in quanto c’è stata una sentenza <strong>del</strong><br />

T.A.R. <strong>del</strong> maggio 2012, la n. 653 che appunto specificava che il soggetto passivo <strong>del</strong>l’imposta è<br />

chi pernotta nelle strutture ricettive. Era semplicemente per tutelare, il parere tecnico era positivo<br />

per cui mi sembrava giusto specificarlo. Voi lo avete respinto e fatalità, sarà una fatalità però è uno<br />

dei pin, dei punti sui quali c’è il ricorso al Tar per quanto mi risulta; grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Chiede <strong>di</strong> intervenire anche il Consigliere Fortunato Guarnieri.<br />

CONSIGLIERE GUARNIERI FORTUNATO:<br />

L’abbiamo fatta un po’ troppo lunga perché <strong>di</strong> fatto <strong>di</strong> mero errore si tratta. Però su questo si sono<br />

innescati dei ragionamenti che adesso mi verrebbe da parlare per un’ora e mezza. Però una<br />

precisazione Consigliere Pizzo la dobbiamo. Nel primo Bilancio <strong>di</strong> Romano Tiozzo Pagio <strong>di</strong><br />

Padova che per fortuna degli Dei ci ha lasciato anzitempo ed è stata veramente una grande fortuna.<br />

Proporrò <strong>di</strong> fare ... intervento fuori microfono ... no gli Dei che lo hanno fatto, in questo senso, no<br />

morire no poveretto, dai! Si può fare una lapide a ricordo <strong>del</strong>l’evento?<br />

PRESIDENTE:<br />

Torniamo sul punto per piacere, Consigliere sennò le seppioline poi fanno effetto, an<strong>di</strong>amo avanti!<br />

CONSIGLIERE GUARNIERI FORTUNATO:<br />

Vorrei ricordare il Consigliere Pizzo Roberto che nel primo bilancio <strong>del</strong>l’innominato, facciamo così<br />

sennò innesco un’altra <strong>di</strong>scussione, il PD nella persona – attenzione – <strong>di</strong> Tiozzo Lucio aveva... l’ho<br />

detto bene? Avevamo presentato 2000 emendamenti, si ricorderà Giuseppe, forse anche <strong>di</strong> più,<br />

4000, ha lavorato 10 giorni il Consigliere Scarpa, <strong>di</strong>minuendo <strong>di</strong> 1 Euro nelle voci <strong>di</strong> spesa e<br />

incrementando <strong>di</strong> 1 Euro nelle voci <strong>di</strong> entrata. Al ché cosa è successo? L’allora Segretario Generale<br />

dottor Natale ha detto “no perché sono irricevibili in quanto seriali” e noi quella volta uscimmo<br />

dall’aula, quin<strong>di</strong> per favore non <strong>di</strong>ciamo cose che non esistono. Questo per una questione <strong>di</strong> verità.<br />

La seconda cosa che devo <strong>di</strong>re, scusate ma se il dottor Veronese <strong>di</strong>ce oggi, qui in questo momento,<br />

che la terra non è sferica ma è cubica, io sono convinto che se vado alle porte d’Ercole, l’attuale<br />

Gibilterra, a un certo momento trovo un angolo e cado nel buio perché bisogna credergli. Se il<br />

dottor Veronese <strong>di</strong>ce che ci sono <strong>del</strong>le baite montane, il dottor Veronese ha ragione, e che caspita<br />

insomma! Noi votiamo contro non per il refuso, perché credo che ha ragione lui, ma perché siamo<br />

contrari naturalmente alla tassa <strong>di</strong> soggiorno.<br />

PRESIDENTE:<br />

pag n. 39 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


Bene, se Scarpa vuole presentare l’emendamento poi lo mettiamo ai voti. Interviene anche<br />

Marcellino Boscolo.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPPON MARCELLINO:<br />

Io raccomando che i sol<strong>di</strong> raccolti per la tassa <strong>di</strong> soggiorno siano effettivamente spesi nell’ambito<br />

turistico. Che possibilmente siano coinvolti gli operatori, i rappresentanti <strong>del</strong>le categorie che la<br />

pagano questa tassa, nella decisione <strong>di</strong> in quali settori e dove spenderli. L’altro auspicio è che vista<br />

la novità e viste le modalità un po’ <strong>di</strong>verse anche in passato, si utilizzi la massima tolleranza per gli<br />

eventuali errori che gli operatori potessero compiere. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Consigliere Scarpa se vuole presentare l’emendamento mettiamo ai voti l’emendamento e poi...<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

Il parere com’è Presidente?<br />

PRESIDENTE:<br />

Il parere <strong>del</strong>l’emendamento <strong>di</strong> Scarpa è favorevole.<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

Allora lo ritiro.<br />

PRESIDENTE:<br />

Mettiamo ai voti il provve<strong>di</strong>mento, prego. Si sono astenuti Bullo Clau<strong>di</strong>o e Donin Renzo, hanno<br />

votato contro Malaspina, Boscolo Gilberto, Guarnieri Fortunato, Scarpa Gianfranco, tutti gli altri<br />

hanno votato favorevoli. Dolfin Marco?<br />

Votiamo l’imme<strong>di</strong>ata esecutività, prego. Nel frattempo che controlliamo la votazione facciamo una<br />

comunicazione <strong>di</strong> servizio, facciamo il prossimo punto e poi faremo la pausa, guar<strong>di</strong> non ho<br />

problemi, è che mi è stata richiesta da più parti una pausa, Consigliere Guarnieri poi la mettiamo ai<br />

voti quin<strong>di</strong> non c’è nessun problema.<br />

Hanno votato contrari... scusate! Consigliere Montanariello ... intervento fuori microfono ... hanno<br />

votato contro Malaspina Massimiliano ancora, perché proprio ... intervento fuori microfono ... è la<br />

seconda volta, errare è umano e perseverare è <strong>di</strong>abolico, Boscolo Gilberto, Guarnieri Fortunato,<br />

Scarpa Gianfranco. Si sono astenuti Boscolo Beniamino, Bullo Clau<strong>di</strong>o, Donin Renzo e Dolfin<br />

Marco. Il provve<strong>di</strong>mento è approvato, passiamo al sesto punto.<br />

DELIBERAZIONE N. 105 DEL 11.07.2012<br />

PRESIDENTE:<br />

Adesione ai principi e le in<strong>di</strong>cazioni sulle convezioni O.N.U. sui <strong>di</strong>ritti <strong>del</strong>le persone con <strong>di</strong>sabilità<br />

per la programmazione e il miglioramento <strong>del</strong>le politiche sociali in territorio <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong> – atto <strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>rizzo. Prego Sindaco.<br />

SINDACO:<br />

Senz’altro questa adesione alla convenzione O.N.U. sui <strong>di</strong>ritti <strong>del</strong>le persone con <strong>di</strong>sabilità, un<br />

passaggio importante <strong>di</strong> civiltà che fa seguito ad iniziative in coerenza con questi principi che si<br />

sono prese anche in questo Consiglio Comunale, per esempio con riferimento al regolamento <strong>del</strong><br />

demanio marittimo in cui abbiamo inteso inserire in quel contesto dei principi che tengano conto dei<br />

<strong>di</strong>ritti <strong>del</strong>le persone con <strong>di</strong>sabilità. Quin<strong>di</strong> è in coerenza con questo impegno che ci siamo presi con<br />

questa Amministrazione, senz’altro anche rispettato dalle Amministrazioni passate, che si ritiene <strong>di</strong><br />

consacrare con un passaggio <strong>di</strong> Consiglio Comunale questo importante momento.<br />

pag n. 40 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


E’ qualificante appunto per l’intero Consiglio stabilire con la formalità <strong>di</strong> un voto <strong>di</strong> questa<br />

assemblea l’adesione <strong>di</strong> questo Comune ai principi <strong>di</strong> questa convenzione. Convenzione alla quale<br />

già oggi debbono adeguarsi le normative degli stati, già in passato come si è detto, con passate<br />

Amministrazioni e anche con quella attuale ci si è orientati nel <strong>del</strong>iberare i singoli provve<strong>di</strong>menti ai<br />

principi che sono richiamati nella convenzione stessa. In particolare l’idea <strong>di</strong> fondo <strong>del</strong>la<br />

convenzione è quella <strong>di</strong> agire per l’uguaglianza tra tutte le persone rimuovendo in ogni senso gli<br />

ostacoli poste <strong>di</strong> fronte alle persone con <strong>di</strong>sabilità. Io credo che sia opportuno e chiedo la<br />

collaborazione <strong>del</strong> Consigliere Marcellino Boscolo perché possa più compiutamente illustrare i<br />

principi <strong>di</strong> questa convenzione confidando che ci possa essere al riguardo, e sono convinto che sarà<br />

così, un voto unanime e convinto.<br />

PRESIDENTE:<br />

Prego Consigliere Marcellino.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPPON MARCELLINO:<br />

Ieri siamo stati in commissione e ha avuto uno svolgimento più <strong>di</strong> tipo seminariale che non <strong>di</strong>ciamo<br />

la classica commissione che si fa. Ci siamo soffermati soprattutto sulle prime parole proprio <strong>del</strong><br />

titolo, convenzione per i <strong>di</strong>ritti <strong>del</strong>le persone con <strong>di</strong>sabilità, persone con <strong>di</strong>sabilità abbiamo parlato<br />

un po’ <strong>del</strong> linguaggio, <strong>del</strong> lessico, <strong>del</strong>la parte semantica <strong>di</strong>rebbe Fortunato che ho qui vicino, <strong>di</strong>rei<br />

che è stata abbastanza una <strong>di</strong>scussione fruttuosa e gratificante. Che <strong>di</strong>re, ogni articolo <strong>di</strong> questa<br />

convenzione sono 50 articoli, avrebbe bisogno <strong>di</strong> una parte seminariale per essere <strong>di</strong>ffusamente<br />

spiegata e <strong>di</strong>scussa. Ho scritto un piccolo intervento proprio per <strong>di</strong>re quali sono i fondamenti <strong>di</strong><br />

questa convenzione ma soprattutto anche i pericoli che stiamo vivendo in questi anni <strong>di</strong> crisi<br />

profonda. Allora, la convenzione O.N.U. sui <strong>di</strong>ritti <strong>del</strong>le persone con <strong>di</strong>sabilità, poco più <strong>di</strong> 50<br />

pagine, scritte in un linguaggio molto <strong>di</strong>retto, che spiegano che le persone con <strong>di</strong>sabilità sono<br />

semplicemente persone con <strong>di</strong>ritti come tutti gli altri e che si <strong>di</strong>venta persone con <strong>di</strong>sabilità solo e<br />

quando si incontrano barriere comportamentali e ambientali che impe<strong>di</strong>scono la partecipazione su<br />

base <strong>di</strong> uguaglianza e <strong>di</strong> pari opportunità con gli altri.<br />

La convenzione ci <strong>di</strong>ce che l’uguaglianza è qualcosa <strong>di</strong> possibile se si mettono in atto interventi<br />

adeguati. In un periodo <strong>di</strong> forte crisi economica e sociale è stata veicolata un’immagine <strong>del</strong>la<br />

<strong>di</strong>sabilità come un peso insostenibile per la società. E’ così emerso ciò che in realtà era<br />

semplicemente al <strong>di</strong> sotto <strong>di</strong> quella soglia <strong>di</strong> inibizione dettata dal politicamente corretto, sono<br />

emersi sentimenti nascosti che <strong>di</strong>mostrano quanta strada vi sia ancora da percorrere per superare,<br />

sempre che sia <strong>del</strong> tutto superabile, l’avversione nei confronti <strong>di</strong> chi non è come gli altri. Con la sua<br />

presenza <strong>di</strong> obbliga a guardare in faccia alla realtà, a ciò che hai magari confinato nella sfera <strong>del</strong><br />

rimosso. La persona con <strong>di</strong>sabilità ti ricorda che tu, anche tu in quanto essere umano sei soggetto a<br />

limiti, a volte anche molto pesanti; c’è un bivio, o te ne fai una ragione partendo dal dato<br />

fondamentale che la <strong>di</strong>gnità è <strong>di</strong> ogni essere umano e allora lavori per una società più inclusiva,<br />

oppure fai come gli spartani che si liberavano dei bambini che non venivano bene.<br />

La versione moderna <strong>di</strong> una simile scelta la conosciamo e si chiama action T4 che significa azione<br />

:........... che è l’in<strong>di</strong>rizzo <strong>del</strong> ministero <strong>del</strong>lo salute <strong>del</strong> partito sociale nazista che praticamente aveva<br />

pianificato l’eutanasia per tutte le persone con <strong>di</strong>sabilità arrivando all’eliminazione <strong>di</strong> 70 mila<br />

persone. Questo accadde nella seconda metà degli anni 30, fu una trage<strong>di</strong>a che non si può e non si<br />

deve mai <strong>di</strong>menticare ed è una strada che sia pure con modalità <strong>di</strong>verse, più subdole magari,<br />

qualcuno potrebbe voler ripercorrere. Qui volevo spiegare un attimo quale potrebbe essere la<br />

modalità più subdola, certamente non si tornerà a un programma <strong>di</strong> eutanasia.<br />

PRESIDENTE:<br />

Cerchiamo <strong>di</strong> essere concisi per il rispetto <strong>del</strong> tempo <strong>di</strong> tutti i Consiglieri.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPPON MARCELLINO:<br />

pag n. 41 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


Certo, l’eutanasia, ma le politiche sociali che magari qualcuno auspica potrebbero fare in modo che<br />

l’eutanasia venga chiesta dalle stesse persone con <strong>di</strong>sabilità. Ed è questo che spaventa. Sei troppo<br />

pessimistico ad affermare che oggi ci troviamo <strong>di</strong> fronte a un tale bivio, è un fatto però che si va<br />

accentuando la <strong>di</strong>varicazione tra il pensiero <strong>del</strong> movimento <strong>del</strong>le associazioni che intende<br />

fermamente continuare a percorrere la prima strada sancita a livello internazionale dalla<br />

convenzione <strong>del</strong>le nazioni unite e coloro che, anche quando non lo <strong>di</strong>cono apertamente, non si<br />

opporrebbero più <strong>di</strong> tanto a soluzioni spartane. A Sparta selezionavano la razza abbandonando i<br />

bambini che non rispettavano certi canoni sul monte Taigete e non è probabilmente un caso che<br />

questi spartani a furia <strong>di</strong> eliminare quelli che ritenevano imperfetti, pensate, unici nel mondo greco,<br />

non hanno lasciato all’umanità uno scultore, un architetto, un filosofo, un musicista e un poeta.<br />

Nulla!<br />

Ecco perché è importante che i principi e i contenuti <strong>di</strong> uguaglianza e <strong>di</strong> pari opportunità che<br />

costituiscono la convenzione <strong>del</strong>le nazioni unite per i <strong>di</strong>ritti <strong>del</strong>le persone con <strong>di</strong>sabilità <strong>di</strong>ventino<br />

patrimonio <strong>del</strong>la nostra città. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Bene, se non ci sono altri interventi, Guarnieri prego.<br />

CONSIGLIERE GUARNIERI FORTUNATO:<br />

Volevo, su questo dopo <strong>di</strong>ce i tempi sono... però <strong>di</strong>scussa così questa cosa rischia <strong>di</strong> essere, scusate<br />

se ve lo <strong>di</strong>co, ma spoetizzata, perde valenza. Perché lo facciamo alla fine <strong>di</strong> 4 ore <strong>di</strong> smaronamento,<br />

lasciate che ve lo <strong>di</strong>ca, dopo andremo via, bisogna far presto perché i borborigmi, sento già dei<br />

stomaci che .... cioè è una cosa importante che secondo me doveva essere trattata con un clima e<br />

con una tempistica adeguata rispetto al senso <strong>di</strong> quello <strong>di</strong> cui si sta parlando, adesso non vorrei<br />

nemmeno accennare che mentre lui leggeva io facevo i cavoli miei da una parte, quello parlava <strong>di</strong><br />

là, questi altri parlavano <strong>di</strong> qua. Però comprendo, capisco, siamo stanchi, però una riflessione su<br />

queste cose qua la dobbiamo fare. Perché come <strong>di</strong>cevamo ieri in commissione, qui è una sfida che<br />

noi lanciamo anche con questo accoglimento a un modo <strong>di</strong> pensare che nel corso dei secoli è entrato<br />

nel DNA <strong>del</strong> Comune pensiero. Ci è entrato, ricordava prima anche Marcellino, ad<strong>di</strong>rittura si è<br />

incar<strong>di</strong>nato in una forma semantica, filologica quasi che è stata assunta in maniera negativa da ampi<br />

strati <strong>del</strong>la popolazione che non necessariamente sono strati meno abbienti, meno acculturati etc.<br />

perché per esempio, anche prendendo nella nostra città, lo ricordavamo anche ieri, a volte anche<br />

persone istruite si lasciano andare alle frasi <strong>del</strong> tipo “stai 5 spanne <strong>di</strong>stanti da quei segnai da Dio”<br />

cioè chi è in carrozzina, chi è ... cioè segnai da Dio, dopo che tu abbia l’AIDS vieni, mi dai un<br />

bacio, mi puoi infettare <strong>di</strong> una malattia <strong>di</strong> quel tipo o per non farla più banale, come succede ormai<br />

in una città come questa, infettarsi con...<br />

PRESIDENTE:<br />

Scusi Consigliere.<br />

CONSIGLIERE GUARNIERI<br />

Avete fame ho già capito.<br />

PRESIDENTE:<br />

No, no, no, semplicemente perché ha detto una cosa inesatta che non vorrei ferisse qualcuno,<br />

attraverso il bacio l’AIDS non si contagia, detto ciò an<strong>di</strong>amo avanti, visto che è anche un me<strong>di</strong>co!<br />

CONSIGLIERE GUARNIERI:<br />

Facciamo una <strong>di</strong>scussione tecnica allora <strong>di</strong> come si trasmette il virus HIV?<br />

PRESIDENTE:<br />

pag n. 42 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


No, siccome...<br />

CONSIGLIERE GUARNIERI FORTUNATO:<br />

Ti parlo <strong>del</strong> formolo, dei 40 gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> temperatura? Dai su!<br />

Quin<strong>di</strong> voglio <strong>di</strong>re, il rischio è che attraverso queste forme <strong>di</strong> interpretazione <strong>del</strong>la <strong>di</strong>versità, in<br />

Commissione anche qualcuno ha detto <strong>di</strong>versità <strong>di</strong> qualsiasi natura, mi pare lo stesso Boscolo<br />

Alessandro, anche Zanni etc. vero? Ecco.<br />

Quin<strong>di</strong> bisogna assumere una forma mentis che vada a cambiare ra<strong>di</strong>calmente la nostra idea <strong>di</strong> che<br />

cosa è una persona con <strong>di</strong>sabilità, perché così dobbiamo chiamarla questa cosa. E’ vero anche, altro<br />

esempio fatto ieri, che tra qualcuno che ha un’ampia <strong>di</strong>sabilità e qualcuno che ha un’ampia e certa<br />

sicurezza <strong>di</strong> essere sano, mai sicurezza fu più fallace <strong>di</strong> questa, perché io <strong>di</strong>co sempre dammi una<br />

siringa e ti faccio vedere io che sano non sei perché ti indago e chi indaga trova in me<strong>di</strong>cina. Dico,<br />

tra questi due opposti in mezzo c’è tutta una <strong>di</strong>versificazione, avete poco da toccarvi perché avete<br />

<strong>del</strong>le facce che non mi piacciono tanto. C’è una <strong>di</strong>versificazione talmente variopinta che è molto<br />

<strong>di</strong>fficile, quasi impossibile stabilire con assoluta certezza il grado <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità come è <strong>di</strong>fficile<br />

all’opposto stabilire con un’assoluta certezza il grado <strong>di</strong> sanità, il grado <strong>di</strong> salute.<br />

Allora, se su questo siamo d’accordo, e cioè che le certezze da questo punto <strong>di</strong> vista non devono<br />

esistere, io credo che invece, ho fatto un appunto poi a Marcellino, cioè andare a fare l’autopsia<br />

<strong>del</strong>la filologica e semantica, perché è entrato nel costume <strong>verbale</strong> identificare chi ha un problema <strong>di</strong><br />

questa natura, noi usiamo una terminologia, non possiamo massacrarci per questo. Perché andando<br />

un po’ più in là alla fine siamo costretti a <strong>di</strong>re, l’unica roba che ci rimane Marcellino, qui non ci<br />

sono più le parole, non ci sono più i vocaboli sbagliati etc., c’è solamente un dato, che noi<br />

dobbiamo essere rispettosi, sempre e comunque senza farci violenza <strong>di</strong> come ci dobbiamo<br />

comportare e parlare rispetto alle persone teoricamente <strong>di</strong>verse da noi perché questo è un grado<br />

ulteriore <strong>di</strong> civiltà e solo così si segna un gra<strong>di</strong>no in più che noi facciamo anche con questo rispetto<br />

alla volontà che noi esprimiamo oggi in questa sera <strong>di</strong> andare in una <strong>di</strong>rezione che sia appunto <strong>di</strong><br />

civiltà e <strong>di</strong> rispetto <strong>di</strong> chi è <strong>di</strong>verso da noi, <strong>di</strong>sabile, omosessuale, eterosessuale o chi altro. Siamo in<br />

un momento <strong>di</strong> avanzamento <strong>di</strong> ulteriore civiltà, questo vuol <strong>di</strong>re che va bene.<br />

PRESIDENTE:<br />

Montanariello.<br />

CONSIGLIERE MONTANARIELLO JONATAN:<br />

Grazie Presidente. Sarò molto breve dopo la <strong>di</strong>scussione <strong>di</strong> Guarnieri. Io colgo l’occasione per<br />

invitare Marcellino che con queste proposte rende sempre lustro e porta qualcosa <strong>di</strong> positivo<br />

all’interno <strong>del</strong>la nostra <strong>di</strong>scussione. L’ho già fatto in Commissione e te lo faccio adesso<br />

pubblicamente, rinnovandoti Marcellino a portare tutte quelle che sono queste iniziative o questi<br />

temi <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione perché ne parlavamo anche ieri, a volte relazionarsi, come te leggevi all’inizio<br />

<strong>del</strong>la proposta <strong>del</strong>la <strong>del</strong>ibera, <strong>di</strong>venta <strong>di</strong>fficile ma perché? Perché c’è una <strong>di</strong>fficoltà stessa, chi<br />

fortunatamente non gli capita <strong>di</strong> doversi relazionare con alcune problematiche, nel potersi porre e<br />

<strong>di</strong>alogare tranquillamente cercando <strong>di</strong> non sentirsi in <strong>di</strong>fficoltà per magari usare un termine<br />

improprio. Perché a volte è <strong>di</strong>fficile conoscere la sensibilità e quale termine meno possa ledere al<br />

nostro interlocutore, qualora il nostro interlocutore rientrasse, tra virgolette, chi non è come noi.<br />

Quin<strong>di</strong> è proprio sulla scia <strong>di</strong> quello che <strong>di</strong>ceva Fortunato, che c’è un avanzamento <strong>di</strong> civiltà<br />

portando queste <strong>di</strong>scussioni e approvando come questa <strong>del</strong>ibera altre, io ti invito Marcellino <strong>di</strong><br />

alzare la <strong>di</strong>scussione, alzare il tiro su queste <strong>di</strong>scussioni perché è importante per noi conoscere<br />

quello che fortunatamente posso <strong>di</strong>re non siamo chiamati a conoscere, quin<strong>di</strong> io ti ringrazio per<br />

istruirci, aiutarci a civilizzarci sotto questo punto <strong>di</strong> vista. Quin<strong>di</strong> ben vengano queste proposte e<br />

ben vengano tutte le altre che metterai in campo, perché penso che <strong>di</strong>ano valore e <strong>di</strong>mostrino quello<br />

che è il nostro grado <strong>di</strong> civiltà che ha ancora tanto da crescere e da imparare. Quin<strong>di</strong> grazie<br />

pag n. 43 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


Marcellino, noi siamo completamente favorevoli e ti invito a portare ancora queste proposte che<br />

danno un senso morale anche a quella che è l’attività politica. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Donin ha chiesto <strong>di</strong> intervenire brevemente.<br />

CONSIGLIERE DONIN RENZO:<br />

Sì brevemente. Mi <strong>di</strong>spiace essere sempre contro Montanariello, ma oggi e anche stasera. Ma tu,<br />

scusa un attimo, grazie intanto Marcellino in commissione ci siamo sentiti bene, io penso che tu non<br />

vuoi civilizzare me anzi vuoi sensibilizzare me, sono dei termini veramente... c’è una <strong>di</strong>fferenza.<br />

civilazzare, amico mio, o no? Dimmi se sbaglio! ... intervento fuori microfono ... è giusto, io ti<br />

ringrazio, ma hai sbagliato termine, è molto grave perché mi <strong>di</strong>ci che non sono civilizzato ...<br />

intervento fuori microfono ... no, no.<br />

PRESIDENTE:<br />

Consigliere Donin, è giovane! E’ giovane!<br />

CONSIGLIERE DONIN RENZO:<br />

Io ti ringrazio <strong>del</strong>la sensibilizzazione che ci stai dando, ieri abbiamo fatto una bella <strong>di</strong>scussione<br />

secondo me in <strong>di</strong>scussione, forse più importante <strong>di</strong> adesso visto, come ha detto Fortunato l’ora<br />

tarda, la situazione un po’... io ti ringrazio e io penso <strong>di</strong> ritornare su questo punto. Sicuramente se tu<br />

ci vuoi dare una mano a ritornarci e sicuramente a sensibilizzarci, ancora <strong>di</strong> più. Grazie Marcellino.<br />

PRESIDENTE:<br />

Do la parola per una breve replica. Mi ha chiesto <strong>di</strong> intervenire prima Alessandro Boscolo e poi do<br />

anche la parola a Marcellino per le conclusioni.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO ALESSANDRO:<br />

Grazie Presidente. Io volevo ringraziare Marcellino proprio perché la non conoscenza <strong>di</strong> alcune<br />

tematiche fa sì che avendo come colleghi gente come Marcellino, quin<strong>di</strong> che si occupa <strong>di</strong> queste<br />

cose, fa sì che più se ne parli più si affrontino queste tematiche non sempre conosciute, anche a<br />

parere mio, anche nei termini <strong>di</strong> definizione a volte si rischia nella goffaggine <strong>di</strong> non sapere<br />

l’argomento e si rischia <strong>di</strong> fare, commettere imprecisioni, commettere gaffe anche nei confronti <strong>di</strong><br />

una persona portatrice <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità, che magari se si trattasse <strong>di</strong> argomento – perché lo si conosce –<br />

con normalità non si farebbe. Marcellino lo ringrazio anche perché il fatto che se ne parli ci fa avere<br />

meno paura <strong>di</strong> quello che è <strong>di</strong>verso, perché la paura <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso nella storia ha provocato i maestri <strong>del</strong><br />

nazismo, la paura degli ebrei perché erano <strong>di</strong>versi <strong>di</strong> noi ha provocato il nazismo, la paura <strong>del</strong>le<br />

persone <strong>di</strong>verse sessualmente e <strong>di</strong> religione ha portato le più gran<strong>di</strong> ottusità e le più gran<strong>di</strong> catastrofi<br />

dal punto <strong>di</strong> vista <strong>del</strong>l’umanità. Quin<strong>di</strong> io penso che questa cosa non debba essere fina a sé stessa<br />

ma debba seguire a <strong>del</strong>le iniziative, <strong>del</strong>le iniziative soprattutto che vadano a sensibilizzare sia noi<br />

“adulti” ma anche soprattutto le nuove generazioni quin<strong>di</strong> nella scuola, dove si va ad agire sulle<br />

menti e dove si va a creare una sensibilità, un senso civico e un senso in modo tale da rendere meno<br />

<strong>di</strong>verso coloro che a parer nostro forse lo sono. Ma lo sono semplicemente perché hanno, scusate<br />

anche l’ingarbugliamento, solo perché hanno <strong>del</strong>le <strong>di</strong>versità rispetto a noi stessi e non perché siano<br />

meno importanti <strong>di</strong> noi. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire brevemente...<br />

BOSCOLO CAPPON MARCELLINO:<br />

pag n. 44 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


Una piccola chiosa, intanto ringrazio tutti gli intervenuti, voglio ricordare, cioè spero <strong>di</strong> no, però chi<br />

sarà fortunato invecchierà e adesso si invecchia sempre <strong>di</strong> più. Lo sapete che il 75% <strong>del</strong>le persone<br />

con <strong>di</strong>sabilità grave ha più <strong>di</strong> 65 anni? L’invecchiamento, i progressi <strong>del</strong>la me<strong>di</strong>cina porteranno a<br />

che la gente sopravvivi <strong>di</strong> più ma con sempre più magagne. Questo è... i principi, i contenuti, i<br />

regolamenti, leggi, sono fatte in una prospettiva futura che vedrà una maggioranza <strong>di</strong> anziani<br />

acciaccati, <strong>di</strong>sabili che vorranno vivere e che vogliono vivere già da adesso. Perciò una classe<br />

