Numero 95 - Collegio Plinio Fraccaro
Numero 95 - Collegio Plinio Fraccaro
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Voci Corridoio<br />
di<br />
<strong>Numero</strong> 62—Anno IV settimanale fraccarotto 28 febbraio 2008<br />
A NOI PIACCIONO VERGINI<br />
Mentre suggelliamo ufficialmente la collaborazione sportiva con il Marianum, il nostro ciclo non si ferma e rimaniamo rossi come il mestruo<br />
Ciao a tutti, è la seconda volta che scrivo per VdC,<br />
purtroppo la tematica è sempre quella: la squadra<br />
di calcio ma, udite udite, abbiamo novità!!<br />
Finalmente regna aria serena nello spogliatoio,<br />
vera consapevolezza che alla fine non è tutto perso.<br />
Dopo la prestazione deludente contro il Griziotti<br />
noi ragazzi abbiamo dato dimostrazione di<br />
esserci, contro il Cardano si è vista una squadra.<br />
Undici leoni hanno lottato contro il fango e la<br />
pioggia senza timore dell’avversario, <strong>Fraccaro</strong>tti<br />
che hanno capito che un gruppo da portare avanti<br />
c’è, ed anche sogni e speranze. La partita si è<br />
conclusa con il seguente punteggio: <strong>Fraccaro</strong> 3 -<br />
Cardano 1; penso che sia stata la migliore partita<br />
che abbiamo giocato fin’ora, nessuno ha mollato<br />
fino al fischio finale. Forse abbiamo capito, io per<br />
primo, che non abbiamo nulla da perdere e tutto<br />
da guadagnare. Tutti ci hanno criticati, tutti ormai<br />
non ci credevano, ed invece siamo di nuovo lì a<br />
credere nel sogno di una finale. Ho avuto la fortuna<br />
di giocarne una, la Coppa Cairoli ma come si<br />
dice da me “aggia fatt’ schif’”, ora invece sono<br />
entrato nella giusta mentalità. Mi hanno detto di<br />
credere, di sputare sangue, e sto cercando in ogni<br />
modo di dare tutto quello che ho, anche se diciamoci<br />
la verità ho i piedi un pochettino storti. Sono<br />
contento per Sacha che si è ripreso segnando il<br />
primo goal del match, e Savini che dopo aver segnato<br />
l’ho visto correre come mai prima d’ora.<br />
Volevo solo informare tutti che finalmente ci siamo,<br />
ho visto voglia nella partita col Cardano, si<br />
parlava del fatto che eravamo sazi dalle coppe già<br />
vinte negli scorsi anni, ma ora vedo fame. Ringraziamenti<br />
alla tifoseria che è sempre lì a sostenerci.<br />
Che dirvi, non starete mai tranquilli con noi, vi<br />
faremo soffrire, starete lì a sudare insieme a noi<br />
per tutti i 90 minuti,ma su una cosa state sicuri: il<br />
<strong>Fraccaro</strong> c’è, ora non solo col cuore ma anche con<br />
i fatti!!! ”Jiam’ bell’ wajiù”!!!!!<br />
Mimmo mqm<br />
numero di ragazze che si era inizialmente<br />
proposto per poter mandare in porto (in<br />
questo caso sul Ticino!) il gemellaggio, ma<br />
sono riusciti a portarsi a casa ben dieci<br />
nominativi di ragazze (vittime sacrificali?).<br />
Contando che il totale delle collegiali è 34<br />
oserei dire che è un buon risultato, ci<br />
sarà spazio anche per le riserve delle<br />
riserve! Perché l’importante è partecipare,<br />
o no? La risposta dei ragazzi del <strong>Fraccaro</strong>,<br />
imbarazzata, ma anche notevolmente (se<br />
dico meritatamente si esaltano troppo)<br />
compiaciuta, è stata chiara. NO.<br />
Il nostro ingenuo spirito da scampagnata<br />
goliardica sulle rive del Ticino ha suscitato<br />
un ulteriore chiarificazione: il <strong>Fraccaro</strong> ha<br />
già vinto tre volte consecutivamente il<br />
torneo di Dragon Boat (ndr: in realtà mi<br />
sa che non ci siamo spiegati bene, non è<br />
il torneo di dragon boat, ma il torneo intercollegiale<br />
di tutti gli sport quello di cui<br />
siamo campioni in carica e che vorremmo<br />
vincere per la quarta volta consecutiva) e<br />
questa sarebbe la quarta, impresa senza<br />
precedenti per un collegio, quindi chi non<br />
è agguerrito abbastanza può anche unirsi<br />
al folto gruppo supporter sulle rive.<br />
http://www.collegiofraccaro.it/vdc vocidicorridoio@collegiofraccaro.it<br />
CARDANO BATTUTO<br />
PAGELLE WHITE PULP PERCHE’ ...<br />
Viletto e Igor a pag.3<br />
Foto di repertorio (cioè è una foto dell’anno scorso perché di quest’anno non ce ne sono e perché tanto<br />
avevamo vinto uguale uguale 3-1)<br />
Se il Marianum non va dal <strong>Fraccaro</strong>, Il <strong>Fraccaro</strong><br />
va dal Marianum. Viene da chiedersi<br />
come possa un detto musulmano adattarsi<br />
a un collegio il cui nome latineggiante fa<br />
intuire molto e niente. Sono i prodigi dello<br />
sport. Lo spirito sportivo, inoltre, ha fatto<br />
sì che ben cinque fraccariani (?), fraccarotti<br />
(??), comunque sia, ha fatto sì che ben<br />
cinque ragazzi del <strong>Fraccaro</strong> osassero varcare<br />
il modesto cancelletto del collegio femminile<br />
Marianum in via S. Martino (senza<br />
peraltro sbagliarsi e fare irruzione nel vicino<br />
collegio Santa Caterina [scene a cui<br />
ormai siamo abituate]; cosa degna di nota).<br />
Le mariane (no, non siamo dei biscotti)<br />
tra l’incuriosito e lo sconcertato hanno<br />
atteso il loro arrivo per avere finalmente<br />
una spiegazione del termine Dragon Boat,<br />
dal suono troppo esoterico, e delle sue<br />
implicazioni e perché no, contro indicazioni!<br />
I quattro moschettieri più uno si sono presentati<br />
con l’aria dei “bravi ragazzi” della<br />
porta accanto (polemicità femminile: il<br />
ragazzo della porta accanto non ci avrebbe<br />
impiegato circa un’ora per arrivare sin da<br />
noi) e quindi alla fine sono riusciti nel loro<br />
compito di persuasione: per il torneo intercollegiale<br />
di Dragon boat non bastava il<br />
Stasera, giovedì 23 aprile<br />
RIUNIONE PRELIMINARE<br />
SUMMER PARTY 2009<br />
Ore 22.30 – biblioteca<br />
OdG :<br />
Data & location<br />
Proposte per il comitato organizzatore<br />
Varie ed eventuali<br />
PLINIO FICTION (PARTE 2)<br />
Autori vari a pag.10<br />
… GLI URAGANI<br />
SONO DONNE ?<br />
Somaini a pag.6<br />
Segue a pag. 2<br />
Dato che non vi fate avanti lo<br />
facciamo noi:<br />
LETTERA APERTA<br />
A CARDANI E<br />
CARDANE<br />
A pag. 2
Quasi due mesi fa, esattamente il 21 febbraio, arriva in portineria una lettera indirizzata a me<br />
personalmente. Non aspettando nessuna lettera o corrispondenza cartacea di alcun genere rimango<br />
estremamente basito alla voce della portineria che mi chiede di passare a ritirare questa<br />
grande busta bianca. La apro svogliatamente e trovo dentro un unico foglio stampato con una<br />
foto di una coppa dentro un cestino con scritta la frase “Ma, per caso, vi manca qualcosa?”; guardando<br />
meglio è la targa del primo posto al torneo di pallavolo dello scorso anno. Neanche ce ne<br />
siamo accorti che mancasse dalla bacheca in sala comune (beh ma visto la quantità di targhe<br />
vinte l’anno scorso un po’ eravamo anche un po’giustificati).<br />
Beh, sta di fatto che a distanza di quasi due mesi una lettera di rivendicazione non è ancora pervenuta<br />
al nostro collegio, nonostante ormai sappiamo tutti chi sia stato.<br />
Ho aspettato invano che qualcosa giungesse con anche solo due frasi scritte che almeno attestassero<br />
la paternità di tale gesto. In un primo momento le varie teorie sui possibili esecutori di così<br />
tale vile gesto sono state molteplici: si è passato dal Cairoli, visto che è l’unico collegio che è stato<br />
