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78.libri Exibart.onpaper<br />
a cura di marco enrico giacomelli<br />
giardini e giardinieri<br />
Col Manifesto del Terzo Paesaggio, Gilles Clément apriva nuovi orizzonti sulle teorie contemporanee legate al<br />
paesaggio. Ripercorrerne le tracce è quasi un obbligo oggi, specie per chi - architetto, urbanista o antropologo<br />
- lavora sui luoghi residuali delle città o studia gli spazi incolti del pianeta e le convivenze delle diversità...<br />
Ripercorrere le teorie di<br />
Gilles Clément vuol anche dire<br />
riconoscere la complessità di<br />
questa figura a metà strada fra<br />
l'antropologo, l'ingegnere, lo<br />
scienziato, l'agronomo e l'entomologo.<br />
Perché, in fondo, leggere<br />
testi come il Manifesto del<br />
Terzo Paesaggio e Il giardiniere<br />
planetario significa riflettere<br />
sulle tappe di una possibile progressione<br />
verso la costruzione<br />
di un sapere, rispondendo alle<br />
domande che solo il giardino<br />
può porre e a cui la letteratura -<br />
spesso in forma autobiografica -<br />
può rispondere.<br />
A partire, infatti, dalla sua personale<br />
esperienza, Clément racconta<br />
come sia nato il suo interesse<br />
per il mondo vegetale e<br />
animale, come questo si sia sviluppato<br />
fino a portarlo a esser<br />
considerato un paesaggista di<br />
fama internazionale o, meglio,<br />
un giardiniere, come ama definirsi.<br />
Giardiniere, dunque, diventa<br />
la figura che corrisponde al<br />
profondo conoscitore del passato,<br />
e se il giardino è osservatorio<br />
del tempo vivente, a rappresentare<br />
la categoria dei giardinieri<br />
planetari è l'intera umanità,<br />
un insieme di attenti osservatori,<br />
coloro che guardano e<br />
comprendono le diversità come<br />
garanzia per il futuro dell'umanità<br />
stessa.<br />
Già nel 1984, nell'intervento<br />
presso il Parc André Citroën<br />
lungo la rive gauche - realizzato<br />
in collaborazione con gli architetti<br />
Jean-Paul Viguier, Alain<br />
Provost e Patrick Berger -<br />
Clément dava vita a un progetto<br />
nel verde che fondeva istanze<br />
architettoniche, paesaggistiche<br />
e naturalistiche. Attraverso una<br />
soluzione architettonico-paesaggistica<br />
costituita da due<br />
grandi serre in vetro, da cui si<br />
sviluppa il Grande prato e dal<br />
quale, lateralmente, prendono<br />
forma un agrumeto e i Giardini<br />
no dust.<br />
TRANSLATING ROOMS<br />
Curato da Patrizia Ferri e Fabio<br />
Briguglio, il volume dell'editore<br />
romano indaga le Nuove ecologie<br />
dell'abitare. E lo fa avvalendosi<br />
d'una manciata di saggi firmati<br />
da Alberto Abruzzese, Paolo<br />
Colarossi, Bruno Di Marino,<br />
Marcello Pecchioli, Gabriele<br />
Perretta e Luigi Prestinenza<br />
Puglisi. L'esito? Non poteva che<br />
essere "ibrido".<br />
Gangemi - ill. b/n - 112 pp. -<br />
20 euro - www.gangemi.com<br />
qui a destra: Il<br />
Giardino in<br />
movimento al<br />
Parc Citroën di<br />
Parigi<br />
in basso: Gilles<br />
Clément -<br />
Milano 2007<br />
seriali, serie tematiche vegetali<br />
di diverse cromie, Clément ha<br />
messo a punto la prima idea di<br />
Giardino in movimento, l'antesignano<br />
del Terzo Paesaggio.<br />
Utilizzando l'espressione "movimento"<br />
in relazione al giardino,<br />
Gilles Clément non intendeva<br />
però il susseguirsi di scenari<br />
causato dallo spostamento del<br />
visitatore, bensì il movimento<br />
legato alla vita stessa dei vegetali,<br />
al loro espandersi e disseminarsi.<br />
Tutto questo sotto il<br />
controllo del giardiniere, che di<br />
quell'"incolto" offre una lettura<br />
I volumi segnalati.<br />
. Gilles Clément, Manifesto del<br />
Terzo Paesaggio, Quodlibet,<br />
Macerata 2005, pp. 87, 12 euro<br />
. Gilles Clément, Il giardiniere<br />
planetario, 22publishing, Milano<br />
2008, pp. 96, 14 euro<br />
EUR<br />
A esser precisi, il libro s'intitola<br />
Una guida all'architettura<br />
moderna dell'Eur e la sua pubblicazione<br />
rientra negli eventi "off"<br />
del Congresso Mondiale dell'Uia<br />
tenutosi a Torino. Ad aprire le<br />
danze, due interventi eloquenti<br />