<strong>di</strong>rigente deve avere presente tutto questo e deve presentare, fare <strong>del</strong>le politiche adeguate proprio in<br />

previsione <strong>di</strong> questo. Grazie a tutti.<br />

PRESIDENTE:<br />

Io aggiungo solo una cosa brevemente, ricordo un libro che <strong>consiglio</strong> tra l’altro a tutti <strong>di</strong> leggere,<br />

molto bello, “l’oscuro <strong>di</strong> Talos e <strong>di</strong> Manfre<strong>di</strong>” che nasce proprio da una storia ambientata a Sparta e<br />

interpretata da un bambino che aveva <strong>di</strong>sabilità. Credo sia stata interessante la Commissione <strong>di</strong> ieri<br />

a cui non ho potuto partecipare, certo è che il tema è un tema che mi sento, vedendo anche i<br />

commenti e i giu<strong>di</strong>zi da parte <strong>di</strong> tutti i Consiglieri, che sia molto sentito, credo sia effettivamente un<br />

segno importante che il nostro Consiglio si stia occupando anche <strong>di</strong> queste tematiche e ne sono<br />

proprio orgoglioso <strong>di</strong> rappresentare il Consiglio su questi temi. Quin<strong>di</strong> credo che sia un vanto per la<br />

nostra città e auspico che tutti i Consiglieri lavorino sempre per accogliere, promuovere iniziative <strong>di</strong><br />

questo genere. Quin<strong>di</strong> un plauso a Marcellino ma a tutti i Consiglieri che comunque si apprestano a<br />

lavorare su tematiche alte che portino la qualità <strong>del</strong>la nostra politica e <strong>del</strong>le nostre <strong>di</strong>scussioni su<br />

questo versante, perché questa è la modalità con cui si riesce a costruire una città utile anche ai<br />

citta<strong>di</strong>ni <strong>del</strong> nostro futuro. Grazie quin<strong>di</strong> a tutti <strong>di</strong> questa cosa, mettiamo tranquillamente ai voti la<br />

proposta <strong>di</strong> <strong>del</strong>ibera, prego. Non ha votato Boscolo Beniamino, Bullo Clau<strong>di</strong>o, Penzo Matteo ha<br />

votato, ma ha votato cosa? Bene. Allora abbiamo 18 voti a favore, il provve<strong>di</strong>mento è passato.<br />

Se non ci sono obiezioni io voterei la sospensione <strong>del</strong> Consiglio per poi riunirci, ora sono le 20.50,<br />

per riunirci alle 21.30-21.45. Quin<strong>di</strong> se siete d’accordo io propongo la sospensione per questa<br />

piccola pausa, poi ripren<strong>di</strong>amo con gli ultimi 3 punti <strong>del</strong>l’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno.<br />

Riconoscimento <strong>del</strong> debito fuori Bilancio, Pamela S.r.l. ... intervento fuori microfono ... il<br />

penultimo, quello dopo, sono 3 i punti! Votiamo la sospensione, prego. Bene il Consiglio è sospeso,<br />

ripren<strong>di</strong>amo alle 21.30. Grazie.<br />

Il Consiglio Comunale viene sospeso. Sono le ore 20.53<br />

Il Consiglio Comunale viene ripreso. Sono le ore 22.06<br />

Il Segretario Generale procede all’appello.<br />

DELIBERAZIONE N. 106 DEL 11.07.2012<br />

PRESIDENTE:<br />

Perfetto, siamo arrivati al punto n. 7. – Riconoscimento debiti fuori bilancio ex art. 194 comma 1<br />

lettera e) <strong>del</strong> decreto legislativo 267 <strong>del</strong> 2000 derivante dall’atto <strong>di</strong> precetto protocollo <strong>comunale</strong> n.<br />

15730 <strong>del</strong> 27 marzo 2012. Prego Assessore.<br />

ASSESSORE ROSSI RICCARDO:<br />

Il provve<strong>di</strong>mento è stato <strong>di</strong>scusso in due Commissioni Consiliari, la seconda purtroppo per problemi<br />

sono anche giunto in ritardo, in quella seconda Commissione era presente anche l’Avvocato Papa<br />

che senza ombra <strong>di</strong> dubbio insieme all’Architetto Talieh Noori avranno dato le spiegazioni <strong>del</strong> caso,<br />

la cifra è abbastanza contenuta, anzi è contenuta, si tratta <strong>di</strong> circa 5 mila Euro, vengono riconosciute<br />

le caratteristiche perché possa essere acquisito, possa essere dato parere <strong>di</strong> riconoscimento <strong>di</strong><br />

legittimità <strong>del</strong> debito fuori bilancio. Tecnicamente era <strong>di</strong>scussione è stata affrontata in sede <strong>di</strong><br />

pag n. 45 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


commissione dove sono state anche espresse <strong>del</strong>le perplessità legate magari non solo al debito fuori<br />

bilancio, chiedo anche scusa che in quella seconda commissione, quando c’era l’avvocato non sono<br />

riuscito ad essere presente, magari chi – se si dovesse accendere la <strong>di</strong>scussione – potrebbe<br />

intervenire qualcuno dei miei colleghi. Per cui Presidente se...<br />

PRESIDENTE:<br />

Bene, ha chiesto <strong>di</strong> intervenire il Consigliere Dolfin. Non capito perché si stava... siccome prima<br />

avevo visto che voleva parlare, poi l’ho visto correre verso <strong>di</strong> là, ho detto si vuole buttare giù! Non<br />

sia mai!<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

Pensava che mi buttavo? Per un debito fuori bilancio!<br />

PRESIDENTE:<br />

Prego.<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

Io come ho avuto modo <strong>di</strong> <strong>di</strong>scutere in commissione, non voglio entrare in merito alla vicenda<br />

perché penso che è una vicenda tecnica, il <strong>di</strong>rigente e anche l’avvocato civico, l’avvocato Papa ci ha<br />

spiegato il tutto. Però entrerei un attimo sulla <strong>di</strong>scussione che è stata fatta e per certi versi è stata un<br />

po’ accennata e anticipata dall’Assessore, ossia un risvolto che è apparso conseguente a questa<br />

<strong>del</strong>ibera. Non ho qua, perché il collega Penzo è andato via e non mi ha lasciato il foglio, però<br />

comunque mi ricordo – se dopo magari possiamo avere anche la possibilità <strong>di</strong> recuperare il<br />

documento – però siamo riusciti ad avere durante la Commissione, in fase <strong>del</strong>la Commissione, un<br />

documento che il <strong>di</strong>rigente all’urbanistica informava il Presidente <strong>del</strong> Consiglio che era presente<br />

durante la commissione e il Sindaco, richiamando a sua volta questi organi. Praticamente lui<br />

affermava che non riusciva a capacitarsi <strong>del</strong> fatto che questo debito non fosse già per certi versi<br />

passato in Consiglio Comunale e dunque ci fosse già stata la commissione. Scusate ma ho un dolce<br />

in bocca.<br />

Questo aspetto ha fatto sì che crei non poca, da parte nostra, irritazione, nel senso che questo<br />

documento alla fine apportava una <strong>di</strong>citura affermando che lui sarebbe ricorso alla Corte dei Conti<br />

Regionale affermando che lui, non voglio essere ripetitivo, affermando che le colpe sarebbero state<br />

<strong>del</strong> Consiglio se all’epoca nel periodo <strong>di</strong> maggio in cui per la prima volta abbiamo passato in<br />

commissione questa <strong>del</strong>ibera, non era stata approvata. Allora, io mi sono arrabbiato con il <strong>di</strong>rigente,<br />

non ho nessuna remora <strong>di</strong> <strong>di</strong>re questo e mi <strong>di</strong>spiace anche che poi il <strong>di</strong>rigente abbia menzionato il<br />

fatto che vuole anche querelarmi su questo aspetto. Ma lo faccia pure! Dopo<strong>di</strong>ché farò altrettanto io<br />

se questo è il suo modo <strong>di</strong> procedere e mi <strong>di</strong>spiace che non ci sia questa sera perché potremo anche<br />

chiarire questo aspetto, cosa che io ho cercato il giorno dopo, senza problemi a <strong>di</strong>rlo, <strong>di</strong> cercare un<br />

attimo <strong>di</strong> <strong>di</strong>scutere su questo fatto.<br />

Perché questo? Perché non può essere che un Dirigente ha torto o ragione sulla pratica, ripeto, non<br />

voglio entrare in merito alla pratica stessa, ma che ci sia un errore piuttosto che... ma questo non<br />

può essere attribuito poi al Consiglio Comunale se nel frattempo non è stato votato. Perché al<br />

periodo <strong>di</strong> maggio in cui per la prima volta ci fu portata in commissione questa <strong>del</strong>ibera,<br />

opposizione e maggioranza insieme abbiamo deciso <strong>di</strong> rivederlo, <strong>di</strong> rimandarlo alla possibilità <strong>di</strong><br />

avere con noi anche l’avvocato civico, cosa che è avvenuta dopo due mesi, va beh!<br />

Questa però non deve essere una colpa nei confronti <strong>del</strong> Consiglio Comunale <strong>di</strong> tutti noi, perché<br />

altrimenti viene meno il ruolo <strong>del</strong> Consiglio, maggioranza e opposizione, non esiste questa cosa,<br />

non esiste che un <strong>di</strong>rigente possa arrivare qua e <strong>di</strong>re: beh io sono apposto, se non è votato è colpa<br />

<strong>del</strong> Consiglio Comunale!<br />

Quando mai questa cosa? Non è mai successa. Almeno personalmente nella passata<br />

Amministrazione questa cosa non è avvenuta, adesso mi ritrovo questa cosa, io ho interpellato più<br />

pag n. 46 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


<strong>di</strong> qualcuno che è più anziano <strong>di</strong> me che ne ha vissute e ne ha viste altrettante, ma <strong>di</strong> queste cose<br />

non si è mai visto niente <strong>di</strong> questo genere, che un <strong>di</strong>rigente attribuisca le colpe <strong>di</strong> non approvazione<br />

<strong>di</strong> una <strong>del</strong>ibera e dunque l’informativa alla Corte dei Conti perché questo non è passato già in<br />

Consiglio. Non esiste.<br />

Allora io spero, come ho avuto modo <strong>di</strong> <strong>di</strong>rlo quella sera in commissione, io spero che il Sindaco o<br />

chi per esso, prenda in considerazione questo aspetto, mi fa piacere che anche il Presidente <strong>del</strong><br />

Consiglio, essendo stato citato, anche quella sera, si sia reso conto che la situazione è un po’<br />

<strong>di</strong>fficile oggi giorno. La butto un po’ in politica, siamo qua, non nascondo che c’è un po’ <strong>di</strong> attrito<br />

all’interno <strong>del</strong>la maggioranza e soprattutto tra <strong>di</strong>rigenti, tra il segretario generale piuttosto che il<br />

<strong>di</strong>rigente urbanistica piuttosto che altri <strong>di</strong>rigenti. C’è una situazione un po’ ballerina che è apparsa<br />

magari anche nella serata prima in cui abbiamo visto, sempre durante la commissione, l’aspetto<br />

legato a un debito fuori bilancio che vedremo dopo, quello <strong>del</strong>la San Felice, lo stesso che c’è stato<br />

un attrito tra <strong>di</strong>rigenti, segretari e quant’altro. Allora io chiedo al Sindaco che è qui che una volta<br />

per tutte, al <strong>di</strong> là <strong>del</strong> debito fuori bilancio che è una cifra anche irrisoria per certi versi ma è la forma<br />

in cui ci è venuto questo documento, quel documento in cui viene colpevolizzato il Consiglio<br />

Comunale, viene messo alla berlina per certi versi il Consiglio Comunale, maggioranza e<br />

opposizione, non parlo <strong>di</strong> opposizione, parlo <strong>di</strong> tutto il Consiglio Comunale; c’è stato un attacco nei<br />

confronti <strong>del</strong> Consiglio Comunale da parte <strong>di</strong> un <strong>di</strong>rigente, non ve lo possiamo nascondere e far<br />

finta <strong>di</strong> niente su questo aspetto perché i documenti parlano.<br />

Come ho detto quella sera, e finisco Presidente, spero che venga fatta chiarezza su questo aspetto, io<br />

all’epoca ho detto “chiederei, apprezzerei <strong>del</strong>le scuse da parte <strong>del</strong> <strong>di</strong>rigente” però questo mi ha<br />

portato all’ira <strong>del</strong> <strong>di</strong>rigente stesso che adesso non so se mi devo ritenere, come ha detto quella sera,<br />

querelato o non querelato solo per avere detto questa cosa. Tutto qua, spero che venga fatta<br />

chiarezza signor Sindaco perché queste vicende qua non devono più avvenire, le colpe il Consiglio<br />

le ha nel momento in cui vota un provve<strong>di</strong>mento, non quando ho il <strong>di</strong>ritto sacrosanto <strong>di</strong> rinviare un<br />

provve<strong>di</strong>mento per avere altre <strong>del</strong>ucidazioni in materia e approfon<strong>di</strong>re l’argomento. Là non ha le<br />

colpe il Consiglio Comunale, ha le colpe casomai nel momento in cui vota. Fine.<br />

PRESIDENTE:<br />

Ci tenevo a sottolineare, Consigliere Dolfin, il fatto che quel materiale <strong>di</strong> cui faceva riferimento è ad<br />

uso e consumo interno, non c’è nessuna <strong>di</strong>atriba tra Dirigenti, l’operato comunque sia è verificato e<br />

sarà compito chiaramente <strong>del</strong>l’Amministrazione essere attenta a monitorare se questo avvenisse.<br />

Volevo <strong>di</strong>rle, per quanto mi riguarda, l’ho ripetuto già in commissione e lo ripeto anche qui in<br />

Consiglio, da parte mia ci sarà tutta la franchezza e tutto il massimo <strong>di</strong> attenzione nel verificare il<br />

caso in cui il Consiglio, quin<strong>di</strong> tutti i Consiglieri, non siano tutelati nelle vesti <strong>del</strong>le proprie<br />

funzioni. Quin<strong>di</strong> non so se questo può tranquillizzarla, però mi assicurerò in futuro, come ho già<br />

fatto, che effettivamente il Consiglio sia sempre tutelato in queste situazioni; perché è nel mio<br />

compito e... se non ci sono altri interventi ha chiesto <strong>di</strong> intervenire Scarpa e poi il Consigliere Pizzo.<br />

Prego Consigliere Scarpa.<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

Sì, grazie Presidente, anche se con<strong>di</strong>vido le affermazioni, le osservazioni e le preoccupazioni <strong>del</strong><br />

Consigliere Dolfin in merito a tutta questa vicenda che ha secondo me <strong>del</strong>le cose piuttosto gravi,<br />

cioè <strong>di</strong> atteggiamenti piuttosto gravi da parte <strong>di</strong> un Dirigente nei confronti dei Consiglieri Comunali<br />

sui quali io in prima battuta avrei intenzione <strong>di</strong> scrivere una lettera ovviamente al Sindaco e al<br />

Segretario Generale per verificare se c’erano gli estremi per mandare in Commissione <strong>di</strong>sciplinare il<br />

<strong>di</strong>rigente in base alle affermazioni etc.<br />

Ma al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> questo poi vedremo, ci penserò ancora qualche giorno, dopo vedremo se deciderò <strong>di</strong><br />

fare questa operazione e sarà poi l’Amministrazione, piuttosto che i Dirigenti ad operare il percorso<br />

per un’eventuale sanzione <strong>di</strong>sciplinare. Io credo però che questa vicenda abbia un po’ <strong>del</strong><br />

paradossale, perché vedete, io le carte sottomano non ce le ho ma grossomodo la vicenda me la<br />

pag n. 47 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


sono fatta spiegare dall’avvocatura civica la quale in buona sostanza mi <strong>di</strong>ce che per un motivo,<br />

questo non è che me lo <strong>di</strong>ce l’avvocatura, all’avvocatura gli spiego cosa succede e io ho fatto <strong>del</strong>le<br />

considerazioni <strong>di</strong> carattere personale e queste mi portano a <strong>di</strong>re che a causa <strong>del</strong>la testardaggine <strong>del</strong><br />

<strong>di</strong>rigente all’urbanistica siamo arrivati a questa situazione. Perché c’è un <strong>di</strong>niego a concedere la<br />

concessione e<strong>di</strong>lizia o l’autorizzazione e<strong>di</strong>lizia che <strong>di</strong>r si voglia, perché stante a quanto <strong>di</strong>ce il<br />

<strong>di</strong>rigente mancava il parere o l’assenso <strong>di</strong> una parte dei condomini proprietari <strong>del</strong> cortile <strong>di</strong> accesso<br />

ai costruen<strong>di</strong> garage. Il Tribunale in prima battuta <strong>di</strong>ce “Comune a te non te ne deve importare<br />

niente <strong>di</strong> quello che succede all’esterno <strong>del</strong>la proprietà <strong>di</strong> coloro che devono costruire, devi solo<br />

guardare gli altri e vedere se le carte sono in regola per concedere questa autorizzazione. E’ così, il<br />

Tribunale in parole povere condanna l’Amministrazione Comunale a rilasciare questa concessione<br />

e<strong>di</strong>lizia. Non contento il <strong>di</strong>rigente contesta un po’ la decisione <strong>del</strong> T.A.R., quin<strong>di</strong> si rivà <strong>di</strong> nuovo al<br />

T.A.R. il quale a quel punto <strong>di</strong>ce “basta, sono stufo, ti do 3 giorni <strong>di</strong> tempo per concedere<br />

l’autorizzazione e condanna l’Amministrazione Comunale al pagamento <strong>del</strong>le spese che mi sembra<br />

siano intorno ai 3.008 Euro più altri mille e qualcosa Euro. Ma non credo che sia finita qui perché<br />

molto probabilmente tra qualche mese ci arriverà un altro debito fuori Bilancio e qualche migliaio<br />

<strong>di</strong> Euro per sistemare la partita messa insieme.<br />

Guardate io ho fatto un’interrogazione e purtroppo oggi per l’assenza <strong>del</strong>l’Assessore, mi <strong>di</strong>ceva il<br />

Presidente ... intervento fuori microfono ... <strong>di</strong>cevo, per l’assenza <strong>del</strong>l’Assessore credo, non so, così<br />

mi ha detto il Presidente, parlo <strong>di</strong> quell’interrogazione relativa alla situazione <strong>di</strong> Val da Rio che<br />

stanno costruendo un, eri tu l’Assessore competente? Al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> questo probabilmente non c’era<br />

nessuno dei due e quin<strong>di</strong> la rinviamo a un’altra <strong>di</strong>scussione. Ma vedete, anche in quel caso, in<br />

quell’interpellanza io evidenzio il fatto che venga data un’autorizzazione e<strong>di</strong>lizia per la<br />

realizzazione <strong>di</strong> un <strong>di</strong>stributore <strong>di</strong> benzina piuttosto che <strong>di</strong> gasolio, bunkeraggio etc. etc. etc., in quel<br />

caso non si salvaguardano i <strong>di</strong>ritti dei terzi. Allora <strong>di</strong>co, sono due pesi e due misure oppure il nostro<br />

buon <strong>di</strong>rigente, presa la stangata dal T.A.R. ha pensato <strong>di</strong> fare una cosa <strong>di</strong>versa? Non credo perché<br />

poi i tempi non è che coincidano, allora ritorniamo a monte <strong>del</strong> ragionamento. A monte <strong>del</strong><br />

ragionamento per <strong>di</strong>re che spesso e volentieri, questa è una cosa che io ho denunciato da parecchio<br />

tempo, era anche nella passata Amministrazione che facevo queste osservazioni. Non c’è un<br />

comportamento uniforme da parte <strong>del</strong> <strong>di</strong>rigente all’e<strong>di</strong>lizia privata nel rilascio <strong>del</strong>le autorizzazioni.<br />

Alle volte si spacca il capello da una parte per lasciare il tronco dall’altra.<br />

Io credo proprio per tutta la vicenda <strong>di</strong> questo fatto, che il Consiglio Comunale non debba<br />

riconoscere questo debito fuori bilancio. Proprio perché causato, ripeto, dalla testardaggine <strong>del</strong><br />

<strong>di</strong>rigente all’e<strong>di</strong>lizia privata. Quin<strong>di</strong> rimandare il pagamento, il danno che potrebbe subire<br />

l’Amministrazione Comunale <strong>di</strong>rettamente alla responsabilità <strong>del</strong> <strong>di</strong>rigente che ha fatto questo tipo<br />

<strong>di</strong> cose, fermo restando Assessore che, la prego <strong>di</strong> documentarsi perché la prossima volta dovrà<br />

darmi una spiegazione ben precisa su quello che sta succedendo a Val da Rio nord, per intendersi,<br />

appena passato il ponte translagunare, per capire se in quel caso avete rispettato o non avete<br />

rispettato i <strong>di</strong>ritti dei vicini e dei terzi.<br />

PRESIDENTE:<br />

Pizzo, prego.<br />

CONSIGLIERE PIZZO ROBERTO:<br />

Grazie Presidente. E’ stato esaustivo, ha risposto, perché pensavo che oggi, stiamo parlando <strong>di</strong> un<br />

debito fuori bilancio e non <strong>di</strong> una circolare interna che non è <strong>di</strong> competenza <strong>del</strong> Consiglio<br />

Comunale, non so come mai sia uscita questa cosa però mi sembra che quella era forse una circolare<br />

che doveva girare all’interno tra i vari assessori o <strong>di</strong>rigenti e quin<strong>di</strong> non è <strong>di</strong> competenza <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>scussione sul Consiglio Comunale. Questo al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> quello che può <strong>di</strong>re il Consigliere Dolfin,<br />

cosa e come, mi <strong>di</strong>spiace ma purtroppo noi oggi stiamo <strong>di</strong>scutendo su un or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno che<br />

comporta un debito fuori bilancio, non su una questione interna che è una questione <strong>di</strong> competenza<br />

<strong>del</strong> Sindaco e <strong>del</strong>la Giunta sui <strong>di</strong>rigenti. Grazie.<br />

pag n. 48 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


PRESIDENTE:<br />

Abbiamo già chiarito questo passaggio. Consigliere Dolfin, mi fa una cortesia? Non an<strong>di</strong>amo avanti<br />

con la polemica su questo frangente.<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

Non voglio fare polemica, voglio soltanto far capire, non voglio che passi un pensiero così estorto,<br />

nel senso che è un documento che...<br />

PRESIDENTE:<br />

Non è un documento, primo.<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

Allora, io vi invito soltanto, per chi era presente durante la commissione, quando il Consigliere<br />

Penzo ha chiesto la documentazione l’avvocato Papa, l’avvocato civico <strong>del</strong> Comune ha mandato il<br />

Segretario a fare le fotocopie e gli ha dato tutta la documentazione. Se è un documento riservato che<br />

doveva rimanere soltanto sotto i cassetti oppure soltanto per corrispondenza in tema tra Assessori,<br />

Sindaco e Presidente <strong>del</strong> Consiglio o il <strong>di</strong>rigente, non è una cosa interna! Tutti gli atti, tutti gli atti,<br />

tutti gli atti, finisco, qua c’è il Segretario Generale dopo ci può dare lui l’interpretazione in materia,<br />

chieda all’avvocato, anche all’avvocato civico, sentirà cosa gli <strong>di</strong>rà: tutti i documenti <strong>del</strong> Comune,<br />

tutti, anche quelli che passano da un ufficio all’altro, lei ha <strong>di</strong>ritto e dovere <strong>di</strong> avere copia.<br />

Lei afferma questo? Sentiamo cosa <strong>di</strong>ce il Segretario Generale in merito a questo.<br />

PRESIDENTE:<br />

Consigliere Dolfin, prima che le risponda il Segretario Generale io le <strong>di</strong>co questo, quello – secondo<br />

il mio punto <strong>di</strong> vista – non ha valore <strong>di</strong> documento, <strong>di</strong> conseguenza <strong>di</strong>co semplicemente che il<br />

buonsenso vuole che se effettivamente volesse essere un atto <strong>di</strong>sponibile a tutti sarebbe stato inviato<br />

anche a tutti i Consiglieri. Se in via mail mi permetto <strong>di</strong> scrivere una mail al mio funzionario<br />

piuttosto che al mio Assessore <strong>di</strong> riferimento in cui scrivo “guardate ci sarebbe questo e questo da<br />

fare”. Gli posso anche scrivere, senza “cor<strong>di</strong>ali saluti”, gli posso anche scrivere, faccio un esempio<br />

colorito, “ciao biondo”. Voglio <strong>di</strong>re, non è elegante, non è certamente il massimo <strong>del</strong>la formalità<br />

però non possiamo fare un processo alle intenzioni o a una <strong>di</strong>scussione che rimane in termini, mi<br />

passi questo termine, un po’ gioviario o comunque posso anche essere seri ma sempre in forma<br />

privata. Di conseguenza stiamo facendo una sorta <strong>di</strong> <strong>di</strong>battito adesso su un atto per cui <strong>di</strong>co non<br />

preoccupiamoci più <strong>di</strong> tanto.<br />

Le ripeto, ci sarà da parte <strong>del</strong>l’Amministrazione, ma soprattutto <strong>del</strong>la Giunta e da parte <strong>del</strong> Sindaco<br />

un’attenzione particolare affinché la tutela dei citta<strong>di</strong>ni e degli atti che in qualche maniera<br />

conseguono all’operatività <strong>del</strong>l’Amministrazione non venga messa in <strong>di</strong>scussione e a repentaglio da<br />

atteggiamenti poco professionali da parte <strong>di</strong> chiunque, ivi compresi i <strong>di</strong>rigenti. Quin<strong>di</strong> le ripeto, da<br />

parte mia c’è il massimo controllo e la massima tutela nei confronti <strong>del</strong>l’organo <strong>del</strong> Consiglio<br />

Comunale, poi non possiamo essere certamente perfetti, lasci un attimo <strong>di</strong>...<br />

Ringrazio anche il Consigliere Tiozzo Romina e se ci sono altri interventi, ha chiesto <strong>di</strong> intervenire<br />

Ravagnan.<br />

CONSIGLIERE RAVAGNAN ANDREA:<br />

La ringrazio Presidente. Io non voglio smentire chi mi ha preceduto però abbiamo tutti <strong>del</strong>le<br />

versioni <strong>di</strong>fferenti, perché a seguito <strong>del</strong>la commissione, l’avvocato civico ha riferito una cosa,<br />

quando lei Consigliere Dolfin se n’è andata lei consigliere Scarpa non c’era e ha parlato che alcuni<br />

documenti, visto che noi come maggioranza abbiamo fatto l’accesso agli atti e tra gli atti non c’era<br />

quel documento che lei citava, stante la commissione sembra che qualcuno l’abbia chiesto<br />

<strong>di</strong>rettamente, però ripeto non ... intervento fuori microfono ... è stato consegnato non lo so, io non<br />

pag n. 49 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


l’ho mai visto e come maggioranza è stato fatto un accesso agli atti e quin<strong>di</strong> tutta la pratica relativa<br />

al riconoscimento debito fuori bilancio non c’era questo documento così. Comunque a prescindere<br />

dove è stato reperito, come è stato reperito, non entro nel merito perché non è questa la situazione,<br />

entro nel merito sulle accuse che sono state mosse nei confronti <strong>del</strong> <strong>di</strong>rigente. Perché questo?<br />

Perché come noi Consiglieri esigiamo la tutela dei nostri <strong>di</strong>ritti, il <strong>di</strong>rigente in quel momento ha<br />

ripetuto che lui non ha fatto altro che tutelare la sua posizione lavorativa, non con questo andando a<br />

ledere quelli che sono i <strong>di</strong>ritti e i doveri <strong>del</strong> Consiglio. Dopo<strong>di</strong>ché, ripeto, giusto o non giusto lui ha<br />

fatto una precisazione, che comunque il riconoscimento <strong>del</strong> debito fuori bilancio andrà sempre al<br />

collegio Revisore dei Conti, se non vado errato. Quin<strong>di</strong> non è che lui ha minacciato nessuno, lui ha<br />

detto che comunque il documento finirà là. Dopo si può interpretare in qualsiasi modo però non<br />

vedo questa cosa scandalosa quando un lavoratore ha tutelato il suo e in più, in riferimento a quanto<br />

detto da Scarpa, versione completamente <strong>di</strong>versa perché l’avvocato civico, Carmelo Papa in quella<br />

commissione ha detto che malauguratamente questa volta il T.A.R. ci ha dato, in prima istanza, ci<br />

aveva dato torto, quando la seconda istanza chi ha esaminato la pratica aveva detto “si ritenga<br />

fortunato al privato che aveva ricorso contro il Comune, che gli riconosciamo le spese legali perché<br />

in altre circostanze non ci sarebbero state neanche quelle” anzi forse avrebbe avuto sentenza<br />

negativa e non favorevole. Però ognuno ha una versione propria e quin<strong>di</strong> io mi rimetto agli atti,<br />

siamo in un riconoscimento <strong>del</strong> debito fuori bilancio e non vedo quali possono essere poi ulteriori<br />

considerazioni da fare in merito. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire il Consigliere Scarpa.<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

