linee guida per la sicurezza igienico-sanitaria delle piscine termali
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Tuttavia, nonostante i buoni risultati s<strong>per</strong>imentali raggiunti, si si<br />
richiede una<br />
certa costanza nei valori dei parametri (specialmente nei riguardi riguardi<br />
del<br />
numero di bagnanti e dei tempi di contatto acqua/UV-C) acqua/UV C) ed una certa<br />
preparazione specifica tecnica dei gestori, condizioni che difficilmente difficilmente<br />
si<br />
realizzano nel<strong>la</strong> pratica. Questo porta, quindi, a non riuscire a rispettare<br />
sempre i parametri di legge <strong>per</strong> gli impianti natatori attualmente attualmente<br />
in vigore<br />
(DPR 470 del 8/6/1982).<br />
Si è reso, quindi, necessario affrontare il problema inconciliabile tra i<br />
parametri da adottare <strong>per</strong> le acque ad esclusivo uso ludico e <strong>per</strong><br />
quelle <strong>per</strong> balneoterapia. Infatti, il recente sviluppo nel campo del<br />
<strong>termali</strong>smo nazionale del<strong>la</strong> balneoterapia collettiva, ancorché ancorch<br />
dissociata da un ciclo termale vero e proprio, ha comportato<br />
importanti implicazioni sia economiche, sia sociali, <strong>per</strong> un diverso diverso<br />
e miglior approccio dei bagnanti alle cure <strong>termali</strong>.