Mensile di informazione - Anno LXI - N° 4 - Centro Studi Sanguis ...
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Missioni Nel Segno del Sangue<br />
Anche noi Missionari partecipavamo,<br />
soprattutto per l’artigianato,<br />
esponendo i prodotti<br />
dei nostri laboratori. I mobili<br />
migliori finivano in mostra.<br />
I carcerati arrivavano sempre<br />
primi. Era lodata la loro precisione,<br />
forse anche perché non<br />
avevano troppe <strong>di</strong>strazioni...<br />
Ma soprattutto per il contributo<br />
essenziale che dava quel giovane<br />
carcerato condannato a tre<br />
anni per aver tagliato più alberi<br />
<strong>di</strong> quanti gliene erano stati concessi.<br />
Noi dovevamo accontentarci<br />
del secondo posto!<br />
Tornato un giorno a celebrare<br />
la messa in prigione, mi congratulai<br />
con gli ospiti per la loro<br />
bra vura in ogni campo delle<br />
attività che svolgevano, ripagate<br />
dai premi. Notai sul volto dei<br />
presenti grande fierezza.<br />
Li esortai a continuare a dare<br />
attestati delle loro capacità per<br />
far ben sperare riguardo al comportamento<br />
che avrebbero tenuto<br />
tornati in libertà, vivendo onestamente<br />
con le loro famiglie.<br />
A fine messa il giovane artista<br />
dei mobili mi volle parlare.<br />
Mi chiese <strong>di</strong> trovargli un posto<br />
<strong>di</strong> lavoro appena sarebbe uscito<br />
dal carcere. Gli promisi che l’avremmo<br />
assunto nella nostra<br />
falegnameria con contratto a<br />
tempo indeterminato. Fu contento<br />
e ogni volta che andavo a<br />
celebrare in carcere ci ricordavamo<br />
a vicenda la promessa.<br />
Attendeva con ansia <strong>di</strong> tornare a<br />
vivere in libertà.<br />
106<br />
Quando finalmente uscì dal<br />
carcere mi venne a trovare. Aveva<br />
rivisto la moglie e i figli, i<br />
genitori e l’intera parentela. Il<br />
giorno stesso fu assunto nella<br />
nostra falegnameria, che in<br />
pochi mesi fece segnare un balzo<br />
sostanziale nella qualità del<br />
prodotto. Avemmo delle commissioni<br />
anche dal Governo<br />
locale.<br />
Dopo un anno decidemmo <strong>di</strong><br />
nominare l’ex carcerato insegnante<br />
dei giovani appren<strong>di</strong>sti.<br />
Svolse con molta competenza<br />
questo nuovo compito. Nelle<br />
competizioni annuali si poteva<br />
<strong>di</strong>re che il primo posto era assicurato.<br />
L’uomo che aveva provato la<br />
durezza del carcere era <strong>di</strong>ventato<br />
una persona realizzata, un<br />
punto <strong>di</strong> riferimento sia nel<br />
lavoro che nella vita.<br />
Un giorno mi volle parlare <strong>di</strong><br />
un progetto che portava in cuore.<br />
Aspirava a compiere un passo<br />
ulteriore, che gli assicurasse<br />
un red<strong>di</strong>to maggiore, per provvedere<br />
meglio alla sua famiglia.<br />
Voleva tornare ad essere impresario<br />
nella ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> legname<br />
pregiato da tagliare nei boschi,<br />
Era il lavoro che esercitava prima<br />
<strong>di</strong> entrare in carcere.<br />
Lo guardai profondamente<br />
negli occhi e gli suggerii <strong>di</strong> fare<br />
un passo alla volta per superare<br />
la tentazione del facile guadagno<br />
e finire <strong>di</strong> nuovo negli<br />
ingranaggi che lo avrebbero<br />
ricondotto in prigione. Mi rispo-<br />
se che aveva capito e si attenne<br />
ai miei suggerimenti.<br />
Per evitare la tentazione <strong>di</strong><br />
appropriarsi ingiustamente dei<br />
beni dello Stato, avrebbe continuato<br />
il suo lavoro e con un<br />
poco <strong>di</strong> aiuto da parte dei Missionari<br />
avrebbe anche pagato le<br />
licenze per tagliare gli alberi nel<br />
bosco. Per un anno tutto andò<br />
bene. Il legname me lo portava e<br />
veniva pagato imme<strong>di</strong>atamente<br />
per investire in nuove concessioni.<br />
Se ciascuno coltiva bene i<br />
doni che ha ricevuto dal Signore<br />
raccoglie frutti abbondanti. In<br />
pochi anni l’ex carcerato riuscì a<br />
comprarsi un camion <strong>di</strong> seconda<br />
mano e a mettere da parte un<br />
capitale che gli consentì <strong>di</strong><br />
sostenere la sua famiglia e <strong>di</strong><br />
tenere una squadra <strong>di</strong> lavoratori<br />
alle proprie <strong>di</strong>pendenze… A<br />
questo punto mi chiese <strong>di</strong> potere<br />
lasciare il lavoro perché aveva<br />
già formato degli ottimi falegnami<br />
e non poteva più avere tempo<br />
per controllare i suoi lavoratori.<br />
Questo ex carcerato è <strong>di</strong>ventato<br />
uno dei più ricchi della<br />
zona. La sua onestà era riconosciuta<br />
da tutti. Venne a ringraziarmi,<br />
perché <strong>di</strong>ceva che senza<br />
l’aiuto dei Missionari sarebbe<br />
senz’altro tornato in galera per<br />
<strong>di</strong>sperazione!<br />
Era finalmente felice e sempre<br />
<strong>di</strong>sponibile a fare del bene<br />
agli altri. Quando seppe che<br />
ritornavo in Italia, volle comprare<br />
la mia macchina che ha<br />
tenuto come un portafortuna!