14.06.2013 Views

01 OK.qxd - Emmi srl

01 OK.qxd - Emmi srl

01 OK.qxd - Emmi srl

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

24.speednews Exibart.onpaper<br />

Con Synestesie Exibart.onpaper inaugura un ambito di sovrapposizioni tra arti visive<br />

e letteratura. Su ogni numero un'opera (trovala a pag. 8). Selezionata da una<br />

Synestesie. mostra rigorosamente in corso. A partire da ogni opera un racconto. A firma di una<br />

di Lavinia Collodel<br />

giovane scrittrice, d'un fiato. Ecco il secondo.<br />

In bianco<br />

Le mie giornate cominciavano così. Fosse mattina,<br />

anche prima dell'alba, fosse pomeriggio, o notte.<br />

Frugavo nell'armadio alla ricerca di due o tre cambi.<br />

Spesso d'estate dovevo preparare cappotti, sciarpe<br />

e calze invernali, pantaloni di velluto e maglioni di<br />

lana; mentre d'inverno mi poteva capitare di riempire<br />

il borsone di magliette a maniche corte e giacche<br />

di cotone.<br />

Il paradosso degli ordini superiori.<br />

Non mi era dovuto avere spiegazioni, né in fondo ne<br />

volevo, in fin dei conti era solo un lavoro come un<br />

altro. La pagnotta quotidiana.<br />

Così era allora. Ma non oggi.<br />

Combinavo i colori, combinavo collane e accessori,<br />

ero casual, sportiva, elegante, madre, ragazzina,<br />

passante.<br />

Ecco, tutto si riduceva a questo: fare la passante.<br />

Mi presentavo con il mio tesserino del<br />

Collocamento Spettacolo, fotocopia del documento<br />

d'identità più codice fiscale. Ruolo: generico, figurante,<br />

comparsa.<br />

Passavo il varco del capogruppo di turno, poi quello<br />

della costumista, per infine seguire gli ordini dell'aiuto<br />

regista.<br />

All'inizio tutto era molto entusiasmante. Stare all'interno<br />

di quella realtà parallela predefinita, circondata<br />

da uno stuolo di tecnici e artisti, macchinisti, fonici,<br />

cameraman e attori con i loro parrucchieri e truccatori…<br />

quante persone… e poi c'ero io, nel gregge<br />

delle comparse.<br />

Per il Galles ci sarà mr.Velvet Underground<br />

La sintesi creativa fra musica e arti visive? Si compie nel Galles. Sì, perché a rappresentare<br />

il Galles in laguna ci sarà nientemeno<br />

che John Cale, noto fondatore della<br />

storica band dei Velvet Underground, nato<br />

nel 1942 proprio in una cittadina mineraria<br />

gallese, prima di studiare musica al<br />

Goldsmiths College di Londra per poi giungere<br />

a New York, dove avrebbe incontrato Lou<br />

Reed e fondato il gruppo. A Venezia proporrà<br />

un lavoro che vedrà la collaborazione fra<br />

artisti, filmmakers e poeti, mettendo al centro<br />

il suo rapporto con la lingua gallese. "John Cale è un bardo<br />

nel senso più ampio del termine - ha dichiarato un ministro<br />

John Cale<br />

gallese -. Un artista artigiano il cui il lavoro è radicato saldamente nella storia del Galles".<br />

