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VOCI DI CORRIDOIO - Collegio Plinio Fraccaro

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<strong>VOCI</strong> <strong>DI</strong> <strong>CORRIDOIO</strong><br />

Settimanale di informazione, cultura e intrattenimento<br />

Anno II Numero XVIII 10 maggio 2006<br />

MUSICA CINEMA CAFE’ LETTERARIO<br />

BIMBE BELLE<br />

Elia a peg. 10<br />

LOLITA<br />

Violetto a pag. 10<br />

AD UN PASSO DALLA SEMIFINALE<br />

di Stefano Tinelli<br />

TROVA ODA E VINCI LE FIGU!<br />

Proponiamo a tutti i nostri lettori un simpatico concorso che<br />

potrà farvi vincere figurine omaggio! Il primo di voi che<br />

rintraccerà il faccione di Oda all’interno del VdC num 18 e lo<br />

comunicherà al responsabile grafica verrà infatti omaggiato<br />

di un pacchetto di figurine.<br />

N.B: Per il concorso non sono valide le immagini della<br />

copertina del cd BIMBE BELLE, che ricordiamo, è ancora in<br />

vendita al prezzo di 3€ alla camera 50.<br />

La redazione<br />

1<br />

IL BARONTE<br />

RAMPANTE<br />

Uzzino a pag. 11<br />

DOPPIO RUGGITO FRACCARO<br />

Il <strong>Fraccaro</strong> annichilisce Griziotti (calcio) e Borromeo (volley). Il tutto senza una tifoseria degna dell’onore biancorosso<br />

Partita quasi irreale quella fra <strong>Fraccaro</strong> e Grizziotti nella 2<br />

partita del secondo girone.<br />

Il 20-0 inflitto ai poveri Grizziottelli fa paura e fa tremare le<br />

gambe alle altre squadre del torneo.<br />

Gli extraterrestri fraccarotti hanno stradominato la partita<br />

dal primo secondo, partendo convintissimi come mai si era<br />

visto nelle ultime partite. Grande partita da parte dei<br />

ragazzi bianco rossi che hanno sbloccato il risultato subito<br />

all’inizio con Piccino che con un tiro di potenza inaudita e<br />

mai vista nel mondo del calcio,ha provocato una frattura<br />

alla falange distale dell’indice al povero portiere<br />

avversario.<br />

Dopo questo splendido goal (Piccino scordati la coppa<br />

capocannoniere), in campo esisteva solo una squadra: noi.<br />

Il secondo goal è arrivato grazie ad un inserimento di<br />

mister Fatutti che ha saputo sfruttare un ottimo cross di<br />

Tinelli.<br />

Dopo 25 minuti il risultato era di 5-0. Intanto le alte cariche<br />

del Golgi non sapendo che fare tentavano di convincere i<br />

ragazzi del Grizziotti ad abbandonare la partita per darci la<br />

vittoria a tavolino per 3-0.<br />

Il primo tempo si è concluso con uno 10-0 che ha lasciato<br />

tutti a bocca aperta.<br />

Nel secondo tempo la squadra è stata cambiata per<br />

5/11.Anche cambiando modulo e giocatori gli undici bianco<br />

rossi hanno continuato a giocare segnando per altre dieci<br />

volte.<br />

Piccola polemica tra Tinelli e Fatutti quando il barbone lo<br />

ha richiamato in panchina.Queste le sue parole al<br />

momento dell’uscita ripreso da una telecamera sky posta<br />

sopra la panchina:<br />

“Ma guarda questo che c…. fa!!!!Non ha capito<br />

niente!!!!Devo vincere la coppa capocannoniere<br />

Ma chi ti credi di essere”<br />

Continua a pag. 14<br />

PER IL BORRO NON C’È STORIA<br />

di Pierluigi Stridi<br />

Continua ancora la serie di schiaccianti vittorie della<br />

squadra di pallavolo bianco rossa. Ieri infatti si è disputata<br />

la terza partita del girone della compagine fraccarotta che<br />

ha colpito e affondato la misera zattera del borro. Un 2 a 0<br />

secco che conferma la potenza di questa sestetto che<br />

riesce ad imporsi anche con le varie sostituzioni. Buona<br />

partita in ricezione e in attacco, poche battute sbagliate e<br />

un Verby in buona forma fanno salire il punteggio della<br />

nostra squadra. L’ottimo attacco dei fratelli Per–elli fa<br />

saltare la difesa<br />

avversaria e il muro dei<br />

centrali Franz e Geusù<br />

vanifica i tentativi di far<br />

cadere la palla nel nostro<br />

campo. In regia Strippi<br />

smista bene i palloni agli<br />

attaccanti. L’arbitro viene<br />

spesso interpellato per le<br />

sostituzioni in campo:<br />

Oda in palleggio al posto<br />

di Strippi,<br />

Il muro sborromaico non può<br />

nulla di fronte alle bombe<br />

fracarotte<br />

Tonuz al centro sostituisce Geusù e Kapa fa uscire<br />

Perellino.<br />

In circa mezz’ora di partita la squadra delle due torri porta<br />

a casa una trionfale vittoria e la matematica qualificazione<br />

in semifinale. Doppia festa anche per la sconfitta del Golgi<br />

(resto del mondo) contro il Ghislieri che sicuramente<br />

affronteremo in semifinale.<br />

Adesso però bisogna mettere la ciliegina sulla torta e<br />

coronare il girone con l’ultima vittoria sullo Spalla con cui<br />

ci scontreremo martedì 16 maggio alle ore 22:30. Il tifo<br />

non deve mancare al palaCUS (anche se probabilmente<br />

sarà una partita spaccio), vi aspettiamo belli ingranati per<br />

cantare insieme l’inno BIMBE BELLE a fine gara…<br />

Le copie tascabili usciranno Giovedì mattina e dopo<br />

l'elenco del telefono, i loghi per i vostri cellulari e quello<br />

che ormai è diventato un'ossessione per tutti i<br />

fraccarotti, ovvero l'album di figurine, la redazione di<br />

Voci di Corridoio fa a tutti i suoi abbonati un regalo di<br />

inestimabile valore storico.<br />

Questa settimana, oltre alla vostra copia di VdC e ben 2<br />

pacchetti di figurine, riceverete anche una copia<br />

dell'opuscolo stampato in occasione del ventesimo<br />

anniversario del nostro <strong>Plinio</strong>, con straordinarie foto a<br />

colori della sala comune e di tutti i locali che ancora<br />

oggi abitiamo che testimoniano i grandi cambiamenti<br />

che il collegio ha subito in questi 50 anni di gloriosa<br />

storia.


Domenica 7 Maggio 2006. Piazza cairoli. Un casermone ormai<br />

adibito a deposito di guano e sodomiti, che con la sua<br />

lunghezza longitudinale vuole ricordare a tutti i passanti le<br />

forme rettali dei suoi abitanti, si stagliava a mezza altezza;<br />

ridicolmente addobbato con i colori dell’ape maia e con molte<br />

macchine ai suoi piedi, come a dire che pure la tecnologia su<br />

quella struttura ho solo voglia di scoreggiare.<br />

Ed eccoli: un manipolo ben fornito, grazie al raggiante ritorno<br />

di alcuni ex, anche se non si diventa mai ex fraccarotti, al<br />

massimo si può diventare ex inquilini (eccezione fatta per<br />

tremonti ndr), si approssima alla fetida struttura, con alti cori,<br />

aulicissimi colori e la benedizione di Bacco nelle vene. Ancora<br />

una volta lì uniti, col sorriso, col vino e con i vessilli<br />

biancorossi ad urlare il virilissimo “Bimbe belle” di fronte al<br />

decadimento sessuale dei poveri cairolini. Anche se<br />

umilmente penso che sia solo che un bene: la loro<br />

omosessualità farà si che non infettino il mondo con il loro<br />

seme squallido.<br />

Ehm… scusate: la fredda cronaca.<br />

Davanti ai Crociati <strong>Fraccaro</strong>tti venuti fino al buco di culo del<br />

mondo a combattere la giallonera sfiga, si stanzia uno<br />

striminzito gruppo grufolante di maialini, coadiuvati da<br />

imbarazzanti impotenti di ottant’anni che sbiascicavano frasi in<br />

un incerto italiano tra mille bave e un’incerta deambulazione,<br />

dovuta alle mille penetrazioni di gruppo del passato<br />

universitario.<br />

Me lo dimentico sempre: la fredda cronaca.<br />

Un piccolo e giovane fagiolo biancorosso, stordito dal fetore di<br />

alcuni porcellini che di soppiatto gli si erano avvicinati, non si<br />

rende conto del fattaccio: uno coso brutto del villico collegio,<br />

sicuramente inciampando, per non cadere e menando le mani<br />

a caso per reggersi si aggrappa ad una delle Sacre Bandiere<br />

Biancorosse (anche se, diciamocelo, era una di quelle da 5<br />

euro del botteghino, con il manico in una plastica più fine di<br />

quella dei goldoni) rompendone il fragile manico. Ancora<br />

prima che il malcapitato abbia il tempo di sferrare un calcio<br />

dritto alla fauci del coso brutto del villico collegio, i cairolotti<br />

saltellavano verso la loro tana vantandosi di chissà quale<br />

uccelatio.<br />

Ed ecco, mossi da vento divino, i <strong>Fraccaro</strong>tti lanciarsi<br />

all’inseguimenti dei conigli gialloneri, che scappando su per il<br />

loro squallido porcilaio, non riescono a contenere l’onda<br />

Mi scusino i miei settantacinque Lettori per l'assenza della<br />

Fonte di Ogni sapere sullo scorso numero... Sono stato<br />

trattenuto da impegni imprevisti ed improrogabili (l’autore si è<br />

dimenticato di scrivere, e comunque avrebbe consegnato in<br />

ritardo, NdP*).<br />

Ma non divaghiamo… AccostateVi dunque alla mensa<br />

imbandita per la Vostra Igiene Mentale, ovvero… Le cinque<br />

(dato preciso con un errore massimo del 5%) leggi sulla<br />

sistemazione concettuale della metodologia di ricerca<br />

scientifica!<br />

Leggete attentamente… In caso contrario, potreste<br />

necessitare della conoscenza riguardanti lo scibile<br />

murphiniano un giorno. Probabilmente, quando ciò avverrà<br />

sarà troppo tardi per rimediare.<br />

*Nota di Prodinatale (NdR)<br />

• Legge di Murphy sulla ricerca<br />

Una ricerca abbastanza lunga tenderà a confermare ogni<br />

teoria.<br />

LA FREDDA CRONACA<br />

Goliardia<br />

Biancorossa, che sulle porte riesce a far passare un’ardito<br />

che, pare in volo alla Jordan, afferra uno squallidissimo<br />

quadretto del ’75, oggetto dal dubbio gusto e dell’orribile<br />

estetica, che in quanto “merda” è così caro alla feccia<br />

cairolotta da esser appeso come un trofeo (visto che l’unico<br />

trofeo che abbia potuto meritare un posto come quello, è il<br />

PIBL: “Premio Internazionale per Bisognosi di Lourdes” vinto<br />

dall’Inter per 16 anni consecutivi).<br />

Ops… la fredda cronaca.<br />

Dopo il gesto eroico (da segnalare anche il folle Toz che si<br />

lancia su per le scale da solo ad inseguire la bandiera, e che<br />

solo in 5 riescono a fermare, con relativi pugni allo stomaco<br />

CHE LUI NON HA NEMMENO SENTITO) cominciano gli<br />

insulti e gli sfottò verso il cairoli dove, finalmente dopo anni,<br />

sventola qualche colore un po’ virile, e non il solito squillido<br />

color salamandra viscida. La cosa va avanti per un bel po’<br />

finchè la tristezza che quel luogo emana, spinge i Crociati<br />

Biancorossi a tornar al Loro Aulicissimo <strong>Collegio</strong> con il<br />

meritato oggetto della vendetta.<br />

La fredda cronaca.<br />

Lunedì 7 Maggio 2006. <strong>Collegio</strong> <strong>Fraccaro</strong>. Arrivano tramite<br />