Giusto per non passare da bugiardo oppure, non è detto però voglio precisare, perché, guardate<br />

anche a me è stato detto che questa <strong>di</strong>tta è stata molto fortunata a trovare il giu<strong>di</strong>ce che ha fatto una<br />

sentenza che forse altri giu<strong>di</strong>ci non avrebbero fatto. Io <strong>di</strong>co che comunque le sentenze si applicano e<br />

non si <strong>di</strong>scutono, però arrivati a questo punto voglio che il Segretario Generale illustri tutta la<br />

procedura in maniera che chiariamo una volta per tutte in Consiglio Comunale come è andata a<br />

finire. Io ritengo ancora che la responsabilità <strong>di</strong> questo debito fuori bilancio è da imputare al<br />

<strong>di</strong>rigente e voglio capire dalle parole <strong>del</strong> Segretario Generale la procedura, in maniera che tutti i<br />

Consiglieri si facciano le idee chiare da un’unica fonte.<br />

PRESIDENTE:<br />

Se non ci sono altri interventi io metterei ai voti il debito fuori bilancio ... intervento fuori<br />

microfono ...<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

Presidente ho fatto una richiesta e lei...<br />

PRESIDENTE:<br />

Scusi mi sono sbagliato, mi sono alzato e forse ho perso un passaggio, non volevo mancare <strong>di</strong>...<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

Non...<br />

PRESIDENTE:<br />

Non ho proprio sentito, mi sono alzato.<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

Va bene. Però comunque la richiesta rimane, insomma.<br />

pag n. 50 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


PRESIDENTE:<br />

Do la parola al Segretario.<br />

SEGRETARIO GENERALE:<br />

Mi limito, non avendo io istruito questo provve<strong>di</strong>mento e nemmeno dato il parere, le chiedo se lei<br />

mi fa la domanda su cosa e io le posso leggere il testo e commentare il testo, perché non ho<br />

partecipato all’istruzione <strong>di</strong> questa <strong>del</strong>ibera. Quin<strong>di</strong> io le posso <strong>di</strong>re perché bisogna riconoscere<br />

dando lettura <strong>del</strong> testo e motivando ciò che è scritto nel testo, se è questa la domanda gliela...<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

Quale testo?<br />

SEGRETARIO GENERALE:<br />

Quello <strong>del</strong>la <strong>del</strong>ibera.<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

No, no, al limite se ha una <strong>di</strong>fficoltà Segretario, per carità, si prende le due sentenze <strong>del</strong> T.A.R. e ce<br />

le legge, in maniera che ci facciamo un’idea veritiera <strong>del</strong>la situazione.<br />

SEGRETARIO GENERALE:<br />

Non ho <strong>di</strong>fficoltà.<br />

PRESIDENTE:<br />

Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire, così copre il buco <strong>del</strong> tempo il Consigliere Dolfin che vuole raccontarci...<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

C’è un grosso buco Presidente! E’ la <strong>di</strong>mostrazione lampante che oltre al buco <strong>del</strong> debito fuori<br />

bilancio dove sta il <strong>di</strong>rigente preposto che ci dovrebbe dare tutte le <strong>del</strong>ucidazioni <strong>del</strong> caso?<br />

SINDACO:<br />

Ha avuto un problema familiare importante, quin<strong>di</strong> è dovuto scappare via.<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

Di fronte ai problemi familiari non entro in merito, ci mancherebbe altro, però è doveroso e<br />

sacrosanto che... ci mancherebbe altro, non voglio entrare nel merito, però rinviamo il punto allora.<br />

PRESIDENTE:<br />

Comunque non per <strong>di</strong>fendere e prendere un ruolo che non ho, ci tengo a sottolineare semplicemente<br />

però che comunque, visto che ero anche presente, la commissione è stata molto esaustiva. Mi<br />

sembra abbiamo avuto modo <strong>di</strong> esplicitare e chiedere tutte le cose immaginabili, quin<strong>di</strong> capisco che<br />

magari possono esserci in questo istante comunque una sorta <strong>di</strong> empasse però tutti quanti penso<br />

converranno sul fatto che la commissione è durata oltremodo, anche perché c’è stato effettivamente<br />

una sorta <strong>di</strong> scambio <strong>di</strong> opinioni abbastanza acceso in alcuni momenti, che ha chiarito, credo, tutti i<br />

punti salienti quin<strong>di</strong> la sostanza <strong>del</strong> provve<strong>di</strong>mento. Prego Consigliere Pizzo.<br />

CONSIGLIERE PIZZO ROBERTO:<br />

Grazie Presidente, non volevo neanche intervenire però purtroppo devo farlo, lo devo fare per onor<br />

<strong>del</strong> vero. Abbiamo fatto due commissioni e abbiamo fatto una prima commissione, siccome non<br />

c’era l’avvocato, non c’era il <strong>di</strong>rigente, non mi ricordo più, va bene, è stata rimandata perché si<br />

voleva accedere agli atti, quin<strong>di</strong> sono stati consegnati gli atti. C’è stata una seconda commissione<br />

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dove si è <strong>di</strong>scusso, tutti qui i presenti, però magari qualcuno non faceva parte, però sia Dolfin che<br />

Scarpa erano presenti quando a fronte <strong>di</strong> una spiegazione esaustiva <strong>di</strong> cosa era successo è stato<br />

invitato l’avvocato <strong>di</strong> parte comune che ci ha spiegato dalla A alla Z il perché. Oggi, questa sera, mi<br />

sembra che anche il Consigliere Scarpa non so a cosa... chiedere al Segretario Generale, non per<br />

assolvere, perché per l’amor <strong>di</strong> Dio ci mancherebbe altro, però avendo avuto una risposta esaustiva<br />

dall’avvocato Papa, dal <strong>di</strong>rigente, da tutti quanti, questa sera non riesco a capire, o ci vogliamo...<br />

per l’amor <strong>di</strong> Dio.<br />

PRESIDENTE:<br />

Consigliere Pizzo, il Segretario Generale mi <strong>di</strong>ce che è anche comunque in grado <strong>di</strong> dare risposta.<br />

CONSIGLIERE PIZZO ROBERTO:<br />

Mi sembra anche poco opportuno, non voglio <strong>di</strong>re poco rispettoso nei confronti dei Consiglieri,<br />

perché abbiamo fatto due commissioni per un debito, al <strong>di</strong> là <strong>del</strong>l’entità che poi, come <strong>di</strong>ceva<br />

l’amico Andrea, questo è soggetto ad andare alla Corte dei Conti perché qualsiasi debito fuori<br />

bilancio andrà e se ci saranno <strong>del</strong>le colpe oggettive e chi qualcuno avrà colpa in materia, la Corte<br />

dei Conti poi ne prenderà atto. Quin<strong>di</strong> Marco! ... intervento fuori microfono ... ma non è che ti sono<br />

state attribuite colpe personalmente, perché come <strong>di</strong>cevo prima e come ha spiegato, perché era un<br />

po’ in <strong>di</strong>fficoltà perché nel momento in cui non si sa da dove sia uscito quel documento che ritengo<br />

ancora che una circolare interna tra <strong>di</strong>rigenti non è <strong>di</strong> competenza dei atti amministrativi <strong>del</strong><br />

Consiglio ... intervento fuori microfono ... va bene, perfetto, ci spiegherà adesso, però non vorrei<br />

che ci prendessimo in giro, perché dopo su una commissione <strong>del</strong> genere, ne abbiamo fatte due, dopo<br />

vi lamentate tanto per il costo <strong>del</strong>la politica, siete i pala<strong>di</strong>ni, <strong>di</strong>te che dovremo tagliare, fare cosa e<br />

come. Abbiamo fatto due commissioni per avere <strong>del</strong>ucidazioni, che è nel nostro <strong>di</strong>ritto farle, però<br />

oggi mi sembra inopportuno chiedere ancora spiegazioni su una cosa che è già stata ben <strong>del</strong>ucidata<br />

dall’avvocato.<br />

PRESIDENTE:<br />

Grazie, ha chiesto <strong>di</strong> intervenire giusto per chiarire ancora <strong>di</strong> più la faccenda, la questione, anche il<br />

Segretario. Prego Segretario.<br />

SEGRETARIO GENERALE:<br />

Questo provve<strong>di</strong>mento ha la stessa ragione d’essere <strong>del</strong> provve<strong>di</strong>mento successivo, qui praticamente<br />

noi siamo stati condannati e abbiamo una sentenza <strong>di</strong> un Giu<strong>di</strong>ce che condanna l’Amministrazione<br />

al pagamento <strong>di</strong> una determinata somma che è la rifusione <strong>del</strong>le spese <strong>di</strong> lite, pertanto noi dobbiamo<br />

adempiere e fare riconoscimento perché non avevamo previsto questa somma e sotto il profilo<br />

giuri<strong>di</strong>co il riconoscimento avviene attraverso l’art. 193, riconoscimento <strong>di</strong> un debito fuori bilancio.<br />

Quin<strong>di</strong> ai sensi <strong>del</strong>l’art. 194, comma 1, mi pare lettera E) però mi sembra che sia la lettera... qui ho<br />

visto che c’è la lettera E) invece è la lettera A), sentenze esecutive, perché la lettera E) è:<br />

acquisizione <strong>di</strong> beni e servizi in violazione <strong>del</strong>l’articolo. Quin<strong>di</strong> qui anche il ragioniere si dovrà<br />

correggere, mettere lettera A) e non lettera E) perché il riconoscimento <strong>del</strong> debito fuori bilancio è<br />

previsto per sentenze esecutive (lettera A), copertura <strong>di</strong> <strong>di</strong>savanzi (lettera B), ricapitolizzazioni<br />

previsti dal co<strong>di</strong>ce (B), procedure espropriative e acquisizione. Quin<strong>di</strong> questa è la lettera A). Quin<strong>di</strong><br />

noi an<strong>di</strong>amo a riconoscere perché abbiamo una sentenza, dopo<strong>di</strong>ché noi, se non sbaglio, ci hanno<br />

anche pignorato presso la tesoreria il conto, questa cifra e quin<strong>di</strong> l’Amministrazione deve procedere<br />

con questo provve<strong>di</strong>mento che è <strong>di</strong> competenza <strong>del</strong> Consiglio Comunale. Quin<strong>di</strong> noi abbiamo una<br />

sentenza che condanna l’Amministrazione, l’Amministrazione deve adempiere, il provve<strong>di</strong>mento<br />

attraverso il quale si dà adempimento è il riconoscimento <strong>di</strong> debito fuori bilancio ai sensi <strong>del</strong>l’art.<br />

194 lettera A). Comunque questo provve<strong>di</strong>mento è stato <strong>di</strong>scusso in commissione, ciò che ha fatto<br />

l’avvocatura civica è corretto e con<strong>di</strong>vido ciò che ha fatto l’avvocatura civica <strong>di</strong> cui io sono il<br />

responsabile. Ha dato l’assistenza e il provve<strong>di</strong>mento così come è stato stilato, a parte la correzione<br />

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<strong>del</strong>la lettera E) con A), provve<strong>di</strong>mento corretto e anche il parere <strong>di</strong> regolarità tecnica da parte <strong>del</strong><br />

<strong>di</strong>rigente.<br />

PRESIDENTE:<br />

Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire un’ultima volta, immagino, il Consigliere Scarpa. Prego.<br />

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:<br />

Non sono d’accordo che sia l’ultima volta, poi vedremo, può darsi anche che sia il caso <strong>di</strong><br />

intervenire <strong>di</strong> nuovo egregio Presidente.<br />

Io <strong>di</strong>co signor Segretario, avevo fatto una domanda ben precisa, per carità, lei mi ha risposto ma non<br />

ha risposto alla mia domanda, allora an<strong>di</strong>amo con or<strong>di</strong>ne. Io non ho le sentenze <strong>del</strong> T.A.R. ma ho un<br />

<strong>di</strong>niego alla domanda <strong>di</strong> permesso a costruire in data 23 <strong>di</strong>cembre 2006, ve<strong>di</strong>amo un po’, adesso ve<br />

la leggo. Questo è un <strong>di</strong>niego <strong>del</strong> 18 marzo 2011, salto tutte le premesse, sapete <strong>di</strong> che cosa si tratta,<br />

e tra il visto, vista, vista, vista, vista, vedo, vista l’or<strong>di</strong>nanza cautelare numero 107 <strong>del</strong> 2011 <strong>del</strong><br />

T.A.R. <strong>del</strong> Veneto, con la quale il Giu<strong>di</strong>ce Amministrativo ha assegnato a questo Comune 30 giorni<br />

per riprendere e concludere il proce<strong>di</strong>mento <strong>del</strong>l’esame <strong>del</strong> progetto e<strong>di</strong>lizio <strong>di</strong> cui in oggetto, che è<br />

quello <strong>di</strong> cui stiamo <strong>di</strong>scutendo. Il <strong>di</strong>rigente non rilascia il permesso a costruire per i lavori <strong>di</strong> cui<br />

sopra per le seguenti motivazioni.<br />

Poi se volete vi faccio la fotocopia <strong>del</strong>le motivazioni, cosa che poi ritorna al T.A.R.! Cioè il T.A.R.<br />

fa un provve<strong>di</strong>mento cautelare e <strong>di</strong>ce al Comune “caro Comune guarda che tu non puoi negare<br />

l’autorizzazione e<strong>di</strong>lizia solo perché i vicini <strong>di</strong>cono <strong>di</strong> no o non si sono messi d’accordo, siccome la<br />

proprietà è <strong>di</strong> questa <strong>di</strong>tta tu dai l’autorizzazione e poi se la vedrà il privato a sistemare i suoi conti”<br />

quin<strong>di</strong> fa un provve<strong>di</strong>mento cautelare dove <strong>di</strong>ce “ti do 30 giorni <strong>di</strong> tempo per dare l’autorizzazioni<br />

e<strong>di</strong>lizia” e questo la <strong>di</strong>niega <strong>di</strong> nuovo. Parliamoci chiaro, voi potete anche approvare questo debito<br />

fuori bilancio, voi potete anche <strong>di</strong>re che poi andrà alla Corte dei Conti, poi vedremo se la Corte dei<br />

Conti lo guarderà; però io credo che non sia un atto amministrativo corretto, anche da parte vostra,<br />

<strong>di</strong> autorizzare il pagamento <strong>di</strong> questo debito fuori bilancio che è causa <strong>di</strong> una responsabilità <strong>di</strong><br />

carattere soggettivo <strong>del</strong> <strong>di</strong>rigente all’e<strong>di</strong>lizia privata. Questo volevo <strong>di</strong>re e questo confermo, poi, se<br />

me lo permette Presidente, anche a nome <strong>del</strong> mio Capogruppo <strong>di</strong>chiaro che sono fermamente<br />

contrario a questo provve<strong>di</strong>mento e chi lo vota si assuma tutta la responsabilità non davanti al<br />

Giu<strong>di</strong>ce, davanti ai citta<strong>di</strong>ni perché così sprechiamo, anche se sono 3 mila Euro, sono 3 mila Euro <strong>di</strong><br />

nostri citta<strong>di</strong>ni ai quali abbiamo aumentato le tasse, anche per pagare queste robe qua.<br />

PRESIDENTE:<br />

Prego Consigliere Domenico Zanni.<br />

CONSIGLIERE ZANNI DOMENICO:<br />

E’ chiaro che il <strong>di</strong>rigente sta facendo la funzione per il Comune, voglio fare una domanda al<br />

Segretario Generale, scusi, <strong>di</strong> chi è stato pignorato il conte corrente? Suo, <strong>del</strong>l’altro <strong>di</strong>rigente o <strong>del</strong><br />

Comune? Del Comune. Quin<strong>di</strong> chi è che deve pagare se il Tribunale ha deciso <strong>di</strong> pignorare il<br />

Comune? Penso sia il Comune. Penso che questa sia la <strong>di</strong>mostrazione classica <strong>di</strong> quanto possa far<br />

male non approvare subito un debito fuori bilancio, perché nel momento in cui c’è una sentenza<br />

dobbiamo pagare, ma come Comune, dopo le responsabilità soggettive verranno fuori dopo e il<br />

pignoramento presso terzi che ha subito il Comune per i 3 mila Euro è l’esempio più chiaro <strong>di</strong> tutti.<br />

Perché? Perché se la responsabilità fosse stata da qualcun altro, il pignoramento non sarebbe venuto<br />

nei confronti <strong>del</strong> Comune, ma il Tribunale avrebbe detto “allora paga Toni o Mario” invece il<br />

Tribunale ha detto pignoro il conto corrente “x” <strong>del</strong> Comune.<br />

Questo per <strong>di</strong>re cosa? Per <strong>di</strong>re che ormai dobbiamo pagare per forza, è stato pignorato il conto, la<br />

cifra è già resa in<strong>di</strong>sponibile nel conto corrente ... intervento fuori microfono ... cambia perché noi<br />

dobbiamo <strong>del</strong>iberarlo ... intervento fuori microfono ... no, perché dobbiamo prima pagarlo noi, dopo<br />

se verranno... no scusa. Forse hai perso la domanda che ho fatto, il conto che è stato pignorato non è<br />

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stato quello <strong>del</strong> Dirigente ma quello <strong>del</strong> Comune, quin<strong>di</strong> è giusto che sia il Comune a pagare per<br />

ora, dopo se sarà responsabilità <strong>di</strong> qualcuno pagherà qualcun altro. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire anche il Sindaco Giuseppe Casson per <strong>del</strong>ucidarci su questo tema.<br />

SINDACO:<br />

Solo per chiarire degli aspetti sui quali mi pare ci sia un po’ <strong>di</strong> confusione. Io credo che molto bene<br />

il Consigliere Zanni abbia detto e cioè che su questa vicenda, così come su quella che andremo ad<br />

affrontare successivamente, io vorrei e chiederei a tutti <strong>di</strong> evitare ogni tipo <strong>di</strong> considerazione che<br />

non riguarda l’oggetto <strong>del</strong>la vicenda che an<strong>di</strong>amo adesso e poi ad affrontare. Cioè eventuali<br />

ipotetiche responsabilità soggettive che possono essere magari a taluni chiare dalle carte che<br />

an<strong>di</strong>amo ad esaminare ma che non sono conclamate, giuri<strong>di</strong>camente conclamate quanto meno.<br />

Allora c’è una responsabilità oggettiva <strong>del</strong> Comune rispetto agli atti dei propri <strong>di</strong>rigenti, dei propri<br />

Amministratori che è l’unico dato che deve venire oggi in considerazione. Sulle eventuali<br />

responsabilità soggettive quantunque qualcuno possa vedere nelle carte responsabilità già chiare,<br />

sulle eventuali responsabilità soggettive ci saranno indagini successive <strong>del</strong>la Corte dei Conti, <strong>di</strong> chi<br />

vorrà in qualche modo indagare sulla vicenda. Ma non è oggi questione all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno, quin<strong>di</strong><br />

io credo che si debba andare avanti sul riconoscimento <strong>di</strong> questo debito, salve poi le valutazioni <strong>di</strong><br />

chicchessia rispetto ad eventuali successive responsabilità che se verificate ed accertate porteranno<br />

poi al ristoro in favore <strong>del</strong> Comune da parte degli effettivi e responsabili laddove in<strong>di</strong>viduati e le<br />

somme che siano state oggi pagate dal Comune.<br />

PRESIDENTE:<br />

Detto questo <strong>di</strong>rei che è possibile passare anche alla votazione. Quin<strong>di</strong> invito i Consiglieri a votare.<br />

Prego. Consigliere Donin non vorrei che la schiena subisse qualche trauma ... intervento fuori<br />

microfono ... era, ha detto la cosa giusta.<br />

Ricorderemo questa data come l’ultima volta che il Consigliere Donin ha fatto un salto superiore ai<br />

20 centimetri, però adesso passiamo pure alla lettura <strong>del</strong>le votazioni. Abbiamo 13 voti a favore,<br />

hanno votato contrari Guarnieri Fortunato e Scarpa Gianfranco, poi gli altri non erano presenti al<br />

voto.<br />

Mettiamo anche l’imme<strong>di</strong>ata eseguibilità, prego votare. Identico risultato, quin<strong>di</strong> possiamo<br />

tranquillamente passare al punto n. 8 all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno alle ore 22.52.<br />

DELIBERAZIONE N. 107 DEL 11.07.2012<br />

PRESIDENTE:<br />

Riconoscimento <strong>del</strong> debito fuori bilancio – risarcimento danni da versare alla S.p.a. Porto Turistico<br />

San Felice – sentenza 1272/10 e 4866/11. Prego Sindaco.<br />

SINDACO:<br />

In qualche modo i termini <strong>del</strong>la <strong>di</strong>scussione li ho parzialmente in<strong>di</strong>cati con il mio intervento <strong>di</strong> poco<br />

fa, nel senso che io ritengo che questa sia una vicenda che nella sua complessità è molto semplice<br />

dal punto <strong>di</strong> vista in riferimento all’oggetto che stiamo trattando. Cioè si tratta <strong>di</strong> una sentenza<br />

<strong>di</strong>venuta esecutiva e quin<strong>di</strong> non può mo<strong>di</strong>ficabile, che non è più possibile rimettere in <strong>di</strong>scussione<br />

se non attraverso mezzi <strong>di</strong> impugnazione straor<strong>di</strong>nari che non sono stati ad oggi attivati e quin<strong>di</strong> con<br />

questo dobbiamo fare i conti, <strong>di</strong> una sentenza <strong>del</strong> Consiglio <strong>di</strong> Stato la quale ha stabilito la<br />

responsabilità <strong>del</strong> Comune <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong> rispetto ad una vicenda relativa, come <strong>del</strong> resto è noto, al<br />

Porto San Felice S.p.A. Ad una società che aveva ottenuto, o meglio la descrizione <strong>del</strong> fatto la<br />

faccio in modo molto sommario e veloce nonostante la complessità <strong>del</strong>la vicenda, vicenda che<br />

nasce con una <strong>del</strong>ibera commissariale con il Commissario Prefettizio <strong>di</strong> allora, <strong>del</strong>l’aprile <strong>del</strong> 92,<br />

pag n. 54 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


con la quale l’Amministrazione Comunale adottata una variante parziale <strong>di</strong> settore relativa alle<br />

urgenze <strong>del</strong> sistema degli appro<strong>di</strong> turistici.<br />

Nel 94, con successivo provve<strong>di</strong>mento, la Giunta Regionale approvava quella variante, apportando<br />

peraltro <strong>del</strong>le mo<strong>di</strong>fiche d’ufficio; e successivamente, con decisione <strong>del</strong> <strong>di</strong>cembre <strong>del</strong> 94, la<br />

Commissione <strong>del</strong>la Comunità Europea, questo per <strong>di</strong>re un po’ l’iter in modo molto veloce che ha<br />

condotto alla vicenda che oggi è all’esame <strong>del</strong> Consiglio Comunale, la Commissione <strong>del</strong>la comunità<br />

Europea approvava il documento unico <strong>di</strong> programmazione con la quale si stabiliva che venisse<br />

erogato un contributo per il decollo <strong>del</strong> porticciolo turistico <strong>di</strong> San Felice nel Comune <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong>.<br />

Con lo stesso provve<strong>di</strong>mento la Commissione Europea in<strong>di</strong>viduava quale autorità responsabile<br />

<strong>del</strong>l’intervento la Giunta Regionale <strong>del</strong> Veneto, quali soggetti attuatori <strong>del</strong> Comune <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong> e le<br />

società private e quali beneficiari le società private stesse.<br />

Quin<strong>di</strong> la Giunta Regionale <strong>del</strong> Veneto, in forza <strong>di</strong> quello che era stato il provve<strong>di</strong>mento emesso<br />

dalla Commissione <strong>del</strong>la Comunità Europea, dalla Commissione Europea e degli atti precedenti a<br />

questa decisione invitava il Sindaco <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong> ad attivarsi per un rapido varo <strong>di</strong> questa iniziativa<br />

che prevedeva appunto l’erogazione <strong>di</strong> quei contributi da completare nei termini e a seconda <strong>del</strong>le<br />

modalità che erano consentite dalla CEE, a trasmettere quanto prima il progetto compiuto <strong>del</strong>le<br />

opere con in<strong>di</strong>cazione <strong>del</strong> beneficiario e <strong>del</strong>le procedure seguite per la sua in<strong>di</strong>viduazione. Da parte<br />

sua la Giunta Comunale <strong>di</strong>sponeva in ottemperanza quanto in<strong>di</strong>cato dalla Giunta Regionale,<br />

<strong>di</strong>sponeva <strong>di</strong> proporre e riteneva che questa fosse la modalità attraverso la quale raggiungere<br />

l’obiettivo in<strong>di</strong>cato dalla Giunta Regionale e in attuazione <strong>di</strong> quanto in<strong>di</strong>cato dalla Commissione<br />

Europea, la Giunta Comunale <strong>di</strong>sponeva <strong>di</strong> proporre la costituzione <strong>di</strong> una società per azione allo<br />

scopo <strong>di</strong> realizzare il porticciolo turistico <strong>di</strong> San Felice che avrebbe beneficiato dei contributi <strong>del</strong>la<br />

comunità Europea. Veniva quin<strong>di</strong> costituita una società tra i 12 soggetti privati e con <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong><br />

novembre <strong>del</strong> 97 la Giunta Comunale <strong>di</strong>sponeva <strong>di</strong> adottare la proposta <strong>di</strong> piano attuativo che era<br />

stato presentato dalla società.<br />

Questo come piano particolareggiato <strong>di</strong> iniziativa pubblica sollecitandone conseguentemente<br />

l’approvazione da parte <strong>del</strong> Consiglio Comunale. La Regione nel frattempo invitava il Comune,<br />

questo con istanza <strong>del</strong>l’aprile <strong>del</strong> 98 o meglio con nota <strong>del</strong> maggio <strong>del</strong> 98 la Regione, evidenziando<br />

il fatto che stesse per scadere il termine per l’erogazione dei contributi <strong>del</strong>la comunità Europea,<br />

sollecitava il Comune affinché venissero in effetti ultimati i lavori <strong>di</strong> costruzione <strong>del</strong> porticciolo in<br />

questione allo scopo <strong>di</strong> rendere concreto il contributo <strong>del</strong>la comunità Europea che altrimenti sarebbe<br />

andato perduto.<br />

Il Consiglio Comunale successivamente a questa richiesta, a questo sollecito <strong>del</strong>la Regione riteneva<br />

non più percorribile, o meglio non con<strong>di</strong>videndo il <strong>del</strong>iberato <strong>del</strong>l’Amministrazione precedente con<br />

il quale si era dato inizio alla vicenda <strong>del</strong> Porto <strong>di</strong> San Felice, riteneva in qualche modo <strong>di</strong> fare<br />

marcia in<strong>di</strong>etro convinta, l’Amministrazione precedente, che ciò fosse nei suoi poteri e convinta <strong>del</strong><br />

fatto che fosse possibile in qualche modo agire in una sorta <strong>di</strong> autotutela al fine <strong>di</strong> mettere termine<br />

all’esperienza iniziata con <strong><strong>del</strong>iberazione</strong> <strong>del</strong>l’Amministrazione precedente. Quin<strong>di</strong> non<br />

con<strong>di</strong>videndo sostanzialmente le scelte <strong>del</strong>l’Amministrazione precedente. Questo comportava<br />

evidentemente il fatto che venisse, così come preannunciato dalla Regione, venisse perduto il<br />

contributo comunitario che veniva contestualmente revocato perché evidentemente per la scelta<br />

<strong>del</strong>l’Amministrazione che allora guidava la città si era deciso <strong>di</strong> non con<strong>di</strong>videre il percorso iniziato<br />

da quella precedente.<br />

Quin<strong>di</strong> in conseguenza <strong>di</strong> questo l’Amministrazione alla guida <strong>del</strong>la città decideva per la redazione<br />