tanto coraggioso da entrare nelle nostre mura per portarci via una targa solo quando questo era<br />
vuoto causa finale calcistica; è stato magari lo Spalla, visto che stanno cercando di avere<br />
anch’essi le nostre attenzioni senza però riuscire in tale scopo; è magari il Cardano, visto che<br />
manca proprio quello di pallavolo che hanno perso proprio l’anno scorso; beh le ipotesi erano molteplici,<br />
ma alla fine l’unica veramente plausibile era quest’ultima.<br />
La teoria è stata poi confermata da una fonte attendibilissima proprio all’interno del collegio<br />
cardano. Questa gola profonda che, per ovvie ragioni non possiamo rendere noto e per questo utilizzeremo<br />
d’ora in poi lo pseudonimo “Pallavolista Cartina”, ha ammesso tutto ad un nostro esponente.<br />
Anzi, ha fatto molto di più: ha anche ammesso che a sottrarre suddetta targa non è stata<br />
la parte maschile, ma ha addossato tutte le colpe alla sola parte femminile, di fatto lavandosene<br />
le mani.<br />
Bene, tutto ciò non può che essere veritiero visto che arriva direttamente da un vostro adepto,<br />
quindi dato che voi tergiversate, o forse non sapete che fare, vi scrivo io rivendicando la nostra<br />
coppa (anche perché se mi metto ad aspettare voi, potremmo anche aspettare in eterno!), quindi è<br />
anche ora che vi decidiate a restituirla visto che i termini sono abbondantemente passati da dicembre<br />
e oltre al fatto che non avete fatto sicuramente una bellissima figura a farvi arrivare una<br />
lettera di rivendicazione dal collegio c.d. “uccellato”.<br />
Confido nella vostra reazione, ossia nella restituzione di suddetto premio, vinto per di più meritatissimamente.<br />
Segue dalla prima<br />
Per noi è già una vittoria partecipare<br />
dopo tanti anni di anonimato nella<br />
realtà collegiale pavese a un evento<br />
simile, ma vi assicuriamo che ce la<br />
metteremo tutta. Perché si sa, lo pensava<br />
anche Pierre de Coubertin:<br />
l’importante è partecipare, non vincere…<br />
Ma si sa che chi arriva secondo è<br />
dimenticato istantaneamente!<br />
(Nel mentre si sono aperte le qualificazioni<br />
interne al collegio per le sei<br />
fortunate – eheheh - che faranno parte<br />
del team che andrà sul Dragon<br />
Boat… No, spiacenti, non è stato aperto<br />
nessun televoto a riguardo…)<br />
2<br />
Lettera aperta ai Cardani e alle Cardane ...<br />
Azzaki<br />
Dopo estenuanti richieste siamo riusciti ad ottenere addirittura una foto delle “mariane”.<br />
Come potete notare hanno moltissime banane.
PAGELLAME<br />
Eccolo lì il vero <strong>Fraccaro</strong>. Finalmente la squadra<br />
ha fatto quel che sa fare, ha prodotto il<br />
gioco di cui è capace. Nulla al di sopra<br />
l’ordinario: abbiamo fatto il nostro. Ed abbiamo<br />
stravinto. 3-1 a tutti a casa. Un Cardano<br />
che si era dimostrata una buona squadra, in<br />
grado di accendere belle partite con un ritmo<br />
ordinato e grosse individualità (enormi nel<br />
caso di Gianni) capaci di dare una svolta alla<br />
partite. Questa volta è girato tutto tranquillamente,<br />
abbiamo messo a frutto le nostre potenzialità.<br />
E la cosa bella, è che abbiamo ancora<br />
un sacco di Assi da calare… che sia questa<br />
la partita che ci avrà fatto capire chi siamo?<br />
Noi lo speriamo tutti, e nell’attesa della<br />
verifica nell’ultima partita contro il Ghislieri<br />
(fondamentale per piazzarsi bene e facilitare<br />
la strada delle eliminatorie), beccatevi le pagellone<br />
di questa, finalmente BELLA, partita!<br />
Giuliano: 6/7 Il super eroe coi guantoni ci<br />
regala sicurezza a<br />
volontà pure oggi, ma<br />
per esser perfetto gli<br />
mancava solo un<br />
difetto. Sul gol della<br />
bandiera cardana, si<br />
poteva fare di più.<br />
SANJI!<br />
Pollon: 7+ Piccolo e cattivo,<br />
il salentino tutto nei non si<br />
spaventa neppure davanti al<br />
bestione cardano. Corre e<br />
picchia, a volte esagera sia<br />
nell’uno che nell’altro. Giudizio<br />
post-infortunio: promosso!<br />
CERBERO!<br />
Ciccio: 8 E’ la sua penultima partita e lui vuole<br />
lasciare il segno. Farlo dalla difesa non è<br />
facile, ma lui ci riesce. Non molla un secondo,<br />
e quando Gianni decide<br />
di andar sulla sua fascia,<br />
lui gli fa capire che non<br />
è stata una buona idea.<br />
Combatte con le unghie<br />
e con i denti: CUORE<br />
BIANCOROSSO!<br />
Juppo: 7 Qualcuno dice che il <strong>Fraccaro</strong> Team è<br />
juppo-dipendente. Forse non è così, ma, se si<br />
può, come rinunciare ad uno<br />
bello così? Ordine e convinzione,<br />
come un maestro zen<br />
dispensa calma e agonismo<br />
d’altri tempi! …se non fosse<br />
per i baffi: BEPPE BERGOMI!<br />
Messina: 7 Sufficienza abbondante per il giovane<br />
di Scaletta Zanclea: fuori ruolo e con anti<br />
-infiammatorio che gli esce anche dalle orecchie<br />
(a contarli, i buchi sulle coscia destra<br />
sono più di 8…), regala<br />
a tutti una prestazione<br />
lineare. Con pochissime<br />
imperfezioni e nessuno<br />
“giochetto di troppo”.<br />
SPARTANO!<br />
Sawhisky: 6/7 Assist sul primo gol, grosso<br />
merito sul secondo… a qualcuno sembra anche<br />
di averlo visto correre!<br />
Si narra che, in alcuni interventi<br />
ci abbia messo anche<br />
cattiveria. Che sia finalmente<br />
sbocciato in lui il fiore<br />
incazzoso del <strong>Fraccaro</strong>? Ci<br />
speriamo… TI VOGLIAMO<br />
COSI’!<br />
Ciccionnu: 7+ Un primo<br />
tempo da manuale del<br />
calcio per il nostro capitano,<br />
un secondo tempo<br />
meno aggressivo ma<br />
con la solita tecnica<br />
sopraffina. Mette a sedere<br />
tutto il centrocampo<br />
del Cardano inventando<br />
e creando come<br />
solo lui sa fare. Una<br />
prima punizione da sogno e un ultima a segno…<br />
fortuna? La fortuna aiuta gli audaci. ELE-<br />
GANZA E CLASSE!<br />
Sasha: 7 ½ Il nostro omino anti-Cardano colpisce<br />
ancora! Si inventa un<br />
pallonetto come se fosse “il<br />
giocatore più tecnico della<br />
squadra”. Una soddisfazione<br />
meritata per qualcuno che,<br />
a suo dire, c’ha sempre<br />
messo tutto. Per le altre<br />
volte non possiamo assicurare,<br />
ma per questa volta ci<br />
mettiamo la firma anche noi! KILLER!<br />
Mimmo: 7+ Peccato<br />
per il gol mancato. Lo<br />
scugnizzo corre e<br />
picchia, anche se,<br />
com’è nel suo DNA,<br />
parla troppo. Ad un<br />
certo punto, è quasi<br />
sembrato di veder il<br />
grande Paqualino, ed<br />
è un signor complimento. Si conta molto su<br />
questo ragazzino, classe ’90, il più piccolo e<br />
forse il più cattivo della scuderia! DIAVOLETTO!<br />
Enver 7/8 “E’ l’uomo che mancava”. Il suo<br />
ritorno si sente, e si sente parecchio. Ogni<br />
palla è un’invenzione e come un ottimo economista<br />
amministra ogni azione con la sapienza<br />
di uno che sa il fatto<br />
suo. Regge anche colpi bassi<br />
sulle caviglie doloranti, si alza e<br />
ricomincia a combattere. GENIO<br />
DELLA LAMPADA!<br />
Genova: 6 ½ Con uno<br />
squadrone così alle spalle,<br />
anche lui migliora. Alza la<br />
testa, difende la palla e<br />
libera gli spazi giusti. Cerchiamo<br />
di dimenticare<br />
l’entrata da macellaio valsa<br />
un cartellino giallo inutile.<br />
L’astinenza da gol però, è<br />
quello che manca alla nostra<br />
