documento impianto Amariana2012 - Protezione Civile
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COMUNE DI AMARO<br />
DIREZIONE CENTRALE RISORSE RURALI, AGROALIMENTARI E FORESTALI<br />
SERVIZIO DEL CORPO FORESTALE REGIONALE<br />
STAZIONI FORESTALI DI TOLMEZZO E GEMONA DEL FRIULI<br />
PROTEZIONE CIVILE DELLA REGIONE<br />
CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO<br />
- DISTACCAMENTO DI TOLMEZZO -<br />
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DOCUMENTO DI IMPIANTO<br />
1 ) - Premessa: le linee guida generali per l’esercitazione<br />
2 ) - Tema e obiettivi dell'esercitazione “ Monte Amariana – Fuoco in Pineit 2012”<br />
3 ) - L'ambiente operativo: fattori di criticità e aggravamento del fuoco, risorse per lo spegnimento,<br />
valutazioni su sicurezza e rischi per gli operatori<br />
4 ) - Amministrazioni ed Enti partecipanti<br />
5 ) - Le operazioni<br />
5.a - Operazioni previste e loro sequenza<br />
5.b - Settori da attivare<br />
5.c - Personale e mezzi impiegati<br />
5.d - Canali comunicazione radio assegnati<br />
6 ) - Allegati:<br />
6.a - elenco indirizzatari del presente <strong>documento</strong><br />
6.b - cartografia dei luoghi fasi e settori<br />
6.c - schemi operativi dei settori<br />
1) – PREMESSA<br />
L’esercitazione antincendio boschivo denominata “ Monte Amariana – Fuoco in Pineit 2012” rientra tra le due<br />
o tre che annualmente il Servizio del CFR - Struttura stabile centrale per l'attività di prevenzione sugli incendi<br />
boschivi si propone di organizzare con particolare cura assieme alle Stazioni forestali e le altre componenti del<br />
sistema regionale di protezione civile.<br />
I contenuti di questa tipologia di esercitazioni mirano a mantenere “allenate” le varie componenti del sistema AIB<br />
locale in prossimità della campagna invernale o estiva ed offrire ai partecipanti l’occasione di cooperare anche tra<br />
forze d’intervento che non hanno modo di farlo usualmente o nel caso di reali situazioni d’intervento.<br />
Tali occasioni sono pertanto preziose per verificare la interoperabilità delle attrezzature, l’applicazione e<br />
l’aggiornamento delle procedure operative e l’uso di quante più tecniche d’intervento - anche specialistiche- che<br />
il sistema AIB regionale è in grado di espletare.<br />
Nella consapevolezza di quanto sopra, da alcuni anni le esercitazioni organizzate dal CFR, in accordo con le altre<br />
componenti del sistema AIB, si riferiscono alle linee guida generali di seguito indicate:<br />
1) Favorire lo scambio ed il confronto tra le componenti AIB regionali operanti in giurisdizioni territoriali<br />
confinanti<br />
2) Diffondere e supportare l'impiego delle procedure per la direzione delle operazioni di spegnimento per<br />
favorirne la conoscenza a tutti i livelli riducendo così i tempi necessari per organizzare l'intervento<br />
3) Impiegare le attrezzature in dotazione in modo integrato, interdipendente e secondo precise logiche<br />
operative. In particolare le attrezzature idrauliche andranno impiegate secondo la sequenza: 1- intervento di<br />
attacco urgente; 2 – allestimento del sistema idraulico di rifornimento al settore di attacco; 3 - modificazione<br />
delle linee di attacco e rifornimento secondo l'evoluzione dell'incendio.<br />
4) Verificare le capacità di trasportare l'acqua a distanza medio - lunga allestendo sistemi idraulici efficaci in<br />
tempi accettabili individuando possibili tecniche ed attrezzature che riducano i tempi necessari (metodi di<br />
stendimento meccanizzati, impiego delle motopompe in tandem, maggior cura nella progettazione delle<br />
linee)<br />
5) Sensibilizzare gli operatori rispetto ai rischi di infortunio favorendo l’attuazione di procedure corrette e<br />
comportamenti consapevoli<br />
6) Favorire esperienze di coordinamento operativo e collaborazione in particolare con il C.N.VV.F. soprattutto<br />
nei casi di incendio di interfaccia urbano-foresta<br />
7) Applicare, se possibile, tecniche di elicooperazione al fine di mantenere alta la capacità del sistema AIB di<br />
ottimizzare l’impiego del mezzo aereo;<br />
8) Proporre esperienze di intervento in condizioni di oscurità verificando i presupposti necessari per farlo in<br />
sicurezza , l’efficienza delle attrezzature e l'addestramento del personale in tali condizioni;<br />
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La presente esercitazione toccherà tutti i punti indicati ad eccezione di quello riguardante l’attività notturna e, in<br />
aggiunta:<br />
a- verrà anche condotta una attività di manutenzione della riserva idrica AIB realizzata a suo tempo<br />