<strong>di</strong> un nuovo piano particolareggiato <strong>del</strong>l’area portuale <strong>di</strong> San Felice annullando contestualmente la<br />

<strong>del</strong>ibera adottata dall’Amministrazione precedente, quella <strong>del</strong> 95 che aveva dato inizio alla vicenda.<br />

In sostanza a questo punto la società decide <strong>di</strong> impugnare la <strong>del</strong>ibera con la quale si era approvato il<br />

nuovo piano particolareggiato relativo a quella zona ed impugnare anche la <strong>del</strong>ibera che aveva<br />

annullato la <strong>del</strong>ibera che aveva dato origine alla vicenda, quella <strong>del</strong>l’Amministrazione precedente.<br />

In sintesi, quello che <strong>di</strong>ce il Consiglio <strong>di</strong> Stato, perché su questo c’è poi stata <strong>di</strong>scussione, ci sono<br />

stati dei giu<strong>di</strong>zi al T.A.R. poi impugnati davanti al Consiglio <strong>di</strong> Stato, il Comune <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong> <strong>di</strong>ceva<br />

pag n. 55 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


“io ritengo che sia nei miei pieni poteri il fatto <strong>di</strong> poter <strong>di</strong>sattendere decisioni prese da precedenti<br />

Amministrazioni, così come normalmente succede quin<strong>di</strong> quello che ha deciso l’Amministrazione<br />

precedente siccome lo ritengo non corretto lo rivedo e lo rimetto in <strong>di</strong>scussione e <strong>del</strong>ibero in modo<br />

<strong>di</strong>fforme rispetto quanto fatto dall’Amministrazione precedente”.<br />

Il Consiglio <strong>di</strong> Stato rispetto a questa specifica vicenda <strong>di</strong>ce “attenzione, non è così, nel senso che tu<br />

non avevi in questa specifica vicenda il potere <strong>di</strong> rivedere un percorso che oramai era già segnato,<br />

perché non <strong>di</strong>pendeva più <strong>di</strong> te, o meglio non <strong>di</strong>pendeva da te che avevi solo una funzione<br />

propulsiva rispetto al percorso che era stato <strong>del</strong>ineato a livello <strong>di</strong> Giunta Regionale e poi <strong>di</strong><br />

Commissione Europea, uno scopo propulsivo con l’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> questa nuova società che<br />

avrebbe poi gestito il porticciolo <strong>di</strong> San Felice; poi una volta in<strong>di</strong>viduata, in soldoni, questa società<br />

tu <strong>di</strong> fatto non hai più potere al riguardo, quin<strong>di</strong> Amministrazione sei sfornata <strong>di</strong> potere e non puoi<br />

decidere in modo <strong>di</strong>fforme, con nuova <strong><strong>del</strong>iberazione</strong>, rispetto a quanto deciso in via originaria dalla<br />

precedente Amministrazione che quel potere propulsivo aveva esercitato”. Quin<strong>di</strong> questa è la<br />

ragione per la quale il Consiglio <strong>di</strong> Stato ha ritenuto <strong>di</strong> accogliere il ricorso presentato dalla società<br />

“Porticciolo San Felice” e quin<strong>di</strong> sostanzialmente <strong>di</strong> porre nel nulla le <strong>del</strong>ibere con le quali è stato<br />

redatto il nuovo piano particolareggiato <strong>di</strong> quell’area e dall’altra parte annullata la <strong>del</strong>ibera<br />

precedente che aveva dato origine all’intera vicenda.<br />

E’ evidente che si tratta <strong>di</strong> questioni molto sulle quali si può senz’altro <strong>di</strong>scutere, tant’è che ci sono<br />

stati ben due giu<strong>di</strong>zi davanti al T.A.R. e successivamente al Consiglio <strong>di</strong> Stato, sta <strong>di</strong> fatto che<br />

oramai come è noto, le sentenze <strong>del</strong> Consiglio <strong>di</strong> Stato sono definitive, non sono più <strong>di</strong>scutibili e<br />

con quelle sentenze il Consiglio <strong>di</strong> Stato stesso ha deciso <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare responsabilità <strong>del</strong> Comune<br />

<strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong> rispetto a quanto successo, una responsabilità anche <strong>di</strong> tipo risarcitorio che da parte <strong>del</strong><br />

T.A.R. era stata negata e invece il Consiglio <strong>di</strong> Stato ha ritenuto invece <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare.<br />

Responsabilità risarcitoria che non ha trovato una quantificazione imme<strong>di</strong>ata da parte <strong>del</strong> Consiglio<br />

<strong>di</strong> Stato, che non si è pronunciato sulla quantificazione <strong>del</strong> danno rimettendo il tutto alla decisione<br />

<strong>di</strong> un Commissario ad Acta laddove non vi fosse stato accordo tra le parti rispetto la somma da<br />

attribuire alla società San Felice.<br />

Non essendovi stato questo accordo, perché le posizioni <strong>del</strong>le parti erano <strong>di</strong>stanti, c’è stata una<br />

relazione <strong>del</strong> collegio dei Revisori dei Conti <strong>del</strong> Comune che ha stabilito che il danno dovesse<br />

essere quantificato in circa 1.700.000 Euro, la società San Felice ha ritenuto <strong>di</strong> non accettare questa<br />

proposta convinta <strong>del</strong> fatto che la somma dovesse essere ben maggiore, circa 3.800.000/3.900.000<br />

Euro e non essendosi stabilito e in<strong>di</strong>viduato questo accordo attualmente la vicenda è nelle mani <strong>del</strong><br />

Commissario ad Acta il quale sarà chiamato a decidere in via definitiva sulla somma da attribuire<br />

alla società San Felice che confi<strong>di</strong>amo sia la più ridotta possibile. E’ evidente peraltro che, la cosa<br />

magari la chiarirà più nel dettaglio il Segretario Generale che ha istruito dal punto <strong>di</strong> vista tecnico la<br />

vicenda, è evidente che un eventuale ulteriore ritardo nell’erogazione <strong>del</strong>la somma in<strong>di</strong>viduata da<br />

parte <strong>del</strong> collegio <strong>del</strong> Revisore dei Conti comporterebbe, a giu<strong>di</strong>zio <strong>del</strong>la componente tecnica degli<br />

uffici, una responsabilità per ritardo <strong>del</strong> Comune <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong> nell’adempimento dei contenuti <strong>del</strong>la<br />

sentenza. In questo senso c’è stato un carteggio con lo stesso Commissario ad Acta con il quale ha<br />

avvallato la procedura che è stata scelta dagli uffici nel ritenere dovuta l’erogazione <strong>del</strong>la somma,<br />

quanto meno quella in<strong>di</strong>cata dal collegio <strong>del</strong> Revisore dei Conti rispetto a questa vicenda.<br />

Noi chie<strong>di</strong>amo, è importante evidentemente che si <strong>di</strong>a luogo al riconoscimento <strong>di</strong> questo debito<br />

fuori bilancio per le ragioni che sono state in<strong>di</strong>cate, per il fatto che è con<strong>di</strong>visibile o meno ma una<br />

sentenza definitiva <strong>del</strong> Consiglio <strong>di</strong> Stato che accerta la responsabilità <strong>del</strong> Comune <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong> in<br />

questa vicenda, responsabilità che evidentemente deve trovare riscontro in atti conseguenti e quin<strong>di</strong><br />

anche nel riconoscimento <strong>di</strong> questo debito fuori bilancio.<br />

PRESIDENTE:<br />

Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire Dolfin. Prego.<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

pag n. 56 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


Premesso che farò l’intervento e dopo andrò via per motivi <strong>di</strong> lavoro, ma comunque andavo via<br />

anche... sarei uscito non solo dal Comune ma sarei fuggito molto lontano perché su questa vicenda è<br />

meglio...<br />

PRESIDENTE:<br />

Per precisazione, quando intende Comune intende lo stabile o il Comune...<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

Esatto, esatto.<br />

PRESIDENTE:<br />

... il perimetro Comunale.<br />

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:<br />

Esatto! Perché è meglio essere più lontani possibili per non incombere su qualche proce<strong>di</strong>mento<br />

penale in questa contorta vicenda che ormai si trascina da anni.<br />

Faccio una premessa, a <strong>di</strong>mostrazione ancora una volta <strong>di</strong> quelle affermazioni che ho posto prima<br />

all’attenzione, e che come ho già detto in commissione e che continuo a <strong>di</strong>rlo un’altra volta, siamo<br />

all’interno – sempre su un <strong>di</strong>battito politico – ma non posso non sottolineare il fatto che continua<br />

quella guerra che c’è in atto tra <strong>di</strong>rigenti, Segretari Generali e quant’altro.<br />

Se prima, come tu hai ricalcato Roberto Pizzo, non c’era la documentazione, ora la documentazione<br />

c’è; comunque domani pomeriggio se ci sarai in commissione ti porto la documentazione quella che<br />

tu ripeti che non ci fosse.<br />

La nota che fa il <strong>di</strong>rigente il quale vorrei un attimo leggere Presidente, perché mi conviene meglio<br />

leggerla sulle affermazioni che stempera il <strong>di</strong>rigente “sono venuto a conoscenza che il Segretario<br />

Comunale dottor Luca nel rendere il parere, allegato 1, richiesto dal Sindaco sulla proposta <strong>di</strong><br />

<strong>del</strong>ibera in cui in oggetto ha affermato <strong>di</strong> esercitare nella specie asseriti poteri sostitutivi; sì fatta<br />

supposizione è infondata, ho elaborato e le ho trasmesso il mio parere sulla proposta <strong>di</strong><br />

<strong><strong>del</strong>iberazione</strong>”, dopo<strong>di</strong>ché riprende su un altro verso “pertanto il Segretario Comunale doveva<br />

essere a conoscenza <strong>di</strong> tale circostanza, il mio parere era agli atti, e come se c’era!” <strong>di</strong>mostrazione<br />

lampante che non c’è un accordo, non c’è un filo che conduce ad un parere che possa fare in modo<br />

che ci sia un pensiero unico su questa vicenda, ma ve<strong>di</strong>amo che c’è <strong>di</strong>versa contrarietà tra le<br />

posizioni sia <strong>del</strong> <strong>di</strong>rigente, <strong>del</strong> Segretario o <strong>di</strong> chi ha portato avanti la vicenda in merito a questo,<br />

nell’ultimo periodo. Premesso questo, <strong>di</strong>mostrazione lampante che all’interno dei meandri comunali<br />

<strong>del</strong> palazzo, tra gli uffici, importanti come urbanistica, Segretario e uffici <strong>del</strong> Sindaco c’è un po’ <strong>di</strong><br />

confusione e che spero che il Sindaco faccia chiarezza perché nel momento in cui c’è conflitto tra<br />

<strong>di</strong>rigenti c’è la paralisi <strong>del</strong>l’Amministrazione, la paralisi <strong>del</strong> comune, <strong>del</strong> palazzo, no risposte, no<br />

servizi per la citta<strong>di</strong>nanza in un momento molto <strong>di</strong>fficile in cui attraversa questa Amministrazione<br />

ma penso un po’ tutte quante. Dunque penso che non è opportuno che ci siano conflitti interni e da<br />

qua la mia proposta al Sindaco <strong>di</strong> rivedere un po’ anche le posizioni <strong>di</strong> questi funzionari.<br />

Recito, dopo queste prese <strong>di</strong> posizione recito. Entro nel merito <strong>del</strong>la vicenda, una vicenda come è<br />

stato detto contorta, una vicenda che si trascina da anni, però ancora una volta l’Amministrazione<br />

ha messo <strong>del</strong> suo. Io speravo che si arrivasse a <strong>di</strong>re “questi signori ci chiedono 3 milioni, questi<br />

sono 3 milioni e chi si è visto si è visto” no! Cosa facciamo noi? Portiamo un debito fuori bilancio,<br />

lo portiamo a 1.700.000 Euro ancor prima che una figura preposta dal Consiglio <strong>di</strong> Stato,<br />

in<strong>di</strong>viduata che deve <strong>di</strong>re definitivamente fine a questa storia e quantificare quanto deve essere la<br />

somma, deve <strong>di</strong>re: 1, 2 o 3, a prescindere da quello che <strong>di</strong>rà l’Amministrazione deve pagare.<br />

Noi cosa facciamo? Anticipiamo, non aspettando quanto <strong>di</strong>rà il Commissario ad Acta e anticipiamo<br />

questo dando dei sol<strong>di</strong> e spiegando che questo ci servirà a non pagare più interessi. Ma se dobbiamo<br />

aspettare il Commissario ad Acta perché dobbiamo fasciarci la testa prima <strong>di</strong> farci male? Se per<br />

ipotesi il Commissario <strong>di</strong>rà “sono da pagare meno <strong>di</strong> 1.700.000” cosa facciamo an<strong>di</strong>amo dal signore<br />

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<strong>del</strong>la darsena e <strong>di</strong>ciamo “dammi i sol<strong>di</strong> in<strong>di</strong>etro”. E se invece ci <strong>di</strong>rà <strong>di</strong> più dobbiamo dare ancora <strong>di</strong><br />

più? No! E’ qua il dramma signori! E’ qua il dramma, perché le parole dette dal Segretario Generale<br />

in commissione, non me ne voglia sia chiaro, sono state queste “la cifra è nata perché i Revisori dei<br />

Conti hanno determinato questo, hanno determinato 1.700.000 Euro” benissimo, se nel caso in cui –<br />

una mia domanda – se nel caso in cui <strong>di</strong>amo 1.700.000 Euro ed il Commissario ad Acta ci <strong>di</strong>ce che<br />

bisogna darne 3 milioni cosa facciamo? Facciamo causa? Come facciamo causa! A chi facciamo<br />

causa? Se siamo arrivati all’ultimo sta<strong>di</strong>o <strong>del</strong>la questione, siamo arrivati al momento <strong>di</strong> <strong>di</strong>re fine<br />

<strong>del</strong>la vicenda, a chi facciamo causa? Qualcuno mi deve spiegare, facciamo un’altra causa? Ancora?<br />

Spen<strong>di</strong>amo ancora i sol<strong>di</strong> pubblici dei citta<strong>di</strong>ni? Fatemi capire questo aspetto qua perché non riesco<br />

più a capire niente <strong>di</strong> questa vicenda.<br />

Io invito l’Amministrazione a fare un passo in<strong>di</strong>etro, è un interesse <strong>di</strong> tutti, non sono<br />

<strong>del</strong>l’opposizione, ma <strong>del</strong>la maggioranza, <strong>di</strong> tutti noi, dei citta<strong>di</strong>ni; a salvaguar<strong>di</strong>a degli interessi dei<br />

citta<strong>di</strong>ni aspettiamo che sia il Commissario ad Acta a <strong>di</strong>re “questi sol<strong>di</strong> dovete darli” fine! Non<br />

facciamo altra mossa, dopo sarà giusto darli, non sarà giusto darglieli, ci saranno ricorsi? Non entro<br />

in merito. Ci sarà la Corte dei Conti che dopo <strong>di</strong>rà chi deve pagare, chi non deve pagare, chi deve<br />

essere perseguito, chi non deve essere perseguito, non mi interessa assolutamente niente! Però dare i<br />

sol<strong>di</strong> adesso mi sembra veramente mettere quasi al collo la ghigliottina a tutto il Consiglio<br />

Comunale. Io sinceramente non riesco a ricapacitarmi <strong>di</strong> questo aspetto, dare dei sol<strong>di</strong> ancora prima<br />

<strong>di</strong> sapere qual è la maniera definitiva da parte <strong>di</strong> chi è preposto per <strong>di</strong>re fine e per quantificare<br />

quanto è la cifra, sapendo bene che poi sicuramente sarà il doppio.<br />

Quello che mi dà più fasti<strong>di</strong>o è sapere, finisco Presidente e me ne vado <strong>di</strong> corsa, è quello che –<br />

lascio a voi questa patata da pelare perché dopo sicuramente qualcuno mi risponderà in merito a<br />

questo, sicuramente ne risponderà – che dopo dovremo <strong>di</strong>re ai citta<strong>di</strong>ni “il Commissario ad Acta ha<br />

detto 3 milioni ma noi facciamo ancora causa e così an<strong>di</strong>amo ancora avanti con i sol<strong>di</strong> vostri cari<br />

citta<strong>di</strong>ni” perché questo è l’intento <strong>del</strong>l’Amministrazione.<br />

Io spero, e finisco, io spero che, signor Sindaco, Giunta, maggioranza, pren<strong>di</strong>ate atto <strong>del</strong> mio<br />

pensiero per quanto possa essere valido non vorrei che l’Amministrazione si trovasse a dover<br />

correre <strong>di</strong>etro ancora a cause su cause su un qualche cosa che comunque è già scritto che bisogna<br />

dare.<br />

PRESIDENTE:<br />

Consigliere prima <strong>di</strong> andare via la invito semplicemente ad ascoltare le osservazioni da parte <strong>del</strong><br />

Segretario Generale, perché in questo frangente penso che ci siano alcune imprecisioni da parte sua<br />

che possono essere colmate o comunque ragguagliate dal Segretario. Prego Segretario.<br />

SEGRETARIO GENERALE:<br />

Il provve<strong>di</strong>mento è stato stilato e proprio per la complessità <strong>del</strong> provve<strong>di</strong>mento è stato fatto un<br />

fascicolo con tutti i documenti citati, per cui tutti i documenti che sono oggetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione, a<br />

parte l’ultima comunicazione quando il provve<strong>di</strong>mento era chiuso, sono stati citati tutti nel<br />

provve<strong>di</strong>mento, comprese le lettere <strong>del</strong> <strong>di</strong>rigente all’urbanistica che sono state proprio citate<br />

testualmente sia nel mio parere sia anche nel provve<strong>di</strong>mento. Quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>ciamo che sotto il profilo<br />

istruttorio questo provve<strong>di</strong>mento è completo.<br />

E’ da precisare che l’Amministrazione ha fatto una determinata scelta che è stata quella <strong>di</strong><br />

coinvolgere <strong>di</strong>rettamente il Commissario straor<strong>di</strong>nario che è un organo ausiliario <strong>del</strong> Giu<strong>di</strong>ce e<br />

proprio nel momento in cui c’è la nomina <strong>del</strong> Commissario e quin<strong>di</strong> noi stiamo dando ad esecuzione<br />

a due giu<strong>di</strong>cati che devono essere portati a conclusione. Quin<strong>di</strong> non è che ci sia una <strong>di</strong>screzionalità<br />

da parte <strong>del</strong>l’Amministrazione se dare o non dare riconoscimento, è un atto dovuto e anche nel<br />

provve<strong>di</strong>mento, proprio per definire chiaramente questo, sono stati citati degli orientamenti sia <strong>del</strong>la<br />

Giurisprudenza <strong>del</strong> Consiglio <strong>di</strong> Stato, sia <strong>del</strong>la Giurisprudenza <strong>di</strong> prime cure ma anche sia <strong>del</strong>la<br />

Giurisprudenza <strong>del</strong>la Corte dei Conti teniamo presente che il provve<strong>di</strong>mento va inoltrato alla Corte<br />

dei Conti. Quando è stato nominato il Commissario vuol <strong>di</strong>re che l’Amministrazione è spogliata <strong>del</strong><br />

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potere, però è il Commissario che guida l’opera <strong>del</strong>l’Amministrazione, infatti in questo caso è stato<br />

allegato nel modo esplicito nel provve<strong>di</strong>mento ed è stato anche precisato nel provve<strong>di</strong>mento<br />

<strong>del</strong>iberato, noi <strong>di</strong>amo a esecuzione a una determinazione che appartiene al Commissario. Questo<br />

provve<strong>di</strong>mento, lo schema <strong>del</strong> provve<strong>di</strong>mento è stato inoltrato al Commissario, il Commissario ci<br />

ha risposto e ha scritto in modo testuale “fatta salva la definitiva determinazione <strong>del</strong>l’annotare si<br />

tiene <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre l’iniziativa intrapresa dall’Amministrazione”. L’Amministrazione poteva<br />

optare, attendere le determinazioni <strong>del</strong> Commissario, ma l’Amministrazione ha inteso anticipare le<br />

determinazioni <strong>del</strong> Commissario al fine <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare la volontà <strong>di</strong> adempiere imme<strong>di</strong>atamente per<br />

non essere citata <strong>di</strong> inerzia. Quin<strong>di</strong> la condotta <strong>del</strong>l’Amministrazione <strong>di</strong> fronte a due sentenze ha<br />

attivato subito, come ha detto il Sindaco, il collegio dei Revisori dei Conti che ha questo compito, il<br />

collegio dei Revisori dei Conti <strong>del</strong> Comune che ha quantificato. Quin<strong>di</strong> la determinazione <strong>del</strong><br />

quantum è stata affidata al collegio dei Revisori in quanto organo competente nella determinazione.<br />

Dopo<strong>di</strong>ché l’Amministrazione non aveva la <strong>di</strong>sponibilità in bilancio, ha comunicato alla controparte<br />

la propria intenzione <strong>di</strong> liquidare, nel momento in cui aveva la <strong>di</strong>sponibilità, la <strong>di</strong>sponibilità è<br />

avvenuta materialmente con l’approvazione <strong>del</strong> conto Consuntivo e con l’approvazione <strong>del</strong> bilancio.<br />

Possiamo <strong>di</strong>re che l’Amministrazione imme<strong>di</strong>atamente ha dato avvio alle procedure e quin<strong>di</strong><br />

perché? Proprio per evitare che il ritardo potesse essere imputato all’Amministrazione ai fini <strong>di</strong> una<br />

responsabilità. Tutto questo è citato nel provve<strong>di</strong>mento, nel provve<strong>di</strong>mento si dà ragione,<br />

motivazione circostanziata perché adottiamo un provve<strong>di</strong>mento. L’Amministrazione poteva anche<br />

optare <strong>di</strong> non fare alcunché e <strong>di</strong> lasciare il Commissario a determinazione. In questo caso potrebbe<br />

ovviamente il Commissario valutare la condotta <strong>del</strong>l’Amministrazione nel senso <strong>di</strong> <strong>di</strong>re “se questa<br />

somma ipotetica <strong>di</strong> 1.700.000 viene liquidata oggi o viene liquidata tra 6 mesi ad evitare anche<br />

l’ulteriore ritardo” oltre il fatto che il provve<strong>di</strong>mento viene trasmesso alla Corte dei Conti e anche la<br />

Corte dei Conti potrà valutare se la condotta <strong>del</strong>l’Amministrazione, questa Amministrazione, nel<br />

dare esecuzione a un giu<strong>di</strong>cato è responsabile <strong>di</strong> inerzia ovvero sia ci sia una colpa da parte<br />

<strong>del</strong>l’Amministrazione. Quin<strong>di</strong> l’Amministrazione ha provveduto a dare esecuzione, ha coinvolto, è<br />

stata determinata, la controparte non ha accettato e comunque noi stiamo operando sotto le <strong>di</strong>rettive<br />

<strong>del</strong> Commissario. Infatti il Commissario ha approvato questo provve<strong>di</strong>mento che è stato trasmesso,<br />

quin<strong>di</strong> noi in definitiva stiamo operando su in<strong>di</strong>cazione <strong>del</strong> Commissario. E’ stato citato nel parere<br />

anche un orientamento recentissimo <strong>del</strong> T.A.R. Brescia che l’avevo poi citato nella Commissione,<br />

sulla condotta da parte <strong>del</strong>l’Amministrazione, è un T.A.R. Brescia proprio <strong>del</strong> 5 giugno 2012 la<br />

sentenza 988 che dà anche degli orientamenti su cosa faccia o non faccia il Commissario. Il<br />

Commissario <strong>di</strong>ce all’Amministrazione cosa fare, se l’Amministrazione è inerte si sostituisce<br />

<strong>di</strong>rettamente e c’è un aggravio <strong>di</strong> colpa.<br />

Quin<strong>di</strong> il provve<strong>di</strong>mento dà esecuzione a due giu<strong>di</strong>cati, quin<strong>di</strong> non è che noi possiamo entrare nel<br />

merito <strong>del</strong> giu<strong>di</strong>cato, perché il giu<strong>di</strong>cato è giu<strong>di</strong>cato. Il Consiglio <strong>di</strong> Stato ha dato <strong>del</strong>le in<strong>di</strong>cazioni<br />

sulla determinazione <strong>del</strong> quantum, il collegio dei Revisori si è attenuto; teniamo presente che il<br />

collegio <strong>del</strong> Revisore dei Conti ha una responsabilità tipica che è proprio <strong>del</strong> collegio <strong>del</strong> Revisore<br />

dei Conti che è quella <strong>di</strong> valutare attentamente e quin<strong>di</strong> si è fatto parte attiva anche su questa<br />

questione. Cioè se questa condotta <strong>del</strong>l’Amministrazione fosse, possiamo <strong>di</strong>re, contraria a quelle<br />

regole <strong>di</strong> buona Amministrazione, anche il collegio dei Revisori dei Conti è comunque responsabile<br />

perché il collegio dei Revisori dei Conti avendo contribuito alla determinazione ha dato un parere<br />

anche sulla regolarità <strong>di</strong> questa condotta.<br />

L’Amministrazione poi ha avuto modo <strong>di</strong> avvalersi <strong>del</strong>l’Avvocatura Civica proprio nella stesura <strong>del</strong><br />

provve<strong>di</strong>mento e quin<strong>di</strong> l’Avvocatura Civica <strong>di</strong> cui io sono il responsabile ha seguito l’attività.<br />

Quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>rei che l’istruttoria è completa, abbiamo un parere da parte <strong>del</strong> sottoscritto, un parere da<br />

parte <strong>del</strong> <strong>di</strong>rigente all’urbanistica e abbiamo un parere da parte <strong>del</strong> <strong>di</strong>rigente al settore economico<br />

finanziario <strong>del</strong> personale. Direi che il provve<strong>di</strong>mento è stato istruito con questa <strong>di</strong>rigenza, è ovvio<br />

che i Consiglieri Comunali quando adottano questo provve<strong>di</strong>mento hanno avuto a <strong>di</strong>sposizione sia<br />

in commissione sia qui in Consiglio tutta la documentazione per esprimere una propria valutazione<br />

consapevole. Quin<strong>di</strong> il fatto <strong>di</strong> essere qui e <strong>di</strong> esprimere il proprio giu<strong>di</strong>zio è a fronte <strong>di</strong><br />

pag n. 59 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


un’istruttoria da parte degli uffici e <strong>del</strong>l’apporto giurisprudenziale che noi l’abbiamo inserito<br />

all’interno. Se il Consiglio Comunale, come è stato chiesto, non intendesse approvare potrebbe<br />

essere chiamato proprio per questo ritardo. Quin<strong>di</strong> la proposta <strong>del</strong>l’Amministrazione è quella <strong>di</strong><br />

riconoscere il debito fuori bilancio, il Commissario ad Acta ci ha dato il proprio parere ed è inserito<br />

nel testo <strong>del</strong>iberativo, il provve<strong>di</strong>mento viene trasmesso alla Corte dei Conti che poi la Corte dei<br />

Conti valuterà la condotta <strong>del</strong>l’Amministrazione sotto il profilo erariale, però è una decisione da<br />

parte <strong>del</strong>la Corte dei Conti. Nell’istruttoria avete anche i pareri <strong>del</strong>l’Avvocatura sulla questione che<br />

sono agli atti, sia anche la documentazione che è stata trasmessa al Commissario. Noi abbiamo<br />

trasmesso tutta la documentazione che il Commissario ci ha richiesto.<br />

PRESIDENTE:<br />

Grazie Segretario, penso sia stata una relazione molto esaustiva e credo che anche il Consigliere<br />

Dolfin sia sod<strong>di</strong>sfatto o perlomeno va via, va a lavoro contento ... intervento fuori microfono ...<br />

bene. Su questa cosa è giusto non ironizzare troppo, giustamente mi fa notare il Segretario Generale<br />

che le conseguenze, se <strong>di</strong> conseguenze stiamo parlando, ricadono su tutti coloro che hanno<br />

partecipato alla <strong>di</strong>scussione a prescindere dalla votazione o meno (Consigliere Dolfin Marco: beh<br />

questo è da vedere, questo è da vedere) (Consigliere Donin Renzo: quello che <strong>di</strong>cono? quello che<br />

<strong>di</strong>cono? fa testo alla <strong>di</strong>scussione quello che <strong>di</strong>cono) ... voci accavallate ... (Consigliere Donin<br />