punta di riferimento. Una buona prestazione<br />
che deve servire per capire che si<br />
può giocare bene, se si vuole. E se si vuole,<br />
si può anche fare ancora di più. GLADIATOR!<br />
Tinelli: 7 I discorsi non sono il suo forte,<br />
ma questa volta, sembra esser servito davvero.<br />
Mette in campo una formazione senza<br />
idee pindariche e suggerisce le cose giuste.<br />
Finalmente riesce a limitare sigarette e bestemmie,passando<br />
i 10 minuti più<br />
lunghi della sua<br />
vita a ripetere<br />
“Ma quanto cazzo<br />
dura sta partita?”<br />
Se è stato 3-1 e<br />
tutti a casa, il<br />
merito, è anche<br />
suo! ORONZO!<br />
<strong>Fraccaro</strong>: 7+ La squadra gira bene, appare<br />
ordinata e riesce a mettere in pratica anche<br />
qualche schema. In difesa una buona cassaforte,<br />
nessuna colpa sul gol. Il centrocampo<br />
sembra finalmente ispirato e là davanti<br />
si riesce finalmente a segnare su azione.<br />
Una discreta prestazione, forse la migliore<br />
di questa stagione. NEW TEAM!<br />
Cardano: 6 Che è la media del 5 della prestazione<br />
sul campo e del 7 che è la correttezza<br />
della squadra. Pensavamo di più, in<br />
questa occasione la squadra si è mostrata<br />
troppo “Gianni-dipendente”. In compenso è<br />
un piacere giocare con persone con cui si<br />
può parlare e discutere civilmente (da leggersi<br />
come “Grizziotti e Don Bosco, imparate!”)…<br />
Igor & Violenza<br />
3
Longobeach: e finalmente da oggi in<br />
poi sarà Dott. Romano. Che ridere!<br />
Però il nostro calabrese preferito<br />
mette su un casino niente male, con<br />
testicoli sfoggiato per tutta<br />
l’Università e un aperitivo da vero<br />
campione. Non diventerai mica serio Longo?<br />
OCCHI IN TASCA!<br />
4<br />
Avviso poco serio<br />
Domenica 10 maggio si terrà il tradizionale Pranzo degli Ex, che avrà luogo come di consueto<br />
nella nostra beneamata mensa, ma dove diversamente dal solito non si mangerà<br />
la nostra beneamata lonza (i fraccarotti di ieri e di oggi saranno infatti serviti e riveriti da<br />
un apposito servizio di catering).<br />
Pertanto:<br />
Signori, benvenuti al Pranzo degli Ex. Prima regola del Pranzo degli Ex: mettete da parte<br />
15 euro. Seconda regola del Pranzo degli Ex: mettete da parte quei 15 euro. Terza regola<br />
del Fight Club: se qualcuno grida basta, si accascia, è spompato, fine della bevuta.<br />
Quarta regola: si beve tutti insieme. Quinta regola: un bicchiere alla volta, ragazzi. Sesta<br />
regola: niente camicia, niente scarpe. Settima regola: si beve per tutto il tempo necessario.<br />
Ottava ed ultima regola: se questo è il vostro primo<br />
anno in collegio... allora dovete bere!<br />
Ciclo: durante la partita<br />
dell’intercollegiale, quelli del Cardano<br />
hanno affermato che il nostro<br />
ciclo sarebbe finito. Purtroppo però<br />
noi, com’è noto, siamo rossi come il<br />
mestruo… e quindi, mie cari cardani<br />
sbadatoni, il nostro ciclo non passa mai! Tre<br />
a uno, e via… INDISPOSTI!<br />
AVVISI TEATRALI<br />
• 28-29 aprile Fraschini: “Angels in America”, 4 biglietti<br />
• 25 aprile Motoperpetuo: “Verso Tebe”, 1 biglietto<br />
Per domande o prenotazioni rivolgersi a Violenza, camera 47<br />
Rettore: e va bene chiudere la sala<br />
comune, e va bene pretendere silenzio<br />
assoluto per gli ospiti, e va<br />
bene cazziare Cremino… ma arrabbiarsi<br />
non eravamo alla conferenza<br />
quando della conferenza non sapeva niente<br />
nessuno, ci sembra troppo! GARGAMELLA!
Vita d’appartamento…<br />
o no?<br />
Queste belle mura sono la nostra panacea per<br />
ogni male. Purtroppo sappiamo che tutti noi,<br />
prima o poi, dovremo lasciarle. Eh si, anche<br />
tu Giuliano, prima o poi, dovrai trovare la tua<br />
strada! E così ci si trova spesso a chiedersi:<br />
ma come sarebbe vivere in appartamento? Ed<br />
ecco arrivare dal destino<br />
la risposta ideale:<br />
ponte pasquale, il<br />
<strong>Collegio</strong> chiude ed un<br />
manipolo di <strong>Fraccaro</strong>tti<br />
si trova per le strade<br />
di Pavia, con sacco a<br />
pelo e l’immancabile<br />
trolley al proprio fianco.<br />
In cammino verso<br />
casa Tonucci/Tinelli/<br />
Ferrari/Vaglia visto che<br />
gli ultimi 3 hanno ben<br />
pensato di lasciare i<br />
loro letti incustoditi. Non<br />
siamo deficienti, è che<br />
c’è chi lavora o chi ha la<br />
fortuna di avere un esame il giorno dopo Pasquetta.<br />
Così, arrivati in via Penice, prendiamo<br />
possesso della casa: Ema “Glandus Enormus”<br />
Diana in camera di Idro, dopo<br />
un’adeguata bonifica di tutta la pornografia<br />
nascosta nei cassetti; io (Violenza) in camera<br />
Povero calcio<br />
Come ogni grande sfida che si rispetti in Italia,<br />
finisce per essere una noia mortale.<br />
E così è stato anche per Juventus – Inter. Una<br />
partita tra le più brutte, molto avara di emozioni,<br />
che ci ha regalato solo una ventina di<br />
minuti bellini, e soprattutto 90 min di insulti<br />
razzisti a Balotelli.<br />
Sì, perché da noi, le partitissime non finiscono<br />
4 a 4 come in Liverpool - Chelsea di champions.<br />
Ma se va bene con 1 - 1, brutto certo,<br />
ma con annesse doverose polemiche che immancabilmente<br />
durano fino al giovedì. Della<br />
splendida, ennesima, tripletta di Inzaghi, se<br />
ne parla al massimo fino al martedi, poi il<br />
nulla, delle magagne, litigi, sfottò, insulti di<br />
Inter Juve invece non c’è fine.<br />
Moratti che risponde a Cobolli Gigli, Ranieri<br />
che a sua volta risponde a tutti, i tifosi che<br />
dicono la loro. E l’interessato per fortuna muto.<br />
Almeno fino ad oggi (mercoledì). Il giocatore<br />
dell’inter ha taciuto. Il minimo direi, dopo<br />
quello che è accaduto. Fermo restando che<br />
non si deve insultare un giocatore solo perché<br />
è nero, nel calcio però, spesso e volentieri si<br />
insultano i giocatori, o perché non fanno la<br />
cosa giusta, perché sbagliano un gol, o perché<br />
come nel caso di Balotelli, si è forti, ma anche<br />
molto presuntuosi.<br />
Non è un essere presuntuosi, dato solo dal<br />
di Tinelli, tanto ai capelli ricci sparsi per camera<br />
sono abituato; Antonino “u’ bellu du<br />
paisi” Scifo e Micky “il bello ebbasta” Rizzi in<br />
camera dei Gemelli e Verby a dormire nel<br />
letto matrimoniale sotto il Toz. Ammetto che<br />
avendo un po’ di tempo libero, ho preferito<br />
passarlo prevalentemente con Giulietta, però<br />
un po’ di somme son riuscito a tirarle. Se<br />
vogliamo sintetizzare l’esperienza di 4 giorni<br />
in appartamento, possiamo dire “PLAY & POR-<br />
CUME”. Infatti non si<br />
è fatto quasi altro se<br />
non giocare a PES e<br />
mangiare da Dio… ok<br />
gli altri hanno anche<br />
passato ore ed ore su<br />
Facebook, ma sapete<br />
che è un mondo che<br />
ignoro volentieri. Da<br />
segnalare un eroico<br />
Ema che è riuscito a<br />
studiare come un<br />
matto, anche se le<br />
Qui sopra Rizzi e Verby intenti a darsi la quattrocen- pausette tra un capitesima<br />
rivincita a NBA LIVE!.. Chi abbia vinto alla fine, tolo e l’altro abbonda-<br />
non è dato saperlo.<br />
vano. Ed era un casino,<br />
perché dovete sapere<br />
che l’unico modo per Diana di fare una pausa<br />
è piombare in sala ed estrarre il suo augello<br />