mezzi che non citerò, accuse di furto (ed è la seconda volta<br />

che il pauroso cairolotto vuol andar col poliziotto) e minacce<br />

non troppo sottili su eventuali rappresaglie verso le nostre<br />

amate strutture da parte di enti che nulla dovrebbero aver a<br />

che fare con la vita intercollegiale e goliardica. Fatto sta che il<br />

cuore <strong>Fraccaro</strong>tto è buono, e pietoso nei confronti della<br />

tristezza cairolotta. E così nella giornata i prodi Rizzi e Perelli<br />

si recano all’economato del putrido collegio, dove, mentre<br />

l’economa sbatte fuori sveltogranbastoneinculo e sputoman<br />

come fossero (o sono?) piccoli bimbiminchia che<br />

ciapettavano e straparlavano su inutili motivazioni per cui lo<br />

squallido quadretto da noi virilmente sottratto non fosse<br />

oggetto goliardico, restituiscono l’oggetto già diventato<br />

fastidioso tra le nostre mura, e riprendono la Bandiera<br />

Biancorossa.<br />

Mi perdo sempre.<br />

La fredda cronaca: che le loro feluche, quadretti tristi e<br />

aquilebistetestedicazzo se le infilino nei loro ampi deretani,<br />

noi abbiamo le Torri, noi abbiamo i Trofei, noi abbiamo la<br />

Gloria. <strong>Fraccaro</strong> Domina. Idem Velle!<br />

Violenza<br />

DE LEX MURPHY – VOL. 2<br />

Leggi farlocche<br />

• Legge di Williams e Holland<br />

Se si raccolgono abbastanza dati, qualsiasi teoria può<br />

essere dimostrata con metodi statistici.<br />

• Legge di Young<br />

Tutte le grandi scoperte si fanno per sbaglio.<br />

o Corollario<br />

Più grosso e' il finanziamento, più tempo ci<br />

vuole a fare lo sbaglio.<br />

• Quarta legge delle modifiche<br />

Dopo attente e scrupolose analisi di un campione, ti<br />

verrà detto che era il campione sbagliato e che non ha<br />

niente a che fare col problema.<br />

• Sesta legge di Parkinson<br />

Il progresso della scienza varia inversamente al<br />

numero di pubblicazioni pubblicate.<br />

Trinca


Ai Bastoncini<br />

8 Maggio 2006, <strong>Fraccaro</strong><br />

Ancora una volta ci troviamo a constatare la situazione di somma decadenza che, ormai da<br />

tempo immemore, affligge il vostro dormitorio.<br />

Non vi è bastato il fallimento completo in ogni disciplina sportiva, aggravato senz’altro<br />

dall’imbarazzante esiguità e timidezza del vostro pubblico (vedi la sfida cestistica); non vi è<br />

sufficiente l’inattitudine più volte dimostrata dalla vostra mandria ad ogni forma di espressione<br />

corale. Nemmeno le predilette pratiche di sfondamento collettivo riescono più a consolarvi dalla<br />

vostra pochezza di spirito, a risollevarvi dal pozzo fetido dove giacete.<br />

Ecco allora che, incapaci di astrarre, vi attaccate ad assurdi cavilli che associano ad un collegio e<br />

alla sua attività goliardica solo ed esclusivamente i colori della sua bandiera: una coraggiosa<br />

spedizione fra le vostre mura è tacciata di furto, se il bottino non è contraddistinto dal vostro<br />

improponibile abbinamento cromatico.<br />

Nonostante ciò noi <strong>Fraccaro</strong>tti, magnanimi come sempre, vogliamo dimenticare il vostro<br />

abbrutimento e venirvi incontro; vi forniamo così un elenco (di comprensione immediata: ce la<br />

dovreste fare) degli oggetti che d’ora innanzi ci sentiremo autorizzati a considerare di natura<br />

goliardica e pertanto passibili di uccellatio:<br />

- Salamandre<br />

- Borussia Dortmund<br />

- Panettoni antitraffico<br />

- Tafani (purchè dotati di ugual numero di bande gialle e nere)<br />

- Zebre itteriche<br />

- Ape Maia<br />

- ….<br />

Sulla scorta di questa lista, sarà possibile per voi difendere al meglio i vostri colori, e godere in<br />

tutta serenità delle copiose polluzioni notturne.<br />

“Giallo, nero o maculato<br />

cairolino sei sfigato”<br />

Lettera anonima<br />

Dall’alto delle torri<br />

La Banda Bassotti<br />

Festa degli ex<br />

UNA DOMENICA VIVACE<br />

Domenica il collegio sembrava stesse vivendo un qualsiasi mercoledì di vita universitaria, o almeno i suoni erano<br />

quelli, voci allegre, tanta gente, non una solita domenica di silenzi e monotonia.<br />

Ma chi c'era sa che solo i suoni ricordavano quelli di un qualsiasi altro giorno, l'aria era ben diversa, la gente era in<br />

gran parte un po' troppo “anziana” per ricordare degli studenti universitari, forse anche troppo elegante.<br />

Si trattava infatti di tanti ex fraccarotti che ritornati per un giorno all'ombra delle torri rivivevano assieme tanti<br />

momenti di vita collegiale, di divertimenti diurni e soprattutto notturni e di studio (ma non troppo).<br />

Dopo i convenevoli di rito da parte del presidente dell'associazione degli ex e del Rettore, che per l'occasione ha<br />

aperto l'aula Porro, la presentazione delle attività collegiali e l'assegnazione delle borse di studio, si è esibita la<br />

corale che in assenza del maestro De Barbieri è stata stupendamente diretta da Brigante (per chi si fosse perso<br />

l'esibizione il cd registrato nei giorni scorsi è ancora in vendita, chiedete al Pede) eseguendo un Bimbe Belle a<br />

quattro voci che ha emozionato tutti, ex e non ex.<br />

Il pranzo è stato poi allietato da numerosi brindisi e da un'avvincente gara di bevuta tra le uniche, povere due<br />

matricole disgraziatamente (per loro) presenti.<br />

Per aiutare la digestione poi, un classico teresiano ex vs fraccarotti, con vecchi e nuovi campioni a sfidarsi finché il<br />

fiato lo ha permesso.<br />

La giornata è così volta alla fine, con tante persone che venute da lontano magari torneranno solo tra un anno e<br />

altre che invece frequentano ancora più o meno saltuariamente il collegio, perché fraccarotti lo si rimane sempre.


E’ ormai consuetudine trovare ogni settimana su “voci di<br />

corridoio” un articolo scritto dal nostro amato Pede. E<br />

cosa ci sarebbe di strano? Direte voi. Niente, anzi è una<br />

cosa positiva. Però non so perchè ogni volta che leggo<br />

un suo articolo trovo sempre il mio nome accompagnato<br />

da un qualche insulto o presa per il culo. Ora mi sembra<br />

giusto e penso sia mio dovere raccontarvi qualche uso e<br />

costume del nostro caro articolista.<br />

Dunque, per cominciare, il Pede è solito farsi brutte fighe.<br />

Non che ci sia niente di così drammatico, chi non si è mai<br />

fatto una brutta figa? Il problema però è essere recidivi.<br />

Non solo nel senso che è solito farsi diverse brutte fighe,<br />

ma che riesce pure a farsi la stessa cessa a distanza di<br />

quattro anni. Ebbene sì, signori, molti di voi<br />

probabilmente la conosceranno (per il rispetto della<br />

dignità del mio caro amico non rivelerò il nome) e mi<br />

auguro che nessuno di voi abbia seguito l’esempio del<br />

nostro eroe...Quando è venuto a trovarmi in Inghilterra,<br />

perchè anche voi lo sappiate, io ero solo una scusa. In<br />

realtà lo scopo del Pede era di rifarsi una brutta figa<br />

australiana (che tra l’altro ci aveva detto essere molto<br />

carina) che si era fatto in terra (o meglio in macchina)<br />

italiana; la cosa più bella è che è pure riuscito a prendersi<br />

un bel due di picche.<br />

Un altro costume del Pede è fare la sanguisuga con me.<br />

Per ben due volte in cui avevo in progetto di uscire con<br />

una tipa, lui mi ha obbligato ad organizzare una cosa a<br />

quattro chiedendole di portarsi dietro un’amica...la prima<br />

volta gli è pure riuscito di fare qualcosa (anche se non è<br />

durata molto), la seconda si è portato in collegio il suo<br />

solito due di picche.<br />

CIRCA IL PEDE<br />

APPELLO AL VOTO<br />

L’uscita di questo numero del giornalino precederà di poche<br />

ore soltanto la chiusura dei seggi universitari; il tempo rimasto<br />

è forse troppo poco perché un appello al voto possa avere<br />

effetti concreti ma mi sento ugualmente di farlo.<br />

La percentuale dei votanti alle ultime elezioni universitarie è<br />

stata irrisoria rispetto al numero degli aventi diritto e ha<br />

consolidato la tendenza che gli studenti hanno già da<br />

parecchi anni (non so quanti) a non curarsi della propria<br />

rappresentanza all’interno dell’università.<br />

Penso che questo disinteresse sia piuttosto grave: lo scarso<br />

sostegno della popolazione studentesca alle proprie liste<br />

determina la sostanziale debolezza di queste nella loro<br />

attività. E’ vero che la composizione non paritetica (fra<br />

docenti e studenti) dei vari consigli universitari rende di fatto<br />

impotente la componente studentesca per molte decisioni; è<br />

però altrettanto vero che è difficile pretendere la pariteticità<br />

all’interno di questi organi rappresentativi,<br />

Caso umano<br />

ci aveva detto essere molto carina) che si era fatto in terra<br />

(o meglio in macchina) italiana; la cosa più bella è che è<br />

pure riuscito a prendersi un bel due di picche.<br />

Un altro costume del Pede è fare la sanguisuga con me.<br />

Per ben due volte in cui avevo in progetto di uscire con una<br />

tipa, lui mi ha obbligato ad organizzare una cosa a quattro<br />

chiedendole di portarsi dietro un’amica...la prima volta gli è<br />

pure riuscito di fare qualcosa (anche se non è durata<br />

molto), la seconda si è portato in collegio il suo solito due di<br />

picche. In Inghilterra si è limonato una tipa (non brutta) solo<br />

perchè si era già precedentemente presa bene con me e<br />

Mason...Ora mi ha già annunciato che vorrebbe farsi una<br />

ragazza con cui mi era successo di trovarmici da<br />

alcolizzato...e che lui stesso ha più volte detto essere una<br />

brutta figa...<br />

Per concludere volevo fare un grosso in bocca al lupo al<br />

mio caro amico per il suo roseo futuro con la sua<br />

studentessa di piano...ragazzi...veramente una brutta figa..<br />

Ciao<br />

Colux<br />

Elezioni universitarie<br />

quando l’affluenza alle urne è tanto bassa: l’immagine<br />

che diamo è purtroppo quella di studenti che non si<br />

curano del funzionamento dell’università.<br />

Sono stato membro del consiglio di Facoltà di Lettere e<br />

posso garantire che tante volte in queste sedi le<br />

differenze ideologiche fra gli schieramenti<br />

(fortunatamente inevitabili) passano in secondo piano<br />

rispetto alla priorità di azioni concrete a favore degli<br />

studenti. Spesso si parla di “piccole” cose, che a mio<br />

avviso non possono appagare a pieno le passioni<br />

politiche di un giovane, ma che comunque hanno un’<br />

importanza per noi studenti: l’aggiunta di un appello, la<br />

sostituzione di una macchina fotocopiatrice, la possibilità<br />

di circolare gratis sugli autobus o di organizzare un<br />

dibattito in un’aula universitaria, l’ampliamento delle<br />

borse di studio sono dovute spesso all’impegno<br />

silenzioso di chi nella vita universitaria ha voluto agire<br />

attivamente. Va inoltre riconosciuto alle liste universitarie<br />

(a ciascuna nella giusta misura) il merito per le iniziative<br />

culturali e ricreative che organizzano e per i servizi che<br />

offrono (dal “cercacasa” alla compravendita di libri di<br />

testo usati).<br />

Mi risulta di tre nostri collegiali candidati a queste elezioni<br />

(Naza, Cesario e Verbania), ognuno in una lista diversa;<br />

auguro loro il successo (a ciascuno nella giusta misura) e<br />

invito tutti i <strong>Fraccaro</strong>tti ad esercitare il diritto di voto per<br />

