Quello che gli altri non vi dicono… - Archivio del Fendente
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Quale futuro a Sansepolcro?<br />
Le verità nascoste<br />
di Gino Dente<br />
Sansepolcro - Fare “giornalismo” dovrebbe significare:<br />
raccontare i fatti così come realmente sono avvenuti: significa<br />
“<strong>non</strong>” distorcere la realtà a seconda di come “desidera il<br />
padrone”. Un neo questo in cui, purtroppo, sedicenti giornalisti<br />
chinano la testa, per paura o per profitto (questo secondo caso è<br />
il più vergognoso). Fatta questa triste premessa dopo aver letto<br />
su un quotidiano locale la “<strong>non</strong>-verità”, ci costringe, se qualcuno<br />
ancora <strong>non</strong> lo avesse capito, quanta ‘disinformazione e<br />
prepotenza’ possa essere data in pasto ai lettori. Fresco dall’ aver<br />
scavalcato il sindaco, nelle sue mansioni di primo cittadino,<br />
quindi <strong>del</strong> vero responsabile de<strong>gli</strong> atti amministrati<strong>vi</strong> in un atto<br />
importante quanto lo è una denunzia per diffamazione, si può<br />
leggere questa frase rilasciata al cronista <strong>che</strong> l’ha pubblicata:<br />
“Tutti <strong>gli</strong> errori <strong>del</strong> passato sono stati commessi da una persona<br />
<strong>che</strong> fortunatamente <strong>non</strong> appartiene più a questa maggioranza e<br />
<strong>che</strong>, anzi, in<strong>vi</strong>to a <strong>non</strong> continuare con il suo atteggiamento di<br />
odio e rancore, <strong>altri</strong>menti ci vedremo costretti ad attuare<br />
iniziative di tutela nei confronti di chi attualmente amministra<br />
con la vo<strong>gli</strong>a di dare impulso alla città”. La frase è stata riportata<br />
dal cronista a pag.27 <strong>del</strong> “Corriere di Arezzo” il 7 giugno ‘09. Chi<br />
accusa è il <strong>vi</strong>cesindaco, mentre la persona accusata è l’assessore<br />
defenestrato (ancora <strong>non</strong> sono state rese note le motivazioni ai<br />
cittadini <strong>che</strong> sono nel loro diritto di saperle perché<br />
quell’assessore lo votarono), Ferdinando Mancini - per conto di<br />
Viva Sansepolcro propose già nel 2005 di indi<strong>vi</strong>duare in sede di<br />
Piano Strutturale un'area da destinare prioritariamente ad<br />
atti<strong>vi</strong>tà artigianali all'interno <strong>del</strong>la zona industriale di Santa<br />
Fiora - <strong>che</strong> ha più volte sollecitato l'amministrazione comunale a<br />
prevedere incenti<strong>vi</strong> e finanziamenti a giovani per intraprendere<br />
iniziative di impresa artigianale e manifatturiera an<strong>che</strong> nel<br />
centro storico, riqualificando e rendendo più appetibili - <strong>non</strong><br />
solo sotto l'aspetto produttivo - aree <strong>del</strong>la parte storica <strong>del</strong>la città<br />
obiettivamente un po' abbandonate. Tali sollecitazioni tutta<strong>vi</strong>a<br />
<strong>non</strong> hanno mai prodotto risultati poiché la linea di investimenti<br />
nell'artigianato fortemente voluta da PdL e Udc era ed è un'altra.<br />
- E’ stato detto più volte <strong>che</strong> <strong>non</strong> c'erano soldi da<br />
destinare a<strong>gli</strong> incenti<strong>vi</strong> ai giovani aspiranti<br />
imprenditori artigiani. Tutta<strong>vi</strong>a quei soldi sappiamo<br />
bene <strong>che</strong> c'erano e ci sono, tanto è vero <strong>che</strong> il Comune li<br />
ha spesi! Come? “Nel 2006 si è costituito a Sansepolcro il<br />
consorzio "Terra <strong>del</strong>la Valtiberina", fin dall'inizio fortemente<br />
sponsorizzato dal Presidente <strong>del</strong> consi<strong>gli</strong>o comunale, dal<br />
Presidente <strong>del</strong>la Comunità Montana e da tutto il centrodestra<br />
locale. Tale "tifo" si tradusse an<strong>che</strong> in un intervento in consi<strong>gli</strong>o<br />
comunale <strong>del</strong>lo stesso Presidente <strong>del</strong> consi<strong>gli</strong>o <strong>che</strong> si sca<strong>gli</strong>ò con<br />
termini degni di una taverna piuttosto <strong>che</strong> di una ci<strong>vi</strong>le<br />
assemblea cittadina nei confronti <strong>del</strong>l'ex-assessore, reo a suo<br />
dire di <strong>non</strong> sostenere il progetto <strong>del</strong> Consorzio. L’ex assessore si<br />
oppose con forza all'ipotesi <strong>che</strong> il Comune diventasse socio <strong>del</strong><br />
Consorzio - rischiando così <strong>gli</strong> effetti <strong>del</strong>eteri di un nuovo Cresp -<br />
scelta <strong>che</strong> fu avvallata all´unanimità <strong>del</strong>la Giunta Comunale. Ora<br />
è possibile affermare <strong>che</strong> questa mia scelta si è rivelata giusta e<br />
lungimirante”. “In <strong>vi</strong>sta <strong>del</strong> bilancio 2008 il Consorzio presentò<br />
al Comune e alla Comunità Montana il suo "conto", chiedendo<br />
ad entrambi <strong>gli</strong> enti 50.000 euro <strong>che</strong> dovevano essere spesi per<br />