dall’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Tolmezzo in località “Vallacunin”(WGS84 - 13713E;<br />
462340N);<br />
b- nel caso vi sia disponibilità di volo residua, verrà collaudata - con prova di avvicinamento e elisbarco di<br />
personale - una piazzola per elicottero realizzata in loc. Gridezzo (WGS 84 : 130851E; 462224N).<br />
2) TEMA DELL'ESERCITAZIONE<br />
E’ segnalato un incendio originatosi nella zona del Monte Amariana nel tardo pomeriggio del 9 giugno 2012. La<br />
segnalazione è avvenuta dopo il passaggio di un forte temporale caratterizzato da elevata attività elettrica ma<br />
che ha scaricato pioggia nelle vallate più a Est. Conseguentemente, un fulmine caduto in località Piceit sulla<br />
strada che porta in località Lisagn di Sopra in Comune di Amaro, ha provocato l’accensione di un focolaio<br />
d’incendio propagatosi abbastanza rapidamente causa la vegetazione di conifere, sottobosco e lettiera<br />
disidratate.<br />
Le operazioni di spegnimento nella serata del 9 giugno sono state condotte da terra e con l’ausilio di elicottero<br />
che ha operato brevemente fino alle effemeridi; le operazioni hanno consentito di contenere l’incendio nella<br />
parte alta escludendo con buona probabilità che tale parte si riaccenda mentre, la coda dell’incendio non è da<br />
ritenersi definitivamente spenta.<br />
Dato il terreno impervio e accidentato e il tipo di combustibile incendiabile che non consentono di condurre<br />
durante la notte ulteriori attività di spegnimento con il necessario grado di sicurezza, le operazioni vengono<br />
sospese.<br />
Prevedendo che durante la notte il fronte di fuoco possa progredire in discesa alimentato dalla brezza di monte,<br />
trovando ostacolo nell’umidità notturna, si suppone che l’incendio nella successiva mattinata del 10 giugno si<br />
presenti ancora contenuto tra i tornanti bassi della strada per Lisagn.<br />
Viene conseguentemente stabilito un piano d’attacco per il giorno successivo che prevede l’attacco diretto con<br />
acqua mediante l’impiego di moduli Integrati sia scarrabili che elitrasportabili, l’uso di motopompe a media ed<br />
alta pressione, l’impiego dell’elicottero con benna in particolare per mettere in sicurezza la parte alta e spegnere<br />
nelle zone non raggiungibili dal personale a terra.<br />
Verrà inoltre elitrasportata una squadra di operatori e relativi materiali che provvederà a manutentare l’invaso<br />
d’acqua per fini AIB realizzato da parte del Corpo Forestale Regionale nella località Vallacunin in previsione<br />
dell’impiego eventuale di mezzi COAU – elicottero Erickson Air Crane S64 F – nel caso l’incendio si aggravasse<br />
fortemente.<br />
Verranno successivamente simulati scenari di aggravamento dell’incendio che richiederanno la modifica dello<br />
schieramento d’attacco al fuoco in particolare al fine di proteggere due stavoli e impedire l’espansione del fuoco<br />
sul versante in destra orografica del Rio Feltron e comunque per mantenere l’incendio contenuto a monte della<br />
confluenza con il Rio Touf.<br />
3) L'AMBIENTE OPERATIVO:<br />
FATTORI DI CRITICITÀ E AGGRAVAMENTO DEL FUOCO, RISORSE PER LO<br />
SPEGNIMENTO, VALUTAZIONI SU SICUREZZA E RISCHI PER GLI<br />
OPERATORI<br />
Morfologia generale e vegetazione:<br />
La zona interessata dall’incendio è posta sui versanti Sud del Monte Amariana tra le quote di 420 e 620 m s.l.m. e<br />
riguarda la parte bassa , prossima ad Amaro, del bacino idrografico dei Rii Feltron, Fontanaz e Touf la zona<br />
dell’incendio assume il toponimo di “Peneit di Amaro”.<br />
La morfologia dei luoghi è caratterizzata da forti pendenze , i Rii sono fortemente incassati con sponde acclivi e<br />
conseguentemente occorrerà considerare, ai fini della previsione della progressione del fuoco e della sicurezza<br />
per gli operatori, l’effetto camino che tali condizioni morfologiche comportano.<br />
La vegetazione è costituita da bosco di resinose , principalmente pino nero, a diversi stadi di evoluzione e con<br />
presenza di latifoglie (carpini, salici, ecc) in percentuale variabile . Il sottobosco è costituito da vegetazione<br />
erbacea e arbustiva o rinnovazione di pino spesso in continuità con il combustibile arboreo. Si stima quindi che<br />
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l’incendio possa interessare le chiome degli alberi fino a divenire incendio di chioma di tipo indipendente se<br />
divagasse sui versanti in destra dei Rii indicati e procedesse quindi in favore di pendenza.<br />
Il corso dei Rii principali può costituire un fattore di discontinuità del combustibile che, nelle condizioni migliori,<br />
può rappresentare una linea di arresto del fronte d’incendio; purtroppo tali Rii non presentano con costanza<br />