manifestare, in un contesto in buona parte indipendente<br />

dalla retorica e dagli intrighi della politica nazionale, la<br />

propria partecipazione attiva alla democrazia.<br />

Pede


“COME WITH US, INTO THE TREES!”<br />

“Ho visto sburra, miccette, giornali di donne nude!”, così<br />

esordisce una dolce vecchietta all’intervista del giornalista<br />

della Provincia Pavese in merito alla festa di giovedì 4 sera,<br />

a Canarazzo (PV). “La musica si è sentita fino all’alba, a 10<br />

km di distanza […] e poi stamattina, presto, ho visto la<br />

polizia e due-tre ragazzi con le treccine cotonate” (in realtà<br />

era Turker parruccato). Le fa eco un signore distinto sulla<br />

sessantina (che sia “sua eminenza”?): “Giran voci che si<br />

sono viste diverse facce poco raccomandabili, tra le quali<br />

Kate Moss e Pete Doherty” (che giocavano a shangai).<br />

Stranamente ha tralasciato la presenza-assenza di “Rave<br />

Man” Juanita, che ha svelato a pochi eletti i misteri del<br />

chilotto “rollato a bandiera”, guadagnandosi così il<br />

soprannome di “droghello”. Ormai lo davano per disperso,<br />

disteso nel mezzo della sterpaglia, trapassato a nuovo<br />

mondo: lo stavamo abbandonando, quando la sua essenza<br />

si fece viva sottoforma di aroma mistico e noi tutti fummo<br />

pervasi da una sensazione di calore e pienezza.<br />

Sensazione positiva quindi! Il tutto si è svolto presso un<br />

capannone? Casa? Stalla? Spalla? comunque dismesso e<br />

ormai invaso dalla ridente vegetazione pavese (robinie<br />

spinose). L’illuminazione è stata garantita da qualche<br />

sparuto faretto e da simpatiche soluzioni di “lattacera”.<br />

L’effetto risultante è “Indiana Jones alla festa delle medie”.<br />

Atmosfera eccezionalmente da “ragazzi dello zoo di<br />

Berlino” (Marce ndr). Il sound era bipolare: dentro<br />

morbidissimo reggae sound-system, fuori una cialda<br />

croccante di bastonate techno industrial. Prezzi modici,<br />

birra, qualche tentativo di cocktail, persino sarcicce ben<br />

Ancora una volta mi ritrovo qui a scrivere degli scempi<br />

dell’ormai nota tirannia dispotica messa in atto sempre con<br />

più maestria dal nostro caro collegiale che sta trasformando<br />

la nostra isola felice sotto l’ombra delle torri in una dittatura<br />

che farebbe impallidire anche il Saddam più in forma.<br />

Sono costretto a camuffare questo mio moto carbonaro<br />

all’interno della mia usuale rubrica, nella speranza così che<br />

superi il severissimo filtro imposto da “er dictator”<br />

sottoposto ad un’attenta vigilanza del suo più fidato<br />

scagnozzo Giovanni “boa” Mason.<br />

Questo suo maligno piano per conquistare le grazie<br />

dell’ormai decaduta eminenza Panella sta prendendo<br />

sempre più corpo; per di più la cosa più assurda è che tutto<br />

sta accadendo sotto i nostri occhi ormai non più vigili<br />

perché atterriti da un dispotismo che farebbe imbarazzare<br />

anche il padre del nostro caro collegiale…Hitler.<br />

Ma io non voglio più tacere! Non è possibile che migliaia e<br />

migliaia di piccole rubriche sono state completamente<br />

taciute appositamente perché ritenute comuniste! Migliaia e<br />

migliaia di miei colleghi hanno dovuto abbandonare il<br />

proprio operato per non incorrere nelle durissime pene che<br />

avrebbero dovuto affrontare; vi porto degli esempi tanto per<br />

capire: il primo nome che mi viene in mente è Uzzino e la<br />

sua rubrica “caffè letterario”, ormai passata nel<br />

dimenticatoio e il mio povero collega costretto al confino<br />

nella sua amata terra Sicilia…ma perchè dico io andare fino<br />

in Africa?!? Non era più comoda la Svizzera?<br />

E per andare avanti negli esempi anche la rubrica “l’angolo<br />

del cocktail” è scomparso, la rubrica che più si è avvicinata<br />

alla mia….ma perché sempre le rubriche migliori devono<br />

Feste<br />

cotte che ricordavano vagamente le feste dell’Unità, però<br />

più economiche.<br />

Da ammirare lo sbatti dei generatori a benza che, a parte<br />

qualche pit stop, hanno retto fino a tardi.<br />

Nel mezzo delle evoluzioni irrompono nella scena gli “Hell’s<br />

Angels”, capitanati da “Jhonny BMW”; fortunatamente si<br />

limitano a qualche smarmittata. Gesto purtroppo male<br />

interpretato da Violenza che li trascina in un distruttivo<br />

training autogeno. Da notare l’impegno ecologico del Gran<br />

Visir dell’Ignoranza che si fa beccare in compagnia di due<br />

bidoni del rudo non ancora colmi di bottiglie di birra. Lo<br />

stesso, il giorno seguente, nega spudoratamente persino la<br />

sua presenza sulla scena. Si vede anche Balordo che si<br />

diletta a schiaffare ogni fraccarotto presente. Degna di nota<br />

la presenza dell’Almo <strong>Collegio</strong> Borromeo, anche conosciuto<br />

come “Humilitas”, che ha schierato il Duo Menestrello<br />

“scacciafiga & antiscopo”, a base di cazzate intellettualoiditrash,<br />

più alcalosi che alcaloidi, più che sintetici, emetici:<br />

dopo un paio di strimpellate tra l’area reggae e quella D&B,<br />

si sono rifugiati in fittissima fronda. Notevole anche<br />

l’eleganza di due nostri compagni di medicina in giacca e<br />

cravatta, probabilmente paracadutati sulla riva del Ticino<br />

sbagliata (Dalì ndr). Tra le note stonate come dimenticare<br />

l’eccessivo ritardo degli amici Carabinieri, giunti ormai a<br />

cannette finite? Ci scusiamo per la scortesia, ma non<br />

preoccupatevi: la prossima volta vi spediremo sicuramente<br />

un “messaggino sms” (copyright Fabrizio Merli, Provincia<br />

Pavese)!<br />

Che festa ragazzi! Sicuramente da rifare! Imperdibile: non<br />

vale la giustifica!<br />

MR5 & Coach Rjcky<br />

La rivoluzione del cuoco<br />

NON E’ PIU’ CUCINA…E’ UN MOTO CARBONARA<br />

sparire? E il povero Turconi che tanto ci aveva investito?!?<br />

L’avete visto adesso?!? Ma insomma er dictator era proprio<br />

necessario scioglierli la faccia nell’acido?!?<br />

Questi sono solo due esempi delle migliaia di rubriche<br />

soppresse dal nostro despota e dalla sua combriccola!<br />

Forza ragazzi non è il momento di mollare!!! Non proprio<br />

adesso! È inutile rifugiarsi nelle nostre camere; non sono<br />

più le isole felici che noi crediamo. Dopo il mio articolo di<br />

settimana scorsa guarda caso cosa si ritrova in questo<br />

numero?!? Ah toh ecco di nuovo il “Grande<br />

Bordello”…sarà solo un caso?!? Io non direi, anzi mi<br />

sembra un’astuta mossa per tenerci ancora di più sotto<br />

controllo…<br />

Dai ragazzi io credo in voi e credo fermamente nella<br />

possibilità di mettere fine a tutto questo, possiamo far<br />

cadere questo governo fantoccio e liberare così<br />

dall’oppressione le rubriche oscurate….dai “angolo della<br />

magia” aiutami anche tu ad uscirne vincitore!<br />

Gugu


SENZA UN MINIMO <strong>DI</strong> DECORO<br />

Le elezioni universitarie sono in dirittura d'arrivo, domani<br />

sapremo i risultati e , finalmente, finirà questo umiliante<br />

spettacolino.<br />

Non mi sono mai sentito cosi umiliato in quanto studente,<br />

nemmeno quando sono state varate le varie controriforme<br />

morattiane che, quanto meno, avevano il pregio di non<br />

essere state concepite dagli studenti stessi. Tante cose mi<br />

hanno lasciato disgustato in questa campagna elettorale<br />

becera e torbida, prima fra tutte la totale mancanza di<br />

trasparenza con la quale sono state portate avanti le<br />

candidature di ateneo studenti e di passione universitaria.<br />

Tra queste liste nessun candidato ha mai nemmeno<br />

pensato di dichiarare apertamente la propria appartenenza<br />

politica: tutti insieme, piuttosto, hanno buttato merda sulla<br />

politica fatta nelle università e, indirettamente, su chi aveva<br />

più correttamente indicato il proprio orientamento. Come se<br />

la politica fosse un cancro insanabile, non il fondamento<br />

della democrazia. L'Udu, per iscritto, e Azione, a voce,<br />

hanno reso chiaro da subito il proprio orientamento politico.<br />

Ateneo invece, composto, a quanto mi hanno detto diversi<br />

membri del medesimo movimento, per il 75% da ciellini, e<br />

passione universitaria, composto da tesserati di forza italia<br />

e da ex margheritini, si sono guardati bene dal farlo. Con le<br />

consuete facce di bronzo hanno portato avanti una<br />

campagna elettorale all'insegna della più becera cultura<br />

clientelare italiana: banchetti, aperitivi, strette di mano e<br />

sorrisi. Una parola gentile, una promessa di impegno<br />

sincero,e mai una parola sul proprio pensiero concreto,<br />

tante belle parole sulla famiglia, sul lavoro al servizio degli<br />

studenti,e mai una parola su come spenderanno i soldi<br />

degli studenti. Da anni cl porta avanti, solo per farvi un<br />

esempio, un progetto di vacanza all'esterno sotto la<br />

denominazione di ritiro spirituale. A questo progetto<br />

ovviamente partecipa solo chi è ciellino, o amico di un<br />

ciellino, perchè nonostante il viaggio sia interamente<br />

pagato dall'università i signorotti di CL non ritengono<br />

opportuno comunicarlo al resto degli studenti.<br />

Sempre i signori di CL non ritengono opportuno aprire le<br />

partecipazioni agli studenti meritevoli e interessati con una<br />

adeguata selezione in base alla media,tant'è che non solo<br />

non informano gli studenti ma nemmeno stabiliscono un<br />

criterio di selezione per i partecipanti. Pretendono forse che<br />

sia lo spirito santo a informare la collettività dei loro traffici?<br />

Perchè se poi gli chiedi conto di ciò che combinano hanno<br />

anche la faccia tosta di dirti che “Se vuoi puoi partecipare<br />

Elezioni universitarie<br />

anche tu” come mi ha gentilmente spiegato oggi Stefano,<br />

capolista di ateneo per giurisprudenza.<br />

Grazie caro, ma io non voglio partecipare, voglio solo che<br />

chi non appartiene al tuo ristretto gruppo di amici e voglia<br />

partecipare a un servizio organizzato dall'università,<br />

quindi pubblico, possa farlo.<br />

Se questa è l'idea di “lavoro al fianco degli studenti” dei<br />

ragazzi di Ateneo, dio me ne scampi. E poco mi importa<br />

che abbiano candidato anche qualche sprovveduto che<br />

non appartiene al movimento. Con un paio ci ho parlato:<br />

che i loro colleghi fossero ciellini manco lo sapevano fino<br />

a quando gli è stato detto. Si chiama “foglia di fico”,e<br />

serve a chi ha vergogna di essere riconosciuto. Un<br />

consiglio: piuttosto che cercare foglie di fico i membri di<br />

cl, sopratutto i più giovani e i meno informati, dovrebbero<br />

domandarsi perchè quando la gente sente nominare cl<br />

storce il naso e la bocca. Che dire poi degli altri?<br />

Passione e Azione hanno lo stile che gli ha insegnato<br />

Berlusconi in tutti questi anni. Entrambe si spendono<br />

generosamente in occulte manovre di captatio<br />

benevolentiae, c'è chi promette un ingresso gratis in<br />

discoteca in cambio del voto, chi insulta gli avversari, chi<br />

offre da bere, o chi, all'ultimo momento davanti<br />

all'ingresso dei seggi, ti afferra per mano, ti dice che sono<br />

tutti cattivi tranne lui e i suoi amici, e ti sospinge a votare.<br />

Desolante vedere che l' interesse verso i nostri<br />

rappresentanti sia cosi poco presente in una facoltà cosi<br />

importante come giurisprudenza. Facoltà in cui le<br />

persone si avviano ad essere esperte di diritto e che non<br />

si prendono nemmeno la briga di sapere da dove<br />

vengono i propri rappresentanti: ingenui, troppi ragazzi si<br />

fidano del sorriso e della stretta di mano.<br />

Crescendo sono diventato sempre più cinico poichè in<br />

Italia, sopratutto in Italia, le facce pulite e amichevoli<br />

nascondono sempre qualcosa ai più. Pertanto non voglio<br />

darvi a bere che la lista per cui simpatizzo, la lista del<br />

“coordinamento per il diritto allo studio Udu”, sia<br />

composta da soli santi. Ma quanto meno è trasparente,<br />

onesta con l'elettorato. E in ultimo, cosa non da poco, è<br />

composta da gente che lavora, che alle riunioni del<br />

consiglio di amministrazione partecipa.<br />

I ragazzi di ateneo studenti e di azione universitaria,<br />

come peraltro risulta dai verbali, pare che in questi anni<br />

abbiano avuto altro da fare.<br />

Jacopo Gamba<br />

Chuck Norris, lo Zen e il successo<br />

Nei lavori di scavo in biblioteca è stato riportato alla luce<br />

un vecchio numero di Arti d’Oriente, dove in prima pagina<br />

campeggia il richiamo: Chuck Norris si racconta, non<br />

siamo potuti rimanere sordi alla curiosità e all’amore<br />

mostrato per questo nuovo idolo<br />

L’incommensurabile Chuck, el suo libro: Il segreto del<br />

mio successo. Soluzioni Zen ai problemi della vita<br />

racconta in chiave autobiografica la sua filosofia di vita,<br />

chiaramente ispirata ai principi dello Zen, mediati dalle<br />

discipline marziali da lui praticate fin dalla gioventù.<br />

Filosofia che espone peccando talvolta di ingenuità e di<br />

approssimazione tipicamente americane, ma<br />

guadagnandosi il merito di averla resa più accessibile al<br />

vasto pubblico.<br />

Presentiamo al pubblico, nella prossima uscita, un<br />

estratto del libro, un intero capitolo.<br />

Il libro, di cui a fianco riportiamo la copertina speriamo<br />

possa arrivare al più presto nella nosra biblioteca.


