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Magia Nera - Messa Nera

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31/08/2012 - 15.37 <strong>Magia</strong> <strong>Nera</strong> - <strong>Messa</strong> <strong>Nera</strong><br />

Se vuoi continuare la consultazione di questo argomento clicca sui seguenti link :<br />

http://www.cartomante-bantan.com/1/storia_della_cartomanzia_5848028.html<br />

http://www.cartomante-bantan.com/1/storia_dei_pentacoli_a_cosa_servono_5848021.html<br />

http://www.cartomante-bantan.com/1/oroscopo_tema_natale_ti_permette_di_vedere_dalla_nascita_le_tue_potenzialita_1350093.html<br />

http://www.cartomante-bantan.com/1/felicita_si_puo_raggiungere_si_puo_trovare_5841380.html<br />

http://www.cartomante-bantan.com/1/storia_dell_esoterismo_5837682.html<br />

http://www.cartomante-bantan.com/1/biotensor_o_bio_tensore_valore_dello_strumento_antico_per_ricerche_energetiche_5884786.html<br />

http://www.bantan-sensitivo.com/1/storia_della_cartomanzia_5836497.html<br />

http://www.bantan-sensitivo.com/1/storia_dei_pentacoli_a_cosa_servono_5840997.html<br />

http://www.bantan-sensitivo.com/1/oroscopo_tema_natale_ti_permette_di_vedere_dalla_nascita_le_tue_potenzialita_518348.html<br />

http://www.bantan-sensitivo.com/1/felicita_si_puo_raggiungere_si_puo_trovare_5847931.html<br />

http://www.bantan-sensitivo.com/1/storia_dell_esoterismo_5847972.html<br />

http://www.bantan-sensitivo.com/1/biotensor_o_bio_tensore_valore_dello_strumento_antico_per_ricerche_energetiche_5884561.html<br />

La <strong>Magia</strong> <strong>Nera</strong> esiste?<br />

Esiste la necessità di modificare<br />

Esiste il Bene e il Male?<br />

Esiste il Bene che diventa Male e il Male che diventa Bene<br />

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Nessuna [magia] è, in questa favola, buona o cattiva (di per sé), ma lo diventa solo<br />

per il motivo o lo scopo o l'uso."<br />

(Citazione da Il Signore degli Anelli, di John Ronald Reuel Tolkien)<br />

La <strong>Magia</strong> <strong>Nera</strong> è un'insieme di pratiche magiche molto diffuse che si contrappone<br />

alla cosiddetta "magia bianca". In entrambi i casi il mago opera in contatto<br />

con entità spirituali per il conseguimento di uno scopo preciso.<br />

Come sottolinea lo scrittore J.R.R. Tolkien, nessuna magia, di per sé, è buona o<br />

cattiva, bianca o nera: è la finalità che si vuole conseguire a colorare il<br />

rituale magico.<br />

Il colore "nero" indica la magia "cattiva" perché richiama l'oscurità, in contrasto<br />

con il "bianco" che è invece tradizionalmente legato alla luce.<br />

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Altra differenza fondamentale sta nell'uso che si vuole fare delle entità<br />

spirituali richiamate. Il "mago nero" cerca di sottomettere al proprio volere<br />

queste entità, specie di natura demoniaca, le vuole controllare, manipolare. Il<br />

"mago bianco", al contrario, opera in armonia con esse.<br />

La magia nera affonda le sue remotissime radici nella Hýbris.<br />

La Hýbris è un evento tipico della tragedia e della letteratura greca e compare<br />

nella "Poetica" di Aristotele, il più antico trattato sulle tre principali componenti<br />

dell'arte antica: la tragedia, l'epica e la commedia. Il termine significa<br />

letteralmente "tracotanza", "eccesso", "superbia".<br />

Nella tragedia greca, la Hýbris è un evento accaduto nel passato e destinato ad<br />

avere ripercussioni drammatiche nel tempo presente. È una "colpa" di cui il<br />

personaggio si macchia perché con superbia ha violato leggi divine immutabili. A<br />

causa di questa sua scellerata azione, chi si macchia di Hýbris sarà giustamente<br />

punito dagli dèi con la némesis.<br />

Il mago nero è, dunque, un uomo che si macchia di Hybris, in quanto con<br />

tracotanza aspira a conoscenze superiori alle quali un semplice umano non ha il<br />

permesso di accedere. Il mago nero mira a sovvertire leggi non scritte di<br />

armonia universale da sempre immutabili.<br />

"La forza che, nascosta, guida la magia è la sete di potere", dice ancora Tolkien nel<br />

suo Il Signore degli Anelli.<br />

Il mago nero, o lo stregone, o ancora le streghe, vogliono acquisire un potere sugli<br />

altri e per fare questo non esitano a cercare accordi con il maligno, corrompendo in<br />

tal modo il proprio animo e la propria natura umana.<br />

Secondo Tolkien, ab origine la magia è una manifestazione positiva. La brama<br />

di potere che inevitabilmente coglie chi diventa pratico di rituali magici può<br />

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facilmente corromperne l'animo. Il mago, allora, se non riuscirà a resistere, sarà<br />

sedotto dal male e userà i poteri acquisiti per scopi malvagi.<br />

Si tratta di una tematica molto cara alla letteratura e al cinema appartenenti al<br />

genere "fantastico" e "fantasy". Basti pensare nuovamente al Signore degli Anelli<br />

di J.R.R. Tolkien, oppure a Harry Potter di J.K. Rowling.<br />

Tuttavia, anche nel cinema di fantascienza abbiamo, con la saga di Guerre stellari<br />

di George Lucas, un esempio molto chiaro del fronteggiarsi di due ambiti<br />

contrapposti. L'universo inventato da Lucas è guidato dalla "Forza", un campo di<br />

energia mistico creato da tutti gli esseri viventi. I cavalieri Jedi hanno la capacità<br />

di sfruttare la "Forza" per ottenere poteri sovrumani.<br />

La "Forza", però, come la magia, ha il suo lato oscuro, particolarmente seducente. I<br />

cavalieri Jedi che cederanno al lato oscuro della Forza saranno condannati alla<br />

distruzione.<br />

È del tutto evidente l'analogia che ricorre tra il cavaliere Jedi e il mago nero.<br />

Probabilmente, però, la "Forza" di George Lucas, ha al suo interno, sin dal<br />

principio, una componente malvagia che, come detto, non può essere invece<br />

individuata nella magia, se non per l'uso che se ne fa.<br />

Per conseguire gli scopi prefissati, il mago nero opera attraverso "rituali magici".<br />

Si conoscono e tramandano diversi tipi di malefici. I più diffusi sono il "malocchio"<br />

e la "fattura".<br />

<strong>Magia</strong> <strong>Nera</strong>: il Malocchio<br />

La differenza fondamentale tra<br />

il malocchio e la fattura sta nel<br />

fatto che il primo è un atto<br />

inconsapevole, mentre la<br />

seconda è un'azione volontaria.<br />

l malocchio consiste<br />

nell'indirizzare attraverso<br />

lo sguardo un influsso<br />

negativo sul soggetto<br />

prescelto. Chi "fa il malocchio"<br />

lo fa inconsciamente, guidato<br />

probabilmente da sentimenti di<br />

gelosia o invidia.<br />

L'effetto del malocchio, nella maggioranza dei casi, è negativo, finalizzato a<br />

"portare sfortuna" alle persone osservate. Molto più raramente, si vuole conseguire<br />

l'effetto positivo di proteggere la persona amata.<br />

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Si tratta di una forma di superstizione popolare, radicata nel tempo, che<br />

continua a sopravvivere con ostinazione nonostante lo sviluppo della moderna<br />

società civile.<br />

Per "scacciare" il malocchio si deve ricorrere a riti propiziatori oppure ad amuleti.<br />

L'oggetto portafortuna varia di paese in paese a seconda delle tradizioni: si va dal<br />

classico corno di corallo a oggetti religiosi come santini e crocifissi.<br />

<strong>Magia</strong> <strong>Nera</strong>: la Fattura<br />

l'oggetto "fatturato" viene ingerito dalla vittima.<br />

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La fattura, come si diceva,<br />

è il risultato di un'azione<br />

deliberata.<br />

Si tratta di un rituale di<br />

magia nera che consiste nel<br />

provocare il contatto della<br />

persona odiata con<br />

l'oggetto "fatturato",<br />

oppure nel compiere il<br />

maleficio su un "feticcio",<br />

ovvero un pupazzo che<br />

rappresenta la vittima.<br />

Nel primo caso si deve fare<br />

in modo che la vittima<br />

entri in contatto con<br />

l'oggetto che pertanto viene<br />

collocato in luoghi<br />

frequentati, come la casa,<br />

la macchina o l'ufficio. La<br />

fattura è più efficace se<br />

Un classico esempio del secondo caso è la cosiddetta bambolina voodoo, un<br />

feticcio addosso al quale vengono cuciti capelli e piccoli oggetti appartenuti alla<br />

vittima.<br />

Alla testa viene attaccato un bigliettino con su scritto il nome delle persona da<br />

colpire. Il male che viene inflitto alla bambolina, punzecchiata e infilzata con degli<br />

spilloni, è "trasmesso" alla vittima che proverà atroci dolori.


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Anche la fattura, come il malocchio, può essere neutralizzata.<br />

Occorre, però, che la vittima, o chi per essa, si renda conto che è stata lanciata la<br />

fattura, dopodiché si deve rimediare attraverso rituali di magia bianca come la<br />

creazioni di "talismani" e "protezioni" da portare sempre con sé oppure da<br />

custodire nei luoghi "infestati".<br />

Amore e <strong>Magia</strong> <strong>Nera</strong><br />

Dopo un'attenta analisi dei rituali magici<br />

più diffusi, si può ritenere che esistano tre<br />

macro-ambiti in cui il mago nero ambisce<br />

operare: l'amore, la salute, il lavoro.<br />

La magia può essere usata per<br />

facilitare o, al contrario, rovinare un<br />

rapporto d'amore. Operano in tal senso i<br />

"legamenti", i "filtri" e le "fatture" d'amore.<br />

Nei "legamenti d'amore", il soggetto "agente"<br />

indirizza energie positive sulla persona<br />

amata in modo da legarla a sé. Per fare<br />

questo, esistono diversi rituali, tra i quali<br />

famoso è il "rito del sangue mestruale",<br />

molto diffuso in particolare nella tradizione<br />

siciliana.<br />

Secondo la comune credenza, il rito del<br />

sangue mestruale consiste nel fare ingerire al malcapitato una piccola dose del<br />

mestruo del terzo giorno, sottoposta a un particolare trattamento. Occorre far<br />

coagulare il sangue, essiccarlo e ridurlo in polvere, per poi recitare una serie di<br />

formule, segrete ai più. Magari lo si può iniettare in un cioccolatino per addolcirne<br />

l'effetto. Alcuni esperti ritengono che, mentre l'uomo sta ingerendo il preparato, la<br />

donna agente dovrà recitare alcuni versi magici del tipo: "Sangue, sangue della<br />

mia natura legalo a me fino a che vita dura".<br />

Il "filtro" consiste nel classico infuso a base di erbe come il rosmarino, i chiodi di<br />

garofano, l'alloro, il timo, oppure di alimenti di varia natura come marsala, anice,<br />

zafferano, rum.<br />

Filtri particolarmente potenti possono essere creati con sostanze organiche come<br />

peli o capelli, sangue mestruale.<br />

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Una volta preparata, la "pozione magica" deve naturalmente essere bevuta dalla<br />

persona amata.<br />

La "fattura d'amore" consiste infine in un procedimento più complesso che vede<br />

parte attiva non solo il "soggetto agente", ovvero colui che vuole trarre benefici<br />

dall'incantesimo, e la persona "agita", ovvero colei sulla quale la magia deve<br />

produrre effetti, ma anche una terza persona, il mago, impropriamente detto anche<br />

medium, o esoterista.<br />

Quest'ultimo, evoca un'entità spirituale che può variare a seconda della tradizione<br />

legata a un certo luogo.<br />

Per esempio, nei paesi a forte tradizione cattolica, il mago invocherà santi legati<br />

all'amore come Sant'Antonio e Sant'Elena. In Brasile, verranno evocati i santi del<br />

condomblé (antica religione afrobrasiliana praticata nell'America Latina) come<br />

Pomba Gira, Cosimo e Damiano.<br />

Il compito di queste entità è di "manipolare" la volontà della vittima e, in tal modo,<br />

convincerla a legarsi al soggetto agente. La vittima crederà di aver maturato<br />

questo sentimento di amore in maniera del tutto spontanea, senza sospettare di<br />

essere invece stata "affatturata".<br />

Salute e <strong>Magia</strong> <strong>Nera</strong><br />

Quando si parla di magia nera, si tende tradizionalmente associarla alla volontà di<br />

"far male", ed è questa la magia nera che incute più timore, ci si creda o meno.<br />

Innumerevoli sono gli incantesimi conosciuti per nuocere alla altrui salute, e molti<br />

di questi si possono tranquillamente trovare sfogliando il web, come fossero ricette<br />

di cucina.<br />

Abbiamo già visto il rito della bambola voodoo. Analizziamo, ora, altri tipi di<br />

incantesimi.<br />

>>> La maledizione della mela rossa


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Si deve poi oscurare la stanza in cui ci si trova, avvolgere la mela nel fazzoletto e<br />

pensare intensamente alla vittima. Infine si potrà scegliere se seppellire la mela, e<br />

provocare in tal modo una sofferenza lieve ma duratura, oppure spappolarla<br />

davanti alla persona stessa, che soffrirà pene atroci, ma solo per pochi minuti.<br />

>>> Incantesimo per seminare discordia tra gli sposi


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Come detto, è l'intenzione del mago o dello stregone a "colorare" la magia, che<br />

invece è di per sé pura. Per questo motivo, non ci si deve meravigliare se i rituali<br />

magici si assomiglino tutti, prevedendo ognuno di essi l'uso, nella gran parte dei<br />

casi, di oggetti particolari.<br />

Si tratta di oggetti che richiamano i 4 elementi: aria, acqua, terra e fuoco.<br />

In generale, durante un rito magico, si ricorre alle candele per indicare il fuoco, si<br />

brucia l'incenso per "richiamare" l'aria, si beve acqua che sgorga direttamente<br />

dalla terra, e per indicare l'elemento "terra", si usa il sale grosso o anche una<br />

moneta di poco valore, con cui si potrà pagare il servigio degli spiriti.<br />

La presenza necessaria dei 4 elementi è legata alla convinzione che l'atto magico<br />

sia di per sé "creativo", conferisca, cioè, al mago o alla strega il "potere di creare". I<br />

4 elementi erano tutti presenti al momento della creazione, così si ritiene debbano<br />

essere presenti nel corso di un rituale magico.<br />

<strong>Magia</strong> <strong>Nera</strong> e Satanismo<br />

Talvolta si tende a confondere la magia nera col<br />

satanismo.<br />

In realtà, il satanismo è una vera e propria<br />

religione che può rachiuedere al suo interno<br />

diversi aspetti della magia nera, e in particolare<br />

di quella magia in cui l'entità spirituale evocata è<br />

Satana.<br />

Anche in Italia, sono moltitssimi i gruppi sorti che<br />

si occupano di occultismo e molti di questi sono<br />

dediti al culto di Satana. “Rammentate questo,<br />

perché, è molto importante, noi, non abbiamo<br />

la certezza che esiste veramente. ”<br />

Questi gruppi, che per lo più si riuniscono in sette<br />

segrete, possono limitarsi a pregare Satana e a<br />

offrirgli piccoli sacrifici di animali, come per<br />

esempio topi, oppure possono invocarlo per ottenerne i favori in ambito economico,<br />

sessuale e fisico.<br />

In quest'ultimo caso, ci ritroviamo nell'ambito della magia nera e l'evocazione del<br />

"maligno" avviene attraverso un medium o mago nero.<br />

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Come si diceva, il Satanismo è un vero e proprio culto che affonda le sue radici nel<br />

lontano XV secolo, quando nel mondo cristiano era diffusa la credenza di fenomeni<br />

di devozione della figura di Satana. Alla corte di Luigi XIV pare siano state<br />

celebrate messe nere in spregio al culto cattolico.<br />

Anche se la magia nera non si sovrappone necessariamente alla pratica del<br />

Satanismo, è pur vero che si trova spesso ad abbracciare aspetti foschi e spaventosi<br />

della realtà.<br />

Non è raro, infatti, che la magia nera sia collegata a pratiche rituali che implicano<br />

il sacrificio di un essere umano. Specie in Brasile, dove i rituali magici sono molto<br />

diffusi e gli stregoni sono spesso considerati delle autorità.<br />

È di qualche mese fa la notizia della morte in Brasile di un bambino nel cui corpo il<br />

padre aveva conficcato 50 aghi.<br />

A neanche un mese di distanza da questo terribile accadimento, sempre in Brasile,<br />

il corpo di una ragazza di 17 anni è stato ritrovato sul ciglio di un'autostrada con<br />

una candela accesa in bocca. Su volto, gambe e braccia del cadavere, inoltre, erano<br />

presenti svariate ferite provocate da un coltello. L'omicidio della povera ragazza<br />

era stato commesso dalla datrice di lavoro, che si sospettò, praticasse magia nera.<br />

<strong>Magia</strong> <strong>Nera</strong>: conclusioni<br />

Quanto sopra riportato non fa che confermare la<br />

verità di un assunto, forse paradossale, ma di<br />

certo sempre attuale: il "male", in tutte le<br />

forme in cui si manifesti, ha una forza di<br />

seduzione sull'uomo ben maggiore rispetto<br />

al "bene".<br />

Abbiamo accennato all'inizio alla trama di Guerre<br />

Stellari. Il "lato oscuro della Forza" esercita<br />

sull'uomo un'attrazione di gran lunga superiore<br />

rispetto al corrispettivo "lato chiaro". È<br />

altrettanto vero, però, che l'uomo che si lasci<br />

attrarre da questo "lato oscuro" viene considerato<br />

un debole rispetto agli altri.<br />

Quindi, da una parte abbiamo la grande forza<br />

seduttiva del "male", ma dall'altra abbiamo<br />

l'essere umano dotato di una caratteristica che lo<br />

contraddistingue da tutti gli esseri deboli<br />

dell'universo, ovvero il libero arbitrio.<br />

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L'uomo ha sempre avuto e sempre avrà la possibilità di decidere se lasciarsi o<br />

meno sedurre dal male, ha sempre il potere di opporsi e quindi la forza di<br />

indirizzare le energie spirituali per finalità positive e propositive, non distruttive.<br />

Non dimentichiamo che la "magia" è considerata neutra, né buona né cattiva, nè<br />

bianca né nera. È solo l'uomo, con il suo libero arbitrio, a decidere cosa farne e per<br />

quale scopo, buono o cattivo, utilizzarla.<br />

Colgo allora l'occasione per chiudere questa breve disamina con una citazione che<br />

mi sta molto a cuore tratta da uno dei miei romanzi preferiti, Il Maestro e<br />

Margherita, un romanzo che vanta tra i suoi protagonisti niente meno che Satana<br />

in persona, e che narra di vicende intrise di magia nera e pratiche rituali.<br />

Ma allora chi sei tu, insomma?<br />

Sono una parte di quella forza che eternamente vuole il male ed eternamente compie<br />

il bene.<br />

Maleficio della cordicella<br />

Ingredienti e accessori:<br />

un osso ( di pollo per esempio )<br />

dei sassolini o dei rametti<br />

una candela nera<br />

una cordicella<br />

un oggetto di contatto ( appartenuto alla persona )<br />

incenso di mirra o di patchouli<br />

Questo incantesimo si avvale della temibile presenza saturnina di Ecate. Iniziate<br />

col riporre l' osso, i sassolini, o i rametti sul vostro altare ( o comunque sul ripiano<br />

utilizzato per i riti magici ). Poi accendete la candela nera e fate bruciare l' incenso.<br />

Invece del cerchio magico, va tracciato un triangolo intorno all' altare. Ora,<br />

partendo da est, percorrete gli angoli del triangolo in senso atiorario e viceversa,<br />

salmodiando l' invocazione a Ecate che ripeterete davanti a ogni punto cardinale:<br />

" Agente naturale del nome Ineffabile e della Forza Suprema,<br />

tu, l' Anziano delle tenebre, freddo solitario e malefico,<br />

tu, le cui parole sono di pietra e la vita eterna,<br />

tu, l' Antenato unico e impenetrabile,<br />

che non conosce nè piacere nè gioia,<br />

tu, il vecchio astuto, esperto in artifici,<br />

tu, che rechi rovina e disperazione,<br />

accorri, e concedimi il tuo aiuto " !<br />

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Una volta che siete ritornati dietro l' altare, prendete la cordicella e incorporatevi l'<br />

oggetto di contatto. Fate nove nodi, partendo da ciascuna estremità per poi<br />

proseguire verso il centro dove intreccerete il nono nodo. Mentre siete impegnati in<br />

questa operazione, visualizzate il risultato della vostra magia sulla persona<br />

interessata, che, non riuscendo più a parlare nè a intendere, non è più in grado di<br />

esercitare la sua malefica azione su di voi, pronunciando queste parole :<br />

" ( Dite il nome della persona in questione )<br />

questo incantesimo io ti lancio,<br />

Per il potere della Notte, i tuoi occhi io acceco !<br />

Per il potere dell' argilla, i tuoi orecchi io chiudo !<br />

Per il potere della terra, la tua bocca io sigillo !<br />

per il potere della roccia, le tue membra io lego ! "<br />

Mentre state per annodare l' ultimo nodo, gridate:<br />

" Che sia fatta la mia volontà " !!!<br />

Adesso concentratevi, fissando la fiamma della candela mentre brucia. Poi<br />

prendete la cordicella e sotterratela in un luogo che solo voi conoscete, dicendo:<br />

( Nome della persona in questione )<br />

per sempre vincolato e legato sarai.<br />

Mai più ti rialzerai !<br />

Occhi accecati, membra legate,<br />

per sempre a terra riverso,<br />

per sempre immobile e muto !<br />

Per sciogliere l' incantesimo, dovrete recuperare la cordicella e disfare i nodi.<br />

Questo rituale ha principalmente lo scopo di rendere completamente paralizzata (<br />

e quindi innocua ) la persona che ci fa del male. Visti gli esiti a cui punta, può<br />

benissimo inquadrarsi nell' ambito delle fatture di morte. Chi decide di compiere<br />

un rituale del genere deve munirsi di un talismano di protezione forgiato in ferro e<br />

in piombo con incisi i caratteri cabalistici e le formule della Clavicola di Salomone,<br />

altrimenti il colpo di ritorno è assicurato. ma sopratutto deve essere spinto da un<br />

profondo odio per un ' ingiustizia vera e reale subìta, e non da futili motivi. La<br />

legge karmica infatti prevede che chi fa gravemente del male a qualcuno senza<br />

valide ragioni, nell' esistenza successiva dovrà patire gravi sofferenze.<br />

Secondo la legge karmica, le uniche ragioni che giustificano questo tipo di rituale<br />

sono:<br />

riduzione in schiavitù da parte di un' altra persona violenza e persecuzione<br />

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continuata sfregi e mutilazioni e altri gravi danni subìti sul proprio corpo<br />

sequestro e prigionia ( protratti per anni ) subiti percosse gravi, sevizie e abusi<br />

sessuali da parte di una persona sui propri figli o su altri minori<br />

Rituali di magia nera<br />

Il nero è il colore della notte, del mistero, di ciò che<br />

non possiamo vedere. Si può dire che il nero è il colore<br />

dell'occulto per eccellenza. Al nero associamo la<br />

morte, di nero si vestono i preti, nero è il fondo<br />

dell'Abisso e nera è l'eterna notte siderale. La visione<br />

morale associa spesso il nero con il male, basti<br />

pensare al cattivissimo cavaliere nero delle favole.<br />

L'aspetto più importante del colore nero è la sua<br />

caratteristica di assorbire tutte le frequenze della<br />

luce senza rifletterne alcuna. Le informazioni visive<br />

del mondo ci vengono date dai riflessi della luce sulle<br />

superfici presenti nell'ambiente. Ciò che non riflette la luce, non ci da nessuna<br />

informazione riguardo la sua natura e ciò, inconsciamente, ci spaventa. La magia<br />

nera, lungi dall'essere l'evocazione del male, è nata come strumento cognitivo per<br />

quella parte del mondo che non dà informazioni su di sé. Sotto questa luce,<br />

l'antenata della scienza moderna, prima ancora dell'alchimia, è la magia nera.<br />

