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numero 3, autunno bis - Parrocchia di mezzolombardo

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IN COMUNIONE – XXIV – AUTUNNO 2011<br />

ALLARGHIAMO GLI ORIZZONTI<br />

Con il crescente <strong>numero</strong><br />

<strong>di</strong> separati e <strong>di</strong>vorziati<br />

nella nostra società,<br />

la Chiesa non può più ignorare<br />

il problema della loro (ri)accoglienza<br />

nella comunità cristiana.<br />

Negli ultimi trent’anni<br />

molti sono stati i documenti<br />

ufficiali che esprimevano il<br />

suo interesse, ma ora si sente<br />

il <strong>bis</strong>ogno <strong>di</strong> un rinnovamento<br />

più profondo. Già infatti a<br />

partire dal 1981 con la “Familiaris<br />

consortio” veniva sollecitata<br />

la comunità ecclesiale a<br />

sostenere più che mai il separato,<br />

mostrandogli stima, solidarietà<br />

e comprensione. Anni<br />

dopo, nel 1993, segue un ulteriore<br />

invito da parte del Direttorio<br />

<strong>di</strong> pastorale familiare<br />

“al rispetto e alla <strong>di</strong>screzione<br />

verso situazioni familiari <strong>di</strong>fficili”.<br />

Nel 2001 i vescovi lombar<strong>di</strong><br />

sottoscrivono un nuovo<br />

ammonimento alle comunità<br />

cristiane contro la solitu<strong>di</strong>ne<br />

e l’emarginazione dei separati<br />

auspicando per loro dei «segni<br />

e gesti che rendano chiaro<br />

a tutti che nessuno è escluso<br />

dalla misericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Dio,<br />

che nessuno è mai abbandonato<br />

da Dio, ma solo cercato<br />

ed amato».<br />

«Il Signore è vicino<br />

a chi ha il cuore ferito»<br />

Educare alla riaccoglienza dei separati, che si sentono dalla Chiesa sfrattati<br />

L’ufficio <strong>di</strong> pastorale familiare<br />

Cei, che ha già promosso due<br />

convegni sul tema “accoglienza<br />

dei separati” nel 1999 e 2006,<br />

si sta dando da fare: durante<br />

l’ultimo recentissimo incontro<br />

<strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento tenutosi<br />

a Salsomaggiore a fine giugno<br />

del corrente anno è stato<br />

tracciato un nuovo, rivoluzionario<br />

percorso, mirato ad aggiornare<br />

la pastorale in proposito<br />

adottando un atteggiamento<br />

più aperto e <strong>di</strong>sponibile. I<br />

tanti esperti intervenuti durante<br />

il convegno hanno cercato <strong>di</strong><br />

delineare il problema proponendo<br />

soluzioni per contenerlo.<br />

In particolare si vuole poter<br />

rendere la Chiesa ancora accogliente<br />

per tutte quelle persone<br />

che se ne sentono emarginate,<br />

avendo rotto il vincolo del loro<br />

matrimonio religioso.<br />

La dottrina cattolica segue una<br />

linea severa circa la rottura <strong>di</strong><br />

un sacramento quale il matrimonio.<br />

La separazione dei coniugi,<br />

cioè quando questi non<br />

vivono più insieme, è descritto<br />

come un atto teologicamente<br />

irrealizzabile. Non è possibile<br />

infatti <strong>di</strong>videre ciò che<br />

Dio ha congiunto. Per giustificare<br />

un comportamento co-<br />

<strong>di</strong> Eleonora Dalfovo<br />

sì saldo, è necessario capire cosa<br />

simboleggia il vincolo <strong>di</strong>strutto.<br />

Il matrimonio per un<br />

cristiano rappresenta il valore<br />

universale dell’umanità, esprime<br />

e comunica l’amore <strong>di</strong> Cristo<br />

per la Chiesa e per questo è<br />

stato elevato a sacramento. Uomo<br />

e donna si cercano per fondare<br />

una famiglia, cellula prima<br />

e vitale della società. Il loro<br />

amore è dono reciproco, totale,<br />

unico, fedele ed in<strong>di</strong>ssolubile.<br />

Come l’amore umano è simbolo<br />

<strong>di</strong> quello <strong>di</strong> Cristo, l’amore<br />

<strong>di</strong> Cristo è modello e sostegno<br />

<strong>di</strong> quello umano. Attraverso la<br />

loro unione, liberamente scelta<br />

ed ispirata dall’amore, i coniugi<br />

ricevono in dono lo Spirito<br />

Santo che permette loro <strong>di</strong><br />

amarsi come Cristo ha amato la<br />

sua Chiesa. Il vincolo che dunque<br />

spiritualmente si viene a<br />

creare tra due persone <strong>di</strong>verse,<br />

ora una carne sola, è sacro ed<br />

intoccabile.<br />

Secondo la dottrina dunque<br />

due coniugi che “non si vogliono<br />

più bene” e vivono separati,<br />

hanno <strong>bis</strong>ogno dell’attenzione<br />

premurosa della comunità poiché<br />

ne fanno ancora parte. Se<br />

questi non cercano il <strong>di</strong>vorzio,<br />

ma anzi <strong>di</strong> ristabilire la convi-

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