fallico incominciando a sventolarlo manco<br />
fosse la bandiera russa sul Reichstag alla fine<br />
della Seconda Guerra Mondiale. Ad un certo<br />
punto con un elicottero è pure riuscito a<br />
scompigliare i capelli a me e decapitare Verby<br />
fatto di essere forti, anche Ibraimovic e Cristiano<br />
Ronaldo, amano far giochetti fini a se<br />
stessi, o per il pubblico, che comunque indispongono<br />
non poco l’avversario. Nel caso di<br />
Balotelli è un comportasi da bullo, da diciottenne<br />
viziato, in lui manca il rispetto per<br />
l’avversario. Ciò che non capisce, è che<br />
l’avversario va rispettato, soprattutto se<br />
l’avversario è un campione, perché tutti son<br />
stati giovani, ma campioni si diventa solo con<br />
serietà, professionalità, o se no si finisce come<br />
Cantonà, o Gascoigne. Buoni giocatori si,<br />
ma spesso fenomeni da baraccone. Lui si pone<br />
con il prossimo con superiorità, è solo<br />
all’inizio della carriera, ha enormi potenzialità,<br />
deve imparare ancora tanto, deve crescere<br />
non soltanto calcisticamente. È su questo che<br />
deve lavorare Mourihno, anche se lui non è<br />
certo un esempio di buon comportamento,<br />
sbruffone e pieno di sé com’è!<br />
Ritornando ai<br />
tifosi juventini,<br />
questi lo insultavano<br />
nel modo<br />
più facile<br />
possibile, è<br />
nero, per cui lo<br />
si insulta per<br />
quello, a Materazzi<br />
gli dicevano<br />
figlio di puttana,<br />
per lo<br />
stesso motivo.<br />
intento a giocare ad NBA Live! Altro dettaglio<br />
devastante son state le cene. Ovviamente<br />
da buon padrone di casa il Toz ci ha<br />
deliziato con ogni succulenta prelibatezza<br />
che lui non mangerà mai… roba da diventare<br />
credenti all’istante! Per non parlare della<br />
pasta pepe-gamberi-pomodorini di Diana o<br />
delle colazioni con la marmellata di Rizzi<br />
sul balcone baciati dal sole e spiati dalla<br />
vicina di casa vogliosa. Sarebbe incorretto<br />
definire questa breve esperienza come<br />
“una vita d’appartamento”, altrimenti Tinelli<br />
mi uccide. Diciamo che abbiamo fatto un<br />
po’ i turisti, senza troppo preoccuparci di<br />
cose come affitto/luce/pulizie generali/etc<br />
etc… però non si può negare che ci siamo<br />
divertiti: sembravano un bel branco di ignorantoni,<br />
che ovviamente vanno<br />
d’accordissimo e che si dicono “si” l’un<br />
l’altro per qualsiasi cosa. Senza troppe preoccupazioni<br />
se non quella di far passare il<br />
tempo, tranquillamente. Ultima chicca, è<br />
stato vedere Tinelli entrare in casa dopo 13<br />
ore di macchina e trovarsi Dantuono che gli<br />
dorme sul letto: da morir dal ridere! Un bel<br />
grazie di cuore quindi al Mattia “sesso a<br />
richiesta” Tonucci che c’ha trattato coi<br />
guanti; solo un appunto Toz: ok che per te<br />
quello è “caos ordinato”, però sarebbe bene<br />
che ti allineassi al resto del mondo, o<br />
quanto meno, ai tuoi inquilini!<br />
Violenza<br />
Questo è il calcio, gli insulti dentro e fuori<br />
dal campo ci sono sempre stati e ci saranno<br />
sempre. Certo è opportuno metter un freno,<br />
perché nel 2009 non si deve e non si dovrebbe<br />
più parlare di razzismo, ma quello<br />
che è successo all’olimpico di Torino non ha<br />
niente a che fare, con i BUU razzisti, che gli<br />
interisti rivolgevano a Zorò. giocatore del<br />
Lecce, 2 anni fa. Quelli erano insulti gratuiti,<br />
che miravano solo a ferire l’uomo. Qui si<br />
sta parlando di insulti ad un arrogante. Mi<br />
fa ridere sentire Moratti dire che se fosse<br />
stato a Torino avrebbe ritirato la squadra.<br />
Perché sarebbe un’ipocrita, e sarebbe stato<br />
il protagonista di una pagliacciata. Giusto<br />
difendere i propri giocatori. Ma fossi in lui<br />
farei una bella ramanzina al giocatore. Se è<br />
giusto chiudere lo stadio di Torino per gli<br />
insulti, è altrettanto giusto multare Balotelli.<br />
Detto ciò gustiamoci questo finale di campionato,<br />
che magari in chiave<br />
scudetto sarà già chiuso, ma un<br />
Milan come quello di domenica<br />
dispiace vederlo lottare solo per<br />
il secondo posto…<br />
Gotta Lorenzo<br />
Qui a fianco la risposta di Mario Balotelli<br />
alle accuse dell’Eclettico della scopata.<br />
Sembra che sotto la maglia abbia<br />
addirittura scritto “Gotta succhia!!!!!!!!!”<br />
5
Cari fraccarotti<br />
prima o poi doveva capitare, ma finalmente, a distanza di quasi sei anni dal mio ingresso tra queste mura, a quasi tre dal mio reingresso, e<br />
a qualche mese dal mio re-reingresso, mi laureo! E siccome m’è rimasto poco da fare qua, dato che non c’è più nessuno che gioca a basket,<br />
a briscola chiamata e a bim bum bam, me ne vado pure da Pavia. La mia stanza andrà quindi a chi riuscirà a battere in una partita di<br />
curling il mega campione finlandese Markku Uusipaavalniemi, argento a Torino 2006.<br />
Purtroppo, fastidioso come non mai, non solo i miei festeggiamenti andranno a rompere<br />
le balle al torneo di poker (vedi FB per sta cosa), ma anche il gran varietà accademico<br />
andrà in onda in concomitanza con la partita di calcio <strong>Fraccaro</strong>-Ghislieri che inizia lo<br />
stesso giorno alle 16:00. Dovrei infatti presentare la mia tesi verso le 17:30 di martedì<br />
28 aprile, alla chiesetta della Facoltà di Economia. Giuro sulle trenta inutili pagine a<br />
colori della mia tesi che non è stata colpa mia! È la segreteria studenti che mi dice le<br />
cose in ritardissimo e mi mette in sessione 15° su 15 nel giorno sbagliato. Come direbbe<br />
un bergamasco, - pota, l’è andach isé! - . Ad ogni modo vi terrò informati in caso di<br />
ritardi vari, che faciliterebbero tutto.<br />
Non lo ripeterò più, ma mi mancherebbe non essere preso a sberle e buttato in fontana.<br />
Inoltre potrei anche dire cose intelligenti: non lasciate che l’ignoranza gratuita venga<br />
sbeffeggiata così impunemente.<br />
Saluti<br />
Brad “Azizolof” Pitza<br />
Perchè agli uragani vengono dati nomi di<br />
donna???<br />
Attualmente la regola riguardante il nome di<br />
ogni nuovo uragano prevede un nome maschile,<br />
poi uno femminile, il seguente maschile<br />
e così via. Una regola. Ebbene sì, esiste un<br />
regolamento perfino per dare i nomi agli uragani!!!<br />
La storia di questa<br />
regola è lunga…<br />
Per molti secoli, gli uragani<br />
sono sempre stati chiamati<br />
con il nome del Santo<br />
cattolico festeggiato il giorno<br />
in cui colpiva. Ma<br />
quando ci si è trovati di<br />
fronte a due uragani che<br />
avevano colpito nello stesso<br />
giorno in anni diversi, ci si è iniziati a confondere…<br />
Quindi sono state utilizzate le posi-<br />
Volley 2009 …<br />
stiamo arrivando<br />
Martedì sera in biblioteca D.Z. si è svolta la<br />
classica riunione di inizio stagione per la<br />
squadra di volley.<br />
La squadra di quest'anno, formata dallo zoccolo<br />
duro di quella dell'anno scorso con l'aggiunta<br />
di alcune talentuose matricole (Loffa,<br />
Denver, eMule e Foggia), ha partecipato quasi<br />
al completo; poche le cose che si sono decise,<br />
più che altro si è parlato dei futuri allenamenti<br />
della squadra e si è fatto un resoconto<br />
sul livello di presenza ad allenamento, che<br />
purtroppo è un po' basso, visto che in media<br />