Specifichiamo, la natura divina non è divisa tra luce e tenebre, Dio e Lucifero, bene<br />

e male, angeli e diavoli, paradiso e inferno. Se Satana ci appare come il lato oscuro<br />

di Dio, quell'aspetto misterioso, inquietante e terrificante della natura divina,<br />

questa dualità non appartiene alla divinità, è piuttosto il frutto della visione<br />

parziale e limitata che l'umanità ha del Cosmo e della sua natura infinita. Per<br />

chiarire, non è il sole che sorge e tramonta ogni giorno. Il sole continua<br />

perennemente ad emanare luce e calore. Ma la nostra percezione terrestre del<br />

cosmo ci mostra una realtà relativa fatta di luce e di tenebre.<br />

DAGIDA<br />

Quando si parla di fatture e stregonerie, ai più viene in mente lei....La DAGIDA o<br />

Bambola. E' la forma più classica di pratica "nera" e può essere di odio e di amore,<br />

a seconda della volontà di chi opera e dei gesti che vengono effettuati durante il<br />

rito. La tradizione cabalistica raccomanda la cera modellata per la raffigurazione<br />

della persona da ammaliare ma si può sostituire la statuina con uova non<br />

fecondate, con velluto oppure con l'attuale metodo più in uso: "la fotografia".<br />

Quest'ultima ha il vantaggio di riprodurre esattamente i lineamenti della persona<br />

da ammaliare. Quando si costruisce una DAGIDA, bisogna incorporagli la vita<br />

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fluidica della persona da ammaliare; è qui che interviene l'astuzia dell' operatore.<br />

Bisogna dunque procurarsi Sangue, pezzettini di unghie, capelli, peli, o ancora<br />

meglio saliva, sangue mestruale, sperma, urina, escrementi o alla peggio, oggetti<br />

che siano stati in contatto intimo con la vittima come fazzoletti, calze, ecc.. Nelle<br />

fatture d'amore, l'ammaliatore abbraccia, accarezza, prega o meglio ordina alla<br />

DAGIDA che riproduce la persona da ammaliare, di amarlo eternamente o di<br />

ritornare in caso di abbandono. Nelle fatture d'odio, la DAGIDA viene picchiata,<br />

trafitta con spilloni, insultata o sciolta lentamente al calore di una fiamma. In ogni<br />

caso, alla fine di ogni rito, la bambola viene nascosta e coperta da un lenzuolo nero<br />

(per l'odio) rosso (per l'amore) sino al rito successivo. Una frase consueta durante i<br />

riti d'amore che viene recitata mentre la DAGIDA resta esposta al calore della<br />

fiamma: Come io faccio sciogliere questa cera sotto gli auspici dello spirito<br />

invocato, così si scioglierà d'amore il cuore di ghiaccio che io voglio<br />

incendiare..........<br />

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Il rito della mela<br />

Prendete una mela ed un foglio di carta, scrivete sul foglio il nome della persona da<br />

ammaliare (con inchiostro rosso o meglio con del sangue). Introducete il foglio<br />

arrotolato all'interno della mela precedentemente forata con una lama d'argento ed<br />

in seguito coprite il tutto con un tessuto nero. Ora siete pronti per caricare di<br />

energia negativa il pomo. Sedetevi al centro di una stanza, al buio ed al silenzio,<br />

portatevi la mela al petto tenendola con entrambe le mani, ora dovrete concentrare<br />

tutto il vostro odio in questa mela sino al momento in cui vi sentirete svuotati da<br />

ogni sentimento negativo. In seguito, potrete seppellire l'oggetto o meglio<br />

schiacciarlo alla vista della persona interessata. nel primo caso il frutto rilascerà<br />

lentamente le energie negative che andranno a disturbare l'ammaliato, nel secondo<br />

caso la persona sarà colpita istantaneamente, l'effetto sarà più intenso , ma a<br />

breve termine....<br />

Torino, crocevia di popoli e segreti fin da tempi antichissimi, circondata da fiumi<br />

lucenti e custode di magie.<br />

Una ricca simbologia e molti misteri si annidano nel matematico reticolo delle vie<br />

di questa città, che, forse, non è poi così "squadrata" come sembra...<br />

Il mistero della fondazione - La fondazione di<br />

Torino è probabilmente legata agli antichi Egizi.<br />

Sarebbe stato Fetonte, infatti, figlio di Iside, a<br />

porre i primi insediamenti della città erigendo<br />

proprio qui un centro di culto al dio Api, divinità<br />

rurale simbolo della generazione e della forza<br />

fecondatrice, rappresentata con le sembianze di<br />

un toro.<br />

Altre antiche leggende collegano l’origine della<br />

città ai Celti o all’Oriente da sempre "misterioso".<br />

Per la cronaca, Augusta Taurinorum fu<br />

fondata dai romani all’incrocio tra due fiumi, il<br />

Po e la Dora, che formano "un anello d’acque<br />

lucenti" attorno alla città.<br />

E non mancano certo le interpretazioni<br />

simboliche.<br />

Il Po rappresenterebbe il Sole, la parte maschile,<br />

e la Dora la Luna, la sua controparte femminile.<br />

I Romani, inoltre, costruirono la città attenendosi<br />

alle regole magiche che prescrivevano di aprire le<br />

4 porte di accesso in corrispondenza dei punti<br />

cardinali, mentre la via principale segue il percorso ascendente del Sole nel cielo.<br />

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Torino si trova poi sul 45° parallelo, segnalato dall’obelisco con in cima<br />

l’astrolabio situato in piazza Statuto (uno uguale si trova ad 11 km di distanza,<br />

alla fine di corso Francia).<br />

La Sacra Sindone - Torino custodisce uno dei più<br />

importanti simboli della fede: la Sacra Sindone.<br />

Lunga 437 cm e larga 111,è il lenzuolo che, secondo la<br />

tradizione, avrebbe avvolto il corpo di Gesù dopo la<br />

crocifissione.<br />

Per gli scettici è semplicemente un telo che reca<br />

impressa l’impronta del corpo di un uomo alto un metro<br />

e 77, torturato e ucciso tramite crocifissione in tempi<br />

lontani.<br />

Attualmente il "sacro lino" si trova nel Duomo di<br />

Torino, la Chiesa di San Giovanni, dove venne portato<br />

nel 1578, dopo esser scampato all’incendio della chiesa<br />

francese di Chambery ed esser stato minuziosamente<br />

riparato dalle suore clarisse.<br />

Anche nella nostra città la Sindone ha rischiato di<br />

essere danneggiata a causa di un nuovo incendio<br />

avvenuto nella notte tra l’11 e il 12 aprile del 1997, ma<br />

venne prontamente portata in salvo dai vigili del fuoco.<br />

Più volte lambita dalle fiamme quindi, ma mai<br />

distrutta.<br />

A questo proposito, una suggestiva teoria esoterica vede<br />

racchiusi nella Sindone i quattro elementi che<br />

compongono l’Universo: Terra, Fuoco, Aria e Acqua. A<br />

dominare sugli altri elementi sarebbe il Fuoco, simbolo<br />

di Cristo stesso. Pertanto nessun incendio potrà mai<br />

distruggerla.<br />

Custodita all’interno di una teca climatizzata e protetta,<br />

la tela viene periodicamente distesa ed esposta al<br />

pubblico all’interno del Duomo, in occasione delle<br />

cosiddette "ostensioni", una delle quali si terrà nel 2010.<br />

Tutte o nessuna... - Secondo la tradizione esoterica,<br />

chi possiede una delle reliquie di Cristo le possiede<br />

tutte.<br />

La presenza della Sindone a Torino, quindi,<br />

garantirebbe alla città la presenza degli altri simboli<br />

della cristianità.<br />

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Di qui la convinzione che la chiesa Gran Madre di Dio, ai piedi della collina<br />

torinese, conservi il Sacro Graal, il calice in cui bevve Gesù durante l’Ultima<br />

Cena e in cui fu raccolto il suo sangue dopo la Crocifissione.<br />

Le due statue all’entrata, raffiguranti la Fede e la Religione, lo dimostrerebbero.<br />

Una regge una coppa che simboleggia il Sacro Graal, l’altra ha lo sguardo che pare<br />

perdersi nel vuoto.<br />

Secondo uno studio del Politecnico di Torino, esso indicherebbe una strada, un<br />

percorso che conduce esattamente al Palazzo di Città, là dove una credenza<br />

esoterica vuole che il Graal si trovi.<br />

E siccome non c’è due senza tre... i<br />

sotterranei della Basilica di<br />

Maria Ausiliatrice custodirebbero<br />

un crocefisso realizzato col legno<br />

della croce di Gesù.<br />

<strong>Magia</strong> bianca - Torino è uno dei<br />

tre vertici nel mondo del triangolo<br />

della magia bianca, insieme con<br />

Praga e Lione.<br />

Gli esoteristi affermano che in città<br />

il punto nevralgico sia piazza<br />

Castello: per la precisione l’epicentro dell’energia positiva si trova nel punto in cui<br />

sorge palazzo Reale, in corrispondenza della fontana dei Tritoni.<br />

Antonelliana.<br />

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Il cancello del Palazzo,<br />

incorniciato dalle statue<br />

equestri dei due Dioscuri<br />

(foto), Castore e Polluce,<br />

segnerebbe il confine tra la<br />

città santa e quella<br />

diabolica.<br />

I punti di massima<br />

concentrazione delle forze<br />

bianche sarebbero proprio<br />

il centro della cancellata -<br />

un tempo adottata per<br />

l’ostensione della Sacra<br />

Sindone - e la Mole


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Quest’ultima irradierebbe su tutta la città le energie benefiche assorbite dal<br />

sottosuolo.<br />

Sempre in tema di magia bianca, merita una visita piazza Solferino per la sua<br />

Fontana Angelica.<br />

Composta da quattro gruppi di statue poggiati su basi di granito, fu costruita<br />

secondo regole massoniche.<br />

Ai lati due gruppi femminili rappresentano la Primavera e l’Estate; al centro, in<br />

posizione più alta, due figure maschili, l’Autunno e l’Inverno,versano acqua da un<br />

otre.<br />

I due otri sono i simboli astrologici dell’Acquario e dell’Ariete, segno sotto il quale<br />

si trova l’Italia.<br />

Le figure femminili rappresentano i due<br />

aspetti dell’Amore, quello sacro e quello<br />

profano. Infine, l’acqua versata<br />

rappresenterebbe la conoscenza: ad essa<br />

gli uomini si abbeverano per progredire<br />

verso l’alto.<br />

Infine il Museo Egizio. A detta di<br />

autorevoli occultisti, alcuni reperti qui<br />

conservati sarebbero dotati di carica<br />

benefica, altri di carica malefica. Il Museo,<br />

quindi, sarebbe campo di interminabile<br />

battaglia tra le forze del bene e del male.<br />

Per fortuna, gli oggetti favorevoli<br />

sembrerebbero essere in maggioranza!<br />

<strong>Magia</strong> <strong>Nera</strong><br />

Torino, con Londra e San Francisco,<br />

comporrebbe il temibile triangolo della<br />

magia nera. I luoghi che fanno della città<br />

un importante e - ahimè! - rinomato centro<br />

di magia nera sono molteplici e<br />

provengono da differenti leggende e<br />

culture. Piazza Statuto è il "cuore nero"<br />

della città.<br />

Innanzitutto perché si trova a occidente, posizione considerata nefasta perché vi<br />

tramonta il sole. Inoltre in questa zona, dai tempi dei Romani, c'era la "vallis<br />

occisorum", ovvero la necropoli. Proprio in piazza Statuto si trovava il patibolo, che<br />

i francesi trasferirono all'incrocio tra corso Regina Margherita e via Cigna, oggi<br />

chiamato "rondò dla forca". È probabile che i corpi dei giustiziati siano ancora<br />

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sotto corso Francia e via Cibrario. E a ben guardare, nel cuore del piccolo giardino<br />

della piazza, si trova un tombino... per i più suggestionabili è la Porta dell'Inferno,<br />

per i più prosaici conduce al nodo centrale delle fogne nere della città.<br />

All'imbocco della piazza si trova<br />

la Fontana del Frejus (foto),<br />

costruita in ricordo dei caduti<br />

nella realizzazione del traforo,<br />

che però è stranamente rivolta<br />

verso via Garibaldi, e non verso<br />

corso Francia e il traforo.<br />

Racconta la tradizione che<br />

l'angelo che sovrasta la statua sia<br />

in realtà Lucifero. E sempre nei<br />

pressi di piazza Statuto, in via<br />

Bonelli, abitava il boia di Torino.<br />

Sempre vestito di nero, girava<br />

per tutta la regione portando una<br />

borsa con i "ferri del mestiere" e<br />

un listino prezzi per ogni<br />

differente tipo di uccisione.A lui,<br />

inoltre, toccava punire coloro che<br />

avevano fatto fallimento: i<br />

condannati venivano battuti<br />

ripetutamente su una panca di<br />

legno alta circa 10 centimetri e<br />

posta nei pressi di via Corte<br />

d'Appello, fino a che il legno non<br />

cedeva. La chiesa della<br />

Misericordia, in via Barbaroux,<br />

consegna al giudizio della Storia queste usanze horror: in teche di vetro sono<br />

conservati il registro dei condannati, i cappucci neri,il "bicchierino"dell'ultimo<br />

sorso e il crocifisso. Qui veniva data ai condannati l'estrema benedizione e la<br />

sepoltura. E per non farci mancare nulla, ecco che a partire dal '700, a Torino,<br />

compaiono numerose sette di vario genere, esoteriche e iniziatiche, dalla<br />

Carboneria, la Giovine Italia e la Massoneria alle vere e proprie associazioni di<br />

magia che si ritrovavano perlopiù in luoghi segreti. Una serie infinita e non del<br />

tutto esplorata di cunicoli si apre, perciò, nel sottosuolo di Torino: così sono state<br />

scoperte sotto Palazzo Madama le grotte alchemiche dove operavano gli<br />

"scienziati" di casa Savoia, incaricati di trovare la Pietra Filosofale per trasformare<br />

il "vile metallo in oro".Vi si accedeva dalla cripta della SS.Annunziata e dai<br />

sotterranei del Palazzo. In virtù della protezione accordata loro dalla "Madama<br />

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reale", gli alchimisti condussero indisturbati le loro ricerche e furono un richiamo<br />

irresistibile per veggenti e sapienti rinomati, come Paracelso. http://goo.gl/yrvNb<br />

http://goo.gl/5UKGg<br />

Invece il taumaturgo infallibile Nostradamus http://goo.gl/CA0Hj<br />

http://goo.gl/uQKa3 giunse a Torino nel 1556, convocato a corte dal duca Emanuele<br />

Filiberto per curare la sterilità della moglie, Margherita di Valois. Egli riuscì a far<br />

nascere l'agognato erede, Carlo Emanuele, e divenne mago di corte.<br />

Soggiornò a poche centinaia di metri da piazza Statuto, in via Michele<br />

Lessona,nella villa Domus Morozzo. Qui si trovava una lapide incisa dallo stesso<br />

mago e recante l'enigmatica scritta: "Nostradamus ha alloggiato qui, dove c'è il<br />

Paradiso, l'Inferno e il Purgatorio. Io mi chiamo la Vittoria, chi mi onora avrà la<br />

gloria, chi mi disprezza avrà la rovina intera".<br />

Ma anche la stessa Casa Savoia nasconde i suoi misteri. La duchessa Maria<br />

Cristina di Francia - a voler essere più precisi, il suo fantasma - certe notti<br />

passeggerebbe ancora per il suo palazzo. Si dice che si aggiri per le sontuose sale,<br />

sfiorandone nostalgica i muri e riandando con la memoria al bel tempo che fu!<br />

Cristina era la sposa giovanissima di Vittorio Amedeo I. Rimasta vedova ancora<br />

giovane nel 1637 assunse il potere in qualità di reggente del figlio Carlo Emanuele<br />

II. E fin qui si spinge la storia ufficiale... Le voci popolari dicono che la bella<br />

Madama si "sbarazzasse" senza troppi indugi dei suoi amanti. Per una singolare<br />

coincidenza, tutte le sue fiamme "si perdevano" nelle gallerie sotterranee o<br />

scivolavano "accidentalmente" nel Po. Questi uomini divenuti ormai fantasmi,<br />

tornavano a girovagare di notte nei giardini intorno al castello e ai portici della<br />

città.<br />

E infine, la splendida collina torinese: tra i suoi boschi e i suoi rovi pare<br />

avvenissero strani e oscuri "convegni". I cittadini più danarosi, per trascorrere il<br />

tempo e sfuggire al tedio delle loro esistenze, erano soliti incontrarsi e raccontarsi<br />

storie terrorizzanti. Non a caso i film horror degli anni '70 e '80 furono ambientati<br />

nel capoluogo piemontese e nelle sue ville collinari... Un titolo per tutti: "Profondo<br />

rosso" di Dario Argento. Agghiacciante!<br />

Il Bene e il Male, non esiste ma, esiste solo la Vita<br />

Da sempre abbiamo diviso la magia, in magia<br />

bianca, magia rossa e magia nera, anche se in<br />

realtà queste categorie non esistono, ma le<br />

abbiamo catalogate noi per differenziare i vari tipi<br />

di magia. La magia che sia bianca o nera è sempre<br />

magia e sta alla strega decidere come sfruttare<br />

questa energia se a fin di bene o per far male agli<br />

altri. Di conseguenza anche la magia rossa della<br />

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quale parleremo proprio oggi, che viene reputata come sortilegio e maleficio non è<br />

altro ché il volere della strega di dividere o unire due persone. A proposito di magia<br />

rossa oggi vedremo cosa sono i legamenti d’amore chiamati anche volgarmente<br />

fatture d’amore, come vengono fatti e che energie vanno a muovere per far si che<br />

due persone si uniscono o si dividano.<br />

Iniziamo col dire che<br />

questi tipi di legamenti<br />

sono molto potenti e<br />

la maggior parte delle<br />

volte non possono<br />

essere sciolti<br />

facilmente, ovviamente<br />

ci sono legamenti<br />

blandi e legamenti<br />

indissolubili, fatti<br />

con il sangue o<br />

evocando spiriti e Dei<br />

che aiutano in magia<br />

d’amore, come ad esempio la Dea Afrodite dea della bellezza e dell’amore, Lilith<br />

che è prettamente la Dea della sessualità, o ancora, Eros anch’esso Dio dell’amore<br />

e tanti altri ancora. Chiamando queste entità la vittima viene circuita e<br />

convinta ad amare quella persona, e il vostro legamento d’amore avrà un successo<br />

quasi assicurato, ma come sempre, attenzione ad invocare questi Dei, mai<br />

chiamarli per gioco o per un semplice desiderio passeggero. U n altro tipo di<br />

legamento può essere quello fatto con i filtri (pozioni) dove immischiando i vari<br />

ingredienti adatti vengo somministrati alla vittima cosi da far nascerle la passione<br />

e l’amore, questo tipo di legamento può essere più o meno duraturo a seconda<br />

anche dell’affinità di coppia. Vediamo ora tutti i tipi di legamenti che possono<br />

venire usati alcuni più potenti di altri:<br />

Il legamento o filtro del sangue mestruale: antica formula medievale per<br />

legare in maniera indissolubile, e per la vita, un uomo: uno dei rituali con più’ alta<br />

percentuale di riuscita.<br />

Nella storia come sappiamo questa parola ha causato infinite rivalità, problemi<br />

incomprensioni ed anche atroci delitti. Ma che cosa significa veramente questa<br />

parola? Perchè la magia fa tanto paura? Perchè la si condanna sempre e<br />

comunque?<br />

Io proverò tramite quello che conosco a dissipare alcuni dei maggiori dubbi.<br />

La paura della magia deriva da concetto un po' distorto che i questi anni i massmedia,<br />

i film, hanno inculcato nella gente, rendendola timorosa di qualsiasi cosa<br />

non sia scientifica e non si possa toccare con mano.<br />

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Innanzitutto la paura della magia, si è annidiata come un tarlo nel legno, dagli<br />

albori della civiltà. E' sempre stata considerata dalla civiltà media come un<br />

qualcosa solamente negativo, un mezzo pieno d'odio che gente priva di qualsiasi<br />

legge morale utilizza (ed utilizzava) per averne un tornaconto senza pensare alle<br />

altre persone. Purtroppo per chi la pensa così, in queste brevi righe vi mostrerò che<br />

le cose non sono sempre negative come pensate, ma che esiste anche una magia<br />

"buona".<br />

Facendo un passo indietro, io definirei la magia come un incanalamento di energie<br />

necessarie ad ottenere un determinato scopo, il quale potrebbe portare giovamento<br />

alla persona che la pratica.<br />

Questa definizione si può applicare sia alla magia definita nera (per cui negativa)<br />

che a quella bianca (positiva).<br />

Il perno però su cui si appoggia comunque la magia oltre che sull'energia e<br />

sull'intenzione che gli si da. Infatti è qui, che si differenzia la magia bianca da<br />

quella nera, sul fatto che la prima è improntata all'aiuto di una persona o<br />

comunque al compimento di un "opera di bene" e che la seconda invece è<br />

improntata a creare un danno o un disagio ad un'altra persona.<br />

La magia comunque permea ogni aspetto della vita di qualsiasi persona; infatti<br />

essendo energia (l'atomo ed in quark sono le più piccole unità viventi conosciute, al<br />

di sotto di loro c'è solo energia), permea costantemente le nostre esistenze. La<br />

magia è la nascita, la magia è il respiro di un bambino, il battere d'ali di una<br />

farfalla, la nostra stessa vita. La magia non è un qualcosa ma è il tutto, e<br />

quell'energia che spinge la nostra vita, dopo sta a noi renderla "bianca" o "nera".<br />

Per capire ed accettare queste, esposizioni si deve essere nella condizione ideale di<br />

animo:<br />

Non esiste <strong>Magia</strong> <strong>Nera</strong> e <strong>Magia</strong> Bianca, esiste l’Alta <strong>Magia</strong><br />

Per arrivare a questa conclusione si devono compiere delle azioni…<br />

Studio e Meditazione, concentratevi su ciò che è esposto qui sotto…<br />

IL V.I.T.R.I.O.L.<br />

Ho già parlato delle strane formule utilizzate dagli alchimisti ed ho già nella Parte<br />

1, fatto vedere l’immagine della formula del Cancro, la più antica a noi nota. Oltre<br />

a quella vi sono altre formule che hanno avuto, in tempi diversi, notevole<br />

importanza.<br />

É il caso dell’acronimo V.I.T.R.I.O.L. al quale a volte si aggiungevano le due lettere<br />

V.M.. Le iniziali suddette stanno per: Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies<br />

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Occultum Lapidem (Veram Medicinam), che vuol dire “Visita l’interno della terra,<br />

e rettificando (con successive purificazioni, ndr) troverai la pietra nascosta (che è la<br />

vera medicina)”.<br />

Dietro VITRIOL (a volte rappresentato dal re Duenech) vi è da un lato il<br />

procedimento per arrivare al completamento dell'Opus che non può che partire dal<br />

minerale che si trova all’interno della Terra. D’altro canto vi è una sorta di invito a<br />

indagare la propria anima ed il proprio spirito per purificarsi che è un processo<br />

parallelo a quello della produzione della pietra filosofale.<br />

Ritornando al significato letterale vi è ancora dell'altro da osservare. In epoca<br />

rinascimentale vi era un mito molto diffuso che riguardava la scoperta di qualcosa<br />

di ignoto che avesse significati profondi.<br />

Una di tali ambite scoperte era quella di una qualche tomba che contenesse dei<br />

manoscritti. Alcune di queste cose accaddero davvero, altre dettero origine a<br />

leggende e a pure e semplici invenzioni che nel campo dell’alchimia occorre sempre<br />

tenere presenti. Vi è ad esempio il caso del famoso alchimista Basilio Valentino del<br />

quale si scoprì un manoscritto nell’altare della chiesa di Erfurt; ma ve ne sono altri<br />

che ora non è il caso di indagare.<br />

Quanto detto mi serve per introdurre la leggenda della scoperta della tomba di<br />

Ermete Trismegisto http://goo.gl/k1qB1 http://goo.gl/dIQWT da parte di Apollonio<br />

di Tiana.<br />

In questo sepolcro, che altrove era stato descritto con una lapide di smeraldo,<br />

