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Numero 6 - 2011, Anno XIV
Una pubblicazione<br />
Iscrizione al tribunale di Torino<br />
n° 5271 del 24.5.99<br />
4 Editoriale<br />
Direttore responsabile<br />
Luciano Platter<br />
Caporedattore<br />
Elisabetta Farina<br />
Comitato di redazione<br />
Simona Arpellino<br />
Marco Canavoso<br />
Andrea Colombo<br />
Marco Cossolo<br />
Andrea Garrone<br />
Hanno collaborato<br />
Luca Bruschi, Cisaf,<br />
Studio Mario Fanelli<br />
3<br />
In questo numero<br />
Attualità<br />
6 Intervista al presidente Mandelli<br />
10 I nuovi ticket sulla diagnostica<br />
11 Nuova guida per la Sanità regionale<br />
12 Disabilità: unha guida a esenzioni e contributi<br />
14 Vietata l'insegna con la croce verde nelle parafarmacie<br />
15 Ema plaude all'approvazione delle nuove norme<br />
sui farmaci contraffatti<br />
16 Accordo Ministero Gioventù e Agifar<br />
17 In Puglia nasce il museo di Storia della <strong>Farma</strong>cia<br />
Gestire la farmacia<br />
18 Margine commerciale<br />
Formazione<br />
22 Le cefalee primarie<br />
24 50 anni dalla parte dei pazienti<br />
l'Architetto in farmacia<br />
26 Bianco, toni di grigio e alluminio<br />
per un aspetto tecnico e moderno<br />
Non solo farmacisti<br />
28 La passione della scrittura<br />
Tempo libero<br />
32 Le Forze Armate si ritrovano a Torino<br />
35 Notizie dalle aziende<br />
Libri<br />
37 Ruoli, attività e competenze per il futuro farmacista<br />
38 dai Giornali<br />
45 Convenzioni card farmacia amica<br />
Redazione<br />
c/o SGI srl<br />
Società Generale dell’Immagine<br />
Via Pomaro 3 - 10136 Torino<br />
Tel. 011.35.99.08 - 329.07.02<br />
Fax 011.329.06.79<br />
e-mail: info@sgi.to.it<br />
Progetto, realizzazione<br />
grafica e pubblicità<br />
SGI srl<br />
Stampa<br />
La Terra Promessa Onlus<br />
NOVARA<br />
www.farmaciaamica.org<br />
numero 6<br />
2011
l'EDITORIALE<br />
l'EDITORIALE<br />
Ancora una volta, al momento di andare in stampa e poi subito in ferie, giungono allarmanti voci di<br />
un’ennesima manovra che coinvolgerebbe, al solito, le nostre farmacie.<br />
Quello che era stato evitato a luglio sembra riproporsi a distanza di pochi giorni, complice anche<br />
l’aggravarsi della situazione economica nazionale e le pressioni ad accelerare gli interventi di<br />
risanamento dei conti.<br />
La liberalizzazione selvaggia di tutto il comparto del commercio e delle professioni, sponsorizzata<br />
da importanti uomini di governo e sostenuta anche dall’opposizione - Bersani docet… - porterebbe,<br />
a detta dei promotori, ampi spazi di possibili risparmi per le famiglie, derivanti soprattutto<br />
dall’aumentata concorrenzialità indotta dal provvedimento.<br />
''Due indizi fanno una prova'', ''tanto tuonò che piovve'', ecc.: sono modi di dire che, pur con sfaccettature<br />
diverse, ci indicano che potremmo non essere questa volta in grado di respingere in toto le derive<br />
liberiste, pur in presenza di tanti argomenti a sostegno della nostra contrarietà.<br />
Questo non significa che cesseremo di lottare strenuamente per difendere quella che noi riteniamo<br />
un’impresa ancora sana ed efficiente, quella farmacia che ci ha dato da vivere, nella quale abbiamo<br />
impegnato le nostre migliori risorse e che infatti è da sempre in testa al gradimento dei cittadini: ma<br />
non possiamo nasconderci che le possibilità di uscirne indenni - che ogni volta si riducono rispetto<br />
alla volta precedente - sono oggi davvero ridotte.<br />
Certo, nessuno dirà di voler smantellare ipso facto un servizio che funziona, ma la sola uscita della<br />
fascia C produrrà un tale danno - economico, ma anche di immagine -, che la <strong>Farma</strong>cia, quella che<br />
io amo scrivere con la “F” maiuscola, non potrà sopravvivere così come l’abbiamo vista prosperare<br />
tutti noi. La liberalizzazione porterà inevitabilmente i suoi frutti: serranda selvaggia, scontismo<br />
indiscriminato per poter “stare sul mercato”, allargamento dei settori merceologici trattati con tutti i<br />
pericoli correlati (impegno economico, rischio di invenduti, ecc.) e, magari un po’ più in là, qualche<br />
insolvenza, i primi fallimenti, ecc. ecc.<br />
Ho sempre combattuto con tutte le forze, pagando anche di persona, per una professione: mi<br />
troverei in serio imbarazzo, e dubito di averne l’intenzione, a continuare a profondere le mie migliori<br />
energie per un commercio spinto, che non sento mio e che davvero mi spiacerebbe costituisse il<br />
cardine futuro della <strong>Farma</strong>cia che tramanderemo ai nostri figli e nipoti.<br />
numero 6<br />
2011<br />
4<br />
Luciano Platter
l'EDITORIALE<br />
ATTUALITÀ<br />
ATTUALITÀ<br />
Pubblichiamo l'intervista realizzata in esclusiva da il<strong>Farma</strong>cista Online (www.ilfarmacistaonline.it),<br />
al presidente della Fofi, Andrea Mandelli, che commenta per la<br />
prima volta la manovra dopo la sua approvazione definitiva.<br />
Presidente Mandelli, negli ultimi mesi la Federazione<br />
è tornata più volte sul tema della<br />
crisi finanziaria. Non è un tema più economico<br />
che professionale?<br />
È senz’altro un tema economico, ma proprio per<br />
questo investe la professione, in tutte le sue articolazioni.<br />
Inevitabilmente, quando si parla di crisi<br />
e di riduzione della spesa sanitaria si pensa subito<br />
alla farmacia di comunità, ma non si deve trascurare<br />
l’impatto che le misure del governo hanno e avranno<br />
anche sui farmacisti dipendenti del Servizio<br />
sanitario, ospedalieri e dei servizi territoriali, o sui<br />
molti che operano nell’industria del farmaco o nella<br />
distribuzione intermedia. Non si tratta soltanto di<br />
preoccupazione per i livelli occupazionali e di reddito,<br />
ma anche di mantenere inalterato il nocciolo<br />
della qualificazione e del ruolo del farmacista. E come sempre, mantenere la posizione, in una<br />
società caratterizzata da una rapida evoluzione, significa cercare nuovi spazi, offrire risposte alle<br />
nuove richieste che vengono dal Servizio sanitario e, prima ancora, dalla società. Questa concezione,<br />
che la Federazione ha espresso già nel documento federale del 2006, riguarda tutti gli ambiti<br />
in cui opera il farmacista, tanto è vero che in quel documento abbiamo sì delineato il modello<br />
della farmacia dei servizi, ma abbiamo indicato anche nella figura del farmacista di dipartimento<br />
e nel rinnovamento degli altri ruoli - nell’industria come nella distribuzione - la via per rafforzare<br />
la professione e il contributo che può fornire alla sanità italiana.<br />
Cercare nuovi spazi è un impegno che non tutti affrontano a cuor leggero. Non<br />
trova?<br />
Ma molti, invece, lo accolgono con entusiasmo. Penso per esempio ai giovani che hanno partecipato<br />
alla sperimentazione della figura del farmacista di dipartimento organizzata dal ministero<br />
della Salute in collaborazione con Sifo e Fofi. Oppure, cambiando completamente scenario,<br />
penso all’impegno e alla dedizione che hanno mostrato i farmacisti volontari per la protezione<br />
civile, oggi riuniti in un’associazione, in occasione del terremoto d’Abruzzo. Apparentemente può<br />
sembrare un argomento lontano dalla professionalità ma, appunto, solo apparentemente. I nostri<br />
numero 6<br />
2011<br />
Intervista al presidente Mandelli<br />
Oltre alla liberalizzazione delle professioni,<br />
preoccupano i tagli della manovra<br />
6
volontari hanno partecipato all’opera di soccorso in quanto farmacisti, svolgendo le funzioni che<br />
sono proprie della professione: questo sottintende una visione più ampia del nostro ruolo nel<br />
processo di cura, anche in caso di emergenza. Certamente, per chi è nato e cresciuto, per esempio,<br />
nella vecchia visione della farmacia come luogo esclusivo della dispensazione del farmaco<br />
può faticare a comprendere la necessità di erogare altre prestazioni. Come se si trattasse di abbandonare<br />
le nostre competenze per metterci a fare altro.<br />
E non è così?<br />
No: questa interpretazione soffre di un duplice errore. Intanto la farmacia non è mai stata soltanto<br />
il luogo della dispensazione del farmaco, ma ha sempre rappresentato il primo presidio sanitario<br />
per accessibilità e disponibilità, praticamente il luogo del “primo soccorso” per definizione.<br />
Lo riscopriamo tutti ogni volta che, per sfortuna, si sperimenta un problema legato alla salute<br />
quando ci si trova lontano dalla propria città: c’è il pronto soccorso e c’è la farmacia. Inoltre, oggi,<br />
perché il farmaco possa esprimere pienamente la sua efficacia richiede una quota di “servizi” non<br />
indifferente. Faccio un esempio: trattare l’ipertensione, dal punto di vista farmacologico, ora è relativamente<br />
semplice, ma diventa difficile se, come accade molto spesso, viene meno l’aderenza<br />
alla terapia. Controllare questo aspetto è uno dei servizi che in Europa e negli Stati Uniti si vuole<br />
affidare alle farmacie di comunità, per la loro vicinanza al cittadino, per la loro accessibilità. Allo<br />
stesso modo la farmacia può incidere significativamente sul successo delle campagne di prevenzione,<br />
visto che intercettano anche quella parte di popolazione che ha contatti molto saltuari<br />
con il medico di medicina generale. Ed evito poi di dilungarmi su quanto oggi siano strategiche<br />
l’attività di farmacovigilanza e di quella di orientamento del cittadino.<br />
Questa è la motivazione sanitaria e organizzativa ma, tornando alla prima domanda,<br />
sul piano economico questa scelta si giustifica?<br />
Più che giustificarsi è una scelta per molti versi obbligata. A costo di ripetermi: abbiamo sotto gli<br />
occhi la continua discesa dei prezzi dei farmaci che rientrano nell’assistenza farmaceutica territoriale,<br />
un fenomeno irreversibile, così come l’assenza di nuove molecole, quindi coperte da<br />
brevetto e ad alto costo, nel settore dei farmaci di sintesi. Far dipendere la sostenibilità economica<br />
da una remunerazione basata esclusivamente sul margine commerciale rischia di diventare<br />
un’utopia. Di qui la prospettiva, ormai europea, di remunerare i servizi: quelli resi all’atto della<br />
dispensazione e quelli collaterali - gli screening di massa, la diagnostica di prima istanza, le altre<br />
prestazioni sociosanitarie indicate dalla normativa italiana ma anche da quelle britannica e francese.<br />
Del resto, assumendo il punto di vista della parte pubblica, con il sistema della Convenzione<br />
ci si assicura la collaborazione di un presidio, la farmacia, che ha al suo interno professionalità di<br />
primo livello e una capillarità imbattibile: sarebbe assurdo che nel momento in cui si deve potenziare<br />
l’assistenza sul territorio questo presidio non venisse coinvolto.<br />
Nella manovra economica si è a più riprese cercato di intervenire anche sulle professioni,<br />
proponendo una serie di liberalizzazioni con l’obiettivo dichiarato di rilanciare<br />
l’economia. Aveva un senso dal suo punto di vista?<br />
Ovviamente no, ma non per una difesa di categoria. Era errato il presupposto. In primo luogo non<br />
era chiaro che cosa si volesse andare a colpire. Gli Ordini? La regolazione di alcuni servizi svolti<br />
dai professionisti? La prima ipotesi, colpire gli Ordini perché pongono un ostacolo all’accesso<br />
alla professione, mi sembra ardua da sostenere, a cominciare dal caso dei farmacisti, visto che il<br />
numero 6<br />
7<br />
2011A
l'EDITORIALE<br />
ATTUALITÀ<br />
numero 6<br />
2011<br />
ATTUALITÀ<br />
numero degli iscritti aumenta di anno in anno. Questo, però, non è che il primo indicatore: pochi<br />
giorni fa un articolo del Sole 24 Ore ricordava che negli ultimi 15 anni gli iscritti agli enti previdenziali<br />
sono pressoché raddoppiati, segno che non solo ci si abilita, ma si esercita effettivamente la<br />
