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Aiutiamoli a Vivere - Dicembre 2012 / anno 16 / numero 4 e-ma<strong>il</strong>: fondaav@tin.it • web site: http//www.aiutiamoliavivere.it<br />
Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro: "Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 N° 46) Art. 1, Comma 2, DCB (Cremona C.L.R.)" AIUTIAMOLI<br />
giornale <strong>della</strong> fondazione<br />
A VIVERE<br />
La Storia scrive<br />
<strong>il</strong> suo Futuro<br />
A Terni <strong>il</strong> Convegno del ventennale
AIUTIAMOLI A VIVERE<br />
2<br />
Regione Veneto: missione Bielorussia<br />
Dal 4 al 10 novembre ho realizzato<br />
una missione tecnica con <strong>il</strong><br />
Dott. Stefano Zucchetta e la<br />
Dott.ssa Palma Ricci, funzionari <strong>della</strong><br />
Coo<strong>per</strong>azione Internazionale <strong>della</strong> Regione<br />
Veneto, allo scopo di monitorare<br />
i progetti realizzati e in corso che hanno<br />
goduto e godono di un contributo<br />
<strong>della</strong> Regione stessa. Con noi era anche<br />
la dott.ssa Laryonava Sviatlana logopedista<br />
e Vice Direttrice <strong>della</strong> scuola internato<br />
di Vitebsk <strong>per</strong> ragazzi audiolesi.<br />
Al nostro arrivo siamo stati accolti dal<br />
nostro Ambasciatore a Minsk dott. Abeti,<br />
dal Console dott. Luigi Pittolo e dal<br />
I° Segretario Generale dell’Ambasciata<br />
dott. Ugo Boni che abbiamo informato<br />
sull’oggetto <strong>della</strong> missione e, con l’occasione,<br />
aggiornato sugli interventi<br />
realizzati dalla <strong>Fondazione</strong> nel corso<br />
del 2012. Abbiamo ricevuto i complimenti<br />
<strong>per</strong> l’attività che stiamo svolgendo<br />
e <strong>il</strong> ringraziamento <strong>per</strong> <strong>il</strong> puntuale<br />
aggiornamento.<br />
Il giorno successivo ci siamo recati all’istituto<br />
<strong>per</strong> audiolesi di Vitebsk, dove<br />
sono stati realizzati i seguenti interventi:<br />
Visita e protesizzazione di tutti i minori<br />
ospitati<br />
Donazione di computer e programmi<br />
<strong>per</strong> le logopediste<br />
Amplificazione di aule scolastiche<br />
Allestimento di un laboratorio di taglio<br />
– cucito<br />
Ristrutturazione e arredamento <strong>della</strong><br />
scuola materna<br />
L’accoglienza è stata delle migliori. Visitato<br />
l’istituto, abbiamo assistito allo<br />
spettacolo preparato dai bambini e partecipato<br />
allo spettacolo realizzato dal<br />
gruppo dei ragazzi <strong>della</strong> scuola clown.<br />
Abbiamo effettuato anche una breve visita<br />
non programmata al Centro Dia-<br />
N.<br />
4<br />
Anno 16<br />
Iscrizione Tribunale di Terni n. 2<br />
del. 27/03/1998<br />
Editore:<br />
<strong>Fondazione</strong> Aiutiamoli a Vivere<br />
Via XX Settembre, 166 - Terni<br />
Stampatore:<br />
Società Editrice Lombarda srl<br />
Via De’ Berenzani, 6 - Cremona<br />
Fotolito impianti:<br />
Bama - Vaprio d’Adda (MI)<br />
La Redazione <strong>della</strong> <strong>Fondazione</strong>:<br />
Fabrizio Pacifici - Enrico Cherubini<br />
Sandro Bernardi - Davide Bonetti<br />
gnostico di Vitebsk dove è stato donato<br />
un audiometro e allestita una stanza.<br />
Siamo andati quindi all’incontro con<br />
la sig. Vera Astapenko, che ci ha accompagnati<br />
a visitare <strong>il</strong> centro diurno<br />
di Senno, dove, in due turni giornalieri,<br />
vengono assistite 28 <strong>per</strong>sone diversamente<br />
ab<strong>il</strong>i di diverse età. Il centro è<br />
relativamente piccolo ma molto ospitale,<br />
come è stata ospitale e calorosa<br />
l’accoglienza. Nel centro vengono<br />
realizzate attività che rendono <strong>il</strong> clima<br />
sereno e famigliare.<br />
Quindi ci siamo trasferiti a Boguscevsk,<br />
dove abbiamo potuto visitare un istituto<br />
<strong>per</strong> diversamente ab<strong>il</strong>i dove gli ospiti<br />
sono 260, di età fra 7 e 35 anni. L’istitu-<br />
to è molto grande, come grande è <strong>il</strong> <strong>per</strong>imetro<br />
di terreno in cui è insediato. Il<br />
direttore ci porta subito a visitare due<br />
case dove vengono ospitati 14 pazienti<br />
che stanno realizzando un <strong>per</strong>corso <strong>per</strong><br />
l’autonomia e <strong>il</strong> reinserimento sociale.<br />
La successiva visita dei padiglioni dell’istituto<br />
è stata emotivamente complessa<br />
e struggente, ma mi preme evidenziare<br />
la pulizia e l’ordine che tutti noi abbiamo<br />
commentato positivamente. Con <strong>il</strong><br />
direttore abbiamo poi parlato di<br />
progetti e lui ci ha segnalato <strong>il</strong><br />
desiderio di poter realizzare una<br />
serra riscaldata <strong>per</strong> produrre ortaggi<br />
durante tutto l’anno, <strong>per</strong>ché<br />
questo gli consentirebbe di<br />
incrementare le entrate che già<br />
derivano dalla vendita degli ortaggi<br />
prodotti. Successivamente<br />
<strong>il</strong> direttore ci ha <strong>il</strong>lustrato un<br />
progetto che ci ha spiazzati: la<br />
realizzazione di un agriturismo<br />
<strong>per</strong> dare occupazione a ospiti<br />
Direttore responsab<strong>il</strong>e<br />
Alberto Fav<strong>il</strong>la<br />
Periodico Trimestrale stampa in 8.000 copie<br />
Spedire i testi e fotografie alla redazione<br />
Davide Bonetti<br />
Via Agordat, 2 - 20127 M<strong>il</strong>ano<br />
tel. 02 36633057<br />
bonetti.davide@fastwebnet.it<br />
che, pur se o<strong>per</strong>ativi, non riescono a<br />
ottenere la riab<strong>il</strong>itazione al lavoro. Un<br />
progetto con un fabbisogno di 70.000<br />
euro.<br />
Il giorno seguente di nuovo a Minsk<br />
dove dobbiamo incontrare i giovani<br />
universitari da me convocati <strong>per</strong> parlare<br />
del progetto “Radio Friends”, <strong>della</strong><br />
costituzione di Comitati <strong>della</strong> <strong>Fondazione</strong><br />
in Bielorussia e del loro prossimo<br />
viaggio in Italia dal 29/11 al 11/12<br />
p.v. durante <strong>il</strong> quale faranno tappa a<br />
Lendinara, in collaborazione con <strong>il</strong><br />
Centro Servizi <strong>per</strong> <strong>il</strong> Volontariato di<br />
Rovigo, e parteci<strong>per</strong>anno al Convegno<br />
Nazionale a Terni.<br />
Il giorno seguente siamo partiti <strong>per</strong><br />
Oshmiany <strong>per</strong> andare a visitare l’istituto<br />
diretto dall’amico Biziuck. Al gruppo<br />
si è aggiunta Olga Ganja. Alla’arrivo<br />
abbiamo cominciato subito la visita del<br />
laboratorio di informatica, sartoria,<br />
parrucchiera e falegnameria. Il direttore,<br />
a cui non mancano certo parola e<br />
simpatia, spiega l’importanza del progetto<br />
e i risultati raggiunti. Prima del<br />
pranzo riusciamo ad assistere a un’esibizione<br />
del famosissimo coro, motivo<br />
di vanto dell’istituto.<br />
Nel primo pomeriggio andiamo a visitare<br />
la Casa di accoglienza realizzata ad<br />
Oshmiany. Terminata la visita torniamo<br />
a Minsk dove siamo attesi nella residenza<br />
dell’Ambasciatore <strong>per</strong> un graditissimo<br />
invito a cena.<br />
La missione è arrivata al termine ma ci<br />
ripromettiamo di rivederci in Regione<br />
<strong>per</strong> verificare le possib<strong>il</strong>ità di costruire<br />
insieme dei progetti da presentare alla<br />
Comunità Economica Europea. Un altro<br />
importante passo in avanti.<br />
Marzio Ortolani<br />
FONDAZIONE<br />
AIUTIAMOLI A VIVERE<br />
Sede Nazionale<br />
Via XX Settembre, 166<br />
05100 Terni<br />
Tel. 0744/279560-220079<br />
Fax 0744/282460<br />
E-ma<strong>il</strong>: fondaav@tin.it<br />
c/c bancario: IT82 Z010 0514 4000 0000 0013 711<br />
c/c postale: IT27 H076 0114 4000 0001 2001 053
Un convegno che rimarrà<br />
indeleb<strong>il</strong>e nei nostri ricordi<br />
Raccontare <strong>il</strong> susseguirsi di<br />
emozioni , di incontri, di<br />
passioni e soprattutto di<br />
solidarietà che si è respirata nell’aria<br />
nei tre giorni di svolgimento<br />
del Convegno Nazionale<br />
che si è tenuto a Terni <strong>il</strong> 7, 8 e 9<br />
dicembre 2012 in occasione del<br />
ventennale <strong>della</strong> costituzione<br />
<strong>della</strong> <strong>Fondazione</strong> “Aiutiamoli a<br />
Vivere”, è sicuramente impropo-<br />
nib<strong>il</strong>e e non credo che esistano<br />
parole <strong>per</strong> raccontare le sensazioni<br />
vissute dai partecipanti in<br />
questi tre giorni intensissimi.<br />
Il lavoro impegnativo ma svolto<br />
con professionalità, passione e<br />
senza risparmiarsi da quanti hanno<br />
costruito l’evento è stato ripagato<br />
in misura maggiore dell’immaginato<br />
dalla partecipazione e<br />
dalla voglia di scrivere insieme<br />
pagine di futuro che soltanto la<br />
solidarietà sa scrivere.<br />
Una combinazione, quella <strong>della</strong><br />
celebrazione, <strong>della</strong> realizzazione<br />
e <strong>della</strong> presentazione di nuovi<br />
progetti, che ha reso <strong>il</strong> Convegno<br />
ricco di emozioni e di interessi<br />
verso nuove mete e orizzonti inesplorati.<br />
La capacità <strong>della</strong> <strong>Fondazione</strong> di<br />
mettersi continuamente in dis-<br />
cussione, la capacità di vedere oltre,<br />
l’analisi dei cambiamenti in<br />
atto, la ricerca di soluzioni sono<br />
state le ricchezze dell’evento.<br />
Tutti hanno avuto la sensazione<br />
di riportare a casa una nuova<br />
linfa, nuova energia e una passione<br />
che sicuramente si sprigionerà<br />
nel lavoro volontario di<br />
tutti i giorni nei comitati di appartenenza.<br />
Ascoltare le storia di Misha, sentire<br />
Radio Friends, vedere coi<br />
propri occhi i luoghi dove tutto<br />
è nato, ascoltare la viva voce di<br />
Carlo Bramb<strong>il</strong>la dal Congo alle<br />
prese con le difficoltà nella costruzione<br />
<strong>della</strong> missione, sentirsi<br />
dire da uno scienziato che<br />
l’aiuto <strong>della</strong> <strong>Fondazione</strong> nella<br />
zona contaminata di Chernobyl<br />
attraverso l’es<strong>per</strong>ienza dell’accoglienza<br />
è sicuramente efficace<br />
sono stati i presupposti <strong>per</strong> apprezzare<br />
ancor più e meglio <strong>il</strong><br />
<strong>per</strong>ché <strong>della</strong> denominazione del<br />
Convegno :”La Storia scrive <strong>il</strong><br />
suo Futuro”.<br />
Se la premiazione di 123 Comitati<br />
che hanno su<strong>per</strong>ato i 15 anni<br />
di accoglienza temporanea di<br />
bambini bielorussi è stata vissuta<br />
con grande intensità e con la<br />
consapevolezza di avere un patrimonio<br />
di volontari e famiglie<br />
3<br />
AIUTIAMOLI A VIVERE
AIUTIAMOLI A VIVERE<br />
4<br />
insostituib<strong>il</strong>e, <strong>il</strong> concerto durante<br />
la cena <strong>della</strong> solidarietà ha<br />
prodotto <strong>il</strong> coinvolgimento totale<br />
di tutti i presenti con un’emozione<br />
e un’intensità che solo la<br />
musica può dare quando i protagonisti<br />
sono di grande valore<br />
professionale.<br />
Verificare, come ogni anno, <strong>il</strong> lavoro<br />
e i risultati prodotti dai<br />
progetti fondamentali <strong>per</strong> <strong>il</strong> modello<br />
costituito dalla <strong>Fondazione</strong><br />
come la Scuola- Fabbrica, <strong>il</strong> Tir<br />
<strong>della</strong> S<strong>per</strong>anza, le Vacanze – Lavoro,<br />
<strong>il</strong> Progetto sanitario, l’inserimento<br />
lavorativo, <strong>il</strong> sostegno<br />
ai comitati delle zone colpite dal<br />
terremoto e l’Africa ha confermato<br />
che la <strong>Fondazione</strong>, pur con<br />
grandi difficoltà derivanti dalla<br />
situazione economica in Italia,<br />
riesce a produrre azioni e risultati<br />
costantemente in crescita rispetto<br />
al passato.<br />
L’essere diventati Organizzazione<br />
Non Governativa ha prodotto<br />
un’accelerazione a tutto <strong>il</strong> movimento<br />
volontaristico che si riconosce<br />
nella <strong>Fondazione</strong> “Aiutiamoli<br />
a Vivere”, sia aderente che<br />
non, tanto da produrre benefici<br />
sia in termini progettuali che organizzativi.<br />
“La Storia Scrive <strong>il</strong> suo Futuro”<br />
non è una frase <strong>per</strong> fare effetto sui<br />
partecipanti al Convegno Nazionale,<br />
ma la dimostrazione<br />
effettiva che<br />
quando si lavora con<br />
passione, amore, soprattutto<br />
con la consapevolezza<br />
di essere<br />
ut<strong>il</strong>i attraverso azioni<br />
di concreta solidarietà,<br />
i risultati non<br />
tardano ad arrivare.<br />
Lasciatemi dire<br />
“Grazie” sia a quelli<br />
che hanno potuto<br />
toccare con<br />
mano l’evento sia<br />
a quelli che, pur<br />
non partecipando,<br />
sono stati comunqueprotagonisti,<br />
con <strong>il</strong> loro<br />
donarsi, <strong>della</strong><br />
costruzione di<br />
questo straordinario<br />
movimento<br />
di <strong>per</strong>sone, famiglie<br />
e bambini<br />
tutti protesi alla<br />
ricerca di una serenità<br />
derivante<br />
dalla capacità di<br />
vivere in contesti dove tutti s<strong>per</strong>ano<br />
di trovare nell’altro una<br />
mano a<strong>per</strong>ta e rivolta verso un<br />
sole capace di riscaldare i cuori<br />
di chi vuol donare solo e soltanto<br />
amore e solidarietà.<br />
E come si diceva continuamente<br />
alla chiusura del convegno, solamente<br />
chi non ha partecipato<br />
non conosce quanto si è <strong>per</strong>so.<br />
Fabrizio Pacifici<br />
Anche quest’anno Erminia Confortini<br />
del Comitato di Marmirolo (MN) rivolge<br />
<strong>il</strong> suo artistico augurio a tutta la<br />
<strong>Fondazione</strong>
20 ANNI: LA FONDAZIONE<br />
È GIOVANE E PIENA DI VITA<br />
Il Convegno del Ventennale <strong>della</strong> “<strong>Fondazione</strong><br />
Aiutiamoli a vivere”, svoltosi a Terni<br />
– sede nazionale – dal 7 al 9 dicembre, ha<br />
rispecchiato in pieno <strong>il</strong> proprio titolo: La Storia<br />
scrive <strong>il</strong> suo Futuro”.<br />
Se qualcuno si aspettava enfasi trionfalistica,<br />
ubriacature retoriche, eccessi autocelebrativi,<br />
è rimasto certamente deluso. Infatti, se non<br />
sono mancati sguardi rivolti, con legittima<br />
soddisfazione, al cammino svolto in questi<br />
vent’anni dalla <strong>Fondazione</strong>, non vi è dubbio<br />
che l’atteggiamento prevalente, nei numerosi<br />
interventi proposti e nel dibattito che è segui-<br />
to, è stato quello orientato a delineare le prospettive<br />
del futuro dell’ONG, tra le nubi di segnali<br />
preoccupanti (come <strong>il</strong> calo delle famiglie,<br />
che si riflette nella diminuzione delle accoglienze,<br />
e le crescenti difficoltà a re<strong>per</strong>ire<br />
risorse) e gli squarci di sole offerti da una tenace<br />
motivazione a continuare a fare bene <strong>il</strong><br />
bene, nelle vie sempre nuove che la storia <strong>della</strong><br />
<strong>Fondazione</strong> sembra offrire ai suoi numerosi<br />
sostenitori.<br />
Sì, <strong>per</strong>ché <strong>il</strong> Convegno di Terni ha visto una<br />
larghissima e partecipe presenza: dal centinaio<br />
di <strong>per</strong>sone che non hanno voluto mancare<br />
all’anteprima mattutina del 7 dicembre<br />
ad Assisi, ai 300 partecipanti dell’8 dicembre,<br />
in rappresentanza di oltre 60 comitati, e soprattutto<br />
ai circa 200 che hanno seguito <strong>il</strong><br />
Convegno fino al termine dei lavori nella tarda<br />
mattinata del 9 dicembre. Numeri importanti,<br />
ai quali vanno aggiunti tutti coloro che,<br />
<strong>per</strong> la prima volta nella storia <strong>della</strong> <strong>Fondazione</strong>,<br />
hanno potuto seguire in diretta web i lavori<br />
del Convegno, collegandosi al sito internet<br />
di Radio Friends, la radio di Aiutiamoli a<br />
vivere.<br />
Il futuro <strong>della</strong> <strong>Fondazione</strong> – si può dire – è<br />
partito proprio da Terni: dal rinnovato impegno<br />
del CdA <strong>della</strong> <strong>Fondazione</strong> a tornare sul<br />
territorio, nella convinzione che sia <strong>il</strong> metodo<br />
giusto <strong>per</strong> rinsaldare la rete cap<strong>il</strong>lare dei comitati<br />
in un dialogo capace di affrontare e su<strong>per</strong>are<br />
criticità e diffidenze, alla determinazione<br />
manifestata da tanti volontari nel continuare<br />
affrontando le sfide vecchie e nuove,<br />
senza lasciarsi prendere dallo sconforto se le<br />
iniziative di coinvolgimento esterno non<br />
sembrano più efficaci come una volta, all’incoraggiante<br />
segnale che viene dalla Bielorussia,<br />
visto che un primo gruppo di 10 <strong>per</strong>sone<br />
del mondo universitario (studenti e docenti)<br />