ci si allena in sette persone, ma il messaggio<br />
6<br />
I PERCHÉ DEL SOMA<br />
zioni di latitudine-longitudine, ma questo<br />
metodo creava anch’esso dei doppioni.. La<br />
tradizione di dare nomi di donna agli uragani<br />
è stata iniziata durante la Seconda Guerra<br />
Mondiale dal Servizio di Previsione Meteorologica<br />
Militare americano, per rendere più facilmente<br />
identificabili le diverse tempeste in<br />
azioni di guerra. Poi nel 1<strong>95</strong>0, il World MeteorologicalOrganization<br />
(WMO) propose<br />
un sistema alfabetico<br />
basato<br />
sull'alfabeto militare,<br />
quindi su 26<br />
nomi. Gli esperti si<br />
accorsero (ma<br />
dai??) che avrebbero<br />
potuto esserci<br />
di nuovo dei problemi di confusione… Finalmente<br />
nel 1<strong>95</strong>3 l'organizzazione adottò una<br />
sembra essere già stato recepito, visto che<br />
nell'allenamento appena successivo all'incontro<br />
ci siamo presentati in dodici in palestra.<br />
All'ordine del giorno c'era anche la scelta del<br />
capitano della squadra; essendo stato il sottoscritto<br />
l'unico candidato,<br />
quest'anno ci tocca il Verbanico<br />
(in forma pietosa<br />
per lo più, visto che è completamente<br />
fermo dall'indoor<br />
da un anno e dal<br />
beach-volley da tre mesi)<br />
come capitano.<br />
Nelle mie prime righe per<br />
VdC da capitano, voglio<br />
esortare la squadra a<br />
partecipare sempre con più<br />
impegno agli allenamenti,<br />
soprattutto ora che il torneo<br />
è alle porte.<br />
Alle matricole chiedo una<br />
maggior presenza agli alle-<br />
Ti manca la briscola..eh.. Brad? Così adesso ti tocca laurearti!<br />
serie di nomi femminili (in ordine alfabetico)<br />
a rotazione, prevedendo di ritirare i<br />
nomi assegnati ad uragani particolarmente<br />
violenti e memorabili. E questa era<br />
un’ottima soluzione. Ma nel 1979 le femministe<br />
chiesero al WMO di aggiungere anche i<br />
nomi maschili: la richiesta fu accolta. Da<br />
allora la regola prevede nome maschilefemminile-maschile-femminile<br />
alternati. I<br />
21 nomi previsti ogni anno (le lettere q, u,<br />
x, y e z non vengono usate) sono riutilizzati<br />
ogni 6 anni, tranne quelli ritirati (come Hugo<br />
o Andrew e, probabilmente, Katrina).<br />
Quando un nome viene ritirato, il WMO sceglie<br />
un nuovo nome per rimpiazzarlo. Ed in<br />
caso di più di 21 uragani in un anno vengono<br />
utilizzati i nomi delle lettere<br />
dell’alfabeto greco. E così finisce la storia…<br />
Alla prossima!!!<br />
namenti visto che sarete voi la squadra del<br />
futuro, a Juanita e Rjcky chiedo di aver<br />
pazienza, perché lo sapete che sono una<br />
testa matta, e al resto della squadra di metterci<br />
il massimo come avete sempre fatto<br />
(escluso primo set della finale dell'anno<br />
scorso), e poi chiedo già grazie a Tony<br />
che per il terzo anno di seguito ha cambiato<br />
ruolo, dimostrando un grande<br />
spirito di sacrificio che deve essere di<br />
esempio a tutto il team bianco rosso.<br />
Avrei voluto concludere ringraziando la<br />
squadra per avermi votato eccetera eccetera,<br />
ma visto che siete stati obbligati<br />
a farlo andate a fanculo.<br />
Verbanico
Bentornati a cari lettori e come<br />
sempre in particolare alle<br />
gentili lettrici (sempre più numerose e disponibili<br />
a garbate conversazioni letterarie e di<br />
altro genere con l’autore-stanza 76, non ho<br />
bisogno di ricordarvelo). L’aria frizzante<br />
dell’inverno pavese è ormai un ricordo, ma<br />
purtroppo anche il bel tempo dei giorni scorsi<br />
se ne è andato (in poche parole: piove, governo<br />
cairolotto!). Il lato positivo della pioggia è<br />
che non c’è tempo migliore per rimanere in<br />
casa e leggere un buon libro (un altro lato<br />
positivo è che la pioggia lava la città, riportando<br />
esemplari in libertà di cairolotti di cane nel<br />
posto che spetta loro).<br />
Gli esami sono ancora una triste realtà per<br />
tutti gli studenti serii (Emil e Cipolla non hanno<br />
questi problemi) e il tempo per leggere<br />
non è molto, ma per chi può permettersi una<br />
sana pausa dai libri di testo, il suggerimento<br />
di questa settimana è un interessante thriller<br />
politico di Robert Harris (l’autore di Fatherland,<br />
tanto per intenderci…ok, tanto per intenderci<br />
fra lettori, per cui escludo Savini a priori).<br />
“Il Ghost Writer” (in originale The Ghost)<br />
è la storia, appunto, di un ghostwriter di professione<br />
(ovvero di uno scrittore, in questo<br />
caso di discorsi politici, che scrive per conto<br />
di altri, rinunciando a tutti i diritti d’autore<br />
sulle sue opere). Cinico e con una<br />
buona dose di disincan- tato umori-<br />
Dopo i giorni della catastrofe,<br />
è gia tempo di pensare alla<br />
ricostruzione. Al Presidente del Consiglio è<br />
stato chiesto di abbandonare i grandiosi piani<br />
di costruzione del ponte in<br />
Sicilia e di dirottare i 1,3<br />
miliardi di euro per aiutare<br />
a ricostruire il devastato<br />
Abruzzo.Ci sono già segnali<br />
di una possibile riorganizzazione<br />
delle priorità, comunque,<br />
è tutto tranne che<br />
chiaro se l’amato ponte di<br />
Messina di Berlusconi sarà<br />
sacrificato o se lo saranno<br />
solo i più piccoli investimenti<br />
in autostrade e ferrovie. Ovunque si<br />
trovino i soldi per farlo, ricostruire la città<br />
medievale dell’Aquila e degli altri 26 paesi<br />
circostanti sarà un progetto lungo e costoso.<br />
Sono circa 15.000, gli edifici danneggiati o<br />
distrutti dalla scossa di magnitudo 6.3<br />
della scala Rikter. Finora il governo ha<br />
promesso 30 milioni di euro per gli<br />
aiuti di emergenza e altri 16 milioni di<br />
euro per ricostruire e mettere in sicurezza<br />
scuole, edifici universitari e dormitori.<br />
Tutto ciò sarà solo una goccia<br />
nel mare, se la storia ci insegna qual-<br />
CARTA CANTA a cura di Andrea Goran Marcobelli<br />
smo, abituato ad aver a che fare con star del<br />
rock al tramonto e piccole celebrità, lo scrittore<br />
“fantasma” non esita ad<br />
accettare l'incarico di lavorare<br />
sulle memorie del Primo<br />
ministro britannico uscente<br />
Adam Lang, memorie attesissime<br />
e scottanti. Per lui è<br />
una grande occasione, resa<br />
ancora più allettante da un<br />
compenso astronomico impossibile<br />
da rifiutare. Ben<br />
presto, però, il ghostwriter<br />
capisce di aver fatto un<br />
terribile errore. Qualcun<br />
altro si era già dedicato allo<br />
stesso progetto, morendo in<br />
circostanze palesemente<br />
sospette solo qualche giorno<br />
prima. Ma ormai è troppo<br />
tardi: il controverso ex premier si rivela un<br />
personaggio con un passato pieno di segreti<br />
che tornano a tormentarlo, segreti che hanno<br />
il potere di uccidere.<br />
Ambientato in pieno inverno nella dorata reclusione<br />
di una residenza di lusso a Martha's<br />
Vineyard, "Il ghostwriter" è l'avvincente e realistico<br />
romanzo di un autore entrato a pieno<br />
titolo nel ristretto gruppo di cui fanno parte<br />
Forsyth e le Carré. Il primo ministro dimissionario<br />
che scrive le sue memorie (o meglio, se<br />
cosa. Ma facciamo un breve salto indietro. Dal<br />
1976, l’Italia ha speso 46 miliardi di lire per le<br />