Apollonio avrebbe trovato un vecchio seduto su un trono che teneva in mano le<br />

famose Tavole smeraldine ed un libro che spiegava i segreti della creazione e della<br />

trasmutazione fino ad arrivare alla Pietra Filosofale.<br />

Queste storie quindi sarebbero legate allo scavare la terra per trovare la tomba<br />

nella quale si trova il grande Hermes, maestro di ogni conoscenza ermetica ed<br />

alchemica.<br />

Ed è proprio scavando la terra, con simbolismi che si intrecciano tra loro (cosa<br />

eccelsa per gli alchimisti) che si<br />

trova la materia prima dalla quale partire per realizzare l’Opus Magnum.<br />

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Uno dei simboli del V.I.T.R.I.O.L., Uno degli acronimi più in auge e più temuti<br />

dagli alchimisti. Da Daniel Stolcius von Stolcenberg, Viridarium Chymicum ,<br />

Francfort 1624<br />

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Altro simbolo del V.I.T.R.I.O.L. Da Basilio Valentino, Azoth, Francfort 1613<br />

Il VITRIOL è poi anche un sale (ora diremmo acido) che è in grado di sciogliere<br />

l’oro (quel leone verde).<br />

É quindi un potente elemento in grado di provocare le trasformazioni più elevate,<br />

quella, ad esempio, che abbiamo visto nella fusione precedere appena il momento<br />

della resurrezione di Cristo.<br />

Più in dettaglio, riferendoci al primo disegno, troviamo in alto la fusione del Sole<br />

(maschio) con la Luna (femmina) dentro una coppa (acqua), cioè quella dello zolfo e<br />

del mercurio filosofici, sotto l’influsso dei pianeti Marte, Saturno (di color nero<br />

come la putrefazione), Venere, Giove e Mercurio (il quale ultimo ha particolare<br />

importanza perché è messo al centro, proprio sotto la coppa nella quale avviene la<br />

fusione di Sole e Luna; il Mercurio è l’Ermafrodita).<br />

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Al centro di tutto vi è un cerchio che dovrebbe rappresentare la pietra filosofale<br />

originata anche dai 4 elementi: coppa (acqua), fuoco (leone), aria (aquila a due<br />

teste), terra (la stella a sette punte).<br />

Immediatamente più in basso vi è un globo sormontato da una croce: si tratta del<br />

simbolo del vitriol che penetra nell’interno della terra dove avviene il lavoro di<br />

purificazione.<br />

In basso, a sinistra della stella, vi è un cerchio nel quale vi sono 7 piccoli oggetti;<br />

essi possono rappresentare i cinque metalli generati dai semi primi che sono i soliti<br />

zolfo e mercurio.<br />

In basso, a destra della stella vi è un altro cerchio nel quale vi sono due anelli<br />

intrecciati; essi potrebbero aver riferimento al mito di Ouroboros o re serpente (da<br />

ouro che in copto vuol dire re e ob che in ebraico vuol dire serpente), il serpente che<br />

si mangia la coda (che simbolizza varie cose:<br />

la seconda solidificazione che segue la putrefazione; lo spirito universale che anima<br />

tutto, che ammazza tutto e che assume tutte le forme della natura, ciò che è tutto e<br />

niente; il mercurio poiché sia il mercurio che il serpente si trascinano una coda che<br />

gli serve per mantenere equilibrio; il passare degli anni ed il ritorno all'origine;<br />

origine della tintura filosofica bianca della Luna e di quella rossa del Sole; il ciclo<br />

della natura; il limite dell'oceano nella cosmogonia gnostica; ...).<br />

Alla destra ed alla sinistra dei vari simboli vi sono delle mani benedicenti che<br />

indicano la necessità dell'approvazione divina all’Opus Magnum.<br />

Vediamo ora il secondo disegno. Partendo dall’esterno, il quadrato rappresenta i<br />

quattro elementi.<br />

Sullo spigolo in basso a sinistra di esso vi è la terra ed a destra l’acqua; in alto a<br />

sinistra vi è il fuoco (la salamandra) ed in alto a destra l'aria (l'uccello).<br />

Il triangolo dovrebbe rappresentare la terra che ha nei suoi tre vertici le tre<br />

componenti dell'uomo: anima, spirito e corpo.<br />

I piedi del corpo dell'alchimista sono piantati uno nella terra e l’altro nell’acqua<br />

mentre una sua mano sostiene una torcia (fuoco) e l’altra delle vesciche piene<br />

d’aria.<br />

Nella parte più alta del grande cerchio che rappresenta l’insieme delle<br />

trasformazioni, vi sono un paio di ali dispiegate che rappresentano la<br />

quintessenza.<br />

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Naturalmente il corpo è nello spigolo diretto verso il basso mirato sul cubo della<br />

terra e verso il basso è diretta anche una punta della stella a sette punte, quella<br />

nera, della putrefazione, di Saturno.<br />

Le altre sei punte della stella riportano gli altri sei corpi celesti. Vi è una<br />

numerazione che indica la successiva maturazione della coscienza, il cammino<br />

verso la perfezione.<br />

Tra le punte della stella vi sono sette circoli, dentro ai quali sono rappresentate le<br />

trasformazioni alchemiche necessarie all’Opus che è al centro del disegno, il volto<br />

del Cristo che nelle intenzioni dovrebbe essere un alchimista.<br />

La prima trasformazione è quella della putrefazione che poi, attraverso i processi<br />

già più volte discussi (circolando in verso orario), portano alla resurrezione<br />

(osservo che l'unicorno, che non abbiamo mai incontrato, è uno dei modi per<br />

simboleggiare lo zolfo, il principio mascolino).<br />

Se volete ora avete uno strumento potente per cambiare pelle.<br />

Il mio obbiettivo, non e quello di salvare il mondo.<br />

Il mio obbiettivo e quello di divulgare la conoscenza.<br />

Non ho interesse a sapere chi e quando accetterà di fare cambiamenti, vi e il libero<br />

arbitrio, io devo solo spiegare ma, lo devo fare anche in modo Criptato, non va data<br />

conoscenza pura in modo semplice o semplicistico ma, deve uscire da ognuno di noi<br />

una radiazione che apre le porte e ci fa<br />

accedere.<br />

Se preferite, rileggete e rileggete attentamente.<br />

Cercate e scavate soprattutto dentro di voi…………..<br />

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Presumere di sapere non è la stessa cosa di sapere<br />

Che lo vogliate oppure no, la Porta della Saggezza eterna e della Sapienza Occulta e ben<br />

chiusa e protetta da due terribili cani neri e solo chi lo merita può entrare.<br />

GLI ESERCIZI UTILI SONO :<br />

RILASSAMENTO, MEDITAZIONE E VISUALIZZAZIONE.<br />

La volontà é importante per chi decide di iniziare questa strada perché essa non é ne facile ne<br />

cosparsa d’oro come comunemente si crede. Come abbiamo detto lo studio, la lettura e il lavoro<br />

su noi stessi é importante perché solo così si diviene veramente noi stessi.<br />

Sovente io uso questa espressione:<br />

LA MAGIA È COME UNA BELLA SIGNORA ESIGENTE CHE ACCETTA AL SUO<br />

BANCHETTO SOLO CHI NE È VERAMENTE MERITEVOLE.<br />

È solo il tempo che giudica chi può entrarvi a far parte, il proprio impegno e la propria costanza<br />

lo decidono perché questo lavoro interiore di maturazione e di studio dura tutta una vita.<br />

Imparare a suonare uno strumento é facile, basta seguire un corso di musica; creare melodie<br />

immortali però é un’altra cosa, solo se si possiede l’estro personale si può divenire un Mozart o<br />

un Beethoven.<br />

Il Bene diventa Male e viceversa<br />

La nostra vita si divide su due piani, quella materiale e quella spirituali e la vita materiale è a<br />

sua volta combattuta dalle due forze di bene e di male.<br />

Il bene e il male umano non é il bene e il male esoterico dato che la visione esoterica di queste<br />

due forze é diversa da quella che a loro attribuisce la visione umana.<br />

Il bene per l’uomo é l’amore e l’amicizia e tutto ciò che ne consegue e il male é la cattiveria, l’odio,<br />

impersonificato nel maligno.<br />

Ebbene in magia No.<br />

Queste due polarità sono solo forze che se poste in equilibrio sono capaci di generare.<br />

Per fare un esempio pratico possiamo dire che lo stesso fuoco é buono e utile in quanto serve per<br />

riscaldare e cucinare, ma allo stesso tempo é male perché se sfugge al nostro controllo può essere<br />

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causa di incendi e distruzione.<br />

Con questo voglio dire che per iniziare a praticare si deve prima accresce il nostro bagaglio di<br />

conoscenza in campo magico e umano, che la nostra visione della vita deve mutare, dobbiamo<br />

liberarci della visione umana delle cose se vogliamo comprendere la visione magica<br />

dell'esistenza.<br />

Studiare, leggere, assimilare e cambiare pelle.<br />

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Cambierete, la vostra pelle?<br />

Ciò che sta in alto è come ciò che sta in basso, ciò che sta in basso è come ciò che<br />

sta in alto.<br />

“ERMETE TRISMEGISTO dalla ” Tavola di Smeraldo” http://goo.gl/k1qB1<br />

http://goo.gl/dIQWT<br />

In questa frase antica vi è riassunto un concetto importante di <strong>Magia</strong>: Non vi è<br />

antagonismo o contrapposizione in magia, non esiste magia nera, bianca, rossa<br />

ecc..queste classificazioni sono state attribuite ad essa per distinguere un<br />

determinato modo di lavorare con le energie o entità che vengono opportunamente<br />

evocate a seconda dello scopo.<br />

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Il cosiddetto COLPO DI RITORNO indica l’utilizzo di queste energie per<br />

manipolare la realtà secondo le nostre esigenze e ogni procedimento magico<br />

scatena una reazione. Naturalmente dipende da ciò che facciamo e come riusciamo<br />

poi a usarle secondo le nostre forze. Nessuno ha la possibilità di definire in<br />

maniera assolutistica il bene e il male che sono poi mutevoli realtà poste in<br />

circostanze diverse.. ciò che sembra un male può tradursi in qualcosa di positivo..<br />

noi non siamo in grado di definire ciò che sia sempre giusto per noi perchè il nostro<br />

umano giudizio è limitato di fronte ai progetti dell’ universo, del tempo e dello<br />

spazio che solo pochi illuminati hanno il dono di comprendere.. quindi è normale<br />

che l’ uso delle energie può entrare in contrapposizione col disegno universale e il<br />

manovrare energie, anche soltanto a scopo divinatorio può portare effetti.. ma è<br />

logico che se lo scopo è positivo si avranno effetti leggeri e se lo scopo è di un<br />

cammino interiore è naturale che essi rimangano circoscritti unicamente alla<br />

nostra capacità nell’ uso delle energie stesse. Il punto è che spesso nel nostro<br />

cammino terreno ci troviamo ad affrontare prove che servono per la nostra<br />

evoluzione interiore e l’ andare a modificare il disegno dell’ universo indica che<br />

rimaniamo in debito con esso della prova da affrontare. C’é altresì da dire che la<br />

conoscenza dell’ uso delle energie spesso è data dall’ universo perchè esse potessero<br />

essere usate per migliorare la nostra vita e quella di altri.. questo vale anche per il<br />

pensiero ..non è solo l’operatore dell’occulto a essere soggetto a questa regola ma<br />

tutte le nostre azioni e soprattutto i pensieri generano conseguenze. Essi agiscono<br />

sulla sfera emozionale in uno stadio definito Astrale che sta a metà tra il piano<br />

fisico e quello spirituale. Se la mente di una persona è sufficientemente forte o c’è<br />

l’unione dei pensieri di una o più persone, si crea un pensiero forma<br />

sufficientemente forte da rimanere impresso nell’Astrale. Se i pensieri sono<br />

similari e numerosi si crea un’entità – forma energetica detta Egregoro da cui<br />

attingere e donare energia per il gruppo in modo costante. Nell’Astrale le energie<br />

degli esseri viventi sono collegate per cui un pensiero positivo o preghiera può<br />

agire beneficamente su un individuo, donandogli un’ondata di energia positiva o<br />

guaritrice, ma al contrario, se negativo portare ai devastanti effetti di una<br />

maledizione. Quindi è importante usare l’energia, la magia e il pensiero in modo<br />

costruttivo, costruire in noi una forte etica per prevenire ogni attacco basandosi<br />

sulla regola del simile attira suo simile.. quindi creando in noi una sorta di etica<br />

morale forte si ottiene di attirare solo positività. A questo punto ognuno tragga le<br />

sue conclusioni.. non è solo l’atto magico a portare “colpi di ritorno” ma come<br />

usiamo le energie in qualunque campo della nostra esistenza a generare<br />

conseguenze. Nel mettere in moto le energie verso un certo bersaglio, esse nel loro<br />

percorso si troveranno ad accumulare altre energie che assorbiranno nel tragitto.<br />

Se per qualche motivo il bersaglio non viene centrato esse tornano alla base<br />

“rafforzate” da ciò che hanno trovato sul percorso. Non sempre ciò che vogliamo<br />

ottenere si realizza e a volte l’energia ci sfugge di mano.. perciò è importante<br />

riflettere e conoscere bene prima di iniziare un lavoro magico.. ma sopratutto ciò<br />

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che conta è lavorare sui pensieri. E’ importante quindi la conoscenza,la forza, la<br />

fiducia e soprattutto l’operare su noi stessi e mai sugli altri senza il loro consenso.<br />

L’universo e la magia chiedono sempre un ringraziamento e un tributo, ma<br />

attenzione anche qui ci deve essere moderazione ed equilibrio: se un operatore<br />

dell’occulto è serio chiederà una cifra lecita e il richiedente dovrà portare una sorta<br />

di equilibrio comportandosi con onestà sia verso l’operatore che verso l’universo. Se<br />

raccogliamo i frutti della terra per i nostri intenti magici colmiamo il “buco”<br />

creatosi con un’ offerta, una preghiera, un gesto di amore per la natura. Se usiamo<br />

la magia per scopi egoistici, operiamo contro l’altrui volontà, non teniamo conto<br />

degli effetti che la nostra richiesta potrebbe avere su altri, e non cerchiamo di<br />

migliorare il nostro percorso potremmo avere degli effetti “colpo di ritorno”. Nella<br />

nostra vita si è sempre a contatto con le energie e per il discorso già accennato<br />

sopra non sempre ci si riferisce solo all’attività magica, cerchiamo di dirigere il<br />

nostro cammino verso una moralità che ci porti a cercare sempre il bene .. questo è<br />

il modo migliore per operare nella vita in qualunque campo.. se vogliamo<br />

raccogliere grano vediamo di non seminare erbacce…<br />

Il Vodun, conosciuto anche come Voodoo oppure Hoodoo, ebbe origine e venne<br />

inizialmente praticato negli<br />

ambienti caraibici dell'isola di<br />

Haiti. I fondamenti del Vodun<br />

sono le religioni Yoruba<br />

dell'Africa Occidentale,<br />

portate ad Haiti da schiavi<br />

Africani deportati dalla<br />

medesima zona. Il termine<br />

Vodun deriva da Vodu, che<br />

significa "spirito" o "divinità"<br />

nell'antico linguaggio dei<br />

Dahomey.<br />

Ad Haiti, le credenze africane<br />

Yoruba si mescolarono alle<br />

credenze cattoliche degli<br />

abitanti Francesi per formare<br />

la religione sincretica, il<br />

Voodoo. In verità, il Voodoo è<br />

un risultato della tradizione<br />

degli schiavi. I bianchi proibirono agli schiavi di praticare le loro religioni native<br />

sulle sofferenze della tortura e della morte, e battezzarono gli schiavi come<br />

cattolici. Il Cattolicesimo venne imposto con la forza sopra i riti e le credenze<br />

native, che vennero tuttavvia praticate in segreto. Divinità tribali, o Loa, presero<br />

le forme di santi cattolici. I fedeli videro l'aggiungimento di santi come un<br />

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progresso della loro fede, così inclusero statue cattoliche, candele e reliquie sacre<br />

nei loro rituali.<br />

Religioni imparentate con il Voodoo sono praticate in tutta la regione caraibica,<br />

incluse la Giamaica e Trinidad. A Cuba, una religione sincretica chiamata<br />

Santerìa si evolse dalla mescolanza tra credenze Yoruba e credenze cattoliche<br />

spagnole. Tutte queste religioni caraibiche sono simili per credenze e rituali, ma il<br />

Voodoo ha molte caratteristiche che lo rendono unico tra tutte le strutture<br />

fideistiche caraibiche. Essendo una religione molto malleabile, le credenze e le<br />

pratiche Voodoo possono variare enormemente da communità a communità della<br />

stessa Haiti. Ancora largamente praticata ad Haiti, il Voodoo è migrato con gli<br />

haitiani in molte altre parti del mondo, fondando communità particolamente forti a<br />

New Orleand, a Miami ed a New York. Ciascuna di queste communità hanno<br />

generato nuove evoluzioni di Voodoo. In tutto il mondo, il Voodoo ha circa<br />

cinquanta milioni di seguaci.<br />

Il Voodoo è caratterizzato prima di tutto da una fede nei Loa, le divinità che<br />

caratterizzano la fede Vodun. I devoti del Voodoo credono che tutte le cose servono<br />

i Loa e così, per definizione, sono espressioni ed estensioni della divinità. I Loa<br />

sono molto attivi nel mondo e spesso "possiedono" letteralmente i devoti durante i<br />

rituali. I riti sono principalmente praticati per fare delle offerte (o per nutrire) i<br />

Loa, ma anche per evocare i Loa per aiuti o fortune.<br />

I praticanti del Voodoo si riuniscono in una<br />

comunità, chiamata société. La société si<br />

riunisce attorno ad un Hounfort, dove<br />

vengono eseguiti i rituali da un sacerdote o<br />

una scerdotessa, chiamati rispettivamente<br />

Houngan e Mambo. Le Sociétés Voodoo sono<br />

molto compatte e garantiscono una struttura<br />

organizzativa centrale alle piccole<br />

communità ad Haiti.<br />

Diversamente a molte altre religioni<br />

Caraibiche, quelle basate sulle credenze<br />

Yoruba, il Voodoo ha un sistema di credenze<br />

molto ampie e altamente sviluppate, legate<br />

alla parte "oscura" degli Loa e degli esseri<br />

umani. La magia nera è praticata da<br />

sacerdoti chiamati Bokor e da società segrete<br />

che si sono allontanate dalle principali<br />

comunità Voodoo.<br />

Le credenze esistenti nella magia nera<br />

(ritenuta non praticata) sono le origini di<br />

molte idee sbagliate a proposito del Voodoo.<br />

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Opere popolari di letteratura e molti lungometraggi cinematografici hanno<br />

rafforzato queste errate interpretazioni, che si basano principalmente su false<br />

nozioni di cannibalismo e zombificazione.<br />

É mia intenzione chiarire qualcuna di queste incomprensioni e spiegare la<br />

complessa struttura di credenze che appartiene alla religione.<br />

Genesi<br />

Damballah creò tutte le acque della terra.<br />

Nelle sembianze di un serpente, il movimento delle sue 7000 spire formò le colline<br />

e le valli sulla terra ed innalzò i pianeti e le stelle nel paradiso.<br />

Forgiò i metalli dal calore e scagliò fulmini e saette per formare le pietre e le rocce<br />

consacrate.<br />

Quando lasciò cadere la sua pelle nel sole, mentre riversò tutte le acque sopra le<br />

terre, il sole splendette nell'acqua e creò l'arcobaleno.<br />

Damballah si innamorò della bellezza dell'arcobaleno e lo fece diventare sua<br />

moglie, Aida-Wedo.<br />

Le rivelazioni dei Loa discesero sul primo fedele ad Ifé, una città legendaria<br />

situata nell'Africa Occidentale.<br />

Per questo, tutte le cose della vita e tutte le forze spirituali provengono da Ifé. La<br />

patria di tutti i devoti del Voodoo, dov'anche è situata Ifé, è Ginen, da dove sono<br />

stati costretti a fuggire nella Diaspora Africana.<br />

Dopo la morte, le anime più meritevoli torneranno a Ginen per vivere assieme ai<br />

Loa ed agli spiriti ancestrali.<br />

Per questo motivo, tutti i praticanti del Voodoo si chiamano fra di loro "ti guinin",<br />

ovvero figli o figlie di Ginen.<br />

Il Ruolo della magia nera<br />

Società Segrete<br />

Alcune società segrete usano il nome Voodoo per nascondere le loro attivita<br />

maligne, ma in realtà non sono cosiderati membri di una comunità Voodoo.<br />

Al contrario, i loro atti causano loro di essere ostracizzati dalle société Voodoo.<br />

La maggior parte di queste società segrete fanno parte del Bizango, ma ci sono<br />

anche altre società segrete chiamate Cochon Gris.<br />

I membri delle società segrete si occultano con abiti rossi o bianchi in modo da<br />

celare la loro identità.<br />

Sono inoltre noti per pratiche di cannibalismo e per fare dei sacrifici umani, una<br />

pratica che è fermamente rifiutata dai legittimi praticanti di Voodoo.<br />

A volte i membri delle società segrete sono posseduti (o montati) da protettori di<br />

animali totemizzati, i Baka.<br />

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Il ruolo della <strong>Magia</strong> <strong>Nera</strong><br />

Spiriti Maligni<br />

Le credenze Voodoo includono l'esistenza di<br />

spiriti maligni che vagano nella notte. Questi<br />

posseggono membri appartenenti alla setta dei<br />

bizango, assumendo spesso le esembianze di<br />

animali; sono chiamati Baka. Una delle forme<br />

comuni del baka è il loup garou, o lupo<br />

mannaro. Inoltre il baka può a pparire come<br />

uomo-leopardo, uomo-serpente, uomo-elefante,<br />

uomo-pitone, uomo-gufo, uomo-coccodrillo o<br />

uomo-leone. Possono anche trasformarsi in<br />

uccelli predatori che volano invisibili nell'aria,<br />

lasciando solamente una traccia luminosa e<br />

un odore di zolfo per marcare dove sono stati.<br />

Questi uccelli predatori balzano su coloro che<br />

desiderano catturare e li portano via.<br />

Un'altro tipo di forza maligna è lo<br />

"spauracchio", che è responsabile di azioni molto vili. Nel Voodoo, lo spauracchio è<br />

chiamato tonton macute, nome dato alla polizia segreta di Duvalier.<br />

Altri elementi di magia nera<br />

I Bokor sono degli houngan che praticano la magia nera e sono chiamati "coloro<br />

che servono il Loa con entrambe le mani". Le loro attività di magia nera includono<br />

la pratica della crezione di zombi, in modo da richiamare il morto per causare delle<br />

disgrazie ad altri. Possono inoltre creare dei talismani chiamati Ouangas che<br />

ospitano un Baka e sono usati per scopi malvagi.<br />

Alcuni Loa Petro sono complici nella magia nera ed eseguiranno servigi molto<br />

deleteri in cambio di un grande sacrificio di qualche sorta. Questo patto fra il Loa e<br />

una persona che implica magia malvagia è chiamato angajan.<br />

Celebratori adunati per il rito.<br />

I rituali Voodoo sono divisi in due principali tipi di riti: Rada e Petro. Entrambi<br />

implicano percussioni, danze, canti e stati di trance. Differiscono solamente nel<br />

tipo di Loa a cui sono indirizzati e nei propositi dei rituali.<br />

Tutti i rituali iniziano con un invocazione a Legba, il Loa guardiano e apritore del<br />

passaggio. Senza il permesso di Legba, nessun altro Loa può passare dalla<br />

dimensione astrale a quella materiale. L'Houngan invoca Legba per consentirgli di<br />

aprire il passaggio:<br />

"Papa Legba, ouvri barriè pou nous passer."<br />

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Dopo di ciò, dell'acqua è ritualmente cosparsa nel quattro punti cardinali. Quindi<br />

l'acqua è versata tre voltre davanti il peristyle e davanti il poteau-mitan, traciando<br />

una linea dall'entrata del peristyle fino al poteau-mitan. Il poteau-mitan viene<br />

baciato due volte e questo prima di ogni battimento percussivo. Nei riti Rada<br />

vegono usati tre percussioni, e vengono trattati come oggetti consacrati. L'elemento<br />

più largo è chiamato il maman, il successivo il seconde ed il minore il cata.<br />