Renzo: non posso esser responsabile) Consigliere Donin se proprio vuole intervenire senza chiedere<br />

la parola perlomeno mi faccia la cortesia <strong>di</strong> accendere il microfono e <strong>di</strong> <strong>di</strong>re le cose almeno al<br />

microfono in modo tale che poi il Segretario, il nostro funzionario non abbia la <strong>di</strong>fficoltà a<br />

registrare e a trascrivere le parole che sta <strong>di</strong>cendo...<br />

CONSIGLIERE DONIN RENZO:<br />

Ma lei deve <strong>di</strong>re tutto, partecipano tutti però devono partecipare e sono responsabile anche <strong>di</strong> quello<br />

che <strong>di</strong>co, <strong>di</strong>ca tutto!<br />

PRESIDENTE:<br />

Consigliere Renzo Donin io <strong>di</strong>co quello che mi è stato comunicato dal Segretario. (Consigliere<br />

Donin Renzo: allora <strong>di</strong>ca al Segretario <strong>di</strong> <strong>di</strong>re ....) ho detto il Segretario mi fa notare che lei,<br />

Consigliere Dolfin, può andare via ma sappia che comunque partecipa alla <strong>di</strong>scussione. Vogliamo<br />

andare oltre? Chi più ne ha più ne metta.<br />

CONSIGLIERE DONIN RENZO:<br />

Dopo interverrò e lo <strong>di</strong>rò. Come capogruppo <strong>del</strong> P.d.L. ....<br />

PRESIDENTE:<br />

Bene. Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire il Consigliere Fortunato Guarnieri.<br />

CONSIGLIERE GUARNIERI FORTUNATO:<br />

Allora il Presidente mi scuserà se sforerò un po’ <strong>del</strong> tempo che mi è concesso, però come<br />

giustamente <strong>di</strong>ceva il Sindaco, questione lunga, articolata, complessa, <strong>di</strong>fficile e sulla quale adesso<br />

cercherò <strong>di</strong> fare alcune riflessioni.<br />

La prima riflessione non può che essere sulla questione, questa sera, Sindaco. Ripeto pari pari le<br />

stesse cose che ho detto in commissione perché il Segretario adesso ha fatto tutto un excursus e<br />

tutto è apposto etc., il Comune <strong>di</strong> Brescia, il Revisore dei Conti, c’è tutto, è tutto apposto, è tutto<br />

apposto però alla domanda principale non si risponde, e la riassumo io, ma prima <strong>di</strong> riassumerla<br />

<strong>di</strong>co due cose: le situazione non si <strong>di</strong>scutono, anche quella <strong>di</strong> ottemperanza non si <strong>di</strong>scute, l’accordo<br />

non si trova tra le parti, dopo vari tentativi etc., Revisori dei Conti etc. a un certo momento il<br />

privato, la società <strong>di</strong>ce “adesso basta, voi non sod<strong>di</strong>sfate le nostre esigenze, chie<strong>di</strong>amo noi la<br />

pag n. 60 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


nomina <strong>del</strong> Commissario ad Acta” sono loro che la chiedono non il Comune. Stiamo parlando mica<br />

<strong>di</strong> secoli! 3 mesi fa!<br />

Il Commissario ad Acta viene nominato, manda il Comune, <strong>di</strong>ce: dammi i documenti, il Comune<br />

manda i documenti e quin<strong>di</strong> uno cosa si aspetta? Lo <strong>di</strong>co, siccome ho sentito qualcuno <strong>di</strong> voi che ha<br />

parlato che quando ho dette queste cose qua la solita polemica <strong>di</strong> Guarnieri, ragazzi fermatemi per<br />

favore quando <strong>di</strong>co una cosa che è polemica. Quello chiede i documenti, il Comune manda i<br />

documenti a Roma a questo <strong>di</strong>rettore <strong>del</strong> Ministero “vatelapesca”, cosa ti aspetti? Che siccome un<br />

giu<strong>di</strong>ce ha detto “tu deci<strong>di</strong> tra <strong>di</strong> loro quanti sol<strong>di</strong> gli dobbiamo dare, questi sono i documenti,<br />

deci<strong>di</strong>” uno <strong>di</strong>ce: va beh allora visto che è stato il giu<strong>di</strong>ce che è incaricato <strong>di</strong> Commissario, che ha i<br />

poteri come <strong>di</strong>ce il Segretario, la lunga manus <strong>del</strong> giu<strong>di</strong>ce, uno che fa? Uno pensa e <strong>di</strong>ce: beh<br />

aspetto cosa decide questo Commissario, mi pare che sia... sennò qua stravolgiamo.<br />

Mentre sto aspettando ma non aspetto molto perché i tempi sono veramente risicati, il Sindaco<br />

Casson alla fine <strong>di</strong> maggio manda una letterina al Commissario, mai visto e mai conosciuto e gli<br />

<strong>di</strong>ce: senti siccome i nostri Revisori avevano fatto questa proposta al privato, 1.700.000 cosa <strong>di</strong>ce se<br />

intanto li paghiamo? Dopo qualche giorno, a stretto giro <strong>di</strong> posta arriva questo Commissario che<br />

con 3 righe <strong>di</strong>ce “sì, sì, intanto dagli questi sol<strong>di</strong> qua”.<br />

Voglio sapere qual è l’elemento, è questo il punto Segretario che lei non <strong>di</strong>ce, qual è l’elemento in<br />

questa <strong>di</strong>scussione semplicissima che supera l’argomento, aspetto che il soggetto in<strong>di</strong>viduato dal<br />

giu<strong>di</strong>ce ci <strong>di</strong>ca quanti sol<strong>di</strong> ti dobbiamo dare. Qual è l’elemento, cos’è che mi fa superare il vincolo<br />

che devo aspettare che il Commissario, nominato dal giu<strong>di</strong>ce, mi <strong>di</strong>ca lui quanti sol<strong>di</strong>; io questa<br />

cosa scusate non l’ho ancora capita ... intervento fuori microfono ... no, la motivazione non c’è, ve<br />

lo spiego io qual è quella che <strong>di</strong>te voi, per non pagare gli interessi, la <strong>di</strong>ce anche la lettera che <strong>di</strong>te<br />

voi, per non pagare gli interessi! Per non pagare gli interessi! Gli interessi <strong>di</strong> cosa? Del presunto<br />

debito che noi dovremo rifondere nel momento in cui il Commissario ci dovesse <strong>di</strong>re: “quanto<br />

tempo dovrà passare prima che questo Commissario si pronunci?” perché io vorrei ricordarvi allora<br />

che se fosse così siete già in grave omissione, siete in omissione voi da un anno, da un po’ <strong>di</strong> più ed<br />

è in omissione anche Romano Tiozzo perché la sentenza è dei primi mesi <strong>del</strong> 2010, 2 anni e passa.<br />

Se l’idea dovesse essere: c’è un problema <strong>di</strong> pagare gli interessi legali, siete già fuori da un bel<br />

pezzo, perché da quel momento in poi elementi <strong>di</strong> chiarificazione rispetto a questo problema non ce<br />

ne sono; c’è solamente questa cosa che volete fare “ghe demo i schei” prima che il Commissario mi<br />

<strong>di</strong>ca. Ma va bene! Non c’è nessun problema, avete deciso <strong>di</strong> fare così? Secondo me è sbagliato per<br />

tutta una serie <strong>di</strong> motivi. Tra l’altro c’è anche, come posso <strong>di</strong>re, una sorta <strong>di</strong> preparazione a quello<br />

che il Commissario dovrà decidere, cioè il Commissario che è pulito da questo punto <strong>di</strong> vista, cioè il<br />

Commissario siccome gli è stato detto “guarda queste sono le carte, hanno perso il contributo, il<br />

lucro cessante, <strong>di</strong>mmi quanti sol<strong>di</strong> più o meno” voi invece cosa avete fatto? A quel Commissario là<br />

gli avete già suggerito i 4/5 <strong>del</strong>la risposta <strong>di</strong>cendo voi “intanto io gli do 1.700.000” questo poverino<br />

adesso cosa dovrà <strong>di</strong>re? Se aveva intenzione <strong>di</strong> <strong>di</strong>re 1.500.000 non lo potrà più <strong>di</strong>re perché lui ha<br />

scritto una lettera <strong>di</strong>cendo “sì hai ragione daglieli”. Ma che modo <strong>di</strong> ragionare! Bene avete deciso<br />

così? Benissimo, sono contento.<br />

Adesso mi permetto Presidente, cercherò <strong>di</strong> essere velocissimo, <strong>di</strong> leggere un documento che ho<br />

preparato purtroppo con tempi molto stretti, che non va a inficiare ciò che ho appena detto, anche se<br />

questa cosa ha dei profili <strong>di</strong> sospetto secondo me, ma comunque affare vostro e voglio fare un po’<br />

una sintesi documentata, cioè non sono fandonie quello che <strong>di</strong>rò, sono carte e sulle quali purtroppo<br />

nel corso <strong>di</strong> questi anni, anche da questa Amministrazione, tante cose non sono state dette. Si<br />

sarebbero potute fare tante cose e non sono state fatte. Allora leggo.<br />

Cari Consiglieri, signor Segretario, ho visto come tutti voi la proposta <strong>di</strong> <strong><strong>del</strong>iberazione</strong> <strong>del</strong><br />

Consiglio Comunale formulata dalla Segreteria Generale relativa all’oggetto ed ho ritenuto<br />

opportuno essendo in questo Consiglio, tra i pochi ex amministratori appartenenti alla Giunta e al<br />

Consiglio Comunale, naturalmente insieme a qualche presente da quella parte e anche da questa,<br />

che negli anni 98 e 99 concorsero ad assumere i primi atti inerenti la vicenda, pre<strong>di</strong>sporre questa<br />

illustrazione dei fatti rilevanti, illustrazione che credo possa concorrere a far meglio comprendere<br />

pag n. 61 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


ciò che realmente è accaduto. Non solo per amore <strong>di</strong> verità e <strong>di</strong> completezza ma soprattutto per la<br />

giusta considerazione sulle eventuali responsabilità che io ritengo non sussistano.<br />

Dal testo <strong>di</strong> <strong><strong>del</strong>iberazione</strong> proposta oggi al voto si desume il fatto che i danni da ristorare al Porto<br />

Turistico San Felice S.p.A. sulla base <strong>del</strong>la sentenza <strong>del</strong> Consiglio <strong>di</strong> Stato 12-72 <strong>del</strong> 2010, 48-66<br />

<strong>del</strong> 2011 concernono A) la per<strong>di</strong>ta <strong>del</strong> finanziamento comunitario a suo tempo concesso per la<br />

realizzazione <strong>del</strong> Porto Turistico, B) l’immobilizzazione <strong>del</strong> capitale sociale versato, C) il lucro<br />

cessante da inoperosità <strong>del</strong>la struttura impren<strong>di</strong>toriale.<br />

Sono ben consapevole <strong>del</strong> fatto che derivando queste componenti <strong>di</strong> danno da sentenze definitive<br />

non possono essere messe in <strong>di</strong>scussione in questa sede i loro contenuti. Ai fini <strong>del</strong>la giusta<br />

valutazione sull’operato dei tanti soggetti appartenenti all’apparato amministrativo <strong>del</strong> Comune <strong>di</strong><br />

<strong>Chioggia</strong> e non, che hanno svolto funzioni e assunto decisioni e espresso pareri determinanti nella<br />

vicenda, è bene però che siano noti i fatti decisivi che non sono menzionati nel testo <strong>del</strong>la proposta<br />

<strong>di</strong> <strong>del</strong>ibera e che hanno un indubbio rilievo ai fini <strong>del</strong>la <strong>di</strong>versa valutazione sulle eventuali colpe<br />

Amministrative.<br />

Con <strong><strong>del</strong>iberazione</strong> 19 giugno 1996 la Giunta Regionale <strong>del</strong> Veneto assegnò il Porto Turistico San<br />

Felice, sono cose che ha già riassunto inizialmente il Sindaco, quali compagine avente ad oggetto<br />

sociale <strong>di</strong> un’attività inserita tra gli interventi annessi al contributo comunitario in base al<br />

documento <strong>di</strong> programmazione <strong>del</strong> 16 <strong>di</strong>cembre <strong>del</strong> 1994, un contributo <strong>di</strong> importo <strong>di</strong> lire <strong>di</strong><br />

2.276.000 pari al 20% <strong>del</strong>l’intervento esposto in progetto per costruire il Porto. Cioè la Regione<br />

<strong>di</strong>ce “se tu fai io ti do 2.200.000” quin<strong>di</strong> più o meno sono 11 miliar<strong>di</strong> <strong>del</strong>le vecchie lire. Dovendo<br />

però contabilizzare questo contributo alla Commissione Europea, attenzione alle date, entro e non<br />

oltre il 31.12.1998 la Regione da prima fissò il 30 settembre 1998 il termine per l’ultimazione dei<br />

lavori, ultimazione dei lavori <strong>di</strong> costruzione <strong>del</strong> Porto in questione e successivamente con <strong>del</strong>ibera<br />

Giuntale 64 <strong>del</strong> 2 giugno 1998 anticipò il termine al 31 agosto 1998, cioè la società doveva al 31<br />

agosto <strong>del</strong> 98 aver già avuto concessione e<strong>di</strong>lizia, aver fatto i lavori, tutti i lavori completamente,<br />

collau<strong>di</strong> etc. etc. e presentare poi le note <strong>di</strong> spesa alla Regione per ottenere il finanziamento.<br />

E’ a tutti noto che per iniziare i lavori in una qualsiasi opera e<strong>di</strong>lizia nel Comune <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong>, se<br />

questi debbono essere preceduti da un piano attuativo vigente è necessario che il piano sia adottato,<br />

pubblicato, osservato, controdedotto e approvato, che sullo stesso sia conseguito il parere<br />

favorevole <strong>del</strong>la Commissione per la salvaguar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Venezia e comunque degli organi preposti alla<br />

tutela dei vincoli paesaggistici e monumentali nonché <strong>del</strong>le altre ulteriori autorità preposte alla<br />

tutela dei rimanenti ai numerosi vincoli esistenti e che vi sia, non meno importante, il titolo per<br />

<strong>di</strong>sporre <strong>del</strong>l’area in cui l’opera va a inse<strong>di</strong>arsi, titolo concessorio, se l’area è demaniale, nonché<br />

sussista il permesso e<strong>di</strong>lizio con tutti i presupposti pareri favorevoli, ci vogliono solo queste poche<br />

cose.<br />

Sulla base <strong>del</strong> <strong>del</strong>iberato <strong>del</strong>la Giunta Regionale dunque, entro il 31 agosto 1998, tutti i lavori <strong>del</strong><br />

Porto San Felice, ammontanti secondo la stima <strong>di</strong> allora ad oltre 11 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> lire, avrebbero<br />

dovuto essere completati, agosto 98, ricordatevela questa data, e a regola d’arte con il relativo<br />

collaudo. Giacché in caso contrario il contributo comunitario doveva essere revocato. La data <strong>di</strong><br />

avvio <strong>del</strong>l’intero proce<strong>di</strong>mento amministrativo che doveva condurre all’opera finita era quella <strong>di</strong><br />

adozione <strong>del</strong> piano, da allora al 31 agosto 97 il Porto andava completato e collaudato, sintetizzo, da<br />

quando si approva il piano particolareggiato da lì fino al 31 agosto 1998.<br />

La Giunta Comunale <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong>, con <strong><strong>del</strong>iberazione</strong> 683 <strong>del</strong> giorno 7.11.1997, 9 mesi prima <strong>del</strong>la<br />

scadenza <strong>del</strong> contributo, 9 mesi prima <strong>del</strong>la scadenza determinata dalla Regione <strong>del</strong> contributo,<br />

<strong>del</strong>iberava <strong>di</strong> adottare per la realizzazione <strong>del</strong> Porto Turistico San Felice il piano attuativo<br />

presentato dalla società quale piano particolareggiato <strong>di</strong> iniziativa pubblica.<br />

Qui correggo il Sindaco, spero che non sia scritto così nella <strong>del</strong>ibera, perché la <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong>la Giunta<br />

Todaro, la leggo se vuoi Giuseppe, cioè la <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong> 7 novembre <strong>del</strong> 1997 è una <strong>del</strong>ibera che<br />

chiede “la proposta <strong>del</strong> piano attuativo presentato dalla società <strong>di</strong> trasformazione da piano attuativo<br />

in piano particolareggiato <strong>di</strong> iniziativa pubblica da proporre all’adozione <strong>del</strong> Consiglio Comunale”<br />

quin<strong>di</strong> la <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong>la Giunta Todaro, 97, <strong>di</strong>ce trasformiamo il piano attuativo in piano<br />

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particolareggiato e lo man<strong>di</strong>amo al Consiglio Comunale per l’adozione. Otto mesi, nove mesi prima<br />

<strong>del</strong>la scadenza <strong>del</strong> contributo! Viene fatta questa <strong>del</strong>ibera, lo strumento urbanistico quin<strong>di</strong> veniva ad<br />

essere regolato dal contenuto gli articoli 11 e 12 <strong>del</strong>la Legge Regionale N. 71 <strong>del</strong>l’85, in quanto<br />

modalità <strong>di</strong> approvazione, adozione, efficacia <strong>del</strong>l’art. 52 e seguenti <strong>del</strong> .......<br />

Il piano attuativo pertanto, dopo la fase <strong>di</strong> pubblicazione ed osservazione, una volta adottato doveva<br />

essere controdedotto dagli uffici e dai progettisti, riesaminato dal Consiglio Comunale e da questo<br />

approvato. Le <strong>del</strong>iberazioni all’epoca andavano ancora inviate al comitato Regionale <strong>di</strong> controllo,<br />

l’operatività <strong>del</strong>lo strumento urbanistico naturalmente interveniva solo dopo la stipula <strong>del</strong>la<br />

convenzione che costituiva uno degli elaborati obbligatori <strong>del</strong> piano, essendo nel caso in cui lo<br />

strumento, benché <strong>di</strong> iniziativa pubblica veniva attuato dal soggetto privato. Solo dopo la<br />

conversione potevano essere chiesti, istruiti e rilasciati i titoli abitativi e<strong>di</strong>lizi per realizzare<br />

l’intervento, sempre sulla base <strong>del</strong>le norme <strong>di</strong> legge, concernenti i permessi e<strong>di</strong>lizi vigenti in<br />

quell’epoca, tutte queste cose dovevano essere fatte.<br />

Va ancora ricordato che nel Comune <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong> alla fine <strong>di</strong> quel 97, siamo al 15 <strong>di</strong> novembre,<br />

erano indette le elezioni amministrative per rinnovo <strong>del</strong> Consiglio Comunale, cioè la <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong>la<br />

Giunta Todaro viene fatta praticamente 10 giorni prima <strong>del</strong>le elezioni. Il ballottaggio è stato a<br />

cavallo tra i mesi <strong>di</strong> novembre e <strong>di</strong>cembre, il Consiglio Comunale dunque cessava <strong>di</strong> operare 45<br />

giorni prima <strong>del</strong>la data <strong>del</strong> 1 turno <strong>del</strong>le elezioni amministrative e riprendeva ad operare<br />

concretamente, voi lo sapete, dal momento in cui siete partiti, quanto meno un mese e mezzo, due<br />

mesi dopo la data <strong>del</strong> secondo turno. L’esito <strong>di</strong> quelle elezioni amministrative, come noto, fu nel<br />

senso <strong>del</strong> cambiamento <strong>del</strong>l’assetto amministrativo <strong>del</strong> Comune e <strong>del</strong> rinnovo <strong>di</strong> tutti gli<br />

amministratori che dunque si trovano ad affrontare le tematiche <strong>del</strong>la città secondo l’impostazione<br />

politico amministrativa dagli stessi esposta nei documenti programmatici. Anche sul tema <strong>del</strong>le<br />

modalità <strong>del</strong>la realizzazione <strong>del</strong> Porto Turistico San Felice, pertanto la nuova compagine ebbe la<br />

necessità <strong>di</strong> riesaminare ed approfon<strong>di</strong>re taluni aspetti <strong>del</strong>l’iniziativa e fu così che il 27 luglio 1998,<br />

un mese prima <strong>del</strong>la scadenza <strong>del</strong> contributo, con <strong><strong>del</strong>iberazione</strong> 106 il Consiglio Comunale decise<br />

<strong>di</strong> rinviare la trattazione <strong>del</strong> punto. Signor Sindaco, voglio che sia chiaro che il Consiglio ha<br />

rinviato, non c’entra la non con<strong>di</strong>visione, non è scritto da nessuna parte che il Consiglio Comunale<br />

non ha con<strong>di</strong>viso, dovete stare attenti. Il Consiglio Comunale, dopo due commissioni come è citato<br />

qui, decide <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re <strong>di</strong> più l’argomento, mi sembra che questa sia ... intervento fuori<br />

microfono ... lascia perdere, io sto <strong>di</strong>cendo non quello che <strong>di</strong>ce il Consiglio <strong>di</strong> Stato, quello che è<br />

scritto nelle <strong>del</strong>ibere, te la faccio vedere, la <strong>del</strong>ibera è Zezza alla presenza sua, <strong>di</strong> Rossi etc. <strong>di</strong>ce<br />

“rinviamo questo punto perché dobbiamo decidere alcune cose”. Sì, sì, ho capito, va beh ma sai, su<br />

quelle sentenze là ne sono state fatte <strong>di</strong> stupidaggini ... intervento fuori microfono ... cosa? ...<br />

intervento fuori microfono ... in che senso? (assessore Mantovan Mauro: se il Consiglio Comunale<br />

doveva) doveva no.<br />

PRESIDENTE:<br />

Microfono, tutti coloro che vogliono parlare microfono, prego.<br />

CONSIGLIERE GUARNIERI<br />

(assessore Mantovan Mauro: ma non era un atto dovuto) ma non era un atto dovuto approvare, te<br />

l’ho detto anche la volta scorsa, però adesso ti <strong>di</strong>co il resto. Anche sul tema <strong>del</strong>la modalità relativa<br />

al Porto Turistico pertanto la nuova compagine ebbe la necessità <strong>di</strong> riesaminare e quin<strong>di</strong> il<br />

Consiglio Comunale etc. etc., è da sottolineare però che questo provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> rinvio, quello lì<br />

<strong>del</strong> Consiglio Comunale, che interveniva dopo pochi mesi dalla ripresa <strong>del</strong>l’operatività <strong>del</strong><br />

Consiglio Comunale successivo alle elezioni recava data pena 1 mese anteriore al termine finale che<br />

la Regione Veneto aveva posto per il completamento <strong>del</strong>le opere costruttive <strong>del</strong>l’intero Porto. Cioè<br />

il Consiglio Comunale decide un mese prima <strong>di</strong> quando doveva essere definito tutto quanto.<br />

Allora è perciò chiaro a tutti, a meno che non si voglia fare la solita polemica, che quel<br />

provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> rinvio adottato dal Consiglio Comunale con il voto favorevole <strong>del</strong>la gran parte dei<br />

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Consiglieri presenti non ha avuto alcun effetto concreto ai fini <strong>del</strong>la per<strong>di</strong>ta <strong>del</strong> contributo<br />

comunitario da parte <strong>del</strong>la Porto Turistico San Felice Spa. Se anche in quella seduta consiliare fosse<br />

stato adottato il piano particolareggiato o anche se fosse stato approvato qualche settimana o<br />

qualche mese prima, in conformità con quanto adottato dalla Giunta <strong>del</strong> novembre 97, ma non<br />

l’aveva adottato abbiamo detto, nulla sarebbe cambiato ai fini <strong>del</strong> conseguimento <strong>del</strong> contributo,<br />

non avrebbero preso il contributo. Perché mai le opere costruttive <strong>di</strong> quel Porto avrebbero potuto<br />

essere realizzate e completate entro il 31 agosto <strong>del</strong>lo stesso anno?<br />

La società dunque ha perduto il contributo per il fatto che esso era assoggettato a tempi <strong>di</strong><br />

realizzazione <strong>del</strong>l’opera assolutamente inverosimili e che mai avrebbero potuto essere rispettati.<br />

Questo è a futura memoria Giuseppe. Anche al <strong>di</strong> là <strong>del</strong> problema <strong>del</strong>la concessione idraulica<br />

nell’area in cui dovevano realizzarsi gli attracchi, il problema è che stato affrontato, tanto dalla<br />

sentenza <strong>di</strong> primo grado quanto <strong>di</strong> quella d’appello, che lo ha respinto come argomento circolare<br />

perciò inconferente. A formazione <strong>di</strong> questa, mia sia consentito, che non coglie nel segno ai fini <strong>del</strong><br />

danno, cioè loro hanno giocato alla concessione <strong>del</strong>lo specchio acqua etc. ma alla fine sulla<br />

tempistica <strong>del</strong> finanziamento non hanno riflettuto, non sono scesi. Se anche il piano<br />

particolareggiato fosse stato adottato e la concessione fosse stata ottenuta nel tempo intercorrente<br />

tra la ripresa <strong>del</strong>le attività <strong>del</strong> Consiglio Comunale dopo le elezioni e il 31.8.1998 infatti mai<br />

comunque entro quella data sarebbero stati realizzati i notevoli interventi e<strong>di</strong>lizi previsti dal piano<br />

particolareggiato, per cui mai poteva verificarsi la con<strong>di</strong>zione posta unilateralmente dalla Regione<br />

Veneto per erogare il contributo. Capite?<br />

Non è mia competenza rispondere alla domanda che a questo punto sorge spontanea sul perché tale<br />

argomento stringente e inoppugnabile non sia stato sollevato in giu<strong>di</strong>zio o trattato dal Giu<strong>di</strong>ce<br />

amministrativo. Il quale si è invece limitato a trarre <strong>del</strong>le autorizzzioni occupare spazio acque e cose<br />

già dette. Quel che è a mio avviso è certo però che questo elemento <strong>di</strong> fatto concernente<br />

l’inverosimile termine concesso dalla Regione per costruire il Porto avrebbe potuto indurre a una<br />

ben <strong>di</strong>versa decisione sul piano <strong>del</strong>la giustizia amministrativa. Tale argomento deve pertanto portare<br />

oggi a una precisa conclusione <strong>di</strong> insussistenza <strong>di</strong> qualsiasi responsabilità <strong>del</strong>l’apparato<br />

amministrativo, organi ed uffici <strong>del</strong> Comune <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong> nella causazione <strong>del</strong> danno sotto il profilo<br />

<strong>del</strong>la per<strong>di</strong>ta <strong>del</strong> contributo che ha avuto ben altra ed evidente causa.<br />

L’Amministrazione Comunale in ogni caso assume dopo qualche mese le ulteriori determinati sulla<br />

vicenda con le <strong>del</strong>ibere 298-299 <strong>del</strong> 99 come ha citato il Sindaco. Primi atti impugnati al T.A.R.<br />

Con <strong><strong>del</strong>iberazione</strong> 298 veniva deciso <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sporre un nuovo piano particolareggiato <strong>di</strong> iniziativa<br />

pubblica relativamente all’area Porto San Felice tenendo conto <strong>del</strong>le in<strong>di</strong>cazioni formulate dalla<br />

Commissione Consiliare competente nel luglio <strong>del</strong> 1998. Tanto per capirci, qua c’era qualcuno in<br />

quella Commissione, il piano pre<strong>di</strong>sposto dal privato prendeva da dentro il Murazzo, non c’erano i<br />

parcheggi, le strutture venivano costruite ai pie<strong>di</strong> <strong>del</strong> Murazzo. Dopo invece è cambiato tutto<br />

ra<strong>di</strong>calmente e adesso lo <strong>di</strong>remo.<br />

Con la <strong><strong>del</strong>iberazione</strong> 299 invece venne deciso <strong>di</strong> annullare l’atto <strong>di</strong> Giunta <strong>del</strong> 95 che aveva<br />

proposto la Costituzione <strong>del</strong>la Società per Azioni con un componente <strong>del</strong> C.d.A. nominato dal<br />

Comune per la realizzazione <strong>di</strong> intervento, componente <strong>del</strong> C.d.A. naturalmente senza nessuna .....<br />

in tasca, minoritario rispetto al Consiglio. L’Amministrazione in carica aveva ben presente che le<br />

tematiche relative alla riadozione <strong>del</strong> piano particolareggiato e alla costituzione <strong>del</strong>la società<br />

presentavano significativi profili <strong>di</strong> <strong>del</strong>icatezza sul piano giuri<strong>di</strong>co e quin<strong>di</strong> decise <strong>di</strong> acquisire su<br />

questi temi, vorrei che Giuseppe, io non sono <strong>di</strong> quelli che obbligano ad ascoltare sennò ...<br />

intervento fuori microfono ..... ma su questa cosa vorrei... noi eravamo coscienti che c’era un profilo<br />

<strong>del</strong>icato su quelle decisioni e allora cosa abbiamo fatto? Quin<strong>di</strong> decise <strong>di</strong> acquisire su questi temi un<br />

parere legale, autorevole e qualificato dall’avvocato Professor Giorgio Orsoni, siamo andati a<br />

