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Spettroscopia Spettroscopia MRS Spettroscopia Spettroscopia MRS

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<strong>Spettroscopia</strong> <strong>MRS</strong><br />

Ing. Anna Gaglianese<br />

anna.gaglianese@for.unipi.it


La risonanza magnetica nucleare (NMR) è<br />

un metodo non invasivo utilizzato per<br />

ottenere immagini cliniche e studi sul<br />

metabolismo in vivo.<br />

1. MRI (magnetic resonance imaging) : sfrutta<br />

l’acquisizione del segnale dall’acqua, e quindi<br />

degli atomi di idrogeno contenuti in essa per<br />

ottenere immagini anatomiche<br />

2. <strong>MRS</strong> (magnetic resonance spectroscopy)<br />

utilizzata per l’individuazione dei metaboliti.<br />

Permette di ottenere informazioni localizzate<br />

di carattere biomichico da tessuti e organi.<br />

Risonanza magnetica nucleare


• La spettroscopia NMR misura l’assorbimento di radiazione<br />

elettromagnetica a frequenza radio in molecole immerse in un<br />

forte campo magnetico (tipicamente idrogeno 1 H o carbonio<br />

13 C o fosforo 31 P).<br />

Principi fisici


• Le informazioni sulla presenza di determinati metaboliti vengono<br />

dedotte osservando il comportamento dei nuclei atomici. Sono<br />

infatti osservabili solo i nuclei che possiedono un momento<br />

magnetico nucleare di spin, e che quindi si comportano<br />

come l’ago di una bussola che si può orientare in un campo<br />

magnetico applicato.<br />

Principi fisici


• I nuclei<br />

B0<br />

1H e13C possiedeno uno spin risultante diverso da zero<br />

e possono presentare due orientamenti rispetto all’azione di un<br />

campo magnetico statico B0 esterno.<br />

• I nuclei in eccesso allineati con il campo magnetico Bo sono<br />

quelli che permettono di generare il segnale NMR.<br />

Principi fisici


ω = γ ΒΒο<br />

ΒΒο<br />

B 0<br />

Equazione di Larmor:<br />

Frequenza di<br />

Campo magnetico statico<br />

precessione<br />

Principi fisici<br />

Rapporto giromagnetico<br />

Il moto di precessione dei momenti magnetici nucleari avviene con una<br />

frequenza proporzionale alla differenza di energia tra i due livelli detta<br />

frequenza di Larmor


• Se i protoni posti nel campo magnetico statico B 0 vengono<br />

eccitati con un impulso a frequenza ω pari alla frequenza di<br />

Larmor si ha il fenomeno della risonanza magnetica nucleare<br />

Principi fisici


• L’energia assorbita dai nuclei viene lentamente ceduta agli<br />

atomi vicini a causa di fenomeni di rilassamento spinreticolo<br />

(con i dipoli delle molecole circostanti) e<br />

spin-spin (con i nuclei di idrogeno vicini)<br />

• Il segnale raccolto è un segnale oscillante con frequenza<br />

ω, la frequenza di Larmor del nucleo in esame, che si<br />

smorza nel tempo e che viene detto FID (Free<br />

Induction Decay), libero decadimento<br />

dell’induzione.<br />

Impulso di<br />

eccitazione RF<br />

Antenna (bobina) RF<br />

Principi fisici<br />

FID: Segnale ricevuto


Trasformata di Fourier: permette di passare dal grafico in<br />

funzione del tempo, il FID, al grafico in funzione delle<br />

frequenze, lo spettro NMR.<br />

Ciascun picco rappresenta la concentrazione di un<br />

determinato metabolita che risuona a frequenza f<br />

Principi fisici<br />

f


I passaggi essenziali per ottenere lo spettro NMR di un<br />

campione sono quindi i seguenti:<br />

1) Introduzione del campione all’interno di un forte campo<br />

magnetico Bo per orientare gli spin nucleari nella<br />

posizione allineata con il campo o contro il campo.<br />

2) Applicazione di un impulso di radiofrequenza per<br />

produrre un eccesso di nuclei eccitati con lo spin in<br />

opposizione al campo (durata: alcuni microsecondi).<br />

Principi fisici


3) Registrazione del FID, il segnale emesso dai nuclei mentre<br />

gli spin nucleari ritornano alla situazione di equilibrio<br />

(durata: circa un secondo).<br />