Dopo di ciò, il La Place e due Hounsi eseguono i saluti con i Drapeaux e la spada<br />

sacra verso i punti cardinali, verso il poteau-mitan e verso le percussioni. Quindi<br />

accendono delle candele all'interno del cerchio.<br />

Con una particolare farina chiamata appunto Farine, l'houngan traccia degli vévé<br />

per terra o su un foglio di carta bianca. I vévé simbolizzano il particolare Loa che<br />

viene onorato nella cerimonia e servono anche sia come posto in cui riporre le<br />

offerte per il Loa che come simbolo magico che evoca il Loa interessato. L'houngan<br />

sparge il resto della farine verso i quattro punti cardinali. L'ordine del saluto,<br />

dell'accensione delle candele e della traccia degli vévé potrebbero essere<br />

riorganizzati per adattarsi ai diversi rituali ed alle diverse tradizioni.<br />

I canti iniziano con canti cattolici, seguito dal Langage. Il langage rappresenta una<br />

dimenticata e arcana liturgia africana che si suppone evochi i Loa in ordine<br />

gerarchico ma non è usualmente compreso dagli stessi cantanti. Seondo la<br />

mitologia Voodoo, il langage discende da un sibilo di Damballah.<br />

A questo punto l'houngan chiama il Loa. Vengono fatte delle offerte per nutrire il<br />

Loa. Il rituale finisce con la battérie, un ritmo unisono di battimenti con le mani,<br />

percussioni e di squotimento dell' asson.<br />

Persone chiave nel rito.<br />

Il rito è sempre tenuto da un<br />

Hounhan o da una Mambo, che<br />

supervisionano il rito e conducono<br />

le relazioni con il Loa.<br />

hanno due assistenti, che sono i<br />

successivi nella gerarchia dei<br />

sacerdoti, un maschio ed una<br />

femmina. Questi assistenti sono<br />

stati preparati per il sacerdozio ed<br />

un giorno saranno iniziati come<br />

Houngan o come Mambo.<br />

L'assistente maschile è chiamato il<br />

La Place. Questo è il cerimoniere<br />

del rito e dirige i movimenti di tutti. Porta una spada sacra, chiamata ku-bha-sah,<br />

che lui usa per tagliare fuori il mondo materiale, lasciando il fedele aperto al Loa.<br />

La ku-bha-sah simbolizza il Loa Ogou, Loa del ferro e dell'armeria. Il La Place<br />

dirige anche lo sbandieramento dei Drapeaux e le percussioni.<br />

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L'assistente femminile è chiamata houngénikon. Questa dirige e controlla il coro<br />

del hounsi canzo che canta durante il rito. Inolte è il supervisore delle offerte fatte<br />

al Loa e chiede la loro presenza nella terra.<br />

Il coro, composto da hounsi canzo e perciò chiamato a volte Canzo, è composto da<br />

membri pienamente iniziati di una société. Controllati dalla houngénikon, inviano<br />

dei canti verso il Loa nella dimensione astrale ed in questo modo portano il Loa<br />

nella terra. Altre figure importati sono l'hounsi ventailleur, che porta l'animale<br />

sacrificale, e l'hounsi cuisiniere, che è il cuoco sacrificale.<br />

La chiamata di un Loa<br />

Questo vévé, tipicamente tracciato intorno<br />

al centro, è usato per chiamare il Loa.<br />

Per invocare il Loa, l'houngan batte sul<br />

vévé col suo asson per aprire la forza<br />

astrale del Loa. I Vévé sono riproduzioni<br />

letterali delle forze astrali, ciascuna<br />

rappresentante un diverso Loa. La traccia<br />

ed il colpire i vévé obbligano il Loa a<br />

discendere sulla terra.<br />

In alternativa, l'houngan potrebbe<br />

chiamare il Loa prostrandosi sul Pé e<br />

portando il Loa all'interno di un Govi.<br />

L'houngan usa parole magiche per<br />

attrarre il Loa in questo modo. Può quindi<br />

consultare il Loa che risiede dentro il govi,<br />

ponendogli domande che concernono il<br />

presente o il futuro.<br />

Nutrire il Loa<br />

Il nutrimento rituale del Loa, chiamato Mangé Loa nel Voodoo, è offerto per<br />

alimentare, rivitalizzare o fortificare spiriti divini oppure per stabilire contati con<br />

particolari Loa. Ogni Loa ha i propri cibi preferiti; maggiori saranno le offerte fatte<br />

al Loa, maggiore sarà la potenza disponibile per il rito. Il cibo rituale è sempre<br />

posto sopra un vévé se eseguito all'interno di un hounfort e su un incrocio quando è<br />

eseguito al di fuori.<br />

L'assaggio delle offerte incrementa la potenza che porta il Loa, incluso il sangue<br />

del sacrificio di animali e parte della farine usata per fare i vévé. Vengono fatte<br />

delle libazioni di bevande favorite, in particolare kleren, spargendo il liquido nel<br />

suolo per tre volte.<br />

A volte vengono fatti sacrifici di animali in rituali molto importanti per nutrire il<br />

Loa. Nel sacrificio, la forza vitale dell'animale diviene una parte del Loa. Il sangue<br />

dell'animale e custodito in una zucca a fiasco e bevuto in modo che i devoti possano<br />

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condividere l'energia divina dal Loa. Ogni Loa ha un animale che lo simbolizza e<br />

che viene usato per il sacrificio.<br />

Il lavaggio della testa<br />

Il lavaggio della testa,<br />

chiamato nel Voodoo<br />

laver tête, è usato per<br />

battezzae o purificare i<br />

devoti. Il rito viene<br />

eseguito su una stuoia di<br />

foglie di banana oppure<br />

su un letto di rami di<br />

legno profumati cosparso<br />

di fiori ed un po di<br />

sciroppo. Il devoto a cui<br />

deve esser lavata la testa<br />

indossa un lungo abito<br />

bianco per il rito.<br />

Intonando particolari<br />

canti per il laver tête, l'houngan cosparge la testa del devoto con acqua che prende<br />

da una ciotola bianca. L'uso del colore bianco, di fiori e di dolci sciroppi evidenziano<br />

che questo è un rituale per Danballah, la cui benedizione è richiesta durante il<br />

lavaggio della testa.<br />

I Loa<br />

L'insieme delle divinità del Voodoo è enorme, con centinaia di divinità. Molti di<br />

questi Loa sono semplicemente aspetti di altri Loa, cosicchè un Loa potrebbe avere<br />

nomi ed apparenze diverse. La cerchia delle divinità si può espandere per<br />

includere nuovi Loa nella forma di nuove divinità e spiriti ancestrali.<br />

La credenza Voodoo riconosce un Essere Supremo originario, chiamato il "Gran<br />

Maître" che creò il mondo. In ogni modo, Lui è troppo remoto per occuparsene<br />

personalmente. Al contrario i devoti "servono i Loa"; loro vogliono pregare i Loa e<br />

ricevere dei favori in cambio.<br />

Ci sono due principali categorie di Loa, secondo la credenza Voodoo: Il Rada ed il<br />

Petro. Molti Loa hanno manifestazioni che appartengono sia al Rada che al Petro,<br />

ma la maggior parte delle divinità protendono principalmente verso l'uno e verso<br />

l'altro. Tutti i Loa "montano" o posseggono i loro devoti.<br />

I Rada Loa<br />

I Rada sono Loa benevolenti e gentili. Prendono origine nelle credenze Yoruba<br />

portate dall'Africa occidentale e rappresentano il calore e la stabilità emotiva<br />

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dell'Africa. I riti Rada seguono percorsi Africani più tradizionali ed enfatizzano<br />

l'aspetto più positivo e più gentile dei Loa.<br />

I rituali Rada sono caratterizzati dall'abbigliamento completamente bianco dei<br />

devoti e da un tipo specifico di percussioni e di danze, che si basano sul ritmo.<br />

Nelle cerimonie Rada è sempre presente un grande falò con una barra di ferro<br />

incastrato all'interno, rappresentante del Loa "Ogou".<br />

La divinità Loa non chiede mai un sacrificio che va oltre il pollo o i piccioni, anche<br />

se a volte vengono sacrificati a loro tori e capre.<br />

Loro faranno dei favori ai loro devoti senza alcuna conseguenza danneggevole alla<br />

persona che richiede il favore, ma i loro servizi non sono, per definizione, molto<br />

potenti.<br />

Resti di sacrifici umani<br />

scoperti in un cenote di<br />

Chichén Itzá<br />

Gli archeologi del Cenote<br />

Cult Project hanno<br />

recentemente scoperto i<br />

resti di sei esseri umani<br />

all'interno di un cenote<br />

nei pressi del famoso sito<br />

archeologico di Chichén<br />

Itzá.<br />

All'interno del cenote sono<br />

stati trovati artefatti e<br />

strumenti di pietra, oltre alle ossa umane.<br />

"E' molto improbabile che i resti e gli artefatti siano stati buttati nel sinkhole"<br />

spiega Guillermo Anda, a capo del team che ha effettuato la scoperta.<br />

Gli oggetti ritrovati sarebbero stati deposti nel cenote attraverso una cerimonia<br />

volta ad ingraziarsi il favore del dio Maya della pioggia, Chaak.<br />

Le prove dell'esistenza di resti derivanti da sacrifici umani sono state scoperte<br />

durante la stagione sul campo 2009- 2010 in un cenote vicino a El Castillo, la<br />

famosa piramide a gradoni che sta al cuore del sito di Chichén Itzá.<br />

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Il sacrificio sarebbe stato eseguito tra l'anno 850 e 1250 d.C. per fermare la siccità<br />

che colpiva la zona da diverso tempo.<br />

"Crediamo che questa siccità prolungata possa essere stata un fattore importante<br />

in quello che chiamano 'collasso della civiltà Maya'", il declino precipitoso e<br />

parzialmente misterioso che si verificò attorno al 900 dopo Cristo.<br />

Per scoprire le prove di sacrifici umani, Anda ed il suo team hanno dovuto<br />

esplorare sistematicamente 33 caverne e cenote nei pressi di siti archeologici Maya<br />

sparsi per tutto lo Yucatan.<br />

I resti umani sono stati<br />

trovati a 21 metri di<br />

profondità in una galleria<br />

laterale che parte dalla<br />

parete del cenote, una prova<br />

del fatto che qualcuno li ha<br />

piazzati in quel condotto<br />

deliberatamente quando il<br />

livello dell'acqua all'interno<br />

del sinkhole era più basso.<br />

"Per arrivare dove sono ora<br />

in modo naturale" spiega<br />

Anda, "dovrebbero cadere in<br />

acqua quando il passaggio è<br />

sommerso, fermare la loro traiettoria verso il fondo a circa 3 metri, e poi nuotare<br />

orizzontalmente verso la cornice su cui si trovano ora".<br />

Gli artefatti sono stati<br />

scoperti sul fondo del<br />

cenote, a circa 26 metri di<br />

profondità dal livello del<br />

terreno a 5 metri<br />

dall'attuale superficie<br />

dell'acqua.<br />

Tra gli artefatti sono stati<br />

trovati recipienti in<br />

ceramica, o ssa di animali,<br />

oggetti in giada, conchiglie<br />

e coltelli di pietra, oggetti<br />

impiegati in ogni rituale<br />

sacrificale.<br />

"E' un'altra ragione per<br />

credere che questa sia un'offerta funebre".<br />

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Nudismo e Satanismo<br />

Origini della magia e della stregoneria<br />

Il Naturismo Nudismo, con la sua reazione ai tabù imposti da leggi repressive e<br />

oscurantiste, è la dimostrazione più evidente del bisogno che ha l’uomo di vivere<br />

secondo una morale basata sul buon senso e la ragione. Proponendo una dottrina<br />

che permette di godere nella maniera più pacifica dei benefici della Natura nei<br />

limiti di un “ragionevole benessere” (Epicuro), rappresenta l’equilibrio laico che<br />

libera gli uomini dell’odio generato dal conflitto dei due eterni antagonisti, il bene e<br />

il male, rappresentati, il primo, da un Dio repressivo e castigatore quale quello dei<br />

cristiani, e il secondo da Satana, Dio permissivo e licenzioso. Due estremismi che,<br />

ponendo il corpo come oggetto del loro contrasto (l’uno lo umilia e lo castiga<br />

ritenendolo un ostacolo al raggiungimento della perfezione spirituale e l’altro lo<br />

esalta come unica sorgente di piacere), non possono recare che dolore, regresso e<br />

angoscia.<br />

Il cristianesimo e il satanismo in realtà, non sono che una realizzazione pacchiana<br />

del dualismo cosmico zaratustriano che determinò quella lotta tra la luce e le<br />

tenebre che la Chiesa cattolica continua ancora a sostenere nella forma più<br />

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primitiva attraverso rituali di magia che vedono i suoi preti-stregoni impegnati, in<br />

una comica di segni tracciati in aria e spruzzi d’acqua benedetta, a operare<br />

esorcismi e a gettare anatemi contro i loro antagonisti, gli angeli delle tenebre, i<br />

quali a loro volta reagiscono contro di essi con cerimoniali carichi di insulti e di<br />

bestemmie.Le cerimonie sataniche, chiamate Messe Nere, non sono che una rivolta<br />

della Natura contro un Dio che, impedendo di godere dei piaceri che lui stesso ha<br />

creato, dimostra di essere cattivo, cinico e incoerente.<br />

Se i satanisti celebrano i propri riti ad imitazione di quelli cristiani lo fanno per<br />

darsi la possibilità di esprimere tutto l’odio e il rancore che provano verso tutto ciò<br />

che è alla base di una religione la cui morale, basandosi sulla repressione dei sensi,<br />

considerano nemica dell’uomo e quindi meritevole di profanazione e di disprezzo;<br />

sputano sulle ostie, profanano con gli atti più osceni le immagini dei santi e della<br />

Madonna, orinano nel calice, bruciano ciabatte e sterco al posto dell’incenso,<br />

eseguono canti mortuari per stimolare la libidine e usano il crocefisso come mezzo<br />

di masturbazione vaginale come risulta dai relatori che erano presenti a queste<br />

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orge collettive che, anche se può apparire incredibile, si realizzavano per lo più<br />

dentro le chiese e nei monasteri.<br />

Culto dei Misteri e Messe Bianche<br />

Le Messe, sia bianche che nere, non sono che la ripetizione di quei riti “magici” che<br />

venivano praticati nei “Culti dei Misteri” pagani affinché tutti i presenti potessero<br />

partecipare attraverso una comunione di sensi all’orgia collettiva finale: Baccanali.<br />

Dalla confessione di un satanista: “Ai canti e ai suoni preparatori che<br />

accompagnano le danze eseguite da fanciulle semivelate davanti all’altare di<br />

Satana, i presenti procedono nella consumazione di un pasto che in un crescendo di<br />

esaltazione sessuale termina dando inizio a una cerimonia nella quale la nudità<br />

dei corpi è da considersi regola base. Gli atti osceni e i turpiloqui contro Dio e tutto<br />

ciò che a lui si riferisce, rappresentano per i presenti, oltre che la ribellione contro<br />

la repressione di una morale degenerata, la liberazione di ogni eventuale ipocrita<br />

ritegno che potrebbe rappresentare un impedimento alla piena partecipazione<br />

dell’orgasmo generale, quell’orgasmo che, appagando nella maniera più completa<br />

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tutti i desideri, anhe i più incosci, lascia i partecipanti in uno stato di tale<br />

rappacificazione e di serenità da portarli ad amare anche coloro che fino a pochi<br />

minuti prima erano stati oggetto di odio e di rancore.<br />

Che l’orgasmo generi una catarsi ce lo conferma<br />

nella manera più esplicita Sant’Angela da Foligno<br />

che nella sua biografia, dopo aver dichiarato di<br />

arrivare a possedere Gesù, nelle sue estasi, “ non<br />

nella maniera come s’intende spirituale attraverso<br />

il pensiero, ma in un modo così tangibile da<br />

sentire la partecipazione del corpo nella maniera<br />

più reale”, così si esprime a proposito della<br />

serenità e della quietudine che provava dopo gli<br />

orgasmi: .<br />

Essendo lo scopo di tutte le<br />

cerimonie religiose quello di unire i<br />

partecipanti in una comunione dei<br />

sensi, anche le Messe Bianche<br />

celebrate dai cristiani tra canti, suoni, profumi d’incenso e luccichii di pianete<br />

argentate e riflessi dorati di calici e patene, terminano in un’orgia collettiva di<br />

sensi che di spirituale ha soltanto<br />

l’apparenza.<br />

Pur partecipando tutti i presenti a questa<br />

eccitazione mistico-sessuale, coloro che<br />

maggiormente ne vengono coinvolti, oltre il<br />

clero che da essa trae in più del nutrimento<br />

anche la giustificazione per la propria<br />

depravazione, sono tutti quei repressi<br />

sessuali, quali gli eunuchi, le zitelle, le<br />

vedove e gli omosessuali soprattutto latenti,<br />

che cercano l’app agamento delle loro voglie<br />

segrete respirando la magia liturgica che<br />

aleggia nell’aria durante le cerimonie come i vapori di una droga.<br />

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La differenza tra le Messe Nere e le Messe Bianche sta nel fatto che, mentre le<br />

prime terminano con una totale serenità dei sensi, le seconde, lasciando i loro<br />

seguaci soltanto in uno stato di apparente appagamento, non fanno che accrescere<br />

il desiderio sessuale e le nevrosi originate dalla<br />

repressione, quelle nevrosi che sfociano poi nei<br />

dialoghi più pornografici dei confessionali, nella<br />

pedofilia dei preti, nei priapismi (erezioni del<br />

membro) che s’invigoriscono all’ombra dei santuari<br />

dopo una giornata di cerimoniali e di preghiere<br />

(leggere le testimonianze dei proprietari degli<br />

alberghi di Lourdes), e soprattutto in quelle estasi<br />

nelle quali i Santi vivono dei veri e propri orgasmi<br />

isterici accoppiandosi con la Madonna o con Gesù,<br />

secondo il proprio sesso.<br />

Tutto questo per dimostrare quanto il cristianesimo<br />

sia, con le sue repressioni, all’origine delle maggiori<br />

immoralità e perversioni. Le Messe Bianche e le<br />

Messe Nere, figlie dirette di quell’oscurantismo su<br />

cui la Chiesa basa la propria impostura, non sono<br />

che le facce di un medesima moneta il cui conio<br />

rappresenta in entrambe, per quanto le si voglia<br />

metterle in contrasto, la rivolta della Natura contro<br />

un Dio repressivo, cinico e incoerente.<br />

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Origine del satanismo<br />

La magia, nata in Egitto come arte capace di dominare le forze occulte della<br />

Natura attraverso oggetti a cui si<br />

attribuivano proprietà<br />

soprannaturali, subì una<br />

sostanziale evoluzione da parte dei<br />

popoli arabi allorché costoro,<br />

usando le reazioni dei minerali per<br />

ottenere risultati pratici nel campo<br />

della ricerca, la trasformarono in<br />

una vera e propria scienza che<br />

chiamarono Al-kimia (alchimia),<br />

dove “Al” stava ad indicare il “quid”<br />

che si doveva scoprire per ottenere<br />

il risultato desiderato e “kimia”<br />

l’insieme del lavoro che veniva fatto<br />

per eseguire la ricerca.<br />

L’alchimia fu introdotta in Europa<br />

tra il VII e VIII secolo da quegli<br />

gnostici che, avendo fallito nella<br />

ricerca di Dio sul piano filosofico,<br />

pensarono di arrivare a lui attraverso la manipolazione della materia.<br />

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Il concetto su cui si basarono fu il seguente: come ci sono dei processi chimici<br />

capaci di liberare i minerali delle loro impurità, altrettanto deve esserci in natura<br />

un procedimento capace di ridare all’uomo lo stato di purezza in cui era prima che<br />

Adamo commettesse il peccato originale.<br />

Associato così lo spirito alla materia, partendo dal presupposto che il segreto che<br />

avrebbe riportato l’uomo alla primitiva integrità non poteva trovarsi che nella<br />

sostanza capace di dare il<br />

massimo della purezza, si misero<br />

a cercare il “quid” (Al) che avrebbe<br />

permesso di trasformare i<br />

minerali più volgari nel più nobile<br />

dei metalli, cioè l’oro, attraverso<br />

distillazioni, sublimazioni e<br />

cristallizzazioni che ottenevano<br />

mescolando acetati, solfati e acidi<br />

d’ogni sorta e soprattutto<br />

quell’acqua reggia (raggia) che,<br />

essendo il solo elemento capace<br />

d’intaccare l’oro, assunse un ruolo<br />

di preminenza in questa ricerca di<br />

Dio.<br />

Poiché la sostanza ricercata<br />

doveva avere, quale purificatrice<br />

dell’anima, oltre a un potere<br />

chimico anche un valore teologico,<br />

fu chiamata “Filosofale” (Pietra filosofale).<br />

La convinzione che portò gli alchimisti gnostici a sostenere che attraverso<br />

procedimenti chimici si potesse trovare un’essenza (quid) che avrebbe potuto agire<br />

sullo spirito, cosa che può soltanto far ridere chi segue la ragione e il buon senso,<br />

trovò giustificazione in quel “Logos” (Gesù) che, facendosi carne, aveva realizzato<br />

l’unione, cioè la fusione, tra il mondo divino trascendentale e quello umano fatto di<br />

materia corruttibile... (Fu da questa analogia posta tra la pietra filosofale e la<br />

persona di Gesù che la Chiesa trasse il pretesto, allorché nel XV sec. si rese conto<br />

che essa era motivo di contestazioni teologiche, per perseguitare gli alchimisti<br />

come eretici da condannarsi al rogo).<br />

Come conseguenza, l’alchimia, perso quel valore che gli arabi le avevano dato<br />

elevandola a una scienza esatta basata sulla ricerca e la ragione, acquisendo un<br />

carattere teologico, si ritrovò di nuovo declassata nel mondo della magia, una<br />

magia religiosa che, per quella convenzione che vuole che il bianco sia il colore che<br />

simboleggia il bene, fu chiamata, dagli stessi farneticanti mistici che l’avevano<br />

ideata, “<strong>Magia</strong> Bianca”.<br />

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Nella certezza che una magia così complessa ed elaborata non poteva essere<br />

compresa e quindi seguita dalle masse di cui avevano bisogno per imporla come<br />

dottrina religiosa, per non ripetere lo stesso errore che avevano già commesso gli<br />

gnostici nel II secolo che si erano ritrovati isolati per l’astrusità dei loro<br />

ragionamenti, questi filosofi alchimisti decisero di associarla alle pratiche popolari<br />

che facevano uso di minerali, erbe e radici per curare le malattie e alleviare i<br />

dolori, come fecero, per spiegarci meglio, quei maestri della cucina lombarda che,<br />

per rendere accessibile al popolo il risotto alla milanese, ricorsero allo zafferano<br />

per sostituire la polvere d’oro che veniva usata dai ceti facoltosi secondo la ricetta<br />

originale.<br />

Giovane stega e dragone - Hans Baldung<br />

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Ma come conferire un’idea di purificazione dell’anima, cioè un concetto religioso a<br />

medicamenti che venivano ricavati da minerali, erbe e radici?<br />

Ebbene, l’ostacolo fu superato ricorrendo all’eterno principio usato da tutte le<br />

credenze del mondo che hanno sempre avuto bisogno di costruirsi come antitesi un<br />

mondo infernale da combattere per potersi arrogare il ruolo di detentrici di<br />

salvezza.<br />

Se la loro era una “magia bianca” perché aveva come scopo quello di fare del bene,<br />

chi altri poteva essere il loro avversario se non una “magia nera” che avrebbe usato<br />

le erbe e i minerali per fare infusi malefici apportatori di dolore e di morte? Se loro,<br />

quali praticanti la<br />

“<strong>Magia</strong> Bianca” erano<br />

i figli di Dio, chi altri<br />

potevano essere i loro<br />

nemici se non i figli<br />

del demonio?<br />

E su questo<br />

presupposto basato<br />

sull’eterno dualismo<br />

del male e del bene,<br />

trasferiti nelle erbe e<br />

negli infusi i concetti<br />

della salvezza o della dannazione secondo l’uso che se ne faceva, si cominciò a<br />

fomentare l’odio contro degli immaginari artefici di malefici che, per dare loro un<br />

aspetto di ripugnante magrezza, furono chiamati streghe e stregoni (da strigosus =<br />

rinsecchito).<br />

Una ripugnante magrezza che però fu cambiata in seguito alle donne quando, per<br />

sostenere che esse erano le amanti del Demonio, venne deciso di raffigurarle<br />

avvenenti e tentatrici.<br />

(Mettere le due foto: l’una magra dall’enciclopedia e l’altra avvenente che già ho e<br />

due foto riproducenti gli alchimisti buoni e quelli cattivi, stregoni).<br />

La Chiesa, compreso che da questa situazione di antagonismo tra il bene e il male<br />

voluta dagli alchimisti avrebbe potuto trarre giovamento per imporre<br />

definitivamente il Cristianesimo, la cui dottrina veniva ancora contrastata dalle<br />

credenze pagane, fatto proprio il programma degli alchimisti, prese a perseguitare<br />

tutti coloro che si rifiutavano di accettare i suoi dettami accusandoli di praticare la<br />

magia nera.<br />

Cominciò così, con i primi editti di condanna che uscirono nel IX secolo, nella<br />

maniera più inventata, quella caccia alle streghe che, con i suoi roghi, impiccagioni<br />

e tagli di teste, permise alla Chiesa di imporre l’immoralità della sua dottrina<br />

facendo ricorso al terrore, un terrore che durò per oltre ottocento anni (l’ultimo<br />

rogo fu acceso a Poznen - Germania- nel 1793).<br />

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Abiura di Galilei<br />

Le prime vittime, anche se colpite soltanto da scomunica, furono i Valdesi che<br />

vennero accusati di praticare la stregoneria quali seguaci di Satana (Concilio di<br />

