programma - italbioforma
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PROGRAMMA<br />
ID IBF: ECM230 Vers. del 26/11/2009<br />
IN COLLABORAZIONE CON<br />
&<br />
ORGANIZZA IL SIMPOSIO<br />
Cod.: MOD06 PT7.5FR01<br />
Rev. 0<br />
Data: 21/01/2009<br />
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POINT OF CARE TESTING (POCT)<br />
Una sfida per la medicina di laboratorio<br />
16 Dicembre 2009 - Milano<br />
Destinatari<br />
L’evento è rivolto alle categorie professionali dei Medici (specialisti in patologia clinica e biochimica<br />
clinica) Biologi e Tecnici di laboratorio per un massimo di 50 partecipanti. Abbiamo riservato dei<br />
posti ai soci SIMeL<br />
Sede di realizzazione<br />
Il corso avrà luogo presso l’Aula Didattica MultiLab, via Fantoli, 16/15 – Milano<br />
Accreditamento ECM<br />
Per tutte le categorie professionali cui il corso si rivolge ovvero per Medici, Biologi e Tecnici di<br />
laboratorio è stato richiesto da MultiMedica l’accreditamento ECM nazionale (rif.<br />
n°9040283/9040284);<br />
Non appena ne riceverà comunicazione dal Ministero la segreteria organizzativa pubblicherà nella<br />
sezione “Residenziale” del sito www.<strong>italbioforma</strong>.org il numero di crediti attribuiti al corso.<br />
Il rilascio della certificazione dei crediti è subordinato alla partecipazione effettiva all’interno del<br />
<strong>programma</strong> formativo (100% delle ore di formazione): l’attestato ECM non verrà rilasciato a chi<br />
volesse eventualmente lasciare l’aula prima del termine previsto del <strong>programma</strong>
PROGRAMMA<br />
ID IBF: ECM230 Vers. del 26/11/2009<br />
Cod.: MOD06 PT7.5FR01<br />
Rev. 0<br />
Data: 21/01/2009<br />
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Programma<br />
orario Attività/Argomento relatore<br />
08.30-08.50 Registrazione dei partecipanti<br />
08.50-09.00 Benvenuto e presentazione<br />
Parte I – Le basi di un POCT<br />
09.00-09.30 Il documento SIMeL su POCT e la diagnostica decentrata P. Cappelletti<br />
09.30-10.00 EBM nel POCT: l’appropriatezza delle richieste<br />
Parte II – Esperienze organizzative multidisciplinari<br />
L. Di Ciano<br />
10.00-10.30 Il modello MultiLab: un’applicazione operativa E. Longhi<br />
10.30-11.00 Le responsabilità nell’organizzazione POCT<br />
11.00-11.30 Coffee break<br />
Parte III – La pratica con test POC<br />
R. Capuzzo<br />
11.30-12.00 Gestione della qualità analitica nel monitoraggio della TAO.<br />
Un’esperienza con i MMG<br />
F. Manoni<br />
12.00-12.30 Monitoraggio intraospedaliero della glicemia: dal reparto alla<br />
cartella clinica informatizzata<br />
M. Casati<br />
12.30-13.30 Fisiologia dell’equilibrio acido-base: significato dei principali L. Prencipe<br />
parametri emogasanalitici<br />
13.30-14.00 Discussione<br />
14.00-14.15 Compilazione test apprendimento e scheda valutazione evento<br />
14.15 Chiusura dei lavori<br />
Responsabile Scientifico<br />
Ermanno Longhi: Direttore Responsabile del Servizio di Medicina di Laboratorio di MultiMedica<br />
Comitato Scientifico<br />
Liliana Di Ciano – Milano<br />
Patrizia Forneris – Aosta<br />
Antonella Radice – Milano<br />
Arialdo Vernocchi – Treviglio-Caravaggio<br />
Relatori<br />
Piero Cappelletti: A.O. Santa Maria degli Angeli di Pordenone<br />
Marco Casati: A.O. San Gerardo di Monza<br />
Roberto Capuzzo: A.O. Villa Scassi di Genova Sampierdarena<br />
Liliana Di Ciano: MultiLab MultiMedica di Milano<br />
Ermanno Longhi: MultiLab MultiMedica di Milano<br />
Fabio Manoni: Azienda ULSS 17 di Monselice<br />
Lorenzo Prencipe: Università degli Studi di Milano e Milano Bicocca<br />
Provider ECM<br />
U f f i c i o F o r m a z i o n e G r u p p o M u l t i M e d i c a<br />