Risponde il cav. Dott. Ing. prof. Eccezional Marce<br />

E <strong>DI</strong>LLO…SFOGATI!<br />

• Una volta ho trovato un portafoglio per terra, l’ho<br />

raccolto e l’ho portato ai carabinieri. Il padrone, un<br />

affascinante 50enne, è stato rintracciato, mi ha<br />

ringraziato con 50 euro e un invito a cena. Pronto<br />

per una bella cenetta con il simpatico uomo e la<br />

sua bella figlia (che era nei miei sogni) un mio caro<br />

amico (quello che ha cancellato il messaggio a<br />

Berger) mi ha messo il dubbio a proposito della<br />

figlia, chiedendomi se il mio nuovo amico non<br />

volesse piuttosto mettermelo nel culo per<br />

ringraziarmi. L’idea del mio caro si è rivelata<br />

abbastanza fondata...tu che ne pensi?<br />

Ingenuo ‘82<br />

Penso che è la prima idea che mi sia passata per la testa<br />

dopo aver letto la prima parte del tuo affascinante racconto,<br />

un uomo che mi invita a cena per ringraziarmi per<br />

l'accaduto sicuramente vorrà constatare se ho ancora la<br />

porta chiusa!<br />

C'è anche la possibilità che il povero sfortunato abbia<br />

pensato che avendo ritrovato il portafoglio in zone<br />

normalmente frequenatate da uominisessuali (neologismo<br />

concesso al sessuologo) tu faccia parte delle loro schiere e<br />

con i 50 euro lui non volesse ringraziarti ma bensì pagare le<br />

tue prestazioni! Immagino che tu non ci avessi mai pensato<br />

a questa infausta possibilità vero? Ecco pensaci e fammi<br />

sapere, a presto.<br />

• Una volta siamo andati a trovare un nostro amico<br />

(ingenuo ’82) a Londra. Dopo aver girato 2 ore<br />

davanti a decine di pub, ci siamo decisi per uno<br />

che si è rivelato essere frequentato da soli<br />

omosessuali. Sarà un caso? Spedizione SOS.<br />

ingenuo ‘82<br />

Ringrazio i complimenti rivoltimi da alcuni/e esponenti della<br />

vita pavese per la mia costanza (a volte aiutata da visi<br />

amici che ti ricordano quant’è bello scriver per il giornalino)<br />

nel sfornarvi i versetti teologici sull’ Unica Vera Sola<br />

Biancorossa Divinità che mai si è manifestata e si<br />

manifesterà su uno schermo, e, quando meno ve lo<br />

aspettate, nella vita. Solo che a quel punto sarete già morti.<br />

All'inizio dei tempi, Chuck Norris chiese a<br />

Dio "Che numero sto pensando?". Dio non<br />

ha ancora indovinato.<br />

Quando Chuck Norris suona il<br />

campanello, il padrone di casa gli apre<br />

applaudendo con le lacrime agli occhi per<br />

l'esibizione.<br />

Oltre alla licenza di uccidere, nel suo<br />

portafogli Chuck Norris conserva anche il<br />

permesso di infierire.<br />

WE LOVE CHUCK NORRIS<br />

Sessuologo<br />

In questi casi il fato sicuramente gioca un ruolo<br />

preponderante, se ubriachi in giro per una città ostile si<br />

decide di entrare in un gaybar (altro neologismo concesso)<br />

vuol dire che il destino ha scelto per voi quel genere di serata<br />

e se poi la serata è stata lo stesso divertente allora poniti<br />

altre domande sulla natura della tua sfiga perchè ricorda che<br />

negli altri nove pub c'erano frotte di ragazze che avrebbero<br />

voluto accoppiarsi con il maschio italiano.<br />

• AIUTO....sono bianco come il latte,, anzi più del latte!e il<br />

mio amico pise è nero ma nero come la pece tanto che<br />

una volta una mia partner occasionale mi chiese se fossi<br />

un mulatto e se avessi preso da mio padre (di colore<br />

scuro n.d.r.) il mio amichetto! Pensi che la circoncisione<br />

sia una soluzione a questo mio dilemma multicolor?<br />

Violenza'82<br />

Un mio amico medico ha un centro abbronzante, si chiama<br />

Sole for fun by J.R.Castagnoli, se vai a mio nome chiedigli<br />

pure di dare un'occhiata al tuo amichetto, lui è un'esperto!<br />

Ma cosa avevi capito, è urologo e di peni ne capisce, chiedi<br />

a lui! E omogenizza nel mentre il tuo colore, magari fai dei<br />

bagni con candeggina alla tua bestia nera e scurisciti in<br />

questo centro.<br />

• Ciao , siamo un collegio minore di pavia (cairoli n.d.r.) e<br />

uno studio condotto dalle nostre matricole che tra tutte<br />

quelle di merda lo sono di più, ha sottolineato che tutti i<br />

peni di noi collegiali non superano in erezione i 4<br />

centimetri, pensi che si possa collegare al fatto che il<br />

nostro unico neurone passa tutto il tempo a dipingere<br />

graffiti porno sulla teca cranica e a toccarsi guardandoli?<br />

Gran Bastone<br />

Sinceramente NON vorrei avre il tuo problema e la mafia<br />

fraccarotta mi ha imposto di non rispondere pena<br />

l'annullamento del mio spazio sul giornale a tiratura<br />

nazionale<br />

Divinità<br />

Il proverbio chi dorme non piglia pesci è<br />

stato smentito da Chuck Norris che,<br />

addormentatosi in mare aperto con una<br />

canna da pesca in mano, è riuscito a<br />

catturare Free Willy, Moby Dick, Godzilla,<br />

King Kong (venuto li per contemplarlo nudo<br />

al sole), un numero imprecisato di squali<br />

bianchi e il relitto del titanic.<br />

Alla richiesta di sconfiggere la fame nel<br />

mondo, Chuck Norris ha obiettato che la<br />

fame nel mondo non è proprio fame, ma più<br />

voglia di qualcosa di buono. Ed è stato subito<br />

eletto segretario dell'ONU tra la commozione<br />

generale.<br />

Andrea Violetto


Libertà è forse un ideale, un sogno, un concetto. Libertà è<br />

in opposizione a controllo, schiavitù e prigionia.. Libertà è<br />

poter andare via.<br />

Libertà è anche restare. Libertà è potersi muovere. Libertà<br />

è anche fermarsi. Libertà è dimenticare. Libertà è anche<br />

ricordare...<br />

Libertà è riuscire ma anche fallire. Libertà è forse stare al di<br />

sopra di tutto. Senza scontri né gerarchie.<br />

Al di sopra di questo o di quel mondo; di questa o di quella<br />

storia; di queste o di quelle regole; di questo o di quel<br />

bisogno di sentirsi qualcuno e di fare qualcosa...<br />

Al di sopra dell'idea e dell'immagine che abbiamo di noi<br />

stessi e al di sopra di quell'immagine di noi che qualcuno<br />

ha in un qualche modo costruito.<br />

E se il restare all'interno di uno spazio personale<br />

grossolanamente circoscritto può talvolta sembrare un<br />

limite, quasi una una costrizione o addirittura una<br />

sfortuna...<br />

quasi un ammonimento che partorisce desideri di gloria e<br />

di rivalsa ...preghiere...<br />

...e sogni di giorni migliori in lontane e salvifiche isole o<br />

epoche...beh...<br />

c'è da dire che...<br />

l'eventuale assenza di impedimenti che renderebbe<br />

possibile 'il cambiamento'...<br />

ci fa un po' paura.<br />

E' molto più rassicurante soggiornare all'interno di un<br />

impalpabile ma controllabile perimetro. Una sorta di<br />

protezione a cui noi, fedeli collaboratori del Signor Terzo<br />

Millennio, siamo legati e che...ci tiene legati. Una sorta di<br />

garanzia. Una sorta di 'accettabile prigione'. Del resto, con<br />

tutte le distrazioni che ci siamo regalati...il 'domani è un<br />

altro giorno/ lascia correre' è come un'abitudine.<br />

D'altro canto.. anche la Libertà si protegge: se pensiamo<br />

alla Libertà come alla condizione di chi non ha obblighi,<br />

legami o impegni...allora possiamo credere che...se uno,<br />

per essere libero deve stare alla larga da questo o da<br />

quello...non è poi così veramente libero...o meglio, non è<br />

libero di avere impegni, obblighi o legami.<br />

Ed eccola lì la nostra Libertà...anche lei al riparo all'interno<br />

di una sfavillante, accogliente e romantica gabbia dorata.<br />

Ma per la Libertà, in ogni caso, è molto facile proporsi<br />

comunque con eleganza e buoni propositi.<br />

Chi di noi non ha mai aspirato a un mondo sulla falsariga<br />

del favolistico Giardino dell'Eden...<br />

L I B E R T A' ?<br />

L’ ANGOLO DELLA MAGIA<br />

Cari lettori benvenuti all’ennesimo appuntamento col mio<br />

angolo,quest’oggi vi voglio proporre un gioco simpatico e di<br />

grand effetto,ricordate il film di Therence Hill “continuavano a<br />

chiamarlo Trinita”e in particolar modo la scena di quando<br />

mescolava le carte?Il gioco di oggi ha lo scopo di rendervi dei<br />

veri giocatori di azzardo,senza esagerare farete dei figuroni<br />

quando giocherete a ruba mazzo con amici ecc….il trucco è<br />

quello dell’ onda di carte.<br />

Prendete un mazzo di carte,con un gesto deciso stendetelo sul<br />

tavolo prendete la prima carta e alzatela dopo di che andate<br />

avanti fino alla fine del mazzo e poi ritornate indietro ed ecco<br />

fatto tutti al tavolo vi temeranno ,le donne si strapperanno i<br />

perizomi e li butteranno sul tavolo e voi vivrete felici e<br />

contenti,senza lavarvi i denti.Il gioco è di facile esecuzione e<br />