acqua in superficie soprattutto nei periodi propizi allo sviluppo d’incendi e larghezza tale da farli ritenere<br />
“naturalmente insuperabili dal fronte di fiamme avanzante.<br />
Altri punti di interruzione del combustibile (sia in senso verticale che orizzontale) potenzialmente sfruttabili ai fini<br />
dello spegnimento sono rappresentati da alcuni versanti franosi (sfasciumi e ghiaie) in cui il combustibile è<br />
ridotto , diviene solo erbaceo o addirittura assente.<br />
Strutture abitative, viabilità e infrastrutture:<br />
La viabilità<br />
La zona è attraversata da una strada asfaltata caratterizzata da scarpate di monte e valle a pendenza piuttosto<br />
accentuata e spesso impraticabili, dalla sede viabile di ampiezza piuttosto ridotta e da alcune piazzole di<br />
scambio.<br />
Le caratteristiche della viabilità non possono farla considerare una sicura ed efficace linea di arresto dell’incendio<br />
anche nel caso il fronte progredisse in discesa di conseguenza si dovrà presidiare con forze di intervento<br />
adeguate tali linee.<br />
La Viabilità è percorribile con autobotti medie ma non consente l'incrocio agevole tra veicoli anche se leggeri<br />
pertanto, dovrà essere rivolta particolare alla regolazione del traffico dei mezzi operativi e sarà necessario<br />
richiedere al Comune una ordinanza di limitazione del traffico durante lo svolgimento delle operazioni.<br />
Sono presenti alcune piazzole o ridotti allargamenti dove è possibile far sostare esclusivamente i mezzi<br />
indispensabili al trasporto delle attrezzature ma non tutti quelli degli operatori.<br />
Edifici fabbricati, altri insediamenti civili<br />
Sono presenti due siti sensibili rappresentati da due casolari. Sono collocati nella parte bassa dell’area incendiata,<br />
a quota 420 sotto strada in prossimità della confluenza tra il Rio Feltron e il Rio Touf ; tali siti vanno protetti nel<br />
caso il fronte si avvicini.<br />
Risorse idriche<br />
E’ presente un acquedotto con stazione di presa poco a monte del ponte sul Rio Touf; tale stazione di presa o<br />
l’uscita del troppo pieno, collocata lungo la strada poco più a valle del ponte, rappresentano la fonte di<br />
approvvigionamento idrico per lo spegnimento.<br />
I vari Rii possono rappresentare una fonte di approvvigionamento solo quando vi sia lo scorrimento dell’acqua in<br />
superficie in quantità utile (l’acqua scorre in superficie nei periodi di non forte siccità, a volte scorre sotto il letto<br />
ghiaioso).<br />
Ancora più a valle, lungo la strada , in prossimità di un’altra stazione intermedia dell’acquedotto, sono presenti dei<br />
prati ove è eventualmente possibile collocare un vascone accessibile dall’elicottero; tale vascone andrà rifornito<br />
con una breve linea di manichette da autobotti le quali possono agevolmente accedere e girare nella predetta<br />
piazzola dell’acquedotto.<br />
Utile bacino in quota è costituito dall’invaso AIB della capacità di 450 mc realizzato in Vallaconin; tale invaso<br />
potrà eventualmente fungere da fonte di approvvigionamento anche per elicotteri del COAU qualora richiesti.<br />
Elettrodotti, fili a sbalzo, altri ostacoli al volo.<br />
Nella zona operativa non sono presenti elettrodotti e non sono stati rilevati fili a sbalzo o altri cavi che possano<br />
costituire ostacolo al volo.<br />
Fattori di criticità e aggravamento del fuoco, risorse per lo spegnimento, valutazioni su sicurezza e rischi<br />
per gli operatori<br />
Sintetizzando, i fattori di criticità che riducono l'efficacia dello spegnimento o costituiscono aggravamento del<br />
fuoco sono:<br />
• L’accentuata pendenza e accidentalità dei luoghi;<br />
• La vegetazione densa con significativa presenza di specie resinose in continuità verticale e orizzontale ;<br />
• Possibile repentino mutamento del fronte dall’avanzamento in discesa all’avanzamento in favore di<br />
pendenza qualora si verifichi il superamento delle linee di arresto previste (naturali, artificiali o in esito<br />
dell’attacco con acqua)<br />
• Rifornimento idrico puntiforme e necessità di distribuzione ai punti di attacco e di presidio del fronte;<br />
• Poche possibilità di montare in luoghi idonei a ridosso del fronte vasconi di rifornimento per l’elicottero<br />
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• Viabilità con carreggiata stretta e piazzole di scambio poco frequenti<br />
I fattori sopra richiamati comportano per gli operatori i rischi di infortunio normalmente derivanti dalla attività<br />
antincendi. In particolare si rammentano:<br />
Transito e posizionamento sicuro dei veicoli - Nell'ambito della esercitazione andrà organizzato e regolamentato<br />