Via Milanese 300 – 20099 Sesto S.G. (MI)<br />
Referente: Roberta Polli<br />
Tel. 02.24209011 – fax 02.24209021 – e-mail: ufficio.formazione@multimedica.it<br />
Co-provider: S I M e L – Via Pochini 17/int.7 – Castelfranco Veneto (TV) - www.simel.it
PROGRAMMA<br />
ID IBF: ECM230 Vers. del 26/11/2009<br />
Segreteria organizzativa<br />
I T A L B I O F O R M A<br />
Via f.lli Bandiera 2/a – 20015 S. Lorenzo di Parabiago (MI)<br />
Tel. 0331552315 Fax. 0331.749754 e-mail: info@<strong>italbioforma</strong>.org<br />
Dal lun. al ven. dalle 09.30 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 17.30<br />
Referente: Raffaella Gnocchi (r.gnocchi@<strong>italbioforma</strong>.org)<br />
Cod.: MOD06 PT7.5FR01<br />
Rev. 0<br />
Data: 21/01/2009<br />
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Modalità di iscrizione<br />
Dipendenti Multimedia e Ospiti: contattare la Segreteria Organizzativa dopo essersi<br />
registrati al sito www.<strong>italbioforma</strong>.org 1<br />
Partecipanti esterni: contattare l’Ufficio Formazione di MultiMedica<br />
Come registrarsi al sito di Italbioforma:<br />
Per registrarsi al sito è necessario:<br />
1. connettersi a www.<strong>italbioforma</strong>.org<br />
2. cliccare sul link “Iscriviti ora!” di uno dei corsi attivi presenti sul sito<br />
3. premere il comando giallo “Registrati qui” presente nella videata successiva<br />
4. compilare in tutte le sue parti la scheda anagrafica che avrete in questo momento aperto<br />
5. autorizzare Italbioforma al trattamento dei dati personali<br />
6. dare la “Conferma” definitiva alla procedura di registrazione<br />
Poiché ai fini dell’attribuzione dei crediti ECM siamo tenuti ad inviare puntuali e dettagliati record<br />
sui partecipanti degli eventi accreditati al Ministero o alla Regione Lombardia è necessario<br />
autorizzare Italbioforma al trattamento dei dati personali prima dare la “Conferma” definitiva alla<br />
procedura di registrazione diversamente la richiesta non avrà seguito e non potrà essere inviato il<br />
messaggio e-mail contenente le credenziali d’accesso e le istruzioni per il loro utilizzo.<br />
Modalità di verifica dell’apprendimento<br />
I partecipanti saranno chiamati a compilare il questionario di verifica dell’apprendimento ed una<br />
scheda di valutazione del corso con particolare attenzione ai seguenti aspetti: rilevanza degli<br />
argomenti, qualità educativa ed efficacia dell’evento.<br />
Attestato di partecipazione<br />
L’attestato di frequenza valido per l’inserimento nel curriculum formativo sarà rilasciato a tutti<br />
coloro che parteciperanno al corso. Al fine di ottenere tale attestato si ricorda che è necessario<br />
presenziare al 100% delle ore di formazione<br />
Sponsor<br />
Questo evento è organizzato con il contributo di<br />
1 Poiché ai fini dell’attribuzione dei crediti ECM è necessario avere l’anagrafica completa degli utenti, Italbioforma ha<br />
stabilito che l’utente debba registrarsi al sito www.<strong>italbioforma</strong>.org prima di effettuare l’iscrizione ad un corso FAD o ad<br />
un evento Residenziale. La registrazione al nostro sito è finalizzata esclusivamente alla raccolta dell’anagrafica<br />
dell’utente ed è assolutamente gratuita: la registrazione consentirà inoltre l’accesso alla sezione dedicata alle SOPs<br />
tradotte dal dr. Roberto Rescaldani e alla sezione News curata dal prof. Ferruccio Mandler. Al termine della procedura di<br />
registrazione l’utente riceverà, in pochi minuti, una e-mail contenente le credenziali personali di accesso (“Profilo” e<br />
“Password”) che serviranno per accedere alla piattaforma FAD, per effettuare eventuali altre iscrizioni agli eventi<br />
formativi proposti e per scaricare gli attestati ECM laddove previsto.