molto simpatico,eseguitelo su superfici coperte da tessuto.Per<br />

eventuali chiarimenti sapete dove trovarmi .<br />

A presto!<br />

Paolo Curto<br />

Forum sulla libertà<br />

in cui ognuno, in pace con se stesso e gli altri, può fare quello<br />

che gli va?<br />

Ma ahimé, dobbiamo ammettere (e la storia ce lo ha insegnato)<br />

che la difettosa e malata natura dell'uomo rende irrealizzabile la<br />

cosiddetta 'utopia'.<br />

Se scaviamo nei meandri del nostro cranio scopriamo che in<br />

realtà desideriamo prima di tutto ciò che fa più comodo a<br />

noi...senza soffermarci troppo sugli effetti che la nostra volontà<br />

e il nostro tipo-ideale di Libertà potrebbero avere sugli altri.<br />

”-D'altronde, per essere liberi necessitiamo di spazio. E' un<br />

nostro antico sogno: avere terre-” (Bertold Brecht)<br />

Forse confidiamo un po' troppo in noi stessi e tendiamo a<br />

cercar di racchiudere l'infinito in un solo Io. In una sola persona<br />

o in poche persone. E' la cosa più facile. Siamo liberi di farlo.<br />

Cosicché, anche in un mondo privo di regole e indicazioni ci<br />

sarebbe sempre, in ogni luogo e istante, qualcuno che farebbe<br />

della cosiddetta Libertà, un motore a suo uso e consumo. A<br />

spese di qualcun altro.<br />

E non dimentichiamo che, a seconda delle scelte che si<br />

esercitano, esistono tanti tipi di libertà, piccoli e grandi. O forse<br />

sarebbe meglio dire...tante piccole e grandi libertà diverse. C'è<br />

anche da dire che però ognuna corre il rischio di annullare<br />

l'altra.<br />

Per concludere, analogamente all' Uno Nessuno e Centomila...<br />

Una Libertà, Nessuna Libertà e Centomila Libertà o meglio<br />

ancora...<br />

Una Libertà, Centomila Libertà e Nessuna Libertà.<br />

Quindi forse, anche la Libertà non esiste. Non ha una<br />

connotazione unica, concreta, precisa e assoluta.<br />

Tuttavia ha bisogno di esistere. E avere una forma. Se non ci<br />

fosse...si dovrebbe comunque inventare.<br />

Questa Libertà si è già inventata.<br />

E noi a questo punto siamo quasi come 'costretti' ad essere<br />

liberi.<br />

Ma liberi in un certo modo. Senza troppe scelte. Percorrendo<br />

un sentiero che qualcuno ha tracciato o imitando un modello<br />

che qualcuno ha plasmato. Prendendone parte .<br />

Mia cara Libertà...<br />

ma io poi, mi chiedo... se siamo veramente noi a inseguirti ...<br />

o sei piuttosto tu che ci spii...di tanto in tanto ci seduci e di tanto<br />

in tanto ci graffi coi tuoi luccicanti artigli dorati.<br />

<strong>VOCI</strong> <strong>DI</strong> <strong>CORRIDOIO</strong><br />

Fondato nel 2005<br />

Direttore responsabile:<br />

Pellegrin Simone<br />

Vicedirettori:<br />

Rizzi Michele,<br />

Ferrari Elia,<br />

Ferrari Giovanni<br />

Responsabile grafica:<br />

Mason Giovanni<br />

Claudio Giraudi


Grande Uzzino…il pubblico non ha avuto dubbi. Hai<br />

stracciato gli avversari aggiudicandoti l’accesso alla<br />

finalissima e dando retta ai vari sondaggi, risulti il<br />

favorito per la vittoria assoluta…Congratulazioni!<br />

L’occhio del GB ha fatto visita nel corridoio “Economia”.<br />

Sentite cosa hanno detto a Oda: “Sembra un piccolo Buddha”. E poi come al solito tante altre<br />

motivazioni su ognuno dei concorrenti: “È di Mesagne” … “Mi stanno sul culo i calabresi” …<br />

“Essere squallido” … “Suona sempre quel cazzo di piano” ... “Mi ruba il posto nella squadra di<br />

calcio”.<br />

Una critica particolare è stata rivolta all’internazionale Cincipizza…è stato accusato di fare del<br />

sesso finto in camera.<br />

PIATTI<br />

Fa troppo casino<br />

PEDE<br />

Il pianista<br />

Ritornano le avventure del<br />

GRANDE<br />

Scegli chi vuoi eliminare?<br />

La domanda sorge spontanea: Ma ci vive anche gente normale in quel corridoio? Mah...il GB ha seri dubbi<br />

BORDELLO<br />

CINCI<br />

Perché?....ehehehehe!!!<br />

Il favorito<br />

DANIEL<br />

Troppi 30 e lode<br />

JOHNNY<br />

Un bravo ragazzo<br />

5 goals a partita & Il più scarso del collegioENTERTAINMENT


Play . Silenzio, traccia vuota. Che cd è? “Bimbe<br />

Belle”…Skip >>.<br />

Comincia così il primo album mai registrato dalla Corale<br />

<strong>Fraccaro</strong>. Non ci credete vero? Non ci crediamo neanche noi,<br />

eppure eccolo qui, lo stringiamo fra le mani, esiste ed è<br />

funzionante. “Che figata!”<br />

Ecco a voi signori e signore, ex collegiali, <strong>Fraccaro</strong>tti e non, la<br />

corale del <strong>Fraccaro</strong> su audio cd in tutto il suo splendore, ma<br />

anche con le sue imperfezioni e le sue ugole non proprio<br />

impeccabili. Passiamo dunque, alla recensione di questa<br />

nostra fatica. Vi accompagnerò in un vero e proprio track by<br />

track svelandovi i retroscena, i segreti, e le curiosità del<br />

backstage di questo fantastico (almeno per noi lo è) album.<br />

Siamo alla traccia due vero? Si comincia, un bel<br />

respiro…e…<br />

Aria tipicamente alpina per la ballata Vaghe le montanine<br />

pasturelle . Un incipit molto soffice e ben eseguito da parte<br />

dei nostri, le voci sono uniformi, pochissime sbavature in tutto<br />

il brano, intermezzo con accelerazione a ricordare il suono<br />

delle campane (dan dan dan…) e ottimo finale. Era<br />

importante partire bene. In sala di registrazione abbiamo<br />

steso la tracks list suddividendo l’album in sezioni tematiche.<br />

Arie alpine, musica sacra, inni. L’esecuzione del primo brano<br />

non ci ha creato particolari difficoltà. >><br />

Traccia tre. La dolce melodia ci riporta ancora alla mente<br />

scenari alpini, il Signore delle cime è veramente un pezzo<br />

intenso che mette a dura prova il fiato dei nostri coristi. Brano<br />

ben eseguito nel complesso, arriviamo un po’ spompi nei<br />

finali ma tutto sommato questo ci sta, non siamo<br />

professionisti e due mesi di prove sono pochini per preparare<br />

al meglio una registrazione, l’acustica della sala è veramente<br />

DE<strong>DI</strong>CATO A…<br />

Nella ricerca di nuove ispirazioni per parlarvi di cinema, ho deciso di tentare questa strada. Scriverò di due film, in maniera<br />

più concisa di quella che facevo prima e senza una connessione tra di loro, con la volontà di “dedicare” una pellicola ad un<br />

Onorabile <strong>Fraccaro</strong>tto, a volte solo per il titolo, a volte modificando liberamente la trama in alcuni dettagli. E’ un tentativo,<br />

confido nel buon cuore dei figli delle Torri.<br />

Titolo originale: Lolita<br />

Nazione: Usa<br />

Anno: 1962<br />

Genere: Drammatico<br />

Durata: 155'<br />

Regia: Stanley Kubrick<br />

Cinema<br />

Poche parole. Kubrick, un capolavoro da non perdere.<br />

E’ la storia di un uomo maturo (pare delle parti di Brescia) che si innamora perdutamente<br />

di una quindicenne, e per poterle star vicino ne sposa la madre. Ma la morte della donna<br />

prima, e la gelosia per bellissima figlia poi rendono la vita del professor Hubert (che si<br />

dice facesse Marco di primo nome) un vortice di rabbia, desiderio, dolore e amore. Una<br />

regia come sempre sublime per un capolavoro che non può mancare, soprattutto alla<br />

stanza #57<br />

Violenza<br />

MUSICA FRACCAROTTA<br />

Audioteca<br />

troppo asciutta e questo ci ha procurato non pochi grattacapi.<br />

La melodia del brano è comunque molto orecchiabile e<br />

profonda, in alcuni punti trasmette patos. >><br />

Traccia quattro. Messa Kyrie. Il brano più difficile a mio<br />

avviso. Un genere, quello sacro, con cui non ci eravamo mai<br />

cimentati. Difficili le parti e difficile anche entrare in sintonia<br />

con l’organo del maestro Pede. Ce la mettiamo tutta. Gli<br />

orecchi più raffinati potranno notare il cantato della prima<br />

strofa leggermente fuori tempo. Il resto va bene. Per noi va<br />

bene.<br />

“Cantare vuol dire sudare” ci disse una volta il mio ex direttore<br />

di coro, uno che ci sapeva fare. Beh, credetemi noi abbiamo<br />

sudato per registrare questo Kirye, apprezzatelo. >><br />

Traccia cinque. Le casse cominciano a pompare una marcia<br />

imponente. Gaudeamus Igitur di J. Bhrams. Inno degli<br />

universitari europei. La marcia prosegue senza intoppi, siamo<br />

potenti, uniformi e urlanti al punto giusto per tutta la durata del<br />

brano. Bene il tempo, qualche sbavatura in alcuni finali<br />

(eravamo davvero al limite).Coinvolgente. >><br />

Traccia sei. Titletrack. Un gruppo di collegiali cantano a<br />

squarciagola il loro inno. “Bimbe belle facciamo l’amore…” le<br />

voci riprendono vigore nella seconda parte di ogni strofa, la<br />

gola arrossata non fa più male, siamo consapevoli di aver<br />

scritto una pagina indelebile nella storia del <strong>Fraccaro</strong>. I<br />