nel loro approccio: Eur: se<br />
Terragni avesse vinto... di<br />
Adachiara Zevi e Occasioni perdute<br />
di Giuseppe Pagano.<br />
Fondazione Bruno Zevi - ill. b/n<br />
- 166 pp. - 18,50 euro -<br />
www.fondazionebrunozevi.it<br />
costruita secondo un ordine<br />
cosciente e motivato.<br />
E se, alla fine degli anni '90,<br />
con il termine "giardino"<br />
Clément rifiutava a priori l'idea<br />
di uno spazio definito e<br />
concluso, le riflessioni sul<br />
paesaggio si sono aperte<br />
allora al suo secondo principio,<br />
al Giardino planetario,<br />
vale dire un "insieme" dove il<br />
pianeta stesso è considerato<br />
giardino, poiché tutti noi<br />
siamo responsabili dell'intero<br />
ecosistema, un luogo in cui i<br />
nostri gesti si ripercuotono nell'armonia<br />
dell'insieme. Come<br />
parti di un tutto.<br />
Terzo paesaggio, invece, è la<br />
sua ultima istanza, che rinvia a<br />
Terzo stato (e non a Terzo<br />
mondo) ed è - per usare le parole<br />
di Clément - "uno spazio che<br />
non esprime né il potere, né la<br />
sottomissione al potere". Luogo<br />
in attesa di destinazione o<br />
no italian.<br />
SPEEDSEEKERS<br />
Aleksandra Lier si aggira per<br />
Amburgo con una Plymouth<br />
Barracuda del 1967. Che poi<br />
sia una designer e un art director<br />
di successo è cosa secondaria<br />
in questa sede. Perché il<br />
suo libro tratta del mondo degli<br />
"adrenaline junkies" e di tutto<br />
l'acciaio cromato, la meccanica<br />
e lo spray che gira loro intorno.<br />
E nelle vene.<br />
Gingko - testi ing. - ill. col. -<br />
274 pp. - 39,90 euro -<br />
www.gingkopress.com<br />
abbandonato dall'uomo, il terzo<br />
paesaggio costituisce un territorio<br />
marginale, un luogo per le<br />
molte specie che non trovano<br />
spazio altrove. Il Terzo paesaggio,<br />
inoltre, evolve nella dipendenza<br />
biologica, cioè nell'imprevedibilità<br />
e nell'impossibilità di<br />
fissare un preciso calendario<br />
delle sequenze di crescita e sviluppo<br />
in termini di forma ed<br />
estensione. Ma, seguendo i processi<br />
evoluzionistici di Darwin e<br />
Lamarck, Clément afferma che<br />
MILTOS MANETAS<br />
Sono Lev Manovich e Franck<br />
Gautherot a firmare i due saggi<br />
che corredano il volume<br />
Paintings from contemporary<br />
life. La monografia dedicata<br />
all'artista greco si concentra<br />
sulla produzione che accosta il<br />
mezzo più tradizionale, la pittura<br />
su tela, ai soggetti più contemporanei:<br />
spinotti e router, cavi usb<br />
e consolle.<br />
Johan & Levi - testi ita./ing. -<br />
ill. col. - 144 pp. - 48 eurowww.johanandlevi.com<br />
lo scopo di un sistema biologico<br />
come il Terzo paesaggio non è<br />
ottenere un risultato, ma organizzare<br />
possibilità di coesistenza<br />
di eterogeneità vegetali<br />
spontanee.<br />
Terzo Paesaggio, inoltre, diventa<br />
oggi sinonimo di una concezione<br />
di vita, di un modo di pensare ed<br />
essere poiché, non solo in<br />
Francia, sono numerosi gli interventi<br />
dello stesso Clément e<br />
molti altri ancora sono i progetti<br />
ispirati alle sue teorie (solo a<br />
Torino, un'idea di biodiversità è<br />
sviluppata al Parco d'Arte<br />
Vivente e nei presupposti di<br />
Verdecuratoda di Ettore Favini).<br />
Infine, se il giardiniere Clément<br />
sostiene che non è possibile<br />
predire le forme del giardino di<br />
domani, allora l'esortazione a<br />
tutti coloro che si occupano di<br />
paesaggio non è tanto quella di<br />
far perdurare le forme nel<br />
tempo ma, ammesso che ci si<br />
riesca, far sì che nel tempo il<br />
giardiniere mantenga l'incanto<br />
del presente. In movimento. <br />
[claudio cravero]<br />
GUARDARE L'ARTE<br />
CONTEMPORANEA<br />
Il tomo di Mary Acton è una storia<br />
dell'arte contemporanea. Di<br />
quelle "moderne", dunque<br />
miscelanti tematismo e cronologia.<br />
E redatta con una scrittura<br />
molto anglosassone, ossia<br />
con un profilo di "alta divulgazione"<br />
che non cede al tecnicismo<br />
né alla semplificazione. Ma il<br />
Futurismo finisce davvero nel<br />
1914?<br />
Einaudi - ill. b/n e col. - 344<br />
pp. - 32 euro - www.einaudi.it