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I personaggi dei romanzi Nero Wolfe Archie ... - Robin Edizioni

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I <strong>personaggi</strong> <strong>dei</strong> <strong>romanzi</strong><br />

<strong>Nero</strong> <strong>Wolfe</strong><br />

<strong>Archie</strong> Goodwin: braccio destro “tutto<br />

fare”<br />

Fritz Brenner: genio della cucina<br />

eodore Horstmann: giardiniere, custode<br />

delle orchidee di <strong>Wolfe</strong><br />

Saul Panzer<br />

Orrie Cather<br />

Fred Durkin<br />

Dol Bonner<br />

Billy Gore<br />

investigatori al servizio<br />

di <strong>Wolfe</strong><br />

Fergus Cramer: ispettore della Squadra<br />

Omicidi di Manhattan<br />

George Rowcli e: tenente della Squadra<br />

Omicidi di Manhattan<br />

Purley Stebbins: sergente della Squadra<br />

Omicidi di Manhattan<br />

e inoltre gli amici di <strong>Wolfe</strong>, quelli di<br />

Goodwin (soprattutto amiche), i “clienti”,<br />

e tutte quelle persone che, nolenti<br />

o volenti, contribuiscono al procedere<br />

delle indagini di <strong>Nero</strong> <strong>Wolfe</strong>.<br />

8


La traccia del serpente<br />

Con questo romanzo − apparso<br />

nel 1934 − Rex Stout creò <strong>Nero</strong><br />

<strong>Wolfe</strong>, quel formidabile <strong>personaggi</strong>o<br />

dimo rante in una casa a<br />

tre piani d’arenaria rossa, sita<br />

nella Trentacinquesima Strada a<br />

New York, in compagnia di <strong>Archie</strong><br />

Good win, suo aiutante tuttofare,<br />

Fritz Brenner, genio della cucina,<br />

e eodore, giardiniere, custode e<br />

curatore delle preziose orchidee di<br />

<strong>Wolfe</strong>.<br />

Già in questa prima impresa del<br />

geniale investigatore, il mondo<br />

wolfi ano si delinea preciso e avvincente,<br />

anche se molti di quei<br />

tratti e di quei particolari cosí tipici<br />

della “grinta” di <strong>Wolfe</strong>, qui<br />

sono solo accennati o mancano<br />

ancora.<br />

Maria Maff ei è la prima cliente<br />

di <strong>Wolfe</strong>. Suo fra tello Carlo, un<br />

A tavola con <strong>Nero</strong> <strong>Wolfe</strong>


abile meccanico di precisione in<br />

procin to di rientrare in Italia, è<br />

scomparso dalla pensione in cui<br />

abitava. Molti particolari, tra i<br />

quali una misteriosa telefonata e<br />

un’insolita disponibilità di “liquido”<br />

che Carlo Maff ei ostentava<br />

negli ultimi giorni fanno teme re<br />

il peggio.<br />

<strong>Wolfe</strong>, appurata una sia pur minima<br />

solvibilità della giovane, accetta<br />

di chiarire la cosa.<br />

È un “caso” trascurabile, ma gli<br />

anni della crisi del 1929 non sono<br />

ancora dimenticati e in casa <strong>Wolfe</strong><br />

non si naviga nell’oro.<br />

Goodwin inizia le indagini esterne:<br />

la pensione dove viveva il Maffei,<br />

cosa ricorda Anna Fiore, la<br />

ragazza che ebbe modo di ascoltare<br />

l’ultima telefonata, e cosí via.<br />

La “macchina wolfana” è in movimen<br />

to: i partico lari, chiari solo<br />

al “genio”, si accumulano. La polizia<br />

scopre il cadavere di Carlo<br />

Maff ei. Ma <strong>Wolfe</strong>, grazie alle<br />

10