<strong>Fraccaro</strong>tti che decantano loro stessi per il loro collegio. Unico<br />

commento possibile: veri maestri! Luca Pedeferri su tutti. E’<br />

lui che armonizza a quattro voci la versione originale dell’inno,<br />

donandole splendore. Gran finale strappalacrime per chi<br />

davvero si sente <strong>Fraccaro</strong>tto.<br />

Fase di missaggio post registrazione.<br />

Ascoltare e riascoltare i brani per scegliere la giusta versione,<br />

taglia qua, incolla più avanti, qui più riverbero, qui più volume<br />

per gli alti. Un lavoro di fondamentale importanza. La mano<br />

del tenore per eccellenza l’orecchio insuperabile di Kapa &<br />

Rezza e la professionalità del Maldo per questo genere di<br />

cose si sentono. Il tutto viene completato dalla splendida<br />

copertina by Manzo (vedi sg. Pepper dei Beatles). Nella fase<br />

di masterizzazione abbiamo inserito anche due video storici<br />

delle gesta fraccarotte,(Operazione ambaradan e TGF) un<br />

vero must! Insomma ragazzi, compratelo e basta. Chi non ce<br />

l’ha è del Cairoli!!<br />

Elia Ferrari


Dalla prefazione di Calvino all'edizione scolastica del<br />

1965:<br />

“ Un ragazzo sale su di un albero, si arrampica tra i rami,<br />

passa da una pianta all'altra, decide che non scenderà<br />

più. Non ho fatto altro che sviluppare questa immagine e<br />

portarla alle estreme conseguenze: il protagonista<br />

trascorre l'intera vita sugli alberi, una vita tutt'altro che<br />

monotona, anzi, piena d'avventure, e tutt'altro che da<br />

eremita, però sempre mantenendo tra sé e i suoi simili<br />

questa minima ma invalicabile distanza.”<br />

Il Barone Rampante si presenta oggi come una favola<br />

delicata, fragile ed elegante... una favola con il suo senso<br />

nascosto. La necessità di Cosimo Piovasco, marchese<br />

dodicenne d'ombrosa, di scegliere gli alberi come posto<br />

dove vivere trova motivo nella pura ed infantile<br />

iniziazione di qualcosa di nuovo, che ha radici nascoste,<br />

quelle di contemplare, capire e reagire al mondo in una<br />

diversa prospettiva, più elevata, distaccata, quasi<br />

incontaminata. Il guardare dall'alto verso il basso, l'eterno<br />

vigilare le cose che succedono e stanno giù, sono gli<br />

strumenti che danno vita a questa riflessione che matura<br />

con lo scorrere degli anni.<br />

Ci si accorge che vivere è molto semplice, che la natura<br />

offre tutto il necessario senza impegno da parte<br />

dell'uomo di poterne modificare gli eventi. Le relazioni<br />

con gli altri, l'amore, l'odio, la serenità, il turbamento, non<br />

sono più il frutto del vivere sociale, ma sono<br />

esclusiavamente generate dalla propria e unica visione,<br />

primitiva e intatta. Troviamo la metafora della fuga, che<br />

richiede una prova umana, quella di tenersi in bilico su<br />

sostegni fragili come rami circondati dal vuoto.<br />

IL BARONE RAMPANTE<br />

Si è svolta mercoledì 3 maggio la prima serata del cineforum<br />

“Stanley Kubrick e la guerra di ognuno – L’occhio del regista<br />

sulla natura implicitamente violenta dell’essere umano”.<br />

La cornice era quella dell’Aula della ‘400, protagonista la<br />

Pavia giovane e ricettiva che troppo spesso viene delusa<br />

dalla staticità intellettuale della città.<br />

Un appuntamento importante, quindi. Anche per il nostro<br />

collegio, che riempie il “buco” rappresentato dai suoi silenzi<br />

culturali nei confronti del mondo universitario. Ad eccezione<br />

del circolo scacchistico, infatti, questo lato della nostra<br />

comunità è sempre rimasto represso: nessuna conferenza,<br />

nessun concerto, nessuna proiezione.<br />

Questo cineforum vuole essere un punto di partenza. E, a<br />

proposito, ricordo che lunedì 15 maggio, alle ore 12, scade il<br />

bando A.C.E.R.S.A.T. per il finanziamento di attività ricreative<br />

e culturali organizzate nel secondo semestre del 2006; mi<br />

appello a tutti affinché non venga ignorata questa opportunità<br />

(il cineforum ha ottenuto un finanziamento di € 2450,00!).<br />

Una corsa, quella del cineforum, che ha avuto il miglior<br />

apripista possibile. Antonio Sacchi, presidente del Teatro<br />

Fraschini, ci ha fatto infatti l’onore di intervenire per<br />

presentare Kubrick e il suo lavoro di regista. Ripercorrendo la<br />

storia cinematografica del regista, e intrecciandola con la sua<br />

passione per il cinema, Sacchi ha delineato le caratteristiche<br />

peculiari dell’arte kubrickiana, raccontandone i temi pregnanti<br />

e regalando suggestioni,<br />

offrendo innumerevoli spunti di riflessione e rinviando il<br />

dibattito all’ultima serata della rassegna. - Mi metterò seduto<br />

e vi ascolterò – ha concluso.<br />

Ad Antonio Sacchi va un ringraziamento particolare, per la<br />

grande umanità e per la forza delle sue parole.<br />

Al termine della presentazione ha avuto luogo la visione di<br />

“2001: odissea nello spazio”.<br />

“Cosimo Piovasco di Rondò – Visse sugli alberi – amò<br />

sempre la terra – salì in cielo.”<br />

Il caffè letterario<br />

Cosimo, fra questi fragili sostegni, costruisce la sua realtà, fra<br />

la terra e il nulla; ne diviene al tempo stesso monarca ed<br />

unico suddito. Inoltre il tempo e gli eventi storici lo vedono<br />

presente, ma non del tutto coinvolto perchè distante,<br />

separato dal vecchio mondo.<br />

Riferendoci e analizzando la forma sintattica del libro, lo<br />

troviamo lineare, semplice, ma non per questo esteticamente<br />

gustoso e pieno di emotività. Un romanzo formativo di certo,<br />

ma non solo limitato alla sfera infantile; è un libro universale e<br />

moderno, per tutte le età e sicuramente per tutte le<br />

generazioni. Calvino da vita al Barone Rampante quasi per<br />

scherzo, volendo inizialmente sottolineare alcune<br />

caratteristiche che ci appartengono ed esasperarle,<br />

rendendoli quasi personaggi a sé stanti. La libertà è presente<br />

in tutte le sue forme, incentrata soprattutto nell'ostinazione,<br />

come la volontà di Cosimo di salire e neanche da morto dar<br />

la soddisfazione di scendere. Un' opera incantevole e<br />

fiabesca.<br />

Uzzino<br />

VISIONI KUBRICKIANE<br />

Cineforum<br />

Suggestivo, incisivo e geniale. Ancor di più in quell’aula,<br />

con quei suoni…<br />

Non mi soffermerò qui a commentare il film, ma invito<br />

chiunque volesse farlo su queste pagine a dar vita ad un<br />

forum su carta: ancor di più visto che ho avuto modo di<br />

discutere della pellicola con più d’un collegiale, nei giorni<br />

scorsi.<br />

Infine, un ringraziamento a tutti coloro che hanno<br />

contribuito alla realizzazione di questa iniziativa<br />

nonostante i mille impegni dell’ultimo periodo, e l’invito a<br />

partecipare alla seconda e alla terza serata, che si<br />

terranno lunedì 15 maggio in Aula Magna(!) e martedì 16<br />

maggio in Aula del ‘400,a partire dalle ore 20. Lunedì è<br />

prevista la proiezione di “Full Metal Jacket” (o de “Il dottor<br />

Stranamore”), con l’intervento del Prof. Rinaldo Censi,<br />

docente di storia e filologia del cinema; martedì, invece,<br />

si terrà la proiezione di “Orizzonti di gloria”, con la<br />

partecipazione del Prof. Nuccio Lodato, docente di storia<br />

e critica del cinema.<br />

Nazareno Fatutti


Salamandre<br />

LE SALAMANDRE SONO CAPACI <strong>DI</strong> TORNARE NELLE LORO TANE CON UNA<br />