professione. E, non a caso, i dati del consorzio Almalaurea confermano come i laureati in farmacia<br />
siano tra le categorie che più rapidamente trovano il loro primo impiego.<br />
Ma anche se si parla di regolazione dei servizi - nel nostro caso la pianta organica, il numero<br />
chiuso eccetera - il discorso si fa più articolato, ma la sostanza non cambia. Spesso si dice che un<br />
maggior numero di esercizi farmaceutici darebbe un servizio migliore ai cittadini, ma un riscontro<br />
empirico non c’è. Oggi in Italia c’è una farmacia ogni 3400 abitanti circa. E’ vero che in altri paesi<br />
il rapporto è più basso ma questo, se può aver indotto un vantaggio marginale per l’utenza, ha<br />
messo in forse la stabilità della rete: in Francia, secondo il rapporto Igas richiesto dal ministero<br />
della Salute, c’è una farmacia ogni 2800 abitanti, circostanza che ha fatto<br />
sì che molte farmacie abbiano un fatturato inadeguato a sostenere l’andamento del mercato e<br />
tale da non consentire investimenti in funzione dei nuovi compiti assegnati alle farmacie. Quindi,<br />
farmacie che rischiano di chiudere mettendo in crisi la rete del servizio, i livelli occupazionali e<br />
l’accessibilità per il cittadino. È evidente che anche un sistema basato sul numero chiuso può garantire<br />
la capillarità - che resta un requisito fondamentale per un servizio pubblico - anzi può andare<br />
anche oltre, come nel caso della Francia. Al contrario, una liberalizzazione spinta all’estremo<br />
può condurre a una concorrenza sfrenata che, come nel caso del commercio al dettaglio, porta<br />
alla sopravvivenza dei punti vendita più favoriti perché economicamente più forti o posizionati in<br />
modo strategico. Ma questo è l’esatto contrario di un servizio al cittadino realmente accessibile.<br />
A meno che per servizio non si intenda, come è diventato di moda, soltanto lo sconto di qualche<br />
decina di centesimi su un prodotto che costa pochi euro.<br />
Quindi va tutto bene com’è? Guai a toccare un sistema che funziona?<br />
No. Siamo stati i primi a sostenere la necessità<br />
di una riforma del servizio, che<br />
tenga conto dei cambiamenti che si sono<br />
verificati negli ultimi decenni. Ma rifiutiamo<br />
un cambiamento fatto a colpi di interventi<br />
estemporanei, che non tengano<br />
conto delle situazioni concrete e dei dati<br />
oggettivi ma si pieghi alla parola d’ordine<br />
del momento: in questo caso, liberalizzare.<br />
Dimenticando, tra l’altro, che in Italia<br />
esiste già un mercato interno e quindi<br />
una concorrenza nel settore della distribuzione<br />
del farmaco, visto che accanto<br />
alle farmacia private convenzionate operano<br />
quelle comunali. E’ in discussione al<br />
Senato un progetto di riforma del servizio<br />
farmaceutico, che è stato preceduto<br />
da audizioni di tutte le parti interessate:<br />
è quella la sede giusta per impostare un<br />
vero ammodernamento. Anche gli Ordini,<br />
quelli sanitari e gli altri, sono oggetto<br />
di una Riforma e anche in questo caso è lì<br />
che si devono portare analisi e proposte.<br />
8
Le riforme sono senz’altro importanti, ma non crede che serva anche un cambiamento<br />
culturale?<br />
Certamente, tanto che la più recente delle ricerche dell’Osservatorio sul futuro della professione<br />
Fofi-Sda Bocconi, si intitolava “Dalla professione di farmacista alle professioni del farmacista”, a<br />
indicare che oggi tre sono i punti irrinunciabili per un Ordine professionale: indagare in quali<br />
ruoli può operare il professionista, valutare quali sono i requisiti formativi necessari per svolgere<br />
questi ruoli e coinvolgere nel raggiungimento di questo obiettivo i diversi attori interessati. In<br />
primo luogo l’Università, ma anche, per così dire, i datori di lavoro: il Servizio sanitario nazionale,<br />
l’industria, la distribuzione. La nostra ricerca, peraltro, è stata presentata in anteprima proprio alla<br />
Conferenza dei Presidi, dove ha riscosso una notevole attenzione, oltre all’apprezzamento per l’iniziativa<br />
in sé. Non si è trattato di un’iniziativa isolata sul fronte della formazione. In collaborazione<br />
con il Ministero della Salute abbiamo organizzato il progetto formativo sul rischio clinico legato al<br />
farmaco, affrontando per la prima volta questo tema anche dal punto di vista della dispensazione<br />
sul territorio, così come abbiamo operato perché partisse la sperimentazione sul farmacista di dipartimento.<br />
Siamo ben consapevoli che nuovi compiti richiedono conoscenze e abilità differenti<br />
e ci stiamo impegnando a far sì che i due aspetti viaggino insieme, il che è un’ulteriore risposta a<br />
chi vede gli Ordini come una “restrizione” all’accesso alla professione.<br />
Quindi quale sarà l’evoluzione della professione, e quale ruolo avrà l’Ordine?<br />
Come ho detto all’inizio, da questa crisi si esce facendo un passo avanti, non mezzo passo indietro<br />
sperando di conservare almeno un po’ di terreno. La professione deve spostare in avanti il confine<br />
che delimita la sua attività, accogliendo il nuovo senza rinnegare il passato ma conservando<br />
quanto c’è di fondamentale. Quindi saremo sempre farmacisti, cioè specialisti del farmaco, ma lo<br />
saremo in molti modi diversi: saremo più specializzati che in passato, lavoreremo nella farmacie di<br />
comunità con strumenti<br />
diversi, saremo negli<br />
Ospedali con responsabilità<br />
dirette verso il paziente,<br />
opereremo nell’industria<br />
magari in ruoli inediti<br />
come il rapporto con la<br />
comunità scientifica. Ma<br />
ci riconosceremo sempre<br />
in una sola professione,<br />
rappresentata da un Ordine<br />
e da una Federazione<br />
che hanno il dovere<br />
di tutelare il cittadino e il<br />
professionista stesso, soprattutto<br />
lavorando per<br />
un’evoluzione che tenga<br />
conto del mutare delle<br />
esigenze della tutela della<br />
salute.<br />
9<br />
numero 6<br />
2011A
l'EDITORIALE<br />
ATTUALITÀ<br />
ATTUALITÀ<br />
Dal 5 agosto 2011 in <strong>Piemonte</strong> i nuovi ticket sulle prescrizioni di prestazioni specialistiche ambulatoriali<br />
saranno modulati sulla base delle ricette e della tipologia degli esami: lo ha deciso la<br />
Giunta regionale approvando una delibera presentata dal presidente Roberto Cota.<br />
Invece della quota fissa di 10 euro verranno applicate tariffe variabili che si sommeranno a quelle<br />
già in vigore: ad esempio, su un esame per il quale oggi si paga tra i 10 e 15 euro saranno aggiunti<br />
3 euro, su uno tra 25 e 30 euro se ne aggiungeranno 7,50.<br />
“Piuttosto che far scattare un ticket fisso di 10 euro per ogni ricetta come previsto dalla legge dello<br />
Stato - commenta il presidente Roberto Cota - abbiamo approvato una soluzione di ticket modulare<br />
più equa, che farà pagare di meno la maggior parte delle prestazioni. Voglio ancora una<br />
volta precisare che dal provvedimento non saranno toccate le fasce di popolazione per cui è già<br />
prevista l’esenzione. I ticket sulle prestazioni sanitarie previsti dalla manovra governativa saranno<br />
applicati in <strong>Piemonte</strong> dal 5 agosto, e cioè dopo l’incontro col Governo chiesto dalle Regioni”.<br />
Sono esenti dal pagamento dei ticket sulle prestazioni ambulatoriali i bambini sotto i 6 anni, gli<br />
ultra65enni con reddito familiare non superiore a 36.151.98 euro, i titolari di pensione sociale e<br />
familiari a carico, i titolari di pensione al minimo con più di 60 anni e familiari a carico, i disoccupati<br />
e i lavoratori in mobilità con un reddito 2010 inferiore a 8.263,31 euro, elevabile a 11.362 in<br />
presenza del coniuge e di ulteriori 516 euro per ogni figlio a carico.<br />
numero 6<br />
2011<br />
I nuovi ticket sulla diagnostica<br />
Saranno modulati sul costo degli esami e delle ricette
Entro il 31 dicembre 2011 sarà effettuato un monitoraggio dei risultati ottenuti per valutare gli esiti<br />
ed eventuali soluzioni alternative che, a parità di gettito finanziario, possano alleggerire il contributo<br />
richiesto agli utenti. Tali soluzioni potranno derivare anche dai risultati ottenuti con i recuperi<br />
economici che potranno derivare dall’applicazione della riforma sanitaria e del piano di rientro.<br />
Il prospetto complessivo<br />
Nuova guida<br />
per la Sanità regionale<br />
Paolo Monferrino nominato assessore<br />
Il 3 agosto il presidente della Regione <strong>Piemonte</strong>, Roberto Cota, ha firmato il decreto di nomina di<br />
Paolo Monferino ad assessore regionale alla Tutela della Salute e Sanità, Edilizia Sanitaria e A.r.e.s.s..<br />
“Occorreva dare rapidamente alla sanità una guida autorevole in un momento molto importante<br />
visto il processo di riforme in atto - ha dichiarato Cota - L’ingegner Monferino è un tecnico di<br />
grandi capacità. La scelta che è stata fatta va nella direzione di una sanità moderna, efficiente, che<br />
mette in primo piano le esigenze dei cittadini”.<br />
11<br />
numero 6<br />
2011A
l'EDITORIALE<br />
ATTUALITÀ<br />
ATTUALITÀ<br />
Disabilità:<br />
una guida a esenzioni e contributi<br />
Da Regione <strong>Piemonte</strong> e Agenzia Entrate<br />
una pubblicazione gratuita<br />
Tutte le agevolazioni per le persone disabili contenute in un unico volume che raccoglie le detrazioni,<br />
le esenzioni, i contributi per l’acquisto veicoli, l’abbattimento delle barriere architettoniche,<br />
l’acquisto di sussidi e per l’assistenza personale. È quanto contiene la prima edizione della Guida<br />
alle agevolazioni fiscali e ai contributi regionali per le persone disabili, pubblicata<br />
dalla Regione <strong>Piemonte</strong> in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate.<br />
Si tratta di una vera e propria guida informativa, scritta in un linguaggio semplice e chiaro, di facile<br />
consultazione grazie a schede sintetiche divise per argomento, con l’indicazione dei destinatari,<br />
gli uffici a cui rivolgersi, le scadenze, la modulistica da presentare.<br />
“Uno strumento utile e pratico - commenta l’assessore regionale al Bilancio e Pari Opportunità,<br />
Giovanna Quaglia - che risponde all’esigenza di diffondere nel modo più capillare le molteplici<br />
opportunità. Grazie al lavoro delle rispettive strutture di relazioni con il pubblico presenti sul territorio,<br />
e al loro quotidiano impegno nel processo d’ascolto dei cittadini, è emersa la necessità di<br />
poter disporre di un’unica guida informativa in grado di raccogliere le diverse misure di sostegno”.<br />
“Spesso - aggiunge Rossella Orlandi, direttore dell’Agenzia delle Entrate del <strong>Piemonte</strong> - la legge<br />
riconosce diversi vantaggi alle persone con disabilità, ma altrettanto spesso queste persone<br />
non conoscono i vantaggi ai quali hanno diritto. È nostro<br />
compito di amministrazioni pubbliche farci carico di questa<br />
carenza di informazione e adoperarci per colmarla con ogni<br />
mezzo a nostra disposizione. Ecco perché abbiamo subito<br />
accolto l’invito della Regione <strong>Piemonte</strong> a realizzare questa<br />
guida, uno strumento in più per aiutare le persone disabili<br />
a orientarsi nel variegato labirinto di benefici a loro offerti”.<br />
La pubblicazione, gratuita, sarà distribuita presso tutte le<br />
sedi Urp Regione <strong>Piemonte</strong> nei capoluoghi di provincia,<br />
presso gli Uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate, le<br />
strutture informative degli enti pubblici locali, le Asl, gli<br />
sportelli informativi dedicati soggetti disabili.<br />
La Guida è consultabile anche sul<br />
sito Internet della Regione <strong>Piemonte</strong>:<br />
www.regione.piemonte.it/notizie<br />
e sul sito dell’Agenzia delle Entrate:<br />
http://piemonte.agenziaentrate.it<br />
Informazioni presso sede Urp di Torino<br />
(piazza Castello, 165 - tel. 011-432.1647)<br />
numero 6<br />
2011<br />
12
13<br />
numero 6<br />
2011A