hanno dato vita al primo comitato di Aiutiamoli<br />
a vivere nel territorio <strong>della</strong> Repubblica di<br />
Belarus.<br />
Ma andiamo con ordine, <strong>per</strong> restituire ai vari<br />
momenti del Convegno <strong>il</strong> loro valore di imprescindib<strong>il</strong>e<br />
testimonianza storica e di preziosa<br />
indicazione <strong>per</strong> <strong>il</strong> futuro.<br />
I lavori si sono a<strong>per</strong>ti nel pomeriggio di venerdì<br />
con i saluti inviati da figure istituzionali,<br />
fra le quali <strong>il</strong> Ministro <strong>per</strong> la Coo<strong>per</strong>azione<br />
Internazionale e l’Integrazione Andrea Ric-<br />
cardi, e presentati da autorità come l’Assessore<br />
all’Ambiente e Infrastrutture<br />
<strong>della</strong> Regione Umbria, S<strong>il</strong>vano Rometti,<br />
<strong>il</strong> Presidente <strong>della</strong> Provincia di Terni, Feliciano<br />
Polli, <strong>il</strong> Vice Prefetto <strong>della</strong> città,<br />
Rita Stentella, e <strong>il</strong> Sindaco, Leopoldo Di<br />
Girolamo, che ha voluto ricordare <strong>il</strong><br />
contributo allo sv<strong>il</strong>uppo <strong>della</strong> società civ<strong>il</strong>e<br />
dato dalla <strong>Fondazione</strong> e <strong>per</strong>sonalmente<br />
da Fabrizio Pacifici anche con <strong>il</strong><br />
suo impegno politico negli anni scorsi;<br />
non è mancata la testimonianza affettuosa<br />
del Console Dimitri Yumanov, che ha annunciato<br />
<strong>il</strong> suo prossimo ritorno in<br />
Bielorussia, dove potrà comunque<br />
mantenere i contatti con le <strong>per</strong>sone<br />
incontrate in questi anni, tramite<br />
<strong>il</strong> canale web di Radio<br />
Friends, di cui ha usufruito subito<br />
rivolgendo un saluto in bielorusso<br />
agli studenti delle università di<br />
Gomel e Grodno che stavano seguendo<br />
in diretta i lavori.<br />
Il Presidente <strong>della</strong> <strong>Fondazione</strong>,<br />
Marzio Ortolani, nella sua relazione<br />
introduttiva, ha sottolineato<br />
l’ampiezza del numero dei partecipanti, riconducendolo<br />
non solo all’evento del ventennale<br />
ma soprattutto alla volontà di<br />
continuare un lavoro, <strong>per</strong> cui ha<br />
promesso un Convegno pragmatico<br />
oltre che celebrativo e ha segnato<br />
subito la rotta, sottolineando<br />
la necessità di capire a che punto<br />
è la <strong>Fondazione</strong>, alla luce dei<br />
numerosi incontri con i comitati<br />
che lui e i membri del CdA hanno<br />
avuto nel corso di quest’anno; ha<br />
segnalato tre punti di attenzione<br />
sui comitati: la crisi economica,<br />
innanzitutto, che c’è e si fa sentire,<br />
anche se dai contatti avuti non è<br />
emerso come <strong>il</strong> problema principale,<br />
e alla quale ha risposto con una provocazione<br />
nel suo st<strong>il</strong>e: ritorniamo a risparmiare<br />
nel salvadanaio piccole somme, frutto di rinunce<br />
e di lotta agli sprechi, come forma educativa<br />
e forma semplice di autofinanziamen-<br />
to; ci sono poi problemi motivazionali, legati<br />
soprattutto alla domanda se sia ancora spendib<strong>il</strong>e<br />
<strong>il</strong> tema <strong>della</strong> vacanza terapeutica come<br />
invito ad aprirsi all’accoglienza; al riguardo<br />
ha proposto di ascoltare <strong>il</strong> contributo del prof.<br />
Mirco Elena; infine ci sono i problemi organizzativi,<br />
<strong>per</strong>ché pare che manchi <strong>il</strong> tempo<br />
<strong>per</strong> accogliere e, anzi, proprio <strong>per</strong> questo i comitati<br />
organizzano sempre più attività esterne<br />
<strong>per</strong> i bambini accolti, che sono spesso meritorie<br />
e benefiche, ma che rischiano di presentare<br />
al bambino un’immagine distorta<br />
<strong>della</strong> nostra realtà, come se fosse sempre festa,<br />
e soprattutto lo sottraggono alla vita in famiglia,<br />
che è <strong>il</strong> vero nucleo dell’es<strong>per</strong>ienza di<br />
accoglienza; <strong>per</strong> questo ha suggerito di far leva<br />
sui giovani, ex bambini accolti, come risor-<br />
sa e ha segnalato che un primo gruppo di studenti<br />
è già stato coinvolto, in seguito ai Forum<br />
degli studenti degli ultimi due anni, in<br />
un progetto (I bambini di ieri, i ragazzi di oggi)<br />
finalizzato a recu<strong>per</strong>are un contatto con<br />
SULLE ORME DI SAN FRANCESCO<br />
Il Convegno del Ventennale ha avuto una suggestiva<br />
anteprima, la mattina di venerdì 7 dicembre,<br />
ad Assisi, nella cornice di una giornata<br />
fredda e umida riscaldata <strong>per</strong>ò dall’entusiasmo<br />
dei numerosi partecipanti. Circa un centinaio<br />
di <strong>per</strong>sone, infatti, ha raccolto l’invito <strong>della</strong><br />
<strong>Fondazione</strong> a una visita del Sacro Convento,<br />
introdotta da una dotta lezione di padre Luigi<br />
Marioli, responsab<strong>il</strong>e storico-artistico del luogo,<br />
e proseguita con un s<strong>il</strong>enzioso pellegrinaggio<br />
alla tomba del Poverello di Assisi nella cripta <strong>della</strong> Bas<strong>il</strong>ica Inferiore e con l’emozionante<br />
visione degli affreschi delle due Bas<strong>il</strong>iche, Inferiore e Su<strong>per</strong>iore, specialmente<br />
<strong>il</strong> ciclo <strong>della</strong> vita di S. Francesco di mano giottesca.<br />
Si è trattato, in effetti, non solo di un’affascinante es<strong>per</strong>ienza artistico-culturale,<br />
che tutti i partecipanti hanno apprezzato, ma anche di un significativo “ritorno<br />
alle radici”, come hanno affermato Padre Vincenzo Bella e Fabrizio Pacifici, i soci<br />
fondatori, ricordando che la decisione di dare vita alla <strong>Fondazione</strong> vent’anni fa fu<br />
presa proprio nella Bas<strong>il</strong>ica assisiate. Non ci poteva dunque essere miglior prologo<br />
a un Convegno intitolato “La Storia scrive <strong>il</strong> suo Futuro”.<br />
5<br />
AIUTIAMOLI A VIVERE
AIUTIAMOLI A VIVERE<br />
6<br />
tutti i minori che sono stati accolti negli anni<br />
in Italia e nella valorizzazione di Radio<br />
Friends, che potrà diventare una vera piazza<br />
virtuale <strong>per</strong> tutta la <strong>Fondazione</strong>, legando le<br />
<strong>per</strong>sone via web così da su<strong>per</strong>are gli ostacoli<br />
<strong>della</strong> distanza. Il Presidente ha poi ricordato<br />
gli impegni <strong>della</strong> <strong>Fondazione</strong> sui diversi fronti<br />
internazionali: dall’Africa, dove si sta investendo<br />
molto e c’è molta attesa nei nostri<br />
confronti, al Kurdistan, dove ci è stato chiesto<br />
come ONG di realizzare e gestire <strong>per</strong> un<br />
triennio una struttura ospedaliera, ai progetti<br />
presentati in sede di Unione Europea <strong>per</strong> poter<br />
accedere ai fondi appositamente stanziati,<br />
all’importante progetto in partnership con gli<br />
Ospedali Riuniti di Bergamo che vedrà una<br />
strategica alleanza tra mondo profit e no profit,<br />
<strong>per</strong> la quale sono già avviati contatti di<br />
grande r<strong>il</strong>ievo, agli impegni nel settore <strong>della</strong><br />
comunicazione, come <strong>il</strong> sito web <strong>della</strong> <strong>Fondazione</strong><br />
e soprattutto l’innovativo canale web di<br />
Radio Friends; di fronte a un quadro così vasto,<br />
nel quale continua a svolgere un ruolo<br />
centrale l’impegno in Bielorussia, è più che<br />
mai necessario <strong>il</strong> coinvolgimento fattivo e<br />
convinto di tutti – ha concluso Ortolani.<br />
I lavori sono proseguiti con una serie di interventi<br />
ad ampio spettro: Mattia Bidoli (incontenib<strong>il</strong>e<br />
Clown Flip <strong>per</strong> tutta la durata del<br />
Convegno) ha testimoniato l’efficacia degli<br />
interventi a livello relazionale-formativo nei<br />
ragazzi intorno al progetto Clown, che ha evidenziato<br />
capacità di contagio eccezionali,<br />
<strong>per</strong>mettendo di su<strong>per</strong>are senza difficoltà le<br />
barriere linguistiche grazie al comune linguaggio<br />
dell’amore e ha concluso prospettando<br />
l’avvio di nuovi corsi clown a Cernitsy e<br />
con gli universitari e i prossimi Campionati<br />
nazionali circensi in Bielorussia, ai quali parteci<strong>per</strong>à<br />
senz’altro <strong>il</strong> gruppo dei clown di Vitebsk.<br />
Saverio Girotto ha rievocato i momenti <strong>della</strong><br />
nascita dell’idea di Radio Friends, che in pochi<br />
mesi è diventata una realtà (chiunque può<br />
accedervi tramite <strong>il</strong> sito www.radiofriends.it )<br />
<strong>per</strong> ora ancora in embrione ma a<strong>per</strong>ta a molte<br />
possib<strong>il</strong>ità di sv<strong>il</strong>uppo secondo l’impegno di<br />
ciascuno; ha <strong>il</strong>lustrato <strong>il</strong> funzionamento del<br />
sito, che ha una versione mob<strong>il</strong>e <strong>per</strong> tablet,<br />
cellulari, ecc. e la possib<strong>il</strong>ità di collegamenti<br />
ai principali social network: una tessera davvero<br />
innovativa nel mosaico delle iniziative<br />
<strong>della</strong> <strong>Fondazione</strong>, che attende solo di essere<br />
valorizzata con <strong>il</strong> contributo di tutti.<br />
Raffaele Vezzola ha riferito del suo recente, e<br />
primo, viaggio in Bielorussia nell’ambito del<br />
progetto di lotta all’alcolismo che la <strong>Fondazione</strong><br />
ha avviato alcuni anni fa e che sta riscuotendo<br />
un grande successo, come testimoniano<br />
i diversi club sorti in Bielorussia e<br />
rimasti attivi o gli stessi protagonisti attraverso<br />
lettere di grande impatto emotivo.<br />
Il prof. Mirco Elena ha definito l’incidente di<br />
Chernobyl come <strong>il</strong> primo esempio nella storia<br />
umana di inquinamento ambientale continentale,<br />
precisando che le conseguenze, già<br />
devastanti, sarebbero potute essere peggiori<br />
se non ci fosse stato <strong>il</strong> sacrificio delle migliaia<br />
di liquidatori che bloccarono l’incendio <strong>della</strong><br />
grafite nel reattore, <strong>per</strong> i quali ha lanciato la<br />
proposta di far dedicare un luogo (una via, un<br />
giardino,…); ha ricordato le tappe principali<br />
<strong>della</strong> vicenda, fino all’attuale progetto di un<br />
nuovo sarcofago che dovrebbe completarsi<br />
nel 2015, e si è soffermato sulle cause del disastro,<br />
indicando <strong>il</strong> progetto difettoso, l’incul-<br />
tura <strong>della</strong> sicurezza, i vincoli del segreto m<strong>il</strong>itare,<br />
le follie burocratiche; ha citato i dati<br />
contrastanti che vengono proposti sulla vicenda<br />
da diversi soggetti coinvolti, a partire<br />
dalla sottostima del Chernobyl Forum, e ha<br />
concluso presentando una serie di dati che<br />
documenterebbero gli effetti benefici del soggiorno<br />
in Italia, con accelerazione <strong>della</strong> decontaminazione<br />
interna da Cesio 137 e con la<br />
possib<strong>il</strong>ità di seguire, al ritorno in Belarus,<br />
una serie di consigli pratici, in modo che i<br />
bambini possano proseguire autonomamente<br />
una prof<strong>il</strong>assi adeguata.<br />
La prima giornata di Convegno si è chiusa<br />
con una tavola rotonda <strong>per</strong> la presentazione<br />
del libro “Il compagno di Dio” di Alberto Fav<strong>il</strong>la,<br />
dedicato alla biografia del socio fondatore<br />
Fabrizio Pacifici; <strong>il</strong> libro, affiancando cronache<br />
sulla società non solo ternana del secondo<br />
Novecento e resoconti <strong>della</strong> vita del<br />
protagonista, ne propone un ritratto a tutto<br />
tondo, con particolare riferimento alla clamorosa<br />
“conversione”, da comunista impegnato<br />
e appassionato del sociale a uomo di fede<br />
con un vivo senso <strong>della</strong> solidarietà umana<br />
in ambito sociale; di questo aspetto ha dato<br />
conferma l’ex Sindaco, Paolo Raffaelli, rievocando<br />
<strong>il</strong> ruolo di Terni come città dell’accoglienza,<br />
strettamente legato alla trasformazione<br />
socio-economica del territorio nel secolo<br />
scorso, mentre P. Vincenzo Bella ha dichiarato<br />
che non ci furono discussioni teologiche<br />
in occasione <strong>della</strong> “conversione” ma un incontro<br />
sul terreno comune <strong>della</strong> solidarietà;<br />
durante <strong>il</strong> dibattito è intervenuto Mikha<strong>il</strong><br />
Atrokhau, che ha raccontato la propria vicenda<br />
<strong>per</strong>sonale dalla diffic<strong>il</strong>e esistenza di unico<br />
bambino, insieme a suo fratello, in uno s<strong>per</strong>duto<br />
v<strong>il</strong>laggio di cinquanta anziani, all’accoglienza<br />
in Italia, alla passione sconfinata <strong>per</strong><br />
Pavarotti nata dall’ascolto di un’audiocassetta,<br />
<strong>per</strong> finire al sogno realizzato di diventare<br />
tenore e direttore artistico; la sua esecuzione,<br />
dal palco del Convegno, <strong>della</strong> celebre “O’ sole<br />
mio” ha riscosso una vera ovazione.<br />
Nella giornata di sabato ampio spazio è stato<br />
dedicato alla presentazione delle attività svolte<br />
nel corso dell’anno: Gigi Dognini ha riferito<br />
sui lavori effettuati nella scuola di Zasciovie<br />
(vedi articolo sul numero di settembre del<br />
Giornale) e ha confermato che, nonostante<br />
siano trascorsi 18 anni di Vacanze-Lavoro, <strong>il</strong><br />
gruppo non mostra segni di stanchezza, anzi,<br />
dopo tanti sogni realizzati, è ancora capace di<br />
sognare in grande, di fronte a tante realtà di<br />
istituti in condizioni deplorevoli. Giacomo<br />
Galli ha sottolineato la piacevole sorpresa nello<br />
scoprire, durante <strong>il</strong> recente viaggio di monitoraggio<br />
degli istituti, che la manutenzione,<br />
dopo i lavori eseguiti dalla <strong>Fondazione</strong>,<br />
viene realmente effettuata dai responsab<strong>il</strong>i<br />
degli internat e con esiti positivi; aggiunge<br />
che <strong>il</strong> nodo centrale è rappresentato dalla co<strong>per</strong>tura<br />
dei tetti e dal rifacimento dei serramenti<br />
in PVC, in grado di garantire un aumento<br />
<strong>della</strong> tem<strong>per</strong>atura interna di 3-5 gradi.<br />
Vengono brevemente relazionati anche i lavori<br />
svolti dall’Ass. Trentina nell’ospedale di<br />
Slavgorad e dal comitato di Pontirolo<br />
Nuovo nel territorio di Buda<br />
Kosc<strong>il</strong>ova. Umberto Salvi e <strong>il</strong><br />
prof. Giorgio Brozzini hanno <strong>il</strong>lustrato<br />
gli sv<strong>il</strong>uppi del progetto<br />
sanitario avviato l’anno scorso<br />
presso <strong>il</strong> Centro diurno di Raduga<br />
(Lioszno) che si è tradotto nel<br />
controllo sistematico <strong>della</strong> documentazione<br />
sanitaria dei bambini<br />
e nella verifica delle terapie<br />
prescritte e dei supporti terapeutici<br />
esistenti, affiancando un intervento<br />
di sostegno alle madri<br />
dei piccoli pazienti alle quali sono<br />
state fornite opportune indicazioni<br />
terapeutiche; al riguardo<br />
sono stati sottolineati tre punti<br />
fondamentali <strong>per</strong> questa come<br />
<strong>per</strong> altre progettualità: la scelta attenta del<br />
partner, la capacità di agire nonostante risorse<br />
limitate grazie al volontariato diffuso e la<br />
continuità dell’iniziativa non come mera ripetizione<br />
ma come valore aggiunto di garanzia<br />
<strong>per</strong> chi ha bisogno. Carmen Odorizzi ha<br />
riferito sul progetto “Un passo verso <strong>il</strong> futuro”<br />
iniziato nel 2008 e ormai concluso con esiti<br />
soddisfacenti rispetto alle attese, ma soprattutto<br />
con l’intenzione di continuare sv<strong>il</strong>uppando<br />
nuovi <strong>per</strong>corsi anche <strong>per</strong> non dis<strong>per</strong>dere<br />
le risorse create sul territorio in questi anni.<br />
Lino Dal Monte ha passato in rassegna la<br />
situazione nelle diverse Scuole-fabbrica che la<br />
<strong>Fondazione</strong> ha supportato in questi anni,<br />
confermando che Senno è sempre <strong>il</strong> progettop<strong>il</strong>ota<br />
anche grazie alle capacità del Direttore,<br />
che a Oshmiany la prossima costruzione di<br />
una centrale nucleare è fonte di grandi aspettative<br />
<strong>per</strong> <strong>il</strong> territorio – ma anche di preoccupazioni<br />
da parte nostra-, che a Cernitsy la situazione<br />
è cambiata <strong>per</strong>ché rimane attivo solo<br />
come orfanatrofio (ma questo significa anche<br />
che i ragazzi vanno a scuola all’esterno e<br />
così si confrontano con realtà diverse e creano<br />
reti sociali preziose <strong>per</strong> <strong>il</strong> loro futuro); in<br />