il transito razionale dei mezzi sulla viabilità. La sosta dei mezzi , verso specifiche direzioni di fuga, dovrà essere<br />
curata in modo tale da poterne simulare il ritiro rapido e senza intralci su posizioni di sicurezza qualora la zona<br />
fosse interessata dal fronte dell’incendio.<br />
Rischio di cadute dall’alto - Per il superamento delle scarpate, di limitati salti o per consentire il raggiungimento di<br />
focolai da bonificare , andranno impiegate tecniche alpinistiche per assicurare gli operatori e impedirne la caduta<br />
o il rotolamento dall’alto. Le tecniche in questione verranno applicate esclusivamente da parte del personale<br />
forestale specializzato anche in favore dei volontari componenti i vari settori d’attacco<br />
Rischio di caduta di gravi dall’alto - Sarà possibile che il movimento di personale e/o di tubature provochi la<br />
movimentazione di pietrame e sassi che potrebbero cadere e interessare gli addetti. Andrà pertanto impiegato<br />
sempre il casco in dotazione e prestata molta attenzione nel muoversi evitando le aree particolarmente instabili.<br />
Rischio in manovre di elicooperazione - Il personale che opererà in vicinanza dell’elicottero , nella predisposizione<br />
dei materiali da elitrasportare, nell’imbarco e nello sbarco in quota dovrà attuare le procedure e le attenzioni<br />
definite nelle procedure operative. Andranno comunque seguite le indicazioni del personale di conduzione<br />
dell’aeromobile ivi compreso quello specialista del CFR.<br />
Rischio nell’impiego di motoseghe – Il personale che fosse impiegato per il taglio di vegetazione mediante<br />
motosega dovrà essere formato e dovrà impiegare i DPI previsti per tale mansione .<br />
Rischi da agenti biologici - nel territorio in esame sono osservate sia presenza di zecche che di vipere; si dovrà<br />
pertanto aver cura di indossare il previsto abbigliamento che non lasci scoperte parti del corpo e di prestare<br />
attenzione nel portare le mani a terra.<br />
Al fine di gestire eventuali infortuni, sempre possibili anche nel corso delle esercitazioni, visto il numero previsto<br />
dei partecipanti, sarà richiesta alla Sala Operativa della <strong>Protezione</strong> <strong>Civile</strong> Regionale la presenza presso base<br />
incendio di una squadra C.R.I. dotata di ambulanza. Nel corso dell'esercitazione verrà simulato un infortunio<br />
avvenuto a carico di un operatore.<br />
5) AMINISTRAZIONI ED ENTI PATECIPANTI<br />
Le Amministrazioni nonché gli Enti e/o Consorzi partecipanti all’esercitazione ed a vario titolo direttamente<br />
coinvolte nella stessa sono le seguenti:<br />
• Sistema regionale Antincendi boschivi<br />
a) Direzione centrale risorse rurali, agroalimentari e forestali<br />
• Servizio del Corpo Forestale Regionale<br />
• Stazioni For.li di Gemona del Friuli, Attimis, Coseano, Cividale, Tarcento<br />
• Stazioni For.li di Tolmezzo, Ampezzo, Moggio Udinese<br />
b) <strong>Protezione</strong> civile della regione<br />
• Sala operativa regionale<br />
c) Distretto volontari di protezione civile del Gemonese (12 squadre)<br />
• Squadra del Comune di<br />
• Amaro (ospitante)<br />
• Artegna, Bordano, Buia, Forgaria nel Friuli, Gemona del Friuli, Majano, Montenars, Osoppo,<br />
Ragogna, Trasaghis, Venzone,<br />
d) Volontari dell’area Tolmezzina (4 squadre)<br />
• Squadra del Comune di<br />
• Cavazzo Carnico, Moggio Udinese, Tolmezzo, Verzegnis<br />
● Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco<br />
● Croce Rossa Italiana<br />
6) LE OPERAZIONI DEL GIORNO 10 GIUGNO 2012<br />
6.a Operazioni previste e loro sequenza<br />
In tale giornata si eseguiranno le seguenti operazioni:<br />
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• Ore 8,00 Ammassamento forze richieste sera precedente presso base incendio Campo Sportivo Amaro<br />
• Briefing iniziale con capi squadra<br />
• Attivazione dei vari settori<br />
• Verifica materiali , mezzi e ripartizione nei settori di attacco<br />
• Avvio attività elitrasporto per Vallacunin e attività manutenzione dell’invaso<br />
• Partenza settori attacco diretto 4 , 3, 1 nell’ordine<br />
• Partenza settore sollevamento e rifornimento idrico<br />
• Partenza settore vascone elicottero<br />
• Esecuzione delle attività assegnate ai vari settori per la fase 1 dell’esercitazione<br />
• Verifica del funzionamento del sistema di spegnimento relativo alla fase 1<br />
• Ore 10,00 – 10,30 circa Avvio della seconda fase dell’esercitazione e riposizionamento conseguente dei<br />
settori<br />
• Partenza settore attacco con modulo elitrasportabile M1<br />
• Partenza settore d’attacco 2 (VV.F., moduli e linea a.p. da stavoli)<br />