alcune iniziative (Artes, mercatini natalizi etc...) e per<br />
l'inaugurazione <strong>del</strong>la sede <strong>del</strong> Consorzio. Piccolo particolare: il<br />
Consorzio ai tempi <strong>non</strong> aveva una sede, ma in<strong>vi</strong>tava comunque<br />
tutte le autorità a un ban<strong>che</strong>tto di inaugurazione - costo 5.000<br />
euro più IVA- chiedendone il finanziamento alle autorità stesse!<br />
Come assessore al ramo girai la questione alla Giunta e alle forze<br />
politi<strong>che</strong> di maggioranza, il bilancio <strong>non</strong> consentiva di poter<br />
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elargire nean<strong>che</strong> un decimo di quanto richiesto e l´esosità<br />
<strong>del</strong>la cifra richiesta imponeva una seria riflessine politica su<br />
cosa e come si intendesse operare nel settore <strong>del</strong>le atti<strong>vi</strong>tà<br />
produttive, e se le richieste <strong>del</strong> Consorzio si potevano<br />
configurare come contributo alle politi<strong>che</strong> di s<strong>vi</strong>luppo<br />
<strong>del</strong>l´artigianato e <strong>del</strong> commercio o come più semplicemente<br />
come iniziative (Artes) certamente importanti ma<br />
configurabili come atti<strong>vi</strong>tà di animazione di un territorio<br />
(come le tante in campo dalle varie associazioni cittadine) <strong>che</strong><br />
nulla avevano a <strong>che</strong> fare con la promozione ed il rilancio<br />
<strong>del</strong>l’artigianato. La risposta <strong>del</strong>l´amministrazione - Sindaco,<br />
Giunta e lo stesso capogruppo <strong>del</strong>la Cdl e Presidente <strong>del</strong>la CM<br />
- fu quella di accantonare il problema, e<strong>vi</strong>tando qualsiasi<br />
approfondimento”. -Quale fu la reazione <strong>del</strong> Consorzio?<br />
“Dopo un lungo braccio di ferro in maggioranza<br />
l’amministrazione concesse la somma di 10.000 euro<br />
(<strong>del</strong>ibera 188 <strong>del</strong> 28.07.08). La decisione di conferire 10.000<br />
euro, <strong>non</strong> è scaturita da nessun confronto, né con l´assessore,<br />
né con le componenti <strong>del</strong>la maggioranza, era una decisione<br />
<strong>che</strong>, come era ed immagino sia ancor uso fare, l´avocava a sé<br />
il Sindaco <strong>che</strong> con decisione monocratica decideva. In realtà,<br />
come poi si è <strong>vi</strong>sto per altre questioni, il Sindaco prendeva le<br />
decisioni con una ristretta cerchia politica”. “Non soddisfatto<br />
il Consorzio continuava - con i mezzi di informazione "amici"<br />
e/o comunque ad essa collegati - a lanciare criti<strong>che</strong> durissime,<br />
sebbene immotivate, al Comune di Sansepolcro e in<br />
particolare a quell'assessore <strong>che</strong> "<strong>non</strong> voleva bene a<strong>gli</strong><br />
artigiani". Ero, quindi, l´unica dissonanza politica <strong>che</strong><br />
metteva in imbarazzo la cordata <strong>che</strong> si era creata fin dalla<br />
campagna elettorale con Sindaco, Presidente Consi<strong>gli</strong>o,<br />
Presidente <strong>del</strong>la C.M., Vice sindaco, Presidente Consorzio<br />
Terra <strong>del</strong>la Valtiberina”.“Ma la storia <strong>non</strong> finisce qui. Si<br />
giunge al 26.01.09 quando - approfittando proprio<br />
<strong>del</strong>l'assenza in giunta di Mancini - il <strong>vi</strong>cesindaco (<strong>che</strong> nel<br />
frattempo si era fatto conferire le <strong>del</strong>eghe alle atti<strong>vi</strong>tà<br />
produttive un tempo gestite da Mancini stesso) fa votare “alla<br />
<strong>che</strong>ti<strong>che</strong>lla” una <strong>del</strong>ibera (la n.°29) con cui il Comune stanzia<br />
<strong>altri</strong> 5.000 euro a favore <strong>del</strong> Consorzio. L'atto è <strong>del</strong> tutto<br />
illegittimo poiché quei soldi il Comune <strong>non</strong> può impegnarli (il<br />
bilancio 2008 è stato da poco chiuso). L'atto è palesemente<br />
inattuabile, come fa notare an<strong>che</strong> il coordinatore di Viva<br />
Sansepolcro pochi giorni dopo sulla stampa e come deve pure<br />
ammettere, a denti stretti, l'assessore al bilancio in consi<strong>gli</strong>o<br />
comunale”. “Alla metà di febbraio la lista ci<strong>vi</strong>ca di “Viva<br />
Sansepolcro” <strong>vi</strong>ene espulsa dalla maggioranza ed in alcuni<br />
giornali "amici" di cui sopra compaiono <strong>vi</strong>gnette in cui si parla<br />
di una Sansepolcro in festa per la cacciata <strong>del</strong>l’assessore e dei<br />
ci<strong>vi</strong>ci. Certo, la realtà è ben diversa e <strong>gli</strong> effetti <strong>del</strong>eteri per la<br />
città di quella espulsione sono già tristemente e<strong>vi</strong>denti a<br />
tutti”. “Eliminato il freno <strong>del</strong>la lista Ci<strong>vi</strong>ca il centrodestra cala<br />
definitivamente la mas<strong>che</strong>ra e <strong>non</strong> pone più limiti al suo<br />
"amore" nei confronti <strong>del</strong> Consorzio.