Testo di Michele Schiavo Foto Foto di di Diego Ruina
Nel maggio del 1940 <strong>la</strong> Germania nell'ottica di invadere <strong>la</strong> Francia, occupò il Belgio fino <strong>al</strong><strong>la</strong> <strong>sua</strong> liberazione nel 1944. Durante questo periodo l'apparato produttivo del<strong>la</strong> F.N., “Fabrique Nation<strong>al</strong>e d'armes de guerre”, non si fermò. La produzione passò sotto il controllo tedesco; le giacenze dei contratti esteri, ferme nei depositi in attesa di essere spedite, furono sequestrate e vennero assegnate ai reparti del<strong>la</strong> Wehrmacht. Due furono i modelli di pisto<strong>la</strong> <strong>la</strong> “Fabrique Nation<strong>al</strong>e modèle 1910/22” e <strong>la</strong> “Fabrique Nation<strong>al</strong>e modèle 1935 Grand Puissance”, meglio conosciuta come Hp35. UN PO’ DI STORIA Con <strong>la</strong> fine del<strong>la</strong> prima guerra mondi<strong>al</strong>e il nuovo regno di" Serbia, Croazia e Slovenia" (conosciuto poi come ex- Jugos<strong>la</strong>via) necessitava di una nuova arma corta per poter equipaggiare le proprie milizie, dato che, a causa dei numerosi conflitti, tra cui <strong>la</strong> grande guerra, gli arsen<strong>al</strong>i erano stati tutti svuotati. Fu così che <strong>al</strong>l'inizio degli anni ’20 venne chiesto <strong>al</strong><strong>la</strong> F.N. (Fabrique Nation<strong>al</strong>e d'armes de guerre) di poter re<strong>al</strong>izzare una nuova pisto<strong>la</strong> per soddisfare le loro esigenze: veniva richiesta una canna di lunghezza superiore <strong>al</strong><strong>la</strong> media - <strong>al</strong> fine di essere più precisa- ed un caricatore più capiente. Visto l'esiguo numero di pezzi in ordine, anziché progettare una nuova arma, venne presa come base di partenza <strong>la</strong> F.N. Browning 1910 (Arma brevettata d<strong>al</strong><strong>la</strong> Browning il cui brevetto non venne prodotto d<strong>al</strong><strong>la</strong> Colt, ma venne venduto <strong>al</strong><strong>la</strong> F.N.. Questo marcò l'inizio di un nuovo standard di pistole con chiusura a massa, copiato in seguito da PPK e Makarov). La nascita del nuovo modello non fu immediato, ma vennero fabbricati numerosi prototipi; esistono esemp<strong>la</strong>ri con <strong>la</strong> canna lunga ma impugnatura invariata. Al<strong>la</strong> fine nacque il modello 1922, una 1910 con un fusto più lungo per poter ospitare caricatori da <strong>al</strong>meno 8 colpi, ed un carrello modificato per poter montare un’ espansione in modo da poter <strong>al</strong>loggiare una canna da 113mm. Il c<strong>al</strong>ibro inizi<strong>al</strong>e, come da richiesta, fu il 9 corto. Successivamente <strong>la</strong> F.N. vendette le 1922 anche <strong>al</strong> Belgio, O<strong>la</strong>nda, Grecia, Turchia, Romania, Francia, Danimarca. La <strong>sua</strong> produzione smise negli anni 80, distinte d<strong>al</strong> prefisso A nel<strong>la</strong> matrico<strong>la</strong>. La numerazione utilizzata d<strong>al</strong><strong>la</strong> F.N. partiva d<strong>al</strong> numero 1 per ogni contratto, risulta quindi molto difficile riuscire a ricostruire l'esatta data di produzione di un modello prebellico. Durante l'invasione tedesca <strong>la</strong> 13 ARMI EX ORDINANZA F.N. non bloccò <strong>la</strong> produzione ma bensì continuò a produr<strong>la</strong> per <strong>la</strong> Wehrmacht.La 1922 fu <strong>la</strong> pisto<strong>la</strong> maggiormente prodotta durante l'occupazione tedesca. La Germania <strong>la</strong> chiamò Pistole 626(b) per il modello in 7.65 Browning e 641(b) per quello in 9 corto. (La sig<strong>la</strong> b significa Belgio); Le giacenze del<strong>la</strong> commessa O<strong>la</strong>ndese presenti in fabbrica durante l’occu- pazione presero il nome di P641(h). Le 1922 furono date in dotazione a tutti gli uffici<strong>al</strong>i, ma in partico<strong>la</strong>r modo <strong>al</strong><strong>la</strong> Luftwaffe; le armi non furono punzonate specificatamente, ma questo dato è capibile d<strong>al</strong><strong>la</strong> presenza delle fondine con le timbrature dell'aeronautica militare; i pochi modelli in 9 corto invece furono assegnati <strong>al</strong>l'esercito. Le pistole approvate d<strong>al</strong><strong>la</strong> Waffenamt furono 3 "modelli". Fu un modello prodotto su <strong>la</strong>rga sc<strong>al</strong>a, tanto che <strong>la</strong> numerazione fu modificata 3 volte durante gli anni d'occupazione. Si passò da un inizi<strong>al</strong>e numerazione a 5 numeri, ad una successiva a 6 cifre <strong>al</strong>terata in modo casu<strong>al</strong>e da una a 5 cifre con una lettera postfissa. Le matrico<strong>la</strong> con <strong>la</strong> lettere <strong>al</strong> suffisso vanno lette come migliaia di pezzi, es “23456a” significa <strong>la</strong> numero “123456”. Questo doppio modo di numerazione non fu usato con il suffisso 'c', ovvero pistole oltre <strong>la</strong> numero 299'999 <strong>al</strong>ias 99'999b. La numerazione venne cambiata infine per l'ultima volta <strong>dopo</strong> <strong>la</strong> liberazione di Liegi, avvenuta nel 1944, dove