Verona 1184) soltanto perché predicavano la povertà di Cristo in opposizione<br />

all’avidità del clero. Le persecuzioni vere e proprie ebbero inizio nel 1300 allorché<br />

la Chiesa cominciò a servirsi della stregoneria per eliminare gli eretici, cioè quei<br />

contestatori che si opponevano alla sua corruzione, alla sua ignoranza e ai suoi<br />

assurdi teologici tra i quali quello riguardante la trinità di Dio. Giordano Bruno,<br />

condannato a morte sotto l’accusa di praticare la magia, può essere portato come<br />

un esempio tra i più evidenti.<br />

La stregoneria, nata da un’invenzione degli alchimisti e sfruttata poi dalla Chiesa<br />

come mezzo per imporre la sua egemonia attraverso l’orrore delle condanne a<br />

morte precedute dalle più disumane torture, divenne una tale realtà da essere<br />

creduta e seguita nei suoi riti magici da gran parte dello stesso clero e delle classi<br />

privilegiate che insieme presero a frequentarla celebrando quelle Messe Nere e<br />

quei “Saba” che, secondo documenti del tempo, terminavano in orge tra le più<br />

oscene.<br />

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Credere che la stregoneria e la magia nera siano state praticate dalle classi povere,<br />

significa ignorare la verità.<br />

Il popolo, nella realtà dei fatti, terrorizzato com’era dalle persecuzioni, serviva alla<br />

Chiesa soltanto per fornire quelle vittime innocenti che, nella realtà dei fatti,<br />

costrette a confessare sotto tortura colpe mai commesse, avevano il solo scopo di<br />

fornire con i loro pubblici sacrifici i presupposti necessari per sostenere l’esistenza<br />

di un demonio dal quale la massa doveva guardarsi se non voleva essere accusata<br />

di essere nemica di Dio.<br />

Si dovevano fornire streghe per alimentare i roghi nelle piazze?<br />

Si dovevano eliminare i contestatori dei dogmi e della corruzione ecclesiastica?<br />

Ebbene, nulla di più facile per raggiungere tali scopi: bastava una lettera anonima,<br />

magari inviata dalla stesso clero, o la delazione di un ignoto, per instaurare un<br />

processo contro l’eretico e contro il praticante di quella magia nera la cui esistenza<br />

era indispensabile alla Chiesa per imporre la propria magia bianca i cui riti, a<br />

perfetta imitazione dei cerimoniali pagani, si basavano, come ancora tutt’oggi,<br />

sull’acqua santa, sull’olio benedetto, sul pane della salvezza eterna, su segni<br />

tracciati in aria, su nuvolette d’incenso e anatemi contro Satana “et aliosques<br />

spiritos malignos...”<br />

E così, intanto che nell’interno delle chiese i preti facevano volare nelle loro omelie<br />

le streghe con le scope e fuori bruciavano i roghi, il clero e la nobiltà organizzavano<br />

i loro “Saba” e recitavano le loro “Messe Nere” con omicidi di neonati il cui numero,<br />

come vedremo dai rapporti di polizia, risulterà così grande da lasciarci turbati.<br />

La prostituzione organizzata dal clero, l’attività sessuale nei conventi, sia maschili<br />

che femminili, i concubinaggi praticati dai preti senza il minimo ritegno e gl’incesti<br />

fecero di Roma, centro del cristianesimo, la capitale dei bastardi.<br />

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Orge e stregoneria nel clero<br />

Perché il clero potesse seguire nella massima libertà la turpitudine e il vizio,<br />

eleggeva i vescovi e i papi tra i prelati più corrotti. Quei pochi che si opponevano<br />

alla sua immoralità venivano insultati, denigrati o addirittura assassinati con<br />

tisane o ostie avvelenate. La<br />

dissolutezza si era così radicata<br />

nella Chiesa da ritenere che fosse<br />

cosa normale e lecita usare il sesso<br />

come fonte di guadagno. A<br />

centinaia furono i conventi che,<br />

dietro il pretesto di avere reliquie<br />

contro la sterilità, ricavarono dei<br />

grossi benefici pecuniari usando i<br />

loro attributi sessuali come mezzo<br />

di commercio con le donne che<br />

accorrevano per ricevere la grazia.<br />

Gli ordini religiosi che più<br />

s’impegnarono nei miracoli della fecondazione furono i francescani e i carmelitani<br />

che, dopo aver separato i maschi dalle femmine, cioè i mariti dalle mogli, per quei<br />

principi che sono imposti dalla morale cristiana, si portavano le donne nelle loro<br />

celle facendole passare attraverso porte segrete e cunicoli che continuarono ad<br />

essere usati fino al XVIII secolo nonostante che il concilio di Parigi del 1212 ne<br />

avesse ordinato la chiusura.<br />

Come erano sessualmente attivi nelle loro celle, questi frati, altrettanto lo erano<br />

fuori allorché lasciavano i conventi per recarsi nei contadi come predicatori o come<br />

questuanti. Le cronache del tempo riferiscono che il loro valore di amatori aveva<br />

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acquisito un così alto prestigio che le donne speravano al caso fortunato che le<br />

mettesse sul loro cammino.<br />

Secondo la psicologia moderna, tra le cause che portavano questi frati alla<br />

continua ricerca dello sfogo sessuale, oltre ai più ovvii, quali quelli dipendenti dal<br />

continuo esercizio e dalla mancanza di pensieri, c’era quello derivante da un<br />

continuo prurito causato dalla grande sporcizia che ricopriva i loro corpi.<br />

Il motivo per cui i Francescani e i Carmelitani si distinsero su gli altri ordini<br />

nell’attività sessuale dipese soprattutto dall’eccessiva severità delle loro regole che<br />

consideravano peccato anche il solo toccarsi il corpo per grattarsi. Che il<br />

proibizionismo sia stato all’origine della loro avidità sessuale, ci viene provato dal<br />

fatto che, nonostante la grande facilità che avevano di fottere donne di tutte le età<br />

e di ogni ceto, praticavano comunque e senza alcun ritegno anche l’omosessualità.<br />

La pederastia era imposta con tanta naturalezza sui novizi da parte degli anziani<br />

che, quando questi si allontanavano dal proprio convento, si portavano sempre<br />

dietro uno di essi.<br />

Tra le tante leggi che furono emanate dai concili per porre termine<br />

all’omosessualità nei monasteri, sia maschili che femminili, vanno ricordate quelle<br />

che proibivano di dormire nello stesso letto e imponevano la presenza di<br />

sorveglianti notturni nei dormitori.<br />

Secondo un programma già stabilito, ogni volta che si istituiva un convento di<br />

suore se ne costruivano immancabilmente accanto uno, due o anche tre di frati i<br />

quali venivano messi in comunicazione con il primo tramite gallerie che sussisto<br />

ancora. Le relazioni sessuali tra<br />

i conventi maschili e femminili<br />

si erano così formalizzate che i<br />

frati consideravano le monache<br />

come una loro proprietà<br />

personale.<br />

In una ispezione ai conventi di<br />

suore ordinata da Enrico VIII<br />

risultò che il 60% delle suore<br />

era in stato interessante.<br />

Siccome il pericolo di perdere la<br />

vita in seguito all’aborto, per via<br />

delle infezioni e delle emorragie<br />

che ne seguivano, spaventava le<br />

monache, la maggior parte di esse preferiva portare a termine la gravidanza. I<br />

neonati che si salvavano dalla morte erano pochissimi perché erano le stesse madri<br />

che, prive di ogni scrupolo, li strangolavano per quella tranquillità di coscienza che<br />

gli veniva dall’assoluzione concessa dalla “casistica” ( libro che permette ai<br />

confessori di esaminare ogni singolo caso per stabilire la penitenza secondo<br />

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l’intenzionalità a commettere il peccato) che in questo caso stabiliva che era meglio<br />

uccidere che compromettere la reputazione del convento.<br />

Riporto alcuni casi di applicazione della casistica per comprendere su quali basi si<br />

regge la morale cristiana:<br />

1) Mentre i soldati mussulmani quando violentavano venivano condannati dalla<br />

Chiesa per i loro stupri, i soldati cristiani erano assolti perché la colpa veniva data<br />

alle donne ritenute responsabili per averli portati all’eccitazione con la loro<br />

avvenenza.<br />

2) Se mettere la statua della Madonna in un’orgia era considerato peccato grave<br />

per i satanisti, per i nobili e per il clero assumeva motivo di merito perché l’averla<br />

messa in diretto contatto con il peccato ne aveva esaltato la virtù.<br />

3) Nel libretto in cui è riportata la richiesta di perdono del Papa c’è scritto:<br />

“Bisogna comunque tenere in considerazione che se la Chiesa commise dei crimini<br />

ciò dipese dal fatto che vi fu costretta da coloro che li subirono”.<br />

Un prete cronista del tempo, di nome Barletta, che aveva la possibilità di visitare i<br />

monasteri femminili come predicatore e confessore, riportava in un rapporto che<br />

nei cessi (latrines) sentiva spesso i gridi dei neonati che venivano soffocati, e un<br />

frate francescano, certo Maillard, scriveva .<br />

Un’altra testimonianza ci viene ancora da Henri Estienne, frate e confessore, che a<br />

proposito della soppressione dei neonati operata dalle monache scrisse: .<br />

Messe Nere<br />

...e intanto che attraverso le procedure più vili la Chiesa istruiva processi contro<br />

degli innocenti con lettere anonime e false delazioni, il clero e i nobili<br />

organizzavano orge basate su<br />

quei riti macabri, chiamati<br />

“Messe Nere”, durante i quali<br />

venivano sgozzati bambini<br />

forniti dai monasteri o dalle<br />

stesse concubine dei preti.<br />

Sotto il regno di Luigi XIV ne<br />

furono uccisi a migliaia. Una<br />

sola sacerdotessa di nome<br />

Voisin ne immolò più di<br />

duemila, e l’abbate Guiburg,<br />

che era uno dei prelati che<br />

celebravano le messe nere per<br />

la nobiltà di Francia, alle quali<br />

partecipava attivamente la<br />

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Montespan mettendo a disposizione dei riti il proprio corpo nudo, ne uccise per<br />

diversi anni mediamente sei al mese.<br />

Secondo un rapporto del capo della polizia di Parigi, luogotenente La Reynie,<br />

l’abbate Guiburg, mancando di bambini altrui, in due occasioni ricorse al sacrificio<br />

dei suoi stessi figli avuti dalle innumerevoli concubine.<br />

Il rito si svolgeva versando il sangue del bambino sgozzato in un calice dove veniva<br />

mischiato con le secrezioni liquide e solide dello stesso per formare una pasta che,<br />

in seguito a una consacrazione satanica operata ad imitazione del rito eucaristico<br />

cristiano, veniva usata per le fatture.<br />

La Montespan, per esempio, la metteva nel cibo di Luigi XIV per garantirsi i suoi<br />

favori. E come l’abbate Guiburg celebravano messe nere Manette il vicario<br />

episcopale di Parigi, gli abbati Davot, Sebault, Lepreux, Le Sage e tanti altri,<br />

senza contare quelli che sono rimasi sconosciuti, come risulta dalle cronache<br />

dell’epoca e dai numerosissimi verbali di polizia.<br />

In questo mondo di depravazione sostenuto da un terrore esercitato sul popolo con<br />

un cinismo e una crudeltà che non ha precedenti nella storia dell’uomo, i pontefici<br />

ci si immersero tanto che gran parte di essi furono dei bastardi nati da relazioni di<br />

altri Papi con concubine e prostitute o con accoppiamenti incestuosi.<br />

Giovanni XII, Papa a sedici anni, nato dall’incesto di Papa Sergio III con sua figlia<br />

Marozie di tredici anni, fu l’amante della stessa<br />

Marozie, sua madre.<br />

Praticamente Marozie fu contemporaneamente<br />

amante di suo padre Papa Sergio III e di suo figlio<br />

Papa Giovanni XII.<br />

Bastava soltanto esprimere una critica su tali<br />

immoralità perché si finisse al rogo sotto l’accusa di<br />

eresia o di stregoneria.<br />

Con la scoperta dell’America s’introdusse in Europa la<br />

sifilide.<br />

I clericali che contrassero questa malattia furono<br />

praticamente tutti e molti ne morirono. Nessun<br />

ecclesiastico ne rimase immune compresi gli stessi<br />

papi, quali Giulio II e Leone X il quale, sempre per quel bastardume che favoriva<br />

l’elezione al seggio di S. Pietro, divenuto cardinale a quattordici anni, fu eletto<br />

Papa a trentasei dopo aver preso la sifilide a venticinque.<br />

Sisto IV, il realizzatore della cappella Sistina, anche lui sifilitico, ebbe due figli<br />

dalla sorella maggiore.<br />

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Bisessuale, fu un gran pederasta e sodomita tanto che, secondo quanto scrive il<br />

cancelliere d’Infessura, molti furono coloro che ricevettero da lui la porpora<br />

cardinalizia come ricompensa dei favori sessuali ricevuti.<br />

(Non dimentichiamo che Michelangelo fu un omosessuale...)<br />

Papa Sisto IV organizzò la prostituzione istituendo quei bordelli dei quali la Chiesa<br />

continuò ad esserne l’amministratrice fino ai nostri tempi, cioè fino a quando<br />

furono chiusi dalla leggi Merlini.<br />

Di bordelli istituiti dalla Chiesa se ne contarono a centinaia in tutto il mondo<br />

cristiano.<br />

Considerati fonte di sicuro reddito, i papi spesso li assegnavano come base di<br />

sostentamento alle diocesi i cui vescovi, a loro volta, li parteggiavano con le<br />

parrocchie assegnando a ciascuna di esse una prostituta la quale, divenuta<br />

proprietà della Chiesa, versava ogni quindici giorni il ricavato delle marchette al<br />

parroco (quindicina).<br />

Tra tanti bordelli, il maggiore, sia nella perversità che nella grandiosità<br />

dell’organizzazione, fu certamente il Vaticano nel quale ogni sera entravano<br />

schiere di omosessuali e di donne travestite da uomini per animare le orge dei<br />

nobili romani che, in qualità di bastardi, erano legati da parentela con i più grandi<br />

prelati e con gli stessi papi.<br />

Nei secoli XV e XVI il 50% della popolazione di Roma era formata da bastardi<br />

provenienti dai conventi, dai bordelli e dalle relazioni dei preti che disponevano di<br />

un numero illimitato di concubine.<br />

Omosessualità nel clero<br />

Se i Francescani e i Carmelitani ebbero fama come grandi amatori di donne, i<br />

Gesuiti l’acquistarono come pederasti.<br />

Secondo Voltaire, Grécourt, Mirabeau e altri scrittori e storici dell’epoca, i Gesuiti<br />

avevano posto come regola nei loro istituti di considerare come ricompensa ai<br />

meriti scolastici il portarsi a letto gli allievi.<br />

Secondo la storico Benedetto Varchi, il vescovo di Faenza, Monsignor Cheri, morì<br />

mentre veniva sodomizzato da Pierluigi Farnese, figlio bastardo di Paolo III.<br />

La debauche presso il clero era ormai praticata con tanta naturalezza che Leone X<br />

la legalizzò con il libro-codice “Camera Taxe”, che con i suoi 35 articoli permetteva<br />

di ottenere il perdono di tutti i crimini, anche i più efferati, dietro pagamento di<br />

una ammenda da versarsi all’erario pontificio.<br />

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Leone x ( 1513 – 1521 ) portato in lettiga alla cerimonia d’ incoronazione per via<br />

delle ulcere anali provocate dalla sodomiadalla sodomia .<br />

Basta riportare qualcuno degli articoli della Camera-Taxe per renderci conto di<br />

come il Cristianesimo abbia fatto dell’immoralità la base del proprio imperialismo:<br />

Art. 1) Un ecclesiastico che commette un peccato carnale con le proprie sorelle,<br />

figlie, cugine, nipoti o con altra donna, sarà assolto dietro pagamento di 67 libre.<br />

Art. 2) Se un ecclesiastico chiede l’assoluzione per aver commesso peccati contro<br />

natura con un bambino o con una bestia potrà ottenerla dietro pagamento di libre<br />

131.<br />

Art. 5) Ai preti è permesso di vivere in concubinaggio con i propri parenti dietro<br />

pagamento di 76 libre.<br />

Art. 9) Se un prete uccide un laico può avere l’assoluzione versando un montante di<br />

15 libre.<br />

Art. 10) Se l’assassino ha ucciso due o più persone nello sesso giorno, pagherà 15<br />

libre come se ne avesse ucciso uno solo.<br />

Art. 14) Per l’omicidio di un fratello, d’una sorella, del padre o della madre, si<br />

dovrà pagare 17 libre.<br />

Art 18) Colui che vuole garantirsi l’assoluzione per tutti gli omicidi che potrà<br />

commettere in futuro, pagherà 168 libre.<br />

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Art. 29) Il figlio bastardo di un prete che vuole succedere al posto del padre nelle<br />

sue funzioni religiose, pagherà 27 libre.<br />

(Per l’acquisto del libro “La Camera Taxe”, con imprimatur, rivolgersi direttamente<br />

alla Santa Sede - via del Paradiso 23 - Città del Vaticano).<br />

Intanto che in questo<br />

ambiente di<br />

depravazione il clero<br />

e la nobiltà bastarda<br />

compiva<br />

spavaldamente ogni<br />

nefandezza, fuori di<br />

esso si bruciavano<br />

vivi, affinché il fuoco<br />

purificasse le loro<br />

anime, gli eretici e le<br />

streghe; i primi<br />

accusati di non<br />

seguire i dettami<br />

della Chiesa e le seconde di accoppiarsi con il Demonio, di volare con le scope, di<br />

baciare il culo ai gatti e di fare pozioni malefiche mischiando lingue di serpenti,<br />

code di rospo e penne di gallina...<br />

Questa è la morale su cui si è costruita la Chiesa e sulla quale ancora si basa per<br />

imporre un’impostura costruita su un individuo, Gesù Cristo, mai esistito.<br />

Ma le cose non sono cambiate sia nel comportamento immorale che nei principi<br />

oscurantisti che sono rimasti gli stessi, quali impedire la ricerca scientifica e<br />

favorire la fame e l’ignoranza che sono i presupposti indispensabili per sostenere<br />

l’immoralità di un’egemonia basato sull’utopia e l’astrattismo di un Dio che per<br />

esistere ha bisogno di demoni, di esorcismi e di magia.<br />

Per quanto voglia nascondere la sua infame natura dietro ipocriti e opportunistici<br />

appelli alla pace dei popoli, la Chiesa è rimasta immutata nell’oscurantismo che le<br />

è congenito e nella sua immoralità capace di tutti i crimini. Se oggi per liberare<br />

gl’indemoniati da Satana essa si limita all’esorcismo, ciò dipende soltanto dal fatto<br />

che per quell’evoluzione sociale che ci è venuta dall’illuminismo ateo non le è più<br />

permesso di ricorrere al fuoco dei roghi, fuoco che purtroppo, contrariamente a<br />

quanto si crede, non si è affatto spento ma arde ancora sotto la cenere di<br />

un’apparente rassegnazione camuffata da ipocrite richieste di perdono e da teatrali<br />

invocazioni alla pace. La costituzione di un’associazione cattolica pronta per<br />

riaccendere i roghi ne è la prova più lampante:<br />

“Dichiarazione fatta alla prefettura di Parigi per la costituzione di<br />

un’associazione”.<br />

Oggetto: Ricostituire l’Inquisizione che dovrà soprattutto distruggere gli scritti<br />

opposti alla dottrina cristiana e impedire la propagazione attraverso altri mezzi di<br />

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questo genere d’idee, cosa che comporta, naturalmente, la lotta contro le eresie, le<br />

false religioni e ideologie”.<br />

Data della fondazione dell’associazione 17 / 09 / 1996.<br />

Potreste finire su quel libro nero dal quale l’Inquisizione potrà trarre, allorché la<br />

Chiesa avrà riacquistato tutto il suo potere, i nomi di coloro che alimenteranno i<br />

roghi futuri).<br />

Celibato dei preti<br />

Qualche cenno sul celibato dei preti sarà<br />

utile per comprendere ancora di più<br />

l’ipocrisia su cui la Chiesa cattolica basa<br />

la sua impostura.<br />

378 - l’Imperatore Falvio Graziano<br />

dichiara Damaso, il vescovo di Roma, capo<br />

di tutti i vescovi della cristianità. (Damaso<br />

è il primo Papa legalmente riconosciuto<br />

dallo Stato).<br />

388 - Il Papa Siricio, successore di<br />

Damaso, impone il celibato ai preti sotto<br />

pena di scomunica per coloro che si<br />

rifiutano di pr aticarlo.<br />

Il celibato viene rispettato fino a quando il<br />

mondo cristiano, per opporsi alle invasioni<br />

barbariche, non è costretto a eleggere<br />

come vescovi dei funzionari dello Stato che<br />

erano già sposati. La Chiesa, nell’obbligo<br />

di revisionare la legge di fronte agli eventi, si salva in corner concedendo il<br />

matrimonio ma alla condizione che i coniugi non dormano nello stesso letto. (Il<br />

controllo veniva eseguito tramite la confessione).<br />

Passato il periodo delle invasioni barbariche, la Chiesa ripristina il celibato con<br />

un’austerità tale da condannare alla schiavitù le concubine dei preti e i loro figli<br />

(Concilio di Toledo del 633).<br />

Le persecuzioni contro i preti sposati furono così feroci da portarne alcuni al<br />

suicidio (II Concilio di Toledo del 683), e da costringere la maggior parte degli altri<br />

a raggirare la legge assumendo come assistenti domestiche le loro madri e le loro<br />

sorelle con conseguenti incesti e nascite di figli, come risulta dal concilio di<br />

Mayenne dell’anno 888 nel quale si scrive: “La causa principale dei castighi che<br />

riceviamo è la collera di Dio per i troppi figli che i preti fanno con le loro sorelle”.<br />

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Come la teologia cristiana deriva tutta da concetti pagani, quali il Logos,<br />

l’Eucaristia, la Resurrezione, il dualismo tra il bene e il male, la verginità della<br />

Madre del Salvatore (Soter), e i rituali, che sono la perfetta riproduzione de Culti<br />

dei Misteri che venivano celebrati in onore di Marduk, Dionisio, Isis, Osiride,<br />

Astarte e soprattutto di Mitra) così, anche il celibato dei preti origina da quelle<br />

religioni più primitive le quali sostenevano che ogni cosa esistente sulla terra,<br />

animale, vegetale o minerale che fosse, aveva una energia interna (animismo).<br />