• Esecuzione simulazione del soccorso ad infortunato con elitrasporto personale CRI in Vallacunin<br />
• Verifica esecuzione fase 2 dell’esercitazione<br />
• Ore 12,00 - Ordine di recupero materiali e rientro presso base incendio dei vari settori per debriefing<br />
• Ore 13,30 - Pranzo a cura dell’amministrazione ospitante<br />
• Ore 15,00 abbandono zona esercitazione e rientro alle sedi<br />
6.b Settori da attivare<br />
Direzione esercitazione<br />
Settore logistica e smistamento<br />
Settore viabilità e trasporti<br />
Settore comunicazioni<br />
Settore sicurezza e gestione emergenze<br />
Settore elicooperazione<br />
Per la Fase 1:<br />
Settore Vallacunin – Squadre elitrasportate di manutenzione invaso<br />
Settore 4 - attacco diretto con acqua (alta pressione Scam Tolmezzo )<br />
Settore 3 - attacco diretto con acqua (alta pressione con moduli scarrabili )<br />
Settore 1 - attacco diretto con acqua (alta pressione con Scam Cividale)<br />
Settore Vascone elicottero – In cooperazione con VV.F.<br />
Settore sollevamento e rifornimento idrico (media pressione 400 l/min)<br />
Per la fase 2<br />
Settore M1 – attacco diretto con modulo elitrasportabile<br />
Settore 2 - Stavoli e tornante – attacco diretto con acqua e rifornimento modulo M1<br />
Rischieramento dei settori 4, 3 , 1 per l’esecuzione dei nuovi compiti assegnati (arretramento in zona<br />
sicura , modifica, riposizionamento e/o potenziamento linee di attacco diretto),<br />
6.c Personale e mezzi impiegati per settore<br />
Di seguito si indicano i soli partecipanti al settore direzione operazioni, gli altri compiti verranno assegnati<br />
in occasione del briefing con i capi squadra previsto il 5 giugno o al momento dell’esercitazione secondo<br />
necessità.<br />
Direzione esercitazione e coordinamento operazioni<br />
• Stazione forestale di Tolmezzo: Responsabile S.F. o suo sostituto<br />
• VV.F. Udine: funzionario Comando Provinciale o distaccamento di Tolmezzo<br />
• Volontariato di P.C. : Coordinatore distretto Volontari<br />
• <strong>Protezione</strong> civile della regione: Tecnico di collegamento<br />
• Rappresentante amministrazione comunale<br />
• Funzionario del servizio del CFR<br />
6.d Canali comunicazione radio assegnati<br />
• Tra Direzione e settori operativi ……………………… CH 4<br />
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• Interne al settore……. secondo quanto alle successive schede<br />
• Elicottero ed elicooperazione …………………………... CH 16<br />
8) – DOCUMENTO DI RIFERIMENTO<br />
Unicamente il presente <strong>documento</strong> di <strong>impianto</strong> corredato delle relative cartografie nonché specifici avvisi<br />
(manifestini) apposti all’albo del Comune e/o in località strategiche con i quali si dà avviso alla popolazione<br />
dell’effettuazione dell’esercitazione e chiusura strada .<br />
Per quanto riguarda le operazioni, queste verranno effettuate nella massima sicurezza ed unicamente alla<br />
presenza di personale forestale che si renderà garante del rispetto della normativa vigente in materia.<br />
9) SICUREZZA – RESPONSABILITA’<br />
Premessa la tassativa necessità per tutti i soggetti partecipanti di avere frequentato i corsi di formazione previsti<br />
per l’abilitazione alle attività AIB, è obbligatorio :<br />
a) di indossare in ogni fase dell’esercitazione (tranne che nei briefing iniziali e finali) i D.P.I. completi così<br />
come previsto dalla vigente normativa –<br />
b) di utilizzare unicamente materiali e/o attrezzature conformi alle vigenti normative di sicurezza –<br />
c) di utilizzare i veicoli in dotazione nel pieno rispetto delle normative del C.d.S. non potendosi<br />
assolutamente individuare l’esercitazione come un’attività in emergenza<br />
d) non lanciare getti d’acqua verso persone o verso oggetti instabili<br />
e) impiegare gli otoprotettori in vicinanza delle attrezzature a motore quali motopompe o moduli integrati<br />
botte-pompa<br />
f) rispettare tassativamente tutte le previsioni normative di cui alla L. 125/2001;<br />
● Responsabile dell’esercitazione:<br />
1. Per la parte esecutiva il D.O.S. individuato nel responsabile della Stazione forestale di Tolmezzo<br />
o suo sostituto (territorialmente competente) .<br />
2. Per ciascun settore operativo specifico gli addetti del Corpo Forestale Regionale e/o Corpo<br />
Nazionale dei Vigili del Fuoco individuati come Capi Settore e, dove questi non presenti, i Capi<br />
Squadra designati delle Squadre Comunali A.I.B.<br />
Nelle fasi dell'esercitazione ove è previsto l'intervento dell'elicottero , si dovranno eseguire esattamente tutte le<br />
indicazioni fornite dal personale preposto (specialista della Ditta esercente il servizio di volo , personale del CFR<br />
