Download - IPSE Il Risveglio degli Angeli
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gnoto da noi o forse è destino, francamente resto concentrato<br />
nel presente, fratellino mio».<br />
«Senti, forse quel Merlot era un po’ troppo pesante e sai, a<br />
stomaco vuoto, la suggestione gioca brutti scherzi». Con fare<br />
decisamente più calmo, Marco sembra aver riacquistato la ragione;<br />
in un attimo si è fatto non so quanti ragionamenti mentali,<br />
rendendo sempre più facile ed elementare quella situazione<br />
che si era venuta a creare, lasciando che il suo sguardo si<br />
distogliesse dall’asfalto, per cercare la complicità dell’amico, il<br />
quale, al contrario di lui, resta immobile a fissare il parabrezza.<br />
«Che dire fratellino, se “quella” è solo fantasia, questa non<br />
dovrebbe fargli male». <strong>Il</strong> vedere Nicola estrarre una pistola<br />
dalla tasca interna della giacca e il voltarsi nuovamente con<br />
gli occhi sulla strada, in cerca di cosa ha catturato l’attenzione<br />
dell’amico è tutt’uno. Sul cofano della macchina, intenta<br />
ad aggrapparsi alla forte velocità è nuovamente quella strana<br />
figura, questa volta a pochi metri da lui è ancora più facile distinguerla.<br />
Nera, simile a un’ombra, con capelli lunghi ondulati<br />
che, contro vento, lasciano a tratti intravedere quegli occhi<br />
gialli sgranati che come ipnotizzati fissano Marco, il quale per<br />
più di una volta perde il controllo della macchina costretto a<br />
diminuire la velocità. «Che vuoi fare con quella cosa? Nico,<br />
aspetta che mi ferm...».<br />
«Non rallentare e non fermarti assolutamente! Ci penso io,<br />
tu continua ad andare, lei vede solo te, non sa che io sono<br />
qui quindi tienila occupata!» il tono autoritario di Nicola infastidisce<br />
Marco; conosce il suo amico da tanto di quel tempo<br />
che mai si sarebbe rivolto a lui in quel modo; tante sarebbero<br />
le cose da dirgli, ma preferisce seguire quel suggerimento<br />
folle, concentrando il suo sguardo in quello della Seguace e<br />
spingendo ancora di più il piede sull’acceleratore, toccando<br />
così circa centonovanta chilometri orari. Aperto il finestrino,<br />
Nicola, puntando le gambe saldamente al sedile della macchina<br />
e arrotolandosi più volte la cintura di sicurezza al braccio<br />
sinistro, si sporge con mezzo busto fuori dall’abitacolo,<br />
preparandosi a sparare contro quella terrificante figura. In<br />
un istante tutto l’interno del veicolo è pervaso da un vento<br />
gelido proveniente da fuori a causa dell’eccessiva velocità.<br />
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