Maggio 2000 - Parrocchia di Chiari
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dell’anno scorso ho presentato, con<br />
Paolo Betella, il Progetto Gitega relativo<br />
al centro artistico-artigianale<br />
gestito da suore barundesi Benie-Maria;<br />
una cooperativa promossa da un<br />
gruppo <strong>di</strong> madri <strong>di</strong> famiglia che si alternano<br />
nel lavoro <strong>di</strong> atelier e ven<strong>di</strong>ta<br />
al mercato e in quello agricolo.<br />
Altre iniziative <strong>di</strong> solidarietà ci hanno<br />
visti testimoni e partecipi in questi<br />
ultimi anni, tutte promosse da<br />
persone che, pur vivendo la precarietà<br />
e l’insicurezza della propria<br />
vita, desiderano con<strong>di</strong>videre la speranza<br />
in un giorno migliore ed una<br />
futura pace lavorando con i più deboli<br />
ed in<strong>di</strong>fesi. Oltre a quelli già accennati,<br />
due gruppi principalmente<br />
ci hanno visti coinvolti. Un gruppo<br />
<strong>di</strong> donne provenienti da realtà sociale<br />
<strong>di</strong>versa e desiderose <strong>di</strong> collaborare<br />
insieme per affrontare un problema<br />
che aumenta sempre <strong>di</strong> più, quello<br />
degli orfani, e la povertà che affligge<br />
la famiglia, oggi più <strong>di</strong> ieri.<br />
L’iniziativa si concretizzò con la fondazione<br />
<strong>di</strong> una Associazione,<br />
l’O.I.C.E.O. (Organizzazione per<br />
l’integrazione dei bambini orfani)<br />
che si poteva sostenere economicamente<br />
solo con le risorse messe in<br />
comune dai propri membri, ma aperta<br />
ad altri aiuti <strong>di</strong> privati e <strong>di</strong><br />
Associazioni che potevano interpellare<br />
attraverso una rete <strong>di</strong> conoscenze.<br />
Da qui la scelta <strong>di</strong> sostenere questa<br />
Associazione attraverso “l’adozione<br />
a <strong>di</strong>stanza”, in collaborazione<br />
con un gruppo sensibile al problema<br />
operante nella zona <strong>di</strong> Varese. La<br />
somma definita con l’Associazione è<br />
necessaria per il mantenimento del<br />
bambino accolto in una famiglia affidataria,<br />
che assicura la frequenza<br />
scolastica con le spese relative, l’assistenza<br />
sanitaria generale e specialistica,<br />
qualora fosse necessaria.<br />
L’Associazione dal 1995 ad oggi si è<br />
allargata ad altri componenti e, grazie<br />
anche all’iniziativa delle adozioni,<br />
si è data una organizzazione efficiente,<br />
organica, in cui collaborano<br />
figure professionali quali un me<strong>di</strong>co<br />
ed una assistente sociale che, in collaborazione<br />
con il personale del Dispensario<br />
della Diocesi, hanno attuato<br />
un programma <strong>di</strong> igiene alimentare<br />
e nutrizionale rivolto alle<br />
famiglie affidatarie. Le famiglie<br />
stesse dall’anno scorso collaborano<br />
Il mulino realizzato dall’Organizzazione per l’integrazione dei bambini orfani<br />
in lavori comunitari per contribuire<br />
economicamente. A questo riguardo,<br />
durante l’ultimo viaggio <strong>di</strong> febbraio,<br />
Paolo Betella ha partecipato<br />
ad uno <strong>di</strong> questi momenti <strong>di</strong> lavoro,<br />
tra i quali il funzionamento <strong>di</strong> un<br />
mulino donato dal gruppo Missionario<br />
<strong>di</strong> Varese. Nello stesso 1995 nasceva,<br />
sempre a Gitega, nella zona<br />
Mushasha, un gruppo <strong>di</strong> volontari<br />
che già si incontravano per momenti<br />
<strong>di</strong> preghiera e riflessione, ma desideravano<br />
impegnarsi per la propria<br />
gente. Da qui il loro impegno per i<br />
bambini affetti da AIDS rimasti orfani<br />
o allontanati dalle famiglie, oltre<br />
al sostegno ai malati abbandonati<br />
in ospedale. Il gruppo comprende<br />
oggi otto ragazze non sposate e due<br />
maschi padri <strong>di</strong> famiglia. Ebbi<br />
l’occasione <strong>di</strong> conoscere il gruppo<br />
nella fase <strong>di</strong> avvio nel 1995, e nel<br />
1997 ci venne presentato il progetto<br />
“Casa famiglia” in cui potesse essere<br />
ospitato ed assistito da queste volontarie<br />
un certo numero <strong>di</strong> bambini orfani<br />
ed ammalati. Nel 1998 il progetto<br />
si concretizzò con la presa in affitto<br />
<strong>di</strong> una casa su una collina della<br />
zona, in cui possono essere ospitati<br />
dai 6 ai 10 bambini. Durante l’ultimo<br />
viaggio, sempre a febbraio, Paolo ha<br />
constatato con quanta buona volontà<br />
e con quante <strong>di</strong>fficoltà questo<br />
gruppo persegue il suo scopo, sostenuto<br />
economicamente dal lavoro<br />
agricolo e <strong>di</strong> piccolo artigianato <strong>di</strong><br />
una parte dei componenti. Finora<br />
abbiamo partecipato alla realizza-<br />
zione con piccoli aiuti pervenuti da<br />
nostri amici, che hanno permesso <strong>di</strong><br />
acquistare un pezzo <strong>di</strong> terreno da<br />
coltivare attorno alla casa. Grazie<br />
agli allievi della Scuola Elementare<br />
<strong>di</strong> Castelcovati, in occasione <strong>di</strong> una<br />
iniziativa <strong>di</strong> solidarietà organizzata<br />
dai ragazzi stessi, i piccoli ospiti della<br />
Casa famiglia, con le loro assistenti-mamme,<br />
hanno potuto avere letti<br />
e coperte oltre al necessario per la<br />
cucina. Altre iniziative locali vanno<br />
via via aggiungendosi, rivolte sempre<br />
ai più emarginati, ai poveri tra i<br />
poveri. Tutto questo fermento, anche<br />
in forme molto semplici, ci fa capire<br />
quanto i barun<strong>di</strong>, pur non esprimendosi<br />
verbalmente come è loro<br />
consuetu<strong>di</strong>ne, desiderino partecipare,<br />
sentirsi soggetti coinvolti<br />
nell’affrontare la loro <strong>di</strong>fficile realtà<br />
<strong>di</strong> tutti i giorni.<br />
Si coglie l’occasione per ringraziare<br />
gli amici e i conoscenti che sostengono<br />
con il loro aiuto e/o con le adozioni<br />
questi progetti.<br />
Luisa Girelli<br />
L’Angelo - <strong>Maggio</strong> a. D. <strong>2000</strong> 25