4) Elaborazione matematica dei dati al computer applicando<br />

la Trasformata di Fourier per ottenere lo spettro NMR in<br />

funzione delle frequenze.<br />

Principi fisici


• Tutti i nuclei di un certo tipo risuonano però a frequenza diverse a<br />

causa di piccoli campi magnetici indotti dai legami con altri atomi<br />

H legato ad atomi poco<br />

elettronegativi.<br />

Gli elettroni di legame sono più vicini<br />

a H.<br />

Effetto di schermatura più forte:<br />

gli elettroni di legame producono un<br />

campo magnetico bi (in opposizione<br />

a Bo) che investe l'idrogeno.<br />

Spostamento chimico<br />

H legato ad atomi più<br />

elettronegativi.<br />

Gli elettroni di legame sono più<br />

lontani da H.<br />

Effetto di schermatura piccolo:<br />

gli elettroni di legame<br />

producono un campo magnetico bi<br />

(in opposizione a Bo) che investe<br />

l'idrogeno solo marginalmente.


In generale, idrogeni legati ad atomi più elettronegativi risultano<br />

deschermati quindi sentono un campo magnetico applicato più intenso<br />

e subiscono la transizione a frequenze maggiori e, nello spettro, si<br />

trovano più a sinistra, ad uno spostamento chimico più alto.<br />

Idrogeni legati ad atomi più elettronegativi risultano deschermati<br />

quindi sentono un campo magnetico applicato più intenso e subiscono la<br />

transizione a frequenze maggiori e, nello spettro, si trovano più a sinistra,<br />

ad uno spostamento chimico più alto.<br />

H deschermati sentono un campo<br />

magnetico più forte subiscono<br />

transizione a frequenze maggiori<br />

hanno spostamenti chimici maggiori<br />

Spostamento chimico<br />

H più schermati sentono un campo<br />

magnetico più debole subiscono<br />

transizione a frequenze minori hanno<br />

spostamenti chimici minori


Tutti i nuclei di un certo tipo risuonano quindi a frequenza<br />

diverse a seconda dei legami con altri atomi<br />

Il segnale NMR di ogni nucleo risulta spostato nello spettro<br />

a frequenze più alte o più basse a seconda del suo<br />

intorno chimico.<br />

Lo spostamento chimico è la differenza tra la frequenza<br />

(in Hz) del segnale NMR del nucleo in esame rispetto<br />

all’assorbimento di un campione di riferimento:<br />

Essendo simmetrica è uguale su tutti gli strumenti<br />

indipendentemente dall’intensità del loro campo magnetico.<br />

Spostamento chimico<br />

ppm (parti per milione)<br />

La molecola usata come riferimento e quella del TMS<br />

(tetrametilsilano (CH 3) 4 )


Scala da 0 a 220<br />

ppm<br />

(Frequenze di risonanza<br />

13C molto bassa<br />

difficile da misurare)<br />

Spostamento chimico<br />

Scala da 0 a 12 ppm<br />

(nucleo più utilizzato)


Applicazioni e esempi clinici


La spettroscopia consente quindi di definire<br />

specie chimiche, strutture molecolari ed<br />

ambienti chimici in vivo.<br />

Le applicazioni della spettroscopia <strong>MRS</strong> sono<br />

molteplici e permettono la diagnostica di<br />

diverse patologie in diversificati tessuti:<br />

Tumori (cervello, prostata, addome)<br />

Metabolismo cardiaco<br />

Metabolismi in vari tessuti ( fegato, muscolo,<br />

rene)<br />

Applicazioni


Strumentazione<br />

STRUMENTAZIONE <strong>MRS</strong> in vivo:<br />

1. Magnete per generare il campo<br />

statico B0<br />

2. Bobina per inviare impulso a<br />

radiofrequenza<br />

3. Bobina per ricevere il segnale<br />

FID<br />

4. Working station per elaborare i<br />

segnali


<strong>MRS</strong><br />

Applicazioni<br />

MRI<br />

<strong>MRS</strong>I


Misure del metabolismo cerebrale<br />

mediante 1 H <strong>MRS</strong>


1. Il primo passo consiste nel trasporto e nel metabolismo dei carburanti<br />

primari, e cioè glucosio, chetoni, aminoacidi e lipidi.<br />

2. I frammenti formati subiscono un processo di ossidazione nel ciclo di<br />

Krebs, con conseguente formazione di ATP per fosforilazione ossidativa,<br />

all’interno dei mitocondri. Un insuccesso a questo punto del processo, priva<br />

