16. Sindromi da alterata pressione endocranica
16. Sindromi da alterata pressione endocranica
16. Sindromi da alterata pressione endocranica
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
di, con l’accentuarsi dell’edema, ne sono sommersi.<br />
L’escavazione centrale fisiologica del disco ottico si riduce<br />
progressivamente fino a scomparire quando la sua<br />
protrusione <strong>da</strong>l piano retinico raggiunge una sfocatura<br />
correggibile con +2 – +3 diottrie. In questa prima fase,<br />
l’acuità può rimanere apparentemente conservata anche<br />
per molto tempo, anche se un’accurata esplorazione<br />
campimetrica è in grado di rivelare un ingrandimento<br />
dello scotoma paracentrale fisiologico (corrispondente<br />
all’edema papillare). In una secon<strong>da</strong> fase il papilledema<br />
diventa più marcato associandosi ad essu<strong>da</strong>ti fibrinosi<br />
perivenosi e capillari disseminati nelle aree retiniche<br />
peripapillari, e possono insorgere scotomi retinici ad irregolare<br />
distribuzione quadrantica, preferenzialmente<br />
nasale inferiore. In una terza fase, l’effetto devastante<br />
della stasi si manifesta al completo con la comparsa di<br />
massive emorragie retiniche perivenose di aspetto raggiato<br />
«a fiamma» (Fig. <strong>16.</strong>3).<br />
Questa fase coincide con la perdita dell’acuità visiva<br />
per allargamento dello scotoma fisiologico all’area<br />
retinica centrale (scotoma cieco-centrale): il <strong>da</strong>nno<br />
retinico e delle fibre ottiche è irreversibile. Se l’ipertensione<br />
intracranica regredisce (interventi decompressivi),<br />
l’edema, gli essu<strong>da</strong>ti e le emorragie si riassorbono lentamente,<br />
e la papilla ottica assume un aspetto pallido,<br />
atrofico. In questa quarta ed ultima fase, coincidente con<br />
una cecità <strong>da</strong> atrofia ottica secon<strong>da</strong>ria, il disco ottico appare<br />
di colore bianco-grigiastro, a margini sfumati, e la<br />
lamina cribrosa risulta nascosta <strong>da</strong> una porliferazione<br />
glio-connettivale reattiva, che nelle regioni peripapillari<br />
sede di pregresse emorragie dà luogo alla formazione di<br />
pliche coroidee.<br />
<strong>Sindromi</strong> <strong>da</strong> <strong>alterata</strong> <strong>pressione</strong> intracranica<br />
609<br />
Il papilledema non è un segno esclusivo di ipertensione<br />
intracranica, potendo essere simulato<br />
<strong>da</strong>lla presenza di «drusen», escrescenze ialine della<br />
membrana di Bruch (lamina basale coroidea) in<br />
corrispondenza del disco ottico, o dipendere <strong>da</strong><br />
lesioni immediatamente extraoculari (stenosi locale<br />
delle vie liquorali retrobulbari, varici ed<br />
angiomi orbitari), o intraoculari, quali malformazioni<br />
vascolari e patologia del disco ottico su base<br />
infiammatoria (papillite) o ischemica (neuropatia<br />
ottica ischemica anteriore). L’apporto oculistico,<br />
che si avvale di specifiche tecniche diagnostiche<br />
quali l’ecografia Doppler dell’orbita, l’angiofluorografia<br />
retinica, e la valutazione dell’acuità e<br />
del campo visivi restano perciò determinanti per<br />
un’eventuale diagnosi differenziale.<br />
Nei tumori, il papilledema insorge più frequentemente<br />
e precocemente quando la lesione<br />
è localizzata nella fossa cranica posteriore. Le<br />
localizzazioni orbito-frontali, della doccia<br />
olfattoria o dell’ala dello sfenoide possono causare<br />
la rara sindrome di Foster-Kennedy, costituita<br />
<strong>da</strong> atrofia ottica unilaterale per com<strong>pressione</strong><br />
diretta del nervo <strong>da</strong> parte del tumore e <strong>da</strong><br />
papilledema controlaterale per ipertensione<br />
intracranica.<br />
Fig. <strong>16.</strong>3 - Papilla ottica normale (A) e papilledema in fase avanzata (B). Notare in B l’allargamento del diametro papillare,<br />
l’aspetto cotonoso del disco ottico che maschera lamina cribrosa e vasi, il turgore delle vene e la presenza di essu<strong>da</strong>ti ed<br />
emorragie iuxtapapillari.