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Viterbo durante i periodo della Repubblica di Salò - Biblioteca ...

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Anni Trenta: raduno, sulla Piazza San Carluccio,<br />

<strong>di</strong> fascisti appartenenti ad uno dei tre Gruppi-<br />

Rionali in cui erano raccolti gli iscritti al partito,<br />

quello che portava il nome <strong>di</strong> Francesco<br />

Carnevalini, un ufficiale caduto nella campagna<br />

d'Etiopia del 1935-36.11 Gruppo era ubicato nel<br />

Palazzo Del Drago, presso il Ponte del Duomo.<br />

Gli altri due, intitolati a Melito Amorosi (caduto<br />

negli scontri <strong>di</strong> piazza degli anni Venti) e ad<br />

Emilio Bianchi (medaglia d'oro <strong>della</strong> prima<br />

guerra mon<strong>di</strong>ale), avevano sede<br />

rispettivamente nel Palazzo Grandori, <strong>di</strong> Piazza<br />

<strong>della</strong> Rocca, e nei locali su Via Cavour<br />

dell'e<strong>di</strong>ficio <strong>della</strong> Provincia. (Foto Sorrini)<br />

<strong>di</strong> tempo rischiava la fucilazione.<br />

Peggio <strong>di</strong> tutti stavano i sini-<br />

strati, quelli a cui i bombarda-<br />

menti avevano <strong>di</strong>strutto l'abitazio-<br />

ne. Se non erano riusciti a siste-<br />

marsi in qualche altro locale, era-<br />

no costretti alla coahitazione, os-<br />

sia all'aggregazione con un'altra<br />

famiglia sotto lo stesso tetto. Ri-<br />

me<strong>di</strong>o, questo, spesso peggiore<br />

del primo male: la privac-y non<br />

esisteva più ed i litigi erano all'or-<br />

<strong>di</strong>ne del giorno. Molte inimicizie<br />

tra le famiglie viterbesi hanno irn-<br />

piegato tanti anni a stemperarsi.<br />

1 piìi fortunati, gli sfollati che<br />

erano riusciti a trovarsi un allog-<br />

gio decente in campagna, non<br />

potevano certo <strong>di</strong>re <strong>di</strong> aver risolto<br />

tutti i loro problemi. Lo sfolla-<br />

mento era pur sempre una situa-<br />

zione precaria, piena <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà<br />

per chi doveva recarsi quoti<strong>di</strong>anamente<br />

al lavoro in città. Mezzi <strong>di</strong><br />

trasporto non esistevano piì~ e ci<br />

si doveva arrangiare alla meglio,<br />

con biciclette e calessi. I pie<strong>di</strong>,<br />

comunque, furono il più <strong>di</strong>ffuso<br />

mezzo <strong>di</strong> trasporto: si partiva lin<strong>di</strong><br />

e pinti e si tornava polverosi e<br />

fangosi, qualche volta ad<strong>di</strong>rittura<br />

innevati. Anche il transito lungo<br />

le strade, specialmente la Cassia,<br />

<strong>di</strong>venne pericoloso, per i mitragliamenti<br />

aerei; non era infrequente<br />

incontrare lungo la strada<br />

corpi senza vita, allineati accanto<br />

ad un autocarro trivellato <strong>di</strong><br />

proiettili. Capitava anche spesso<br />

<strong>di</strong> incontrare abitanti dei quartieri<br />

più popolari <strong>di</strong> Roma che, per<br />

guadagnare qualche soldo, compravano<br />

nelle campagne del viterbese<br />

soprattutto olio e farina per<br />

Una riunione nella chiesa <strong>di</strong> San Giovanni degli<br />

Alma<strong>di</strong>ani, sede dell'lstituto <strong>di</strong> Cultura Fascista<br />

(1939 circa). (Foto Sorrini)<br />

alimentare la borsa nera <strong>della</strong> ca-<br />

pitale.<br />

Le ultime rappresaglie<br />

naziste<br />

La fase piì~<br />

drammatica dell'oc-<br />

cupazione tedesca fu vissuta negli<br />

ultimi giorni, ad<strong>di</strong>rittura nelle ulti-<br />

me ore. Le truppe germaniche in<br />

ritirata, sotto l'infuriare dei bom-<br />

bardamenti, con gli alleati alle<br />

calcagna ed i partigiani usciti allo<br />

scoperto, si scatenarono in san-<br />

guinose rappresaglie e furono<br />

spinti a fucilare anche per motivi<br />

futilissimi. Nervosismo, stanchez-<br />

za, paura, spregio <strong>della</strong> vita uma-<br />

na costituirono un cocktail mici-<br />

<strong>di</strong>ale <strong>di</strong> cui ne fecero le spese,<br />

senza colpa alcuna, alcuni viter-<br />

besi.

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