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<strong>LA</strong> TRAMA<br />
C’era una volta la figlia di un re… si chiamava Abigaille.<br />
In realtà del Re Nabuccodonosor di Babilonia era solo la figlia adottiva.<br />
Aveva una sorella, Fenena, che non amava, anzi, odiava a morte… ma in realtà odiava tutti a morte… amici,<br />
nemici, amori.<br />
Abigaille non sapeva amare: ci aveva provato una volta, con il giovane soldato Ismaele. Un Ebreo che era a Babilonia<br />
come ambasciatore. Aveva provato ad amarlo… ma in realtà il suo era un amore possessivo, ossessivo,<br />
persecutorio, malato; non corrisposta, in accordo col padre, l’aveva fatto addirittura imprigionare.<br />
Del carattere del padre adottivo aveva preso tutti i difetti: l’odio, la cupidigia, la sete di potere, l’ambizione<br />
sfrenata, la propensione alla violenza… ma in realtà dentro di lei qualcosa di buono c’era; solo che noi lo vedremo<br />
solamente alla fine o… per meglio dire… alla fine della fine.<br />
Ma in realtà… la nostra storia inizia proprio da qui, quando tutto è già successo…<br />
PROLOGO<br />
Un cimitero… provate a immaginare un cimitero, piccolo, molto buio, spaventoso.<br />
Il grande musicista Giuseppe Verdi è triste perché la sua seconda opera è stata fischiata dagli spettatori; per<br />
consolarsi è venuto a far visita alle tombe della moglie Margherita e dei due figlioletti Virginia e Icilio, che lo<br />
hanno lasciato da poco. Mentre con dolore racconta ai suoi cari di voler abbandonare la musica, ecco apparire<br />
un… fantasma. È lo spirito di Abigaille. Dopo aver vissuto una vita piena di odio, facendo del male alla sorella,<br />
al padre, all’uomo che amava, e a tutto un intero popolo, è arrivata persino a togliersi la vita. Lo spirito di Abigaille<br />
ha bisogno di trovare la serenità, altrimenti dovrà vagare in eterno senza pace: per raggiungere quella pace,<br />
chiede a Verdi di mettere in scena la storia della sua vita, affinché la sua esperienza negativa sia per tutti un<br />
esempio da non seguire. Solo così potrà riposare finalmente in pace e riconciliarsi con la sua famiglia, con se<br />
stessa, col mondo.<br />
Verdi, prima cerca di rifiutare, poi, incuriosito, accetta e si lascia affascinare e conquistare dalla storia che Abigaille<br />
gli racconta, che ci racconta…<br />
PARTE PRIMA<br />
Gerusalemme, sotto l’assedio del crudele re babilonese Nabucco.<br />
Il popolo ebreo è rifugiato dentro il Tempio. Zaccaria, il sommo sacerdote del popolo ebreo, porta ai suoi fedeli<br />
la prova che Dio non li ha abbandonati: Fenena, la figlia del re nemico è sua prigioniera e, come ostaggio, potrà<br />
essere il mezzo di scambio per fermare l’attacco del padre Nabucco.<br />
Mentre Zaccaria cerca di rassicurare il suo popolo, arriva Ismaele, giovane guerriero ebreo, ad annunciare l’inarrestabile<br />
assalto di Nabucco. Il sommo sacerdote vuole vedere con i suoi occhi l’avanzata del nemico e quindi<br />
lascia Fenena nelle mani di Ismaele, senza sapere però che i due giovani si conoscono da tempo, ovvero da quando<br />
Ismaele, andato a Babilonia come ambasciatore, era stato preso prigioniero. Era nato allora tra i due un amore<br />
così forte da non temere il passo del tempo e la distanza.<br />
Ismaele, non visto, cerca il modo di liberare la sua amata Fenena, ma viene bloccato da Abigaille, sorella di Fenena,<br />
che nel frattempo, è entrata con la forza nel tempio. Abigaille offre ad Ismaele la salvezza sua e del suo<br />
popolo in cambio del suo amore. Egli rifiuta; non vuole rinnegare il proprio amore per Fenena e non teme di morire<br />
per lei. Chiede però pietà per il suo popolo. In quell’istante, il re Nabucco entra nel tempio. Zaccaria, che spaventato<br />
dall’avanzare di Nabucco e dei suoi era ritornato a rifugiarsi nel Tempio, minaccia di uccidere Fenena se<br />
Nabucco oserà profanare il luogo sacro degli ebrei.<br />
Nel momento in cui il sommo sacerdote sta per colpire la ragazza, Ismaele riesce a liberarla. Nabucco, colto da<br />
un’immensa rabbia, ordina di saccheggiare e bruciare il Tempio; Abigaille giura di cancellare il popolo nemico dalla<br />