PRECISIONE INCRE<strong>DI</strong>BILE<br />

“Bello..” dico cercando di mascherare l’ombra di terrore che<br />

mi restava dall’incubo. “Cosa ??” risponde Asija con<br />

noncuranza legandosi i lunghi capelli neri in una coda. “Il<br />

tatuaggio..la salamandra..bello. “Ah quello..sì..è il simbolo di<br />

una leggendaria tribù del deserto che i cui componenti<br />

adoravano questi animaletti come divinità..” “Io più animaletti<br />

li chiamerei bestiacce..hehe” ma negli occhi di Asjia vedo un<br />

bagliore fugace, un lampo d’odio e follia che mi gela il sangue<br />

nelle vene; vorrei chiederle qualcosa..forse scusarmi ma<br />

sono pietrificato come nel sogno, come se ci fosse qualcosa<br />

di più che umano in quella donna che mi fissava, qualcosa di<br />

terrificante ma suadente e irresistibilmente attraente.<br />

Poi improvvisamente il tempo torna a scorrere e il suo volto<br />

torna ridente..”Dai muoviti che dobbiamo andare..” “Come<br />

andare, dove?” ma la risposta si perde nel vento mentre Asjia<br />

esce dalla stanza. Mi vesto in pochi minuti e esco nella strada<br />

infuocata..deve essere almeno mezzogiorno. La solita auto<br />

nera mi aspetta col motore acceso e l’autista pronto, salgo e<br />

mi godo il refrigerio dell’aria condizionata mentre aspettiamo<br />

che la bella indigena ci raggiunga. D’un tratto la vedo nello<br />

specchietto retrovisore uscire da un capanno che non avevo<br />

mai notato nel ranch insieme ad un uomo: vecchio, molto<br />

vecchio a giudicare dalla pelle cadente dagli zigomi e dai lobi<br />

delle orecchie e dai capelli bianchissimi e sottili lunghi quasi<br />

fino alle ginocchia così come la barba; ma c’è qualcosa di<br />

strano in questo individuo: il suo passo è fermo e sicuro, non<br />

è minimamente incurvato e tiene Asjia per un braccio con<br />

evidente energia tanto che non riesce a divincolarsi dalla<br />

presa. Sto per scendere e giocarmi la carta del difensore dei<br />

più deboli quando il vecchio molla la ragazza e scompare nel<br />

capanno dal quale era uscito mentre lei con passo tranquillo<br />

viene verso la macchina. Mah…forse sono paranoico…<br />

dev’essere ancora colpa di quel maledetto incubo..Lei arriva<br />

alla macchina ma, invece di salire davanti apre lo sportello<br />

posteriore, afferrandomi per una mano mi tira fuori e prima<br />

che io apra bocca mi bacia: un bacio frettoloso, a fior di<br />

labbra, forzato ma allo stesso tempo incredibile...non credevo<br />

di poter provare tali emozioni solo per un bacio..mi sento il<br />

fiato mancare, la testa girare e le gambe molli...buio. Quando<br />

mi sveglio sono sdraiato sul sedile posteriore della macchina<br />

con la testa sulle ginocchia di Asija e un fazzoletto bagnato<br />

sulla fronte "Il caldo gioca brutti scherzi" ridacchia<br />

forzatamente. Mi sollevo con fatica e cerco di capire per<br />

quanto sono rimasto privo di sensi ma da dentro la macchina<br />

non si vede l'esterno e non posso capire nè dove siamo nè<br />

se il sole si sia abbassato. In bocca ho un sapore stano,<br />

amaro..."già il caldo". Ma non faccio in tempo a riorganizzare<br />

un attimo le idee che Asjia attira la mia attenzione con un<br />

pizzicotto e mi allunga un biglietto facendomi un cenno di<br />

intesa. "Siamo in pericolo, ti prego fidati di me e aiutami:<br />

dobbiamo uscire da questa macchina, fa finta di sentirti<br />

ancora male e di volerti fermare un attimo" . Guardo la<br />

ragazza con un espressione evidentemente scossa, ma lei<br />

finge di niente e comincia a parlare col conducente in quel<br />

misto di francese e dialetto locale.."Perchè dovrei fidarmi di<br />

lei? Non so niente di lei, solo il suo nome (ammesso che<br />

quello fosse il suo vero nome), sono due giorni che sono qui<br />

e non mi ha detto niente di Laura o mia madre e poi quella<br />

strana espressione di stamattina..."<br />

Mi accascio sul sedile e un po' mi sento male davvero..non<br />

so quant'è che non mangio e quel sapore in bocca mi<br />

nausea...vorrei poter perdere ancora conoscenza e<br />

svegliarmi domani sullo scomodo letto da ospedale della<br />

mia camera. Asija di colpo smette di parlare e si accascia<br />

vicino a me e, sempre con estrema noncuranza, infila una<br />

mano in tasca ed estrae uno specchietto che mette tra i<br />

due sedili anteriori inclinandolo in modo tale da farmi<br />

vedere uno strano oggetto legato alla cintura del<br />

conducente, sotto la giacca: una specie di stiletto ondulato<br />

che superiormente si allargava schiacciandosi e da cui<br />

spuntavano due tozze protuberanze per lato. E' la sagoma<br />

di una salamandra con una lunga coda appuntita e gli occhi<br />

disegnati da due piccole pietre rosse..rimango inebetito a<br />

fissare il pugnale quando gli ochietti del disgustoso rettile si<br />

chiudono per una frazione di secondo e un brivido mi corre<br />

lungo la schiena gelandomi. "Scusi, non mi sento tanto<br />

bene potremmo fermarci un momento.." Il conducente mi<br />

lancia uno sguardo affilato attraverso lo specchietto<br />

retrovisore, prima di soffermarsi ad osservare Asija che a<br />

sua volta mi guarda con uno sguardo decisamente troppo<br />

stupito e preoccupato per essere credibile. Per un<br />

momento cala un gelo incredibile nell'auto e io mi sento<br />

terrorizzato, completamente in balia di persone che non<br />

conosco, in un paese che..."Certo" esplode l'autista<br />

inchiodando e facendomi fare un salto fuori dal sedile e<br />

dalle mie elucubrazioni.<br />

Apro la portiera mentre Asija mi dice di provare a fare due<br />

passi; vorrei correre via ma annuisco come un cretino e<br />

chiudo la portiera. Saranno circa le sei e siamo lungo una<br />

stretta strada che taglia come una fenditura un'immensa<br />

pianura sabbiosa che sbatte all'orizzonte contro basse<br />

montagne secche e povere di vegetazione. Tiro un calcio a<br />

un sasso ripensando al pugnale "Che deficente, gli occhi<br />

che si chiudono..." e respiro a pieni polmoni l'aria tiepida<br />

del pomeriggio. Improvvisamente un rumore, mi volto di<br />

soprassalto e il finestrino del conducente esplode<br />

riempiendo il silenzio di un tonfo sordo e di schegge. La<br />

testa dell'autista penzola inerte nel vuoto lasciato dal vetro,<br />

gocce di sangue nerastro punteggiano la strada vicino al<br />

pneumatico. Per istinto mi sono accucciato a terra e vedo<br />

uscire dalla porta posteriore Asija: il volto contratto e gli<br />

occhi ridotti a due fessure, prende per i capelli l'uomo privo<br />

di sensi e lo scaraventa giù dalla macchina con facilità<br />

incredibile, si china su di lui estraendo il pugnale che<br />

sembra prendere vita nelle sue mani e glielo pianta nello<br />

sterno. Un urlo agghiacciante esce dalla bocca dell'uomo<br />

mentre l'innocente ragazza incide il petto con una sadica<br />

lentezza. Asija si alza in piedi e mi fissa immobile con un<br />

espressione tra l'estasi e la follia, il pugnale rosso di<br />

sangue gocciola sulle sue mani scosse da violenti tremiti. Io<br />

sono rannicchiato in preda a un violento attacco di panico<br />

"E' solo un sogno, è solo un sogno, è solo.." poi una vocina<br />

cresce denro di me "Corri..corri, ce la puoi fare...è il tuo<br />

sogno, puoi correre come non mai..vai, scappa" e senza<br />

rendermene conto sono in piedi che corro disperatamente<br />

verso la distesa sabbiosa, gli occhi socchiusi e il petto che<br />

mi scoppia e una voce che mi insegue: "No, fermati..Mario,<br />

aspetta..ti prego" ...<br />

Davide Perelli


Very Important <strong>Fraccaro</strong>tti part. VII<br />

Cari cineamatori fraccarotti, come promesso con questo numero cominceremo la mini serie di personaggi dedicati a<br />

Kubrick.<br />

Questa settimana vi proponiamo un personaggio che nessun cultore del grande regista potrà mai dimenticare.<br />

Ma si, è proprio lui Juin! Il soldato cowboy in “Full metal Jacket”(1987)! Guardatelo con indosso l’uniforme dei marines<br />

americani. Un vero duro, d’altronde il nostro Antonio Piralla ha sempre ostentato un atteggiamento aggressivo anche fuori<br />

dal campo da gioco.<br />

Sopra Gaizka Mendieta. Il centrocampista spagnolo ha militato per<br />

molte stagioni nel Valencia. Nella foto di destra lo vediamo impegnato in<br />

un riscaldamento con la nazionale. Attualmente milita nel<br />

Middlesbruggen.<br />

Il superatletico Juin, non<br />

vi manca un po’? Nella<br />

foto sopra lo vediamo<br />

durante l’addestramento.<br />

Nelle sequenze di<br />

guerriglia eccolo pronto a<br />

scagliarsi sul nemico con i<br />

suoi leggendari quattro<br />

scopazzoni o a strappare<br />

a morsi le orecchie di<br />

qualche sfortunato<br />

vietkong.<br />

Premettendo che in redazione vogliamo tutti bene al<br />

nostro Mendy e che lo stimiamo sia come uomo che<br />

come calciatore, ora, volete per favore spiegarci cosa<br />

cazzo centra Ivan De benedetto con Mendieta<br />

escludendo colore dei capelli e immensa classe<br />

calcistica?<br />

Anche per questa settimana è tutto. Ma il V.I.F. non si ferma certo qui! L’appuntamento è come sempre sul prossimo<br />

numero di VdC con le sempre più strampalate e stupefacenti somiglianze del Very Important <strong>Fraccaro</strong>tti!!! Forse non lo sai<br />

