numero 3, autunno bis - Parrocchia di mezzolombardo
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venza, si pentono dei propri<br />
torti e perdonano quelli altrui,<br />
rimangono in pieno accordo<br />
con la Chiesa. Stesso è il trattamento<br />
per <strong>di</strong>vorziati (quin<strong>di</strong><br />
legalmente separati da almeno<br />
tre anni, e risultanti civilmente<br />
nubile e celibe) a patto che<br />
rimangano fedeli ai doveri familiari<br />
del primo matrimonio e<br />
quin<strong>di</strong> del partner. Diversa è la<br />
con<strong>di</strong>zione dei cosiddetti “casi<br />
gravi”. La linea della Chiesa<br />
impone che <strong>di</strong>vorziati risposati<br />
(coloro hanno ripu<strong>di</strong>ato il<br />
loro compagno in Cristo), coniugi<br />
sposati solo civilmente (e<br />
cioè ignorano il significato del<br />
matrimonio religioso) e conviventi<br />
(poiché non si prendono<br />
l’impegno reciproco definitivo)<br />
non possano accedere ai sacramenti<br />
quali Comunione o Confessione,<br />
assistere come padrini<br />
o madrine ai sacramenti o<br />
essere membri <strong>di</strong> consigli pastorali<br />
o responsabili <strong>di</strong> attività<br />
ecclesiali. La Chiesa sottolinea<br />
che questa loro con<strong>di</strong>zione<br />
<strong>di</strong> sfavore rimane fintanto che<br />
questi non cambino situazione,<br />
IN COMUNIONE – XXV – AUTUNNO 2011<br />
essendo sempre e comunque<br />
parte della comunità religiosa.<br />
Alla comunità e al sacerdote<br />
spetta il compito <strong>di</strong> star loro<br />
vicini, portando sempre loro rispetto<br />
e pregando perché possano<br />
confidare nella misericor<strong>di</strong>a<br />
<strong>di</strong> Dio.<br />
Questa posizione della Chiesa<br />
viene giu<strong>di</strong>cata troppo severa<br />
da molti. Ricor<strong>di</strong>amo che sbagliare<br />
è una caratteristica umana<br />
e ogni situazione, prima <strong>di</strong><br />
essere frettolosamente giu<strong>di</strong>cata,<br />
andrebbe valutata nel suo<br />
contesto. Dietro a molte separazioni,<br />
si cela un’incapacità <strong>di</strong><br />
comprensione e <strong>di</strong>alogo nella<br />
coppia, situazione che potrebbe<br />
essere risolta attraverso l’aiuto<br />
e la fraternità altrui. Non rari<br />
sono i casi <strong>di</strong> persone che desiderano<br />
far parte appieno della<br />
Chiesa ma sono ingarbugliate<br />
in una vecchia rete puritana <strong>di</strong><br />
pregiu<strong>di</strong>zi, che impe<strong>di</strong>sce loro<br />
<strong>di</strong> vivere con gioia la comunità<br />
coi fratelli.<br />
L’atteggiamento nei confronti<br />
<strong>di</strong> questi temi va cambiato: per<br />
salvare la società <strong>di</strong> oggi, ma<br />
soprattutto <strong>di</strong> domani. Dapprima<br />
è necessario poter fornire<br />
un’adeguata educazione alla<br />
sacra importanza del matrimonio<br />
religioso. In tal modo si rafforzerebbe<br />
la volontà <strong>di</strong> coloro<br />
che, convinti, vogliono siglare<br />
un patto eterno e vivere secondo<br />
gli insegnamenti <strong>di</strong> Cristo.<br />
D’altra parte aprire la mentalità<br />
e le vedute delle comunità<br />
cristiane (e perché no, magari<br />
anche della dottrina stessa) che<br />
forse con troppa facilità scagliano<br />
giu<strong>di</strong>zi trancianti su persone<br />
che, pentite dei loro sbagli,<br />
vogliono sentirsi riammesse<br />
e riaccolte da un Padre che,<br />
infinitamente misericor<strong>di</strong>oso,<br />
aspetta <strong>di</strong> poter perdonare.<br />
Piana Rotaliana - crisi economica -<br />
solidarietà - responsabilità Gino Pomella<br />
Presidente Circolo Acli Mezzolombardo<br />
La Piana Rotaliana con i<br />
suoi circa ventimila abitanti<br />
e ottomilaquattrocento<br />
famiglie, è conosciuta,<br />
non solo in Italia, per il principe<br />
dei vini, il teroldego, e la vastità<br />
dei suoi frutteti che sono stati<br />
da sempre fonte <strong>di</strong> lavoro e ricchezza<br />
per molti dei suoi abitanti.<br />
Nel passato è stata ricca anche<br />
<strong>di</strong> gran<strong>di</strong> e me<strong>di</strong>e aziende che,<br />
unitamente a molte realtà artigiane,<br />
commerciali e a un forte<br />
terziario avanzato, hanno garantito<br />
posti <strong>di</strong> lavoro, sicurezza