sue formidabili intuizioni e deduzioni,<br />

è già molto piú avanti.<br />

Ha collegato la morte del Maff ei<br />

con quella di un noto professore<br />

universitario, Oliver Barstow, avvenuta<br />

qualche giorno prima a<br />

Pleasantville.<br />

Attacco di cuore giocando a golf<br />

con degli amici, si legge sul giornale.<br />

Ma <strong>Wolfe</strong> sa. Sa qual è il collegamento<br />

tra l’oscuro emigrante<br />

italiano e l’illustre pro fessore.<br />

E lancia un’incredibile sfi da a<br />

F. M. Anderson, procuratore distrettuale<br />

della contea di Pleasantville:<br />

è disposto a scommettere<br />

10.000 dollari (!) che, esumando<br />

la salma di Barstow ed eseguendo<br />

l’autopsia, si tro veranno<br />

tracce di veleno.<br />

Anderson, conoscendo <strong>Wolfe</strong>,<br />

non ac cetta la scommessa ma si<br />

precipita a verifi care. <strong>Wolfe</strong> ha<br />

ragione!<br />

Si apre il “caso Barstow” e Helen,<br />

la ve dova, off re 50.000 dollari<br />

A tavola con <strong>Nero</strong> <strong>Wolfe</strong>


a chi scoprirà l’assassino del marito.<br />

È una cifra che fa venire il capogiro;<br />

Goodwin e <strong>Wolfe</strong> non<br />

riescono a celare il loro interesse<br />

(per <strong>Wolfe</strong> il denaro viene subito<br />

dopo la buona cucina di Fritz e le<br />

orchidee di eodore).<br />

Per <strong>Wolfe</strong> e <strong>Archie</strong> si apre quindi<br />

il “caso Maff ei-Barstow”: il legame<br />

tra i due casi, noto solo a<br />

<strong>Wolfe</strong> e all’assassino, è un ingegnoso<br />

bastone da golf dotato<br />

di un meccanismo lancia-aculei<br />

(per l’occasione, avvelena to) che<br />

“qualcuno” fece costruire al Maffei<br />

per ucci dere il professor Barstow.<br />

L’attenzione di <strong>Wolfe</strong> si appunta<br />

quindi sui compa gni di gioco<br />

<strong>dei</strong> professor Barstow, in quel tragico<br />

po meriggio: E. D. Kimball,<br />

mediatore di gra naglie; Manuel,<br />

suo fi glio (aviatore, per hobby);<br />

Noel Bradford, medico.<br />

12


Goodwin riprende perciò a raccogliere<br />

notizie per nu trire la mente<br />

del suo capo; le indagini si svolgono<br />

a Pleasant ville e dintorni, il<br />

che costringe <strong>Archie</strong> a gior nate<br />

faticose e insolitamente lunghe,<br />

mentre il “genio” continua tranquillamente<br />

la normale routine.<br />

<strong>Wolfe</strong> aveva fi nito di cenare quan -<br />

do rientrai, alle otto e mezzo circa.<br />

Avevo telefonato da una farmacia<br />

sulla strada, e Fritz mi aveva preparato<br />

un piatto di pesce con un’ottima<br />

salsa, un’insalata di lattuga e<br />

pomodori e del buon latte freddo in<br />

abbondanza. Considerando la leggera<br />

colazione <strong>dei</strong> Barstow e l’ora<br />

in cui mi se detti a tavola non era<br />

troppo davvero. Divorai tutto fi no<br />

all’ultimo boccone; e Fritz mi disse<br />

che era una gran bella cosa vedermi<br />

di nuovo al lavoro.<br />

Tranci di pesce in salsa<br />

Soff riggere in un poco d’olio e<br />

burro la cipolla e la carota tritate;<br />

unire il pesce e, quando avrà<br />

A tavola con <strong>Nero</strong> <strong>Wolfe</strong>


preso un po’ di colore, inna arlo<br />