il cervello di ATP, portando alla formazione di lattato dal piruvirato.<br />

3. L’ATP viene sintetizzato in un complesso ad alta energia, e cioè la<br />

fosfocreatina PCr, dall’enzima reversibile creatina chinasi. La PCr così<br />

formata è una fonte aggiuntiva di ATP per il cervello, perché rilascia<br />

creatina.<br />

Metabolismo ossidativo


Metabolita Spostamento chimico (ppm)<br />

N-acetilaspartato (primo picco, NAA1) 2.01<br />

N-acetilaspartato (secondo picco, NAA2) 2.6<br />

N-acetilaspartato (terzo picco, NAA3) 2.5<br />

Creatina (Cr) 3.03<br />

Colina (Cho) 3.22<br />

Glucosio 3.36<br />

Glutammato e Glutammina (Glx) 2.3-2.5<br />

Glx (secondo picco) 3.65-3.8<br />

Alanina 1.48<br />

Acido γ-amminobutirico 2.9<br />

Lattato (Lac) 1.33<br />

Lipidi 0.9-1.3<br />

Spettro metaboliti


Creatina : Rappresenta la<br />

riserva energetica cellulare<br />

ed è un marker metabolico<br />

generalmente poco sensibile<br />

alle modificazioni indotte da<br />

diverse patologie: per<br />

questo motivo è possibile<br />

normalizzare alla creatina i<br />

valori degli altri picchi<br />

metabolici ed analizzare i<br />

dati in maniera<br />

semiquantitativa mediante<br />

l’andamento dei rapporti<br />

NAA/Cr, Cho/Cr<br />

Lattato : Il lattato è il prodotto finale della glicolisi. Certi tumori come il<br />

glioma, presentano un aumento della concentrazione di lattato. Il picco di<br />

lattato indica inoltre una possibile interruzione del ciclo di Krebs. Alti livelli di<br />

Lac possono essere dovuti anche all’infiltrazione di cellule infiammatorie.<br />

Significato clinico metaboliti


N-Acetylaspartato: rappresenta il picco più alto dello spettro cerebrale, a<br />

2.02ppm. Come marcatore assonale, l’NAA viene trasportato velocemente<br />

attraverso gli assoni, dal sito in cui avviene la biosintesi nei mitocondri<br />

neuronali. Di conseguenza questo metabolita è rilevabile anche nello spettro<br />

della materia bianca. La scomparsa del picco dell’NAA indica una morte<br />

neuronale, presumibilmente irreversibile, e una lesione assonale, generalmente<br />

recuperabile.<br />

Glutammato e glutammina (Glx): Il glutammato fa parte del ciclo<br />

metabolico che porta alla accumulazione del lattato, e se presente in<br />

concentrazioni superiori a quelle richieste per la trasmissione neuronale può<br />

diventare una neurotossina. Valori anormali possono essere indicativi di<br />

epilessie o malattie neurodegenerative.<br />

Lipidi: più del 20% del peso bagnato del cervello è composto da lipidi, nella<br />

forma di membrane associate a mielina, fosfolipidi, sfingomielina e lecitini. I<br />

lipidi possono dominare lo spettro della risonanza in caso di infezioni,<br />

infiammazioni, necrosi di tumore.<br />

Colina: meno conosciute in termini di neurochimica. Somma di fosforilcolina e<br />

glicerolfosforilcolina, meno del 5% del picco è dovuto alla sola colina<br />

Myo-inositolo: Il myo-inositolo è prevalentemente concentrato negli astrociti<br />