specialista in elicooperazione) .<br />
10) – NOTE E/O DISPOSIZIONI<br />
A cura dei Capisquadra A.I.B. e/o dei Coordinatori Comunali di <strong>Protezione</strong> <strong>Civile</strong>, prima dell’inizio di ogni attività,<br />
dovranno essere compilati i registri cronologici assicurativi in dotazione ai vari Comuni .<br />
Non potrà partecipare all’esercitazione:<br />
personale che non abbia al seguito e non indossi regolare D.P.I. ,<br />
personale appartenente a Squadre i cui rappresentanti non abbiano partecipato al briefing del giorno 5<br />
giugno 2012<br />
personale che si rifiuti di ottemperare alle disposizioni del D.O.S. e/o dei Capi Settore<br />
E’ fatto obbligo al personale volontario che interverrà all’esercitazione di lasciare tutti i mezzi con le chiavi nel<br />
quadro, un tanto alla luce di esigenze operative impreviste che necessitino di spostare il mezzo.<br />
La Direzione dell’esercitazione si riserva in qualsiasi momento di effettuare quelle variazioni operative al<br />
programma che dovessero essere ritenute necessarie al mantenimento delle condizioni di sicurezza dei soggetti<br />
partecipanti e/o di soggetti terzi.<br />
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Il presente <strong>documento</strong> è stato redatto in esito agli incontri tenuti dal gruppo di pianificazione allo scopo<br />
costituito ed al quale hanno contribuito rappresentanti di tutte le Organizzazioni ed Enti partecipanti.<br />
Il <strong>documento</strong> è stato approvato dal gruppo di pianificazione nella riunione del 16 settembre 2010 tenutasi presso<br />
la Stazione forestale di Gemona del Friuli e stampato a cura dall’IRF di Udine.<br />
Il presente <strong>documento</strong> verrà recapitato alle Organizzazioni ed Enti partecipanti indicate nell’allegato 8.a<br />
Udine, 29 maggio 2012<br />
IL SINDACO DEL COMUNE DI AMARO<br />
Ospitante l’esercitazione<br />
______________________<br />
IL COORDINATORE DELLA STAZIONE FORESTALE DI TOLMEZZO<br />
(Isp. For. Flavio Palla )<br />
IL COORDINATORE DELLA STAZIONE FORESTALE DI GEMONA DEL<br />
FRIULI<br />
(Isp. For. Paolo Machin )<br />
Elenco indirizzatari del <strong>documento</strong><br />
Al Sindaco del Comune attraverso i Capi squadra volontari di :<br />
• Amaro (ospitante), Artegna, Bordano, Buia, Forgaria nel Friuli, Gemona del Friuli, Majano,<br />
Montenars, Osoppo, Ragogna, Trasaghis, Venzone, Cavazzo Carnico, Moggio Udinese,<br />
Tolmezzo, Verzegnis<br />
Alla Direzione centrale risorse rurali, agroalimentari i e forestali – Servizio del CFR – Struttura AIB<br />
Alle Stazioni forestali di, Attimis, Coseano, Cividale, Gemona del Friuli, Tarcento, , Ampezzo,<br />
Moggio Udinese, Tolmezzo<br />
Alla <strong>Protezione</strong> <strong>Civile</strong> della RegioneFVG<br />
Al Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco – Distaccamento di Tolmezzo<br />
Alla CRI delegazione di Tolmezzo<br />
Il presente <strong>documento</strong> è stato redatto da:<br />
Funzionario For. dott. Giuseppe Candelori - Isp. Forestale Flavio Cimenti<br />
8/24
Esercitazione AIB Amariana – fuoco in Pineit 2012<br />
Area operativa<br />
9/24
Aree operative - base incendio - invaso Vallacunin<br />
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EVOLUZIONE INCENDIO<br />
SERA DEL GIORNO 9 GIUGNO<br />
PRIMA MATTINATA DEL 10 GIUGNO – FASE 1<br />
TARDA MATTINATA DEL 10 GIUGNO – FASE 2<br />
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12/24
13/24
Particolare seconda fase<br />
attività del settore 2 e M1 con lanci elicottero<br />
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COMPITI<br />
SETTORE SOLLEVAMENTO IDRICO E DISTRIBUZIONE<br />
Sezione 1<br />
Fase 1<br />
Sfruttare la risorsa idrica disponibile alla base della linea di sollevamento idrico.<br />
Organizzare il punto di prelievo-rifornimento idrico per intercettare l’acqua del troppo pieno;<br />
Posizionare una motopompa m. p. tipo Rosenbauer o Thoatsu almeno 5/5 in corrispondenza<br />
della risorsa idrica e rifornire il vascone;<br />
Piazzare un vascone da 6000 presso la panchina o altro luogo idoneo e rifornirlo<br />
Prelevare dal vascone con motopompa Rosenbauer Fox<br />
Stendere linea idrica principale da 70 verso monte fino al primo tornante (circa 200 m = 10<br />
manichette)<br />
Stendere seconda linea secondaria da 45 di rifornimento al settore d’attacco diretto Rio Touf<br />
(allo Scam Cividale circa 60/80 metri = 4 manichette)<br />
Fase 2<br />
Derivare un secondo braccio di linea dal punto di pesca con Rosenbauer o Thoatsu e realizzare<br />
una condotta di rifornimento da 70 o 45 fino al punto d’attacco denominato Stavoli (circa 200 m<br />