l'EDITORIALE<br />
ATTUALITÀ<br />
numero 6<br />
2011<br />
ATTUALITÀ<br />
Vietata l'insegna<br />
con la croce verde nelle Parafarmacie<br />
Lo afferma una sentenza del Tar della Calabria<br />
Le parafarmacie non possono mettere l'insegna con la croce verde. E se questo accade, il Comune<br />
dove ha sede la parafarmacia ha l'obbligo di rimuovere l'insegna. È quanto sostiene la sentenza<br />
del Tar Calabria - sezione di Catanzaro - n. 900 del 13 giugno 2011 che ha dichiarato illegittimo<br />
l'uso della croce verde da parte delle parafarmacie.<br />
I giudici ricordano infatti che l'art. 5 del dlgs. n. 153 del 2009 prevede che "al fine di consentire ai<br />
cittadini un'immediata identificazione delle farmacie operanti nell'ambito del Servizio sanitario<br />
nazionale, l'uso della denominazione: 'farmacia' e della croce di colore verde, su qualsiasi supporto<br />
cartaceo, elettronico o di altro tipo, è riservato alle farmacie aperte al pubblico e alle farmacie<br />
ospedaliere". La norma contempla, pertanto, il diritto di utilizzo di quella specifica tipologie di<br />
insegna soltanto alle farmacie. Di conseguenza, ogni altro uso è illegittimo, compreso quello da<br />
parte delle parafarmacie.<br />
Ma vi è di più. Il Comune, secondo il Tar, ha l'obbligo di vietare l'impiego illegittimo di quel simbolo<br />
e dunque di ordinare la rimozione sia in ragione del dovere di vigilanza nella fase di attuazione<br />
dell'autorizzazione rilasciata all'esercizio della relativa attività, sia in ragione del dovere di reprimere<br />
tutte le forme di abusivismo nell'utilizzo di impianti pubblicitari.<br />
fonte: quotidianosanita.it - Avv. Paolo Leopardi<br />
14
Ema plaude all’approvazione delle nuove<br />
norme su farmaci contraffatti<br />
Pubblicata sulla gazzetta ufficiale dell’Unione europea<br />
la nuova legislazione per prevenire l’ingresso nel mercato Ue<br />
di farmaci falsi<br />
L’European Medicines Agency ha espresso in una nota l’apprezzamento per la pubblicazione<br />
sull’Official Journal of the European Union della direttiva 2011/62 che disciplina la prevenzione<br />
dell’ingresso nel mercato europeo dei farmaci falsi o contraffatti. La nuova normativa introduce<br />
almeno quattro capisaldi che dovrebbero innalzare una barriera tra i produttori di medicinali di<br />
bassa qualità e i cittadini europei: l’introduzione di strumenti che consentano l’identificazione di<br />
ogni confezione autentica di medicinali, il rafforzamento delle ispezioni negli stabilimenti autorizzati,<br />
l’obbligo per produttori e distributori di segnalare ogni farmaco sospetto e, infine, quello<br />
dell’esposizione, su ogni sito di vendita di farmaci autorizzato, di un logo che rimanda al registro<br />
nazionale. “L’Agenzia, si legge nella nota dell’Ema, lavorerà gomito a gomito con la commissione<br />
europea e con i partner nazionali e internazionali per l’implementazione di questa legislazione nei<br />
prossimi mesi. La direttiva entrerà in vigore il prossimo 21 luglio e gli Stati Membri avranno tempo<br />
fino a gennaio 2013 per iniziare ad applicare le misure in essa contenute”.<br />
fonte: quotidianosanita.it<br />
15<br />
numero 6<br />
2011A
l'EDITORIALE<br />
ATTUALITÀ<br />
ATTUALITÀ<br />
Accordo ministero Gioventù e<br />
Agifar<br />
Siglato un protocollo d’intesa per pianificare azioni comuni di<br />
promozione di stili di vita sani e contro l’abuso di alcol e farmaci<br />
Il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, ha incontrato una delegazione della Federazione degli<br />
Ordini dei farmacisti italiani, guidata dal presidente Andrea Mandelli. L’incontro si è tenuto in<br />
occasione della sottoscrizione di un protocollo d’intesa per la pianificazione di azioni comuni<br />
volte all’educazione a corretti stili di vita, nonché al contrasto e al trattamento della devianza e<br />
del disagio giovanile. Il documento siglato dal ministro della Gioventù e i farmacisti italiani, dà il<br />
via a un programma di formazione, comunicazione e informazione sui rischi connessi all’abuso<br />
di farmaci e di sostanze alcoliche da parte dei giovani, e sui comportamenti a rischio correlati a<br />
queste tematiche.<br />
“Il protocollo d’intesa fissa una nuova<br />
e importante tappa di un lungo<br />
cammino di proficua collaborazione<br />
tra il ministero della Gioventù<br />
e la Federazione degli Ordini dei<br />
farmacisti italiani” ha commentato<br />
il ministro Meloni. “Sono convinta<br />
che, anche grazie al loro ruolo sociale<br />
di primo piano, i farmacisti diventeranno<br />
un punto di riferimento<br />
importantissimo per ragazze e<br />
ragazzi sul fronte della promozione<br />
di stili di vita sani e in un netto contrasto<br />
all’abuso di farmaci e alcol da<br />
parte dei giovani italiani”.<br />
“Una professione che non pensa<br />
ai giovani è una professione senza<br />
futuro” ha dichiarato il presidente<br />
Mandelli “e siamo quindi grati al<br />
ministro Meloni di averci dato la<br />
possibilità di affiancare il suo dicastero<br />
in queste attività tanto centrali<br />
per il nostro Paese. Sono certo<br />
che i farmacisti, a cominciare dalle<br />
nuove leve, risponderanno a questo<br />
nuovo compito con l’impegno<br />
e la competenza che da sempre il<br />
cittadino riconosce loro”.<br />
numero 6<br />
2011<br />
16
In Puglia nasce il museo di Storia<br />
della <strong>Farma</strong>cia<br />
Grazie alla sinergia tra l’Ordine dei <strong>Farma</strong>cisti di Brindisi e<br />
il Comune di Latiano<br />
La cittadina di Latiano, in provincia di Brindisi, avrà presto l’onore di ospitare l’unico museo in Puglia<br />
sulla storia del farmaco, dei farmacisti e delle farmacie ed uno dei pochissimi a livello nazionale. Sono<br />
già partiti i preparativi per l’allestimento del Museo, di cui si sta occupando attivamente anche Fabio<br />
Pierri Pepe, giovane farmacista, storico della farmacia, presidente della Fondazione Pepe. Il Museo ospiterà<br />
antichi cimeli, preziosi documenti e stupefacenti attrezzature che servivano agli antichi speziali<br />
per la preparazione dei medicamenti. Beute e vasellami, vetrerie ed albarelli, mortai in finissimo bronzo<br />
e bilance sono solo un piccolo esempio di ciò che sarà esposto nel museo. Tutto legato all’ambito<br />
storico, artistico e culturale relativo all’attività del farmacista. Il museo, inoltre, secondo l’idea alla base<br />
del progetto, non dovrà limitarsi a conservare e interpretare il passato, ma dovrà essere in grado di provocare<br />
la curiosità, di stimolare l’intelligenza, di stuzzicare l'inventiva. In questo modo, la missione del<br />
costituendo museo sarà volta a diffondere la conoscenza scientifica e a renderla comprensibile ad un<br />
pubblico sempre più ampio. Potrà, poi, inserirsi a pieno titolo nel processo educativo scolastico, come<br />
fulcro di un processo di conoscenza e diffusione della cultura storico-scientifica nazionale.<br />
A<br />
numero 6<br />
17 2011
GESTIRE la farmacia<br />
GESTIRE la farmacia<br />
Margine commerciale<br />
Come calcolarlo<br />
Seguendo la linea tracciata nell’articolo “Saper far di Conto” pubblicato sul numero 2 del 2011<br />
proviamo a mettere le basi per calcolare il Vostro cosiddetto “Primo Margine Commerciale”.<br />
Dopo aver creato la nostra tabella relativa agli acquisti per competenza ed aver definito correttamente<br />
sia le rimanenze iniziali che quelle finali del Vostro inventario fisico, a tal fine voglio ancora<br />
una volta sollecitarVi sull’importanza di un corretto utilizzo del software gestionale, possiamo<br />
determinare il Costo del Venduto. Il Costo del venduto può essere definito come valore della<br />
merce che la farmacia ha acquistato per la vendita. La formula che esprime questa grandezza è<br />
la seguente:<br />
Rimanenze Iniziali (valorizzazione al costo del magazzino fisico)<br />
+<br />
C.d.V. = Valore delle merci acquistate nel periodo (Fatture per Competenza)<br />
-<br />
Rimanenze Finali (valorizzazione al costo del magazzino fisico)<br />
Utilizzando un nuovo foglio di calcolo andiamo ad individuare i Ricavi Tipici della nostra farmacia<br />
rispettando anche in questo caso il principio della competenza:<br />
numero 4<br />
2011<br />
{<br />
18
Il valore della distinta contabile, l’importo del cassetto e delle fatture emesse sono i ricavi che<br />
entreranno nel conteggio del Costo del Venduto, mentre l’importo delle fatture D.P.C., gli incassi<br />
relativi ai servizi vari (misurazione pressione, analisi di laboratorio, cabina estetica, etc.) e i premi<br />
ottenuti dai grossisti e/o dalle ditte che non sono direttamente collegabili alla merce ( es. premi<br />
per spazi pubblicitari) sono tecnicamente considerati ricavi diversi che non entrano nel computo<br />
del costo del venduto. La manifestazione del ricavo che non entra nel costo del venduto ricade<br />
direttamente, in misura piena, sul cosiddetto Primo Margine d’esercizio. Un esempio Vi potrà essere<br />
d’aiuto:<br />
Tralasciamo per il momento le implicazioni di carattere economico che i ricavi diversi apportano<br />
alla nostra gestione e concentriamoci sulla determinazione del nostro margine commerciale. La<br />
tabella sottostante ci permette di aggregare tutti i dati raccolti e metterli finalmente in relazione.<br />
Il margine commerciale lordo espresso in percentuale è il risultato delle vostre vendite rapportate<br />
ai vostri acquisti nel periodo considerato.<br />
Cassetto e SSN<br />
RICAVI Altri Ricavi<br />
NOTE CREDITO<br />
Costo del Venduto<br />
MARGINE COMMERCIALE<br />
% SCONTO MEDIO REALE<br />
% RICARICO MEDIO REALE<br />
G<br />
numero 6<br />
19 2011
GESTIRE la farmacia<br />
GESTIRE la farmacia<br />
Vorrei adesso invitarVi a confrontare il risultato così ottenuto con i dati che Vi fornisce il Vostro<br />
gestionale. Non spaventateVi se troverete dati del tutto dissimili da quelli che avete raccolto, l’obbiettivo<br />
è quello di porsi delle domande per cercare di ottenere risposte costruttive che possano<br />
guidarVi in una gestione operativa più profittevole. Lo stimolo che vorrei darVi è quello che è<br />
giunto il momento di ricercare un confronto fattivo tra colleghi, con i gestori dei Vostri gestionali<br />
e con i consulenti che seguono la Vostra farmacia.<br />
Come ultimo punto vorrei evidenzarVi alcuni parametri che mensilmente dovreste abituarVi a<br />
monitorare. Per una realtà di piccola dimensione, come del resto rimane una farmacia, pochi dati<br />
corretti e confrontabili con la contabilità fiscale con aggregazioni ed analisi mirate sono sufficienti<br />
per monitorare l’andamento commerciale dell’attività.<br />
I DATI SIGNIFICATIVI DEL PERIODO<br />
FATTURATO lordo IVA (Vendite al dettaglio SSN, Cassetto)<br />
% IVA MEDIA<br />
RICAVI FISCALI (netti Iva)<br />
GIORNI LAVORATI<br />
NUMERO CHIUSURE VENDITE<br />
VENDITE MUTUALISTICHE lorde Iva<br />
“ALL” VENDITE CASSETTO lorde Iva<br />
ALTRI RICAVI lordi Iva<br />
NUMERO RICETTE<br />
SCONTRINO MEDIO lordo Iva<br />
VALORE RICETTA MEDIA netto sconto SSN lordo Iva<br />
% TICKET SU CASSETTO<br />
% INTEGRATIVA SU DISTINTA SSN<br />
ACQUISTI GROSSISTA<br />
ACQUISTI DITTA<br />
ACQUISTI DA COOPERATIVE<br />
Nel prossimo articolo ci addentreremo nei meandri dei costi tipici della farmacia cercando di<br />
evidenziare le loro caratteristiche e l’impatto che ognuno potrà avere sulla gestione tipica dell’azienda.<br />
numero 6<br />
2011<br />
20<br />
Luca Bruschi<br />
responsabile progetto<br />
Controllo di Gestione<br />
<strong>Farma</strong>tributi s.r.l. Torino
21<br />
numero 4<br />
2011G<br />
FA
e<br />
11<br />
cci terapeutici e<br />
rmacista durante<br />
...........................<br />
..<br />
C.M.<br />
………<br />
….<br />
….<br />
Prov. …..<br />
....<br />
……<br />
amento dei miei dati<br />
dempimenti relativi ai<br />
azionale per la<br />
itari regionali.<br />
rganizzativa.<br />
l'EDITORIALE<br />
FORMAZIONE<br />