particolare ha segnalato che la crisi economica<br />
in Bielorussia è sempre più grave con<br />
un’inflazione galoppante che erode gli stipendi<br />
di tutti, tranne poche categorie di priv<strong>il</strong>egiati,<br />
con conseguenze devastanti specialmente<br />
nei v<strong>il</strong>laggi. Enrico Cherubini ha riferito<br />
sugli sv<strong>il</strong>uppi del Progetto Gallia, <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />
quale è stato effettuato <strong>il</strong> consueto viaggio annuale<br />
di controllo <strong>della</strong> funzionalità dei 18 riuniti<br />
installati ma che è a rischio chiusura <strong>per</strong><br />
mancanza di fondi, sui numerosi interventi<br />
<strong>per</strong> la mucoviscidosi di invio di aus<strong>il</strong>i sanitari<br />
e di accoglienza terapeutica <strong>per</strong> bambini ammalati<br />
con le loro madri, sul progetto max<strong>il</strong>lo-facciale<br />
che si concretizza con stage di medici<br />
(nel 2013 è previsto <strong>il</strong> viaggio a Minsk di<br />
due professori italiani che o<strong>per</strong>eranno all’Ospedale<br />
4 di Minsk seguiti in diretta video da<br />
numerosi specialisti bielorussi); si è poi soffermato<br />
sulle numerose richieste ricevute <strong>per</strong><br />
risolvere casi singoli e ha ribadito che la <strong>Fondazione</strong><br />
non ha autonomia o<strong>per</strong>ativa in questi<br />
casi ma è legata al previo consenso informato<br />
ed espresso da parte di chi ha la patria potestà<br />
sul minore e ha concluso ribadendo la necessità<br />
di concentrarsi su alcuni progetti importanti<br />
rinunciando magari a coltivare specifici<br />
microprogetti <strong>per</strong> garantire continuità in<br />
questa fase di difficoltà economica crescente.<br />
Dopo la relazione di Sandro Tironi sul progetto<br />
TIR (vedi in questo giornale le pagine dedicate),<br />
si è a<strong>per</strong>to uno spazio di testimonianza<br />
in un crescendo emotivo: prima Massimo<br />
Matteuzzi e Claudio Vezzani, presidenti dei<br />
comitati di Finale Em<strong>il</strong>ia e di Galliera, hanno<br />
raccontato delle paure vissute al momento<br />
del terremoto in Em<strong>il</strong>ia dello scorso maggio,<br />
<strong>della</strong> diffic<strong>il</strong>e decisione di continuare ad accogliere<br />
in quella situazione di precarietà e soprattutto<br />
<strong>della</strong> straordinaria rete di solidarietà<br />
che si è creata <strong>per</strong>mettendo di affrontare l’e
mergenza; sentirsi parte <strong>della</strong> <strong>Fondazione</strong> è<br />
stato <strong>per</strong> tutti un elemento concreto di conforto<br />
e di sicurezza; poi la mamma di Yegor, <strong>il</strong><br />
bambino scomparso l’anno scorso <strong>per</strong> una<br />
tragica fatalità, ha voluto rendere omaggio a<br />
suo figlio rievocandone, con un video commovente,<br />
la breve ma solare esistenza e ringraziando<br />
la <strong>Fondazione</strong> <strong>per</strong> i lavori svolti<br />
nella scuola <strong>della</strong> figlia, che hanno garantito<br />
condizioni di vita molto migliori <strong>per</strong> i bambini,<br />
e <strong>per</strong> la grande festa realizzata dai clown<br />
in quell’occasione. La responsab<strong>il</strong>e dell’Ufficio<br />
di Minsk, Olga Ganja, ha presentato <strong>il</strong><br />
team delle sue collaboratrici, indicandone <strong>il</strong><br />
settore di competenza, e ha sottolineato alcuni<br />
nodi importanti: la scelta dei minori accolti,<br />
innanzitutto, che avviene o <strong>per</strong> chiamata<br />
diretta dai comitati o tramite scelta dei direttori<br />
o delle maestre a ciò incaricati dagli<br />
stessi comitati oppure, nel caso di richiesta<br />
generica inviata alla sede, tramite associazioni<br />
locali a cui l’ufficio di Minsk si rivolge; poi<br />
<strong>il</strong> ruolo delle interpreti, che sono responsab<strong>il</strong>i<br />
<strong>per</strong> conto del governo dei minori accompagnati<br />
e anche <strong>per</strong> questo motivo devono obbligatoriamente<br />
visitare le famiglie in cui i<br />
bambini sono accolti, specie se alla prima accoglienza;<br />
infine le regole sanitarie, <strong>per</strong> cui<br />
ogni intervento invasivo deve essere autorizzato<br />
dalle interpreti, che possono farlo solo se<br />
esplicitamente e formalmente autorizzate da<br />
chi detiene la patria potestà del minore (genitori<br />
o direttore dell’internat); inoltre, nel caso<br />
di visite specialistiche, <strong>il</strong> Comitato deve<br />
immediatamente informare la sede di Terni<br />
mentre l’interprete informa la sede di Minsk<br />
e chiede l’autorizzazione alla famiglia; nel ca-<br />
GIOVANI VOLONTARI IN BIELORUSSIA<br />
so di ricoveri vanno immediatamente informati<br />
tutti i soggetti coinvolti: Terni, Minsk,<br />
famiglia d’origine o Direttore. Sono intervenuti,<br />
al termine <strong>della</strong> mattinata, i giovani<br />
bielorussi che hanno dato vita al primo comitato<br />
bielorusso <strong>della</strong> <strong>Fondazione</strong>: si tratta<br />
di un gruppo di studenti selezionati tra quelli<br />
che hanno partecipato al Forum studentesco<br />
di Grodno ( vedi l’articolo sul numero di<br />
giugno del Giornale), che hanno partecipato<br />
alla settimana internazionale del volontariato<br />
svoltasi a Rovigo e successivamente al<br />
Convegno <strong>della</strong> <strong>Fondazione</strong>; <strong>il</strong> gruppo ha voluto<br />
testimoniare <strong>il</strong> proprio entusiasmo <strong>per</strong><br />
l’es<strong>per</strong>ienza vissuta e la propria motivazione<br />
nel sostegno alle attività <strong>della</strong> <strong>Fondazione</strong>.<br />
Nel pomeriggio dopo la visita alla Cascata<br />
delle Marmore, suggestiva e rinfrescante<br />
pausa al ritmo incalzante del Convegno,<br />
sono ripresi i lavori con la presentazione<br />
del video <strong>il</strong>lustrativo del Ventennale <strong>della</strong><br />
<strong>Fondazione</strong> (che è scaricab<strong>il</strong>e dal sito) e<br />
l’attesissima estrazione dei biglietti <strong>della</strong><br />
sottoscrizione a premi nazionale, che si è<br />
svolta in apposita sala, secondo le regole<br />
dell’Intendenza di Finanza, seguita in diretta<br />
video da tutti i presenti ( i risultati sono<br />
pubblicati in questo giornale e sul sito).<br />
Giacomo Galli ha riferito sull’importante e<br />
ambizioso progetto “La casa del Sole” che<br />
la <strong>Fondazione</strong> realizzerà in partnership<br />
con gli Ospedali Riuniti di Bergamo sotto<br />
l’egida <strong>della</strong> Regione Lombardia (ne riferiamo<br />
in uno specifico articolo di questo giornale),<br />
mentre Alberto Bonifazi ha fatto una<br />
sorpresa a riguardo del Progetto Africa, con<br />
un intervento in diretta dal Congo di Carlo<br />
Bramb<strong>il</strong>la via skipe: così tutti hanno potuto<br />
essere informati in tempo reale dello sventurato<br />
crollo a Moa di una struttura provvisoria<br />
di abitazione e dell’avvenuta messa a<br />
dimora di 12.500 piantine ma soprattutto<br />
dell’urgente necessità di 8.000,00 euro <strong>per</strong><br />
interventi urgenti di sistemazione. È stato<br />
presentato infine <strong>il</strong> nuovo progetto web<br />
che prevede un data base unico <strong>per</strong> tutta la<br />
<strong>Fondazione</strong> <strong>per</strong> quanto concerne i dati sul-<br />
ella possib<strong>il</strong>ità di coinvolgere i giovani bielorussi in un progetto di volonta-<br />
Driato finalizzato a sostenere le attività <strong>della</strong> <strong>Fondazione</strong> si era parlato nel<br />
Convegno 2011 di Lignano. A un anno di distanza <strong>il</strong> sogno comincia a concretizzarsi<br />
con un primo gruppo di 10 <strong>per</strong>sone che si è presentato al Convegno del<br />
Ventennale mostrando una profonda motivazione e una grande determinazione.<br />
Ksenia, Roman, Alesia, Yana, Valiantsina D. e N. e Artsiom, studenti di diverse<br />
facoltà tra 19 e i 22 anni, insieme alla specializzanda Tatiana e a due docenti<br />
Viktor e Igor, dopo essersi incontrati al Forum di Grodno del maggio scorso e<br />
aver conosciuto la realtà <strong>della</strong> <strong>Fondazione</strong>, hanno deciso di dare vita a un gruppo<br />
interuniversitario di promozione delle iniziative <strong>della</strong> <strong>Fondazione</strong> stessa, a<br />
partire dal progetto “I bambini di ieri, i ragazzi di domani” e dal lancio di Radio<br />
Friends, <strong>il</strong> canale radio web <strong>della</strong> <strong>Fondazione</strong>. Ma come è nata questa idea? Alesia<br />
risponde che tutti loro svolgevano già, a livello individuale, attività di volontariato<br />
ma sentivano l’esigenza di un coordinamento capace di dare maggiore<br />
visib<strong>il</strong>ità ed energia al loro impegno. Si sono ritrovati a Minsk <strong>il</strong> 7 novembre,<br />
poi hanno partecipato alla Settimana Internazionale del Volontariato Giovan<strong>il</strong>e<br />
svoltasi a Rovigo dal 29 novembre al 6 dicembre, e infine sono arrivati a Terni<br />
le famiglie necessari ai fini dell’avvio delle<br />
pratiche <strong>per</strong> l’accoglienza: la nuova procedura<br />
intende semplificare <strong>il</strong> delicato e complesso<br />
snodo dell’invio dei dati e sarà attiva<br />
già <strong>per</strong> la prossima accoglienza. La serata si<br />
è conclusa con la premiazione degli oltre<br />
cento comitati che hanno oltre 15 anni di<br />
attività: è stato un momento di grande valore<br />
simbolico, che ha <strong>per</strong>messo di rendersi<br />
conto visib<strong>il</strong>mente dell’ampiezza <strong>della</strong> Storia<br />
di questa <strong>Fondazione</strong> che vuole scrivere<br />
<strong>il</strong> proprio futuro seguita dalla tradizionale<br />
Cena <strong>della</strong> Solidarietà, autentico momento<br />
di festa, arricchito dalla presenza musicale<br />
di Iskra Menarini, che con la sua voce<br />
straordinaria ha incantato i numerosi presenti.<br />
La giornata finale del Convegno ha visto numerosi<br />
interventi che hanno arricchito <strong>il</strong><br />
panorama delle iniziative <strong>della</strong> <strong>Fondazione</strong><br />
e <strong>il</strong> richiamo a mantenere sempre vivo <strong>il</strong> coinvolgimento<br />
<strong>per</strong>sonale e a non interrom<strong>per</strong>e<br />
mai <strong>il</strong> f<strong>il</strong>o del dialogo, <strong>per</strong> su<strong>per</strong>are le<br />
difficoltà e le criticità, ricordando che <strong>il</strong> vero<br />
patrimonio <strong>della</strong> <strong>Fondazione</strong> è costituito<br />
non dalle risorse economiche ma dalle <strong>per</strong>sone.<br />
Prima <strong>della</strong> relazione finale del Convegno,<br />
affidata al Presidente Marzio Ortolani, come<br />
novità assoluta, è stata comunicata ufficialmente<br />
la sede del prossimo Convegno Nazionale,<br />
che sarà organizzato dal Comitato<br />
di Brenta Saccisica. Arrivederci in Veneto,<br />
dunque, nel 2013 !<br />
Davide Bonetti<br />
<strong>per</strong> <strong>il</strong> Convegno <strong>della</strong> <strong>Fondazione</strong>, dove si sono costituiti in Comitato. Ma<br />
da dove nasce la spinta al volontariato? Yana risponde che è fac<strong>il</strong>e riconoscere<br />
carenze sociali e necessità di intervento; in effetti in Bielorussia ci<br />
sono molti giovani disposti a un impegno solidale, ma non sanno dove andare;<br />
<strong>per</strong> questo è importante la scelta di costituirsi in comitato, proprio<br />
<strong>per</strong> offrire una risposta strutturata e convincente a questa domanda di coinvolgimento.<br />
D’altra parte molti di loro sono orientati anche a livello<br />
professionale in questo ambito: Ksenia sta preparando una tesi sull’argomento,<br />
Tatiana lavora nel settore <strong>della</strong> formazione al volontariato. Tutti<br />
sono concordi nel vedere nelle proprie professioni future la possib<strong>il</strong>ità di<br />
vivere es<strong>per</strong>ienze di volontariato: chi nel settore medico-ospedaliero, chi<br />
nel settore dell’educazione. Ma qual è la situazione del volontariato in Bielorussia?<br />
Valiantsina risponde che nel loro paese manca una cultura solidale,<br />
che <strong>per</strong>ò sta nascendo ora tra i giovani: sono più attivi, più a<strong>per</strong>ti, vedono<br />
i limiti <strong>della</strong> società in cui vivono e vogliono cambiarla ma spesso<br />
non sanno come fare, anche <strong>per</strong> la carenza di modelli. Per questo – aggiungono<br />
– la <strong>Fondazione</strong> ha rappresentato <strong>per</strong> loro un modello e uno stimolo<br />
ulteriore ad agire; sono rimasti sorpresi e amareggiati nell’apprendere<br />
<strong>per</strong> esempio del progetto vacanze-lavoro: come? – dicono - gli italiani<br />
vengono a lavorare <strong>per</strong> noi e noi non facciamo niente? È una vergogna!<br />
Due giovani del gruppo erano già state in Italia nell’ambito del progetto di<br />
accoglienza; inevitab<strong>il</strong>e la domanda sull’es<strong>per</strong>ienza vissuta e soprattutto<br />
se <strong>il</strong> ritorno in Bielorussia abbia comportato difficoltà di adattamento come<br />
temono alcuni: rispondono che è stata una bella es<strong>per</strong>ienza che ha lasciato<br />
tracce in profondità e che non c’è disagio nel rientro <strong>per</strong>ché c’è la<br />
consapevolezza che si tratta di una vacanza e va vissuta come tale. Igor,<br />
docente di sociologia a Grodno, precisa che nella sua facoltà è stata svolta<br />
una ricerca in proposito, che ha evidenziato, nei bambini accolti all’estero,<br />
un aumento dei valori sociali e comunque riscontri positivi sul piano<br />
sanitario, alimentare e soprattutto <strong>della</strong> costruzione di un modello fam<strong>il</strong>iare,<br />
anche se vi sono es<strong>per</strong>ienze diverse a seconda <strong>della</strong> provenienza da<br />
famiglia o internat. Ma, insomma, dove hanno trovato la forza di costituirsi<br />
in comitato, loro che sono così diversi <strong>per</strong> età, provenienza, es<strong>per</strong>ienze<br />
pregresse? Rispondono all’unisono che l’aver trascorso quest’ultimo <strong>per</strong>iodo<br />
in Italia in condivisione continua ha trasformato <strong>il</strong> loro gruppo casuale<br />
in un vero team affiatato e motivato. La <strong>Fondazione</strong> ci crede e li attende<br />
alla prova.<br />
D.B.<br />
7<br />
AIUTIAMOLI A VIVERE
AIUTIAMOLI A VIVERE<br />
8<br />
Sottoscrizione a premi: tutti i biglietti vincenti<br />
Estrazione<br />
n° estratto<br />
Blocchetto<br />
Premio<br />
Comitato vincente<br />
1 93005 1861 CHEVROLET CAPTIVA 2.2- VCDI-163 CV 2 WD L.T. VIGASIO<br />
2 29278 586 CICLOMOTORE PIAGGIO ZIP 50 2T CHIOGGIA<br />
3 99505 1991 TV SAMSUNG LED 40" PARTINICO<br />
4 53803 1077 BUONO SPESA DI e 500,00 MOZZO<br />
5 37395 748 CELLULARE APPLE l PHONE 4 S 8GB GALLIERA<br />
6 45843 917 BATTERIA WMF INOX SATINATO- 5 PEZZI LODRONE<br />
7 41782 836 TABLET SAMSUNG GRP 7510 FKD10.116 GB ISTRANA MORGANO<br />
8 68154 1364 LAVASTOVIGLIE ZOPPAS PDF 1000 ROVERETO<br />
9 66851 1338 WEEK- END IN SARDEGNA/SICILIA BRENTA SACCISICA<br />
10 32825 657 FRIGO 2 PORTE SMEG FD 240- A8 BRENTA SACCISICA<br />
11 72902 1459 FORNO A MICROONDE WHIRLPOOL MW302 SESTU<br />
12 22901 459 BUONO SPESA DI e 250,00 ISTRANA MORGANO<br />
13 94541 1891 CELLULARE NOKIA MOD.N8 VIGNATE<br />
14 11781 236 CELLULARE NOKIA MOD.N96 TERNI<br />
15 44063 882 CELLULARE SAMSUNG SGH L760 LENDINARA<br />
16 4958 00 CELLULARE SAMSUNG SGH L760 SEDE REGIONALE VENETO<br />
17 39924 799 CELLULARE NOKIA MOD.2690 GOCCIA DOPO GOCCIA<br />
18 61935 1239 CELLULARE NOKIA X2-00 PONTERANICA<br />
19 32663 654 CELLULARE NOKIA X2-00 BRENTA SACCISICA<br />
20 94927 1899 CELLULARE NOKIA X2-00 VIGNATE<br />
21 16177 324 CELLULARE NOKIA X2-00 BORGO VALSUGANA<br />
22 62854 1258 CELLULARE NOKIA X2-00 PONTEVICO<br />
23 41371 828 CELLULARE NOKIA X2-00 ISTRANA MORGANO<br />
24 32000 640 CELLULARE NOKIA X2-00 CONDINO<br />
25 7747 155 CELLULARE NOKIA X2-00 AGRATE BRIANZA<br />
26 91188 1824 CELLULARE NOKIA X2-00 PADOVA EST<br />
27 68576 1372 CELLULARE NOKIA X2-00 ROVIGO<br />
28 64902 1299 OROLOGIO G.M.VENTURI RANICA<br />
29 77783 1556 OROLOGIO G.M.VENTURI SUBBIANO CAPOLONA<br />
30 65555 1312 OROLOGIO G.M.VENTURI RANICA<br />
31 185 4 OROLOGIO G.M.VENTURI TERNI<br />
32 10299 206 OROLOGIO G.M.VENTURI ARGENTA<br />
33 27214 545 PENNA AURORA CENE<br />
34 79613 1593 PENNA AURORA TRESIVIO<br />
35 71266 1426 PENNA AURORA SAN NICOLO'<br />
36 89835 1797 BORSA PORTA PC VANZAGO<br />
37 31036 621 BORSA PORTA PC TERNI<br />
38 19340 387 BORSA PORTA PC BRENTA SACCISICA<br />
39 41796 836 BORSA PORTA PC ISTRANA MORGANO<br />
40 54139 1083 BORSA PORTA PC MOZZO<br />
41 21638 433 CARTELLA PORTADOCUMENTI CALVENZANO<br />