PROGRAMMA<br />
ID IBF: ECM230 Vers. del 26/11/2009<br />
ABSTRACT<br />
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Il documento SIMeL su POCT e la diagnostica decentrata<br />
L’evoluzione tecnologica rende possibile l’esecuzione decentralizzata di molte analisi di laboratorio<br />
più vicine al paziente e, quando opportuno clinicamente ed organizzativamente, il POCT può<br />
rappresentare un’opzione integrativa ed integrata dell’attività del laboratorio istituzionale che può<br />
essere presa in considerazione per assicurare tempi di risposta abbreviati e conformi alle<br />
necessità cliniche dell’urgenza/emergenza.<br />
La definizione della missione di un laboratorio clinico è “fornire un servizio di consulenza sostenuto<br />
da adeguati supporti scientifici all’interno del laboratorio, al letto del paziente, nella pratica<br />
ambulatoriale e a livello domiciliare, che copra tutti gli aspetti dell’analisi di laboratorio compresi<br />
l’interpretazione dei risultati e suggerimenti su ulteriori indagini appropriate” (Dipartimento della<br />
Salute, Regno Unito, 1970). Secondo questa definizione, e secondo il consenso sempre maggiore<br />
raggiunto sulle competenze dei laboratori clinici (ISO 15189), il POCT è un aspetto dell’attività del<br />
laboratorio clinico e come tale rientra fra i compiti e le responsabilità del laboratorio stesso.<br />
Anche i documenti di accreditamento/certificazione prospettano la necessità che l’attività del POCT<br />
venga riconosciuta e regolamentata all’interno di una chiara definizione delle responsabilità. Se la<br />
responsabilità è, come recitano le Leggi regionali della Lombardia, Marche e Friuli-Venezia Giulia,<br />
affidata al Direttore di Laboratorio istituzionale, l’accreditamento/certificazione riconosce il<br />
POCT come parte dell’attività complessiva del Servizio di laboratorio. In caso di<br />
responsabilità assegnata al Direttore della struttura operativa dove ha sede il POCT, invece, le<br />
procedure di accreditamento dovranno essere forzatamente plurime e differenziate (una visita per<br />
ogni singolo POCT) con aumento dei costi e della complessità operativa.<br />
Oltre al problema della responsabilità generale sulla qualità del servizio, nel caso del POCT vanno<br />
analizzati e risolti alcuni nodi critici:<br />
qualificazione e formazione del personale per eseguire l’analisi<br />
controllo di qualità, valutazione e miglioramento della qualità<br />
scelta della strumentazione<br />
predisposizione, implementazione e diffusione delle procedure operative<br />
Tutti questi aspetti rientrano nella politica generale del POCT che dovrebbe avere inizio con la<br />
creazione di un gruppo di lavoro coordinato dal Direttore di laboratorio e con la partecipazione<br />
della Direzione Sanitaria, dei Direttori dei Dipartimenti/unità Operative d’Urgenza e sedi possibili di<br />
POCT. E’ questo gruppo di lavoro che dovrebbe avere il compito di analizzare l’appropriatezza del<br />
POCT come scelta organizzativa piuttosto che l’attivazione della posta pneumatica o la<br />
connessione bidirezionale fra Unità Operative e Laboratorio.<br />
Una volta realmente documentata la necessità del POCT, di seguito vanno analizzate le opzioni<br />
presenti a livello commerciale e va avviata la procedura di acquisto nella quale devono essere<br />
coinvolti sicuramente il laboratorio e le sedi di attivazione del POCT. I criteri di valutazione e scelta<br />
della strumentazione devono basarsi sulle specifiche di qualità delle analisi da eseguire. Le<br />
specifiche di qualità (accuratezza e precisione, in primis) dovranno basarsi sulle necessità cliniche<br />
(gerarchia dei criteri) ed essere uguali a quelle dei metodi in uso presso il laboratorio<br />
“centralizzato”. Le specifiche di qualità della maggior parte delle analisi di laboratorio sono oggi<br />
disponibili e facilmente ottenibili da varie fonti.<br />
Di seguito, una volta acquisita la strumentazione, il laboratorio deve sviluppare le procedure e le<br />
istruzioni operative, deve farsi carico di istruire e certificare il personale incaricato<br />
all’esecuzione delle analisi esclusivamente pensate per il POCT ed infine sviluppare la procedura<br />
di controllo ed assicurazione di qualità.