Partendo da questo presupposto, tali credenze giunsero alla conclusione che gli<br />

uomini, pur possedendo tutti questa energia interna, si differenziavano comunque<br />

tra loro in quanto che ce n’erano alcuni che, o per privilegio di nascita o per meriti<br />

acquisiti, ne avevano più degli altri. La causa a cui principalmente attribuivano<br />

l’incremento di tale forza interiore, che<br />

chiamavano “Mana”, era la continenza. Più un<br />

uomo rimaneva sessualmente puro e più egli si<br />

arricchiva di questa forza prestigiosa da cui<br />

facevano dipendere quei poteri magici che<br />

permettevano di invocare la pioggia, di guarire i<br />

malati, di assicurare le vittorie e perfino di<br />

resuscitare i morti. Furono costoro che,<br />

attribuendosi poteri di mediazione tra gli uomini<br />

e le divinità, dettero luogo alla figura del<br />

sacerdote nelle religioni che seguirono. , secondo<br />

alcune credenze, rimaneva nel corpo e nell’anima<br />

del santone anche dopo morto tanto da poter<br />

compiere prodigi attraverso influssi che inviava<br />

dall’oltre tomba. È su questa convinzione che la<br />

Chiesa conferma la santità dei suoi eroi<br />

attraverso i miracoli eseguiti “post mortem”. (Un<br />

miracolo dà la beatitudine, due miracoli la<br />

santità).<br />

Il motivo per cui, eccetto rarissimi casi, il<br />

sacerdozio non era consentito alle donne dipendeva dal fatto che costoro, pur<br />

rimanendo caste, non potevano ammassare energia per via della dispersione che<br />

questa subiva a causa delle mestruazioni le quali, oltre a fargli perdere la virtù<br />

carismatica, le rendeva anche impure. Siccome l’unico periodo in cui una donna<br />

poteva accumulare il Mana era quello che precedeva l’inizio delle mestruazioni, di<br />

conseguenza le vergini puberali erano tenute in così grande considerazione quali<br />

dispensatrici di benefici che ci sono dei casi nella storia che raccontano di re ed eroi<br />

che si misero a letto con loro per trarre forza e guarigioni dai loro fluidi positivi.<br />

Questa è l’origine per la quale il Cristianesimo riserva grande considerazione alle<br />

sue sante vergini.<br />

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Seguendo questa convinzione animistica, molte furono le religioni che imposero ai<br />

sacerdoti l’astinenza sessuale perché acquisissero quei doni soprannaturali che gli<br />

avrebbero permesso di elevarsi al di sopra degli altri uomini tanto da interporsi tra<br />

essi e Dio. Per assicurarsi la castità assoluta, i preti di Cibele, di Astarte e di<br />

Artemide si tagliavano il membro con coltelli di silice. Nella religione taoista, i<br />

sacerdoti, sicuramente più scaltri,<br />

considerando che la forza si perde<br />

soltanto se c’è fuoriuscita di sperma,<br />

rifiutando ogni forma di evirazione,<br />

affermano che si può pervenire<br />

all’accumulo del Mana anche provando<br />

l’orgasmo purché si riesca a ritenere lo<br />

sperma. Tutto dipende da una forza<br />

interiore che, impedendone la fuoriuscita,<br />

fa si che esso ritorni in circolazione nel<br />

corpo attraverso un assorbimento che<br />

viene operato dal midollo spinale. E tanto<br />

è il beneficio che deriva da questa<br />

autofecondazione, come loro la chiamano,<br />

da essere considerata come presupposto<br />

base per poter pervenire a quella<br />

perfezione spirituale che è indispensabile per raggiungere il Nirvana. (Ognuno<br />

tragga le proprie conclusioni su quello che sono le religioni).<br />

Athenagora, nella sua apologia a Marc’Aurelio, a proposito delle castrazioni che i<br />

sacerdoti si auto infliggevano, commenta: . Ma di tutt’altro<br />

parere è invece Matteo, il redattore del primo vangelo canonico, che quale credente<br />

esalta la castrazione sacerdotale nella risposta che Gesù dà agli apostoli quando gli<br />

fanno osservare che se l’uomo non può ripudiare la donna perché il matrimonio è<br />

indissolubile, non è conveniente sposarsi: . (Matt. 19-12)<br />

A parte il fatto che non c’interessa sapere, almeno in questo sito, a quale categoria<br />

potesse appartenere Gesù dal momento che, stando a quanto affermano i vangeli<br />

non era sposato, questa espressione riportata dal vangelo di Matteo assume una<br />

enorme importanza perché essa ci fa capire come Gesù sia stato costruito sacerdote<br />

per eccellenza perché servisse come esempio ai preti che, secondo la Chiesa,<br />

debbono essere in tutto uguali a lui per poter svolgere il loro ministero tra gli<br />

uomini.<br />

Il Mana attribuito a Gesù è tra i più potenti che si possano concepire: gli permette<br />

di restituire la vista ai ciechi, di raddrizzare le gambe agli storpi, di esorcizza<br />

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gl’indemoniati, di resuscitare i morti e addirittura di compiere, con la sola forza<br />

della sua veste, miracoli a distanza.<br />

Il prete, quindi, per poter compiere i prodigi sulla terra, come il rimettere i peccati,<br />

liberare i posseduti dal demonio, guarire le malattie con l’olio santo, assicurare un<br />

buon raccolto con le Rogazioni e soprattutto eseguire il miracolo della<br />

trasformazione del pane e del vino nel corpo e sangue di Cristo, deve essere uguale<br />

a Gesù soprattutto nella castità che è la virtù indispensabile per poter assolvere il<br />

ministero sacerdotale.<br />

Un prete reso impuro dal matrimonio, oltre a non avere più quel Mana che gli<br />

permette di operare prodigi, renderebbe impuro anche Cristo con il quale egli si<br />

unisce ogni volta che celebra il Sacramento dell’Eucaristia, quel Sacramento in cui<br />

egli s’identifica a Cristo dicendo: .<br />

Rendendo impuro Cristo egli vanificherebbe quella comunione dei Santi che è alla<br />

base dell’istituzione della Chiesa la quale, come vergine sposa di Cristo, esige la<br />

purezza di tutte le membra che costituiscono il suo corpo.<br />

Un prete reso impuro dal matrimonio, cioè dall’unione carnale con una donna, non<br />

potrebbe più avere quel Mana che gli permette di assolvere i peccati, di celebrare<br />

la messa, di esorcizzare e di svolgere tutte quelle funzioni che lo rendono superiore<br />

a tutti gli altri uomini, compresi i re e gl’imperatori, che s’inginocchiano davanti a<br />

lui per avere l’assoluzione dei loro peccati. Praticamente l’abolizione del celibato<br />

dei preti, vanificando la figura del prete, il cui requisito indispensabile per svolgere<br />

il suo ministero è quello di essere puro, segnerebbe la fine della stessa Chiesa che,<br />

quale associazione di santi, trae la sua pretesa di imporre un imperialismo<br />

teocratico universale dalla forza del Mana che gli viene dalla verginità garantita<br />

dal matrimonio con Cristo che il sacerdote casto per eccellenza. (Almeno è così per<br />

il momento, perché in futuro, costretta come sarà a concederlo per la crescente<br />

ribellione dei preti che chiedono di sposarsi, sicuramente riuscirà ancora una volta,<br />

maestra come è nell’arte del raggiro e della truffa, a risolvere il problema<br />

escamottando le sue stesse leggi, come già fece nel V secolo quando ammise il<br />

matrimonio con la condizione che i coniugi non dormissero nello stesso letto).<br />

Riassumendo a questo punto il concetto teologico riguardante il celibato nelle<br />

parole che San Paolo (altro personaggio costruito dai falsari del II sec.), rivolge ai<br />

suoi seguaci: >, mi si<br />

potrebbe chiedere:


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truffa usata dalla Chiesa Cattolica per sostenere la sua impostura ci viene<br />

confermato, oltre che dalla realtà che lo vanifica e lo ridicolizza, da Papa Pio IV che<br />

così si espresse nel Concilio di Trento:<br />

, e in maniera ancora più chiara dal cardinale Carpi:<br />

...altro che Cristi, purezza e verginità!<br />

Sessualità nella Chiesa di oggi<br />

Che il comportamento della Chiesa sia tutt’oggi<br />

scandaloso come nel passato ci viene confermato<br />

dai fatti, quali, uno fra i tanti, l’esistenza di<br />

innumerevoli centri di raccolta, tutti protetti dal<br />

segreto, finanziati dal Vaticano per allevare i figli<br />

dei preti che a migliaia nascono ogni anno in tu<br />

tte le parti del mondo.<br />

Al congresso dei Padri Superiori tenutosi a Roma<br />

nel settembre del 2000, l’abatessa Ester Faugman,<br />

dopo aver deplorato la situazione sessuale nel<br />

mondo ecclesiastico dicendo:<br />

,<br />

continua la sua denuncia spiegando come nei paesi<br />

meno sviluppati, cioè in quelli nei quali la<br />

sfrontatezza è incoraggiata dall’inefficienza delle<br />

autorità civili, i preti possano arrivare ad abusare delle suore con tanta<br />

disinvoltura da usare i conventi come se fossero dei bordelli:<br />

.<br />

E come nei paesi sotto sviluppati, così gli stessi abusi vengono operati nel mondo<br />

ecclesiastico occidentale dove è divenuta una consuetudine offrire alle suore, in<br />

cambio del loro sesso, favori sotto forma di ricatto, quali la concessione di<br />

documenti o l’assegnazione di incarichi personali presso i monsignori che se le<br />

assumono alle loro dipendenze in qualità di assistenti sociali, apprendiste di<br />

segretariato o collaboratrici domestiche lo fanno soltanto per camuffare un vero e<br />

proprio stato di concubinaggio.<br />

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Non parliamo poi dei ricatti spirituali e materiali che i preti usano soprattutto<br />

verso le novizie che, nella loro ingenuità di fanciulle plagiate, si concedono alle<br />

voglie di questi sporchi truffatori in cambio della remissione dei peccati o dietro la<br />

ricompensa di qualche spicciolo.<br />

I luoghi dove maggiormente si operano gli abusi sessuali, Roma in testa, sono i<br />

grandi centri della cristianità dove continuamente affluiscono religiose da tutto il<br />

mondo.<br />

Se tra le suore provenienti dall’estero sono le novizie ad essere le più richieste, ciò<br />

dipende dal fatto che la loro inesperienza sessuale rappresenta per i prelati una<br />

garanzia d’immunità dall’AIDS che ormai si è diffuso in tutti i monasteri dei paesi<br />

sottosviluppati per via del contagio che le suore ricevono dagli stessi preti i quali,<br />

come era avvenuto nel passato per la sifilide, costituiscono la categoria più colpita<br />

da questa malattia.<br />

Questa situazione sta dando dei grossi problemi alla Chiesa per la difficoltà che ha<br />

sempre più di nascondere al mondo laico la realtà della sua morale impastata di<br />

depravazione.<br />

Un vero scandalo che il Papa ha cercato ancora una volta di riparare inviando alle<br />

conferenze episcopali d’Australia, di Tahiti, Samoa e Tonga un E-mail carico di<br />

scuse per gli abusi sessuali commessi dai sacerdoti nei confronti delle popolazioni<br />

locali. (Usque tandem, Catilinae, abuteri patientia nostra?).<br />

A parte lo schifo che provo verso tanta insolenza, quello che mi ha particolarmente<br />

indignato nel leggere la notizia è l’ipocrisia della stampa italiana che, ignorando<br />

ogni etica morale, invece di considerare il fatto come una conferma dell’immoralità<br />

della Chiesa, ha preferito dargli il valore di un avvenimento storico per il semplice<br />

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motivo che il grande Pontefice, il costruttore di Santi e il fautore di guerre, inviava<br />

il primo messaggio della sua vita con posta elettronica.<br />

La messa nera nella maggior parte dei casi viene praticata per contrastare la<br />

messa cristiana, cerimoniale fondamentale nella Chiesa cattolica. Dal punto di<br />

vista storico se ne conoscono varie: una preparata dagli alchimisti del quattrocento<br />

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con contenuti altamente astrusi ed in chiave naturalmente alchemica; si ritrovano<br />

ancora le tracce di un'altra messa adottata dagli Gnostici e scritta negli ultimi<br />

dell'ottocento da Aleister Crowley<br />

http://goo.gl/6sbn8 http://goo.gl/FnICN alla quale<br />

diede il nome di " Fenice". Mentre le riunioni<br />

tenute dalla gioventù hitleriana a carattere<br />

prettamente mistico più che messe nere le si<br />

possono considerare dei veri e propri<br />

"cerimoniali": in tali riunioni, infatti, le citazioni<br />

del " Mein Kampf venivano lette al posto del<br />

Vangelo e del Credo e la bandiera dalla croce<br />

uncinata veniva a sostituire il Sacramento. In<br />

ogni caso, occorre precisare che già nel 694<br />

durante il Concilio di Toledo vennero condannati<br />

quei sacerdoti che celebravano messe nere non<br />

per i morti, ma a danno di qualche vivo che si<br />

voleva uccidere. Si hanno così le messe celebrate<br />

dal Vescovo di Cambrai nel 1500, quelle descritte dal demonologo Giovanni Wier e<br />

le altre di cui parla il persecutore delle streghe Paolo Grillando nel 1525. E'<br />

necessario sottolineare che proprio la messa nera rappresenta l'orripilante e<br />

blasfemo sacrifico offerto a Satana e imita, nei dettagli, per dirla in parole povere,<br />

in modo innaturale e blasfemo il<br />

sacrificio di Cristo, servendosi di un<br />

cerimoniale di dissolutezza, oscenità e<br />

spregio.<br />

Per la celebrazione del servizio il<br />

sacerdote di tale messa si serve di un<br />

messale che qualche volta può essere<br />

un libro stampato anche se il più delle<br />

volte si tratta di un manoscritto. I<br />

messali sono scritti in carattere rossi<br />

su pergamena, l'ostia è generalmente<br />

nera. Il furto di ostie consacrate dalle<br />

Chiese è uno spaventoso sacrilegio che<br />

si perpetua attraverso i secoli fino ad<br />

arrivare ai giorni nostri con una<br />

inquietante consuetudine.<br />

I satanisti della nostra era, durante la<br />

loro infernale liturgia, bruciano<br />

incenso in triboli o bracieri e dopo l'elevazione del calice vengono distribuiti calici<br />

più piccoli e coppe di vino mescolato con qualche potente afrodisiaco per<br />

trasformare il tutto in un'orgia infernale. Le congreghe sataniche reclutano molti<br />

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dei loro membri tra la gente mentalmente debole, facilmente delusa e<br />

sessualmente inquieta. I loro territori di caccia più prolifici sono alla periferia del<br />

mondo dell'occulto e gruppi esoterici dove trovano membri divenuti insoddisfatti<br />

dei loro progressi nei misteri del caso. Per i satanisti è un compito facile quello di<br />

convincere questi sfortunati delle più "alte gioie" a loro riservate con la loro<br />

adesione al culto di Satana. (Sempre che esso esista ma, non ne abbiamo la<br />

certezza) Lo scrittore J.K.Huysman uno dei personaggi più eminenti in fatto di<br />

satanismo moderno ci descrive nel suo libro: " la Bas" il rituale di una messa nera.<br />

Parole bifronti o palindromi trovano un'applicazione rituale anche nel mondo della<br />

stregoneria moderna.<br />

Il cantrip, ad esempio, «è una formula magica ufficiale che si legge allo stesso modo<br />

partendo dall'inizio o dalla fine.<br />

Si dice che essa sia molto potente» .<br />

Nondimeno, l'oscura passione per il rovescio trova la sua più completa attuazione<br />

nel satanismo più puro.<br />

In un<br />

depliant<br />

contenente<br />

una vasta<br />

rassegna<br />

dei Signs<br />

and<br />

Symptoms<br />

of<br />

Ritualistic<br />

Abuse in<br />

Children<br />

(«Segni e<br />

sintomi<br />

dell'abuso<br />

ritualistico<br />

nel<br />

fanciullo»),<br />

la psicologa<br />

americana<br />

Catherine Gould, di Brentwood, in California, rammenta che il ragazzo che è<br />

stato vittima di un abuso rituale, avendolo visto fare dai satanisti, «potrebbe<br />

scrivere a rovescio, invertendo tutte le lettere o scrivendo le parole da<br />

destra verso sinistra».<br />

Di questa usanza satanica ne parla anche Richard Wurmbrand (1909-2001),<br />

fondatore e animatore dell'Associazione Gesù per il mondo comunista, in una sua<br />

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opera in cui mette in luce gli aspetti più luciferini del filosofo Mordekkay Levi,<br />

vero nome di Karl<br />

Marx (1818-1883).<br />

Parlando di<br />

Oulanem, un<br />

dramma con molti<br />

riferimenti satanici<br />

poco conosciuto che<br />

trasuda odio per<br />

l'intera umanità,<br />

composto da Marx<br />

in età giovanile,<br />

Wurmbrand annota:<br />

«"Oulanem" è di<br />

proposito<br />

l'inversione di un<br />

nome sacro; è<br />

l'anagramma di Manuelo o Emanuele, nome biblico di Gesù che significa in ebraico<br />

"Dio con noi" (Is 7, 14).<br />

Simili nomi invertiti hanno la loro efficacia in magia nera».<br />

E aggiunge: «Esistono "chiese di Satana".<br />

Uno dei loro riti è la messa nera, celebrata a mezzanotte da un sacerdote<br />

satanista.<br />

I ceri neri sono posti sui candelieri.<br />

Il sacerdote indossa i paramenti con le fodere di fuori.<br />

Dice tutto ciò che è prescritto nel libro delle preghiere, ma alla rovescia,<br />

cominciando dalla fine.<br />

I santi nomi di Dio, di Gesù e di Maria sono letti in senso inverso». Parlando della<br />

magia nera o diabolica, scrive Arturo Castiglioni: «Partendo dal principio del<br />

contrasto, le pratiche consistono nel contaminare le preghiere ripetendole a<br />

rovescio [...]; tutto l'antico simbolismo rivive, diremo così, a rovescio, in questo<br />

nuovo sistema. Il<br />

Pentagramma rovesciato<br />

diviene il simbolo degli adoratori<br />

del diavolo» . Ricordiamoci,<br />

dunque, di questo inquietante<br />

aspetto ogni volta che parliamo<br />

di linguaggio a rovescio.<br />

Tutte queste informazioni sono<br />

volutamente criptate, comunque<br />

qui trovate tutto il necessario per<br />

iniziare la vostra strada…<br />

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LA MAGIA È COME UNA BELLA SIGNORA ESIGENTE CHE ACCETTA AL<br />

SUO BANCHETTO SOLO CHI NE È VERAMENTE MERITEVOLE.<br />

È solo il tempo che giudica chi può entrarvi a far parte, il proprio impegno e la<br />

propria costanza lo decidono perché questo lavoro interiore di maturazione e di<br />

studio dura tutta una vita.<br />

Imparare a suonare uno strumento é facile, basta seguire un corso di musica;<br />

creare melodie immortali però é un’altra cosa, solo se si possiede l’estro personale<br />

si può divenire un Mozart o un Beethoven.<br />

Per osare dobbiamo conoscere, per volere dobbiamo osare. Dobbiamo avere volontà<br />

per praticare la <strong>Magia</strong> e, per regnare, dobbiamo stare in silenzio (l'antica regola<br />

del SILENTIUM).<br />

Conoscere perchè dobbiamo ripulirci dalle inutili nozioni figlie della superstizione<br />

che ci confondono la mente, per aprire la nostra mente e farci accettare i doni della<br />

vera conoscenza magica che vogliamo apprendere.<br />

Non dobbiamo aver paura di guardare dentro noi stessi e mettere in discussione<br />

noi e ciò che noi oggi crediamo erroneamente come verità. Non si deve aver paura<br />

di cambiare pelle.<br />

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Procedere su questa strada significa mettere in opera anche gli insegnamenti degli<br />

antichi e saggi alchimisti che con la formula del VITRIOLUM (Vedi sopra) ci<br />

indicarono la via.<br />

Bisogna studiare, sapere che cosa stiamo per fare, conoscere la materia Magica,<br />

altrimenti ciò che facciamo sarà inutile.<br />

<strong>Magia</strong> (quella vera) è sinonimo di conoscenza delle leggi che regolano la natura e<br />

l'universo per poterle modificare con la nostra volontà.<br />

Non si può pensare di diventare maghi in poco tempo perchè la strada<br />

dell'apprendimento è lunga quanto la nostra permanenza su questo mondo. Per<br />

diventare maghi e streghe dobbiamo lavorare duramente, leggere e rileggere<br />

ancora, per educare quella parte nascosta che vive dentro di noi a riemergere di<br />

nuovo.<br />

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Osare, perchè dobbiamo avere il coraggio di superare la nostra personale<br />

ignoranza e le idee obsolete. Solo allora acquisiremo la forza necessaria per<br />

percorrere il nostro cammino ed agire come si deve, sapendo che cosa si fa, come lo<br />

si fa, quando lo si fa e avendo un grande desiderio di farlo.<br />

Dobbiamo imparare ad osare sapendo che possiamo farlo.<br />

Volere, perchè senza volontà la nostra magia è destinata a fallire.<br />

Perchè i nostri sforzi abbiano successo, dobbiamo desiderare a tal punto un<br />

obbiettivo da diventare un tutt’uno con esso e, in fine, stare in silenzio.<br />

Dobbiamo acquisire quella qualità speciale che è la pace e la quiete interiore e<br />

coltivarla dentro di noi.<br />

Solo allora riusciremo ad udire la voce delle cose, della natura e la voce interiore;<br />

attraverso la meditazione e la visualizzazione.<br />

Secondariamente si deve rimanere in silenzio per rispetto sia delle persone che non<br />

vogliono essere istruite (e non lo saranno mai) su questi argomenti, persone che<br />

non comprendono e che non troveranno mai la strada per la <strong>Magia</strong>, e sia per<br />

proteggere noi stessi da queste stesse persone che fraintenderebbero e di<br />

conseguenza ci recherebbero danno.<br />

Ma restiamo in silenzio anche per difendere le antiche tradizioni della <strong>Magia</strong> che<br />

non devono essere divulgate o interamente o in parte a coloro che non hanno occhi<br />

per vedere.<br />

Non ostentare ma con discrezione tacere.<br />

Il vero Mago e la vera Strega si confondono tra<br />

la gente, non portano vesti con i lustrini o cappelloni con le stelle o strani pendagli<br />

al collo. E nemmeno sbandierano ai 4 venti la loro natura.<br />

Il vero Mago e la vera Strega non si devono riconoscere dall'aspetto esteriore ma<br />

casomai dalla tranquilla aria di positività che si prova stando con essi.<br />

La <strong>Magia</strong> è una, unica e indivisibile ed è nata con l'uomo.<br />

La forza generatrice della <strong>Magia</strong> risiede nella natura attorno a noi e nell'animo<br />

umano, nel suo spirito.<br />

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L'uomo nasce con essa ma non tutti si rendono conto di possederla.<br />

Coloro che sono consapevoli di possedere tale ricchezza la sfruttano, nel bene o nel<br />

male, a favore o contro gli altri esseri viventi o, il più delle volte, per agevolarsi il<br />

cammino in questa esistenza.<br />

La <strong>Magia</strong> intesa come forza e potenza è quindi una sola ma l'uomo racchiude in se i<br />

duplici aspetti di bene e di male e quindi anche la <strong>Magia</strong> si concretizza sotto forma<br />

di pratiche che si identificano nelle diverse espressioni.<br />

Si intende così definire MAGIA BIANCA la <strong>Magia</strong> rivolta al bene; MAGIA ROSSA,<br />

o <strong>Magia</strong> Sexualis, la <strong>Magia</strong> dei desideri, e infine si intende MAGIA NERA la magia<br />

negativa rivolta al male.<br />

Ma tenete bene a mente questo postulato.<br />

La magia è incolore e pura, solo ciò che spinge il mago ad agire può essere<br />

considerato un sentimento buono o cattivo. LA MAGIA NO.<br />

In tutti questi secoli uomini illustri ed illuminati hanno constatato che con il<br />

l'ausilio di determinati atti svolti in momenti particolari, seguendo il movimento<br />

dei pianeti ed utilizzando oggetti quali ad esempio candele di diverso colore,<br />

incensi, forme simboliche anche di scrittura ( a volte estese a veri e propri tracciati<br />

sul terreno per delimitare porzioni di spazio entro cui operare ) ecc.. ; hanno<br />

compreso che tutto questo facesse si che la forza Magica emessa durante un rituale<br />

venisse amplificata ed indirizzata facilmente verso lo scopo prefisso.<br />

Un'operazione magica ha quindi bisogno (anche se non necessariamente) di simboli<br />

visivi e tattili che hanno essenzialmente lo scopo di incanalare la POTENZA per<br />

rendere "materiale" e "materializzato" un concetto altrimenti astratto come uno<br />

scopo da raggiungere.<br />

L' oggetto in se non ha quindi valenze prodigiose, se non minime,ed è sempre la<br />