42 88900 1778 CARTELLA PORTADOCUMENTI VALPOLICELLA<br />
43 58196 1164 CARTELLA PORTADOCUMENTI PADOVA EST<br />
44 23507 471 CARTELLA PORTADOCUMENTI CARAVAGGIO<br />
45 27439 549 CARTELLA PORTADOCUMENTI CENE<br />
46 8076 162 ASCIUGACAPELLI AGRATE BRIANZA<br />
47 28368 568 ASCIUGACAPELLI CESANO BOSCONE<br />
48 65248 1305 ASCIUGACAPELLI RANICA<br />
49 44286 886 OROLOGIO LISSONE<br />
50 77342 1547 OROLOGIO STORO<br />
51 81949 1639 OROLOGIO URAGO D'OGLIO<br />
52 93199 1863 OROLOGIO VIGNATE<br />
53 1980 40 OROLOGIO TERNI<br />
54 80043 1601 TAGLIACARTE "MARCO POLO" TRESIVIO<br />
55 28812 577 CONFEZIONE VINI UMBRI CESANO BOSCONE<br />
56 81393 1628 CONFEZIONE VINI UMBRI TREZZO SULL'ADDA<br />
57 44516 891 CONFEZIONE VINI UMBRI LISSONE<br />
58 42912 859 CALCOLATRICE DA TAVOLO LEGNANO<br />
59 24510 491 CALCOLATRICE DA TAVOLO CASALMORENA CIAMPINO<br />
60 88426 1769 CALCOLATRICE DA TAVOLO VALPOLICELLA<br />
61 84819 1697 CALCOLATRICE DA TAVOLO VALBRENTA<br />
62 41410 829 CALCOLATRICE DA TAVOLO ISTRANA MORGANO<br />
Sono stati emessi 100.000 biglietti, raggruppati in 2.000 blocchetti da 50 biglietti cadauno.<br />
Sono stati venduti 74.453 biglietti al prezzo di E 2,50 che hanno prodotto un incasso di E186.132,00, di cui E148.906,00 di competenza dei<br />
Comitati ed E37.226,00 di competenza <strong>della</strong> <strong>Fondazione</strong> “Aiutiamoli a Vivere” O.n.G. <strong>per</strong> l’acquisto dei premi.<br />
La <strong>Fondazione</strong> "Aiutiamoli a Vivere" O.n.G. ringrazia i Comitati e le famiglie accoglienti che si sono impegnate alla riuscita di questa iniziativa<br />
ed auspica la collaborazione di tutti i Comitati, nessuno escluso, in futuro.
Siamo stati al convegno <strong>per</strong> la prima volta<br />
Tu chiamale se vuoi… emozioni!<br />
Cosa è successo <strong>il</strong> 7-8-9 dicembre 2012 a<br />
Terni? La parola “Convegno” può sembrare<br />
fredda e distante ma lì, in quei<br />
giorni, è accaduto qualcosa di speciale,<br />
qualcosa di magico. Ci siamo andati <strong>per</strong><br />
la prima volta, quasi <strong>per</strong> caso, senza nessuna<br />
aspettativa particolare. La prima<br />
sorpresa è stata <strong>il</strong> numero dei partecipanti.<br />
Quanti eravamo? 300? 400? Una<br />
moltitudine di <strong>per</strong>sone, un susseguirsi<br />
di testimonianze che, goccia dopo goccia,<br />
hanno alimentato <strong>il</strong> torrente, anzi <strong>il</strong><br />
fiume impetuoso delle emozioni. Impossib<strong>il</strong>e<br />
trattenerle. Ma non volevamo<br />
certo farlo. Al contrario, è stato bello<br />
condividerle, è stato bello stare assieme<br />
e sentirsi parte di qualcosa di più grande.<br />
E più passava <strong>il</strong> tempo, più ci si rendeva<br />
conto che quella che stavamo vivendo<br />
era un’es<strong>per</strong>ienza unica, fatta di<br />
parole, abbracci, emozioni. C’è stato<br />
spazio <strong>per</strong> le risate e le lacrime, <strong>per</strong> discorsi<br />
seri e <strong>per</strong> le canzoni, <strong>per</strong> i drammi<br />
e <strong>per</strong> la s<strong>per</strong>anza. Sono sicuro che non<br />
siamo gli unici ad aver fatto progetti ed<br />
elaborato idee durante <strong>il</strong> viaggio di ritorno<br />
a casa. Pensieri che, come semi<br />
appena piantati, hanno iniziato subito a<br />
mettere radici dentro di noi. E chissà,<br />
forse un giorno vedremo nascere nuove<br />
piantine. Si, <strong>per</strong>ché ci siamo arricchiti e<br />
siamo diventati terreno ancora più fert<strong>il</strong>e<br />
<strong>per</strong> la solidarietà.<br />
Dispiace quasi <strong>per</strong> coloro che non hanno<br />
partecipato. Alberto Bonifazi, durante<br />
uno dei suoi interventi, ha detto rivolgendosi<br />
agli assenti: “Non sapete cosa<br />
vi siete <strong>per</strong>si”. Ed è vero. Mi sovviene<br />
la storica canzone “Emozioni” di Lucio<br />
Battisti, che faceva:<br />
Capire tu non puoi / tu chiamale se vuoi<br />
/ emozioni<br />
Cosa è successo dunque a Terni? La risposta<br />
alla domanda iniziale sta nella<br />
sensazione profonda di appartenenza,<br />
essere e sentirsi veramente parte <strong>della</strong><br />
<strong>Fondazione</strong>. Eravamo tutti lì, insieme,<br />
ognuno con le proprie “gocce” da condi-<br />
videre, ognuno con la mente e <strong>il</strong> cuore<br />
a<strong>per</strong>ti <strong>per</strong> raccogliere dentro di sé la<br />
pioggia di emozioni.<br />
Il prossimo anno <strong>il</strong> Convegno sarà a Padova.<br />
Io ci sarò, noi ci saremo. Venite<br />
anche voi: emozioniamoci assieme!<br />
Massimo Matteuzzi<br />
La mia vacanza a Terni<br />
Sono una mamma di Treviso Bresciano;<br />
ospito con la mia famiglia una bambina<br />
di nome Nastya <strong>per</strong> <strong>il</strong> comitato Santa<br />
Barbara di Lodrone.<br />
Sono tornata ieri da Terni dove ho partecipato<br />
al Convegno nazionale <strong>della</strong><br />
<strong>Fondazione</strong> “Aiutiamoli a Vivere” e vorrei<br />
raccontarvi alcune mie impressioni.<br />
Premetto che io sono una <strong>per</strong>sona semplice<br />
e scrivere non è certo una delle<br />
mie attività preferite.<br />
Tra l’altro sono nuova all’accoglienza e<br />
non molto introdotta alla vita <strong>della</strong> <strong>Fondazione</strong>.<br />
Comunque, ho deciso di “buttarmi”.<br />
Dopo un lungo viaggio di circa sei ore in<br />
pulmino, in compagnia di altre <strong>per</strong>sone<br />
dell’Associazione trentina siamo arrivati<br />
a destinazione.<br />
Quando Raffaele, mio marito, mi aveva<br />
chiesto di accompagnarlo, <strong>il</strong> mio pensiero<br />
era quello di farmi una bella vacanza.<br />
Alcuni amici mi avevano detto<br />
che Terni era una città che meritava una<br />
visita.<br />
Bei monumenti e un duomo stupendo.<br />
Raffaele era impegnato al convegno ma<br />
io avrei potuto impegnare bene <strong>il</strong> mio<br />
tempo.<br />
Purtroppo qualcosa é andata storta. A<br />
parte una veloce visita alla bella cascata<br />
delle Marmore, prevista dal programma,<br />
ho passato 3 giorni in albergo senza mai<br />
uscirne <strong>per</strong> seguire i lavori del convegno.<br />
Nessuno mi ha obbligato a farlo, ma<br />
qualcosa mi ha trattenuto dall’evadere<br />
da quell’albergo <strong>per</strong> la mia visita alla città.<br />
Mi sono lasciata coinvolgere dalle <strong>per</strong>sone<br />
e da quello che veniva detto e, alla fine,<br />
sono ritornata casa orgogliosa di appartenere<br />
alla <strong>Fondazione</strong> “Aiutiamoli a<br />
vivere”, contenta e rinfrancata <strong>per</strong> avere<br />
toccato con mano l’esistenza di <strong>per</strong>sone<br />
che <strong>per</strong>seguono <strong>il</strong> bene in modo intelligente,<br />
libero e fantasioso.<br />
Io non conoscevo la realtà <strong>della</strong> <strong>Fondazione</strong><br />
alla quale appartengo e quanto<br />
fosse grande.<br />
Ho sco<strong>per</strong>to che due <strong>per</strong>sone, un frate<br />
francescano di nome Vincenzo e un ex<br />
comunista m<strong>il</strong>itante istruito a Mosca, di<br />
nome Fabrizio, vent’anni fa hanno iniziato<br />
<strong>il</strong> tutto e ora ci sono più di duecento<br />
comitati sparsi in tutta Italia e migliaia<br />
di bambini ospitati dalle famiglie.<br />
Al convegno c’erano circa 350 rappresentanti<br />
di queste famiglie e tutti si salutavano<br />
e si abbracciavano, condividendo<br />
le loro es<strong>per</strong>ienze e idee come<br />
fossero parte di un’unica famiglia di<br />
nuovo riunita.<br />
Che bello! Mi è piaciuto <strong>il</strong> gruppo diret-<br />
tivo <strong>della</strong> <strong>Fondazione</strong> formato da <strong>per</strong>sone<br />
serie e appassionate che continuamente<br />
studiano nuove strade e strategie<br />
<strong>per</strong> poter aiutare sempre meglio <strong>il</strong> prossimo.<br />
E poiché credo che la buona solidarietà<br />
sarà la nostra salvezza, sono tornata casa<br />
serena e contenta <strong>per</strong>ché ho toccato<br />
gente che vuole praticarla con gioia e<br />
coraggio.<br />
Il convegno è stato densissimo: relazioni<br />
di progetti conclusi, progetti appena<br />
iniziati, progetti futuri e, sogni immaginati...<br />
Ci si è interrogati su come procedere e<br />
su come risolvere i problemi sia economici<br />
che di metodo. Ci sono state delle<br />
premiazioni. Sono state raccontate<br />
es<strong>per</strong>ienze commoventi e ho conosciuto<br />
la mamma di Iegor, <strong>il</strong> bambino purtroppo<br />
morto a Bergamo <strong>per</strong> un incidente. È<br />
stato presentato un libro che ritengo<br />
importante. Ho incontrato un gruppo di<br />
ragazzi bielorussi che ci hanno portato<br />
entusiasmo e aspettative. Abbiamo cantato<br />
con loro. Ho anche ben mangiato,<br />
apprezzando <strong>il</strong> cibo.<br />
Come potete immaginare, non riesco a<br />
raccontare ciò che in quei tre giorni ho<br />
vissuto ma s<strong>per</strong>o si possano re<strong>per</strong>ire gli<br />
atti del convegno, dato che tutto quanto<br />
é stato registrato dalla nostra “Radio<br />
Friends”.<br />
Chiudo con un invito: al prossimo convegno<br />
(sia esso provinciale o nazionale),<br />
pensate a una vacanza nella città dove<br />
esso si terrà e lasciatevi coinvolgere.<br />
Rosangela Vezzola<br />
P.S. Questa mattina Raffaele ha ricevuto<br />
un’e-ma<strong>il</strong> da parte di Masha, un’interprete<br />
di Minsk da lui conosciuta durante<br />
<strong>il</strong> viaggio a seguito del progetto “Lotta<br />
all’alcolismo”. In questa e-ma<strong>il</strong> Masha<br />
faceva i complimenti <strong>per</strong> aver sentito la<br />
testimonianza da lui portata al convegno.<br />
È stata una sorpresa, attraverso la nostra<br />
radio WEB anche in Bielorussia si<br />
sono potuti seguire i lavori del convegno.<br />
Ma quanti eravamo a Terni?<br />
Il futuro é davvero iniziato!<br />
9<br />
AIUTIAMOLI A VIVERE
AIUTIAMOLI A VIVERE<br />
10<br />
Tir 2012: un b<strong>il</strong>ancio<br />
Il Tir <strong>della</strong> S<strong>per</strong>anza è un progetto<br />
che ha ancora una grande attrattiva<br />
sui volontari, che fa vivere forti<br />
emozioni, che innesca molti altri progetti<br />
e iniziative, che dà motivazioni<br />
alla gente. Il successo del progetto dipende<br />
da un paziente lavoro di ricerca,<br />
valutazione, pianificazione e organizzazione:<br />
una visita preliminare <strong>per</strong><br />
conoscere, individuare e valutare i siti<br />
del <strong>per</strong>corso del Tir; una valutazione e<br />
ricerca degli alberghi in cui <strong>per</strong>nottare;<br />
una presenza <strong>per</strong> coordinare lo<br />
scarico degli aiuti umanitari da sdoganare;<br />
un gruppo <strong>per</strong> <strong>il</strong> ricarico dei<br />
Tir e <strong>per</strong> garantire un mezzo al seguito<br />
come supporto logistico; un mezzo<br />
con funzioni di cambusa; i tir <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />
trasporto al sito di sdoganamento; i<br />
tir <strong>per</strong> <strong>il</strong> trasporto in Bielorussia <strong>per</strong><br />
le consegne.<br />
Il Tir degli aiuti <strong>per</strong>sonalizzati ha minori<br />
esigenze; <strong>il</strong> <strong>per</strong>corso è determinato<br />
dalle destinazioni dei pacchi preparati;<br />
serve una presenza <strong>per</strong> lo scarico<br />
<strong>per</strong> sdoganamento, un gruppo<br />
<strong>per</strong> <strong>il</strong> ricarico e le consegne; poi i tir<br />
<strong>per</strong> <strong>il</strong> trasporto al sito di sdoganamento<br />
e i tir <strong>per</strong> le consegne in Bielorussia.<br />
Abbiamo cercato di razionalizzare le<br />
spese, di prevedere tutti i possib<strong>il</strong>i intoppi,<br />
<strong>per</strong> evitarli; abbiamo fatto tesoro<br />
di tutte le es<strong>per</strong>ienze che una storia<br />
ventennale ci ha fatto vivere.<br />
A parte l’aspetto romantico delle avventure<br />
che si vivevano nei tempi<br />
eroici, ritengo che una parte del successo<br />
del progetto dipenda anche dal<br />
senso di sicurezza che si dà ai partecipanti<br />
con un’organizzazione puntuale<br />
che <strong>per</strong>mette di assorbire qualche imprevisto<br />
senza alterare <strong>il</strong> programma.<br />
Il momento dello scarico è atteso come<br />
un gioco, la visita guidata agli Istituti<br />
è un momento apprezzato di conoscenza<br />
delle realtà bielorusse, l’intervento<br />
dei clown dà vita ed emozioni<br />
all’incontro con i bambini e i loro<br />
educatori, i pasti gestiti “in famiglia”<br />
sono un momento di aggregazione.<br />
Tutti questi aspetti devono necessariamente<br />
combaciare con le risorse<br />
disponib<strong>il</strong>i. Per questo ho pensato di<br />
dedicare una particolare attenzione<br />
nella relazione alla gestione economica<br />
del progetto.<br />
Facendo un b<strong>il</strong>ancio di cassa <strong>per</strong><br />
ognuno dei due progetti abbiamo:<br />
Tir <strong>della</strong> S<strong>per</strong>anza<br />
Entrate e30.694<br />
Spese e 47.020<br />
Disavanzo e16.326<br />
Tir Personalizzati<br />
Entrate e34.081<br />
Spese e18.034<br />
Avanzo e16.047<br />
Considerata la possib<strong>il</strong>ità di imprevisti<br />
(<strong>per</strong>ché alcuni costi dei <strong>per</strong>sonalizzati<br />
sono solo ipotizzati su base storica),<br />
delle spese <strong>per</strong> <strong>il</strong> magazzino, ecc.,<br />
<strong>il</strong> 2012 si chiuderà con un b<strong>il</strong>ancio di<br />
progetto sostanzialmente in pareggio<br />
e questo è motivo di soddisfazione e di<br />
riflessione.<br />
Da quest’anno i progetti <strong>della</strong> <strong>Fondazione</strong><br />
non potranno avere <strong>il</strong> supporto<br />
<strong>della</strong> “quota progetto” di cui avevano<br />
goduto fino all’anno scorso. È giusto;<br />
se un progetto “ha gambe”, deve camminare<br />
da solo; rimane un interrogativo:<br />
nel Progetto Tir si cerca di programmare<br />
tutto, ma non tutto è prevedib<strong>il</strong>e;<br />
nel B<strong>il</strong>ancio di previsione del<br />
2012 avevamo previsto un pareggio<br />
con le entrate dei <strong>per</strong>sonalizzati e tutto<br />
è andato nel modo s<strong>per</strong>ato, ma se<br />
andasse male <strong>il</strong> progetto <strong>per</strong>sonalizzati<br />
ci troveremmo un disavanzo senza<br />
poter rimediare.<br />
Pensiamo positivo e vediamo, al di là<br />
degli aspetti economico-finanziari,<br />
che indicazioni ci dà <strong>il</strong> Tir 2012. Sono<br />
andati bene gli sdoganamenti: anticipando<br />
di una settimana <strong>il</strong> carico,<br />
le pratiche sono state completate nei<br />
tempi corretti. È stato duro preparare<br />
<strong>il</strong> carico <strong>per</strong> <strong>il</strong> 26 agosto, come preparare<br />
i pacchi <strong>per</strong>sonalizzati in 20<br />
giorni, <strong>per</strong>ché quasi tutti hanno consegnato<br />
alla scadenza dei termini.<br />
La partecipazione dei volontari è stata<br />
numericamente eccezionale; altrettanto<br />
si può dire <strong>per</strong> i valori<br />
espressi dal gruppo dei volontari presenti;<br />
una nota di umanità e professionalità<br />
è venuta dai clown, che hanno<br />
saputo, in contesti diffic<strong>il</strong>i come<br />
Molodechno, Minsk e Vitebsk, trovare<br />
sempre le soluzioni migliori.<br />
Anche <strong>il</strong> tempo è stato clemente, <strong>per</strong>mettendoci,<br />
fra tante emozioni, di<br />
godere anche delle bellezze <strong>della</strong> Bielorussia,<br />
sia naturali che artistiche,<br />
<strong>per</strong>ché l’imprevisto di aver dovuto allungare<br />
di un giorno la nostra <strong>per</strong>manenza<br />
ci ha <strong>per</strong>messo una digressione<br />
turistica con la visita al Castello di<br />
Mir.<br />
Una nota positiva è che, nonostante<br />
la crisi economica, le difficoltà delle<br />
famiglie e dei comitati, sia arrivato al<br />
magazzino tanto materiale e che siano<br />
state fatte oblazioni significative<br />
che hanno <strong>per</strong>messo di dare qualità ai<br />
nostri aiuti; mi riferisco in particolare<br />
alle carrozzine che abbiamo potuto<br />
acquistare grazie a Volta Mantovana.<br />
Altra nota positiva sono i 1686<br />
pacchi <strong>per</strong>sonalizzati; c’è stata una<br />
leggera flessione rispetto all’anno<br />
scorso, ma è un ottimo risultato.<br />
È motivo di soddisfazione<br />
aver realizzato <strong>il</strong> progetto di<br />
ristrutturazione del Centro<br />
Riab<strong>il</strong>itativo di Rogacev col<br />
finanziamento del Comitato<br />
di Vignate che, con l’aggiunta<br />
delle carrozzine, <strong>della</strong><br />
poltrona doccia e dei<br />
deambulatori, ha fatto fare<br />
all’Istituto un salto di qualità<br />
notevole.