PROGRAMMA<br />
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EBM nel POCT: l’appropriatezza delle richieste<br />
La EVIDENCE BASED LABORATORY MEDICINE si basa sull’esplicito e prudente impiego delle<br />
migliori prove nell’utilizzo di un test diagnostico al fine di prendere decisioni circa la cura di un<br />
singolo paziente.<br />
La piramide delle Evidenze, che si fonda su Studi Preliminari – Opinioni di Esperti – Case Report –<br />
Serie di casi – Studi caso controllo – Studi di Coorte e Metanalisi di Clinical Trial, costituisce il<br />
livello di prova della Evidence Based Laboratori Medicine.<br />
I livelli di prova danno la forza alle raccomandazioni per l’utilizzo di tests appropriati per meglio<br />
curare le patologie dei singoli pazienti e per mettere a disposizione di classi di soggetti procedure<br />
diagnostiche più idonee.<br />
Uno degli aspetti più evidenti della confusione attuale nell’interpretare la medicina di laboratorio è<br />
la identificazione dei POCT. Esamifici e Esternalizzazioni?<br />
Si cercherà nel corso del Convegno di dare risposte appropriate.<br />
Il modello MULTILAB: un’applicazione operativa<br />
Viene presentata l’implementazione, la gestione di 3 stazioni POCT collocate nei tre ospedali del<br />
gruppo Multimedica che hanno esternalizzato gli esami di laboratorio.<br />
La scelta di questo modello di gestione dei POCT appare alla luce della nostra esperienza<br />
responsabilità e soprattutto una condivisione con tutti gli operatori interessati. È un modo nuovo di<br />
fare POCT rispetto al passato.<br />
Le responsabilità nell’organizzazione POCT<br />
L’affermarsi della pratica diagnostica presso i reparti ha portato ad una progressiva necessità di<br />
decentralizzazione del laboratorio di analisi.<br />
Al fine di mantenere un elevato livello qualitativo delle analisi decentrate, i laboratori devono porre<br />
la massima attenzione a tutti gli aspetti che permettano di avere un sufficiente controllo degli<br />
strumenti analitici installati presso i reparti, spesso gestiti da personale non specializzato.<br />
Attraverso lo sviluppo di adeguati sistemi informatici di collegamento e la disponibilità di sistemi<br />
analitici di altro profilo tecnologico sarà quindi possibile una costante verifica delle prestazioni<br />
strumentali ed una gestione del Controllo Qualità. Il raggiungimento di questi obiettivi si persegue<br />
attivando un processo di centralizzazione e monitoraggio delle attività periferiche attraverso<br />
un collegamento via intranet, o VPN, con collegamento di tutti gli strumenti installati. L’integrazione<br />
del sistema informatico di laboratorio (LIS) al software di controllo remoto degli analizzatori,<br />
garantisce la tracciabilità dei dati analitici ed anagrafici prodotti.<br />
Tutto ciò consente di seguire l’attività di reparti e di applicare la medesima gestione operativa del<br />
Laboratorio Centrale, ed in particolare le responsabilità legate all’esecuzione ed alla produzione di<br />
un referto rispettino i criteri tipici del laboratorio di analisi, di ridurre i tempi di non operatività degli<br />
strumenti, di ridurre l’impegno orario del personale tecnico del laboratorio dedicato alla<br />
manutenzione ed al primo intervento. Inoltre consente di garantire la tracciabilità delle attività sui<br />
singoli campioni fino all’archiaviazione dei risultati nell’archivio informatizzato del laboratorio<br />
diventando quindi parte integrante della cartella clinica informatizzata del paziente.<br />
Fisiologia dell’equilibrio acido-base: significato dei principali parametri emogasanalitici<br />
Nella valutazione del paziente in condizioni critiche, il quadro emogasanalitico gioca un ruolo<br />
chiave. I parametri emogasanalitici possono essere suddivisi in tre sottogruppi, riconducibili<br />
rispettivamente all’ossigenazione, ai parametri metabolici correlati e all’equilibrio acido-base.<br />
Poiché ogni sottogruppo comprende numerosi parametri, la quantità dei dati da interpretare può<br />
essere notevole e quindi può essere necessaria un attenta valutazione e preparazione per una<br />
corretta interpretazione.
