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Gazzetta 2011.pdf - Istituto Comprensivo E. Ventimiglia

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Così come anticipato nel precedente numero della <strong>Gazzetta</strong> degli alunni, gli alunni dell’I.C. <strong>Ventimiglia</strong> hanno<br />

partecipato ai Giochi Matematici del Mediterraneo. Gli alunni della scuola secondaria di I grado che si sono<br />

classificati per la finale d’<strong>Istituto</strong> sono stati i seguenti: Ribaudo Gianfranco I G; Rinaudo Luca, Profeta Simona,<br />

Signorino Marzia, D’Agostino Federica, Arianna D’Agostino II G; Benigno Giusichiara III G, Rizzo Elena e<br />

Benigno Ester II E, Profeta Giovanni e Pitti Elena III F. Per la scuola primaria, invece: Benigno Giovanni, Desanto<br />

Fabiola, Spera Francesca, D’Agostino Emanuel, Drago Vanessa, Viola Martina, Ingrassia Francesca, Pizzo<br />

Valentina, Mangano Giada (alunni della IV Q); Bisconti Antonino, Pizzo Monica, Di Garbo Nicolò, Pizzo Manuel,<br />

Spera Alessio (alunni della classe IV P). Tutti gli alunni della scuola media, ad eccezione di quelli della II G,<br />

hanno partecipato giorno 25 marzo alla finale provinciale che si è tenuta presso la Scuola Media Franchetti di<br />

Palermo. Mentre gli alunni Benigno G., Bisconti A. e Pizzo M., della scuola primaria, lo stesso giorno, hanno gareggiato<br />

per la finale provinciale presso la D.D. Maneri di Palermo. Giorno 21 aprile, presso il Palauditore di<br />

Palermo, si è svolta la cerimonia di premiazione, i nostri alunni, la Prof.ssa Pellerito e la maestra Argento hanno<br />

ricevuto gli attestati di merito. In quell’occasione, i flautisti del corso<br />

G, diretti dal Prof. Antonio Cappello, si sono esibiti contribuendo a<br />

rendere l’incontro una bella festa. Cogliamo l’occasione per ringraziare<br />

la Prof.ssa Pellerito che ha coordinato i giochi matematici per la scuola<br />

secondaria di I grado e la maestra Argento che ha coordinato i giochi<br />

per la scuola primaria. Complimenti ai nostri alunni.<br />

Con la professoressa Antonella Pellerito (insegnante di scienze matematiche) abbiamo<br />

svolto il progetto m@tabel, parlando dell’alimentazione e dei svariati rischi<br />

che si corrono seguendo un’alimentazione ricca di grassi e di zuccheri in eccesso. Il piano m@tabel si<br />

propone come un progetto dove i protagonisti sono le scuole. Esso inserisce l’insegnamento della matematica in<br />

luoghi conformi con lo sviluppo tecnologico degli strumenti di comunicazione e di istruzione. Questo progetto è<br />

indirizzato agli insegnanti della scuola secondaria di primo grado e al primo biennio del secondo grado. Abbiamo<br />

fatto due giorni di monitoraggio alimentare e infine abbiamo diviso la classe in maschi e femmine e abbiamo<br />

calcolato diversi fattori che determinano la nostra alimentazione. Inoltre abbiamo approfondito l’argomenti<br />

come anoressia, bulimia e obesità, molto diffusi fra i giovani in questo periodo. Alcuni dei miei compagni hanno<br />

realizzato diversi video sugli argomenti che ho elencato sopra,molto belli che abbiamo visto nella lavagna interattiva.<br />

Questo laboratorio è stato interessante e spero di ripeterlo nei prossimi giorni.<br />

Anche quest’anno, alla vigilia della festività di San Giuseppe, la nostra scuola ha preparato “L’altare di San Giuseppe”.<br />

Con l’aiuto delle mamme, delle assistenti, dei collaboratori e di tanti commercianti belmontesi, guidati<br />

dalla maestra Cancemi Rita, si è fatto un bel lavoro che ci ricorda quali sono le nostre tradizioni popolari. Noi<br />

bambini delle classi quarte, in classe abbiamo preparato dei disegni, cartelloni, imparato poesie e fatto tante<br />

belle attività. Poi in sala mensa è stato allestito l’altare e lì si è svolta la manifestazione finale alla presenza<br />

della preside, del parroco e dei rappresentanti del Comune. Alla fine, a tutti gli alunni dell’<strong>Istituto</strong> che sono<br />

venuti a vedere l’altare. sono stati distribuiti panini e dolciumi tipici della festa di San Giuseppe, invece il cibo<br />

preparato dalle mamme e offerto dai commercianti è stato dato in beneficenza. Salvo Russo IV P<br />