Altro motivo di soddisfazione è aver<br />
reinnescato la ripartenza del Progetto”<br />
lotta all’Alcolismo”, augurandoci<br />
che la sensib<strong>il</strong>ità dei nostri comitati<br />
ci <strong>per</strong>metta di dargli continuità anche<br />
nei prossimi anni.<br />
Annotazioni importanti <strong>per</strong> <strong>il</strong> futuro<br />
prossimo:<br />
– scuola speciale di Molodechno <strong>per</strong><br />
bambini con problemi di vista: hanno<br />
bisogno di attrezzature specialistiche;<br />
priorità assoluta a una o più<br />
stampanti Bra<strong>il</strong>le, tastiere Bra<strong>il</strong>le, video<br />
ingranditore;<br />
– casa internat <strong>per</strong> bambini disab<strong>il</strong>i di<br />
Minsk (Navinki): stage formativi <strong>per</strong><br />
<strong>il</strong> <strong>per</strong>sonale, stage di cucina italiana.<br />
Una richiesta esaudita: una pedana<br />
elevatrice monta carrozzine, che è<br />
stata inviata con <strong>il</strong> tir pacchi <strong>per</strong>sonalizzati;<br />
hanno un Ducato su cui montarla,<br />
sarà ut<strong>il</strong>issima <strong>per</strong> i trasporti<br />
dei piccoli ospiti;<br />
– scuola Internat di Kamenka <strong>per</strong><br />
bambini con ritardo mentale: hanno<br />
espresso <strong>il</strong> desiderio di avere due serre.<br />
La scuola è una delle più “povere”<br />
che abbiamo visitato negli ultimi anni,<br />
ma ben gestita. Le serre farebbero<br />
fare un salto di qualità. Kamenka è<br />
uno dei tre Internat <strong>per</strong> bambini con<br />
ritardo mentale che resteranno a<strong>per</strong>ti<br />
in regione di Mogh<strong>il</strong>ev;<br />
– ci proponiamo di visitare <strong>il</strong> Centro<br />
Appunti di viaggio<br />
30 settembre, domenica: al mattino<br />
raggiungiamo la scuola sanatorio di<br />
Molchad (con 112 bambini di età da 7 a<br />
16 anni). È stato ristrutturato <strong>il</strong> tetto di<br />
entrambi gli edifici: scuola e dormitorio.<br />
Le serre vengono ben ut<strong>il</strong>izzate (sono<br />
ancora in produzione pomodori e<br />
pe<strong>per</strong>oni). La Direttrice ci informa che<br />
sono stati fatti i lavori preliminari <strong>per</strong><br />
l’impianto presso l’Ospedale del paese<br />
dello studio dentistico sponsorizzato<br />
dal Comitato di Cesano Boscone, che<br />
verrà installato nel prossimo mese di<br />
Novembre.<br />
Nel pomeriggio arriviamo alla scuola<br />
Internat di Gantsevichi <strong>per</strong> bambini<br />
con ritardo mentale. L’Istituto, che<br />
ospita 123 bambini di età da 7 a 17 anni,<br />
è stato tutto ristrutturato, vediamo anche<br />
i bagni recentemente ristrutturati<br />
con finanziamento del Comitato di Mirano.<br />
Vengono scaricati gli aiuti umanitari<br />
in parte donati dal Comitato veneto<br />
del Camposanpierese.<br />
1 ottobre, lunedì: nel pomeriggio arriviamo<br />
alla scuola Internat di Molodechno<br />
<strong>per</strong> bambini con problemi di vista<br />
(103, da 7 a 23 anni). Il vicedirettore che<br />
ci accompagna nella visita guidata ci<br />
<strong>per</strong>mette di apprezzare la professionalità<br />
e l’umanità con cui i bambini vengono<br />
seguiti anche nei casi clinicamente<br />
molto gravi. Anche i nostri clown suscitano<br />
lo stupore e l’ammirazione degli<br />
educatori dell’Istituto e l’entusiasmo dei<br />
bambini. Il Direttore durante la cena ci<br />
dice di essere stato colpito dal loro intervento<br />
e che sarebbe molto ut<strong>il</strong>e <strong>per</strong> la<br />
formazione dei ragazzi poter dare un seguito<br />
a questa es<strong>per</strong>ienza. Perché non<br />
pensare a fare anche qui una scuola <strong>per</strong><br />
clown?<br />
Durante la visita all’Istituto abbiamo<br />
avuto modo di capire l’importanza che<br />
la tecnologia ha nella formazione e recu<strong>per</strong>o<br />
sensoriale di questi bambini.<br />
Servono attrezzature specialistiche: tastiere<br />
Bra<strong>il</strong>le, stampanti Bra<strong>il</strong>le, video<br />
ingranditore. Si tratta di attrezzature<br />
molto costose. Facciamo appello ai nostri<br />
Comitati che volessero realizzare un<br />
microprogetto.<br />
2 ottobre, martedì: al mattino raggiungiamo<br />
la casa Internat <strong>per</strong> bambini orfani<br />
e invalidi situata nel quartiere Navinki<br />
di Minsk. Ospita 182 bambini da 5 a<br />
16 anni, di cui oltre 70 con invalidità<br />
gravissima (grave deficit motorio, incapacità<br />
ad alimentarsi, grave deficit intellettivo,<br />
incontinenza). Si evidenzia l’umanità<br />
degli o<strong>per</strong>atori che assistono<br />
diurno disab<strong>il</strong>i di Kalinkovichi e la<br />
scuola n° 26 di Vitebsk <strong>per</strong> una valutazione<br />
in vista di eventuali interventi.<br />
Per finire un auspicio: che <strong>il</strong> Tir<br />
continui ad avere tanti fans, abbiamo<br />
bisogno del loro entusiasmo,<br />
del loro aiuto e <strong>della</strong> loro partecipazione.<br />
Il Tir ha bisogno di tanti<br />
sostenitori, ma in particolare di alcune<br />
<strong>per</strong>sone che sono indispensab<strong>il</strong>i<br />
nei diversi ruoli <strong>per</strong> la sua<br />
buona riuscita: Aldo <strong>per</strong> la logistica,<br />
Alberto <strong>per</strong> la conduzione del Gruppo,<br />
Mauro <strong>per</strong> gli aspetti tecnici, Julia<br />
<strong>per</strong> le dogane, i clown <strong>per</strong>ché non si<br />
può più pensare di visitare gli Istituti<br />
senza di loro, <strong>il</strong> gruppo del magazzino<br />
<strong>per</strong>ché sono quelli che non vanno<br />
mai in ferie. Che <strong>il</strong> Signore conservi a<br />
tutti loro e anche a me salute ed entusiasmo.<br />
Alessandro Tironi<br />
<strong>per</strong>sone così duramente colpite, anche<br />
se non sempre adeguatamente formati.<br />
Il Direttore sarebbe molto interessato a<br />
scambi culturali e formativi: pranzando<br />
con noi e apprezzando la qualità <strong>della</strong><br />
nostra “cucina da campo”, dichiara che<br />
sarebbe molto interessato a inserire fra<br />
le attività occupazionali dei ragazzi uno<br />
stage culinario, ci invita a organizzare<br />
<strong>per</strong> loro corsi di cucina italiana.<br />
Nel pomeriggio arriviamo alla scuola<br />
Internat di Kamenka <strong>per</strong> bambini con<br />
ritardo mentale. Ospita 105 bambini di<br />
età fra 7 e 16 anni. Nella visita guidata<br />
abbiamo modo di apprezzare la grande<br />
qualità artistica degli oggetti confezionati<br />
dai ragazzi nelle loro attività occupazionali:<br />
peluches, oggetti di paglia, di<br />
arg<strong>il</strong>la, di pelle, di legno. Hanno una<br />
sartoria e una falegnameria e dei campi<br />
che coltivano con ottimi risultati. Sarebbero<br />
necessarie delle serre. I servizi<br />
igienici ci riportano agli Istituti che visitavamo<br />
15 anni fa.<br />
3 ottobre, mercoledì: al mattino visita<br />
alla scuola Sanatorio di Glusk che ospita<br />
105 bambini di età da 7 a 16 anni, affetti<br />
da patologie respiratorie, digestive,<br />
renali. Le ristrutturazioni eseguite dai<br />
nostri volontari due anni fa sono molto<br />
apprezzate e ben tenute. Sarebbe necessario<br />
ristrutturare anche la cucina.<br />
Il Direttore è giovane, dinamico e intraprendente.<br />
Nel pomeriggio visita alla scuola pubblica<br />
di Kalinkovichi che ospita 420<br />
bambini dalla 1° all’11° classe. I ragazzi<br />
da 11 a 16 anni sono coinvolti in attività<br />
di volontariato: dall’assistenza domic<strong>il</strong>iare<br />
ad anziani, ad iniziative di tipo culturale<br />
ricreativo nell’ambito <strong>della</strong> scuola<br />
stessa. Promotore e formatore di<br />
11<br />
AIUTIAMOLI A VIVERE
AIUTIAMOLI A VIVERE<br />
12<br />
questa “scuola” di volontariato è Irina,<br />
che è anche la responsab<strong>il</strong>e dei club <strong>per</strong><br />
alcolisti in trattamento di Kalinkovichi.<br />
Anche <strong>il</strong> progetto lotta all’alcolismo sta<br />
procedendo bene, ma sentono <strong>il</strong> bisogno<br />
di formazione <strong>per</strong> rafforzare le motivazioni.<br />
Avranno questa possib<strong>il</strong>ità partecipando<br />
al prossimo corso ACAT che si<br />
terrà a Mog<strong>il</strong>ev a inizio novembre. Ci<br />
viene presentata la Direttrice del Centro<br />
diurno disab<strong>il</strong>i <strong>della</strong> città, che ha 17<br />
ospiti. Organizziamo una visita fuori<br />
programma dei clown, riservandoci di<br />
fare una visita nel prossimo anno. Manderemo<br />
intanto dei pacchi <strong>per</strong>sonalizzati.<br />
4 ottobre, giovedì: visita al Centro diurno<br />
disab<strong>il</strong>i dei Servizi sociali di Petrikov.<br />
La struttura è piccola, ma è quasi<br />
completata la costruzione di nuovi ambienti.<br />
Purtroppo con l’intenzione di<br />
ospitarci nel modo più confortevole sono<br />
presenti solo tre degli abituali 15- 20<br />
ospiti. La responsab<strong>il</strong>e ci dà informazioni<br />
sull’utenza del Centro. Vengono seguite<br />
417 famiglie “numerose”con un<br />
totale di oltre 1440 figli di età inferiore a<br />
16 anni, di cui 27 hanno fatto l’es<strong>per</strong>ienza<br />
<strong>della</strong> vacanza di risanamento all’estero;<br />
78 sono le famiglie che hanno figli<br />
con handicap (80 da 0 a 16 anni). Il Centro<br />
è ben gestito e si svolgono attività occupazionali<br />
<strong>per</strong> lo sv<strong>il</strong>uppo <strong>della</strong> manualità<br />
e <strong>per</strong> favorire la socializzazione.<br />
Nel pomeriggio raggiungiamo Zasciovie.<br />
Ci attende la mamma di Yegor che ci<br />
accompagna al cimitero dove <strong>il</strong> bambino<br />
è stato sepolto. È una visita che risveglia<br />
<strong>il</strong> ricordo di quella tragedia assurda.<br />
È già passato un anno e da quella tragedia<br />
sono nate tante cose positive, che<br />
non mitigano <strong>il</strong> dolore <strong>per</strong> quanto avvenuto,<br />
ma che fanno pensare all’im<strong>per</strong>scrutab<strong>il</strong>ità<br />
del destino.<br />
Una delle cose positive che sono nate<br />
dalla morte di Yegor è la ristrutturazione<br />
<strong>della</strong> scuola e dell’as<strong>il</strong>o del v<strong>il</strong>laggio.<br />
Abbiamo modo di apprezzare i bagni ristrutturati<br />
e, bisogna aggiungere, ben<br />
mantenuti. All’as<strong>il</strong>o è stata anche messa<br />
la carta da parati nuova in tutte le stanze.<br />
Resta incomprensib<strong>il</strong>e l’atteggiamento<br />
<strong>della</strong> Direttrice <strong>della</strong> scuola, che<br />
ha creato problemi ai nostri volontari<br />
delle vacanze lavoro e anche con noi,<br />
pur apprezzando <strong>il</strong> lavoro fatto, conferma<br />
atteggiamenti critici e polemici.<br />
5 ottobre, venerdì: visita al Centro diurno<br />
riab<strong>il</strong>itativo disab<strong>il</strong>i di Rogacev. Ospita<br />
30 ragazzi minorenni. Tutti hanno<br />
una grave compromissione delle capacità<br />
intellettive, molti di loro hanno anche<br />
gravi handicap fisici. Durante l’estate sono<br />
stati ristrutturati i bagni che sono<br />
stati adeguati agli standard previsti <strong>per</strong><br />
la disab<strong>il</strong>ità con l’abbattimento delle<br />
barriere architettoniche e la disposizione<br />
di aus<strong>il</strong>i che favoriscono l’autonomia.<br />
Sono state anche fornite carrozzine <strong>per</strong><br />
disab<strong>il</strong>i, deambulatori, cuscini antidecubito<br />
e aiuti umanitari di vario tipo. La ristrutturazione<br />
è stata finanziata dal Comitato<br />
di Vignate, le carrozzine e gli arredi<br />
<strong>per</strong> disab<strong>il</strong>i dal Comitato di Volta<br />
Mantovana e dalla Famiglia Cavicchia<br />
(sempre di Volta Mantovana). L’istituto,<br />
con mezzi propri, ha provveduto a una<br />
ristrutturazione dell’ingresso con l’eliminazione<br />
delle barriere architettoniche<br />
esistenti (i materiali sono stati acquistati<br />
dai responsab<strong>il</strong>i provinciali, l’esecuzione<br />
dei lavori è del <strong>per</strong>sonale del<br />
Centro). Per completare la razionalizzazione<br />
del Centro, con spostamento di<br />
tutti i bambini disab<strong>il</strong>i al piano terra (attualmente<br />
devono fare le scale <strong>per</strong> andare<br />
al 1° piano), bisognerebbe ristrutturare<br />
l’infermeria (costo previsto 9.000)).<br />
Toccante <strong>il</strong> momento ricreativo che ci<br />
ha coinvolto insieme a tutti gli ospiti. Il<br />
Centro è gestito con molta umanità e<br />
professionalità e i giovani ospiti sono<br />
proprio gli ultimi nella scala del credito<br />
con la fortuna.<br />
Nel pomeriggio raggiungiamo la scuola<br />
Internat di Riasno <strong>per</strong> bambini con ritardo<br />
mentale. Ospita 78 bambini di età<br />
da 9 a 16 anni. È uno degli Istituti in cui<br />
la <strong>Fondazione</strong> ha realizzato molto, dalle<br />
ristrutturazioni alle serre e ultimamente,<br />
grazie al Comitato di Fontanella, sta<br />
partendo l’apicoltura. È stato completato<br />
<strong>il</strong> progetto di “<strong>per</strong>sonalizzazione” delle<br />
stanze, con riduzione dei posti letto e<br />
creazione di spazi di soggiorno.<br />
6 ottobre, sabato: visita alla scuola Internat<br />
di Vitebsk <strong>per</strong> bambini con problemi<br />
di udito. Ospita 141 bambini di età<br />
da 5 a 18 anni. Sono molto sv<strong>il</strong>uppate le<br />
attività occupazionali di formazione<br />
professionale, particolarmente importanti,<br />
data la disab<strong>il</strong>ità, <strong>per</strong> l’inserimento<br />
dei ragazzi nella vita. Sono state portate<br />
anche macchine <strong>per</strong> cucire di tipo industriale.<br />
In questa scuola è stata realizzata<br />
una scuola <strong>per</strong> clown, che ha molto giovato<br />
all’autostima dei ragazzi e che è<br />
molto apprezzata anche fuori dall’Istituto.<br />
Nel consueto intrattenimento del nostro<br />
gruppo di clown si sono inseriti anche<br />
i ragazzi <strong>della</strong> scuola con numeri di<br />
grande effetto. Abbiamo incontrato anche<br />
la Direttrice <strong>della</strong> scuola pubblica n°<br />
26 e una responsab<strong>il</strong>e del Dipartimento<br />
Istruzione. Ci spiegano che vorrebbero<br />
realizzare un progetto s<strong>per</strong>imentale in<br />
questa scuola sul modello di quanto realizzato<br />
dalla <strong>Fondazione</strong> in molte scuole<br />
Internat. Il modello s<strong>per</strong>imentale prevede<br />
la realizzazione di attività formative<br />
come sartoria, falegnameria e coltivazione<br />
nelle serre. L’idea è interessante,<br />
potrebbe essere uno spunto <strong>per</strong> qualche<br />
nostro comitato.<br />
Nel pomeriggio facciamo visita al Centro<br />
sociale di Orsha e al Centro diurno<br />
disab<strong>il</strong>i. È un appuntamento atteso <strong>per</strong><br />
la realizzazione di una palestra <strong>per</strong> i disab<strong>il</strong>i,<br />
finanziata dall’Ass. Aiutiamoli a Vivere<br />
Lombardia, che è stata dedicata alla<br />
memoria di un volontario<br />
che ci ha lasciato (Severino<br />
Ondei). Toccante la cerimonia<br />
di posa <strong>della</strong> targa<br />
predisposta dal Comitato di<br />
Spirano, che ha visto la presenza<br />
<strong>della</strong> famiglia Ondei<br />
compresa la componente<br />
bielorussa (i famigliari di<br />
Julia). La giornata si è conclusa<br />
col consueto acquisto<br />
di lino <strong>per</strong> i mercatini. La<br />
cena, offerta dall’ex responsab<strong>il</strong>e<br />
del Centro, Vera Astapenko, è stata<br />
l’occasione <strong>per</strong> <strong>il</strong> consueto scambio di<br />
opinioni, commenti e considerazioni<br />
sull’es<strong>per</strong>ienza vissuta. Dopo vent’anni<br />
<strong>il</strong> Tir <strong>della</strong> S<strong>per</strong>anza è ancora molto vivo,<br />
sa suscitare emozioni forti, è un’es<strong>per</strong>ienza<br />
formativa importante. Sicuramente<br />
è un progetto che deve continuare,<br />
magari anche trovando forme diverse<br />
di realizzazione. La provocazione dell’amica<br />
Monica è un futuro con un Tir<br />
tutto di clown!<br />
A.T.
