Innovazioni nella Gestione Forestale Sostenibile - Repository of ...
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costruzione platonica che, nelle forme più estreme, non ammette cambiamento sociale ed<br />
economico, ma solo conservazione dell’esistente o, peggio, del pre-esistente. Nella realtà dei<br />
fatti, la protezione ambientale dovrebbe essere impostata e realizzata cercando, da un lato, di<br />
conservare l’esistente riducendo gli impatti e, dall’altro, ottimizzare i processi rendendoli più<br />
efficienti e migliorando la gestione degli stessi da parte dell’uomo.<br />
Il “ciclo” relativo alla sostenibilità riesce a chiudersi se vengono rispettate alcune leggi di<br />
conservazione, elaborate dall’economista e ambientalista Herman Daly:<br />
principio della capacità di carico: il peso complessivo deve essere riportato al<br />
livello in cui non supera la capacità di carico della natura;<br />
principio del rendimento sostenibile: il prelievo di risorse rinnovabili non dovrebbe<br />
superare la loro velocità di riproduzione;<br />
principio della capacità di assorbimento: lo scarico di emissioni nell’ambiente non<br />
dovrebbe superare la capacità di assorbimento dei ricettori;<br />
principio di sostituzione: il prelievo di risorse non rinnovabili dovrebbe essere<br />
compensato dalla produzione di una pari quantità di risorse rinnovabili che a lungo<br />
termine siano in grado di sostituirle.<br />
Questi principi, in realtà, fanno da corredo ad un unico principio che definisce l’equilibrio tra<br />
prelievo e rigenerazione. Si tratta di una logica sistemica in cui gli input sono rappresentati dai<br />
prelievi di capitale naturale e l’output dalle emissioni, dai rifiuti, ovvero dagli scarti del sistema<br />
in genere. Se la struttura è sostenibile, non accumula output nel tempo, dato che esiste un<br />
meccanismo di retroazione tale per cui gli scarti, ossia il carico ambientale, divengono risorse e<br />
le emissioni vengono riassorbite dalla biocapacità del sistema (Balducci, 2008).<br />
Un approccio alternativo allo Sviluppo <strong>Sostenibile</strong> che rifiuta il concetto di funzione di<br />
produzione aggregata del capitale naturale e non richiede la valutazione in denaro dei servizi<br />
ambientali è l’approccio degli standard ambientali (Barker et al., 1993; Bowers, 1993, 1997).<br />
Questo definisce lo Sviluppo <strong>Sostenibile</strong> come uno sviluppo limitato da una serie di norme<br />
ambientali che, insieme, comprendono la politica di sostenibilità. Gli standard applicabili<br />
possono avere una varietà diversa di forme: norme di scarico, norme per evitare la distruzione di<br />
uno stock di un bene ambientale, ecc. Le norme ambientali sono determinate attraverso il sistema<br />
politico con meccanismi di partecipazione e rappresentazione delle parti interessate attraverso un<br />
processo di informazione in un dibattito democratico (Bowers, 2005).<br />
Il concetto di Sviluppo <strong>Sostenibile</strong> ha incontrato le critiche del filos<strong>of</strong>o Serge Latouche e ai<br />
movimenti facenti capo alla teoria della decrescita. Secondo l’autore è infatti impossibile pensare<br />
a uno sviluppo economico basato sui continui incrementi di produzione di merci che sia anche in<br />
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