ma anche tu potresti essere una celebrità!!<br />

Kapa & Rezza


LO ZIO UBRIACO<br />

Durante il pranzo degli ex, si sa, si beve tanto, e si sa<br />

anche che volendo si può continuare a bere nel<br />

pomeriggio e che niente impedisce a fraccarotti e ex<br />

di continuare a bere in serata con aperitivi vari e in<br />

nottata con le ottime birre dei locali pavesi.<br />

E’ così che domenica sera, dopo la festa degli ex un<br />

gruppo di <strong>Fraccaro</strong>tti più o meno anziani si sono<br />

ritrovati al Broletto per “l’ultima” birra della serata. E’<br />

il che il futuro novello zio, forse già vittima dell’ansia<br />

preparto, si è addormentato su uno dei comodissimi<br />

divanetti rossi.<br />

I simpatici amici ne hanno subito approfittato,<br />

allontanandosi, inizialmente con l’intenzione di<br />

lasciarlo li, poi per farlo svegliare dal barista per<br />

godersi lo spettacolo del risveglio dello zio.<br />

Cogliamo spunto da questo simpatico episodio di vita<br />

vissuta per fare i migliori auguri per questo nuovo<br />

bebè in arrivo. Ciao Zio Maldo!<br />

La redazione<br />

Giovedì scorso, presso il MazdaCus di Pavia, per la<br />

prima volta nella sua storia il <strong>Fraccaro</strong> volley è stato<br />

chiamato a confrontarsi con una compagine non<br />

collegiale: la prima divisione del Cus Pavia.<br />

Lo staff tecnico composto da mister Ricky e dal coach<br />

in seconda, non che giocatore, Dado Perelli hanno<br />

deciso di affrontare una formazione decisamente più<br />

forte rispetto alla media del torneo collegiale in vista<br />

della difficile partita con il Borro, visto che ultimamente<br />

la squadra non sta girando come dovrebbe.<br />

Formazione inedita per il <strong>Fraccaro</strong> che schiera Dado<br />

Perelli come libero, Lole come banda in diagonale con<br />

Perellino, al centro partono il Toz e Geusa, in regia<br />

Strippi e opposto il sottoscritto.<br />

La nostra partenza non è delle migliori, per colpa di<br />

qualche errore di troppo da parte mia e un po’ di<br />

confusione in campo dovuta agli esperimenti tattici, il<br />

Cus, da vera squadra, ne approfitta subito e prende il<br />

largo, quando ci svegliamo è tardi e i padroni di casa<br />

vincono il primo set.<br />

Stessa formazione nel secondo set, e finalmente esce<br />

fuori l’orgoglio fraccarotto, riusciamo a neutralizzare le<br />

seconde scelte del Cus, nel finale spazio per Oda, che<br />

sfodera delle ottime alzate e per il Maldo sempre<br />

concreto al centro.<br />

Il Cus non ci sta e ripropone una formazione di più che<br />

discreto livello, noi rispondiamo con l’inversione di ruolo<br />

tra Dado e Lole, e il Maldo fin dall’inizio per il Toz.<br />

Calcio <strong>Fraccaro</strong>tto<br />

Segue dalla prima<br />

Comunque tutto si è risolto nel migliore dei modi con<br />

una stretta di mano fra i due.<br />

Grande impegno da parte di tutti che hanno<br />

dimostrato la voglia e la determinazione di vincere.<br />

Bella prova della difesa che non ha avuto un gran da<br />

fare…ottima la prima di Oda che ha anche cercato,<br />

con una cavalcata d’altri tempi, di superare il nostro<br />

centrocampo per andare a far goal(queste cose non<br />

si possono vedere).<br />

Il centrocampo ha svolto un buon lavoro servendo<br />

palloni invitanti per gli attaccanti.Pedeferri, migliore in<br />

campo, ha recuperato 27459 palloni.<br />

L’attacco si è mosso bene facendo impazzire prima il<br />

Grizziotti poi l’arbitro che ad un certo punto della<br />

partita non ricordava più cosa fosse il fuorigioco.<br />

Per la cronaca sono andati in goal Piccinno e Bernieri<br />

per 5 volte, Tinelli 4, Fatutti 2, Cincinnato 1,<br />

Piacentini 2 ,Monaco 1.<br />

Si segnala la fine del calcio con il primo goal di<br />

Cincinnato e i primi 5 goal di Bernieri in una partita.<br />

L’unica sua tripletta risale al 1969 in una partita a<br />

calcetto fra amici.<br />

Comunque un grande applauso al Grizziotti per la<br />

loro sportività messa in campo.<br />

Lunedì andremo ad affrontare la partita decisiva<br />

contro lo squallido spallanzani. Invitiamo la<br />

collegialità a partecipare numerosi per incitare la<br />

squadra.<br />

Non è stata certamente una prova attendibile visto<br />

l’inferiorità della squadra avversaria ma sicuramente<br />

questa larga vittoria ha dato fiducia al gruppo.Forza<br />

ragazzi!!!!!Crediamoci Stefano Tinelli<br />

CUS PAVIA - FRACCARO VOLLEY 3-2<br />

Volley <strong>Fraccaro</strong>tto<br />

La formazione gira che è una meraviglia, la nostra<br />

diagonale palleggiatore-opposto affina l’intesa e<br />

cominciano ad andare giù palle pesanti, Dado in<br />

attacco fa impazzire gli avversarsi con un repertorio di<br />

pallette degne del miglior Kiraly alternate a siluri<br />

imprendibili, in poche parole il Cus non vede biglia.<br />

Nel quarto parziale spazio per tutti, Strippi, sempre a<br />

smistare i palloni, viene schierato in diagonale col<br />

Maldo, che ben figura anche in questo ruolo, Lole e Giò<br />

Gemello sono le nostre bande, Giò Maiocchi e il Toz<br />

partono al centro, Dado di nuovo libero; da metà set in<br />

poi spazio di nuovo per Oda, e viene premiato con<br />

l’ingresso in campo Trinca, sempre presente agli<br />

allenamenti e alle partite della squadra. Il Cus vince<br />

solo grazie all’esperienza perché tutti i giocatori danno<br />

del loro meglio e probabilmente con un po’ di malizia in<br />

più avremmo potuto dare più filo da torcere agli<br />

avversari.<br />

Nel quinto e decisivo set si parte con la stessa<br />

formazione del primo parziale, fatta eccezione per Giò<br />

Maiocchi al posto del Toz, il Cus porta a casa la partita<br />

sudando e solo una battuta in rete del nostro Gemello<br />

(strano visto che il servizio è il suo punto di forza) può<br />

far tirare un sospiro di sollievo ai pavesi.<br />

Mister Ricky nella conferenza stampa di fine partita ha<br />

dichiarato di essere soddisfatto dell’impegno dei suoi<br />

ragazzi e ha lanciato pesanti frasi di sfida nei confronti<br />

del Borro.<br />

Verby


La Gazzetta dello Sport TUTTOSPORT<br />

Come era giusto che fosse, è arrivata subito la smentita a<br />

coloro che non credevano in questa squadra. Infatti, dopo<br />

una difficile e arrembante partita, il <strong>Fraccaro</strong> è stato in grado<br />

di mettere a frutto la grande mole di gioco prodotta. Vi<br />

presentiamo qui le pagelle dell’eccezionale quanto<br />

emozionante partita.<br />

Macchi: 8. Può dormire tutta la partita, ma quando è il<br />

momento di negare all’avversario l’unica possibilità<br />

di segnare è perfetto nel parare il rigore...ancora da testare<br />

nel caso di sole e campanili. Saracinesca<br />

Oda: 8. Grande prestazione la sua...non ha avuto la<br />

possibilità di segnare solo perchè quando sale Bernieri si<br />

rifiuta di passargli la palla. Bravo-ma-deve-dimagrire<br />

Monaco: 8. Un treno per tutta la partita, non si ferma mai, ma<br />

sinceramente non ricordo se ha segnato. Pendolino<br />

Maldo: 8. E’ un 8 politico il suo, non solo per lo spaccio che<br />

studia, ma anche perchè non ricordo di averlo visto toccare<br />

palla. Spaccio<br />

Mendieta: 9. Perfetto nell’alzare la mano alla Baresi per<br />

chiamare il fuorigioco...peccato che l’arbitro non abbia<br />

compreso la sua autorità. Incompreso<br />

Colucci: 10. Il capitano si rifiuta di sparare sulla crocerossa.<br />

Gentleman<br />

Naza: 5. Il voto sarebbe stato 10 se non avesse cambiato<br />

Colucci per Bernieri. Pazzo<br />

Pede: 8. Perfetto nei contrasti, lotta come un leone tutta la<br />

partita. (Mi son dimenticato di dirvi che un altro costume di<br />

Pedeferri è non aver mai segnato nella squadra del <strong>Fraccaro</strong>)<br />

Mi-fa-un-pò-pena-però-è-bravo<br />

Tinelli: 6. Anche per lui il voto sarebbe stato 10 se non<br />

avesse sparato 4 volte sulla crocerossa. Vigliacco<br />

Pasquale: 5. Come le flessioni che gli ho fatto fare per<br />

l’ammonizione presa sul 14 a 0. Stai-zitto!!!<br />

Piccinno: 0. Spara 5 volte sulla crocerossa e sbeffeggia<br />

Tinelli non passandogli la palla. Terrone<br />

Stridi: 8. Splendido il passaggio di spalla, anche se l’arbitro<br />

non coglie la chicca e fischia fallo di mano. Genioincompreso<br />

Verbania: 2. Per la risposta data all’arbitro dopo che gli ha<br />

fischiato un fuogioco: “che cazzo ne so, io gioco a pallavolo”.<br />

Vai-a-giocare-a-pallavolo-che-è-meglio<br />

Bernieri: 5. Come i goal realizzati e le cazzate sparate nel<br />

dopo-partita...in ordine:<br />

- Una battuta infelice nello spogliotaio rivolta al<br />

sottoscritto su cui è meglio tacere;<br />

- “Sophien è più vecchio di suo padre;<br />

- “oggi ho fatto pallonetti che Colucci non è<br />

mai stato in grado di fare”;<br />

- “Alien è il film più bello della storia del<br />

cinema”;<br />

- “Un pò mi vergogno per aver segnato 5<br />

goal”. Lasciamo-perdere<br />

Cincinnato: 10 e lode. Segna il goal della sicurezza,<br />

permettendoci di tirare il fiato nel finale. Decisivo<br />

Piacentini: 10 e lode. Perchè giocare per la prima volta un<br />

tempo intero affiancato dai piedi di Bernieri e Cincinnato<br />

dev’essere molto dura...Stoico<br />

Colux<br />

MACCHI 6.5 : Scarasamente impegnato nel primo tempo<br />

si fa vedere a fine partita parando un rigore che avrebbe<br />

sgnficato un finale da cardiopalma.<br />

ODA 5 : da rivedere: l'ala del Griziotti lo supera ogni volta<br />

e crea giocoe occasioni a raffica.<br />

DELL'ANGELO 6 : qualche imperfezione di troppo ne<br />

pregiudica la prestazone che rasenta la suficienza.<br />

L'attaccante del Griziotti ha praterie di fronte a se e per un<br />

pelo non porta in vantaggio la squadra.<br />

DE BENEDETTO 6.5 : andava fatto giocare, lo diciamo<br />

dall'inizio. Come un sapientedirettore d'orchestra fa salire<br />

la squadra nei fuorigioco.<br />

MONACO 7 : ottimo anche lui soprattutto quando la<br />

squadra è massa alle corde: riesce a togliere la difesa da<br />

complicate situazioni. I gol coronano la prestazione.<br />

TINELLI 5.4 : l'atteggiamento troppo rinunciatario di<br />

MIster T rischia di influenzare i suoi compagni. Sul campo<br />

non core, cammina e stenta. La sua poca lucidità sotto<br />

portae il suo affanno nei recuperi sono i segnali dell sua<br />

giornata no.<br />

COLUCCI 5.5 : non è mai nel vivo del gioco, sbaglia<br />

passaggi elementai e se la squadra va sotto pressione è<br />

più per colpa sua che per merito degli avvesari.<br />

PEDEFERRI 5.5 : l'unico appena sufficente del<br />

centrocampo recupera i pallon e fa legno come sa. Divora<br />

un gol e per il resto perde tempo a lamentarsi con l'arbitro<br />

e a chiedere ammonizioni in vano.<br />

FATUTTI 5.5 : grazie al ... conserva la decenza e si<br />

autosostituisce. Troppo lezioso e poco concreto sbaglia<br />

elementari agganci e non tira mai dalla distanza e quando<br />

lo fa ottien pessimi risultati.<br />

LONGOBAR<strong>DI</strong> 8 : Man of the match, el ombre del partido,<br />

le garson de la tenzon, o' scugnizz a salern, l'uomo della<br />

partita: la sua ammonizione regala suspance.<br />

PICCINNO 5.5 : solo i gol lo salvano ma è comunque<br />

l'attccante sterile e inconcludente delle altre partite:<br />

sofisticato al punto da diventare irritante quando non salta<br />

mai l'uomo.<br />

STRI<strong>DI</strong> 5.5 : non fa meglio di Dell'Angelo che rileva al fine<br />

di dare più icurezza al reparto Imperioso negli stacchi ma<br />

un pò meno bravo palla al piede.<br />

CINCINNATO 6 : folate di gran classe e incostanza ci<br />

mettono in difficoltà sul giudizio.il gol del 2 a 0 lo fa arrivare<br />

alla sufficenza.<br />

UBERTI 5.5 : troppo solo e troppo poco cercato (forse per<br />

la divisa). Il fantasista esterno non sa trovare il so spazio<br />

chiuso com'è tra la maglia di un centrocampo asfissiante.<br />

PIACENTINI 6.5 : gioca con un sopracciglio aperto e ha<br />

dalla sua come scusante che la difesa del Griziotti sia<br />

solidissima. Ciònonostante riesce atrovare gol che fanno<br />

perdere le speranze agli amaranto.<br />

BERNIERI 6 : divora due occasioni perfette ma segna<br />

anche gol difficili e pesantissimi. Per essere titolare 5 gol a<br />

partita non bastano.<br />

PUBBLICO 3 : gravemente insufficiente e questo a parte<br />

gli scherzi il nostro collegio ha fatto davvero una brutta<br />

figura con 5 tifosi dietro la panchina e zero in tribuna. E'<br />

vergognoso e spero tanto che ognuno ci rifletta prima di<br />

venire alla semifinale (se ci arriviamo) e pensare a quanto<br />

è stato vicino quando la squadra ha avuto<br />

bisogno.<br />

Pampa


Ciao, aprite gli occhi, bambini fraccarotti, è<br />

arrivato il pupazzetto dei vostri sogni<br />

(peggiori)!<br />

Ecco il giocattolo che rivoluzionerà il vostro<br />

tempo libero, altrochè Buzz Lighthere!<br />

Dalla testa incredibilmente snodabile (fino<br />

a 360°) arriva solo per voi TrincaTornidor®<br />

L’incredibile actionfigures di Trinca!!!<br />

Disponibile in tre versioni, al momento.<br />

Trinca traditional, con l’immancabile mazzo<br />

di chiavi al collo e un set di accessori<br />

assolutamente inutili.<br />

Trinca motociclista<br />

La sua moto funziona davvero e può essere<br />

comandata attraverso i computer della rete<br />

wireless <strong>Fraccaro</strong>.<br />

Raggiunge una velocità massima di 300<br />

kilotoni/h, ma ogni due metri percorsi Trinca<br />

Motociclista ha fame. Trinca motociclista<br />

mangia solo fette di formaggio valtellinese.<br />

Ed ecco la versione più amata dai bambini!!<br />

Trinca Wrestler<br />

Questo fantastico pupazzetto parla davvero e ha<br />

incluse le frasi più celebri del Tornidor!!<br />

“Vuoi che ti frusti un po’?”<br />

“Basta spacciare!”<br />

“Bravissimo!”<br />

Trinca Wrestler può eseguire anche la mossa<br />

speciale TornidorSlam, non fatelo arrabbiare,<br />

potrebbe prendere fuoco! E’ un prodotto<br />

YodaGiocattolaioMattoHardToysUSA®<br />

E’ un presidio medico-chirurgico, prima di un eventuale<br />

utilizzo consultare il proprio medico.

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