I NUMERI DELL’ACCOGLIENZA<br />
Analizziamo i dati dell’accoglienza,<br />
riportati nella tabella:<br />
dobbiamo riscontrare<br />
un calo lieve ma importante <strong>per</strong> le<br />
sue conseguenze, e soprattutto è<br />
necessario individuare i motivi<br />
che continuano a erodere questa<br />
es<strong>per</strong>ienza, unica nel suo genere,<br />
che ha generato e che continua a<br />
generare concreta solidarietà.<br />
Il dato è in linea con quanto riferito<br />
da un dettagliatissimo report<br />
pubblicato, <strong>per</strong> la prima volta in<br />
venticinque anni, dal Comitato<br />
Minori Stranieri (attualmente sospeso<br />
dal provvedimento di “spending<br />
review”, con le deleghe assegnate<br />
“ad Interim” alla Direzione<br />
del Ministero del Lavoro), completo<br />
degli indirizzi delle 214 Associazioni<br />
proponenti: nel 2011 –<br />
secondo <strong>il</strong> report - sono stati accolti<br />
in Italia 17.823 minori; erano<br />
19.280 nel 2010 e 21.914 nel<br />
2009, con un calo del 18,6% in soli<br />
due anni .<br />
Il 14% dei progetti di accoglienza<br />
ha luogo in Comuni capoluogo di<br />
Regione e <strong>il</strong> 10% in Comuni capo-<br />
luogo di Provincia: “questo dato è<br />
indicatore del fatto che <strong>il</strong> fenomeno<br />
dell’accoglienza temporanea di<br />
minori stranieri in Italia è gestito<br />
soprattutto da piccole realtà locali”<br />
si legge nel report del Comitato<br />
Minori, “molto radicato nel territorio<br />
di piccoli comuni, dove<br />
aspetti quale la maggiore prossimità<br />
reciproca tra Comitato, Ente<br />
Locale e famiglie, genera processi<br />
intrisi di fiducia e sensib<strong>il</strong>izzazione<br />
tramite i contatti diretti e <strong>il</strong><br />
passaparola, che promuovono ed<br />
agevolano la realizzazione<br />
e le attività di<br />
programmi stessi territoriali”.<br />
Un’analisi che la <strong>Fondazione</strong> “Aiutiamoli<br />
a Vivere ” ONG nel Convegno<br />
Nazionale <strong>per</strong> celebrare <strong>il</strong><br />
ventennale <strong>della</strong> sua costituzione<br />
rende ben più evidente, avendo<br />
deciso di premiare i Comitati, e<br />
sono ben 123, che hanno accolto<br />
da oltre quindici anni.<br />
Tutti comitati di piccole realtà e di<br />
comunità molto unite che hanno<br />
reso possib<strong>il</strong>e questo “miracolo<br />
solidale” che continua a generare<br />
s<strong>per</strong>anza.<br />
Accoglienza Temporanea Bambini Bielorussi<br />
Anno 2011 – 2012<br />
13<br />
AIUTIAMOLI A VIVERE
AIUTIAMOLI A VIVERE 14<br />
La crisi economica, quella non<br />
meno grave dei valori e delle certezze<br />
verso <strong>il</strong> futuro, continua a<br />
determinare la diminuzione dei<br />
bambini bielorussi accolti.<br />
La <strong>Fondazione</strong> “Aiutiamoli a Vivere”<br />
ONG, con la consapevolezza di<br />
essere diventata la realtà più organizzata<br />
del territorio nazionale,<br />
sente la responsab<strong>il</strong>ità di ricercare<br />
soluzioni atte a sostenere <strong>il</strong> peso<br />
economico-organizzativo delle famiglie<br />
italiane che si rendono disponib<strong>il</strong>i<br />
ad accogliere bambini<br />
bielorussi; l’obiettivo è cambiare<br />
l’attuale trend negativo e mantenere<br />
viva un’es<strong>per</strong>ienza preziosa e<br />
necessaria <strong>per</strong> tutti quei bambini<br />
e realtà disagiate che continuano<br />
a s<strong>per</strong>are nell’impegno e nella<br />
concreta solidarietà offerta dalle<br />
famiglie italiane attraverso l’azione<br />
costante e continua di tutti i<br />
volontari <strong>della</strong> <strong>Fondazione</strong> “Aiutiamoli<br />
a Vivere” ONG.<br />
Il Direttore<br />
Sandro Bernardi
Siamo diversi ma siamo uguali<br />
Il 5 ottobre, alla scuola internato<br />
<strong>per</strong> bambini audiolesi di Vitebsk c’è<br />
stata una grande festa: si commemorava<br />
<strong>il</strong> trentacinquesimo anniversario<br />
<strong>della</strong> scuola. Sono stati invitati<br />
numerosi ospiti: i direttori degli anni<br />
passati, gli insegnanti, le autorità locali.<br />
Un invito speciale è stato rivolto<br />
anche a noi, quali rappresentanti dell’ufficio<br />
di Minsk <strong>della</strong> <strong>Fondazione</strong><br />
“Aiutiamoli a vivere”. La scuola è ancora<br />
giovane, nei suoi corridoi e nelle<br />
classi si svolge una vita intensa e dinamica.<br />
Gli allievi <strong>della</strong> scuola sono ragazzi<br />
di talento, pieni di vita e di energia.<br />
E, come tutti i bambini, anche loro<br />
hanno bisogno di amore, cura e affetto.<br />
Attualmente frequentano la<br />
scuola 142 allievi, di cui 26 sono bambini<br />
di età prescolastica. Gli insegnanti<br />
ed educatori hanno tanti progetti<br />
artistici che vanno successivamente<br />
realizzati sia a livello regionale che<br />
nazionale. Si stanno anche sv<strong>il</strong>uppando<br />
programmi innovativi. Negli ultimi<br />
35 anni più di m<strong>il</strong>le allievi hanno<br />
frequentato la scuola internato. Quel<br />
giorno si <strong>per</strong>cepiva un’atmosfera festosa<br />
alla scuola. In occasione dell’anniversario,<br />
è stato preparato un concerto<br />
durante <strong>il</strong> quale i bambini <strong>della</strong><br />
scuola hanno eseguito canzoni con<br />
grande ab<strong>il</strong>ità; tre ragazzi, che hanno<br />
frequentato lo stage in Italia, hanno<br />
fatto vedere uno spettacolo di clown<br />
che ha impressionato tutti <strong>per</strong> <strong>il</strong> livello<br />
molto alto di preparazione. Si <strong>per</strong>cepisce<br />
l’approccio professionale degli<br />
insegnanti, i quali nell’educazione dei<br />
ragazzi seguono <strong>il</strong> principio che è diventato<br />
<strong>il</strong> motto <strong>della</strong> scuola: “Siamo<br />
diversi ma siamo uguali”. Durante la<br />
festa sono stati conferiti diplomi a tante<br />
<strong>per</strong>sone e organizzazioni che in un<br />
modo o in un altro sostengono la<br />
scuola. Negli ultimi anni la <strong>Fondazione</strong><br />
“Aiutiamoli a vivere” ha contribuito<br />
molto allo sv<strong>il</strong>uppo <strong>della</strong> scuola internato<br />
<strong>per</strong> i bambini audiolesi di Vitebsk.<br />
I volontari <strong>della</strong> <strong>Fondazione</strong> sono<br />
venuti in Bielorussia più volte con<br />
medici italiani <strong>per</strong> visitare i bambini<br />
audiolesi e hanno fornito protesi, attrezzature<br />
mediche e didattiche, è stato<br />
fatto un bonifico al Centro diagnostico<br />
di Vitebsk di 9.000 euro <strong>per</strong> l’acquisto<br />
di un audiometro. Nel 2010 in<br />
Italia è stato realizzato un impianto<br />
cocleare a una bambina <strong>della</strong> scuola<br />
internato. Nel 2009 è stato effettuato<br />
un bonifico di 14.958 euro <strong>per</strong> l’acquisto<br />
delle attrezzature <strong>per</strong> la sartoria,<br />
nel 2010 uno di 12.650 euro <strong>per</strong> l’acquisto<br />
delle attrezzature igienico-sanitarie,<br />
materiali ed<strong>il</strong>i, porte, finestre<br />
e <strong>il</strong> loro montaggio; nel 2011 uno di<br />
30.000 euro <strong>per</strong> l’effettuazione delle<br />
riparazioni <strong>della</strong> scuola materna (reparto<br />
prescolastico) presso la scuola<br />
internato, <strong>per</strong> <strong>il</strong> cambio delle finestre,<br />
<strong>per</strong> la riparazione <strong>della</strong> condotta dell’acqua,<br />
del tetto e <strong>della</strong> facciata. Ogni<br />
anno nella provincia di Rovigo vengono<br />
ospitati i bambini piccoli che frequentano<br />
la scuola materna accompagnati<br />
dalle mamme, oltre a gruppi di<br />
ragazzi con le maestre. Tutti hanno<br />
così la possib<strong>il</strong>ità non solo di fare gli<br />
accertamenti medici e le protesi ma<br />
anche di irrobustire la salute.<br />
Nel 2011, grazie al comitato di Tenno,<br />
12 ragazzi con problemi di udito che<br />
frequentano la scuola media hanno<br />
fatto una bellissima vacanza terapeutica<br />
in Italia.<br />
La <strong>Fondazione</strong> “Aiutiamoli a vivere”<br />
ha organizzato nella scuola internato<br />
uno stage di o<strong>per</strong>atori clown e ha costituito<br />
<strong>il</strong> gruppo di ragazzi – clown<br />
che si esibisce con spettacoli che han-<br />
nosempresuccesso! La direttrice<strong>della</strong><br />
scuola<br />
internato,SvetlanaTitenko,<br />
è<br />
molto riconoscentealla<strong>Fondazione</strong><br />
“Aiutiamoli a vivere” e ha ringraziato<br />
tutti i volontari e le famiglie<br />
italiane. Ci ha consegnato <strong>il</strong> diploma<br />
(ringraziamento del Sindaco <strong>della</strong> città<br />
di Vitebsk) rivolgendoci parole<br />
commoventi:<br />
“Oggi che le <strong>per</strong>sone che hanno bisogno<br />
di cure e di aiuto finanziario diventano<br />
sempre di più, non è fac<strong>il</strong>e<br />
trovare una <strong>per</strong>sona sensib<strong>il</strong>e capace<br />
di accettare i problemi degli altri come<br />
i propri ed è bellissimo che queste<br />
<strong>per</strong>sone esistano!! Mi rivolgo alla <strong>Fondazione</strong><br />
“Aiutiamoli a vivere” con parole<br />
di ringraziamento sincero <strong>per</strong> la<br />
vostra partecipazione attiva nella vita<br />
e nel destino dei nostri bambini. Certamente<br />
è impossib<strong>il</strong>e attingere l’acqua<br />
del mare con le mani, ma, facendo<br />
le o<strong>per</strong>e buone, regalate ai bambini<br />
non solo i valori materiali, ma la felicità<br />
e la s<strong>per</strong>anza. Grazie <strong>per</strong> l’attenzione,<br />
l’amore e la bontà, del vostro contributo<br />
particolare, grazie al quale<br />
l’ente statale si trasforma in una casa<br />
calda e accogliente. Apprezziamo <strong>il</strong><br />
vostro desiderio di far diventare la vita<br />
dei nostri bambini più protetta e s<strong>per</strong>iamo<br />
nella continuazione <strong>della</strong> nostra<br />
collaborazione”<br />
L’Ufficio di Minsk<br />
15<br />
AIUTIAMOLI A VIVERE
AIUTIAMOLI A VIVERE<br />
16<br />
I GIORNI PIÙ MOVIMENTATI DELL’ANNO<br />
Èdiffic<strong>il</strong>e al termine di un <strong>per</strong>iodo<br />
dedicato all’ospitalità<br />
dei bambini bielorussi riuscire<br />
a sintetizzare, a comprimere<br />
tra le righe di un foglio di carta, i 39<br />
giorni più movimentati dell’anno.<br />
Di certo i più movimentati <strong>per</strong> le 19<br />
famiglie ospitanti e, di riflesso, forse<br />
anche <strong>per</strong> amici e parenti, spesso<br />
in queste occasioni più disposti ad<br />
un temporaneo supporto.<br />
L’accoglienza 2012 del Comitato<br />
Padova Est a Noventa Padovana è<br />
durata più di cinque settimane, dal<br />
30 agosto al 7 ottobre.<br />
Provare a riassumere, a raccontare<br />
di getto queste giornate, è come voler<br />
far passare attraverso un imbuto<br />
dal beccuccio troppo stretto una<br />
miscela di ottimo vino, magari<br />
bianco vista la carnagione prevalente<br />
dei piccoli, con <strong>il</strong> rischio che da<br />
una così maldestra o<strong>per</strong>azione,<br />
buona parte di quel liquido sia destinato<br />
ad andare irrimediab<strong>il</strong>mente<br />
<strong>per</strong>duto.<br />
La parte migliore di quel nettare<br />
deve invece rimanere nella cassaforte<br />
che alberga nel petto di ciascun<br />
componente le famiglie ospitanti,<br />
uno scrigno senza combinazione<br />
che deve continuare a battere<br />
magari trovando <strong>il</strong> modo, lungo <strong>il</strong><br />
suo cammino, di contaminare altri<br />
cuori.<br />
Il viaggio <strong>per</strong> arrivare in Italia è<br />
sempre piuttosto faticoso sia <strong>per</strong> i<br />
bambini che <strong>per</strong> la maestra e l’interprete.<br />
Tutta colpa dello scompiglio dovuto<br />
all’interferenza tra orari improponib<strong>il</strong>i<br />
e stanchezza alimentata da un<br />
trasferimento indiscutib<strong>il</strong>mente<br />
molto lungo.<br />
Fortunatamente <strong>per</strong> i piccoli, una<br />
volta arrivati a Noventa<br />
Padovana, c’è stato solo<br />
<strong>il</strong> tempo <strong>per</strong> ricominciare<br />