Ore di attesa. Poi una passeggiata, sempre nella stessa<br />

direzione, ripetutamente da AZIONE fino a STOP. Poi una<br />

chiacchierata afona seduta al tavolino di un bar, da AZIONE<br />

fino a STOP.<br />

Altre ore di attesa nel gregge. Ma in questi momenti entravo<br />

nella realtà di un sottobosco, nelle parole sottovoce di<br />

persone vere, padri di famiglia, studenti, divorziati, persone<br />

in cerca di un lavoro, casalinghe. Scambi di banalità e di<br />

umanità, a seconda dei casi.<br />

Lentamente un pensiero fisso iniziava ad insinuarsi in queste<br />

ore di attesa, tra un set e l'altro, tra il campo base e la<br />

location del giorno: il ricordo di quando ero stata ingaggiata<br />

come fotografa per il matrimonio della sorella di una mia<br />

amica.<br />

Non sono male come fotografa. No davvero. E mi diverte<br />

anche, molto.<br />

Mi era stato chiesto così, all'improvviso.<br />

La mattina di quel giorno mi ero presentata a casa della<br />

sposa troppo presto, erano ancora tutti in pigiama, i familiari.<br />

Avevo iniziato a fotografare fratelli, cugini e genitori,<br />

chi già elegante, chi tranquillamente in abiti da casa, ed in<br />

mezzo lei, la sposa, raggiante in bianco e senza trucco.<br />

E dopo, alla funzione e al ricevimento, come un'ombra mi<br />

aggiravo a catturare momenti felici, occhi lucidi, riso e<br />

scherzi.<br />

Qualcuno mi cercava e si metteva in posa, e da ombra<br />

riprendevo corpo.<br />

L'avevo saputo fare. Lo so fare. Lo voglio fare ancora.<br />

Non esistono più ore morte sul set, anzi, le ore mi volano, e<br />

vive.<br />

Fotografa di matrimoni.<br />

Vedo finalmente la luce davanti a me. AZIONE.<br />

Ricomincio da zero. In bianco.<br />

Spazio Milano, parte al femminile il 2009 della UniCredit gallery<br />

Handan Börüteçene<br />

E per la Polonia, Krzysztof Wodiczko<br />

Già presente alla Biennale Arti Visive nel 1986 e alla Biennale Architettura<br />

nel 2000, Krzysztof Wodiczko tornerà in laguna il prossimo anno per rappresentare<br />

la natia Polonia.<br />

Conosciuto per le sue proiezioni<br />

pubbliche su larga scala e per le<br />

installazioni scultoree interattive<br />

Krzysztof Wodiczko<br />

incentrate sulle ingiustizie sociali,<br />

l'artista ha presentato opere sitespecific<br />

in una settantina di città di<br />

tutto il mondo. Nel 2008 il suo<br />

Veteran Vehicle Project, con le testimonianze<br />

di veterani statunitensi<br />

della guerra in Irak, ha avuto come<br />

palcoscenico la convention democratica di Denver. Per la Biennale,<br />

Wodiczko presenterà un video dedicato alle condizioni degli operai polacchi<br />

nelle comunità italiane.<br />

6 giugno 2009: parte l'era<br />

Punta della Dogana. Ecco la<br />

controbiennale di Bonami?<br />

La precisione è quella di un orologio svizzero,<br />

anche se qui in verità si mischiano un po' d'im-<br />

provisation francese, con un po' di pragmatismo<br />

giapponese. Trapiantati in Italia, "a miracol<br />

mostrare". Si era detto primi di giugno, e - con<br />

un rispetto degli impegni inusitato per l'italica<br />

indole - giugno sarà. Parliamo dell'attesissima<br />

inaugurazione al pubblico del Centro d'arte contemporanea<br />

Punta della Dogana, per il quale<br />

François Pinault ha affidato il restauro dello storico<br />

complesso del XVII secolo all'architetto<br />

giapponese Tadao Ando. Ora il magnate d'oltralpe<br />

annuncia che l'apertura avverrà sabato 6<br />

giugno, nei frenetici giorni del vernissage della<br />

Biennale di Venezia. L'esposizione inaugurale,<br />

curata da Alison Gingeras e Francesco Bonami,<br />

coinvolgerà simultaneamente Punta della<br />

Dogana e Palazzo Grassi, presentando le<br />

opere in armonia con le caratteristiche e l'atmosfera<br />

di ciascuno spazio: un'indagine più intima,<br />

privata, da una parte, e uno sguardo rivolto al<br />

mondo esterno dall'altra. Insieme le due parti<br />

dell'esposizione daranno vita a un dialogo tra<br />

artisti di diverse generazioni, offrendo una molteplicità<br />

di espressioni e sensibilità artistiche.<br />

www.palazzograssi.it<br />

Entra nel suo terzo anno di attività Spazio Milano, la prima area che UniCredit ha voluto dedicare specificatamente a progetti culturali attraverso conferenze,<br />

eventi e mostre d'arte. Tra gli obbiettivi della programmazione 2009 ci sono la valorizzazione delle espressioni<br />

culturali della città di Milano, ma anche il dialogo con il contesto internazionale e la ricerca di artisti contemporanei per<br />

i diversi progetti del Gruppo UniCredit. Dopo la mostra fotografica Impronte di Luce, progetto umanitario itinerante di<br />

