madreterra numero 9 - settembre 2010 - Madreterranews.it
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Anno 1 Nr. 9 Settembre <strong>2010</strong><br />
Palmi&Dintorni<br />
MadreTerra<br />
22<br />
parlanDo Di musica<br />
Intervista a Francesco Renga<br />
“Sono molto emozionato dell’affetto<br />
con il quale questo meraviglioso pubblico<br />
mi ha accolto sul palco già dalla<br />
mia prima canzone...”<br />
di Lucio Paolo Albanese<br />
La standing–ovation che il<br />
pubblico palmese gli ha<br />
tributato al termine della sua<br />
performance, non ha lasciato indifferente<br />
anche Francesco Renga<br />
che pochi minuti dopo il suo<br />
spettacolo ci ha confidato: “Sono<br />
molto emozionato dell’affetto<br />
con il quale questo meraviglioso<br />
pubblico mi ha accolto sul<br />
palco già dalla mia prima canzone,<br />
ed ha continuato a farlo<br />
anche per tutta la durata del<br />
concerto. Il progetto col mio<br />
produttore Celso Valli è stato<br />
senz’altro coraggioso –prosegue<br />
Francesco Renga– ma la forza è<br />
nella scr<strong>it</strong>tura di queste canzoni,<br />
che io credo siano nate<br />
prima della strumentazione,<br />
conservano una prim<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à<br />
musicale che permette di reinterpretarle,<br />
di ascoltarle nella<br />
loro purezza senza perdere<br />
nulla di ciò che è stato, anzi<br />
r<strong>it</strong>rovandone le radici sociali<br />
e culturali in cui sono nate ed<br />
hanno preso forma”.<br />
In “Orchestra e Voce” il cantautore<br />
friulano non canta con<br />
un’orchestra, ma usa la sua voce<br />
come un’orchestra. “I brani<br />
sono parte della mia v<strong>it</strong>a, della<br />
mia cresc<strong>it</strong>a – ci confida Francesco<br />
Renga – e corrispondono a<br />
momenti particolari che r<strong>it</strong>ro-<br />
vo nell’insegnamento musicale<br />
degli anni dal 1965 al 1975<br />
e che a 42 anni con due figli<br />
e tanta strada fatta, mi trovo<br />
a riscoprire, a rivivere con la<br />
sola forza della voce, la forma<br />
espressiva migliore”.<br />
Una v<strong>it</strong>a piena di cambiamenti:<br />
“chi mi ha visto con i capelli<br />
lunghi girare con un furgone<br />
assieme ad altri ragazzi –ha<br />
puntualizzato Francesco Renga–<br />
a r<strong>it</strong>rovarmi adesso potrebbe<br />
avere un sussulto, in realtà si<br />
tratta di una evoluzione, di un<br />
processo non cercato, quasi<br />
sub<strong>it</strong>o. Non rinnego nulla del<br />
passato - sottolinea - ed oggi,<br />
uomo, resta in me lo spir<strong>it</strong>o,<br />
quella parte oscura di me, ribelle<br />
istintiva spontanea che<br />
accompagna chi, come me, non<br />
ha mai cercato di essere chi<br />
non è realmente. Mi cap<strong>it</strong>a di<br />
rivedermi a volte su you –prosegue<br />
l’artista natio di Udine– nei<br />
vecchi filmati con i Timoria e<br />
mi faccio sorridere, mi viene la<br />
pelle d’oca a pensarci ora”.<br />
L’Orchestra, la Ensemble Symphony<br />
Orchestra (nata dall’Orchestra<br />
sinfonica di Massa Carrara),<br />
è composta da 40 elementi,<br />
giovani pronti a mettersi in gioco:<br />
“Cercavo proprio questo<br />
–ha spiegato con molta chiarezza<br />
Francesco Renga– volevo<br />
un gruppo che si presentasse<br />
come una band <strong>it</strong>inerante, con<br />
semplic<strong>it</strong>à ma anche grande<br />
professional<strong>it</strong>à. Poi li ho vest<strong>it</strong>i<br />
bene...tton - dice sorridendo - e<br />
vi assicuro che l’effetto scenico<br />
è molto accattivante”.<br />
Non manca un riferimento<br />
all’attuale momento attraversato<br />
dalla discografia <strong>it</strong>aliana stretta<br />
tra i Real<strong>it</strong>y Show ed un Sanremo<br />
all’insegna del Talent Televisivi:<br />
“Il messaggio che rischia<br />
di passare è sbagliato –dice con<br />
fermezza l’artista friulano– si<br />
tratta di televisione prima che<br />
di musica, sono programmi, serate,<br />