ricostruzioni dopo tre terremoti - dai 4 miliardi<br />
per il terremoto di Assisi del 1997 ai 32<br />
miliardi per il terremoto<br />
di Napoli del<br />
1980 che uccise<br />
2.700 persone.<br />
L’esperienza italiana<br />
mostra che dopo<br />
terremoti devastanti<br />
servono almeno<br />
dieci anni per la<br />
ricostruzione, e questo<br />
nel caso migliore<br />
in cui il denaro fluisce<br />
tempestivamente. Oltre 12 anni dopo il<br />
terremoto di Assisi, più del 90% degli sfollati è<br />
ritornato nelle proprie case. L’esperienza di<br />
Napoli è molto meno chiara. I PM hanno indagato<br />
su dove fosse stato speso il denaro de-<br />
Avviso Rugby Intercollegiale<br />
le fa scrivere da un altro) per dieci milioni<br />
di dollari mentre sta per essere trascinato<br />
davanti al Tribumale dell'Aja come<br />
criminale di guerra, somiglia molto<br />
a un personaggio vero, come tanti<br />
in politica, arrivato dal nulla, allevato<br />
e protetto non si sa bene da<br />
chi e perchè, ma destinato a essere<br />
la pedina di un gioco che non<br />
controlla. C'è nella fiction anglosassone<br />
una vera ossessione per<br />
questo tema: basti pensare a The<br />
Manchurian Candidate", i film che<br />
attribuiva a un colosso mondiale<br />
dedito a esperimenti da brivido la<br />
"costruzione" del perfetto candidato<br />
alla Casa Bianca. Qui invece<br />
siamo in odore di servizi segreti e<br />
la vita inventata dell'ex primo ministro,<br />
falsa da cima a fondo , è la<br />
prova ( e gli scrittori sono bravi a intuire,<br />
più che a spiegare) di come la politica sia<br />
un teatro delle ombre. Il Ghostwriter, l'uomo<br />
invisbile, diventa il depositario di una<br />
verità che nessuno dovrebbe conoscere. E<br />
attraverso la metafora Harris racconta la<br />
democrazia corrotta e corruttibile, dove i<br />
politici non appartengono a se stessi, ma<br />
come in "The Manchurian Candidate", a<br />
qualcun altro.<br />
PERLE D’OSTREGA a cura di Ostrega<br />
Come sapete questa nuova disciplina verrà sperimentata per poi esser<br />
inserita nel Trofeo Intercollegiale. In seguito a varie decisione, ci sono un<br />
po’ di informazioni da sapere:<br />
• Gli allenamenti maschili saranno il II°, III° e IV° martedì del mese<br />
• Gli allenamenti femminili saranno il II°, III° e IV° lunedì del mese<br />
• La riunione dei rappresentanti sarà lunedì 04 Maggio 2009 alle ore<br />
17.00 presso la Segreteria del CUS<br />
• Il termine ultimo di iscrizione è venerdì 15 maggio 2009<br />
stinato a progetti mai completati. Ci furono<br />
scandali simili in seguito ad un terremoto<br />
del 1968 in Sicilia dove, una generazione<br />
più tardi, i sopravvissuti vivono ancora in<br />
case improvvisate nonostante grandi stanziamenti<br />
di fondi dello stato. Si stima che i<br />
danni del terremoto dell’Aquila siano pari a<br />
2 - 3 miliardi di euro. Le perdite<br />
“Assicurate” sono molto più basse, intorno<br />
ai 400 milioni di euro, perché pochissima<br />
delle persone colpite possiedono<br />
un’assicurazione sui terremoti. Per molti<br />
esperti del settore, il terremoto non dovrebbe<br />
colpire più di tanto la nostra già precaria<br />
economia. Il boom di ricostruzione “almeno<br />
localmente” una buona spinta economica.<br />
La Cina è stata in grado di assorbire<br />
l’impatto economico del grande terremoto<br />
dell’anno scorso che uccise 90.000 persone<br />
e fece crollare migliaia di scuole “perché<br />
era in una forte posizione”<br />
economica. L’Italia<br />
tutt’oggi non è in una<br />
forte posizione economica,<br />
eppure, assicurano<br />
gli esperti, “Il costo della<br />
ricostruzione anche se di<br />
miliardi di euro avrà<br />
poco impatto sul PIL<br />
dell’Italia, pari a circa<br />
2.300 miliardi di euro”.<br />
7
La nostra rubrica si conclude, malauguratamente,<br />
all’ombra di una legge regionale lombarda,<br />
di grave intralcio per tutte le attività<br />
artigianali a somministrazione diretta, compreso<br />
il Kebab (ma non McDonald’s!). Con<br />
qualche ultima considerazione (proprietà nutrizionali;<br />
questione della carne; consigli…), in<br />
un tempo in cui le forze del governo ostacolano<br />
l’integrazione e la piccola impresa, ci salutiamo.<br />
Grazie dell’attenzione.<br />
Parte VI – Il panino equilibrato<br />
(Conclusione)<br />
« Il kebab è sostanzialmente un piatto molto<br />
equilibrato: glucìdi del pane, vitamine delle<br />
verdure, proteine della carne e latticini magri<br />
della salsa. A trasformarlo in bomba calorica è<br />
l’aggiunta di patatine fritte, tonnellate di salsa<br />
e, soprattutto, l’impiego di carne di pessima<br />
qualità » (facilmente grassa), sostiene Catherine<br />
Poggi, dietologa. Un’inchiesta della rete<br />
svizzera TSR nel 2003 fornì risultati sorprendenti:<br />
15 dei 17 “kebabisti” analizzati utilizzavano<br />
carne troppo grassa, il 65% dei locali<br />
mentiva sul tipo di carne servita, nonché il<br />
35% dei campioni esaminati conteneva maiale!<br />
Il reportage provocò uno scandalo, specie<br />
tra i Musulmani. Ma qual è la verità? Ci sono<br />
negozianti che per massimizzare i profitti non<br />
esitano a rifornirsi presso stabilimenti scadenti<br />
nell’Europa dell’Est, ma sono eccezioni. Non<br />
bisogna farsi prendere dal panico: difatti,<br />
L’unica rubrica composta da una sola puntata<br />
Perché Brad è sempre in biblio e non in<br />
stanza e ciula il posto a tutti?<br />
Perché la sua sedia blu è rotta. La sua stanza<br />
inoltre è piena di problemi: la lampada al<br />
neon va a intermittenza, l’altra è senza il sotto<br />
e da le scosse, il letto è più corto del normale,<br />
il cuscino è fottutamente spesso, le<br />
coperte sono leggerissime, al comodino<br />
supersecret manca la chiave, una delle due<br />
sedie standard ha lo schienale crepato,<br />
l’allarme antincendio fuori dalla porta è iperapprensivo<br />
e soprattutto c’è inspiegabilmente<br />
una sezione di una trachea<br />
di cavia incollata al muro. È<br />
probabile infatti che qualcuno<br />
che aveva una sedia blu<br />
rotta, una lampada al neon<br />
che andava a intermittenza,<br />
l’altra che era senza il sotto e<br />
dava le scosse, il letto più<br />
corto del normale, il cuscino<br />
fottutamente spesso, delle<br />
coperte leggerissime, un comodino<br />
supersecret a cui<br />
8<br />
Ke - Kebab a cura di Giorgio Montolivo<br />
l’arrivo sul mercato di fornitori su vasta scala,<br />
che lavorano obbligatoriamente con enti di<br />
certificazione, ha migliorato la tracciabilità<br />
della carne, la verificabilità - vale a dire - della<br />
sua provenienza e circolazione. Valgono poi<br />
i consigli di Erwan Bensouiden, ex preparatore<br />
di döner, oggi animatore<br />
del blog ‘Le guide du<br />
kebab’: « 1- Diffidare del<br />
locale se a mezzanotte<br />
lo spiedo è ancora quasi<br />
intero. 2- Stessa cosa se<br />
è già piccolo a mezzogiorno.<br />
3- Evitare venditori<br />
sui viali trafficati. ».<br />
Considerazioni per affrontare<br />
al meglio la<br />
costante ascesa della<br />
“carne che gira”, il cui<br />
aumento, dal 2003, è<br />
stato del 20% annuo<br />
circa. Aprire un ristorante<br />
di questo tipo rimane<br />
un’esperienza redditizia:<br />
l’investimento è piuttosto<br />
basso (10.000 euro),<br />