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L’obiettivo didattico: accrescere le conoscenze teoriche e stimolare comportamenti appropriati ai<br />
fini di una sempre maggior corretta interpretazione dei dati e conseguente trattamento del<br />
paziente.<br />
Monitoraggio intraospedaliero della glicemia: dal reparto alla cartella clinica informatizzata<br />
Nell’ultimo decennio la diagnostica di Laboratorio ha subito due grandi processi d’innovazione<br />
tecnologica; da un lato una spinta centripeta, di consolidamento su un'unica piattaforma<br />
strumentale di numerosi test di laboratorio, dall’altro una spinta centrifuga caratterizzata dallo<br />
sviluppo di test che possono essere direttamente eseguiti al letto del paziente (analisi decentrate).<br />
Nello stesso tempo, l’estensione dei processi di certificazione ISO 9000 ha permesso di diffondere<br />
una maggiore cultura dei sistemi qualità anche nei laboratori clinici. Restano tuttavia profonde<br />
lacune sulla gestione della qualità delle analisi decentrate. In questo senso, il progetto qui<br />
presentato sul monitoraggio intraospedaliero della glicemia, mostra come possa essere sviluppato<br />
un modello di gestione della qualità anche per le analisi decentrate, riducendo ed eliminando<br />
potenziali rischi per il malato.<br />
La misura della glicemia al letto del malato, è uno degli esami più utilizzati in ambito<br />
intraospedaliero: si pensi che in un'Azienda Ospedaliera di grandi dimensioni, quale il San Gerardo<br />
di Monza, ne sono eseguite annualmente circa 100.000 da parte di circa 1.000 operatori.<br />
Gli obiettivi del progetto si sono focalizzati sull’addestramento e la verifica degli operatori che<br />
eseguono la glicemia al letto del malato, sulla tracciabilità automatica dei dati delle glicemia, sul<br />
monitoraggio della qualità analitica e sulla riduzione dei rischi di sistema, in particolare: l’utilizzo<br />
dello strumento di misura della glicemia (glucometri) da parte di un operatore non addestrato, l’uso<br />
dei glucometri in situazioni di “fuori controllo” , l’errata identificazione del paziente e l’errata<br />
trascrizione dei risultati.<br />
Grazie all’utilizzo di glucometri tecnologicamente evoluti (Accu-Chek Inform, Roche Diagnostics),<br />
si è potuto interconnettere informaticamente gli strumenti dislocati nei reparti al laboratorio<br />
centrale, permettendo un totale controllo delle loro performance e funzionalità.<br />
Sono quindi stati creati sette punti di sicurezza intorno al paziente.<br />
1) Creazione di una procedura e di un’istruzione operativa aziendale, sulla base di linee guida<br />
internazionali (NCCLS C30-A2), sul monitoraggio della glicemia mediante l’uso di<br />
glucometri e allestimento di un corso con verifica per gli operatori da abilitare all’uso degli<br />
strumenti.<br />
2) Accesso all’uso dello strumento solo per il personale abilitato, mediante identificazione con<br />
codice a barre automatica e tracciabilità dell’operatore.<br />
3) Esecuzione del controllo di qualità ogni 24 ore per monitorare le performance degli<br />
strumenti ed attivazione di un blocco strumentale in caso di problemi.<br />
4) Identificazione automatica del lotto della striscia di misura da usare con eventuale blocco in<br />
caso di incongruenze.<br />
5) Identificazione automatica del paziente mediante lettura del codice a barre di ricovero<br />
presente sul braccialetto al polso del paziente.<br />
6) Inserimento di commenti pre-codificati in caso di valori critici.<br />
7) Trasferimento automatico e computerizzato dei risultati ottenuti nella cartella clinica<br />
informatizzata.<br />
Il progetto ha permesso di ridurre drasticamente, se non eliminare alla radice i rischi legati ad una<br />
incorretta esecuzione della glicemia eseguita in reparto. Tutte le misure sono ora abbinate sia al<br />
paziente sia all’operatore autorizzato che ha eseguito l’analisi. Il dato è trascritto automaticamente<br />
nella cartella clinica informatizzata eliminando potenziali errori di trascrizione. Considerati i<br />
vantaggi offerti dal sistema e l’elevata compliance degli operatori, il progetto, inizialmente limitato<br />
ad alcune Unità Operative è in procinto di essere esteso a tutta l’Azienda Ospedaliera.
PROGRAMMA<br />
ID IBF: ECM230 Vers. del 26/11/2009<br />
Cod.: MOD06 PT7.5FR01<br />
Rev. 0<br />
Data: 21/01/2009<br />
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Anche per le analisi decentrate così come per i test eseguiti in laboratorio è quindi possibile<br />
implementare modelli di sistema di qualità che potrebbero permetterne un uso corretto e sicuro.