Venezia in 10 quella volta; sulla base dei cui contenuti andava ad orientare il proprio<br />

comportamento amministrativo, non abbiamo chiesto all’azzeccagarbugli, non siamo andati con i<br />

due capponi <strong>di</strong> Renzo, siamo andati in quel periodo uno dei “megio”.<br />

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Il parere legale fu nel senso che la riadozione <strong>del</strong> piano particolareggiato era possibile e che non<br />

sussistevano interessi concreti <strong>del</strong> Comune per proseguire nella società, anche perché questa era<br />

stata costituita in termini non conformi ai criteri <strong>di</strong> evidenza pubblica. Questa cosa <strong>del</strong>la non<br />

conformità appare anche nella sentenza <strong>del</strong> Consiglio <strong>di</strong> Stato il quale recita “società costituite in<br />

modo tanto singolare” è vero sì o no? Cioè il Consiglio <strong>di</strong> Stato <strong>di</strong>ce “sì non è stata costituita nella<br />

maniera...” è perciò evidente che la scelta amministrativa non è stata compiuta con improvvisazione<br />

o leggerezza, ma dopo lunga ed approfon<strong>di</strong>ta me<strong>di</strong>tazione nella quale ha avuto modo un ruolo<br />

decisivo il parere legale appena menzionato.<br />

I provve<strong>di</strong>menti ora citati furono annullati dal T.A.R., con sentenza 990 <strong>del</strong> 2000, la quale però non<br />

riconobbe la sussistenza <strong>di</strong> alcun danno. Il T.A.R., nella prima sentenza ha detto: no, danno non ce<br />

n’è a carico <strong>del</strong> Comune e a favore <strong>del</strong>la Porto San Felice.<br />

Dopo la sentenza <strong>del</strong>la società <strong>di</strong>ffidò il Comune a dare l’esecuzione <strong>del</strong> presente proce<strong>di</strong>mento e<br />

approvazione <strong>del</strong> piano attuativo ........ <strong>del</strong> 97, intervenne anche in questo frangente il parere legale<br />

<strong>del</strong>l’avvocato Orsoni <strong>del</strong> 1 settembre <strong>del</strong> 2000, pervenuto al Comune l’8 settembre <strong>del</strong> 2000 che<br />

sosteneva “l’infondatezza <strong>del</strong>le richieste contenute nella <strong>di</strong>ffida tanto che la richiesta <strong>del</strong>la società<br />

ricorrente non trova in vero alcun fondamento sul piano formale né sul piano sostanziale”. Sulla<br />

base <strong>di</strong> tale parere pertanto vennero avviati con la società, qua è l’altro punto che non è mai stato<br />

detto, l’altro punto che da anni tutti quanti se ne stanno belli zitti, tutti! Per giungere alla soluzione e<br />

approvazione <strong>di</strong> un idoneo piano attuativo per l’area parzialmente <strong>di</strong>verso da quello adottato nel 97,<br />

anzi cambiato nel 97, posto che sussisteva l’interesse tanto <strong>del</strong>la parte privata quanto <strong>del</strong> Comune <strong>di</strong><br />

rendere operativo lo strumento. Fu così che in data 25 giugno 2001 la Giunta Comunale approvò<br />

all’unanimità la <strong><strong>del</strong>iberazione</strong> 281 <strong>di</strong> autorizzazione alla firma <strong>del</strong>l’accordo tra il Comune e Porto<br />

San Felice ai sensi <strong>del</strong>l’art. 11 <strong>del</strong>la legge 241 che prevedeva la nuova adozione <strong>del</strong> piano<br />

particolareggiato da parte <strong>del</strong>la Giunta, con le mo<strong>di</strong>fiche in<strong>di</strong>cate nell’accordo stesso rispetto ai<br />

contenuti a suo tempo recepiti con l’atto <strong>del</strong> 7 novembre 1997.<br />

Voi, se qualcuno vuole, se avete tempo o pazienza <strong>di</strong> leggere, vi posso anche lasciare una copia <strong>di</strong><br />

quell’atto, ve la do dopo se volete, è una sberla <strong>di</strong> roba così dove noi ci impegniamo ad adottare il<br />

piano, loro si impegnano a fare alcune cose, si impegnano <strong>di</strong> rilasciare 100 posti barca, chissà se ce<br />

li hanno lasciati! 100 posti barca all’Amministrazione Comunale! Scendono dal piede <strong>del</strong> Murazzo,<br />

fanno tutto su palafitta, lo specchio <strong>di</strong> luce verso il Forte viene conservato, le imbarcazioni da 580<br />

vanno a finire a 450 e avanti <strong>di</strong> questo passo. Nell’atto <strong>del</strong>l’accordo questo accordo, avvallato anche<br />

dal legale <strong>del</strong>la società, il 12 <strong>di</strong>cembre il legale invia al Comune la rinuncia, il 12 <strong>di</strong>cembre <strong>del</strong> 2003<br />

il legale, dopo che abbiamo firmato, sono già passati quasi 2 anni, invia al Comune la rinuncia già<br />

firmata alla fissazione <strong>del</strong>l’u<strong>di</strong>enza presso il Consiglio <strong>di</strong> Stato. Cioè l’avvocato, loro, <strong>di</strong>ce al<br />

Comune “guardate che stiamo rinunciando alla fissazione <strong>del</strong>la data <strong>del</strong>l’u<strong>di</strong>enza” nella stessa<br />

lettera il legale <strong>di</strong>chiara che una volta conseguita la piena esecutività <strong>del</strong>la <strong>del</strong>ibera etc. etc. etc.,<br />

carenza <strong>di</strong> qualsiasi interessi <strong>di</strong> ...... la causa che dunque <strong>di</strong>venta improce<strong>di</strong>bile.<br />

Nel frattempo era intervenuto però il parere negativo <strong>del</strong> Ministero per i beni culturali, ministero per<br />

i beni e le attività culturali sotto il profilo paesaggistico. Pensate, il Ministero dei beni culturali ci<br />

boccia un piano particolareggiato che noi abbiamo adottato quella volta in Giunta per conformarci<br />

all’accordo che avevamo, un piano quin<strong>di</strong> – come abbiamo detto – minore impattante, niente<br />

Murazzo, niente cose etc. e il Ministero ci blocca quel piano lì, cioè non aveva bloccato quello <strong>di</strong> 2<br />

anni prima, ci blocca quello dove abbiamo messo meno posti barca, meno impatto etc. va beh sono i<br />

misteri <strong>del</strong>le scienze culturali e ambientali. Ci blocca quel piano <strong>del</strong> 2001 che aveva adottato la<br />

nuova stesura <strong>del</strong> piano particolareggiato benché la stessa vi fosse stato il pronunciamento<br />

favorevole per la Commissione <strong>del</strong>la salvaguar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Venezia, già nella seduta 9 aprile 2002. Contro<br />

questa bocciatura, cioè loro ce lo bocciano, si ricorre al T.A.R. Veneto noi e anche la società a<br />

<strong>di</strong>mostrare che noi, dopo quell’accordo, avevamo intenzione completa <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssipare i dubbi <strong>del</strong>la<br />

società che noi non ci adeguassimo a quell’accordo. Ad<strong>di</strong>rittura abbiamo impugnato la negazione<br />

<strong>del</strong> Ministero dei beni ambientali e culturali e l’abbiamo fatto insieme alla società.<br />

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Ma il T.A.R. cosa fa? Respinge entrambi i ricorsi, come riconosciuto il legale <strong>del</strong>la società, nella<br />

nota 27 gennaio 2004, trasmessa al Comune: “la <strong>di</strong>fesa Comunale si è battuta strenuamente<br />

affermando reiteratamente la strumentalità <strong>del</strong> piano, siccome adottato alla sod<strong>di</strong>sfazione degli<br />

interessi pubblici Comunali”. Dice l’avvocato <strong>del</strong>la parte avversa “avete fatto fino in fondo il vostro<br />

dovere, avete ottemperato perfettamente all’accordo che abbiamo siglato”. Per cui è chiaro che<br />

nessuna volontà negativa o <strong>di</strong>latoria verso l’iniziativa esisteva nell’Amministrazione, che anzi<br />

impegnava le proprie energie e risorse per <strong>di</strong>fendere il piano particolareggiato nei confronti <strong>di</strong> una<br />

pronuncia <strong>del</strong>l’Amministrazione paesaggistica ritenuta illegittima.<br />

Contro la sentenza <strong>del</strong> T.A.R. Veneto la società propose appello al Consiglio <strong>di</strong> Stato ma nella sua<br />

pendenza, cioè la società fa ricorso rispetto alla sentenza <strong>del</strong> T.A.R., va al Consiglio <strong>di</strong> Stato ma<br />

mentre stanno <strong>di</strong>scutendo <strong>di</strong> questo l’Amministrazione Comunale cosa fa? Adotta un altro piano<br />

particolareggiato, rispettoso <strong>di</strong> quello che aveva detto il Ministero. Ne abbiamo fatte <strong>di</strong> tutti i colori.<br />

Questa cosa viene accettata dalla Porto San Felice, ad<strong>di</strong>rittura si mo<strong>di</strong>fica ancora quel piano perché<br />

c’è un errore formale e anche questo viene accettato dalla società. Mi pare dunque evidente, da<br />

questo excursus storico, documentato, che quanto meno fino agli inizi <strong>del</strong>l’anno 2004 tra Comune e<br />

Porto San Felice S.p.A. vi fu intesa <strong>di</strong> obiettivi e <strong>di</strong> iniziative, per cui alcuna immobilizzazione <strong>di</strong><br />

capitale o inoperosità <strong>del</strong>la struttura impren<strong>di</strong>toriale possa essere addebitata all’ente sino a quel<br />

momento o alla sua struttura o ai suoi amministratori. Salvo che si voglia fare violenza evidente al<br />

contenuto dei documenti e degli atti impegnativi ed ufficiali.<br />

La stessa nota <strong>del</strong> 7 giugno 2004 dei legali <strong>del</strong>la società era ancora una volta collaborativa e<br />

riconosceva l’impegno fino a quel momento profuso dall’ente per giungere all’approvazione <strong>di</strong> uno<br />

strumento urbanistico che presiedeva anche ad interessi pubblici. Fu nei mesi successivi, al gennaio<br />

2004, che si inceppo l’intesa tra Comune e la società, certo non per nostra volontà. Tanto che<br />

quest’ultima, precedenza <strong>del</strong>la Giunta Regionale, cioè an<strong>di</strong>amo d’accordo fino a gennaio dopo un<br />

mese e mezzo questi qua si rivolgono alla Giunta Regionale per fare cosa? Per fare nominare un<br />

Commissario ad Acta che venga lui ad approvare il piano particolareggiato! Che lo avrebbe dovuto<br />

fare il Consiglio.<br />

Cioè la si stava <strong>di</strong>scutendo sulle osservazioni e loro si fanno nominare in quattro e quattr’otto il<br />

Commissario ad Acta, questo qua arriva e approva... è nominato nel luglio 2004 e approva il piano<br />

nell’ottobre <strong>del</strong> 2004. Negli stessi termini in cui la Giunta lo aveva adottato, non cambia una<br />

virgola, facendo limitatamente proprie alcune osservazioni o parti <strong>di</strong> esse. In data 24 maggio 2005,<br />

8 mesi dopo, fu stipulata la convenzione urbanistica per l’attuazione <strong>del</strong> piano particolareggiato, <strong>di</strong><br />

fronte al notaio dottor Iacobone., questa ve la salto.<br />

Ecco dunque che viene riba<strong>di</strong>to ancora una volta quanto sostenuto in apertura, cioè che prima<br />

<strong>del</strong>l’inizio dei lavori e<strong>di</strong>lizi erano necessari l’approvazione e il convenzionamento <strong>del</strong>lo strumento<br />

attuativo, nonché l’approvazione da parte <strong>di</strong> tutti gli enti e <strong>del</strong> titolo e<strong>di</strong>lizio da rilasciarsi. Se il<br />

Commissario ad Acta, organo nominato in via sostitutiva rispetto al Comune ha impiegato 2 mesi e<br />

mezzo dal giorno <strong>del</strong>la sua nomina per approvare il piano particolareggiato, già adottata ed<br />

osservato e se dall’approvazione <strong>del</strong> piano particolareggiato alla convenzione, fase rimessa<br />

pressoché totalmente alla parte privata, sono decorsi 7 mesi e mezzo, cioè li riassumo, da quello che<br />

decide il Commissario all’approvazione <strong>del</strong> piano particolareggiato alla firma <strong>del</strong>la convenzione<br />

sono passati 7 mesi e mezzo e se poi ancora da quella stipula <strong>del</strong>la convenzione, siamo a maggio<br />

2005, alla presentazione al Comune <strong>del</strong> titolo abitativo e<strong>di</strong>lizio sono decorse varie settimane e<br />

successivamente la variante a questo titolo e<strong>di</strong>lizio è stata presentata dopo 4 anni, dopo 4 anni, dopo<br />

4 anni, dopo 4 anni dalla firma <strong>del</strong>la convenzione. Cioè dopo 4 anni dalla firma <strong>del</strong>la convenzione<br />

questi erano ancora che facevano opere, che facevano i lavori; il 30 giugno 2009, protocollo 45528,<br />

sicché a quel epoca i lavori e<strong>di</strong>lizi non erano ancora finiti, come può pensarsi rimandando ai fatti 97<br />

– 98 che dal novembre 97 al 31 agosto 2008 l’intervento <strong>del</strong> Porto Turistico <strong>di</strong> San Felice,<br />

<strong>del</strong>l’importo dei lavori preventivato <strong>di</strong> oltre 11 milioni <strong>di</strong> lire potesse essere già concluso in modo<br />

da ottenere il contributo Regionale? Dopo 5 anni e mezzo non avevano ancora finito i lavori e il<br />

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Consiglio <strong>di</strong> Stato ha deciso che siccome il Consiglio Comunale rinvia il provve<strong>di</strong>mento, a 7 mesi<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza, il Comune deve pagare i sol<strong>di</strong>? Questo è incre<strong>di</strong>bile.<br />

E’ pura fantasia pensare che il rispetto <strong>di</strong> quel termine fosse possibile, anche se per assurdo<br />

l’Amministrazione in carica avesse approvato un atto amministrativo al giorno e anche se non ci<br />

fossero state, ma vi sono state, le elezioni amministrative che hanno interrotto come ovunque<br />

l’attività provve<strong>di</strong>mentale per qualche mese. Ecco pertanto che i documenti <strong>di</strong>mostrano come<br />

l’apparato Comunale, comunque l’Amministrazione, non hanno avuto responsabilità alcuna né<br />

rispetto alla per<strong>di</strong>ta <strong>del</strong> finanziamento né per le immobilizzazioni dei capitali né per l’inoperosità<br />

<strong>del</strong>la struttura impren<strong>di</strong>toriale. Non va poi <strong>di</strong>menticato che nel mentre la società Porto Turistico San<br />

Felice S.p.A, <strong>di</strong> intesa con il Comune, operava sino al 2004 nei termini ricordati, al contempo<br />

provvedeva ad investire finanziamenti e al capitale sociale versato tanto da riscuotere proventi<br />

finanziari pari a 294 mila Euro come affermano nella loro relazione i Revisori dei Conti. La società<br />

dunque ha impiegato utilmente i propri capitali e ne ha tratto dei frutti, così come ha tenuto in vita<br />

la propria struttura impren<strong>di</strong>toriale per porre in essere, <strong>di</strong> intesa con il Comune, tutte le iniziative<br />

che si sono dette nell’obiettivo <strong>di</strong> approvare il piano particolareggiato. Come mai nessuno ha tirato<br />

fuori quell’accordo? Da 5 anni a questa parte nessuno ha tirato fuori quell’accordo e nessuno mai ha<br />

pensato che dopo la firma, a firma Cacciavillani che ci comunica “ritiriamo la data <strong>di</strong> fissazione<br />

<strong>del</strong>l’u<strong>di</strong>enza” nessuno in questo Comune è andato da qualche parte a <strong>di</strong>re “ma voi dopo che vi siete<br />

fatti la darsena e ve la siete fatta con quell’accordo che avevamo ed è <strong>di</strong>mostrato che quell’accordo<br />

noi l’abbiamo onorato” loro cos’è che hanno fatto? Alla fine <strong>del</strong> 2009 hanno riattivato la procedura<br />

e sono andati al Consiglio <strong>di</strong> Stato con le stesse motivazioni <strong>del</strong>la sentenza <strong>del</strong> T.A.R. e il Consiglio<br />

<strong>di</strong> Stato ha dato loro ragione e noi daremo a loro questa sera 1.700.000 Euro e forse qualcosa <strong>di</strong> più.<br />

Io credo che questa sia una cosa gravissima, in base a questi elementi <strong>di</strong> fatto, sulla scorta dei<br />

documenti pubblici e degli atti <strong>del</strong>le parti e dei loro <strong>di</strong>fensori, pertanto penso, egregi Consiglieri e<br />

signor Segretario, che non sia addebitabile alle Amministrazioni Comunali in carica in quegli anni e<br />

comunque all’apparato <strong>comunale</strong> ha alcuna responsabilità amministrativa, da intendersi quale causa<br />

colpevole <strong>del</strong> danno per il risarcimento <strong>del</strong> quale oggi viene portato all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno<br />

l’operazione che ha motivato questo mio intervento.<br />

Nel merito <strong>del</strong>la <strong><strong>del</strong>iberazione</strong> non intendo dunque esprimermi, pur rimanendo presente ai lavori<br />

<strong>del</strong>la seduta mi asterrò dal voto mentre per tutto quel che riguarda ciò che potrebbe conseguire a<br />

questa <strong><strong>del</strong>iberazione</strong>, invito coloro i quali dovranno esaminarla a prendere nota <strong>di</strong> tutti gli eventi<br />

rilevanti accaduti e soprattutto dei fatti qui esposti i quali se opportunamente considerati in sede <strong>di</strong><br />

merito avrebbero potuto anche portare ad un esito giu<strong>di</strong>ziale <strong>di</strong>verso e dovranno condurre alle giuste<br />

valutazioni successive.<br />

Ringrazio per l’attenzione e chiedo che questo mio intervento venga posto agli atti per formarne<br />

parte integrante e costitutiva <strong>del</strong>la <strong><strong>del</strong>iberazione</strong> che il Consiglio Comunale andrà ad assumersi.<br />

PRESIDENTE:<br />

Grazie Consigliere Guarnieri. Faccio notare che ha fatto un intervento <strong>di</strong> 40 minuti, era doveroso<br />

però... calmi sto finendo il <strong>di</strong>scorso, era doveroso però faccio semplicemente notare che da parte<br />

<strong>del</strong>la Presidenza non c’è e non ci sarà mai nessuna preclusione, 40 minuti abbiamo lasciato parlare<br />

chiunque fuori <strong>di</strong> tutti i tempi. Spero che questo me ne <strong>di</strong>ate atto. Bene. Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire il<br />

Sindaco. Grazie.<br />

SINDACO:<br />

Allora, credo tu abbia notato Fortunato che io ho inteso mantenere i toni <strong>del</strong>la <strong>di</strong>scussione, i<br />

contenuti anche <strong>del</strong>la mia presentazione ad un livello assolutamente asettico che non ha voluto<br />

affrontare i termini <strong>del</strong>la questione se non sulla base <strong>di</strong> quello che è stato riportato nella sentenza<br />

senza in alcun modo, io su questo invito anche chi poi interverrà successivamente, ragionare <strong>di</strong><br />

ipotetiche eventuali <strong>di</strong> la a <strong>di</strong>venire responsabilità <strong>di</strong> chissà chi, soggettive o...<br />

pag n. 67 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


C’è un dato <strong>di</strong> fatto rispetto al quale noi non possiamo <strong>di</strong>sattendere in alcun modo e cioè che al <strong>di</strong> là<br />

<strong>del</strong>le ragioni <strong>di</strong> merito che tu hai molto bene illustrato e io non solo chiedo ma desidero che quella<br />

tua relazione venga messa agli atti, credo non ci siano ostacoli tecnici, chiedo al Segretario<br />

Generale... ci fossero anche chiederei <strong>di</strong> superare questi eventuali ostacoli tecnici perché credo<br />

possa essere utile anche rispetto all’esame <strong>di</strong> chi domani dovesse rileggere anche i contenuti <strong>di</strong><br />

questa nostra <strong>di</strong>scussione. Credo che ci sia, anzi senza credo, c’è un dato comunque inconfutabile e<br />

mi fa piacere comunque avere ascoltato i contenuti <strong>del</strong>le tue <strong>di</strong>chiarazioni che comunque <strong>di</strong>cono<br />

<strong>del</strong>la volontà tua e <strong>del</strong>l’Amministrazione che guidavi <strong>di</strong> fare in un modo corretto e mi auguro<br />

personalmente che così sia e che tutto sia corrispondente così come è riferito rispetto ad atti che hai<br />

citato. C’è però un dato <strong>di</strong> fatto che è quello che dobbiamo fare i conti con una sentenza che può<br />

non piacere ma che comunque ... intervento fuori microfono ... scusami? Per quello ecco, ci sono<br />

<strong>del</strong>le considerazioni <strong>di</strong> tipo tecnico e ti garantisco poi per quello che puoi ritenere che non c’è alcun<br />

tipo <strong>di</strong> volontà particolare al punto che, mi pare <strong>di</strong> averlo <strong>di</strong>mostrato questa sera per come si è<br />

inteso condurre questo punto all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno assolutamente <strong>del</strong>icato, quin<strong>di</strong> non c’è alcuna<br />

volontà <strong>di</strong> tradurre in chiave <strong>di</strong> battaglia politica qualche cosa che invece non deve scendere a quel<br />

livello. Bisogna ragionare in modo molto asettico, poi le valutazioni ciascuno se le farà, <strong>di</strong> una<br />

sentenza che ci impone <strong>di</strong> adottare <strong>del</strong>le decisioni, ce lo impone per ragioni tecniche che sono state<br />

illustrate dal Segretario Generale sulle quali non ho motivo <strong>di</strong> porre alcun tipo <strong>di</strong> dubbio, ed per<br />

questo che oggi necessariamente dobbiamo mettere mano a questa decisione che in qualche modo è<br />

anche avvallata dal Commissario ad Acta che sovraintende rispetto alla vicenda risarcitoria in<strong>di</strong>cata<br />

da parte <strong>del</strong> Consiglio <strong>di</strong> Stato. C’è una considerazione da fare rispetto alla questione sulla quale tu<br />

ti sei soffermato molto a lungo <strong>del</strong> finanziamento Europeo, che il comune aveva tentato e ha tentato<br />

in ogni modo <strong>di</strong> sottrarsi al pagamento <strong>di</strong> quel contributo in termini <strong>di</strong> risarcimento.<br />

Nonostante questo tentativo che da ultimo è stato fatto da parte <strong>del</strong> Revisore dei Conti, il Consiglio<br />

<strong>di</strong> Stato invece ha detto molto chiaramente ahimè che invece quel contributo dovesse essere erogato<br />

e quin<strong>di</strong> dovesse essere computato ai fini <strong>del</strong> risarcimento <strong>del</strong> danno. Credo che tutte le<br />

considerazioni <strong>di</strong> merito che tu hai fatto sia importante che vengano allegate alla <strong>del</strong>ibera in modo<br />

tale che se ne possa fare lettura un domani e, peraltro, nonostante tutto questo, abbiamo il dovere <strong>di</strong><br />

dare seguito a questa sentenza che può, ripeto, non piacere; può essere anche sbagliata, io non lo so,<br />

ma in ogni caso va comunque rispettata e se ne debbono adempiere i contenuti. Quin<strong>di</strong> in questo<br />

senso è doveroso dal mio punto <strong>di</strong> vista e dal punto <strong>di</strong> vista tecnico degli uffici dare seguito a questa<br />

<strong>del</strong>ibera con la “serenità” <strong>di</strong> chi è chiamato ad adempiere ad una sentenza <strong>di</strong>venuta definitiva <strong>del</strong><br />

Consiglio <strong>di</strong> Stato, corredando questa <strong>del</strong>ibera con le precisazioni che tu hai inteso fare perché<br />

domani se ne possa dare lettura.<br />

PRESIDENTE:<br />

Bene, tengo a precisare prima <strong>di</strong> iniziare ed aprire il <strong>di</strong>battito anche agli altri Consiglieri che<br />

comunque la cosiddetta memoria che ha presentato il Consigliere Fortunato Guarnieri sarà mio<br />

compito allegarla agli atti che andranno al Commissario ad Acta in modo tale che se effettivamente<br />

il Commissario ad Acta riesce a trovare informazioni utili anche per migliorare la situazione legata<br />

alla posizione <strong>del</strong>la nostra Amministrazione, tanto meglio. Quin<strong>di</strong> sarà nostro compito comunque<br />

allegarla al materiale che verrà inviato, anche i Consiglieri sarà... credo che il Consigliere Guarnieri<br />

non abbia nessun problema affinché tutto il materiale sia a <strong>di</strong>sposizione (Consigliere Guarnieri<br />

Fortunato: interesse) interesse e comunque sia, chiarisco anche con lui questa situazione.<br />

Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire il Consigliere Donin.<br />

CONSIGLIERE DONIN RENZO:<br />

Grazie Presidente. Caro Sindaco qui non c’è nessuna guerra politica da fare, tu te la sei ritrovata<br />

questa situazione. Forse sicuramente io mi chiedo come abbiamo fatto a perdere questa causa in<br />

questi anni, questa negligenza sicuramente dalla Giunta passata, da altri <strong>di</strong>rigenti, da qualcuno che<br />

veramente non ha seguito bene questa pratica. Sicuramente c’è qualcosa che non funziona, qui non<br />

pag n. 68 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


c’è una chiarezza giuri<strong>di</strong>ca. Veramente io ringrazio Fortunato che già aveva espresso in<br />

commissione bene quali erano i punti, questa sera non ha letto a caso questa cosa, perché uno che va<br />

a braccio come lui, che sa a memoria queste cose, non è venuto qua a leggersela perché aveva<br />

voglia <strong>di</strong> leggerla. L’ha letta perché doveva leggerla.<br />

Allora io <strong>di</strong>co, mi rifaccio Segretario e le chiedo, polemiche qui non se ne fanno perché siamo tutti<br />

amministratori, ci troviamo in questa barca e ce l’hanno fatta arrivare così questa barca. La barca è<br />

arrivata così alla deriva. Lei in commissione ci <strong>di</strong>ceva che se il Commissario ad Acta dovesse<br />

esprimersi per una somma superiore il comune può impugnare questa cosa. Benissimo! Io sono<br />

contento <strong>di</strong> questo che si possa fare, però voglio che mi spieghi come e il perché.<br />

Allora le faccio una domanda, perché non dare niente a questi che non meritano niente? Da come si<br />

evince non meritano niente! Meritano <strong>di</strong> lavorare, meritano <strong>di</strong> fare gli impren<strong>di</strong>tori, meritano il loro<br />

giusto impegno che hanno profuso per quella darsena ma non meritano <strong>di</strong> prendere sol<strong>di</strong> che non<br />

meritano, con degli errori giuri<strong>di</strong>ci, con <strong>del</strong>le negligenze politiche anche nostre. Allora chiede a lei,<br />

perché non aspettare Giuseppe, che arrivi tra 20 giorni, un mese, quanto sarà il tempo tecnico che<br />

questo Commissario ad Acta ci vorrà, per <strong>di</strong>rci veramente quanto dobbiamo versare a questi<br />

signori? 20 giorni e un mese? Perché non possiamo impugnare tutto ciò che loro vogliono? Chiedo<br />

al Segretario, possiamo Segretario fare questo? Impugnare tutto ciò che loro chiedono. Giustamente<br />

le sentenze vanno rispettate, però se possiamo impugnare quella parte <strong>di</strong> denaro che chiedono dopo,<br />

possiamo impugnare dopo il tutto. In quale modo e in quale sede giuri<strong>di</strong>ca lo possiamo fare? Questo<br />

voglio fare, in quale sede giuri<strong>di</strong>ca lo possiamo impugnare, quale grado ancora è superiore al<br />

Consiglio <strong>di</strong> Stato che ha deciso questo, che ha deciso il Commissario ad Acta. Questo io mi chiedo<br />