con il vino. Salare e ag giungere<br />

i funghi, ammorbiditi in acqua<br />

tiepida e ben strizzati. Lasciar<br />

cuocere 15 minuti. Lavorare la<br />

salsa besciamella con un tuorlo<br />

d’uovo, un piz zico di pepe e<br />

il prezzemolo tritato. Versare i<br />

pisel lini sul pesce, ricoprire con<br />

la salsa e passare in for no caldo<br />

(220°) a gratinare.<br />

Per 4 persone<br />

4 tranci di pesce<br />

(o fi letti di sogliola)<br />

1/2 cipolla ‒ 1 carota<br />

olio e burro<br />

1/2 bicchiere di vino bianco secco<br />

sale ‒ 25 gr. di funghi secchi<br />

100 gr. di pisellini in scatola<br />

1 tazza di besciamella liquida<br />

1 tuorlo d’uovo ‒ pepe<br />

1 ciuff o di prezzemolo tritato<br />

«Avete ragione» aff ermai. «Se non<br />

ci fossi io, que sta catapecchia sarebbe<br />

pronta per gli uscieri.»<br />

Fritz sogghignò. È l’unico uomo,<br />

che io abbia mai co nosciuto, capa-<br />

14


ce di sogghignare senza risvegliare<br />

<strong>dei</strong> dub bi circa i suoi principi.<br />

<strong>Wolfe</strong> era seduto sulla sua poltro -<br />

na, in u cio, e gio cava con le mosche.<br />

Ma, mosche a parte, la mente<br />

di <strong>Nero</strong> <strong>Wolfe</strong> è pronta per un<br />

altro balzo in avanti.<br />

Goodwin è pregato, quindi, di<br />

invitare a colazione i quattro portamazze<br />

della famosa partita a golf.<br />

L’interrogatorio, se cosí si può<br />

chiama re, prosegue a lungo, magistralmente<br />

con dotto da <strong>Wolfe</strong> con<br />

sottile tecnica maieutica. Il pranzo<br />

stesso si inserisce magnifi camente<br />

ad aumentare l’atmo sfera “discorsiva<br />

e amiche vole” che <strong>Wolfe</strong> vuole<br />

cercare.<br />

Per colazione Fritz ci aveva ammannito<br />

due enormi polli arrosto<br />

e quattro meloni. Come al solito<br />

quando eravamo in parecchi a tavola,<br />

ero io che servivo e riuscii a<br />

stento a mangiare un boccone, occupato<br />

com’ero a riempire i piatti<br />

degli altri commensali. Diedi<br />

mezzo melone per uno ai ragazzi,<br />

A tavola con <strong>Nero</strong> <strong>Wolfe</strong>


un altro lo divisi a metà fra me e<br />

<strong>Wolfe</strong>, lasciandone uno per Fritz.<br />

Sospettavo che sarebbe rimasto intatto,<br />

ma ci poteva far comodo piú<br />

tardi.<br />

Dopo colazione, riattaccammo il<br />

discor so dov’era ri masto. Era una<br />

bellezza ve dere come <strong>Wolfe</strong> aveva<br />

sve gliato i ragaz zetti e come fi lavano,<br />

ora. Avevano com pleta mente<br />

dimenticato che qualcuno voleva<br />

cavar loro qualcosa di bocca; ed<br />

erano ormai soltanto quattro ragazzi<br />

che chiacchieravano <strong>dei</strong> giochi<br />

del giorno prima. Il mio principale<br />

però li vigilava, li guidava e<br />

non si lasciava sfuggire il minimo<br />

particolare. E cosí facevamo progressi.<br />

Larry Barstow aveva lanciato<br />

la sua palla e Manuel Kimball<br />

la sua.<br />

Quando giunse il colpo di scena,<br />

fu tan to semplice e naturale, e si<br />

concatenava cosí bene con il resto<br />

della vicenda, che per un po’ non<br />

mi accorsi di quel che stava accadendo.<br />

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