= 10 manichette e un trivio se la pompa è Thoatsu)<br />
Sezione 2<br />
Posizionare sulla linea da 70, in corrispondenza del 1° tornante,un trivio passante<br />
Proseguire la linea da 70 fino alla postazione 3 (circa 200 m = 10 manichette)<br />
Posizionare al termine della linea un vascone da 6000 intermedio<br />
Posizionare una motopompa tipo Rosenbauer per attingere dal vascone e proseguire con una<br />
linea da 70 sulla strada fino al ponte (circa 50 m = 3 manichette)<br />
Sezione 3<br />
Proseguire dal ponte la linea da 70 e/o 45 fino al settore d’attacco 4 (Scam Tolmezzo) ed<br />
alimentare i mezzi qui collocati (circa 160 m = 8 manichette)<br />
Proseguire la linea con un secondo braccio da 45 fino ad alimentare il settore d’attacco 3 (circa<br />
m 120 m = 6 manichette)<br />
MATERIALI<br />
Vasconi: 2 da 6.000 litri con proprio corredo completo (uno alla sezione 1 e l’altro alla sezione 2) .<br />
Motopompe: 3 Rosenbauer con corredo aspirazione e combustibile.<br />
Manichette: almeno n° 42 da 70mm ; n° 10 da 45mm .<br />
sezione 1 : n° 10 da 70mm + 4 da 45 (fase 1) – n° 10 da 70 e/o 45 mm (fase 2) ;<br />
sezione 2 : n° 13 da 70mm; sezione 3 – n° 8 da 70 mm + n° 6 da 45 mm)<br />
Pezzi speciali: 2 scarico di linea; 2 trivi; fasce turafalle; cordini ancoraggio manichette ecc. ecc.<br />
In riserva Furgone CFR Gemona<br />
PERSONALE:<br />
CFR n° 3 dei quali 1 referente settore (tra questi anche 1 alpinistica per sezione 3)<br />
Volontari 6 per ciascuna sezione-5 squadre<br />
COMUNICAZIONI RADIO Rete regionale<br />
● Settore sollevamento: Ch 11;<br />
● Direttore operazioni: Ch 4;<br />
● Elicottero: Ch 16<br />
● COMUNICAZIONI RADIO Rete volontari...............................................<br />
15/24
Schema della sezione 1<br />
scarico di linea<br />
FASE 2<br />
Linea da 45 per rifornimento mezzi in<br />
stavoli<br />
16/24<br />
Ripartitore<br />
Linea per rifornimento<br />
Rio Touf
Schema della sezione 2<br />
Montare un ripartitore passante sul<br />
tornante<br />
Linea proveniente da sezione 1<br />
17/24
Schema della sezione 3<br />
Proseguire Linea proveniente<br />
da sezione 2<br />
18/24<br />
Rifornire mezzi settore attacco<br />
4 (Scam Tolmezzo)<br />
Porre scarico di linea<br />
Allestire linea rifornimento<br />
mezzi al settore attacco 3
COMPITI<br />
Fase 1<br />
SETTORE attacco diretto 4 – Scam Tolmezzo<br />
Posizionare l’autobotte sul luogo definito in corografia<br />
Stendere naspi e realizzare due punti di erogazione verso il tornante superiore<br />
Agevolare la costruzione della linea di rifornimento a cura del settore sollevamento e<br />
distribuzione idrica<br />
Fase 2<br />
Riposizionare il mezzo in posizione di sicurezza<br />
Provare il sistema di autoprotezione dell’autobotte Scam<br />
Riposizionare i punti di erogazione per trattare il fronte sopra la scarpata e verso il rio in<br />
direzione del tornante sottostante<br />
Potenziare l’erogazione con 3° punto - lancia da 25<br />
MATERIALI<br />
Autobotte: Scam con suo corredo di caricamento<br />
PERSONALE:<br />
CFR 2<br />
Volontari 1 squadra<br />
MEZZI DI TRASPORTO: tre mezzi : scam e 2 veicoli volontari.<br />
COMUNICAZIONI RADIO Rete regionale<br />
• Comunicazioni interne : Ch 12<br />
● Settore sollevamento: Ch 11;<br />
● Direttore operazioni: Ch 4;<br />
● Elicottero: Ch 16.<br />
COMUNICAZIONI RADIO Rete volontari:.................................................<br />
19/24
COMPITI<br />
Fase 1<br />
SETTORE attacco diretto 3 – con 2 sistemi modulari scarrabili<br />
Posizionare i mezzi in modo da consentire il passaggio di altri mezzi più vicino possibile al<br />
tornante<br />
Un modulo stendere naspi per trattare zona sopra scarpata<br />
Il secondo modulo usare due mandate naspo (se il modulo consente) dal tornante verso il rio e il<br />
versante verso il rio Touf<br />
Agevolare la costruzione della linea di rifornimento a cura del settore sollevamento e<br />
distribuzione idrica<br />
Fase 2<br />
Prolungare il naspo del modulo operante sopra scarpata in direzione del settore di attacco 4 per<br />
bloccare il fronte in discesa quanto più possibile lontano dalla strada<br />
Potenziare la portata delle mandate verso in basso del tornante (eventuale maggiorazione del<br />
diametro ugello o impiego uscita Jet)<br />
MATERIALI<br />
Pick – up con sistema modulare scarrabile : 2 mezzi di volontari con eventuali tubazioni di prolunga e/o<br />
manichette da 25.<br />
PERSONALE:<br />
CFR 2<br />
Volontari 8<br />
.<br />
COMUNICAZIONI RADIO Rete regionale<br />
• Comunicazioni interne: Ch 13<br />
● Settore sollevamento: Ch 11;<br />
● Direttore operazioni: Ch 4;<br />
● Elicottero: Ch 16.<br />