a decodificare gli<br />
input <strong>della</strong> lingua,<br />
prendere le misure con<br />
la famiglia ospitante e<br />
la nuova abitazione,<br />
quindi riempire nuovamente<br />
la valigia, questa<br />
volta <strong>per</strong>ò con destinazione<br />
<strong>il</strong> mare.<br />
Come ormai è abitudine ogni anno,<br />
i bambini trascorrono una settimana<br />
ricreativa presso una colonia.<br />
Chissà come mai da quella vacanza<br />
tutti tornano di umore e colore<br />
molto diversi da quelli che avevano<br />
al loro arrivo in Italia? Devono fare<br />
<strong>il</strong> pieno di energie <strong>per</strong>ché <strong>il</strong> rientro<br />
dal mare segna <strong>il</strong> ritorno sui banchi<br />
di scuola.<br />
L’attività didattica<br />
si è<br />
articolata<br />
su una frequenza<br />
quotidiana<br />
con due rientripomeridiani.<br />
Il<br />
Comitato<br />
ha anche<br />
cercato di<br />
trovare più<br />
occasioni<br />
<strong>per</strong> far convivere,<br />
all’interno <strong>della</strong> stessa aula, i<br />
bambini bielorussi con gli alunni<br />
dell’Istituto comprensivo che li<br />
ospitava.<br />
Importante lo svago, ma immancab<strong>il</strong>e<br />
e indispensab<strong>il</strong>e l’appuntamento<br />
con le visite mediche e gli accertamenti<br />
ai quali i piccoli vengono<br />
sottoposti ad ogni loro nuovo<br />
soggiorno. È un modo come<br />
un altro <strong>per</strong> essere previdenti,<br />
voler guardare avanti <strong>per</strong><br />
garantire un futuro se possib<strong>il</strong>e<br />
diverso, provando a togliere<br />
fin d’ora dal loro cammino<br />
almeno quei sassi che<br />
potrebbero farli inciampare.<br />
Così forse riuscirà a vedere<br />
molto meglio la bambina<br />
che, grazie alle visite speciali-<br />
stiche a Padova, potrà subire in Bielorussia<br />
l’intervento agli occhi <strong>per</strong><br />
ridurre sensib<strong>il</strong>mente o addirittura<br />
eliminare quella forma di strabismo<br />
che non è solo un fastidioso inestetismo.<br />
Ed è grazie ad approfondite indagini<br />
mediche se uno dei piccoli verrà<br />
sottoposto a breve nel suo paese a<br />
quell’intervento chirurgico in grado<br />
di scongiurare <strong>il</strong> sicuro manifestarsi<br />
nell’adolescenza di una forma tumorale.<br />
Come ogni anno, qualche giorno<br />
prima del termine del <strong>per</strong>iodo di accoglienza,<br />
<strong>il</strong> Comitato festeggia i<br />
bambini.<br />
E puntualmente i piccoli regalano<br />
uno spettacolo di commiato mettendo<br />
in campo tutta la carica racimolata<br />
nei giorni trascorsi in Italia,<br />
un’irrefrenab<strong>il</strong>e vitalità che sprizza<br />
da tutti i pori, energie sicuramente<br />
fondamentali <strong>per</strong> affrontare un anno<br />
lungo, freddo e impegnativo come<br />
quello che li aspetta in Bielorussia.<br />
Giovanni Rattini
L’o<strong>per</strong>a umana più bella è di essere<br />
ut<strong>il</strong>e al prossimo (Sofocle)<br />
Domenica 18 novembre, presso<br />
l’Oratorio parrocchiale di Sopramonte<br />
(TN), si è svolto<br />
l’annuale Convegno provinciale dell’Associazione<br />
Trentina Aiutiamoli a<br />
vivere, alla presenza del Socio Fondatore<br />
Fabrizio Pacifici, di Mons. J.<br />
Marie Mpendawatu <strong>della</strong> Pastorale<br />
<strong>della</strong> Sanità del Vaticano, dell’Assessore<br />
Provinciale all’Emigrazione,<br />
Solidarietà Internazionale, Sport e<br />
Pari Opportunità Lia Beltrami, del<br />
responsab<strong>il</strong>e dei progetti sanitari<br />
<strong>della</strong> <strong>Fondazione</strong> Enrico Cherubini,<br />
del Sindaco e Vicesindaco del Comune<br />
di Trento, Alessandro Andreatta<br />
e Paolo Biasoli, del Presidente<br />
di Circoscrizione Sergio Cappelletti,<br />
e del Presidente del Comitato<br />
locale Marco Sassudelli, che ha<br />
curato l’organizzazione del Convegno.<br />
Il Convegno ha rappresentato l’occasione,<br />
come di consueto, <strong>per</strong> tracciare<br />
un b<strong>il</strong>ancio dettagliato delle<br />
numerosissime iniziative realizzate<br />
nel corso dell’anno, dall’accoglienza<br />
dei bambini alla manifestazione “Un<br />
fiore <strong>per</strong> un sorriso”, dai progetti di<br />
sostegno formativo, supportati dalla<br />
Provincia Autonoma di Trento, agli<br />
incontri culturali e mostre fotografiche,<br />
dai volontari impegnati nelle<br />
Vacanze lavoro in Bielorussia ai<br />
clown di “Un cuore <strong>per</strong> un sorriso”,<br />
dall’invio di generi di prima necessità<br />
in occasione del terremoto<br />
in Em<strong>il</strong>ia ai consueti invii in<br />
Bielorussia e nel Congo, <strong>per</strong><br />
<strong>il</strong> quale sono in fase di programmazione<br />
specifici progetti<br />
di solidarietà, dalla raccolta<br />
di medicinali con <strong>il</strong> coinvolgimento<br />
di numerose<br />
strutture sanitarie trentine<br />
alle particolari iniziative che<br />
spesso, con la dedizione<br />
amorevole di singoli, hanno<br />
pemesso di raggiungere importanti<br />
obiettivi.<br />
Il Presidente dell’Associazione<br />
Trentina, Ermanno Sant,<br />
introducendo i lavori, ha rivolto un<br />
discorso di saluto ai numerosi presenti,<br />
nel quale ha voluto ribadire <strong>il</strong><br />
significato dell’essere volontari; riportiamo<br />
stralci del suo intervento:<br />
Ci sono cose, avvenimenti, avventure<br />
che ci accadono senza un apparente<br />
<strong>per</strong>ché; spesso capita che ci<br />
chiediamo quale senso abbia compiere<br />
una determinata azione.<br />
Poi arriva un giorno in<br />
cui tante cose apparentemente<br />
lontane e diverse<br />
tra loro cominciano a<br />
collegarsi ed incastrarsi<br />
in maniera sempre più<br />
forte tra loro e, in tale<br />
modo, iniziano a dare<br />
forma a quello che, finalmente,<br />
ai nostri occhi,<br />
appare essere <strong>il</strong> progetto<br />
che Qualcuno ha<br />
disegnato <strong>per</strong> noi.<br />
Penso sia successo anche <strong>per</strong> questa<br />
proposta; tante cose, tante <strong>per</strong>sone,<br />
tanti eventi si sono intrecciati<br />
tra loro negli ultimi <strong>per</strong>iodi da indirizzare<br />
<strong>il</strong> pensiero verso questa<br />
unica direzione.<br />
Essere un volontario, l’es<strong>per</strong>ienza<br />
accumulata in oltre diciotto anni,<br />
le missioni in Bielorussia, i progetti<br />
realizzati con l’Associazione Trentina<br />
“Aiutiamoli a Vivere”, e la<br />
gioia dell’accoglienza di un bambino<br />
bielorusso.<br />
L’attività svolta dall’Associazione<br />
Trentina Aiutiamoli a Vivere è l’organizzazione<br />
e la realizzazione di<br />
progetti solidali e, primo fra tutti,<br />
l’accoglienza temporanea in Italia,<br />
chiamata anche “vacanza di risanamento”,<br />
di bambini bielorussi<br />
provenienti dalle regioni che tuttora<br />
subiscono gli effetti <strong>della</strong> catastrofe<br />
nucleare di Chernobyl. (…)<br />
I Comuni dove esistono i Comitati<br />
dell’Associazione Trentina Aiutiamoli<br />
a Vivere sono attualmente 33,<br />
di cui 5 nella Regione del Friuli Venezia<br />
Giulia, e 2 in provincia di<br />
Brescia.<br />
Con notevole soddisfazione è stato<br />
riscontrato che, fra i minori italiani<br />
e i bambini bielorussi che hanno<br />
partecipato alle diverse iniziative<br />
17<br />
AIUTIAMOLI A VIVERE
AIUTIAMOLI A VIVERE<br />
18<br />
proposte dai vari gruppi di volontariato,<br />
immediatamente si è instaurato<br />
un clima di amicizia, con uno<br />
scambio culturale, e un notevole<br />
interesse verso un popolo quasi<br />
sconosciuto e diverso <strong>per</strong> lingua e<br />
cultura.<br />
I bambini bielorussi, da parte loro,<br />
hanno cercato di ricambiare proponendo<br />
assaggi delle loro usanze e<br />
dei loro costumi. (….)<br />
Ed è con riconoscenza, <strong>per</strong>tanto,<br />
che mi rivolgo ai Presidenti e ai<br />
componenti dei Comitati, qui convenuti,<br />
<strong>per</strong> dirvi un grazie <strong>per</strong> ciò<br />
che fate, con l’auspicio che la nostra<br />
“Associazione” prosegua nel<br />
tempo e raggiunga sempre nuovi<br />
traguardi. (…)<br />
Auspico infine che l’impegno volontario,<br />
che ha caratterizzato <strong>il</strong><br />
formarsi e l’affermarsi di codesto<br />
sodalizio, prosegua con sempre<br />
maggiore incisività <strong>per</strong> far sentire<br />
ancor più <strong>il</strong> suo peso in favore dei<br />
bambini.<br />
Un’ amica mi ha scritto una frase<br />
che diceva: Quando c’è posto nel<br />
cuore, ce n’è anche nella casa !!<br />
Grazie e… aiutateci ad aiutare<br />
Il Presidente del Comitato locale,<br />
Marco Sassudelli, a sua volta,<br />
aprendo <strong>il</strong> Convegno, aveva detto<br />
fra l’altro:<br />
Attuare l’accoglienza ha <strong>per</strong>messo<br />
di aprirsi, di crescere, di intraprendere<br />
un cammino gioioso incentrato<br />
sul passo di un altro che fa fatica,<br />
che soffre e che comunque ha<br />
un passo diverso dal nostro, di trovare<br />
una mediazione tra le nostre<br />
abitudini e libertà consolidate e i<br />
bisogni altrui.<br />
L’accoglienza <strong>per</strong> molte famiglie<br />
ha significato s<strong>per</strong>imentazione fam<strong>il</strong>iare,<br />
nell’accettare al proprio<br />
interno un piccolo intruso di cultura<br />
e abitudini differenti, con tempi<br />
e necessità diversi, ha significato<br />
mettere in discussione gli equ<strong>il</strong>ibri<br />
all’interno del nucleo, gestendo le<br />
piccole gelosie dei propri figli, che<br />
non si sentivano più al centro di<br />
tutto, o ritagliando nuovi spazi a<br />
quelli già occupati dal nonno o dai<br />
genitori anziani, ha significato<br />
prendere coscienza di quanto poco<br />
importanti siano mete e bisogni<br />
<strong>della</strong> nostra ricca esistenza a fronte<br />
delle battaglie quotidiane affrontate<br />
al di fuori del nostro mondo.<br />
Far parte del Comitato, che è attivo<br />
tutto l’anno, ha poi <strong>per</strong>messo alle<br />
famiglie di conoscersi fra loro, di<br />
consolidare amicizie o di instaurarne<br />
di nuove, crescendo assieme<br />
e dimostrandosi capaci di grande<br />
o<strong>per</strong>atività e impegno. (…)<br />
L’appuntamento annuale con <strong>il</strong><br />
convegno non vuole essere autocelebrazione<br />
delle cariche sociali, né<br />
magnificazione dei risultati ottenuti<br />
nel corso dell’anno, ma un<br />
momento di confronto dove tutti<br />
sono autorizzati<br />
a portare <strong>il</strong> loro<br />
contributo, un<br />
momento in cui<br />
tutti i Comitati, e<br />
ancor più tutte le<br />
famiglie diventano<br />
i primi protagonisti<br />
<strong>per</strong>: proporre<br />
nuovi<br />
obiettivi da raggiungere,suggerire<br />
e consigliare<br />
nuove forme <strong>per</strong><br />
realizzare gli<br />
scopi sociali, offrire<br />
<strong>il</strong> proprio<br />
impegno diretto,<br />
presentare nuovi amici che vogliono<br />
aderire al nostro progetto, annunciare<br />
nuove collaborazioni e<br />
proposte di aiuto.<br />
Molto spesso nella nostra società<br />
“democratica”, e forse anche la nostra<br />
Associazione non ne è immune,<br />
i vertici decidono e i cittadini o i<br />
soci sono costretti ad adeguarsi. Le<br />
scelte di mediazione che vengono<br />
fatte possono risultare incomprensib<strong>il</strong>i<br />
o qualcuno può <strong>per</strong>cepire non<br />
considerate le proprie proposte. Il<br />
convegno vuole essere <strong>il</strong> momento<br />
di verifica di questi meccanismi e<br />
<strong>per</strong> questo ci auguriamo la massima<br />
partecipazione.<br />
Nel corso del Convegno sono intervenuti<br />
fra gli altri <strong>il</strong> prof. Mirco Elena<br />
sul tema “Tutto ebbe inizio con<br />
<strong>il</strong> disastro nucleare di Chernobyl” e<br />
i responsab<strong>il</strong>i dei progetti gestiti<br />
dall’Associazione Trentina. Il Presidente<br />
ha concluso i lavori invitando<br />
a una partecipazione numerosa al<br />
Convegno Nazionale <strong>della</strong> <strong>Fondazione</strong><br />
a Terni dal 7 al 9 dicembre.<br />
D.B.