FORZA che il Mago impiega durante il Rituale che permette di rendere efficace<br />

un'azione Magica.<br />

Nella <strong>Magia</strong> il simbolismo è molto importante come lo è la similitudine.<br />

Allo stesso modo si usa raffigurare con un "sembiante" la persona da colpire o<br />

proteggere perchè quello che avviene al "sembiante" avviene anche al soggetto in<br />

questione.<br />

Il "sembiante" lo si usa anche per eseguire un "giro" di Tarocchi il più delle volte<br />

quando la persona è assente e non può materialmente dividere il mazzo.<br />

Persino gli uomini primitivi che vivevano nella preistoria usavano raffigurare sulle<br />

pareti delle loro caverne le scene familiari di caccia con loro come protagonisti<br />

nell'atto di uccidere una grossa preda.<br />

Queste raffigurazioni non erano altro che rappresentazioni visive di un loro<br />

pensiero/desiderio e imprimerle nella roccia era come renderle materiali e quindi<br />

fattibili nella realtà.<br />

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Sempre che il personaggio Spirituale in questione …… esista veramente<br />

ma, non ne abbiamo certezza, potrebbe essere un Entità Spirituale, o un<br />

Alieno, voi cosa ne pensate?<br />

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Un essere androgino, con la faccia e le gambe da caprone, il seno, le corna, le ali da<br />

angelo, un pentacolo disegnato sulla fronte, una luna crescente bianca e una<br />

calante nera a fare da contorno, un caduceo che spunta dal ventre e una torcia<br />

accesa sul capo.<br />

Ecco il ritratto del Bafometto, misterioso idolo secondo l'Inquisizione adorato dai<br />

Templari e per il quale finirono sul rogo come eretici.<br />

In effetti, mai i Cavalieri del Tempio confessarono di aver adorato questa figura,<br />

ma dai documenti pontifici risulta che nelle case templari fu spesso ritrovato<br />

questo simbolo, spesso associato al teschio.<br />

Cosa potrebbe rappresentare il Bafometto?<br />

Per la Chiesa, Satana e tutto quello che fa malvagità. Ma noi a Satana<br />

non crediamo assolutamente, troppo costruito a tavolino come figura<br />

unitaria nei processi dell'Inquisizione per costituire una reale essenza, ma<br />

solo deformazione banale di divinità malefiche precedenti, come l'egizio<br />

Seth.<br />

Negli articoli sulla <strong>Magia</strong> abbiamo affrontato a lungo il tema delle simbologie<br />

stregonesche e chiaramente escludendo a priori la derivazione satanica (che come<br />

tale non può esistere), è chiaro è il Bafometto è la sintesi di più temi sacri: il<br />

caprone innanzitutto è associabile al Dio Amon dalla testa d'ariete, ma anche<br />

appunto all'Età dell'Ariete, a Pan e al Cacciatore Cornuto, Kernunnos, il Dio della<br />

Religione della Stregheria.<br />

Il pentacolo è un simbolo positivo di evoluzione e di ricerca del bene; le ali fanno<br />

subito pensare alla versione alata della dea Iside, Regina della Sapienza, per gli<br />

gnostici affine alla Sophia.<br />

Il Caduceo, associato a Thot e a Mercurio, rappresenta invece la duplice spirale del<br />

Dna, oppure l'energia della Kundalini che scorre lungo la colonna vertebrale<br />

attraverso i chakra: è senz'altro positivo ed associato alla medicina e alla cura.<br />

La luna bianca e quella nera è un riferimento, al pari delle corna, alla Triplice Dea,<br />

la Luna, e alla sua fase bianca e nera tipiche della ricerca alchemica del sé.<br />

La torcia tra le corna è un riferimento al disco solare isiaco.<br />

Il seno femminile ci indica che questo essere è androgino, ha raggiunto un grado di<br />

equilibrio tra le componenti maschili e femminili della sua anima ed è in grado di<br />

padroneggiare la sua evoluzione perché è perfetto e può decidere quale parte di sé<br />

lasciare uscire nelle esperienze vitali.<br />

Insomma, più che uno stupido e inesistente idoletto satanico il Bafometto è un<br />

simbolo di vita ed evoluzione, un archetipo a cui dobbiamo tendere nel rispetto<br />

delle energie che ogni simbolo evoca.<br />

Più che un idolo, è una meta: un obiettivo da raggiungere per la perfezione, che ci<br />

mostra anche la strada da seguire, come ci spiega il dettagliato libro "La<br />

Rivelazione del Bafometto" (Orizzonte Editrice).<br />

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Ultima considerazione: il nome di origine del Bafometto ha fatto scrivere più fiumi<br />

d'inchiostro che il suo uso.<br />

Per alcuni è la storpiatura del nome Maometto, per altri è un termine Sufi, per<br />

altri ancora rappresenta una bestemmia templare che rinnegava Gesù.<br />

La tesi a nostro giudizio più valida è quella fornita dall'occultista inglese Aleister<br />

Crowley, http://goo.gl/6sbn8 http://goo.gl/FnICN che essendo nell'ambiente aveva<br />

tutti gli elementi per risolvere il mistero.<br />

Crowley, citando le lettere ebraiche e la lettura da destra a sinistra, giunge a<br />

tradurre "Padre Mitra".<br />

E avendo già affrontato le tematiche di Mitra, possiamo dire che fra tutte le ipotesi<br />

la sua sia la più plausibile.<br />

Il simbolo del Pentagramma è chiamato anche Pentagono regolare stellato o<br />

Stella a 5 punte; se è presente anche il cerchio esterno, viene detto Pentacolo.<br />

Dal punto di vista grafico, esso può anche essere visto come l'unione di cinque<br />

lettere "A" alle loro basi: per tale motivo, questo simbolo viene spesso designato<br />

anche come Pentalfa, cioè:<br />

"Cinque Alfa" (dove l'Alfa è la prima lettera dell'alfabeto greco e corrisponde, anche<br />

graficamente, alla nostra "A" maiuscola).<br />

Sin dall'antichità, è stato associato al pianeta Venere.<br />

Questo pianeta, infatti, è l'unico del nostro sistema che può essere identificato con<br />

una semplice struttura grafica e senza equivoci, derivata dal tracciamento dei suoi<br />

movimenti astronomici attraverso lo Zodiaco.<br />

Infatti, se si segnano le posizioni planetarie di Venere lungo i 360° del cerchio<br />

zodiacale, la figura che si forma è proprio un pentagramma perfetto.<br />

Lungo questo percorso il pianeta passa da momenti di invisibilità a momenti di<br />

estrema luminosità; quando poi l'astro si trova in prossimità del Sole si manifesta<br />

secondo una duplice natura, ed è conosciuto come Stella del Mattino, Phosphoros, o<br />

Lucifero ("portatore di luce"), e come Stella della Sera, Hespheros o Afrodite (dea<br />

della bellezza, della sessualità e della pace).<br />

I popoli antichi l'hanno spesso associato alle loro maggiori divinità femminili: i<br />

Sumeri ad Inanna, la dea dei Cieli, i Babilonesi ad Astarthe, gli Accadiani a Ishtar,<br />

i Greci ad Afrodite, i Romani a Venere, e così via.<br />

Per gli Egiziani il simbolo raffigurava Horus, il figlio di Iside ed Osiride, il Sole.<br />

Rappresentava la materia prima alchemica, sorgente inesauribile di vita, fuoco<br />

sacro, germe universale di tutti gli esseri.<br />

Presso i mistici Ebrei medievali, questo simbolo era noto come Sigillo o Scudo di<br />

Salomone, termine che poi, nei secoli successivi, è andato ad indicare,<br />

impropriamente, la Stella a sei punte, o Esagramma.<br />

Durante il Medioevo il simbolo cominciò ad essere associato alla magia ed al Male,<br />

i popoli Nordici lo tracciavano sulle porte e sui muri delle loro abitazioni come<br />

talismano contro i malefici ed i Troll.<br />

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Quando la stella viene tracciata con la punta verso il basso diventa la massima<br />

espressione del Male; spesso vi si trova la figura di un capro tracciata all'interno, e<br />

come tale è ancora oggi usata all'interno di gruppi o sette sataniche.<br />

Spesso in questa forma il simbolo viene chiamato Bafometto (o Baphomet), in<br />

riferimento alla presunta testa barbuta che i Templari dichiararono di adorare<br />

durante il processo che li portò all'estinzione.<br />

In <strong>Magia</strong> bianca la stella ha la punta rivolta verso l'alto, spesso vi è inscritta una<br />

figura umana con braccia e gambe divaricate.<br />

In tal guisa, ad esempio, è<br />

conosciuto anche come<br />

Pentagramma di Agrippa,<br />

dal nome del filosofo Heinrich<br />

Cornelius Agrippa von<br />

Nettesheim che così lo raffigurò<br />

nel "De Occulta Philosophia"<br />

(Amberes, 1530). La<br />

Massoneria conferisce al<br />

Pentalfa il significato<br />

particolare detto "numero d’oro", oppure "proporzione aurea":<br />

è la proporzione ermetica per la quale la parte minore sta in rapporto alla<br />

maggiore come la maggiore sta al Tutto.<br />

É ciò che la geometria indica come divisione di una retta in media ed estrema<br />

ragione.<br />

Il valore numerico del numero d’oro è 1,618, e nella figura della stella a 5 punte,<br />

ciascuno dei lati della stella è diviso da quello adiacente nella sua sezione aurea.<br />

Le proporzioni del numero d’oro si ritrovano in tutto ciò che nell’uomo crea una<br />

sensazione di armonia e di bellezza, ed il loro impiego è di grande aiuto<br />

nell’architettura.<br />

Per la Libera Muratoria la Stella Fiammeggiante simboleggia esotericamente il<br />

genio umano, inteso come raggio di Luce divina.<br />

Quindi essa costituisce sempre una promessa della Luce che deve venire.<br />

Essa rappresenta il Fuoco filosofico degli Alchimisti, che il Testi definisce la<br />

scintilla vitale comunicata dal Creatore alla materia, alchemicamente ottenuta<br />

non con la comune combustione, ma con l’acciarino o la lente ustoria.<br />

All’interno della Stella, partecipe della sua luce, si trova spesso la lettera "G", nella<br />

grafia latina oppure greca (Gamma), alla quale sono attribuiti remote significanze,<br />

quali:<br />

Grande Architetto dell'Universo, (o G.A.D.U.), God (Dio), Gloria, Grandezza,<br />

Gravitazione, Gnosi, Geometria, Genio e Generazione.<br />

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PRIMA CHIAMATA ALL'IMPERATORE LUCIFERO<br />

Imperatore Lucifero principe 'e padrone degli Spiriti ribelli, io ti prego di<br />

abbandonare la tua dimora in qualunque parte del mondo ch'essa sia per venire a<br />

parlarmi. Io ti comando e scongiuro da parte del gran Dio vivente, il Padre, il Figlio<br />

ed il Santo Spirito, di venire senza fare alcun rumore e lasciare cattivi odori, per<br />

rispondermi ad alta ed intellegibil voce, articolo per articolo in tutto quello che ti<br />

domanderò altrimenti tu sarai costretto per la potenza del grande Adonay, Eloim,<br />

Ariel, Jehova, Tagla e Mathon e di tutti gli altri Spiriti superiori che ti<br />

costringeranno tuo malgrado. Venite, venite Submiritillor Lucifuge, o vai ad essere<br />

tormentato eternamente per la forza di questa verga fulminante.<br />

SECONDA CHIAMATA<br />

Io ti comando e scongiuro imperatore Lucifero da parte del gran Dio vivente, per la<br />

potenza di Emanuele suo figlio, unico tuo padrone e mio, e per la virtù del suo<br />

sangue prezioso che ha sparso per liberare gli uomini dalle tue catene, io ti ordino<br />

di abbandonare la tua dimora in qualunque parte del mondo che esso sia,<br />

giurandoti che io non ti concedo un momento di riposo, ma che tu vieni a parlarmi<br />

subito con intellegibil voce; o se non puoi venire in persona, mandami il tuo<br />

messaggero Astaroth in sembianza umana senza rumore e cattivi odori, senza di<br />

che io vado a percuoter te e tuta la tua generazione colla verga fulminante infino al<br />

profondo degli abissi; e sarà colla potenza di queste grandi parole della clavicola<br />

per Adonay, Eloim, Ariel, Jehova, Tagla, Mathon, Almouzin, Arios, Pithona,<br />

Magots, Salphae, Kabost, Salamandra, Gnomus, Terra, Coelis, Godens, Aqua, in<br />

subito.<br />

AVVERTENZA<br />

Avanti di leggere la terza chiamata se lo spirito non comparisce, leggerete la<br />

clavicola come segue, e percuoterete tutti gli spiriti, mettendo le due punte a forca<br />

della vostra verga al fuoco. In questo momento non vi spaventate degli urli<br />

spaventevoli che sentirete, perchè allora tutti gli spiriti compariranno. Avanti di<br />

leggere la clavicola, mentrechè il rumore continua voi leggerete ancora la terza<br />

chiamata.<br />

TERZA CHIAMATA<br />

Io ti comando Imperatore Lucifero, da parte del gran Dio vivente, del caro suo<br />

figlio, e del S. Spirito, e per la potenza del grande Adonay, Eloim, Ariel e Jehova, di<br />

comparire al momento, ovvero di mandarmi il tuo messo Astaroth, ti comando di<br />

abbandonare la tua dimora in qualunque parte del mondo essa sia, dichiarandoti<br />

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che se tu non comparisci al momento, io vado a percuoterti di nuovo con tutti i tuoi<br />

colleghi con la bacchetta fulminante della grande Adonay, Ariel, Eloim e Jehova.<br />

Se lo spirito non è comparso ancora, mettete le due punte della vostra verga al<br />

fuoco, e leggete le potenti parole qui appresso della grande clavicola di Salomone.<br />

GRANDE CHIAMATA DEL GRAN CABALISTICO.<br />

Io ti scongiuro, o spirito, di comparire al momento per la forza del grande Adonay,<br />

per Eloim, Ariel e Jehova, Agla, Tagla, Mathon, Oarios, Almouzin, Arios, Membrot,<br />

Varios, Pithona, Magots, Salphae, Gabots, Salamandra, Tabots, Gnomus, Terra,<br />

Coelis, Godend, Aqua, Guingua, Jauna, Etitnamus, Zariatnatmick, ecc. A... E... A...<br />

J... A... T... M... O... A... A... M... V... P... M... S... G... S... T... G... T... C... G... A...<br />

C... J... E... Z... ecc.<br />

Dopo aver ripetuto due volte queste grandi e potenti parole, siete sicuro che lo<br />

spirito comparirà come segue.<br />

DELL'APPARIZIONE DELLO SPIRITO<br />

Eccomi, che mi domandi? Perchè tormenti il mio riposo? Non mi percuotere più con<br />

questa terribile bacchetta.<br />

LUCIFUGHE ROFOCALE.<br />

DOMANDA ALLO SPIRITO<br />

Se tu fossi comparso allorquando ti chiamava, non ti avrei percosso: pensa che se<br />

tu non mi accordi quel che ti dimando, io ti tormenterò eternamente.<br />

RISPOSTA DELLO SPIRITO<br />

Non molestarmi e non disturbarmi di più, dimmi al più presto quello che mi<br />

domandi.<br />

LUCIFUGE ROFOCALE.<br />

DOMANDA ALLO SPIRITO<br />

Io ti comando che tu venga a parlarmi due volte tutti i giorni della settimana di<br />

notte tempo sia a me, o a quelli che avranno il presente libro, che tu approverai e<br />

firmerai. ti lascio la volontà di scegliere le ore che più ti convengono, se però non<br />

vuoi approvare queste qui sotto segnate, cioè:<br />

Il Lunedì alle 9 ore ed a mezzanotte.<br />

Il Martedì alle 10 e ad un'ora.<br />

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Il Mercoledì alle 11 e alle due.<br />

Il Giovedì alle 8 ed alle dieci.<br />

Il Venerdì alle 7 della sera, ed a mezzanotte.<br />

Il Sabato alle 9 della sera, ed alle undici.<br />

Di più ti comando di darmi il tesoro più vicino, e ti prometto per ricompensa la<br />

prima moneta d'oro o d'argento che io prenderò tutti i primi giorni d'ogni mese.<br />

Ecco quello che io ti dimando.<br />

RISPOSTA DELLO SPIRITO<br />

Io non ti posso accordare quello che tu mi dimandi, se non a questa condizione e a<br />

niun altra. Che tu ti doni a me da qui a cinquant'anni per far del tuo corpo ed<br />

anima quello che mi piacerà.<br />

LUCIFUGHE ROFOCALE.<br />

DIMANDA ALLO SPIRITO<br />

Io vado a perquotere te e tutta la tua comitiva per la potenza del grande Adonay,<br />

se non mi accordi al più presto quello che ti dimando.<br />

AVVERTENZA<br />

Rimettete ancora le due punte della verga fulminante al fuoco; rileggendo la<br />

grande chiamata della clavicola, infino a che lo spirito si sia sottomesso ai vostri<br />

desiderii.<br />

RISPOSTA E CONVENZIONE DELLO SPIRITO.<br />

Non mi percuotere più: io ti prometto di fare tutto quello che vorrai. Due ore di<br />

notte d'ogni giorno della settimana, cioè: il Lunedì alle dieci ore ed a mezzanotte; il<br />

Martedì alle undici e ad un'ora; il Mercoledì a mezzanotte ed alle due; il Giovedì<br />

alle otto ed alle undici; il venerdì alle nove della sera ed a mezzanotte; il Sabato<br />

alle dieci e ad un'ora.<br />

Io approvo pure il tuo libro e ti do la mia firma in pergamena che l'attaccherai in<br />

questo libro per servirtene nei bisogni; mi sot tometto anche di comparirti davanti<br />

tutte le volte che sarò chiamato allorquando aprirai il libro, e che sarai purificato, e<br />

che avrai la terribile bacchetta fulminante, e che avrai composto il gran circolo<br />

cabalistico, e pronunziando il motto Rofocale ti prometto di comparire e trattare<br />

all'amichevole con te e con quelli che avranno questo libro, in cui siavi la mia<br />

propria firma, mentrecchè mi chiameranno in regola la prima volta che avranno<br />

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bisogno di me. M'induco pure a darti il tesoro che mi dimandi, purchè guardi il<br />

secreto per sempre: che tu sii caritatevole verso i poveri; che tu mi dii una moneta<br />

d'ora o d'argento tutti i primi giorni d'ogni mese; e se tu manchi sarai a me per<br />

sempre.<br />

LUCIFUGHE ROFOCALE, Approvato<br />

La firma<br />

Aderisco alla tua dimanda.<br />

RISPOSTA ALLO SPIRITO<br />

CHIAMATA DI LUCIFERO<br />

Lucifer, Ouia, Kameron, Aliscor, Mandusemini,<br />

Poemi, Oriel, Madugruse, Parinoscon,<br />

Estio, Dumogon, Dovorcon, Casmiel, Hugras,<br />

Fabil, Vonton, Uli, Socierno, Pèatan, Venite<br />

Lucifer. Amen.<br />

PROMESSA DELLO SPIRITO<br />

CAPO PRIMO<br />

Io Lucifero imperatore potentissimo, supremo ed indipendente, libero ed assoluto<br />

padrone di tutto il regno sotterraneo, dispotico signore in tutte le mie giurisdizioni,<br />

formidabile, terribile, nobilissimo, al cui impero tutto, regolarissimo, muovo e<br />

governo con arbitrio di tutte le fortune e di tutte le sciagure, sapiente e sagace,<br />

fornito d'ogni più sublime luminoso carattere, domatore dell'Europa, e di tutte le<br />

sciagura in generale.<br />

CAPO SECONDO<br />

Prometto e giuro nel nome del Dio dei viventi, obbedienza, prontezza e<br />

sottomissione al padrone di questo libro firmato e giurato a nome del suddetto, e<br />

de' miei suddetti caratteri, e in virtù di tal giuramento e firma, giuro d'aderire a<br />

tutto quello che più sarà in piacere del padrone di questo libro.<br />

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CAPO TERZO<br />

Più prometto e più giuro per parte de miei sudditi stessi, che al solo leggere che si<br />

farà della mia chiamata al capo primo, di comparire subito prontamente in forma<br />

di bel garzone, in aria piacevole, senza strepito e rumore, o altro che possa<br />

offendere! o intimorire il padrone di questo libro! Rispondendo giustamente con<br />

chiarezza, senza anfibologia alle sue interrogazioni, ed eseguendo quanto mi verrà<br />

comandato, con tutta realtà e sincerità, senza espandere profumi, od altre<br />

invocazioni magiche, azioni, o circoli e cerimonie, ma bensì istantemente pronto<br />

esecutore dei suoi comandi.<br />

CAPO QUARTO<br />

Senza che in tali occasioni mai mai mai offenda le campagne, o altre cose del<br />

mondo! e compito il mio servizio di subito partire senza strepito alcuno.<br />

CAPO QUINTO<br />

Più prometto e giuro nella forma predetta servitù a tutti i miei sudditi ed al<br />

padrone di questo libro senza differenza di grado, dignità, o altre regioni! ma<br />

ogniqualvolta, tempo, stagione, anno, mese, settimana, giorno, ora e quarto,<br />

all'istante, che sarà letta la mia chiamata di comparire in forma di bel giovine e di<br />

somministrargli qualsiasi de' miei sudditi in servizio al padrone di questo libro, e<br />

di non partire se prima non sarà licenziato colla semplice formola! o da me, o dagli<br />

altri...<br />

CAPO SESTO<br />

Più prometto, e giuro per me e i miei sudditi al nome di Dio, e dei nostri misteriosi<br />

caratteri segretezza, fedeltà invincibile senza mai mancare al mio giuramento e<br />

promesse.<br />

CAPO SETTIMO<br />

Più prometto, e giuro in particolare per tutti i miei sudditi di proteggere, e<br />

difendere il padrone di questo libro da tutte le sciagure, pericoli ed altri naturali ed<br />

accidentali vicende, e per qualunque suo bisogno che sarò chiamato di assisterlo e<br />

provvederlo di tutto il bisognevole, abbenchè non notato in questo libro.<br />

MODO DI LICENZIARE<br />

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Ite in pace a loco vostro et pax fir inter vos, redituri ad me quum vos invocavero in<br />

nomine patris, et filii et spritus sancti.<br />

Amen.<br />

ORDINI DELLO SPIRITO<br />

Seguimi e vieni a riconoscere il tesoro; in allora in Karcist armato della verga<br />

fulminante, dalla pietra amatita sortirà dal cerchio verso il luogo in dove gli sarà<br />

indicato il tesoro, e seguirà lo spirito; gli altri non si muoveranno dal loro posto nel<br />

cerchio, e resteranno fermi senza alcun timore malgrado il rumore che sentiranno,<br />

e qualunque visione ch'essi vedranno. Lo spirito in allora condurrà Karcist infino<br />

all'entrata del tesoro, e potrebbe essere che il Karcist veda come un grosso cane che<br />

fermerà l'entrata con un collare lucente come il sole; questo sarà un gnomo che<br />

allontanerete presentandogli la punta della verga, il quale camminerà anch'egli<br />

verso il tesoro; lo seguirete, e arrivando presso il tesoro, sarete sorpreso di vedere<br />

la persona che l'avrà nascosto, il quale vorrà gettarsi sopra, ma non potrà<br />

accostarsi: fa d'uopo essere munito d'un pezzo di pergamena vergine in dove avrete<br />

scritta la grande congiurazione della clavicola che getterete sopra il tesoro.<br />