Stefano Schrievers, in febbraio protagoniste saranno due artiste, già presenti nella collezione del Gruppo: Handan<br />

Börüteçene e Katerina Seda, rispettivamente dalla Turchia e dalla Repubblica Ceca. L'artista turca, che si muove tra<br />

scultura, fotografia e installazione, esporrà l'installazione Waters that Tie / Waters that Untie, centrata sul legame tra<br />

Venezia e Istanbul e ispirata alla memoria della cultura bizantina. Katerina Seda, che riflette invece sul concetto di<br />

casa, inteso come luogo che forma l'uomo sia socialmente sia culturalmente, con l'opera For Every Dog a Different<br />

Master condurrà gli osservatori nella sua città natale, Brno-Lisen. In occasione della mostra, Handan Börüteçene terrà<br />

una lecture per gli studenti presso l'Accademia di Belle Arti di Brera. Nel prosieguo della stagione, in marzo prevista<br />

un'esposizione, in collaborazione con l'Associazione Allegra, dedicata a Bratislava-August '68 di Bielik, mentre a mag-<br />

Tadao Ando, Francesco Bonami e Alison Gingeras<br />

Spazio Milano<br />

Piazza Cordusio - Milano<br />

da lunedì a venerdì, dalle 8.15<br />

alle 16.15<br />

Info: 0237724436<br />

manrico.lucchi@unicredit.it<br />

gio spazio a Lucia Nimcova, con la mostra recentemente presentata nelle sale del Tresor, project room del Bank Austria Kunstforum di Vienna.<br />

Torna per la seconda volta il padiglione del Cile<br />

Per la seconda volta nella storia delle sue partecipazioni, alla Biennale di Venezia al<br />

via a giugno 2009 il Cile si presenterà con un proprio Padiglione. La prima fu nel 20<strong>01</strong>,<br />

con l'artista Juan Downey, che ottenne una menzione<br />

d'onore da parte della giuria internazionale.<br />

Un padiglione di trecento metri quadri alle Artiglierie<br />

dell'Arsenale ospiterà il progetto di Iván Navarro<br />

(Santiago del Cile, 1972), a cura di Antonio Arévalo<br />

e Justo Pastor Mellado. Navarro - come dice<br />

Arévalo - appartiene "alla generazione di artisti latinoamericani<br />

che dagli anni '90 rielaborano i rapporti<br />

fra modernità e contemporaneità, partendo dalle<br />

esperienze delle avanguardie più puriste dell'arte<br />

moderna, dall'astrattismo geometrico al costruttivismo all'arte concreta, fino ad arrivare<br />

al minimalismo, all'arte ottica e alle loro derivazioni più contemporanee".<br />

Vaticano dal 2<strong>01</strong>1 alla Biennale di Venezia, c'è l'accordo<br />

Ne avevano parlato in molti, ma allora si trattava di un sasso gettato in uno stagno, senza nessuna idea<br />

di fattibilità, o linea programmatica. Ora è di nuovo il presidente del<br />

Pontificio Consiglio per la Cultura, Monsignor Gianfranco Ravasi, a<br />

riaprire la questione della presenza dello Stato Vaticano alla Biennale<br />

di Venezia con un proprio padiglione, annunciando - via Corriere<br />

della Sera - un accordo in tal senso raggiunto con il ministro Bondi e<br />

il presidente della fondazione veneziana Paolo Baratta. "Il problema<br />

- ha dichiarato l'alto prelato - è che, mentre l'architettura sacra è<br />

riuscita ad effettuare il passaggio alle forme della modernità sin dai<br />

tempi di Le Corbusier e, poi, a quelle della contemporaneità, come<br />

mostrano le chiese di Richard Meier, Tadao Ando, Mario Botta e altri,<br />

non è stato così per l'arte figurativa". Il debutto avverrà però con l'e- Monsignor Gianfranco Ravasi<br />

dizione del 2<strong>01</strong>1, visto che per quest'anno non ci sarebbero i tempi<br />

per l'organizzazione. Dove sarà collocato il padiglione? "Penso che il nostro padiglione possa essere composto<br />

da pochi artisti di tutti i continenti - spiega Ravasi -. Certo non potremo aprirlo ai Giardini di Venezia<br />

di fianco a chi espone arte provocatoria. Ma il Patriarcato di Venezia ha spazi disponibili per noi...".<br />

Photo Graziano Arici

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!