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SETT OTT 2009 TIPOGRAFO - Suore Missionarie del Sacro Costato

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6<br />

<strong>SETT</strong> <strong>OTT</strong> <strong>2009</strong><br />

pagina 6<br />

eee ditorial ditoriale ditorial<br />

mento di tutti nella gestione <strong>del</strong>le istituzioni,<br />

che consolida il senso di<br />

identità e di appartenenza ad una<br />

collettività.<br />

Se facciamo l’esempio di un extracomunitario,<br />

di un disoccupato,<br />

di un senza tetto, vediamo come<br />

questi quattro requisiti si incrinano.<br />

Chi fugge dalla guerra o dalla povertà,<br />

in pratica non ha: né lavoro,<br />

né casa, né reddito, talvolta nemmeno<br />

la salute. È sottoposto spesso a<br />

leggi; come quella sull'immigrazione<br />

clandestina, che lo rende colpevole<br />

di violare la legge penale con<br />

tutte le conseguenze; è un emarginato<br />

e non partecipa alla gestione <strong>del</strong>le<br />

istituzioni, ha perso qualsiasi senso<br />

di identità e di appartenenza ad una<br />

qualsiasi collettività. Ma anche un<br />

padre di famiglia costretto ad emigrare<br />

al Nord, spesso, ha tagliato i<br />

ponti con una comunità di provenienza,<br />

ha perso i riferimenti culturali,<br />

abitudini proprie, relazioni sociali<br />

consolidate nel tempo.<br />

Il dibattito politico spesso vede<br />

due posizioni diametralmente opposte.<br />

Per la maggioranza, sembra che<br />

ci siamo lasciati alle spalle la crisi,<br />

per l’opposizione invece, i problemi<br />

sono ancora gravi ed accusa il governo<br />

di non aver un piano strategico<br />

per farci uscire dalla stessa.<br />

Preferisco lasciare agli addetti<br />

questa diatriba, che si svolge all’interno<br />

di una dialettica politica tutta<br />

italiana, sfociata in storie di gossip,<br />

di dossier contro politici e giornalisti<br />

che hanno fatto solo il dovere di<br />

informare, quindi costretti alle dimissioni.<br />

Sono <strong>del</strong> parere che in Italia, ma<br />

anche in Europa, manca un piano di<br />

rilancio per l’occupazione. Come<br />

scrive l’economista francese Jean<br />

Paul Fitoussi, “nessuno può dichiarare<br />

che questa crisi è finita, fino a<br />

quando la disoccupazione continuerà<br />

ad aumentare”. Non è, quindi, il<br />

Pil, cioè la ricchezza prodotta da un<br />

Paese, a segnalare un buon livello di<br />

civiltà, di benessere e, quindi, di coesione,<br />

ma il “come” questa ricchezza<br />

si distribuisce; ed è evidente che<br />

chi non ha un lavoro, non possiede<br />

ricchezza, anche se vede aumentato<br />

il Pil <strong>del</strong> Paese.<br />

La crisi è stata determinata da operazioni<br />

finanziarie senza controllo<br />

e senza regole.<br />

Benedetto XVI, pur non negando<br />

il mercato o gli effetti positivi <strong>del</strong>la<br />

globalizzazione, ha ribadito nell’enciclica<br />

Caritas in veritate che l’economia<br />

non può essere priva di implicazioni<br />

etiche. «La carità ― scrive<br />

il Papa ― eccede la giustizia,<br />

perché amare è donare, offrire <strong>del</strong><br />

mio all’altro; ma non è mai senza la<br />

giustizia, la quale induce a dare all’altro<br />

ciò che è suo, ciò che gli<br />

spetta in ragione <strong>del</strong> suo essere e <strong>del</strong><br />

suo operare».<br />

Occorre, quindi, una rivoluzione<br />

culturale, un modo di pensare molto<br />

diverso da quello avuto finora. Spero,<br />

per il bene di chi soffre, che tutti<br />

gli organismi interessati, politici,<br />

imprenditori, associazioni di volontariato,<br />

sindacati sappiano farsi carico<br />

<strong>del</strong>le gravi problematiche insorte<br />

a causa <strong>del</strong>la crisi mondiale. ■<br />

sabato 17 ottobre <strong>2009</strong> 18.49<br />

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