Nll'istesso tempo prenderete una moneta per pegno e riconoscenza, e gettandone<br />

prima una della vostre che avrete morsicata, e ritirandovi a ritroso, (cioè a spalle<br />

indietro, portando con voi tutto il denaro che potete del tesoro. Il restante non<br />

potrà svanire atteso le precauzioni già prese, facendo attenzione di non rivolgervi<br />

indietro per qualunque rumore che potreste sentire, poichè in questo momento vi<br />

sembrerà che tutte le montagne del mondo si rovescino sopra di voi.<br />

Bisogna armarsi d'intrepidezza e non spaventarsi, tenersi fermo; e così facendo, lo<br />

spirito vi condurrà di nuovo all'entrata del cerchio.<br />

Allora il Karcist comincerà a leggere il rinvio dello spirito come segue.<br />

SCONGIURAZIONE E RINVIO DELLO SPIRITO<br />

O principe Lucifero, io sono contento i te al presente; io ti lascio in riposo, e ti<br />

permetto di ritirarti la dove ti piace, senza però far rumore e lasciare cattivi odori;<br />

pensa alla tua promessa, poichè se tu manchi un istante sei sicuro che io ti<br />

percuoterò eternamente colla verga fulminante del grande Adonay, Eloim, Ariel e<br />

Jehova. Amen.<br />

RENDIMENTO DI GRAZIE<br />

O gran Dio, che avete creato tutte le cose pel servizio ed utilità dell'uomo, noi vi<br />

rendiamo umilmente mille grazie di tutta la bontà di cui ci avete ricolmo questa<br />

notte, e di tutti i vostri preziosi favori; e di quello che ci avete accordato in tutto<br />

quello che noi desideravamo.<br />

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Al presente, o gran Dio, che abbiamo conosciuto tutta la forza della vostre grandi<br />

promesse allorquando avete detto cercate e troverete, picchiate e vi sarà aperto,<br />

siccome avete raccomandato di sollevare i poveri, noi vi promettiamo in faccia del<br />

grande Adonay, d'Eloim, d'Ariel e di Jehova di essere caritatevoli, e di spandere<br />

sopra di essi i raggi del sole, d'onde queste quattro potenti divinità vengono di<br />

ricolmarci. Così sia, Amen.<br />

La vera maniera di fare i patti, coi nomi e potenze, e talenti di tutti i grandi spiriti<br />

superiori, così pure la maniera di farli comparire per la forza delle grandi chiamate<br />

de capitolo dei patti della clavicola, che lo forza ad obbedire in qualunque<br />

operazione che si desidera.<br />

IN SEGUITO ALTRI SEGRETI MAGICI<br />

LA VERA MANIERA DI FARE I PATTI CON QUALSIASI SPIRITO, SENZA<br />

CHE VI POSSANO FARE ALCUN MALE.<br />

Il vero Sanctum Regum della grande Clavicola detta Pacta conventa<br />

Daemoniorum, d'onde si è parlato già da lungo tempo, è cosa necessaria a spiegarsi<br />

per l'intelligenza di quegli che vogliono forzare gli spiriti, e che non hanno le<br />

qualità dovute per preparare la verga fulminante e il circolo cabalistico, di cui si è<br />

parlato nel libro precedente. Esse non possono pervenire allo scopo di forzare alcun<br />

spirito a comparire se non fanno esattamente tutto quello che da me sarà descritto<br />

qui appresso, intorno alla maniera di fare i patti con qualsiasi spirito, sia per avere<br />

dei tesori, sia per avere il godimento di qualche bene terrestre, o qualunque favore<br />

che si desidera, oppure per iscoprire i secreti più nascosti di tutte le corti e<br />

gabinetti del mondo; sia per rivelarvi i più impenetrabili pensieri; sia per far<br />

lavorare uno spirito di nottetempo a qualunque lavoro; sia per far cadere la<br />

grandine o tempesta in dove vi pare e piace, sia per rendervi invisibile, per farvi<br />

trasportare in ogni parte del mondo; sia di aprire tutte le serrature e di vedere<br />

tutto quello che si passa nelle case altrui; così pure per avere la conoscenza della<br />

negromanzia, o per avere la mano di gloria per conoscere tutte le qualità e virtù di<br />

tutti i minerali, vegetali, e di tutti gli animali, puri ed impuri, e di fare tali cose<br />

così sorprendenti. Non vi sia alcun uomo che non resti sorpreso di vedere che<br />

facendo un patto con uno spirito si possa iscoprire i più grandi segreti della natura<br />

che sono nascosti agli occhi di tutti gli uomini, e per il mezzo della clavicola del<br />

gran Re Salomone che si è scoperto la vera maniera di fare i patti come si è servito<br />

lui stesso per acquistare tante ricchezze, e per avere il godimento di tante donne e<br />

per conoscere i più impenetrabili secreti della natura coi quali si può fare ogni<br />

sorta di bene ed evitare ogni sorta di male. Infine cominceremo per descrivere i<br />

nomi degli spiriti principali colle loro rispettive potenze e poteri; in seguito<br />

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spiegheremo il pacta daemoniorum, ossia la vera maniera di fare i patti con<br />

qualsiasi spirito, coi nomi dei tre principali spiriti infernali<br />

LUCIFERO, Imperatore.<br />

BELZEBUTH, Principe.<br />

ASTAROTH, Gran Duca.<br />

In seguito vengono gli spiriti superiori che sono subalterni ai tre qui sopra<br />

accennati, cioè:<br />

LUCIFUGE, Primo Ministro.<br />

SATANACHIA, Gran Generale.<br />

AGAGLIAREPT, Generale.<br />

FLEURÈTY, Luogotenente Generale.<br />

SARGATANAS, Brigadiere.<br />

NEBIROS, Maresciallo di Campo.<br />

I primi sei spiriti superiori che vengo a nominare, dirigono i loro poteri sopra tutte<br />

le potenze infernali, ed hanno a loro servizio diciotto altri spiriti che gli sono<br />

subalterni,<br />

cioè:<br />

1. Bael<br />

2. Agares<br />

3. Marbas<br />

4. Pruslas<br />

5. Aamon<br />

6. Barbatos<br />

7. Buer<br />

8. Gusoyn<br />

9. Botis<br />

10. Bathim<br />

11. Hursan<br />

12. Eligor<br />

13. Loray<br />

14. Valefar<br />

15. Farai<br />

16. Ayperos<br />

17. Naberus<br />

18. Glosialabola<br />

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Dopo avervi indicato i nomi dei diciotto spiriti qui sopra che sono inferiori ai primi<br />

sei già accennati, fa d'uopo che vi prevenga di quanto segua, cioè:<br />

Lucifuge comanda sui primi tre che si chiamano Bael, Agares e Marbas.<br />

Satanachia, sopra Pruslas, Aamon e Barbatos.<br />

Agagliarept, sopra Buer, Cusoyn e Betis.<br />

Fleurety, sopra Bathin, Hursan e Eligor.<br />

Sargatanas, sopra Loray, Valefar e Farai.<br />

Nebiros, sopra Ayperos, Naberus e Glosialabolas.<br />

Quantunque vi siano ancora del milioni di spiriti che sono tutti subalterni ai<br />

suddetti, sarebbe inutile il descriverli, perchè di questi ultimi se ne servono<br />

quando pare e piace agli spiriti superiori di farli lavorare in loro vece, perchè se ne<br />

servono di tutti questi spiriti inferiori come se fossero loro operai o loro schiavi.<br />

Ora dunque, facendo un patto con uno dei primi sei principali, dei quali avete<br />

bisogno, non importa qual sia lo spirito che vi serve; nondimeno dimandate sempre<br />

allo spirito col quale avete fatto il patto, che siano dei trei principali che li sono<br />

sudditi che vi serve.<br />

Ora vedete qui precisamente la potenza, scienza, arte e talento degli spiriti<br />

suddetti, affinchè colui che vuol fare un patto possa trovare in ciascheduno dei<br />

primi sei spiriti superiori la potenza che avrà bisogno.<br />

Il primo è il gran Lucifuge Rofocale, primo ministro infernale, che ha il potere che<br />

Lucifero gli ha dato sopra tutte le ricchezze e sopra tutti i tesori del mondo. Egli ha<br />

sotto di lui Bael, Agares e Marbas, con più altri migliaia si demonii o spiriti che gli<br />

sono tutti subordinati.<br />

Il secondo è il gran Satanachia, gran generale, il quale ha il potere di sottomettere<br />

a lui tutte le donne giovani e vecchie, egli comanda una forte legione di spiriti ed<br />

ha sotto di lui Pruslas, Aamon e Barbatos.<br />

Agaliarept, generale, ha il potere di scoprire i secreti più nascosti di tutte le corti e<br />

di tutti i gabinetti del mondo, e rivela i più grandi misteri, egli comanda la seconda<br />

legione di spiriti ed ha sotto i suoi ordini Guer, Gusoyn e Boris, ecc.<br />

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Fleurety, luogotenente generale, ha il potere di fare qualunque cosa che si desidera<br />

di notte tempo.<br />

Fa cadere la grandine da per tutto ove egli vuole, e comanda un corpo<br />

considerevole di spiriti, ed ha sotto di lui Bathim, Hursan e Eligor, ecc.<br />

Sargatanas, brigadiere, ha il potere di rendervi invisibile e di trasportarvi da per<br />

tutto, d'aprire tutte le serrature e di farvi vedere tutto quello che si fa nelle case<br />

altrui, ed impararvi la negromanzia.<br />

Egli comanda più brigate di spiriti, ed ha sotto di lui Loray, Valefar e Farai, ecc.<br />

Neberus, maresciallo di campo o ispettore generale, ha il potere di far del male a<br />

chi vuole; fa trovare la mano di gloria, ed insegna tutte le qualità dei minerali,<br />

vegetali e di tutti gi animali puri ed impuri, possiede l'arte di predire l'avvenire,<br />

essendo uno dei più negromanti di tutti gli spiriti infernali.<br />

Egli può andare da per tutto, ed ha l'ispezione sopra le milizie infernali, ed ha sotto<br />

di lui Ayperos, Naberus e Glosialabolas, ecc.<br />

AVVERTIMENTO.<br />

Quando volete fare il vostro patto con uno dei principali spiriti che io vengo a<br />

nominare, voi comincerete il giorno avanta della vigilia della patto di andare a<br />

tagliare con un coltello nuovo che non abbia mai servito, una bacchetta di nocciuola<br />

selvatica che non ha mai portato frutti, che sia nell'istesso modo come vi ho parlato<br />

nel primo libro, positivamente al momento che il sole comparirà sul nostro<br />

orizzonte.<br />

In seguito vi procurerete una pietra amatita e due candele benedette, e farete scelta<br />

per l'operazione un luogo in cui nessuno possa molestarvi.<br />

Potete anche fare il patto in una stanza lontana dai tumulti o in qualche casalone<br />

di vecchio castello rovinato, poichè lo spirito ha il potere di trasportare quel tesoro<br />

che gli pare e piace.<br />

Rinvenuto il luogo opportuno voi disegnerete un triangolo colla pietra amatita, e<br />

quest'operazione solamente occorre la prima volta che si fa il patto. In seguito<br />

mettete le due candele benedette accanto del triangolo, come sono descritte nel<br />

triangolo dei patti facendo il santo nome di Gesù dietro, affinchè gli spiriti non vi<br />

possano fare alcun male.<br />

In seguito passerete nel mezzo del triangolo, avendo in mano la bacchetta<br />

misteriosa colla grande chiamata dello spirito, la clavicola, la dimanda, il patto che<br />

avete in vista di fare collo spirito, ed il rimando dello spirito come si dirà appresso.<br />

Il fin qui detto esattamente eseguito, comincierete a recitare la chiamata che segue<br />

con speranza e fermezza…..<br />

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Imperatore Lucifero, padrone di tutti gli spiriti ribelli, io ti prego di essermi<br />

favorevole nella chiamata che io voglio fare al tuo gran ministro Lucifuge Rofocale,<br />

avendo voglia di far patto con lui. Io prego anche te principe Belzebuth, di<br />

proteggermi nella mia intrapresa, o conte Astaroth siami propizio, e fa che in<br />

questa notte mi apparisca il grande Lucifuge sotto sembianza umana e senza<br />

cattivi odori, e che egli mi accordi per mezzo del patto che io vado a presentargli<br />

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tutte le ricchezze che ho bisogno. O gran Lucifuge, io ti prego di abbandonare la<br />

tua dimora in qualunque parte del mondo che essa sia per venire a parlarmi.<br />

D'altronde ti forzerò per la potenza del gran Dio vivente e del suo caro Figlio e del<br />

Santo Spirito: obbedisci prontamente o vado a tormentarti in eterno per la forza<br />

delle potenti parole della grande clavicola di Salomone, della quale egli si servì per<br />

obbligare gli spiriti ribelli a ricevere il suo patto: così comparisci al più presto, o<br />

vado continuamente a tormentarti per la forza di queste potenti parole della<br />

clavicola:<br />

Aglon, Tetagram, caycheon, stimulamathon, eroharès, tetragrammathon, clyoran,<br />

icion esition existien eryona onera erasyn moyn meffians soter Emmanuel sabaoth<br />

Adonay, te adoro et t'invoque. Amen.<br />

Siate sicure che prima d'aver finito di leggere queste potenti parole qui sopra<br />

accennate, lo spirito comparirà e vi dirà quanto segue.<br />

APPARIZIONE DELLO SPIRITO<br />

Eccomi, che mi dimandi? perchè tormenti il mio riposo? rispondimi.<br />

LUCIFUGE ROFOCALE.<br />

DIMANDA ALLO SPIRITO<br />

Io ti domando per far patto con te, affinchè tu mi faccia ricco al più presto,<br />

altrimenti ti tormenterò per le potenti parole della clavicola.<br />

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RISPOSTA DELLO SPIRITO<br />

Io non posso aderire alla tua dimanda che a condizione che tu ti doni a me di qui a<br />

vent'anni per fare del tuo corpo ed anima quello che mi piacerà.<br />

LUCIFUGE ROFOCALE.<br />

In allora gli getterete il vostro patto, che deve esser scritto di vostro pugno sopra<br />

un pezzo di pergamena vergine, che consisterà in queste poche parole, e mettendo<br />

la vostra firma col vostro proprio sangue.<br />

Ecco il patto:<br />

«Io prometto al gran Lucifuge di ricompensarlo in vent'anni di tutti i tesori ch'egli<br />

mi darà. In fede di che io mi sono segnato. »<br />

N.N.<br />

« Io non ti posso accordare la tua dimanda. »<br />

LUCIFUGE ROFOCALE.<br />

In allora per forzare lo Spirito ad obbedirvi, rileggerete la grande chiamata colle<br />

terribili parole della clavicola, fino a quando lo Spirito vi comparisca di nuovo e vi<br />

dica quanto segue:<br />

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SECONDA APPARIZIONE DELLO SPIRITO<br />

E perchè mi tormenti sempre di più? Se tu mi lasci in riposo ti darò il tesoro più<br />

vicino, a condizione che mi consacrerai una moneta tutti i lunedì d'ogni mese, e che<br />

mi chiamerai un giorno d'ogni settimana; dalle dieci ore di sera infino alle due dopo<br />

mezzanotte.<br />

Prendi il tuo patto che ho segnato; e se non mantieni la tua parola, sarai a me in<br />

vent’anni.<br />

LUCIFUGE ROFOCALE.<br />

RISPOSTA ALLO SPIRITO<br />

Aderisco alla tua dimanda, a condizione che mi farai avere il tesoro più vicino, e<br />

che lo possa subito portar con me.<br />

RISPOSTA DELLO SPIRITO<br />

Seguimi e prendi il tesoro che vado a mostrarti.<br />

Allora seguirete lo Spirito per la strada del tesoro che vi sarà indicata (al triangolo<br />

dei patti), senza spaventarvi, e getterete il vostro patto firmato sopra il tesoro, e<br />

toccandolo colla verga prendetene quanto ne potete. Poi ritornate nel triangolo,<br />

sempre camminando a retroso indi depositerete il vostro tesoro davanti di voi,<br />

licenziando lo Spirito come segue:<br />

SCONGIURAZIONE E LICENZIAMENTO DELLO SPIRITO COL QUALE SI<br />

È<br />

FATTO IL PATTO.<br />

O gran Lucifuge, io sono contento di te al presente: io ti lascio in riposo e ti<br />

permetto di ritirarti dove ti piace senza fare alcun rumore, nè lasciare cattivi odori.<br />

Pensa adunque al tuo impegno col mio patto: poichè se tu mi manche un solo<br />

istante sii sicuro che ti tormenterò eternamente colle grandi e potenti parole della<br />

clavicola del grande Re Salomone (nella quale egli forzava tutti gli spiriti ribelli ad<br />

obbedirlo.)<br />

Dio onnipotente, padre celeste, che hai creato tutte le cose pel servizio ed utilità<br />

dell'uomo, io ti ringrazio umilmente, che per la tua gran bontà hai permesso che<br />

senza rischio io abbia potuto far patto con uno spirito a te ribelle, e di sottometterlo<br />

ad obbedirmi in tutto quello che aveva bisogno; io ti ringrazio o Dio onnipotente del<br />

bene di cui mi hai ricolmo questa notte, di esserti degnato di accordare a me,<br />

misera creatura, i tuoi preziosi favori, ed al presente, o gran Dio, che ho<br />

riconosciuto la forza e la potenza delle tue grandi promesse, allorquando hai detto:<br />

cercate e troverete; battete e vi sarà aperto. Siccome tu hai ordinato e<br />

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raccomandato di sollevare i poveri, degnati, o gran Dio, d'ispirarmi i veri<br />

sentimenti di carità, e fa ch’io possa spandere co questa sant’opera una gran parte<br />

dei beni di cui la tua grande divinità ha permesso ch'io fossi ricolmo. Fa. o gran<br />

Dio, ch'io possa godere con tranquillità queste grandi ricchezze che posseggo, e non<br />

permetti che qualche spirito ribelle mi nuoccia nel godimenti di questi preziosi<br />

tesori, dei quali hai permesso che io ne sia il padrone. Inspirami pure, o gran Dio, i<br />

sentimenti necessarii per potere disciogliermi dalle zampe del demonio e di tutti gli<br />

spiriti maligni. Io confido, o gran Dio, nel Padre, el Figlio e nel Santo Spirito, e<br />

nella vostra santa protezione. Amen.<br />

ORAZIONE PER GARANTIRSI DAI CATTIVI SPIRITI<br />

O Padre Onnipotente; o Madre, la più tenera delle madri; o esempio ammirabile<br />

dei sentimenti, o figlio, o fiore di tutti i figli, anima, spirito, armonia e numero di<br />

tutti gli ordini, conservateci, proteggeteci, guidateci e siateci propizi. Amen.<br />

CITATIO PRAEDICTORUM SPIRITUM<br />

§ I.<br />

Ubi quem volueris spiritum, hujus nomen et officium supra cognosces: imprimis<br />

autem ab omni pollutione minimum tres vel quatuor dies mundus esto in prima<br />

citatione, sic et spiritus postea obsequentiores erunt; fac et circulum, et voca<br />

spiritum, cum multa intentione primum vere anulum in manu contiietur: inde<br />

banc resitata benedictionem tuo nomine e socii, si praesto fuerit et effectum tui<br />

instituti sortieris, nec detrimentum e spiritibus senties imo tuae animae<br />

perditionem.<br />

§ II.<br />

In nomine domini nostri Jesus Christi, patris et filii et spiritus sancti: sancta<br />

Trinitas et inseparabilis unitas te invoco, ut sis mihi salus et defensio et protectio<br />

corporis et animae meae et omnium rerum mearum. Per virtutem sanctae crucis et<br />

per virtutem passionis tuae deprecor te Domine Jesus Christi, per merita<br />

beatissimae Mariae Virgini et matris tuae atque ominus sanctorum tuorum, ut<br />

mihi concedas gratiam et potestatem divinam super omnes malignos spiritus, ut<br />

quoscumque nominibus invocavero, statim ex omni parte conveniant, et<br />

voluntatem meam perfecte adimpleant qued mihi nihil nocentes, neque timorem<br />

inferentes, sed potens obedientes et ministrantes, tua distincte virtute<br />

praecipiente, mandata mea perficiant. Amen.<br />

Sanctus, sanctus, dominus Deus sabaot, qui venturus est judicare vivos et<br />

mortuos: tu qui es primus et novissimus, rex regum et dominum dominantium<br />

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Joth, Agladabrach, Elabiel, anarchi enatiel amaz in sedomel gayes tol ma elias<br />

ischiro atgadatasy mas heli messias per hac tua sancta nomina, et per omnia alia<br />

invocare et obsecro te Domine Jesu Christe, per quam nativitatem per baptismum<br />

tuum, per passionem et crucem tuam, per ascensionem tuam per adventum<br />

Spiritus Sancti paraclite per amaritudinae anime tuae quando exivi de corpore tuo<br />

per quinque vulnera tua, per sanguinem et aquam quae exierant de corpore tuo,<br />

per virtutem tuam, per sacramentum quod dedisti descipuit tui pridie quam<br />

passus fuisti per sanctam Trinitatem, per individuam anitatem, per beatam<br />

Mariam, matrem tuam, per Angelos, et arcangelos, per prophetas et patriarchas,<br />

et per omnes sancto tuos et per omnia sacramenta quae fiant in honore tuo; adoro<br />

et te obsecro, te benedicto tibi, et rogo ut acceptes orationes has et conjurationes et<br />

verba oris mei; quibus uti volucro peto Domine Jesu Christe: da mihi virtutem et<br />

potestatem tuam super omnes angelos tuos, qui de coelo ejecti sunt ad<br />

decipiendum genus humanum; ad attrahendum eos, ad constringendum, ad<br />

ligandum eos pariter et solvendum; et ad congregantum eos coram me; quae<br />

possunt, faciant et verba mea vocem que meam nullo modo contemnant, sed mihi<br />

et dictis meis obediant, et me tineant per humanitatem et misericaridam et<br />

gratiam tuam deprecor et peto et Adonay amay hora videgora mitay hel suranay<br />

syota y fiesy, et per omnia uomina tua sancta per omnes sanctos et sanctos tuos,<br />

per angelos et archangelos, potestates, dominitiones et virtutes, et per illud nomen<br />

per quod Salomo costringebat daemone et conclusit ipso. Eth roceban hrangle goth<br />

joih athio venoh aubru et per omnium tua nomina quae scripta sunt in hoc librum<br />

et per virtutem sorundem, quatenus me potentem faciat congregare contringere<br />

omnes tuos spiritus de coelo depulsos ut mihi veraciter de omnibus meis<br />

interrogatis de quibus quaram responsionem veracem tribuant et omnibus meis<br />

mandatis illi satis faciant sine laesione corporis et animae meae, et omnibus ad me<br />

pertinentium, per dominum nostrum Jesum Christum filium tuum, qui tecum vivit<br />

et tegnat in unitate spiritus sancti Deus, per omnia saecula.<br />

§ III.<br />

O pater omnipotens!, o filii sapiens, o spiritus sante corda hominum illustrans! Vos<br />

tres in personis una vero deitas in substantia qui Adam et Evae in peccatis eorum<br />

perpercistis et propter eorum peccata mortem subjesti tu filii turpissima in<br />

lignoque sancte crucis sustinuisti. O misericordissime quando ad tuam confugio<br />

misericordiam, et supplico modis omnibus quibus possum per haec nomina sancta<br />

tui filii scilicet A et a et per omnia alia sua nomina, quatenus concedas mihi<br />

virtutem et potestatem tual, ut valeam tuos spiritus qui de coelo ejecti sunt, ante<br />

me citare, et ut ipsi mecum loquantur, et mandata mea perficiant statim et fine<br />

mora cum eorum voluntate, sine omni laesione corporis animae et honorum<br />

meorum. Amen.<br />

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§ IV.<br />

O summa et eterna virtus altissimi! que te disponente his judicio vocatis vayehon<br />

primula meton ez phares ret pagramaton oliarumesitic existioneriona onera brsym<br />

messias sother emmanuel sabaoth Adonay, te adoro, te invoco, totius mentis<br />

viribus meis, imploro, quaenus per te praesentes orationes et consecrationes<br />

consequentur videlicet, et ubicumque maligni spiritus in virtute tuorum dominum<br />

sunt vocati, et voluntatem mei exorcisatores diligenter adimpleant fiat, fiat, fiant.<br />

Amen.<br />

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E adesso Buon lavoro a tutti<br />

Claudio<br />

Mi auguro che questo documento vi piaccia, nel caso vogliate leggere altri<br />

documenti che trattano questi particolari argomenti e conoscere altri studiosi del<br />

passato, consultate i miei siti Web:<br />

http://www.bantan-sensitivo.com/<br />

http://www.cartomante-bantan.com/<br />

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