Segretario, se mi può dare una risposta.<br />

PRESIDENTE:<br />

Le risponde subito imme<strong>di</strong>atamente.<br />

SEGRETARIO GENERALE:<br />

La sua domanda trova già risposta nel mio parere, in quello che ho scritto. C’era un orientamento<br />

precedente che il Commissario ad Acta era considerato organo straor<strong>di</strong>nario <strong>del</strong> comune quin<strong>di</strong> il<br />

comune non può ricorrere contro sé stesso, l’orientamento attuale che è un organo ausiliario <strong>del</strong><br />

giu<strong>di</strong>ce e quin<strong>di</strong> noi possiamo impugnarla e determinazione <strong>del</strong> Commissario. Qui ho citato<br />

l’orientamento <strong>del</strong> Consiglio <strong>di</strong> Stato che è <strong>del</strong> 2011, la sentenza è una sentenza la 6953 che<br />

riconosce la possibilità <strong>del</strong>la Pubblica Amministrazione <strong>di</strong> insorgere contro gli atti <strong>del</strong> Commissario<br />

ad Acta che agisce in sua veste, in applicazione <strong>del</strong>l’art. 24 e 113 <strong>del</strong>la Costituzione e quin<strong>di</strong> è<br />

messo nel parere, in questo senso in base a un orientamento giurisprudenziale gli atti adottati dal<br />

Commissario ad Acta, nominato per l’esecuzione <strong>di</strong> un giu<strong>di</strong>cato sono impugnabili in via funzionale<br />

<strong>di</strong>nanzi al giu<strong>di</strong>ce che ha <strong>di</strong>sposto l’investitura – quin<strong>di</strong> il Consiglio <strong>di</strong> Stato – al quale va<br />

riconosciuta una specifica competenza funzionale – qui è lo stesso Consiglio <strong>di</strong> Stato citato nel<br />

2003 che ritiene questo – attualmente ai sensi <strong>del</strong>l’art. 114 e 117 <strong>del</strong> Co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Procedura<br />

Amministrativa il Giu<strong>di</strong>ce che ha nominato il Commissario ad Acta conosce tutte le questioni<br />

relative all’esatta adozione <strong>del</strong> provve<strong>di</strong>mento richiesto, compresi provve<strong>di</strong>menti adottati da detto<br />

organo nominato dal Giu<strong>di</strong>ce. Quin<strong>di</strong> l’Amministrazione a fronte <strong>di</strong> una determinazione <strong>del</strong><br />

Commissario ad Acta può impugnare. Il provve<strong>di</strong>mento che è stato sottoposto oggi al Consiglio<br />

Comunale che è stato istruito, noi siamo partiti da due sentenze <strong>del</strong> Consiglio <strong>di</strong> Stato e quin<strong>di</strong> è<br />

scritto per quale motivo noi interveniamo. Quin<strong>di</strong> nei provve<strong>di</strong>menti c’è la motivazione, la<br />

motivazione che è scritta nel testo è scritto: ritenuto doveroso ottemperare alle decisioni <strong>del</strong><br />

Consiglio <strong>di</strong> Stato ed è interesse <strong>del</strong> comune non incorrere in ulteriori spese che potrebbero derivare<br />

dalla mancata o ritardata ottemperanza spontanea in coerenza con il principio e con l’obbligazione<br />

<strong>del</strong> pagamento dovrà essere assolta il più presto possibile al fine <strong>di</strong> scongiurare danni all’erario.<br />

L’Amministrazione quin<strong>di</strong>, ricor<strong>di</strong>amoci, ha adottato una condotta, l’Amministrazione adotta una<br />

condotta, il ché vuol <strong>di</strong>re che se l’amministrazione a novembre, io <strong>di</strong>co quello che è avvenuto, ha<br />

pag n. 69 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


itenuto <strong>di</strong> chiedere al collegio dei Revisori la quantificazione, perché noi avevamo – come ha detto<br />

il Sindaco – già un precedente che l’Amministrazione non ha riconosciuto nulla, quin<strong>di</strong> c’è stato già<br />

un parere <strong>di</strong> un altro collegio dei Revisori che hanno istruito. Loro sono andati, nella sentenza<br />

seconda <strong>di</strong> ottemperanza il Consiglio <strong>di</strong> Stato va ulteriormente su inerzia <strong>del</strong>l’Amministrazione e<br />

sull’adempimento. Quin<strong>di</strong> l’Amministrazione ha adottato a novembre <strong>di</strong> quest’anno la linea <strong>di</strong> <strong>di</strong>re<br />

“quantifichiamo”. La quantificazione è stata fatta dal collegio, perché il collegio è composto <strong>di</strong><br />

commercialisti, Revisori dei Conti che hanno la competenza sulla quantificazione e<br />

l’Amministrazione ha detto: noi paghiamo questo quando ne abbiamo la <strong>di</strong>sponibilità in bilancio.<br />

Perché in teoria noi avremmo potuto pagare anche a novembre, ma a novembre dalla verifica<br />

contabile non avevamo la <strong>di</strong>sponibilità, quin<strong>di</strong> l’Amministrazione ha detto: io ho quantificato, il<br />

collegio dei Revisori dei Conti è stata ammessa la documentazione, teniamo presente che il collegio<br />

dei Revisori dei Conti non è il collegio dei Revisori dei Conti <strong>di</strong> una qualsiasi amministrazione ma<br />

<strong>del</strong> Comune <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong>. Il ché vuol <strong>di</strong>re che se avesse avuto dei dubbi sulla storia, se li avesse<br />

avuti poteva benissimo verificare tutta la documentazione perché ne ha titolo. Quin<strong>di</strong> titolo<br />

dall’inizio.<br />

Il collegio <strong>del</strong> Revisore dei Conti aveva titolo, titolarità e capacità <strong>di</strong> conoscere la vicenda nella sua<br />

complessità altrimenti noi non avremo dato questo incarico. A maggior ragione il collegio <strong>del</strong><br />

Revisore dei Conti su questa faccenda specifica ha titolo <strong>di</strong> vedere tutta la documentazione sin<br />

dall’inizio, quin<strong>di</strong> casomai sarà il collegio <strong>del</strong> Revisore dei Conti che eventualmente dovrà<br />

rispondere sulla quantificazione e se non ha tenuto in considerazione alcuni aspetti che è in suo<br />

dovere tenere in considerazione perché in<strong>di</strong>pendentemente da questo il collegio <strong>del</strong> Revisore dei<br />

Conti ha questi compiti. Quin<strong>di</strong> l’Amministrazione ha adottato questa condotta, non sarebbe stato<br />

coerente e quin<strong>di</strong> contrad<strong>di</strong>ttoria la condotta <strong>del</strong>l’Amministrazione se a fronte <strong>di</strong> una <strong>di</strong>sponibilità in<br />

Bilancio <strong>del</strong>le risorse <strong>di</strong> attendere, perché se la condotta <strong>del</strong>l’Amministrazione ha detto: io stabilisco<br />

questo quanto, non ti pago adesso questa cifra – così ha scritto l’Amministrazione – te la pago<br />

quando ne ho la <strong>di</strong>sponibilità.<br />

E dalla <strong>di</strong>chiarazione ha detto: io ne avrò <strong>di</strong>sponibilità quando approvo il Bilancio, entro giugno.<br />

Così noi abbiamo fatto, abbiamo approvato il Conto Consuntivo proprio appena approvato il Conto<br />

Consuntivo l’Amministrazione ha detto: ho la <strong>di</strong>sponibilità, posso riconoscere, mando subito la<br />

comunicazione al Commissario ad Acta perché comunque mi ero preso questo impegno nella<br />

controparte. Per questo l’Amministrazione ha mantenuto una condotta coerente, altrimenti se avesse<br />

atteso sarebbe stata contrad<strong>di</strong>ttoria, perché un potrebbe <strong>di</strong>re “ma perché tu ti sei reso <strong>di</strong>sponibile a<br />

pagare quando approvi il bilancio e adesso approvi il bilancio e atten<strong>di</strong>? Ce lo devi spiegare”.<br />

Quin<strong>di</strong> l’Amministrazione ha usato una condotta coerente. Quin<strong>di</strong> quando il Commissario<br />

concluderà noi trasmetteremo, come ha detto il Presidente <strong>del</strong> Consiglio, il provve<strong>di</strong>mento al<br />

Commissario per <strong>di</strong>re noi abbiamo dato esecuzione a quello che tu ci hai detto, lo trasmetteremo<br />

ovviamente anche alla Corte dei Conti e il Commissario ad Acta avrà il provve<strong>di</strong>mento con gli<br />

interventi e tutti i Consiglieri Comunali, con quanto avviene adesso in questa seduta, e il<br />

Commissario ad Acta potrà, in base agli ulteriori elementi che lui riterrà opportuno <strong>di</strong>re “la<br />

quantificazione è corretta” oppure potrà <strong>di</strong>re “ritengo che la quantificazione sia un’altra cifra”,<br />

l’Amministrazione Comunale, il Consiglio Comunale potrà ricorrere. Teniamo presente che<br />

l’esecuzione <strong>di</strong> un giu<strong>di</strong>cato, la violazione o l’esecuzione <strong>di</strong> un giu<strong>di</strong>cato potrebbe essere anche<br />

valutato sotto un profilo <strong>di</strong> una condotta penalmente rilevante perché noi non <strong>di</strong>amo esecuzione a<br />

una sentenza <strong>di</strong> un giu<strong>di</strong>ce.<br />

Quin<strong>di</strong> ci sono anche altri che <strong>di</strong>cono che il Commissario ad Acta può lui <strong>di</strong>rettamente liquidare.<br />

Quin<strong>di</strong> voglio <strong>di</strong>re, io non <strong>di</strong>co queste cose per, <strong>di</strong>co che quando c’è una sentenza <strong>di</strong> un giu<strong>di</strong>ce non<br />

dare esecuzione alla sentenza potrebbe essere rilevante sotto un profilo penale, punto ... intervento<br />

fuori microfono ... sto facendo un <strong>di</strong>scorso in generale, noi abbiamo un giu<strong>di</strong>cato e<br />

l’Amministrazione ottempera <strong>di</strong> dare esecuzione a un giu<strong>di</strong>cato, potrebbe essere una valutazione<br />

sotto un profilo penale <strong>del</strong>la mancata esecuzione <strong>di</strong> un giu<strong>di</strong>cato. Noi abbiamo due giu<strong>di</strong>cati, quin<strong>di</strong><br />

il provve<strong>di</strong>mento segue nella stesura argomentativa <strong>del</strong> provve<strong>di</strong>mento, segue un filo logico su<br />

pag n. 70 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


quanto è avvenuto e su tutti i provve<strong>di</strong>menti fatti dall’Amministrazione che hanno una sequenza<br />

logica.<br />

CONSIGLIERE DONIN RENZO:<br />

Noi possiamo impugnarla ancora al Consiglio <strong>di</strong> Stato giusto? Faccio una domanda ancora più<br />

stupida, la controparte può anche ricorrere al Consiglio <strong>di</strong> Stato se vede che la cifra non è equa<br />

quella che abbiamo chiesto? Sicuramente sì. Allora siamo in una situazione sempre alla ricerca <strong>di</strong><br />

una... o no? Perché il gatto si morde la coda. Possiamo ricorrere noi, possono ricorrere loro, non c’è<br />

mai fine a questa situazione ... intervento fuori microfono ... noi dobbiamo pagare i pochi interessi<br />

che rimangono, è questo che è sbagliato. Come fate a non essere d’accordo su questa cosa? Voglio<br />

capire anche per dare una mano, sono un amministratore, vorrei veramente, però veramente non<br />

c’è...<br />

CONSIGLIERE GUARNIERI FORTUNATO:<br />

Se fosse una sentenza esecutiva, bisogna pagare, pronti. Ma qua non c’è stato l’accordo, la prima<br />

sentenza <strong>di</strong>ce: mettetevi d’accordo, noi ci siamo messi d’accordo, bene! An<strong>di</strong>amo dal Commissario<br />

ad Acta, adesso aspettiamo a sentire, chi è che ci può imputare <strong>del</strong> pagamento <strong>del</strong>...<br />

PRESIDENTE:<br />

Consigliere Fortunato ha chiesto <strong>di</strong> intervenire il Consigliere Penzo.<br />

CONSIGLIERE PENZO MATTEO:<br />

Io non voglio entrare nel merito <strong>del</strong>l’aspetto tecnico perché mi sembra che più ne <strong>di</strong>scutiamo e più<br />

ingarbugliata è la faccenda. Voglio entrare sotto l’aspetto politico Fortunato, facendoci un plauso<br />

come politico ma soprattutto come uomo, perché a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> qualcun altro hai avuto il coraggio,<br />

nonostante tutto quello che ti è stato detto in questi anni, su una faccenda penso <strong>di</strong>fficile da<br />

sopportare come politico ma anche come uomo e anche penso a livello familiare che sia <strong>di</strong>fficile<br />

una spada <strong>di</strong> Damocle sulla testa, hai avuto il coraggio <strong>di</strong> venire qua stasera, <strong>di</strong>scutere apertamente<br />

senza peli sulla lingua, spiegando bene come sono andati i fatti a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> qualcuno invece che<br />

non ha avuto il coraggio <strong>di</strong> venire qua stasera a prendersi le sue responsabilità o le sue<br />

corresponsabilità come hai fatto te.<br />

Quin<strong>di</strong> hai <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong> essere non solo un politico, hai <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong> essere un leader secondo me<br />

che non abbandona mai la barca come ha fatto il comandante Schettino prima che andasse a fondo.<br />

Quin<strong>di</strong> questo è un plauso e per noi giovani penso che questa tua <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong> maturità politica<br />

e personale sia veramente un qualcosa <strong>di</strong> utile e <strong>di</strong> tenere in considerazione per l’avvenire <strong>di</strong> chi ha<br />

voglia <strong>di</strong> fare veramente politica.<br />

PRESIDENTE:<br />

Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire Beniamino Boscolo, prego.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

Sarò breve anche perché avete detto tanto, parlo <strong>di</strong> una cosa che conosco relativamente poco perché<br />

negli anni 94 piuttosto che 98 fino al 2002 neanche c’ero in Consiglio Comunale, quando sono<br />

arrivato nel 2002 sentivo parlare <strong>di</strong> questa faccenda e pian pianino prendevo atto <strong>del</strong>le varie<br />

campagne che c’erano. Oggi ho sentito un campanone <strong>di</strong> Guarnieri che è la sua campana, quin<strong>di</strong><br />

non ti faccio i complimenti <strong>di</strong> solidarietà etc., hai esposto i fatti così come tu li hai vissuti e quin<strong>di</strong><br />

con tutta la tua emozione ci hai reso partecipi a noi, per questo ho chiesto la relazione, perché io<br />

voglio rileggerla bene e poi successivamente farò la stessa cosa che ha fatto Matteo Penzo o<br />

l’incontrario o una via <strong>di</strong> mezzo punto per punto che mi interesserebbe leggerla bene per<br />

con<strong>di</strong>viderla anche con altri che c’erano quella volta che mi possono dare un po’ l’opinione <strong>del</strong>la<br />

tua campana. Comunque tu hai fatto molto bene a esporlo, perché mi hai aperto anche un’altra<br />

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pagina <strong>di</strong> questa triste vicenda che ci porta oggi a... però basta, ho detto che sarò breve quin<strong>di</strong> se<br />

parlo solo <strong>di</strong> questa cosa non mi soffermo invece sul provve<strong>di</strong>mento e quin<strong>di</strong> sull’intervento <strong>di</strong><br />

merito. Da dove iniziare? Innanzitutto vorrei iniziare da due proposte <strong>di</strong> <strong>del</strong>ibere che sono arrivate,<br />

una ufficiale che è la n. 7, una non ufficiale, non so perché mi sia arrivata in doppia copia, è la n. 5,<br />

5 e 7, è la 5 quella che portiamo stasera.<br />

PRESIDENTE:<br />

Delibera che non esiste.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

Va beh, è tar<strong>di</strong> quin<strong>di</strong>... è una risposta che non capisco ma... poi mi arrivano due pareri, uno <strong>del</strong><br />

Segretario Generale e uno <strong>del</strong>l’architetto Mohamad, non so pronunciare l’altro Talieh Noori, faccio<br />

sempre fatica a leggerlo. Poi mi arrivano due solleciti, non a me, uno <strong>del</strong> Sindaco e uno <strong>del</strong><br />

Presidente <strong>del</strong> Consiglio <strong>di</strong> portare questo provve<strong>di</strong>mento e quin<strong>di</strong> faccio un ragionamento <strong>di</strong> merito<br />

su...<br />

PRESIDENTE:<br />

Per precisazione non sono provve<strong>di</strong>menti o comunque mandati dal sottoscritto, sia chiaro.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

C’era uno <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong> Consiglio...<br />

PRESIDENTE:<br />

Sì ma sono tutti stati inviati in un’unica documentazione dal <strong>di</strong>rigente Talieh Noori, c’è stata una<br />

volontà da parte mia e <strong>del</strong> Sindaco <strong>di</strong> far provenire niente.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

Non voglio entrare nel merito per <strong>di</strong>re che mi è più simpatico il Presidente piuttosto che il Sindaco,<br />

il Segretario piuttosto che il <strong>di</strong>rigente, non voglio entrare nel merito <strong>di</strong> queste cose qua. E’ una cosa<br />

che deve, ne sto parlando con il Sindaco in questo momento più che con il Consiglio, per <strong>di</strong>re:<br />

signor Sindaco su un provve<strong>di</strong>mento estremamente complesso come questo, con una storia<br />

aleatoria, non so come <strong>di</strong>re, complessa anche questa che ci ha portato oggi. La confusione che può<br />

avere un Consigliere Comunale nell’affrontare la cosa, che vorrebbe affrontarla con spirito sereno,<br />

viene a cadere, non voglio fare colpe, può succedere anche soprattutto se sono complesse e<br />

soprattutto perché anche sono uomini che preparano con le loro emozioni, con il loro carattere tutto<br />

il percorso e quin<strong>di</strong> possono esserci degli attriti etc., non so, prima Dolfin o, ma penso Dolfin che ha<br />

detto litigate sempre, un <strong>di</strong>sastro.<br />

In parte è anche vero, però Sindaco da domani mettiamo una pietra sopra qua, si prenda i suoi<br />

collaboratori <strong>del</strong>la maggioranza, <strong>del</strong>l’opposizione, anche noi siamo collaboratori <strong>del</strong>la Giunta, <strong>del</strong>la<br />

<strong>di</strong>rigenza, i funzionari, sa lei cosa fare, secondo me è intelligente, è bravo, è una persona con una<br />

spiccata sensibilità sul lavoro e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>co, visto che ci sono veramente <strong>di</strong>fficoltà in città, partiamo<br />

dalle <strong>di</strong>fficoltà che ci sono in città mettendo come primo punto il citta<strong>di</strong>no e affrontiamo le cose in<br />

maniera più serena perché questo percorso <strong>di</strong> giugno è stato stressato per tutti, abbiamo strafatto<br />

tutti, abbiamo tutti sbagliato, abbiamo tante cose, non sto là a puntualizzare chi cosa e come, ci<br />

siamo capiti. An<strong>di</strong>amo in ferie adesso, ci riposiamo quando sarà ora e da settembre ripren<strong>di</strong>amo un<br />

percorso che sia più costruttivo, più produttivo da parte vostra, da parte nostra più collaborativo e<br />

ve<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> dare <strong>del</strong>le risposte a questa città, perché in questo primo anno non voglio <strong>di</strong>re che non è<br />

stata data nessuna risposta ma perlomeno siamo stati carenti nel dare risposte. Tutti quanti,<br />

opposizione, maggioranza, non abbiamo fatto bene il nostro dovere. Ok? Ci siamo messi tutti<br />

dentro.<br />

pag n. 72 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


Torniamo però nel provve<strong>di</strong>mento, abbiamo capito la <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> noi Consiglieri oggi a capire<br />

come, cosa e come votare, ma poi arriverò alle <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> voto.<br />

Arriviamo a due sentenze che sono state fatte dal Consiglio <strong>di</strong> Stato e quin<strong>di</strong> anche due relazioni dei<br />

Revisori dei Conti sul quantificare questo, fatto salvo quello che ha detto prima il Consigliere<br />

Fortunato Guarnieri, che mi ha messo ancora più confusione perché se prima c’era una società che<br />

voleva quello che gli spetta secondo loro è in comune, quantifica qualcosa, anticipando il<br />

Commissario ad Acta che sarebbe il suo compito quello <strong>di</strong> quantificare, è lì per quello! Arriva<br />

Fortunato Guarnieri che <strong>di</strong>ce zero, la società <strong>di</strong>ce 3,8, il Comune fa la relazione una volta e gli <strong>di</strong>ce<br />

il Consiglio <strong>di</strong> Stato rifai la relazione perché non va bene, quin<strong>di</strong> non so se possa ancora andar bene<br />

questa volta l’1,8 quantificato e noi Consiglieri siamo qua a dover riconoscere un debito.<br />

Se non l’ha quantificato il Commissario ad Acta, l’ha quantificato una volta il Revisore dei Conti e<br />

gli <strong>di</strong>cono con sentenza rifai perché mi pare un requisito, non so come chiamarlo, è stato messo e<br />

invece ci deve essere e quin<strong>di</strong> ce l’ha riformulato. Sento Fortunato Guarnieri con una filippica, in<br />

senso buono, non che mi sia annoiato sono stato molto attento, <strong>di</strong>ce sarebbe zero se vedete bene<br />

tutti quanti. Dico io zero, leggerò bene la cosa per <strong>di</strong>re, noi qua Consiglieri abbiamo la<br />

responsabilità <strong>di</strong> riconoscere il quantum, che siamo l’ultimo organo a riconoscere il quantum perché<br />

se non l’abbiamo riconosciuto in le tempore, dopo che ci sono state due sentenze <strong>del</strong> Consiglio <strong>di</strong><br />

Stato, è venuto un Commissario ad Acta che avrebbe il compito <strong>di</strong> quantificare, adesso non so la<br />

data precisa in cui è venuto il Commissario ad Acta, non lo ricordo, ma nel tempo che c’è stato non<br />

ha ancora quantificato. Noi anticipiamo il lavoro che dovrebbe fare lui e credo anche che dobbiamo<br />

pagarlo il commissario ad Acta per il lavoro che farà. Abbiamo messo a bilancio una cifra per<br />

pagarlo? Io non l’ho vista. Tre mila Euro? C’è quin<strong>di</strong> a bilancio, e basteranno <strong>di</strong>co i tre mila Euro?<br />

... intervento fuori microfono ... ok, quin<strong>di</strong> nel bilancio noi l’abbiamo registrato? Perché dopo non<br />

abbiamo un altro debito fuori Bilancio per <strong>di</strong>re.<br />

Poi si parla nelle lettere, nei pareri tecnici, nella lettera che scrive il Sindaco e il Commissario, che<br />

per non pagare ulteriori interessi facciamo oggi il riconoscimento <strong>del</strong> debito fuori Bilancio. Quello<br />

che a me preoccupa è la parola ulteriori, nel senso che nel 1.700.000 etc. etc. che votate, che il<br />

Consiglio approverà o meno questa sera, sono compresi anche gli interessi, non gli ulteriori, perché<br />

gli ulteriori vuol <strong>di</strong>re che in maniera pregressa ce ne sono altri, sono ricompresi qua dentro? Perché<br />

nella relazione dei Revisori dei Conti io non l’ho vista, quin<strong>di</strong> non vorrei che ci fosse un altro<br />

piccolo, perché gli interessi saranno una percentuale minima rispetto non so quale cifra che<br />

quantificherà il Commissario ad Acta, perché noi <strong>di</strong>ciamo 1,8 ma potrebbe anche non andar bene e<br />

quin<strong>di</strong>, togliendo via gli ulteriori che li salviamo oggi, non l’ho visto nella relazione ma può darsi<br />

che la mia povera competenza in materia non abbia fatto in modo che emergessero, magari ci sono,<br />

me li spiegate. Quanti interessi ci sono fino adesso che sono maturati rispetto quello che dobbiamo<br />

dare e che non si sa perché il Commissario ad Acta non ha avuto ancora un’espressione in merito?<br />

Quin<strong>di</strong> rispetto questo intervento credo <strong>di</strong> avere con<strong>di</strong>viso prima con il Capogruppo <strong>del</strong> P.d.L., noi<br />

non solo ci asterremo rispetto questo provve<strong>di</strong>mento ma usciremo nuovamente dall’aula perché non<br />

è pensabile che ci si metta <strong>di</strong> fronte a una tale confusione partita magari anche da qualche tempo più<br />

in<strong>di</strong>etro, ma arrivata con <strong>del</strong>la documentazione ufficialmente è quella. Però se io vado a vedere il<br />

parere perché c’è scritto parere, adesso non so perché il Segretario abbia scritto, ma neanche mi<br />

interessa perché il Segretario abbia scritto i poteri sostitutivi. Però quando ho letto il... qua c’è<br />

scritto oggetto parere sottolineato su proposta <strong>di</strong> Mohammad...<br />

PRESIDENTE:<br />

Consigliere scusi, preciso ancora una volta, c’è una documentazione depositata agli atti da parte<br />

<strong>del</strong>la Segreteria Generale che ha una serie <strong>di</strong> documentazione allegata, esaustiva ed è quella che è in<br />

<strong>di</strong>scussione in questo momento.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

Allora prego la prossima volta <strong>di</strong> mandare sugli atti che sono depositati.<br />

pag n. 73 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


PRESIDENTE:<br />

Sarà nostro compito sorvegliare affinché questo non avvenga più. E’ un errore.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

Sarà stato una svista ma l’ho ammesso in premessa che siamo tutti umani, tutti sbagliamo, non c’è<br />

problema! Però vi rendete conto che la cosa è <strong>del</strong>icata e riguarda anche <strong>del</strong>le responsabilità passate,<br />

presenti e future.<br />

PRESIDENTE:<br />

Comunque adesso le spiegherà meglio il Segretario Generale la cosa.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

Sì, sì. Allora io <strong>di</strong>co, quando ho letto, devo anche <strong>di</strong>re il protocollo, il parere <strong>del</strong> 27 giugno<br />

<strong>del</strong>l’architetto Mohammad <strong>del</strong> protocollo 30838, alle ultime che non ho tenuto in considerazione<br />

per quanto riguarda l’ufficialità depositata che credo che sia quella <strong>del</strong> Segretario Generale che<br />

comunque la cita e quin<strong>di</strong> magari sbagliando data ma non è quello il problema.<br />

PRESIDENTE:<br />

Penso che abbiamo superato i limiti.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

La terzultima riga mi si <strong>di</strong>ce che non vi è certezza alcuna sulla “idoneità”, non so perché sono tra<br />

virgolette, <strong>del</strong>la <strong><strong>del</strong>iberazione</strong> proposta a sod<strong>di</strong>sfare le con<strong>di</strong>zioni e prescrizioni stabilite dal<br />

Consiglio <strong>di</strong> Stato. La rileggo perché penso <strong>di</strong> averla letta male visto la stanchezza: dunque non vi è<br />

certezza alcuna sulla “idoneità” <strong>del</strong>la <strong><strong>del</strong>iberazione</strong> proposta – quella che dobbiamo andare a votare<br />

– a sod<strong>di</strong>sfare con<strong>di</strong>zioni e prescrizioni stabilite dal Consiglio <strong>di</strong> Stato.<br />

Servirebbe l’Architetto ma se ha avuto problemi ed è dovuto uscire viene scusato, non c’è<br />

problema, però anche questa cosa qua è un’ulteriore in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong>...<br />

PRESIDENTE<br />

Adesso il Segretario Generale le spiega esattamente per filo e per segno la proposta <strong>di</strong> <strong>del</strong>ibera che<br />

è in <strong>di</strong>scussione. Grazie.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

Vado a concludere, la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto è che abbandoneremo l’aula quando sarà finita la<br />

<strong>di</strong>scussione.<br />

PRESIDENTE:<br />

Do la parola al Segretario.<br />

SEGRETARIO GENERALE:<br />

Per chiarire il provve<strong>di</strong>mento e le lettere che io sono a conoscenza <strong>del</strong>l’architetto, sono citate nel<br />

provve<strong>di</strong>mento, mi riferisco all’ultima nota e preso atto <strong>del</strong>la nota <strong>del</strong> <strong>di</strong>rigente, protocollo 30838 è<br />

l’ultima, dopo<strong>di</strong>ché nel parere <strong>del</strong> sottoscritto cito le lettere che ha inviato l’architetto con<br />

riferimento a questo e anche con il titolo <strong>di</strong> legittimazione da parte <strong>del</strong> sottoscritto per l’intervento<br />

sostitutivo a fronte <strong>del</strong>le due lettere che sono citate e si rinvia espressamente alla 25791 e la 30838,<br />

quest’ultima in<strong>di</strong>rizzata <strong>di</strong>rettamente al Presidente <strong>del</strong> Consiglio e ai Consiglieri.<br />

Dopo<strong>di</strong>ché voglio precisare che il fascicolo <strong>di</strong> questo provve<strong>di</strong>mento è stato trasmesso al Presidente<br />

