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Ottobre 2008 - de Iure Publico

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<strong>de</strong> iure publico 10 corr.qxd 16-10-<strong>2008</strong> 16:39 Pagina 16<br />

ambiente<br />

16<br />

lo scenario ACT+ ricalca in linea di massima<br />

il prece<strong>de</strong>nte, seppure con obiettivi<br />

più severi e restrittivi, e punta in modo<br />

netto sul potenziale di riduzione <strong>de</strong>i consumi,<br />

possibile grazie ad un uso più razionale<br />

e consapevole <strong>de</strong>lle risorse energetiche<br />

e ad una accresciuta sensibilità ambientale<br />

da parte di ciascun utente.<br />

Un po’ di incoraggiamento<br />

L’evoluzione <strong>de</strong>l sistema energetico <strong>de</strong>scritta<br />

dagli scenari di intervento è <strong>de</strong>cisamente<br />

incoraggiante, dal momento<br />

che <strong>de</strong>termina nel 2020 una riduzione<br />

<strong>de</strong>lle emissioni di anidri<strong>de</strong> carbonica, rispetto<br />

allo scenario di riferimento, pari a<br />

100 milioni di tonnellate e ad oltre 120<br />

milioni di tonnellate, rispettivamente<br />

per lo scenario ACT e ACT+. Tale riduzione<br />

risulta di gran lunga più consistente<br />

al crescere <strong>de</strong>ll’orizzonte temporale<br />

consi<strong>de</strong>rato, allorché l’entrata a pieno regime<br />

nel panorama nazionale di tecnologie<br />

fortemente innovative inizia a produrre<br />

significativi effetti.<br />

Contestualmente, gli interventi di efficienza<br />

energetica, per ridurre le perdite<br />

nella rete di distribuzione elettrica e per<br />

abbattere i consumi nei settori resi<strong>de</strong>nziale<br />

e terziario (isolamento<br />

termico <strong>de</strong>gli<br />

edifici, impianti di riscaldamento<br />

e condizionamento,elettrodomestici<br />

di nuova generazione,<br />

lampa<strong>de</strong> a risparmio<br />

energetico, riduzione<br />

consumi stand<br />

by), <strong>de</strong>ll’industria (illuminazione<br />

<strong>de</strong>gli edifici<br />

e <strong>de</strong>i luoghi di lavoro,<br />

motorizzazioni efficienti,<br />

perfezionamento <strong>de</strong>i<br />

processi produttivi, risparmi<br />

di calore) e <strong>de</strong>i<br />

trasporti (veicoli a basso<br />

consumo, misure infrastrutturali,incentivazione<br />

trasporto pubblico,<br />

comportamenti di<br />

guida responsabili) portano<br />

ad un risparmio di<br />

energia elettrica di oltre<br />

6 Mtep all’anno. Mentre<br />

la generazione elettrica<br />

da fonti rinnovabili<br />

raggiunge già nel<br />

2020 un valore doppio<br />

rispetto all’attuale, con<br />

un forte contributo soprattutto<br />

da parte di<br />

eolico e solare fotovoltaico.<br />

il Corriere <strong>de</strong> iure publico – ottobre <strong>2008</strong><br />

Investimenti necessari<br />

Naturalmente sono necessari importanti<br />

investimenti economici per lo sviluppo<br />

<strong>de</strong>lle sud<strong>de</strong>tte tecnologie, superiori rispetto<br />

a quelli <strong>de</strong>llo scenario di riferimento<br />

di circa 20 mld di Euro fino al<br />

2020 e di aggiuntivi 50 mld di Euro tra<br />

il 2020 e il 2050. In particolare, lo scenario<br />

ACT comporta un aumento complessivo<br />

<strong>de</strong>i costi <strong>de</strong>l sistema energetico<br />

pari a qualche punto <strong>de</strong>cimale in rapporto<br />

al PIL (aumento che si attesta di<br />

poco al di sopra <strong>de</strong>ll’1% nel caso <strong>de</strong>ll’ACT+),<br />

anche se va sottolineato che<br />

non rappresentano <strong>de</strong>i costi netti, poiché<br />

a fronte di tale investimento si riducono<br />

la domanda di combustibili, la necessità<br />

di investimento nelle tecnologie fossili e<br />

nel settore <strong>de</strong>lla raffinazione, le spese di<br />

importazione <strong>de</strong>ll’energia, senza consi<strong>de</strong>rare<br />

l’inestimabile guadagno ambientale.<br />

La ten<strong>de</strong>nza nel lungo periodo è<br />

inoltre la progressiva diminuzione <strong>de</strong>i<br />

costi, grazie all’apprendimento tecnologico<br />

e alla diffusione sul mercato <strong>de</strong>lle<br />

nuove tecnologie, fino al raggiungimento<br />

di valori nulli e persino negativi all’orizzonte<br />

2050.<br />

È infine importante sottolineare come il<br />

tempo sia un fattore essenziale: la transizione<br />

verso un’economia che faccia affidamento<br />

su un’energia ‘pulita’ e non più<br />

fondata sul petrolio sarà un processo <strong>de</strong>cennale,<br />

ma non sono ammessi ulteriori<br />

ritardi. I prossimi anni saranno <strong>de</strong>cisivi<br />

in tal senso e comporteranno conseguenze<br />

irreversibili per temi quali la crescita<br />

economica <strong>de</strong>ll’Europa, la sicurezza<br />

energetica e i cambiamenti climatici.<br />

Agire è senza dubbio difficile e costoso,<br />

ma il conto presentatoci da un ulteriore<br />

immobilismo <strong>de</strong>cisionale rischia di essere<br />

ancora più salato e doloroso, dal momento<br />

che la ‘Relazione Stern sull’economia<br />

<strong>de</strong>i cambiamenti climatici’ (Ministero<br />

<strong>de</strong>l Tesoro <strong>de</strong>l Regno Unito) stima<br />

in una diminuzione annua compresa<br />

tra il 5 e il 20% <strong>de</strong>l PIL il costo di una<br />

mancata azione, ben superiore all’1%<br />

<strong>de</strong>llo scenario di intervento più cautelativo.<br />

*Omar Gilardoni, ingegnere ambientale,<br />

membro <strong>de</strong>l Comitato Scientifico<br />

<strong>de</strong>lla Fondazione ‘<strong>de</strong> iure publico’<br />

Fonti<br />

Dossier ENEA, ‘Tecnologie per l’energia: quali innovazioni e<br />

strategie industriali in Europa? Il SET-Plan e le sue proposte’<br />

Agenzia Internazionale <strong>de</strong>ll’Energia, ‘Energy Technology Perspectives<br />

<strong>2008</strong>’<br />

Energie alternative per risolvere i problemi ambientali

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