Agli Riuniti di Bergamo<br />
una partnership solidale<br />
Nella pluriennale es<strong>per</strong>ienza dei<br />
progetti sanitari <strong>della</strong> <strong>Fondazione</strong><br />
si colloca anche la recente collaborazione<br />
con gli Ospedali Riuniti di<br />
Bergamo, che ha portato alla firma di<br />
un protocollo d’intesa tra i due enti, indirizzato<br />
all’aiuto, formazione e gestione<br />
di interventi sanitari rivolti a pazienti<br />
provenienti dalle nazioni in cui agisce<br />
la <strong>Fondazione</strong>, quali Bielorussia, Congo<br />
e Giappone.<br />
Gli Ospedali Riuniti, in collaborazione<br />
con la Regione Lombardia, si impegnano<br />
a mettere a disposizione l’intera area<br />
<strong>per</strong> la realizzazione del progetto. L’area<br />
individuata si trova in una posizione<br />
estremamente favorevole e si estende<br />
<strong>per</strong> circa 18.000 mq.<br />
La <strong>Fondazione</strong> metterà a disposizione la<br />
sua decennale es<strong>per</strong>ienza nella realizzazione<br />
di strutture <strong>per</strong> l’infanzia, sia a livello<br />
di organizzazione e progettazione<br />
sia <strong>per</strong> quanto riguarda la realizzazione<br />
diretta dei lavori; essa potrà ut<strong>il</strong>izzare le<br />
sue squadre di volontari <strong>per</strong> la realizzazione<br />
rapida delle finiture andando a tagliare<br />
significativamente i costi di realizzazione.<br />
Le squadre composte da volontari<br />
provenienti da tutta Italia (è<br />
molto forte la presenza di lavoratori<br />
bergamaschi) sono infatti rodate dai<br />
numerosi interventi che ogni anno realizzano<br />
in Bielorussia all’interno del<br />
progetto vacanze-lavoro.<br />
Il progetto: La casa del sole<br />
L’intervento <strong>della</strong> <strong>Fondazione</strong> presso gli<br />
Ospedali Riuniti di Bergamo nasce nell’ottica<br />
di fornire al nuovo ospedale una<br />
serie di servizi complementari alla<br />
struttura principale. Sempre più spesso<br />
infatti l’accorciarsi dei ricoveri ospedalieri<br />
genera la necessità di strutture che<br />
ospitino <strong>il</strong> malato con la sua famiglia e<br />
lo accompagnino nel suo <strong>per</strong>corso di<br />
guarigione. In particolare gli Ospedali<br />
Riuniti di Bergamo, essendo una struttura<br />
di eccellenza a livello internazionale<br />
nel campo dei trapianti pediatrici, necessitano<br />
di un luogo dove le famiglie<br />
dei piccoli pazienti, spesso provenienti<br />
dall’estero, possano risiedere<br />
temporaneamente. È infatti<br />
palese come, all’interno di un<br />
<strong>per</strong>corso di guarigione, la<br />
presenza dei fam<strong>il</strong>iari sia bas<strong>il</strong>are<br />
come supporto logistico<br />
ed emotivo, in particolar<br />
modo <strong>per</strong> i pazienti in età pediatrica.<br />
All’interno <strong>della</strong><br />
struttura saranno poi presenti<br />
spazi appositi <strong>per</strong> ospitare<br />
medici e stagisti che trascorrono<br />
un <strong>per</strong>iodo di residenza<br />
temporanea presso gli ospedali.<br />
La <strong>Fondazione</strong> propone quindi la realizzazione<br />
di una struttura con moduli<br />
abitativi minimi, che nell’ottica del<br />
massimo contenimento degli spazi e dei<br />
costi siano in grado di ospitare circa<br />
15 pazienti e le loro famiglie <strong>per</strong> <strong>per</strong>iodi<br />
di <strong>per</strong>manenza che si aggirano in<br />
medi attorno ai 3 mesi. La struttura è<br />
pensata in maniera modulare, organizzandosi<br />
intorno a un corridoio<br />
centrale che ospita una serie di funzioni<br />
di servizio alle unità abitative: spazi<br />
gioco interni ed esterni, aree lettura e<br />
scuola, internet point, piccola zona relax...<br />
All’interno <strong>della</strong> struttura troveranno<br />
poi posto le sedi delle diverse associazioni<br />
che o<strong>per</strong>ano nell’ospedale e<br />
che contribuiranno alla gestione <strong>della</strong><br />
struttura. L’edificio, oltre a una serie di<br />
funzioni di completamento rispetto alla<br />
degenza (area ristorante, lavanderia...),<br />
presenterà poi uno spazio più ampio<br />
che potrà essere ut<strong>il</strong>izzato sia come auditorium<br />
sia come sala polifunzionale<br />
in occasione di eventi interni all’ospedale.<br />
Il progetto: i servizi all’ospedale<br />
I servizi a favore <strong>della</strong> comunità di dipendenti<br />
previsti nel progetto sono<br />
principalmente due: l’as<strong>il</strong>o nido e la palestra.<br />
L’as<strong>il</strong>o nido consentirà alle neomadri<br />
di continuare a lavorare, potendo<br />
usufruire di un servizio a costi contenuti<br />
e immediatamente prossimo al posto<br />
di lavoro. L’as<strong>il</strong>o potrà essere dato in gestione<br />
a una coo<strong>per</strong>ativa sociale fissando<br />
preventivamente i costi <strong>per</strong> gli impiegati<br />
degli Ospedali Riuniti. La palestra<br />
è un altro servizio ut<strong>il</strong>e sia ai lavoratori<br />
dell’ospedale sia agli abitanti delle<br />
zone limitrofe; potrebbe anch’essa prevedere<br />
una convenzione particolare <strong>per</strong><br />
gli impiegati degli Ospedali. La struttura<br />
potrà funzionare in maniera ambivalente,<br />
sia come centro <strong>per</strong> <strong>il</strong> recu<strong>per</strong>o fisico<br />
e <strong>per</strong> la ginnastica post-o<strong>per</strong>atoria<br />
sia come normale centro fitness e wellness.<br />
Il progetto: le attività commerciali<br />
Altre attività che potrebbero essere in-<br />
serite nell’area sono invece di tipo commerciale;<br />
è infatti da considerare come<br />
la realizzazione del nuovo ospedale dovrà<br />
necessariamente generare una serie<br />
di servizi che sono attualmente mancanti<br />
anche nei quartieri limitrofi. All’interno<br />
dell’area potrebbero trovare<br />
posto esercizi commerciali come: un<br />
su<strong>per</strong>mercato, un ristorante, un bar-tabaccheria,<br />
uno sportello bancario ed un<br />
ufficio postale. La presenza delle attività<br />
commerciali potrebbe favorire la realizzazione<br />
degli altri interventi attraverso<br />
un progetto di project financing, in cui<br />
un investitore privato si accolli i costi di<br />
realizzazione di tutte le strutture in<br />
cambio <strong>della</strong> gestione <strong>della</strong> parte commerciale<br />
(e del conseguente cash flow)<br />
<strong>per</strong> un numero di anni che consenta <strong>il</strong><br />
ritorno dell’investimento iniziale.<br />
La <strong>Fondazione</strong> Aiutiamoli a Vivere ha<br />
già intrapreso contatti con <strong>il</strong> gruppo<br />
Cremonini s.p.a. che possiede tutte le<br />
capacità economiche e logistiche <strong>per</strong> affrontare<br />
un progetto di questo tipo ed è<br />
inoltre interessato ad approfondire i<br />
rapporti con l’Est europeo, dove o<strong>per</strong>a<br />
principalmente la <strong>Fondazione</strong> e da dove<br />
provengono la maggior parte dei pazienti<br />
degli Ospedali Riuniti di Bergamo<br />
<strong>per</strong> i trapianti in età pediatrica. A questo<br />
proposito gli Ospedali Riuniti e la <strong>Fondazione</strong><br />
stanno organizzando una missione<br />
congiunta in Russia allo scopo di<br />
consolidare e ampliare i rapporti già avviati.<br />
Pietro Giacomo Galli<br />
ERRATA CORRIGE<br />
Nel numero di settembre del Giornale,<br />
nell’articolo dedicato al “Monitoraggio<br />
istituti” (pagg. 8-10), sono state pubblicate<br />
<strong>per</strong> errore foto relative a lavori effettuati<br />
nel 2008 in Romania e non in<br />
Bielorussia. Ce ne scusiamo con gli interessati<br />
e con i lettori.<br />
La Redazione<br />
19<br />
AIUTIAMOLI A VIVERE
AIUTIAMOLI A VIVERE<br />
20<br />
L’angolo <strong>della</strong> posta<br />
LA MIA ESPERIENZA CON ALESSIA<br />
Ho una casa molto grande, mio padre diceva<br />
che qui avrebbero potuto vivere almeno 50 cinesi.<br />
E lui la Cina l’aveva vista pochi anni dopo<br />
la caduta del regime di Mao. La mia famiglia<br />
invece è piuttosto piccola: una figlia che oggi<br />
ha trent’anni. Per questo, forse, non ci è mai<br />
dispiaciuto accogliere.<br />
Abbiamo cominciato con i ragazzi che venivano<br />
a giocare a basket <strong>per</strong> <strong>il</strong> Torneo Internazionale<br />
di Lissone, abbiamo avuto amici e amiche<br />
da ogni dove (compreso San Pietroburgo o<br />
l’India), l’ultima in ordine di tempo è stata una<br />
meravigliosa giovane famiglia di Roma che<br />
partecipava al Fam<strong>il</strong>y 2012, l’incontro con <strong>il</strong><br />
Papa organizzato dalla diocesi di M<strong>il</strong>ano.<br />
Poi, alla fine di settembre, è arrivata Alessia. E<br />
ho conosciuto <strong>il</strong> mondo dell’accoglienza dei<br />
bambini bielorussi e l’associazione Aiutiamoli<br />
a vivere. Mi hanno chiesto se sarei stata disponib<strong>il</strong>e,<br />
ho risposto che <strong>per</strong> un bambino …<br />
avrei avuto poco tempo da dedicargli, ma potevo<br />
sempre accogliere la maestra!<br />
Alessia ha la stessa età di mia figlia, bionda, delicata<br />
e discreta. Purtroppo non parlava né una<br />
parola di italiano né una parola di inglese.<br />
Panico? No! Qualche parola (essenziale) la ricordavo<br />
dai miei viaggi in Russia (lo so che <strong>il</strong><br />
bielorusso è un lingua diversa, ma l’Unione<br />
Sovietica li ha uniti un po’ tutti quegli stati).<br />
C’era <strong>il</strong> traduttore di Google, che <strong>per</strong>ò a volte<br />
le faceva fare una faccia interrogativa … Poi <strong>il</strong><br />
prontuario fornitomi dall’Associazione, ma<br />
era un po’ più adatto ai bambini. Io ho comprato<br />
un vocabolarietto, lei ha imparato in<br />
fretta la mia lingua. Anzi si studiava ogni giorno<br />
una frase e mi chiedeva: Come sta? Va al lavoro<br />
oggi? Buona giornata!<br />
Dopo i primi giorni, io e i miei amici più cari,<br />
compagni di viaggio nelle terre dell’Est, abbiamo<br />
trovato un entusiasmante sistema <strong>per</strong> trascorrere<br />
qualche sera in compagnia. Preso<br />
contatto con le interpreti e l’altra giovane<br />
maestra le abbiamo invitate tutte e quattro,<br />
organizzando cene a base di specialità brianzole,<br />
di curiosità scambievoli, di tante, tantissime<br />
risate. Così e con le occasioni organizzate<br />
dall’Associazione, <strong>il</strong> mese di <strong>per</strong>manenza è<br />
passato in un battibaleno. Non è stato, <strong>per</strong><br />
Alessia, solo lavoro e <strong>per</strong> me solo ‘albergo’. Ma<br />
sono nate amicizie che penso diffic<strong>il</strong>mente si<br />
dimenticheranno.<br />
Grazie ad Aiutiamoli a Vivere che mi ha dato<br />
questa opportunità.<br />
Cristiana Mariani<br />
FINALMENTE IL LABORATORIO<br />
DENTISTICO A MOLCIAD<br />
Cari amici, vi mando una foto del laboratorio<br />
dentistico a Molciad, che abbiamo finalmente<br />
completato; <strong>per</strong> questo progetto abbiamo collaborato<br />
anche con <strong>il</strong> Comitato di Parma; grazie<br />
anche ai responsab<strong>il</strong>i del progetto Gallia,<br />
grazie a Luciano Braconi <strong>per</strong> aver sveltito <strong>il</strong><br />
trasferimento del finanziamento e grazie a<br />
tutti <strong>per</strong> la collaborazione dataci.<br />
Peppino D’Amico –<br />
Comitato di Cesano Boscone<br />
LETTERE DA ALONTE<br />
Alcuni bambini ospiti del Comitato di<br />
Alonte (VI), giunti al terzo anno di accoglienza,<br />
hanno voluto lasciare una testimonianza<br />
dell’es<strong>per</strong>ienza di soggiorno in<br />
Italia:<br />
Hanna: Italia! Lei è molto bella ! Qui tutto<br />
verde, sole, caldo. Ma più di tutto mi sono<br />
piaciuti mare e montagne. Quando siamo<br />
stati in montagna, abbiamo visto tanti cavalli<br />
belli e mucche, e là abbiamo visto tanti belli<br />
fiori! In montagna abbiamo trovato una<br />
bella fontana con l’acqua pulita e fredda buonissima.<br />
Era meraviglioso. Vorrei ringraziare<br />
Paolo e Rosanna <strong>per</strong> la loro buona cucina.<br />
Vorrei tanto ritornare in Italia è tanto bella.<br />
Tanto buoni mia famiglia italiana Daniele ,<br />
Marika e io voglio ringraziare <strong>per</strong> tutto quello<br />
che hanno fatto <strong>per</strong> me. Io sentirò tanto la<br />
vostra mancanza.<br />
Cristina Quando sono arrivata in Italia mi<br />
era tanto interesse. Italia era tanto grande e<br />
prima <strong>per</strong> quello ho avuto paura. Poi ho incontrato<br />
i miei genitori italiani Rino e Paola<br />
molto buoni. Da poco <strong>il</strong> nostro gruppo è andato<br />
al mare. Quando siamo arrivati abbiamo<br />
visto tanti conigli, ma noi non potevamo<br />
toccarli, erano belli. Nella spiaggia abbiamo<br />
giocato con le onde e Paolo faceva le foto. Il<br />
mare è bello e si stava proprio bene. Quando<br />
sono tornata a casa Rino ha detto che Giulia<br />
ritornava a casa con cane. Ho giocato con lei<br />
tanto. Io vorrei ancora tornare in Italia. Io<br />
voglio tanto bene a mia famiglia italiana.<br />
Aliaksei: Mi è piaciuto tanto stare in Italia.<br />
Sono qui terzo anno. Mi dispiace tanto che già<br />
presto ritorno a casa, sono triste. Più di tutto<br />
mi è piaciuto nuotare in mare, giocare sulla<br />
riva. In montagna abbiamo bevuto molta<br />
buona acqua. Con la mia famiglia italiana abbiamo<br />
visitato tanti belli posti in Italia. Li ringrazio<br />
tanto tanto. Maria Grazia, Alberto, Virginia<br />
ed Eduardo restano <strong>per</strong> sempre nel mio<br />
cuore. Ricorderò tutti e ringrazio tutti <strong>per</strong> la<br />
loro premura. Grazie m<strong>il</strong>le ! ! !<br />
Olga: Siamo in Italia. Mi sono piaciute le<br />
montagne, là noi abbiamo bevuto acqua trasparente<br />
e pulita dalla fontana. Anche mi è<br />
piaciuto <strong>il</strong> mare con le onde e abbiamo fatto<br />
tanti bagni. Al territorio del V<strong>il</strong>laggio abbiamo<br />
visto tanti conigli, li abbiamo dato da<br />
mangiare. Con Alesia facevamo prove <strong>della</strong><br />
danza , quale poi noi presentata nella chiesa<br />
di Alonte. Nostro presidente Paolo e Rosanna<br />
facevano da mangiare molto buono. Ringrazio<br />
mia famiglia italiana : Pierluigi, Valeria e<br />
Luciana, tanto buoni. Ringrazio tanto e tanto<br />
tutti. Venite a trovarmi a Slavgorod.<br />
UNA SERATA PER LA FONDAZIONE<br />
Il 25 settembre si è svolta a Trento una serata<br />
dedicata alla <strong>Fondazione</strong> nell’ambito dell’iniziativa<br />
“Il Trentino incontra i suoi missionari<br />
in Europa e nel mondo”. Il tema dell’incontro<br />
a<strong>per</strong>to al pubblico era: “ Accoglienza e solidarietà<br />
<strong>per</strong> i bambini di Chernobyl. Quale<br />
significato oggi?” Erano presenti famiglie accoglienti<br />
di minori bielorussi, alle quali <strong>il</strong><br />
giornalista Piergiorgio Franceschini ha rivolto<br />
domande sull’es<strong>per</strong>ienza vissuta. Dopo<br />
le relazioni di Fabrizio Pacifici e di Mirco<br />
Elena, grande successo ha ottenuto la <strong>per</strong>formance<br />
canora di Mikha<strong>il</strong> Atrokhau, un<br />
ex-bambino di Chernobyl, che ha interpretato<br />
con passione e qualità un pezzo forte <strong>della</strong><br />
tradizione italiana “ O sole mio”. Con questa<br />
canzone Mikha<strong>il</strong> Atrokhau ha voluto dimostrare<br />
<strong>il</strong> suo amore <strong>per</strong> <strong>il</strong> nostro Paese ed<br />
esprimere un grazie alla famiglia trentina<br />
che lo aveva accolto e lo ha sostenuto nel<br />
tempo, consentendogli di realizzare un sogno:<br />
oggi infatti è Direttore, a Minsk, di un<br />
gruppo di tenori che si chiama “Modena” in<br />
onore del Maestro Luciano Pavarotti.<br />
<strong>Fondazione</strong> AAV<br />
UNA RIFLESSIONE DAL TIR 2012<br />
La mia es<strong>per</strong>ienza è partita con <strong>il</strong> consiglio di<br />
Julia (l’interprete): GUARDARE – ASCOLTA-<br />
RE – AMMIRARE ma NON GIUDICARE,<br />
<strong>per</strong>ché le culture sono diverse, né migliori,<br />
né peggiori.<br />
Il pomeriggio di lunedì <strong>per</strong>ò ha segnato in<br />
modo profondo questo mio viaggio; siamo<br />
stati alla scuola internato <strong>per</strong> non vedenti di<br />
Molodechno, e mi sento di raccontare <strong>per</strong> far<br />
capire che a volte alle emozioni non si comanda,<br />
e anche se le parole dette: “questi<br />
bambini hanno bisogno di sorrisi non di lacrime”<br />
al momento mi hanno fatto male<br />
<strong>per</strong>ché le ho sentite mie, poi mi sono servite<br />
<strong>per</strong> farmi reagire e non <strong>per</strong>dere quell’occasione<br />
importante che la vita mi stava offrendo,<br />
che era quella di riuscire a dare quello<br />
che mi sentivo dentro.<br />
Ci stavamo riempiendo <strong>il</strong> cuore così tanto<br />
nel vedere quel puro divertimento nella<br />
spontaneità <strong>della</strong> bambina salita nel palco a<br />
imitare Monica, la nostra clown, con quella<br />
timidezza dei suoi anni e la sua voglia di lasciarsi<br />
andare e la mia voglia di foto <strong>per</strong> riportare<br />
a casa la testimonianza che <strong>il</strong> nostro<br />
passaggio non era solo nel portare aiuti, ma<br />
era qualcosa di più. Nel tornare indietro sui<br />
miei passi, mi sono fermata <strong>per</strong> sistemare lo<br />
zaino e mi sono trovata vicina a una testina<br />
bionda girata di spalle, quasi indifferente a<br />
quello che gli accadeva intorno e in quell’attimo<br />
tra la mia mano e quei f<strong>il</strong>i d’oro si è<br />
creato un contatto indescrivib<strong>il</strong>e, come un<br />
gattino che si premeva contro, in cerca <strong>della</strong><br />
continuità del mio lasciarmi andare; nell’attimo<br />
ho colto lo sguardo di un insegnante e<br />
con la confidenza di chi sembrava conoscersi<br />
da tempo ma che in realtà neanche parlava la<br />
stessa lingua le ho chiesto con gli occhi se<br />
aveva sonno; no, mi ha risposto, e con un segno<br />
inconfondib<strong>il</strong>e mi ha fatto capire che<br />
forse si stava annoiando <strong>per</strong>ché è non vedente.<br />
Il mio terzo giorno di TIR è terminato qui,<br />
con la dis<strong>per</strong>azione di una realtà che non<br />
avevo mai toccato, e ora sono ritornata con<br />
la tristezza dentro <strong>per</strong> non aver saputo darle<br />
quello che sicuramente lei aveva bisogno in<br />
quel momento, delle semplici coccole.<br />
Ornella – Comitato di Brenta Saccisica