<strong>del</strong> Consiglio, al Sindaco e al Presidente <strong>del</strong>la Commissione e al Ragioniere Generale, a riscontro<br />

<strong>del</strong>la nota protocollo <strong>del</strong>le due note si comunica <strong>di</strong> avere espresso il parere tecnico sulla proposta <strong>di</strong><br />

pag n. 74 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


<strong><strong>del</strong>iberazione</strong> in sostituzione <strong>del</strong> <strong>di</strong>rigente competente e con un fascicolo che ha 28 documenti<br />

allegati. Per cui il fascicolo è istruito con tutta la documentazione prevista nel provve<strong>di</strong>mento,<br />

quin<strong>di</strong> tutta la documentazione ai fini <strong>di</strong> adottare questo provve<strong>di</strong>mento è a fascicolo e dentro il<br />

fascicolo c’è un elenco <strong>di</strong> tutti i documenti, esattamente 28 e sono proprio, per evitare che ci siano<br />

dubbi sui documenti, sono state appositamente pinzate al fascicolo e ci sono tutte al fascicolo.<br />

Quin<strong>di</strong> il documento contiene tutti questi documenti qua. Volevo precisare che il fascicolo e il<br />

provve<strong>di</strong>mento, proprio per evitare che si <strong>di</strong>scuta sul provve<strong>di</strong>mento, è stato siglato pagina per<br />

pagina dal sottoscritto citando, ripeto, i pareri che sono stati trasmessi anche dal <strong>di</strong>rigente.<br />

PRESIDENTE:<br />

Mi sembra che su questo sia stata fatta un’ulteriore chiarezza, do la parola al Consigliere Gilberto,<br />

prego.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO GILBERTO:<br />

Non sono un esperto <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto però nonostante le rassicurazioni <strong>del</strong> Segretario Generale non può<br />

venirmi qualche perplessità rispetto a quanto <strong>di</strong>chiarato dal Consigliere Guarnieri. Per cui resto un<br />

po’ perplesso sulla volontà <strong>di</strong> non aspettare la sentenza, quello che <strong>di</strong>ce che <strong>di</strong>chiarerà il<br />

Commissario ad Acta. Per cui mi sembra un po’ assurdo questa sensazione <strong>di</strong> tutta questa vicenda,<br />

dopo<strong>di</strong>ché lo scambio epistolare che sicuramente non è un buon segnale che c’è stato tra il<br />

Segretario e il Dirigente all’Urbanistica, non fa altro che aumentare il dubbio in tutta questa<br />

vicenda. Pertanto non potrò fare altro che non partecipare alla votazione come anche altri colleghi<br />

hanno deciso in tal senso. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire Ravagnan Andrea, prego.<br />

CONSIGLIERE RAVAGNAN ANDREA:<br />

Grazie Presidente. Proprio un inciso. Penso che con questo or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno a quest’ora tarda<br />

abbiamo toccato forse un momento molto alto in questo Consiglio, con le memorie <strong>di</strong> Fortunato<br />

Guarnieri, con gli interventi <strong>del</strong> Segretario che personalmente a nome anche <strong>del</strong>l’UdC e <strong>del</strong>la<br />

maggioranza ringraziamo molto e il mio intervento vuole sottolineare solo l’infelice e sottolineo<br />

ancora <strong>di</strong> più l’infelice intervento <strong>del</strong> Consigliere Penzo, perché non può venire a parlare <strong>di</strong><br />

coraggio o non coraggio, <strong>di</strong> persone che non ci sono e quin<strong>di</strong> in questo clima che, come ha riba<strong>di</strong>to<br />

più volte Beniamino o lo stesso Donin, si sta e si spera si instauri anche in un futuro mi sembra un<br />

intervento veramente <strong>di</strong> pessimo gusto. Mi <strong>di</strong>spiace che se ne sia andato perché forse il suo fare è<br />

lanciare lì il sasso e poi andarsene, però ripeto: a questa Amministrazione non servono queste cose,<br />

servono molto <strong>di</strong> più gli interventi che fino adesso sono intervenuti. Concludo con l’esprimere che il<br />

gruppo UdC sarà favorevole a questo provve<strong>di</strong>mento. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire Domenico Zanni, prego.<br />

CONSIGLIERE ZANNI DOMENICO:<br />

Purtroppo questa è una situazione per noi molto spiacevole perché ci troviamo a... non abbiamo la<br />

possibilità <strong>di</strong> entrare nella <strong>di</strong>scussione, perché qua c’è una sentenza in giu<strong>di</strong>cato e indubbiamente<br />

anche sentendo la memoria <strong>di</strong> Guarnieri, sentendo il nostro Capogruppo Bisto Mauro, ci troviamo a<br />

non poter giu<strong>di</strong>care ma ad avere un qualcuno che ci <strong>di</strong>ce “paga”. Qualcuno che ci dà anche i<br />

parametri come pagare, perché la prima volta i Revisori non hanno messo il contributo in conto<br />

capitale e c’è tornato in<strong>di</strong>etro <strong>di</strong>cendo <strong>di</strong> mettere anche quelli per pagare. Quin<strong>di</strong> non è che<br />

qualcuno ci <strong>di</strong>ca “ci siamo inventati noi il quantum” ci hanno dato dei parametri per calcolare<br />

quanto era il quantum! Non è che qualcuno ci possa addebitare gli interessi prima, perché prima non<br />

pag n. 75 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


avevamo neanche i sol<strong>di</strong>. Nel momento in cui si è approvato il bilancio c’è la <strong>di</strong>sponibilità e si sono<br />

fatti subito, tramite il Segretario Generale, che dopo giustamente ha interessato il Sindaco che ha<br />

mandato la lettera <strong>di</strong> prima proposta per poter pagare.<br />

Io sentendo anche, spero che dopo non ci sia nessuna conseguenza o quando andrà alla Corte dei<br />

Conti o quant’altro, però purtroppo il nostro compito in questo momento qua è quello <strong>di</strong> adempiere<br />

a un or<strong>di</strong>ne che ci arriva dal tribunale: pagare!<br />

Il Commissario ad Acta risponde al Sindaco anche in brevissimo tempo: sì paga!<br />

Questo cos’è che ci fa anche un attimo pensare? Non è che questa cifra sia campata in aria, se lo<br />

rispon<strong>di</strong> in maniera in 7 giorni arriva già la risposta. Quin<strong>di</strong>, purtroppo, da parte nostra non è che<br />

siamo, io trovo che è stato – purtroppo <strong>di</strong>co, perché con questi sol<strong>di</strong> avremo potuto fare tante cose<br />

per questa città – però giusta o sbagliata che sia la sentenza non possiamo non pagare. Sono<br />

d’accordo con te, sono d’accordo con tutti, mi auguro che la memoria serva giustamente anche<br />

perché la Corte dei Conti non si adoperi contro nessuno <strong>di</strong> chi c’era, però non possiamo fare altro. Il<br />

quantum è stato calcolato, si è provato ad omettere il contributo in conto capitale, ci verrà richiesto<br />

e dalla documentazione – io sinceramente non mi sono adoperato a vedere la documentazione<br />

precedente, perché su quella non posso fare niente – mi sono adoperato a vedere la documentazione<br />

dopo, quella sulla quale devo giu<strong>di</strong>care se è giusto sì o no, se premere il bottone sì o no. In questo<br />

purtroppo non posso esimermi dal <strong>di</strong>re no, non posso esimermi dal <strong>di</strong>re “sì potevate farlo dopo”<br />

perché giustamente gli interessi partono da quando? Da quando qualcuno può <strong>di</strong>rmi in quel<br />

momento avevi i sol<strong>di</strong> per pagare.<br />

Ricordo che ritardare su una cifra <strong>del</strong> genere, 1.700.000, sono il 5 o il 6% che potrebbe essere un<br />

eventuale tasso legale, sono 85 mila Euro che qualcuno potrebbe addebitare a noi questa volta per il<br />

ritardo <strong>del</strong> pagamento. Quin<strong>di</strong> con sommo <strong>di</strong>spiacere per la città, perché questi sol<strong>di</strong> sicuramente<br />

farebbero più comodo a noi, ci troviamo costretti a pagare e dopo mi auguro che veramente questa<br />

sia la cifra, anche la definitiva mi auguro, perché non trovo neanche giusto che ci possa essere un<br />

ulteriore esborso, però aspetta ad altri giu<strong>di</strong>care.<br />

PRESIDENTE:<br />

Grazie a lei Consigliere. Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire penso l’ultimo Consigliere, a meno che non ci<br />

siano altri interventi in attesa, il Consigliere Montanariello, poi passiamo al voto. Prego.<br />

CONSIGLIERE MONTANARIELLO JONATAN:<br />

Sì, grazie Presidente. Sicuramente è un provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>fficile, <strong>di</strong>fficile da governare per tutta una<br />

serie <strong>di</strong> conseguenze e <strong>di</strong> sensibilità oltre che per la cifra che ne scaturiscono in ognuno <strong>di</strong> noi,<br />

quin<strong>di</strong> non entro nel merito <strong>di</strong> questo provve<strong>di</strong>mento.<br />

A <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> qualcun altro io non faccio plausi a chi è presente e condanne a chi è assente, io<br />

penso che per chi ahimè è coinvolto, e non invi<strong>di</strong>o, siano <strong>del</strong>le situazioni talmente <strong>di</strong>fficili, <strong>del</strong>icate<br />

e personali che non spetta a nessun altro, se non a chi è chiamato in prima persona ad affrontarle,<br />

giu<strong>di</strong>care come affrontarle. Quin<strong>di</strong> Fortunato, io da Consigliere ti ... intervento fuori microfono ... io<br />

non faccio plausi.<br />

PRESIDENTE:<br />

Fortunato per piacere, siamo arrivati fino ad adesso in maniera serena, dai!<br />

CONSIGLIERE MONTANARIELLO JONATAN:<br />

Sono questi gli affari miei Fortunato, finché sarò Consigliere questi sono gli affari miei, dopo ...<br />

intervento fuori microfono ... Fortunato mi <strong>di</strong>spiace che ... intervento fuori microfono ... Fortunato<br />

comprendo il tuo nervosismo e vado avanti ... intervento fuori microfono ... Fortunato comprendo il<br />

tuo nervosismo e vado avanti visto la situazione <strong>di</strong>fficile.<br />

Comunque penso che giu<strong>di</strong>care <strong>Chioggia</strong> assente, come il nostro Capogruppo, non spetti a nessuno.<br />

Io penso che non spetti a nessuno tanto meno a chi arriva a mezzanotte meno un quarto, lo attacca e<br />

pag n. 76 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


va via, il nostro Capogruppo ha tutta la nostra solidarietà per come ha deciso <strong>di</strong> affrontare questa<br />

situazione che sia venendo o che sia non venendo, va tutta la solidarietà, ci manca oggi, è stato un<br />

peccato non averlo qui però insomma non sta a nessun Consigliere, né <strong>del</strong>la maggioranza né<br />

<strong>del</strong>l’opposizione, giu<strong>di</strong>carlo perché non è venuto.<br />

In merito a questo provve<strong>di</strong>mento penso che noi possiamo solamente fare una cosa Sindaco, e l’hai<br />

ben detta e ben elencata te, prendere atto <strong>di</strong> quello che c’è. Non spetta a noi oggi <strong>di</strong>re chi è<br />

colpevole, chi è innocente, chi ha sbagliato, chi non ha sbagliato, non è nelle nostre competenze e<br />

tanto meno spetta a noi non esprimerci. Ci sono degli organi preposti a farlo, noi l’unica cosa che<br />

possiamo fare è prendere atto che dobbiamo pagare. Sarebbe una grave responsabilità sottrarsi,<br />

pren<strong>di</strong>amo atto che ci sono <strong>del</strong>le sentenze che ci impongono <strong>di</strong> pagare una cifra che sicuramente<br />

andrà oltre a questo acconto, ahimè, visto che la base che richiedevano era più <strong>del</strong> doppio <strong>di</strong> ciò che<br />

oggi an<strong>di</strong>amo ad anticipare. Quin<strong>di</strong> noi pren<strong>di</strong>amo atto e siamo favorevoli, a questa votazione<br />

voteremo favorevolmente. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Se non ci sono altre osservazioni io <strong>di</strong>rei <strong>di</strong> mettere in votazione.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

Completamento <strong>del</strong>la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto. Se usciamo c’è il numero legale?<br />

PRESIDENTE<br />

Certo. Prego il Sindaco vuole chiudere un secondo con un...<br />

SINDACO:<br />

Per rispondere a quello che <strong>di</strong>ceva il Consigliere Beniamino rispetto alla confusione generata in<br />

questa occasione oppure derivante dalle carte, la vicenda piaccia o non piaccia in realtà è molto<br />

semplice, in sintesi. Nel senso che c’è al <strong>di</strong> là poi <strong>del</strong>le parole, dei contenuti molto ricchi e precisi<br />

<strong>del</strong> Consigliere Guarnieri, c’è comunque una sentenza che <strong>di</strong>ce, ha torno o ha ragione poi le<br />

valutazioni le si possono fare in ogni modo, ma torto o ragione <strong>di</strong>ce che la posizione <strong>del</strong> Comune è<br />

stata perdente in questa vicenda. Ecco, quin<strong>di</strong> purtroppo perché poi comunque sono sol<strong>di</strong> che oggi il<br />

Comune deve tirare fuori, quin<strong>di</strong> io credo che sia stato importante, e ne sono felice, che ci sia<br />

comunque la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> Fortunato che viene allegata agli atti, perché credo che possa essere<br />

utile per valutazioni successive. Credo peraltro che non possiamo, come ente pubblico, che<br />

rispettare le sentenze <strong>del</strong>lo Stato, non possiamo che rispettare la sentenza <strong>di</strong> un Consiglio <strong>di</strong> Stato<br />

che ha detto determinate cose, che <strong>di</strong>ce e specifica anche le voci <strong>di</strong> danno che ha portato il Comune<br />

in funzione <strong>del</strong> raggiungimento <strong>di</strong> una composizione bonaria con Porto San Felice a quantificare il<br />

danno stesso nella misura <strong>del</strong> milione e sette che oggi votiamo come debito fuori bilancio.<br />

E’ una somma che è stata quantificata qualche mese fa, che non era nell’imme<strong>di</strong>ata <strong>di</strong>sponibilità <strong>del</strong><br />

Comune perché non c’erano le risorse necessarie per poter pagare quel debito e quin<strong>di</strong> da quel<br />

momento come riconoscimento <strong>di</strong> debito e come formalizzazione <strong>del</strong> riconoscimento <strong>di</strong> debito<br />

<strong>di</strong>venta sostanzialmente un punto <strong>di</strong> non ritorno. Sotto questo profilo è doveroso oggi che si paghi.<br />

Quin<strong>di</strong> la confusione in realtà poi purtroppo non c’è, nel senso che c’è oggi un fatto semplice nella<br />

sua drammaticità che è una sentenza definitiva, non più contestabile, non più mo<strong>di</strong>ficabile e con<br />

quella dobbiamo fare i conti. Ci sono dei fatti che senz’altro possono essere valutati in vario modo e<br />

credo che il Consigliere Guarnieri abbia debitamente in<strong>di</strong>cato quella che era la posizione <strong>del</strong><br />

Comune al tempo in cui lui guidava questa città, ed è la sua posizione oggi come Consigliere. E’<br />

stata allegata agli atti per tutte le valutazioni <strong>del</strong> caso successive a questa vicenda.<br />

PRESIDENTE:<br />

pag n. 77 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


Bene, mettiamo in votazione, prego. Votare, chiusa. Hanno votato a favore Tiozzo, Casson,<br />

Fornaro, Tiozzo Daniele, Lanza Marco, Voltolina Andrea, Ravagnan Andrea, Boscolo Alessandro,<br />

Boscolo Christian, Tiozzo Romina, Zanni Domenico, Montanariello Jonatan e Pizzo Roberto.<br />

Si sono astenuti Guarnieri Fortunato e Scarpa Gianfranco mentre tutti gli altri non hanno partecipato<br />

al voto. Quin<strong>di</strong> abbiamo 13 voti favorevoli e due astenuti.<br />

Votare l’imme<strong>di</strong>ata eseguibilità, prego. Chiusa. Abbiamo l’identico risultato quin<strong>di</strong> il<br />

provve<strong>di</strong>mento è... manca un astenuto ma credo che, sono due astenuti quin<strong>di</strong> Guarnieri e Scarpa.<br />

Alle 00.57 passiamo all’ultimo punto or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno.<br />

DELIBERAZIONE N. 108 DEL 12.07.2012<br />

PRESIDENTE:<br />

Facciamo l’appello dopo la mezzanotte.<br />

Il Segretario Comunale procede all’appello.<br />

PRESIDENTE:<br />

Or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno variante urbanistica intesa a mo<strong>di</strong>ficare l’art. 72 <strong>del</strong>l’N.T.A. <strong>del</strong> P.R.G. vigente<br />

con svincolo <strong>del</strong>le aree esterne alla cinta doganale <strong>del</strong> P.R.P. vigente. Ha chiesto <strong>di</strong> intervenire<br />

Beniamino Boscolo, prego.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO CAPON BENIAMINO:<br />

Sì Presidente, per preannunciare che questo documento che è stato sottoscritto a nome <strong>di</strong> tutto il<br />

Consiglio Comunale e a nome <strong>del</strong>l’opposizione, ci farebbe piacere che fosse un membro <strong>del</strong>la<br />

maggioranza a leggerlo, sentendomi con il Consigliere Boscolo Alessandro, farei parlare il<br />

Consigliere a nome <strong>del</strong> Consiglio dato che è con<strong>di</strong>viso e firmato credo non ci sia neanche<br />

<strong>di</strong>scussione, così poi possiamo andare anche al voto. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

La ringrazio io. Prego Consigliere Boscolo.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO ALESSANDRO:<br />

Grazie Beniamino, grazie Presidente. Evito <strong>di</strong> leggervi l’articolo 72 <strong>del</strong>le norme tecniche sulle sotto<br />

zone <strong>di</strong> 1.2.<br />

Mozione per l’elaborazione <strong>di</strong> una variante urbanistica intesa a mo<strong>di</strong>ficare l’art. 72 <strong>del</strong>le norme<br />

tecniche <strong>di</strong> attuazione <strong>del</strong> piano regolatore generale vigente, con svincolo <strong>del</strong>le aree esterne <strong>del</strong>la<br />

cinta doganale <strong>del</strong> P.R.P. vigente. Premesso che sui terreni in zona portuale <strong>di</strong> Val da Rio esterni<br />

alla cinta doganale a tutt’oggi pur in presenza <strong>di</strong> un nuovo piano regolatore generale non si può<br />

attivare la procedura amministrativa per la rappresentazione <strong>di</strong> richiesta <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong> costruire<br />

subor<strong>di</strong>nato all’approvazione <strong>di</strong> un piano urbanistico attuativo, rilevato che da <strong>di</strong>verso tempo i<br />

proprietari dei terreni ricadenti all’esterno <strong>del</strong>la cinta doganale <strong>del</strong> Porto <strong>di</strong> Val da Rio, quantificati<br />

nella variante al P.R.G. come comparti 3A e 3B all’interno <strong>del</strong>la zona omogenea D1.2; richiedono<br />

all’Amministrazione Comunale <strong>di</strong> attivare la procedura <strong>di</strong> una variante urbanistica. Che svincoli ha<br />

la normativa prevista dall’art. 72 <strong>del</strong>le norme tecniche <strong>di</strong> attuazione <strong>del</strong> piano regolatore vigente la<br />

quale recita come segue, ovvero: nelle sottozone D1.2 fa riferimento alle attività portuali <strong>di</strong> nuova<br />

formazione e sulla base <strong>di</strong> in<strong>di</strong>cazioni <strong>del</strong> piano regolatore <strong>del</strong> porto da approvarsi secondo le<br />

procedure <strong>di</strong> cui all’art. 5 <strong>del</strong>la legge n. 84 <strong>del</strong> 94.<br />

Come ho detto prima salto la parte che enuclea tutte le prescrizioni e tutti i vincoli che devono avere<br />

in quanto vengono definiti attività portuali e quin<strong>di</strong> non privati citta<strong>di</strong>ni che intendono intervenire<br />

all’interno <strong>di</strong> un determinato ambito urbanistico. Quin<strong>di</strong> considerato che i terreni che ricadono<br />

all’esterno <strong>del</strong>la città doganale sono stati inseriti dal 1981 nel piano portuale <strong>di</strong> Val da Rio, che con<br />

pag n. 78 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


l’attuale normativa ci vorranno almeno 10 anni per poter operare all’interno dei due comparti 3A e<br />

3B, ritenuto che non sia giusto che dei proprietari <strong>di</strong> terreni vedano ulteriormente bloccate le loro<br />

possibilità <strong>di</strong> intervento, considerato il fatto che dal 1981 ai giorni nostri sono trascorsi ben 30 anni,<br />

pur dovendo pagare l’Imu su dette aree come i terreni e<strong>di</strong>ficabili. Preso atto che l’Aspo (l’azienda<br />

speciale per il Porto <strong>di</strong> <strong>Chioggia</strong>) è parte attiva per le procedure <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica <strong>del</strong> piano regolatore<br />

portuale vigente. Con la presente mozione invita il Presidente <strong>del</strong> Consiglio Comunale, il Sindaco e<br />

l’Assessore all’urbanistica a compiere quanto necessario per ottenere l’approvazione <strong>di</strong> una variante<br />

al P.R.G.vigente da approvarsi attraverso una variante al perimetro <strong>del</strong>la zona D1.2 da posizionarsi<br />

in sovrapposizione <strong>del</strong> perimetro <strong>del</strong> circuito doganale. In modo tale da staccare i due comparti, 3A<br />

e 3B esterni alla cinta doganale che svincoli quin<strong>di</strong> i proprietari <strong>del</strong>le aree interessate dagli obblighi<br />

<strong>di</strong> cui all’art. 72 utilizzando una nuova normativa che eviti ogni riferimento agli operatori portuali,<br />

come proprio fa l’art. 72 stesso all’Aspo e alla capitaneria <strong>di</strong> Porto e <strong>di</strong> trasmettere all’Aspo stessa<br />

quale parte attiva per le procedure <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica al piano regolatore portuale vigente, il testo <strong>del</strong>la<br />

presente mozione approvata dal Consiglio Comunale per concordare in accordo con il Comune la<br />

variante normativa <strong>di</strong> cui sopra. Dico una cosa, se posso Presidente, brevissimamente.<br />

PRESIDENTE<br />

Brevissimamente perché ho due cose da precisare su quello che ha detto.<br />

CONSIGLIERE BOSCOLO ALESSANDRO:<br />

Questa secondo me è un’ottima opportunità per fare una <strong>di</strong> quelle, per sbloccare a costo zero<br />

l’eventuale capacità <strong>di</strong> investimento che possono avere dei proprietari in quelle zone, in un periodo<br />

così <strong>di</strong> crisi e avere la possibilità con una variante urbanistica che magari verrà <strong>di</strong>scussa in una<br />

Commissione, sicuramente ci verrà ampiamente illustrata <strong>di</strong> sbloccare e quin<strong>di</strong> come segnare<br />

l’Amministrazione che qualsiasi provve<strong>di</strong>mento, qualsiasi occasione è buona per stimolare<br />

l’economia in un momento così <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà. Grazie.<br />

PRESIDENTE:<br />

Preciso che non è una mozione ma è stata trasformata in un or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno come prima cosa, e<br />

come seconda cosa, senza togliere le responsabilità alla presidenza che farà <strong>di</strong> tutto perché questo<br />

vada avanti, credo sia opportuno che l’in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> tale or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno sia in<strong>di</strong>rizzato in prima<br />

battuta alla Giunta che deve impegnarsi a portare questi atti. Io non ho altro che la responsabilità <strong>di</strong><br />

far sì che nell’organo <strong>del</strong> Consiglio sia... volevo precisare che non <strong>di</strong>penderà certo dal sottoscritto se<br />

questo...<br />

Mettiamo ai voti così poi vi lascio. Scusate c’era un intervento da parte <strong>del</strong>l’Assessore, un secondo,<br />

prima ha chiesto <strong>di</strong> intervenire.<br />

ASSESSORE MANTOVAN MAURO:<br />

Chiedo scusa, molto velocemente.<br />

PRESIDENTE:<br />

E’ rimasto qua finora quin<strong>di</strong> è giusto che...<br />

ASSESSORE MANTOVAN MAURO:<br />

Sono rimasto perché su questo provve<strong>di</strong>mento ho <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> parola Consigliere Scarpa, allora sul<br />

tema io credo che ci sia un in<strong>di</strong>rizzo univoco in termini <strong>di</strong> opportunità e quin<strong>di</strong> sulla scelta che è<br />

stata fatta. C’è stato un confronto con il <strong>di</strong>rigente non solo questa mattina ma anche nei giorni scorsi<br />

perché il tema riguarda sì la fattispecie dei due comparti che prima il Consigliere che presentava la<br />

mozione ha spiegato. Però questo tema si interseca anche con il ragionamento <strong>del</strong> mercato ittico.<br />

Quin<strong>di</strong> noi come in<strong>di</strong>rizzo politico recepiamo in toto quanto presentato, lo strumento che potremo<br />

adottare sarà o quello regolamentato dall’art. 5 <strong>del</strong>la legge 84 <strong>del</strong> 94, cioè quello <strong>del</strong>la variante al<br />

pag n. 79 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


piano regolatore <strong>del</strong> Porto, noi siamo in assenza <strong>di</strong> autorità portuale quin<strong>di</strong> la normativa prevede che<br />

venga fatto <strong>di</strong> concerto tra il Comune e l’autorità marittima. Quin<strong>di</strong> in questo caso la capitaneria <strong>di</strong><br />

Porto, l’altra strada è che lo verificheremo nei prossimi mesi, nelle more <strong>del</strong>la definizione <strong>del</strong>l’iter<br />

<strong>del</strong> P.A.T. capire se c’è un margine <strong>di</strong> una manovra <strong>di</strong> inserire questa possibilità <strong>di</strong>rettamente nel<br />

P.A.T., è un aspetto da verificare che adesso il <strong>di</strong>rigente si sta... al più presto vedo <strong>di</strong> sapervi <strong>di</strong>re<br />

qualcosa. Abbiamo queste due possibilità, forse una terza, la terza è un po’ più complicata però la<br />

stiamo valutando, quin<strong>di</strong> questo è un argomento che al <strong>di</strong> là <strong>del</strong>la concretizzazione <strong>del</strong>l’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong><br />

giorno, <strong>del</strong>la mozione <strong>di</strong> questa sera, è un tema che è all’attenzione <strong>del</strong> Sindaco e <strong>del</strong>la Giunta.<br />

PRESIDENTE:<br />

Mettiamo ai voti l’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno, mettiamo ai voti, prego, grazie. Ringrazio tutti i Consiglieri<br />

che sono stati qua fino a questo momento. Il provve<strong>di</strong>mento è passato all’unanimità, grazie a tutti,<br />

buona serata.<br />

La seduta è tolta. Sono le ore 01.02<br />

pag n. 80 Delibera n. 134 <strong>del</strong> 29/09/2012


Il presente <strong>verbale</strong> viene letto, approvato e sottoscritto come segue.<br />

IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO GENERALE<br />

Fto Arch. TIOZZO FASIOLO Daniel Fto dr. Maurizio Lucca<br />

REFERTO DI PUBBLICAZIONE (art. 124, comma 1, <strong>del</strong> d. lgs. 18 agosto 2000, n. 267)<br />

Il sottofirmato Messo Comunale certifica che la copia <strong>del</strong>la presente <strong><strong>del</strong>iberazione</strong> viene pubblicata, ai sensi <strong>del</strong>l’art. 32,<br />

<strong>del</strong>la legge 18.06.2009, n. 69 e s.m.i., all’albo pretorio on line <strong>di</strong> questo Comune il giorno 09/10/2012 ove rimarrà esposta<br />

per 15 giorni consecutivi.<br />

Addì 09/10/2012 Fto Il Messo Comunale<br />

Ricevo copia <strong>del</strong> presente atto per esporlo all’Albo Pretorio <strong>del</strong> Comune per la pubblicazione.<br />

Copia conforme all’originale in carta libera per uso amministrativo.<br />

F.to Il Messo Comunale<br />

Lì, 09/10/2012 IL SEGRETARIO GENERALE<br />

................................................<br />

imp. n.<br />

Protocollo n. \0<br />

Esecutiva il ___________________ ai sensi <strong>del</strong>l’art.<br />

134, 3° comma, <strong>del</strong> D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267.<br />

<strong>Chioggia</strong>, li ___________________

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