non è una scuola, non si<br />
arriva ad assomigliare ai grandi<br />
della musica passando da<br />
quella porta. Si arriva prima,<br />
certo –mette in evidenza Renga–<br />
però si tratta di un successo<br />
stagionale che può abbandonarti<br />
e lasciarti solo in una<br />
strada che hai conosciuto per<br />
metà, la metà più facile, forse,<br />
che può lasciarti spiazzato”.<br />
Francesco ha le idee chiare per<br />
il suo immediato futuro: “Con<br />
estrema sincer<strong>it</strong>à devo dire che<br />
c’è ‘è ancora la voglia di sperimentare<br />
e buttarmi in progetti<br />
nuovi senza paura, soprattutto<br />
ho voglia di dedicare maggiore<br />
tempo al segu<strong>it</strong>o, a tutto ciò che<br />
viene dopo l’incisione, lo sviluppo<br />
del progetto, seguire quei<br />
passaggi che fino ad ora mi sono<br />
forse mancati e che invece vorrei<br />
vivere pienamente... magari<br />
www.<strong>madreterra</strong>news.<strong>it</strong><br />
francescO renga, per la secOnda VOlta a palmi, durante l’esibiziOne in piazza i° maggiO il 16 agOstO scOrsO<br />
finirò a fare il contadino (e qui<br />
ride di gusto) mi piacerebbe”.<br />
Una serata in una piazza stracolma<br />
di persone (circa ventimila),<br />
per una riscoperta musicale<br />
coraggiosa da parte di una voce<br />
straordinaria nel panorama cantautorale<br />
<strong>it</strong>aliano, in vista di un<br />
nuovo album di ined<strong>it</strong>i che dovrebbe<br />
nel prossimo autunno.<br />
“Pugni chiusi, non ho più speranza,<br />
in me c’è la notte più<br />
nera...” scriveva Ricky Gianko ed<br />
era il 1967, erano gli anni di un<br />
grande cambiamento, una fucina<br />
di esperienze, la ricerca di una<br />
libertà che Francesco Renga ha<br />
portato anche nella ridente c<strong>it</strong>tà<br />
della Costa Viola con estrema<br />
bravura, come un quadro d’autore<br />
senza cornice, in un periodo<br />
storico in cui, guardare al passato,<br />
potrebbe aiutare a capire<br />
meglio il futuro..!<br />
www.<strong>madreterra</strong>news.<strong>it</strong> 23<br />
Caterina Paladino Minasi<br />
di Paolo Ventrice<br />
Non è difficile sospirare davanti<br />
allo spettacolo di uno<br />
stretto illuminato da brillanti luci<br />
diffuse sulle coste che furono di<br />
Scilla e Cariddi; se poi ti aiutano a<br />
farlo le splendide e rilassanti arie<br />
di musicisti, ballerini e cantanti<br />
nello splendido Teatro all’aperto<br />
di Palmi, diventa un sogno.<br />
27 agosto <strong>2010</strong>, una data che resterà<br />
viva nel ricordo di chi c’era.<br />
Il teatro grem<strong>it</strong>o è una cosa che<br />
non si vede sempre, ma grem<strong>it</strong>o<br />
e partecipe è assolutamente<br />
una rar<strong>it</strong>à. La magia di un Giletti,<br />
simpaticamente amico delle Calabrie,<br />
legante perfetto tra gli artisti,<br />
ha condotto, loro ed il pub-<br />
Amedeo Minghi<br />
Simona Molinari<br />
Massimo Giletti<br />
Domenico Antonio Minasi<br />
blico, verso una escalation di<br />
emozioni e di coinvolgimento totale.<br />
Un omaggio, questo, tutto per la<br />
poetessa Caterina Paladino Minasi,<br />
taurianovese di nasc<strong>it</strong>a e palmese<br />
di adozione, scomparsa esattamente<br />
un anno fa, dedicatole dal<br />
figlio Domenico Antonio, organizzatore<br />
e produttore della serata<br />
che definisce così le sue emozioni:<br />
“Era un bel gioco, quello di sospirare<br />
chiudendo gli occhi, lo facevo<br />
con mia madre Caterina sin<br />
da piccolo …pensavamo intensamente<br />
alle parole più belle che il<br />
nostro cuore voleva e le rec<strong>it</strong>avamo<br />
insieme alla luna. Sognavamo<br />
così per allontanare la paura anche<br />
nelle terribili notti d’ospedale,<br />
fino all’ultimo. Questa serata<br />
di spettacolo è un piccolo omaggio<br />
che insieme a me tanti cari colleghi<br />
hanno voluto tributare ad una<br />
persona dolce e speciale, li ringrazio<br />
infin<strong>it</strong>amente di essermi accanto<br />