all’interno dei quali viene riconosciuto come il più importante osmolita e<br />

marcatore neuronale.<br />

Significato clinico metaboliti


Particolarmente utilizzata la spettroscopia protonica per le<br />

patologie del cervello umano<br />

mI Cho<br />

Cr<br />

Glx<br />

NAA<br />

4 3 2 1 0 ppm<br />

Spettro 1H corteccia occipitale


Spettro 1H : esempi


Soggetto sano Soggetto patologico<br />

Tipico spettro <strong>MRS</strong> in caso di tumore cerebrale avanzato (glioma). Scomparsa del<br />

picco dell’aceticol-colina, livelli di cholina, creatina e myo-inositolo inferiori rispetto al<br />

soggetto sano (sinistra)(Neurosurg Focus. 2003;15(1))<br />

Esempi clinici clinici: : glioma


1 H MR spettro di un neonato a seguito di ipossia perinatale: presenza<br />

del picco del lattato (Eur. Jour. Rad. 2008; 67-2)<br />

Esempi clinici : ipossia postnatale


Corteccia<br />

cerebrale<br />

scimmia<br />

sana<br />

Cr Cr<br />

NAA<br />

4.5 2.0 ppm 4.5<br />

2.0 ppm<br />

Corteccia<br />

patologica<br />

NAA<br />

Esempi clinici clinici: : sclerosi multipla


Misure del metabolismo muscolare<br />

mediante 1 H <strong>MRS</strong> e 31 P


• Il nucleo 31 P permette il riconoscimento dei gruppi fosfatici dell’ATP<br />

rispetto a misure 1 H<br />

Metabolismo ossidativo muscolare<br />

muscolare: :<br />

1 H vs 31 P


Metabolismo ossidativo: misura<br />

dinamica mediante 31 P <strong>MRS</strong>


Paziente normale<br />

Paziente obeso<br />

IMCL:intra myocellular lipid<br />

EMCL:extra myocellular lipid<br />

Metabolismo muscolare<br />

muscolare: : 1 H <strong>MRS</strong>


Metabolismo e Carbonio 13:<br />

nuove frontiere


Il [1- 13 C]piruvato può essere iniettato all’ interno del paziente<br />

dopo essere stato iperpolarizzato per amplificare il segnale<br />

ricevuto. Esso è al centro di fondamentali vie metaboliche, dalle<br />

quali è possibile estrarre importanti informazioni diagnostiche.<br />

Iperpolarizzazione 13 13C


1. L’ osservazione delle varie vie metaboliche in cui si<br />

inserisce il [1-13C]piruvato iperpolarizzato iniettato,<br />

consente di monitorare lo stato di salute di organi e<br />

tessuti specifici.<br />

2. Il piruvato si trova al centro di fondamentali vie<br />

metaboliche e cataboliche, esso rappresenta la chiave di<br />

accesso per il ciclo di Krebs in cui la sua conversione in<br />

lattato, alanina o bicarbonato dipende dallo stato di<br />

salute delle cellule.<br />

3. Il piruvato, una volta entrato nella cellula muscolare,<br />

produce lattato ed alanina, che esprimono la generale<br />

attività metabolica della cellula, ma anche bicarbonato il<br />

quale è in equilibrio con il diossido di carbonio. Questi<br />

ultimi due invece riflettono l’ attività mitocondriale della<br />

cellula.<br />

Metabolismo e carbonio 13


.<br />

Fonte: “Metabolic Imaging by Hyperpolarized 13 C Magnetic Resonance Imaging for in vivo Tumor Diagnosis”.<br />

Da il [1- 13 C]piruvato iniettato si creano ulteriori metaboliti come<br />

[1- 13 C]lattato, [1- 13 C]alanina e [1- 13 C]bicarbonato.<br />

Metabolismo della cellula


13C- lactate<br />

13C- alanine<br />

Spettro 13 C cuore<br />

13C- pyruvate<br />

13Cbicarbonate


Le concentrazioni di piruvato, alanina, lattato e<br />

bicarbonato potessero essere indici univoci di<br />

presenza di infarto in cellule del miocardio.<br />

Ad esempio l’assenza di alanina e lattato all’interno<br />

delle cellule miocardiche indicano la presenza di<br />

gravi danni cellulari, come avviene nel caso di<br />

ischemie, o addirittura la morte delle stesse cellule,<br />

nel caso di infarto<br />

Applicazioni cliniche

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