Tra le attività corollario del Master universitario in <strong>Farma</strong>cia Territoriale “Chiara Colombo”, è stato organizzato<br />
il convegno Le cefalee primarie: diversi approcci terapeutici e gestione delle possibili risposte<br />
del farmacista durante l’attività a banco. L’obiettivo del convegno è fornire al professionista le competenze<br />
necessarie per la gestione del cliente sia si tratti della corretta spedizione di una ricetta, sia<br />
dell’eventuale consiglio su un prodotto o dell’eventuale indirizzamento ad uno specialista.<br />
Questa esigenza è ancor più prioritaria anche per il fatto che allo stato attuale nessun prodotto in<br />
commercio ascrivibile alle Medicine non Convenzionali (MnC) è provvisto di foglietto illustrativo e<br />
nel settore molta informazione non è controllata<br />
L’insieme degli argomenti trattati è mirato a far sì che il farmacista<br />
possa manifestare con consapevolezza la propria professionalità<br />
al momento del consiglio a banco, che durante il corso<br />
verrà discusso e formulato grazie all’interazione dei medici<br />
e dei farmacisti presenti.<br />
numero 6<br />
2011<br />
FORMAZIONE<br />
Le cefalee primarie<br />
Un convegno<br />
Segreteria Organizzativa:<br />
Sig.ra Maria Lo Bianco<br />
<strong>Farma</strong>servizi Formazione<br />
Via Sant'Anselmo, 14 - 10125 - Torino<br />
Fax 0115698953<br />
Al termine del convegno, gli studenti della prima edizione<br />
del Master elaboreranno i contenuti emersi e realizzeranno<br />
la pubblicazione “I Quaderni del Master”, che sarà messa a disposizione<br />
di tutti i colleghi, attraverso gli Ordini dei <strong>Farma</strong>cisti,<br />
per la loro attività quotidiana.<br />
L’iscrizione al convegno è obbligatoria: i<br />
posti disponibili sono 100.<br />
La partecipazione al convegno senza acquisizione<br />
dei crediti Ecm non prevede<br />
costi.<br />
Il convegno può essere seguito in due modalità:<br />
- Residenziale<br />
l'8 ottobre 2011, presso la sala convegni Il Centro in centro<br />
in Via B. Galliari 10A a Torino.<br />
Iscrizione entro il 30 settembre 2011 e il riconoscimento di<br />
6 crediti Ecm.<br />
- Fad<br />
da novembre 2011 a settembre 2012, sul sito internet<br />
www.farmacia.unito.it<br />
Ecm in fase di accreditamento.<br />
Per chi fosse interessato all’acquisizione<br />
dei crediti Ecm la quota d’iscrizione è di<br />
35€;<br />
25€ per i soci Agifar.<br />
Comitato scientifico<br />
Dottor G. B. Allais, professoressa P. Brusa, dottor G. Bussone,<br />
dottor M. Giaccone.<br />
Segreteria scientifica<br />
I 30 studenti della prima edizione del Master universitario<br />
di II livello in <strong>Farma</strong>cia Territoriale “Chiara Colombo”<br />
Metà della quota d’iscrizione<br />
sarà devoluta in ricordo di Chiara Colombo a<br />
UGI Unione Genitori Italiani contro il tumore<br />
dei bambini ONLUS.<br />
Piazza Polonia 94, 10126 Torino<br />
C.F. 03689330011<br />
Segreteria Organizzativa:<br />
Maria Lo Bianco<br />
<strong>Farma</strong>servizi Formazione<br />
Via Sant'Anselmo, 14 - 10125 - Torino<br />
Fax 0115698953<br />
22<br />
Facoltà di <strong>Farma</strong>cia<br />
Le cefalee primarie: diversi approcci<br />
terapeutici e gestione delle possibili<br />
risposte del farmacista durante<br />
l’attività a banco.<br />
8 ottobre 2011<br />
Edvard Munch (1863-1944):<br />
“L’urlo” 1894<br />
Olio, tempera e pastello su cartone.<br />
Ordine dei <strong>Farma</strong>cisti<br />
della Provincia di Torino
PROGRAMMA<br />
08,45-09,00 Saluti delle Autorità<br />
Apertura lavori: prof.ssa P. Brusa, direttore del Master<br />
09,00-09,30 G.B. Allais, Quadri clinici delle cefalee primarie<br />
09,30-10,00 G. D’Andrea, Fisiopatologia delle cefalee primarie<br />
10,00-10,30 G. Bussone, Terapia delle cefalee primarie<br />
10,30-10,50 pausa caffè<br />
10,50-11,10 P. Brusa, MnC: quadro normativo ed indicazioni scientifiche internazionali<br />
sulla loro efficacia nell’ambito delle cefalee primarie<br />
11,10-11,25 A. Magnetti, Approccio omeopatico<br />
11,25-11,40 P.E. Quirico, Approccio con l’agopuntura<br />
11,40-11,55 F. Audisio di Somma, Approccio omotossicologico<br />
11,55-12,10 G. Rolle, Approccio osteopatico<br />
12,10-12,25 P. Garati, Approccio antroposofico<br />
12,25-12,40 O. Mana, Tecniche di rilassamento<br />
12,40-13,00 Discussione<br />
13,00-14,30 pausa pranzo<br />
14,30-14,45 G. D’Andrea, Approccio fitoterapico: il ginkgolide B<br />
14,45-15,00 G.B. Allais, Il problema delle terapie estro-progestiniche<br />
15,00-15,15 M. G.Saracco, Terapie infiltrative con tossina botulinica nell’emicrania cronica<br />
15,15-15,30 G. Bussone, Neurostimolazione nella patologia cefalalgica<br />
15,30-16,30 Tavola rotonda, M. Giaccone, G.Bussone, G.B. Allais<br />
16,30 Questionario di apprendimento e test di valutazione<br />
numero 5<br />
23 2011AF
l'EDITORIALE<br />
FORMAZIONE<br />
FORMAZIONE<br />
Lo scopo fondamentale delle attività dell'Istituto è contribuire alla difesa della salute e della vita umana.<br />
Per realizzare tale obiettivo, occorre anzitutto approfondire la comprensione degli intimi meccanismi di<br />
funzionamento degli organismi viventi, individuare le ragioni per cui insorgono le varie malattie, conoscere<br />
i processi che si sviluppano negli organismi stessi in seguito all'introduzione di sostanze estranee:<br />
è in questo senso che si sviluppano le ricerche dell'Istituto, dal livello molecolare fino all'uomo.<br />
Insieme a quella di ricerca, l'Istituto svolge anche attività di insegnamento per la formazione professionale<br />
di tecnici di laboratorio e ricercatori laureati.<br />
Contribuisce inoltre con molteplici iniziative alla diffusione della cultura scientifica in campo biomedico,<br />
sia in senso generale che a specifico sostegno della pratica sanitaria, in particolare per un uso più<br />
razionale dei farmaci.<br />
Tra i settori prioritari in cui l'Istituto è impegnato c’è la salute materno-infantile. Principale obiettivo delle<br />
attività svolte dal Laboratorio per la Salute Materno Infantile è quello di contribuire al miglioramento<br />
del benessere della madre e del bambino mediante un lavoro interdisciplinare e collettivo nell’ambito<br />
della Salute Pubblica.<br />
La ricorrenza dei 50 anni di attività dell’Istituto è un buon pretesto per riflettere collegialmente su un<br />
tema essenziale per il diritto alla salute che ha accompagnato per alcuni lustri un’ampia collettività di<br />
giovani ricercatori presso il Laboratorio. Da qui l’idea di raccogliere i contributi critici di alcuni di coloro<br />
che hanno iniziato proprio in Istituto il loro percorso formativo professionale in un’area ampia e<br />
complessa quale è la farmacologia clinica. L’invito è stato inoltre esteso ad alcuni di coloro che hanno<br />
accompagnato, con attenzione e disponibilità, il lavoro sinora svolto dal Laboratorio.<br />
Relatori<br />
Silvio Garattini Istituto di Ricerche <strong>Farma</strong>cologiche “Mario Negri”, Milano<br />
Maurizio Bonati Istituto di Ricerche <strong>Farma</strong>cologiche “Mario Negri”, Milano<br />
Flavio Gaspari Centro di Ricerche Cliniche per le Malattie Rare "ALDO e CELE DACCO'", Ranica (BG)<br />
Fabio Stellari Chiesi <strong>Farma</strong>ceutici, Parma<br />
Roberto Latini Istituto di Ricerche <strong>Farma</strong>cologiche “Mario Negri”, Milano<br />
Federico Marchetti Istituto per l’Infanzia Burlo Garofolo, Trieste<br />
Federica Zanetto Pediatra di famiglia ASL Monza-Brianza (MB)<br />
Giancarlo Biasini Quaderni acp, Cesena (FC)<br />
Piero Impicciatore Pfizer Pharmaceuticals, Milano<br />
Annalisa Campomori Ospedale “S. Chiara” A.P.S.S.U.O. <strong>Farma</strong>cia, Trento<br />
Pietro Panei Istituto Superiore di Sanità, Roma<br />
Maria Luisa Farina Spedali Riuniti di Bergamo<br />
Renata Bortolus Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona<br />
Luca De Fiore Il Pensiero Scientifico Ed., Roma<br />
Antonio Addis European Medicine Agency, Londra, Regno Unito<br />
Francesca Rocchi Agenzia Italiana del <strong>Farma</strong>co, Roma<br />
Nello Martini Accademia Nazionale di Medicina, Roma<br />
Benedetta Schiavetti Medici Senza Frontiere, Bruxelles, Belgio<br />
Valerio Reggi Organizzazione Mondiale della Sanità, Ginevra, Svizzera<br />
Gianni Tognoni Consorzio “Mario Negri” SUD, S. Maria Imbaro (CH)<br />
numero 6<br />
2011<br />
50 ANNI DALLA PARTE DEI PAZIENTI<br />
Un convegno sull'uso razionale dei farmaci<br />
per festeggiare la ricorrenza<br />
24
9.00 Apertura<br />
50 anni dalla parte dei pazienti Silvio Garattini<br />
ISTITUTO DI RICERCHE FARMACOLOGICHE<br />
MARIO NEGRI<br />
Nascere e crescere oggi in Italia Maurizio Bonati<br />
10.00 Ricerca & Sviluppo<br />
Dal laboratorio di chimica clinica al laboratorio di biologia<br />
molecolare<br />
Flavio Gaspari, Fabio Stellari<br />
Commento di Roberto Latini<br />
11.00 Ospedale e Territorio<br />
La complessità dei bisogni e i processi assistenziali in<br />
ospedale e nelle cure primarie<br />
Federico Marchetti, Federica Zanetto<br />
Commento di Giancarlo Biasini<br />
12.00 Monitoraggio e Appropriatezza<br />
<strong>Farma</strong>covigilanza: la sicurezza della cura e la gestione<br />
del rischio<br />
Piero Impicciatore, Annalisa Campomori<br />
Commento di Pietro Panei<br />
20156 MILANO– VIA G. LA MASA, 19<br />
TEL. 02 390141<br />
Laboratorio per la Salute Materno Infantile<br />
CONVEGNO<br />
USO RAZIONALE DEI FARMACI PER I BAMBINI E I LORO GENITORI:<br />
UN OBIETTIVO DINAMICO E STRATEGICO<br />
Milano, 9 settembre 2011<br />
13.00 Pausa pranzo e visita dell’Istituto<br />
14.30 Comunicazione, informazione e<br />
partecipazione<br />
Il comprendere e il farsi comprendere non è solo un<br />
processo relazionale<br />
Maria Luisa Farina, Renata Bortolus<br />
Commento di Luca De Fiore<br />
15.30 Le Agenzie regolatorie<br />
L’unitarietà dell’assistenza farmaceutica in Europa e in<br />
Italia (anche per i bambini)<br />
Antonio Addis, Francesca Rocchi<br />
Commento di Nello Martini<br />
16.30 Cooperazione internazionale<br />
Liste dei farmaci, accesso alle cure e malattie neglette<br />
Benedetta Schiavetti, Valerio Reggi<br />
Commento di Gianni Tognoni<br />
17.30 Chiusura<br />
AF<br />
numero 6<br />
25 2011
l'ARCHITETTO in farmacia<br />
l'ARCHITETTO in farmacia<br />
Bianco, toni di grigio e alluminio<br />
per un aspetto tecnico e moderno<br />
Il fulcro attorno al quale ha ruotato il progetto di rinnovo della farmacia Bianchini-Torelli a Roma è<br />
stata l’installazione del magazzino automatico dei farmaci nel locale interrato, dove<br />
inoltre vengono ospitati il magazzino scorte, e il laboratorio.<br />
Il ricorso a questa soluzione tecnologica ha consentito di destinare quasi totalmente il piano terra<br />
della farmacia allo spazio vendita e ai servizi alla clientela.<br />
Toni di grigio e di bianco sottolineano l’aspetto tecnico e moderno di questa farmacia e le linee<br />
curve caratterizzano fortemente questo intervento dal punto di vista progettuale dove le tipologie<br />
espositive e gli elementi<br />
architettonici come i muri<br />
si fondono insieme; è il caso<br />
della ampia parete curva realizzata<br />
in cartongesso, posta<br />
nella zona d’ingresso, provvista<br />
di cremagliere in alluminio<br />
annegate che diventa vera e<br />
propria superficie espositiva,<br />
trattata con intonaco faccia a<br />
vista.<br />
numero 6<br />
2011<br />
26<br />
A questa si contrappone specularmente<br />
un’analoga parete<br />
espositiva in curva realizzata<br />
però in MDF Valchromat<br />
grigio scuro lavorato in centina<br />
ed utilizzata come esposizione<br />
retro-banco.<br />
Lateralmente al banco vendita,<br />
la scaffalatura dedicata alla<br />
dermocosmesi, anch’essa in<br />
curva e retroilluminata è caratterizzata<br />
da un andamento<br />
in altezza crescente ma staccata<br />
dal soffitto, questo per<br />
permettere la visibilità della<br />
zona analisi e trattamenti.
