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Wu Ming – Pantegane e sangue (.pdf scaricabile) - lucatleco

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sopporto in quegli animalacci è la mancanza di gusto. In quella parte della città è impossibile<br />

ascoltare musica decente, che so, buon vecchio rock 'n roll. Solo hip hop, o musica latina del<br />

cazzo ... "Nigga wanna fuck my wife, nigga wanna take my life, it's so hard...". Qualche rapper<br />

si stava lamentando. Lamentando, sì. Troppa coca, troppe auto, troppi gioielli, troppa figa.<br />

Cambiai stazione disgustato. Le notizie del traffico, OK. Proprio quello che mi serviva.<br />

Giunsi al luogo dell'appuntamento senza intoppi. L'isolato, occupato tutto dal vecchio<br />

magazzino, era stato...isolato. Una pattuglia mi fermò. "Detective Topolino. Il commissario ti<br />

sta aspettando". Era un cane A grasso e dalle orecchie pendule. Tipica faccia dello sbirro<br />

corrotto e violento. Assomigliava un po' a Manetta, decisi. Grugnii un saluto e un<br />

ringraziamento, poi una transenna venne scostata e io passai, sempre con il culo sulla<br />

macchina, dall'altra parte, dove le operazioni d'assedio parevano svolgersi concitate ma<br />

ordinate. Dal punto di vista militare, gli sbirri del dipartimento di Topolinia non sono mai stati<br />

male. Almeno cinquanta pattuglie erano convenute sul luogo dell'appuntamento, i tiratori<br />

erano stati disposti nei punti strategici e c'erano ben più di cento fucili a pompa a pararmi il<br />

culo. La vecchia sensazione di onnipotenza, quella che provavo quand'ero sbirro, percorse<br />

calda e sinuosa la schiena, le membra, il mozzicone di coda. Non c'era coca che tenesse,<br />

quella era la sensazione d'onnipotenza, punto. Poter chiudere i propri conti con chiunque con<br />

la benedizione dello stato. L'onnipotenza stava lasciando spazio a una strana nostalgia,<br />

quando udii il mio nome pronunciato da una voce familiare.<br />

- Topolino! Le trattative sono già in corso. - Basettoni tacque un istante, soppesando il<br />

pietoso arnese in cui mi trovavo.<br />

- Ehi, curati un po', vecchio mio. Il tuo aspetto fa schifo.- Risposi con un sorriso tirato.<br />

Basettoni proseguì.<br />

- Comunque. J Strong come-cazzo-si-chiama accetta di parlarti. Dovrai andare dentro da<br />

solo. In cambio tratterremo Mbotu, il suo tirapiedi preferito, fino a che non ritorni. - La voce<br />

dello sbirro capo suonava ansiosa. Mentre mi avvicinavo, notai che il sudore bagnava<br />

copioso la fronte e il colletto della camicia, là, sotto il completo formale da quattro soldi.<br />

Deglutii.<br />

- OK.<br />

Senza aver tempo di riflettere, nè di pippare di nuovo, mi mossi verso il covo delle Pantere<br />

accompagnato da due agenti che sventolavano una bandiera bianca. Intanto, in lontananza,<br />

un portone blindato si apriva e tre figure ne uscivano, incamminandosi verso di noi. Mbotu mi<br />

rivolse un sorriso di sfida quando ci incrociammo al centro del piazzale. Bufalo del cazzo. Gli<br />

agenti mi lasciarono con gli uomini di J Strong K e presero in custodia lo stronzo. Deglutii<br />

ancora. Queste erano Pantere Vere sul serio. Un leopardo melanico, una pantera appunto, e<br />

un leopardo maculato in canottiera di seta e occhiali neri, ed erano giganteschi, con un fisico<br />

da culturista felino e una sorta di supremo, superiore distacco. Froci del cazzo, pensai.<br />

Vedremo alla fine della partita chi è quello superiore. Senza degnarmi di uno sguardo, la<br />

pantera poggiò una fredda, enorme Colt Python sulla mia tempia, vicino all'orecchio sinistro, e<br />

fece cenno di muoversi.<br />

20

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