Pagina 14<br />

Aurora Ciancimino II G<br />

Il 27 gennaio noi alunni delle III medie ci siamo recati<br />

in auditorium per un momento di riflessione sulla<br />

“Shoah”. L’incontro è stato organizzato dalla Prof.ssa<br />

Mistretta e dal Prof. Profeta. Il tutto è iniziato alle<br />

ore 11 con la presentazione di Gaia Mancino e del Prof.<br />

Profeta e abbiamo proseguito con il video “Aushwitz”<br />

di Francesco Guccini. Dopo abbiamo ascoltato l’esibizione<br />

del coro della White Accademy con Marinella<br />

Realbuto, Cristina Mazzola, Giancarlo Casella, che hanno<br />

cantato la canzone “La vita è bella” in inglese. Poi<br />

tre ragazze della III B: Gloria Chinnici, Valentina Casella<br />

e Julia Costantino hanno letto una parte della<br />

presentazione del volume realizzato dalla loro classe<br />

per partecipare al concorso nazionale Shoah, dal titolo<br />

“Quel che vogliamo non accada mai più, omaggio a Liliana<br />

Segre e a chi per noi non è stato solo un numero”.<br />

Poi c’è stata la proiezione di tre power point curati dal<br />

Prof. Catanzaro e realizzati dagli alunni della classe<br />

III G: Giovanna Spera, Margherita Chinnici, Giusichiara<br />

Benigno e da Joseph Biondo. Quel giorno la scuola si<br />

è aperta al territorio e nell’auditorium, sottolineate<br />

dalla proiezione di un video, si sono diffuse le note di<br />

“Shoah”, brano per coro a cappella del maestro Luigi<br />

Benigno. Dalla musica classica siamo ritornati a quella<br />

Il 27 gennaio, in occasione del “Giorno della Memoria”<br />

che ricorda lo sterminio del popolo ebraico, io e la mia<br />

classe siamo andati presso l’auditorium a vedere un<br />

film intitolato “Il bambino con il pigiama a righe”, tratto<br />

dal romanzo del 2006 scritto da John Boyne. Attraverso<br />

gli occhi di due bambini Bruno, figlio di un ufficiale<br />

tedesco, e Shmuel, ebreo, nasce una profonda<br />

amicizia. Attraverso la loro amicizia scompare la differenza<br />

di razza, infatti muore Shmuel, ma insieme a lui<br />

di Giorgia Santangelo III A<br />

leggera con M. Realbuto, C. Mazzola e G. Casella che<br />

hanno cantato, con la presenza della piccola Aurora, il<br />

brano di Povia “La verità”. Siamo ritornati poi alla poesia<br />

con Alessia Asciutto, alunna della III B, che ha<br />

letto una poesia da lei composta: “Un triste e brutto<br />

passato”, mentre sul fondale bianco dello schermo si<br />

susseguivano i disegni realizzati dai suoi compagni di<br />

classe per il volume presentato al concorso. Alla poesia<br />

ha fatto seguito un nuovo momento musicale con il<br />

coro della White Accademy e con Giancarlo Mazzola<br />

che ha cantato la canzone “Pace” di Arisa. In seguito<br />

Alessandra Di Simone ha letto la presentazione del<br />

cortometraggio intitolato “Il treno della memoria”<br />

realizzato da ex alunni della III A dell’anno scolastico<br />

2007/2008 che vuole rappresentare la fascistizzazione<br />

della scuola del tempo. M. Realbuto ha interpretato<br />

la canzone “Il mondo che vorrei” e come ultimo momento<br />

c’è stata la drammatizzazione di “Il figlio e il padre”<br />

di Salvatore Caltagirone e di Gualtiero Mancino.<br />

Quella mattina eravamo in molti in auditorium ed eravamo<br />

lì per dire con cortometraggi, con poesie, con<br />

percorsi iconici e testuali e con note che noi ricordiamo<br />

e diciamo NO alla brutalità, alla violenza, ai genocidi.<br />

muore anche Bruno, tedesco. La cattiveria degli uomini<br />

emerge dall’innocenza dei due bambini.<br />

Il giorno della memoria è un giorno che ci deve fare<br />

ricordare quello che è successo, ma soprattutto serve<br />

a far ricordare a tutti gli uomini che errori del genere<br />

non devono più essere commessi. Io ritengo che nessun<br />

uomo abbia il diritto di uccidere un altro uomo,<br />

basterebbe guardare attraverso gli occhi di Bruno e<br />

Shmuel. Salvo Mazzola I G<br />

di Dayana Barrale II G<br />

Cara Sarah,<br />

non ti conoscevo fino a qualche mese fa, non sapevo chi fossi. Dolce, solare, amichevole, un angelo volato via<br />

troppo presto, così ti descrivono i giornali. Non so realmente quale sia la verità, ci sono tanti dubbi, tante cose<br />

rimaste cupe. Sarah, forse mi stai guardando, ti starai chiedendo chi sia o perché mi interessi la tua storia. C’è<br />

una risposta: la violenza, la crudeltà su tutte le donne del mondo è una cosa inconcepibile.<br />

La tua storia è tragica, è drammatica, tante le domande, poche le risposte; tu ti sarai chiesta perché questo<br />

evento sia successo proprio a te. Sembra sia impossibile che possano succedere simili cose, purtroppo questi<br />

atti di violenza rimarranno nella storia, ma io scrivendoti voglio dire stop alla violenza, stop alla crudeltà, il mio<br />

è un grido di dolore e di speranza affinché ciò che è accaduto a te e ad altre ragazze possa non accadere mai<br />

più. Ti saluto piccolo angioletto, come un’amica può dare un arrivederci. Ciao Dayana<br />

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