Al centro dell’area vendita, per aumentare la superficie<br />
espositiva e per creare dei percorsi per<br />
il pubblico (la farmacia è provvista di ingresso<br />
ed uscita separati), trovano posto delle strutture<br />
espositive leggere, in acciaio e cristallo e due<br />
banchi di servizio laccati bianchi, per la vendita<br />
del parafarmaco, con cassa veloce.<br />
Superficie:<br />
Mq totali: 200<br />
Mq area vendita: 100<br />
Mq piano terra: 115<br />
Mq piano interrato: 90<br />
Il banco prescrizioni è stato realizzato in MDF<br />
grigio scuro e presenta una plancia frontale<br />
sagomata in Corian bianco che scandisce le<br />
postazioni di servizio, con incassati tre monitor<br />
promozionali.<br />
Particolare attenzione è stata posta al progetto<br />
illuminotecnico e alla scelta degli apparecchi,<br />
tra i quali spiccano gli incassi Light Runner di<br />
Tre Ci Luce disposti a raggiera.<br />
a cura dello Studio Mario Fanelli<br />
La cabina dedicata al servizio autoanalisi e<br />
trattamenti è appunto collocata su un piccolo<br />
mezzanino a vista dall’area vendita e segnalata<br />
con efficaci elementi di comunicazione.<br />
A<br />
numero 6<br />
27 2011
non solo FARMACISTI<br />
non solo FARMACISTI<br />
La passione della scrittura<br />
Quinta edizione premio Letterario Cisaf<br />
Anche quest'anno il premio letterario indetto dal Collegio Indipendente Subalpino Arti <strong>Farma</strong>ceutiche<br />
(Cisaf ) ha riscosso l'ormai tradizionale successo. Come già per le precedenti edizioni, pubblichiamo<br />
il racconto primo classificato nella sezione riservata ai farmacisti, scritto da Francesco<br />
Candelari di Siracusa.<br />
I VINCITORI DELL'EDIZIONE 2011<br />
SEZIONE RISERVATA AI FARMACISTI<br />
I classificato “Allucinante realtà” di Francesco Candelari - Siracusa<br />
II classificato “Caramella” di Silvano Nuvolone - Cavagnolo<br />
III classificato “Pancreine” di Corrado Frigieri - Sassuolo<br />
SEZIONE APERTA<br />
I classificato “La triste storia di Beatrice Lascaris, contessa di Tenda” di Grazia Castiglioni - Cuneo<br />
II classificato “Colpevole” di Gino Torchio - Chivasso<br />
III classificato “Berenice” di Lorena Impronta - Torino<br />
numero 6<br />
2011<br />
28 28
ALLUCINANTE REALTÀ<br />
di<br />
Francesco Candelari<br />
La scoprì per puro caso. Era una molecola infinitamente più potente dell’L.S.D,<br />
sintetizzata diversi decenni prima dal famoso Albert Hofmann. La nuova sostanza<br />
era un’inedita e azzardata modificazione strutturale del ben noto acido lisergico;<br />
una vera banalità sfuggita alle migliori menti del pianeta: il classico uovo di colombo<br />
sotto i miopi occhi di molti.<br />
Seguendo l’esempio dell’illustre predecessore, decise di sperimentare il composto<br />
su se stesso. Scelse un anonimo sabato pomeriggio, poiché era risaputo che in quel<br />
giorno i laboratori risultavano essere sempre desolatamente abbandonati. Prelevò<br />
un piccolo campione della nuova sostanza e andò, con tutta calma, a sistemarsi nella<br />
comoda e forse eccessivamente imbottita poltrona del suo studio. Si guardò per<br />
qualche secondo attorno, notando la grande libreria traboccante libri e pubblicazioni,<br />
ordinatamente accumulati negli anni trascorsi in quella facoltà un po’ noiosa e<br />
costrittiva. Fissò la persiana semisocchiusa della finestra alla sua destra, dalla quale<br />
penetravano i tiepidi e dorati raggi solari tipici di quel mite periodo autunnale. Rivolse<br />
poi l’attenzione all’alto specchio che egli stesso aveva fatto installare quando<br />
si era trasferito in quello studio.<br />
Amava l’ordine, la simmetria e la precisione, così come la metodica e maniacale<br />
cura della sua persona. Non andava mai in aula senza prima aver controllato, davanti<br />
quello specchio, che non vi fosse nemmeno un capello fuori posto. L’immagine<br />
riflessa lo rassicurò: quel viso perfettamente rasato e i neri capelli lunghi ma ben<br />
pettinati gli trasmettevano incessantemente il loro quotidiano messaggio tranquillizzante.<br />
Il volto spigoloso, la mascella volitiva, gli occhi taglienti e quel modo di<br />
fare, tutto sommato un po’ guascone, l’avevano reso molto popolare tra gli studenti,<br />
ma soprattutto tra le studentesse. Il particolare carisma ispanico che lo contraddistingueva<br />
faceva da sempre breccia nei cuori di quelle intraprendenti ragazze, per<br />
le quali quell’uomo rappresentava l’irraggiungibile oggetto del loro desiderio.<br />
Si fece coraggio e assunse la dose stabilita in precedenza, esattamente alle ore<br />
15:32. Adagiò le spalle allo schienale e si rilassò aspettando gli eventi. Trascorsero<br />
lenti alcuni minuti senza che nulla accadesse, poi improvvisamente la realtà gli<br />
parve essere illuminata da una nuova violenta luce, che irradiò lo studio nella sua<br />
interezza sbiancandolo. “L’acido lisergico si è sempre rivelato una sostanza altamente<br />
instabile” pensò. “La dietilamide di questo acido ha brillantemente superato<br />
le problematiche iniziali. Vediamo adesso come si comporterà la mia piccola<br />
creaturina.”<br />
F<br />
numero 6<br />
29 2011
non solo FARMACISTI<br />
non solo FARMACISTI<br />
Il primo disturbo avvertito fu l’insorgere di una leggera atassia e di una progressiva<br />
pesantezza delle membra; subentrò in seguito una spiacevole fase di malessere generale,<br />
caratterizzata da un incredibile susseguirsi di allucinazioni visive, che apparivano<br />
e si dissolvevano in egual misura.<br />
Le visioni esplodevano in costante e compulsivo mutamento; era impossibile cercare<br />
di soffermarsi su qualche particolare forma.<br />
Guardò la finestra dalla quale i raggi solari erano spariti; le persiane adesso erano<br />
miste-riosamente spalancate. Oltre quella stanza si dispiegava un cielo notturno<br />
colorato di un indescrivibile blu-rosaceo, continuamente attraversato da luminose<br />
scintille e da diafani fuochi arcuati. Si osservò le mani che sembravano piccole e<br />
lontane, ma capaci di modifi-care quelle visioni interagendo tattilmente con esse.<br />
Poi, all’improvviso, le costruzioni di fronte si mutarono in un inaspettato e desolato<br />
pano-rama di macerie e rovine. L’iniziale euforia scomparve di colpo e alle visioni<br />
dai colori scintillanti si sostituirono altre dalle tinte fosche e violacee. Gli apparvero<br />
innanzi sinistri fuochi, sprigionati da antichi altari sacrificali posti in cima d’inespugnabili<br />
fortificazioni tenebrose.<br />
Adesso si sentiva esausto e sudato: stava vivendo sensazioni inaspettate e dai<br />
risvolti sconcertanti. Una nuova realtà con prepotenza si prospettava ai suoi occhi<br />
e le ore tra-scorrevano imperterrite e indifferenti alla sua inedita ed elevata ricettività<br />
sensoriale. L’intero creato fungeva da stazione trasmittente, la sua mente era<br />
un’antenna ricevente. L’allucinogeno che aveva sintetizzato e assunto deteneva il<br />
primordiale potere di aumentare a dismisura le capacità ricettive di quella che, fino<br />
a quel momento, era stata una modesta radio dalle limitate capacità d’ascolto. Non<br />
aveva soltanto scoperto un’ancestrale porta su nuove realtà, ma forse addirittura un<br />
monumentale ponte tra le stelle che lo avrebbe potuto portare alla rivelazione di<br />
mondi sconosciuti, non percepibili neanche con i più avanzati strumenti d’osservazione.<br />
Stava sperimentando un graduale e inesorabile risveglio neuronale, simile a quello<br />
che porta allo sfociare di sintomi psicotici, ma in un lasso di tempo notevolmente<br />
più breve. La stanza si restrinse, solidificandosi in forma cristallina, per poi venire<br />
inondata da argentee onde fosforescenti che gli trapassarono massivamente il<br />
corpo.<br />
Adesso il cielo era nero e tentacolare.<br />
Quelle protuberanze penetrarono minacciosamente all’interno dello studio nel tentativo<br />
di afferrarlo. Poi quello stesso cielo s’illuminò di stelle che un istante dopo<br />
esplosero, inondandolo come migliaia di gocce d’acqua e su tutte quelle gocce<br />
sospese danzava con sensuale cadenza ipnotica una radiosa luce ambrata.<br />
Si svegliò ritrovandosi disteso su un piccolo lettino al centro di una stanza interamente<br />
bianca e dalle pareti scarsamente illuminate. Tutto l’ambiente aveva uno<br />
strano aspetto cristallino; anche gli oggetti che lo circondavano erano sfaccettati<br />
e inspiegabilmente spi-golosi. Si sentiva confuso, intorpidito ed esausto e, quando<br />
numero 6<br />
2011<br />
30 30
una strana forma sembrò de-linearsi al centro del suo campo visivo, cercò con tutte<br />
le forze di metterla a fuoco.<br />
-Dottore! Dottor Senna! Finalmente si è svegliato- disse la creatura che somigliava<br />
a un gigantesco granchio con addosso un lindo camice bianco. -Per fortuna se l’è<br />
cavata, di-speravamo di riuscire a salvarla.<br />
-Dove sono?- domandò con voce fioca e impastata.<br />
-In ospedale. Lunedì mattina alcuni studenti l’hanno trovata privo di sensi, riverso<br />
sul pa-vimento del suo studio. È stato trasportato qui appena in tempo per strapparla<br />
a una morte certa: il suo cuore era ormai sul punto di cedere.<br />
-Ma lei chi è… cos’è?<br />
-Come chi sono?- rispose il granchio con tono mieloso. -Sono il dottor Lascari, primario<br />
del reparto di terapia intensiva. Lei mi conosce bene, abbiamo pescato tante<br />
volte insie-me.<br />
-Noi due insieme? Io non ho mai pescato in vita mia.<br />
Il primario rise di gusto, facendo scattare le robuste chele che si richiusero ripetutamente<br />
nel vuoto.<br />
-È ancora un po’ confuso. Si riposi, vedrà che domani andrà di sicuro meglio.- Il<br />
dottor Senna, nella sua nuova stravagante forma, cercò di sollevarsi dal lettino, nel<br />
tentativo di guardare il panorama che si dispiegava oltre la piccola finestra. -Che<br />
diavolo succede fuori?- chiese, osservando la desolata landa cristallina che si estendeva<br />
a perdita d’occhio. -Dove sono gli alberi, il parco e tutti gli edifici?<br />
-Alberi? Parco?- domandò incuriosito il dottore. -Non ho la più pallida idea di<br />
che cosa stia parlando. Deve essere uno strano ricordo fantastico, prodotto dalla<br />
sostanza che ha con incoscienza sperimentato su se stesso. Ho saputo che i suoi<br />
colleghi l’hanno più volte avvertita sui pericoli che potevano celarsi dietro questo<br />
esperimento.<br />
-Non conosce gli alberi? Ma è pazzesco! Allora che mi dice del cielo azzurro e delle<br />
nuvo-le?- urlò indicando la diamantata volta celeste dagli sconosciuti riflessi color<br />
porpora. -Le stelle? Cosa sono le stelle? Ora cerchi di riposare; domani sicuramente<br />
si sentirà meno confuso.- Il medico se ne andò chiudendo la porta dietro di sé,<br />
lasciando Senna solo con i suoi pensieri.<br />
“Ma com’è potuto succedere?” pensò. “Dove mi trovo? Forse sono ancora prigioniero<br />
delle visioni. O forse questa è sempre stata la realtà e i ricordi di tutta la mia<br />
vita non sono altro che il prodotto retroattivo del viaggio che ho deciso d’intraprendere?<br />
Ho creato un mondo alternativo che qui non esiste, colmo di alberi, prati<br />
e grandi città popolate da esseri umani come me e dove io credevo di essere nato<br />
e cresciuto. Quella sostanza da me creata e alla quale non ho mai dato alcun nome<br />
forse è stata così potente da aprire i cancelli finora sbarrati di un nuovo mondo<br />
parallelo a questo, nel quale in questo breve lasso di tempo mi ha fatto immaginare<br />
una vita da umano? Immaginare? O l’ho realmente vissuta?”<br />
Si accorse che stava piangendo, ma, nel tentativo di asciugarsi le lacrime, la sua<br />
chela affilata gli ferì la guancia.<br />
F<br />
numero 6<br />
31 2011
TEMPO LIBERO<br />
TEMPO LIBERO<br />
Le Forze Armate si ritrovano a Torino<br />
A settembre l'appuntamento è con la Sanità Militare,<br />
fondata da medici e farmacisti<br />
In occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia, il <strong>Piemonte</strong> rinsalda il legame con le Forze Armate, ospitando<br />
a Torino dieci Raduni dei corpi militari e delle forze dell’ordine italiane. Una carrellata di eventi, che da<br />
aprile sta indirizzando nel capoluogo piemontese migliaia di persone, provenienti da tutta la Penisola<br />
e anche dall’estero.<br />
Granatieri di Sardegna, Alpini, Cavalleria, Aeronautica e Aviazione dell’Esercito (per la prima volta con un<br />
appuntamento congiunto), Bersaglieri, Carabinieri e Assoarma hanno già sfilato nei mesi scorsi per le<br />
vie torinesi mentre Vigili del Fuoco, Sanità militare e International Police Association avranno il proprio<br />
raduno tra settembre e ottobre.<br />
Nel programma dei Raduni trovano spazio decine di appuntamenti, che sono l’occasione non solo per<br />
valorizzare il passato, ma per guardare al futuro, con un’attenzione particolare alle giovani generazioni.<br />
In piazza Castello la Regione ha allestito un Punto Informativo dove poter trovare qualsiasi indicazione<br />
necessaria, mentre una mostra dedicata a tutti i corpi militari accompagna, come un ideale filo rosso, il<br />
