LA GRANDE MAGIA - Pane del cielo
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Eduardo De Filippo La grande magia<br />
IL PUBBLICO - (incitandolo) Apra, apra, non esiti… Chi aspetta? Apra!<br />
OTTO - (interviene energico) Ma no, signori, prego. Non cerchino di influenzarlo. È lui<br />
che deve decidere, la responsabilità è solamente sua. (Di nuovo si rivolge a Calogero)<br />
Voi avete dichiarato, poc’anzi, di non aver mai sospettato <strong>del</strong>la fe<strong>del</strong>tà di vostra moglie.<br />
Ho dei dubbi sulla vostra affermazione, ad ogni modo ora pensateci bene: se voi aprite<br />
la scatola con fede, rivedrete vostra moglie, al contrario, se l’aprirete senza fede, non la<br />
vedrete mai più. Aprite, se credete. (Calogero rimane perplesso. È in dubbio. Sorride<br />
ebete, per darsi un contegno. Otto ne approfitta per insistere con maggiore padronanza)<br />
Ma insomma: avete fede o non avete fede?<br />
CALOGERO - Ma certo che ho fede.<br />
OTTO - Allora, cosa aspettate? Aprite. (Calogero non batte ciglio. Rimane muto, assorto<br />
in un pensiero fisso che lo sprofonda in un mare d’incertezza: “Che fare?” Mettendo<br />
in dubbio l’affermazione <strong>del</strong> professore deve, implicitamente, ammettere l’infe<strong>del</strong>tà <strong>del</strong>la<br />
moglie. D’altra parte, chi può dargli la certezza che la sua donna si trovi effettivamente<br />
in quella scatola? Gli spettatori seguono e par che sentano in pieno il complesso<br />
atroce che tiene inchiodato in terra l’uomo. Finalmente, dopo una lunga pausa, egli<br />
decide: lentamente si mette la scatola sotto il braccio sinistro e, mogio mogio, come un<br />
cane bastonato, riprende posto al suo tavolo. Gli spettatori hanno seguito la sua azione<br />
senza staccargli gli occhi di dosso e, finalmente, ora, ipocriti e maligni, commentano<br />
sommessamente l’accaduto. Il professore, con infinita calma e serenità, come se nulla<br />
di strano fosse accaduto, riguadagnando il centro <strong>del</strong>la scena, riprende il suo numero)<br />
Chiedo un po’ di attenzione per passare ad altro esperimento… (La musica monotona<br />
riprende) Zaira!…<br />
SIPARIO<br />
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