in questa splendida avventura.”<br />
Le telecamere RAI, costantemente<br />
in azione, hanno immortalato per<br />
“UnoMattina”, il popolare programma<br />
di Raiuno, i momenti topici dello<br />
spettacolo, le esibizioni degli artisti<br />
e, soprattutto, le videoletture<br />
di alcune poesie di Caterina Paladino<br />
Minasi ad opera degli attori Stefano<br />
Antonucci e Francesca Nunzi.<br />
Si sono alternati sul palco Simona<br />
Molinari con il suo raffinato Jazz<br />
tutto al femminile, disco d’oro per<br />
il suo ultimo lavoro, “Croce e Delizia”;<br />
Daniele Magro, voce calda del<br />
Rhythm’n Blues, stella di X-Factor;<br />
Erika Mineo, protagonista di “Amici”;<br />
i “Paan”, gruppo finalista di SanremoLab<br />
ed infine Benedetta Carpanzano,<br />
ballerina, già protagonista<br />
in programmi televisivi su Raiuno.<br />
Di grande effetto è stata la sfilata<br />
di gioielli realizzati dal Maestro<br />
d’Arte Orafa Carlo Magazzù,<br />
(al quale, questo giornale ha<br />
già dedicato mer<strong>it</strong>evoli pagine in<br />
passato ndr) che ha deliziato gli<br />
occhi e ispirato pensieri “d’oro”<br />
tra le spettatrici con le sue creazioni<br />
uniche, alcune delle quali<br />
sono poi state donate dall’artista<br />
nel contesto della serata.<br />
L’emozione, tuttavia, si è elevata<br />
al picco massimo quando<br />
Amedeo Minghi, compagno di<br />
tante età, si è presentato al pubblico,<br />
rieducando l’ud<strong>it</strong>o di tutti<br />
a quelle arie musicali che tanto<br />
ci hanno tenuto compagnia.<br />
Splendido il binomio “Serenella”<br />
– “La v<strong>it</strong>a mia”, piano&voce,<br />
quasi da pianobar, a creare un’atmosfera<br />
ricca di sogno e ricordi.<br />
Prima di andar via, l’artista<br />
ha voluto tributare, ai microfoni<br />
della Rai, un pensiero per la<br />
poetessa, sintetizzando il valore<br />
delle parole, espresse in poesia,<br />
come celebrazione della<br />
v<strong>it</strong>a (ed io aggiungo del bello).<br />
parlanDo Di musica<br />
la notte dei sospiri<br />
in o m a g g i o a c at e r i n a pa l a d i n o mi n a s i il 27 ag o s to, a d u n a n n o e s at to dalla s u a s c o m pa r s a, si s o n o r i ev<br />
o c at e a l c u n e s u e p o e s i e n e l l’e m o z i o n a n t e s c e n a r i o d e l te at r o a l l’a p e rto d i pa l m i, c o n la s p e c i a l e pa rt ecipazione<br />
d i amedeo mi n g h i, si m o n a mo l i n a r i, il ma e s t r o ca r l o ma g a z z ù e, a c o n d u r r e, massimo gi l e t t i.<br />
“la parola è un’arma formidabile. La Paladino<br />
ha saputo raccontare la Calabria e sono contento<br />
di far parte di questa compagine per celebrarla,<br />
perché io, con le mie canzoni, celebro la v<strong>it</strong>a e mi<br />
sembra che la Paladino abbia fatto una cosa simile”.<br />
Amedeo Minghi<br />
mai tanta chiara<br />
mai<br />
tanta chiara<br />
si specchiò nel<br />
blu cerespo del mare<br />
come in questa notte<br />
di luna piena.<br />
mai<br />
tanta chiara imperlò<br />
gli ulivi frementi<br />
e gli aranci<br />
tra le erbe lucenti.<br />
mai<br />
nella notte<br />
coronata di brina<br />
danzò,<br />
tra le zolle grasse della campagna,<br />
aerea tersicore,<br />
bella quanto mai<br />
coi veli morbidi<br />
sui bianchi seni<br />
i fianchi di maiolica.<br />
Anno 1 Nr. 9 Settembre <strong>2010</strong><br />
Palmi&Dintorni<br />
MadreTerra<br />
pOesia e musica alla marinella di palmi.<br />
di Saverio Crea<br />
ho voluto “conoscere” Domenico<br />
circa 5 anni fa, non perché prima<br />
non lo conoscessi ma semplicemente<br />
perché era stata sino<br />
a quel giorno una conoscenza<br />
effimera, sapevo certo chi era.<br />
Conoscevo bene il padre ma non<br />
avevo avuto modo di apprezzare<br />
le qual<strong>it</strong>à della madre. Quel<br />
giorno d’inverno del 2006 mia<br />
moglie, rientrando dall’ospedale,<br />
dove assisteva anche lei la madre,<br />
mi ha rifer<strong>it</strong>o di aver conosciuto<br />
