Download - IPSE Il Risveglio degli Angeli
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sul telefonino lo riporta alla realtà. “Visto, parlo del diavolo<br />
e...<br />
Fratellino sono in città, ci sei per un aperitivo stasera? Ho bisogno di<br />
parlarti. Nicola.<br />
Marco, rapido, digita una risposta positiva con i tasti del cellulare,<br />
dando al caro amico un appuntamento per le diciannove<br />
della sera. «Speriamo che Valeria non debba dire la sua se<br />
esco con Nicola, in fondo sono in ferie, un po’ di svago me lo<br />
merito, giusto Jebrail?» dice, rivolgendosi al gatto accarezzando<br />
il suo pelo bianco, ma il micio apparentemente infastidito<br />
dal gesto gli risponde con un morso al dito e un graffio sul<br />
polso. Marco ritrae istintivamente la mano. «Ahi! Ovviamente<br />
sei di parte tu eh? !».<br />
Mentre le mani bagnate dall’acqua fredda del rubinetto passano<br />
sul suo viso, Marco osserva la sua immagine nello specchio<br />
che mostra un ragazzo di trent’anni, dai capelli poco lunghi<br />
castani mossi, barba medio lunga e ben curata, due occhi<br />
di un verde scuro misto al nocciola dal taglio fino e una pelle<br />
chiara. Toccandosi con le mani la folta capigliatura, per un secondo<br />
si sofferma sulla parte sinistra della nuca, accarezzando<br />
con il dito indice il rilievo di una profonda cicatrice.<br />
“Sono passati quindici anni da quella notte”. La sua memoria<br />
torna al 1995, quando una sera, ritornando a casa<br />
dopo una pacata festa con gli amici, perse il controllo della<br />
sua moto, una Dragstar 650 urtando il guardrail, rotolando<br />
più volte sull’asfalto; il casco balzò via dalla nuca, solo dopo<br />
avere battuto violentemente la testa, sulla barriera di metallo.<br />
In seguito restò in coma per due notti, risvegliandosi il terzo<br />
giorno.<br />
Scuotendo la testa, torna in sé, lasciando quel terribile ricordo<br />
sopito in un angolo nascosto della sua memoria. «Jebrail,<br />
vado a prendere la nostra “regina” a lavoro, torniamo subito<br />
quindi vedi di non fare troppi danni, eh?» lanciando un’ultima<br />
occhiata all’appartamento, chiude la porta dietro di sé, scendendo<br />
in fretta le scale, sale poi sulla sua spider, una Mazda<br />
MX5 grigia polvere di luna, con la capote nera.<br />
Valeria lavora alla biblioteca comunale della città, laureata e<br />
motivata, è professionalmente legata al suo incarico conces-<br />
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