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IL MELONE GIALLO - Portale dell'innovazione - Regione Siciliana

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Contro questi insetti, bisogna attuare una lotta chimica con geodisinfestanti<br />

localizzati, distribuiti alla semina o subito dopo il trapianto.<br />

Il melone viene attaccato da altri insetti terricoli del tipo Opatrini per i quali<br />

si consiglia, in caso di semina diretta, la distribuzione, subito dopo l'emergenza,<br />

di esche granulari pronte all'uso o con esche a base di crusca avvelenate<br />

con Metiocarb.<br />

ACARI<br />

Ragnetto Rosso<br />

E' un acaro molto polifago, capace di arrecare notevoli danni alla coltura<br />

del melone, principalmente dalla fase di ingrossamento frutti alla maturazione<br />

e in condizioni di clima caldo secco.<br />

Sverna allo stato di femmina fecondata,<br />

fra i residui vegetali disseccati delle<br />

piante infestate e depone le uova, di<br />

forma sferica e di colore bianco traslucido<br />

e giallastro tendente al rosa, dopo<br />

qualche tempo dalla deposizione.<br />

Ogni femmina depone circa 60 uova<br />

e vive circa 30 giorni.<br />

La temperatura ottimale per il suo<br />

sviluppo è di 30-32°C. Con questa temperatura completa il suo ciclo in una settimana<br />

circa.<br />

Dalle uova fuoriescono le larve che dopo alcuni giorni si trasformano in<br />

adulti di forma ovale, lunghi circa 0,5 mm, di colore rosso più o meno scuro<br />

a seconda dello stadio di sviluppo, visibili ad occhio nudo o meglio con una<br />

lente d'ingrandimento.<br />

L'infestazione, all'inizio si verifica sulle foglie basali e interessa la pagina<br />

inferiore delle foglie, successivamente interessa l'intera pianta causando le<br />

tipiche colorazioni bronzeo-argentee sulla pagina superiore.<br />

Inizialmente, le punteggiature gialle che poi imbruniscono, causano decolorazioni<br />

e ingiallimento delle foglie che si ricoprono di ragnatele.<br />

La lotta contro questo acaro é piuttosto difficoltosa per la capacità di compiere<br />

numerose generazioni e quindi di sviluppare rapidamente ceppi resistenti<br />

ai prodotti acaricidi.<br />

Per ridurre l'insorgere della resistenza è utile alternare principi attivi diver<br />

si come indicato in tabella, preferendo acaricidi selettivi per l'entomofauna utile,<br />

avendo cura di associare un prodotto ad azione adulticida con uno ad azione<br />

ovicida.<br />

Nel nostro ambiente è presente l'acaro predatore Phytoseiulus persimilis

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