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Wu Ming – Pantegane e sangue (.pdf scaricabile) - lucatleco

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Comunità “Incontro” di Topolinia<br />

13 maggio 2000<br />

- EPILOGO -<br />

CARO TOPOLINO,<br />

COME STAI? IO STO BENE COME SPERO DI TE E MINNIE. Ò COMINCIATO LA CURA OGGI, PER IL “RAFREDDORE”. QUI ALLO<br />

SPEDALE SONO TUTTI MOLTO GENTILI, MI FANNO LA CURA ASCALARE COLLI ANTIBBIOTICI CHE SANNO DI L’AMPONE E NON<br />

SONO COME LE MEDICINE CHE CI DAVANO CUANDO ERAVAMO PICCOLI. DONGELMINI E MOLTO GENTILE E DI SPONIBILE,<br />

ANCHE LE INFERMIERE SONO DI SPONIBILE E ALCUNE SONO CARINE. MI ÀNNO DETTO CHE POSSO GUARIRE IN SEI MESI. MI<br />

MANCANO I NOSTRI APPOSTAMENTI. VIENIMI A TROVARE CUANDO PUOI.<br />

CON AFETTO, TUO<br />

PIPPO<br />

Topolino ripiegò la lettera di Pippo e se la mise in tasca. S’appuntò mentalmente di mandare<br />

un mazzo di fiori all’amico malato, poi avviò la falciatrice e cominciò a sistemare il prato<br />

inglese. La primavera era finalmente esplosa, il cielo sopra Topolinia era di un azzurro<br />

glorioso. Topolino poteva dirsi fiero di aver assicurato alla giustizia due malandrini che<br />

avevano scippato una vecchietta proprio lì di fronte.<br />

- Gaglioffi, qualche notte al fresco v’insegnerà a non prendervela con i più deboli. - Topolino<br />

era il terrore di manigoldi e lestofanti.<br />

Squillò il telefono. Topolino spense la falciatrice e corse in casa. Era Minnie:<br />

- Ciao tesoruccio, non è che mi porteresti all’opera, stasera?<br />

- Ma cara, lo sai che mi annoio all’opera!<br />

- Ti prego ti prego ti prego, stasera canta il tenore Maricon Petrolero! Ci andranno tutte le mie<br />

amiche!<br />

- E va bene. Lo sai che non posso resistere quando usi quel tono.<br />

- Grazie, tesoruccio. Passami a prendere alle otto. Ti do tanti bacioni sulle tue orecchione!<br />

Topolino riagganciò. Lo attendeva una serata di sbadigli. Non poteva nemmeno chiedere a<br />

Pippo di accompagnarlo. Decise di chiamare Orazio.<br />

- Pronto, Orazio? Come va con la tua nuova puledrina? Ah, ti ha regalato un basto di<br />

Ermenegildo Zegna? Sei un cavallo fortunato. Senti, non è che voi due verreste all’opera<br />

stasera? Minnie mi ha appena incastrato... Pensavo che mentre le ragazze si guardano ‘sto<br />

famoso tenore, noi potremmo berci qualcosa nel foyer. Ci stai? Grazie, sei un amico! Ci<br />

vediamo all’ingresso del teatro alle otto e un quarto.<br />

Topolino tornò in cortile e riprese a falciare. Il poliziotto di quartiere sbucò da dietro l’angolo, e<br />

Topolino lo salutò:<br />

- Buon pomeriggio, agente. Come va il giro di ronda?<br />

- Tutto tranquillo, Topolino. Ma ho saputo che poco fa hai arrestato due delinquentelli. Non ti<br />

fermi proprio mai, eh?<br />

- Devo insegnare ai bambini che il crimine non paga. E’ mio dovere dare l’esempio!<br />

Dal buco nella palizzata entrò Pluto, contento di aver trovato un nuovo osso. Topolino lo<br />

guardò fiero: quel cucciolo cresceva a vista d’occhio, e gli avrebbe sicuramente dato molte<br />

soddisfazioni. Ad un tratto sentì qualcuno belare il suo nome: - Topolino! Topolino!<br />

Era la sua vicina di casa, la signora Goodtime. Suo marito, Er Pecora, era un pilastro della<br />

comunità di Topolinia, un grosso montone nerboruto che da tempo conduceva una fiera lotta<br />

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