faccia della terra; Zaccaria ed il popolo ebreo maledicono Ismaele che li ha traditi.<br />
PARTE SECONDA<br />
Babilonia.<br />
Abigaille, rovistando tra i documenti di famiglia, trova uno scritto in cui legge di essere in realtà figlia di schiavi e<br />
quindi non la figlia primogenita del re Nabucco. Questa scoperta avvelena irrimediabilmente il suo cuore.<br />
Il gran sacerdote di Belo informa Abigaille che Fenena, a cui Nabucco ha affidato il trono prima di partire alla conquista<br />
della Giudea, sta liberando tutti gli ebrei prigionieri, e che, per questo, il popolo babilonese è in rivolta. Le<br />
confessa quindi di aver architettato un piano diabolico: ha sparso la voce della morte in battaglia di Nabucco, così<br />
che il popolo acclami lei come regina.<br />
Nel frattempo, Fenena, desiderosa più che mai di unire i due popoli e di estinguere per sempre le ostilità, decide di<br />
farsi esempio di convivenza, facendosi battezzare da Zaccaria nella religione ebraica. Approfittando della sua nuova<br />
condizione chiede agli ebrei di perdonare Ismaele che, salvandola, salvò una di loro.<br />
Abigaille, che di nascosto ha assistito al battesimo, si scaglia su Fenena, pretendendo la corona. Sopraggiunge in<br />
quell’istante Nabucco e, nella sorpresa generale, riprende da sua figlia Fenena la corona e se la pone sul capo. Ordina<br />
ad entrambi i popoli di inchinarsi e di adorarlo come il solo e unico sovrano e dio. All’improvviso un fulmine mandato<br />
dal cielo lo colpisce e gli fa perdere la corona. Nabucco impazzisce e poi, stremato, sviene.<br />
Abigaille, non si lascia sfuggire l’occasione: raccoglie velocemente la corona, se la mette sul capo e s’impossessa<br />
del trono.<br />
PARTE TERZA<br />
Nabucco rinviene e trova Abigaille sul trono; ancora stordito, non la riconosce. Abigaille, approfittando della debolezza<br />
e della confusione del padre, si dichiara custode temporanea del trono regale, e non contenta, consegna al<br />
deposto re un atto terribile: la sentenza di morte di tutti gli ebrei. Ultimo atto del suo perfido disegno.<br />
Nabucco è indeciso e non vuole assecondare la figlia, ma Abigaille lo provoca rivelandogli tutto l’odio che la divora,<br />
aggiungendo che Fenena, ora convertita all’ebraismo, dovrà morire assieme agli altri ebrei.<br />
Nabucco è affranto e, in un ultimo disperato tentativo di convincere la figlia a desistere dai suoi crudeli intenti, le<br />
rivela le sue origini di schiava e le ordina di risparmiare la sua unica vera figlia Fenena. Abigaille, nella sua perfida<br />
determinatezza e ferita a morte nell’orgoglio, svelta distrugge la prova della sua nascita e fa imprigionare Nabucco<br />
che implora perdono. Il vecchio re, ormai ridotto all’ombra di ciò che era, è pronto a rinunciare al trono, e supplica<br />
invano Abigaille di risparmiare Fenena. Piegato dal dolore e vinto nell’animo, Nabucco si assopisce.<br />
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Intanto il popolo ebreo, imprigionato in esilio e sul punto di essere annientato, ricorda con nostalgia la propria patria<br />
lontana.<br />
PARTE QUARTA<br />
Nabucco si risveglia confuso da un brutto sonno agitato e chiede il suo cavallo per andare in battaglia. Sente allora<br />
il grido di condanna a morte di Fenena e ricorda ciò che è appena accaduto; vuole correre a salvare la figlia, ma<br />
si rende conto di essere prigioniero. Chiede perdono al Dio degli Ebrei per tanta tracotanza e promette di ricostruire<br />
il Tempio distrutto e di convertirsi. Ritrovando la lucidità e la forza di reagire, riesce a liberarsi e finalmente libera<br />
anche il popolo ebreo. Nel frattempo, Abigaille nel veder crollare il suo diabolico piano si è avvelenata e, agonizzante,<br />
giunge in scena. È aiutata e sorretta da Giuseppe Verdi. Chiede perdono a tutti per come ha vissuto e per il<br />
male che ha commesso, poi ringrazia Verdi per averla aiutata a trovare la pace dell’anima.<br />
E così finisce la storia di Abigaille la figlia di un re… ma in realtà forse questo è solo un inizio…<br />
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