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Viterbo durante i periodo della Repubblica di Salò - Biblioteca ...

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Nell'or<strong>di</strong>namento amministrativo <strong>della</strong><br />

<strong>Repubblica</strong> Sociale italiana, la carica <strong>di</strong> Prefetto<br />

fu sostituita da quella <strong>di</strong> Capo <strong>della</strong> Provincia.<br />

A <strong>Viterbo</strong>, essa venne affidata all'avv. Ubaldo<br />

Rottoli, che, vi ricopriva il ruolo <strong>di</strong> Federale dal<br />

15 maggio 1943, dopo essere stato a capo <strong>della</strong><br />

Federazione Fascista <strong>di</strong> Cosenza. 1 15 maggio<br />

1944 egli venne sostituito nell'amministrazione<br />

<strong>della</strong> Provincia dall'avv. Mario Cionini Visani,<br />

cui spettò il <strong>di</strong>fficile compito <strong>di</strong> reggerla nei<br />

giorni che precedettero l'arrivo delle colonne<br />

angloamericane. Dopo la guerra, Rottoli<br />

si stabilì a Roma, dove morì l'l 1 luglio 1976.<br />

pul->blichino <strong>della</strong> prima ora, il<br />

farmacista Fedele Giacci. Rottoli<br />

lasciò la carica <strong>di</strong> capo <strong>della</strong> pro-<br />

vincia il 16 maggio 1944: gli su-<br />

bentrò l'aw. Mario Cionini Visani.<br />

Questi non fece neppure in tem-<br />

po a prendere possesso dell'inca-<br />

rico che nella notte tra il 5 ed il 6<br />

giugno fu costretto a fuggire al<br />

nord, con la famiglia, utilizzando<br />

un'autoambulanza <strong>della</strong> Croce<br />

Rossa.<br />

Alla <strong>Repubblica</strong> Sociale aderi-<br />

rono subito anche l'avvocato Giu-<br />

seppe Zampi, federale <strong>di</strong> <strong>Viterbo</strong><br />

dal 1929 al 1939, poi giu<strong>di</strong>ce del<br />

Tribunale speciale per la <strong>di</strong>fesa<br />

dello Stato, il primo seniore awo-<br />

cato Apollonio Marini, che assu-<br />

tnerà il ruolo <strong>di</strong> pubblico accusa-<br />

tore presso il Tribunale provincia-<br />

le speciale <strong>di</strong> Siena e che per<br />

questo solo fatto sarà recluso pri-<br />

ma a Paclula nel napoletano e poi<br />

a Regina Coeli , ed il console del-<br />

la Milizia Ennio Cavina, <strong>di</strong> origini<br />

ferraresi, che per tutto il tempo<br />

dell'occupazione tedesca <strong>della</strong><br />

città collaborò coi nazisti con<br />

spietata energia per il manteni-<br />

mento dell'or<strong>di</strong>ne pubblico.<br />

Alla <strong>Repubblica</strong> Sociale non<br />

aderirono il conte Giuseppe de'<br />

Gentili, podestà <strong>di</strong> <strong>Viterbo</strong> alla<br />

data de11'8 settembre, ed il princi-<br />

pe Enzo <strong>di</strong> Napoli Rampolla Ke-<br />

suttano, presidente <strong>della</strong> provin-<br />

cia alla stessa data. Entrambi si ri-<br />

tirarono a Roma e non tornarono<br />

più a <strong>Viterbo</strong>.<br />

All'arrivo degli Alleati soltanto<br />

alcuni repubblichini seguirono la<br />

ritirata nel nord d'Italia: la stra-<br />

grande maggioranza dei fascisti<br />

rimase in città e, se si eccettuano<br />

qualche schiaffo, qualche insulto<br />

e qualche spintone, nessuno <strong>di</strong><br />

loro ebbe a subire particolari an-<br />

gherie. Qualche minuto <strong>di</strong> terrore<br />

lo passò l'ex questore Amedeo<br />

Magal<strong>di</strong>: trascinato in Via Fonta-<br />

nella del Suffragio e messo al mu-<br />

ro per essere fucilato, fu salvato<br />

all'ultimo istante dall'intervento <strong>di</strong><br />

alcuni agenti <strong>di</strong> Polizia.<br />

Andò peggio ad alcuni repub-<br />

IAichini che si trovavano nei paesi<br />

<strong>della</strong> provincia: è una pagina,<br />

questa, ancora tutta da scrivere<br />

ed avvolta, a piìi <strong>di</strong> cinquant'anni<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza, da ricor<strong>di</strong> volutanlen-<br />

te fumosi.<br />

Citiamo soltanto alcuni episo<strong>di</strong><br />

ciella cui verità storica siamo do-<br />

cumentati. Filil~erto Pesciaroli, <strong>di</strong><br />

Canepina, era un giovane fascista<br />

che aveva l'unico torto <strong>di</strong> essere<br />

fratello del commissario prefetti-<br />

zio <strong>durante</strong> la K.S.I. Si era nasco-<br />

sto in una cantina fuori dell'ahita-<br />

to, per sfuggire alle rappresaglie:<br />

fu scoperto ed ucciso, il 9 giugno<br />

1944, con un colpo <strong>di</strong> fucile men-<br />

tre implorava pietà.<br />

Camillo Fiaschetti, commissario<br />

prefettizio <strong>di</strong> Barbarano Komano,<br />

fu colpito alle spalle con una fu-<br />

cilata il 6 giugno 1944 mentre<br />

passeggiava in bicicletta. Rantola-<br />

va ancora quando fu finito a ba-<br />

stonate.<br />

Clorindo Centi <strong>di</strong> Grotte S. Ste-<br />

fano era un poliziotto in pensione<br />

con spiccate simpatie fasciste.<br />

Considerato, forse a torto, una<br />

spia repubblichina fu ucciso a re-<br />

volverate mentre passeggiava con<br />

la moglie.<br />

Venezia Cesarini, fiduciaria del<br />

fascio femminile <strong>di</strong> Soriano, si<br />

salvò a stento da un linciaggio,<br />

subito dopo l'arrivo degli alleati,<br />

rifugiandosi nel Convento dei<br />

I'assionisti <strong>di</strong> Sant'Eutizio.<br />

A Hagnoregio, infine, fu cattu-<br />

rato il questore <strong>di</strong> Koma Pietvo<br />

Caruso. I1 Caniso, insieme al suo<br />

braccio destro Roberto Ochetto,<br />

all'autista Fruzzetti ed al famigera-<br />

to I'ietro Koch, era fuggito da Ro-<br />

ma su una potente automobile<br />

nella notte tra il 4 ed il 5 giugno<br />

1944. Per l'eccessiva velocità la<br />

macchina sbandò presso Vetralla,<br />

nella curva all'incrocio con la<br />

strada per Monteromano. I fasci-<br />

sti, feriti, furono dapprima ricove-<br />

rati a <strong>Viterbo</strong> e poi a Bagnoregio.<br />

Koch, nella notte tra 1'11 ed il 12<br />

giugno, riuscì a fuggire dall'ospe-<br />

dale e proseguire la sua fuga ver-<br />

so il nord; Caruso, impossibilitato<br />

a muoversi per le gravi ferite ri-<br />

portate nell'incidente automobili-

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