gli ingredienti non costano<br />
molto, la preparazione<br />
è quasi inesistente e<br />
i salari minimi, visto che<br />
si tratta perlopiù di aziende a conduzione<br />
familiare. Quanto al consumatore, in tempi di<br />
crisi economica, il fascino sembra risiedere<br />
IL PERCHÉ DEL BRAD<br />
mancava la chiave, una delle due sedie standard<br />
con lo schienale crepato (questa era di<br />
Trinca, ne sono sicuro, l’ha scambiata dopo la<br />
festa di Rizzi!), un allarme antincendio iperapprensivo<br />
fuori dalla porta e una cavia tibetana<br />
in stanza con cui non sapeva che fare e non<br />
ha trovato niente di meglio da fare allora che<br />
farla a pezzi e metterne la trachea sotto vetrino<br />
e darne sfoggio in giro, abbia approfittato<br />
del fatto che Brad tornasse dalla Spagna 14<br />
giorni dopo l’apertura del collegio per fare<br />
qualche scambio. Sempre che non sia stato<br />
Bernieri, famoso scopritore del Buco del Bernieri<br />
ed ex-inquilino storico della stanza 9, a<br />
fare tutto sto casino in un raptus di follia.<br />
Non sarebbe il primo ad impazzire<br />
per cose così; è risaputo infatti che<br />
quando guardi a lungo nel Buco,<br />
anche il Buco ti guarda dentro.<br />
Brad allora migra e viene giù in<br />
biblio dove ci sono le sedie comode<br />
e le luci che funzionano.<br />
Brad Pizza<br />
A fianco un Brad Pizza d’altri tempi. Siamo<br />
infatti nel 2005 e il povero Valentino era<br />
già costretto a vivere in sala comune!<br />
anche nel prezzo: « Sei e u r o<br />
per un kebab con bibita e pa- tatine »,<br />
spiega un assiduo consumatore. « E il coefficiente<br />
sazietà non è paragonabile a quello<br />
di McDonald’s: due ore dopo aver mangiato<br />
un hamburger, spesso mi ritrovo ad avere<br />
fame. » Su questo e sugli<br />
altri argomenti, un’attenta<br />
riflessione (metodo estraneo<br />
al modus operandi<br />
della Lega) ci ha permesso<br />
di constatare la preponderanza<br />
di aspetti positivi (o,<br />
se non altro, in miglioramento)<br />
nella vita, in Europa,<br />
di quest’attività. Tuttavia,<br />
vista l’avversione di<br />
una cultura xenofoba riemergente,<br />
che ci impedisce<br />
di presumere una prosperità<br />
altrimenti logica, solo il<br />
tempo potrà dirci davvero<br />
quale futuro il Kebab abbia.<br />
Io dico: quando ne avete<br />
voglia, mangiatene. E come<br />
direbbe la nonna di un mio<br />
amico (non turco, anche se<br />
scanna-cristiani):<br />
“Mangiate con le mani”.<br />
"Secondo una stima comunitaria, durante la<br />
permanenza di Montolivo a Parigi, il fatturato<br />
dei Kebab francesi è incrementato del<br />
20%."<br />
Voci di Corridoio<br />
Megadirettore galattico<br />
Simone Pellegrin<br />
Direttore responsabile<br />
Giovanni Mason<br />
Vice Direttori Onorari<br />
Elia Ferrari<br />
Giovanni Ferrari<br />
Vice Direttori<br />
Andrea Violetto<br />
Giorgio Montolivo<br />
Comodino in sala carte<br />
nautiche<br />
Carlo de Grazia
White Pulp <strong>Plinio</strong> Fiction (2° parte)<br />
Segue dal numero 94<br />
Episodio IV – La birra è oro<br />
Sabato sera. Falliti i tentativi di uscita delle serate precedenti, ogni aspettativa si era riversata su quella sera: “Ci facciamo una pasta tutti insieme e poi troviamo<br />
un posto dove andare”. Alla conclusione della seconda giornata di sci, si avvertiva un generale clima di stanchezza, al punto che persino chi aveva passato<br />
la giornata alle terme, mostrava sintomi di un consunto isterismo. A due persone in particolare, quasi insospettabili, va il premio “Mestruazioni”. Giuliano,<br />
coricatosi all’ora di cena, bestemmiava in rumeno contro Montolivo (la signorina Rottenmeier), per aver messo su l’acqua (col compito di preparare la cena<br />
per tutti) nello stesso appartamento. Ema, invece, è stato il protagonista di una vicenda un po’ più complessa, che descriviamo schematicamente. || Ema ha<br />
appena aperto una delle poche Peroni rimaste, che si gode con una certa gelosia. Franz chiede a Savini di pigliargli una birra. La birra di Ema è la più vicina ed<br />
è già stappata (e noi sappiamo che Savini cerca di ridurre gli sbattimenti a zero): Jules, con poca accortezza, anzi con disinvoltura, prende la birra per porgerla<br />
al Pradella. L’ira di Dio. Parte una bestemmia in lampedusano strettissimo, con un mano tira un pugno e ribalta il tavolo, con l’altra riprende la birra, e comincia<br />
a insultare Jules, costernato e alquanto smarrito, al punto di fargli perdere buona parte di autostima. Savini indietreggia e sparisce. La perfida signorina<br />
Rottenmeier, che dirimpettaia aveva seguito tutta la scena, in un momento di rilassamento di Ema, sostituisce la birra incriminata con un’altra Peroni quasi<br />
vuota. Senza farsi vedere e riuscendo a raggirare con tono severo le successive rivendicazioni di Ema, un po’ spaesato e affranto, soprattutto quando lei gli<br />
offre comunque la birra, in segno di necessaria comunione del bere. Ema, per orgoglio, rifiuta e sorseggia la propria fondazza dissimulando sconforto. Ignaro<br />
della macchinazione, Marcellus coglie prontamente l’offerta e conquista la birra agognata. || Esaurite le riserve, sotto la guida (di gusto preadolescenziale) di<br />
Bormio, abbiamo raggiunto il centro e abbiamo passato la sera a fare spola tra due locali (ai limiti della provincialità) ai due lati della strada. Ad ogni attraversamento,<br />
perdevamo compagni. Alle quattro del mattino, superstiti solo Oda e Rizzi, fuoriesce a sorpresa dalla fauna locale un Kufù incapace di parlare, supportato<br />
dalla sgradita favella di D’Artagnan (non molto stabile), che continuava a ordinare cocktail che si rovesciava sui piedi. Fu finalmente col culo sul letto,<br />
mentre il Monto sognava di combattere contro lo yak (Marce russa così), che Oda, suggestionato dai vaneggiamenti di Rizzi<br />
sui wurstel, abbandonò del tutto la malsana idea di svegliarsi alle 7:30 per non beccare coda alla biglietteria degli impianti.<br />
Episodio V – La situazione Yoghi<br />
Yoghi non si smentisce mai: varcato, in ritardo, il cancello del collegio, sono cominciate le sue paranoie. Quando tutte le<br />
macchine erano già pronte per partire e tutti pressavano per caricare le scorte rimaste sulla C2, alla quale era destinato<br />
Cremino, Yoghi già sosteneva che questa sua condizione fosse dovuta a uno scazzo di tutti gli altri nei suoi confronti. Nonostante<br />
i caratteristici ritardi, sulle piste era impossibile perderlo: bastava girarsi e cercare all’orizzonte un Ent rasta, vestito<br />
di arancione, sugli sci. Al ritorno, mentre cercava di stipare la borsa degli scarponi nel costretto spazio dietro il suo sedile,<br />
ha riversato la rabbia repressa degli ultimi mesi su Savini, che, pungolato da Rizzi, gli proponeva di trasportare l’ultima cassa<br />
di birra rimasta. “Dai Yoghi, così poi te la bevi” sono state le sue ultime parole. (Non ne abbiamo più avuto notizia.) E’<br />
inoltre da ricordare che, nel corso del weekend bianco a Bormio, Yoghi ha fatto un salto a casa per il fine settimana.<br />
Episodio VI – I coniugi Pradella<br />
Il vecchio Franz, che come sapete è impegnato in una relazione da diversi anni, non ha perso l’occasione di trascorrere questo White <strong>Plinio</strong> in buona compagnia<br />