COMUNICAZIONI RADIO Rete volontari:.................................................<br />
20/24
COMPITI<br />
Fase 1<br />
SETTORE attacco diretto 1 – Scam Cividale – Rio Touf<br />
Posizionare i mezzi quanto più avanti possibile lungo la pista fiancheggiante il Rio Touf in modo<br />
comunque da poter lasciare la zona in caso di emergenza (indirizzato verso uscita)<br />
Stendere i naspi dell’autobotte per trattare la zona lungo il Rio Touf in destra orografica<br />
Agevolare la stesura della linea di rifornimento all’autobotte proveniente dal settore<br />
sollevamento idrico.<br />
Fase 2<br />
Aggiungere e potenziare il numero dei punti d’attacco al fuoco allestendo una linea di<br />
manichette da 45 /25 quanto più avanti possibile<br />
MATERIALI<br />
Autobotte Scam: impiegare tutta la dotazione di tubazioni e manichette in caricamento<br />
PERSONALE:<br />
CFR 2<br />
Volontari due squadre<br />
Automezzi: n° 3 – autobotte e due mezzi volontari<br />
.<br />
COMUNICAZIONI RADIO Rete regionale<br />
• Comunicazioni interne: Ch 15<br />
● Comunicazioni con settore sollevamento: Ch 11;<br />
● Direttore operazioni: Ch 4;<br />
● Elicottero: Ch 16.<br />
COMUNICAZIONI RADIO Rete volontari:.................................................<br />
21/24
SETTORE attacco diretto 2 – Stavoli e Tornante 1<br />
COMPITI<br />
Fase 2<br />
Sezione 1 – Tornante 1<br />
Posizionare i mezzi su tornante 1<br />
Rifornirlo con manichetta da 45 derivata dal ripartitore posizionato dal settore sollevamento<br />
Tirare naspo verso monte lungo il rio collegandosi con la squadra dell’attacco diretto 1<br />
Tirare un secondo naspo verso il Rio per contenere l’incendio in destra orografica<br />
Sezione 2 – Stavoli<br />
Raggiungere la località e disporre i mezzi a protezione degli stavoli con naspi verso il Rio<br />
Montare un vascone e rifornirlo con la linea proveniente dal settore sollevamento<br />
Posizionare motopompa A.P. Mark 3 o BB4 e alimentarla dal vascone<br />
Realizzare una linea per rifornimento del SME posto nel settore M1<br />
Realizzare una seconda linea sia per attacco al fuoco verso monte lungo il rio e una per rifornire<br />
il modulo/i a difesa degli stavoli<br />
MATERIALI<br />
Sezione 1 : n° 1 sistema modulare scarrabile su pick_up ; n° 1 mezzo di trasporto<br />
Sezione 2: uno o due moduli (eventualmente uno del VV.F.) un mezzo con motopompe (furgone<br />
Tolmezzo)<br />
PERSONALE:<br />
CFR 3<br />
Volontari: 20 - 5 squadre , una alla sezione 1 e tre alla sezione 2<br />
Automezzi: n° 2 al tornante – 4 agli stavoli<br />
.<br />
COMUNICAZIONI RADIO Rete regionale<br />
• Comunicazioni interne: Ch 12<br />
● Settore sollevamento: Ch 11;<br />
● Direttore operazioni: Ch 4;<br />
● Elicottero: Ch 16.<br />
COMUNICAZIONI RADIO Rete volontari:.................................................<br />
22/24
SETTORE attacco diretto M1 – SME<br />
COMPITI<br />
Fase 2<br />
Raggiungere posizione in quota via terra o elitrasportata<br />
Ricevere ed assicurare modulo elitrasportabili<br />
Trattare zona indicata con naspi<br />
Agevolare realizzazione linea di rifornimento da settore 2<br />
MATERIALI<br />
M1 : n° 1 sistema modulare elitrasportabili; materiale alpinistico, motosega e DPI per definizione<br />
piazzola, eventuale serbatoio piramidale su pick_up ; n° 1 mezzo di trasporto<br />
PERSONALE:<br />
CFR 2 alpinistica<br />
Volontari: 4 una squadra?<br />
Automezzi: imbarco da base<br />
.<br />
COMUNICAZIONI RADIO Rete regionale<br />
● Direttore operazioni: Ch 4;<br />
● Elicottero: Ch 16.<br />
23/24
SETTORE manutenzione Vallacunin<br />
COMPITI<br />
Raggiungere posizione in quota con elitrasporto<br />
Ricevere materiali elitrasportati per eseguire manutenzione<br />
Realizzare staccionata , pulizia vegetazione invadente, pulitura filtri invaso<br />
MATERIALI<br />
Paleria per staccionata, attrezzi da taglio manuali e motosega, altra attrezzatura necessaria<br />
PERSONALE:<br />
CFR 2 alpinistica<br />
Volontari: squadra di amaro con esperienza manutenzioni<br />
Automezzi: imbarco da base<br />
.<br />
COMUNICAZIONI RADIO Rete regionale<br />
● Direttore operazioni: Ch 4;<br />
● Elicottero: Ch 16.<br />
SETTORE - Vascone elicottero<br />
COMPITI<br />
Individuare sito idoneo a montaggio vascone (rifornibile con autobotti VV,F,)<br />
Montare il vascone e assisterne il riempimento<br />
MATERIALI<br />
Vascone e raccorderia Uni storz<br />
PERSONALE:<br />
CFR 1<br />
Volontari: squadra dotata di vascone e manicotto con valvola, 4 manichette e raccordo UNI70F-<br />
StorzB<br />
Automezzi: uno<br />
.<br />
COMUNICAZIONI RADIO Rete regionale<br />
● Direttore operazioni: Ch 4;<br />
● Elicottero: Ch 16.<br />
24/24