susseguirsi degli avvenimenti. Raduni 2011: partecipare è il miglior modo di rendersi protagonisti.<br />
Dal 10 all’11 settembre è in programma il XVIII Raduno dell’Associazione Nazionale<br />
Vigili del Fuoco del Corpo Nazionale.<br />
Prologo l’8 settembre, al Teatro della Concordia di Venaria Reale, con un concerto dell’Antica Musica del<br />
Corpo Pompieri di Torino. Nella serata di sabato 10, sempre al Teatro della Concordia, cena di gala per i<br />
partecipanti, con autorità locali, nazionali e ministeriali.<br />
Il momento clou del Raduno avverrà in una giornata dall’alto valore simbolico a livello mondiale, tristemente<br />
ricordata da tutti i pompieri: l’anniversario del crollo delle Torri Gemelle di New York. Domenica<br />
11, alle ore 10,30, al Duomo di Torino, si terrà una S. Messa officiata dal Cardinale Mons. Cesare Nosiglia.<br />
Alle 11,40, nella piazzetta Reale, avverrà l’ammassamento dei partecipanti.<br />
La sfilata si snoderà lungo piazza Castello e via Roma, sino a piazza San Carlo, dove dal palco d’onore si<br />
svolgeranno i saluti delle autorità. Tra le vie cittadine sfilerà il Labaro del comando dei Vigili del Fuoco,<br />
decorato con medaglia d’oro al valor civile.<br />
Parteciperanno alla sfilata anche il Gruppo Storici dei Vigili del Fuoco della Città di Torino, l’Orchestra a<br />
fiati e i mezzi storici del Corpo.<br />
Dal 16 al 18 settembre si svolgerà il VII Raduno dell’Associazione Nazionale della Sanità<br />
Militare Italiana, con manifestazioni a carattere istituzionale, intervallate da momenti di approfondimento<br />
storico e culturale.<br />
Le cerimonie avranno inizio venerdì 16, alle ore 9, al Cimitero Monumentale, con la deposizione di una<br />
corona d’alloro alla tomba di Alessandro Riberi, fondatore del Corpo sanitario Militare, a cui seguirà l’allocuzione<br />
del presidente nazionale.<br />
La giornata di sabato 17 sarà interamente dedicata al 1° congresso nazionale “La sanità militare nella<br />
storia d’Italia”, al Centro Incontri della Regione <strong>Piemonte</strong>. Durante il congresso un qualificato gruppo di<br />
docenti universitari provenienti da tutta Italia ripercorrerà le tappe fondamentali della storia della medicina<br />
militare dalle origini ai giorni nostri, con particolare riferimento al periodo risorgimentale.<br />
Domenica 18, alle ore 9,30, nella Chiesa di San Lorenzo, messa in suffragio dei caduti della Sanità Militare,<br />
seguita dall'adunata dei convenuti in piazza Castello.<br />
La sfilata raggiungerà poi il monumento ad Emanuele Filiberto duca d’Aosta, comandante della III Armata,<br />
per deporvi una corona d’alloro e rendere gli onori militari alla memoria dei caduti di tutte le guerre.<br />
numero 6<br />
2011<br />
32
L'Ansmi - www.sanitamilitare.it<br />
L’Associazione Nazionale<br />
della Sanità Militare Italiana<br />
nacque il 23 dicembre 1954<br />
ad opera di nove ufficiali<br />
medici e chimico-farmacisti<br />
e di tre sottufficiali di Sanità<br />
in congedo, animati da<br />
alto sentimento patriottico<br />
e spirito di corpo; il suo riconoscimento<br />
giuridico quale<br />
Ente Morale da parte del Presidente<br />
della Repubblica avvenne<br />
il 10 marzo 1958, con<br />
Decreto n. 481.<br />
Come stabilito dallo statuto,<br />
l’Associazione è apartitica<br />
e apolitica. A essa possono<br />
aderire tutti gli appartenenti<br />
in servizio attivo o in quiescenza<br />
alla Sanità Militare<br />
delle quattro Forze Armate<br />
dello Stato o ai Corpi Militarizzati.<br />
L’adesione è però<br />
anche aperta a tutti coloro<br />
che, pur non avendo fatto<br />
parte direttamente della Sanità<br />
Militare, ne condividano<br />
comunque gli intendimenti<br />
e ne apprezzino l’opera, tesa<br />
all’esaltazione dei valori più<br />
nobili della professione medica<br />
nelle circostanze più difficili<br />
e drammatiche.<br />
Nel 2004 è stato istituito, ad<br />
opera della Sezione di Torino,<br />
l’Archivio Storico della Sanità<br />
Militare "Alessandro Riberi",<br />
con l'intento di raccogliere,<br />
classificare e conservare ogni<br />
genere di testimonianza riguardante<br />
la Sanità Militare;<br />
attualmente, nella sua biblioteca,<br />
sono presenti circa 300<br />
volumi, fotografie e documenti<br />
originali che spaziano<br />
dal 1800 ai giorni nostri.<br />
Il 1° e il 2 ottobre si terrà il<br />
Raduno dell’Ipa (International<br />
Police Association),<br />
l’ultimo raduno, in ordine temporale,<br />
previsto a Torino per il<br />
150° anniversario dell’Unità d’Italia.<br />
Si tratta del secondo Raduno<br />
nazionale, nonché il primo a<br />
livello internazionale dell’I.P.A..<br />
L’apertura avverrà sabato 1° ottobre<br />
alle 21 con il convegno<br />
internazionale “150 di violenze<br />
fra le mura domestiche: il passato,<br />
il presente, le prospettive<br />
per domani”, organizzato presso<br />
il Centro convegni Torino Incontra<br />
con i relatori di Università<br />
italiane ed estere, e delle organizzazioni<br />
internazionali Unicri<br />
e Unicef.<br />
Domenica 2 la partenza è alle<br />
ore 9 in corso Cairoli, al Monumento<br />
a Garibaldi, e il percorso<br />
si snoderà in lungo Po Diaz,<br />
ponte Vittorio Emanuele e Gran<br />
Madre; seguirà la deposizione di<br />
una corona all’ingresso del Sacrario,<br />
in memoria dei colleghi<br />
caduti, con una salva di cannoni<br />
e di fucileria in loro onore.<br />
Il corteo terminerà di fronte a<br />
Palazzo Madama, dove interverranno<br />
il Gruppo Storico Pietro<br />
Micca, la Banda Musicale della<br />
Polizia Municipale di Torino e<br />
una corale. Durante la sfilata, si<br />
potranno ammirare veicoli antichi<br />
e moderni di tutte le Forze<br />
di Polizia.<br />
fonte:<br />
http://www.regione.piemonte.it/<br />
speciali/raduni2011/index.htm<br />
TL<br />
numero 6<br />
33 2011
TEMPO LIBERO<br />
TEMPO LIBERO<br />
Le aspettative della sanità<br />
Parla Paolo Corte, presidente dei giovani farmacisti<br />
Il <strong>Farma</strong>cistaonline sta realizzando una serie di interviste dal titolo "Speciale 2011. Le aspettative<br />
della sanità", sulle prospettive per il nuovo anno. Il 25 gennaio la voce è stata data a Paolo Corte,<br />
presidente Fenagifar. Prima di lui: Mandelli (presidente Fofi), Racca (presidente Federfarma), Dompè<br />
(presidente Farmindustria), Sidoli (presidente Assobiotec), Tagliavini (presidente Federfarma<br />
Servizi).<br />
Riportiamo l'intervista a Corte che è leggibile all'indirizzo<br />
www.ilfarmacistaonline.com.<br />
L'anno appena concluso ha fatto nascere qualche preoccupazione sul piano occupazionale: al<br />
contrario di quanto avveniva in passato, è stata registrata una certa flessione nei tempi in cui i<br />
giovani laureati entravano in farmacia. In questo senso sia la farmacia dei servizi, sia il rafforzamento<br />
della figura del farmacista ospedaliero potrebbero rappresentare una speranza in più per le<br />
giovani generazioni di laureati in <strong>Farma</strong>cia.<br />
"Nel tracciare un sintetico bilancio dell’anno che ci siamo lasciati alle spalle, non posso non<br />
sottolineare le preoccupazioni destate dalla manovra correttiva dei conti dello Stato licenziata la<br />
scorsa estate. Soprattutto in termini di occupazione e dei primi segnali di un “rallentamento” nella<br />
ricerca di farmacisti. Negli anni passati il giovane laureato trovava rapidamente lavoro, al punto<br />
che le farmacie avevano anche una certa difficoltà a trovare personale. Lo scorso anno, invece,<br />
anche se in minima misura, questi tempi si sono allungati. Non possiamo certo parlare di una reale<br />
diminuzione dell’occupazione ma ritengo necessario tener debito conto di questi segnali. Non si<br />
può dimenticare che la crisi economica pesa sull’intera economia del Paese e che ora, per i giovani<br />
farmacisti, si registra un’effettiva flessione dei tempi per trovare impiego e, soprattutto, un impiego<br />
a tempo indeterminato".<br />
In questo senso la farmacia dei servizi potrebbe rappresentare uno "spiraglio"di speranza?<br />
Certo il 2010 ha aperto lo spiraglio dei nuovi servizi che dovrebbero avere risultati positivi sia<br />
sull’occupazione sia sulla professionalità del farmacista che sarà chiamato ad acquisire anche<br />
nuove competenze. In questo senso contiamo sulla sensibilità del mondo della formazione verso<br />
queste nuove necessità e verso un futuro della nostra professione che è ormai dietro l’angolo.<br />
numero 4<br />
2011<br />
34
DA BIOSCALIN® L’INTEGRATORE ALIMENTARE CON CRONOBIOGENINA®<br />
CHE PROLUNGA LA VITA DEI CAPELLI E LI RIMETTE “IN FORMA”<br />
Bioscalin® con CronoBiogenina® di Giuliani è l’integratore alimentare con un<br />
complesso innovativo brevettato che associa l’efficacia provata della Biogenina®<br />
all’attività della Zeaxantina (carotenoide) e Rutina (bioflavonoide).<br />
La CronoBiogenina® favorisce il regolare ciclo di formazione, caduta e ricrescita<br />
del capello. In particolare, il complesso contribuisce alla corretta funzionalità<br />
del bulbo e lo preserva da una senescenza precoce dovuta anche all’azione di radicali<br />
liberi, generati da stress psico-fisico, alimentazione non corretta, fumo, smog<br />
e all’attività di alcuni enzimi, tra cui la Caspase 3.<br />
La formula di Bioscalin® con CronoBiogenina® contiene anche Metionina, Calcio Pantotenato, Biotina, Vit. B6 e Acido<br />
Folico che nutrono il bulbo, favoriscono l’aumento dei capelli in crescita e ne migliorano la corposità*. Antiossidanti come<br />
Zinco, Rame, Vitamine C ed E aiutano a contrastare l’invecchiamento causato dai radicali liberi.<br />
Bioscalin® con CronoBiogenina® è adatto a uomini e donne di tutte le età ed è consigliato nei casi di caduta temporanea<br />
ed eccessiva, particolarmente frequente durante i cambi di stagione come l’autunno, o quando i capelli appaiono opachi,<br />
sottili, diradati, problematiche che spesso ne preannunciano la caduta.<br />
* Studio clinico con Bioscalin® compresse verso placebo su 40 soggetti<br />
Modalità d’uso<br />
1 compressa al giorno preferibilmente con la colazione del mattino o al pasto principale. L’assunzione del prodotto non ha<br />
effetti sulla crescita dei peli sul corpo.<br />
Contiene 2,64 Kcal per compressa. Non contiene glutine.<br />
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tutti i tipi di pelle. Dona immediatamente un aspetto più liscio e setoso alla pelle<br />
lasciandola morbida e migliorandone l’elasticità. Non unge, apporta sostante<br />
altamente nutritive e dermoaffini che proteggono la pelle per tutta la giornata.<br />
Ottima base per il make-up.<br />
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SIERO DI PROFONDITÀ<br />
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senza ungere, lasciando la cute liscia e vellutata.<br />
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diminuendo il gonfiore delle borse e attenuando le occhiaie. Contiene sostante nutritive e rivitalizzanti che agiscono<br />
sulla microcircolazione periferica, proteggendo le pareti dei capillari e svolgendo un'azione contro gli edemi superficiali<br />
localizzati. Il prodotto è privo di profumo ed è adatto ad ogni tipo di pelle.<br />
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NOTIZIE DALLE AZIENDE<br />
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pelli spente e opache e svolge una potente azione anti-aging. La pelle al risveglio è visibilmente più tonica e luminosa.<br />
ATTIVI FUNZIONALI:<br />
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numero 6<br />
35<br />
2011N
LIBRI<br />
numero 4<br />
2011<br />
36
Ruoli, attività e competenze<br />
per il futuro farmacista<br />
<strong>Farma</strong>cista: il futuro della professione. Ruoli, attività e competenze<br />
Autori e curatori: Erika Mallarini Contributi: Andrea Mandelli<br />
Collana: Osservatorio Retailing - Ricerche pagine 192<br />
edizione 1a edizione 2011 Codice ISBN 13 9788856839616<br />
Disponibile anche come E-book in formato Pdf per Digital Editions<br />
Ottimizzazione: per PC, Mac, NoteBook, NetBook Dimensione: 5235 KB<br />
Il volume - utile per studenti, farmacisti e manager delle aziende che operano lungo la supply chain<br />
del farmaco e della salute - descrive i ruoli e le competenze che il farmacista può e potrà ricoprire in<br />
futuro, e descrive le esigenze dei cittadini rispetto ai canali che dispensano prodotti e servizi per la<br />
salute, fornendo indicazioni operative per la gestione del punto vendita.<br />
Presentazione<br />
Mai come in quest'ultimo periodo il mondo farmaceutico si è trovato ad affrontare cambiamenti<br />
tanto profondi, e per di più su tanti fronti contestualmente: innovazioni di prodotto e di processi<br />
di conservazione, distribuzione e dispensazione; regionalizzazione delle politiche; contrazione della<br />
spesa farmaceutica; erogazione di servizi socio-assistenziali in farmacia; crescita della varietà di esigenze<br />
espresse dai cittadini rispetto alla salute.<br />
L'evoluzione del settore sta impattando sul ruolo, sulle competenze e sull'immagine del farmacista.<br />