della consorte Juanita. Ogni mattina alle sei, Juanita sgattaiolava nell’appartamento attiguo, beveva i resti di caffè del giorno prima, e andava sulle piste,<br />
più volte tentando di coinvolgere i vicini. Solo Yoghi un giorno ha accettato: i coniugi lo hanno incontrato sulle piste a fine giornata, comunque soddisfatto<br />
della levataccia. La coppia, dedita a sci hard dal primo all’ultimo minuto, sognava un gran finale per domenica sera, preparando<br />
una prestazione spettacolare; ma ha dovuto rinunciare a causa della forte emicrania della Piacentina, strappata alle piste<br />
nel primo pomeriggio.<br />
Episodio VII – Marcellus Macchi e la pinta di braulio<br />
Venerdì è il primo giorno di sci e il leader indiscusso della compagine fraccarotta è anche lo special guest di questa vacanza:<br />
rispolverato il vecchio spirito di comitiva, qualche aforisma e il vestito da sci, ha fatto fare a tutti un gradito salto indietro di<br />
qualche anno. E’ lui che sulle piste da sci intercetta due “bastarde” (sic) dell’università di Pavia, con cui trascorriamo piacevoli<br />
ore di sci e brindiamo a bombardino a ogni risalita. Special guest è anche Oda, che sfoggia una variopinta tuta vintage (non si<br />
sa se professionale, ma senz’altro attillata) e una fighissima maschera da mostro, che attira le invidie degli sciatori. (Uno addirittura<br />
se ne esce con: “Già eri brutto senza…”). Alla fine del primo giorno, divisi in gruppetti dispersisi, a non demordere sono<br />
proprio Marce, Oda… e Monto. “Fatemi un segno con la racchetta quando non passa nessuno!”. Oda ormai conosceva il salto:<br />
non avrebbe più commesso errori di valutazione del terreno di atterraggio. Ringalluzzito dalla figata di sci che aveva affittato,<br />
Oda stava per partire a uovo verso la scommessa della giornata. Marce e Monto ai bordi della pista. Buona la prima curva, per<br />
evitare il dosso; buona la compressione, per evitare l’avvallamento; ma al momento dello stacco, gli sci non se la sono sentita…<br />
e sul culmine, incollati alla neve, proseguono il loro tragitto. In compenso, i piedi di Oda, staccatisi dagli sci, procedono in<br />
aria con un capitombolo verso valle che – in modo imprevisto – regala una scena spettacolare agli astanti. Per Adolfino il primo giorno è quasi un battesimo<br />
anche per lo sci… Prudente, segue Gesù curva dopo curva, certo di potersi affidare alla sua valdostanità. Quest’ultimo non accelera troppo e lo aspetta, spiegandogli<br />
i movimenti giusti… poi cade e anche lui perde entrambi gli sci, sotto gli occhi increduli e delusi di Adolfino, ormai alcolista in pectore. Più tardi, unica<br />
consolazione per Oda prima del rientro, è il tanto atteso “muro di San Pietro”… Lasciati avanti Marcellus e Monto, il grande Garessino si imbatte nel pianto<br />
di una bambina che piantava le lamine al di sopra della terribile pendenza, impossibilitata a scendere e tantomeno a<br />
salire, volgarmente ignorata persino dal padre. Muro o bambina? Bambina o muro? Attanagliato dal dubbio, mezz’ora<br />
dopo, raggiunge i compagni, un po’ affranto… aveva scelto la bambina. Passato il tramonto, a pelle di leone, Fantozzi.<br />
E ci dirigiamo in gruppo alla grande casa del Braulio. La prima grande menata di Marcellus è rappresentata dalla<br />
mancata visita delle cantine, chiuse poco prima del nostro arrivo. Da qui in avanti è un susseguirsi di fatti mortificanti.<br />
Infatti, malgrado gli ostinati tentativi del piacente Verbanese di corrompere con la seduzione la signora Braulio<br />
(alquanto attempata, ma impassibile agli approcci), non è riuscito ad ottenere la PINTA di Braulio con ghiaccio che<br />
tanto desiderava, suscitando anzi uno schernevole siparietto ad alta voce tra la vecchia e il figlio al bancone. Epilogo.<br />
Genova, da qui in poi soprannominato “il Ranger”, ha perso il gruppo alla prima pista e telefona a Turker (a<br />
Pavia!) per chiedergli dove fossero gli altri.<br />
Episodio VIII – A colazione (end)<br />
Alta la luna veglia sulla casa del White <strong>Plinio</strong> e già le caffettiere sono sui fornelli, pronti ad essere accesi per il caffè<br />
mattutino. C’era anche Splendid.<br />
9<br />
Monto, Oda e Rizzi
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LEZIONI DI STILE<br />
E la seconda domanda che vi farete sarà: ma chi cavolo è Griziotti?<br />
Benvenuto Griziotti (1884-1<strong>95</strong>6)<br />
A cinquant’anni dalla scomparsa, nell’opera di Benvenuto Griziotti ritroviamo<br />
teorie e concetti ancora fecondi. La critica del diritto propugnata<br />
da Griziotti si basa sulla precisa conoscenza della legge, sull’indagine<br />
economica e sull’esplicita individuazione dei giudizi etici e politici coinvolti.<br />
È un metodo rigoroso, non sempre totalmente seguito negli studi<br />
di analisi economica del diritto oggi tanto in auge. L’interpretazione della<br />
norma tributaria (in chiave antielusiva e antiformalistica), gli effetti di<br />
imposte e debito pubblico, l’importanza del concetto di capacità contributiva,<br />
il ruolo delle istituzioni nell’economia sono temi tipici della riflessione<br />
di Griziotti tuttora al centro dei principali problemi che riguardano<br />
le forme desiderabili dei sistemi tributari e il dibattito sui rapporti economici<br />
e finanziari tra Stato e cittadini.<br />
Era il 10 maggio 2006, e questo<br />
articolo era sul <strong>Numero</strong> 18<br />
di Voci di Corridoio a firma di<br />
un giovanissimo Stefano Tinelli.<br />
Altri tempi, in cui qualcuno<br />
sapeva ancora cosa fosse lo<br />
stile e la sportività. Ahimè i<br />
tempi cambiano, e gli inetti si<br />
credono leoni.<br />
Ma noi <strong>Fraccaro</strong>tti siamo magnanimi;<br />
sarebbe stato troppo<br />
facile deridere gesti senza<br />
troppo capo ne coda, frutto di<br />
sporadici entusiasmi di un<br />
pomeriggio. Noi vogliamo essere<br />
gentile e così diamo, ai<br />
poveri griziottini, griziottesi,<br />
griziottani o come cavolo si<br />
chiamano, una bella lezione di<br />
stile targata:<br />
FRACCARO 20<br />
GRIZIOTTI 0<br />
Segno pure Cincinnato, e siccome<br />
era troppo far segnare il<br />
portiere, Giuliano si limitò a<br />
parare un rigore.<br />
Cosa dire di altro? Leggete ed<br />
imparate un po’ tutti<br />
Nella foto qui sopra riusciamo a scorgere lo sguardo di Benvenuto Griziotti.<br />
Guardate bene, ha la tipica espressione di un genio incompreso, a cui viene<br />
intitolato un <strong>Collegio</strong> di dubbia qualità e che sembra dire: “A saperlo, andavo a<br />
zappare-… altro che studi sulla critica del diritto!” Come dargli torto?
SAPEVATELO<br />
Ben ritrovati amanti del Quiz. Ecco per voi il caro Sapevatelo. La settimana<br />
non ha vinto nessuno, non perché<br />
nessuno abbia indovinato, ma solo<br />
perché io ho dimenticato chi e quando<br />
avesse risposto, e i miei appunti<br />
sono andati buttati nelle pulizie di<br />
primavera. Tanto avrebbe vinto Franz<br />
come sempre dai… quindi ora, per<br />
insidiare il suo podio, vi offro i miei<br />
soliti tre indovinelli. Prima di tutti,<br />
individuate il <strong>Fraccaro</strong>tto misterioso<br />
che si nasconde dietro i le 3 immagini<br />
qui sopra, poi trovare l’intruso nell’immagine sotto ed infine trovate le<br />
10 differenze nelle due immaginette qui a fianco. Lo squirting vi aspetta!!<br />
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