un ragazzo “meraviglioso”<br />
che con immensa cura e amore<br />
cercava di lenire le sofferenze<br />
della madre anch’essa quella<br />
mattina ricoverata nella stessa<br />
cameretta del nostro “vecchio”<br />
ospedale.<br />
L’aveva colp<strong>it</strong>a la delicatezza e<br />
l’amorevole attenzione, caratterizzata<br />
dalla assoluta discrezione,<br />
con la quale egli si prendeva<br />
cura della sua mamma, nel<br />
cercare di garantirle una serena<br />
degenza, senza mai dimostrare<br />
alcun cenno di stanchezza.<br />
Cercava di cogliere, in quel contesto,<br />
i momenti di lucid<strong>it</strong>à,<br />
della madre, per trasmetterle<br />
e carpire ancora qualche segno<br />
d’Amore.<br />
Un grande “Amore” che oggi,<br />
dopo qualche anno, ho potuto<br />
leggere nei suoi occhi dopo aver<br />
partecipato, da spettatore “inconsapevole<br />
“, ad un magnifico<br />
spettacolo magistralmente condotto<br />
ed organizzato nell’incantevole<br />
scenario naturale del teatro<br />
all’aperto in local<strong>it</strong>à mottamarinella.<br />
Un omaggio a Palmi che Domenico<br />
ha voluto donare, quale regista<br />
della serata, per il tram<strong>it</strong>e delle<br />
sublimi poesie di “Caterina”.<br />
Non conoscevo “Caterina” Poetessa,<br />
non avevo ancora sent<strong>it</strong>o<br />
i suoi versi, la conoscevo<br />
anch’io, come molti altri conc<strong>it</strong>tadini,<br />
come la Sig.ra Minasi,<br />
insegnante, ma non avevo avuto<br />
modo di emozionarmi davanti ai<br />
suoi versi. Quei versi che, letti<br />
oggi, richiamano alla memoria<br />
“Caterina” che, amorevolmente<br />
assist<strong>it</strong>a dal figlio, passeggiava<br />
“lentamente” nella piazzetta<br />
Amendola. Si, un passo leggero e<br />
lentissimo che chiunque avrebbe<br />
vissuto come stancante ma Domenico<br />
no. Infatti era proprio in<br />
quei momenti di “rallentata esistenza”<br />
che si leggeva l’amore<br />
filiale che ha contraddistinto Domenico<br />
e che ha colp<strong>it</strong>o, per la<br />
sua dedizione, anche mia suocera<br />
che ha ricevuto da lui, in quei<br />
giorni di convivenza ospedaliera,<br />
altrettante attenzioni e momenti<br />
di piacevoli conversazioni.<br />
Tornando per un momento allo<br />
splendido spettacolo offerto<br />
dalla regia di Domenico e condotto<br />
da Giletti viene naturale<br />
fare una riflessione sulle qual<strong>it</strong>à<br />
dei giovani Palmesi, e sono tanti,<br />
che si stanno cimentando in<br />
diversi lavori artistici, musicali<br />
etc. in giro per il mondo e dobbiamo<br />
esserne fieri non solo nei<br />
rari momenti in cui abbiamo la<br />
possibil<strong>it</strong>à di ascoltarli e rivederli<br />
ma dobbiamo provare a creare<br />
occasioni di aggregazione che<br />
possano offrire a loro stessi opportun<strong>it</strong>à<br />
di conoscenza reciproca<br />
e collaborazione. A ciascuno<br />
il comp<strong>it</strong>o naturale ma il coordinamento<br />
di un tale programma<br />
spetterebbe all’Amministrazione<br />
quale gesto di tutela e promozione<br />
del patrimonio umano e<br />
artistico che fortunatamente si<br />
r<strong>it</strong>rova!!!<br />
Ma una cosa ha detto anche Giletti<br />
durante la presentazione<br />
“….Domenico ha rinunciato a incarichi<br />
di prestigio in quell’anno<br />
per restare accanto alla madre<br />
nel suo ultimo periodo terreno..”<br />
Oggi purtroppo gesto raro!!!! Ma<br />
se sorprende Giletti forse non<br />
sorprende così appieno noi meridionali<br />
che ancora sappiamo<br />
apprezzare le ricchezze naturali<br />
della famiglia e mettere nella giusta<br />
graduatoria i veri “Valori”.<br />
Un animo sensibile, quello di<br />
Domenico, che ha attinto certamente<br />
alla fonte giusta.<br />
Leggere i versi di quelle poesie<br />
scr<strong>it</strong>te da “Caterina” crea<br />
un’emozione per chiunque ancora<br />
crede nell’Amore.<br />
La sfilata delle creazioni del Maestro Carlo Magazzù