Per affrontare il nuovo scenario che oggi si va profilando la Federazione Ordini <strong>Farma</strong>cisti Italiani ha<br />
incaricato l'Osservatorio le nuove frontiere della professione, attivato con Sda Bocconi, di analizzare le<br />
prospettive per la figura del farmacista che lavora nei diversi contesti: ospedale, Asl, Regione, industria,<br />
distribuzione primaria, intermedia e finale, quest'ultima intesa come farmacia, parafarmacia e Gdo.<br />
Il volume, che riporta le evidenze delle principali ricerche condotte dall'Osservatorio, si rivolge a farmacisti,<br />
a manager delle aziende che operano lungo la supply chain del farmaco e della salute e a studenti delle facoltà<br />
di <strong>Farma</strong>cia e Ctf, ed è strutturato in 3 parti: la prima descrive i ruoli che il farmacista può e potrà ricoprire in futuro nei<br />
diversi ambiti, le attività che dovrebbe svolgere in ciascuno di essi e le competenze richieste; la seconda è un focus<br />
sulla distribuzione finale e descrive le esigenze, le valutazioni e le intenzioni future dei cittadini rispetto al farmacista, la<br />
farmacia e gli altri canali che dispensano prodotti e servizi per la salute e fornisce indicazioni operative per la gestione<br />
del punto di vendita; la terza descrive le azioni per rendere più promettente il futuro della professione.<br />
Indice<br />
Andrea Mandelli, Prefazione<br />
Premessa. L'Osservatorio "Le nuove frontiere della professione del farmacista"<br />
LIBRI<br />
La professione di farmacista: ruoli, attività e competenze nella prospettiva degli stakeholder<br />
(Settore sanitario: uno scenario in evoluzione. <strong>Farma</strong>cista: una professione in evoluzione; La prospettiva stakeholder<br />
based della ricerca: evitare l'autoreferenzialità; <strong>Farma</strong>cista in impresa; <strong>Farma</strong>cista in aziende sanitarie; <strong>Farma</strong>cista di comunità)<br />
<strong>Farma</strong>cista di comunità: le scelte di oggi per la farmacia di domani. Cosa chiede il cittadino al farmacista e alla farmacista<br />
(Una ricerca per costruire il domani della professione; Il comportamento del cittadino in farmacia; Il comportamento<br />
d'acquisto per prodotti e servizi per la salute; Il cittadino e la farmacia oggi; Il cittadino e la farmacia domani; Conclusioni)<br />
Il futuro della professione<br />
(Il farmacista... o i farmacisti?; Non solo ruoli e competenze differenziate... ma anche innovative; Verso la multidisciplinarietà;<br />
Accreditare, comunicare, rendere riconoscibili le competenze; Fiducia)<br />
37<br />
numero 6<br />
2011L
l'EDITORIALE<br />
dai GIORNALI<br />
numero 6<br />
2011<br />
dai GIORNALI<br />
Corriere.it SANITÀ<br />
20 luglio<br />
ESPERTO, PRONTUARI REGIONALI<br />
RITARDANO ACCESSO, 7 MESI IN MEDIA<br />
"I prontuari farmaceutici regionali sono sostanzialmente un 'taglia e incolla' di quello che è già stato fatto dagli<br />
enti regolatori del farmaco, come Aifa ed Ema. E questo ulteriore strumento a livello locale costa al paziente<br />
sette mesi in media di ritardo nell'accesso al medicinale". A lanciare l'allarme è Lorenzo Giovanni Mantovani,<br />
docente di <strong>Farma</strong>coeconomia all'università 'Federico II' di Napoli, intervenuto oggi a Roma al convegno 'Le sfide<br />
della regolazione farmaceutica per l'Italia di domani'. Secondo l'esperto "i sette mesi di attesa media partono<br />
da quando il prodotto è stato approvato. Ad esempio, nel caso di un farmaco ospedaliero, quando lo specialista<br />
decide la terapia per un paziente fa scattare un meccanismo per cui riesce a fare la prima prescrizione e a ottenere<br />
il farmaco. Ma - prosegue Mantovani - automaticamente parte il processo di valutazione del prontuario e<br />
il paziente successivo, con la stessa indicazione, deve aspettare che termini la valutazione. E attende in media<br />
sette mesi". Lungo lo Stivale solo Lombardia, Friuli Venezia Giulia e la Provincia di Bolzano non hanno adottato<br />
il prontuario farmaceutico regionale. E "la realtà - sottolinea Mantovani - è che la quota di spesa ospedaliera,<br />
ripartita sul fondo sanitario nazionale, è più bassa dove non c'è il prontuario: in Lombardia (dati 2009) è al 3,3%,<br />
mentre in altre Regioni tra il 4% e il 6%". Per l'economista, il prontuario regionale incide sui tempi d'accesso,<br />
ma anche sui costi dei farmaci. "Se io blocco l'accesso dei pazienti ai medicinali è come se li parcheggiassi in un<br />
lago artificiale dove la diga è il prontuario. E quando il farmaco entra nel prontuario - prosegue Mantovani - non<br />
essendoci più nessun ostacolo, il mercato è inondato dal nuovo medicinale. Negli ospedali dove vige, il clinico e<br />
il farmacista ospedaliero non dialogano. Dove invece non c'è il prontuario, la decisione viene presa da chi ha il<br />
'budget', il farmacista ospedaliero o il direttore sanitario, e c'è maggiore integrazione. I pazienti sono selezionati<br />
e il metodo è sicuramente più efficace. Inoltre - conclude - si gestisce meglio l'appropriatezza della prescrizione".<br />
Repubblica.it RICERCA<br />
18 luglio<br />
AIDS, SPERANZE PER IL VACCINO DAGLI ANTICORPI<br />
DEI PAZIENTI<br />
AL CONGRESSO DI ROMA LE NOVITÀ DELLA RICERCA, MA ANCHE LE DENUNCE CONTRO<br />
IL GOVERNO ITALIANO CHE HA NEGATO I FONDI ALLA LOTTA ALLA MALATTIA E CONTRO<br />
LE AZIENDE FARMACEUTICHE: "HANNO ESCLUSO MIGLIAIA DI SIEROPOSITIVI DEI PAESI A<br />
MEDIO REDDITO DAGLI SCONTI SUI FARMACI"<br />
Le speranze per un vaccino, l'allarme per l'aumento dei prezzi dei farmaci specifici, la protesta contro il governo<br />
per la cancellazione dei contributi italiani al fondo globale antiAids. Sono alcuni dei punti salienti delle<br />
prime giornate della VI Conferenza mondiale sull'Aids, in corso a Roma.<br />
Il vaccino possibile - Le nuove speranze per la messa a punto di un vaccino per l'Hiv arrivano da specifici<br />
anticorpi, prodotti dai pazienti, in grado di neutralizzare il virus. Lo ha evidenziato Gary Nabel, direttore del<br />
centro di ricerca sui vaccini presso l'istituto nazionale di allergologia e malattie infettive degli Usa (Niaid), intervenendo<br />
nel corso della sessione plenaria sulla patogenesi, il trattamento e la prevenzione dell'Hiv. Nabel<br />
ha parlato di due recenti dati che ridanno ottimismo alla prospettiva di mettere a punto un vaccino per l'Aids.<br />
38
Innanzitutto, ha spiegato, nonostante l'efficacia sia stata modesta, la sperimentazione dell'rv144 condotta<br />
in Thailandia ha fornito una "prova concettuale" del fatto che un vaccino possa prevenire l'infezione da Hiv<br />
nell'uomo. In secondo luogo, è stato appurato che un numero consistente di individui con l'Hiv (10-25%)<br />
produce anticorpi in grado di neutralizzare il virus. Nel corso dell'ultimo anno, diversi gruppi di ricerca<br />
hanno messo a punto anticorpi prelevati da questi soggetti.<br />
Utilizzando particolari strategie di progettazione razionale di un vaccino basato sulla struttura di questi anticorpi,<br />
Nabel e il suo gruppo di ricerca hanno identificato un anticorpo umano, denominato vrc01, che neutralizza<br />
più del 90% dei ceppi virali esistenti in natura. Sono stati scoperti i dettagli a livello molecolare delle<br />
modalità con cui questo anticorpo riconosce il virus e i ricercatori hanno identificato una classe di anticorpi<br />
con le proprietà ad esso correlate. Acquisito questo dato, è stato possibile comprendere come questi anticorpi<br />
vengono generati negli esseri umani. Questi progressi avvicinano alla progettazione di un vaccino contro<br />
l'aids e aprono le porte a una nuova strategia di prevenzione per il sistema immunitario.<br />
L'Italia non contribuisce più - Come anticipato dal documento delle associazioni, alla Conferenza è stata<br />
ribadita la protesta (anche attraverso cartelli e striscioni esposti durante i lavori) contro il governo italiano<br />
per non aver rispettato gli impegni sul finanziamento del fondo globale per la lotta all'Aids. "Non sono stati<br />
versati i 260 milioni delle quote passate nè rispettate le promesse sul versamento di ulteriori 30 milioni", ha<br />
detto Luciana Pedoto, deputata pd e componente della commissione affari sociali della Camera.<br />
<strong>Farma</strong>ci più cari, Msf contro le aziende - Numerose compagnie farmaceutiche hanno abbandonato i programmi<br />
di riduzione dei prezzi dei farmaci anti-Aids nei paesi a medio reddito, colpendo direttamente decine<br />
di migliaia di sieropositivi. A sollevare il caso alla Conferenza di Roma è Medici Senza Frontiere (Msf)<br />
il cui rapporto (Untangling the web of antiretroviral price reductions) analizza i prezzi di 23 antiretrovirali<br />
e mostra che, a fronte di una progressiva e positiva riduzione dei prezzi dei farmaci fuori brevetto, alcune<br />
aziende farmaceutiche escludono i paesi a medio reddito dalla riduzione dei prezzi.<br />
Questo lascia scoperti paesi con un gran numero di persone sieropositive e malate come l'India, l'Indonesia,<br />
la Thailandia, il Vietnam, l'Ucraina, la Colombia e il Brasile. Ad esempio in Brasile il costo per curare un paziente<br />
con un nuovo farmaco, raltegravir, è 5.870 dollari l'anno mentre nei paesi poveri grazie ai programmi<br />
di riduzione dei prezzi la stessa cura costa 675 dollari. Bisogna incentivare la produzione di farmaci generici,<br />
chiede Msf, ma anche non abbandonare i paesi a medio reddito che comunque non possono permettersi alti<br />
costi per le cure.<br />
www.ilfarmacistaonline.it ORDINI PROFESSIONALI<br />
3 agosto<br />
DDL PROFESSIONI SANITARIE.<br />
SÌ UNANIME DELLA COMMISSIONE SENATO<br />
IL DDL, CHE ORA PASSERÀ ORA ALL’ESAME DELL’AULA DEL SENATO, PREVEDE L'ISTITU-<br />
ZIONE DEGLI ORDINI E GLI ALBI DELLE PROFESSIONI SANITARIE, INFERMIERISTICHE,<br />
OSTETRICHE, RIABILITATIVE, TECNICO-SANITARIE E DELLA PREVENZIONE. D’AMBROSIO<br />
LETTIERI (PDL): “CHIARA DIMOSTRAZIONE DELLA VERA POSIZIONE DEL PARLAMENTO IN<br />
MATERIA DI ORDINI PROFESSIONALI” CHE “QUANDO NON ESISTONO VANNO ISTITUITI E<br />
SE ESISTONO - MA LA LORO FONTE NORMATIVA È OBSOLETA - VANNO AMMODERNATI IN<br />
UNA DIREZIONE CHE NE RILANCI IL RUOLO”.<br />
La commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama ha licenziato nel tardo pomeriggio di ieri il testo del<br />
ddl che istituisce gli Ordini e gli Albi delle professioni sanitarie, infermieristiche, ostetriche, riabilitative,<br />
AF<br />
G<br />
numero 6<br />
39 2011
l'EDITORIALE<br />
dai GIORNALI<br />
dai GIORNALI<br />
tecnico-sanitarie e della prevenzione. Un risultato che arriva dopo oltre due anni di lavori parlamentari e<br />
che interesserà oltre 800 mila operatori professionali che entreranno così a far parte di circa 20 nuovi Albi e<br />
Ordini professionali.<br />
“Una giornata da ricordare nel calendario dell'attività parlamentare”, ha commentato il segretario della commissione<br />
Igiene e Sanità, Luigi D’Ambrosio Lettieri (Pdl), che sottolinea come la nuova normativa darà finalmente<br />
un Ordine rappresentativo a quelle professioni sanitarie che, “pur essendo riconosciute come di<br />
assoluto rilievo, erano tuttavia rimaste orfane, sino ad oggi, di un organismo di riferimento con valenza<br />
pubblica. Mi riferisco in particolare alle professioni infermieristiche e ostetriche, della riabilitazione e della<br />
prevenzione”.<br />
Secondo D’Ambrosio Lettieri, inoltre, dopo le polemiche sull’ipotesi di emendamento alla manovra per la liberalizzazione<br />
delle professioni, l’approvazione unanime del ddl dimostra “chiaramente la vera posizione del<br />
Parlamento in materia di Ordini professionali. Innanzitutto – ha osservato il senatore - gli Ordini servono,<br />
quando non esistono vanno istituiti e se esistono - ma la loro fonte normativa è obsoleta - vanno ammodernati<br />
in una direzione che ne rilanci il ruolo pubblicistico svolto a beneficio della comunità. I cittadini, infatti,<br />
sono garantiti, attraverso le funzioni di questi Enti, in merito all'appropriatezza, alla efficienza e alla economicità<br />
delle prestazioni professionali, nonché al rispetto delle norme deontologiche”.<br />
D’Ambrosio Lettieri sottolinea come “il disegno di legge - che adesso dovrà essere calendarizzato per l’aula<br />
del Senato - contribuisca ad allontanare ombre e sospetti relativi alla natura corporativistica e autoreferenziale<br />
degli Ordini e consegna al Paese, terminato l'iter legislativo, una normativa moderna e chiara che garantisce<br />
trasparenza, accesso al voto, tutela delle minoranze e che contrasta l'abusivismo”.<br />
“Compiuto questo passo importante che era atteso da tempo da parte della estesa platea dei circa 800.000<br />
professionisti interessati - stigmatizza il segretario della Commissione - si deve procedere ora con analogo<br />
spirito e con le medesime premesse a riformare gli Ordini delle professioni sanitarie tradizionali (medici,<br />
farmacisti e veterinari). Queste dovrebbero trovare adeguata risposta alle legittime aspettative di ammodernamento<br />
attraverso la delega al Governo prevista dall'art. 6 del ddl 4274 (sperimentazione clinica) già<br />
approvato dalla 12ma Commissione della Camera ed in calendarizzazione per i lavori d'Aula”.<br />
“Sarà necessaria una particolare attenzione - conclude D’Ambrosio Lettieri - per assicurare un puntuale coordinamento<br />
dei testi legislativi dei due provvedimenti al fine di evitare contraddizioni normative e problemi<br />
interpretativi”.<br />
www.corriere.it- Redazione Online Salute UNIVERSITÀ<br />
28 luglio<br />
MEDICI AL LAVORO PRIMA DEI TRENT'ANNI<br />
AL VIA LA RIFORMA DELL'UNIVERSITÀ<br />
LE SPECIALIZZAZIONI DURERANNO DI MENO, L'ESAME DI LAUREA VARRÀ QUELLO DI STA-<br />
TO. FAZIO: «RIMANE IL NUMERO CHIUSO»<br />
La riforma del percorso di studi di medicina consentirà ai giovani di entrare nel mondo del lavoro «prima<br />
dei trent'anni» e con un risparmio di tempo pari a «tre anni e mezzo». Nel corso di una conferenza stampa, al<br />
termine del Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi, il titolare della Salute, Ferruccio Fazio, definisce il provvedimento<br />
come «una delle innovazioni più grandi nel settore della sanità». Il ministro dell'Istruzione, Mariastella<br />
Gelmini, parla di «rafforzamento della qualità unita al risparmio di tempo degli studenti». L'obiettivo<br />
del provvedimento, spiegano, è «rafforzare la qualità della formazione specialistica post laurea, accrescere la<br />
partecipazione degli specializzandi all'attività professionale con esperienze sul campo, rendere più compatto<br />
il percorso complessivo, evitare tempi morti tra una fase e l'altra ed incentivare la partecipazione dei giovani<br />
medici al dottorato di ricerca».<br />
numero 6<br />
2011<br />
40
TRE NOVITÀ - Tre le novità della riforma: la scuola di specializzazione durerà un anno in meno. La durata<br />
dei corsi di specializzazione viene avvicinata a quella europea: le specialità chirurgiche passano da 6 a 5 anni,<br />
quelle mediche da 5 a 4 anni o 3 per alcune aree particolari. Poi il dottorato. Durante la specializzazione sarà<br />
consentito, nell'ultimo anno, di svolgere contemporaneamente il dottorato. In questo modo si dovrebbe consentire<br />
allo specializzando di accorciare ulteriormente il percorso di studi ed entrare nel mondo del lavoro<br />
più rapidamente, come accade all'estero e nei migliori sistemi formativi, come quelli anglosassoni. Laurea:<br />
l'intenzione dell'Italia è di confermare la durata di 6 anni del percorso di laurea, mentre il tirocinio valutativo<br />
di 3 mesi, che oggi si svolge dopo la laurea, verrà incorporato nella stessa. L'esame di laurea, quindi,<br />
inglobando anche l'esame di Stato, permetterebbe di conseguire una laurea abilitante. Questa scelta dovrà<br />
avvenire previo confronto in sede europea, in modo da garantire l'uniformità delle scelte.<br />
RIMANE IL NUMERO CHIUSO - Per l'accesso alle facoltà di medicina resterà il numero chiuso. Lo ha<br />
sottolineato il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, durante la presentazione delle novità contenute nella<br />
riforma del percorso di studi di Medicina. «Abbiamo una pletora di medici. Attualmente - ha spiegato il<br />
ministro - ne abbiamo 4 ogni 1.000 abitanti a fronte di una media Ocse di 3,3. Con le nuove regole la nostra<br />
media scenderà a 3,5 rimanendo dunque ancora superiore a quella Ocse. Il numero di medici che escono<br />
dalle facoltà a numero chiuso copre le necessità del Paese e non riteniamo - ha concluso Fazio - di aver bisogno<br />
di nuovi medici».<br />
numero 5<br />
41 2011AF G
l'EDITORIALE<br />
dai GIORNALI<br />
numero 6<br />
2011<br />
dai GIORNALI<br />
www.sanitanews.it FARMACI<br />
1 agosto<br />
TROPPI EFFETTI COLLATERALI<br />
PER UN NUOVO ANTICONCEZIONALE MASCHILE<br />
Fallisce il trial per la sperimentazione di un farmaco anticoncezionale 'per lui', a causa dei gravi effetti collaterali,<br />
hanno annunciato gli esperti dell'Università di Muenster, nel nord della Germania. Lo studio, sostenuto<br />
dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e Conrad, un'organizzazione no-profit per la salute<br />
riproduttiva, è iniziato alla fine del 2009 e ha coinvolto 400 persone in otto Paesi. "Lo studio è stato concluso<br />
nel mese di marzo, perchè il medicinale, somministrato con un'iniezione, non funziona nella sua attuale<br />
composizione", ha detto Michael Zitzmann dell'ateneo tedesco. Un uomo su dieci ha inoltre sperimentato<br />
effetti collaterali tra cui depressione, aumento di peso, aumento della libido e acne. Eventi avversi che sono<br />
aumentati proporzionalmente all'età del paziente e che non erano emersi nelle precedenti prove nazionali<br />
effettuate sul farmaco. "Ha funzionato nel 90% degli uomini, ma nel 10% abbiamo avuto un esito negativo,<br />
che è semplicemente troppo", ha detto Zitzmann. o studio ha coinvolto uomini dai 18 ai 45 anni, di cui circa<br />
100 in Germania, tutti con partner fisse che avevano accettato di partecipare alla sperimentazione. Ogni otto<br />
settimane hanno ricevuto un'iniezione a base di testosterone, che ha bloccato la produzione di sperma. "Le<br />
nostre aspettative non sono state soddisfatte", ha riferito Hermann Behre della clinica universitaria di Halle,<br />
nella Germania orientale. I risultati dello studio completo dovrebbero essere presentati nel mese di ottobre,<br />
"ma possiamo già supporre che non saranno positivi, almeno in questa formulazione", ha aggiunto Bahre.<br />
"Dobbiamo ripartire da zero", ha concluso Zitzmann, secondo cui non si arriverà a un 'pillolo' nei prossimi<br />
cinque anni.<br />
www.sanitanews.it FARMACI<br />
6 luglio<br />
LE REAZIONI AVVERSE AI FARMACI<br />
PRODUCONO 40MILA MORTI OGNI ANNO<br />
IL DDL, CHE ORA PASSERÀ ORA ALL’ESAME DELL’AULA DEL SENATO, PREVEDE L'ISTITU-<br />
ZIONE DEGLI ORDINI E GLI ALBI DELLE PROFESSIONI SANITARIE, INFERMIERISTICHE,<br />
OSTETRICHE, RIABILITATIVE, TECNICO-SANITARIE E DELLA PREVENZIONE. D’AMBROSIO<br />
LETTIERI (PDL): “CHIARA DIMOSTRAZIONE DELLA VERA POSIZIONE DEL PARLAMENTO IN<br />
MATERIA DI ORDINI PROFESSIONALI” CHE “QUANDO NON ESISTONO VANNO ISTITUITI E<br />
SE ESISTONO - MA LA LORO FONTE NORMATIVA È OBSOLETA - VANNO AMMODERNATI IN<br />
UNA DIREZIONE CHE NE RILANCI IL RUOLO”.<br />
''E' una vera e propria strage quella provocata ogni anno dalle reazioni avverse ai farmaci (Adverse Drugs<br />
Reactions, ADRs), le cui principali vittime sono gli anziani, maggiori fruitori di terapie farmacologiche''. A<br />
denunciarlo è il centro studi Sic, Sanità in cifre di FederAnziani, che ha passato al setaccio 95 studi pubblicati<br />
negli Usa e che, comparando i numeri americani sia demografici che economici con la popolazione e i costi<br />
sanitari italiani, fanno emergere delle ''cifre terrificanti''.<br />
Infatti, evidenzia Sic in una nota, ''il bilancio a cui è arrivato il centro studi di FederAnziani porta alla triste<br />
e tragica strage di circa 40.000 morti l'anno, senza che nessuno paghi per questo. Inoltre costano un surplus<br />
di 1.752.000 giornate di degenza, di 3,4 mln di visite in pronto soccorso, e lo stratosferico numero di accessi<br />
42
di 23.000.000 di prestazioni medico-sanitarie non necessarie, e come ciliegina sulla torta 630.000 giorni di<br />
prolungamento del tempo di degenza che potevano essere evitati, che portano, sempre secondo il rapporto<br />
demografia e costi tra Italia e America, ad una stima di 10 miliardi di euro di costo in piu' alla collettività''.<br />
Questi sono i dati relativi all'Italia, paese, evidenzia il centro studi, ''in cui non è mai stato realizzato alcuno<br />
studio approfondito in materia. Il lavoro del centro studi Sic, frutto di una elaborazione dei numeri relativi al<br />
fenomeno negli Stati Uniti comparata con i dati demografici del nostro Paese, porta a dati che, se confermati<br />
da una futuro ed auspicabile ricerca da eseguire da commissioni e uffici competenti, non potranno che avere,<br />
secondo gli esperti di Federanziani, un indice di scostamento piu'/meno del 20% rispetto a quello americano.<br />
Cio' che piu' preoccupa il centro studi di Federanziani è il fatto che le ADRs rappresentano la quarta<br />
causa di morte negli Usa e, pur postasi la domanda: 'Ma in Italia?', non ha trovato nessuna risposta, e, pur<br />
domandando ad esperti, si è trovata la desolante dichiarazione: 'non abbiamo studi approfonditi in materia''.<br />
Infine, ''considerando che in Francia, Germania e Gran Bretagna fra il 1961 ed il 1993 sono stati ritirati dal<br />
commercio per ragioni di sicurezza 126 farmaci, l'87% dei quali a causa di gravi reazioni avverse, il centro<br />
studi Sic di FederAnziani non ha trovato riscontri significativi su ritiri dal commercio per ragioni di 'sicurezza'<br />
in Italia, come hanno fatto gli altri''. FederAnziani, ''a seguito di questo scioccante studio, ha proposto<br />
all'Aifa di poter ottenere un modulo, preparato dall'Agenzia del <strong>Farma</strong>co, da poter far compilare a tutti i<br />
suoi iscritti segnalando cosi' eventuali reazioni avverse, poichè per pigrizia, mancanza di tempo e volontà,<br />
le segnalazioni che pervengono tramite farmacie, medici, ospedali e asl alla competente Commissione di<br />
farmacovigilanza sono al di sotto delle soglie accettabili''.<br />
numero 5<br />
43 2011AF G
dai GIORNALI<br />
dai GIORNALI<br />
numero 6<br />
2011<br />
www.galileonet.it RICERCA<br />
1 agosto<br />
LE ANALISI DEL SANGUE? TE LE FA IL TATUAGGIO<br />
AUTORE: Martina Saporiti<br />
Addio aghi e siringhe? Tra qualche anno, per fare le analisi del sangue potrebbe non essere più necessario andare in<br />
ospedale, ma potrebbe bastare farsi impiantare dei sensori sotto la pelle e avere uno smartphone. Una buona notizia<br />
per chi sviene alla sola vista di un ago, ma non solo: questi sensori sotto pelle potrebbero monitorare il sangue in modo<br />
continuo e, soprattutto, in tempo reale, rendendo possibile intervenire tempestivamente in caso di emergenze.<br />
L’idea di questi sensori è venuta a Heather Clark, ricercatrice alla Northeastern University (Usa), mentre correva una<br />
maratona nel Vermont. “Non avevo idea di quanto e quando bere - ha confessato la Clark a Wired.com - o se, invece<br />
dell’acqua, avrei dovuto assumere sali minerali”. Da qui l’intuizione: di creare non semplici rivelatori - che non è cosa<br />
nuova - ma sensori da iniettare sotto la pelle proprio come fossero l’inchiostro di un tatuaggio. L’idea è diventata realtà<br />
grazie a uno studio condotto sui topi nel 2010, i cui risultati sono ora pubblicati in un articolo sul Journal of Integrative<br />
Biology.<br />
Nello studio in questione si parla solo di sensori capaci di monitorare la concentrazione sanguigna di sodio, ma in linea<br />
di principio si potrebbero controllare molte altre sostanze (dagli zuccheri all’alcol), basta scegliere bene le molecole da<br />
mettere nel tatuaggio elettronico.<br />
Ecco come sono fatti e come funzionano questi dispositivi. Si tratta di un set di sensori (circondati da un mezzo oleoso,<br />
così che non si disperdano), grande appena 100 nanometri, che viene iniettato sotto la pelle. I sensori contengono<br />
particelle specificamente scelte per legarsi solo ad alcuni target, per esempio sodio o glucosio. Il legame tra le molecole<br />
promuove il rilascio di ioni, che si manifesta con una fluorescenza.<br />
A questo punto entrano in gioco gli smartphone o, per la precisione, l’iPhone 4, l’unico, almeno per ora, abilitato a leggere<br />
le informazioni provenienti da questi sensori. Servono però dei dispositivi accessori che permettono alla fotocamera<br />
dell’iPhone di rilevare solo la fluorescenza emessa dai sensori, bloccando quindi il passaggio della luce dell’ambiente. In<br />
più, questi accessori contengono un led a luce blu (alimentato da una batteria da 9 volt) che crea un contrasto con la luce<br />
emessa dai sensori, permettendo alla lente dell’iPhone di catturare l’informazione luminosa. Una volta rilevata, ecco che<br />
la luce si trasforma in dati da leggere sullo schermo del proprio telefonino, come fosse una vera e propria cartella clinica.<br />
In realtà, oggi i dati collezionati dall’iPhone hanno bisogno di passare per un altro dispositivo per diventare leggibili,<br />
ma Clark crede non sarà un problema far fare tutto il lavoro al solo smartphone. E le cose miglioreranno quando uscirà<br />
l’iPhone 5, che con molta probabilità avrà una camera ancora più sensibile e potente.<br />
“Sono in trepidante attesa dell’iPhone 5 - ha detto Matt Dubach, lo studente che ha equipaggiato gli iPhone per la lettura<br />
dei sensori - più megapixel significano più dati da analizzare”. Insomma, persino i bioingegneri sono in attesa della<br />
prossima creazione di Steve Jobs.<br />
Senza correre troppo, però, bisogna ricordare che sino a ora il tutto è stato testato solo sui topi; i risultati ottenuti, però,<br />
fanno ben sperare a una prossima sperimentazione sull’essere umano. La Clark, inoltre, spera di poter trasferire questa<br />
tecnologia su qualsiasi sistema operativo, evitando che il melafonino abbia l’esclusiva.<br />
Riferimenti: wired.it<br />
44
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